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In questo breve volume,scritto da una bambina della vostra medesima età,conosceremo in modo approfondito le basi della grammatica italiana.
Studieremo: Le parti variabili del discorso
Il verbo; Il nome; L’articolo; L’aggettivo; Il pronome. Le parti invariabili del discorso. L’avverbio; La preposizione; La congiunzione; L’ interiezione.
E’ la parte variabile del discorso con la quale si esprimono,collocandoli nel tempo,azioni,eventi causali,esistenze,modi di essere,possessi …
Aspetto Genere Forma Tipi e
Funzioni Coniugazione
Puntuale Durativo Iterativo
Quando il verbo esprime un’ azione che si svolge e si conclude in un istante. Es:Il pianista suona una canzone.
Quando il verbo esprime un’ azione che continua nel tempo . Es:Il pianista suonava da un’ora.
Quando il verbo esprime un azione che si ripete nel tempo .Es:il pianista suona tutte le sere.
Genere
Transitivo Intransitivo
Si definisce transitivo un verbo la cui azione passa direttamente dal soggetto al complemento oggetto. ES:io mangio la mela.
Si definisce intransitivo un verbo la cui azione rimane sul soggetto . ES:sono arrivato in ritardo.
For ma
Attiva Passiva Riflessiva
Quando il soggetto subisce l’ azione.
Quando il soggetto compie l’ azione.
Riflessivo proprio
Riflessivo improprio
Intransitivo pronominale
L’azione si riflette sul soggetto che la compie.
Verbi che hanno una costruzione riflessiva e assumono diverse sfumature di significato
Verbi intransitivi in cui la particella pronominale è parte integrante dello stesso verbo.
Tip i e Funz ion i
Impersonali Ausiliari Servili Fraseologici Predicativi Copulativi
I verbi essere e avere svolgono funzione di ausiliari quando sono posti al servizio di altri verbi.
Si dicono servili i verbi potere,volere e dovere quando sono al servizio di un altro verbo di modo infinito per arricchirne il significato.
I verbi fraseologici precedono un altro verbo di modo infinito,gerundio o participio,per specificarne aspetti particolari dell’ azione che questo esprime.
I verbi predicativi hanno un
significato ben definito di per sé,e dunque
possono essere utilizzati da soli.
I verbi impersonali non si riferiscono a un soggetto determinato e sono sempre usati alla terza persona singolare.
I verbi copulativi non hanno un senso compiuto di per sé, dunque devono essere accompagnati da un nome o un aggettivo che li completi.
Coniugazione
2-ere
3-ire
1-are Verbi regolari
Verbi irregolari
Seguono il modello della coniugazione cui appartengono.
Si discostano dal modello della coniugazione cui appartengono.
Verbi difettivi
Verbi sovrabbondanti
Sono verbi che hanno la stessa radice e il medesimo significato,ma appartengono a coniugazioni diverse.
Sono verbi di cui si utilizzano solo alcuni modi,tempi e persone.
Modi
Finiti Indefiniti
Indicativo
Congiuntivo
Condizionale
Imperativo
Infinito
Participio
Gerundio
Tempi Per sone
Semplici
Composti
1°
2°
3°
Plurale
Singolare
E’ la parte variabile del discorso che indica tutto ciò che esiste nella realtà(persone,animali,cose,luoghi,azioni) e nella nostra mente(sentimenti,idee, Concetti).
Significato Forma Struttura
Concreto:indica persone,animali,oggetti percepibili con i cinque
sensi.
Astratto:indica entità,concetti e idee che
non hanno consistenza fisica e che non si percepiscono
con i cinque sensi.
Individuale:costituiscono la maggioranza dei
nomi,indicano una sola persona,un solo animale,una
sola cosa.
Propri:indicano una particolare persona,animale
o cosa per distinguerla da altri della stessa specie o
categoria.
Collettivi:pur essendo espressi al
singolare,indicano un insieme di persone,animali o
cose.
Signif icato
Comuni:si riferiscono a persone,animali,cose in modo generico,tale da non consentirne un’identificazione precisa.
Forma Genere
Maschile
Femminile
Promiscuo:è riferito ad animali e ha la stessa forma per il
maschile ed il femminile.
Comune:è riferito a persone e ha la
stessa forma per il maschile ed il
femminile.
Numero
Singolare
Plurale
Difettivo:mancano della forma singolare o
plurale.
Sovrabbondante:hanno due forme.
• In base al modo in cui avviene il passaggio dalla forma maschile a quella femminile i nomi si distinguono in:
• Mobili:quando mantengono immutata la radice e,dunque, cambiano solo la desinenza.
• Irregolari:quando mutano non solo la desinenza,bensì anche una parte della radice.
• Indipendenti:Modificano interamente sia la radice
quanto la desinenza.
I l c a m b i a m e n t o d i
g e n e r e
Struttura Primitivo:è formato solo
dalla radice e dalla desinenza.
Derivato:hanno origine da altre parole e sono formati
da prefissi e/o suffissi.
Alterato:indicano una qualità o una quantità esprimendo il
giudizio di chi parla.
Composto:sono formati da due o più parole.