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Facoltà di Ingegneria dell’Informazione,
Informatica e Statistica
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Inchiesta
sul settore ICT a Roma1
ICT e lo sviluppo economico che verrà
Le criticità e le opportunità dell’ICT
Roma per le smart cities, il cloud ed il wireless
Crisi economica e ICT
ICT e la qualità delle assunzioni
Formazione uber alles
La Tiburtina Valley e gli altri assi di sviluppo
1 L’inchiesta riguarda il settore ICT nel suo versante più propriamente tecnologico quindi l’industria delle
Telecomunicazioni (Codice ATECO 61), quella della produzione e consulenza software e informatica (Codice ATECO 62)
e l’industria connessa ad Internet (Codice ATECO 63).
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ICT e lo sviluppo economico che verrà
Il settore ICT è la chiave di volta dello sviluppo delle moderne economie.
Lo è, da un lato, per i suoi effetti diretti, cioè per ciò che rappresenta in termini di occupati,
fatturato e capitalizzazione delle Imprese.
Lo è, dall’altro e soprattutto, in termini indiretti per il contributo decisivo che fornisce alla
produttività dei sistemi economici territoriali su cui insiste e pervade e, quindi, e alla loro
competitività e al loro sviluppo.
Le piattaforme software e hardware costituiscono ormai il nerbo dei workflow e della
catena del valore delle imprese e delle Pubbliche Amministrazioni. Internet costituisce
l’arteria su cui le imprese costruiscono forme avanzate di management e di relazione con il
mercato e la Pubblica Amministrazione realizza procedure e rapporti più efficienti con i
cittadini e le imprese.
Le criticità e le opportunità dell’ICT
Tutte le statistiche indicano l’Italia come fanalino di coda nelle classifiche internazionali in
questo ambito.
Questa collocazione rappresenta una grave criticità che si esprime nel basso tasso di
crescita del PIL e della produttività nazionale ma può costituire, nello stesso tempo e
attraverso le opportune policy industriali e con un maggiore orientamento verso
l’innovazione delle culture d’impresa e della Pubblica Amministrazione, un’opportunità su
cui l’Italia può recuperare ampi margini di sviluppo occupazionale e di competitività a
beneficio del sistema Paese nel suo complesso e in particolare di quei territori, come
Roma, che rappresentano per il settore un ambito privilegiato di localizzazione.
Roma per le smart cities, il cloud ed il wireless
Roma costituisce in questa ottica un perno strategico su cui reimpostare un trend di
sviluppo non solo “locale” ma anche nazionale. Difatti, a Roma non solo si concentra la
pressoché totalità delle imprese ICT della Regione Lazio, ma la Capitale condivide con
Milano la maggiore concentrazione di imprese ICT del Paese (Figura 1). Roma e Milano si
suddividono poi la leadership nei vari comparti dell’ICT (Figura 2).
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In termini di addetti l’ICT conta in Italia oltre 458.000 occupati di cui circa 80.000 a Roma e
oltre 73.000 a Milano (Istat).
Il settore ICT assorbe circa il 9% degli occupati attivi nelle imprese romane (Istat). Un dato
di assoluto rilievo: è infatti il settore a più alto impatto occupazionale se si escludono i
grandi macro-settori del commercio e delle attività professionali, amministrative e dei
servizi di supporto che sono contenitori di un range amplissimo di attività.
Al dato quantitativo si somma poi quello qualitativo rappresentato dagli skills professionali
impegnati e dalla elevata specializzazione tecnologica che costituisce, per quanto detto,
uno straordinario motore di crescita per tutti gli altri comparti.
D’altro canto, anche la specializzazione delle imprese romane depone a favore del ruolo
centrale che l’ICT romano svolge a livello nazionale. Difatti, le tendenze più recenti della
domanda di informatica da parte di imprese e Pubblica Amministrazione vanno in
direzione del composito campo delle smart cities, delle applicazioni wireless e del cloud.
Campi sui quali sia le imprese informatiche che quelle di telecomunicazione romane si
stanno esprimendo ormai da alcuni anni.
Crisi economica e ICT
La crisi economica che si trascina a livello nazionale e internazionale dal secondo
semestre 2008 fino ad oggi, sta avendo effetti depressivi anche sul settore ICT e di
conseguenza sui livelli occupazionali e sulle previsioni di assunzione non solo
dell’economia nel suo complesso, ma anche, ovviamente, dei settori maggiormente
orientati all’innovazione, incluso il settore ICT (Figura 3). Questa interrelazione tra ciclo
economico negativo e riduzione delle previsioni occupazionali nelle imprese ICT assume
una maggiore enfasi nel caso delle imprese romane (Figura 4). Probabilmente pagano più
delle altre la caduta degli investimenti nella Pubblica Amministrazione.
Come è noto, inoltre, le crisi economiche hanno un maggiore impatto proprio sui settori
precedentemente in più forte crescita, caratterizzati quindi da un ampio numero di start-up,
di imprese giovani o che hanno effettuato precedentemente maggiori investimenti, e che
sono per questo più vulnerabili ad una flessione della domanda.
Laddove le imprese ICT hanno invece raggiunto posizioni consolidate, esportano servizi e
prodotti ad alto valore aggiunto e/o dichiarano di aver sviluppato nuovi prodotti e servizi, le
previsioni di assunzioni migliorano sensibilmente (Figura 5). Lo stesso vale per le medie e
grandi imprese ICT nel confronto con le micro e mini imprese (Figura 6).
ICT e la qualità delle assunzioni L’ICT si conferma il settore dove trovano collocazione le professioni intellettuali e
scientifiche che provengono dai percorsi scolastici e universitari più avanzati (Figura 7)
così come è il settore dove le imprese hanno i livelli più alti di attenzione verso la
formazione interna del proprio personale (Figura 8). Hanno la forte propensione maggiore
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ad assumere personale in tirocinio/stage (Figura 9). In questo caso sono le micro e le
piccole imprese a dimostrarsi più aperte costituendo così un serbatoio di professionalità
che costituisce una ricchezza per l’intero settore e per il territorio che le ospita (Figura 10).
Formazione uber alles
L’ICT è quindi un settore che utilizza e produce formazione. Da qui l’importanza strategica
di percorsi formativi post-scolastici, universitari e interni alle imprese che riguardino il
networking, i sistemi operativi e la programmazione, e che del consentano l’acquisizione
delle certificazioni che risultano un elemento propedeutico nelle assunzioni e nei passaggi
di mansione all’interno delle imprese (Figura 11).
La Tiburtina Valley e gli altri assi di sviluppo
La cosiddetta Tiburtina Valley è certamente un riferimento importante per tutto ciò che è
tecnologia a Roma. La situazione attuale, in termini di unità produttive ICT, vede però da
una parte un’espansione che riguarda pressoché tutta la città2, e d’altra parte tende a
privilegiare alcune aree che non sono tradizionalmente associate alla presenza di imprese
innovative.
Si tratta in primo luogo di aree centrali che ospitano le maggiori concentrazioni di imprese
in quasi tutti i sotto-settori ICT, e inoltre di aree periferiche per le quali la concentrazione di
imprese ICT può costituire uno straordinario strumento di sviluppo territoriale,
contribuendo inoltre al riequilibrio territoriale di una città tradizionalmente estremamente
monocentrica. Le imprese più piccole, in particolare, tendono a concentrarsi in maniera
preponderante presso le aree maggiormente centrali, mentre le imprese medie e grandi
hanno le loro concentrazioni maggiori nelle aree esterne.
Più specificatamente:
1. l’asse del Tevere, per quanto riguarda la produzione e le edizioni di software la concentrazione maggiore si ha nei quartieri Prati e Salario a nord-ovest, in quelli più periferici che vanno dalla terza università di Roma all’Eur e al Torrino, legati tra di loro dalle aree più centrali, seguendo così il corso del Tevere nel suo attraversamento della città. Si tratta di concentrazioni rilevanti; anche nel caso dei minori valori assoluti di densità per le aree periferiche, il livello di concentrazione va considerato alla luce del minore grado di densità urbana di queste aree (Figura 12);
2 Le mappe sono un’elaborazione su dati del Registro delle Imprese della Came3ra di Commercio di Roma.
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2. I quattro punti cardinali, i servizi connessi ad internet hanno una dislocazione maggiormente concentrata nelle aree centrali, avendo come perno il quartiere di Prati, ma anche il Salario e l’Esquilino, con propaggini verso pressoché tutte le direzioni dei 4 punti cardinali, soprattutto verso il quartiere di San Govanni e oltre (Figura 13);
3. La costellazione, la localizzazione delle Telecomunicazioni è maggiormente polarizzata in alcune aree privilegiate, come il Salario e la Magliana, riflettendo il minor numero di imprese e la dicotomia del settore tra poche grandi imprese e un limitato numero di imprese piccole e medie che in molti casi si localizzano nelle vicinanze delle imprese più grandi (Figura 14).
A prescindere dalle concentrazioni di cui si è detto, in ogni caso, le imprese informatiche
appaiono estremamente diffuse su quasi tutto il territorio comunale, mentre sono quasi del
tutto assenti nelle aree extra-comunali, ad esclusione di alcune medie concentrazioni di
imprese legate a internet, a conferma del ruolo determinante che la centralità urbana ha
nella localizzazione di imprese ICT.
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Appendice – Figure ed elaborazioni grafiche3
Figura 1 - I coefficienti di specializzazione in servizi ICT sul territorio
(Variazioni %, anno 2008)
Figura 2 - Quota dei servizi ICT di Roma e Milano sul totale Italia
(Valori %, Anno 2008)
3 Le figure 1 e 2 sono elaborazioni su dati Istat. Le figure 3 , 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 sono elaborazioni su dati Excelsior –
Unioncamere e Ministero del Lavoro. Le figure 12 e 13 sono elaborazioni su dati Ragistro delle Imprese – Camera di
Commercio di Roma
2,8
2,1 2,3
1
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
ROMA e PV MILANO e PV Totale Lazio Italia
16,5 18,2
12,7
24,3
19,3
9,8
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
Telecomunicazioni Produzione di software,consulenza informatica e
attivita' connesse
Attivita' dei servizid'informazione e altri
servizi informatici
MILANO e PV ROMA e PV
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Figura 3 - Imprese settore ICT e totale settori.
Quota % sul totale imprese che prevedono assunzioni Anni 2006-2011
Figura 4 - Imprese settore ICT Italia e settore ICT Regione Lazio.
Quota % sul totale delle imprese che prevedono assunzioni.
Anni 2006-2011
ICT Italia
ICT Lazio
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Figura 5 - Imprese ICT Lazio che prevedono assunzioni di personale dipendente nel
2011, secondo la presenza su mercati esteri
e secondo presenza di innovazioni nel 2010 (valori %)
Figura 6 - Imprese ICT Lazio che non assumeranno personale dipendente nel 2011
per classe dimensionale (Variazioni %)
20,9
32,3
19,7
28,7
0
5
10
15
20
25
30
35
Imprese nonesporatatrici
Imprese esportatrici Imprese noninnovatrici
Imprese innovatrici
82,4
28,9
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Imprese 1-49 dipendenti Imprese con 50 dipendenti eoltre
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Figura 7 - Assunzioni non stagionali di Professioni intellettuali e scientifiche
previste dalle imprese del Lazio per il 2011
per settore di attività (Valori %)
Figura 8 - Imprese del Lazio che hanno organizzato corsi di formazione per i propri
dipendenti nel corso del 2010 (Valori %)
46,2
8,9 8,4 6,8
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
Imprese ICT Imprese Servizi Tot imprese Imprese Industria
46,1
35,2 34 33,5
20
25
30
35
40
45
ICT Lazio Imprese Industria Tot Imprese Imprese Servizi
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Figura 9 - Imprese del Lazio che hanno ospitato personale in tirocinio/stage nel
corso del 2010 per settore di attività (Valori %)
Figura 10 - Imprese ICT del Lazio che hanno ospitato personale in tirocinio/stage nel
corso del 2010 per classe dimensionale (Valori%)
26,1
11,8 11,1
9,4
0
5
10
15
20
25
30
Imprese ICT Imprese Servizi Tot imprese Imprese Industria
63,6
46,1
32,1
21,1
0
10
20
30
40
50
60
Da 1 a 9 dipendenti Da 10 a 49dipendenti
Da 50 a 249dipendenti
250 dipendenti eoltre
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Figura 11. Percorsi formativi
Networking Certificazioni
CISCO CCNA-
CCNP
Reti informatiche (Networking, Routing e Swithcing)
Reti wireless (Access point, Bridge, Security)
Sicurezza (Firewall, IPS, VPN, 802.1X)
Telefonia e voce su IP (IPtel e VOIP)
Sistemi operativi Certificazioni
Oracle - LPI
UNIX Solaris
GNU Linux LPI
Programmazione Certificazioni
Java
Java J2SE
JSP Serviet
Figura 12. Mappa delle imprese (unità locali) di edizione e di produzione di software
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Figura 13. Mappa delle imprese (unità produttive) di servizi connessi a Internet
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Figura 12. Mappa delle imprese (unità produttive) di telecomunicazioni