inclusione e integrazione nell’attività motoria · 2018. 12. 17. · (g.pontiggia, nati due...
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Inclusione e integrazione nell’attività motoria
A cura di Tiziana Cecchinelli
Dell’organico didattico di SRdS, Coni Liguria
27Novembre/4 Dicembre/
11 Dicembre
• “Il mondo E’ per come sono io”
Cosa significa?
Noi vediamo le cose non per come sono ma per come siamo.
Goethe: “L’uomo vede nel mondo ciò che porta nel cuore”
E quindi…
• Qual è il mio rapporto con la disabilità?
• Come vedo il disabile?
• Quale percezione ho IO della mia relazione con il disabile?
• La disabilità per me è…
COME DEFINIRE LA DISABILITA’?
• “una particolarità che rende speciali finché qualcuno non la trasforma in disabilità”
• Caratteristica specifica di una persona
• Disabile = Persona
Quando siamo di fronte ad un disabile su che cosa poniamo maggior attenzione?
E quindi la vera domanda è:
• LA RELAZIONE
La relazione
• “Sumus ergo sum”
• E’ l’incontro con l’altro che definisce il mio essere
• Fare spazio all’altro per conoscersi
• Relazione-incontro-alterità
La relazione nella pratica sportiva
• Lo sport è un valore per e alla persona
Presupposto: lavorare con l’altro• Aprirsi/far spazio all’altro
Quali i valori dello sport?• Condivisione di regole• Conoscenza di sé• Accettazione di sé• Sviluppo dell’autostima eterostima• Sviluppo dell’empatia
Ma…
• L’apertura verso l’altro è possibile se ho consapevolezza della mia percezione rispetto alla disabilità e alla relazione
Che cosa significa fare sport insieme?
• Condividere tempi e spazi
• Relazionarsi
• Sviluppare abilità
• Ma soprattutto prendersi cura di…
• Me stesso, gli altri….
Me stesso attraverso la relazione con l’altro
• Partiamo con capacità diverse ma apprendiamo abilità simili
• La mia definizione di disabilità, handicap, menomazione
OMS 1980 ICIDHInternational Classification of Impairments, Disabilities and
Handicap
✓Menomazione (impairment, perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica e anatomica)
✓Disabilità (qualsiasi limitazione o perdita conseguente a menomazione della capacità di compiere un’attività nel modo o
nell’ampiezza considerati normali per un essere umano)
✓Handicap come condizione di svantaggio conseguente una menomazione o una disabilità che in un certo soggetto limita o
impedisce l’adempimento del ruolo normale per tale soggetto in relazione all’età, al sesso, ai fattori socio culturali
Handicap
• Svantaggio sociale della disabilità
• Fatto relativo e non assoluto
ICIDH
• Prospettiva organicistica, il punto di partenza è sempre lo stato morboso in seguito alla quale si presenta menomazione che può sfociare in disabilità intesa come limitazione nello svolgimento delle normali attività o all’handicap cioè allo svantaggio sociale rispetto all’ambiente
ICF Classificazione internazionale delle disabilità e della salute
• Valutazione della abilità residue dell’individuo
• Soglia funzionale
• Inclusione
• “Qualsiasi persona in qualsiasi momento della vita può presentare una condizione di salute che in un contesto sfavorevole si traduce in disabilità” (ICF 2001)
Principi dell’ICF
• Valorizzare la persona
• Approccio globale e olistico
• Inclusione
• Importanza del contesto
• Promozione alla partecipazione sociale
• Qualità dei sistemi educativi
Potenziare capacità, competenze del soggetto
Favorire la partecipazione sociale del soggetto
“La salute è una condizione di benessere fisico e sociale, non soltanto assenza di malattia” (OMS 1946)
La salute è da intendersi come “il processo che conferisce alle persone la capacità di aumentare e migliorare il controllo sulla propria salute”; è un processo globale, sociale e politico, non comprende solo le azioni dirette a rinforzare le capacità degli individui, ma primariamente volto alle azioni che sono dirette a cambiare le condizioni sociali, economiche, ambientali, in modo tale che si riduca l’impatto sulla salute, pubblica e individuale, di tutto quanto è sfavorevole alla salute, e si incentivi quanto la incrementa. (Glossario OMS, 1988)
❑ Disabilità: termine ombrello che include deficit, disabilità, handicap
Per riflettere…
• “I bambini disabili nascono due volte:la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è una rinascita affidata all’amore e all’intelligenza degli altri. Ma questa rinascita esige anche negli altri un cambiamento integrale nei confronti dell’handicap: un limite fisico o mentale che indirettamente o direttamente prima o poi ci coinvolge tutti. E che in un’epoca dove si esalta la sfida a se stessa come superamento del limite, impone la sfida più consapevolezza e l’accettazione del limite” importante, che è la (G.Pontiggia, Nati due volte)
➢Non più integrazione ma inclusione.
➢ Inclusione a livello non solo educativo ma anche sociale da portare avanti in base alle necessità
emergenti.
Quindi nel contesto sportivo…
• La mia definizione di inclusione e integrazione
INTEGRAZIONE
E’ una situazione, uno stato,una condizione, un processobasato principalmente sustrategie per portare l’alunnodiversamente abile a esserequanto più possibile simileagli altri
INCLUSIONE
E’ un processo, una filosofia dell’accettazione, ossia la capacità di fornire una cornice dentro cui gli alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità a scuola.
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INTEGRAZIONE
➢ Ha un approccio compensatorio
➢ Si riferisce esclusivamente all’ambito educativo
➢ Guarda al singolo
➢ Interviene prima sul soggetto e poi sul contesto
➢ Incrementa una risposta specialistica
INCLUSIONE
➢ Si riferisce alla globalità delle sfere educativa -sociale e politica
➢ Guarda a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità
➢ Interviene prima sul contesto e poi sul soggetto
➢ Trasforma la risposta specialistica in ordinaria
DIFFERENZE TRA INTEGRAZIONE E INCLUSIONE
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sport “inclusivo”
… che include, che pensa e che progetta tenendo a mente proprio
tutti.
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Per essere DAVVERO INCLUSIVi
Si deve porre attenzione
• alla diversità umana
• ai bisogni formativi di ciascuno
• ai personali stili di apprendimento e di pensiero
Per tale ragione, è necessario essere flessibili, comprendere, valorizzare e adeguarsi alle differenze, in quanto solo rispondendo ai
diversi bisogni, possiamo davvero diventare inclusivi.
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In pratica…
• Progettare percorsi specialmente normali piuttosto che attività separate /separanti
• Arricchire le normali prassi/attività
E voi? Come adattereste i vs percorsi? Le vs pratiche?
DEFINIZIONE DI INCLUSIONE
L’ inclusione è un processo bi- univoco:le persone con disabilità divengono più visibilie le persone senza disabilità hanno l’opportunità di impararee cambiare mediante l’esperienza con le persone con disabilità– e viceversa.
Tutte le attività devono includere la partecipazione delle persone con disabilità
*Ratifica del Documento internazionale del 2006 La convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità,, ratificato dalla legge 18 del 2009 che chiarisce e definisce concetto di includere.
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individualizzazione
• Richiama il concetto di integrazione
• Percorso individualizzato, necessità di rendere accessibili i compiti tenendo conto delle abilità e limiti del disabile
personalizzazione
• Richiama il concetto di inclusione
Opportunità di trasmettere agli altri le proprie abilità
Arricchimento del gruppo di lavoro
DIDATTICA INCLUSIVA
Valorizza le diversità attraverso un apprendimento centrato sulla persona
Instaura un clima accogliente e di sostegno, in cui è più facile raggiungere la
consapevolezza delle proprie potenzialità, come stimolo per un apprendimento
efficace
Tende a riconoscere i bisogni di tutti i ragazzi
Prevede l’accoglienza di ogni alunno dal punto di vista socio-affettivo e lo mette al
centro del processo formativo come persona.
Individua gli stili di apprendimento di ognuno e ne potenzia l’efficacia.
Sviluppa i punti di forza e le potenzialità di ciascuno
Valorizza le proprie risorse in un contesto collettivo.
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INCLUSIONE
agire sull’ambienteper facilitare l’apprendimento
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CULTURA DEL COMPITO vs ANALISI DEL COMPITO
La didattica inclusiva si realizza mediante
-cultura del compito
-analisi del compito (task analysis)
La cultura del compito prevede che tutto il gruppo in apprendimento partecipi al processo di insegnamento-apprendimento .
L’analisi del compito prevede che i compiti complessi vengano destrutturalizzati e scomposti in compiti più semplici
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Mettiamoci alla prova…
• Pensate alla vs pratica sportiva
• Compito specificosottocompiti
Quali modalità?Quali obiettivi?Prerequisiti?Abilità motorie raggiunte?….