incoerenza

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QUANDO DIO DISTRIBUIVA LA COERENZA, QUALCUNO ERA IMPEGNATO A BERE UN DECAFFEINATO SENZA ZUCCHERO E A MANGIARE UN BOMBOLONE ALLA CREMA...

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Economy & Finance


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Page 1: Incoerenza

QUANDO DIO DISTRIBUIVA LA COERENZA, QUALCUNO ERA IMPEGNATO A BERE UN DECAFFEINATO SENZA ZUCCHERO E A MANGIARE UN BOMBOLONE ALLA

CREMA...

Page 2: Incoerenza

Porsi delle domande è la strada più onesta e produttiva per

raggiungere mete professionali coerenti. Qualcuno ovviamente fa

orecchie da mercante a questa constatazione e preferisce

continuare a bere decaffeinato senza zucchero e mangiare

bomboloni alla crema. L’unico requisito da ricercare per ogni

consulente sarebbe la coerenza… questa grande sconosciuta! Il primo danno visibile è che la coerenza venga dimenticata quando si lavora coi soldi dei

clienti… figuriamoci se un consulente incoerente tira giù con

sé anche il protocollo che gli propone!!!

Page 3: Incoerenza

Noi procediamo in modo logico, quindi coerente: un cliente non sa rimanere investito sempre sullo stesso asset? Evitiamo il “compra e tieni”. Il cliente teme i cali dannosi del mercato? Non glieli facciamo subire. Il mercato è dinamico? Adottiamo un metodo d’investimento dinamico. Semplice, coerente. Non c’è alcuna magia nel seguire un trend… semmai c’è nel cercare d’individuare i gestori infallibili (auguri).

Noi abbiamo un “nemico di frontiera “ che si preoccupa ogni giorno di aggiornare il

pubblico su ciò che accade: ma perché

t’importa degli eventi finanziari se questi non influiscono sui

tuoi portafogli statici? Potrebbe trattarsi di mera informazione,

ma ogni volta ci sono consigli e direzioni…

boh… siete confusi?… non predicavate solo

“rimanere investiti nonostante tutto”?

Page 4: Incoerenza

Il salutista attento alla linea che va avanti a decaffeinati e bomboloni, dichiara che a prescindere dal contesto in cui si opera (può scoppiare la terza guerra mondiale e non sarebbe importante ai fini del lungo periodo), occorre avere sempre le dosi di rischio impostate coerenti con gli obiettivi che ci si è posti inizialmente. A parte che se scoppia la terza guerra mondiale, per tutti gli intelligenti l’unica banca diventerebbe il materasso di casa propria, ma il tutto avrebbe un senso solo nell’ottica che ogni altra metodologia andrebbe scartata dal proprio protocollo. Siccome i simpaticoni che dichiarano queste metodologie aliene non smettono mai di stupirci, hanno anche asserito allo stesso

tempo che il Pac è una metodologia per sbagliare il meno possibile (siamo d’accordo) e anche che occorre aumentare l’inserimento dei Pac a seconda delle congiunture di mercato… wow… non staranno mica “seguendo un trend”?

Page 5: Incoerenza

Non contento, il “nemico di frontiera”, fino a pochi giorni fa prendeva in giro chi dava l’allarme sul mercato obbligazionario gonfiato, evidenziando come le performance ancora aiutavano questa asset class… tre giorni dopo ha ritenuto sensato non sovrappesare questo mercato. Ancora più sbalorditi da questo esubero di incoerenza, ci chiediamo: ma se nel tuo protocollo, qualunque cosa accada, a 5 anni si investe obbligazioni, che senso ha parlare delle congiunture? Caricare o scaricare rischio dell’obbligazionario, che importanza può avere per un protocollo buy/hold? Predichi il compra e tieni, ma parli di cambiare pesi e di fare il gestore. Fai il gestore, dunque? Beh, ci sembrava categorico nella distinzione tra consulente e gestore… Che le congiunture astrali stiano facendo fermentare qualche crisi di coscienza professionale? Ci speriamo.

Page 6: Incoerenza

Noi siamo sorpresi tanto quanto loro sono confusi sul protocollo che

adottano! Noi attendiamo la congiuntura che gli conferisca un minimo di armonia cerebrale. E’

bene che si chiedano chi sono e in che direzione va il loro protocollo… e rispondano a loro stessi prima di

tutto… non ai clienti. I clienti si aspettano un protocollo valido in primis per la coerenza, che quasi

sempre è sinonimo di onestà. D’altronde chi si affiderebbe a persone incoerenti? Chi beve decaffeinato senza zucchero e

mangia bomboloni alla crema ha ben chiaro il proprio intento prima

di venderlo agli altri?