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Ancarani tra Firenze e Parigi targato Ravenna 201920/12/12 Ravenna e Dintorni 2
Assalto al mercatino Fra le bancarelle occasioni e curiosità27/12/12 Il Resto del Carlino Ravenna 4
«I temi ambientali sono la base per far ripartire l’economia in crisi»27/12/12 Il Resto del Carlino Ravenna 6
Dall'Emilia un esempio per l'Italia27/12/12 Il Sole 24 Ore 8
Aumenti Irpef, Comuni spiazzati27/12/12 Il Sole 24 Ore 10
L'Imu espelle i redditi fondiari dalle dichiarazioni27/12/12 Il Sole 24 Ore 11
Aziende pa I bilanci ora in Cdc27/12/12 Italia Oggi 12
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20/12/2012 press unE RAVENNA I N l 'O R I
Direttore Responsabile: Fausto Piazza
Periodicità: settimanale
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I V NTERN n
Ancarani tra Firenze e Parigi targato Ravenna 2019 di Serena Simoni
Se nel 2003 mi avessero chiesto su quale dei giovani artisti del territorio avrei puntato per il futuro, avrei rispo-sto Yuri Ancarani. Presente quel-l' anno con una personale a Santa Ma-ria delle Croci di Ravenna nel ciclo no border, progettato da chi scrive insie-me a Maria Rita Bentini, l'allora tren-tenne artista ravennate presentava una videoambientazione nell'abside con l'immagine di Bhargo Devasya Dhimani, carico delle merci da vende-re in spiaggia. Vicino al Cuore era inve-ce un breve film girato all'alba fra pial-lasse e zona industriale, che venne scelto come immagine-guida della se-zione giovani artisti per Genova città europea 2004, mentre il video Ip Op indagava le ibridazioni culturali e am-bientali sul territorio come i balli degli immigrati senegalesi nella sala danze "Romagna mia". L'ultimo lavoro di quella mostra — installato nei monitor di Via Diaz — era Lido Adriano, che al-ternava immagini del nostro margine territoriale alle videointerviste di bambini stranieri di Lido, che inge-nuamente restituivano tutte le fragi-lità della loro identità e appartenenza.
Oggi, dopo che Yuri ha quasi del tutto abbandonato il video per la pelli-cola e che i suoi documentari II Capo (2010) e Piattaforma Luna (2011) hanno fatto il giro del mondo, rice-vendo consensi e premi internaziona-li, al museo Marino Marini di Firenze si è inaugurata la sua prima "retro-
spettiva". Lo ho contattato. Cosa mi dici di questa mostra? «La parola è un po' grossa: in mo-
stra ci sono i video realizzati fra il 2000 e il 2009, con qualche inedito che ho montato per questa occasione. Si tratta di una videoinstallazione im-pegnativa in uno spazio complesso, perchè volevo che i video si vedessero insieme, legati come sono al tema del "mio" territorio, ma anche uno dopo l'altro, in modo che ciascuno fosse percepito come autonomo. Al centro c'è una panca di 15 metri davanti a 4 schermi che si accendono alternati-vamente, su ognuno dei quali girano 3 video, affini per tematica».
Quali hai scelto e quali sono gli inediti?
«Il primo nucleo riguarda i contra-sti e il rimosso del territorio: ci sono Baal e Isole d'acciaio, dove ho narrato il viaggio di una motonave da Marina all'arrivo "turistico" alle piattaforme. Poi c'è un inedito, Parcheggi a paga-mento, che sta riscuotendo un succes-so oltre alle mie aspettative: lo girai vi-cino a Mirabilandia, dopo la rottura di alcune tubature che facevano emer-gere tutto ciò che era finito nei tombi-ni. Immaginati l'effetto di centinaia di preservativi in un parcheggio...».
Come sempre i tuoi lavori arri-vano come pugni "eleganti" allo stomaco. E le altre serie?
«La seconda è sul tema dell'immi-grazione, dell'immaginario e delle questioni sociali che ci sono dietro. Ho
La mostra di Yuri Ancarani al museo Marini di Firenze
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20/12/2012 press unE RAVENNA >I NTORNI
Direttore Responsabile: Fausto Piazza
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scelto Ip Op e due inediti: Fuori stagio-ne è un breve su una trans di Lido di Classe che balla davanti alle luci inter-mitteti di un camion. Invito al desiderio invece si concentra sul gap fra l'idea dell'amore di un giovane romagnolo, che poi sceglie di andare a prostitute. L'ultima serie riguarda ciò che è rima-sto del grande sogno "rosso" della Ro-magna e il contrasto con i valori di un capitalismo dirompente, non solo lo-cale. La questione romagnola è un vi-deo di un minuto, con un saluto a pu-gno chiuso di un bagnino alla bandie-ra rossa, quella del divieto di balnea-zione, davanti ad un mare piatto. In God We Trust è una festa all'in-terno della comu-nità nigeriara, dove viene esalta-to il valore dei sol-di, mentre in Ma-de in Italy tutto è giocato fra la me-moria degli aereoplani con gli striscio-ni sulla riviera degli anni '70 e la scrit-ta cinese...
Che differenze ci sono fra que-sti lavori e la nuova produzione dei film?
«Le tematiche del nuovo corso sono vicine a questi video, ma il processo di lavoro è del tutto diverso. Ora mi oc-corre molto tempo per prendere con-tatto con l'ambiente e le persone, pri-ma delle riprese. I film hanno anche budget di tutt'altro livello rispetto al costo dei video.
E il tuo ultimo capitolo della trilogia? Il Da Vinci presentato al recente festival di Roma?
«È l'ultimo mio viaggio, all'interno del corpo umano, girato interamente nella sala operatoria di chirurgia ro-botica di Pisa, dove ho vissuto un'e-sperienza fortissima, assistendo ad un
intervento a cuore aperto. Il film, da poco presentato al MAXXI di Roma, andrà all'International Film Festival di Rotterdam e poi al Pompidou di Pa-rigi, a fine febbraio».
E a Ravenna? «Prima le première internazionali,
poi sicuramente ci sarà uno screening in città».
E tornando alla mostra: perchè a Firenze, visto che parli di questo territorio?
«È una mostra sulla riviera roma-gnola effettivamente, un'analisi su questo territorio, in un momento di grande cambiamento, che però può
essere vista ovun-que. L'invito è partito da Firenze, dove esistono fon-dazioni e banche che investono molto sul contem-poraneo».
Il Comune di Ravenna ha partecipato?
«"Ravenna 2019" ha sostenuto sia il progetto di Da Vinci che la mostra fiorentina».
Pensando alla candidatura, non era il caso di fare la mostra a Ravenna o almeno spostarla qui?
«A Ravenna non saprei dove farla. E comunque penso che ci si possa muovere per vederla...»
Lo staff di Ravenna 2019 ti ha chiesto di realizzare qualcosa per la candidatura a capitale della cultura?
«Sarà il compito delle vacanze di Natale...».
La personale "Ricordi per moderni" di Yuri Ancarani resterà aperta fino al 5 gennaio al museo Marino Marini di Fi-renze, in piazza San Pancrazio (ore 10- 1 7; chiuso martedì, domenica e festivi).
Il suo nuovo film sarà proiettato al Pompidou «La mostra a Ravenna.7
Non saprei dove farla...»
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SORRISI I volontari del sempre affollatissimo banco dell'horne video
A ,A.0 Irear tur, , • tuncira,
press unE il Resto del Carlino 27/12/2012
RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
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DECINE di biciclette, di ogni for-ma e dimensione. E poi ancora te-levisori usciti da un salotto degli anni '80, telefonini del peso di un chilo, ferraglia di ogni tipo, dipin-ti (e anche sculture) di valore dub-bio. E poi montagne di libri, fu-metti, riviste, cartoline. Addirittu-ra un'Apecar. Padiglioni della Fie-ra presi d'assalto ieri per il debutto del mercatino dell'Operazione Ma-
d F19 .. ALTRE FOTO SUL WEB Tante altre foto della prima giornata del mercatino sono nella gatlery sul sito del 'Carlino Ravenna v.w.w.iirestodeicúrlino.ittravenna
to Grosso, al quale molti faentini (ma non solo) hanno scelto di dedi-care la loro giornata di Santo Stefa-no. Tante le occasioni e gli affari, ma anche gli oggetti di dubbia uti-lità. Molti 'pezzi' sono dedicati a un pubblico di Nicchia. Tomma-so è arrivato da Russi e cerca di :far-si largo fra la folla con un carrello con chili di libri e riviste: «Sono ri-
viste sportive, anche degli anni '60 — racconta —, ho trattato un po' e mi porto via tutto per 30 euro». Ivan invece si porta via uno splen-dido canoarmato giocattolo paga-to 20 euro e per lui è un investi-mento: «Non funziona, ma so co-me aggiustarlo — spiega Lo metto a posto e poi lo rivendo». Franco Giuncheda sta cercando fra i video: ha trovato una copia de 'Il laureato', ma anche la mattina ha fatto shopping, trovando dei guanti in pelle: «Vengo sempre, so-no un habituè — scherza —, pren-do un po' di tutto, quello che tro-vo». Sul retro i volontari sono al la-voro per dividere il materiale: le donne si occupano principalmen-te dei vestiti, mentre gli uomini (ma non solo) si occupano di mate-riale più pesante: «Abbiamo appe-na iniziato — spiega Stefano La-ghi —, quello in vendita ora è il materiale raccolto durante l'anno, da oggi (ieri, rulr) raccogliamo por-ta a porta». Quindi ci saranno og-getti nuovi, portati da circa trecen-to volontari provenienti da tutta Italia. Un mercatino rimasto a ri-
M3,* L'OPERAZIONE MATO GROSSO
Assalto al mercatino Fra le bancarelle occasioni e curiosità
schio a lungo per problemi di agibilità della fiera prima dell'ok del Comune: «Abbiamo temuto di non farlo — spiega Laghi — per fortuna ce l'abbiamo fatta. E sta an-dando molto berne». Il ricavato va alle oltre cento missioni in Suda-ruerica dell'Operazione Mato gros-so. Il mercatino si concluderà il 2 gennaio (orari 9-12; 15-18).
STRANO In vendita pure i fanali di un'auto A lato Tommaso col carrello di libri e Ivan col carro giocattolo
AL LAVORO Cumuli di magliette e felpe da dividere sul retro dei padiglioni
ASSIEME Foto di gruppo dei volontari, in attesa dell'arrivo di 'Rinforzi' da tutta italia (foto servizio Veca)
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il Resto del Carlino
RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
27/12/2012 press unE
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APPASSIONATI Da s'impara Daniel Fort e Franco Gioia-scheda, alla ricerca di occasioni
DA LONTANO Un volontario peruviano con annaffiatoio metallico
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Primarie Pdr, chi voterai? Marina
Andrea La
30,1 Maestri rTicna "'ca 23%
Mara R 13° oncuzzi
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Josefa ldrn 38%$
\ Stef° Collina ' S' '''..'1§vipilre.ìirestatielcartIgio.ìitirtavetlria a
SI VOTA QUESTA DOMENICA 30 DICEMBRE: SEGGI APERTI DALLE 8 FINO ALLE 21
IL NUMERO DEI SEGGI APERTI TRA RAVENNA, CERVIA, RUSSI, FAENZA E LA BASSA ROMAGNA
. .1.11A 13,E p.11-...-TI,xu,ire i euerorlia,r,r.',,
press unE il Resto del Carlino 27/12/2012
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«I te Mentali sono la base per far ripartire 1' econo a in crisi»
Mara Roncuzzi candidata in rappresentanza degli 'ecodem MARA Roncuzzi, assessore pro-vinciale all'ambiente, è scesa in campo in rappresentanza degli 'ecologisti democratici', il gruppo ambientalista all'interno del Pd. quarta per :numero di firme raccol-te all'interno del partito, e ieri ha incassato il sostegno dì Fabrizio Vigni, presidente nazionale degli Eco-Dem.
Come nasce la sua candidatu-ra?
«Nasce da un gruppo di amici, che mi hanno chiesto di portare in que-sta campagna elettorale i temi am-bientali, che rischiano di restare ai margini: in un periodo di crisi eco-nomica, c'è il rischio che questi te-mi siano considerati superflui, mentre invece sono la base per far ripartire la nostra economia. Vor-rei far capire agli elettori che l'am-bientalismo non è la difesa del pan- è assessore airarrahlente
da, è molto di più». Insormna, non si è candidata solo per fare numero,
«No: le primarie sono un metodo necessario per scegliere i propri rappresentanti. Ed è giusto che ci sia un ventaglio ampio di candida-
CQTRi PRO N QS1IC1 «Credo di potermi giocare Le mie possibilità, differenziandomi dagli altri»
ture fra le quali scegliere. Inoltre, va rafforzata la partecipazione del-le donne in politica».
Tuttavia i pronostici sembra-no blindati: penso di poter contendere i primi due posti ad Alberto Pagani e Josefa Idem?
«Se ho scelto di mettermi in gioco è perché credo di potermi giocare le mie possibilità, puntando su te-- mi diversi da quelli degli altri can-didati: non solo l'ambiente, ma an-che molto altro, ad esempio il dirit-to di cittadinanza. Naturalmente è difficile sviluppare tune le idee in pochi giorni di campagna: la possi-bilità di approfondire ci sarà du-rante la campagna elettorale per le legislative di febbraio».
Avrà seguito la polemico fra il senatore Vidmer Mercatoli e il candidato Andrea Mae- stri? Cosa ne pensa?
«Ognuno ha il diritto di appoggia-re il candidato che preferisce, se-condo la sua sensibilità e la cono-scenza personale che ne ha. Non ho avuto modo di frequentare Aler-catali, ed eviterei di addentrarmi in questa polemica».
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AL SEGGIO Una ragazza vota per le primarie
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noista, ha vinto cinque medaglie olimpiche. è responsabile sport del Pd regionale ed è stata
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anni, è assessore a a Lombarda e
eadente del Comune Lugo. Ha una laurea in
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Ha 41 armi, dal 2008 è egretario provinciale et Partito democratico,
e consigliere in Provincia dal 2001
il Resto del Carlino
RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
27/12/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
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GLI ALTRI
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27/12/2012
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pressunE
ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Dall'Emilia un esempio per l'Italia di Alberto Quadrio Curzio
12 a solidarietà che s'è concretizzata • nella ricostruzione dell'Emilia Ro-magna e delle zone contigue colpi-
te dal sisma del maggio scorso è un esem-pio da evidenziare nel concludere il 2012.
La Regione Emilia Romagna (alla quale ci riferiamo in prevalenza sia perché su:- pera il 90% dell'area colpita sia per omo-geneità amministrativa) ha avuto una grande capacità istituzionale, sociale ed economico-imprenditoriale unendo ra-pidità e rigore, efficienza ed altruismo. È un esemplo dí etica civile e dí competen-za che va meditato e che tutti noi dovrem-mo avere per la ricostruzione del nostro Paese, che non è fuori dalla crisi anche se ha evitato un crollo finanziario.
Il sisma ha colpito un'area dell'Emilia Romagna di 550 mila abitanti, con alta densità di popolazione e di attività eco-nomica in 33 comuni del "cratere", con circa 48 mila unità produttive e 190 mila addetti. Riferendosi all'area del DL. i giugno 2012, che comprende più comu-ni anche in altre regioni, si arriva a 760 mila abitanti, I danni all'edilizia abitati-
i va, agli edili& púbblici, storico-artistiCi e religiosi, alle infrastrutture e alle attivi- tà produttive, sono stimati per tutta . . ., . ..
L'area colpita in13,27 miliardi e per la so-la Emilia Romagna in 12,2. I danni sono tuttavia maggiori non solo per le vite umane perse (che non hanno prezzo) ma anche per quelli sociali e per quelli economici indiretti per le interdipen-denze produttive .
La ricostruzione era ed è, dunque, un'operazione molto difficile e non solo una questione di risórse finanziarie. Ac-cenneremo a queste per concentrarci in-vece sulle risorse umane operanti in mo-do organizzato nelle istituzioni,nella so-cietà e nell'economia di cui vive una buona democrazia.
Le risorse finanziarie mobilitate ava-rio titolo dovrebbero essere tra 9 e io mi-liardi,compreso il contributo della Ue, a cui si aggiungono 6 miliardi come "pre-stito fiscale" (per ilpagamento di tributi e contributi con garanzie e interessi a ca-rico dello stato) della Cdp che ha svolto un ruolo molto importante in tutte le complesse operazioni che hanno coin-volto le istituzioni, l'Abi, le banche. La cifra può apparire grande ma tale non è sia per quanto detto sulla mancata sti-ma di taluni danni sia perchè è discutibi-le l'aggregazione di importi con finalità e tempi di erogazione diversi.
Le risorse umane organizzate nelle istituzioni, nella società e nell'econo-mia, hanno dimostrato che iniziativa e responsabilità possono produrre risul-tati eccezionali.Vediamo come.
a)Le istituzioni si sono organizzate in-torno alla regione Emilia Romagna, il cui presidente ,Vasco Errani, è stato no-minato dal governo Commissario.
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27/12/20/2
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pressunE
ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
Dall'Emilia un esempio Egli ha operato molto bene
con una governance centrata su un comitato istituzionale composto da sindaci e presiden-ti di province dando corso ad una azione diretta e di coordina-mento che dimostra come il fe-deralismo serve, se ben gover-nato. La democrazia rappresen-tativa è infatti meglio se per cer-te funzioni gli eletti sono più vi-cini alle comunità territoriali. Per questo vanno corrette le di-storsioni emerse altrove ma nonbisogna ritornare al centra-lismo che non ci pare sia stato esemplare in Italia.
b)La società civile (dove si può includere anche la Prote-zione civile per sottolineare l'aggettivo) e il volontariato sí sono mobilitate attraverso le lo-ro associazioni alle quali si so-no aggiunte molte associazioni di categoria. I volontari hanno erogato ioomila giornate di la-voro e i donatori hanno erogato quasi i5 milioni. Dunque una de-mocrazia partecipativa e asso-ciativa serve meritando in Ita-lia più deleghe per compiti che
lo stato burocratico non sa adempiere.
Le scuole sono state a loro volta un connettivo importante tra istituzioni e società anche nel ridare «ritmo di vita alla co-munità locale» come ha detto Patrizio Bianchi. Questo asses-sore s'è meritoriamente speso perché le stesse non smettesse-ro di funzionare e per una loro rapida ricostruzione e riattiva-zione ,anche con tecniche e me-todi molto innovativi, che han-no permesso l'apertura regola-re di tutte le scuole conla secon-da metà di settembre
c)L'econoinia e le imprese dell'area colpita hanno avuto la capacità di coordinarsi, specie tramite il ruolo delle loro asso-ciazioni (ove spicca Confindu-stria Emilia Romagna sia regio-nale che provinciale), con le isti-tuzioni (europee, regionali, co-munali) e con la società.
Era un'operazione difficile per la fittissima rete di imprese che va dall'agricoltura ai servi-zi, estesa anche a zone colpite nelle altre regioni, con distretti
di rilevanza europea, con pre-senze dall'agroindustria alla meccanica, dal biomedicale al tessile-abbigliamento alla com-ponentistica. Il valore aggiun-to nel zou era per tutta l'area di quasi 20 miliardi e le esporta-zioni di 12 miliardi. Si è stimato che il mancato reddito (in mo-do diretto o indiretto) è tra i 3 e i 3,8 miliardi. Al proposito ci so-no ancora problemi fiscali e contributivi aperti, anche se nella recente legge di stabilità si è concessa la fruizione del credito agevolato per il paga-mento di tributi, contributi e premi anche per i soggetti col-piti da danni economici indiret-ti. Qualche problema è anche aperto tra Regione e imprese per le modalità di velocizzazio-ne della ricostruzione econo-mica. Confidiamo che preval-ga la costruttività come quella che c'è stata tra imprenditori e lavoratori che hanno avuto la forza di riprendere subito l'atti-vità anche quando c'erano stati dei lutti in famiglia.
Così come imprese, centri di ricerca e Università hanno avu-to anche l'intelligenzà di accen-tuare l'impegno per l'innovazio-ne ed è per questo che i progetti
dell'Emilia Romagna hanno avuto successo nel bando del Miur per i "Cluster tecnologici nazionali" sui quali riceveran-no finanziamenti per 4o milio-ni. Tutto ciò dimostra che l'im-presa non è solo mercato, pure irrinunciabile, ma anche una componente della democrazia economica alla quale le associa-zioni datoriali e sindacali dan-no, se all'altezza del loro ruolo, un contributo importante.
Sappiamo che la ricostruzio-ne (che è stata condotta nel pie-no rispetto della legalità) non è conclusa e che alcune dati qui presentati sono stime provviso-rie. Quanto fatto basta però per ammirare tutte le popolazioni colpite dal sisma ed in particola-re l'Emilia Romagna quale esempio concreto di federali-smo cooperativo e di liberali-smo sociale, fondati sulla solida-rietà e la sussidiarietà. Quelli che il nostro paese dovrebbe ap-plicare per una sua durevole ri-costruzione essendo questi principi (che non piacciono a statalisti, dirigisti e liberisti) an-che alle fondamenta della stes-sa Costruzione Europea.
Alberto Quadrio Curzio O RIP RODUZION E RISERVATA
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ntl frpef. Com., spazzati
27/12/20/2
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pressunE
lls°11dOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
ThIbutL Centinaia di sindaci non hanno inviato in tempo all'Economia le delibere con le richieste relative al 2012
Aumenti Irpef, Comuni spiazzati Senza pubblicazione sul sito delle Finanze valgono gli importi dell'anno scorso
Gianni Trovati MILANO
n Sembrava un termine am-pio e facile da rispettare, ma la tagliola del 2o dicembre per la pubblicazione sul sito delle Fi-nanze delle delibere sui tributi locali, indispensabile per la lo-ro efficacia, ha messo in difficol-tà parecchi Comuni.
Sono 905 i sindaci che non hanno mandato all'Economia le deliberAull'addizionale Ir-pef 2012, e i2o quelli che le han-no comunicate oltre il termine. In altri 43 casi, le delibere sono state pubblicate ma sono ac-compagnate daun «rilievo» del-le Finanze perché per esempio non rispettano le regole sulla progressività delle richieste o sulla struttura delle esenzioni.
In almeno dtn centinaio di ca-si, poi, il problema ha riguarda-to anche le delibere relative all'Imu, che ha debuttato quest'anno e che di conseguen-za non può fare affidamento sul-le regole del passato. Nel caso dell'Irpef, infatti, non tutti i Co-
muni che mancano all'appello avranno difficoltà a riscuotere l'imposta programmata, perché nella maggioranza dei casi il lo-ro silenzio si può spiegare con la decisione di mantenere le stes-se aliquote del 2011. I problemi arrivano se le delibere non arri-vate alle Finanze riguardano ri-guardano qualcuno dei 2.484
ADDIZIONALI IN BILICO In mancanza di ufficializzazione è possibile contestare l'applicazione degli incrementi
municipi che hanno deciso di au-mentare il prelievo sui redditi ri-spetto allo scorso anno (si veda Il Sole 24 Ore del 21 dicembre).
EU. caso, per fare un esempio, di Vercelli: sul sito Internet del Comune si spiega che la delibe-ra34, votata dal consiglio comu-nale 1127 giugno del 2012, preve-
de un'aliquota a scaglioni che sa-le dal 5 per mille chiesto a chi di-chiara redditi fmo a ismila euro annui all'8 per mille imposto in-vece a chi denuncia entrate su-periori ai 75mila euro. Sul data-base del dipartimento Finanze, invece, per quest'anno si fa rife-rimento ancora alla delibera 46 del 27 giugno 2011, quando l'ali-quota era i14 per mille per tutti, e si aggiunge che «l'aliquota (nuova, ndr) non è stata inviata dal Comune per cui è stata «in-serita d'ufficio» quella vecchia.
Che cosa accadrà ai contri-buenti e ai sostituti d'imposta di Vercelli e degli altri Comuni nella stessa situazione?
In teoria, il Comune si aspet-terebbe un aumento di incassi a partire proprio da dicembre, quando inbusta paga i lavorato-ri dipendenti dovrebbero co-minciare a pagare il saldo 2012
con le nuove aliquote (l'accon-to è stato pagato invece con i meccanismi del 2011). In prati-ca, invece, il decreto di marzo sulle semplificazioni fiscali (ar-
L'allerta
SulSole 240re del 20 dicembre è stata ricordata la scadenza per la pubblicazione delle delibere comunali di aumento dell'addizionale Irpef, condizione indispensabile per la toro efficacia. La regola è stata introdotta dal decreto sulle semplificazioni fiscali di marzo (articolo 4, comma 1 del D116/2012), che intervenendo sul federalismo municipale ne ha modificatoil calendario
IL meccanismo
01 i LA SCADENZA Per essere efficaci, le delibere di variazione dell'addizionale Irpef hanno effetto sull'anno in cui vengono decise «a condizione che la pubblicazione sul sito delle Finanze avvenga entro il 20 dicembre dell'anno a cui la delibera afferisce»
02 i LE CONSEGUENZE In assenza della pubblicazione entro i termini di legge, per 2012 valgono ancora le regole dell'addizionale previste dal Comune nel 2011. Gli eventuali aumenti, di conseguenza, possono essere applicati solo dai redditi 2013, e influire quindi sul saldo che si paga a partire dal dicembre 2013 (o in Unico 2014)
ticolo 4, comma i, D116/2012) parla chiaro e spiega che le deli-bere di variazione dell'addizio-nale Irpef hanno effetto sull'an-no in cui vengono decise «a con-dizione che la pubblicazione (sul sito delle Finanze, ndr) av-venga entro il 20 dicembre dell'anno a cuila delibera afferi-sce». In caso contrario, viene tutto rimandato di 12 mesi, con l'obbligo per il Comune di rive-dere il proprio bilancio consun-tivo contando su un'entrata fi-scale più leggera di quella mes-sa a preventivo. Un problema ri-levante, apochi giorni dalla fine dell'esercizio, che in un centina-io di Comuni si potrebbe ripro-durre anche in campo Imu, sem-pre per la mancata pubblicazio-ne delle aliquote. In questo ca-so, l'unica richiesta legittima sa-rebbe quella ad aliquota stan-dard (4 per mille per l'abitazio-ne principale e 7,6 per mille per gli altri immobili), mentre tutti glí aumenti potrebbero essere contestati.
OD RIPRODUZIONE RISERVATA
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27/12/20/2
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S°Ierld CAS
Direttore Responsabile: Roberto Napoletano
L'Imu «espelle» i redditi fondiari dalle dichiarazioni Tonino Morina
Una delle novitàpiù imp or-tanti nelle bozze del modello Unico 2013 diffuse dalle Entra-te è una conseguenza dell'Imu, che fa "scomparire" i redditi de-gli immobili dalla dichiarazio-ne dei redditi. In questo modo, l'Imu riduce il peso fiscale dell'Irpef sugli immobili non locati. Dal 2012, 11111U sostitui-sce anche l'Irpef e le addiziona-li in riferimento ai redditi fon-diari sui beni non locati. In pra-tica, l'Imu avrà un triplice effet-to sugli immobili non locati: so-stituisce l'Ici, l'Irpef e le addi-zionali, e i relativi imponibili non faranno più parte delle di-chiarazioni, a partire dai reddi-ti relativi al 2012, modello 730/2013 0 Unico Pf 2013.
Nelle istruzioni per la compi-lazione del modello Unico 2013, tra le "novità di quest'an-no", si legge che: non sono do-vute l'Irpef e le addizionali, per-ché sostituite dall'Imu, sul red-dito dominicale dei terreni, mentre il reddito agrario conti-nua ad essere assoggettato alle imposte sui redditi; non sono dovute l'Irpef e le addizionali sul reddito dei fabbricati non lo-cati, compresi quelli in como-dato gratuito e quelli usati in modo promiscuo dal professio-nista; per gli immobili esenti Imu, anche se non locati, conti-nua ad applicarsi 1'Irpef e le ad-dizionali; la presenza di una causa di esenzione dall'Imu va evidenziata alla colonna 9 nel quadro dei terreni e alla colon-na 12 nel quadro dei fabbricati.
Per le spese per ristruttu-razioni sostenute dal z6 giu-gno 2012 al 3 o giugno 2013 la detrazione è elevata dal 36 al 50% nel limite di 96mila euro; da quest'anno, per i contribuenti di età non infe-riore a 75 e 8o anni, non è pre-vista la possibilità di riparti-re la detrazione, rispettiva-mente in 5 o 3 quote annuali,
ma solo in io quote annuali. La detrazione del 55% sul ri-
sparmio energetico è estesa al-le spese per interventi di sosti-tuzione di scaldacqua tradizio-nali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria. I con-tributi sanitari obbligatori al Ssn versati con il premio Rc au-to sono deducibili solo per la parte che supera i 4o euro.
Nel paragrafo 13 sui rapporti tra Imu e Irpef della circolare 3/DF/2m2, le Finanze precisa-no che la sostituzione dell'Ir-pef comporta, in via generale, che per gli immobili non locati, compresi quelli in comodato gratuito o usati in modo promi-scuo dal professionista, o non affittati, è dovuta solo l'Imu, mentre per gli immobili locati o affittati sono dovute sia l'Imu, sia 1'Irpef e le addiziona-li. Questo principio trova una parziale applicazione nei casi di terreni non affittati, conside-rato l'articolo 9, comma 9, del Dlgs 23/2011, in cui si dispone che il reddito agrario continua ad essere soggetto all'Irpef e al-le addizionali, mentre l'Imu so-stituisce 1'Irpef e le addizionali del solo reddito dominicale.
Una particolare attenzione va prestata nei casi di abitazio-ne principale parzialmente lo-cata, in quanto si tratta di un im-mobile non locato per la•parte adibita ad abitazione principa-le e di un immobile locato per la parte restante. In questo ca-so è dovutala sola Inni se laren-dita catastale rivalutata del 5% è maggiore del canone annuo di locazione, al netto dellaridu-zione spettante, o intero per lo-cazione soggetta alla cedolare secca; sono invece dovute
l'Irpef e le addizionali (o, in alternativa all'Irpef e addi-zionali, la cedolare secca) se l'importo del canone è superio-re alla rendita rivalutata.
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