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“Il Ponte” - ......di qua e di là dal Tevere tra San Giustino e Citerna 1 “IL PONTE” Giornalino della Direzione Didattica “Francesca T. Bufalini” di San Giustino - Citerna (PG) Anno XVII Numero XLIX DICEMBRE 2015 Viale E. De Amicis, 2 Tel. e Fax 075/856121 e-mail:[email protected] Prof. Elio Boriosi Dirigente Scolastico Circolo Didattico “Francesca T. Bufalini” Infanzia e adolescenza: nuovi disagi Auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo Genitori e docenti mi chiedono sempre più spesso consigli su come gestire i propri figli e allievi; molti genitori infatti, fanno sempre più fatica nell’interagire emotivamente mentre i docenti constatano che ‘non ci sono più gli alunni di una volta!’. Tutti gli anni, ad ogni nuova ‘leva’ di alunni, sembra vi sia un calo di motivazione, del livello di apprendimento e di disciplina e soprattutto di rispetto. Aumentano in- vece iperattività, svogliatezza, pigrizia, prepotenza e problemi di ogni genere. Cosa sta accadendo alle nuove generazioni? Possiamo intanto concordare che forse si, non ci sono più gli alunni di una volta; pa- rallelamente potremmo di rimando però anche affermare che non ci sono più gli adulti di una volta. La caduta della motivazione a scuola dei giovani è anche da imputare alla caduta di autorevolezza di quote di presidi, docenti e genitori che pensano non si debba più sanzionare, né intervenire per correggere condotte inadeguate. Qualora poi si cer- casse di ripristinare un minimo di regole e autorevolezza, le famiglie (soprattutto in certe scuole superiori e medie) sono pronte a scendere sul piede di guerra in un’assurda e deleteria difesa ad oltranza del povero figlio vessato. E allora? Possiamo cominciare osservando che a fronte di uno smisu- rato quanto frenetico sviluppo tecnologico, la nostra società ha forse dovuto pagare un certo prezzo in termini di TEMPO e RELAZIONI UMANE. La spesa, il traffico, le file…. si corre continuamente per organizzare una giornata sempre più corta. In questo nuovo scenario i bambini e i giovani, come al solito, ci rimettono di più. Si, perché è uno scenario certamente ricco di oggetti ed opportunità che favorisce negli adulti l’illusione di poter creare, per i bambini, un ambiente assolutamente privo di difficoltà, senza rischi ed incidenti e pieno di occasioni. Un ‘impero’ talmente illusorio che rischia di frantumarsi di fronte alle prime vere frustrazioni. E le frustrazioni arrivano, arri- vano presto. Quindi non è che si stava meglio prima, è solo che sono cambiati completamente i parametri di sviluppo e le dinamiche di crescita; ieri la famiglia e la società erano poco inclini a concedere in termini di libertà, oggi siamo passati al godimento precoce, all’ec- cesso ed infine inevitabilmente al rischio. Vi sarà pure una strada di mezzo, una via che scuola e famiglia possono tentare di sperimentare insieme! Occorre lavorarci su sin da piccolissimi e sottolineo ‘picco- lissimi’. Spesso partecipo ai colloqui con i genitori; le domande vertono qua- si immancabilmente sul rendimento: ‘Ha imparato a leggere mio figlio?’, ‘ E’ bravo a matematica?’. Sono rare le domande riguar- danti il benessere dei propri figli ‘Come si trova mio figlio in questa scuola?’, ‘Le sembra sereno?’, ‘Lo dobbiamo aiutare?’, ‘Rispetta la scuola e voi insegnanti?’. Na- turalmente anche nei docenti vi è spesso la tentazione di partire subito dal rendimento nelle varie discipline. Eppure non vi potrà mai essere un efficace apprendimento delle aree di studio, se prima non riusciamo a porre il bambino in attenzione , concentrazione e rispetto; si tratta solo di buon senso, nulla di più. D’altra parte, i bambini e i ragazzi non sono così complicati come qualcuno vuole farci credere: più delle parole e delle prediche, vogliono modelli di comportamento concreti e costruttivi, tempo più che oggetti, messaggi chiari e fermi, affetto quando sono in difficoltà e sanzioni coerenti quando ‘sgar- rano’ (anche questo è un modo di dare affetto!). Tutto qui! Lo sò, sembra facile ma non lo è perché viviamo in un sistema complicato, la vita è diventata molto complicata e noi siamo sempre più ‘stan- chi’. Tuttavia, non esistono scorciatoie. Il bambino che mi presentano come iperattivo, la maggior parte delle volte è solo male-educato, reso onnipotente, sempre difeso e protetto dagli adulti di riferimen- to, poco autonomo di fronte alle frustrazioni. Se scuola e famiglia riescono a lavorare insieme, in poco tempo il bambino ‘iperattivo’ si trasforma in un bambino ‘normale’. E’ indubbio che in questi ultimi venti anni, si siano creati dei vuoti educa- tivi e affettivi rilevanti nella maggior parte dei casi riempiti con le ‘tate elettroniche’ (cellulari, Playstation, IPad etc) offerte dal mercato e magari riproposte anche a scuola. All’interno di questi vuoti esistenziali bam- bini e ragazzi annaspano, tentano di gestire le proprie esigenze e i propri bisogni di ap- partenenza, contenimento e dipendenza in prevalenza da soli. Molti ce la fanno. Molti altri faticano. Alcuni, purtroppo, si perdono: qualche volta in silenzio; altre volte urlando e rendendosi ingestibili a casa e a scuola, facendo i bulli con i più deboli e succes- sivamente prendendo strade di devianza. Perché? Perché l’uomo vive di contatti, di affetti, di conflitti reali e non virtuali; il suo cervello si struttura sin da subito attraverso gli odori, i sapori, i colori, il toccare e il baciare e soprattutto grazie al TEMPO. Occorre tempo, occorrono pazienza e coerenza nel correg- gere i comportamenti; i bambini riescono anche ad aspettarci…….. noi un po’ meno!

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“Il Ponte” - ......di qua e di là dal Tevere tra San Giustino e Citerna 1

“IL PONTE”Giornalino della Direzione Didattica

“Francesca T. Bufalini”di San Giustino - Citerna (PG)

Anno XVIINumero XLIX

DICEMBRE 2015

Viale E. De Amicis, 2Tel. e Fax 075/856121

e-mail:[email protected]

Prof. Elio BoriosiDirigente Scolastico Circolo Didattico “Francesca T. Bufalini”

Infanzia e adolescenza: nuovi disagi

Auguri di Buon Natalee feliceAnno Nuovo

Genitori e docenti mi chiedono sempre più spesso consigli su come gestire i propri figli e allievi; molti genitori infatti, fanno sempre più fatica nell’interagire emotivamente mentre i docenti constatano che ‘non ci sono più gli alunni di una volta!’. Tutti gli anni, ad ogni nuova ‘leva’ di alunni, sembra vi sia un calo di motivazione, del livello di apprendimento e di disciplina e soprattutto di rispetto. Aumentano in-vece iperattività, svogliatezza, pigrizia, prepotenza e problemi di ogni genere. Cosa sta accadendo alle nuove generazioni? Possiamo intanto concordare che forse si, non ci sono più gli alunni di una volta; pa-rallelamente potremmo di rimando però anche affermare che non ci sono più gli adulti di una volta. La caduta della motivazione a scuola dei giovani è anche da imputare alla caduta di autorevolezza di quote di presidi, docenti e genitori che pensano non si debba più sanzionare, né intervenire per correggere condotte inadeguate. Qualora poi si cer-casse di ripristinare un minimo di regole e autorevolezza, le famiglie (soprattutto in certe scuole superiori e medie) sono pronte a scendere sul piede di guerra in un’assurda e deleteria difesa ad oltranza del povero figlio vessato.

E allora? Possiamo cominciare osservando che a fronte di uno smisu-rato quanto frenetico sviluppo tecnologico, la nostra società ha forse dovuto pagare un certo prezzo in termini di TEMPO e RELAZIONI UMANE. La spesa, il traffico, le file…. si corre continuamente per organizzare una giornata sempre più corta. In questo nuovo scenario i bambini e i giovani, come al solito, ci rimettono di più. Si, perché è uno scenario certamente ricco di oggetti ed opportunità che favorisce negli adulti l’illusione di poter creare, per i bambini, un ambiente assolutamente privo di difficoltà, senza rischi ed incidenti e pieno di occasioni. Un ‘impero’ talmente illusorio che rischia di frantumarsi di fronte alle prime vere frustrazioni. E le frustrazioni arrivano, arri-vano presto. Quindi non è che si stava meglio prima, è solo che sono cambiati completamente i parametri di sviluppo e le dinamiche di crescita; ieri la famiglia e la società erano poco inclini a concedere in termini di libertà, oggi siamo passati al godimento precoce, all’ec-cesso ed infine inevitabilmente al rischio. Vi sarà pure una strada di mezzo, una via che scuola e famiglia possono tentare di sperimentare insieme! Occorre lavorarci su sin da piccolissimi e sottolineo ‘picco-lissimi’.

Spesso partecipo ai colloqui con i genitori; le domande vertono qua-si immancabilmente sul rendimento: ‘Ha imparato a leggere mio figlio?’, ‘ E’ bravo a matematica?’. Sono rare le domande riguar-

danti il benessere dei propri figli ‘Come si trova mio figlio in questa scuola?’, ‘Le sembra sereno?’, ‘Lo dobbiamo aiutare?’, ‘Rispetta la scuola e voi insegnanti?’. Na-turalmente anche nei docenti vi è spesso la tentazione di partire

subito dal rendimento nelle varie discipline. Eppure non vi potrà mai essere un efficace apprendimento delle aree di studio, se prima non riusciamo a porre il bambino in attenzione , concentrazione e rispetto; si tratta solo di buon senso, nulla di più. D’altra parte, i bambini e i ragazzi non sono così complicati come qualcuno vuole farci credere: più delle parole e delle prediche, vogliono modelli di comportamento concreti e costruttivi, tempo più che oggetti, messaggi chiari e fermi, affetto quando sono in difficoltà e sanzioni coerenti quando ‘sgar-rano’ (anche questo è un modo di dare affetto!). Tutto qui! Lo sò, sembra facile ma non lo è perché viviamo in un sistema complicato, la vita è diventata molto complicata e noi siamo sempre più ‘stan-chi’. Tuttavia, non esistono scorciatoie. Il bambino che mi presentano come iperattivo, la maggior parte delle volte è solo male-educato, reso onnipotente, sempre difeso e protetto dagli adulti di riferimen-to, poco autonomo di fronte alle frustrazioni. Se scuola e famiglia riescono a lavorare insieme, in poco tempo il bambino ‘iperattivo’ si trasforma in un bambino ‘normale’. E’ indubbio che in questi ultimi venti anni, si siano creati dei vuoti educa-tivi e affettivi rilevanti nella maggior parte dei casi riempiti con le ‘tate elettroniche’ (cellulari, Playstation, IPad etc) offerte dal mercato e magari riproposte anche a scuola. All’interno di questi vuoti esistenziali bam-bini e ragazzi annaspano, tentano di gestire le proprie esigenze e i propri bisogni di ap-partenenza, contenimento e dipendenza in prevalenza da soli. Molti ce la fanno. Molti altri faticano. Alcuni, purtroppo, si perdono: qualche volta in silenzio; altre volte urlando e rendendosi ingestibili a casa e a scuola, facendo i bulli con i più deboli e succes-sivamente prendendo strade di devianza. Perché? Perché l’uomo vive di contatti, di affetti, di conflitti reali e non virtuali; il suo cervello si struttura sin da subito attraverso gli odori, i sapori, i colori, il toccare e il baciare e soprattutto grazie al TEMPO. Occorre tempo, occorrono pazienza e coerenza nel correg-gere i comportamenti; i bambini riescono anche ad aspettarci…….. noi un po’ meno!

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“Il Ponte” - ......di qua e di là dal Tevere tra San Giustino e Citerna 2

Scuola Primaria di San Giustino

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Il 13 Novembre scorso, le classi terze di San giustino sono andate presso l’Istituto Aldo Capitini a Perugia per ricevere il premio del concorso AICA/USR “BEST A-B-C 2015: “App-Booktrailer-Code” per la promozione delle competenze digitali tra gli studenti. Abbiamo vinto presentando il Booktrailler “Bandiera” realizzato a scuola. Vogliamo condividere con i lettori l’emozionante esperienza pubblicando foto e stralci degli scritti dei bambini.

…Appena entrati nell’aula magna della scuola che ci ospitava, ho visto una grande LIM che faceva da schermo… era più grande della nostra!...

…Poi hanno proiettato il nostro lavoro: ero emozionato, mi sentivo felice…

...due miei compagni sono andati vicino al palco a spiegare come avevamo realizzato il nostro lavoro.

Quando ci hanno battuto le mani, mi sono vergognata un pochino…

…ci hanno dato il premio. In quel momen-to noi ci siamo alzati in piedi e tutti ci hanno applaudito: mi sentivo importan-te…

… Un signore ha detto:

-Ora facciamo alzare in piedi la scuola di San Giustino.

Io ero agitata e contenta, tutti applaudi-vano di nuovo e noi eravamo commossi.

…si siamo nascosti il viso con le mani: ci vergognavamo….

Il 29 novembre scorso, la compagnia teatrale “O TUTTI O NESSUNO” si è esibita a Pistrino con lo spettacolo “Una commedia da favola”. Le docenti del plesso si congratulano con gli attori e la regista per la bravura e la professionalità dimostrate.Ringraziano di cuore per la donazione fatta al Circolo didattico.

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Scuola Primaria di Cospaia

La nostra scuola per la paceAbbiamo letto una poesia del maestro Gianni Rodari…

PROMEMORIA

Ci sono cose da fare ogni giorno:lavarsi, studiare, giocare,preparare la tavola,a mezzogiorno.

Ci sono cose da far di notte:chiudere gli occhi, dormire,avere sogni da sognare,orecchie per sentire.

Ci sono cose da non fare mai,né di giorno né di notte,né per mare né per terra:per esempio, la guerra.

La pace ha il suono degli uccelli,ha il sapore delle fragole,ha l’odore delle pesche,assomiglia alla mia sorellina;mi fa sentire come quando vado in bici. (L.)

5 sono i Continenti e 5 le strade colorate

che portano alla capanna… BUON NATALE 2015!!!

Poi ne abbiamo scritte alcune noi…

La pace ha il suono degli uccelli del mattino,Ha il sapore della fragola fresca,ha l’odore delle viole del giardino,assomiglia al sole che splende;mi fa sentire bella come una stella infondo alo mare (G.)

Laboratorio di Archeologia

Nel primo incontro con l’Archeologa, Narajana Cassini, i bambini della classe terza …hanno costruito assieme a lei la linea del tempo…meravigliandosi del-la lunghezza enorme della Storia della Terra e dell’Universo… messa a con-fronto con gli anni che a noi sembrano tanti partendo dall’anno ZERO… solo 2015!!!

Abbiamo così creato un utile strumento per proseguire nello studio della storia.Nel secondo incontro i bambini hanno osservato piccoli arnesi che gli uomini primitivi usavano nella vita quotidiana. L’archeologa ha messo in evidenza le ti-pologie di materiali e l’azione del tempo su di loro, rendendone alcuni così …lon-gevi e capaci di farsi conoscere da noi arrivando integri. Un vero viaggio nel tempo attraverso i materiali sedimentati sotto terra!

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Scuola Primaria di Lama

I bambini, gli insegnanti e il personale della no-stra scuola augurano a tutti un felice Natale e un lieto anno nuovo!Vi aspettano che luned’ì 21 dicembre, al C.V.a. di Lama alle ore 20,30 per gli AUGURI IN MUSICA”

In occasione della Festa degli Alberi, il Comune di San Giustino, in collaborazione con Il Punto Macrobiotico di Sansepolcro e il nostro Circolo, ha promosso un’interessante iniziativa: piantumare degli al-beri nei giardini delle nostre scuole. La Festa degli Alberi mira a sensibilizzare adulti e bambini all’im-portanza delle piante per avere un mondo più pulito, sano e respirabi-le, è un’occasione per sottolineare l’insostituibile valore degli alberi per il nostro pianeta.Così venerdì 20 Novembre, alla presenza dell’Assessore Crispolto-ni, del Consigliere Marzà, della Vicepreside e di alcuni genitori, ci siamo ritrovati per mettere a dimora quattro nuove piante nel prato retrostante l’edificio scolastico. È stata una cerimonia semplice, ma significativa, che ci ha reso protagonisti di un piccolo grande gesto con il quale abbiamo dato il nostro contributo alla costruzione di un mondo migliore.

Chi pianta un albero, pianta una speranza…

GLI ALUNNI, GLI INSEGNANTI E TUTTO IL PERSONALE AUGURANO UN………..

Se fossi un mago un po’ specialefarei spuntare un albero di Natalein ogni casa e in ogni viae per tutti in fantasia.

Non un albero fintoma di parole dipintoparole da leggereparole da meditareparole da approvareed infine rispettare.

Da Lama partireie nel mondo poi volereiin tutte le piazze e in ogni viascriverei AMORE, AMICIZIA, ALLEGRIA.

SE FOSSI UN MAGO....

In via Centrale, tanto per cominciare,metterei un albero per niente banale,SPERANZA, FIDUCIA e SERENITA’da spargere a volontà.

In piazza del Mercatoun bell’albero addobbatoper creare tanta magiae colorare di ARMONIA

In via del Campo sportivoun albero molto attivosempre in moto di qua e di làcon parole gentili in quantitàlodi leggere da apprezzaree soprattutto da usare.

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Scuola Primaria di Selci

La maestra oggi ha portato a scuola un sacco nero ,con den-tro? Una zucca!!! Arancione e grande! Dopo con un coltello ha intagliato gli occhi,il naso e la bocca. E noi bambini,due alla volta, l’abbiamo scavata dentro con un cucchiaio per togliere i semi. Quando era tutta pulita, la maestra ha preso una candela , l‘ha accesa e l’ha messa dentro la zucca che si è illuminata. Infine la maestra ci ha scattato una foto tutti intorno alla zucca di Halloween.”

Bambina della Classe Seconda

ASPETTANDOHALLOWEEN

“a Wonderful tHanKsGiVinG” PROGETTO CONI: FACENDO SI IMPARA

Lunedì 16 novembre, gli alunni delle classi quinta sez. A e sez. B di Selci hanno ricevuto la visita di 8 americani, di cui due residenti a Umbertide, pro-venienti dal South Carolina che, con vesti tradizionali del tempo, hanno rac-contato la storia del viaggio dei Padri Pellegrini (the Pilgrims) dall’Inghilterra al “Nuovo Mondo” e l’incontro con gli indiani nativi, da cui nasce LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO (THANKSGIVING) che si festeggia negli U.S.A. ogni quarto giovedì del mese di novembre. Dopo il racconto gli alunni hanno lavorato in gruppi per realizzare un “tacchi-no” di carta e completare una scheda riassuntiva della storia; infine hanno visionato un cartone animato con Linus come protagonista che vive il viaggio nella Mayflower con i pellegrini.

A metà ottobre ha preso il via il progetto di educazione motoria a cura del CONI. I bambini della classe prima della scuola “I Tre Castelli” di Selci, per due ore la settimana, hanno occasione di fare sport guidati dall’esperto Leonardo Benedetti.

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Scuola dell’Infanzia StataleSan Giustino

Cari amici, in questo numero noi bambini della Scuola dell’Infanzia di San Giustino vi raccontiamo la no-stra divertente esperienza vissuta alla “Casa dell’Autunno”. Il giorno 21 otto-bre 2015 alle ore 9,30 con le maestre-abbiamo preso il treno e siamo arrivati alla fermata di Città di Castello vicino alla “casa dell’Autunno”.

Ad aprirci il cancello c’era Federico, la nostra guida che ci ha fatto osservare con attenzione le caratteristiche del giardino,dell’orto, del frutteto e della serra.Abbiamo visto la cantina dove riposa-no nelle botti il vino e il passito. Che belli i tanti colori delle foglie: rosse gialle, verdi, marroni e arancioni! Il profumo ed il sapore della frutta au-tunnale! C’erano pomi, nespole, mele, pere, uva, fichi. Chi voleva poteva assaggiare tutto!A mezzogiorno abbiamo fatto il pic-nic in un grandissimo prato, il posto ide-ale per correre e fare tante capriole.Nel pomeriggio siamo ripartiti stanchi ma tanto felici per questa divertente giornata.Ci ritorneremo di nuovo quando la casa dell’Autunno si trasformerà “per magia” nella casa della Primavera.

Visita alla “Casa dell’Autunno”

Buon Natale e Felice

Anno Nuovo

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Scuola dell’Infanzia Statale “Millecolori”Cospaia

“Colori, suoni, sapori, consistenze e odori di autunno”

alla scoperta della natura:

Quello che intendiamo fare quest’anno con la nostra programmazione annuale di plesso Dire, fare, creare...Tutti in-sieme diventiamo grandi è proprio un percorso di crescita volto a indirizzare i bambini alla conquista dell’autonomia della propria persona.Con progetti come questi essi vengono coinvolti in laboratori sia esterni che in-terni alla scuola dove quello che abbia-mo scoperto e raccolto nelle nostre usci-te ci ha permesso di costruire percorsi di gioco, attività di gruppo e lavoretti fatti durante la mattinata che hanno coinvolto tutti.Uscire alla ricerca dello scoiattolo Milù ha fatto raccogliere ai bambini ghiande, gusci di lumaca, foglie che hanno servito alla realizzazione di un piatto decorato da portare a casa in occasione della festa del 1°Novembre. Le foglie sono poi sta-te utilizzate per un laboratorio di attività a scuola in cui i bambini hanno potuto assaporare il gusto di giocare liberamen-te toccando, rotolandosi e osservando i vari cambiamenti di colore delle foglie annusandone l’odore e sentendone la consistenza, qualità e caratteristiche che fanno parte della stagione autunnale.Durante un’altra passeggiata alla sco-perta dell’uomo Talpa abbiamo raccolto

le olive x la preparazione di una delizio-sa bruschetta che assieme alla polenta e al castagnaccio, dolce tipico fatto con farina di castagne, hanno dato origine al laboratorio di cucina fatto venerdì 13 Novembre. I nostri cuochi hanno poi portato a casa un piatto pieno di queste delizie.In un’altra occasione i bambini hanno impastato e realizzato deliziosi biscotti. Nel corso dell’anno continueremo a la-vorare in team proponendo ancora at-tività creative, motorie e musicali pro-grammate e mirate al raggiungimento dell’acquisizione dell’autonomia: quali-tà da cui non può prescindere l’indipen-denza di una mente pensante e libera.

Le insegnanti Millecolori.

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Scuole dell’Infanzia Statale Citerna

Grafica e Impaginazione: Prof. Claudio CucchiariniStampa: Casa Editrice Tipolitografia Leardini Macerata Feltria (PU)

la nostra pagina web: www.ddsg.itla nostra e-mail: [email protected]

visitateci!!!scriveteci!!!

Auguri

La Scuola dell’infanzia di Citerna, in occasione dell’autunno, ha organizzato due uscite con l’intenzione di avvicinare e sensibilizzare i bambini alla trasformazione di un prodotto locale molto comune in questa zona: l’oliva. Grazie all’accogliente disponibilità di una nonna di un bambino della scuola che ci ha invitato nel suo uliveto, abbiamo potuto osservare la pianta e le sue foglie; abbiamo toccato i suoi frutti, osservandone il colore e percepito la consistenza. Siamo poi passati alla raccolta convogliando le olive in un cesto che abbiamo successivamente portato al frantoio: proprio qui si è svolta la nostra seconda uscita. Giunti lì con entusiasmo il proprietario ha pesato le nostre olive….2,5 Kg: ottimo risultato! In seguito ci ha mostrato tutto il processo di trasformazione del frutto aggiungendo anche il nostro raccolto e…miracolo! Le nostre olive hanno fruttato 1 litro di olio! Dopo averci offerto un assaggio di pane con l’olio, graditissimo da tutti i bambini, siamo tornati a scuola soddisfatti e consapevoli di quanta ricchezza ci offra la natura del nostro territorio. Sorge una domanda ..ma se con 2,50kg di olive è uscito un litro d’olio, chi a Citerna possiede un uliveto quanto ci ricava?

DA CITERNA A KM ZERO