intoduzione al bilancio
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INTRODUZIONE AL BILANCIO AZIENDALE 2
La presente dispensa costituisce Materiale divulgativo distribuito in occasione del corso:
R.E.I.S.T.A.R “Rinforzamento Empowerment e Innovazione per il Settore Turistico Alberghiero e la Reistar “
Organizzato dall’Ente IAL Sardegna Sede di Cagliari
Nell’ambito della: PROMOZIONE E ATTUAZIONE DI MISURE DI POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO IN FAVORE DI LAVORATORI BENEFICIARI DI AMMORTIZZATORI, CIGS EX LEGE N.223
Realizzata da Roberto Cossu
Il contenuto impegna esclusivamente l’autore
Versione 1.0 Aggiornata al 25/06/2014
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Sommario Introduzione al bilancio. .......................................................................................................................... 4
Mappa concettuale ................................................................................................................................... 4
La gestione aziendale. .............................................................................................................................. 5
Il bilancio ................................................................................................................................................. 8
Contenuto degli schemi del bilancio ...................................................................................................... 12
Lo stato patrimoniale ............................................................................................................................. 12
Il conto economico ................................................................................................................................. 13
La nota integrativa ................................................................................................................................. 14
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Introduzione al bilancio.
Mappa concettuale
Figura 1.1 – Dalla gestione al bilancio
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La gestione aziendale. La gestione è il sistema unitario di operazioni tra loro coordinate, poste in essere per il raggiungimento delle finalità perseguite dal soggetto aziendale. Le tematiche riguardanti la gestione aziendale possono essere riassunte nella figura sottostante.
Figura 1.2 – La gestione
Nella parte introduttiva del modulo studieremo la gestione considerando gli aspetti attraverso i quali può essere osservata.
A tal fine è indispensabile considerare che l’aspetto tecnico, finanziario ed economico sono tra loro strettamente correlati e originano dallo stesso fenomeno che viene analizzato utilizzando una diversa chiave di lettura.
LA GESTIONE
I PROCESSI LE SCELTE I SETTORI GLI ASPETTI
Finanziamenti
Investimenti
Trasformazione economico tecnica
Disinvestimenti
Scelte relative alla produzione
Scelte relative agli approvvigionamenti
Gestione caratteristica
Gestione finanziaria
Gestione patrimoniale
Gestione fiscale
Aspetto tecnico
Aspetto finanziario
Aspetto economico
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Figura 1.3 – Gli aspetti della gestione
Ipotizzando di studiare le operazioni, poste in essere da un soggetto che decide di intraprendere una semplice attività produttiva finalizzata allo scambio, è possibile schematizzare tre operazioni che egli dovrà porre in essere, in modo sequenziale, per realizzare i propri obiettivi:
• Acquistare materie, merci o servizi;
• Trasformare fisicamente le materie a disposizione ed utilizzare i servizi;
• Vendere il prodotto ottenuto.
Le tre operazioni sopra riportate possono essere studiate:
• Sotto l’aspetto tecnico ossia considerando l’azione fisica di trasformazione del processo
produttivo esercitata sulle materie;
• Sotto l’aspetto economico ossia considerando i costi ed i ricavi correlati all’operazioni di
acquisto e di vendita;
• Sotto l’aspetto finanziario ossia considerando le uscite e le entrate correlate all’operazioni
di pagamento ed incasso.
Durante lo svolgimento di un’iniziativa produttiva è indispensabile osservare le variazioni riguardanti gli aspetti economici e finanziari. L’osservazione delle grandezze consente di conoscere e monitorare l’andamento di quella che comunemente viene chiamata impresa. Pertanto, chi svolge l’attività aziendale o chi nutre qualche interesse verso il suo andamento deve tenere sotto osservazione la gestione, studiandone l’aspetto economico e l’aspetto finanziario.
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Figura 1.4 – Aspetto economico
RICAVI (O PROVENTI) E COSTI
Flusso di ricavi/proventi > Flusso di costi =Utile d’esercizio
Flusso di ricavi/proventi < Flusso di costi =Perdita d’esercizio
L’attività di osservazione è finalizzata a verificare che l’impresa si trovi in una situazione di equilibrio economico ossia che il flusso dei ricavi (o proventi) sia durevolmente in grado di fronteggiare il flusso dei costi (derivanti dall’acquisizione dei fattori della produzione).
Figura 1.5 – Aspetto finanziario
ENTRATE ED USCITE
Entrate > Uscite = Incremento delle disponibilità liquide
Entrate < Uscite = Decremento della disponibilità liquide
Oltre a verificare la condizione di equilibrio economico è indispensabile che l’impresa si trovi in una situazione di equilibrio finanziario ossia che il flusso delle entrate sia costantemente in grado di fronteggiare il flusso delle uscite.
L’attività di monitoraggio dell’equilibrio finanziario ed economico può essere svolta attraverso l’utilizzazione di strumenti che consentano di registrare, archiviare e rielaborare le variazioni originate dalla gestione. All’interno dell’impresa questo ruolo viene svolto dalla contabilità generale, che può essere definita come: un sistema di rilevazioni fra loro collegate che ha per obiettivo la determinazione del risultato d’esercizio e del correlato patrimonio di funzionamento. I risultati di sentesi dell’attività aziendale trovano la loro rappresentazione nel bilancio d’esercizio.
Pertanto, lo scopo fondamentale della contabilità è la formazione del bilancio d’esercizio. Quest’ultimo è un documento amministrativo, con rilevanza interna ed esterna, avente una funzione di informazione e di comunicazione verso una pluralità di soggetti interessati alle vicende aziendali.
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Il bilancio Puntualizzato il significato di gestione ed evidenziata la necessità di osservare la stessa sotto i due aspetti fondamentali, è possibile concentrare l’attenzione sul bilancio d’esercizio che si presenta come un documento amministrativo formale atto a dare esposizione del reddito e del capitale di funzionamento.
Il bilancio d’esercizio deve essere redatto annualmente nelle forme convenzionali sulla base dei dati di un sistema di contabilità generale gestito secondo le regole, formali e sostanziali, di una prescelta teoria contabile. Pertanto, può essere fornita la seguente definizione: “Il bilancio d’esercizio è l’insieme dei documenti che gli amministratori, al termine di ogni periodo amministrativo, devono redigere allo scopo di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico della gestione”.
Il bilancio, predisposto dagli amministratori, si compone dei seguenti documenti, imposti dalla normativa vigente:
• Stato patrimoniale (art. 2424 C.c.);
• Conto economico (art. 2425 C.c.);
• Nota integrativa (art. 2427 C.c.).
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Figura 1.6 – Schema di Bilancio – Stato Patrimoniale – Attivo
Fonte: Articolo 2424 del Codice civile
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, con separata indicazione della parte già richiamata. B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria: I - Immobilizzazioni immateriali: 1) costi di impianto e di ampliamento; 2) costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità; 3) diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno; 4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili; 5) avviamento; 6) immobilizzazioni in corso e acconti; 7) altre. Totale. II - Immobilizzazioni materiali: 1) terreni e fabbricati; 2) impianti e macchinario; 3) attrezzature industriali e commerciali; 4) altri beni; 5) immobilizzazioni in corso e acconti. Totale. III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli importi esigibili entro l'esercizio successivo: 1) partecipazioni in: a) imprese controllate; b) imprese collegate; c) imprese controllanti; d) altre imprese; 2) crediti: a) verso imprese controllate; b) verso imprese collegate; c) verso controllanti; d) verso altri; 3) altri titoli ; 4) azioni proprie, con indicazione anche del valore nominale complessivo . Totale. Totale immobilizzazioni; C) Attivo circolante: I - Rimanenze: 1) materie prime, sussidiarie e di consumo; 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; 3) lavori in corso su ordinazione; 4) prodotti finiti e merci; 5) acconti. Totale II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo: 1) verso clienti; 2) verso imprese controllate; 3) verso imprese collegate; 4) verso controllanti; 4-bis) crediti tributari; 4-ter) imposte anticipate; 5) verso altri . Totale. III - Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni : 1) partecipazioni in imprese controllate; 2) partecipazioni in imprese collegate; 3) partecipazioni in imprese controllanti; 4) altre partecipazioni; 5) azioni proprie, con indicazioni anche del valore nominale complessivo; 6) altri titoli. Totale. IV - Disponibilità liquide : 1) depositi bancari e postali; 2) assegni; 3) danaro e valori in cassa. Totale. Totale attivo circolante. D) Ratei e risconti, con separata indicazione del disaggio su prestiti .
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Figura 1.7 – Schema di Bilancio – Stato Patrimoniale – Passivo
Fonte: Articolo 2424 del Codice civile
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Figura 1.8 – Schema di Bilancio – Conto economico
Fonte: Articolo 2425 del Codice civile
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Contenuto degli schemi del bilancio
Lo stato patrimoniale Lo Stato Patrimoniale è un riepilogo del patrimonio dell’impresa, dei suoi beni e delle fonti del capitale che si suddivide in attività e passività, intese anche come impieghi e fonti finanziarie. Tutte le grandezze presenti in questo documento forniscono una visione statica della società nel momento in cui viene chiuso il bilancio (normalmente, la mezzanotte del 31/12).
Lo Stato Patrimoniale si compone di due grandi sezioni: l’Attivo e il Passivo:
• L’attivo elenca le risorse a disposizione dell’impresa, esprimendole in termini monetari
(impieghi);
• Il passivo elenca i diritti vantati sulle risorse dell’impresa evidenziando i soggetti che
forniscono i finanziamenti (fonti).
Il contenuto dei due schemi può essere sinteticamente rappresentato con la seguente equivalenza:
Capitale di terzi + Capitale proprio =
Capitale di finanziamento = Capitale investito
Figura 1.9 – Schema dell’equazione fondamentale di bilancio
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Il conto economico Mentre lo Stato Patrimoniale rappresenta ciò che l’azienda ha a disposizione, il Conto Economico esprime cosa l’azienda genera, come impiega le sue risorse e come le remunera. In sostanza, esprime una visione dinamica dell’azienda tramite la rappresentazione di “grandezze di flusso”, suddivise in ricavi e costi. La differenza tra costi e ricavi consente di ottenere il reddito d’esercizio, costituente il principale elemento di raccordo fra Stato Patrimoniale e Conto Economico.
Nello schema vengono riepilogati tutti i costi e tutti i ricavi di competenza dell’esercizio.
La normativa vigente impone l’utilizzazione di uno schema a forma scalare che metta in evidenza i risultati intermedi originati dalle diverse operazioni di gestione. Tale schema rispecchia una suddivisione dell’impresa per aree gestionali:
• Gestione caratteristica: comprende costi e ricavi direttamente legati all’attività tipica
dell’impresa;
• Gestione non caratteristica: comprende costi e ricavi non direttamente legati all’attività
tipica dell’impresa;
• Gestione finanziaria: include le poste di natura finanziaria;
• Gestione straordinaria: riguarda eventi che generano costi e/o ricavi non periodicamente
ripetibili;
• Gestione fiscale: comprende gli obblighi di natura fiscale a cui è sottoposta l’impresa che
gravano sul reddito di esercizio.
Figura 1.10 – Schema sintetico del Conto Economico
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La nota integrativa
A differenza dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico, la Nota Integrativa non è un documento di natura contabile e fornisce ulteriori informazioni utili all’interpretazione dei dati contenuti nei documenti contabili. Con la redazione di un documento discorsivo i due schemi, di carattere strettamente quantitativo, vengono completati con le motivazioni legate alle scelte effettuate.
Le ulteriori precisazioni, fornite nella nota integrativa, sulle regole, le ipotesi e le convenzioni impiegate permettono ai terzi di comprendere le modalità di formazione del bilancio stesso.
Il documento, regolato dall’articolo 2427 del codice civile, contiene informazioni relative:
• All’analisi delle voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico;
• All’illustrazione dei criteri di valutazione seguiti;
• Alle motivazioni delle deroghe ai criteri di valutazione;
• Alle partecipazioni iscritte in bilancio;
• Alle variazioni nei criteri di valutazione.