introduzione alla contabilità economico-patrimoniale nelluniversità di macerata introduzione alla...
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introduzione alla contabilitàeconomico-patrimoniale
nell’università di Macerata
IL CONTESTO NORMATIVO
L’iter legislativo che ha condotto alla contabilità economico patrimoniale negli
ateneilegge n. 296/2006 legge n. 196/2009 legge n. 240/2010
d.lgs. n.18/2012
IL CONTESTO NORMATIVO
Art. 5, comma 4, l. 240/2010• introduzione di un sistema di contabilità
economico-patrimoniale e analitica, del bilancio unico e del bilancio consolidato di ateneo
• adozione di principi contabili e schemi di bilancio
• predisposizione di un bilancio preventivo e di un rendiconto in contabilità finanziaria
IL CONTESTO NORMATIVO
Art. 5, comma 4, l. 240/2010
• adozione di un piano economico-finanziario triennale
IL CONTESTO NORMATIVO
Contenuti della riforma
Riconoscimento di autonomia gestionale e amministrativa ma non più autonomia
finanziaria
Capacità di disporre di un proprio budget
IL CONTESTO NORMATIVO
Contenuti della riforma
Trasformazione dei Dipartimentida centri autonomi di spesa a centri di
responsabilità dotati di autonomia gestionale
IL CONTESTO NORMATIVO
Contenuti della riforma
In passato l’obiettivo principale era il controllo quantitativo della spesa
(incassi e pagamenti) oggi è primario il controllo della gestione
IL CONTESTO NORMATIVO
d.lgs. 27 gennaio 2012, n. 18
Contabilità economico patrimoniale ed analitica
Bilancio unico Bilancio consolidato
IL CONTESTO NORMATIVO
d.lgs. 27 gennaio 2012, n. 18
Con d.m. dovranno essere definiti i principi contabili, schemi di bilancio, regime transitorio
Adeguamento del Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICONella fase di implementazione del bilancio unico occorre considerare i seguenti temi: Programmazione del bilancio Gestione finanziaria (ciclo attivo e passivo) Reportistica interna – gestione contabilità
analitica Gestione finanziaria (liquidità)
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICOProgrammazione del bilancio
Ruolo del bilancio preventivo Ruolo del budget – differenze con bilancio
preventivo Controllo dell’andamento della gestione
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICOGestione finanziaria (ciclo attivo e passivo)
Soggetti incaricati di operare praticamente sul bilancio
Ripartizione delle responsabilità/competenze Possibilità di “individuazione” delle entrate per
destinazione (articolazione interna) Gestione unitaria delle procedure di
pagamento
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICOReportistica interna – gestione contabilità
analitica Quali tipi di informazione di contabilità
interna sono restituibili alle strutture decentrate (in assenza di un proprio bilancio)
Informazioni disponibili per Amministrazione Centrale
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICOcontabilità analitica
Misurazione efficienza gestione Supporto informativo Programmazione e controllo di gestione Valutazioni di bilancio
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICO
Gestione finanziaria (liquidità) Programmazione dei fabbisogni finanziari Gestione unitaria del c/c Tesoreria unica e tesoreria autonoma
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 2 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio unico d’ateneo di previsione
annuale autorizzatorio Bilancio unico d’ateneo di previsione
triennale composti da:
Budget economico Budget degli investimenti
IL CONTESTO NORMATIVO
IL BUDGET E CE PREVISIONALE
Funzione Budget: Autorizzare i costi (e gli investimenti) nell’esercizio
Funzione CE Previsionale: fornire un quadro di sintesi sul risultato presunto dell’esercizio
IL CONTESTO NORMATIVO
IL BUDGETLa norma sembra chiarire che il budget deve
essere redatto secondo il principio della competenza economica
Le previsioni che originano il budget devono considerare l’impatto “economico”
nell’esercizio di competenza
IL CONTESTO NORMATIVO
IL BUDGETun esempio:
Al termine dell’esercizio x, in fase di predisposizione del budget, si prevede di attivare un assegno di ricerca di 24 mesi a decorrere dal 01/06/x+1. Nell’esercizio x+1 il budget deve autorizzare il costo di 7 mesi (Giugno-Dicembre)…
IL CONTESTO NORMATIVO
Il ruolo del Budget degli InvestimentiCome può avvenire la “copertura” degli
investimenti?Esempio: l’ateneo programma di effettuare l’acquisto di una attrezzattura scientifica del valore di 500.000 € (vita utile, 10 anni).
IL CONTESTO NORMATIVO
segue esempioQuali impatti sul bilancio?
Uscita di cassa o indebitamento, nel primo anno (SP)
Ammortamenti nei successivi 10 anni (CE) Aumento del valore delle immobilizzazioni
materiali (SP)
IL CONTESTO NORMATIVO
CONTROLLO DI GESTIONE
Al fine di “monitorare” l’andamento della gestione è necessario attivare la funzione
“Controllo di Gestione”
IL CONTESTO NORMATIVO
CONTROLLO DI GESTIONE
Scopo del controllo di gestione Verificare coerenza tra obiettivi e risultati Analizzare eventuali scostamenti Introdurre azioni correttive
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 5 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio unico d’ateneo di previsione
annuale autorizzatorio Bilancio unico d’ateneo di previsione
triennale approvati entro:
31/12 dell’anno precedente all’esercizio di riferimento dal Cda
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 2 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio unico d’ateneo di esercizio
composto da: Stato patrimoniale Conto economico Nota integrativa Rendiconto finanziario Relazione sulla gestione
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 5 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio unico d’ateneo di esercizio accompagnato da relazione del Collegio dei
revisori che attesta : la corrispondenza del bilancio alle risultanze
contabili regolarità amministrativo-contabile della
gestione
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 5 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio unico d’ateneo di esercizio
approvato entro il 30/4 di ciascun anno Approvato dal Consiglio di amministrazione
su proposta del Rettore, previo parere del Senato accademico
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 1 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio consolidato (aziende, società o
enti controllati)composto da:
Stato patrimoniale Conto economico Nota integrativa
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 6 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio consolidato
Fondazioni universitarie (l. 388/2000) Società di capitali Altri entiapprovato dal Cda entro il 30/4 dell’esercizio successivo (d.lgs. 91/2011)
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 6 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio consolidato
I principi di consolidamento saranno disciplinati da un apposito d.m.
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 1 e 5 - d.lgs. n. 18/2012 Bilancio preventivo unico non
autorizzatorio in contabilità finanziariaper consentire:
Monitoraggio dei conti Consolidamento dei contiapprovato entro 31/12 dell’anno precedente all’esercizio di riferimento
IL CONTESTO NORMATIVO
bilanci preventivi (31/12 anno prec.)
bilancio composizioneBilancio unico d’ateneo di previsione annuale autorizzatorio
Budget economico Budget degli investimenti Prospetto missioni e prog.
Bilancio unico d’ateneo di previsione triennale
Budget economico Budget degli investimenti
Bilancio unico d’ateneo non autorizzatorio in contabilità finanziaria
IL CONTESTO NORMATIVO
bilanci consuntivi (30/4 anno succ.)bilancio composizione
Bilancio unico d’ateneo di esercizio
Stato patrimoniale Conto economico Nota integrativa Relazione sulla gestione Relazione Coll. Revisori Prospetto missioni e prog.
Bilancio consolidato Stato patrimoniale Conto economico Nota integrativa
Rendiconto unico d’ateneo in contabilità finanziaria
IL CONTESTO NORMATIVO
L’applicazione del bilancio unico comporta la necessità di ridefinire i seguenti processi:
Processo di definizione del budget Processo di gestione delle variazioni del
budget Processo di gestione dei flussi di cassa Procedure di contabilità analitica Controllo di gestione
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICO
Il bilancio unico soddisfa le seguenti esigenze: Trasparenza dei bilanci (un unico bilancio invece
di diversi bilanci consolidati internamente) Semplificazione delle procedure contabili Omogeneità delle procedure contabili Gestione unitaria del ciclo di programmazione
contabile
IL CONTESTO NORMATIVO
BILANCIO UNICO
Alla luce di queste considerazioni, alcune evidenze: L’autonomia didattica e di ricerca dei centri
autonomi (laddove prevista) non è influenzata dalle norme sul bilancio
L’autonomia gestionale, finanziaria e amministrativa sono concetto differente dall’autonomia contabile
L’autonomia contabile non è a valore aggiunto rispetto al core delle competenze di un dipartimento/facoltà/centro autonomo
IL CONTESTO NORMATIVO
Le università considerate amministrazioni pubbliche sono tenute alla
predisposizione di un apposito prospetto, da allegare al bilancio unico d'ateneo di previsione annuale autorizzatorio e al
bilancio unico d'ateneo d'esercizio, contenente la classificazione della spesa complessiva per missioni e programmi
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 4 – d.lgs. 18/2012
Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni,
utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 4 – d.lgs. 18/2012
I programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire le
finalità individuate nell'ambito delle missioni
IL CONTESTO NORMATIVO
art. 4 – d.lgs. 18/2012
L’elenco delle missioni e dei programmi dovrà essere definito con decreto del
Miur
IL CONTESTO NORMATIVO
OBBLIGHI DI TRASPARENZA Le università considerate AP hanno obbligo di
trasmettere i propri bilanci a MIUR e MEF attraverso procedure informatizzate (definizione in corso)
Le università considerate non AP hanno l’obbligo di trasmettere i propri bilanci al MIUR mediante procedure informatizzate (definizione in corso)
Bilancio unico pubblicato sul sito istituzionale delle università
IL CONTESTO NORMATIVO
COFI NELLA FASE TRANSITORIA
Decreto “figlio” di definizione delle regole contabili per la COFI nel regime transitorio
Fino al 31 dicembre 2013, nel regime transitorio: le università in COFI redigono uno stato patrimoniale
IL CONTESTO NORMATIVO
PROGRAMMAZIONEI soggetti responsabili della
programmazione economico-finanziaria Rettore Direttore Generale Consiglio di amministrazione
IL CONTESTO NORMATIVO
PROGRAMMAZIONE (L. 240/2010) Rettore
responsabilità del perseguimento delle finalità dell'università secondo criteri di qualità e nel rispetto
dei principi di efficacia, efficienza, trasparenza e promozione del merito; della funzione di proposta
del documento di programmazione triennale di ateneo (…), nonchè della funzione di proposta del
bilancio di previsione annuale e triennale e del conto consuntivo
IL CONTESTO NORMATIVO
PROGRAMMAZIONE (L. 240/2010) Direttore Generale
attribuzione, sulla base degli indirizzi forniti dal consiglio di amministrazione, della complessiva gestione e
organizzazione dei servizi, delle risorse strumentali e del personale tecnico-amministrativo dell'ateneo, nonchè dei compiti, in quanto compatibili, di cui all'articolo 16
del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; partecipazione del direttore generale, senza diritto di
voto, alle sedute del consiglio di amministrazione
IL CONTESTO NORMATIVO
PROGRAMMAZIONE (L. 240/2010) Consiglio di amministrazione
funzioni di indirizzo strategico, di approvazione della programmazione finanziaria annuale e triennale e del
personale, nonchè di vigilanza sulla sostenibilità finanziaria delle attività; (…) della competenza ad adottare il
regolamento di amministrazione e contabilità, nonchè, su proposta del rettore e previo parere del senato accademico per gli aspetti di sua competenza, ad approvare il bilancio di
previsione annuale e triennale, il conto consuntivo e il documento di programmazione triennale
IL CONTESTO NORMATIVO
PROGRAMMAZIONE (L. 240/2010)Possibile sintesi dei ruoli
Funzione di proposta (composizione richieste per
programmazione): Rettore Approvazione (assunzione di responsabilità della
programmazione): CDA Funzione di gestione: DG
IL CONTESTO NORMATIVO
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
Schemi di bilancio: Stato Patrimoniale, ContoEconomico, Rendiconto finanziario (Bilancio unico) Nota integrativa: solo breve cenno art. 3 comma 4 Rinvio a Codice Civile e principi contabili OIC per
quanto non espressamente previsto dal decreto
IL CONTESTO NORMATIVO
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO PASSIVO
A) Immobilizzazioni A) Patrimonio netto
I ImmaterialiII MaterialiIII Finanziarie
I Fondo di dotazioneII Patrimonio vincolatoIII Patrimonio non vincolato
B) Attivo circolante B) Fondi rischi e oneri
I RimanenzeII CreditiIII Attività finanziarieIV Disponibilità liquide
C) TFR
C) Ratei e risconti D) Debiti
E) Ratei e risconti
IL CONTESTO NORMATIVO
RENDICONTO FINANZIARIO
I. Flusso monetario generato/assorbito da gestione corrente
II. Flusso monetario generato/assorbito da variazioni capitale circolante
A. Flusso di cassa (cash flow) operativoB. Flusso monetario da investimentiC. Flusso monetario da finanziamentiD. Flusso monetario esercizio (A+B+C)
IL CONTESTO NORMATIVO
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
Nessuna disposizione in merito alla contabilità analitica (riferimenti in decreto missioni e progr.) No schemi per Budget (rinvio a successivo
decreto) Bilancio consolidato: rinvio a decreto richiamato
nel d.lgs. 31/5/2011 n. 91
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
PRINCIPIO DI VERIDICITA’Il bilancio unico d’ateneo di esercizio deve
fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e
finanziaria e del risultato economico dell’esercizio. La veridicità comporta la corretta rilevazione di tutte le operazioni
gestionali dell’esercizio
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
PRINCIPIO DI CORRETTEZZAla correttezza dei dati di bilancio non si
riferisce soltanto all'esattezza aritmetica, bensì alla correttezza economica e alla
ragionevolezza, cioè al risultato attendibile ottenuto dall’applicazione oculata dei procedimenti di valutazione adottati
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
PRINCIPIO DI ATTENDIBILITA’Il principio dell’attendibilità asserisce che le previsioni, e in generale tutte le valutazioni, devono essere sostenute da accurate analisi,
nonché da fondate aspettative di acquisizione e di utilizzo delle risorse.
Al fine di risultare attendibile, un’informazione contabile non deve contenere errori o
distorsioni rilevanti
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
PRINCIPIO DI CONTINUITA’
La valutazione delle voci deve essere effettuata nella prospettiva della
continuazione dell’attività dell’istituzione
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
PRINCIPIO DI PRUDENZANel bilancio unico d’ateneo di previsione annuale
devono essere iscritte solo le componenti positive che ragionevolmente saranno disponibili nel periodo
amministrativo considerato.Nel bilancio unico d’ateneo di esercizio le componenti
positive non realizzate non devono essere contabilizzate, mentre tutte le componenti negative
devono essere contabilizzate anche se non sono definitivamente realizzate.
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO SUI PRINCIPICONTABILI E SCHEMI DI BILANCIO
PRINCIPIO DI COMPETENZAl’effetto delle operazioni e degli altri eventi
deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui
si concretizzano i relativi movimenti finanziari
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E MATERIALILe immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo
di acquisto o di produzione comprendente i costi accessori e tutti i costi direttamente imputabili e
quelli di indiretta attribuzione per la quota ragionevolmente imputabile
Il costo delle immobilizzazioni immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, deve essere
sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio, tenendo conto della residua possibilità di utilizzo
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI E MATERIALIL’immobilizzazione che, alla data di chiusura dell’esercizio, risulti durevolmente di valore
inferiore a quello di bilancio, deve essere iscritta a tale minor valore e di ciò deve essere data adeguata motivazione nella Nota Integrativa
Questo non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della
rettifica effettuata
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIEsono valutate in base al costo sostenuto per
l’acquisizione della partecipazione comprensivo degli oneri accessori, rettificato in diminuzione
in presenza di perdite durevoli di valore. Le partecipazioni in aziende, società o altri enti controllati e collegati sono valutate in base al
“metodo del patrimonio netto” di cui all’articolo 2426, comma 4, del codice civile
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
RIMANENZEincludono i beni che concorrono all’attività tipica
dell’ateneo e quelli destinati alla cessione o vendita. Ad esempio:
- i beni destinati ad attività didattica, di ricerca, o di supporto ad esse;- i beni destinati alla vendita all’interno dell’attività commerciale eventualmente svolta dall’università;- i beni dell’attività di assistenza sanitaria
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
RIMANENZE
sono valutate al costo di acquisto o di produzione, ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se
minore
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
CREDITII crediti vanno esposti in bilancio al valore di
presumibile realizzazioneIl valore nominale dei crediti deve essere
rettificato, tramite un fondo di svalutazione appositamente stanziato, per le perdite per inesigibilità che possono ragionevolmente
essere previste e che sono inerenti ai saldi dei crediti esposti in bilancio
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
RATEI E RISCONTINella voce ratei e risconti attivi devono essere iscritti
rispettivamente i proventi di competenza dell’esercizio esigibili in esercizi successivi, e i costi
sostenuti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di esercizi successivi. Nella voce ratei e
risconti passivi devono essere iscritti rispettivamente i costi di competenza dell’esercizio esigibili in esercizi
successivi e i proventi percepiti entro la chiusura dell’esercizio, ma di competenza di esercizi successivi
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
RATEI E RISCONTIvalutazione per competenza di:
proventi su commessa, per la gestione dei contributi in conto capitale
imputazione della quota della contribuzione studentesca
gestione dei proventi per il finanziamento di borse e i contratti pluriennali
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
PATRIMONIO NETTO
fondo di dotazione: vincolato o non vincolato in funzione delle indicazioni statutarie;
patrimonio vincolato: composto da fondi, riserve e contributi in conto capitale vincolati per scelte operate da terzi donatori;
patrimonio non vincolato: riserve derivanti dai risultati gestionali realizzati, e pertanto si compone: dei risultati gestionali relativi all’esercizio e degli esercizi precedenti, nonché delle riserve statutarie
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
FONDI RISCHI E ONERIaccolgono gli accantonamenti destinati a coprire perdite o rischi aventi le seguenti
caratteristiche: natura determinata, esistenza certa o probabile, ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla
chiusura dell’esercizio
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
CONTRIBUTI IN C/ESERCIZIOsomme disposte da terzi per sostenere il
funzionamento dell’ateneo o comunque per realizzare attività non classificabili tra gli
investimenti.I contributi in conto esercizio certi ed esigibili devono essere iscritti come voci di proventi
nel Conto Economico
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
CONTRIBUTI IN C/CAPITALEsomme erogate a fondo perduto dallo Stato
o da altri enti, pubblici o privati, per la realizzazione di opere e per l’acquisizione di beni durevoli; per cui l’ateneo non ha facoltà di distogliere tali contributi dall’uso previsto
dalle leggi o dalle disposizioni in base alle quali sono stati erogati
BOZZA DI DECRETO ATTUATIVO CRITERI DI VALUTAZIONE
CONTRIBUTI IN C/CAPITALEgli atenei iscrivono i contributi in conto
capitale nel Conto Economico, in base alla vita utile del cespite, imputando fra i ricavi il
contributo e riscontandone quota ogni anno fino alla conclusione del periodo di
ammortamento e contemporaneamente ammortizzano il cespite capitalizzato per il suo
intero valore.
IL CONTESTO NORMATIVO
CONTABILITA’ ECONOMICA Introduzione forme di controllo economico e
patrimoniale (oltre che finanziario) Risultato di gestione: risultato di competenza economica
Valore prodotto – risorse consumate per produrlo Equilibrio patrimoniale (stato patrimoniale)
Equilibrio impieghiEquilibrio fonti
Equilibrio finanziario: flussi in entrata e in uscita(rendiconto finanziario)
IL CONTESTO NORMATIVO
CONTABILITA’ ECONOMICA
PROVENTI Didattica (istituzionale e non)
Ricerca (competitiva e su commissione) Contributi in conto esercizio e conto capitale Proventi commerciali, patrimoniali e finanziari
COSTIPersonaleAcquistiServiziBeni strumentali
IL CONTESTO NORMATIVO
CONTABILITA’ GENERALE
Scambi con i terzi (no fatti interni di gestione) Rilevati sotto il duplice aspetto:
FinanziarioEconomico
Utilizzando conti con due sezioni (Dare e Avere), secondo il metodo contabile della partita doppia
IL CONTESTO NORMATIVO
CONTABILITA’ GENERALE: esempio 1
Fatto di gestione: pago 100 euro ad un fornitore USCITA monetaria di 100 euro
COSTO per acquisto materiali di laboratorio
causa economica del movimentofinanziario, perché ho pagato 100 euro a Tizio?
IL CONTESTO NORMATIVO
CONTABILITA’ GENERALE: esempio 2
Fatto di gestione: incasso 100 euro dallo studente ENTRATA monetaria di 100 euro
RICAVO per contributi (didattica)
causa economica del movimento finanziario, perché ho incassato 100 euro?
IL CONTESTO NORMATIVO
PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA
l’effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed
attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a
quello in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari.
IL CONTESTO NORMATIVO
PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICA
La determinazione del risultato economicod’esercizio implica un procedimento di
analisi della competenza economica delle vocipositive e negative relative all’esercizio cui il
bilancio unico d’ateneo di esercizio si riferisce,mediante un procedimento di identificazione, di
misurazione e di correlazione dei costi ai proventid’esercizio
IL CONTESTO NORMATIVO
PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICAricavo/provento di competenza di un
esercizio se in quell’esercizio ha trovato compimento l’operazione che lo ha generato
(es. provento da erogazionedi un servizio è di competenza dell’esercizio in
cui è erogatoil servizio, indipendentemente dall’incasso)
IL CONTESTO NORMATIVO
PRINCIPIO DI COMPETENZA ECONOMICAcosto/onere di competenza di un esercizio sein quell’esercizio ha trovato il corrispondentericavo/provento (es. costo di acquisto di un
bene è di competenza dell’esercizio in cui l’ho utilizzato per la produzione realizzata,
indipendentemente dal pagamentodella fattura di acquisto)
PRINCIPIO DI COMPETENZA
scritture di assestamento per ripristinare la corretta competenza economica, prima di
redigere il bilancio d’esercizio: Ammortamenti di costi pluriennali Rimanenze di magazzino Ratei e risconti Fatture da ricevere/da emettere Fondi per rischi e oneri
PRINCIPIO DI COMPETENZA
AMMORTAMENTI DI COSTI PLURIENNALI Nell’anno «n» acquisto un’attrezzatura scientifica
per 50.000 euro L’attrezzatura è un bene strumentale (cespite),
ovvero mi serve per il “processo produttivo” (attività di ricerca)
Lo utilizzerò per diversi anni, per cui è un fattore produttivo a lungo ciclo di utilizzo
Il costo per l’acquisto è pertanto un costo pluriennale
PRINCIPIO DI COMPETENZA
AMMORTAMENTOprocedura tecnico-contabile di ripartizione di un costo pluriennale tra i diversi esercizi nei quali manifesta la sua competenza economica
durata dell’ammortamento è la minore tra: Vita fisica del cespite Vita economica del cespite (realizzo indiretto attraverso le attività istituzionali) Vita tecnologica del cespite (obsolescenza)
PRINCIPIO DI COMPETENZA
AMMORTAMENTI DI COSTI PLURIENNALI Rilevazione dell’acquisto
insorgenza di un debito di 50.000 euro nell’anno «n» origine di un costo per 50.000 euro A fine anno
debito per la parte non ancora pagata costo di 50.000 euro che non è di competenza solo dell’anno «n»
PRINCIPIO DI COMPETENZA
RIMANENZE DI MAGAZZINO Nell’anno «n» acquisto 10.000 confezioni di reagenti per
prove chimiche di laboratorio A fine anno utilizzati 8.000 pezzi Il costo di 8.000 pezzi è di competenza di «n», gli altri 2.000
vanno “sospesi” e trasferiti all’anno successivo, finché non ne avverrà l’utilizzo
Dal punto di vista patrimoniale sono beni che ho acquistato e non utilizzato
Dal punto di vista economico sono costi che non sono di competenza di questo esercizio ma lo saranno di un futuro (n+1, n+2, …)
PRINCIPIO DI COMPETENZA
RATEI E RISCONTI
Alcuni costi o ricavi sono commisurati al tempo (ad esempio gli affitti o i premi di assicurazione, ecc.) e vengono pagati/incassati in una sola volta per tutto il periodo di riferimento, all’inizio (anticipati) o alla fine di esso (posticipati)
In contabilità generale la rilevazione contabile avviene al momento del pagamento o incasso che può essere anticipato o posticipato rispetto al periodo di riferimento
Se il periodo di riferimento è a cavallo della fine dell’anno occorre rettificare il costo o ricavo per ripristinare la corretta competenza economica
PRINCIPIO DI COMPETENZA
FATTURE DA RICEVERE O DA EMETTERE A fine anno viene consegnato un bene
da un fornitore ma la fattura di acquisto arriva nel mese di gennaio
A fine anno è terminato un progetto di ricerca conto terzi, ma viene emessa la relativa fattura di vendita nel mese di gennaio