investimenti nel turismo italiano

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INVESTIMENTI NEL TURISMO ITALIANO 02/06/2015 GIANFRANCO MOZZALI Investimenti nel turismo italiano? Che tipo d’investimento posso fare? Che rendimenti potrò attendermi? Gli investimenti nel turismo italianostanno riscuotendo sempre maggior interesse presso gli operatori e i fondi d’investimento , in particolare stranieri. Purtroppo però non basta avere dei paesaggi unici al mare, in campagna e in montagna, in un raggio di pochi chilometri, non basta avere avuto una storia che ci ha lasciato monumenti e opere d’arte uniche al mondo, non basta una cucina varia e ricca di piatti, un clima mite e temperato, per attirare gli investimenti nel turismo italiano. Servono iniziative imprenditoriali e indirizzi di politica economica, per promuovere quello che diversi operatori esteri considerano il nostro “petrolio ”. Comunque, negli anni, è cresciuta l’attenzione per la rivalutazione del nostro patrimonio turistico, pensiamo al restauro del Colosseo di Roma o di Ercolano resi possibili grazie all’intervento di mecenati e sponsor. Le aree d’investimenti nel turismo italiano sono molto variegate e offrono opportunità a tutti i livelli, vediamone alcune: La prima riguarda gli alberghi, si va dalla struttura/resort al mare, piuttosto che in campagna o nelle città, non solo d’arte, pensiamo agli investimenti, con differenti target economici, che sono stati fatti oggi a Milano . I fondi immobiliari internazionali sono molto interessati all’acquisto di alberghi in particolare quelli di lusso, con caratteristiche uniche, da inserire nella loro offerta internazionale. La seconda è relativa agli immobili di pregio, senza escludere il recupero d’interi borghi, da destinare a residenze o a resort di lusso. Altri investimenti che sono stati effettuati sono rivolti: – agli stabilimenti termali con l’indotto che si crea nel wellness e anche nella cosmetica; – alla creazione di agriturismo e bed and breakfast sempre più legati al coinvolgimento degli ospiti, non solo sulle attività “food” e delle bellezze storiche artistiche della zona, ma anche sulla riscoperta di attività artigiane in fase di estinzione; – allo sviluppo di iniziative che recuperano aree dismesse, ma anche piccoli spazi, da destinare ad attività culturali e artistiche , o di lavoro artigiano, piuttosto che al food, con la riscoperta dei piatti tipici della zona. Tutte queste iniziative devono cercare di integrarsi tra loro e ovviamente con il territorio, al fine di una valorizzazione dell’area e se si riesce, anche creando un’identificazione specifica della stessa, secondo quanto è offerto.

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INVESTIMENTI NEL TURISMO ITALIANO 02/06/2015 GIANFRANCO MOZZALI

Investimenti nel turismo italiano? Che tipo d’investimento posso fare? Che rendimenti potrò attendermi?Gli investimenti nel turismo italianostanno riscuotendo sempre maggior interesse presso gli operatori e i fondi d’investimento, in particolare stranieri. Purtroppo però non basta avere dei paesaggi unici al mare, in campagna e in montagna, in un raggio di pochi chilometri, non basta avere avuto una storia che ci ha lasciato monumenti e opere d’arte uniche al mondo, non basta una cucina varia e ricca di piatti, un clima mite e temperato, per attirare gli investimenti nel turismo italiano.Servono iniziative imprenditoriali e indirizzi di politica economica, per promuovere quello che diversi operatori esteri considerano il nostro “petrolio”.Comunque, negli anni, è cresciuta l’attenzione per la rivalutazione del nostro patrimonio turistico, pensiamo al restauro del Colosseo di Roma o di Ercolano resi possibili grazie all’intervento di mecenati e sponsor.Le aree d’investimenti nel turismo italiano sono molto variegate e offrono opportunità a tutti i livelli, vediamone alcune:La prima riguarda gli alberghi, si va dalla struttura/resort al mare, piuttosto che in campagna o nelle città, non solo d’arte, pensiamo agli investimenti, con differenti target economici, che sono stati fatti oggi a Milano. I fondi immobiliari internazionali sono molto interessati all’acquisto di alberghi in particolare quelli di lusso, con caratteristiche uniche, da inserire nella loro offerta internazionale.La seconda è relativa agli immobili di pregio, senza escludere il recupero d’interi borghi, da destinare a residenze o a resort di lusso.Altri investimenti che sono stati effettuati sono rivolti:– agli stabilimenti termali con l’indotto che si crea nel wellness e anche nella cosmetica;– alla creazione di agriturismo e bed and breakfast sempre più legati al coinvolgimento degli ospiti, non solo sulle attività “food” e delle bellezze storiche artistiche della zona, ma anche sulla riscoperta di attività artigiane in fase di estinzione;– allo sviluppo di iniziative che recuperano aree dismesse, ma anche piccoli spazi, da destinare ad attività culturali e artistiche, o di lavoro artigiano, piuttosto che al food, con la riscoperta dei piatti tipici della zona. Tutte queste iniziative devono cercare di integrarsi tra loro e ovviamente con il territorio, al fine di una valorizzazione dell’area e se si riesce, anche creando un’identificazione specifica della stessa, secondo quanto è offerto.Queste brevi indicazioni, spero possano essere fonti di stimolo per una possibile valutazione d’investimenti nel turismo italiano, in particolare, visto il momento di debolezza dell’euro nei confronti delle altre valute e con i tassi a zero.Gianfranco Mozzali