iscriviti n.3 07 al corso di ... · le richieste di assistenza a do-micilio e il 40% di quelle...

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anno IX n.3/07 Spedizione in abb. postale art. 20 lett. C - Legge 662/96 Filiale di Perugia - Periodico di comunicazione interna dei Collegi IP.AS.VI. di Perugia e Terni Collegi IPASVI Perugia-Terni

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Il Collegio IP.AS.VI. di Perugiautilizza i quotidiani veicoli

dell’informazione popolare per contribuirealla campagna della Federazione

di sensibilizzazione dei giovani all’iscrizione al

Corso di Laurea in infermieristica

www.infermiereprotagonista.it

Iscrivitial Corso di Laurea per

diventare infermiere

Il Collegio IP.AS.VI. di Perugiautilizza i quotidiani veicoli

dell’informazione popolare per contribuirealla campagna della Federazione

di sensibilizzazione dei giovani all’iscrizione al

Corso di Laurea in infermieristica

Collegi IPASVIPerugia-Terni

Periodico di comunicazioneinterna dei Collegi IP.AS.VI.di Perugia e Terni

anno IX n. 3/07

Editore:Coordinamento Regionaledei Collegi IP.AS.VI.di Perugia e Terni

Direttore Responsabile:Renata Buono

Responsabile di Redazione:Nora Marinelli

Segreteria di Redazione:Francesco CardoniSerenella Bertini

Comitato di Redazione:Palmiro RiganelliAmbra ProiettiAndrea GaggiottiGiusti Gian Domenico

Grafica:Punto Editoriale Assisi (Pg)[email protected]

Stampa:Dimensione GraficaSpello (Pg)

Questo numero è stato chiuso in tipografia:il 28/8/2007

Autorizzazione:Registrato pressoil Tribunale di Perugian. 45 del 24/11/1997

som

mar

io 1 editorialePALMIRO RIGANELLI

3 ilcollegioinformaIL SOLE 24ORE-SANITÀA CURA DI SERENELLA BERTINI

6 ESERCIZIO LIBERO PROFESSIONALEE PREVIDENZACOMPATIBILITÀ ED OPPORTUNITÀA CURA DEL COLLEGIO DI TERNI

11 lerubriche11 DISPENS@TORE

DI STIMOLI INFERMIERISTICIBLOCKNOTESDI GIAN DOMENICO GIUSTI

13 PREVENIRE GLI ERRORI,IMPARARE DAGLI ERRORILA CONTENZIONE DEL PAZIENTEDI GIOVANNA CASCIARRI

21 spazioaperto21 BALANCED SCORECARD

DI M. PETRANGELI, P. RIGANELLI, M. ZUCCONI

23 lasegreteriainforma23 CURE PRIMARIE

L’INFERMIERE E IL CITTADINO OLTRE L’OSPEDALEA CURA DEL COORDINAMENTO

26 NOVITÀ DALLE ATTIVITÀ DEL COLLEGIOEVENTI FORMATIVIA CURA DEL COLLEGIO DI PERUGIA

30 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTOGLI APPUNTAMENTIA CURA DEL COLLEGIO DI TERNI

IPASVIFederazione Nazionale Collegi Infermieri

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alePA L M I R O R I G A N E L L I

UN MOMENTO DI GRANDE RIFLESSIONE PROFESSIONALE

TUTTA LA VERITÀrecenti fatti, emersi in seguito alle

indagini su casi di assenteismo dal lavorosvolte dalla Procura della Repubblica presso l’Azienda Ospedaliera S. Maria della Misericordia di Perugia, al di là di tanteconsiderazioni, a volte anche fuori luogo,impongono un momento di granderiflessione professionale.

La correttezza e l’onestà nellosvolgimento della propria attivitàcostituiscono un preciso obbligo giuridico,etico e deontologico dell’infermiere comelavoratore, ma, ancora di più, comeprofessionista iscritto ad un albo tenuto dal Collegio Professionale di appartenenza

Le norme giuridiche e deontologiche,sono vincolanti in termini di comportamentoe la loro inosservanza costituisce un fattograve perseguibile, oltre che penalmente,anche con sanzioni disciplinari da parte del Collegio Professionale. Questi elementinormativi, non solo rappresentano il principale obbligo professionale, ma soprattutto per chi si occupa di assistenza, essi sono i principi fondanti del rapporto di fiducia che sta alla base della relazione di aiuto tra professionista e assistito.

È ovvio e scontato, che i responsabili di tali comportamenti, qualora le accusevengano provate, siano perseguiti in tutte le sedi istituzionali a questo preposte. È altrettanto evidente la necessità di fare“quadrato” intorno a tutti gli altri, tantissimi,

che meritano rispetto poiché continuano ad assolvere ai loro doveri in modo correttoe onesto. Il Collegio IP.AS.VI. di Perugia, da parte sua, in osservanza a quantoprevisto dalla normativa istitutiva (D.P.R. 5 aprile 1950 n. 221) e nel rispettodel mandato istituzionale, mantiene altal’attenzione sulla vicenda e adotterà tutti i provvedimenti disciplinari previsti nei confronti dei responsabili a tutela e salvaguardia di tutti gli altri infermieri, nel rispetto del diritto delle persone di vedersi garantite della professionalità e della competenza espressa da tutti gli iscritti all’albo. Quello che in partesorprende, sebbene rappresenti un tipicoatteggiamento del nostro paese è che, anche questa volta, di fronte a comportamenti scorretti e gravi, di singoli, comunque in numeroassolutamente esiguo rispetto a tanti altri onesti e responsabili, si è cercato di fare “di ogni erba un fascio”criminalizzando tutti. In questo caso, però, risulta evidente come sia statadedicata “particolare” attenzione alle professioni sanitarie e tra questesoprattutto agli infermieri.

A fronte di ciò, non possiamo pensare népermettere che tutto quello che è successopossa essere facilmente dimenticato ma neanche che metta in discussione anni di conquiste professionali, di impegno

I

e di dedizione al lavoro. Professionisti seri,preparati, onesti, che da semprecontribuiscono al sostegno del “sistema salute” hanno il diritto di continuare a vedersi riconosciute le loro capacità, la loro autonomia, la loro professionalità e la competenza con le quali si presentano ogni giornoai cittadini e alle istituzioni.

La nostra professione è divenuta un punto di riferimento per i cittadini e un pilastro del sistema socio-sanitarioperché tanti infermieri ognigiorno hanno esercitato le lorocompetenze professionalinell’assistenza diretta, nelcoordinamento, nella dirigenza,nella docenza e nella ricercasempre con grande impegno e professionalità.

Tutta la comunitàprofessionale deve quindisentirsi in dovere di fare unulteriore sforzo per superareanche questo momento difficile,per riflettere su quanto è successo e suquanto questi episodi possono fare male allaprofessione, al sistema salute e alle personeassistite. Si rende necessario riflettereseriamente sul significato di autonomia e di responsabilità, prima di tutto comepersone e poi come categoria professionale,ricercando comunque soluzioni e stimoli percontinuare ad esercitarle correttamente tuttii giorni e per migliorare sempre di più laqualità delle risposte ai bisogni di salutedelle persone.

Ma il momento impone anche azione,poiché le risposte assistenziali ai cittadini

non possono attendere. Sebbene il periodo di ferie estive comporti un ulteriore,notevole, aggravio dell’impegno richiestoagli infermieri, saremo sempre pronti e disponibili. Posto il fatto che tutti gliinfermieri onesti, la stragrande maggioranza,hanno la necessità ed il diritto di potercontinuare a lavorare serenamente per starevicino alle persone, per assisterle nel migliormodo possibile come hanno sempre fatto.

Non serve a nessuno prendere decisioniaffrettate per dimostrare il “pugno di ferro”,

soprattutto, quando le soluzioninon vanno nella direzione di eliminare i problemi, anzi,spesso, generano elementi di ulteriore conflitto e si rivelanopoco funzionali alla necessità di accertare esattamente fatti e responsabilità e di ristabilirequanto prima quel rapportodi fiducia di cui l’assistenza, i cittadini e gli infermierisentono un estremo bisogno.

Il sistema, le organizzazioni, i cittadini, la professione

hanno bisogno che ognuno di noi continui a fare la propria parte in modo corretto,professionale, onesto e serio nei confrontidegli altri, delle istituzioni, dei colleghi e soprattutto nei confronti delle personeassistite, perché da questo dipende, in modo determinante, la qualità dei risultati dell’attivitàassistenziale.

In situazioni come questa, il migliorerimedio, al fine di garantire il rispetto per la persona prima ancora che del malato,è sempre la verità, tutta la verità e prima possibile ●

2edit

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Tutta la comunitàprofessionaledeve quindisentirsi in doveredi fare unulteriore sforzoper superareanche questomomentodifficile.

la frase

CUREPALLIATIVE.LE REGIONIIN REGOLAENTRO IL 2008Fissati i paletti su postiletto in hospice, attese e prestazioni domiciliari

L e Regioni hanno tempo fi-no al 2008 per mettersi in

regola con i nuovi otto stan-dard per le cure palliative fis-sati dal decreto n. 43 del 22febbraio 2007 e pubblicatisulla Gazzetta Ufficiale n. 81del 6 aprile. Le Regioni do-vranno garantire l’informa-zione ai cittadini e agli ope-ratori sulla istituzione della“rete di assistenza palliativa”,sulla localizzazione dei ser-vizi e delle strutture, sull’as-sistenza erogata e sulle mo-dalità di accesso. Il decretodescrive una serie di indica-tori per garantire un’efficaceassistenza, in hospice o a do-micilio, ai malati terminali,in particolare di tumore. Traquesti, ad esempio, il rappor-to tra il numero di pazienti

deceduti a causa di tumorepresi in carico dalla rete di cu-re palliative e il numero di pa-zienti deceduti per malattiaoncologica che deve esserealmeno del 65%. Le Regionisono tenute a mettere a di-sposizione 1 posto letto ogni56 pazienti deceduti a causadi tumore. Il Decreto 43 di-spone che non dovranno tra-scorrere più di 3 giorni tra larichiesta di assistenza e la

presa in carico del paziente,al fine di esaudire l’80% del-le richieste di assistenza a do-micilio e il 40% di quelle re-lative ai ricoveri.

Previsto, infine, l’utilizzosistematico e continuativo daparte della rete di assistenzapalliativa di strumenti di va-lutazione della qualità perce-pita dai malati e dalle lorofamiglie.

(Da “Il Sole 24 Ore-Sanità”, An-no X n. 15 aprile 2007)

PROVE DI NONAUTOSUFFICIENZADalle Rsa agli hospice.Il Ministero licenzia un documento con i livelli essenziali per le cure residenziali

Il Ministero ha licenziato undocumento che riguarda l’as-

sistenza ai pazienti fragili enon autosufficienti, tema cheper anni era stato lasciato “alfai da te” delle Regioni.

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A C U R A D I S E R E N E L L A B E R T I N I

IL SOLE 24 ORE-SANITÀ

NEWSVi proponiamo le notizie più interessanti tratte dal “Il Sole 24 Ore-Sanità”.

Per la visione completa degli articoli ci si può rivolgere alla segreteria del proprio collegio di appartenenza

Nel documento si defini-scono le cure residenziali e se-mi residenziali come il com-plesso integrato di interven-ti, procedure e attività sani-tarie e sociosanitarie erogatea soggetti non autosufficien-ti, non assistibili a domicilio.La prestazione non si confi-gura come singolo atto assi-stenziale, ma come il com-plesso di prestazioni di carat-tere sanitario, tutelare, assi-stenziale e alberghiero eroga-te nell’arco delle 24 ore. Unpianeta complesso nel qualevengono identificati 6 tipi diprestazioni identificate in ba-se a diversi livelli di comples-sità assistenziale: dalle cureresidenziali intensive ai nu-clei Alzheimer e a quelli dimantenimento fino al trat-tamento delle demenze. Il do-cumento prevede che ognianziano venga valutato construmenti di valutazione; de-finisce le modalità di valuta-zione , i criteri di accesso, i pa-rametri di appropiatezza e ladurata dei trattamenti.

(Da “Il Sole 24 Ore-Sanità”, An-no X n. 23 giugno 2007)

SERT.ALLARMESULLA SICUREZZALe strutture sono fatiscentiScarso coordinamentocon i Mmg

L e difficoltà evidenziatedal rapporto di Tdm-Cit-

tadinanzaattiva sui Sert “so-

no importanti e fanno pocoonore ad un paese civile”: èla conclusione di Alfio Luc-chini presidente Federserd.

Pareti fatiscenti, rifiuti oaltro materiale abbandona-to, fili elettrici scoperti, qua-dri di comando non chiusi achiave, presenza di insetti,scarafaggi e ragnatele, pochibagni per disabili, scarsa tu-tela della privacy e un limi-tato coinvolgimento dei me-dici di Mmg.

Questa immagine deso-lante dei Sert è stata presen-tata da cittadinazaattiva – Tri-

bunale per i diritti del mala-to nel corso di un seminario.

Nei 63 Sert monitorati suun totale di 550 sono emer-se gravi carenze strutturali escarsa attenzione alla sicu-rezza. Si è rilevata una scar-sa attenzione alle esigenzedegli utenti: la tutela dellaprivacy non è garantita in mi-sura adeguata, il 44,7% de-gli utenti giudica la colloca-zione del Sert non idonea amantenere l’anonimato; deltutto insufficienti le informa-zioni fornite agli utenti.

L’indagine ha coinvoltoanche 81 responsabili dei Sertche hanno evidenziato comeil servizio non sia in grado difornire la reperibilità 24 su 24per i casi più urgenti.

Un altro punto di criticitàriguarda lo scarso coinvolgi-mento dei medici di medici-na generale nel percorso te-rapeutico dei tossicodipen-denti. Gli stessi medici evi-denziano notevoli difficoltànell’occuparsi dei pazienti le-gate al tempo a disposizione,ai problemi di collaborazionecon le strutture specialistichee all’inadeguatezza nella pre-parazione nel campo tossico-logico etc.

Tuttavia dal rapporto emer-ge la soddisfazione del 90%degli utenti intervistati chepercepiscono come buonal’accoglienza ricevuta dal Sert,anche se il 69,45% vorrebbeche il servizio fosse aperto tut-ti i giorni.

(Da “Il Sole 24 Ore-Sanità”, An-no X n. 23 giugno 2007)

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IL RIORDINO DELSISTEMA E.C.M.

In data 1 agosto 2007 è stato siglato l’accordo

Stato-Regioni concernente il “Riordino del sistemadi Formazione continua in Medicina”. Si conclude il 31.12.2007 la fasesperimentale, il debitoformativo resta di 30 crediti(minimo 15, massimo 60),ogni operatore deve comunqueaver acquisito 150 crediti nel periodo 2002-2007Nel triennio 2008-2010 i crediti da acquisire sono 150(50 all’anno con un minimo di 30 ed un massimo di 70);in questa prima fase di“assestamento” dei 150 creditiprevisti 90 dovranno essere“nuovi”, mentre 60 possonoderivare dal riconoscimento dicrediti acquisiti nel periodo2004-2007.Resta ancora non definito il discorso relativo agli incentivie alle sanzioni da applicare a chi partecipa o non partecipaalla formazione continua;saranno forse i contratti integrativia dirimere la questione?

ESTERNALIZZARENON SEMPRECONVIENECresce nelle Asl la sceltadi affidare all’esternola gestione di attivitàe servizi

E sternalizzazioni a go-go.Asl e Ao scommettono

sull’outsourcing, anche se ef-fetti positivi non si vedonogranché. In particolare Asl eAo hanno esternalizzato ser-vizi non sanitari come i ser-vizi generali interni (paghe,sistemi informativi, comuni-cazione, economato etc.) eservizi tecnici (lavori pubbli-ci, edilizia, manutenzione).

Anche sul versante del co-siddetto “core business” dellecure non manca un’esplosio-ne dell’outsourcing: molte so-no le aziende sanitarie che han-no esternalizzato i servizi so-ciali (come l’assistenza domi-ciliare) affidandola da anni acooperative che sono ormai di-ventate protagoniste della no-stra Sanità. Con quali beneficio effetti visibili? In un caso sutre, avverte lo studio dello Isti-tuto di ricerca sulla pubblicaamministrazione, le esternaliz-zazioni non hanno comporta-to nessuna modifica organiz-zativa, mentre in metà delle re-altà esaminate l’effetto si è di-spiegato sostanzialmente inuna ricollocazione delle risor-se disponibili. Solo 19 enti su100, invece, hanno potuto ri-durre la pianta organica. ✑

(Da “Il Sole 24 Ore-Sanità”, An-no X n. 22 giugno 2007)

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I l Collegio provinciale IP.AS.VI. di Grosseto, indice il“Concorso Nazionale Ricerca Infermieristica

– 7° edizione 2008 – Infermiera Gemma Castorina” aperta a tutti gli infermieri italiani e agli studenti del 3° anno del Corso di Laurea in infermieristica.Il tema generale del Concorso è:

“Ruolo e competenze del professionista infermiere nellacostruzione e condivisione di percorsi assistenziali integratiin ospedale e nel territorio: progetti sperimentali e reali”.

Anche in questa 7° edizione del Concorso Nazionale,vi saranno due premi:

1 PREMIO“INFERMIERA GEMMA CASTORINA”Collegio Provinciale IP.AS.VI. in cui i candidati devono produrre un elaborato inerente a: “Ruolo e competenze del professionista infermiere nella costruzione e condivisione di percorsi assistenzialiintegrati (clinical patway): progetti sperimentali e reali”.

2 PREMIO SPECIALE“INFERMIERA GEMMA CASTORINA”Provincia di Grosseto in cui i candidati devono produrreun elaborato inerente a:“Ruolo e competenze del professionista infermierenell’elaborazione ed implementazione di piani integrati di salute in ambito territoriale: percorsi sperimentali e reali”.

L’elaborato con allegata la domanda di partecipazione al Concorso dovrà essere presentato entro le ore 12 del 4 febbraio 2008.Per ulteriori e più complete informazioni:(intero bando ed allegati) è possibili consultare il sito del Collegio di Grosseto: www.ipasvigrosseto.it.

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I l 9 maggio 2007 il CollegioIP.AS.VI. di Terni ha organiz-

zato un incontro studio voltoa sottolineare l’importanza delrisparmio previdenziale. Le re-lazioni sono state tenute dacomponenti dell’Ente Nazio-nale di Previdenza e Assisten-za della Professione Infermie-ristica (l’ENPAPI).

I temi trattati hanno per-messo di chiarire il ruolo del-l’ENPAPI, il concetto di lavo-ro autonomo, le sue diversetipologie, la deducibilità deicosti per i liberi professioni-sti. Al termine della giornataè stato comunicato ai presen-ti che uno degli obiettivi del-l’ENPAPI era ottenere la co-stituzione di un Fondo Pen-sione Complementare.

A distanza di poco tem-po e precisamente iill 3300 lluu--gglliioo 22000077,, pprreessssoo iill MMiinnii--sstteerroo ddeell LLaavvoorroo ee ddeellllaa PPrree--vviiddeennzzaa SSoocciiaallee èè ssttaattoo ssii--ggllaattoo ll’’aaccccoorrddoo ttrraa EENNPPAAMM((EEnnttee NNaazziioonnaallee ddii PPrreevvii--ddeennzzaa ddeeii MMeeddiiccii ee ddeegglliiOOddoonnttooiiaattrrii)),, EENNPPAAPPII eedd iill

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LLaa nnaasscciittaa ddii qquueessttooFFoonnddoo,, ddiiccee MMaarriioo SScchhiiaavvoonn–– pprreessiiddeennttee EENNPPAAPPII,, rreeaa--lliizzzzaattaa aattttrraavveerrssoo llaa rriiccoonn--vveerrssiioonnee ddii uunn FFoonnddoo pprree--ssiisstteennttee aallllaa mmuuttaattaa rreeaallttàànnoorrmmaattiivvaa ee ssoossttaannzziiaallee,,ccoonnccrreettiizzzzaa llaa ppoossssiibbiilliittàà,,ppeerr ii nnoossttrrii pprrooffeessssiioonniissttii,,ddii ppootteerr ddiissppoorrrree ddii aammbbee--dduuee llee ffoorrmmee ddii ttuutteellaa,, qquueell--

llaa oobbbblliiggaattoorriiaa,, mmaa aanncchheeqquueellllaa ccoommpplleemmeennttaarree.. IIllffoonnddoo aannnnoovveerraa uunnaa ppllaatteeaaddii oollttrree 11 mmiilliioonnee ddii ppootteenn--zziiaallii iissccrriittttii ddii ccuuii 334400 mmii--llaa iinnffeerrmmiieerrii.

Di seguito riportiamo al-cuni argomenti trattati e ripre-si dalle relazioni dei docenti:

Il sistema contributivo in Italia

L’attuale quadro normati-vo, basato sulla legge 8 ago-sto 1995, n. 335, ha riforma-to profondamente il sistemapensionistico, introducendo ilmetodo di calcolo contribu-tivo, attraverso il quale la pre-stazione pensionistica è cal-colata sulla base dei contri-buti di tutto l’arco della vitalavorativa, rivalutati annual-mente ad un tasso previstodalla legge. Tale metodo hasostituito quello chiamato re-tributivo, caratterizzato dauna modalità di calcolo cheaveva come presupposto iredditi percepiti durante la vi-ta lavorativa (dapprima quel-

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ESERCIZIO LIBERO-PROFESSIONALE E PREVIDENZA

COMPATIBILITÀ ED OPPORTUNITÀ

li degli ultimi anni poi, dopola riforma del 1992, anchequelli precedenti).

Il nuovo sistema ha pre-supposti totalmente differen-ti dal vecchio. La sua appli-cazione decorre dal 1 gen-naio 1996, per tutti i lavora-tori dipendenti neo-assunti,per tutti coloro che abbianomeno di diciotto anni di con-tributi, per i liberi professio-nisti iscritti ad un Ente e peri liberi professionisti e parasubordinati iscritti alla ge-stione separata INPS.

La conseguenza più diret-ta ed immediata della rifor-ma è stato l’abbattimento del-la spesa per le pensioni, che siconcretizza, per il pensiona-to, in un livello inferiore dellerelative prestazioni. L’attualesistema non assicura più, per-centualmente, l’80% della re-tribuzione conseguita duran-te l’arco della vita lavorativa,ma abbatte tale rapporto dicirca la metà.

Questi dati oggettivi fan-no emergere alcune conside-razioni molto importanti, ri-ferite alla nuova impostazio-ne che il legislatore ha volu-to dare al sistema pensionisti-co. Se infatti, con il vecchio si-stema, la tutela previdenzia-le obbligatoria era sufficien-te, di per sé, a garantire il man-tenimento di un adeguato te-nore di vita al termine dell’at-tività lavorativa, il nuovo nonriesce ad assolvere tale obiet-tivo. La legge di riforma, inquesto senso, ha introdottonorme che consentono a cia-

scun lavoratore di accedere aduna forma previdenziale com-plementare, di natura facolta-tiva, che affianchi un ulterio-re trattamento pensionisticoa quello risultante dall’assog-gettamento obbligatorio. A ta-

le sistema è stato ulteriormen-te dato impulso con la rifor-ma più recente, quella conte-nuta nella legge 23 agosto2004, n. 243 che, una volta at-tuata, permetterà il conferi-mento del Trattamento di Fi-ne Rapporto (quello conosciu-to da molti come TFR, dai piùcome liquidazione), salvo di-versa volontà del lavoratore,alla forma pensionistica com-plementare.

Il sistema previdenziale at-tuale, quindi, non può che es-sere considerato, a legislazio-ne vigente, come una summadelle due componenti, obbli-gatoria e complementare, at-traverso le quali sarà possibi-le raggiungere un rapporto trareddito da lavoro e reddito dapensione pressoché analogo aquello che si otteneva con ilvecchio sistema.

Per questo motivo ognu-no di noi deve programmare ilproprio futuro attraverso unprogetto previdenziale, rico-noscendo ai contributi obbli-gatori che, per legge, devonoessere versati, o tramite trat-tenute sulla busta paga, se la-voratori dipendenti, o diret-tamente, se liberi professio-nisti, la natura di somme dadestinare ad una forma di ri-sparmio che consentirà di in-vestire sul proprio futuro.

L’azione previdenziale e politica di ENPAPI

In questo scenario, la Fe-derazione IP.AS.VI., tra le mol-te azioni compiute a soste-

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PROPOSTE DI LEGGED’INIZIATIVA

POPOLAREL a Federazione del Collegi

IP.AS.VI ha aderitoall’iniziativa promossa dalC.U.P. (Comitato Unitario dei professionisti) in meritoalla riforma dell’ordinamentoprofessionale.In data 21 marzo 2007 è stata depositata presso la Corte di Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare sulla“Riforma dell’ordinamentodelle professioni intellettuali”.L’attività di raccolta avverràsecondo una specificaprocedura che è stataordinata e pianificatapreventivamente dai Comitatilocali, coordinati da un centrodi riferimento nazionale.La raccolta delle firmeavverrà operativamente in specifiche postazioniin piazza e in strada.Il Comitato promotore per la presentazione della suddetta proposta di legge è istituito presso il Consiglio Nazionale dei Geologi.

gno dello sviluppo della libe-ra professione infermieristi-ca, ha colto gli importanti se-gnali di crescita ed ha rileva-to la necessità, nell’ottica diquanto affermato prima, didotare coloro che esercitanotale modalità di esercizio diun Organismo che svolga lafunzione di tutela previden-ziale obbligatoria.

La normativa introdottacon la delega contenuta nel-la legge 8 agosto 1995, n. 335,attuata attraverso il Decretolegislativo 10 febbraio 1996,n. 103, ha consentito alle pro-fessioni con esercizio regola-mentato all’interno di Albi oOrdini, ma sprovvisto di coper-tura previdenziale obbligato-ria, di istituire un Ente auto-nomo di categoria.

Il Consiglio Nazionale del-la Federazione Nazionale deiCollegi IP.AS.VI. ha deliberatol’istituzione della Cassa Nazio-nale di Previdenza e Assisten-za in favore di IP.AS.VI., oggidenominata, dopo la modifi-ca statutaria intervenuta il 30aprile 2004, Ente Nazionaledi previdenza e assistenza del-la professione infermieristica(ENPAPI), la cui nascita è sta-ta sancita il giorno 24 marzo1998, attraverso la pubblica-zione, nella Gazzetta Ufficia-le della Repubblica Italiana, deldecreto istitutivo, emanato dalMinistro del Lavoro, di concer-to con il Ministro del Tesoro.

La gestione è svolta attra-verso una fondazione di dirit-to privato, regolata dalle di-sposizioni contenute nel De-

creto Legislativo 30 giugno1994, n. 509, nonché da quel-le di cui al libro I del CodiceCivile. La circostanza della na-tura privatistica non deve, pe-rò, trarre in inganno, rispettoalla funzione pubblica svolta,ispirata dal richiamato artico-lo 38, comma 2, della Costi-tuzione. Il ruolo dell’Ente è, in-fatti, di particolare rilevanza,attesa la capacità di soddisfa-re il diritto, proprio di ogni la-voratore, di possedere mezziadeguati al proprio sostenta-mento, anche al termine del-l’attività professionale, attra-verso l’erogazione di presta-zioni pensionistiche.

Il core dell’attività dell’En-te si sostanzia nella raccoltadei contributi obbligatori daparte dei soggetti che sono ob-bligatoriamente iscritti (liberiprofessionisti che esercitino informa individuale, associatao quali soci lavoratori di coo-perative sociali con rapportodi lavoro autonomo) e nell’ero-gazione delle prestazioni pen-sionistiche di vecchiaia, unavolta raggiunti i requisiti delcompimento di sessantacin-que anni di età e la matura-zione di cinque anni di anzia-nità contributiva, invalidità (aseguito della perdita della ca-pacità professionale a meno diun terzo di quella effettiva),inabilità (a seguito della per-dita, permanente e assoluta,della capacità professionale) esuperstiti (di assicurato o dipensionato).

ENPAPI eroga anche, dal 1gennaio 2005, le prime pre-

stazioni di carattere assisten-ziale, previste in presenza diuno stato di bisogno, ovverodi malattia, nonché a suppor-to del sostenimento di spesefunerarie. Tali erogazioni rea-lizzano l’altra importante fun-zione dell’Ente, quella, appun-to assistenziale, caratterizza-ta da un elevato livello di so-lidarietà infracategoriale. L’En-te, inoltre, ha emanato un ban-do di concorso, la cui scaden-za è il 30 settembre p.v., per ilconferimento di borse di stu-dio riservate agli iscritti all’En-te e non titolari di pensioni acarico di ENPAPI, nonché in fa-vore dei figli di iscritti all’En-te o di pensionati con tratta-mento a carico di ENPAPI cheabbiano conseguito il diplomadi maturità, ovvero la laureatriennale o specialistica.

ENPAPI e la libera professione infermieristica

Secondo un recente studio,condotto dalla FederazioneIP.AS.VI., i liberi professionisticostituiscono circa il 3% deltotale degli infermieri iscritti aiCollegi provinciali IP.AS.VI. Aldi là del dato ufficiale, la libe-ra professione è in continuosviluppo e sta assumendo, conil trascorrere del tempo, unavalenza sempre più ampia.

Le modalità di svolgimen-to possono essere, fondamen-talmente, ricondotte a tre, dicui la più rilevante è quella au-tonoma, che costituisce, all’in-circa, il 60% del totale, segui-

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ta, con il 30%, dalla forma as-sociata e, residualmente, percirca il 10%, da attività svol-te con rapporti di collabora-zione coordinata e continua-tiva, ovvero all’interno di coo-perative sociali, in qualità disoci lavoratori che abbiano in-staurato un rapporto di lavo-ro autonomo. La libera profes-sione è svolta, prevalentemen-te, da persone di sesso fem-minile, in linea con il dato na-zionale, che costituiscono po-co più del 70% del totale, dietà giovanile, con più del 50%al di sotto dei quarantacin-que anni, residenti, per la mag-gioranza, nel Nord del Paese.

La libera professione infer-mieristica si è sviluppata, percosì dire, di pari passo ed an-che grazie alle norme che han-no impresso, a partire dallametà dello scorso decennio,un’accelerazione alla crescitadella professione. Nel corso de-gli anni ’90 ed anche all’iniziodi questo nuovo secolo, infat-ti, sono state emanate leggiche hanno ridefinito, in modofondamentale, il ruolo dell’in-fermiere all’interno del com-parto della sanità:

❙ il DM 14 settembre 1994, n. 739 che ha stabilito il pro-filo professionale dell’infer-miere;

❙ la legge 26 febbraio 1999,n. 42, con la quale è stataabbandonata l’espressione“professione ausiliaria”, cheha confinato, per anni, gliinfermieri ad un ruolo di su-balternità nei confronti del-

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“Istituzione della funzione di coordinamento per le professionisanitarie infermieristiche, ostetrica,riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione”

L’accordo raggiunto nella seduta del 1° agosto 2007consente di rilevare alcuni importanti elementi

di perplessità, quali:

❙ l’importante modifica del testo originariodiffuso alcuni mesi fa e che aveva trovato sostanziale apprezzamento dall’intera compagine professionale;

❙ la generica ed ambigua indicazione su tipologia,modalità di acquisizione del master di primo livello in management per le funzioni di coordinamento;

❙ la mancata definizione dei criteri e delle modalità di attivazione della funzione di coordinamento – così come indicato dalla legge 43/06 art. 6 comma 3 –e il rinvio al prossimo CCNL su cui deve ancora cominciare il confronto;

❙ la tendenza a contrattualizzare anche aspetti non previstidalla legge n° 43/06 con particolare riferimento a quantocontenuto nell’articolo 6, comma 4;

❙ il depotenziamento dei contenuti innovativie professionalizzanti – formazione, competenza e merito – espressi nell’intero art. 6 della legge 43/06.

Sono in atto ulteriori valutazioni per definire le migliorimodalità di risposta alle attese degli attuali e futuricoordinatori infermieristici, oltre che dell’intera compagineprofessionale.

le regioni e le provincie autonome

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la professione medica, in fa-vore di “professione sanita-ria”, abrogando, altresì ilmansionario;

❙ la legge 10 agosto 2000, n. 251, con la quale sono sta-te attribuite funzioni di di-retta responsabilità e gestio-ne delle attività di assisten-za infermieristica;

❙ i Decreti Ministeriali del 2aprile 2001, con i quali so-no stati determinate le clas-si di laurea universitaria especialistica delle professio-ni sanitarie.

Lo sviluppo della liberaprofessione non comporta, diper sé, la conseguenza che iprivati cittadini debbano so-stenere direttamente le spe-se per l’assistenza infermie-ristica: la presenza dello Sta-to deve essere garantita aciascuno attraverso le con-venzioni, che si possono in-staurare tra le strutture sa-nitarie ed i professionisti, chelo pongono come soggettomediato tra i professionistied i singoli.

Gli ambiti nei quali i li-beri professionisti possonooperare sono, quindi, stret-tamente correlati a quellipropri della professione: l’as-sistenza domiciliare, i servi-zi svolti presso gli ambulato-ri, presso le strutture residen-ziali, senza, peraltro, dimen-ticare l’attività di docenza eformazione, nonché quellasvolta nei settori innovativi

(terzo settore, cure comple-mentari ecc.).

Il futuro di ENPAPIed i suoi assistiti

L’esperienza della liberaprofessione infermieristica,così come svolta e vissuta inItalia, sembra non avereuguali nel resto dell’Europa.Il numero di liberi professio-nisti, rispetto a coloro chesvolgono la professione inambito pubblico, è molto esi-guo (in alcuni casi poche de-cine) e, per questo motivo, nonsi può parlare di un vero e pro-prio sistema consolidato.

È chiaro che, anche nel no-stro Paese, tale realtà devecompletare il proprio percor-so di sviluppo, affinché cessidi essere, come spesso è, unafase lavorativa transitoria peril professionista, che esercitala libera professione in atte-sa di essere attratto da con-tratti di lavoro dipendente instrutture pubbliche o privatee si trasformi in una delle op-portunità che, come semprepiù spesso accade, si concre-tizzano in scelte professio-nali vere e proprie.

Una delle strade da per-correre, potrebbe essere quel-la di estendere l’opportunitàdi svolgere l’esercizio in mo-dalità libero-professionaleanche ai lavoratori dipenden-ti, analogamente a quanto av-viene per i medici con le pre-stazioni intramoenia. La nor-mativa vigente ha introdot-to, con l’obiettivo di tampo-

nare il fenomeno dell’emer-genza infermieristica, una ti-pologia di prestazioni, deno-minate “aggiuntive”, svolte, inregime libero-professionale,al di fuori dell’orario di lavo-ro ed in favore della stessaamministrazione di apparte-nenza. La legislazione, però,incontra alcune problemati-che di carattere sostanzialeed interpretativo: da un lato,infatti, tali prestazioni, nateper soddisfare l’esigenza limi-tatamente nel tempo, sono, dicontro, prorogate di anno inanno; dall’altro, la natura li-bero-professionale è stretta-mente limitata dall’assogget-tamento fiscale e previden-ziale, assimilati, entrambi, allavoro dipendente.

La libera professione infer-mieristica, fin dalla sua na-scita, ha, sicuramente, inne-stato meccanismi, a livello po-litico e sociale, che hanno con-dotto la professione infermie-ristica ad un grado di auto-nomia, professionale e cultu-rale, mai raggiunti prima. Siprende atto, però che, dopol’avvio del processo di quali-ficazione è iniziata una faseche va nel senso contrario, ca-ratterizzata, almeno così sem-bra, dal timore che, in un sen-so più ampio, tutta la profes-sione, anche attraverso le suemodalità di esercizio svilup-pate più di recente, possa as-surgere a livelli che, in qual-che modo, la portino ad usci-re, definitivamente, dal ruoloche, per troppi anni, gli è sta-to attribuito. ✑

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no trovare, si può andare di-rettamente a cercare dentrola “rete” o aspettare che que-ste arrivino nella “rete” da noicreata (la nostra casella di po-sta elettronica).

Lo stato della ricercaLa ricerca attiva di infor-

mazioni, la cui metodologia è

D I G I A N D O M E N I C O G I U S T I

DISPENS@TORE DI STIMOLI INFERMIERISTICI

BLOCKNOTESS empre più difficile risulta

essere aggiornati, la no-stra professione cresce e simodifica continuamente, an-che se i professionisti ingab-biati in modalità operative/or-ganizzative difficilmente mu-tabili dal singolo, continuanospesso ad operare nello stes-so modo.

Gli obiettivi dei program-mi di aggiornamento profes-sionale non sono stati cen-trati appieno, e questa fasesperimentale del progettoECM ha evidenziato varie la-cune. Queste considerazioniperò, non devono far pensareche il programma va abban-donato, anzi dovrà essere po-tenziato e sicuramente mi-gliorato; ma a fronte dell’ag-giornamento obbligatorio, ne-cessariamente occorre cerca-re di migliorare l’assistenzaquotidiana.

Dentro la reteIn questa rubrica spesso si

è cercato di lanciare input percercare soprattutto di cono-scere più cose possibili, senzaimpiegare fatica ; in base al-le informazioni che si voglia-

tutto informatiche, mentre si-curamente più comodo è in-dirizzarsi alla metodologiascanning1,cioè effettuare unasorveglianza della letteraturache ci interessa.

Lo “scanning”Aggiornarsi e studiare in

questo modo, che deve risul-tare complementare alla ri-cerca attiva, può avvenire, ab-bonandosi ad una o più rivi-ste di interesse specifico (siacartacee che online, sia in lin-gua italiana che inglese), co-sì si riesce a monitorare lo sta-to della ricerca su un deter-minato settore.

Esistono anche dei siti in-ternet che effettuano scan-ning per noi e ci inviano di-rettamente i risultati della ri-cerca nella nostra casella diposta elettronica. Questoservizio è svolto da PubMed(www.ncbi.nlm.nih.gov/si-tes/entrez), dove è possibile“salvare” una ricerca svoltaper poi farsi inviare diretta-mente tutti i nuovi aggior-namenti che riguardano l’ar-gomento.

In nulla crediamocosì fermamentequanto in quelloche meno conosciamo

Michel Eyquemde Montagne(1533-1592)

la frase

suggerita dall’Evidence BasedNursig/Medicine, prende il no-me di searching, e consiste nelcercare determinate informa-zioni su un quesito clinico cheriguarda l’operatività. Questametodologia richiede una cer-ta abilità e pratica nell’utiliz-zo delle banche dati, soprat-

COMITATO NAZIONALEScienzeinfermieristiche ed ostetriche

Con un Decreto del ministro della Salute

è stato istituito il Comitatonazionale Scienzeinfermieristiche ed ostetriche.Un gruppo di esperti che“formulerà, tra le altre cose –riferisce una nota ministeriale– linee guida per l’attribuzione,in tutte le strutture sanitarie e socio-sanitarie ad elevataintegrazione sanitaria, della diretta responsabilità e gestione delle attività di assistenza infermieristicae della professione ostetrica”.Le linee guida riguarderannoanche “la revisionedell’organizzazione dellavoro, incentivando modellidi assistenza personalizzatanel Servizio sanitarionazionale”. “La decisioneassunta dal ministro Turco –commenta nel comunicatoil sottosegretario alla SaluteGian Paolo Patta – è un ulteriore atto concretodel Governo per lavalorizzazione delleprofessioni sanitarie.La stagione di rilancio del lavoro in sanità continuacon determinazione a tuteladell’utenza e dei professionisti”,conclude Patta.

(Adnkronos Salute, Milano, 7 agosto 2007)

www.medscape.comè unaltro importante sito inter-net dove dopo una registra-zione gratuita e l’inserimen-to del disciplinare di nostrointeresse, settimanalmente civengono inviati tutti gli arti-coli che riguardano questo ar-gomento, nonché una pano-ramica generale su quello cheriguarda la ricerca e l'aggior-namento in generale; unicolimite è l’esclusivo uso dellalingua inglese.

NewslettersL’iscrizione a servizi di

newsletters è il modo più co-modo per sapere cosa succe-de in sanità, per essere infor-mati velocemente sulle novi-tà della nostra professione; ilportale della Federazione deiCollegi IP.AS.VI. l’ha attivataha inizio estate (dal titolo “in-fermieriinrete” www.ipasvi.it),come il Collegio IP.AS.VI. diPerugia (dal titolo “BlogNur-se” www.ipasviperugia.it);ogni professionista, che sfrut-ta internet per aggiornarsipuò scegliere tra una vastaofferta di siti che inviano mailagli iscritti.

Utilizzando la newslettersdella casa editrice PensieroScientifico (www.pensiero.it)significa partecipare setti-manalmente a discussioni eapprofondimenti sul panora-ma scientifico italiano ed in-ternazionale, inoltre c’è lapossibilità di trovare aggior-namenti su EBM/EBN, lo stu-

dio dell’inglese scientifico, lalettura critica degli articoliscientifici.

La Biblioteca Medica Vir-tuale di Bolzano (www.bmv.bz.it ) raccoglie dati, link a ri-viste, notizie in campo biome-dico; i servizi offerti da que-sto sito permettono di cono-scere informazioni in ambitodi ricerca e formazione, acce-dere ad articoli gratuitamen-te, guidare il navigatore su do-ve trovare novità.

ConclusioniLa conoscenza di internet

e della lingua inglese ci per-mette di essere dei professio-nisti migliori, ma non neces-sariamente queste due carat-teristiche devono costituire“l’infermiere del nuovo mil-lennio”; comunque è impor-tante che almeno alcuni si oc-cupino di ricerca ed evidencebased per poi dare a tutti lapossibilità di lavorare secon-do migliore pratica clinica,sperando sempre più che l’or-ganizzazione del lavoro per-metta la giusta flessibilità perl’aggiornamento e l’applica-zione delle migliori evidenzedisponibili. ✑

(Indirizzo e-mail dell’autore a cuipotersi rivolgere per informazioni:bblloocckknnootteessuummbbrriiaa@@lliibbeerroo..iitt)

1 CHIARI P., MOSCI D., NALDI E.,L’Infermieristica basata su prove di efficacia, p. 23, McGraw Hill,Milano 2006.

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Definizione di contenzione

La contenzione può esseredefinita come “l’insieme di

mezzi fisici-chimici-ambien-tali che, in una qualche manie-ra, limitano la capacità di mo-vimenti volontari dell’indivi-duo” (Belloi, 2000),ma, ponen-do l’accento solo sui mezzi ne-cessari a porre in atto tale pra-tica, si rischia di darne un’in-terpretazione riduttiva, quin-di attraverso il completamen-to logico del precedente enun-ciato, applicato all’ambito sa-nitario, si può definire la con-tenzione come “un atto sani-tario-assistenziale che utiliz-za mezzi fisici, chimici, am-bientali, applicati direttamen-te all’individuo o al suo spaziocircostante, per limitarne i mo-vimenti”. Anche se per control-lare e contenere i pazienti sipossono usare farmaci speci-fici, questo articolo considerasolo la contenzione fisica.

Origini della contenzioneIl diritto alla libertà del pro-

prio corpo è il più elementare

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D I G I O VA N N A C A S C I A R R I

PREVENIRE GLI ERRORI, IMPARARE DAGLI ERRORI

LA CONTENZIONEDEL PAZIENTE

Introduzione

IL DIRITTO DI POTERSI MUOVERE LIBERAMENTE, inteso come libertà del proprio corpo, è qualcosa di piùforte di un diritto, è una condizione necessaria alla vita umana stessa. Anche gli autori di gravi reati hanno la libertà di potersi muovere, sebbene entro i limitidel carcere e delle sue regole. Eppure basta una malattia, uno stato mentale alterato da patologie organiche, da alcool o droghe, o semplicemente dall’invecchiamento,perchè questo diritto venga messo in discussione. Troppo spesso in passato la contenzione fisica dei pazientiricoverati nei reparti per acuti, in strutture residenziali, ma soprattutto in servizi psichiatrici è stata pratica comune,con la sola giustificazione che veniva attuata “per il bene del paziente”, proprio da coloro che dovrebbero essere garanti della tutela della salute dell’individuo. Oggi, nell’ambito del risk management, l’argomento della contenzione delle persone assistite è molto dibattuto e tale problematica assume un’importanza rilevante per i professionisti infermieri, soprattutto in campogeriatrico e psichiatrico. Il ricorso alla contenzione, tuttavia, viene rilevato anche in “setting” per acuti, (come degenze mediche e chirurgiche, pronto soccorso, centri di rianimazione), settori in cui può manifestarsi una minore considerazione del problema. Questo non solo dal punto di vista etico-deontologico, ma anche da quello medico-legale, per tutte le implicazioniche possono derivare dall’uso improprio e dall’abuso delle forme di contenimento del paziente. Nell’attuale numero, grazie alla nuova e preziosacollaborazione della collega Giovanna Casciarri,approfondiremo tale tema, che ci riguarda da vicinonel quotidiano agire professionale e che ancora viene,troppo spesso, sottovalutato.

Marco Zucconi

dei diritti ed è solennementegarantito dalla CostituzioneItaliana che, all’art.13, sanci-sce: “La libertà personale è in-violabile. Non è ammessa for-ma alcuna […] di restrizionedella libertà personale, se nonper atto motivato dell’autori-tà giudiziaria e nei soli casi emodi previsti dalla legge […].È punita ogni violenza fisica emorale sulle persone comun-que sottoposte a restrizioni dilibertà […]”. Tale dichiarazio-ne è rafforzata dall’art. 32 cherecita “[…] Nessuno può esse-re obbligato a un determinatotrattamento sanitario se nonper disposizione di legge. Lalegge non può in nessun casoviolare i limiti imposti dal ri-spetto della persona umana”.

La contenzione ha originein psichiatria, dove un tempoera dato per scontato che gliinfermi di mente potessero es-sere contenuti e, non esisten-do una norma esplicita, l’uti-lizzo di mezzi coercitivi ap-pariva lecito. Solo a partire dalNovecento tale pratica è sta-ta messa in discussione e si è cominciato ad indagare sul fenomeno. Il regolamen-to manicomiale del 1909 (R.D. n. 615), all’articolo 60, legit-timava tale pratica solo se su-bordinata ad “[…] autorizza-zione scritta del direttore o diun medico dell’istituto”. Que-sta norma, assieme ad altrerelative all’organizzazione deimanicomi, è stata abolita conla Legge 180 del 1978 di ri-forma psichiatrica, ed attual-mente nel nostro ordinamen-

to non c’è nessuna disposizio-ne di legge che implicitamen-te o esplicitamente, autorizzil’uso di mezzi di contenzione.

Tuttavia, nella realtà sani-taria, la contenzione fisicarappresenta ancora oggi unevento possibile e non infre-quente in diversi contesti: daldipartimento di salute men-tale, ai reparti ospedalieri ealle residenze sanitarie assi-stenziali per anziani. Si trat-ta di una pratica che proponeun’immagine contraddittoriadell’intervento sanitario, al li-

La contenzione fisica si pone, inoltre, come problema di malpractice sia in camposanitario, per le conseguenzeche da essa ne possono deri-vare quando non si rispettinodeterminate procedure nellavalutazione diagnostica e nel-l’esecuzione pratica, sia quan-do essa esprime una ridotta ecarente capacità di affronta-re e gestire le possibili alter-native sul piano della relazio-ne con il paziente e su quel-lo della scelta dell’interventoterapeutico.

L’intervento di contenzio-ne può rischiare di rappresen-tare un automatismo opera-tivo che non tiene conto suf-ficientemente delle sue im-plicazioni sul piano della re-sponsabilità dell’operatore sa-nitario nei confronti dell’ot-temperanza al rispetto dellaCostituzione, delle norme delCodice Penale, del Codice Ci-vile e del Codice Etico e De-ontologico in tema della vio-lazione della libertà individua-le, del consenso alle cure edella tutela della salute. Pertutto questo la formazionedell’operatore sanitario deveprevedere conoscenze ade-guate sui criteri di utilizzo del-la pratica della contenzionee sulle linee guida che la re-golano, al fine di poter valu-tare in modo sufficientemen-te adeguato le situazioni chepotrebbero legittimarne l’im-piego, anzi, l’adeguata forma-zione del personale rappre-senta una delle maggiori mi-

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La libertà dell’’individuova limitata esattamentenella misura in cuipuò diventareuna minacciaa quella degli altri””

(John Stuart Mill,filosofo ed economistainglese, 1806-1873)

la frase

mite tra il pretesto terapeuti-co e la cultura del diritto, tral’ideale del principio di bene-ficialità e il controllo del com-portamento e dell’autonomia.

I mutamenti avvenuti neimodi di sentire e di affronta-re il disturbo mentale e l’al-terazione grave del compor-tamento, non hanno determi-nato, nonostante tutto, il su-peramento di questa contrad-dizione e la riduzione signifi-cativa di questo fenomeno,di particolare rilevanza socia-le e giuridica.

MOBILITÀMazzoli [email protected] India, 58Bastia Umbra (PG)da ASL 2

a USL N. 8 Arezzo

Pierotti Simonetta3200488079Via della Rocca, 3Scandriglia (RI)

da S. Orsola Malpighi (BO)

a Azienda Perugia

sure per ridurre l’uso dellacontenzione stessa.

Una prassi operativa cor-retta fonda il processo dellascelta dell’intervento terapeu-tico sulla comprensione e lagestione della relazione ope-ratore-paziente e sulla colla-borazione dei membri dellostaff curante, orientata al mo-nitoraggio degli stati menta-li ed emotivi emergenti; ciòcomporta una risorsa inso-stituibile per trovare una viaalternativa all’intervento sen-za il ricorso alla contenzionefisica.

Quantificazionedel fenomeno

Una revisione sistematicadel Joanna Briggs Institute, ef-fettuata nel 2002, mostra chenei reparti per acuti il 10% deipazienti è soggetto a forme dicontenzione fisica per una du-rata media che va da 2,7 a 4,5giorni. Nei reparti residenzialila percentuale dei pazienticontenuti varia dal 12% al47%, con una media del 27%;in questo ambito la durata del-la contenzione è estremamen-te variabile, ma il 32% degliospiti è trattenuto per alme-no 20 giorni al mese.

Le ragioni della contenzione

Tra le ragioni addotte da-gli operatori sanitari per giu-stificare il ricorso a pratichecontenitive la principale è ri-feribile al disorientamento delpaziente, quindi è segnalato

il mantenimento in sicurezzadella persona e, in successio-ne, il trattamento dell’agita-zione e dell’aggressione, ilcontrollo del comportamen-to, la prevenzione del vagareed il fornire sostegno fisico aisoggetti con alterazioni del-la postura.

Spesso la contenzione èanche usata per obiettivi organizzativi: per mantene-re un ambiente socialmenteconfortevole, trattenendo gliospiti che importunano, o perfacilitare trattamenti sanita-ri, impedendo alla persona dialterare dispositivi medicali

e rimuovere medicazioni e di-spositivi, come cateteri, tubio drenaggi. Tuttavia il ricorsoalla contenzione va effettua-to solamente su prescrizionemedica previa:

• valutazione dell’esistenza difattori che possano aver in-dotto lo stato di agitazione,

• tentativo di modificare o eli-minare i fattori di rischio.

Qualora, nonostante i ten-tativi, il comportamento pe-ricoloso o lesivo del pazientedovesse continuare ed il me-dico abbia prescritto la con-tenzione più adatta, è oppor-tuno che l’infermiere la appli-chi seguendo protocolli e li-nee guida validate dalla let-teratura internazionale e ri-porti il proprio operato sulladocumentazione infermieri-stica specificando che:

• prima della contenzione so-no stati tentati altri inter-venti meno restrittivi (indi-care quali),

• sono state considerate lecondizioni del paziente (det-tagliare),

• la contenzione è stata pre-scritta dal medico (indicareil nome).

Informazione e consensoIl primo atto che si richie-

de al medico per la prescri-zione della contenzione è l’ac-quisizione del consenso. Il pa-ziente, o chi lo rappresenta le-galmente, deve essere coin-volto nel processo decisiona-

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le, spiegando in modo chiaroe comprensibile i rischi ed i be-nefici della contenzione.

Spesso il soggetto non è in grado di esprimere valida-mente il proprio consenso,trovandosi in condizioni di dif-ficoltà nell’intendere e vole-re, in questo caso il coinvol-gimento del legale rappresen-tante non dispensa il sanita-rio dal ricercare, in qualchemodo, un’espressione di vo-lontà del paziente, fermo re-stando che si deve comunquefare in modo che il soggettonon percepisca la contenzio-ne come un atto punitivo masolo come un ausilio al trat-tamento sanitario. I familiaridi soggetti sottoposti a con-tenzione spesso vivono l’espe-rienza in modo estremamen-te negativo ed una correttacomunicazione può mitigar-ne la rabbia emergente ed ildisagio, soprattutto se è illu-strato il ricorso alla conten-zione come ultima alternati-va, in caso di rischio poten-ziale di suicidio, violenza o perl’esecuzione di un trattamen-to salvavita.

Prescrizione medicaLa prescrizione della con-

tenzione deve riguardare unepisodio specifico e non esse-re prevista per un futuro in-determinato, inoltre deve es-sere esplicitato il motivo del-la decisione, il tempo di inizioe di fine della contenzione,nonché il mezzo contenitivoda utilizzare.

La prescrizione medica de-ve seguire certi criteri:

• la durata massima della con-tenzione deve essere previ-sta per non più di 12 ore,

• il momento della rimozionedegli strumenti contenitivideve essere esplicitato,

• la sospensione della con-tenzione deve comunqueavvenire nel momento in cuinon sussistano più i motiviche hanno indotto alla pre-scrizione.

Se, dopo il primo periododi contenzione, il paziente sipresenta ancora aggressivo opericoloso, la restrizione puòessere riapplicata senza nuo-vo ordine medico, a patto cheuna nuova valutazione me-dica avvenga entro le 24 ore.La prescrizione medica vasempre rivalutata ogni 24 oresoprattutto se la contenzio-ne si rende necessaria per unperiodo di tempo superiore allimite oppure se sopraggiun-ge un comportamento diver-so da quello che ha condot-to alla prima prescrizione.

Controllo infermieristicoIl paziente contenuto de-

ve essere osservato ogni mez-z’ora ed il controllo non develimitarsi alla sorveglianza su-perficiale, ma deve compren-dere il monitoraggio delle con-dizioni cliniche, il rilevamen-to dei parametri vitali, del-l’orientamento spazio-tempo-rale, del corretto posiziona-mento dei presidi contenitivi,

della motilità e della sensibi-lità delle estremità legate.Ogni controllo va riportatonella documentazione infer-mieristica.

Il paziente deve essere ri-lasciato dalla contenzione al-meno ogni due ore, per circa10 minuti, necessari per pre-venire i danni da immobiliz-zazione. Durante questo pe-riodo il paziente deve essereattentamente osservato, ed iltempo di rimozione dei mezzicontenitivi va documentato.

Esistono vari presidi permettere in atto la contenzio-ne fisica, tra quelli più usati siricordano:

❙ SISTEMI DI CONTENZIO-NE PER IL LETTO: fasce chesi fissano trasversalmente alletto e che limitano moltis-simo la mobilità, sono costi-tuite di materiali diversi eprevedono vari tipi di chiu-sura (velcro, cintura, ecc…);

❙ SISTEMI DI CONTENZIO-NE PER LA SEDIA O PERLA CARROZZINA: i più usa-ti sono la cinghia pettorale,i fissaggi a bretelle, i cor-setti morbidi, le imbracatu-re inguinali;

❙ SISTEMI DI CONTENZIO-NE PER I SEGMENTI COR-POREI: si tratta di polsie-re e cavigliere imbottite,che vengono generalmen-te collegate a strutture fis-se come il letto, o presidireggibraccio per infusionevenosa.

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Lesioni e contenzione fisica

La già citata review del Joanna Briggs Institute, haanalizzato i tipi di lesione col-legati alla contenzione e le hadistinte in dirette e indirette.

❙ LESIONI DIRETTE: riguar-dano quelle provocate dal-la pressione eccessiva del di-spositivo di contenzione sulcorpo del paziente e si di-stinguono in:

• nervose: riguardano gene-ralmente il plesso brachialeed insorgono quando la con-tenzione è esercitata me-diante l’uso combinato dicorpetti per il torace e pol-sini; la risalita del corpettoverso le ascelle esercita unapressione sul plesso brachia-le provocandone la lesione;

• ischemiche: sono dovute acontrattura dei muscoli del-le mani, quando le stesse so-no immobilizzate contro ilbacino per 48 ore;

• asfissia: sono stati descrit-ti casi di persone rimaste in-trappolate o appese al di-spositivo di contenzione neltentativo di liberarsi;

• morte: due studi descrivo-no la morte improvvisa inseguito a prolungato statodi agitazione e lotta controla contenzione; inoltre in-dagini sui certificati di mor-te hanno dimostrato comepossibile il decesso in con-seguenza dell’applicazionedi dispositivi fisici di con-tenzione.

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Gli ultimi eventi

L a commissione E.C.M. della Regione Umbria ha deliberato i crediti formativi degli ultimi due eventi

organizzati dai Collegi IP.AS.VI. di Perugia e Terni. Di seguito sono riportate le descrizione degli incontri, i crediti attribuiti e le modalità di consegna degli attesti

“LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI AVVERSINELL’INFERMIERISTICA CLINICA”– organizzato dal Collegio IP.AS.VI. di Perugia

tenutosi Centro Congressi Quattrotorri di Perugia, il 3 febbraio 2006, assegnando all’evento stesso:

N° 7 Crediti Formativi E.C.M. per l’anno 2006(Determinazione Dirigenziale n° 1011 del 7/02/2007)

Gli Attestati saranno spediti agli indirizzi dichiarati dai partecipanti al momento dell’iscrizione al corsoa partire dal 1-10-2007

“LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA IN UMBRIA:FORMAZIONE - MODELLI ORGANIZZATIVI -STRUMENTI OPERATIVI”• organizzato dal Collegio IP.AS.VI. di Perugia

tenutosi a Ponte San Giovanni (Pg), Hotel Decò,il 24 novembre 2006, assegnando all’evento stesso:

N° 8 Crediti Formativi E.C.M. per l’anno 2006(Determinazione Dirigenziale n° 1011 del 7/02/2007)

• organizzato dal Collegio IP.AS.VI. di Terni tenutosi a TerniSala Conferenze Azienda Ospedaliera “S. Maria”, il 23 novembre 2006, assegnando all’evento stesso:

N° 8 Crediti Formativi E.C.M. per l’anno 2006(Determinazione Dirigenziale n° 1011 del 07/02/2007)

Gli attestati devono essere ritirati personalmente o su delega scritta con copia di un documento presso le segreterie dei rispettivi Collegi IP.AS.VI.a partire dal primo ottobre 2007

formativi e.c.m.

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❙ LESIONI INDIRETTE: sonodovute all’immobilità forza-ta e comprendono l’insor-genza di:

• lesioni da pressione,• cadute,• infezioni nosocomiali,• allungamento del periodo

di degenza,• aumento del tasso di mor-

talità.

Questo soprattutto in sog-getti anziani, anche se non è sempre facile dimostrarneil legame con la contenzione.Comunque, è certo che i re-sidenti in strutture assisten-ziali sottoposti a contenzio-ne subiscono un declino delcomportamento sociale, co-gnitivo e della mobilizzazio-ne, oltre ad un aumento deldisorientamento ed allo svi-luppo di lesioni da pressioneed incontinenza urinaria edintestinale.

In letteratura sono descrit-ti suggerimenti su come ridur-re il rischio di lesione, ad esem-pio si raccomanda:

• l’applicazione dei disposi-tivi seguendo scrupolosa-mente le indicazioni deifornitori,

• la formazione dello staff sulloro utilizzo corretto e suipericoli ad essi correlati,

• il mantenimento di un’ade-guata osservazione duran-te il periodo in cui la perso-na è contenuta.

Sebbene la contenzione siaspesso usata con lo scopo di

prevenire le cadute, gli studieffettuati sull’argomento mo-strano che i pazienti conte-nuti hanno un rischio ugualeo superiore di caduta rispettoai non contenuti e le lesioniche riportano sono general-mente più gravi. Sembra inol-tre che la sospensione dellacontenzione, nei pazienti co-stretti in modo permanente,riduca il rischio di lesioni cor-relate alle cadute.

È lecito o consentito usare la contenzione?

La review del Joanna BriggsInstitute comprende una se-zione dedicata all’esperienzadi essere sottoposti a conten-zione. Le dichiarazioni sotto-lineano chiaramente l’impat-to negativo di questa pratica:“sono in una prigione, blocca-to”, ”sono come un uccello ingabbia”, “sono bardato comeun somaro”, “è una cosa permatti, io non lo sono mai sta-to”. Il disagio si riferisce siaalla decisione di essere sotto-posti a contenzione sia al fa-stidio fisico, che spesso diven-ta dolore, determinato dallaimmobilità forzata.

Quindi è lecito o consen-tito usare la contenzione?

Il Comitato Nazionale perla Bioetica, nel 2006, si èespresso sull’uso della conten-zione nel documento Bioeticae diritti degli anziani, dove hasottolineato come la malefi-cienza verso l’anziano possaessere ricondotta anche alla

pratica della contenzione e adun ingiustificato isolamento.

Il Codice Deontologico de-gli Infermieri stabilisce che laresponsabilità dell’infermiere“consiste nel curare e prender-si cura della persona”, inoltresancisce che “il rispetto dei di-ritti fondamentali dell’uomo edei principi etici della profes-sione è condizione essenzialeper l’assunzione della respon-sabilità delle cure infermieri-stiche” e che “nell’agire pro-fessionale, l’infermiere si im-pegna a non nuocere, orientala sua azione all’autonomia eal bene dell’assistito, di cui at-tiva le risorse anche quandoquesti si trova in condizioni didisabilità o svantaggio”. Ta-le Codice si occupa esplicita-mente di contenzione con l’art. 4.10 che recita: “L’infer-miere si adopera affinché il ri-corso alla contenzione fisicae farmacologica sia eventostraordinario e motivato, enon metodica abituale di ac-cudimento. Considera la con-tenzione una scelta condivi-sibile quando vi si configuril’interesse della persona einaccettabile quando sia im-plicita risposta alle necessitàistituzionali”. Allo stesso mo-do l’art.1 del profilo profes-sionale, Legge 739 del 1994stabilisce che è l’infermiere“…il responsabile dell’assi-stenza generale infermieristi-ca” e la Legge 42 del 1999recepisce appieno questi prin-cipi e delinea l’infermiere co-me il responsabile dell’interoprocesso assistenziale.

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Il Codice di DeontologiaMedica, anche nell’ultimo ag-giornamento del dicembre2006, non fa riferimenti pre-cisi alla pratica della conten-zione ma diversi articoli esor-tano al rispetto dei principi eti-ci e delle regole della profes-sione: tutela della salute fisi-ca e psichica, sollievo dallasofferenza nel rispetto dellalibertà e della dignità umana.Gli articoli del Codice di De-ontologia Medica cui si puòfare riferimento riguardo allacontenzione sono di seguitoelencati:

• art. 13 - Prescrizione e trat-tamento terapeutico,

• art. 18 - Trattamenti che in-cidono sulla integrità psico-fisica,

• art. 20 - Rispetto dei dirittidella persona,

• art. 35 - Acquisizione delconsenso,

• art. 37 - Consenso del lega-le rappresentante,

• art. 51 - Obblighi del medico.

La contenzione risente an-che di una difficoltà di approc-cio, vista la percezione, co-munque negativa, di cui siconnota, essendo questo unatto estremo sia per chi lo de-ve applicare sia per chi lo su-bisce. Tuttavia la contenzionenon è un atto da rifiutare apriori, ma una pratica di cui ènecessario definire precisi am-biti di liceità, che si possonoconnotare nelle finalità pro-prie dell’atto medico e che de-ve essere contraddistinto dal

carattere di prudenza, diligen-za e perizia e dalla condizio-ne di necessità.

Aspetti legaliAttualmente, nel nostro or-

dinamento non esiste dispo-sizione di legge che, in modoimplicito o esplicito, autorizzil’uso di mezzi di contenzione:il tramite per cui si legittimala contenzione è lo stato di ne-cessità, che sussiste allorchéil danno o il pericolo a cui siespone il paziente sia inferio-re a quelli che ci si prefigge dievitare mettendo in atto lacontenzione. La facoltà di ri-correre alla contenzione sus-siste quando altri mezzi nonsiano realisticamente efficaci,in casi in cui sia riconoscibileed evidente il carattere del-l’eccezionalità.

L’art. 54 del Codice Pena-le tratta dello stato di neces-sità ed afferma: “Non è puni-bile chi ha commesso il fattoper esservi stato costretto dal-la necessità di salvare se o al-tri dal pericolo attuale di undanno grave alla persona, pe-ricolo da lui non volontaria-mente causato, ne altrimentievitabile, sempre che il fattosia proporzionato al pericolo”.

Sostanzialmente si può af-fermare che il ricorso alla con-tenzione è giustificato dallanecessaria la presenza di al-cuni requisiti:

• l’evidenza di un pericolo at-tuale, ossia che la possibili-tà che si verifichi l’evento te-muto sia concreta,

• il pericolo deve prevedere undanno alla vita o all’integri-tà della persona,

• la gravità del possibile dan-no deve potersi stabilire subasi oggettive,

• l’evidenza che solo con ilmezzo coercitivo si può evi-tare il danno,

• la coercizione deve essereproporzionata al pericolo daevitare.

La decisione di mettere inpratica la contenzione è unatto medico a cui dover ricor-rere quando necessario e, co-me tutti gli atti medici, lascelta del trattamento preve-de, da parte di chi lo prescri-ve, l’assunzione di responsa-bilità penale, civile e disci-plinare. Allo stesso tempol’operatore sanitario prepo-sto alla applicazione dellacontenzione risponderà del-l’uso corretto dei dispositi-vi e del controllo dei pazien-ti contenuti, in relazione aquanto previsto dalle regoledella buona pratica clinica. Ladecisione di applicare la con-tenzione dovrà quindi esserepresa come extrema ratio, altermine di una disamina, ef-fettuata dall’equipe assisten-ziale, delle condizioni del pa-ziente nel suo aspetto mul-tidimensionale.

Naturalmente possono ve-rificarsi situazioni talmenteurgenti da non consentire lapossibilità di seguire la pro-cedura sopra descritta o ad-dirittura che il medico non siapresente fisicamente in re-

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parto. In questo caso, perchél’infermiere possa contenereil paziente, sia attraverso co-ercizione tramite contatto fi-sico, sia attraverso dispositi-vi di immobilizzazione, do-vrà sussistere, come già illu-strato, il cosiddetto stato dinecessità.

Sarà poi cura del profes-sionista dettagliare accura-tamente l’accaduto e riva-lutare insieme al medico ilperdurare dello stato di ne-cessità.

Questo perché l’indicazio-ne di un preciso confine fra usoed abuso della coercizione fi-sica e dei mezzi di contenzio-ne a volte è mal definibile edil limite fra il lecito e l’illecitoassume spesso interesse giu-diziario, potendosi individua-re diverse ipotesi di reato, con-tenute nel Codice Penale:

• art. 605 - sequestro di per-sona,

• art. 610 - violenza privata,• art. 572 - maltrattamenti in

famiglia o verso i fanciulli,• art. 571 - abuso dei mezzi

di correzione o disciplina,• art. 589 - omicidio colposo,• art. 591 - abbandono di per-

sone minori o incapaci,• art. 581 - percosse,• art. 582 - lesioni personali,• art. 586 - morte o lesioni

come conseguenza di altrodelitto.

Si ricorda anche una sen-tenza della IV sezione pena-le della Corte di Cassazione(sent. 2-3, 2000, n. 447): “Gli

operatori sanitari sono tutti,ex lege, portatori di una po-sizione di garanzia nei con-fronti dei pazienti […]. posi-zione che va sotto il nome diposizione di protezione, laquale è contrassegnata daldovere giuridico incomben-te al soggetto di provvederealla tutela di un certo benegiuridico contro qualsiasi pe-ricolo atto a minacciarnel’integrità”. Infine il CodicePenale all’art. 40 conferisceaddirittura l’obbligo giuri-dico di intervenire: “Non im-pedire un evento che si hal’obbligo di impedire equiva-le a cagionarlo”.

ConclusioniIn buona sostanza si può

riassumere affermando che,per la clinica come per la giu-risprudenza, la contenzionedi per sé non va esaltata nédemonizzata, essendo com-presa tra gli atti medici cuiè possibile ricorrere se ne-cessario. La condizione da cuinon si può prescindere per-chè tale pratica sia da con-siderare un atto accettabilesi basa sulla corretta prescri-zione e sulla altrettanto cor-retta applicazione.

È necessario che gli ope-ratori siano consapevoli delcarattere di estrema neces-sità o di urgenza che tale at-to assume, e che il ricorrervipresuppone che prima si sia-no tentati, per il tempo ne-cessario alla risoluzione delproblema specifico, tratta-

menti consoni e più usuali,ma che non abbiano otte-nuto l’effetto sperato. ✑

Bibliografia

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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINI-STRI, Comitato Nazionale perla Bioetica, Bioetica e diritti de-gli anziani, 20 gennaio 2006.

Costituzione della Repubblica Italiana.

Codice Deontologico degli Infer-mieri, maggio 1999.

Codice di Deontologia Medica,dicembre 2006.

Codice Penale.

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Abstract

L’ articolo tratta di una me-todologia di misurazio-

ne e gestione delle perfor-mance, nata negli Stati Unitiagli inizi degli anni Novantadel secolo scorso e formaliz-zata ad opera di due studio-si americani, R. Kaplan e D.Norton, con il nome di Balan-ced Scorecard (BSC), che haavuto ampia applicazione inambito industriale.

Le aziende sanitarie sono,al pari delle aziende industria-li, caratterizzate da una ele-vata complessità organizza-tiva interna e soggette ad unaelevata complessità ambien-tale; risulta, quindi, che gliobiettivi perseguiti sono mol-teplici ed intrinsecamente di-versi tra loro.

La BSC applicata in am-bito sanitario rappresentaun tentativo di risposta con-

giunta alla complessità e al-la multi-dimensionalità del-le aziende, perché gestire la complessità con un unicostrumento non è sufficien-te per raggiungere gli obiet-tivi strategici.

Partendo dalla descrizio-ne della metodologia si ècercato di presentare talemodello con particolare ri-ferimento al Servizio/Dipar-timento delle Professioni Sa-nitarie, per la formulazione,la comunicazione e la con-divisione in senso partecipa-tivo di strategie e per la de-finizione di obiettivi miratie realizzabili.

Key wordsBalanced Scorecard, Ser-

vizio/Dipartimento delle Pro-fessioni Sanitarie, Manage-ment System, Strategia.

Dal testo...«I metodi tradizionali di

misurazione e valutazionedelle prestazioni di un’im-presa si basano storicamen-te su indicatori di carattereeconomico-finanziario. Nelcontesto odierno questi in-dicatori soffrono di alcuni li-miti evidenti perché sono pa-rametri inadeguati a valu-tare il percorso che le orga-nizzazioni devono intrapren-dere per creare valore futu-ro. Per superare questi limi-ti, le misure economico-fi-nanziarie della performan-ce passata devono essere in-tegrate con le misure dei dri-ver della performance futu-ra, cercando di anticipare icambiamenti dell’ambientecompetitivo. Da ciò derivaun’evoluzione dei sistemi diprogrammazione e control-lo sempre più orientati ver-so un’ottica strategica. Si è

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M . P E T R A N G E L I , P. R I G A N E L L I , M . Z U C C O N I

DAL MANAGEMENT SYSTEM ALLA VALUTAZIONEDELLE PERFORMANCE INFERMIERISTICHE

BALANCEDSCORECARD

Vi proponiamo l’abstract e una parte del testo di un’ampio articolosu una tematica organizzativa che per ragioni di spazio

presenteremo integralmente nel prossimo numero

assistito nel tempo allo svi-luppo di sistemi di misura-zione delle performance, fi-nalizzati a governare, in mo-do integrato, tutte le varia-bili rilevanti (esprimibili informa quantitativo-mone-taria, in forma quantitativanon monetaria ed in formaqualitativa), e volti a favo-rire l’armonizzazione degliaspetti gestionali con quel-li strategici. Un ruolo di pri-mo piano, in tal senso, è gio-cato dalla Balanced Scorecard(BSC). La Balanced Score-card è un sistema manage-riale di valutazione strategi-ca che trasforma le strategiee la mission dell’organizza-zione in un set bilanciato diindicatori di performance (dinatura finanziaria e non fi-nanziaria) correlati tra loro.

È stata ideata dagli sta-tunitensi Robert Kaplan e David Norton nel biennio1990-1991 e diffusa nell’in-verno del 1992, quando es-si pubblicarono sull’HarvardBusiness Review l’articolo daltitolo “The Balanced Score-card. The measure that drivePerformance”. Riprendendo le parole degli autori “… la Balanced Scorecard è la tra-duzione della strategia azien-dale attraverso una serie coe-rente di misurazioni che de-finiscono gli obiettivi a lun-go termine e i meccanismi perraggiungere tali obiettivi …”.Kaplan e Norton, per dare ilnome al modello, hanno usa-to come riferimento i tabel-loni utilizzati nei match di ba-

seball e basket a completa-mento del puro e semplicepunteggio della partita. Inquesti due sport, infatti, ilpunteggio della partita deri-va dalla combinazione di ta-li e tanti eventi e variabili, chesi rende necessaria un’atten-ta analisi per conoscere l’esi-to finale della partita. Il mo-dello impostato dagli autori,allo stesso modo, segna il su-peramento di una visionemonodimensionale, in mododa fornire una visione “bilan-ciata” delle diverse compo-nenti della gestione azienda-le. Nata originariamente perle grandi imprese nord ame-ricane private (compagniepetrolifere, di assicurazione,di trasporti) ed industriali, dal1995 la Balanced Scorecardha conosciuto una diffusio-ne crescente e “universale”.Il management system BSCsi è evoluto nel tempo, mo-strandosi flessibile e porta-tore di una pluralità di van-taggi in capo all’azienda im-plementatrice, anche se lasua adozione pratica ha mes-so in evidenza alcune criti-cità e limiti; in primo luogola relativa complessità nellascelta degli indicatori ed il lo-ro bilanciamento, poi i tem-pi di applicazione piuttostolunghi e, comparandola adaltri sistemi manageriali mul-tidimensionali, la mancanzadi evidenze scientifiche chene dimostrino la maggior ef-ficacia. In Italia, nonostantegli innegabili vantaggi dellametodologia, l’utilizzo della

Balanced Scorecard è anco-ra abbastanza limitato, an-che se l’approccio BSC nellapianificazione e controllo èuscito dalla fase accademi-ca ed è sensibilmente in cre-scita l’interesse per una suaconcreta applicazione nei di-versi contesti aziendali, com-preso l’ambito sanitario. LaBalanced Scorecard permet-te ad un’organizzazione ditradurre la propria visione ela propria strategia secondouna nuova struttura, graziealla quale la strategia vienedescritta e comunicata in ter-mini di obiettivi, iniziative emisure, attraverso un proces-so a cascading che coinvol-ga tutti i dipendenti dell’or-ganizzazione. La BSC si pro-pone di misurare le perfor-mance aziendali lungo quat-tro prospettive rilevanti, fis-sate a partire da quelle chesono considerate, secondoKaplan e Norton, le chiavi determinanti del successocompetitivo:

• la prospettiva economico-finanziaria, che permettedi rispondere alla doman-da “Quali risultati econo-mici e monetari ritengosoddisfacenti?”;

• la prospettiva della soddi-sfazione del cliente, chepermette di rispondere al-la domanda “Come sonovisto dai miei clienti?”;»

(segue)

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Informazioni generali

Idestinatari dell’evento for-mativo sono:

– Infermieri,– Assistenti sanitari– Infermieri pediatrici

dei Collegi IP.AS.VI. di Peru-gia e di Terni, in regola coni pagamenti relativi allequote d’iscrizione all’AlboProfessionale per i quali èstato richiesto l’accredita-mento E.C.M.

È stata inoltrata la richie-sta di accreditamento allaCommissione E.C.M. della re-gione Umbria.

Il conseguimento da par-te dei partecipanti dei credi-ti E.C.M., è subordinato allafrequenza del 90% delle orepreviste come da program-ma e al superamento dellaverifica di apprendimento (li-vello di sufficienza 80%).

Gli attestati E.C.M. po-tranno essere ritirati pressola segreteria del CollegioIP.AS.VI. dopo avvenuta co-municazione sulla rivista delcollegio.

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A C U R A D E L C O O R D I N A M E N T O

CURE PRIMARIEL’INFERMIERE E IL CITTADINO OLTRE L’OSPEDALE

EVENTO IN FASE

DI

ACC

REDITAMENTO

PROGRAMMA

1199 OOTTTTOOBBRREE 22000077““AALLBBOORRNNOOZZ PPAALLAACCEE HHOOTTEELL”” -- SSPPOOLLEETTOO

8.00 – Registrazione dei partecipanti

8.30 – Saluto delle Autorità

PPRRIIMMAA SSEESSSSIIOONNEELLEE CCUURREE PPRRIIMMAARRIIEE::IILL SSEECCOONNDDOO PPIILLAASSTTRROO DDEELL SSEERRVVIIZZIIOO SSAANNIITTAARRIIOO NNAAZZIIOONNAALLEE

9.00 – L’infermieristica nelle cure primarie

9.30 – Le cure primarie nella programmazione sanitaria regionale

10.00 – Organizzazione delle cure primarie.Il distretto: promozione della salute-presa in caricoe continuità assistenziale

10.30 – L’assistenza territoriale infermieristica nel territorio umbro

11.00 – Coffe break

11.15 – L’equipe territoriale

11.45 – I percorsi assistenziali ospedale territoriodel paziente fragile

13.00 – Pausa pranzo

SSEECCOONNDDAA SSEESSSSIIOONNEEMMOODDEELLLLII AASSSSIISSTTEENNZZIIAALLII NNEELLLLEE CCUURREE PPRRIIMMAARRIIEE

14.30 – Esperienza di Piacenza

15.00 – L’infermiere di famiglia

15.30 – L’Hospice e l’assistenza al malato terminale

16.00 – Il Country Hospital

16.30 – Tavola Rotonda

17.30 – Discussione

18.00 – Chiusura dei lavori– Verifica finale– Consegna Attestato di partecipazione

GIORNATA DI STUDIO CURE PRIMARIE

L’INFERMIERE E IL CITTADINO OLTRE L’OSPEDALESPOLETO - 19 OTTOBRE 2007

AL COLLEGIO IP.AS.VI. DI: PPEERRUUGGIIAA ❑ TTEERRNNII ❑

Cognome: _________________________________________

Nome: ____________________________________________

Nato/a: _________________________ il: _____________

Qualifica: ❑ I.P. ❑ A.S. ❑ V.I. ❑ Pediatrico

Codice fiscale: (obbligatorio)

__________________________________________________

ISCRITTO COLLEGIO IP.AS.VI. DI PERUGIA ❑

ISCRITTO COLLEGIO IP.AS.VI. DI TERNI ❑

Residenza: ________________________________________

____________________________________________________

Città: ______________________________________________

Provincia: _____________________ C.A.P.: ____________

Recapito Telefonico: ________________________________

Cellulare: __________________________________________

consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, ai sen-si del D.P.R. 28.12.2000 n° 445

DDIICCHHIIAARROOdi essere in regola con i pagamenti relativi alle quote d’iscrizione all’albo profes-sionale presso il Collegio IP.AS.VI

di: _______________________ n. Albo.: _________________

Data ___________ FIRMA ___________________________

Si autorizza a trattare, comunicare e diffondere i dati indicati nella presente schedasolo per finalità inerenti il Convegno e, ove ricorre, per l’accreditamento E.C.M. (aisensi dell’ART. 10 della L. 675/96)

Data ___________ FIRMA ___________________________

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a La partecipazione al Con-vegno è gratuita.

Modalità di iscrizionePer iscriversi è necessario

inviare via fax la scheda diiscrizione debitamente com-pilata in ogni sua parte e sot-toscritta (2 firme):

– al n. 075.5997832Segreteria del CollegioIP.AS.VI. della provincia diPerugia

oppure

– al n. 0744.740215Segreteria del CollegioIP.AS.VI. della provincia diTerni

entro e non oltre il 5 otto-bre 2007.

PostiPosti disponibili n. 150.L’iscrizione in sede con-

gressuale è subordinata alladisponibilità dei posti.

L’assegnazione dei postidisponibili avverrà in basealla data d’invio della sche-da d’iscrizione al Convegno.

Chiunque inviasse l’iscri-zione entro il termine previ-sto ma in mancanza di dispo-nibilità di posti non ha dirit-to all’iscrizione e riceverà co-municazione telefonica.

Qualora il numero degliiscritti a partecipare sia su-periore alla disponibilità deiposti entrambi i Collegi sirendono disponibili a ripe-S

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scheda di iscrizione

tere l’evento. Non sarannoaccettate schede di iscrizio-ne incomplete o inviate adaltro numero di fax.

L’elenco dei partecipan-ti regolarmente iscritti sa-rà pubblicato nel sito delCollegio IP.AS.VI. di Peru-gia (www.ipasviperugia.it)il 10/10/2007.

L’Iscrizione dà diritto a:Partecipazione alla Giornatadi Studio, Kit congressuale,Coffe break, Attestato di par-tecipazione, Attestato di as-segnazione crediti formativiE.C.M. (a seguito di verificaquestionario di apprendimen-to e valutazione).

RecessoChi, dopo l’iscrizione, non

può partecipare al Convegno,è pregato di darne immedia-ta comunicazione telefonicaalle Segreterie dei Collegi on-de permettere ad altri colle-ghi di partecipare.

Segreteria organizzativaCCoolllleeggiioo IIPP..AASS..VVII..ddii PPeerruuggiiaaVia Manzoni, 82Ponte San GiovanniTel e fax 075.5997832 [email protected]

CCoolllleeggiioo IIPP..AASS..VVII..ddii TTeerrnnii Via Galvani, 11 Tel fax [email protected]

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Le infermiere bulgarein aula durante

il processo nel tribunaledi Tripoli

Azione democratica e civile

I Consigli Direttivi del Collegi Provinciali di Perugia e di Terniavevano sottoscritto un’azione democratica e civiledi cui si è era fatta promotrice la Federazionedei Collegi IP.AS.VI unitamente alla FNOMCeOper stimolare l’intervento del Governo italianopresso il Governo libico allo scopo d’impedireche si perpetrasse l’assurda condanna di morte ai seioperatori sanitari, cinque infermiere bulgare ed un medicopalestinese, accusati di aver infettato intenzionalmente 438 bambini con il virus dell’AIDS.

Libia, le infermiere chiedono la grazia

L’arrivo a Sofia

Arrivate a Sofia su un aereo francese

Giunge direttamente dall’Eliseo, la notizia che i sei exdetenuti hanno lasciato la Libia a bordo d’un aereo messoa disposizione della Presidenza della Repubblica francesedopo oltre otto anni trascorsi nelle carceri libiche.Sono stati accompagnati nel viaggio che li riconduceva in Bulgaria, dalla moglie del Presidente francese Sarkozy,dal braccio destro di quest’ultimo e dall’eurocommissarioper le relazioni esterne, la cui missione di mediazione si èrivelata decisiva per la positiva conclusione della vicenda.In cambio, il regime di Tripoli avrebbe ottenuto non solofinanziamenti destinati alla modernizzazione dell’ospedaledi Bengasi, ma anche aiuti economici comunitari per la realizzazione di progetti per lo sviluppo dei trasporti.

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L’ebn e la pratica clinica

I l Collegio IP.AS.VI. di Pe-rugia per il secondo seme-

stre del 2007 ha program-mato due eventi formatividal titolo:

– l’EBN e la pratica clinica– Inglese scientifico di base.

La tipologia di questi cor-si rappresenta una novità nel-lo scenario dell’attività forma-tive del collegio. I programmiprevedono più giornate for-mative per un gruppo di 20partecipanti per ogni singolocorso. Tutti e due i corsi sonocompletamente gratuiti, pergli iscritti, e accreditati pres-so la commissione E.C.M. del-la Regione Umbria.

L’esigenza di questa diver-sa organizzazione dei corsi èemersa negli incontri avvenu-ti con gli iscritti nelle varie se-di lavorative. In questo modosi vuole dare l’opportunità, achi lo desidera, di approfon-dire particolari tematiche pro-fessionali con metodologie di-dattiche attive, difficilmenteutilizzabili negli eventi forma-tivi di tipo “congressuale”.

A C U R A D E L C O L L E G I O D I P E R U G I A

NOVITÀ DALLE ATTIVITÀ DEL COLLEGIO

EVENTI FORMATIVI

EVENTI IN

FASE D

I

ACC

REDITAMENTO

PROGRAMMA

LL’’EEBBNN EE LLAA PPRRAATTIICCAA CCLLIINNIICCAA1155 -- 2222 -- 2299 NNOOVVEEMMBBRREE 22000077CCOOLLLLEEGGIIOO IIPP..AASS..VVII.. DDII PPEERRUUGGIIAAVia Manzoni, 82 – Ponte San Giovanni

PPRRIIMMAA GGIIOORRNNAATTAADocenti: Silvia Ceppi, Palmiro Riganelli

15.00 – Dalla Medicina basata sull’Evidenza all’Evidence based Nursing

15.30 – Studi clinici e prove di efficacia

16.30 – Come leggere e valutare gli studi clinici (lavori di gruppo)

18.45 – Presentazione dei lavori di gruppo e discussione

SSEECCOONNDDAA GGIIOORRNNAATTAADocenti: Giandomenico Giusti, Tullio Coccoli

15.00 – Le banche dati biomediche/infermieristiche.

15.30 – Le metodologie di ricerca nelle principali banche dati.

16.30 – Esercitazione multimediale e lavori di gruppo

18.45 – Presentazione dei lavori di gruppo e discussione

TTEERRZZAA GGIIOORRNNAATTAADocenti: Tullio Coccoli, Giandomenico Giusti

15.00 – Linee guida dove e come reperirle15.30 – La ricerca on line di linee guida

(Esercitazione multimediale)16.30 – Saper valutare le linee guida, (lavori di gruppo) 18.45 – Presentazione dei lavori di gruppo e discussione

– Verifica finale

La realizzazione di questicorsi presso la sede del Col-legio è stata resa possibile an-che attraverso una nuova di-sposizione degli arredi dellaSala del Consiglio in modo dapoterla utilizzare anche co-me aula didattica. Allo stes-so tempo il Direttivo auspicadi costituire dei gruppi di la-voro che nel tempo possanocontribuire alla stesura diprogetti di ricerca per la pro-mozione e lo sviluppo dellaprofessione infermieristica inUmbria.

Il Collegio IP.AS.VI. di Pe-rugia fin da ora si assume l’im-pegno di ripetere entrambi icorsi nel caso vi siano doman-de di partecipazione superio-ri ai posti disponibili.

Inglese scientifico di baseIl corso prevede una in-

troduzione alla lettura ecomprensione dei testi scien-tifici di diversi tipi.

L’obiettivo è quello difornire ai corsisti delle tec-niche di traduzione e chia-vi di lettura al fine di affron-tare i testi di letteratura inlingua in inglese utili sia nel-lo svolgere quotidiano del-la propria professione sia nelfare ricerche nel propriocampo specifico di interes-se assistenziale.

Durante il corso è previ-sto un ripasso intensivo ecomprensivo della

– grammatica,– sintassi,

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GIORNATE DI STUDIO (barrare il corso che intende frequentare)

❑ L’EBN E LA BUONA PRATICA CLINICA

❑ CORSO DI INGLESE SCIENTIFICO

Cognome: _________________________________________

Nome: ____________________________________________

Nato/a: _________________________ il: _____________

Qualifica: ❑ I.P. ❑ A.S. ❑ V.I. ❑ Pediatrico

Codice fiscale: (obbligatorio)

__________________________________________________

Residenza: ________________________________________

____________________________________________________

Città: ______________________________________________

Provincia: _____________________ C.A.P.: ____________

Recapito Telefonico: ________________________________

Cellulare: __________________________________________

consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n° 445

DDIICCHHIIAARROOdi essere in regola con i pagamenti relativi alle quote d’iscrizione all’albo profes-sionale presso il Collegio IP.AS.VI

di: _______________________ n. Albo.: _________________

Data ___________ FIRMA ___________________________

Si autorizza a trattare, comunicare e diffondere i dati indicati nella presente schedasolo per finalità inerenti il Convegno e, ove ricorre, per l’accreditamento E.C.M. (aisensi dell’ART. 10 della L. 675/96)

Data ___________ FIRMA ___________________________

scheda di iscrizione alle giorate di studio

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– lessico scientifico dellalingua inglese,

con particolar attenzione al-le costruzioni preferite dallepubblicazione di caratterescientifiche (e.g. nella gram-matica, la voce passiva, o nel-la sintassi le congiunzioni ti-piche dei temi scientifico).

Ogni lezione avrà almenoun modulo di conversazione, alfine di favorire la comprensio-ne orale e facilitare la comu-nicazione in lingua inglese.

Informazioni generaliI destinatari degli eventi

formativi, per i quali è statorichiesto l’accreditamentoE.C.M., sono:

– Infermieri,– Assistenti Sanitari– Infermieri Pediatrici

del Collegio IP.AS.VI. di Peru-gia, in regola con i pagamen-ti relativi alle quote d’iscri-zione all’Albo professionale.

È stata inoltrata la richie-sta di accreditamento allaCommissione E.C.M. della re-gione Umbria.

Il conseguimento da par-te dei partecipanti dei credi-ti E.C.M., è subordinato allafrequenza del 90% delle orepreviste come da program-ma e al superamento dellaverifica di apprendimento (li-vello di sufficienza 80%).

Gli attestati E.C.M. po-tranno essere ritirati presso

la segreteria del CollegioIP.AS.VI. previa avvenuta co-municazione sulla Rivista.

La partecipazione ai Cor-si è gratuita escluso l’acqui-sto di un libro di testo indi-cato dal docente Jenny R.Oliensis per il corso inglese.

Modalità di iscrizionePer iscriversi è necessa-

rio inviare via fax la schedadi iscrizione debitamentecompilata in ogni sua partee sottoscritta (n. 2 firme)

– al n. 075.5997832Segreteria del CollegioIP.AS.VI. della provincia diPerugia

entro e non oltre il 28 Set-tembre 2007.

È indispensabile barrarela casella del corso al qua-le si intende partecipare edè possibile esprimere una so-lo preferenza.

Posti disponibil: n. 20 perogni singolo corso.

N.B. = L’assegnazione deiposti disponibili avverrà inbase alla data e orario d’in-vio della scheda d’iscrizioneal Corso, faranno fede i da-ti riportati nel fax ricevuto.

Solamente chi sarà util-mente posizionato in gra-duatoria riceverà la convo-cazione telefonica di inizioCorso. Qualora il numerodegli iscritti a partecipare

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CORSO DIInglesescientifico

Programma 2007

dalle ore15 alle ore 17.30

OO TT TT OO BB RR EE10-12-17-24-31

NN OO VV EE MM BB RR EE07-14-21-28

DD II CC EE MM BB RR EE 5

Programma generaledi ogni singolo incontro

15.00 - 16.00Lavori di comunicazione

16.00 - 17.00LLeessssiiccoo ssppeecciiffiiccoo

17.00 - 17.30LLaavvoorrii ddii ggrraammmmaattiiccaa

– Partecipanti 20.

– Totale 25 ore dipartecipazione.

Docente: JJEENNNNYY RR.. OOLLIIEENNSSIISS

SegreteriaorganizzativaCollegio IP.AS.VI.di PerugiaVia Manzoni, 82Ponte San GiovanniTel e fax 075.5997832 [email protected]

sia superiore alla disponi-bilità dei posti questo Col-legio si rende disponibile aripetere l’evento. Non sa-ranno accettate schede diiscrizione incomplete o in-viate ad altro numero di Fax.

L’elenco dei partecipan-ti regolarmente iscritti sa-rà pubblicato nel sito delCollegio IP.AS.VI. di Peru-gia (www.ipasviperugia.it)il 4 ottobre 2007.

L’Iscrizione dà diritto a: – Attestato di partecipa-

zione – Attestato di assegnazio-

ne crediti formativi E.C.M.(a seguito di verifica que-stionario di apprendimen-to e valutazione).

RecessoData la limitatezza dei

posti, chi, dopo l’iscrizione,non può partecipare all’even-to formativo, è pregato didarne immediata comuni-cazione telefonica alla Se-greteria del Collegio ondepermettere ad altri colleghidi partecipare.

Segreteria organizzativaCCoolllleeggiioo IIPP..AASS..VVII..ddii PPeerruuggiiaaVia Manzoni, 82Ponte San GiovanniTel e fax 075.5997832 [email protected]

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ri FEPI placing the patient first –Effective nursing regulation across Europe

25-28 Settembre 2007 Cavtat, Croazia

La terza conferenza della FEPI, intitolata “FEPI: la centralità del paziente – la regolamentazione

efficace della professione infermieristica in tutta l’Europa”s’incentrerà sulla sicurezza del paziente e su come laregolamentazione della professione infermieristicagarantisce la tutela del cittadino. La Conferenza saràpresentata attraverso tre aree tematiche che rifletteranno il lavoro svolto dalla FEPI nel 2007.

AREA TEMATICA 1 LL’’ooffffeerrttaa ddii sseerrvviizzii iinnffeerrmmiieerriissttiiccii ddii qquuaalliittàà nneell mmeerrccaattoo iinntteerrnnoo

L’Area 1 presenterà e riceverà i feedback sull’iniziativa dellaFEPI nel 2007 di istituire il Codice Etico e DeontologicoEuropeo delle Professioni Infermieristiche. Questa areatematica approfondirà in che modo una miglioreregolamentazione nel mercato interno garantisca la qualitàdell’assistenza al paziente. L’Area 1 rifletterà il lavorocompiuto dal Gruppo di Lavoro della FEPI sui Codici Etici.

AREA TEMATICA 2 RRiiccoonnoosscciimmeennttoo ddeeii ttiittoollii pprrooffeessssiioonnaallii

L’Area 2 offrirà l’opportunità di discutere sulle buonepratiche dell’implementazione della Direttiva sulRiconoscimento dei Titoli Professionali. Inoltre, questa areatematica affronterà le opportunità e le sfide dellacondivisione delle informazioni tra le autorità competenti ed i cittadini in Europa. L’Area 2 rifletterà il lavoro svolto dal Gruppo di Lavoro FEPI sulla Regolamentazione.

AREA TEMATICA 3 LLaa ffoorrmmaazziioonnee ee llee ccoommppeetteennzzee iinnffeerrmmiieerriissttiicchhee

L’Area 3 verterà sugli effetti del Processo di Bologna sulla formazione infermieristica. Questa area tematicapresenterà la definizione della FEPI delle competenzeinfermieristiche a livello europeo. L’Area 3 rifletterà il lavorosvolto dal Gruppo di Lavoro FEPI sulla Formazione e le Competenze Infermieristiche.I lavori delle 3 aree tematiche serviranno a produrre unarisoluzione sulla definizione del profilo europeo dellaprofessione infermieristica.

PPeerr uulltteerriioorrii iinnffoorrmmaazziioonnii ee ppeerr llee iissccrriivveerrssii,, ssii pprreeggaa ddiivviissiittaarree iill ssiittoo hhttttpp::////wwwwww..ffeeppii..oorrgg//ccoonnffeerreennccee__IITT..hhttmm

25-28 settembre 2007

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■ BELLARIA (RN)28-29 SETTEMBREXIII Corso di aggiornamentoin aritmologia ecardiostimolazione.Ruoli, obiettivi ed esidenze inaritmologia clinica edinterventisticaCentro Congressi EuropeoTel. 0541/691150Fax 0541/[email protected] www.adriacongrex.it

■ ORVIETO (TR)Master Universitario di I livello Management infermieristicoper le funzioni di coordinamentoUniversità degli Studi di Roma“Tor Vergata”n. 40 posti per la sede di Orvieto Iscrizioni entro il 10 ottobre 2007www.uniroma2.it,www.infermieritorvergata.com

A C U R A D E L L A S E G R E T E R I A D E L C O L L E G I O D I T E R N I

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

GLI APPUNTAMENTI■ ANCONA21 SETTEMBRE1° Congresso ANIARTIMarche.Stato dell’artenell’infermieristica di areacritica nelle MarcheTel. 055/434677Fax 055/[email protected]

■ FIRENZE24 SETTEMBREUniversità degli Studi di FirenzeFacoltà di Medicina e ChirurgiaCartella clinica elettronica:EHR/EPRVideoconferenza Interattiva Hc40Tel. 055/4598031 Fax 055/4598946

■ FIRENZE28 SETTEMBREUniversità degli Studi di FirenzeFacoltà di Medicina e ChirurgiaGli studi clinici erandomizzati: aspetti metodologiciVideoconferenza interattiva Hc12Tel. 055/4598031 Fax 055/4598946

■ TORINO4-6 OTTOBREVII Congresso NazionaleANIPIOGovernare il rischio infettivo:il punto di vista degliinfermieriTel. 010/4694652 Fax 010/[email protected] www.anipio.it

■ FIRENZE08-11-23-OTTOBREUniversità degli Studi di FirenzeFacoltà di Medicina e ChirurgiaDalla Cartella infermieristicaal sistema documentaleinfermieristico: dall’una all’altroabbandonando miti e leggendeVideoconferenza interattivahc2-3-39Tel. 055/4598031 Fax 055/4598946

■ PERUGIA10-12-17-24-31 OTTOBRE 7-14-21-28 NOVEMBRE 5 DICEMBREInglese scentifico di baseCCRREEDDIITTII EECCMMSegreteria organizzativa:Collegio IP.AS.VI. di PerugiaTel. e Fax 075/5997832 www.ipasviperugia.it

■ GUBBIO (PG)11 OTTOBREIII Congresso RegionaleFADOI Umbria I Congresso Regionale ANIMOAssociazione NazionaleInfermieri MedicinaInterna OspedalieraIINN FFAASSEE DDIIAACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOSegreteria Organizzativa CSC CongressiTel. 075/5730617Fax 075/[email protected]

■ FIRENZE14 OTTOBREUniversità degli Studi di FirenzeFacoltà di Medicina e ChirurgiaFunzioni didattiche e nuoviprofili professionali sulla rete:l’e-tutorVideoconferenza interattiva hc2Tel. 055/4598031Fax 055/4598946

■ SPOLETO (PG)19 OTTOBRECure primarie l’infermieree il cittadino oltre l’ospedaleCoordinamento CollegiIP.AS.VI. Regione Umbria IINN FFAASSEE DDIIAACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOCollegio IP.AS.VI. di PerugiaTel. e Fax 075/5997832www.ipasviperugia.it [email protected] IP.AS.VI. di TerniTel. e Fax 0744/[email protected]

■ PERUGIA21 OTTOBRECorso per infermieri di nefrologia e dialisiIINN FFAASSEE DDIIAACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOConsulta Umbria S.r.l.Tel. 075/5000066Fax 075/[email protected]

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R icordiamo che, fermo restando l’obbligo dell’Iscrizioneall’Albo ai fini dell’esercizio della professione infermieristica

(sia in regime di pubblico impiego che di libera professione), la cancellazione dall’Albo comporta la impossibilità di svolgere, a qualunque titolo e in qualunque luogo atti e prestazioni di tipo infermieristico.L’Albo è infatti lo strumento di controllo e vigilanza dello Stato sull’esercizio professionale e con l’iscrizione all’Albo,il Collegio certifica e garantisce, a tutela del Cittadino e delle Strutture Sanitarie, il possesso dei requisiti generalie specifici richiesti per erogare i servizi e prestazioniafferenti all’area di competenza infermieristica.Chi essendo andato in pensione intenda cancellarsidall’Albo (si ricorda comunque che si può rimanere iscritti)può farlo redigendo richiesta di cancellazione in carta da Bollo da E 14,62 (vveeddii mmoodduulloo aalllleeggaattoo aallllee ppaagggg.. 2233--2244)consegnandola personalmente o a mezzo raccomandatapresso la segreteria del Collegio entro il 30 novembredell’anno precedente a quello a cui si riferisce la richiesta di cancellazioneLLee ddoommaannddee cchhee ppeerrvveenniisssseerroo oollttrree llaa ddaattaa ssoopprraa iinnddiiccaattaa,,nnoonn ccoommppoorrtteerraannnnoo llaa ccaanncceellllaazziioonnee ppeerr ll’’aannnnoosuccessivo: pertanto l’iscritto sarà tenuto, anche per l’annoseguente, al pagamento della quota annuale.(per es.: la domanda di cancellazione che pervenisse il 20dicembre 2007 comporterebbe la cancellazione a partiredal 1.01.2009 e quindi il pagamento per l’annualità 2008).

Domanda di cancellazione dall’Albo Professionale

Consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76D.P.R. 28.12.2000 n°.455, in caso di dichiarazioni men-daci e di formazione o uso di atti falsi,

Io sottoscritto/a:

__________________________________________________

nato/a a: __________________________ il: ___________

residente in: _______________________________________

Via: _______________________________________________

C.A.P.: __________ Tel.: ______________________________

(segue a pag. 24)

domanda di rinuncia dall’albo professionale

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MARCADA BOLLO

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■ RIMINI24-26 OTTOBRE26° Congresso nazionaleANIARTI 2007.Innovazione e sviluppodell’infermieristica in areacritica e ridefinizione delparadigma assistenzialeTel. 055/434677Fax 055/[email protected]

■ ROMA24-26 OTTOBRE 9° Congresso Nazionale del CoordinamentoNazionale dei Caposala.Responsabilità e poterel’esercizio delle competenzedel coordinatore al serviziodella personaIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOSegreteria OrganizzativaSoluzioni Omnia Media S.r.l.Tel. 045/8034553Fax 045/[email protected]

■ REPUBBLICADI S. MARINO

25-27 OTTOBREXVI Congresso Nazionale SICD XI Congresso Nazionale:Dolore e assistenzainfermieristicaIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOSegreteria OrganizzativaPayman S.r.l.Tel. 0549/909290Fax 0549/[email protected]

■ TERNI26 OTTOBRE Scompenso cardiaco e fibrillazione atriale: le epidemie del terzomillennio. Qual’è la realedimensione del problema?IINN FFAASSEE DDIIAACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOAdria CongrexTel. 0541/691150Fax 0541/[email protected]

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CC HH II EE DD OO

che venga esaminata la rinuncia all’iscrizione all’AlboProfessionale di codesto Collegio come:

❏ Infermiere❏ Assistente Sanitario❏ Vigilatrice d’Infanzia / Infermiere Pediatrico (barrare solo la casella che interessa)

II NN QQ UU AA NN TT OO

❏ _________________________________ dal: ___________(indicare la motivazione: se trattasi di pensionamento - ……)

presso: ___________________________________________(indicare l’Ente o la Struttura di cui era dipendente)

DD II CC HH II AA RR OO

che non svolgerò in futuro la professione infermieristicané quale Libero Professionista né quale lavoratore di-pendente nell’ambito di rapporti di lavoro subordinato daEnti Pubblici o Privati né come volontariato e consape-vole altresì che l’esercizio della professione infermieristi-ca, in assenza dell’iscrizione all’albo determina il reato diabuso di professione (art. 348 Codice Penale).

AA LL LL EE GG OO

aa) Certificato di cessato servizio rilasciato dall’Ente incui ero dipendente

bb) Copia della ricevuta del pagamento della quota asso-ciativa dell’anno in corso

cc) Tessera di iscrizione all’Albo in originale o autocertifi-cazione che il documento è andato distrutto

dd) Copia fotostatica di un documento di riconoscimentoin corso di validità.

Data ___________ FIRMA ___________________________

(Dichiarazione resa e sottoscritta da persona maggiorenne che è già a conoscenzadelle proprie responsabilità penali in caso di dichiarazioni false secondo quantodisposto dall’art. 13 D.lgs 196/2003. I dati riportati sono comunicati in base alledisposizioni vigenti al fine del procedimento per il quale vengono richiesti e potrannoessere utilizzati esclusivamente per tale scopo).

Data ___________ FIRMA ___________________________

NN..BB.. LLaa ssuuddddeettttaa ddoommaannddaa ddeevvee eesssseerree pprreesseennttaattaa aall CCoolllleeggiioo ddii PPeerruuggiiaa eennttrroo iill 3300 NNoovveemmbbrree ddeellll’’aannnnoo pprreeccee--ddeennttee aa qquueelllloo iinn ccuuii ssii iinntteennddee eesssseerree ccaanncceellllaattii..

domanda di rinuncia dall’albo professionaleco

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■ CIVITELLA D’ARNA (PG)7-10 NOVEMBRECentro Compegno Piccolo. L’educazione terapeutica del paziente con diabete di tipo 1 in età pediatricaIINN FFAASSEE DDIIAACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOCentro CongressiInternazionale S.r.l.Tel. 011/2446917Fax 011/[email protected]

■ MILANO8-9 NOVEMBRE “26° Congresso Nazionale di antibioticoterapia in età pediatricaIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOSegreteria Organizzativa M.C.AEvents S.r.l.Tel. 02/34934404 Fax 02/34934397e-mail: [email protected]

■ SORRENTO15-17 NOVEMBREDistretto, cittadino ecomunità competenti: come governare i percorsi di salute in modo partecipatoe integratoIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOSegreteria OrganizzativaIniziative SanitarieTel. 06/5919418Fax 06/[email protected] www.iniziativesanitarie.it

■ PERUGIA15-22-29 NOVEMBRE L’EBN e la pratica clinicaIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOSegreteria Organizzativa:Collegio IP.AS.VI. di PerugiaTel. e Fax 075/[email protected] www.ipasviperugia.it

■ FERRARA16 NOVEMBREL’assistenza infermieristica al paziente ortopedicoin sala operatoriaIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOFormatTel. 0533/713275Fax 0533/[email protected]

■ ASSISI (PG)16 NOVEMBRE Endo Education ProjectIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOSocietà italiana di endoscopiadigestivaTel. 02/29005745Fax 02/29005790 [email protected]

■ ROMA20-22 NOVEMBRE La turnistica in ambito sanitarioIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOISSELTel. 080/5018697Fax 080/[email protected]

■ MILANO22-23 NOVEMBRE XI Meeting congiunto dicolonproctologia e stomaterapiaIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOI.P. à-òIdea PromotionTel. 02/48009700Fax 02/[email protected]

■ MESTRE (VE)30 NOVEMBRE La valutazione e il miglioramento del comfort nel nursingIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOFormatTel. 0533/713275Fax 0533/[email protected]

■ VITERBO5 DICEMBRECorso basic life supportdefibrillationCCRREEDDIITTII EECCMM 99Aeffe AggiornaMentiinFormazioneCell. 320/[email protected]

■ VITERBO6 DICEMBRE Corso emergency care for childrenCCRREEDDIITTII EECCMM 99Aeffe AggiornaMentiinFormazioneCell 320/[email protected]

■ VERONA6 DICEMBRE La gestione del paziente in day surgeryCCRREEDDIITTII EECCMM 99FormatTel. 0533/713275Fax 0533/717314 [email protected]

■ VITERBO10-11 DICEMBRE Corso in managementdell’emergenza/urgenzaintraospedalieraCCRREEDDIITTII EECCMM 1166Aeffe AggiornaMentiinFormazioneCell. 320/[email protected]

■ FIRENZE13 DICEMBRE Le immobilizzazioni in pronto soccorso: corsoteorico-pratico per infermieriIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOFormatTel. 0533/713275Fax 0533/[email protected]

■ FERRARA20 DICEMBRE Il consenso informato in ambito infermieristicoIINN FFAASSEE DDII AACCCCRREEDDIITTAAMMEENNTTOOFormatTel. 0533/713275Fax 0533/[email protected]

■ TORINOGENNAIO 2008Corso base di ipnosi clinica e comunicazione ipnoticaCCRREEDDIITTII EECCMM 5500Selene S.r.l. - Eventi e CongressiTel. 011/7499601Fax 011/[email protected]

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Il Collegio IP.AS.VI. di Perugiautilizza i quotidiani veicoli

dell’informazione popolare per contribuirealla campagna della Federazione

di sensibilizzazione dei giovani all’iscrizione al

Corso di Laurea in infermieristica

www.infermiereprotagonista.it

Iscrivitial Corso di Laurea per

diventare infermiere

Il Collegio IP.AS.VI. di Perugiautilizza i quotidiani veicoli

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di sensibilizzazione dei giovani all’iscrizione al

Corso di Laurea in infermieristica

Collegi IPASVIPerugia-Terni