istituto comprensivo “dante alighieri” macerata · a macerata sono presenti numerose...
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Piano dell’Offerta Formativa 2015 - 2016
ISTITUTO COMPRENSIVO “DANTE ALIGHIERI” MACERATA
www.alighierimacerata.it
scuola obiettivi progetti valutazione
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Indice Premessa pag. 3 Mission pag. 5 Territorio, aspetti socio-culturali pag. 6 Dove siamo pag. 7 Storia dell’Istituto pag. 8 Risorse dell’Istituto pag. 9 Finalità educative pag. 10 Curricolo formativo pag. 11 Per una nuova cittadinanza pag. 15 Profilo dello studente (Indicazioni Nazionali) pag. 16 Scelte metodologiche e didattiche pag. 19 Rapporti Scuola-Famiglia pag. 20 Formazione personale docente pag. 21 Progetti d’Istituto pag. 22 Accordi di rete pag. 31 Educazione interculturale pag. 35 Integrazione scolastica pag. 36 Protocollo di accoglienza per alunni con disturbi specifici di apprendimento pag. 37 Interventi per alunni con bisogni educativi speciali (BES) pag. 38 Protocollo accoglienza degli alunni di nazionalità non italiana pag. 40 Accoglienza, Continuità e Orientamento pag. 44 Protocollo di valutazione pag. 52 Autovalutazione d’Istituto (RAV) pag. 72 Sicurezza e prevenzione pag. 76
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Premessa Il Piano dell’Offerta Formativa ( P.O.F.) rappresenta l’identità culturale della scuola e costituisce uno strumento di grande rilievo per rendere il servizio scolastico più efficace. Il P.O.F. infatti chiarisce tutte le scelte, di carattere culturale, organizzativo ed operativo, che contraddistinguono la nostra scuola; tiene conto del contesto socio-culturale; è un documento aperto a tutte le richieste, proposte o arricchimenti che nel corso dell’anno scolastico possano presentarsi. Viviamo in una società globalizzata, in continua e rapida evoluzione, che comunica in tempo reale e si caratterizza per la crescita accelerata delle conoscenze e per gli apporti sempre nuovi e più avanzati della scienza e della tecnologia. Emerge allora, con forza, il bisogno di decifrare, interpretare i segni della complessità, per progettare percorsi in cui provare a ricostruire una prospettiva carica di senso, di valori civili di riferimento. I valori di democrazia, uguaglianza, giustizia e libertà, sanciti dalla nostra Costituzione, sembrano messi a dura prova da questa complessità che pervade l’insieme della società. Tutto ciò determina un’angoscia nei confronti del futuro delle nuove generazioni, avvertita dagli adulti come senso di smarrimento del proprio ruolo, come crisi delle culture e degli strumenti fino ad oggi utilizzati per rispondere alle domande educative. Noi rispondiamo a questa sfida educativa recuperando uno dei punti forti del nostro specifico ruolo: “il coraggio di educare”. Inoltre la crescita della domanda di “lavoratori della conoscenza” chiamati a fare fronte al rapido invecchiamento delle conoscenze e ad adattarsi a un mercato del lavoro in continua evoluzione, pone la scuola di fronte al compito di consolidare negli studenti una solida preparazione di base sulla quale potranno costruire la capacità di apprendere lungo il corso di tutta la vita. La scuola, dunque, è sollecitata a ripensare il proprio modello pedagogico ed organizzativo. Questo è il motivo per cui il POF non può essere un documento statico, ma un processo dinamico teso a valorizzare il meglio di ciò che è stato fatto per migliorare progressivamente la qualità del servizio scolastico. Il POF si colloca nella prospettiva dell’autoanalisi di Istituto mirata al miglioramento. Si configura dunque come uno strumento flessibile, costruito collegialmente e condiviso, che si presuppone di:
a) definire le modalità attraverso cui questa scuola rende trasparente ciò che fa, assumendone la responsabilità;
b) garantire lo stile della partecipazione e della condivisione nell’elaborare progetti e nel prendere decisioni;
c) migliorare la qualità dell’offerta formativa potenziando il rapporto di collaborazione con l’utenza e con il territorio.
Valutazione del POF La raccolta dati, effettuata periodicamente nell’arco dell’anno scolastico attraverso strumenti di monitoraggio concordati e condivisi, permette di misurare e valutare i risultati raggiunti a fronte di quelli attesi e apportare eventuali modifiche per garantire il conseguimento degli obiettivi proposti. La valutazione si articola come controllo dei processi e dei risultati al fine di apportare eventuali miglioramenti al servizio.
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Diffusione del POF La pubblicazione del POF all’Albo dell’Istituto e delle scuole è comunicata dalla Direzione ai rappresentanti dei genitori nei Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe e nel Consiglio d’Istituto. Copia del presente documento è disponibile: - in formato cartaceo presso l’Albo di ciascun Plesso; - in formato pdf nel sito dell’Istituto Comprensivo. Ogni anno, l’Istituto realizza un depliant, versione ridotta del Piano dell’Offerta Formativa, che viene consegnato ai futuri utenti.
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La mission Quale grande valore racchiude il termine insegnare nel suo significato più autentico di condurre, accompagnare, “educare alla vita” e ad un’umanità piena e nuova i nostri alunni. La scuola ha il dignitoso dovere di parlare non solo alla mente ma anche al cuore, per sviluppare in ogni alunno “un’intelligenza del cuore” che, gradualmente, diventa ricchezza di valore e sostegno nelle relazioni. Su questi presupposti, la “passione educativa” dei documenti del nostro Istituto, si traduce in un “progetto unitario”, offerto in primo luogo agli stessi genitori, che ingloba tanti microprogetti, i quali mirano, nella loro specificità, allo sviluppo integrale degli alunni. Questa proposta multi campo nasce da un lungo percorso di riflessione sull’emergenza educativa delle nuove generazioni. Il Dirigente Scolastico e l’intero corpo docente hanno affrontato con realismo la domanda che, in modo sempre più preoccupante, sta interrogando il mondo degli adulti: “è ancora possibile educare in un contesto dove si diffonde sempre più, tra i genitori e gli stessi insegnanti, la tentazione di rinunciare al proprio compito educativo?” La scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il “saper stare al mondo” (Nuove Indicazioni Nazionali). Risponde così alla sfida educativa recuperando uno dei punti forti del suo ruolo specifico: “il coraggio di educare” di fronte ad un ambiente esterno complesso e in rapida evoluzione. L’alternativa, per la nostra scuola, non è soltanto la trasmissione di un rigido elenco di contenuti ma una “relazione efficace” con gli alunni, con la famiglie e con la varie agenzie educative che ruotano intorno agli studenti. La saggezza dell’insegnante consiste nel non perdere mai di vista quei punti di riferimento consolidati capaci di “fortificare” la personalità dell’individuo: - valorizzare l’esperienza vissuta; - considerare la vita come cammino e progetto da costruire; - riscoprire la “memoria” come bagaglio di esperienze passate per costruire il presente e
migliorare il proprio futuro; - coltivare il valore della coscienza come luogo prezioso di riflessione e di discernimento nelle
scelte.
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Il territorio: aspetti socio-culturali L’attività economica a Macerata si sviluppa prevalentemente nel settore terziario. Vasto è il patrimonio artistico-culturale che costituisce una preziosa possibilità di arricchimento e richiama un forte flusso di turisti; ciò permette alla città di crescere e diffondere la sua storia e le sue tipicità in Italia e all’estero. Fondamentale nel raggiungimento di tale scopo la presenza prestigiosa dell’Università degli Studi (uno dei più antichi Atenei d’Italia), la Stagione Lirica dello Sferisterio che richiama migliaia di spettatori nel periodo estivo, la Stagione di prosa presso il Teatro Lauro Rossi, Musicultura, le diverse Rassegne di Musica contemporanea e concertistiche, le molteplici attività ludico-sportive e anche la presenza della squadra di pallavolo maschile Lube Banca Marche Macerata che milita nel Campionato italiano di serie A. Sono presenti a Macerata Radio, TV e stampa locali che offrono informazione e opportunità di dibattiti. Un ruolo importante nella vita della città è offerto dalla presenza dei resti romani di Helvia Recina, di Musei (particolare e originale quello della Carrozza), di palazzi signorili come il Buonaccorsi e Palazzo Ricci, di due Biblioteche di grande prestigio (la Mozzi-Borgetti e la Statale), del Teatro Don Bosco e di quello della Filarmonica, dell’Istituto della Resistenza, di Scuole di musica. Diversi gli impianti sportivi come il Palazzetto dello Sport, lo Stadio Helvia Recina e quello dei Pini, il Centro sportivo di Collevario, dei Salesiani e della Pace, la pista di pattinaggio; molteplici le associazioni che si occupano della formazione sportiva dei ragazzi. Molto seguito dalla popolazione, non solo giovane, lo Sportello Donna e lo Sportello Giovani, voluto dall’Amministrazione comunale per essere più vicino a tali categorie di persone e rispondere alle richieste di aiuto e di lavoro. A Macerata sono presenti numerose associazioni di volontariato e impegnate nel sociale. Nella città sono presenti tutti gli ordini di scuola.
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Dove siamo
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Storia dell’Istituto L’Istituto Comprensivo “D. Alighieri” nasce il 1 settembre 2012 dall’unione di due realtà scolastiche profondamente radicate nel territorio della nostra città, il Circolo Didattico “Via F.lli Cervi” e la Scuola secondaria di primo grado “D. Alighieri”, ed è costituito dai seguenti plessi scolastici: Infanzia “Via Spalato” e Infanzia “Via F.lli Cervi”, Primaria “IV Novembre” e Primaria “Via F.lli Cervi”, Secondaria di 1° grado “D. Alighieri”. L’Istituto accoglie ragazzi che risiedono in prevalenza nella zona, ma numerosi sono quelli provenienti da altre realtà scolastiche maceratesi e da altri comuni.
Le scuole superiori scelte dagli alunni al termine del primo ciclo di istruzione evidenziano una forte propensione verso i Licei.
Scuola Secondaria di 1° grado “D. Alighieri” Scuola dell’Infanzia “Via F.lli Cervi”
Scuola Primaria “Via F.lli Cervi”
Scuola dell’Infanzia “Via Spalato”
Scuola Primaria “IV Novembre”
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Risorse dell’Istituto
n°
Scuola dell’infanzia
“Via F.lli Cervi”
n° Scuola
dell’infanzia “Via Spalato”
n°
Scuola Primaria “Via F.lli
Cervi
n°
Scuola Primaria
“IV Novembre”
n°
Scuola Secondaria
di primo grado
“D. Alighieri”
6 Stanze/sezioni 6 Stanze/sezioni 10 Aule 10 Aule 2 Palestre
3 Spazi antistanti le aule
3 Saloni 1 Laboratorio multimediale
1 Laboratorio multimediale
2 Aule Informatica
1 Laboratorio multimediale/ psicomotorio
1 Laboratorio multimediale
1 Laboratorio di scienze
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Aule per alunni diversamente abili
1 Biblioteca
1 Aula per alunni diversamente abili
1 Aula per alunni diversamente abili
5 Aule LIM 5 Aule LIM 1 Teatrino
1 Biblioteca 1 Sala mensa 2 Aule polifunzionali
1 Refettorio 1 Aula di Scienze
1 Cucina 1 Biblioteca 4
Aule per alunni diversamente abili
1 Atrio attrezzato
1 Aula multimediale o Aula sociale
1 Salone refettorio 1 Cucina 1 Biblioteca 1 Giardino 1 Aula TV
1 Giardino 1 Giardino 1 Cucina 3 Aule per alunni div. abili
1 Palestra 1 Aula LIM 1 Salone/ Refettorio
2 Lab. Arte e Immagine
2 Aule di musica 1 Palestra 27 Aule 1 Giardino 18 Lim
Am
bien
ti
1 Mensa
Campo dei Pini
Campo dei Pini
Campo dei Pini Palazzetto sport Fontescodella Stadio Helvia Recina
Campo dei Pini Palazzetto sport Fontescodella Stadio Helvia Recina
Campo dei Pini Stadio Helvia Recina Bocciofila
Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti
Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti
Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti
Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti
Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti Biblioteca Nazionale
Librerie Librerie Librerie Librerie Librerie
Lab. Scienze c/o Sc. Superiori
e Lab. Scienze c/o Sc. Superiori
Lab. Scienze c/o Sc. Superiori R
isor
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tori
o
Università di Macerata: Dipartimento Scienze della Formazione
Università di Macerata: Dipartimento Scienze della Formazione
Università di Macerata: Dipartimento Scienze della Formazione
Università di Macerata: Dipartimento Scienze della Formazione
Università di Macerata: Scienze della Comunicazione Università di Camerino Università Bocconi –MI-
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Finalità La scuola pubblica italiana svolge le funzioni che le sono state assegnate dalla Costituzione:accoglie il bambino facendo attenzione alle sue esigenze;
1. realizza insieme ad altre istituzioni, la formazione della persona; 2. accompagna lo studente nel percorso scolastico garantendo pari opportunità a tutti.
La scuola è impegnata nella gestione e nel coordinamento di interventi che, partendo dalle specificità del contesto in cui opera, garantiscano la qualità del processo formativo collettivo ed individuale. Dalla lettura del contesto sociale, culturale ed economico e dalle richieste delle famiglie emerge la necessità di un insegnamento che si caratterizzi sulla base dei seguenti aspetti qualificanti:
• CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA, con i vari ordini di scuola, indispensabile per garantire agli alunni un percorso formativo armonioso, organico e completo, attraverso il confronto sistematico con i docenti delle scuole primaria e secondaria e interventi puntuali di Orientamento.
• MATURAZIONE DELL’IDENTITÀ, come prospettiva formativa volta a promuovere atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, sia sotto il profilo corporeo, che intellettuale e psicodinamico.
• EDUCAZIONE AI VALORI, come sviluppo di un corretto atteggiamento verso l’altro e costruzione con l’alunno di percorsi educativi volti alla progressiva conquista della sua
autonomia personale, operativa e di giudizio, di scelte e di assunzione di impegni, nonché al
suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base della
accettazione e del rispetto dell’altro, del dialogo, della partecipazione al bene comune.
• RICERCA DI NUOVE STRATEGIE PER IL RECUPERO DELLO “SVANTAGGIO”, per una migliore integrazione di tutti gli alunni.
• EDUCAZIONE INTERCULTURALE, intesa come creazione di un clima ricco di stimoli cognitivi, relazionali ed affettivi, che favorisca l’incontro con le diverse etnie e la conoscenza di diversi valori, di differenti entità etno-linguistiche, nell’ottica del complesso processo di interazione culturale.
• EDUCAZIONE AMBIENTALE, come analisi del luogo e della cultura a cui si appartiene, conoscenza delle tradizioni e valorizzazione del patrimonio artistico, consapevolezza dei problemi ambientali e sociali inerenti la realtà territoriale.
• EDUCAZIONE ALLA “LETTURA”, come strumento per conoscere ed interpretare la realtà complessa del mondo contemporaneo.
• MULTIMEDIALITÀ, per applicare nuove strategie di intervento nelle procedure didattiche, incrementando la motivazione e le potenzialità degli alunni, per sviluppare in modo creativo gli apprendimenti disciplinari.
• INSEGNAMENTO DI UNA SECONDA LINGUA STRANIERA, inserito a tutti gli effetti tra le discipline curricolari per potenziare le abilità cognitive e sviluppare il dialogo e il confronto con la cultura europea.
• CONTINUITÀ ORIZZONTALE, intesa come ricerca di un corretto rapporto interistituzionale tra le varie Agenzie Formative del territorio, nel riconoscimento e nel rispetto della specificità e della dignità di ogni componente del sistema, per una reale integrazione sinergica delle risorse.
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Il curricolo formativo La scuola persegue la finalità della formazione integrale della persona che si manifesta nell’acquisizione di competenze degli alunni. Le competenze sono contenute nel curricolo formativo suddiviso in tre macro-aree, alle quali corrispondono alcuni indicatori di padronanza. Questi saranno declinati dai rispettivi segmenti scolastici: scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado, in risposta alle specificità delle fasce di età.
Area
Obiettivi
Affettiva/relazionale
� Rispetto di sé e degli altri, dei compagni e degli adulti. � Disponibilità all’ascolto e all’accettazione degli errori. � Rispetto e uso adeguato del materiale, delle attrezzature e
dell’ambiente. � Rispetto delle regole e dei regolamenti. � Collaborazione e partecipazione alla vita scolastica con un
apporto personale.
Organizzativa/autovalutativa
� Rispetto di tempi, scadenze, compiti e consegne. � Organizzazione ed esecuzione del lavoro. � Elaborazione autonoma e gestione delle procedure. � Analisi delle proprie modalità di studio e valutazione della loro
efficacia. � Valutazione del proprio comportamento, della propria
organizzazione e del rendimento. � Consapevolezza dei propri successi e insuccessi. � Confronto delle proprie attitudini, aspirazioni, e valori con le
aspettative del mondo esterno per orientare le scelte e le decisioni personali.
Cognitiva
� Comunicazione adeguata attraverso i diversi codici e linguaggi. � Utilizzo della rappresentazione simbolica della realtà. � Osservazione funzionale a uno scopo e individuazione di
relazioni fra gli elementi osservati. � Elaborazione personale delle conoscenze. � Acquisizione di abilità operative efficaci.
I
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Il curricolo
CURRICOLO SCOLASTICO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO 2012
Legge n. 107/2015
-programmazione per campi di esperienza -programmazione per sezioni parallele -programmazione bimestrale
programmazione per discipline
programmazione per classi parallele
programmazione settimanale
programmazione didattico-educativa di classe annuale programmazione per discipline
Si traducono in:
POF
PROGETTUALITA’
VALUTAZIONE DEI RISULTATI
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Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo
grado
Campi di esperienza
Discipline
Discipline / ore
Il sé e l’altro
Italiano
Italiano / 6
Il corpo e il movimento
Inglese / 3
Immagini, suoni, colori
Seconda lingua comunitaria / 2
I discorsi e le parole
Lingua inglese
Storia - Cittadinanza e Costituzione / 2
La conoscenza del mondo
� Oggetti, fenomeni viventi � Numero e spazio
Storia
Geografia / 2
Religione Cattolica
Geografia
Matematica / 4
Matematica
Scienze / 2
Scienze
Musica / 2
Musica
Arte e immagine / 2
Arte e immagine
Educazione fisica/ 2
Educazione fisica
Tecnologia / 2
Tecnologia
Religione / 1
Religione Cattolica
Attività alternativa all’insegnamento
della Religione Cattolica
Attività alternativa
all’insegnamento della Religione Cattolica
Attività alternativa all’insegnamento
della Religione Cattolica
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Un curricolo per competenze Impostare l’offerta didattica intorno alla costruzione di competenze vuole fornire una risposta a un nuovo bisogno cognitivo degli alunni e ad un bisogno formativo espresso sia da documenti europei che dal dibattito pedagogico-didattico che si svolge ben oltre il nostro territorio nazionale.
Le competenze vengono descritte sulla base di tre aree fondamentali:
� le conoscenze possedute, che devono essere significative, stabili e costituire patrimonio personale,
� le abilità raggiunte, come capacità di utilizzare le proprie conoscenze per l’esecuzione di compiti semplici,
� le disposizioni interne stabili che caratterizzano la persona, come atteggiamenti, significati e valori.
Questo è quello che permette agli studenti di affrontare positivamente le sfide e le richieste della vita e di giocare un ruolo costruttivo nella società, che permette loro di vivere bene il proprio tempo e di relazionarsi adeguatamente con gli altri.
La costruzione delle competenze richiede percorsi didattici diversificati nel rispetto dell’evoluzione dei singoli in cui gli studenti siano effettivamente messi nelle condizioni di utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze e di abilità, di affrontare problemi, anche in modo cooperativo, di confrontare tra loro diversi possibili percorsi e soluzioni.
La didattica delle competenze si fonda sul presupposto che gli studenti apprendono meglio quando costruiscono il loro sapere in modo attivo attraverso situazioni di apprendimento fondate sull’esperienza. Aiutando gli studenti a scoprire e perseguire interessi, si può elevare al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti.
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Per una nuova cittadinanza e un nuovo umanesimo La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. La linea verticale esprime l’esigenza di impostare una formazione che possa poi continuare lungo l’intero arco della vita; quella orizzontale indica la necessità di un’attenta collaborazione fra la scuola e gli attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative: la famiglia in primo luogo. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per la scuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. L’obiettivo è di proporre un’educazione che spinga l’alunno a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. La scuola persegue anche e costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza locali e nazionali. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare ad essere”. L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo; può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione. In tale prospettiva, la scuola potrà perseguire alcuni obiettivi, oggi prioritari:
� insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza (l’universo, il pianeta, la natura, la vita, l’umanità, la società, il corpo, la mente e la storia) in una prospettiva complessa, volta cioè a superare la frammentazione delle discipline e ad integrarle in nuovi quadri d’insieme;
� promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo: la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi; la capacità di comprendere le implicazioni, per la condizione umana, degli inediti sviluppi delle scienze e delle tecnologie; la capacità di valutare i limiti e le possibilità delle conoscenze; la capacità di vivere e di agire in un mondo in continuo cambiamento;
� diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana (il degrado ambientale, il caos climatico, le crisi energetiche, la distribuzione ineguale delle risorse, la salute e la malattia, l’incontro e il confronto di culture e di religioni, i dilemmi bioetici e la ricerca di una nuova qualità della vita) possono essere affrontati e risolti attraverso una stretta collaborazione non solo fra le nazioni, ma anche fra le discipline e fra le culture.
Tutti questi obiettivi possono essere realizzati sin dalle prime fasi della formazione degli alunni. L’elaborazione dei saperi necessari per comprendere l’attuale condizione dell’uomo planetario, definita dalle molteplici interdipendenze fra locale e globale, è dunque la premessa indispensabile per l’esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea e planetaria capace di generare l’idea di un essere umano integrale che sappia concentrare nella singolarità del microcosmo personale i molteplici aspetti del macrocosmo umano.
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Profilo dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione secondo le Indicazioni Nazionali 2012 La scuola pubblica italiana svolge due funzioni insostituibili assegnate dalla Costituzione: assicura a tutti i cittadini un’istruzione scolastica obbligatoria di almeno otto anni, elevati poi a dieci e realizza la formazione della persona, promuovendo i “capaci e meritevoli” per garantire pari opportunità a tutti i cittadini. La scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del cammino scolastico contribuendo all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese. Il sistema scolastico italiano, fondato sulla libertà d’insegnamento e sull’autonomia funzionale di ogni istituzione scolastica, stabilisce le norme generali per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali e specifici di apprendimento relativi alle competenza degli studenti; le discipline d’insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Con le presenti Indicazioni nazionali si intendono fissare gli obiettivi generali e quelli specifici di apprendimento e i relativi traguardi di competenze per ciascuna disciplina. Sulla base delle Indicazioni nazionali le scuole elaborano il proprio curricolo. L'insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari in vigore. Per gli studenti che non si avvalgono di tale insegnamento l’Istituto predispone attività alternative per ogni ordine di scuola. I docenti elaborano annualmente un piano di lavoro specifico. Obiettivi generali del processo formativo Obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione è il conseguimento delle seguenti competenze-chiave:
1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare a imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale
La storia della scuola italiana, incentrata sulla centralità del soggetto che apprende e sull’approfondimento continuo delle conoscenze e delle abilità relative agli assi culturali fondamentali del nostro sistema educativo, assegna alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione un ruolo rilevante anche in considerazione dell’arco di età degli alunni che la frequentano. La progressiva generalizzazione degli istituti comprensivi crea inoltre le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prende in carico i bambini dall’età di tre anni e li guida fino al termine del primo ciclo di istruzione.
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Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in due lingue europee e sa utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati e informazioni e ad interagire con soggetti diversi. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Ha attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questa può avvenire: volontariato, azioni di solidarietà, ecc.. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali.
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Competenze chiave area meta-cognitiva al termine del primo ciclo d’istruzione
ABILITA’ SOCIO-AFFETTIVE
TRAGUARDI DI COMPETENZE ATTESE
AUTOCONTROLLO E RESPONSABILITÀ
� Rispettare le regole e le norme comuni e/o condivise in ogni situazione scolastica.
� Gestire i propri stati emozionali ed esprimerli in modo opportuno.
� Saper valutare le conseguenze delle proprie azioni. � Riconoscere i propri limiti. � Riconoscere la disponibilità degli altri.
FIDUCIA NELLE PROPRIE CAPACITÀ
� Valorizzare le proprie capacità e riconoscere i propri limiti. � Assumere un atteggiamento costruttivo confrontandosi con
gli altri. � Utilizzare le proprie risorse per esprimere sostegno e
disponibilità nei confronti dei meno capaci. � Affrontare con serenità l’insuccesso scolastico. � Comprendere i motivi dell’insuccesso e agire in modo
consapevole per rimuoverne le cause. � Riconoscere l’errore come momento di crescita.
AUTONOMIA
� Saper organizzare il proprio lavoro senza controllo e sollecitazioni ed in modo originale, produttivo ed efficace.
� Attivare strategie di lavoro personali e adeguate alla tipologia della consegna.
� Saper pianificare le attività e utilizzare il tempo in modo appropriato.
PARTECIPAZIONE E
INTERESSE
� Essere ricettivo agli stimoli proposti. � Seguire le attività formative con attenzione e interesse
costanti. � Intervenire in modo pertinente e con contributi personali,
coerenti e costruttivi. � Partecipare ai lavori di gruppo, rispettando gli spazi altrui. � Offrire apporti proficui al lavoro con compagni ed
insegnanti.
RISPETTO DEGLI IMPEGNI
� Eseguire regolarmente il lavoro assegnato secondo le indicazioni ricevute.
� Mostrare motivazione, interesse e curiosità. � Portare il materiale necessario alle varie attività. � Frequentare assiduamente le lezioni.
SOCIALIZZAZIONE
� Integrarsi nel gruppo classe. � Interagire con compagni ed insegnanti su un piano di rispetto
reciproco. � Stabilire rapporti interpersonali leali e costruttivi. � Mostrarsi solidali e collaborativi.
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Scelte metodologiche e didattiche Il primo ciclo di istruzione rappresenta un contesto adatto a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Nel rispetto della libertà di insegnamento si possono individuare alcune impostazioni metodologiche:
���� valorizzare l'esperienze e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti;
���� attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità con la realizzazione di percorsi didattici specifici in risposta ai bisogni educativi degli alunni; questo richiede una rinnovata progettualità utilizzando le nuove tecnologie e tutte le forme di flessibilità previste dall'autonomia;
���� pianificare attività per il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti;
���� favorire l'esplorazione e la scoperta sollecitando gli alunni a porsi problemi, a sollevare
domande, a cercare soluzioni;
���� incoraggiare l'apprendimento collaborativo sia all'interno della classe, sia con alunni di classi diverse;
���� promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere: l'alunno deve prendere atto
degli errori commessi, saper riconoscere le proprie difficoltà e cercare strategie adatte per superarle, ma anche conoscere i propri punti di forza per poter sviluppare autonomia nello studio;
���� realizzare percorsi in forma di laboratori così da incoraggiare la sperimentazione e la
progettualità coinvolgendo l'alunno che impara a condividere con altri le varie attività.
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Rapporti scuola-famiglia
La costruttiva collaborazione scuola-famiglia costituisce un valore particolarmente significativo per l'attuazione di un percorso formativo e di crescita armonica dell'individuo. L'istituzione scolastica al fine di favorire tale sinergia predisporrà diversi incontri con le famiglie per informarle con professionalità e costanza sulle iniziative intraprese, sulle strategie didattiche programmate, sui risultati attesi ed ottenuti o su eventuali difficoltà da superare.
All'inizio dell’anno il Dirigente Scolastico indice l'Assemblea dei genitori della Scuola dell’Infanzia e Primaria per informarli in generale sulla organizzazione interna dell’Istituto e per presentare loro il Piano dell'Offerta Formativa. Nei mesi di settembre e ottobre i docenti incontrano i genitori per presentare il curricolo e l’andamento iniziale delle classi. Si tengono inoltre le elezioni dei rappresentanti dei genitori che, partecipando ai Consigli di classe, interclasse e intersezione, informano le famiglie sull'andamento generale degli studenti.
Nei mesi di novembre, per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, e di dicembre, per la scuola secondaria di primo grado, si tiene il primo colloquio docenti-genitori (di metà quadrimestre).
Nel mese di febbraio per la scuola primaria e secondaria di primo grado è previsto un colloquio riguardante la valutazione relativa al primo quadrimestre. Nel mese di aprile i genitori avranno di nuovo l'opportunità di informarsi sull'andamento didattico disciplinare dei propri figli nel secondo colloquio docenti-genitori (di metà quadrimestre).
Nel mese di giugno, per la scuola primaria e secondaria di primo grado ci sarà la pubblicazione della scheda di valutazione finale.
Allo scopo di rendere la valutazione il più trasparente possibile, i docenti della scuola secondaria di primo grado compilano il registro on-line e inseriscono i voti di ciascuna valutazione entro 4 giorni dalla data dell’interrogazione orale e dalla data della consegna della prova scritta corretta agli alunni e ciascun genitore può accedervi semplicemente ritirando presso la segreteria la propria password all'inizio del primo anno scolastico. Per la scuola primaria gli insegnanti mantengono aggiornati i registri in uso e inseriscono nel registro on-line le valutazioni con cadenza mensile.
I genitori degli alunni di tutti i plessi dell’Istituto possono chiedere un colloquio con i docenti per ragioni urgenti, previa richiesta formale e autorizzata dal Dirigente Scolastico e con le seguenti modalità:
- scuola infanzia e primaria, da concordare con il Dirigente e gli insegnanti; - scuola secondaria di primo grado, secondo un calendario prefissato e consegnato alle
famiglie (un’ora settimanale ad eccezione della settimana riservata ai colloqui e del mese di maggio).
21
Formazione personale docente La nuova figura docente che emerge dalla complessa richiesta socio-culturale degli ultimi anni è quella dell’insegnante professionista che opera una mediazione tra cultura e alunno: è compito del docente tradurre i saperi in maniera corretta e allo stesso tempo adeguata al contesto, all’età e all’affettività, oltre che alle conoscenze e alle motivazioni degli alunni, nonché promuovere processi di socializzazione, valutazione e orientamento. Questa nuova professionalità si esplica attraverso competenze culturali e psicopedagogiche, competenze metodologiche e didattiche, competenze organizzative, decisionali e di ricerca, competenze relazionali. Ne consegue che la documentazione, la ricerca, l’aggiornamento vengono a connotarsi come diritto del docente e risorsa del sistema scolastico. Attraverso un processo di formazione continua gli insegnanti e tutti gli operatori della comunità scolastica si impegnano a sviluppare e migliorare i loro metodi pedagogici attraverso la ricerca e la condivisione delle buone pratiche, per raggiungere valori, obiettivi ed una visione comune dell’insegnamento.
Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 si svolgeranno le seguenti attività di formazione:
- corso di formazione sul registro on-line per il personale docente e ATA; - corso di formazione sulla segreteria digitale per il personale ATA; - corso di formazione proposto dal CTI – insegnanti di sostegno e curricolari; - corso di formazione sulla valutazione; - corsi sulla sicurezza, lotta antincendio, primo soccorso, RSPP, preposto - presso la scuola Polo
- rivolti al personale docente e ATA.
22
Progetti d’Istituto La progettazione dell’Istituto Comprensivo recepisce le prescrizioni contenute nella legge n. 107/15 e pertanto elabora itinerari progettuali che tengano conto dei seguenti campi di potenziamento:
- valorizzazione e del potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche e scientifiche, nella musica e nell’arte, di cittadinanza attiva;
- sviluppo di comportamenti responsabili per la tutela dei beni ambientali e culturali; - potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di un sano stile di vita; - sviluppo delle competenze digitali; - potenziamento delle metodologie e delle attività laboratoriali; - prevenzione e contrasto della dispersione, della discriminazione, del bullismo e del
cyberbullismo; - sviluppo dell’inclusione e del diritto allo studio per gli alunni con bisogni educativi speciali; - valorizzazione della scuola come comunità attiva aperta al territorio; - alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano L2; - inclusione.
CAMPI DI POTENZIAMENTO
PROGETTI D’ISTITUTO
DESTINATARI
1
2
3
4
5
6
ITALIANO PER AMICO
Famiglie e alunni di nazionalità
non italiana frequentanti le scuole dell’Istituto
Comprensivo. Docenti e alunni delle scuole
dell’Istituto.
d-l-r
r
ACCOGLIENZA/CONTINUITÀ
Tutti gli alunni dell’Istituto
d-l-e
PROGETTO LETTURA
Tutti gli alunni dell’Istituto
Comprensivo
e-d
a
ORIENTAMENTO
Classi quinte della Scuola
Primaria e terze della Scuola secondaria di primo grado
Trasversale a tutte le aree
CONTINUITÀ E INTEGRAZIONE
Gli alunni delle attuali sezioni dei cinque anni della scuola
dell’infanzia, delle classi quinte della scuola primaria e delle
classi terze della scuola secondaria di primo grado,
specialmente quelli diversamente abili.
l
23
IL CORPO IN GIOCO
Alunni delle scuole primarie
“Via F.lli Cervi” e “IV Novembre”
g
ISTRUZIONE A DOMICILIO: A CASA COME A SCUOLA
Tutti gli alunni dell’Istituto
Comprensivo
l
A.A. … L’ALTERNATIVA C’È
Alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole
primarie dell’Istituto
d-e
PICCOLI PROGRAMMATORI
CRESCONO
Alunni delle classi 2 B, 3 A, 3 B,
4 B scuola primaria
“Via F.lli Cervi”
Alunni delle classi 5 A e 5 B scuola primaria “IV Novembre”
h-m
CAMPI DI
POTENZIAMENTO SCUOLA
DELL’INFANZIA “VIA F.LLI
CERVI”
REFERENTE
DESTINATARI
TEMPI
1
2
3
4
5
6
IL CALORE
DELL’AMICIZIA
Cedrone Simona
Tutti gli alunni del
plesso
settembre
2015 giugno 2016
d-l-e
ATTIVITÀ
ALTERNATIVA IRC
Giacci
Elisabetta
Bambini che non
si avvalgono dell’insegnamento
della Religione Cattolica (n. 11)
settembre
2015 giugno 2016
e-d
ENGLISH TIME
Pesci Rita
Tutti gli alunni del
plesso
novembre
2015 maggio
2016
a
24
UN LIBRO TIRA
L’ALTRO
Giacci
Elisabetta
Tutti gli alunni del
plesso
ottobre 2015
maggio 2016
a
MUSICA:
“PRESENTE!”
Petrelli
Emanuela
Tutti gli alunni del
plesso
gennaio
2016 maggio
2016
c ??
LA MIA SCUOLA
PER LA PACE
Vincenzetti
Marta
Tutti gli alunni del
plesso
gennaio
2015 maggio
2016
d
CAMPI DI
POTENZIAMENTO SCUOLA
DELL’INFANZIA “VIA SPALATO”
REFERENTE
DESTINATARI
TEMPI
1
2
3
4
5
6
TUTTI INSIEME
APPASSIONATAMENTE
Marchesini
Giada
Tutti gli alunni
del plesso
settembre
2015 giugno 2016
d-l-e
APRIAMO LA FINESTRA E …
Ortenzi Monica,
Marchesini Giada, Zaffrani
Patrizia
Bambini che non
si avvalgono dell’insegnamento
della Religione Cattolica (n. 4
della sez. C; n.1 della sez. A; n. 2
della sez. B)
d-e
ABRACADABRA … PAROLE DI FIABA
Ortenzi Monica
Tutti gli alunni
del plesso
ottobre 2015
maggio 2016
a
SUONIAMOCI SU
Costarelli
Oriana
Tutti gli alunni
del plesso
gennaio
2015 maggio 2015
c
25
LA MIA SCUOLA PER
LA PACE
Zaffrani Patrizia
Tutti gli alunni
del plesso
novembre
2015 maggio 2016
d-e
CAMPI DI
POTENZIAMENTO SCUOLA
PRIMARIA “VIA F. LLI
CERVI”
REFERENTE
DESTINATARI
TEMPI
1
2
3
4
5
6
PASSO PASSO
VERSO LA SCUOLA PRIMARIA
Torresi Noemi
Alunni classe quarte scuola primaria “F.lli
Cervi” Alunni sezione 5 anni scuola dell’infanzia “F.lli Cervi”
ottobre 2015 maggio 2016
d
UNA SOLA
FAMIGLIA UMANA, CIBO PER TUTTI: È COMPITO NOSTRO
Bianchini Francesca Corvatta Valentina
Tutti gli alunni del plesso
ottobre 2015
novembre 2016
d-e
e
g
m
DALLA TERRA ALLA TAVOLA
Piccioni Lucia
5 B - 4 B - 3 A - 3 B - 2 A - 2 B
ottobre 2015 giugno 2016
(proseguimento nei prossimi anni
scolastici)
l
I GIOCHI DELLA
GENTILEZZA NELL’INTERVALLO
Foresi Giorgia
Classe II B
ottobre 2015 maggio 2016
d-l
UN MARE
NOSTRUM DI LETTURE
Del Giudice
Giuliana Torresi Noemi
Tutti gli alunni
del plesso
ottobre 2015 maggio 2016
e
a
26
ORTO IN
CONDOTTA
Bianchini Francesca
Tutti gli alunni del plesso
ottobre/novembre
2015 maggio/giugno
2016
e
e
g
m
CAMPI DI
POTENZIAMENTO SCUOLA
PRIMARIA “IV NOVEMBRE”
REFERENTE
DESTINATARI
TEMPI
1
2
3
4
5
6
ESPLORIAMO UN NUOVO MONDO
Quagliani Francesca
Gli alunni della classe IV A e IV
B e i bambini di 5 anni della Scuola dell’Infanzia “Via
Spalato”
ottobre 2015 aprile 2016
d
IL NOSTRO ORTO
Castellani Monica
Alunni delle
classi I A e I B
ottobre 2015
maggio 2016
e
g
m
IN VIAGGIO TRA
IDENTITÀ E CONFRONTO
Martelli Aleandra Carletti Floriana
Profumieri Carla
Tutti glia alunni del plesso e le loro famiglie
settembre
2015 giugno 2016
d
p
c
SPERIMENTARE L’HANDICAP: LA
DISABILITÀ MOTORIA
Fabiani Pamela
Taruschio Silvia
Tutti gli alunni
del plesso
settembre
2015 giugno 2016
d-l
CAMPI DI
POTENZIAMENTO
27
SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO “D.ALIGHIERI”
REFERENTE
DESTINATARI
TEMPI
1
2
3
4
5
6
LA MIA SCUOLA
PER LA PACE
Trivellini Quirino
Tutti gli alunni
della Secondaria
gennaio
maggio 2016
c f
GIOCHI DI ITALIANO
Mancini Fabiola
Classi II
aprile 2016
a p
PROGETTO LETTURA
Luchetti Maria
Luisa
Tutti gli alunni
della Secondaria
settembre 2015
marzo-aprile 2016
e
a d
RECUPERO
DISCIPLINARE ITALIANO E
MATEMATICA
Cernetti Fabiola
Classi I, II e III
ottobre 2015 maggio 2016
p
p
PROGETTO BENESSERE <educare per
costruire>
Sperandini Maria Ester
Classi I, II e III
Percorso
triennale che si articola tra il I° e
il II° quadrimestre in
diversi microprogetti
g
IN … CANTI TEATRALI
Corbelli Laura
Classi I, II e III
della scuola secondaria ed alunni della
Scuola Primaria già strumentisti o predisposti per il
canto
novembre-
dicembre 2015 marzo-maggio
2016
s-l-e-r-q
c-f-e
m
28
PERCORSI DELLA
MEMORIA
Tartuferi Roberta
1)Lettere piene
d’amore. Letterati e uomini comuni nelle trincee della
Prima Guerra Mondiale: classi III della scuola secondaria si primo grado
2)La lezione della Costituzione:
aperto alle classi I, II (attività in
orario curricolare) e III
1)dicembre
2015- marzo 2016
2)dicembre 2015- aprile 2016
d
a
m
GIOCHI
D’AUTUNNO
Bartocci Rosalba
Classi I, II e III
17 novembre
2015
b
UN FIL VERT SU UNA “COCCIA”
COLMA DI LEGUMI
Maggi Maria
Paola Cristallini Caterina
Classi I, II e III
Intero anno scolastico
g
SVILUPPO CULTURA
SCIENTIFICA “FARE PER
CAPIRE”
Maggi Maria
Paola Cristallini Caterina
Classi I, II e III
ottobre 2015 giugno 2016
g
LETTORE
MADRELINGUA INGLESE
Onori Maria
Nicoletta
Classi I, II e III
ottobre-
novembre 2015, aprile 2016
a-p
LETTORE
MADRELINGUA FRANCESE
Ciampechini
Roberta
Classi II e III delle sezioni
A C E
gennaio-marzo
2016
a-p
LETTORE
MADRELINGUA SPAGNOLO
Giacomini Francesca
Classi III delle sezioni B D G
gennaio-maggio
2016
a-p
LETTORE
MADRELINGUA TEDESCO
Alici Biondi
Laura
Classi I II III
sezione F
ottobre-maggio
2016
a-p
29
SOGGIORNO-STUDIO NEL
REGNO UNITO
Orpianesi
Orietta
Classi I, II e III
agosto-settembre
2016
a-p
SOGGIORNO-
STUDIO IN FRANCIA
(MENTON)
Ciampechini
Roberta
Classi II delle sezioni A C E
Seconda
settimana di settembre 2016
d
a-p
CERTIFICAZIONI LINGUA INGLESE CAMBRIDGE KET ED EVENTUALE
PET
Onori Maria
Nicoletta
Classi III
Dal 9 novembre
2015 a fine maggio 2016
a-p
CERTIFICAZIONE
LINGUA FRANCESE DELF
Ciampechini
Roberta
Classi III delle sezioni A C E
gennaio-maggio
2016
a-p
CERTIFICAZIONE
LINGUA SPAGNOLA DELE
Giacomini Francesca
Classi III delle sezioni B G D
gennaio-maggio
2016
a-p
CERTIFICAZIONE LINGUA TEDESCA FIT IN DEUTSCH
A1 - A2
Alici Biondi
Laura
Classi I, II e III F
gennaio-maggio
2016
a p
EDUCAZIONE
FISICA E SPORT, ASPETTI DELLA PERSONALITA’
ED EDUCAZIONE STRADALE
Santini
Pierpaolo
Classi III E - III F
Triennale 2015-
2018
g
ATTIVITA’ SPORTIVE
SCOLASTICHE
Cioppettini
Paola
Classi I, II e III
novembre 2015
maggio 2016
g
IL TEATRO A SCUOLA E LA
SCUOLA A TEATRO
Ercoli Romina
� Teatro a
scuola: II G � La scuola a
teatro (rassegna teatro ragazzi): tutte le classi
gennaio-maggio
2016
l
a-p
c-f-e
m
30
CUCINARE SENZA
FUOCHI … SI PUO’!!!
Piccinini Caterina
Cingolani Paola
Classi con alunni
DA
ottobre 2015 maggio 2016
m
RI-CREANDO
Sperandini
Maria Ester, Vecchioni Giuseppina
Classi I, II e III
Data da definire
e
31
ACCORDI DI RETE
L’Istituto è coinvolto nei seguenti progetti in rete con altri istituti del territorio: 1) Centro Territoriale per l’integrazione CTI
Scuola capofila: Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” Macerata Scuole coinvolte: I.C. “E. Mestica” di Macerata I.C. “E. Fermi” di Macerata I. C. “G. Cingolani” di Montecassiano I.C. “V. Monti” di Pollenza I.C. “Luca della Robbia” di Appignano I.C. “Paladini” di Treia
2) Indicazioni nazionali per la certificazione delle competenze
Scuola capofila: Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Macerata Scuole coinvolte: I.C. “Luca della Robbia” di Appignano I.C. “E. Mestica” di Cingoli I.C. “Paladini” di Treia I.C. “Monti” di Pollenza
3) Rete Au.Mi.Re. Scuola capofila: I.C. “Tacito” di Civitanova Marche Istituti Comprensivi e Scuole secondarie di II grado della Regione Marche
4) Laboratori territoriali per l’occupabilità Scuola capofila: Istituto Tecnico Commerciale “A.Gentili” di Macerata Scuole ed enti coinvolti: Liceo classico linguistico “G. Leopardi” di Macerata Liceo Artistico “Cantalamessa” di Macerata I.C. “Dante Alighieri” Macerata I. C. “E. Fermi” di Macerata Università di Camerino Camera di Commercio
5) “Imparo con te” Scuola capofila: “Luca della Robbia” di Appignano Scuole coinvolte: I. C. “Dante Alighieri” di Macerata I.C. “Paladini” di Treia I.C. “V. Monti” di Pollenza
6) Piano nazionale per la cittadinanza attiva e l’educazione alla legalità “Noi ragazzi … noi cittadini” Scuola capofila: Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Macerata Scuole coinvolte: I.C. “V. Monti” di Pollenza I.C. “Luca della Robbia” di Appignano I.C. “Paladini” di Treia
32
7) Rassegna regionale di teatro nella scuola
“TUTTASCENA” Scuola capofila: I.C. “V. Monti” di Pollenza Scuole coinvolte: I.C. “Dante Alighieri” di Macerata I.C. “Luca Della Robbia” di Appignano I.C. “Paladini” di Treia I.C. “E. Mestica” di Cingoli I.C. “Coldigioco” di Apiro
8) Educazione fisica e sport, aspetti della personalità ed educazione stradale Scuola capofila: Liceo Classico “G. Leopardi” Macerata
Accordo di rete tra Istituti di Istruzione Secondaria di I° e II° grado della provincia di Macerata per la promozione dell’educazione alla sicurezza stradale e dell’attività fisica.
33
COLLABORAZIONI, CONVENZIONI E INTESE
L’Istituto instaura rapporti di collaborazione, intesa e convenzioni con soggetti che operano nel territorio. In particolare si avvale delle seguenti: Collaborazioni:
ENTE TIPOLOGIA DI COLLABORAZIONE Ufficio Scolastico Regionale per le Marche Ufficio Scolastico Provinciale di Macerata
Organizzazione delle risorse umane, economiche. Normativa per la gestione dell’Istituto.
Provincia di Macerata Comune di Macerata
Bandi di concorso, progetti, iniziative culturali, manifestazioni, servizi di trasporto e mensa.
Area Vasta N. 3 Macerata Area Vasta N. 1 Pesaro Urbino UMEE di Macerata Centri accreditati del territorio
Attività di consulenza, formazione, prevenzione, servizi per alunni DA, DSA, BES.
Servizi sociali di Macerata Attività di consulenza e supporto per alunni in situazioni di svantaggio socio-economico e culturale.
Università Bocconi – Milano Università degli Studi di Camerino Università degli Studi di Macerata
Attività di potenziamento dell’offerta formativa in Matematica e Italiano.
Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata Biblioteca Statale di Macerata
Iniziative culturali, di volontariato, consulenza e formazione.
Associazione Sferisterio Iniziative culturali legate al Macerata Opera Festival, servizi.
Cooperativa IL FARO – Macerata Servizi di assistenza alunni DA. Scuole secondarie di 2° grado di Macerata Reti di scuole, attività di orientamento. AVIS di Macerata Assistenza e supporto per le fasi di Istituto di
atletica leggera. CTS ( Centro Territoriale Supporto) Istituto Professionale di stato "IVO PANNAGGI"
Assistenza e supporto per l’inclusione e integrazione
Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea “Mario Morbiducci” di Macerata
Iniziative culturali, consulenza e formazione
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Convenzioni:
ENTE TIPOLOGIA DI COLLABORAZIONE
Università degli Studi di Macerata
Università degli Studi di Urbino
Tirocinio diretto Corso di Laurea Scienze della Formazione Primaria Tirocinio Formativo Attivo Tirocinio corsi abilitanti di sostegno
Associazioni culturali per il servizio di assistenza a mensa
Assistenza a mensa e attività ricreative post-mensa
Scuole secondarie di 2° grado di Macerata Alternanza scuola-lavoro Convitto Nazionale “ G. Leopardi” – Indirizzo musicale - di Macerata
Attività corali e strumentali
Associazione sportiva Lube-Volley - CONI Attività motoria nella Scuola Primaria Provincia e Comune di Macerata - CONI Attività motoria nella Scuola dell’Infanzia Intese:
ENTE TIPOLOGIA DI COLLABORAZIONE Associazione Onlus GLATAD di Tolentino Consulenza e servizio di sportello per la
prevenzione del disagio giovanile per studenti e famiglie
Istituto Istruzione Superiore “P. M. Ricci” di Macerata
Attività di lettorato di lingua tedesca
35
Educazione interculturale Da un’analisi della società attuale e dell’utenza di riferimento, dalla conferma del dato ormai scontato dell’apertura a un mondo multiculturale ed a una realtà sociale multietnica consolidata che sempre più spinge verso dinamiche di interscambio imprescindibili, l’Istituto “D. Alighieri” ha inserito nel quadro delle attività comprese nell’ampliamento del Piano dell’Offerta Formativa, una serie di iniziative finalizzate al rispetto delle biografie personali, alla valorizzazione dei bagagli di esperienza e di conoscenza dei ragazzi, nell’ottica di una gestione efficace e competente dell’accoglienza degli alunni stranieri. Nella consapevolezza che la spinta al cambiamento non deriva solo da riflessioni teoriche ma investe gli ambienti educativi di responsabilità concrete ed urgenti a favore di un impegno sostanziale, affinché gli alunni stranieri e le loro famiglie siano messi in grado di comunicare e divenire al più presto parte attiva all’interno della società. La scuola - fermo restando che la prima forma di mediazione è la frequentazione di chi si trova a vivere una situazione di diversità - si è dotata di itinerari progettuali flessibili ed operativi, pronti ad essere attivati in caso di necessità e capaci di far emergere i talenti e le potenzialità di chi si trova a dover affrontare nuovi valori, principi etici, credo religiosi. Coerentemente ai principi esposti la scuola attiva le seguenti procedure di accoglienza: - un primo colloquio con la famiglia (a cura del Dirigente Scolastico e della segreteria); - osservazione dell’alunno straniero e somministrazione delle prove di ingresso (a cura dei
docenti di plesso scelto dalla famiglia); - rilevazione dei bisogni e del livello di alfabetizzazione; - assegnazione alla sezione/classe (a cura del Dirigente Scolastico e dei docenti del plesso scelto
al momento dell’iscrizione).
36
Integrazione scolastica La scuola si pone l’obiettivo della massima integrazione e del pieno sviluppo delle potenzialità degli alunni che si trovano in situazione di disagio nella relazione, nella comunicazione, nella socializzazione, nell’apprendimento. Per garantire ad ogni alunno in difficoltà un percorso adeguato e rispettoso della singola persona, i docenti di sezione e di classe con la collaborazione ed il coordinamento dell’insegnante di sostegno predispongono, sulla base del Profilo Dinamico Funzionale, elaborato dall’èquipe psico-pedagogica e dal docente di sostegno, un Piano Educativo Individualizzato (PEI). Nel PEI vengono affrontati i seguenti punti: � conoscenza degli alunni sotto il profilo psicologico, socio-relazionale e cognitivo, attraverso
una attenta e sistematica osservazione dei soggetti nelle varie situazioni; � individuazione delle aree di maggiore potenzialità degli alunni, tenendo conto delle
indicazioni della famiglia, degli operatori sanitari e scolastici; � stesura di una programmazione educativa e didattica individualizzata che scaturisce
dall’osservazione sistematica del bambino e, quindi, calibrata sui suoi bisogni e sulle sue potenzialità; per garantire l’integrazione, tale programmazione viene stilata tenendo conto degli obiettivi ministeriali previsti per la classe/sezione di appartenenza (del singolo ed integrata con quella di sezione e di classe);
� verifica e valutazione del piano di lavoro mediante un’attenta valutazione e registrazione dei progressi degli alunni, condivisi con le insegnanti di classe/ sezione.
RISORSE Nei suoi interventi a favore degli alunni diversamente abili la scuola si avvale:
1. personale organico con titolo di specializzazione; 2. assistenti forniti dall’assessorato ai servizi sociali del Comune; 3. servizio psicopedagogico (ANFFAS, S. Stefano, AREA VASTA N. 3 Macerata); 4. Istituto “Paolo Ricci” di Civitanova Marche; 5. AREA VASTA N. 1 Fano; 6. GLI: Gruppo di lavoro per l’integrazione composto da: Dirigente scolastico, insegnanti
curricolari e di sostegno, operatore di servizi sociali, operatore della riabilitazione, servizio psico-pedagogico, genitori degli alunni diversamente abili. Tale gruppo ha il compito di collaborare alle iniziative educative, d’integrazione e studio a livello d’Istituto.
7. Gruppo di lavoro operativo (insegnanti curriculari, insegnanti di sostegno, psicopedagogista o psicologa, genitori dell’alunno). Il gruppo ha il compito di programmare e verificare il PEI con incontri periodici (inizio e fine anno scolastico) o fissati più frequentemente in caso di necessità;
37
Protocollo di accoglienza per studenti con disturbi specifici di apprendimento (D.S.A)
Al fine di assicurare agli alunni con D.S.A. il percorso educativo più adeguato, è opportuno che la scuola, le strutture sanitarie e la famiglia si impegnino ad attuare le seguenti indicazioni:
• acquisire la diagnosi, protocollarla, inserirla nel fascicolo personale dell’alunno e consegnarne copia al docente coordinatore;
• istituire un’anagrafe contenente tutti i dati del percorso scolastico dello studente che risulterà utile al momento dell’iscrizione o passaggio ad altra scuola, comunicando la presenza del disturbo tramite la documentazione medica (diagnosi) alla nuova scuola, insieme al P.D.P. per favorire la continuità educativa;
• favorire, sensibilizzando i docenti, l’adozione di testi che abbiano anche la versione digitale (G.U. 12/6/2008) o che siano comunque disponibili presso la sezione libro AID;
• far registrare i genitori alla sezione libro AID per ottenere, in comodato d’uso, i testi in adozione presso la scuola in formato digitale;
• favorire l’accoglienza degli studenti promuovendo la creazione di un clima relazionale, sostenendo l’autostima, la motivazione e lavorando sulla consapevolezza (riflessione metacognitiva ).
• curare i rapporti con le famiglie e tenere i contatti con l’èquipe medica che ha effettuato la diagnosi;
• tenere conto della presenza di alunni con DSA nei vari corsi attivati all’interno della scuola;
• stilare (responsabilità del Consiglio di classe) il Percorso Didattico Personalizzato per ogni alunno con disturbo specifico di apprendimento;
• redigere il P.D.P. tenendo conto delle indicazioni dello specialista e delle osservazioni della famiglia;
• identificare nel processo di insegnamento e apprendimento di uno studente con DSA, percorsi diversi, strategie alternative e vari gradi di difficoltà nel conseguire l’obiettivo;
• offrire allo studente l’opportunità di compensare le sue difficoltà attraverso strumenti compensativi, dispensativi e compensativi informatici. Tale strumento non deve essere visto come una facilitazione ma piuttosto un mezzo per compensare la difficoltà determinata dal disturbo e per consentire il dispiegarsi delle altre abilità;
• instaurare una collaborazione attiva con la famiglia per concordare i compiti a casa, l’organizzazione del lavoro, gli strumenti compensativi utilizzabili;
• attivare le procedure previste per l’ Esame di Stato del primo ciclo di Istruzione. Le verifiche e la valutazione devono essere personalizzate tenendo conto delle caratteristiche individuali del disturbo (regolamento valutazione D.P.R. del 22 giugno 2009), del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi; ad esempio, in fase di correzione degli elaborati degli studenti tener conto dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione, ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali come da normativa (L. 170 dell’8 ottobre 2010). Il P.D.P deve essere firmato dai docenti del Consiglio di classe, dal tecnico competente e dalla famiglia e consegnato in copia ad essa, oltre che inserito nel fascicolo personale dell’alunno.
38
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI ( BES)
La scuola, al fine di potenziare la cultura dell’inclusione rispondendo in modo efficace alle
necessità di ogni alunno, si propone di:
- creare un ambiente accogliente e di supporto;
- sostenere l’apprendimento sviluppando un’attenzione educativa in tutta la scuola;
- promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
- favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
- promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte
le componenti della comunità educante .
DESTINATARI
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti:
-disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
-disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
-alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
Definizione di Bisogno Educativo Speciale
Un bisogno educativo speciale è una difficoltà che si evidenzia in età evolutiva nella vita sociale, in
ambito educativo e/o nell’apprendimento. Si manifesta sotto forma problematica, in termini di
difficoltà, ostacolo all’acquisizione delle abilità e dei contenuti didattici previsti nei curricula
disciplinari e pertanto necessita di un piano educativo individualizzato o personalizzato.
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 ricorda che “ogni alunno, con continuità o per
determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici,
fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano
adeguata e personalizzata risposta”.
In tale ottica la scuola con la collaborazione di tutti i docenti osserva e coglie i segnali di disagio e
trasmette alle famiglie la consapevolezza di trovare nell’istituzione un alleato competente.
Per gli alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77) e per gli studenti affetti
da DSA (Legge 170/2010, Legge 53/2003) sono previsti dei protocolli specifici.
Per gli alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale si fa riferimento
al presente documento.
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COME
� I docenti di sezione o di classe, dopo un’attenta osservazione pedagogica e/o in seguito
all’acquisizione di una certificazione specialistica, individuano gli alunni con bisogni
educativi speciali. Una volta ottenuta la delibera collegiale, i nominativi in questione
vengono comunicati al Dirigente Scolastico.
• Il Coordinatore o gli insegnanti di classe convocano, tramite la segreteria, la famiglia e/o i
servizi sociali, se già attivati sul caso, per un colloquio ed esporranno:
- le difficoltà dello studente;
- l’esigenza di una personalizzazione del percorso formativo.
• I docenti collegialmente compileranno il Piano Didattico Personalizzato per la parte di
propria competenza.
• Il coordinatore/insegnante prevalente, possibilmente affiancato da un altro collega di
classe/sezione, condividerà e completerà con la famiglia il documento in un incontro
debitamente programmato .
• Il Piano Didattico Personalizzato può essere soggetto a modifiche ed integrazioni relative
ai progressi dell’alunno.
• Qualora la famiglia non condivida l’individuazione del proprio figlio come BES e la
conseguente personalizzazione del percorso formativo, il team docente in nessun modo lo
renderà operativo. La famiglia in tal caso dovrà dichiarare la non accettazione e
sottoscriverà apposito atto, assumendosi ogni responsabilità in merito.
TEMPI
• Per la prima individuazione i tempi sono lasciati alla discrezionalità del team docenti.
• Per i casi già individuati entro i primi mesi di scuola il Piano Didattico personalizzato verrà
aggiornato.
• Nel caso in cui la famiglia presenti una certificazione clinica nel corso dell’anno scolastico
(da esibire entro i tempi previsti dalla normativa vigente), i docenti attiveranno quanto
prima la procedura per la compilazione del Piano Didattico personalizzato.
DURATA DEGLI INTERVENTI DIDATTICI PERSONALIZZATI.
E’ compito del team docente e dei Consigli di classe/sezione individuare la durata degli
interventi didattici personalizzati tenendo conto di quanto previsto dalla normativa vigente.
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PROTOCOLLO ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DI NAZIONALITÀ NON ITALIANA E’ uno strumento di pianificazione, orientamento, condivisione che si propone di sostenere gli alunni neo-arrivati nella prima fase di adattamento al nuovo contesto. Esso viene deliberato dal Collegio dei docenti ed inserito nel P.O.F. Riconosce la specificità dei bisogni delle famiglie e dei minori stranieri: bisogni di accoglienza, di valorizzazione, di promozione culturale e sociale, di appartenenza e comunicazione. Inoltre esso consente alla scuola di superare una gestione dell’inserimento degli alunni stranieri segnata dalla casualità, dalla discrezionalità e dalla frammentarietà degli interventi intervenendo con uno stile pedagogico-educativo.
LA COMMISSIONE DI ACCOGLIENZA Il DPR 31/8/99 n° 394 all’art. 45 “Iscrizione scolastica” attribuisce al collegio dei docenti numerosi compiti deliberativi e di proposta in merito all’inserimento nelle classi degli alunni stranieri. Per sostenere questi compiti il nostro Istituto ha costituito la commissione “Accoglienza”, come gruppo di lavoro e articolazione del collegio. La commissione rappresenta l’Istituto è composta dal Dirigente Scolastico, da alcuni docenti ed eventualmente dai docenti che operano nei corsi di alfabetizzazione degli adulti immigrati. Le competenze del gruppo di lavoro hanno carattere consultivo, gestionale e progettuale. La commissione si riunisce nei casi d’inserimento di alunni neoarrivati, per progettare azioni comuni, per monitorare i progetti esistenti, per operare un raccordo tra le diverse realtà.
COMPOSIZIONE COMPITI FUNZIONI Dirigente scolastico Primo colloquio con la
famiglia • Facilitare la conoscenza della scuola. • Richiedere, se necessario, l’intervento del
mediatore linguistico culturale. • Sottolineare la necessità e il significato di una
proficua collaborazione scuola-famiglia. • Esplorare la possibilità da parte della famiglia di
fornire il materiale scolastico necessario e la possibilità economica di sostenere spese che riguardano le visite guidate.
• Porsi come mediatore tra la famiglia e la scuola per il tempo necessario all’inserimento.
Due docenti per ciascun ordine di scuola
Accoglienza alunni neo arrivati
• Fornire i primi dati conoscitivi all’equipe docenti che accoglierà l’alunno neo arrivato e che utilizzerà le informazioni raccolte sulla sua storia per favorirne l’inserimento.
Assistente amministrativo e personale di segreteria
Compilazione domanda di iscrizione e fascicolo personale dell’alunno
• Accertare la validità della documentazione anagrafica, regolarità obbligo scolastico, vaccinazioni sanitarie obbligatorie.
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LE TAPPE DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
1) ISCRIZIONE1 L’iscrizione rappresenta il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno di nazionalità non italiana e della sua famiglia. Per raccogliere le informazioni ci si avvale anche di un colloquio a cura del Dirigente Scolastico che rappresenta un momento importante per avere una significativa, per quanto iniziale, biografia scolastica e relazionale dell’alunno. L’Assistente Amministrativo che si occupa dell’area degli alunni, quale componente della Commissione, sarà incaricato del ricevimento delle iscrizioni e quindi ne aiuta l’interazione con i “nuovi utenti”. UFFICI SEGRETRIA COMPITI DOCUMENTI/MATERIALI Il personale di segre-teria alunni
• Raccoglie la documentazione relativa alla scolarità pregressa.
• Acquisisce l’opzione di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica.
• Fornisce ai genitori materiali in più lingue per una prima informazione sul sistema scolastico e, in particolare, sulla scuola di inserimento.
• Compila il fascicolo personale multilingue.
• Consegna ai genitori avvisi, moduli e note informative sul sistema scolastico.
anagrafici: certificato di nascita – atto di nazionalità/cittadinanza; sanitari: documento attestante le vaccinazioni obbligatorie tradotto in italiano. Nel caso ne siano sprovvisti gli alunni vanno ugualmente ammessi; sarà il Capo d’Istituto a rivolgersi alla ASL di competenza; scolastici: certificato attestante gli studi compiuti nel paese d’origine o dichiarazione del genitore attestante la classe frequentata. Gli alunni privi di documentazione anagrafica e/o in posizione di irregolarità vengono iscritti con riserva in attesa di regolarizzazione.
1 Dal D.P.R. 394/99 art. 45: “ I minori stranieri hanno diritto all’istruzione indipendentemente dalla
regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno in Italia. Le iscrizioni, pertanto, possono essere richieste in
qualsiasi momento dell’anno scolastico. Gli alunni privi di documentazione anagrafica o in posizione di irregolarità,
vengono iscritti con riserva in attesa della regolarizzazione. L’iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento
dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado. E’ necessario, sin dall’iscrizione, una chiara
ricognizione del pregresso scolastico dell’alunno per interventi specifici e la stretta collaborazione della famiglia per
la definizione del suo percorso formativo. E’ utile riuscire ad accertare alcuni livelli di competenze ed abilità per
definire l’assegnazione della classe. Rimane però fondamentale il criterio generale di inserire l’alunno secondo l’età
anagrafica Slittamenti di un anno su classe inferiore vanno ponderati con molta attenzione in relazione ai benefici che
potrebbero apportare e sentita la famiglia. Scelte diverse andranno valutate caso per caso dalle istituzioni scolastiche.
Per un pieno inserimento è necessario che l’alunno trascorra tutto il tempo scuola nel gruppo classe, fatta
eccezione per progetti didattici specifici, ad esempio l’apprendimento della lingua italiana, previsti dal piano di studio
personalizzato. L’immersione, in un contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni, facilita l’apprendimento
del linguaggio funzionale”.
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2) ASSEGNAZIONE DELLA SEZIONE/CLASSE E PRIMA ACCOGLIENZA2
Questa fase è utile per raccogliere, oltre gli aspetti amministrativi, una serie d’informazioni di merito sull’alunno che consentano d’adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui deve essere inserito, sia sui percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. La prima conoscenza può articolarsi in un incontro con i genitori e un colloquio con l’alunno.
ORDINE DI SCUOLA
COMPITI TEMPI
SCUOLA DELL’INFAN-ZIA
• Il Dirigente Scolastico e le insegnanti della commissione assegnano la sezione.
• Le insegnanti di sezione avviano le osservazioni sistematiche dell’alunno
• Dopo l’iscrizione • Dopo
l’inserimento in sezione
SCUOLA PRIMARIA
• Definizione di una data per il colloquio con la commissione accoglienza: la segreteria con la commissione di accoglienza stabilisce una data per effettuare il primo colloquio e somministrare le prove di valutazione
• Colloquio con l’alunno e somministrazione di prove per accertare abilità e competenze: la commissione nella componente docente somministra all’alunno, durante il primo colloquio in orario extrascolastico, le prove per accertare abilità e competenze
• Assegnazione della classe e scelta della sezione: Il Dirigente, i docenti della commissione accoglienza procedono all’assegnazione della classe tenendo conto della normativa e dei dati raccolti dalle prove di ingresso.
• La commissione di accoglienza consegna ai docenti di classe tutti i documenti e le informazioni raccolte
• Dopo l’iscrizione
• Dopo il primo contatto della famiglia con la scuola
• Dopo la
somministrazione delle prove di ingresso
• Dopo
l’assegnazione della classe e della sezione
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
• Assegnazione della classe e della sezione: il Dirigente Scolastico e la commissione per la costituzione delle classi prime, tenendo conto della normativa, assegnano l’alunno alla sezione secondo i criteri stabiliti dal regolamento di Istituto per la formazione delle classi. Se l’alunno di nazionalità non italiana si iscrive nella seconda o terza classe, la commissione accoglienza procede all’assegnazione della classe e della sezione nel rispetto della normativa e tenendo conto dei criteri stabiliti dal regolamento di Istituto.
• Definizione data di inizio frequenza: il Dirigente Scolastico e il coordinatore di classe comunicano
• Dopo l’iscrizione • Dopo l’iscrizione
2 I criteri di riferimento per l’assegnazione alla classe sono quelli vigenti previsti dal DPR 398 del 31 agosto 1999, articolo 45, comma 2 e Inserimento ed integrazione degli alunni stranieri e dalla Circolare Ministeriale n.24 del Marzo 2006
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alla famiglia la data di inizio di frequenza • Consegna delle informazioni raccolte al
coordinatore di classe • Colloquio con l’alunno e la famiglia: a cura del
docente coordinatore di classe • Somministrazione di prove per accertare il grado di
conoscenza della lingua italiana della lingua inglese e di matematica: gli insegnanti curricolari somministrano, in orario scolastico, le prove di ingresso predisposte dalla commissione.
• Dopo l’assegna-
zione della classe • Dopo l’assegna-
zione della classe • Dopo l’inseri-
mento in classe
3) INSERIMENTO IN CLASSE Gli insegnanti e gli alunni della classe in cui viene inserito l’alunno di nazionalità non italiana mettono in atto, in riferimento ai diversi ruoli che espletano, dispositivi di accoglienza nei tre ordini di scuola:
• utilizzo della modulistica multilingue pubblicato nel sito dell’Istituto • utilizzo del materiale presente nello scaffale multiculturale delle varie scuole
dell’Istituto • collaborazione con le risorse del territorio, con l’amministrazione locale e i servizi
sociali, associazioni, biblioteche, luoghi di aggregazione, … • sviluppo di ulteriori iniziative di integrazione rivolte agli alunni e alle famiglie di
nazionalità non italiana
QUALITÀ DELL’ACCOGLIENZA Il protocollo si pone come strumento strutturato per la realizzazione di una effettiva integrazione delle diverse culture per favorirne lo scambio reciproco e il confronto all’interno delle scuole dell’Istituto, ma anche per implementare la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione nel più ampio contesto sociale. A tal fine è opportuno che vengano monitorate e verificate in itinere, sia la funzionalità del protocollo, sia l’efficacia delle azioni promosse.
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ACCOGLIENZA - CONTINUITÀ - ORIENTAMENTO Le attività di continuità e orientamento dell’Istituto, finalizzate a favorire un passaggio sereno da un ordine di scuola all’altro, si propongono i seguenti obiettivi:
• realizzare il riconoscimento e la collaborazione fra sistemi formativi diversi;
• condividere metodologie e strumenti operativi nella prospettiva di un curricolo verticale;
• coinvolgere le famiglie in modo attivo e continuo nei vari momenti del processo formativo;
• favorire, negli alunni, la presa di coscienza delle proprie competenze per operare scelte consapevoli e consone al proprio percorso formativo e alle proprie attitudini;
• comunicare le opportunità formative offerte dal territorio coinvolgendo l'utenza con varie iniziative.
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Protocollo di continuità/accoglienza Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria
QUANDO COSA CHI (Soggetti coinvolti) COME
Giugno/luglio
Formazione
delle classi prime
Insegnanti scuola dell’infanzia
sez. 5 anni e insegnanti future
classi prime
1. Presentazione del gruppo di
bambini da parte delle
insegnanti di scuola
dell’infanzia con
particolare riferimento a:
• comunicazione di metodologie
di approccio e di osservazione
• comunicazione di metodologie
di proposta delle attività, di
strategie nella comunicazione e
nell’incentivazione dei tempi di
ascolto
2. Proposta/consegna da parte
delle insegnanti della
scuola dell’infanzia di
eventuali materiali che i
bambini possono utilizzare
nei primi giorni di scuola
primaria
Criteri per la formazione delle classi prime:
• costituire gruppi eterogenei di alunni sia in riferimento ai livelli di socializzazione/comportamento che a quelli riguardanti le abilità e le conoscenze possedute;
• affiancare ad ogni alunno almeno uno o due compagni con cui il bambino aveva instaurato legami significativi alla scuola dell’infanzia:
• separare alunni le cui relazioni si sono dimostrate poco significative o addirittura negative;
• distribuire in sezioni diverse gli alunni che presentano svantaggi. gli alunni di nazionalità non italiana e
gli alunni provenienti da altre scuole.
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Protocollo di continuità/accoglienza Scuola primaria - Scuola secondaria di primo grado
Tra l’Istituto e le scuole primarie del bacino di utenza si svolgono le seguenti azioni: � momenti di incontro tra i docenti dei due ordini di scuola: � nel mese di giugno per acquisire informazioni utili ai fini della formazione delle classi prime; � all’inizio dell’anno scolastico, tra i docenti delle classi interessate per un confronto sull’andamento
didattico-disciplinare degli alunni nei primi mesi di scuola; � presentazione del POF ai genitori degli alunni delle classi quinte; � presentazione delle seconde lingue comunitarie (francese, spagnolo e tedesco) a cura dei docenti
della scuola secondaria di primo grado rivolta agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie dell’Istituto per supportare gli alunni nella scelta della seconda lingua straniera.
QUANDO
COSA
CHI (Soggetti coinvolti)
COME
Giugno/
luglio
Formazione delle
classi prime
Insegnanti scuola
primaria classi 5^ e
insegnanti della
scuola secondaria di
primo grado non
coinvolti nell’esame
di stato
• Presentazione del gruppo di
alunni da parte delle insegnanti
di scuola primaria con
particolare riferimento a:
• comunicazione di metodologie
di approccio e di osservazioni.
• comunicazione di metodologie
di proposta delle attività, di
strategie nella comunicazione e
nell’incentivazione dei tempi di
ascolto.
• comunicazione di vissuti e
aspetti della personalità di ogni
singolo alunno.
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CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME:
• formazione di classi numericamente omogenee
• equa distribuzione di maschi e di femmine
• equa distribuzione di alunni di nazionalità diversa
• equa distribuzione dei livelli di competenza raggiunti
• suggerimenti scaturiti dal raccordo con la scuola primaria
• equa distribuzione degli alunni in situazione di svantaggio (certificato) con inserimento
concordato dal DS affiancato da un’apposita commissione
• equa distribuzione degli alunni con DSA
• valutazione personalizzata di situazioni particolari segnalate dagli organi competenti (anche
inserimento alunni in situazione di handicap)
• la scelta della seconda lingua dipenderà dall’andamento delle iscrizioni e dal rispetto dei criteri
sopra enunciati
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QUANDO COSA CHI (Soggetti coinvolti) COME
Settembre Primi 15 giorni di scuola
Accoglienza degli alunni delle classi
prime
Insegnanti delle classi prime, alunni, famiglie
- Conoscenza reciproca
mediante conversazioni guidate e attività appositamente preparate
- Conoscenza dell’edificio (aule, laboratori, uscite di sicurezza, presidenza, uffici di segreteria, palestre, teatro, biblioteca ….)
- Conoscenza del regolamento di Istituto
- Attività di accoglienza a cura degli alunni delle classi seconde e terze
- Indagine conoscitiva sulle conoscenze e competenze degli alunni in ingresso in lingua italiana e scienze matematiche
Ottobre/
novembre
Incontro continuità scuola primaria -scuola secondaria
di primo grado
- Insegnanti scuola primaria
classi 5 (a. s. precedente) e insegnanti di Lettere, Scienze matematiche e Lingua inglese scuola secondaria primo grado classi prime e insegnanti di sostegno
Confronto per la valutazione del primo periodo di inserimento da parte degli insegnanti di scuola primaria e messa in evidenza dei punti forti e dei punti critici
Dicembre
1)Assemblee per le iscrizioni al nuovo
anno scolastico
- Dirigente Scolastico - Insegnanti scuola secondaria primo grado incaricati - Famiglie e insegnanti di scuola primaria classi quinte - Insegnante fiduciaria
- Presentazione
dell’organizzazione dell’Istituto e della normativa in vigore
- Presentazione delle linee qualificanti e delle scelte di fondo dell’Istituto
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Gennaio
Scuola aperta
- Dirigente Scolastico - Insegnanti scuola secondaria primo grado - Famiglie e alunni di scuola primaria classi quinte
- Presentazione
dell’organizzazione dell’Istituto e della normativa in vigore
- Colloquio diretto con gli insegnanti
- Conoscenza dell’edificio (aule, laboratori, presidenza, uffici di segreteria, palestre, teatro, biblioteca …)
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Protocollo di continuità/accoglienza Scuola secondaria di primo grado - Scuola secondaria di secondo grado
Tra l’Istituto e le scuole secondarie di secondo grado del territorio si svolgono le seguenti azioni: � attività di orientamento formativo e di educazione alla scelta, anche con il supporto dello psicologo, a
partire dalla classe seconda per proseguire poi in terza; � distribuzione di moduli formativi di orientamento quali, ad esempio, accoglienza e rilevazione della
situazione in uscita e in ingresso; � compilazione del Consiglio Orientativo per le classi terze e consegna alle famiglie; � stand dell’orientamento e iniziative che permettano ai genitori di acquisire coscienza del loro ruolo di
supporto nel processo di scelta, facilitandone la funzione orientativa; � incontri tra docenti dei due ordini di scuola per condividere obiettivi e metodologie nella prospettiva
di un curricolo verticale; � confronto tra i docenti dei due ordini di scuola sull’andamento didattico degli alunni nei primi mesi
di scuola; � corso di latino per gli alunni delle classi terze; � attività specifiche per ragazzi in difficoltà.
QUANDO
COSA
CHI
(Soggetti coinvolti)
COME
Ottobre/
novembre
Incontro continuità scuola secondaria di primo grado – scuola secondaria di secondo
grado
- Insegnanti scuola
secondaria primo grado di Lettere, Scienze matematiche e Lingua inglese e insegnanti delle stesse discipline del biennio della scuola secondaria secondo grado
• Passaggio di
informazioni sulle competenze e sulle abilità degli alunni in uscita dalla scuola secondaria di primo grado e relativo riscontro nella scuola secondaria di secondo grado
• Confronto per la valutazione del primo periodo di inserimento da parte degli insegnanti di scuola secondaria secondo grado e messa in evidenza dei punti forti e dei punti critici
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Ottobre/ gennaio
Orientamento
- Insegnanti e alunni delle classi terze della scuola secondaria primo grado. - Insegnanti e alunni della scuola secondaria di secondo grado
• Somministrazione di
test e questionari per il rilevamento di attitudini e interessi degli alunni
• Diffusione di materiale informativo indicante ubicazione, tipologia di scuola, piano di lavoro .
• Consegna del consiglio orientativo redatto dal consiglio di classe
• Visite guidate presso alcuni istituti in orario scolastico e partecipazione ad attività specifiche di laboratorio.
Ottobre/ Gennaio
Formazione
- FS continuità scuola secondaria primo grado - Insegnanti incaricati scuola secondaria primo grado - Insegnanti scuola secondaria secondo grado IIS Mattei di Macerata
• Confronto sulla
possibilità di una prossima realizzazione di un progetto continuità con il nostro Istituto (dai 6 ai 16 anni) .
Gennaio
Stand dell’orientamento
- Insegnanti di scuola secondaria primo grado incaricati e FS continuità. – Famiglie e alunni delle classi terze della scuola secondaria primo grado. - Insegnanti di scuola secondaria di secondo grado incaricati.
• Presentazione
dell’organizzazione delle varie scuole secondarie di secondo grado e della normativa in vigore.
• Presentazione delle linee qualificanti e delle scelte di fondo delle scuole secondarie di secondo grado.
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La valutazione Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. La valutazione è il processo di osservazione, verifica, lettura, comparazione e interpretazione dei dati relativi all’apprendimento condotta attraverso strumenti scelti nel quadro dei criteri prefissati. Si caratterizza per la validità, l’attendibilità e l’equità. La valutazione è sempre personale e non comparativa. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali misurano le conoscenze e le abilità e devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza previsti dalle indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione viene resa nota agli alunni e alle famiglie nel rispetto della trasparenza.
PROTOCOLLO DI VALUTAZIONE Dal confronto attento e costruttivo tra i docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado è emerso che, proprio nel rispetto delle diverse fasi evolutive del bambino nella fascia di età compresa tra i 6 e i 13 anni, occorre adottare un documento di valutazione che stabilisca sì criteri generali comuni, ma che pur preveda modalità specifiche per i due ordini di studio. La specificità dei due ordini di Scuola rende, pertanto, necessaria una diversa modalità di raccolta dati e di misurazione delle conoscenze e delle abilità dello studente ai fini della valutazione. La Scuola Primaria privilegia infatti una valutazione globale dell’ alunno che, oltre alle competenze acquisite, tiene in gran considerazione il contesto sociale, familiare e psicologico dell’alunno stesso. La Scuola Primaria fa riferimento alle discipline formulate in obiettivi di apprendimento, obiettivi operativi e traguardi per lo sviluppo delle competenze, a termine di ogni anno scolastico. Nella Scuola Secondaria di Primo Grado, invece, la specificità delle varie discipline, attribuite a docenti diversi, rende necessaria una valutazione che, pur tenendo conto di aspetti anche extracurricolari e personali dell’alunno, faccia riferimento a parametri quanto più oggettivi e comunque specifici della disciplina. In ogni caso entrambi gli ordini di studio mirano ad una valutazione che tenga conto non solo del sapere e del saper fare dell’alunno ma soprattutto del suo saper essere, in modo tale che le conoscenze diventino realmente significative e quindi vere competenze trasversali. Per quanto riguarda i compiti domestici, essi sono da considerarsi esercizi di consolidamento degli argomenti trattati e spiegati in classe, pertanto devono essere adeguati al tempo pomeridiano a disposizione dell’alunno e calibrati alle capacità della classe. Durante la sospensione delle lezioni per le festività e per le vacanze estive si assegnano compiti la cui esecuzione tenga conto anche del diritto dello studente allo svago.
Seguono: 1) documento Scuola Primaria 2) documento Scuola Secondaria di Primo Grado.
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SCUOLA PRIMARIA
1. Tempistica delle verifiche, condivisione delle modalità e dei tempi per la restituzione dei compiti
Le verifiche sono una rilevazione il più possibile oggettiva delle conoscenze e delle abilità dell'alunno. Esse sono uno strumento con cui l'alunno prende consapevolezza delle proprie conoscenze, ma anche di eventuali difficoltà in ordine al percorso acquisito.
Le prove tengono conto degli stili cognitivi della classe al fine di garantire a tutti pari opportunità formative e di apprendimento.
Per gli alunni in situazione di difficoltà, i docenti stabiliscono delle prove di valutazione in collaborazione.
Le verifiche/ prove di valutazione della Scuola Primaria sono così articolate:
• prove d' ingresso a settembre: non soggette a valutazione e strumento per monitorare e studiare la situazione iniziale della classe;
• prove intermedie, negli ambiti: linguistico, logico-matematico e antropologico che coincidono con la fine del I Quadrimestre;
• prove finali, sempre negli ambiti sopra indicati, che coincidono con la fine del II Quadrimestre.
Gli alunni vengono avvisati a tempo debito della data delle prove e i genitori sono informati sull'esito delle stesse.
I voti delle prove intermedie e finali confluiscono sinteticamente nella scheda valutativa del I e del II quadrimestre .
Gli insegnanti durante l'anno scolastico, periodicamente e in autonomia effettuano prove di esercitazione che consentono di osservare sistematicamente l'andamento della classe; tali prove vengono valutate anche con voto non numerico, ma con un giudizio e generalmente confluiscono nel voto di sintesi mensile del registro online.
Anche la valutazione del comportamento viene registrata mensilmente con voto numerico, da cinque a dieci, sintesi di osservazioni e di giudizi sistematici effettuati dagli insegnanti.
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2a. Criteri di valutazione (di ciascuna disciplina e del comportamento e, per la primaria, corrispondenza tra giudizio sintetico del comportamento al voto numerico)
Voto numerico Descrittore
5 Conoscenze non acquisite e/o frammentarie
Comprensione imprecisa
Errori sistematici di esecuzione
Scarsa autonomia
6 Conoscenze apprese in modo superficiale e/o meccanico
Comprensione in contesti semplici
Presenza di errori esecutivi
Autonomia parziale e guidata
7 Conoscenze essenziali e globali
Comprensione complessivamente corretta
Errori saltuari
Autonomia adeguata alle richieste
8 Conoscenze acquisite in modo organico
Comprensione ordinata e completa, con adeguata integrazione alle conoscenze preesistenti
Errori poco frequenti e capacità di autocorrezione
Autonomia consapevole
9 Conoscenze e competenze acquisite
Comprensione sicura
Scarsissima presenza di errori ed elevata capacità di autocorrezione
Autonomia efficace
10 Conoscenze e competenze complete, approfondite e contestualizzate
Comprensione approfondita, contestualizzata e critica
Assenza di errori.
Autonomia piena, completa ed efficace
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2b. Criteri di valutazione delle discipline e corrispondenza tra giudizio sintetico del comportamento e voto numerico
Giudizio Voto Descrittore
Non sufficiente 5 Comportamento sociale: non conforme alle regole.
Comportamento di lavoro: assenza di partecipazione e di impegno nelle attività.
Sufficiente 6 Comportamento sociale: poco conforme alle regole
Comportamento di lavoro: limitato e saltuario; partecipazione e impegno poco costanti
Discreto 7 Comportamento sociale: rispettoso delle regole
Comportamento di lavoro: adeguata partecipazione e impegno abbastanza continuo
Buono 8 Comportamento sociale: partecipe e collaborativo
Comportamento di lavoro: attivo e autonomo. Impegno costante
Distinto 9 Comportamento sociale: propositivo e collaborativo
Comportamento di lavoro: efficace, autonomo e impegno molto costante
Ottimo 10 Comportamento sociale: partecipe e collaborativo con adulti e compagni
Comportamento di lavoro: organizzato, pienamente autonomo, sempre pronto.
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3. Assegnazione compiti a casa nella settimana e nei periodi di sospensione delle lezioni
I compiti assegnati a casa sono da considerarsi esercizi di consolidamento degli argomenti trattati e spiegati, pertanto devono essere adeguati al tempo pomeridiano a disposizione dell'alunno e calibrati alle capacità della classe.
Gli insegnanti devono concordare la quantità di esercitazioni per casa, così da regolarne la distribuzione nell'arco della settimana.
Particolare attenzione viene riposta nella scelta degli esercizi, perché possano essere eseguiti in autonomia.
Non si assegnano compiti il sabato per il lunedì, per rispettare i giusti tempi di riposo nel periodo prefestivo e festivo.
Durante la sospensione delle lezioni per le festività e per le vacanze estive, si assegnano compiti la cui esecuzione tiene conto degli effettivi giorni a disposizione.
Per le sezioni di Tempo Pieno, durante la settimana, non sono assegnati compiti scritti, ma solo letture e studio di discipline orali; possono perciò essere previsti compiti scritti dal venerdì al lunedì.
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ASPETTO GIURIDICO – FORMALE La valutazione è determinante per la promozione. La promozione è conferita agli alunni che nello scrutinio finale abbiano ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna materia, compreso nel comportamento. In questo istituto il Collegio dei Docenti ha deciso di adottare per l’alunno una valutazione quadrimestrale espressa con voto in decimi da 4 a 10. Ogni voto, in sede di scrutinio intermedio e finale, è sempre collegiale (del Consiglio di Classe). La valutazione quadrimestrale terrà conto dei voti riportati dall’alunno nelle singole prove per ogni disciplina come anche della partecipazione, impegno, motivazione, costanza nei risultati, progressi/regressi. Tale voto verrà inserito nel registro on line e sarà comunicato ai genitori tramite le schede di primo e secondo quadrimestre. I voti delle singole prove verranno riportati nel registro on line, alle voci scritto – orale – pratico, da ogni docente per la propria disciplina, entro 4 giorni dalla comunicazione all’alunno sia per le verifiche orali che scritte. ASPETTO DOCIMOLOGICO La valutazione in decimi non deve far perdere il significato formativo della valutazione stessa che non è rivolta alla sola rilevazione degli esiti, ma deve porre attenzione al processo formativo della persona dell’alunno. Tuttavia, una valutazione che voglia essere corretta deve necessariamente basarsi su una misurazione corretta ed omogenea. VERIFICA -> MISURAZIONE -> VALUTAZIONE Misurare correttamente ed in modo oggettivo, vuol dire raccogliere dati attendibili, significativi ed omogenei, ma vuol dire anche mettere l’alunno nella condizione di dare il meglio di sé, rispetto sia alle conoscenze, sia alle competenze ed abilità, ogni volta che viene sottoposto a verifica. Quindi: 1- somministrare prove su argomenti affrontati in classe, o comunque volte a verificare competenze e abilità sollecitate; 2- strutturare la prova in modo che siano chiari gli obiettivi che si vogliono misurare; 3- non sottoporre l’alunno a più di una prova scritta al giorno, e comunque non superare il numero di tre verifiche settimanali, compreso il tema d’italiano. 4- avvisare in anticipo i ragazzi, in modo tale che possano preparasi e ripassare per tempo gli argomenti della verifica, almeno 3 giorni prima. 5- annotare sempre la prova di verifica sul registro di classe 6- seguire, nell’attribuzione del voto, delle griglie condivise che presentino criteri omogenei (si fa riferimento a quelle delle pagine successive) 7- esprimere una valutazione delle verifiche scritte, orali e pratiche che faccia riferimento al profitto, ai livelli raggiunti. Nella valutazione della singola prova il docente non potrà assegnare voti inferiori ai quattro /decimi per non precludere la possibilità di un eventuale recupero.
8- predisporre per gli alunni disabili prove in collaborazione con il docente di sostegno; per gli alunni BES e D.S.A. si predispongono prove coerenti con il PDP e per la loro valutazione si terrà conto delle indicazioni contenute nella Legge 170/2010 e della C.M. n. 8/2013
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9- restituire le verifiche corrette e valutate, entro 15 giorni dalla somministrazione. 10- Le prove d’ingresso, per ogni classe, vanno effettuate entro i primi 15 giorni di scuola e non sono oggetto di valutazione. ASSEGNAZIONE COMPITI DOMESTICI Per quanto riguarda i compiti domestici, essi sono da considerarsi esercizi di consolidamento degli argomenti trattati e spiegati in classe, pertanto devono essere adeguati al tempo pomeridiano a disposizione dell’alunno e calibrati alle capacità della classe. Gli insegnanti devono concordare, ove possibile, la quantità di lavoro per casa così da regolarne la distribuzione nell’arco della settimana. Durante la sospensione delle lezioni per le festività e per le vacanze estive si assegnano compiti la cui esecuzione tenga conto anche del diritto dello studente allo svago. ALLEGATI: 1- griglia valutazione obiettivi cognitivi griglia valutazione prove orali 2- griglia valutazione prove orali 3- griglie criteri valutazione per le singole discipline 4- griglia valutazione comportamento
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI
Conoscenza dei contenuti approfondita e rielaborata
Capacità di comprendere e risolvere in modo critico ed autonomo i problemi proposti
Uso rigoroso del linguaggio specifico della disciplina
Capacità di stabilire collegamenti e relazioni all’interno della disciplina e con altri ambiti disciplinari
10
Conoscenza dei contenuti ampia e sicura.
Capacità di comprendere e risolvere i problemi in modo autonomo.
Uso preciso del linguaggio specifico della disciplina.
Capacità di stabilire collegamenti e relazioni in modo critico e pertinente
9
Per la valutazione ci si avvarrà della seguente misurazione e della corrispondente scala di valori
10
Conoscenze, competenze, abilità pienamente acquisite, consolidate e utilizzate in modo interdisciplinare
9
Conoscenze, competenze, abilità completamente acquisite
8
Conoscenze, competenze acquisite
7
Conoscenze, competenze discretamente acquisite
6
Conoscenze sufficientemente acquisite
5
Conoscenze parzialmente acquisite
4
Conoscenze non acquisite
60
Conoscenza dei contenuti completa e sicura
Comprensione dei problemi, capacità di risolverli e stabilire relazioni pur con qualche imprecisione
Espressione efficace ed uso appropriato del linguaggio specifico della disciplina
Buone capacità di analisi e sintesi
8
Conoscenza chiara ed ordinata dei contenuti essenziali
Capacità di stabilire relazioni e capacità di risolvere problemi di difficoltà media, anche se nella applicazioni emergono delle incertezze e/o imprecisioni di lievi entità
7
Conoscenza dei contenuti essenziali, a livello poco approfondito
Capacità di stabilire semplici relazioni
Espressione semplice ma fondamentalmente corretta
6
Conoscenza dei contenuti limitata e/o superficiale e con qualche lacuna
Espressione talvolta scorretta e/o poco efficace
5
Gravi lacune e scarsa conoscenza dei contenuti
Espressione inadeguata e confusa
4
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CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE D’ITALIANO
INDICATORI - TEMA CONTENUTO FORMA LESSICO CAPACITA’ DI
RIELABORAZIONE VALUTAZIONE
Ricco ed esauriente
Corretta ed articolata
Ricco ed appropriato
Personale e creativa 10
Pertinente ed esauriente
Corretta Vario ed appropriato
Autonomo e personale
9
Pertinente ed abbastanza esauriente
Nel complesso corretta
Appropriato Autonoma 8
Pertinente Abbastanza corretta
Abbastanza appropriato
Adeguata 7
Adeguatamente sviluppato
Evidenzia qualche incertezza
Generico Sufficiente 6
Pertinente ma poco esauriente
Evidenzia varie improprietà
Povero Modesta 5
Non pertinente Poco corretta Improprio Assente 4
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LA DISCIPLINA DI SCIENZE MATEMATICHE
INDICATORI Conoscenza degli
argomenti Applicazione di procedimenti e tecniche risolutive
Utilizza un linguaggio specifico
VALUTAZIONE
Completa ed approfondita
Con disinvoltura Con precisione e sicurezza
10
Completa/ più che buona
Con facilità In modo attinente 9
Buona Con sicurezza Con precisione 8
Esauriente / discreta Correttamente In modo chiaro 7
Sufficiente Per lo più correttamente
Adeguatamente 6
Non completa/ frammentaria
Con difficoltà In modo incerto 5
Carente / scarsa Con molta difficoltà/solo in casi
semplici
Stentatamente 4
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CRITERI DI VALUTAZIONE PER ARTE ED IMMAGINE
INDICATORI Capacità di vedere – osservare e comprensione ed uso dei linguaggi visivi specifici
Conoscenza ed uso delle tecniche espressive
Produzione dei messaggi visivi
Lettura dei documenti del patrimonio culturale ed artistico
VALUTAZIONE
Critica, corretta e creativa
Consapevole ed originale
Efficace, originale e funzionale agli scopi della comunicazione
Approfondita e ricca di riflessioni personali e di opportuni collegamenti
10
Dettagliata, pertinente e corretta
Corretta e personale
Personale e creativa
Ampia e completa
9
Autonoma e corretta
Sicura e pertinente
Autonoma e accurata
Appropriata ed autonoma
8
Adeguata, abbastanza corretta
Nel complesso corretta
Appropriata Generalmente adeguata
7
Essenziale Accettabile Guidata e semplice
Generica e superficiale
6
Incerta Poco autonoma Elementare ed imprecisa
Incerta e modesta 5
Non adeguata Scarsa e approssimativa
Inadeguata e non rispondente, povera
Lacunosa e frammentaria
4
CRITERI DI VALUTAZIONE PER LE LINGUE STRANIERE
Comprende totalmente un testo orale , riconosce l’intenzione comunicativa del parlante, l’uso di particolari espressioni, di formule di cortesia e di elementi non verbali.
10
Comprende tutte le informazioni fornite in maniera esplicita
9
Comprende il testo e ne coglie i dettagli 8 Comprende globalmente il testo 7 Coglie la situazione principale e comprende gli elementi fondamentali del testo
6
Coglie solo in parte la situazione 5
Comprensione orale • Comprendere i punti essenziali di un discorso relativo ad argomenti familiari • Comprendere le informazioni di un testo orale (significato globale, informazioni esplicite) • Individuare ascoltando informazioni attinenti a contenuti di studio anche di altre discipline (classe 3^)
Non comprende la situazione 4
Produzione orale • Saper descrivere o presentare persone, cose o luoghi, abitudini quotidiane o
Sa produrre correttamente un messaggio corretto e con opinioni personali anche su argomenti di studio relativi ad altre discipline (classe 3^). Sa interagire in una conversazione esprimendo opinioni personali, con semplice motivazione
10
63
Sa produrre un messaggio sostanzialmente corretto e appropriato
9
Sa produrre un messaggio sostanzialmente corretto con qualche errore che non condiziona la comprensione
8
Sa produrre un messaggio comprensibile ma con lessico essenziale
7
Sa riprodurre un messaggio semplice e comprensibile, anche se non sempre corretto
6
Trova difficoltà più o meno gravi a produrre un messaggio minimo
5
azioni in corso di svolgimento • Saper indicare che cosa piace o non piace • Saper interagire in una conversazione, esprimendo un’opinione ed esplicitando un giudizio in modo semplice • Saper esporre esperienze vissute, intenzioni o programmi per il futuro (classe 3^)
Non sa riprodurre un messaggio comprensibile 4 Comprende totalmente il testo e riconosce anche le informazioni implicite. Legge in modo espressivo testi diversi.
10
Comprende il testo e la maggior parte dei dettagli. Legge in modo espressivo i testi proposti
9
Legge in modo abbastanza espressivo i testi proposti, comprende la situazione e gli elementi fondamentali
8
Legge in modo abbastanza corretto i testi proposti e ne comprende la situazione globale
7
Legge in modo abbastanza corretto i testi proposti, ma comprende solo alcuni elementi fondamentali
6
Legge in modo stentato i testi proposti, ma ne comprende solo qualche elemento.
5
Comprensione scritta • Comprendere le informazioni di un testo scritto (significato globale ed informazioni esplicite) • Leggere a voce alta in modo corretto ed espressivo. • Saper individuare informazioni richieste relative ad argomenti di suo interesse e/o a contenuti di altre discipline (classe 3^) • Saper usare il dizionario bilingue per identificare il significato di termini sconosciuti (classe 3^) Legge in modo molto stentato i testi proposti , di
cui non comprende alcun elemento 4
Sa produrre correttamente un messaggio scritto completo, preciso, approfondito, personalizzato. Sa rispondere a questionari, scrivere lettere, raccontare le proprie esperienze
10
Sa rispondere a questionari, scrivere lettere, raccontare le proprie esperienze utilizzando un lessico e una sintassi sostanzialmente corretti. La produzione è completa, precisa ed approfondita.
9
Sa produrre diverse tipologie di messaggi scritti in modo sostanzialmente corretto con qualche errore che non condiziona la comprensione e che risultano essere completi e precisi.
8
Sa produrre messaggi comprensibili ma con lessico essenziale,nel complesso adeguati.
7
Sa riprodurre un messaggio semplice e comprensibile, anche se non sempre corretto
6
Trova difficoltà a produrre un messaggio anche molto semplice,esso risulta essere lacunoso e superficiale.
5
Produzione scritta • Saper rispondere a questionari e formulare domande su testi. • Saper raccontare per iscritto esperienze, esprimendo opinioni con frasi semplici • Saper scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico complessivamente appropriato e di sintassi elementare
Non sa riprodurre un messaggio comprensibile 4
64
Conosce ed usa con correttezza e proprietà tutte le strutture e le funzioni studiate, non commette errori grammaticali, la scelta dei vocaboli è pertinente ed adeguata. Sa rilevare autonomamente semplici analogie o differenze lingue e culture diverse.
10
Conosce ed usa correttamente le funzioni e strutture previste dalla programmazione, inesattezze lessicali. Sa rilevare autonomamente semplici analogie o differenze tra lingue e culture diverse.
9
Conosce ed usa la maggior parte delle strutture e funzioni previste dalla programmazione. Qualche errore non grave che non compromette la comprensione del testo. Coglie semplici analogie o differenze tra lingue e culture diverse.
8
Conosce ed usa le principali funzioni e strutture in modo abbastanza corretto, senza errori gravi. Coglie semplici analogie o differenze tra lingue e culture diverse.
7
Conosce ed usa funzioni e strutture di base . 6 Conosce solo in parte funzioni e strutture di base 5
Conoscenza ed uso strutture e funzioni linguistiche • Saper cogliere le particolarità delle strutture linguistiche (anche attraverso il confronto con la lingua madre e attraverso il confronto tra lingue diverse) • Saper usare le funzioni linguistiche presentate per comunicare su argomenti e situazioni note, esporre di esperienze vissute, intenzioni o programmi, informazioni)
Non conosce le strutture e le funzioni di base. 4 Possiede una più che buona conoscenza della cultura e civiltà della popolazione della lingua studiata e sa fare raffronti personali ed approfonditi con la propria cultura
10
Possiede una buona conoscenza della cultura e civiltà della popolazione della lingua studiata e sa fare raffronti con la propria
9
Possiede una buona conoscenza della cultura e civiltà della popolazione della lingua studiata
8
Possiede una discreta conoscenza della cultura e civiltà della popolazione della lingua studiata
7
Possiede una sufficiente conoscenza della cultura e civiltà della popolazione della lingua studiata
6
Possiede una conoscenza parziale della cultura e civiltà della popolazione della lingua studiata
5
Conoscenza della cultura e della civiltà Conoscere le caratteristiche più significative della realtà socio-culturale dei paesi di cui si studia la lingua e operare confronti con la propria
Possiede una conoscenza parziale e superficiale della cultura e civiltà della popolazione della lingua studiata
4
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CRITERI DI VALUTAZIONE DI TECNOLOGIA - DISEGNO TECNICO
Voto Livello di partenza
Segno grafico Correttezza formale
Uso degli strumenti
Metodo di lavoro
10 Ben strutturato
Sicuro e preciso
Corretta ed organica
Molto accurato Rapido e produttivo
9 Strutturato Preciso Corretto Accurato 8 Completo Accurato Nel complesso
corretta Abbastanza accurato
Produttivo
7 Buono Abbastanza Accurato
Abbastanza corretta
Buona padronanza
Positivo
6 Solo abilità di base
A volte incerto Con lievi carenze Frettoloso Positivo ma poco autonomo
5 Carente Incerto Confusa Scorretto Bisognoso di aiuto
4 Notevolmente carente
Disorganico Disorganica Caotico e scorretto
Molto insicuro nel procedere
CRITERI DI VALUTAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA
OBIETTIVI INDICATORI DESCRITTORI VOTI CAPACITA’ MOTORIE
Conosce e utilizza le proprie capacità condizionali e coordinative raggiungendo consapevolezza dei propri limiti e punti di forza
- Raggiunge una prestazione ottima dimostrando fantasia motoria
- Svolge le attività proposte in modo corretto, sicuro e fluido
- Esegue gli esercizi senza interruzioni e in modo corretto
- Esegue le attività richieste con qualche interruzione o imprecisione
- Esegue gli esercizi con molte imprecisioni e in modo difficoltoso
- Non riesce a svolgere gli esercizi - Rifiuta di svolgere gli esercizi
nonostante le sollecitazioni
10
9
8
7
6
5
4
ABILITA’ SPORTIVE Utilizza le abilità sportive acquisite adattandole in situazioni di gioco presportivo Sport individuali Sport di squadra
- Sa eseguire le tecniche di più sport e le utilizza in modo approfondito disinvolto e con stile personale
- Utilizza le abilità acquisite in modo certo e sicuro
- Utilizza le abilità acquisite in modo soddisfacente in situazioni diversificate
- Utilizza le abilità acquisite in modo globale
- Ha qualche difficoltà. Utilizza gesti tecnici semplici in modo essenziale
- Non sa eseguire i fondamentali o li esegue in modo parziale o guidato
10
9 8
7 6
5
4
66
- Rifiuta di partecipare ai giochi o alle attività sportive proposte
APPROFONDIMENTI COGNITIVI
Conosce gli argomenti attinenti al mondo dello sport e allo stato di benessere personale, prevenzione e sicurezza Conosce aspetti comunicativo -relazionali del linguaggio motorio
- Conosce in modo rielaborativi e critico
- Conosce in modo organizzato e sistematico
- Conosce in modo soddisfacente - Conosce in modo adeguato - Conosce in modo superficiale e
con qualche difficoltà - Le sue conoscenze sono molto
incerte e vengono riferite con linguaggio inappropriato
- Non conosce gli argomenti proposti
10 9 8 7 6
5
4
COMPORTAMENTO SPORTIVO
Competenze relazionali, partecipazione, rispetto delle regole
- È leader propositivo - partecipa in modo sempre costruttivo - conosce e sa applicare il fair play
- È collaborativo - partecipa in modo efficace-conosce ed applica le regole con sicurezza e costanza
- È disponibile-partecipa spesso in modo pertinente e attivo-conosce e applica le regole
- È selettivo - partecipa qualche volta in modo attivo-accetta le regole principali
- È poco adattabile - partecipa in modo dispersivo e settoriale - il rispetto delle regole è essenziale/guidato
- È apatico e passivo; non partecipa o lo fa in modo oppositivo; spesso non rispetta le regole, a volte non porta il materiale
- È conflittuale; a volte mostra comportamenti gravemente anti-sportivi . E’ molto irregolare nel portare il materiale
10
9
8
7
6
5
4
67
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DI MUSICA
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INDICATORI Comprensione
ed uso dei linguaggi specifici
Espressione vocale e uso dei
mezzi strumentali.
Capacità di ascolto e
comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi musicali
Rielaborazione personale di
materiali sonori
VALUTAZIONE
Decodifica con pertinenza e sicurezza i simboli e le terminologie delle partiture
Produce una esecuzione in modo corretto,espressivo ed originale
Analizza in modo competente, pertinente e consapevole la funzione della composizione musicale e la sua struttura, usando il linguaggio specifico.
Produce in modo personale e strutturato, composizioni, ritmi, accompagnamenti musicali; realizza opportuni collegamenti relativi alla disciplina e interdisciplinari.
10
Legge in modo corretto gli spartiti e le simbologie ad esso connesse.
Produce una esecuzione in modo corretto ed espressivo
Analizza in modo pertinente e consapevole la funzione della composizione musicale e la sua struttura.
Produce in modo strutturato, composizioni, ritmi, accompagnamenti musicali; realizza opportuni collegamenti relativi alla disciplina e interdisciplinari.
9
Legge in modo sostanzialmente corretto gli spartiti e le simbologie ad esso connesse.
Produce una esecuzione in modo corretto
Analizza in modo pertinente la funzione della composizione musicale e la sua struttura.
Produce in modo corretto, composizioni, ritmi, accompagnamenti musicali; realizza collegamenti relativi alla disciplina.
8
Legge in modo discreto gli spartiti e le simbologie ad esso connesse.
Produce una esecuzione in modo per lo più corretto
Analizza in modo adeguato la funzione della composizione musicale e riconosce genericamente la sua struttura.
Produce in modo sostanzialmente adeguato, composizioni, ritmi, accompagnamenti musicali; realizza collegamenti relativi alla disciplina stimolato dall’Insegnante.
7
Legge in modo accettabile gli spartiti e le simbologie ad esso connesse.
Produce una esecuzione in modo sostanzialmente accettabile
Analizza in modo sommario la funzione della composizione musicale ed è incerto nel riconoscerne la struttura.
Produce in modo accettabile, composizioni, ritmi, accompagnamenti musicali.
6
69
70
CRITERI DI VALUTAZIONE IRC
Gravemente insufficiente (4)
a) Non conosce gli argomenti trattati b) Non coglie i valori religiosi espressi in un testo o in una situazione
esperienziale
Non sufficiente (5)
a) Ha una conoscenza frammentaria degli argomenti trattati b) Non è capace di rielaborare i valori religiosi espressi in un testo o in
una situazione esperienziale
Sufficiente (6)
a) Ha una conoscenza minima degli argomenti trattati c) Deve essere guidato nell’individuazione dei valori religiosi espressi
in un testo o in una situazione esperienziale
Discreto (7)
a) Ha una conoscenza sommativa degli argomenti trattati b) A volte va guidato nell’individuazione dei valori religiosi espressi in
un testo o in una situazione esperienziale
Buono (8)
a) Ha una conoscenza generale degli argomenti trattati c) Percepisce l’esistenza dei valori religiosi espressi in un testo o in una
situazione esperienziale
Distinto (9)
a) Ha una conoscenza completa degli argomenti trattati d) Identifica immediatamente i valori religiosi espressi in un testo o in
una situazione esperienziale
Ottimo (10)
a) Ha una conoscenza approfondita degli argomenti trattati b) Rielabora i valori religiosi e li traduce nella vita quotidiana
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CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il sotto indicato protocollo di Valutazione, in riferimento al Comportamento, non può essere ovviamente esaustivo nella descrizione degli atti sanzionabili. Qualunque comportamento contrario alla convivenza civile e/o ai doveri dello studente sarà sanzionato, commisurando la gravità dell’infrazione a quelle indicate nel vigente REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO (R.D.S.S.). Il docente annoterà sul registro di classe i comportamenti non idonei dell’alunno e ne darà sempre tempestiva comunicazione alla famiglia dell’alunno stesso mediante nota sul diario.
DIECI
L’alunno mostra un comportamento pienamente conforme alle regole della scuola e della convivenza civile. Partecipa attivamente alla vita scolastica; frequenta in modo puntuale e regolare; si comporta in modo lodevole, sempre rispettoso degli altri e dell’ambiente scolastico; si impegna in modo proficuo e responsabile nello svolgimento di tutte le attività proposte. Collabora in modo attivo e proficuo con adulti e compagni
NOVE
L’alunno mostra un comportamento sempre conforme alle regole della scuola e della convivenza civile. Partecipa responsabilmente alla vita scolastica; frequenta in modo puntuale e regolare; si impegna con costanza e diligenza; è disponibile a collaborare con adulti e compagni.
OTTO
L’alunno mostra un comportamento prevalentemente conforme alle regole della scuola e della convivenza civile, e sanzionato solo con occasionali richiami verbali e scritti. Frequenta in modo non sempre regolare. Si impegna in modo abbastanza costante e produttivo. È generalmente disponibile a collaborare con adulti e compagni.
SETTE
L’alunno mostra un comportamento talvolta poco conforme alle regole della scuola e della convivenza civile, come riportato nel registro di classe con note e /o provvedimenti disciplinari (come da Regolamento di disciplina), conseguenti non solo a singoli eventi gravi ma anche a reiterati ed improduttivi richiami verbali. Tale valutazione fa riferimento a comportamenti sanzionati con ammonizione scritta sul diario o sul registro online, oltre che sul registro di classe (come da R.D.S.S.), ma anche a partecipazione poco motivata, impegno discontinuo, frequente mancanza di rispetto nei confronti degli adulti, dei compagni, delle consegne ed inoltre alla scarsa puntualità.
SEI
L’alunno mostra spesso un comportamento non conforme alle regole della scuola e della convivenza civile, come riportato nel registro di classe con frequenti note disciplinari e provvedimenti, tale da richiedere la
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convocazione della famiglia ( come da R.D.S.S.). Tale valutazione fa anche riferimento a partecipazione passiva o non pertinente e controllata, scarso impegno, frequente mancanza di rispetto nei confronti degli adulti, dei compagni delle consegne e dei materiali e inoltre alla scarsa puntualità.
CINQUE
L’alunno mostra un comportamento non conforme alle regole della scuola e della convivenza civile, con registrazione di atti che configurano reati contro la persona e/o gravi danneggiamenti a cose o anche per reiterati episodi di minore gravità, per i quali sia inflitta la correlativa sanzione disciplinare (allontanamento temporaneo dalle lezioni, sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza) e, successivamente alla stessa, l’alunno non mostri un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e maturazione personale. (come da R.D.S.S.)
Alla formulazione della valutazione del comportamento concorre più di un indicatore riferito a ciascun voto.
73
Autovalutazione
La scuola dell'autonomia non ha solo il compito di fornire l'istruzione, ma anche quello di organizzare e controllare l'attuazione del proprio intervento formativo affinché sia assicurata agli studenti l'acquisizione di quelle competenze necessarie per affrontare le innumerevoli richieste della società. Questo compito assegnato all'istituto scolastico richiede, in particolar modo, lo sviluppo della ricerca di modelli e strumenti di organizzazione, gestione, analisi e controllo, allo scopo di ottenere quelle informazioni su cui poter riprogettare continuamente il miglioramento dell'offerta formativa. L’autovalutazione d’Istituto rappresenta una vera e propria strategia per governare, orientare e migliorare le scelte di fondo di una unità scolastica, per prendere atto dei risultati positivi per ripresentarli, nonché di quelli negativi per poterli modificare.
Detto processo presuppone una maggior consapevolezza da parte di tutti gli operatori della scuola.
Di conseguenza e in conformità con le vigenti normative è stato istituito un Nucleo di Autovalutazione d’Istituto, sin dallo scorso anno scolastico, che predisporrà, sulla base delle necessità emerse dal Rapporto di Autovalutazione di Istituto (RAV), un Piano di Miglioramento (PdM) volto al miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del servizio, all'innalzamento dei livelli di apprendimento, allo sviluppo delle competenze degli alunni.
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO RAV a. s. 2015/16
IC «DANTE ALIGHIERI»
SEZIONI DEL RAV
PRIORITA’ (a 3 anni) - Sugli ESITI
PRIORITA’ DESCRIZIONE
DELLE PRIORITA’ DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
IPOTESI PIANIFICAZIONE
ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO
RISULTATI SCOLASTICI
Miglioramento del processo di valutazione come azione educativa.
Partendo da adeguata formazione si definiranno
criteri e strumenti omogenei e condivisi nell'ottica della
continuità.
Formazione a.s. 2015/16
Prosecuzione e attuazione nell’a. s.
2016/17 Sviluppo delle
competenze sociali degli alunni di tre ordini di scuola, coinvolgendo le
famiglie ed il territorio
Migliorare il comportamento degli studenti, potenziando
attività trasversali in continuità, anche attraverso apertura pomeridiana delle
Scuole.
Formazione a.s. 2015/16 apertura pomeridiana
delle scuole
Prosecuzione e attuazione nell’a. s.
2016/17 COMPETENZE CHIAVE E DI
CITTADINANZA Sviluppo del pensiero critico, creatività,
capacità di risolvere problemi, valutazione
del rischio e capacità di gestione costruttiva dei
sentimenti
Strutturare attività in orario extracurricolare finalizzate allo
sviluppo delle competenze Europee con modalità di
monitoraggio adeguate
formazione/progetti a. s. 2016/17
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OBIETTIVI DI PROCESSO (a 1 anno) Sui PROCESSI
AREE DI PROCESSO
DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI
PROCESSO
IPOTESI PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ DI MIGLIORAMENTO A.S. 2015/16
1. Potenziare la strutturazione delle prove di valutazione condivise definendone anche gli strumenti di valutazione anche attraverso corsi di formazione
Contenuti di Formazione a. s. 2015/16 Le attività di formazione sulla valutazione come processo educativo e predisposizione di materiali e strumenti: tra questi si cercherà di sviluppare le prove condivise 1. Formazione sulla valutazione (a. s. 2015/16 2. Formazione sulla certificazione delle competenze iniziale approccio nella formazione 2015/16 (Le competenze socio-relazionali) – prosecuzione formazione aa. Ss. Successivi con attuazione in progetti di continuità a)la valutazione degli alunni (Scuola primaria e sec I grado) - chi valutiamo - cosa valutare - come attribuire il voto e il giudizio - è possibile un certo grado di intersoggettività nell'attribuzione del voto e del giudizio? b) Le competenze socio-relazionali(tutti gli ordini di Scuola) - cosa sono e come agevolarne l'apprendimento - una sfida verticale - modalità cooperative dall'infanzia alla scuola secondaria di primo grado
2. Migliorare la qualità e la condivisione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso
formazione/progetti a. s. 2016/17
CURRICOLO PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
3. Strutturare progetti in continuità sulla valorizzazione delle competenze a livello trasversale.
formazione/progetti a. s. 2016/17
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
Ampliare l'Offerta formativa con corsi volti al potenziamento delle competenze trasversali anche in orario extracurricolare.
In fase di pianificazione
INTEGRAZIONE CON IL
TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
1. Potenziare la ricerca di sponsor per acquisire fondi utili al potenziamento dell’offerta formativa. 2. Organizzare indagini di approfondimento su soddisfazione genitori per comprenderne meglio le motivazioni e condividere percorsi di miglioramento.
A cura dello staff e delle funzioni strumentali
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3. Sviluppare rapporti sinergici, proficui ed efficaci con le famiglie ed il territorio, anche mediante l'apertura delle scuole in orario pomeridiano.
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Sicurezza e prevenzione La sicurezza non è solo un sapere e un saper fare: è un saper essere, un atteggiamento trasversale, che si traduce in una cultura della prevenzione, intesa come consapevolezza dei rischi esistenti negli ambienti di vita e di lavoro e capacità dell'individuo di governarli, in correlazione con i principi fondamentali del rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente. Educare alla sicurezza diventa un compito trasversale, che non può fermarsi a tematiche della sicurezza sul lavoro, ma deve interessare tutti i comportamenti di vita: dalla sicurezza nei comportamenti relativi alla salute al benessere personale (alimentazione, igiene, uso di sostanze nocive, condotte sessuali), al rispetto per l'ambiente, all'osservanza delle regole della strada, alla prudenza in tutti i comportamenti quotidiani. Le tematiche sulla sicurezza e i comportamenti che coerentemente vanno adottati, hanno una forte valenza, non solo educativa, ma anche sociale, poiché bambini che oggi si formano, potranno essere domani cittadini lavoratori più attenti alla protezione della salute e alla prevenzione degli incidenti. L’Istituto si adopera, in collaborazione con il Comune di Macerata, per garantire una sicura e confortevole permanenza a scuola degli alunni e del personale, attraverso la cura delle condizioni igieniche e di sicurezza dei locali e dei servizi. A tale scopo si definisce il Piano di Valutazione del Rischio per l’organizzazione e la gestione della prevenzione e protezione dai rischi in tutte le attività che si svolgono nella Scuola e l’adeguamento degli edifici alle Norme di Sicurezza. L’Istituto attiva ogni anno iniziative di informazione e formazione allo scopo di portare a conoscenza di tutti gli operatori scolastici le regole di comportamento da assumere nelle “situazioni a rischio” nell’ordinario svolgimento del servizio e le modalità da adottare per prevenire i “pericoli”. Le prove periodiche di evacuazione degli edifici costituiscono occasioni importanti per consentire a tutti di familiarizzare con situazioni di rischio. Per l’Istituto l’attenzione alla Sicurezza costituisce, prima ancora che un obbligo di legge, un impegno di tutte le componenti scolastiche per favorire la sicurezza di ciascuno e l’educazione alla conoscenza, valutazione e assunzione di comportamenti autonomi e sicuri per sé e per gli altri in ambiente scolastico ed extrascolastico. La Sicurezza è presente in tutte le fasi di realizzazione dei processi scolastici e verificata con controlli periodici e la collaborazione del personale docente e non docente. E’ stato redatto il Documento di valutazione dei rischi e realizzate le necessarie misure di prevenzione e protezione; per il personale sono previste idonee attività di informazione e formazione. Gli edifici scolastici sono muniti di certificato di prevenzione incendi e di abitabilità. Secondo quanto previsto dal decreto legislativo 81 del 2008, è stato costituito presso l’Istituto un servizio di prevenzione e protezione composto da:
� Dirigente Scolastico � Responsabile del servizio di prevenzione e protezione � Medico competente � RLS (Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza) � Addetti al servizio di prevenzione e protezione � Lavoratori addetti alle misure antincendio, evacuazione e pronto soccorso (figure sensibili) � Preposti