italia parola greca usata dallo storico siracusano antioco nel v secolo a.c. per definire una...
TRANSCRIPT
![Page 1: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/1.jpg)
Italia
• parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale dell’odierna Calabria.
• Questa definizione si estese col tempo tino a comprendere, nel IV secolo, anche la Puglia, la Campania e le aree interne osco-sannitiche. Quando poi il dominio romano raggiunse la pianura padana, passò ad indicare un territorio esteso fino al Po, come emerge dai testi di autori del III-Il secolo a.C. (Plauto, Polibio).
![Page 2: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/2.jpg)
Italia pre-proto-storica
• Un mosaico di popoli • Le prime tracce della presenza
umana in Italia risalgono all’età della pietra parti di scheletro rinvenute in provincia
di Frosinone e di Forlì risalgono a circa 750.000 anni fa
Homo erectus.
![Page 3: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/3.jpg)
VII-VI millennio a.C.. L’arrivo dell’agricoltura
• prime comunità di villaggio – risiedevano stabilmente in una località, – costruivano case di mattoni d’argilla, – allevavano bestiame – coltivavano in particolare orzo,
frumento, farro, legumi.
• in Puglia risalgono al VII millennio circa
![Page 4: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/4.jpg)
IV millennio a.C. L’età del rame
Intorno al V millennio cominciò a diffondersi, a partire dal Vicino Oriente, la fusione del rame. La tecnica è difficile e il metallo raro e
presente solo in determinate regioni: in molti casi venne dunque importato.
Per questo fu considerato un bene prezioso e la sua presenza nelle tombe contraddistingue personaggi di alto rango
Di questo periodo «uomo del Similaun».
![Page 5: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/5.jpg)
III millennio a.C. - età del bronzo
– gli insediamenti divengono ancora più stabili; – in alcuni casi i centri abitati si circondano di cinte di
protezione; – si sviluppano i primi commerci a lungo raggio per procurarsi lo
stagno. – Nelle sepolture si coglie la differenza fra i vari strati della
popolazione: i membri della classe dominante sono seppelliti con un ricco corredo di armi e oggetti in bronzo; alcune donne con preziosi monili.
– Si diffonde l’uso di tesaurizzare la ricchezza, accumulando in appositi ripostigli oggetti in bronzo, lingotti o pregiati manufatti, come pugnali e asce.
– In Italia l’età del bronzo vede l’emergere di culture particolari:
• delle palafitte in alcune regioni del Nord• delle terramare in Emilia• dei nuraghi in Sardegna.• Appenninica, in varie forma, lungo la dorsale (vedi ad es. Sanniti)
![Page 6: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/6.jpg)
Civiltà nuragica
• Una cultura del tutto particolare si sviluppò in Sardegna dal II millennio a.C. fino alla conquista romana. – la popolazione era composta da
contadini, ma soprattutto da pastori-guerrieri, che abitavano in villaggi di capanne situati per lo più su altopiani.• In caso di pericolo essi si rifugiavano,
insieme ai loro animali, dentro altissime torri di pietra a tronco di cono, chiamate nuraghi.
– se ne conservano circa 7000 in tutta la Sardegna
![Page 7: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/7.jpg)
I Nuraghi
• Il loro nome deriva probabilmente dal sardo nurra nel suo duplice significato di «mucchio» e di «cavità».
• All ‘inizio erano edifici isolati a forma di torre circolare, costituiti da grosse pietre squadrate con ampi spazi interni, percorsi da scale «a chiocciola» e con coperture a volta.
• verso la fine dell’età del Bronzo, a moltissime torri isolate si addossarono altre torri minori producendo schemi architettonici differenti, nei quali le diverse strutture erano unite tra di loro da mura rette o curvilinee.– Le forme di questi villaggi che aderivano perfettamente alle
asperità del terreno, erano le più diverse: a tre, quattro e anche sei lobi, dove i lobi erano dati dalle torri periferiche.
![Page 8: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/8.jpg)
Mereu
Struttura di un nuraghe complesso
tombe
tempio
![Page 9: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/9.jpg)
Funzione di queste strutture
varie sono le ipotesi fatte• Fortezze, mausolei, trofei, silos• più probabile, una funzione quotidiana e civile di
questi edifici. Nelle torri si viveva e ci si rifugiava nei periodi di guerra.
• a fianco del borgo nuragico, il tempio (uno o anche due) e grandi complessi sepolcrali che per le loro dimensioni furono detti «tombe dei giganti».– Dalla distribuzione dei villaggi nuragici si deduce che il
territorio doveva essere diviso in tanti piccoli reami-stato.
![Page 10: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/10.jpg)
Una ipotesi di diffusione dei ceppi linguistici indoeuropei
![Page 11: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/11.jpg)
2000-1000 circa: migrazioni indoeuropee. Principali popolazioni
insediate in Italia
Latini Lazio
Siculi Sicilia orientale
Veneti Veneto-Friuli
Umbri Italia centrale appenninica
Sabini Lazio meridionale
Sanniti Abruzzo, Molise, Campania
Piceni Marche-Abruzzo
Iapigi Puglia meridionale
![Page 12: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/12.jpg)
![Page 13: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/13.jpg)
Culture della media età del Bronzo
![Page 14: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/14.jpg)
Palafitte
Nella zona che corrisponde al Veneto, al Trentino e in parte alla Lombardia, vivevano, nell’età del bronzo, cacciatori e pescatori in villaggi di case di legno, sostenute da alti pali infissi nell’acqua di fiumi, di laghi o in terreni paludosi.
Queste abitazioni, dette palafitte, consentivano di disporre di una costante riserva idrica e, allo stesso tempo, trovavano proprio nell’acqua un’efficace difesa contro l’assalto di nemici e animali selvatici.
![Page 15: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/15.jpg)
Resti dei pali di fondazione dell’area palafitticola di Ledro
![Page 16: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/16.jpg)
Terramare
In Emilia venivano costruite palafitte anche se il terreno era asciutto (ma molto ricco di umidità); poi gli abitanti le proteggevano scavando tutt’intorno al villaggio un fossato, riempiendolo d’acqua.
«terramare» da «terra marna», che in dialetto emiliano significa: terra grassa. costituita dalla decomposizione delle palafitte i contadini fino al secolo scorso la usavano
come concime naturale, vi trovavano anche oggetti di bronzo.
![Page 17: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/17.jpg)
Esempio di villaggio terramaricolo
![Page 18: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/18.jpg)
Gli abitanti delle terramare• coltivavano vari tipi di cereali (grano, orzo e
miglio) – (…lo sappiamo proprio dai resti dei pasti che gettavano
sotto il pavimento della terramara)
• allevavano pecore, capre e maiali – Lo sappiamo dai resti di ossa e dagli escrementi
• furono tra i primi ad utilizzare il cavallo per il trasporto e la guerra. – Resti di bardature-finimenti
• Erano abili produttori di ceramica e lavoratori del legno e dei metalli.– Resti di cocci
![Page 19: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/19.jpg)
Oggetti ritrovati nella terramara
![Page 20: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/20.jpg)
Prima Età del Ferro
![Page 21: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/21.jpg)
La cultura villanoviana
dal villaggio di Villanova vicino a Bologna
Intorno al 1000 a.C. si assiste ad una nuova trasformazione.
Nell’Italia centrale gli abitanti non vivevano più in palafitte ma in capanne; lavoravano ancora il bronzo, ma avevano imparato a conoscere il ferro.
![Page 22: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/22.jpg)
Urna femminile
elmo
Stele funeraria
vasellame
![Page 23: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/23.jpg)
Askos, vaso rituale
Ricostruzione di capanna villanoviana
![Page 24: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/24.jpg)
Struttura della capanna
Stele con abitazione
![Page 25: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/25.jpg)
Urna a capannaUrna maschile
Urna femminile
Adottavano anche un diverso rito funerario:
incinerazione. deponevano le ceneri dei defunti in piccole urne di terracotta (raramente di bronzo) che riproducevano la forma delle capanne dove vivevano, oppure in urne a doppio cono, chiuse da un elmo per indicare l’uomo, da una ciotola per indicare la donna. La civiltà villanoviana si sviluppò in Emilia, Umbria, Toscana, alto Lazio e parte della Campania; venne gradatamente assorbita da quella etrusca che occupò all’incirca la medesima area geografica.
![Page 26: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/26.jpg)
I VENETI
• una popolazione di origine illirica • si stanziarono nella parte
orientale della pianura padana e nell’area prealpina (Este e Padova sono i centri principali);
• la loro cultura (atestina) è vicina a quella villanoviana, come testimoniano i ritrovamenti nelle necropoli e nei santuari.
Illiria
![Page 27: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/27.jpg)
I popoli appenninici
• Osco-Umbri – nell’Italia centrale, nell’entroterra adriatico fino all’alto
corso del Tevere. – Sette tavole di bronzo ritrovate presso la città di Gubbio (di
qui il nome di Tabulae Iguvinae) ci tramandano, in osco-umbro, i nomi delle divinità e alcune pratiche religiose.
• Sanniti• Più a Sud vivevano Lucani e Bruzzi.
Lungo la dorsale appenninica vivevano tribù di pastori seminomadi, costretti a seguire pecore e capre nella transumanza
![Page 28: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/28.jpg)
I Sanniti
• Il territorio abitato dai Sanniti, nella parte centro-meridionale della penisola italiana, era chiamato dai suoi abitanti Safinim i quali designavano se stessi come Safineis. In latino Safinim divenne per assimilazione Samnium, da cui i Romani derivarono il termine Samnites per designare gli abitanti.I Greci li chiamavano Saunitai e la loro terra Saunitis popolazioni italiche nel IV secolo a.C.
Leggi le note
Esempio di civiltà appenninica
![Page 29: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/29.jpg)
Il loro territorioLe terre riconducibili alla permanenza sannitica costituivano una vasta area del territorio peninsulare, all'epoca delimitata a nord dalle pendici meridionali dei monti della Maiella e dalle terre dei Marsi e dei Peligni, al sud dai territori degli Iapigi e delle colonie greche, ad est dal Tavoliere delle Puglie e dalle coste adriatiche e ad ovest dalla Pianura Campana. E’ costituita da un territorio morfologicamente vario composto da pianure, altopiani e dorsali appenniniche, quest'ultime pur non essendo invalicabili, sicuramente rappresentarono un ostacolo al transito di gente e merci. Proprio questa particolare morfologia permise per molto tempo al popolo che l'abitava di controllare una gran porzione dell'Italia meridionale.
I tratturi
Ver Sacrum
![Page 30: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/30.jpg)
Celti, Fenici e Greci
• Tre popoli provenienti dall’esterno ebbero un ruolo importante nella storia dei popoli italici, a partire dal IX-VIII secolo a.C.
• Nell’Italia meridionale vennero fondate le prime colonie greche
• nello stesso periodo si affermava, nel bacino occidentale del Mediterraneo, la potenza fenicia attraverso la sua colonia Cartagine. – I Cartaginesi stabilirono solide basi in Sicilia e Sardegna e
trovarono l’alleanza degli Etruschi, a quel tempo la più potente delle popolazioni italiche. Venuti presto in urto con i Greci, che minacciavano il loro monopolio sulle rotte commerciali dell’Ovest, i Fenici ne bloccarono l’ulteriore espansione.
• Verso il VII sec. a.C. infine, un altro popolo, meno civile ed estremamente bellicoso, si affacciò dalle Alpi, portando saccheggio e devastazione fino alle porte di Roma: i Celti.
![Page 31: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/31.jpg)
I Celti
• I contatti commerciali fra i Celti e le popolazioni italiche erano già avviati da tempo quando, verso il VII sec. a.C., i primi gruppi di Celti passarono i valichi alpini per stabilirsi nella nostra penisola.
• Nei secoli successivi, bande di Celti, desiderose di prede e di ricchezze, puntarono sui ricchi centri della valle del Po, che all’epoca si trovavano sotto l’influenza etrusca.
![Page 32: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/32.jpg)
Toponimi di origine celtica
• Numerosi toponimi (nomi di luogo) ricordano una fondazione celtica, perlopiù attraverso la mediazione del latino.– Milano (Mediolanum, semplificato da Medioplanum)
deriverebbe dal celtico mid-ianda, «in mezzo alla pianura».
– Belluno, da bhel, splendente e dunum, fortezza. – Bergamo, da bergh, monte e hem, casa.– Brescia, da briga, colle.– Bologna, da bona, castello, attraverso il latino Bononia. – Ravenna, da rava, frana.
![Page 33: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/33.jpg)
![Page 34: Italia parola greca usata dallo storico siracusano Antioco nel V secolo a.C. per definire una piccola zona dell’entroterra di Locri, nella punta meridionale](https://reader036.vdocuments.pub/reader036/viewer/2022081516/5542eb74497959361e8dd43d/html5/thumbnails/34.jpg)
I primi celti in Italia
insubri
orobi
leponti
Culture di Golasecca