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Budo International 23 MICHELE SURIAN Michele Surian, classe 1962, è un artista marziale con un’esperienza di quasi quattro decenni. Professore di Scienze Motorie e Sportive (diplomato ISEF con 110 e lode e laureato in Scienze Motorie, sempre con 110 e lode), inizia con il Karate nel 1974 e prende la cintura nera nel 1979, anno in cui inizia la pratica agonistica della Kick Boxing dopo una breve parentesi nel pugilato. La sua carriera agonistica si svolge nel Point Fighting, di cui sarà uno dei maggiori interpreti negli anni ’80: innumerevoli tornei vinti, 9 titoli italiani, un titolo europeo (nell’88), diversi grandchampion (anche oltreoceano), numero uno incontrastato nella categoria mediomassimi in Italia per cinque anni (dall’86 al ’90) periodo durante il quale sarà sempre titolare nella Nazionale Azzurra della WAKO. Nel 1990 si ritira dall’agonismo per seguire le sue scuole di arti marziali, da cui usciranno 95 cinture nere, 14 campioni del mondo e innumerevoli titoli nazionali e internazionali. Il suo campione più in vista sarà Marco Ferrarese, vera superstar mondiale del Point Fighting negli anni ’90. Nel 1993 organizza il Point Fighting del Golden Dragon, il primo grande torneo europeo con importanti premi in denaro (25 milioni di lire di allora solo nel Point Fighting) e rivoluziona il modo di organizzare. Sempre nello stesso anno viene chiamato dal Presidente Ennio Falsoni a dirigere gli arbitri e le competizioni degli sport da tatami nella FIAM-WAKO, carica che svolgerà per quattro anni, per poi ritornare a tempo pieno all’insegnamento. Nel 1996 fonda l’AUXE, la sua scuola, assieme a Ferrarese e ad altri suoi allievi. Nel 2001, grazie all’interessamento del dirigente ASI Andrea Albertin, è fra i fondatori di FKBI (Federazione Kick Boxing Italia) che rappresenterà in Italia la storica sigla WKA. Per dieci anni sarà il tecnico della Nazionale Italiana Seniores di Point Fighting WKA, che vedrà il suo massimo splendore nelle trasferte oltreoceano con oltre 120 atleti in Canada e Florida, nel 2005 e 2008. Nell’ente di promozione ASI, con l’illuminata dirigenza del Presidente Andrea Albertin, svilupperà, assieme ai tecnici Ferrarese, Milan e Galuppo, i programmi tecnici, quelli di formazione degli insegnanti e, con particolare attenzione, tutti i progetti intesi allo sviluppo dell’attività giovanile. Le sue più grandi passioni sono i viaggi e imparare: ha viaggiato in tutti i continenti e non ha mai smesso di continuare a studiare e aggiornarsi frequentando innumerevoli corsi di aggiornamento e approfondimento: Judo, Boxe, Kung Fu, Wing Tsun, Lotta Greco- Romana, Jujitsu Brasiliano, Vale Tudo, Capoeira, Knife Fighting, Improvised Weapons, Kobudo, Preparazione Atletica, Preparazione Mentale, Tecniche di Visualizzazione, Tecniche di Allenamento Ideomotorio, etc... È Guanto Giallo e Istruttore di Boxe Francese e Istruttore di “Reality Based Personal Protection” (qualifica presa nel 2008 con Jim Wagner nel primo corso istruttori in Italia). È stato docente in molti corsi per istruttori e anche docente in corsi per agenti privati e guardie del corpo oltre che consulente presso diverse importanti aziende sui temi della prestazione di eccellenza e della gestione dello stress nella performance. Negli ultimi tempi si è occupato anche di MMA curando la preparazione di Davide Morini per i suoi ultimi due incontri prima del ritiro. Attualmente frequenta un Master Universitario in psicologia dello Sport. Raccontaci il tuo viaggio personale nel mondo dello sport, delle arti marziali e degli sport da combattimento. Ho fatto di tutto, sono un onnivoro della conoscenza (così come leggo di tutto, Testo di: Stefano Cosmo Foto di: Michele Surian Una vita nelle arti marziali e negli sport da combattimento, tra pratica e insegnamento 1986 esordio in nazionale (Surian batte il campione del mondo Neville Wray) 1988 Surian con Bill Wallace, sullo sfondo Ric Pascetta Kick Boxing

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Budo International 23

MIChele sUrIaN Michele Surian, classe 1962, è un artista marziale con un’esperienza di quasi quattro decenni. Professore di Scienze Motorie e Sportive (diplomato ISEF con 110 e lode e laureato in Scienze Motorie, sempre con 110 e lode), inizia con il Karate nel 1974 e prende la cintura nera nel 1979, anno in cui inizia la pratica agonistica della Kick Boxing dopo una breve parentesi nel pugilato. La sua carriera agonistica si svolge nel Point Fighting, di cui sarà uno dei maggiori interpreti negli anni ’80: innumerevoli tornei vinti, 9 titoli italiani, un titolo europeo (nell’88), diversi grandchampion (anche oltreoceano), numero uno incontrastato nella categoria mediomassimi in Italia per cinque anni (dall’86 al ’90) periodo durante il quale sarà sempre titolare nella Nazionale Azzurra della WAKO.Nel 1990 si ritira dall’agonismo per seguire le sue scuole di arti marziali, da cui usciranno 95 cinture nere, 14 campioni del mondo e innumerevoli titoli nazionali e internazionali. Il suo campione più in vista sarà Marco Ferrarese, vera superstar mondiale del Point Fighting negli anni ’90.Nel 1993 organizza il Point Fighting del Golden Dragon, il primo grande torneo europeo con importanti premi in denaro (25 milioni di lire di allora solo nel Point Fighting) e rivoluziona il modo di organizzare. Sempre nello stesso anno viene chiamato dal Presidente Ennio Falsoni a dirigere gli arbitri e le competizioni degli sport da tatami nella FIAM-WAKO, carica che svolgerà per quattro anni, per poi ritornare a tempo pieno all’insegnamento. Nel 1996 fonda l’AUXE, la sua scuola, assieme a Ferrarese e ad altri suoi allievi. Nel 2001, grazie all’interessamento del dirigente ASI Andrea Albertin, è fra i fondatori di FKBI (Federazione Kick

Boxing Italia) che rappresenterà in Italia la storica sigla WKA. Per dieci anni sarà il tecnico della Nazionale Italiana Seniores di Point Fighting WKA, che vedrà il suo massimo splendore nelle trasferte oltreoceano con oltre 120 atleti in Canada e Florida, nel 2005 e 2008. Nell’ente di promozione ASI, con l’illuminata dirigenza del Presidente Andrea Albertin, svilupperà, assieme ai tecnici Ferrarese, Milan e Galuppo, i programmi tecnici, quelli di formazione degli insegnanti e, con particolare attenzione, tutti i progetti intesi allo sviluppo dell’attività giovanile.Le sue più grandi passioni sono i viaggi e imparare: ha viaggiato in tutti i continenti e non ha mai smesso di continuare a studiare e aggiornarsi frequentando innumerevoli corsi di aggiornamento e approfondimento: Judo, Boxe, Kung Fu, Wing Tsun, Lotta Greco-Romana, Jujitsu Brasiliano, Vale Tudo, Capoeira, Knife Fighting, Improvised Weapons, Kobudo, Preparazione Atletica, Preparazione Mentale, Tecniche di Visualizzazione, Tecniche di Allenamento Ideomotorio, etc... È Guanto Giallo e Istruttore di Boxe Francese e Istruttore di “Reality Based Personal Protection” (qualifica presa nel 2008 con Jim Wagner nel primo corso istruttori in Italia).È stato docente in molti corsi per istruttori e anche docente in corsi per agenti privati e guardie del corpo oltre che consulente presso diverse importanti aziende sui temi della prestazione di eccellenza e della gestione dello stress nella performance. Negli ultimi tempi si è occupato anche di MMA curando la preparazione di Davide Morini per i suoi ultimi due incontri prima del ritiro.Attualmente frequenta un Master Universitario in psicologia dello Sport.

Raccontaci il tuo viaggio personale nel mondo dello sport, delle arti marziali e degli sport da combattimento.Ho fatto di tutto, sono un onnivoro della conoscenza (così come leggo di tutto,

Testo di: Stefano Cosmo Foto di: Michele Surian

Una vita nelle arti marziali e negli sport da combattimento, tra pratica e insegnamento

1986 esordio in nazionale (Surian batte il campione del mondo Neville Wray)

1988 Surian con Bill Wallace, sullo sfondo Ric Pascetta

Kick Boxing

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continuamente, una media di 3 o 4 libri al mese…) ma naturalmente alcune cose le ho approfondite bene, come l’aspetto scientifico della preparazione e dell’insegnamento mentre altre le ho solo assaggiate. Ho sempre usato le arti marziali e lo studio, così come i viaggi, come strumenti per una ricerca personale continua. Adoro fare il mio mestiere, che è quello di tecnico e insegnante: mi permette un continuo viaggio nella conoscenza e nell’introspezione. Ho fatto anche il politico, nello sport e il dirigente, ma sono un tecnico, un insegnante. Mi piace molto anche insegnare a scuola (Surian, tra le altre cose, è Professore di ruolo di Scienze Motorie in un istituto superiore di Venezia ndr).

Come hai iniziato a praticare?Come tutti quelli che hanno iniziato negli anni ’70: grazie a Bruce Lee! Una passione sfrenata! Eravamo dei ragazzini e lui era il nostro eroe. Poi siamo cresciuti e la passione per Lee è sfumata ma quella per le arti marziali e gli sport di combattimento è rimasta. Va detto, a onor del vero, che molti degli scritti di Lee sono attualissimi ancor oggi. Era davvero uno studioso e un artista marziale illuminato.

Raccontaci cosa è successo in questi anni?È successo di tutto ma soprattutto è successo che il mondo è andato avanti! Nelle arti marziali si sono succedute ondate di mode e movimenti: prima Bruce Lee e le arti marziali orientali, con i maestri venerati come semidei, poi la Kick Boxing, il Karate sportivo e il Taekwondo olimpico, con la consapevolezza di trattare la prestazione come un qualcosa di scientifico e l’insegnamento come un processo educativo. Poi la rivoluzione dell’UFC e l’MMA, il Ju Jitsu Brasiliano, con finalmente grande chiarezza sui concetti di efficacia e contemporaneamente lo sviluppo dei sistemi di difesa personale Reality Based che hanno fatto luce su ciò che realmente vuol dire addestrarsi per una seria protezione personale. Chissà quali saranno le prossime frontiere… Probabilmente da una parte vedremo una specializzazione sempre più professionale nelle singole specialità e dall’altra invece lo sviluppo di metodiche, soprattutto nel campo del mental training, che potranno essere applicate in molteplici campi. Che ricordo hai degli inizi?Era tutto bellissimo! Avevamo la passione e l’ingenuità di chi crede a tutto e a tutti. Se ripenso a quei

tempi ricordo allievi devoti e appassionati al limite del fanatismo e insegnanti che spesso avevano una preparazione davvero penosa! Erano tempi in cui un sacco di lazzaroni hanno fatto pacchi di soldi. Per fortuna il tempo ha fatto un po’ di giustizia e un po’ di piazza pulita.

Che tipo di evoluzione c’è stata negli anni?Il combattimento è diventato sempre più scienza, sia nello sport che nella difesa personale. Nel corso di tre decenni si è finalmente arrivati a una distinzione netta fra le arti marziali: ci sono quelle di tipo sportivo (cioè tutte quelle che trovano sfogo in una competizione regolamentata) e quelle di tipo culturale-tradizionale (come l’aikido o il Tai Chi, o il Karate tradizionale) e quelle che si occupano di Difesa Personale (come il Krav Maga o il Reality Based). Sono filoni ben distinti e nessun insegnante serio si sognerebbe oggi di dire che uno sport come la Kick o il Karate sono la pratica ottimale per la difesa personale. Un’altra evoluzione molto importante è stata avvicinare l’insegnamento dei giovani, nelle arti marziali e negli sport di combattimento, alle metodiche che trovano fondamento nelle discipline pedagogiche. Gli insegnanti di oggi hanno una coscienza maggiore del valore educativo e sociale dello sport e della pratica delle arti marziali.

Che tipo di valori trasmette lo sport ai ragazzi?Pensate che lo sport del Rugby è stato inventato nei college inglesi per formare la classe dirigente durante la rivoluzione industriale! Questo la dice lunga su quanto lo sport possa avere influenza nella formazione della persona.Lo sport trasmette valori come la lealtà, la correttezza, il coraggio e aiuta a sviluppare senso di autoefficacia, rispetto per se stessi e per gli altri, rispetto per le regole, equilibrio personale, capacità di impegno e autodisciplina.È assodato che le tre agenzie educative, in un paese civile, sono la famiglia, la scuola e le società sportive.

Oggi c’è bisogno di praticare sport per avere equilibrio, forza e salute?Oggi come ieri. E non parliamo solo di forza, equilibrio e salute dal punto di vista fisico: la pratica dello sport concorre allo sviluppo di forza interiore, equilibrio psicofisico e salute mentale.

Parlaci dell’attività del tuo Club?L’Auxe è un’associazione sportiva dilettantistica che conta circa 500 tesserati e lavora in diverse sedi nella regione Veneto. Lavoriamo a tutti livelli: abbiamo un’attività agonistica molto fervida e diversi atleti in nazionale, ma curiamo molto anche l’attività promozionale e quella dei principianti. In particolar modo curiamo l’attività giovanile e di questo devo ringraziare soprattutto l’instancabile Marco Ferrarese. Siamo convinti che nessuna associazione, tantomeno nessuna federazione, ha futuro se non investe in progetti e programmi per l’attività giovanile.Inoltre facciamo continuamente aggiornamento: portiamo avanti l’idea di formazione permanente. Che differenza c’è tra l’attività amatoriale e agonistica? Come gestisci le due attività?È da molti anni che non mi occupo più personalmente di attività amatoriale, lo fanno altri istruttori nell’Auxe. Io mi occupo esclusivamente di agonisti e di formazione. La

grossa differenza che vedo è fra i professionisti e gli amatori e devo dire che trovo straordinari quelli che si allenano o insegnano dopo nove ore di lavoro, magari con una famiglia a carico, ottenendo risultati non dissimili da quelli dei professionisti. Devo anche dire che, come preparatore, quando ho lavorato con professionisti come Ferrarese o Morini mi sono proprio divertito: svolgere programmazioni che prevedono anche 16 allenamenti alla settimana dà soddisfazioni 2008 Surian con Jim Wagner

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1995 Surian con Rorion Gracie nella Gracie Academy a Torrance California

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enormi, così come gestire l’alternanza del carico in atleti che devono solo allenarsi, mangiare e dormire. La preparazione è una scienza e un’arte.

Progetti professionali per il futuro?Abbiamo appena organizzato uno stage di quattro giorni con la superstar americana Jadi Tention (un successone, quasi trecento partecipanti). A giugno inizieremo la preparazione per i Campionati del Mondo di Point e Light, ad agosto avremo in montagna il Summer Camp Senior e a settembre quello per gli Junior.A luglio uscirà il mio libro edito da Mursia, un romanzo sportivo dove faccio convergere un po’ tutte le mie conoscenze. Farò diverse presentazioni nelle librerie di molte città. Sono molto orgoglioso della sua uscita, non tanto per il libro (che comunque mi è costato 4 anni di lavoro, perlopiù di notte fra le undici e le tre…) quanto per le prefazioni di Gregorio “Grillo” Di Leo, Marco Ferrarese e Franz Haller. Grillo e Marco li considero, assieme a Emanuele Bozzolani, i più grandi point fighter italiani di tutti i tempi. Per Franz ho un’ammirazione che rasenta la venerazione: è stato il pioniere di tutti i tipi di Kick in Italia, ma soprattutto è un bravissimo insegnante e un essere umano meraviglioso.Continuo a studiare e ad aggiornarmi, in questo momento la mia passione è la psicologia dello sport: credo si potranno raggiungere traguardi enormi se la preparazione mentale verrà gestita con la stessa serietà e scientificità con cui sono attualmente gestite la preparazione atletica e quella tecnica.Sul piano politico sportivo c’era stato, alla fine dello scorso anno, un riavvicinamento con la FIKBMS e il presidente Ennio Falsoni mi aveva fatto delle proposte interessanti per un incarico come tecnico federale e per lavorare su una commissione sull’attività giovanile assieme a Milan e Ferrarese. Poi Falsoni si è ammalato e la cosa si è arenata e adesso c’è una situazione un po’ movimentata per gli sport da tatami, in Italia. Approfitto per augurare a Falsoni una pronta guarigione e ogni bene a lui e alla sua famiglia.

1996 Surian durante l’organizzazione di una manifestazione internazionale con Ennio Falsoni

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2013 Surian con Jadi Tention e Marco Ferrarese

1981 Surian con Benny Urquidez2012 Surian con Franz Haller nel dojo di Davide Morini

Raduno dell’Auxe