la bacheca di unioncamere · 2014. 1. 30. · la bacheca di unioncamere gennaio 2014 p. 3 settore,...

4
gennaio 2014 [email protected] Mensile di informazione per il Sistema camerale a cura dell’Ufcio Stampa e Comunicazione La bacheca di Unioncamere In questo numero “Dobbiamo alimentare il coraggio di chi fa impresa e ri- dare ducia alle famiglie e a chi cerca lavoro. E per farlo è indispensabile rafforzare le reti che costruiscono questa ducia, a partire dalle istituzioni”. Con queste parole il Presidente di Unioncamere, Feruccio Dardanello, traccia la strada da seguire per uscire dalla crisi. Una crisi che sembra proprio non dare tregua al nostro sistema impren- ditoriale. Anche se il bilancio anagraco delle imprese alla ne del 2013 chiude con un saldo attivo di 12.681 unità. La crescita più bassa dal 2004 ad oggi, ma pur sempre una crescita. Dati alla mano secondo la fotograa scattata da Movimprese è soprattutto l’aumento delle cessazioni, che passano dalle 364.972 del 2012 alle 371.802 dell’an- no scorso, a pesare sul risultato nale della nati-mortalità dell’imprenditoria italiana. Mentre le iscrizioni al Registro delle imprese, pur in presenza di una prolungata contra- zione, crescono di 600 unità rispetto al 2012 portandosi a quota 384.483. E’ questa innata voglia di fare impresa degli italiani, che ci porta oggi a contare 1 azienda ogni 10 abitanti, una accola di speranza che dobbiamo alimenta- re per rilanciare il Sistema Paese. Perché l’impresa crea la- Eccellenze made in Italy in “mostra” nel web p. 3 Nasce Insider per combattere le mae p. 4 Le tariffe pubbliche crescono più del doppio dell’inazione p. 4 Pil: cresce divario tra Nord e Sud del Paese p. 2 Mediazione obbligatoria italiana sugli scudi in Europa p. 2 Al via AgrOsserva, un faro acceso sull’agroalimentare p. 3 Necessario alimentare il coraggio di chi fa impresa voro. E proprio per questo occorre scongiurare che la vita- lità del nostro tessuto imprenditoriale perda consistenza di fronte alle crescenti difcoltà. A mostrare segni evidenti di cedimento è in particolare l’artigianato, la cui base im- prenditoriale si è contratta nel 2013 di quasi 28mila uni- tà portandosi a quota 1.407.768. Così per il quinto anno di la, il numero delle imprese artigiane registrate a ne anno è stato inferiore a quello dell’anno precedente. A in- cidere è stato non solo il basso livello di natalità, il peg- giore dal 2007, ma anche l’elevato numero di cessazioni che, in termini assoluti, si è rilevato secondo solamente a quello dell’anno nero della crisi. E’ il Nord-Ovest, con una perdita di oltre 9mila imprese, a regitrare la battuta di arresto più elvata. Piu contenuto il calo al Centro, che re- gistra una contrazione di 5.000 unità. Eppure nonostante le enormi difcoltà che sta vivendo, l’artigianato resta l’a- nima del made in Italy. Perché è il simbolo per eccellenza della nostra tradizione. Di quei saperi che trovano radice nei nostri territori e che danno vita a prodotti unici che il mondo ci ammira e vuole comprare. E proprio per questo necessita di interventi in grado valorizzare, promuovere e tutelare questo prezioso patrimonio di conoscenze rac- chiuso nei mestieri artigiani. Il Sistema camerale nel corso di una recente audizione ha dunque apprezzato i provve- dimenti in materia di imprese artigiane all’esame della commissione industria, commercio e turismo del Senato. E, per bocca del numero uno di Unioncamere, ha fatto sa- pere di essere pronto a mettere al servizio le proprie cono- scenze e esperienze. Dalla rete dei Punti Nuova Impresa al network dei Punti di contatto per il credito e la garanzia, dagli Sportelli per l’internazionalizzazione al patrimonio informativo del Sistema Excelsior. Tra gli interventi previ- sti nei disegni di legge in materia, Unioncamere si è detta inoltre disponibile a realizzare la “Borsa dell’iniziativa ar- tigiana”. Uno strumento volto a favorire il passaggio ge- nerazionale tra i maestri artigiani che desiderano vendere la propria impresa e i giovani interessati ad acquisirla. Un passo avanti per garantire il proseguio di un’arte tra le più apprezzate al mondo.

Upload: others

Post on 08-Apr-2021

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: La bacheca di Unioncamere · 2014. 1. 30. · La bacheca di Unioncamere gennaio 2014 p. 3 settore, il periodico ha infatti dedicato uno speciale fo-cus che ha messo sotto la lente

gennaio [email protected]

Mensile di informazione per il Sistema cameralea cura dell’Uffi cio Stampa e Comunicazione

La bacheca di Unioncamere

In questo numero

“Dobbiamo alimentare il coraggio di chi fa impresa e ri-dare fi ducia alle famiglie e a chi cerca lavoro. E per farlo è indispensabile rafforzare le reti che costruiscono questa fi ducia, a partire dalle istituzioni”. Con queste parole il Presidente di Unioncamere, Feruccio Dardanello, traccia la strada da seguire per uscire dalla crisi. Una crisi che sembra proprio non dare tregua al nostro sistema impren-ditoriale. Anche se il bilancio anagrafi co delle imprese alla fi ne del 2013 chiude con un saldo attivo di 12.681 unità. La crescita più bassa dal 2004 ad oggi, ma pur sempre una crescita. Dati alla mano secondo la fotografi a scattata da Movimprese è soprattutto l’aumento delle cessazioni, che passano dalle 364.972 del 2012 alle 371.802 dell’an-no scorso, a pesare sul risultato fi nale della nati-mortalità dell’imprenditoria italiana. Mentre le iscrizioni al Registro delle imprese, pur in presenza di una prolungata contra-zione, crescono di 600 unità rispetto al 2012 portandosi a quota 384.483. E’ questa innata voglia di fare impresa degli italiani, che ci porta oggi a contare 1 azienda ogni 10 abitanti, una fi accola di speranza che dobbiamo alimenta-re per rilanciare il Sistema Paese. Perché l’impresa crea la-

Eccellenze made in Italy in “mostra” nel web p. 3

Nasce Insider per combattere le mafi e p. 4

Le tariffe pubbliche crescono più del doppio dell’infl azione p. 4

Pil: cresce divario tra Nord e Sud del Paese p. 2

Mediazione obbligatoria italiana sugli scudi in Europa p. 2

Al via AgrOsserva, un faro acceso sull’agroalimentare p. 3

Necessario alimentare il coraggio di chi fa impresa

voro. E proprio per questo occorre scongiurare che la vita-lità del nostro tessuto imprenditoriale perda consistenza di fronte alle crescenti diffi coltà. A mostrare segni evidenti di cedimento è in particolare l’artigianato, la cui base im-prenditoriale si è contratta nel 2013 di quasi 28mila uni-tà portandosi a quota 1.407.768. Così per il quinto anno di fi la, il numero delle imprese artigiane registrate a fi ne anno è stato inferiore a quello dell’anno precedente. A in-cidere è stato non solo il basso livello di natalità, il peg-giore dal 2007, ma anche l’elevato numero di cessazioni che, in termini assoluti, si è rilevato secondo solamente a quello dell’anno nero della crisi. E’ il Nord-Ovest, con una perdita di oltre 9mila imprese, a regitrare la battuta di arresto più elvata. Piu contenuto il calo al Centro, che re-gistra una contrazione di 5.000 unità. Eppure nonostante le enormi diffi coltà che sta vivendo, l’artigianato resta l’a-nima del made in Italy. Perché è il simbolo per eccellenza della nostra tradizione. Di quei saperi che trovano radice nei nostri territori e che danno vita a prodotti unici che il mondo ci ammira e vuole comprare. E proprio per questo necessita di interventi in grado valorizzare, promuovere e tutelare questo prezioso patrimonio di conoscenze rac-chiuso nei mestieri artigiani. Il Sistema camerale nel corso di una recente audizione ha dunque apprezzato i provve-dimenti in materia di imprese artigiane all’esame della commissione industria, commercio e turismo del Senato. E, per bocca del numero uno di Unioncamere, ha fatto sa-pere di essere pronto a mettere al servizio le proprie cono-scenze e esperienze. Dalla rete dei Punti Nuova Impresa al network dei Punti di contatto per il credito e la garanzia, dagli Sportelli per l’internazionalizzazione al patrimonio informativo del Sistema Excelsior. Tra gli interventi previ-sti nei disegni di legge in materia, Unioncamere si è detta inoltre disponibile a realizzare la “Borsa dell’iniziativa ar-tigiana”. Uno strumento volto a favorire il passaggio ge-nerazionale tra i maestri artigiani che desiderano vendere la propria impresa e i giovani interessati ad acquisirla. Un passo avanti per garantire il proseguio di un’arte tra le più apprezzate al mondo.

Page 2: La bacheca di Unioncamere · 2014. 1. 30. · La bacheca di Unioncamere gennaio 2014 p. 3 settore, il periodico ha infatti dedicato uno speciale fo-cus che ha messo sotto la lente

La bacheca di Unioncamere

gennaio 2014 p. 2

Si diradano le nubi nel cielo del 2014. Ma è an-cora presto perché torni il sereno. Quest’anno la contrazione dell’attività economica è prevista ar-restarsi in tutte le regioni italiane. Tuttavia crescerà il divario tra Nord e Sud del Paese. E’ quanto emer-ge dagli scenari territoriali realizzati da Unioncamere

e Prometeia secondo i quali, a fronte di un aumento com-plessivo del Pil del +0.7%, Lombardia (+1,2%), Emilia Romagna (+1%) e Piemonte (+0,9%) avanzeranno con un passo più sostenuto sul sentiero della ripresa traina-ta dalla domanda estera. Saranno infatti ancora le espor-tazioni, in aumento del 3,7%, a stimolare la crescita con effetti positivi sugli investimenti. Tanto è vero che, dopo una fl essione del 5,3% nel 2013, gli investimenti fi ssi lor-

Mediazione obbligatoria “made in Italy” modello per l’Eu-ropa. A dirlo è uno studio dell’Europarlamento sull’at-tuazione della direttiva in materia di mediazione delle liti civili e commerciali. E per questo il Governo italiano ha incassato formali congratulazioni da Strasburgo per avere creato un modello di mediazione “da cui l’intera Unione europea deve imparare”. Un riconoscimento importante per il nostro Paese salutato con orgoglio anche dal Sistema camerale, perché premia indirettamente l’impegno che da oltre dieci anni questo profonde per la promozione e svi-luppo di questo istituto. Tanto è vero che solo nel primo semestre del 2013 attraverso i 105 Sportelli di conciliazio-ne attivi presso le Camere di commercio, sono giunte circa il 35% delle domande complessive di mediazione obbliga-toria. Dati alla mano dall’introduzione dell’obbligatorietà nel marzo 2011 a dicembre 2013, considerando anche il periodo in cui la condizione di procedibilità è stata sospe-sa, sono state 43.498 le domande di mediazione da parte di imprese e consumatori presentate agli sportelli came-rali. Solo negli ultimi mesi le Camere hanno registrato un vero boom delle mediazioni, con un incremento dell’80% delle richieste. E quando le parti si sono sedute ad un ta-volo, in un caso su due sono pervenute ad un accordo. Risparmiando tempo e danaro rispetto alla giustizia or-dinaria. Basti pensare che in media nell’ultimo anno agli Organismi di mediazione camerali sono bastati 42 giorni lavorativi per portare a defi nizione i procedimenti, con-tro gli oltre 1.200 giorni di un processo civile. Mentre dal punto di vista economico se il costo medio di una proce-

di subiranno un’inversione di tendenza mettendo a segno un incremento stimato del 2,5%. Mentre i consumi in-terni, pur in risalita, resteranno deboli portando a “casa” una crescita dell’0,2%. Dello stesso tenore l’andamento dell’occupazione, che per il 2014 registrerà un modesto in-cremento dell’0.1%. Nessuna novità all’orizzonte, dunque, per il tasso di disoccupazione che si attesterà per il 2014 al 12.4%, con punte superiori al 20% nel Mezzogiorno. Solo a partire dal 2015 dovrebbe lentamente cominciare a ri-dursi. Per accelerare il passo occorre quindi fare in modo che anche il Sud torni a crescere in maniera diffusa. E vi-sto che l’export costituirà ancora per il futuro la principale prospettiva di sviluppo, il Sistema camerale punta a aiu-tare le tante potenziali imprese esportatrici, in particolare quelle meridionali, a sbarcare sui mercati stranieri.E lo fa in particolare con Worldpass, la rete degli sportelli fi sica e virtuale attiva presso le Camere di commercio, che co-stituisce con la sua mole di informazioni un punto di con-tatto primario sul territorio per le aziende che intendono aprirsi al mondo.

Pil: cresce divario tra Nord e Sud del Paese

dura di mediazione presso le Camere di commercio inci-de per circa il 3,9% sul valore della controversia, quello di una causa davanti al giudice ordinario - stimato dalla Banca Mondiale nel suo tradizionale rapporto «Doing Bu-siness» - pesa ben il 29,9% sul valore della causa! Secondo il guardasigilli Annamaria Cancellieri, la mediazione dun-que “è una grande sfi da, ma anche una necessità, perché può diventare uno strumento essenziale per abbattere il carico processuale che grava sui tribunali”. Perché il pas-saggio da una cultura della lite a quella dell’accordo può di certo giocare un ruolo strategico per ridurre il livello di litigiosità nel nostro Paese e rendere più effi cace il sistema della giustizia italiana.

Mediazione obbligatoria italiana sugli scudi in Europa

Page 3: La bacheca di Unioncamere · 2014. 1. 30. · La bacheca di Unioncamere gennaio 2014 p. 3 settore, il periodico ha infatti dedicato uno speciale fo-cus che ha messo sotto la lente

La bacheca di Unioncamere

gennaio 2014 p. 3

settore, il periodico ha infatti dedicato uno speciale fo-cus che ha messo sotto la lente di ingrandimento le oltre 11mila nuove iniziative imprenditoriali avviate nel settore nel primo semestre 2013, quasi il 10% delle imprese neo-nate in Italia. La maggior parte di queste ha piccole di-mensioni. Tanto è vero che 91 nuove aziende su 100 assu-mono la forma di ditta individuale e non hanno più di due addetti. Più del 66,2% di queste realtà prende vita con un investimento complessivo iniziale inferiore a 5 mila euro.Gli uomini costituiscono il 67% dei nuovi imprenditori, ma la presenza delle donne capo di una nuova azienda co-stituisce una quota tutt’altro che trascurabile rispetto alla media nazionale. Quasi il 50% delle nuove attività econo-mico-produttive agricole si concentra nel Mezzogiorno. Una larga parte dei nuovi impreditori agricoli ha alle spal-le esperienze professionali. Tra le più diffuse emergono quella di operaio o apprendista (il 15,7% dei casi), ma an-che impiegato o quadro (13%) e coltivatore diretto 12,7%. Sono queste alcune delle analisi ed elaborazioni statistiche rese disponibili da AgrOsserva che offrirà periodicamente uno spaccato prezioso delle dinamiche in atto nel settore agroalimentare tricolore. Un comparto strategico per la nostra economia che da solo è in grado di realizzare quasi 33miliardi di euro di export. E per questo va conosciuto e studiato approfonditamente per metterlo nella condizione di contribuire al meglio al rilancio del nostro Paese.

Al via AgrOsserva, un faro acceso sull’agroalimentare

E’ un uomo over 40, meridionale, diplomato o in possesso di licenza media. Questo l’indentikit tipo del neo-impren-ditore agricolo fornito dal primo numero di AgrOsserva, l’Osservatorio trimestrale sulla congiuntura dell’agroali-mentare italiano nato a inizio anno dalla collaborazione tra Ismea e Unioncamere. Alle “vere” nuove imprese del

L’agroalimentare e l’artigianato italiano di qualità si met-tono in “mostra” nel web. Ad ospitare questa speciale esposizione dell’eccellenza tricolore è la nuova piattafor-ma digitale www.google.it/MadeInItaly nata dall’allean-za tra il colosso industriale di internet, il Ministero delle Politiche Agricole e l’Unioncamere. Uno strumento stra-tegico per far conoscere al mondo attraverso immagini, video, racconti e documenti storici quanto di bello e di buono si produce in ogni angolo del nostro Paese. Perché attraverso i percorsi espositivi allestiti online dai partners del progetto è possibile curiosare non solo sulla storia dei marchi italiani già affermati a livello internazionale ma anche “scovare” tesori della nostra tradizione produttiva nascosti al grande pubblico. Dal Parmigiano Reggiano alla carota novella di Ispica, dal vetro di Murano al merletto di Ascoli Piceno. Un aiuto concreto per promuovere il made in Italy all’estero sfruttando le enormi potenzialità di cre-scita della Rete delle Reti. Un canale ancora poco sfrutta-to dalla imprese italiane. Basti pensare che oggi soltanto il 34% delle nostre aziende ha un proprio sito internet e appena il 13% lo utilizza per fare e-commerce. Il progetto rafforza la partnership avviata già lo scorso anno tra Si-stema camerale e Google per portare sul web 20 distretti

italiani. E arricchisce il mosaico di iniziative che Unionca-mere ha messo in piedi in questi anni, anche con altri big mondiali delle tecnologie web come Microsoft, per aiutare le nostre aziende a raccogliere la sfi da digitale e tagliare le distanze con il mondo.

Eccellenze made in Italy in “mostra” nel web

Page 4: La bacheca di Unioncamere · 2014. 1. 30. · La bacheca di Unioncamere gennaio 2014 p. 3 settore, il periodico ha infatti dedicato uno speciale fo-cus che ha messo sotto la lente

La bacheca di Unioncamere

gennaio 2014 p. 4

La lotta alla criminalità organizzata mette un’altra freccia nel suo arco. Ha appena preso il via Insider, il progetto promos-so dalle Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia con la collaborazione di Unioncamere Calabria che consente di effettuare azioni di “polizia di prevenzione”. Parte proprio dal Mezzogiorno, dove è maggiore l’esigenza di legalità, il nuovo Sistema di indagine e di intelligence che permette di condividere e analizzare i dati pubblici disponibili sul terri-torio, compresi quelli contenuti nel prezioso patrimonio in-formativo delle Camere di commercio, per individuare aree economico-produttive, aziende e imprenditori a rischio di attività illecite. Così l’Illegal Network Security Intelligence and Detecting Resources, questo per esteso il senso dell’a-cronimo Insider, ha tutte le premesse per diventare un’arma strategica in mano a polizia, organi giudiziari e altri soggetti pubblici impegnati a contrastare le infi ltrazioni mafi ose nel tessuto produttivo. Perché l’economia illegale altera le re-gole del gioco, svilisce il lavoro, mortifi ca gli investimenti, distrugge la proprietà intellettuale, ostacola il credito, inti-midisce la libertà di impresa. Non può dunque esserci un

Andamento accelerato delle tariffe pubbliche per il 2014. Cresceranno ad un ritmo due volte più spedito di quello dell’infl azione i prezzi dei servizi amministrati a livello na-zionale e locale. A dire quanto peserà il carovita sulle ta-sche degli italiani è l’Osservatorio Prezzi e Mercati Union-camere-Indis, secondo il quale quest’anno a fronte di una dinamica infl attiva del +1,2% la corsa tariffaria toccherà il tetto del 3% trainata dai rincari dei servizi pubblici lo-cali. A frenare la spinta infl azionistica saranno principal-mente i prezzi dell’energia che, anche nell’anno in corso, continueranno la discesa (-1,5%) e quelli dell’alimentare che, dopo un aumento del +2,4% nel 2013, conterranno la crescita al +1,3% nel 2014. In lieve recupero sono sti-mati, invece, i prezzi dei beni non alimentari (dallo 0,5% del 2013 ad un poco incoraggiante 1%). Secondo l’Osser-vatorio, non sussistono dunque le premesse di un rischio

vero sviluppo senza una cultura diffusa della legalità. Ne è convinto il Sistema camerale che a questo scopo ha costitu-ito anche una rete degli sportelli per la legalità, presente ad oggi presso 49 Camere di commercio e 11 Unioni regionali, attraverso la quale dare ascolto e assistenza tecnica alle im-prese che vivono situazioni di crisi fi nanziaria o che si trovi-no ad affrontare situazioni di illegalità.

Nasce Insider per combattere le mafi e

La bacheca di Unioncamere: Anno 5 N. 1

Mensile di informazione tecnica

Registrazione presso il tribunale civile di Roma n. 330/2003 del 18 luglio 2003

Editore: Retecamere Scrl – Roma

Redazione: p.zza Sallustio, 21 – 00187 Roma

Tel. 0647041

Direttore responsabile: Willy Labor

Coordinamento redazionale: Loredana Capuozzo

Il numero è stato chiuso in redazione il 27 gennaio 2014

Stampa: Grafi cArt snc – Formia

Le tariffe pubbliche crescono più del doppio dell’infl azione

defl azione. Anche l’aumento dell’Iva, sino ad ora assorbito nei margini degli operatori, potrà in prospettiva solleci-tare i prezzi non appena i consumi dovessero recuperare. Per Unioncamere resta dunque indispensabile arginare la corsa di tasse e tariffe per rilanciare i consumi e accom-pagnare i segnali di ripresa dell’economia. Per questo il Sistema camerale auspica più trasparenza della pubblica amministrazione per esplicitare i meccanismi di forma-zione dei prezzi e delle tariffe a livello locale e far sì che questi possano incentivare i comportamenti più virtuosi e penalizzare quelli più nocivi. In questa direzione, anche a livello locale tramite le Unioni regionali delle Camere di commercio, da anni è aperto un canale di comunicazione con i principali “decisori” pubblici, al fi ne di contribuire a far emergere le politiche di migliore effi cienza nei con-fronti delle imprese e dei consumatori, le uniche in grado di rendere disponibili risorse per la crescita dell’economia.