la castronovo dei mulini

La Castronovo dei mulini e del grano nelle fonti documenta

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Gaufredi Malaterrae De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae

Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius

CAPUT DECIMUM SECUNDUM (A.D. 1077): Castrum novum comiti foederatur.

“Ea tempestate quidam saracenus, Bechus nomine, Castrum novum possidens, illic morabatur. Erat autem idem vir magnae superfluitatis et arrogantiae…. Hic quadam die cuidam molendinario suo iratus, ante se invitans, verberibus deturpavit….”

Sabato, 13 dicembre 2014 Giuseppe Benincasa: La Castronovo dei mulini e del grano nelle fonti documentarie

Giuseppe Benincasa: La Castronovo dei mulini e del grano nelle fonti documentarie

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Diploma del 1108 Re Ruggero conferma la donazione del 1094, fatta da Ruggero Di Barneville al Vescovato di Patti, della Chiesa di San Pietro con terre e villani e

ne delinea i confini del possedimento

“…Principium divisarum terrarum S.Petri est Castellonem et descendit divise per vallonem usque ad flumen Castrinovi, et transeunt flumen et ferunt ad molendinum et inde…… descendunt ad magnum vallonem ad petram tabri, et descendunt per veterem molendinum et…..”

Nota: Secondo L. Tirrito il “veterem molendinum” è quello conosciuto come il mulino della Contessa

Sabato, 13 dicembre 2014


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Tabulario della Magione di PalermoSacrae Domus Mansionis SS.Trinitatis

Militaris Ordinis Theutonicorum Urbis Panormi

1253 novembre 26, Castronovo

Iaconus Petrus de Alamanna de Castronovo, per i servizi ricevuti dal notaio Nicola de Donato de Castronovo, concede a titolo perpetuo allo stesso Nicola e ai suoi eredi il diritto di macinatura nel suo mulino sito presso il fiume di Castronovo.



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Tabulario della Magione

1266 agosto 15, AgrigentoMaberlia figlia del defunto Orlando Malettus de Agrigento dona per l’anima sua e dei suoi genitori all’Ordine dell’ospedale di Santa Maria dei Teutonici di Gerusalemme, nella persona di Terrinus precettore dell’Ordine in Sicilia, un mulino sul fiume di Castronovo, denominato volgarmente molendinum supranum…..



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De Rebus Regni Siciliae

Re Pietro, durante la guerra del Vespro, il 10 settembre 1282 ordina ad alcune città demaniali a lui fedeli di far pervenire quanto fosse necessario per il sostentamento del suo esercito. Per Castronovo la richiesta era la seguente: “…De Castronovo, frumenti salmas CCC, salmas ordei CCCC, vacas L, porcos C, castratos CCCC”.



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Capitula et Statuta ordinata per Universitatem Terrae Castrinovi

anno dominice incarnationis millesimo quatercentesimo primo, die quinto Augusti, none Indictionis (5 agosto 1401)

Capitolo 8: Item quod nemo inter subscriptos confines alios, videcelit, a molendino Trankedi de Bonacolta, et ascendit per flumen flumen usque ad vallonem chandichitichuki, et deinde ascendit usque ad capud rupis seu montis, et deinde tendit recte per capud montis usque ad vallonem Catarractarum ad vineam quondam Thomasii de sancto Philippo, et deinde descendit per vallonem vallonem usque ad flumen in passu aqueductus molendini Notarii Passaturi, et deinde ascendit per flumen ad molendinum dicti Trankedi, faciat mandram nec imponat ignem sub pena uncie auri unius Curie persolvenda, et Bajulo medium augustalem. Placet Regie Maiestati-Rex MartinusNota: il “vallonem chandichitichuki” è il Vallone di Cacagliommaro, e il molendino Trankedi de Bonacolta è il mulino del ponte nuovo (L.Tirrito)



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Capitula et Statuta ordinata per Universitatem Terrae Castrinovi

Capitolo 25: Item quod si quis molendinarius devastaverit farinam alicui, ipsam farinam judicibus ostendatur (sic) et juxta eorum arbitrium dampnum patrono debeat emendari et satisfieri. Placet Regie MaiestatiRex Martinus


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Capitoli e Privilegi del Re Ferdinando il Cattolico ( 9 gennaio 1499)

Capitolo 4: Item supplica la ditta Universitati putiri di nuovo imponiri una gabella supra li frumenti ed orgi, li quali si estrahaiano per li furasteri di la ditta Terra et soy territorii per mercimoniari ciò, di grana cincu pro salmis, exceptuati li frumenti et orgi di loro massari.Placet illustri domino Viceregi-Antonius Sollima Locumtenens Protonotarii.

Nota: L’Universitas di Castronovo aveva venduto molte terre e si era indebitata per pagare le sue affrancazioni dal dominio feudale. I capitoli e i privilegi in questione sono successivi alla terza riduzione al Regio Demanio.

Giuseppe Benincasa: La Castronovo dei

mulini e del grano nelle fonti documentarieSabato, 13 dicembre 2014


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Capitoli e Privilegi del Re Ferdinando il Cattolico ( 9 gennaio 1499)

Capitolo 8: Item supplica la ditta Universitati chi durante reluytione dictorum 7000 florenorum, chi nixunu, tantu chitatinu, comu forasteri, li quali hanno arbitrii in li territori et distrittu di Castronovo, non pozano intrari farina intro lu territoriu predittu di Castronovo, eccettu chi non sia macinata alli mulina di la ditta Terra, et non extra, et chi nixuno di la ditta Terra diggia macinari ad altri mulini, exceptu alli mulini preditti, sub pena di perdiri la farina et la bestia et di onza una a lu gabellotu, qui pro tempore fuerit.Placet illustri domino Viceregi Antonius Sollima Locumtenens Protonotarii.


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V Decreto di Entella (III sec a.c.)“Sotto gli arconti Artemidoros figlio di Eielos e Gnaios figlio di Oppios, il primo del mese di Panamos. Poiché alcune città recarono aiuto per il sinecismo della città con grano – le une facendone dono alla città, le altre fornendolo – e mostrarono grande benevolenza verso il popolo degli Entellini e alla scarsità di grano sostituirono l’abbondanza, è stato deciso dal consiglio che quante fra le città recarono aiuto con grano o con denaro o con altro per il sinecismo della città godano per sempre di benevolenza e di isopolitia con il popolo degli Entellini; che siano invitati ai giochi e alla proedria; che i privati che aiutarono la città con grano per il sinecismo siano prosseni della città degli Entellini, essi e i loro figli. Ciò è stato deciso anche dall’assemblea………

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La comunità dei Petrini fornì 250 medimni di grano. La comunità dei Kytattarinoi ne diede in dono 60 di grano e 50 di orzo. La comunità degli Scherini ne diede in dono 30 di grano e 30 di orzo. La comunità dei Makellinoi fornì (?) medimni di grano. I cittadini privati di Petra che ne fornirono sono questi: Theodoros figlio di Pratone Sanneio, 150 medimni di grano; Aischylis figlio di Pratone Sanneio, 120 medimni di grano; Herakleios figlio di Herakleidas 100 medimni di grano; Arimnastos figlio di Simos 50 medimni, Sosandros figlio di Ariston 50 medimni di grano; Minatos Corvios, mamertino, 30 medimni di orzo. Questo decreto gli arconti pongano nel bouleuterion dopo averlo fatto incidere su tavola di bronzo.

• Nota: il bouleuterion era l’edificio sede del consiglio (boule) .



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V Decreto di Entella (III sec a.c.)

Nel V Decreto di Entella si dice che Petra in aiuto agli entellini inviò tra comunità e privati Petreinos, 670 medimmi di grano (circa 351 quintali) e 30 medimmi di orzo (circa 15,7 quintali).



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