la chiesa diocesana e i giovani -...

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Piazza del Seminario,13 56028 San Miniato (Pisa) tel. e fax 0571/400434 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile: Andrea Fagioli Coordinatore diocesano: Francesco Ricciarelli Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 NOTIZIARIO DELLA DIOCESI DI S. MINIATO 2 aprile 2017 DI MICHAEL CANTARELLA i è capitato molto spesso di essere apostrofati in malo modo. Ma zombie, ovvero i morti che camminano, non ce l’aveva detto ancora nessuno. Questo paese di «morti che camminano» viene fortunatamente salvato nel 2017 dalle illuminate iniziative legate al tartufo, eventi culturali di prim’ordine, festone di mezz’estate che riempono le strade di giovani, altrimenti infestate dalle mefistofeliche creature. Questo scivolone ci permette finalmente di ragionare di questo paese di zombie, che nell’idea di un amministratore del comune di San Miniato, sarebbe la città della rocca, estendendolo però a tutto il comprensorio, così ci capiamo meglio. San Miniato, che vuole essere la capitale del nostro comprensorio, ospita una comunità cristiana da quasi 400 anni. Una comunità antichissima, che affonda le sue radici in questo territorio che in maniera profonda e che (non lo diciamo noi ma la storia) ha plasmato e contribuito a forgiare. Al di là delle diverse letture politiche che hanno attraversato queste latituidini nel tempo, spesso lacerando il tessuto sociale del comprensorio, va detto che abbiamo una solida tradizione alle spalle e un grande futuro. Il problema è semmai contrapporre il “grigio” mondo dei centri storici ovviamente in difficoltà per tante ragioni, alla luce delle iniziative ludico - mangerecce. La Chiesa non fa politica, è sacrosanto, ma in questa sede ci preme proporre un’alternativa a questa visione di una San Miniato solo come un palcoscenico prestigioso, riprendendeno le parole degli ultimi due Papi, Francesco e Benedetto XVI: entrambi, con stili diametralmente opposti, ci hanno ripetuto e ci ripetono come il senso vero delle comunità (religiose e civili) e il loro sviluppo si basi prima di tutto sui rapporti. Rapporti di solidarietà, di prossimità, di condivisione che mai la chiesa di San Miniato si è dimenticata di realizzare nelle sue piazze. Senza andare lontano, viene in mente l’ingresso, recente, di mons. Migliavacca, oppure la tradizione della mattina del giovedì santo, quando il centro brulica di ragazzini prossimi alla Cresima che salgono alla cattedrale per la benedizione degli oli santi. Due eventi strettamente ecclesiali e di fede, che però tingono la città del colore di una comunità che varca il colle di San Miniato e che unisce un territorio ben più ampio. Eventi semplici e fuori dal mondo glamour e alla moda, fuori forse in qualche modo dal mondo, ma che conservano ancora lo spirito autentico di questa città e di questo territorio. Senza comprendere appieno il passato, non certo un recinto di zombie, non sarà possibile neppure immaginare un C La Chiesa diocesana e i giovani il CORSIVO asta un poco di zucchero e la pillola va giù, recita la celebre canzoncina del film «Mary Poppins» della Dysney. È così, e lo certificano i dati del ministero della salute, che in pochi anni le vendite della «pillola del giorno dopo» sono aumentate di 15 volte, dal 2014 al 2016, arrivando ad oltre 200.000 in pochi mesi, una ogni due minuti. Con l’ennesima soluzione «a scomparsa» si risolvono i problemi di educazione sessuale dei ragazzi e soprattutto di sostegno alla procreazione. Altro che fertility day. B n appuntamento dedicato ai giovani animerà la Chiesa diocesana nei prossimi giorni. La GmG quest’anno verrà celebrata a livello diocesano e si svolgerà sabato prossimo, 8 aprile, a San Miniato. I ragazzi si ritroveranno al convento di San Francesco alle ore 20 per consumare la cena al sacco, per poi spostarsi in Cattedrale dove saranno accolti dal Vescovo che proporrà una riflessione sul tema della giornata: «Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente» (Lc 1,49). La serata proseguirà con l’adorazione della Croce e con la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. L’incontro è rivolto, indicativamente, ai ragazzi dai 16 anni in su. Il Santo Padre ha offerto una prospettiva sulla GmG diocesana di quest’anno inquadrandola in un cammino che segue il grande incontro internazionale dell’estate scorsa. «Al termine della GMG di Cracovia ho indicato la prossima meta del nostro pellegrinaggio che, con l’aiuto di Dio, ci porterà a Panama nel 2019», ha scritto papa Francesco: «Ci accompagnerà in questo cammino la Vergine Maria, colei che tutte le generazioni chiamano beata (cfr Lc 1,48). Il nuovo tratto del nostro itinerario si ricollega al precedente, che era centrato sulle Beatitudini, ma ci spinge ad andare avanti. Mi sta a cuore infatti che voi giovani possiate camminare non solo facendo memoria del passato, ma avendo anche coraggio nel presente e speranza per il futuro. Questi atteggiamenti, sempre vivi nella giovane Donna di Nazareth, sono espressi chiaramente nei temi scelti per le tre prossime GMG. Quest’anno (2017) rifletteremo sulla fede di Maria quando nel Magnificat disse: "Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente" (Lc1,49). Il tema del prossimo anno (2018) - "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio" (Lc1,30) - ci farà meditare sulla carità piena di coraggio con cui la Vergine accolse l’annuncio dell’angelo. La GMG 2019 sarà ispirata alle parole "Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola" (Lc1,38), risposta di Maria all’angelo, carica di speranza». Il Pontefice ha inoltre ricordato che nel prossimo Sinodo dei Vescovi, in programma per l’ottobre del 2018, si parlerà dei giovani, della fede e del discernimento vocazionale. «Ci interrogheremo su come voi giovani vivete l’esperienza della fede in mezzo alle sfide del nostro tempo. E affronteremo anche la questione di come possiate maturare un progetto di vita, discernendo la vostra vocazione, intesa in senso ampio, vale a dire al matrimonio, nell’ambito laicale e professionale, oppure alla vita consacrata e al sacerdozio. Desidero che ci sia una grande sintonia tra il percorso verso la GMG di Panama e il cammino sinodale». Per i giovani della nostra diocesi si prospetta anche un’altra tappa importante in questo cammino: il viaggio in Terra Santa insieme al vescovo Andrea, dal 4 al 12 agosto prossimi. U L’ 8 aprile il vescovo incontrerà i ragazzi della Gmg SAN MINIATO NON È UN PAESE FANTASMA

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Piazza del Seminario,1356028 San Miniato (Pisa)tel. e fax 0571/400434

[email protected]

Notiziario locale

Direttore responsabile: Andrea Fagioli

Coordinatore diocesano: Francesco Ricciarelli

Reg. Tribunale Firenze n. 3184

del 21/12/1983

NOTIZIARIO

DELLA DIOCESI

DI S.MINIATO2 aprile 2017

DI MICHAEL CANTARELLA

i è capitato molto spesso di essereapostrofati in malo modo. Ma

zombie, ovvero i morti che camminano,non ce l’aveva detto ancora nessuno. Questo paese di «morti checamminano» viene fortunatamentesalvato nel 2017 dalle illuminateiniziative legate al tartufo, eventiculturali di prim’ordine, festone dimezz’estate che riempono le strade digiovani, altrimenti infestate dallemefistofeliche creature.Questo scivolone ci permettefinalmente di ragionare di questopaese di zombie, che nell’idea di unamministratore del comune di SanMiniato, sarebbe la città della rocca,estendendolo però a tutto ilcomprensorio, così ci capiamo meglio.San Miniato, che vuole essere lacapitale del nostro comprensorio,ospita una comunità cristiana da quasi400 anni. Una comunità antichissima,che affonda le sue radici in questoterritorio che in maniera profonda eche (non lo diciamo noi ma la storia)ha plasmato e contribuito a forgiare.Al di là delle diverse letture politicheche hanno attraversato questelatituidini nel tempo, spesso lacerandoil tessuto sociale del comprensorio, vadetto che abbiamo una solidatradizione alle spalle e un grandefuturo.Il problema è semmai contrapporre il“grigio” mondo dei centri storiciovviamente in difficoltà per tanteragioni, alla luce delle iniziative ludico- mangerecce.La Chiesa non fa politica, è sacrosanto,ma in questa sede ci preme proporreun’alternativa a questa visione di unaSan Miniato solo come unpalcoscenico prestigioso,riprendendeno le parole degli ultimidue Papi, Francesco e Benedetto XVI:entrambi, con stili diametralmenteopposti, ci hanno ripetuto e ciripetono come il senso vero dellecomunità (religiose e civili) e il lorosviluppo si basi prima di tutto suirapporti.Rapporti di solidarietà, di prossimità,di condivisione che mai la chiesa diSan Miniato si è dimenticata direalizzare nelle sue piazze.Senza andare lontano, viene in mentel’ingresso, recente, di mons.Migliavacca, oppure la tradizione dellamattina del giovedì santo, quando ilcentro brulica di ragazzini prossimialla Cresima che salgono allacattedrale per la benedizione degli olisanti. Due eventi strettamenteecclesiali e di fede, che però tingono lacittà del colore di una comunità chevarca il colle di San Miniato e cheunisce un territorio ben più ampio.Eventi semplici e fuori dal mondoglamour e alla moda, fuori forse inqualche modo dal mondo, ma checonservano ancora lo spirito autenticodi questa città e di questo territorio.Senza comprendere appieno il passato,non certo un recinto di zombie, nonsarà possibile neppure immaginare unfuturo.

C

La Chiesa diocesana e i giovani

il CORSIVO

asta un poco di zucchero e la pillola vagiù, recita la celebre canzoncina del film

«Mary Poppins» della Dysney. È così, e locertificano i dati del ministero della salute,che in pochi anni le vendite della «pillola delgiorno dopo» sono aumentate di 15 volte, dal2014 al 2016, arrivando ad oltre 200.000 inpochi mesi, una ogni due minuti.Con l’ennesima soluzione «a scomparsa» sirisolvono i problemi di educazione sessualedei ragazzi e soprattutto di sostegno allaprocreazione.Altro che fertility day.

B

n appuntamento dedicatoai giovani animerà laChiesa diocesana neiprossimi giorni. La GmG

quest’anno verrà celebrata a livellodiocesano e si svolgerà sabatoprossimo, 8 aprile, a San Miniato. Iragazzi si ritroveranno al conventodi San Francesco alle ore 20 perconsumare la cena al sacco, per poispostarsi in Cattedrale dovesaranno accolti dal Vescovo cheproporrà una riflessione sul temadella giornata: «Grandi cose hafatto per me l’Onnipotente» (Lc1,49). La serata proseguirà conl’adorazione della Croce e con lapossibilità di accostarsi alSacramento della Riconciliazione.L’incontro è rivolto,indicativamente, ai ragazzi dai 16anni in su.Il Santo Padre ha offerto unaprospettiva sulla GmG diocesana diquest’anno inquadrandola in uncammino che segue il grandeincontro internazionale dell’estatescorsa.«Al termine della GMG di Cracoviaho indicato la prossima meta delnostro pellegrinaggio che, conl’aiuto di Dio, ci porterà a Panamanel 2019», ha scritto papaFrancesco: «Ci accompagnerà inquesto cammino la Vergine Maria,colei che tutte le generazionichiamano beata (cfr Lc 1,48). Ilnuovo tratto del nostro itinerario siricollega al precedente, che eracentrato sulle Beatitudini, ma cispinge ad andare avanti. Mi sta acuore infatti che voi giovani

possiate camminare non solofacendo memoria del passato, maavendo anche coraggio nel presentee speranza per il futuro. Questiatteggiamenti, sempre vivi nellagiovane Donna di Nazareth, sonoespressi chiaramente nei temi sceltiper le tre prossime GMG.Quest’anno (2017) rifletteremosulla fede di Maria quando nelMagnificat disse: "Grandi cose hafatto per me l’Onnipotente"(Lc1,49). Il tema del prossimoanno (2018) - "Non temere, Maria,perché hai trovato grazia pressoDio" (Lc1,30) - ci farà meditare

sulla carità piena di coraggio concui la Vergine accolse l’annunciodell’angelo. La GMG 2019 saràispirata alle parole "Ecco la servadel Signore; avvenga per mesecondo la tua parola" (Lc1,38),risposta di Maria all’angelo, caricadi speranza». Il Pontefice ha inoltre ricordato chenel prossimo Sinodo dei Vescovi, inprogramma per l’ottobre del 2018,si parlerà dei giovani, della fede edel discernimento vocazionale. «Ci interrogheremo su come voigiovani vivete l’esperienza dellafede in mezzo alle sfide del nostro

tempo. E affronteremo anche laquestione di come possiatematurare un progetto di vita,discernendo la vostra vocazione,intesa in senso ampio, vale a dire almatrimonio, nell’ambito laicale eprofessionale, oppure alla vitaconsacrata e al sacerdozio. Desideroche ci sia una grande sintonia tra ilpercorso verso la GMG di Panama eil cammino sinodale». Per i giovanidella nostra diocesi si prospettaanche un’altra tappa importante inquesto cammino: il viaggio in TerraSanta insieme al vescovo Andrea,dal 4 al 12 agosto prossimi.

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L’ 8 aprile il vescovo incontrerà i ragazzi della Gmg

SAN MINIATONON ÈUN PAESEFANTASMA

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LA DOMENICATOSCANA OGGI2 aprile 2017II

artedì 4 aprile - ore 9: Visitaall’Ospedale di San Miniato. Ore 10:

Collegio dei Consultori. 15,30: Secondavisita all’Ospedale di San Miniato. Ore 17:Intervista al quotidiano Avvenire. Ore 20:Serata con i cresimandi di Staffoli. Mercoledì 5 aprile - ore 10,30: S. Messa evisita all’Istituto Stella Maris a Calambrone.Ore 16,30: Udienze. Ore 20: S. Messa eincontro con l’Associazione MediciCattolici.Giovedì 6 aprile - ore 10: Ritiro mensiledel Clero. Ore 14: Commissione perl’ammissione agli ordini sacri.Venerdì 7 aprile - ore 10,30: S. Messa evisita all’Istituto Stella Maris a Montalto.Ore 18: Iniziativa dell’Istituto DrammaPopolare. Ore 21: Via Crucis a San Vivaldo.Sabato 8 aprile - ore 9: Saluto alConvegno organizzato dall’AssociazioneMedici Cattolici. Ore 17,30: Inaugurazionedella Mostra del pittore Luca Macchi. Ore20: Incontro e veglia dei giovani per laGiornata Mondiale della Gioventù.Domenica 9 aprile - ore 11: In SanDomenico, Commemorazione dell’Ingressodel Signore in Gerusalemme, processionealla Cattedrale e S. Messa nella Domenicadelle Palme. Ore 21,15: Concerto dellaCappella Musicale della Cattedrale.

M

Capanne, incontrisulle apparizioni di Fatima

uovo incontro aCapanne inoccasione delcentenario delle

apparizioni della Madonna aFatima.Una riccorrenza che anche ilSanto Padre festeggeràrecandosi personalmente inCova d’Iria proprio ilprossimo 13 maggio.A parlare delle apparizioni edel significato che le stessehanno avuto nella storiarecente del mondo saràPadre Eugenio dei servi delcuore immacolato di Mariadi Cerretti.Il 13 maggio 1917 i bambiniavevano portato le pecorealla Cova d’Iria, stavanogiocando quando nel cielosenza nuvole apparve unbagliore come un lampo.Pensando che fosse in arrivoun temporale riunirono ilgregge, ma ci fu un secondochiarore e lì sopra un piccololeccio videro «una Signoravestita di bianco piùsplendente del sole, cheemanava una luce chiara edintensa». La bella Signoradisse: «Non abbiate paura,non voglio farvi del male».Lucia domandò: «Da dovevenite?» «Vengo dal Cielo»rispose la Signora. Lucia:«Che cosa desiderate?»«Sono venuta a chiedervi cheveniate qui, sei mesi diseguito. Poi vi dirò chi sonoe che cosa voglio». Lucia:«Venite dal Cielo... e ioandrò in Cielo?» «Sì,andrai». «E Giacinta?»«Anche» «E Francesco?»«Anche lui, ma dovrà recitaremolti rosari». Infine la

Madonna chiese: «Voleteoffrirvi a Dio, disposti adaccettare tutte le sofferenzeche Egli vi manderà, in attodi riparazione per i peccaticon cui è offeso e di supplicaper la conversione deipeccatori?» «Sì, vogliamo».«Dovrete soffrire molto, mala grazia di Dio sarà il vostroconforto».Quindi aprì le mani con ungesto amoroso di madre cheoffre il suo cuore. Da essopartiva una luce intensa cheraggiungeva i ragazzi. Lavisione si dileguò dicendo:«Recitate il rosario tutti igiorni per ottenere la paceper il mondo e la fine dellaguerra».L’incontrò avrà luogogiovedì 30 marzo alle 21,15nei locali dell’ex cinemaparrocchiale delle Capanne.

N

Centro La Calamita,al via il cantiere del parco

distanza di seimesi

dall’inaugurazionedel centro diaggregazione LaCalamita, piazzaSalvo D’Acquistotorna ad essereprotagonista di lavoriedili. Sul terreno checirconda la struttura,adiacente la piazza,infatti, sono iniziati ilavori per lacostruzione del parcogiochi inclusivo, ilfiore all’occhiello delprogetto che vedeunite, in unvicendevole sostegno,la Calamita onlus e laparrocchia di SantaMaria delle Vedute.Un parco giochi che siannovera tra i pochiinclusivi in Italia, unico nel suo genere inToscana con strutture ludiche chepotranno essere usaticontemporaneamente sia da bambiniabili che disabili senza barriere ed inutilidivisioni. Un parco giochi che annulleràle barriere e le differenze fisiche neimomenti di svago e divertimento a cuiciascun bambino ha diritto, e dove sono

previsti anche giochi in grado di stimolarebambini ipovedenti tramite gli altri sensi,mentre altri permetteranno di abbatteredifficoltà motorie. I responsabili dellaCalamita onlus tengono a sottolineareche per la costruzione del parco giochi, acui la Fondazione Marianelli ha apportatoun prezioso contributo, sono statiinterpellati esperti del settore e le famiglie

di bambini condisabilità affinchévenissero soddisfattenecessità reali. LaCalamita onlus si èdimostrata, dalla suanascita ad oggi,un’associazione ingrado di mantenere lepromesse, digiustificare tutte lespese sostenute, e dipromuovereiniziative trasversali.Tuttavia, poiché ilavori di arredamentoe di manutenzionedel centro diaggregazione sonosempre in atto e che,nonostantel’impegno diimportanti enti efondazioni, non sonostate ancora reperite

tutte le coperture necessarie per lacostruzione dello stesso parco giochi ,occorre un continuo sostegno. A talproposito, in questo periodo didichiarazione dei redditi, è possibiledestinare gratuitamente il proprio 5 permille all’associazione, inserendo nelsettore dedicato il codice fiscale:91039690481.

A

l’agenda del VESCOVO

LETTURACONTINUATADEL VANGELOA SAN DONATOASSIEMEAL VESCOVOANDREA

a parola Vangelo deriva dal greco esignifica letteralmente Buona Notizia. La

Buona Notizia è quella portata da Gesùattraverso la sua vita, la sua morte e la suarisurrezione, è l’annuncio che Lui ci hasalvati dal male e dalla morte attraversol’Amore e messa per iscritto dai 4evangelisti. Punti centrali della nostrareligione i Vangeli vanno a costituire il cuoredel Nuovo Testamento perciò i fedeli nedevono conoscere le parole e accoglierle congioia nel proprio cuore,lasciare che ,attraverso l’ascolto, la Parola del Vangelopenetri dentro di noi e ci trasformi. In talsenso martedì 21 marzo è stata messa in attoun iniziativa che ha interessato tutte leparrocchie del comune di S. Maria a Monte:S.Maria a Monte, Cerretti, S.Donato eMontecalvoli . Alle 21:15 nella chiesa deisanti Giuseppe e Anna di S.Donato allapresenza del vescovo Andrea Migliavacca èstato letto integralmente il vangelo di Marco. La chiesa era piena di fedeli provenientidalle 4 parrocchie dell’unità pastoraleinsieme a Don Simone e Don Raimondo ,parroci di S.Donato e di Montecalvoli. IlVangelo è stato letto capitolo per capitolo da16 lettori scelti per ogni parrocchia. Alla fineil vescovo ha concluso la seratasottolineando l’importanzadell’evangelizzazione e dell’annuncio dellabuona notizia che deve partire da noifedeli,invitandoci ad essere veriannunciatori del Vangelo. Citandol’episodio della parabola del seminatore ,noi dobbiamo accogliere la Parola come ilterreno buono che porterà frutto,esortandoci poi a non diventare dei cristianisolo di nome, addormentati come idiscepoli nell’orto del Getsemani e rimaneresempre saldi nella fede come le donne che sirecano al sepolcro vuoto e credono all’annuncio della resurrezione. La presenzadel vescovo a questo evento ne haaccentuato l’importanza e catalizzatol’affluenza rendendo più comprensibili gliintenti di questa iniziativa : sottolineare efar capire l’importanzadell’evangelizzazione e unire i fedeli didiverse parrocchie tramite la letturacomunitaria del vangelo.

Elia lo Piano

L

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LA DOMENICATOSCANA OGGI

2 aprile 2017 III

na bella iniziativa quella del DrammaPopolare di San Miniato, che portà in

cattedrale la Sacra Rappresentazione«Testimoni della passione a Gerusalemme».Lo spettacolo, scritto da Silvano Salvadori ediretto da Pietro Cataldo, racconta la passionedi Cristo vista con gli occhi dei testimoni delleultime ore di vita di Gesù sulla terra.La serata si aprirà con un’introduzilne allospettacolo di mons. Migliavacca.Allo spettacolo paerteciperanno aqnchealcuni alunni del Itc Cattaneo, con lacompagnia teatrale Intesa Teatro, el’accompagnamento musicale di MarcoVenturini e Sabrina Colio ai flauti e GiovanniVitangelo all’organo.Vi sarà anche la partecipazione straordinariadi Marco Severi, direttore d’orchestra giàprimo violoncello del maggio musicalefiorentino.L’appuntamento è per domenica 2 aprile alleore 21 in cattedrale a San Miniato

U

a «Cappella Musicaledella Cattedrale di SanMiniato» – come ognianno, in occasione della

Settimana Santa – torna acimentarsi in una nuova"sfida" musicale che vuoleoffrirsi come valida occasionedi incontro e di cultura, oltreche come momento diriflessione e meditazione sulletematiche proprie del TriduoPasquale. Insieme allaCappella musicale, sonocoinvolte nel progetto laFilarmonica "GaetanoLuporini" di San Gennaro(LU), diretta dal M°Giampaolo Lazzeri, la «CoraleSan Genesio di San Miniato», i“Pueri Cantores”, sempreinterno alla nostra Diocesi, e ilmezzosoprano Laura Briolinella parte dell’ anima.Insieme a Lazzeri, collaboranoil M° Carlo Fermalvento,Marta Corti ed il M° SalvatoreVivona in qualità direttori epreparatori delle varie realtàcorali.L’opera che tali associazioniandranno a proporrequest’anno è il «TransitusAnimae» di don LorenzoPerosi, direttore perpetuodella “Cappella MusicalePontificia Sistina” dal 1898 al1956, anno della sua morte. Sitratta di un oratorio moltoparticolare, dai tonimusicalmente drammatici eintensi, gravidi di unasensibilità perfettamente figliadel suo tempo, dove la musicasacra si apre volentieri anchead influenze esplicitamentemelodrammatiche. Il«Transitus» ha una vestetestuale che si dispiega informa di preghiera accorata edestrema: l’Anima, coscientedella venuta della sua ora, sirivolge a Dio menzionando,quasi come un memento, laSua misericordia per poispostarsi su toni che si fannosupplica. Si respira unaconsapevolezza delle propriedebolezze che non esita, però,a trasferirsi in un clima digrande fiducia. Le parole sifanno quasi salmo, e voglionoconquistare il cuore di quelDio con cui l’Anima sta perincontrarsi e con il quale c’èdesiderio cosciente di volerrimanere in eterno. C’è unaforte tensione verso la

Resurrezione, conosciutacome meta di salvezza eintravista con l’occhio dellasperanza sin dall’inizio;dall’altra parte, si pone anchela piena coscienza dellapossibilità di una realtà ultimaopposta ad essa, la morteeterna, che l’Anima guardavolutamente da lontano edalla quale confida condeterminazione di essererisparmiata nell’ultimogiorno, quello del GiudizioUniversale, quel Dies Irae che- a ben guardare e benconoscerne il testo - porta l’irasolo nelle prime due delleparole che lo compongono,per poi - anche questo - aprirsiinevitabilmente alla speranzae alla misericordia di Dio. L’Anima non è la solaprotagonista. In questodramma musicale breve maincisivo, c’è largo spazio per leparti corali nelle quali si faben sentire la voce di unaChiesa che prega e che nonlascia solo nessuno nell’oradella prova. Ed è proprio lavoce della Chiesa checorrobora le orazionidell’Anima ormai stanca ebisognosa di ristoro,intercedendo e affidandolaalle Potenze Celesti in primoluogo, ricordando a Dio tanteoccasioni in cui la Sua salvezza

si è manifestata, invocando iSanti e facendosi compagna dicammino fino alle porte delParadiso, sulle note di un InParadisum gregoriano che siriempie di echi lirici bendistinguibili.L’opera si ferma qui: alpassaggio - transitus , appunto- tra l’esperienza umana e lavita eterna, di cui non si dàalcun accenno, per lasciaretutto ai voli che la fede di ognisingolo ascoltatore puòrendersi capace di fare. L’autore obbliga ad unameditazione profonda suisensi ultimi dell’esistenzadell’uomo. Lo fa con sguardoumile e contemporaneamente

deciso. Se il testo si fapreghiera salmodica, la musicache lo sostiene conosce anchedei picchi che verrebbe vogliadi definire violenti, tanta èl’intensità. Al testo, strutturatosulla Parola di Dio, è affidatala dimensione espressivacorporale della natura umana,alla musica, invece,l’esperienza del cuore. Il Transitus Animae verràeseguito a Lucca, nella chiesadi San Francesco, Mercoledì 5aprile 2017 alle ore 21.15. Sireplicherà, poi, nella Chiesadi San Domenico a SanMiniato (PI) Domenica 9aprile, sempre alle 21.15.

Luca Sollazi

L

Concerto della Settimana Santa,va in scena il «Transitus Animae»

IL DRAMMAPOPOLAREE IL RACCONTODELLA PASSIONE

IL CONSULTORIOINAUGURAIL NUOVOSITO WEB

online il nuovo sito web del ConsultorioFamiliare Diocesano “A. Giani”, più

moderno, più ricco di contenuti, più facileda consultare su tutte le piattaforme digitali(pc, tablet, smartphone, ecc.) e incollegamento con i propri profili social(Facebook, Twitter, Google+ e LinkedIn).Oltre ai nuovi contenuti relativi ai serviziofferti e alle proposte formative, suddivisiper aree d’intervento, anche una sezionededicata agli eventi calendarizzati che sitengono sul territorio negli ambiti diinteresse del Consultorio.Il sito del Consultorio, che mantiene ilcollegamento con quello della Diocesi diSan Miniato, è consultabile da ora in poi alseguente indirizzo web: http://consultorio.diocesisanminiato.it.La Diocesi di San Miniato ha istituito ilConsultorio familiare con Statutoapprovato nel settembre 2011.Il Consultorio, intitolato al compianto dott.Alberto Giani (1964-2007) è statoinaugurato l’8 gennaio 2012 a San Romano.Scopo qualificante del Consultoriofamiliare è il sostegno dell’apertura alla vita,l’aiuto alle persone, coppie e famiglie incircostanze di difficoltà e crisi di relazione,il lavoro di prevenzione attraverso iniziativedi formazione ed impegno culturale rivoltialla comunità diocesana ed al territorio.Il Consultorio persegue il proprio fineattraverso un servizio gratuito,professionalmente qualificato especialistico, aperto a tutti.

È

Conclusa la rassegna dei cori nel segno di Mariai è conclusa sabato nella cornicedella chiesa dei Santi Pietro e

Paolo apostoli la XXVVI rassegnadei cori diocesani organizzatadall’Ufficio per il culto divino e laCommissione di Musica Sacra dellaDiocesi. Quest’anno il tema guida èstato il canto mariano, ricorrendo ilcentenario delle apparizioni dellaBeata Vergine Maria a Fatima, inPortogallo. Già nella serata aGalleno del 18 marzo - presenti icori di Ponte a Cappiano, SanLorenzo Martire di Orentano e laCorale di San Genesio a SanMiniato - i numerosi uditoriavevano potuto ascoltare canti mariani ealtre sinfonie che hanno riecheggiato anchea Stabbia. Qui la serata è iniziata con l’inno«Ave Maria di Fatima» di Salvatore di Vivonae con il nuovo gruppo dei bambini di

Stabbia, guidati da don Luca e dalla signoraVezzosi, alla chitarra. Hanno preso parte allaserata i cori di diocesani di Vedute e dellaChiesa Collegiata di Fucecchio, il coro diLarciano e i cori riuniti delle colline pisane.

Dopo tanto tempo, in una chiesagremita, è tornato a vibrare musicaanche l’antico organo della Chiesa:un Agati-Tronci del 1867.L’occasione del concerto e la sceltadi dedicare la serata conclusiva allacomunità stabbiese è stata moltoapprezzata dal popolo, che èaccorso numeroso all’evento. Ilparroco don Antonio, che ha fattogli onori di casa, ha volutorimarcare proprio la gratitudine ditutta la comunità e del consiglioparrocchiale per la serata di gioia, difesta e di speranza per il futuro diquesto luogo di culto, ancora

segnato dal trauma del tornado di tre annifa. I saluti finali sono stati fatti dal vescovoin persona che ha ringraziato tutti i parrocidella Diocesi per l’accoglienza calorosa aquesta iniziativa.

S

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LA DOMENICATOSCANA OGGI2 aprile 2017IV