la ciclabile della valle olona: pedalando verso uno sviluppo turistico sostenibile, pertecipazione...

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.La Ciclabile della Valle Olona: Pedalando verso uno Sviluppo Turistico Sostenibile. Autore: Alberto Pala Abstract: Convertire la Valle Olona da territorio industriale a destino turistico attraverso la valorizzazione della ciclabile e dei beni culturali. Il mercato del cicloturismo in Europa centro-meridionale è stimato intorno a € ~2 miliardi, di cui il 20% in Italia; si tratta dunque di un’area di forza nella quale sarebbe necessario consolidare la posizione di leadership con investimenti specifici”, (Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, 2013). 1. Ambito e risorse turistiche della Valle Olona I 14 comuni dell’ambito Valle Olona si relazionano intensamente con la storia della Provincia e di tutto il nord d’Italia. Precisamente, quest’area si situa nella parte meridionale della provincia di Varese, in Lombardia. Una provincia ubicata tra Milano e la Svizzera, in uno spazio prealpino con un’abbondante presenza di acqua e, per questo, storicamente molto antropizzato grazie alla sua grande capacità produttiva. La decisione di concretare quest’ambito in 14 comuni, deriva oltre che dalle caratteristiche fisiche similari del territorio, anche a causa di altre proprietà. Questo territorio si può considerare come un’unica entità per molteplici fattori antropici e storici (Introini e Zibetti, 1998). Di particolare importanza furono: l’inizio dell’espansione industriale, i processi di urbanizzazione moderna che portarono ad avere degli aspetti demografici, sociali ed economici omogenei, oltre alla comune convergenza o gravitazione di una parte di abitanti verso altri nuclei centrali (Varese e Milano) (Corna Pellegrini, 1969). La valle del fiume Olona è riconosciuta dalla letteratura come una delle zone incubatrici del processo d’industrializzazione d’Italia duranti i primi anni dell’800. Per questo, in molti testi si può incontrare la definizione di “Olona fiume di civiltà”. Le acque sono state necessarie per lo sviluppo, sopratutto, dell’industria tessile, delle fabbriche di cotone e seta, tessiture, tintorie e candeggi. È una valle ricca di storia, nella quale, oltre alla prosperità della rivoluzione industriale, si sono vissute altre rilevanti tappe della storia. A partire dall’“età del ferro” questo territorio è stato una habitat molto fiorente per varie civiltà. Per questo, ancora oggi, si può trovare lungo la valle un notevole patrimonio industriale e storico-culturale. L’ambito della Valle Olona include: Castiglione Olona, Lozza, Vedano Olona, Castelseprio, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Solbiate Olona, Marnate, Olgiate Olona, Lonate Ceppino, Fagnano Olona, Gornate Olona e Castellanza. I 14 comuni considerati racchiudono una popolazione totale di 97.529 abitanti che si distribuiscono in una superficie di 85,48 km 2 . Come si può dedurre dal grafico che segue, oggi come in passato, lindustria prevale chiaramente su tutte le atre attività produttive dell’ambito. Secondo il censo del 2001, il 59% dei lavoratori della Valle Olona erano impiegati nell’industria (ISTAT, 2001). Le attività del settore terziario in questo territorio non hanno percentuali di occupazione molto alte, gli impiegati nel commercio sono il 13,27%, i professionisti il 6,79%, gli impiegati nella sanità il 3,25%, nell’istruzione lo 0,15% nell’hotelleria e ristorazione solamente il 2,60%. I servizi generali sono più concentrati a Castellanza, dove si trova la sede dell’università LIUC, i distretti di educazione superiore e gli unici ospedali dell’ambito. È sorprendente la mancanza assoluta di fattori riguardanti lo sviluppo turistico in Valle Olona, mentre in gran parte dell’Europa il turismo rurale è cresciuto come fattore d’ingresso economico diversificante e come ottimizzatore delle potenziali risorse endogene (García, 1996). In quest’area varesina, lo sviluppo turistico non si è considerato sino ad ora come un’opportunità per ampliare la Fonte: Elaborazione propria.

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Page 1: La Ciclabile della Valle Olona: Pedalando verso uno Sviluppo Turistico Sostenibile, Pertecipazione Premio talento italiano, Pala Alberto

.La Ciclabile della Valle Olona: Pedalando verso uno Sviluppo Turistico Sostenibile. Autore: Alberto Pala

Abstract: Convertire la Valle Olona da territorio industriale a destino turistico attraverso la valorizzazione della ciclabile e dei

beni culturali.

“Il mercato del cicloturismo in Europa centro-meridionale è stimato intorno a € ~2 miliardi, di cui il 20% in Italia; si tratta

dunque di un’area di forza nella quale sarebbe necessario consolidare la posizione di leadership con investimenti specifici”,

(Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, 2013).

1. Ambito e risorse turistiche della Valle Olona

I 14 comuni dell’ambito Valle Olona si relazionano intensamente con la storia della Provincia e di tutto il nord d’Italia.

Precisamente, quest’area si situa nella parte meridionale della provincia di Varese, in Lombardia. Una provincia ubicata tra

Milano e la Svizzera, in uno spazio prealpino con un’abbondante presenza di acqua e, per questo, storicamente molto antropizzato

grazie alla sua grande capacità produttiva.

La decisione di concretare quest’ambito in 14 comuni, deriva oltre che dalle caratteristiche fisiche similari del territorio, anche a

causa di altre proprietà. Questo territorio si può considerare come un’unica entità per molteplici fattori antropici e storici (Introini

e Zibetti, 1998). Di particolare importanza furono: l’inizio dell’espansione industriale, i processi di urbanizzazione moderna che

portarono ad avere degli aspetti demografici, sociali ed economici omogenei, oltre alla comune convergenza o gravitazione di una

parte di abitanti verso altri nuclei centrali (Varese e Milano) (Corna Pellegrini, 1969).

La valle del fiume Olona è riconosciuta dalla letteratura come una delle zone incubatrici del processo d’industrializzazione d’Italia

duranti i primi anni dell’800. Per questo, in molti testi si può incontrare la definizione di “Olona fiume di civiltà”. Le acque sono

state necessarie per lo sviluppo, sopratutto, dell’industria tessile, delle fabbriche di cotone e seta, tessiture, tintorie e candeggi. È

una valle ricca di storia, nella quale, oltre alla prosperità della rivoluzione industriale, si sono vissute altre rilevanti tappe della

storia. A partire dall’“età del ferro” questo territorio è stato una habitat molto fiorente per varie civiltà. Per questo, ancora oggi, si

può trovare lungo la valle un notevole patrimonio industriale e storico-culturale.

L’ambito della Valle Olona include: Castiglione Olona, Lozza, Vedano Olona, Castelseprio, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla

Minore, Solbiate Olona, Marnate, Olgiate Olona, Lonate Ceppino, Fagnano Olona, Gornate Olona e Castellanza. I 14 comuni

considerati racchiudono una popolazione totale di 97.529 abitanti che si distribuiscono in una superficie di 85,48 km2.

Come si può dedurre dal grafico che segue, oggi come in passato, l’industria prevale chiaramente su tutte le atre attività produttive

dell’ambito. Secondo il censo del 2001, il 59% dei lavoratori della Valle Olona erano impiegati nell’industria (ISTAT, 2001).

Le attività del settore terziario in questo territorio non hanno

percentuali di occupazione molto alte, gli impiegati nel

commercio sono il 13,27%, i professionisti il 6,79%, gli

impiegati nella sanità il 3,25%, nell’istruzione lo 0,15%

nell’hotelleria e ristorazione solamente il 2,60%. I servizi

generali sono più concentrati a Castellanza, dove si trova la sede

dell’università LIUC, i distretti di educazione superiore e gli

unici ospedali dell’ambito.

È sorprendente la mancanza assoluta di fattori riguardanti lo sviluppo turistico in Valle Olona, mentre in gran parte dell’Europa il

turismo rurale è cresciuto come fattore d’ingresso economico diversificante e come ottimizzatore delle potenziali risorse endogene

(García, 1996). In quest’area varesina, lo sviluppo turistico non si è considerato sino ad ora come un’opportunità per ampliare la

Fonte: Elaborazione propria.

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diversificazione economica del territorio, nonostante il ricco patrimonio culturale, naturale e industriale presente nei limiti

amministrativi dei 14 comuni.

Il Patrimonio Culturale

Indubbiamente il più importante patrimonio culturale del territorio preso

in considerazione è il parco archeologico di Castelseprio-Torba. Un bene

dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco e che conserva una parte

dell’insediamento fortificato tardo-romano riutilizzato dai Longobardi.

Oltre a questo patrimonio d’interesse internazionale, nella Valle Olona, si

trovano altre testimonianze storiche. Risaltano, tra le decine di luoghi di

culto di alto valore storico-architettonico e le varie chiese patronali, il

Monastero di Cairate, la Collegiata di Castiglione Olona, il Santuario

della Madonnetta di Gornate Olona e la Chiesa di San Michele di Gornate

Superiore. Nei comuni della Valle Olona, però, si conservano anche molti

resti della storica prosperità di questo territorio, esempi sono: il Castello

Visconteo di Fagnano Olona, la Villa Carminati Brambilla di Castellanza,

la Villa Greppi Gonzaga di Olgiate Olona e la Torre Colombera di Gorla

Maggiore. Anche nei comuni ci sono alcuni borghi affascinanti come per

esempio il centro storico di Lozza, di Caronno Corbellaro, di Gornate

Superiore o di Castiglione Olona. Quest’ultimo è descritto, per il celebre

scrittore Gabriele D’Annunzio, come “L’isola di Toscana in Lombardia”,

contrapponendo la fama turistica toscana al ruolo industriale della regione

lombarda.

Archeologia Industriale

Se il patrimonio culturale della Valle Olona è abbastanza ricco, il patrimonio industriale in questo territorio è anch’esso

quantitativamente molto elevato. Esempi molto positivi sono la valorizzazione dell’antica linea ferroviaria della Valmorea con i

suoi caselli e l’ex cotonificio Cantoni di Castellanza, oggi sede dell’università LIUC. Vi sono molti altri beni di archeologia

industriale che sono in attesa di un nuovo destino, ma che nonostante ciò non sono di minor interesse estetico e culturale.

Numerose erano le aziende che si dedicarono all’elaborazione del cotone (Cotonificio Ponti di Solbiate Olona, Cotonificio Enrico

Candiani di Fagnano Olona, Cotonificio Schoch/Milani di Castiglione Olona e Cotonificio Luigi Candiani di Olgiate Olona), della

carta (Cartiera Vita & Mayer di Cairate e Cartiera Crespi di Castiglione Olona) e della plastica (Mazzuchelli di Castiglione

Olona). Di notevole interesse sono i mulini (alcuni solo resti) che percorrono tutta il fondovalle dell’Olona. Le testimonianze più

interessanti sono indubbiamente il Mulino Taglioretti di Lonate Ceppino, il Mulino Bosetti/Solmoiraghi di Fagnano Olona e il

Mulino del Sasso di Olgiate Olona.

Patrimonio Naturale

Nonostante il grande impatto che ha avuto lo sviluppo industriale sul territorio della Valle Olona, qui si trovano ancora molte

superfici boschive. Anche se drasticamente diminuita, l’agricoltura sopratutto nei paesi più settentrionali non è del tutto scomparsa

e i boschi di tutta la valle sono ancora molte volte i protagonisti dei paesaggi. Queste superfici “verdi” sono state regolate

attraverso la formazione di quattro Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS). Nei confini amministrativi di Vedano Olona

s’immette una porzione del Parco Regionale Pineta, in questo comune perciò vi è una connessione naturale tra l’asse dell’Olona e

il grande parco che interessa la provincia di Varese e di Como. Anche il fiume Olona con tutti gli altri elementi idrografici della

Fonte: Elaborazione propria.

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zona è sicuramente un patrimonio naturale di alto valore. Lungo il percorso del fiume si possono apprezzare meandri, pianure

alluvionali, piccoli salti d’acqua e le “Gonfolite e Forre dell’Olona”, che sono un importante monumento naturale.

2. Il prodotto turistico

La “Ciclopedonale della Valle Olona”

Dal 2010 si è conclusa la “Pista Ciclopedonale della Valle Olona”, una greenway che riutilizza un lungo tratto del tracciato della

ferrovia della Valmorea e che corre parallela, e a poca distanza, dalla riva del fiume Olona. È un’infrastruttura che facilita il

collegamento sostenibile tra tutti i paesi della valle e tra la valle e l’alto milanese. Precisamente, il percorso parte da Castellanza e

si conclude a Castiglione Olona. Sono circa 20 km di tracciato sommerso in un paesaggio boschivo e nella quale si può apprezzare

molto patrimonio culturale ed altrettanto patrimonio industriale. Il progetto generale vuole riqualificare l’intero tracciato

ferroviario dismesso, ovvero da Castellanza a Mendrisio (Svizzera), forse in un futuro si terminerà questa interessante proposta,

però nonostante tutto, ora si è riusciti a connettere l’hinterland milanese con la Valle Olona.

Il percorso della ciclopedonale è in ottime condizioni, con una buona segnaletica che indica il percorso originale, gli itinerari

alternativi d’interesse culturale e i sentieri tra i parchi PLIS. In alcuni punti è ancora osservabile l’antica linea ferroviaria della

Valmorea che si conserva come rappresentazione del luogo, così come i vari caselli, alcuni vagoni e altri elementi ferroviari che

valorizzano la pista ricordando l’identità territoriale.

L’acceso alla greenway è facilitato in decine di punti. La pista inizia nella località di Castellanza, dove vi è una stazione

ferroviaria e un ampio parcheggio in prossimità della ciclabile.

Alloggio e Ristorazione

Nella Valle Olona vi sono 266 imprese che si dedicano all’accoglienza turistica e ristorazione (SISEL 2011). I dati mostrano come

in questo ambito siano distribuiti su tutto il territorio 241 ristoranti e 25 hotel i quali offrono un totale di 1.334 posti letto.

Trasporti

La Valle Olona è perfettamente connessa con tutta la provincia di Varese. Uscite dell’autostrada A8 Milano-Varese o “Autostrada

dei Laghi” si trovano a Castellanza e a Solbiate Olona. Tutti i 14 comuni del territorio preso in considerazione sono prossimi ad

un accesso a questa infrastruttura. Infatti, la direzione dell’A8 è approssimativamente parallela al fiume Olona e di conseguenza

alla Valle. Un’altra via di comunicazione molto significativa è la “Varesina”, una strada provinciale che segue la direzione nord-

sud connettendo Varese con Milano e inserendosi nella Valle Olona nei comuni di Vedano Olona e di Castiglione Olona.

La direttrice nord-sud è anche quella che segue la rete ferroviaria nella provincia di Varese gestita dall’impresa privata LeNord.

La Valle Olona è interessata dal tracciato, attraverso le stazioni di Castellanza, Vedano Olona e Castiglione Olona, ovvero,

l’estremo settentrionale e meridionale dell’ambito considerato.

La presenza dell’Aeroporto della Malpensa a 20-25 km di distanza dalla valle, fa si che questa zona sia ottimamente connessa

anche alla rete globale, poiché Malpensa è il secondo aeroporto con più traffico passeggeri d’Italia.

Castellanza: porta d’entrata della Valle Olona

Come sintetizzato nei paragrafi precedenti, Castellanza è il comune più meridionale dell’ambito. Si può affermare che, anche se

appartiene alla Valle Olona, è un nucleo urbano dell’hinterland milanese, in cui le dinamiche della capitale lombarda influenzano

la sua esistenza. È l’unico paese della valle che può vantare nei suoi confini amministrativi una stazione ferroviaria, un’entrata

all’autostrada, un servizio di bike-sharing e un accesso diretto alla pista ciclopedonale della Valle Olona. Tutto ciò fa si che il

comune si converta nella porta d’accesso alla valle.

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3. La diffusione della Valle Olona come destino turistico.

La Valle Olona deve competere con vari destini turistici che hanno lo stesso target di visitatori. La stessa Provincia di Varese offre

escursioni giornaliere verso i vari laghi, fiumi e parchi del territorio, oltre che a un ricco patrimonio culturale e ad altri 3 patrimoni

Unesco. Anche la vicina Provincia di Como ha un territorio similare a quello di Varese e questo fa si che si converta in

un’ulteriore concorrente. Un’altra categoria rivale della Valle Olona nell’attrazione turistica è quella dei capoluoghi di provincia,

esempi sono le città di Varese, Como, Lecco, Lugano (Svizzera), Brescia e Bergamo.

Ambito Visione Missione Mercato Target Concorrenza

Valle

Olona

Risanamento dell’ambiente naturale,

riqualificazione dei beni industriali e

diversificazione economica per

detenere il capitale umano qualificato.

Impiegare i vari

patrimoni per favorire

uno sviluppo turistico

sostenibile.

Turismo del fine

settimana e

escursioni di breve

istanza.

La popolazione che

risiede nel nord d’Italia

e i turisti che visitano

la Lombardia Expo

2015.

Altri corridoi ecologici,

città e paesi con eredità

culturale. Gli importanti

monumenti naturali e

culturali della regione.

La Valle Olona con la sua proposta turistica dovrebbe sottolineare la dinamicità dell’esperienza che si vuole proporre. In specifico

quest’ambito può offrire un itinerario cicloturistico. Un percorso sulla pista ciclopedonale nella quale si può apprezzare, in poco

tempo, tutto il ricco patrimonio dei 14 comuni. I punti forti della proposta turistica potrebbero essere:

Il facile accesso a Castellanza

Un itinerario cicloturistico di 20 km integrato tra l’Olona e la Valmorea

Il ricco e vario patrimonio culturale, industriale e naturale del territorio

Il patrimonio mondiale Unesco di Castelseprio-Torba

4. La preparazione del destino turistico

Una proposta interessante sarebbe quella di creare un centro d’interpretazione a Castellanza (può essere costituito da un casello,

dei vagoni del treno, etc.) che oltre ad introdurre il visitatore nel territorio serva come punto di ricezione turistica. In questo

comune, inoltre, sarebbe produttivo incrementare l’offerta di noleggio bici e la possibilità di contrattazione di guide turistiche che

accompagnino l’escursione anche per tutta la giornata.

Una efficace strategia sarebbe quella di preparare delle mappe illustrate, didattiche e turistiche, per aiutare i visitatori

nell’interpretazione del territorio. Ciò fa sì che il turista possa mantenere il controllo della visita, in un’esperienza dinamica e

interattiva dove l’ospite si renda protagonista arricchendosi della contemplazione dei patrimoni culturali, industriali o naturali.

Per fomentare e diffondere in tutto il territorio i benefici economici del turismo si potrebbero creare dei gruppi d’interesse

comprendenti attori privati (hotel, ristorazione, noleggio bici, etc.) e pubblici (patrimoni), oltre che a conservare gli eventi locali

esistenti e ad orgnizzare altre attività sostenibili.

Bisogerà avere particolare attenzione alla qualità e dinamicità dell’esperienza offerta al turista. Quest’utlimo, infatti, si trasformarà

lui stesso in mezzo di comunicazione, raccontando i momenti vissuti nella Valle Olona. Il visitatore deve arrivare a descrivere al

suo intorno sociale un’esperienza favorevole verso i problemi sociali esistenti. Per questo è importante diffondere l’idea che nella

valle si pratica un turismo sostenibile, che si utilizzano risorse locali e che la visita ha contribuito alla conservazione dei patrimoni

culturali e naturali autoctoni. Ciò che un turista deve percepire è la sensazione di star trascorrendo una giornata salutale sia per

quanto riguarda l’attività fisica praticata sia per le condizioni ambientali favorevoli.

Un Ecomuseo sembrerebbe la forma più adeguata per la gestione dinamica e efficiente del nuovo sviluppo turistico. Sarebbe un

ente apolitico, cooperativo, sovracomunale e altamente interessato alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale,

dell’ambiente naturale e dell’archeologia industriale della valle.