la città degli alberi

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1 ANNO 1 - N° 1 - Dicembre 2012 MAGAZINE La nuova pista ciclopedonale di Arese. Un quartiere a misura d’uomo. Carron-Setten: una partnership di qualità. La sostenibilità che fa risparmiare. La Banca del Tempo di Arese.

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La nuova dimensione dell'abitare: ad Arese (MI) qualità architettonica, ecosostenibilità e risparmio energetico si incontrano in un quartiere a misura d'uomo. E' il progetto Città degli Alberi, tutto da scoprire in questo nuovo numero del magazine.

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Page 1: La città degli Alberi

1ANNO 1 - N° 1 - Dicembre 2012

MAGAZINELa nuova pista ciclopedonale di Arese.

Un quartiere a misura d’uomo.

Carron-Setten:una partnership di qualità.

La sostenibilità che fa risparmiare.

La Banca del Tempodi Arese.

Page 2: La città degli Alberi

Gli elementi che fannola qualità dell’abitare

1965: arriva in Finlandia un giovane architetto per un’esperienza di progettazione con

Alvar Aalto, uno dei maestri dell’architettura moderna, e scopre che i giornali conten-

gono diverse pagine di informazioni sull’architettura: dai progetti per la città, ai nuovi

quartieri, alle tecniche di costruzione. Scopre cioè che la parola architettura è una parola

“popolare”. Qualche tempo dopo scopre che esiste un info-point aperto sia ai tecnici che

a qualunque cittadino, per ottenere risposte a problemi di tecnica sofisticata o sempli-

cemente per sapere come gestire l’umidità delle pareti di casa.

Quando si parla di città per i cittadini e di partecipazione bisognerebbe forse fare una

riflessione su che cosa significa eticamente “al servizio dei cittadini”.

Questa è una domanda che ancora oggi non trova una risposta adeguata, ma la cosa

più importante è la domanda sulla domanda, perché questi sono tempi in cui i bisogni

vengono spesso indotti artificialmente per produrre nuovi consumi.

Il lavoro dunque, più in profondità, è quello di come acquisire una consapevolezza diversa,

che consenta a una comunità di crescere come persone e non come oggetti sottoposti

a una continua manipolazione.

Un possibile punto di partenza, che sembra acquisito, è la dotazione di spazi verdi.

Naturalmente, non ci si può più limitare a fissare standard dimensionali, bisogna invece

parlare di qualità. E dunque pensare agli spazi aperti non più come al ”non costruito”,

ma come una trama continua, percorribile, fatta di luce, ombra, colori e profumi.

Integrare gli spazi verdi con i servizi e integrare la scuola con gli spazi sociali e com-

merciali sono temi che portano la comunità a sviluppare una particolare attenzione agli

aspetti economici, a “come” gestire concretamente gli spazi della vita associata.

Arch. Toti SemeranoLaboratorio di architettura www.semerano.com

• LanuovapistacicLopedonaLediarese 4

• unquartiereamisurad’uomo 6

• unapartnershipdiquaLità 8

• LasostenibiLitàchefarisparmiare 11

• LabancadeLtempo 12

• L’architetturadeLmondo 14

la consapevolezzaè la risposta adeguata.

Page 3: La città degli Alberi

Attraverso i propri Fondi immobiliari e grazie alla stretta

collaborazione con professionisti e imprese di costruzione di

fiducia, Numeria sgr realizza complessi immobiliari - residen-

ziali, direzionali e commerciali - che garantiscono la più alta

qualità della vita. Proposte immobiliari progettate e costruite

con le più innovative tecnologie e con i migliori materiali che

sanno rispettare l’ambiente consentendo il massimo risparmio

energetico, anche grazie a impianti che sfruttano energie pulite

e rinnovabili.

La Città degli Alberi, il nuovo complesso residenziale di Arese

(MI), è l’esempio lampante dei nostri valori, un progetto che

mette l’Uomo al centro di tutto, in un perfetto equilibrio con l’am-

biente e il tessuto urbano circostante: unità abitative d’altissima

qualità immerse in un grande parco, a due passi da Milano.

Con questa pubblicazione vogliamo tenervi aggiornati sul

progetto, ma non solo. La Città degli Alberi Magazine, infatti,

tratta l’attualità del vivere e dell’abitare eco-sostenibile con

articoli, interviste e approfondimenti che spaziano dall’archi-

tettura in senso stretto alla cultura, l’arredo, la tecnologia, il

tempo libero... e molto altro. La Città degli Alberi Magazine

vuole essere un occhio sul presente e sul futuro, sulle idee e

le soluzioni più innovative per il benessere e la qualità della

vita. E poi ambiente, valore e vivibilità degli spazi urbani.

Buona lettura.

la città degli alberimagazine è un’iniziativa

Numeria SGR Spa è una società specializzata nella costituzione

e gestione di Fondi comuni di investimento immobiliari.

Numeria nasce nel 2004 per iniziativa dei partner di una pri-

maria associazione professionale legale operante in provincia

di Treviso nel settore del diritto immobiliare, urbanistico,

commerciale e bancario, con l’obiettivo di attivare un sogget-

to in grado di operare in modo specialistico e integrato nella

riqualificazione, sviluppo e valorizzazione di patrimoni immo-

biliari in assoluta indipendenza da gruppi bancari, assicurativi

o industriali.

Oggi Numeria si presenta sul mercato italiano con 9 Fondi im-

mobiliari, ognuno caratterizzato da una precisa specializzazione

(residenze socio-assistenziali, centri storici, segmento turistico

e ricettivo, prima casa), orientati allo sviluppo immobiliare e

alla gestione di portafogli a reddito.

Il Fondo Geminus, uno dei fondi immobiliari gestiti da Numeria,

specializzato nei segmenti turistico e residenziale, opera dal

2005 anche nel territorio dell’hinterland milanese mediante

l’ideazione e realizzazione di complessi e parchi residenziali.

La più recente operazione del Fondo Geminus è proprio l’ambi-

zioso progetto “La Città degli Alberi”, in Comune di Arese.

Page 4: La città degli Alberi

4

Arch. Hugo Sillano

Progettisti Associati architettura e infrastrutture S.r.l.

Un percorso pedonale e ciclabile nel verde per unire punti di incontro, aree gioco e attrezzature: sorgerà ad Arese sud, tra il canale scolmatore, Via Montegrappa e Via G. Marconi (Strada Comunale Terrazzano-Ospiate).E con una serie di collegamenti nel contesto del completamento del sito Expo il percorso sarà parte di una pedonale/ciclabile di 60 chilometri. Abbiamo chiesto a Hugo Sillano, di Progettisti Associati, di raccontarci come si articolerà il progetto.

la nuoVa

architetto ???? architetto ???

Page 5: La città degli Alberi

PiSta cicloPedonaledi areSe

Rho

BollateArese

Parco delle Groane

A disegnare fortemente il parco urbano e le superfici a

verde di accompagnamento sono le percorrenze ciclopedo-

nali, che si articolano in piano o su sinuosi falsi piani per

uno sviluppo di circa 1700 metri lineari, opportunamente

indicate con cartelli segnaletici.

Alcune di esse confluiranno con pendenze massime del 4%

verso il sottopasso di Via Di Vittorio, il quale permette di

raggiungere la piazza del centro residenziale, evitando così

al pedone l’attraversamento della nuova arteria stradale.

A nord dell’area di Piano le piste ciclopedonali fungeranno

da collegamento con Via Volta, sovrapassando il canale

scolmatore Olona in corrispondenza del nuovo ponte; a sud

sarà garantito il raccordo con Via Marconi; in tale zona la

direttrice ciclopedonale correrà parallelamente al tracciato

della Strada Comunale Terrazzano-Ospiate, in direzione del

confine con il Comune di Bollate.

In un’ottica più ampia si può affermare che l’insieme dei

percorsi del Piano Integrato di Intervento (PII) si inseri-

sce in un contesto di collegamenti che, nel panorama di

completamento del sito Expo, consentiranno di ottenere

una rete pedonale/ciclabile di estensione complessiva

nell’ordine dei 50-60 chilometri, che innerva il territorio

compreso tra il Parco delle Groane e il sito Expo, in armonia

con il sistema di collegamento delle vie d’acqua.

All’interno dell’area di PII i percorsi congiungono i punti di

accesso con gli spazi dedicati alle diverse attività, seguen-

do un andamento sinuoso e consentendo di raggiungere

le aree in cui sono collocate le attrezzature, i punti di

incontro, le aree gioco.

I percorsi, suddivisi in due categorie (piste ciclopedonali

di larghezza 4 m che percorrono un anello esterno e piste

pedonali di larghezza 3 m che si snodano nell’interno

del parco), realizzati su fondazione in misto granulare

stabilizzato con legante naturale, sono in massetto eco-

sostenibile pigmentato in tutto lo spessore di colore giallo

(tipo biostrasse).

Le piste ciclopedonali si prevedono affiancate da filari di

alberi, la cui messa a dimora è finalizzata a ridurre il river-

bero delle pavimentazioni, attenuare la carica di polveri,

ridurre la temperatura della pavimentazione e migliorare i

parametri microclimatici.

I tracciati sono, inoltre, corredati da un impianto d’illumi-

nazione che utilizza sorgenti luminose ad alta efficienza e

a basso consumo energetico (corpi illuminanti a Led).

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Page 6: La città degli Alberi

un quartiereArch. Toti Semeraro

Laboratorio di architettura

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Page 7: La città degli Alberi

Le situazioni abitative, così come proposte attualmente

da iniziative pubbliche o private, sembrano trascurare un

aspetto essenziale: il tessuto urbano che ne risulta.

Tali proposte, inoltre, rispetto alla ricchezza di soluzioni,

articolazioni e sorprese che qualunque centro storico rivela,

presentano una successione di edifici per lo più anonimi,

collegati da strade. La funzione principale sembra essere

quella automobilistica: arrivare, parcheggiare, ripartire.

Il fine del progetto è la formazione di un luogo dove sia

piacevole fermarsi a leggere o giocare, non di un percorso

necessario per rifugiarsi di fretta in casa.

Questo obiettivo può essere raggiunto dedicando un’atten-

zione nuova, più consapevole, allo spazio esterno che, da

spazio senza qualità, spazio non occupato dagli edifici, si

trasforma nel tessuto connettivo verde dell’intervento, po-

nendo in essere relazioni significanti tra gli edifici.

In quest’ottica, gli edifici diventano quinte, scorci prospet-

tici, sequenze visive da e verso il parco, con il risultato di

trasformare il parco da entità avulsa del tessuto urbano, a

parte integrante dello stesso, introducendo una congruità

non solo visiva degli spazi verdi.

Ribaltando i termini della percezione del costruito, gli edifici

si affacciano sulle rive di un fiume che in alcune parti si

allarga a tal punto da rendere quasi invisibili tra loro le rive

opposte: un “fiume verde”, un elemento vivo dove forme e

colori siano continuamente cangianti, che influisce profon-

damente nella configurazione del costruito, indirizzando il

progetto verso un’architettura “verde”. Il nuovo insediamento

ad Arese propone un luogo da abitare dove il verde diventa

una presenza costante. La progettazione accurata degli spazi

esterni consente di calibrare il posizionamento degli spazi

commerciali e soprattutto degli spazi sociali. In tale sistema

integrato, la piazza principale si articola e intercetta i diversi

flussi pedonali consentendo comodi accessi, nelle diverse

stagioni, alle unità residenziali e agli spazi pubblici.

a miSura d’uomo

Page 8: La città degli Alberi

unaPartnerShiP

di qualità

Architetto, Carron SpA non è nuova alle sfide: la

vostra storia, iniziata nel 1963 a San Zenone degli

Ezzelini (TV), racconta di un’impresa che si è sa-

puta distinguere per il valore dei propri interventi.

“Lavori perfetti e consegna puntuale”, come diceva

il fondatore Angelo Carron: una promessa che vale

anche per Arese?

La costruzione de La Città degli Alberi e della Residenza Sanso-

vino sono affidate alla competenza e all’esperienza di due grandi

imprese italiane, Carron e Setten.

Due realtà di eccellenza per una sfida importante: realizzare nel

pieno rispetto dei tempi previsti degli edifici di elevata qualità

costruttiva e capaci di garantire alti livelli di comfort ai residenti.

Un obiettivo che vedrà le due imprese impegnate attraverso la

società consortile Sansovino Scarl.

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Intervistaall’Arch. andrea maraschinDirettore Tecnico Carron S.p.A.

Certamente. I tempi a contratto peraltro sono

congrui per realizzare nel migliore dei modi quanto

previsto a progetto. Per l’edilizia convenzionata

ad esempio sono previsti 18 mesi dalla consegna

del cantiere e tutti i nostri uomini sanno che

l’impegno sarà dare il massimo e rispettare questo

termine.

Nuovo headquarter Diesela Breganze (VI).

Page 9: La città degli Alberi

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Difficile fare previsioni, ma sappiamo che ogni can-

tiere presenta le proprie criticità. Quali potrebbero

essere quelle a La Città degli Alberi e alla Residenza

Sansovino?

Non vedo al momento particolari criticità. Ab-

biamo già realizzato opere residenziali di questa

complessità: l’esperienza maturata sarà dunque

preziosa per assicurare un andamento dei lavori il

più regolare possibile. Qualche problematica potrà

forse esserci sotto l’aspetto logistico: l’area del

cantiere è molto grande e la realizzazione delle

infrastrutture avverrà in parte contemporanea-

mente a quella dell’edilizia residenziale. Questo

significa che nella stessa zona saranno al lavoro

operatori di aziende differenti. Ma anche sotto

questo aspetto la gestione maturata di analoghi

contesti ci fa credere che troveremo delle soluzioni

operative utili a favorire il lavoro di tutti.

Il progetto rispecchia alcune vostre vocazioni quali

ad esempio la sostenibilità ambientale, ma non

solo. Quali altri possiamo citare?

La sostenibilità, ambientale ed energetica, è

certamente un valore importante: basti pensare

ai progetti Casa Klima realizzati in Trentino, o a

quelli in classe energetica A che abbiamo costruito

in Lombardia e in Veneto. Siamo poi impegnati in

progetti di eccellenza come quello per il restauro

della nuova sede di Bottega Veneta, che sarà

certificata secondo il protocollo LEED 2009. Ad

Arese questa attenzione al risparmio energetico

si concretizzerà in una tecnologia impiantistica

avanzata quale l’impianto centralizzato con pompa

di calore acqua–acqua. Il sistema, in concreto,

permetterà di sfruttare la temperatura dell’acqua

di falda per garantire agli appartamenti un con-

fort ecosostenibile, sia in estate che in inverno.

Un ulteriore vantaggio economico per i residenti

deriverà dai materiali edilizi che utilizzeremo e

dagli accorgimenti che utilizzeremo nei serra-

menti: in questo modo la dispersione termica sarà

ridotta notevolmente con i conseguenti vantaggi

in bolletta.

A testimoniare quanto lei dice ci sono le opere da

voi realizzate in tutta Italia sia con nuove strutture

che nell’ambito del restauro e delle infrastrutture.

Quali gli interventi più significativi, e perché?

Università di Treviso.

Page 10: La città degli Alberi

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Ogni anno consegniamo diverse decine di lavori

in tutto il Nord e Centro Italia. Si tratta di inter-

venti di differenti tipologie – dall’edificazione di

nuove strutture al restauro alla realizzazione di

infrastrutture – eseguite per target radicalmente

diversi. E ogni intervento ha peculiarità che lo

rendono unico per le proprie caratteristiche. Dif-

ficile dunque sceglierne alcuni. Le cito quelli più

noti per il rilievo dato loro dall’opinione pubblica

quali la realizzazione del nuovo quartier genera-

le della Diesel a Breganze (TV), il sovrappasso

ferroviario Arzeroni a Zelarino (VE), il restauro

dell’Università di Treviso.

Un’opera quest’ultima che ha comportato il re-

cupero del Palazzo della Dogana, della Chiesa di

Santa Croce e della Chiesa di Santa Bertilla a Tre-

viso. In soli 300 giorni abbiamo

eseguito delicati interventi di

restauro conservativo sulle co-

perture, sugli elementi lapidei e

sui pavimenti alla veneziana.

A questo proposito va ricordato

che siete tra le pochissime realtà

cui è stata dedicata da parte di

un proprio cliente una lastra

celebrativa: nel luglio 2001 a

Treviso, ad opera di Fondazio-

ne Cassamarca e proprio per la

costruzione dell’Università di

Treviso, da lei citata. Una bella

attestazione di riconoscimento

per un’impresa che per ragioni

di tempistica molti tecnici giu-

dicavano impossibile, ma anche

un invito a proseguire nell’impegno a favore del

territorio. Ci siete riusciti?

Certamente sì. Siamo un’impresa generale di

costruzioni che conserva ancora strettamente

il proprio carattere familiare: la proprietà, ben

identificata nel Presidente Arch. Diego Carron e

nelle sue quattro sorelle, prosegue la linea di

gestione voluta dal fondatore Cav. Angelo e forte-

mente improntata alla risoluzione dei problemi. Il

conseguimento del miglior risultato per il cliente

è la nostra priorità, perseguita ogni giorno con

un impegno che ci è ampiamente riconosciuto.

E che, mattone dopo mattone, con umiltà e

tenacia, ci permette di contribuire ogni giorno

a costruire un futuro migliore per il territorio in

cui operiamo.

Nuovo headquarter Diesela Breganze (VI).

Università di Treviso.

Page 11: La città degli Alberi

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la sostenibilità che fa risparmiare

Arch. Luca Cavalleri

Progettisti Associatiarchitettura e infrastrutture S.r.l.

Qualità dei materiali, progettazione attenta, nuove tecnologie: ecco come un ambiente può farci vivere meglio spendendo meno.

Un edificio sostenibile, per essere considerato realmente

tale, deve essere prima di tutto efficiente dal punto di

vista energetico e pensato specificatamente per il luogo

dove sorge. Non solo: deve essere costruito con materiali

appropriati e finalizzato al benessere della comunità.

Per esempio: l’utilizzo di prodotti e materiali non tossici

migliora la qualità dell’aria e riduce il tasso di asma, le

allergie e la sindrome da edificio malato. Questi materiali

sono a emissioni zero, hanno un basso o nullo contenuto

di COV (Composti Organici Volatili) e sono resistenti

all’umidità, quindi alle muffe, spore e altri microbi.

La qualità dell’aria interna è migliorata anche attraverso

sistemi di ventilazione e di materiali che permettono

all’edificio sostenibile di respirare.

La progettazione solare passiva può ridurre drasticamente

i costi di riscaldamento e raffrescamento di un edificio

sostenibile, così come fanno gli elevati livelli di isola-

mento e le finestre a risparmio energetico.

La progettazione della luce naturale riduce il fabbisogno

di energia elettrica di un edificio e migliora la salute

e la produttività delle persone. Gli edifici sostenibili

incorporano anche illuminazione artificiale efficiente,

elettrodomestici a basso consumo energetico e tecnologie

a energia rinnovabile come il sistema di riscaldamento

alimentato da pompe di calore che utilizzano acqua di

falda, pannelli solari e fotovoltaici.

Per ridurre al minimo il consumo di acqua si possono

installare sistemi di captazione delle acque piovane che

riciclano l’acqua per l’irrigazione o per lo scarico dei

WC. Da favorire sono anche l’installazione di apparecchi

idrici ad alta efficienza, come le docce o più in generale

i servizi igienici a basso flusso d’acqua.

Un edificio davvero sostenibile richiede un approccio

olistico, con il quale ogni componente è messo in re-

lazione con il contesto di tutto l’edificio, considerando

l’impatto sull’ambiente circostante e sulla comunità

che lo circonda. Questo è un approccio estremamente

complesso che richiede una progettazione integrata,

nella quale costruttori, architetti e ingegneri agiscono

in modo creativo utilizzando l’integrazione dei sistemi

in tutto il loro lavoro.

Page 12: La città degli Alberi

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la banca del temPo

Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo può

spendere. Così diceva Teofrasto, filosofo e botanico

discepolo di Aristotele. Se così fosse, la vostra è la

banca con il valore capitalizzato più alto.

È davvero così?

Si, è davvero così. La nostra associazione no profit,

iscritta all’albo da 12 anni, si impegna a spendere

il tempo per gli altri, in quanto il tempo che viene

dedicato a terzi, insieme alla socializzazione e

all’altruismo, riteniamo che sia fra gli elementi

più importanti della nostra vita. L’idea di fondo è

che si scambiano ore, non denaro.

Ad Arese nascete nel 2000 dall’iniziativa di un

piccolo gruppo di soci fondatori. Qual è stata la

motivazione che vi ha portato a questa scelta?

La nostra motivazione è stata creare un’organiz-

zazione senza profitti, senza scopo di lucro che

fosse opportunità per dedicare il proprio tempo

agli altri. Abbiamo quindi preso l’idea da altre

banche e l’abbiamo importata anche ad Arese. Le

banche del Tempo sono presenti peratro in tanti

paesi limitrofi, tra cui Rho, Rozzano, Legnano,

Trezzano sul Naviglio, Melegnano, Buccinasco,

Saronno...

In concreto, cosa significa essere soci della banca?

Quali vincoli e quali benefici?

Essere soci della Banca del Tempo significa scam-

il tempo è denaro. e ad arese una banca aiuta ad investirlo bene.la bdt, banca del tempo, dal 2000 ha creato una rete solidale basata sulla valorizzazione del tempo libero.

Intervistaa Franca Bonaccorsi

Vicepresidente dell’Associazione Banca del Tempo di Arese

Page 13: La città degli Alberi

la banca del temPo

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biare gratuitamente e mettere a disposizione il

proprio tempo, i propri saperi e le proprie co-

noscenze ai soci dell’associazione e alle relative

famiglie. Ciascun socio quindi offre qualche ora

dando a un altro socio la propria disponibilità e

competenza in un certo ramo o settore. Tutte le

prestazioni o scambi sono gratuiti, è previsto un

rimborso spese per i mezzi di trasporto e per i

materiali usati per effettuare un ipotetico lavoro.

L’unico vincolo previsto è una quota annuale da

pagare di 10 euro per dei piccoli acquisti di cancel-

leria. Ad Arese, visto che negli ultimi anni questi

soldi non sono stati necessari per effettuare tali

spese, si è deciso di fare un’adozione a distanza.

Abbiamo così utilizzato questi soldi della quota di

iscrizione per l’adozione a distanza di una bambina

del Sud America.

I benefici che i soci della Banca ricavano sono

ovviamente molti: in primo luogo una crescita

personale e un arricchimento umano, poi il sa-

pere di poter contare su altre persone quando si

ha bisogno e il dedicarsi all’altro che ci fa stare

sicuramente meglio.

Chi sono e quanti sono oggi i vostri soci?

Ad oggi i soci aresini sono circa 23-24 persone,

tutti pensionati e con una netta prevalenza di

donne. Si fa fatica a contare sulla presenza di

giovani perché i pensionati danno la loro disponi-

bilità tutti i giorni, con una riunione settimanale

prevista il giovedi mattina.

Ci fa un esempio dei “prestiti” che fa la vostra

banca?

I prestiti che fa la nostra banca sono svariati, a

seconda delle conoscenze e delle potenzialità dei

soci. Ad Arese per esempio diamo la disponibilità

per: lezioni di tedesco, cura degli animali dome-

stici, piccole manutenzioni casalinghe, lavori di

cucito, ricerche bibliografiche, disbrigo di pratiche

amministrative, cura del giardino, piccole presta-

zioni infermieristiche, simulazione di colloqui di

lavoro, organizzazione di feste per bambini, lezioni

di PC, lezioni di italiano per stranieri.

Io non sono socio della vostra banca, ma se do-

mani avessi bisogno di un vostro aiuto cosa dovrei

fare?

Per ricevere il nostro aiuto bisogna per forza essere

iscritti all’associazione, compilando un modulo di

iscrizione e pagando la piccola quota annuale di

10 euro. Ad Arese ci troviamo in Viale Resegone

6, presso il Forum delle Associazioni.

Page 14: La città degli Alberi

L’arcHITEttUra del mondoin moStra alla triennale di milano

Alla Triennale di Milano, dal 9 ottobre 2012 al 10 febbraio 2013 sarà visitabile la mostra “L’architettura

del mondo – Infrastrutture, mobilità, nuovi paesaggi”; un evento espositivo curato dall’architetto Alberto

Ferlenga e di assoluto interesse per le tematiche trattate e gli interrogativi che esso pone.

Attraverso l’esplorazione di alcune tra le più significative creazioni architettoniche mondiali - strade,

ferrovie, aeroporti, vie di comunicazione e grandi opere – la mostra si propone come occasione di rifles-

sione sul rapporto tra uomo e ambiente e sulla ricchezza che può derivare a entrambi da un corretto ed

equilibrato rapporto. 14

Page 15: La città degli Alberi

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L’area espositiva è suddivisa in quattro sezioni.

Quella storica, che riguarda il Novecento, presenta opere come i disegni di

Le Corbusier per Algeri, di Saarinen per la stazione di Helsinki, di Poelzig

per la diga di Klingerberg, la sistemazione del lungofiume di Lubiana e il

progetto architettonico per l’inserimento ambientale dell’autostrada del

Ticino.

Quella dedicata a opere recenti fabbricate al di fuori nella nostra nazione

presenta un catalogo aggiornato di opere che possono costituire un modello

per quelle nazioni che devono recuperare un ritardo accumulato nel corso

degli ultimi anni.

La terza sezione è dedicata a realizzazioni del panorama nazionale. È senz’al-

tro quella più curiosa e che ci riguarda maggiormente poiché illustra ciò che

è attualmente in corso d’opera o è da poco stato realizzato, mettendo in

luce svariate condizioni in cui il legame tra architettura, infrastrutture, arte

e paesaggio si è sviluppato in modo originale e inedito. Rientrano in questo

contesto le opere intraprese dal Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Vi è infine la quarta sezione, rivolta alle imponenti opere a difesa delle

sabbie o del vento e adibite all’approvvigionamento idrico o energetico.

Queste opere sono già da tempo in atto in Africa, in Cina o in Sud America

e hanno i loro precedenti nel Novecento in operazioni storiche come quelle

rappresentate dall’Atlantropa di Herman Sorgel, che prevedeva l’abbassa-

mento del livello del Mediterraneo a scopo agricolo e energetico.

Questa mostra è dunque un evento culturale che non mancherà di appas-

sionare sia i professionisti del settore che tutti quelli interessati a scoprire

nel paesaggio una chiave di lettura del livello culturale delle società umane

che lo vivono. Lo scopo dell’esposizione, non a caso, è di illustrare ai visi-

tatori quanto l’importanza di una progettazione architettonica di valore e

compatibile con l’ambiente contribuisca a fornire valore aggiunto a opere

già dal vigoroso valore estetico, funzionale e sociale nelle città.

Per una città come Milano, questo tipo di eventi sono diventati una delle

componenti più importanti e promettenti della politica di sviluppo sosteni-

bile della città. La mostra ha avuto e ha tuttora una forte valenza mediatica

e quindi rappresenta una potenziale vetrina per la promozione della città

e del territorio circostante. 15

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la città degli alberiè la porta verde di arese.

cell. 338 2474858 Tel. 02 89651100 - Fax 02 89651104 www.lacittadeglialberi.it [email protected]

1. porta del parco2. canale Expo3. parcheggio4. laghetto5. pozzo acqua potabile6. bosco7. prato8. area sgambamento cani9. area gioco

La Città degli Alberi è il nuovo centro residenziale di Arese, un progetto che sa coniugare

edilizia e natura col suo grande parco e un “fiume verde” di 2000 alberi di 36 specie di-

verse. Per vivere circondati dal verde e passeggiare su un terreno naturalmente ondulato

tra angoli suggestivi, lago artificiale e aree attrezzate. A due passi da Milano, La Città

degli Alberi è la porta verde di Arese.

Un’iniziativa di:

per conto del Fondo Immobiliare