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Analisi del testo Prof.ssa Alessia Menin
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LA COMUNICAZIONE
Comunicare significa mettere in comune, entrare in relazione con altri per informare, chiedere,
scambiare idee, pensieri, progetti……
Si può comunicare per esigenze di tipo materiale ma soprattutto si comunica per esigenze di tipo
sociale, per entrare in rapporto con gli altri nei vari momenti della vita quotidiana. Si può comunicare in
vari modi:
per mezzo di parole scritte o dette: comunicazione verbale
per mezzo di gesti, suoni, colori, immagini, oggetti: comunicazione non verbale
I sei elementi fondamentali della comunicazione
Ogni forma di comunicazione richiede la presenza di sei elementi fondamentali; quando viene a mancare
uno solo di questi elementi, la comunicazione non si realizza in modo completo.
Nella comunicazione verbale i sei elementi sono:
EMITTENTE: chi parla, chi emette il messaggio (la mamma)
RICEVENTE o DESTINATARIO: chi riceve il messaggio (Francesca)
MESSAGGIO: ciò che viene comunicato (abbassa il volume ….)
REFERENTE: ciò a cui si riferisce il messaggio (il volume della TV)
CODICE: l’insieme delle regole o dei segni convenzionali in cui il messaggio è formulato e che deve
essere noto sia all’emittente che al ricevente (la lingua italiana)
CANALE: il mezzo fisico attraverso il quale si trasmette il messaggio (l’aria)
Nella comunicazione non verbale i sei elementi sono:
EMITTENTE: chi emette il messaggio (il vigile)
RICEVENTE o DESTINATARIO: chi riceve il messaggio (il ragazzo in motorino)
MESSAGGIO: ciò che viene comunicato (l’obbligo di fermarsi)
REFERENTE: ciò a cui si riferisce il messaggio (l’andare in motorino senza casco)
CODICE: l’insieme delle regole o dei segni convenzionali in cui il messaggio è formulato e che deve
essere noto sia all’emittente che al ricevente (il suono del fischietto)
CANALE: il mezzo fisico attraverso il quale di trasmette il messaggio (l’aria)
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Il contesto
Il contesto è l’insieme delle circostanze, la situazione concreta, in cui avviene la comunicazione.
Per capire bene il messaggio, cioè perché la comunicazione si realizzi pienamente è fondamentale
conoscere anche la situazione in cui essa avviene.
Un messaggio può assumere significati completamente diversi a seconda della situazione comunicativa.
Nella prima figura il messaggio “mettiamolo al fresco” significa mettiamolo in prigione, mentre nella
seconda figura lo stesso messaggio assume il significato di mettiamolo in frigo.
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Il rumore è qualsiasi fattore che disturba, ostacola o impedisce del tutto una comunicazione.
Il rumore può essere un errore di stampa, un difetto di pronuncia, un disturbo sulla linea telefonica o
una macchia di inchiostro su una pagina del libro.
La ridondanza è la ripetizione o il rafforzamento del messaggio
Una ridondanza esprime contemporaneamente lo stesso messaggio in due modi diversi, facilitando la
comunicazione, come ad esempio un gesto che rafforza un messaggio verbale o due semafori affiancati.
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IL TESTO
Il testo è un messaggio di senso compiuto, organizzato in modo completo, ordinato, corretto,
coerente intorno a un contenuto secondo le regole di un codice (la lingua italiana).
I testi possono essere:
verbali quando trasmettono un messaggio di senso compiuto utilizzando il linguaggio verbale in
forma orale o scritta;
non verbali (disegni, quadri, sculture, fotografie, segnali stradali, note musicali) quando
trasmettono un messaggio di senso compiuto utilizzando un linguaggio non verbale (visivo o
acustico);
misti (vignette, fumetti, pubblicità) quando trasmettono un messaggio di senso compiuto
utilizzando un linguaggio misto (verbale e non verbale)
I requisiti fondamentali di un testo verbale:
deve essere intenzionale, cioè deve avere uno scopo e deve essere prodotto con la precisa
intenzione di comunicare qualcosa;
deve essere informativo, cioè deve trasmettere al ricevente delle informazioni riguardo ad un
argomento;
deve essere completo, cioè deve sempre sviluppare in modo organico e completo un argomento;
deve essere coerente sia sul piano delle relazioni logiche, sia sul piano dello stile
o le informazioni si sviluppano intorno ad un argomento
o le informazioni sono esposte secondo precisi rapporti logici (causa-effetto) e
cronologici (prima-dopo)
o le informazioni sono esposte con coerenza di stile, cioè con lo stesso registro
linguistico
deve essere linguisticamente coeso, cioè le parole e le frasi devono essere collegate in modo
adeguato attraverso precisi legami linguistici (concordanze grammaticali; relazioni tra tempi
verbali e connettivi)
deve essere adeguato alla situazione comunicativa.
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La struttura del testo scritto
Ogni testo scritto è costituito da:
l’inizio, generalmente segnalato dal titolo, ma anche dalla prima parola del testo
il corpo centrale, di lunghezza variabile che sviluppa il contenuto del testo
la fine che è segnalata dall’ultima parola del testo o dalla firma dell’autore
Un testo può essere suddiviso in blocchi, via via più brevi, che rispecchiano l’articolazione interna
dell’argomento trattato: capitoli segnalati da un titolo e suddivisi a loro volta in paragrafi.
Ogni paragrafo può essere suddiviso in capoversi, cioè parti di testo compresi tra due “a capo” ed
enunciati, segmenti di testo ancora più piccoli compresi tra due segni di interpunzione forte.
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I vari tipi di testo
I testi possono essere distinti in base allo scopo per cui sono stati scritti e in base alla funzione
linguistica prevalente.
tipologia testuale scopo genere esempio
TESTO
NARRATIVO
raccontare un fatto,
un’azione, un evento
articoli di cronaca
biografie
relazioni di viaggio
fiabe e leggende
novelle e romanzi
poesia epica
Era lunedì 10 giugno 1940. L’estate
si preannunciava calda. Proprio in
previsione dell’inizio del conflitto,
la chiusura delle scuole era stata
anticipata al 31 maggio.
(M. Mafai, Pane nero)
TESTO
DESCRITTIVO
descrivere aspetto
e caratteristiche di
persone, animali,
oggetti e luoghi
descrizioni
trattati
opuscoli scientifici
presentazioni
guide di viaggio
La volta del cielo era disseminata
di nuvolette bianche. Negli spazi
liberi, le stelle erano ancora
visibili, ma non brillavano più.
(C. Cassola, Il cacciatore)
TESTI
ESPOSITIVO-
INFORMATIVI
dare informazioni su
persone, fatti, eventi
avvisi e comunicati
riassunti
cronache
relazioni
didascalie
manuali scolastici
L’Italia dedica uno spazio piuttosto
limitato alle piante industriali, se si
escludono la barbabietola da
zucchero e il tabacco.
G. Vallussi, L’Italia geoeconomica
TESTI
REGOLATIVI
indicare regole,
ordini, divieti e
istruzioni
regolamenti
leggi e divieti
ricette
circolari
istruzioni d’uso
Tra i rifiuti organici puoi buttare
gusci d’uovo, scarti del
giardinaggio, bucce di frutta e
verdura, fondi di caffe……
Capelli-Ferrari, Dove lo butto?
TESTI
ARGOMENTATIVI
sostenere, difendere
o criticare un’idea
mediante un
ragionamento logico
dibattiti
saggi scientifici
discorsi politici
temi
Dobbiamo ammettere che spesso il
progresso è contemporaneamente
buono e cattivo. Internet è una
tecnologia di per sé né buona né
cattiva.
J. Saramago, Le Monde
TESTI
INTERPRETATIVO
VALUTATIVI
guidare alla
comprensione di un
testo o di un film,
esprimere opinioni e
giudizi personali
recensioni
commenti critici
giudizi
Il regista Visconti ricava da uno
dei più affascinanti romanzi della
narrativa italiana contemporanea,
Il Gattopardo, un quadro ampio e
suntuoso della vita nobilare del
Risorgimento …
S. Bernardi, Fare scuola con i film
TESTI
PERSUASIVI
convincere qualcuno a
fare o comprare
qualcosa
messaggi pubblicitari
prediche
arringhe
Aiuta un bambino a crescere
perché il modo di domani possa
essere più buono
COE
TESTI
ESPRESSIVI
esprimere emozioni,
stati d’animo,
sentimenti
lettere, e-mail,
diario, confessioni,
autobiografie
Cara Kitty, per l’ennesima volta ho
litigato con la mamma;
A. Frank, Diario
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I testi letterari
tipologia testuale scopo genere esempio
TESTO
NARRATIVO
narrare in prosa
vicende reali o
fantastiche
romanzi, racconti
e novelle, fiabe,
favole e leggende
La cicala, dopo aver cantato tutta
l’estate, si trovò sprovvista di cibo.
Quando giunse l’inverno …..
La Fontaine, La cicala e la formica
TESTO
POETICO
esprimere, in versi,
le emozioni, i
sentimenti, gli ideali
dell’autore
poesie,
poemi epici
e cavallereschi,
liriche
Tu sei la nuvoletta, io sono il vento;
ti porto ove a me piace;
qua e là ti porto per il firmamento
e non ti do mai pace.
U. Saba, Favoletta
TESTI
TEATRALI
raccontare, in prosa e
in versi, storie vere o
fantastiche, sotto
forma di dialogo tra i
personaggi
commedie
drammi
tragedie
Cortigiani: Buongiorno Maestà.
Imperatore: Buongiorno, signori
cortigiani. Pensiamo a cose serie:
che vestito mi metto.
G. Rodari, Marionette in libertà
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IL TESTO NARRATIVO
Il testo narrativo racconta una storia costituita da una serie di eventi (trama), che riguarda una o più
persone (protagonisti) e che si svolge in un tempo e in uno spazio.
Il testo narrativo è caratterizzato dai seguenti elementi:
1. una storia che si articola in
- situazione iniziale: il punto di partenza della vicenda narrata
- rottura dell’equilibrio iniziale
- svolgimento o sviluppo della vicenda attraverso una serie di eventi
- conclusione della vicenda
2. dei personaggi che, a seconda dell’importanza che assumono nella narrazione possono essere
principali o secondari, e, a seconda del ruolo che hanno si distinguono in protagonista,
antagonista, aiutanti e falsi aiutanti
3. un tempo, cioè l’epoca in cui la vicenda è ambientata, e una durata cronologica
4. un luogo o più luoghi in cui la vicenda è ambientata
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SMONTARE UN TESTO IN SEQUENZE
La sequenza è ciascuna delle parti che contengono una fase della narrazione: ogni sequenza aggiunge
qualcosa di nuovo a quanto detto in precedenza e costituisce il punto di partenza per gli sviluppi
successivi del testo.
Esistono diversi tipi di sequenze che possiamo classificare in base al loro contenuto:
Individuare le diverse sequenze che compongono una narrazione consente di analizzare il testo in modo
più preciso e approfondito. Di solito una nuova sequenza inizia quando:
cambia il luogo
cambia il tempo
è introdotto un nuovo personaggio
c’è un mutamento d’azione, un colpo di scena, un imprevisto
si verificano due o più cambiamenti contemporaneamente (tempo, luogo, personaggi)
cambia il tipo di sequenza
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LE TECNICHE NARRATIVE
L’autore è colui che ha scritto il testo è noi possiamo conoscere il suo nome o il suo pseudonimo perché
appare dopo il titolo.
Il narratore è colui al quale lo scrittore assegna il compito di raccontare; a volte può coincidere con
l’autore stesso.
La trama può essere narrata:
in prima persona, se l’autore è o finge di essere uno dei personaggi; in questo caso la
narrazione è ricca di impressioni o punti di vista dello scrittore
in terza persona, se il narratore si colloca al di fuori della vicenda narrata.
L’autore può scegliere di fare uso:
del discorso diretto sia nel caso dei dialoghi che dei monologhi (il parlare tra sé e sé) dei
personaggi
del discorso indiretto, riferendo i pensieri e le riflessioni dei personaggi senza riportare
testualmente le loro parole tra virgolette
Per rendere più avvincente la storia e coinvolgere il lettore, l’autore può ricorrere a:
colpi di scena, cioè fatti assolutamente imprevisti che hanno la funzione di mutare
improvvisamente la situazione;
suspanse, che è un particolare stato di tensione emotiva creata nel lettore da frasi, fatti,
descrizioni, comportamenti dei personaggi
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LA FAVOLA
Com’è costruito il testo:
la trama è breve, di solito costituita da un unico episodio, per attirare maggiormente
l’attenzione sul messaggio che l’autore vuole trasmettere
il tempo è indeterminato e la durata dell’azione è molto breve
il luogo è indeterminato e descritto in modo generico; spesso corrisponde ad ambienti che
possiamo ritrovare nella realtà (un bosco, uno stagno)
i personaggi sono in numero limitato, di solito animali pensanti e parlanti, più raramente uomini.
Le loro caratteristiche sono ben definite e esemplificano qualità e difetti degli uomini
lo scopo è quello di comunicare una morale, che può essere esplicita o implicita
il linguaggio è caratterizzato da frasi semplici, dialoghi frequenti e aggettivi qualificativi usati
per esprimere i diversi comportamenti
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LA FIABA
Com’è costruito il testo:
il tempo è indeterminato (c’era una volta … tanto tempo fa….) e anche la durata delle vicende è
generica (molti anni dopo…)
il luogo è indeterminato, talvolta corrisponde ad ambienti reali (un castello, un bosco) ma
spesso è immaginario (nell’isola stregata, nel reame di…). I luoghi non sono mai descritti nei
particolari, perché non è importante conoscere come sono, ma cogliere ciò che rappresentano
(il bosco è buio e incute paura …)
tra i personaggi ci sono ruoli fissi (il protagonista buono, l’antagonista invidioso,…) e figure
ricorrenti (esseri fantastici con poteri magici, matrigne cattive, …); solitamente i caratteri
sono netti, ben definiti e in contrasto tra loro (il buono e il cattivo, il generoso e l’egoista)
la trama è caratterizzata da un certo numero di funzioni ricorrenti, a partire dalla situzione
iniziale per giungere al lieto fine; prevalgono le sequenze narrative.
La struttura della fiaba:
situazione iniziale
evento modificatore
sviluppo della vicenda con azion i e peripezie
evento risolutivo che mette fine all’azione e risolve la vicenda
la conclusione
Il linguaggio è caratterizzato da:
espressioni di uso quotidiano, frasi molto semplici
dialoghi frequenti, vivaci e rapidi
nomi particolari che spesso richiamano una caratteristica dei personaggi
formule fisse come c’era una volta … e vissero felici e contenti
brevi filastrocche inserite nella narrazione
voci verbali al modo indicativo: tempo presente nei dialoghi, imperfetto per le caratteristiche
di personaggi e ambienti, e passato remoto per le azioni che determinano lo svolgimento della
trama.
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Nello sviluppo della vicenda si realizzano quasi sempre alcune situazioni tipo che sono state analizzate e
catalogate dallo studioso russo Vladimir Propp che le ha chiamate funzioni; le più frequenti sono
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IL GENERE FANTASY
"Fantasy" è un termine preso in prestito dalla lingua inglese per definire un genere letterario tra l’epico
e il fantastico che ha le sue origini intorno al ‘400 con il romanzo La morte d’Artù di Sir Thomas Malory.
Solitamente il fantasy descrive mondi fantastici e magici, lontani dalla realtà e dà ampio spazio ad
elementi misteriosi e soprannaturali.
All’interno di questo genere letterario si possono distinguere due filoni:
quello storico o eroico, detto Sword and Sorcery, spesso ambientato nel medioevo,
caratterizzato dalla presenza di un eroe che lottando con forze magiche e sovrannaturali salva
eroine e principesse misteriose. Un esempio ne è Conan il barbaro di Robert Erwin Howard
e l’Heroic Fantasy (o High Fantasy) che racconta vicende mitologiche che si svolgono o in un
passato molto remoto o in un lontanissimo futuro o in universi alternativi. I romanzi di questo filone
conservano caratteri medievaleggianti e barbarici che ricordano le saghe nordiche e i poemi
cavallereschi. Ad esso appartengono le opere del conosciutissimo J.R.R Tolkien che scrisse Lo Hobbit (1937) e la trilogia de Il Signore degli anelli (1954-1955).
I romanzi fantasy hanno caratteristiche comuni:
l’eterna lotta fra il bene e il male; oppure il tema della ricerca di un oggetto magico o dagli
straordinari poteri (una spada, un libro, un anello);
l’ambientazione in un medioevo fantastico ossia un luogo di fantasia che ricorda il nostro
medioevo con l’aggiunta della magia: torri d’avorio, paludi della tristezza, alberi che camminano,
foreste incantate, universi paralleli in cui vivono uomini e creature fantastiche
molti protagonisti, anche separati spazialmente, le cui avventure sono seguite in parallelo
dall’autore:
un protagonista semplice che scopre di essere l’unico in grado di salvare il proprio popolo (può
essere un orfano, un contadino o un pastore);
la compagnia, ossia un gruppo di personaggi che accompagnano il protagonista nelle sue avventure
o nella sua ricerca (nani, elfi, draghi, uomini, ecc);
elementi magici: formule dalla potenza misteriosa, anelli fatati, spade dai poteri straordinari,
cerchi magici, unguenti miracolosi
la tecnica narrativa simile a quella delle fiabe: la vicenda ha inizio con la partenza dell’eroe per
compiere una missione; durante il viaggio si trova ad affrontare pericoli di ogni genere e
attraverso incantesimi, colpi di scena, rovesciamento delle aspettative e, molto spesso, una
battaglia campale, si giunge a un finale generalmente lieto.
ogni romanzo racchiude una morale finale, che sia facilmente o difficilmente intuibile a livello di
prima lettura.
La differenza fra il fantasy e la fantascienza sta nel fatto che, mentre nel primo lo scrittore si
basa sul concetto che ogni cosa è spiegabile con la scienza magica, nel secondo tutto è giustificabile
con la scienza tecnica.
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IL RACCONTO FANTASTICO
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IL TESTO DESCRITTIVO
Il testo descrittivo è un testo che “fa vedere” con le parole come è fatta una cosa, una persona o un
animale, specificandone le caratteristiche e gli aspetti più significativi così da permettere al ricevente
di farsene un’immagine il più possibile precisa e completa.
Imparare ad osservare la realtà che ci circonda è fondamentale per poter comunicare agli altri,
attraverso la descrizione, le nostre “scoperte”.
La descrizione può essere di due tipi:
1. la descrizione è oggettiva quando chi scrive presenta l’oggetto attraverso una serie di dati
condivisibili da tutti; non esprime cioè in alcun modo le proprie sensazioni, impressioni, opinioni
e sentimenti personali.
Il linguaggio della descrizione oggettiva è ricco di aggettivi qualificativi che esprimono qualità
oggettive; i verbi sono generalmente al presente e le frasi sono brevi e semplici.
Lo scopo è quello di fornire informazioni chiare, ordinate e corrette
2. la descrizione è soggettiva quando chi scrive presenta l’oggetto attraverso le sue sensazioni,
impressioni e opinioni dando una propria personale interpretazione della realtà.
Il linguaggio della descrizione soggettiva è ricco sia di aggettivi qualificativi, attraverso i quali
vengono espressi giudizi personali, sia di paragoni e metafore; i verbi sono generalmente al
passato e le frasi sono generalmente lunghe e complesse.
Lo scopo è quello di dare una propria rappresentazione della realtà e di suscitare emozioni e
riflessioni.
Per descrivere una persona o un animale è opportuno seguire la seguente scaletta:
presentazione della persona o dell’animale
caratteristiche fisiche
caratteristiche comportamentali o psicologiche
nel caso di una descrizione soggettiva si aggiungeranno valutazioni personali e sentimenti
Per descrivere un oggetto è opportuno seguire la seguente scaletta:
presentazione dell’ oggetto
caratteristiche fisiche percepibili attraverso i cinque sensi
uso e funzionamento
qualità
storia
nel caso di una descrizione soggettiva si aggiungeranno valutazioni personali e sentimenti
Per descrivere un luogo o un ambiente è opportuno seguire la seguente scaletta:
presentazione del luogo
caratteristiche fisiche percepibili attraverso i cinque sensi
aspetti generali e particolari
qualità e funzionalità
storia
nel caso di una descrizione soggettiva si aggiungeranno valutazioni personali e sentimenti
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IL TEMA
Il tema è un testo che viene scritto a partire da un titolo e affronta nel modo più completo e idoneo
possibile l’argomento proposto. Attraverso l’esame del titolo, devo individuare:
il destinatario al quale il testo è indirizzato
lo scopo per il quale scrivo
l’argomento che devo trattare
il tipo di testo (descrittivo, espositivo, normativo, argomentativo, …..) che mi sembra più
opportuno utilizzare per lo svolgimento del tema
il registro linguistico, cioè il modo di esprimersi più adatto per comunicare con il destinatario.
Davanti al titolo devo:
leggerlo attentamente per capirne bene il significato
evidenziare le parole-chiave, cioè quelle che sembrano cogliere la sostanza dell’argomento
individuare quelle parole che mi aiutano a stabilire che tipo di testo devo svolgere: descrivi,
commenta, esprimi il tuo parere, ……
Per raccogliere le informazioni e le idee posso:
procedere per associazione di idee e sviluppare una mappa semplice, costituita da 5 o 6 idee,
attorno alla parola chiave
un altro metodo che facilita la raccolta di idee è porsi le seguenti domande: che cosa? quando?
dove? come? perché? con quali effetti?
un altro metodo è quello del brainstorming: si pone al centro del foglio la parola chiave e poi si
scrive intorno tutto quello che ci viene in mente senza preoccuparci delle associazioni
il grappolo associativo è una tecnica basata sulla libera associazione delle idee che però mette
in evidenza le associazioni tra le varie idee e ne favorisce l’arricchimento
il calcio
lo stadio
il tifo
i calciatori
la schedina
il calcio
le squadre i giocatori i tornei
il campionato
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Si deve poi organizzare il materiale raccolto raggruppando le idee collegate tra loro e decidendo con
quale ordine le vogliamo esporre:
ordine cronologico: presentare gli eventi nell’ordine in cui si sono svolti
ordine logico: cominciare dall’argomento più importante e poi esporre gli argomenti secondari
istituendo precisi rapporti interni di collegamento oppure passando dal generale al particolare
o viceversa
ordine artificiale: quando si svolge l’argomento lavorando con fantasia e originalità.
Fatta questa scelta, si deve preparare la scaletta cioè uno schema di lavoro in cui sono disposti
secondo l’ordine scelto gli argomenti da trattare:
1. introduzione: che cosa significa per me il calcio
2. svolgimento: idea generale, 2° idea, 3° idea, …..
3. conclusione
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L’ANALISI E IL COMMENTO DI UN TESTO
Analizzare e commentare un testo aiuta che lo ha letto a individuarne i concetti chiave e quindi ….
Nell’analisi e nel commento occorre essere sintetici, ma molto chiari ed esaustivi, e individuare tutte le
informazioni e le caratteristiche più importanti del testo.
E’ consigliabile seguire una scaletta precisa dei punti su cui occorre soffermarsi:
informazioni editoriali
introduzione e presentazione dell’opera
trama
esposizione dell’idea di fondo
caratteristiche letterarie dell’opera
giudizio critico motivato
Indicazioni:
1. indica le principali informazioni editoriali: titolo dell’opera, autore, casa editrice, anno di
pubblicazione.
2. identifica a quale genere letterario appartiene il testo, dove si svolge la vicenda e in che
periodo è ambientata.
3. prosegui con la sintesi del testo: per lavorare con efficacia dividi il testo in sequenze,
identifica i fatti fondamentali del racconto e stendi il riassunto cercando di essere chiaro e di
non dimenticarti nulla di importante.
4. lavora adesso sui personaggi concentrandoti sulle caratteristiche con cui vengono presentati:
sono presentati direttamente o indirettamente, sono descritti nei particolari o per sommi capi.
Soffermati ora sul tema del brano: qual è l’idea di fondo, quale opinione manifesta il
personaggio principale, quale messaggio vuole trasmetterci l’autore.
5. completa la relazione esponendo le caratteristiche dello stile e della lingua dell’autore.
6. alla fine della relazione esprimi un giudizio sul libro: ti è piaciuto, ti ha coinvolto o ti ha
annoiato? perché?