la farmacologia può essere definita come lo studio di sostanze che interagiscono con sistemi...
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La Farmacologia può essere definita come lo studio di sostanze che interagiscono con sistemi viventi mediante processi chimici e soprattutto per mezzo di legami con molecole regolatrici, nonché attraverso l’attivazione o l’inibizione dei normali processi organici. Queste sostanze possono essere prodotti chimici somministrati allo scopo di ottenere un effetto terapeutico su alcuni processi organici del paziente o effetti tossici sui processi biologici di parassiti che infettino il paziente
FARMACO• Per farmaco s’intende qualsiasi sostanza chimica dotata di attività biologica e capace di provocare in un organismo modificazioni funzionali
Secondo l’OMS…..• …..un farmaco è “una sostanza o prodotto utilizzato per modificare o
esaminare funzioni fisiologiche o stati patologici a beneficio del paziente”
• Criteri di valutazione di un FARMACO• A) efficacia = l’effettiva modificazione di funzioni fisiologiche o di stati
patologici• B) beneficio del paziente e cioè il rapporto tra efficacia terapeutica ed
effetti collaterali non desiderati e rapporto costo/beneficio per il paziente
FARMACOCINETICA
Studia l’evoluzione temporale delle concentrazioni di un farmaco e dei suoi metaboliti
nei diversi fluidi e tessuti dell’organismo mediante l’analisi dei processi che ne regolano:
ASSORBIMENTO
DISTRIBUZIONE
METABOLISMO
ELIMINAZIONE
Vie di somministrazione di un farmaco
• Enterale: orale, sublinguale, rettale• Parenterale o sistemica: intrarteriosa, endovenosa,
intramuscolare • Transcutanea: topica regionale o sistemica• Vie d’organo: intratecale, intrarticolare, inalatoria, topiche
(cutanea, facile allergizzazione), oculare, vaginale (es. inalazione di un broncolitico, somministrazione orale di carbone per adsorbire tossici nell’intestino, applicazione locale di un antibiotico nelle vaginiti infettive, infiltrazione di un glucocorticoide nelle articolazioni)
Razionale per la scelta della via di somministrazione
• Tipo di farmaco: alcuni farmaci sono degradati nello stomaco o metabolizzati (inattivati) dal fegato troppo rapidamente, non sono assorbiti o distribuiti (non raggiungono il proprio recettore).
• Patologia: acuzie vs. trattamento cronico; stato di incoscienza o coma del paziente; alterazioni metaboliche
VIE ENTERALIOrale
Buccale (o sublinguale) Rettale
ORALE = via di somministrazione + semplice, non provoca dolore, non necessita di personale specializzato.
Assorbimento del FARMACO: nel tratto gastroenterico- I FARMACI passano dall’apparato gastroenterico al sangue per diffusione passiva. Influenza del coefficiente di ripartizione e grado di ionizzazione.
L’assorbimento avviene a livello del piccolo intestino con superficie assorbente di circa 200 m2 e flusso ematico di circa 1l/min.
Nello stomaco la superficie assorbente è di 1 m2 ed il flusso è di 0.15 l/min.
Biodisponibilità orale: varia in relazione allo stato dell’apparato gastroenterico, presenza di contenuto, alla flora batterica intestinale,
velocità di transito, metabolismo del FARMACO nel fegato (effetto di primo passaggio)
Via buccale (o sublinguale)E’ preferibile per quei FARMACI per i quali la scarsa disponibilità per via orale è dovuta ad effetto di primo
passaggio o inattivazione nel tubo digerente.Per questa via il FARMACO entra nel sangue venoso refluo e
senza passare dal fegato entra direttamente in circolo (Es: Farmaci antiaritmici)
Via RettaleIl FARMACO entra in circolo senza subire l’effetto di primo passaggio (o effetto piccolo di primo passaggio). E’ indicata per quei pazienti che non possono deglutire o in preda al
vomito.L’assorbimento rettale è lento e prolungato.
E’ indicata per somministrare FARMACI come gli anti-infiammatori e broncodilatatori.
VIE PARENTERALI O SISTEMICHE
Via intravascolare: E’ da preferire in quelle condizioni in cui si richiede rapidità di intervento.
a) Intra-arteria: è limitata a quelle condizioni in cui il F deve arrivare in alte concentrazioni in un organo preciso
(alcuni chemioterapici o in corso di angiografia)b) Intravena: unico bolo oppure in perfusione continua
a velocità controllata (fleboclisi)
Intramuscolare Sede = muscolo gluteo. F in soluzione acquosa sono assorbiti nel giro di 10- 30 min. F in soluzione oleosa sono assorbiti + lentamente preparazioni ritardo. Complicazioni = dolore, lesioni vascolari o nervose, ascessi
o necrosi.
Rischio/beneficio e costi/beneficio delle vie di somministrazione
Orale• Assorbimento irregolare • Inizio dell’effetto terapeutico
variabile e distante nel tempo• Metabolismo epatico elevato
(inattivazione) prima della distribuzione
• Inutilizzabile nelle urgenze
• Facilità della somministrazione• Compliance del paziente
Rischio/beneficio e costi/beneficio delle vie di somministrazione
Endovenosa• Costo e difficoltà della
somministrazione• Scarsa compliance del paziente • Effetti tossici improvvisi• Infezioni• Embolismo
• Dosaggio preciso• Rapido inizio dell’effetto
terapeutico • Possibile in ogni stato patologico• Possibile per ogni tipo e quantità
(grandi) di farmaco
VIA CUTANEAVia intradermica = piccoli volumi 0.1-0.2 ml nel connettivo sottostante
l’epidermide. Iniezione di allergeni a scopo diagnostico.Via Sottocutanea = iniezione di volumi ≤ 2 ml nel connettivo sottostante.
Sedi + comuni = parte ventrale dell’avambraccio e porzione laterale dell’addome.
Assorbimento lento. La velocità di assorbimento è influenzata dal flusso ematico.
Complicazioni = dolore, necrosi, ascesso con FARMACI irritanti o con scarsa asepsi.
Via dermica o transcutanea. Applicazione topica a livello cutaneo di FARMACI sotto forma di oli, creme, paste, unguenti, polveri, lozioni e
spray. Assorbimento = strato corneo, follicoli piliferi, ghiandole sudoripare.
Fattori che influenzano l’assorbimento: vascolarizzazione, idratazione, veicolo nel quale il FARMACO è disciolto.
Flogosi ed aumento della T l’assorbimento. Freddo, lacci emostatici, vasocostrittori l’assorbimento.
Vie di penetrazione attraverso la cute intatta(assorbimento percutaneo)
Inter-cellulare
Trans-cellulare
Trans-ghiandolare
Trans-follicolare
Follicolo pilifero
Ghiandolasebacea
Ghiandolasudoripara
ALTRE VIEVia inalatoria: l’assorbimento alveolare è rapido. Sotto forma di
gas o di aerosol.Uso locale: nelle ostruzioni bronchiali
Uso sistemico: nel caso di anestetici generali inalatori.
Via mucosale: applicazione topica sulle mucose nasali, congiuntivali, oro-faringea e vaginale.
Assorbimento consistente.
Via intra-articolare: FARMACI anti-infiammatori, anestetici locali ed antibiotici iniettati nelle capsule articolari.
Via intratecale: anestetici per anestesia spinale. Più comunemente il FARMACO si inietta in sede epidurale.
Via intracavitaria: FARMACI iniettati nella cavità peritoneale o pleurica: limitato uso di questa via.
Proteine periferiche
Proteina integrale
La membrana cellulare è costituita da un doppio strato fosfolipidico le cui teste idrofile formano le superfici interna ed esterna e le code idrofobe si uniscono al centro della membrana. Il doppio strato ha uno spessore di circa 4,5 nm. Le proteine, che costituiscono gli altri componenti della membrana, possono essere di due tipi. Alcune dette periferiche sono disposte su entrambe le facce della membrana, altre dette integrali penetrano nella membrana e l’attraversano completamente.
MEMBRANA CELLULARE
PASSAGGIO TRANSMEMBRANA DEL FARMACO
è il movimento di un farmaco in ingresso e all’interno dell’ambiente biologico che coinvolge i seguenti processi:
diffusione acquosa: è il movimento delle molecole attraverso l’acqua negli spazi extracellulari ed intracellulari. Le membrane cellulari della maggior parte dei capillari presentano piccoli pori acquosi che permettono la diffusione tra il sangue e gli spazi
extravascolari di molecole con diametro molecolare inferiore a 4 Å (acqua, urea, alcool)
Tale processo avviene in maniera passiva.diffusione lipidica: è la diffusione di molecole attraverso le
membrane ed altre strutture lipidiche. Tale processo avviene in maniera passiva.
Trasporto mediato da trasportatori (carriers) specifici: tale processo non avviene in maniera passiva ma è regolato e limitato
dal numero dei trasportatori.Endocitosi e pinocitosi: avviene mediante legame a recettori di membrana con successivo ingresso mediante ripiegatura su se stessa di quella parte della membrana. L’endocitosi permette a
molecole molto grandi o insolubili nei lipidi di entrare nella cellula.
MECCANISMI MOLECOLARI ATTRAVERSO CUI PUÒ AVVENIRE ILPASSAGGIO DI FARMACI ATTRAVERSO LA MEMBRANA
PLASMATICA
Assorbimento di un farmaco• L’assorbimento di un farmaco è il suo trasferimento dalla sede di
somministrazione al torrente circolatorio• Comporta il passaggio di membrane cellulari
Si distingue generalmente in:• Passivo secondo il gradiente di concentrazione (gran parte dei farmaci)• Attivo ad opera di proteine trasportatrici e dipendente dall’ATP
L’assorbimento secondo gradiente di concentrazione (passivo) può avvenire soltanto quando il farmaco è liposolubile, quindi non ionizzato.
Poiché la gran parte dei farmaci presenta una carica sulla molecola, il pH influenza lo stato di ionizzazione della molecola e quindi il suo assorbimento
Variabili che influenzano la velocità di assorbimento dei farmaci
Variabili dipendenti dal farmaco o dalla preparazione farmaceutica:
1)coefficiente di ripartizione2)dissolubilità
Variabili dipendenti dalla superficie assorbente:1) estensione 2) permeabilità
3) vascolarizzazione
E’ molto importante la solubilità del farmaco nel doppio strato lipidico, dato che indica come un farmaco si distribuiscein una soluzione contenente H2O e olio:
COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE =
[farmaco] nella fase oleosa -----------------------------------[farmaco] nella fase acquosa
Se > 1 il farmaco è lipofilo e diffonde facilmenteSe < 1 il farmaco è idrofilo e non diffonde facilmente
Il coefficiente di ripartizione non è un parametro fisso, ma può variare in diverse situazioni,per esempio:• per metabolizzazione del farmaco• la maggior parte dei farmaci sono acidi o basi deboli, quindi il coefficiente varia a seconda del pH dell’ambiente nel quale si trovano (questa variabile può essere sfruttata anche per aumentare la velocità di eliminazione: alcalinizzazione delle urine in caso di avvelenamento da barbiturici)
Influenzano l’assorbimento…..• Caratteristiche della preparazione farmaceutica (es. eccipienti,
granulazione)
Variabilità farmacocinetica di 4 preparazioni di digossina
0 1 2 3 4 50,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0 A B1 B2 C
dig
ossin
a p
lasm
atic
a (
g/m
l)
Tempo (h)
Le preparazioni farmaceutiche contenevano la stessa dose (0.25 mg/compressa) di digossina ed erano assunte dagli stessi volontari con le stesse modalità. B1 e B2 erano preparate dalla stessa ditta
Grado di ionizzazione
Acido non ionizzato in ambiente
acido
Base non ionizzata in ambiente
basico
Influenzano l’assorbimento…..• Poiché la gran parte dei farmaci
presenta una carica sulla molecola, il pH influenza lo stato di ionizzazione della molecola e quindi il suo assorbimento
Farmaco idrosolubile
Farmaco liposolubile
Alla somministrazione
Plasma
Cellule
Plasma
Cellule
All’equilibrio
Cellule
CINETICHE DI ASSORBIMENTO
Cinetica di ordine 1 (flusso proporzionale alla concentrazione): la quantità di FARMACO assorbita
nell’unità di tempo è una percentuale costante di quella che rimane da assorbire.
Cinetica di ordine 0 (flusso indipendente dalla concentrazione). L’assorbimento di un FARMACO avviene attraverso meccanismi di trasporto attivo
saturabili. La velocità di trasporto dipende dal n° di trasportatori in funzione.
PICCO PLASMATICO
Nella cinetica di ordine 1 la concentrazione plasmatica del FARMACO sarà determinata dall’equilibrio tra assorbimento ed eliminazione. Inizialmente l’assorbimento è massimo e la sua eliminazione è minima. Via via che il FARMACO viene assorbito, l’assorbimento diminuisce perché la sua concentrazione diminuisce ed aumenta la sua eliminazione. Le concentrazioni plasmatiche sono il risultato dei due eventi. Aumenta finché il suo assorbimento è dell’eliminazione, smette di crescere quando i due flussi si equivalgono (picco massimo) e diminuisce quando prevale l’eliminazione.
Time-course delle concentrazioni plasmatiche di un farmaco con cinetica di ordine 1 in funzione della via di
somministrazione
0 5 10 15 20 25
0
20
40
60
80
EV IM OS
[C]
pla
sm
atica
( g
/ml)
Tempo (h)
Distribuzione di un farmaco
• La distribuzione di un farmaco è il suo trasferimento dal torrente circolatorio ai tessuti
• E’ influenzata:a) Flusso ematicob) Permeabilità capillare c) Struttura del farmacod) Legame con le proteine plasmatiche (albumine)
Legame alle proteine• Soprattutto alle albumine
• Il farmaco legato non attraversa le membrane
• Equilibrio continuo tra parte libera e legata
• Legati alle albumine o alle glicoproteine alfa:– FANS– warfarin– ceftiofur– doxiciclina– furosemide– chinidina– diazepam– propranololo
Distribuzione dei Farmaci
Il grado di legame del FARMACO alle proteine plasmatiche è dato dal rapporto tra la concentrazione del FARMACO legato e la concentrazione
totale del FARMACO nel plasma. Questo rapporto può variare tra 0 e 1.
Un FARMACO è fortemente legato alle proteine per un valore di 0.9 ed è poco legato alle proteine per un valore < a 0.2.
Fattori che modificano il legame farmaco-proteico
• Ogni modificazione del tasso di proteine plasmatiche:– Insufficienza epatica– Insufficienza renale– Enteropatie– Parassitosi– Ustioni
• Se aumenta la quota libera:– Aumento dell’effetto – Aumento della velocità di eliminazione
Volume di Distribuzione
• volume “apparente” nel quale è sciolto il farmaco
• distribuzione del farmaco nell’organismo
• capacità di attraversare le membrane biologiche– Grado di ionizzazione– Liposolubilità– Peso molecolare
Vd = Quantità di farmaco nell’organismo Concentrazione nel sangue
Più la concentrazione plasmatica di un farmaco è elevata, più il valore numerico del Vd sarà piccolo ad indicare che il farmaco ha un basso volume di distribuzione.
Al contrario una bassa concentrazione plasmatica indicherà che il farmaco si è distribuito in altridistretti dell’organismo e sarà dotato di un alto volume didistribuzione.
La velocità di distribuzione di un FARMACO dipende dal flusso ematico, dal volume del compartimento e dalla permeabilità locale. A parità di permeabilità, tessuti ben perfusi accumulano un FARMACO molto più rapidamente di tessuti meno perfusi. Per es. la somministrazione di tiopentale produce il suo effetto massimo di anestesia nel giro di pochi secondi per accumulo cerebrale rapidissimo, l’effetto decade poi rapidamente perché il tiopentale si ridistribuisce ad altri tessuti ricchi di lipidi dotati di maggiore massa ma di < perfusione.
La distribuzione dei FARMACI dal sangue al tessuto segue generalmente una cinetica di ordine 1. In una cinetica di ordine I il tempo perché la concentrazione tra i due mezzi si dimezzi è costante e viene definita emivita (t1/2).
Tempi di emivita
• Necessari per determinare:– Intervalli tra le dosi– Durata dell’effetto benefico o tossico– Tempi di sospensione
• Per reazioni di I° ordine – t1/2 SEMPRE costante
• Metabolismo = biotrasformazione del farmaco.• Avviene essenzialmente nel fegato. Anche altri organi (intestino, rene,
polmone, ecc…) hanno enzimi biosintetici deputati al metabolismo di un farmaco
• La molecola sintetizzata può essere ± attiva del farmaco somministrato• La molecola sintetizzata può essere ± tossica del farmaco somministrato• in alcuni casi il farmaco non è attivo di per se ma lo diventa dopo che è stato
metabolizzato, in questo caso il FARMACO si definisce PROFARMACO
Metabolismo dei farmaci
METABOLISMO Principio attivo
Reazioni di fase IOSSIDAZIONERIDUZIONE
IDROLISI
Metaboliti di fase I-OH
-COOH-NH2-SH
Reazioni di fase IICONIUGAZIONE
Metaboliti coniugati
ELIMINAZIONE
Fase 1 del metabolismo di un farmaco
• smascheramento di gruppi funzionali (-NH2 -COOH) per riduzione o idrolisi
• ossidazione (introduzione di un atomo di ossigeno o un gruppo –OH) sulla molecola. Questa reazione è catalizzata dal sistema dei citocromi P450
(da molecole lipofile a molecole più idrofile)
Citocromi P450(ossidasi miste)
• Isoenzimi presenti nel reticolo endoplasmico liscio del fegato, rene, intestino, polmone
Il citocromo P450Il citocromo P450 è una famiglia di circa è una famiglia di circa 60 geni codificanti per enzimi epatici 60 geni codificanti per enzimi epatici responsabili del metabolismo di molti responsabili del metabolismo di molti farmaci comunemente prescritti. farmaci comunemente prescritti. Il livello di espressione e di Il livello di espressione e di funzionalità di questi geni è funzionalità di questi geni è determinato geneticamente e determinato geneticamente e influenza in modo rilevante l’efficacia influenza in modo rilevante l’efficacia farmacologia. farmacologia.
Citocromo P450Citocromo P450
Alcuni geni appartenenti a questa famiglia mostrano Alcuni geni appartenenti a questa famiglia mostrano polimorfismo genetico ed alterano la risposta ai polimorfismo genetico ed alterano la risposta ai farmaci: farmaci:
>> CYP2C9 >> CYP2C9 >> CYP2C19 >> CYP2C19 >> CYP2D6 >> CYP2D6 >> CYP1A2 >> CYP1A2 >> CYP2A6 >> CYP2A6 >> CYP2E1 >> CYP2E1 >> CYP1A1>> CYP1A1
Fine degli anni 50:Fine degli anni 50:
varianti anomale di origine genetica in varianti anomale di origine genetica in reazioni di fase I e II del metabolismoreazioni di fase I e II del metabolismoReazioni di fase IReazioni di fase I: idrolisi della : idrolisi della succinilcolina ad opera della ad opera della butirrilcolinesterasi.butirrilcolinesterasi.Circa 1 su 3500 soggetti di razza bianca Circa 1 su 3500 soggetti di razza bianca è omozigote per il gene che codifica per è omozigote per il gene che codifica per una forma atipica di butirrilcolinesterasi una forma atipica di butirrilcolinesterasi incapace di idrolizzare la incapace di idrolizzare la succinilcolina prolungando così la paralisi muscolare e prolungando così la paralisi muscolare e consequente apnea.consequente apnea.
INDUZIONE FARMACO-METABOLICAGli enzimi del metabolismo possono essere indotti dai
Farmaci portando ad un aumento dell’attività metabolica. L’aumento si può manifestare con del metabolismo sia del Farmaco induttore che di altri composti strutturalmente non
correlati.
INIBIZIONE DEL METABOLISMO DEI FARMACIAlcuni Farmaci inibiscono il metabolismo di numerosi
composti anche non correlati tramite distruzione di enzimi pre-esistenti, inibizione sintesi di enzimi, loro complessazione o in
attivazione. Oppure per competizione per i siti attivi, o per i cofattori degli enzimi o per blocco dei componenti di trasporto.
FATTORI CHE POSSONO MODIFICARE IL METABOLISMO DEI FARMACI_ Differenze fra specie diverse
Numerose differenze nel metabolismo sia di fase I che di fase II legate alla specie dovute sia al tipo di attività metaboliche
presenti che alla velocità-
Fattori legati all’etàDiversa capacità di metabolizzare i Farmaci nell’arco della vita: molto bassa alla nascita, cresce con l’età, è massima nella vita
adulta e diminuisce nell’anziano
Fattori patologiciCirrosi, epatopatia alcolica, epatite virale, epatoma nelle diverse
forme Riduzione del metabolismo dovuto a diminuita attività enzimatica del fegato
modificazione del flusso ematico nel fegatoIpoalbuminemia
La dieta e i fattori ambientali possono influenzare il metabolismo dei farmaci.
VIE DI ELIMINAZIONE DEI FARMACI
RENALEEPATICA
POLMONAREINTESTINALECUTANEASALIVARELACRIMALEMAMMARIA
PRINCIPALI
SECONDARIE
Il NefroneStruttura dei segmenti tubulari
Tubulo contorto prossimale
Ansa discendente o di Henle (segmento sottile) Ansa ascendente o
di Henle (segmento sottile e spesso)
Capsula glomerulare o di Bowman
Dotto collettore midollare
Dotto collettore corticale
Tubulo contorto distale
ELIMINAZIONE PER VIA RENALE
1) I farmaci liposolubili tendono ad essere escreti a concentrazionisimili a quelle presenti nel plasma. La loro concentrazione dipendesoprattutto dal volume delle urine
2) I farmaci polari tendono ad essere escreti nelle urine a concentrazioni superiori a quelle presenti nel plasma , quindi la loro escrezione dipende più dal volume del filtrato glomerulare che dal volume delle urine
3) I farmaci coniugati si comportano in maniera simile alle sostanzepolari, ma possono essere escreti in misura maggiore perché soggetti a meccanismi di secrezione attiva
4) I farmaci che si ionizzano facilmente, cioè acidi e basi, vengono escreti in maniera pH dipendente
ESCREZIONE RENALE DEI FARMACIESCREZIONE RENALE DEI FARMACI
A livello del rene avviene:1) filtrazione poco selettiva di grossi volumi di liquido
plasmatici seguita dal 2) riassorbimento più selettivo di ~ il 99% dell’acqua filtrata e
di parte dei relativi soluti e 3) secrezione attiva tubulare di acidi e basi dal plasma al lume
tubulare.Il rene riceve circa 1,3 l/min di flusso ematico e a livello
glomerulare sono filtrati 130 ml/min di flusso plasmatico. Sono trattenute le proteine plasmatiche e di conseguenza sostanze
e FARMACI ad esse legati.
Il tubulo contorto prossimale svolge due importanti funzioni.1) riassorbimento massiccio di un’imponente quantità di filtrato glomerulare 2) mantenimento della riserva alcalina dell’organismo.
Queste due funzioni sono realizzate mediante uno scambio di ioni Na+ con protoni H+.- Finché nel lume sono presenti Na+, che può scambiarsi con H+, e CO2 che diffonde passivamente dal lume alla cellula epiteliale il processo può continuare determinando un riassorbimento di H2O (che segue il Na+) e di HCO3- (mantenimento della riserva alcalina).
-La parte sottile dell’ansa di Henle non partecipa al riassorbimento dei sali ma contribuisce al riassorbimento di acqua. -Il segmento spesso della branca ascendente dell’ansa di Henle è il sito di riassorbimento attivo di NaCl dal lume (circa il 35% del sodio filtrato). Poiché l’epitelio è scarsamente permeabile all’acqua non si verifica un importante riassorbimento di acqua e farmaci a questo livello.
-L’epitelio del tubulo contorto distale è responsabile di un ulteriore riassorbimento di acqua e sodio, seguito dai farmaci che per diffusione passano le membrane. Il tubulo collettore è responsabile solo del 2-5 % del riassorbimento di NaCl nel rene ed è responsabile della concentrazione finale di sodio nell’urina.
Clearance
• Cl = volume di sangue depurato dal farmaco nell’unità di tempo (ml/min)
• Dipende dal t1/2 e dal Vd• Negli anziani, nelle patologie renali
e/o epatiche, nei bambini molto piccoli e neonati la clearance di un farmaco e’ spesso diminuita.
• Va quindi valutato attentamente il rapporto rischio/beneficio
CLEARANCE (ml/min) = U x V P
U = Concentrazione del farmaco nell’urinaV = Volume urina in 1 min.P = Concentrazione del farmaco nel plasma
Quantità di plasma che in un minuto viene depurata dalla sostanza
Cl = 0 - Viene completamente riassorbito (glucosio)
Cl = flusso plasmatico renale
Per filtrazione glomerulare e per secrezione attiva tutto il plasma che attraversa i capillari, sia glomerulari che tubulari, viene depurato
Cl = volume di plasma ultrafiltrato (inulina)
Non si lega alle proteine, non subisce riassorbimento né secrezione
Cl < volume di plasma ultrafiltrato - Viene in parte riassorbito
Cl > volume di plasma ultrafiltrato - Viene in parte secreto