la fiera dell'est n. 19 del 01/12/2012
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Il periodico dell'VIII municipio di RomaTRANSCRIPT
Quindicinale d’informazione, attualità e cultura registrato presso il Tribunale di Roma num. 30/2008 del 25/01/2008 - anno V num 19 - 1 dicembre 2012 - € 1,00
IL PERIODICO DELL’ EST ROMANO
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3357243472PER LA TUA PUBBLICITÀ 0622460838 - 3357243472 - PROSSIMA USCITA 15 DICEMBRE
PAG. 2,3,4
MUNICIPIO
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MARCO
DARI, LASCIA LA MAGGIORANZA E PASSA
AL GRUPPO MISTO. L’ITALIA DEI VALORI
PERDE IL SUO CAPOGRUPPO, MASSIMO ROS-SI, CHE CONFLUISCE NEL MOVIMENTO DI
DONADI. NEL CAOS MUNICIPALE INTANTO
SI VA AVANTI CON LE COMMISSIONI...
PAG. 25
TOR BELLA MONACA
CORTEO DEGLI STUDENTI DELL' VIII CON-TRO IL DDL APREA. PARTENZA DAL LICEO
AMALDI FINO A VILLAGGIO BREDA. ADE-RISCONO ALL’INIZIATIVA GLI ISTITUTI
L’AMALDI, IL PERTINI, IL FALCONE E IL
SERENI. “QUI IN PERIFERIA RISCHIAMO
L’ABBANDONO, DIFENDIAMO LA SCUOLA
PUBBLICA”.
PAG. 30
BORGHESIANA
CENTRO ALDEA PER TOSSICODIPENDENTI.IL 31 DICEMBRE RICONSEGNERÀ I LOCALI.LO SFRATTO IMPONE L'ABBANDONO DELLA
STRUTTURA DI VIA GIARRE. IMPOSSIBILE
TROVARE UNA NUOVA LOCAZIONE, SI PRO-SEGUE CON PROROGHE MENSILI. SI TAGLIA ANCORA SUL SOCIALE.
PAG. 16
CORCOLLE
PARLANO GLI AVVOCATI DI CRISTIAN CA-STALDI, IL RAGAZZO DI CORCOLLE LICEN-ZIATO DALLO STABILIMENTO DELL’AMA PER
AVER CERCATO DI SALVARE DEI GATTINI
DALLA VIOLENZA DI UN DIPENDENTE DEL-LA STRUTTURA. INIZIA ORA LA PARTE PIU’DURA, QUELLA GIUDIZIARIA.
Il Presidente del Consiglio Dari passa dal PDL al Gruppo Misto. Paparelli dal PDL entra nell’UdC.
Gli ex assessori Madama e D’Angelo dal PDL arrivano al PSI. Il Consigliere Rossi dall’IdV migra nel Movimen-
to Diritti e Libertà, eletto però con il PD. Poco tempo prima, Biferi lasciava il PDL per approdare nell’UdC, co-
sì come il suo collega Villino. Il consigliere Amici, ora Assessore, qualche mese fa, passava dal PDL a La De-
stra per tornare nel PDL. Molto tempo prima Mastrangeli dal PD , all’Api e poi al Gruppo Misto. Sbardella dal
PD al PDL. Disli dal PDL al PD e poi all’IdV .Infine Grasso da Sinistra Arcobaleno al PD. Gira la ruota...
GIRA LA RUOTA
Se fossimo al cinema la definiremo una
bella commedia all'italiana. Purtrop-
po invece è tutto vero. In poche set-
timane il Municipio VIII è stato vittima di
colpi di scena senza precedenti.
Tutto è iniziato con il Consiglio Municipa-
le in cui Paparelli passava, all'insaputa di
tutti, dal Pdl all'Udc. Contestualmente il ca-
pogruppo Biferi, senza informare i compo-
nenti dell'opposizione, presentava una mo-
zione di sfiducia contro il Presidente, che
ormai non aveva più la maggioranza dei
consiglieri.
Successivamente il gruppo dell'Idv pre-
sentava una proposta di dimissioni di mas-
sa, che però non fu firmata in primis da due
consiglieri del partito di Di Pietro: Duranti-
ni e Disli. Nel giorno della discussione in
Aula della mozione di sfiducia, Lorenzotti si
dimetteva, Biferi ritirava la mozione e ne-
gava la possibilità all'opposizione di man-
dare a casa la maggioranza e il suo Presi-
dente.
E infatti, passati i 20 giorni come da re-
golamento, Lorenzotti ritirava le sue dimis-
sioni e tornava in carica più motivato che
mai. Poi la notizia del passaggio dell'ex as-
sessore D'Angelo al Partito Socialista. Po-
co dopo quello di Madama, Assessore in ca-
rica, nello stesso partito. Tutto questo sca-
tenava l'ira di Scorzoni, capogruppo Pd, che
si scagliò pesantemente contro i vertici del
PSI, firmatario della Carta d'Intenti insie-
me al Pd e Sel, per la decisione di acco-
gliere tra i socialisti i due coinvolti prece-
dentemente in inchieste giudiziarie.
Il terremoto arrivava anche nel gruppo
dell'Italia dei Valori. Prima con il suo coor-
dinatore Marco Argenti che attaccò i suoi
consiglieri dalle nostre pagine, poi con il
passaggio del capogruppo dell'Idv, Massi-
mo Rossi, al Movimento Diritti e Libertà.
Madama poi si dimetteva dall'incarico di as-
sessore. Lorenzotti nominava Amici al suo
posto. E per finire ultima notizia dal set VIII
il passaggio del Presidente del Consiglio
Marco Dari al Gruppo Misto e la possibile
entrata per surroga di Francesco Lanza in
Consiglio.
In tutto questo il Pd gongolava, impe-
gnato nelle primarie del centrosinistra e con
la testa già in campagna elettorale, deci-
dendo candidature, incarichi e strategie.
Poche settimane che da sole meritano
una scrittura per ognuno dei protagonisti,
che ormai hanno completamente perso se-
rietà e dignità politica, ma che nel loro fu-
turo possono sperare in un ingaggio nel
mondo del cinema. La realtà è un'altra co-
sa. La politica pure. FEDERICA GRAZIANI
“Sono passato al Gruppo Misto per motivi personali. Sono
un libero cittadino e quindi non voglio divulgare informa-
zioni sulla mia vita privata. Il mio passaggio non ha nulla a che
fare con la maggioranza. Se vorranno continuerò ad essere il
Presidente del Consiglio".
Poche parole come è sua consuetudine. Marco Da-
ri, l'uomo che più di tutti ha tenuto unita la maggio-
ranza, decide di fare un atto di forza: passare al Grup-
po Misto. Lui che in questi cinque anni ha portato per
mano il gruppo, che non si è mai nascosto, che ci ha
sempre messo la faccia e si è fatto carico di respon-
sabilità spesso anche non sue, decide di dire basta.
Potrebbero essere tanti i motivi che hanno spinto il Presidente
Dari a prendere questa dolorosa scelta.
La sua decisione arriva in seguito alla nomina ad Assessore
del Consigliere Amici, che è stato in questa maggioranza un es-
sere evanescente. Sarebbe stato un gesto doveroso premiare
un uomo che tanto si è prodigato con questo partito e che pro-
prio in funzione del Pdl vede il suo futuro politico sempre più in-
certo. Si è messo a disposizione del gruppo dal quale proviene,
quello legato ad Augello, e sta pagando a caro prezzo.
In Comune non ha spazi, c'è Marco Di Cosimo, suo amico fi-
dato, la presidenza del Municipio non potrà chiederla perché al-
l'attivo al gruppo Augello ne sono state affidate altre. A fare di
nuovo il consigliere non ci sta. E soprattutto non ci sta più a fa-
re da scudo ad una maggioranza che si ricorda di lui solo quan-
do c'è da risolvere i problemi, che poi si dimentica di premiarlo
quando è il momento.
Sono accadute troppe cose nelle ultime settimane, mol-
te delle quali non devono essere state facili da digerire
per il Presidente Dari. Costretto in una maggioranza che
non ha più i numeri per governare, obbligato a non indi-
re il consiglio municipale per settimane e a prendersi la
responsabilità di vedere convocate le commissioni, che
poi non si tramutavano in delibere in Aula. C'erano prima
gli interessi personali di qualcuno da risolvere. Dari, che
del rispetto delle regole ha fatto uno stile di vita, non ha più la
voglia di stare in prima linea.
Ma il suo passaggio nasconde altro: più che a questa mag-
gioranza forse Dari vuole dare un messaggio alla sua corrente
politica. Vuole che gli sia riconosciuto quello che con fatica si è
conquistato sul campo. Vuole rispetto. Si troverà da oggi in poi
a far parte del Gruppo Misto, che conta altri due consiglieri Ma-
strangeli e Rossi. Di una cosa siamo sicuri: la casacca lui non la
cambierà. Almeno non nei prossimi mesi. FEDERICA GRAZIANI
2 MUNICIPIONUMERO 19 ANNO V
Posti in piedi sulla giostra VIIIIL RITIRO DELLE DIMISSIONI DI LORENZOTTI, L'AUTOGOL DI BIFERI, L'OPPOSIZIONE DI-SGREGATA, LA MAGGIORANZA INESISTENTE, I CAMBI DI CASACCA E I COLPI DI SCENA.
DARI PASSA AL GRUPPO MISTO
Era tanto che il gruppo dei rampelliani eradietro la porta ad aspettare che ad uno di
loro venisse affidato l'incarico di assessore.Dopo le dimissioni di Ezio D'Angelo, un postoera rimasto vacante, ma non accadde nulla.
La nuova defezione della Giunta però haobbligato il Presidente a prendere la decisio-ne: Antonio Madama si dimette dall'incaricodi Assessore, in seguito al suo passaggio nelPSI, e il testimone lo prende Emanuele Ami-ci, Presidente della Commissione Sociale. Lanomina di Amici non è certo passata inosser-vata. Erano in molti a volere l'incarico. Primofra tutti Massimo Fonti, Presidente della Com-missione Lavori Pubblici, collega di correntedi Amici, che da tempo aspettava di esserenominato.
E invece no, il Presidente premia il suo 'ami-co' fidato che negli ultimi mesi ha fatto spes-so i capricci, attaccando Lorenzotti pubblica-mente e non mancando in ogni occasione diesprimere il suo malcontento. Quella che do-veva essere una mossa per riassestare la mag-gioranza si è invece trasformata in un terre-moto politico che rischia di sgretolare i pochimotivi rimasti al gruppo di Lorenzotti di re-stare unito. Subito dopo la nomina, guardacaso, il Presidente del Consiglio Marco Dari,in maniera del tutto inaspettata, passa dal Pdlal Gruppo Misto. Un segnale forte, che do-vrebbe mettere in allarme Lorenzotti e i suoi.Lui, che mai avrebbe tradito la maggioranza,decide di fare un atto di forza e mettere dinuovo il Presidente in discussione.
Sono ora 10 i consiglieri di centrodestra,un simpatizzante Dari, che però è ufficialmen-te passato nel Gruppo Misto e poi c'è l'Udcche sta un po' di qua e un po' di là e questopotrebbe tornare sempre utile alla maggio-ranza. Sta per entrare per surroga FrancescoLanza che andrà a prendere il posto di Ami-ci? Paparelli? Dari? Insomma prenderà un po-sto, uno a scelta e porterà il centrodestra aquota 11 a cui si potrebbero aggiungere inbase alle situazioni il simpatizzante Dari, il'traditore' Paparelli, il confuso Villino oppureil contraddittorio Biferi. Magari potremmoaspettarci che, invece, secondo gli interessipolitici, la maggioranza potrà contare su ognu-no di loro, conquistando un bel 15! Ormai siva avanti a tastoni, si amministra il Municipioin un clima di schizofrenia generale. Si vivein un limbo e con loro tutti i cittadini.
FEDERICA GRAZIANI
IL RAMPELLIANO EMANUELE AMICI CONQUI-STA LA POLTRONA DI ASSESSORE IN SEGUI-TO ALLE DIMISSIONI DI ANTONIO MADAMA
PASSATO DAL PDL AL PARTITO SOCIALISTA.
AMICI PROMOSSO ASSESSORE
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARCO DARI LASCIA LA MAG-GIORANZA ED ENTRA NEL GRUPPO MISTO.
MUNICIPIO NUMERO 19 ANNO V 3
‘Eio pago!', direbbe Totò. Due settima-
ne e mezzo sono passate da quel 12
novembre in cui il Presidente Loren-
zotti ha protocollato il ritiro delle sue dimis-
sioni passati i 20 giorni utili, come vuole re-
golamento.
I lavori del Consiglio a quel punto avreb-
bero potuto continuare. C'erano delle delibe-
re in sospeso e comunque due settimane e
mezzo di commissioni dovrebbero aver pro-
dotto atti da votare in Aula. Invece, le com-
missioni sono state convocate dopo qualche
giorno, ma il Consiglio Municipale non si è più
riunito, nel silenzio assordante dell'opposi-
zione.
Due settimane che hanno permesso ai con-
siglieri municipali di guadagnarsi il giustifica-
tivo al lavoro e di incassare il gettone presen-
za per le commissioni. Da regolamento mu-
nicipale all'articolo 52 comma 2 si legge "ac-
quisito il parere delle Commissioni, il Presi-
dente del Consiglio dispone l'iscrizione delle
proposte all'ordine del giorno della prima se-
duta utile". Significa quindi che se non si va
in Aula, le Commissioni non hanno senso. E
in questi giorni di stallo ne sono state fatte
molte con il risultato che neanche un Consi-
glio è stato convocato. Unico beneficio lo han-
no tratto i consiglieri da questa stasi politica,
perché hanno guadagnato la possibilità di non
dover andare a lavorare, perché giustificati,
e di guadagnare il gettone presenza per Com-
missioni, che spesso si contraddistinguono
per l'assenza dei rappresentanti politici. I cit-
tadini invece hanno pagato questa bella va-
canza dei consiglieri e si sono trovati a non
avere nessuno che deliberasse per loro.
La brutta abitudine è quella di firmare du-
rante l'appello delle commissioni e poi andar-
si a fare i propri interessi. E' difficile trovare
tutti i componenti delle varie commissioni se-
duti a discutere di atti, nonostante tra le pre-
senza risultino essere sempre tutti presenti.
Molto più facile è trovare un paio di compo-
nenti e gli altri impegnati nella loro persona-
le attività politica, magari nelle loro stanze.
A pagare le casse comunali, quindi i cittadi-
ni, per delle commissioni inutili se non se-
guite da un consiglio municipale.
Ci hanno assicurato che dalle prossime set-
timane si tornerà in Aula, ma di fatto per qua-
si 15 giorni abbiamo pagato i consiglieri. Per
cosa? Per tanto lavoro dovremo aspettarci
che i consigli saranno pieni di cose da discu-
tere giusto? Ovviamente c'è un motivo poli-
tico per cui si è verificato tutto questo: la mag-
gioranza non ha i numeri quindi andare in Au-
la mette continuamente a rischio ogni vota-
zione, salvo accordi politici precedenti. Essen-
do di fatto diventata minoranza, il centrode-
stra ha scelto di non rischiare l'umiliazione
pubblica. Allora perché convocare le commis-
sioni? Non sarebbe stato meglio che tutti tor-
nassero a lavorare fino al riassestamento del-
la maggioranza di Lorenzotti? Certo, vallo a
spiegare poi ai pigri consiglieri municipali…
FEDERICA GRAZIANI
Commissioni sì, consigli no!
In poche settimane l'Udc è riuscita a con-
quistarsi l'isolamento politico. Prima era l'ago
della bilancia, il partito che centrosinistra e
centrodestra avrebbero fatto a pugni per
avere alleato, oggi invece è solo una gatta
da pelare. L'ultima performance del consi-
gliere Biferi ha messo in ginocchio il partito
di Casini dell' VIII Municipio e ha trascinato
tutti nel baratro. Per Biferi sembra tra l'altro
che le grane non siano ancora finite. Nelle
ultime settimane il suo referente Luciano
Chiocchetti è stato più volte sul punto di ade-
rire al partito della Polverini. Se questo ac-
cadesse, Biferi resterebbe anche 'orfano'.
Ma il vero problema non è l'Udc ma proprio
Biferi. Quale partito oggi si prenderebbe la
briga di stipularci accordi politici? Il Pd non
ne vuole sapere, il centrodestra tace, anche
perché il Pdl non naviga certo in buone ac-
que. Allora potrebbe accadere l'assurdo: il
ritorno del figlio al prodigo, Romolo Biferi.
Potrebbe anche cercare di strappare una
candidatura alla presidenza con il centrode-
stra, la vera causa per cui oggi si trova im-
pelagato in questo limbo: la brama di pote-
re! Tanti iscritti all'Udc locale hanno chiesto
la testa di Biferi. Basta guardare nel gruppo
consiliare. Villino è stato trascinato in que-
sto caos. Il Presidente della Commissione
Cultura non aveva brillato di coerenza negli
scorsi mesi. Infatti anche lui aveva dimo-
strato di essere l'arma in più della maggio-
ranza. Non si era presentato alla terza mo-
zione di sfiducia, si era astenuto dal voto di
bilancio e continua ad oggi a mantenere la
presidenza della commissione, a tutto van-
taggio del Pd che non muove un dito in que-
sto senso. Però, nell'ultimo consiglio, quel-
lo della quarta mozione di sfiducia, Villino
c'era ed è rimasto seduto fino alla fine, no-
nostante l'abbandono dell'aula del suo ca-
pogruppo Biferi, che proprio in quel momen-
to ha sancito la sua incapacità di essere un
leader. Il danno più grosso lo ha ricevuto il
consigliere Paparelli. E' stato trascinato al-
l'opposizione da Biferi, si è fidato e affidato
ma ha perso tutto. E' stato politicamente 'ro-
vinato' dal capogruppo Udc. A pochi mesi
dalla fine del mandato, Paparelli lascia la
maggioranza per confluire nell'Udc che, a
causa delle scelte scellerate di Biferi, non vo-
gliono più vedere né a destra né a sinistra.
Almeno non vogliono vedere di sicuro il suo
capogruppo, quindi di riflesso anche Papa-
relli. E se tutto ciò non bastasse in tanti stan-
no prendendo le distanze da Biferi e poi dal
partito. Primo fra tutti David Nicodemi, che
nello scorso numero ha attaccato senza mez-
zi termini l'operato di Biferi e si è allontana-
to definitivamente dall'Udc. Per i corridoi del
Municipio incontrare il capogruppo del par-
tito di Centro ormai è rarissimo. Tra l'altro
nessuno dei partiti sembra volerne sapere,
tanto che il centrosinistra sembra stia orga-
nizzando una riunione di opposizione senza
invitare l'UdC, di cui più nessuno ha fiducia.
Tutti stanno tagliando fuori Biferi. A casca-
ta Villino e Paparelli, che non ha avuto nem-
meno il tempo materiale per conquistare la
fiducia dei colleghi di opposizione. E poi ci
sono in sospeso, molti consiglieri le aspet-
tano, le dimissioni che Biferi aveva promes-
so di consegnare in Aula se Lorenzotti non
se ne fosse andato. Il Presidente è tornato
a capo dell'amministrazione, ma Biferi ad
oggi non sembra voler andare. Parole, pa-
role, parole… FEDERICA GRAZIANI
Lui è rampelliano, lei è in quota Mazzoc-
chi. Hanno in questi giorni stipulato un
accordo politico per le prossime elezioni,
che sembra venire a tutto vantaggio del
consigliere Vendetti. La legge a firma del-
l'ex ministro Carfagna è stata approvata al-
la Camera. La doppia preferenza di gene-
re offre la possibilità di votare due diversi
candidati con una sola imposizione: che sia-
no di sesso opposto.
Questa legge sarà applicata già nelle pros-
sime elezioni regionali e comunali. E' una
legge voluta per garantire maggiore rap-
presentanza delle donne all'interno delle isti-
tuzioni. L'elettore avrà la possibilità di vo-
tare per entrambi i candidati che potranno
quindi godere l'uno dei voti dell'altro. Sarà
uno strumento utilizzato parecchio alle pros-
sime elezioni, soprattutto da quei consiglie-
ri che provengono dall'esperienza di centro-
destra e che forse patiranno non poco il pe-
so del fallimento di questa amministrazio-
ne. Sono rimaste due donne in Consiglio,
Vanda Raco e Claudia Colagrossi.
La prima, certo, è una figura molto in-
gombrante, visto che è stata la protagoni-
sta dello scandalo rimborsi d'oro ed è sta-
ta coinvolta nell'affare Piccolo, ma potete
comunque provare. Affrettatevi quindi uo-
mini, la caccia è già iniziata e di donne di-
sponibili ce ne è sempre meno!
FEDERICA GRAZIANI
HANNO SUBITO APPROFITTATO DELL'APPROVA-ZIONE DELLA LEGGE SULLA DOPPIA PREFEREN-ZA DI GENERE IL CONSIGLIERE VENDETTI E LA
CONSIGLIERA ANNAMARIA BRECCIA IN VISTA
DELLE PROSSIME ELEZIONI.
UP&DOWNDARIAtto di forza
BIFERIA quando le dimissioni?
LORENZOTTIGame Over
DURANTINIL’Idv ora è tutto suo!
VENDETTI - BRECCIA, DOPPIA
PREFERENZA DI GENERE
LORENZOTTI RITIRA LE SUE DIMISSIONI IL 12 NOVEMBRE, IL CONSIGLIO NON VIE-NE PIÙ CONVOCATO. LE COMMISSIONI PERÒ SÌ.
UDC VIII IN QUARANTENA
L'OPPOSIZIONE ALLONTANA DEFINITIVAMEN-TE I COMPONENTI DEL GRUPPO LOCALE DEL-L'UDC CHE PAGANO L'ARROGANZA E LA LEG-GEREZZA POLITICA DEL LORO CAPOGRUPPO
ROMOLO BIFERI.
LO SCANDALO AVVENUTO IN REGIONE E I DIVERSI ATTACCHIMEDIATICI E POLITICI CONTRO DI PIETRO HANNO FRANTU-MATO IL PARTITO, OGGI VITTIMA DI GUERRE INTESTINE E DIUN SI SALVI CHI PUÒ GENERALE. MOLTI ESPONENTI DELL'ITALIA DEI VALORI STANNO CON-FLUENDO IN NUOVI MOVIMENTI O STANNO ADERENDO AD AL-
TRI PARTITI, TIMOROSI DI DOVER PAGARE IN TERMINE DIVOTI ALLE PROSSIME ELEZIONI LA VICENDA LEGATA A MA-RUCCIO E AL GRUPPO DEL MAGISTRATO MOLISANO. ALCUNIPERÒ SCELGONO DI RESTARE, STANNO ALLA PORTA IN VISTADI POSSIBILI, QUANTO IMPROBABILI, ALLEANZE CON IL PAR-TITO DEMOCRATICO.
NEL NOSTRO MUNICIPIO LA SITUAZIONE RIFLETTE PERFET-TAMENTE LA SCENA NAZIONALE: DA UNA PARTE ROSSI LA-SCIA L'IDV E CONFLUISCE NEL MOVIMENTO DI DONADI, DI-RITTI E LIBERTÀ, DALL'ALTRA DURANTINI E DISLI ASPET-TANO DI POTER SFRUTTARE POSSIBILI ALLEANZE E DI STRAP-PARE QUALCHE INCARICO.
4 MUNICIPIONUMERO 19 ANNO V
L’implosione dell’Italia dei Valori
“Ho aderito al Movimento di Dona-
di, Diritti e Libertà, perché all'in-
terno dell'Italia dei Valori c'era un
caos non indifferente dopo le vicende del se-
gretario regionale". Con queste parole il con-
sigliere Rossi spiega la scelta di lasciare il par-
tito e convogliare in una realtà nuova.
"Ho lavorato 4 anni - continua - come ca-
pogruppo nel partito per farlo crescere con
l'11% alle regionali, quando Pedica era se-
gretario regionale, al 15% con Rossi capo-
gruppo su questo territorio, ritrovarmi al 2,3%
perché all'interno del vertice non veniva ri-
spettato chi non faceva parte del gruppo Ma-
ruccio non era il caso. Era un partito dittato-
riale".
Rossi denuncia una guerra tra correnti al-
l'interno del partito. Un risentimento dovuto
all' incarico negato a Pedica, che infatti con-
fluisce nel nuovo movimento dal quale ha ri-
cevuto di recente la nomina di segretario re-
gionale. "Sono stato nominato - aggiunge
Rossi - segretario provinciale e vice della se-
greteria romana. Sarà Triolo il segretario ro-
mano. Per me è stata una gratificazione, per
la prima volta ho l' opportunità di avere un
incarico gestionale. Preferisco stare in una
realtà nuova, che restare in una che non si
sa realmente quello che fa". Pessimista Ros-
si rispetto alle prospettive dell'Italia dei Va-
lori in questo Municipio.
"Ha un futuro incerto, perché dal 15% è
arrivato al 2,3%".Una frecciatina la riserva
anche ai suoi ex compagni di partito, Duran-
tini e Disli:"Stanno aspettando di vedere se
si farà l'accordo con il Pd. In caso non ci sa-
rà prenderanno altre decisioni. Io invece ho
avuto il coraggio di farlo subito. Nel gruppo
in Municipio io avevo delle idee che alcune
volte i colleghi non hanno appoggiato. La ri-
chiesta di dimissioni di massa non hanno ri-
tenuto il caso di firmarla. Io l'ho fatto". Poi
attacca la politica interna del partito: "L'er-
rore di Di Pietro è stato quello di non rimet-
tere il senatore Pedica nella segreteria regio-
nale visto che è rimasto l'unica persona pu-
lita di quel partito. La decisione de-
finitiva l'ho presa quando l'altra se-
ra è stato nominato nuovamente re-
sponsabile dei giovani dal commissario un
personaggio di Bucci. Chiediamo di far fuori
tutta la gente che ha partecipato a quel mec-
canismo in Regione e poi ce li ritroviamo con
incarichi? Invece di cacciarli ce li teniamo den-
tro perché dobbiamo fare un discorso di vo-
ti?".
Parla poi del nuovo Movimento Diritti e Li-
bertà, che riprende i primi 15 articoli della
Costituzione. "Siamo aperti a tutti con un cri-
terio: carichi pendenti e casellario giudizia-
rio della persona". Un piccolo attacco lo ri-
serva anche al coordinatore municipale Mar-
co Argenti rispetto alle dichiarazioni rilascia-
te al nostro periodico: "Non so perché abbia
detto quelle cose, il suo fine forse era la can-
didatura al Municipio.
Gli abbiamo dato spazio, la possibilità di
stare su questo territorio e abbiamo
cercato di coinvolgerlo. Visto che c'era
una spaccatura tra la segreteria loca-
le e i consiglieri, io sono stato un buon
mediatore". Rossi passerà dal prossi-
mo consiglio municipale al Gruppo Mi-
sto, oggi formato dal consigliere Ma-
strangeli e da pochi giorni anche dal Presi-
dente del Consiglio Marco Dari.
"Chiederò che venga ufficializzata la com-
ponente del mio partito all'interno del Grup-
po Misto perché Mastrangeli non lo ha anco-
ra fatto. Farò richiesta anche per la parteci-
pazione alle capigruppo. Chiederò che ven-
gano ripristinate le commissioni, visto che la
commissione scuola, dopo il passaggio di Pa-
parelli, è senza presidente. Chiederò le di-
missioni di Biferi, che è stato la rovina del-
l'opposizione, di fatto è sempre rimasto in
maggioranza, e solleciterò per tornare in au-
la". E il suo futuro? "E' ancora prematuro. Mi
metto a disposizione per qualunque candi-
datura vorranno propormi. Appoggeremo Zin-
garetti alla Regione e chi esso sia al Comu-
ne del Pd". FEDERICA GRAZIANI
Rossi lascia l'Italia dei Valori
IL CAPOGRUPPO DEL PARTITO DI DI PIETRO IN VIII ADERISCEAL MOVIMENTO DIRITTI E LIBERTÀ.
Come coordinatore municipale dell'Italia dei Valori,Argenti non era stato informato dal consigliere Ros-si della decisione di lasciare il partito per aderire al
Movimento Diritti e Libertà. Commenti al vetriolo quelli del-l'ex capogruppo dell' VIII Municipio ai quali il segretario ri-sponde colpo su colpo.
Come commenta le dimissioni di Rossi dal parti-to?
L'avevo percepito dopo il passaggio del Senatore Pedi-ca con Donadi, ma, ufficialmente, lo apprendo ora dallavostra domanda, non ne sapevo nulla. Questo ribadisce ladistanza che c'è tra la segreteria e i consiglieri stessi, ne-anche un minimo di avvertimento. Comunque Pedica en-tra in un movimento e i suoi fedeli lo seguono.
Rossi ha criticato l'intervista che Lei ha rilasciatoal nostro periodico in merito alla mancata firma dei
consiglieri Durantini e Disli alla proposta avanzatadall'Italia dei Valori delle dimissioni di massa e do-ve proprio lei sottolineava una distanza tra il suo mo-do di far politica e il loro. In particolare Rossi dichia-ra che loro le hanno dato la possibilità di farla staresul territorio. Come commenta?
Ringrazio Rossi della possibilità di avermi fattostare sul territorio. Vorrei ricordare che io sono en-trato nel 2009 nel partito, Rossi nel 2011. Abbiamocondiviso altre esperienze politiche prima. Sul blogdell'Italia dei Valori dell' VIII ci sono tutte le inizia-tive fatte sul territorio e si può vedere che dal 2010i banchetti li ho fatti sempre da solo e se qualcunomi accusa di aver cercato visibilità rispondo che si lavoraper un partito perché si crede in un progetto.
Anche Durantini La attacca su un'altra testata perun suo presunto doppio incarico…
Sull'altra testata non mi pare che Durantini abbia rispo-sto alla domanda se avesse firmato le dimissioni propostedall'Idv, Rossi l'ha fatto. Per i doppi incarichi io non ne ho.Sono coordinatore a costo zero, anzi ho cercato di mette-re un po' di pace sul territorio. Con Rossi avevamo fatto
un programma dove chiedevamo le dimissioni di massaper dare un segnale, era una linea politica. Durantini e Di-sli non hanno firmato. Poteva essere una possibilità per lo-ro di avere visibilità, non certo per me!
Rossi attacca duramente i consiglieri regionali, pri-mo fra tutti il suo referente politico Bucci, edichiara che l'unica persona 'pulita' è il sena-tore Pedica. Tra l'altro dice che lo strappo conil partito è avvenuto in seguito alla nominadi un uomo vicino a Bucci come responsabi-le dei giovani avvenuta qualche giorno fa…
Non so come la prenderanno i consiglieri regio-nali sul fatto che Pedica, secondo Rossi, sia l'uni-
ca persona pulita… I consiglieri regionali sono stati elettidemocraticamente, credo sia sbagliato accostare tutti al-la figura di Maruccio, per gli altri consiglieri non c'è statonemmeno un avviso di garanzia.
La nomina del responsabile dei giovani, Paolo Leccese,è avvenuta in un congresso nel 2010. Credo che Rossi ab-bia preso un abbaglio! Auguro comunque buon lavoro aRossi, magari gli chiederò il permesso di stare sul territo-rio per il futuro! FEDERICA GRAZIANI
IN SEGUITO ALL'INTERVISTA RILASCIATA DA ROSSI AL NO-STRO GIORNALE IN MERITO ALLE SUE DIMISSIONI DALL'ITA-LIA DEI VALORI, ABBIAMO DATO LA POSSIBILITÀ DI RISPON-DERE AL COORDINATORE MARCO ARGENTI.
ARGENTI RISPONDE A ROSSI
MUNICIPIO NUMERO 19 ANNO V 5
Il centrodestra capitolino, e di riflesso quel-
lo municipale, ha ben poco da gioire: il
bilancio previsionale, infatti, varato agli
inizi di novembre, dopo oltre 6 mesi di scher-
maglie politiche, tutte riconducibili alla mag-
gioranza, sarà ricordato soprattutto per i vi-
stosi tagli e per il pressappochismo con il
quale è stato redatto.
"Alla fine questa pattuglia di eroi ce l'ha
fatta" ha dichiarato il sindaco Alemanno al-
l'indomani dell'approvazione, usando i suoi
consueti toni trionfalistici, beccandosi sedu-
ta stante il rimbrotto del segretario Pd del
Lazio, Enrico Gasbarra: "I veri eroi sono i ro-
mani che sopportano da quattro anni un go-
verno della città che non ha saputo unire una
grande comunità intorno a progetti seri".
Potrebbe sembrare la solita battaglia
politica, fatta di botta e risposta, dove la mag-
gioranza dice una cosa e le opposizioni un'al-
tra, seguendo alla lettera la solita comme-
dia delle parti, ma in realtà, scorrendo i nu-
meri, leggendo punto per punto la manovra
economica, ci si rende conto, quasi imme-
diatamente, che le risorse impiegate dal Cam-
pidoglio nei vari capitoli sono spesso palese-
mente al di sotto delle reali necessità. Di con-
seguenza, conti alla mano, la prossima am-
ministrazione comunale, quella che uscirà
vincitrice alle elezioni di primavera, si trove-
rà con un buco pauroso e avrà serie difficol-
tà a far quadrare i conti e a garantire i ser-
vizi per gli anni 2013 e 2014.
Facciamo un esempio. Per l'assistenza
domiciliare ai disabili dell' VIII Municipio, il
Campidoglio nel 2012 ha deliberato
2.595.847,74 Euro mentre per i due anni
successivi 2.225.000,00 Euro; da ciò si de-
duce che, oltre alla sforbiciata, all'appello
mancano € 370.847,74, le risorse stanziate
per il 2013 e 2014 non saranno sufficienti a
garantire l'intero anno di riferimento, soprat-
tutto perché quei 2.225.000 euro, sono tra
l'altro meno di quanto è stato effettivamen-
te speso nel 2011 e nel 2012 (rispettivamen-
te € 2.769.847,74 e € 2.408.940,57). Ciò
costringerà, come detto, la nuova ammini-
strazione comunale e municipale a correre
ai ripari intorno al mese di aprile.
Rimanendo in VIII, già flagellato da una
maggioranza incapace e litigiosa, si scopre
che per il 2013 e 2014 i fondi destinati alla
cultura sono pari a zero; peggio ancora per
l'assistenza degli alunni disabili nelle scuole,
che segna un - 487.824,9 Euro l'anno 2013.
Per gli edifici scolastici, inoltre, sono stati in-
seriti per l'ordinaria manutenzione solo
66.750,00 Euro (-119.064,75 Euro rispetto
al 2012) per le materne, solo 115.700 Euro
(-133.640,84 Euro rispetto al 2012) per le
elementari e solo 89.000 Euro (-149.624,63
Euro rispetto al 2012) per le medie. Un dram-
ma. Per la manutenzione ordinaria delle stra-
de si registra - 417.458,19 Euro, mentre per
quella straordinaria (lavori a somma urgen-
za e interventi per eventi meteorologici stra-
ordinari) sono stati stanziati, incredibilmen-
te, 0 euro sia per il 2013 che per il 2014. Ta-
gliata anche la segnaletica orizzontale e ver-
ticale che passa dai 135mila Euro del 2012
ai 51mila per il 2013 e 2014. Assai ridotte
sono, inoltre, le risorse per l'assistenza del-
le famiglie e quelle per gli anziani.
Peggio di così non si poteva andare.
Bilancio Comunale, tutto in negativo!
“L’Italia è La Repubblica della cultura,
della qualità e della bellezza di cui
Roma è il cuore. Questo è il nostro model-
lo di sviluppo". Lo ha introdotto così, il sin-
daco Alemanno, l'ultimo tentativo di riapri-
re una partita ormai bella e persa, al Cam-
pidoglio.
Si riscopre movimentista e, pur di giocar-
si il tutto per tutto, presenta al tempio di
Adriano la lista civica "Rete Attiva per Ro-
ma" promossa dalla moglie Isabella Rauti.
Ha persino la faccia tosta di sciorinare otto
punti per "la questione morale e i costi del-
la politica". Chiedendo che sia approvata la
legge anticorruzione, che si abolisca il finan-
ziamento pubblico ai partiti, che sia istitui-
to un registro di tutti gli eletti in cui siamo
pubblicate tutte le informazioni relative al
credito, al patrimonio, alla attività econo-
mica e lavorativa.
Come se i duemila assunti nella paren-
topoli di Atac e Ama - degni di nota ex ter-
roristi neri e membri della banda della Ma-
gliana - non siano affar suo. Come se del-
lo scandalo e gli arresti dei Punti Verde Qua-
lità non sia mai stato a conoscenza. Come
se fino ad oggi il Pdl dei Fiorito e dei Berlu-
sconi non sia stato la sua dimora politica.
"Serve un azzeramento totale all'interno
del centrodestra". Era stato chiaro dopo il
Laziogate e le dimissioni della Polverini, pre-
occupato che l'onda d'urto investisse anche
la giunta romana e qualcuno potesse chie-
dere anche la sua, di testa. Così ha deciso
di giocare l'ultima carta: il jolly di tutti i pi-
diellini ormai allo sbando e ossessionati dal
dover frenare l'emorragia di voti e consen-
si. Eppure lo slogan della lista salvagente -
"cinque anni di differenza" - parla chiaro.
Caro Sindaco, non ci si può rinnegare a
metà: al governo della capitale, dal 2006 ci
sei stato tu. E non sarà sufficiente spoglia-
re un altare per vestirne un altro.
SILVIO GALEANO
Il consigliere Pdl e Presidente della Com-
missione Sicurezza di Roma Capitale Fa-
brizio Santori in corsa per le primarie del
centrodestra a sindaco di Roma, marca le
distanze dall'operato di Alemanno: "Ha tra-
scurato le periferie e i nuovi quartieri". Ma
non esce dalla maggioranza.
Annunciando la sua discesa in cam-po ha affermato che "La periferia e inuovi quartieri sono stati trascurati daquesta giunta". Cosa intende?
La cittadinanza ci ha sostenuto su due te-
mi importanti. Il primo è l'attenzione sulle
periferie in termini di vivibilità rispetto alla
bocciatura nei confronti della giunta Veltro-
ni che ha lavorato più sui poteri forti e sul-
la cementificazione delle periferie e non pret-
tamente sui servizi. L'altro è quello della si-
curezza. Due temi su cui la campagna elet-
torale di Alemanno poi ribadita nelle linee
programmatiche, ha puntato molto. Sulla
sicurezza è stato fatto molto di più rispetto
al passato. Ci sono alcune aree della peri-
feria in cui ci sono dei miglioramenti men-
tre su altre arrivano segnalazioni continue
alla commissione sicurezza. Non è che que-
sta amministrazione poteva risolvere tutto.
L'azione è stata buona ma non perfettamen-
te in linea con le aspettative della cittadi-
nanza. Attendevamo una maggiore incisi-
vità sui temi dei servizi, primari e seconda-
ri. Hanno avuto dei forti rallentamenti su
un'amministrazione che invece avrebbe do-
vuto dare maggior slancio. Mi sono candi-
dato alle primarie per dare nuova energia
su temi fondamentali che hanno visto l'am-
ministrazione in prima linea durante la cam-
pagna elettorale ma un po' latitante in ter-
mini concreti sul territorio.
Opererebbe una discontinuità anchesull'aspetto della cementificazione por-tato avanti da questa giunta?
La giunta Veltroni ha devastato diversi
territori portando cemento ma non dando
una priorità ai servizi del quartiere. Noi ab-
biamo invertito questa tendenza. Abbiamo
sottoscritto una nuova convenzione con le
proprietà per cui se si costruisce prima bi-
sogna dare i servizi e poi si dà la concessio-
ne per vendere gli appartamenti. Oggi que-
sto tema si è fermato e non si è stati in gra-
do di dare dei riscontri effettivi alla cittadi-
nanza. Il dipartimento Sport, quello Urba-
nistico e quello per le Periferie devono la-
vorare per dare dare un risarcimento alla
cittadinanza rispetto al vedere palazzi co-
struiti ma non una possibilità di collegamen-
to fra i vari quartieri. C'è un pacchetto di ri-
sanamento che, con il gruppo che mi so-
stiene alle primarie, vogliamo presentare.
Proposte che avranno la priorità rispetto a
tutto ciò che è stato portato avanti purtrop-
po con un'amministrazione un po' sottopo-
sta ai vincoli dei poteri forti. Che frenano lo
sviluppo e la vivibilità nei quartieri.
Come mai continua ad essere il pre-sidente della Commissione Sicurezza enon ha manifestato la sua contrarietàall'operato con un atto politico, comele dimissioni?
Non ho parlato di fallimento. Ma di temi
che sono stati affrontati in maniera super-
ficiale o limitata e che sicuramente hanno
avuto un miglioramento rispetto al passa-
to. Quindi non posso dire "E' stato un falli-
mento totale, lascio la guida della commis-
sione sicurezza". Ho una responsabilità di
maggioranza ma non di governo. Non so-
no né assessore né delegato. Il mio ruolo è
stato sempre di sollecito come fanno tutti
gli organi politici che fanno parte del consi-
glio. Sono tranquillo perché da parte mia
c'è sempre stata un'azione anche di critica.
D'altra parte la politica va fatta anche con
onestà intellettuale: se c'è qualcosa che va
bene va detto, se c'è qualcosa che non va
bene va sottoposto agli organi competen-
ti. SILVIO GALEANO
VIA IL PDL, PRESENTATA A ROMA LA LISTA CIVICA "RETE ATTIVA PER ROMA". IL SINDACO SI ADEGUA AL TREND DEI PIDIELLINI SENZA GUIDA: IL RINNEGAMENTO.
ALEMANNO PROVA A METTERCI UNA TOPPASANTORI: "L'AMMINISTRAZIONE? LATITANTE SUL TERRITORIO"
TAGLI E IN MOLTI CASI IL DIMEZZAMENTO DELLE RISORSE NEL NOSTRO MUNICIPIO. IL
SOCIALE IL SETTORE PIÙ COLPITO.
Èstata una giornata di mobilitazione quella del28 novembre per i lavoratori dei cantieri del-
le Metro B1 e C: ben 1200 posti sono a rischio acausa della cattiva gestione amministrativa e del-la mancanza di fondi. Sono state indette 8 ore disciopero e, nella mattinata, diversi sit-in nelle sta-zioni di Centocelle, Conca d'Oro, Piazza Anniba-liano e San Giovanni da parte delle forze sinda-cali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil.
Alle ore 12.00 i lavoratori si sono riuniti sotto lasede di "Roma Metropolitane" in via Tuscolana171, bloccando il traffico e protestando affinchénon vengano effettuati i tagli al personale. Non sitratterebbe esclusivamente di privare numerosepersone del proprio lavoro, ma anche di un pro-blema che riguarda tutta la città: la mancanza diservizi di trasporto pubblici non farebbe altro cheaumentare l'inquinamento e la scarsa mobilità del-le nostre strade. Senza contare che i lavori dellaMetro C, in particolare, verrebbero rallentati nuo-vamente nonostante questo progetto sia portatoavanti da ormai decenni. Doveva essere esserepronto per l'anno 2000. LUCREZIA LA GATTA
I LAVORATORI METRO C
E B1 PROTESTANO
Foto di Lucrezia La Gatta
MUNICIPIONUMERO 19 ANNO V6
Con un'affluenza di 5.938 votanti, su
un territorio che ne conta quasi 300mi-
la, l' VIII esprime la sua preferenza
nelle primarie del centrosinistra per Pierlui-
gi Bersani.
A sorpresa acquista una buona percen-
tuale, il 20,51%, il candidato di Sinistra Eco-
logia e Libertà Nichi Vendola, mentre Mat-
teo Renzi, che al Nazionale ottiene un buon
risultato, si attesta intorno al 25,24%. So-
no questi i risultati usciti dalle urne dell' VIII
Municipio, al primo turno delle primarie di
centrosinistra. Analizzando i dati, al secon-
do turno, non dovrebbe esserci storia tra
Bersani e Renzi, visto che, presumibilmen-
te, una buona parte di voti per Vendola an-
dranno a confluire sul nome di Bersani.
Dai quartieri arrivano risultati che danno
uno spaccato indicativo: Ponte di Nona tor-
na a votare centrosinistra con 317 votanti,
mentre quartieri come Colle Prenestino, con
197 votanti, esprime una buona percentua-
le per Renzi, che potrebbe spiegarsi anche
con un elettorato di centrodestra pentito. I
seggi in cui si vota di più sono in ordine: via
Massa San Giuliano 776 voti, via Giglioli con
618 e via Ernesto Breda con 596 elettori.
Dappertutto spopola comunque Bersani, ma
la vera medaglia d'argento va a Nichi Ven-
dola che in moltissimi quartieri dell' VIII ac-
quista ottime percentuali.
FEDERICA GRAZIANI
Primarie centrosinistra VIII Municipio: vince BersaniAL PRIMO TURNO CONQUISTA IL PRIMO POSTO BERSANI CON IL 52,24%,RENZI OTTIENE SOLO IL 25,24% E VENDOLA IL 20,51%.
DIETRO LE QUINTE
Alla fine, dopo varie indiscrezioni, Cre-
monesi ufficializzerà la sua candidatu-
ra a Presidente del Municipio. Di papabili
non ce n'erano molti, anzi nessuno.
Unico candidato che il Pd poteva espri-
mere era Scorzoni, che però ha scelto di
spendere la sua candidatura per le elezio-
ni regionali. Cremonesi ri-
ceve il benestare del ca-
pogruppo e di una buona
parte dei membri del Pd
municipale locale. Sarà lui
a partecipare alla sfida con-
tro il nemico numero uno
Marco Scipioni alle prima-
rie municipali.
La figura di Cremonesi non mette certo
tutti d'accordo. Democristiano, apparte-
nente alla corrente politica di Pelonzi, do-
vrà lavorare non poco per mantenere in
equilibrio i rapporti con le altre correnti pre-
senti in Municipio: prima fra tutti quella dei
veltroniani, dei quali Cremonesi ha assolu-
tamente bisogno se vuole conquistare l'obiet-
tivo della Presidenza.
La prossima settimana, in una conferen-
za pubblica, sarà ufficializzata la sua can-
didatura. Tutti si dicono pronti a sostenere
il prossimo candidato, primo fra tutti Scor-
zoni che ha più volte lanciato messaggi pub-
blici di stima e sostegno politico. Nelle pros-
sime settimane dovremmo quindi aspettar-
ci una dura competizione: da una parte Cre-
monesi, che gode del sostegno del gruppo
consiliare, dall'altro Scipioni, che non è cer-
to un personaggio da prendere sotto gam-
ba, che può vantare il sostegno dei dissi-
denti interni al partito. Che vinca il miglio-
re! FEDERICA GRAZIANI
CREMONESI SI CANDIDA
PRESIDENTE DEL MUNICIPIO
SARÀ LUI A SCENDERE IN CAMPO PER GIO-CARSI LE ELEZIONI PER IL RUOLO DI PRI-MO CITTADINO DELL'VIII.
Una stonatura ha avvolto le primariedel centrosinistra: "E' uno scempio
chiedere 2 Euro alle persone per votare".A parlare è il signor Vincenzo Di Virgilio diFinocchio, il quale non ha gradito l'offer-ta, del tutto obbligatoria.
"Ci sono persone che muoiono di fame- continua Di Virgilio - e questi, i politici,si permettono di chiedere ben 2 Euro ai
cittadini che hanno intenzione di esterna-re un loro pensiero". Il pensiero di Di Vir-gilio non fa una piega, soprattutto se sipensa ai rimborsi elettorali e agli ultimiscandali ad essi legati.
"Io non ho votato - aggiunge inferocito- e non ho fatto votare anche la mia fa-miglia, proprio per protestare contro que-sta scelta. Per le stesse ragioni ho ferma-
to alcune persone, le quali avevano inten-zioni di recarsi al seggio di appartenenza.E poi, mi domando, con quale coraggio sipossono chiedere i soldi ai ragazzi, chespesso sono disoccupati e vivono insiemeai genitori? Come si può, mi domando, co-me? La politica dovrebbe rivolgersi a tut-ti, in modo democratico, soprattutto a quel-le che vivono in precarie condizioni".
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L.O FERRUCCIO MENGARONI 557 555 323 5 10 92 125
58,20 0,90 1,80 16,58 22,52LARGO MONREALE 454 454 250 2 6 73 123
55,07 0,44 1,32 16,08 27,09VIA DELL'ARCHEOLOGIA 59 348 348 195 1 5 72 75
56,03 0,29 1,44 20,69 21,55VIA CALTAGIRONE 299 317 317 139 1 6 70 101
43,85 0,32 1,89 22,08 31,86VIA MASSA S. GIULIANO 337 776 775 380 2 11 164 218
49,03 0,26 1,42 21,16 28,13VIA MEROPE 24 392 391 216 3 4 61 107
55,24 0,77 1,02 15,60 27,37VIA OST. DEL FINOCCHIO 1/B 433 433 214 0 9 91 119
49,42 0,00 2,08 21,02 27,48VIA ADONE FINARDI 335 335 184 3 10 73 65
54,93 0,90 2,99 21,79 19,40VIA ELEON. CANORI MORA 7 375 375 225 1 4 70 75
60,00 0,27 1,07 18,67 20,00VIA ERNESTO BREDA 17 596 595 302 1 9 125 158
50,76 0,17 1,51 21,01 26,55VIA TADDEO LANDINI 7 540 537 252 1 8 126 150
46,93 0,19 1,49 23,46 27,93VIA PRENESTINA 1221 197 197 84 0 3 46 64
42,64 0,00 1,52 23,35 32,49VIA GIGLIOLI 74 618 618 334 2 12 153 117
54,05 0,32 1,94 24,76 18,93
TOTALE VIII 5938 5930 3098 22 97 1216 1497
IN GRASSETTO IL VOTOIN PERCENTUALE
I RISULTATI
MUNICIPIONUMERO 19 ANNO V8
Quasi nessuno si chiedeva più che fi-ne avesse fatto. Sembrava tutto ar-chiviato. E invece ecco che il Master-
plan rispunta in un nuovo, ennesimo, incon-tro in sala consiliare in cui si sban-diera il processo partecipativo men-tre gli architetti e i geometri delDipartimento Programmazione eAttuazione Urbanistica della giun-ta capitolina - persino l'irriducibi-le Geusa appare ormai strematoe spesso in difficoltà - van centel-linando volumetrie, planimetrie,incremento di abitanti - 18mila -e soprattutto enormi costi - siamo arrivatia 1,5 miliardi di euro totali - .
Il dibattito sul noto piano di interventoper la riqualificazione di Tor Bella Monaca siè svolto nel pomeriggio dello scorso 15 no-vembre con la formula di sempre. Prima siillustra quanto è già stato deciso e poi si la-scia voce a chi è costretto a subire le deci-sioni dall'alto: normali cittadini e abitantidella zona, comitati di quartiere, esponen-ti dei movimenti politici - 5stelle in prima fi-la - e consiglieri dell'opposizione, nella per-sona di Grasso.
Questa volta, però, l'incontro ha una pic-
cola variante sultema: c'è ancheil presidente Lo-renzotti che haappena ritirato ledimissioni. È l'uni-ca figura politicadell'incontro e,dunque, il solo
rappresentante che possa ascoltare diret-tamente le critiche e le voci della cittadinan-za. "Non abbiamo bisogno di cemento e sa-remo di fronte alle ruspe, non ci spostere-mo se vorranno abbattere", esordisce Eve-lina Forgetta, un'abitante del quartiere. Co-sì, proprio nel momento in cui le critiche sifanno più politiche, "che fine hanno fatto gliarchitetti che in via dell'Archeologia racco-glievano le richieste dei cittadini?", fino aquando il presidente del comitato di quar-tiere Nuova Tor Bella Monaca e del comita-to No Masterplan - Maria Vittoria Molinari -prende il microfono.
Si scaglia contro il Comune che finanziacol bilancio Casapound invece di pensare al-l'R5 e attacca la massima carica del Muni-cipio sulla vicenda del famoso locale di viadell'Archeologia destinato a centro anzianima riconvertito a palestra per gli amici de-gli, scatenando la brutta reazione di Loren-zotti che si alza. E scappa di corsa.
Segno che, forse, se anche l'ultimo inter-locutore politico rimasto, l'unico che duran-te l'evento ha offerto la faccia non è poi co-sì disposto ad ascoltare, il Masterplan è or-mai un piano venduto al ribasso o al menoun'etichetta vuota. Ma c'è ancora da tene-re alta la soglia di attenzione: il piano di in-tervento - il cui aspetto più contestato è latrasformazione di suolo agricolo in suolo edi-ficabile per risarcire la famiglia Vaselli di uncontenzioso di ben 50 milioni di euro - po-trebbe essere inserito in un ultimo pacchet-to urbanistico che la giunta capitolina vuo-le approvare in corner, prima delle elezioni.
SILVIO GALEANO
Incontro sul Masterplan, Lorenzotti scappaIL 15 NOVEMBRE L'ENNESIMO INCONTRO BLUFF CON LA CITTADINANZA IN SALA
CONSIGLIO. MA AL MASTERPLAN NON CREDE PIÙ NESSUNO. MENTRE SALE IL MAL-CONTENTO DURANTE L'INTERVENTO DEL COMITATO DI QUARTIERE ANCHE IL PRE-SIDENTE, UNICO INTERLOCUTORE POLITICO DELL'INCONTRO, SE LA DÀ A GAMBE.
TRASPORTO A CHIAMATA PER DISABILI, CAMBIANO LE REGOLE MA CONTINUANO I DISSERVIZI
Arrivano in Commissione Urbanistica trenuovi toponimi che doteranno alcune
aree ex abusive dell' VIII municipio dei ser-vizi necessari.
Si tratta di Colle della Valentina (15,77ettari per un aumento degli abitanti da 341a 644), Finocchio - Valle della Morte (50 et-tari per un incremento da 1755 abitanti a3169) e San Giuliano Due (29,06 ettari perun passaggio da 460 a 1367 abitanti). I treandrebbero ad aggiungersi al primo topo-nimo licenziato dalla Commissione lo scor-so 27 luglio, Fosso dell'Osa, che consenti-rà la realizzazione delle opere di urbanizza-zione mancanti in una delle aree del ver-sante prenestino.
"Oltre ai cinque pronti per andare in au-la Giulio Cesare al più presto possibile, fracui Fosso dell'Osa, si aggiungono ora que-sti altri tre che speriamo di portare in aulanel giro di venti giorni" è il commento diMarco Di Cosimo (Pdl), presidente dellaCommissione Urbanistica di Roma Capita-le Si tratta, lo ricordiamo, di aree di ex edi-lizia abusiva individuate per un piano di re-cupero urbanistico nel 1997 dalla Variantedelle Certezze dell'allora amministrazioneRutelli, perimetrate definitivamente nel PRGdel 200 e rimaste senza servizi pubblici eopere di urbanizzazione primaria e secon-daria per decenni.
In VIII municipio sono un totale di 17.Oltre a quelli nominati, ci sono Casalone -Castelverde, Castiglione, Consorzio Valledella Borghesiana, Finocchio - Via di Verni-cino, Colle della Lite, Selvotta - Casilino, viadel Torraccio e via di Tor Vergata - via diPassolombardo. SILVIO GALEANO
TRE NUOVI TOPONIMI
PER L'VIII MUNICIPIO
DOPO IL LICENZIAMENTO DI FOSSO DEL-L'OSA FRA I PRIMI CINQUE PIANI DI RECU-PERO, IN ARRIVO ALTRI TRE TOPONIMI:COLLI DELLA VALENTINA, FINOCCHIO -VALLE DELLA MORTE E SAN GIULIANO DUE.
“E' successo ancora una volta - raccontaAntonio Sarleti - mi hanno lasciato a pie-
di martedì 14 novembre nel luogo dove mi re-co a fare terapia. Dovevano passare alle 11 maalle 13 ancora non era arrivato nessuno così miè venuto a prendere un amico. Mi hanno dettoche, comunque, non accadrà più e pare sia tut-to sistemato".
Ma non è la prima volta che succede. Il si-gnor Sarleti, affetto da Parkinson e utente deltrasporto a chiamata per disabili ed anziani isti-tuito dal Municipio, aveva già segnalato un epi-sodio identico accaduto nelle settimane prece-denti. Ha bisogno di recarsi a fare terapia quo-tidianamente e, poiché è costretto ad assume-re medicine ogni tre ore per aiutare la mobilità,rischia nel caso di ritardi prolungati o di assen-ze del mezzo di trasporto di rimanere bloccato
nei movimenti proprio in mezzo alla strada. Ilservizio di trasporto è a disposizione per circa160 anziani di tutto il Municipio, funziona su chia-mata e va prenotato in anticipo. Comeaccade per i normali mezzi di traspor-to, può accadere che possano verifi-carsi dei ritardi dovuti a difficoltà di traf-fico locale o a disguidi tecnici.
Ma lasciare un disabile o un anzia-no in mezzo alla strada per ore ci sem-bra di tutto altro ordine di problemi. I disguidi sa-rebbero iniziati con il cambio del sottoaffidata-rio del servizio - gestito da Aci Consult S.p.A. -e con il passaggio delle vetture da tre pullminia due pullmini e una automobile. In un primomomento si era pensato alla possibilità che ve-nissero escluse alcune categorie dal servizio,in una lotta fra poveri: ragazzi disabili e carroz-
zati dentro, anziani con difficoltà motorie ma an-cora in piedi, fuori. Ma la condizione non si èverificata e il servizio, infatti, è stato assicurato
a tutti. Nel frattempo, dalla Consulta per l'-
Handicap locale si apprende che "colo-ro che hanno bisogno del trasporto deb-bono chiamare il call center nei giorni dimercoledì e giovedì, dalle ore 10 alle 16,per richiederlo per la sola settimana suc-
cessiva. Il che significa che non si può preno-tare il trasporto per tutto il mese o per tutto il ci-clo di terapie o di frequenza ai centri diurni. Larichiesta di trasporto va fatta ogni settimana eva fatta solo per la settimana successiva". Ciauguriamo che si riesca a trovare una soluzio-ne affinché episodi del genere, per quanto spo-radici, non si verifichino più. SILVIO GALEANO
CON IL CAMBIO DELLA DITTA CHE GESTISCE IL SERVIZIO, ALCUNI ANZIANI CON DISABILITÀ AVEVAMO LAMENTATO ALCUNE INADEM-PIENZE. TUTTO SEMBRAVA RISOLTO MA ALCUNI EPISODI CONTINUANO A VERIFICARSI.
MUNICIPIONUMERO 19 ANNO V10
“Metto da parte ogni sigla sinda-cale per denunciare pubblica-mente quello che si sta taglian-
do nelle scuole". Esprime preoccupazione Antonio
Cucinella docente e membro dellaFLC-CGIL di Roma Est, aprendo loscorso 22 novembre un incontro incui professori e rappresentanti deigenitori delle scuole dell' VIII muni-cipio hanno discusso i tagli del go-verno Monti sull'istruzione e il ddl953 che frantuma il sistema scolastico na-zionale e apre al finanziamento di soggettiprivati nelle scuole pubbliche. L'assemblea,che si è svolta nell'istituto comprensivo divia dell'Archeologia 137 a Tor Bella Mona-ca, ha visto la partecipazione dei membridei consigli d'istituto della scuola ospitante,del liceo scientifico Amaldi e degli istituticomprensivi Maria Grazia Cutuli, Martin Lu-ther King, Ponte di Nona, via Acquaroni, via
Merope e via Marelli ma anche di genitori einsegnanti interessati a mobilitarsi in mol-te altre scuole della zona.
"Subiranno le conseguenze della legge exAprea soprattutto le nostre scuole, le scuo-le delle periferie - spiega Caterina Tripodi -perché difficilmente ci sarà qualcuno che siprenderà l'onere di finanziare un territorio
difficile. La verità è che si andrannoa creare istituti di serie A e istituti diserie B". Il ddl 953 recentemente ap-provato alla Camera, infatti, permet-terà l'entrata dei privati istituendo unconsiglio dell'autonomia - vero e pro-prio consiglio di amministrazione cona capo il finanziatore che scavalche-rà il consiglio d'istituto e smantelle-rà le forme di gestione e partecipa-
zione degli istituti per come le abbiamo co-nosciute fino ad oggi. "In questa scuola ab-biamo da poco rinnovato gli organi collegia-li e la partecipazione è stata consistente. Èun segnale della richiesta di partecipazionenella scuola che docenti, genitori, studentie personale ATA vogliono esprimere" e cheverrebbe meno se la politica scolastica delgoverno fosse approvata definitivamente.
La riforma degli istituti collegiali si aggiun-ge alla batosta dei tagli causati dalla leggedi stabilità che interviene per un carico diquasi un miliardo di euro sull'istruzione pub-blica (mentre finanzia con al contempo con223 milioni di euro le scuole private) e chefino a qualche giorno fa avrebbe dovuto au-mentare di sei ore l'orario di lavoro settima-nale dei docenti. Alla fine l'orario non è sta-to intaccato ma il recupero delle risorse èarrivato solo sforbiciando altrove. "Con unemendamento votato in Commissione Bi-lancio le ore sono tornate a 18 ma è uscitocomunque fuori un nuovo taglio. Quello alFIS, il fondo d'istituto, che è un fondo ac-cessorio che garantisce progetti extracurri-culari ed attività extraformative come le gi-te".
L'assemblea del 22, quindi, è solo un ini-
zio: gli operatori della scuola intraprende-ranno un percorso di mobilitazione corale econtinueranno a fare rete. "Organizzeremodelle iniziative itineranti all'interno delle scuo-le dove evidenzieremo cosa si può fare nel-la scuola oggi e cosa non si potrà più farese continueranno i tagli. Lo sbocco - trae leconclusioni Cucinella - è una grande inizia-tiva che si svolgerà prima di Natale".
SILVIO GALEANO
Scuole dell’ VIII contro i tagli all'istruzione pubblica DURANTE UN'ASSEMBLEA NELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DI VIA DELL'ARCHEOLOGIA, ICONSIGLI D'ISTITUTO DELLE SCUOLE PUBBLICHE DELLA ZONA DISCUTONO DEL DDL 953E DELLA SPENDING REVIEW.
NIDI ROMANI, NUOVA
ASSEMBLEA IN CAMPIDOGLIO
Stabilizzazione dei rapporti di lavoro pre-cari, riconoscimento delle professiona-
lità interne riconosciute idonee nelle sele-zioni, predisposizione di un piano assunzio-nale adeguato alle nuove funzioni della cit-tà per rafforzare i servizi alla cittadinanza,impedimento dei processi di privatizzazio-ne.
Sono queste le parole d'ordine che han-no fatto da collante all'incontro promossodall'USB il 26 novembre scorso presso laSala Promoteca del Campidoglio. Un'as-semblea cittadina in cui lavoratori del set-tore, rappresentanze sindacali e dell'am-ministrazione ma anche semplici cittadinisono stati invitati per discutere di un'inizia-tiva di delibera popolare in materia di asilinido.
"Chiediamo un confronto con il Comune- spiega Caterina Fida del coordinamentoNidi USB - sia per quanto riguarda le pro-gressioni verticali dei dipendenti che sonostate bloccate sia per tutto il pacchetto le-gato al piano assunzionale perché tagliafuori parecchie persone". Dall'apertura deinidi a oggi, infatti, sono rimasti vacanti piùdi 500 posti.
"Un ritardo di quasi 4 mesi, anche se fi-nalmente sono partite le chiamate. L'ulti-ma è stata fatta per 160 persone ma in tut-ta Roma ci troviamo ancora con 100 posticoperti dalle supplenze". Ad ostacolare lasituazione generale del servizio anche lalegge regionale 12 del 2011. Una legge chefissa la superficie interna degli asili nido nel-la misura di 6 metri quadrati, quella ester-na nella misura di 15 ma che, soprattutto,aumenta il numero di bambini in rapportoagli educatori (si passa da 1 educatore ogni6 bambini a 1 ogni 7).
Secondo USB impatterebbe con forti ri-percussioni negative sulla qualità del ser-vizio dell'assistenza e quindi andrebbe abro-gata. "E' stata approvata l'anno scorso erende particolarmente disagiate le condi-zioni sia per i bambini che per le lavoratri-ci". L'incontro - numerosa la partecipazio-ne - ha avuto esito positivo: le lavoratricisono riuscire ad incontrare il direttore delDipartimento Colaiacomo e l'Assessore al-le Risorse Umane Cavallari e ad incrociareil sindaco Alemanno. "C'è da vedere se riu-sciremo ad avere un incontro".
SILVIO GALEANO
Nella mattinata del 24 novembre alle ore9.30 presso Piazzale Ostiense si è radu-
nato il corteo degli studenti delle universitàe delle scuole superiori con l'intento di con-tinuare la serie di proteste e sit-in che in que-
sto mese han-no bloccato edanimato le stra-de della città.
All 'eventohanno preso parte migliaia di manifestantiche rivendicavano, oltre il diritto all'istruzio-ne pubblica, la libertà di manifestazione cheil Governo cerca di sopprimere, la libertà delpopolo palestinese grazie alla presenza di al-cuni studenti e cittadini provenienti dalla Pa-lestina, di esprimere la delusione data dallaviolenza perpetuata dalle forze dell'ordine neiconfronti degli studenti lo scorso 14 novem-bre e la mancanza di politici che riescano arappresentare i cittadini.
Passando per Largo Argentina, Lungote-vere, il Ministero della Giustizia e Piazza Ve-nezia il corteo si è concluso davanti il Colos-seo alle ore 15.00: questa volta, fortunata-mente, senza violenza. LUCREZIA LA GATTA
SECONDO INCONTRO PROMOSSO DALL'USBPER TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE.PROPOSTA DI DELIBERA DI INIZIATIVA PO-POLARE PER SANARE I DIFETTI DI GESTIO-NE DEL PERSONALE MESSI IN OPERA DALLA
GIUNTA ALEMANNO E ABROGARE LA LEGGE
REGIONALE SUI NIDI.
FURTO NELLA SEDE DELL'VIII
STUDENTI IN PIAZZA
E’accaduto il 14 novembre. Hanno spaccato i vetri delle finestre, si sono introdotti nel-l'ufficio dell'Economato e fatto razzia di computer, casse audio, telefoni e altro mate-
riale informatico. Poi hanno caricato tutto il materiale all'interno di una carrello per la spe-sa e si sono dati alla fuga senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Per questo motivo i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato due ro-mani di 16 e 18 anni, già noti alle forze dell'ordine, con l'accusa di furto aggravato in con-corso. I due, una volta caricato tutto il materiale in un carrello per la spesa, si stavano al-lontanando convinti di averla fatta franca ma sono stati scoperti da una pattuglia di carabi-nieri che li ha raggiunti. I due romani hanno cercato di fuggire a piedi ma, dopo un breveinseguimento, sono stati bloccati. Il 18enne dopo l'arresto è stato trasportato in caserma etrattenuto per essere messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria in attesa del processoper direttissima mentre il minorenne è stato trasportato presso il centro di prima accoglien-za Virginia Anielli di Roma. La refurtiva, recuperata, è stata tutta restituita. Non è la primavolta che dei ladri riescono a rubare del materiale all'interno dell' VIII. Infatti, nel maggioscorso, si verificò un episodio analogo ma i carabinieri di Tor Bella Monaca riuscirono a rin-tracciare la refurtiva e a restituirla. ANDREA CAVADA
DUE GIOVANI ROMANI SONO STATI ARRESTATI PER FURTO AGGRAVATO. AVEVANO SOTTRATTO MATERIALE INFORMATICO DAGLI UFFICI DELL' ECONOMATO.
Foto di Lucrezia La Gatta
La denuncia che ci arriva è quella di
Natascia Spiotta, mamma di Fede-
rica, 13 anni, studentessa all'Istitu-
to Enrico Fermi di Tivoli: "Come ogni mat-
tina mia figlia è salita sul COTRAL alla fer-
mata di via Polense - Fermigna-
no per andare a scuola. Dopo
qualche fermata sono saliti tre
controllori che hanno ritenuto po-
co sicuro il sovraffollamento del
mezzo.
Giunti a via Maremmana In-
feriore, i controllori hanno deci-
so di fermare l'autobus e far scen-
dere alcuni ragazzi, tra cui mia
figlia. Lontano dalla fermata, senza la pos-
sibilità di prendere un altro mezzo. Non è
stata garantita la sicurezza di mia figlia,
che tra l'altro non è riuscita ad arrivare a
scuola, ma io pago regolarmente il servi-
zio ogni mese".
La ragazza si è ritrovata abbandonata in
strada insieme ad altri coetanei in una zo-
na che non conosceva: ha segnalato alla
madre dove fosse scattando delle fotogra-
fie con il telefonino. La signora Spiotta ha
presentato un esposto ai Carabinieri, pro-
mettendo alla COTRAL s.p.a. di prosegui-
re per vie legali se l'episodio dovesse ripe-
tersi.
Ogni mattina decine di studenti prova-
no a salire a spintoni. La situazione è un
po' migliorata con l'istituzione di una cor-
sa alle 7:15 che arriva vuota alla fermata
Polense - Fermignano e inizia solo a quel
punto a far salire i passeggeri. A seconda
dell'affluenza, però, anche questa soluzio-
ne non risolve il problema e la corsa suc-
cessiva è dopo due ore. I disagi non sono
relativi solo al mattino, ma proseguono per
tutta la giornata.
Per averne un'idea è sufficiente parlare
con i ragazzi in attesa presso la fermata
del COTRAL. Tornare a casa dopo la scuo-
la è un'impresa altrettanto faticosa: l'atte-
sa è di almeno un'ora. L'orario delle corse
non coincide con quello scolastico e quan-
do l'autobus raggiunge la fermata spesso
è già pieno e non si ferma. Poi, racconta-
no, c'è il mistero del giovedì pomeriggio,
in cui inspiegabilmente c'è sempre una cor-
sa che salta. Se riuscissero a recarsi alla
fermata del treno di Lunghezza - dicono
- sarebbe tutto più semplice, perché po-
trebbero andare sia a Tivoli che al centro
di Roma. Alle 7 del mattino la palina elet-
tronica segna la linea 042 in arrivo dopo
28 minuti: troppo per i tempi mattutini,
troppo rare le corse per rischiare un'atte-
sa che può rivelarsi infruttuosa. Senza con-
tare che anche il trasporto ferroviario ha i
suoi problemi.
Dal Comune di Roma arriva una nota che
vorrebbe essere rassicurante. Gli uffici del
dipartimento Mobilità e Trasporti di Roma
Capitale, d'intesa con l'Agenzia per la Mo-
bilità e il Municipio VIII, starebbero già va-
gliando diverse opportunità per migliorare
il trasporto pubblico della zona di Corcolle,
con modifiche alle linee 042 e 508, grazie
anche alle molteplici segnalazioni inviate
dagli utenti della zona. NATASCIA CIRIMELE
Corcolle, una mamma denuncia Cotral s.p.a. L'AUTOBUS CHE DA CORCOLLE PORTA A TIVOLI È PIENO: LA MATTINA DEL 18 OTTOBRE
I CONTROLLORI DECIDONO DI RISOLVERE IL PROBLEMA FACENDO SCENDERE ALCUNI RA-GAZZI LONTANO DALLA FERMATA.
PRENESTINO - COLLATINO12 NUMERO 19 ANNO V
“La prima inesattezza si riscontra nella
data sinistro, che nell'articolo si fa ri-
salire al 20 ottobre u.s., mentre i fatti si so-
no verificati il 19 ottobre u.s. alle ore 20.50
circa. Le affermazioni contenute nell'artico-
lo ,inoltre, collegano fatti e
circostanze in maniera erra-
ta, inducendo nel lettore im-
pressioni che non trovano ri-
scontro alcuno nella realtà.
L'incendio divampato pres-
so il diverso punto vendita di
via Casilina, citato nell'artico-
lo, si è verificato il 19.07.2010 due anni pri-
ma di quello che ha riguardato più recente-
mente il punto vendita sito in Roma via Mas-
sa San Giuliano 185, e quindi non nel giro
di "poche settimane" come riportato nell'ar-
ticolo. Inoltre, sul fatto di via Casilina è già
intervenuta la magistratura penale, che, al-
l'esito del processo avviato contro ignoti, ha
proceduto all'archiviazione. L'incendio del
19.10.2012, secondo quanto accertato da
un primo esame dai vigili del fuoco interve-
nuti sul luogo, è stato certamente genera-
to da un corto circuito dell'impianto elettri-
co. In entrambi i casi, la natura dolosa dei
sinistri è da escludere.
La ricostruzione, INESATTA dei fatti, la-
scia intendere ben altro disegno, collegan-
do gli avvenimenti del Luglio
2010 e dell'Ottobre 2012, con
un obliquo ed inaccettabile ri-
ferimento, alla Bricofer Italia
S.p.a..
E' chiaro che una descri-
zione completa delle circo-
stanze quale avrebbe fornito
la Bricofer Italia S.p.A se fosse stata alme-
no interpellata, non avrebbe ingenerato al-
cun dubbio circa il reale accadimento dei fat-
ti, né legittimato diverse o allusive interpre-
tazioni. Rimanendo a disposizione della Bri-
cofer Italia S.p.A per ulteriori chiarificazio-
ni, per una reale ed imparziale ricostruzio-
ne degli accadimenti, ci scusiamo con la sud-
detta società e con i nostri lettori". Ci scu-
siamo quindi per aver dato un'informazione
inesatta e cogliamo l'occasione per porgere
le nostre scuse. LA REDAZIONE
Non bastava il trasferimento del ma-
teriale e degli arredi scolastici dalle
sedi di via Città Sant'Angelo e di via Ca-
tignano, l'istitu-
to fatiscente fi-
nalmente chiu-
so. Nella nuova
scuola elemen-
tare di Castel-
verde ora c'è bi-
sogno anche di
un armadio.
La richiesta ri-
volta ai genitori dei bambini di Castelver-
de sarebbe partita dal corpo insegnanti a
causa dell'insufficienza degli arredi forni-
ti dall'amministrazione e dalla mancanza
di risorse a disposizione del Municipio.
"Abbiamo fatto partire un passaparola fra
noi genitori e stiamo cercando di rime-
diarne uno usato per una classe che ne
ha bisogno - spiega Deborah Daniele, una
delle mamme - Se non ci riusciremo cre-
do che raccoglieremo i soldi per comprar-
ne uno nuovo. Ma non toccherebbe al Co-
mune?".
Così, a sobbarcarsi la nuova grana e i
costi annessi, per quanto esigui, saranno
di nuovo le famiglie che già provvedono
alla fornitura di tutto il materiale scolasti-
co individuale dei bambini e ai quali pro-
prio non spetterebbe l'ennesima briga.
Genitori e insegnanti, infatti, armati di
braccia e mezzi privati - e in molti casi co-
stretti ad assentarsi dal lavoro - avevano
già dovuto sopperire alle mancanze isti-
tuzionali lo scorso 12 novembre. Quando
hanno caricato le proprie auto per traspor-
tare tutto il materiale nel nuovo edificio.
L'apertura era avvenuta in fretta e furia e
i genitori erano stati obbligati a provve-
dere al trasloco nell'intervallo di un fine
settimana pur di garantire il suono della
campanella il lunedì successivo.
La versione è confermata anche da Mar-
co Di Cosimo (Pdl), Presidente della Com-
missione Urbanistica di Roma Capitale:
"E' stata aperta con qualche giorno di an-
ticipo rispetto a quanto preventivato per
chiudere finalmente l'istituto di via Cati-
gnano". Motivo per cui il servizio mensa
è partito con dei ritardi. "Si è trattato del-
la presa in carico delle cucine ma funzio-
nano regolarmente da martedì 20". Pec-
cato che la buona notizia dell'avvio dei pa-
sti rischi di essere adombrata da nuove
perplessità delle famiglie. Nella scuola, in-
fatti, sembra siano assenti anche alcuni
corrimano nelle scale e
a pare sia stato chiesto
ai genitori anche di aiu-
tare con il finanziamen-
to per la produzione e
la crescita di un prato.
SILVIO GALEANO
SCUOLA DI VIA CAMARDA, CI RISIAMO
ELETTO IL NUOVO CDQ DI CORCOLLE
LA MARTELLI ORGANIZZA LA FESTA DELL'ALBERO
DOPO IL TRASLOCO FAI DA TE, SI CHIEDE AIUTO AI GENITORI DI CASTELVERDE PER
OTTENERE UN ARMADIO. NON CI SONO LE RISORSE.
Tutta un'altra storia. Rispetto alle scorse vo-tazioni, che videro le elezioni di France-
sco Saltini come presidente, con uno scarsis-simo numero di candidati e una bassa affluen-za dei cittadini, la nascita del nuovo comitatoverrà ricordata invece per la grande parteci-pazione.
Erano 23 i candidati alle elezioni del 18 no-vembre 2012 e a votare sono stati 438 citta-dini. Eletto come presidente, unico candida-to, Danilo Proietti, giovane volto di Corcolle,già membro del comitato di quartiere uscen-te, e rappresentante del Pd del versante pre-nestino. Il direttivo sarà inoltre rappresentatoda Roberto Ignagni come vicepresidente, Giu-lia Donatucci come segretaria e Maria Man-zullo come cassiere. Gli altri membri eletti delnuovo comitato sono: Vivilecchia Angela, Scoz-zi Alessandra, Catapano Catia, Piccarozzi Da-niele, Di Battista Michela, Bella Barbara, Pen-na Simonetta, Gervini Ilaria, Lucheroni Auro-ra, Spiotta Natascia e Fornelli Tiziana.
Le elezioni si sono svolte in un clima sere-no e sono state precedute dalla campagnaelettorale serrata di alcuni dei partecipanti. Ilnuovo comitato è già carico di molte aspetta-tive da parte dei cittadini del quartiere.
Quella che ci sentiamo di dover esprimereanche noi è che il comitato, nella persona delsuo nuovo presidente, riesca a scrollarsi didosso i personalismi e scindere il suo dove-re di rappresentanza e imparzialità dalla vitapolitica che spesso cozza con un ruolo chedovrebbe essere espressione di tutti e non dialcuni. ALESSIO CARTA
“Solo le radici più profonde fanno viaggiare lon-tano", è lo slogan che ha rappresentato l'even-
to che venerdì 21 novembre ha portato centinaia digenitori nel cortile del plesso Martelli a Lunghezza.
I piccoli alunni della scuola elementare hanno ri-percorso con canti e coreografie il viaggio di un pic-colo seme che, desideroso di crescere, si trova adaffrontare anche ambienti ostili. Ma che grazie alleradici ben salde nel terreno riesce a crescere forte."Le radici rappresentano la famiglia e la scuola. I valori che riuscia-mo a dare a questi giovanissimi alunni - ricorda la coordinatrice, Mi-retta Mencarelli, ai numerosi papà e mamme presenti - e primi fratutti dobbiamo ringraziare proprio voi genitori. Se c'è una parola cherappresenta il plesso Martelli è "insieme", perché abbiamo semprelavorato insieme. Un grazie infinite ai genitori a nome degli alunni edegli insegnanti".
Il ballo realizzato dai bambini sulle note di "Albero" di Jovanotti ha commosso tutti i presen-ti. Anche perché il contenuto, manifesto di tolleranza e di desiderio di multiculturalità, ha rac-chiuso in pochi minuti il tema chiave della giornata: interpretando come meglio credevanofosse possibile il testo, i bambini si sono sbizzarriti in una serie di fantasiose coreografie. Inultimo è stato piantato nel giardino della scuola un albero. Come simbolo di questa giornatache verrà ricordata per molto tempo dai genitori e dagli alunni , interpreti principali di una fe-sta per grandi e piccini. JESSICA SANTINI
RETTIFICA "A FUOCO BRICOFER DI CASTELVERDE"
UNA GRANDE PARTECIPAZIONE POPOLA-RE HA RESO LE ELEZIONI DEL NUOVO CO-MITATO UN EVENTO PER IL QUARTIERE.
PRESSO LA SCUOLA ELEMENTARE UN'INIZIATIVA DEGLI INSEGNANTI E DEI BAMBINI
PER SENSIBILIZZARE I PIÙ PICCOLI ALLA DIFESA DELL'AMBIENTE E DELLE DIVERSITÀ.
IN SEGUITO ALLA LETTERA RICEVUTA PER CONTO DELLA BRICOFER ITALIA S.P.A. DA PARTE
DELLO STUDIO LEGALE AVVOCATO MARTELLA, IN MERITO ALL'ARTICOLO "A FUOCO BRICO-FER DI CASTELVERDE" PUBBLICATO A PAGINA 6 SUL N. 17 DE LA FIERA DELL'EST, A FIRMA
DI ANDREA CAVADA, CI SCUSIAMO PER NON AVER INTERPELLATO I TITOLARI DELL'AZIENDA
E RETTIFICHIAMO ALCUNE IMPRECISIONI RIPORTATE NEL MODO SEGUENTE NELLA LETTERA
SCRITTA DALLO STUDIO LEGALE IN QUESTIONE:
PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 19 ANNO V 13
Approvato il bilancio, è stato tolto di
mezzo anche l'ultimo impedimen-
to all'apertura dell'asilo di largo Ro-
tello.
Se tutto filerà liscio, la struttura, pron-
ta da settembre 2011, accoglierà 60 bam-
bini a partire da gennaio 2013. Nata co-
me opera a scomputo durante la prece-
dente amministrazione, secondo quanto
riportato da Marco Di Cosimo (Pdl), Pre-
sidente della Commissione Urbanistica di
Roma Capitale "dovrebbe essere presa in
carico dall'amministrazione proprio in que-
ste settimane.
Per i primi sei mesi sarà in gestione di-
retta. Ma per l'anno prossimo sarà indet-
to il bando per l'affidamento". Ai privati.
Critica l'USB, per voce di Caterina Fida -
coordinatrice Nidi: "Un asilo pubblico co-
struito con i nostri soldi costa all'incirca
1 milione e mezzo di euro. Il messaggio
che passa è di aprire a tutti i costi ma
pubblico e privato non sono lo stesso".
Perché, sostiene il sindacato, se verrà da-
to in concessione, il rischio è che si ri-
sparmi sul personale per scaricarne i co-
sti andando ad inficiare anche la qualità
dell'educazione. Un asilo comunale, in-
fatti, ha una spesa di gestione molto più
alta rispetto a uno in concessione ma,
spesso, questi ultimi ammortizzano ab-
bassando il pagamento del personale o
giocando su un turnover deprimente.
L'asilo era stato oggetto a luglio di un
sopralluogo di Alemanno, di Di Cosimo e
dei consiglieri di corrente in Municipio
Marco Dari e Massimo Mancuso.
Dopo la scuola di via Camarda, l'asilo
di via Rosciano, per la struttura si era ri-
servato il gran finale della passeggiata a
Castelverde.
Ci sono voluti altri cinque mesi per
sbloccare definitivamente lo stallo, con
la grande pecca di non essere riusciti ad
aprire a settembre. Gli utenti in Munici-
pio VIII che sono lista in attesa del ser-
vizio sono circa 700. SILVIO GALEANO
Castelverde, pronto per l’apertura il nido di largo RotelloINAUGURERÀ A GENNAIO, A SEI MESI DALLA FAMOSA PASSEGGIATA DI ALEMANNO E DO-PO L'ENNESIMO RITARDO DOVUTO ALL'APPROVAZIONE DEL BILANCIO. GESTIONE DIRET-TA FINO ALL'ANNO PROSSIMO, POI AFFIDAMENTO AI PRIVATI.
Scuola Elementare di via Camarda a Ca-
stelverde scuola di via Medail a Lun-
ghezza, parchi di Corcolle e infine scuola a
San Vittorino.
Sono le aree che lo scorso 15 novembre
il presidente della Commisione Urbanisti-
ca di Roma Marco Di Cosimo (Pdl) ha visi-
tato durante alcuni sopralluoghi per verifi-
care lo stato delle cose sul versante pre-
nestino dell' VIII municipio. Cominciamo
con la nuova scuola elementare di Castel-
verde, assegnata a una parte dei bambini
di via Catignano (la scuola fatiscente è sta-
ta chiusa) e in parte a quelli di Città San-
t'Angelo.
"E' stata aperta con qualche giorno d'an-
ticipo rispetto a quanto preventivato con il
Comune di Roma. C'era qualche problema
per l'apertura della mensa ma si è tratta-
to della presa in carico delle cucine che, a
quanto mi risulta, pur con dei ritardi fun-
ziona regolarmente da martedì scorso (ndr
13 novembre)".
Proseguiamo con la scuola di Lunghez-
za. "Nel plesso di via Medail abbiamo ve-
rificato che c'era qualche piccola manuten-
zione da fare e in parte quasi tutta è sta-
ta già fatta". Per Corcolle "abbiamo visto
che uno dei due parchi, quello più interno,
è quasi terminato: mancano solamente gli
allacci e abbiamo sollecitato ACEA per ese-
guirli al più presto possibile. Per l'altro, quel-
lo vicino alla via Prenestina, abbiamo ve-
rificato che sono finalmente ripartiti i lavo-
ri dopo il nullaosta che è arrivato per la
questione del fosso. Il primo quindi, potrà
aprire tra poco tempo mentre per il secon-
do ci vorranno ancora 60 giorni di lavori".
Infine la scuola elementare di San Vit-
torino, dove dopo ben 7 anni dal finanzia-
mento ha visto luce il refettorio ma man-
cano ancora gli allacci alla rete del gas. "Là
ci sono alcune problematiche complesse e
stiamo immaginando e pensando a come
risolverli". SILVIO GALEANO
Doveva essere inaugurata il 16 novem-
bre l'Aula Civica in via Letti Manoppel-
lo, una traversa di via Massa San Giuliano.
Festa rinviata, ma solo di qualche settima-
na. Il Consiglio Municipale, su proposta del-
la Commissione Patrimonio, votò per desti-
nare l'aula alla cittadinanza di Castelverde,
sprovvista di spazi aggregativi.
Inizialmente l'edificio doveva essere una
sede distaccata del Municipio, ma maggio-
ranza e opposizione all'unanimità votarono
per una scelta diversa, volta a colmare un
vuoto: destinare uno spazio alle associazio-
ni del territorio. Entusiasta il presidente del
comitato di quartiere di Castelverde, Dino
Landi, che spiega: "Dopo l'inaugurazione sa-
rà indetto un bando di gara a cui parteci-
peranno le associazioni di Castelverde. Tra i
progetti in ballo una possibile sede per le riu-
nioni del comitato di quartiere visto che ne
siamo sprovvisti. Abbiamo anche chiesto al
Presidente del Municipio se la sala potesse
diventare un distaccamento circoscriziona-
le, ma ci hanno risposto che questo non sa-
rebbe stato possibile a causa della mancan-
za del personale".
Accanto all'Aula Civica ci sarà anche un
parco giochi dove anziani, bambini e adulti
potranno finalmente godere di un punto di
incontro all'aperto, visto che sembra essere
ancora lontana la data in cui i cittadini di Ca-
stelverde potranno usufruire di quello sito
all'interno del complesso 'Parco La Borghe-
siana', incappato in una vicenda giudiziaria
che ha provocato numerosi rallentamenti bu-
rocratici.
Il parco sarà attrezzato con giochi per i
più piccoli, sarà aperto la mattina e sorve-
gliato da alcuni anziani del quartiere che si
sono già proposti come volontari. In attesa
che l'aula sia ufficialmente affidata alla cit-
tadinanza, la speranza è che tutti coloro che
si impegnano per lo sviluppo del territorio e
che per esso organizzano iniziative a scopo
sociale e culturale possano usufruirne nel ri-
spetto del principio delle pari opportunità.
FEDERICA GRAZIANI
AULA CIVICA CASTELVERDE:
INAUGURAZIONE RINVIATA
VERSANTE PRENESTINO, SOPRALLUOGO DELLE ISTITUZIONI
POTREBBE DIVENTARE LA SEDE DEL COMI-TATO DI QUARTIERE ED ESSERE AFFIDATA
AD UN'ASSOCIAZIONE PER ATTIVITÀ CUL-TURALI. FINALMENTE ARRIVA UNO SPAZIO
AGGREGATIVO PER LA CITTADINANZA.
CAMPO DA CALCIO CASTELVERDE, FORSE CI SIAMO!
IL 15 NOVEMBRE IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE URBANISTICA, MARCO DI COSIMO, HA EFFETTUATO ALCUNI SOPRALLUO-GHI IN TUTTO IL QUADRANTE PRENESTINO. ECCO A CHE PUNTO SIAMO CON I LAVORI NELLE ZONE INTERESSATE DALLA VISITA.
Manca davvero poco per vedere il cam-
po da calcio di Castelverde prendere
vita. Piccoli problemi hanno ritardato l'aper-
tura della struttura, ma tutti assicurano che
saranno risolti in tempi
brevi.
Ad oggi il campo pre-
senta alcuni problemi per
quanto riguarda l'imper-
meabilizzazione degli spo-
gliatoi e l'ingresso dei gio-
catori in campo, secondo
la Federazione Italiana del Coni alla quale
erano però stati fatti visionare i progetti pri-
ma dell'inizio del cantiere, non sarebbe re-
golamentare.
Marco Di Cosimo, Presidente della Com-
missione Urbanistica Roma Capitale, spie-
ga: "E' una cosa relativamente semplice, ba-
sterà far uscire i giocatori direttamente da-
gli spogliatoi. Ci stiamo lavorando. Per quan-
to riguarda l'infiltrazione verrà sistemata
quanto prima. Stanno terminando l'ultima
parte dei lavori, per quanto riguarda la par-
te termica grossi problemi non ci dovrebbe-
ro essere.
Purtroppo quando si fa un cantiere così
complesso è chiaro che la parte finale sia un
grattacapo. Il Coni all'epoca
dovrebbe aver dato un pare-
re sul progetto, oggi dice che
non va bene. Il campo è pron-
to, se vogliamo ci possiamo
fare una partita amichevole
domani. A breve terminere-
mo tutto. Noi del Comune c'
entriamo poco, i lavori non li facciamo noi.
Ci sono anche dei muri che andranno pro-
tetti per la sicurezza dei calciatori".
Molto ottimista anche Maurizio Fiorini,
Presidente del Castelverde Calcio: "Sono ri-
masti dei dettagli che non ci permettono di
entrare, ma a breve verranno risolti. Nel
campo potranno giocare anche altre squa-
dre, non sarà un problema, compatibilmen-
te però con i nostri impegni". Non ci resta
che aspettare il fischio di inizio!
FEDERICA GRAZIANI
A BREVE VERRANNO RISOLTI I PICCOLI DETTAGLI RIMASTI. IL FISCHIO DI INIZIO SI FA SEMPRE PIÙ VICINO.
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO V14
Torna in attività la lussuosa Resi-
denza Castelverde. Ritirata l'ordi-
nanza di sequestro, la villa potrà ri-
prendere la sua regolare attivi-
tà, ma dovrà sanare le inadem-
pienze riscontrate.
Con la delibera dirigenziale
n. 1910, datata 27 settembre
2012, viene specificata la revo-
ca del precedente provvedimen-
to dirigenziale n. 192 del 31 gen-
naio 2012, nel quale era stato
stabilito il divieto assoluto di
somministrazione al pubblico
di bevande ed alimenti anche in maniera
indiretta. Nello stesso provvedimento ve-
niva richiesto che due sale della villa, de-
nominate "Venere e Bosco", fossero adibi-
te a residenza privata e non aperte al pub-
blico. Per due anni Residenza Castelver-
de è stata nell'occhio del ciclone a causa
delle irregolarità e conseguenti sequestri
da parte delle istituzioni preposte.
Il calvario della villa è iniziato il 17 set-
tembre 2011, quando 40 agenti della Po-
lizia di Roma Capitale, all'epoca coordi-
nati dal Comandante Antonio Di Maggio,
fecero irruzione all'interno della residen-
za, nel pieno svolgimento di una festa.
Quel mega blitz, durato circa due ore, ven-
ne sollecitato da alcuni esposti dei resi-
denti, stufi dei rumori e del caos che era-
no costretti a subire fino a tarda notte.
Scattarono così i sigilli definitivamente il
19 settembre per inadempienze sulle re-
golarità dei permessi.
Questo scatenò l'ira del gestore, Lucia-
no Sconci, che all'epoca dei fatti commen-
tò:" Sono entrati qui dentro come se cer-
cassero il "capo dei capi", Residenza Ca-
stelverde è un attività seria. Quanto ac-
caduto ha solo recato solo dei danni alla
nostra immagine e a chi doveva organiz-
zare il proprio evento". Furono moltepli-
ci anche le manifestazioni di protesta di
coloro che avevano prenotato la villa, la-
sciando anche una caparra, i quali furo-
no protagonisti di una vera rivolta. I clien-
ti si riversarono davanti ai cancelli della
struttura in via Bolognetta per farsi re-
stituire i soldi delle caparre versate. Po-
co tempo dopo, il 4 ottobre 2011, in atte-
sa degli accertamenti da parte degli orga-
ni competenti, Residenza Castelverde ven-
ne dissequestra e continuò con la sua at-
tività.
Durò poco. Infatti il 31 gen-
naio 2012, ecco arrivare la
delibera dirigenziale n.192,
nella quale venne stabilito
l'assoluto divieto di sommi-
nistrazione di bevande ed ali-
menti anche in maniera in-
diretta. Inoltre, questa vol-
ta, venne ordinato al locato-
re di adibire le due sale "Bo-
sco" e "Venere" ad abitazione privata per-
ché non a norma. I gestori furono costret-
ti a sospendere le loro attività in attesa di
accertamenti da parte dell'amministra-
zione pubblica.
Il 27 settembre 2012 tutto è tornato al-
la normalità. Con la delibera n. 1910 si
annulla la precedente. La villa quindi ria-
pre, ma se la proprietà non rispetterà i
tempi della sanatoria, i sigilli di seque-
stro potrebbero scattare nuovamente per
la residenza di via Bolognetta 24. ANDREA CAVADA
Ponte di Nona, Corcolle e Villaggio Pre-nestino hanno indetto le elezioni per
formare il nuovo comitato di quartiere. Co-sì siamo andati a chiedere a quello di Ca-stelverde se anche loro a breve le avreb-bero indette.
Il comitato si è ufficializzato con unostatuto il 16 marzo 2012, dove si leggeche tutte le cariche hanno durata tre an-
ni. Prima il comitato di Castelverde nonaveva un documento che ne regolamen-tasse tempi e modi. Nasceva in modo spon-taneo grazie all'impegno dei volontari delquartiere. Nel febbraio 2010 venne elet-to presidente e direttivo, che andarono asostituire il dimissionario Vincenzo Tardel-la. Sono passati quindi quasi tre anni. Ab-biamo contattato Dino Landi, presidentedel CdQ di Castelverde, per informare icittadini sulla possibilità di nuove elezio-ni. Visibilmente infastidito da questa sem-plice domanda, forse anche perché pun-golato più volte sulla questione per la po-ca attenzione di una nostra collaboratri-ce, spiega: "Adesso si è ufficializzato. Leelezioni vediamo. Perché ci sono le elezio-ni nazionali dobbiamo farle anche noi?Stiamo portando avanti duemila problemie lei mi parla di elezioni? Non è previstanessuna elezione. Il comitato di quartie-re deve risolvere i problemi non certo guar-dare il colore politico di quello o quell'al-tro. Forse voi avete un'idea sbagliata delcomitato".
Non avevamo proprio pensato alla po-litica né avevamo fatto allusioni, ci erava-mo limitati a chiedere sulle modalità cheregolamentano il comitato. "Quando saràil momento - continua Landi - ci pensere-mo. Nel 2012 ci siamo istituzionalizzaticon uno statuto. La fine del mandato lodecideremo poi. Non è il caso di fare oraelezioni perché stiamo portando avanti unsacco di problemi del quartiere".
Chiediamo poi al presidente perché nonsiano esposti nella bacheca del quartierele date di incontro: "Il nostro difetto - spie-ga Landi - è quello di non pubblicizzarequello che facciamo. Siamo modesti, di-ciamo così. Il comitato si riunisce una vol-ta dal prete, una volta al campo di bocceperché non abbiamo una sede. Noi indi-chiamo le date degli incontri a coloro chesono iscritti al comitato, poi dopo le met-teremo su internet perché stiamo costruen-do un sito dove informeremo i cittadini".
Non c'erano secondi fini nelle nostre do-mande ma, come spesso accade con al-cune realtà del quartiere, spesso veniamofraintesi. FEDERICA GRAZIANI
Residenza Castelverde riprende l’attività RIAPRE IN ATTESA DI SANATORIA RESIDENZA CASTELVERDE, LA SFARZOSA VILLA PER
EVENTI IN VIA BOLOGNETTA 24. DOPO UN ANNO DI SEQUESTRI/DISSEQUESTRI AR-RIVA UNA DELIBERA DIRIGENZIALE CHE AUTORIZZA LE ATTIVITÀ.
ENRICO SPOLETINI
PRESENTA IL SUO LIBRO
Giovedì 22 novembre scorso Enrico Spo-
letini, in arte E. ha presentato il suo li-
bro. "Punto a capo" E' il nome della sua nuo-
va raccolta di racconti presentata nella li-
breria "Nativy" di Santa Maria delle Mole.
Questo ragazzo, classe 1985, nato e cre-
sciuto in VIII municipio, con la passione per
la scrittura, ha realizzato il suo sogno. L'au-
tore riesce a trovare la forza di uscire dai
"momenti no" scrivendo. Inizialmente solo
per se stesso e in un secondo momento la-
sciando a tutti la possibilità di leggere i suoi
racconti.
Il tutto succede grazie ad un suo amico
che, lo convince sul fatto di avere talento e
di provocare emozioni nel lettore. Inizia co-
sì a pubblicare i suoi racconti che riscuoto-
no un discreto successo. Il suo stile "inno-
vativo" e caratterizzato dall'utilizzo del so-
lo punto tra una parola e l' altra sono il suo
marchio di fabbrica che lo distinguono da-
gli altri scrittori. Leggendo i suoi racconti si
capisce immediatamente l'influenza che il
"Rap" ha sul suo modo di scrivere, tra pe-
riodi brevi scritti in rima e quel punto usa-
to per dare peso ad ogni parola manca so-
lo, si fa per dire, una buona base musicale.
"Il punto è usato perché tutte le parole
hanno un peso" commenta l'autore. Il libro
"Punto a capo" è possibile ordinarlo sul si-
to o nelle librerie Feltrinelli sotto il nome di
E. per saperne di più www.facebook.com/epun-
toofficial oppure www.twitter.com/epunto-
official. ANDREA CAVADA
Sarà pronto per il mese di marzo il nuo-
vo complesso della parrocchia di Castel-
verde, che si affiancherà alla vecchia strut-
tura eretta nel 1957 con decreto del Cardi-
nale Vicario Clemente Micara.
I lavori, cominciati durante marzo 2011
su progetto dell'architetto Roberto Panella
con la collaborazione degli architetti Alber-
to Costantini e Massimiliano Ciotti e appro-
vato in Conferenza dei Servizi Ufficio "Ro-
ma Capitale" nel settembre del 2009, so-
no ormai in dirittura di arrivo. Come spiega
il parroco di Santa Maria di Loreto Don Pa-
trizio Milano "per quanto riguarda il vecchio
complesso rimarrà solo la chiesa. La nuova
struttura avrà invece 12 aule di catechismo,
un teatro, gli uffici. Si tratta di un comples-
so predisposto ad avere tutti i servizi che
occorrono per una parrocchia.
I lavori procedono, ormai siamo a buon
punto. Era previsto un percorso di due an-
ni che sarà rispettato". Se l'opera sarà ulti-
mata, come da programma, per la prima-
vera del 2013, a quel punto "sarà il Cardi-
nale a decidere la data della consacrazione
e l'inaugurazione". SILVIO GALEANO
UN RAGAZZO NATO E CRESCIUTO IN VIII REA-LIZZO FINALMENTE IL SUO SOGNO: PRESEN-TARE UN LIBRO.
CDQ CASTELVERDE: "NON SONO PREVISTE ELEZIONI"NEL CLIMA DI ELEZIONI DEI COMITATI DI QUARTIERE DEL VERSANTE PRENESTINO, AB-BIAMO CONTATTATO ANCHE QUELLO DI CASTELVERDE PER CAPIRE SE E QUANDO VER-RANNO INDETTE NUOVE VOTAZIONI.
LA PARROCCHIA SANTA MARIA DI LORETO SARÀ CONSEGNATA A MARZO
I LAVORI PER IL NUOVO COMPLESSO DELLACHIESA DI CASTELVERDE SONO QUASI UL-TIMATI.
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO V16
Cristian Castaldi è stato oggetto di una
aggressione da parte di un collega di
lavoro all'interno del centro di smi-
stamento denominato "AMA 2" in via di Roc-
ca Cencia, Roma, per aver pre-
so le difese di quattro gatti ap-
pena nati che si trovavano in
una parte del centro medesimo,
di cui due, oggetto di inutili cru-
deltà. A parlare i due legali, l'Av-
vocato Francesco Desideri e l'Av-
vocato Giovanni Carta che rac-
contano delle conseguenze psi-
cologiche e sociali che sta viven-
do il giovane ragazzo di Corcolle.
Dopo l'accaduto come si sono com-portati i dipendenti AMA, ma sopratut-to l'azienda, nei confronti di Cristian?
Certamente non vi è stato un sostegno,
ancorché morale, dei colleghi, tranne che
per rarissime eccezioni. In merito all'AMA,
questa non è il diretto datore di lavoro del
Castaldi, con ogni conseguenza del caso,
tuttavia, e comunque, non ha assunto una
posizione di condivisione dell'azione posta
in essere dal Castaldi.
E' vero che l'interinale ManPower halicenziato Cristian perché ha difeso queicuccioli di gatto, andando "contro" l'ope-raio AMA?
In merito a questo particolare aspetto
della vicenda non abbiamo elementi per po-
ter rispondere, anche perché del procedi-
mento mosso in sede giuslavo-
ristica dianzi il Tribunale Civile
di Roma, Sezione Lavoro, il Sig.
Castaldi è perorato da un altro
collega, l'Avv. Pasquale Maria
Crupi.
Dal momento in cui "Man-power" è venuta a conoscen-za dell'accaduto, come si è
comportata con Cristian?La ManPower non è, allo stato, interes-
sata nel procedimento penale nato a segui-
to della denuncia querela sporta dal Castal-
di, pertanto non siamo in grado di riferire
in merito.
Un dato certo è che il Castaldi, che lavo-
rava per la detta società presso il sito AMA,
è stato licenziato e non più riassunto o de-
stinato ad altra attività lavorativa.
Prima dell'accaduto Manpower ave-va mai manifestato l'dea di licenziareil ragazzo o quanto accaduto quel gior-no è l'unico precedente?
In precedenza non vi erano mai state
manifestazioni da parte del datore di lavo-
ro che potessero far ritenere l'intenzione di
licenziare il Castaldi.
La lettera in cui Manpower specifica che
l'azienda non può adibire l'operaio ad altra
mansione quindi il contratto può ritenersi
risolto, non suona come un pretesto per li-
cenziare un dipendente "scomodo"?
Questa domanda prevedrebbe delle va-
lutazioni assolutamente personali e pertan-
to di poco valore assoluto. Chiaro è che il li-
cenziamento del Castaldi è occorso con una
modalità ed un susseguirsi di accadimenti
non certo ortodossi e cristallini.
Cristian ha mai chiesto spiegazionidel suo licenziamento a "Manpower"?
Certamente si, ma non ha ancora rice-
vuto una risposta chiara ed esaustiva!
Come vive Cristian da quel giorno?Il Sig. Castaldi, dal giorno dei fatti, è sta-
to sottoposto ad una pressione enorme per
una persona semplice e serena come era
lui. Prima lo shock per i fatti occorsi, poi l'an-
sia del non essere creduto e, da ultimo, il
licenziamento comminato senza un plausi-
bile e concreto motivo. Si aggiunga a ciò il
dato che, trovandosi, come spesso accade,
uti singuli in una vicenda più grande di lui,
patisce un forte stato di prostrazione, fru-
strazione, impotenza ed ansia, accresciuta
dal timore che possa occorrere, in qualche
maniera, anche se per questioni non diret-
tamente collegate alla propria vicenda pro-
cessuale, qualcosa alla propria famiglia od
alla propria persona, come in verità ha avu-
to il sentore che fosse già occorso. Lo stes-
so, difatti, in una particolare circostanza ha
ritenuto di essere stato seguito da alcuni
soggetti nelle adiacenza della propria abi-
tazione ed avvicinato, ancorché non inter-
pellato, da persone che indirettamente, han-
no dato ad intendere la possibilità di azioni
in suo danno usando particolari escamota-
ge. Nell'occasione il Castaldi sì è rivolto al-
le autorità per palesare quanto occorso.
Cosa chiederete in sede di proces-so?
Allo stato è prematura tale risposta, quel-
lo che si può riferire è che il procedimento
penale è ancora in corso e che i difensori
Avv. Giovanni Carta e Francesco Desideri
sono intervenuti all'interno del medesimo
affinché questo possa proseguire sulla sua
strada sino a giungere ad un accertamen-
to dibattimentale della vicenda.
Sarà possibile chiedere un reinseri-mento di Cristian e, se verrà ottenutopotrebbe creare problemi nei rapporticon gli altri operatori?
L'ipotesi di un reinserimento è astratta-
mente possibile, tuttavia in merito alla pra-
ticabilità in concreto sarebbe più opportu-
no chiedere al collega Avv. Crupi, che si sta
occupando del procedimento in sede civile.
ANDREA CAVADA
E’del 14 novembre la denuncia al Pre-
fetto dei cittadini dei quartieri limitro-
fi al campo nomadi via di Salone. Ormai
stufi, dopo le innumerevoli segnalazioni, di
una situazione con sembra destinata a mi-
gliorare.
"Sono stati sequestrati dei terreni con
materiale incendiato tossico. Forse si trat-
ta di copertone, plastica o rame riciclato -
racconta Carmine D'Anzica, del comitato di
quartiere Ponte di Nona, a due passi dai
luoghi incriminati - Non sappiamo cosa sia
con precisione ma
molti residenti
hanno riscontrato
difficoltà respira-
torie durante i ro-
ghi. Segno che ci
sia qualcosa di tos-
sico per la salute".
F e n o m e n o
esploso la scorsa
estate, quando i residenti del circondario a
causa della coltre di fumo spesso che aleg-
giava nella zona, erano costretti a barricar-
si in casa per la puzza. Sembrava essere
rientrato nel mese di settembre, dopo le
prime segnalazioni. Solo apparentemente
perché dal mese di ottobre in poi la situa-
zione è andata solo peggiorando: "Alcuni
concittadini si sono anche avventurati nei
pressi del campo per chiedere spiegazione
ai residenti. Molti dei quali si sono detti estra-
nei ai fatti e vittime del gesto sconsiderato
di qualcuno". I controlli nel campo sono da
qualche tempo affidati ad una ditta priva-
ta che non può fare altro che procedere con
le segnalazioni alle forze dell'ordine. La Po-
lizia Municipale da tempo non supervisiona
all'interno del campo.
"Chiediamo un'indagine seria per scopri-
re i responsabili ed un intervento preventi-
vo per evitare che si ripeta nuovamente.
Siamo stufi di questo fenomeno. Tenere
aperte le finestre significava respirare ve-
leno - tuona D'Anzica - le sostanze prodot-
te possono causare malattie respiratorie
chissà cos'altro. Oltretutto non è un proble-
ma solo di Ponte di Nona: segnalazioni so-
no arrivate da Castelverde, La Rustica e
Settecamini. Non escludiamo di portare
aventi ulteriori azioni attendiamo una rispo-
sta dal Prefetto".
Salvaguardia della legalità - bruciare ma-
teriale inquinante è contro la legge - e tu-
tela del diritto alla salute. Questo chiedono
i cittadini nell'esposto. Solo i loro diritti e
che venga ripristinata una situazione di nor-
malità. A tutela loro e dei loro figli.
JESSICA SANTINI
IN SEGUITO ALL'ENNESIMO FALÒ REGISTRA-TO NEL CAMPO NOMADI DI SALONE, I CIT-TADINI HANNO PRESENTATO UN ESPOSTO.E VOGLIONO CHIAREZZA SULLA FACCENDA.
Calvario infinito per Cristian
FUMI SALONE, IL PREFETTO RISPONDA
IL RAGAZZO LICENZIATO DOPO AVER DIFESO LA VITA DI ALCUNI GATTINI PRESSO LO STA-BILIMENTO AMA CONTINUA A VIVERE FORTI PRESSIONI PSICOLOGICHE. PARLANO I SUOI LEGALI.
PRENESTINO - COLLATINO NUMERO 19 ANNO V 17
Èmorto il conducente della Panda che
lo scorso lunedì 19 novembre ver-
so le 17.00, ha avuto uno scontro
frontale con un autobus della linea 051 in
via della Riserva Nuova, all'altezza del ci-
vico 177, in prossimità di via Pescocostan-
zo. C.P. 38 anni, residente in zona, dopo
il violentissimo urto è stato trasportato
d'urgenza al Policlinico di Tor Vergata, do-
ve i sanitari hanno solo potuto constatare
il decesso.
Secondo quanto comunicato dall'agen-
zia per la mobilità, dopo una prima rico-
struzione della dinamica sembrerebbe che
l'uomo a bordo della sua Fiat Panda, sta-
va percorrendo a tutta velocità via della Ri-
serva Nuova in direzione Villaggio Prene-
stino. Improvvisamente qualcosa non ha
funzionato e la sua auto ha invaso la cor-
sia opposta centrando in pieno lo 051.
Nonostante l'autista abbia fatto di tutto
per evitare lo scontro non c'è stato nulla
da fare. L'impatto è stato violentissimo ma,
per fortuna, sia i passeggeri a bordo del
bus sia il conducente, risultato negativo al-
l'alcool test, sono rimasti illesi. Subito do-
po l'incidente, sul posto sono intervenuti
gli agenti dell' VIII Gruppo della Polizia Lo-
cale di Roma Capitale, i quali si sono mes-
si subito al lavoro per tentare di ricostrui-
re la dinamica del sinistro. Per il momen-
to tra le possibili cause dello scontro si ipo-
tizza o un malore dell'uomo o un guasto
della vettura.
"Era giovane, forse aveva 36 anni, co-
nosco la moglie". Queste le uniche paro-
le di una signora affacciata alla finestra del-
la sua abitazione che guarda proprio sul
luogo della disgrazia. Ad un giorno dall'in-
cidente sul posto rimane una grande mac-
chia scura di sangue sull'asfalto, un maz-
zo di fiori ed uno striscione "…e tu ci man-
chi, il dolore è freddo come un lungo ad-
dio. E in assenza di te…il vuoto è dentro
noi. Ciao Tatto ti vogliamo bene". Parole di
chi sapeva il suo soprannome, di chi lo co-
nosceva bene e ora purtroppo lo piange.
ANDREA CAVADA
Schianto mortale in via della Riserva Nuova
Il pericolo di una discarica in zona non c'è
più. Ma la discarica a Corcolle Alto è co-
me se ci fosse. Sacchetti dell'immondizia ab-
bandonati ai bordi delle strade, rifiuti di ogni
tipo nelle vie secondarie e la totale mancan-
za di buon senso da parte di alcune perso-
ne fanno di quest'area tranquilla immersa
nel verde un ricettacolo di pattume.
Recentemente l'AMA è dovuta in-
tervenire per rimuovere i quattro
cassonetti su via Ripatransone, di-
ventati il covo di pantegane di enor-
mi dimensioni. "Quando andavo a
buttare l'immondizia guizzavano fuo-
ri dai cassonetti. Si era formato uno sciame
di topi - dice Maria Pia Capri che risiede a
Corcolle Alto - In quei secchi tempo fa qual-
cuno ha avuto il coraggio di buttare anche
un cane morto di media taglia dentro un sac-
co di plastica. Per la disperazione hanno do-
vuto levare i cassonetti perché la gente ci
buttava di tutto. E io sono contenta che li ab-
biano tolti".
Così i secchioni rimangono su via Fermi-
gnano, ma a via Ripatransone non ci sono
più e per gettare l'immondizia bisogna an-
dare a Corcolle basso. Ma alcuni, per non ar-
rivare fin lì, lasciano le buste della spazza-
tura per strada. "Ho visto persone lanciare i
sacchi dell'immondizia dall'automobile per
non scendere, o lasciarli in strada per
paura di perdere l'autobus. Ma la co-
sa peggiore forse è stata quando un
vicino ha bruciato la plastica in casa".
E poiché le vie secondarie di Corcol-
le Alto di notte sono particolarmente buie ed
isolate, non è raro che diventino il luogo idea-
le per la prostituzione o il ritrovo di coppie.
"Davanti ai cancelli delle case si trovano spes-
so fazzoletti e preservativi sporchi".
Nei mesi scorsi i cittadini hanno intrapre-
so lunghe battaglie per scongiurare il peri-
colo di una discarica a Corcolle. Ma a quan-
to pare la salvaguardia dell'ambiente e del-
la decenza non sta a cuore a tutti. E in vir-
tù della posizione isolata e della scarsa fre-
quentazione del quartiere, le norme civiche
relative alla raccolta dei rifiuti sembrano spa-
rite. "Il primo senso civico deve partire dai
cittadini, non si possono sempre additare le
istituzioni". CRISTINA CORI
Tragico il bilancio dell'incidente che lo
scorso martedì 20 novembre intorno al-
le 17.00 ha coinvolto un pullman della linea
Cotral e un' autovettura
su cui stavano viaggiava-
no tre persone.
Nico Caldaras, 38 anni
e Sharon Rizzi di 25 anni,
hanno perso la vita, men-
tre Cristian il fratello di
Sharon, è stato traspor-
tato di corsa in al vicino
Policlinico Casilino in con-
dizioni disperate. La di-
sgrazia ha avuto luogo in
via Prenestina, all'incro-
cio con via Cannaroli, poco dopo il quartie-
re di Colle Prenestisno. Per Sharon e Nico
non c'e stato nulla da fare. I loro corpi, or-
mai privi di vita, sono rimasti incastrati tra
le lamiere di quella Nissan Micra di colore
rosso che Nico guidava.
La dinamica dell'incidente rima-
ne tuttora sconosciuta. Subito do-
po l'incidente, sul luogo sono in-
tervenuti glia agenti della Polizia
Locale di Roma Capitale che han-
no lavorato per ore per cercare di
capire la dinamica dell'incidente.
Dai primi rilievi è emerso solo
che la Nissan Micra stava percor-
rendo via Prenestina in direzione
Roma centro ed in prossimità del-
la doppia curva, all'altezza di via
Cannaroli, ha invaso la corsia opposta schian-
tandosi con il pullman del Cotral. I vigili ar-
rivati sul posto hanno immediatamente pre-
so l'etilometro e sottoposto il conducente
all'alcool test ma è risultato essere negati-
vo. Il tratto di via Prenestina, compreso tra
via Vico Equense e via Eboli, è rimasto chiu-
so al traffico per diverse ore creando nume-
rosi disagi alla circolazione stradale ed ai
servizi di trasporto pubblico.
ANDREA CAVADA
CORCOLLE ALTO E QUEI RIFIUTI LASCIATI DOVE CAPITA
COLLE DEL SOLE, RIFIUTI
ABBANDONATI IN STRADA
A CAUSA DELLO SCARSO SENSO CIVICO DI ALCUNI, IL QUARTIERE RISCHIA DI DIVEN-TARE UNA PATTUMIERA A CIELO APERTO.
VICINO AD UN CANTIERE DI CASE IN CO-STRUZIONE, ABBANDONATA MOBILIA VA-RIA SUL CIGLIO DELLA STRADA. A DUE
PASSI DA VIA PRENESTINA.
UN UOMO PERDE LA VITA DOPO UNO SCONTRO FRONTALE CON UN AUTOBUS. ANCORA POCO CHIARE LE CAUSE DELL'INCIDENTE.
COLLE PRENESTINO: DUE PERSONE PERDONO LA VITA IN UN FRONTALE
Un quartiere già con molte difficoltà, si
ritrova a dover combattere col fenome-
no dell'abbandono dei rifiuti. Problema in
voga nei territori dell' VIII Municipio. Ormai
non più prerogativa solo delle campagne
isolate ma diffuso anche nei centri urbani
come Colle del Sole.
All'incrocio tra via Meano Sardo e via Bu-
sachi, una complanare di via Prenestina, è
stata lasciata una quantità non indifferente
di spazzatura: dai divani distrutti a sacchi
di calcinacci. Non mancano nemmeno i con-
sueti armadi dismessi e i materassi ormai
non più utilizzabili. In una zona, del resto,
anche abbastanza frequentata, visto l'adia-
cente cantiere. Questi farabutti ormai non
temono nemmeno più di essere visti. La
scarsa attenzione per un fenomeno tanto
diffuso, la poca prevenzione e le inesisten-
ti azioni di recupero delle arre contamina-
te, sono tre prove indiziarie di quanto le am-
ministrazioni locali siano interessate all'am-
biente e al fenomeno dell'inquinamento.
Un male difficile, certo da debellare. Ma
che solo grazie ad una lotta senza esclusio-
ne di colpi, a campagne di sensibilizzazione
e a serie politiche di raccolta rifiuti e riciclo
è possibile sconfiggere. JESSICA SANTINI
UN'AUTOVETTURA FINISCE CONTROMANO PROVOCANDO UN INCIDENTE. NELLO SCONTRO MUO-IONO DUE PERSONE, UNA TERZA VIENE TRASPORTATA IN OSPEDALE IN CONDIZIONI CRITICHE.
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO V18
Un progetto per cancellare definitiva-mente il tornante che ha causatol'ennesima vittima. La proposta del
presidente del Consorzio Franco Boccia èsolo l'ultima di una serie di provvedimentiche sono stati presi negli ultimi anni per lamessa in sicurezza della strada.
Nel 2011, in collaborazione con alcuni co-mitati di quartiere, è stata avanzata la ri-chiesta di illuminazione del tratto di via Pre-nestina nei pressi della curva tra il XIII e ilXV chilometro." Il consorzio si è attivato perla messa in sicurezza - ricorda Boccia- Unadelle motivazioni presentate riguardava siala pericolosità della così detta curva dellamorte, sia per l'intersezione con via Canna-roli". Il presidente ricorda che erano statefatte installare anche delle bande sonorelungo via Prenestina però, poiché il loro ru-more recava disturbo ai residenti, sono sta-te in breve tempo tolte.
"E abbiamo sollecitato per l'istallazione diuna segnaletica inesistente: ad ogni inci-dente, infatti, se la portano via. Inoltre perrendere meno pericoloso l'incrocio di viaCannaroli è stato imposto l'obbligo di svol-ta a destra. I primi tempi la supervisione deivigili urbani ha fatto rispettare l'obbligo im-posto. Ma quando i vigili hanno smesso di
frequentare la zona, il cartello è come senon fosse mai stato installato" racconta Boc-cia. Anche il tratto di strada fino all'incrociocon Valle Castiglione è stato messo in sicu-rezza: "Apparteneva alla Provincia e ci sia-mo adoperati per farlo mettere a norma dal-l'Acea. Anche perché, lungo quel percorso,specialmente la mattina, molte persone inprocinto di attraversare la strada per rag-giungere la fermata dell'autobus sono sta-te investite. Quattro anni fa come consor-zio abbiamo presentato un progetto per larealizzazione di un marciapiede che dallacasa cantoniera possa raggiungere il quar-tiere di Colle Prenestino. Ci stiamo lavoran-do. Ci sono delle difficoltà ma stiamo cer-cando delle soluzioni".
Si tratta di 500 metri che permettereb-bero ai cittadini di raggiungere un altro quar-tiere a piedi in tutta sicurezza. Evitando diessere investiti. La pericolosità del tornan-te, non a caso denominata della curva del-la morte, è nota a tutti. E il consorzio ha ca-pito che sono necessarie misure drasticheper evitare incidenti: "Da un paio di mesistiamo lavorando su un altro progetto. Vo-gliamo fare delle proposte su una variantegià esistente sul piano particolareggiato: at-traversare i terreni adiacenti alla curva del-la morte con una nuovo tratto di via Prene-stina. La strada esistente diventerebbe iltratto iniziale di via Cannaroli. Noi siamopropositivi. E diamo le indicazioni e poi lesoluzioni devono crearle loro. O almeno in-sieme".
Il consorzio ha deciso di proporre la que-stione all'assemblea di martedì 27 dove sa-ranno presenti il Consigliere Comunale Da-rio Nanni e il presidente della commissioneLavori Pubblici del Municipio Massimo Fon-ti. Per mettere la politica a conoscenza delprogetto e per richiedere un impegno quan-tomeno in un punto di cruciale importanzacome la questione sicurezza. JESSICA SANTINI
Curva della morte, interventi necessariIL CONSORZIO COLLI MONFORTANI HA AVANZATO DELLE PROPOSTE PER LA MESSA IN
SICUREZZA DEL DISCUSSO TRATTO DI VIA PRENESTINA.
"PARCO DELL'ACQUA E DEL VINO", CITTADINI ALL'OPERA
Pulire il parco è stata la parola d'ordineper i cittadini del quartiere Prato Fiorito.
Un compito che si sono autoassegnati perrestituire decoro all'unica area pubblica del-la borgata.
Da quando , lo scorso giugno, il Municipioha chiuso i rubinetti dei finanziamenti allecooperative che si occupavano della manu-tenzione degli spazi verdi di alcuni giardinidel territorio, i residenti si sono dovuti rim-boccare le maniche. E armati di scope, ra-strelli e, i più fortunati, di decespugliatori, sisono presi cura dei propri parchi. I cittadinidi Prato Fiorito hanno deciso, addirittura, nel-
l'ultima assemblea, di calendarizzare gli even-ti. Per non saltare nemmeno un appunta-mento con la manutenzione.
Così sabato 24 novembre, sotto un pia-cevole sole autunnale, hanno continuato laloro opera. Un po' aiutati, si fa per dire, dal-l'ultimo intervento della squadra inviata daldipartimento qualche giorno prima. Infatti,sotto sollecito del Cdq Borghesiana 2, ad-detti della coop. Soc. a rl Cantieri Sociali delX Municipio, una delle ultime cooperativescelte per la gestione del verde in VIII, han-no provveduto alla potatura alcune siepi ealla sistemazione dell'area cani. "Alcuni con-cittadini, anche nei giorni non calendarizza-ti, si sono adoperati per prendersi cura delparco- sottolinea Bruno Barani, presidentedell'Associazione "Prato Fiorito onlus" - si so-no occupati del vigneto e delle piazzole. Ilpiù è fatto.
Ora è necessaria la manutenzione". Ed èper questo che si aspetta un bando che do-vrebbe riassegnare la custodia dell'area. 7ettari per l'esattezza, che necessitano di mol-te ore di lavoro, di un operato costante econtinuo. Visto l'ottimo lavoro fatto in que-sti mesi dai cittadini sorge un dubbio: po-trebbe essere affidata a loro la custodia delparco. Dimostrando che al vuoto istituzio-nale si risponde con la presa di coscienza ela partecipazione. JESSICA SANTINI
Èstato votato all'unanimità il progetto, ap-provato in precedenza dal Comune, per
la costruzione di un parco a Colle Monforta-ni, nonché di un centro polivalente e di unanuova piazza. Tutto si è svolto nell'assem-blea nel bar di via Cannaroli.
Erano presenti il Presidente della Commis-sione Lavori Pubblici VIII Municipio Fonti, ilconsigliere PD al Comune Nanni, e Bucheri,
Presidente dei Consorzi di Roma. Il parco sa-rà mantenuto dagli addetti del centro poli-funzionale, che sarà formato da un bar, unpunto ristoro e una larga area ricreativa. Unagrande piazza sopra il centro polifunzionaledarà la possibilità ai cittadini di avere un po-sto dove incontrarsi, in una zona che da sem-pre è disperatamente circondata dal nullanelle infrastrutture e nei servizi, isolato an-
che da Colle Prenestino, a poche centinaiadi metri di distanza. Bucheri azzarda:"La piaz-za deve diventare il centro del quartiere".
Poi promette:"Una volta approvato il pro-getto, ci vorrà un mese e mezzo per fare lagara e affidare i lavori". Si farà prima il par-co e poi il centro polifunzionale, visto che perquest'ultimo la gara di appalto si svolgerà trafebbraio e marzo. I soldi stanziati potrebbe-ro addirittura avanzare per migliorare la via-bilità del quartiere dato l'altissimo tasso in-cidenti.
È dal 2003 che il Presidente del Consor-zio Colle Monfortani, Franco Boccia si impe-gna affinchè l'opera sia realizzata. Quello chevogliono vedere ora i cittadini sono i fatti. Ilprogetto c'è, è approvato. Che il miracolo ini-zi. MANUEL MANCHI
Momenti di paura domenica 18 novem-bre scorso per le strade del quartiere
di Prato Fiorito. Nelle prime ore del pome-riggio un uomo è stato rag-giunto da alcuni colpi di ar-ma da fuoco e trasportatod'urgenza in ospedale. Tut-to è accaduto all'incrociotra via di Borghesiana e viaRoccalumera, in prossimi-tà del capolinea della linea508 del servizio Atac.
Sembrerebbe che la vit-tima, un uomo di origine romena, si trovas-se fermo a bordo della sua auto, accostataal ciglio della strada. All'improvviso è statoraggiunto da due colpi d'arma da fuoco, chelo hanno colpito alle gambe, sparati da unaltro uomo a bordo di una moto in corsa. Ilromeno è stato trasportato tempestivamen-
te al Policlinico di Tor Vergata e al momentonon sembrerebbe essere in pericolo di vita.Sul posto, subito dopo l'accaduto, sono in-
tervenuti i carabinieri. Lastrada è rimasta chiusa perdiverso tempo a causa deirilevamenti effettuati daimilitari, per cercare di rico-struire la dinamica ancorasconosciuta.
Il territorio dell' VIII nonè nuovo a questo tipo di vi-cende: un paio di settima-
ne fa ad essere gambizzato è stato "Toto" uncarrozziere di via di Rocca Cencia. La dina-mica dell'agguato la stessa: due persone abordo di uno scooter hanno avvicinato la vit-tima e, da distanza ravvicinata, hanno fattopartire due colpi d'ama da fuoco ferendo al-le gambe. ANDREA CAVADA
L'IMPEGNO PRESO DAI RESIDENTI ALL'UL-TIMA ASSEMBLEA È STATO MANTENUTO: CU-RARE I 7 ETTARI DI VERDE PUBBLICO. IN
ATTESA DEL BANDO DI ASSEGNAZIONE.
ARRIVERÀ IL PARCO A COLLE MONFORTANI
PROGETTI FALLITI, RALLENTAMENTI E AMMINISTRAZIONI INCOMPETENTI. I LAVORI PARTIRANNO AD INIZIO 2013.
AGGUATO A PRATO FIORITOL' VIII SI TINGE ANCORA UNA VOLTA DI NERO. ENNESIMA GAMBIZZAZIONE STAVOL-TA IN VIA ROCCALUMERA.
PRENESTINO - COLLATINONUMERO 19 ANNO V20
Sono stanchi e indignati gli inquilinidello stabile di edilizia popolare al ci-vico 205 di via Ortona de' Marsi. Igno-
rati e presi in giro da anni dalla Romeo ge-stioni, ditta che dovrebbe occuparsi delmantenimento del palazzo, ogni giorno de-vono fare i conti con infiltrazioni d'acqua,allagamenti e servizi man-canti.
"Dal soffitto goccia l'ac-qua. Da me la muffa ha in-vaso tutto l'appartamento:parte dalla cucina e finisceal bagno - racconta Adria-na Arrabito del terzo pianoche ha la casa invasa dalle infiltrazioni -L'ultima volta che la Romeo è venuta è sta-to cinque anni fa. Hanno scattato alcunefoto, ma non sono intervenuti. È dal 2003,anno in cui mi hanno assegnato la casa,che convivo con la muffa. A gennaio ho pit-turato pareti e soffitto, però ora sono dinuovo ammuffite".
Stesso problema ce l'ha anche Tania Par-ruzza. "Tempo fa le infiltrazioni che hannoinvaso la parete del bagno avevano resofradicio tutto il muro comunicante con lacamera da letto. Ho contattato la Romeo,ma non mi hanno mai preso in considera-zione. Così, per paura che la parete crol-lasse sul letto ho dovuto chiamare una per-sona per fare i lavori. Ovviamente a spesemie".
Ma non sono solo le infiltrazioni a rende-re difficile la vita degli inquilini. C'è chi haa che fare con problemi legati alla costru-zione della palazzina. Come Bourzaim Ab-derrahim, detto Aldo, che abita al piano ter-ra e al quale la ditta di costruzioni ha la-sciato il pozzetto dello scarico delle fognein giardino, invece di posizionarlo all'ester-
no del cortile. "I tubi non sem-pre riescono a sostenere gliscarichi di 19 famiglie e i tubidi scarico sistematicamente siintasano. Così tutti gli scarichi
della palazzina finiscono nel mio giardino.A volte mi sono trovato il bagno allagatoperché tutto sale nelle tazze del bagno -spiega Aldo, che stanco di questa situazio-ne si è preso la responsabilità di levare il
tappo dei tubi che passano in garage - Inquesto modo quando si intasano le condut-ture gli scarichi finiscono in garage". E al-meno una volta a settimana deve scende-re a pulire. "Non avevo altra scelta. Io hoquattro bambini, non posso avere un giar-dino invaso di scarichi e di zanzare".
Ma non finisce qui. Gli abitanti dello sta-bile sono tenuti a pagare 23 euro a fami-glia per il portiere e l'impresa di pulizia.Servizi inesistenti. "Non c'è mai stato néun portiere, né una ditta di pulizia. Eppu-re è previsto dal contratto. È scritto nerosu bianco - garantisce dice Antonio Cicciot-ti del primo piano - È una truffa, così ci ru-bano i soldi".
"Noi paghiamo un affitto mensile che inbase al reddito va dai 10 agli 85 euro. Que-sto vuol dire che alcuni pagano più per man-tenere questo inesistente portiere che diaffitto" spiega Tania. Oltre al danno anchela beffa. CRISTINA CORI
Mistero, coraggio e giustizia. Sono que-sti gli ingredienti di "L'orizzonte delle
verità", primo romanzo di Fabio Sciarpellet-ti, giovane autore di Colle del Sole. Il libro,uscito ad aprile, narra con uno stile denso ericco di descrizioni: la storia di Giuseppe.
Un giornalista coraggioso alla ricerca del-la verità sulla morte dello zio e determina-
to ad arrivare fino in fon-do anche a rischio dellasua stessa vita. La storiasi snoda tra una Palermomisteriosa, affascinante epericolosa, e una Romamassonica, con ambien-
tazioni e situazioni a metà tra Zafòn e DanBrown. Un romanzo che coinvolge e cattu-ra il lettore in un susseguirsi di colpi di sce-na, inseguimenti, intrighi e omicidi che por-teranno Giuseppe, il protagonista, a scopri-re indicibili segreti e confraternite sconosciu-te che custodiscono incredibili archivi nasco-sti.
"L'orizzonte delle verità" è una sto-ria di coraggio giustizia e verità. Perchéhai scelto questi temi?
Io mi interesso molto di storie di mafia edi tutto ciò che ruota intorno alle figure deimagistrati uccisi negli anni '90 a Palermo.Quindi ho voluto scrivere un romanzo-de-nuncia che tratti queste tematiche perchédietro alle stragi di mafia c'è una verità chequalcuno conosce, ma che rimane sepolta.Senza di essa e il coraggio di portarla allaluce non ci può essere giustizia.
In un passo del libro un personaggiodice a Giuseppe: "La giustizia è un'in-venzione dell'umanità". Credi a questaaffermazione?
No. Ma l'ho scritta per contrapporre que-sta visione cinica del mondo a Giuseppe cheè un personaggio positivo alla ricerca dellaverità. Penso invece che chi dica una cosasimile manchi di coraggio. Questo pensieromi ha ispirato anche il titolo: chi ha l'auda-cia di vedere oltre la linea dell'orizzonte haqualcosa in più rispetto a chi rimane ad os-servarlo.
Quanto di Fabio Sciarpelletti c'è inGiuseppe?
Sul desiderio di verità siamo simili. Ma so-no stato molto attento a non mettergli inbocca pensieri troppo miei perché credo cheidentificarsi con il protagonista non sia po-sitivo per uno scrittore.
Stai pensando di scrivere un altro li-bro, o lo stai già scrivendo?
Sì. La protagonista sarà una donna cheparla in prima persona. È una sfida imme-desimarmi in un personaggio femminile. Perora sono solo a pagina 30: è difficile scrive-re e lavorare. CRISTINA CORI
Lunghezzina, case popolari. Ignorati e truffatiDAL 2003 HANNO LA MUFFA A CASA, PROBLEMI AGLI SCARICHI E PAGANO DEI SERVI-ZI INESISTENTI. NONOSTANTE LE SEGNALAZIONI NESSUN INTERVENTO.
SI INTITOLA "L'ORIZZONTE DELLE VERITÀ"ED È L'OPERA D'ESORDIO DI UN GIOVANE
AUTORE DEL VERSANTE PRENESTINO.
UN ROMANZO - DENUNCIA
CONTRO LE MAFIE
Per risolvere i problemi dellostabile di edilizia popolare di
Lunghezzina, l'associazione Nuo-va Urbe ha contattato la ROMEOgestioni, società che riscuote l'af-fitto e cui spetta la manutenzio-ne delle case popolari.
"Dalla lettera del 4 ottobre nonho ancora ricevuto risposta - dice AntonioCataldi che sta seguendo da vicino le pro-blematiche dello stabile - siamo invece riu-sciti ad ottenere un incontro con l'architet-to Fabio Bucci dell'ufficio U.O.T. dell' VIIImunicipio. L'architetto è stato gentile a ve-nire sotto nostra sollecitazione, ma il suo
dipartimento può so-lo far pressione affin-ché la ROMEO pren-da in mano la situa-zione". Infatti sebbe-ne la proprietà sia delComune che ha acqui-sito le case per l'asse-
gnazione come alloggi popolari, la manu-tenzione spetta alla ROMEO gestioni, allaquale i condomini pagano le quote di affit-to e condominio.
Tra i problemi emersi nel sopralluogo, te-nutosi a fine ottobre, forti infiltrazioni diumidità, malfunzionamento delle fognatu-re, mattonelle messe male a causa del man-cato livellamento del massetto sottostan-te e sanitari rotti. Tutte problematiche do-vute alla scarsa attenzione con cui è stataterminata la palazzina e all'occupazione dialcune persone prima che il Comune affi-dasse le case agli attuali assegnatari. LaROMEO avrebbe dovuto visionare gli ap-partamenti e sistemare i guasti prima diconsegnare gli appartamenti. Questo perònon è stato mai fatto.
"Chiamerò subito per sollecitare gli in-terventi per gli appartamenti in cui persi-stono le infiltrazioni - fa sapere Mario Bru-netti, assessore alle case ERP - però per isevizi di portineria e pulizia condominialeio non posso fare nulla. In quel caso gli in-quilini devono scrivere alla ROMEO o re-carsi all'ufficio case popolari III dipartimen-to del Comune di Roma". CRISTINA CORI
INCONTRI E PROMESSE PER VIA ORTONA DE' MARSI 205
Maria Tartarello
NELLA SPERANZA DI TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA CONDIZIONE INSOSTENIBILE CHE
GLI INQUILINI DELLA PALAZZINA AL CIVICO 205 DEVONO VIVERE QUOTIDIANAMENTE,SONO STATE CHIAMATE LE AUTORITÀ COMPETENTI.
Aseguito dei filmati inviati alla trasmissione Ditelo a Romauno sugli scarichi abusivi aCastelverde b4 e all'impegno preso in quella sede dall'assessore Visconti, e dei suc-
cessivi sopralluoghi di Ricci e Rossetti del PICS (Polizia addetta al decoro urbano) insiemead alcuni esponenti del comitato di quartiere "Colle degli Abeti - Roma Est" e alcuni citta-dini che avevano personalmente segnalato le discariche abusive, siamo stati informati cheè stato "beccato" il responsabile degli scarichi stessi e che giovedì 29 novembre (se le con-dizioni meteorologiche lo permetteranno) la zona in questione sarà ripulita e bonificata an-che con l'aiuto dei mezzi dei consorzi. Saranno anche messe in atto delle azioni per evi-tare future ulteriori discariche.
Pur nella consapevolezza che bisogna insistere affinché quella ed altre zone del quar-tiere siano urbanizzate (unico modo efficace per evitare queste illegalità), questa sembraproprio un'ottima notizia e, in attesa che giovedì l'annunciato intervento venga effettiva-mente eseguito, ringraziamo il PICS, l'assessorato all'ambiente, la redazione di Ditelo aRomaUno e i nostri concittadini che si sono caparbiamente appostati e filmato ripetuta-mente questi scempi.
Grazie a tutti. Carmine D'Anzica - Comitato "Colle degli Abeti - Roma Est"
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
TORRI NUMERO 19 ANNO V 21
“Ribadire i diritti dei bambini è im-portante. Non dobbiamo dimen-ticarci dell'alto numero di ragaz-
zi poveri nel nostro Paese e del loro futu-ro. E' una memoria che noifacciamo qui a Tor Bella Mo-naca in un quartiere di peri-feria molto complesso".
Sono le prime parole delMinistro per la cooperazioneinternazionale Andrea Riccar-di alla celebrazione della gior-nata per i diritti per l'infanziae dell'adolescenza del 20 no-vembre presso la sede della Comunità San-t'Egidio in via dell'Archeologia. I diritti deibambini in tempo di crisi è il tema dell'even-to. Perché sono proprio i più piccoli, pur-troppo, i primi a pagare per una situazio-ne che di certo non hanno causato. I datiIstat confermano che circa un milione e800mila minori vivono in povertà relativa .
La maggior parte dei quali figli di immi-grati e rom, come conferma lo stesso Mi-nistro Riccardi. "E' un dato che ci fa vergo-
gnare, è l'effetto anche di una carenza dipolitiche che viene da lontano".Presenti an-che Alessandra Mussolini, Presidente dellaCommissione Parlamentare per l' Infanzia,il Sottosegretario al lavoro Maria CeciliaGuerra e il Garante per i diritti dell'infanziaVincenzo Spadafora.
L'onorevole Alessandra Mussolini, dopoaver ringraziato i presenti, ha lamentatouna grave mancanza: "Una persona cheabbia una responsabilità di governo per
quanto riguarda i nostri figli.Perché altrimenti tutto ciò cheriguarda la tutela dei minoriviene frammentato con variedeleghe e si fa a scarica bari-le", in materia soprattutto difigli contesi, della quale si oc-cupa da tempo in prima per-sona.
"Crescere insieme ai bambini e agli ado-lescenti fa diventare grande l'Italia - dichia-ra Vincenzo Spadafora - è importante in-fatti che tutti comprendano che, anche intempi di crisi economica, gli investimentinelle politiche e gli interventi per bambinie adolescenti sono indispensabili per cam-biare le sorti del nostro Paese".
Il punto sul quale tutti sono d'accordosembra esser l'investimento sui più picco-li. Eppure fino ad oggi, e la situazione era
ben nota da tempo, si è scelto sempre diprendere una direzione contraria. Taglian-do risorse alle famiglie e alla scuola. Ed im-pedendo una possibilità di futuro. Per par-lare del domani della politica abbiamo chie-sto al Ministro Riccardi notizie di una suapossibile candidatura per il Lazio o Roma.Il Ministro non ha negato, deviando la ri-sposta "non parliamo solo di chi scende incampo di cosa fa o non fa Monti. La politi-ca è importante, ma una politica dei con-tenuti" ha dichiarato.
Tra gli assenti esponenti della politica ca-pitolina e municipale. Presente il consiglie-re Pd Cremonesi che commenta: "L' assen-za del presidente e di delegati del comunedanno l'idea del basso profilo del loro go-verno, cercano solo di rispondere ad inte-ressi politici di parte". In realtà Lorenzottiaveva un impegno più importante al qualepresenziare: doveva andare a Borghesia-na. JESSICA SANTINI
Giornata per i diritti dell'infanzia tra le case popolariLA CELEBRAZIONE SI È SVOLTA NEI LOCALI DEL MUSEO D'ARTE SPERIMENTALE DI TOR
BELLA MONACA. PAROLA D'ORDINE INVESTIRE SUI BAMBINI.
Lo scorso 7 no-vembre un ragaz-
zo del Collettivo La-vori in Corso sareb-be stato picchiatonella facoltà di Let-tere da 10 militantidel Blocco Studen-tesco, che stavanotenendo un banchet-to regolarmente per-messo dall'amministrazione dell'Ateneo.
Il gruppo di estrema destra avrebbechiesto alla direttrice di dipartimento l'au-torizzazione per poter tenere un banchet-to per l'orientamento delle matricole del-la facoltà. Il giorno successivo al misfat-to, in una nota congiunta, i collettivi del-la facoltà, assieme ai sindacati, scrivonouna nota al Rettore Renato Lauro e alleistituzioni chiedendo "di condannare pub-blicamente l'aggressione e di non conce-dere, ad organizzazioni notoriamente vio-lente e antidemocratiche, la possibilità diutilizzare spazi e finte iniziative per pro-durre le proprie provocazioni e aggres-sioni all'interno dell' Università".
A scrivere quella nota tra gli altri èFrancesco Guido, portavoce di Rifonda-zione Comunista a Tor Vergata, che spie-ga anche cosa avrebbe scatenato l'acca-
duto. "Il ragazzo diLavori in Corso si èaccorto - spiega -che i membri delBlocco studentesconon stavano dandoassistenza alle ma-tricole, ma racco-gliendo firme per Ca-sapound, in vista del-le prossime elezioni
comunali. Si è diretto verso il banchettoper lamentarsi della cosa ed è stato pre-so a schiaffi, accerchiato nel giro di po-co tempo".
Il ragazzo non è stato gravemente fe-rito, tanto che il 14 ha partecipato allamanifestazione studentesca in centro."Anche lì è stato preso di mira da alcuniinfiltrati di estrema destra. Questi si con-fondono fra i manifestanti per crearescompiglio e far crollare psicologicamen-te i malcapitati".
"I delinquenti di Casapound danno man-forte al gruppo studentesco, e non soloentrano senza permesso, ma sono purearmati". Non si può più chiudere un oc-chio di fronte a continue manifestazioniantidemocratiche, nascondendosi dietroa parole come "iniziativa culturale".
MANUEL MANCHI
VIOLENZA FASCISTA A TOR VERGATA, QUALI CONSEGUENZE?
Continua la battaglia della coraggiosamamma di Giovanni Fisichel-
la, un ragazzo di Torre Gaia natocon la sindrome di Jadhasson ecostretto in un letto. Aveva rice-vuto a settembre un'ingiunzionedi sfratto disposta dal padre e dal-la zia.
La signora Nadia Tani, per ren-dere visibile la triste situazione,aveva deciso di appendere, d'ac-cordo con la figlia, uno striscione davanti lapropria abitazione "grazie papà grazie ziache mi buttate fuori di casa". Il messaggioè inequivocabile: un gesto estremo per unasituazione paradossale. Il marito è già sta-to condannato per inadempimento insieme
alla sorella al pagamen-to dei danni ai ragaz-zi. Soldi, del resto, mairicevuti.
"Sono intanto riusci-ta a bloccare lo sfrattograzie ad una richiestadi appello - racconta lasignora Tani - e fra qual-
che mese ci sarà la causa per il mancato as-segno di mantenimento. Lo faccio per Gio-vanni, visto che è un suo diritto". Secondole dichiarazioni della signora e gli incarta-menti processuali, il signor Fisichella sareb-be tenuto a versare un assegno di mante-
nimento al figlio. Cosa mai avvenuta dal mo-mento della sentenza ad oggi, perché sem-pre dichiaratosi indigente. E' accaduto pe-rò, durante questi anni, che le sue proprie-tà, per altro acquistate durante gli anni dimatrimonio ma a lui intestate per motivi fi-scali, siano passate con atti di compraven-dita alla sorella e alla nuova compagna. Laquale, secondo quanto raccolto dalla Guar-dia di Finanza e dichiarato in sede proces-suale, sarebbe proprietaria di ben cinqueunità immobiliari e di un cospicuo conto cor-rente che vanta interessanti movimenti conl'estero.
"E' palese quello che il mio ex marito ha
fatto - conclude la signora Tani - disfandosidel patrimonio per non provvedere ai suoifigli, in particolare a Giovanni. Eppure sem-bra che non si possa intervenire".
Lo sconforto della signora è mitigato so-lo dalla speranza di un esito positivo dellacausa che dovrà affrontare nei primi mesidel prossimo anno. Ma un sentimento di in-giustizia la opprime e fin quando la situa-zione non sarà risolta continuerà a combat-tere per i diritti del figlio. JESSICA SANTINI
“Un bambino è sta-to investito qual-
che settimana fa e lapreside ha dovuto por-tarlo al Sandro Pertini.Si è preso cinque gior-ni di prognosi e per que-sto stiamo cercando dimettere a punto una so-luzione affinché infortuni del genere nonsi ripetano più".
Sono queste le richieste preoccupate diLuigino Franzini, del comitato di quartie-re Tor Vergata/Torrenova e dell'associa-zione Noi Roma, dopo lo spiacevole episo-dio che si è verificato l'11 novembre scor-so nel tratto di via della Tenuta di Torre-nova all'altezza del civico 130. Un trattodi strada interessato dall'ingresso dellascuola secondaria De Curtis e della prima-ria Galilei e dove gli studenti, spesso, sta-zionano in attesa del suono della campa-nella. Al momento la relazione che Fran-zini ha presentato ai vigili urbani prevedediverse proposte. La prima è di interrom-pere il transito alle automobili e pedona-lizzare la via, nel tratto interessato dagliingressi delle scuole. L'operazione sareb-be possibile dalle 8 alle 9 ma difficoltosaal momento dell'uscita della scuola perchél'area è interessata anche dall'accesso al-la piscina comunale che deve essere in
qualche modo salvaguar-dato. La seconda è sta-ta dibattuta durante unconfronto del comitatodi quartiere con il distret-to scolastico, la presidee i rappresentanti dellascuola e consiste nel-l'opportunità di aprire la
scuola mezz'ora prima perconsentire l'ingresso aglistudenti senza staziona-re sulla via. Ma in questoanno scolastico non sa-
rebbe possibile a causa di problemi assi-curativi.
L'ultima soluzione sarebbe creare unastrada pedonale che colleghi la fermatadella linea 020 in via della Sorbona e di ri-fare un piazzale in cui far sostare le mac-chine ma in questo caso ci sarebbe da chie-dere il permesso all'Università di Tor Ver-gata visto che il terreno interessato è disua proprietà. Intanto, con la speranza chesi riesca a trovare una soluzione definiti-va, ci accodiamo all'invito del dirigente sco-lastico Prof. Anna Iossa "Si invitano tutti igenitori a non transitare con le macchinenella via Tenuta di Torrenova e ad accom-pagnare i propri figli a piedi, onde evitarel'accadere di spiacevoli infortuni".
SILVIO GALEANO
"PEDONALIZZARE QUEL TRATTO DI VIA DELLA TENUTA DI TORRENOVA"
LA RICHIESTA DEL COMITATO DI QUARTIERE E DELL'ASSOCIAZIONE NOI ROMA, DOPO UN IN-CIDENTE STRADALE CHE HA COINVOLTO UN RAGAZZO DELLA SCUOLA DE CURTIS. FRANZINI:"BISOGNA TROVARE UNA SOLUZIONE PER EVITARE CHE SI RIPETANO EPISODI DEL GENERE".
È STATO CHIARITO IL MOTIVO PER CUI BLOCCO STUDENTESCO HA POTUTO TENERE IL BAN-CHETTO PRESSO LA FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA. IN SEGUITO I MEMBRI DELLO STESSO
AVREBBERO PICCHIATO UN RAGAZZO DI UN ALTRO COLLETTIVO. FRANCESCO GUIDO, PORTA-VOCE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA, SPIEGA COSA È ACCADUTO.
"LOTTO PER I DIRITTI DI MIO FIGLIO"
SONO LE PAROLE STRAZIANTI DELLA SIGNORA NADIA TANI, MADRE DI UN RAGAZZO DI-SABILE AL 100%, SFRATTATI DALL'EX MARITO E DALLA COGNATA.
TORRINUMERO 19 ANNO V22
“Ho tre vertebre rotte per tirare
su ogni volta mio figlio". Laura
Piantedosi vive in via dell'Ar-
cheologia, è una signora combattiva e di
altri tempi ma anche se ancora conserva
tutta la buona volontà di quando era più
giovane, non ha davvero più la forza fisica
per trascinare la carrozzina di suo figlio Mau-
rizio.
Rimasto vittima diversi anni fa di un epi-
sodio di malasanità, ricoverato per un'an-
giografia al Policlinico Gemelli è uscito fuo-
ri carrozzato. Mezzo chilometro separa la
sua abitazione dall'area di parcheggio del-
l'R5 ma il percorso è diventato una tale cor-
sa a ostacoli che la signora - vedova, sen-
za l'aiuto degli altri figli - ne porta le con-
seguenze ormai, non solo interiormente ma
anche sullo stato di salute del proprio cor-
po. Si comincia da una rampa di scale a
chiocciola che dal piano terra conduce alla
strada che porta al parcheggio. L'ex Presi-
dente del Municipio Fabrizio Scorzoni ave-
va deliberato per l'installazione di un mon-
tacarichi di cui, con il cambio di giunta, non
si è più fatto nulla.
Così Laura e Maurizio sono costretti a
passare dal piano terra dove la strada è tut-
ta scoscesa e dove un altro ostacolo spes-
so blocca il loro percorso: le macchine che,
ogni giorno, si parcheggiano dove non do-
vrebbero e ostruiscono lo scivolo, dove scor-
razzano continuamente anche i motorini.
La signora ogni volta inserisce fra i tergi-
cristalli un bigliettino "se vuoi il mio posto,
prendi anche il mio handicap" ma puntual-
mente, gli incivili continuano a posteggiar-
si. Nel caso in cui riesca a scendere, si ar-
riva al piazzale dove è stata installata la pa-
lestra inaugurata recentemente: qui, dopo
i lavori, hanno pensato bene di seminare
del brecciolino che impedisce, ancora una
volta, un' agevole e normale percorrenza
della strada.
"E dire che qui basterebbe una colata di
cemento per appianare il suolo e invece ora
ci hanno messo anche questa ghiaia". E an-
cora lo scalino finale e il marciapiedi tutto
scosceso e divelto dalle buche, per non par-
lare delle pozzanghere che si formano quan-
do piove e "creano dei laghi che arrivano
fino alle ginocchia". "Ma come fa un carroz-
zato a passare? Un giorno, proprio qui, la
carrozzina si è rovesciata e mio figlio si è
rotto la testa". Alla signora Piantedosi e suo
figlio, per qualche ora alla settimana, fa as-
sistenza un operatore del Municipio, ma dal
sabato al lunedì è completamente sola e
non può contare su nessuno.
L'ultima badante a pagamento ha pen-
sato bene di svaligiare casa e andarsene.
Intanto 30.000 euro sono andati via per cu-
rare le piaghe da decubito di Maurizio e la
pensione di reversibilità del marito se ne va
tutta in medicine. Possibile che quando si
tratta di palestre si riesca a trovare i fondi
ma se si tratta di normalizzare vite già dif-
ficili le istituzioni non riescano a tirarne fuo-
ri niente di buono? SILVIO GALEANO
Vita di un carrozzato all’R5LA DENUNCIA DELLA SIGNORA LAURA E DI SUO FIGLIO MAURIZIO: "CHIEDIAMO L'AB-BATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. SIAMO LASCIATI A NOI STESSI".
Francesco Salerno non abitava all'R9. Èstato trasferito alla scala I del comparto
di via Fernando Quaglia da un comparto vi-cino, proprio per usufruire della legge 21 del1988 che avrebbe dovuto tutelare l'invaliditàdella moglie e del figlio.
Invece il percorso che separa la loro casadalla strada dove sono parcheggiate le mac-chine è disseminato di ostacoli e barriere cherendono la vita di chi ha difficoltà motorie an-cor più complicata. Non ci sono scivoli ade-
guati e la stradaè tutto un disse-sto di buche evoragini che siaprono nel ce-mento e sposta-no i piani dove sidovrebbe transi-tare. "Non so co-s'abbia in men-te l'Ater ma cosìnon si può sta-re", raccontamentre ci mostrail percorso.
"E' tutto divelto, come si può accompagna-re un invalido in queste condizioni? Qualchesettimana fa sono caduto anche io. Perchédi sera, in più, manca anche l'illuminazione".Così, oltre al problema del buio, quando pio-ve, come se non bastasse, le buche si riem-piono d'acqua e le pozzanghere arrivano fi-no ai polpacci. Perché, come abbiamo se-gnalato sul numero scorso, tutto il compartoè interessato da problemi di riflusso delle ac-que piovane nei tombini e molti discendentiscaricano a terra e non sono stati sostituiti.
"E' praticamente impossibile raggiungerel'auto". Francesco ha indirizzato numerosi faxe segnalazioni all'Ater e al Municipio. "Il pri-mo - ce li mostra tutti - è del 2006". Sono pas-sati sei anni e la situazione è solo peggiora-ta. Nello scorso numero avevamo segnala-to l'impraticabilità delle cantine, allagate dailiquami, i lavori alla bene e meglio iniziati emai completati quattro anni fa con tanto dipiastrellatura dei soffitti interrotta a metà, letubature del gas scoperte, gli aeratori rotti eil rivestimento delle facciate della palazzinaormai al cedimento. Il signor Salerno ci mo-stra di nuovo tutto daccapo.
Con un'aggravante tutta personale e cheancora non immaginavamo. A quale santobisognerà votarsi per avere un intervento?
SILVIO GALEANO
“Chissà dove sono finite tutte le ca-
se?", si chiede insistentemente As-
sunta Bertelli. Abita a Tor Vergata quando
nel 2002 le arriva il primo sfratto esecuti-
vo - cinque figli da mantenere e un affitto
di 800mila lire - e si ritrova costretta a fa-
re richiesta per l'asse-
gnazione di un allog-
gio popolare.
Ma la risposta alla
sua domanda già la
conosce perché le de-
nunce e le segnalazio-
ni che ha fatto, anche
alla guardia di finan-
za, sono molte. In poco tempo, dopo una
prima comunicazione in cui le si annuncia
che ha diritto ad avere un alloggio, viene
invitata a presentare ulteriori documenti
ma nell'arco di qualche anno la sua posi-
zione nella graduatoria inizia a sfilare.
"Quando nel 2010 vengo qui dall'Asses-
sore Brunetti, passo da 207 a 1200 e ol-
tre. Quando chiedo il motivo per cui sono
scivolata così in basso mi viene risposto che
mancano dei documenti. Quando poi li ri-
spedisco, scopro di essere arrivata ancora
in più basso: sono a 1350. Ma come è pos-
sibile?". Così, nel 2012, nonostante fosse
stata inserita regolarmente nella gradua-
toria e le fosse stato promesso un alloggio,
durante un incontro con il dipartimento Po-
litiche Abitative "mi viene detto che non mi
sarà data casa né ora né mai più e vengo
chiamata per l'assegnazione di un residen-
ce". Una stanza di due metri per tre. Pra-
ticamente un bugigattolo in un container
di un campeggio di via di Castel di Guido,
sull'Aurelia: 70 chilometri dall' VIII muni-
cipio dove Assunta e suo figlio hanno sem-
pre abitato. Perché la stanza assegnata che
a mala pena è fatta per uno, infatti, do-
vrebbe ospitare tutti e due e non solo As-
sunta.
"Quando ho fatto richiesta per la gradua-
toria, sui documenti, c'era scritto che lo sta-
to familiare è composto da due persone:
me e lui. Ma quando chiamo al Comune mi
viene risposto che è stato dato solo per me.
E lui cosa dovrebbe fare?". Il container, inol-
tre, è infestato dai topi, il rubinetto del la-
vandino è assente e la macchinetta del gas
malconcia. Così Assunta Bertelli non ci sta
e denuncia i sotterfugi e gli illeciti con cui
gli abitanti della zona spesso ottengono le
case.
"Magari hanno la casa al mare e paga-
no 8 euro di affitto oppure le comprano a
35mila euro o dichiarano una finta convi-
venza o di essere badanti. Nei residence
vicino - accusa duramente - ci hanno mes-
so persone che, andando a scartabellare le
carte, nemmeno erano in graduatoria. Al-
lora cosa dovrei fare? Comportarmi come
tutti gli altri? Occupare? Vendere o farmi
affittarmela da qualcuno?". La signora Ber-
telli le ha provate tutte e ha scritto anche
al sindaco. Le avrebbe risposto di aspetta-
re che fra 8 anni avrà realizzato nuove ca-
se. "Ma intanto io e mio figlio cosa faccia-
mo? Vadano a dormirci loro in due metri
per tre". SILVIO GALEANO
"DORMITECI VOI"
LA DENUNCIA DI ASSUNTA BERTELLI. IN GRA-DUATORIA PER L'ASSEGNAZIONE DI UN AL-LOGGIO POPOLARE, VEDE SCIVOLARE LA SUAPOSIZIONE SEMPRE PIÙ IN BASSO. FINO AL-L'ASSEGNAZIONE DI UN CONTAINER IN UN RE-SIDENCE CAMPEGGIO SULL'AURELIA: "UNACAMERA DI DUE METRI PER TRE DOVE DO-VREMMO ENTRARE SIA IO CHE MIO FIGLIO.MA CI SONO PERSONE CHE QUI HANNO AVU-TO UNA CASA SENZA AVERNE I REQUISITI".
R7, CI SI METTONO ANCHE LA BARRIERE ARCHITETTONICHE
"I MARCIAPIEDI SONO DISSESTATI E MANCA-NO SCIVOLI ADEGUATI". LA DENUNCIA DI UN
ABITANTE DEL COMPARTO CHE HA UN FIGLIO
E UNA MOGLIE INVALIDI.
TORRINUMERO 19 ANNO V24
Arriva la data definitiva per l'apertu-ra del mercato coperto di via Sisen-na. A patto che l'amministrazione
riesca a rimediare tutte le carenze struttu-rali che i continui ritardi e la mancanza diun'adeguata vigilanza hanno causato sulplateatico, oggetto in questi anni di furti emanomissioni.
Si inaugurerà il 9 gennaio, quindi. Daoggi a quella scadenza, il Municipio avràdue mesi per riparare i tombini rotti, ripri-stinare sfiatatoi e discendenti rubati, ag-giustare guaine e rivestimenti deitetti deteriorate, eliminare le in-filtrazioni nei box. Si tratta di uninsieme di carenze e danneggia-menti che, se i commercianti nonavessero battuto i pugni e inte-ressato l'U.P.V.A.D. - Unione Pro-vinciale Venditori al Dettaglio - sa-rebbero andate ad impattare sulle taschedi loro assegnatari, già pesantemente col-piti dalle spese. "Fino ad oggi abbiamo pa-gato più di 3600 euro per la nuova attrez-
zatura, per le operazioni di stiglia-tura e poi ci sarà da effettuare an-che lo smaltimento dei vecchi boxdel mercato all'aperto" spiega An-
gelo Bianchi, uno dei commercianti. Nono-stante avesse tutto l'interesse ad entrareè stato costretto assieme ad altri commer-cianti, tramite il sindacato, a chiedere una
proroga. Con un'ordinanza precedente, infatti, il
sindaco Alemanno disponeva l'apertura peril 12 novembre senza curarsi minimamen-te del deterioramento a cui il mercato, nelcorso degli anni, è andato incontro. Si vo-leva inaugurare, in breve, un mercato giàvecchio facendo pagare salato il conto aicommercianti.
Mentre responsabilità, incurie e prolun-gati ritardi sono tutte colpe dell'ammini-strazione. La proroga, comunque, a soli tregiorni dall'apertura è stata concessa e lapartenza dell'attività del nuovo mercato èdisposta per la fine delle vacanze natalizie.
I commercianti, quindi, aspettano i so-pralluoghi di una commissione tecnica chevaluterà l'entità dei lavori da svolgere e do-vrà intervenire celermente con le opera-
zioni di messa a punto. Ai commercianti, intanto, l'ultima - si
spera - grana: costituirsi in un'associazio-ne dei servizi. Con la speranza che vengaal più presto regolamentato anche il mer-cato itinerante i cui operatori, in barba aogni autorizzazione legale in materia di sa-lubrità degli alimenti, spesso fanno con-correnza al mercato fisso pur costituendo-ne un traino.
Il nuovo plateatico, lo ricordiamo, è pron-to dal 2007 quando governava il centrosi-nistra e durante questi ultimi quattro annidi governo Lorenzotti si sono susseguite ledilazioni per effettuare un semplice allac-cio del sistema fognario.
Ma siamo sicuri che il 9 gennaio da de-stra ci sarà la fila per tagliare il nastro.
SILVIO GALEANO
LA NUOVA ORDINANZA DEL SINDACO: SI APRE IL 9 GENNAIO. MA I COMMERCIANTI NON SONO SODDISFATTI: DOPO LA PRO-ROGA CONCESSA, ANCORA NESSUN SOPRALLUOGO DEGLI UFFICI TECNICI. IL MUNICIPIO HA DUE MESI DI TEMPO PER RIMEDIA-RE A TUTTE LE CRITICITÀ SEGNALATE.
La legislazione in materia di Eternit è davverodebole e non determina il profilo di illegalità
né obbliga i proprietari degli edifici interessati al-la rimozione delle fibre di amianto.
Le uniche indicazioni che so-no fornite, infatti, riguardanoesclusivamente i criteri per il fi-nanziamento delle imprese inte-ressate alla riconversione pro-duttiva e, perlopiù, di come deb-ba avvenire il processo di dismis-sione. Sarebbe invece ora che simantenessero un atteggiamen-to più radicale e una maggiore soglia di atten-zione per un materiale che nel resto del mondoè stato dichiarato nocivo già a partire dagli annisessanta.
Infatti, spesso, anche se non ce ne accorgia-mo, siamo circondati da strutture che andrebbe-ro bonificate poiché con il passare degli anni esottoposte a fattori di deterioramento e scarsamanutenzione, potrebbero contaminare la salu-te dei cittadini. Due di queste - ce le segnala An-namaria Addante, presidente dell' associazioneInquilini e Proprietari Iacp - Ater - si trovano an-
che a Torre Spaccata e sono proprietà del pub-blico. Che, in quanto tale, quantomeno potreb-be prodigarsi per dare il buon esempio. La pri-ma si trova in via Filippo Tacconi, a due passi dal-
le scuole di via Rugantino. Un capannone di considerevo-
li dimensioni e e di proprietà del-l'Ater. A cui non sembra davve-ro importare molto visto che, dadiverso tempo, risulterebbe an-che occupato abusivamente. Laseconda invece è all'interno di uncondominio del piano Ina - Ca-
sa in via Adone Finardi. A due passi dall'ex sededel PSI, un altro locale su cui ci sarebbe da dire,lasciato a marcire senza possibilità di nuove de-stinazioni d'uso. Si tratta di una struttura cheparrebbe abbandonata anch'essa ma al cui in-terno sembrano esserci tracce di lavori recenti.
Anche qui le lastre di eternit potrebbero nonessersi mantenute in buone condizioni. Possibi-le che il pubblico non si faccia mai carico dellasalute dei cittadini e lasci che il patrimonio co-mune rimanga in balia di se stesso?
SILVIO GALEANO
TORRE SPACCATA, BISOGNA BONIFICARE L'ETERNIT
Mercato di Torre Spaccata, c'è la data
NEL QUARTIERE SONO PRESENTI ALCUNI MANUFATTI DI EDILIZIA PUBBLICA IN AMIANTO CHE PO-TREBBERO ARRECARE DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
Via Celio Caldo è una traversa di via di Torrenova e si tro-va a pochi metri da via Casilina. Ci sono giunte numero-
se segnalazioni non solo da parte degli abi-tanti della strada in questione, ma anche daalcuni cittadini della zona che non riusciva-no ad entrare durante le intemperie.
Questo accade a causa delle inesistentistrutture di drenaggio dell'acqua e della pen-denza della strada. Ci sono poi le buche: ilmanto stradale è disastrato e senza manu-tenzione da anni. Alcuni sopralluoghi sonostati fatti negli ultimi due anni, ma i lavori sono stati realizzati solo nelle vi-cinanze della via. Davanti all'unico bar della via il titolare lamenta le difficol-tà di spostamento, sia a piedi che in macchina. Anna Epifani (nella foto),residente più avanti protesta: "Riempiono le buche quando diventano trop-po profonde, con catrame o non so con cos'altro … non si capisce.
Di sicuro non è cemento. Ogni volta che si annuvola pensiamo che si ri-presenterà un incubo. All'inizio della via, all'altezza della nuova palestra-so-larium, ci sono alberi le cui radici stanno dissestando il terreno da mesi e di-fatti proprio lì si creano le pozze d'acqua più profonde, che quasi impedisco-no alle macchine di entrare. Dicono che avrebbero rifatto la strada, ma leivede qualcosa? È vergognoso. Finchè riempiono le buche per loro va bene".
Una signora anziana scherzosamente commenta: "Peccato che non co-nosciamo come si balla la danza del sole, perché a questo punto non ci re-sta che sperare che non piova". MANUEL MANCHI
TORRENOVA, LA VIA SI ALLAGA OGNI VOLTA CHE PIOVE. I RESIDENTI SONO DAVVERO STANCHI.
VIA CELIO CALDO, SPERIAMO NON PIOVA
TORRI NUMERO 19 ANNO V 25
La mobilitazione degli studenti con-tro il Ddl Aprea si è diffusa a mac-chia d'olio in tutta Italia. A Roma
oltre settanta le scuole in mobilitazione,molte delle quali occupate dagli studen-ti.
Dopo la manifestazione di oltre 50.000fra studenti medi e universitari dello scor-so 14 novembre, le scuole Amaldi, Perti-ni, Falcone e Sereni tornano in piazza elo fanno nella loro periferia "vogliamocoinvolgere tutti, genitori e cittadini nel-la nostra lotta. La scuola pubblica è a ri-schio ed è di tutti", dice Edoardo del Li-ceo Amaldi. Bloccano via di Tor Bella Mo-naca, via Casilina e sfilano nelle strade diVillaggio Breda, per concludere con un'as-semblea in piazza Piaggio.
Il Ddl Aprea prevede la trasformazionedella scuole pubbliche in fondazioni conpartecipazione dei privati: giustifichereb-be la riduzione progressiva di fondi da par-te dello Stato e produrrebbe un'eccessi-va disparità fra gli istituti scolastici. Lascuola si trasformerebbe in azienda e gliorgani collegiali sarebbero smantellati. "ILicei del centro, quelli più ricchi, magariavranno dei genitori che faranno delle do-nazioni alla scuola, ma qui in periferia ri-
schiamo l'abbandono e che le scuole chiu-dano", spiega Francesco Cascio, rappre-sentante degli studenti del Liceo Amaldi."La scuola è un investimento sul futurodel Paese - dice Edoardo - non se ne puòricavare profitto a tutti i costi. Abbiamoportato con noi dei libri. Loro voglionoun'industria scolastica, mentre noi voglia-mo una scuola per tutti".
Joyce Giardini, dell'Istituto Giovanni Fal-cone, dice che tra studenti e docenti c'ècollaborazione nella protesta, perché i ta-
gli e il Ddl Aprea colpiscono tutti. "Stia-mo cercando di organizzare uno spetta-colo scolastico per ricavare qualche sol-do per dei piccoli lavori a scuola. Siamoin una situazione inspiegabile, per avereun'idea delle condizioni della nostra scuo-la bisogna solo vederla".
Martina Andracchio, 18 anni del LiceoAmaldi pensa invece che i professori po-trebbero essere più presenti: "Sembrache alcuni non siano totalmente coscien-ti della gravità della situazione. Nella scuo-
la pubblica è proprio la parola pubblica adessere in pericolo, ed è questo carattereche stiamo difendendo".
Tanta voglia di manifestare e assolutafermezza contro chi cerca di criminalizza-re questo nuovo movimento studentesco.Sul comportamento della polizia in piaz-za il 14 novembre hanno le idee moltochiare: "Non può essere la repressione larisposta che uno Stato dà al disagio di unaparte sociale, soprattutto perché è lo Sta-to stesso a causare questo disagio.
Questa è una dittatura. Ormai il bino-mio scontri-manifestazione è la normali-tà, invece dovrebbe essere l'eccezione.Se l'intera Europa protesta contro i pianidi austerità e i capi di Stato rispondonoche continueranno per la propria strada,questo significa che per salvare il siste-ma sono disposti a passare sopra la vitadi milioni di cittadini". Giovani senza fu-turo? "Se ci tolgono il diritto allo studio equello al lavoro, cosa faremo delle nostrevite? Non abbiamo le basi per costruire ilnostro futuro e ci sentiamo anche dire chesiamo schizzinosi".
NATASCIA CIRIMELE
Gli studenti dell’VIII scendono in strada
“Amaldi Occupata". Campeggia sul li-ceo scientifico di Tor Bella Monaca lo
striscione issato giovedì 22 novembre quan-do, nella mattinata, gli studenti hanno deci-so di fare irruzione ed occupare contro la po-litica scolastica del governo Monti.
Il blitz segue i tentativi del 7 e 8 novem-bre ed è l'esito di una mobilitazione che vaavanti nella scuola da più di un mese. Inizia-ta con la protesta dei docenti che, interes-sati dai tagli della legge di stabilità che in-nalzava da 18 a 24 ore l'orario di lezione,avevano deciso di interrompere le attivitàextracurriculari con malcontento degli stu-denti, la mobilitazione sarebbe dovuta pro-seguire con un progetto di occupazione po-meridiana mai andato in porto. Dopo ripetu-te assemblee all'interno e all'esterno dell'isti-tuto e l'organizzazione di un coordinamentocon le scuole, non solo dell' VIII ma anchedei municipi circostanti X e VII e, nonostan-te la protesta abbia sempre cercato una col-laborazione con la mobilitazione dei docen-ti, gli studenti sono, alla fine, arrivati alla rot-tura. Decidendo per l'occupazione.
"Si è svolta in modo repentino - spiegaFrancesco Cascio, rappresentante degli stu-denti - C'erano delle idee che circolavanotra gli studenti il giorno prima, nonostante ci
fosse stato già un tentativo e nonostante leproteste della scuola fossero andate in unadirezione diversa. Ad esempio si era orga-nizzato un corteo per le vie del Municipio cheperò è stato partecipato a mala pena. Comerappresentanti eravamo orientati verso unaprotesta differente ma visto che la scuola hapreferito questo, siamo con loro e ora l'obiet-tivo importante è rimanere uniti".
Intanto se non si guasteranno eccessiva-mente i rapporti con il preside che ha subi-to presentato richiesta di sgombero ai cara-binieri, è previsto per il 28 un incontro con il
sottosegretario all'istruzione Mario Rossi Do-ria chiamato a illustrare nel merito il ddl exAprea. Il disegno di legge contestato, lo ri-cordiamo, apre l'istruzione pubblica ai finan-ziamenti privati istituendo un nuovo consi-glio di gestione - il consiglio delle autonomie- che di fatto andrà a smantellare il consigliod'istituto, l'organo collegiale attuale. All'in-terno di esso, potrebbero non avere rappre-sentanza gli studenti e il personale ATA. Congrandi preoccupazioni per la tenuta demo-cratica dei meccanismi decisionali all'internodelle scuole. SILVIO GALEANO
DOPO I TENTATIVI FALLITI NELLE SETTIMANE SCORSE, GLI STUDENTI OCCUPANO IL LICEO SCIENTIFICO DI VIA CAMBELLOTTI PER PRO-TESTARE CONTRO I TAGLI E IL DDL 953 CHE APRE AI PRIVATI NELLE SCUOLE PUBBLICHE.
PARTE L’OCCUPAZIONE ALL’AMALDI
“Sono stati ultimati tutti i lavori. Sia perquanto riguarda gli interventi su via
Aspertini, dopo l'arrivo dei topi del settem-bre scorso, che per la facciata di via dell'Ar-cheologia".
È soddisfattoGusmano Ventu-rini, presidente delConsiglio d'Istitu-to per i lavori chesono stati esegui-ti nelle scuole chefanno capo all'istituto comprensivo di via del-l'Archeologia 137 a Tor Bella Monaca nei me-si scorsi. A settembre, la scuola elementaredi via Aspertini aveva infatti fatto scattarel'allarme topi e l'intervento degli operatoriper la disinfestazione e il taglio dell'erba dapare della Multiservizi. "Ma con quell'imme-diato intervento il problema è stato risoltodefinitivamente".
Lo stesso per la facciata dell'edificio di viadell'Archeologia bisognoso di restauro datempo. Rimangono solo piccoli problemi strut-turali. Ordinaria disamministrazione di ogniscuola capitolina: che si tratti del centro odella periferia. SILVIO GALEANO
ISTITUTO COMPRENSIVO MELISSA BASSI,
RISOLTI I PROBLEMI STRUTTURALI
La scuola ha aderito all'iniziativa del Co-mune di Roma, che prevede la spedizio-
ne di 1000 cartoline totali per richiedere lascarcerazione di Massimiliano La Torre e Sal-vatore Girone, i due marò tuttora imprigio-nati in India da ormai 8 mesi.
All'incontro hanno pre-so parte anche il Presiden-te del Municipio VIII Mas-similiano Lorenzotti, il vi-cepresidente dell'Assem-blea Capitolina Giorgio Ma-sino ed il presidente e vi-cepresidente dell'Unsi (Unio-ne Nazionale Sottufficiali Italiani) Arturo Ma-lagutti e Salvatore Scalia i quali si sono oc-cupati, assieme al sindaco, di consegnarepersonalmente 48 cartoline agli studenti del-l'istituto, una per ogni classe. Alemanno, nelsuo breve discorso ha voluto ricordare i due
soldati italiani che, a causa diproblemi politici ed istituzionali,non hanno ancora ottenuto lapossibilità di tornare in patria per
essere processati secondo le nostre leggi;situazione che non può venir dimenticata dalpopolo italiano. Successivamente, accompa-gnato dal preside Enrico Farda, il sindaco havisitato l'istituto scolastico ed incontrato glistudenti. LUCREZIA LA GATTA
IL 16 NOVEMBRE IL SINDACO ALEMANNO SI È RECATO PRESSO L'ISTITUTO COMPRENSIVO
DI VIA MERELLI, A VILLAGGIO BREDA, PER IL PROGETTO "SALVIAMO I NOSTRI MARÒ".
VILLAGGIO BREDA RICORDA I MARÒ
CORTEO DEGLI STUDENTI DELL' VIII CONTRO IL DDL APREA. PARTENZA DEL CORTEO
IL LICEO AMALDI. HANNO SFILATO PER TOR BELLA MONACA, BLOCCANDO LA CASILI-NA FINO A VILLAGGIO BREDA.
Foto di Lucrezia La Gatta
Alessandro Grajdeanu e Francesco Cascio
RISOLTO DEFINITIVAMENTE IL PROBLEMA TO-PI DELLA SCUOLA DI VIA ASPERTINI E RIN-NOVATA LA FACCIATA DELLA STRUTTURA DI
VIA DELL'ARCHEOLOGIA.
TORRINUMERO 19 ANNO V26
“Presentazione del progetto intutti i suoi aspetti, espressio-ne della giunta municipale e
delibera, parere del dipartimento incari-cato dei locali, autorizzazione sanitariaspecifica, planimetria dell'edificio e stu-dio dei flussi di ingresso e di uscita".
È quanto chiedono di visionare, nerosu bianco, le diverse associazioni - comi-tato di quartiere Torrenova/Tor Vergata,comitato Isveur, centro anziani di Tor Ver-gata e associazioni "Baluardo", "Noi Ro-ma" e "Cittadini in Movimento" che ori-ginariamente si erano costituite in comi-tato di opposizione all'arrivo di MedicinaSolidale a Tor Vergata .
Ma che, se otterranno risposta positi-va, daranno il loro consenso definitivo alnuovo progetto sanitario destinato a tut-to il territorio. Le richieste sono avanza-te in un documento sottoscritto coralmen-te e indirizzato al Policlinico Tor Vergata,al Prof. Palombi, coordinatore della tra-sformazione del servizio, all'Assessoredella Sanità Regione Lazio, al SindacoAlemanno, al Presidente del Municipio ea tutti i gruppi politici e consiglieri dell'VIII municipio.
"Finalmente da comitato di opposizio-ne abbiamo fatto un passo avanti per tut-to il quartiere, diventando una commis-sione - spiega Massimo Milli, presidentedell'associazione Baluardo e promotoredel documento - Ci aspettiamo che comel'abbiamo fatto noi, lo facciano anche leistituzioni coinvolte, considerando ancheun discorso parallelo: c'è bisogno di unprogramma di integrazione sociale chedovrà accompagnare il progetto del Prof.Palombi".
Medicina Solidale, lo ricordiamo, ap-proderebbe al terzo piano dei locali di viadella Tenuta di Torrenova 147, dopo es-
sere stato trasferito da via Cambellotti erimbalzato a Grotte Celoni, sotto una nuo-va veste: non più una medicina delle mi-grazioni rivolta esclusivamente alle cate-gorie svantaggiate e alla popolazione mi-grante ma medicina del territorio, un'ap-pendice del Policlinico Tor Vergata rivol-to a tutti i cittadini dell'area indistinta-mente. "Abbiamo ritenuto opportuno es-sere propositivi rispetto a quanto illustra-to dal prof. Palombi. Siamo arrivati a con-siderare il progetto positivo e lo accettia-mo, con la riserva di alcuni punti che de-vono essere chiariti e, una volta chiariti,dovranno essere rispettati" è il commen-to di Costantino Grelli, presidente del co-mitato di quartiere.
"Abbiamo chiesto anche una commis-sione in rappresentanza dei residente,che sarà nominata da noi, per informaredi quello che sta succedendo anche la po-polazione: bisogna che tutti sappiano co-sa sta succedendo senza creare allarmi-smi". SILVIO GALEANO
Medicina Solidale a Tor Vergata: “Ecco le nostre richieste”LE CINQUE ASSOCIAZIONI FORMALIZZANO UFFICIALMENTE LA NUOVA POSIZIONE: DA
COMITATO DI OPPOSIZIONE A COMMISSIONE DI VIGILANZA E DI INSERIMENTO. SOT-TOSCRIZIONE UNANIME PER UNA LETTERA DI RICHIESTE INDIRIZZATA AD AMMINISTRA-ZIONE E POLICLINICO TOR VERGATA.
TOR BELLA MONACA, ARRIVA UN ORATORIO PER L'INFANZIA E L'AUTOGESTIONE DELLE MAMME
Il progetto era stato pensato per rende-re più fluido il transito delle vetture che
quotidianamente percorrono via Casilina neltratto tra il quartiere Torre Gaia e la rampad'accesso del Grande Raccordo Anulare. Lecose, al momento, a Giardinetti appaionoben diverse.
Una rotatoria, realizzata da Metro C co-me opera di compensazione. E quando, inuna data ancora non definita viste le ultimedichiarazione dell'ex Amministratore Dele-gato di Roma Metropolitane, sarà attiva latanto attesametropolitanaagevolerà l'in-gresso all'adia-cente par-cheggio dellastazione difronte a viadegli Orafi. Un incrocio, del resto, che nonsoffriva molto di problemi di viabilità. Anzi,risultava quasi un piacere attraversarlo ri-spetto ad altri punti critici proprio lì vicino(ad esempio l'incrocio con via dei Ruderi diTorrenova!). Nelle ore di punta è già diffici-le percorrere via Casilina in più o meno qual-siasi passo nel territorio dell' VIII Municipioe rendere più difficile il traffico in uno deipochi punti nei quali sembrava essere snel-lo, pare una strana contraddizione.
In realtà il senso del progetto potrebbeessere considerato lungimirante e di una in-discutibile logica: quando la metropolitanasarà attivata un ordinario incrocio a raso neipressi di un parcheggio che presumibilmen-te sarà molto frequentato, renderebbe la vi-ta dei pendolari e degli automobilisti tuttiun vero e proprio inferno. Soffrire adesso,per penare un po' meno dopo.
Al momento pare che la rotatoria stia por-tando più disagi che benefici ai cittadini chequotidianamente si trovano bloccati nel traf-fico di via Casilina. Com'è possibile visto chel'efficacia delle rotonde nella riduzione deltraffico è documentata? Questo in realtà re-sta un mistero. Anche se una causa potreb-be considerarsi la scarsa dimestichezza dinoi tutti con questa intersezioni. Non rea-lizzate dove sarebbero necessarie, gli incro-ci tra via Casilina e via di Vermicino, via diTorrenova, via Rocca Cencia sono solo po-chi esempi. Sostituiti da inefficaci semafo-ri o peggio ancora abbandonando i malca-pitati cittadini al loro triste destino.
JESSICA SANTINI
ROTATORIA GIARDINETTI, PIÙ DANNI CHE BENEFICIALMENO È L'IMPRESSIONE CHE SI HA ORA. MA
QUANDO SARÀ ATTIVATA LA METROPOLITANA
FORSE LA SITUAZIONE CAMBIERÀ.
“Creare un supporto alle mamme chenon riescono a trovare lavoro per-
ché hanno dei figli a carico e sono svan-taggiate, allo stesso tempo, a causa dellamancanza di un'occupazione nell'accessoalle strutture per l'infanzia istituzionali".
Così Primo Monta-ni, ideatore assieme aFranco Gallerini, ha rac-contato la genesi del-l'oratorio per l'infanziae autogestione dellemamme aprendol'inaugurazione che siè svolta presso la par-rocchia Santa Rita daCascia in via Acquaroni lo scorso 17 no-vembre. Il progetto, infatti, nasce a parti-re dall'esperienza del centro ascolto Cari-tas di Tor Bella Monaca, un contesto dovenumerose mamme hanno spesso manife-stato la medesima paradossale difficoltà:non riuscire a trovare lavoro a causa del-l'impegno a tempo pieno nei confronti deifigli e, parallelamente, non trovare acco-glienza per i bambini nelle strutture del-l'infanzia esistenti a causa della mancan-za di un lavoro.
La situazione degli asili nido a Roma è
davvero al limite e la struttura si proponequindi di essere uno strumento di soste-gno in più per tutte le famiglie che non so-no riuscite a rientrare in graduatoria. L'inau-gurazione si è svolta alla presenza dei dueideatori Montani e Gallerini, del sacerdote
decano della parrocchiaSanta Rita Da CasciaDon Giuseppe - che habenedetto durante l'inau-gurazione la sala cheospiterà i bambini - , delparroco Padre Giusep-pe Piervincenzi e di al-cuni rappresentanti del-la Caritas e della Prote-
zione Civile Le Torri. Ma soprattutto di di-verse mamme e bambini.
L'oratorio, che fa parte assieme ad altri10 progetti di una campagna della campa-gna Risora Attiva della Caritas, è partito,a tutti gli effetti, lunedì 19 novembre e po-trà accogliere fino a 10 bambini durantel'intero l'arco della settimana negli orari8,30-13,00. "Si avvarrà del supporto di unteam di volontari composto da tre educa-tori e da una psicologa" hanno spiegato ipromotori. Ad appoggiare l'iniziativa an-che la Banca di Credito Cooperativo.
I bambini che saranno ospitati potran-no usufruire anche degli spazi esterni edell'area verde e di gioco dell'oratorio del-la parrocchia. SILVIO GALEANO
ALLA PRESIDE MARIA LAURA FANTI E ALLA 2^E.
In un momento di crisi cosi' generalizzata e diincertezze in cui quotidianamente,come geni-
tori di Davide, avvertiamo un senso di abban-dono da parte di chi dovrebbe sostenerci mi haprocurato enorme piacere quanto si e' verifica-to la mattina dell'8 novembre alle ore 08.00.
Ho accompagnato mio figlio in classe e no-nostante l'AEC non fosse ancora arrivata, hopercepito subito che Davide, per i compagni eper l'insegnante di classe, non rappresentavaun problema e soprattutto che non era "un' en-tità astratta".
Dopo pochi secondi, mentre io scambiavo leinformazioni necessarie con la professoressadi Inglese, per nulla preoccupata nel restare "so-la" con Davide, i ragazzi, senza che io quasi mene fossi resa conto, accompagnavano Davideal banco: c'era chi prendeva lo zaino, chi toglie-va la giacca e chi lo aiutava a sedersi.
Sono andata via da scuola, per recarmi al la-voro, con l'animo pieno di gioia, sentimento chespesso, in altre situazioni, lascia il posto all'ama-rezza, al dolore, alla solitudine.
Ci tenevo ad esternare queste sensazionipoichè al di la delle mille difficoltà che, come ge-nitori di Davide, dobbiamo affrontare anche nel-l'ambito scolastico, ciò che mi rende felice e' cheDavide e' veramente un alunno della scuolaM:L:KING accolto da tutti: adulti e ragazzi.
Uno degli obiettivi principali, che ogni scuo-la dovrebbe perseguire, per noi e' stato raggiun-to: l'integrazione non e' solo un termine astrat-to ma una realta' per Davide, grazie al lavoro,all'impegno e alla sensibilità " DI CHI FA LASCUOLA".
Per questo sento il dovere di ringraziare quan-ti hanno permesso tutto ciò:
PRESIDE, DOCENTI, OPERATORI (scola-stici e non ) e gli SPLENDIDI RAGAZZI che conil loro comportamento hanno dimostrato gran-de umanità e civiltà, restituendo fiducia in quel-li che formeranno la società del domani.
LOREDANA FIORINI
INAUGURATO IL 17 NOVEMBRE NEI LOCALI DELLA PARROCCHIA DI SANTA RITA DA CASCIA, CON IL SUPPORTO DELLA CARITAS E DELLA BANCA
DI CREDITO COOPERATIVO, IL SERVIZIO POTRÀ ACCOGLIERE FINO A 10 BAMBINI.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Don Giuseppe, Primo Montani, Padre Giuseppe Piervincenzi e Franco Gallerini
tel. 0622460838
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CASILINONUMERO 19 ANNO V28
Quattordici famiglie abbandonate dal-
le istituzioni. Costrette in condizioni
da terzo modo nel cuore dell' VIII
Municipio del Comune di Roma, nella bor-
gata Finocchio. Senza fogne e acqua pota-
bile. Con strade prive di illuminazione e sen-
za mezzi pubblici. Stanchi di una situazio-
ne ridicola.
Nel 2008, secondo i racconti dei residen-
ti, il Comune aveva iniziato la realizzazione
della rete fognaria in via di Valpignola. Poi
improvvisamente i lavori sono stati inter-
rotti. A poche centinaia di metri dal nucleo
abitativo. Quella rete fognaria è stata ab-
bandonata. I soldi spesi, fermi ormai da
quattro anni, non hanno portato alcun ser-
vizio ai residenti, ancora costretti a scarica-
re nelle fosse biologiche. E di conseguenza
ad utilizzare i pozzi privati poiché senza ac-
qua potabile diretta. Tra l'acquisto di acqua
minerale e gli interventi delle auto spurgo
la spesa mensile sostenuta ha costi esorbi-
tanti.
L'asfalto della strada è stato realizzato
dalle 15 famiglie residenti sulla via che, con
una colletta vera e propria, hanno raccolto
i soldi per completare la sistemazione del
manto. Autogestendosi, senza il supporto
del Comune e del consorzio. Si tratta di per-
sone che hanno provveduto al pagamento
degli oneri concessori, per il quale alcuni di
loro hanno addirittura dovuto accendere un
mutuo. Ma i servizi non ci sono. Le loro ca-
se hanno meno valore, come la qualità del-
la loro vita.
In ultima analisi il problema del
trasporto pubblico: oltre a non poter
usufruire di un servizio scuolabus,
per raggiungere la fermata più vici-
na devono recarsi su via Casilina. Cir-
ca un chilometro e mezzo di strada
dissestata e poco sicura. Eppure non
chiedono tanto: un mezzo almeno
su via di Fontana Candida, dove già passa
il pullman diretto a Frascati e che quindi go-
de delle condizioni per farlo transitare. Han-
no ragione, poi i residenti quando mettono
in discussione le tasse versate e le imposte
da pagare. Senza servizi e abbandonati dal-
le istituzioni, si chiedono perché devono es-
sere costretti a vivere in queste condizioni.
E perché mai nessuno si è mai occupato di
loro, se non nel momento di chiedere soldi
o voti. JESSICA SANTINI
Una montagna di rifiuti. Metà sul ciglio del-
la strada e metà sui terreni privati. Una
discarica abusiva visibile da chiunque passi
per la poco distante via di Rocca Cencia. Ma
che tutti fanno finta di non vedere.
"La situazione è davvero insostenibile - rac-
conta la signora Maria Gemma residente a
due passi dall'immon-
dezzaio - sono anni
che presentiamo se-
gnalazioni ma sembra
che non si possa fare
nulla". Il problema è
che, nonostante si in-
viino comunicazioni ai
vigili, per legge sem-
brerebbe che spetti ai frontisti la pulizia dal-
la spazzatura.
Di contro i proprietari dei terreni, privi di
recinzione perché distrutta dai farabutti che
scaricano i materiali all'interno elle proprie-
tà, non intervengono. Per altro sono tra i me-
no tutelati in questa vicenda: in aggiunta al
danno alla recinzione e all'inevitabile inqui-
namento del terreno, dovrebbero provvede-
re anche a proprie spese alla bonifica.
Oltre al danno, pure la beffa, verrebbe da
dire. I residenti hanno ragione, però: la si-
tuazione va risolta. Tra lo stabilimento Ama
e la puzza dei rifiuti, la situazione è diventa-
ta indecorosa. Inoltre il più delle volte i de-
linquenti, per farsi un po' di spazio, decidono
di dar fuoco ai materiali in eccedenza. Spri-
gionando fumi tossici, pericolosi per la salu-
te di tutti. Dimenticando, forse che quelle ca-
se lì vicino potrebbero essere abitate. E po-
trebbero risiedervi anche dei bambini.
Va sottolineata inoltre l'irreparabile
contaminazione del terreno che i con-
tinui scarichi hanno causato: si tratta
per lo più di materiali di scarto edile,
eternit e guaina compresa. Ma anche
mobilia in disuso e spazzatura comu-
ne. La situazione non sembra preoc-
cupare le istituzioni che, non curanti
della tutela del patrimonio ambienta-
le, fanno orecchie da mercante nella preven-
zione e nella persecuzione di questo feno-
meno.
La strada della "monnezza" è parecchio ap-
partata. I rami della pineta proteggono con
l'oscurità i malintenzionati i quali, senza gran-
di difficoltà, possono compiere i loro atti cri-
minosi: "Mi impegno a segnalare sia la peri-
colosità dei pini a bordo strada, sia lo scem-
pio della spazzatura", garantisce Pietro Gian-
santi, presidente del Cdq Borghesiana 2. An-
che se con le promesse ci si fa ben poco: la
signora Gemma necessita di interventi. Per
veder garantito il diritto al decoro e, soprat-
tutto, alla salute per lei e per tutti gli altri abi-
tanti della zona. JESSICA SANTINI
Un cumulo di lastre ondulate, forse un tem-po copertura di qualche costruzione, è
comparso tra i campi di via Quarto Grande.Eternit è il nome comunemente usato per que-sto materiale che, abbandonato vicino a queiterreni, continuerà ad inquinare ancora permolto tempo.
Lo scorso aprile alcuni dipendenti Ama, incollaborazione con la sezione Ambiente dei vi-gili urbani dell' VIII Municipio, avevano prov-veduto ad un'accurata opera di bonifica dopole tante segnalazioni da parte dei comitati deicittadini e dei proprietari dei terreni fortemen-te colpiti dal triste caso. E sembrava che il fe-nomeno si fosse arrestato: merito, anche, del-le recinzioni realizzate dai padroni dei vigneti.Infatti, delimitando i terreni dalla strada, han-no impedito in qualche misura l'accesso allaproprietà privata a questi mascalzoni.
L'indecente spettacolo di questi ultimi gior-ni, però, mostra come le misure apportate nonsiano state sufficienti: dove è stato scaricatol'eternit la rete non c'è più. Sembrerebbe chela recinzione sia stata illegalmente tolta. Così,approfittando dell'isolamento e dell'oscurità, lastrada in quel tratto è priva di illuminazione,non è stato difficile abbandonare il materiale.Del quale, peraltro, sono ben note le potenzia-lità cancerogene: l'eternit infatti necessita diuno smaltimento particolare per evitare che lefibre di amianto in esso contenute possono ar-recare danni alla salute.
L'operazione di bonifica dello scorso aprileè costata alle casse ben 20.000 euro. E oggiil fenomeno, diffuso in tutto il territorio dell' VIIIMunicipio, si è nuovamente ripresentato an-che in quest'area. Scarso senso civico di qual-che cittadino, insufficienti risorse per i control-li e le misure preventive fanno il resto.
JESSICA SANTINI
E' RIAPPARSO MATERIALE PERICOLOSO VICI-NO AI VIGNETI NEL CUORE DI FINOCCHIO. VA-NA L'OPERA DI BONIFICA DI APRILE SCORSO.
A POCHI PASSI DALLO STABILIMENTO AMA,UNA DISCARICA ABUSIVA TRA LE PIÙ GRAN-DI DELL'INTERO MUNICIPIO, VICINO ALLE
ABITAZIONI. SEGNALATA PIÙ E PIÙ VOLTE E
MAI BONIFICATA.
ETERNIT A VIA QUARTO GRANDE LA STRADA DELLA "MONNEZZA"
"LO FACCIAMO PER I CITTADINI"Via Santa Venerina, una strada dimenticataPAGATI GLI ONERI CONCESSORI, SI RITROVANO SENZA SERVIZI. LE CONTINUE RICHIESTE DI AIUTO AL CONSORZIO FONTANA CANDIDA SONO CADU-TE NEL DIMENTICATOIO.
L'ADQ COLLINA DELLA PACE CONTINUA AD
OCCUPARSI DELLA MANUTENZIONE DEL PAR-CO, IN ATTESA DI UN AFFIDO PROVVISORIO.E DELL'USCITA DEL BANDO.
Atre settimane dall'ultimo "Ramazza day", giovedì 22 novembre alcuni cittadini
di Finocchio hanno di nuovo provveduto arastrellare la sporcizia nell'area verde delquartiere. Armati di sacchi e scope hannoraccolto bottiglie di vetro, anche rotte, car-tacce varie e fogliame.
A giugnocontinuanocon la loroopera perpreservare ildecoro dellaCollina dellaPace. Daquando, cioè,il Municipio a
corto di fondi ha chiuso i rubinetti per le coo-perative che si occupavano della manuten-zione degli spazi verdi. "Secondo alcune in-discrezioni sembrava che stessero per ap-provare il bando. Ma non ci abbiamo cre-duto - racconta Luigi Di Bernardo, dell'AdqCollina della Pace - Ci siamo quindi rivoltial Dipartimento che invece ci ha conferma-to che al momento non c'è ancora nulla.Quindi proseguiamo con quello che abbia-mo fatto fino ad oggi. Per cui ci rimbocchia-mo le maniche e andiamo avanti. Lo faccia-mo per i cittadini".
Da giugno l'associazione ha anche ten-tato la via ufficiale per la presa in carico del-la manutenzione: un permesso provvisoriofin quando una nuova assegnazione avreb-be permesso alla cooperativa di subentra-re: "Purtroppo non ci hanno risposto. Noicontinuiamo a chiedere e a pulire - prose-gue Di Bernardo - Anche perché prima cheesce il bando e si inizia ci vogliono almenodue mesi. Non ci interessa: continuiamo achiedere e intanto continuiamo a fare". An-che se c'è un po' di tristezza nelle parole delpresidente: "Abbiamo le carte in regola per-ché abbiamo avanzato le richieste. A giu-gno e poi ad agosto. Se loro non ci rispon-dono noi lo consideriamo come un silenzioassenso. Noi vogliamo preservare la digni-tà del quartiere e l'incolumità dei ragazzi chefrequentano la zona. Una strada è chiude-re il parco; l'altra è fare qualcosa. Noi ab-biamo scelto la seconda. Non possiamo oc-cuparci della chiusura notturna perché perquello sono necessari dei documenti. Si ri-schia la denuncia e non possiamo farlo. Mapossiamo pulire".
Pare strano però che una richiesta di ma-nutenzione a titolo gratuito non abbia rice-vuto risposta. L'interesse per gli spazi pub-blici, seconda scelta tra le priorità della po-litica locale, sembra invece particolarmen-te vivo per quanto riguarda il parco di Finoc-chio. JESSICA SANTINI
Da sinistra Maria Bucciarelli, Mariano Pinseo, AlessandroBruno, Massimo Bretti e Vito Pulerá
GRAZIANI EDITOREDIRETTORE RESPONSABILE FEDERICA GRAZIANISTAMPA FOTOLITO MOGGIOStrada Galli 5, 00100 Villa Adriana (RM)REDAZIONE VIA MONTEPAGANO, 5000132 - CASTELVERDE (RM)
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CASILINO NUMERO 19 ANNO V 29
La scuola di Finocchio ha bisogno di
interventi immediati. Lo chiedono le
mamme che ogni giorno accompa-
gnano i loro bambini a scuola e conoscono
i limiti di una struttura dove la ma-
nutenzione ordinaria ha lasciato il
posto all'abbandono più totale.
Le due classi create dall'ambien-
te un tempo riservato alla segrete-
ria ancora non sono del tutto com-
pletate. O meglio: sembra si siano
dimenticati di spostare le centraline
del telefono. L'ultima segnalazione
da parte dei responsabili della scuola al-
l'operatore telefonico risale al primo di ot-
tobre.
E il mancato intervento costringe gli ope-
ratori scolastici ad utilizzare per le telefo-
nate una prolunga fino al corridoio antistan-
te le aule. Un telefono e un filo volante so-
no la via di comunicazione con il mondo
esterno. E le maestre, per evitare che sia-
no a portata di bambino, hanno posiziona-
to un vecchio mobiletto davanti le centra-
line. Disagi anche con le lavagne e le altre
attrezzature, ma purtroppo può sembrare
un problema scontato in situazioni di ap-
prossimazione come quelle che si riscon-
trano visitando le aule in generale. Del re-
sto anche il cortile fuori è degno di nota: a
causa della scarsa sicurezza dell'area, i bam-
bini, secondo quanto dichiarato dai rap-
presentanti dei genitori, non possono usci-
re a giocare in giardino per ordinanza del-
la Preside.
Anche durante le belle giornate gli alun-
ni sono costretti a rimanere anche otto ore
nella loro classe. Perché? Basta guardare
l'erba a che altezza è arrivata per compren-
dere le motivazioni di una simile decisione.
Inoltre vecchie sedie sono state lasciate in
una zona un po' più nascosta, ma comun-
que facilmente visibile oltre che accessibi-
le Poco più in là, nei pressi del punto di rac-
colta, dove ci si dovrebbe riunire secondo
le normative in caso di emergenza, i calci-
nacci residui della realizzazione delle neo-
nate aule giacciono indisturbati. Poco sicu-
ro il cortile? Altroché!
La questione è stata segnalata dai rap-
presentanti dei genitori sia alla direzione
scolastica, che peraltro dovrebbe già esser-
ne a conoscenza, sia al Municipio, anche lo-
ro più volte richiamati sul caso. Eppure sem-
bra che nessuno possa fare nulla.
JESSICA SANTINI
Scuola Kolbe, le segnalazioni continuanoI SOPRALLUOGHI NON HANNO PORTATO I RISULTATI SPERATI. L'ANNO SCOLASTICO È
IN CORSO E I RAPPRESENTANTI DEI GENITORI CHIEDONO AIUTO.
Lunedì 19 novembre, dopo aver indetto
un' assemblea straordinaria per discute-
re i punti più importanti per il futuro della
pubblica istruzione del decreto promulgato
dal Governo, i ragazzi dell'ITIS E. Fermi han-
no deciso di protestare iniziando l'autoge-
stione.
Una forma di protesta concordata con il
dirigente e parte del corpo docenti. Uniti con-
tro una legge che potrebbe arrecare danni
enormi alla scuola pubblica. In primis con la
promulgazione dei decreti delegati, nello spe-
cifico gli articoli dal 12 al 18 che riguardano
la perdita di efficienza a livello costituziona-
le dell'assemblea di istituto e dell'assemblea
di classe. Viene svuotato il compito dei rap-
presentanti degli studenti: "Il nostro ruolo
diventerà inutile e non avremo più la possi-
bilità di organizzare iniziative - racconta Mar-
co Carlucci, rappresentante d'istituto e resi-
dente a Borghesiana - come il progetto "Fer-
mi in colore", il laboratorio teatrale e musi-
cale in collaborazione con alcuni docenti. Per
altro fermi per mancanza di fondi".
Quella che i rappresentante d'istituto, in-
sieme agli altri collaboratori Macciocchi Fe-
derico, Emanuele Monopoli e Savini Matteo,
hanno organizzato è una sorta di cogestio-
ne: "Abbiamo deciso di chiamarla autoge-
stione perché tutta la coordinazione delle au-
le e dei studenti è stata portata avanti da noi
rappresentanti e dai ragazzi del servizio d'or-
dine che ci hanno dato una mano enorme.
Anche per la pulizia visto che alla fine del-
l'autogestione faremo una riunione in sesta
ora durante la quale ci occuperemo anche di
risistemare le aule e i cortili. Lo sco-
po principale è quello di svegliare i ra-
gazzi che troppo spesso reagiscono
passivamente alle proposte di legge,
accettando tutto quello che viene fat-
to passare senza porsi troppe domande". I
ragazzi hanno creato una rete di collabora-
zione con i docenti che hanno condiviso la
forma di protesta.
Alcuni hanno organizzato corsi durante la
settimana di autogestione in collaborazione
con gli studenti. Cercando di creare una coo-
perazione diversa con il corpo insegnanti:
"Obiettivo ultimo anche del collettivo SCR,
studenti Castelli Romani con i quali abbiamo
partecipato alla manifestazio-
ne del 10 e del 14 portando
più di 2000 studenti in piaz-
za. Un primo passo per for-
mare una rete di studenti a li-
vello territoriale". Per far dav-
vero crescere il paese è fon-
damentale investire sull'istru-
zione: siamo tutti d'accordo che ci sono dei
nuclei sui quali non si deve tagliare e la for-
mazione è di certo uno di questi. Eppure ne-
gli ultimi venti anni circa è stata la prima vo-
ce sui quali sono state applicate pesanti ri-
duzioni di risorse. JESSICA SANTINI
L’ingranaggio all'opera per la ristruttura-
zione dei casali del parco della "Collina
della Pace" a Finocchio sembra aver ripreso
a funzionare. Mezzi in manovra e operai al-
l'opera fanno ben sperare. Il progetto pre-
vede la riqualifica degli edifici posti sulla som-
mità del parco e la realizzazione di spazi di
pubblica utilità: secondo il progetto iniziale
potrebbe sorgervi anche un bibliopoint. Seb-
bene ultimamente qualche cittadino abbia
messo in discussione la destinazione d'uso
proposta per consentire, invece, la realizza-
zione di un centro anziani nei locali restau-
rati.
La chiusura del cantiere era prevista per
l'estate del 2013, ma le continue interruzio-
ni hanno destato un po' di preoccupazione:
"Il lavoro, secondo quanto dichiarato dal di-
partimento, non si fermerà fino alla fase fi-
nale - afferma Luigi di Bernardo, presidente
dell'Adq Collina della Pace - Abbiamo notato
però una novità: il bando del quale abbiamo
fatto l'accesso agli atti e abbiamo visionato
il progetto, mostrerebbe che la sistemazio-
ne della zona esterna non faccia parte del
piano originale di lavoro". Per cui non ci sa-
ranno operazioni di riqualificazione del corti-
le adiacente ai casali al termine dei lavori.
Sarà necessario un nuovo progetto e un nuo-
vo finanziamento per l'ultimazione definitiva.
Nel frattempo le tempistiche si sono allun-
gate e sembrerebbe che la consegna del can-
tiere sia prevista per settembre 2013. Uno
slittamento di pochi mesi che non arrecherà
un enorme disagio. Sperando che i tempi non
si prolunghino ulteriormente e che i casali di-
ventino finalmente un nuovo punto di incon-
tro per i cittadini di Finocchio. JESSICA SANTINI
SEMBRAVANO ESSERSI ARRESTATI, MA GLI OPE-RAI STANNO ANDANDO AVANTI. E FORSE NON
SI FERMERANNO FINO ALLA FASE FINALE.
CASALI COLLINA DELLA PACE, I LAVORI PROSEGUONO GLI STUDENTI DELL'ISTITUTO INDUSTRIA-
LE DI FRASCATIPROTESTANO CONTRO LA
NUOVA LEGGE DI STABILITÀ. MOLTI DI LO-RO PROVENGONO DALL' VIII MUNICIPIO.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO DELL' ITI E. FERMI HA APPOGGIATO LA PROTESTA DEGLI STUDENTI
ENRICO FERMI IN AUTOGESTIONE
GIAMMARINI "VOGLIAMO UNA SCUOLA PUBBLICA"
Carmine Giammarini è il dirigente dell'isti-
tuto tecnico di Frascati. Oltre che reg-
gente della scuola sita in via Motta Cama-
stra a Borghesiana. Da componente del cor-
po docenti,e da responsabile vive sulla pro-
pria pelle il disastro della pubblica
istruzione. Per questo ha sostenuto
la ribellione dei suoi ragazzi .
Perché hanno deciso di protesta-re?Contro il decreto che apre le porte ai
privati all'interno delle scuole poiché
crea dei problemi: secondo gli studenti è un
primo segnale di privatizzazione della scuo-
la pubblica. Il decadimento è iniziato con il
ministro Gelmini sotto il governo Berlusco-
ni. Con l'attuale governo c'è stata una de-
generazione: sta facendo alla scuola pub-
blica quello che il terremoto ha fatto all'Aqui-
la e in Emilia. Riducendola ad un cumulo di
macerie
Quali sono gli effetti della manovra distabilità?Notevoli conseguenze: impoverimento dei
tagli parte dalla mancanza di finanziamen-
ti alla scuola pubblica con la riduzione dei
supplenti e del personale ATA: sono
giorni che vado personalmente a fa-
re sostituzioni e abbiamo scuole sem-
pre più sporche.
Perché i ragazzi hanno scelto diprotestare in questo modo?Siamo giunti ad un accordo. Voleva-
no occupare ma ho manifestato il mio dis-
senso. Perché si rischiavano dei danni che
poi nessuno avrebbe potuto riparare. Ab-
biamo concordato questa forma di autoge-
stione con la partecipazione delle persona-
le docente. Non entra nessuno esterno per-
ché c'è un ottimo servizio d'ordine. Hanno
mostrato grande maturità e capacità orga-
nizzativa. JESSICA SANTINI
CASILINONUMERO 19 ANNO V30
Il centro diurno Aldea per tossicodi-
pendenti ha i giorni contati. Gli ultimi
soldi ricevuti que-
st'estate sono un accon-
to dell'anno 2011. E con-
tinuano ad essere pagati
a tozzi e bocconi ormai da
tempo. Inoltre devono la-
sciare la struttura di Bor-
ghesiana, senza per altro
possibilità di un contratto
d'affitto in un altro posto.
Già a marzo era stata
annunciata l'imminente chiusura, ma a
suon di proroghe gli operatori sono riu-
sciti ad andare avanti. Rinvii mensili, del
resto non accompagnati dai fondi desti-
nati al mantenimento dell'attività. Soldi
non da indirizzare ma già stanziati e, in
teoria, disponibili. Si tratta di un centro
che da oltre 10 anni porta avanti un per-
corso di riduzione del danno per tossico-
dipendenti, offrendo un posto per dormi-
re e un pasto caldo agli sventurati cadu-
ti nella trappola della tossicodipendenza
e che tentano, in un
modo o nell'altro di
uscirne.
Un servizio sia per
i drogati sia per la
società tutta, poiché
offrendo una via di
fuga ed un'alterna-
tiva si impedisce a
questi di commette-
re reati e ricadere nella trappola.
"Inventano qualsiasi scusa per postici-
pare i pagamenti: dalle fotocopie fatte
fronte-retro invece che su fogli diversi,
all'esibizione di copie in bianco e nero in-
vece che a colori. Costringendoci a ripor-
tare la documentazione nuovamente e
sopportando più spese - tuona Rosario
Boschi, responsabile del centro - e tutti
gli operatori dopo aver un po' lavorato
con noi vanno via. Perché non possiamo
pagarli". Boschi rivendica 18 mesi di ar-
retrati.
Un ostacolo insormontabile che ha co-
stretto la struttura a ridurre i posti letto
a 8, riducendo drasticamente il numero
degli operatori a quattro: "Dobbiamo fa-
re venti turni al mese ciascuno per copri-
re più giorni possibili. Ma siamo arrivati
a dover chiudere il sabato mattina - pro-
segue Boschi - gli operatori che hanno la-
vorato da noi dopo un po' sono dovuti an-
dar via. Come fanno senza uno stipendio
ad andare avanti? E resta difficile anche
trovare una struttura che ci faccia un con-
tratto di affitto: le proroghe mensili non
sono certo una garanzia".
Destinati, quindi, a chiudere, in una zo-
na, quella della periferia est di Roma, do-
ve l'ultimo bando è andato deserto per la
richiesta di requisiti pressoché irraggiun-
gibili. E dove l'Agenzia Capitolina sulle
Tossicodipendenze continua a fare orec-
chie da mercante. JESSICA SANTINI
Centro Aldea, il 31 dicembre riconsegnerà i localiLO SFRATTO IMPONE L'ABBANDONO DELLA STRUTTURA DI VIA GIARRE. IMPOSSIBILE TRO-VARE UNA NUOVA LOCAZIONE VISTO CHE SI PROSEGUE A PROROGHE MENSILI.
L’istituto comprensivo di Finocchio ver-
sa in una pessima condizione. Così, per
rendere più decorosi gli ambienti, gli adulti
hanno deciso di dare un nuovo volto ad al-
cune aule dipingendo le pareti.
La questione dei locali, spesso fatiscenti,
del cortile trascurato e del cancello rotto, era-
no stati affrontati a metà ottobre da alcuni
rappresentanti dei genitori in accordo con la
coordinatrice e il Reggente Giammarini alla
Commissione Scuola dell' VIII: presente l'or-
mai ex presidente Gabriele Paparelli che si
è mostrato in quell'occasione interessato ai
problemi e ben disposto a qualche urgente
provvedimento. Peccato che poco dopo, per
cambiare casacca, si sia dimesso. E l'inutile
sopralluogo sia caduto nel dimenticatoio.
Così i genitori e il Reggente Giammarini
hanno deciso di sistemare da soli quanto
possibile: tagliare l'erbaccia e pitturare le au-
le. Ci sarebbe da togliere i rami spezzati dal-
la neve dello scorso febbraio, ripulire le ca-
ditoie per evitare che si allaghi tutto quan-
do piove. E poi bisognerebbe sistemare il
cancello d'ingresso per evitare che vengano
fatti danni che non potranno mai essere ri-
parati. La Commissione è stata sul posto e
ha visto. E non c'era solo Paparelli a super-
visionare. Chissà se qualcun altro dei pre-
senti, Durantini, Colagrossi e Contartese, ri-
cordano quanto stato detto in quella tiepida
mattina di ottobre. JESSICA SANTINI
DOPO IL SOPRALLUOGO DELLA COMMIS-SIONE SCUOLA NULLA È CAMBIATO. COSÌ
RISOLVE LA SOLITA AUTOGESTIONE.
MOTTA CAMASTRA:
REGGENTE E GENITORI
DIPINGONO LE AULE
Perfetti i giochini offerti dalla Provincia,
ben curato il prato e le siepi, potati gli
alberi, in ottime condizioni la recinzione. Il
parco di Valle Fiorita è in condizioni miglio-
ri del dicembre scorso quando Zingaretti
aveva donato le giostre per i bambini al
quartiere.
Nato sotto impulso e grazie al lavoro con-
creto dei cittadini su un terreno del con-
sorzio, è curato e custodito proprio da que-
sti. Che si occupano dello sfalcio dell'erba
e della raccolta dei rifiuti. Di aprirlo ogni
mattina e richiuderlo ogni sera. Evitando
quindi che qualche malintenzionato possa
deturpare il bene pubblico. Il sistema, in-
fatti, funziona: nulla di rotto, i giochi sono
al loro posto ancora con il marchio della
Provincia attaccato. Tutto luccicante come
fosse nuovo.
Un esempio di autogestione dei cittadi-
ni, abituati a sostituirsi in questo alle isti-
tuzioni. A Valle Fiorita i residenti hanno mo-
strato grandi capacità organizzative, oltre
a molta voglia di fare. Ma qualcosa man-
ca: una fontanella. Ce ne sarebbe una, al-
l'interno del parco. Ma essendo del consor-
zio l'acqua erogata sembrerebbe non es-
sere potabile. Per questo tempo fa è stata
smontata. E si attende, il tanto richiesto
nasone dell'Acea. Un'operazione da poco,
in fin dei conti. Che potrebbe, però, rap-
presentare un gesto di gratitudine per chi
si adopera per il bene comune. Roba loro,
certo. Sostituendosi, però ad altri.
JESSICA SANTINI
PARCO VALLE FIORITA, UNA PICCOLA OASI IN VIII
In attesa del 25 novembre, giornata mon-
diale contro la violenza sulle donne, a
Roma come in tutta Italia sono stati orga-
nizzati durante
la settimana
numerosi even-
ti per sensibi-
lizzare i cittadi-
ni al problema.
Nel Munici-
pio VIII, infat-
ti, venerdì 23 novembre è stata organizza-
ta la conferenza "No More" presso la Biblio-
teca Borghesiana a cura di Oria Gargano,
presidentessa della cooperativa sociale "Be
Free" contro la tratta, la violenza e la discri-
minazioni delle donne. Sono state 118 le
donne uccise durante il 2012, quasi tutte
vittime di mariti, compagni o ex fidanzati.
"Morti annunciate" come ha voluto specifi-
care la presidentessa, donne che hanno cer-
cato di difendersi denunciando i loro aguz-
zini alle autorità che, sfortunatamente, non
hanno preso i provvedimenti necessari.
Infatti l'Italia è l'unico paese europeo
sprovvisto di un piano nazionale anti-vio-
lenza: mancano programmi, strutture e leg-
gi che possano tutelare le donne vittime di
soprusi. Fortunatamente nella nostra città
presso l'ospedale San Camillo è stato inau-
gurato lo "Sportello Donna H24", aperto a
tutte le ore del giorno che accoglie e tute-
la legalmente chiunque abbia bisogno di aiu-
to. Quello che ci auguriamo, comunque, è
che in un futuro prossimo le violenze ces-
sino e che non ci sia più bisogno di una gior-
nata per commemorare le vittime di fem-
minicidio. LUCREZIA LA GATTA
SI PARLA DI DONNE ALLA BIBLIOTECA BORGHESIANAOSPITE DELL'EVENTO ORIA GARGANO DEL-LA COOPERATIVA 'BE FREE' PER DISCUTERE
DI FEMMINICIDIO.
INAUGURATO UN ANNO FA DAL PRESIDENTE
DELLA PROVINCIA ZINGARETTI, È CURATO
DAL CONSORZIO. E I RISULTATI SI VEDONO.PROIETTATO UN FILM- DOCUMENTARIO CHE RI-PERCORRE GLI AVVENIMENTO DEGLI ANNI '70.
GLI ANNI ‘70 ALLA BIBLIOTECABORGHESIANACON CESSARÈ
La Biblioteca di Largo Monreale ha po-
tuto compiacersi sabato 17 novembre
della visione di "Cessarè", film-documen-
tario di Rina Amato prodotto dall'Associa-
zione "Arti già nate" onlus e con il contri-
buto dell'IMAIE-Istituto per la Tutela dei
Diritti degli Artisti Interpreti Esecutori.
La storia racconta la terribile stagione
degli anni '70 degli omicidi mafiosi e, so-
prattutto, delle lotte popolari che hanno
dato l'avvio alle ribellioni contro quella
ndrangheta . Che per altro ha da sempre
avuto come
punto di forza
l'omertà e la
sottomissione.
Cessarè, come
ricorda la stes-
sa autrice, è il
nome di una
collina, coperta
da vigneti e ca-
stagneti, che
proprio in que-
gli anni viene
occupata dai
boss locali, i
quali instaurano una politica di terrore tra
gli abitanti, perlopiù contadini e agricolto-
ri. Perché gli Ursini, che comandano nel
paese, decidono di cambiare destinazione
d'uso ai terreni che si estendono sulla col-
lina adibendolo a pascolo abusivo, costrin-
gendo al pagamento di ingenti somme di
denaro gli abitanti e trasformandolo in un
nascondiglio sicuro per i latitanti.
E quando sembra giunta la fine comin-
cia la riscossa: la popolazione di Gioiosa
Jonica inizia la silenziosa battaglia contro
la 'ndrangheta. Il film è stato girato 2006
da una piccola troupe composta dalla re-
gista e da giovani operatori calabresi con
pochi mezzi tecnici, ma grande passione.
Uno dei punti forti sono le testimonianze
dirette dei protagonisti principali di quella
stagione oltre al contributo di molti esper-
ti sociologi e antropologi e ad una ricca do-
cumentazione privata cartacea che ha aiu-
tato l'attento lavoro di ricerca dell'autrice.
JESSICA SANTINI
Foto diLucreziaLa Gatta
CASILINO NUMERO 19 ANNO V 31
Senza fogne, acqua potabile e illumi-
nazione stradale. E' questa la situa-
zione dei nuclei residenti in via Tor-
re Jacova. Condizione, a quanto pare, non
tanto rara come si immaginava: tutta la fa-
scia che da questo versante si estende fi-
no a Valle della Morte sembra versi nel me-
desimo stato, o quasi.
"Abbiamo le fogne sia a destra che a si-
nistra e da noi a via Torre Jacova
niente - racconta il signor Gaetano
Bordonaro, storico residente della
zona - abbiamo fatto richieste al con-
sorzio e ci ha risposto che gli oneri
da noi corrisposti servono a pagare
i servizi per quelli che hanno costrui-
to prima di noi. Quindi dobbiamo
aspettare che vengano realizzate altre ca-
se abusive, che paghino gli oneri conces-
sori e poi spetterà a noi. Credevamo che il
denaro che abbiamo versato al consorzio
servisse per poter usufruire anche noi di
un risultato in termini di servizi. Nel frat-
tempo sono state fatte solo le fogne a via
della Marmorella. Anche le altre strade han-
no le fogne ma noi nulla".
Così sono ancora non esiste una rete di
scarico al contrario, secondo quanto sostie-
ne il signor Bordonaro, delle vie parallele.
Di conseguenza i residenti non hanno ac-
qua potabile diretta, con le ben note con-
seguenze. I problemi da affrontare quoti-
dianamente però sono anche al-
tri. Come quello della raccolta del-
le acque piovane: "Per colpa di
quelli che hanno tappato le cu-
nette la strada si allaga - prosegue Bordo-
naro - E quando accompagno il mio nipo-
tino a scuola e piove ci bagniamo comple-
tamente perché percorrere le strada è im-
possibile".
Le cunette, realizzate per far convoglia-
re l'acqua piovana sono state ricoperte. Im-
pedendo loro di svolgere la funzione per la
quale sono state realizzate. "Siamo più di
cinquanta famiglie senza fogne, senza ac-
que potabile, senza illuminazione pubbli-
ca, senza servizio di trasporto urbano. Noi
dobbiamo solo pagare l'Imu. Durante l'ul-
tima assemblea me ne sono andato per
rabbia: mi hanno chiesto soldi per asfalta-
re via delle Marmorelle quando sulla no-
stra strada le cunette per la raccolta delle
acque sono state tutte riempite e si allaga
- ribadisce il signor Bordonaro - Voglio fa-
re una denuncia al Municipio perché do-
vrebbero supervisionare sugli abusi fatti
per tutelarci". L'unico ricordo che il signor
Bordonaro ha di un politico locale risale a
oltre quattro anni fa quando il neoeletto
Massimiliano Lorenzotti si è presentato al
cospetto dei residenti dei quartieri di Tor-
re Jacova, Colle Mattia e Pantano: "Loren-
zotti è venuto durante un'assemblea invi-
tato dal Presidente del Consorzio Di Pietro.
Ha sentito i nostri problemi ma da quella
volta non si è più visto. Ha detto che ave-
vano da fare l'asfalto a via di Rocca Cen-
cia e poi avrebbe pensato a noi".
Una promessa difficile da mantenere:
se, come dicono, Rocca Cencia è da con-
siderarsi terminata, sarebbe la volta di Tor-
re Jacova. Ma quattro anni fa le promesse
potevano essere fatte nella speranza di riu-
scire, forse, a mantenerle. Ora che i citta-
dini sono stanchi di sentirsi presi in giro,
certi volti preferiscono rimanere nascosti.
O presenziare solo dove sanno di poter rac-
cogliere immeritati applausi.
JESSICA SANTINI
Via Torre Jacova, terra dimenticataCIRCA CINQUANTA FAMIGLIE SENZA SERVIZI PRIMARI. ALLE PORTE DI COLLE MATTIA
UNA POPOLAZIONE ABBANDONATA DALLE ISTITUZIONI.
Le complanari di via di Borghesiana an-
cora non hanno l'illuminazione pubblica.
La strada risulta buio e crea non pochi pro-
blemi a livello di sicurezza. Realizzati dal con-
sorzio con le opere a scomputo, l'istallazio-
ne dei pali della luce è iniziata circa un an-
no fa. Un'opera indispensabile in un tratto
di strada molto frequentato perché impor-
tante via di collegamento tra via Casilina e
via Prenestina.
Una messa in sicurezza necessaria per
preservale l'incolumità degli automobilisti e
dei residenti del quartiere. Sembrerebbe pe-
rò che non siano ancora stati completati i
lavori. "Manca ancora l'ultimazione dell'istal-
lazione del palo nei pressi dell'edicola. E an-
cora non sono state realizzate le cabine elet-
triche - conferma il Cdq Borghesiana 2- per
questo la strada è ancora al buio". I soldi
per la realizzazione dell'opera sono quelli
delle opere a scomputo.
Interventi del Consorzio Nuova Borghe-
siana, approvati dal Comune di Roma in col-
laborazione con l'Acea. I cittadini, preoccu-
pati per la loro sicurezza, si augurano che
ben presto si possa provvedere al comple-
tamento della rete e all'istallazione delle ca-
bine. Solo a quel punto si potrà proseguire
con il collaudo e l'accezione dei pali. Fino ad
allora via di Borghesiana rimarrà senza lu-
ce. JESSICA SANTINI
Martedì 20 novembre è stata presen-
tata ai cittadini la targa in memoria
dei caduti di Borghesiana di tutte le guer-
re. Presenti all'evento Dino Gasperini, As-
sessore Politiche Culturali e Centro Storico
di Roma Capitale e la Sovraintendenza ai
Beni Culturali nella persona di Umberto
Broccoli.
Ideata da Michele Valeriotti, Presidente
dell'Associazione Culturale "La voce della
Borghesiana", la targa sembrerebbe esse-
re frutto di un'accurata opera di ricostru-
zione storica che ha portato alla certifica-
zione dei nomi dei personaggi incisi sopra.
Certamente vittime delle battaglie che in-
sanguinarono il paese. Meno certo, come
più volte ribadito in merito, la provenienza
dal quartiere Borghesiana, per altro svilup-
patasi in tempi successivi alle due guerre:
fino ad allora la zona, appartenente al co-
mune di Monte Porzio Catone, era suddivi-
sa in una serie di lotti, per lo più incolti o
destinati a vigneti.
Un piccolo centro rurale, insomma, più
che un quartiere. Non poteva mancare in
pompa magna il Presidente del Municipio
Massimiliano Lorenzotti, che in qualità di
primo cittadino di Borghesiana, con tanto
di fascia giallorossa, ha presenziato al-
l'evento. A proprio agio, circondato da al-
cuni dei suoi più agguerriti sostenitori, il
Presidente ha velocemente dimenticato
le vicende politiche dell'ultimo mese, che
l'ha visto prima sfiduciato, poi dimissio-
nario, infine, risorto.
"Ora abbiamo il ricordo - dice Silvio Cin-
que, responsabile della biblioteca - Ho rin-
graziato a nome delle Biblioteche di Ro-
ma Capitale auspicando che questo mo-
mento storico si concretizzi in un momen-
to geografico perché la memoria di chi ha
dato la vita per l'Italia unisca nella biblio-
teca tutti coloro che la vivono in spazi con-
divisibili di libertà e democrazia".Un au-
spicio perché un centro di aggregazione
e di cultura come questo diventi davvero
un luogo dove l'espressione dei singoli sia
risorsa per la comunità. JESSICA SANTINI
I LAVORI DEL CONSORZIO SONO INIZIATI
UN ANNO FA MA ANCORA NON SONO STA-TI ULTIMATI. E LA STRADA È PERICOLOSA.
VIA DI BORGHESIANA, ILLUMINAZIONE INESISTENTE
LARGO MONREALE, INAUGURATA LA TARGA AI CADUTIAFFISSA SU UNA FACCIATA DELLA BIBLIOTECA IN MEMORIA DEI 9 CITTADINI DI BOR-GHESIANA. UNA POMPOSA CERIMONIA ALLA QUALE LORENZOTTI HA VOLUTO PRE-SENZIARE.
tel. 0622460838
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