la gazzetta dello sport ( 03-02-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 2 marzo 2015 anno 119 - numero 51 euro 1,40 GLIK COLPISCE E AFFONDA IL NAPOLI 9 771120 506000 50 3 0 2> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Siamo in onda! Canale 59 del digitale terrestre IMPRESA DI MONTELLA A SAN SIRO (1-0) L’ex del Chelsea decisivo. Mancini chiude con 2 uomini in più ma non ne approfitta BIANCHI, BREGA, CENITI, DALLA VITE, LICARI, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 6 VIOLA DA 9 INTER K.O. SALAH TO BRAMARDO, CALAMAI, MALFITANO, TURCO ALLE PAGINE 8-10 CE , KAMIL GLIK, 27 ANNI 8 Dopo Bilbao, continua il momento d’oro della squadra di Ventura con la sesta rete del difensore. Palo di Gabbiadini. Benitez fallisce l’aggancio al 2° posto BERARDINO, CECERE, FROSIO, GRIMALDI ALLE PAGINE 15-17 TORNA ANDERSON LAZIO IRRESISTIBILE SAMP, RIMONTONA 15 Gol e assist del brasiliano: Sassuolo travolto Atalanta avanti poi Miha schiera il tridente di Ferrero: Eto’o inventa Muriel-Okaka pungono OLIVERO A PAGINA 21 BERLUSCONI DELUSO INZAGHI È A RISCHIO DECIDE MILAN-VERONA 21 Per i dirigenti Pippo avrebbe ormai perso il controllo del gruppo. Se sabato non vincerà potrebbe arrivare l’esonero. Pronto Tassotti Danno con beffa per Berlusconi. Dopo l’infortunio al malleolo, Renzi lo ha soprannominato «Pato del Nazareno» IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w DA NON PERDERE 1 Amichevole del Parma con più di mille tifosi Manenti: «Forse vendo» PIOVANI A PAGINA 20 Basket: Milano travolge Reggio e contestazione con il miglior Kleiza DI SCHIAVI A PAGINA 36 L’Italrugby convince Fuori dal Sei Nazioni? I britannici ritrattano PASTONESI A PAGINA 39 2 3 BOLDRINI E DE CALÒ ALLE PAG. 23-26 2-0 AL TOTTENHAM Mourinho riparte Al Chelsea la Coppa di Lega 26 Decidono Terry e Diego Costa: il tecnico portoghese alza di nuovo un trofeo dopo 30 mesi PERNA A PAGINA 33 FORMULA 1 Vettel ci crede «Una Ferrari da seconda fila» 33 Arrivabene: «Seb e Kimi combinazione perfetta» Hamilton vuole 70 milioni di stipendio L’ANALISI di Luigi Garlando ECCO CHE COSA MILANO PUÒ IMPARARE DALLA FIORENTINA La Fiorentina è passata da San Siro per spiegare alle milanesi come si fa a costruire una grande squadra. Si prende un bravo allenatore (Montella) che abbia buone idee e una certa esperienza, gli si lascia il tempo per coltivare il suo calcio di qualità e coraggio e gli si mettono a disposizione gli uomini giusti per far crescere il progetto di stagione in stagione. L'ARTICOLO A PAGINA 23 23 RISULTATI & CLASSIFICA 25 a GIORNATA JUVENTUS* 57 ROMA* 48 NAPOLI 45 LAZIO 43 FIORENTINA 42 SAMPDORIA 39 GENOA* 36 TORINO 36 INTER 35 MILAN 34 PALERMO 34 SASSUOLO 29 UDINESE* 28 EMPOLI 28 VERONA 28 CHIEVO 25 ATALANTA 23 CAGLIARI 20 CESENA 19 PARMA** (-1) 10 SABATO CHIEVO-MILAN 0-0 IERI ATALANTA-SAMPDORIA 1-2 CAGLIARI-VERONA 1-2 CESENA-UDINESE 1-0 GENOA-PARMA (RINVIATA) INTER-FIORENTINA 0-1 PALERMO-EMPOLI 0-0 SASSUOLO-LAZIO 0-3 TORINO-NAPOLI 1-0 OGGI ROMA-JUVENTUS (ORE 21) *Una partita in meno **Due partite in meno DELLA VALLE, GRAZIANO, PUGLIESE, STOPPINI ALLE PAGINE 12-13 Francesco Totti, 38 anni e Carlos Tevez, 31 NOTTE DA SCUDETTO LA SFIDA TOTTI-TEVEZ ACCENDE ROMA-JUVE Mohamed Salah segna e la Fiorentina torna a vincere in casa dell’Inter dopo 15 anni AP Fr SUPER TORO

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Page 1: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 2 marzo 2015 anno 119 - numero 51 euro 1,40

GLIK COLPISCEE AFFONDA IL NAPOLI

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t. 1

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Siamo in onda!Canale 59 del digitale terrestre

IMPRESA DI MONTELLA A SAN SIRO (1-0)

L’ex del Chelsea decisivo. Mancini chiude con 2 uomini in più ma non ne approfittaBIANCHI, BREGA, CENITI, DALLA VITE, LICARI, TAIDELLIDA PAGINA 2 A PAGINA 6

( )

VIOLA DA 9INTER K.O.SALAHTO BRAMARDO, CALAMAI, MALFITANO,

TURCO ALLE PAGINE 8-10

CEE

,

KA

MIL

GL

IK,

27

AN

NI

8

Dopo Bilbao, continua il momento d’oro della squadra di Ventura con la sesta rete del difensore. Palo di Gabbiadini. Benitez fallisce l’aggancio al 2° posto

BERARDINO, CECERE, FROSIO, GRIMALDI ALLE PAGINE 15-17

TORNA ANDERSONLAZIO IRRESISTIBILESAMP, RIMONTONA

15

Gol e assist del brasiliano: Sassuolo travolto Atalanta avanti poi Miha schiera il tridente di Ferrero: Eto’o inventa Muriel-Okaka pungono

OLIVERO A PAGINA 21

BERLUSCONI DELUSOINZAGHI È A RISCHIODECIDE MILAN-VERONA

21

Per i dirigenti Pippo avrebbe ormai perso il controllo del gruppo. Se sabato non vincerà potrebbe arrivare l’esonero. Pronto Tassotti

Danno con beffa per Berlusconi. Dopo

l’infortunio al malleolo, Renzi lo ha soprannominato

«Pato del Nazareno»IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

DA NONPERDERE

1 Amichevole del Parmacon più di mille tifosiManenti: «Forse vendo»PIOVANI A PAGINA 20

Basket: Milano travolgeReggio e contestazionecon il miglior KleizaDI SCHIAVI A PAGINA 36

L’Italrugby convinceFuori dal Sei Nazioni?I britannici ritrattanoPASTONESI A PAGINA 39

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3

BOLDRINI E DE CALÒ ALLE PAG. 23-26

2-0 AL TOTTENHAMMourinho riparte

Al Chelseala Coppa di Lega

26

Decidono Terry e Diego Costa:il tecnico portoghese alza

di nuovo un trofeo dopo 30 mesi

PERNA A PAGINA 33

FORMULA 1Vettel ci crede

«Una Ferrarida seconda fila»

33

Arrivabene: «Seb e Kimi combinazione perfetta»

Hamilton vuole 70 milioni di stipendio

L’ANALISI di Luigi Garlando

ECCO CHE COSA MILANOPUÒ IMPARAREDALLA FIORENTINA

La Fiorentina è passata da San Siro per spiegare alle milanesi come si fa a costruire una grande squadra. Si prende un bravo allenatore (Montella) che abbia buone idee e una certa esperienza, glisi lascia il tempo per coltivare il suo calciodi qualità e coraggio e gli si mettono a disposizione gli uomini giusti per far crescere il progetto di stagione in stagione.L'ARTICOLO A PAGINA 23

23

RISULTATI & CLASSIFICA25a GIORNATA

JUVENTUS* 57ROMA* 48NAPOLI 45LAZIO 43FIORENTINA 42SAMPDORIA 39GENOA* 36TORINO 36INTER 35MILAN 34

PALERMO 34SASSUOLO 29UDINESE* 28EMPOLI 28VERONA 28CHIEVO 25ATALANTA 23CAGLIARI 20CESENA 19PARMA** (-1) 10

SABATOCHIEVO-MILAN 0-0IERIATALANTA-SAMPDORIA 1-2CAGLIARI-VERONA 1-2CESENA-UDINESE 1-0GENOA-PARMA (RINVIATA)INTER-FIORENTINA 0-1PALERMO-EMPOLI 0-0SASSUOLO-LAZIO 0-3TORINO-NAPOLI 1-0OGGIROMA-JUVENTUS (ORE 21) *Una partita in meno **Due partite in menoDELLA VALLE, GRAZIANO, PUGLIESE, STOPPINI ALLE PAGINE 12-13Francesco Totti, 38 anni e Carlos Tevez, 31

NOTTE DA SCUDETTOLA SFIDA TOTTI-TEVEZACCENDE ROMA-JUVE

Mohamed Salah

segna e la

Fiorentina torna

a vincere in casa

dell’Inter dopo

15 anni AP

Fr

SUPER TORO

Page 2: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

2

� 1) Mohamed Salah batte Handanovic. 2) L’egiziano si inginocchia e ringrazia Allah. 3) La felicità del 22enne attaccante in prestito dal Chelsea BOZZANI/FORTE

21

3

Fiorentina dolce, anzi SalahL’Inter fallisce la prova del 91L’ex Chelsea ancora decisivo: dopo 15 anni i viola vincono in casa dei nerazzurri e vanno a -3 dal Napoli. Super Neto. Montella chiude in 9, Mancini non ne approfitta

Fabio LicariMILANO

I l sogno condiviso con le altre «fantastichequattro» è l’Europa League, ma l’impressione èche questa Fiorentina possa pensare sul serio

alla Champions. Nel senso di qualificazione natu-ralmente. Lazio (+1) e Napoli (+3) devono preoc-cuparsi, per la Roma aspettiamo stasera: l’orche-stra di Montella, per usare un’espressione sacchia-na azzeccata in questo caso, continua la sua bellarincorsa. Un altro successo, il quinto nelle ultimeotto di campionato (nelle quali non ha mai perso).Ne fa le spese l’Inter lanciatissima da tre successi difila e dall’aver eliminato il Celtic: non finiva k.o. incasa con i viola da quasi quindici anni, maggio2000, e aveva vinto le ultime dodici sfide. L’eventonon succede per caso, al di là delle belle parate diNeto e dell’infortunio di Babacar che spiana la stra-da a Salah, autore del gol decisivo. È che la Fioren-tina è sempre una squadra, quali che siano gli inter-preti, mentre l’Inter, scavalcata dal Torino, non an-cora.

INTER ASSENTI CHIAVE E infatti: togli due inter-preti al 4-3-1-2, che tanti piaceri e punti sta rega-lando a Mancini, e sono guai. Due interpreti non di

seconda fila. Perché il Kovacic di oggi non è lonta-namente paragonabile a Shaqiri per partecipazio-ne, sintonia con gli schemi e atteggiamento psico-logico. E perché Podolski è improponibile per co-m’è fuori dal gioco e con la testa altrove, quasi unostacolo per i colleghi: in un segmento di partitaPalacio crea il triplo del tedesco e fa rimpiangere lascelta di lasciarlo in panchina. Duescelte sbagliate e quindi Mancini hale sue colpe: ma se il tecnico nonpuò fidarsi di Kovacic e Podolski –non Puscas e Bonazzoli – allora qualcosa non quadra nella sua «ro-sa».

FIORENTINA: TREQUARTISTI Di-scorso opposto per la Fiorentina cheha un centrocampo tutto nuovo(fuori per vari motivi Pizarro, Vale-ro e Fernandez), non può schierareil Gomez tornato Gomez, eppure simuove a memoria, con personalitàe sicurezza, perché tutti sanno cosa fare e, in que-sto momento, lo fanno anche meglio. Montella «in-carta» subito l’Inter e non la fa respirare conqui-stando presto il centrocampo: la mossa decisiva so-no i due trequartisti, Diamanti e Ilicic, che si accen-trano a turno (sfuggendo a qualsiasi marcatura) e

creano sempre superiorità in mezzo. Hanno lespalle protette dal lavoro oscuro ma prezioso di Ba-delj, che avendo due così davanti può pensare allacopertura, e di Aquilani che approfitta della gior-nata-no di Brozovic. E poi c’è l’appoggio degliesterni, Tomovic e Pasqual, alla cui spinta né Cam-pagnaro né Santon trovano mai contromisure. An-

che perché servirebbe aiuto dai cen-trocampisti. Ma questo aiuto nonarriva.

CENTROCAMPO OUT Per dirla tut-ta: sarebbe servito il Brozovic deiprimi tempi, quello che faceva dacollante tra i reparti muovendosi co-me un forsennato, ma in manieraeuclidea. Invece il croato si sperdedue volte: vittima del suo stesso rit-mo, poi quando Mancini lo sposta adestra nel nuovo (e sbagliato) 4-2-3-1. Sarebbe servito Shaqiri, si dice-va, e invece ecco Kovacic che si

schiaccia sulle punte e aspetta quasi mezzora pri-ma di tornare per prendersi una palla che non arri-va, anche perché davanti non c’è la movimento e lamanovra finisce col chiudersi al centro. C’è soltan-to Guarin che non si arrende, con Medel a proteg-gerlo, ma il colombiano è un anarchico che con la

sua irregolarità può esaltare squadre che hanno di-stanze definite e che non vanno in confusione:l’unico pericolo viene da lui, palo da fuori, iniziati-va personale su errore di Badelj. Soffre anche ladifesa, ma non è una novità, con la velocità di Baba-car. Mancini non ha una buona idea passando al4-2-3-1 perché Guarin non è un centrale e Brozovicnon è un esterno.

E POI SALAH… Il disegno di Montella riceve unaiuto involontario: il senegalese si fa male, dentroSalah. L’egiziano ha ritmi troppo alti per il repartoarretrato dell’Inter, lascia il centro a Ilicic per svo-lazzare sulla fascia e aspetta solo il momento giustoper colpire. Momento che arriva al 10’ con un’azio-ne corale, appunto, che coinvolge Aquilani, Badelj,Pasqual più Ilicic che «attacca» Handanovic e infi-ne Salah, al terzo gol in campionato. Troppi 65’ peril cambio Shaqiri-Podolski e 73’ per Palacio-Kova-cic: la scossa arriva, perché lo svizzero velocizza lamanovra e l’argentino fa l’attaccante che si procuraoccasioni, ma è tutto orgoglio, nervi, generosità.Senza nessuno che ragioni, la Fiorentina resistecon le grandi parate di Neto, pur restando in novenel drammatico finale (Tomovic e Savic out, sosti-tuzioni finite). Una squadra, appunto, che trova meccanismi di protezione. E porta a casa tre punti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

8In A la Fiorentinaè imbattuta da otto partite: 5 vittorie e 3 pari. Ultimo k.o. a Parma il 6 gennaio

IL NUMERO

Serie AR25a giornata

Page 3: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

3LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

10’ PUNIZIONE DIAMANTI Il piazzato da fuori di Diamanti è diquelli insidiosi: Handanovic risponde come sa.

17’ BABACAR…EZZA Assist in profondità di Pasqual, arriva in anticipo Babacar ma è quasi un appoggio su Handanovic.

31’ KURTIC E ALTO Bella discesa di Tomovic sulla destra, saltatoSanton e appoggio indietro al centro: Kurtic arriva scoordinato espara alto.

31’ IL PIZZINO Mancini consegna a Campagnaro, il più vicino allapanchina, un «pizzino» per passare dal 4-3-1-2 al 4-2-3-1. A voce no?

35’ CHE PALO Finalmente Inter, con Guarin che approfitta di un’indecisione di Badelj e fa partire un bolide da fuori: palo.

10’ SEMPRE LUI Bell’azione in profondità Aquilani, Badelj, Pasquale ecross al centro: respinge Handanovic e Salah non perdona, 0-1.

27’ SPETTACOLO Bella azione Guarin, Shaqiri, Icardi e botta alta.

31’ TESTA VIDIC Punizione Shaqiri, testa di Vidic, altra parata.

38’ VIOLA IN DIECI Tomovic si fa male, Montella resta in dieci.

45’ VIOLA IN NOVE Anche Savic out, ma la Fiorentina resiste in 9 evince, anche perché al 47’ Neto vola sul colpo di testa di Palacio.

FIORENTINAINTER

0 1

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Salah al 10’ s.t.

ARBITRO Massa di Imperia NOTE spettatori 39.310, incasso non comunicato. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 4-1. Angoli 5-1. Fuorigioco 4-3. Recuperi 1‘ pt, 6’ st

INTER (4-3-1-2)Handanovic; Campagnaro, Vidic, Juan Jesus, Santon (dal 32’ s.t. D’Ambrosio); Guarin, Medel, Brozovic; Kovacic (dal 28’ s.t. Palacio); Icardi, Podolski (dal 21’ s.t. Shaqiri) PANCHINA Carrizo, Ranocchia, Andreolli, Felipe, Dodò, Kuzmanovic, Hernanes, Obi, Puscas ALL. ManciniBARICENTRO ALTO 54,9 MCAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 31’ s.t.; 4-3-1-2 dal 28’ s.t.; 3-3-4 dal 45’ s.t. ESPULSI nessunoAMMONITI Vidic e Juan Jesus per gioco scorretto, Brozovic per proteste

FIORENTINA (4-3-2-1)Neto; Tomovic, Go.Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani (dal 35’ s.t. Vargas), Badelj, Kurtic; Ilicic, Diamanti (dal 28’ s.t. Joaquin); Babacar (dal 43’ p.t. Salah) PANCHINA Lazzerini, Rosati, Richards, Alonso, Pizarro, Lazzari, B. Valero, Rosi, Gilardino ALL. MontellaBARICENTRO MOLTO BASSO 47,1 MCAMBI DI SISTEMA 4-3-2 dal 38’ s.t.; 4-3-1 dal 45’ s.t. ESPULSI NessunoAMMONITI Aquilani per gioco scorretto, Diamanti per proteste

LA MOVIOLAdi FRANCESCOCENITI

CONTATTO TOMOVIC-ICARDI: TROPPO POCO PER UN RIGORE

Davide Massa, 33 anni, è considerato uno dei migliori talenti a disposizione del designatore Messina. Non è un caso se da gennaio 2014 è diventato Internazionale. Ieri ha diretto in modo discreto, sicuro durante la gara anche nell’episodio più controverso: la caduta da parte di Icardi in area della Fiorentina. L’attaccante è affrontato da Savic e Tomovic: il primo si lancia in una scivolata pericolosa, ma è ben distante

dall’avversario; il secondo è dietro all’interista e c’è in effetti un doppio contatto (con il piede e con una mano appoggiata sulle spalle), ma è troppo leggero per portare a un rigore. La Fiorentina si salva, invece, quando Massa ferma il gioco prima di un angolo: sulla battuta c’era stata una trattenuta di Savic su Vidic, questa sì da punire con un penalty. Okay i cinque gialli mostrati ad Aquilani, Vidic, Jesus, Diamanti e Brozovic.

fGLI UOMINI CHIAVE DELLA FIORENTINA

I PROTAGONISTI

Neto è un portiere natoMourinho fa seguire Salah1Il brasiliano giovedì in Coppa Italia potrebbe giocare contro il suo futuro: la Juventus

5

TOCCHI PER ZONA PARATE

PASSAGGI

Il colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

1

1

2

17

13

1

3

10

3

2

TIRI SUBITI

10

PRESE ALTE

4

Il portiere brasiliano della Fiorentina ha subito in totale 10 tiri, 4 più di Handanovic dell'Inter

L'estremo difensore viola ha una mediadi 2,33 parate effettuate per ogni rete incassata

PALLONI GIOCATI

45

La Fiorentina ha mantenuto la porta inviolata dopo 10 partite di campionato consecutive in cui aveva subito gol

Corretti Sbagliati

GDS

IL NUMERO 1ANDRÀ VIAMA È DECISIVO

1Imbattuta in campionato da otto partite (5 vittorie, 3 pareggi), la Fiorentina deve ringraziare anche il suo portiere 25enne: l’ex Atlético Paranaense è stato acquistato dal club viola nel gennaio 2011. A fine stagione andrà alla Juventus

Matteo Dalla ViteMILANO

N eto va a Torino. E al 90per cento giocherà lui:

contro la Juve, il suo probabi-lissimo domani. Ecco la proie-zione: di Coppa Italia, ma condentro un presente farcito diparate, voli, toppe e zero golsubìti da quando si è rimessoa blindare la porta viola. Duegare, Tottenham e Inter: am-bizioni (altrui) sbriciolate. Lui si chiama Neto, e la storiaè nota: non ha firmato il rin-novo del contratto e a fine an-no saluterà Firenze. «Ho scel-to ciò che penso sia meglioper la mia vita in questo mo-mento», ha detto recentemen-te a Globoesporte. Ha scelto.Andrà. Ma intanto, con Tata-rusanu piegato dalla lombal-gia, gioca lui. E lucchetta tut-to.

ALTERNANZA MA.. Neto hamesso il timbro su una vitto-ria viola che a San Siro nonarrivava dal 7 maggio 2000.Per la Fiorentina è il dodicesi-mo risultato utile consecuti-vo. Neto ha tirato giù il bando-ne, e là davanti Mohamed Sa-lah ha fatto quel che non è riu-scito ad Icardi: una-palla-un-gol. Neto è alla seconda garaconsecutiva, l’altra è stataquella di Europa League. Im-permeabile là e pure ieri sera,quando Icardi, Palacio, ancheVidic e Guarin hanno tentatoil pareggione alla disperata.Anzi, Vidic gli è pure entratonel petto come Zidane a Mate-razzi: ha resistito anche aquesto. «Ho due grandi por-tieri - dice Montella -, sono fe-lice di poterli alternare».Quando esce dalle chiacchie-rate urbi et orbi, però, Vincen-zino (34 vittorie esterne su 64gare) fa capire una cosa: il

portiere romeno non è del tut-to arruolabile. A Torino, semi-finale di Coppa Italia, tocche-rà al brasiliano.

PESO... NETO L’ultima gara inA, prima dell’eroica serata diSan Siro, Norberto Neto l’ave-va vissuta al Franchi control’Empoli: decisivo anche lì, suMaccarone. Era il 21 dicem-bre 2014. Poi, la decisione dinon allungare il contratto inscadenza. «Per i tifosi è statauna brutta notizia, ma ho de-ciso di non rinnovare non per-ché non stavo bene nellasquadra. Sono ormai quasicinque anni che sono qua e so-no contento del mio lavoro,ma io ho scelto quello chepenso sia meglio per la mia vi-ta in questo momento» ha ag-giunto il portierino ai mediabrasiliani. Dal giorno del ri-fiuto, Neto si mise da parte eaccettò la panchina. Primagara saltata del nuovo anno,

Parma-Fiorentina 1-0. Era il 6gennaio, e l’ultima sconfittaviola. Peso... Neto.

MOU LO GUARDA E al netto ditutto ecco anche lui, Moha-med Salah, gol numero quat-tro: gioca sempre col sorriso,subentra e decide, fa il titola-re e decide. «Salah - dice An-drea Della Valle, presidenteonorario della Fiorentina -?Non è qui a caso. Lo seguiva-mo già prima di Natale. Fatelocrescere ancora un po’ e ve-drete dove potrà arrivare».Colpaccio. Per riscattarlo, in futuro e dopo il rinnovo delprestito, serviranno 15-16 mi-lioni, ma Mourinho chissà sevorrà perderlo: lo Special Onemanda ogni santa domenicaun proprio inviato in giro perl’Italia per visionarlo. Solo vo-ti alti. Intanto Cuadrado è aLondra, ma nessuno se lo ri-corda più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La grande parata di Neto a sventare il colpo di testa di Palacio: un riflesso eccezionale

Page 4: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

4 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lodevole l’intento di «salvare» Kovacic, ma lasciarlo un’ora è troppo. E anche il passaggio al 4-2-3-1 sembra sprecato viste le caratteristiche dei suoi. Dai quali riceve soltanto una risposta d’orgoglio.

HANDANOVICSul cross tagliatissimo di Pasqual non era facile bloccare la palla, però la respinta diventa un bell’assist per Salah. Bene invece su Diamanti e Ilicic

5,5

6

IL TECNICOMANCINI

INTER

6

� PARATE 3� RINVII 6� TIRI SUBITI 6

6

� CROSS 2� PERSE 13� RECUPERATE 6

ICARDINon riceve molti palloni e quello buono, quasi un rigore da fermo, lo spara alto. Protesta per un intervento di Tomovic da dietro. Ha visto serate migliori

5,5

� TIRI 2� DRIBBLING 1� FUORIGIOCO 2

CAMPAGNARONon sicuro già di suo, in ritardo sull’elastico Diamanti-Pasqual(prima) e su Ilicic poi. Subisce i fischi, si nota più che altro per il pizzino del Mancio

5,5

� PERSE 13� RECUPERI 8� PASSAGGI 60

MEDELNon ha gravi responsabilità e riceve poca collaborazione dai compagni (Kovacic, ma anche Brozovic). Fatica a interrompere la manovra viola

6

� LANCI 13� RECUPERI 5� PASSAGGI 76

D’AMBROSIOPrende il posto di uno stanco Santon e si piazza a destra per l’assalto finale, con Campagnaro spostato al centro

s.v.

� PERSE 3� CROSS 1� PASSAGGI 11

VIDICSoffrono (quasi) sempre i centrali dell’Inter e Vidic non inverte il trend: il mestiere non compensa altri limiti contingenti. Pericoloso in attacco, però

5,5

� PERSE 9� RECUPERI 6� LANCI 3

BROZOVICPasso indietro, una questione fisica? Si vede che tenta il solito gioco, appoggio e movimento, ma non sempre riesce. E poi si sperde sulla fascia

5,5

� TIRI 1� PERSE 10� FALLI 3

PALACIOIn 20’ si rende pericoloso con dribbling e tiro (troppa fretta) e con un colpo di testa (Neto straordinario). Sempre a posteriori: doveva giocare.

6,5

� TIRI 2� DRIBBLING 1� CROSS 1

JUAN JESUSPiù o meno in «zona» Vidic, l’impressione è di maggiore insicurezza. Nel finale, a sinistra. Con Salah tutto solo in attacco, torna indietro: perché?

5

� TIRI 1� RECUPERI 9� INTERCETTI 4

KOVACICForse Mancini lo schiera per non perderlo, ma l’effetto è opposto. Vaga sperduto senza prendere iniziativa né trovare mai intesa

4,5

� TIRI 0� RECUPERI 5� SPONDE 2

SHAQIRILa Fiorentina s’è ormai abbassata, ma è altra vita: anche Mancini, sorridendo, se nerende conto (col senno di poi). Ritmo e iniziative. La prossima tocca a lui.

6,5

� TIRI 1� LANCI 4� CROSS 4

GUARIN STRAPPAPODOLSKI DORMEKOVACIC MALEBROZOVIC SPERSO

MASSA Bella prestazione, personalità e qualche finezza, soprattutto nella gestione dei vantaggi: non era facile districarsi in una partita così importante e delicata. Sembra leggere bene il contatto Tomovic-Icardi in area viola. Si conferma migliore dei fischietti emergenti.

� TIRI 0� PERSE 13� CROSS 3

Bella gara con Kovacic, ma vince il tedesco perché, oltre ad essere totalmente fuori dal gioco, non si possono commettere errori tipo il calcio alla bandierina su corner. Sì, dannoso.

4

IL PEGGIOREPODOLSKI

� TIRI 3� CROSS 4� DRIBBLING 6

Chiedergli la continuità, s’è capito, non si può. Ma è l’unico a dare strappi aumentando il ritmo, prendendo l’iniziativa, tirando, bel palo compreso. Meno bene quando passa centrale nel 4-2-3-1

6,5

IL MIGLIOREGUARIN

LE PAGELLE di FABIO LICARI

Per un’ora la Fiorentina gioca che è un piacere, possesso palla, manovra avvolgente e movimenti sincronizzati. Prima in 10, poi in 9, resiste: il motivo è che c’è un progetto tecnico-tattico dietro.

NETOParate decisive su Shaqiri, Vidic e due volte Palacio. Signor portiere, anche con la testa, perché giocare così nella sua situazione non è facile.

7

7,5

IL TECNICOVINCENZO

MONTELLA

FIORENTINA

7

� PARATE 5� RINVII FONDO 8� PRESE ALTE 4

6,5

� CROSS 3� RECUPERI 5� PALL. GIOC. 69

DIAMANTIChe bella coppia di trequartisti con Ilicic: parlano la stessa «lingua» calcistica, si scambiano posizione ed è difficile fermarli. Ok su punizione.

6,5

� TIRI 2� CROSS 2� RECUPERI 7

TOMOVICNeanche s’accorge di Podolski, anzi dovrebbe approfittarne di più: incursioni pericolose, l’Inter non trova contromisure. Si fa male nel finale

6,5

� CROSS 3� RECUPERI 7� PASSAGGI 35

AQUILANIUna cattiveria di troppo (era diffidato, sarà squalificato) ma, pur con colpi da «10» come la partenza dell’azione del gol, sa fare il medianaccio.

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 5� PASSAGGI 28

BABACARPotenza e tanto movimento: la coppia Vidic-Jesus soffre le sue incursioni. S’infortuna ed esce al 43’: alla fin fine, una fortuna per Montella.

6

� TIRI 0� SPONDE 0� PALLE PERSE 5

GO. RODRIGUEZSempre sicuro e, dopo 10 gare di campionato, per la prima volta la Fiorentina non subisce gol. Però l’Inter la prende di testa, in area di rigore, più del dovuto.

6

� INTERCETTI 3� RECUPERI 3� PASSAGGI 27

BADELJOgni tanto sembra lento, diciamo che lo è, ma recupera con grande senso della posizione e serenità nella gestione. Non è Pizarro ma regge bene.

6,5

� LANCI POSIT. 5� RECUPERI 10� PASSAGGI 33

VARGASChiude da difensore centrale nell’emergenza del finale, con Tomovic e poi Savic fuori per infortunio e niente più sostituzioni.

6

� TIRI 0� RECUPERI 2� PASSAGGI 2

SAVICQuel dribbling di Palacio, poi sprecato con tirofrettoloso, è l’unica macchia nell’ennesima gara giocata con personalità. Si fa male anche lui nel finale.

6,5

� LANCI POSIT. 2� RECUPERI 3� PASSAGGI 22

ILICICNon è ancora quello prepotente del Palermo, ma il suo movimento da trequartista moderno crea superiorità in mezzo. Nel gol c’è anche lui.

7

� TIRI 2� SPONDE 3� PASSAGGI 28

JOAQUINNel finale si piazza sulla destra e fa rifiatare Diamanti che ha corso tanto (e sprecato tante energie nervose…). Con esperienza.

6

� PALLE PERSE 3� SPONDE 1� PASSAGGI 4

PASQUAL CROSSAALLA GRANDEBADELJ DIRIGEILICIC ISPIRATO

� TIRI 2 � RECUPERI 4� PALLE PERSE 7

Savic e Badelj commettono errori più gravi, ma lui mostra qualche limite tecnico che la grinta non sempre compensa. Inoltre si ritrova di fronte Guarin e deve cedergli il passo.

5,5

IL PEGGIOREJASMINKURTIC

� TIRI 1 � OCCASIONI CREATE 2� PASSAGGI POSITIVI 17

Non è un caso se negli ultimi quattro gol viola ne ha segnati tre (più un assist). Tecnico e veloce, ala e centravanti, quasi immarcabile, crea mille soluzioni e fa rimpiangere meno Rossi. Gran colpo.

7,5

IL MIGLIOREMOHAMED

SALAH

VUOTO 6,5PRETI 6,5

DI BELLO 6,5CANDUSSIO 6,5

6,5

BOMBER E PRESIDENTE

Icardi strablindato: «Via? Neppure per 40 milioni»1Stamattina il sì per il rinnovo fino al 2019 e il d.t. Ausilio esclude qualunque trattativa: a Thohir resta solo questa consolazione

Matteo BregaMILANO

N iente da fare, ErickThohir dovrà tornareun’altra volta per assiste-

re a due vittorie consecutivedella sua Inter. Dopo quella conil Celtic sperava di applaudireanche quella con la Fiorentina.Invece stamattina quando sali-rà sull’aereo penserà ad occa-

sioni mancate e prestazioneopaca.

COMPLIMENTI AI VIOLA Il suosguardo era eloquente, dispia-ciuto e un po’ amareggiato. Ilpresidente era arrivato allo sta-dio verso le 16.45, alcuni minu-ti prima del pullman della squa-dra. Ha atteso i giocatori nelcorridoio che porta nello spo-gliatoio per salutarli uno a uno.Da lì ha raggiunto i suoi ospiti

nella zona «Top Club» dove haricevuto un omaggio dalla scuo-la calcio Inter di Matera (un ri-tratto realizzato da uno dei gio-vani lucani). Poi ha incontrato ilchairman dell’Inter AcademySport in Arabia Saudita insiemecon l’a.d. Michael Bolingbroke,il consigliere Nicola Volpi e il vi-ce presidente Javier Zanetti. Insettimana resterà aggiornato sututti i temi, dalla sanzione Uefaper il Financial Fair Play (da og-gi ogni giorno è buono) al temamercato. Ieri prima di lasciarelo stadio è passato nello spo-gliatoio per rincuorare la squa-dra e nel garage si è congratula-to con Andrea Della Valle.

ICARDI, CI SIAMO Il rinnovo diMauro Icardi si può considerarecosa fatta. Ieri pomeriggio, pri-ma della partita, si sono incon-trati il d.s. Piero Ausilio e l’agen-te dell’attaccante, Abian Mora-no, gettando le basi concreteper l’allungamento fino al 2019,con aumento dell’ingaggio finoa 3 milioni. Ieri sera a cena l’en-tourage del giocatore ha comu-nicato tutto a Mauro e stamatti-na un nuovo incontro per dirsidi sì. Quindi Morano ripartiràper la Spagna. Forse entro mar-zo ci sarà l’annuncio ufficiale. Epoi? «Poi Mauro resterà qui alungo – commenta Ausilio -.Pensiamo al presente e al futuro

con Mauro. Quaranta milioniper lui? Non ci siederemo nem-meno a trattare per Icardi. Dy-bala? Leggo della valutazionedi altri attaccanti che non han-no dimostrato niente...». Siste-mata la questione-Icardi, biso-gnerà pensare a Handanovic:rinnovo complicato, ecco per-ché l’Inter sta valutando altriportieri tra cui anche Pepe Rei-na (scade nel 2017 con ilBayern). La chiusura è di Ausi-lio: «Il pareggio era il risultatopiù giusto. Siamo una grandesquadra, non sarebbe da topclub pensare solo a una compe-tizione».

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La delusione del presidente Erick Thohir a San Siro FORTE

Serie AR25a giornata

SANTONReduce da prestazioni convincenti, non si ripete: forse stanchezza, forse deficit di personalità, patisce Tomovic e le punte esterne viola

PASQUALNon sono molti in Italia gli esterni che arrivano sul fondo e crossano con pericolosità. Non è un caso che il gol arrivi da una sua iniziativa.

Page 5: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

5LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

EURORIVALI INTER

Il Wolfsburgfa spavento:5 gol a Brema

NUOVE DATE

Gli impegni europei della Juventus in Champions League e di altre cinque italiane, Inter, Roma. Fiorentina, Napoli e Torino in Europa League, hanno portato a una profonda modificaannunciata ieri dalla Lega Calcio del calendario della 26a, 27a e 28a giornata. In particolare la 26a giornata sarà un turno giocato quasi interamente in notturna. Modifiche anche per Roma e Lazio a causa degli impegni dell’Italia del rugby all’Olimpico nel Sei Nazioni (15 marzo Italia-Francia e 21 marzo Italia-Galles). Ecco il dettaglio.

26a GIORNATA Sabato 14 marzo: ore 18 Palermo-Juventus; 20.45 Cagliari-Empoli. Domenica 15 marzo: ore 18 Verona-Napoli; 20.45 Inter-Cesena. Lunedì 16 marzo: ore 19 Fiorentina-Milan e Torino-Lazio; 21 Roma-Sampdoria.

27a GIORNATA. Sabato 21 marzo: ore 18 Chievo-Palermo; 20.45 Milan-Cagliari. Domenica 22 marzo: ore 12.30 Empoli-Sassuolo; 15 Juve-Genoa; 20.45 Cesena-Roma, Lazio-Verona, Napoli-Atalanta, Parma-Torino, Sampdoria-Inter e Udinese-Fiorentina.

28a GIORNATA. Sabato 4 aprile: ore 12.30 Roma-Napoli; 18.30 Fiorentina-Sampdoria; 21 Juventus-Empoli.

COPPA ITALIA Novità anche per la Coppa Italia: mercoledì via alle semifinali di andata con Lazio-Napoli (20.45, tv Rai 1), giovedì c’è Juventus-Fiorentina (20.45, Rai 1). Ieri è stato definito il calendario dei match di ritorno: martedì 7 aprile Fiorentina-Juventus (20.45, Rai 1) e mercoledì 8 aprile Napoli-Lazio (20.45, Rai 1).

Così la Coppa Italia Anticipi e posticipi: Roma-Napoli 12.30e 27a quasi notturna

«Non meritavamo di perdere, ma nel primo tempo serviva essere più sfacciati in attacco. E’ presto per mettere in fila gli obiettivi»

IL PENTIMENTO DI MANCINI «TROPPO POCO PODOLSKI

SE METTEVO SUBITO SHAQIRI...»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DELL’INTER

Il tecnico: «Questa squadra gioca a testa alta e petto in fuori contro tutti e ovunque» Ma preoccupano SavicTomovic e Babacar

DELLA VALLE«CHE EROI»MONTELLA

«ALLA FACCIA DEI MIEIERRORI»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DELLA FIORENTINA

Matteo BregaMILANO

«Q uesti ragazzi sonodegli eroi. Me lo sen-tivo che avremmovinto e per questo

sono venuto allo stadio». An-drea Della Valle, presidenteonorario della Fiorentina, è eu-forico: «E’ stata una settimanaperfetta. Gli ultimi dieci minutidi sofferenza me li hanno rac-contati, sono andato via comesempre per scaramanzia».

«COLPA MIA» Vincenzo Mon-tella conferma: «Abbiamo volu-to vincere pure con qualche eroismo, dopo qualche erroreche ho fatto io». Il riferimento èall’ultima sostituzione contem-

poranea all’infortunio di Tomo-vic (per lui un trauma cranicocon sollecitazione cervicale).«Nonostante l’errore della pan-china ci siamo sistemati bene incampo e abbiamo tenuto in die-ci», conferma Pasqual. Nel di-sguido, Montella può apprezza-re la reazione dei suoi. «Mi pia-ce la personalità con cui giocala squadra: testa alta e petto infuori contro tutti e ovunque.Non dobbiamo guardarci allo specchio però, come nel primotempo. E’ palese che questasquadra è cresciuta molto». L’al-lenatore ringrazia così Manciniper tutti gli assist di quella sta-gione giocata insieme alla Sam-pdoria: «Non posso dare lezionia lui che ha 300 panchine più dime, per me è un modello». An-che Diamanti è raggiante: «Fin-ché ognuno corre per il compa-gno andiamo lontano. Siamoun gruppo unito». Oltre a To-movic (da verificare), problemianche per Babacar e Savic chehanno riportato problemi mu-scolari ai flessori. Oggi sarannoeffettuati gli accertamenti.

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Luca TaidelliMILANO

L’ Inter assomiglia semprepiù al suo allenatore.Stavolta però nel male,

perché una prima ora zen e(troppo) calma la condannaalla sconfitta. Un k.o. che pesatriplo perché arriva contro

un’avversaria diretta e riazze-ra il tassametro dell’autostimadopo aver trovato il SantoGraal di tre vittorie consecuti-ve in campionato. RobertoMancini comunque non perdel’aplomb anglosassone, anchese non risparmia un paio di si-luri alle due incognite di que-sta fase della stagione: Kovacice Podolski.

REAZIONE E PALACIO «E’ statauna gara equilibrata, loro sonouna grandissima squadra chegioca insieme da tanto tempo -spiega alle tv il tecnico, che poisalterà la conferenza stampaper un impegno -. Potevamofare molto di più in attacco nel

primo tempo. Dopo il gol la ga-ra si è messa ancora più in sali-ta, ma almeno mi è piaciuta lareazione. Abbiamo creato tan-te occasioni per l’1-1. E se aves-simo pareggiato, poi poteva-mo anche vincerla. Palacio haavuto un’occasione clamorosae sicuramente Icardi era in po-sizione migliore per segnare.La buona notizia è che Ausilioha tolto Mauro dal mercato?Francamente avrei preferitobattere la Fiorentina». Contanto di risata forzata...

IN DUE NEL MIRINO Nel miri-no comunque non c’è certo l’exSamp, ma altri due uomini of-fensivi: «Perché ho preferito

Kovacic a Shaqiri? Lo sviz-zero aveva giocato in Coppagiovedì, mentre Mateo erastato tra i migliori a Cagliarie volevo dargli una chance.Ma è chiaro che poteva daremolto di più. Visto come si ècomportato Shaq, che difatto ha cambiato la partita,potrei dire di essere pentitodi non averlo messo dall’ini-zio. Podolski? Ovviamenteè un altro che deve dare dipiù e siamo sicuri che possadarci di più. Così non è cer-to abbastanza».

SFACCIATAGGINE Manciniripete questi concetti in piùfasi, anche se poi il discorsodiventa generale. Perchénon ci si può attaccare al pa-lo di Guarin (solo il Paler-mo, 14, ha preso più dei 13legni dell’Inter in campio-nato) e se dopo dieci turnila Fiorentina riesce a man-tenere la porta inviolata, cisono molte colpe dei neraz-zurri. «Non meritavamo diperderla, ma all’inizio dove-vamo essere più sfacciati -spiega Mancio -, davantipotevamo creare di più. An-che perché dopo il gol laFiorentina ha creato benpoco». Eppure la Viola hascavato un fossato di 7 pun-ti tra sè e l’Inter. «Ma è trop-po presto per dare una prio-rità ai nostri obiettivi - repli-ca Mancini -. Dobbiamo da-re tutto sui due fronti, poi èchiaro che se tra 5 turni ilNapoli (leggi terzo posto,ndr) sarà ancora a +10,l’Europa League diventeràla nostra priorità». Unachiosa in fondo ottimista,visto che nel frattempo cisarà da eliminare il Wolf-sburg, secondo in Bundesli-ga e capace ieri di segnare 5reti in casa del Werder Bre-ma.

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Serie AR25a giornata

Elmar Bergonzini

I cinque gol fatti spaven-tano, i tre subiti non pos-sono rassicurare. Il Wol-

fsburg si impone a Bremacon l’ennesima prova di for-za della stagione ed eguagliail proprio record storico di 11partite di fila senza sconfittein Bundesliga. Tre volte insvantaggio nel primo tempo,la squadra di Hecking chiu-de la pratica nella ripresa ca-lando un tris nei primi 7 mi-nuti. Scatenati Dost (2 gol eun assist) e De Bruyne (3 as-sist). L’attaccante olandesesegna a ogni tocco: sono 11 igol nelle 6 partite di campio-nato del 2015. Gli errori di-fensivi, invece, non fanno te-sto: la retroguardia è andatain bambola per le incertezzedi Schäfer, che però è la ri-serva di Rodriguez, ieri perla prima volta in panchinadal 2 marzo 2013.

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WERDER B.-WOLFSBURG 3-5

MARCATORI Junuzovic (WB) al 9’, Caligiuri (WS) al 10’, Di Santo (WB) al 16’, Arnold (WS) al 18’, autogol Vieirinha (WB) al 28’ p.t; Dost (WB) al 3’ e al 6’, Caligiuri (WB) al 7’ s.t.WERDER (4-3-3) Wolf; Gebre Selassie, Prödl, Vestergaard, Stern-berg (dal 40’ s.t. Garcia); F. Kroos (dal 36’ s.t. Makiadi), Fritz (dal 32’ s.t. Eggestein), Öztunali; Junuzovic, Di Santo, Selke. (Casteels, Caldirola, Frode, Hajrović). All. SkripnikWOLFSBURG (4-2-3-1) Benaglio; Vieirinha (dal 31’ s.t. Jung), Naldo, Klose, Schäfer; Guilavogui (dal 19’ s.t. Schürrle), Luiz Gustavo; De Bruyne, Arnold, Caligiuri; Dost (dal 44’ s.t. Bendtner). (Grün, Knoche, Rodriguez, Träsch). All. Hecking.ARBITRO Fritz.

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Page 6: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

6 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

POSSESSO PALLA

59,9% 40,1%

FIORENTINAINTER

5 1137125

PALLEPERSE

15 12

FALLICOMMESSI

6373

PALLERECUPERATE

45

TIRI NELLO SPECCHIO

PASSAGGI RIUSCITI

562 383ANGOLI PASSAGGI EFFETTUATI

1

5

21

14

15 18 7713

11

9

ALTO 54 metriBARICENTRO

1

7

15

5

40

101872

3016

23

MOLTO BASSO 47,1 metriBARICENTRO

84,9% 79,9%

fL’ANALISI TECNICA

Palle perse e zero tiriCon questo Podolskil’Inter gioca in dieci 1 Coi fantasisti che si sacrificano, Montella si prende il centroE la qualità dei cross di Pasqual fa la differenza davanti

L’unione fa la forza. Con il frequente arretramento dei due fantasisti sulla linea dei centrocampisti, Montella ha ottenuto due vantaggi: la superiorità numerica a centrocampo e lo spazio per far salire i laterali. Così la viola si è resa pericolosa per le vie centrali ma anche dalle fasce, dove Tomovic e Pasqual hanno messo in crisi con i loro cross Handanovic e la difesa dell’Inter

PASSAGGIO

MOVIMENTO

TOMOVIC: cross riusciti 3PASQUAL: cross riusciti 3

DIAMANTI: passagi positivi 34ILICIC: passagi positivi 25

LA MOSSA TATTICA

BABACAR(Salah)

PASQUAL

TOMOVICAQUILANI

DIAMANTI KURTICBADELJ

ILICIC

MOVIMENTO CON PALLA

Fabio Bianchitwitter @fabiowhites

S i può far registrare più possesso palla, piùpassaggi, più tiri. Ma alla fine nel calciocontano le solite cose: la precisione, la rapi-

dità, il cross giusto al momento giusto, la tattica.E gli uomini, ovviamente. Nella sfida tra duesquadre portate a fare le partita e condizionatedal turn over post Europa League (per entrambe)e pre coppa Italia (per la Fiorentina), è stata lasquadra viola a risentire meno dei cambi.

GLI UOMINI Come la Fiorentinanegli ultimi minuti, la banda Man-cini è come se avesse giocato conun uomo in meno per un’ora buo-na. Spiace dirlo, ma Podolski non èancora in condizioni non solo difare la differenza ma di dare alme-no un buon contributo alla squa-dra. E’ ancora un pesce completa-mente fuor d’acqua. Nel suo cartel-lino c’è il numero zero alla voce ti-ri. Ha perso ben 13 palle, gli èriuscito un dribbling sui soli duetentati. Un bottino magrissimo perun attaccante. Se all’assoluta lati-tanza del tedesco ci aggiungiamo la scarsa venadi Kovavic, ecco spiegato (anche) perché l’Internon è riuscita a portare a casa il quarto risultatoutile positivo. Veniva da dire al croato: Mateo faiqualcosa da numero 10. Nulla, invece. E’ stato ge-neroso, ha portato palla, ma è stato troppo lentonelle azioni e ha lasciato a Guarin l’onere di crea-re azioni pericolose. Qualche dato? A Kovacicnon è riuscito un dribbling, ha perso 7 palloni ecome Podolski non ha mai tirato, nè in porta nèfuori. Il paragone con Ilicic e Diamanti, i fantasi-sti viola, e poi Salah, è impietoso. Più che altro,nei cambi di ritmo. Non è un caso che l’Inter siaandata meglio con gli inserimenti di Shaqiri pri-

ma e di Palacio poi, al di là dell’assalto finalequando la Viola è rimasta in nove causa infortunie cambi già effettuati.

TATTICA E QUALITA’ Si sa, l’Inter è ancora in co-struzione. Il mosaico può risentirne se cambiqualche tassello. La Fiorentina invece ha un giococollaudato da tempo e nonostante l’assenza con-temporanea di Pizarro, Borja Valero e super Ma-rio Gomez ha mantenuto un ottimo livello. Sonostati bravi Ilicic e Diamanti nella doppia fase diattacco e di rinforzo a centrocampo così da averesempre la superiorità numerica nel punto nevral-gico. In due hanno azzeccato 62 passaggi, sba-

gliandone solo una decina. Kurticsi è unito alla banda dei precisi con36 passaggi riusciti. La Viola hafatto densità, ha agito di riparten-ze e folate. Poi però alla tattica giu-sta si deve unire la qualità dellegiocate, quelle mancate all’Inter.L’entrata di Salah al posto di Baba-car (k.o.) ha regalato rapidità e pe-ricolosità alla manovra offensiva.

LE FASCE Ma non è stato un casoche il gol sia arrivato dalla fasce,sempre sfruttate al meglio dallaFiorentina grazie alle doti di cros-

satori di Tomovic e Pasqual. Quest’ultimo avevagià messo in crisi Handanovic prima di costrin-gerlo a una respinta corta dove si è avventato Sa-lah-gol. I cross di Pasqual sono affilati come col-telli, qualcosa ne esce sempre. Anche qui i nume-ri non la raccontano giusta: L’Inter ne ha effettua-ti 16, la Fiorentina 8: la metà. Ma quelli cherestano impressi sono di colore viola. Perché era-no di gran qualità. Solo Palacio ha usufruito di unbuon cross per colpire di testa, ma con la Fiorenti-na già in 9. A proposito di Palacio: avesse passatoquella palla a Icardi, le brutte prestazioni Podol-ski e Kovacic sarebbero passate in secondo piano.

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12Le vittorie di fila in casa dell’Inter contro la Fiorentina in campionato prima di ieri sera

IL NUMERO

Serie AR25a giornata

GDS

GDS

Page 7: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

7LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 8: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

8

� 1 Indisturbato in area, Kamil Glik, 27 anni, incorna su un angolo e segna il gol partita 2 La gioia dei compagni di squadra 3 La disperazione di Gonzalo Higuain per un k.o. che ferma la marcia del Napoli ANSA

21

3

Il Toro spegne il Napoli: Glik1Il sesto gol del difensore granata punisce la squadra di Benitez, che fallisce l’aggancio alla Roma. Palo di Gabbiadini su punizione. Per Ventura un’altra impresa dopo Bilbao

Luca Calamai INVIATO A TORINO

V oleva spaventare la Ro-ma e ora, invece, è co-stretto a guardarsi alle

spalle. Il Napoli finisce fuoristrada alla curva chiave del suocampionato. La sconfitta con-tro il Torino lascia la formazio-ne di Benitez a tre punti daigiallorossi ma rimette in di-scussione la zona Champions.La Lazio ha solo due lunghezzedi ritardo e la Fiorentina è ap-pena un passo indietro. Tuttoda rifare, insomma. Con questopugno nello stomaco che nonsarà facile da digerire. I parte-nopei hanno sbagliato l’approc-cio alla gara. Molli, banali. In-capaci di armare in maniera de-cente un fuoriclasse come Hi-guain.

POCA QUALITÀ La scelta di nonavere un regista di qualità inmezzo al campo frena ancorauna volta il decollo di un grup-po che fatica a uscire dalla ba-nalità quando i suoi uomini diqualità — vedi Hamsik e unosbiadito Callejon — trotterella-no senza ispirazione. In pro-

spettiva futura la creatura di DeLaurentiis dovrà ripensare ilsuo progetto tattico.

CAVALCATA TORO Piccolo Na-poli, grande Toro. La formazio-ne di Ventura centra il dodicesi-mo risultato utile in campiona-to. A cui vanno sommate le dueimprese in Europa League. Unacavalcata straordinaria ispiratada un pilota di F1 come Giam-piero Ventura. Non era facile ri-partire senza Cerci e Immobile.Lui c’è riuscito trovando il giu-sto mix tra guerrieri come Glik(a segno ancora una volta, se-sto gol) e Farnerud, giovani in-teressanti e vecchietti senza etàcome Quagliarella e Maxi Lo-pez. Il Toro in Coppa sarà un os-so duro anche per lo Zenit. E incampionato per il momento èdavanti alle due milanesi. Tan-ta roba viste le premesse di ini-zio stagione. C’è l’effetto Bilbaonel primo tempo dei granata.Grande aggressività, continuigiri palla alla ricerca del varcogiusto, un paio di occasioni im-portanti. Le conclusioni di Mar-tinez ed El Khadduri, però, so-no degli scarabocchi. La squa-dra di Ventura viene «invitata»dal Napoli a fare la partita.

Strano il primo tempo dei par-tenopei. Tutti ad aspettare ilcontropiede.

IN ATTESA Compreso Higuainche, spesso, si ritrova dietro lalinea di metà campo. Perché unatteggiamento così passivo? Equando la squadra di Benitezmette fuori il naso vengono agalla i problemi di sempre. Ecioè che in cabina di regia c’èquasi sempre Gargano che hacuore e grinta in dosi industria-li ma che non ha certo in testageometrie raffinate. Nel primotempo il Napoli non riesce maiad arrivare al tiro dentro l’areadi rigore granata. Le tre conclu-sioni dalla distanza (due DeGuzman e una Hamsik) nonspaventano un attento Padelli.Il problema dei partenopei ètrovare Marek tra le linee. Unpo’ perché lo slovacco tende anascondersi e un po’ perché chidovrebbe rifornirlo non ha pie-di delicati.

SOLITO GLIK Il Napoli alza diuna ventina di metri il suo bari-centro in avvio di ripresa. Ma lasquadra di Rafa fatica a sfonda-re sulle corsie esterne. El Pipita,invocato come salvatore della

Patria, da duemila tifosi parte-nopei scalda le mani a Padellicon una conclusione potente ma centrare e si muove congrande determinazione su tut-to il fronte offensivo per crearevarchi agli inserimenti dei com-pagni, chiedendo anche un ri-gore per un tocco di mano diMoretti (che alla fine farà infu-riare Benitez). Entrano in scenaanche gli allenatori. Ventura in-serisce Maxi Lopez per dare an-cora più profondità alle sue ini-ziative offensive. E la contro-

mossa di Rafa è spedire sotto ladoccia un deludente Hamsikper dare spazio a Gabbiadini.Al 23’ il Toro passa in vantaggiosu azione di calcio d’angolo.L’esecuzione è di Farnerud e lagirata di testa è del solito Glikche brucia sul tempo Strinic.Per il capitano granata è il sestocentro (cinque di testa), nume-ri da fare invidia a tanti golea-dor del campionato. Il Napolicomincia a lottare. Higuain simangia il pareggio con una gi-rata alta. Per lui un rigore in movimento. E al 34’ è Gabbia-dini a sfiorare il bersaglio cen-trando in pieno il palo con Pa-delli battuto. Ma perché lasquadra partenopea per più diun’ora ha recitata la parte dellaBella Addormentata? È un fina-le elettrico. Rafa si gioca anchela carta Zapata, quindi quattroattaccanti veri in campo e Cal-lejon spostato sulla linea delladifesa. Ma è il Toro a sfiorare ilraddoppio con un siluro su pu-nizione di Bovo respinto conbravura da Andujar. Il finaledel Napoli è solo possesso pal-la. L’unico tiro dalla distanza èdel solito Gabbiadini. Troppopoco. Anche per recriminare.

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Azzurri stranamente in attesa: regalano un tempo ai granata, che riescono a trovare il colpo del k.o. da calcio d’angolo

LA CHIAVE

Primo successo in Serie A contro il Napoli per Ventura, che è stato anche il primo allenatore dell’era De Laurentiis

TORINO 1

NAPOLI 0PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Glik al 23’ s.t.

TORINO (3-5-2)Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Farnerud, Gazzi, El Kaddouri (dal 49’ s.t. Basha), Darmian; Quagliarella (dal 50’ s.t. Amauri), Martinez (dal 15’ s.t. Maxi Lopez). PANCHINA Ichazo, Castellazzi, Molinaro, Jansson, Maksimovic, Silva. ALLENATORE Ventura. ESPULSI nessuno.AMMONITI Quagliarella e El Kadduri per gioco scorretto.

NAPOLI (4-2-3-1)Andujar; Maggio (dal 38’ s.t. Zapata), Albiol, Koulibaly, Strinic; Gargano (dal 28’ s.t. Inler), David Lopez; Callejon, Hamsik (dal 17’ s.t. Gabbiadini), De Guzman; Higuain.PANCHINA Rafael, Colombo, Henrique, Britos, Jorginho, Mesto, Ghoulam. ALLENATORE Benitez.ESPULSI nessuno. AMMONITI Maggio, Gargano e Koulibaly per gioco scorretto.

ARBITRO Irrati di Pistoia.NOTE spettatori paganti 10.200, abbonati 10.074, incasso complessivo di 349.573,00 euro. Tiri in porta 4-3. Tiri fuori 5-10. Angoli 2-6. In fuorigioco 1-1. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.

TORINO 7,5

Cuore di capitano. Segna un gol pesantissimo e lo difende con tutte le forze, dominando la propria area di rigore.

7,5

IL MIGLIOREGLIK

PADELLI 6,5 Se la cava opponendo i pugni ad alcune bordate dei napoletani. BOVO 6,5 Dalle sue parti si affaccia ogni tanto De Guzman e lui lo contrasta senza troppi problemi. Ordinato nel liberarsi del pallone.MORETTI 6 Va sempre a raddoppiare su Callejon e ne limita l’azione. L’esperienza lo aiuta a gestire le tensioni finali.BRUNO PERES 6 Tenta un paio di ripartenze, ma non sempre è precisoFARNERUD 7 Diga a centrocampo, combattente che non s’arrende mai. Suo l’angolo dal quale è nato il gol.GAZZI 7 Un altro grande lottatore, non s’è mai fermato, ha ridotto al minimo le pretese di Hamsik. Ha finito stremato.

EL KADDOURI 6,5 Importante il suo apporto quando s’è trattato di tenere palla per far respirare la difesa.BASHA s.v. Gioca solo il recupero.DARMIAN 6 Nella prima parte è impreciso negli appoggi e nei rinvii. Deciso, invece, nel difendere il vantaggio.QUAGLIARELLA 6,5 S’è battuto con coraggio contro il gigante Koulibaly. Ha provato anche la conclusione, ma ha trovato un attento Andujar.AMAURI S.V. Un paio di scatti nei minuti di recupero, quelli che ha giocato.MAXI LOPEZ 6 Ci ha messo cuore e muscoli, ha battagliato coi difensori napoletani, vincendo diversi contrasti.ALL. VENTURA 7 Dodicesimo risultato utile consecutivo in campionato (al Toro non succedeva dal 1977): un rendimento da grande squadra. Tre punti meritati per come s’è battuto.

FARNERUD NON SI ARRENDE MAI, PADELLI SE LA CAVA. HIGUAIN NERVOSO, DAVID LOPEZ LENTO E IMPACCIATO

IRRATI Fischia il dovuto, preferendo una direzione stile inglese. Le ammonizioni sono giuste.

LE PAGELLE di MIMMO MALFITANO

6 CRISPO 6 DE PINTO 6

ROCCHI 6 NASCA 6

Ha avuto sul destro l’opportunità giusta per segnare e l’ha sprecata banalmente calciando alto.

IL PEGGIOREMARTINEZ

5

NAPOLI 4,5

Non ha colpe sul gol ed evita il raddoppio granata volando a respingere la punizione di Bovo.

6

IL MIGLIOREANDUJAR

MAGGIO 5 Si propone poche volte sulla fascia e si limita a controllare El Kaddouri che spesso gli va via.ZAPATA s.v. Stavolta il suo ingresso non modifica nulla.ALBIOL 5 Resta ingabbiato nel blocco degli attaccanti avversari e non riesce a contrastare lo stacco di Glik.KOULIBALY 5,5 Va a chiudere su tutte le ripartenze del Toro, ma regala l’angolo da cui nasce il gol partita.STRINIC 4,5 Rincorre Bruno Peres e spesso è costretto al fallo. Si fa anticipare da Glik sull’azione del gol.GARGANO 5 Non ha colpe se oltre a contrastare deve pure preoccuparsi di organizzare il gioco.INLER 5 Nulla può contro l’intraprendenza di Gazzi e Farnerud: lui è inerme dinanzi alla loro fisicità.

DAVID LOPEZ 4,5 Lento e impacciato, prova a contrastare Farnerud che lo sovrasta sul piano fisico.CALLEJON 5 Non ha più lo scatto vincente, Darmian gli concede poche ripartenze. Prova anche a concludere, ma senza fortuna.GABBIADINI 6 Merita la sufficienza perché è l’unico ad avere creato un vero pericolo colpendo il palo su punizione.DE GUZMAN 5,5 Nel primo tempo tenta due volte di sorprendere Padelli, ma le conclusioni sono deboli.HIGUAIN 5 Sbaglia una palla gol clamorosa, che avrebbe potuto rimettere in piedi il risultato. Particolarmente nervoso.ALL. BENITEZ 4,5 Ha rinunciato a giocare per tutto il primo tempo. Un atteggiamento che lo ha punito: una squadra ambiziosa non può giocare da provinciale.

Nel primo tempo il suo apporto è impercettibile. Dopo 15 minuti della ripresa viene sostituito.

IL PEGGIOREHAMSIK

4,5

Serie AR25a giornata

Page 9: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

9LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ZUPPINGdi VINCENZOCITO

IL RADIOCRONISTA ASSEDIATOE LE TREDICI FINALI DA GIOCARE

C i sembrava strano cheancora nessuno loavesse detto. Ha rotto

il fronte, sabato sera su Sky, Andrea Poli «Ci sono 13 partite e per noi sono 13 finali». Il paradosso è che il suo Milan sia l’unica grande a non essere in corsa per alcuna finale...

Daniele Barone (Sky) prima ci azzecca e poi si pente. «Punizione per il Vicenza, occhio a Moretti, ha un destro di grande

potenza. Tiro e gol!...» (deve arrivargli qualche maledizione dalla tribuna). «….Non ce ne vogliano i tifosi del Bologna…».

Enrico Varriale «Fra pochi minuti si gioca anche un importante posticipo, Fiorentina-Inter. Andiamo a sentire le ultime da Firenze». Thomas Villa «Buon giorno da Milano» (Stadio sprint, Rai)

Daniele Adani (Sky) sul

Luis Enrique calciatore. «Oltre alle tanti doti tecniche e tattiche aveva due attributi abbastanza fumanti». Più chiaro di così

Da un ruspante all’altro, Ciccio Graziani («Premium Calcio») «A me questi falsi nueve e questi falsi siete non mi piacciono proprio»

Un amarissimo Giulio Delfino (Radiorai) «Vi stiamo trasmettendo la partita in mezzo ai tifosi del Feyenoord, non mi era mai accaduto in 20 anni di stare proprio a fianco, a mezzo metro dai tifosi che sono davanti, sotto, dietro, dovunque, siamo soli contro tutti! Ma va bene così, proprio perché siamo soli non hanno il coraggio di dirci qualcosa, perché credo gli faccia pena in questo momento…».

fIL PERSONAGGIO

KAMIL GLIKIl capitano incredulo«Se penso doveeravamo precipitati» 1Periodo d’oro per lui (6 gol) e il Toro (12 gare utili). E i compagni gli hanno promesso la finale di Europa League nella sua Varsavia

Francesco BramardoTORINO

«C apitano Glik, Glik,capitano Glik» urlala curva Maratona

ogni volta che Kamil il polacco,il primo capitano stranierodella storia granata, si avvicinaall’area di rigore avversaria.Un rito scaramantico, come ladanza della pioggia per gli in-diani, un grido di battaglia cheporta bene. Alla fine prima opoi Kamil la butta dentro, unamina vagante in area avversa-ria, un gladiatore davanti a Pa-delli, più pericoloso da attac-cante (sei reti finora). Solo inEuropa League Glik è ancora asecco. «Vincere aiuta a vince-re» ha ricordato Matteo Dar-mian segnando a Bilbao il golpartita per il passaggio del tur-no. All’Olimpico tutti aspetta-vano le mitragliate di Higuain,è salito in cattedra ancora undifensore e con un gol da bom-ber di razza, girata di testa amezza altezza. Raggiante equasi incredulo il nazionalepolacco. «Dopo Bilbao questa èuna delle settimane più belleda quando sono a Torino -am-

mette - Il mese di marzo è ini-ziato nel migliore dei modi. Ciaspettano impegni importanti,senza sosta ma in certe occa-sioni la fatica si smaltisce infretta, soprattutto se vinci».Poi aggiunge «Mentalmentesiamo pronti e anche il nostrolivello di gioco è buono, dun-que non ci resta che andareavanti così».

TESTA CALDA Sei gol, recordpersonale triplicato, uno solo di piede. «Sono contento so-prattutto perché porta punti.Se guardo indietro e penso do-ve eravamo un paio di mesifa.... Ma era solo questione ditempo. Sapevamo che doveva-mo solo lavorare e crederci, loabbiamo fatto a fari spenti.Purtroppo la classifica è corta:con una vittoria fai un bel bal-zo in avanti, ma se ne perdia-mo due di fila rischiamo di tro-varci nella parte destra dellagraduatoria. Dunque avanticosì e piedi a terra, pensiamogià alla trasferta di Udine». Ec’è di più. Darmian e compagnihanno fatto una promessa alcapitano, dare tutto per porta-re il Toro alla finale di Varsa-via, a casa Glik, un sogno che

può essere alimentato partitadopo partita.

AUTOSTIMA Dodici risultatiutili consecutivi non sono pocacosa, quattordici con l’EuropaLeague. Il Torino non perdedal derby con la Juve, era il 30novembre, poi 6 vittorie e 6 pa-reggi, gli stessi punti dopo 25giornate della scorsa stagione.E senza i gemelli del gol Cerci eImmobile. Tanta roba, per ungioco di squadra ricostruito inestate, una rosa non foltissimaper gli impegni in calendario,con alcuni errori di valutazio-ne e giocatori ceduti a genna-io. Questione di feeling conGiampiero Ventura e di auto-stima, un crescendo dalla scos-sa con la Juve ad oggi inarre-stabile. Il Torino tra serie A ecoppe segna da 11 gare di fila(22 gol, contro le 7 reti nelleprime 12 giornate di campio-nato). Una piccola rivincita laporta a casa anche GiampieroVentura visto che fino ad oggiil Napoli era l’unica squadradelle 19 del campionato, maibattuta dal tecnico genovese in16 tentativi (12 sconfitte 4 pa-reggi) in 224 panchine di A.

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CECCHINOSEI RETI FINORACINQUE DI TESTA

TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di pallaATTACCO

2

1

3

10

4

1

3

4

10

3

2

6

6

2

2

3

1

1 1

1

LANCI POSITIVI

6PASSAGGI POSITIVI

38

PALLE RECUPERATE

3 1

GOL

1Kamil Glik, 27 anni, difensore polacco, ha già segnato sei gol in questo campionato: cinque li ha realizzati di testa

Page 10: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

10 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SCENEGGIATA DI BENITEZCHE SCARICA SULL’ARBITRO

«SONO STUFO DI CERTE COSE»

fAREA TECNICA L’ALLENATORE DEL NAPOLI

VENTURA«ORA SIAMO

MATURI:POSSIAMO

DIVENTARE GRANDI»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DEL TORINO

Fabrizio Turco TORINO

L a settimana perfetta delToro, che era iniziata conl’impresa di Bilbao, si è

conclusa con il colpaccio sulNapoli. Per Giampiero Venturala gioia non si ferma qui: si trat-ta infatti della doppia abbinata,dopo la prima vittoria italianaal San Mames, anche il primosuccesso personale contro ilNapoli in campionato: «E io so-no molto soddisfatto perchéadesso la squadra è matura perdiventare grande — dice il tec-nico, che analizza l’ennesimaottima partita della sua squa-dra —. Fin quando le forze ce lohanno permesso abbiamo gio-cato alla grande contro il Napo-li: abbiamo avuto un ottimo ap-proccio, abbiamo giocato congrande lucidità e per settantaminuti abbiamo fatto bene, poinell’ultimo quarto d’ora abbia-mo pagato lo sforzo fisico e latensione di Bilbao. Ma siamosulla strada giusta e, conside-rando le vicissitudini, faccio i

miei complimenti alla squadrache è scesa in campo per vince-re giocando fin dall’avvio con lapersonalità giusta». E il Napolirinunciatario? «Non mi ha sor-preso, ma noi abbiamo dimo-strato di essere maturi e sarem-mo stati pronti ad affrontare ilNapoli anche se fosse stato piùaggressivo. D’altra parte l’ab-biamo preparata in ventiquat-tr’ore; ma adesso la squadra co-glie al volo gli aspetti tattici, saleggere bene le partite e mettein pratica ogni contromisura».Poi l’analisi del gol che ha deci-so la sfida: «Glik è stato bravo,non a caso è al sesto gol in cam-pionato; ma anche i suoi com-pagni sono stati bravi a crearegli spazi, e noi lavoriamo sodoper provare queste situazioni».Il risultato, adesso, è che sonododici le partite del Toro senzasconfitta in campionato; ed eradal 1977 che i granata non ina-nellavano una serie positiva co-sì lunga: il Torino, infatti, nonperde da tre mesi, dal derby de-ciso dal gol di Pirlo a cinque se-condi dal gong.

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Mimmo MalfitanoINVIATO A TORINO

C ome una provinciale co-stretta a doversi difende-re per portare a casa il

punto. Altro che secondo posto!Giocando in questo modo, ilNapoli dovrà guardarsi benedalla pressione di Lazio e Fio-rentina, che sono lì, a due e trepunti di distacco, pronte ad ap-profittarne per balzare in zonaChampions League. Una scon-fitta che ha mandato in crisi Ra-fa Benitez, che ha contestato ledecisioni dell’arbitro Irrati, inoccasione di un tocco di manodi Moretti, del tutto involonta-

rio. «Non mi è piaciuto il primotempo, mentre stavamo facen-do meglio nella ripresa. Poi, c’èstato l’errore sull’azione del golche ci ha condannati». L’allena-tore spagnolo ha lanciato accu-se velate al direttore di gara. «Cisono stati degli episodi che nonmi sono piaciuti. E io sono stan-co di parlare di queste cose». Hachiuso qui, Benitez, ribadendosempre lo stesso concetto a tut-te le domande che gli sono staterivolte.

ASSURDA RABBIA Mai primadi ieri sera l’allenatore del Na-poli aveva dimostrato cenni dicedimento. Negli spogliatoidell’Olimpico, s’è visto un Beni-

tez insolito, che ha cercato dimascherare la pessima pre-stazione dei suoi giocatoriattaccando l’arbitro. Imma-gini e parole pietose, chehanno evidenziato lo stato ditensione che sta prevalendonell’uomo Benitez. Avrebbepotuto analizzare la presta-zione dei suoi, ammettendola mancanza di carattere piùvolte sottolineata, soprattut-to quando la sua squadra haavuto l’opportunità di fare ilsalto di qualità e lo ha rego-larmente fallito. Il discorsosecondo posto resta ancoraaperto, almeno fino a stase-ra. Se la Roma dovesse per-dere, lo svantaggio restereb-be invariato. Ma è il soprag-giungere di Lazio e Fiorenti-na che creerà allarmismonell’ambiente napoletano.

RABBIA HIGUAIN Il nervosi-smo del Pipita è stato unodei momenti più discussi neldopo partita. Mai prima diieri, si era visto un giocatorecosì teso. In campo ha sba-gliato un paio di occasionifavorevoli, l’ultima nei mi-nuti finali, quando ha giratoalto sulla traversa un sugge-rimento da sinistra di DeGuzman. Una rabbia chel’argentino non riesce più anascondere, probabilmentestizzito dall’atteggiamentodella squadra, apparsa mol-to remissiva al cospetto delTorino. Più volte Higuain haprovato a motivare i compa-gni di squadra, invitandoliad un maggiore agonismo,ma sia Callejon sia Hamsikhanno evidenziato il loromomento di crisi. Al Pipita,manca il gol, ormai da cin-que partite. Una condizioneche non riesce ad accettare,e senza i suoi gol il Napoliperde una percentuale im-portante della propria forza.

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Serie AR25a giornata

RAFAEL BENITEZALLENATORE NAPOLI

BRUTTO IL PRIMO TEMPO, POI QUANDO ABBIAMO INIZIATO A

FARE BENE UN ERRORE CI HA CONDANNATI

Page 11: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

11LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Page 12: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

12 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Roma-Juve: scu Assalto TottiUna vittoriaper la rimonta da meno 91Il capitano al 38° match coi bianconeri Buffon è il portiere più battuto.E in Olanda ha fatto il pieno di fiducia

Davide StoppiniROMA

D ici: come sta Francesco Totti? Staa tremila. Tremila di entusiasmo,dopo una notte di Rotterdam che

ha restituito, alla Roma ancor prima chea lui, antiche certezze. Tremila come iminuti giocati in carriera contro la Ju-ventus: traguardo che centrerà forse giàstasera, per il momento siamo a 2.916,numero che in matematica sarà pureanonimo, ma che rende bene l’idea del-l’uomo a cui, ancora una volta, si appog-gia Rudi Garcia e la Roma tutta per bat-tere la Juventus. Trovarsela di fronte, infondo, non è mica una novità. È successogià 37 volte: 37 vigilie, 37 attese, 37 so-gni d’oro nel ritiro della sera prima, spe-rando e immaginando un gol a una Si-gnora antipatica, di quelle che trasfor-

mano i sogni in incubi. Roba da anno-iarsi, pure di fronte all’ennesimoinvito per un cena di gala. E invece no.Invece Totti ancora (si) emoziona. In-vece Totti è ancora il centro dell’uni-verso mondo giallorosso: un gol a Ve-rona 8 giorni fa, il pennello per far ca-pire che Feyenoord-Roma era anche

una partita di calcio, il centravanti ar-rivato a gennaio ( Doumbia) che già si

è perso a Trigoria tra i 4 in pagella eil mal di schiena. Il momento è buo-

no, il morale è tornato quello giusto.

QUANTA FIDUCIA Strana storia, a pen-sarci bene. Strane vie percorre la testa.Anche quella di un campione come Tot-ti. Uno che cinque mesi dopo aver messoil cappello su un finale già scritto in cam-pionato — «Tanto arriviamo secondi pu-

re quest’anno, la Juventus faccia uncampionato a parte» —, adesso ha di

nuovo ripreso fiato e ritrovato la vogliadi crederci: «Se vinco con il Feyenoord,poi batto pure la Juventus», aveva dettoalla vigilia della partita del De Kuip. Me-tà dell’opera è completata. I colori sonosulla tavolozza, c’è da pennellare il restodel quadro e non sarà mica un’impresasemplice, rendere un capolavoro questatela. «Ma sono convinto che possiamoriaprire il discorso scudetto», ha detto ilcapitano al rientro dall’Olanda, raffor-zando un concetto solo sussurrato a Ve-rona: «Campionato chiuso? Aspettiamolunedì...». Insomma: più fiducia ora, chela Juventus è 9 punti più su, rispetto aquella notte del 5 ottobre, quando le po-lemiche arbitrali nello scontro diretto glitolsero la forza di credere nell’impresa.

AMICO BUFFON La forza per segnare aBuffon, no, quella non è mai mancata:11 gol a un amico, il portiere più battuto(4 reti con il Parma, 7 con la Juventus)da Totti in Serie A. Due anni fa — il 16febbraio — un missile sotto la Curva Sudvalse l’ultima vittoria giallorossa in cam-pionato contro i bianconeri. Era la seradel «siamo la Roma, eh»: una squadra incrisi, che si risvegliò proprio nel matchpiù importante. Il parallelo regge giustoun po’, ma rende l’idea fino in fondo: an-cora Totti, ancora la Juve, ancora Buffoncome avversario, ancora l’Olimpico co-me teatro. Olimpico nel quale il numero10 è rimasto al selfie, a quella foto in unpomeriggio da derby. Uno scatto per fer-mare il tempo, e sì che la Roma si è dav-vero fermata a quel giorno, in campio-nato: la Juventus è scappata, lo scudettoè diventato una salita che neppure ilMortirolo al Giro d’Italia. Forse per spez-zare l’incantesimo serve ancora un Tottia tremila. E nessuno si senta offeso.

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11I gol di Totti a Buffon in Serie A, il più battuto dal capitano: 4 reti quando il portiere era al Parma, 7 con la Juventus

IL NUMERO

Notte di galaTevez cercail tris tricoloreper l’Argentina1Carlitos si carica nelle sfide difficiliDopo la doppietta su rigore non è sazio:vuole la chiamata in Coppa America

Mirko GrazianoINVIATO A VINOVO (TORINO)

N otte di gala, di grandi numeri die-ci. Notti per le quali vive uno comeCarlos Tevez, titolare della maglia

che fu di Sivori, Platini, Robi Baggio e DelPiero. Pressione? Macché, el Jugador delpueblo ne sentiva forse di più nelle sfideimpolverate fra i pericolanti caseggiati diFuerte Apache.

CHE STAGIONE! Sono 41 i gol in bianco-nero, 20 dei quali realizzati nell’attualestagione. L’anno scorso, di questi tempi,erano quindici: il sedicesimo centro arri-vò proprio il 2 marzo del 2014, a San Siro,contro il Milan. Specialista in gare che pe-sano, Tevez ha sempre inciso negli appun-tamenti chiave fin qui affrontati. Doppiet-ta al Malmoe, per esempio, nei 90’ d’esor-dio della fase a gironi di Champions Lea-gue, poi gol da tre punti al Meazza controun Milan fin lì parecchio convincente. Eancora: doppietta nello scontro direttocon la Roma, quindi ecco il timbro in Ju-ve-Borussia, andata degli ottavi di finaledi Champions. In mezzo, c’era stata an-che la doppietta nella Supercoppa italia-na poi persa ai rigori con il Napoli, no-nostante Carlitos avesse realizzato ilsuo penalty. Insomma, difficile che

l’Apache resti ai margini quando la postain palio è di quelle che contano. Anzi, ingenerale parte quasi sempre a razzo que-st’anno: dodici delle venti reti sono infattiarrivate nei primi 15’ delle due frazioni;sette nel quarto d’ora iniziale della gara,altre cinque nei primi 15’ della ripresa. Undato che non sorprende, perché coinvol-ge il vero leader della Juventus, giocatoreche azzanna subito l’avversario, inse-guendo chiunque in ogni zona del campo,

anche a ridosso di Buffon. E da vero tra-scinatore ha saputo sbloccare il risultatoin dieci occasioni.

SELECCION NEL CUORE Inizia il periododecisivo dell’intera stagione, e i giocatorisudamericani in particolare entrano an-che nella fase fondamentale della corsaalla convocazione per la Coppa America,che si disputerà in Cile dall’11 giugno al 4luglio. Appuntamento che Tevez inseguecon ferocia da quando è rientrato nel girodella Seleccion, ovvero subito dopo avervissuto solo da spettatore il Mondale bra-siliano. «Però, non ce l’ho fatta a vedere lafinale con la Germania, nemmeno in tv —raccontò proprio alla Gazzetta —, troppodoloroso non essere lì, a dare una mano almio Paese». E «Cile 2015» è quasi certa-mente la sua ultima occasione di rappre-sentare l’adorata Argentina in una mani-festazione ufficiale.

IL CONTRATTO Insomma, attendiamociun Tevez bianconero motivatissimo, a te-sta bassa fino all’ultimo minuto ufficialedella stagione pur di entrare nella lista diMartino. E l’anno prossimo? Beh, il con-tratto con la Juve scade nel giugno 2016,anche se in effetti il popolo bianconeronon nasconde una certa preoccupazioneper il pressing del Boca, l’altro grandeamore del 31enne fuoriclasse argentino.«Resta con noi fin quando vuole — haprecisato Marotta ai microfoni di Gazzet-taTv —, per lui vale lo stesso discorso diBuffon. Il rapporto è ottimo, si è inseritonella mentalità della Juve, assorbendo inpieno la storia del nostro club. E’ un gran-dissimo professionista, e quando vorrà smettere di giocare per noi, lo rispettere-mo. Al momento non ci sono però i pre-supposti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3I gol segnati da Tevez alla Roma: 2 con la Juve in campionato (2014-15)e uno con lo United in Champions (2007-08)

IL NUMERO

RIVINCITA� Francesco

Totti, 38 anni,ha sempre

giocato nellaRoma.

� Sotto, RudiGarcia, 51

ACTIVA FOTO/

ANSA

IN TESTA� Carlos

Tevez, 31, allaJuve dal2013-14

� Sotto,Massimiliano

Allegri, 47ACTIVA

FOTO/ANSA

Serie ARIl big match

Page 13: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

13LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

detto e fattore T

6° 7° 6°

2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14

LE ULTIME 5 STAGIONI I PRECEDENTI

DE SANCTIS37 anni

Presenze 22

26

YANGA-MBIWA25 anni

PresenzeGol

170

2

DE ROSSI31 anni

PresenzeGol

151

16

TOTTI38 anni

PresenzeGol

185

10

TOROSIDIS29 anni

PresenzeGol

111

35

HOLEBAS30 anni

PresenzeGol

141

25

NAINGGOLAN26 anni

PresenzeGol

223

4

LJAJIC23 anni

PresenzeGol

228

8

MANOLAS23 anni

PresenzeGol

190

44

PJANIC24 anni

PresenzeGol

223

15

GERVINHO27 anni

PresenzeGol

162

27

GARCIA51 anni

Alla Romadal 2013/14

ALLENATORE

ROMA 4-3-3

37

VittorieRoma 47

Pareggi

77

VittorieJuventus

GOL FATTI GOL FATTI

161PARTITE

Dati riferiti al campionato 2014-15 METEO Nubi sparse, temperatura 11°

BUFFON37 anni

Presenze 23

1

CHIELLINI30 anni

PresenzeGol

200

3

MARCHISIO29 anni

PresenzeGol

232

8

MORATA22 anni

PresenzeGol

196

9

CACERES27 anni

PresenzeGol

91

4

LICHTSTEINER31 anni

PresenzeGol

213

26

PEREYRA24 anni

PresenzeGol

211

37

TEVEZ31 anni

PresenzeGol

2214

10

BONUCCI27 anni

PresenzeGol

232

19

VIDAL27anni

PresenzeGol

186

23

EVRA33 anni

PresenzeGol

151

33

ALLEGRI47 anni

Alla Juventusdal 2014/15

ALLENATORE

JUVENTUS 3-5-2

PANCHINA30. Storari, 34. Rubinho,

15. Barzagli, 5. Ogbonna, 20. Padoin,17. De Ceglie, 6. Pogba, 32. Matri, 7. Pepe,

11. Coman, 14. LlorenteSQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: Ogbonna, Pogba, De CeglieINDISPONIBILI: Pirlo , Asamoah, Romulo,

Marrone, Sturaro

TV: Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD, Calcio 1 HD, Premium Calcio HDINTERNET: www.gazzetta.it

35. TOROSIDIS

44. MANOLAS

26. DE SANCTIS

1. BUFFON

2. YANGA-MBIWA

25. HOLEBAS

4. NAINGGOLAN

16. DE ROSSI

4. CACERES

19. BONUCCI

3. CHIELLINI

8. MARCHISIO

23. VIDAL

37. PEREYRA

33. EVRA

26. LICHTSTEINER

10. TEVEZ

9. MORATA15. PJANIC

8. LJAJIC

10. TOTTI

27. GERVINHO

PANCHINA28. Skorupski, 23. Astori, 33. Spolli,3. Cole, 24. Florenzi, 20. Keita,32. Paredes, 48. Uçan, 7. Iturbe, 53. Verde,96. Sanabria, 56. VestenickySQUALIFICATI: nessunoDIFFIDATI: Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa, TorosidisINDISPONIBILI: Strootman, Castan, Balzaretti,Ibarbo, Maicon, Doumbia

ROMA ore 2115 minuti di ritardoper solidarietà al ParmaSTADIOOlimpico

COSÌIN CAMPO ARBITRO: Orsato

GUARDALINEE: Tonolini-ManganelliGIUDICI DI PORTA: Tagliavento-Banti

QUARTO UOMO: Nicoletti

1

5

10

15

20

7° 7°

1° 1°1°

2009-10 2010-11 2011-12 2012-13 2013-14

LE ULTIME 5 STAGIONI1

5

10

15

20

173 255

GDS

� VINOVO (m.gra.) Vidal è okay, Pogba è partito per Roma ma dovrebbe andare in panchina, resta a casa Sturaro (lieve trauma distorsivo al ginocchio destro). Insomma, non sono stati giorni fortunati per i centrocampisti della Juventus. «Pogba? Ha un’infiammazione muscolare ed è normale che ci possano essere dei rischi — ha spiegato Allegri —. In un momento così importante non posso permettermi di perdere un giocatore per più di un mese. C’è Pirlo k.o. per venti giorni, sarebbe da sciocchi rischiare di lasciarne un altro per strada». Spazio allora al 3-5-2, con Morata favorito su Llorente accanto a Tevez. RINNOVI Il settore dell’area tecnica bianconera non cambierà protagonisti. Il gruppo guidato dall’a.d. Marotta ha già trovato sulla parola l’accordo per il rinnovodei vari contratti. Esce dunque dal mercato anche il d.s. Paratici, corteggiato da alcuni club esteri.

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I BIANCONERI

Sturaro k.o.Vidal ok, Pogbain panchina

� (pug) Alla fine Garcia dovrebbe arrivare a stasera con un paio di dubbi, anche se le scelte finali sembrano essere orientate su Nainggolan e Yanga-Mbiwa. Il belga dovrebbe aver vinto il duello con Keita (destinato alla panchina) e andrà a comporre il trio di centrocampo con De Rossi e Pjanic. Il difensore francese è invece in ballottaggio con Astori per un posto al fianco di Manolas. Ma Garcia ha un’infatuazione tecnica per Yanga-Mbiwa, che dovrebbe essere confermato. Come Torosidis ha vinto il ballottaggio con Florenzi, al rientro da un infortunio. ORDINE PUBBLICO All’Olimpico dovrebbero esserci circa 58mila persone, con circa 1500 tifosi bianconeri, molti dei quali provenienti dai Juve club della capitale e delle regioni centrali. Imponenti anche le misure di sicurezza, oltre mille uomini delle forze dell’ordine con quasi 800 steward impegnati all’interno dello stadio per garantire la regolarità della gara.

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I GIALLOROSSI

Yanga-Mbiwaprecede AstoriNainggolan sì

2� I precedenti tra Allegri e Garcia: il bilancio è di una vittoria per il tecnico bianconero e un pareggio (quando Max allenava il Milan)

I TECNICI ALLA VIGILIA

Rudi il peccatore e Max l’ironicoPolemiche? No, messaggi di pace1Garcia: «Un dio mi avrà punito per la superbia». Allegri: «Neanche le moviole erano d’accordo»

Fabiana Della ValleAndrea Pugliese

L a quiete dopo la tempesta.Oppure, se preferite, il fairplay dopo l’uragano di po-

lemiche. Roma-Juventus cinquemesi dopo sarà tutta un’altrastoria, almeno a giudicare dalbasso profilo dei due allenatorinella conferenza stampa pre-partita. Il messaggio è chiaro:dimentichiamo violini, risseverbali ed errori arbitrali, e cer-chiamo di parlare soltanto dicalcio, perché in fondo è di quel-lo che si tratta.

DIVINITÀ E FAIR PLAY Se saba-to ci avevano pensato Pallotta eDe Rossi a smorzare le tensioni,

ieri si è allineato anche RudiGarcia, l’uomo che più di tuttiera rimasto bruciato da quel 5ottobre, arrivando a dichiararepoco dopo che la sconfitta di To-rino gli aveva dato la certezza diuna Roma scudettata. «Forseuna divinità misteriosa ha volu-to punirmi per questo peccato disuperbia — dice il tecnico fran-cese —. Ma non sono state di-chiarazioni di uno stupido cheparla senza riflettere, piuttostopuntavano a combattere un pes-simismo eccessivo. Si diceva:qualsiasi cosa faremo, non vin-ceremo mai. Volevo ridare orgo-glio a una città e a dei tifosi chedi scudetti ne hanno vinti pochi.E l’obiettivo della Roma non èsolo lottare stabilmente per laChampions, ma anche per loscudetto». Ed allora, non c’èspazio neanche per le rivincite,anche se i ricordi nella testa diGarcia non potranno spariremai. «Nessuna rivincita, non è lostato d’animo giusto — conti-nua il francese —. Vogliamo vin-cere per difendere il secondoposto, poi si vedrà. Di certo seanche la Juve non avesse avuto a

lungo per esempio Pirlo e Pogbacome noi non abbiamo avutoStrootman e Castan, sarebbestata sicuramente meno forte».E allora, la speranza è che i tonisi abbassino anche sugli spalti.«Mi auguro grande fair play, checi sia un’accoglienza a livellodella Roma e non come abbia-mo avuto noi a Torino». Cosache a Garcia proprio non è anda-ta giù.

SPOT PER IL CALCIO Massimi-liano Allegri invece non avevamai alzato i toni neanche neimomenti di massima ressa, figu-riamoci se lo fa adesso, forte dei9 punti di vantaggio e della vit-toria nell’andata. L’Olimpico perlui è lo stadio dove festeggiò loscudetto rossonero, ci torna per

la prima volta da bianconero eper la prima volta dopo il granrifiuto alla Roma nell’estate2013. Da allora sono cambiatemolte cose, Max indossa un’al-tra casacca e il club di Pallottaha trovato il suo condottiero.Acqua passata, come i velenidello Stadium. Allegri è convin-to che quella di stasera sarà l’oc-casione giusta per dimostrareche il calcio italiano non è messopoi tanto male. «Sarà una serataimportante, il nostro calcio deveuscirne con un giudizio positivo,dentro e fuori dal campo. Ovvia-mente sarà più bella se faremorisultato. Sarà importante per-ché lo scontro diretto dà un dop-pio vantaggio e deve rimanere anostro favore, ma non è fonda-mentale. Si affrontano le squa-dre più forti del campionato, lodice la classifica: all’andata fu-rono tutti episodi al limite. Seora tutti i moviolisti si mettesse-ro a parlarne di nuovo, non sa-rebbero d’accordo anche ades-so. A Torino è stata una bella sfi-da, ma era passata in secondopiano per le polemiche».

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14 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

INTERNATIONAL BIKE EXHIBIT ION VERONA 11/14 settembre 2015

365MOUNTAINBIKEA4 SELECTIONABUS ITALIAADIDAS EYEWEARAENERGIXAEROZINEAIROHAIVÈEALA RACINGALE’ (APG SRL)ALLIGATORALPINA RAGGIAMG SPAANIMAAPG CYCLINGARINOSARMONYATALAAXEVOAX-LIGHTNESS GMBHAZONICBASILB.B.F.B.I.S.BASSO BIKESBBF BIKE GMBHBC-RIVISTA DELLA FIABBEMATRIXBERNARDI COMPONENTIPER CICLOBIANCHIBICILIVEBICISUPPORTBICITECHBIKE AHEADBIKE CHANNELBIKE4TRADEBIKEITALIA.ITBIOTEXBISTARKBLUMARLINBLUEGRASSBOLLE’BOTTECCHIA CICLIBOUTICYCLEBRESSAN BICICLETTE

BRINKE BIKEBROOKSBRYTONBS - BICISPORTCAAM CORSECAMPABROSCAMPAGNOLOCARBON-TCARRARO CICLICARRERA PODIUMCASTELLI CYCLINGCEBE’CENTURIONCERVÉLOCHIN HAURCICLI CINZIACICLI ELIOSCICLI ESPERIACICLI LOMBARDOCICLI OLYMPIACICLISMOCICLO PROMOCOMPONENTSCIPOLLINI (DIAMANT SRL)CONTINENTALCRANKBROTHERSCRATONICRONOCSTCT - CICLOTURISMOCULTURE VELOCW BEARING ITALIACYCLELAB ITALIACYCLINGPROCYCLINSIDEDA BOMBDAINESEDE FEETDEMARCHIDEDA ELEMENTIDEDACCIAIDMRDMT (DIAMANT SRL)DT SWISSDUCATI ENERGIAEDICICLO EDITORE

ELEVENELITEENDURA LTDERGOTECFAST SUSPENSIONFERRARIFFWDFIMOFINISH LINEFIR – FABBRICA ITALIANARUOTEFIZIKFOCUSFOCUS ITALIA GROUPFOESFONDRIESTFOXSTEERFPDFREE-RIDE/O’NEALFROZENFSAFULCRUMWHEELSFULL SPEED AHEADGAERNEGIANGMARSGIESSEGIGIORDANAGIPIEMMEGISTGOODRIDGEGRANFONDOMAGAZINEGRAVITYGRAZIELLA (BOTTECCHIACICLI)HADLEYHAIBIKEHEDHEGOHUIZHOU FLYBIKE SPORTSEQUIPMENTSHYBROSICD DISTRIBUTIONICE TOOLZIDEATION INDUSTRIALINBICIINFINI

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STARDUESTRAITLINESTRIDER ITALIASTRONGLIGHTSUN RACESWISSSTOPSYNTACETACXTEKMAXTEKTROTHETHMTHULETOPEAKTORPADOTRUVATIVTUNEULTIMATE ITALIAUMBERTO DEIUNION / XERAMAUNIORUNIVEGAVARVAUDEVELOVELOSTATIONVELOXVIAGGINBICI.COMVISIONVITTORIA SPAVP COMPONENTSWHISTLEWHITE LIGHTNINGWIDEKWILIER TRIESTINAWINORAWOWOWXDS CARBON TECHXENTISYABANYOU SPORT- SEBZEFALZIPPZOOMCOMPONENTS

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15LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lazio, è tornato AndersonGol magico, Sassuolo k.o.1Il brasiliano s’inventa il vantaggio e poi ispira Klose per il raddoppioParolo fa 3-0: terza vittoria di fila. Zaza si mangia una rete clamorosa

fIL PERSONAGGIO

L’ATTACCANTE BIANCOCELESTEFelipe, riecco il prodigio«Io più forte di primaE che coppia con Keita»Nicola Berardino INVIATO A REGGIO EMILIA

H a mantenuto la promes-sa. «Avevo detto che sa-rei tornato più forte di

prima», spiega Felipe Ander-son. A Reggio Emilia, il tris al

Sassuolo esalta il 21enne brasi-liano. Ha firmato il gol del van-taggio e ha avviato le altre 2 re-ti, con il cross per il raddoppiodi Klose e con la conclusioneche ha sprigionato il sigillo diParolo. Un film che riparte.Una scena da riagganciare al-l’11 gennaio, al derby: ultima

vetrina da applausi per il talen-to ex Santos. Con 5 gol e 5 as-sist nel vortice di 5 gare da so-gno. Prodezze che ora trovanocontinuità nel pomeriggio emi-liano. «Ma devo migliorare,per esempio nel non sbagliaregol come nel finale. Faccio an-cora errori, posso crescere».

RINASCITA Ha superato un pe-riodo in salita. L’infortunio (di-storsione al ginocchio con inte-ressamento del collaterale), ilrecupero, il rientro contro ilGenoa nella ripresa, titolare aUdine, poi il turno di squalifi-ca. In mezzo il dolore per l’ar-resto del padre dopo un inci-dente stradale (nel quale sonorimaste uccise due persone).«Per la mia famiglia è un mo-mento particolare, ma Dio cista dando una mano. Sono fi-ducioso». Il campo ha ritrovatola spinta giusta. «Sapevo dinon dover mollare, restando atesta alta per tornare ai miei li-velli. Voglio essere decisivo,per aiutare la squadra. Sonocontento di essere rientrato inun momento importante dellastagione».

PROGETTI Felipe sta affinandoil suo repertorio. «Pioli ci famuovere su tutto il campo per

non dare punti di riferimentoagli avversari. Ho lavorato sulfisico perché il mio modo digiocare richiede tante ener-gie». Va a lezione anche da Klo-se, che al suo terzo assist al ba-cio è andato a segnare. «Miromi dice sempre di dargli la pal-la per andare a rete… E’ un grande. In ogni allenamentodà consigli a noi giovani». ColSassuolo ha brillato anche ilsuo amico Keita. «Insieme citroviamo a meraviglia, le dife-se avversarie soffrono la nostravelocità. Ci aiutiamo a vicendanei momenti difficili e crescia-mo insieme». Non mette limitiagli obiettivi della Lazio. «Segiochiamo sempre così, possia-mo ambire alla zona Cham-pions». E mercoledì c’è il Napo-li per la semifinale d’andata diCoppa Italia. «Gara importan-tissima. Faremo un ottimo ri-sultato».

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SASSUOLO 5

Si oppone come può alla bufera sia nel primo tempo, dove è protagonista in diverse circostanze, che nella ripresa, evitando che il punteggio diventi tennistico

6,5

IL MIGLIORECONSIGLI

GAZZOLA 5 Finché fa l’esterno regge, ma quando deve inventarsi stopper...BIANCO 5,5 È un ragazzo del 1977, Keita è nato nel 1995: la lotta è impari...ACERBI 6 Lui agisce nel suo ruolo naturale. E si vede perché contrasta bene.BIONDINI 5,5 Spinge nel primo tempo, poi fa il terzino destro. Come puòTAIDER 5,5 Pomeriggio di sofferenza, anche numerica, là in mezzo. (Floccari s.v.)MISSIROLI 5,5 Non è al top delle sue possibilità, perciò incide pochissimo.LONGHI 5,5 Contro le accelerazioni di Anderson non si può che soffrire.BERARDI 6 Il più vivace fra gli attaccanti. Potrebbe mordere in avvio.ZAZA 5 Giornataccia. Gol mangiato e due entrate da rosso, non punite.SANSONE 5,5 Tanta buona volontà, qualche cross. Pochino, insomma.LAZAREVIC 6 Di stima, Entra sullo 0-3, poveretto.BRIGHI 5,5 Mossa tattica, non funziona. Ma i peccati maggiori sono dietro.ALL. DI FRANCESCO 5 In emergenza, rivoluziona la squadra due volte: gli va male.

GIORNATACCIA ZAZA, BERARDI PIÙ VIVACECAVANDA È OK, DE VRIJ PUÒ RIPOSARSI

RUSSO Punisce con un cartellino giallo il sincero Keita (einvece c'era il rigorino). Poi ignora colpevolmente dueinutili violenze di Zaza e sulla seconda Marchetti accusa

una brutta botta. PAGANESSI 6,5-CARIOLATO 6,5MAZZOLENI 6-MERCHIORI 5,5

LE PAGELLE di NI.CE.

LAZIO 7

Gli togliamo mezzo voto per l’occasione elementare fallita nel finale. È lui il gran protagonista fra gol, assist e accelerazioni vincenti. Uno spettacolo

7,5

IL MIGLIOREANDERSON

MARCHETTI 7 Riflesso prodigioso sulla staffilata di Zaza: e si era ancora sull’1-0...CAVANDA 7 Eccellente prova, anche in appoggio. Basta è avvisato.DE VRIJ 6 Pomeriggio di assoluta serenità. Da shopping.MAURICIO 6,5 Come sopra, con l’aggiunta dell’assist per il 3-0.RADU 7 Bravo a scegliere i momenti più felici nel saliscendi di fascia.CATALDI 6,5 Altra prestazione convincente di un baby che sta crescendo.BIGLIA 6,5 Consueta regia cadenzata nei ritmi e saggia nelle scelte. (Ledesma s.v.)PAROLO 7 Chiude la partita, avrebbe potuto bissare. Guastatore doc.MAURI 5,5 Prima centravanti di movimento, poi sulle fasce, sbaglia un gol. Non al topKEITA 6,5 L’arbitro non gli crede quando si procura un penalty. Vivacizza la prima parteKLOSE 6 Avesse fallito pure il terzo assist sarebbe stato da 4...CANDREVA 5,5 Fuori per la contusione da esultanza se ne divora un altro: paura di volareALL. PIOLI 7 Tempestiva la scelta di cambiare il tridente quando Di Francesco cambia la difesa

5

E la Primavera vince il derby� ROMA Nel derby d’alta quota di Trigoria la spunta la Lazio, che stende la Roma per 3-0. Oltre alla sonora batosta, i giallorossi, dopo aver visto il Bari capolista allontanarsi (ora a +5), perdono anche la seconda posizione a vantaggio dei rivali storici. I ragazzi di Alberto De Rossi partono più decisi nel tentativo di portarsiin vantaggio e sventare l’ipotesi di un finale rovente dopo la fatiche di Youth League. Le discese di Cedric spaventano la Lazio, ma Ferri prima e Vestenicky poi non finalizzano. A piazzare l’affondo decisivo, però, è la Lazio: Silvagni taglia il campo per Oikonomidis, Paolelli manca l’intervento e l’esterno australiano sigla un comodo

0-1. La Roma non reagisce, la manovra rallenta per colpa di un centrocampo privo di un regista puro. La mediana schierata da Simone Inzaghi s’impadronisce della gara. Oikonomidis è ancora decisivo: serve a Fiore l’assist del raddoppio e chiude i conti nel recupero della ripresa. «Abbiamo vinto un derby meritatamente - commenta Inzaghi -, siamo riusciti a mettere in pratica quanto preparato».MILAN AMARO Nei posticipi del girone B, cade la capolista Milan in casa con l’Atalanta (0-2), mentre il Chievo perde a Perugia (2-1). I rossoneri restano in testa con tre punti sull’Inter, ma con una partita in più. E domenica a Milano c’è il derby…

Leonardo Franceschini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicola CecereINVIATO A REGGIO EMILIA

Q uando si accende FelipeAnderson si spegne ilSassuolo: i 45’ di digni-tosa resistenza dei nero-

verdi finiscono col destro daiventi metri scoccato dal giova-ne brasiliano. Traiettoria forte,angolata e liftata, imprendibileper il pur bravo (come diceva-no i radiocronisti) portiereConsigli. Il secondo tempo è undominio della Lazio che po-trebbe dilagare: sono più le retifallite di quelle realizzate. Emolte delle azioni clou vengo-no rifinite dall’assist sapientedi Anderson. Che ne deve sfor-nare tre, ma davvero al bacio,affinché Klose faccia centro ditesta, in piena area, senza al-cun ostacolo da superare. Il te-desco non ne aveva, in verità,nemmeno pochi minuti primaallorché si era divorato per due

volte il gol di piede da tre me-tri, col portiere fuori causa.Vabbé, alla fine gli è andata dilusso: quarantesimo centro inSerie A, sesto stagionale comeAnderson e Parolo.

TATTICA Se la Lazio ha mara-maldeggiato lo si deve certa-mente all’ispirazione del suoimpareggiabile propulsore An-derson e alla buona prestazio-ne collettiva di una squadra informa (terza vittoria consecu-tiva) che se ci sta con la testapuò battere chiunque. Ma legravi assenze nel Sassuolohanno agevolato il compito aibiancocelesti, perché tutteconcentrate nel reparto arre-trato (il club ha dovuto ingag-giare lo svincolato Natali, cheieri però non era arruolabile).Così Di Francesco si è giocatoquesto suo derby personale az-zardando un 3-4-3 che Pioli haattaccato con tre punte larghee mobili che arrivavano lancia-

te contro i tre difensori centralimantenutisi belli stretti. Perovviare all’inconveniente, eccoche l’allenatore del Sassuolochiedeva ai due laterali, Bion-dini e Longhi, di arretrare spes-so sulla linea di difesa in ma-niera da impedire l’aggiramen-to sulle fasce, ma allora Piolimandava all’assalto Radu e Pa-rolo assicurandosi nel contem-po un agevole controllo delcentrocampo con il marpioneBiglia e il giovane Cataldi.

CONTRORDINE Dovendo recu-perare la rete di Anderson, DiFrancesco ha poi pensato ditornare al modulo che la suasquadra conosce meglio: il 4-3-3. Solo che lo ha fatto to-gliendo Bianco, cioè uno deidue stopper su cui poteva con-tare (l’altro è Acerbi) e adat-tando Gazzola al ruolo di se-condo marcatore. Immediatareplica di Pioli che chiama dal-la panchina un centravanti pu-ro e lo inserisce al posto del«falso 9» Mauri, in modo dasfruttare l’arma dei cross lad-dove la Lazio, fin lì, aveva cer-cato la manovra a terra solleci-tando per tutto il primo tempoKeita, sempre incitato dallacurva. Messo il centravanti ve-ro nel cuore della difesa nero-verde, Anderson si è incaricatodi rifornirlo. Portatasi sul 2-0,la Lazio ha giocato per divertir-si e divertire. In questo tiro albersaglio ecco il terzo centro,di Parolo, ed ecco erroracci aripetizione anche del subentra-to (a Keita) Candreva. Ma puòdarsi che lui abbia sbagliatoper evitare di rompersi il ginoc-chio nell’esultanza del post.

AHI ZAZA A proposito di errorisotto rete. In un pomeriggio digenerale depressione, può ca-pitare che il tuo uomo miglioresi inceppi davanti al portiere.Zaza ha avuto (8’ del secondotempo) un’occasione più age-vole di un rigore in movimen-to, con la porta spalancata,nessuno intorno e la sfera sulsinistro, il suo piede. Beh, ha scaricato il tiro addosso a Mar-chetti. Bravo a tuffarsi all’ulti-mo, ma da lì se Zaza tira altrenove volte fa nove gol. Insom-ma, c’è pure questo nella minicrisi del Sassuolo (un puntonelle ultime 4 gare). Per fortu-na la zona B resta lontana.

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165� Felipe Anderson serve un assist ogni 165 minuti: record per chi ha 5 o più assist in questo campionato. Il secondo è Klose: un assist ogni 194 minuti

3� le vittorie di fila della Lazio; in campionato ha fatto meglio vincendo 4 partite di fila tra la 5a e 8a giornata. Tre, invece,i k.o. di fila del Sassuolo

SASSUOLO 0

LAZIO 3PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Felipe Anderson al 45’ p.t.; Klose al 25’, Parolo al 32’ s.t.SASSUOLO (3-4-3) Consigli; Gazzola, Bianco (dal 17’ s.t. Brighi), Acerbi; Biondini, Taider (dal 35’ s.t. Floccari), Missiroli, Longhi; Berardi, Zaza, Sansone (dal 29’ s.t. Lazarevic) PANCHINA Pomini, Polito, Chibsah, Donis, Fontanesi ALLENATORE Di FrancescoESPULSI nessunoAMMONITI Longhi, Taider, Biancoe Gazzola per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA 4-3-3 dal 18’ s.t.

LAZIO (4-3-3) Marchetti; Cavanda, De Vrij, Mauricio, Radu; Cataldi, Biglia (dal 35’ s.t. Ledesma), Parolo; Anderson, Mauri (dal 21’ s.t. Klose), Keita (dal 29’ s.t. Candreva) PANCHINA Berisha, Strakosha, Braafheid, Basta, Ederson, Onazi, Perea, Novaretti ALLENATORE Pioli ESPULSI nessuno AMMONITI Keita per c.n.r. e Parolo per gioco scorretto.

ARBITRO Russo di Nola NOTE spettatori paganti 4010, incasso 50.078, abbonati 7797 quota partita 91.520. Tiri in porta 4-8. Tiri fuori 5-10. Angoli 0-3. In fuorigioco 1-7. Recuperi 2’ p.t. e 5’ s.t.

Felipe Anderson, 21 anni ANSA

Serie AR25a giornata

Miro Klose, 36 anni, buca il Sassuolo: è il 40esimo gol in A LAPRESSE

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16 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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17LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATALANTA 1

SAMPDORIA 2PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Stendardo (A) al 16’ p.t.; Muriel (S) al 23’, Okaka (S) al 36’ s.t.ATALANTA (4-4-1-1)Sportiello; Bellini, Stendardo, Benalouane, Dramé; Emanuelson, Cigarini, Carmona, A. Gomez (dal 37’s.t. D’Alessandro); Baselli (dal 28’ s.t. Boakye); Pinilla (dal 20’ s.t. Denis).PANCHINA Avramov, Frezzolini, Del Grosso, Scaloni, Masiello, Cherubin, Rosseti, Grassi, Bianchi.ALLENATORE Colantuono.CAMBI DI SISTEMA dal 15’ s.t. 4-3-3, dal 28’ s.t. 4-4-1-1BARICENTRO BASSO 50,2 metriAMMONITI Stendardo e D’Alessandro per gioco scorretto.SAMPDORIA (4-3-3)Viviano; De Silvestri, Silvestre, Romagnoli, Regini; Acquah, Palombo, Duncan (dal 47’ s.t. Mesbah); Muriel (dal 32’ s.t. Correa), Okaka, Eto’o.PANCHINA Romero, Frison, Bergessio, Rizzo, Coda, Djordjevic, Marchionni, Wszolek, Ivan.ALLENATORE Mihajlovic.CAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t.4-3-2-1, dal 32’ s.t. 4-3-1-2BARICENTRO MEDIO 51,4 metriAMMONITI Regini, Viviano, Okaka e Eto’o per c.n.r.

ARBITRO Damato di Barletta.NOTE paganti 5.502, incasso di 43.704,30 euro; abbonati 10.678, quota di 110.406,98. Tiri in porta 4-7. Tiri fuori 5-8. In fuorigioco 2-4. Angoli 5-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

L’ILLUSIONE NERAZZURRA E LE DUE RETI DORIANE

� 1 Luis Muriel, 23 anni, attaccante colombiano della Sampdoria, realizza il gol dell’1-1. 2 Guglielmo Stendardo, 33 anni, esulta dopo la rete del vantaggio che ha illuso l’Atalanta 3 Stefano Okaka, 25 anni, segna il gol decisivo: la punta doriana era a secco da tre mesi ANSA/AP/LAPRESSE

3

21

ATALANTA 5,5

6,5

DAMATO Non gli toccanodecisioni

complicate, tiene il controllo della partita con i cartellini. GALLONI 6-MELI 6TOMMASI 6-SAIA 6

SAMPDORIA 6,5

L’assist di prima per Muriel, poi il gol che mancava da tre mesi è il giusto premio per il lavoro che sfianca la difesa avversaria. Un carrarmato.

7

IL MIGLIOREOKAKA

VIVIANO 7 Tiene in piedi la Sampdoria nel primo tempo, chiude Denis con un gran riflesso sull’1-1.DE SILVESTRI 6 Gomez lo punta ed è dura, alla distanza riesce però anche a proporsi.SILVESTRE 5,5 Un po’ disattento sui piazzati, fa scintille con Pinilla.ROMAGNOLI 5,5 Distratto sul gol incassato perché fa passare il pallone, ne salva un altro per caso.REGINI 5,5 In difficoltà a contenere la dinamicità di Emanuelson.ACQUAH 5,5 Mette muscoli, sbaglia un po’ in costruzione.PALOMBO 6 Inibito nel primo tempo, più al centro del gioco nella ripresa, quando diventa il punto di riferimento centrale.DUNCAN 6 Qualche iniziativa, mostra più quantità che qualità. (Mesbah s.v.)MURIEL 7 Prima da titolare dopo quasi quattro mesi, quando si sposta tra le linee, diventa imprendibile. Inventa e poi segna un gran gol: stop di petto e sinistro a incrociare, prodezza. (Correa s.v.)ETO’O 7 Regista avanzato più che punta, in assoluto è stato il più vivo tra i doriani nei 90 minuti. Suo il tiro che imbarazza Sportiello sull’1-2.ALL. MIHAJLOVIC 6,5 Trova il modo di far rendere al meglio i tre davanti infilando Eto’o e Muriel tra le linee. E’ lì che vince la partita.

6,5

Samp, sorpasso e colpocol tridente-Viperetta1L’Atalanta passa con Stendardo, poi l’attacco voluto da Ferrero è super: Eto’o inventa, Muriel-Okaka gol. Colantuono per ora resiste

Alex FrosioINVIATO A BERGAMO

Immaginare che cosa possafrullare nella testa di Massi-mo Ferrero è un’impresa

quasi impossibile. Volendo az-zardare, era proprio la Sampdo-ria vista a Bergamo - quella delsecondo tempo, almeno - ciò che aveva in mente quando, ce-duto Gabbiadini al Napoli, ave-va consegnato Eto’o e Muriel aSinisa Mihajlovic. Il suo tecnicoha impiegato cinque partite,cioè finora l’intero girone di ri-torno ancora senza vittorie, equarantacinque minuti prima disfruttare finalmente tutto il po-tenziale di quei tre là davanti.Eto’o fa il regista avanzato, in-caricandosi anche della costru-zione della manovra in assenzadi specialisti del ruolo, Murielaggiunge fantasia e classe (il goldel pari è una prodezza di tecni-ca e balistica) alla straripante fi-

sicità di Okaka, a segno dopo tremesi di astinenza. Il gol chemarca la differenza, tuttavia, vaascritto a una mancata presa diSportiello, che va giù male suun tiro di Eto’o e non trova assi-stenza nella difesa (nessunochiude su Okaka). L’Atalanta,nonostante la riapertura dellacurva, è così condannata allaquarta sconfitta consecutiva, stessa striscia dell’andata con-tro gli stessi avversari.

UN TEMPO BERGAMASCO Unprimo tempo sontuoso non è ba-stato alla Colantuono-band. L’Atalanta sfonda sulle fasce -perché inizialmente Eto’o e Mu-riel non tornano a coprire perespressa richiesta di Mihajlovic- e da un cross di Dramé nasce ilgol del vantaggio di Stendardo.Cigarini e Carmona ramazzano,costruiscono e concludono(gran parata di Viviano sul cile-no) coprendo e avanzando incoppia. Pinilla lotta, solo Baselli

incide poco. Ma fa niente, per-ché la Samp è troppo lunga, imediani sono troppo lontani daPalombo in avvio di azione,Eto’o si accentra e si fa conse-gnare il pallone ma a distanzaeccessiva dalla porta, e finisceper imbustarsi tra i mediani ata-lantini che arretrano e la difesache accorcia. Il difetto è che datutto questo lavoro l’Atalantaspreme appena un gol.

LA MOSSA La mossa che cam-bia la partita è di Mihajlovic.Muriel e Eto’o si accentrano invia definitiva. Con Okaka chefiacca la resistenza della difesae la allunga, si aprono spazi trale linee, in cui il terzetto puòcombinare palla a terra. L’Ata-lanta, dopo aver sfiorato duevolte il raddoppio da calciod’angolo (salvataggio fortuitodi Romagnoli su Stendardo, Pi-nilla alto di testa), abbassa trop-po il baricentro e abbassa ancheBaselli come terzo centrocampi-

sta, ma non basta (quanto sa-rebbe stato utile lo squalificatoMigliaccio per ringhiare lì inmezzo...). Anche perché la mos-sa «libera» Palombo come verti-ce basso delle manovre doriane.Muriel da fuori e Okaka di testae poi dopo una penetrazionemalamente spedita sopra la tra-versa sfiorano il pari, che arrivacon una combinazione tra i due.«Non ce l’aspettavamo, il gol delpari», confessa Colantuono(che a fine match ha avuto unconfronto con la proprietà: fi-ducia confermata). Ma lo svi-luppo della partita andava inquella direzione.

I DIFETTI Ed è a questo puntoche vanno cercati i difetti del-l’Atalanta, che in campionato haperso ben 18 punti dopo esserestata in vantaggio: oro purissi-mo per chi adesso deve benguardarsi alle spalle. Il Cola tor-na al progetto iniziale, con l’in-gresso di Denis - che si fa mura-re da Viviano l’occasione delnuovo vantaggio - e di Boakyeper il ritorno al 4-4-1-1. Ma sen-za le distanze ideali del primotempo. E l’avanzamento diEto’o, dopo l’uscita di Murielper Correa, avvicina il cameru-nese alla zona pericolosa. I me-tri concessi da Bellini lo aiutanonella conclusione, ma mai comeSportiello che non trattiene. E aquel punto, anche se mancanouna decina di minuti più recu-pero alla fine, l’Atalanta non hapiù mezzi per rispondere.

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4I k.o. consecutivi per i bergamaschi. Adesso sono 18 i punti persi dall’Atalanta dopo essere andata in vantaggio

Stefano Colantuono, 52 anni ANSA

IL NUMERO

IL PROTAGONISTA

Muriel, le coccole di Sinisa: «Come Ronaldo»1Il tecnico della Samp esalta l’attaccante:«Per numeri e movenze pare il brasiliano»Dopo Gabbiadini, lo spaccapartite ora è lui

Filippo Grimaldi

N el nobile parallelo diMihajlovic che ieri seraha accostato il Muriel di

scena a Bergamo nientemenoche «al Ronaldo brasiliano, pernumeri e movenze» , c’è la de-finitiva certificazione di quali-tà di un campione che moltoha vagato, altrettanto ha sba-gliato, ma a Genova — spondasampdoriana — potrebbe ave-re trovato la sua dimensione

ideale per il definitivo decollo.

RESTO QUI Solo un mese emezzo fa, insieme all’altro exfriulano Coda, il colombianose ne stava chiuso in un alber-go di Nervi, dopo che l’ortope-dico di fiducia della Samp, ilprofessor Mazzola, aveva sco-perto (con stupore dei blucer-chiati) che qualcosa non anda-va nelle visite di Muriel. Dallelacrime di Luis davanti a Ferre-ro(«Io resto qui, presidente midia una mano») alla trattativa-

bis con l’Udinese per rimodu-lare le cifre dell’operazione,sono passati giorni intermina-bili, mentre Sinisa attendeva ilgioiello che stava in cima allasua lista dei desideri sul mer-cato di gennaio.

SPACCAPARTITE Nell’ultimomese Sinisa non ha avuto la vi-ta facile. S’è ingegnato aspet-tando che gli riconsegnasseroMuriel tirato a lucido, poi ilcampo gli ha dato ragione. Trepresenze, 139 minuti in cam-po, e anche due gol per questogiocatore spaccapartite chedopo l’addio di Manolo Gab-biadini può essere davverol’uomo della resurrezione blu-cerchiata.

DURA LEX Non l’unico, forse,se un altro fuoriclasse comeSamuel Eto’o confermerà giàsabato prossimo con il Cagliariche la cura Sinisa (più bastoneche carota) gli è effettivamen-te servita. Riassumendo:Mihajlovic ha costruito le suefortune sul concetto di grup-po, e a nessuno è stato nè saràmai consentito di far valere ilproprio curriculum, per quan-to esso possa essere prestigio-so, solo allo scopo di ottenerevantaggi personali. Così Sinisaha toccato il tempo al cameru-nese, che (evidentemente) hacapito. Ora restano tre mesiper far vivere sino alla fine ilsogno europeo della Samp.

© RIPRODUZIONE RISERVATaLa festa Muriel-Mihajlovic ANSA

Serie AR25a giornata

Punta l’uomo, lo salta in dribbling, crea 5 occasioni (perfetto un crossper Pinilla), resta pericoloso anche quando nella ripresa la squadra fatica a salire e ad appoggiarlo.

IL MIGLIOREEMANUELSON

SPORTIELLO 5 Imperdonabile la saponettata su Eto’o che manda in gol Okaka.BELLINI 5,5 Concede troppi metri a Eto’o nella scena del 2-1.STENDARDO 6 Segna un gol e ne sfiora un altro, poi contro Okaka c’è da soffrire.BENALOUANE 5,5 Muriel lo brucia sul gol, traballa quando Okaka lo punta.DRAME’ 5,5 Utile in spinta, dietro non dà mai una mano.CIGARINI 6,5 Un tempo da principe del centrocampo, nella ripresa cala ma salva un gol sulla linea.CARMONA 5,5 Assiste Cigarini, poi fa fatica a contenere.A. GOMEZ 6,5 L’alter ego di Emanuelson, anche per lui dribbling e iniziative. (D’Alessandro s.v.)BASELLI 5,5 L’abito da Hamsik gli sta scomodo se non in un paio di aperture di prima. Non meglio da mezzo sinistro.BOAKYE 5,5 Non entra in partita.PINILLA 6 Un gran sbattersi là davanti, ma mette alti due colpi di testa che meritavano migliore destino.DENIS 5,5 Il killer che era avrebbe segnato il 2-1, invece Viviano lo ferma.ALL. COLANTUONO 5,5 L’Atalantasa giocare anche bene, forse pure troppo: sembra mancare la combattività tipica del Cola. Il cambio Denis-Pinilla non convince.

SPORTIELLOIMPERDONABILEVIVIANOUNA ROCCIA

LE PAGELLE di A.FR.

Page 18: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

18 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTSerie AR25a giornata

PALERMO 0

EMPOLI 0PALERMO (3-5-2) Sorrentino; Vitiello, Gonzalez (dal 16’ s.t. Terzi), Andelkovic; Morganella (dal 36’ p.t. Rispoli, dal 24’ s.t. Belotti), Rigoni, Jajalo, Chochev, Daprelà; Vazquez, Dybala. PANCHINA Ujkani, Ortiz, Milanovic, Emerson, Joao Silva, Della Rocca, Maresca, Quaison, Bentivegna.ALLENATORE Iachini.CAMBIO DI SISTEMA dal 24’ s.t. 4-3-1-2.BARICENTRO MOLTO BASSO 47,9 METRIESPULSI nessuno.AMMONITI Rispoli, Dybala, Daprelà per gioco scorretto.

EMPOLI (4-3-1-2) Sepe; Hysaj, Tonelli, Rugani, Mario Rui; Vecino, Valdifiori, Croce; Saponara (dal 21’ s.t. Verdi); Tavano (dal 30’ s.t. Zielinski), Maccarone (dal 38’ s.t. Mchedlidze). PANCHINA Pugliesi, Bassi, Laurini, Signorelli, Piu, Barba, Brillante, Somma.ALLENATORE Sarri.CAMBI DI SISTEMA dal 30’ s.t. 4-3-2-1.BARICENTRO BASSO 49,7 MESPULSI nessuno.AMMONITI Hysaj e Zielinski per gioco scorretto; Vecino per c.n.r.

ARBITRO Cervellera di Taranto.NOTE paganti 12.622, incasso di 73.363 euro; abbonati 9.730, quota di 115.601 euro (record stagionale di presenze). Tiri in porta 4 con una traversa-3. Tiri fuori 8-7. Fuorigioco 9-5. Angoli 8-3. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’.

La traversa colpita dall’argentino Franco Vazquez, 26 anni PEGASO

Francesco CarusoINVIATO A PALERMO

I achini al triplice fischiosbuffa come a voler toglier-si di dosso un po’ dello

stress accumulato durante lapartita e non solo. Anche la set-timana è stata intensa, come i90 minuti che il Palermo non hasaputo tradurre in vittoria. Do-po la sconfitta contro la Lazioc’era stata la lamentela di Zam-parini sulla difesa a 3 che il pre-sidente vorrebbe a 4. Seguitadalla pace immediata perchéfra i due ancora prevale l’amo-re. Alla vigilia della partita iltecnico aveva lasciato aperto lospiraglio per uno schieramentoa 4 dietro (che del resto avevagià utilizzato per sconfiggere ilNapoli 15 giorni fa) avvertendoperò che «nel caso non sarà perdare un contentino a Zampari-ni». Ma alla resa dei conti, giu-sto per sgombrare il campo daqualsiasi equivoco, ha confer-mato la retroguardia a 3. E non

sarà certo per questo che il Pa-lermo ha centrato il suo primo0-0 del campionato.

PARI GIUSTO La partita, comeha ammesso lo stesso Iachini, èstata divisa in due tronconi: pri-mo tempo più rosanero chebiancazzurro e viceversa nellaripresa. E se a conti fatti le occa-sioni migliori le ha avute lasquadra siciliana, compresa latraversa colpita dal solitoVazquez, sempre più abbonatoai legni (con questo sono 8), l’Empoli non solo si è fatto peri-coloso in più di un’occasione, ma può anche recriminare perun rigore che l’arbitro Cervelle-ra non ha concesso a Vecino inoccasione di un contatto vietatodi Daprelà. Sia come sia, il pun-to alla fine accontenta entram-bi: il Palermo che arrotonda a10 i risultati utili di fila al Barbe-ra, racimolando ben 24 punti, el’Empoli che incassa la quintapartita di fila senza sconfitte.

OSSERVATORE BIANCONERO IlPalermo perde Barreto (squali-ficato) e lo sostituisce col bulga-ro Chochev che non è proprio lastessa cosa e ritrova Rigoni incabina di regia. Rimane fuoriinvece Maresca. La squadra ro-sanero parte con una marcia inpiù e nel giro di pochi minutiDybala si procura un paio dibuone opportunità per andare asegno, senza fortuna. In tribunaa osservare l’argentino c’è unemissario della Juve che di sicu-ro non ha sprecato il suo tempoperché il folletto rosanero hainanellato numeri a ripetizione,rabone comprese. Chissà peròcosa avrà pensato l’osservatorebianconero quando, a pochi mi-nuti dal termine, la Joja di La-guna Larga s’è divorato il golpartita, a tu per tu con Sepe, ilquale uscendo con tempismo gliha negato il pass verso il gol nu-mero 13, meritandosi anche perquesto, ma non solo, la patentedi migliore empolese in campo.Verso la fine Iachini ha tiratofuori Daprelà per fare posto aBelotti, passando al 4-3-1-2 emettendosi a specchio con l’av-versario. E Sarri ha risposto su-bito dopo con Zielinski, dispo-nendo i suoi ad albero di natale.L’ultimo sussulto è toscano conl’ex Mchedlidze che non appro-fitta del pallone servitogli daVerde sotto misura, mandandosopra la traversa. Ma anche sen-za gol e con qualche svarione èstata una bella partita.

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Vazquez prendesolo la traversa:Palermo sprecaSarri, bel punto 1L’argentino è all’ottavo legno dell’anno, Dybala sciupa, ma l’Empoli guadagna il pari

PALERMO 6

Sfortunato nell’occasione della traversa, per l’argentino questo è l’ottavo legno della stagione. Ma alla sua prova aggiunge anche qualità e sostanza.

7

IL MIGLIOREVAZQUEZ

SORRENTINO 6,5 Provvidenziale su Maccarone nel primo tempo, ma non solo.VITIELLO 6,5 Prestazione gagliarda, piena di ardore e di contenuti, preziosi i suoi salvataggi su Maccarone.GONZALEZ 6 Finché rimane in campo fa molto bene la sua parte.TERZI 6 Entra a freddo nel vivo della gara senza demeritare.ANDELKOVIC 6 Ha buon gioco su Tavano.MORGANELLA 6 Si infortuna nel primo tempo finendo sulla panchina dopo un contrasto con Mario Rui.RISPOLI 5,5 Mezz’ora senza lasciare molte tracce.BELOTTI 6 Si batte ma stavolta non riesce a trovare l’acuto.RIGONI 6 Prova di quantità, cala un po’ infatti nella ripresa.JAJALO 6 Conduce in porto una gara ordinata e volenterosa.CHOCHEV 5,5 Prova un paio di volte la conclusione ma senza centrare i pali. Discontinuo.DAPRELA’ 6 Rischia molto su Vecino in area di rigore, lo grazia l’arbitro.DYBALA 6,5 Regala numeri e rabone, ci prova da ogni parte, ma spreca l’occasionissima a pochi minuti dalla fine.ALL. IACHINI 6 Non cade in tentazione e lascia la difesa a 3, rimane il rammarico per non aver preso i 3 punti.

SORRENTINO OKRIGONI CI METTE LA QUANTITÀSAPONARA BENE

CERVELLERADirige senzaproblemi una

gara abbastanza corretta ma sbaglia sul contrasto in area rosanero fra Daprelà e Vecino: poteva starci il rigore. DOBOSZ 6-DI VUOLO 6; PERUZZO 6-MARESCA 6

LE PAGELLE di F.C.

EMPOLI 6

E’ lui che salva in un paio di circostanze la partita, soprattutto con l’ottima uscita su Dybala nel finale, ma anche in precedenza si mette in evidenza.

7

IL MIGLIORESEPE

HYSAJ 6 Gara più di contenimento che offensiva.TONELLI 5,5 Ha il suo bel da fare con due clienti scomodi come Dybala e Vazquez, gli viene in soccorso il portiere.RUGANI 5 Clamorosa topica su lancio di Terzi che innesca Dybala che per fortuna del difensore non riesce a trasformare in gol.MARIO RUI 6 Soffre un po’ nel primo tempo, si riprende bene nella seconda frazione e dà sostanza sulla sua fascia.VECINO 6 Prova a protestare sul contatto di Daprelà ma l’arbitro, sbagliando, non gli dà retta. Per il resto svolge il compitino.VALDIFIORI 6,5 Registra bene il centrocampo, fa girare palla e verticalizza a dovere.CROCE 6 Gira tanto ma non sempre trova la profondità.SAPONARA 6,5 Gran bell’assist quello per Maccarone e tante buone iniziative.VERDI 6 È sua l’ultima iniziativa per i 3 punti ma Mchedlidze non la sfrutta.TAVANO 5,5 Si perde nella ragnatela della difesa rosanero.ZIELINSKI 6 Entra nel finale e prova a dare la spinta.MACCARONE 6 È il più pericoloso dei suoi ma potrebbe sfruttare meglio l’assist di Saponara (Mchedlidze s.v.)ALL. SARRI 6 Dimostra ancora una volta di saper far giocare bene i suoi.

5

CESENA 1

UDINESE 0PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Rodriguez al 31’ s.t.

CESENA (4-3-1-2) Leali; Perico, Capelli, Krajnc, Magnusson; Carbonero, Mudingayj (dal 44’ s.t. Nica), De Feudis (dal 33’ s.t. Cascione); Brienza; Djuric, Defrel (dal 21’ p.t. Rodriguez). PANCHINA Agliardi, Bressan, Mordini, Gaiola, Moncini, Succi.ALLENATORE Di Carlo.BARIENTRO BASSO 49,4 METRI CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno AMMONITI Mudingayi, Magnusson e Capelli per gioco scorretto; Perico per proteste.

UDINESE (3-5-1-1) Karnezis; Heurtaux (dal 33’ s.t. Bruno Fernandes), Danilo, Wague; Widmer, Allan, Guilherme (dal 26’ s.t. Kone), Badu (dal 39’ s.t. Perica), Pasquale; Thereau; Di Natale. PANCHINA Scuffet, Meret, Piris, Bubnjic, Gabriel Silva, Pinzi, Zapata, Aguirre, Geijo. ALLENATORE Stramaccioni.BARICENTRO MEDIO 51,4 M CAMBI DI SISTEMA dal 33’ s.t. 4-2-3-1.ESPULSI nessuno.AMMONITI Danilo ed Heurtaux per g.s.; Perica per proteste.

ARBITRO Doveri di Roma. NOTE paganti 2.486, incasso di 30.735 euro; abbonati 12.308, quota di 113.872 euro. Tiri in porta 4-2. Tiri fuori 9-7. In fuorigioco 1-3. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’

Il gol decisivo segnato da Alejandro Rodriguez, 23 anni ANSA

Guglielmo LonghiINVIATO A CESENA

L a scossa e la rassegnazio-ne, la rinascita e la crisi, larabbia e l’appagamento. Il

Cesena sale a -4 dall’Atalanta escopre di avere tutte le ragioniper sperare ancora, l’Udinese (terza sconfitta di fila, non ac-cadeva da tre anni) si chiede seha ancora un senso vivacchiarecosì, senza obiettivi.

PERFETTI Mimmo Di Carlogonfia il petto: «Abbiamo gio-cato la partita perfetta». Nonbellissima, perché per salvarsiè inutile fare concessioni al-l’estetica, ma intensa e intelli-gente. Con un gruppo decima-to da squalifiche e infortuni, iltecnico ricostruisce la difesa ecambia la squadra per sei undi-cesimi rispetto al Milan. Unametamorfosi così pesante nonprovoca danni, perché gli uo-mini di qualità, quelli ci sono:Brienza, naturalmente, il valo-

re aggiunto. Imposta, regalal’assist del gol, difende se ne-cessario, si sposta a sinistra perallontanarsi da Guilherme. PoiDefrel, in campo con un pesan-te mal di gola. E mettiamocianche Djuric, che non avrà pie-di raffinati, ma è utilissimo conle sue spizzate: ne abbiamocontate una decina, nessunacasuale. Il Cesena ha giocatoquasi soltanto in verticale, maalternando le due modalità:possesso palla (56%, secondodato più alto del suo campio-nato) e palla alta per il pennel-lone bosniaco. Vedendo che lafaccenda non si sbloccava, DiCarlo ha poi azzeccato la mos-sa: dentro Rodriguez, che do-po una decina di minuti, lascia-to colpevolmente libero, ha ri-solto la partita correggendo ditesta un cross di Brienza dalladestra. Riassumendo. Il Cese-na ha vinto per una serie di sot-tili motivazioni psicologiche, enon solo: perché ci ha credutodi più, ha ritrovato solidità indifesa visto che dopo 23 partiteè riuscito a non prendere gol,ha sfruttato al meglio la poten-zialità del 4-3-1-2.

DELUDENTI Stramaccioni èstizzito: «Ci stavamo acconten-tando dello 0-0, non è ammis-sibile. Colpa della mentalitàsbagliata e di questo sono ilprimo responsabile». Quindi?«Quindi riprendiamo subito adallenarci, niente giorno di ri-poso». Partita triste, questadell’Udinese. Svogliata, molle,senza idee. Si è visto un abboz-zo di reazione soltanto verso lafine, dopo il gol. Troppo poco,troppo tardi. E Strama non puòneppure impugnare l’alibi del-le assenze. Sono i titolari a per-dere male, con l’eccezione diWague preferito a Piris perchèha chili e centimetri in più. Co-me non detto: «Non è possibileavere tre centrali di quasi 1.90e prendere un gol così», si èchiesto ancora lo Strama delu-so. Insomma, poco da salvare.Inutile anche la mossa seguitaall’1-0: fuori un difensore,dentro Bruno Fernandes ecambio di modulo: 4-2-3-1 conPasquale terzino sinistro, Allane Badu mediani, tre fantasisti eD Natale. Che ha scontato lapessima giornata di Thereau:senza uno di gamba che gli cor-re attorno, il povero Totò di-venta un giocatore qualunque.

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Cesena ci credeRodriguez gol,salvezza a -4Udinese a pezzi1Lo spagnolo entra e infila di testa, Strama s’infuria: «Con tre centrali di 1.90 non si può»

CESENA 7

A tratti incontenibile, manda in gol Rodriguez, porta a spasso Guilherme. E anche nel finale non si tira indietro.

7,5

IL MIGLIOREBRIENZA

LEALI 5,5 Un paio di rinvii e una presa da brivido. Non sicurissimo.PERICO 6 Poca spinta, ma molta attenzione.CAPELLI 6 Il muro di Grumello tiene, anche perchè Di Natale fa poco per buttarlo giù.KRAJNC 6 Partita senza macchie per questo centralone sloveno di 22 anni.MAGNUSSON 6,5 Brutto primo tempo, l’islandese prestato dalla Juve si riscatta nel secondo quando va in aiuto a Brienza. CARBONERO 5 Ma non doveva essere il nuovo Cuadrado? Troppi errori: ancora deludente.MUDINGAYJ 6 Debutto da titolare, si piazza davanti alla difesa. Rude ma affidabile.(Nica s.v.)DE FEUDIS 6 Col Milan ha rischiato di segnare, stavolta si limita all’ordinaria amministrazione. Chiude con i crampi. CASCIONE 6 Reduce dall’infortunio a un ginocchio: forma da recuperare. DJURIC 6,5 Prezioso smistatore di palloni, ne sciupa pochissimi. Avesse anche i piedi...DEFREL 6,5 In campo con la tracheite, non resta ai margini. RODRIGUEZ 7 Entra e colpisce. Un gol che potrebbe avere un’importanza enorme. ALL. DI CARLO 7 Squadra in salute e con la porta imbattuta dopo una vita. Segnali di ripresa.

DJURIC PREZIOSO: AVESSE I PIEDI...DI NATALE È SOLO THEREAU STANCO

DOVERI Partitache si infiammasolo nel finale.

Grazia Heurtaux per un brutto fallo, ma era il primo...

MARRAZZO 6-SCHENONE 6; GERVASONI 6-ABISSO 6

LE PAGELLE di G.LO.

UDINESE 5

Cioè il meno peggio. Da notare qualche interessante sgroppata sulla sinistra quando manda in confusione Carbonero. Cala nella ripresa.

6

IL MIGLIOREPASQUALE

KARNEZIS 6 Non può fare nulla nell’azione dell’1-0: con un cross così teso l’uscita è complicata e il colpo di testa è troppo vicino.HEURTAUX 5 Lui sì che ha colpe: è sua la zona dove colpisce Rodriguez.BRUNO FERNANDES 5,5 Entra quando l’Udinese cambia modulo. Non lascia il segno.DANILO 5 Si fa vedere soprattutto per il fallo su Djuric che nel secondo tempo provoca un accenno di rissa.WAGUE 6 Preferito a Piris per il fisico. Provvidenziale salvataggio su Defrel nel finale.WIDMER 5 Insipido. Non spinge, non rischia.ALLAN 5 Per un po’ segue anche lui Brienza, poi vaga per il centrocampo.GUILHERME 5,5 Play con il compito di marcatore. In affanno.KONE 5 Va nel tris di trequartisti con il cambio di modulo. Lontano dalla condizione di Bologna.BADU 5 Partita inutile, la sua. Le cose non migliorano quando va a fare il mediano.(Perica s.v.)THEREAU 5 Irriconoscibile. Molle, apatico, semplicemente stanco.DI NATALE 5,5 Il povero Totò è stato lasciato solo. Ci prova un paio di volte.ALL. STRAMACCIONI 5 La squadra ha perso la sua identità di gioco. Ma l’ha mai avuta?

6,5

Page 19: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

19LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Toni e Speedy Gomez, Zola nel baratro1Il Verona sbanca il Sant’Elia e va a +8 sui sardi: l’argentino entra e segna dopo 15”, Magic Box per ora resta

Serie BRAllenatori nel mirino

CAGLIARI 1

VERONA 2PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Toni (V) al 9’ p.t.; Gomez (V) all’11’, Conti (C) al 45’ s.t.

CAGLIARI (4-3-2-1) Brkic; Gonzalez (dal 1’ s.t. Farias), Diakitè, Rossettini, Murru; Donsah (dal 13’ p.t. Joao Pedro), Conti, Dessena (dal 17’ s.t. Cop); Mpoku, Ekdal; Longo. PANCHINA Colombi, Avelar, Capuano F., Ceppitelli, Pisano, Crisetig, Barella, Husbauer, Cossu. ALLENATORE Zola.CAMBI DI SISTEMA dal 13’ p.t. 4-3-1-2.BARICENTRO MOLTO ALTO 59,5 METRIAMMONITI Murru, Conti e Joao Pedro per gioco scorretto.

VERONA (4-3-3) Benussi; Pisano E., Marquez, Moras, Agostini; Ionita (dal 44’ s.t. Obbadi), Tachtsidis, Hallfredsson; Sala (dal 26’ s.t. Greco), Toni, Jankovic (dal 10’ s.t. J. Gomez). PANCHINA Gollini, Martic, Rodriguez, Brivio, Marques, Sorensen, Campanharo, Lopez, Christodoulopoulos ALLENATORE Mandorlini.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 39,7 METRIAMMONITI Pisano e Greco per g.s., J. Gomez per c.n.r.

ARBITRO Valeri di Roma.NOTE spettatori 14mila, abb. 4.059. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 11-2. Fuorigioco 3-1. Angoli 10-1. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 5’.

CAGLIARI 5,5

Si sveglia alla mezz’ora e impacchetta cross a ripetizione, è il più pericoloso dei sardi: il suo siluro nel finale meritava miglior sorte. Spina nel fianco. Futuro assicurato.

6,5

IL MIGLIOREMPOKU

BRKIC 5,5 In colpevole ritardo sull’1-0 di Toni. Si riscatta in parte su Ionita.GONZALEZ 5 Due entrate dure e molta sofferenza. Sacrificato per esigenze tattiche. FARIAS 6 Un bell’assist in mezzo è la sintesi della sua ripresa volitiva.DIAKITÈ 5 Responsabilità precise sul gol di Toni: tagliato fuori, perché piazzato male. ROSSETTINI 5,5 Regista di un difesa incerta, traballa anche lui. MURRU 5 Sovrapposizioni con il contagocce, mai decisivo. DONSAH s.v. In campo 13’ senza capirci molto. Esce per infortunio.JOAO PEDRO 6 Elettrico in avvio, un filtrante per Longo e poco altro. Impreciso al tiro.CONTI 6 Rivede la luce con una punizione delle sue (non segnava da 35 gare in A), ma non sposta mai l’inerzia benché effettui 74 passaggi positivi. Salterà la Sampdoria.DESSENA 5,5 Prima Ionita, poi Hallfredsson: vede le streghe.COP 6 Conferisce spessore all’attacco, si butta negli spazi.EKDAL 5,5 Meglio in posizione più arretrata, ma spesso finisce in balìa di Ionita e compagni.LONGO 5 Tenero come un grissino. L’assist di Joao Pedro pretendeva un cinismo diverso. Non lascia il segno, come con l’Inter, l’impegno non basta.ALL. ZOLA 5 Perché rinunciare a Cop in avvio? La scelta iniziale, più conservativa, non è premiante.

MPOKU VA A TUTTA, MURRU NON SI VEDEBENUSSI SALVA, HALLFREDSSON PENNELLA

VALERI Si fa rispettare, sempre vicino all’azione,distribuisce tutti i cartellini con giudizio e buon senso.In posizione regolare Juanito Gomez sul 2-0:

ha ragione lui. FIORITO 6,5-PETRELLA 6,5 GIACOMELLI 6,5-AURELIANO 6,5

LE PAGELLE di A.D.U.

VERONA 6,5

Enciclopedico: gioco di sponda, tempi giusti, esperienza da vendere. Il gol è un saggio della sua vena inesauribile sottoporta, in doppia cifra per la sesta volta in Serie A.

7

IL MIGLIORETONI

BENUSSI 6,5 Sicuro in uscita, attacca bene i palloni. Salva il Verona nel finale due volte su Mpoku sulla punizione e sul tiro ravvicinato.PISANO E. 6,5 Che salvataggio su Longo, un vero duro.MARQUEZ 6,5 Ringhia come ai vecchi tempi, fa chiusure importanti.MORAS 6,5 Di testa sono tutte sue, risolve diverse mischie furibonde.AGOSTINI 6 Presidio della fascia e giocate intelligenti. Un po’ in difficoltà nell’uno contro uno.IONITA 7 Partita di sostanza, come piace a Mandorlini. Peccato per l’errore sottoporta nel finale. (Obbadi s.v.) TACHTSIDIS 6,5 Fosforo per far girare i meccanismi. Recupera 11 palloni.HALLFREDSSON 7 Suoi l’assist per gli acuti di Toni e Gomez (sua l’ispirazione anche per i 2 precedenti gol gialloblù), fa sempre la cosa giusta.SALA 6 Impiegato in un ruolo non suo, rispetta le consegne.GRECO 6 Si cala subito nel match, cuce i reparti nel concitato finale.JANKOVIC 5,5 Promette e non mantiene. Si vede poco al tirar delle somme.J. GOMEZ 6,5 Più veloce di così… Rapace quanto basta.ALL. MANDORLINI 6,5 Gestione lucida: attesa e rilancio. Cambi azzeccati. I suoi eseguono il compito come alunni modello.

6,5

Alessio D’UrsoINVIATO A CAGLIARI

T u hai Longo e Diakitè, conrispetto parlando, e gli al-tri se la giocano con Toni

e Marquez: lo sconsolato Gian-franco Zola, sempre più solo esempre più giù in classifica, neprende atto con amarezza infondo ad una di quelle gare sec-che in cui contano la qualitàma, più di tutto, l’esperienza. Ese non ci rimette la panchina,poco ci manca (gli incontri colclub sono andati avanti per tut-ta la serata di ieri): un saldoprincipio di coerenza, dettato

dal presidente Tommaso Giuli-ni, lascia al proprio posto il tec-nico in crisi di risultati (un pun-to nelle ultime 5 gare), ma nul-la può dinanzi al Verona cam-pione di furbizia di Mandorlini,vecchia volpe a proprio agio ingare da dentro o fuori comequella del Sant’Elia.

RABBIA Finisce con Toni e Jua-nito Gomez in cima al podio,eroi di un Verona grande gran-de contro un Cagliari piccolopiccolo per buona parte delmatch. E finisce pure con lacontestazione dei tifosi sardi ele voci di imminenti dimissionidell’allenatore. Ipotesi smenti-

ta nel dopo gara dal vicepresi-dente Stefano Filucchi («Si vaavanti tutti insieme») e dal di-retto interessato: «Non ci pensoproprio, mi prendo le mie re-sponsabilità, ma rifletto sul co-me uscire da questa situazio-ne». E già, perché lo stadio ca-gliaritano torna ad essere ter-reno di conquista: con merito igialloblù si portano a +8 suisardi terz’ultimi, e possono go-dersi la tranquillità dopo unmese di sofferenze (un puntoin 4 partite).

SCELTE SBAGLIATE E’ la storiadi una sfida interpretata comesi deve dagli ospiti e come non

si può dal Cagliari. Motivo su-bito spiegato: in avvio Zola ri-nuncia a Cop, provato per tuttala settimana. Paura di scoprir-si? Chissà. Fatto sta che l’Ekdalpiazzato a ridosso del teneroLongo (incredibile come si fac-cia anticipare da Pisano nel pri-mo tempo solo davanti a Be-nussi…) gira a vuoto e Mpokufatica ad ingranare. Risultato:il Verona non crede ai suoi oc-chi e appena può va all’assalto.Al primo tentativo, passa.Cross carico di veleno di Hall-fredsson, Diakitè piazzato ma-le e Brkic in ritardo, e Toni libe-ro di colpire al volo d’esterno destro. E’ il gol della svolta e in-sieme la condanna per Zola,costretto a cambiare in corsa(con l’infortunio di Donsah,Ekdal dietro, invertito con Des-sena, Joao Pedro all’attaccocon Longo e Mpoku), quandoormai gli ospiti possono gestireil match alzando solide dighe eripartendo con i break giusti.

SPEEDY GOMEZ A voler esserecattivi, non può essere questo ilCagliari in grado di salvarsi. Avoler essere buoni, va pure tut-to di traverso a Zola. Proprioquando con Farias il Cagliaricomincia a dispiegare il suogioco sulle fasce in modo più fluido, ecco l’altra tranvata fir-mata Juanito Gomez, in campoda appena 15’’ (ma di fatto 3 ef-fettivi di gioco): tocco in beatasolitudine su spiovente del soli-to Hallfredsson e apoteosi gial-loblù siglata. L’ultimo quartod’ora, e non poteva essere altri-menti, è tutto di marca rosso-blù. Il cuore, i muscoli, la preci-sione da piazzato di Conti-gol,la fame di gloria di Mpoku etanto altro. Ma tutto incredibil-mente tardivo. E così, tra i fi-schi e i cori di disapprovazionedei tifosi per i giocatori e pureper Giulini (definito un «in-competente»), il Verona puòtrasformare il cielo grigio dellavigilia in un arcobaleno di colo-ri, lasciando tutte le nubi ad-densarsi sopra il capo di Zola.

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Panagiotis Tachtsidis festeggia Juanito Gomez che ha chiuso la sfida LIVERANI

Andrea TosiFilippo Brusa

D opo il Modena, anche ilVarese ha cambiato alle-natore. Non importa se

domani sera si torna in campo:l’emergenza della classifica ètroppo alta. Vediamo le sceltefatte dai due club.

QUI MODENA Per sostituireWalter Novellino, esoneratosabato sera dopo il k.o. casalin-go contro il Bari, il Modena hascelto la soluzione interna,puntando sulla coppia MauroMelotti-Simone Pavan. La de-cisione è stata presa dopo che isondaggi con Franco Colomba,il favorito, e Alfredo Agliettinon sono andati a buon fine.Colomba non si è accordato sulpiano economico e per lo staff(ma lo stesso club non avrebbevisto in lui le motivazioni ne-

cessarie) mentre Aglietti (purdisposto ad abbassarsi l’ingag-gio) ha un contratto troppo al-to e lungo (2016) con il Novaraper il Modena. Così il club gial-loblù ha promosso il 40ennePavan, ex giocatore del Mode-na e attuale tecnico degli Allie-vi, affiancato da Melotti, 62anni, modenese doc, anch’egliex giocatore e allenatore deicanarini, che farà da tutor a Pa-van essendo questi sprovvistodi patentino. Pavan, che neipiani originari della societàavrebbe dovuto condurre soloun allenamento, è all’esordioassoluto, invece Melotti, chel’anno passato ha guidato ilFormigine in D, ha un lungocurriculum in Lega Pro.

QUI VARESE Neppure una set-timana dopo le dimissioni diGianmarco Pozzecco, che ave-va salutato in lacrime i tifosidella pallacanestro, a Varese è

saltata anche la panchina delcalcio, all’indomani dell’1-2casalingo con il Brescia. L’iden-tico risultato nel derby lombar-do del 17 maggio 2014, giocatosempre a Masnago, aveva cau-sato il secondo esonero di Ste-fano Sottili, a cui era subentra-to Stefano Bettinelli, poi artefi-ce della salvezza nel playout agiugno. Adesso arriva DavideDionigi, già in B con la Regginanel 2012-13 e la stagione scor-sa alla Cremonese. Dionigi hafirmato un contratto fino a giu-gno con opzione di rinnovo: «Ilnuovo allenatore – dice il d.g.Beppe D’Aniello – deve ravvi-vare quel fuoco che aveva acce-so Bettinelli l’anno scorso. Lascelta di cambiare è stata sof-ferta ma abbiamo fiducia inDionigi». Il Varese aveva son-dato anche Aglietti e Bergodima soprattutto puntava su Co-smi: le difficoltà finanziariedel club (è atteso un altro -1),in vendita dopo le dimissionidel presidente Laurenza, nonhanno reso possibile l’accordo.

LE ALTRE A Catania non è in di-scussione Marcolin, però è sta-to ufficializzato il cambio dipreparatore atletico: esonera-to Ventrone, arriva MassimoNeri. Domani sera invece è unturno decisivo per Gelain (Li-vorno) e Prina (Entella), maanche per Lopez (Bologna).

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Modena, una panchina per dueIl Varese si aggrappa a Dionigi1Al posto di Novellino è promosso Pavan, affiancato da Melotti. Esonerato BettinelliOra rischiano Gelain, Lopez e Prina. Catania, nuovo preparatore: da Ventrone a Neri

Da sinistra Simone Pavan, 40 anni, nuovo allenatore del Modena, e Davide Dionigi, 41 anni, chiamato a guidare il Varese FIOCCHI-D’ANNIBALE

Serie AR25a giornata

Domani in campoIl Bologna riceveil rilanciato Latina� Domani la Serie B gioca la 29a giornata, con tutte le gare alle ore 20.30: Bari-Catania (3-2); Bologna-Latina (2-1); Brescia-Modena (1-1); Carpi-Avellino (0-1); Cittadella-Varese (2-2); Frosinone-Perugia (1-0); Pescara-Crotone (4-1); Spezia-Pro Vercelli (0-1); Ternana-Entella 1-2; Trapani-Livorno (0-6); Vicenza-Lanciano (0-4). La classifica dopo la 28a giornata: Carpi p. 53; Bologna 47; Vicenza e Avellino 46; Frosinone 44; Livorno 43; Pescara, Spezia e Perugia 39; Lanciano 38; Bari e Ternana 36; Pro Vercelli 34; Latina e Trapani 33; Brescia 32; Cittadella 31; Modena* ed Entella 30; Catania*, Varese (-3) e Crotone 28. (*una partita in meno):

GIUDICE SPORTIVO Si è riunito ieri il giudice sportivo, visto che domani si gioca, per i provvedimenti sulla 28a giornata, ma le decisioni saranno comunicate solo oggi a causa di un problema sulla rete informatica che non ha permesso la pubblicazione del documento.

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20 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sandro PiovaniPARMA

P iù di mille tifosi a Collec-chio, nella domenica senzaParma-Genoa, i giocatori di

Donadoni si sono affrontati inun’amichevole in famiglia da tut-to esaurito: il centro sportivo in-vaso. Una cinquantina a Carpene-dolo, in pullman, per contestare

Ghirardi. Alcuni tifosi si sono ve-stiti da preti, altri da maiali; han-no portato una (ironica) bara, fio-ri e candele. E intanto Manenti di-ce che vende, ma non si sa a chi.

MANENTI Giampietro Manentiha rilasciato una intervista inesclusiva a Stadio Sprint (Rai2).Stupefacente, vien da dire. Alme-no per i contenuti. Partendo dallavolontà di essere ancora il presi-dente del Parma, nonostante ledifficoltà ambientali aumentinogiorno dopo giorno. «Dopo l’ag-gressione subita venerdì abbiamodei dubbi, pensavo a Parma comea una città tranquilla e civile».Manenti avrebbe così tre opzioniper il futuro del club crociato. «Sto pensando di vendere la so-cietà a una struttura molto impor-

tante, però dovranno sopportar-mi ancora», quasi a insinuare unsuo incarico anche all’interno diuna nuova eventuale proprietà.Ma non è tutto. Manenti avrebbeanche «la possibilità di portare inProcura il piano di rientro oppuredi consegnare i libri contabili inTribunale». Un Manenti che ap-pare sempre più distante dalla re-altà del club, dalle difficoltà quo-tidiane che la squadra sta affron-tando, tra sospensione del servi-zio di lavanderia, pignoramentidi mezzi e attrezzature, imminen-te sospensione del servizio men-sa. Senza dimenticare che il sin-daco di Parma Federico Pizzarot-ti, dopo l’incontro di venerdì, hadichiarato di non aver trovato inManenti un interlocutore credibi-le, tanto che ha minacciato la

chiusura dello stadio Tardini, do-ve peraltro sono state già tagliatele utenze elettriche. «Se vuolechiudere lo stadio va bene – ha re-plicato Manenti -, non posso farniente, ma allora non è un proble-ma se il Parma fallisce o meno,ma ostacolare le idee di qualcu-no». Ultima battuta sulla CitroenC3 sulla quale viaggiava Manenti:

multe non pagate per 1.900 euroe blocco amministrativo sull’auto.«La macchina è ancora circolante,non è stata sottoposta a nessunfermo amministrativo, è statocontestato un qualcosa ancora daverificare» la risposta del presi-dente del Parma.

PIZZAROTTI E sempre a Stadio

Sprint è intervenuto anche il sin-daco di Parma Federico Pizzarottiche ha criticato, in modo ancheesplicito, l’operato di Manenti.«Credo sia ancora molto confuso,dice che la società la compra qual-cuno, ma che lui resta. Credo cheabbia poche idee, ma confuse.Noi continueremo a lavorare, an-che se dall’esterno, cercando digestire il club con i giocatori».Chiaro che l’idea, a questo punto,sia quella di un fallimento pilota-to per cercare di mantenere la se-rie B e non precipitare diretta-mente in D.

LA FESTA Il tutto incastrato inuna domenica di calcio in fami-glia. La rosa a disposizione di Do-nadoni si è affrontata (2-2 finale)divisa in due squadre che hannoricevuto, per tutta la gara, canti eincitamenti dai tifosi. E molti coricontro Tommaso Ghirardi, PietroLeonardi e lo stesso Manenti. Nonsolo ultras, ma anche famiglie eanziani, tutti insieme a dichiarareamore eterno per la maglia cro-ciata. Con gran finale davanti aglispogliatoi di Collecchio, dove lasquadra e i tifosi si sono incontratiper chiudere col sorriso un’altradomenica senza serie A.

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A Collecchio mille tifosifanno festa al ParmaManenti: «Forse vendo»1Il presidente: «Pensavo di trovareuna città civile»Il sindaco: «E’ confuso»

Serie ARCrisi senza fine

L’ABBRACCIO I tifosi del Parma insieme ai giocatori alla fine della partitella che si è giocata ieri pomeriggio al centro sportivo di Collecchio

L’Acri si rifiutadi giocare:«Noi minacciaticon un coltello»

GUARDAVALLE (CATANZARO)

C alcio sempre più violentonei campionati minori.Sabato la partita Guarda-

valle-Acri (Eccellenza) non si ègiocata perché la squadra co-sentina ha denunciato di averericevuto minacce. «Siamo arri-vati al ristorante e mentre lasquadra sedeva al tavolo si sonoavvicinate cinque persone chehanno intimato ai presenti diperdere la partita altrimenti gliavrebbero spaccato le gambe –è stata la denuncia dell’Acri sulsito del club –. A un calciatoreveniva puntato un coltello allagola». L’episodio sarebbe dura-to a lungo, oltre mezz’ora, eavrebbe terrorizzato i giocatori.Una volta giunti al campo «unnostro tesserato veniva colpitocon calci e pugni tra schiena ecollo da un soggetto non identi-ficato e davanti agli occhi delcommissario di campo». Da quila decisione della squadra dinon scendere in campo. L’Acri(che adesso rischia lo 0-3 a ta-volino e una penalizzazione)chiede di essere prima ascoltatodal giudice sportivo: «Se non cidovesse essere giustizia, assu-meremo ogni determinazioneanche in maniera eclatante».

LE REAZIONI Il Guardavalle sidice «meravigliato» di questo«eccesso di zelo» e denuncia asua volta aggressioni subite ne-gli anni passati proprio ad Acri.«Non è accaduto nulla – ha det-to il d.g. Salerno a Stadioradio –se è volata qualche parola ditroppo accade in tutti i campi,loro evidentemente non voleva-no giocare». Ancora più duro Pi-no Ussia, sindaco di Guardaval-le, una zona ad alta densità ma-fiosa: «Se ci fosse stata una mi-naccia al ristorante, ma non mirisulta, il Guardavalle non haalcuna responsabilità, poi ilcampo deve valutare la forzadelle due squadre. Secondo meè una premeditazione da partedell’Acri. Mi auguro che nonvengono fatte discriminazionisulla mia città». «Un sindaconon può minimizzare, anzi ne-gare l’accaduto, perché lui rap-presenta le istituzioni», è statala replica del team manageracrese Falco.

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EccellenzaR

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21LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’INFERMERIA

Senza De Jonge Montolivoc’è una medianada reinventare1Oggi esami per entrambi: si saprà la durata dello stopInzaghi pensa al cambio modulo

MILANO

S embra un labirinto. Ogni angolo è buo-no per perdersi. Anche perché dietroogni angolo c’è in agguato un guaio fisi-

co. Spesso due in un colpo solo. Quest’anno alMilan è successo più di una volta di veder fini-re in infermeria due giocatori all’interno dellastessa partita. E’ successo anche a Verona.Montolivo fuori dopo un tempo, per un pro-blema capitato pochi minuti prima dell’inter-vallo. De Jong fuori poco dopo la mezzora del-la ripresa. Parliamo del giocatore a cui sonoaffidate le chiavi della squadra e del frangi-flutti davanti alla difesa. E pensare che, pro-prio alla vigilia di Verona, Inzaghi avevaespresso la sua soddisfazione per poter final-mente schierare quella che è – non serve unoscienziato per capirlo – la sua mediana prefe-rita: Poli, De Jong, Montolivo. Fino all’altro ie-ri l’andamento parlava chiaro: tre (sole) voltein campo assieme, e tre prestazioni convin-centi. Due vittorie (Napoli, Cesena) e un pa-reggio (Roma), ma soprattutto nessun gol alpassivo.

SI CAMBIA ANCORA Al momento quella me-diana non esiste più. Sfilacciata come i musco-li di Riccardo e Nigel. Bloccati entrambi, comeè emerso da una prima diagnosi, da problemiai flessori. Oggi sarà il giorno del verdetto. Lasquadra si ritroverà nel pomeriggio a Milanel-lo per riprendere la preparazione e loro si sot-toporranno agli esami che chiariranno l’entitàdel guaio. Su Montolivo parrebbe esserci uncauto ottimismo, la situazione di De Jongsembra più seria. Il Milan torna così a 12 infor-tunati e Inzaghi dovrà risistemare per l’enne-sima volta uomini e forse anche modulo.

m.pas.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riccardo Montolivo, 30 anni, al Milan dal 2012 AFP

Berlusconi deluso Inzaghi in bilicoDecisivo il Verona1 Se il Milan non vince c’è il rischio dell’esonero. Per i dirigenti il tecnico ha perso il controllo del gruppo

G.B. OliveroMILANO

I o vado avanti. Lo ripetespesso Pippo Inzaghi, è di-ventato lo slogan con cui

chiude telefonate o messaggi. Enon è un semplice modo di dire:Pippo non molla davvero, èsempre più impegnato e moti-vato. Il problema è che è semprepiù isolato in quella che da mol-ti anni è la sua casa, la sua se-conda famiglia e che adesso in-vece è un posto meno caldo,meno accogliente. Inzaghi èl’unico a credere di poter anco-ra invertire la rotta, di far rive-dere il Milan che in autunno atratti aveva giocato bene. E’l’unico, soprattutto, a credereche ci sia un futuro oltre giu-gno, l’unico a puntare forte-mente sulla sua permanenzasulla panchina rossonera. Non èfollia, ma semplice fiducia nellavoro: Inzaghi sta dando tuttoquello che ha dentro ed è inti-mamente convinto (anche senon lo ammetterà mai) che piùdi così non si possa fare.

LA DELUSIONE Il pareggio con ilChievo è stato scialbo e delu-dente. I dirigenti non hanno ap-

prezzato e il risultato è stato so-lo l’ultimo problema. Berlusco-ni (che dopo la frattura al mal-leolo sperava di ritrovare ilsorriso grazie al Milan) e Gallia-ni sono stati sorpresi negativa-mente dalla mediocrità del gio-co, dalla mancanza di schemi(fondamentali per aprire unapartita come quella del Bente-godi), dall’assenza di movimen-to senza palla, dall’incapacità dicreare occasioni da gol. E anchedal fatalismo con il quale il Mi-lan sembrava aver accettato ilpareggio: alcuni giocatori dan-no l’impressione di non crederepiù nel progetto, hanno lasciatosolo l’allenatore. La società rim-provera al tecnico la progressi-va perdita di controllo nei con-fronti del gruppo. Gli episodi dinervosismo, pubblici o privati,dimostrano un certo scollamen-to che finisce sul conto dell’alle-natore anche se è proprio lui acercare di far remare tutti nellastessa direzione perché nessu-no quanto Pippo tiene ai colorirossoneri.

OBBLIGATORIO VINCERE Soloil tempo darà le risposte cheadesso tutti cercano. Ma oggi, atre mesi dalla fine della stagio-ne, la situazione sembra abba-

stanza chiara. A Inzaghi serve un miracolo per restare sullapanchina del Milan anche l’an-no prossimo. Qualche giorno faAdriano Galliani ha ripetutoche «Inzaghi ha il contratto an-che per il campionato 2015-2016, poi naturalmente conta-no i risultati». Solo la qualifica-zione all’Europa League puòsalvare Pippo, però in questomomento sono otto i punti cheseparano il Milan dal quinto po-sto. Ma non bisogna perdere divista nemmeno il presente. Co-me già accaduto un paio di set-timane fa, il prossimo incontropotrebbe essere decisivo per iltecnico: il Milan deve battere ilVerona a San Siro, altrimentipotrebbe esserci una clamorosadecisione all’orizzonte conl’esonero di Inzaghi e l’affida-mento della squadra a Tassotti.

DOPPIA VELOCITA’ Questo è so-lo il piano B, una soluzione chetra Arcore e Casa Milan nessunovuole davvero prendere in con-siderazione. Ai dirigenti rosso-neri non sfugge che Inzaghi stialavorando in condizioni diffici-li, che la rosa sia mediocre, chegli infortuni abbiano complica-to il cammino, che ai limiti tec-nici di molti elementi si sianoaggiunti quelli caratteriali. Peròla società resta convinta che conil gruppo attuale l’allenatoreavrebbe potuto ottenere qual-che punto in più ed essere sere-namente in corsa per l’Europa.Nelle prime sette giornate il Mi-lan andava alla velocità di duepunti a partita. Poi il rendimen-to è crollato. La verità sta nelmezzo: il Milan non poteva es-sere quello dei primi sette turni(adesso, con quella media,avrebbe 50 punti e sarebbe se-condo), ma non può nemmenoessere quello che ha conquista-to 20 punti nelle successive 14giornate. Adesso mancano 13incontri, la storia sembra giàscritta, ma gli ultimi capitoli avolte riservano le più grandisorprese.

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Silvio Berlusconi, 78 anni, a Milanello con Pippo Inzaghi, 41. Il tecnico rossonero ha fatto sapere che il presidente lo chiama tutti i giorni, anche alla mattina prestoBUZZI

I NUMERI

6� le partite di campionato senza gol per il Milan. Per trovare di peggio bisogna risalire al 2009-10: sette partite a secco dopo 25 giornate

8� le vittorie ottenute dal Milan di Inzaghi. Per trovarne di meno dopo 25 giornate dobbiamo tornare al 1983-84: allora i successi erano stati 7

9� i punti raccolti nel 2015 grazie a 2 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. La media punti a partita è di 1, più da zona retrocessione che europea

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Page 22: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

22 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATALANTA-SAMPDORIA 1-2 Damato di BarlettaGara tranquilla per Damato

che comunque ci mette del suo conuna direzione pulita. Poche le sbava-ture, giusto qualche cartellino rispar-miato: il più evidente è quello non mo-strato a Okaka per una entrata durasul portiere Sportiello.CAGLIARI-VERONA 1-2 Valeri di RomaBuona la direzione di Valeri ben assi-stito in occasione del 2-0 del Verona:sulla punizione calciata da Hallfreds-son, Gomez è in linea con i difensoridel Cagliari. Curiosità: era entrato da15 secondi (solo 3 di gioco).CESENA-UDINESE 1-0 Doveri di RomaDiscreta anche la prova di Doveri. Ri-schia Heurtaux autore di un fallo dopopochi minuti che poteva portare al

giallo. Lo stesso Heurtaux al 24’ è am-monito per una entrata simile su DeFeudis.PALERMO-EMPOLI 0-0 Cervellera di TarantoC’è un «buco» nella partita di Cervelle-ra: manca un rigore all’Empoli quan-do nella ripresa sul cross di Saponara,c’è la copertura del pallone da parte diVecino, da dietro interviene Daprelàche lo colpisce in pieno. Per il resto,giusto considerare involontario il toc-co col braccio di Gonzalez (è aderenteal corpo). Non proprio ortodossa laspallata di Mario Rui con Morganellafinito dentro la panchina dell’Empoli e

poi costretto a uscire per l’infortuniopatito. Da notare un altro fallo in areache avrebbe potuto portare a un rigorein favore del Palermo: Maccarone suDybala. Il gioco era però fermo per unfuorigioco inesistente... SASSUOLO-LAZIO 0-3 Russo di NolaMolto da rivedere nella gara di Russo.A iniziare dal giallo per simulazionedato a Keita: in realtà l’impatto con ilportiere Consigli c’è ed è netto (certo,il laziale non fa nulla per evitarlo). Epoco importa se l’attaccante si era al-lungato il pallone. In sostanza: moltopiù rigore che simulazione. Giusto, in-vece, annullare un gol alla Lazio per-ché Keita tocca il pallone calciato daMauri (sarebbe finito in porta lo stes-so), ma è in fuorigioco. Regolare la re-te di Parolo: è dietro la linea dei difen-sori. Male l’arbitro in due situazionicon Zaza protagonista negativo: nelprimo tempo gomitata a Radu e nel re-cupero entrata (inutile) con piede amartello su Marchetti. Entrambe darosso diretto. TORINO-NAPOLI 1-0Irrati di PistoiaNella ripresa tocco di mano di Moretti,il Napoli chiede il rigore, ma è giustoconsiderarlo involontario: il movi-mento del braccio è naturale con il di-fensore che si calcia addosso il pallo-ne. Per il resto, rischia il secondo gial-lo El Kaddouri dopo un fallo su Mag-gio. Negato un vantaggio al Toro cheavrebbe portato al 2-0: l’arbitro nonvede arrivare Darmian e fischia la pu-nizione dal limite per il netto fallo diMaggio (giallo) su El Kaddouri. INTER-FIORENTINA a pagina 3

LA MOVIOLAdi FRANCESCO [email protected]

ZAZA GRAZIATO DUE VOLTE DAL ROSSOVECINO GIÙ: EMPOLI SENZA UN RIGOREMORETTI, IL MANI È INVOLONTARIO

TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE1-1X2-X-2-2-1-X-2-2-1-2-X-1-X

TOTOGOL - COLONNA VINCENTE4 – 9 – 7 – 12 – 14 – 5 – 8

RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI

CONCORSI N. 18 DELL’1/03/2015

SABATO 7 MARZO SAMPDORIA-CAGLIARI ore 18 (2-2)MILAN-VERONA ore 20.45 (3-1)DOMENICA 8 MARZO, ore 15CESENA-PALERMO ore 12.30 (1-2)CHIEVO-ROMA (0-3)EMPOLI-GENOA (1-1)PARMA-ATALANTA (0-1)UDINESE-TORINO (0-1)NAPOLI-INTER ore 20.45 (2-2)LUNEDÌ 9 MARZOLAZIO-FIORENTINA ore 19 (2-0)JUVENTUS-SASSUOLO ore 21 (1-1)

PROSSIMO TURNO

ATALANTA-SAMPDORIA 1-2Stendardo (A), Muriel (S), Okaka (S)

CAGLIARI-VERONA 1-2Toni (V), Gomez (V), Conti (C)

CESENA-UDINESE 1-0Rodriguez (C)

CHIEVO-MILAN 0-0

GENOA-PARMA Rinviata

INTER-FIORENTINA 0-1Salah (F)

PALERMO-EMPOLI 0-0

ROMA-JUVENTUS stasera, ore 21

SASSUOLO-LAZIO 0-3Felipe Anderson (L), Klose (L), Parolo (L)

TORINO-NAPOLI 1-0Glik (T)

SQUADRE PT PARTITE RETI RIGORI PUNTI'13-14

E DIFFERENZA

POSIZIONESTAGIONE13-14

IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF.RETI

FAVORE CONTRO

G V N P G V N P G V N P F S F S F S T. R. T. R.

JUVENTUS 57 12 10 2 0 12 7 4 1 24 17 6 1 32 7 19 6 51 13 38 5 4 2 1 66 (-9) 1

ROMA 48 12 7 5 0 12 6 4 2 24 13 9 2 23 7 14 11 37 18 19 4 3 3 3 60 (-12) 2

NAPOLI 45 12 7 3 2 13 6 3 4 25 13 6 6 28 17 16 14 44 31 13 5 3 0 0 51 (-6) 3

LAZIO 43 12 8 0 4 13 5 4 4 25 13 4 8 23 13 20 14 43 27 16 2 1 4 4 35 (+8) 10

FIORENTINA 42 12 4 6 2 13 7 3 3 25 11 9 5 16 11 21 13 37 24 13 3 0 2 2 45 (-3) 4

SAMPDORIA 39 12 5 7 0 13 4 5 4 25 9 12 4 17 10 15 18 32 28 4 2 2 5 4 28 (+11) 13

GENOA 36 12 4 5 3 12 5 4 3 24 9 9 6 17 14 19 15 36 29 7 5 3 5 2 32 (+4) 11

TORINO 36 13 5 6 2 12 4 3 5 25 9 9 7 15 9 13 16 28 25 3 5 2 5 4 36 (0) 8

INTER 35 12 5 3 4 13 4 5 4 25 9 8 8 24 15 15 17 39 32 7 4 3 4 1 40 (-5) 5

MILAN 34 13 6 3 4 12 2 7 3 25 8 10 7 18 11 17 19 35 30 5 7 7 1 0 35 (-1) 9

PALERMO 34 13 7 5 1 12 1 5 6 25 8 10 7 21 13 17 26 38 39 -1 4 3 3 3 in B in B

SASSUOLO 29 12 3 6 3 13 3 5 5 25 6 11 8 13 14 16 24 29 38 -9 5 4 3 2 17 (+12) 20

UDINESE 28 12 4 4 4 12 3 3 6 24 7 7 10 16 14 10 18 26 32 -6 0 0 8 7 28 (0) 12

EMPOLI 28 13 4 5 4 12 1 8 3 25 5 13 7 13 12 12 15 25 27 -2 3 3 2 1 in B in B

VERONA 28 12 4 3 5 13 3 4 6 25 7 7 11 15 18 14 26 29 44 -15 3 2 4 3 39 (-11) 6

CHIEVO 25 13 2 5 6 12 4 2 6 25 6 7 12 10 15 8 15 18 30 -12 0 0 3 1 21 (+4) 16

ATALANTA 23 12 3 4 5 13 2 4 7 25 5 8 12 14 20 8 17 22 37 -15 2 1 5 3 28 (-5) 14

CAGLIARI 20 13 2 3 8 12 2 5 5 25 4 8 13 14 25 18 22 32 47 -15 7 4 1 1 25 (-5) 15

CESENA 19 13 3 5 5 12 1 2 9 25 4 7 14 15 23 9 24 24 47 -23 5 4 8 5 in B in B

PARMA (-1) 10 12 2 1 9 11 1 1 9 23 3 2 18 12 21 8 26 20 47 -27 1 1 4 3 37 (-27) 7

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico Le ultime tre retrocedono in serie B.

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

Giudizio positivo nell’attesa di Roma-Juve. Fine settimana discreto per la squadra arbitrale (a parte Russo e Cervellera), ma stasera all’Olimpico tocca a Orsato la gara più complicata

La gomitata di Zaza a Radu MEDIASET

14 RETI Icardi (2) (Inter); Tevez (2) (Juventus)12 RETI Menez (6) (Milan); Higuain (2) (Napoli); Dybala (2) (Palermo)10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Toni (2) (Verona)9 RETI Callejon (Napoli); Quagliarella (2) (Torino); Di Natale (Udinese)8 RETI Mauri (Lazio); Ljajic (1) (Roma); Eder (1) (Sampdoria); Zaza (1) (Sassuolo); Thereau (Udinese)7 RETI Maccarone (1) (Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (Juventus; 7 nel Genoa); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Berardi (3) (Sassuolo)6 RETI Iago Falque’ (1) (Genoa); Morata, Pogba e Vidal (2) (Juventus); Felipe Anderson, Klose e Parolo (Lazio); Destro (5 nella Roma) e Honda (Milan); Glik (Torino)5 RETI Moralez (Atalanta); Brienza (2) e Defrel (Cesena); Guarin, Kovacic e Osvaldo (Inter; ora è nel Boca J.); Llorente (Juventus); Zapata (Napoli); Belotti (1) e Rigoni (Palermo); Cassano (1) (Parma); Totti (2) (Roma)4 RETI Denis (1) e Pinilla (Atalanta; 3 nel Genoa); Avelar (3), Ekdal e Sau (Cagliari); Rodriguez (1) (Cesena); Paloschi (Chievo); Tonelli (Empoli); Cuadrado (ora è nel Chelsea) e Rodriguez (Fiorentina); Candreva (1) (Lazio); Antonelli (3 nel Genoa) e Bonaventura (Milan); Hamsik (Napoli); Okaka (Sampdoria); Nico Lopez (Verona)3 RETI Boakye e Zappacosta (Atalanta); Farias e Joao Pedro (Cagliari); Meggiorini e Pellissier (Chievo); Pucciarelli e Rugani (Empoli); Salah (Fiorentina); Perotti(1) (Genoa); Palacio (Inter); De Ceglie (3 nel Parma), Lichtsteiner e Pirlo (Juventus); Lulic (Lazio); De Guzman (Napoli); Nainggolan e Pjanic (Roma); Obiang (Sampdoria); Acerbi e Sansone (Sassuolo); Tachtsidis (Verona)2 RETI Stendardo (Atalanta); Cossu (1), Donsah e Rossettini (Cagliari); Djuric (Cesena); Fetfatzidis (2 con 1 rigore nel Genoa), Izco e Zukanovic (Chievo); Tavano (1) (Empoli); Basanta, Borja Valero, Fernandez, Gomez, Pasqual e Savic (Fiorentina); Bertolacci e Niang (Genoa); Hernanes e Ranocchia (Inter); Bonucci e Marchisio (Juventus); De Jong e Muntari (Milan); Mertens (1) (Napoli); Barreto e Quaison (Palermo); Coda e Palladino (Parma); Florenzi, Gervinho e Ibarbo (Roma; 2 nel Cagliari); Gastaldello (ora è nel Bologna) e Muriel (Sampdoria); Floccari, Missiroli e Taider (Sassuolo); Bruno Peres, El Kaddouri, Martinez e Maxi Lopez (Torino; 1 nel Chievo); Danilo, Fernandes e Widmer (Udinese); Gomez e Ionita (Verona)

1 RETE 93 giocatori

1 AUTORETE 17 giocatori

RETI SEGNATE in questo turno 12; RETI TOTALI 645 (50 rigori, 17 autoreti)

Serie AR25a giornata

CHIEVO (4-4-2) Bizzarri 6; Mattiello 7, Dainelli 6,5, Cesar 6, Zukanovic 5,5; Schelotto 6, Izco 6, Hetemaj 7, Birsa 6,5 (dal 37’ s.t. Radovanovic, s.v.); Pellissier 6 (dal 24’ s.t. Paloschi, 6), Meggiorini 5,5 (dal 31’ s.t. Fetfatzidis, 6). All. Maran, 7MILAN (4-3-1-2) Diego Lopez 6,5; Bonera 6, Alex 5, Bocchetti 6,5, Antonelli 5,5; Poli 6, De Jong 6,5 (dal 34’ s.t. Cerci, s.v.), Montolivo 5 (dal 1’ s.t. Honda, 6); Bonaventura 6, Destro 6 (dal 20’ s.t. Pazzini, 5), Menez 5. All. Inzaghi, 5

ARBITRO Calvarese di Teramo 7NOTE Ammoniti Meggiorini (C), Menez, Alex, Antonelli (M)

Milan all’asciuttoChe brutto pari contro il Chievo

CHIEVO 0

MILAN 0

Page 23: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

23LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

La Fiorentina è passata daSan Siro per spiegare allemilanesi come si fa acostruire una grandesquadra. Si prende un

bravo allenatore (Montella) che abbia buone idee e una certa esperienza, gli si lascia il tempo per coltivare il suo calcio di qualità e coraggio e gli si mettono a disposizione gli uomini giusti per far crescere il progetto di stagione in stagione. La Fiorentina che ha spezzato la mini-serie dell’Inter oggi è una realtà importante, affacciata sull’Europa. Ci sono particolari che raccontano la sua maturazione meglio della classifica e degli otto risultati utili messi in fila. Esempio: ieri ha cominciato la partita senza i sui ideologi (Pizarro, Borja Valero) e senza l’uomo del momento (Salah), eppure la squadra ha mantenuto inalterate identità e personalità. Ha ballato sulle punte al centro della Scala del calcio fin dal primo secondo. Significa che ha un gioco anche superiore ai giocatori. Gran bel complimento per un mister. Pensate invece al Milan anti-Chievo, incapace di sviluppare un’idea, eternamente aggrappato a Menez, insostituibile anche se impresentabile, perché quando non c’è gioco ti può salvare solo una giocata. Montella ha tessuto la sua creatura col palleggio, ma poi l’ha fatta progredire, per evitare l’implosione nel narcisismo. Oggi la Viola di Diamanti e Salah mostra nuove verticalità, un’altra velocità nel raggiungere la porta e una disponibilità al sacrificio e alla lotta che prima non sempre aveva. Era paga della sua bellezza, quasi si vergognava di sgobbare. Ora invece

sa uscire dalla tana del Tottenham indenne col coltello tra i denti e sopravvivere a San Siro in 9 contro 11, compensando l’inferiorità con l’aiuto solidale di tutti. Perfino Neto che è già mezzo juventino. L’Inter diPalacio, che nega l’assist a Icardi che l’aveva negato a Osvaldo, deve ancora maturare questo spirito di squadra, quest’empatia. Ma è sulla strada giusta.

Montella lavora nel laboratorio viola da tre anni, Mancini solo da pochi mesi. Le idee sono le stesse. La frenata di ieri, dolorosa per la classifica, non è passo indietro nella crescita. Anzi, l’Inter ha confermato la nuova disponibilità a costruire e ad attaccare con continuità. Ha giocato alla pari. La roulette degli episodi (palo Guarin, miracoli Neto, sprechi Icardi, Palacio...) avrebbe anche potuto far uscire una vittoria. Ciò che manca oggi a Mancini, rispetto a Montella, a parte le ore di insegnamento, è un pugno di ingegneri alla fonte del gioco, perché in quella zona Mazzarri aveva precettato quasi solo muratori. Al momento tutto passa dai piedi dell’ex brutto anatroccolo Guarin. Troppo poco. La crescita di Kovacic, che ogni volta smentisce la buona prestazione precedente, e il prossimo mercato risolveranno il problema. Anche se mancare l’approdo in Europa vorrà dire dover vendere e spendere meno. Ma la direzione di lavoro è giusta, la mentalità pure, la guida tecnica solida. Il solco è stato tracciato, il piano di volo dell’Inter per il futuro è chiaro e affidabile. A differenza del Milan, dove si naviga a vista e dove è tornato terribilmente in ballo il futuro prossimo di Inzaghi. Il Verona, proverbialmente fatale, si avvicina minaccioso. In caso di nuova rivoluzione, la lezione di Montella può servire: idea di gioco, esperienza di magistero, qualità di interpreti, pazienza dopo la semina.

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Il campionato

CIO’ CHE MILANO PUÒ IMPARAREDALLA FIORENTINA

LEONARDO BONUCCICalciatore della Juve� In attesa della gara di domani,una foto di un RomaJuve @bonucci_leo19

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ITALRUGBYFederazione italiana� Anche le Azzurre conquistanola Scozia. Complimenti a tutte!!! @Federugby

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L’ANALISIdi LUIGIGARLANDO

Come era successo allaFiorentina giovedì, ancheil Chelsea supera ilTottenham del buonPochettino, con la

differenza che questa vittoria non vale una qualificazione nell’Europa League, ma l’assegnazione del primotrofeo stagionale nel calcio inglese, la Coppa di Lega. È il titolo più leggero tra quelli in palio a Londra e dintorni, ma per José Mourinho si tratta di un passaggio importante perché non vinceva più niente da un sacco di tempo, più di due anni e mezzo. In questi trenta mesi, Mou si è giocato un paio di coppe perdendole contro il Cholo Simeone e il grande nemico di sempre, Pep Guardiola. Quello con gli Spurs non è stato un match memorabile. Alla vigilia, come gli capita spesso contro avversari di peso, il tecnico portoghese ha ricordato che gli era stata offerta la panchina del Tottenham e l’aveva rifiutata. La stilettata, non elegantissima, serviva a Mou per accendere la vigilia. Il bombardamento dall’alto verso la panchina e lo spogliatoio di Pochettino, doveva preparare il terreno allo sbarco delle truppe di terra. E così è stato.

Quello che non dovrebbe mai fare un tecnico è tornare ad allenare la squadra con cui ha vinto tanto, nella quale ha segnato un’epoca. Troppo rischioso. Ci sono aspettative enormi, quasi sempre più grandi della realtà che le contiene. Helenio Herrera aveva fatto flop, tornando negli anni Settanta sulla panchina di quella che era stata la sua grande Inter; Louis Van Gaal era uscito malconcio dalla seconda tranche del tragitto al Camp Nou dove pure

aveva vinto due campionati e una coppa di Spagna; Arrigo Sacchi e Fabio Capello avevano fatto una pessima figura dopo essere stati richiamati al capezzale dello stesso Milan col quale avevano dominato in Italia e nel mondo. In tempi più recenti, la sindrome della minestra riscaldata ha colpito anche Zdenek Zeman nel suo breve e inevitabile ritorno alla Roma; adesso il minestrone rischia di non lasciare sgombere da nuvole neppure le notti di Roberto Mancini, chiamato a rifondare un’Inter triste e malridotta. A grandi livelli, solo Ottmar Hitzfeld e Jupp Heynckes al Bayern, Marcello Lippi nella Juve e – soprattutto – Nereo Rocco due volte campione d’Europa col Milan degli anni Sessanta sono riusciti a frantumare l’antico tabù.

José Mourinho è sulla buona strada. Dieci anni fa aveva cominciato a costruire la traiettoria vincente del suo Chelsea partendo proprio dalla Coppa di Lega, un primo «titulo» sul quale fare leva, come adesso. Allora la colonna vertebrale dei Blues si materializzava attorno a Cech, Terry e Drogba. Ieri, l’ivoriano era in panchina, Cech e Terry se la sono giocata ed è stato proprio il vecchio capitano a bucare per primo la porta del Tottenham. In questo amen durato un decennio Mou è rimasto tremendamente fedele alla linea. Il Chelsea gioca come quello del 2005: impedisce all’avversario di costruire le sue trame, rincula rimanendo in eterno controllo, continua a mordere alto con Diego Costa nel ruolo che era caro a Didier Drogba. Dopo la traumatica fine dell’avventura a Madrid e i faticosi risultati della scorsa stagione nel Chelsea, Mou si rimette in corsa. Ieri un assist del Liverpool gli ha tolto dai piedi i pruriti del City. Il prossimo «titulo» sarà la Premier. E stiamo attenti, perché se dovesse arrivare anche la Champions ci toccherà riparlare di Triplete.

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Primo trofeo col «nuovo» Chelsea

MOU, UN «TITULO»E IL VECCHIO TABÙDELLE MINESTREIL COMMENTOdi ALESSANDRODE CALÒ

O

L a serie di dvd di alpinismo in venditacon la Gazzetta è partita il 20 febbraioper onorare Bonatti - con «W di Walter»

- a 50 anni esatti dalla sua ultima grande

Un austriaco e un canadese sul Cerro Torre

DA LAMA A LECLERC, GIOVANI EROI DELL’ALPINISMO L’AVVENTUROSOdi REINHOLDMESSNER

impresa verticale: la via diretta sulla Nord del Cervino in invernale e in solitaria.

Ora il secondo titolo mi riguarda, perché è un film su di me (però non è mio, come molti credono). Ma è del terzo, in arrivo, che voglio parlare, perché è anch’esso «tempestivo». Mostra quanto si sia evoluto l’alpinismo. Anche sulla più famosa e difficile montagna della Patagonia: il Cerro Torre. Protagonista è David Lama, giovane austriaco che, come

mostrano le spettacolari immagini, si è trasformato da campione delle gare in scalatore capace di salire in libera la via del Compressore.

Sono passati tre anni da quella impresa di Lama e sul Torre ce ne sono state di altrettanto impressionanti. L’ultima, incredibile, è stata compiuta da solo da un canadese, Marc-André Leclerc, 22enne. In un giorno ha salito, quasi tutta in «free solo», cioè senza assicurarsi, la

via chiamata «Corkscrew», che comincia lungo la Cresta Sud-Est e traversa poi la parete Sud e raggiunge la vetta lungo la parte finale della via aperta dai Ragni nel 1974. È una via molto bella e logica: mi sono sempre chiesto come mai i lecchesi non la scelsero, invece della parete Ovest. Ma onore a Casimiro Ferrari e agli altri Ragni, che salirono con un equipaggiamento e un «know how» ben diversi da oggi. È anche grazie a essi che giovani come Leclerc spingono sempre più avanti l’alpinismo tradizionale. Ma sono ragazzi molto più allenati di noi e con capacità tecniche eccezionali.

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Page 24: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

24 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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25LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gol, rubriche, retroscena: è tutto sul 591La 25a giornata di Serie A ai raggi x su GazzettaTv. E alle 23 lo speciale sul big match Roma-Juve

Gabriella Mancini

I eri l’esordio di Gazzetta Li-ve, oggi largo ai commentidella 25esima giornata di

Serie A. GazzettaTv, l’ultimadeclinazione del nostro mondorosa, inaugura nuovi spazi conospiti, curiosità e approfondi-menti. Una pacchia per gli ap-passionati di sport che potran-no partecipare grazie al web.

VAI! Alle 14.30 scatta la primapuntata di Gazza Offside, chedal sito Gazzetta passa in televi-sione con i gol, le rubriche e va-ri retroscena. Nella puntata,condotta da Nino Morici, conLuigi Garlando, ci sarà uno spa-zio particolare ai duelli chiavedel big match Roma-Juve. Nellarubrica Uno vs Tutti rispondere-

mo alle vostre domande più in-cisive mentre in Come non dettocommenteremo con ironia lefrasi più significative di Inza-ghi, Manenti e Stramaccioni. E ipunti deboli del Milan passe-ranno per il filtro del nostroscanner. In primo piano ancheil futuro di Maurito Icardi, cheMancini vorrebbe tenere a tuttii costi all’Inter, i tweet e i postpiù divertenti della settimana raccolti in Gazza Social Club.

AVVENTURA Su GazzettaTvnon manca l’avventura. Alle15.05 in primo piano c’è Explo-rers, che segue gli avventurieripiù esperti del mondo in docu-mentari mozzafiato. Un’occa-sione per scoprire le abilitàsportive dell’uomo, sempre acaccia di filmati inediti. Un’oradopo ecco Sportscience, che os-

serva lo sport attraverso lascienza e ne svela i segreti piùreconditi. Quanto può saltareun atleta? Quale sport ha biso-gno del tempo di reazione piùveloce? In ogni episodio saran-no esplorati i limiti umani.

CHE SFIDA E in seconda seratagran finale con lo speciale dedi-cato alla partita scudetto Ro-ma-Juventus, a cominciare dal-le 23. News, retroscena e dibat-tito sui temi più significatividella supersfida dell’Olimpico.In studio ci saranno Nino Mori-ci, Luigi Garlando e FrancoPiantanida (per il live dai socialnetwork). Interverrà anche Vi-viana Guglielmi, che con Gar-lando condurrà il talk Senza ap-pello, in onda da lunedì 9 marzoalle 22.05.

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18La copertura delle news è totale, grazie alle 18 edizioni del tg «Gazzetta News». Poi, ogni punto ora, le notizie flash

IL NUMERO

IL PALINSESTO

La programmazione di Gazzetta Tv per la giornata di oggi

MATTINAAlle 10.05 c’è Bomber (Di Natale)7 Gazzetta News7.30 Gazzetta News7.45 Gazzetta News8 Gazzetta News8.30 Gazzetta News9.05 Sport Science10.05 Bomber: Di Natale11.05 Campioni a confronto11.35 Campioni a confronto12.05 Sport Science13.00 Gazzetta News13.30 Gazzetta News

POMERIGGIOLa scienza e lo sport, alle 16.0514 Gazzetta News14.30 Offside15.05 Explorers15.30 Campioni a confronto16.05 Sport Science17.05 Pazzi per i derby18.05 Explorers18.30 Campioni a confronto19 Gazzetta News19.30 Gazzetta News20 Gazzetta News20.30 Offside

SERAIn prima serata campioni a confronto 21.05 Campioni a confronto22.05 The Speedgang - La banda dei motori23 Speciale Juve-Roma0.05 Pazzi per i derby1.05 Sport Science2 Gazzetta News

Il Tg scatta dalle 7Poi Gazza Offside con tutto il calcio

� 1 Gigi Buffon, 37 anni, e Francesco Totti, 38, nella sfida di andata finita 3-2 per i bianconeri: li troveremo nello speciale delle 23. 2 Mauro Icardi e il suo futuro in primo piano su Gazza Offside. 3 Lo studio di Gazza Offside con i nostri Luigi Garlando e Nino Morici ACTION IMAGES/LAPRESSE

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3

Page 26: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

26 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� 1 Il gol di John Terry per l’1-0 del Chelsea � 2 Diego Costa esulta dopo la rete che chiude il match � 3 La gioia di Mourinho con la coppa EPA

3

1 2

CHELSEA 7

Capitano, mio capitano. Il gol che orienta la gara e governatore perfetto della sua area. L’età avanza, ma JT resta di gran lunga il miglior difensore inglese.

7,5

IL MIGLIORETERRY

CECH 7 Mourinho regala al suo vecchio portiere la finale di Wembley. Omaggio ad un campione che resta un grande giocatore.IVANOVIC 6,5 Nel primo tempo cerca spesso e volentieri il gol. Nella ripresa, tiene la posizione.CAHILL 6,5 Anche lui pericoloso in un paio di zuccate. Kane è il suo uomo: lo riduce al silenzio.AZPILICUETA 6,5 Bel duello con Townsend. Vince lui che chiude il match col turbante: ferito, ma bravo.ZOUMA 6,5 È la mossa a sorpresa di Mou e dà ragione al suo allenatore: Eriksen non si vede mai.WILLIAN 7 Il più brillante del reparto avanzato. Allunghi, dribbling, rientri, tagli azzeccati. (Cuadrado sv)RAMIRES 6 Gioca da mediano vecchia maniera. Non inventa nulla, ma non commette peccati.FABREGAS 6 Non è ancora al top dopo l’infortunio. Gioca in pantofole, ma una rovesciata poteva essere il gol della vita (Oscar sv).HAZARD 6 Gira al largo, Wembley non lo ispira. Prestazione da bravo soldato.COSTA 6,5 Il colpo del 2-0, ma anche una manata a Bentaleb al 29’ che poteva risparmiarsi (Drogba sv).ALL. MOURINHO 7,5 Vincitore e mattatore. La mossa Zouma è lo scacco matto al Tottenham, poi magistrale nei commenti. Number One.

SORPRESA ZOUMA, È LA MOSSA VINCENTEWALKER TIENE, CHADLI AFFONDA

TAYLOR La manata di Diego Costa meritaval’ammonizione. Il fatto grave è che l’episodio avviene sottoi suoi occhi e sempre davanti a lui scoppia il caos. Troppo

morbido. Il resto è una direzione di gara tranquilla.BETTS 6-BRYAN 6

LE PAGELLE di BOLD

TOTTENHAM 5

Il tocco sul tiro di Costa è una beffa che non merita. Riduce alla normalità Hazard, il più affidabile della difesa. Mette sull’attenti Costa. Un duro.

6,5

IL MIGLIOREWALKER

LLORIS 6 Incassa due gol frutto di deviazioni. Nega il gol a Fabregas.DIER 5,5 Sporca il tiro di Terry, ostacolandosi con Kane. Nei momenti cruciali, sparisce.VERTONGHEN 5,5 Non è ai suoi livelli migliori. Peccato, perché può far male pure in attacco.ROSE 5,5 Willian è un pessimo avversario. Quando il brasiliano parte alla carica, bye bye. E lui si innervosisce.MASON 5,5 Grigio come il cielo londinese. Non riesce mai ad inventare qualcosa. LAMELA 5,5 Non ha neppure il tempo di entrare in partita.BENTALEB 6 Maltrattato da Costa, cerca di farsi giustizia. Il resto è un duello muscolare con Ramires.TOWNSEND 5,5 Avvia il motore più volte, ma sembra una Ferrari costretta a correre in un vicolo cieco.DEMBELE’ 5,5 Dà ragione a Pochettino che lo ha mandato in panchina.ERIKSEN 5,5 La punizione che colpisce la traversa e basta. Talento gelido.CHADLI 4,5 In campionato era stato decisivo contro il Chelsea, stavolta affonda (Soldado sv).KANE 5,5 Parte bene, ma presto sparisce. Vita dura con Terry e Cahill.ALL. POCHETTINO 5,5 Sorpreso dalle mosse di Mourinho, non riesce a trovare le contromisure. Soldado entra troppo tardi.

5,5

Mourinho incartail TottenhamLa Coppa è sua1Zouma limita Eriksen che si vede solo su punizione Terry e Diego Costa decidono la sfida per il Chelsea

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

P iove quando l’arbitroTaylor fischia la fine, maWembley è Blue. Il Chel-

sea ha appena battuto 2-0 ilTottenham, conquistando laquinta Coppa di Lega della suastoria. Un uomo con la barba diqualche giorno, il completogrigio e la cravatta al vento af-ferra il cellulare per telefonaredirettamente dalla panchinaalla moglie Matilde, mentre ilsuo popolo canta e i giocatorifanno festa. Quell’uomo è JoséMourinho. Solo lui poteva in-ventare una cosa simile. Non èl’unico colpo di genio del po-meriggio che riporta l’allena-tore portoghese a sollevare untrofeo dopo 30 mesi. Il lungodigiuno pannelliano è finito.Mou è tornato: settimo titoloalla guida del Chelsea, primonon britannico a conquistare laCoppa di Lega per tre volte.

LE MOSSE Lo Special One stra-vince questa finale, l’ennesimadella sua straordinaria carriera,con un mossa che si rivela uncolpo di genio. Manca Matic persqualifica e allora schiera Zou-ma a centrocampo, per control-lare l’estro del danese Eriksen,il talento gelido che riuscirà adessere pericoloso nell’unica oc-casione in cui non sarà stritola-to dal difensore francese: uncalcio di punizione dopo 10’ checolpisce la traversa. Se davveronel calcio contano i segnali, quest’episodio ha un valoreenorme. Mou non si limita peròall’inserimento di Zouma. Sor-prende Pochettino anche con ilmodulo: un 4-1-4-1 che proteg-

ge al meglio Cech, schierato ti-tolare al posto di Courtois. Gliinglesi accuseranno per l’enne-sima volta il portoghese di par-cheggiare l’autobus, ma lui sene infischia: «Le finali non sigiocano, le finali si vincono»,dirà con la medaglia al collo.

IL FILM Già. E per vincere biso-gna essere cinici, sfruttando almeglio le occasioni. Il Chelseaper 45’ non tira mai in porta,ma al primo assalto fa centro.Una punizione viene respintamale dalla difesa del Tot-tenham e il tiro di Terry, sporca-to da Dier, abbatte Lloris. IlChelsea riparte con la voglia dichiudere il discorso e una rove-sciata di Fabregas, bloccata dalportiere degli Spurs, è il prelu-dio del 2-0. Costa riceve da Fa-bregas e punta l’area: il tiro delcentravanti spagnolo è deviatoda Walker nella sua rete. A que-sto punto puoi già cominciare apreparare commenti e titoli,

perché sai che solo eventi stra-ordinari possono stravolgere ilcopione. Il Chelsea si ritrova nelsuo habitat migliore: gestire easpettare che l’avversario siscopra. Il Tottenham mostra li-miti di inesperienza e di man-canza di personalità. Kane nonriesce mai a sfondare il murodei Blues. Pochettino regala so-lo undici minuti a Soldado:troppo poco per trovare almenoil gol dell’illusione. Mou regalagli ultimi spiccioli di gara a Dro-gba: il vecchio pretoriano solle-verà la coppa insieme a Terry.

MOU PARLA Mou stravince an-che a parole: «Terry uomo par-tita? No, per me sono tanti. Loè Courtois per le prestazioninelle semifinali con il Liverpo-ol. Lo è Filipe Luis che ha salta-to questo match. Lo è Christen-sen che giocò a Shrewsbury.Noi siamo soprattutto unasquadra».

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Nell’albo d’oroi Blues a quota 5come l’Aston Villa2014-15 Chelsea2013-14 Manchester City2012-13 Swansea2011-12 Liverpool2010-11 Birmingham2009-10 Manchester United2008-09 Manchester United2007-08 Tottenham2006-07 Chelsea2005-06 Manchester United2004-05 Chelsea2003-04 Middlesbrough2002-03 Liverpool2001-02 Blackburn2000-01 LiverpoolMaggior numero di vittorie: Liverpool 8; Aston Villa, Chelsea 5; Man. United, Nottingham F., Tottenham 4; Leicester, Man. City 3; Arsenal, Birmingham, Norwich, Wolverhampton 2.

PREMIER

Il Liverpool stende il CityCoutinho segna per JoséCORRISPONDENTE DA LONDRA

I l gol capolavoro di Cou-tinho al Manchester Citynon è solo il colpo che per-

mette al Liverpool di salire alquinto posto, ma rende perti-nente una domanda: perchél’Inter si è privata di un talentocome il brasiliano? L’ennesimabatosta all’Anfield del Manche-ster City, che non vince nellostadio dei Reds dal 2003, ha ri-svolti importanti in campiona-to: il 2-1 della banda di Rod-gers è uno splendido regalo peril Chelsea. Ma il Liverpool fa un

regalo soprattutto a se stesso,perché trova il modo miglioreper riscattare l’addio all’Euro-pa League, con un’impresa cheavvicina la Champions: bellavolata in vista con ManchesterUnited e Arsenal.

INTENSITÀ I primi 30’ sonospettacolari: si corre a cento. Lallana sfiora l’1-0 al 9’, ma al-l’11’ è già 1-0 per il Liverpool.Kompany perde il pallone,Sterling scappa e serve Hen-derson: tiro a giro, splendido.Il City reagisce: Silva lanciaAguero e l’argentino colpisce ilpalo. L’1-1 matura al 26’: sla-

lom e assist di Aguero, botta alvolo di Dzeko. Lallana e Ster-ling mancano il 2-1, ma ci pen-sa Coutinho al 35’: da 20 metriinfila il pallone sotto l’incrocio.

bold© RIPRODUZIONE RISERVATA

LIVERPOOL-MANCHESTER CITY 2-1PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Henderson (L) all’11’, Dzeko (M) al 26’ p.t.; Coutinho (L) al 30’ s.t.

LIVERPOOL (3-4-2-1) Mignolet 6,5; Can 7, Skrtel 6, Lovren 6; Markovic 6,5 (dal 31’ s.t. Sturridge sv), Henderson 7, Allen 6, Moreno 6,5 (dal 38’ s.t. K. Touré sv); Lallana 7, Coutinho 8; Ster-ling 7.ALLENATORE Rodgers 7.MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart 6; Zabaleta 5,5, Kompany 5, Mangala 5, Kolarov 6,5; Fernandinho 5 (dal 33’ s.t. Bony sv), Yaya Touré 5,5; Nasri 5 (dal 38’ s.t. Lampard sv), Dzeko 6 (dal 13’ s.t. Milner 5,5), Silva 5,5; Aguero 7.ALLENATORE Pellegrini 5.ARBITRO Clattenburg 7.Coutinho, 22 anni, e Lovren, 25 REUTERS

OLANDAImpresa dell’Ajaxin casa del Psv� L’Ajax vince 3-1 sul campo del Psv: per i lancieri in rete Kishna, Schöne ed El Ghazi, per i padroni di casa De Jong. Il Psv resta a +11 in classifica.25o TURNO: Dordrecht-Go Ahead 2-1; Vitesse-Pec 2-1; Az-Willem II 2-0; Twente-Nac 1-1; Cambuur-Heracles 1-0; Excelsior-Heerenveen 3-0; Utrecht-Feyenoord 0-0; Gron.-Ado Den Haag 1-1; Psv-Ajax 1-3. CLASS.: Psv 64; Ajax 53; Az 47; Feyenoord 45; Vitesse 40; Pec 39; Heerenveen 38; Twente 35; Cambuur 33; Willem II, Groningen 31; Utrecht, Excelsior 29; Ado Den H. 28; Go Ahead 23; Heracles 21; Nac 19; Dordrecht 15.

PORTOGALLOPorto sul velluto3-0 allo Sporting� Decide Tello: sua la tripletta con cui il Porto rintuzza l’assalto dello Sporting terzo in classifica (3-0) e si porta a -4 dal Benfica.23o TURNO: V. Guimarães-Marítimo 1-0; Gil Vic.-Boavista 1-1; Benfica-Estoril 6-0; Rio Ave-Sp. Braga 0-2; Académica-Arouca 1-1; Nacional-V. Setúbal 3-0; Penafiel-Moreirense 1-2; Porto-Sporting 3-0. Oggi: Belenenses-Paços de Ferreira (21). CLASSIFICA Benfica 59; Porto 55; Sporting 47; Sp. Braga 46; V. Guimarães 40; Belenenses 34; Nacional 31; Paços de F. 30; Rio Ave 29; Moreirense 28; Marítimo 27; Estoril 25; Boavista 22; Arouca 20; Académica, V. Setúbal 19; Gil Vicente 18; Penafiel 16.

TACCUINO

CHELSEA 2 0 TOTTENHAM

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Terry (C) al 45’ p.t., autorete di Walker (T) all’11’ s.t.

ARBITRO Taylor. NOTE spettatori 89.297. Tiri in porta 4-3 (1 traversa).Tiri fuori 5-5. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-6. Recuperi: 3’ p.t.; 4’ s.t.

CHELSEA (4-1-4-1) Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Zouma; Willian (dal 31’ s.t. Cuadrado), Ramires, Fabregas (dal 43’ s.t. Oscar), Hazard; Costa (dal 47’ s.t. Drogba).PANCHINA Courtois, Filipe Luis, Aké, Remy.ALLENATORE Mourinho.AMMONITI Willian, Cahill e Cuadrado per gioco scorretto.

TOTTENHAM (4-2-3-1) Lloris; Walker, Dier, Vertonghen, Rose; Mason (dal 25’ s.t. Lamela), Bentaleb; Townsend (dal 16’ Dembelé), Eriksen, Chadli (dal 34’ s.t. Soldado); Kane.PANCHINA Vorm, Fazio, Davies, Stambouli.ALLENATORE Pochettino.AMMONITI Dier e Bentaleb per gioco scorretto.

MondoRInghilterra

Page 27: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

27LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

R ammarico blanco. Un Ma-drid sprecone si è fattofermare sull’1-1 al Berna-

beu e ha buttato via due dei 3punti che aveva guadagnato sulBarça solo la settimana scorsa. Icatalani si riportano a -2 e il 22marzo aspettano i rivali al CampNou. Per Ancelotti una serata difrustrazione, per il Madrid diconfusione, per il Villarreal disoddisfazione: Marcelino hafatto un turnover massicciopensando alla semifinale di Co-pa del Rey col Barça di mercole-dì, ha difeso bene, recuperato losvantaggio e sfiorato il colpac-cio che al Sottomarino Giallonon è mai riuscito: 15 partite alBernabeu, 4 pareggi e 11 scon-fitte.

FURIA CIECA Sarebbe stata unapena eccessiva per il Madrid,che ha pagato un primo tempoapatico e un secondo di furiacieca: alla fine sono addirittura15 le conclusioni fuori misuradella squadra di Ancelotti. Chepuò recriminare per il destrosparato 3 metri a lato da Jesécon la porta vuota, per un se-condo rigore non dato dall’arbi-tro nell’incandescente finale perun’ingenua spinta di Bailly alChicharito, per le tante occasio-ni capitate sul piede di Ronaldo:

TOP 11: DAVVERO BUENO, NE FA 4

FABIANSKISwansea

7,5

AKPA AKPROTolosa

7,5

JOSUÉ Vitoria G.

7,5TERRY Chelsea

7,5RAKITIC

Barcelona

7,5 PIATTIValencia

8

ROBBENBayern M.

7,5 MARCOS LOPESLilla

7,5

MURRAYCrystal P.

8

MEIEREintracht

7,5 BUENORayo V.

9

GDS

FRANCIA

Il Monacoblocca il PsgE il Lione resta in testa

Scarpa d’OroSalgono Messi e Robben

� 1) 60 punti, C. Ronaldo (Real Madrid/Spa), 30 gol;2) 54 punti, Messi (Barcellona/Spa), 27 gol;3) 34 punti, Aguero, (Man. City/Ing), 17 gol; 4) 34 punti, Diego Costa (Chelsea/Ing), 17 gol;5) 34 punti, Robben (Bayern Monaco/Ger), 17 gol.

Arjen Robben 31 anni EPA

Alessandro GrandessoMONTECARLO

A lla fine, il piatto pian-ge per entrambi. Maqualche lacrima in più

la versa il Psg che poteva sa-lire al primo posto, in caso divittoria. Il Monaco, che inve-ce punta al podio, si è messodi traverso, magari con l’ideadi rovesciare ancora i prono-stici, dopo aver zittito i book-maker londinesi che davanoquasi per scontata la vittoriadell’Arsenal, mercoledì inChampions. Stavolta perònon è arrivato il colpaccio (1-3), ma un pari senza gol.E forse non poteva andarediversamente senza Ibrahi-movic, squalificato, e conBerbatov in campo solo pergli ultimi 25’. Così a sorride-re è il Lione, sempre in vetta,nonostante il passo falso disabato a Lilla (2-1). E pure ilMarsiglia di Bielsa che restacon le spalle coperte, dopo iltonfo casalingo di venerdìcon il Caen (2-3). Conse-guenza inevitabile di due strategie che in campo si so-no neutralizzate. Con un Psgaggressivo e un Monaco at-tento in difesa, propenso alcontropiede. E anche fortu-nato negli errori di Cavani (16’ e 45’ p.t.), quello clamo-roso di Lavezzi (25’ p.t.), equello inatteso di Pastore(18’ s.t.) sul servizio magi-strale di Verratti, il più gene-roso tra i suoi. Mercoledì c’èil remake, ma a Parigi, per iquarti di coppa di Francia.

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MONACO-PSG 0-0

MONACO (4-2-3-1) Subasic 6,5; Touré 5 (dal 15’ s.t., Dirar 5), Walla-ce 7, Toulalan 7, Kurzawa 5; Fabinho 6, Kondogbia 6; Silva 5, Moutinho 5,5, Ferreira Carrasco 5 (dal 40’ s.t., Matheus s.v.); Martial 5 (dal 21’ s.t., Berbatov 5,5). PANCHINA Stekelenburg, Elder-son, Diallo, Germain.ALLENATORE Jardim 6.CAMBI DI SISTEMA 4-4-2 dal 15’ s.t.. AMMONITI Subasic per c.n.r.

PSG (4-3-3) Sirigu 6; Van Der Wiel 5, Marquinhos 6,5, Silva 7, Maxwell 6; Verratti 7, Luiz 6, Matuidi 6 (dal 30’ s.t., Rabiot 5,5); Lavezzi 5,5 (dal 30’ s.t., Bahebeck 6), Cavani 5,5, Pastore 6,5. PANCHINA Douchez, Camara, Digne, Kimpembe, Augustin. ALLENATORE Blanc 6.AMMONITI Van Der Wiel, Luiz per gioco scorretto.

ARBITRO Varela 6.

ITALIANI ALL’ESTERO

Fausto Rossi da party più che in partita Pellé non è più lui, La Rocca derby-gol

Iacopo Iandiorio

L’ Europa è sempre più duraper i nostri. In Inghilterraper Pellé (5, Southamp-

ton): l’errore del 68’ a un metrodalla linea di porta, su cross diBertrand da sinistra, è inspiega-bile. Il vero Graziano, quelloche ha fatto 8 reti fino al 20 di-cembre, l’avrebbe messa dentroa occhi chiusi. Ora non gli girabene più niente. Per non parla-re di Balotelli e Borini (Liverpo-ol) in panca nel successo sul Ci-ty. Anche in Germania Immobi-le (Borussia D.), Donati (Leve-rkusen)e Caldirola (Werder)restano a guardare, e Di Matteo

(5, Schalke) col Dortmund sba-glia partita: vuole contenerema il bunker fa acqua. E menomale che ci mette una pezza ilportiere Wellenreuther...In Spagna, detto sopra di Ance-lotti (Real Madrid, 6), va male aPiovaccari (Eibar, 5), nel derbybasco con l’Athletic: in 66’ hauna sola occasione al 13’ di te-sta, ma mette fuori; e nemmenosi sbatte come al solito. FaustoRossi (5, Cordoba) nel k.o. conl’Espanyol si vede poco; reduceda una festa in settimana conGhilas e altri compagni che nonè piaciuta a Djukic: esce dopoun’oretta, spento. In Scozia ilKilmarnock di Pascali (6,5) nonmetteva di fila 3 risultati utili

esterni dal febbraio ’13: lo 0-0col St. Johnstone dà morale. Ni-colò Napoli (7, Iasi) in Romaniaè al 2° successo nei 2 turni delritorno; 1-0 col Gaz Metan e oraè a 1 punto dalla salvezza; conlui in panca lo Iasi ha fatto 14punti in 9 gare (prima 4 in 10 ).In Francia Monaco-Psg finisce0-0: Sirigu (Psg, 6) mai in peri-colo, Verratti (Psg, 7) lotta ecostruisce con classe. In Svizze-ra Zambrotta (Chiasso, 6) per-de (1-0) con la capolista Servet-te; Simone (Losanna, 4) fa 0-1con l’ultima della classe (Bien-ne). In Australia La Rocca (W.Sydney) trova un gol nel derbyin spaccata, ma perde 4-3.

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Cristiano Ronaldo, 30 anni. Contro il Villarreal ha segnato il trentesimo gol nella Liga EPA

Il baby Villarrealblocca il RealE il Barça va a -21Gerard risponde al gol di Ronaldo su rigore, poi la squadra di Ancelotti non riesce a sfondare

3 grandi parate di Asenjo, 3 pu-nizioni calciate malissimo, altrierrori e imprecisioni varie.

RONALDO RECORD Però cosavuoi dire a uno che per il quintoanno consecutivo è arrivato a30 (o più) gol in campionato?Nessun altro giocatore ha maifatto tanto nella storia dei 5grandi campionati europei. Al52’ Ronaldo è stato steso dalcentrale ivoriano Bailly e ha tra-sformato il rigore: 38 gol stagio-nali. Poi Asenjo decisivo, Ma-drid sprecone e le mosse di Mar-celino: dentro Vietto e Trigue-ros (poi anche Jonathan) epareggio di Gerard con un sini-stro dal limite. Carlo ha rischia-to (Jesé per Lucas Silva), si èpentito (Illarramendi per Isco)beccandosi una tormenta di fi-schi del Bernabeu, ci ha provato(Chicharito per Benzema). Disignificativo dalla panchina so-lo l’errore di Jesé.

ATLETICO IN DIFFICOLTÀ Al-trove da registrare lo 0-0 tra Si-viglia e Atletico Madrid: Simeo-ne ha iniziato con il solo Griez-mann in attacco e i suoi nonhanno segnato per la terza voltanelle ultime 4 partite tra Liga eChampions. L’Atletico resta a -7dal Madrid ma deve guardarsi lespalle: il Valencia ha battuto 2-0la Real Sociedad e ora è solo unpunto dietro.

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REAL MADRID 1

VILLARREAL 1PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Cristiano Ronaldo (R) su rig. al 7’, Gerard (V) al 19’ s.t.

REAL MADRID (4-3-3) Casillas 7; Carvajal 7, Varane 5,5, Pepe 6, Marcelo 7; Lucas Silva 5 (dal 27’ s.t. Jesé 5), Kroos 6,5, Isco 6,5 (dal 34’ s.t. Illarramendi 6); Bale 6, Benzema 5,5 (dal 36’ s.t. Hernandez 6), Cristiano Ronaldo 5.PANCHINA Keylor Navas, Arbeloa, Coentrao, Nacho.ALLENATORE Ancelotti 6.AMMONITI Pepe per proteste.

VILLARREAL (4-4-2) Asenjo 7,5; Mario 6,5, Bailly 5, Dorado 6, Jaume Costa 6; Campbell 7, Pina 5,5 (dal 17‘ s.t. Trigueros 6,5), Sergio Marcos 6 (dal 23’ s.t. Jonathan Dos Santos 6), Moi Gómez 6,5; Gerard 7, Giovani dos Santos 6 (dal 17‘ s.t. Vietto 6,5).PANCHINA Sanchez, Musacchio, Victor Ruiz, Uche.ALLENATORE Marcelino 7.AMMONITI Moi Gómez, Jaume Costa, Trigueros per gioco scorretto.

ARBITRO Gonzalez Gonzalez 5.NOTE spettatori 75.000 circaTiri in porta 7-4. Tiri fuori 15-2. Angoli 8-4. In fuorigioco 1-0Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

LE CLASSIFICHE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

MondoRSpagna

Page 28: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

28

MARCATORI Marchi (P) al 13’, Said (M) su rigore al 32’ p.t.; Marchi (P) al 12’ s.t.PAVIA (4-3-3) Facchin 6; Ghiringhelli 6,5, Cristini 6, Marino 6, Cardin 5,5 (dal 25’ s.t. Sereni 6); Cogliati 5,5 (dal 14’ s.t. Pederzoli 5,5), Rosso 6, Carraro 6; Marchi 7, Soncin 6,5, Grbac 6,5 (dal 36’ s.t. Corvesi 5,5). (Fiory, Buongiorno, Sabato, Romanini). All. Maspero 7.MANTOVA (3-4-3) Zima 5,5; Trainotti 6, Marchiori 5,5 (dal 28’ s.t. Zanetti 6), Scrosta 6; Tavanti 6 (dal 40’ s.t. Zammarini s.v.), Di Santantonio 7, Raggio Garibaldi 5, Blaze 6; Said 6,5, Boniperti 6, Gyasi 6 (dal 20’ s.t . Beleck 5,5). (Festa, Pondaco, Todisco, Creati). All. Corradi 6 (Juric squalificato).ARBITRO Colosimo di Torino 6.NOTE paganti 1.289, abbonati 322, incasso di 13.971 euro. Ammoniti Di Santantonio, Marchi, Sereni e Corvesi. Angoli 4-11.

� PAVIA Il Pavia tiene il passo da capolista contro un buon Mantova. Nell’attacco rimaneggiato (Ferretti bloccato da una colica nella notte) brilla Marchi, protagonista con la sua prima doppietta stagionale. E’ lui che sblocca al 13’ con un preciso sinistro nell’angolo basso, su suggerimento di Soncin. Il Mantova pareggia con un rigore contestato di Said, ma nella ripresa è ancora Marchi che gira di testa in rete un assist di Ghiringhelli.

Guido Mariani

Marchi ne fa dueIl Pavia affondaanche il Mantova

PAVIA 2

MANTOVA 1

MARCATORE Le Noci su rigore al 31’ s.t.PRO PATRIA (4-2-3-1) Melillo 6,5; Guglielmotti 5,5, Lamorte 6, Pisani 6,5, Taino 6 (dal 10’ s.t. Arati 6); Calzi 6, Bovi 5,5; D’Errico 5,5 (dal 34’ s.t. Zaro s.v.), Baclet 5,5 (dal 23’ s.t. Brunori 6), Candido 5,5; Serafini 5,5. (Perilli, Giorno, Casolla, Moscati). All. Montanari 5,5.COMO (4-2-3-1) Crispino 5,5; Marconi 6, Lebran 6, Cassetti 6, Marchi 5,5 (dal 29’ s.t. Fautario 6); Berardocco 6, Fietta 6; Rolando 6 (dal 25’ s.t. De Sousa 5,5), Le Noci 7, Cristiani 5,5 (dal 13’ s.t. Casoli 6); Ganz 6,5. (Falcone, Giosa, Defendi, Castiglia). All. Sabatini 6,5.ARBITRO Di Martino di Teramo 5,5.NOTE paganti 590, abbonati 474, incasso di 6.085 euro. Espulso Guglielmotti al 30’ s.t.; ammoniti Taino e Bovi. Angoli 2-5.

� BUSTO ARSIZIO (Va) Il Como resta in scia delle prime grazie alla vittoria firmata da Le Noci su rigore concesso per fallo di Guglielmotti su Ganz a un quarto d’ora dalla fine (espulso il difensore). In precedenza, la Pro Patria non è riuscita ad approfittare di qualche incertezza di Crispino, così il Como ha tenuto l’iniziativa e trovato il rigore della vittoria. Pro Patria sempre ultima alla vigilia di uno spareggio salvezza con il Pordenone.

Aldo Restelli

Le Noci su rigoreComo, i playoffsono più vicini

PRO PATRIA 0

COMO 1

MARCATORI Corradi (A) al 14’, Bracaletti (FS) al 42’ s.t.FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6; Tantardini 6,5, Ranellucci 6, Leonarduzzi 6, Belfasti 5,5 (dal 18’ s.t. Broli 6,5); Fabris 6,5, Pinardi 6, Cavion 5,5 (dal 18’ s.t. Juan Antonio 6,5); Bracaletti 7, Romero 6, Galuppini 5,5 (dal 32’ s.t. Di Benedetto 6). (Proietti Gaffi, Carboni, Palma, Gullotta). All. Scienza 6.ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Amadori 6,5; Salvi 6,5, Moi 6, Allievi 6, Anghileri 6; Gazo 6, Spinelli 6,5, Maietti 6; Corradi 6,5 (dal 30’ s.t. Bentley s.v.); Momentè 5 (dal 34’ s.t. Vorobjovs s.v.), Silva Reis 6. (Prandini, Ondei, Pacifico, Bradaschia). All. Mangone 6,5.ARBITRO Lacagnina di Caltanisetta 6.NOTE spettatori 600 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Cavion, Romero, Fabris, Bentley e Moi. Angoli 2-7.

� SALÒ (Bs) La Feralpi Salò ha davvero una tempra d’acciaio: si piega a inizio ripresa, ma non si spezza, trovando nel finale il quinto pareggio su 8 partite del ritorno. Dopo un primo tempo con poche emozioni, l’AlbinoLeffe segna con Corradi, che si presenta davanti a Branduani e lo batte. Pur facendosi preferire sul piano del gioco, i bergamaschi non riescono a condurre in porto la prima vittoria in sei precedenti con la FeralpiSalò, che al 42’ trova il pari con una conclusione in mischia di Bracaletti.

Giulio Tosini

AlbinoLeffe illusoBracaletti alla finesalva la Feralpi

FERALPI SALÒ 1

ALBINOLEFFE 1

� Ecco il regolamento della nuova Lega Pro unica, che prevede quattro promozioni in Serie B (con una nuova formula dei playoff) e nove retrocessioni in Serie D.

PROMOZIONI Salgono in Serie B le prime di ciascun girone. Le seconde e le terze più le due migliori quarte (si guardano i punti conquistati, poi la differenza reti, o il maggior numero di reti segnate, ecc...) accedono ai playoff, nei quali (il primo turno sarà a gara unica) la miglior seconda riceve la peggior quarta, la seconda miglior seconda riceve l’altra quarta, la peggior seconda riceve la peggior terza, la miglior terza riceve la seconda delle terze. In caso di parità si va a supplementari e poi eventualmente ai calci di rigore. Poi ci sono le semifinali e le finali con andata (in casa delle peggio classificate) e ritorno: anche qui in caso di parità supplementari e rigori.

RETROCESSIONI Scendono in Serie D le ultime classificate di ogni girone. Ai playout vanno 16a, 17a, 18a e 19a di ogni girone con la seguente formula: 19a contro 16a, 18a contro 17a. Sono partite di andata e ritorno: in caso di parità di punteggio si salva la squadra meglio classificata in campionato.

MARCATORE Settembrini al 42’ p.t.SAVONA (4-3-2-1) Rossini 6,5; Marchetti 4, Galimberti 5,5, Cabeccia 6, Speranza 6; Giorgione 6, Taddei 6, Gemignani 4,5 (dal 34’ s.t. Giovinco s.v.); Demartis 6,5 (dal 26’ s.t. Munarini 5,5), D’Amico 5 (dal 16’ s.t. Carta 5,5); Scappini 4,5. (Addario, Frugoli, Bramati, Morosini). All. Aloisi 5.PONTEDERA (5-3-2) Cardelli 6; Videtta 6, Madrigali 6 (dal 1’ s.t. Polvani 5,5), Redolfi 6, Gasbarro 6,5, Galli 6; Luperini 7 (dal 27’ s.t. Ceciarini 6), Bartolomei 6, Settembrini 6,5; De Cenco 5,5, Disanto 5,5 (dal 34’ s.t. Libertazzi 5,5). (Anacoura, Bennati, Lombardo, Tazzari). All. Indiani 6.ARBITRO Mainardi di Bergamo 6.NOTE paganti 639, abbonati 272, incasso di 3.148 euro. Espulso Marchetti al 5’ p.t.; ammoniti Madrigali, Giorgione, Luperini, Bartolomei e Settembrini.Angoli 4-5.

� SAVONA In dieci dopo 5 minuti per l’espulsione di Marchetti, che colpisce al volto un avversario a gioco fermo, il Savona resiste fino alla fine del primo tempo, quando – dopo un paio di assedi dei non irresistibili toscani – Settembrini spinge in rete una miracolosa respinta di Rossini dopo magia in rovesciata di Luperini. In tribuna contestati aspramente i dirigenti savonesi e il tecnico Aloisi.

Riccardo Fabri

Colpo Pontederacon SettembriniSavona nel caos

SAVONA 0

PONTEDERA 1

MARCATORE Colombini al 17’ p.t.TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci 6,5; Balde 7,5, Falivena 6, Colombini 7; Pacini 6,5, Deiola 6,5, Gargiulo 6,5 (dal 43’ s.t. Dramane s.v.), Vitale 6 (dal 15’ s.t. Serrotti 6), Zanchi 6,5; Tempesti 6,5 (dal 27’ s.t. Gelli 6), Colombo 6,5. (Morandi, Mulas, Ingrosso, Gioè). All. Alvini 6,5.GROSSETO (3-5-2) Baiocco 6; Ferraro 5,5 (dal 19’ s.t. Biraschi 6), Burzigotti 6, Paparusso 6 (dal 40’ s.t. Pichlmann s.v.); Formiconi 6, Della Latta 6,5, Volpe 5,5 (dal 1’ s.t. De Feo 6), Verna 5,5, Legittimo 6; Fofana 5,5, Torromino 5,5. (Mangiapelo, Boron, Okosun, Gambino). All. Stringara 6.ARBITRO Martelli di Brescia 5,5.NOTE paganti 249, abbonati 137, incasso di 4.133 euro. Ammoniti Colombo, Balde, Deiola, Fofana e Dramane. Angoli 2-4.

� PONTEDERA (Pi) Si ferma dopo 4 turni la serie positiva del Grosseto, mentre il Tuttocuoio infila la seconda vittoria consecutiva. Per i neroverdi tre punti pesantissimi in chiave salvezza. La gara si decide nel primo tempo: Bacci dice per due volte no a Fofana, Colombini invece trova il guizzo vincente su azione d’angolo e batte Baiocco. Nella ripresa partita bloccata con una sterile supremazia del Grosseto. Nel finale biancorossi vicini al gol con Della Latta e Torromino, ma alla fine battuti.

Luca Calò

Colombini golFesta TuttocuoioGrosseto stop

TUTTOCUOIO 1

GROSSETO 0

MARCATORI Donnarumma (T) su rigore al 28’, Fioretti (S) su rigore al 47’ s.t. TERAMO (5-3-2) Tonti 6; Scipioni 6, Caidi 6, Speranza 6, Perrotta 6,5, Di Matteo 5,5 (dal 41’ s.t. Masullo s.v.); Di Paolantonio 5,5 (dal 22’ s.t. Petrella 6), Amadio 6, Cenciarelli 6; Lapadula 6,5, Donnarumma 6 (dal 45’ s.t. Milicevic 5). (Narduzzo, Brugaletta, Diakite, Bucchi). All. Vivarini 6. SPAL (5-3-2) Menegatti 6; Lazzari 6 (dal 29’ s.t. Togni 6), Gasparetto 5,5, Cottafava 6, Silvestri 5,5, Nava 6 (dal 42’ s.t. Fioretti 6,5); Gentile 6,5, Capece 6, Di Quinzio 5,5; Rovini 6 (dal 21’ s.t. Finotto 6), Zigoni 6. (Ranieri, Aldrovandi, Giani, Gerbaudo). All. Semplici 6,5.ARBITRO Colarossi di Roma 6.NOTE paganti 2.100, abbonati 342, incasso non comunicato. Ammoniti Rovini, Di Quinzio e Silvestri. Angoli 5-1.

� TERAMO L’Ascoli chiama, il Teramo risponde solo a metà. La squadra di Vivarini non va oltre l’1-1 contro una coriacea Spal e vede allontanarsi di quattro punti la vetta della classifica, con la Reggiana che può farsi sotto. A decidere l’incontro, nella ripresa, due rigori (uno per parte), dopo lunghe fasi di gioco tatticamente bloccate e prive di emozioni. Prima degli episodi clou era stata la Spal a sfiorare il vantaggio con Zigoni (salvataggio di Perrotta quasi sulla linea) poi Di Quinzio commette fallo su Amadio e dal dischetto Donnarumma (14 reti, eguagliato il record di Como del 2012-13) spiazza Menegatti. Gara chiusa ? No. Il neo entrato Milicevic, all’esordio con la maglia del Teramo, è ingenuo nell’atterrare Finotto in pieno recupero: l’arbitro fischia il secondo rigore di giornata che lo specialista Fioretti, da poco in campo, trasforma con freddezza. Per il Teramo (17 risultati utili) è un mezzo passo falso in ottica primo posto mentre per la Spal è un punto prezioso sulla strada che conduce alla salvezza.

Gaetano Lombardino

TERAMO 1

SPAL 1

GIRONE B

Donnarumma a 14Ma il Teramo al 92’si fa raggiungere1Il bomber non basta e la vetta s’allontanaAnche la Spal segna su rigore con Fioretti

LA STORIAdi SERGIOCASSAMALI

PINI L’OPERAIO«ADDIO CALCIOÈ PIÙ SICURALA FABBRICA»

S egno dei tempi checambiano. In un calcio che non dà più

certezze (vedi anche il caso del Parma) meglio a volte accontentarsi di un posto fisso in fabbrica, soprattutto quando si ha famiglia e le scadenze incombono. E’ un pensiero che ha fatto anche Michele

Pini, cresciuto alla Cremonese e vice capitano del Lumezzane, dopo nove anni di professionismo, di cui sette con la squadra bresciana e due con il Castiglione. Al termine della gara vinta contro il Real Vicenza, il difensore ha comunicato di voler lasciare il professionismo:

«Ci ho pensato un po’, ma il contratto in scadenza a giugno e un figlio nato da 40 giorni mi hanno convinto ad accettare la proposta di un’azienda di stampi di Manerbio. Tra qualche giorno comincerò a timbrare il cartellino». Addio sì, ma non al calcio giocato: «Vorrei trovare una squadra dilettantistica che mi consentisse di conciliare il nuovo lavoro con quella che è, e resterà, sempre la mia passione». Per i suoi trascorsi, la sua integrità morale e fisica, c’è da essere sicuri che un posto nel mondo del calcio lo troverà ancora. Intanto, il Lumezzane si è cautelato tesserando il terzino sinistro Andrea Pippa, svincolato dall’Aversa Normanna.

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Michele Pini, 28 anni CHECCHI

L'INIZIATIVAdi PEPPEERCOLI

L’ASCOLI VOLAE SI COLORACON IL ROSAPER LE DONNE

L’Ascoli si gode il successo di Pisa ed ilprimato nel girone B

con l’allungo a +4 sulla seconda. Pesante la vittoria di venerdì, seguita dal pareggio interno del Teramo di ieri. Ma è la settimana che porta all’8 marzo, Festa della donna, e per l’occasione la società

bianconera tinge di rosa il proprio stemma per rendere omaggio al gentil sesso. Un video è stato realizzato dai giocatori per dire no alla violenza sulle donne. L’Ascoli invita i propri tesserati e i tifosi che sostengono il messaggio a sostituire la propria immagine di Facebook, Twitter e Instagram con il logo rosa dell’Ascoli e a condividere lo spot. La squadra, in occasione del match di domenica con la Lucchese, indosserà un polsino rosa con l’hashtag #ascolipicchiodiceno. Sconto in vista per le donne che vorranno assistere alla partita.

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Nicola PilottiALESSANDRIA

L’Alessandria tiene il pas-so del Novara e del Pa-via, ma quanta fatica

contro la Cremonese messa incampo da Giampaolo in manie-ra perfetta passando dal solito4-3-3 al 3-5-2, e con Jadid intribuna dopo un diverbio con iltecnico. Anche dopo l’espulsio-ne di Palermo (reazione evi-dente ai danni di Marconi) ilombardi hanno continuato agiocare bene, mettendo in dif-ficoltà la difesa di casa direttadall’ottimo Morero (nella ri-presa gli verrà anche annullatauna rete per fuorigioco).L’Alessandria non è riuscito nelprimo tempo a sviluppare il so-lito gioco sulle fasce subendola velocità e le incursioni di

Manaj e soprattutto Kirilov.Nel secondo tempo, dopo l’in-gresso di Iunco, i padroni di ca-sa hanno cercato subito di tro-vare la via della rete ma le palleche provenivano dalle fasceerano facile preda del duo di-fensivo Briganti e Castellini. Moroni ha cercato di alzare ilbaricentro della Cremonese,ma l’assedio dei grigi s’è fattovia via sempre più incessante,fino alla rete su rigore abba-stanza generoso su Marconi(fallo di Briganti).

RIGORE E GOL La massima pu-nizione è stata trasformata daRantier che ha firmato così ilsuo ottavo sigillo personale. Giampaolo è stato allontanatoper proteste, la Cremonese s’èbuttata in avanti alla ricercadel pareggio e nel recupero haperso anche l’ex Gambarettiper somma di ammonizioni.La situazione di classifica èsempre preoccupante e il pre-sidente Gigi Simoni si è lamen-tato dell’arbitraggio. Invece iltecnico di casa Luca D’Angeloha applaudito Giampaolo percome sa mettere in campo lesquadre ammettendo congrande onestà che «a parità diuomini in campo, non so se lamia squadra avrebbe ottenutoi tre punti».

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MARCATORE Rantier su rigore al 33’ s.t.ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi 6,5; Sosa6, Morero 7, Terigi 6 (dal 1’ s.t. Iunco 5,5); Vitofrancesco 6,5, Cavalli 5,5 (14’ s.t. Germinale 6), Obodo 6,5, Mezavilla 6,5, Mora 6 (22’ p.t. Nicolao 6); Rantier 6,5, Marconi 6,5. (Poluzzi, Picone, Valentini, Casula). All. D’Angelo 6,5.CREMONESE (3-5-2) Galli 6,5; Gambaretti 5,5, Castellini 6,5, Briganti 6,5; Marchi 6 (dal 39’ s.t. Campagna s.v.), Moroni 6, Palermo 5, Crialese 6, Favalli 6,5 (dal 34’ s.t. Pasi s.v.); Manaj 6,5, Kirilov 5,5 (dal 40’ p.t. Finazzi 6). (Quaini, Bassoli, Zieleniecki, Ciccone). All. Giampaolo 6,5.ARBITRO Valiante di Nocera Inf. 6.NOTE paganti 2.183, abbonati 764, incasso n.c. Espulsi Palermo al 36’ p.t., Quaini (dalla panchina) al 43’ p.t., il tecnico Giampaolo al 33’ s.t. e Gambaretti al 46’ s.t.; ammoniti Sosa, Marconi, Rantier, Moroni, Marchi, Gambaretti e Briganti. Angoli 2-6.

ALESSANDRIA 1

CREMONESE 0

GIRONE A

Un Rantier di rigoreL’Alessandria tieneE’ rabbia Cremonese1Espulsi Giampaolo, due giocatori e una riservaD’Angelo onesto: «11 contro 11 sarebbe stata dura»

REGOLAMENTOSALGONO IN 4:

UNA AI PLAYOFFSCENDONO IN 9:SEI AI PLAYOUT

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

NOVARA 53 27 15 8 4 44 26

ALESSANDRIA 53 27 15 8 4 41 22

PAVIA (-1) 53 27 16 6 5 48 33

BASSANO 46 27 12 10 5 39 27

COMO 44 27 13 5 9 32 26

FERALPI SALO' 42 27 11 9 7 36 34

REAL VICENZA 41 27 10 11 6 35 27

SUDTIROL 40 27 11 7 9 32 27

VENEZIA 37 27 11 4 12 34 31

AREZZO 36 26 10 6 10 25 24

TORRES 35 27 9 8 10 28 29

RENATE 35 27 9 8 10 31 39

MANTOVA (-3) 33 27 10 6 11 27 23

MONZA 33 27 9 6 12 31 31

CREMONESE 31 27 7 10 10 30 32

GIANA 31 27 8 7 12 21 26

LUMEZZANE 27 26 7 6 13 26 39

ALBINOLEFFE 22 27 5 7 15 17 37

PORDENONE 20 27 5 5 17 21 42

PRO PATRIA (-1) 17 27 3 9 15 28 51

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

MERCOLEDÌ 4 MARZOPAVIA-LUMEZZANE (ore 15) (0-1)VENEZIA-AREZZO (ore 15) (2-0)REAL VICENZA-ALBINOLEFFE (ore 18) (2-1)RENATE-GIANA (ore 18) (0-3)PRO PATRIA-PORDENONE (ore 19) (3-2)SUDTIROL-FERALPI SALO’ (ore 19) (1-4)ALESSANDRIA-TORRES (ore 20.30) (2-0)COMO-NOVARA (ore 20.30) (0-4)MONZA-CREMONESE (ore 20.30) (1-0)MANTOVA-BASSANO (ore 20.45) (1-3)

15 RETI Bruno (4, Real Vicenza).13 RETI Ferretti (Pavia).12 RETI Maiorino (2, Torres).11 RETI Momente’ (3, AlbinoLeffe); Gonzalez (Novara); Fischnaller (1, Sudtirol).10 RETI Brighenti (1, Cremonese); Cesarini (3, Pavia).9 RETI Marconi (1, Alessandria); Nole’ (4) e Pietribiasi (Bassano); Corazza e Evacuo (3, Novara); Soncin (4, Pavia).8 RETI Rantier (1, Alessandria); Ganz (Como); Vita (2, Monza; ora è nel Vicenza); Bellazzini (6, Venezia).7 RETI Ranellucci (Feralpi Salo’); Cocuzza (Renate); Magnaghi (Venezia).6 RETI Guazzo (Alessandria); Erpen (2, Arezzo); Iocolano (1, Bassano); Le Noci (1, Como); Jadid (1, Cremonese); Candido e Serafini (3, Pro Patria); Raimondi (1, Venezia).5 RETI Mezavilla (Alessandria); Maistrello (Bassano); Defendi (Como); Romero (Feralpi Salo’); Said (2, Mantova); Anastasi (Monza; ora è nella Pistoiese); Maccan (Pordenone); Cristini (Real Vicenza); Marras (Sudtirol).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIALESSANDRIA-CREMONESE 1-0BASSANO-NOVARA 1-2FERALPI SALO’-ALBINOLEFFE 1-1MONZA-VENEZIA 1-2PAVIA-MANTOVA 2-1PORDENONE-AREZZO 1-0PRO PATRIA-COMO 0-1REAL VICENZA-LUMEZZANE 0-2RENATE-SUDTIROL 1-0TORRES-GIANA 0-0

Lega ProR27a giornata

Page 29: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

29LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� (r.c.) Soltanto nel girone A cambia qualcosa nella zona promozione: torna in vetta il Cuneo approfittando del pareggio del Chieri, ma la Caronnese (terza a -2 con la Pro Settimo) se vince il recupero di mercoledì sul campo della Novese va al comando. Nel D il Rimini pareggia il derby di Bellaria: Este e Correggese (che ha una gara in meno) sono però ancora a -12. Nell’F la Maceratese (sempre imbattuta e con soli 15 reti subìte) é stata fermata in casa nell’anticipo e avvicinata dal Fano, ora a -6. Nel G allunga la Lupa Castelli (a segno i soliti Nohman e Siclari) che vola a +9 sulla Viterbese che si consola con il miglior attacco del torneo (62 reti); da segnalare il dietrofront del Selargius: è rientrato l’esonero di Karel Zeman, che però ha preso altri 5 gol dal Sora (e siamo a 73, il massimo del girone). Tutto come prima nel B (Castiglione a +5 sul Seregno), nel C (l’Altovicentino vince dopo un mese e mezzo e resta a -10 dal Padova), nell’E (Siena sempre a +3 sul Poggibonsi), nell’H (Fidelis Andria a +6 sul Potenza) e nell’I (Akragas a +4 sul Torrecuso). Una sola tripletta, firmata da Federico Corno (Caronnese) con 2 rigori.

� I risultati e le classifiche li trovate sul nostro sito www.gazzetta.it.

MARCATORI Di Carmine su rigore all’8’, Gammone al 46’ p.t.; Nicastro al 26’ s.t.MESSINA (4-4-2) Berardi 5,5; Cane 5,5, Altobello 5, Pepe 5, Rullo 4,5; Spiridonovic 5 (dal 1’ s.t. De Paula 5), Damonte 5,5, Izzillo 5 (dal 40’ s.t. Bortoli s.v.), Ciciretti 5 (31’ s.t. Nigro s.v.); Corona 5,5, Orlando 5. (Scardino, Silvestri, Bonanno, Stefani). All. Grassadonia 5.JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri 6; Romeo 6,5 (dal 36’ s.t. Cancellotti s.v.), Polak 6, Migliorini 6, Contessa 6; La Camera 6,5 (dal 22’ s.t. Caserta 6), Burrai 6,5, Jidayi 6,5 (dal 30’ s.t. Bombagi s.v.) ; Nicastro 7, Di Carmine 7,5, Gammone 7. (Santurro, Carrozza, Lepiller, Gomez). All. Pancaro 7.ARBITRO Pelagatti di Arezzo 6,5.NOTE paganti 89, abbonati 1.779, incasso non comunicato. Ammoniti Pisseri, Altobello, Pepe, Corona e Contessa. Angoli 6-2.

� MESSINA Tre gol, due traverse, un palo: troppo forte la Juve Stabia per un Messina svuotato (3 sconfitte di fila). Di Carmine si è fatto ipnotizzare dall’esordiente Berardi, poi ha segnato su rigore (plateale fallo di Rullo su Gammone) e ha preso una traversa. Gammone ha fatto 2-0, poi nella ripresa Nicastro ha preso un palo e fatto tris. Nel finale una traversa anche per Bombagi.

Orazio Raffa

Troppo più fortela Juve StabiaMessina in crisi

MESSINA 0

JUVE STABIA 3

� Il programma della giornata viene completato stasera dalla sfida della Reggiana col Santarcangelo: se la squadra di Colombo vince, si porta a -2 dal secondo posto. Così in campo (ore 20.45):REGGIANA (4-3-3) Feola; Rampi, Spanò, Sabotic, Mignanelli; Maltese, Vacca, Angiulli; Giannone, Ruopolo, Siega. (Messina, De Giosa, Parola, Messetti, Alessi, Tremolada, Petkovic). All. Colombo.SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Cola, Olivi, Rossi; Bisoli, Taugourdeau, Garufi; Berardino; Guidone, Falconieri. (Lombardi, Possenti, Capitanio, Obeng, Argeri, Graziani, De Respinis). All. Cuttone.ARBITRO Vesprini di Macerata (Moraglia-Marcolin). (andata 1-0)

PANCHINEGubbio e L’Aquila dietro-frontCongelati gli esoneri dei tecnici� Sabato, dopo le sconfitte, Gubbio e L’Aquila avevano deciso di esonerare rispettivamente Acori e Zavettieri. La notte invece ha portatoconsiglio. Il presidente Notari del Gubbio oggi incontra la squadra alla presenza del d.s. Pannacci e del tecnico. Invece a L’Aquila, visto il recupero di mercoledì contro il Pontedera e il rientro odierno del presidente Chiodi, si è deciso di dare l’ ultima chance a Zavettieri.

MARCATORI Cavallaro su rigore al 36’, Iemmello al 43’ p.t.; Sarno al 6’, Potenza al 15’, autorete di Gerevini al 19’, Grea al 32’ s.t.FOGGIA (4-3-3) Narciso 6,5; Loiacono 6,5, D’Angelo 7, Potenza 7 (dal 23’ s.t. Grea 7), Bencinvega 7; Agnelli 6,5, Minotti 7 (dal 29’ s.t. Sicurella 6), D’Allocco 6,5; Sarno 6,5 (dal 10’ s.t. Bollino 6), Iemmello 7,5, Cavallaro 7. (Micale, Barraco, Maza, Leonetti). All. De Zerbi 7,5.ISCHIA (3-5-2) Mennella 5; Impagliazzo 5, Sirignano 5, Formato 5; Finizio 4,5, Bulevardi 5,5, Gerevini 5,5, Chiavazzo 5,5, Abbracciante 5 (14’ s.t. Ciotola 5,5); Schetter 5, Infantino 5 (23’ s.t. Fu- mana 5). (Giordano, Bassini, Caso, Iannascoli, Alvino). All. Maurizi 5.ARBITRO Amabile di Vicenza 6,5.NOTE paganti 1.287, abbonati 1.295, incasso non comunicato. Espulso Finizio al 17’ s.t.; ammoniti Agnelli, Potenza, Impagliazzo, Mennella, Bulevardi e Formato. Angoli 3-3.

� FOGGIA Il Foggia passeggia contro l’Ischia, che adesso sembra alla deriva: da stasera ritiro fino a sabato. Il 6-0 finale è lo specchio di una gara a senso unico. Primo tempo contraddistinto dal rigore trasformato da Cavallaro e dalla splendida girata di Iemmello per il 2-0. Nella ripresa in rete anche Sarno, Potenza, Gerevini nella propria porta e Grea. Espulso Finizio per doppia ammonizione.

Emanuele Losapio

Foggia esageratoe super IemmelloDemolito l’Ischia

FOGGIA 6

ISCHIA 0

MARCATORI Razzitti (C) al 25’ p.t.; Montella (VL) al 24’ s.t.CATANZARO (4-4-2) Bindi 6; Daffara 6, Rigione 6, Ghosheh 6, Squillace 6; Giampà 6, Giandonato 6 (dal 23’ s.t. Mounard 5,5), Zappacosta 6, Mancuso 5,5 (dal 43’ s.t. Ilari s.v.); Bernardo 6, Razzitti 6,5 (dal 29’ s.t. Russotto 5,5). (Migani, Orchi, Calvarese, Sarr). All. Sanderra 5,5.VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte 6; Spirito 5,5, Rapisarda 6, Gattari 5, Malerba 6; Papa 6, Battaglia 6,5, Scarsella 6,5; Montella 6 (dal 45’ s.t. Kostadinovc s.v.), Held 5 (dal 12’ s.t. Del Sante 6), Improta 6,5 (dal 47’ s.t. Catalano s.v.). (Piacenti, Di Marco, Rossini, De Giorgi). All. Erra 6.ARBITRO Paolini di Ascoli 5,5.NOTE ingresso consentito solo ai 1.760 abbonati, incasso n.c. Ammoniti Gattari, Montella, Squillace e Zappacosta. Angoli 5-12.

� CATANZARO Il Catanzaro, più tonico in avvio, passa con un colpo di testa di Razzitti. Forcing della Vigor Lamezia nella ripresa e meritato pareggio sull’ennesimo angolo capitalizzato in mischia da una zampata dell’ex Montella. Il derby è tutto qui. Da segnalare la contestazione degli ultrà fuori dallo stadio per la decisione di permettere l’ingresso ai soli abbonati. Tensione in tribuna con i dirigenti della Vigor Lamezia.

Ivan Montesano

Solo un pareggioper il CatanzaroE’ protesta ultrà

CATANZARO 1

VIGOR LAMEZIA 1

MARCATORE Tuia al 29’ s.t.SAVOIA (3-5-2) Gragnaniello 6; Riccio 6, Checcucci 6, Sirigu 6; Cremaschi 6 (dal 31’ s.t. Boilini 6), Pizzutelli 6 (dal 38’ s.t. Partipilo s.v.), Saric 6, Scarpa 6, Verruschi 6; D’Appolonia 6 (dal 35’ s.t. Ferrante s.v.), Leonetti 6. (Volturo, Vosnakidis, Panariello, Giordani). All. Papagni 6.SALERNITANA (4-3-3) Gori 6; Colombo 6, Trevisan 6 (dal 1’ s.t. Franco 6), Lanzaro 6, Bocchetti 6 (dal 25’ s.t. Tuia 6,5); Moro 5,5 (dal 33’ s.t. Bovo s.v.), Pestrin 6, Favasuli 6; Nalini 5,5, Caetano 5,5, Mendicino 5,5. (Russo, Perrulli, Gabionetta, Cristea). All. Menichini 6,5.ARBITRO Fiore di Barletta 6.NOTE paganti 1.050, abbonati 260, incasso di 10.930 euro. Ammoniti Trevisan, Pestrin, Sirigu, D’Appolonia, Gori, Leonetti e Scarpa. Angoli 2-2.

� TORRE ANNUNZIATA (Na) E’ la Salernitana dell’ultimo quarto d’ora,

quella che spesso volge a proprio favore le situazioni più complicate e canta vittoria (nona vittoria esterna). E’ successo anche contro un Savoia determinato, incurante della grave crisi societaria, uscito a testa alta dal confronto con i più titolati avversari. La squadra di Papagni è stata colpita e affondata proprio quando dal settore ospiti si levavano cori di invito a Pestrin e compagni a «lottare col cuore». Derby dai toni spenti, tifosi di casa entrati soltanto a inizio ripresa e società contestata (raccolti 800 euro da devolvere alla squadra). Pur senza brillare, la Salernitana è andata vicina al vantaggio nel primo tempo con Mendicino e Favasuli. Il gol-vittoria di Tuia - entrato da appena quattro minuti - sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Nalini. E sabato all’Arechi, contro il Benevento capolista stoppato sabato dal Barletta, la squadra di Menichini avrà l’occasione per il sorpasso.

Vincenzo Pinto

SAVOIA 0

SALERNITANA 1

GIRONE C

Tuia è l’uomo-derbyLa Salernitana c’è Benevento avvisato1Menichini azzecca il cambio, Savoia k.o.Ora lo scontro diretto per il primo posto

L'ANALISIdi NICOLABINDA

LA DIFFERENZATRA IL PARMAE LE SOCIETA’DI TERZA SERIE

I l caso Parma sta facendo il giro del mondo riuscendo a far

alzare dalla poltrona le più importanti istituzioni calcistiche nazionali. Come se fosse la prima volta che una società non paga più gli stipendi, accumula debiti e va verso un fallimento. Certo, in Serie

A non è mai successo. E questo è clamoroso. Ma la Lega Pro (e anche la Serie B) ne ha visti a decine di casi simili, di società ballerine, di Ghirardi e di Manenti. Anche la Serie B nel torneo scorso ha vissuto una situazione simile con Bari e Siena a rincorrere la promozione

in Serie A senza una società alle spalle. Oggi in Lega Pro sono quelli di Barletta, Monza e Savoia i casi più gravi, ma tanti altri sono i club a rischio di default. Nessuno si alza dalla poltrona per loro. Le squadre senza stipendi - e parliamo di cifre diverse da quelle di Lucarelli&C. - vanno avanti lo stesso, garantendo quella regolarità del torneo che in A è svanita. Negli anni abbiamo visto collette dei tifosi (non di altri club come si illude di fare la Lega di A) per pagare le trasferte, giocatori sfrattati costretti a vivere in emergenza (ricordate i giocatori della Pro Patria accampati negli spogliatoi?) e squadre allenarsi in piazza non avendo più un campo a disposizione, con autogestioni vere e proprie.

Marco Sesia, 44 anni, Barletta

IL POSTICIPOLA REGGIANA

PER IL RISCATTOSTASERA ARRIVA

IL SANTARCANGELO

SERIE DGIRONE A: IL CUNEORITORNA IN VETTAMA LA CARONNESE

E’ IN AGGUATO

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

BENEVENTO 60 27 17 9 1 44 22

SALERNITANA 58 27 17 7 3 38 20

JUVE STABIA 51 27 14 9 4 39 25

CASERTANA 48 27 14 6 7 39 23

LECCE 48 27 14 6 7 37 25

MATERA 47 27 13 8 6 42 27

FOGGIA (-1) 46 27 12 11 4 45 24

CATANZARO 40 27 11 7 9 32 29

BARLETTA 36 27 9 9 9 25 23

VIGOR LAMEZIA 33 27 7 12 8 30 33

MARTINA 31 27 8 7 12 30 31

PAGANESE 30 27 7 9 11 21 31

LUPA ROMA 30 27 7 9 11 28 41

COSENZA 29 27 6 11 10 28 32

MELFI (-2) 25 27 5 12 10 26 34

MESSINA 25 27 5 10 12 28 42

ISCHIA 22 27 5 7 15 22 41

AVERSA NORMANNA 21 27 4 9 14 27 40

SAVOIA 20 27 4 8 15 20 37

REGGINA (-1) 19 27 4 8 15 19 40

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

SABATO 7 MARZOPISTOIESE-ANCONA (ore 14.30) (0-0)CARRARESE-TERAMO (ore 16) (1-2)FORLI’-TUTTOCUOIO (ore 17) (2-3)PRO PIACENZA-SAN MARINO (ore 17) (0-3)SANTARCANGELO-SAVONA (ore 17) (0-2)GROSSETO-PISA (ore 19.30) (2-1)DOMENICA 8 MARZOPONTEDERA-GUBBIO (ore 16) (1-0)ASCOLI-LUCCHESE (ore 18) (2-0)SPAL-PRATO (ore 18) (0-1)LUNEDÌ 9 MARZOL’AQUILA-REGGIANA (ore 20.45) (1-1)

15 RETI Cellini (5, Carrarese).14 RETI Arma (4, Pisa); Donnarumma (4, Teramo).13 RETI Bocalon (2, Prato).12 RETI Altinier (3, Ascoli).11 RETI Torromino (1, Grosseto); Lapadula (1, Teramo).9 RETI Perez (2, Ascoli); Loviso (3, Gubbio); Sandomenico (L’Aquila).8 RETI Grassi (Ascoli; 8 con 1 rigore nel Pontedera); Pichlmann (1, Grosseto); Regolanti (Gubbio); Forte (1, Lucchese; 2 nel Forlì); Fioretti (3, Spal).7 RETI Tavares (2, Ancona); Merini (Carrarese); Melandri (Forlì); Lo Sicco (Lucchese); Guidone (Santarcangelo); Colombo (1, Tuttocuoio).6 RETI Docente (1, Forlì); Fanucchi (Prato); Alessandro (2) e Matteassi (Pro Piacenza); Ruopolo (Reggiana); Graziani (Santarcangelo); Scappini (2, Savona).5 RETI Tulli (Ancona); Mustacchio (Ascoli); De Feo (Grosseto; 5 nel Savona); Mancosu (Gubbio); Romeo (Pistoiese); Rubino (1, Prato); Angiulli (Reggiana); La Mantia (1) e Sensi (1, San Marino); Germinale (1, Spal; ora è nell’Alessandria).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIANCONA-FORLI’ 0-0GUBBIO-CARRARESE 1-2LUCCHESE-L’AQUILA 3-1PISA-ASCOLI 0-1PRATO-PRO PIACENZA 0-1REGGIANA-SANTARCANGELO oggi, ore 20.45SAN MARINO-PISTOIESE 1-0SAVONA-PONTEDERA 0-1TERAMO-SPAL 1-1TUTTOCUOIO-GROSSETO 1-0

VENERDÌ 6 MARZOAVERSA NORMANNA-MARTINA (ore 19.30)(1-3)LECCE-JUVE STABIA (ore 20.45) (1-1)SABATO 7 MARZOISCHIA-CATANZARO (ore 14.30) (1-2)SAVOIA-FOGGIA (ore 14.30) (0-1)SALERNITANA-BENEVENTO (ore 15) (0-0)COSENZA-MATERA (ore 16) (3-2)MELFI-PAGANESE (ore 16) (2-2)BARLETTA-CASERTANA (ore 19.30) (1-2)DOMENICA 8 MARZOLUPA ROMA-REGGINA (ore 14.30) (1-1)VIGOR LAMEZIA-MESSINA (ore 14.30) (0-1)

16 RETI Eusepi (4, Benevento).13 RETI Caetano (3, Salernitana).12 RETI Moscardelli (2, Lecce).11 RETI Iemmello (Foggia); Di Carmine (3, Juve Stabia).10 RETI De Vena (5, Aversa Normanna); Iannini (Matera); Caturano (4, Melfi).9 RETI Cavallaro (5, Foggia); Montalto (4, Martina); Madonia (Matera); Corona (1, Messina).8 RETI Marotta (Benevento); Ciotola (3, Ischia); Arcidiacono (3, Martina); Carretta (Matera; 3 nel Martina); Del Sante (1, Vigor Lamezia).7 RETI Sarno (1, Foggia); Raffaello (1, Lupa Roma); Insigne (Reggina); Montella (Vigor Lamezia).6 RETI Fall e Floriano (1, Barletta; ora è nel Pisa); Alfageme (Benevento); Caccavallo (4 con 1 rigore nella Paganese)e Cisse (1, Casertana); Calderini (2, Cosenza); Ripa (1, Juve Stabia); Letizia (1) e Mucciante (Matera); Scarpa (4, Savoia).5 RETI Scognamiglio (Benevento); Bianco, Diakite e Mancino (Casertana); Russotto (4, Catanzaro); Cori (Cosenza); Del Sorbo (Lupa Roma; 3 nel Savoia); Tortori (Melfi); Orlando (Messina); Negro (Salernitana); Scarsella (Vigor Lamezia).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIBENEVENTO-BARLETTA 1-1CASERTANA-LECCE 1-0CATANZARO-VIGOR LAMEZIA 1-1FOGGIA-ISCHIA 6-0MARTINA-LUPA ROMA 2-0MELFI-AVERSA NORMANNA 3-4MESSINA-JUVE STABIA 0-3PAGANESE-COSENZA 0-0REGGINA-MATERA 2-3SAVOIA-SALERNITANA 0-1

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

ASCOLI 53 27 15 8 4 43 23

TERAMO 49 27 13 10 4 37 25

REGGIANA 44 25 13 5 7 35 20

PISA 44 26 12 8 6 31 18

PONTEDERA 39 26 10 9 7 31 27

ANCONA 39 27 9 12 6 32 28

L'AQUILA 38 25 9 11 5 28 22

CARRARESE 36 27 7 15 5 35 25

TUTTOCUOIO 34 26 8 10 8 32 43

LUCCHESE 34 27 8 10 9 27 28

GROSSETO (-1) 33 27 8 10 9 34 31

SPAL 33 27 9 6 12 25 28

PISTOIESE 33 27 9 6 12 31 44

GUBBIO 32 27 7 11 9 34 33

PRATO 29 27 6 11 10 32 37

FORLI' 29 27 7 8 12 25 38

SAVONA 27 27 7 6 14 26 43

SANTARCANGELO 26 26 6 8 12 23 29

PRO PIACENZA (-8) 25 27 9 6 12 25 34

SAN MARINO 23 27 5 8 14 30 40

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

Ma i campionati sono sempre stati regolari. Il Monza va avanti da mesi non si sa come (e in settimana potrebbe fallire), il Barletta è andato a pareggiare sul campo del Benevento primo in classifica, il Savoia ha ceduto di misura alla Salernitana. Non sono di certo i calciatori i colpevoli di queste gestioni scellerate, anzi, sono sempre stati loro i primi a cercare di fare il loro dovere. Chiedendosi perché le fideiussioni presentate dalle società per l’iscrizione (600mila euro quest’anno) non vengano escusse per pagare i loro stipendi e i debiti. Aspettando gesti concreti dalle istituzioni. E restando sconcertati oggi in una situazione che fa sentire questa categoria come una vera terza serie.

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MARCATORE Cisse al 20’ s.t.CASERTANA (4-3-3) Fumagalli 6,5; Idda 6, Rainone 6, Mattera 6, Tito 6; Marano 6, Rajcic 6,5, De Marco 6; Diakite 5,5 (dal 45’ p.t. Cunzi 6,5), Cisse 6,5 (dal 39’ s.t. Ricciardo s.v.), Mancino 6 (dal 31’ s.t. Kolawole s.v.). (D’Agostino, Antonazzo, De Liguori, Carrus). All. Campilongo 6,5.LECCE (4-3-3) Caglioni 4,5; Mannini 6, Diniz 7, Abruzzese 5, Lopez 6; Salvi 5,5 (dal 23’ s.t. Manconi 5,5), Papini 6,5 (9’ s.t. Filipe 5,5), Sacilotto 6; Embalo 5,5, Moscardelli 6 (dal 34’ s.t. Miccoli s.v.), Gustavo 5. (Scuffia, Vinetot, Di Chiara, Lepore). All. Bollini 5,5.ARBITRO Piccinini di Forlì 5.NOTE spettatori 3.500 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Ammoniti Marano, Salvi, Abruzzese, Cunzi, Filipe e Rajcic. Angoli 6-6.

� INVIATO A CASERTA Cisse s’inserisce tra Abruzzese e Caglioni (piantato tra i pali) e firma il gol che vale il successo della Casertana contro il Lecce, agganciato al quarto posto dai campani. Dopo un avvio prepotente dei giallorossi, che al 6’ colpiscono una traversa su tiro di Embalo e poi sono pericolosi con Moscardelli, la squadra di Campilongo conquista campo, pungendo su punizione con Mancino. Nella ripresa, la pattuglia di Bollini – prima sconfitta dopo 3 vittorie - perde Papini (caviglia k.o., stop di un mese e mezzo: impunito il fallo di Rainone) e impegna Fumagalli con Sacilotto.

Giuseppe Calvi

Casertana: Cissefirma l’aggancioBollini, primo k.o.

CASERTANA 1

LECCE 0

PAGANESE (4-3-3) Marruocco 6; Vinci 6, Tartaglia 7, Moracci 6,5, Donida 6; Malaccari 5,5, Baccolo 5,5 (dal 42’ s.t. Bergamini s.v.), Russini 5 (dal 33’ s.t. Bussi s.v.); Calamai 5, Girardi 6, Aurelio 5 (dal 18’ s.t. Longo 5). (Casadei, Perna, Bolzan, Franco). All. Sottil 5.COSENZA (4-4-2) Ravaglia 6; Serpieri 5,5, Tedeschi 6, Carrieri 6, Ciancio 5,5; Statella 5,5, Caccetta 6, Arrigoni 6, Criaco 5,5 (dal 12’ s.t. Tortolano 5,5); Cesca 5,5 (dal 41’ s.t. Fornito s.v.), De Angelis 5. (Saracco, Novello, Chidichino, Falbo). All. Roselli 6.ARBITRO Guarino di Caltanissetta 6.NOTE paganti 30, abbonati 257, incasso di 4.356 euro. Ammoniti Serpieri, Russini, Ravaglia e Longo. Angoli 5-1.

� PAGANI (Sa) Finisce senza gol la gara salvezza. La Paganese delude sulla trequarti, mentre il Cosenza si fa apprezzare in contropiede. Affondo al 33’ degli ospiti con Cesca che da centro area colpisce palo. La Paganese risponde al 33’ con Girardi, sulla cui botta Ravaglia respinge. Nella ripresa Tortolano calcia fuori da buona posizione. Episodio di violenza al centro della città, prima della gara, tra una decina di esultanti cosentini in un furgone e un gruppo di ultrà locali, che hanno lanciato alcune pietre rompendo il vetro di un finestrino.

Antonio Campitiello

Ultrà del Cosenzapresi a sassateIn campo è 0-0

PAGANESE 0

COSENZA 0

MARCATORI De Vena (AN) al 6’, Geroni (AN) al 14’, Caturano (M) su rigore al 17’, Agnello (M) al 46’ p.t.; Caturano (M) su rig. al 7’, Magliocchetti (AN) al 21’, De Luca (AN) al 36’ s.t.MELFI (4-3-1-2) Perina 5,5; Di Filippo 5,5, Dermaku 5,5, Colella 5, Pinna 5; Gallo 5,5 (dal 15’ s.t. Giacomarro 5,5), Spezzani 5,5, Agnello 6,5; Tortori 6; Caturano 7, Fella 5,5 (dal 32’ s.t. Falomi s.v.). (Gagliardini, Di Mercurio, Tundo, Nappello, Cicerelli). All. Bitetto 5,5.AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini 5,5; Balzano 5,5, Magliocchetti 6,5, Cossentino 5,5, Amelio 6; Catinali 6, Geroni 6,5, Capua 6 (dal 19’ s.t. De Luca 6,5); Mosciaro 5,5(1’ s.t. Sassano 6), Mangiacasale 6,5, De Vena 6,5 (dal 37’ s.t. Esposito s.v.). (Despucches, Scognamillo, Castellano, Giannattasio). All. Marra 6,5.ARBITRO Viotti di Tivoli 6,5.NOTE spettatori 900 circa; abbonati 500, paganti e incasso non comunicati. Espulso Pinna al 43’ s.t.; ammoniti Gallo, Spezzani, Di Filippo, Tortori, Magliocchetti e Catinali. Angoli 0-3.

� MELFI (Pz) L’Aversa Normanna infligge al Melfi la quinta sconfitta di fila. La squadra di Bitetto comincia distratta e si fa infilare da De Vena e Geroni. Poi reagisce con Caturano (su rigore), prende la traversa con Fella, pareggia con Agnello e va in vantaggio con Caturano (altro rigore). Tutto inutile: l’Aversa nel finale ribalta con Magliocchetti e De Luca e lascia l’ultimo posto alla Reggina.

Gianluca Tartaglia

Harakiri del Melfi:5 sconfitte di filaPoker dell’Aversa

MELFI 3

AVERSA NORMANNA 4

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IL FILM DELLE FINALI

� 1 Il trionfo dell’Asti, il secondo degli Orange dopo quello del 2012; 2 Rodolfo Fortino, 31 anni, pivot dell’Asti e della Nazionale; 3 Gli Under 21 della Lazio alzano la coppa Italia vinta col Napoli; 4 Il successo delle ragazze del Real Statte di Taranto DILORETO

32

4

1

Fortino re di Coppa Due magie per Asti il Pescara è beffato1Decisivo il pivot azzurro: doppietta. Dopo la Winter Cup altra vittoria dei piemontesi sul team di Colini

� (m.cal.) A giugno lo scudetto, a settembre la Supercoppa, ieri la Coppa Italia. Tre trofei. È proprio una Lazio da Grande Slam quella che ieri all’ora di pranzo ha schiantato 6-2 il Napoli nella finale Under 21: tra una Lazio di tutti romani (eccezion fatta per l’argentino Escosteguy, autore di una doppietta) e un Napoli di tutti napoletani, la differenza l’ha fatta l’esperienza. Lazio con l’età media più alta, con il capitano Angelo Schininà nel giro della Nazionale e un altro ’91, Giuseppe Mentasti, che due anni e mezzo fa era con Menichelli al Mondiale di Thailandia, dove segnò anche un gol all’Australia. Doppietta anche per Carlo Sordini, un altro che la maglia azzurra l’ha vestita più volte, come Vincenzo Milucci, miglior cannoniere nato in Italia del campionato di Serie A e «prestato» con l’Under 21 per questa Final Eight pescarese. Il capitano azzurro aveva trasformato il rigore dell’1-1, poi un suo autogol a pallonetto (quello del 4-1 laziale) ha di fatto chiuso la partita. Ma Milucci ha un futuro, come tanti dei ragazzi scesi in campo ieri.

UNDER 21

Lazio romana splendido trisIl Napoli va ko

� (m.cal.) Il Real Statte è la squadra più titolata nella storia del futsal femminile, eppure non vinceva un trofeo da quattro anni. La maledizione è finita ieri, in Abruzzo contro un’abruzzese, il Montesilvano, che non aveva fatto i conti con le ragazze di Tony Marzella, fondatore della squadra del piccolo centro della provincia di Taranto e tecnico abituato ad andare in panchina con gli occhiali da sole. Accanto alla squadra (con ieri, sono 24 vittorie su 24 gare in stagione), c’è un gruppo di tifosi che non si perde una partita: si chiama Borghetti Group, e ieri in 300 si sono mossi per trascinare le rossoblù alla quarta Coppa Italia. A sbloccare il risultato, la spagnola Patri Jornet Sanchez, nella ripresa il raddoppio della brasiliana Dalla Villa e il 3-0 della portoghese Azevedo. Ma l’Italcave ha anche un’anima italiana: il portiere Valentina Margarito, decisiva, e Susanna Nicoletti, che non ha segnato ma ha trascinato le compagne. Entrambe nel giro della Nazionale, difficilmente ne usciranno.

DONNE

Il Real Stattein trionfo: non perde mai

PESCARA 5

ASTI 6AI SUPPLEMENTARI (4-4)MARCATORI Rescia (P) 8’47’’, Wilhelm (A) 12’56’’, PC (P) al 16’40’’ p.t.; Ramon (A) 6’18’’, Follador (A) 8’58’’, Caputo (P) 10’13’’, Canal (P) 11’50’’, Jonas (A) 17’42’’ s.t.; Ercolessi (P) 4’03’’ p.t.s.; Fortino (A) 1’27’’ 4’40’’ s.t.s. PESCARA Tatonetti, Ercolessi, Leggiero, Canal, Nicolodi; PC, Caputo, Salas, Rescia, Morgado, Dambrosio, Pietrangelo. All. Colini.ASTI Putano, De Luca, Follador, Wilhelm, Jonas; Torras, Romano, Ramon, Fortino, Duarte, Casalone, Casassa. All. Polido.

ARBITRI Mameli, Ragalà e Di Padova. CRONO Intoppa. NOTE Spett. 2500. Espulsi Duarte (A) all’11’38’’ s.t. e Ramon (A) al 3’08’’ p.t.s. per somma di ammoni. Ammoniti Ramon (A), Leggiero (P), Duarte (A), Jonas (A), Ercolessi (P), Putano (A), PC (P), Torras (A).

Marco CalabresiPESCARA

U n mese fa, il video delsuo gol segnato in rove-sciata in Serbia con la

Nazionale ha fatto il giro delmondo. Ieri, a Rodolfo Fortino,per entrare nella storia del-l’Asti è bastato un tocco damezzo metro con la porta vuo-ta: mancavano 20 secondi allafine dei tempi supplementari,Lorenzo Pietrangelo (eroe nel-la semifinale contro la Lupa-rense) era pronto a sfidare unaltro para-rigori come DavidePutano, ma Tiago Polido ha avuto il coraggio di giocare pervincere subito, senza arrivaresul dischetto. Ed è stato pre-miato: tre anni dopo il succes-so di Padova contro la Lupa-rense, ecco la seconda CoppaItalia in bacheca, conquistata

ancora una volta battendo lasquadra di casa. Il Pala Giovan-ni Paolo II di Pescara porta be-ne all’allenatore portoghese,che aveva già fatto piangere itifosi abruzzesi nel 2011, vin-cendo lo scudetto con la Mar-ca.

SPETTACOLO Ma il tifo bian-cazzurro è stato da applausi,come quelli che il pubblico (ol-tre 2500 spettatori, più di15mila in quattro giorni di Fi-nal Eight) ha rivolto alla squa-dra di Fulvio Colini, arrivata aun passo dal sogno: quandotutto lasciava pensare a unanotte di festeggiamenti (sareb-be stata la prima coppa alzatanella storia dal Pescara e il se-condo trionfo di fila per unclub abruzzese, dopo quellodell’Acqua&Sapone nel 2014),Fortino – che aveva segnatoanche il 5-5 dopo il vantaggio

pescarese nei supplementari diun altro campione d’Europa,Ercolessi – ha deciso che era ilmomento di lasciare il segno. Eil palazzetto si è spezzato indue: da una parte il silenzio,dall’altra i cento tifosi arrivatida Asti in festa, per la secondacoppa nel giro di un mese, do-po la Winter Cup vinta in casaanche in quell’occasione aidanni del Pescara. Festa inizia-ta prima della partita, la pre-miazione della 5a C Scuola Pri-maria dell’Istituto Comprensi-vo Pescara 5, vincitrice delconcorso indetto da Divisione,Settore Giovanile e Scolasticoe Cr Abruzzo e premiata conuna medaglia celebrativa do-nata dalla Presidenza della Re-pubblica.

COME MOURINHO? Polido nonsi era nascosto: «Non siamoun’outsider, ma un’insider, evogliamo vincere questa coppaperché l’Asti è una squadra dicampioni». L’ha vinta nono-stante mille difficoltà: ha bat-tuto due squadre abruzzesi, ein finale ha dovuto pure fron-teggiare le espulsioni di Duartee Ramon. «Ho un gruppo fan-tastico, ma non siamo ancoraperfetti». C’erano tutti gli ele-menti per l’ennesima delusio-ne: può invece essere l’anno diuno storico triplete, come quel-lo di Mourinho, portoghese co-me Polido.

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ALBO D’ORO (recente) 2010-11Lazio, 2011-12 Asti, 2012-13Alter Ego Luparense, 2013-14Acqua&Sapone Emmegross,2014-15 Asti.

Calcio a 5 RFinal Eight Coppa Italia

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32 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Vettel è già innamorato della nuova Ferrari «Siamo da seconda fila»1 Il tedesco simula un GP: «Soltanto la Mercedes davanti a noi»Arrivabene: «Seb e Raikkonen sono una combinazione perfetta»

PAPERONE

Lewis al rialzoOra vorrebbeuno stipendioda 70 milioni! 1Hamilton, che ha gli stessi manager del calciatore Bale,punta al record. Ma Stoccarda...

CHIESTO AIUTO A BERNIE

Sos Force India � La Force India ammette le difficoltà economiche e ha chiesto aiuto a Bernie Ecclestone per avere un anticipo sui diritti commerciali: «Fino ad ora non abbiamo avuto alcun tipo di aiuto, ma speriamo che qualcuno ci dia una mano e ne stiamo discutendo», ha detto Bob Fernley , braccio destro di VJ Mallya. «Se andremo a Melbourne? Sarà dura ma come sempre ce la faremo».

SALTA L’OPERAZIONE JR

Badovini senza moto?� (p.g.) Il Mondiale Superbike è scattato ma Ayrton Badovini e lo spagnolo Toni Elias, ex iridato di Moto2, rischiano di non correrlo. La dominicana JR, che doveva debuttare quest’anno con le Bmw, dopo aver saltato Phillip Island, non correrà neppure fra tre settimane in Thailandia. Fonti vicine ad Elias sostengono che i responsabili del team sarebbero irraggiungibili e l’intera operazione sarebbe saltata.

TACCUINO

ESIBIZIONE A GINEVRA

De Silvestro sulla F.E� Esibizione ginevrina per Simona De Silvestro al volante di una Formula E: «E’ stato un momento speciale per me guidare nel giorno che segna il ritorno dell’automobilismo in Svizzera (le corse sono vietate dal 1955; n.d.r.)», ha commentato la italo-svizzera, già protagonista di Indycar e tester Sauber. Alejandro Agag, responsabile del campionato, non ha escluso un appuntamento qui in futuro.

Simona de Silvestro, 26 anni, svizzera, ha corso 4 stagioni in IndyCar: miglior risultato un 2°

posto a Houston nel 2013 LAPRESSE

I TEMPI

Così ieri nella quarta e ultima giornata di test a Montmelò(4.655 m):1. Bottas (Fin-Williams) 1’23”063 (89 giri, miglior tempo ottenuto con gomme supersoft); 2. Vettel (Ger-Ferrari) 1’23”469 (129 giri, supersoft); 3. Nasr (Bra-Sauber) 1’24”023 (159, supersoft); 4. Verstappen (Ola-Toro Rosso) 1’24”527 (85, supersoft); 5. Ricciardo (Aus-Red Bull) 1’24”638 (72, soft); 6. Perez (Mes-Force India) 1’25”113 (130, supersoft);

7. Rosberg (Ger-Mercedes) 1’25”186 (148, medie); 8. Button (GB-McLaren) 1’25”327 (30, supersoft); 9. Maldonado (Ven-Lotus) 1’28”272 (36, medie).

ORA TUTTI A MELBOURNEIl Mondiale inizia tra due settimane. Questo il calendario completo:15 marzo Australia; 29 marzoMalesia; 12 aprile Cina; 19 aprileBahrain; 10 maggio Spagna; 24maggio Monaco; 7 giugno Canada;21 giugno Austria; 5 luglio GranBretagna; 19 luglio Germania; 26luglio Ungheria; 23 agosto Belgio;6 settembre Italia; 20 settembreSingapore; 27 settembre Giappone; 11ottobre Russia; 25 ottobre Stati Uniti;1 novembre Messico; 15 novembreBrasile; 29 novembre Abu Dhabi.

Nasr stakanovistaMcLaren, 30 giriIl 15 in Australia

Luigi PernaINVIATO A MONTMELÒ (SPAGNA)

L a strana coppia chiudel’inverno con il sorriso.Quello di Sebastian Vettel,

che guarda più in là di una gior-nata in chiaroscuro, scommet-tendo sulla Ferrari come mi-gliore sfidante delle Mercedesa Melbourne. E l’altro concessosolo in privato da un KimiRaikkonen che finalmente rive-de la luce in fondo al tunnel,grazie a una rossa che ora «sen-te» sua. È la fotografia di duepiloti rigenerati, pronti a ripar-tire a Melbourne per un Mon-diale che riscatti la passata sta-gione, terribile per entrambi.«Ascoltandoli, si capisce che lamacchina ha fatto un saltoavanti. Seb l’ha paragonata allasua Red Bull dell’anno scorso,Kimi alla nostra vecchia mono-posto, e i progressi sono evi-denti. Gli obiettivi finora sonostati centrati», afferma il teamprincipal Maurizio Arrivabene.

SECONDA FILA La Ferrari va inAustralia con questo spirito dimoderata fiducia. L’ultimagiornata di test invernali alMontmelò ha visto svettare laWilliams di Valtteri Bottas, con4 decimi di vantaggio su Vettela parità di gomme (supersoft),mentre Nico Rosberg si è con-

centrato su lunghe sequenze digiri. Però Seb, autore di un giroveloce non perfetto, resta otti-mista: «Il fatto che la simulazio-ne gara sia andata più o menosecondo i piani è incoraggianteper l’affidabilità, anche se pos-siamo migliorare. È chiaro chela Mercedes è ancora davanti.Poi, a una certa distanza, ci so-no Williams, Red Bull e noi, tut-ti molto vicini. Fra due settima-ne, a Melbourne, sapremo. Miaspetto le Mercedes prime sullagriglia, poi spero due Ferrari,degli altri non mi interessa…».

STOP Nonostante una giornata«non esente da problemi», an-che il d.t. James Allison vedespiragli positivi: «Abbiamo fat-to tanti giri e completato con successo la seconda simulazio-ne (anche se Vettel, al contrariodi Raikkonen sabato, ha dovuto“spezzarla” in due parti per unallarme non legato al motore;n.d.r.). Siamo soddisfatti». Lasimulazione portata a terminedalla Sauber di Felipe Nasr, mo-torizzata Ferrari, è un’altraconferma. La rossa non si è maifermata in pista in tutto l’inver-no. Coprendo 5.407 km, controi 6.119 delle Mercedes e i 4.947delle Williams. Mediamente, aparità di mescola, le inseguitri-ci Ferrari e Williams sono mi-gliorate di circa 2” rispetto aitest condotti al Montmelò a

maggio. Mentre la Mercedes«solo» di 1”6. Il divario restaperò elevato. «Potendo sceglie-re, vorrei che migliorassimo so-prattutto in qualifica. La disci-plina è il primo passo verso ilsuccesso: questo ho detto ai ra-gazzi. Vincere due gare è unobiettivo ambizioso, ma resta realistico», continua Arrivabe-ne. La Ferrari può beneficiaredi molti più cavalli rispetto al2014. La velocità registrata ierisul lungo rettilineo del Mont-melò (circa 330 km/h) lo dimo-strerebbe.

COPPIA D’ORO E poi ci sono ipiloti. La strana coppia. «Kimi eSeb hanno caratteri molto di-versi – li descrive Arrivabene –.Uno in pubblico non parla perniente, ma poi in privato scopriche ama l’arte e ha buon gusto.Seb è super professionale.Quando lo vedo lavorare nelbox mi emoziono, perché mi ri-corda un altro ragazzo tedesco(Michael Schumacher; n.d.r.).La sua capacità di analisi è in-credibile. Ma è anche diverten-te: io sono tifoso della Juve e luimi prendeva in giro per la sfidacol Borussia, solo dopo mi harivelato di tifare per l’EintrachtFrancoforte. Gli parlo in inglesee mi risponde in italiano. Lui eKimi sono la combinazione per-fetta».

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Sebastian Vettel, 27 anni, davanti a Valtteri Bottas, 25: il tedesco è alla prima stagione in Ferrari, il finlandese alla terza da titolare alla Williams AFP

Lewis Hamilton, 30 anni, campione del mondo 2008 e 2014 IPP

INVIATO A MONTMELÒ

U n’unica spina, in un in-verno tutto rose e fio-ri, si insinua dietro le

quinte del rapporto fra laMercedes e la sua stellaLewis Hamilton. Il campionedel mondo è in scadenza dicontratto alla fine di questastagione e le discussioni sulrinnovo vanno ormai avantidalla metà dello scorso cam-pionato, quando i movimentidi mercato che hanno porta-to Fernando Alonso allaMcLaren e Sebastian Vettelalla Ferrari avevano sfioratoanche l’inglese. Non è un mi-stero, infatti, che in estateAlonso abbia cercato di pro-piziare un clamoroso scam-bio Ferrari-Mercedes fra luied Hamilton, attraverso ilmanager Flavio Briatore. Poil’affare non è andato in portoe se n’è realizzato un altro.Ma il brusio di voci intorno aHamilton non è cessato.

CIFRA RECORD Era il mo-mento in cui Lewis e il teamsi trovavano ai ferri corti, peril sospetto di favoritismi avantaggio del compagno disquadra Nico Rosberg. Situa-zione aggravata dal tampo-namento fra i due nel GP delBelgio. Poi la vittoria di Ha-milton nel Mondiale ha percosì dire normalizzato le co-se. Non abbastanza però perrisolvere la questione con-tratto, che resta aperta. Ha-milton, secondo il quotidia-

no inglese The Times, starebbegiocando al rialzo con Stoccar-da, avendo avanzato una richie-sta addirittura di 50 milioni disterline (70 milioni di euro) al-l’anno, l’equivalente di 1,4 mi-lioni di euro a settimana. Il con-tratto dovrebbe essere di tre an-ni (in totale 150 milioni di sterli-ne, al cambio 210 milioni dieuro), rendendo l’inglese il pilo-ta più ricco della F.1. Se anche lacifra non fosse esatta, ma piùbassa, si tratterebbe comunquedi una spesa onerosa per qualsi-asi team. Fra l’altro, sembra cheHamilton (oggi rappresentatodalla Purple Pr, la stessa agen-zia del calciatore Gareth Baledel Real Madrid) abbia mostra-to insospettate doti da uomo af-fari durante le discussioni aBrackley, con volontà precise edettagliate.

TENSIONE La Mercedes, cheavrebbe voluto firmare conLewis prima del via del Mondia-le, difficilmente ci riuscirà. Equesto potrebbe alimentarespeculazioni che rischiano dirovinare l’idillio di un precam-pionato da dominatori incon-trastati. Alimentando le speran-ze di chi sogna di strappare Ha-milton ai tedeschi. La Mercedes,fra l’altro, in questo momentonon avrebbe neppure grandi al-ternative per sostituire l’iridato.C’era alla finestra Alonso, il cuirapporto con la McLaren-Hon-da sembra già in crisi, ma l’inci-dente capitato allo spagnolo neitest complica le cose. «Vogliamofare in fretta, ma senza darciscadenze. Perché le deadlinecreano tensione — ha spiegatoil team principal Toto Wolff —.Hamilton, statene certi, vuolerestare con noi». Sarà, ma iltempo passa e il rinnovo resta insospeso. Pronto a essere messoin discussione al primo «litigio»in pista fra Hamilton e Rosberg.

lu.pe.© RIPRODUZIONE RISERVATA

MAURIZIO ARRIVABENETEAM PRINCIPAL FERRARI

VORREI MIGLIORARE SOPRATTUTTO IN

QUALIFICA. VINCERE DUE GARE RESTA AMBIZIOSO

MA È REALISTICO

CON SEBASTIAN PARLO IN INGLESE E LUI MI

RISPONDE IN ITALIANO. E MI PRENDEVA IN GIRO

PER JUVE-BORUSSIA

Formula 1RTest a Montmelò

Page 34: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

34 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Page 35: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

35LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Domenica sprintfKUURNE-BRUXELLES-KUURNE

Test Sanremo Cavendishspegne Kristoff1In Belgio, la 6a vittoria stagionale sul re della Classicissima 2014. Viviani ottimo 3°

Da sin: Elia Viviani, Mark Cavendish, 29 anni, e Alexander Kristoff BETTINI

Luca Gialanella

V ia Roma è laggiù, in fon-do al vialone di Kuurnespazzato dal vento. Via

Roma è il sogno che ha alimen-tato, come un fuoco, l’inverno diMark Cavendish. D’accordo, lacaduta nella prima tappa delTour nello Yorkshire, a casa sua,gli aveva scombussolato la se-conda parte del 2014. Ma quan-do è arrivata la notizia che l’arri-vo della Milano-Sanremo dome-

nica 22 marzo sarebbe tornatonel suo luogo più degno, quelbudello in cui si sono celebratele leggende di Coppi e Merckx,beh, l’umore del velocista è tor-nato buono.La Kuurne-Bruxelles-Kuurne èla prima classica del pavé per ve-locisti. Kuurne è incastrata nelleFiandre tra Kortrijk e Harel-beke. Ci sono nove Muri delFiandre, tra cui il Vecchio Qua-remont. E allora gli sprintervanno giudicati lì: Cavendish,Kristoff e Viviani sono stati tra i

migliori e alla fine l’arrivo è giu-sto. Il norvegese Kristoff, che laSanremo l’ha vinta nel 2014,lancia lo sprint; Cavendish, chela Classicissima l’ha conquistatanel 2009 per 2 cm, lo rimontanegli ultimi 50 metri. Ed Elia Vi-viani, che il Mondiale di Prima-vera lo sogna, resta un po’ espo-sto al vento, che soffia propriodal suo lato, ma è terzo. Ottimo,dopo le due medaglie (argentoAmericana e bronzo Omnium)ai Mondiali su pista. «Mark lovedo più cattivo e determinatoche in passato — analizza Vivia-ni, acuto come sempre —. E’nervoso, e vuole vincere, punto.Lo vedo molto migliorato suipercorsi misti, è più brillante insalita. Penso che anche le dueSei Giorni in autunno lo abbia-no aiutato molto nella prepara-zione, quello è un periodo diffi-cilissimo per noi, non hai gare,devi andare ad allenarti al cal-do. Se sbagli l’inverno, sei fottu-to per tutto l’anno». Cavendish è già a quota 6 vitto-rie: come solo nel 2013, ma laqualità è nettamente migliore (San Luis, 2 tappe e classificaDubaiTour, Almeria e Kuurne).«L’ho corsa due volte e l’ho vintadue volte (2012 e ieri, ndr). Tut-ti i compagni si sono dedicatiesclusivamente a me, anche Bo-onen, che ha vinto qui tre volte.E sono felice di aver battuto Kri-stoff nel primo testa a testa que-st’anno». Adesso Cannonballvola a Città del Capo: domenicacorrerà la Cape Argus, 35 milapartecipanti. Dal Sudafrica arri-va uno degli sponsor del team: èKlein Constantia, famosissimomarchio di vini bianchi. Il vinodi Napoleone. Mark è pronto perfesteggiare il bis in via Roma.

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ARRIVO: 1. Mark Cavendish (Gb, Etixx -Quick Step) km 202 in 4.28'56"; 2. Kristoff (Nor); 3. Viviani; 4. Van Asbro-eck (Bel); 5. Colli; 6. Drucker (Ola); 7. Debuschere (Bel); 8. Sbaragli; 9. Kre-der (Ola); 10. Pelucchi.

SBOCCIA MINALI ECCO LA PRIMADA UNDER 23� (dan. viganò) Ricordate il veronese Nicola Minali, 52 vittorie con 2 tappe al Giro, 3 al Tour, 7 alla Vuelta e 2 Parigi-Tours? Suo figlio Riccardo, 19 anni, che corre nella Colpack, ha colto la prima vittoria da Under 23 nella Coppa Città di Melzo. Attenzione: è velocissimo RODELLA

DOPING

Armstrong niente scontiE Jalabert? «Con Ferrari»

Niccolò Bonifazio, 21 anni BETTINI

Claudio GhisalbertiINVIATO A LUGANO (SVIZZERA)

I tecnici dicono che sia unodei migliori talenti italia-ni, uno su cui puntare a

occhi chiusi. Qualcuno sostie-ne che assomigli a Bettini. Pa-ragone pesante. Fatto sta cheNiccolò Bonifazio ha vinto al-la grande il Gp Lugano. In vo-lata il 21enne ligure dellaLampre-Merida non ha avutorivali, ma il successo l’ha co-struito prima, nelle ultimedue salite. «La volata è l’ulti-mo dei problemi – dice il vin-citore – così in allenamentomi dedico quasi esclusiva-mente alla salita che resta ilmio punto debole. Per questole ultime due le ho prese da-vanti e ho evitato fuorigiri».

Bonifazio, cosa ci possiamo aspettare alla Sanremo?«Non lo so. Però quella è lacorsa dei miei sogni. Ci arrive-rò correndo la Parigi-Nizzadove però vorrei togliermi an-che qualche soddisfazione. Lestrade sono le mie, le conoscometro per metro. Punto forte

su domenica 22 marzo».

Farà allenamenti specifici?«Li sto già facendo, l’altro giornoho fatto sette ore. Poi ho comin-ciato ad allenarmi anche a tavo-la. Da un paio di settimane misono rivolto a un nutrizionista,Iader Fabbri. Ho perso già unchilo e mezzo. Prima mangiavocome se fossi sempre in corsa».

A Sanremo c’è anche il Giro.«Quest’anno non lo corro. Per ilmomento non ho in programmagrandi gare a tappe».

Lei ha detto di non avere idoli.«Sì. Quelli che avevo si sono ri-velati un bluff, imbroglioni».

Luca Guercilena, team managerdella Trek, ci parla bene di lei.«Conosco Luca da quando erojuniores 2° anno. Un grande».

Ma lei che tipo di corridore è?«Mi piacciono le corse in Belgio,magari tra un paio d’anni andròforte. La scorsa stagione le hofatte tutte, ma non ero in grandecondizione per colpa di una ca-duta che mi ha procurato pro-blemi al ginocchio. Il Fiandre èduro; la Gand è quella più adat-ta; la Roubaix la più magica: hobucato all’inizio della Foresta,ho proseguito in pullman».

Il Bonifazio extraciclismo?«Tre anni di studi come mecca-nico-idraulico, la passione per lemoto e le auto specie d’epoca.Mi piace restaurarle e andarci afare un giro. Ho una Vespa del’56 e una 600 del ’63. Bellissi-me».

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ARRIVO: 1. Niccolò Bonifazio (Lampre Merida) km 200 in 4.38'8”, media 39,887; 2. F. Gavazzi; 3. Montaguti; 4. Guldhammer (Dan); 5. Gerdemann (Ger); 6. Pellizotti; 7. Mejias (Spa); 8. Boaro; 9. Tanner (Aus); 10. Cunego.

Armstrong, 43, e Verbruggen;Laurent Jalabert, 46 anni

N on si finisce mai. Anchedopo vent’anni. E chissàper quanto tempo anco-

ra il ciclismo si porterà indietrouna sacca piena di problemi. Odi vermi, per usare le parole delpresidente Uci, Brian Cookson.Partiamo da Lance Armstrong.Il giornalista inglese DavidWalsh, uno dei suoi primi accu-satori, ha rivelato sul SundayTimes che non ci sarà uno scon-to di pena per lui, nonostante idue incontri con la Circ, la com-missione voluta da Uci e Wadaper far luce sul passato. Lanceaveva dichiarato in un’intervi-sta «non coprirò nessuno», masecondo le anticipazioni lacommissione non ritiene diproporre riduzioni della san-zione per Armstrong, radiatodall’Uci nel 2012.Restiamo in Francia. Un libro diPierre Ballester (anche lui in-dagò sul texano) fa luce sui rap-porti neri del rugby francesenegli Anni ‘90. Jacques Mom-bet, medico della Nazionale, ri-vela l’incontro avuto a Romanel 1993 con i medici Conconi eFerrari. Già. Dice: «Volevo co-noscere la loro metodologia, illoro approccio al doping. E perspiegarmelo fecero l’esempio diun ciclista, Laurent Jalabert. Midissero che arrivavano con unaereo privato con i loro prodot-ti e come facevano le cure: que-sto da prendere per 10 giorni,poi stop per 15 giorni, quindi ri-cominciare il ciclo altre duevolte. Ormone della crescita,testosterone, Epo». Nel 1993Jalabert correva nella Once diSaiz. Ha sempre negato. Ma Ar-mstrong disse: «Si sapeva cheFerrari era il medico della Oncenegli Anni ‘90».

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CiclismoRGiornata per velocisti

fGP LUGANO

Bonifazio style «Volata? Non èun problema»1In Svizzera, la promessa della Lampre supera Gavazzi. Ha auto e Vespa d’epoca

Page 36: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

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L'ANALISIdi LUCA CHIABOTTI

CHE LOTTA SUL FONDO CLASSIFICADUE RETROCESSIONI? E UN’IDEA...

L a sconfitta di Roma incasa con Pesaro, lavittoria di Capo

d’Orlando a Avellino, il modo in cui Caserta ha tenuto il campo a Cremona pur sconfitta, hanno decisamente cambiato faccia al fondo della classifica, risucchiando club ambiziosi come Varesee Roma nella lotta per non retrocedere alla quale non sono pronti. Vero, la penalizzazione data alla squadra di Esposito (un punto di meno) la fa cadere a tre vittorie dalle penultime e sarà probabilmente decisiva nella lotta salvezza anche se la Juve, siamo convinti, continuerà a combattere nelle 10 partite che mancano. Anche perché, la scorsa stagione insegna, spesso le questioni in Serie A vengono decise più da

motivi economici (Montegranaro comunque non si sarebbe iscritta quest’anno) che tecnici e non è detto che l’ultima sia davvero spacciata. E’ una delle conseguenze dell’aver ridotto le retrocessioni a una, partendo da un presupposto corretto: garantire agli investimenti tecnici e economici delle squadre di Serie A maggior certezza di continuità. Ma da anni, ormai, molti club non investono, sopravvivono sfruttando norme che, comunque, ti garantiscono di andare avanti mesi prima di dover affrontare controlli ed eventuali penalizzazioni. Né viene richiesto loro di investire in strutture tecniche, impianti, vivai per stare in A. Se il professionismo non è davvero tale, come accade in Italia (con paletti molto

rigidi su palazzetti con capienza superiore e servizi migliori per il pubblico, fideiussioni più alte e strutture adeguate tecniche e di marketing, si potrebbe anche discutere di abolire le retrocessioni, tema comunque spinoso per la nostra mentalità), avrebbe allora più senso e sarebbe più appassionante, oltre a permettere un ricambio positivo con le notevoli piazze di A-2 che hanno potenzialità e requisiti per salire, aumentare le retrocessioni a due. Una provocazione? Certamente, soprattutto considerando il polpettone a 32 squadre che la A-2 proporrà dal prossimo campionato. Ma una riflessione sul tema, anche per rendere la A più appassionante viste le risposte tecniche date dalle squadre in fondo alla classifica, varrebbe la tema di farla, anche per il bene dei club di Serie A. Il resto? Significative le vittorie di Venezia e Sassari, Reggio Emilia è venuta in gita a Milano che, in casa, ha sempre vinto con uno scarto medio di 23.3 punti. Milano super favorita? Colpa degli avversari.

La contestano? Milano rispondee travolge Reggio1Vince di 50 contro la seconda. Banchi: «Ma il divario con le avversarie non è così ampio»

Joe Ragland, 25 anni, contro Kaukenas: ieri 14 punti, 5 rimbalzi e 8 assist nella goleada milanese CIAMILLO

Vincenzo Di SchiaviMILANO

I l flop di Coppa Italia ripor-ta a galla vecchie cicatrici.La curva, nello striscione

più lungo della storia, emette ilproprio verdetto: «Banchi,Gentile, Portaluppi più colpe-voli di tutti. Un anno è passatoe nulla è cambiato. Armani: icampioni non si fanno coi mi-lioni, servono progetti seri,presidenti veri e allenatori de-gni dei nostri colori». A certe

della moda. Se n’è andato colsorriso. Quello che non avevaBanchi nel dopogara, nono-stante la mattanza: «Vittoriache sgorga da un atteggiamen-to aggressivo tenuto per tuttala gara. Reggio ha pagato le as-senze, il risultato è frustrante,ma è un patrimonio che serviràloro per il finale di stagione.Noi invece pensiamo alla garacon l’Olympiacos che non èun’ultima spiaggia ma l’occa-sione per alzare il livello. Ciservirà anche per i playoff vistoche in Italia non esiste un diva-rio così ampio con le avversarieda farci dormire sonni tran-quilli nelle serie che portanoverso lo scudetto».

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I MIGLIORI DELLA SETTIMANA

PUNTI

301. Linas Kleiza

MILANOAla30 anni

2. Henry DomercantCASERTA 24

3. Anthony MilesPESARO 22

3. Jeremy HazellBOLOGNA 22

5. James MaysBRINDISI 20

RIMBALZI

131. O.D. Anosike

AVELLINOCentro 24 anni

1. Ed DanielCREMONA 13

3. James MaysBRINDISI 12

4. Carleton ScottCASERTA 10

4. Okaro WhiteBOLOGNA 10

TIRI DA 3

8/101. Linas Kleiza

MILANOAla30 anni

2. Peter LorantPESARO 3/4

2. Achille PolonaraREGGIO EMILIA 3/4

4. Henry DomercantCASERTA 4/6

5. David LoganSASSARI 5/8

TIRI DA 2

6/61. Daniel Hackett

MILANOGuardia27 anni

2. Tony EasleyPISTOIA 6/7

3. Jerome DysonSASSARI 5/6

4. Melvin EjimROMA 5/7

5. quattro giocatori4/6

MILANO 118

REGGIO E. 68

(32-18, 57-26; 102-57)

EA7 MILANO: Hackett 15 (6/6, 1/1), Gentile 13 (5/5, 1/1), Moss 8 (1/3, 2/3), Melli 3 (0/1, 1/1), Samuels 10 (4/5); Brooks 12 (2/2, 2/4), Cerella, Kleiza 30 (3/3, 8/10), Elegar 6 (2/3), James 1, Ragland 14 (2/2, 1/2), Gigli 6 (2/2 da 3). All.: Banchi.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Cinciarini 4 (1/4, 0/3), Della Valle 15 (2/5, 2/4), Silins 5 (1/2, 1/3), Polonara 14 (2/5, 3/4),Pini 2 (1/1); Mussini 7 (1/2, 1/4), Lavrinovic 2 (0/4, 0/2), Pechacek 9 (3/4, 1/1), Kaukenas 10 (1/5, 1/6). N.e.: Strautins. All.: Menetti.

ARBITRI: Lamonica, Di Francesco, Morelli.

NOTE - T.l. Mil 14/19, RE 17/22. Rimb.: Mil 32 (Ragland, Brooks 5), RE 16 (Polonara 5). Ass.: Mil 34 (Ragland 8), RE 11 (Cinciarini 3). Tecn.: panchina Reggio Emilia 17’47” (52-24). Usc. 5f.: James 27’02” (84-38) . Progr.: 5’ 16-12, 15’ 41-24, 25’ 76-36, 35’ 102-57. Spett.: 9050. Alle 20 Trento ospita Varese

col debutto di Caja in panchina� (a.f.-c.a.) Stasera (ore 20, RaiSport 2 e play by play live su Gazzetta.it) si chiude la 5a di ritorno con il posticipo Dolomiti Energia Trento-Openjobemetis Varese. Dopo le dimissioni di Pozzecco, per i lombardi debutta in panchina Attilio Caja. Jefferson è recuperato dopo un problema a una caviglia in settimana, non ci sarà invece Rautins. Oggi verrà sottoposto ad esami per capire quale sia il problema, visto che dopo l’attacco

influenzale è ancora fisicamente debilitato. Il play finlandese Letho atterra oggi in Italia.Trento col solo dubbio Baldi Rossi, reduce da influenza.«Mai come in questo caso dobbiamo pensare al nostro modo di stare in campo sia dal punto di vista tecnico che mentale – ha detto coach Buscaglia – Conosciamo il valore dei singoli di Varese, ma il cambio di allenatore influenzerà la loro dimensione tattica. Squadra con grande potenziale».

BasketRSerie A: 5a di ritorno

sentenze, Milano risponde conuna gara rabbiosa, intensa, daEurolega, strozzando ReggioEmilia in ogni zona del campo.Tutti girano a mille, col fuocodentro, tirando fuori le unghieper sventrare quella che Ban-chi chiama «cappa di negativi-tà». Anche se il coach EA7 pre-cisa: «Cosa penso della conte-stazione? Nulla, non l’ho vista,ero di spalle». Come da tradi-zione, il meglio sgorga quandoMilano si sente sola contro tut-ti. Il 12/15 al tiro, a fine primoquarto, vale il + 14 (32-18), latripla di Brooks il +17. Il tuttoin meno di 15 minuti con Reg-gio Emilia che prova a mettersia zona per arginare un’ondatroppo grande per lei. Alla ter-za sirena è +49 (93-44) Mila-no, che in futuro dovrà spiega-re se questa è davvero la diffe-renza tra lei e gli altri.

RABBIA Gentile parte a razzo:7 punti per scrollarsi di dossole ombre di un periodo no, tor-nare il capitano dello scudettoe rispondere allo spicchio diForum polemico. Di rabbia so-no anche i primi 10 minuti diHackett, che attacca il ferro co-me ai tempi d’oro e torna a da-re del tu alle triple. Ma è la fisi-cità di Milano a paralizzareuna Reggio Emilia troppo leg-gera e spuntata (mancano Die-ner e Cervi) per trovare uncontromosse adeguate. «Madopo una gara così, pensare al-le assenze mi pare superfluo –dice Menetti –. Abbiamo subitodi tutto e di più. In campionatoabbiamo perso il filo: con squa-dra e società dobbiamo riflet-tere». Il coach emiliano provala zona 3-2 per disperazionema le coltellate continuano adarrivare fitte dagli angoli. Il fi-

21� Anni da cui Milano non segnava così tanto. Si deve tornare al 26/2/94, k.o. 121-120 al supplementare contro Livornocon 38 punti di Djordjevic

138� Massimo storico di punti realizzati in una partita dall’Olimpia, nella stagione 1970-71 (28/3/71) Simmenthal-Snaidero Udine 138-88

79.6%� Percentuale dei tiri dal campo di Milano (25/30 da due, 18/24 da tre, per un totale di 43/54), record per la serie A battendoil 75.5% di Roma nel ‘91

lotto di triple di Kleiza vale il+30 (55-25). Il lituano è inde-moniato dall’arco (8/10): in-fierisce con freddezza, mentretutti partecipano alla festa:Brooks, Ragland, Melli, Sa-muels, Cerella, Gigli e Elegar,l’ultimo arrivato, abbagliato datanto ben di dio.

SIENA Va in campo pureDarjus Lavrinovic che ritrovala Serie A nel modo più trucema forse più familiare. Così az-zannava gli avversari la suaSiena pigliatutto. Davanti aquesta Milano si sarà tolto ilsuo inseparabile cappello an-che Jimmy Goldstein, l’eccen-trico miliardario super tifosoNba in città per la settimana

Page 37: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

37LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE ALTRE GARE

AVELLINO 65

C.D’ORLANDO 75

(15-21, 24-35; 50-49)

SIDIGAS AVELLINO: Gaines 15 (1/6, 4/7), Banks 7 (1/5, 1/2), Hanga 11 (4/5, 1/6), Harper 11 (4/10, 1/4), Anosike 10 (5/11); Trasolini 4 (1/3), Cadougan 2 (1/2), Cavaliero 5 (1/2, 1/4), Lechthaler (0/1), Cortese (0/1, 0/4). N.e.: Gioia, Severini. All.: Vitucci.

UPEA CAPO D’ORLANDO: Henry 12 (3/7, 1/2), Basile 13 (3/3 da 3), Soragna 9 (4/6), Hunt 13 (6/11), Archie 12 (6/12, 0/4); Pecile 6 (1/1, 1/2), Nicevic 10 (4/7). N.e.: Motta, Bianconi, Karavdic. All.: Griccioli.

ARBITRI: Lanzarini, Vicino, Quarta.

NOTE – T.l.: Ave 5/8, Cap 12/18. Rimb.: Ave 48 (Anosike 13), Cap 32 (Hunt 9). Ass.: Ave 13 (Harper 5), Cap 16 (Basile 5). Progr.: 5’ 9-14, 15’ 20-29, 25’ 37-39, 35’ 59-59.Usc. 5f.: Harper 39’39’’ (64-70). Spett. 2000 per 24.000 euro.

AVELLINO - In attesa dei nuovi McGee, Campbell e Sahinovic in imminente arrivo, l’Upea orfana degli esautorati Freeman, Burgess e Cochran espugna con merito Avellino interrompendo la serie di 4 sconfitte consecutive. Sprofonda nel tunnel (8 k.o. nelle ultime 9 gare compresa la Coppa Italia) una Sidigas molle e sconcertante, specie nei primi 20’, in cui è apparsa vuota e presuntuosa. «Abbiamo disputato una grande partita – dice coach Griccioli – dopo le ultime settimane in cui abbiamo preso decisioni forti. Il lavoro duro paga e il successo somiglia a una gara epica degli anni ‘60 nella quale si è vinto speculando e adattandoci al tipo di gioco degli avversari».Coach Vitucci, ancora contestato, non ammette scuse: «Il campo ha smentito la nostra ripresa e mi scuso e prendo la responsabilità di questa sconfitta nella quale obiettivamente il 1° tempo è stato da psicodramma inspiegabile».L’Upea, 5 uomini in doppia cifra, fa quello che vuole nel primo tempo che domina toccando il massimo vantaggio con Archie al 7’ (9-21) contro una Sidigas viva soltanto in Anosike. Gli irpini si scuotono nel terzo quarto vinto 26-14 in cui mettono il muso avanti arrivando al +5 con Hanga al 32’ (57-52). La zona, le triple di Basile (anche 5 rimbalzi e 5 assist) e Pecile, la mano calda di Nicevic danno la scossa vincente all’Orlandina per il blitz che può valere la salvezza.

Luigi Zappella

Colpaccio Upeacon Basile superAvellino, è crisi

CREMONA 81

CASERTA 77

(19-22, 37-38; 59-59)

VANOLI CREMONA: Vitali 19 (3/6, 3/5), Hayes 17 (5/13, 0/2), Bell 17 (5/7, 2/5), Clark 11 (4/11, 0/1), Campani 10 (3/5, 0/2); Gazzotti (0/1, 0/3), Mian (0/2, 0/1), Ferguson 3 (0/1, 1/5), Mei (0/1 da 3), Daniel 4 (2/7). All.: Pancotto.

PASTA REGGIA CASERTA: Moore5 (0/3, 1/4), Domercant 24 (4/8, 4/6), Mordente 2 (0/1, 0/3), Scott 13 (1/3, 2/7), Ivanov 15 (5/8); Antonutti 5 (1/1, 1/5), Vitali 8 (3/4, 0/2), Tommasini 5 (1/1, 1/4), Michelori, Tessitori (0/1). All.: Esposito.

ARBITRI: Paternicò, Sabetta, Ranaudo.

NOTE - T.l.: Cre 19/21, Cas 20/21. Rimb.: Cre 51 (Daniel 13), Cas 35 (Scott 10). Ass.: Cre 8 (3 con 2), Cas 12 (Moore 7). Progr.: 5’ 11-14, 15’ 29-28, 25’ 50-48, 35’ 67-66. Usc. 5f.: Vitali 39’01” (77-73), Moore 39’48” (79-77). Spett. 3300.

CREMONA – Luca Vitali (11 punti nel quarto finale) prende per mano Cremona, capace di vincere la 10a partita della stagione contro una delle migliori Caserta dell’anno formato trasferta. Nel finale decidono due liberi di Hayes: «E’ stata una partita dura dove i più duri hanno vinto – commenta Pancotto – Abbiamo preso 51 rimbalzi e tirato 17 volte in più. L’altro dato chiave sono i 5 uomini in doppia cifra». In una partita di strappi, la Pasta Reggia rimane incollata per tutto il 1° tempo grazie alle giocate della coppia Domercant-Scott, autori di 22 dei 38 punti di squadra. Ivanov prende le misure a Campani, ma va a sbattere contro i muscoli di Daniel, che alza la qualità e l’intensità difensiva di Cremona. Che cresce proprio negli ultimi 10’, prende 23 rimbalzi d’attacco (a 7) e vince una gara importante per la classifica. Per Caserta dopo il punto di penalizzazione e le vittorie di Pesaro e Capo d’Orlando si chiude una settimana nera: «Ci abbiamo provato – commenta Esposito – Quando il tuo avversario ha a disposizione 17 possessi in più ed il divario finale è di 4 punti, i conti sono presto fatti. I risultati della altre, la penalizzazione e questa sconfitta ci hanno dato una mazzata psicologica. Mancano 10 gare, proveremo a vincerle tutte. Ai ragazzi ho detto: “Finché c’è vita, c’è speranza”».

Alessandro Rossi

Vitali decisivoCremona vola Caserta a fondo

ASSIST

81. Chris Wright

PESAROGuardia25 anni

1. Joe RaglandMILANO 8

3. Julyan StoneVENEZIA 7

3. Ronald MooreCASERTA 7

3. Daniel HackettMILANO 7

VALUTAZIONE

281. Jeremy Hazell

BOLOGNAGuardia28 anni

1. Linas KleizaMILANO 28

3. Joe RaglandMILANO 26

3. Okaro WhiteBOLOGNA 26

5. Gianluca BasileC. D’ORLANDO 25

Venezia rimonta Seconda da sola Brindisi crolla

VENEZIA 76

BRINDISI 71

(18-21, 37-42; 56-62)

UMANA VENEZIA: Jackson 17 (5/10, 1/3), Stone 13 (4/8, 1/1), Viggiano 8 (4/6, 0/2), Peric 16 (5/8, 1/3), Ortner 5 (1/3); Ruzzier 4 (1/2, 0/1), Ress 4 (1/4 da 3), Radic (0/2), Nelson (0/1 da 3), Ceron 3 (1/2 da 3), Dulkys 6 (2/3 da 3). N.e.: Tinsley. All.: Recalcati.

ENEL BRINDISI: Pullen 10 (2/5,2/3), Denmon 18 (1/5, 5/11), Turner 3 (0/1, 1/4), James 5 (0/2, 1/3), Mays 20 (8/15, 0/1); Harper 8 (4/4, 0/2), Bulleri 4 (2/3, 0/2), Cournooh, Zerini (0/1 da 3), Eric 3 (1/3). N.e.: De Giorgi, Morciano. All.: Bucchi.

ARBITRI: Martolini, Rossi e Calbucci.

NOTE - T.l.: Ven 15/22, Bri 8/10; Rimb.: Ven 32 (Stone 7), Bri 39 (Mays 12). Ass.: Ven 15 (Stone 7), Bri 12 (Pullen, Turner 3). Progr.: 5’ 13-15, 15’ 28-27, 25’ 48-48, 35’ 66-67. Spett.: 3427.

Jarrius Jackson, 29 anni CIAMILLO

Michele ContessaMESTRE (VE)

L’Umana doma l’Enel, ri-scatta la sconfitta delleFinal Eight di Desio e re-

spinge l’assalto del quintetto diBucchi, che adesso si ritrova a 8punti (e 0-2 negli scontri diret-ti) dai granata. Umana, che ri-torna al 2° posto, senza l’acciac-cato Goss, ma Recalcati pescadal cilindro l’ottima prestazio-ne offensiva di Jackson e quellein difesa di Ruzzier e Ceron,che hanno sopperito all’assen-za del capitano.

SOGNO Brindisi sogna a lungo,guida le danze per 3 quarti, poisi disunisce quando la Reyer al-za l’intensità difensiva e nellegambe degli uomini di Bucchiforse si insinua anche la stan-chezza della trasferta in Roma-nia. («Non siamo stati cinici acapitalizzare al meglio i van-taggi accumulati – ha spiegatoil tecnico dell’Enel – Sul +7 ab-

biamo concesso una penetra-zione facile la tripla in transi-zione di Ress che ha ridato fidu-cia alla Reyer»). Venezia ha in-seguito a lungo scivolandosempre all’indietro nei quartiiniziali (13-20 al 7’, 31-35 al17’, 54-62 al 29’), ha stretto identi ritornando a prendere ilsopravvento sugli avversari nel-l’ultimo parziale (20-9). Mays ècalato sotto i tabelloni, ma sonocresciuti Ress e Peric, chiuden-do meglio dentro l’area.

RECALCATI «Bella vittoria, te-nendo conto dell’assenza diGoss e del valore dell’Enel –diceRecalcati –Ultimo quarto conintensità eccezionale. Una vit-toria di squadra, serviva persopperire alla defezione diPhil». Brindisi ha provato a da-re l’ultima spallata all’inizio del4° periodo (58-64), poi è statasolo sinfonia granata con Ruz-zier impeccabile su Pullen, Resse Peric attenti sotto canestro euna difesa che ha neutralizzatoi tiratori di Bucchi. Ress eDulkys hanno firmato il pareg-gio (64-64), ultimo vantaggioesterno con Pullen (68-69), poiè salito in cattedra Stone (73-69). Due liberi illusori di Mays(73-71) a 28” dalla sirena, poiglaciale Ruzzier dalla lunetta(75-71) con la tripla di Denmona infrangersi sul ferro.

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Hazell-WhiteBologna delizia8000 spettatori

BOLOGNA 90

PISTOIA 67

(21-16, 41-42; 69-53)

GRANAROLO BOLOGNA: Gaddy 8 (0/4, 2/2), Hazell 22 (6/11, 2/4), Fontecchio 10 (2/3, 1/6), White 17 (2/5, 1/3), Cuccarolo (0/1); Mazzola 13 (3/5, 1/3), Reddic 11 (4/8), Imbrò 9 (3/4, 1/4), Benetti (0/1 da tre), Tassinari, Oxilia. N.e.: Ray. All.: Valli.

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: Hall 5 (1/6, 1/4), Filloy 8 (2/3, 1/6), Williams 11 (2/5, 2/8), Milbourne (0/2 da tre), Amoroso 8 (0/1, 2/4); Brown 14 (5/11, 1/4), Cinciarini 6 (2/5, 0/3), Easley 15 (6/7), Magro (0/2). N.e.: Mastellari, Severini, D. Moretti. All.: P. Moretti

ARBITRI: Chiari, Biggi, Caiazza.

NOTE – T.l.: Bol 26/33, Pis 10/18. Rimb.: Bol 47 (White 10), Pis 41 (Easley 8). Ass.: Bol 17 (Fontecchio 4), Pis 15 (Hall 6). Tec: pan. Pistoia 5’18” (13-12), pan. Virtus 25’40” (58-47), pan Pistoia 36’40” (83-65). F. ant.: Benetti 6’15” (15-12). Esp. Moretti 36’40” (83-65). Prog.: 5’ 13-12, 15’ 31-37, 25’ 58-45, 35’ 79-63. Spet. 7720.

Jeremy Hazell, 26 anni CIAM

Luca AquinoBOLOGNA

N on smette di volare e disognare, la Virtus. Conuna prova di forza nel 2°

tempo, la Granarolo demolisceanche Pistoia e manda in estasii quasi ottomila della UnipolArena che cominciano a crede-re realmente ai playoff. Non po-trebbe essere altrimenti peruna squadra che ha vinto cin-que delle ultime sei partite eanche senza il suo leader AllanRay ha dimostrato di possedereuna maturità non scontata perun gruppo così giovane.

CONTROLLO Pistoia, seguita da1500 tifosi, sembrava in con-trollo nel primo tempo conBrown e Easley a vincere tuttele battaglie di reattività, ma gliultimi due minuti del secondoquarto hanno ridato vita allaGranarolo che dopo l’intervalloha dominato concedendo solo25 punti nella ripresa. «Nel pri-

mo tempo eravamo statitroppo aggressivi, nella ri-presa siamo stati più lucidi ePistoia si è trovata davantiun muro», dice Giorgio Valliche ha visto la sua squadrasegnare 198 punti totali nel-le ultime 2 partite.

HAZELL-WHITE Ricucire dal35-42 al 41-42 dell’interval-lo è stata la chiave per ilgrande secondo tempo dellaGranarolo. Registrata la di-fesa, i padroni di casa sonovolati via con la coppia Ha-zell-White. Sette punti di filadel bomber newyorkese e lavitalità del rookie da FloridaState ribaltano la partita conun parziale di 22-3. Pistoia èko, con Milbourne inesisten-te e gli esterni fuori ritmo(8/31 fra Hall, Cinciarini eWilliams) «Il terzo quarto èstato dannoso per la nostrapartita – spiega Moretti,espulso per doppio tecnico–. Non abbiamo attaccatocon lucidità la loro difesa ag-gressiva: con tanti palleggila palla si muove poco e noncostruisci buoni tiri. L’espul-sione? Il primo tecnico è sa-crosanto perché sono statomaleducato, il secondo èstato un sorriso ironico dopoche l’arbitro non mi ha con-cesso l’instant replay».

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CLASSIFICASQUADRA PT G V P F S

EMPORIO ARMANI MILANO 36 20 18 2 1764 1462

UMANA VENEZIA 30 20 15 5 1333 1247

GRISSIN BON REGGIO EMILIA 28 20 14 6 1586 1521

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 28 20 14 6 1550 1455

ENEL BRINDISI 22 20 11 9 1533 1492

DOLOMITI ENERGIA TRENTO 20 19 10 9 1551 1568

VANOLI CREMONA 20 20 10 10 1517 1522

GRANAROLO BOLOGNA (-2) 20 20 11 9 1536 1556

ACQUA VITASNELLA CANTU' 18 20 9 11 1421 1400

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 18 20 9 11 1500 1513

SIDIGAS AVELLINO 16 20 8 12 1521 1541

ACEA ROMA 14 20 7 13 1423 1485

UPEA CAPO D'ORLANDO 14 20 7 13 1396 1486

OPENJOBMETIS VARESE 12 19 6 13 1548 1600

CONSULTINVEST PESARO 12 20 6 14 1442 1657

PASTA REGGIA CASERTA (-1) 7 20 4 16 1490 1614

PLAYOFF RETROCESSIONE

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 86ACQUA VITASNELLA CANTU' 69ACEA ROMA 76CONSULINVEST PESARO 80VANOLI CREMONA 81PASTA REGGIA CASERTA 77GRANAROLO BOLOGNA 90GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 67

EA7 MILANO 118GRISSIN BON REGGIO EMILIA 68SIDIGAS AVELLINO 65UPEA CAPO D'ORLANDO 75UMANA VENEZIA 76ENEL BRINDISI 71DOLOMITI ENERGIA TRENTO

OPENJOBEMETIS VARESE (oggi, ore 20)

RISULTATI

PROSSIMO TURNO DOMENICA 8/3, ORE 18.15BRINDISI-CREMONA (7/3, 20.30, GAZZETTA TV) REGGIO EMILIA-AVELLINOPISTOIA-TRENTO CASERTA-CAPO D'ORLANDO (ORE 20.30)VARESE-ROMA (ORE 17) PESARO- SASSARI (9/3, ORE 20)VENEZIA-BOLOGNA CANTU'-MILANO (16/4)

NBA

Bargnani concede il bisCon 19 punti batte Toronto� New York, per la prima volta quest’anno, vince due partite in un «back to back»: dopo il successo a Detroit di venerdì, batte Toronto (al 5° k.o. di fila) al Garden sabato con un’altra prova notevole diAndrea Bargnani: 19 punti in 31’ compreso il canestro del +7 a 91” dalla fine, quando il successo è stato messo al sicuro da una tripla di Galloway a 13” dalla sirena. Gli Spurs chiudono il Rodeo Trip (9 gare in trasferta per lasciare il posto a San Antonio alla stagione dei rodei) con un successo a Phoenix. Per Belinelli, 4 punti in 17’. Ieri massimo in carriera per il montenegrino Mirotic che chiude con 29 punti (11/23 dal campo e 9 rimbalzi) nel k.o. interno dei Bulls con i Clippers.� Ieri: Chicago-L.A. Clippers 86-96. Sabato: Washington-Detroit 99-95; Miami-Atlanta 91-93; New York-Toronto 103-98; Minnesota-Memphis 97-101; Dallas-Brooklyn 94-104; Phoenix-San Antonio 74-101; Utah-Milwaukee 82-75.

A-2 GOLDCosì la 24a giornata: Brescia-Ferentino 93-87 (sabato); Biella-Verona 69-75; Napoli-Casale Monferrato 62-76; Trapani-Barcellona PdG 82-78; Agrigento-Trieste 87-89; Torino-Mantova 82-85. Classifica: Verona (17 vinte-4 perse) e Brescia (17-5) 34; Torino (13-8) 26; Biella (12-9) 24; Casale Monferrato (12-9) e Ferentino (12-10) 24; Agrigento (10-10) e Trieste (10-11) 20; Trapani (8-12) e Casalpusterlengo (8-12) e Mantova (8-13) 16; Barcellona (7-13) 14; Napoli (6-13) 12; Jesi (5-15) 10.

Andrea Bargnani, 29 anni, 20.3 punti di media nelle ultime 3 gare AP

La Lega protestacontro il ritardo della Rai� Dopo il grave ritardo nel collegamento di RaiSport con la partita Milano-Reggio Emilia, la Lega ha diramato il seguente comunicato: «La Lega Basket si scusa con gli appassionati per l’inizio del collegamento su Rai Sport del posticipo EA7-Grissin Bon Reggio Emilia, avvenuto soltanto alle ore 21.19 invece che alle previste ore 20.30 e causato da motivi non dipendenti dalla volontà della Lega che, anzi, aveva acconsentito a posticipare l’inizio dell’incontro di 5’ su richiesta della stessa Rai».� A-1 DONNE 8a ritorno: Famila Schio-Passalacqua Ragusa 76-75 (sabato), Ceprini Orvieto-Techmania Battipaglia 73-68, Cus Cagliari-Calligaris Trieste 105-67, Acqua& Sapone Umbertide-Vigarano 78-68, Fila San Martino-Gesam Lucca 66-61, Lavezzini Parma-Umana Venezia 61-72.Rip. NapoliCLASSIFICA: Ragusa 34; Schio 32; San Martino 28; Venezia 26; Umbertide 24; Napoli, Lucca 22; Battipaglia 16; Vigarano, Cagliari 14; Parma 10; Orvieto 8; Trieste 2.

Page 38: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

38 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Di Centa, è davvero l’ultima fatica1Chiude 22° a 42 anni: «L’oro di Torino il top. Io sono riservato, ma mai problemi con Manu»

Stefano ArcobelliINVIATO A FALUN (SVEZIA)

C ’è stato un lungo trattodella 50 km a passo clas-

sico, sotto una nevicata inces-sante per oltre due ore, in cuiGiorgio Di Centa e Petter Nor-thug si sono trovati in coda altreno dei primi. Una ventina diduri, compresi i tre azzurri chehanno la metà degli anni delbiolimpionico friulano, DidiNoeckler il medagliato dellasprint con Pellegrino ed alla fi-ne il migliore del quartetto no-nostante bastoncino rotto e ca-duta, 12° a 21”, Mattia Pellegrinche aveva preso persino la testadel convoglio a metà, 22° dietroDi Centa, e Francesco De Fabia-ni, 32° dopo una prova genero-sa che non rispecchia la posizio-ne per la crisi finale. «Facevouna fatica bestiale e Northuggiocava, si girava divertito: hocapito che avrebbe vinto lui: ba-sta così» fa il carnico incrocian-do Zorzi in baracca. Il norvege-se rimaneva coperto per 49 kmper poi accelerare e sprintaresul ceco Bauer, un altro (37 an-ni) al commiato dopo una me-daglia mondiale ed olimpica trail 2009 e il 2010, e il detentorenel 2013, lo svedese JohannOlsson, già oro nella 15 km tl.Meglio il dopo gara che l’ultimagara in mezzo ai mostri sacriper questo Di Centa che dominòla 50 km olimpica del 2006,quando Northug non facevatutti questi numeri, altri 4 oriper l’esattezza prima di sconta-re 50 giorni di arresti domicilia-ri ad Oslo, dove si potrà allena-re scortato dalla polizia, anchese non potrà bere per via dell’in-cidente in auto dopo i Giochi diSochi. Quell’esperienza ha avu-to, almeno, l’effetto di rimetter-lo in carreggiata per dimostrareche non ci sono fondisti feno-menali come lui: vince le sprinte le maratona della neve, per di-

stacco o in volata, in classico e askating.

TALENTO Di Centa è uno deigrandi che ha traghettato nelfuturo questo fondo e si godeun commiato semplice con tut-ta la squadra che l’accoglie altraguardo con i cartelli, le ban-

diere e gli urrah dopo la garapiù lunga ed estrema. «Speravodi stare meglio ma non impor-ta, ormai è andata, cercavo lesensazioni del passato ma è sta-to bello lo stesso: lascio l’eredi-tà a Pellegrino, De Fabiani e atutti questi ragazzi cui augurodi vivere le emozioni che ho vis-

suto io». La più forte? «L’oronella 50 km di Torino, che anco-ra oggi mi fa venire i brividi».Ma senza quei Mondiali dell’an-no prima ad Oberstdorf conl’argento in combinata «nonavrei potuto preparare le garedi Torino, e senza la prima me-daglia in staffetta ai Mondiali diTrondehim nel ‘97 non avrei ca-pito, non avrei acquisito sicu-rezza per la prima medagliaolimpica nel 2002 a Salt LakeCity». L’Italia è ancora legata al-l’ultima medaglia mondiale delfriulano su una specialità di-stance: «Tornare sul podiomondiale nel 2009 a Liberec,dimostrò che stavo invecchian-do bene». Poi il ruolo di porta-bandiera a Vancouver, precedu-to dalla prima vittoria in Coppadel Mondo a Canmore davanti aPietro Piller Cottrer per un tota-le di 315 gare (21 podi), 3 podiolimpici su 15 gare e 4 podimondiali su 24 gare, senza il ti-tolo iridato, tabù che condividecon Manuela. Una sorella in-gombrante che avrebbe potutoschiacciare il timido Giorgio,fatto di tutt’altra pasta. «La ge-stione della popolarità rispettoa Manu non è mai stato un pro-blema, essendo diversi». Gior-gio ama la quiete di Treppo Car-nico, i suoi trattori e la famigliache lo ha lasciato tranquillo didedicarsi fino ai quasi 43 annial fondo. «Un pregio? Non homai mollato, ho saputo sfrutta-re il talento che avevo dentro, aldi là dell’asma: ecco, se potessitornare indietro, gestirei me-glio questo problema». Otto an-ni con lo skiman Zin Zin con ilquale domenica festeggerà an-cora regalandosi 90 km dellaVasaloppet. E poi, i tricolori (neha 25), un po’ di gran fondo pernon fermarsi del tutto. Aveva promesso alla moglie Rita:«Quando smetto, lo farò persempre, poi sarò solo per la fa-miglia». Un guerriero d’altritempi.

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RNorthug vince anche la 50 km classica e per lui in Svezia il bottinoè di quattro ori

� Sopra: l’arrivo di Northug nella 50 km. In alto la festa a Di Centa. A destra dall’alto tre momenti della sua carriera. L’argento della pursuit ai Mondiali 2005, l’oro di Torino 2006 e la vittoria in Coppa a Canmore 2010

LA GUIDA

L’Italia passa dalle 0 alle 2 medaglie tra Fiemme 2013 e Falun 2015: argento nella combinata nordica per Alessandro Pittin (piccolo trampolino) e bronzo nella sprint tl a coppie di fondo per Noeckler e Pellegrino.RISULTATI Fondo. 50 km tc uomini: 1. Northug (Nor) 2h26’’02”1; 2. Bauer (R.Cec) a 1”7; 3. Olsson (Sve) a 2”; 4. Vylegzhanin (Rus) a 2”8; 5. Harvey (Can) a 6”; 6. Cologna (Svi) a 9”5; 7. Poltoranin (Kaz) a 10”1 (ff); 8. Toenseth (Nor) a 10”1; 9. Richardsson (Sve) a 14”6; 10. Bessmertnykh (Rus) a 17”5; 11. Sundby (Nor) a 20”7; 12. NOECKLER a 21”6; 22. DI CENTA a 2’15”3; 23. M.PELLEGRIN a 2’23”6; 32. DE FABIANI a 4’08”6. ULTIMA COPPA I prossimi Mondiali si disputeranno a Lahti (nel 2017) dove sabato ripartirà la Coppa del Mondo per le ultime 4 tappe.

Mondiali 2017 a Lahtidove sabatoriparte la Coppa

Norvegia

Germania

Svezia

Francia

Austria

Russia

Canada

ITALIA

Giappone

Usa

Svizzera

Rep.Ceca

Polonia

TOT

20

8

9

6

5

2

2

2

2

2

1

1

2

B

5

1

3

3

2

0

1

1

1

1

0

0

2

A

4

2

4

2

2

1

1

1

1

1

1

1

0

O

11

5

2

1

1

1

0

0

0

0

0

0

0

SCI : COPPA DEL MONDO

Spaventoso HirscherAmmazza il gigantedi Garmisch: 3”28 al 2°...1L’austriaco domina le due manche davanti a Neureuther e Raich. Settimo Nani

Pierangelo Molinaro

L a battuta feroce è che permisurare i distacchi chesta infliggendo Hirscher

in gigante basta il calendario.Ma ieri a Garmisch davvero illeader della classifica dellaCoppa del Mondo (e il record diquattro sfere di cristallo conse-cutive è sempre più vicino) hainflitto una mazzata storicaagli avversari. Il tedesco Neu-reuther, che su questa pista haimparato a sciare, si è dannatol’anima, ma alla fine ha rime-diato un distacco di 3”28. Unsenso di impotenza attraversa ilgruppo degli avversari e menomale che in questa stagione al-

meno la neve di Beaver Creek,prima in Coppa e poi ai Mon-diali, ha messo in crisi questa autentica macchina da guerra.Hirscher ha ucciso subito la ga-ra. Aveva il numero 4 e sono ba-stati i 19 secondi del primo in-tertempo per capire che stavarealizzando un’impresa. Sulpercorso disegnato dal fratello-ne di Raich aveva già 62/100 divantaggio su Benny, ma nessu-no poteva immaginare che allafine sul compagno di squadraavrebbe addirittura accumula-to un vantaggio di 1”99. Unamanche brutta, troppo lenta efaticosa (1’23”28 per Marcel),che impediva agli atleti diesprimersi. Ma non per Hir-scher, che con la sua potenza daMercedes di Formula 1riuscivaa tirare linee inimmaginabiliper gli altri.

LA BOTTA FINALE Ma la provavera della sua superiorità l’au-striaco l’ha fornita nella secon-da manche decisamente più re-golare. Neureuther, che nellaprima discesa aveva accusato

un distacco di 2”20, ha sciatoalla grande, ma Hirscher lo haannichilito rifilandogli ancora1”08 pur sciando in completa sicurezza. Sono sberle che nonsi dimenticano. Ora per lui lacoppa di specialità sembra unapura formalità che potrebbechiudere fra due settimane aKranjska Gora per andare allefinali e pensare solo alla gene-rale.

NANI Il migliore degli azzurri siè dimostrato ancora una voltaRoberto Nani, settimo alla fine,che si è battuto come un leoneanche nella prima manche do-ve gli spazi parevano una gab-bia. Deve ancora fare un saltodi qualità per ambire al podio equesti la prossima estate saran-no i suoi compiti delle vacanze.In classifica altri quattro azzur-ri: 21° il 26enne trentino An-drea Ballarin, 24°, Eisath, 26°Simoncelli e 29° Blardone.

DONNE Dopo due superG an-nullati per la nebbia, le donne aBalsko (Bul) hanno potuto fi-

nalmente completare una gara,la combinata, in cui l’austriacaAnna Fenninger vincendo, harosicchiato altri 20 punti nellagenerale alla slovena Tina Ma-ze, piazzatasi alle sue spalle e lalotta per la Coppa nelle prossi-me tre settimane si annunciainfuocata. Migliore delle az-zurre Francesca Marsaglia, de-cima. Oggi nella stessa localitàsi recupera un superG.

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LA GUIDA

GIGANTE MASCHILE (Garmisch): 1. Hirscher (Aut) 2’43”23; 2. Neureuther (Ger) a 3”28; 3. Raich (Aut) 3”44; 4. Ligety (Usa) 3”56; 5. Pinturault (Fra) 3”68; 6. Janka (Svi) 4”29; 7. NANI 4”35; 8. Haugen (Nor) 4”40; 9. Muffat Jeandet (Fra) 4”61; 10. Jitloff (Usa) 4”74; 11. Dopfer (Ger) 4”80; 12. Olsson (Sve) 4”81; 13. Kristoffersen (Nor) 4”91; 14. Fanara (Fra) 4”97; 15. Jansrud (Nor) 5”13; 21. BALLARIN 5”48; 24. EISATH 5”81; 26. SIMONCELLI 5”90; 29. BLARDONE 6”65. Non qual. II m.: Casse, Moelgg, Tonetti. Rit. I m.: Borsotti.Coppa del Mondo (29 pr.): 1. Hirscher (Aut) p. 1128; 2. Jansrud (Nor) 940; 3. Pinturault (Fra) 774; 6. Paris 666.Coppa gigante (6 pr.): 1. Hirscher (Aut) p. 560; 2. Ligety (Usa) 372; 3. Pinturault (Fra) 355; 9. Nani 149.COMBINATA DONNE (Bansko): 1. Fenninger (Aut) 2’05”06; 2. Maze (Slo) a 39/100; 3. Zettel (Aut) 1”06; 4. Bailet (Fra) 1”43; 5. Gagnon (Can) 1”70; 6. D. Gisin (Svi) 1”82; 7. Holdener (Svi) 1”83; 8. Kirchgasser (Aut) 1”94; 9. Miradoli (Fra) 1”98; 10. MARSAGLIA 2”36; 15. SCHNARF 2”85; 18. E. CURTONI 3”69. Rit. slalom: Brignone.Coppa del Mondo (23 pr.): 1. Maze (Slo) p. 1065; 2. Fenninger (Aut) 1001; 3. Shiffrin (Usa) 750; 22. E. Fanchini 261.PROGRAMMA Oggi: superG donne a Bansko (Bul, ore 10). 6/3: superG donne a Garmisch (Ger). 7/3: discesa donne a Garmisch (Ger, 10.45) e discesa maschile a Kvitfjell (Nor, 12). 8/3: superG donne a Garmisch (Ger, 12.15) e superG maschile a Kvitfjell (Nor, 10.45).TV Oggi diretta su RaiSport 1 ed Eurosport.

Ore 10 recupero superG donnea Bansko e in tv

4”06� Il distacco record in un gigantedi Coppa: Stenmark su Krizaj a Jasna 1978-79. Poi Stenmark con 3”73 su Luescher a Courchevel 1978-79 e Hirscher ieri

Marcel Hirscher, 25 anni, alla 30ma vittoria in Coppa del Momdo AP

Sci nordicoRI Mondiali a Falun

IL MEDAGLIERE

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39LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ESCLUSIONE? LA STAMPA BRITANNICA RITRATTA

SUNDAY HERALDIl domenicale dell’Herald Scotland ironizza sulla gioia italiana dopo il successo ma deve ammettere: «Arrivederci (in italiano, ndr). La Scozia è candidata al cucchiaio di legno dopo il crollo contro l’Italia»

THE TIMESIl quotidiano britannico aveva lanciato l’idea di escludere l’Italia dal Sei Nazioni. Ieri si è trovato a scrivere: «La Scozia guarda fisso il cucchiaio di legno dopo la meta tecnica finale».

DAILY MAIL«La vecchia Scozia torna a spararsi sui piedi e cade vittima della rinascita italiana», il severo commento. «L’Italia era stata competitiva ma battuta nettamente nell’ultimo quarto di gara sia con l’Irlanda che con l’Inghilterra».

THE GUARDIAN«Alla faccia degli interrogativi sul suo posto nel Sei Nazioni - è andato drittoal punto il Guardian -, con la seconda vittoria in trasferta in 15 anni l’Italia ha dato la risposta perfetta. Indegni di un posto? Che concetto ridicolo».

THE TELEGRAPH«Escludere l’Italia dal Sei Nazioni sarebbe controproducente: perché mettere mano a un torneodi successo?» si chiede il Telegraph. «Parlarne è un insulto all’indomito Sergio Parisse».

� Come ha vissuto gli ultimi 10 minuti?«Sono stati incredibili. Avevamo una mischia in attacco, sentivamo di essere più forti, ma ci viene fischiato un fallo contro. Poi però loro sbagliano la liberazione, torniamo in attacco e nell’ultimo maul Clancy ci dà la meta tecnica. Cosa dire? Ci ricordavamo ciò che era successo due anni fa a Twickenham (14 falli contro gli azzurri, 5 contro l’Inghilterra, ndr). Avrebbe potuto chiamare il Tmo, e chissà se la palla aveva toccato terra. E invece ha avuto coraggio a prendere una decisione del genere».

� Ha visto l’equilibrio nel gioco che cerca dal 2012?«Ci sono stati degli errori, abbiamo subito 10 punti in avvio e l’occupazione del campo è stata difficile. È stata una partita quasi perfetta, l’equilibrio è sempre più vicino ma ancora un po’ lontano».

� L’Italia ha segnato due mete con il maul. Sono il frutto di lavoro specifico?«Sapevamo che poteva venirci utile. Gli scozzesi lo usano, ma vanno in difficoltà quando inizia a ruotare. A giugno, in Giappone, avevamo lavorato sul tipo di maul che ha portato alla meta tecnica, formata nel gioco aperto. È stato bello vedere che i ragazzi l’hanno ripresa».

� Domenica 15 arriva la Francia. Si può battere?«Sarà la partita più difficile. Sarebbe stato meglio se avessero battuto il Galles. Dopo una vittoria tendiamo a sederci. Loro saranno criticati, e quando la Francia in difficoltà è pericolosa».

si.ba.

JACQUESBRUNELC.T. DELL’ITALIA

«L’arbitroha avuto coraggioa darci quella meta tecnica»

4 DOMANDE A...

L’Italia ha il Manici giusto«Dieci minuti, una vita»1Da due giorni rivive l’ultima esaltante azione della vittoria sulla Scozia«Usato un drive provato contro il Giappone a giugno e mai più riproposto»

� Successo azzurro in Scozia anche nel Sei Nazioni femminile: 31-8 con cinque mete, tre nella prima mezzora (due di Maria Magatti e una di Manuela Furlan) fino al 19-3, poi due nella ripresa con Veronica Schiavon (26-3) e Maria Grazia Cioffi (31-8).Risultati: Irlanda-Inghilterra 11-8, Francia-Galles 28-7, Scozia-Italia 8-31. Classif.: Francia 6; Galles, Irlanda 4; Italia, Inghilterra 2; Scozia 0.

ANCORA SCOZIA K.O.

Altra impresanel Sei Nazioni donne: 31-8

� L’Irlanda resta imbattuta e allunga le mani sul Sei Nazioni, piegando 19-9 l’Inghilterra nella gara di Dublino che ha chiuso la 3a giornata: tra due settimane il Trifoglio in Galles sfiderà l’inseguitrice più vicina rimasta. A indirizzare la partita è stato il piede di Sexton con tre calci nel primo tempo, suggellate dalla meta di Henshaw del 19-3 al 53’, raccogliendo un calcio di Murray

verso la bandierina. Con Ford dalla piazzola gli inglesi tornano al massimo a -10. Irlanda-Inghilterra 19-9 (9-3).Marcatori: p.t. 3’, 9’ c.p. Sexton (Irl), 12’ drop Ford (Ing), 30’ c.p. Sexton; s.t. 8’ c.p. Sexton, 13’ m. Henshaw tr. Sexton, 19’, 28’ c.p. Ford. Classifica: Irlanda 6 (diff. +40); Inghilterra (+25), Galles (+5) 4; Francia (-7), Italia (-50) 2; Scozia (-13) 0. Prossimo turno (4à turno): Galles-Irlanda (14/3, 15.30), Inghilterra-Scozia (14/3, 18), Italia-Francia (15/3, 16). VUNISA SARACENO Il flanker azzurro Samuela Vunisa ha firmato un biennale coi Saracens

LA SITUAZIONE

L’Irlanda doma l’Inghilterrae resta da sola

Marco PastonesiINVIATO A EDIMBURGO (SCOZIA)

L a sua Scozia è durata gli ul-timi 20 minuti. Ma visti erivisti come un film: 24 fo-

tografie al secondo, per 60 se-condi, per 20 volte. Da domeni-ca sera replica il film all’infini-to. E a memoria: gli basta chiu-dere gli occhi e aprire il cuore,gli basta risentire, riascoltare,riabitare, ricordare per rivivere.Un lunghissimo cortometrag-gio, con copione improvvisato,a lieto fine.

IN PRIMA LINEA Andrea Mani-ci è uno di quelli che sono entra-ti nella storia. Di una partita, diuna partita come un film. «Sia-mo sul 19-16 per la Scozia. Ilmio posto è in prima linea: sefossi un soldato, fuori dalla trin-cea. Nelle touche: a tirarle o asorvegliarle. Nelle mischiechiuse: fra De Marchi, a sini-stra, e Cittadini, a destra. Nelgioco aperto: sostenendo oplaccando, sempre in avanza-mento. Non lo diciamo, ma lovediamo: possiamo, vogliamo,dobbiamo farcela. Finché tou-che nei loro 22, catturiamo ilpallone, lo giochiamo in “dri-ve”, conquistiamo un calcio ai 5metri, lo convertiamo in unamischia chiusa. Un paio di “re-set” in chiaro avanzamento,premessa per una nostra metatecnica, poi invece l’arbitro ci fi-schia un calcio contro. Mi sem-bra un’ingiustizia. E dentro dime penso che la vittoria sia eva-porata».Manici ha 24 anni e gioca daquando ne aveva sei. Nel suo

piccolo (mica tanto: 1,82 per102), ne ha già vissute tante.«Agli scozzesi basterebbe cal-ciarla fuori, riprenderebberocon una touche a loro favore,poi gli sarebbe sufficiente tene-re il possesso per 3 minuti, a for-za di “pick and go”. Invece ilpallone rimane in campo. Ab-biamo un’altra possibilità. L’ul-tima. La giochiamo e ci credia-mo. Attacchiamo sulla destra. Esi crea l’opportunità per impo-stare un altro “drive”, un tipo dimovimento preparato nel tourdella scorsa estate in Giappone,poi mai più riproposto, ma soloaccennato, a parole, prima del-la Scozia. Se ci capita l’occasio-ne, ci siamo detti, proviamolo. Elo proviamo. E spingiamo. Esfondiamo. E atterriamo in areadi meta. E lì vedo l’arbitro chealza il braccio al cielo e ci asse-gna la meta tecnica. Lì per lì,quasi non capisco: non ricordoil punteggio, non conosco iltempo. Ma tornando a metàcampo, mentre Allan trasfor-ma, mi accorgo che abbiamovinto. La più bella vittoria dellamia vita». Festeggiata con dagliazzurri con la matricola per gliesordienti Bacchin e Visentin econ una nottata al Why Not, ni-ghtclub del centro di Edimbur-go

UN CORPO UNICO La mischia èun corpo unico, formato da ottouomini. Non si dice intesa oamalgama, ma affiatamento.Perché gli otto respirano tuttiinsieme. Manici è un ottavo:«La mischia è unità, complicità,conoscenza, solidarietà, amici-zia. È anche una questione, neltenere o mollare, di frazioni disecondo. Quelle che fanno ladifferenza, a volte anche fra vit-toria e sconfitta. Nelle giovaniligiocavo terza linea, un giornomi chiesero di fare il tallonato-re, mi sono detto perché no?.Per me è il ruolo più bello. Ma èquello che crede ciascuno dinoi, ciascuno nel suo ruolo. Ame piace perché fisico, tecnico ementale». Manici abita a Par-ma, gioca nelle Zebre. «Il mio ti-tolo di studio? Diploma di diri-gente di comunità». Perfetto: «Ilrugby è una comunità. E la mi-schia è una famiglia».

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Giulio Bisegni, Dario Chistolini e Andrea Manici FAMA

RugbyRSei Nazioni

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40 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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41LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Meucci secondo a OtsuVento, pioggia e freddoma sfiora il personale1Il campione europeo chiude in 2h11’10” a 2” dal suo record: «Tappa di crescita verso Rio». E La Rosa domina Treviso in 2h12’05”

Daniele Meucci, 29 anni, all’arrivo nello stadio di Otsu COLOMBO

Andrea Buongiovanni

D aniele Meucci si confer-ma, Stefano La Rosa si

presenta: la maratona azzurraè ancora viva. Da Otsu e Trevi-so, la domenica regala qual-che sorriso.

IN GIAPPONE La pioggia: in-cessante e gelata. Il vento: araffiche. Il termometro: sui 3°. L’umidità: intorno al 90%.Non sono le condizioni idealiper una maratona. Sono quel-le in cui si è svolta la 70a delLake Biwa, a Otsu, in Giappo-

ne. Con Daniele Meucci prota-gonista. Il 29enne pisano, alritorno sulla distanza dopo iltitolo europeo, è secondo in2h11’10”, a 2” dal personalecentrato proprio a Zurigo. Abatterlo, con 2h09’08”, il26enne keniano SamuelNdungu (scuderia Rosa), giàvincitore nel 2012 con2h07’04”, suo personale. Maconsiderando il meteo, l’espe-rienza di Meucci, alla quartavolta sui 42 km, è positiva.Dopo un 1h04’39” alla mezza,il plotone di testa è ancora fol-to. Resta di una dozzina diunità fino al 30° km quandoNdungu attacca e dietro si for-

ma un gruppetto di tre atleti:insieme al portacolori del-l’Esercito, resistono il mongo-lo Bat-Oc hir (uno da2h08’50”) e il giapponese Ma-eda. Ndungu al 35° km ha po-co più di 30” di vantaggio.Bat-Ochir prova ripetutamen-te a scrollarsi di dosso la com-pagnia, Meucci risponde, Ma-eda no. L’azzurro controlla lasituazione. E in pista rifila almongolo 8”. «La situazioneambientale – dice l’allievo diMagnani, sul percorso in bici-cletta – ci ha condizionato. Manon mi sono deconcentrato emi sono fatto trovare prontonei momenti più delicati. Val-go di più, ma non è un’occa-sione sciupata. Anzi, è stataun’importante tappa di cresci-ta». L’obiettivo è l’Olimpiadedi Rio 2016: nel futuro prossi-mo, invece, qualche gara in pi-sta e la maratona iridata di Pe-chino.

NELLA MARCA Stefano La Ro-sa, 29enne grossetano, vincela sua scommessa. A Trevisopassa a metà gara in 1h06’50”,fino al 25° km gode della col-laborazione di Pertile, dal 30°resta solo, fa un gran finale econ un «negative split» inte-ressante (1h05’15” la secondamezza) chiude, all’esordio, in2h12’05”. Il carabiniere, unpassato e un presente da buonpistard, potrebbe essere a unbivio della propria carriera. «Mi son scoperto maratonetapiù di quel credevo» ammette.Da seguire.

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OTSU (Giap) - Uomini: 1. Ndungu (Ken) 2h09’08”; 2. Meucci 2h11’10”; 3. Bat-Ochir (Mon) 2h11’18”; 4. Maeda (Giap) 2h11’46”; 5. Noguchi (Giap) 2h12’29”; 6. Ndiema (Ken) 2h13’28”.TREVISO Uomini: 1. La Rosa 2h12’05’’; 2. Mokraji 2h20’23’’; 3. Mohammend-nur (Eri) 2h21’05’’. Donne: 1. Giordano 2h39’29’’; 2. Gelsomino 2h47’04’’; 3. Junnica 2h48’59’’.

� Usain Bolt è tornato e la notizia è che ha perso. Un rientro soft, dopo la strana rinuncia di due settimane fa, nell’ultima frazione della 4x100 del Racers Track, il club diretto da Glen Mills nell’ambito delle Gibson McCook Relays nello stadio nazionale di Kingston. Pareva facile dopo la batteria in cui Usain è stato cronometrato sul lanciato in 9”7 per un 39”26 complessivo insieme a Mario Forsythe, Michael Frater e Warren Weir. Ma in finale il quartetto, in cui Frater è stato sostituito in seconda frazione da Kemar Bailey-Cole, ha dovuto soccombere alla University of Technology, il cui quartetto era composto da Andrew Fischer, Julian Forte, Kemarley Brown e Tyquendo Tracey, 38”23 contro 38”29. Bolt ha ricevuto il testimone con 5 metri di svantaggio ed ha acceso troppo tardi il turbo. «Forse perdendo imparerò a vincere», ha commentato Usain.

A KINGSTON

Bolt ritornama perdecon la 4x100

TennisRA Buenos Aires

Nadal è tornatoRisposta a Federercon il trionfo n. 65

N emmeno la pioggia.Nemmeno il ritardo alvia. Nemmeno lo stop

dopo 13 minuti, sull’1-1.Nemmeno le proteste con l’ar-bitro potevano fermare RafaNadal nella corsa al primo ti-tolo a Buenos Aires (513.000�, terra) il n. 65 in carriera (in93 finali), il 46° sulla terra(53 finali), per eguagliare ilrecord era Open di GuillermoVilas.

AMICO Cioé il capostipite deltennis argentino che il manci-no spagnolo bistratta nel tor-neo, infilandone quattro, unodietro l’alto: Arguello, Delbo-nis,Berlocq e quindi in finaleJuan Monaco. Che è il collegapiù amico sull’Atp Tour, ilcompagno di doppio col qualeha vinto anche il titolo aDoha, ma contro il quale, neitesta a testa, era già 5-1, la-sciandogli appena 7 gamesnegli ultimi 8 set. Del resto, ilre di 9 degli ultimi 10 RolandGarros, alla prima finale sta-gionale, doveva anche dareuna nuova dimostrazione dicrescita, dopo lo stop da Wim-bledon per i nuovi problemifisici e i balbettii di questi pri-mi 3 mesi dell’anno, inclusa laprima semifinale persa (aRio, contro Fabio Fognini)sull’amata terra rossa dopo52 vinte di fila. Così, il maior-chino risponde - sia pure in untorneo di minor caratura, vin-

to sempre da spagnoli o argentininegli ultimi 13 anni — al trionfodi Roger Federer a Dubai (controDjokovic) che a quello del conna-zionale David Ferrer ad Acapul-co (con Nishikori), si riprende ilnumero 3 del mondo dalle manidi Andy Murray (che gliel’avevatolto sette giorni fa), e si affacciaai tornei sul cemento americanocon più fiducia. In attesa dellastagione sulla terra rossa euro-pea che porta al Roland Garros.

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v.m.Finale: Nadal (Spa) b. Monaco (Arg) 6-4 6-1.

LA GUIDA

Ad Acapulco (uomini 1.263.000 �, donne 223.000 �, cemento), terzo successo dell’anno per Ferrer e primo trionfo dal 2009 per la svizzera Bacsinszky. Finale uomini: Ferrer (Spa) b. Nishikori (Giap) 6-3 7-5; donne: Bacsinszky (Svi) b. Garcia (Fra) 6-3 6-0.AZZURRE IN MESSICO Tre azzurre in tabellone a Monterrey (Mes, 446.000 �, cemento): la Errani, testa di serie numero due, esordirà contro la statunitense Davis (1-1 i precedenti), la Knapp affronterà la Garcia, l’altoatesina è in vantaggio 2-1 nei precedenti. Infine la Schiavone, in tabellone con una wild card, attende una qualificata.

Torneo di AcapulcoFerrer non si fermaRiecco la Bacsinszky

AtleticaRMaratona in Giappone

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Page 42: La Gazzetta dello Sport ( 03-02-2015)

42 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Alessandro Fei, 36 anni, 21 punti, suo massimo nelle ultime 2 stagioni SPALVIERI

Fei, la svolta di Macerata«Siamo ancora vivi» 1L’ex azzurro cambia la gara, Trento è battuta: «Il mio compito è entrare se serve, stavolta sono stato bravo». Modena è in testa

Mauro Giustozzi CIVITANOVA (MC)

L a rincorsa della Lube aTrento si conclude al tie-break di una sfida intensa,

avvincente, lunghissima che re-gala a Modena il primato inclassifica. Decisiva la mossa deltecnico di stravolgere la forma-zione iniziale con gli inserimen-ti di Fei e Kovar per Sabbi e Pa-rodi. Mentre sul fronte trentinoci si consola con il punto strap-pato ai rivali e anche la crescitaesponenziale di Giannelli, incampo dal secondo set, e nel fi-nale degli altri baby Nelli, Fe-drizzi e Mazzone.

Alessandro Fei, una gara da in-corniciare con l’invasione di campo alla fine dei tuoi figli...«Sì, sono stato davvero felice dipoter festeggiare con Olivia (6anni, ndr) che ha fatto festa conme per questa importante vitto-ria. Ma in tribuna c’era ancheEttore (2 anni) che invece eramezzo addormentato. Loro so-no sempre con me qui al palas enon è la prima volta che mi rag-giungono in campo. Stavolta èstato diverso perché hanno vi-sto il loro papà giocare tutta lapartita».

Il suo ingresso è risultato de-terminante per cambiare gli

equilibri ...«Direi che è stato merito di tut-ta la squadra. Abbiamo iniziatonon dico con timore perché af-frontavamo la prima in classifi-ca, ma sicuramente un po’ con-tratti. Poi, dopo aver perso ilprimo set, ci siamo sciolti ed ab-biamo giocato, al pari di Trento,una grande partita che ha entu-siasmato chi era presente al pa-las e anche in tv. Direi che que-

ta può capitare a chiunque.Sappiamo tutti qual è il valoredi Sabbi ed il titolare resta sicu-ramente lui. Io sono stato bravoa farmi trovare pronto quandol’allenatore mi ha chiamato.Del resto è questo il mio ruolo.Sono una risorsa credo impor-tante per questa squadra. Al pa-ri di tutti i compagni che gioca-no».

Adesso è pronto a ritornare inpanchina dopo questa grande prestazione o, dopo la visita diBerruto in settimana, fa un pen-sierino anche alla Nazionale?«Certo che sono pronto a rien-trare nei ranghi. No, alla Nazio-nale non penso più proprio. La-sciatemi riposare almenod’estate, il mio periodo in az-zurro è oramai alle spalle».

E’ una Lube che ha dato final-mente l’impressione di divertirsigiocando, cosa che invece non èaccaduta tante altre volte in questa stagione.«Questo è vero, ci siamo diverti-ti tanto, ho visto i volti dei mieicompagni pieni di sorrisi che si-gnificavano felicità di giocare econtentezza di stare in campodavanti ad un pubblico così nu-meroso e trascinante che ci haaiutato nel finale a vincere unagara decisiva per il nostro cam-pionato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LE CIFRE DELLA GIORNATA

PUNTI

231. Bartosz Kurek

LUBE MACERATA

2. Mitja Gasparini CALZEDONIA VR 22

3. Alessandro FeiLUBE MACERATA 21

4. Uros KovacevicPARMAREGGIO MO 20

4. Rafa Koumentakis CMC RAVENNA 20

BATTUTE

41. Mitja Gasparini

CALZEDONIA VERONA

1. Tine UrnautTOP VOLLEY LATINA 4

3. Williams Padura DiazVERO MONZA 3

MURI

71. M. Podrascanin

LUBE MACERATA

2. Svetoslav GotsevVERO MONZA 6

3. Simone Anzani CALZEDONIA VR 5

3. Taylor Sander CALZEDONIA VR 5

5. Simon Van de VoordeTOP VOLLEY LATINA 4

TOP SCORER

4201. Al. Atanasijevic

SIR SAFETY PERUGIA

2. Sasha StarovicTOP VOLLEY LATINA 390

3. Stefano GiannottiTONAZZO PADOVA 323

4. Klemen CebuljCMC RAVENNA 302

5. Tine UrnautTOP VOLLEY LATINA 300

I TRICOLORICI SONOSARA’ LOTTAFINO IN FONDO

M acerata non hapiù alternative, hasolo il

campionato, e non poteva dunque rinunciare nemmeno alla più flebile speranza di acchiappare il primo posto della stagione regolare. Non poteva, e non l’ha fatto. Battendo Trento conserva ancora qualche vaga possibilità, considerando che domenica prossima si fermano proprio i trentini (Macerata ha già dato). Certamente 6 punti di distanza dai modenesi, tornati soli in testa, sono tanti. Ma per la Lube, dopo le delusioni di Coppa Italia e di Champions, l’importante era dare un segnale forte in una partita vera. A proposito di Modena: è arrivato lo sponsor, ParmaReggio Modena. Ai tempi delle finali Panini-Maxicono, negli anni ‘80, immaginare Modena con la scritta «Parma» sulla maglia avrebbe condotto ad un trattamento sanitario obbligatorio. E’ bello che i tempi cambino. Peccato solo che la squadra abbia già giocato a casa della Copra, perché una bella sfida Piacenza-Parma-Reggio Modena sarebbe stata da segnalare all’Anas come spot della via Emilia.In fondo alla classifica Sansepolcro e Milano - le due che se ci fosse ancora la retrocessione sarebbero le più serie indiziate - in coppia assommano 17 punti. E’ vero che due anni fa Verona e Ravenna si fermarono a 19, e dunque quest’anno si può ancora far di meglio, ma quello fu un caso. L’anno scorso le ultime due, Vibo e Latina, ne misero insieme 37; nel 2012 Padova e Ravenna 42; nel 2011 Castellana e Forlì 38: la coda si è staccata. Di molto.

I TABELLINI

MACERATA 3

TRENTO 2

(21-25, 25-19, 21-25, 25-23, 15-12)

LUBE MACERATA: Podrascanin 13, Sabbi 2, Parodi 4, Stankovic 10, Baranowicz 5, Kurek 23; Kovar 8, Henno (L), Fei 21, Paparoni (L), Monopoli. N.e. Bonacic, Shumov. All. Giuliani.

ENERGY T.I. TRENTO: Zygadlo, Lanza 9, Solè 8, Nemec 18, Kaziyski 15, Birarelli 5; Colaci (L), Giannelli 4, Fedrizzi, Nelli 4, Mazzone 1, Burgsthaler. N.e. Thei (L). All. Stoytchev.

ARBITRI: Cesare e Bartolini. NOTE Spettatori 3920, incasso 27.330. Durata set: 25’, 25’, 28’, 32’, 18’; tot. ’128. Lube: b.s. 23, v. 2, m. 10,s.l. 15, e. 40. Energy T.I.: b.s. 16, v. 5, m. 8, s.l. 11, e. 21. T. Gazzetta: 6 Fei, 5 Kurek, 4 Podrascanin, 3 Nemec, 2 Stankovic, 1 Kaziyski. (m.g.)

Non solo FeiAnche Kurekbastona Trento

MODENA 3

RAVENNA 1

(18-25, 25-22, 25-22, 25-19)

PARMAREGGIO MODENA: Vettori 13, Petric 14, Verhees 7, Bruninho 6, Kovacevic 20, Piano 8; Rossini (L), Casadei 2, Boninfante, Ngapeth 3, Ishikawa 1, Sala. N.e. Donadio. All. Lorenzetti.

CMC RAVENNA: Mengozzi 6, Cavanna 3, Cebulj 14, Ricci 10, Zanatta 9, Koumentakis 20, Bari (L), McKibbin, Jeliazkov 4. N.e. , Zappoli, Gabriele, Cester. All. Kantor.

ARBITRI: Pasquali e La MicelaNOTE Spettatori 3039. Durata set: 25’, 29’, 28’, 26’; tot. 108’. Parma-reggio: b.s. 15, v. 6, m. 8, s.l. 6, s. 23. Cmc: b.s. 13, v. 5, m. 7, s.l. 5, e. 19. Trofeo Gazzetta: 6 Kovacevic, 5 Petric, 4 Bruninho, 3 Koumentakis, 2 Cebulj, 1 Rossini. (p.r.)

Modena felicela vittoriavale la vetta

PADOVA 1

VERONA 3

(25-23, 15-25, 23-25, 21-25)

TONAZZO PADOVA: Orduna 5, Rosso 11, Mattei 4, Giannotti 6, Quiroga 9, Aguillard 7; Balaso (L), Garghella, Milan 7, Volpato 3, Gozzo.N.e. Beccaro, Vianello. All. Baldovin

CALZEDONIA VERONA: Coscione 2, Sander 16, Anzani 13, Gasparini 22, Deroo 15, Zingel 10; Pesaresi (L), White 1. N.e. Gitto, Blasi, Centomo, Bellei, Borgogno. All. Giani.

ARBITRI: Vagni e Santi.NOTE Spettatori 2913, incasso 9222. Durata set 29’, 21’, 30’, 27’; tot. 1o7’. Tonazzo: b.s. 10, v. 7, m. 7, e. 27. Calzedonia: b.s. 18, v. 7, m. 16, e. 28. Trofeo Gazzetta: 6 Gasparini, 5 Anzani, 4 Orduna, 3 Deroo, 2 Sander, 1 Coscione. (ma.s.)

Padova s’illude,ma il derbyè di Verona

MONZA 3

SANSEPOLCRO 1

(21-25, 25-13, 25-21, 25-14)

VERO VOLLEY MONZA: Galliani 12, Elia 9, Jovovic, Botto 17, Gotsev 17, Padura Diaz 19; Procopio (L), Wang, Taramelli, Bonetti, Tiberti. N.e. Vigil Gonzalez, Botin. All. Vacondio.

ALTOTEVERE SANSEPOLCRO: Della Lunga 11, Aganits 9, Maric 11, Randazzo 11, Mazzone 10, Corvetta; Tosi (L), Franceschini, Teppan, Dolfo, Kaszap. N.e. Lensi (L), Daldello. All. Polidori.

ARBITRI: Cappello e Gnani. NOTE: Spettatori 1414. Durata set: 27’, 23’, 27’, 25’; tot. 102’. Vero: b.s. 13, v. 6, m. 13, s.l. 6, e. 16. Altote-vere: b.s. 12, v. 4, m. 6, s.l. 1, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Botto, 5 Jovovic, 4 Gotsev, 3 Padura Diaz, 2 Elia, 1 Della Lunga. (giu.ma.)

Sansepolcrodura solo un setVince Monza

LATINA 3

MILANO 0

(25-18, 25-13, 25-19)

TOP VOLLEY LATINA: Skrimov 5, Semenzato 10, Sottile 2, Urnaut 15, Van de Voorde 11, Starovic 14; Manià (L), Tailli (L), Rauwerdink 1, Ferenciac. N.e. Rossi, Pellegrino, Davis. All. Blengini.

REVIVRE MILANO: Mattera 1, Veres 8, De Togni 2, Bencz 8, Preti 6, Patriarca 1; Rizzo (L) Temponi, Valsecchi 3, Dos Santos 6, Kauliakamoa. N.e. Cerbo (L), Bermudez. All. Maranesi.

ARBITRI: Cipolla e Sampaolo NOTE Spettatori 1200, incasso 3000. Durata set: 24’, 20’, 23’; tot. 67’. Top Volley: b.s. 7, v. 10, m. 9, s.l. 5, e. 15. Revivre: b.s. 8, b. v. 0, m. 2, 2^ 5, e. 17. Trofeo Gazzetta: 6 Semenzato, 5 Urnaut, 4 Van de Voorde, 3 Sottile, 2 Starovic, 1 Tailli. (p.a.)

Senza storiaLatina a spassocontro Milano

Su Gazzetta.it le cronache e i particolari relativi a tutte le partite della SuperLega, oltre alle videointerviste coin i protagonisti, mentre sul blog dal15al25.gazzetta.it trovate video, news e indiscrezioni sui campionati italiani e stranieri. I temi della settimana saranno poi discussi a SottoRete, il rotocalco di pallavolo in onda il giovedì alle 14.15 su Gazzetta.tv

GAZZAWEB

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CLASSIFICA SQUADRE PT G. V. P.

MODENA 51 19 17 2

TRENTO 50 20 17 3

MACERATA 45 19 15 4

VERONA 41 20 14 6

PERUGIA 39 19 13 6

LATINA 34 20 11 9

MOLFETTA 27 19 10 9

RAVENNA 25 20 8 12

PIACENZA 19 19 6 13

MONZA 18 19 5 14

PADOVA 12 20 4 16

SANSEPOLCRO 10 19 3 16

MILANO 7 19 3 16

PLAYOFF

PROSSIMO TURNODOMENICA 8 MARZO, ore 18VERONA-MOLFETTAMACERATA-MONZAPIACENZA-LATINAMILANO-PERUGIASANSEPOLCRO-MODENA (sabato 7/3)RAVENNA-PADOVARiposa: TRENTO

RISULTATILUBE MACERATA 3ENERGY T.I. TRENTO 2

SIR SAFETY PERUGIA 3COPRA PIACENZA 0

PARMAREGGIO MODENA 3CMC RAVENNA 1

VERO MONZA 3ALTOTEVERE SANSEPOLCRO 1

TONAZZO PADOVA 1CALZEDONIA VERONA 3

TOP VOLLEY LATINA 3REVIVRE MILANO 0Riposava: EXPRIVIA MOLFETTA

L'ANALISIdi MARIO SALVINI

PallavoloRSuperLega: 21ª giornata

sta è una vittoria importante,che ci voleva e che dice che que-sta squadra può recitare un ruo-lo importante fino alla fine diquesta stagione di Superlega».

E’ stato votato come mvp della gara ed il suo ingresso ha cam-biato il volto di Macerata.«Forse perché in passato non homai giocato… Scherzi a partedevo dire che una giornata stor-

Perugia e Bustonei quartidi Champions � Mercoledì scattano i quarti di finale di Champions, cone due italiane rimaste in corsa in quest’ultimo turno prime delle Final Four. nel maschile Perugia mercoledì affronta in casa il Belchatow. Giovedì nel femminile Busto Arsizio in vasa con la Dinamo Mosca. I ritorni sono la prossima settimana � BRAVO SINTINI (an.me.) – Oggi Giacomo Sintini consegna in una cerimonia a Perugia, al salone d’onore della Regione, un assegno di 50 mila euro al professor Brunangelo Falini per la ricerca contro le leucemie del Centro regionale onco-ematologico dell’ospedale di Perugia. Si tratta di fondi raccolti attraverso le attività dell’associazione onlus che porta il suo nome.

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43LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1PALLAMANO, COPPA AL BOLZANO (an.gal.) A Siracusa, davanti al ministro del Lavoro Poletti e al presidente del Coni Malagò, il Bolzano ha conquistato la terza Coppa Italia della storia societaria superando Pressano 25-19 (11-7) nel derby del Trentino Alto Adige.TUTTENOTIZIE

RUGBY: IL 16° TURNO DI PRO 12

Mirco Bergamasco, il piede è buonoZebre al primo successo sui DragonsTreviso, ripresa da incubo in Irlanda

ARCO� EUROPEI INDOOR (gu.l.g.) Conclusi gli Europei Indoor di Capodistria (Slo), Italia prima nel medagliere (3 ori, 5 argenti e 2 bronzi). Nell’olimpico argento Mandia davanti a Ivanytskyy (Ucr) 7-3. Sfuma il bronzo di Morello, battuto da Wieser (Ger) 6-4. Argento per Mandia, Morello, Fissore allo shoot off con l’Olanda (30-29), mentre è bronzo per Mercuri, Mammi, Rebagliati sulla Bielorussia 6-2.

ATLETICA� ROMA OSTIA (g.l.g.) In 11.000 al traguardo della 41a maratonina Roma-Ostia con tre africani sotto l’ora. Bene El Mazoury migliore degli italiani che ha limato un minuto al personale e si appresta a debuttare alla maratona di Milano. Anche tra le donne dominio africano con l’etiope Beriso che ha beffato il gruppo delle keniane. Uomini: 1. Chemosin (Ken) 59’37”; 2. Cheprot (Ken) 59’39”; 3. Kururo 59’43”; 8. El Mazouri 1h02’39”, 14. Ricatti 1h04’02”. Donne: 1. Beriso (Eti) 1h08’42”; 2. Ngetich (Ken) 1h09’13”; 3. Cherop (Ken) 1h09’13”; 8. Maraoui 1h12’15”.

BOXERICORSO THUNDERCONTRO ASTANA(r.g.) L’Italia Thunder ha richiesto di sottoporre alla Commissione Tecnica delle Wsb le immagini del match Yeraliyev-Conlon (2-1), concluso a 1’51” del quinto round per ferita su doppia testata involontaria. In realtà la ferita del kazako è dovuta ad un colpo regolare dell’irlandese. Girone B: Argentina-Azerbaigian 1-4; *Astana-Italia 3-2; Portorico-Usa 3-2; Venezuela-Polonia 3-2. Classifica. Astana 21; Usa 16; Azerbaigian 14; Italia 13; Portorico 11; Venezuela 10; Polonia 7; Argentina 1.

GHIACCIO� PISTA LUNGA IRIDATA Mirco Nenzi 12° ai Mondiali sprint (2x500, 2x1000) in pista lunga di Astana (Kaz). Uomini (500, 1000): 1. Kulizhnikov (Rus) 138.325 (34”68/1., 1’09”06/1.); 2. Otterspeer (Ola) 139.335; 3. Yesin (Rus) 139.855; 12. Nenzi 141.0975 (35”34/ 10., 1’10”37/13.); 21. Bosa143.060 (35”67/22., 1’11”81/22.). Donne (500, 1000): 1. Bowe (Usa) 149.600 (37”71/1., 1’14”50/1.); 2. Richardson (Usa)

150.815; 3. Erbanova (R.Ceca) 152.625; 21. Daldossi 159.115 (38”99/17., 1’20”85/23.).

GINNASTICA SERIE A DI ARTISTICAA MILANO BRIXIA SHOWForum di Assago gremito per la prova di serie A di artistica che ha visto in pedana i migliori ginnasti italiani. In campo, sul lato maschile, si impone la Libertas Vercelli, campione in carica, con il totale di 167.900, davanti alla Ginnastica Pro Carate, seconda con 166.450, e alla Ginnastica Meda, terza a quota 163.250. Nella femminile la Brixia Brescia con una straordinaria Vanessa Ferrari si conferma imbattibile, precedendo con 168.250 l’Artistica ‘81 di Trieste, staccatadi 10 punti e la Ginnica Giglio con di 155.950.

HOCKEY PISTACOPPA AL BREGANZE DOPO 40 ANNI(m.nan) Dopo 40 anni, Breganze conquista la Coppa Italia. Successo al golden gol: 4-3 al Cgc Viareggio nella finale di Follonica. Di Cacau il gol decisivo dopo aver rubato palla a centropista. E’ la terza finale di Coppa consecutiva persa dal Viareggio. Breganze-Cgc Viareggio 4-3 dts (p.t. 1-0, s.t. 3-3; De Oro, 2 Cacau, Adroher; Cinquini, Montigel, Muglia.)

HOCKEY PRATO� SCONFITTA AMERICANA (g.l.g.) Nella partita di esordio della seconda fase di World League a San Diego per le qualificazioni olimpiche, gli azzurri sono stati sconfitti 3-1 dall’Austria. Gol di Ferrini. Domani contro il Cile.

IPPICA� OGGI QUINTÉ A PALERMO Alla Favorita (inizio convegno alle 14.55) scegliamo Locomotion Om (14), Royal Caf (15), Milagro (13), Metello (6), Rispetto Op (4) e Norton Milar (10).� SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica (14.45) e Taranto (15.05). Galoppo: Varese (14.30).

PALLANUOTO� RECUPERO (Si.Cle.) Nel recupero della 15a

giornata Como vince in rimonta e vede la salvezza, ma esplode la rabbia di Formiconi contro l’arbitraggio. COMO-LAZIO 8-7 (3-0, 0-4, 2-3, 3-0) Como: Oliva, Foti 2, Krizman, Susak 2, Busilacchi, Ferraris, Milakovic 2;

Jelaca, Pellegatta, E. Pagani, Gaffuri 1, Cesini 1, Garancini. All. Stritof. Lazio: Vespa, Samuels 3, Di Rocco, Africano, Gianni, Colosimo, Cannella 3; Vittorioso, Leporale, Calcaterra 1, Maddaluno, Mele, Correggia. All. Formiconi.Classifica: Brescia 48; Pro Recco 45; Acquachiara 37; Sport Management 32; Savona 22; Posillipo 20; Can.Napoli e Como 19; Bogliasco 18; Lazio 13; Roma Vis Nova 6; Florentia 4.

SPORT INVERNALISNOWBOARD, FELICETTITERZO IN GIAPPONETerzo podio stagionale per Mirko Felicetti nello slalom parallelo di Asahikawa (Giap). Uomini: 1. Kosir (Slo); 2. Reiter (Usa); 3. FELICETTI; 4. Flander (Slo); 5. MARCH; 12. FISCHNALLER; 19. MICK; 32. CORATTI. Donne: 1. Zogg (Svi); 2. Schoeffmann (Aut); 3. Dujmovits (Aut); 4. Ledecka (R.Cec); 14. OCHNER; 22. BOCCACINI.� SLITTINO L’ultima tappa di Coppa del Mondo, a Sochi (Rus), si chiude con una doppietta russa e l’8° posto di Dominik Fischnaller. L’Italia non ha partecipato alla staffetta, mancavano le donne: prima Germania. Uomini: 1. Pavlichenko (Rus) 1’44”020 (1°+3°); 2. Peretjagin (Rus) a 0”232 (2°+4°); 3. Loch (Ger) a 0”319 (7°+2°); 8. D. FISCHNALLER a 02438 (11°+5°). � BOB Ai Mondiali di Winterberg (Ger), il tedesco Francesco Friedrich bissa il titolo del bob a 2 conquistato a St. Moritz 2013. Fontana-Ughi 27esimi, eliminati dopo la terza manche (21°+31°+26°). Bob a 2: 1. Friedrich (Ger) 3’43”30 (1°+1°+1°+1°); 2. Lochner (Ger, 5°+5°+3°+2°), Melbardis (Let, 7°+2°+4°+3°) a 1”06; 27° ITALIA 1 (Fontana-Ughi).

TIRO A VOLOVIA ALLA COPPACON CARTE PER RIO 2016Scatta oggi ad Acapulco (Mes) la Coppa del Mondo. Con tanto di carte olimpiche per Rio 2016: due per ogni specialità. Al Mondiale di Granada l’Italia ha già qualificato per i giochi Johnny Pellielo (fossa) e Nino Barillà (double trap). Oggi si comincia con la fossa, intera gara per le donne, con finale nella notte, e primi 50 piattelli per gli uomini. Albano Pera ha convocato Massimo Fabbrizi, Daniele Resca e Valerio Grazini e, tra le donne, Deborah Gelisio, Jessica Rossi e Silvana Stanco.

Gian Luca PasiniINVIATO A RIMINI

F inisce con le ragazze di No-vara che lanciano in ariaSuor Giovanna, colei che

molti anni fa si «inventò» l’Agil,la società che partendo dall’ora-torio di Trecate è arrivata allavetta del volley. Una prima voltacon Novara e una seconda ades-so (nella stessa città) dopo la ri-fondazione. Incredibile da dirsi,ma nel 2012 la squadra era in B-1, meno di tre anni dopo vincela sua seconda Coppa Italia, 11anni dopo la prima con un pro-getto totalmente nuovo. Batten-do in una bellissima e spettaco-lare finale Modena. Grazie a Ka-tarina Barun (che è stata omag-giata dalla sua squadra con uninchino generale) dopo che ilbomber (31 punti) è stata pre-miata con il titolo di Mvp, lei

nella bolgia racconta anche chenella notte prima della finale hadormito nella vasca perché, raf-freddata, non ha voluto distur-bare la compagna di stanza(Sansonna). Tutte dicono chequesto è un grande gruppo, for-se anche da questi dettagli si ca-pisce. Un mix di gioventù edesperienza: con tre ragazze usci-te dal Mondiale che sono venutequi a vincere (le azzurre Chiri-chella e Signorile, molto lucidala sua regia) e l’americana Hillche è stata Mvp nel torneo irida-to. Con Sansonna che ha vinto leultime tre Coppe (le prime duecon Piacenza) e Guiggi che è alquarto sigillo personale...«La prima proprio nel 2004 nel-la prima Coppa di Novara ero unpo’ piccolina, ma c’ero».

Cosa vuole dire questa vittoria?«E’ Bellissimo. Quando inizi chesei giovane in una società che

come impostazione non è cam-biata di nulla. E’ una di quellecittà dove ci sono i valori per cre-scere, dove io sono arrivata dabambina. Adesso che sono don-na e ho accumulato una certaesperienza cerco di dare il miocontributo. E’ davvero bellissi-mo».

Come è questa squadra?«Prima di tutto è un bel gruppoche ha voglia di lavorare, che durante la prima parte del cam-

pionato si è rimboccata lemaniche, perché sapevamoche avevamo tanti punti de-boli, tante cose tecniche dadover migliorare. E stiamocrescendo molto. Già in se-mifinale secondo me abbia-mo fatto una brutta partita alivello tecnico, anche un po’per l’emozione. In finale se-condo me si è vista già di piùla vera Novara, ma penso chesi possa migliorare. Andiamoin crescendo, perché - inutiledirlo - di certo non ci accon-tentiamo».

Un successo che legittima il primo posto in campionato. Sempre più nel segno di Nova-ra...«Speriamo di continuare co-sì, perché vogliamo ancoraandare avanti...».

Come Novara è andata avantinella finale: era sul punto didare a Modena il colpo del koalla fine del secondo set (24-19), ma ha indugiato e laclasse di Piccinini (22 punti,con 4 muri! e 43% in attac-co), Fabris e l’innesto di Fran-cesca Ferretti (appena 2 alle-namenti con la squadra) hariaperto il match. Modenavinto il secondo parziale involata ha “rischiato” di faresuo anche il terzo, quando haavuto 5 palle set, un paio del-le quali sprecate banalmente.Proprio su quegli errori si èrialzata Novara che a quelpunto non si è più fermata.Per la gioia del suo allenato-re, Luciano Pedullà. Tornatoin città oltre un decennio do-po e capace di ritornare aivertici. Inizia un’altra sto-ria...

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Festa Novara, 11 anni dopo la prima Coppa col vecchio club cittadino TARANTINI

Pia-Spironello

� Era dal 29 novembre che le Zebre non vincevano in Pro12. Una serie negativa chiusa dalla prima vittoria in 3 anni con i Dragons firmata dalle mete di Jacopo Sarto e di Pratichetti e dal piede di Mirco Bergamasco, molto più preciso dalla piazzola (5 su 6) rispetto al gallese Prydie. Una vittoria che le Zebre hanno costruito con trequarti ispirati ma anche con la giusta mentalità che non li ha fatti uscire di partita dopo i due errori che a metà primo tempo hanno portato in meta i Dragons due volte in 3 minuti. La meta di Pratichetti e 5 punti al piede di Mirco Bergamasco hanno dato la vittoria alle Zebre, anche grazie a una difesa che si è stretta attorno a Mauro Bergamasco. Più che positivo anche l’esordio di Maxime Mbandà, terza linea di Calvisano, già azzurro under 20, presente sia in difesa che nell’avanzare da numero 8. «Sapevamo di averla preparata bene - le parole di Jimenez, alla prima vittoria da responsabile tecnico - Abbiamo attaccato bene, ma abbiamo anche avuto il giusto approccio in difesa».Pesante sconfitta per Treviso in Irlanda. Sette mete subite, ben sei nel secondo tempo dove la squadra di Casellato è sparita dal campo sommersa con la maul. Nel primo tempo i padroni di casa già dopo 5’, ma al 35’ Christie rimetteva in piedi la gara con un tuffo in bandierina chiudendo il tempo

IPPICA

Anche a Firenzeè RadiofrecciaSettimo GP

Non correva dal 21 dicembre (k.o. a Parigi), non era ancora al 100%, la corsa gli è venuta male, eppure Radiofreccia Fi ha dominato il Ponte Vecchio a Firenze. Merito di una classesopraffina, che ha gli ha permesso di vincere il sesto GP consecutivo in Italia (dove è imbattuta dal 27 luglio: 2ª nel Città di Taranto), il primo di un 2015 che si annuncia ricco di soddisfazioni. La figlia Ganymede al via è rimasta al largo del leader Only One Glory, lo ha messo sotto pressione e nel finale ha dominato davanti a Papandreu e Mineiro As. Radiofreccia Fi, allenata da Eric Bondo e guidata come di consueto da Federico Esposito, ha conquistato il settimo Gran Premio della carriera (Europa e Continentale le perle) alla media di 1.12.3, eguagliando il record della corsa di Mirtillo Rosso nel 2013.7ª corsa - GP Ponte Vecchio - m 1600: 1 Radiofreccia Fi (Fed. Esposito) 1.12.3; 2 Papandreu; 3 Mineiro As; 4 Pick Kronos; Tot.: 2,05; 1,54, 1,64, 2,96 (9,94) Tris: 30,97.

RLe emiliane rimontano con Piccinini e Ferretti.Poi trionfa il club 3 anni fa in B

Coppa Italia! Novara avverte«E’ solo l’inizio» 1Barun esplosiva, Modena lotta ma è battutaGuiggi: «Gran gruppo, non ci accontentiamo»

PALLAVOLO / DONNE

Il trionfo di Radiofreccia PERRUCCI

sul 13-5. Nella ripresa unica nota positiva il rientro di Derbyshire a sei mesi dalla frattura al braccio sinistro patita a fine agosto.

ZEBRE-DRAGONS 23-17Marcatori: p.t. 7’ c.p. Mi. Bergamasco, 19’ m. Hill, 22’ m. Dixon, 29’ m. J. Sarto tr. Mi. Bergamasco; s.t. 2’ m. Cudd tr. Prydie, 7’ m. Pratichetti tr. Mi. Bergamasco, 40’ c.p. Mi. Bergamasco. Zebre: Daniller; Berryman (39’ s.t. Odiete), Mi. Bergamasco, Pratichetti, Toniolatti; Padovani, Leonard; Mbandà (15’ s.t. Ruzza), Ma. Bergamasco, J. Sarto (31’ s.t. Giovanchelli); Cavalieri (19’ s.t. Riccioli), Mahu (11’ s.t. Bernini); Romano (1’ s.t. Redolfini), Fabiani, Lovotti (15’ s.t. An. De Marchi).

CONNACHT-TREVISO 53-5Marcatori: p.t. 5’ m. O’Halloran tr. Ronaldson, 15’ e 31’ c.p. Ronaldson, 35’ m. Christie; s.t. 5’ m. Heenan tr. Ronaldson, 11’ m. Healy tr. Ronaldson, 15’ m. Buckley tr. Ronaldson, 27’ m. Muldowney, 33’ m. Healy tr. Ronaldson, 40’ m. Poolman tr. Ronaldson. Treviso: Hayward (13’ s.t. Carlisle);Ragusi, Pratichetti, Christie, Nitoglia; Ambrosini, Lucchese (30’ s.t. Seniloli); Luamanu, Budd (34’ s.t. Derbyshire), Cattina (1’ s.t. Barbini); Swanepoel, Vallejos (8’ s.t. Pavanello); Harden (1’ s.t. Manu), Giazzon (22’ s.t. Anae), Zanusso (1’ s.t. Acosta). Altre: Cardiff-Edimburgo 21-15.Classifica: Munster 53; Glasgow, Ulster 52; Leinster 49; Ospreys 47; Connacht 42; Scarlets 36; Edimburgo 34; Cardiff 26; Dragons 23; Treviso 18; Zebre 14.

NOVARA 3

MODENA 1

(25-19, 28-30, 29-27, 25-23)

IGOR GORGONZOLA NOVARA: Klineman 17, Guiggi 15, Signorile 3, Hill 13, Chirichella 6, Barun 31; Sansonna (L), Alberti, Bonifacio. N.e. Partenio, Kim, Zanette. All. Pedullà.

LIUJO MODENA: Piccinini 22, Folie 6, Fabris 24, Rousseaux, Heyrman 9, Rondon 1; Arcangeli (L), Ikic 9, Ferretti, Maruotti 1, Crisanti. N.e. Kostic, Petrachi (L). All. Beltrami.

ARBITRI: Tanasi e Boris.NOTE Spettatori 4300. Durata set: 24’, 33’, 35’, 27’; totale 119’. Igor Gorgonzola: b.s. 17, v. 6, m. 13, 2a l. 11, e. 28; LiuJo: b.s. 8, v. 2, m. 7, 2a l. 10, e. 23.ALBO D’ORO 2009 Pesaro, 2010 e 2011 Villa Cortese; 2012 Busto; 2013 e 2014 Piacenza; 2015 Novara

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45LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1Da 4 aprile 1943 a Piazza Grande, da Attenti al lupo a L’anno che verrà... E poi Caruso, Tu non mi basti mai, Ciao... Sono tantissimi i successi di Lucio Dalla dal 1964, quando incide il suo primo 45 giri con Lei (non è per me), sino a Questo è amore, l’ultima raccolta del 2011 GAZZA SPECIAL

20i dvd contenuti nel cofanetto «LUCIO DALLA - Dov’è la strada per le stelle» in edicola da oggi

LA COLLANA

Il meglio di Dalla in concerto1Tutti i più bei live del cantautore bolognese in una raccolta inedita firmata Gazzetta

LA GUIDA

Venti concerti integrali, i più belli, per rivivere la storia in musica di Lucio Dalla, voce, poesia, improvvisazione, in venti dvd quelli della collana «LUCIO DALLA – Dov’è la strada per le stelle» firmata Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera.

IL PRIMO È in edicola da oggi a €10,99 Banana Republic, la canzone che nel 1979 ha dato il nome a un album e a un tour dal vivo indimenticabili, con Lucio Dalla e Francesco De Gregori, dopo il successo del duo con Ma come fanno i marinai.

OLTRE Venti concerti integrali e tanti contenuti speciali inediti, apparizioni televisive di Dalla e interviste esclusive ai suoi più cari amici: Ron, Biagio Antonacci, Paolo Conte, gli Stadio, Antonello Venditti, Samuele Bersani e molti altri. E per ogni uscita, un booklet di 16 pagine con una parte biografica e altre info sull’album e il tour.

LE ALTRE USCITE In questo mese: CANZONI al Colosseo 1997 in edicola il 9; DALLA MORANDI in concerto 1989 in edicola il 16; TU NON MI

BASTI MAI 2009 in edicola il23; CAMBIO 1991 in edicola il

30 marzo. Aprile AMEN1992 in edicola il 6; HENNA1993 in edicola il 13; 12.000 LUNE 2006 inedicola il 20; 1983 dello

stesso anno in edicola il27. Maggio LIVE @RTSI 1978 inedicola il 4; La neve con la luna 2008 in edicola l’11; Gli occhi di Lucio 2007 in edicolail 18; LIVE al Teatro Filarmonico di Verona 1995in edicola il 25.

«Banana Republic»in edicola da oggia soli €10,99

Fausto Narducci

E dire che la prima esibizione solistica dalvivo era stata un mezzo fiasco, per nondire un disastro…Quando Lucio Dalla, la

leggenda della musica italiana di cui proponia-mo la prima grande raccolta di concerti dal vi-vo, presentò Lei (cover del traditional america-no Careless Love portato al successo da BassieSmith) nelle serate itineranti del Cantagiro’64, l’esordiente bolognese della categoria Bvenne fatto oggetto di lanciodi ortaggi e derrate alimen-tari, posizionandosi all’ulti-mo posto in classifica. Lo rac-contò con dovizia di partico-lari Gino Paoli che fu il suoprimo pigmalione in quegliinizi di carriera accompa-gnati da incroci artistici di ri-lievo. Il primo incontro addi-rittura da bambino quando,al seguito della madre IoleMelotti, modista bologneseoriginaria di Manfredonia,assistette a Foggia alla pre-sentazione del campionarioalla famiglia Arbore dove unragazzo di nome Renzo, diquasi 6 anni più grande, gli fece da babysitter.Per poi ritrovarselo nel ‘67 allo studio di Ban-diera Gialla quando Paff Bum, reduce dal fia-sco sanremese, vinse la puntata, nonostante ilgiudizio negativo di Gianni Boncompagni. Ilsecondo a 18 anni, quando era già diventatoun virtuoso (autodidatta) del clarinetto ed en-trò in un gruppo jazz bolognese, la RhenoD i x i e l a n d B a n d , d i c u i f a c e va parte Pupi Avati che, sentendosi chiuso daltalento di Lucio, prese la strada del cinema...Ma il regista fece in tempo, durante una seratain un locale bolognese, ad assistere all’incon-tro con l’avventore occasionale Gino Paoli, fol-gorato da un’esibizione skat (le improvvisazio-ni vocali in una lingua incomprensibile) delcantante. Fu proprio durante il Cantagiro1963, al quale Dalla partecipò con il gruppodei Flippers (con Massimo Catalano, FrancoBacardi e Fabrizio Zampa) che accompagnavaEdoardo Vianello nell’esecuzione dei Watussi,che Paoli rapì il cantante-clarinettista per por-

tarlo nel suo clan. In realtà ci sarebbero voluti al-tri 7 anni, praticamente fino al clamoroso impattoricevuto a Sanremo ’71 con la tormentata e censu-rata 4 marzo 1943 scritta con la storica dell’artePaola Pallottino, perché Dalla sfatasse la fama di«talento di insuccesso».

BANANA Ed ecco Lucio, ormai affermatosi anchecome autore grazie alla «cura Roversi», nel pro-getto Banana Republic con Francesco De Gregoriche apre la nostra collezione di concerti dal vivo.Si tratta di uno dei primi veri sodalizi cantautoraliitaliani: Lucio e Francesco, che si conoscono e siapprezzano avendo militato nelle stesse case di-scografiche (It e Rca), si ritrovano a pranzo insie-me a Ron a casa di De Gregori che sta provando alpiano una nuova composizione Ma come fanno imarinai. Nasce tutto in un attimo: Lucio la ascoltadopo il caffè, se ne innamora, aggiunge all’inizioun riff di clarinetto e, dopo la prima esibizionedell’8 giugno allo stadio Flaminio di Roma davan-ti a 40.000 spettatori per promuovere l’ultimo al-

Il musicista, cantautore e attore bolognese, Lucio Dalla, è scomparso a Montreux il 1º marzo 2012 dopo 22album in studio e 9 dal vivo EPA

RUna storia di incontri, musica epoesia con Arbore,Paoli e De Gregori

REppure la prima volta al Cantagiro1964 con «Lei» lo presero a ortaggi...

bum di De Gregori, la pubblica in duo nel dicem-bre ‘78. Ma soprattutto Dalla convince l’amico,traumatizzato dal celebre processo del Palalido nell’aprile ’76, ad unirsi a lui (con Ron e gli Stadiodietro le quinte) per il tour comune dell’estate ’79che diventerà il più grande successo cantautoraleitaliano negli stadi fino ad allora, anticipando leadunate oceaniche di Baglioni, Vasco Rossi e Liga-bue. Da quei concerti, incentrati sul riadattamen-to degregoriano della celebre Banana Republic diSteve Goodman e su una stralunata versione diUn gelato al limon di Paolo Conte, sono nati unfilm diretto da Ottavio Fabbri e un album cheraccoglie le registrazioni effettuate nei con-certi di Brescia, Verona e Bologna con sole 4canzoni in comune. Un’intesa riprovata nel2010-2011 col progetto Work in Progress (l’al-bum fu pubblicato l’11 novembre 2010) che reste-rà l’ultimo disco live di Lucio che ci ha lasciati il 1°marzo 2012 a 68 anni, la sera dopo il suo ultimoconcerto a Montreux.

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46 LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ma quale logica c’èdietro al delittodel leader anti-Putin?1In migliaia a Mosca nel ricordo di Nemtsov. Una nube di sospetti sul Cremlino. Di sicuro però il clima d’odio ha favorito gli assassini

di GIORGIO DELL’[email protected]

Putin non è troppo in difficol-tà, nonostante quel mortoammazzato vicino al ponteBolshoj Moshorevskij e le cin-quantamila persone che ierihanno marciato con le paroled’ordine «Je suis Nemtsov» e«Io non ho paura». Nemtsov èil nome del morto. «Un signornessuno» secondo Peskov, ilportavoce del Cremlino. I ma-nifestanti hanno sfilato conuno striscione nero su cui erastampata la faccia della vitti-ma e la scritta «Gli eroi non

muoiono». Qualcuno s’è appic-cicato alla schiena un cartellonero col disegno di quattro foridi proiettile, dato che Nemtsov èstato ammazzato con quattrocolpi di una Makarov 9 milli-metri (altre due pallottole sonoandate a vuoto).

1Come mai Putin non è indifficoltà?Ha persino telefonato alla

madre di Nemtsov giurandoleche gli assassini saranno presi.Il sito online Sobesednik avevaintervistato Nemtsov lo scorso10 febbraio e Nemtsov gli ave-va raccontato che sua madre,di 87 anni, al telefono gli aveva

detto: «Boris, quando la smet-terai di attaccare Putin? Finiràper ucciderti». Nonostantequesto, e nonostante Nemtsovfosse un oppositore a 360 gra-di, la risposta alla domanda «achi giova?» mostra che giovapoco a Putin, che è apparso ef-fettivamente imbarazzato econtrariato, e dà invece mate-ria bastevole ai suoi opposito-ri, specialmente all’estero. Lamorte di Nemtsov viene facil-mente imputata al regime pu-tiniano, ci sono condanne daparte di tutti i Paesi, Obama hasubito virgolettato «Brutale as-sassinio», Renzi andrà a de-porre un fiore sul luogo del-

l’eccidio. Intendiamoci, nonè che il regime di Putin e ilclima che ha creato nel Paesesiano innocenti.

2 Pesiamo i pro e i controdelle due tesi.Gli oppositori di Putin

ammazzati formano una li-sta molto lunga. Dalla più fa-mosa di tutti, Anna Politko-vskaya, a Berezoskij, allaEstemirova, a Litvinenko,Klebnikov, Markelov e la Ba-burova, Magnitskij. Due set-timane fa è stato messo in ga-lera il capopolo Aleksej Na-valnj. Cioè, l’argomento piùforte a favore della tesi che dietro la morte di Nemtsov cisia la mano di Putin è proprioil fatto che Putin ha messo inpiedi un regime ostile ai di-ritti civili ed estremamenteostile verso gli oppositori.Delicatissima è la questioneUcraina, con le relative san-zioni, e su questo Nemtsovandava giù duro, dicendoche l’annessione dellaCrimea e la guerra nel-l’Ucraina orientale erano cri-mini e che le difficoltà econo-miche in cui versa la Russiaerano colpa di Putin, chemettendosi contro l’Occiden-te aveva attirato su di sé lesanzioni del mondo. Nemt-sov parlava assai, rilasciava interviste a tutto spiano, neha rilasciata una mentre sta-va a tavola al ristorante Bo-sco con questa sua fidanzata-modella, che adesso tengononascosta da qualche parte.Diceva a tutti che stava pre-parando un dossier sulla pre-senza militare russa in Ucrai-na. La sua idea era che laRussia dovesse occidentaliz-zarsi e abbandonare i sognidi grandezza imperiale.

IL FATTO DEL GIORNOIL GIALLORUSSO

3 Sentiamo le ragioni cheassolvono Putin.Limonov, che a Putin fa

l’opposizione anche se da po-sizioni completamente diver-se, dice che killer armati dal-la politica non avrebbero la-sciato viva la ragazza. In ognicaso una testimone. Gli as-sassini della Politkovskayasono stati presi e condannati,anche se sui mandanti non èstata accesa la minima luce.C’è poi un fondo di verità nel-la tesi di Peskov, cioè che, po-liticamente parlando, Nemt-sov, ad onta del suo continuoagitarsi, non contasse ormaimolto. Era stato vicepresi-dente del Consiglio ai tempidi Eltsin e questo lo rendevapoco popolare, perché inRussia il nome di Eltsin evocatempi assai bui. Limonov diceche questo delitto è parec-chio balordo, perché, dopol’emozione del primo mo-mento, sarà subito dimenti-cato. «Tempo due giorni enon ne parlerà più nessuno».Putin avrebbe perso tempo –e si sarebbe anche creatoqualche fastidio – con un per-sonaggio minore.

4Ma allora quale potreb-be essere la logica di unomicidio simile?

Secondo alcuni, gli assassinisono ucraini filorussi di estre-ma destra, gente che vuoleassolutamente la vittoria diPutin contro Kiev. Altra tesi:sono i servizi segreti america-ni, che hanno armato la ma-no del killer per creare pro-blemi al dittatore russo. Altrepiste condurrebbero a que-stioni private: Nemtsov avevaaffari in Cecenia, all’età di 55anni aveva un debole per ra-gazze giovani (questa model-la, che si chiama Anna Duri-tskaya, ha 24 anni), altri par-lano di debitori ingannati,amanti costrette ad abortire,ecc. Aveva quattro figli e undivorzio alle spalle.

5 La gente non si ribella al-le difficoltà in cui si trovala Russia adesso? Le san-

zioni…Putin è adorato dall’80 percento della popolazione. Hascatenato stampa e televisio-ni contro tutti i «traditori»che contrastano la sua lineain Ucraina. Questo climad’odio ha di sicuro favorito gliassassini.

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La vittima diceva a tuttiche stava preparandoun dossier sulla presenzarussa in Ucraina

Tante piste: dagli affaripersonali in Cecenia al possibile agguato di estrema destra

LA CHIAVE

NELLA CELLULA DI AL QAEDA

Il boia dell’Isisa Londra fu a serviziodi Bin Laden

O gni giorno che passaemergono nuovi elemen-ti sulla vita del boia bri-

tannico dell’Isis Jihadi John,rinfocolando anche le polemi-che. Secondo il domenicale Ob-server, infatti, i servizi segretibritannici non hanno saputofermare il 27enne londineseMohamed Emwazi prima che siunisse allo Stato islamico e ini-ziasse il suo lavoro di uccisoredi ostaggi occidentali. Non so-lo: l’Mi5 (il controspionaggioinglese) non lo bloccò nono-stante sapesse che fosse mem-bro di una cellula terroristicache aveva legami stretti con gliorganizzatori degli attentati(falliti solo perché esplosero idetonatori e non le cariche) del21 luglio 2005 a Londra. Attac-co che doveva essere una copiadi quelli — riusciti il 7 luglio —in cui quattro kamikaze si fece-ro saltare in aria sui convoglidella metro e su un autobusmassacrando 52 persone e 700feriti. Il Mail on Sunday rivelapoi che, prima di diventare«Jihadi John», Emwazi facevaparte di una cellula dormientedi Al Qaeda (i London boys) chepianificava di compiere attenta-ti in Gran Bretagna su ordine diOsama Bin Laden. Oltre a lui,del gruppo facevano parte altritre giovani addestrati in uncampo di Al Qaeda in Somalia.

L’ALLARME L’intelligence bri-tannica ha lanciato l’allarme: sessanta donne di nazionalitàbritannica, tra le quali 18 adole-scenti, sarebbero partite per laSiria per unirsi allo Stato isla-mico. L’Isis avrebbe, intanto, li-berato 19 dei 220 cristiani rapitiSiria la scorsa settimana.

Il terrorista «Jihadi John» ANSA

In migliaia sono scesi in piazza ieri a Mosca per il politico dell’opposizione Boris Nemtsov, ucciso tra venerdì e sabato

� Le indiscrezioni sul piano del governo per la banda larga, che ilConsiglio dei ministri esaminerà domani, hanno spaventato gli operatori (Telecom in testa, oggi alla prova dei mercati), invitati ad accelerare sulle reti di ultime generazioni. Tra le ipotesi c’è anche un coordinamento pubblico degli investimenti.

DOMANI LA DISCUSSIONE

Il governo accelerasulla banda largaIl piano va avanti

� I musei italiani nella nona domenica gratuita fanno registrare numeri record. «I cittadini si stanno riavvicinando al loro patrimonio culturale. L’Italia è un grande museo diffuso, siamo un’eccellenza nel mondo», ha detto il ministro Franceschini. Per avere un’idea, ieri alla Reggia di Caserta sono arrivati 14.968 visitatore, un dato dieci volte superiore a quello della prima domenica di febbraio. E nonostante il presidente Sergio Mattarella abbia già dichiarato di volerlo aprire tutti i giorni, uno dei luoghi più visitati ieri è stato il Quirinale, davanti a cui si sono formate lunghissime code già al mattino. La nuova stagione del Palazzo della presidenza della Repubblica, con apertura quotidiana, potrebbe essere inaugurata il 2 giugno.

L’INIZIATIVA MUSEI APERTI: NUMERI RECORD

Lunga coda ieri davanti al Quirinale: Mattarella vuole aprirlo tutti i giorni ANSA

Tutti in fila davanti al QuirinaleBoom per la domenica gratis

La vittima Alessandro Altobelli

� Massimo Bossetti, il muratore di Mapello (Bergamo), accusato di aver ucciso Yara, la ragazzina scomparsa a Brembate Sopra il 26 novembre 2010 e ritrovata morta tre mesi dopo, rimprovera la moglie per non avergli fornito un alibi. È quanto emerge da alcune intercettazioni fatte in carcere. E, invece, riguardo alle tracce del Dna trovate sugli slip e

sui leggins della tredicenne in mezzo alle sterpaglie di un campoa Chignolo d’Isola commenta: «Se sono certi è un guaio». E dopo aver negato qualsiasi sua responsabilità, il muratore aggiunge: «È una fregatura».

NUOVE INTERCETTAZIONI

Yara, Bossettiparla del Dna«Se mio, un guaio»

Massimo Bossetti, in cella da giugno

� Un imprenditore italiano è stato ucciso con un colpo di pistola da alcuni banditi che tentavano di rapinargli l’auto in una zona residenziale di San Paolo del Brasile. Alessandro Altobelli, 68 anni, originario di Roma e proprietario di alcuni ristoranti nella capitale paulista, è stato raggiunto da un colpo di pistola ed è morto all’ospedale Sao Luiz. I banditi erano stati intercettati dalla poliziae, dopo aver abbandonato l’auto su cui viaggiavano, hanno tentato di scassinare la Jaguar di Altobelli, che era molto conosciuto nella comunità italiana a San Paolo. Uno dei due gli ha sparato alla schiena. L’omicidio è avvenuto venerdì. Nella successiva sparatoria con la polizia, davanti ad una scuola internazionale del quartiere di Morumbi, è morto anche un bandito.

A SAN PAOLO: VITTIMA UN ROMANO DI 68 ANNI

Brasile, cercano di rubargli l’autoUcciso un imprenditore italiano

NOTIZIE TASCABILI

� I lavoratori dipendenti potranno già da marzo richiedere il Tfr in busta paga. Secondo la Cgia di Mestre, un operaio che prende 1.200 euro netti percepirà71 euro in più, un impiegato da 1.600 euro altri 112 euro. Un dirigente/quadro da 3.000 euro +214 euro. Ma è polemica per la tassazione che sull’anticipo non sarà conveniente.

I DATI DELLA CGIA

Tfr in busta paga:soldi da subito«Occhio alle tasse»

� Resta un giallo la morte di Alessandro Di Santo, il 20enne ucciso venerdì notte da un bus a piazza Venezia, nel centro di Roma. Il comandante dei vigili urbani Lorenzo Botta ha lanciato un appello: «Chiunque fosse statolì quella notte, ed erano in tanti, venga a testimoniare». Finora sono state sentite otto persone, tra cui alcuni amici della vittima.

LE INDAGINI A ROMA

Ragazzo investitodal bus, i vigili:«Chi ha visto, parli»

AltriMondiR

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47LUNEDÌ 2 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL FILM«MAI STATI UNITI»

«ON THE ROAD»IN AMERICACON I VANZINA

Nel 2013 è stato uno dei film italiani più visti e amati del grande schermo (nel primo weekend incassò oltre 2 milioni di euro). E anche il passaggio su Sky ha collezio-nato numeri record. Questa sera su Rai 1 arriva «Mai Stati Uniti», la commedia on the road firmata da Carlo Vanzina sulla storia di cinque fratelli (tra cui Ambra Angiolini, Vincenzo Salemme e Ricky Memphis) in trasferta in America.DA VEDERE STASERASU RAI 1 ALLE 21.15

Nonostante sia lunedì, il vostro buonumore si rivela concausa del disbrigo efficiente degli impegni. E le provocazioni suine non vi lasciano indifferenti.

21/3 - 20/4ARIETE

7-

Giornata godibilissima al lavoro e in amore. L’apporto di amici e sostenitori si palesa prezioso, il sudombelico, pur non promettendo miracoli, s’anima.

23/9 - 22/10BILANCIA

7+

La Luna paventa umore cicloide e impicci in casa e al lavoro. Don’t scler, organizzatevi. Il neurone, comunque, annaspa, come il sudombelico: occhio

21/4 - 20/5TORO

5,5

Vi guardano con interesse. Tante persone. In ogni consesso, lavoro in primis. Il morale sfigopenzola e la motivazione fornicatoria latita. State su.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6+

Potete costruire, concretizzare nel lavoro, curare i vostri interessi con efficacia. Possedete pure charme, energie cospicue e mucha versatilità suina.

21/5 - 21/6GEMELLI

7+

I colpetti di glutei si susseguono, le cose migliorano. In ogni ambito. E saltate pure suinamente da un letto all’altro, con perizia e gioia. Grandissimi.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

8

L’attività, in senso lato, ferve. Le risposte (positive) arrivano, situazioni bloccate si sbloccano e ripartono. Fornicazione a little sfighed, però.

22/6 - 22/7CANCRO

7

Paranoie e dubbi s’inseguono. E forseci sono questioni di soldi da discutere e da mettere a posto. Certe risposte tardano, il sudombelico si fa introverso.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6-

Ciò che era in nuce sembra manifestarsi in tutta la propria magnificenza. E voi vi rallegrate, quagliate, vi esprimete nella pienezza suina.

23/7 - 23/8LEONE

7+

Le titubanze vi fanno perdere le chance utili, l’ira vi rende seducenti come una colica biliare. Evitate. Però la fornicazionenon dovrebbe venirvi male.

21/1 - 19/2ACQUARIO

5,5

L’umore del lunedì vi si legge in faccia. E un imprevisto o un impiccio più o meno improvviso lo accentua. Risarcisce la fornicazione, turpino-fantasiosa.

24/8 - 22/9VERGINE

6

La Luna vi costringe a pragmatismi e studi: voi li gradite come gradireste una cartella di Equitalia. Ma vi tocca. Fornicazione golosa: in senso lato.

20/2 - 20/3PESCI

6

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

Domenica nerain montagna:cinque vittimee due feriti gravi1Tre morti in due incidenti nel BelluneseTragedie anche a Lecco e vicino a Bolzano

Filippo Conticello@filippocont

S tavolta ha scelto la ValFonda, classica dello scial-pinismo: lì sopra Auronzo,

nel Bellunese, la neve si è stacca-ta dal monte Cristallino ed è tor-nata a seppellire delle vite. Così,ieri, una nuova slavina ha causa-to un morto e due feriti gravissi-mi: una quarta persona colpita èriuscita a tirarsi fuori, illesa, e adare l’allarme per salvare i com-pagni. Sul posto sono arrivati su-bito gli elicotteri e i soccorritori,con diverse unità cinofile, hannoriportato in superficie il cadave-re di Tiziano Favero: aveva 44anni e risiedeva a Valle di Cado-re. A sentire i medici, i due anco-ra vivi sono in condizioni «dispe-rate»: si chiamano Daniele Co-stan Zovi, un 29enne di Calalzodi Cadore, e Mirco De Col, 36 an-ni, di Perarolo di Cadore. Il pri-

mo è stato portato d’urgenza conl’elisoccorso all’ospedale diTrento, il secondo è stato dirot-tato su quello di Treviso. Assie-me a Maurizio Bergamo, la quar-ta persona che è riuscita a salva-re la pelle, i due feriti fanno par-te del Soccorso alpino del CentroCadore. Insomma, gente esper-ta. Equipaggiatissima. Ma la sla-vina era poderosa, con un frontedi 60-70 metri: è scesa lungo ilpendio per quasi 150, travolgen-do tutto e tutti. Nonostante siaun percorso avventuroso pervia di quei canalini ripidi, nonpareva pericoloso, tanto piùche in questi giorni il rischio divalanghe era considerato mini-mo. Per questo, non è ancorachiaro cosa sia successo davve-ro. Di certo, la zona dell’inciden-te è, soprattutto, frequentata dachi ama il fuoripista: mentre ten-tavano di salvare la comitiva se-polta, i vigili del fuoco ne hannonotato tanti attorno.

NON SOLO VALANGHE Questaprima domenica di marzo sulleAlpi è stata tragica anche per-ché quello del monte Cristalli-no non è stato un disastro isola-to: sempre nel Bellunese, a Cor-nolade, comune di Ponte nelleAlpi, un uomo è morto e unagiovane è rimasta ferita inun’altra sciagura. Diversa, maaltrettanto beffarda. I due sta-vano facendo un’escursione inuna zona piuttosto imperviadella montagna che fiancheg-gia il torrente Valmaggiore: daquelle parti se la godono spessogli amanti del canyoning per la

presenza di una gola assai pro-fonda. Ma, proprio lungo il ca-nalone, la coppia è scivolata:morto all’istante il maschio, ladonna è stata trasportata al-l’ospedale di Belluno e potreb-be farcela. Ma c’è altro, pur-troppo: un escursionista lec-chese di 71 anni è deceduto do-po essere caduto per 15 metri aCampo de’ Boi, sopra Lecco. Epiù a Nord, vicino a Bolzano, laquarta tragedia: in Val Senales,vicino al lago di Vernago, sonoprecipitati due turisti tedeschiper un centinaio di metri. L’uo-mo e la donna, che alloggiava-no in un albergo nella valle, sta-vano percorrendo in comitivaun sentiero non particolarmen-te difficile, quando, forse a cau-sa del ghiaccio, sono andati giù.Anche in questo caso, immedia-to l’intervento dell’elisoccorsodel 118 e del soccorso alpino.Immediato, ma inutile.

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I soccorsi per la slavina caduta sul monte Cristallino, nel Bellunese ANSA

LE PRIMARIE

Pd, Campania al vototra le polemicheMarche, affluenza ok

I eri, finalmente, dopoquattro rinvii e una ab-bondante dose di pole-

miche, si è votato in Campa-nia. Ma ci si è messo ancheRoberto Saviano a scuotereil Pd aggiungendo altro salesulle ferite delle già tormen-tatissime primarie del cen-trosinistra per la scelta delcandidato alla Presidenzadella Regione. Su Facebook,nella tarda serata di sabato,lo scrittore napoletano hainvitato a disertare le urne:per lui, i candidati (che sonoVincenzo De Luca e AndreaCozzolino, per il Pd e MarcoDi Lello, per il Psi) sono«espressione della politicadel passato», considerandoqueste elezioni come «deter-minate da voti di scambio» e

«dagli accordi con Cosentino».Le parole dello scrittore hannoaumentato l’attenzione già al-tissima sui seggi: nonostante questo, non sono mancati alcu-ni episodi dubbi qua e là, mal’affluenza finale si è aggirataattorno ai 150 mila votanti. Ese l’inventore delle primarieArturo Parisi non l’ha presa be-ne («Da Saviano mi attendereidenunce precise su fatti circo-stanziati e non solamente ipo-tetici»), l’appello-video (rilan-ciato pure dal blog di Grillo) hacondensato gli umori del Pdcampano. Un partito dilaniatoda mesi di spaccature, defla-grate clamorosamente la setti-mana scorsa con le accuse di-rette a Cozzolino e De Luca, idue veri big in gara dopo la ri-nuncia del «renziano» GennaroMigliore, sulle loro «alleanzepericolose» con esponenti delladestra «cosentiniana». Si è vo-tato, ma senza particolari ten-sioni, anche nelle Marche, do-ve la sfida è tra l’ex sindaco diPesaro, Luca Ceriscioli, e l’at-tuale assessore regionale al Bi-lancio Pietro Marcolini entram-bi del Pd, e Ninel Donini (Idv).Alta la partecipazione, vistoche alle 19 nei 309 seggi allesti-ti si erano presentati in 25.000.Vincenzo De Luca, candidato Pd

DOLCE&GABBANACON LE MAMME SFILA LA BALTI � Dolce&Gabbana rendono omaggio alle mamme. Ieri sulle passerelle milanesi sono spuntate splendide top model con bimbi in braccio (foto Afp) e una raggiante Bianca Balti che ha sfoggiato con eleganza e senza esagerazioni il suo pancione da sei mesi di gravidanza (foto Ap). Il tutto sulle note di «Viva la mamma» di Edoardo Bennato, che gli stilisti hanno fatto tradurre in 14 lingue per tutti gli ospiti della sfilata.

FOLLA DAVANTI AGLI STUDI RAI DI MILANO

Madonna brinda da FazioMa si nasconde ai fan...� Madonna in Italia è sempre e comunque un evento. Ieri, davanti alla sede Rai di via Mecenate a Milano, i fan hanno atteso la popstar dalle 7 del mattino, sperando di strapparle una foto o anche soloun mezzo sorriso al suo arrivo negli studi di «Che tempo che fa», dove ha registrato l’ormai

attesissima intervista con Fabio Fazio che andrà in onda domenica 8 marzo. Peccato

che lei sia poi entrata da un ingresso secondario...

Intorno al suo camerino,blindatissimo, un teamdi 58 persone. Ilconduttore invece l’haaccolta regalandole

una bottiglia diSassicaia del 2011,per scambiare instudio il brindisi dicui i due avevanoparlato su Twitter.

RSciatori travolti da una slavina in Val Fonda. In ValSenales precipitauna coppia tedesca

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