la gazzetta dello sport (03-06-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 venerdì 6 marzo 2015 anno 119 - numero 55 euro 1,40 9 771120 506000 50 3 0 6> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano ALLE 19 Calciomarket con il d.g. Marino SI ALLARGA L’INCHIESTA SUL CRACK GIALLOBLU’ ANCHE L’ANTIMAFIA INDAGA SUL PARMA Il procuratore incontra a Bologna il capo della Dda: contatti tra un clan calabrese e i vertici del club SCHIANCHI A PAGINA 15 ATALANTA AL TARDINI: OGGI IL VIA LIBERA? CATAPANO, IARIA A PAGINA 14 SKY ATTACCA LA A «E’ POCO CREDIBILE» «Noi paghiamo, ma il campionato non è più regolare» La Lega darà i soldi per fare finire il torneo al Parma IL COMMENTO di Luca Calamai 19 IL MESSI D’EGITTO UN AFFARE GENIALE Lo chiamano il Messi d’Egitto. E ora non sorride più nessuno per questo paragone. E’ difficile ricordare nella storia del calcio mercato un affare così geniale e incomprensibile. Mohamed Salah è stato regalato per un anno dal Chelsea come “mancia” nell’operazione Cuadrado. L'ARTICOLO A PAGINA 19 DA NON PERDERE 1 De Rossi, è crisi nera e Roma si divide Il futuro è negli Usa CECCHINI A PAGINA 11 I «6 metri» di Lavillenie Ecco l’uomo dell’asta che ha cancellato Bubka BUONGIOVANNI A PAGINA 31 Tiro a segno: Campriani verso l’Olimpiade di Rio con la tecnologia Ferrari SALVINI A PAGINA 32 2 3 OLIVERO A PAGINA 8 INZAGHI CI RIPROVA: CONQUISTARE IL MILAN CON CERCI TITOLARE 8 TAIDELLI A PAGINA 7 ASTINENZA DA BIG: PER L’INTER E’ ORA DI DIVENTARE GRANDE 7 L’INTERVISTA Glik, polacco dal cuore Toro «Siamo nel calcio che conta» 13 GRAZIANO A PAGINA 13 Il bonifico di Manenti fermato dalla polizia stradale dopo Modena Nord: procedeva troppo lentamente IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w SIM SALAH BIS Colpaccio della Fiorentina: fa sparire anche la Juve allo Stadium I bianconeri non perdevano in casa con un’italiana da 26 mesi La felicità di Mohamed Salah, 22 anni. L’egiziano è arrivato alla Fiorentina a gennaio dal Chelsea nell’ambito dell’operazione che ha portato Cuadrado a Londra. In Italia ha già segnato 6 reti INSIDE IANIERI A PAGINA 24 MOTOGP L’Aprilia c’è ma deve gestire il mal di pancia di Melandri 24 L’INDISCREZIONE LO SPAGNOLO ERA GIA’ INCOSCIENTE PRIMA DEL BOTTO Video shock: Alonso stava male La camera-car di Vettel mostra che la McLaren era fuori controllo PERNA A PAGINA 25 La Ferrari di Vettel passa a fianco della McLaren di Alonso SPORTWEEK DALLA MUSICA AI CANI IL MONDO DI HAMILTON ALLE 21.35 Condò Confidential Incontro con Vidal DOMANI A 1,90 CON LA GAZZETTA BIANCHIN, CENITI, DELLA VALLE, FROSIO, GRAZIANO, LAUDISA, MAURO, VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 5 SEMIFINALE DI ANDATA DI COPPA ITALIA: DUE GOL DELL’EGIZIANO NEL 2-1 VIOLA Rinnova in sicurezza, ti regaliamo l’ABS! ROTTAMA RINNOVA & L’offerta é valida fino al 30 aprile 2015.

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Page 1: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 venerdì 6 marzo 2015 anno 119 - numero 55 euro 1,409

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ALLE 19Calciomarketcon il d.g. Marino

SI ALLARGA L’INCHIESTA SUL CRACK GIALLOBLU’

ANCHE L’ANTIMAFIAINDAGA SUL PARMAIl procuratore incontra a Bologna il capo della Dda:contatti tra un clan calabrese e i vertici del clubSCHIANCHI A PAGINA 15

ATALANTA AL TARDINI: OGGI IL VIA LIBERA?

CATAPANO, IARIA A PAGINA 14

SKY ATTACCA LA A«E’ POCO CREDIBILE»«Noi paghiamo, ma il campionato non è più regolare»

La Lega darà i soldi per fare finire il torneo al Parma

IL COMMENTOdi Luca Calamai

19

IL MESSI D’EGITTOUN AFFARE GENIALE

Lo chiamano il Messi d’Egitto. E ora non sorride più nessuno per questo paragone. E’ difficile ricordare nella storia del calcio mercato un affare così geniale e incomprensibile. Mohamed Salah è stato regalato per un anno dal Chelsea come “mancia” nell’operazione Cuadrado. L'ARTICOLO A PAGINA 19

DA NONPERDERE

1 De Rossi, è crisi nerae Roma si divideIl futuro è negli UsaCECCHINI A PAGINA 11

I «6 metri» di Lavillenie Ecco l’uomo dell’astache ha cancellato BubkaBUONGIOVANNI A PAGINA 31

Tiro a segno: Camprianiverso l’Olimpiade di Riocon la tecnologia FerrariSALVINI A PAGINA 32

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3

OLIVERO A PAGINA 8

INZAGHI CI RIPROVA: CONQUISTARE IL MILANCON CERCI TITOLARE

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TAIDELLI A PAGINA 7

ASTINENZA DA BIG: PER L’INTER E’ ORADI DIVENTARE GRANDE

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L’INTERVISTAGlik, polacco dal cuore Toro«Siamo nel calcio che conta»

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GRAZIANO A PAGINA 13

Il bonifico di Manenti fermato dalla polizia stradale dopo Modena Nord:

procedeva troppo lentamente

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

SIM SALAH BISColpaccio della Fiorentina: fa sparire anche la Juve allo Stadium

I bianconeri non perdevano in casa con un’italiana da 26 mesi La felicità di Mohamed Salah,

22 anni. L’egiziano è arrivato

alla Fiorentina a gennaio

dal Chelsea nell’ambito

dell’operazione che ha portato

Cuadrado a Londra. In Italia

ha già segnato 6 reti INSIDE

IANIERIA PAGINA 24

MOTOGPL’Aprilia c’è

ma deve gestireil mal di pancia

di Melandri

24

L’INDISCREZIONE LO SPAGNOLO ERA GIA’ INCOSCIENTE PRIMA DEL BOTTO

Video shock: Alonso stava maleLa camera-car di Vettel mostra che la McLaren era fuori controllo

PERNA A PAGINA 25

La Ferrari di Vettel passa a fianco della McLaren di Alonso

SPORTWEEKDALLA MUSICA AI CANIIL MONDO DI HAMILTON

ALLE 21.35Condò ConfidentialIncontro con Vidal

DOMANI A � 1,90 CON LA GAZZETTA

BIANCHIN, CENITI, DELLA VALLE, FROSIO, GRAZIANO, LAUDISA, MAURO, VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 5

SEMIFINALE DI ANDATA DI COPPA ITALIA: DUE GOL DELL’EGIZIANO NEL 2-1 VIOLA

Rinnova in sicurezza,ti regaliamo l’ABS!

ROTTAMA

RINNOVA

&

L’offertaévalidafinoal30aprile2015.

Page 2: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

2 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� 1 La gioia di Salah, autore della doppietta vincente allo Juventus Stadium: un fenomeno è arrivato alla Fiorentina nell’ultimo mercato. � 2 Il primo gol dell’egiziano dopo uno straordinario contropiede, con Padoin che non riesce a raggiungere l’avversario lanciato verso Storari. � 3 Il temporaneo pareggio di Llorente, di testa, su cross di Pepe da destra. � 4 Infine ancora Salah segna dopo essere entrato in area LAPRESSE, PEGASO

32 4

1

Salah, doppietta faraonicaJuve sconfitta allo Stadium 1L’egiziano trascina la Fiorentina, che non vinceva a Torino da 7 anni. Lo Stadium era inviolato da 23 mesi (Bayern). Non bastano il gol di Llorente e i cambi di Allegri

clicLA PARTITA DI RITORNO IL 7 APRILE LA FINALE IL 7 GIUGNO A ROMA

� Il prossimo appuntamento con la Coppa Italia è fissato per il 7 e l’8 aprile. Il 7 aprile è in programma la semifinale di ritorno Fiorentina-Juventus (20.45, diretta Rai 1). L’8 aprile al San Paolo c’è Napoli-Lazio (1-1 all’andata), in tv su Rai 1 alle ore 20.45. Finale a Roma il 7 giugno.

Sebastiano VernazzaINVIATO A TORINO

@GazzaVernazza

S alah fa rima con Allah e il suo nome di bat-tesimo è Mohamed, che significa Maomet-to, ma i musulmani sono suscettibili ed è

meglio evitare giochi di parole sul tema e/o ac-costamenti divini. L’egiziano Mohamed Salah hasteso la Juventus con una doppietta epocale e laFiorentina entra nel ristretto club delle squadreche hanno vinto allo Stadium: la Viola va ad af-fiancare Sampdoria, Inter e Bayern Monaco. Set-te anni fa all’Olimpico l’ultimo successo fiorenti-no a Torino, 2-3 in campionato. Nella primaveradel 2013, l’ultimo capitombolo casalingo deibianconeri, in Champions contro i tedeschi. Laqualificazione della Fiorentina alla finale di Cop-pa Italia è a un passo, e di riflesso rimorsi e rim-pianti della Roma sono destinati ad aumentarein modo esponenziale. Questa non è una Juveimbattibile, in campionato bastava pareggiare dimeno per restarle in scia e sopravanzarla.

RISCATTATELO SUBITO Per Salah sesto gol insette partite, una media strabiliante. Reti in ognicompetizione: tre in campionato, una in EuropaLeague e due in Coppa Italia. Se ne consiglial’immediato riscatto. Nell’economia dell’affareCuadrado è stato valutato circa 18 milioni. Li va-le tutti, i Della Valle provvedano subito a scon-tarli dal prezzo del colombiano, prima che a Lon-dra quelli del Chelsea ci ripensino e si aggrappi-no a qualche cavillo. L’impatto dell’egiziano sul-l’ecosistema viola è stato così forte da suscitareretro-pensieri esagerati: se fosse arrivato a set-

tembre, e se Giuseppe Rossi non si fosse rotto dinuovo, la Fiorentina lotterebbe oggi per lo scu-detto. Salah è l’attaccante che mancava a Mon-tella e come giocatore non è catalogabile: sa reci-tare da seconda punta, trequartista o centravan-ti a seconda delle situazioni. Lo 0-1 di ieri sera èdestinato a entrare nella bacheca della storia,una cavalcata di circa 60 metri, con botta di sini-stro all’incrocio. Gol del genere li segnano sol-tanto i predestinati, e c’è da chiedersi perchéMourinho al Chelsea lo trattasse come l’ultimaruota dell’attacco.

GIROPALLA Sul piano tecnico-tattico la partitadello Stadium è stata la sublimazione del posses-so palla viola, noto per la sua delicatezza. Non èquestione di numeri, se si vanno a spulciare lecifre si scopre che il pallone l’hanno tenuto di piùi bianconeri (55,9 per cento a 44,1), logica con-seguenza dell’assalto conclusivo, quando la Juveha cercato con furia il rattoppo. Sono state quali-tà e pulizia dei passaggi a marcare la differenza.Per una sera Mati Fernandez, Badelj e Kurtic so-no stati superiori a Vidal, Marchisio e Pogba,

hanno primeggiato per tocco e per capacità diinserimento. Elementare, ma efficace, il pianotattico di Montella: palleggiare, allargare sugliesterni e innescare Salah oppure cercare l’infila-ta del centrocampista. Schieramenti a specchio,due 4-3-3 tendenza 4-5-1 in ripiegamento, manon è stato questo il punto. La differenza l’hamarcata l’attenzione della Fiorentina, brava a ri-camare la sua tela e a ostruire le linee di passag-gio degli avversari. Poche le concessioni dei vio-la. Due le parate importanti di Neto, una su gira-ta di Tevez e un’altra su spiovente a lunga gittatadi Pogba. Al conto vanno aggiunte delle mischie,sempre risolte dai difensori.

STANCHEZZA E SBAGLI La Juve è stanca, di unastanchezza più mentale che fisica. Lo si era intui-to lunedì a Roma, se ne è avuta conferma ierisera, e la cosa non promette nulla di buono invista di Dortmund. Il 4-3-3 sperimentale non haattecchito. Forse è stato un problema di uomini:Padoin, ad esempio, è uscito schiantato dagli in-contri ravvicinati con Salah. Forse sono saltatidegli equilibri, abbiamo visto sbagliare troppipalloni a Marchisio, le statistiche gli addebitano17 palloni persi. E’ vero che ne ha recuperati 11 eintercettati 6, e così il suo bilancio chiude in pa-reggio, ma in quel ruolo conta la qualità, un regi-sta non può fallire 15 passaggi come Marchisioieri. Se succede, vuol dire che non c’è bilancia-mento tra i reparti. Facile prevedere che Allegri aDortmund ritornerà all’usato sicuro del 4-3-1-2o del 3-5-2. Da salvare c’è il gol di Llorente. Retebella, di testa, ma che ha il sapore del contenti-no, e la Juve non è squadra che ami declinare ilverbo accontentarsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA MOVIOLAdi FRANCESCOCENITI

VALERI IN CONTROLLOBADELJ: NIENTE RITORNO

Buone notizie per il designatore Messina: dopo un paio di stagioni in chiaroscuro, Paolo Valeri (36 anni, internazionale dal 2011) continua la sua risalita verso sfide sempre più importanti, dopo la Supercoppa italiana diretta prima di Natale. Ieri ha gestito (bene) una sfida delicata come quella dello Stadium. Ha mostrato i cartellini con decisioni, senza sconti o abbuoni. Dopo 17 minuti non ha avuto esitazioni a estrarre il giallo per Kurtic, autore di una entrata dura su Coman (poi costretto a uscire). Stupisce semmai la protesta (garbata) di Montella per il provvedimento. Nel primo tempo giallo anche per Pogba: il francese scuote il capo, ma ha ragione l’arbitro perché il fallo su Mati Fernandez giustifica il cartellino. Stessa cosa per la trattenuta di Badelj (era diffidato, salterà il ritorno) su Llorente. Nella ripresa Basanta stende Morata: altra ammonizione corretta. Valeri preciso pure nel punire Caceres(colpito Joaquin) e Marchisio per un fallo tattico su Diamanti (impedita la ripartenza). Nel finale Mati perde tempo e si becca il giallo. E nel recupero ammonito Tevez per l’entrata su Ilicic.

Coppa ItaliaRAndata semifinali

Page 3: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

3VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La Fiorentina passa in vantaggio dopo 11 minuti con un gol spettacolare di Salah: tutto nasce da un angolo di Pepe, la squadraviola ne approfitta per un far partire un micidiale contropiede condotto dall’egiziano che si fa 70 metri di campo, si beve in velocitàPadoin, entra in area e batte Storari con un diagonale piazzato quasiall’incrocio

La Juventus trova il pareggio al 24’: l’azione parte da Coman poicontinua sulla destra dove trova spazio Pepe, cross con il contagiri e Llorente sceglie benissimo il tempo per colpire di testa: palo e gol

Fiorentina pericolosa: Fernandez da fuori, Storari devia in angolo

E sul successivo angolo Basanta, smarcato da Gomez, prende il paloesterno con un colpo di testa in tuffo

Coman non ce la fa dopo un botta presa da Kurtic, entra Tevez

Al 4’ buona occasione per Richards: servito nel cuore dell’area da Mati Fernandez, conclude con un tiro potente e Storari si salva incalcio d’angolo d’istinto

Ancora Fiorentina in avanti: azione avviata da Badelj che va al crosse in area c’è il colpo di testa di Alonso con palla alta di poco

All’11’ ancora Salah per il 2-1 della Fiorentina: Marchisio perdepalla sul pressing di Joaquin, servito Salah che in area batte Storaricon un tiro piazzato nell’angolino

Reazione Juve: cross di Morata e Tevez impegna Neto

Al 18’ esce Gomez per un problema alla caviglia: entra Ilicic

Al 26’ Ilicic prova a sorprendere Storari con un sinistro potenteda fuori area: il pallone passa vicinissimo al palo

La Juve vicina al 2-2 con Pereyra: cross basso dalla fascia destra diCaceres, Pereyra deve solo inquadrare la porta da pochi passi, macolpisce malissimo e la palla sfila lontana da Neto

Diamanti ha la palla del 3-1: ripartenza veloce in superiorità numerica dei viola, ma il fantasista si fa chiudere da Ogbonna

FIORENTINAJUVENTUS

1 2

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Salah (F) all’11’, Llorente (J) al 24’ p.t.; Salah (F) all’11’ s.t.

ARBITRO Valeri di Roma.NOTE paganti 38.476, incasso 840.400 euro. Tiri in porta 6-5 (un palo). Tiri fuori 9-5. In fuorigioco 2-0. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

(4-3-3)Storari; Caceres, Bonucci, Ogbonna, Padoin; Vidal, Marchisio, Pogba; Pepe (dal 28’ s.t. Pereyra), Llorente (dal 14’ s.t. Morata), Coman (dal 36’ p.t. Tevez). PANCHINA Buffon, Rubinho, Chiellini, Barzagli, De Ceglie, Lichtsteiner, Sturaro, Matri, Evra. ALLENATORE Allegri.BARICENTRO MOLTO ALTO 56.7 MCAMBI DI SISTEMA 4-3-1-2 dal 28’ s.t.ESPULSI nessuno.AMMONITI Pogba, Caceres, Tevez eMarchisio per gioco scorretto.

(4-3-3)Neto; Richards, Rodriguez, Basanta, Alonso; Kurtic, Badelj (dal 33’ s.t. Aquilani), M.Fernandez; Salah (dal 29’ s.t. Diamanti), 33 Gomez (dal 18’ s.t. Ilicic), Joaquin. PANCHINA Lezzerini, Rosati, Vargas, Gilardino, B.Valero, Pasqual, Lazzari, Bagadur, Rosi. ALLENATORE Montella.BARICENTRO MOLTO BASSO 46.9 MCAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno.AMMONITI Kurtic, Badelj, Basanta per gioco scorretto, M. Fernandez per comportamento non regolamentare.

fIL PERSONAGGIO

MOHAMED SALAH

Soltanto vittime illustri per il nuovo gioiello viola1 Velocità, classe e precisione. E gol a Tottenham, Inter e JuveMontella: «E’ simile a Cuadrado, ma segna di più. Ce lo godiamo»

LA PARTITADELL’EGIZIANO

1Mohamed Salah, 22 anni, è arrivato alla Fiorentina a gennaio dal Chelsea. In 7 partite con la maglia viola è arrivato a 6 reti: 3 in campionato, una in Europa League e le 2 di ieri in Coppa Italia. Con la maglia dell’Egitto ha segnato 22 reti in 34 partite

TOCCHI PER ZONA OCCASIONI CREATEIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

1

SPONDE1

6

21

26

PALLE RECUPERATE

PALLE PERSE PASSAGGI

ATTACCO

11

3111

2412

2121

6522112

122222213

2I GOLI PUNTI DA CUI HA CALCIATOIN PORTA

MINUTI GIOCATI

74

457%

3

34

POSITIVI

POSITIVI 8NEGATIVI

NEGATIVI

DRIBBLING

7

GDS

Mirko GrazianoTORINO

I l Messi d’Egitto è roba se-ria. Mohamed Salah entradi prepotenza fra le nomi-

nation per l’affare dell’anno inItalia, e non solo. Giovedì scor-so la rete in Europa League alTottenham, tre giorni dopo lastoccata da tre punti a San Sirocontro l’Inter, quindi ieri ladoppietta allo Juve Stadium,che di fatto spalanca ai viola leporte della finale di Coppa Ita-lia: tre reti pesantissime, sei quelle fatte da quando è a Fi-renze.

GRATIS PER DUE ANNI Se lagodono in casa Della Valle. ViaCuadrado? Sì, ma dentro 30milioni e questo egiziano, clas-se 1992, che la Fiorentina avràa disposizione gratis per dueanni, con diritto di riscatto fis-sato a 16 milioni più due di bo-nus. Prezzo che di questo passorischia di sfiorare il ridicolo.Un’occasione colta al volo, inpratica un “assist” proprio diCuadrado: già, il colombiano,fortemente voluto da Mou-rinho, è l’uomo che ha spari-gliato le carte sul fronte Salah,perché Roma e Napoli eranodecisamente più avanti con il Chelsea. E a breve, settimanaprossima, la Roma potrebberimpiangere ulteriormente il22enne talento egiziano: fra vi-ola e giallorossi sarà infatti der-by tutto italiano nella corsa aiquarti di finale di Europa Lea-gue.

QUEL GIOIELLO ALLA CASSANO Ha tim-brato la partita al-l’undicesimo minu-to di entrambi itempi Salah. Un gio-iello di velocità, classe e preci-sione il primo gol: fuga palla alpiede, dalla sua metà campo, atagliare da destra verso sini-stra, con mezza Juve a inseguir-lo invano, e Storari superato daun diagonale spettacolare.Quindi, tutta freddezza e piedibuoni in occasione del 2-1, reteche rischia di rinviare ulterior-

mente il sogno bianconero dicucirsi sul petto la stelletta d’ar-gento, simbolo che spetta a chivince per dieci volte la Coppet-ta. «Salah? Eccezionale, è velo-ce, ha tecnica sopraffina e fa

pure gol», dice Alino Dia-manti, di fatto concor-

rente dell’ex Basilea eChelsea. La Juve nonperdeva in casa da

due anni (Bayern Mo-naco), mentre l’ultima ita-

liana capace di espugnare laTorino bianconera era statal’Inter, il 6 gennaio 2013. «Sì, èuna grande impresa - continuaDiamanti -, ma non è fatta.Guardiamo avanti con la forzadelle idee di Montella». Ed ec-colo il tecnico viola, 35 vittoriesu 65 trasferte complessive: «E’la missione che ci hanno affida-to i Della Valle, giocare bene,vincere proponendo un bel gio-co. Sono felice per il mio presi-dente e per i nostri tifosi: que-sta vittoria è speciale per loro, e

io sento di vivere il momentomigliore da quando sono qui.Abbiamo vissuto una settimanada dio, stiamo acquisendogrande maturità, il successo èmeritato, ma il turno non è pas-sato, questo dobbiamo metter-celo bene in testa: la Juve è for-te e non mollerà». E su Salah,«dico che sinceramente non celo aspettavamo un impatto si-mile. Che fosse forte lo sapeva-mo, ma un inizio di questo ge-nere va oltre ogni previsione: èaltruista e risolutivo. Il ragazzoè simile a Cuadrado per carat-teristiche, solo che sta segnan-do più del colombiano, e allorace lo godiamo, eccome. Il pri-mo gol? Era uno schema (se laride Montella, ndr). A parte glischerzi, i ragazzi sono stati bra-vissimi questa sera: ho a dispo-sizione una rosa completa, dagennaio ancora più forte. Sia-mo umili, coraggiosi e a trattispavaldi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ronte Salah,apoli eranovanti con il, settimanaa potrebbeiormente ilziano: fra vi-à infatti der-ella corsa aiEuropa Lea-

LLAm---io-

asse e preci-fuga palla altà campo, averso sini-

e a inseguir-superato daettacolare.ezza e piedidel 2-1, reteare ulterior-

mente il socucirsi sul pgento, simbvince per dita. «Salah? ce, ha tecn

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Page 4: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

4 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

POSSESSO PALLA

55,9% 44,1%

FIORENTINAJUVENTUS

6 3148134

PALLEPERSE

13 11

FALLICOMMESSI

6570

PALLERECUPERATE

56TIRI NELLO SPECCHIO

PASSAGGI RIUSCITI

545 449ANGOLI PASSAGGI EFFETTUATI

30

5 6

2011

23 14

74

819

MOLTO ALTO 56,7 metriBARICENTRO

1

4

2

19

28

33 51714

1674

MOLTO BASSO 46,9 metriBARICENTRO

85,5% 82%

fLA PARTITA AI RAGGI X

Joaquin, Mati e Salah padroni della fasciaE se arrivano i cross...1Montella tiene vicini sulla destra i suoi uomini migliori: un trio che palla a terra imbarazza la Juve, ma sono pochi i palloni per Gomez

Montella avvicina molti giocatori nella stessa zona, quasi sempre a destra, dove a inizio ripresa si sposta Joaquin: Mati gli si avvicina e fornisce la tecnica per chiudere l’uno-due con lui, con Salah che si accentra accostandosi al cileno e con Richards che spinge molto. La combinazione funziona anche in non-possesso con il pressing alto che porta all’1-2

MATI FERNANDEZ: passaggi positivi 41BADELJ: tocchi 79

MARCHISIO: passaggi sbagliati 15

LA MOSSA TATTICA

PASSAGGIO

MOVIMENTO

JOAQUIN

RICHARDSMATI

1

2

33

SALAH

Alex Frosio@alexfrosio

S e a un’organizzazione di gioco già giusta-mente celebrata aggiungi un’individualitàcome quella di Salah, poderoso e clamoro-

samente superiore in occasione del primo gol,ecco che dopo Tottenham e Inter ci rimette lepenne a domicilio anche la Juventus. La Fioren-tina impressiona perché sa interpretare quasi al-la perfezione diversi ruoli nella partita. Inizia inquasi esclusivo contenimento e ripartenza per laprima mezz’ora: così nasce il primo gol, meritoovviamente della galoppata di MoSalah in versione più sprinter cheil simile per assonanza Mo Farah(il mezzofondista che da cinqueanni domina 5.000 e 10.000 me-tri). Poi riesce a cambiare total-mente registro alzando il baricen-tro e comandando il possesso pal-la: lo fa nella seconda parte delprimo tempo, lo fa ancora meglioa inizio ripresa, quando costrui-sce occasioni fino al gol della vit-toria. E poi si ritrae ancora a pro-tezione di Neto, e lo fa ancora me-glio. Anche perché a quel punto laJuve, pur in campo praticamente con l’attaccotitolare e l’assetto preferito, si affida troppo al-l’iniziativa personale.

MATI DI QUALITÀ Montella sa dove andare a fa-re male. In avvio di secondo tempo, porta Jo-aquin a destra - dove c’è Padoin, non un difenso-re puro - e Mati Fernandez. Richards aumenta igiri, Salah si sposta anche lui da quella parte. Nenascono triangoli continui. La Viola è addestra-ta a manovrare e si vede: anche quando non cisono sbocchi e si deve tornare indietro a Badelj,che fa da punto di riferimento centrale (79 pal-loni giocati, il più coinvolto tra i viola), non si vamai dall’altra parte come in questi casi fanno

molte squadre, ma si torna sempre dallo stessolato in cui la squadra ha portato più uomini: solouna volta Badelj cerca la proiezione di Alonso inarea (colpo di testa alto). Mati Fernandez peruna sera aggiunge tonnellate di qualità vincen-do lo scontro diretto con Pogba e con il conna-zionale Vidal: per il cileno di Montella 41 pas-saggi positivi e appena due appoggi sbagliati, 2cross, 2 sponde, 2 occasioni create.

TROPPE PALLE PERSE Se proprio si vuole trovareuna pecca al progetto di gioco viola, è nellamancanza di cross. In totale, la Fiorentina neproduce appena 5, pochissimi. Del resto sono al-

tre le strade percorse. Ma la com-binazione palla a terra finiscespesso per penalizzare Mario Go-mez, che tocca solo 34 palloni e silimita a 12 passaggi positivi (più 5sbagliati). Ne tocca ancora meno -ma anche con meno minuti e conun gol in più - Fernando Llorente.In realtà, il progetto iniziale di Al-legri sarebbe perfetto per lui: Co-man a sinistra ma soprattutto Pe-pe a destra dovrebbero esseremacchine da cross. E infatti pro-prio da destra arriva il pallone chelo spagnolo gira in rete alla Bette-

ga. Però è anche una delle poche volte in cui allaJuve riesce la trasmissione rapida del pallonesulla fascia, e solo perché Coman si inserisce trale linee proponendosi come sponda per la verti-calizzazione bassa di Marchisio. È vero che i cross totali sono 24, ma quasi sempre a difesaben schierata. Marchisio, solitamente a proprioagio nella posizione di Pirlo, ieri sera non è riu-scito nella specialità del regista-fuoriclasse, cioèla classica apertura sul movimento dell’esterno:per il Principino bianconero ben 15 passaggisbagliati, più 17 palle perse. Che crescono a 49con quelle di Pogba e Vidal. Tutto il centrocam-po juventino, insomma, fa acqua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

49I palloni persi da Marchisio, Vidal e Pogba: la mediana di Allegri per una volta non funziona

LA CHIAVE

GDS

GDS

Prima sconfitta del 2015, prima allo Stadium dall’aprile 2013. Il 4-3-3, esperimento di frontiera, delude e lascia una domanda: giusto avere l’undici titolare solo nel finale?

STORARISalah la mette all’incrocio, poi all’angolino: categoria «tiri che non si prendono». In compenso, alza in angolo su Mati e stoppa Richards.

5,5

6,5

IL TECNICOALLEGRI

JUVENTUS

5,5

� PARATE 2� TIRI SUBITI 11� PRESE ALTE 1

PADOINA Salah hanno dato una PlayStation col turbo, a lui no: saltato sul gol e non solo. Nel primo tempo va sotto, poi fa progressi.

5

� CROSS 3� RECUPERI 4� PASSAGGI 25

PEPEPepinho mette insieme 7 cross, tra cui quello peril gol. Viene trovato pochino ma non va male. Ecco, perde troppi palloni..

6

� CROSS 7� RECUPERI 3� PASSAGGI 24

CACERESHa un vantaggio: Salah gioca dall’altra parte. Però tiene, libera di testa un mezzo pericolo e crossa forte per Pereyra nel finale.

6

� CONTRASTI 2� RECUPERI 8� PASSAGGI 53

VIDALDue tiri in due minuti, nessuno in porta. Sembra debba spaccare il mondo — o solo la partita — poi cala. Un solo tiro in porta: pochino.

6

� TIRI 4� CROSS 2� DRIBBLING 2

BONUCCINon è colpa sua se Salah gira a piede libero. Sull’1-1 salva sul 74 però, insomma, ieri si entrava in area con più facilità del solito.

5,5

� LANCI 8� RECUPERI 11� PASSAGGI 82

COMANIncide poco in 36’, contro un buon Richards. Per consolarsi guardi il video, cliccatissimo, del cileno che si fa male dopo dieci passi.

5,5

� CROSS 3� RECUPERI 2� PASSAGGI 8

OGBONNAPer personalità non è Chiellini ma tiene il meglio per la fine: deve fare l’eroe quando Diamanti lo punta. Come nei film, vince lui.

5,5

� LANCI 4� CONTRASTI 4� PASSAGGI 68

POGBAQuando Salah crea, infila due doppi passi: «Se diventa una gara di freestyle, ci sono». Onnipotenza tecnica, però non marchia la partita.

6

� TIRI 2� CONTRASTI 8� DRIBBLING 5

TEVEZLargo a sinistra, sgomma presto e costruisce un paio di pericoli: un tiro su assist di Morata e una bella palla per Vidal.

6

� TIRI 2� SPONDE 3� CROSS 1

LLORENTE GOLGRINTA E CORSALE INSUFFICIENZEPERÒ SONO SEI

VALERI Juve-Fiorentina non è mai una partita facile ma lui la gestisce bene, si gioca presto i gialli giusti e in campo non si urla mai. Promosso, la bella partita è anche merito suo.

� PALLE PERSE 15 � RECUPERI 11� LANCI 9

«Non sono un Pirlo», direbbe Mou. Gioca da play ma ieri sera non valeva Andrea: tre errori subito, poi regala la palla dell’1-2. In tutto 15 palle perse: meglio Mati, se piacciono i confronti.

5

IL PEGGIOREMARCHISIO

� TIRI 1 � DRIBBLING 1� SPONDE 1

Il cross di Pepe è bello ma lui va a prendere la palla sulla Mole Antonelliana: che gol. Il resto? Lotta, corsa e qualche errore.

6,5

IL MIGLIORELLORENTE

LE PAGELLE di LUCA BIANCHIN

Viene allo Juventus Stadium, controlla il gioco e a tratti mette in piedi un seminariodi possesso palla. Dopo Londra, è un trasfertista professionista: la finale non è lontana.

NETOFigurone nel suo prossimo (?) stadio. Para su Tevez, poi devia in angolo un arcobaleno di Pogba che sarebbe tramontato all’incrocio.

7,5

7

IL TECNICOMONTELLA

FIORENTINA

7

� PARATE 3� RINVII 11� PRESE ALTE 1

ALONSOSerata ordinaria. Difesa: soffre poco. Attacco: spinge pochino e non va lontano dal gol quando anticipa Caceres di testa. Alto.

6

� TIRI 0� RECUPERI 4� PASSAGGI 32

GOMEZHa il 33 ma è un 9, genere «vedo una palla e faccio 1-0». Appunto: sul tiro di Kurtic deviato è solo con Storari, ma sbaglia lo stop.

5,5

� TIRI 2� SPONDE 1� PASSAGGI 12

RICHARDSRespinge due volte Tevez, poi è serata di libera uscita. Tentadue volte la traversata dell’area juventina e sulla seconda Storari è super.

6,5

� CONTRASTI 1� CROSS 0� PASSAGGI 21

KURTICNei primi 30’ mette assieme un tiro fuori – poteva far meglio – e un «palla o gamba» che stende Coman. Da lì va regolare: positivo.

6,5

� TIRI 2� RECUPERI 5� PASSAGGI 34

JOAQUINPartita con gemma: tacco volante in un uno-due a inizio secondo tempo con Salah. Ala destra o centrocampista aggiunto, con giudizio.

6,5

� DRIBBLING 2� RECUPERI 4� CROSS 2

RODRIGUEZLa chiusura su Pogba al 35’ vale doppio: era l’ultimo check point prima della porta. Leader di una bella difesa: soffre poco.

7

� CONTRASTI 2� LANCI 6� PASSAGGI 33

BADELJ«Sto imparando a fare il play», diceva. Delegato al giro-palla, fa spesso la cosa giusta e rimedia a un errore di Salah. Ha imparato.

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 7� PASSAGGI 56

ILICICEntra, si sistema la palla e calcia fuori di una spanna. Mica male…

6,5

� TIRI 1� SPONDE 2� RECUPERI 3

M. FERNANDEZQuando Baggio faceva Firenze-Torino era all’asilo, però gioca da viola vero: piede e lotta, costruisce e salva tutto su Vidal al 90’.

7

� TIRI 2� RECUPERI 1� PASSAGGI 41

DIAMANTIIl terzo uomo della banda dei mancini Salah-Ilicic-Diamanti, il peggiore dei tre. Minuto 86, uno contro uno con Ogbonna: perso.

5,5

� LANCI 1� RECUPERI 3� PASSAGGI 8

MATI FERNANDEZPIEDI E LOTTARODRIGUEZ C’ÈFIGURONE NETO

� CONTRASTI 2 � LANCI 2� PASSAGGI 37

Com’è il proverbio sui tre indizi? Uno: si fa saltareda Vidal al via. Due: Llorente gli salta davanti sul gol. Tre: prende un palo da pochi passi. Il peggiore con maglia viola.

5

IL PEGGIOREBASANTA

� TIRI 3 � SPONDE 1� DRIBBLING 4

Una cover di Cassano in Bari-Inter ‘99: controllo di tacco e fuga per la libertà. Tecnica, dai&vai e due gol. Per il primo, in 30 giorni arriverà a casa la multa: eccesso di velocità.

8

IL MIGLIORESALAH

GIALLATINI 6DOBOSZ 6

6,5

Coppa ItaliaRAndata semifinali

MORATAMovimentista convinto, entra e dà meno riferimenti di Llorente. Il meglio? Forse una bella palla per Tevez.

6

� CROSS 3� SPONDE 2� PASSAGGI 10

PEREYRANella prima azione della partita ha la porta aperta davanti ma non tira, poco dopo gira male un cross di Caceres. Serataccia.

5,5

� TIRI 1� RECUPERI 2� DRIBBLING 2

AQUILANIL’ultima aggiunta al centrocampo. Entra e fa il suo nella resistenza, nemmeno cruenta, degli ultimi 10 minuti.

6

� TIRI 0� RECUPERI 1� PASSAGGI 8

Page 5: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

5VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Max tradito dal centrocampo, ma in Champions spera di riavere Pirlo: «Ci sono buone possibilità che giochi a Dortmund»

SCATTA L’ALLARME ALLEGRI«FIORENTINA MOLTO PIÙ BRAVAORA NOI ALZIAMO LE ANTENNE»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DELLA JUVENTUS

Servirà un’impresanella partita di Firenze,ma il difensore ci crede«Non manchi la fiducia»Pirlo può recuperareper il ritorno

BONUCCI«SBAGLIATI

DUE PALLONINON SIAMO

STATI BRUTTI»

fLO SPOGLIATOIODEI CAMPIONI D’ITALIA

TORINO

A fine partita, nel fortinobianconero, sventola labandiera viola. L’impre-

sa firmata Salah arresta l’im-battibilità stagionale casalingadella Juventus e allontana la fi-nale di Roma. L’ultima voltache i bianconeri uscirono scon-fitti dallo Stadium era inChampions, contro il Bayern, il10 aprile 2013. Da lì in poi nes-suno aveva più violato il forti-no, prima dei tedeschi solo duesquadre erano riuscite: l’Inter (3 novembre 2012) e la Samp-doria (6 gennaio 2013). I duegol di Salah avvicinano Mon-tella alla possibilità di giocarsiil suo primo trofeo da allenato-re viola. Per la Juventus si trat-

ta della 4ª sconfitta stagionale.

FIDUCIA BONUCCI Si fermadopo 47 partite la serie utilecasalinga tra campionato ecoppe, con un bilancio di 39vittorie e 8 pareggi. Adesso allaJuventus servirà più di un’im-presa a Firenze per passare ilturno; l’anno scorso al Franchibastò un gol su punizione diPirlo (out per infortunio mu-scolare ma recuperabile a Fi-renze), dopo il pareggio alloStadium (1-1), questa voltal’1-0 non sarà sufficiente. «Ab-biamo fatto un errore sul se-condo gol - spiega LeonardoBonucci - poi abbiamo fattoconfusione nel tentativo di re-cuperare, volevamo pareggiar-la. Andremo a Firenze per ri-baltare il risultato. Non è veroche siamo stati brutti, abbiamofatto una buonissima partita esbagliato solo due palle in usci-ta. Non deve mancare la fidu-cia». Capitolo infortunati: Co-man da verificare, Gomez leg-gera distorsione alla caviglia.

f.d.v.-a.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabiana Della ValleINVIATA A TORINO

N ulla è perduto, peròmolto è compromesso.Con due gol subiti in ca-

sa la finale è diventata un po’più lontana. Massimiliano Al-legri ne sa qualcosa, lui che giàquattro anni fa, quando vinselo scudetto con il Milan, dovet-

te rinunciare alla possibilità diinseguire il «double». Successecontro il Palermo, 2-2 a San Si-ro e poi 2-1 per i rosanero allaFavorita. Fu una delusione chevenne presto dimenticata, per-ché Allegri e compagnia aveva-no appena festeggiato lo scu-detto. Stavolta però il momen-to è diverso: il tricolore è quasiin cassaforte ma, come ripetein continuazione Max, non po-trà considerarsi vinto fino allamatematica certezza, perciò lapancia bianconera non può es-sere ancora così piena. E poiAllegri ci tiene a questa Coppa,idem la società, che vorrebbemettere in bacheca il decimotrofeo dopo aver aspettato 20anni. La Fiorentina a quanto

pare non porta bene a Max, ol-tre che alla Juve: nel 2011-12una k.o. a San Siro costò caraall’allora allenatore del Milan,che fu costretto a dire addio al-lo scudetto (che finì alla Juve).

ANTENNE DRITTE Nulla è per-duto, però molto è compro-messo. E quello che preoccupa,soprattutto in prospettivaChampions, è il fatto che la Ju-ve continui a prendere gol controppa facilità: adesso sono 8nelle ultime 6 partite, non cisono state reti segnate su calcipiazzati però in tutti e due i ca-si si tratta di errori sciocchi,palle perse in maniera inge-nua. Esattamente quello cheAllegri non vorrebbe più vede-

re, come ha ripetuto fino al-la nausea i suoi giocatori.«La Fiorentina è in un otti-mo momento di forma – haspiegato il tecnico –, abbia-mo giocato un buon primotempo, nel secondo abbia-mo avuto 10 minuti in cuisiamo stati disordinati. LaFiorentina è stata più brava,al ritorno ci giocheremo lenostre possibilità ma sap-piamo che non sarà sempli-ce. Sono amareggiato, do-vevamo stare più attenti».

STANCHEZZA ED ERRORI Atradire è stato soprattutto ilcentrocampo, l’unico in cuiAllegri non aveva fatto tur-nover. Invece Marchisio haaccusato il super lavoro eanche Pogba non è stato al-l’altezza delle aspettative.Coman, toccato duro daKurtic, è stato costretto auscire dopo meno di untempo, scuro in volto. «Conla sua uscita non siamo piùriusciti ad avere la stessa in-tensità – è stata l’analisi diMax –. Kingsley stava gio-cando bene, quando si è fat-to male l’ho tenuto 10 minu-ti in più e ha fatto la giocatadel pareggio. Tanti giocato-ri hanno fatto molte partitee tra Borussia e Roma abbia-mo avuto un grande dispen-dio di energie. Pogba nonpuò avere lo stesso rendi-mento per tutto il campio-nato. Questo k.o. deve farcidrizzare le orecchie ancheper il campionato, che non èfinito. Non sono pentito del-la formazione: abbiamopreso un gol da uno che hafatto 70 metri palla al pie-de». A Dortmund, dove Al-legri spera di avere anchePirlo («Ci sono buone possi-bilità che giochi»), la Juvenon potrà permettersi altripassi falsi.

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DIETRO LE QUINTE

Vidal: «Con il talento ho liberato la mia famiglia dalla povertà»

STASERA ALLE 21.35LA 2a PUNTATA DI«CONDÒ CONFIDENTIAL»

Paolo CondòINVIATO A VINOVO (TO)

P er quanto una musicacosì eterea disti parec-chio dalla sua immagi-

ne di guerriero nell’arena, èal Bolero di Ravel che vien dapensare man mano che il rac-conto di Arturo Vidal si dipa-na, viaggiando da un’infan-zia che non avrebbe potutoessere più povera a un pre-sente nel quale — è successodue mesi fa — la presidentedel Cile Michelle Bacheletpartecipa, come invitatad’onore, al suo matrimonio.Il backstage dell’intervistache andrà in onda stasera alle21.35 su GazzettaTv, secondapuntata di «Condò Confiden-tial», è una chiacchierata suSantiago del Cile, palcosceni-co di una giovinezza con pre-sa di coscienza precoce manecessaria: «Avevo 13 anni, ein casa non c’era niente da

mangiare. Era dura, quattrofratelli senza padre: mia ma-dre faceva di tutto, lavoraval’intero giorno soltanto permettere in tavola qualcosa, enon avanzava mai niente, seil giorno dopo non trovava unaltro lavoro non si mangiava.È lì che ho pensato per la pri-ma volta al mio talento di gio-vane calciatore, e al fatto cheavevo il dovere di sfruttarloper liberare mia madre e imiei fratelli da quella pover-tà».

RACCONTO INTIMO L’incon-tro con Arturo Vidal, comevedrete, è molto diverso daquello con José Mourinho.Non mancano naturalmente iracconti di vita juventina,dall’affinità con Tevez al pia-cere di essere amato come ilGuerriero dalla gente delloStadium, fino al sogno di ar-rivare alla Coppa America digiugno con una ChampionsLeague in bacheca: ma la ci-fra del colloquio è soprattut-to intimista, il romanzo di

un’ascesa sociale vissuta conpudore ma anche con deter-minazione. José Mourinho èfra i massimi protagonisti diun ambiente — il calcio —planetario, Vidal invece è unragazzo partito da molto piùindietro, ma che in quell’am-biente ha trovato il suo postoe adesso lavora per allargar-lo.

GUERRIERO GENEROSO San-tiago è una bella capitale, daqualsiasi punto vedi le Andeinnevate — sono vicinissime— e già Ivan Zamorano, aproposito di eroi nazionali le-gati al pallone, ha costruitouna cittadella sportiva in pe-riferia per togliere i bambinidalla strada. Arturo ha fattolo stesso partendo da un’in-fanzia più disagiata («in casadovevamo dormire tutti as-sieme per scaldarci, perchénon avevamo il riscaldamen-to e faceva freddo») e una fa-miglia più numerosa, il cuidestino si è accollato per inte-ro. Anni fa uno dei cugini piùgiovani, Peter, venne colpitoda un tumore alle ossa; Artu-ro era ancora agli inizi dellasua carriera europea, e dun-que non ricchissimo, ma giànazionale e quindi molto po-polare a Santiago. Quando lafamiglia gli fece sapere chesenza cure adeguate e costo-se Peter avrebbe perso comeminimo una gamba, lui volòindietro dalla Germania, or-ganizzò un banchetto pervendere autografi a (modi-co) pagamento, e per tutta lanotte rimase lì seduto a fir-marne migliaia. Il ricavato fusufficiente: oggi Peter cam-mina con l’aiuto delle stam-pelle, ma ha salvato la gambache pareva perduta. Le notedel Bolero crescono di inten-sità.

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L’inviato della Gazzetta Paolo Condò durante la registrazione dell’intervista con il cileno Arturo Vidal, 27 anni

MERCATO

Pogba-Psg?Raiola apreMarotta molto meno

I n attesa delle offerte perPaul Pogba, il suo agenteieri ha avviato una vera e

propria campagna di Fran-cia. Dopo le dichiarazioni aLe Parisien, Mino Raiola inserata è intervenuto anche aRmc ed ha mandato dei se-gnali d’apertura al Psg, ilclub che nella scorsa prima-vera era arrivato a offrire ol-tre 70 milioni per il centro-campista della Juve. Poi iprovvedimenti del fair playfinanziario per il club di pro-prietà dello sceicco Al Thanie una successiva frizione perl’approdi Coman a Torino aparametro zero hanno allon-tanato i due club.

FUTURO Ma è chiaro che peril mercato il Psg resta uno deiprincipali candidati al suo ac-quisto. È la ragione per cui leconsiderazioni di Raiola as-sumono un certo rilievo:«Paul sta bene alla Juve e senon arriva una proposta im-portante può restare volen-tieri a Torino». Fatta questapremessa, aggiunge: «Hatanti estimatori, nei maggio-ri club europei. E non tuttipossono permetterselo. Manon c’è un problema di cam-pionato. Con il progetto giu-sto può giocare sia in Inghil-terra che in Spagna, Franciao Germania. Lui rispetta ogniclub». E prima della partitaarriva la replica di Marotta:«Vogliamo che resti, e co-struirgli la squadra attorno».

c.lau© RIPRODUZIONE RISERVATA

Coppa ItaliaRAndata semifinali

1Intervista alla mezzala bianconera che racconta la drammatica giovinezza a Santiago del Cile: «Avevo 13 anni e a casa non c’era niente da mangiare...»

ARTURO VIDALCENTROCAMPISTA JUVE

QUATTRO FRATELLI SENZA PADRE: MAMMA

LAVORAVA TUTTO IL GIORNO PER METTEREIN TAVOLA QUALCOSA

Page 6: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

6 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LO STADIO SAN PAOLO SORGE A FUORIGROTTA ED E’ IL PRINCIPALE IMPIANTO POLISPORTIVO DELLA CITTA’. OSPITA LA PRIMA PARTITA IL 6 DICEMBRE 1959: NAPOLI-JUVENTUS, FINITA 2-1, MA L’INAUGURAZIONE UFFICIALE AVVIENE IL 6 GENNAIO CON ITALIA-SVIZZERA 3-0.

LA SCHEDALO STADIO SAN PAOLOCOSTRUITO NEL 1959

2� Gli scudetti vinti dal Napoli festeggiati al San Paolo, entrambi sotto il segno di Diego Armando Maradona:nel 1987 e nel 1990

DOMENICA SERA

Gargano vuole«vendicarsi»dei nerazzurri1L’Inter non lo ha riscattato, lui ha riconquistato Napoli, ma non ancora la Curva B

Walter Gargano, 30 anni, centrocampista uruguaiano ANSA

Gianluca Monti NAPOLI

W alter Gargano sem-bra proprio un per-sonaggio dei vide-

ogiochi. Di quelli piccoli matosti, capaci di superare av-versari ed avversità. L’ultimoincidente è un affaticamentomuscolare che però non gliimpedirà di giocare domeni-ca sera Napoli-Inter. Sulcampo e non alla playstation,sia chiaro.

RICORDI DI INFANZIA Giàperché appena passato inprestito (con diritto di ri-scatto) all’Inter nell’estatedel 2012, Gargano pronun-ciò una frase che ancora og-gi risuona, suo malgrado,nelle orecchie dei tifosi az-zurri: «Quando ero piccologiocavo alla Playstation esceglievo sempre l’Inter».Nulla di trascendentale, an-zi. Probabilmente solo un ri-cordo d’infanzia. Piuttosto,l’addio di Gargano non fugestito bene mediaticamen-te proprio dal Napoli: addi-rittura fu pubblicata sul sitoufficiale una lettera da partedel giocatore che poi l’uru-guaiano smentì: «Non l’hoscritta io. Non ho lasciato Napoli solamente perchéavevo paura di non poter es-sere più titolare»

SECONDA CHANCE Difficilenon credergli, specie perchéquest’estate Gargano ha punta-to i piedi per rimanere in azzur-ro pur sapendo di partire moltoindietro nelle gerarchie di Be-nitez. Walter voleva dimostraredi meritare una seconda chan-ce dopo che l’Inter non lo avevariscattato (mandando su tuttele furie De Laurentiis) ed era fi-nito in prestito al Parma. Il pro-blema era convincere il Napolia tenerlo e soprattutto i tifosi aperdonarlo. Due imprese en-trambe difficili. Gargano haparlato pubblicamente spie-gando le sue ragioni, ma so-prattutto ha fatto parlare ilcampo ed è diventato fonda-mentale nel gioco di Benitez.

STRISCIONE E VENDETTA Conuna serie di prestazioni di altolivello ha trasformato i fischi delSan Paolo in applausi. Non daparte della Curva B, però, checontinua a manifestare un certodisappunto. Durante Napoli-In-ter di coppa Italia è stato espostouno striscione polemico: «Nu-mero 77 (il numero di Garganondr), seleziona l’altra squadra».Walter ha fatto spallucce e tiratodritto. Piuttosto, aspetta ancoradi «vendicarsi» dell’Inter. All’an-data in campionato non c’eraper infortunio, nonostante aves-se rinunciato alla convocazionenella Celeste per preparare almeglio quel match. Ecco perchéora stringerà i denti, come faràanche Maggio (pure lui assentea Roma contro la Lazio). Perquesto rush finale di stagione cisaranno pure Insigne e Zuniga,che dopo i rispettivi controlli daMariani e Castellacci sono pron-ti a tornare in gruppo. A Napolisono sicuri che ci sarà da diver-tirsi, come ai videogiochi.

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De Laurentiis: «Napoli,senza legge niente stadio» 1Il presidente ha incontrato Malagò e De Magistris: «Ristruttureròil San Paolo solo con il modello inglese». Alfano: «Calo di contusi e feriti»

Giovanni Malagò con il sindaco Luigi De Magistris e Aurelio De Laurentiis ANSA

RIl presidente non è ottimista: «Se lo ristrutturo poi lo distruggono come la Barcaccia».

RMalagò: «Non giocare la finale diCoppa Italia a Roma sarebbe unagrave sconfitta»

Mimmo MalfitanoNAPOLI

L a ristrutturazione dellostadio San Paolo non si fa-

rà fino a quando il Governo nonemanerà una legge modello in-glese per sconfiggere il fenome-no della violenza. E’ questa lacondizione posta da Aurelio DeLaurentiis nell’incontro avuto con il presidente del Coni, Gio-vanni Malagò, e col sindaco diNapoli, Luigi De Magistris. In-contro che si è svolto al CircoloCanottieri Napoli, che lo scorsoluglio ha festeggiato il Centena-rio, in occasione della consegnadel collare d’oro al presidente,Edoardo Sabatino. «Senza ilmodello inglese non investirò sulla ristrutturazione del SanPaolo. Non ha senso mettere aposto uno stadio se poi possonodevastarlo come è accaduto conla Barcaccia a Roma». Poi, lastoccata alle istituzioni politi-che: «Purtroppo non siamo ingrado, come Paese, di gestirel’ordine pubblico, s’è visto in oc-casione della scorsa finale dicoppa Italia e per Roma-Feye-noord, quando s’è trattato di re-golare il flusso dei tifosi olande-si nella Capitale: manco fosseronigeriani e lo dico con rispettoper i nigeriani», ha osservato,scivolando su una gaffe, il presi-dente del Napoli che ha chiama-to in causa il Ministro degli In-terni. «Luigi — ha detto rivoltoal sindaco — devi chiamare Al-

fano e devi dirgli di impegnarsiperché questa legge si faccia, al-trimenti non investirò i miei sol-di per il San Paolo».

RISPOSTA IMMEDIATA Dal Vi-minale è giunta subito la rispo-sta del Ministro. «Abbiamo avu-to esiti incoraggianti», ha dettoAngelino Alfano parlando deirisultati ottenuti a sei mesi dal-l’entrata in vigore del decretocontro la violenza negli stadi.«Si è registrato un calo del 71per cento del numero deglisteward contusi e del 65 percento di feriti fra gli spettatori.Si tratta di dati di assoluta ec-

cellenza a livello europeo».

COPPA E CORI Col pareggio ot-tenuto mercoledì sera all’Olim-pico, contro la Lazio, il Napoliha ipotecato la finale di coppaItalia. Evento che si dovrebbedisputare a Roma, il 7 giugno,non più a Milano, dove si eraipotizzato di spostarlo per Expoe, soprattutto, dopo i dramma-tici fatti che caratterizzarono lafinale dello scorso anno, Napo-li-Fiorentina, e i pessimi rap-porti esistenti tra la tifoseria na-poletana e quella romanista-la-ziale. Sulla questione è interve-nuto Giovanni Malagò. «Nongiocare la finale a Roma, sareb-be una grave sconfitta, un as-surdo», ha detto il presidentedel Coni che si è soffermato an-che sui cori razzisti cantati asquarciagola dai sostenitori del-la Lazio, nella gara di coppa Ita-lia contro il Napoli. «Non è chiu-dendo gli stadi che si risolve ilproblema. C’è bisogno dell’indi-viduazione chirurgica dei sog-getti che non si confondano i10-15-50 elementi con la mas-sa, perché si danneggiano an-che le società costrette a pagareper la responsabilità oggettiva».L’ultimo argomento trattato èstato quello legato alla vicendaParma. «Aspetto l’assemblea diLega di domani, la situazione èkafkiana, sulla parte sportivanon posso giudicare, ma il cam-pionato anomalo non va bene»,ha concluso Malagò.

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Serie AR

CAMPIONATO ITALIANO | A1PALLANUOTO ALBOD’ORO

SABATO 7MARZO

Messina Piscina Cappuccini 17:30 MEDITERRANEA IMPERIA DESPAR MESSINA

Messina Piscina Cappuccini 19:00 PLEBISCITO PADOVA RN BOGLIASCO

DOMENICA 8MARZO

Messina Piscina Cappuccini 12:45 FINALE 3/4 POSTO

Messina Piscina Cappuccini 14:45 FINALE 1/2 POSTO

FINALFOURCOPPAITALIA -SEMIFINALI

DOMENICA 8 MARZO - FINALEDIFFERITA ALLE 18:00

FINALFOURCOPPAITALIA -FINALI

CLASSIFICAAN TBrescia 48Pro Recco 45CarpisaYamamayAcquachiara 37Bpm Sport Management 32Carisa Savona 22CN Posillipo 20Como 19CC Napoli 19RN Bogliasco 18Lazio Nuoto 13Roma Vis Nova 6RN Florentia 4

Orizzonte Catania 2012

Orizzonte Catania 2013

Rapallo Nuoto 2014

SABATO 7MARZO

Sori Piscina Comunale 15:00 PRO RECCO CC NAPOLI

Como Piscina Olimpica 18:00 COMO NUOTO CARISA SAVONA

Firenze Piscina Nannini 18:00 RN FLORENTIA SS LAZIO

Roma Foro Italico 18:00 ROMA VIS NOVA BPM SPORT MANAGEMENT

Napoli Piscina Scandone 18:00 CN POSILLIPO RN BOGLIASCO

Napoli Piscina Scandone 19:30 CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA AN BRESCIA

MASC

HILE

DICIASSETTESIMAGIORNATA

DIFFERITA ALLE 21:30vsPLEBISCITO

PADOVA

SABATO 7 MARZO FINAL FOURDIFFERITA ALLE 20:15

vsMEDITERRANEAIMPERIA

DESPAR MESSINA

RN BOGLIASCO

COPPA ITALIA

Page 7: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

7VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTRO LA JUVENTUSIl 6 gennaio arriva il test più difficile, l’Inter va sotto quasi subito (Tevez) e rischia parecchio sino all’intervallo. Poi la squadra reagisce, pareggia con Icardi e va più volte vicino alla vittoria. Il ritorno a San Siro si giocherà il 17 maggio. L’Inter non batte la Juve dal 3 novembre 2012 (3-1 a Torino)

CONTRO LA ROMAIl 30 novembre la squadra di Garcia va due volte in vantaggio ma viene raggiunta prima da Ranocchia e poi da Osvaldo. Una doppietta di Pjanic fissa il 4-2, ultimo successo all’Olimpico per i giallorossi. Ritorno fissato il 26 aprile a San Siro. Ultimo successo in campionato: 5-3 il 6/2/11

CONTRO IL NAPOLIPareggio pirotecnico all’andata, con quattro reti negli ultimi 11’ di gioco. Callejon porta avanti due volte i suoi, glirispondono Guarin ed Hernanes. Il 4 febbraio, quarto di Coppa Italia, decide Higuain nel recupero. Domenica il ritorno di campionato. Ultima vittoria Inter: 2-1, il 9 dicembre 2012

CONTRO LA LAZIOIl 21 dicembre a San Siro esplode Felipe Anderson: doppietta e Inter sotto choc. Un gran gol di Kovacic e la prima fiammata stagionale di Palacio fissano il 2-2. Ritorno all’Olimpico il 10 maggio. L’Inter non supera la Lazio dal 10 maggio scorso: 4-1 nella notte dell’addio di Javier Zanetti

CONTRO LA FIORENTINAUnica big contro cui l’Inter ha già giocato andata e ritorno. A Firenze, il 5 ottobre, Babacar e Cuadrado chiudono il conto nei primi 19’ e Tomovic fa 3-0 nel finale. Domenica scorsa i viola si ripetono. Montella fa turnover in vista della Juve, ma basta un lampo di Salah per altri tre punti

SERIE NOCONTRO LE PRIME CINQUE

Inter, ora ti va di fare la big?1Nerazzurri ancora senza vittorie contro le grandi: a Napoli l’occasione per riprovarci

Mauro Icardi, 21 anni, segna l’1-1 alla Juve, il 6 gennaio, la notte in cui l’Inter è stata più vicina, sempre col bomber, a battere una big in questa stagione LAPRESSE

AL LAVORO

Inviolata solo 3 volteLa difesa del Mancioin cerca di equilibrio 1In 3 occasioni su 14 di campionato i nerazzurri hanno chiuso senza subire gol. Troppo pocoper il tecnico, che a Napoli ripropone Ranocchia

Andrea Ranocchia, 27 anni FORTE

Matteo BregaINVIATO AD APPIANO GENTILE

T re su 14 è una pessimapercentuale realizzati-va per il basket. Lo è un

po’ meno per il calcio, ma la-scia tutto il retrogusto ama-ro di questo mondo. Perchéci stiamo riferendo alle garedi campionato in cui la portadell’Inter di Roberto Manci-ni è rimasta incontaminata.Solo 3 volte su 14 esibizioni,infatti, i nerazzurri sono riu-sciti a respingere fino al tri-plice fischio gli attacchi av-versari.

POCO INVIOLATA È accadu-to a Verona contro il Chievo(vittoria per 2-0), a Empoli(0-0) e in casa contro il Pa-lermo (successo per 3-0).Tre casi «spruzzati» sul ca-lendario che Mancini vor-rebbe diventassero un’abitu-dine. Invece per il momentola continuità della difesa èl’aria che ricerca Mancini

per respirare nei piani alti.

CHE PITBULL! L’Inter è terza trale difese meno sollecitate dellaSerie A, dietro solo a Juventus eParma (gli emiliani tra l’altro hanno due gare in meno e quin-di il dato è incompleto; 537 re-spinte difensive i bianconeri,560 gli emiliani, 593 i neraz-zurri come riferisce la Opta checonsidera tutto il campionato).Qui emerge il lavoro non solodella difesa, ma anche di GaryMedel e della mediana. Un innoal Pitbull insomma. Ma perchél’Inter non riesce a tenere chiu-sa la porta nonostante sia solola quinta squadra di A nei tirisubiti? Mancini sta studianoper rispondere perché vorrebbeche quei pericoli in arrivo - tut-to sommato sotto media se pa-ragonati alle altre squadre nel-la stessa zona di classifica - nonsi tramutassero in gol subiti.

VISTA NAPOLI Proprio dalla di-fesa il Mancio ha iniziato a lavo-rare in vista di Napoli. Ha insi-stito su un quartetto in partico-lare formato da Santon-Ranoc-chia-Juan Jesus-D’Ambrosio.L’alternativa più concreta èCampagnaro per D’Ambrosio(l’argentino a destra, Santon asinistra); oppure sullo sfondorimane la difesa a 3 con l’inseri-mento di Vidic al centro perschermare meglio il repartolungo tutta l’ampiezza. Col Ce-sena, invece, probabile ampioturnover e spazio per Felipe.

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Luca TaidelliINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

@LucaTaidelli

I nter, ti va di fare la big? Do-menica a Napoli hai lagrande occasione. In que-

sto campionato i nerazzurri in-fatti non hanno ancora supera-to una grande, per tradizione oclassifica che sia. Non ce ne vo-gliano quindi le genovesi, con-tro cui sono arrivati sei punti susei, equamente suddivisi tra ge-stione Mazzarri e Mancini. L’al-tro comune denominatore tra idue tecnici è appunto l’assenzadi vittorie contro le migliori.

QUALCHE BEL PAREGGIO... Il bi-lancio parla chiaro. Contro lasuper Juve (Mancini) un otti-mo pareggio allo Stadium, do-po aver rischiato la goleada nelprimo tempo ma anche più vol-te la vittoria nell’ultima mezzo-ra. Contro la Roma (Mancini)un 2-4 all’Olimpico con qual-che lampo e troppa fragilità

dietro. Tra l’altro, da allora (30novembre) i giallorossi in casanon hanno più vinto... Controla Lazio (Mancini), Inter sottodi due reti all’intervallo e ri-monta con Kovacic e Palacio,che si sblocca dopo mesi. Masei lì ad applaudire il carattere,non certo punto e classifica.Contro la Fiorentina prima lasconfitta imbarazzante a Firen-ze con Mazzarri, poi quella didomenica scorsa (Mancini),che fa ancora più male perchéarrivata in casa, contro una ri-vale per l’Europa e nel momen-to in cui l’Inter sembrava avertrovato continuità di risultati.Senza trascurare che Montella,in vista della semifinale di Cop-

pa con la Juve, a San Siro avevafuori otto titolari. Infine l’1-1 inrimonta nel derby, prima pan-china di Mancini.

DA NAPOLI A NAPOLI Napoliinvece è un capitolo a parte.Non tanto perché ha rappre-sentato il passato di Mazzarri eil potenziale futuro di Mancio.Quanto perché il posticipo didomenica sera è la prima occa-sione per sfatare il tabù e forsel’ultima per credere al sognoterzo posto. Vincendo al SanPaolo, i nerazzurri andrebberoa -7 con altri 36 punti a disposi-zione per tentare il miracolo. AMilano, in campionato conMazzarri, contro Higuain ecompagni fu un 2-2 incredibile.Ottimo primo tempo nerazzur-ro, però senza concretizzare.Ripresa più equilibrata, masenza gol sino al 34’. Quandouna rasoiata di Callejon sembradecisiva. Guarin invece fa subi-to 1-1, ma lo spagnolo è velenopuro e al 90’ sigla la doppietta.Serve un gran colpo di testa nel

recupero di Hernanes (ultimolampo del Profeta...) per farsaltare in tribuna Moratti eThohir.

LA SVOLTA DEL 4 FEBBRAIO Mala gara più importante è di unmese fa. Dopo le sberle presecol Sassuolo tre giorni primacol 4-2-3-1, Mancio inserisceun centrocampista in più e l’In-ter fa gara alla pari con la squa-dra che lo stesso tecnico in esta-te aveva indicato come favoritaper lo scudetto. Tiene la difesa,vengono limati gli errori, maquando i supplementari sem-brano cosa fatta ecco l’harakiriche manda in rete Higuain.Mancini quella notte parla di squadra di polli, ma proprio alSan Paolo nasce la «sua» Inter,che poi elimina il Celtic e battePalermo, Atalanta e Cagliari.Un tris che mancava dal no-vembre 2012. Poi il nuovo stopcon la Fiorentina. Una grande,appunto. Ora una nuova chan-ce. Inter, ti va di fare la big?

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RAl San Paolo il k.o. più bruciante ma che creò la svolta.Tre punti ora per sognare il 3° posto

� Pubblichiamo una precisazione giunta in redazione in merito a un servizio della Gazzetta.

«Sull’edizione della Gazzetta del 22.11.14 è apparsa, alle pagine 10 e 11, una tavola dal titolo “Derby! Emozioni dal 1909. 21 momenti storici sotto la Madonnina” che illustra alcune fra le più famose azioni svoltesi nella storia del derby di calcio Milan-Inter. Si precisa che tale tavola è stata effettuata utilizzando un format creato dagli autori Walter Fontana e Michele Tranquillini e da essi in passato impiegato per illustrare altre storie del gioco del calcio».

La precisazionesulla tavoladel derby scorso

APPIANO GENTILE

F orse è un allarme. O forseno. Però la spia è accesa.Perché Mauro Icardi, nel-

la seduta pomeridiana di ieri(la seconda di giornata), haavvertito un leggero inizio diaffaticamento muscolare. Hadovuto abbandonare i compa-gni per precauzione sul finiredella seduta tattica: questamattina verrà nuovamente va-lutato dallo staff medico. Almomento la trasferta di Napolinon è a forte rischio ma in dub-bio sì.

CHANCE PODO Al suo posto —se dovesse esserci il forfait diMaurito — il candidato numerouno (al fianco di Palacio) sareb-be Lukas Podolski che ancoracerca il primo gol con la magliadell’Inter. Più attardato il babyPuscas che già in Coppa Italiagiocò da titolare contro il Napo-li. Solo oggi ci sarà il verdettoper una trasferta che è vera-mente l’ultimo passo per il ri-lancio. Tutto questo lo sa ancheMateo Kovacic. «E’ una stagio-ne difficile: volevamo stare piùvicini al terzo posto ma è statocambiato l’allenatore, tante co-se difficili: ora forse siamo sulla

strada giusta. Il Napoli? E’ unadelle tre squadre migliori d’Ita-lia. Proveremo a prendere i 3punti, siamo pronti. Le critichenei miei confronti? Tanti gioca-tori sbagliano partite nelle qua-li non giocano bene. Ma in Ita-lia, magari, è così. Savicevic hadetto che mi manca qualcosaper essere un grande? Non loconosco personalmente, ma èun grande campione e può direciò che vuole». Ieri, in visita adAppiano, Benny Carbone e l’exportiere colombiano Mondra-gon.

BUON COMPLEANNO Intanto, aGiacarta, il presidente ErickThohir ha ricevuto il vicepresiden-te Zanetti, il CEO Bolingbroke, ilmembro del Cda Nicola Volpi e ildirettore area amministrativa Mi-chael Williamson: scopo, festeg-giare gli 80 anni del papà Teddy.

© RIPRODUZIONE RISERVATAMauro Icardi, 22 anni LAPRESSE

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PICCOLO STOP

Affaticamento per Icardi E’ in dubbio per il Napoli1Mauro lascia l’allenamento sul finale: se non ce la fa, chance per il tedesco Podolski

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8 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

G.B. OliveroINVIATO A MILANELLO (VA)

S ono passati due mesi, glisaranno sembrati dueanni. Alessio Cerci è

sbarcato a Milano a Capodan-no, ma i botti sono durati po-chissimo. Il tempo di festeggia-re, di pronunciare le classichefrasi di rito, di restare abba-gliato di fronte al fascino di Mi-lanello e poi sono cominciati iproblemi. Finora Cerci è scesoin campo dieci volte, ma è co-me se non l’avesse fatto mai. Non è rimasto negli occhi nul-la: un guizzo, una discesa, undribbling. Però si è parlato tan-to di lui: a causa del tweet anti-Inzaghi della compagna, dellasua discussione con l’allenato-re dopo Milan-Cesena, dei giu-dizi dati dall’ex presidente Cai-ro e dall’ex tecnico Ventura,delle attese che lo circondava-no. I compagni, fin dal primoallenamento, erano entusiasti del suo arrivo: «Cerci è bravis-simo» ripetevano convinti, «ciaiuterà tanto. Era quello che ciserviva». Ne era convinto an-che Pippo Inzaghi, che l’avevachiesto in estate e che poi eratornato alla carica in autunnosegnalando a Galliani che l’as-senza di Honda (impegnato inCoppa d’Asia) sarebbe statalunga e che Cerci sarebbe statoprezioso e forse decisivo nellarincorsa all’Europa che a queitempi sembrava possibile. CosìGalliani vinse il secondo derbystagionale con l’Inter (il primofu disputato in estate per ac-quistare Bonaventura) e regalòl’esterno al suo allenatore.

I MODULI Nelle ultime setti-mane Cerci è finito in panchinaed è entrato solo negli ultimiminuti delle partite con Cesenae Chievo. Domani, però, po-trebbe essere nuovamente tito-lare. L’ipotesi è concreta, alme-no in base alle prove tattichesvolte in questi giorni da Inza-ghi. Le assenze di De Jong eMontolivo hanno costretto iltecnico a studiare alcune mo-difiche tra cui l’arretramentodi Bonaventura a centrocam-po. La soluzione attualmentepiù probabile vede Jack mez-zala sinistra con Poli a destraed Essien in mezzo. Restano li-bere le tre maglie dell’attaccoche dovrebbero finire sullespalle di Menez, Destro e ap-punto Cerci. Il modulo prescel-to dovrebbe essere il 4-3-3:Alessio partirebbe da destra eMenez da sinistra, con Destropunto di riferimento centrale.L’alternativa tattica è il 4-3-1-2con Menez alle spalle di Destroe Cerci. Ma in realtà i due mo-duli potrebbero essere alterna-ti visto che è impossibile ingab-biare Menez e impedirgli di ab-bandonare la fascia sinistra perseguire l’ispirazione.

LUNGA ASTINENZA Questasettimana Cerci si è allenatomolto bene, è determinato esoprattutto vuole uscire dalmomento difficile che condivi-de con la squadra. La presenzada titolare sarebbe una grandedimostrazione di fiducia daparte di Inzaghi che potrebbeschierare al suo posto KeisukeHonda, un pallino del tecnico.Ma Pippo sembra deciso a dareun’occasione a Cerci nella spe-

ranza che riesca a fare quelloche per cui è stato acquistato:segnare, regalare assist ai com-pagni, creare la superiorità nu-merica con i suoi dribbling e ingenerale contribuire in modosensibile ai successi della squa-dra. Può darsi che Cerci sia sta-to condizionato finora dalloscarso utilizzo nei mesi in cui èrimasto all’Atletico Madrid eche adesso abbia addiritturatroppa voglia di mettersi inmostra. Resta il fatto che nelsuo ruolo la concorrenza è for-te e che il Milan adesso nonpuò permettersi di aspettarenessuno. Quindi domani con-tro il Verona, se sarà effettiva-mente schierato da titolare,Cerci dovrà giocare benedimostrando di aver ritro-vato una certa serenità eanche la condizione perscattare dal primo al no-vantesimo minuto. La par-tita seguente del Milan èuna di quelle a cui Alessiotiene di più: il ritorno a Firenzegli darà l’occasione di rispon-dere sul campo alle ironie eagli sfottò dei suoi ex tifosi. Maun posto da titolare al Franchipassa necessariamente attra-verso una grande prestazionecontro il Verona. E magari an-che attraverso un gol: Cerci non segna in assoluto dal 22ottobre, Atletico Madrid-Mal-moe (Champions League, fu ilgol del 5-0 finale) e in campio-nato addirittura dal 13 aprile2014 (Torino-Genoa 2-1: retedel successo al 93’), 327 giornifa. Alessio si augura che sia ar-rivato il momento di ricomin-ciare a festeggiare.

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DUE OPZIONI

MOVIMENTO

MENEZ DESTRO CERCI

4-3-3

GDS

5le presenze da titolare di Cerci al Milan, su un totale di 10 partite fra campionato e Coppa Italia: zero gol e 3 assist

IL NUMERO

Alessio Cerci, 27 anni, è arrivato al Milan a gennaio in prestito per un anno e mezzo dall’Atletico Madrid LAPRESSE/GETTY

fIL RETROSCENA

Fa bene o male,Menez non si toccaE in spogliatoio c’è chi storce il naso...

Jeremy Menez, 27 anni, al Milan dal Psg LAPRESSE

INVIATO A MILANELLO

C hissà come giocherà stavolta Menez. Selo chiedono ormai prima di tutte le par-tite i tifosi del Milan, abituati al rendi-

mento altalenante del loro attaccante più ta-lentuoso. La stagione del francese è sicura-mente positiva, ma ci sono state occasioni incui avrebbe potuto fare molto di più. Sabatoscorso contro il Chievo Menez avrebbe merita-to la sostituzione all’intervallo e solo il cambioobbligato dell’infortunato Montolivo ha spin-to Inzaghi a lasciarlo in campo. Alcuni compa-gni, pur consapevoli dell’importanza di Me-nez, non gradiscono la tolleranza del tecniconei confronti di Jeremy. Nelle giornate chiara-mente negative alcuni giocatori si aspettereb-bero il cambio, mentre Inzaghi spera sempreche Menez possa inventare la giocata decisiva.Questa scelta, però, evidenzia il vero limite delMilan, costretto ad affidarsi alle invenzionidei singoli in mancanza di una valida manovracorale. I rossoneri spesso improvvisano e nel-l’improvvisazione Menez si trova a suo agio. Ilproblema è che Jeremy può essere la cilieginasulla torta, ma non la torta stessa e la sua car-

riera lo dimostra ampiamente. L’estatescorsa il Milan aveva bisogno di un attac-cante di talento e non aveva soldi daspendere: l’acquisto di Menez è stato ot-timo. Però il francese non è Messi né Cri-

stiano Ronaldo né, per restare in Serie A,Tevez o Higuain. Inzaghi ha sempre sottoline-ato l’importanza del gruppo e ha spiegato

che tutti i giocatori possono essere utili ancheentrando durante la partita. Quella del Bente-godi poteva essere una buona occasione perlanciare un messaggio e per dare a Cerci l’op-portunità di dimostrare qualcosa.

SEMPRE NEL FINALE Le cifre dicono che Me-nez è un intoccabile. Finora è stato sostituitoin 10 partite, ma tranne una volta (problemafisico allo Juventus Stadium) mai prima del34’ del secondo tempo. Capocannoniere dellasquadra con 12 gol e autore anche di tre assist,Menez si è guadagnato sul campo un certotrattamento. Ma a Verona, e magari anche inaltre circostanze, avrebbe ampiamente meri-tato la sostituzione. Anche per questo domanidovrà tornare a fare la differenza.

gb.o.© RIPRODUZIONE RISERVATA

MOVIMENTO

DESTRO

MENEZ(Bonaventura)

4-3-1-2

CERCI

Ecco i modi in cui può essere impiegato Cerci: esterno puro, oppure seconda punta. Al Toro ha fatto entrambi i ruoli

L’AVVERSARIO

Tabù San Siro? Ricetta Sala: «Correre più di loro» 1Il Verona non ha mai vinto al Meazza, Milan o Inter che fosse. E ora ci riprovacon i rientranti, da Juanito a Jankovic

Matteo FontanaVERONA

V a a Milano con in testauna pazza idea, il Vero-na: riuscire in quello

che nella sua storia mai è statocapace di fare. Ossia sbancareSan Siro. Missione impossibi-le, dicono le statistiche. Avvici-nata di rado e poi mai centratasia con il Milan che con l’Inter.Campo tabù per l’Hellas, dun-

que, eppure il sogno da culla-re, una specie di Graal insegui-to da intere generazioni giallo-blù, è una speranza raccontatada Jacopo Sala: «Nessuna vit-toria al Meazza? Intanto pen-siamo a correre più di loro.Questo è il modo giusto per sfi-darli. Parlano di un Milan chenon sta bene, però troveremosempre di fronte una grandesquadra», spiega il centrocam-pista, uno di quelli che sonotornati a disposizione dopo i

mesi in cui l’infermeria del-l’Hellas pareva essersi tramu-tata in un porto di mare. Il Ve-rona si prepara per la gara conil Milan affidandosi ai rientridelle ultime settimane: Go-mez, Ionita, Jankovic, insiemea Sala e a Obbadi. Ventaglio discelte che si amplia per AndreaMandorlini, quindi, per cerca-re punti salvezza.

BUFERA ALLE SPALLE L’ultimorisultato utile dell’Hellas intrasferta con il Milan è datato12 marzo 2000: 3-3, con il Dia-volo che scatta con i gol di Al-bertini e Shevchenko, primadel pari firmato da Apolloni eLaursen, del nuovo vantaggiorossonero (Sheva su rigore).

Al 94’ il colpo di testa di Cam-marata a chiudere una partitache fu un concentrato di adre-nalina. Sulle panchine, da unlato, Zaccheroni – e il Milanaveva lo scudetto sulle maglie–, dall’altro Prandelli. Il duel-

lo, stavolta, è tra un Inzaghitraballante e Mandorlini cheha superato la buriana provo-cata dalle tre sconfitte di filacon Palermo, Torino e Genoa(quando è pure scattata la con-testazione dei tifosi e la sua po-

sizione era parsa a rischio) eha rilanciato il Verona. Quat-tro punti in due partite, stop al-la Roma e blitz a Cagliari, giu-sto per consolidare la classifi-ca, ora decisamente più rassi-curante, a +8 dal burrone delterz’ultimo posto. Con il Milanl’assetto tattico adottato sarà ilrodato 4-3-3, con Gomez eJankovic ad affiancare LucaToni. A proposito: il centravan-ti ha nel mirino il record di golall-time per un giocatore del-l’Hellas in Serie A. A 35 c’è Cic-cio Mascetti, a 32 PrebenElkjaer, e dopo lui, a 30. E Toniha segnato quattro volte neiprimi sei turni del girone di ri-torno.

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Luca Toni, 37 anni, esulta col suo tecnico Anrea Mandorlini, 54 ANSA

Milan, tohgioca CerciEmergenzain mediana 1Le assenze portano Inzaghi a spostare Bonaventura in mezzoDavanti torna l’ex Atletico che prova a conquistare San Siro

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Page 9: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

9VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Passione per i tatuaggi: tienemoltissimo a quello legato alloscudetto Primavera con tantodi tricolore e data (9 giugno,quel giorno segnò una doppiet-ta). È su Facebook, seguitissi-mo per i suoi commenti dovespesso prende il sopravvento laspinta del tifoso. Dopo il belgol al Palermo, ha scritto aCandreva: «Gli hai tirato unoscaldabagno...». Immagine

che è piaciuta tanto nel tamtam biancoceleste. Subito

ben voluto nello spoglia-toio. Già prima di an-dare a Crotone, era le-gatissimo a Ledesma.

Pronto ad assorbireconsigli dal play argenti-

no per muoversi meglio acentrocampo. Ora, piace perumiltà e buon carattere in ungruppo che Pioli ha saputo benintegrare anche nei rapportiinterpersonali. Nella gara diCoppa Italia, a Torino, quandoè rientrato in squadra dopo itre mesi di stop per uno stira-mento poi bissato, ha innesca-to il ritorno al gol di Klose. Afine gara ha confessato la suaemozione per l’assist al golea-dor della storia dei Mondiali.

VERSO LA REGIA A settembresì è infortunato quando era conl’Under 21 di Di Biagio. C’è l’az-zurro a ravvivare i suoi oriz-zonti biancocelesti (contrattofino al 2018). Stefano Pioli loschiera sulla destra di Biglia.Ma in estate il tecnico aveva in-travisto in lui doti da play salvopoi puntare sulla maggioreesperienza del nazionale ar-gentino. Nel bilancio delle sue7 gare disputate sinora in SerieA ben 235 passaggi positivi. Sadove lanciare il gioco. Può di-ventare il regista del domanilaziale. Sta studiando. Di cor-sa. Con la lucidità di chi sa as-solutamente dove vuole arri-vare.

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fL’UOMO NUOVO

IL CENTROCAMPISTA EMERGENTECataldi regista in 500E la Lazio gira a mille1La vecchia auto e quella regalata a papà, la passione per i tatuaggi, le battute, i consigli di Ledesma: tutti i segreti del baby che ha stregato Pioli e anche Conte

Nicola BerardinoINVIATO A FORMELLO (ROMA)

E’ una corsa lucida e fre-sca, quella di Danilo Ca-taldi. Non solo per i suoi

vent’anni che possono incanta-re facilmente. Ma proprio perla tenacia e la qualità che spin-gono il centrocampista dellaLazio. Sotto la pioggia del-l’Olimpico, nella semifinale diCoppa Italia di mercoledì seracontro il Napoli, ha catturatoanche lo sguardo del c.t. azzur-ro Antonio Conte. Un altro pas-so nel suo futuro, che di giornoin giorno diventa sempre piùfitto di aspettative.

LA SCALATA Dal 24 gennaio,giorno della vittoria contro ilMilan, è diventato titolare nel-la squadra di Pioli, con l’unicaparentesi della gara di Udinequando è subentrato nella ri-presa. Ha debuttato in A il 18gennaio contro il Napoli, in-gresso al 36’ della ripresa conboato dell’Olimpico. Una coc-cola per il cucciolo cresciutonel vivaio, capitano della Pri-mavera scudetto di Bollini(2013), in prima squadra dopola stagione di Serie B a Croto-

ne. Appena 45 giorni dopo,sempre contro il Napoli, Catal-di è diventato un protagonista.Arrivando al cuore della Lazio.Attraverso tanti percorsi. Tuttida raccontare.

QUANTO PIACE Un ragazzosemplice. Vive con i suoi geni-tori a Tomba di Nerone. Al pa-pà Francesco,c he ogni mattina

si alza alle quattro per traspor-tare bibite a bar e ristoranti, haregalato una Clio con i suoi pri-mi guadagni. Danilo gira conuna 500 acquistata ai tempidella Primavera. E ancora oggiesce spesso con mamma Patri-zia, che, da bambino, lo ac-compagnava agli allenamenti.Appassionato da sempre ditennis: Federer il suo idolo.

LA STAGIONE DI CATALDI AI RAGGI XPALLE RECUPERATE

OCCASIONI CREATE

PASSAGGI POSITIVI

VERTICALIZZAZIONI

FALLI COMMESSI

FALLI SUBITI

4,71

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33,57

12,57

1,14

1

media ruolo 4,68

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29,56

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1,28

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TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zonein cui ci sono stati più tocchi di palla

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INFOGRAFICA GDS-DATI OPTA

Danilo Cataldi, 20 anni,è cresciuto nelle giovanili della Lazio. Nella stagione 2013-14è stato prestatoal Crotonein Serie BD’ANNIBALE

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10 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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11VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

complessa. A quel punto deciseil libero mercato, e visto che inquel periodo (febbraio 2012)tanti grandi club lo volevano,economicamente la Roma lo«pagò» salato. In ogni caso, daquel momento tutti da lui siaspettano che faccia sempre ladifferenza, mentre in questastagione in alcune partite chia-ve (prima di tutte quella col Cityin casa) è finito addirittura inpanchina o è stato sostituito do-po prove scialbe. Ma il centro-campista paga anche altro.L’ostracismo di quella potenteparte dell’etere romano i cui al-fieri lui ha pubblicamente bolla-to come «papponi» o «maiali». Il

fatto è che papponi e maiali inriva al Tevere hanno un loro se-guito e questo, in un momentodi crisi, si paga.

PUNTI E GIOCO Una cosa però ècerta: anche a causa dei tre in-fortuni al polpaccio che lo han-no colpito a partire dal Mondia-le (e a causa del quale non ha po-tuto fare nemmeno una prepa-razione completa) il rendimentodel giocatore di De Rossi non èall’altezza dei suoi standard mi-gliori. Non parliamo dei gol, chepure in giallorosso sono quasi

A TOR DI VALLE

Progetto stadiosoltanto ad aprileLavori a fine anno1Prima pietra a dicembre? Intantola Procura indagasulla vendita del terreno

Alessandro CatapanoROMA

P iù che le indagini dellaProcura, preoccupano itempi. Dilatati già di sei

mesi rispetto alle previsioniiniziali, potrebbero allungarsiulteriormente: il nuovo stadiodella Roma è diventato unprogetto molto affascinantema altrettanto ambizioso.L’impianto di ultima genera-zione, gli spazi dedicati all’in-trattenimento, il centro com-merciale, il Business park.Tutto ampiamente previsto.Sono le opere pubbliche im-poste dal Comune, implemen-tate fino a circa 320 milioni dieuro, che hanno fatto sballarei calcoli, allargando confini e,soprattutto, budget del pro-getto. Ecco spiegato perché dadue mesi e mezzo — il 22 di-cembre l’Assemblea capitoli-na approvò la delibera sulla«pubblica utilità» dell’opera— trenta persone sono al la-voro sui progetti esecutivi, co-stati già circa venti milioni dieuro. Il Comune li aspetta, per«vistarli» e inviarli alla Regio-ne, che entro 180 giorni dovràconvocare la Conferenza diservizi con tutti i soggetti inte-ressati e confezionare il pro-prio dossier, da rispedire in

Campidoglio dove il progetto di-venterà definitivo e i lavori po-tranno cominciare. I tempi? Nonprima di aprile la presentazionedei progetti esecutivi sull’operanella sua complessità. Non primadi fine anno, a questo punto, l’ini-zio dei lavori. Col rischio non co-sì peregrino di sbarcare nel 2016senza aver posato la prima pie-tra, il che potrebbe costringerePallotta a pagare delle penali aifinanziatori dell’opera.

DUE FASCICOLI In questo qua-dro, le notizie che arrivano dallaProcura di Roma non sono esal-tanti, ma nemmeno tanto preoc-cupanti. Oltre ad un ricorso alTar del Lazio di uno dei proprie-tari delle aree (appena 7.000mq) da espropriare (la Cogemi),ci sono due fascicoli aperti, masolo uno, quello nato da dueesposti del Movimento 5 Stelle edel Comitato Tor di Valle, riguar-da direttamente il progetto-sta-dio, contestato nel merito(«Un’enorme speculazione edili-zia», ripetono da mesi i grillini) enel metodo politico che si è sceltoper valutarlo e approvarlo (e quinel mirino ci sarebbero sindaco egiunta). L’altro è il filone romanodi un’inchiesta sul fallimentodella Sais, la società della fami-glia Papalia che gestiva l’ippo-dromo di Tor di Valle e che havenduto per 42 milioni di euro alcostruttore Luca Parnasi granparte del terreno sui cui sorgeràlo stadio della Roma (contratto,peraltro, già finito sotto la lentedel tribunale fallimentare). Il so-stituto Mario Dovinola e l’ag-giunto Nello Rossi indagano perbancarotta fraudolenta. Ma or-mai da un paio d’anni.

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De Rossi,la crisi neradi mister6,5 milioni1È il più pagato della A, ma i tifosi su di lui sono divisi: addio alla Roma nel 2016, poi Usa e tv

Massimo CecchiniROMA

Q uesta è una storia chenon avrà lieto fine. Co-munque vada, qualun-que sia l’esito sportivo

che attende la Roma da qui algiugno 2016 – quando scadrà ilsuo contratto – il rapporto traDaniele De Rossi e la Roma (in-teso nel senso globale del com-posito universo giallorosso) nonsarà mai più lo stesso. Troppoamore, troppe ferite, troppoGrande Raccordo Anulare in unrapporto con la città che forse,per essere perfettamente effica-ce, avrebbe dovuto essere findall’inizio più distaccato, più so-lo «professionale».

CAPRO ESPIATORIO Ma indie-tro non si torna e adesso è il mo-mento della resa dei conti. D’al-tronde, emotivamente squasse-rebbe chiunque passare dall’es-sere, insieme a capitan Totti,l’idolo della tifoseria a finire ca-pro espiatorio di quasi tutti imomenti neri che la squadra diGarcia sta attraversando in que-sta stagione. Morale: il giocato-re ormai divide il pubblico comemai. Cosa paga De Rossi? Al net-to delle prestazioni – che valute-remo – innanzitutto il fatto diessere il giocatore più pagatodel calcio italiano (6,5 milioni,bonus compresi). Un piccoloretroscena: alcuni beninformatisulle vicende del giocatore rac-contano come probabilmenteDaniele avrebbe accettato an-che un ingaggio non troppo lon-tano dal precedente (circa 4 mi-lioni), ma la richiesta di riduzio-ne dello stipendio irrigidì le par-t i in una trattativa già

scomparsi del suo repertorio,ma di tutto il resto. Eppure le ci-fre raccontano quello che vedetea fianco: con lui in campo la Ro-ma fa più punti (1,9 contro 1,5di media a partita), segna di più(1,5 gol contro 1,4), ne prendedi meno (1 contro 1,2 reti), subi-sce più falli (14,1) e ne commet-te di meno (12,5). La precisionenei passaggi però è inferiore (78,2% contro 81,6%). I numeriperò, ovviamente, non spieganotutto, anche perché altrimenti ilvero De Rossi non avrebbe cono-sciuto tanta panchina come inquesta stagione.

AMERICA E TV A Trigoria dico-no che metabolizzi troppo le cri-tiche e perciò anche le vicendeextra-calcistiche che lo hannovisto protagonista – l’arresto della moglie e la non commen-devole intercettazione con Gio-vanni De Carlo, il presunto bossdi «Mafia Capitale» – non èescluso che abbiano contribuitoa renderlo meno sereno. DeRossi sa bene come, se decides-se di andare via, la dirigenzanon si opporrebbe proprio pervia del suo altissimo ingaggio,ma il suo «terrore» è quello chela Roma finalmente vinca senzadi lui. E per uno che ha coniuga-to professione e tifo al massimolivello possibile, sarebbe un do-lore enorme. I titoli di coda peròlo attendono altrove, probabil-mente negli Usa, dove le duefranchigie di New York nel 2016sarebbero pronte ad accoglier-lo. E più tardi ancora? Assai pro-babile che lo vedremo in tv co-me opinionista. Ma scommette-remmo già adesso che per DeRossi parlare di Roma non saràsemplice. Anzi.

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2gol in A per De Rossi nelle ultime tre stagioni, dal 2012 a oggi. Soltanto nel 2011-12 ne aveva segnati quattro.

LA CIFRA

CON E SENZACON DE ROSSI SENZA DE ROSSI

Fatti

Subiti

FALLI

14,1 10,8

12,5 13,8

POSSESSO PALLA

57,7% 60,5%

VITTORIE

50% 38,5%

GOL

Gol segnati Gol subiti

33 22

18 16

Vinte Pari Vinte

Tot.22

Tot.13

Pari

Perse Perse

PARTITE

4

4

9

2

511

PASSAGGI

70,90%

78,20%

75,40%

81,60%

Ultimo 1/3di campo

Metà campooffensiva

GDS

Serie AR

Pozzo conferma Strama ma col Toro serve lo scattoFrancesco Velluzzi

I l malato sta provando a cu-rarsi. In ritiro. Da martedìsera all’hotel Astoria. Sen-

za esagerare però. Perché mar-tedì sera tutta l’Udinese è an-data a Palmanova allo spazioAlcott e ieri Thereau, Heurtauxe Scuffet sono andati tra la gen-te a Gemona da un altro spon-sor. Serve anche questo a fargruppo e a concentrarsi sullasfida decisiva di domenica colTorino. «La squadra più in for-ma», sentenzia il d.s. CristianoGiaretta. Ma quel che più fa ef-fetto in città sono le continuevoci che mettono in discussio-

ne l’operato e il futuro del tec-nico Andrea Stramaccioni. Ilquotidiano locale, il Messagge-ro Veneto, ha parlato addirittu-ra di ultimatum da parte delpatron Gianpaolo Pozzo. Cheieri ha smentito seccamente:«Non c’è nessun ultimatum altecnico. Non ho parlato connessuno. E le ricostruzionigiornalistiche pubblicate nonrispondono in alcun modo almio pensiero». Ieri in città si èaddirittura detto che sarebbestato avvistato Roberto Dona-doni, l’ultimo nome indicatocome prossimo allenatore, do-po Ranieri, Colantuono e il so-lito Guidolin, ma il tecnico diCastelfranco Veneto, sotto con-

tratto (fino al giugno 2017) colGranada, club dei Pozzo, ha ri-badito che quest’anno volevafermarsi, dopo le ultime stagio-ni sofferte e stressanti. La so-cietà, però, pur avendo confer-mato fiducia a Strama, arteficedi un’ottima prima parte di sta-gione a dispetto di un organiconon galattico, si aspetta unbrusco cambio di rotta già dadomenica. La squadra non vin-ce dal 26 gennaio a Empoli. Do-po aveva bloccato la Juve conuna gara magistrale. Poi il dilu-vio e tre sconfitte. Se Strama,che ha una «quasi conferma»per la prossima stagione, do-vesse perdere col Toro vedreb-be ridiscussa la sua posizionema difficilmente ci sarebbe unesonero immediato. Intanto ie-ri la squadra ha risposto benebattendo la Clodiense (4-0),gol di Thereau, Geijo, Guilher-me e Kone. Gli ultimi due sonotra gli imputati principali.

© RIPRODUZIONE RISERVATAAndrea Stramaccioni, 39 anni ANSA

CAGLIARI

Anche Ekdal si è fermatoE Zola cambierà il modulo� ASSEMINI (CA). Con Joao Pedro e Conti squalificati, più Donsah infortunato, per Zola si è aperta ieri un’altra voragine in mediana: Ekdal si è fermato per un fastidio al soleo del polpaccio destro. Oggi, lo svedese si sottopone ad esami clinici. Ma è improbabile che possa partire per la trasferta di domani a Marassi, sponda Samp. Eppure Gianfranco Zola lascia trasparire un cauto ottimismo: «Le cose non vanno per il verso giusto ma siamo consapevoli di poterle girare a nostro favore con il lavoro e la concentrazione. La squadra lavora bene e con

applicazione: per questo mi dispiace che i tifosi contestino l’impegno dei ragazzi». Parole amare. Il tecnico, incassata la fiducia della società medita il possibile passaggio alle due punte con un trequartista, sia lo schema con due mediani (Crisetig e Dessena), tre mezze punte (M’Poku, Cossu e Farias) dietro Cop o Longo. Viceversa, tandem Longo-Cop con M’Poku suggeritore. Il belga è tra i rossoblù più in forma. Intanto con la conferma di Diakitè, Zola ha due maglie per Gonzalez, Pisano. Avelar e Murru. Ma ancora prima del modulo quel che per Zola deve capovolgersi è l’approccio alla gara.

Mario Frongia

Feyenoord, 5 milioni di danni Ma Alfano: «Operato bene»� Cinque milioni e 200mila euro, più i 3 milioni di mancati incassi lamentati dai commercianti. È il conto salatissimo dei danni firmati dagli hooligan del Feyenoord, che per giorni hanno imperversato nel centro di Roma, da Campo de’ Fiori a piazza di Spagna, dove hanno sfregiato la Barcaccia del Bernini. Il conto lo ha fatto il sovrintendente ai Beni Culturali Claudio Parisi

Presicce e, ovviamente, ha rialimentato la polemica politica, che ha messo nel mirino il ministro dell’Interno Alfano, che ieri ne ha riferito in Senato: «Le forze dell’ordine hanno agito con professionalità ed equilibrio — ha dichiarato il titolare del Viminale —. Addolora vedere deturpata la Fontana del Bernini, ma nessun cittadino è stato coinvolto. E in questo caso vale la regola aurea del contenimento del danno».

Page 12: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

12 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Reja prepara l’AtaLazio:«Rilancio Denis col 4-3-3»1Il nuovo tecnico a Bergamo riparte dal passato: «Il gioco c’era, penso sia solo questione di testa». Percassi: «Ora la squadra non ha più alibi»

Guglielmo LonghiINVIATO A ZINGONIA (BERGAMO)

E cco l’uomo della speran-za, siede alla destra delpadre, dispensa ottimi-

smo, elogia la squadra, assicu-ra che si salverà. Presentazionedi Edy Reja, al tavolo delle con-ferenze tra il d.g. Marino e ilpresidente Percassi. In fondo, più defilato, il responsabiledell’area tecnica Sartori. L’Ata-lanta riparte così.

BOLOGNA BATTUTO Reja, che èanche l’uomo dei subentri (18con questo), racconta di avertrovato un gruppo «impaurito,che ha bisogno di cambiarementalità, giocare con sicurez-za e non fermarsi per gestire ilvantaggio». Ma non ci sonomacerie da spalare dopo 4sconfitte di fila: «Il gioco non èquasi mai mancato, credo sitratti di una questione di testa.La condizione fisica mi è sem-brata buona, e comunque finoalla sosta non si cambiano i ca-richi di lavoro». Ha accettato«con entusiasmo», e questo erascontato, anche se altre squa-dre lo avevano cercato: dal Ca-gliari al Parma, dall’Hajduk alBologna. Percassi ha stretto itempi proprio perché temeva

uno scippo: ha chiamato Reja martedì nel primo pomeriggio,da Gorizia il tecnico si è fionda-to a Milano, ha trattato, alle 23ha rifiutato un sms del Bolo-gna, poi firmato per un anno e4 mesi (300 mila euro fino al30 giugno, poi si vedrà) e salu-tato verso l’1.30. «Non potevodire di no, per la piazza, i tifosiche sono passionali come quellidel sud, per Marino che ha se-gnato una parte importantedella mia carriera». L’allenato-re più vecchio della Serie A, 69anni, ha spiegato anche di esse-re carico come una molla: «Do-po 4 campionati con il Napoli e4 con la Lazio, avevo bisogno distaccare, l’ho detto a Lotitoquando mi ha proposto di re-stare». In questi mesi di teoricainattività, Reja ha pedalato 200chilometri a settimana, è anda-to per l’Adriatico con la suaamata barca, girato per l’Euro-pa a studiare calcio.

COME GIOCHERA’ Il modulo diriferimento è il 4-3-3 ereditatodalla Lazio con alcuni puntifermi: Cigarini regista, Baselliinterno, una punta e due ester-ni offensivi. Esclusa al momen-ti l’ipotesi del doppio centra-vanti (Denis-Pinilla), perché«bisogna sempre avere equili-brio». C’è poi la variante del 4-

2-3-1 con Cigarini e Carmonacoppia di mediani, Maxi Mora-lez al centro tra i trequartisti.Reja conosce bene Denis aven-dolo allenato a Napoli e poichiesto inutilmente alla Lazio:«Ha bisogno di avere la fiduciatotale della squadra, forse sen-te il peso di tanti campionati adalto livello. Parlerò con lui ecercherò di capirci di più». Edomenica (forse) il Parma: «Lapartita peggiore che ci potessecapitare».

SCELTA SOFFERTA Percassi ha

voluto chiarire alcune cose.Primo: «L’esonero di Colantuo-no è stata una scelta sofferta,era indispensabile dare unascossa. Ma non mi sono pentitodi avergli prolungato il contrat-to fino al 2017». Secondo: «Ladecisione non è stata condizio-nata dai suoi problemi fuori dalcampo (è indagato per le scom-messe, ndr)». Terzo: «Ora lasquadra non ha più alibi». Il pa-cato Reja dopo l’adrenalinicoColantuono. Marino, che lo co-nosce bene, avverte però che ilnuovo tecnico «durante la par-tita si trasforma, non è poi cosìtranquillo». Smentito di averavuto un violento diverbio conil Cola domenica mattina, ild.g. ha poi ammesso che il pen-siero dell’indagine l’aveva co-munque provato, «e non pote-va essere diversamente». La de-cisione di esonerarlo è statauna cosa veloce, ma maturatapoco per volta: «Non siamo im-pazziti di colpo», ha spiegatoPercassi. Che visto il calo fisiconel secondo tempo contro laSamp e la curiosa scelta dischierare Baselli trequartista,ha capito che era arrivato il mo-mento di chiamare quel centra-vanti che lui, difensore del-l’Atalanta dai piedi ruvidi, sfi-dava nei lontani anni Settanta.

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� Stasera su GazzettaTv alle 19 torna CalcioMarket con ospite il d.g. dell’Atalanta Pierpaolo Marino. L’approfondimento con Carlo Laudisa verterà sull’assemblea di Lega per la crisi del Parma e darà spazio al fresco cambio di panchina a Bergamo. Ma anche tante news e retroscena sulle trattative.

OGGI CALCIOMARKET: ALLE 19 C’E’ L’INCONTROCON IL D.G. MARINO

LA CURIOSITA’

Panchine anzianeLiedholm record:a Roma a 74 anni

Nicola Cecere

C on questo ritorno sulla scena, Edy Rejanella graduatoria dei tecnici più longe-vi scavalca Carlo Mazzone, la cui ulti-

ma panchina in serie A risale alla stagione2005-06 quando si prese cura del Livornodopo l’esonero di Donadoni e lo portò al no-no posto che, in seguito alle squalifiche diCalciopoli, diventò sesto e fruttò la storicapartecipazione alla Coppa Uefa. Sor Carlettolasciò a 69 anni e un mese, dopo la bellezzadi 1.278 partite vissute in panchina in unaquarantina di anni di attività, dodici dei qualispesi ad Ascoli, sua città di adozione, dovefra il 1980 e l’85 formò col presidente Co-stantino Rozzi un tandem semplicementevulcanico. La massima soddisfazione fra leesperienze di Lecce, Pescara, Bologna, Ca-gliari furono le tre stagioni (dal 93 al 96) vis-sute al comando della sua Roma. «Questo ra-gazzo è un talento purissimo», disse quandolanciò Francesco Totti: gli ha fatto da padri-no. Significativa pure l’avventura di Brescia,dove si ritrovò Guardiola e Baggio. E Pepppoi lo ha più volte celebrato in pubblico.

ETERNI RAGAZZI Sulla vetta di questa garafra eterni ragazzi troviamo Nils Liedholm, che ha vissuto il suo ultimo match in panchi-na, dopo aver preso il posto di Carlos Bian-chi, nel giugno del 1997 a 74 anni 7 mesi e 24giorni. Pure qui c’entra la Roma, seconda ca-sa del Barone dopo quella del Milan frequen-tata a lungo anche da giocatore. I due scudet-ti vinti come allenatore lo hanno visto ap-punto alla guida di rossoneri e giallorossi. Edato che siamo in tema Milan, non si può noncitare il direttore tecnico Cesare Maldini, insella nel marzo 2001 accanto a Mauro Tas-sotti per curare il club di Berlusconi dopol’esonero di Zaccheroni. Si tolse la soddisfa-zione di vincere il derby 6-0 poi, a 69 anni emezzo, volò in Paraguay per portare la nazio-nale sudamericana al Mondiale 2002. Vissu-to da settantenne, quindi. In questa breverassegna non figura Giovanni Trapattoni,(classe 1939) perché gli ultimi dieci anni diattività (2004-2013) li ha spesi all’estero. Il17 prossimo spegnerà 76 candeline, il Giuan,ma è ancora in cerca di panchine. Augurissi-mi.

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� Dall’alto, Nils Liedholm, allenatore della Roma che ha vinto lo scudetto nel 1983, Cesare Maldini e Carletto Mazzone LAPRESSE-AP

Edy Reja, 69 anni (a sinistra), il più vecchio allenatore della Serie A durante la presentazione con il presidente Antonio Percassi, 61 AFB

Serie ARLa presentazione

QUI PALERMO

Zamparini si muove Lazaar-2018: intesaFiorillo nel mirinoNicolò SchiraFabrizio Vitale

I l Palermo continua a getta-re le basi per la prossimastagione. Dopo l’accordo

col Cesena per Defrel e con ilBruges per Duarte, Zamparinicontinua ad insistere sul mer-cato italiano e il d.s. Baccin hariallacciato i contatti con il Pe-scara per Federico Melchiorri.Dopo il no di gennaio, ora ilclub abruzzese è disposto atrattare la cessione dell’attac-

cante e si discute sulla base di 1milione di euro. Ma martedìscorso alcuni osservatori rosa-nero hanno visto Pescara-Cro-tone per valutare anche Vin-cenzo Fiorillo. Gli ottimi rap-porti con la Juve, proprietariadella metà del cartellino delportiere, insieme alla Sampdo-ria, potrebbero favorirne l’ap-prodo in Sicilia. Ieri intanto c’èstato un incontro positivo conl’agente del terzino Archaf La-zaar: raggiunta un’intesa perestendere il contratto fino al2018, con un robusto adegua-

mento dell’ingaggio. In pro-gramma il prolungamento an-che del contratto di Belotti, cheper il club rappresenta il puntodi riferimento futuro dopo lapartenza di Dybala.

RESCISSIONE Intanto è giuntoal capolinea il rapporto traZamparini e l’a.d. Andrea Car-dinaletti: le parti stanno defi-nendo la rescissione del con-tratto che verrà ufficializzatanei prossimi giorni. In vistadella gara con il Cesena, Iachi-ni deve gestire l’emergenza di-fesa: con Morganella out pertutta la stagione, Gonzalez fer-mo per due settimane e Rispolisqualificato, si va verso la dife-sa a quattro. A centrocamporientrano Maresca e Barreto.In avanti, probabile la soluzio-ne con Vazquez e Quaison allespalle di Dybala.

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QUI GENOA

Il sogno di Perotti«Finalmente gioco e voglio l’Europa»Filippo GrimaldiGENOVA

B asterebbe il nome:«Values Cup», dove ivalori sono l’antiraz-

zismo, l’integrazione, il ri-spetto, l’impegno, la passio-ne. Calcio, ma non solo. Lamanifestazione organizzatadal Genoa, riservata allescuole primarie e seconda-rie di Genova e provincia, èpartita ieri al Ferraris, pre-senti cinque testimonial

d’eccezione (Perin, Perotti,Kucka, De Maio e Bertolacci).

IL RISCATTO L’occasione giu-sta per ribadire la grande famedi risultati dei rossoblù, co-stretti allo stop per il rinvio del-la gara con il Parma. A Empoli,Gasperini punta a continuarela scalata in classifica, controun avversario particolarmenteindigesto, dopo il pari velenosodell’andata (gol di Tonelli vi-ziato da un fallo di mano) el’eliminazione dalla coppa Ita-lia a dicembre.

SALTO IN ALTO «Personalmen-te sto vivendo un sogno — am-mette Perotti, la miglior sor-presa dell’ultimo mercato esti-vo rossoblù — , anche perchédopo tanti infortuni sono riu-scito a giocare con grande con-tinuità. Speriamo, nei prossimitre mesi, che si continui a par-lare di noi come una squadrache lotta per l’Europa». Perinvuole la rivincita contro i to-scani, «che giocano benissimo.Speriamo, dopo l’andata — ag-giunge sorridendo — che nonsi giochi a pallamano...».

APPLAUSI Intanto, ieri sera al«Galliera», con Palombo e DeSilvestri come testimonial blu-cerchiati, è stata effettuata laconsegna simbolica del ricava-to di un’asta benefica di variclub di A, per una famiglia ge-novese colpita dall’alluvione.

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13VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

Glik«LASCIATEMI

AL TORINOORA SIAMONEL CALCIO

CHE CONTA»

POSSIAMO BATTERE LO ZENIT COSÌ PORTO TUTTI IN FINALE A CASA MIA, IN POLONIA

L’INTERVISTA di MIRKO GRAZIANOTORINO

K amil Glik è oggi uno dei centrali difensivipiù forti a livello internazionale. Kamil Glikè capitano, orgoglio e simbolo in campo

della rinascita granata targata Urbano Cairo eGiampiero Ventura. Ha conquistato il cuore dei ti-fosi con due cartellini rossi rimediati in altrettantiderby, poi però il suo reale contributo alla causa siè concretizzato a suon di prestazioni super e di gol. Sì, proprio di gol: ne ha fatti già sei in questocampionato, senza l’aiuto di rigori e punizioni.«So che Materazzi arrivò a quota 12 in passato –sorride il 27enne polacco –, e in effetti ogni tantopenso a quel record. Per ora mi accontenterei disuperare il mio connazionale Boniek, che in cam-pionato non andò mai oltre le sette-otto reti, misembra». Boniek? 7 gol nell’85-86 il suo primatoin A. Il tassista che ci accompagna al centro d’alle-namento del Toro è un tifoso granata e capisce chestiamo andando a intervistare il suo capitano. «E’un fenomeno, un mito – dice –, ma è vero che po-trebbe andarsene? Sarebbe difficilissimo sostituir-lo. Certo, quando arrivano i grandissimi club...».

E allora Glik, esiste questo rischio?«Ho altri due anni di contratto con il Torino...».

Vabbé, mettiamo che alla sua porta si presenti ilManchester United: che fa?«Dico loro di parlare con Cairo, perché la mia pri-ma scelta è e resterà sempre il Torino. Io qui stobene, sono felice».

Che deve fare il presidente per convincerla a sposa-re a vita la causa del Toro?«Guardi, se me lo propongono, sono pronto a fir-mare per altri cinque anni».

Beh, una bella apertura: un simile contratto la le-gherebbe davvero per sempre a questo club.«Sia chiaro, nella vita poi non si sa mai, magaridipende da fattori oggi sconosciuti, però sì, io quisto benissimo, e oggi non prendo in considerazio-ne un futuro lontano da Torino».

Il suo rapporto con Cairo?«Fantastico, ha creduto in me, crede nella squadra».

Bilbao è la serata più bella della sua carriera?«Nel Toro sì, una vittoria storica, per il club e pertutto il calcio italiano».

Che cosa vi ha lasciato quel successo?«La consapevolezza di essere anche noi nel calcioitaliano che conta. E’ stato uno step fondamentale,un pieno di orgoglio e autostima».

Quando si è realmente innamorato del Toro?«Al termine della mia prima stagione, a promozionein A conquistata. Fantastico! Che clima, che festa».

Chi è Ventura per lei?«Un padre calcistico. Mi ha fatto diventare uomo ecalciatore. Sono fortunato ad averlo incontrato e diessere approdato in Italia, in un campionato unicoper la crescita professionale. La Serie A è il massi-mo, chi sfonda in Italia sfonda ovunque: qui si di-venta giocatore completo, tecnicamente e soprat-tutto tatticamente».

Che si fa contro lo Zenit?«Squadra fortissima, strafavorita naturalmente. Malo era pure l’Athletic Bilbao...».

Quindi?«Dipende da noi, se giochiamo come sappiamo, ilturno si passa. E se superiamo lo Zenit, poi sì chepossiamo puntare alla finale di Varsavia».

Che progettino!«Io ho ancora molta fame, qui al Toro ho assaggiatosolo l’antipasto...».

Certo, se poi arrivasse anche la sospirata vittoria nelderby...«Ci siamo andati vicinissimi l’ultima volta, avrem-mo meritato i tre punti e invece ci siamo ritrovati amani vuote per una magia di Pirlo. Beh, intanto ab-biamo segnato un gol, e non succedeva da parecchiotempo, magari chiuderemo il cerchio fra poco: nonsarebbe male vincere nel nostro stadio, nella gara diritorno».

E’ vero che quando vengono parenti e amici la primatappa è a Superga? «E’ vero, ma devo dire che spesso sono loro a chie-dermelo. La storia del Grande Torino è molto cono-sciuta all’estero. Quel gruppo era qualcosa in più diuna squadra di calcio».

E lei la conosce bene la storia granata?«Qui ci pensano direttamente i tifosi, settimana do-po settimana, a portarti dentro il mondo granata. Dimio ci ho messo letture e video...».

Prima ha specificato che Bilbao è stata la serata più bella della sua carriera al Toro. E in generale?«La vittoria sulla Germania, lo scorso ottobre, nellequalificazioni a Euro 2016. La prima volta in assolu-to, davanti alla nostra gente. Erano in 60.000 a Var-savia. Questa è una sfida sempre particolare, ed èstato emozionante vedere tanta gioia attorno a noi».

Rivalità figlia della storia, di una triste storia, feriteancora aperte. Lei ha il doppio passaporto (polacco etedesco), ma al contrario di alcuni suoi colleghi hascelto senza tentennamenti la nazionale polacca.«Mai avuto dubbi, ho il doppio passaporto perchésono nato in una terra a lungo occupata, ma non milega niente alla Germania. Sono orgoglioso del mioPaese e della mia gente in generale, e sono orgoglio-so di come stiamo crescendo a livello sportivo. Sefaremo risultato a Dublino con l’Irlanda saremo a unpasso dall’Europeo, e poi tutti dovranno fare i conticon noi. Siamo una bella generazione, penso aLewandowski del Bayern, Błaszczykowski e Piszc-zek del Borussia Dortmund, Szczesny dell’Arsenal.E ce ne sono molti altri in giro, nei migliori campio-nati europei»..

Quanti anni aveva quando ha lasciato la Polonia?«Diciassette...».

Nel suo girovagare ha fatto tappa pure al Real.«Sì, nella squadra C. Bel gruppo quello: ci allenavaMichel, e con me giocavano anche Callejon, Mata eNegredo».

Dove arriva questo Torino?«Non mi pongo limiti, di certo mi piacerebbe esserein Europa anche nella prossima stagione».

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Kamil Glik, 27 anni, esulta dopo un gol. In questa stagioneil capitano granata ne ha già messi a segno 6, tutti in campionato ANSA

L'IDENTIKIT

KAMILGLIK

NATO IL 3 FEBBRAIO 1988NAZIONALITÀ POLACCARUOLO DIFENSOREALTEZZA 190 CM PESO 80 KG

Nonostante la stazza imponente, riesce a garantire una buona mobilità. Eccellenti l’elevazione e i tempi di inserimento. Primi passi in Polonia, col Silesia Lubomia nel 2005

AVVENTURA BLANCADal 2006 al 2008 milita nel Real Madrid C, allenato da Michel. Quindi rientra in patria, nel Piast Gliwice, e poi inizia l’esperienza italiana: Palermo, Bari e Torino

LE SUE SQUADRESILESIA LUBOMIA 2005-06HORADADA 2006REAL MADRID C 2006-08PIAST GLIWICE 2008-10PALERMO 2010-dicembre 2010BARI 2011TORINO dal 2011-12

Serie ARIl personaggio

Page 14: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

14 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Alessandro Catapano

«I l campionato ha giàperso la sua regolari-tà». «Voi non avete fat-

to niente per evitarlo». «Quan-tomeno spiegateci cosa inten-dete fare ora». «In futuro cam-biate le regole con Governo eistituzioni». «Noi ci meritiamoun calcio migliore». Cosa c’èdietro lo schiaffone di Sky allaLega di Serie A? Rabbia, insof-ferenza, soprattutto preoccu-pazione. Sentimento che vaben oltre i confini di Parma:spaventa il destino di altri clubche sarebbero sul punto di col-lassare, ma in ballo, nei pensie-ri di Sky, in realtà c’è il destinodi tutto il calcio italiano, untempo il «campionato più bellodel mondo», oggi triste perife-ria dell’impero.

IL RIFIUTO Preoccupazionepiù che legittima, se in questocalcio poverello (si fa per dire)si iniettano ogni anno circa650 milioni di euro, e altre cen-tinaia di milioni si investono inproduzioni, uomini, idee, strutture. Tanti, troppi per re-stare in silenzio. Ecco, alla basedella lettera che mercoledì ilvice presidente esecutivo Jac-ques Raynaud ha inviato al

presidente di Lega Beretta, dainoltrare a tutti i padroni dellaSerie A, c’è innanzitutto il ri-fiuto di una logica: che la va-langa di denaro con cui le tvtengono in piedi tutto il carroz-zone ormai sia asservita soload una mera logica di sparti-zione; che vadano soddisfattisolo gli appetiti dei singoli; cheil bene collettivo del movimen-to (che, in fondo, ispirò la tan-to bistrattata legge Melandri)sia letteralmente sparito dalradar di chi governa il calcioitaliano.

COSA COMBINATE? La gover-nance della Lega, appunto. An-cora una volta Beretta & Co. fi-niscono nel mirino di una lette-ra firmata Sky Italia: tre anni faper le scommesse, quando lapreoccupazione del broadca-ster televisivo era investire su«un prodotto che si rivela falsa-to»; oggi, invece, quel prodottoè «sempre meno credibile, co-me chi lo governa». La rabbiadi Sky, e lo stupore nel doversiancora una volta sostituire aivertici della Serie A, ponendointerrogativi che in realtà an-drebbero posti a via Rosellini,sta proprio nei termini appenacitati, e in un interrogativo cheli contiene tutti: cosa diavolostate combinando?

I SOLDI LI AVETE Nello specifi-co del caso Parma, come poteteleggere a fianco, la lettera —che nell’assemblea di oggi di-venterà oggetto di un dibattitoassai aspro tra maggioranza eopposizione, unitamente allepolemiche sul famoso «paraca-dute» concesso in modo pocochiaro al club emiliano — èpraticamente una pistola pun-tata alla testa dei presidenti: viabbiamo pagato anche la quin-

ta rata dei diritti tv, confidia-mo che la utilizziate per

fronteggiare con effica-cia la situazione del

Parma. Altrimenti...stavolta sono davve-ro dolori.

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Jacques Raynaud ricopre la carica di Executive VicePresident Sport Channels & Sales Advertising dal settembre 2010, quando fece il suo ingresso in Sky Italia FOTOGRAMMA

LA LETTERA INTEGRALE«NOI VI PAGHIAMO...» � Nella lettera che vedete qui sopra indirizzata a tutti i presidenti di serie A Sky manda un messaggio chiaro: «Abbiamo provveduto al pagamento anche della quinta rata del corrispettivo previsto per la stagione in corso. Ciononostante, non possiamo non manifestare la nostra grave e crescente preoccupazione per quanto sta accadendo in relazione alla squadra del Parma», si legge nella lettera «e di conseguenza all’intero campionato, che ha già perso la sua regolarità e che rischia di essere definitivamente privato di una sua parte rilevante e di un club prestigioso». Sky esprime inoltre il proprio stupore «di come la situazione possa essere arrivata sino a questo punto senza che da parte vostra vi sia stato alcun intervento per prevenirla». Quindi «in qualità di principale partner del sistema calcio», Sky chiede una spiegazione su «cosa intende fare adesso per fronteggiare con efficacia la situazione e per garantire che il campionato veda almeno lo svolgersi di tutte le partite previste dal calendario. Confidiamo pertanto che l’ulteriore supporto economico da noi appena versato venga da voi utilizzato a tal fine».

Serie ARUn club sull’orlo del baratro

Sky attacca la Serie A «Siete poco credibili» 1Lettera del vice presidente Raynaud sul caso Parma «Il campionato ha perso la sua regolarità, spiegateci...»

PIANO DI SALVATAGGIO

La Lega darà i soldial Parma per finirequesto campionato1Oggi in assembleapure TavecchioContrari alcuni club ma le pressioni ormai sono troppe...

Il presidente Figc Carlo Tavecchio e quella della Lega Beretta LAPRESSE

Marco Iaria

L a Lega è pronta a salva-re (temporaneamente)il Parma e, quindi, il

campionato, con la spondadella Figc che ha mosso le di-plomazie per far tornare lasquadra in campo domenicacon l’Atalanta. Il traghetta-mento fino a fine stagione èvicino a materializzarsi. Og-gi alle 11 l’assemblea dellesocietà di A ha il caso Parmaal primo punto all’ordine delgiorno, con la presenza d’ec-cezione del presidente fede-rale Carlo Tavecchio che poi,nel pomeriggio, si sposterà aCollecchio per illustrare ilpiano alla squadra emilianae ottenere l’ok.

PIANO IN DUE FASI Dopo idue rinvii di fila bisogna farsì che il Parma giochi. In at-tesa dell’udienza del 19 mar-zo del tribunale fallimenta-re, vanno assicurate le risor-se (circa 100mila euro) perl’organizzazione della parti-ta al Tardini e della trasfertadel weekend successivo aReggio Emilia contro il Sas-suolo. Come? Tavecchio hatrovato lo sponsor: l’Erreà,già fornitore tecnico del Par-ma e della Lega nazionale di-lettanti. Servirà il modo difar transitare i soldi diretta-

mente nelle casse del Comune,proprietario del Tardini, perchénessuno si fida di Manenti, l’at-tuale presidente del club emi-liano. Questa è la prima partedel film. Il 19 marzo, a fallimen-to dichiarato, solo se ci sarannoi soldi per terminare la stagioneverrà concesso l’esercizio prov-visorio e quindi la possibilitàper il Parma di mantenere il ti-tolo sportivo e metterlo all’asta.Ecco, i soldi arriveranno.

MECCANISMI C’è ancora qual-che mal di pancia tra le società,ma il pressing è tale per cui ver-ranno stanziati circa 5 milioni.Pressing che arriva da più parti:le minacce di cause delle pay tv,la moral suasion del Coni, le ri-vendicazioni della Federcalcioche oggi, con Tavecchio, tireràfuori una carta. La Lega orga-nizza il campionato su delegadella Figc che sugli interessidelle singole società fa prevale-re l’interesse collettivo che iltorneo venga concluso regolar-mente con 20 squadre. Sul tavo-lo del presidente della Serie AMaurizio Beretta ci sono parerilegali che vanno in questa dire-zione e che eviterebbero il ri-corso all’unanimità. Insomma,pare che non servano 20 votima la maggioranza di 14 o 15(se una delibera del genere ri-cadesse nella sfera della riparti-zione dei diritti tv). Tanto più selo strumento scelto sarà quellodella tassazione facoltativa, co-me suggerisce Andrea Agnelli,sull’esempio del Borussia Dort-mund salvato qualche anno fadagli altri club di Bundesliga.Ma ci sono altre strade: un’anti-cipazione dei proventi televisivio l’apertura di un mutuo.

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L’APPELLO

Lucarelli allo sponsor: «Pensate ai dipendenti»1I giocatori aspettano Tavecchio per oggi. Chiusa la mensa di Collecchio e l’asta per la panchina di Donadoni va deserta

INVIATO A PARMA

P rima si aiutano i più de-boli, poi gli altri. Ales-sandro Lucarelli ha letto

del progetto di sponsorizza-zione della Erreà che si accol-lerebbe i costi di organizzazio-ne della prossime due partitedel Parma, ringrazia i dirigen-ti che lo hanno studiato e pre-cisa: «Per la gara di domenicacontro l’Atalanta i soldi servo-no per pagare gli steward, l’energia elettrica e il persona-le dei vigili del fuoco e delleambulanze. Invece per la par-tita successiva, che dovremmogiocare a Reggio Emilia controil Sassuolo, la squadra non habisogno di alcun contributo:andremo là con le nostre mac-

chine, non pernotteremo in al-bergo e dunque quei soldi vo-gliamo che siano interamentedestinati ai dipendenti delParma Football Club».

PIANO DI SOLIDARIETA’ L’ul-tima busta paga i lavoratorinon tesserati Figc l’hanno rice-vuta a novembre: mancanoquelle di dicembre, la tredice-sima, gennaio e febbraio. Sel’attuale presidente Manentinon mette mano al portafo-glio, restano scoperti anche imesi di marzo, aprile e mag-gio. I giocatori vorrebbero chelo sponsor versasse sui conticorrente dei dipendenti alme-no metà della cifra destinataall’organizzazione delle parti-te. I dirigenti del Parma sonoal lavoro per rendere possibile

andrà a esporre nello spoglia-toio di Collecchio: c’è la volon-tà di scendere in campo dome-nica contro l’Atalanta, ancheperché un nuovo stop rischie-rebbe di mettere i giocatori incattiva luce di fronte all’opi-nione pubblica. Il ragiona-mento è questo: diamo fidu-

cia, ma teniamo gli occhi benaperti e, se le promesse fosserodisattese, siamo sempre intempo a incrociare... le gam-be.

SENZA PASTO Oggi pomerig-gio è il giorno della verità. Igiocatori aspettano Tavecchioal varco, anche se non hannointenzioni bellicose. Al presi-dente federale spediscono unconsiglio simpatico: venga astomaco pieno, perché a Col-lecchio ha chiuso le porte purela mensa aziendale. A testimo-niare quanto sia difficile lavo-rare per i dipendenti del Par-ma FC un’altra notizia: la po-sta elettronica è stata blocca-ta, il dominio fcparma.net nonesiste più. Per fortuna, però,sono stati riattivati i tre gene-

ratori che servono per garanti-re l’energia dello stadio Tardi-ni. L’erogazione era stata so-spesa più di una settimana fa,ora è stato effettuato un cam-bio di gestore (da Iren Mercatoa Enel) e le cose sembranofunzionare. Deserta l’asta peracquistare la panchina di Do-nadoni, gli armadietti dellasquadra e gli attrezzi della pa-lestra. Di tutto ciò che gli uffi-ciali giudiziari hanno seque-strato nei giorni scorsi, tra lostadio e il centro sportivo di Collecchio, sono stati vendutisoltanto i due pullmini da no-ve posti, utilizzati dal settoregiovanile, e un furgone deimagazzinieri. Incasso totale:meno di 20 mila euro.

a.s.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il centro sportivo di Collecchio, la mensa è stata chiusa ANSA

questa soluzione di mutua so-lidarietà. La Erreà ha destina-to 80 mila euro, d’accordo conil presidente federale Tavec-chio, per l’operazione-salva-taggio. L’impressione è che lasquadra sia intenzionata adascoltare il piano che lo stessoTavecchio, oggi pomeriggio,

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15VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

7 DICEMBRE 2014Ghirardi lascia: spunta DocaTommaso Ghirardi cede il Parma. Mistero sulla nuova proprietà:russi, ciprioti, albanesi? Il 16 dicembrespunta il nome del presidente: PietroDoca, imprenditore di origini albanesi

26 GENNAIO 2015Cassano saluta: si salvi chi puòCassano e il Parma si accordano per la risoluzione del contratto. Prima il barese aveva minacciato la messa in mora per gli arretrati. Rescinde ancheFelipe, lasciano De Ceglie e Paletta.

9 FEBBRAIO 2015Il club passa a ManentiGiampietro Manenti, titolare della Mapi Group (con capitale di 7.500 euro) diventa presidente e annuncia: «Salvo il club». Ma i bonifici per pagare il pregresso non arrivano.

20 FEBBRAIO 2015Rinviata la partita con l’UdineseLa Figc rinvia la gara di campionato con l’Udinese, che per il Prefetto andava giocata a porte chiuse, vista l’assenza degli steward. Il 27 viene rinviata anche la gara con il Genoa.

21 FEBBRAIO 2015L’ipotesi del fallimento pilotatoSi pensa al fallimento pilotato (oggi ne discuterà l’Assemblea di Lega, mentre il 19 ci sarà l’udienza in tribunale), ma la macchia si allarga: indagati due finanzieri per omissione d’atti d’ufficio

LE TAPPEDELLA VICENDA

Anche l’Antimafia indaga sul Parma 1Il procuratore Rustico a Bologna dal capo della Dda Alfonso. Contatti tra il faccendiere Signifredi e il club

Andrea SchianchiINVIATO A PARMA

I l caso Parma finisce sottogli occhi dell’Antimafia. Ilsospetto, avvalorato da ap-

postamenti e intercettazioni, èche alcuni soggetti sui quali staindagando da tempo la Dire-zione Distrettuale Antimafia diBologna si siano avvicinati nel-l’ultimo periodo al Parma Foot-ball Club. Ieri Antonio Rustico,capo della Procura di Parma,accompagnato dai pm DalMonte, Amara e Ausilio, è statoricevuto da Roberto Alfonso,capo della Dda, negli uffici divia Battistelli a Bologna. Si èdiscusso di strane movimenta-zioni di denaro, riunioni allequali avrebbero partecipato esponenti della società giallo-blù e persone indagate nel-l’ambito dell’inchiesta sulle in-filtrazioni della ‘ndrangheta inEmilia. La Dda di Bologna harecentemente compiuto unamaxi-operazione sul clanGrande Aracri di Cutro, che haportato a 161 arresti. Il clan ca-labrese aveva basi operative inprovincia di Reggio Emilia,Modena e Parma e si stava oc-cupando anche di riciclaggiodi denaro che proveniva daistituti di credito algerini.

IPOTESI Che cosa c’entra ilParma Football Club con que-sta brutta storia? E’ presto spie-gato. Alcuni faccendieri, che laDda ritiene legati agli ambientimafiosi, si sarebbero interessa-ti alle vicende economico-fi-nanziarie del club gialloblù,avrebbero cercato di portare atermine transazioni di denaroe, soprattutto, si sarebbero in-contrati più volte, a Collecchioe dintorni, con esponenti dellasocietà. D’altronde, il Parmanell’ultimo periodo è diventatoun «bocconcino» appetibile pergli affari illeciti dei clan, so-stengono gli investigatori del-l’Antimafia, visto che stiamo parlando di una società in crisieconomica, con pochissima li-quidità e alla disperata ricercadi denaro. In simili situazioni,ragionano sempre i magistrati,è facile che i clan si muovano esi offrano per «dare una ma-no», come dicono nel loro ger-go. In Emilia il clan che fa capoa Nicolino Grande Aracri è atti-vo da molti anni e le forze del-l’ordine ritengono che appuntoin questo territorio sia statafondata una vera e propria pro-vincia ‘ndranghetista.

SODALE DI CIANCIMINO I so-spetti degli uomini dell’Anti-mafia, che lavorano a stretto

contatto con i pm della Procuradi Parma, si sarebbero concen-trati soprattutto su un perso-naggio già nel mirino dello staff della Dda: si tratterebbedi Paolo Signifredi, 50 anni,parmigiano, imprenditore conun recente fallimento alle spal-le (quello della ditta D.Teck srl,con sede a Varano Melegari, inprovincia di Parma) e con unalunga lista di reati all’attivo. Siva dalla truffa alla bancarotta

fraudolenta. In passato si è in-teressato al calcio tanto dacomprare il Brescello e da ten-tare la scalata al Catanzaro.Condannato per riciclaggio nel2001, è stato di nuovo arresta-to assieme a Massimo Cianci-mino, il figlio di Don Vito, nel-l’ambito di un’inchiesta perevasione dell’Iva in un com-mercio d’acciaio. Signifredi, fi-nito in carcere alla fine di gen-naio nella maxi-operazione sul

clan Grande Aracri, pare pro-prio si sia dimostrato molto at-tivo circa le vicende del ParmaFootball Club nei mesi di no-vembre e dicembre, esatta-mente nel periodo in cui lequote del club passavano dallemani di Ghirardi a quelle diTaçi, fino ad arrivare a quelledi Manenti. I magistrati del-l’Antimafia sono al lavoro percapire con chi questo perso-naggio s’incontrava e perché.Inoltre: si è proposto Signifredio è stato chiamato?

DUE STRADE Nel registro degliindagati per il crac Parma, ol-tre a quello dell’ex presidenteTommaso Ghirardi, ci sono al-tri nomi cui tuttavia non è an-cora stato recapitato alcun av-viso di garanzia. Ciò significache i pm di Parma non hannoancora effettuato perquisizionio sequestri di materiale, altri-menti l’indagato dovrebbe es-sere «avvisato» dato che avreb-be il diritto di essere assistitoda un avvocato. L’impressioneè che la valanga del crac stiagenerando due strade: una,più comune, che riguarda labancarotta fraudolenta; l’altra,ben più fosca, che chiama incausa addirittura la mafia e lesue infiltrazioni nel territorio.

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� 1 Il capo della Dda di Bologna Roberto Alfonso 2 Paolo Signifredi, l’uomo nel mirino dell’Antimafia che avrebbe avuto contatti coi dirigenti del Parma 3 Tommaso Ghirardi, ex presidente del Parma

1 2

3

RIl filone è quello delclan calabrese Grande Aracri di Cutro che ha già portato 160 arresti

Serie ARUn club sull’orlo del baratro

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16 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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17VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OCCHI PUNTATI SU...

I numeri sono contro il VeronaDal 2000 non fa punti a San Siro

PRECEDENTI IN SERIE A

RETI FATTE

Milan

Verona

Milan

Verona

77 8

48 4

Vittorie Milan24

Girone unicoLE ULTIME VOLTE

PUNTI

Pareggi17

Vittorie Verona8

49

Nelle ultime 5 giornate

Ultima vittoria Verona:Verona-Milan 2-1 il 24/8/2013

Ultimo pareggio:Verona-Milan 1-1 il 17/12/2000

Ultima vittoria Milan:Verona-Milan 1-3 il 19/10/2014

MILAN VERONA

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GAZZAWEB

www.gazzetta.it

26aGIORNATA

22. BENUSSI

33. AGOSTINI

3. PISANO

4. MARQUEZ

18. MORAS

10. HALLFREDSSON

77. TACHTSIDIS

26. SALA

11. JANKOVIC

9. TONI

21. J. GOMEZ25. BONERA

16. POLI

22. CERCI

9. DESTRO

7. MENEZ15. ESSIEN

28. BONAVENTURA

29. PALETTA

19. BOCCHETTI

31. ANTONELLI

23. DIEGO LOPEZ

DOMANI Ore 20.45Stadio San SiroAndata 3-1

TV Sky Sport 1 HD, Sky SupercalcioHD e Sky Calcio 1HD;

Premium Calcio HDINTERNET www.gazzetta.it

VERONA(4-3-3)

PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 71 Martic,28 Brivio, 25 Marques, 5 Sorensen, 23 Ionita,

19 Greco, 8 Obbadi, 20 Christodoulopoulos, 7 Saviola,17 Nico Lopez.

ALLENATORE Mandorlini.BALLOTTAGGI Agostini-Brivio 70-30%, Sala-Ionita 60-40%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Martic, Ionita, Valoti, Gomez.

INDISPONIBILI Valoti (da valutare).ALTRI Gu. Rodriguez, Campanharo, Fernandinho,

Cappelluzzo, Fares

1Precedenti in A: il Milan è in netto vantaggio e l’ultimo risultato utile dell’Hellas in trasferta è il 3-3 di 15 anni fa. Ma la squadra di Mandorlini è reduce dal successo a Cagliari

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 58 25 17 7 1 52 14

ROMA 49 25 13 10 2 38 19

NAPOLI 45 25 13 6 6 44 31

LAZIO 43 25 13 4 8 43 27

FIORENTINA 42 25 11 9 5 37 24

SAMPDORIA 39 25 9 12 4 32 28

GENOA 36 24 9 9 6 36 29

TORINO 36 25 9 9 7 28 25

INTER 35 25 9 8 8 39 32

MILAN 34 25 8 10 7 35 30

PALERMO 34 25 8 10 7 38 39

SASSUOLO 29 25 6 11 8 29 38

UDINESE 28 24 7 7 10 26 32

EMPOLI 28 25 5 13 7 25 27

VERONA 28 25 7 7 11 29 44

CHIEVO 25 25 6 7 12 18 30

ATALANTA 23 25 5 8 12 22 37

CAGLIARI 20 25 4 8 13 32 47

CESENA 19 25 4 7 14 24 47

PARMA (-1) 10 23 3 2 18 20 47

* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 14 MARZO PALERMO-JUVENTUS ore 18 (0-2)CAGLIARI-EMPOLI ore 20.45 (4-0)DOMENICA 15 MARZO, ore 15ATALANTA-UDINESE (0-2)GENOA-CHIEVO (2-1)SASSUOLO-PARMA (3-1)VERONA-NAPOLI (2-6)INTER-CESENA ore 20.45 (1-0)LUNEDÌ 16 MARZOFIORENTINA-MILAN ore 19 (1-1)TORINO-LAZIO ore 19 (1-2)ROMA-SAMPDORIA ore 21 (0-0)

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

PARMA (4-3-3)

ATALANTA (4-3-3)

DOMENICA Ore 15 ANDATA 0-1

MIRANTE83

COSTA15

CASSANI2

LUCARELLI6

GOBBI18

CHERUBIN33

DRAMÉ93

BENALOUANE29

BELLINI6

MARIGA31

MAURI8

NOCERINO23

CIGARINI21

BASELLI16

CARMONA17

DENIS19

EMANUELSON28

D’ALESSANDRO7

CODA88

VARELA24

RODRIGUEZ26

SPORTIELLO57

PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 4 Mendes, 27 Santacroce, 13 Prestia, 14 Galloppa, 21 Lodi, 3 Lila, 5 Ghezzal, 80 Jorquera,10 Belfodil, 17 Palladino.ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Mariga-Galloppa 55-45%. SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Mirante, Lodi, Mendes, Gobbi, Feddal, Costa e Mauri. INDISPONIBILI Haraslin e Biabiany (da verificare).

PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini, 13 A. Masiello, 5 Scaloni, 3 Del Grosso, 96 Kresic, 8 Migliaccio, 95 Grassi, 27 Rosseti, 99 Boakye, 9 Bianchi, 51 Pinilla.ALLENATORE Reja.BALLOTTAGGI Denis-Pinilla 65-35%.SQUALIFICATI Stendardo (1).DIFFIDATI Boakye, Denis, Moralez, D’Alessandro.INDISPONIBILI Estigarribia (2 mesi), Raimondi (2), Biava (15 giorni), Zappacosta (10), Moralez (7), Gomez (5).

15 RETI Tevez (2, Juventus).14 RETI Icardi (2, Inter).12 RETI Menez (6, Milan); Higuain (2, Napoli); Dybala (2, Palermo).10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Toni (2, Verona).9 RETI Callejon (Napoli); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese).8 RETI Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese).7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (Juventus; 7 nel Genoa); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Berardi (3, Sassuolo).6 RETI Iago Falque’ (1, Genoa); Morata, Pogba e Vidal (2, Juventus); Felipe Anderson, Klose e Parolo (Lazio); Destro (5 nella Roma) e Honda (Milan); Glik (Torino).

SAMPDORIA (4-3-1-2)

CAGLIARI (4-3-1-2)

DOMANI Ore 18 ANDATA 2-2

VIVIANO2

SILVESTRE26

DE SILVESTRI29

ROMAGNOLI5

REGINI19

DIAKITÈ37

MURRU3

ROSSETTINI15

GONZALEZ2

PALOMBO17

OBIANG14

SORIANO21

CRISETIG4

AVELAR8

DESSENA16

M’POKU40LONGO

9COP90

ETO’O99

OKAKA9

EDER23

BRKIC44

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda, 3 Mesbah, 86 Cacciatore, 6 Duncan, 30 Acquah, 24 Muriel, 8 Correa, 77 Wszolek, 32 Marchionni, 18 Bergessio.ALLENATORE Mihajlovic.BALLOTTAGGI Palombo-Acquah 60-40%, Eto’o-Muriel 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Regini, Acquah, De Silvestri, Duncan.INDIS. Munoz (20 giorni), De Vitis (3 mesi).

PANCHINA 1 Colombi, 14 Pisano, 33 Capuano, 32 Ceppitelli, 17 Farias, 18 Barella, 22 Husbauer, 7 Cossu, 25 Sau. ALL. Zola.BALLOTTAGGI Avelar-Cossu 60-40%; Cop-Farias 60-40%.SQUALIFICATI Conti (1), Joao Pedro (1).DIFFIDATI Avelar, Balzano, Ceppitelli, Cossu, Longo.INDISPONIBILI Donsah (5 g.), Ekdal (2 g.), Balzano (5 g.).

CESENA (4-3-1-2)

PALERMO (4-3-2-1)

DOMENICA Ore 12.30 ANDATA 1-2

LEALI1

LUCCHINI6

PERICO24

KRAJNC15

RENZETTI33

ANDELKOVIC4

DAPRELÀ33

TERZI19

VITIELLO2

MUDINGAYI26

GIORGI5

DE FEUDIS8

BRIENZA11

DEFREL92

DJURIC18

MARESCA25

BARRETO8

RIGONI27

DYBALA9

VAZQUEZ20

QUAISON21

SORRENTINO70

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 14 Volta, 17 Magnusson, 7 Carbonero, 34 Cascione, 56 Pulzetti, 9 Rodriguez, 19 Succi, 32 Moncini. ALLENATORE Di Carlo.BALLOTTAGGI Leali-Agliardi 55-45%SQUALIFICATI CapelliDIFFIDATI Carbonero, Renzetti e RodriguezINDISPONIBILI Marilungo (20 giorni), Tabanelli (20 giorni), Cazzola (20 giorni), Yabre (60 giorni), Valzania (30 giorni).

PANCHINA 1 Ujkani, 68 Fulignati,5 Milanovic, 22 Ortiz, 13 Emerson, 28 Jajalo, 15 Bolzoni, 14 Della Rocca, 18 Chochev 10 Joao Silva, 99 Belotti, 96 Bentivegna. ALLENATORE Iachini.BALLOTTAGGI Barreto-Bolzoni 70-30%.SQUALIFICATI Rispoli (1).DIFFIDATI Bolzoni, Morganella, Daprelà.INDISPONIBILI Gonzalez (due settimane), Morganella (stagione finita), Lazaar (20 g.).ALTRI Makienok.

CHIEVO (4-4-2)

ROMA (4-3-3)

DOMENICA Ore 15 ANDATA 0-3

BIZZARRI1

DAINELLI2

MATTIELLO7

CESAR12

ZUKANOVIC87

IZCO13

SCHELOTTO24

RADOVANOVIC8

HETEMAJ56

ASTORTI23

COLE3

MANOLAS44

FLORENZI24

PELLISSIER31

MEGGIORINI69

DE ROSSI16

PJANIC15

NAINGGOLAN4

GERVINHO27

ITURBE7

LJAJIC8

DE SANCTIS26

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 6 Gamberini, 34 Biraghi, 23 Birsa, 10 Christiansen, 14 Cofie, 18 Feftatzidis, 19 Botta, 43 Paloschi, 9 Pozzi. ALL. Maran.BALLOTTAGGI Pellissier-Paloschi 60-40%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Meggiorini INDISPONIBILI Frey (30 giorni).ALTRI Puggioni, Anderson, Vajushi.

PANCHINA 28 Skorupski, 33 Spolli,91 Calabresi, 20 Keita, 25 Holebas, 48 Ucan, 32 Paredes, 96 Sanabria, 10 Totti, 53 Verde, 56 Vestenicky. ALL. Garcia. BALLOTTAGGI De Rossi-Keita 60-40%, Pjanic-Keita 60-40%, Iturbe-Totti 80-20%SQUALIFICATI Torosidis e Yanga-Mbiwa (1)DIFFIDATI Maicon, Manolas, Nainggolan, Pjanic e Torosidis. INDISPONIBILI Castan e Balzaretti (da valutare), Strootman (120 giorni), Doumbia (7 g.), Maicon (10 g.) e Ibarbo (10 g.), Lobont (7 g.). ALTRI Curci

LAZIO (4-3-3)

FIORENTINA (4-3-2-1)

LUNEDÌ Ore 19 ANDATA 2-0

BERISHA1

DE VRIJ3

BASTA8

MAURICIO33

RADU26

BASANTA19

PASQUAL23

G. RODRIGUEZ2

RICHARDS4

BIGLIA20

CATALDI32

ONAZI23

KLOSE11

CANDREVA87

F. ANDERSON7

PIZARRO7

MATI FERNANDEZ14

B. VALERO20

SALAH74

DIAMANTI18

ILICIC72

NETO1

PANCHINA 22 Marchetti, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 2 Ciani, 27 Cana, 39 Cavanda, 5 Braafheid, 24 Ledesma, 10 Ederson, 14 B.Keita, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Onazi-Ledesma 70-30%., SQUALIFICATI Parolo (1).DIFF. Candreva, Cavanda, De Vrij, Onazi.INDIS. Djordjevic (60 giorni), Gentiletti (35), Lulic (10), Pereirinha (10), Tounkara (7), Konko (5), Mauri (10). ALTRI Sculli.

PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini, 40 Tomovic, 28 Alonso 6 Vargas, 32 Lazzari, 38 Rosi, 16 Kurtic, 5 Badelj, 17 Joaquin, 33 M. Gomez, 9 Gilardino. ALL. Montella.BALLOTTAGGI nessuno.SQUALIFICATI Aquilani (1). DIFFIDATI Tomovic. INDISPONIBILI Rossi(30 giorni), Bernardeschi (10 g.), Babacar (10 g.), Tatarusanu (5 g.), Savic (5 g.).ALTRI Bagadur, Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui.

UDINESE (3-5-1-1)

TORINO (3-5-2)

DOMENICA Ore 15 ANDATA 0-1

KARNEZIES31

WAGUE2

KONE33

DI NATALE10

DANILO5

PIRIS89

MORETTI24

GLIK25

MARTINEZ17

MAXI LOPEZ11

BOVO5

WIDMER27

ALLAN6

PINZI66

GUILHERME19

PASQUALE26

DARMIAN36

EL KADDOURI7

GAZZI14

BENASSI94

PERES33

PADELLI30

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva, 7 Badu, 21 Hallberg, 8 Bruno Fernandes, 77 Thereau, 27 Geijo, 94 Aguirre, 9 Perica. ALLENATORE Stramaccioni.BALLOTTAGGI nessuno.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Badu, Thereau, B. Fernandes, Danilo, Piris, Heurtaux.INDISPONIBILI Domizzi (15 giorni), Heurtaux (da valutare).ALTRI Jadson, Zapata, Evangelista.

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 18 Jansson, 21 Silva, 3 Molinaro, 4 Basha, 20 Vives, 8 Farnerud, 27 Quagliarella, 22 Amauri.ALLENATORE Ventura. BALL. nessuno. SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Quagliarella.INDISPONIBILI Gonzalez (20 giorni), S. Masiello (20 giorni). ALTRI Barreto.

NAPOLI (4-2-3-1)

INTER (4-3-1-2)

DOMENICA Ore 20.45 ANDATA 2-2

ANDUJAR45

ALBIOL33

MAGGIO11

KOULIBALY26

GHOULAM31

JUAN JESUS5

D'AMBROSIO33

RANOCCHIA23

SANTON21

HAMSIK17

CALLEJON7

GABBIADINI23

MEDEL18

BROZOVIC77

GUARIN13

SHAQIRI91PALACIO

8ICARDI

9

HIGUAIN9

GARGANO77

INLER88

HANDANOVIC1

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 4 Henrique, 3 Strinic, 8 Jorginho, 19 Lopez, 14 Mertens, 6 De Guzman, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez.BALLOTTAGGI Callejon-Mertens 60-40%, Gabbiadini-De Guzman 60-40%. SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Ghoulam, Inler, Albiol. D. Lopez.INDISPONIBILI Zuniga (da valutare), Insigne (da valutare), Britos (da valutare), Michu (sei settimane).

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 6 Andreolli, 14 Campagnaro, 15 Vidic, 22 Dodò, 26 Felipe, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 88 Hernanes, 11 Podolski, 28 Puscas.ALLENATORE Mancini.BALLOTTAGGI Shaqiri-Kovacic 60-40%, Icardi-Podolski 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Campagnaro, Dodò, Icardi, Juan Jesus, Vidic.INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Nagatomo (20 giorni).

EMPOLI (4-3-1-2)

GENOA (3-4-3)

DOMENICA Ore 15 ANDATA 1-1

SEPE33

RUGANI24

LAURINI2

TONELLI26

MARIO RUI21

KUCKA33

EDENILSON21

BERTOLACCI91

RINCON88

VALDIFIORI6

VECINO88

CROCE11

BURDISSO8

DE MAIO4

RONCAGLIA14

PEROTTI10

NIANG11

IAGO24

SAPONARA5

TAVANO10

MACCARONE7

PERIN1

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 19 Barba, 4 Diousse, 25 Brillante, 8 Signorelli, 18 Verdi, 27 Zielinski, 15 Piu, 9 Mchedlidze. ALLENATORE Sarri.BALLOTTAGGI Tavano-Verdi 70-30%SQUALIFICATI HysajDIFFIDATI Maccarone, Valdifiori, Tonelli.INDISPONIBILI Guarente (da valutare).ALTRI nessuno.

PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva, 5 Izzo, 2 Tambè, 15 Marchese, 18 Bergdich, 38 Mandragora, 16 Lestienne, 93 Laxalt, 19 Pavoletti, 22 Borriello. ALLENATORE Gasperini.BALLOTTAGGI Kucka-Bergdich 60-40%, Roncaglia-Izzo 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Iago, Rincon, Kucka.INDISPONIBILI Tino Costa (30 giorni).ALTRI Ariaudo, Prisco, Franchetti, Antonini,Ghiglione, Parente, Falou, Soprano, Panico.

JUVENTUS (4-3-1-2)

SASSUOLO (4-3-3)

LUNEDÌ Ore 21 ANDATA 1-1

BUFFON1

BONUCCI19

LICHTSTEINER26

CHIELLINI3

EVRA33

ACERBI15

LONGHI3

PELUSO31

VRSALJKO11

MARCHISIO8

VIDAL23

POGBA6

PEREYRA37

MORATA9

TEVEZ10

MAGNANELLI4

MISSIROLI7

BRIGHI33

ZAZA10

SANSONE17

BERARDI25

CONSIGLI47

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 17 De Ceglie, 32 Matri, 27 Sturaro, 7 Pepe, 11 Coman, 20 Padoin, 14 Llorente.ALLENATORE Allegri.BALLOTTAGGI Bonucci-Barzagli 60-40% .SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Ogbonna, Pogba, De Ceglie, Vidal, Morata. INDISPONIBILI Pirlo (15 g.), Asamoah (2 mesi), Romulo (1 mese), Marrone (15 giorni)

PANCHINA 16 Polito, 1 Pomini, 20 Bianco, 21 Fontanesi,32 Natali, 6 Chibsah, 8 Biondini, 19 Taider, 14 Donis, 83 Floro Flores, 99 Floccari, 30 LazarevicALLENATORE Di FrancescoBALLOTTAGGI BrighiTaider 60-40%SQUALIFICATI Gazzola (1)DIFF. Brighi. INDISPONIBILI Pegolo (30 g.), Terranova, Antei (stagione finita), Cannavaro (30 g.), Antei (70 giorni).ALTRI Celeste, Sereni, Lodesani

1

1.60X

3.702

5.75

1

1.80X

3.402

4.50

13.25

X3.10

22.25

1

4.50X

3.302

1.83

12.10

X3.20

23.50

1

3.30X

3.102

2.25

1

2.62X

3.002

2.80

11.90

X3.40

24.00

1

2.00X

3.302

3.80

11.20

X6.25

213.0

MILAN(4-3-3)PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 33 Alex, 5 Mexes, 21 Van Ginkel, 4 Muntari, 8 Suso, 10 Honda, 11 Pazzini.ALLENATORE InzaghiBALLOTTAGGI Paletta-Alex 60-40%, Essien-Van Ginkel 60-40%.SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Poli.INDISPONIBILI De Sciglio (da valutare), El Shaarawy (50 giorni), Mastour (40), De Jong (25), Agazzi e Montolivo (15), Abate, Rami, Zaccardo e Zapata (10), Albertazzi e Armero (7).ALTRI nessuno.

Serie ARLa guida

EMPOLICarli: «Pucciarelli se vuole può firmare»� EMPOLI (g.cio) Manuel Pucciarelli ha fatto sapere di voler sgonfiare il caso sulla mancata firma sul prolungamento del contratto (scadenza 2016): vorrebbe aspettare fine stagione per parlare del rinnovo. Il d.s. Carli risponde: «Il temporeggiare e rimandare la firma ci lascia perplessi. Noi siamo qui, attendiamo solamente una chiamata del giocatore e saremo lieti di rispondere. Manuel non è fuori rosa. Si allena con i compagni».

CALCIO A 5Torna il campionatoC’è Latina-Corigliano� (m.cal.) Stasera torna il campionato con l’anticipo tra Latina e Corigliano (diretta RaiSport 2). 18a giornata: Latina-Corigliano (oggi, ore 20, RaiSport 2). Domani: Sestu-Pescara (15.30), Asti-Kaos (18), Acqua&Sapone-Napoli (18.30). Domenica: Lazio-Rieti (18). Riposa: Luparense. Classifica (prime): Luparense e Asti 29; Lazio 26; Rieti 25.

TACCUINO

Page 18: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

18 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 19: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

19VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

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VICEDIRETTORE VICARIOGianni Valenti

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VICEDIRETTORIPier Bergonzi

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Testata di proprietà de “La Gazzettadello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICE PRESIDENTE Roland Berger

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Fulvio Conti,Teresa Cremisi,Luca Garavoglia,Attilio Guarneri,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

I miei due sport preferiti sono il basket e il calcio, che ho sempre seguito, soprattutto nelle versioni italiane. Non so voi, ma io, con tutta la passione possibile, sono sempre più sconcertato dal numero di stranieri che rendono ormai quasi indifferenziata una squadra dall’altra. Personalmente sono agli antipodi dai razzismi e l’inclusione e l’integrazione per me sono valori sacri: dunque non mi riferisco ai nuovi italiani, che siano i benvenuti se si adeguano a leggi e norme di buona convivenza. Ma come faccio a identificare un club se tutti sono immersi in una sorta di frenetica globalizzazione, in un cosmopolitismo inconoscibile? Conterà qualcosa avere un compaesano, un vicino di casa, un compagno di classe che diventi un eroe nelle nostre squadre? Oppure mi sbaglio e tutto questo è già superato?

Giovanni Palestri

No, secondo me restano domande ben poste. Il «mercato» negli sport professionistici ha sommerso le radici identitarie e autoctone degli sport maggiori. Non solo in Italia, è vero, ma noi siamo fra i più «esterofili» del mondo. Di fronte alla spinta di mera gestione finanziaria dei club nulla resiste. Descrivere lo sport come un mondo produttivo analogo a quello della medicina, dell’acciaio o del tessile è una carenza culturale (una delle tante, mi vien da dire) dell’Europa Unita. È evidentissimo, ormai, che nessuno ha avuto davvero interesse a colmare la lacuna. Ai presidenti fa comodo avere a disposizione un bacino largo quanto il mondo per costruire rose-arlecchino in cui l’elemento nazionale, o addirittura del territorio, non ha più alcun significato. E così siamo finiti al 27% di minuti giocati da atleti italiani nel campionato di A1 di basket rispetto agli stranieri, mentre

nel calcio gli italiani sono ormai unaminoranza: 47%. Solo la Premier fa peggio. Spagnoli e tedeschi sanno valorizzare i vivai, termine ormai caduto in disuso da noi. Eppure, qualsiasi indagine di mercato sul consumatore finale si conduca, la preferenza emotiva a una platea di protagonisti più indigena si afferma come largamente maggioritaria.

Con una contraddizione profonda, però, anche sul fronte degli stranieri. E ne faccio cenno con parole scritte un paio di millenni fa da Plinio il Giovane (61-112) in una lettera all’amico Calvisio Rufo: «...Oggi fanno il tifo per una casacca, amano una casacca; e, se durante la corsa stessa o nel bel mezzo della competizione, questo colore viene portato là e quello qua, l’ardore delle tifoserie passerà alla parte avversa...». Già, il tifo: quello che ritiene vantaggioso barattare 11 stranieri, o anche 15, perchè no?, con la vittoria. E qui si apre un’altra breccia in un muro difensivo dell’elemento autoctono che in realtà non è mai stato seriamente progettato e costruito.

Inutile, di fronte a questo accerchiamento (politica, dirigenti, tifosi) tentare sortite tecniche, che pure avrebbero grande fondatezza: quanti di questi stranieri, per esempio nel calcio, sono davvero preferibili al prodotto nostrano? Non se lo chiede quasi più nessuno. Forse può essere più utile, a futura memoria, domandarci se il «modello Colosseo», cioè la visione del tutto passiva dello sport praticato dagli altri, così come gli antichi romani andavano ad assistere alle prodezze del Trace, dell’Iberico, del Germano, del Siriano, dell’Egiziano, sia modernamente e socialmente preferibile allo sport praticato e sognato da noi stessi. E facendo un altro salto logico l’interrogativo diventa: una società moderna può delegare lo sport agonistico al resto del mondo? Si può delocalizzare questo aspetto della cultura? Credo che molti governi degni di questo nome dovrebbero rispondere in fretta prima che sull’argomento si torni all’epoca di Plinio il Giovane.

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L o chiamano il Messi d’Egitto. Eora non sorride più nessuno perquesto paragone. È difficile

ricordare nella storia del calciomercato un affare così geniale e incomprensibile. Mohamed Salah è stato regalato per un anno dal Chelsea come «mancia» nell’operazione Cuadrado. La famiglia Della Valle lo avrà ancora in prestito fino a giugno 2016 pagando poco più di un milione e potrà riscattarlo versando 15 milioni ai Blues. Oggi lo scatenato Faraone vale già il doppio. Gli osservatori di Mourinho lo stanno seguendo da quando è sbarcato in Italia. E immaginiamo che ogni rete dell’egiziano sia una coltellata al cuore per lo Special One, che stavolta ha fatto autogol regalandoci un gioiello che rende più rock il nostro calcio. L’arrivo di Salah ha provocato

una scossa elettrica nel pianeta Fiorentina. Con Montella è stato amore a prima vista e per non ingabbiare l’estro del suo Messi, l’Aeroplanino ha archiviato il vecchio tiki-taka per sposare l’idea di un calcio fatto di micidiali ripartenze. Con un contropiede di 40 metri Gomez ha messo in ginocchio il Tottenham in Europa League e con un contropiede partito da ancora più lontano Salah ha mandato in tilt la Juve. Sia chiaro, la Fiorentina non ha abdicato all’idea di fare possesso palla in determinati momenti della gara. Ma questo esercizio in palleggio ora viene effettuato nella metà campo avversaria. Per carità, siamo soltanto al primo tempo di questo confronto. Però Salah e compagni hanno acquisito un bel vantaggio e ora vedono all’orizzonte un’altra finale di Coppa e la possibilità di regalare il primo trofeo alla famiglia Della Valle. È tempo di verifiche, invece, in casa Juve. La cattiva gestione del secondo tempo contro la Roma (vantaggio e uomo in più) era stata letta come un calo di tensione comprensibile per un gruppo che, anche con il pari, aveva

praticamente in pugno lo scudetto. Ora arriva un secondo campanello d’allarme. Tevez e compagni sembrano poco brillanti. Certo, l’infortunio di Pirlo ha tolto ordine e qualità in mezzo al campo. Marchisio è una buona alternativa, ma è solo un’alternativa. E davanti l’unico che ha i colpi del fuoriclasse è l’Apache. Non è questo lo scenario ideale per avvicinarsi al Borussia Dortmund. Allegri deve riaccendere i motori bianconeri e riportare velocemente in campo i vecchi draghi della difesa. La poco considerata Coppa Italia sta regalando una fase finale nel segno della qualità. Con spettacolo garantito anche per le gare di ritorno. Prendete Napoli-Lazio, la sfida è apertissima dopo l’1-1 dell’Olimpico. Quando si esibiscono attaccanti come Higuain, Mertens, Callejon, Gabbiadini, Klose, Anderson e Candreva si può ipotizzare qualsiasi epilogo. E martedì 7 aprile accanto a Salah ci potrebbe essere Giuseppe Rossi. Pepito ha messo nel mirino questa data. Lui e il Messi d’Egitto insieme. Firenze chiude gli occhi e sogna.

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Lettere alla Gazzetta

MODELLO COLOSSEOMA SARÀ ATTUALE?

MARCO BELINELLICestista Nba con gli Spurs� All’asta le scarpe indossate #NBAAllStarNYC per la gara dei 3 punti @marcobelinelli

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La Coppa Italia

SALAH, L’AFFARE GENIALE DELLA FIORENTINA

I l prossimo 30 maggio Barça eAthletic di Bilbao disputerannola finale della 112ª edizione

della Copa del Rey, il più antico torneo calcistico spagnolo. Sono le due squadre che più volte si sono aggiudicate il trofeo: 26 le vittorie del club catalano, 23 i trionfi di quello basco. Il Barça e l’Athletic hanno giocato lo stesso numero di finali: 36. Si riproporrà la sfida più volte ripetuta in tutta la storia della competizione: le due squadre si sono già contese il titolo in sette occasioni. Quello che maggiormente caratterizza questa partita è l’enorme peso della storia. Assieme al Real Madrid sono i due club più antichi della Primera División. Non sono mai retrocessi. La loro influenza nella formazione e nello sviluppo del calcio spagnolo

è colossale. Il Barcellona è la squadra che ha fornito più giocatori alla nazionale spagnola: 128. Segue il Real, con 119. Terzo è l’Athletic, con 96. Sei giocatori del Barça – Piqué, Puyol, Busquets, Xavi, Iniesta e Pedro - sono stati titolari nella finale dei Mondiali del 2010, i primi vinti dalla Spagna. Ángel Villar, attuale presidente della Federación Española, è stato un giocatore dell’Athletic e ha collezionato 22 convocazioni in nazionale. Tre ex calciatori dell’Athletic – Luis Iceta, Iñaki Sáez e Javier Clemente - hanno rivestito il ruolo di c.t. della Spagna.

Ogni dato che si riferisce all’Athletic di Bilbao e al Barça dimostra l’importanza dei due club e la loro vecchia lealtà al calcio spagnolo. E anche la loro straordinaria dimensione sociale. Se il Barça produce ammirazione e passione nel mondo intero, la fedele tifoseria dell’Athletic ha una relazione unica con la propria squadra, una squadra vincolata

come nessun’altra al territorio e composta da giocatori provenienti da Bilbao o dalle immediate vicinanze. La finale in sé non rappresenta una novità né una notizia. Tuttavia sarà oggetto di unasgradevole polemica, come già successo nel 2009 e nel 2012, quando venne disputata a Valencia e al Vicente Calderón di Madrid. Tanto il Barça come l’Athletic vogliono giocare al Bernabéu, lo stadio con più capienza (82.000 posti) dopo il Camp Nou. Sulla stampa di Madrid e sulle reti sociali l’opposizione a questo desiderio è già fortissima. Si considera intollerabile che un ampio settore delle due tifoserie fischi il Re e l’inno spagnolo. Tre anni fa il Real Madrid, con la scusa di dover realizzare lavori di manutenzione ai bagni, evitò che la partita si giocasse al Bernabéu. Ancora non si conosce la risposta di Florentino Pérez, ma di certo, nel corso dei prossimi tre mesi, il rumore della polemica sarà assordante.

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Il Bernabeu e la finale di Coppa

SE IL REAL NEGA LO STADIO A BARÇA E ATHLETIC

PORTO FRANCOdi FRANCO ARTURIemail: [email protected]

twitter: @arturifra

COTURIzetta.it

IL COMMENTOdi LUCA CALAMAIemail: [email protected]

AI

MARCA LA DIFFERENZAdi SANTIAGOSEGUROLA

DAVID LUIZCalciatore brasiliano� Grazie Signore per questa opportunità d giocare! #Brasil @DavidLuiz_4

NZA

Page 20: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

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BRASILE

Adriano senza freniVentimila europer una notte hot1L’ex Inter e Roma avrebbe organizzato a Rio un party per sè e i propri amici con 18 escort

Adriano Seu

D ell’Adriano che fu si sonoperse le tracce da unpezzo, tra il mancato ri-

lancio alla Roma e i successiviflop al ritorno in patria con lemaglie di Corinthians e Atleti-co Paranaense. In compenso,lontano dai campi dallo scorso9 aprile, sembra che l’ex Impe-ratore cerchi di tenere ancoraalto il proprio soprannome acolpi di feste e festini che, agiudicare dalle ultime notiziegiunte dal Brasile, assomiglia-no a degli autentici baccanali.Come definire altrimenti ilparty organizzato venerdìscorso in un motel di Rio de Ja-neiro insieme a ben 18 escort,qualche amico e addirittura ungruppo musicale? A rivelarlo èstato il quotidiano Extra, sem-pre ben informato sulla movi-da notturna della città cariocae le abitudini festaiole diAdriano.

NO LIMITS Stando alle indi-screzioni, l’ex attaccante cheha da poco compiuto 33 annied è stato fotografato qualchegiorno fa in spiaggia esibendoun prominente pancione, si sa-

rebbe recato in un famoso ni-ght club di Copacabana, il Cen-taurus, per «ingaggiare» 18escort da portare con sé al fe-stino organizzato al Motel Vi-p’s di Avenida Niemeyer. Alcu-ni impiegati hanno affermatoche Adriano avesse in tasca ad-dirittura 20 mila euro in con-tanti, utili a saldare il conto altermine della festa durata finoall’alba di sabato. A confermadella sua nota generosità,Adriano avrebbe infatti pagatodi tasca propria tutte le spesenecessarie per prenotare il mo-tel e retribuire tanto le 18 pro-stitute quanto il gruppo musi-cale chiamato per l’occasione.Vistosi requisire l’auto meno diuna settimana fa perché pizzi-cato senza targa, nel tentativodi evitare la solita ridda di illa-zioni il brasiliano si era giusti-ficato sostenendo di essere sta-to vittima di un furto. Ma ilgossip ha finito per travolgerlonuovamente pochi giorni dopoper colpa delle irresistibili abi-tudini festaiole che non lo han-no mai abbandonato nel corsodella sua carriera. Ed evidente-mente anche per colpa di qual-che inserviente poco avvezzoalla discrezione.

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Gomis, l’ora del sollievo«Solo colpa dello stress»1Il giorno dopo lo svenimento in campo, il francese dello Swansea tranquillizza tutti, ma la Football Association vuole vederci chiaro

Davide Longo

L a paura era esplosa in di-retta televisiva, il sollievoarriva invece il giorno do-

po tramite uno dei tanti socialnetwork che i calciatori utiliz-zano per comunicare. «Volevo rassicurare tutti sulla mia salu-te, sembra in realtà che sia statotutto molto più spaventoso chepericoloso e ora mi sento bene».Così l’attaccante dello SwanseaBafetimbi Gomis sul suo ac-count di Twitter ha rassicurato itifosi dopo il collasso che lo hacostretto a lasciare il campo inbarella mercoledì sera durante

la partita di Premier contro ilTottenham. Sulle tribune e incampo a White Hart Lane sonostati momenti di grande paura,perché le immagini del 29ennefrancese intubato con la ma-schera di ossigeno sembravanoindicare una certa gravità nellesue condizioni. Invece, la cau-sa, almeno a dare retta alle pa-role del protagonista sarebbesoltanto una situazione di gra-ve stress vissuta in questa fasedella sua vita. «Ho avuto un pe-riodo di grande stress e stan-chezza a causa della salute dimio padre che mi costringe a fa-re avanti e indietro dalla Fran-cia. Sono rimasto deluso di non

aver potuto aiutare la mia squa-dra, ma ora tutto è tornato inordine», ha scritto ancora l’excentravanti del Lione e dellanazionale francese, che ha poiconcluso ringraziando tutti«per il loro supporto».

NUOVI ESAMI La vicenda sem-brerebbe dunque avviarsi a unlieto fine, ma il ritorno in cam-po per il francese non dovrebbeessere così semplice e immedia-to. Quella a White Hart Lane,infatti, è stata la quarta volta insei anni che Gomis ha perso isensi sul terreno di gioco. Le al-tre 3 volte era capitato nel 2009anno nel quale fu sottoposto adaccertamenti clinici che rileva-rono un problema al nervo va-go, una disfunzione che puòportare a un calo della pressio-ne sanguigna e, in alcuni casi, alcollasso. Di questo problema loSwansea, che ha ingaggiato Go-mis la scorsa estate dal Lione pagandolo 10 milioni di euro, èsempre stato a conoscenza. Ilclub gallese ha ribadito di aversvolto tutti gli accertamentimedici e che Gomis non correrischi, ma la Football Associa-tion a questo punto vorrà ve-derci chiaro. Dopo il caso diMuamba, vittima nel 2012 diun attacco cardiaco proprio aWhite Hart Lane, in Inghilterraci fu polemica sui controlli me-dici non sempre adeguati e sul-l’eccessiva facilità con la qualeveniva concessa l’idoneità al-l’attività agonistica. «Quandoho visto come venivano fatte levisite, mi sono seriamente pre-occupato», disse senza reticen-ze Roberto Mancini, quandoera ancora tecnico del City. Daallora l’attenzione nel RegnoUnito è cresciuta, anche per evi-tare accuse di superficialità. Pertornare a giocare Gomis dovràsuperare nuovi esami, forse piùinsidiosi di un arcigno difenso-re della Premier.

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ANCORA IN PANCHINA

Balo si sfogasu Instagram«A qualcunonon piaccio»

Balotelli, 4 gol in Red ACTION IMAGES

I soccorsi a Bafetimbi Gomis, 29 anni, a White Hart Lane: il giocatore è svenuto al 7’ del primo tempo ACTION IMAGES

RIl ritorno in camponon sarà rapido: era già svenuto tre volte nel 2009,ci sarà un’indagine

� Il caso famoso più recente di malore in campo fortunatamentesenza esiti tragici è accaduto ancora oltre Manica e ha riguardato l’inglese di origine congolese Fabrice Muamba (nella foto). Il 17 marzo 2012 nella partita di FA Cup contro il Tottenham il cuore dell’allora 23enne giocatore del Bolton si fermò per 78 lunghissimi minuti, durante i quali fu rianimato con il defibrillatore e con il massaggio cardiaco, prima sul terreno di gioco e poi all’Heart Attack Center del London Chest Hospital. Muamba sopravvisse miracolosamente ma fu costretto al ritiro. Oggi fa il commentatore sportivo.

Nel 2012 Muambasalvo per miracolodopo un infarto

U n messaggio al tecni-co Rodgers che nonsembra averlo in ci-

ma ai propri pensieri, o for-se ai media britannici, conlui mai troppo teneri. Oppu-re un semplice sfogo senzaun obiettivo preciso. Sta difatto che Mario Balotelli do-po l’ennesimo match vissu-to da spettatore in panchina(la partita di Premier vintamercoledì dal suo Liverpoolcon il Burnley per 2-0) hautilizzato il suo canale di co-municazione preferito, i so-cial network, per dire la sua.Questa volta ha lasciato unmessaggio su Instagram, unsibillino «A qualcuno nonpiaccio», accompagnato dauna foto dei suoi compagnidi squadra che gioisconodopo un gol e da un frasepiù esplicita: «A differenzadi quello che qualcuno dice,io sono un giocatore disquadra e sono orgogliosodi questa squadra, di questavittoria e di questi tifosi.Continuiamo così».

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MondoR

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21VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SPAGNA

Busquets infortunato, ma col Real ci sarà� BARCELLONA Infortunio alla caviglia per Sergio Busquets nel match per la semifinale di ritorno di Coppa del re, in casa del Villarreal. Si temeva uno stop di quattro settimane, ma nel comunicato emesso ieri dalla società catalana, lo staff medico parla di un problema alla caviglia destra che farà saltare al centrocampista la gara di domenica con il Rayo Vallecano ma «la cui evoluzione sarà verificata in vista dei successivi impegni». Il 22 marzo con il Real madrid ci sarà.

BRASILE

Dunga non convocanessun «italiano»� RIO (m.can.) Nessun italiano convocato dal c.t. brasiliano Dunga per le amichevoli con la Francia, in programma il 26 marzo allo Stade de France, e col Cile, il 29 marzo, a Londra. Per la prima volta un convocato dalla Cina: Diego Tardelli. Portieri: Jefferson (Botafogo), Marcelo Grohe (Grêmio), Diego Alves (Valencia). Difensori: David Luiz (PSG), Thiago Silva (PSG), Marquinhos (PSG), Miranda (Atlético Madrid), Fabinho (Monaco), Marcelo (Real Madrid), Felipe Luis (Chelsea), Danilo (Porto). Centrocampisti: Luiz Gustavo (Wolfsburg), Fernandinho (Manchester City), Elias (Corinthians), Souza (Corinthians), Oscar (Chelsea), Firmino (Hoffenheim), Willian (Chelsea). Attaccanti: Neymar (Barcellona) Philippe Coutinho (Liverpool), Diego Tardelli (Shandong Luneng), Robinho (Santos), Douglas Costa (Shakhtar).

COPPA AMERICA

La Fifa dice no alla quarta sostituzione� ASUNCION La Fifa ha rifiutato la proposta del Conmebol, l’organo di governo del calcio sudamericano, di consentire una quarta sostituzione per la Coppa America in programma quest’estate in caso di gara ai tempi supplementari. «Non c’era bisogno di votare perché non è stata discussa», ha dichiarato ai giornalisti il presidente della Fifa Sepp Blatter spiegando che la proposta non è stata presa in considerazione dall’IFAB (International Football Association Board), riunitosi la scorsa settimana a Belfast. La Coppa America verrà disputata in Cile dall’11 giugno al 4 luglio.

FRANCIA

Stasera il Marsiglia sul campo del Tolosa� PARIGI (a.g.) Chi perde puzza, dice Bielsa. E il suo Marsiglia non vince da quattro turni. El Loco potrebbe respirare di nuovo il profumo della vittoria già stasera a Tolosa, magari agganciando il Psg che ospita poi domani il Lens. Intanto Auxerre e Guingamp sono le ultime due semifinaliste della Coppa di Francia. 28/a GIORNATA Tolosa-Marsiglia. DOMANI Psg-Lens; Bastia-Nizza; Caen-Bordeaux; Evian-Monaco; Reims-Nantes; Rennes-Metz. DOMENICA St Etienne-Lorient; Guingamp-Lilla; Montpellier-Lione. CLASSIFICA Lione 54; Psg 53; Marsiglia 50; Monaco 44; St Etienne 43; Montpellier, Bordeaux 42; Nantes 36; Lilla, Rennes, Guingamp 35; Caen, Nizza 34; Bastia 33; Reims, Evian 32; Lorient 31; Tolosa 29; Lens, Metz 22.

TACCUINO

Sciopero rientratoDomani parte la Mlsa caccia del boom 1Accordo raggiunto tra la Lega e i calciatoriPer il calcio a stelle e strisce è l’anno della svolta

Massimo Lopes PegnaCORRISPONDENTE DA NEW YORK

L o sciopero sarebbe statoun colpo basso per laMajor League Soccer, che

da vent’anni sta cercando di in-culcare il calcio a chi lo consi-derava lo sport degli emigran-ti. Una trattativa iniziata alloscadere del contratto collettivolo scorso 31 gennaio e protrat-tasi con successo fino alla tardaserata di mercoledì. L’ultimadead line per evitare lo slitta-mento della prima giornata edanni ingenti alla popolarità diun campionato in crescita.

SHOW AL VIA Così, ora, loshow può cominciare con ipiatti forti che la Lega da setti-mane sta spacciando come suc-culenti manicaretti. Stasera siapre con i campioni in caricadei Los Angeles Galaxy contro iChicago Fire. E fra sabato e do-menica sono previste le altregare fra cui spicca la sfida fra ledue debuttanti: Orlando Cityvs. New York City. Insomma,Kakà contro David Villa, in at-tesa dell’arrivo a luglio di

Frank Lampard, e come speraqualcuno, anche di Xavi: lenuove stelle di un firmamentoin forte espansione. Ci saràl’esaurito, più di 60 mila spet-tatori. Non giocare avrebbefatto infuriare le tv che hannoappena siglato un accordo diotto anni - faraonico per glistandard del pallone negli Usa– da 90 milioni di dollari a sta-gione. Per l’Europa, notizia diieri, i diritti sono stati acquisitida Eurosport.

ACCORDO IN EXTREMIS Ma c’èmancato davvero poco che tut-to andasse in fumo. Perché ilsindacato giocatori si è presen-tato a Washington pronto avendere cara la pelle sul temadella Free-Agency, insomma losvincolo. Un argomento che laMls ha sempre rispedito al mit-tente. Non stavolta, perché difronte alla reale possibilità delprimo sciopero, su qualcosa haceduto. Adesso un calciatoreche abbia compiuto i 28 anni econ almeno otto stagioni di mi-litanza nella Lega (non molti)potrà aver diritto, alla fine delcontratto, di scegliere il pro-prio destino.

Sembra preistoria per il nostrofootball che deve ringraziare lasentenza Bosman. Fino a oggiun giocatore tesserato dallaMls rimaneva vincolato alla Le-ga anche dopo la scadenza del-l’accordo. Il suo nome rimessonel calderone del draft a dispo-sizione di una nuova squadra,senza possibilità di decideredove andare e costretto a rifir-mare per la cifra del vecchiocontratto. Unica forma di liber-tà era quella di accasarsi al-l’estero, ma in caso di rientronegli Usa il cartellino tornavadi proprietà dell’ultima socie-tà. Una sorta di «schiavismo»non prevista da nessuna delle

altre leghe professionistiche Usa. Mlb (baseball), Nfl (foot-ball), Nba (basket) e Nhl (hoc-key) hanno tutte da tempo con-quistato nel corso degli anni, asuon di scioperi, il diritto allafree-agency. È solo un primopasso verso un diritto sacro-santo che la Mls giudica, però,pericoloso per la sua esistenza.Il sindacato ha ottenuto anchedi aumentare il minimo sala-riale da 36.500 dollari lordi a60 mila. Cifre che stridono congli stipendi milionari delle stel-le appena arrivate dall’estero.Un gap che potrebbe produrrepresto ulteriori problemi.

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� Al via della Mls 2015 ci sono 20 squadre, divise in due Conference, la Eastern (Chicago, Columbus, D.C. United, Montreal,New England, NY City, NY Red Bulls, Orlando, Philadelphia, Toronto) e la Western (Colorado, Dallas, Houston, LA Galaxy, Portland, Salt Lake, San Josè, Seattle, Kansas City, Vancouver).LA FORMULA La regular season promuove ai playoff le prime 6 squadre (12 in totale). Ogni Conference esprimerà una finalista. PRIMA GIORNATA. Domani: Los Angeles Galaxy-Chicago (ore 4); D.C. United-Montreal Impact (21); Philadelphia-Colorado (22); Vancouver-Toronto FC (24). Domenica: Houston-Columbus (2.30); Dallas-San Josè (2,30); Portland Timbers-Real Salt Lake (4,30); Orlando City-NY City (22); Sporting Kansas City-NY Red Bulls (24). Lunedì: Seattle Sounders-N.E. Revolution (2,30).

Al via 20 squadreSubito al 1° turnoil derby canadese

Sebastian Giovinco, 28 anni, con la maglia del Toronto REUTERS

ARGENTINA

La compagnadi Osvaldomalmenatae rapinata

Osvaldo, 29 anni, e Jimena Baron

D aniel Osvaldo non sipresenta all’allena-mento del Boca e ini-

ziano subito a circolare le pri-me voci d’indisciplina. Inveceno, la sua assenza è dovuta al-la disavventura capitata allacompagna Jimena Baron, vit-tima di una rapina la sera pre-cedente. La dirigenza del clubxeneize ha così reso noto diaver concesso un giorno libe-ro all’attaccante per stare vici-no alla compagna e presenta-re la denuncia alle forze del-l’ordine. Jimena Baron è statabloccata a bordo della sua au-to intorno alle 21, mentre sidirigeva verso casa di un’ami-ca nel quartiere di Boedo. Dueindividui in moto l’avrebberocostretta a fermarsi, intiman-dole di scendere dall’auto sot-to la minaccia di una pistola.Secondo quanto riferisce Cla-rin, Jimena sarebbe stata an-che oggetto di pugni e spinto-ni prima di vedere uno deidue rapinatori fuggire a bordodell’auto. Osvaldo ha succes-sivamente raggiunto la com-pagna, trovandola in evidentestato di shock.

a.seu© RIPRODUZIONE RISERVATA

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22 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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23VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL BORSINO DEI PLAYOFF

FROSINONE� Punti 47Tre vittorie di fila hanno rilanciato la squadra di Stellone: il periodo grigio adesso è alle spalle

VICENZA� Punti 47Quella di Marino è la squadra del momento: dopo 6 vittorie di fila è arrivato un pareggio ma positivo

�hAVELLINO� Punti 46Due buone prestazioni ma un solo punto per la squadra di Rastelli, che martedì è caduta a Carpi

LIVORNO� Punti 44Un solo punto nelle ultime tre giornate per la squadra di Gelain, che attraversa un periodo storto

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LA SPEZIA� Punti 42La squadra di Bjelica nel 2015 non ha vinto in trasferta e in casa è reduce da due vittorie in rimonta

PESCARA� Punti 42Tre vittorie consecutive per la squadra di Baroni, che sembra aver trovato la giusta continuità

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Lo Spezia sa tante lingueBjelica studia quella della A1Giocatori da tutto il mondo per un’intesa che va a singhiozzoIl tecnico: «Tanti nuovi, molti giovani, ma ora la crescita è giusta»

Filippo Grimaldi

U no Spezia in altalena.Sette punti nelle ultimequattro partite, con l’in-

credibile rimonta di martedìscorso al Picco contro la ProVercelli, a conferma di una di-scontinuità di risultati che pa-re, sulla strada della A, l’unicoaspetto su cui la squadra diBjelica debba lavorare per mi-gliorarsi. Playoff all’orizzonte,ma da qui in avanti bisognaevitare altre battute d’arrestoper consolidare la classifica al-lungando sul gruppo alle spal-le. «E’ normale, però, che lasquadra abbia pagato qualcosain questo senso — racconta Ne-nad Bjelica, tracciando un pri-mo bilancio della sua gestione— dobbiamo pensare che ri-spetto all’estate scorsa, quandosono arrivato, lo Spezia hacambiato venticinque giocato-ri, e ciò ovviamente ha influi-to». Ma non è tutto: «Degli stra-nieri attuali, dieci sono giova-ni. Però vedo che stiamo lavo-rando bene e lo spogliatoio sta

crescendo giorno dopo gior-no». Una rivoluzione sul mer-cato che ha avuto poi un segui-to «a gennaio, quando a frontedi sette giocatori in uscita, nesono arrivati otto nuovi». E,pure in questo caso, è seguitoun periodo di assestamentoper inserire i nuovi nella rosa.

MULTIETNICO Per fortuna del-lo Spezia alla guida degli aqui-lotti c’è un cittadino del mondocome lui, forte delle sue cinquelingue (croato, inglese, spa-gnolo, tedesco e un fluente ita-liano) e di una lunga carriera aspasso per l’Europa. Oggi glistranieri sono quindici, prove-nienti da Croazia (6), Serbia

(1), Bosnia (1), Montenegro (1), Spagna (3), Argentina (2)e Brasile (1). «Il calcio è lo stes-so in tutte le lingue del mon-do», il suo principio.

IMPREVEDIBILE L’altro aspet-to per cui l’Italia differisce dal-le precedenti esperienze deltecnico croato è quello tattico:«Qui vengono proposte unagrande varietà di soluzioni.Ogni settimana dedichiamomolto tempo all’analisi degliavversari. Capita spesso di af-frontare squadre che nelle pre-cedenti gare hanno semprecambiato modulo». Tuttaun’altra storia rispetto, adesempio, all’Austria. «Persinoin Champions, quando ho alle-nato a Vienna, era stato più fa-cile preparare le partite. Basta-va lavorare sulla motivazionedei ragazzi, tatticamente nonc’erano mai novità dagli avver-sari. La Serie B, in questo sen-so, è invece imprevedibile».

DATECI TEMPO Prima di Pa-squa, Catellani e compagni so-no attesi da due confronti in-terni delicatissimi, contro Li-vorno e Pescara, che potrebbe-ro già fornire un primoverdetto sulla stagione degliaquilotti. Tanti stranieri in ro-sa, ma l’italiano come comunedenominatore. Bjelica lo spie-ga così: «E’ giusto che loro im-parino la lingua. Mi sembranormale, oltre che una formadi rispetto verso la nazione chemi fa lavorare. E poi, molto me-glio la passione di italiani, spa-gnoli e tedeschi, rispetto allafreddezza degli austriaci».

© RIPRODUZIONE RISERVATANenad Bjelica, 41 anni, croato, prima stagione allo Spezia LAPRESSE

Girone C, gran bivioStasera c’è il LecceDomani Arechi pieno

Lega ProRGli anticipi di un turno caldo

Giuseppe Calvi

L’ alta classifica del gironeC in due mosse. Staseraci sarà l’aperitivo con

Lecce-Juve Stabia, che la diràlunga sulla lotta per il terzo po-sto (attendono notizie le altreconcorrenti Casertana, Materae Foggia) e domani sarà propo-sto il piatto forte Salernitana-Benevento, servito sul balconecon splendida vista sulla B. Lesquadre in trasferta provano amantenere le rispettive posi-zioni avanzate. Al Via del Mare(pioggia abbondante, terrenopesantissimo) la formazione diPancaro punta almeno a man-tenere il +3 sui giallorossi, cheinvece con una vittoria fareb-bero l’aggancio in terza posi-zione (e, dopo l’1-1 dell’anda-ta, saranno in vantaggio nelloscontro diretto). Caduto a Ca-serta, per la prima sconfittadella nuova gestione tecnica, ilLecce è falcidiato da assenze

importanti: squalificati Abruz-zese, Salvi e Filipe, infortunatiPapini e Bogliacino, rischia dinon esserci anche Vinetot; Bol-lini incrocia il goleador Di Car-mine, che ha allenato nella Fio-rentina Primavera.

E DOMANI... Lo spettacolo è ga-rantito all’Arechi, con la sfidatra le due squadre che dallaquinta giornata in poi si sonoalternate in vetta. Sugli spaltisaranno almeno in 20.000: laprevendita ha superato quota16.000, sono attesi 2.000 tifosida Benevento. La Salernitanasolo vincendo potrebbe effet-tuare il sorpasso (all’andata fi-nì 0-0). E’ intrigante il confron-to tra la difesa più ermetica (ilportiere granata Gori, grandeex, ha incassato solo 20 reti) ela seconda formazione più pro-lifica del girone, visto che il Be-nevento, con 44 gol, è dietrosolo al Foggia (45) e ha Eusepi,re del gol in Lega Pro con 16.

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ORE 19.30AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lago-marsini; Balzano, Magliocchetti, Cos-sentino, Amelio; Catinali, Geroni, Capua; Mangiacasale, Mosciaro, De Vena. (Despucches, Scognamillo, Castellano, Giannattasio, Sassano, Esposito, De Luca). All. Marra.MARTINA (4-4-2) Bleve; De Giorgi, Fabiano, Patti, Memolla; De Risio, Bucolo, De Lucia, Tomi; Arcidiacono, Pepe. (Modesti, Brunetti, Kalombo, Samnick, Diop, Lerto, Caruso). All. Ciullo.ARBITRO Caso di Verona (Abagnara-Manzolillo). (andata 1-3)

ORE 20.45LECCE (4-3-3) Caglioni; Mannini, Diniz, Vinetot, Lopez; Lepore, Sacilotto, Herrera; Gustavo, Moscardelli, Doum-bia. (Scuffia, Beduschi, Di Chiara, Parlati, Embalo, Manconi, Miccoli). All. Bollini. JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri; Romeo, Migliorini, Polak, Contessa; Jidayi, La Camera, Burrai; Gammone, Di Carmi-ne, Lepiller. (Santurro, Cancellotti, Bombagi, Caserta, Nicastro, Carrozza, Ripa). All. Pancaro.ARBITRO Marini di Roma (Rossi-Sta-zi). (1-1)TV Diretta su Raisport 1.

IL CASO Savoia, c’è la messa in mora

� TORRE ANNUNZIATA (Na) Un casoagita il girone C. I giocatori del Savoia,rimasti senza stipendio ormai da mesi,dopo aver incontrato i responsabili del-l’Aic hanno deciso di mettere in mora lasocietà. Non è escluso che prendano lastessa decisione i giocatori del Barlet-ta, anche loro da tempo senza stipendi.

GIUSTIZIA

� Con i soliti tempi biblici, la Covisoc ha fatto due segnalazioni alla Procura federale che ha quindi deferito Novara e Venezia per inadempienze del 2014: il Novara per gli stipendi e i contributi di maggio, giugno, luglio e agosto (rischia fino a 4 punti di penalizzazione), il Venezia invece per i soli contributi di settembre e ottobre (1 punto).� Intanto dopo le gare di mercoledì (in campo tutto il girone A e un recupero del B) il giudice sportivo ha squalificato per 4 giornate Galli (Pontedera) che dopo il gol a L’Aquila si è rivolto verso i tifosi di casa con un «comportamento gravemente offensivo e provocatorio». � Giocatori espulsi: due giornate di squalifica a Romanini (Pavia); una a Cesarini (Pavia).� Non espulsi: una giornata di squalifica a Bonvissuto (Arezzo), Germinale (Alessandria), Tantardini (Feralpi Salò), Adobati (Renate), Cerone (Torres), Lebran (Como), Giorgi (Monza), Gonzalez (Novara) e Rosania (Pordenone), Redolfi e Videtta (Pontedera), Scrugli (L’Aquila).� Dirigenti: inibito fino al 19 il d.s. Califano (Monza). Ammenda di 1.000 euro al Mantova.

Novara e Veneziac’è il deferimentoGalli: 4 giornate

LA SITUAZIONE

� La partita Pistoiese-Ancona, in programma domani alle 14.30, è stata rinviata con un’ordinanza del sindaco Samuele Bertinelli, dopo che la tempesta di vento della notte ha danneggiato lo stadio.� Oltre alle due partite di oggi, nel weekend ci sono la 29a giornata del girone A e la 28a dei gironi B e C. Ecco il programma:COSI’ DOMANIOre 14.30 Ischia-Catanzaro (andata 1-2) e Savoia-Foggia (girone C, 0-1).Ore 15 Como-Monza (1-2) e Südtirol-Real Vicenza (A, 1-1); Salernitana-Benevento (C, 0-0).Ore 16 Carrarese-Teramo (B, 1-2); Cosenza-Matera (3-2) e Melfi-Paganese (C, 2-2).Ore 17 Forlì-Tuttocuoio (2-3), Pro Piacenza-San Marino (0-3) e Santarcangelo-Savona (B, 0-2).Ore 19.30 Grosseto-Pisa (B, 2-1); Barletta-Casertana (C, 1-2). COSI’ DOMENICAOre 11 Lumezzane-Bassano (A, 1-1).Ore 12.30 Cremonese-Feralpi Salò (0-1) e Novara-Venezia (A, 2-1). Ore 14.30 Mantova-Torres (1-1) e Pordenone-Alessandria (A, 0-3); Lupa Roma-Reggina (1-1) e Vigor Lamezia-Messina (C, 0-1).

Ore 16 AlbinoLeffe-Renate (0-1) e Arezzo-Pavia (A, 0-2); Pontedera-Gubbio (B, 1-0).Ore 18 Giana-Pro Patria (A, 0-0); Ascoli-Lucchese (2-0) e Spal-Prato (B, 0-1).COSI’ LUNEDI’Ore 20.45 L’Aquila-Reggiana (B, 1-1).LE CLASSIFICHEGIRONE A Alessandria e Pavia (-1) p. 54; Novara 53; Bassano 49; Como 47; Feralpi Salò 45; Real Vicenza 44; Südtirol 40; Venezia e Renate 38; Arezzo* 37; Torres 36; Monza 34; Mantova (-3) 33; Cremonese 32; Giana 31; Lumezzane* 28; AlbinoLeffe 22; Pordenone 21; Pro Patria (-1) 18. (*una partita in meno).GIRONE B Ascoli p. 53; Teramo 49; Reggiana* 45; Pisa* 44; Pontedera 40; L’Aquila* e Ancona 39; Carrarese 36; Tuttocuoio* e Lucchese 34; Grosseto (-1), Spal e Pistoiese 33; Gubbio 32; Prato e Forlì 29; Santarcangelo e Savona 27; Pro Piacenza (-8) 25; San Marino 23. (* una partita in meno).GIRONE C Benevento p. 60; Salernitana 58; Juve Stabia 51; Lecce e Casertana 48; Matera 47; Foggia (-1) 46; Catanzaro 40; Barletta 36; Vigor Lamezia 33; Martina 31; Paganese e Lupa Roma 30; Cosenza 29; Melfi (-2) e Messina 25; Ischia 22; Aversa Normanna 21; Savoia 20; Reggina (-1) 19.

Pistoia: danneggiato lo stadioE’ rinvio domani con l’Ancona

LA SITUAZIONE

� Questo il programma e gli arbitri della 30a giornata, che non prevede anticipi essendoci stato il turno infrasettimanale martedì.

Domani (ore 15)Catania-Spezia (0-3): Manganiello di Pinerolo. Crotone-Trapani (1-3): Merchiori di Ferrara. Latina-Carpi (1-2): Abbattista di Molfetta. Livorno-Ternana (4-0): Fabbri di Ravenna. Modena-Frosinone (0-2): La Penna di Roma. Perugia-Lanciano (1-1): Di Paolo di Avezzano. Pescara-Vicenza (1-2): Nasca di Bari. Pro Vercelli-Brescia (1-2): Sacchi di Macerata. Varese-Bologna (0-3). Candussio di Cervignano del Friuli.

Domani (ore 18)Avellino-Bari (2-4): Pasqua di Tivoli. Lunedì (ore 20.30)Entella-Cittadella (1-0). Mariani di Aprilia.

CLASSIFICA� Questa la classifica in Serie B dopo 29 giornate: Carpi p. 56; Bologna (-1) 48; Frosinone e Vicenza 47; Avellino 46; Livorno 44; Spezia e Pescara 42; Lanciano e Perugia 39; Bari 37; Ternana 36; Cittadella, Latina, Pro Vercelli e Trapani 34; Modena* ed Entella 33; Brescia 32; Catania* 29; Varese (-3) e Crotone 28. (* una gara in meno: Modena-Catania sarà recuperata martedì 10 alle 18.30).

Pescara-Vicenzascontro diretto:l’arbitro è Nasca

NENAD BJELICAALLENATORE DELLO SPEZIA

IL CALCIO E’ UGUALE IN TUTTO IL MONDO, MA IN

ITALIA LE SQUADRE SANNO PROPORRE PIÙ

SOLUZIONI TATTICHE

Serie BRLa corsa alla promozione

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Page 24: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

24 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Aprilia c’è, Melandri no«Trascinato fino a qui»

1Ecco la RS-GP. Colaninno carica: «Siamo arroganti, vinceremo». Marco: «Io

depresso? A casa sono felice»

Paolo Ianieri

D i una cosa va dato atto a Roberto Colanin-no, presidente del Gruppo Piaggio e, quin-di, papà dell’Aprilia che tra tre settimane

(ri)entrerà un po’ titubante e intimorita nell’are-na MotoGP: di non avere paura di esporsi nel guardare al futuro. «Noi vogliamo competere làdove osano gli dei, percorrere le praterie dellagrande tecnologia che oggi non c’è e siamo cosìarroganti che vogliamo vincere» è il messaggioun po’ in stile dottor Costa, nel quale il presiden-tissimo indica gli obiettivi daraggiungere. Honda, Yamaha,anche la nuova Ducati dell’exGigi Dall’Igna, sono avvisate.Certo, riconosce Colaninno allapresentazione milanese dellasquadra corse 2015, «occorreràpazienza e occorrerà passione.Però l’evoluzione Aprilia è uncrescendo verso moto semprepiù complesse, che si misura inambienti difficili». Per questo,con l’obiettivo di avere la soddi-sfazione «di far leggere agli altrila nostra targa», il futuro di No-ale non poteva non legarsi stret-tamente alla MotoGP. Perché sein tanti anni il marchio venetoha conquistato 54 Mondiali tra125, 250 e Superbike, con 505vittorie nel Motomondiale e 50tra le derivate dalla serie, allaprestigiosa collezione manca ilpiù importante, la MotoGP.

ANNO GUADAGNATO E allora,senza magari aspettare un fan-tascientifico «3001 Aprilia nel-lo spazio» (copyright dello stes-so Colaninno), ai vertici Piag-gio hanno deciso che il 2016era...troppo lontano per aspet-tare. «Partire prima ci consenti-rà di abbreviare il tempo peravere prestazioni top — spiegail d.t. Romano Albesiano —. Fa-

remo fatica, ma nel lavorotecnico impari confron-

tandoti coi problemi enoi lo stiamo facendo. Capiamo chi di-

ce che la nostra è stata una scelta az-zardata, ma è la strada giusta. Con un

anno di test avremmo raccolto moltemeno informazioni. E allungato di

un altro anno il percorso. Invece,così parteciperemo a tutti i testMichelin, come alle discussionisullo sviluppo elettronico e an-che se partiamo con la nostra

elettronica, non è escluso che ametà stagione uno dei nostri piloti

utilizzerà il software Magneti Marelli».

TRE ANNI La RS-GP, che sarà gestita in pista dalteam di Fausto Gresini («Passare da satelliteHonda a team ufficiale mi riempie di orgoglioma mi carica anche di responsabilità. È una sfidaimportante, ma sappiamo dove lavorare»), è uncantiere in continua evoluzione: oggi deriva dal-la RSV4 che ha dominato l’ultimo Mondiale Su-perbike, ma la moto 2016 è già in fase di studio.E se quella attuale ha carter e basamento di serie(«Siamo la sola Casa al mondo» rivendica orgo-glioso Albesiano), il prossimo V4 avrà un albero

motore maggiore. «Non voglia-mo finire ultimi. I nostri obietti-vi sportivi dicono che una se-conda parte di campionato in-torno alla 10a posizione sarebberagionevole, per la vittorial’obiettivo sono i tre anni».

CASO MELANDRI Ma... In mez-zo a tanto entusiasmo il ma è le-gato a Marco Melandri, cheAprilia ha voluto in MotoGP(«Ci hanno catapultato, mi han-no trascinato qui e si fa quel chesi può» è la descrizione non pro-prio esaltante di Marco) al fian-co di Alvaro Bautista, nono-stante il ravennate le abbia ten-tate tutte per restare in Super-bike e dare l’assalto al Mondialesempre sfuggito. Vedere poi Le-on Haslam, regolarmente ba-stonato ai tempi Bmw, conqui-stare un 1° e un 2° posto nel de-butto stagionale a Phillip Islandnon ha contribuito a rallegrarel’umore di Melandri. Che ancheun paio di giorni fa avrebbe ten-tato di convincere i vertici Apri-lia a fare il passo indietro. Mis-sione fallita. «Mettetevi neimiei panni, voi cosa avreste fat-to — dice più rassegnato che ar-rabbiato Melandri —? Ma nondite che sono depresso, mi godola famiglia e la mia bambina,torno a casa, annuso il pannoli-no e sono felice. E lo sono anchecon i miei amici, usciamo in

moto, in aereo, con le pit-bike. Ma se non sentola moto, se non mi fido, non riesco ad andareneanche all’80%. Ho provato di tutto, anche acambiare stile, ma non ho fiducia nell’avantre-no, in staccata non riesco a essere aggressivo eanche a centro curva la moto è imprevedibile.Avrei bisogno di cose diverse». Insomma, si ri-schia di riprecipitare nel baratro Ducati del2008. «Marco lo conosciamo, tocca a lui sbloc-carsi» sono le parole più preoccupate che spe-ranzose di Gresini. Ci riuscirà?

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CONTO ALLA ROVESCIAQui sopra, da sinistra, Alvaro Bautista, Fausto Gresini e Marco Melandri. Più in alto Roberto Colaninno e Romano Albesiano PORROZZI

LA SCHEDA TECNICAAPRILIA RS-GP

MotoGPRVerso il primo GP

MOTORE1V4POTENZA MASSIMA1255 CVVELOCITÀ MASSIMA1350 KM/HCAMBIO1ESTRAIBILE 6 MARCESOSPENSIONI1ÖHLINSTELAIO1IN ALLUMINIOFRENI1BREMBOSERBATOIO124 LITRISOFTWARE1APRILIA RACINGPESO1160 KG

MARCO MELANDRIPILOTA APRILIA

HO ANCHE CAMBIATO STILE, MA LA MOTO È

IMPREVEDIBILE E NON MI FIDO. AVREI BISOGNO

DI COSE DIVERSE

ROMANO ALBESIANODIRETTORE TECNICO APRILIA

ANTICIPANDO I TEMPI PARTECIPEREMO AI

TEST MICHELIN E ALLO SVILUPPO ELETTRONICO.

VITTORIA IN 3 ANNI

� La Manor ha superato il crash test anteriore con il muso 2015. La squadra di Diddington ha ottenuto l’omologazione della Fia per correre in Australia con l’auto 2014 aggiornata alle nuove regole relative al «naso» più basso. Il team, salvato in extremis da Stephen Fitzpatrick, ha per ora annunciato solo il nome del primo pilota: Will Stevens. Intanto Nicolas Perrin è stato nominato responsabile degli ingegneri di pista: il francese, ex Williams, negli ultimi anni si era dedicato alle gare endurance.

CORSA CONTRO IL TEMPO

La Manor passa il crash testPerrin capo degli ingegneri

TASCABILI

� «Entro la fine di questa settimana sarà presa una decisione sul GP Germania». Lo ha detto il boss della F.1 Bernie Ecclestone. Il Nürburgring, che avrebbe dovuto ospitare l’evento il 19 luglio, non ha ancora fornito le garanzie economiche necessarie ed è in trattativa con Ecclestone, così come Hockenheim, che ha ospitato la corsa nel 2014 e potrebbe essere l’alternativa. «Non è sicuro che la gara si faccia», ha concluso Bernie.

FUTURO IN BILICO

Ecclestone: «GP Germania?Deciderò entro domenica»

� È un Lewis Hamiltonmolto privato quello che siracconta su SportWeek,in edicola domani. L’iridatodella Mercedes, a cui èdedicata la copertina delsettimanale dellaGazzetta, parla del suomondo: dalla musica («Midà forza») alle auto, dai

cani («Mi divertono un sacco») alla famiglia. E rivela: «Un giorno vorrei essere un padre severoe “figo”».

DOMANI SU SPORTWEEK

L’universo di Hamilton:musica, auto, cani e famiglia

� Piogge torrenziali e venti con punte superiori ai 150 chilometri orari hanno messo in ginocchio la Toscana. A fare le spese della furia del maltempo è stato anche l’autodromo del Mugello. Ha ceduto il ponte semaforico (che regge anche un tabellone elettronico) sulla linea del traguardo. Sulla tribuna centrale sono caduti pezzi del controsoffitto della copertura, mentre in pista sono finiti alberi, piante e pannelli pubblicitari. I danni non sono ancora quantificabili.

DANNI INGENTI PER IL MALTEMPO

Il vento sferza il Mugello:giù il ponte semaforico

Il ponte semaforico gravemente danneggiato ANSA

� (p.g.) La Ducati piangeFranco Farnè, morto aBologna a 80 anni dopouna lunga malattia. Dagarzone a pilota di ottimolivello, fino a diventareresponsabile tecnico eanima del reparto corse,Farnè è stato protagonistadai box delle più grandi

imprese del marchio. Come il successo al TT ‘78 con Hailwood o il trionfo con Lucchinelli a Donington ‘88 nella «prima» del Mondiale Sbk.

IL LUTTO

Addio Farnè, ex capodel reparto corse Ducati

1� Mondiale di Melandri: lo ha conquistato nel 2002 in 250 con l’Aprilia

1� Mondiale diBautista: lo ha

conquistatonel 2006

in 125con

l’Aprilia

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25VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TRAIETTORIA

VETTEL

TRAIETTORIA

ALONSO

ALONSO

ALONSO

CAMERA CAR

VETTEL

VETTEL

TRAIET

ALONS

Il video di Vettelsvela la dinamica: Alonso aveva già perso conoscenza1La camera car Ferrari mostrerebbe la McLaren rallentare e puntare verso il muro senza reazione L’ipotesi malore di Dennis è più forte. Ma la causa?

Luigi Perna

«N on ho la certezzache Alonso fosse co-sciente prima del-

l’incidente». Ron Dennis, nel di-re e non dire, aveva messo sullabuona strada. Ci sono semprepiù indizi che Fernando abbiaperso conoscenza prima del-l’impatto contro il muro allacurva 3 del circuito di Montme-lò, durante i test del 22 febbra-io. La conferma potrebbe veniredalle immagini delle telecame-re a circuito chiuso, una dellequali è piazzata proprio sul latointerno della pista nel punto incui andò a sbattere la McLarendello spagnolo. Non sono maistate mostrate, al contrario diquanto accadde per lo schiantodi Jules Bianchi a Suzuka, ma dicerto sono a disposizione dellaFia, che ha aperto un’indaginesull’episodio.

CAMERA CAR In realtà non so-no le uniche immagini dell’inci-dente di Alonso. Ne esistono al-

allargando all’esterno verso il cordolo, rallenta improvvisa-mente e da centro strada si spo-sta verso destra, in direzionedel muretto, senza alcuna rea-zione del pilota, come se laMP4-30 fosse abbandonata a sestessa e non più governata. Per-ciò sono da escludere la perditadi aderenza sull’erba sintetica oil vento (spiegazione inverosi-mile tirata fuori all’inizio dallasquadra) come cause dell’inci-dente.

SEQUENZA Si vedrebbe laMcLaren urtare una prima vol-ta contro il muro (senza gravidanni) e poi appoggiarsi perinerzia una seconda volta, stri-sciando per circa 200 metri,senza accenni di controllo daparte del pilota. Una sequenzache lascerebbe pensare cheAlonso abbia cominciato a per-dere i sensi già prima del botto(la frenata non sarebbe incom-patibile) e non in seguito altrauma cranico dovuto all’urto.Il che lascia il campo a due soleipotesi: un malore del pilota o

la famosa scarica elettrica chelo avrebbe tramortito, ferma-mente smentita dalla McLaren.La Fia adesso chiederà le imma-gini alla Ferrari o lo ha già fat-to? Tornando alla scossa, ci so-no però molte buone ragioniper pensare che sia più impro-babile rispetto al malore. LeFormula 1 attuali, dotate di cir-cuiti elettrici da 700-800 volt,hanno infatti anche una serie disistemi di protezione contro le

avarie elettriche, che difficil-mente potrebbero fallire. Leprocedure di controllo che sifanno ai box servono anche averificare che tutte queste pro-tezioni funzionino. E se una vain tilt, ce n’è un’altra pronta ascattare.

FUTURO Il giallo si concentradunque sempre più attorno adAlonso, che su consiglio deimedici (questa la versione uffi-

ciale) ha rinunciato al GP d’Au-stralia del 15 marzo per pre-cauzione, valutando i rischiche un secondo incidente, a di-stanza ravvicinata dal primo,avrebbe potuto comportare. Inrealtà, se davvero è stato unmalore personale la causa ditutto, sono molti di più gli in-terrogativi che potrebbero ri-guardare la salute e il futuroagonistico di Alonso. Specie sesi fosse trattato di un attaccoischemico temporaneo (Tia).Solo i dottori dell’ospedale diBarcellona che lo hanno soc-corso e quelli della commissio-ne medica Fia conoscono la ve-rità. Lo spagnolo, che veniva dadue settimane di allenamentidurissimi in altura, in seguito altrauma cranico ha accusatouna perdita di memoria retro-grada, tanto da non riconosce-re né il manager Luis GarciaAbad né il preparatore FabrizioBorra. Sembra addirittura cheFernando credesse di aver su-bìto un incidente sui kart a 15anni. Negli ultimi giorni si staoccupando di lui la sorella, chefa il medico. È stata la famiglia,a detta di Dennis, a non volerel’emissione di un bollettino me-dico ufficiale. E proprio questadichiarazione è stata fra quelleche hanno incrinato i rapportifra la McLaren ed Alonso. Tan-to che la vicenda ora potrebbeavere anche risvolti di tipo assi-curativo e contrattuale.

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SEB CONVINTO:«LE MERCEDES, POI CI SARÒ IO»� Sebastian Vettel ieri a Mönchengladbach (Ger) ha presenziato all’evento di uno sponsor e, quindi, ha incontra- to alcuni studenti che hanno costruito una monoposto. Seb: «La Ferrari punta a essere la seconda forza della F.1» EPA

L’INCIDENTE NEI TEST SPAGNOLITracciato percorso

Curve

ALONSO

VETTEL

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15

1411

12

X

9

712

3

6

4

10

13

Tracciatofuori controllo

3Alonso imposta la curva,poi perde il controllo

Murettodi protezione

GDS

Formula 1RL’indiscrezione

tre. Sono quelle della cameracar montata sulla Ferrari di Se-bastian Vettel, che seguiva lospagnolo molto da vicino. Eb-bene, dalla prospettiva di Vet-tel, che sul momento parlò diincidente strano, la dinamicasarebbe chiarissima e inequivo-cabile, mostrando la McLarendi Alonso che imposta la lungacurva a destra e poi invece dimantenere la propria velocità,

RQuante teorie sulla sua perdita dimemoria. Anche che credeva di essere nei kart...

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26 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Marco Gentili@marcogentili80

D agli zero gradi del ghiac-cio svedese ai 25 (conpunte di 29) degli alti-

piani del Messico: il mondialeRally passa da un estremo cli-matico all’altro per il terzoround della stagione. Che hagià – com’era prevedibile allavigilia – un padrone quasi as-soluto. È il bicampione delmondo Sebastien Ogier che suPolo R Wrc domina la classifi-ca iridata dopo aver vinto sia aMontecarlo sia in Svezia. L’as-so francese guarda tutti dall’al-to dei 53 punti in classifica. Adebita distanza, 23 punti sot-to, vanno di pari passo il belgaThierry Neuville (Hyundai) eil compagno di scuderia An-dreas Mikkelsen.

NUMERI Un Ogier–ammazza-mondiale è qualcosa di più diun semplice spauracchio. An-che perché nelle ultime duestagioni il bicampione delmondo non era mai partito co-sì forte, vincendo entrambe legare iniziali. Vincere in Messi-co, dove si è imposto sia nel2013 sia nel 2014, gli regale-rebbe un tris inaugurale di vit-torie che gli manca da due an-ni (allora si impose in Svezia,Messico e Portogallo). Se Neu-ville, Mikkelsen o l’altro alfiereVolkswagen Jari-Matti Latvalanon riusciranno a frenare lasua corsa, la Marsigliese suo-nerà ancora a lungo sul gradi-no più alto del podio. Inoltre laserie storica è impietosa: dal2006 al 2014 ha sempre vintoun pilota francese (prima Lo-eb, poi Ogier). Se tutto va co-me da programma...

SICUREZZA «Le roi» del rallyinvece non teme nessun ritor-no di fiamma: «Dopo aver vin-to le prime due gare della sta-gione mi sento molto più tran-quillo. Sono i miei inseguitoria essere sotto pressione, nonio» dice Ogier. Che in Svezia havinto il suo rally numero 26,eguagliando lo spagnolo Car-los Sainz. «E adesso ho ancheavuto un’iniezione di fiduciache viene dal fatto di essereuscito vittorioso da una lottaserrata in Svezia controMikkelsen e Neuville» ribadi-sce. Tra i due inseguitori è ilbelga quello che sembra il piùin palla. Può anche contare suuna Hyundai i20 migliorata erivista nel motore: «Il Messicoè uno dei miei rally preferiti,negli ultimi due anni ho rac-colto due podi», ha detto il pi-lota della Casa coreana.

INSIDIE Se non saranno i riva-li a fermarlo, una mano alla vi-vacità del campionato potreb-be arrivare dalle condizioniclimatiche. Perché il caldo el’altitudine possono giocare brutti scherzi alle auto in gara.

Le alte temperature (che all’in-terno dell’abitacolo toccano i50 gradi) possono far perderelucidità ai piloti. Anche l’alti-tudine è un nemico da non sot-tovalutare: in una delle specia-li di oggi (El Chocolate) si rag-giungono i 2.781 metri di al-tezza sul livello del mare. Aidue ostacoli che rendono ilRally del Messico una prova fa-ticosa per il fisico dei piloti sene aggiunge uno di naturameccanica. L’aria più rarefattaè il nemico numero uno deimotori. «La combustione è me-no efficiente e il turbo, incon-trando una minore resistenzada parte del flusso d’aria im-

piega molta più fatica per rag-giungere la stessa potenza chetocca in pianura» dice DonatusWichelhaus, capo dello svilup-po del motore Volkswagen.

STRADE Le strade del rallymessicano inoltre sono famoseper le insidie nascoste: la tap-pa di Los Mexicanos in pro-gramma oggi ha un asfaltosabbioso e il transito delle autoa forte velocità solleva densinuvoloni di polvere. Se doves-se essere un problema, gli or-ganizzatori hanno già preven-tivato di aumentare da due atre minuti il gap di partenzatra i piloti. Ma il Rally del Mes-

sico è famoso per avere unodei salti più famosi del circui-to, quello di El Brinco (attornoal quale si affollano circa10mila appassionati della cor-sa) che i piloti dovranno af-frontare tre volte tra sabato edomenica. Ma la vera trappolaè tutta nelle discese: il Rallycentramericano è uno dei piùveloci della stagione e i pilotisfruttano i lunghi discesoniper guadagnare secondi. Oc-chio alle strade di Ibarilla edelle Otates, dove la scorsastagione sono usciti per latroppa foga alla guida KenBlock e Ott Tanak.

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Tutti contro OgierNeuville e Mikkelsena caccia del leader1In Messico il belga e il norvegese costretti a inseguire il bicampione della VW. Caldo e altitudine le insidie per i piloti

SEBASTIEN OGIERPILOTA VOLKSWAGEN

VINCERE LE PRIME DUE TAPPE

DEL MONDIALEMI HA DATO UNA GRANDE FIDUCIA

SONO I MIEI INSEGUITORI A ESSERE SOTTO

PRESSIONE: IO SONO TRANQUILLO

TURISMO IN ARGENTINALopez contro tutti� La corazzata Citroën contro tutti: è il tema del Mondiale Turismo 2015, al via domenica a Termas de Rio Hondo (Argentina). Favorito l’iridato José Maria Lopez, che corre in casa. Ma Muller e Loeb sono pronti a fargli da guastafeste. Su Tarquini e Monteiro sono riposte le speranze Honda. Qualifiche domani alle 19. Gare domenica alle 19.15 e alle 20.30, in diretta su Eurosport.

CROSS IN THAILANDIACairoli alla riscossa� Tony Cairoli (Ktm) e Ryan Villopoto (Kawasaki) cercano il riscatto in Thailandia, nel 2o GP del Mondiale cross. Domenica su Italia 2 le gare MxGP (ore 7 e 10) e gara-2 Mx2 (ore 9).ALESI JR IN F.4 Giuliano Alesi, 15 anni, figlio di Jean, correrà nella F.4 francese.

TACCUINO

� 1 Sebastien Ogier, 31 anni, vincitore delle prime due tappe del Wrc; � 2 Ogier nel rally del Messico 2014; � 3 Thierry Neuville, 26 anni, 2° in classifica

Il norvegese Andreas Mikkelsen, 25 anni, della VW

RallyRMondiale in Messico

LA GUIDA

Il Rally del Messico, terza prova del Mondiale, si corre sulla distanza di 400,54 chilometri e si snoda su 21 prove speciali. Nella notte si sono corse le due prime prove speciali (5,61 km).Venerdì 145,13 km su 8 prove specialiSabato 172,37 km su 8 prove specialiDomenica 77,43 km su 3 prove speciali

CLASSIFICA PILOTI1. Ogier (Fra-Volkswagen) 43 punti; 2. Neuville (Bel-Hyundai) 30;3. Mikkelsen (Nor-Volkswagen) 30;4.Latvala (Fin-Volkswagen) 19; 5. Ostberg (Nor-Citroën) 14; 6. Evans (Gal-M Sport) 14.

CLASSIFICA COSTRUTTORI1. Volkswagen 68 punti; 2. Hyundai 55; 3. M-Sport 32; 4. Citroën 20; 5. Volkswagen II 15; 6. Jipocar 10

PROSSIME TAPPE23-26/4 Argentina; 21-24/5 Portogallo; 11-14/6 Italia; 2-5/7 Polonia; 30/7-2/8 Finlandia; 20-23/8 Germania; 10-13/9 Australia; 1-4/10 Francia; 22-25/10 Spagna; 12-15/11 Galles.

21 prove speciali:nella notte italianagià in pista per le prime due

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27VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA PRIMA FEMMINILE

Longo Borghini: «Che fascino! Correrla è un privilegio» L’ ideale sarebbe stato cor-

rerla non il 7, ma l’8 mar-zo. Perché le Strade Bian-

che sono la festa delle donne,almeno di quelle donne ciclovo-lanti e ciclonautiche. La primaedizione femminile della storia.Ma Elisa Longo Borghini, 23anni, al quinto da pro’, tricolorea cronometro, si accontenta dicorrerla non l’8 marzo, ma il 7,anticipando così emozioni esentimenti, scosse e brividi, maanche orgoglio e soddisfazione.

Elisa, tutte vincitrici già prima dipartire?«Da anni chiediamo che le cor-se più prestigiose degli uomini

ospitino anche una prova per ledonne. Succede così in Belgio,alla Freccia Vallone o all’HetVolk. Succede così anche l’ulti-mo giorno del Tour e della Vuel-ta. Marianne Vos aveva ipotiz-zato almeno una fra StradeBianche, Sanremo e Lombar-dia. Si parte con le Strade Bian-che. E poi, se potessi scegliere,suggerirei il Lombardia: comearia e percorsi è il più adatto ame, e come periodo e luogo è ilpiù vicino al Giro dell’Emilia,così le squadre potrebbero esse-re invogliate a restare una setti-mana in zona e la corsa potreb-be anche accogliere la nuovacampionessa del mondo».

Ha già provato gli sterrati?«M’ero ripromessa di pedalarliin febbraio, ma la caduta in Qa-tar, con gli allenamenti inca-strati fra le visite dal fisioterapi-sta e dall’osteopata, mi ha riem-pito l’agenda. Però me n’ero giàfatta un’idea nel 2010, quandoavevo partecipato a un’edizionedell’Eroica in una squadra mi-sta. Avevo 18 anni, ero ancorajunior, era una delle prime vol-te che correvo con le élite e citenevo a fare bella figura. Inve-ce ho forato una prima volta po-co dopo il via e una seconda auna ventina di km dall’arrivo.Non c’era l’ammiraglia, sono ri-masta a piedi e per raggiungere

il traguardo sono dovuta saliresul camion-scopa».

Che idea si è fatta?«Come dice mio fratello Paolo,meglio mettere un dente in piùche in meno. Ma ho ricordi anti-chi e confusi. Ero anche un po’ubriaca di stanchezza. Mi sem-bra di avere fatto la salita diMonte Aperti. E sono certa diaver fatto molta fatica. Però mipiacciono quel paesaggio, lestrade, l’atmosfera, la corsa. Hail fascino di una classica. Cor-rerla è un privilegio. Vincerlasarebbe una felicità. Anche dal-le mie parti, fra il Verbano e laVal d’Ossola, ci sono gli sterrati.Ci vado. E mi sento di difender-mi bene. Ma quelli delle StradeBianche sono diversi».

Voglie? Attese? Aspettative? Ac-corgimenti?«Voglia di capire come me la ca-verò. Attesa di scoprire comesarà la corsa, se tattica o a sfini-

mento, non è assurdo pensareche possa partire una fuga dalontano. Aspettativa? Nessunain particolare, se non quella difare una bella corsa e ricordarlacon piacere. Gli accorgimenti?Solo tubolari un po’ più larghi.Non cambierò neanche l’abbi-gliamento, perché il tempo do-vrebbe essere bello. E non cam-bierò nemmeno il rituale: pri-ma del via mi faccio sempre ilsegno della croce. Per me non èun gesto di scaramanzia, ma unatto di fede. E poi…».

E poi?«I Longo Borghini alla partenzasaranno due. Io in bici, Paolo inmoto. È il suo debutto comeispettore di percorso nelle corsedi RcsSport. E poi altri due Lon-go Borghini alla partenza e al-l’arrivo: papà e mamma. In-somma, il Team Longo Borghinial gran completo».

past© RIPRODUZIONE RISERVATAElisa Longo Borghini, 23 anni BETTINI

� La 9a edizione della «Strade Bianche Eroica Pro» si disputa domani con partenza da San Gimignano alle 10.30 e arrivo in Piazza del Campo a Siena dopo 200 km, di cui 45,4 di sterrato. Primo vincitore della corsa Gazzetta, nel 2007, il russo Aleksandr Kolobnev;

l’ultimo, un anno fa, il polacco Michal Kwiatkowski, campione del mondo in carica (che però stavolta non sarà in gara). Un solo italiano nell’albo d’oro: Moreno Moser, 1° nel 2013.� Al via 20 squadre: 13 team di World Tour e 6 Professional con 8 corridori

a testa più una selezione mista azzurra di 6 corridori guidata da Marco Aurelio Fontana (Cannondale). Gli altri convocati dal c.t. Davide Cassani sono: i fuoristradisti Luca Braidot e Nicholas Pettinà (Forestale), il pro’ Marco Canola (Unitedealthcare)

e i dilettanti Seid Lizde (Colpack) e Simone Velasco (Zalf). Tra gli stranieri occhio a Cancellara (già vincitore nel 2008 e nel 2012,, Sagan, Vanmarcke, Boom, Stannard, Valverde e Gerrans. � La novità quest’anno è rappresentata dalla prima edizione

della «Strade Bianche» al femminile, in programma sempre domani: da San Gimignano (il via alle 9) a Siena, 103 km di cui 18,4 di sterrato suddivisi in 5 tratti. Domenica un’altra novità: Gran Fondo Strade Bianche per gli amatori sullo stesso percorso dei pro’.

QUASI 50 KMDI STERRATI

Moser rivuole la corsa perfetta1Nel 2013 vinse la Strade Bianche, poi il buio: «Gara adatta a me, sono pronto per rinascere»

GIRO-TOUR: GIMONDI SPINGE NIBALI� Ospite ieri a GazzettaTv - dove ha presentato il team di mountain bike Bianchi-i.idroDrain di cui è presidente e che ha nei giovani Gerhard Kerschbaumer e Chiara Teocchi le punte - Felice Gimondi ha parlato anche del ciclismo attuale, soffermandosi soprattutto su Vincenzo Nibali, che torna in corsa proprio alle Strade Bianche per poi virare sulla Tirreno-Adriatico. «Vincenzo è un corridore che mi piace molto, che è cresciuto pian piano ad ogni stagione e ha raggiunto ora la maturità per dominare i grandi giri — ha detto il 72enne ex campione, che quest’anno festeggerà i 50 anni del trionfo al Tour de France —. Mi spiace che non intenda correre Giro e Tour nella stessa stagione. Io gliel’ho detto: “Vincenzo, è adesso che devi provarci, perché hai l’età giusta per tentare la doppietta”. Già fra un paio d’anni sarà troppo tardi». FOTO BOZZANI

Marco Pastonesi

È l’unico che sia mai riuscitoa trasformare le StradeBianche in Strade Tricolo-

ri, o in Strade Azzurre, o co-munque in Strade Italiane. Per-ché in otto edizioni, MorenoMoser è stato l’unico italiano capace di domare sterrati e av-versari, e a conquistare a Siena,in piazza Il Campo, il Palio delciclismo. Successe due anni fa.In quella che lui ricorda come«la corsa perfetta», perfetta«non perché non abbia sbaglia-to nulla, ma perché, almenoquando si vince, non è indispen-sabile scavare per dover trovarequalche errore, per una volta sipuò anche evitare di farlo».

FAMIGLIA Ventiquattro anni, alquarto da professionista, More-no Moser è uno di quei corridoriche viene più istintivo chiamareper nome che non per cogno-me, forse perché il cognome,anche se di cinque lettere, pesacome se ne avesse il quadruplo;è uno di quei corridori che, for-se proprio perché ultimo rap-presentante a pedali di una fa-

miglia che ai pedali ha dato piùdei Cagnotto ai tuffi, più deiFrancescato al rugby e – per ri-manere in uno storico dualismo– anche più dei Saronni al cicli-smo, suscita sempre simpatia oalmeno curiosità; ed è uno diquei corridori da cui, per le ca-ratteristiche – spontaneità, na-turalezza, eleganza — aspettiun tocco di classe, un guizzo divirtù, un gesto di valore.

AZZARDO Le strade, anchequando sono bianche, vanno evengono, partono e arrivano, enel ciclismo spesso tornano. «Laprima volta qui, nel 2012, nonera andata male: su uno strap-po c’era stata una caduta e io so-no rimasto tagliato fuori, maavevo capito che sarebbe potuta

essere una corsa adatta a me. Laseconda volta, nel 2013, è statala corsa perfetta. Invece la terzavolta, un anno fa, è stata da di-menticare. Ma tre giorni primaavevo 39° di febbre. Comunqueè una gara difficile da immagi-nare e interpretare. Più che inaltre competizioni, dipenderàdal tempo. E dal vento. Il ventoin allenamento, da soli, non èun problema. Ma il vento in cor-sa, in gruppo, è peggio delle sa-lite, e sullo sterrato ti butta aterra. Magari andrà via una fu-ga da lontano, ma non sarà de-cisiva. E dire che saremo in 30,o 10, o cinque ai piedi dell’ulti-mo strappo, è solo un azzardo».

BARTOLI Moreno arriva alleStrade Bianche Eroica Pro conotto giorni di gara: «Sei al DownUnder, il settimo alla CadelEvans Race, l’ottavo al Laigue-glia. Sempre benino. Al DownUnder ho avuto un giorno in cuisono saltato, e addio classifica.Alla Cadel Evans sono arrivatosettimo. Al Laigueglia, nella vo-lata di gruppo, m’è mancato ilcoraggio, ma in quelle situazio-ni non sono mai stato un dra-go». Moreno arriva al pronti-via

di San Gimignano anche con iprogrammi del nuovo prepara-tore, Michele Bartoli: «Preferi-sco lavorare in allenamento chenon correre per allenarmi.Quindi meno corse e più quali-tà. Con Michele c’è sintonia,forse lui rivede in me un po’ disé. Con la squadra c’è fiducia,questo mi fa piacere e mi dà leg-gerezza. Dopo un 2014 così de-ludente — fisico, mentale, ge-stionale: tutto — avevo bisognodi una svolta. E poi, peggio dicosì, non potrà mai andare». Ilfuturo è già disegnato: «Tirre-no-Adriatico e Sanremo, poiAmstel, Freccia e Liegi, quindi ilGiro d’Italia. Tappe e classiche,capi e poggi, strappi e muri, esempre strade importanti, a co-minciare da queste bianche».

AMICI Ad accompagnare More-no moralmente, a spingerlo spi-ritualmente, a sostenerlo vocal-mente, da Palù di Giovo arrive-ranno 75 tra amici e famigliari:«La loro presenza non mi pesané per le attese né per la respon-sabilità. Sono tranquillo. So chesi divertiranno anche se nonvincerò».

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Moreno Moser, 24 anni, qui in trionfo in Piazza del Campo a Siena sul traguardo della «Strade Bianche» 2013 davanti a Peter Sagan BETTINI

CiclismoRDomani la classica Gazzetta

MORENO MOSER24 ANNI, NIPOTE DI FRANCESCO

«DOPO UN 2014 COSÌ DELUDENTE AVEVO

BISOGNO DI UNA SVOLTA. PEGGIO NON

POTRÀ ANDARE»

Moreno-Weber: non c’è feelingEd ecco Bartoli, uomo Lampre� Moreno Moser, lo scorso anno in maglia Cannondale, ha vissuto una stagione orribile, la peggiore della sua giovane ma promettentissima carriera. Miglior risultato il 6° posto nell’11a tappa del Giro, a Savona. Il fallimento gli ha tolto sicurezzae gli ha fatto venire mille dubbi sulla preparazione, che dopo il passaggio all’Astana di Paolo Slongo per seguire Vincenzo Nibali, era stata affidata al tedesco Sebastian Weber. A fine stagione, la Cannondale si è unita con la Garmin di Jonathan Vaughters e, come impongono i regolamenti, ha mantenuto i contratti in essere. Moser e Weber si sono così trovati di nuovo insieme nella nuova realtà. Ma con poco feeling,

evidentemente, tanto che Moser ha optato per un preparatore personale fuori dal team americano. La scelta è caduta su Michele Bartoli, con il quale pare ci sia una grande intesa. E qui scatta l’anomalia. Il toscano, come consulente, è infatti anche il responsabile della preparazione atletica di una squadra avversaria della Cannondale-Garmin, la Lampre-Merida. Nella quale, tra gli altri, corre Diego Ulissi, sulla carta il grande rivale di Moreno. A Bartoli, peraltro, si affidano anche altri corridori non Lampre, come Petacchi, che per Michele è «un fratello minore», il giovane Mareczko e il colombiano Betancur.

c.ghis.

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28 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Tanto basket, prima di scoprire Vidal1Alle 14.15 «Sottocanestro» lancia l’anticipo di domani di Gazzetta Tv. Alle 21.35 torna «Condò Confidential»

Massimo Oriani

A rturo Vidal e tantobasket. Questo e moltoaltro oggi su Gazzetta

Tv. La giornata si aprirà con ilconsueto appuntamento con lenews live dalla redazione dellaGazzetta dello Sport. Per gli ap-passionati della palla a spicchida segnare in agenda l’orariodella seconda puntata della ru-brica settimanale «Sottocane-stro», in onda alle 14.15 (repli-ca alle 0.05). In studio MicheleGazzetti e Luca Chiabotti conospite l’allenatore Fabrizio Fra-tes, che racconterà la sua re-cente esperienza in Cina comeconsulente dei Jiangsu Dra-gons. Poi servizi sulla grande partita di Gianluca Basile di do-menica scorsa con Capo d’Or-

lando, sulla lotta per il 2° postoincentrata sulla Reyer Veneziae un’intervista a Pace Mannion,tornato a Cantù mercoledì percelebrare la Coppa Korac vintadalla Clear nel ‘91 con alla gui-da proprio Frates. Verrà poianalizzata la striscia di Milano,che in campionato ha infilato15 vittorie consecutive, in pra-tica un intero girone, con 10successi in doppia cifra e conscarto medio di 18.4 punti a ga-ra.

BRINDISI-CREMONA Una clipdi Franco Casalini presenteràinvece l’anticipo di domani diGazzetta Tv (dalle ore 20 diret-ta con lo studio di via Rizzoli,telecronaca dalle 20.30 colcommento tecnico di Dan Pe-terson) che vedrà di fronte EnelBrindisi e Vanoli Cremona.

CALCIOMERCATO Alle 19 (e inreplica alle 23) sale in cattedrail calcio con la rubrica dedicataal mercato curata dall’espertodella Gazzetta, Carlo Laudisa econdotta da Federica Miglia-vacca, con ospite il direttore ge-nerale dell’Atalanta PierpaoloMarino. In onda anche uno spe-ciale sull’Assemblea della LegaCalcio e sui destini del Parma.

VIDAL In prima serata, alle21.35 Arturo Vidal, centrocam-pista della Juventus, si raccon-terà a Paolo Condò, nella se-conda puntata di Condò Confi-dential. La firma de La Gazzet-ta incontra ogni settimana unpersonaggio del mondo dellosport per far conoscere al pub-blico il lato personale e più na-scosto dei diversi protagonisti.

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4Gli spazi dedicati ai tg giornalieri: dalle 7 alle 8.45, dalle 13 alle 14 e poi la sera dalle 19.30 alle 20.30 e alle 23.30

IL NUMERO

IL PALINSESTO

Questa la programmazione di oggi.MATTINADalle 7 alle 8.45 Gazzetta News.9 11X909.05 Sport Science10 11X9010.05 Pazzi per i derby11 11X9011.05 Speedgang: la banda dei motori.12 11X9012.05 Sport SciencePOMERIGGIODalle 13 alle 14 Gazzetta News14.15 Gazzetta News: Sottocanestro14.45 Gli autogol15 11X9015.05 Explorers: avventure pericolose. 15.30Campioni a confronto16 11X9016.05 Sport Science17 11X9017.05 Bomber18 11X9018.05 Explorers: avventure pericolose.18.30+3 Fantanews19 Gazzetta News CalciomarketSERADalle 19.30 alle 20.30 Gazzetta News.20.45 Gli autogol21 11X9021.05 Campioni a confronto21.35 Condò Confidential22 11X9022.05 Sport Science23 Gazzetta News Calciomarket23.30 Gazzetta News00 11X9000.05 Gazzetta News: Sottocanestro

CALCIOMARKET ALLE 19 OSPITE MARINO (ATALANTA)

� 1. Massimo Bulleri (destra) contro Luca Vitali in Cremona-Brindisi dell’andata. 2. Arturo Vidal, 27 anni, cileno della Juventus CIAM/LAPRESSE

21 clic COME RISINTONIZZARE I VOSTRI TELEVISORIE VEDERE IL CANALE 59

� Se non vedi Gazzetta Tvsul canale 59 puoi eseguire le seguenti procedure

Se possiedi un TV o un Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2. Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK per accedere alla configurazione dei canali. 4. Impostare la Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avviascansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca dei canali.

Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciar invariata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca)4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK.

Siamo in onda!R

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29VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Eurolega, infortuni, nuove gerarchie dovute acambiamenti che abbiamo dovuto fare. E’ ancoraalla ricerca della sua strada tecnica, della suaidentità. Per noi dello staff, avere un gruppo conpersonalità e individualità così spiccate da farconvergere è un lavoro che ci prosciuga di molteenergie e a volte, quando le cose non funzionanocome dovrebbero, estremamente frustrante. Fac-cio leva sulla continuità che nasce dallo staff chenon è cambiato e sul livello di applicazione dellasquadra per arrivare alla fine al livello che siamoconvinti ci appartenga».

Avete preso Elegar, un pivot, per un play. Perché?Il ruolo di Meacham era parti-colare, è stato perfetto per noi,in campo e fuori, ma quando lagrazia di Hackett ha ridotto ilsuo impegno a polizza-playoff,ha chiesto di tornare in Franciaper ricoprire un ruolo più im-portante. Abbiamo rinunciatoal terzo play perché pensiamoche Elegar ci dia delle qualitàsotto canestro nelle quali, fino aoggi, siamo stati un po’ carenti:atletismo, reattività, energia. El’entusiasmo di uno che per laprima volta ha raggiunto il mas-simo livello continentale dopouna carriera in leghe o squadreminori. Ma, proprio per questo,si trova in un contesto a lui sco-nosciuto finora».

Si parla molto del suo rapporto con Gentile e del fatto che Alessandro sembri non sentirsi al centrodel suo progetto tecnico.«Non è cambiata la progettualità del club nei con-fronti di Gentile, è un giocatore unico e un inve-stimento della società che io devo essere capacedi valorizzare. Non ha attraversato un momentosplendente, non è giusto puntare il dito solo su dilui né voglio ridurre tutto all’infortunio pre coppaItalia, ma certamente le cadute del suo rendi-mento quando ha dei problemi fisici sono un pro-blema sul quale deve lavorare. Quello che glichiediamo è che non si accontenti per aver rag-giunto in Italia lo status di grande giocatore, ma

Luca Chiabotti

M ilano spacciata? Milano che ci crede sestasera, come previsto, più di 8000 per-sone saranno al Forum per vedere la sfi-

da con l’Olympiacos, probabilmente l’ultimo ap-pello di una Eurolega compromessa ma con spira-gli di luce, dopo la vittoria della scorsa settimanain Russia e un calendario favorevole nei confrontidelle avversarie da raggiungere per il quarto po-sto, Efes e Vitoria. «Al momento, calendario eclassifica non sono la considerazione prioritaria— dice Luca Banchi — quanto riuscire a tirarefuori da questo gruppo il massi-mo sotto il profilo tecnico, men-tale e fisico, la cosa che è man-cata di più in questa Eurolega.Resta la voglia di dimostrareche questo è il nostro livello,che possiamo competere con imigliori anche se hanno avutoqualcosa più di noi come consi-stenza, precisione, continuità».

L’EA7 deve ancora vincere in ca-sa nelle Top16, eppure la mediadel pubblico supera quota 9000.Uscire subito di scena sarebbe un peccato doppio.«Lo scorso anno la scintillascoppiò in Eurolega, all’inizioperché la gente di Milano vole-va vedere i Galacticos del Realpiù che la nostra squadra. Poi lecose sono cambiate e quest’anno i dati più sor-prendenti sono arrivati dal campionato, dalla vo-glia di esserci e di partecipare dei nostri tifosi an-che quando l’appuntamento non appare, sulla carta, così stimolante. C’è un pubblico nuovo, di-verso che la società è stata brava a trovare e moti-vare, al di la del risultato».

Dominate in Italia, vi contestano, arrivate dopo 19anni in finale di Coppa Italia e la perdete, sembratespacciati in Europa e giocate una grande partita inRussia... Come vive questi alti e bassi emozionali?«Il mio lavoro è essere razionale. Il gruppo è pas-sato attraverso un doppio assetto campionato-

Banchi: «Milano vale l’Eurolega»1C’è l’Olympiacos: «Classifica? La priorità è tirare fuori il massimo da questo gruppo»

Westbrook scatenatoOnnipotenza alla Jordan 1Il play dei Thunder è da mvp, 4a tripla doppia in fila: 49 punti, 16 rimbalzi, 10 assist

LUCA BANCHIALLENATORE EA7 MILANO

GENTILE E’ UNICO E DEVO VALORIZZARLO.

PERO’ NON PU0’ ACCONTENTARSI DELLO

STATUS RAGGIUNTO

VOGLIAMO DIMOSTRARE CHE IL NOSTRO LIVELLO E’ QUESTO E POSSIAMO

COMPETERE CON LE GRANDI DI EUROPA

di migliorare ancora tecnicamente, nell’uso dellamano debole, nella sicurezza del suo tiro, nellalettura di certe situazioni. E anche fisicamenteperché una migliore qualità sotto questo aspettone limiterebbe i down quando le sue condizioninon sono ottimali. I nostri caratteri ci portanospesso al confronto, ma nessuno vuole un Ales-sandro diverso, è legittimo che si senta uno deinostri leader e tutti accettano qualche forzatura.Ha una passione smodata, il basket è al centrodella sua vita . Se devo tranquillizzare qualcunosul suo ruolo, non è lui ma sono forse i tifosi e chici sta attorno. Con lui parlo in privato».

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clicDERBY POSTICIPATO, EA7 GIA’ SPACCIATA

� La situazione dell’EA7 in chiave playoff di Eurolega è compromessa ma darla già per spacciata... E’ quello che si evince dal posticipo del derby con Cantù, deciso dalla Lega col consenso del club, che si sarebbe dovuto giocare domenica e che invece è stato spostato il 16 aprile, nella sera di gara-2 dei quarti di finale di Eurolega. Vero che in caso di impetuose rimonte dell’EA7, il derby può essere ulteriormente posticipato. Ma insomma...

Sette punti nell’ultimo minuto di Nando De Colo (ne aveva 4 fin lì) danno al Cska il successo a Vitoria. Tra i russi Kirilenko, alla seconda gara in Eurolega, chiude a 4 punti in 14’. Nizhny Novgorod sconfitto in casa del Fenerbahce.

GIRONE EAlba Berlino-Zalgiris Kaunas 80-72 (Redding 27; Milankis 18), Panathinaikos-Barcellona 77-81 (Gist 16; Doellman 21), Stella Rossa Belgrado-Maccabi Tel Aviv 89-76 (Marjanovic 19;

Smith 15). Oggi: Galatasaray Istanbul-Real Madrid.CLASSIFICA: Real Madrid 7 vinte-1 persa; Maccabi, Barcellona 6-3; Panathinaikos 5-4; Alba 4-5; Zalgiris 3-6; Galatasaray 2-6; Stella Rossa 2-7.GIRONE FFenerbahce Istanbul-Nizhny Novgorod 92-79 (Bjelica 16; Thompkins 22), Laboral Kutxa Vitoria-Cska Mosca 74-81 (Adams 31; Fridzon 13). Oggi: EA7 Milano-Olympiacos Pireo (20.45, diretta FoxSports 2), Unicaja Malaga- Efes Istanbul.

CLASSIFICA: Olympiacos 7-1; Cska, Fenerbahce 7-2; Efes 4-4; Vitoria 4-5; Nizhny Novgorod 2-7; Milano 2-6; Unicaja Malaga 1-7.

OTTAVI EUROCUP (Andata) Zenith S.Pietroburgo-Khimki 84-86, Parigi Levallois-Turow 74-71, Banvit-Roma 71-55, Lietuvos Rytas-Karsiyaka 81-81, Bamberg-Lokomotiv Kuban 78-80, Cedevita Zagabria-Gran Canaria 76-84, Cantù-Kazan 64-70, Valencia-Bayern Monaco 80-58.

LA GUIDASUCCESSO CSKA A VITORIA COL GRAN FINALE DI DE COLO

SOLO BULLS

Niente Europeo per Joakim Noah. Lo scrive L’Equipe che spiega come la Francia abbia chiesto al centro dei Bulls di far sapere la sua decisione entro fine marzo. «La Nazionale non è mai stata la mia priorità, mi devo concentrare sulla carriera Nba» è stata la replica del figlio di Yannick. I Bleus, nel girone con Russia, Bosnia, Finlandia, Polonia e Israele, sono stati chiari: niente Europeo, niente Olimpiade, in caso di qualificazione.Ancora 25 punti per Bargnani nella larga sconfitta dei Knicks in casa dei Pacers. Secondo successo in fila dei Nuggets (a Minneapolis) dopo il licenziamento di coach Shaw, con 16 punti di Gallinari. Usa Today ha sponsorizzato il ritorno di D’Antoni sulla panchina di Denver, definendolo «l’uomo giusto» per rilanciare la squadra del Colorado con un roster fatto a misura per il suo stile di gioco. Gli Spurs di Belinelli (13 punti) asfaltano i Kings nella prima casalinga dopo il Rodeo Trip che li ha tenuti lontani da casa per un mese.

RISULTATIIndiana-New York 105-82; Orlando-Phoenix 100-105; Boston-Utah 85-84; Brooklyn-Charlotte 91-115; Toronto-Cleveland 112-120; Houston-Memphis 100-102; Miami-Lakers 100-94; Minnesota-Denver 85-100; New Orleans-Detroit 88-85; Oklahoma City-Philadelphia 123-118 dts; San Antonio-Sacramento 112-85; Golden State-Milwaukee 102-93; Clippers-Portland 93-98.

Noah rinuncia all’Europeo 2015con la Francia

7� Triple doppie consecutivedi Jordan nell‘88-89, top degli ultimi 26 anni davanti alle 4di Westbrook. Il record è di Chamberlain, 9 in fila nel ‘67-68

Russell Westbrook, 26 anni, nativo di Long Beach, California AFP

Alessandro Gentile, 22 anni, col coach di Milano Luca Banchi CIAMILLO-CASTORIA

L a grandezza di un giocato-re si vede nei momenti didifficoltà. Con Kevin Du-

rant ancora fermo e i playoffper i Thunder appesi a un filo,Russell Westbrook ha elevato ilsuo rendimento toccando livelliche il play californiano non ave-va mai neppure sfiorato in pas-sato. Sul talento non ci sonomai stati dubbi, sulla compati-

bilità con KD parecchi invece,perché più che complementarisembrano essere fenomeni cherendono al top separati.

MASCHERA Contro i Sixers haWestbrook messo a segno la sua4a tripla doppia consecutiva, con 49 punti, 16 rimbalzi e 10assist, trascinando OklahomaCity a una sudata vittoria alsupplementare. Il tutto indos-sando una fastidiosa mascheraper proteggere lo zigomo appe-na fratturato. E’ arrivato il mo-mento di inserire il play ex Uclanella ristretta lista dei candidatial premio di mvp 2015. Si trattadi un’élite molto ristretta, for-mata, a nostro parere ma nonsolo, da Steph Curry, James

Harden e LeBron James. Allaquale oggi ci sentiamo di ag-giungere Westbrook. Dove sa-rebbero i Thunder senza di lui?Molto probabilmente fuori dal-la zona playoff, perché quell’ot-tavo posto a Ovest (con 34 vit-torie e 27 sconfitte) è tutt’altroche al sicuro con i Pelicans (33-28) di un indemoniato AnthonyDavis (tornato mercoledì nottecon 39 punti, 13 rimbalzi e 8stoppate nella vittoria su De-troit) che non mollano un col-po. Il Westbrook che abbiamoammirato negli ultimi 40 giorniè una forza della natura. Hachiuso il mese di febbraio con31.1 punti, 10.3 rimbalzi e 9.1assist a partita, sfiorando la tri-pla doppia di media. Le ultime

due sono arrivate con oltre 40punti segnati, impresa riuscitasolo a Jordan e Pete Maravich.

TEMPO «Per quelli come me evoi che pensavano che a Russellservissero un paio di partite peradattarsi alla maschera, beh, cisiamo sbagliati» sorrideva poi coach Scott Brooks. Si continuaa parlare di Thunder come mi-

na vagante dei playoff. In realtàla definizione è completamentesbagliata. Sono tutto fuorchéquello. Se riusciranno ad en-trarci sani e al completo, po-trebbero essere considerati datitolo, soprattutto dopo gli in-nesti di Kanter e Augustin. Po-veri Warriors. Hanno sudatotutta la stagione per conquista-re la testa di serie n.1 e ora ri-schiano di trovarsi di fronte alprimo turno questo Westbrook.Ah, e anche tal Durant, all’ana-grafe Kevin. Volete mettere conAtlanta, 1a a Est, che se la vedràcon Charlotte, piuttosto che In-diana, Brooklyn o Boston?

BATMAN Un articolo di Espnsollevava una questione moltointeressante ieri. Non possiamopiù considerare Westbrook Ro-bin e Durant Batman. Vannomessi sullo stesso livello. C’èvoluta una stagione piena diguai fisici per l’mvp in caricaper farci scoprire tutto il poten-ziale di Russell. E forse far capi-re che entrambi possono rende-re di più singolarmente che incoppia. Magari ci smentirannoe vinceranno il titolo partendodall’ottavo posto. Non ci è mairiuscito nessuno. La finale laraggiunsero in quel modo solo iKnicks nel ‘99, stagione anoma-la per via della serrata. Non ve-diamo l’ora che arrivi il 18 apri-le e scattino i playoff. Potrebbe-ro essere i più belli di sempre.Anche grazie a Westbrook.

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BasketRTop 16 di Eurolega

EA7 spacciata?Il calendario è favorevole� A sei giornate dalla fine delle Top 16 di Eurolega, Milano può ancora tentare di strappare il quarto e ultimo posto per i playoff alla coppia Laboral Vitoria-Efes Istanbul avanti di 4 punti. La situazione è compromessa ma, in caso di vittoria con l’Olympiacos, l’EA7 potrebbe avvalersi di un calendario più favorevole delle avversarie dirette. La vera favorita nella volata è Vitoria, che vanta anche un +19 nello scontro diretto con Milano.� MILANO (4 gare in casa, 2 in trasferta): OLYMPIACOS, MALAGA, Fenerbahce, VITORIA, Efes Istanbul, CSKA� VITORIA (3 gare in casa, 3 fuori): CSKA (ieri), Nizhny Novgorod, OLYMPIACOS, Milano, FENERBAHCE, Malaga.� EFES ISTANBUL: Malaga, Cska, NIZHNY NOVGOROD, Olympiacos, MILANO, Fenerbahce. (in maiuscolo, le partite in casa)

MONDONBA

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30 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Dinamo travolta: Busto, un piede in finale1La Diouf fa 16 punti nel 3-0 sulle russe: «Volevamo riscattarci dopo la Coppa Italia». Giovedì il ritorno

Gian Luca PasiniINVIATO A BUSTO ARSIZIO (VA)

L’ unico tifoso della Dina-mo Mosca con tanto dibandiera bianca con D

azzurra al centro e storicostemma di Lenin, è tornato acasa con poche soddisfazioni eun muso lungo così. Busto Ar-sizio batte Mosca 3-0 o se pre-ferite l’Italia batte la Russia3-0. L’ultima squadra italiana ancora in lizza nella Cham-pions League travolge, nella gara di andata dei quarti di fi-nale, l’ultima rappresentantedella Russia. Chi è venuto alPalaYamamay con in mente laBusto Arsizio che sabato po-meriggio aveva rimediato unafiguraccia contro Modena nel-la semifinale di Coppa Italiaavrà pensato a uno scambio dipersona, o meglio a uno scam-bio di squadra. Le «farfalle»(soprannome delle giocatricibiancorosse) hanno volato leg-gere per tutta la partita massa-crando la Dinamo.

Mosca aveva già incontrato ebattuto due volte le ragazze diParisi nel girone eliminatorio,ma questa volta è stato moltodiverso. Una intensa prova disquadra, dalla battuta alla di-fesa. Strepitosa FrancescaMarcon (la capitana), 12 puntie un robusto 69% in attacco,molto concreta in ricezione,dove si è sobbarcata il lavoromaggiore della sua squadra. Alsuo fianco Valentina Diouf, 16punti, miglior marcatrice dellaserata, che sorride soddisfatta.

Un’altra squadra rispetto aquella vista sabato in CoppaItalia. «Volevamo riscattarci.Sapevamo che dovevamoscendere in campo con un’al-tra testa, perché c’era subitouna partita fondamentale».

Cosa vi siete nel gruppo dette dopo quella sconfitta bruciantecontro Modena, a Rimini?«A dire la verità nulla. La per-formance si commentava da sola per cui non c’era nulla dadire, ma tutto da dimostrare. Epenso che l’abbiamo fatto que-sta sera contro la Dinamo».

Dopo due sconfitte contro Mo-sca nel girone (la Dinamo ha eli-

minato anche le tricolori di Pia-cenza negli ottavi con due scon-fitte) era difficile rigiocare con-tro di loro?«Molto molto. Però nel frat-tempo noi siamo cresciute,mentre per loro quella è lasquadra. Quindi ce la siamogiocata alla grande»

Busto molto determinata in battuta, spietata in attacco: non le avete mai fatte respira-re.«E’ andata così. E’ esattamentecome avevamo studiato la par-tita. Abbiamo tenuto un livellodi battuta altissimo, cosa fon-damentale per mettere sottouna squadra come la loro, cheva molto in difficoltà in rice-zione».

Giovedì l’Unendo Yamamay va in Russia, per la gara di ritorno,la finale di Stettino (ai primi diaprile, in Polonia) non è poi piùcosì lontana.«Andiamo in Russia, non saràper nulla facile giocare là in ca-sa loro, però dai diciamo chesiamo avvantaggiate...».

Valentina Diouf sorride, men-tre Carlo Parisi con la sua ma-glia nera di ordinanza passa inmesso alle sue ragazze a tuttefa una carezza sulla testa. Ilbroncio di Coppa Italia è spari-to. «La pallavolo - soprattuttofemminile - è fatta così», dice iltecnico storico di Busto. Sa chela seconda finale di Cham-pions della sua squadra non èpiù un miraggio: è lontana«appena» due set...

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BUSTO ARSIZI0 3

DINAMO MOSCA0

(25-14, 25-22, 25-18)

UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Havelkova 10, Pisani 6, Diouf 16, Marcon 12, Lybushkina 7, Wolosz 3; Leonardi (L), Perry 1. N.e. Degradi, Rania, Michel, Camera. All. Parisi.

DINAMO MOSCA: Markova 2, Moroz 4, Obmochaeva 14, Schchrban 8, Morozova 5, Kosianenko; Malova (L), Vetrova, Fateeva 1, Tretyakova, Peperlinka,Lazareva. All. Podkopaev.

ARBITRI: Porvaznik (Slk) e Kovalchuk (Ucr).

NOTE Spettatori 2200. Durata set: 23’, 27’, 26’; totale 76’. Unendo Yamamay: b.s. 7, v. 3, m. 13, 2a l. 10, e. 19; Dinamo: b.s. 9, v. 1, m. 5, 2a l. 7, e. 20.

Valentina Diouf, 22 anni, schiacciatrice azzurra e di Busto Arsizio TARANTINI

LA GUIDA

(a.a.) Il Vakifbank di Giovanni Guidetti (Bracceschi preparatore) e Carolina Costagrande (9, 28%) si aggiudica il derby di Istanbul con il Fenerbahce di Marcello Abbondanza (Fanni 2°, Bragagni prep.), Leo Lo Bianco (4) e Lucia Bosetti (6, 15%). Vince anche l’altra formazione euroasiatica, l’Eczacibasi di Giovanni Caprara (Rosini prep.) in tre set sulle svizzere dello Zurigo.In Coppa Cev l’Energy TI Diatec Trentino supera al tiebreak i belgi del Roeselare.

Femminile (andata quarti): Vakifbank Istanbul (Tur)-Fenerbahce Istanbul (Tur) 3-1 (25-23, 28-26, 19-25, 25-16), Eczacibasi Istanbul (Tur)-Zurigo (Sui) 3-0 (25-21, 25-19, 25-22), Unendo Yamamay Busto Arsizio-Dinamo Mosca (Rus) 3-0. Final Four a Stettino (POL), 4-5 aprile

Coppa Cev Maschile: Lennik (Bel)-Anversa (Bel) 3-0, Dinamo Mosca (Rus)-Fenerbahce Istanbul (Tur) 3-0, Energy TI Diatec Trentino-Roeselare (Bel) 3-2 (25-22, 25-18, 19-25, 24-26, 15-11), Kedzierzyn Kozle (Pol)-Teruel (Spa) 3-0.

Coppa Cev Femminile: Krasnodar (Rus)-Nantes (Fra) 3-0, Beziers (Fra)-Rabita Baku (Aze) 1-3, Omsk (Rus)-Galatasaray Istanbul (Tur) 3-0, Bacau (Rom)-Sopot (Pol) 0-3.Golden set: il set di spareggio si disputa a parità di punti conquistati (si assegnano 3 punti per la vittoria 3-0 e 3-1, 2 per il tiebreak vinto, 1 per quello perso).

Il 3-1 del Vakifbanksul FenerbahceTrento vince in Cev

PallavoloRAndata dei quarti Champions League

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31VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IDENTIKIT

IL PERSONAGGIO di ANDREA BUONGIOVANNIINVIATO A PRAGA (REP. CECA)

P er lui, che a inizio dicembre si è esibito atorso nudo anche su una passerella stesa suuna spiaggia dell’isola della Reunion, nel-

l’Oceano Indiano (volando a 5.85...), con la genteassiepata intorno, fa poca differenza. Ma RenaudLavillenie, agli Europei indoor numero 33, oggi edomani, salterà in un luogo degno del suo blaso-ne. La O2 Arena di Praga è una bomboniera. Ed èanche grazie a lui, la stella straniera più attesa, sei circa 14.000 posti a sedere andranno esauriti.Vedere il francese in azione è una gioia per gliocchi.

PEDANA IN GIARDINO E’ minuto (1.76 d’altez-za), è pallido, ha la carnagione chiara chiara, èun peso leggero (70 kg), pare quasi senza musco-

li. A 28 anni, ha nulladel super eroe. Ep-pure, in pedana, par-tendo da una velocitàdi base fuori dal comu-ne, è una forza della na-tura. Come aveva fattoSergei Bubka vent’anni fa,sta rivoluzionando la specia-lità. La sua costanza alivelli assoluti è im-pressionante: dopoaver chiuso il 2014 pra-ticamente imbattuto,quest’inverno, tanto perdirne una, è volato quattrovolte oltre i sei metri. Fino a unapunta di 6.02. Il segreto? Divertirsi, sem-pre e comunque. Dopo il decathlon di Talance delsettembre 2013 (concluso con 6676 punti), unadelle ultime che s’è inventato dà l’idea del perso-naggio. In allenamento, sul pistino della rincor-sa, ho posizionato due ostacoli. Poi, asta alla ma-no, ha saltato come se nulla fosse. Fino a 5.75! E’misura che in molti Paesi, Italia compresa, la sisogna. Che i saltatori con l’asta siano un po’ mat-tacchioni è risaputo: diversamente non si arram-picherebbero attaccati a un palo elastico a quellealtezze. Monsieur Lavillenie, però, li batte tutti.Basti dire che nel giardino di casa, a ClermontFerrand, s’è fatto costruire una mini pedana: quando c’è da sistemare l’asticella, sale sugli al-beri intorno e via... Del resto è un vero acrobata:i suoi tuffi in piscina, racconta chi li ha visti, la-sciano a bocca aperta.

PAROLA DI COACH «Renaud – spiega coach Phi-lippe D’Encausse – vive di continue sollecitazioninervose. E’ la sua arma in più. Non sa star fermo,si allena anche in vacanza, ama le sfide. Contro sestesso, prima ancora che contro gli avversari». Di-versamente la sua vita sarebbe noiosa: oggi non

I FENOMENI CONTENUTOPREMIUM

21/8/14 garasenza misura

602 cm14/2/15 I

601 cm6/2/15 I22/2/15 I

600 cm24/1/15 I

593 cm5/9/2014592 cm18/5/1417/1/15 I25/2/15 I

590 cm16/8/1430/8/14

587 cm3/7/14

586 cm31/1/15 I

583 cm17/6/14

580 cm31/5/148/6/1413/7/1414/9/1410/1/15 I

577 cm11/6/14

570 cm5/7/1420/7/1

562 cm22/6/14

16/2/14 I

616 cm616 cmI=Indoor

LE MISURE NELL’ULTIMO

ANNOMonsieur 6 metriLAVILLENIE L’INVINCIBILEIL SEGRETO E’ DIVERTIRSI

ASTICELLA SUGLI ALBERI, TUFFIIN PISCINA, RINCORSA A OSTACOLI

A 6.16 HA CANCELLATO BUBKA«IL RECORD? AL CHIUSO

DIPENDE SOLO DA ME»

c’è nessuno che possa impensierirlo. Lo scorso anno ha vinto ventuno delle ventidue gare allequali ha partecipato. E la sola che ha perso è stataquella del meeting di Diamond League di Stoc-colma quando, con condizioni ambientali al limi-te, ha fallito i tre tentativi alla misura di ingresso.A quella lista, nel 2015 indoor, ha già aggiuntoaltri otto successi. «Il 2014 – ricorda lui – è statoperfetto. Ho centrato tutti gli obiettivi che mi eropreposto e firmato il 6.16 di un record del mondoche è arrivato anche prima di quanto mi aspettas-si». Il primato ha spodestato zar Bubka dopo 21stagioni. E la Iaaf non a caso ha votato il transal-pino quale miglior atleta dell’anno: era dal 2000,con il giavellottista ceco Jan Zelezny, che la sceltanon ricadeva su uno specialista dei concorsi e dal1995, con il triplista britannico Jonathan Edwar-ds, che l’onore non spettava a un saltatore.

LE MOTIVAZIONI «Una delle motivazioni che più

mi spinge – spiega Renaud – è dare popola-rità all’asta. L’atletica non è solo gare di cor-

sa: quando la gente viene allo stadio, vuol ve-dere sprinter e mezzofondisti. La mia missione

è farli arrivare anche per ammirare gli astisti:spero che il mio esempio possa far sì che questo

accada». In parte è già successo: la sua vita, negliultimi tempi, è cambiata. In Francia, ma non so-

lo, è diventato una celebrità. Tanto da essereinvitato a eventi glamour come la festa di fineanno del periodico GQ. «Fa piacere, certo –sorride – ma non quanto centrare un successoprestigioso. Sono competitivo, sempre e co-

munque. Ho vinto tanto, quasi tutto, anchel’Olimpiade. Ma, per una serie di circostanze,

mai un Mondiale all’aperto. Ecco, questa èun’enorme motivazione. La mia stagione passeràin fretta nel tentativo di presentarmi al top a Pe-chino, in agosto. Voglio che la mia bacheca, a ca-sa, sia sempre più piena di trofei».

PER IL POKER Tra i tanti, ci sono quelli d’oro ditre Europei all’aperto e di altrettanti al coperto. APraga, dopo Torino 2009, Parigi 2011 e Göteborg2013, degli ultimi insegue il quarto consecutivo.Nessuno, tra gli oltre seicento atleti in gara, puòambire a tanto. «Nel mirino ho il titolo – ha dettoieri nella conferenza stampa all’Old Town Hall, incentro – ma la condizione è molto simile a quellache un anno fa mi ha proiettato al record delmondo. Quindi, perché no? Un pensierino al pri-mato lo faccio di sicuro. Certo, non sarà facile, maquel che al coperto aiuta è che le condizioni sonosempre molto simili, quindi tutto dipende esclu-sivamente da te». Alle sue spalle, fari sul polaccoPiotr Lisek, di recente salito fino a 5.90. E tra icandidati al podio attenzione al più giovane deiLavillenie, il 23enne Valentin, compagno di alle-namenti di Renaud, cresciuto fino a 5.80.

LA TECNICA Resta che a far la differenza a favoredi quest’ultimo, oltre alla testa, c’è la tecnica,quella che dal 2009 lo rende pressoché inavvici-nabile. Nei 20 passi della rincorsa sviluppa unarapidità tale da sopperire all’apparente poca po-tenza del motore. Anzi, proprio perché è una piu-ma, l’asta lo catapulta in aria alla perfezione. Ilresto è dato dal perfetto controllo del corpo e delgesto nella fase aerea, nel valicamento dell’asti-cella. Il lavoro con D’Encausse, subentrato a Da-mien Innocencio dopo il trionfo a cinque cerchi diLondra 2012, gli ha permesso di cambiare tutti iparametri: Renaud ora usa un’asta lunga 520 cm,con impugnatura a 515 e del peso di poco supe-riore ai 5 kg. Lo fa volare oltre le stelle.

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Italia, partenza falsa: Chiara Rosa, nella qualificazione del peso, con 16.75, è nona e prima delle escluse dalla finale. Sarebbero bastati tre cm in più. Nullo, 16.38, 16.75: è la serie, modesta, di un’atleta che mediamente viaggia su altre misure. Disco rosso anche per Daniele Secci, 25°: nullo, nullo e 18.53, a più di un metro dal fresco personale (con 20.46, primato europeo jr del polacco Konrad Bukowiecki). Oggi 5 finali e 11 azzurri. Nella qualificazione dell’alto (a 1.94) Alessia Trost.

IERI Qualificazioni Uomini. Lungo: 1. Torneus (Sve) 7.97. Peso: 1. Storl (Ger) 21.23; 5. Bukowiecki (Pol) 20.46 (r.e. jr); 25. Secci 18.53, el. Donne. Peso: 1. Marton (Ung) 18.44; 9. Rosa 16.75, el.

OGGI Ore 9.45. 60 hs pentathlon. 10. Triplo, q: Schembri. 10.05. 60 hs D, batt.: Caravelli, Pennella. 10.15. Asta, q. 10.32. 60 hs, batt.: Fofana. 11. Alto pent. 11.20. 400 D, batt.: Bazzoni, Chigbolu, Vitale. 11.48. 400, batt.: Galvan. 12.15.

Lungo D, q: Strati. 12.20. 800 D, batt. 12.41. 800, batt. 13.15. Peso pent. 13.25. 3000 D, batt.: Viola. 16. 60 hs D, sf. 16.05. Alto D, q; Trost. 16.10. Lungo pent. 16.15. Asta D, q. 16:25. 60 hs, sf. 16.50. 400, sf. 17.10. 400 D, sf. 17.25. Peso, finale. 17.35. 800 pent. (finale). 17.55. Lungo, finale. 18. 3000, batt. 18.35. 60 hs D, finale. 18.55. 60 hs, finale.

IN TV diretta RaiSport 2, ore 9.35-13.55 e 15.50-19.05; diretta Eurosport 2 ore 9.45-14.15 e 16-19.

EUROPEI INDOOR: GUIDAROSA E SECCI GIÀ FUORITV: RAISPORT2-EUROSPORT2

ASTA DI 5.20 METRI, RINCORSA CON 20 PASSI

VELOCISSIMI, TECNICA SOPRAFFINA: UN UOMO NORMALE PUO’ VOLARE

AtleticaREuropei indoor a Praga

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RENAUDLAVILLENIENATO A BARBEZIEUX (FRA)IL 18 SETTEMBRE 1986SPECIALITÀ ASTAALTEZZA 176 CM PESO 70 KG

Il palmares di Renaud Lavillenie, figlio d’arte arrivato all’asta a 17 anni, è ricchissimo. Vanta un oro olimpico (Londra 2012), un argento (Mosca 2013) e due bronzi (Berlino 2009 e Daegu 2011) mondiali, tre ori europei (Barcellona 2010, Helsinki 2012e Zurigo 2014), un oro (Marrakech 2014) e un argento (Zagabria 2010) in Continental Cup oltre, nell’attività indoor, un oro iridato (Istanbul 2012) e tre ori continentali (Torino 2009, Parigi 2011 e Göteborg 2013).

SEIMETRISTAPrimatista del mondo con 6.16 dal 16 febbraio 2013 (meeting in sala di Donetsk, casa di Sergei Bubka), vanta dieci gare oltre i sei metri (due all’aperto e otto indoor). Allenato da Philippe D’Encausse e rappresentato managerialmente da René Auguin, è un grande appassionato di motori: nel 2013 ha partecipato alla 24 ore di Le Mans per moto (25°).

Page 32: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

32 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

BiathlonRMondialiCampriani più fortegrazie alla Ferrari«Che idea verso Rio»1Una consulenza per sfruttare la tecnologia di Maranello «Questi studi mi serviranno a vincere ancora nel 2016»

Staffetta mistaSochi un ricordoL’Italia è settima

1Trionfa la R.Ceca sulla FranciaWierer: «La più dura della mia vita»

E’ stata «la gara più dura della mia vita» e piùchiara non poteva essere Dorothea Wiererdopo la staffetta mista (2 donne e 2 uomi-

ni) ai Mondiali di Kontiolahti (Fin). L’Italia nonconferma il bronzo olimpico, e chiude così setti-ma con 10 ricariche a 1’24”7 dalla Rep.Ceca, cheprecede la Francia dei fratelli Fourcade a 20”2 ela Norvegia a 27”7, nonostante un giro di penali-tà. Dorothea Wierer deve usare 2 ricariche al pri-mo poligono e rimane nel gruppone, poi recupe-ra ed è ottima al poligono prima di lasciare a Ka-rin Oberhofer 8a a 40” dala vetta. Buona la provadella Oberhofer con una sola ricarica al secondopoligono mentre molte nazioni sbagliano e arre-trano in classifica. Oberhofer cambia addiritturaquinta, in recupero a 1”21 dalla Bielorussia.

CADUTA Poi Dominik Windisch arriva al tiro a terra con la Norvegia ma sbaglia e deve usare duericariche per ripartire 7° a 1’48”. Recupera terre-no sugli sci ed esce dal secondo poligono a 1’28”dalla Bielorussia che guida dall’inizio. Lukas Ho-fer arriva 5° al poligono a terra ma deve usare duericariche e riparte 7° a 1’18” dal ceco Moravec cheagguanta la vetta davanti a Bielorussia e Norve-gia. Nell’ultima sessione di tiro crolla la Bielorus-sia e scappano R. Ceca, Francia e Norvegia. LukasHofer usa altre 2 ricariche e riparte 7° agganciatoalla Germania ma perde ancora qualche secondoper una caduta sull’ultima salita «a causa di unosci che si è infilato in un ramo d’albero spostatodal tedesco che mi precedeva. Ho perso dieci me-tri e non ho più recuperato».

Staffetta mista: 1. Rep.Ceca 1h20’27”22 (8 ricariche); 2. Francia a 20”2 (8); 3. Norvegia a 27”7 (4); 4. Bielorussia a 31” (7); 5. Austria a 1’00”3 (3), 6. Germania a 1’00”3 (3); 7. ITALIA (Wierer, Oberhofer, D.Windisch, L.Hofer) a 1’24”7 (0+10); 8. Usa a 1’46”6 (9); 9. Finlandia a 1’59”5 (8); 10. Russia a 2’00”2 (2). Oggi: 13 e 16.30 sprint (dir. Eurosport).

Mario SalviniINVIATO AD ARNHEM (OLANDA)

I l 2014 lo aveva lasciato de-luso ai Mondiali di Grana-

da, con la carta olimpica per Rioappena conquistata, ma contutta una serie di dubbi. NiccolòCampriani confessava di nondivertirsi più, di non sopportarele nuove regole, che azzerano ipunteggi dopo le qualificazionie mandano tutti alla pari in fi-nale. E non era ancora tutto. La-mentava che all’improvviso,dopo la laurea in ingegneria e ilmaster, si era trovato le giorna-te mezze vuote. Che si dovevaper forza trovare qualcos’altroda fare. E adesso, ad Arnhem, ilgiorno prima dell’Europeo10m, può finalmente racconta-re di averlo trovato: alla Ferrari.

IN ROSSO «E’ un bel progettoche durerà un anno, nell’ambi-to della collaborazione tra Conie Ferrari. Farò studi tecnologiaapplicata allo sport, per il tiro,su munizioni, rinculo e vibra-zioni, ma non solo. E’ una buo-na idea mettere insieme le po-

tenzialità delle eccellenze ita-liane. Credo ci sia bisogno di in-terazione tra c hi ha lacompetenza per questi studi egli atleti. Se poi gli atleti sonoanche ingegneri…». Quella diNicco per la Rossa sarà una con-sulenza. Non darà consigli di aerodinamicità alla Ferrari, percapirci. «Ma se c’è da sparare al-le ruote di Hamilton, caso-mai…». E così è tornato anchel’entusiasmo. In un inverno cul-minato con un fatto molto cu-rioso. Capitato tre settimane fa

a Rotenburg an der Fulda, allefinali di Bundesliga, il campio-nato a squadre tedesco. Niccospara per il Coburg, arrivato al-la sfida decisiva per il titolocontro l’Hilgert. Entrambe lesquadre hanno deciso di man-dare in linea come primo tirato-re il loro straniero: Camprianiper Coburg-Petra Zublasing perHilgert. Due italiani, due fidan-zati contro: «Un’esperienzabruttissima. Avremmo avuto bi-sogno di uno psicologo, tutti edue. Non ci siamo ancora benripresi». Ha vinto Nicco, 397 a395, che è diventato campionedi Germania, dopo che nel 2011è stato campione Usa Ncaa, nel2013 campione di Gran Breta-gna e nel 2014 campione diFrancia individuale: non male.

ACCETTAZIONE Ma tutto que-sto è il contorno. Il nocciolo èche Nicco da quando sono cam-biate le regole ha continuato astra-battere tutti nelle qualifi-che, salvo poi spesso soffrire infinale, tanto che al Mondiale eagli Europei 2014 non ha presomedaglie (ma ha vinto 2 provedi Coppe del Mondo). «Ho lavo-rato tutto l’inverno per cambia-re modo di sparare. Diciamoche dopo la fase del rigetto edelle proteste contro le nuoveregole, adesso sono nella fasedell’accettazione. Chissà, ma-gari arriveremo anche al diver-timento. Speriamo entrol’Olimpiade, che nel 2016 io Pe-tra prepareremo al centro olim-pico Usa, in Colorado. In prati-ca ho ridotto di molto i mieitempi di punteria, il che vuol di-re stravolgere tutto». Da unpunto di vista pratico, ma an-che filosofico. «Tirare il grillet-to nei tempi che mi sono impo-sto ora, per seguire i ritmi delnuovo format della finale, è co-me farmi violenza. Ma se le re-gole sono queste, così devo im-parare a tirare».

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Niccolò Campriani è nato il 6 novembre 1987 a Firenze. Oro e argento ai Giochi di Londra

Oggi ad Arnhem dai 10 metriIeri argento jrs, domani Niccolò

� Oggi ad Arnhem (Ola) scattano gli Europei 10m senior. Ieri tra gli Juniores argento a squadre della carabina maschile (Giuseppe Capano, Giacomo Maurina e Alessio Barcucci) con 1848.5, dietro alla Russia (1858.6) e davanti alla Germania (1848). Oggi i senior carabina donne (Petra Zublasing, Sabrina Sena, Elania Nardelli) e pistola uomini (Luca Tesconi, Mauro Badaracchi, Giuseppe Giordano). Niccolò Campriani va in linea domani, così come la pistola donne.

Tiro a segnoREuropei in Olanda

Page 33: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

33VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Barazzutti, l’Italia gioca a 3 punte 1Niente singolare per Fognini: «Giusto, Seppi e Bolelli sono più pronti». Ma in doppio ci sarà

Vincenzo MartucciINVIATO AD ASTANA (KAZ)

@VinceMartucci

«E’ giusto così, io sonoarrivato solo ieri, hogiocato solo sulla

terra e gli altri hanno fatto unaprogrammazione sul cemento,sapevo già della decisione».Possibile che Fabio Fognini,quel Fabio Fognini, accetti cosìa cuor leggero l’esclusione daisingolari di coppa Davis dopo aver contribuito 8 volte ai 9 suc-cessi di squadra? Possibile cherinunci all’etichetta di numero22 del mondo? Eppure, a guar-dare la classifica, è il più fortedei protagonisti di Kazakistan-Italia, primo turno del gruppomondiale di Coppa ad Astana,capitale dell’immensa steppadei cosacchi, nazione indipen-dente dall’Unione Sovietica dal1991, priva di sbocchi sul mare,ma ricchissima di carbone, me-tano e petrolio. Possibile, perché Fabio nonadora le superfici dure indoor,ha la percezione che i compagniin questo momento non gli sia-no inferiori, e ha un’ottima rela-zione con Andreas Seppi e Si-mone Bolelli che, giustamente,gli vengono preferiti, per carat-teristiche tecniche e risultati,anche di questi primi tre mesidell’anno. Andreas e Simonehanno cominciato la stagionesul cemento, a Doha; Bolelli hatoccato al massimo il terzo tur-no, a Sydney e a Marsiglia, maha spezzato l’incantesimo «top10» (dopo 35 bocciature) e hafinalmente dato lustro al suo ta-lento con lo Slam di doppio;Seppi ha preso ancor più fiduciasfatando il tabù-Federer, arri-vando al quarto turno a Mel-bourne e alla finale di Zagabria,fermato solo da Garcia-Lopez;Fognini, invece, su cemento, haperso due match su due, col re-divivo Del Potro e con Alejan-dro Gonzalez.

ARMA SEGRETA Del resto, il n.1 italiano, eroe degli ultimi anniin Davis, sa che in questo fine-settimana, potrà comunque ri-tagliarsi il suo spazio importan-te. Domani, in doppio - in cop-

pia con l’amico Simone, noncon Paolo Lorenzi che capitanCorrado Barazzutti ha inseritoin formazione per dar lustro areferto anche al quarto uomo -,per siglare sul 3-0 l’impegnocontro gli ex russi, Kukushkin eGolubev. O anche domenica, sela situazione si dovesse compli-care e, nel singolare decisivo,sul 2-2, ci fosse bisogno di qual-cosina in più, cioé del vero Fo-gnini. Da cui la domanda som-messa, ma maliziosa dei medialocali: «Fognini è l’arma segretadell’Italia?».

STANCHEZZA La verità è chenon c’è segreto e non c’è retro-scena, soprattutto in questa«che è la più forte nazionale diDavis che ho capitanato, con tregiocatori di ottimo livello». Pa-rola di Barazzutti, per cui anchele ultime scelte, sono lineari:«Io cerco sempre di guardare lesituazioni a 360 gradi e di met-tere in campo i migliori giocato-ri del momento, valutando lacondizione, la superficie e gliavversari. E credo di aver fattola scelta più giusta. Seppi e Bo-

lelli stanno giocando molto be-ne, hanno fatto una program-mazione sul veloce, e Simoneha battuto un giocatore di altolivello sul cemento indoor, co-me Raonic. Queste cose le sa be-ne anche Fabio». Il dubbio vienea chi non sa, non conosce e sibasa sui nomi, sui luoghi comu-ni, ma il mondo del tennis nons’è stupito di Seppi e Bolelli tito-lari sul veloce indoor. E poi il ca-pitano era al fianco di Fognini,in Argentina, e non l’ha vistogiocare granché bene: «Erastanco». Così come ha potutoosservarlo in due giorni d’alle-namento ad Astana. E così si tie-ne in serbo il jolly per il doppio:«Fabio e Simone formano unadelle coppie più forti ed affiata-te». Mentre Luca Vanni, cheaveva fatto un pensierino sullapromozione da quinto a quartouomo, a spese di Paolo Lorenzi,dovrà fare risultato anche sulduro. E convincere che il gran-de risultato di San Paolo, con laprima finale Atp Tour, sulla ter-ra, sia il primo di altri segnali diesplosione, sia pur tardiva.

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5� Le volte che Barazzutti ha schierato Seppi e Bolelli come singolaristi. Nei 4 precedenti l’Italia ha sempre perso (2007, 2008, 2009 e 2012) (lu.mar.)

Fabio Fognini, 27 anni, numero 22 al mondo.A sinistra la squadra azzurra in Kazakistan: Andreas Seppi, 31 anni, Paolo Lorenzi, 33, Simone Bolelli 29 anni, Fabio Fognini e il capitano Paolo BarazzuttiTONELLI/

FEDERTENNIS

� Sarà il Circolo Tennis Brindisi ad ospitare il 18 e 19 aprile lo spareggio tra Italia e Stati Uniti per restare nel World Group della Fed Cup 2016. Si giocherà all’aperto e sulla terra rossa. Brindisi è la città natale della Pennetta, che quindi potrebbe tornare tra le convocate dopo la rinuncia di Genova. La vincente della sfida tra Italia e Stati Uniti rimarrà nel Gruppo Mondiale, la perdente la prossima stagione disputerà invece il Gruppo II. Le azzurre al primo turno del Gruppo Mondiale sono state sconfitte3-2 dalla Francia a Genova, mentre le americane, nel primo turno del Gruppo II, hanno sconfitto l’Argentina.

Playoff Fed Cup Italia-Stati Unitisarà a Brindisi

� Sara Errani si è qualificata per i quarti a Monterrey (Mes, 450.000 euro, veloce). L’emiliana ha battuto in due set, 6-3 6-3 l’ungherese Timea Babos, numero 90 al mondo, arrivata dalle qualificazioni. Prossima avversaria della 27enne la vincente tra la russa Anastasia Pavlyuchenkova e la svedese Johanna Larsson.Nella notte italiana in campo Francesca Schiavone contro Caroline Garcia, una delle protagoniste della rimonta di Fed Cup della Francia contro l’Italia a Genova. Risultati, 2° turno: Ivanovic (Ser) b. Parmentier (Fre) 6-3 6-2; Mladenovic (Fra) b. Zvonareva (Rus) 6-4 6-2; Rybarikova (Slk) b. Hercog (Slo) 7-5 3-6 7-6 (9); ERRANI b. Babos (Ung) 6-3 6-3.

La Errani c’è vola ai quartia Monterrey

TennisRCoppa Davis, 1° turno in Kazakistan

KAZAKISTAN-ITALIAOGGI Kazakistan-Italia (Astana, veloce indoor). Singolari:Kukushkin (Kaz) c. BOLELLI (prec. 0-3); a seguire: Golubev (Kaz) c. SEPPI (nessun precedente).IN TV: diretta SuperTennis dalle 7 italiane. GAZZETTA.IT tempo reale dei match

DOMANI, doppio (ore 9): Golubev/Nedovyesov (Kaz) c. FOGNINI/LORENZI (BOLELLI).DOMENICA, singolari (ore 9): Kukushkin (Kaz) c. SEPPI (precedenti 1-1); a seguire Golubev (Kaz) c. BOLELLI (nessun precedente). IN TV: diretta su SuperTennis dalle 9.

GERMANIA-FRANCIAFrancoforte (cemento indoor). Oggi: Struff (Ger) c. Simon (Fra); Kohlschreiber (Ger) c. Monfils (Fra).GRAN BRETAGNA-USAGlasgow (cemento indoor). Oggi: Murray (Gb) c. Young (Usa); Ward (Gb) c. Isner (Usa).Tv: diretta SuperTennis dalle 14

REPUBBLICA CECA-AUSTRALIA A Ostrava (cemento indoor).Oggi: Rosol (R.Cec) c. Kokkinakis (Aus); Vesely (R.Cec) c. Tomic (Aus).ARGENTINA-BRASILEA Tecnopolis, Buenos Aires (terra).Oggi: Berlocq (Arg) c. Souza (Bra); Mayer (Arg) c. Bellucci (Bra).SERBIA-CROAZIA

A Kraljevo (cemento indoor). Oggi: Djokovic (Ser) c. Delic (Cro); Troicki (SRB) c. Coric (Cro).BELGIO-SVIZZERAA Liegi (cemento indoor). Oggi: Bemelmans (Bel) c. Laaksonen (Svi); Darcis (Bel) c. Lammer (Svi)CANADA-GIAPPONEA Vancouver (cemento indoor).

PROGRAMMAIN CAMPO ALLE 7 ITALIANE

Page 34: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

34 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Page 35: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

35VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 BIG NUOTO A MARSIGLIA (al.f.) Da oggi Scozzoli, Rivolta, Orsi, Leonardi, Dotto, Santucci, Castiglioni, Di Pietro, Ferraioli, e Mizzau a Marsiglia (Fra). Con Manaudou, Agnel, Bousquet e Lacourt (Fra), ci saranno Adrian, Ervin, Coughlin (Usa), Cielo, Fratus (Bra), Sjoestrom (Sve), Ottesen, Pedersen (Dan) e Hosszu (Ung).TUTTENOTIZIE

ALPINISMO� PIOLETS D’OR Da lunedì a giovedì a Chamonix e Courmayuer, si terrà il 23° Piolets d’Or, festival internazionale dell’alpinismo. Sono state scelte le 3 migliori ascensioni del 2014: quella degli americani Tommy Caldwell e Alex Honnold ( la traversata completa della catena del Fitx Roy in Argentina), degli sloveni Ales Cesen, Luka Lindic e Marko Prezelj (apertura di una via sull’Hagshu in India) e dei russi Alexander Gukov e Alexey Lonchinskiy (apertura di una via sul Thamserku, in Nepal).

ATLETICA� JUNIOR VELOCE (si.g.) La 19enne ecuadoriana Angela Tenorio ha battuto a Quito il record sudamericano U.20 dei 100 con 11”18. A Molepolole (Bot), dubbio 20”17 nei 200 del quattrocentista Pako Seribe, campione africano 2014. A Coolidge (Usa). Uomini.Lungo: Lapierre (Aus) 8.02.

BOXEWORLD SERIES A MILANOIL QUINTETTO ITALIANO(r.g.) Nella prima di ritorno playoff delle World Series all’Alcatraz a Milano, il c.t. Bergamasco ha scelto il quintetto che domani sera affronta l’Azerbaigian. 52: Bidhuri (Ind)-Rabadanov; 60: Boufrakech-Selimov (Rus); 69: Di Russo-Baghirov; 81: Manfredonia-Migitinov; +91: Vianello-Makmudov. Incontri odierni: Girone A.:Marocco-Cuba; Cina-Gbr.; Girone B: Usa-Argentina; Polonia-Portorico. Domani: Girone A: Algeria-Russia; Messico-Ucraina; Girone B: Venezuela-Kazakistan. � SUPERMOSCA (r.g.) A Liverpool (Gb) Zolani Tete (Saf, 19-3) mette in palio l’Ibf supermosca contro l’imbattuto Paul Butler (17) beniamino di casa. A Las Vegas, Phil Lo Greco (25-1), fermo dal maggio 2013, dopo la sconfitta contro Shawn Porter, affronta Rafale Cobos (Mes, 15-5) sulle 8 riprese. � ADDIO PANUNZI (i.m.) E’ morto a Roma a 82 anni Ottavio Panunzi, mediomassimo 2 volte tricolore dilettanti (1953,1955), olimpico a Melbourne 1956, record pro 25-12. Oggi alle 11 i funerali a San Ireneo.� HILL VINCE (i.m.) A Bismarck (Usa) rientro a 51 anni da massimo leggero di Virgil Hill (51-7), ex iridato inattivo dal 2007 e dal 2013 inserito nella Hall of fame. Ha battuto per kot 2 Jimmy Campbell (11-8).

GOLF� IN SUDAFRICA Edoardo Molinari è 44° con 72 (par) dopo il giro iniziale a East London (Saf). Renato Paratore 111° con 75 (+3), Marco Crespi 127° con 76 (+4). Guidano con 67 (-5) Phelan e Ford.

GHIACCIO� FIGURA Così ieri ai Mondiali jr di figura a Tallinn (Est). Coppie. Finale: 1. (1.1.) Xiaoyu Yu-Yang Jin (Cina) 178.79; 12. (13.11.) Manacorda-Macii 118.27. Danza. Corto: 1. Yanovskaya-Mozgov (Rus) 62.22; 17. Sforza-Sforza 45.20.

HOCKEY GHIACCIOPLAYOFF EBEL CON BOLZANO(m.l.) Il Bolzano campione in carica comincia oggi i playoff di Ebel. La squadra altoatesina è stata scelta dal Linz, che nella serie dei quarti parte col fattore campo. In stagione 2 successi per entrambe. Quarti (su 7). Oggi gara-1: Linz-Bolzano (19.15). Altre: Salisburgo-Villach; Znojmo-Klagenfurt; Fehervar-Vienna.

HOCKEY PISTA� MARZELLA CT DONNE (m.nan) In vista degli Europei di settembre, Giuseppe Marzella è il nuovo c.t. delle donne. Marzella resta allenatore del Matera maschile, e succede a Massari.

IPPICA� VITESSE Domenica a Cagnes-sur-Mer il Criterium de Vitesse (m 1609): Pascià Lest ha preso un buon numero 4 di partenza, Linda di Casei ha il 7, Osasco di Ruggi l’11 e Owen Cr il 13.� IERI 13-10-9-11-8 A Bologna (m 1660): 1 Shadow Gar (G. Longobardo) 1.14.3; 2 Sassy Nord Fro; 3 Selvaggia Jet; 4 Sky Girl; 5 Shaghy. Tot.: 6,34; 2,03, 1,37, 2,09 (34,93). Quinté: 894,84. Quarté: 319,10. Tris: 141,40.� OGGI QUINTÉ A MONTEGIORGIO Al San Paolo (inizio convegno alle 15.35) scegliamo North Bound (9), Pinturicchio Zs (11), Reine Erre (5), Rollymille (2), Lazioz (4) e Placido Mp (13).

� SI CORRE ANCHE Foggia (14.35) e Padova (15.05). Galoppo: Roma (14.25).

NUOTO� TEST TORINESI (al.f.) A Torino (25 m). Uomini: 1500 sl F. Brumana 15’20”21, A. Brumana 15’23”68; 200 sl-100 do Pancari 1’47”33, 53”61. Donne: 800 sl Trombetti 8’36”96, Tettamanzi 8’36”96.� DOPPIO FOSSI (al.f.) A Desenzano (Bs). Uomini: 100 sl Bori 49”91; 50-200 ra Fossi 27”85, 2’12”54. Donne: 100-200 fa Albenzi 1’00”90, 2’10”65.

PALLAMANO� ANTICIPO (an.gal.) Nell’anticipo della 1a playoff, Trieste-Pressano 28-24. Classifica girone A: Bolzano* 9; Trieste, Pressano 6; Cassano Magnago* 0. (*1 in meno).

PALLANUOTO� CHAMPIONS LEAGUE La sesta giornata nel girone B: Partizan (Ser)-Spandau (Ger) 8-6, Jug (Cro)-Primorje (Cro) 9-6, Galatasaray (Tur)-Szolnok (Ung) 12-17. Class.: Jug, Szolnok 15; Primorje 12; Partizan 6; Galatasaray, Spandau 3.

RUGBY� MONDIALE 2023 Rispondendo al Sudafrica, che si era espresso mercoledì sera, ieri anche l’Italia ha confermato l’interesse a candidarsi per il Mondiale 2023. «A maggio formalizzeremo la nostra candidatura — ha dichiarato il presidente della Fir Alfredo Gavazzi —. Sono certo che il rugby italiano abbia tutto quanto è necessario per organizzare una indimenticabile Rugby World Cup e che tutto il movimento, nei prossimi due anni, lavorerà per far sì che anche questo sogno possa divenire realtà». Tra i Paesi che hanno espresso interesse per l’edizione del 2023 c’è anche Irlanda.

SPORT INVERNALI� BOB E SKELETON Ai Mondiali di Winterberg (Ger), Mattia Gaspari è 21° a 2”57 e Joseph Cecchini 27° a 3”10 dopo le prime due manche dello skeleton. In testa il lettone Martins Dukurs, dominatore della stagione, in 1’52”04. Oggi dalle 11 le prime due manche femminili e dalle 14.30 le due discese maschili per il podio.� COMBINATA NORDICA Oggi a Lahti torna la Coppa del Mondo di combinata con Costa, Bauer, Pittin e L.Runggaldier. Salto alle 13 e 10 km di fondo alle 15 su Raisport 2 ed Eurosport 1. Per la sprint tl di domani e la 10-15 km tc di domenica di fondo, ci saranno Vuerich, De Fabiani, Noeckler, Pellegrino e Urbani.

TIRO A VOLO� COPPA DEL MONDO Ad Acapulco (Mes) per la Coppa del Mondo di double trap, in gara Emanuele Bernasconi, Alessandro Chianese e Daniele Di Spigno.

TRIATHLON� WORLD SERIES AD ABU DHABIAl via la prima delle 10 gare mondiali di World Series, domani ad Abu Dhabi: 5 gli azzurri nella gara che apre le qualificazioni per Rio 2016, cioè Fabian, Uccellari, De Ponti, Secchiero e Charlotte Bonin.

TUFFI� VERSO KAZAN (al.f.) Da oggi a Bolzano si gareggia per la Coppa Rio, prima prova di selezione per i Mondiali di Kazan. Ci sarà la padrona di casa Tania Cagnotto, iscritta a 1 e 3 m, oltre agli azzurri Benedetti, Dell’Uomo, T. Marconi, Verzotto, Dallapè, Batki e M. Marconi.

VELA� COPPA AMERICA (r.ra) L’America’s Cup è sempre più vicina alla F1. Il team inglese Ben Ainslie Racing ha sviluppato un software di simulazione velico tridimensionale. Il programma è stato realizzato da James Roche, già progettista della McLaren nonché disegnatore dello slittino che ha usato Lizzy Yarnold oro olimpico a Sochi.� FARR 40 (r.ra) A San Diego, Enfant Terrible di Alberto Rossi (tattico Vascotto) è in testa al Farr 40 Midwinter Championship (3 prove) con buon margine su Flash Gordon e Struntje Light.

Q uattro novità e unavanti in più a scapitodei trequarti nelgruppo dei 30 france-

si convocati da Philippe Sa-int-André per la sfida all’Ita-lia del 15 marzo a Roma,quarto turno del Sei Nazio-ni. Il c.t., che dopo la scon-fitta interna contro il Gallesha accusato i giocatori di es-sere delle «starlettes», harafforzato la mischia chiusarichiamando il pilone destroNicolas Mas, 34 anni. «Man-teniamo la fiducia negli at-tuali piloni destri (Atonio eSlimani, ndr) — ha dettoYannick Bru, responsabiledegli avanti —, ma l’espe-rienza di Nicolas rafforzeràil gruppo. Il suo vissuto saràuna carta per avvicinarsi al-la trasferta di Roma».

SECONDA LINEA In secondalinea, Flanquart è stato pre-ferito a Vahaamahina persostituire lo squalificatoPapé; tra i trequarti, gli in-fortunati Fofana e Parra sa-ranno sostituiti dal centroMermoz e dal n.9 Kockott.Fuori per infortunio anche ilcentro Rémi Lamerat.

L’esperto pilone destro francese Nicolas Mas, 34 anni REUTERS

� Il Setterosa, col c.t. Fabio Conti, si è prestato a una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, nell’imminenza dell’8 marzo.

Ne «L’unione fa la forza», Marco Scorza esalta la donna che sa difendersi e ribellarsi. Le foto sono state scattate al Centro federale di Ostia.

RUGBY

Francia: mischia rinforzataContro l’Italia ritorna Mas1I convocati del match di Roma

PALLANUOTO

Il Setterosa si mette in posacontro la violenza sulle donne

L’età dei cavalli da corsa cambia ufficialmente al primo gennaio di ogni anno per motivi legati ai regolamenti. Ma per i cavalli eletti il compleanno reale diventa un avvenimento, come per Varenne che il 19 maggio compirà 20 anni e verrà festeggiato (probabilmente il 23) da centinaia di suoi tifosi. E lo stesso è accaduto ieri per un grande ex rivale e coetaneo di Varenne, lo svedese Victory Tilly, che ha compiuto 20 anni e vive una tranquilla pensione da castrone (non può quindi fare lo stallone) in Svezia. Nel 2000 Victory ha battuto un Varenne non ancora immenso nell’Elitlopp, nell’Hugo Abergs Memorial e nello Jubileumspokalen, ma è stato travolto dal capitano nell’Elitlopp 2001 e nel Lotteria 2002 al termine di due leggendari duelli. E sempre nel 2002, lo svedese aveva tolto per due decimi a Varenne il record mondiale, trottando il miglio (a New York) in 1.08.9. E proprio il suo allenatore e driver, Stig Johansson, ieri ha voluto salutare personalmente il suo grande campione.

IPPICA

Compie 20 anniVictory Tillyrivale di Varenne

Victory (destra) e Varenne CALDANI

� L’azzurro Werner Heel ha segnato il secondo tempo nella prima delle prove della discesa di Coppa del Mondo a Kvitfjell (Norvegia), in programma domani: in 1’51”20 ha accusato 63/100 di ritardo dall’austriaco Reichelt (1’50”57). Quinto crono per Siegmar Klotz a 1”11, 15° Marsaglia a 1”81 e 17° Paris a 1”90. Più staccati Casse, Fill, Varettoni, Buzzi e Battilani. Ancora assente Christof Innerhofer per i problemi al ginocchio destro. Oggi la seconda prova. Il maltempo ha invece fatto saltare la prima prova della discesa femminile di Garmisch Partenkirchen (Ger), prevista per domani. La Fis ha definitivamente annunciato che non sarà recuperato il superG non disputato a Bansko (Bulgaria). Resta in programma quello di domenica in Germania. � BORSOTTI (s.f.) Giovanni Borsotti ha vinto in casa, a Bardonecchia (To), il gigante dei Tricolori universitari davanti a Michelangelo Tentori (oro in gigante e superG all’Universiade di Granada) e Stefano Baruffaldi.

SCI

Heel 2° in provanella discesadi Kvitfjell

L’azzurro Werner Hill REUTERS

� (v.p.) Ormai in dirittura d’arrivo la definizione del comitato Roma 2024 che dovrà preparare la candidatura italiana ai Giochi Olimpici. Dopo la designazione di Luca di Montezemolo alla presidenza, con Luca Pancalli suo vice, e il primo viaggio in Svizzera per incontrare Thomas Bach, si è sulla strada dell’ufficializzazione anche per gli altri incarichi.In particolare, nei giorni scorsi Claudia Bugno, dirigente del ministero dell’Economia e candidata al coordinamento del Comitato (ancora non è chiaro se si potrà parlare di direttore generale o bisognerà usare l’espressione global coordinator)), si è incontrata con il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Che è rimasto molto soddisfatto. Insomma, per la Bugno si avvicina il momento dell’annuncio. Come per un’altra pedina chiave della struttura, Simone Perillo, ex dirigente della Ferrari che ha già lavorato con Montezemolo. Il team si avvarrà anche della consulenza di Enric Truño, l’ingegnere che ha legato il suo nome ai Giochi di Barcellona ‘92.

ROMA 2024

Claudia BugnocoordinatriceVia liberapure da Marino

PRO 12: ORE 20.35 IN TV

Oggi Zebre a Glasgow� (ma.p.) Zebre a Glasgow stasera alle 20.35 (diretta Nuvolari, can. 224 digitale terrestre) per il 17° turno di Pro12. Dei 13 convocati da Brunel disponibili solo Mauro Bergamasco e Geldenhuys, che testerà il ginocchio destro che l’ha fermato finora nel Sei Nazioni. In panchina si rivede Gonzalo Garcia.

Il XV: Toniolatti; Berryman, Mi. Bergamasco, Pratichetti, Odiete; Padovani, Chillon; Bernabò, Ma. Bergamasco, Riccioli; Mahu, Geldenhuys; Romano, Fabiani, De Marchi. Altre. Oggi: Cardiff-Connacht. Domani: Ospreys-Munster, Scarlets-Leinster, Treviso-Edimburgo (ore 19, diretta Nuvolari). Domenica: Dragons-Ulster. Classifica: Munster 53; Glasgow, Ulster 52; Leinster 49; Ospreys 47; Connacht 42; Scarlets 36; Edimburgo 34; Cardiff 326; Dragons 23; Treviso 18; Zebre 14.

� Agli Europei cadetti e giovani di Maribor (Slo) l’Italia si conferma grande potenza nella scherma e chiude con un bottino di 18 medaglie (6 ori, 5 argenti e 7 bronzi): nel medagliere finale è seconda dietro alla Russia con 23 (10-7-6) e davanti alla Germania con 10 (3-3-4). Ieri gli ultimi 3 podi: un argento dalla squadra di sciabola maschile, e 2 bronzi dal fioretto femminile e dalla spada femminile. Nella sciabola maschile giovani, Francesco Bonsanto, Eugenio Castello, Dario Cavaliere e Iacopo Rinaldi cedono solo alla ger,ania in finale 45-34. Elisabetta Bianchin, Claudia Borella, Erica Cipressa e

Camilla Rivano sconfitte in semifinale dalla Russia 42-34. Nella finalina 45-38 sulla Germania. Nella spada, Eleonora De Marchi, Roberta Marzani, Alice Clerici e Nicol Foietta, batture in semifinale dalla Russia 44-40 e vittoria sulla Svizzera 45-27.� BATINI K.O. (r.r.) Niente trasferta a l’Avana di Coppa del Mondo di fioretto per Martina Batini, la medagliata mondiale che salta pure il raduno di Norcia guidato da Stefano Cipressa prima della partenza per Cuba. In forse Di Francisca,assente ad Algeri, ed Erroigo.� A UDINE (a.fr.) test pre mondiale con la Coppa del Mondo under 20. Oggi fioretto.

SCHERMA

Grande Italia dei giovani agli EuropeiBottino di 18 medaglie, ieri le ultime 3

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36 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Da lunedì Draghi apreil portafoglio della Bce:basterà per risollevare i conti dell’Eurozona?1La Banca centrale comprerà titoli per 60 miliardi al meseMa la Grecia sarà esclusa. Riviste in rialzo le stime del Pil

di GIORGIO DELL’[email protected]

Il Quantitative Easing partirà il9 marzo e…

1Ne abbiamo già parlato,ma come vuole la che gen-te si ricordi del Quask…

ehm?Quantitative Easing. «Quonti-tativ ising», più o meno. Senzamettersi a fare traduzione let-terali, significa che la Banca

Centrale Europea compreràun mucchio di titoli europei,anche di titoli nostri, per untotale di 60 miliardi di euro almese. Fino a settembre 2016,cioè per un totale di circa 1200miliardi, somma che potrà es-sere aumentata se l’inflazionenon tornerà dalle parti del2%. Ci sono dei limiti a questogrande aiuto che la Bce dà aiPaesi, stampando moneta: in-tanto dei 60 miliardi, solo 40saranno destinati ai titoli pub-blici. Poi: non si potrà compra-

re debito per più del 25% del-l’indebitamento generale delPaese. E per non più di un ter-zo di ogni singola emissione.Inoltre non saranno accettatititoli dal rendimento troppobasso: l’asticella è stata messaa meno 0,2%. Le scadenze so-no comprese tra 2 e 30 anni e ititoli acquistabili sono quellicon rating “investment gra-de”. Ci sono altri limiti agli ac-quisti: il 25% di una emissione(che può variare per un Paesecome la Grecia, con un piano

di salvataggio internazionale in via di definizione) e il 33%del debito totale di un emit-tente. Il punto più delicato diquesto piano è però che il ri-schio sarà ripartito così: il20% sulle spalle di Francofor-te e l’80% sulle spalle dellebanche centrali nazionali.Supponendo che la Bce sia d’accordo nel comprare (met-tiamo) un cento miliardi di ti-toli pubblici italiani, farà ac-quistare 80 miliardi alla Bancad’Italia e acquisterà diretta-mente solo 20 miliardi. Sequindi a un certo punto nonsaremo in grado di restituire,dovremo far fronte all’impe-gno per l’80% del debito attin-gendo dalle nostre tasche.

2 E come si attinge alle no-stre tasche?Patrimoniali, tasse, ven-

dendo ai cinesi il porto di Brin-disi…

3Ma allora la Grecia…?Calma. Nella riunione diieri, che si è tenuta a Ci-

pro (due volte l’anno il boarddella Bce si riunisce fuori daFrancoforte), s’è discussomolto del caso del giorno, cioèla Grecia e il duo che in questomomento la rappresenta, cioèVaroufakis e Tsipras. In Ger-mania c’è una forte irritazioneverso le dichiarazioni di Va-roufakis, uno che parla a gettocontinuo e con l’aria di saperlamolto più lunga di te. Il mini-stro delle Finanze di Atene haannunciato di voler tagliarel’obiettivo del disavanzo peraiutare le famiglie indigenti,distribuire 300 mila tessere alimentari, bonus per gli affit-ti e sovvenzioni a chi non puòpagare la bolletta. Non ha isoldi per fare questo, e tutta-via spara anche che non ha bi-sogno di nessun aiuto, spacco-nata che non sta evidente-mente in piedi. Merkel smenti-sce che a giugno bisognerà

tirar fuori altri 50 miliardi perfarli andare avanti, ma è unasmentita a cui non crede nes-suno.

4 Francoforte i soldi glielipresta o no?No. Draghi ha scherzato

sul fatto che la Bce potrebbeessere definita “la banca cen-trale della Grecia” visto che iprestiti ad Atene sono raddop-piati a 100 miliardi di euro inun mese e mezzo raggiungen-do il 68% del Pil, massimo nel-l’Eurozona. Ma, ha aggiuntosubito, visto che il programmadi Atene è sotto revisione in-ternazionale, la Bce non puòacquistare titoli greci. Ancheperché ne ha già in portafogliouna quota superiore al 33%del totale. Ma è “pronta a ri-pristinare la deroga” che leconsentiva di accettare i titolidi Stato greci come collateralinonostante il rating ‘spazzatu-ra’. Per far questo, ci vuole pe-rò un accordo politico. Il go-vernatore ha avvertito Varou-fakis e Tsipras che «alcune pa-role» pronunciate dal governogreco «hanno creato volatili-tà». L’unico favore ad Atene èstato l’aumento a 68,8 miliar-di (+500 milioni) di un certofondo a cui le banche grechepotranno ancora far ricorsopresentando obbligazioni di-verse dai titoli del loro debitopubblico (programma Ela).L’altro fondo per indebitarsi abreve è stato contenuto a 15miliardi.

5Giudizi di Draghi sull’eco-nomia in generale?Buoni. Gli economisti

dell’Eurotower pensano che ilPil dell’Eurozona possa cre-scere di un +1,5% quest’anno,di un +1,9% l’anno prossimoe di +2,1% nel 2017. Per l’in-flazione: 0 nel 2015, +1,5%nel 2016, +1,9% nel 2017. Itassi d’interesse sono stati te-nuti fermi (prime rate a 0,05).

IL FATTO DEL GIORNOL’INIEZIONEDI LIQUIDITÀ

IL SEGNO PIÙ DAL 2007

Casa, riparteil mercatoNel 2014 +1,8% nelle vendite

S i risveglia il mercato dellacasa. Dopo sette anni di cri-si nera, con segni meno a

ripetizione, nel 2014 una sensibi-le inversione di tendenza, conuna crescita delle compravenditedell’1,8%, malgrado la flessionedei prezzi che non si ferma (marallenta). A descrivere lo scena-rio è l’Osservatorio del mercatoimmobiliare dell’Agenzia delleEntrate, che nel bollettino delquarto trimestre 2014, in cui sivede un piccolo boom di compra-vendite (+5,5%), traccia ancheun bilancio dell’anno scorso. Nel2014 sono state oltre 920mila leunità immobiliari che sono pas-sate di mano, contro le circa905mila del 2013. L’aumento èancora piccolo, ma è necessariorisalire fino alla fine del 2006 perun segno più. La parte del leonela fa naturalmente il settore resi-denziale, che registra una cresci-ta del 3,6% su base nazionalecon oltre 417mila unità vendute.E l’andamento positivo si deveanche alla crescita dei mutui: gliacquisti resi possibili dal prestitobancario sono infatti il 12,7% inpiù rispetto al 2013. Per il 40,6%del totale degli acquisti di abita-zioni l’acquirente si è rivolto allabanca, ottenendo, come capitalemedio erogato, circa 119 milaeuro (3mila in meno rispetto al2013). La rata media mensile ini-ziale risulta in calo del 7% rispet-to all’anno precedente e pari a631 euro. Nel 2014 scendono dicirca mezzo punto anche i tassid’interesse, attestandosi intornoal 3,4% mentre rimane stabile ladurata media del mutuo (22 an-ni). I prezzi, invece, continuanoa scendere. Nel secondo seme-stre 2014, le quotazioni sono sce-se dello 0,8% e nel 2015 la (lie-ve) flessione proseguirà: suiprezzi «non si vede una svolta si-gnificativa».

Mario Draghi, 67 anni, romano, è il presidente della Banca centrale europea dal 1 novembre 2011 AFP

AltriMondiR

LA VISITA UFFICIALE

Renzi va da Putin«Serve il tuo aiutoper la crisi libica»1Il premier a MoscaDai fiori per Nemtsovall’asse con lo zar: «Agiamo insiemecontro il terrorismo»

F iori a Nemtsov, carezze aPutin. Ieri Matteo Renziha passato un’intensa

giornata a Mosca e con il presi-dente russo si è parlato di tantecose: dalla strategia interna-zionale antiterrorismo, in par-ticolare dentro al pantano del-la Libia, al rispetto degli accor-di sull’Ucraina. Sullo sfondo,però, il rilancio del dialogo trai due Paesi, visto che l’Italia si èdimostrata tra le nazioni menoostili alla ruggente Russia puti-niana: «I nostri rapporti risen-tono della crisi di Kiev, mal’Italia resta uno dei nostripartner principali», ha detto lozar. «Lavoriamo nel settoreenergetico, macchinari indu-striali, spazio e il nostro dialo-go politico rimane molto atti-vo», l’aggiunta importante. Inogni caso, era altissima l’attesaper la visita diplomatica del

premier, che mercoledì a Kievaveva incontrato l’altro perso-naggio in commedia, il presi-dente ucraino Poroshenko.

AFFARI Per Renzi l’emergenzasi chiama, comunque, Libia epure Putin ha detto di fidarsidell’Onu: «Occorre una rispo-sta internazionale incisiva e ilruolo della Russia può esseredecisivo», il messaggio del lea-der italiano. Che sulle tensioniin Ucraina ha poi scelto l’otti-mismo: «Lavoreremo insiemenella direzione indicata a Min-sk». Non una parola, invece, suBoris Nemtsov, l’oppositore diPutin trucidato una settimanafa a Mosca in circostanze anco-ra piuttosto fosche. Eppure, inmattinata, il nostro presidentedel Consiglio era arrivato pre-sto sul ponte, due passi dalCremlino, per deporre sul luo-go dell’omicidio sei garofanirosa, numero pari come vuolela tradizione russa. E dopo ilfaccia a faccia clou con Putin,pure un passaggio all’amba-sciata italiana: c’erano im-prenditori e dirigenti di azien-de pubbliche e private, circa130 che in Russia voglionocontinuare a fare affari.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATARenzi ieri a Mosca con Putin AP

BARI, CASO ESCORT

Berlusconi disse:«Stasera a cenavedo due bimbe»1Le intercettazionitelefoniche tra il Cav e Tarantini:«Siamo vecchietti, ma di potere»

I suoi «prototipi» sono altre,«si chiamano Carfagna,Gelmini, Prestigiacomo...»,

ovvero «parlamentari con il98,8% di presenza al voto» equindi «accusarmi di frequenta-re delle ragazze minori è unabufala». Si difende così, SilvioBerlusconi, il 3 maggio 2009,parlando al telefono con l’im-prenditore Gianpaolo Taranti-ni. Il cui apparecchio era inter-cettato nell’ambito dell’indagi-ne della Procura di Bari sulleescort portate a casa dell’expremier: ieri centinaia di pagi-ne di conversazioni sono statedepositate dal perito nominatodal tribunale e ora sono agli attidel processo in corso per favo-reggiamento della prostituzio-ne, in cui Tarantini è imputato.Ma in quei nastri c’è molto al-tro. «Io ho due bambine piccole,che è tanto che non vedo, una fa

la giornalista in Mediaset allo sport, è una napoletana moltosimpatica... E un’altra bambinadi 21 anni, brasiliana», dice peresempio il Cav mentre si orga-nizza una “cena elegante”, che -stando alla telefonata - prevedealtri ospiti, come Carlo Rossel-la, presidente di Medusa Film(«Siamo vecchietti ma con mol-to potere», il chiarimento).

BUSH In una diversa intercetta-zione, l’allora premier ammetteche le donne innamorate sono«il problema che mi perseguitada tutta la vita», in un’altra spie-ga di aver fatto approvare «inun tempo abbastanza ristretto,la Finanziaria per tre anni». Epoi cambia argomento. «Allora,stasera? Porterei una, due, treragazze...». Ed elenca gli invita-ti, tra cui «Fabrizio Del Noce, ildirettore della fiction della ReteUno della Rai... Così le ragazzesentono che c’è lì qualcuno cheha il potere di farle lavorare...».E non manca una “vanteria” po-litica: Bush «mi ha detto che haricevuto solo il Papa come me».Oggi Berlusconi sarà per l’ulti-ma volta a Cesano Boscone perassistere i malati come prevedela condanna nel caso Mediaset.

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATASilvio Berlusconi, 78 anni ANSA

L’EURO AI MINIMI DA 11 ANNIAndamento dall'entrata in circolazione della moneta unica europea

2014 20152002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

15 LUG. ‘08

1,599IERI

1,10691 GEN. ‘02

0,8813

FONTE: BCE; L’EURO IERI HA TOCCATO I MINIMI DA SETTEMBRE 2003/ ANSA-CENTIMETRI

Page 37: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

37VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� 1 Danni e alberi caduti sulle case a Forte dei Marmi (Lu). I vigili del fuoco hanno gestito in Toscana oltre 3.500 interventi;� 2 Disagi ed allagamenti hanno flagellato anche l’Abruzzo. Tra le città più colpite Pescara;� 3 L’albero caduto sulla cabinovia a Ciampinoi in Val Gardena Salvati 200 sciatori con l’elisoccorso ANSA

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Mezz’Italia nella tempesta di vento e pioggia: tre morti1 Donna schiacciata da un albero a Urbino. In Val Gardena 200 sciatori bloccati sulla cabinovia. Danni a Forte dei Marmi: la pineta rasa al suolo

Daniele Vaira@danvaira

V ento fortissimo, pioggiabattente, nevicate, frane,paesaggi totalmente de-

vastati. Il repentino cambia-mento del meteo, ieri, ha coltodi sorpresa l’Italia, creando di-sagi e danni da Nord a Sud. Cisono state anche tre vittime. InToscana, nel comune di Borgo aMozzano (Lucca), è morto unuomo di 41 anni che era allaguida della sua auto, travolta daun masso staccatosi da una pa-rete rocciosa. Illesa la donnache viaggiava con lui. NelleMarche, a Urbino, una 49enne èstata, invece, schiacciata da unalbero sradicato dalle fortissi-me raffiche di vento. La trage-dia è avvenuta nella zona delcollegi universitari. A Buscatenel Milanese, un anziano di 76

anni ha sbandato in bici, a causadi una folata, ed è stato investitoda un furgone. Nessuna regionesi è salvata dalla furia del vento,nemmeno il Trentino Alto Adi-ge. A Trento un cedro è caduto,ferendo due passanti. Un alberoè finito sulla cabinovia Ciampi-noi, in Val Gardena. L’impiantoè stato fermato ed è partita lamacchina dei soccorsi. Oltre200 sciatori, che si trovavanonelle cabine sono stati tratti insalvo dall’elisoccorso e dagli uo-mini del soccorso alpino e dei vigili del fuoco.

LA VERSILIA PIANGE Situazio-ne drammatica in Toscana. Ieripomeriggio erano 80 mila lepersona senza luce a causa delmaltempo. «È un vero disastro,che ha colpito l’intera regione— ha affermato il presidentedella Regione Enrico Rossi . Nu-merose le strade interrotte, in-

sieme ad autostrade e linee fer-roviarie bloccate. Danni incal-colabili agli edifici pubblici, pri-vati e ai capannoni industriali ealle attività agricole. Stradechiuse, tetti scoperchiati e deva-stazione anche a Forte dei Mar-mi. Spazzata via la celebre pine-ta. Tra i primi a commentarel’ex presidente dell’Inter Massi-mo Moratti, che lì va da una vitain vacanza: «Una grande tristez-za. La mia pineta è sparita, maricostruiremo». Danneggiatoanche l’autodromo del Mugello.All’aeroporto di Firenze cancel-lati i voli. Scuole chiuse in molteprovince. Sospesi i traghetti perl’ Elba.

IL FENOMENO Disagi anche inLiguria con il vento che ha supe-rato i 160 km/h. Treni in tilt acausa del maltempo, in provin-cia di Imperia. Centinaia gli in-terventi dei vigili del fuoco.

Temporali anche in Umbria enelle Marche. Colpita Senigallia(An), già devastata da una allu-vione il 3 maggio scorso: le fortipiogge hanno fatto salire i livellidel fiume Misa. K.o. anche il La-zio. Disagi a Roma a causa di unnubifragio. Si sono verificati al-lagamenti e i semafori sono an-dati in tilt. La pioggia ha causa-to una frana a Napoli. Allaga-menti in Abruzzo. Una tempe-sta di vento e di pioggia hacolpito anche la Sardegna.«Ilsingolo evento di per sé non èsignificativo, lo è la frequenzacon cui i fenomeni si verificano— ha spiegato Antonello Pasini,climatologo del Cnr—. Il riscal-damento globale provoca unaumento di temperatura e ciò determina più energia nell’at-mosfera. Questa viene poi scari-cata attraverso le nevicate, lapioggia e appunto il vento».

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� Pure l’ultimo tentativo è fallito anche se, assicurano i “pontieri”, «c’è un po’ di tempo ancora». Sal-vini e Tosi non trovano l’accordo per ricucire la «spaccatura sulle liste della Lega in Veneto per Zaia.«Basta beghe», ha detto il segreta-rio che non ha ceduto al sindaco (definitosi «incazzato ma lucido») sulla sua possibile propria lista.

LA LEGA IN VENETO

Niente intesatra Tosi e Salvini È caos sulle liste

� I calcoli, tragicamente, erano sbagliati: «Sarebbero almeno 50 e non 10 le vittime del naufragio di martedì nel Canale di Sicilia», spiega Flavio Di Giacomo, portavoce in Italia dell’Oim (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). Una cifra che viene calcolata sulla base delle testimonianze dei sopravvissuti. I 150 migranti coinvolti nell’incidente erano a bordo di un’imbarcazione che si è ribaltata. Lo scafista, un tunisino, è stato fermato. Altri 90 migranti sono attesi oggi a Pozzallo (Rg). Il flusso cresce: 9 mila in poco più di due mesi, quasi + 160% rispetto allo stesso periodo del 2014. Persone che arrivano dal Corno d’Africa e dalla Siria. E Bruxelles progetta “uffici di migrazione” in Paesi come Libano e Turchia, per anticipare i controlli e ridurre le partenze.

CRESCE IL FLUSSO DI MIGRANTI: +160% DAL 2014

Alcuni dei migranti soccorsi mercoledì nel porto di Augusta (Sr) AFP

Naufragio nel Canale di Sicilia«Il bilancio sale a 50 vittime»

L’hotel in cui è avvenuto l’incidente

� Per la prima volta in un video diffuso via Internet dall’Isis, si sente un mujaheddin parlare in italiano. Pubblicato dal sito Globalist.it, il filmato mostra la preparazione di un attacco suicida con un camion bomba contro una postazione dei curdi del Pkk nel villaggio siriano di Al Naim. E si sente un miliziano dire «Piano, piano, piano...». Globalist

specifica che l’autenticità del filmato è stata confermata dall’intelligence italiana. Si potrebbe quindi trattare di un foreign fighter italiano - anche senon nativo del nostro Paese - che si è unito allo Stato Islamico.

DIFFUSO SUL WEB

«Piano, piano...»In un video Isissi parla italiano

Un’immagine dal video dell’Isis

� L’ultima sera a Roma prima di tornare a casa, qualche bicchiere di troppo e il volo dal balcone del sua stanza al secondo piano di un albergo all’Eur. Il viaggio in Italia con la scuola si è trasformato in tragedia per una liceale greca di 17 anni in gita. Mercoledì, intorno alle 23, è stata soccorsa dopo il volo di dieci metri: è stata trasportata d’urgenza dal 118 all’ospedale e poi trasferita al Cto, dove è stata sottoposta a intervento. Ha riportato traumi alla testa, sul corpo e varieemorragie: è grave e in prognosi riservata. Ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto: pare che gli studenti abbiano cenato in albergo e che la ragazza, probabilmente ubriaca, si sia sporta dalla ringhiera. Al momento gli investigatori escludono l’ipotesi che qualcuno l’abbia spinta, propendendo per l’incidente o per un tentativo di suicidio.

AVEVA BEVUTO: TRA LE IPOTESI IL TENTATO SUICIDIO

Giù dal balcone di un hotel a RomaIn coma una 17enne greca in gita

NOTIZIE TASCABILI

� C’è una risposta ai misteriosi incendi che dal 2004 colpiscono Caronia (Messina): è in cella per truffa Giuseppe Pezzino, 26 anni, che avrebbe usato vari trucchi (e un laser) per appiccare il fuoco. Indagato anche il padre, a capo del comitato cittadino che chiedeva sostegno alle istituzioni. «L’unico scopo era ottenere gli indennizzi», dicono in Procura.

ACCUSATO DI TRUFFA

Incendi a MessinaRisolto il giallo:in cella un 26enne

� Sono più studiose e diligenti, ma hanno meno fiducia e meno aspettative dei loro coetanei maschi e questo si traduce inun grosso svantaggio nei percorsi formativi e quindiprofessionali e lavorativi. È il ritratto delle ragazzeitaliane nel rapporto Ocse.I maschi vanno, in generale, meglio nelle materie scientifiche.

IL RAPPORTO OCSE

Scuola, le ragazzesono più studiosema «discriminate»

NEL BARESE

Bomba in sala giochiOtto feriti, tre gravi«Una intimidazione»1In coma 26ennecalciatore di un club di EccellenzaLe indagini puntano sul racket locale

G li inquirenti hannogià un’interpretazio-ne dell’attentato che,

poco dopo la mezzanotte framercoledì e giovedì, ha cau-sato otto feriti (tutti tra i 21e i 26 anni) in una sala gio-chi di Altamura, nel Barese.Gruppi diversi si contendo-no il controllo delle estorsio-ni in città, uno spunto inve-stigativo che risale all’omici-dio, nel 2010, del boss Bar-tolo Dambrosio. E l’ordignodi un chilo di peso, a base dipolvere pirica, collocato da-vanti a una vetrata, dal latoopposto rispetto all’ingressodella sala giochi ma nasco-sto da alcuni manifesti, vole-va “intimidire”, non uccide-re. Però ha causato tre feritigravi: fra loro, DomenicoMartimucci, 26 anni, gioca-tore dell’Acd Castellaneta,che milita nel campionato di

Eccellenza pugliese ed è in co-ma farmacologico all’ospedaledi Bari: alcune schegge causatedall’esplosione lo hanno colpi-to alla testa, provocandogli unafrattura cranica. Figlio unico,conosciuto dai tifosi come “pic-colo Zidane”, sta ricevendo - at-traverso i social network - il so-stegno di amici e appassionatidi tutta la Puglia. Le foto del lo-cale mostrano danni ai muri,sangue sul pavimento e sedierovesciate: «Una scena di guer-ra», riassume un vigile del fuo-co. Al momento dell’esplosioneerano presenti nella sala giococirca quindici persone.

SEGNALI «Già da un mese aquesta parte — spiega MarioStacca, il sindaco di Altamura—- si sono verificati atti intimi-datori con bombe carta ai dan-ni di una villa privata, un’auto-mobile privata e una tipogra-fia, producendo danni esigui.La sensazione è che sia in attouna riorganizzazione delle di-namiche criminali. E stavoltasii è trattato di un vile attentatonei confronti di giovani inno-centi».

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATA

AEREO FUORI PISTA A NEW YORK� Il maltempo si abbatte su New York: ieri nello scalo diLa Guardia un aereo in atterraggio è finito fuori pista per il ghiaccio. È stato salvato dalla rete che separa dalle acque gelide dalla baia di Flushing (nella foto Ap): il volo della Delta arrivava da Atlanta e, tra i passeggeri evacuati, nessun ferito.

AltriMondiR

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38 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

LO SPECIALE«A 100 ANNI.....»

DIARI E OPEREFANNO RIVIVERELA GUERRA

Nell’ultima puntata di «A 100 anni dalla Grande Guerra» si parlerà di una delle più grande ferite collettive dell’umanità. Lo speciale viene presentato da Paolo Mieli, con la conduzione di Carlo Lucarelli e la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi. La memoria della Grande Guerra ci viene restituita attraverso le opere letterarie, i materiali, i memoriali e i diari.DA VEDERE STASERASU RAI STORIA ALLE 21.30

Non perdete tempo,non stressatevi (anche se qualche motivo lo avete). L’amor, però, vi fa leccare dita, baffi e anatomia altrui, anche nei suini moments.

21/3 - 20/4ARIETE

6,5

State attenti che nessun fallocefalo, nemico, rompitore seriale si occupi dei fatti vostri. Nel lavoro e in amore. E vi salverete. Sudombelico demotivato.

23/9 - 22/10BILANCIA

6+

La giornata v’insinua serenità e motivazione. E vi promette soddisfazioni polimorfe. Pure fornicatorissime. Il che vi stimola pure la creatività.

21/4 - 20/5TORO

8

L’ umore è in bolla, il planning odierno viene rispettato, voi avete due zebedei formato famiglia e arrivate dove volete. Riscatti suini vi rallegrano.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7+

La Luna fa girar costantly lo zebedeo. E in casa, al lavoro, in amore la giornata non pare granché. Fornicazione con poco tatto. Ma con molto gusto.

21/5 - 21/6GEMELLI

6-

Giornata dura: occorrono autocontrollo, organizzazione, prevenzione e un cicinìn di menefreghismo. Fornicazione forse spentina.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

5,5

La Luna vi promettegood news, vi fa brillare nel lavoro, rende la vostra mente rapida e la vita suina sapida. Fascino un po’sfighé, però: valorizzatelo.

22/6 - 22/7CANCRO

7+

Viaggi, studi e lavoro appagano. Siete intuitivi risoluti(vi) e là dove non arriva il fascinoarriva la scaltrezza in odor di zolfo. Sudombelico reattivo.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7,5

Grinta, fiuto e pragmatismo vi fanno vincere. Aggiungete pure un pizzico di esperienza e stravincerete. Il sudombelico rende muchissimo.

23/7 - 23/8LEONE

7

Lavoro, amore e fornicazione sono un cicinìn una palla, oggi. E certe paranoie (anche correlate al fronte economico) vi s’insinuano. State su, don’t lagn.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6

Le stelle agevolano il vostro lavoro. E vi conferiscono intuito, grinta, scaltrezza. Colpetti di glutei giungono, insieme a recuperi fornicatori maxi.

24/8 - 22/9VERGINE

7,5

Le tensioni nei rapporti interpersonali si riflettono sul lavoro e nel privato. Occorre distacco olimpico. O qualche vaffanglutei mirato. C’è noia suina.

20/2 - 20/3PESCI

5,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

MasterChefsenza sorpreseStefano eletto re dei cuochi 1Confermato il pronostico di «Striscia»Secondo Nicolò. E sui social è polemica

Francesco Rizzo

S triscia la Notizia era beninformata. Come già trevolte con il Festival di

Sanremo, di cui aveva “indovi-nato” i Pooh, Giorgia e Ron vin-citori nelle edizioni 1990, 1995e 1996. Il titolo di MasterChef - iltalent di cucina di Sky Uno - in-corona Stefano Callegaro di Do-lo (Rovigo), l’agente immobi-liare folgorato sulla via dellacucina di mammà, galeotti i risie bisi di quando era un bambi-no. Stefano, l’autore del tranciodi scorfano alla griglia e dei pa-nini gourmet spiegati, per filo eper segno, sul sito del program-ma, si è imposto nella finale diieri sera e ora potrà pubblicareun libro di ricette. Esulta un42enne spesso sudato e piutto-sto ansioso, che, prima del via,

spiega di aver «fatto pace con lemie paure» e che «è il momentodi essere felice». Forse già pre-gusta l’assegno da 100 mila eu-ro che MasterChef gli staccherà,utili per quel sogno, «salire sul-l’ultimo treno». Stefano (in la-crime) batte il più freddo Nico-lò Prati, 21enne emiliano-mila-nese con il pallino dei polli e lastudentessa Amelia Falco, 26enne (ancora più in lacrime).

RAZZA Ieri sera, prima della fi-nale, Striscia è tornata all’attac-co, ricordando come Prati abbiapresentato, alle selezioni, unpiatto difficile (ali di razza) cheappare in un libro di Sadler, lochef per il quale, secondo Ricci,avrebbe anche cucinato. Lostesso Sadler, filmato di nasco-sto da Striscia, ammette di ri-cordarsi di lui (i concorrenti diMasterChef non possono aver

lavorato più di 6 mesi in un ri-storante). Da ore, intanto, i so-cial si scatenano: con l’hashtag#striscianospoiler, continual’attacco a Ricci («tra poco diràchi ha ucciso Kennedy», scriveuno dei tanti) ma c’è chi ironiz-za («venne il tempo in cuil’umanità temeva gli spoiler diStriscia più del debito pubbli-co») o pronostica ascolti boom.E se Ricci si sbagliasse? Allora,tutti su Sky, dove il salmone di

Nicolò vince la mystery boxcontro il rognone in crosta disale di Stefano. Nell’ultima pro-va a tre un piatto campano eli-mina la campana Amelia, lan-ciando il duello tra i due uomi-ni. Uno (Stefano, che papà lo èquasi nella vita) potrebbe esse-re il padre dell’altro (Nicolò, inconflitto con il vero genitore).Ma, nell’edizione presentata al-l’insegna del “largo ai giovani”,trionfa il più anziano. Sul temalibero di un menù degustazio-ne, tra le seppie col gelato di fa-ve di Stefano (per i giudici «spacca») e «le uova delle miegalline» di Nicolò, la dice tuttaBastianich: «Nei suoi piatti Ste-fano sta portando la sua espe-rienza di uomo, Nicolò la fre-schezza di chi deve crescere». Iltele chef 2015 è scelto. Le pole-miche strisciano in tribunale.

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Stefano Callegaro, 42anni, veneto, è il vincitore della quarta edizione di MasterChef.Ha battuto Nicolò Prati, 21 anni, milanese

MOBILE WORLD CONGRESS

Dal parcheggio al ristorante:le app più furbe parlano italiano 1Boom di “startup“ di casa nostra alla fiera dei telefonini di Barcellona

Filippo ConticelloINVIATO A BARCELLONA

N on di soli device vive l’uomo, anche quello checerca la felicità tra questi corridoi riempiti diogni apparecchio connesso alla Rete. Qui al

Mobile World Congress di Barcellona, Eldorado dellosmartphone, esperti e curiosi imboccano in anticipole autostrade che la tecnologia costruirà. Ad esempio,vedono da vicino il futuro dei pagamenti mobili e sco-prono che a breve Samsung lancerà il suo sistema Paynegli Usa per contrapporsi al terreno guadagnato daApple. Ma, soprattutto, trovano polpa nell’universodelle applicazioni connesse alla tecnologia. Con unapiacevole scoperta: c’è un bel po’ di Italia tra chi pre-senta le innovazioni più argute. In Catalogna le star-tup del nostro Paese sono state raccolte dall’Ice,agenzia per la promozione e l’internazionalizzazionedelle imprese italiane: per 25 progetti, ben dodici dalSud, una meritatissima vetrina internazionale.

SALVA-VITA Un po’ nascosto il maxi-stand, sul fondodell’ultimo padiglione, ma una volta raggiunto c’è l’en-tusiasmo delle buone idee: trovi subito i catanesi diPark Smart che hanno la soluzione per trovare par-cheggio con un software che riconosce se un posto èoccupato. E dalla stessa città ecco Photospotland, l’appche “geolocalizza” i monumenti consigliando quandoè il momento più adatto per una foto. La Comanda diMilano sa come farti venire appetito grazie a un siste-ma di prenotazione dirette al ristorante: a giugno viapure a un progetto con Pizza Hut in Canada, dove ba-sterà un magnete sul frigo per ordinare la Margherita.E ancora Hics, che esplora il mondo fatato dell’Inter-net delle cose, o la preziosa consulenza di Pushapp,factory napoletana specializzata nel progettarle, le ap-plicazioni. Un passo più in là, è un bene per tutti ilpresidio di Quasarmed, pensato per supportare i mala-ti di ipertensione: a Barcellona l’hi-tech (italiano) puòperfino salvarti la vita.

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Carlo Brianza di «La Comanda» con il suo Click’N’Pizza

STEFANO CALLEGAROVINCITORE DI «MASTERCHEF»

AMO I PIATTI PULITI, IDENTIFICABILI IN TUTTI

I LORO SAPORI, CHE POSSANO RACCONTARE

LA MIA CRESCITA

SCOMMESSE VINTE

Nek alza la voce: «Ora mi prendo la rivincita»1Dopo il successo a Sanremo il cantantetorna col nuovo disco: «La fede mi ha aiutato,scriverò un libro»

P remio della critica, mi-glior arrangiamento, mi-glior cover. Per Nek San-

remo è stato un successo, anchese è arrivato secondo. Ora Filip-po Neviani si coccola la sua Fat-ti avanti amore diventata unahit radiofonica: il video ha regi-strato oltre 5 milioni di visua-lizzazioni. La sua speranza è

quella di ripetersi con l’albumPrima di parlare (Warner),uscito lunedì.

C’è un nuovo approccio...«Sono cambiato, anche graziealla fede, assaporo i momenti.Dopo la morte di mio padre, erodiviso. Una parte l’ha pianto euna ha accettato la perdita.Avevo bisogno di risposte pro-fonde che non venissero, però,solo dalla lettura della Bibbia.Pure la famiglia mi ha aiutato atrovare l’equilibrio».

Ora ha più coraggio?«Sì, in quest’album ho deciso disperimentare. Ho unito rock,

dance, pop ed elettronica e hocambiato gruppo di lavoro».

Cosa le ha lasciato l’Ariston? «Sensazioni positive. Sono arri-vato nella testa della gente e hoconvinto anche la stampa checon me non è mai stata tenera.Per me si è trattato di una rivin-cita. Diciotto anni fa, quandoho portato Laura non c’è,ero spaventato, mi sono ri-visto negli occhi di LorenzoFragola. Ora me la gioco».

Avrebbe voluto cantare conqualcuno?«Con Irene Grandi e GiannaNannini».

Nell’album nessun duetto...«Per ora lavoro da solo. Fare unduetto non deve essere marke-ting, serve empatia».

Ha intenzione di puntare ancheal mercato estero?«Sì, ad aprile uscirà la versionespagnola del mio album. Piac-

cio perché sono diretto».

Altri progetti?«In autunno inizierò iltour. Poi ho un romanzonel cassetto, ma non sonosoddisfatto, devo lavorar-ci su ancora un po’».

dan. va.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nek, nome d’arte di Filippo Neviani, 43 anni

Page 39: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

39VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’ingresso del Florian, sopra una sala del Baratti & Milano, a fianco il lussuoso Gambrinusdi Napoli

Un caffè e una tortaai tavolini della storia1La cioccolata in tazza al Florian e il bicerin al Baratti: 5 locali che hanno attraversato i secoli

Giovanni Angelucci

I caffè storici d’Italia sonomonumenti nazionali posi-zionati nelle vie e nelle

piazze più belle del mondo. Ec-cone 5 dove vale la pena sosta-re: per un caffè e per la storia.

CAFFÈ FLORIAN (VENEZIA) Ilpiù antico caffè italiano, inau-gurato il 29 dicembre 1720 daFloriano Francesconi con il no-me di «Alla Venezia Trionfan-te», e ribattezzato in dialettoveneziano «Floriàn». Amato daCasanova, frequentato da Pelli-co, Berchet, Foscolo, Goethe eRousseau. Nel 1895, nella Saladel Senato, venne ideata la pri-ma Esposizione Internazionaled’Arte, oggi Biennale di Vene-zia. La cioccolata veneziana intazza fa impazzire gli stranieri,per festeggiare i 290 anni è sta-to realizzato il Caffè Anniversa-rio: liquore di arance e di anice,cioccolato, crema di latte e caf-fè. Accompagnatelo con i clas-sici biscotti veneziani. Piazza San Marco, Venezia

CAFFÈ BARATTI & MILANO(TORINO) La prima capitaled’Italia ha il numero più alto di

caffè storici, dislocati tra CorsoVittorio Emanuele e Piazza SanCarlo. Fondata dai due confet-tieri Ferdinando Baratti e Edo-ardo Milano, questa caffetteriavenne inaugurata nel 1858. Si-tuata nella meravigliosa PiazzaCastello è un gioiello liberty.Tra questi tavolini Guido Goz-zano scrisse l’ode d’amore «Legolose». Ottimi gianduiotti,praline alla nocciola e i famosicremini inventati proprio qui.In inverno provate il bicerin to-rinese: caffè, cioccolato, pan-na. Piazza Castello 27, Torino.

GRAN CAFFÈ GAMBRINUS (NA-POLI) L’intellettuale Apuzzo nel1860 diede vita a questo luogodi grandi incontri che è parteintegrante della maestosa Piaz-za del Plebiscito. È dal Gambri-nus che provengono i versi dan-nunziani di «A vucchella» ed èqui che sedevano Croce, Russo,Wilde, Hemingway e Sartre.«Al Gambrinus serviamo il caf-fè Gegè: un caffè strapazzatogià zuccherato, come si usavafare una volta, mescolato contre cucchiaini di panna fresca»,spiega il direttore di servizioGennaro Ponziani. Piazza Trieste e Trento, Napoli.

CAFFÈ REVOIRE (FIRENZE) InPiazza della Signoria si affacciauno dei locali storici più famosidi Firenze. Dai tavolini del Ri-voire si ammirano Palazzo Vec-chio e gli Uffizi. Aperto dal tori-nese Enrico Rivoire, cioccola-tiere dei Savoia, divenne benpresto punto di riferimento per

l’ottimo cioccolato prodottosecondo la ricetta della tra-dizione piemontese. Nel1977 i Revoire passarono lamano ai fratelli Bardelli cheoggi mantengono tutte le ca-ratteristiche artigianali del-la produzione: dalla tostatu-ra del cacao alla confezionedei prodotti. I tavolini al-l’aperto sulla splendidapiazza della Signoria sonoancor oggi ritrovo di cultoper turisti e fiorentini. Piazza della Signoria, Firen-ze.

ANTICO CAFFÈ GRECO (RO-MA) In Via Condotti c’è il piùfamoso (e antico) caffè let-terario di Roma. Nasce uffi-cialmente nel 1760 e c’è undocumento che riporta il no-me del proprietario «Nicoladi Maddalena caffettiere, le-vantino», da qui il nomeGreco. Un monumento dellacapitale reso famoso daWolfgang Goethe e dal prin-cipe Ludwig di Baviera checominciano a frequentarlonel 1779 e che ha ospitatopersino Buffalo Bill. L’AnticoCaffè Greco, con oltre tre-cento opere esposte nellesue quattro sale, è oggi lapiù grande galleria d’arteprivata aperta al pubblicoesistente al mondo. E se poisi può anche camminare tracornici e tele mangiando lacheese cake cotta al vapore ola speciale granita al limone,la tappa è d’obbligo. Via dei Condotti, Roma.

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BIANCO CHE SORPRENDEDAL NERELLO DELL’ETNA

I vini dell’Etna sono una realtà consolidata. Con le uve di NerelloMascalese e Cappuccio si

producono bottiglie di assoluta qualità. Ne fa di buonissime anche Terrazze sull’Etna, giovane azienda di Nino Bevilacqua che si affida ai saperi di Riccardo Cotarella, uno dei più navigati enologi italiani. E per stupire, Terrazze dell’Etna, che ha vigneti a Randazzo (tra 750 e 900 metri di quota) propone il «Ciuri», un Nerello Mascalese vinificato in bianco! Provatelo e vi sorprenderà.

Giallo luminoso il Ciuri 2013 ha profumi ricchi con richiami di lamponi gialli, erbe aromatiche e sfumature sapide. Succulente e morbido al palato, con un ritorno di frutti gialli e note balsamiche e una bella mineralità in chiusura.

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SI ABBINA CONSPAGHETTI CICALE DI MARE,

BROCCOLI E PEPERONCINO

DEGUSTARE ASCOLTANDOANNALISA

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IL VOTO

90/100RAPPORTO QUALITÀ PREZZO

VANTAGGIOSO�����

� Fatevi rapire dalla particolare etichetta con una donna-ulivo. L’olio Milleanni proposto da Donnafugata ci porta nelle dolci colline della Valle del Belice. Il fruttato di media intensità ha particolari note erbacee con intrecci di pomodoro verde e tenue carciofo, si apre in bocca con un bell’amaro per poi cedere il passo al piccante con sentori erbacei e pomodorosi. Da gustare con un ottimo pesce alla griglia.

Marino Giorgetti� www.donnafugata.it

L’OLIO

Milleanni, perfettocol pesce alla griglia

MILLEANNIDA ENOCLUB DI

MALFASSIA MILANO

14 � MEZZO LITRO

I l granchio verde qui in Laguna pren-de dei nomi diversi in base al periododell’anno. Se è in muta, con il carapa-

ce tenero, si chiama moleca, prima, quan-do le femmine hanno il guscio duro e so-no piene di uova, sono conosciute comemasanete. Chi non lo trova può sostituir-lo con il granchio rosa, un crostaceo disabbia comune in tutta la fascia adriaticae in Liguria. La cosa importante è com-prarli molto freschi. Non è difficile sce-glierli perché dopo pochi giorni comin-ciano ad emanare un odore sgradevole. Ilbrodo di granchi si può usare a casa comebase per tanti piatti: per un grande risot-to di pesce, al posto dell’acqua per unazuppa di verdura speciale, con la pastasaltata alla fine con qualche pezzetto discorfano, patate e ceci. Chi preferisce unaricetta tradizionale provi le masanete bollite con olio e prezzemolo.

Il consiglio

SOSTIENE LO CHEFdi LIONELLOCERA

MASANETA DI LAGUNAPER UN SUPER BRODO

Lionello Cera, 48 anni, è l’erede di una lunga tradizione familiare. L’Antica Osteria da Cera sta infatti a Campagna Lupia, Venezia, fin dal 1966. Lionello ha traghettato la cucina tradizionale di laguna nel futuro. (Foto Berti)

L a masaneta è un granchio dellaLaguna dal sapore speciale che usoper fare una zuppa davvero

strepitosa che accompagno con ceci, patate e scorfano. Apro tutte le masanete e le tengo a marinare con un filo d’olio, zenzero grattugiato ed erbe aromatiche spezzate con le mani: timo, alloro, mirto e maggiorana. Dopo 4 ore tolgo le erbe, faccio un soffritto di carote, cipolle, sedano e scalogno, aggiungo i granchi che schiaccio bene con un cucchiaio di legno. Poi verso lo stesso peso delle masanete in ghiaccio e faccio andare per 6 minuti dopo la bollitura. Spengo e tengo per 6 ore tutto coperto in una zona fresca. Attenzione, questa è una fase fondamentale perché serve a far maturare la zuppa ed estrarre dai granchi il 100 per cento del sapore. Alla fine filtro e servo in un bicchiere dove alla base c’è una crema di patate (frullate con sale e acqua di peperone), ceci, che danno la parte croccante, e pezzetti di scorfano saltati velocemente. Il brodo completa tutto.

EF

S

U

CIURI 2013, Bianco, Terrazze dell’Etna, Randazzo (Catania): UVE: Nerello Mascalese. PREZZO: circa 13 euro.

SORSEGGIANDOdi LUCAGARDINI

GAZZA GOLOSA 1Io sono innamorato di tutte le signore che mangiano le paste nelle confetterie. Signore e signorine - le dita senza guanto - scelgon la pasta. Quanto ritornano bambine! (da Le Golose di Guido Gozzano, 1883-1916)

Pagina a cura diPier Bergonzi

e Daniele Miccione

Page 40: La Gazzetta dello Sport (03-06-2015)

40 VENERDÌ 6 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT