la gazzetta dello sport (03-11-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 11 marzo 2015 anno 119 - numero 59 euro 1,40 POGBANG: SCUDETTO A COLPI DI GENIO 9 771120 506000 50 3 1 1> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Manenti protesta: «È da più di un mese che sono a.d. del Parma e non ho ancora ricevuto lo stipendio». IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w SCHIANCHI A PAGINA 17 IL CASO Ultima chiamata Manenti ha 24 ore per salvare il Parma 17 ORE 21.05 Ecco «Bomber» con Luca Toni CITO A PAGINA 24 L’INTERVISTA: ALLA VIGILIA DEL SUO PRIMO MONDIALE DA PRESIDENTE PARLA IL NUMERO 1 ALLIEVI A PAGINA 29 RO 1 Sergio Marchionne, 62 anni, a.d. Fca e presidente Ferrari ANSA : O LA TRATTATIVA NUOVI PARTICOLARI SULLE STRATEGIE DEL THAILANDESE CHE HA GIÀ FIRMATO UN PRECONTRATTO PER L’ACQUISTO MILAN, IL PIANO BEE Fininvest smentisce, ma il broker punta al 51% con Maldini NICITA, OLIVERO A PAGINA 5 L’idea è quella di riportare l’ex capitano in società con un ruolo operativo. Berlusconi potrà tornare indietro solo pagando la penale Paolo Maldini, 46 anni, 24 al Milan. A destra, Bee Taechaubol OTTAVI DI CHAMPIONS Ancelotti se la vede brutta: il pazzo Real perde 4-3 e avanza tra la pañolada Lo Schalke fa tremare le stelle. Porto, poker al Basilea. Stasera Mou affronta Ibra 20 ARCHETTI, BOLDRINI, FROSIO, GRANDESSO, RICCI PAG. 2O-21 STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 Inter, la difesa naif all’esame tedesco con il problema Jesus BREGA, TAIDELLI A PAGINA 15 2 Datome in formato Nba «Spero che Boston scopra di aver bisogno di me» CHIABOTTI A PAGINA 33 GRAZIANO, LICARI ALLE PAGINE 6-7 Paul Pogba, da 3 anni alla Juve C’è sempre la sua firma sui trionfi della Juve. Ma Tardelli lo punge: «Si ispiri a Platini e faccia le cose più semplici» 6 L’ANALISI di Arrigo Sacchi 25 LA CULTURA DELLA VITTORIA La Juventus vince contro l’ottimo Sassuolo ed ha ormai in pugno il quarto scudetto consecutivo. Gli uomini di Allegri forse non stanno vivendo il miglior momento di forma oppure sono già con la testa all’incontro con il Borussia Dortmund. L'ARTICOLO A PAGINA 25 CICLISMO Scatta la Tirreno-Adriatico Tutti contro Contador 30 GIALANELLA, GHISALBERTI, COMMENTO DI BETTINI PAG. 30-31 Sagan, Nibali, Contador, Uran e Cancellara BETTINI ARCOBELLI, CRIVELLI ALLE PAGINE 2-3 TRAGEDIA AL REALITY Schianto in volo tra elicotteri La Francia piange 3 campioni Lo scontro a 100 metri da terra. Sotto: i campioni Camille Muffat, 25 anni, Florence Arthaud, 57, e Alexis Vastine, 28 Marchionne: «Vettel pace e saggezza. Alonso? Era giusto cambiare» «LA MIA FERRARI DA PAISÀ» pio In Argentina 10 morti tra cui l’olimpionica del nuoto Muffat, la grande velista Arthaud, il pugile Vastine

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Page 1: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 11 marzo 2015 anno 119 - numero 59 euro 1,40

POGBANG:SCUDETTOA COLPI DI GENIO

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Manenti protesta:«È da più di un mese

che sono a.d. del Parmae non ho ancora ricevuto

lo stipendio».

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

SCHIANCHIA PAGINA 17

IL CASOUltima chiamata

Manenti ha 24 oreper salvare il Parma

17

ORE 21.05Ecco «Bomber»

con Luca ToniCITO A PAGINA 24

L’INTERVISTA: ALLA VIGILIA DEL SUO PRIMO MONDIALE DA PRESIDENTE PARLA IL NUMERO 1

ALLIEVI A PAGINA 29

RO 1 Sergio

Marchionne,

62 anni, a.d. Fca

e presidente

Ferrari ANSA

:O

LA TRATTATIVA NUOVI PARTICOLARI SULLE STRATEGIE DEL THAILANDESE CHE HA GIÀ FIRMATO UN PRECONTRATTO PER L’ACQUISTO

MILAN, IL PIANO BEEFininvest smentisce, ma il broker punta al 51% con Maldini

NICITA, OLIVERO A PAGINA 5

L’idea è quella di riportarel’ex capitano in società con un ruolo operativo. Berlusconi potrà tornare indietro solo pagando la penale

Paolo Maldini, 46 anni, 24 al Milan. A destra, Bee Taechaubol

OTTAVI DI CHAMPIONSAncelotti se la vede brutta:

il pazzo Real perde 4-3 e avanza tra la pañolada

Lo Schalke fa tremare le stelle. Porto, pokeral Basilea. Stasera Mou affronta Ibra

20

ARCHETTI, BOLDRINI, FROSIO, GRANDESSO, RICCI PAG. 2O-21

STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE

1 Inter, la difesa naifall’esame tedescocon il problema JesusBREGA, TAIDELLI A PAGINA 15

2 Datome in formato Nba«Spero che Boston scopradi aver bisogno di me»CHIABOTTI A PAGINA 33

GRAZIANO, LICARI ALLE PAGINE 6-7

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da

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i a

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Ju

ve

C’è sempre la sua firma suitrionfi della Juve. Ma Tardellilo punge: «Si ispiri a Platinie faccia le cose più semplici»

6

L’ANALISIdi Arrigo Sacchi

25

LA CULTURA DELLA VITTORIALa Juventus vince contro l’ottimo Sassuoloed ha ormai in pugno il quarto scudetto consecutivo. Gli uomini di Allegri forse non stanno vivendo il miglior momento di forma oppure sono già con la testa all’incontro con il Borussia Dortmund. L'ARTICOLO A PAGINA 25

CICLISMOScatta la Tirreno-Adriatico

Tutti contro Contador

30

GIALANELLA, GHISALBERTI, COMMENTO DI BETTINI PAG. 30-31

Sagan, Nibali, Contador, Uran e Cancellara BETTINI

ARCOBELLI, CRIVELLI ALLE PAGINE 2-3

TRAGEDIA AL REALITY

Schianto in volo tra elicotteriLa Francia piange 3 campioni

Lo scontro a 100 metri da terra.

Sotto: i campioni Camille Muffat,

25 anni, Florence Arthaud, 57,

e Alexis Vastine, 28

Marchionne: «Vettel pace e saggezza. Alonso? Era giusto cambiare»

«LA MIA FERRARI DA PAISÀ»

piogIn Argentina 10 morti tracui l’olimpionica del nuoto Muffat, la grande velista Arthaud, il pugile Vastine

Page 2: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

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L’IMPATTOIN ARGENTINA

� Le fasi dell’incidente 1) I tre campioni bendati per salire sull’elicottero 2) Alain Bernard viene lasciato a terra (troppo pesante) 3) Una volta decollati, uno dei velivoli cambia traiettoria 4) La collisione li trasforma in due palle di fuocoILLUSTRAZIONI DI ROBERTO RINALDI

La morte in

Riccardo Crivelli

M orire per un reality. Unreality costruito sul pa-thos e l’eccitazione del-

la sfida alle condizioni estremeche la natura può opporre all’uo-mo. Un reality (ora sospeso, sispera definitivamente) che vor-rebbe dettare le regole della so-pravvivenza e si trasforma invecein un mostro che inghiotte perfi-no la più perfida delle fantasie, inuna sceneggiatura da film horrordi bassa lega. Ma è tutto vero, di-

sgraziatamente, drammatica-mente vero: il destino che si di-verte a giocare con i dadi, perògetta sul tavolo una mano trucca-ta. E così la Francia, già provataed emotivamente soggiogatadalla tragedia di Charlie Hebdo,si ritrova a piangere otto mortiper un disastro che non si puòspiegare se non con la ricercasempre più ossessiva e compulsi-va dei limiti umani, per la gioiavoyeuristica di spettatori guar-doni. Solo che tre delle vittimesono campionissimi dello sportd’Oltralpe, due ragazzi plurime-

dagliati e una donna coraggiosastrappati alla vita per quell’im-pulso irrefrenabile di rimaneresempre davanti al palcoscenico,di ricercare sensazioni oltre iconfini della propria sensibilità.Camille Muffat, 25 anni, campio-nessa olimpica dei 400 sl, l’ulti-ma grande rivale di Federica Pel-legrini; Alexis Vastine, 28 anni,ex pugile in odore di ritorno,bronzo nei superleggeri a Pechi-no 2008; Florence Arthaud, 57anni, la «Fidanzata dell’Atlanti-co», la prima velista donna a vin-cere, nel 1990, la Route Du

Rhum, la più prestigiosa traver-sata in solitario. Una cappa oscu-ra, che stringe il petto di dolore,cala sullo sport mondiale, resu-scitando ricordi strazianti comelo schianto di Superga del ‘49 checancellò il Torino, la tragedia diBrema del ‘66 che tarpò le ali alnascente nuoto italiano d’élite,l’incidente di Monaco nel 1958che estirpò il primo ManchesterUnited vincentedella storia, lamorte di Cerdan,un’altro eroe diFrancia, sull’ae-reo che nel 1949lo portava a NewYork da EdithPiaf.

MISTERO La cro-naca è la descri-zione di un atti-mo: alle 17.15 dimartedì (le 21.15da noi) due elicotteri si alzano daun campo sportivo di Villa Ca-stelli, regione della Rioja, nordo-vest dell’Argentina, a 1170 km daBuenos Aires. La destinazione èla Quebrada del Yeso, una regio-ne semidesertica (scoperta gra-zie alla Dakar) che sarà la loca-tion di «Dropped», un reality conotto campioni sportivi divisi indue squadre di 4 e abbandonatiin una zona selvaggia e inospita-le senza cibo, senza strumentiper orientarsi, con a disposizionesolo una riserva d’acqua. Seguitida un cameraman e da un inge-

gnere del suono, i partecipantidevono raggiungere il più rapi-damente possibile luoghi abitati.I due piloti, argentini, sono moltoesperti, uno di loro è un eroe del-le Falkland e ha schivato i proiet-tili britannici. In un velivolo è stato fatto salire il cast, con gli oc-chi bendati, perché la sceneggia-tura prevede che non si conosca-no il tragitto e il luogo di atter-

raggio, nell’altro icameramen cher i p r e n d e r a n n ol’avventura findall’inizio. Ad ap-pena 100 metridal suolo, secon-do i testimoni aterra, uno deglielicotteri smettedi volare in paral-lelo e finisce sullatraiettoria dell’al-tro. Due palle difuoco illuminano

il cielo e si schiantano in pochisecondi. Errore di guida o un im-provviso vortice di calore solle-vatosi dal terreno, un fenomenometeorologico tipico di quel-l’area?

SOPRAVVISSUTO Lo stabiliran-no le indagini (come da prassi,quando ci sono vittime francesiall’estero, Parigi apre un fascico-lo per omicidio colposo), intantorimane lo shock incancellabile dichi si trovava lì come concorren-te e ha seguito tutto in diretta.Tra i partecipanti, oltre alle tre

Primo pianoRUna nazione in lutto

Schianto in voloprima del reality

La Francia piangetre campioni

Il programma tv si chiama «Dropped», prevedeva prove di sopravvivenza

Errore dei piloti che stavano filmando o vortice di aria calda?Il mondo sotto shock

LA CHIAVE

HANNO DETTO

LAURE MANAUDOUOLIMPIONICA DI NUOTO

«UNA CAMPIONESSA FUORI DAL COMUNE E

UNA PERSONA DI RARA CORTESIA IN SQUADRA:

HO PIANTO PER LEI»

MICHEL PLATINIPRESIDENTE UEFA

«LI HO AMMIRATI COME MILIONI DI FRANCESI ,

QUESTA E’ UNA GIORNATA NERA PER

IL NOSTRO SPORT»

MARCO BELOTTIEX COMPAGNO DI ALLENAMENTI

«IN VASCA CON LA MUFFAT, ERA UNA

RAGAZZA RISERVATA MA SIMPATICA: MI

SONO TROVATO BENE»

THOMAS BACHPRESIDENTE CIO

«SIAMO VERAMENTE ADDOLORATI, LA

FAMIGLIA OLIMPICA HA PERSO TRE DEI SUOI

FIGLI PIU’ CARI»

FRANÇOIS HOLLANDEPRESIDENTE FRANCESE

«SONO STORDITO E TRAVOLTO DALL’EMOZIONE, ERANO TRE CAMPIONI CHE

CERCAVANO LA LORO FRONTIERA»

REALITY E CAMPIONI

Magnini e quella volta all’Isola«Incidenti sì, ma non così»

L ui c’era al reality più famo-so d’Italia, l’Isola dei Fa-mosi del 2008. Non da

concorrente, bensì da inviato.Filippo Magnini ricorda quella«bella esperienza ma l’Hondu-ras non mi mancherà». Gli servìper staccare ed ora per capireancora di più la relazione tra ri-schio e spettacolo, essere cam-pione e vivere il pericolo diun’avventura al limite. Lo volleSimona Ventura, e lui reducedai Giochi di Pechino accettòper mettersi alla prova. Da bi-campione del mondo in caricanei 100 stile libero a personag-gio di un reality. «Io accettai

perché il mio ruolo era in totalesicurezza, e tranquillità — ri-corda il velocista che era pro-prio rivale di Alain Bernard, ilsopravvissuto dell’incidente inArgentina —. Ma certo si tratta-va sempre di un evento estremoe quando hai a che fare con cer-te prove di resistenza e capacità,la componente rischio, il timoredi incidente ci sono sempre. Inquel caso andò bene, in questopurtroppo no. Mi ha scioccatoquanto successo a Bernard, co-me in pochi istanti può cambia-re una vita. Lui che non sale ne-gli elicotteri che poi si schianta-no».

SICUREZZA Filippo si chiedeancora da cosa possa essere sta-to causato lo schianto: «Può es-sere un errore umano dalle tra-iettorie prese dai velivoli, sarà certo la perizia a chiarire l’inci-dente. Non c’era mai stata unatragedia di queste proporzioniin tante edizioni di reality». Il pesarese ricorda un incidente inNicaragua che vide protagoni-sta il rugbista con la passioneper la lirica, il capitano DenisDallan, che durante il suo primocontatto con il mare rimediò uninfortunio. «Quello fu un erroreumano, e lui riuscì a portarsi insicurezza nonostante l’inciden-te ed il tuffo». Insomma, peruno sportivo il reality è semprequalcosa borderline: «Sei sem-pre sulla soglia di sicurezza, an-che quando facevamo certi spo-stamenti con le barche diventauna bella avventura. Ma noi al-l’Isola sapevamo cosa ci stesse

succedendo, eravamo consape-voli dell’estremo che vivevamoin quei giorni. Come si fa a pen-sare che possa succedere qual-cosa di irreparabile? Stavolta inArgentina è stata una tragediaincontrollabile, che non si puòparagonare ad un reality italia-no. La pericolosità? Un realitypuò essere più o meno rischio-so, i nostri non ti mettono mai inpericolo di vita anche se l’im-ponderabile va messo in conto.Ma nel mio caso, vidi che la si-curezza era stata messa al pri-mo posto». Infine il pensiero do-veroso alla Muffat, alla nuota-trice, ed al pugile: «Non si puòmorire a 25 anni o a 28 anni,non si può morire per un gioco.E’ tutto assurdo: dopo una vitadi sacrifici in piscina, sul ring,non si può finire così anche senon sai cosa fare oltre lo sport».

s.a.© RIPRODUZIONE RISERVATASimona Ventura e Filippo Magnini

AR

GE N

T I NA

Buenos Aires

La Rioja

Villa CastelliVilla Castelli

Page 3: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

3MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

diretta1Due elicotteri si scontrano, dieci vittime: perdono la vita l’olimpionica del nuoto Muffat, il pugile Vastine e la velista Arthaud

L'IDENTIKIT

CAMILLEMUFFAT25 ANNI, NATA A NIZZANUOTOOLIMPIONICA LONDRA 2012

Camille Muffatera nata aNizza il 28-10-89. Mististaconvertita allostile libero, aiGiochi 2012 di

Londra fu oro nei 400 sl (8 anni dopo Laure Manaudou), argento nei 200 sl e bronzo nella 4x200. Ai Mondiali ‘13 di Barcellona solo 7a nei 400 ma bronzo nei 200 (oro Franklin su Pellegrini). Ai Mondiali 2011 a Shanghai era stata di bronzo. Nel 2013 si era improvvisamente ritirata.

L'IDENTIKIT

ALEXISVASTINE28 ANNI, NATO A PONT-AUDEMERPUGILEBRONZO OLIMPICO 2008

Alexis Vastineera nato il 17-11-86 a Pont-Audemer inNormandia.Superleggero,ai Giochi 2008

fu bronzo dopo una sconfitta controversa in semifinale con il dominicano Manuel Felix Diaz. Ai Giochi 2012 fu eliminato dall’ucraino Taras Shelestyuk nei quarti a maggioranza dopo il match pari (18-18). Puntava su Rio.

L'IDENTIKIT

FLORENCEARTHAUD57 ANNI, NATA A BOULOGNEVELAPRIMA NELLA ROUTE DU RHUM

FlorenceArthaud eranata il 28-10-57a Boulogne-Billancourt. La«fidanzatadell’Atlantico»

nel ‘93 ebbe una figlia (Marie) dal navigatore Loic Lingois. Nel ‘90 la sua più grande vittoria nella Route du Rhum, la più prestigiosa traversata in solitaria, da St.Malo a Pointe-à-Pitre (Guadalupa). A 17 anni finì in coma per uno schianto in auto.

vittime, anche il pattinatore sughiaccio Candeloro, bendato almomento dell’incidente perchésarebbe partito appena dopo, laciclista Jeannie Longo e il calcia-tore Wiltord (quello del gol al-l’Italia agli Europei 2000), invecegia a casa in quanto eliminati. Esoprattutto Alain Bernard,l’olimpionico dei 100 sl a Pechi-no, letteralmente salvato dai suoi90 kg, che lo hanno obbligato arinunciare al primo viaggio pernon creare problemi di zavorra.Un sopravvissuto risparmiato dalfato, come accadde a un altro il-lustre collega di piscine, IanThorpe, che non salì sulle TorriGemelle perché aveva dimenti-cato la macchina fotografica. Inun sms, il nuotatore si definisce«devastato» dalla tragedia: nonpuò dire di più in attesa degli in-terrogatori ufficiali.

OLTRE IL LIMITE La Muffat è la29a campionessa a morire tragi-camente da olimpionica (indivi-duale) in carica. Si era ritirata al-la fine dei deludenti Mondiali2013, voleva scoprire le piacevo-lezze della vita dopo anni di alle-

namenti estenuanti: «Mi prende-rò la vacanza più lunga di sem-pre». L’organizzazione avevacontattato la Manaudou, ma leinon se l’era sentita di abbando-nare la figlia. Vastine, a gennaio,aveva perso la sorella ventunen-ne in un incidente stradale, l’ulti-mo sfregio di un’esistenza porta-ta verso il baratro dal furto subitonei quarti ai Giochi di Londra(eliminato a maggioranza), dopoil quale Alexis si era abbandona-to alla vita notturna e ad abbon-danti bevute. Il reality serviva aritrovare sé stesso, infatti avevagià comunicato che sarebbe tor-nato per provare a qualificarsiper Rio. La Arthaud, scampata aun crash automobilistico e a mil-le carambole in mare, cercava in-vece sfogo alla voglia di adrenali-

na. Che colpo basso dalla sorte.

PRECEDENTI La stessa società diproduzione, ALP Adventure LineProduction, di recente aveva de-ciso di pagare i danni a un con-corrente morto nel 2013 duranteil primo giorno di riprese di unaltro reality di successo, Koh Lan-ta. Gerald Babin, 25 anni, avevaavuto un infarto durante un tiroalla fune, in Cambogia. Il medicodello staff, messo sotto accusa, siera suicidato qualche giorno do-po. Jeremie Assous, l’avvocatodella famiglia Babin, adessopun-ta di nuovo il dito sulle condizio-ni delle riprese dei reality, dovenon è mai rispettata alcuna nor-ma, nonostante i processi e lecondanne. Oltre ogni limite, que-sto sembra l’aberrante mantradella tv di oggi: ponti scavalcatiappesi per i capelli, fiumi in pie-na da guadare, laghi da attraver-sare con il fardello di zaini pesan-tissimi. La morte ti fa bello. Pur-troppo, lassù sulle Ande, non èstato il titolo di un film.(ha collaborato Alessandro Grandesso)

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RChe destino per Bernard: si salva perché pesa troppo e non può salire sul velivolo

LA MALEDIZIONE

1Tra Londra 2012 e Sochi 2014 sono già 12 gli atleti olimpici deceduti

Arthaud, Muffat e Vastine appena prima della partenza AFP

S ono esattamente 83,nella storia dello sport, icampioni olimpici in ca-

rica morti. La Muffat fa ancheparte di una lista che tra l’ulti-ma Olimpiade estiva di Londra2012 e quella invernale di So-chi 2014 ha visto ben 12 atleti,tra uomini e donne, deceduti.Dopo i Giochi invernali ‘48, seigiocatori di hockey della Ceco-slovacchia in un volo da Parigia Londra morirono l’8 novem-bre insieme ad altri passegge-ri. Il 15 febbraio 1961, la squa-dra americana di pattinaggio di figura che doveva raggiun-gere i Mondiali di Praga sischiantò nei pressi dell’aero-porto di Bruxelles. Nell’agosto1979, un aereo dell’Aeroflotcon a bordo la squadra di cal-cio del Pakhtakor Tashkentprecipitò in Ucraina sopraDniprodzerzhynsk provandola morte dei 178 passeggeri.C’era anche il portiere del-l’Urss che partecipò ai Giochidi Montreal, 76, Vladimir Fyo-dorov. Il 27 aprile 1993 un ae-reo della compagnia delloZambia provocò 30 morti nel-l’incidente sulla costa del Ga-bon a poche centinaia di metri

da Libreville: morti i 18 giocatoridi calcio.

DA THORPE A TILLMAN Ma an-cora più impressionanti sono iprecedenti di campioni «miraco-lati» come Alain Bernard ieri.L’episodio più celebre è quello diIan Thorpe che si salvò dal crollodelle Torri Gemelle dell’11 set-tembre 2001 perché tornò pocoprima in hotel avendo dimentica-to la macchina fotografica. InvecePat Tillman, difensore di footballamericano, che aveva rinunciatoa 3.6 milioni di dollari per arruo-larsi nella fanteria in battaglia inAfghanistan, morì il 2 aprile 2004in un’imboscata mentre dava lacaccia ai terroristi di Bin Laden.

DUE PADRI Florence Arthaud il19 marzo avrebbe visto pubblica-to un suo libro di memorie: dedi-cato non solo alle donne che ama-no andare a vela, da sole,ma an-che al padre. Un libro che incarnala filosofia di una donna che si ri-volge nell’opera al padre morto il26 novembre scorso. «Grazie pa-pà per avermi fatto conosceregente formidabile e regalato lospirito di libertà». Un altro papà,Guy Muffat, ha vissuto in direttala morte della figlia: «Non ho pa-role. Ci sono le immagini in tv, ci èstato detto che è tanto lontana eche Camille è morta. Poco a pocosarà sempre più scioccante perme, ma è anche vero che mia fi-glia ha avuto l’opportunità di ave-re una vita fantastica, che si è in-terrotta troppo presto».

s.a.

Federica Pellegrini, oro e Camille Muffat bronzo nei 200 sl ai Mondiali 2011

Stefano Arcobelli

C amille Muffat non era,per Federica Pellegrini,

una rivale in tutto come LaureManaudou. Ma era un’avversa-ria pericolosa con la quale sisoffrivano a vicenda. Si rispet-tavano. La francese che sem-brava volesse più ispirarsi al-l’italiana che all’altra francese.Fede & Laure dive, rispetto allequali fuori dall’acqua, Camillenon faceva notizia, neanchequando — dopo i Giochi di Lon-dra —, fresca d’oro, si mollò colfidanzato. Quando la Muffatannunciò il suo inaspettato, im-provviso ritiro nel 2013 scap-

pando dal meeting di Vichy, Fe-de la salutò così: «Mi dispiace,buona fortuna nella vita». IeriFede a Verona ha appreso la no-tizia poco prima dell’allena-mento ed ha subito twittato ilsuo dolore in francese, «A voltevita non è giusta», accompa-gnandolo da una faccina con lelacrime ed una foto in gara.

SCONVOLTA «Ero sveglia daqualche ora e mi ha avvisato ilmio coach Matteo (Giunta,ndr) con un messaggio nellanostra chat di gruppo. Io nonvolevo crederci, poi ho aperto isocial e visto i tg: è stata una co-sa abbastanza sconvolgente perme: perché aveva la mia età edaveva smesso di nuotare da po-

co. Eravamo rivali, facevamo lestesse gare e a quel punto è dif-ficile avere un’amicizia profon-da. Eravamo di due nazioni di-verse ma il rispetto per lei c’èsempre stato, una grande cam-pionessa olimpica dei 400 esvariate medaglie ai Mondiali».Quando Camille irruppe nellostile libero, Fede era l’avversa-ria da battere. Camille sembra-va vulnerabile: almeno fino al-l’Olimpiade 2012, quando perdue volte toccò davanti a Fede,due volte quinta. Salvo poi tor-nare come prima dei Giochi:Fede davanti con l’argentomondiale di Barcellona e Ca-mille di bronzo. Quello fu l’ulti-mo vero confronto tra le duenuotatrici diverse: Fede l’aspet-

tava agli Europei di Berlino, mal’altra non voleva più sentirparlare di cloro, di piscina, de-lusa più che avvilita. Un rigettosenza il quale forse sarebbe an-cora a lottare. Ma non accettòmai di tornare, nonostante la«sorella» Charlotte Bonnet con-tinuamente la invitava a torna-re, ed il tecnico Fabrice Pelle-rin, a chiarire il motivo di quel-lo strano ritiro. Tutto banal-mente inutile rispetto aquest’assurda perdita volandosul cielo argentino. «Dispiacemorire così stupidamente, èuna cosa che mi fa rabbia e midispiace per lei e per la fami-glia», insiste Fede: «È stata unaavversaria forte, fortissima».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RICORDO

Fede, rivale di Camille: «La vita a volte è ingiusta»1 Pellegrini e Muffat, tra vittorie e sconfitte: «Sono sconvolta, l’ho sempre rispettata»

Quante tragediefra i campioniThorpe miracolato

Page 4: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

4 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 5: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

5MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTSerie ARFuturo rossonero

GENNAIO 2015IL PRIMO APPROCCIOPrimi contatti fra Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol, che cercano di teneresottotraccia l’affare. Barbara all’inizio prova a frenarlo perché contraria a intaccare la proprietà del club

FEBBRAIO 2015IL PRIMO INCONTROLe parti si incontrano per la prima volta ad Arcore. Viene analizzata la situazione in termini generali e viene stilato un percorso che possa portare a un ulteriore faccia a faccia

5 MARZO 2015L’ACCORDO PRELIMINAREDefinito ad Arcore un compromesso in cui Silvio si impegna a vendere il 30% del Milan a Taechaubol. Scadenza a fine maggio: in caso di fumata nera, Berlusconi pagherà una penale del 10%

IN QUESTI GIORNILA «DUE DILIGENCE»L’advisor Rothschild, per conto della cordata thailandese, ha iniziato la due diligence, cioè il controllo dei conti a bilancio. Anche Berlusconi sta verificando le credenziali altrui

LE TAPPEDELL’AFFARE

Mr Bee aggiorna l’agendaIl 51% del Milan e Maldini1Fininvest smentisce ma, in base all’accordo, se il gruppo thailandese decide di acquisire la maggioranza del club, Berlusconi può liberarsi solo pagando una penale da 25 milioni

PAOLO MALDINIUNA VITAIN ROSSONEROE’ nato a Milano il 26 giugno 1968. Ha fatto tutta la trafila giovanile nel Milan e ha giocato nel club rossonero per 24 anni, vincendo 26 titoli fra nazionali e internazionali

clicDALLA ROMANIA: SILVIOCEDE IL 51% DEL MILANA UN MAGNATE CINESE

� «Superbomba!», hanno titolato. E in effetti di superbomba si tratterebbe, nel caso in cui la cosa corrispondesse alla realtà: ieri il sito romeno Wowbiz.ro ha pubblicato la notizia secondo cui Berlusconi avrebbe ceduto il 51% del Milan all’imprenditore cinese Poe Qiu Ying Wang Shuo – noto come Mr. Pink –, con tanto di foto scattate ad Arcore coi contratti in mano.

Maurizio Nicita@manici50

C ontinuano le smentite,ma il piano di Mr Bee perla scalata del Milan è en-

trato nella fase operativa e lodimostrano i contatti intrapre-si in questi ultimi giorni. È sta-to chiesto a Paolo Maldini di ri-coprire un ruolo importantenella gestione che verrà. Quelruolo che, fra problemi di visi-bilità e beghe giudiziarie (poirisolte), gli è stato negato daquando ha smesso di giocarecon quella maglia, una secon-da pelle per l’ex capitano. Mal-dini aspetta di capire come siprospetterà la situazione, maquesto è un passo destinato adelineare ancor di più le inten-zioni dalla cordata thailandeseguidata dal broker Bee Tae-chaubol, che ha un piano benchiaro.

ANCORA SMENTITE La Finin-vest ieri ha diffuso l’ennesimocomunicato col quale «smenti-sce nel modo più categoricoche sia stato raggiunto alcunaccordo per la cessione di quo-te del Milan. Sulla questione ri-badisce peraltro quanto piùvolte affermato: vari soggettihanno mostrato interesse per una partnership relativa al Mi-lan, ma le ipotesi riguardanoesclusivamente eventuali par-tecipazioni di minoranza. LaFininvest non è infatti interes-sata a cedere il controllo dellasocietà calcistica». Presa di po-sizione inevitabile, visto chenel web giravano foto e notizierelative a un tale mr Pink, cine-se che avrebbe comprato il Mi-lan. Ma fra le righe c’è una im-precisione, «dovuta» del resto

in questa fase, perché nel me-morandum of understandingfirmato giovedì scorso ad Arco-re da Silvio Berlusconi con BeeTaechaubol non è stato soloquotato il 30 per cento del Mi-lan per 250 milioni euro, ma è

stato fissato anche il successivostep con il gruppo orientale chepotrà esercitare l’opzione diacquisto del 51 % delle quote,senza che la parte venditricepossa più opporsi.

L’IMPORTANZA DELLA PENALEMilan dunque ceduto definiti-vamente? Probabile ma non si-curo. Perché, come avevamogià anticipato, in quel prelimi-nare è stata fissata una penaledel 10 per cento del valore (25milioni di euro): è la via di uscita per Silvio Berlusconi, daesercitare entro maggio. Pa-

gando quella cifra salterebbetutto e potrebbe tenersi il Mi-lan (improbabile) oppure ce-derlo ad acquirenti che offranodi più (possibile, attraverso l’advisor Lazard). Restando inargomento, Rothschild – perconto della cordata thailande-se – ha iniziato le operazioni didue diligence, cioè di controllodei conti in bilancio. Lo stessoBerlusconi con i suoi espertista verificando le credenzialidei possibili acquirenti e nelcorso dell’incontro mr Bee harivelato al padrone di Arcorel’identità di altri tre finanzieri

coinvolti con lui nell’operazio-ne: thailandesi e di Singapore.Insomma, Berlusconi sta cono-scendo meglio i suoi interlocu-tori perché logicamente nonvuol lasciare il suo Milan in cat-tive mani. E sa che maggio saràil momento del non ritorno. Fi-no ad allora la figlia Barbara eil fido Galliani proveranno aconvincerlo di tenere il club,anche per salvaguardare sestessi visto che nella futura go-vernance del club, con l’avven-to di proprietari nuovi, difficil-mente avranno i ruoli di re-sponsabilità attuali.

FOTO E SELFIE E a proposito difoto «ufficiali» sulla cessionedel Milan, emerge un altro par-ticolare della cena – quella sìelegante — di Arcore, giovedìscorso. Mr Bee e l’ex Cavalierehanno posato insieme per deiselfie: tutti sorridenti. Conl’impegno che quelle foto sa-rebbero rimaste rigorosamen-te conservate negli smartpho-ne di ognuno. Quando divente-ranno di dominio pubblico, sa-rà finità l’epoca Berlusconi alMilan: quasi 30 anni di indi-menticabili vittorie.

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RGià contattato l’ex capitano per un ruolo di rilievo nell’eventuale nuovo assetto

� (a.g.) L’«Annual Charity Dinner» è stata l’occasione per Barbara Berlusconi di parlare della Fondazione Milan e per Galliani anche di fare il punto sulla squadra: «Stavamo meglio fino al 94’ e 15” di Milan-Verona, il gol di Nico Lopez è stato duro da digerire. L’Europa? Ce la possiamo fare, ma bisogna migliorare. Firenze decisiva per Inzaghi? Macché decisiva! Pensiamo alle prossime 12 partite e a scalare posizioni».

PARLA GALLIANI «Pippo? Firenze non sarà decisiva»

fIL PROGETTO Un d.s., alcuni amici fidati e... Conte:ecco che cosa c’è nella testa di Paolo

G.B. OliveroMILANO

L a bandiera sventola sem-pre nel cuore dei tifosi.Solo lì, però, perché da

quando ha smesso di giocarePaolo Maldini è scomparso dalmondo Milan. Ciclicamente siparla di un suo rientro in socie-tà, si sottolineano le eventualidifficoltà, si cerca un ruoloadatto, si ascoltano i pareri po-sitivi del popolo rossonero, mapoi non accade nulla e perqualche mese l’argomento vie-ne accantonato. Fino alla pun-tata seguente. Di solito il nomedi Maldini viene sempre a gallaquando si presenta un nuovoinvestitore intenzionato a rile-vare una parte delle quote del

club. Il piano di Mr. Bee, adesempio, prevede come primamossa il rientro di Maldini insocietà: la bandiera tornereb-be a sventolare con un ruolo at-tivo.

SQUADRA PRONTA Già, maquale? Questo è sempre stato ilprimo problema. Paolo hasmentito più volte di volerprendere il posto di AdrianoGalliani, che a sua volta non siè mai ufficialmente espressocontro il coinvolgimento diMaldini. Però è anche vero chel’ex capitano non si acconten-terebbe di una posizione mar-ginale e di facciata e l’a.d. nongradirebbe una figura così in-gombrante al suo fianco. laconvivenza sembra da esclude-re. A Maldini era stato offerto

anni fa il ruolo di responsabiledel settore giovanile, ma loaveva rifiutato puntando mol-to più in alto. Di mercato nonvorrebbe occuparsi e quindiMr. Bee pensa a lui come re-sponsabile dell’area tecnicache però sceglierebbe un diret-tore sportivo e comporrebbeuna squadra di collaboratori-amici di cui si fida per cambia-re volto al Milan. E questasquadra, secondo quanto filtrada ambienti vicini a Mr. Bee,sarebbe già pronta e allertata acominciare a lavorare entro laprossima estate. Maldiniavrebbe già parlato più voltecon l’investitore thailandese eavrebbe fatto il nome di Anto-nio Conte come allenatore del«suo» Milan. Per Paolo sarebbeuna grande avventura, ma an-

che un’enorme responsabilità:l’eventuale eredità di Gallianisarebbe pesantissima perché irisultati negativi delle ultimestagioni non possono far pas-sare in secondo piano i tantissi-mi successi ottenuti anche gra-zie al lavoro quotidiano dell’at-tuale amministratore delega-to . M a l d i n i d ov r e b b edimostrare di sapersi muoverein un mondo particolare comequello del calcio, da cui luistesso aveva spesso preso le di-stanze evitando di adeguarsi acerti malcostumi. Ma il ritornonel Milan è il grande sogno diPaolo, che attende da anni (perla verità senza troppa impa-zienza) una chiamata dalla so-cietà. Aspettava Mr. B., potreb-be arrivare Mr. Bee.

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Mister Bee Taechaubol

BALOTELLI OSPITEA MILANELLO«UN VERO PIACERE»

� Mario Balotelli ospite speciale a Milanello. L’ex rossonero ieri è tornato nella sua vecchia casa per incontrare tanti amici. Sui social network ha poi pubblicato una foto con El Shaarawy e il commento «che piacere vedervi tutti», con tanto di cuoricino

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6

LE ALTRE PERLE CHE HANNO SEGNATO I CAMPIONATI

Il signor

Brady 1982IL RIGORE DELLA SECONDA STELLA

� Ultima giornata di campionato, Juventus e Fiorentina appaiate a quota 44. La Fiorentina, tra le proteste per un gol annullato a Graziani, non va oltre lo 0-0 a Cagliari, la Juve vince a Catanzaro 1-0 con un rigore realizzato da Brady (foto ANSA): è il 20° scudetto dei bianconeri.

Laudrup 1986 IL GUIZZO CHE STACCA LA ROMA

� È il giorno del suicidio calcistico della Roma che alla penultima giornata del torneo 1985-86 perde in casa 2-3 contro il già retrocesso Lecce. La Juve, a pari punti con i giallorossi, sfrutta il k.o. dei rivali battendo il Milan 1-0 grazie a un guizzo (foto TARTAGLIA) di Michael Laudrup.

Simeone 2000 IL VIA ALLA RIMONTA LAZIALE

� Il primo scudetto del nuovo millennio va alla Lazio che recupera 9 punti di distacco alla Juve nelle ultime 8 giornate: decisivo nella rimonta lo scontro diretto del 1 aprile 2000, risolto da un colpo di testa (foto LAPRESSE) dell’attuale tecnico dell’Atletico Madrid.

� Le reti decisive (su 9 stagionali, doppietta alla Lazio) di Pogba:

l’unico gol ininfluente è il 4-0 al Verona in Coppa (finale 6-1)

71«Il futuro? Se ci penso mi gira la testa. Prima vinco il titolo...». Ieri, intanto, era a

Montecarlo. Solo vacanza?

Mirko GrazianoMILANO

G inevra, 1 agosto 2012: laJuventus campione d’Italiaaffronta il Benfica in ami-

chevole. E’ sotto di un gol, ad An-tonio Conte interessa poco, ha lanecessità di mettere minuti nellegambe dei suoi. Sostituzioni su so-stituzioni, e poco dopo la mezzoradel secondo tempo il Mou italianosi gira verso la panca, chiama unragazzone francese e lo spediscein campo al posto di Pirlo. E’ l’esor-dio in bianconero di Paul Pogba,allora 19enne, talento «rubato» acosto zero (o quasi) al ManchesterUnited di Alex Ferguson. Si siste-ma davanti alla difesa, tre-quattrosventagliate ne rivelano talento,piedi buoni e tanta personalità.Lassù, in tribuna, si resta colpiti.Altro che baby di prospettiva, il ra-gazzo sembra prontissimo.

L’INTUIZIONE DI CONTE Sonomomenti caldi sul fronte «Scom-messopoli», Conte è furibondo enon ha molta voglia di commenta-re la gara (poi pareggiata in extre-mis da Krasic). Pochi giorni dopo,capita un colloquio a Torino. «Mi-ster, non male Pogba, per il dopoPirlo siete a posto». E lui: «Ma qua-le Pirlo, questo è un interno nato,anzi come mezzala è potenzial-mente un fenomeno». Mese dopomese, Pogba relega in panca ilPrincipino Marchisio, va a pren-dersi un Mondiale Under 20 damiglior giocatore del torneo, di-venta inamovibile pure nella Fran-cia dei grandi, e scatena l’interessedelle corazzate europee: asta invia di evoluzione, prezzo minimo90 milioni di euro, si arriverà facil-mente a quota 100 milioni. Sì, Po-gba deve molto, moltissimo all’at-

tuale c.t. della Nazionale italiana.

GALLERIA D’ARTE Due anni diapprendistato, società e tecnico perennemente in pressing, carotae anche tanto bastone lo hanno in-dirizzato a livello di disciplina eprofessionalità. Poi la crescita fisi-ca e la maturazione tattica, basisolide su cui Paul ha costruito lastagione del grande salto: già novereti, quasi tutte spettacolari, quasitutte decisive. In cinque occasioniha sbloccato il risultato, sempre incampionato, (Lazio e Napoli in tra-sferta, Verona, Chievo e Sassuoloin casa), comunque pesanti anchele reti rifilate all’andata ancora alSassuolo(risposta a Zaza, e 1-1 fi-nale) e all’Olympiacos (gol del de-finitivo 3-2). Di fatto, consideran-do che Paul fece doppietta alla La-zio, l’unica rete «inutile» (quella del momentaneo 4-0) è datata 15gennaio 2015, ottavi di Coppa Ita-lia, Juve-Verona 6-1. Ci sono au-tentiche perle nel repertorio sta-gionale: dal destro al volo del SanPaolo, prodezza da manicomio, al-le due sventole dalla distanza chehanno deciso scudetto (lunedì se-ra) e qualificazione agli ottavi diChampions (appunto il 3-2 al-l’Olympiacos), passando poi per ladoppietta alla Lazio, reti da attac-cante raffinato, controllo e toccomorbido sotto misura. E c’è infinela gemma mancata contro l’Inter.Elastico a uccellare in un colpo so-lo la coppia Juan Jesus-Ranoc-chia, quindi conclusione vanifica-ta dal miracolo di Handanovic: dastropicciarsi gli occhi, numerelloalla Zidane. Anche se è meglio nondirlo a Paul, che in questi ultimitempi ha spesso scimmiottato ilgrande connazionale, finendo perinanellare una serie di partite pie-ne di pause, da genio annoiato, al-l’insistente ricerca del colpo a ef-

fetto fine a se stesso. «Non mi pre-occupa questo rendimento a inter-mittenza - dice Allegri - è giovane.Il giocatore è un fenomeno, l’uo-mo deve inevitabilmente comple-tare la propria crescita, dopodichéle sue prestazioni saranno costan-temente di livello mondiale».

IL MANCIO RACCONTA... «Aitempi del City lo avevamo contat-tato, lo vedevo nel ManchesterUnited, a un certo punto sembravatutto okay, poi non so cosa abbiafatto saltare la trattativa», ha rac-contato Roberto Mancini a «SenzaAppello» di GazzettaTv. Il Manciorivedeva il miglior Vieira e proba-bilmente in mezzo al campo so-gnava di allestire una coppia mo-struosa, Pogba-Touré. Un po’ Viei-ra, un po’ Touré, per alcuni Paul èl’evoluzione di Lothar Matthaeus,centrocampista potente, completo

e dal gol facile. L’impressione, pe-rò, è che Pogba sia unico, perchéracchiude di fatto il meglio di tuttiquei campioni.

IL FUTURO «Prima pensiamo avincere lo scudetto, poi parleremodel mio futuro, se sto dietro a tuttele voci mi gira la testa». Non trop-po rassicurante Paul nel dopo Ju-ve-Sassuolo. Dipenderà solo dalui: la Juve può trattenerlo, ma dicerto non ha la possibilità di pa-reggiare ingaggi da 10-11 milionia stagione, che sono poi le cifre giàfatte sventolare sotto il naso delbaby prodigio di Lagny-sur-Mar-ne. Ieri è stato visto a Montecarlo,ufficialmente a godersi il giorno diriposo. Il Monaco di sicuro nonc’entra, ma il Principato è da sem-pre uno dei posti preferiti da chideve portare avanti trattative par-ticolarmente delicate: Psg e Bar-cellona sono sembrate particolar-mente attive negli ultimi tempi. Lacarta di Marotta? Euro 2016 si gio-ca in Francia, c’è grande pressionesu Pogba, e il centrocampista po-trebbe allora decidere di prepara-re l’evento in un ambiente amico,che lo coccoli e lo protegga allostesso tempo: la Juve appunto.

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Serie ARNato per vincere

sentenzaGenio, caratteree gol decisiviLo scudetto Juveè firmato Pogba

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7MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

61

57

61

Juve

Lione

Bayern

Chelsea*

Psv E.

Benfica

Barcellona

63

67

62

62

ITALIA

5046

56 53

5041

GIORNATEAL TERMINE

12

10

Roma Lazio/Napol

FRANCIA

Psg Marsiglia

10

GERMANIA

Wolfsburg

* una garain meno

Borussia M.

10

INGHILTERRA

Man. City Arsenal

8

OLANDA

Ajax Feyenoord

10

PORTOGALLO

Porto S. Lisbona

12

SPAGNA

Real M. Atl. Madrid

58 54

5648

5850

6155

Nakata 2001LO SGARBO GIAPPONESE ALLA SIGNORA

� A sei giornate dalla fine del torneo 2000-2001 la Juve ospita la capolista Roma con l’obiettivo di dimezzare il distacco di 6 punti. I bianconeri si portano sul 2-0, ma al 60’ entra Nakata che segna il gol dell’1-2 (foto LAPRESSE) e provoca il 2-2 di Montella. Lo scudetto è giallorosso.

Shevchenko 2004GOL ALLA RIVALE DIRETTA E FESTA

� Nel 2003-2004 il Milan riceve la Roma a 3 giornate dalla fine con 6 punti di vantaggio. Dopo 2 minuti Shevchenko (foto NEWPRESS) segna il gol vittoria: è il 17° titolo rossonero, l’ultimo della Serie A nel quale la certezza della vittoria è arrivata dopo lo scontro diretto.

Ibrahimovic 2008ENTRA E RISOLVE AL TARDINI

� Volata Inter-Roma, nerazzurri avanti di un punto. All’ultima giornata dopo 45 minuti l’Interpareggia 0-0 a Parma, la Roma vince 1-0 a Catania. Sarebbe sorpasso, ma nella ripresa entra Ibra, reduce da un lungo infortunio: doppietta (nella foto AFP, il primo gol) e titolo.

COSÌ IN EUROPA fL’INTERVISTA

MARCO TARDELLI

«Paul ora è il più forte Deve ispirarsi a Platinie fare cose più semplici»1«Crescerà: sono peccati di gioventù. Nel calcio di oggi però non può restare alla Juve: non si può dire no a 100 milioni»

POGBA E ANCELOTTI(ALLENATORE REAL MADRID)

LO VEDREI BENEAL REAL MADRID

CON ANCELOTTI: NON SAREBBE INGABBIATO

NEGLI SCHEMI

POGBA E MESSI(ATTACCANTE BARCELLONA)

A 21 ANNI QUALCHE PAUSA È NORMALE:

LE AVEVANOANCHE RONALDO NELLO

UNITED E MESSI

POGBA E... POGBA(CENTROCAMPISTA JUVE)

È UNA MEZZALAMA PUÒ GIOCARE

ANCHE DA CENTRALEO DIETRO LE PUNTE.

È RAPIDO DI PIEDE

Fabio Licari

«I l più forte del mondo? Ancora prestoper dirlo: non so se un giorno Pogba sa-rà superiore a Messi e Cristiano Ronal-

do, bisognerebbe vederlo in Premier o nella Ligaper giudicare meglio. Di sicuro è il più forte delcampionato italiano, con Tevez e Higuain. Il fattoè che quelli così, da noi, sono davvero pochi...».In dieci anni di Juve, dal 1975 all’85, Marco Tar-delli ha vinto cinque scudetti, una Coppa Cam-pioni, una Coppa Coppe, una Coppa Uefa, unaSupercoppa europea e due Coppe Italia. Pogba èvicino al terzo scudetto in tre stagioni, più dueSupercoppe, ma difficilmente eguaglierà l’albod’oro del suo illustre predecessore in bianconero.

Uno come Pogba non sarà mai una bandiera di unclub italiano...«Impossibile. Il grande calcio tornerà quando ar-riveranno thailandesi, cinesi e russi. Come in In-ghilterra. Non c’è più nessun italiano che abbiavoglia di spendere i suoi soldi, o forse buttarli,nel calcio. L’alternativa sarebbe investire sui set-tori giovanili e avere tanta pazienza. Ma da noinon è facile».

Ogni tanto Pogba ha qualche pausa preoccupante.«Ha 21 anni, volete che non abbia pause? Anche

Ronaldo le aveva nello United, anche Messi, e forseall’inizio non erano così decisivi».

Quando lo vede ballare sulle punte cosa pensa?«Che sa di essere fortissimo e ogni tanto esagera,perdendo palloni che non dovrebbe. Sono peccati digioventù. Gli farebbe bene pensare a Klose, uno chegioca sempre per gli altri e soltanto dopo per se stes-so. Oppure a Platini, che faceva sempre la cosa giu-sta al momento giusto: sembrava tutto semplicissi-mo, ma erano cose che sapeva fare soltanto lui».

Qual è il ruolo di Pogba?«Centrocampista puro. Mezzala preferibilmente,ma potrebbe fare anche il centrale, meglio se a due.Lo vedrei anche dietro le punte: non è velocissimo,ma salta l’uomo, è rapido di piede e segna. Certo, ilmassimo lo dà quando può distendersi per 50 me-tri».

Venderlo o non venderlo per 100 milioni?«In un momento così non si possono rifiutare 100milioni. Se li vale Bale, li vale anche Pogba».

Quale squadra gli suggerirebbe?«Il Real Madrid. Uno come lui, con Ancelotti allena-tore, sarebbe meno bloccato dagli schemi rispetto aLuis Enrique o Guardiola, per fare due nomi. Di sicu-ro sarebbe titolare dovunque».

La Juve potrebbe vendere anche Vidal?«Incasserebbe di meno. Ma forse il cileno ha esauri-to il suo ciclo bianconero».

Che cosa pensa di questa Juve?«Si può parlar male di una squadra che ha 11 puntidi vantaggio a 12 giornate dalla fine? Ed è in corsaanche in Champions e Coppa Italia?».

Conte ha detto che con lui sarebbe 20 punti avanti.«Chi può dirlo? Di sicuro con Allegri gioca diversa-mente, è più rilassata, più sorridente di quella diConte che era nervosa, aggressiva, aveva ritmo. Nonfarei classifiche, non prima di qualche anno. PeròAllegri è stato intelligente: all’inizio non ha cambia-to, temendo di rovinare i meccanismi di Conte, poiperò ha dato un’identità sua alla squadra. A me pareun pregio».

Pirlo sembra soffrire un po’...«Pirlo ha 36 anni e gli anni passano per lui come peri compagni. Può darsi che in questa Juve ci sia un po’meno entusiasmo rispetto ai primi tempi, sarebbeumano. E con il nuovo allenatore cambia semprequalcosa. Come minimo, psicologicamente. L’unicacosa che non è cambiata sono i risultati».

Lei tornerebbe al 3-5-2 per Dortmund?«Con Barzagli recuperato il 5-3-2 potrebbe essereun’idea, visto che anche il pari garantisce i quarti difinale».

Ha detto 5-3-2 e non 3-5-2...«Gli esterni sono Lichtsteiner ed Evra, o Asamoah,non Giggs e Ronaldo».

Per giocare con il 4-3-1-2 serve un trequartista vero.Si parla di Vazquez.«Mi sembra un ottimo giocatore, anche se va semprevalutato il salto in un grande club. Credo però cheVazquez darebbe una grande mano ad Allegri e aConte».

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8 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Juve, turnoverper il BorussiaEcco Barzagli & co.1Allegri a Palermo può fare riposare i titolari:da Sturaro a Matri, c’è spazio per le seconde linee

COL PALERMO

BUFFON

PADOIN BARZAGLI OGBONNA

VIDAL MARCHISIO

PEREYRA

STURARO

MATRI LLORENTE

DE CEGLIE

GDS

COL BORUSSIA

BUFFON

LICHTSTEINER BONUCCI CHIELLINI

MARCHISIO PIRLO

VIDAL

POGBA

TEVEZ MORATA

EVRA

GDS

Fabiana Della ValleMILANO

T esta a Palermo, poi laChampions League: cosìMassimiliano Allegri ha

cercato di mantenere alta latensione subito dopo la vittoriasul Sassuolo. Difficile però cre-dere che sarà effettivamente co-sì, perché con 11 punti di van-taggio sulla Roma la Juventuspuò permettersi di ragionare inbase all’importanza delle garepiù che in base alla vicinanza. APalermo i titolarissimi final-mente potranno riposare, perarrivare al meglio alla sfida piùimportante della stagione: il ri-torno degli ottavi di finale diChampions League a Dort-mund, una serata che può rega-lare ai bianconeri la qualifica-zione ai quarti e aumentare gliincassi europei (il passaggio delturno farebbe salire i guadagnida 60,4 a 66,7 milioni di euro).

NIENTE PALERMO PER I BIG Peruna volta Allegri prenderà inconsiderazione il poco amatoturnover anche in campionato(finora l’ha fatto quasi esclusi-

vamente in Coppa Italia). Perqualcuno sarà turnover obbli-gato: Pogba infatti è squalifica-to e resterà serenamente a Vino-vo a preparare la trasferta diDortmund (si giocherà merco-ledì 18). Probabile turno di ri-poso anche per Tevez e Morata,che dovrebbero partire titolari in Germania. Oltre a Llorente,potrebbe esserci un’occasioneper Matri, tornato alla Juventusa gennaio (in prestito dal Ge-noa, ma il cartellino è di pro-prietà del Milan) ma ancora asecco di minuti in bianconero(anche perché appena arrivatoha dovuto smaltire l’infortunioal polpaccio). A centrocampo lanovità potrebbe essere Sturaro,anche lui sbarcato nell’universojuventino nell’ultima sessionedi mercato e anche lui ancorazero presenze. Sturato potreb-be sostituire Pogba e giocare ac-canto a Marchisio (costretto alsuperlavoro dall’infortunio diPirlo) e Vidal, che ha bisogno distare in campo per ritrovare laforma migliore. Dietro le puntePereyra (convocato insieme aTevez per i prossimi impegnidell’Argentina) oppure Coman(condizioni da verificare, ha

saltato Sassuolo per una contu-sione alla tibia destra: si era fat-to male contro la Fiorentina inCoppa Italia). L’alternativa po-trebbe essere il tridente con Pe-pe. Altre novità potrebbero ri-guardare la difesa: Padoin a de-stra e De Ceglie a sinistra, un al-

tro degli acquisti di gennaio chenon ha ancora mai giocato. Alcentro con Ogbonna potrebbeesserci finalmente Barzagli, checon il Sassuolo ha toccato ilcampo nei minuti finali per laprima volta in questa stagione(è fermo da inizio luglio). Inpratica Allegri potrebbe cam-biare sette/otto uomini rispettoalla formazione anti Dortmund.

TEST PER PIRLO Oggi la Juven-tus si rimetterà a lavoro dopo ilgiorno di riposo concesso a sor-presa da Max, con una settima-na intera davanti per prepararela trasferta in terra tedesca. Il

primo obiettivo del tecnico è re-cuperare Pirlo, fermo dalla garadi andata contro il Borussia (24febbraio) per un infortunio alpolpaccio destro. Dopo Paler-mo il regista farà il provino de-cisivo, lo staff medico non si sbi-lancia ma è ottimista. Se An-drea verrà recuperato, a Dort-mund Marchisio tornerà a farela mezzala e Vidal giocherà die-tro le punte, in caso contrario ilcileno arretrerà a centrocampoe sulla trequarti agirà Pereyra.In difesa i soliti noti: Bonucci eChiellini al centro, Lichtsteinered Evra sulle fasce.

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4� I minuti giocati da Barzagli in questa stagione: è entrato al 42’ s.t. di Juventus-Sassuolo; ancora zero minuti invece per Sturaro, De Ceglie e Matri

Il ritorno di Andrea Barzagli, 33, con il Sassuolo IPP Alessandro Matri, 30, tornato alla Juve a gennaio LAPRESSE

Serie ARLe mosse della Signora

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9MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’ANALISI CONTENUTOPREMIUM

NAPOLI, SFIDA CAPITALECHE LOTTA DIETRO LA JUVE PER 2 POSTI: ROMA FAVORITA, MA LA LAZIO È PIU’ IN FORMA EBENITEZ HA HIGUAIN. VIOLAE SAMP CON MENO PRESSIONI

Volata ChampionsIL CAMMINO DA QUI ALLA FINE DEL CAMPIONATOROMA PT.

LAZIO

NAPOLI

FIORENTINA

SAMPDORIA

50

46

46

42

42

JUVENTUS SAMPDORIA NAPOLIRomaParmaVeronaTORINO

VERONA

ROMA Inter FIORENTINA Juventus LazioNAPOLI

Sampdoria

Sampdoria PALERMO

Milan

MILAN

Milan

ChievoEmpoliCAGLIARI Inter

BAROMETRO STATO DI FORMA: DIFFICOLTÀ:scarso buono ottimo facile In MAIUSCOLO le gare in trasfertamedia difficile

Giornata 27ª 28ª 29ª 30ª 31ª 32ª 33ª 34ª 35ª 36ª 37ª 38ªSampdoria GenoaAtalanta Udinese PalermoTORINO MILANSASSUOLONapoli INTER LAZIOCESENA

ATALANTA

Atalanta

UDINESE Verona Cagliari Cesena EMPOLI Parma Chievo

CAGLIARI EMPOLI PARMA CesenaROMA

NAPOLI JUVENTUS

Fiorentina JUVENTUS Lazio

Cesena Verona UDINESE EMPOLI Parma

78I punti ottenuti l’anno scorso dal Napoli che con il terzo posto si è qualificato per i preliminari di Champions

IL NUMERO

IL PUNTOdi LUCA CALAMAI

E’ una strana compagniaquella che sta sgomitan-do alle spalle della Juve.

C’è chi pensava di poter vincerelo scudetto e oggi naviga inmezzo a polemiche e dubbi; chiha sempre sperato di poter sali-re sul podio per mettere le manisui soldi veri, quelli della Cham-pions e chi guarda la classifica esi sente un clandestino a bordo.Ma non ha nessuna intenzionedi tornare nella sua normalità.Cinque squadre si contendonol’altro campionato. Quello chenon regala tituli ma una speran-za per il futuro. Perché i porta-fogli dei nostri club, anchequelli più rock, non sono pieni ei contributi Uefa sono l’unicotesoro che può mettere a posto iconti. E garantire rinforzi seri.Ci sono otto punti di distanzatra la Roma (seconda) e Fioren-tina e Samp. In altri tempi unabisso. Ma la musica è cambia-ta. Le candidate hanno tutte di-fetti e problemi. La squadra diGarcia è invecchiata insieme aTotti e ha sbagliato il mercatoinvernale; il Napoli non ha qua-lità in mezzo al campo e ha unBenitez con la valigia pronta; laLazio ha tanti talenti ma hasempre fallito il salto di qualità;la Fiorentina non ha mai avutoPepito Rossi e ha dovuto accon-tentarsi di un Gomez al cin-quanta per cento e la Samp starimettendo insieme il mosaicoche il vulcanico patron si è di-vertito a buttare all’aria nell’ul-tima campagna acquisti. In-somma, la classifica è soloun’indicazione. Non ci sonosentenze già scritte.

I DIECI GIORNI DI GARCIA Sul-la carta la Roma ha qualcosa inpiù. A cominciare dai punti sul-la concorrenza. Ma il pianetagiallorosso è in fibrillazione.Quando un allenatore attaccala squadra (è successo dopo ilmortificante 0-0 con il Chievo)vuol dire che ha esaurito tuttele armi convenzionali. Cosaprovocherà questo delicato pas-saggio? O la squadra reagisce esi rimette in moto o la spaccatu-ra diventa irreparabile. Tra die-ci giorni sarà più chiaro il futu-ro della Roma. Il calendariopropone la doppia sfida di Eu-ropa League con la Fiorentina e

il delicato impegno all’Olimpi-co contro la Samp. La coppa, so-prattutto, giocherà un ruolo im-portante. L’1-7 contro il Bayernin Champions ha minato le fon-damenta del progetto scudettogiallorosso. Un’altra delusioneeuropea azzererebbe dal puntodi vista psicologico il vantaggioin classifica di Totti compagni.

Ma se la Roma uscirà bene daquesto passaggio allora si ri-prenderà il ruolo di grande fa-vorita per il secondo posto.

PIOLI LANCIATO, BENITEZ NOLa Lazio è la squadra che stameglio. E Pioli è libero di faregli scongiuri. Il titolo di forma-zione top è coinciso quasi sem-

pre con un risultato negativonel turno successivo di campio-nato. L’incertezza comanda so-vrana. I biancocelesti hanno ar-mi importanti: la classe di Feli-pe Anderson, l’esperienza diKlose, il genio di Candreva, lafreschezza di Cataldi e l’abilitàin cabina di regia di Biglia. Magli allievi di Pioli riusciranno areggere la tensione? Come inse-gna il vecchio maestro Trap èfacile arrivare in cima alla mon-tagna ma è difficile sopportareil vento e il freddo. Il Napoli èpiù temprato, sa come si so-pravvive a certe quote ma ha unprogetto tattico monocorde. Haun attacco formidabile (prestotornerà Insigne) ma poca quali-tà altrove. Higuain è uno chesposta gli equilibri, ma è sem-pre rischioso lasciare tutti i jollyin mano a un uomo solo. Saràimportante anche vedere comeDe Laurentiis e Benitez riusci-ranno a convivere. Un allenato-re in partenza diventa spessouna figura ingombrante.

MIHA E MONTELLA SERENI Lo-ro hanno meno speranze e, diconseguenza, meno pressioni. Mihajlovic, probabilmente, fir-merebbe subito per un posto inEuropa League. Un bel premioper una stagione da incornicia-re. Ma proprio questa serenità,sommata al valore aggiunto chepuò garantire un campione ri-trovato come Eto’o fanno dellala Samp una mina vagante. LaFiorentina ha come obiettivoprimario far alzare il primo tro-feo a Diego e Andrea Della Val-le. Ci sono 14 anni di astinenzada cancellare. Montella ha unarosa ricca e presto ritroverà an-che Pepito. L’arrivo della prima-vera e i campi asciutti sembra-no un invito a nozze per il tri-dente: Rossi e lo scatenato Sa-lah, dietro a Gomez. Un attaccoda Champions.

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Serie AR

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10

L’ALTALENA DEL DISTACCO

17ª giornata 18ª giornata 19ª giornata 20ª giornata 21ª giornata 22ª giornata 23ª giornata 24ª giornata 25ª giornata 26ª giornata

ROMA LAZIO

30

40

50

39 40 41 4243

46 474948

50

30 31 31

34 34 34

37

43

40

4646

34

GDS

15 TROFEI 3 SCUDETTIOra la Roma trema

al centro del villaggioLa Lazio di Lotito è ormai sotto le mura1Garcia non segna e pareggia, Pioli vince e segna a raffica. Klose meglio di Totti. E si avvicina un derby che può valere la Champions

Nel palmares della Roma l’ultimo trofeo conquistato è la Coppa Italia alzata nella stagione 2007-08, nella doppia finale contro l’Inter. In tutto sono 15 i trofei vinti dalla società giallorossa nella sua storia. Tre gli scudetti: il primo nel campionato 1941-42, il secondo nel 1982-83 e l’ultimo nel 2000-01: il capitano era Francesco Totti, unico reduce di quella squadra. Poi 9 Coppa Italia: la prima nel 1963-64, tre negli anni Ottanta, una pure con Flora Viola presidente (1990-91). Le due Supercoppa sono datate 2001 (3-0 alla Fiorentina) e 2007 (1-0 all’Inter). In Europa l’unico trofeo di marca giallorossa è la Coppa delle Fiere del 1960-61, nella doppia finale contro il Birmingham.

Massimo CecchiniROMA

S e nel calcio italiano del Ter-zo Millennio ci fosse spazioper sorridere, potremmo di-

re che nel Senato di Roma stannoper tornare a sedersi i barbari. Op-pure, più prosaicamente, che i cu-gini di campagna (non quelli di«Anima mia», ovvio) sono pronti atraslocare in massa nel centro del-la Capitale. Ma la rivalità tra Romae Lazio è così sacra da costringerciinnanzitutto sgranare il rosariodel già noto: il club biancoceleste ènato prima di quello giallorosso(1900 contro 1927), i tifosi roma-nisti sono in maggioranza e l’ese-gesi dell’albo d’oro può essere in-terpretabile a seconda degli umori(il gap di uno scudetto, 3 CoppeItalia e una Coppa delle Fiere è col-mato da una Coppa delle Coppe,una Supercoppa Europea e unaItaliana?). Certo è che la rimontain campionato della Lazio – santi-ficata da un gioco spumeggiante –sembra essere speculare all’anda-mento lento della Roma, ora di-

stante solo 4 lunghezze dopo unoscorcio di 2015 vissuto in rimonta(vedi sotto). Miracolo? Non pro-prio, se si pensa che qualora il tor-neo fosse cominciato alla quartagiornata, i biancocelesti avrebbe-ro addirittura un punto di vantag-gio sui giallorossi. A fine settem-bre infatti la classifica recitava:Roma 9 punti (3 vittorie), Lazio 3(1 vittoria e 2 k.o.). E se non ci fos-se stato il selfie di San Totti sotto laSud, già il derby avrebbe quasi ap-paiato le contendenti.

RANKING E SPESE In autunno,però, l’inerzia sembrava essere lastessa della scorsa stagione, cheaveva visto la Roma chiudere al 2°posto con 29 punti in più della La-zio, ottava. Il mercato poi, pur fat-to in entrambi i casi in regime disostanziale autofinanziamento,pareva aver accentuato la forbice,evidenziata tra l’altro dai perennimalumori della tifoseria biancoce-leste nei confronti del presidenteLotito, proprio mentre il collegaPallotta veniva venerato come laMadonna pellegrina. Quanto ba-sta perché tra i due – fra l’altro

schierati politicamente su frontiopposti – nel corso dei mesi si sca-tenasse una dialettica non edifi-cante. Comunque sia, nessuna sor-presa che, visti i fatturati diversi(131,5 milioni contro 84,5 al giu-gno scorso) il monte stipendi dellacorazzata romanista – partita pervincere lo scudetto – risultasse allordo quasi il doppio di quellobiancoceleste (100 milioni contro55). Come meravigliarsi perciòche l’acquisto più caro del mercato(Iturbe) andasse alla Roma e Asto-ri avesse preferito Garcia a Pioli eper questo gli fosse stata riservatadai tifosi alla presentazione un

boato dal sapore di sberleffo ai cu-gini? Insomma, a dispetto di unranking Uefa che tuttora vede laLazio davanti alla Roma (38° po-sto contro 46°), sembrava che lastoria non avesse in programmascossoni, in linea col fatto che ne-gli ultimi 20 anni i giallorossi sonoarrivati 12 volte davanti ai rivali,che nel 2004 rischiarono il falli-mento.

LA SFIDA DI MAGGIO Invece inmeno di tre mesi la Capitale sem-bra essere andata in testacoda, oquanto meno in corto circuito. Pio-li – adorato da Walter Sabatini,che lo voleva in giallorosso nel2011 – ora è lo stratega del gol fa-cile (47 reti contro le 38 dellasquadra di Garcia, più solida in di-fesa però ammalata di pareggi),Felipe Anderson sgomma assaimeglio dell’appannato Gervinho, Biglia dirige l’orchestra con più ar-monia rispetto ai malinconici DeRossi e Keita, il senatore Klose ge-stisce gli anni meglio del pur infi-nito capitan Totti e il baby Cataldiha maggior vetrina di Verde e Sa-nabria. E se la Roma lamenta lelungodegenze di Strootman, Ca-stan e Balzaretti, la Lazio replicacon i forfeit di Gentiletti, Lulic e Djordjevic. Pesi diversi, replicheràqualcuno, ma sembrava che il di-scorso potesse valere per l’interarosa a confronto, finché il 2015non ha smentito una tesi fin trop-po ovvia. Morale? Il 24 maggio,giorno in cui si celebrerà il derbydi ritorno, rischia di essere unnuovo appuntamento col destino.In palio non ci sarà un Coppa Italia(storica) come nel 2013 ma, intempi di calcio senza cuore, qual-cosa forse di ancora più importan-te: l’accesso alla Champions Lea-gue. Nell’ultimo bilancio giallo-rosso è valsa 49,2 milioni. Un teso-ro. Quanto basta per attendersiuna sfida senza scampo.

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5i punti che la Lazio ha rosicchiato alla Roma in questo scorcio di 2015. Adesso le due squadre sono distanti solo 4 punti

LA RIMONTA

Credito finito per GarciaIl rapporto adesso è in crisi

Davide StoppiniROMA

A desso vale tutto. Il creditoè finito, prosciugato daicontinui prelievi di Banco-

mat sotto forma di pareggi. Eppu-re la scorsa stagione il conto erastato riempito. Non sono servitesconfitte, neppure bonifici pesan-ti in uscita: due mesi per rovinar-ne 13 di perfezione quasi assolu-ta. Così funziona il mondo, il ros-

so in banca si raggiunge anchea colpi di 250 euro. Rudi Gar-

cia è ora un ministro senza por-tafoglio, a cui la Roma chiede diguadagnare l’ingresso in Cham-pions e se possibile pure sfondareil salvadanaio dell’Europa Lea-gue. Ma adesso la scommessa s’èfatta pesante, l’aria s’è fatta pocorespirabile.

LA CRISI Adesso vale tutto. Valepure non credere nella scollaturatra una parte dello spogliatoio el’allenatore. E invece è vero il con-trario. È vero che i risultati pococonvincenti hanno portato qual-cuno a digerire con più fatica leesclusioni, i rimproveri, i consigli.Come quella volta che il tecnico— è storia dello scorso autunno— fece un riferimento all’atten-

Rudi Garcia, 51 anni, è alla seconda stagione con la Roma. Ha un contratto con la società giallorossa fino al 2018 ANSA

Serie ARLe due facce della Capitale

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11MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

13 TROFEI 2 SCUDETTI

Sono tredici i trofei ufficiali conquistati dalla Lazio: undici in ambito nazionale e due a livello europeo. Il palmares biancoceleste comprende due scudetti (1974 e 2000), sei Coppa Italia (1958, 1998, 2000, 2004, 2009, 2013), tre Supercoppa italiana (1998, 2000, 2009). E poi, in Europa, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea, entrambe nel 1999. Durante la gestione Lotito la bacheca societaria è stata arricchita di tre trofei. La doppietta Coppa Italia-Supercoppa italiana nel 2009 e poi la Coppa Italia del 2013. Quest’ultimo è anche il trionfo più caro ai tifosi perché ottenuto nella finale disputata contro la Roma e vinta per 1-0 con gol di Lulic.

1Dal grande idillio ai mugugni nello spogliatoioE il mercato di gennaio ha creato frizioni con la società. A Firenze Totti in dubbio: affaticamento

zione che i giocatori avrebberodovuto tenere nei comportamen-ti fuori dal campo. Come quando— ritorno col Bayern — a qualchecalciatore apparve strano stravol-gere un atteggiamento in campotenuto per un anno e mezzo: sigioca col 4-4-2, conta solo nonprenderle, per quegli stessi gioca-tori che solo due settimane primaerano stati convinti che Roma-Bayern sarebbe stata una partitada giocare alla pari.

E IL MERCATO? Com’è strana lavita: adesso il rimprovero piùgrande che si può fare a Rudi Gar-cia è proprio quello di non avereun piano B. Era già successo alLille: gli avversari ora conosconola Roma, lui però va avanti sem-pre con la stessa maschera. A ve-

derla con i suoi occhi, però, quel-la stessa maschera è obbligata.Perché il secondo posto sarebbe ilrisultato giusto per una squadrache via via ha perso i suoi riferi-menti. Perché — ecco la distanzacon la società — c’è qualcuno cheil conto in banca a gennaio l’ha ri-toccato: chi con Gabbiadini, chi con Mauricio, chi con Salah, chipersino con Muriel. La Roma no.La Roma ha acquistato due cal-ciatori, Doumbia e Ibarbo, cheusciranno forse dall’uovo di Pa-squa, quando invece erano attesinella calza della Befana.

TOTTI FUORI Ora è tempo d’Eu-ropa e chissà se Garcia almenopotrà contare su Totti: il capitanoieri non si è allenato per un affati-camento al flessore della cosciasinistra, è facile immaginare cheal Franchi parta dalla panchina.Dentro gli altri, altro giro di ruo-ta, tanto ogni previsione è inutile.Perché il match col Chievo ha az-zerato i discorsi, come ‘a livella diTotò. Adesso vale tutto. Vale pureimmaginare un allenatore che, sedovesse capire di non poter piùfare calcio a Roma, in estate po-trebbe scegliere vie alternative.Sarebbe la conclusione di unastoria d’amore. Come una coppiache si arrende al primo vero mo-mento di crisi: un finale banale,no?

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A tutto Pioli Così Formello ha trovato il nuovo mago

1Metodi chiari, idee tattiche che hanno conquistato tutti: così il tecnico ha stregato l’ambiente. E pensare che nel 2011 era vicino ai giallorossi...

14i successi di Pioli con la Lazio in Serie A. È il suo record: il precedente era di 13 con il Bologna nella stagione 2011-12

IL NUMERO

Stefano Cieri ROMA

U n piccolo grande capola-voro. Nato sulle ceneri diuna stagione da «tutti

contro tutti». E infatti quando,la scorsa estate, Stefano Pioli

sbarcò sul pianeta Laziofurono in molti ad am-monirlo: «Mister, ma chi

glielo fa fare?». Lui, sera-fico, li fulminava così: «Perme è l’occasione della vita,

vi porterò tutti dalla mia par-te». Detto, fatto. Ci è riuscito.Con i risultati, che hanno pro-iettato la Lazio al terzo postocon vista sul secondo della Ro-ma. E col gioco. Spettacolare,aggressivo, spumeggiante. Conle sue controindicazioni, certo(troppo dispendio d’energie,rischi eccessivi per la difesa).Ma un gioco, vivaddio, comenon si vedeva da tempo.

LO VOLEVA LA ROMA Così Pioliè diventato il re della Romabiancoceleste. E pensare chestava per finire sull’altra spon-da del Tevere. Storia di quattroanni fa, estate 2011. La Romaamericana doveva scegliere ilnuovo allenatore dopo l’annata

Ranieri-Montella. Il d.s. Saba-tini voleva proprio Pioli. Poi, inparte per le pressioni dellapiazza (che riteneva l’attualetecnico laziale poco «fashion»)in parte per i desiderata deld.g. Baldini che aveva puntatoLuis Enrique, alla fine la sceltacadde sull’allenatore spagnolo.La vendetta va consumata fred-da, si dice. E Pioli, sedotto e ab-bandonato dai giallorossi, puòora prendersi la sua rivincita.In parte se l’è già presa. Perchéuna Lazio in grado di insidiareil secondo posto della Roma, aquesto punto del campionato, ègià una vittoria.

STRATEGIA VINCENTE Firmatada Pioli grazie ai risultati, algioco e ad una gestione del

gruppo perfetta. Tanti voltinuovi la scorsa estate, compre-so il suo. Eppure il tecnico è riu-scito a compattare lo spogliato-io e a far nascere il gruppo atempo di record. Anche controvate estemporanee, comequella di far cantare a squarcia-gola l’inno della Lazio. E ancordi più con i modi chiari e diret-ti. È uno che ti guarda in faccia,Pioli, se deve dirti qualcosa. Edi faccia ne ha una sola, per tut-ti. Così ha strappato il consensopieno e unanime dello spoglia-toio. E lo ha convinto a remaredalla stessa parte. Con sceltetattiche altrettanto chiare. Chenon ha rinnegato neppure do-po le batoste iniziali: ben trenelle prime quattro giornate.La terza, a Marassi col Genoa,da antologia della maledizio-ne: 1-0 (all’87’) dopo una parti-ta stradominata e con tre infor-tuni gravi (Gentiletti, Basta eBiglia). Pioli ha avuto la forza,il coraggio, l’incoscienza di an-dare avanti lo stesso ed ora ifatti gli stanno dando ampia-mente ragione.

PROSPETTIVE D’ORO «Ma nonabbiamo fatto ancora nulla», non si stanca di ripetere. E haragione. Volendo, però, si po-trebbe anche dire che il belloviene adesso. Che la Lazio sia lasquadra più in forma del cam-pionato è un dato di fatto. Enon ha impegni europei, a dif-ferenza di Roma, Napoli e Fio-rentina. Le prospettive, insom-ma, paiono interessanti. Ancheperché, rivalità stracittadina aparte, la vera novità per la ban-da Pioli è che ora i posti Cham-pions cui poter puntare sonodue, non uno solo. Una situa-zione che rende il sogno di tor-nare nell’Europa che contasempre più concreto.

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Stefano Pioli, 49 anni, prima stagione alla Lazio. Negli ultimi tre campionati è stato a Bologna(due salvezze e un esonero) ANSA

Barcaccia: altri 15 fermati... in tv� ROMA Ci sono altri 15 teppisti olandesi identificati per gli incidenti prima di Roma-Feyenoord. Curiosa la modalità: sono stati riconosciuti attraverso alcuni filmati girati da privati e poi diffusi in rete o attraverso la trasmissione tv «Opsporing verzocht», il «Chi

l’ha visto?» olandese. I 15 vandali rischiano l’accusa di violenza pubblica. Altri vandali sarebberonel mirino della polizia. Intanto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha detto: «Vogliamo riunire i donatori per i danni della Barcaccia in un progetto di amicizia Italia-Olanda».

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12 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL DERBY CON LA ROMA

Fiorentina spuntata: Salah la certezzaBabacar la speranza

Babacar, 21 anni, senegalese, e Mohamed Salah, 22, egiziano LAPRESSE

Duccio ZoccoliniFIRENZE

M ario Gomez e Giu-seppe Rossi infor-tunati, Gilardino e

Diamanti fuori dalla listaUefa e Babacar disponibile(forse) solo per i minuti fi-nali. Uno scenario che sa dibeffa per la Fiorentina diMontella, ricca di attaccantidopo il mercato di gennaio e«spuntata» più che mai allavigilia dell’andata degli ot-tavi di Europa League con-tro la Roma.

MALASORTE Ma alla «male-dizione attaccanti» ormai aFirenze sono abituati visto quel che è successo a Pepitoe Gomez da quando vestonola maglia viola. Per questomotivo da queste parti è unfilm già visto (purtroppo)più volte. Una maledizioneche ha costretto Montella inpassato a fare cambi di mo-dulo improvvisi ed esperi-menti tattici con giocatoriadattati in altri ruoli. E unaprima soluzione è stata pro-vata lunedì sera contro laLazio, con Ilicic a fare il cen-travanti in un tridente mol-to tecnico con Salah e Dia-manti. Il risultato è nel ta-bellino e nelle statistiche delmatch. L’idea era anche ditestare questa idea per la sfi-da di domani in Europa Lea-gue, magari riproponendoal «Franchi» proprio lo slo-veno come «falso nueve».Ma la bocciatura è statatroppo grossa per non met-tere in discussione la scelta.

PART TIME Via alle alterna-tive, quindi. Anche se primaMontella vuole fare i contieffettivamente con lo stato

di salute di alcuni calciatori.Primo tra tutti Babacar, l’unicapossibile sorpresa positiva peril derby europeo contro Totti ecompagni. Nella rifinitura dioggi il senegalese potrebbe tor-nare a lavorare con i compagniper la prima volta dal 1° marzo,giorno dell’infortunio musco-lare. L’idea quindi è quella diconvocarlo e portarlo in pan-china per poter contare sulla sua potenza nei minuti finalidella partita. Poche possibilitàperò che possa giocare titolare.

I DUBBI Come partire, quin-di?La prima opzione è quelladella continuità, con Ilicic an-cora al centro dell’attacco e Sa-lah e Joaquin (titolare dopo lapanchina in campionato) sullefasce, pronti agli inserimenti esoprattutto utili in contropie-de. Ma c’è anche una variante,provata in passato, che preve-de lo spostamento di Salah (ilpiù in forma dei viola) al cen-tro. È un’idea che da un latorende l’azione offensiva anco-ra più imprevedibile, ma dal-l’altro limita le qualità dell’egi-ziano. Decisivo soprattuttoquando trova lo spazio giustoper accelerare (come è succes-so in coppa Italia contro la Ju-ve). L’opzione tre, invece, ri-guarda il modulo. Ritorno al 3-5-2 con Joaquin a destra e Ilicice Salah in attacco. La «copertaviola» rimane comunque cor-ta. Per questo domani sera ser-virà la partita perfetta.

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RPer Montella poche alternative:il senegalese potrebbe servire a partita in corso

Verso l’Europa LeagueRAndata ottavi

Nei peggiori bar di Caracassi guarda Rondon-Martinez1Zenit-Torino è anche la sfida fra le due punte venezuelane: separatida età, ingaggio e concorrenza in nazionale ma con un futuro da coppia

LA SFIDA

SALOMON RONDONJOSEF MARTINEZ

PRESENZE STAGIONALI

30 28GOL STAGIONALI

16 6OCCASIONI CREATE

14 10% DUELLI VINTI

33 41% PASSAGGI

75 81

Francesco BramardoTORINO

U n Rondon non fa prima-vera. È quanto si augura-no i tifosi granata per la

sfida di domani sera, nel gelodel vecchio stadio Petrovskij,tra lo Zenit San Pietroburgodel venezuelano Josè Rondone il Toro del venezuelano JosefMartinez. Due attaccanti conorigini e storie simili, compa-gni di squadra in nazionale, ge-melli diversi per l’anagrafe. Ilpeso dell’attacco di Zenit e To-rino ricade sulle spalle di Hulke di Quagliarella, ma il lavorosporco e i gol potrebbero arri-vare alla fine dai partner, en-trambi di Caracas, entrambi inconcorrenza per il posto di tito-lare con la maglia del Venezue-la da quando il c.t. Sanvicenteha deciso di giocare con un so-lo attaccante. Anche se è veroche Rondon, per stazza e abili-tà nel gioco aereo, ha qualitàda prima punta al contrario diMartinez, tanto che i due pos-sono coesistere, come nell’ami-chevole di novembre contro laBolivia. Una potenziale coppiatitolare alla prossima CoppaAmerica, in programma a giu-gno in Cile.

SFIDA NELLA SFIDA Rondon-Martinez è una sfida nella sfi-da: giocano per Zenit e Torino,ma anche per un posto al solein patria, dove i due attaccantisono gli idoli dei ragazzi distrada, l’esempio di un riscattosociale, trovato grazie al pallo-ne, possibile anche nelle fave-las di Caracas. Storie simili di-cevamo, non fosse per l’ana-grafe e per l’ingaggio: più gio-vane di quattro anni il granata(21 anni), 3,5 milioni l’ingag-gio di Rondon, uno zero in me-no quello di Martinez, che alToro è costato 3 milioni. Ovve-ro esattamente un sesto diquanto pagato dal club di SanPietroburgo per il cartellino diRondon (18 milioni).

RISCATTO In casa Toro, ancheper la sfida di San Pietroburgo,in attacco sarà rebus fino all’ul-timo: tre giocatori – Quaglia-rella, Martinez e Maxi Lopez –per due maglie. A riposo nellatrasferta di Udine, Martinez èpronto per tornare a far coppiacon Quagliarella. Intanto per-

ché il «puri puri» (un mosceri-no che punge come una zanza-ra, insetto che imperversa inVenezuela) è punta fastidiosaper difensori statuari e abili nelgioco aereo come Neto, Garayo Lombaerts, piu a disagio amarcare attaccanti rapidi co-me il venezuelano.

TALISMANO Il secondo motivo

è che Josef è un talismano, unportafortuna come dimostra-no i numeri nel 2015. Con lui incampo il Toro non ha mai per-so: in campionato nel nuovoanno in coppia con Quagliarel-la ha giocato 8 gare su 10 vin-cendone 5 e pareggiandonetre. Non era in campo neppurein Cile a novembre, quando ilVenezuela è stato preso a pal-lonate (5-0) in amichevole. Aldi là della cabala, il bilancio nelprimo anno di Martinez è piùche positivo: 28 gare comples-sive, 6 gol e due assist. In Euro-pa (3 reti) Martinez si esaltanegli spazi, anche se deve farsiperdonare gli errori commessicontro l’Athletic, contro cui si èmangiato un paio di gol tra an-data e ritorno.

MINA VAGANTE Sull’altrasponda Rondon, come bigliet-to da visita, sabato scorso allaripresa del campionato russodopo la sosta ha tirato fuoriuna tripletta che ha determi-nato il 3-0 contro l’Ural. Il suoscore è temibile: 10 gol in cam-pionato in 16 gare, uno in duedi Coppa di Russia, 2 presenzee 2 gol in Europa League, 10presenze e 3 reti in Cham-pions. Con la maglia del RubinKazan il venezuelano firmò lasua prima doppietta in EuropaLeague il 20 settembre 2012,contro l’Inter.

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GLI ARBITRI

Sarà lo spagnolo Antonio Mateu Lahoz a dirigere il derby di Europa League Fiorentina-Roma, domani sera alle 21.05. Gli assistenti saranno i connazionali Pau Cebrian Devis e Roberto Diaz Perez del Palomar. Wolfsburg-Inter (ore 19) sarà diretta dal polacco Szymon Marciniak, che avrà come assistenti Pawel Sokolnicki e Tomasz Listkiewicz. Zenit San Pietroburgo-Torino si giocherà alle 18 (ora italiana) e l’arbitro sarà il portoghese Manuel Jorge Neves Moreira De Sousa; assistenti Cunha Miranda e Carvalho Mesquita. L’ultima sfida delle italiane è Napoli-Dinamo Mosca (ore 21.05), affidata al greco Tasos Sidiropoulos. Lo assisteranno Damianos Efthimiadis e Polychronis Kostaras.

LE ALTRE SFIDE Il derby spagnolo Villarreal-Siviglia (ore 21.05) è stato affidato all’italiano Daniele Orsato, che avrà come guardalinee Giallatini e Costanzo. Ecco gli arbitri designati per gli altri tre incontri degli ottavi. DNIPRO-AJAX (ore 19): Bebek (Croazia), guardalinee Petrović-Grgić. BRUGES-BESIKTAS (ore 19): Thomson (Scozia), guardalinee Connor-McGeachie. EVERTON-DINAMO KIEV (ore 21.05): Velasco Carballo (Spagna), guardalinee Alonso-Yuste (ESP).

Fiorentina-Romaallo spagnolo LahozOrsato a Vila Real

José Salomon Rondon, 25 anni AP Josef Martinez, 21 anni LAPRESSE

% PRECISIONE AL TIRO

50 25RL’attaccante dei

russi alla ripresadel campionatoha subito firmatouna tripletta

RIl granata, fuori a Udine, giocheràcon Quagliarella: con lui Venturanon ha mai perso

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13MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Napoli, i grandi numeri e i dubbi di Rafa 1In Europa la porta è imbattuta da 5 partite, però Benitez agita l’ambiente: «Io via con l’offerta giusta»

Mimmo MalfitanoINVIATO A CASTELVOLTURNO (CE)

O cchio ai numeri del Na-poli. Quelli europei, con-siderato l’impegno di do-

mani sera con la Dinamo Moscaper l’andata degli ottavi di fina-le di Europa League. Basta scor-rere un po’ di cifre e ci si ritrovadavanti a un dato sorprenden-te: la difesa non incassa gol dacinque partite. L’ultimo l’ha su-bito a Berna, contro lo YoungBoys, nell’unica sconfitta dellafase a gironi (ottobre scorso). Da allora il reparto difensivo èrimasto immacolato, al di là dichi sia stato schierato tra i palitra Rafael e Andujar. Resiste da450 minuti l’imbattibilità dellaporta napoletana. A differenzadi quanto accade in campiona-to: dall’inizio del girone di ritor-no a oggi, il Napoli ha subito 9reti in 7 partite.

STESSI UOMINI Una metamor-fosi che sa d’inspiegabile, consi-derato che anche in Europa Ra-fa Benitez ha quasi sempreschierato la coppia centrale ti-tolare. Koulibaly è andato incampo in 4 delle 5 partite in cuila difesa è rimasta imbattuta eal suo fianco si sono alternatiAlbiol (2), Henrique (2) e Bri-tos (1). Quest’ultimo è stato uti-lizzato anche sulla fascia sini-stra, insieme con Ghoulam, e irisultati sono stati apprezzabili.Pur modificando qualcosa divolta in volta, la qualità delleprestazioni non è mai stata in-sufficiente, mentre in campio-nato le distrazioni non si conta-no, come le reti incassate: 33

dopo 26 giornate, il peggiorrendimento tra le squadre che sicontendono i primi 5 posti.

CONCENTRAZIONE L’ha chiestal’allenatore spagnolo ai proprigiocatori. Il Napoli è impegnatoancora su tre fronti e si giocaogni tre giorni, un dispendio dienergie che Benitez sta provan-do a disciplinare ricorrendospesso al turnover. Un avvicen-damento che funziona in Euro-pa, un po’ meno in campionatoe Coppa Italia. Stavolta non sa-ranno ammesse distrazioni o in-

genuità come quella commessada Henrique su Palacio, control’Inter, che ha determinato il ri-gore del pareggio di Icardi.Qualche novità è stata già pre-annunciata, come il rientro diMaggio sulla destra, mentreuno tra Koulibaly e Albiol cede-rà il posto a Britos. Sulla fasciasinistra, Strinic resterà in pan-china per fare spazio a Ghou-lam. Il turnover sarà ragionato,perché il Napoli ha le potenzia-lità per superare la Dinamo Mo-sca e accedere così ai quarti diEuropa League.

RIVELAZIONI BENITEZ La vigi-lia europea è stata movimenta-ta dalle dichiarazioni di Beniteza France Football. «Oggi sonoqui e sono concentrato sul Na-poli. Ma in futuro non possoprevedere cosa accadrà. In pas-sato ho allenato in Spagna, In-ghilterra e Italia. Non avrei al-cun problema ad affrontare unanuova avventura in un nuovocampionato. Le condizioni? De-ve sussistere l’offerta giusta almomento giusto, con la squadragiusta». Da settimane il suo no-me è accostato al Psg. Parigi po-trebbe ammaliare Rafa, che colcalcio italiano non ha mai avutoun feeling convincente. Le pole-miche da lui stesso innescatenelle ultime settimane hannoevidenziato tensione e nervosi-smo. Un atteggiamento che stacondizionando anche chi l’assi-ste nel lavoro quotidiano.

© RIPRODUZIONE RISERVATARafael Benitez, 54 anni, allenatore del Napoli dall’estate 2013 ANSA

450� i minuti di imbattibilità della porta del Napoli in Europa League. L’ultimo gol incassato risale a ottobre scorso, nella sconfitta con lo Young Boys

9� Le reti subite dalla squadra di Benitez nelle ultime 7 giornate di campionato. In totale il Napoli ha incassato 33 gol in 26 giornate di Serie A

� NAPOLI Sabato 21 marzo Papa Francesco sarà a Napoli ed il giornalista Massimo Milone ha raccolto nel volume «Napoli, lettera a Francesco», i pensieri dei napoletani celebri rivolti al Pontefice. «Napoli si sente vicina a un Papa venuto “dalla fine del mondo” — ha scritto Aurelio De Laurentiis —, che noi consideriamo molto “napoletano”anche per il condiviso amore per il calcio e in virtù dei campioni che hanno vestito con gloria sia la nostra amata maglia che quella dell’Argentina». De Laurentiis ha ricordato «l’amore di Jorge Mario Bergoglio per il calcio, per il San Lorenzo e per i tanti ragazzi delle “villas” che attraverso il calcio sono riusciti a salvarsi dalla violenza, dalla droga, dalla miseria. Periferie — conclude De Laurentiis, che ha conosciuto il Papa prima della finale di Coppa Italia del maggio 2014 — simili a quelle di Napoli dove i campetti di gioco sono il frutto del lavoro della Curia guidata dal Cardinale Crescenzio Sepe, di molti parroci coraggiosi e di enti sportivi lungimiranti come il Napoli. Un aspetto che mi piace ricordare senza negare che dobbiamo fare di più».

Gianluca Monti© RIPRODUZIONE RISERVATA

E De Laurentiis scrive al Papa:«Sei napoletano»

Aurelio De Laurentiis LAPRESSE

Verso l’Europa LeagueRAndata ottavi

Page 14: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

14 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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15MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Inter, la difesa naif all’esame infernaleJesus è il bersaglio 1L’involuzione del brasiliano emblema di un reparto che stentaE ora si gioca col Wolfsburg, a segno in 30 delle ultime 31 in casa

A WOLFSBURG

Hernanes c’èE a Manciniserve tanto1Il Profeta in vantaggio su Kuzmanovic: Kovacic in panca.Davanti Shaqiri-Icardi-Palacio

Hernanes, 29 anni, all’Inter da gennaio 2014 IPP

Matteo BregaINVIATO AD APPIANO GENTILE (COMO)

«S enza organizzazione non ci sono néintelligenza né saggezza». Hernaneslo scriveva su Instagram il 16 gennaio

scorso commentando una foto di suo figlio Maxi-mo intento a ordinare cromaticamente i regoli.Era un periodo delicato. Tornato dall’infortunio,era stato spedito in campo da Mancini subitocontro Juve, Genoa ed Empoli. Con la capolista ei liguri si adatta attaccante esterno: si porta acasa un 5,5 e un 6 in pagella secondo la Gazzetta.In Toscana non va meglio, altro 5,5, sempre con-finato sull’esterno. Per rivederlo in campionatoserviranno 4 turni (15 febbraio, il quarto d’orafinale a Bergamo contro l’Atalanta). A Roma erail Profeta, a Milano si è evoluto nel Meditativo.Con un atteggiamento zen ha lavorato per riac-quistare il tenore fisico adatto per potersi rende-re utile. E a Napoli si è visto. Subentrato a Brozo-vic con l’Inter sotto 2-0, ha dato più sostanza allamediana nerazzurra mettendo palloni interes-santi per Icardi e Palacio.

PROFETA IN POLE E così il Mancio sta pensandodi mettere lui al posto di Brozovic dall’inizio aWolfsburg. L’assenza del croato (non è in lista),toglie al tecnico molti dubbi. L’alternativa è Kuz-manovic, meno tecnico, ma più presente a livellodinamico. È questo il punto su cui sta ragionan-do Mancini visto che affronterà una squadra im-prontata sul 4-2-3-1 con una notevole pericolosi-tà tra le linee. Ieri nell’ultimo allenamento primadella partenza, il tecnico ha lavorato a lungo sulcentrocampo con Guarin, Medel e Hernanes (0gol in Europa per il brasiliano quest’anno). An-che quando si è soffermato sulle palle inattive. Egli altri? Pochi dubbi visti i problemi di Campa-gnaro e Obi. Davanti a Carrizo, Santon, Ranoc-chia, Juan Jesus e D’Ambrosio; Shaqiri invece in-nescherà Icardi-Palacio. Oggi pomeriggio la par-tenza per Wolfsburg.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I NUMERI

34� i gol subìti dalla difesa dell’Inter in questo campionato dopo 26 gare. Di questi 15 sono stati presi a San Siro e 19 fuori dal proprio stadio.

8� i gol segnati dai giocatori del pacchetto difensivo in tutta questa stagione fra A ed Europa League: 1 Vidic, 2 Ranocchia, 3 D’Ambrosio e 2 Dodò

10� le presenze di Juan Pablo Carrizo in questa stagione: 1 in campionato, 2 in Coppa Italia e ben 7 in Europa League iniziatacoi preliminari ad agosto

Luca Taidelli@LucaTaidelli

N aif a chi? Roberto Manci-ni non parla mai a caso ese lunedì in Gazzetta ha

definito così la propria difesa èanche per stimolarla in vista diun esame di fuoco. Domani nel-la bolgia della Wolfsburg ArenaRanocchia e compagni avrannodi fronte un attacco atomico,che guidato dal bomber BasDost segna più di due gol a parti-ta e in casa negli ultimi 31 matchè rimasto a secco solo il 27 no-vembre scorso: 0-2 con l’Ever-ton.

PORTIERE DI NOTTE Il discorsonon può e deve essere sui singolied è legato anche all’atteggia-

mento che Mancio ha trasmessoalla squadra. Se cerchi sempredi imporre il tuo gioco, non è fa-cile mantenere certi equilibri.Vediamo però perché ogni com-ponente della retroguardia do-mani ha dei buoni motivi per fa-re la partita della vita. A partireda Carrizo, portiere di notte dicui Mancini si fida ciecamente.L’argentino è uno dei leader si-lenziosi dello spogliatoio, haavuto il pelo per non tremare aCeltic Park e anche quando hapreso il posto di Handanovic incampionato (vedi Cagliari) nonha fatto rimpiangere lo sloveno.Mancio ha già chiarito che inEuropa giocherà sempre Carri-zo. Che vuole trascinare il pro-prio sogno sino a Varsavia.

IMPERFETTI E REAZIONI Poi ci

sono gli italiani. Perché in unclub internazionale per defini-zione, esporteremo il made inItaly con Santon, Ranocchia eD’Ambrosio. Come Mancio, ilprimo ha sfidato la legge delleminestre riscaldate stupendotutti per continuità e maturità.Appena sbarcato da Newcastle,dopo un intervento al ginocchioe spiccioli stagionali di campo,non si è mai fermato. Presta-zioni sempre solide, poi al SanPaolo per 45’ Mertens gli hafatto venire il mal di testa. Malui, immagine di una squadraimperfetta ma capace di reagi-re, nella ripresa ha asfaltato ilNapoli. Discorso simile per Ra-nocchia, tornato sul luogo deldelitto - tutti a deriderlo quandoil 4 febbraio inciampò di fronte aHiguain - e capace di alzare la

voce come non sempre gli capi-ta. Non si è mai tirato indietronemmeno Danilo D’Ambrosio,bomber di Coppa (già tre gol inquesta EL) il cui recupero dallostiramento al bicipite femoraleaccusato in gennaio col Torino èquanto mai pesante. Anche per-ché ieri - oltre a Obi - si è fermatoCampagnaro. Oggi un esamechiarirà l’entità dell’affatica-mento al flessore, ma difficil-mente l’argentino nel pomerig-gio partirà per Wolfsburg.

JESUS IN CROCE Aspettandol’esordio di Felipe e i ritorni diAndreolli e Vidic, la risposta piùimportante dovrà però arrivareda Juan Jesus. Il brasiliano(sempre presente pure conMazzarri) a Napoli ha confer-mato un’involuzione comincia-ta quando flirtava con la Se-leçao. Unico centrale mancino,ha sofferto ancor più di Ranoc-chia il passaggio alla linea a 4.Prima poteva anche permettersicerti slanci, staccandosi per ag-gredire l’avversario, tanto die-tro c’era Vidic. Ora che in mezzomanca un uomo («Differenzasostanziale, ecco perché servi-

rà tempo» ripete Mancio), JJfinisce con utilizzare lostrapotere fisico per rime-

diare ai propri errori. Manon sempre ci riesce. A Na-

poli ha lasciato solo Ranocchiatra Hamsik e Higuain sul primogol e ciccato il posizionamentosul 2-0 del Pipita. Sbagliare an-che domani potrebbe costaremolto di più.

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Danilo D’Ambrosio, 26 anniFORTE

Verso l’Europa LeagueRAndata ottavi

Juan Jesus, 23 anni,centrale difensivo dell’Inter:a Napoli ha sbagliatosui due gol incassatiLAPRESSE

CON LA CESSIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE

Thohir compra San Siro?No, ma può averlo per 99 anni� MILANO Il piano c’è, i lavori sono appena cominciati: l’Inter punta alla proprietà del Meazza quando il Milan si trasferirà nel proprio stadio (dal 2018). A febbraio sono partiti i colloqui (2 incontri) con il Comune, ad aprile si approfondiranno i progetti di Thohir e le cifre. Ma come può un club con il bilancio in sofferenza acquistare San Siro? La via d’uscita è la cessione del diritto di superficie, soluzione adottata tra il Comune di Torino e la Juve per lo Stadium. Dall’incontro del 28 febbraio con il sindaco di Milano Pisapia erano emerse due strade: affidamento in concessione o vendita. Lunedì, da Giacarta, più esplicito l’a.d. Bolingbroke: «Sarebbe ottimo avere uno stadio di proprietà: San Siro è la prima scelta». Il Comune è disponibile, può essere un affare anche per l’Ente che, negli ultimi anni, ha

incassato al netto solo tra 1,6 e 1,9milioni dal Meazza: Milan e Inter versano in due 8,2 milioni all’anno dai quali è scorporato il 70% dei costi per i lavori straordinari (32,5 milioni dal 2012). Dal Comune filtra un no a una cessione secca: non c’è la volontà, ha l’incognita di un parere dalla Corte dei Conti, è una spesa improponibile per l’Inter. L’idea è la cessione del diritto di superficie per 99 anni, nei quali il club ne assumerebbe la proprietà che alla scadenza tornerebbe al Comune. «E’ quella più facilmente realizzabile – spiega Alan Rizzi, “padre” dell’attuale convenzione -. E’ un diritto reale e nell’accordo il Comune può prevedere un obbligo d’investimento a carico del club per garantire gli standard di stadio a 5 stelle».

Mario Pagliara© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROBERTO MANCINIALLENATORE DELL’INTER

LA NOSTRA DIFESAÈ UN PO’ NAIF,

MA NON È SEMPREE SOLTANTO COLPA

DEI QUATTRO DIETRO

Page 16: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

16 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Da penultimo all’Europa Mihajlovic è senza limiti1Il tecnico ha rigenerato la Samp: viaggia alla media di 1,5 punti a partita (in 52 gare) e adesso inizia lo sprint decisivo per le coppe

Filippo GrimaldiINVIATO A BOGLIASCO (GE)

L’ ha presa laggiù, quasi sulfondo del baratro: Sam-pdoria 9, Chievo 6. Dopo

476 giorni dal suo insediamen-to alla guida dei blucerchiatiSinisa Mihajlovic ha ribaltatotutto. Mentalità, classifica, gio-co, uomini. Con un ruolino dimarcia da paura: ventisei garenel campionato scorso (con 36punti all’attivo), altrettanto si-no ad ora in questo campiona-to (con 42 punti). La media(pazzesca, ripensando da doveera partito) è presto fatta: esat-tamente 1,5 punti a partita. Unpasso indietro: novembre2013. Edoardo Garrone, dopoil k.o. di Firenze, aveva decisodi cambiare, e fra i vari nomigli era tornato in mente pro-prio quello del tecnico serbo,che vent’anni prima (stessomare, stessa maglia), ma dagiocatore, aveva lasciato pe-santemente traccia del suopassaggio da Genova. Un’intui-zione felice (prima), una deci-sione illuminata (con il sennodi poi), e comunque decisivaper cambiare rotta in una sta-gione che si preannunciava co-me un incubo, e forse persinoqualcosa di peggio. Di sicuro,l’uomo giusto al posto giusto. Enel momento giusto.

CONTO IN SOSPESO Perchéaveva detto sì, Sinisa? Sempli-ce. Per saldare un vecchio debi-to personale che lui riteneva diavere da quando proprio i blu-cerchiati gli avevano permessodi ritrovare fama e successi nelcalcio italiano. L’ex presidenteGarrone gli aveva chiesto aiu-to: giusto dirgli di sì, dunque,per Mihajlovic, che a Genovaaveva preso la cittadinanza ita-liana, e s’era persino concessoin quegli anni una visita in fab-brica a Maranello, che la Ferra-ri concede soltanto ai grandi.

RIVOLUZIONE Mihajlovic è an-dato oltre. Ha risollevato laSampdoria, rimettendo la navein galleggiamento. Se l’è presasulle spalle, ha fatto da para-fulmine, all’occorrenza da fra-tello maggiore, da padre, datutore, da padrone (è servito,talvolta). Tutti hanno capito:vecchi e nuovi, giovani e vec-chi. Ed è arrivato il miracolo.Doppio. Perché andando avan-ti così, la Samp viaggia sicuraverso un posto in Europa.

IL MIO CREDO Come ha fatto?Facile, detto adesso. Dieci slo-gan. Seguitemi e non ve nepentirete. Coltivate l’autosti-ma. Nessuno è più forte di voi.Il lavoro paga, sempre. Io vi da-rò fiducia nella proporzione incui la meriterete. Le regole so-

4� le partite decisive per la corsa europea della Samp, che adesso sfiderà Roma, Fiorentina e Milan fuori casa e Inter al Ferraris

78� i punti di Mihajlovic in 52 partite sulla panchina della Sampdoria, che allena dal 20 novembre 2013: allora la squadra era penultima in A

Sinisa Mihajlovic, 46 anni, tecnico della Samp dal novembre 2013 ANSA

ETO’0 34ENNE: FESTA DORIANA � Samuel Eto’o (34 anni compiuti ieri, come il compagno Duncan che ne ha festeggiati 22) ha offerto un brindisi alla squadra per festeggiare il compleanno. Alla fine della seduta di ieri, è stato allestito un mini-buffet davanti agli spogliatoi. Prima del brindisi, il capitano Palombo e il resto della squadra hanno donato alla stella camerunese una maglia personalizzatadella Samp, con tanto di scritta «Auguri campione» PEGASO

no chiare, e nessuno fa ecce-zione. Chi sgarra, è fuori. Dele-gare sì, ma nella misura giusta.Alla fine il giudice supremo ri-mango io. Rapporti chiari conla società: nessuna ingerenza alivello di squadra. Perché lui,Sinisa, sa cos’è la Samp, perchél’ha vista, l’ha fatta, l’ha vissu-ta, ed è tornato qui dicendo ad-dio (o arrivederci) alla panchi-na della sua nazionale.

SOGNO O REALTA’? Dicevamo:contro tutto e contro tuttiMihajlovic sta portando questaSamp in Europa. Ha fatto qual-che vittima illustre sulla suastrada, fatale che accadesse. Intempi non lontani, escluse Ga-staldello alla vigilia del derby(vinto) di andata. Prima anco-ra non c’erano stati sconti perRomero, anche se era tornato aGenova con la laurea di vice-campione del mondo. Più re-centemente, è toccato ad Eto’o.Ora le prossime quattro sfidediranno molto non solo sul fu-turo prossimo della Samp (Ro-ma, Fiorentina e Milan fuoricasa, Inter al Ferraris), ma an-che su quello del tecnico.Uscirne indenni, o quasi, vor-rebbe dire iniziare a prepararei passaporti. E lì sì che potreb-be cambiare anche il futuro diSinisa. Non è detto, insomma,che a giugno prepari le valigie.

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10� le vittorie stagionali della Samp. I doriani, a quota 42 punti, hanno pareggiato 12 volte e perso 4 (contro Inter, Lazio, Torino, Chievo)

Serie ARIl personaggio

Page 17: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

17MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Il giudice sportivo di Serie A, dopo aver esaminato i referti arbitrali delle partite relative alla settima giornata di ritorno, ha inflitto quattro giornate di squalifica a Rodriguez del Parma: una per la doppia ammonizione e le altre tre per aver «all’atto della consequenziale espulsione, afferrato con veemenza il braccio sinistro del direttore di gara, proferendo espressioni ingiuriose». Rodriguez non sconterà lo stop: ha rescisso con il Parma subito dopo la sfida contro l’Atalanta, firmando poi per i brasiliani del Gremio.

GLI ALTRI Oltre all’uruguaiano il giudice sportivo ha squalificato altri 13 giocatori per una giornata: Avelar (Cagliari), Henrique (Napoli); Acquah (Sampdoria); Candreva (Lazio); Cossu (Cagliari); D’Alessandro (Atalanta); Ionita (Verona); Nainggolan (Roma); Jesus (Inter); Pogba (Juventus); Poli (Milan); Tomovic (Fiorentina); Valdifiori (Empoli).Ammenda di 15 mila euro alla Juventus per «coro insultante espressivo di discriminazione per origine territoriale». La sanzione è stata «attenuata per avere la società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza». Multa di 10 mila al Napoli per l’uso di un fasciolaser durante l’esecuzione del calcio di rigore di Icardi nel match contro l’Inter.

GIUDICE SPORTIVO

Rodriguez:4 turni virtualiStop a Pogba

I PROTAGONISTI DELLA TELENOVELA EMILIANA

� 1 Lo striscione dei tifosi del Parma durante l’ultima partita contro l’Atalanta: l’invito al presidente Manenti è molto chiaro � 2 Giampietro Manenti: ha comprato la società gialloblù per un solo euro lo scorso febbraio della Dastraso Holding� 3 Rezart Taçi si era mosso per rilevare il club emiliano da Tommaso Ghirardi, ma senza avere mai assunto cariche ufficiali

3

1 2

SCONTRI COPPA ITALIA

Torna in libertàGenny ‘a carogna� Per decisione del Gup Cinzia Parasporo è tornato in libertà l’ultrà napoletano Gennaro De Tommaso conosciuto come «Genny ‘a carogna». Fu arrestato dopo gli incidenti del 3 maggio 2014 all’Olimpico prima della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, scontri che causarono la morte di CiroEsposito. De Tommaso lascia così gli arresti domiciliari e sarà sottoposto a firma periodica del registro dei sorvegliati.

ARBITRO MORTO

Minuto di silenzioanche nei dilettanti� Il Presidente della Figc Carlo Tavecchio, aderendo alla richiesta del Presidente dell’Aia Marcello Nicchi, ha esteso l’effettuazione di un minuto di raccoglimento in memoria dell’arbitro Luca Colosimo a tutte le gare di competenza della Lega Nazionale Dilettanti in programma nel prossimo fine settimana. Ieri il presidente federale aveva già disposto un minuto di raccoglimento per le gare dei campionati di Serie A, Serie B, Lega Pro.

ANTICIPO PRIMAVERA

Oggi Roma-Frosinone� La Roma Primavera anticipa oggi, ore 14.30, l’impegno casalingo di campionato con il Frosinone (Gir. C). I giallorossi hanno chiesto l’anticipo in vista della sfida nei quarti di Youth League con il City del 17 marzo.

TACCUINO

Parma: ultima chiamataper evitare il fallimentoE spunta un nuovo giallo1Manenti ha 24 ore per presentare un piano di risanamento: c’è l’offerta di Proto. Un ex ergastolano mediatore tra il club e Taçi?

Andrea SchianchiINVIATO A PARMA

V entiquattr’ore. Tante nerestano a GiampietroManenti per presentare

al tribunale un credibile pianodi risanamento finanziario delParma Football Club, altrimen-ti giovedì 19 marzo si terràl’udienza per la richiesta di fal-limento avanzata dalla Procu-ra. L’attuale presidente, lunedì,ha incontrato il finanziere Ales-sandro Proto, interessato datempo al club emiliano. La Pro-to Organization fa sapere che«abbiamo formulato, in dataodierna, una proposta di acqui-sto per l’intero pacchetto dellasocietà». Tre messaggi ufficialidi Proto sono stati recapitati

anche al sindaco Pizzarotti, alpresidente della FedercalcioTavecchio e al presidente dellaLega di A Beretta. Non si cono-scono le intenzioni di Manentiriguardo alla proposta di Proto.Ciò che si sa, tuttavia, è che ilpresidente gialloblù continua aviaggiare a bordo di una Volvoaziendale e che le spese di tra-sferta (benzina e pedaggi auto-stradali) vengono pagate diret-tamente dall’autista.

COINCIDENZA? Lunedì il presi-dente della Federcalcio Tavec-chio aveva dichiarato di esserestato contattato da uno studiolegale romano che gli parlavadell’interessamento di un fon-do americano per il Parma. Ieril’avvocato Fabio Giordano, av-vocato di Rezart Taçi con studio

a Roma, ha confermato che unfondo americano sta valutandola situazione, anche se lui nonha mai avuto colloqui con Ta-vecchio. Coincidenze? Stranoche attorno al Parma, alla fine,ruotino sempre le stesse perso-ne... La vicenda riserva unasorpresa al giorno. Ieri il palco-scenico è toccato a Eugenio DePaolini Del Vecchio, microbio-logo e consulente aziendale.Sarebbe stato lui a garantire aidirigenti del Parma, nel perio-do della gestione Taçi, un inte-ressamento nei confronti deivertici della Guardia di Finanzaper ritardare l’azione di verificasui conti societari. Per questicontatti pericolosi la Procuraha indagato il tenente colon-nello Luca Albanese e il colon-nello Danilo Petrucelli, en-

trambi sospesi dal servizio.

CENA DI LUSSO Ma ciò che in-teressa i magistrati è il ruologiocato da De Paolini come uo-mo di fiducia del petroliere al-banese Rezart Taçi. Su De Pao-lini pesano due condanne defi-nitive all’ergastolo per gli omi-cidi del patrigno Leone DelVecchio, nel 1974, e dei cuginiPaola e Federico Bianco di SanSecondo, nel 1979. Il movente:

il denaro di famiglia che De Pa-olini avrebbe dilapidato. Maquesta vecchia storia non impe-disce oggi a questo personag-gio di frequentare i salotti dellaParma bene e di avere amicizieimportanti. E’ lui, il 20 gennaio2015, a organizzare una cena alPalace Hotel Maria Luigia.C’erano Rezart Taçi, l’allorapresidente del Parma Ermir Ko-dra, il d.g. gialloblù Pietro Leo-nardi, il sindaco Federico Piz-zarotti, il direttore e il presi-dente dell’Unione Parmensedegli Industriali Cesare Azzali eAlberto Figna. Contatti ad altolivello, insomma. De Paoliniaveva il compito di convincereTaçi a entrare direttamente nelParma Football Club. TommasoGhirardi aveva venduto la so-cietà (anche in questo caso allacifra di un euro, con l’impegnosottoscritto di farsi carico dellasituazione debitoria) alla Da-straso Holding, che faceva sì ri-ferimento al petroliere albane-se, ma Taçi non compariva inalcun documento ufficiale, tan-t’è vero che sulla poltrona dipresidente del Parma si sonoseduti nell’ordine Pietro Doca,Paolo Giordano e Ermir Kodra.Taçi mai. Evidentemente per-ché la prudenza gli consigliavadi stare nell’ombra. C’è De Pao-lini nella gestione della cessio-ne improvvisa (sempre a un eu-ro) da Taçi a Manenti all’iniziodi febbraio. La Direzione Di-strettuale Antimafia di Bolognasta indagando a fondo su que-ste operazioni borderline.

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RIl presidente continua a girarecon un’auto dellasocietà: le spese pagate dall’autista

VERSO IL NAPOLI

Marquez e Marques: doppio outVerona, è emergenza in difesa Matteo FontanaVERONA

A llarme in difesa per il Ve-rona. Domenica al Ben-tegodi arriva il Napoli,

con cui la tradizione recente èdelle più negative (cinquesconfitte nelle ultime cinquepartite, le ultime due, al SanPaolo, per 5-1 e 6-2), e l’Hellasfa i conti con nuovi infortuninel reparto arretrato. L’infer-meria gialloblù, a lungo tor-mentata, si era svuotata in que-ste settimane, ma sono passatipochi giorni e lo staff medico siè ritrovato a fronteggiare altriguai. Già out sabato a San Sirocon il Milan, Rafa Marquez si èsottoposto ieri ad accertamen-

ti. La prima diagnosi parla diuna distorsione al ginocchio si-nistro. Nei prossimi giorni lesue condizioni saranno verifi-cate con maggior precisione,ma la sua assenza con il Napoliè certa. Marquez, peraltro, èstato convocato in queste ore innazionale dal c.t. messicano,Miguel Herrera. Un ritorno conla Tri per lui, uscito di scena perscelta personale dopo il Mon-diale in Brasile. Dovrebbe esse-re in campo per le amichevoliin programma negli Stati Uniticon l’Ecuador, il 28 marzo, aLos Angeles, e con il Paraguay,il 31 marzo, a Kansas City. Mala sua situazione, al momento,non può essere valutata. Con ilMessico, Marquez ha disputato124 partite.

ALTERNATIVE Non ci sarà lui,dunque, nel Verona che sfideràil Napoli, ed è incerto pure il re-cupero di Rafa Marques. Il bra-siliano ha riportato, scontran-dosi con Pazzini, a Milano, untrauma contusivo al ginocchiodestro. Come Marquez, anchelui ha già cominciato a sotto-porsi alle necessarie cure fisio-terapiche al centro sportivo Pa-radiso di Peschiera del Garda.Andrea Mandorlini, quindi,studia soluzioni alternative.Con Vangelis Moras perno di-fensivo, a candidarsi per l’altroposto da centrale è Frederik So-rensen. L’assenza dello squali-ficato Artur Ionita spinge versola linea mediana Jacopo Sala.Eros Pisano, di conseguenza,impiegato sulla fascia sinistracol Milan, è pronto a tornaresulla «mattonella» che gli è piùabituale, quella di destra. Ales-sandro Agostini e Davide Briviosi giocheranno così una magliasulla corsia mancina.

© RIPRODUZIONE RISERVATARafa Marquez, 36 anni

� GENOVA (f.g.) Torna la Hall of Fame rossoblù, che nell’edizione 2015 mira a eleggere il calciatore genoano considerato il simbolo della storia del Grifone. Quattro le fasi di voto. La Fondazione Genoa individuerà una prima lista di 200 nomi eleggibili, che successivamente scenderà a 50.A quel punto entreranno in... campo i tifosi genoani, chiamati a votare dal 20 al 29 marzo i loro giocatori-simbolo. L’ultimo passo sarà quello di una giuria che decreterà (fra i 10 nomi rimasti) il vincitore della Hall of Fame 2015. L’unica condizione prevista è che nella lista compaiano ex giocatori genoani non più in attività da almeno un anno.

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L’INIZIATIVA

Hall of Fame:i tifosi votanoil simbolo Genoa

Serie ARIl caso

Page 18: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

18 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MAGICAMENTEdi MARCOGUIDI

E ADESSO RIPRENDETEA PUNTARESU SAU

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T orna il tandem Ze-man-Sau. In estate intanti hanno puntato

sull’attaccante sardo, gal-vanizzato dalla guida delboemo. I due a Foggiaavevano fatto cose mera-vigliose insieme e si pen-sava potessero ripetersi aCagliari in Serie A. I nu-meri dicono che non èstato così, anche se l’as-senza di Sau dall’undice-sima giornata in poi ha in-ciso molto sull’esonero diZeman: nelle cinque garesuccessive, il Cagliari mi-se insieme appena duepunti, segnando la mise-ria di quattro gol. No, nonsono cifre da boemo. Macome era andato Sau nel-lo scorcio di campionatocon Zeman? I numeri rac-contano di quattro reti eun assist. Bene, non be-nissimo. Con Zola è anda-ta sicuramente peggio:sei partite, nessun bonus.Insomma, chi ha l’attac-cante rossoblù al fanta-calcio sarà contento delritorno di Zeman.

Sabato scorso a MarassiSau è rientrato dal fasti-dioso infortunio alla co-scia che per ben due voltein stagione l’ha costrettoallo stop. Uno sprazzo digara, 5,5 in pagella. Ritor-no soft. Ma ora che c’è dinuovo Zeman, Sau darà ilcambio di marcia. Lo spe-rano a Cagliari, dove han-no bisogno dei suoi golper salvarsi e migliaia difantallenatori che l’han-no aspettato sinora. Me-glio tardi che mai...

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CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 61 26 18 7 1 53 14

ROMA 50 26 13 11 2 38 19

LAZIO 46 26 14 4 8 47 27

NAPOLI 46 26 13 7 6 46 33

FIORENTINA 42 26 11 9 6 37 28

SAMPDORIA 42 26 10 12 4 34 28

GENOA 37 25 9 10 6 37 30

INTER 36 26 9 9 8 41 34

TORINO 36 26 9 9 8 30 28

MILAN 35 26 8 11 7 37 32

PALERMO 35 26 8 11 7 38 39

UDINESE 31 25 8 7 10 29 34

EMPOLI 29 26 5 14 7 26 28

SASSUOLO 29 26 6 11 9 29 39

VERONA 29 26 7 8 11 31 46

CHIEVO 26 26 6 8 12 18 30

ATALANTA 24 26 5 9 12 22 37

CAGLIARI 20 26 4 8 14 32 49

CESENA 20 26 4 8 14 24 47

PARMA (-1) 11 24 3 3 18 20 47

* 1 PUNTO DI PENALIZZAZIONE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 14 MARZO PALERMO-JUVENTUS ore 18 (0-2)CAGLIARI-EMPOLI ore 20.45 (4-0)DOMENICA 15 MARZO, ore 15ATALANTA-UDINESE (0-2)GENOA-CHIEVO (2-1)SASSUOLO-PARMA (3-1)VERONA-NAPOLI ore 18 (2-6)INTER-CESENA ore 20.45 (1-0)LUNEDÌ 16 MARZOFIORENTINA-MILAN ore 19 (1-1)TORINO-LAZIO ore 19 (1-2)ROMA-SAMPDORIA ore 21 (0-0)

PROSSIMO TURNO

15 RETI Icardi (3, Inter); Tevez (2, Juventus).

13 RETI Menez (7, Milan); Higuain (2, Napoli).

12 RETI Dybala (2, Palermo).

11 RETI Toni (3, Verona).

10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese).

9 RETI Callejon (Napoli).

8 RETI Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese).

7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa) e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Berardi (3, Sassuolo).

6 RETI Iago Falque’ (1, Genoa); Morata e Vidal (2, Juventus); Felipe Anderson e Parolo (Lazio); Destro (5 nella Roma) e Honda (Milan); Glik (Torino).

MARCATORI

Magic +3RCampionatoMagic +3RCampionato

Così il nuovo ZemanRischia RossettiniSpazio a CrisetigHusbauer e Farias1Il boemo debutta aprendo l’allenamento ai cronistie mostrando il suo Cagliari: ritorna anche Ceppitelli

IL PRIMO ZEMAN

CRAGNO

BALZANO CEPPITELLI ROSSETTINI

CRISETIG CONTI

SAU

EKDAL

IBARBO COSSU

AVELAR

CENTIMETRI

CON ZOLA

BRKIC

PISANO CAPUANO ROSSETTINI

DONSAH CONTI

LONGO

DESSENA

EKDAL COSSU

AVELAR

CENTIMETRI

IL NUOVO ZEMAN

BRKIC

BALZANO CEPPITELLI(CAPUANO)

DIAKITÈ

DONSAH(HUSBAUER)

CRISETIG

SAU

EKDAL

FARIAS(COSSU)

MPOKU

AVELAR

CENTIMETRI

Francesco VelluzziMario Frongia

S trano il calcio eh. Gian-franco Zola, che ieri è ri-partito per l’Inghilterra

ha dato tutto e di più al Caglia-ri, ma l’entusiasmo dei tifosi èrinato l’altra notte all’aeropor-to di Elmas per il ritorno diZdenek Zeman alla guida dellasquadra. Ieri il boemo, imper-turbabile, come se niente fossesuccesso dal 23 dicembre scor-so, ha diretto l’allenamento ene ha mostrato 15 minuti aigiornalisti. Di solito quellospicchio di seduta chiarisce po-co le idee ed è a vantaggio delletv. Invece Zeman, non smen-tendosi, ha fatto capire subitoquali sono le sue idee riguardoalla squadra che dovrà ripren-dere a marciare spedita da sa-bato contro l’Empoli, propriola truppa di Sarri alla quale ilCagliari il 25 ottobre aveva in-flitto la sconfitta più pesante:4-0 al Castellani con doppiettadi Avelar, gol di Sau ed Ekdal.

FORMAZIONE Rispetto a quel-la sfida, Zeman non avrà Ave-lar e Cossu, squalificati, Ekdal,Cop e Donsah (lanciato da luiproprio in quella occasione),infortunati. Quindi la forma-zione che scenderà in camposabato non sarà proprio quellache ha in testa il tecnico. Ma,con lo scontato ritorno al 4-3-3, i dieci visti davanti a Brkicnon sono proprio quelli che fa-ceva giocare Zola. In difesaBalzano ha ripreso a correre al-l’impazzata come faceva in au-tunno, al centro si è rivistoCeppitelli, giubilato da Zola avantaggio di Capuano (che hafatto bene), e si è inserito ilnuovo acquisto Diakitè al postodel navigato Rossettini che nonsembra tra i preferiti del boe-

mo. A sinistra il posto di Avelar,insostituibile per Zeman chepunta molto sulla sua spinta,dovrebbe esser preso da Mur-ru. Nel centrocampo a tre Lo-renzo Crisetig, brillantissimosolo nella prima parte di sta-gione, dovrebbe prendere defi-nitivamente il comando comevolante con Conti in panchina.A sinistra, appena sarà dispo-nibile, giocherà Ekdal, matta-tore a Empoli e San Siro conl’Inter. Per ora bisogna accon-tentarsi di Dessena., A destrasempre nel ruolo di mezzala,se la giocano il gioiello Don-sah, ora indisponibile per l’in-fortunio alla caviglia e l’unicogiocatore chiesto insistente-mente da Zeman: il ceco Hu-sbauer. Che con Zola ha avutopochissimo spazio. In attaccoSau sembra aver ritrovato ilpasso giusto, i fastidi all’addut-tore lo hanno tenuto fuori alungo. Lo supporteranno il bel-ga Mpoku, insieme al portiereBrkic, l’acquisto più azzeccatodel mercato di gennaio, e Die-go Farias. Al quale contenderàuna maglia Cossu, quandorientrerà dalla squalifica.

SOCIETA’ Zeman ha un solocompito: salvare il Cagliari cheha progetti ambiziosi per il fu-turo, ma deve un po’ riorganiz-zare il presente. Zola, un signo-re autentico, va via, osteggiatoda alcune componenti societa-rie, ma forte di una stima delpresidente Giulini che nonavrebbe voluto esonerarlo. Ieriè stato silurato anche il prepa-ratore dei portiere Nico Faccio-lo al quale subentra GiomariaRuiu. Regna un po’ di confusio-ne. E manca la chiarezza. L’im-portante è trovare la compat-tezza perché da qui al 31 mag-gio l’unica cosa che conta è vin-cere le partite.

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Zdenek Zeman, 67 anni, è tornato al Cagliari dopo l’esonero di dicembre LAPRESSE

L’Empoli è senza ValdifioriCorsi: «Piace in Germania»� Herr Valdifiori? Un futuro in Germania per il regista dell’Empoli, fra le rivelazioni più cristalline di questo campionato di A, al suo esordio. A svelarlo il presidente Fabrizio Corsi che, interpellato su un probabile futuro partenopeo di Valdifiori ha detto, a Radio Kiss Kiss: «La cessione al Napoli? Piace al club, ma ci sono altre società. Notizia dell’ultima ora è che il suo agente è stato convocato in Germania da un club». Certo è che, dopo aver rifiutato il Chievo in estate, il centrocampista, finito nel mirino di Galliani, difficilmente potrà restare a Empoli. Intanto, alla ripresa della preparazione, Maurizio

Sarri, ha ricevuto anche dalla squadra i complimenti per la panchina d’argento. Il tecnico ha dedicato il riconoscimento ai suoi giocatori e forse anche lui sarà difficile da trattenere. Si è parlato del Rubin Kazan e su questo sempre Corsi ha detto: «E’ un problema che non mi pongo e a cui non voglio pensare ora. Credo che Sarri sia fondamentale per il presente e il futuro dell’Empoli». Intanto la squadra è tornata a lavorare. A Cagliari non ci sarà proprio Valdifiori (squalificato), ma rientra Hysaj. E’ in dubbio Tonelli: distorsione alla caviglia.

Giacomo Cioni© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 19: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

19MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATTACCANTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM801 AGUIRRE (UDI) 0 5,75 4 3 0 0 5,5 0 0/0803 AMAURI (TOR) 5,5 6,04 13 17 5,5 1 5,86 0 0/1805 BABACAR (FIO) 0 7,26 19 18 0 7 6,21 1 0/2807 BARRETO P. (TOR) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0809 BELFODIL (PAR) 6 5,23 7 14 6 0 5,19 0 0/2810 BELOTTI (PAL) 6,5 6,76 20 26 6,5 5 6,02 1 0/1912 BENTIVEGNA (PAL) 0 0 1 1 0 0 0 0 0/0812 BERARDI (SAS) 6 7,05 26 21 6 7 6,24 4 1/8905 BERGESSIO (SAM) 0 6,05 14 17 0 1 5,77 0 0/0813 BERNARDESCHI (FIO) 0 5,9 4 5 0 0 5,8 1 0/1907 BIANCHI (ATA) 0 5,5 6 15 0 0 5,54 0 0/1814 BOAKYE (ATA) 5 5,91 10 18 5 3 5,5 0 1/2919 BONAZZOLI (INT) 0 5,75 3 3 0 0 5,75 0 0/1815 BORRIELLO (GEN) 0 6 5 2 0 0 6 0 0/0816 BOTTA (CHI) 0 5,59 5 12 0 0 5,82 0 1/3817 CALLEJON (NAP) 6 6,98 23 26 6 9 5,92 1 0/1916 CAPPELLUZZO (VER) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0819 CERCI (MIL) 4,5 5,75 20 9 4,5 0 5,42 2 0/0917 CODA M. (PAR) 6 6,75 5 10 6 2 6,28 1 0/1928 COP (CAG) 0 6,17 12 7 0 1 5,75 0 0/1823 DEFREL (CES) 5,5 6,64 17 22 5,5 5 5,98 2 0/5824 DENIS (ATA) 0 5,76 16 26 0 4 5,46 0 0/3825 DESTRO (MIL) 0 6,85 22 21 0 6 5,91 0 0/4826 DI NATALE (UDI) 10,5 7,7 31 22 6,5 10 6,31 3 0/4827 DJORDJEVIC (LAZ) 0 7,08 16 20 0 7 5,95 1 0/1922 DJORDJEVIC L. (SAM) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0828 DJURIC (CES) 5,5 6,08 10 19 5,5 2 5,72 1 0/1935 DOUMBIA (ROM) 0 4,5 19 2 0 0 4,5 0 0/0829 DYBALA (PAL) 6 8,14 31 25 6 12 6,54 5 0/2830 EDER (SAM) 5,5 7,27 27 24 5,5 8 6,25 2 0/3923 EL HAMDAOUI (FIO) 0 7,5 4 3 0 1 6 0 0/1831 EL SHAARAWY (MIL) 0 6,43 14 15 0 1 6,07 3 0/2932 ETO'O (SAM) 10 7 24 6 7 1 6,3 1 0/1915 FARES (VER) 0 0 1 1 0 0 0 0 0/0908 FARIAS (CAG) 5,5 6,06 10 18 5,5 3 5,67 0 0/4929 FERNANDINHO (VER) 0 6 9 2 0 0 6 0 0/0833 FLOCCARI (SAS) 0 6,25 13 18 0 2 5,82 0 0/0834 FLORO FLORES (SAS) 0 5,93 12 18 0 1 5,83 0 0/4835 GABBIADINI (NAP) 0 7,82 27 21 0 10 6,24 2 0/4925 GEIJO (UDI) 0 6,62 4 5 0 1 5,83 0 0/0837 GERVINHO (ROM) 5,5 6,59 16 18 5,5 2 6,15 2 0/1838 GHEZZAL (PAR) 0 5,61 3 7 0 0 5,42 0 0/0931 GILARDINO (FIO) 5,5 6,12 19 4 5,5 0 5,88 1 0/0841 GOMEZ M. (FIO) 0 5,67 14 15 0 2 5,53 0 0/2842 GOMEZ T. (VER) 7 6,32 12 18 6 2 5,94 2 0/3934 HARASLIN (PAR) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0844 HIGUAIN (NAP) 10 7,54 35 25 7 13 6,12 4 0/3846 IBARBO (ROM) 0 6,65 8 13 0 2 6,27 2 1/4847 ICARDI (INT) 10 7,85 33 25 7 15 6 1 0/3848 INSIGNE (NAP) 0 6,35 4 11 0 1 5,85 2 0/0849 ITURBE (ROM) 5,5 6,2 15 16 5,5 1 5,97 1 0/1924 JOAO SILVA (PAL) 0 5 4 1 0 0 5,5 0 0/1850 KEITA B. (LAZ) 6,5 5,85 11 15 6,5 0 5,92 0 0/2851 KLOSE (LAZ) 13,5 7,18 26 23 7,5 8 5,92 2 0/2853 LJAJIC (ROM) 6 7,16 22 24 6 8 6,14 2 0/1854 LLORENTE (JUV) 6 6,5 22 22 6 5 5,79 0 0/0855 LONGO (CAG) 6 5,53 10 20 6 0 5,62 0 0/3856 MACCARONE (EMP) 5,5 7,11 23 23 5,5 7 6,09 4 0/3914 MAKIENOK (PAL) 0 5 3 4 0 0 5 0 0/0857 MARILUNGO (CES) 0 6,62 4 8 0 1 6,25 0 0/0858 MARTINEZ (TOR) 0 6,15 11 16 0 2 5,69 0 0/0859 MATRI (JUV) 0 7,22 14 16 0 7 5,97 3 0/2860 MAXI LOPEZ (TOR) 5,5 6,11 13 20 5,5 2 5,75 1 0/1861 MCHEDLIDZE (EMP) 0 5,73 6 18 0 0 5,77 0 0/2862 MEGGIORINI (CHI) 6 6,18 13 20 6 3 5,9 0 0/7863 MICHU (NAP) 0 5,5 3 3 0 0 5,67 0 0/1911 MONCINI (CES) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0864 MORATA (JUV) 6 7,12 23 21 6 6 6,3 1 1/3865 MURIEL (SAM) 6,5 6,58 11 15 5,5 2 5,92 2 0/1867 NIANG (GEN) 9,5 7,39 12 11 6,5 3 6,44 1 0/2868 NICO LOPEZ (VER) 9 6,78 16 18 6,5 5 5,88 1 0/3869 OKAKA (SAM) 5,5 6,58 19 25 5,5 4 6,12 2 0/5870 PALACIO (INT) 9,5 6,18 22 23 6,5 4 5,6 3 0/1871 PALLADINO (PAR) 0 5,97 10 15 0 2 5,5 1 0/1872 PALOSCHI (CHI) 5,5 6,38 18 25 5,5 4 5,84 1 0/2918 PANICO (GEN) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0874 PAVOLETTI (GEN) 0 6,17 9 11 0 1 5,88 0 0/1875 PAZZINI (MIL) 4,5 5,7 13 15 4,5 1 5,4 0 0/0876 PELLISSIER (CHI) 6 6,88 14 17 6 3 6,08 0 0/0877 PEREA (LAZ) 0 5,5 6 2 0 0 5,5 0 0/0936 PERICA (UDI) 0 6 7 2 0 0 0 0 0/1878 PINILLA (ATA) 4,5 6,28 14 20 5 4 5,86 1 0/5927 PODOLSKI (INT) 0 5,19 14 8 0 0 5,19 0 0/0880 POZZI (CHI) 0 5,75 4 3 0 0 5,5 0 0/0933 PUSCAS (INT) 0 6 1 2 0 0 6 0 0/0881 QUAGLIARELLA (TOR) 10 7,48 29 26 7 10 6,35 1 0/3886 RODRIGUEZ (CES) 5 6,61 12 16 5 4 5,86 0 0/3910 ROSSETI (ATA) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0887 ROSSI (FIO) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0890 SANABRIA (ROM) 0 6 4 2 0 0 6 0 0/0892 SANSONE N. (SAS) 5 6,27 16 24 5,5 3 5,9 2 1/2893 SAU (CAG) 5,5 6,74 14 17 5,5 4 6,03 1 0/2921 SAVIOLA (VER) 0 6,36 12 10 0 1 5,79 1 0/1920 SERENI (SAS) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0895 SUCCI (CES) 0 6,75 4 3 0 1 5,5 0 0/1896 TAVANO (EMP) 5 5,93 13 23 5 2 5,62 1 0/1897 TEVEZ (JUV) 6 8,54 40 24 6,5 15 6,62 3 0/4898 THEREAU (UDI) 0 6,85 20 24 0 8 6 0 0/3899 TONI (VER) 9,5 7,35 31 26 6,5 11 6,13 2 0/1900 TOTTI (ROM) 5 7 23 20 5 5 6,06 4 0/4901 TOUNKARA (LAZ) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0930 VERDE (ROM) 6 6,88 3 6 6 0 6,38 2 0/0903 ZAPATA D. (NAP) 0 7,75 18 14 0 5 6,25 1 0/2904 ZAZA (SAS) 5,5 6,92 20 20 6 8 5,92 1 0/10

CLASSIFICA SETTIMANALEPOS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI1 MUSOLINO ORLANDO LT JORLY 96,5

2 DI GALLO FABIO UD ALESSIO DI GALLO F.C. 95,5

3 CT @ VAMOS @ 95,5

4 MARTELLO DOMENICO AN GIANO VETUSTO F.C. 95,0

5 RECUPERO VITO GIUSEPPE ME PAPAPIPA64 95,0

6 CREMA MAURO TV ATTILA74 95,0

7 MARAZIA07091938 GIANCARLO VI MARANGIANABLU 94,0

8 GIUNCHI LUIGI BS LA SACRA ALLEANZA 2.0 94,0

9 RUSSO FRANCESCO NA SIRIO 85 94,0

10 LAVORGNA LUIGI BN FC BENEVENTO 94,0

11 AV EAGLESCAR 93,5

12 DI NATALE DANIELE CT DANY-CT46 93,5

13 GERVASINI VALERIA CO A.C. PICCIA 93,5

14 MI BALOS 93,5

15 CALIGIURI ERCOLE KR ERCOLE Y98 93,5

16 PEDRINI DAVIDE VA G & D TEAM 29C 93,5

17 GENZI MATTEO VA LONGOBARDA VARES 93,0

18 GIGLIOTTI GIOVANNI CZ TAXI15 93,0

19 SCRIVANO ALESSANDRO AL PAPETEAM 93,0

20 MARIANI FABIO RM PEK TEAM 93,0

CLASSIFICA GENERALEPOS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI1 PAUSELLI LUCA PG BLIBLI S1 1936,0

2 RECCHI STEFANO PG STEFCIN 57 1918,0

3 RUSSO FRANCESCO NA I PEZZETTONI 11 1917,0

4 PAUSELLI LUCA PG BLIBLI U 1916,5

5 REMIGI BRUNO PG WHISKY183 1916,0

6 RUSSO GIUSEPPE CL TEX DEL LAF GEN 24 1915,5

7 SPIONE FLAVIO RM COACHFLA34 1915,0

8 RUSSO SALVATORE CE BOB8 1914,5

9 PRATICI FRANCESCO MS GAVEDO 4 1913,5

10 PASCUCCI ANGELO PU SPARTA18 1913,5

11 PEDRINI DAVIDE VA G & D TEAM 28E 1913,0

12 CESARE PASQUALE NA NAPOLI501 1912,0

13 RUSSO GIUSEPPE CL FRAGIUROS UNITED 75 1912,0

14 ROSSI ROBERTO BS BEAND14 1911,0

15 MILO LUCA NA LUIGI O' CAPITAN 94 1911,0

16 SPIONE FLAVIO RM COACHFLA212 1910,0

17 CINQUE ROBERTO NO FAIV 278 1908,5

18 DELAIDINI DUILIO BS DODO'S BROTEHERS 1908,5

19 TRAVAGLINI ANDREA BO TEROLDEGO 2 1908,0

20 RABBIA MARCO TO ATLETICO DAN.ANN.ALI 1907,5

PORTIERI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM101 ABBIATI (MIL) 0 5,12 5 9 - -7 6 0 0/0102 AGAZZI (MIL) 0 0 2 0 - 0 0 0 0/0103 AGLIARDI (CES) 0 4,83 4 3 - -4 6,17 0 0/0104 ANDUJAR (NAP) 4 5,17 1 3 6 -3 6,17 0 0/0105 AVRAMOV (ATA) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0175 BAJZA (PAR) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0106 BARDI (CHI) 0 5,25 4 9 - -15 6,17 2 0/0107 BASSI (EMP) 0 3,25 4 4 - -10 5,75 0 0/0109 BENUSSI (VER) 4 4,32 5 11 6 -17 5,91 0 0/1110 BERISHA (LAZ) 0 4,79 6 7 - -8 5,93 0 0/0111 BERNI (INT) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0112 BIGGERI (EMP) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0113 BIZZARRI (CHI) 6 5,35 11 17 6 -15 6,26 0 0/1114 BRESSAN (CES) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0115 BRKIC (CAG) 4,5 4,56 7 9 6,5 -15 6,22 0 0/0116 BUFFON (JUV) 0 5,98 24 24 - -13 6,41 1 0/0117 CARBONI (CAG) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0118 CARRIZO (INT) 0 4 1 1 - -1 7 0 0/0171 CASTELLAZZI (TOR) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0119 COLOMBI (CAG) 0 2,67 1 3 - -8 5,5 0 0/1120 COLOMBO (NAP) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0121 CONSIGLI (SAS) 5,5 4,69 15 24 6,5 -36 6,13 1 1/1122 CRAGNO (CAG) 0 3,82 4 14 - -26 5,68 0 0/0124 DE SANCTIS (ROM) 6 5,46 21 24 6 -16 6,12 0 0/0168 DIEGO LOPEZ (MIL) 4 4,97 15 18 6 -25 6,29 1 1/1126 FREZZOLINI (ATA) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0176 FRISON (SAM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0127 FULIGNATI (PAL) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0130 GOLLINI (VER) 0 4,75 1 2 - -4 6,75 0 0/0131 HANDANOVIC (INT) 4,5 5,3 20 25 6,5 -33 6,28 3 0/1132 IACOBUCCI (PAR) 0 4,58 1 3 - -6 5,17 0 0/0177 ICHAZO (TOR) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0166 KARNEZIS (UDI) 5 5,1 15 25 7 -34 6,32 1 0/1134 LAMANNA (GEN) 0 6,17 1 2 - -3 6,25 1 0/0135 LEALI (CES) 6 4,29 12 24 6 -43 5,9 2 1/1136 LOBONT (ROM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0137 LUPATELLI (FIO) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0138 MARCHETTI (LAZ) 6 4,95 16 20 6 -19 6,02 0 1/5165 MASSOLO (SAM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0170 MERET (UDI) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0140 MIRANTE (PAR) 6 4,28 15 21 6 -41 5,98 1 0/3141 NETO (FIO) 3 5,31 12 18 7 -17 6,31 0 0/2143 PADELLI (TOR) 3,5 5,14 12 14 6,5 -14 6 1 0/2144 PEGOLO (SAS) 0 0 4 0 - 0 0 0 0/0145 PERIN (GEN) 5,5 5,54 21 24 6,5 -27 6,56 1 1/0146 POLITO (SAS) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0147 POMINI (SAS) 0 5,5 4 3 - -3 6,5 0 0/0148 PUGGIONI (CHI) 0 6 3 0 - 0 0 0 0/0174 PUGLIESI (EMP) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0149 RAFAEL C.B. (NAP) 0 4,57 13 23 - -30 5,87 0 0/0150 RAFAEL D.A. (VER) 0 4,38 6 13 - -25 6,08 1 0/0172 ROMERO S. (SAM) 0 5,4 4 10 - -12 6,35 1 0/1151 ROSATI (FIO) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0152 RUBINHO (JUV) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0153 SCUFFET (UDI) 0 6 3 0 - 0 0 0 0/0154 SECULIN (CHI) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0155 SEPE (EMP) 5 5,25 16 22 6 -18 6,16 0 0/0156 SKORUPSKI (ROM) 0 4,25 1 2 - -3 5,75 0 0/0173 SOMMARIVA (GEN) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0157 SORRENTINO (PAL) 6 4,71 16 26 6 -39 6,23 0 0/1158 SPORTIELLO (ATA) 7 5,17 15 26 7 -37 6,42 2 0/2160 STORARI (JUV) 6 5,5 1 2 6 -1 6 0 0/0161 STRAKOSHA (LAZ) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0162 TATARUSANU (FIO) 0 4,56 7 8 - -11 6,19 0 0/0164 UJKANI (PAL) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0167 VIVIANO (SAM) 7 5,29 11 17 7 -16 6,31 0 0/2

DIFENSORI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM201 ABATE (MIL) 0 6,25 6 14 0 0 6,07 3 0/1202 ACERBI (SAS) 6,5 6,45 12 20 6,5 3 6,15 0 1/4203 AGOSTINI (VER) 0 5,27 3 15 0 0 5,53 0 0/4204 ALBERTAZZI (MIL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0205 ALBIOL (NAP) 5,5 5,5 8 24 5,5 0 5,58 1 0/6206 ALEX (MIL) 0 5,38 8 16 0 0 5,65 0 0/3207 ALONSO (FIO) 0 5,47 4 19 0 0 5,47 2 0/4208 ANDELKOVIC (PAL) 6 5,54 6 23 6 0 5,63 0 0/4209 ANDREOLLI (INT) 0 5,9 4 5 0 0 5,9 0 0/0210 ANTEI (SAS) 0 5,79 4 8 0 0 5,93 0 0/2

211 ANTONINI (GEN) 0 6,29 4 7 0 1 5,92 0 0/1212 ARIAUDO (GEN) 0 5 3 2 0 0 4,75 0 0/1213 ASTORI (ROM) 5 5,9 8 15 5 1 5,9 0 0/6214 AVELAR (CAG) 5,5 5,93 8 22 6,5 4 5,64 2 1/7424 BAGADUR (FIO) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0215 BALZANO (CAG) 0 5,69 4 16 0 0 5,72 1 0/3216 BALZARETTI (ROM) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0217 BARBA (EMP) 10 6,7 8 10 7 2 6,15 0 0/1218 BARZAGLI (JUV) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0219 BASANTA (FIO) 4 6,07 8 14 4,5 2 5,75 0 0/3220 BASTA (LAZ) 6,5 5,97 10 16 6,5 0 5,97 1 0/2221 BELLINI (ATA) 5,5 5,5 4 10 5,5 0 5,7 0 1/2223 BENALOUANE (ATA) 6 5,63 6 19 6 1 5,76 0 1/9227 BIANCO (SAS) 0 4,75 3 2 0 0 5,25 0 0/2228 BIAVA (ATA) 0 6,29 7 12 0 1 6,12 0 0/2229 BIRAGHI (CHI) 0 5,27 4 12 0 0 5,46 0 0/2429 BOCCHETTI (MIL) 5 5,5 6 5 5 0 5,6 0 0/1410 BOCHNIEWICZ (UDI) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0230 BONERA (MIL) 6 5,58 5 13 6 0 5,79 0 2/1231 BONUCCI (JUV) 6 6,3 15 25 6 2 6,18 0 0/6232 BOVO (TOR) 5,5 5,9 6 11 5,5 0 6,1 0 0/4398 BRAAFHEID (LAZ) 0 5,65 4 11 0 0 5,8 1 0/1233 BRITOS (NAP) 0 5,4 4 12 0 1 5,5 0 0/4234 BRIVIO (VER) 0 5,65 5 10 0 0 5,65 0 0/0235 BUBNJIC (UDI) 0 5,5 3 2 0 0 5 0 0/0236 BURDISSO (GEN) 5 5,82 8 19 5,5 1 5,89 0 1/7237 CACCIATORE (SAM) 0 5,72 4 10 0 0 5,83 0 1/0238 CACERES (JUV) 0 6,45 7 10 0 1 6,2 0 0/1239 CAMPAGNARO (INT) 0 5,31 4 10 0 0 5,5 0 0/3241 CANA (LAZ) 0 5,37 4 15 0 0 5,57 0 1/4243 CANNAVARO (SAS) 0 5,54 6 16 0 0 5,82 0 1/6244 CAPELLI (CES) 0 5,41 5 22 0 0 5,59 0 0/8402 CAPUANO (CAG) 6 5,82 6 13 6 0 5,91 0 0/2245 CASSANI (PAR) 0 5,69 5 6 0 0 5,5 0 0/0246 CASTAN (ROM) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0247 CAVANDA (LAZ) 0 5,83 6 14 0 0 6,04 0 1/3248 CEPPITELLI (CAG) 0 5,44 4 17 0 0 5,53 0 0/3249 CESAR (CHI) 5,5 5,64 6 17 6 0 5,88 0 0/5250 CHERUBIN (ATA) 6 5,7 4 10 6 0 5,7 0 0/0251 CHIELLINI (JUV) 5,5 6,05 14 22 5,5 0 6,11 1 0/5253 CIANI (LAZ) 0 5,83 4 7 0 0 5,83 0 0/0254 CODA (SAM) 0 6 3 1 0 0 6 0 0/0255 COLE (ROM) 4,5 5,5 4 11 4,5 0 5,59 0 0/2258 COSTA (PAR) 0 5,83 7 15 0 1 5,7 0 0/3259 DAINELLI (CHI) 6 5,85 9 20 6,5 0 6,02 0 0/5260 D'AMBROSIO (INT) 6 5,73 5 13 6 0 5,73 2 0/4261 DANILO (UDI) 6,5 6,29 13 25 6,5 2 6,12 0 0/3262 DAPRELA' (PAL) 6 5,64 5 14 6 0 5,77 0 0/3263 DARMIAN (TOR) 0 6,16 13 22 0 1 6,05 0 0/1264 DE CEGLIE (JUV) 0 6,27 4 11 0 3 5,59 0 0/3265 DE MAIO (GEN) 6 5,89 9 22 6 0 6 0 0/5266 DE SCIGLIO (MIL) 0 5 4 13 0 0 5,31 0 1/2267 DE SILVESTRI (SAM) 10 6,05 12 22 7 1 5,93 3 0/7268 DE VRIJ (LAZ) 7 5,93 13 23 7 0 6,04 0 1/3403 DEL GROSSO (ATA) 0 5,83 5 10 0 0 5,72 1 0/0433 DIAKITE (CAG) 0 5 4 1 0 0 5 0 0/0271 DODO' (INT) 0 5,64 7 19 0 0 5,61 2 0/3272 DOMIZZI (UDI) 0 5,89 5 8 0 0 6 0 1/0405 DONKOR (INT) 0 5 1 2 0 0 5,5 0 1/0274 DRAME' (ATA) 5 5,6 5 20 5 0 5,65 2 0/6275 EDENILSON (GEN) 6 6,08 10 20 6 0 6 2 0/1278 EMANUELSON (ATA) 5,5 6,08 6 7 5,5 0 6 1 0/1414 EMERSON (PAL) 0 5,62 4 7 0 0 5,62 0 0/0279 EVRA (JUV) 6,5 6,03 11 17 6,5 1 5,91 0 0/2281 FEDDAL (PAR) 0 5,25 1 9 0 0 5,06 0 0/3282 FELIPE (INT) 0 5,32 4 11 0 1 5,27 0 2/1285 FREY (CHI) 0 5,7 6 20 0 0 5,8 0 0/6286 GABRIEL SILVA (UDI) 6 5,44 4 8 6 0 5,36 0 0/0287 GAMBERINI (CHI) 0 5,79 6 15 0 0 5,82 0 0/1289 GASTON SILVA (TOR) 0 6 3 1 0 0 6 0 0/0290 GAZZOLA (SAS) 0 5,5 5 15 0 0 5,63 0 0/4411 GENTILETTI (LAZ) 0 6,5 4 2 0 0 6,5 0 0/0291 GHOULAM (NAP) 0 5,88 6 13 0 0 5,81 2 0/2292 GLIK (TOR) 5 7 19 21 5 6 6,31 0 0/7293 GOBBI (PAR) 6 5,5 7 20 6 0 5,55 1 0/7294 GONZALEZ ALE. (CAG) 6 5,4 4 10 6 0 5,5 0 0/2417 GONZALEZ G. (PAL) 0 6,14 9 18 0 1 6,08 0 0/4296 HENRIQUE (NAP) 4,5 5,25 3 8 4,5 0 5,33 1 1/2297 HEURTAUX (UDI) 0 5,8 9 22 0 1 5,73 1 1/3419 HOLEBAS (ROM) 0 5,9 7 15 0 1 5,77 1 0/4298 HYSAJ (EMP) 0 5,82 9 25 0 0 5,86 1 0/4300 IZZO (GEN) 6 6,5 8 12 6 1 6,22 0 0/0301 JANSSON (TOR) 0 5,2 3 6 0 0 5,5 0 1/1302 JONATHAN (INT) 0 6,25 3 2 0 0 6,25 0 0/0303 JUAN JESUS (INT) 4,5 5,43 6 22 5 0 5,61 0 0/8304 KONKO (LAZ) 0 5 4 2 0 0 5 0 0/0305 KOULIBALY (NAP) 6 6 8 20 6 1 6,02 0 1/5306 KRAJNC (CES) 6,5 5,44 5 10 6,5 0 5,5 0 0/1307 LAURINI (EMP) 5 5,71 4 7 5 0 5,71 0 0/0308 LAZAAR (PAL) 0 6,11 10 19 0 1 5,89 2 0/2309 LICHTSTEINER (JUV) 6 6,33 16 23 6 3 6,02 2 1/6310 LONGHI (SAS) 6 5,77 5 11 6 0 5,86 0 0/2311 LUCARELLI (PAR) 6 5,57 8 21 6,5 1 5,6 1 0/11312 LUCCHINI (CES) 6 5,57 6 21 6 1 5,62 0 0/8313 MAGGIO (NAP) 0 5,67 7 21 0 0 5,76 1 0/6314 MAGNUSSON (CES) 6 5,45 3 10 6 0 5,5 0 0/1315 MAICON (ROM) 0 6,12 10 14 0 1 5,92 1 0/3316 MAKSIMOVIC (TOR) 0 5,79 8 19 0 0 5,76 1 0/1413 MANOLAS (ROM) 5 5,9 10 21 5 0 6,07 0 2/3319 MARCHESE (GEN) 0 6,4 6 9 0 1 6 2 0/2320 MARIO RUI (EMP) 5,5 6 9 24 6 0 6 3 0/6321 MARQUES (VER) 6 5,43 5 16 6 0 5,64 0 0/2399 MARQUEZ (VER) 0 5,4 6 20 0 0 5,58 0 2/3322 MARTIC (VER) 0 5,5 4 13 0 0 5,62 0 0/3324 MASIELLO (TOR) 0 6 4 1 0 0 6 0 0/0426 MASIELLO A. (ATA) 6 5,62 3 4 6 0 5,62 0 0/0428 MAURICIO (LAZ) 6 5,67 7 6 6,5 0 5,92 0 0/3326 MESBAH (SAM) 0 5,55 4 12 0 0 5,59 0 0/1327 MESTO (NAP) 0 5,5 4 4 0 0 5,5 0 0/0328 MEXES (MIL) 6,5 5,4 4 10 6,5 0 5,7 0 1/4329 MILANOVIC MILAN (PAL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0330 MOLINARO (TOR) 3,5 5,54 6 14 5,5 0 5,73 0 0/1406 MONTELEONE (PAL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0331 MORAS (VER) 5 5,94 9 24 5 1 5,83 0 0/1332 MORETTI (TOR) 6 6,12 12 25 6 1 6,08 1 0/6333 MORGANELLA (PAL) 0 5,98 9 20 0 1 5,95 1 0/7335 MUNOZ (SAM) 0 6,21 8 14 0 1 6,07 0 0/2336 MURRU (CAG) 0 5,25 4 3 0 0 5,5 0 0/1338 NAGATOMO (INT) 0 5,39 6 10 0 0 5,5 0 1/0436 NATALI (SAS) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0340 NICA (CES) 0 4,88 2 6 0 0 5,62 0 0/2341 NOVARETTI (LAZ) 6 5,33 4 3 6 0 5,5 0 0/1342 OGBONNA (JUV) 0 5,87 6 17 0 0 5,97 0 0/3430 ORTIZ (PAL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0343 PALETTA (MIL) 6 5,45 4 10 6 0 5,6 0 0/3404 PARENTE (GEN) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0345 PASQUAL (FIO) 5 6,73 13 13 5 2 6,09 1 0/0346 PASQUALE (UDI) 5,5 5,5 5 16 6 0 5,64 0 0/5347 PEDRO MENDES (PAR) 6 5,62 5 11 6 0 5,65 0 0/3348 PELUSO (SAS) 6 5,38 5 17 6 0 5,59 0 1/5420 PERES (TOR) 5 6,39 12 23 5 2 6,14 2 0/5349 PERICO (CES) 6 5,45 5 13 6 0 5,68 0 0/5400 PIRIS (UDI) 5,5 5,7 7 19 5,5 0 5,76 0 0/3352 PISANO E. (VER) 6 5,11 4 9 6 0 5,44 0 0/2351 PISANO F. (CAG) 0 5,32 4 11 0 0 5,36 0 0/1354 RADU (LAZ) 6,5 5,74 8 17 6,5 0 5,88 0 0/5355 RAIMONDI (ATA) 0 6,62 4 6 0 0 6,25 2 0/1356 RAMI (MIL) 0 5,86 10 19 0 1 5,78 1 0/5357 RANOCCHIA (INT) 6,5 6,05 13 22 6,5 2 5,89 0 0/5358 REGINI (SAM) 6 5,44 6 19 6 0 5,59 0 1/3359 RENZETTI (CES) 0 5,97 8 17 0 0 6,06 0 0/3421 RICHARDS (FIO) 0 5,9 4 6 0 0 6 0 0/1360 RISPOLI (PAL) 0 5,56 5 18 0 0 5,59 1 0/4362 RODRIGUEZ GON. (FIO) 0 6,16 15 22 0 4 5,91 0 1/5363 RODRIGUEZ GUI. (VER) 6 5,5 4 6 6 0 5,58 0 0/1364 ROMAGNOLI (SAM) 5,5 5,97 7 19 6 1 5,92 1 0/6365 RONCAGLIA (GEN) 6 5,64 7 20 6 0 5,88 0 2/6366 ROSI (FIO) 0 5,8 5 9 0 0 5,8 0 0/0367 ROSSETTINI (CAG) 6,5 5,81 9 24 6,5 2 5,77 2 0/10368 RUGANI (EMP) 6 6,5 15 26 6 3 6,15 0 0/0371 SANTACROCE (PAR) 6 5,62 5 10 6 0 5,6 1 0/5432 SANTON (INT) 6 6,3 8 5 6 0 6,3 0 0/0372 SARDO (CHI) 0 5,67 4 5 0 0 5,7 0 0/1373 SAVIC (FIO) 4,5 6,1 11 21 4,5 2 6,05 0 1/4374 SCALONI (ATA) 0 5,5 2 1 0 0 5,5 0 0/0375 SILVESTRE (SAM) 7 6 7 18 6 0 6,06 1 0/4418 SOMMA (EMP) 5,5 5,5 1 2 5,5 0 5,75 0 0/1376 SORENSEN (VER) 0 5,38 3 9 0 0 5,5 0 0/2434 SPOLLI (ROM) 0 0 6 0 0 0 0 0 0/0377 STENDARDO (ATA) 0 6,22 9 16 0 2 5,97 0 0/4427 STRINIC (NAP) 5,5 5,75 6 6 5,5 0 5,58 1 0/0431 TAMBE (GEN) 0 6 4 1 0 0 0 0 0/0380 TERRANOVA (SAS) 0 5,67 5 9 0 0 5,67 0 0/0381 TERZI (PAL) 6 5,64 6 11 6 0 5,73 0 0/2

382 TOMOVIC (FIO) 3,5 5,85 8 17 4 1 5,74 1 0/4383 TONELLI (EMP) 0 6,45 13 22 0 4 6,02 0 2/2384 TOROSIDIS (ROM) 0 5,88 6 12 0 1 5,83 0 1/3435 UVINI (NAP) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0386 VIDIC (INT) 0 5,47 8 15 0 1 5,43 0 1/3388 VITIELLO (PAL) 6,5 6,25 5 7 6,5 0 6,25 0 0/0389 VOLTA (CES) 6 5,44 4 18 6 0 5,62 0 1/4390 VRSALJKO (SAS) 6,5 6,15 10 18 6,5 0 6,15 3 1/4391 WAGUE (UDI) 10 6,6 6 4 7 1 6,12 0 0/1422 YANGA MBIWA (ROM) 0 5,69 6 18 0 0 5,75 1 0/4392 ZACCARDO (MIL) 0 7,5 5 2 0 1 6 0 0/0394 ZAPATA C. (MIL) 0 5,59 4 11 0 0 5,82 1 1/1395 ZAPPACOSTA (ATA) 0 6,4 12 21 0 3 5,95 1 0/2396 ZUKANOVIC (CHI) 6,5 6,02 10 21 6,5 2 5,95 2 0/5397 ZUNIGA (NAP) 0 5,75 4 6 0 0 5,42 2 0/0

CENTROCAMPISTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM501 ACQUAH (SAM) 6 5,42 5 18 6,5 0 5,69 0 1/8504 ALLAN (UDI) 5,5 6,2 14 24 5,5 1 6,08 3 0/6506 ANTONELLI (MIL) 5,5 6,5 16 24 5,5 4 6,08 1 0/6507 AQUILANI (FIO) 0 5,83 11 19 0 0 5,94 0 0/4508 ARMERO (MIL) 0 5,19 3 8 0 0 5,25 1 1/1509 ASAMOAH (JUV) 0 5,83 4 6 0 0 5,92 0 0/1743 BADELJ (FIO) 5,5 5,39 4 10 5,5 0 5,44 0 0/1510 BADU (UDI) 0 5,85 8 17 0 0 5,88 1 0/3725 BARELLA (CAG) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0512 BARRETO E. (PAL) 5 6,5 14 21 5,5 2 6,21 3 2/2513 BASELLI (ATA) 0 5,9 7 17 0 0 5,93 2 0/5514 BASHA (TOR) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0517 BENASSI (TOR) 9 6,1 9 16 6,5 2 5,87 1 0/7763 BERGDICH (GEN) 5,5 5,88 6 3 5,5 0 5,83 0 0/0519 BERTOLACCI (GEN) 5,5 6,35 14 23 6 2 6,2 1 0/6520 BIABIANY (PAR) 0 5,88 4 1 0 0 5,5 0 0/0521 BIGLIA (LAZ) 11 6,55 14 20 8 2 6,3 1 0/4522 BIONDINI (SAS) 0 5,75 7 17 0 0 5,82 0 0/2523 BIRSA (CHI) 4 5,92 10 25 4,5 0 5,92 1 0/2524 BOLZONI (PAL) 0 5,73 6 19 0 0 5,83 0 0/3525 BONAVENTURA (MIL) 6 6,67 19 24 6 4 6,19 1 0/3526 BORJA VALERO (FIO) 0 6,32 15 19 0 2 6,05 2 0/6527 BRIENZA (CES) 6,5 7,05 17 20 6,5 5 6,22 2 0/1528 BRIGHI (SAS) 6 5,69 8 16 6 0 5,81 0 0/3529 BRILLANTE (EMP) 0 4,5 3 3 0 0 4,5 0 0/0759 BROZOVIC (INT) 5 5,92 10 6 5,5 0 6,17 0 0/3532 CAIO RANGEL (CAG) 0 5,88 4 5 0 0 5,88 0 0/0736 CAMPANHARO (VER) 0 5,77 4 11 0 0 5,95 0 0/4534 CANDREVA (LAZ) 10 7,11 23 23 7,5 5 6,34 7 0/4738 CARBONERO (CES) 0 5,14 4 13 0 0 5,18 1 0/3536 CARMONA (ATA) 6 5,67 8 24 6 0 5,85 0 0/8537 CASCIONE (CES) 0 5,67 6 19 0 1 5,94 0 0/6538 CATALDI (LAZ) 6,5 5,64 5 8 6,5 0 5,93 1 0/2539 CAZZOLA (CES) 0 0 4 2 0 0 0 0 0/0540 CHIBSAH (SAS) 0 6 4 5 0 0 6 0 0/0541 CHOCHEV (PAL) 0 5,71 4 9 0 0 5,86 0 0/2755 CHRISTIANSEN (CHI) 0 6 4 1 0 0 0 0 0/0542 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 0 6,35 11 18 0 1 6 4 0/2543 CIGARINI (ATA) 5 5,86 10 22 5 0 5,95 2 1/6544 COFIE (CHI) 0 5,75 4 14 0 0 5,77 0 0/1545 COMAN (JUV) 0 6,62 4 10 0 0 6,38 1 0/0546 CONTI (CAG) 0 5,59 8 16 0 1 5,72 0 1/8751 CORREA (SAM) 0 5 4 2 0 0 5 0 0/0548 COSSU (CAG) 6 6,08 9 19 6,5 2 5,97 1 0/4749 COSTA T. (GEN) 0 5,5 7 2 0 0 5,5 0 0/1549 CRISETIG (CAG) 5,5 5,7 6 20 5,5 0 5,82 0 0/5551 CROCE (EMP) 6 6,28 12 25 6 1 6,24 0 0/4553 D'ALESSANDRO (ATA) 5 5,68 6 17 5,5 0 5,79 0 0/4740 DAVID LOPEZ (NAP) 5,5 5,82 8 22 5,5 0 5,84 1 0/3554 DE FEUDIS (CES) 5,5 5,71 6 18 5,5 0 5,85 0 0/5731 DE GUZMAN (NAP) 5,5 6,18 11 20 5,5 3 5,68 1 0/1555 DE JONG (MIL) 0 5,97 10 18 0 2 5,86 0 0/8556 DE ROSSI (ROM) 0 5,78 10 16 0 1 5,81 0 1/5557 DE VITIS (SAM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0558 DELLA ROCCA (PAL) 0 5,5 3 2 0 0 5,75 0 0/1559 DESSENA (CAG) 5,5 6,05 9 20 5,5 1 5,9 1 0/2754 DIAMANTI (FIO) 5,5 6,33 16 6 5,5 1 6 0 0/2563 DONSAH (CAG) 0 6,88 11 16 0 2 6,33 1 0/1564 DUNCAN (SAM) 0 5,82 7 17 0 0 5,93 0 0/3566 EDERSON (LAZ) 0 7 4 2 0 1 5,75 0 0/1567 EKDAL (CAG) 0 6,65 14 23 0 4 6,22 0 0/4568 EL KADDOURI (TOR) 6 5,95 13 22 6 2 5,88 2 1/5571 ESSIEN (MIL) 0 5,17 3 11 0 0 5,33 0 1/1572 ESTIGARRIBIA (ATA) 0 6,25 4 6 0 1 5,83 0 0/1737 EVANGELISTA (UDI) 0 5,4 4 4 0 0 5,25 0 0/0573 FARNERUD (TOR) 6,5 6,5 11 16 5,5 1 6 5 0/1574 FELIPE ANDERSON (LAZ) 7 7,61 20 20 7 6 6,44 5 0/4575 FERNANDES (UDI) 0 6,11 14 23 0 2 5,86 1 0/3576 FERNANDEZ M. (FIO) 5 6,76 15 20 5 2 6,32 3 0/1577 FETFATZIDIS (CHI) 0 7 8 7 0 2 6,17 0 0/0578 FLORENZI (ROM) 5,5 6,31 15 24 6 2 6,04 3 0/5580 GALLOPPA (PAR) 5,5 5,6 5 14 5,5 0 5,54 1 1/4581 GARGANO (NAP) 0 6,03 8 17 0 0 6,17 1 0/6583 GAZZI (TOR) 5 5,82 7 21 5,5 0 6,02 0 0/8584 GIORGI (CES) 4,5 5,55 6 20 5 0 5,75 0 0/8745 GOMEZ (ATA) 0 5,86 10 13 0 0 5,77 1 0/0585 GONZALEZ ALV. (TOR) 0 5,8 4 6 0 0 5,8 0 0/1586 GRASSI (ATA) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0587 GRECO (VER) 0 5,64 6 15 0 0 5,79 1 0/6590 GUARENTE (EMP) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0591 GUARIN (INT) 6,5 7,05 19 20 6 5 6,08 6 0/3592 GUILHERME (UDI) 5,5 5,62 7 23 5,5 0 5,65 0 0/2722 HALLBERG (UDI) 0 5,75 4 3 0 0 5,83 0 0/1593 HALLFREDSSON (VER) 4,5 6,03 12 20 5 1 5,87 4 1/6594 HAMSIK (NAP) 9,5 6,52 20 24 6,5 5 5,73 4 0/0595 HERNANES (INT) 6 6,28 13 17 6 2 5,91 1 0/2596 HETEMAJ (CHI) 5,5 5,81 9 24 6 0 5,98 0 0/7597 HONDA (MIL) 5 6,69 12 21 5 6 5,76 2 0/1753 HUSBAUER (CAG) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0715 IAGO (GEN) 5,5 7,05 17 20 5,5 6 6,13 2 0/3598 ILICIC (FIO) 4,5 5,93 8 15 4,5 1 5,79 0 0/2600 INLER (NAP) 6,5 5,75 8 14 6,5 1 5,64 0 0/3601 IONITA (VER) 6 6,33 8 17 6,5 2 6,07 0 0/4712 IZCO (CHI) 6 6,29 9 17 6 2 5,94 1 0/2603 JADSON (UDI) 0 6 2 0 0 0 0 0 0/0760 JAJALO (PAL) 6 5,6 5 6 6,5 0 5,8 0 0/2605 JANKOVIC B. (VER) 5 5,89 5 9 5 1 5,61 0 0/1744 JOAO PEDRO (CAG) 0 5,97 8 18 0 3 5,59 2 0/4606 JOAQUIN (FIO) 0 6,57 13 17 0 1 6,27 2 0/1607 JORGINHO (NAP) 0 5,29 8 17 0 0 5,46 0 0/5608 JORQUERA (PAR) 0 5,95 4 7 0 0 5,86 1 0/1609 KEITA S. (ROM) 6,5 6,66 13 20 6,5 2 6,37 0 0/2723 KONE (UDI) 5,5 5,61 8 19 6 0 5,68 3 1/7610 KOVACIC (INT) 0 6,48 15 24 0 5 5,87 1 1/2613 KUCKA (GEN) 5 6 11 22 5 1 5,92 0 0/3615 KURTIC (FIO) 4,5 5,71 7 16 5 1 5,57 0 0/2616 KUZMANOVIC (INT) 0 5,82 6 13 0 0 5,73 1 0/0618 LAXALT (GEN) 0 5,67 4 5 0 0 5,8 0 0/2619 LAZAREVIC (SAS) 0 6,33 6 12 0 1 5,94 1 0/1620 LAZZARI (FIO) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0621 LEDESMA (LAZ) 0 5,29 4 9 0 0 5,43 0 0/2741 LESTIENNE (GEN) 0 5,96 10 13 0 0 5,82 2 0/2750 LILA (PAR) 0 6 5 1 0 0 0 0 0/0734 LODI (PAR) 0 5,62 9 19 0 1 5,42 1 0/3622 LULIC (LAZ) 0 6,66 9 16 0 3 6,16 2 0/6623 MAGNANELLI (SAS) 5,5 5,75 8 24 6 0 5,9 1 0/9747 MANDRAGORA (GEN) 0 6,5 1 2 0 0 7 0 0/0626 MARCHIONNI (SAM) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0627 MARCHISIO (JUV) 6 6,69 19 25 6 2 6,44 3 0/6628 MARESCA (PAL) 6 6,04 6 12 6 0 6,08 0 0/1746 MARIGA (PAR) 5,5 5,56 4 6 5,5 0 5,58 0 0/2629 MARRONE (JUV) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0632 MASTOUR (MIL) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0748 MATTIELLO (CHI) 0 6,25 1 4 0 0 6,33 0 0/0634 MAURI J. (PAR) 6,5 6 8 21 6,5 1 5,93 0 0/3633 MAURI S. (LAZ) 6,5 7,45 21 19 6,5 8 6,29 0 0/4720 MEDEL (INT) 6,5 5,75 9 24 6,5 0 5,92 0 1/6635 MENEZ (MIL) 9,5 7,52 27 26 6,5 13 6,02 1 0/2636 MERTENS (NAP) 6 6,05 17 21 6,5 2 5,8 2 1/4637 MIGLIACCIO (ATA) 5,5 6,05 6 11 5,5 1 5,95 0 0/4639 MISSIROLI (SAS) 5,5 6,2 12 23 6 2 5,95 1 0/3642 MONTOLIVO (MIL) 0 5,28 3 10 0 0 5,33 0 0/1643 MORALEZ (ATA) 0 6,89 18 19 0 5 6,13 1 0/3761 MPOKU (CAG) 5,5 6,7 10 5 5,5 1 6,2 0 0/1765 MUDINGAYI (CES) 6 5,5 5 3 6 0 5,83 0 0/2646 MUNTARI (MIL) 4 5,65 6 16 4 2 5,38 0 0/5724 MURONI (CAG) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0649 NAINGGOLAN (ROM) 4,5 6,7 16 24 5 3 6,43 1 0/8652 NOCERINO (PAR) 5 5,96 8 11 5 1 5,64 0 0/1653 OBBADI (VER) 6 6,06 4 11 6 0 6,11 0 0/1654 OBI (INT) 0 5,94 4 10 0 1 5,62 0 0/1655 OBIANG (SAM) 5,5 6,43 14 23 5,5 3 6,17 1 0/8

656 OCTAVIO (FIO) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0657 ONAZI (LAZ) 0 5,61 5 13 0 0 5,78 0 0/3658 PADOIN (JUV) 0 5,71 4 13 0 0 5,83 1 1/2659 PALOMBO (SAM) 6,5 6,12 12 25 6,5 1 6,06 1 0/5660 PAREDES (ROM) 4,5 6,38 5 7 4,5 1 5,75 0 0/1661 PAROLO (LAZ) 0 6,6 19 24 0 6 6,02 0 0/8662 PEPE (JUV) 6 6 4 5 6 0 6 0 0/0663 PEREIRINHA (LAZ) 0 5,25 4 3 0 0 5,25 0 0/0664 PEREYRA (JUV) 5,5 6,45 15 23 5,5 1 6,22 2 0/1666 PEROTTI (GEN) 6,5 6,79 17 20 6,5 3 6,38 2 0/4667 PINZI (UDI) 6 5,65 4 9 6,5 0 5,89 0 0/5669 PIRLO (JUV) 0 6,9 17 15 0 3 6,1 3 0/0670 PIZARRO (FIO) 5,5 6,18 12 20 5,5 0 6,18 2 0/4671 PJANIC (ROM) 0 6,39 17 24 0 3 6,07 2 0/7672 POGBA (JUV) 9,5 7,45 26 22 7 7 6,5 2 0/4673 POLI (MIL) 6 6,05 11 25 6,5 1 6 0 0/4674 PUCCIARELLI (EMP) 0 6,4 10 22 0 3 5,98 0 0/1733 PULZETTI (CES) 6 6,5 7 6 6 1 6 0 0/0675 QUAISON (PAL) 5 7,33 8 11 5 2 6,25 1 0/1677 RADOVANOVIC (CHI) 6 5,87 7 20 6 1 5,89 0 1/5681 RIGONI (PAL) 6 6,64 16 21 6 5 6,12 0 0/8714 RINCON (GEN) 7 6,08 8 17 7 0 6,12 1 0/3682 RIZZO (SAM) 0 6,18 5 13 0 1 6 0 0/2757 RODRIGUEZ C. (PAR) 5,5 5,93 8 5 6,5 0 6,3 0 1/0683 ROMULO (JUV) 0 7 4 2 0 0 7 0 0/0684 SALA (VER) 6,5 6,67 7 7 6,5 1 6,25 0 0/1762 SALAH (FIO) 5,5 8,4 18 5 5,5 3 6,6 0 0/0686 SAPONARA (EMP) 5 6,17 6 6 5 1 5,92 0 1/1688 SCHELOTTO (CHI) 6,5 5,61 6 18 6,5 0 5,64 0 0/1752 SHAQIRI (INT) 5,5 6,64 20 7 5,5 1 6,14 1 0/1690 SIGNORELLI (EMP) 0 6,4 6 8 0 1 5,8 0 0/0691 SORIANO (SAM) 5,5 6,05 12 21 5,5 1 6 2 0/8693 STROOTMAN (ROM) 0 6 6 6 0 0 5,7 2 0/1694 STURARO (JUV) 0 5,75 6 13 0 0 6,04 0 1/5756 SUSO (MIL) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0695 TABANELLI (CES) 0 5,25 4 3 0 0 5,25 0 0/0696 TACHTSIDIS (VER) 4,5 6,14 11 25 6,5 3 5,96 1 0/7697 TAIDER (SAS) 5,5 6,37 9 19 5,5 2 5,97 2 0/5698 UCAN (ROM) 0 0 4 1 0 0 0 0 0/0764 VAJUSHI (CHI) 0 6 5 0 0 0 0 0 0/0699 VALDIFIORI (EMP) 5,5 6,48 14 25 6 0 6,36 6 1/4700 VALOTI (VER) 0 8 2 5 0 1 6,5 1 0/3726 VALZANIA (CES) 0 5,25 1 2 0 0 5,5 0 0/1742 VAN GINKEL (MIL) 0 5 3 5 0 0 5,12 0 0/1758 VARELA (PAR) 5,5 5,71 9 5 5,5 0 5,6 0 0/1701 VARGAS J. (FIO) 0 6,25 11 13 0 1 5,88 0 0/0702 VAZQUEZ (PAL) 6 7,22 22 25 6 7 6,36 6 0/5703 VECINO (EMP) 6,5 6,23 12 24 6,5 1 6,12 2 0/5704 VERDI (EMP) 6,5 6,05 10 21 6,5 1 5,95 0 0/2705 VIDAL (JUV) 5,5 6,89 20 20 5,5 6 6,19 1 0/7706 VIVES (TOR) 6 5,79 8 20 6 1 5,68 1 0/4707 WIDMER (UDI) 6 6,15 11 23 6 2 5,85 3 0/4709 WSZOLEK (SAM) 0 4,75 3 2 0 0 4,75 0 0/0727 YABRE (CES) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0713 ZAPATA A. (UDI) 0 6 4 1 0 0 0 0 0/0710 ZE' EDUARDO (CES) 0 5,67 5 9 0 1 5,33 1 0/2711 ZIELINSKI (EMP) 0 5,96 8 17 0 0 6,04 0 0/2

26aGIORNATA

Magic +3RCampionatoMagic +3RCampionato

Page 20: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

20 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

BAYERN (4-2-3-1)

SHAKHTAR (4-4-2)

NEUER1

LEWANDOWSKI9

RAFINHA13

J.BOATENG17

BADSTUBER28

SCHWEINSTEIGER31

ALABA27

ROBBEN10

MULLER25

RIBERY7

BERNAT18

PYATOV30

SHEVCHUK13

STEPANENKO6

KUCHER5

SRNA33

TAISON28

ILSINHO77

FRED8

D. COSTA20

A. TEXEIRA29

L. ADRIANO9

OGGI Ore 20.45

BAYERNPANCHINA 23 Reina, 4 Dante, 5 Benatia, 30 Weiser, 20 Rode, 19 Götze, 14 PizarroALLENATORE GuardiolaSQUALIFICATI X. AlonsoDIFFIDATI nessunoINDISPONIBILI J.Martinez, T. Alcantara, Lahm

SHAKHTARPANCHINA 32 Kanibolotskiy, 44 Rakitskiy, 18 Ordets, 17 Fernando, 32 Kryvtsov, 11 Marlos, 21 GladkiyALLENATORE Lucescu.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Srna.INDISPONIBILI Bernard.

ARBITRO Collum (Sco).TV Sky Sport 1, Plus, Calcio 1.

COSI IN CAMPO (ORE 20.45)

PANCHINA: 1 Cech, 5 Zouma,

6 Aké, 8 Oscar, 23 Cuadrado,

18 Remy, 11 Drogba

SQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: Ivanovic, Filipe Luis,

Fabregas

INDISPONIBILI: Mikel

PANCHINA: 1 Douchez, 6 Camara,

21 Digne, 23 Van Der Wiel,

4 Cabaye, 25 Rabiot,

22 Lavezzi

SQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: Van Der Wiel, Verratti

INDISPONIBILI: Aurier, Lucas

ALLENATORE Mourinho ALLENATORE Blanc

CHELSEA 4-2-3-1 PSG 4-3-3

COURTOIS13

7RAMIRES

4FABREGAS

19D. COSTA

30SIRIGU

5MARQUINHOS

32DAVID LUIZ

2THIAGO SILVA

17MAXWELL

24VERRATTI

8T. MOTTA

14MATUIDI

9CAVANI

10IBRAHIMOVIC

27PASTORE

22WILLIAN

10HAZARD

21MATIC

AZPILICUETA28

24CAHILL

26TERRY

2IVANOVIC

ARBITRO Kuipers (Ola)GUARDALINEE Van Roekel-Zeinstra (Ola)

ARBITRI DI PORTA Van Boekel-Liesveld (Ola)TV Italia 1 INTERNET www.gazzetta.it

CENTIMETRICesc Fabregas, 27 anni. Ieri il blues ha avuto parole d’elogio per Verratti: «Ricorda Xavi da giovane» LAPRESSE

Toh, tutti per MouTocca al Chelsea salvare la Regina1L’Inghilterra aggrappata ai blues per i quarti«Psg meglio all’andata? Tranne che nel risultato»

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

I l Paese del calcio aggrappa-to a quest’uomo sempre piùspeciale. La vecchia Inghil-

terra, quella del football più ric-co e più seguito del mondo, sta-sera deve tifare unita e compat-ta il Chelsea di José Mourinho.Con l’Arsenal bastonato 3-1 al-

l’Emirates dal Monaco e il Man-chester City superato 2-1 al-l’Etihad dal Barcellona,un’eventuale eliminazione deiBlues azzererebbe la presenzainglese nei quarti di Cham-pions. Non bisogna risalire ilfiume della storia per trovarel’episodio più recente in mate-ria – 2012-2013, Arsenal e Man-chester United liquidati agli ot-tavi da Bayern e Real - ma fareb-

be ugualmente male, forse an-che di più. In un calciodominato dal denaro, con unnuovo contratto tv triennale inarrivo da 7,1 miliardi di euro e,contemporaneamente, la que-stione del rispettodel fair play finan-ziario, il sistemanon può permettersia cuor leggero di saluta-re l’Europa che conta.

TUTTI PER MOU Tutti a tifareMourinho, quindi, anche quelliche fanno come gli elettori diqualche tempo fa, quando vota-vano democrazia cristiana tu-randosi il naso. Mou è uno chespacca, non unisce. Uno cheami, oppure odi. Per una volta,però, tutti insieme verso la me-ta, perché l’orgoglio inglese sa-rebbe assai scosso dall’annien-tamento totale in Champions. Ilportoghese, che vede oltre gliorizzonti comuni, ha la facciascura, tipica delle vigilie serie.L’1-1 dell’andata dà un leggerovantaggio al Chelsea, ma bastapoco per vanificare il pareggioottenuto, soffrendo, al Parcodei Principi: «Dobbiamo limita-re i rischi e cercare di vincere. E’una gara importante perché seperdiamo, usciamo dal torneo.La magia per l’impresa? Unpubblico fantastico». L’espe-rienza del suo condottiero puòessere la stella polare per ilChelsea, ma il portoghese mini-mizza: «L’esperienza aiuta. Tipermette di dormire meglio lanotte, ma in campo vanno lesquadre e in questo caso si trat-ta di formazioni composte dagiocatori di qualità. Ibrahimo-vic? Noi non ci concentriamo suun solo calciatore, ma sullasquadra nel suo complesso.Non c’è un piano specifico percontrollarlo». Ma in realtà losvedese è l’incubo di Mou.

NO COMMENT Mou si fa piùscuro quando gli riportano leparole di Blanc («A Parigi siamostati superiori al Chelsea»):«Non commento i giudizi diBlanc. Le sue parole sono le sueparole. Il Psg ha creato più oc-casioni. Ha avuto più possessopalla. Il Psg ha dominato in tut-to, tranne che nel risultato».

VERRATTI COME XAVI Mouelogia Fabregas, uomo chiavestasera. Il portoghese potrebbe

avanzarlo sulla linea dei tre-quartisti, sacrificandoOscar: «E’ fantastico ave-re un talento come lui.Ha cambiato il nostro

profilo di gioco. Cesc è sta-to bravo ad inserirsi

nel nostro mon-do”» Fabregasesalta invece Ver-ratti: «E’ un talen-to vero. Mi ricordaXavi da giovane».

Consiglio a Verrat-ti: offra un caffè al

collega spagnolo.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GLI AVVERSARI

Per quelli del Psg250mila motivi per fare il colpo1I premi partita faraonici che Ibra ha stabilito con Al Khelaifi possono crescere ancora

Alessandro Grandesso@agrandesso

PARIGI

I n gioco, a Stamford Bridge, non c’è solo unposto ai quarti. Per Ibrahimovic e compa-gni balla anche un bonifico da 250mila eu-

ro a testa. Premio stabilito dallo svedese con ilpresidente del Psg, Nasser Al Khelaifi, che incaso di trionfo a Berlino, il 6 giugno, garantiràun mega bonus complessivo da un milione dieuro. Cui vanno aggiunti incentivi per coppenazionali e scudetto. In tutto si arriva a 1,6 mi-lioni. Più del doppio di quanto incassato daiparigini la scorsa stagione.

TARIFFARIO Comunque vada a Londra, ai gio-catori del Psg vanno 100mila euro. Anche segli ottavi sarebbero visti come un fallimentoper l’ambizioso emiro del Qatar che pretendela Champions entro il 2018. Eliminare però ilChelsea avrebbe il sapore di vendetta, dopo ilduello di un anno fa perso ai quarti, e soprat-tutto il valore di altri 150mila euro. E magarinon avrebbe prezzo per Blanc la soddisfazionedi sbattere fuori Mourinho che aveva espressoil desiderio di vedersela agli ottavi proprio conil Psg, l’avversario più a portata per il porto-ghese. Il tariffario, stabilito l’anno scorso dal«sindacalista» Ibrahimovic, pagato 14 milionia stagione, include poi altri 200mila euro perl’accesso in semifinale, raggiunta dal Psg solonel 1995, e persa contro il Milan di Capello. Seinvece il club francese sbarcasse poi a Berlino,l’emiro farebbe partire un nuovo bonifico da250mila euro a testa. E altri 300mila stappan-do lo champagne. Totale: 1 milione tondo.

MULTE Non è tutto. Lo scudetto, il terzo di fila,vale 400mila euro. Il doublé con la coppa diLega, 50mila euro in più. Con la coppa di Fran-cia, si arriva a 600mila euro. L’en plein si tra-duce in 1,6 milioni, esclusi i bonus individuali.E le multe. L’uso di cellulare e tablet è ormaivietato in palestra e in spogliatoio un’ora pri-ma delle gare. Pena 5mila euro. Tariffa previ-sta per chi arriva con oltre cinque minuti diritardo agli allenamenti, all’incontro di prepa-razione di un match o a un pranzo con lo stafftecnico. Ma la multa scatta anche per chi si presenta con le cuffie allo stadio o evita i gior-nalisti dopo la partita. Corvée comunque me-no fastidiosa dopo una vittoria ben retribuita.

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L’ALTRA GARA

Guerra e calcio, ma Lucescu ha unito l’anima dello Shakhtar1Una squadra in esilio per il conflitto ha imposto lo 0-0 all’andata al BayernGuardiola teme lo scherzetto: «Sarebbe un problema, ma penso che passeremo»

Pierfrancesco Archetti

A nche nelle ultime dueedizioni della ChampionsLeague il Bayern giocò in

casa il ritorno degli ottavi: nonvinse mai. Un pareggio comel’1-1 di dodici mesi fa contro l’Ar-senal eliminerebbe i tedeschi,oggi; una sconfitta per 2-0 comenel 2013, sempre contro gli stes-si avversari, farebbe urlare ancordi più Mircea Lucescu e il suoShakhtar, dopo lo 0-0 del primomatch: «Sarebbe un grande pro-blema», butta lì Pep Guardiola.Sia lui, sia Jupp Heynckes aveva-no già blindato la qualificazionenei precedenti citati, passando aLondra (2-0 e 3-1). Stavolta in-vece si parte dall’assoluta parità,anzi dallo svantaggio che un pa-ri con gol manderebbe avanti gliucraini. Più che un grande pro-

blema, sarebbe un disastro, pen-sano a Monaco dopo tre finalinegli ultimi cinque anni. «Ho fi-ducia, passeremo», ripete il cata-lano che però è preoccupato dal-la maestria tattica di Lucescu,quasi un parente per le comunifrequentazioni bresciane. «Se loShakhtar giocasse in Bundesli-ga, sarebbe sempre in lotta per iltitolo», è l’omaggio all’anziano patriarca.

PAURA ED ESILIO Donetsk è alcentro del conflitto tra gli ucrai-ni e i separatisti russi. Lo stadio èstato bombardato, la città nonpermette la sicurezza personale,la squadra ha trovato esilio aKiev, anche i trofei del museo so-no stati portati in un posto segre-to. In Champions i «minatori» sispostano ancor più a nord ovest,l’andata si giocò a L’viv, l’italianaLeopoli. Mircea Lucescu, al deci-

mo anno nel club con 8 «scudet-ti» e la Uefa del 2009, deve con-trollare le paure dei tanti stra-nieri (13 brasiliani) e attenuarele preoccupazioni degli ucraini,giocatori o parte dello staff:«Non è facile tenere il morale al-to nel gruppo in questi periodi.Cerco di concentrare l’attivitàsul campo, di tenere lontane leansie e il dolore per le condizionidei loro famigliari e dei luoghi incui vivevano. E’ dura», ha dettol’allenatore romeno al sito dellaUefa. «Siamo sempre in trasfer-ta, in gennaio abbiamo portatotutti lontano da questa situazio-ne, siamo stati in Brasile per ven-ti giorni e abbiamo riportato inostri brasiliani vicini alle lororadici». Due anni fa, sembra unsecolo, lo Shakhtar pareggiò 2-2in casa con il Borussia Dort-mund, sempre in questo turno.Fu una festa con lo stadio stra-

colmo e un clima effervescenteprima che, quasi un segno dellefuture angosce, arrivasse la noti-zia di un incidente aereo checoinvolse un charter di tifosiucraini. Al ritorno i borussiani,avviati verso la finale persa conil Bayern, non lasciarono scam-po allo Shakhtar (3-0). «Siamopiù fiduciosi perché nella primagara abbiamo lasciato un solovero tiro in porta a loro e le po-che situazioni di pericolo arriva-rono per errori nostri, non perinferiorità tattica«, ha detto l’al-lenatore che compirà 70 anni aluglio e il cui carisma non dimi-nuisce: «Nessuno se ne è andatoperché lui è rimasto» ha spiegatoil portiere Pyatov al «Guardian».

CAPOCANNONIERE Il Bayern èstato escluso solo due volte dopoi 19 pareggi raccolti in trasferta,i rivali arrivano da sette risultatiutili di fila, in tutte le competi-zioni. Ultima sconfitta control’Atletico Madrid, nella quintagara del girone, ma il torneo na-zionale è ripreso soltanto il 28febbraio. Luiz Adriano, capocan-noniere di coppa con 9 reti, è si-curo che non «giocheremo perpareggiare, ma per vincere».Torna dopo la squalifica Stepa-nenko, mentre per lo stesso mo-tivo è fuori Xabi Alonso. Rischiasoltanto il Bayern.

© RIPRODUZIONE RISERVATAMircea Lucescu, 69 anni EPA

ChampionsRRitorno ottavi

Page 21: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

21MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ancelotti, tanta paura e molti fischi1Il Real Madrid perde con lo Schalke ma passa il turno: il Bernabeu fa la pañolada, Ronaldo non ci sta

L’ALTRA PARTITA

Il Porto va avanti con il pokerMa che spavento per Danilo1Brahimi, Herrera, Casemiro e Aboubakar affondano il Basilea, nel finale espulso Samuel Il difensore brasiliano perde i sensi dopo uno scontro con Fabiano: via in ambulanza

PORTO 4

BASILEA 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Brahimi al 14’ p.t.; Herrera al 2’, Casemiro all’11’, Aboubakar al 31’ s.t.

PORTO (4-3-3)Fabiano 6,5; Danilo 6 (dal 22’ p.t. Martins Indi 6), Maicon 6,5, Marcano 6,5, Alex Sandro 7; Herrera 7, Casemiro 7,5, Evandro 6 (dal 34’ s.t. Quaresma s.v.); Tello 5,5, Aboubakar 7, Brahimi 7,5 (dal 29’ s.t. Ruben Neves).PANCHINA Helton, Oliver Torres, Quintero, Paciencia. ALLENATORE Lopetegui 7,5.ESPULSI nessuno. AMMONITI Marcano per comp. non regolamentare.

BASILEA (4-2-3-1)Vaclik 5; Xhaka 5, Schär 6 (dal 13’ s.t. Embolo 6), Samuel 4,5, Safari 5,5; Elneny 5,5, Frei 5,5 (dal 18’ s.t. Kakitani 5,5); Gonzalez 5,5, Zuffi 6, Gashi 6 (dal 33’ s.t. Callà s.v.); Streller 5.PANCHINA Vailati, Traoré, Degen, Ajeti.ALLENATORE Paulo Sousa 5.ESPULSI Samuel per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto).AMMONITI Gashi e Safari per c.n.r., Gonzalez per gioco scorretto

ARBITRO Eriksson (Sve).NOTE Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 6-0. Angoli 3-1. Recuperi: p.t. 5’, s.t. 2’.

Alex FrosioTwitter @alexfrosio

L a ricchezza, la profonditàe la forza di certi squadro-ni della Champions - cal-

ma, non stiamo ancora parlan-do del pur validissimo Porto - sicapisce anche da certi partico-lari. Dopo aver visto da vicinolo spettacolare impatto diMohamed Salah, umile riservanel Chelsea di Mourinho, sulcalcio italiano, la prima giorna-ta del ritorno degli ottavi di fi-nale di Champions esalta la po-derosa fisicità di Casemiro:preso giovanissimo dal RealMadrid ma mai capace di im-porsi nel centrocampo di stelledella Casa Blanca, da inizio sta-gione è in prestito in Portogal-lo, dove sta sbocciando comeun piccolo - si fa per dire, viste

le dimensioni - Pogba.

SERATACCIA SAMUEL Il «vo-lante» brasiliano si abbatte in-sieme ai compagni sul Basileadell’ex juventino e interistaPaulo Sousa, che, incredibile, èpiù magro di quando giocava eche, dopo l’1-1 dell’andata, eraarrivato allo stadio dei Dragonicon qualche speranza di quali-ficazione. Invece, il Porto pas-seggia: Lopetegui, ex c.t. del-l’Under 21 spagnola campioned’Europa, ha allestito unasquadra rapida, veloce, orga-nizzata, possente nella cernie-ra centrale e bravissima a sfrut-tare la qualità di alcuni inter-preti. Brahimi, insieme a Case-miro il migliore in campo, èquello che stappa la partita conuna punizione dal limite soprala barriera al 13’. Punizionecausata da Walter Samuel: l’ul-

tima serata dell’ex Muro delTriplete nerazzurro è stata daincubo, ma - spiace dirlo - giu-sto che sia stata l’ultima, per-ché l’argentino non è più pro-ponibile a certi livelli. E chiudela sua carriera europea comeforse ci si attenderebbe: con uncartellino rosso per due gialli, ene avrebbe meritati almenotre, di gialli.

PAURA DANILO L’unico spaven-to che prova il Porto se lo pro-cura da solo: poco dopo l’1-0, ilportiere Fabiano esce dall’areadi testa e rifila un colpo da k.o.a Danilo, che perde i sensi e vie-ne portato via con il collare(ma cosciente) dall’ambulanzaarrivata fino a bordo campo.L’ingresso di Martins Indi portaAlex Sandro da sinistra a de-stra, ma il terzino non perdecolpi: altro elemento che il Por-to venderà a peso d’oro. Nellaripresa i Dragoni dilagano: ilsolito Brahimi sfonda a sinistrae appoggia a Herrera che rifini-sce con un gran destro a girosul palo lontano; poi Casemirospara un tracciante su punizio-ne a incorniciare una partitonada dominatore. E attorno allamezzora alla festa partecipaanche Aboubakar. E dopo seianni il Porto torna, in carrozza,nei quarti di Champions.

© RIPRODUZIONE RISERVATADanilo, 23 anni, esce col collo immobilizzato dopo lo scontro con Fabiano AFP

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

P essimo Madrid, ottimoSchalke, Ronaldo salva-tore. Il Real balbetta, in-

ciampa, si contorce, cade, Cri-stiano gli da la mano, lo tira su,lo sostiene. E a forza di recordlo porta ai quarti di finale dopoun 3-4 pieno di paura, fischi, in-certezze, brutti pensieri e pessi-me sensazioni. Rappresentategraficamente dalla terribilecontestazione finale: il Berna-beu, critico già dall’annunciodelle formazioni, si è scatenatourlando tutto il proprio sdegnoe organizzando una pañoladarimediata. Ormai sono in pochiquelli che vanno in giro con unfazzoletto bianco, e allora sonostati sventolati programmi del-la partita, bloc notes, buste diplastica.

MOMENTO NERO Per Ancelotti,un pareggio e due sconfitte nel-le ultime tre uscite, si prevedo-no altri giorni caldi. Lo Schalkedi Di Matteo (e Attilio Lombar-do, seduto accanto a lui) hasfiorato l’impresa e va a casacon grandissimo onore e nelleorecchie l’applauso sincero delBernabeu. Nella sua lunghissi-ma storia europea solo una vol-ta, contro il Bayern Monaco nelfebbraio del 2000, il Madridaveva incassato 4 gol in casa:pessimo modo per chiudereuna striscia di 10 vittorie conse-cutive in Champions. Il Madridora ha 5 settimane per prepara-re i quarti sperando di ritrovarela forma, la tranquillità e la se-renità perdute. Aiuteranno ilrientro di Modric, ieri in camponell’ultima mezz’ora dopo qua-si 4 mesi di assenza, di SergioRamos e di James Rodriguez.

RONALDO CRITICO Il pallidoMadrid di questi tempi ha dinuovo iniziato contratto e timo-roso. Lo Schalke ha preso co-raggio con un paio di azioni e al20’ col gol di Fuchs. A quel pun-to il Bernabeu fischiava già da 8minuti, e quando Ronaldo hapareggiato con un colpo di testasu angolo di Kroos ha smocco-

lato in portoghese celebrandorabbiosamente contro l’atteg-giamento dello stadio. Il Ma-drid ha respirato un attimo, poiha di nuovo messo la testa sot-to: in meno di due minuti Vara-ne (disastroso) ha quasi regala-to una rete a Huntelaar, poi l’exmilanista ha colpito la traversacon un gran tiro da fuori e infi-ne lo stesso olandese ha ripor-tato in vantaggio lo Schalkepresentandosi prima di Varaneal rimbalzo offerto da Casillassu tiro del brillantissimo Meyer(19 anni). Mancava poco all’in-tervallo e a calmare i nervi delBernabeu ci ha pensato ancoraRonaldo, di nuovo di testa sucross perfetto di Coentrao, tito-lare a sorpresa con Khedira: idue non si erano più visti dal4-0 rimediato dal Real al Calde-ron… L’arbitro ha fischiato l’in-tervallo e il Bernabeu ha fi-schiato la sua squadra, Ronaldoha passato per la quinta stagio-ne consecutiva il muro dei 40gol (è a 41), ha 60 reti in 59 ga-re di Champions con il Madrid(7 allo Schalke, vittima preferi-ta con l’Ajax), 76 in Champions(scavalcato Messi) e 78 in Euro-pa, due in più di Messi e Raul.

PAURA E FISCHI Quando adinizio ripresa Benzema ha por-tato in vantaggio il Madrid leagitate acque del Bernabeusembravano potersi calmare.No. Perché tempo 4 minuti el’ottimo Sané, assente all’anda-ta e ieri subentrato all’infortu-nato Choupo Moting, ha pareg-giato ancora con un golazo dallimite dell’area. Il giovane Wel-lenreuther ha tenuto in gara isuoi fermando Arbeloa e Kroos,e a 6’ dal termine Huntelaar, exmadridista in serata di grazia,ha segnato ancora, lanciatoinavvertitamente da Modric.Gelo e panico tra prato e tribu-na, e a quel punto ci ha pensatoCasillas, sin li colpevole su duedelle reti avversarie, a salvare la baracca con parate su Sané eHowedes. Finita la bufera delloSchalke, sul Madrid è arrivataquella del pubblico. Ronaldouscendo scuoteva il capo, fa-cendo intendere il proprio dis-senso. Di certo il Bernabeu conil suo atteggiamento negativonon ha dato una mano la squa-dra. E in questo momento il Ma-drid ha disperatamente biso-gno di essere aiutato.

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REAL MADRID 3

SCHALKE 04 4PRIMO TEMPO 2-2MARCATORI Fuchs (S) al 20’, C. Ronaldo (R) al 25’, Huntelaar (S) al 40’, C. Ronaldo (R) al 45’ p.t.; Benzema (R) al 7’, Sané (S) al 12’, Huntelaar (S) al 39’ s.t.

REAL MADRID (4-4-3) Casillas 5,5; Arbeloa 5 (38’ s.t. Nacho 5), Pepe 5, Varane 4, Coentrão 5,5 (13’ s.t. Marcelo 5,5); Khedira 6 (13’ s.t. Modric 5,5), Kroos 5, Isco 5; Bale 4, Benzema 6, C. Ronaldo 7.PANCHINA Navas, Illarramendi, Jesé, Hernandez.ALLENATORE Ancelotti 5AMMONITI C. Ronaldo, Coentrão per gioco scorretto

SCHALKE 04 (3-5-2) Wellenreuther 6; Howedes 5,5, Matip 4, Nastasic 5; Barnetta 6 (36’ s.t. Uchida 5,5), Neustadter 7, Hoger 7 (12’ s.t. Goretzka 6,5), Meyer 7,5, Fuchs 7; Choupo-Moting 6 (29’ p.t. Sané 7,5), Huntelaar 8.PANCHINA Wetklo, Kaan Ayhan, Sobottka, Kehrer.ALLENATORE Di Matteo 8AMMONITI Neustadter proteste

ARBITRO Skomina (Slovenia) 7NOTE Tiri in porta 9-10, tiri fuori 3-3, angoli 5-7, fuorigioco 2-1Recuperi 0‘ p.t. e 3‘ s.t.

IL TABELLONE

Paris S.G. (Fra) Chelsea (Eng)

Shakhtar Donetsk (Ucr) Bayern Monaco (Ger)

RITORNO oggi

RITORNO ieri

RITORNO 18 marzo

QUARTIA: 14-15 APRILER: 21-22 APRILE

1-1

0-0

Manchester City (Ing) Barcellona (Spa)

Juventus Borussia Dortmund (Ger)

1-2

2-1

Schalke (Ger) REAL MADRID (Spa)

Basilea (Svi) PORTO (Por)

0-2 4-3

1-1 0-4

RITORNO 17 marzo

B. Leverkusen (Ger) Atletico Madrid (Spa)

Arsenal (Ing) Monaco (Fra)

SEMIFINALI FINALEA: 5-6 MAGGIOR: 12-13 MAGGIO

1-0

1-3

6 GIUGNO A BERLINO,OLYMPIASTADION

*in maiuscolo le qualificateGDSKlaas-Jan Huntelaar prende il pallone dopo aver segnato il 4-3. Il Real Madrid è a terra ACTION IMAGE

ChampionsRRitorno Ottavi

IL PORTOGHESE STACCA MESSI E RAUL

CR7, doppietta e... consolazione Ha segnato più di tutti nelle Coppe

78gol1. Cristiano Ronaldo

SPORTING LISBONA, MANCHESTER UNITED, REAL MADRID

2. RaulREAL MADRID, SCHALKE 76

2. MessiBARCELLONA 76

4. InzaghiPARMA, MILAN, JUVE 70

5. ShevchenkoDINAMO KIEV, MILAN, CHELSEA

67

pp

I fischi del Santiago Bernabeu hanno indispettito Cristiano Ronaldo, ma i 2 gol di ieri sera lo fanno comunque entrare nella storia. Il portoghese, infatti, ha staccato Raul e Messi e ora è il giocatore con più gol nelle coppe europee: ben 78, arrivati con le maglie di Sporting Lisbona, Manchester United e Real. CR7, in comproprietà con Messi, è anche il primatista della sola Champions League: i gol nel torneo più importante sono 75.

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22 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

UNO SHOPPINGSELVAGGIOE POCO UTILE� 1 Louis van Gaal ha speso cifre record: Angel Di Maria, 26 anni, è stato l’acquisto più costoso, 76 milioni di euro AFP. � 2 Ander Herrera, 25 anni, è arrivato dall’Athletic Bilbao per 36,5 milioni ACTION IMAGES. � 3 Fra i più costosi Luke Shaw, 19 anni, promessa del calcio inglese: dal Southampton per 34 milioni AFP

1 2 3

United solo nel disastroVan Gaal saldo a zero titoli1Fuori da tutto, qualificazione Champions a parte: l’olandese ha fatto poco meglio di Moyes, ma resta a dispetto dei numeri

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

L’ ex factor, al secolo DannyWelbeck, ha messo a nu-do i limiti del Manchester

United, destinato a chiudere laseconda stagione di fila senzatrofei: non accadeva dal biennio1987-89. A quei tempi, come ri-cordava ieri il Times a propositodelle sventure dei Red Devils, inGran Bretagna dominava il pu-gno di ferro di Margaret Tha-tcher. Il pugno di Louis vanGaal, chiamato al capezzale del-lo United dopo l’annata-no di

Moyes, si sta invece rivelando diburro. Svanita in autunno laCoppa di Lega dopo la vergo-gnosa sconfitta in casa del MKDons – formazione di LeagueOne – e mai in corsa per il titolodella Premier, la Coppa d’Inghil-terra era l’ultima speranza. Il kocon l’Arsenal, firmato dall’exWelbeck, è stato la mazzata fi-nale.

WELBECK Proprio il cosiddettoex factor è lo specchio dello Uni-ted attuale. Non si sa che cosasia peggio: averlo quasi svendu-to all’Arsenal, o registrare la di-chiarazione di Van Gaal: «Non

mi aspettavo che giocasse dal-l’inizio». Detto che Welbeck nonappartiene al pianeta dei Ronal-do, Messi, Suarez e Ibrahimovic,un allenatore pagato bene comel’olandese dovrebbe essere ingrado di trovare le contromisureper frenarlo. LVG ha provato acambiare rotta inserendo Jonese Carrick, ma ha lasciato in cam-po l’uomo peggiore, l’ecuado-riano Valencia, protagonista innegativo della comica che halanciato Welbeck verso il 2-1.

NO FEELING In Inghilterra il di-battito è cominciato: riuscirà ilnostro eroe – Van Gaal – a salva-

re la stagione dello United? Nonresta che il piazzamento Cham-pions, al santone olandese, al-meno onesto nel definire sacro-santa l’espulsione dell’argenti-no Di Maria: «L’arbitro non sitocca mai. Avevo detto ai gioca-tori di controllare i nervi. Nonmi hanno ascoltato». Frase, que-sta, che svela un altro malesse-re: la squadra non segue sempreil suo allenatore. Non sappiamoquanto dipenda dalla confusio-ne generata dallo stesso VanGaal dai continui cambi di mo-dulo, o dallo scarso feeling con igiocatori, ma una cosa è solare:manca, nello United, il magicoaccordo che unisce Mourinho aicalciatori del Chelsea.

LVG E MOYES Scontato, a que-sto punto, il confronto con ilpredecessore, David Moyes.Van Gaal ha una media-vittoriadi un’inezia superiore – 53,6per cento contro 50 per cento -,ma la cifra che dà torto all’olan-dese è l’investimento economi-co: 170 milioni di sterline con-tro 67.9. Traduzione: il triplodella spesa per ritrovarsi con labacheca vuota per la secondastagione di fila e una qualifica-zione in Champions ancora inalto mare. Van Gaal per ora nonrischia e la dirigenza pareorientata a spendere ancora,ma l’impressione è che i proble-mi di mercato risalgano all’epo-ca-Ferguson. E’ con il leggenda-rio scozzese che lo United perdePogba. L’olandese ha però re-sponsabilità nei problemi di DiMaria - l’acquisto record dellascorsa estate -, nell’enigma Fal-cao –in panchina con i grandi etitolare con gli under 21 -, nellacessione di Welbeck. Va inveceassolto per gli arrivi di Herrera eShaw: sono operazioni chiuseprima del suo insediamento. Unbel caos, con una certezza: ilManchester United di un temponon esiste più.

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170� i milioni spesi sul mercato da Van Gaal, contro i 67,9 di Moyes nella stagione scorsa. La media vittorie in compenso è simile: 53,6 per cento contro 50

Louis van Gaal, 63 anni EPA

ARGENTINA

Niente nazionaleper Icardi e Dybala� Poche novità nelle convocazioni di Gerardo Martino per le ultime due amichevoli di preparazione alla coppa America (El Salvador e Ecuador, 28 e 31 marzo). Come previsto, non c’è il nerazzurro Mauro Icardi, bacchettato dal c.t. per le «polemiche extracalcistiche e l’eccessiva esposizione mediatica», e manca anche il rosanero Paulo Dybala, che il Tata ha comunque elogiato nei giorni scorsi garantendo di seguirlo in ottica futura. In tutto sono sei gli “italiani” arruolati: Romero (Samp), Roncaglia (Genoa), Biglia (Lazio), Pereyra e Tevez (Juve). Spicca il ritorno di Ezequiel Lavezzi del Paris Saint Germain.

QATAR 2022

Zwanziger (Fifa):«Cambiamo sede»� Un’altra voce critica si alza contro l’organizzazione dei Mondiali del 2022 in Qatar. È quella di Theo Zwanziger, membro del Comitato Esecutivo della Fifa, che auspica un cambio di sede per evitare quello che definisce «un errore» della federazione internazionale. «La soluzione migliore - hadetto l’ex presidente della federcalcio tedesca all’emittente radiofonica Bayern 2 - sarebbe quella di non giocare in Qatar e dicorreggere questo errore nell’assegnazione della Coppa del Mondo del 2022».

TACCUINO

MondoRInghilterra

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23MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Xherdan ShaqiriAttaccante, 1991Lo svizzero più famoso e di talento. Origini kosovare, cresciuto nel Basilea dal 2001 al 2007

Mohamed SalahAttaccante, 1992Il Basilea lo prese in Egitto per 1,5 milioni. Rivenduto a 8,5 al Chelsea, ora in viola vale ancora di più

Granit XhakaCentrocamp., 1992Origini albanesi, lo chiamano «giovane Einstein»: educato a Basilea, gioca a Moenchengladbach

Josip DrmicAttaccante, 1992Genitori croati, il nuovo 9 della nazionale è cresciutoa Zurigo. Dal 2014 a Leverkusen

Aleksandar DragovicDifensore, 1991Al Basilea sanno coltivare anche i difensori: l’austriaco ci ha passato 2 anni

OCCHIO A... I TALENTI DI OGGI

La Svizzera globaleha un futuro da big1La federcalcio lavora con le società e ha uniformato la formazione dagli 11 anni. La parola chiave? «Multi-kulti»

6,5

3JUVENTUS

POGBA

1993centrocampista

CAGLIARIDONSAH

1996centrocampista

GENOAPERIN

1992portiere6,52

2

PALERMODYBALA

1993attaccante

1

6,54

ATALANTASPORTIELLO

1992portiere6,42

6

LAZIOFELIPE ANDERSON

1993attaccante6,44

4

5

JUVENTUSMORATA

1992attaccante6,3

9

JUVENTUSCOMAN

1996attaccante

7

6,38

6,33

8

1993

PALERMOQUAISON

centrocampista6,25

10

GENOA NIANG

1994attaccante6,44

LA CLASSIFICADEGLI UNDER 21 DI A

PER MEDIA VOTO

(l.b.) Massimo Ceccaroni è il calciatore con più presenze nella storia del Basilea. C’è una leggenda per cui avrebbe giocato oltre 400 partite senza mai segnare. Falso: 4 gol. Ora comanda le giovanili.

� Quali sono i segreti del club che vince il titolo dal 2010?«Compattezza: qui tutti tifano Basilea. Giovani: compriamo ragazzi a livello Under 15 o Under 16, poi li portiamo all’Under 21 e in prima squadra. Soldi: ne abbiamo più degli altri».

� E da dove vengono?«La fondazione di Gigi Oeri, l’ex presidentessa, dà 3 milioni per le giovanili. Altri 3 li mette il club. La federazione ci passa mezzo milione perché siamo almassimo livello per allenatori qualificati, assistenza medica e altri parametri. La prima squadra si finanzia quasi da sola, con i premi Champions e le cessioni. Shaqiri, Salah, Xhaka…».

� Come si riassume la metodologia-Basilea?«Tecnica, atletismo e cultura del gioco, cioè possesso palla, possesso del campo e capacità di giocare in più ruoli. Poi la personalità, che non puoi avere se non vai a scuola. Siamo convinti vada avanti solo chi ha una struttura chiara con famiglia, scuola e club. Chi pensa solo al pallone, si ferma».

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MASSIMOCECCARONIRESP. GIOVANILI BASILEA

«Shaqiri e Salah sono cresciuti quiMa chi pensa solo al calcio si ferma»

4 DOMANDE A...

Breel Embolo, 18 anni, talento del Basilea: origini camerunesi, a novembre ha segnato il primo gol in Champions AP

a o i

Luca BianchinINVIATO A BASILEA (SVIZZERA)

Twitter@lucabianchin7

L’ Europa ha cancellato lefrontiere ma certi confinihanno ancora un peso.

Italia e Svizzera sono lontane unpasso, eppure nel calcio si cam-bia continente in 50 chilometri.Noi siamo più creativi, più talen-tuosi, più imprevedibili: Mara-dona sarebbe potuto nascere aNapoli, non ad Aarau. La Svizze-ra però è… svizzera. Il loro livel-lo di organizzazione è superiore,superiore è la capacità di remarea tempo, di mettere d’accordoclub, federazione e politica.L’Italia, il Paese dei Comuni, è suun altro pianeta. Racconta un di-rigente giovanile italiano di altolivello: «Noi abbiamo le naziona-li Under ma la federazione nonfa altro. Non ci parliamo, nonfacciamo nulla insieme». Sì, dal-la Svizzera possiamo imparare.

MAGNA CHARTA Non è teoria,è risultati. La Svizzera ha 8 mi-lioni di abitanti – meno dellaLombardia – e per conformazio-ne non è Nazione da calcio. I ra-gazzi spesso crescono sognanoCarlo Janka, lo sciatore che si èmesso in tasca la Coppa delMondo 2010, non Shaqiri. I ri-sultati recenti però sono di livel-lo: campioni d’Europa Under 17nel 2002, campioni del mondoUnder 17 nel 2009, finalisti al-l’Europeo Under 21 nel 2011.Zoltan Kadar è assistente alGrasshopper ma ha lavorato infederazione. Ha il curriculumper spiegare: «La chiave è che l’Associazione svizzera da 15anni ha un progetto globale. Dàlinee guida ai club, che possonoderogare ma non troppo: i con-cetti di base restano». Il docu-mento è su Internet: un librone,una Magna Charta che indicaobiettivi, esercizi, metodologie.I ragazzi svizzeri parlano tre lin-gue – italiano in Ticino, france-

se a nord-ovest, tedesco a Berna– ma l’alfabeto del calcio è lostesso.

LA SELEZIONE SMALL La fede-razione controlla tutto. Monito-ra i ragazzi da quando hanno 12anni e quando deve scegliereper l’Under 15 ha un archiviobiennale. Davide Morandi è re-sponsabile tecnico della feder-calcio ticinese: «La differenzacon l’Italia è avere uniformato laformazione, non dai 15 anni madagli 11». Luca Fiorina coman-da le giovanili al San Gallo: «Ab-biamo una selezione con i mi-gliori 20 di ogni annata e unasquadra parallela con i 20 che hanno tecnica ma non fisico.Così evitiamo di scartarli.Shaqiri a 13 anni era piccolo enon faceva la differenza. A 17era già un fenomeno». Per unavisione d’insieme, Raffaele Poli,responsabile dell’osservatorioCies: «In Italia si vive di diritti tv,in Svizzera delle qualificazionia Mondiale ed Europeo. Se lanazionale avesse un blackout di4 anni, mancherebbero i fondi».

BASEL! Il San Gallo lavora benema per arrivare al top bisognaprendere un treno per Basilea,la città di Federer in cui cresceBreel Embolo, diciottenne cheha segnato in Champions e gio-ca tre ruoli: centrocampista, nu-mero 10 e punta. Chi visita il centro sportivo si prepari astringere mani – i ragazzi devo-no farlo per educazione e si pre-stano con il sorriso educato – e aun melting pot di visi. L’Under16 ha solo due ragazzi con albe-ro genealogico svizzero. Gli altrisono figli di serbi, turchi, italia-ni, kosovari, ecuadoriani. Logi-co che in nazionale arrivinoShaqiri, Rodriguez, Xhaka, Se-ferovic, Inler, Gelson Fernan-des. Multiculturale. Come dico-no loro – ecco la parola chiave –multi-kulti.

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Su Gazzetta.ituna sezione giovaniE ora arriva in tv

� «Le nuove forze del calcio» è il titolo di un approfondimento che la Gazzetta dedica ai giovani. Il quotidiano pubblica pagine come questa ogni due settimane, mentre su Gazzetta.it è attivo un canale dedicato: gazzetta.it/calcio/nuove-forze-calcio. Presto anche su GazzettaTv. Questa settimana ci occupiamo del modello svizzero. Suggerimenti, domande e critiche sono benvenuti.

CENTIMETRI

D E L C A L C I O

LE NUOVE

F RZE

Calcio giovanileRL’inchiesta

Page 24: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

24 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GazzettaTv e Toni: non ci sono paragoni1Nella puntata di «Bomber» la fantastica prima stagione a Firenze: «Mi davano per finito, e invece...»

Vincenzo Cito

S e dopo tanti anni stiamoancora a parlare di LucaToni, è perché questo for-

midabile attaccante ormai nonrappresenta più solo la squa-dra per cui gioca. La sua ricercadi nuovi limiti sta diventandoda anni, uno dei leit motiv delcampionato. Eternamente da-to per finito, alla fine sempredecisivo. Quello di Veronasembrava l’ultimo approdo e -anche stavolta - pochi credeva-no nella bontà dell’acquisto.L’anno scorso ha salvato lasquadra con 20 gol, sta facen-do altrettanto in questo tor-neo, a 36 anni.

L’ESPLOSIONE Il vero esameToni lo superò nel 2005-06 -

non a caso nella stagione cul-minata col Mondiale - alla pri-ma esperienza in una grandesquadra, la Fiorentina e pro-prio quel torneo sarà il temadella puntata di «Bomber», inonda questa sera alle 21.05. Uncampionato memorabile, chiu-so a quota 30 reti, il titolo di ca-pocannoniere e la soddisfazio-ne di essere il primo italiano avincere la Scarpa d’Oro. Ancheallora, non furono tutte rose efiori. Dopo un ottimo girone diandata, Toni si fermò per 5 par-tite e - già allora - cominciò ilsolito ritornello: «La gente di-ceva che oramai avevo datotutto ed ero finito» - ricorda To-ni nell’intervista. Poi contro ilChievo cambiò tutto «Mi arrivaun cross in area e lo butto den-tro di sinistro» E all’ultimo se-condo la doppietta «Una rete

stupenda! Cross di Pasqual, da-vanti a me c’era Pazzini che sal-tò e non la prese, arrivai io dadietro e feci un gol bellissimo».E decisivo: il match finì 2-1 peri viola. Non mancano intervisteai compagni di allora CristianBrocchi, Manuel Pasqual, Ste-fano Fiore e al nostro vicediret-tore Gianni Valenti.

AUTOGOL All’interno del tg diGazzetta, alle 14.45, da nonperdere l’appuntamento congli Autogol, un trio comico chesta imponendosi con un lin-guaggio nuovo, attinto dalweb, ma anche con delizioseinvenzioni. Come quella di sta-sera: Federico Buffa analizzeràle doti tecniche di Andrea Ra-nocchia. Ma attenzione: nonsarà il vero Buffa...

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� 1 Così fu accolto Luca Toni nell’estate 2005 quando passò alla Fiorentina 2 La tipica esultanza dell’attaccante dopo un gol: in viola realizzò 47 reti in due tornei prima di passare al Bayern Monaco 3 Andrea Ranocchia, 26 anni: un falso Federico Buffa oggi parlerà di lui OMEGA FORTE

21

3

15,30In «Campioni a confronto» i brasiliani Roberto Carlos-David Luiz e i portoghesiDeco-Nani

L’ORARIO

IL PALINSESTO

MATTINADue ore di newsa partire dalle 77 Gazzetta news7.15 Gazzetta news7.30 Gazzetta news7.45 Gazzetta news8 Gazzetta news8.30 Gazzetta news8.45 Gazzetta news10.05 The speedgang-La banda dei motori11.05 Bomber12.05 Sport science13 Gazzetta news13.30 Gazzetta news14 Gazzetta news

POMERIGGIOExplorers, sci alpino eCondò confidential14 Gazzetta news14.15 Magazine sci alpino14.45 Gli autogol15.05 Explorers15.30 Campioni a confronto16.05 Sport science17.35 Condò confidential18.05 Explorers18.30 Tutto gol

SERALe ultime notiziesulle italiane in Europa20.45 Gli autogol21.05 Bomber22.05 La banda dei motori23 Gazzetta news

Banda dei motori,notizie a rafficae Sport science

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Page 25: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

25MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICE PRESIDENTE Roland Berger

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Fulvio Conti,Teresa Cremisi,Luca Garavoglia,Attilio Guarneri,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

Amo gli sport di fatica: poco calcio e molto del resto. Sono di quei lettori che da anni entrano nella Gazzetta dall’ultima pagina. In questi giorni rugby e ciclismo, che seguo da sempre, sono nell’occhio del ciclone. L’insospettabile (per molti e certamente anche per me) rugby, secondo l’anticipazione del libro dello scrittore francese Pierre Ballester, si mette al centro della slealtà sportiva: doping. Pillole per tutti, sia alla vigilia di un epico Francia- Nuova Zelanda del 1986 sia in tutti gli anni 70-80, quando l’uso di amfetamine viene descritto come sistematico. Non bastasse, leggo che la commissione dell’Uci ha condannato l’operato della stessa federazione che per anni ha coperto grandi dopati. Mi chiedo a chi devo credere quando mi metto davanti alla tv a seguire i miei campioni preferiti.

Adalberto Ghediani

Faccia il tifo con riserva, per acrobatico che possa sembrare. Così come noi giornalisti esperti in queste tematiche celebriamo con un ipotetico asterisco «salvo doping», da quando abbiamo aperto gli occhi definitivamente, alla fine degli anni 80. Capisco che l’indicazione sia ai confini del possibile, anche perché seguire uno sport significa fare investimenti affettivi. Chi può amare col retropensiero? Ma altra soluzione immediata non c’è.

Nessuno è al riparo da questo flagello dello sport. Anche una disciplina fondata su fair play e «terzo tempo» come il rugby. Da tempo chiedo e mi chiedo che cosa faccia di concreto questo sport contro il doping, soprattutto a livello internazionale. E ribadisco che i grandi protagonisti di oggi sembrano di una specie diversa da quelli di trent’anni fa. Chiunque richiami metodiche di allenamento per giustificare gonfiaggi di decine di chili è un cialtrone, un mascalzone in

malafede o un ignorante totale su questi temi. Il libro che lei cita solleva l’ultimo velo.

Quanto al lavoro della commissione del ciclismo, non è approdata a nulla sul piano «inquirente», come ha scritto Luca Gialanella. Ma non credo proprio che quello fosse il suo compito primario quanto piuttosto la necessità di arrivare ad una memoria storica condivisa da cui ripartire. Un conto sono le campagne stampa contro il doping, un altro è sentire una federazione che accusa apertamente se stessa per decenni d’incuria sul tema. Chiunque si fosse azzardato a scrivere ciò che è contenuto nelle conclusioni dei tre membri del gruppo di lavoro, e cioè che l’Uci ha coperto il doping, sarebbe stato inseguito da rabbiose querele internazionali. Oggi è tutto nero su bianco. Ufficiale.

E’ un’acquisizione che ha la sua importanza. Il Coni di Malagò, per intenderci, non è in grado di fare nemmeno questo. Non sa cioè liquidare il passato nero del doping italiano parastatale che pure per decenni ha pianificato, coperto o mai seriamente combattuto. Questo comporta il permanere nella sua struttura sia di persone fisiche compromesse nel passato conconianosia di un’opacità di comportamenti che si regge proprio con l’ipocrisia di chi lancia grandi proclami di pulizia, ma poi non riesce ad immaginare politiche «terze» per cercare una via d’uscita al problema.

La verità, molto amara, è che tutti remano per il doping: federazioni, comitati olimpici, sponsor, governi, giornalisti, appassionati. Ciascuno cerca la vittoria e la supremazia a fini diversi ma egualmente avvertiti come urgenti, imperiosi e irrinunciabili. Guai a chi si mette di mezzo con eccezioni morali: non può essere battuto in modo aperto, ma sarà sconfitto con metodi melliflui e «insonorizzati». Quindi ci arrendiamo? Nemmeno per sogno, caro amico: non sarebbe da sportivi veri. Molti di noi avvertono un richiamo di pulizia perenne e continueranno a produrre anticorpi contro questa patologia.

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L a Juventus vince contro l’ottimo Sassuolo ed ha ormaiin pugno il quarto scudetto

consecutivo. Gli uomini di Allegri forse non stanno vivendo il miglior momento di forma oppure sono già con la testa all’incontro con il Borussia Dortmund. In ogni caso, pur non giocando un bel calcio, abbiamo assistito ad una lezione magistrale sull’importanza di possedere una fortissima mentalità vincente.

I bianconeri hanno sofferto la velocità del pressing degli uomini di Di Francesco, ma hanno lottato con temperamento e grinta, hanno dato il massimo tirando fuori tutta l’energia. Hanno combattuto con forza aiutati dal carattere e sospinti

da una società e un ambiente abituati a vincere. Sono incomprensibili i mugugni e i fischi arrivati dagli spalti verso una squadra generosa che voleva, ma non poteva. Ci sono dei tifosi che dovrebbero imparare a giudicare, a distinguere ciò che vale da ciò che non vale.

La volontà, il dare tutto, la generosità e la serietà della Juve dovrebbero essere un esempio per tutti i club. La cultura della vittoria fa parte da sempre del dna dei bianconeri: si trasmette ai giocatori facendone dei protagonisti. La storia di questo club, a parte qualche piccola pausa, è sempre stata caratterizzata da una sete di vittorie senza pari. Forse non sempre la Juventus ha convinto, forse non sempre è stata bellissima, ma sicuramente è sempre stato un avversario con una determinazione feroce, uno straordinario orgoglio e un grande senso pratico. Sono dei maestri della vittoria

conseguita con intensità e continuità a volte anche con la forza come ieri sera quando undici giocatori hanno dato il massimo per poi dare la palla decisiva a un Pogba poco brillante che, tuttavia, ha tirato fuori dal cilindro una soluzione da fuoriclasse nobilitando cosi gli sforzi dei compagni.

Il lunedì sera poche squadre nelle condizioni dei bianconeri sarebbero uscite vincenti contro un Sassuolo pimpante e deciso a non mollare. Ci voleva una grande volontà e un colpo di un campione per riuscirci. Un elogio a tutti, ma in particolare ad Andrea Agnelli e ai suoi collaboratori che dirigono questo club con chiarezza e fermezza facendone un gruppo coeso, determinato e professionale come pochi in Italia. Spero che anche in Europa la squadra confermi questa personalità cosi da affrontare senza timori i rivali.

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Lettere alla Gazzetta

RUGBY, UCI, DOPINGE VERITA’ STORICHE

GENOA CFCSocietà di Serie A� Il @GenoaCFC figura al 15° posto in Europa, al 1° in Italia, per introiti derivati dal settore giovanile@GenoaCFC

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CHRIS FROOMEGrande del ciclismo� #whatsforlunch Amo i miei germogli #raw #vegetarian #healthyeating@chrisfroome

La vignettadi Valerio Marini

Twitter BEN SPIESEx iridato Superbike� Non c’ero nel fine settimana. Questo ragazzo mi porta ancora rancore! @BenSpies11

EDOARDO MOLINARIGiocatore di golf� Totò si sta leccando le labbra prima di provare le nuove scarpe... @DodoMolinari

Verso la Champions

JUVE, LA CULTURA DELLA VITTORIA

I l Milan e il Manchester Unitedsono i club di enorme tradizioneassenti quest’anno dalle coppe.

La circostanza è risultata spesso un trampolino di rilancio: restando in Italia, la Juve ha avviato la serie trionfale di questi anni in una stagione nella quale poté concentrarsi sul campionato, mentre la bella Roma dell’anno scorso fiorì al ritmo forzato di una gara alla settimana. Nel calcio moderno la grande esclusa dall’Europa - specie la Champions - vive un dramma finanziario, ma almeno si gode il ciclo di lavoro di sette giorni, ideale atleticamente e per l’addestramento tattico. La delusione legata al pallidissimo torneo del Milan è quindi doppia, e fatalmente l’inesperienza di Pippo Inzaghi è stata individuata come ragione dominante di tanta mediocrità; sarà certamente così, ma allora come

definire la stagione a Old Trafford di Louis Van Gaal, uno dei massimi guru del calcio continentale, celebrato ancora a luglio per il brillante terzo posto dell’Olanda al Mondiale?

Se valutiamo le due classifiche alla luce degli investimenti, non proprio paragonabili, Van Gaal sta facendo molto peggio di Inzaghi. Lo United ha speso 170 milioni di sterline (al cambio di ieri 238 milioni di euro), aggiungendo a una rosa già discreta - Rooney, Van Persie, Mata, De Gea - una collezione di figurine famose (Di Maria, Falcao) o ingigantite dal Mondiale (Blind, Rojo), di giovani inglesi al solito strapagati (Shaw) e clausole pazzesche (Herrera). Il Milan starà anche portando a casa un altro flop, ma almeno sarà low-cost: fra parametri zero, prestiti senza obblighi, giapponesi che portano contratti e occasioni last minute, il simbolo di questa umile stagione è Adriano Galliani che suona al citofono di Destro implorandone i servigi. Il Manchester United avrebbe direttamente acquistato il condominio.

Simpatia e antipatia non possono mai essere categorie discriminanti nei giudizi professionali: conosciamo mazzi di allenatori con i quali ogni cena è una festa ma che non hanno mai vinto niente, mentre altri dimenticano apposta la carta di credito ma nella loro bacheca non entra più uno spillo. Van Gaal appartiene al secondo partito, e lunedì - dopo l’eliminazione casalinga dalla FA Cup a opera dell’Arsenal (gol vincente di Welbeck, schifato in estate dall’olandese per portarsi a casa un largamente inutilizzato Falcao) - se l’è presa con un giornalista che aveva posto una domanda sogghignando. Come dargli torto (al giornalista)? A fronte di un investimento da raddoppio della Salerno-Reggio Calabria, Mister Arrogance sta difendendo a fatica il quarto posto, nemmeno buono a blindare la Champions, soltanto il preliminare. Perché sia chiaro: con quello che ha speso, lo United fuori dalla Champions sarebbe tre volte più grave del Milan fuori dall’Europa League.

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Dal Manchester United al Milan

VAN GAAL STA FACENDO PEGGIO DI PIPPO

PORTO FRANCOdi FRANCO ARTURIemail: [email protected]

twitter: @arturifra

OTURItta.it

SOPRA LA PANCAdi ARRIGO SACCHI

ANCAACCHI

L’ANALISIdi PAOLO CONDÒtwitter: @paolocond

ONDÒnd

ANDRÉS INIESTACentrocampista del Barça� Mi godo il giorno libero. Serata con gli amici.@andresiniesta8

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26 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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27MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il Catania non sfondail bunker del ModenaMelotti-Pavan sono ok1Rossetti colpisce la traversa, a Marcolin restano i rimpiantiCon i nuovi tecnici, emiliani imbattuti e con la porta inviolata

MODENA 0

CATANIA 0MODENA (4-5-1) Manfredini 6; Calapai 5, Gozzi 6, Cionek 5, Rubin 6; Garritano 6,5 (dal 31’ s.t. Marsura s.v.), Signori 6,5 (dal 39’ s.t. Marzorati s.v.), Salifu 6,5, Nizzetto 5,5, Fedato 5 (dal 17’ s.t. Acosty 6); Ferrari 6.PANCHINA Pinsoglio, Sakaj, Zucchini, Beltrame, Zoboli, Guidiala. ALLENATORI Melotti-Pavan 6,5.CATANIA (3-4-1-2) Gillet 7; Sauro 6, Ceccarelli 6, Schiavi 6,5; Del Prete 6,5 (dal 13’ s.t. Escalante 5), Sciaudone 5,5, Rinaudo 5,5, Mazzotta 6; Rosina 6; Castro 5,5, Maniero 5 (dal 27’ s.t. Rossetti 6,5). PANCHINA Terracciano, Barisic, Capuano, Jankovic, Parisi, Di Grazia, Odjer. ALLENATORE Marcolin 5,5.

ARBITRO Chiffi di Padova 5.GUARDALINEE Di Vuolo 6,5-De Meo 6,5.ESPULSI Cionek (M) al 34’ s.t. per proteste.AMMONITI Calapai (M), Rinaudo (C), Ceccarelli (C) per gioco scorretto; Gozzi (M) per proteste.NOTE paganti 952, incasso di 7.103 euro; abbonati 3.621, quota di 25.281,78 euro. Tiri in porta 3 (con un palo)-5 (con una traversa). Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 1-3. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

Nicola BindaINVIATO A MODENA

L a strana coppia di allenato-ri del Modena ha in comu-ne un passato da difensori e

il bilancio delle prime tre partitedi Melotti e Pavan, dopo averpreso il posto di Novellino, è ec-cellente: due vittorie per 1-0 eora questo 0-0 che mantiene laporta inviolata e la zona retro-cessione a debita distanza. Il Ca-tania ha cercato di bucarli so-prattutto nel primo tempo, gio-cando una gara aggressiva e atratti convincente, ma spegnen-dosi lì, e dimostrando soprattut-to che senza Calaiò (squalifica-to) è dura fare gol.

POCO CATANIA Finisce così inbianco il recupero della partitarinviata per la neve e giocata suun campo mimetico, visto l’effet-to dei rattoppi, necessari dopoaver spalato il terreno il 7 feb-braio. Un pareggio giusto. Ci siaspettava qualcosa di più soprat-tutto dal Catania, vista la perico-losa posizione di classifica, madopo quel bel primo tempo è se-guita una ripresa moscia, impac-ciata, inconcludente. Proprio neisecondi 45’ è comunque arrivatal’occasione più nitida, grazie al18enne Rossetti (già in gol a Ba-ri) che ha colpito una clamorosatraversa, mentre nella primaparte ci sono state una grande

giocata di Del Prete (taglio versoil centro e pallonetto sventato daManfredini), una palla gol spre-cata da Maniero e un’altra da Ca-stro. Tutto lì. E così il Catania re-sta senza vittorie in trasferta, invista di altre due gare consecuti-ve lontano dal Cibali (lunedì aVicenza e sabato a Chiavari).

MODENA BENINO Marcolin nonha toccato il 3-4-1-2 di partenza,tenendo tre difensori a marcareFerrari, unica punta di un Mode-na che avrebbe dovuto proporrepiù inserimenti dai centrocam-pisti, rimasti invece bloccati. Laprima occasione è arrivata dopo

IL MIGLIORE

� GILLETPORTIERE DEL CATANIARiscatta l’errore di sabato con lo Spezia facendo uscite sicure e soprattutto con una gran parata sul colpo di testa di Cionek che salva il risultato

7

Esonerato BoscagliaCosmi in panchinaper curare il TrapaniFranco CammarasanaTRAPANI

S arà Serse Cosmi a rac-cogliere il testimonedi Roberto Boscaglia,

esonerato ieri dal Trapani.Stamani verrà ufficializzatol’ingaggio del tecnico um-bro, che già ieri sera è giuntoin città per iniziare questasua seconda avventura in Si-cilia. La prima, alla guidadel Palermo, nel 2011, duròappena 4 partite. Questa haun obiettivo ben preciso: ti-rar fuori il Trapani dalle sab-bie mobili in cui si è cacciatonel girone di ritorno (10 par-tite senza vittorie) centran-do la salvezza, possibilmen-te evitando i playout. «Que-st’anno ho chiesto il mante-nimento della categoria – hadetto il presidente VittorioMorace, attualmente in Spa-gna – all’ultima giornata o,come tutti speriamo, conmaggiore serenità. Restare

in B è troppo importante». Chel’esperienza di Boscaglia a Tra-pani – iniziata nel 2009 portan-do la squadra dalla Serie D allaB – fosse all’epilogo lo si era in-tuito lunedì malgrado le smen-tite della società. La goccia cheha fatto traboccare il vaso lasconfitta di sabato a Crotone.Negli ultimi tempi il Trapani (42 reti subite nell’andata) ave-va trovato una certa solidità: 4gol subìti nelle ultime 7 partite,ma ne ha segnato uno soltanto.

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Lega ProRGirone C: la 29a giornata

Che sfida Lecce-SalernitanaBollini sulla strada di Lotito

O ggi turno infrasettimana-le nel girone C. Nella par-tita di cartello Lecce-Sa-

lernitana (attesi circa 300 tifosiospiti) il tecnico Alberto Bollinilancia la sfida al suo ex presi-dente Claudio Lotito, che loaveva voluto alla guida del set-tore giovanile della Lazio e, pri-ma della chiamata del club sa-lentino a fine gennaio, pensavaa lui anche per la panchina gra-nata in caso di esonero di Meni-chini. Intanto, svolta societariaa Foggia: il gruppo legato alpresidente Fabio Verile ha ac-quisito la totalità del pacchettoazionario.

ORE 14.30MESSINA (4-3-3) Berardi; Cane, Alto-bello, Stefani, Rullo; Damonte, Izzillo, Bortoli; Ciciretti, Corona, De Paula. (Scar-dino, Silvestri, Sciotto, Donnarumma, Spiridonovic, Sciliberto, Bonanno). All. Grassadonia.MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Der-maku, Di Filippo, Pinna; Gallo, Spezzani, Agnello; Tortori; Caturano, Fella. (Gagliar-dini, Colella, Tundo, Giacomarro, Nappello, Cicerelli,Falomi ). All. Bitetto.ARBITRO Piccinini di Forlì (Pollaci-D’An-nibale). (andata 0-0)REGGINA (3-5-2) Kovacsik; Di Lorenzo, Cirillo, Aronica; Gallozzi, Armellino, Velar-di, Maimone, Benedetti; Masini, Di Miche-le. (Belardi, Ungaro, Karagounis, Salan-dria, Lorefice, Gjuci, Insigne). All. Alberti.VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte; Rapi-sarda, Di Bella, Gattari, Malerba; Papa, Battaglia, Scarsella; Montella, Del Sante, Improta. (Piacenti, Spirito, Kostadinovic, Rossini, Voltasio, Catalano, De Giorgi). All. Erra. ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Di Stefano-Cipressa). (0-4)

ORE 15BENEVENTO (4-4-2) Pane; Pezzi, Lucio-ni, Scognamiglio, Som; Alfageme, Agyei, D’Agostino, Campagnacci; Eusepi, Marot-ta. (Piscitelli, Padella, Celjak, Vitiello, Melara, Kanoute, Mazzeo). All. Brini.AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lago-marsini; Balzano, Cossentino, Scognamil-lo, Amelio; Catinali, Geroni, Capua; Man-giacasale, Mosciaro, De Vena. (Despuc-ches, Esposito, Giannusa, De Luca, Sassa-no, Giannattasio, Personè). All. Marra.ARBITRO Vesprini di Macerata (Grossi-Lombardi). (2-0)CATANZARO (4-4-2) Bindi; Calvarese, Rigione, Ghosheh, Squillace; Giampà, Zappacosta, Sarr, Mounard; Mancuso, Razzitti. (Migani, Orchi, D’Orsi, Daffara, Russotto, Caputa, Bernardo). All. Sanderra.FOGGIA (4-3-3) Narciso; Loiacono, Potenza, Gigliotti, Agostinone; Agnelli, Quinto, D’Allocco; Sarno, Iemmello, Caval-laro. (Micale, D’Angelo, Bencivenga, Sicurella, Barraco, Maza, Leonetti). All. De Zerbi.ARBITRO Di Martino di Teramo (Robilot-ta-Pepe). (1-1)JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri; Romeo,

Migliorini, Polak, Contessa; Jidayi, La Camera, Burrai; Carrozza, Di Carmine, Lepiller. (Santurro, Ioio, Cancelotti, Bom-bagi, Caserta, Gammone, Gomez). All. Pancaro.COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi, Ser-pieri, Tedeschi, Ciancio; Criaco, Fornito, Caccetta, Tortolano; De Angelis, Cesca. (Saracco, Zanini, Carrieri, Arrigoni, Sta-tella, Chidichimo, Calderini). All. Roselli.ARBITRO Piscopo di Imperia (Scatragli-Pancioni). (1-0)ORE 20.30CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Idda, D’Alterio, Mattera, Bianco; Marano, Rajcic, Mancosu; Caccavallo, Cisse, Mancino. (D’Agostino, Tito, Rainone, Carrus, De Liguori, Cunzi, Ricciardo). All. Campilon-go.LUPA ROMA (4-3-2-1) Rossi; Frabotta, Conson, Pasqualoni, Celli; Cerrai, Capoda-glio, Raffaello; Bariti, Margarita; Del Sorbo. (Santi, Martorelli, Santarelli, Curcio, Mastropietro, Tajarol, Tulli). All. Cucciari. ARBITRO Catona di Reggio Calabria (Evoli-Marchi). (1-1)LECCE (4-3-3) Caglioni; Diniz, Vinetot, Abruzzese, Di Chiara; Lepore, Papini,

Salvi; Mannini, Miccoli, Gustavo. (Scuffia, Beduschi, Herrera, Filipe, Doumbia, Embalo, Manconi). All. Bollini.SALERNITANA (4-3-3) Gori; Colombo, Lanzaro, Trevisan, Franco; Moro, Pestrin, Favasuli; Nalini, Caetano, Gabionetta. (Russo, Bocchetti, Tuia, Bovo, Negro, Cristea, Mendicino). All. Menichini.ARBITRO Rapuano di Rimini (Barbetta-Camillucci). (3-1)MARTINA (4-3-3) Bleve; De Giorgi, Fabiano, Patti, Tomi; De Risio, Bucolo, De Lucia; Pepe, Montalto, Arcidiacono. (Mo-desti, Kalombo, Samnick, Memolla, Diop, Leto, Caruso). All. Ciullo.SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Cremaschi, Saric, Pizzutelli, Verruschi; D’Appolonia, Leonetti, Scarpa. (Volturo, Vosnakidis, Ferrante, Di Piazza, Partipilo, Mercadante, Boilini). All.Papagni.ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Marco-lin-Tribelli). (2-1)PAGANESE (4-3-3) Casadei; Vinci, Tartaglia, Moracci, Donida; Malaccari, Bergamini, Deli; Aurelio, Girardi, Russini. (Novelli, Perna, Cancelloni, Bolzan, Longo, Biasci, Franco). All. Sottil.ISCHIA (3-5-2) Mennella; Caso, Sirigna-no, Formato; Bruno, Finizio, Gerevini, Millesi, Armeno; Infantino, Ciotola. (Gior-dano, Impagliazzo, Chiavazzo, Bassini, Bulevardi, Fumana, Alvino). All. Maurizi.ARBITRO Colarossi di Roma (Quitada-mo-Antonacci). (2-0)ORE 20.45MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, Faisca, Flores; Mazzarani, Coletti, Iannini, Di Noia; Carretta, Letizia, Madonia. (Russo, Muc-ciante, Ashong, Diop, Albadoro, Pagliarini, Ferretti). All. Auteri.BARLETTA (4-3-3) Liverani; Zammuto, Stendardo, Radi, Meola; De Rose, Quadri, Legras; Venitucci, Fall, Turchetta. (De Martino, Guarco, Sokoli, KIakis, Branzani, Ingretolli, Danti). All. Sesia.ARBITRO Di Ruberto di Nocera Inferiore (Vecchi-Maiorano). (1-0)TV diretta Rai Sport 1.

CLASSIFICA Salernitana p. 61; Beneven-to 60; Juve Stabia, Lecce e Casertana 51; Matera 47; Foggia (-1) 46; Catanzaro 41; Barletta e Vigor Lamezia 36; Lupa Roma 33; Cosenza 32; Martina 31; Paganese 30; Melfi (-2) 28; Messina 25; Aversa Nor-manna 24; Savoia e Ischia 23; Reggina (-1) 19.

Alberto Bollini, 48 anni LAPRESSE

GIRONI A E B

� MONZA (m.d.) Servirà ancora qualche ora per conoscere il futuro del Monza: la trasmissione della decisione del Collegio giudicante del Tribunale fallimentare cittadino, che si è riunito ieri per discutere anche del club brianzolo, si attende a Monzello già questa mattina.

GIRONE ASi recupera oggi pomeriggio la partita Lumezzane-Arezzo, valida per la 24a giornata e rinviata lo scorso 8 febbraio: il campo era ricoperto da oltre venti centimetri di neve. Così in campo alle 14.30LUMEZZANE (4-3-1-2) Bason; Mogos, Belotti, Nossa, Pantano; Franchini, Genevier, Alimi; Varas; Sarao, Ekuban (Furlan, Monticone, Bagnai, Gatto, Meduri, Cruz, Potenza). All. Braghin.AREZZO (3-5-2) Benassi; Villagatti, Panariello, Guidi; Brumat, Gambadori, Dettori, Carcione, Franchino; Bonvissuto, Montini. (Rosti, De Martino, Crescenzi, Barusso, Coppola, Yaisien, Padulano). All. Capuano.ARBITRO Candeo di Este (Defina-Scarpa). (andata 0-2)

COSÌ VENERDÌ Ore 19.30 Real Vicenza-Giana (1-1).Ore 20.45 Südtirol-Novara (0-1; diretta su Raisport 1).COSÌ SABATO Ore 16 Alessandria-AlbinoLeffe (0-2) e Pavia-Pordenone (1-0). Ore 17 Venezia-Cremonese (1-2).Ore 19.30 Monza-Mantova (0-0).COSÌ DOMENICA Ore 14 Feralpi Salò-Arezzo (0-0).Ore 14.30 Torres-Bassano (0-0).Ore 16 Renate-Como (0-0).

Monza fallito o no?Il Tribunale oggidarà il suo verdetto

Serie BRIl recupero

VENERDÌ 13 MARZO (ore 20.30)SPEZIA-LIVORNO (1-0)SABATO 14 MARZO (ore 15)BARI-VARESE (1-2)BRESCIA-LATINA (1-1)CARPI-PESCARA (5-0)CITTADELLA-CROTONE (2-2)FROSINONE-ENTELLA (0-1)LANCIANO-AVELLINO (1-1)PERUGIA-PRO VERCELLI (0-0)TRAPANI-TERNANA (2-1)DOMENICA 15 MARZO (ore 15)BOLOGNA-MODENA (0-0)LUNEDÌ 16 MARZO (ore 20.30)VICENZA-CATANIA (1-3)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 59 30 16 11 3 46 21

BOLOGNA (-1) 51 30 14 10 6 39 26

AVELLINO 49 30 13 10 7 31 26

VICENZA 48 30 13 9 8 34 28

FROSINONE 47 30 13 8 9 42 36

LIVORNO 47 30 13 8 9 47 33

SPEZIA 43 30 11 10 9 39 32

PESCARA 43 30 11 10 9 51 40

LANCIANO 40 30 8 16 6 43 37

PERUGIA 40 30 9 13 8 32 34

BARI 37 30 10 7 13 32 39

MODENA 37 30 8 13 9 26 25

ENTELLA 36 30 8 12 10 28 40

TERNANA 36 30 9 9 12 26 36

PRO VERCELLI 35 30 9 8 13 31 41

CITTADELLA 34 30 7 13 10 39 42

LATINA 34 30 7 13 10 24 27

TRAPANI 34 30 8 10 12 39 52

BRESCIA 33 30 8 9 13 34 41

CATANIA 31 30 7 10 13 42 46

CROTONE 31 30 8 7 15 30 40

VARESE (-3) 28 30 7 10 13 33 46

39’, a sorpresa, quando Garrita-no con un gran diagonale ha col-pito il palo. Più propositivo ilModena nella ripresa: fino aquando è rimasto in 11 (espulsoCionek per proteste dopo un fal-lo dubbio) ci ha provato, all’ini-zio con Ferrari due volte e con lagrande chanche di Cionek, cheal 25’ di testa ha costretto Gilletalla paratona (e sulla ribattutaGarritano ha calciato alto). Be-nino dunque il Modena, mode-sto il Catania e male l’arbitro: ilgiovane Chiffi, dopo aver grazia-to Rinaudo (ci stava il secondogiallo), è andato in crisi.

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GIUDICE SPORTIVO

� MILANO Il giudice sportivo ha trasmesso al procuratore federale per un supplemento di indagine gli atti relativi agli episodi denunciati da Gianluca Paparesta dopo la partita persa ad Avellino. Il presidente del Bari aveva denunciato di essere stato insultato, bersaglio di sputi e lancio di oggetti da parte dei sostenitori irpini, spiegando poi che il presidente dell’Avellino, Walter Taccone, aveva ammesso in parte l’accaduto limitatamente agli insulti. Secondo il giudice Emilio Battaglia,

dal referto dell’arbitro «emergeva il fatto che negli spogliatoi e negli spaziadiacenti di entrambe le società vi era un numero elevato di persone tale da impedirne l’identificazione al fine di valutare l’eventuale indebita presenza». Squalificati per una giornata Ebagua (Bari), Buchel (Bologna), Sodinha (Brescia), Bianco e Romagnoli (Carpi), Galardo (Crotone), Troest (Lanciano), Valiani (Latina), Crescenzi (Perugia) e Cocco (Vicenza). Ammende: 5.000 euro al Bari e 1.000 all’Avellino.

Sputi a Paparesta: supplemento d’indagine

Claudio Lotito, 57 anni ANSA

Serse Cosmi, 56 anni ANSA

Ore 18 Pro Patria-Lumezzane (2-2).CLASSIFICA Alessandria p. 57; Novara 56; Pavia (-1) 55; Bassano 52; Como 48; Feralpi Salò e Real Vicenza 45; Südtirol 41; Renate 39; Arezzo* e Venezia 38; Mantova (-3) e Torres 36; Monza e Cremonese 35; Giana 31; Lumezzane* 28; AlbinoLeffe 23; Pro Patria (-1) e Pordenone 21. (* una partita in meno).

GIRONE BCOSÌ SABATO Ore 14.30 Lucchese-Forlì (0-1), Savona-Pro Piacenza (1-0) e Teramo-Pistoiese (1-4). Ore 15 Prato-Pontedera (3-4) e Santarcangelo-Carrarese (2-2).Ore 17 Gubbio-Ascoli (2-2) e Spal-Grosseto (3-2). Ore 19.30 Ancona-San Marino (1-0).COSÌ DOMENICA Ore 14.30 Pisa-L’Aquila (4-1). Ore 16 Tuttocuoio-Reggiana (0-2).CLASSIFICA Ascoli p. 56; Teramo 52; Reggiana* 48; Pisa* 47; Pontedera 40; L’Aquila* e Ancona* 39; Tuttocuoio* 37;Carrarese 36; Gubbio 35; Lucchese e Spal 34; Pistoiese* e Grosseto (-1) 33; Prato e Santarcangelo 30; Forlì 29; Pro Piacenza (-8) 28; Savona 27; San Marino 23. (* una partita in meno).

FORLÌ (g.c.) Il Forlì ha ufficializzato l’ingaggio del tecnico Aldo Firicano al posto dell’esonerato Richard Vanigli. L’ex difensore del Cagliari ha diretto ieri il primo allenamento e oggi sarà presentato alla stampa. Intanto, anche il direttore generale Lorenzo Pedroni ha lasciato il club, risolvendo il contratto.

CARRARESE (l.s.) La Carrarese e il portiere Alex Calderoni hanno consensualmente risolto il contratto che legava il portiere al club fino al 30 giugno.

GIUDICE SPORTIVO In merito al recupero L’Aquila-Reggiana, il giudice sportivo ha squalificato per una giornata Karkalis, Maccarrone e Djuric (L’Aquila) e Mignanelli (Reggiana).

Page 28: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

28 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Raikkonen ora sorride«C’è allegria in Ferraried è un buon segno»1Vettel: «Nei test invernali raggiunti quasi tutti gli obiettivi». Ecclestone: «Bello se la rossa potesse lottare con Mercedes»

MOTOGP: JORGE FA LE CARTE AL MONDIALE

Lorenzo: «Sono al 90%,spero di battere Marquez»� MADRID — Jorge Lorenzo ha presentato la nuova Collezione 950 di orologi Sector «No Limits». L’occasione per fare il punto a pochi giorni dai test in Qatar, col Mondiale al via a fine mese: «Lo scorso anno di questi tempi tra il mio stato di forma e la situazione della moto eravamo al 50% del potenziale, oggi siamo al 90% e lavoriamo per cercare la perfezione. Per ora abbiamo provato solo a Sepang, un circuito pro Honda, e non eravamo lontani da loro. Vediamo cosa succede in Qatar, dove sono meno favoriti. Lì avremo un’idea più precisa della distanza che ci separa. E poi la mia storia

dice che nei test a Sepang io non sono mai stato il più veloce… Piuttosto se guardiamo alle gare della seconda parte del 2014, io sono quello che ha fatto più punti: da lì devo ricominciare. E dall’ottimo feeling che ho con la moto». L’obiettivo è battere Marquez: «Non sarà per niente facile, però la speranza c’è, così come le forze. Il colpo rimediato nella caduta di Sepang? Niente di grave, solo una botta al gomito. E nessuna polemica con la Michelin: bisogna provare per vedere come funziona la moto con altre gomme, sono state tratte delle conclusioni e sono sicuro che ci sarà un’evoluzione per migliorare le cose in futuro».

f.m.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

DUCATI PRAMAC GP15 IN VISTA � (p.g.) Presentazione in una cantina del Chianti per la Ducati

Pramac, al 14o anno in MotoGP. I piloti sono il colombiano

Yonny Hernandez, 26 anni, e il ternano Danilo Petrucci, 24.

Più stretto il legame con la Ducati. Dall’Igna: «Non escludiamo

di poter fornire a Yonny e Danilo la nuova GP15, a stagione

inoltrata, se lo meriteranno». Nella foto, da sinistra, Dall’Igna,

Hernandez, Campinoti, Guidotti, Petrucci e Ciabatti GUIDETTI

I l termometro dello stato disalute della Ferrari è rap-presentato da Kimi

Raikkonen, il «veterano» diMaranello, considerato che civinse il titolo 2007, otto annifa. «Quest’anno l’atmosfera èmolto buona, la gente è felice elavora insieme in maniera mol-to affiata. Credo che questo siaun buon segno e in più sembrache sia stata realizzata unabuona vettura», ha commenta-to il finlandese attraverso il si-to della rossa.

ESORDIO La medicina, pre-scritta dal duo Marchionne-Ar-rivabene, comincia a fare effet-to e il paziente rosso comincia

a stare meglio: «Durante l’in-verno — aggiunge SebastianVettel — siamo riusciti a svol-gere gran parte del program-ma di lavoro che ci eravamoprefissati. Ora è arrivato il mo-mento di andare in pista e l’Au-stralia ci dirà qual è il nostro li-vello di competitività».

ASSENTE Domenica sarà unadata particolare per il 4 volteiridato tedesco perché segneràl’esordio sulla rossa, con lostesso numero (il 5) con cuivinse il suo primo titolo. Ma,suo malgrado lo sarà anche perFernando Alonso, costretto a fare da spettatore dopo il bottorimediato a Montmelò il 22

febbraio. «Sono dispiaciuto —ha dettato al sito del team — dinon poter essere con Buttonma capisco le raccomandazio-ni dei medici e sto dando il tut-to per tutto per essere al via inMalesia. A Magnussen auguroil meglio, sono convinto che lamacchina è in buone mani».

SOSTENITORE VIP Come al so-lito al via del campione, pureBernie Ecclestone si scopre ti-foso interessato del Cavallino:«E’ ovvio sarebbe splendido sela Ferrari e altri due o tre topteam potessero competere conla Mercedes. Ma andrebbe be-ne anche se Hamilton e Ro-sberg dovessero lottare tra lo-ro. In F.1 ci sono sempre statiperiodi di dominio. Per esem-pio Michael Schumacher havinto tutti quei titoli, uno dopol’altro. E comunque il Mondia-le 2014 non è stato così male».

INCOGNITE Sarà ma la crisi èevidente al punto che pure laricca Germania rischia di nonpoter organizzare il GP («nonso perché non ci sia stato pub-blico negli ultimi anni, forsemanca Schumi», sottolineaBernie). A Melbourne si pre-senta poi la Manor (che ieri haannunciato lo spagnolo Rober-to Merhi come secondo pilota)ma nessuno sa se girerà. «Chipartecipa al Mondiale — diceBernie alla Dpa — sa quali so-no i requisiti e le condizioni. Noi paghiamo ai team circa900 milioni di dollari affinchégareggino». Intanto nel 2016arriverà il team di Haas che nelfrattempo si è comprato la sedeMarussia a Banbury e ha in-gaggiato l’ex ferrarista BenAgathangelou in qualità di ca-po dell’aerodinamica e RobTaylor, già capo progettistadella Marussia: il modellino inscala al 60% c’è già.

r.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sebastian Vettel, 27 anni, e Kimi Raikkonen, 35. Il tedesco ha vinto 4 Mondiali, il finlandese 1 IPP-GETTY

Alonso: «Mi spiace non essere lì con Button. Ma la McLaren è in buone mani, c’è Magnussen»

Manor: Merhi secondo pilota. Haas prende da Maranello Agathangelou come capo aerodinamico

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Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricercadi personale devono sempre intendersi ri-volte ad entrambi i sessi ed in osservanzadella Legge sulla privacy (L.196/03).

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Page 29: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

29MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

che non è stata mai fatta. Per me, era uno che esal-tava però non mi ha cambiato il mondo».

Quali sport seguiva?«Il calcio. Tifavo Juve, ma la Nazionale più di ognialtra cosa».

La sua prima auto?«Una Fiat 124 coupé bianca. Nuova di zecca, ar-rugginita dopo 18 mesi!».

Come ha rimediato?«Con una Honda Civic che non si è mai arrugginitané mi ha mai lasciato per strada. Per cui mi ha datol’occasione di comprarne una seconda».

Che cosa apprezza in Vettel?«È la pace associata alla saggezza. Sono qualitàdifficili in un giovane».

E Raikkonen?«Diverso da come lo abbiamo vi-sto nel passato. E’ tornato a esse-re una persona di carattere, èimpegnato».

Parla?(Risata) «Sì, sì, parla…in gene-rale parla, anche con me».

Alonso ha fatto intuire che seavesse potuto trattare con lei , probabilmente non avrebbe cam-biato squadra…«Discorsi ipotetici. Ho un gran-dissimo rispetto per lui, mi èsempre piaciuto come pilota ecome uomo. Non è stato un ma-trimonio facile con la Ferrari. Mapuò darsi che il suo ciclo si fossechiuso e dopo 5 anni fosse salu-tare per entrambi cambiare».

Alonso non ci sarà, in Australia.«Mi dispiace moltissimo a livelloumano. Spero si rimetta».

Lei che Ferrari possiede?«Ne ho più di una…».

La prima?«Dicembre 2004, una Ferrari 430: ce l’ho ancora.Quella con cui ho fatto il disastro (sorride: tampo-nò un’altra vettura in Svizzera; n.d.r.) è stata laquarta…».

Le resta del tempo per guidare?«Ogni tanto. Quando vado a Fiorano e c’è unamacchina nuova, faccio condurre il collaudatoreDario Benuzzi. Il quale, quando poi guido io facen-do disastri coi cambi di marce, non mi dice nienteper non imbarazzarmi».

Le piacerebbe un futuro da azionista Ferrari?«No».

E un futuro da presidente, dopo la scadenza del2018 quando potrebbe lasciare il gruppo Fiat-Chry-sler?«Sono al servizio del Cda. C’è differenza tra gesto-re e azionista. Gestisco sino a quando qualcuno michiede di farlo: quando vorranno qualcun altro selo troveranno. E’ diritto della proprietà».

A proposito, ha più sentito Montezemolo?«No».

Che cosa si sente di promettere agli italiani che fre-mono nell’attesa di vedere come si comporterà laFerrari nel GP d’Australia?«Il massimo impegno. A Melbourne ci sono 120persone nostre, a Maranello ce ne sono tante altrefocalizzate sulla telemetria, sui motori, su tutto ilresto. Abbiamo una squadra dedicata che sentel’impegno sulla pelle, dentro la pelle».

E lei?«Io sono peggio di loro!».

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«Sono al servizio del Cda. C’è differenza tra gesto-re e azionista. Gestisco sino a quando qualcuno michiede di farlo: quando vorranno qualcun altro selo troveranno. E’ diritto della proprietà».

A proposito, ha più sentito Montezemolo?«No».

Che cosa si sente di promettere agli italiani che fre-mono nell’attesa di vedere come si comporterà laFerrari nel GP d’Australia?«Il massimo impegno. A Melbourne ci sono 120persone nostre, a Maranello ce ne sono tante altrefocalizzate sulla telemetria, sui motori, su tutto ilresto. Abbiamo una squadra dedicata che sentel’impegno sulla pelle, dentro la pelle».

E lei?«Io sono peggio di loro!».

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A TU PER TU CONTENUTOPREMIUM

SU ENZO FERRARIFONDATORE DELLA SCUDERIA

UN GENIO, PERIL TANTO CHEHA LASCIATO.

COME STEVE JOBS

PASSIONI A QUATTRO RUOTELA FIAT NEL CUORE

LA PRIMA AUTO? UNA 124 COUPÈ,

ARRUGGINITADOPO 18 MESI!

GLI ALTRI INTERESSI I LIBRI CHE LEGGE

STO RILEGGENDO I CLASSICI RUSSI:

DOSTOEVSKIJ, TURGENEV...

SU MONTEZEMOLOPREDECESSORE AL CAVALLINO

SE HO PIÙ SENTITO LUCA DOPO IL

CAMBIO AL VERTICE? NO!

Marchionne«AMAVO LA ROSSA

QUANDO ERO PAISA’»PRIMO MONDIALE DA PRESIDENTE:

«VETTEL È PACE E SAGGEZZA, RARE NEI GIOVANI.ALONSO? MI PIACEVA MA ERA GIUSTO CAMBIARE»

L’INTERVISTA di PINO ALLIEVI

Quello che comincia domenica sarà ilsuo primo Mondiale da presidente del-la Ferrari. Un incarico che tutti pensa-vano fosse part time, fra gli impegnicol gruppo Fiat-Chrysler, le operazioniper la collocazione in borsa di una par-

te (piccola) del Cavallino, il rilancio Alfa Romeo, iproblemi con sindacati e governi e tanto ancora.Invece Sergio Marchionne è stato di parola e ora-mai vederlo a Maranello è la normalità. Ci passadue, tre giorni a settimana e anche più, non solochiuso nel suo ufficio nel quale campeggia una grande foto di Enzo Ferrari, ma anche nei repartidi produzione, delle corse, ovunque. Comparequando nessuno se l’aspetta e parla, decide, gesti-sce, partecipando persino alle riunioni dei gruppistrategici della F.1, confrontandosi con Ecclestonee gli altri costruttori. Il suo obbiettivo è riposizio-nare la Ferrari in un ruolo centrale nel mondo deigran premi, in termini politici e di risultati. Non siè prefisso scadenze: «Prima possibile», dice. Ma sisa che Marchionne ha fretta e la fiducia totale checoncede a chi lavora con lui è sempre a termine. Ilfascino del Cavallino lo ha stregato, coinvolgendo-lo più di quanto immaginasse, tanto da far emer-gere un suo lato nascosto fatto di impreviste com-ponenti emotive e sentimentali. Frutto (anche) del suo passato lontano dall’Italia, del riscatto nelCanada che gli ha dato due lauree (economia efilosofia), lavoro e sicurezze. Tutte cose che nonhanno cancellato il suo orgoglio di essere nato inquesto tormentato Paese al quale vorrebbe dareregalare speranza di rinascita. E non è affatto det-to che non ci stia riuscendo.

Che cosa l’affascina dell’avventura in Ferrari?«L’unica cosa che m’interessa è far ripartire i pro-cessi, vedere uomini e donne della Ferrari ches’impegnano e condividono gli obbiettivi da porta-re avanti. Io non c’entro…».

Guardava i gran premi alla tv, da ragazzo?«Non tutti, qualche volta sì».

Che cos’era la Ferrari per un italiano in Canada?«Una grande azienda. E una vettura che nessunodi noi si poteva permettere di acquistare. Ne circo-lavano poche, quando le vedevamo per strada era-no una enorme fonte di orgoglio. Rappresentava-no il meglio dell’Italia».

Ed Enzo Ferrari?«Un genio. Non l’ho mai conosciuto e mi risultaimpossibile giudicarlo. Lo faccio però attraverso iltanto che ha lasciato dietro di sé. Ho conosciutoinvece Steve Jobs e anche lui ha dato vita a unarealtà incredibile. Persone uniche».

Gilles Villeneuve ha attraversato la sua gioventù:che cosa ha rappresentato per lei, per il Canada?«Era un idolo ma non l’abbiamo visto come pro-motore della Ferrari o della F.1. È un’associazione

150I giorni di Marchionne da presidente della Ferrari: è a capo del Cavallino dal 13 ottobre 2014, suben- trando a Montezemolo

IL NUMERO

Sergio Marchionne, 62 anni, a.d Fcae presidente Ferrari. Più a sinistra Vettel sulla SF15-T ANSA-GETTY

Sopra, il campione in carica Lewis Hamilton, 30 anni, inglese approdato alla Mercedes nel 2013 AP

clicDOMANI IN EDICOLAUNO SPECIALESUL MONDIALE 2015

� Domani sarà in edicola uno speciale Gazzetta di 8 pagine sul Mondiale 2015 di F.1. Tutte le statistiche dei piloti e dei team, le piste, le curiosità e le parole dei protagonisti alla vigilia della prima gara in Australia.

NON DIVENTERÒAZIONISTA FERRARI.

PRESIDENTE DOPOIL 2018? SONO

AL SERVIZIO DEL CDA

Formula 1RVerso Melbourne

Page 30: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

30

Claudio GhisalbertiINVIATO A LIDO DI CAMAIORE (LUCCA)

D ice di avere in testa solo il Giro, suo grandeobiettivo della prima parte di stagione. Nonsi può nemmeno definirla una piccola bugia,

è semplice pretattica. Quando è in bici, AlbertoContador pensa solo a vincere tanto che, per nonstressare troppo i suoi gregari, è costretto a cam-biarli spesso, a farli ruotare. Del resto, se non seiContador non puoi resistere a quell’enorme pres-sione che lui stesso si pone. Competitivo sempre, inogni cosa. In pratica, come approccio psicologico ecome personalità, è l’esatto contrario di VincenzoNibali. Così lo spagnolo, anche nel giorno della vi-gilia della 50a Tirreno-Adriatico, è attento, guar-dingo, all’erta. Fiuta l’aria con istinto animalesco. Eogni tanto, quando si sente al sicuro, si lascia anda-re a qualche confidenza e regala qualche sorriso.Viene da pensare che sia più sereno rispetto al fina-le della stagione scorsa. Una stagione conclusa sìcon il trionfo alla Vuelta, parziale riscatto dopol’abbandono per caduta al Tour, ma anche con il noe le relative polemiche alla maglia rossa della na-zionale spagnola.

Contador, che cosa si aspetta da questa corsa?«Per me quest’anno i piani sono un po’ differentirispetto al passato. La Vuelta Andalusia mi ha datofiducia, ma ho in testa solo il Giro. Sono alla parten-za con più tranquillità rispetto al 2014. Questo nonvuol dire che mi tirerò indietro, perché questa èuna corsa bellissima e importante. Ma certamentecorrerò pensando al grande appuntamento di mag-gio con la maglia rosa. Qui ripetere la vittoria saràcomplicato anche perché il livello dei rivali è moltoalto».

Però non ci sarà Froome, che l’ha battuta in Andalu-sia. Che cosa cambia?«Nulla o quasi. Di certo non il mio modo di correre.Ci sono il vincitore del Giro (Quintana, ndr) e del

Tour (Nibali, ndr). Ripeto, livello altissimo».

Pensa che il Terminillo deciderà la generale?«Non conosco quella montagna, non so quanto pos-sa decidere la corsa». In realtà questo arrivo in sali-ta l’ha già cerchiato di rosso da dicembre.

Intanto si presenta al via di questa corsa con il rinno-vo del contratto con la Tinkoff-Saxo, un contratto che verosimilmente l’accompagnerà fino a fine car-riera«Sì, ho prolungato fino a tutto il 2016. Abbiamo tro-vato l’accordo in modo rapido equesto per me è importante per-ché avevo bisogno di decidere infretta il mio futuro. Questa squa-dra era la mia prima opzione. Èun gruppo fantastico, molto uni-to e che volevo tenere assieme.Devo ringraziare Tinkov e gli altrisponsor».

Con Oleg Tinkov, il padrone dellasquadra, nel 2013 erano sciabola-te. Ora fila tutto alla perfezione.Che cosa è successo?«Siamo persone intelligenti, cisiamo parlati, abbiamo analizza-to la situazione, e tutto è statochiarito. Ora la nostra relazione èeccellente. Il momento chiave èstato il raduno di fine 2013 aGran Canaria. Oleg ha una passione incredibile peril ciclismo sport, questo è importante». Il magnaterusso è lì a due passi e dice: «Per noi russi le cosecambiano velocemente. Per noi un anno vale ventidei vostri. Voi italiani siete troppo… (e con le manimima il paraocchi, ndr). Ora Alberto è più forte.Anzi, lui è il numero 1 al mondo, Nibali il 2».

Torniamo a Contador. Alberto, ha un nuovo compa-gno, Ivan Basso. Che cosa pensa di lui?«Impressionante (il suo volto s’illumina in un largo

sorriso, ndr). Dalla prima pedalata abbiamo fattola stessa preparazione e faremo lo stesso calenda-rio. Per me è un lusso potere contare su un corrido-re della sua classe. Anzi, su una persona della suaclasse. Ho totale fiducia in lui. Sono sicuro che an-drà fortissimo. Già avete visto qualcosa in Andalu-sia, anche se il terreno non era perfetto per lui. Sa-pevo che un giorno avrei di nuovo corso con Ivan eora sono felice perché con lui ho sempre avuto unarelazione eccellente».

A proposito di programmi, conferma che prima delGiro correrà solo il Catalogna?«Sì. In aprile faremo un ritiro didue settimane in altura. Non ab-biamo ancora deciso se a Tenerifeo a Livigno».

Che cosa pensa del rapporto dellaCommissione riforme dell’Uci?«Interessante. M’hanno contatta-to e sono stato molto felice di in-contrami (nei mesi scorsi in Sviz-zera, ndr) e collaborare con loroper migliorare questo sport che èla mia vita e la mia passione. Piut-tosto mi ha sorpreso quello chemolti giornali hanno scritto su dime come se fosse una novità. Nonc’è niente di nuovo, sono cose cheho già spiegato tempo fa».

È vero che tra giornali e internet segue in continua-zione i suoi rivali?«Certo, dei miei avversari diretti voglio sapere e ca-pire tutto. Niente va lasciato al caso».

E allora facciamo un pronostico...«Ci sono Quintana, Nibali, Uran… Non facile».

Dovesse scommettere su un nome?«Ditelo voi». Poi scoppia a ridere. Ok: Contador.

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L'ANALISIdell’inviatoLUCA GIALANELLA

ALBERTO È PIÙ AVANTIATTENTI A FORMOLO

S i guardano attorno, guardinghi.Fiutano l’aria come cani da caccia.Sanno benissimo che cosa gli

avrebbero chiesto, perché è questa la prima corsa dopo la pubblicazione del rapporto della Commissione Uci di riforma del ciclismo. E qui, alla Tirreno-Adriatico, ci sono tutti. Contador, Nibali, Quintana, Cancellara, Sagan, Uran. Doveva esserci anche Froome. Doveva. Diciamolo subito: non ha vinto l’ipocrisia di frasi fatte, con parole di circostanza buttate nell’arena solo per tenere buoni i giornalisti. Contador il più profondo, perché la macchia del clenbuterolo gli pesa ancora: ma l’incontro con i vertici Uci a Madrid l’aveva svelato subito lui stesso cinque anni fa, e comunque, in segreto, senza pubblicità, ha incontrato in inverno la Commissione Uci. Cancellara il più aperto, perché «non dobbiamo guardare sempre al passato. Se mi date le pagine, le leggerò a fine anno, ma è il futuro che conta, il ciclismo è cambiato». E Nibali è stato onesto, come sempre: «Non ho letto niente».

LE FERITE I pini sono a bordo strada, sradicati. Avanti e indietro di camion e operai, tra Lido di Camaiore e Forte dei Marmi. Ogni strada ha il suo martirio. Un uragano, le ferite. La 50a Tirreno-Adriatico targata Gazzetta accende sulla Versilia i riflettori del mondo, 156 Paesi collegati per una corsa che rivaleggia con il Tour per qualità. Anche la decisione di non ostacolare il ripristino del territorio con la cancellazione della cronosquadre, che avrebbe toccato le aree più colpite di Forte dei Marmi, è stata molto apprezzata. Cancellara: «Complimenti all’organizzazione, mi piace parlare di questo perché la sicurezza, per noi e per gli altri, conta molto».

LA CORSA E così oggi si parte con un cronoprologo di 5400 metri, 4 curve e una rotonda. Inizio stravolto, rispetto ai 22,7 km della cronosquadre. I favoriti? Almeno una dozzina. Cronomen, pistard inseguitori, velocisti esplosivi. Da Malori, Cancellara, Clement, Tuft, Terpstra, Bodnar, Sergent, a Cummings, Durbridge, Hepburn, Bennati, Mezgec. Ci sono due rettilinei da quasi 5 km sul lungomare, in andata e ritorno, con l’incognita vento. Adriano Malori è cresciuto a livello dei migliori, ma la distanza è forse troppo breve: a San Benedetto 2014 ha battuto tutti (su 9,1 km), a gennaio a San Luis (17 km) ha piegato l’iridato Kwiatkowski. Tra i big, Contador è quello più avanti: 7 tappe qui e altrettante al Catalogna a fine mese prima del Giro d’Italia. Nibali deve crescere, e ci proverà tappa per tappa, piuttosto che aspettare il faccia a faccia sul Terminillo, domenica; Quintana è alla prima corsa europea dell’anno. La sorpre-sa? Davide Formolo, miglior giovane in Algarve. Ha 22 anni. Non ne aveva ancora 7 quando Armstrong e Uci, nel 1999, si tenevano sottobraccio. Sarebbe un bel modo per ripartire. Verso il futuro.

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Occhi da tigre,studio dei rivali:Re Contadorè già in caccia

1Alla Tirreno-Adriatico lo spagnolo insegue il bis del 2014: «Nulla va lasciatoal caso. Il pronostico? Fatelo voi, ma io sto bene. Poi ho Basso con me, è un lusso». E rivela l’incontro con la Commissione Uci

ALBERTO CONTADORSPAGNOLO, 32 ANNI

«SÌ, RESTO ALLA TINKOFF-SAXO ANCHE

PER IL 2016. SOLUZIONE GIUSTA, SIAMO

UN GRANDE GRUPPO»

CiclismoRLa 50a edizione scatta da Lido di Camaiore

RIECCOLIVincenzo Nibali, 30 anni,e Alberto Contador, 32,scherzano con il Tridente di Nettuno, trofeo della Tirreno-Adriatico:il siciliano l’ha vinto nel 2012e nel 2013, lo spagnolo un anno fa. Si ritrovano per la prima volta dal Tour 2014 FOTO BETTINI

Page 31: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

31MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Crono di 5,4 km:diretta RaiSport 1dalle 13.10Malori ci prova

PARIGI-NIZZA

Bouhanni in lacrimeGreipel-sprintBoonen oggi si opera

L e immagini più emozio-nanti sono arrivate al mat-tino, quando la Parigi-Niz-

za ha osservato un minuto di si-lenzio per la tragedia aerea inArgentina nella quale hannoperso la vita 10 persone, fra cuitre campioni transalpini. NacerBouhanni era il più commosso,vestito con una maglia nera: ilvelocista francese, che d’inver-no si allena tirando di boxe, eragrande amico del pugile AlexisVastine, una delle vittime.

TAPPA La frazione, tutto som-

mato, non ha offerto sussulti,se si eccettua un tentativo dicontropiede nel finale di Mar-tin, Boom e Thomas: a Saint-Amand-Montrond ha vinto allosprint il tedesco della Lotto-Soudal André Greipel (2 centrinel 2015, 119 da pro’) su Dema-re e Degenkolb con Bonifazio10° e primo italiano. Fabio Aruha chiuso in gruppo, 42°: il sar-do dell’Astana è al debutto sta-gionale. In classifica (oggi altratappa di transizione in attesadelle salite) guida sempre il po-lacco Michal Kwiatkowski, l’iri-

dato in linea che domenicas’era imposto nel cronoprolo-go.

K.O. Niente da fare infine — siera già capito lunedì — perTom Boonen, caduto a 17 kmdalla fine della tappa dell’altroieri e ritirato. Ulteriori esami hanno evidenziato che il34enne belga della Etixx-QuickStep ha anche una frattura alradio e sarà operato oggi ad He-rentals per sistemare la clavico-la sinistra. «Sono davvero delu-so — ha commentato TornadoTom —: è la terza volta di filache qualcosa compromette lamia campagna delle Classicheal Nord. Già due secondi dopola caduta avevo capito che tuttoera volato via. È stata una cadu-ta stupida, ma non posso cam-biare quello che è successo. De-vo semplicemente accettarlo».

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� Un controllo a sorpresa, fuori competizione, due giorni dopo il 7° posto alla Classica di Almeria del 15 febbraio, è stato fatale a Lloyd Mondory: il 32enne francese dell’Ag2r, pro’ dal 2004 (3 successi), è stato trovato positivo all’Epo. Se le controanalisi confermeranno, rischia 4 anni di stop (e non più 2) dopo le recenti modifiche al codice Wada. Mondory sabato aveva partecipato alla Strade Bianche (79°) e da oggi avrebbe dovuto correre la Tirreno-Adriatico. Dal 2012 è il terzo caso doping che colpisce l’Ag2r dopo Steve Houanard (Epo, settembre 2012) e Sylvain Georges (Eptaminolo, uno stimolante, a maggio). «Mi vergogno, non so fare il mio lavoro», ha detto in lacrime il team manager Vincent Lavenu.

� LUTTO Per un tragico incidente — è stato travolto da un camion mentre si stava allenando — ieri a Mont-Saint-Guibert, nel Brabante, è morto a 38 anni (appena compiuti) il ciclocrossista belga Patrick Gaudy.

DOPING

Mondory positivo all’EpoAg2R, tre casi in 3 anni

A CAMAIORE LA NUOVA MAGLIA AZZURRA� Presentata al Lido di Camaiore (Lu) la nuova maglia azzurra targata Tagetik, giovane azienda toscana di software. «Sono convinto - ha detto il c.t. Davide Cassani - che investire sui giovani con il supporto di una giovane azienda come Tagetik sia un valore aggiunto a tutto il mondo del ciclismo». BETTINI

LA MAGLIA GIALLA

Nibali: «La formanon è al massimoGiorno per giornovedrò cosa fare»1 Sul rapporto della Commissione: «Non l’ho letto»Qui lo segue Sheferanziché Martinelli

INVIATO A LIDO DI CAMAIORE

«N on so niente, nonsono informato,quindi non ho nulla

da dire». Prima ancora che lacorsa cominci, un giornalistainglese sferra subito l’attacco aVincenzo Nibali, chiedendogliun parere sul rapporto della Circ, la Commissione indipen-dente di riforma del ciclismovarata a febbraio del 2014 dal-l’Uci. La maglia gialla, già infa-

stidita dai vortici attorno allasua Astana per via della vicen-da licenza World Tour, e da unacondizione non proprio eccel-lente, sceglie di non commen-tare. Stesso atteggiamento te-nuto peraltro da Fabian Can-cellara («Non ho quei fogli eadesso non avrei neppure tem-po di leggerli. Forse a fine sta-gione…»).

DAY BY DAY Vincenzo preferi-sce restare in ambito ciclisticoe relazionare sulla propria con-dizione. «Sto bene. Ma la for-ma, anche se ci sto lavorandomolto, non è certamente quelladei giorni migliori — dice il si-ciliano, che vinse la Corsa deiDue Mari nel 2012 e 2013 —.Non sono nella situazione per-fetta per puntare al successo.Giorno dopo giorno vedrò checosa potrò fare».

Considerato il suo grande cuo-re e la sua enorme classe, sipuò scommettere che qualchecolpo lo proverà comunque.«Non sarà facile – prosegue –ma certo cercherò di fare benesenza dover ammazzarmi perpuntare per forza alla vittoria».E chi, secondo lui, potrebbescrivere il proprio nome nell’al-bo d’oro dopo il suo e quello diAlberto Contador? «Da quelloche ho visto finora, mi pare cheQuintana sia quello che è parti-to più forte. E poi Nairo arrivada un periodo in altura. Credosia lui l’uomo da battere».

FREDDO E VENTO Qualcuno havisto lo Squalo particolarmen-te rabbuiato e teso al terminedelle Strade Bianche. «Unacorsa già dura resa ancora piùtosta dal vento (ma il sicilianoera molto arrabbiato anche perl’ulteriore aria provocata da unelicottero a bassissima quota,ndr). Al traguardo faceva fred-do e non avevo voglia di pren-dere un colpo d’aria. Quindi mispiace che qualcuno ci sia ri-masto male, ma io non ho volu-to fermarmi più del dovuto». Intanto oggi Giuseppe Marti-nelli compie 60 anni. Il diessebresciano li festeggia in Fran-cia, sull’ammiraglia che segueFabio Aru alla Parigi-Nizza.Vincenzo Nibali è passato a farparte del gruppo di lavoro deldiesse kazako Alexandr Shefer.

c.ghis.© RIPRODUZIONE RISERVATA

HANNO DETTO

NAIRO QUINTANA25 ANNI, MOVISTAR

«BASTA VEDERE LA LISTA DEI PARTENTI PER

CAPIRE L’IMPORTANZA DI QUESTA CORSA: IL

PIÙ FORTE? CONTADOR»

FABIAN CANCELLARA33 ANNI, TREK FACTORY RACING

«PUNTO ALLA CRONO D’APERTURA. BRAVI GLI

ORGANIZZATORI CHE HANNO PENSATO ALLA

NOSTRA SICUREZZA»

DAVIDE FORMOLO22 ANNI, CANNONDALE-GARMIN

«VENGO DA UNO STOP PER GUAI INTESTINALI.

MA TENGO A QUESTA GARA: NON M’ARRENDO, PUNTO AL TERMINILLO»

SCATTA IL BETTOdi PAOLOBETTINI

PER OGGI VOTO TERPSTRATRA I BIG VEDO BENE URAN

S ono curioso di vederecome reagiranno icorridori al cambio

di inizio della Tirreno-Adriatico. È un aspetto soprattutto mentale, psicologico. Perché le squadre si erano attrezzateper una cronosquadre di 22 km, avevano fatto ricognizioni e prove dopo le Strade Bianche, scelto i materiali. E adesso invece il prologo di 5,4 km diventa una sfida di tutti contro tutti. Non è la stessa cosa, ve lo assicuro. Bisogna riorganizzarsi, riprogrammare.

Prendete Contador: ha qui una squadra fortissima e con la cronosquadre sarebbe stato sicuramente da battere. Era, questa, una prova in cui avrebbe voluto guadagnare: Alberto va già forte e nella crono si sarebbe esaltato. Per Nibali, invece, che ha una condizione ancora in miglioramento, la cronosquadre sarebbe stata uno scudo per perdere meno. E lo stesso vale per Quintana, che mi sembra il più debole dei tre: la Movistar è

fortissima in questa prova. Invece ora le carte si rimescolano. Tutti contro tutti, da soli. Quintana è quello che perderà di più, ma anche Nibali può pagare, non è esplosivo; Contador un poco meglio su una distanza così corta: il migliore dei big sarà Uran, che dalla cronosquadre avrebbe potuto avere davvero un buon vantaggio. Quanto distacco tra loro? Credo una decina di secondi al massimo, 2” al chilometro. Meno, alla fine, di quanto una squadra, in giornata-no, avrebbe potuto perdere da un’altra in stato di grazia su 22 km.

Chi vincerà il prologo? E’ sempre bello dire Cancellara, ma io voto Terpstra, il re della Roubaix, che ha già vinto una crono in Qatar, anche se un pelino più lunga. Malori? Credo sia troppo breve. Adriano ha le leve lunghe e ha bisogno di qualche chilometro in più per ingranare al meglio. Comunque sarà lì, a pochi secondi.

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LA GUIDA

Grazie al successo dello scorso anno, Alberto Contador apre la lista dei partenti (175 di 22 squadre) con il numero 1.

I MIGLIORI: 1 Contador (Spa),2 Basso, 3 Bennati, 4 Bodnar (Pol), 6 Kreuziger (Cec), 7 Sagan (Slk),8 Tosatto, 11 Pozzovivo, 12 Betancur (Col), 15 Montaguti, 16 Nocentini,21 Nibali, 22 Grivko (Ucr),23 Gruzdev (Kaz), 24 Lutsenko (Kaz), 25 Scarponi, 26 Tleubayev (Kaz), 27 Vanotti, 28 Westra (Ola), 31 Pirazzi, 32 Barbin, 33 Battaglin, 34 Boem, 35 Bongiorno, 36 Colbrelli, 37 Ruffoni, 38 Zardini, 41 Van Avermaet (Bel), 42 Bookwalter (Usa), 44 D. Caruso, 45 De Marchi, 47 Oss, 48 Quinziato, 51 Bennett (Irl), 52 Dempster (Aus), 56 Salerno, 61 Rubiano (Col),62 Avila (Col), 63 Ardila Cano (Col), 65 Duarte (Col), 67 Quintero (Col), 71 Uran (Col), 72 Brambilla, 73 Cavendish (Gb), 74 Renshaw (Aus), 75 Sabatini, 76 Stybar (Cec), 77 Terpstra (Ola), 81 Pinot (Fra),82 Ladagnous (Fra), 83 Le Bon (Fra), 84 Morabito (Svi), 85 Offredo (Fra), 91 Pelucchi, 93 Brandle (Aut), 94 Clement (Ola), 101 Pozzato, 102 Gebremaryam (Eti), 103 Modo-lo, 104 Mori, 105 Niemiec (Pol), 106 Richeze (Arg), 107 Serpa (Col),111 Van den Broeck (Bel), 116 Roelandts (Bel), 118 J. Vanendert (Bel), 121 Quintana (Col), 122 Ama-dor (C. Rica), 123 Castroviejo (Spa), 124 Herrada (Spa), 125 Malori, 127 Ventoso (Spa), 128 Visconti, 131 Boasson Hagen (Nor), 132 Ciolek (Ger), 133 Cummings (Gb), 134 Farrar (Usa), 135 Goss (Aus), 136 Janse Van Rensburg (Saf), 137 Mentijes (Saf), 138 Sbaragli, 141 Nielsen (Dan), 146 Santaromita, 147 Tuft (Can),148 A. Yates (Gb), 151 Hesjedal (Can), 152 Formolo, 153 Haas (Aus), 155 D. Martin (Irl), 156 Moser, 157 Navardauskas (Lit), 158 Villella,161 Rolland (Fra), 162 Arashiro (Giap), 172 Arndt (Ger), 173 De Backer (Bel), 174 Geschke (Ger), 181 Rodriguez (Spa), 182 G. Caruso, 183 Losada (Spa), 184 Moreno (Spa), 185 Paolini, 191 Vanmarcke (Bel), 192 De Weert (Bel), 193 Flens (Ola), 194 Leezer (Ola), 195 Martens (Ger), 196 Ten Dam (Ola), 197 Keizer (Ola), 201 Kiryienka (Bie), 202 Siutsou (Bie), 203 Konig (Cec), 204 Nieve (Spa), 205 Poels (Ola), 206 Puccio, 207 Stannard (Gb), 208 Viviani, 211 Cancellara (Svi), 212 Arredondo (Col), 213 Devolder (Bel), 214 Irizar (Spa), 215 Mollema (Ola), 216 Popovych (Ucr), 217 Roulston (N. Zel.), 218 Sergent (N. Zel.).

ORARI CRONO Primo a partire Davide Villella alle 13.10. I più attesi: 13.25 Hepburn, 13.34 Viviani, 13.53 Moser, 13.59 Clement, 14.17 Modolo, 14.36 Bennati, 14.51 Stybar, 15.13 Terpstra, 15.14 Tuft, 15.17 Sergent, 15.37 Malori, 15.40 Mezgec, 15.48 Cummings, 15.51 Nibali, 15.57 Uran, 15.58 Durbridge, 15.59 Quintana, 16.00 Porsev, 16.01 Cancellara, 16.02 Veelers, 16.03 Nocentini, 16.04 Contador.

TV Diretta RaiSport 1 dalle 13 alle 15.10; Rai3 dalle 15.10 alle 16.30; Eurosport 2 alle 15.45.

7 TAPPE, DOMENICA IL TERMINILLO

L A Z I O

T O S C A N A

U M B R I A

M A R C H E

A B R U Z Z O

E M I L I AR O M A G N A

C A M

M O L I S E

M a r A d r i a t i c o

Napo

ROMA

PortoSant’Elpidio

Castelraimondo

Esanatoglia

Arezzo

Indicatore (Arezzo)

Cascina

Camaiore

Terminillo

Rieti

San Benedettodel Tronto

Lido di CamaiorePARTENZA

OggiDomani13/314/315/316/317/3

5,4

153

203

226

197

210

10

Totale 1.004,4

1ª2ª3ª4ª5ª6ª7ª

Lido di Camaiore (crono individuale)

Camaiore-Cascina

Cascina-Arezzo

Indicatore (Arezzo)-Castelraimondo

Esanatoglia-Terminillo

Rieti-Porto Sant’Elpidio

San Benedetto del Tronto (crono individuale)

Data kmTappa Partenza/Arrivo

GDS

Page 32: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

32 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Perugia, mostra quanto vali»1L’ex Atanasijevic guida gli umbri sul campo del Belchatow, in palio la Final Four«Serve l’energia dell’andata: è la gara più importante dell’anno. Uno spettacolo»

LA GUIDA

(a.a) Oggi il ritorno dei quarti di Champions maschile. A Perugia. in campo alle 18 (dir.FoxSports2HD) a Belchatow (Storti 2°) serve una vittoria, con la sconfitta al tiebreak si va al golden set. Addio Challenge per l’Igor Gorgonzola. Impresa in Cev del Galatasaray di Barbolini, Bosetti e Centoni: rovescia al golden set il ko a Omsk, semifinale col Sopot di Micelli.Maschile (ritorno quarti) oggi: 20.30 Resovia (Pol)-Novosibirsk (Rus) (and. 3-1), 18 Belchatow (Pol)-Sir Safety Perugia (and.2-3), 18 Halkbank Ankara (Tur)-Kazan (Rus)(a. 0-3). Final 4 a Berlino, 28-29/3Femminile (rit. quarti) domani: 17.30 Fenerbahce Istanbul (Tur)-Vakifbank Istanbul (Tur) (and. 1-3), 20 Zurigo (Sui)-Eczacibasi Istanbul (Tur) (a. 0-3), 16.30 Dinamo Mosca-Unendo Yamamay Busto (0-3). Final 4 a Stettino (Pol), 4-5 aprileAltre coppe (ritorno quarti)Coppa Cev Maschile: Anversa (Bel)-Lennik (Bel) (and.0-3), Fenerbahce Istanbul (Tur)-Dinamo Mosca (Rus) (and.0-3), oggi 20.30 Roeselare (Bel)-Energy TI Diatec Trentino (and.2-3), Teruel (Spa)-Kedzierzyn Kozle (Pol) (and.0-3).Coppa Cev Femminile: Nantes (Fra)-Krasnodar (Rus) (and.0-3), Rabita Baku (Aze)-Beziers (Fra) (and. 3-1), Galatasaray (Tur)-Omsk (Rus) 3-1 (gs 15-12; 0-3), Sopot (Pol)-Bacau (Rom) (and. 3-0).Challenge Cup Maschile: oggi 20.30 Cmc Ravenna-Belgrado (Ser) (and. 2-3), Alexandropolis (Gre)-Lisbona (Por) (and. 0-3), Novi Sad (Ser)-Galatasaray(Tur) 3-0 (gs 15-11; and. 1-3), Nizhni Novgorod (Rus)-Mmp Ankara (Tur) (and.0-3).Challenge Cup Donne: Bursa(Tur)-Vilsbiburg (Ger) (a. 3-0), Schweriner (Ger)-Igor Gorgonzola Novara 3-2 (23-25, 15-25, 25-23, 25-20, 15-11; and. 3-1), Yuzhny (Ucr)-Steinkjer (Nor) 3-0 (and.3-0), Naxos (Gre)-Ekaterinburg (Rus) (and.3-0). IN FRANCIA (f.e.) La centrale di Bergamo Federica Tasca finirà la stagione in Francia al Nantes.

Si gioca a Lodzalle 18 su FoxSports2

SciRMondiali giovanili in Norvegia

Gian Luca Pasini

«L e statistiche indivi-duali non le seguomolto. Perché quanti

punti fa un giocatore, anche semolti, sono merito della squa-dra: chi riceve e chi palleggia.Invece nel Trofeo Gazzetta so-no ancora in testa?». Aleksan-der Atanasijevic prima di im-barcarsi per la Polonia si infor-ma: nelle prossime ore dovràconcentrarsi solo sul Belcha-tow, a cui cercherà di strappareun posto fra le prime quattrosquadre d’Europa nelle finali diChampions League.

Sarà dura con 12 mila e più spet-tatori contro nel ritorno dei quarti?«Sappiamo cosa dobbiamoaspettarci - riprende il bomberserbo della Sir Safety PerugiaMvp della scorsa stagione e sul-la strada di confermarsi in que-sta -. Dobbiamo avere un po’ dirammarico perché abbiamovinto solo 3-2 all’andata, pote-vamo farcela anche 3-1 (perpassare il turno devono vincereo perdere al massimo al tiebre-ak e poi conquistare il goldenset, ndr). Sappiamo quanto sa-rà difficile vincere a Lodz, per-ché il Belchatow è una squadramolto forte. Dovremo dare ilnostro 100% e anche di più.Questa è la gara più importantedi tutta la stagione per noi».

Visto che ha giocato per due an-nate con il Belchatow (sul cam-po di Lodz nell’arena in cui l’Ital-donne ha vinto l’Europeo 2009)può descrivere l’atmosfera chesi vivrà?«In Polonia i tifosi non sono néviolenti, né antisportivi. Anzi.Fanno il tifo per la loro squa-dra, senza offendere. Sarà dav-vero una grande partita e ungrande spettacolo. Dobbiamoaccettare questa atmosfera,

concentrarci solo su quello chesuccede in campo. Se giochia-mo con l’energia dell’andatapossiamo conquistare queipunti che ci servono».

Avere tanti tifosi avversari èpeggio o meglio per lei?«Io adoro i tifosi: non importase sono per me o contro. Faccia-mo tutto questo per i tifosi: e inuna gara come questa abbiamola possibilità di dimostrarequanto valiamo. E conquistarequello che vogliamo fin dal-l’inizio stagione».

Questa sera (ore 18) vorrà an-che dimostrare che Belchatow si è sbagliata a lasciarla andare?«Non devo dimostrare nulla(ride, ndr). Io gioco per me eper la mia squadra. Ho avutodue grandi stagioni in Polonia.Poi ho deciso di fare un’altraesperienza e venire in Italia.Perugia, per ora, è il posto mi-gliore del mondo per me. E faròdi tutto per la qualificazione al-le finali di Champions: stiamomigliorando in ogni match epossiamo dimostrare in Italia ein Europa quanto valiamo».

Da quando è arrivato a Perugia come e quanto è cambiato?«Difficile da dirlo per me: sa-rebbe meglio chiederlo a uncompagno o all’allenatore. Di-rei che sono migliorato. L’annoscorso abbiamo avuto unagrandissima stagione: abbia-mo giocato due finali, la Coppae il campionato. Abbiamo gio-cato partite importanti. Sì direiche sono migliorato. E speroche in una gara come quella dioggi potrà dimostrare di essereil leader del gruppo. Dimo-strando che Perugia facendomifirmare un triennale non hafatto errori...».

Quando era giovane, voleva di-ventare come Miljkovic. Fra unpaio di anni in Serbia, ma forsenon solo ci saranno ragazziniche vogliono diventare come Atanasijevic. Che effetto le fa?«Certo che se dovessi sentire unragazzo che dice “voglio diven-tare come Atanasijevic” mi sen-tirei orgoglioso. Miljkovic lo èstato per me. Adesso guardopiù a me stesso, cercando di es-sere il meglio possibile».

Le classifiche di rendimento in-dividuale dicono che è il miglio-re del campionato.«Come ho detto: io non ci guar-do tanto. Cosa me ne faccio diuna consolazione del genere sepoi perdi la partita? Quando midicono “hai giocato bene”, maperdi a che serve?».

A Perugia in questi due anni è di-ventato un fenomeno. La gentela ferma per strada? Le chiedo-no autografi?«Perugia è una grande città.Con grandi persone. Mi dannouna grande carica emotiva, co-me nell’andata con Belchatow:uno dei più bei momenti dellamia carriera. Sento il loro sup-porto e lo voglio ripagare». Ainiziare da stasera…

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ALEKSANDAR ATANASIJEVICNAZIONALE SERBO

RITROVARE BELCHATOW? VOGLIO DIMOSTRARE

CHE PERUGIA HA FATTO BENE A PRENDERMICON UN TRIENNALE

Aleksandar Atanasijevic, 23 anni, alla seconda stagione con la maglia di Perugia TARANTINI

Sosio iridata juniores, ha la neve nel dna1Oro nel superG (come Kostner, Putzer, Nadia Fanchini e Curtoni), ultimo prodottodella storica famiglia Anzi di Bormio

clicTHOENI, FANCHINI, MOELGG, NEUREUTHER...TUTTI I PARENTI D’ARTE

� (s.f.) Di parentele illustri ce ne sono state e ce ne sono molte anche nel mondo dello sci agonistico, nazionale ed internazionale. Solo per ricordarne alcune, le sorelle francesi Marielle e Christine Goitschel, i gemelli Usa Phil e Steve Mahre, i croati Ivica e Janica Kostelic, i cugini azzurri Gustavo e Rolando Thoeni; ancora in casa nostra: le tre Fanchini (Elena, Nadia e Sabrina) e i due Moelgg (Manfred e Manuela), i cugini Peter Fill – Denise Karbon, i fratelli Bergamelli. Solo un accenno al capitolo padri-figli: Felix Neureuther, figlio di Christian e Rosi Mittermaier, Tina Weirather (Harti ed Hanni Wenzel), Fede Brignone, figlia di «Ninna» Quario, Elia Zurbriggen e Nina Ortlieb. E poi, allargando di poco l’ambito sportivo, i fratelli Giorgio e Manuela Di Centa e le cugine Isolde e Carolina Kostner.

Stefano Fiorucci

E’ d’oro la prima medagliaitaliana ai Mondiali ju-nior in corso di svolgi-

mento ad Hafjell (Nor) sulle pi-ste delle Olimpiadi 1994. A con-quistarla ieri nel superG femmi-nile l’azzurra Federica Sosio con 21/100 sull’atleta di casaHoltmann e 30/100 sull’elveti-ca Kopp che ha poi vinto la su-percombinata in cui la Sosio hasfiorato un’altra medaglia chiu-dendo 4a a 13/100 dal podio. La20enne lombarda si affiancanell’albo d’oro iridato di specia-lità ad atlete come Isolde Ko-stner, Karen Putzer, Nadia Fan-chini ed Elena Curtoni. «Sonocontentissima, in superG sape-vo di poter far bene ma vincereè un’altra cosa; peccato per lacombinata, in slalom non hosciato benissimo», ha commen-tato la ragazza della Squadra Bdi Devid Salvadori, che in sta-

gione si era già tolta numerosesoddisfazioni: il primo podio incoppa Europa (2a proprio in su-perG a Davos), l’ esordio in cop-pa del Mondo nello slalom diMaribor e pochi giorni dopo, aPila, il titolo italiano giovani dislalom, il terzo dopo slalom esuperG dello scorso anno.

DINASTIA Federica vive a Bor-mio ed è l’ultimo «prodotto»agonistico di una delle famigliepiù importanti dello sci lombar-do e nazionale. Il papà Eugenio,maestro di sci e allenatore, èuno storico tecnico dello sciclub Bormio: «Da tre anni hasmesso, ora segue la mia sorellaminore Virginia, che se la cavagià bene», racconta Federica,che ha un’altra sorella più gran-de, Caterina, anche lei maestradi sci e ora studentessa di osteo-patia a Milano. Maestra di sci èanche la madre Roberta, giàbuona atleta con un passato inazzurro: «Mio nonno materno

-prosegue Federica- è Aldo An-zi», un nome che tutti gli addet-ti ai lavori della neve conosco-no, una vera istituzione dellosci valtellinese, allenatore dellanazionale negli anni 70-80 euno dei «padri» dello sviluppoturistico dello Stelvio nonchéfratello di Stefano, componente

della mitica valanga azzurradegli anni 70 e primo vincitoreitaliano di una discesa di coppadel Mondo.

NEL DESTINO Con queste pre-messe familiari il suo destinosportivo era segnato: prestissi-mo sopra gli sci, ovviamentesotto la guida del padre fino al-l’ingresso in Nazionale nel2011, con un continuo crescen-do nel circuito giovanile. «In fu-turo potrà far molto bene in sla-lom, dove ora siamo molto ca-renti, e in combinata» ha dettoDevid Salvatori. Ora la Sosio,che ha dedicato la vittoria al-l’associazione onlus Cancro Pri-mo Aiuto di cui è testimonial,dovrà scegliere fra il superGdelle finali di coppa a Meribel ele finali di coppa Europa dovepuò fare il posto fisso in superGe discesa. Ieri in superG beneanche le altre azzurrine, tuttenelle 20: Bassino 7a, Gasslitter9a, Delago 14a, Galli 16a, Zenere19a; bene anche, in un mondia-le sottotono, anche il gigantemaschile con Daniele Sorio aun soffio dal bronzo, 4° a3/100, Maurberger 6°, Sala 8°,Buzzi 10° e Zingerle 11°.

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A sinistra Federica Sosio. Suo nonno Aldo è fratello di Stefano Anzi (a destra)

RIl nonno Aldo è stato allenatore della Nazionale,fratello di Stefanoleggenda azzurra

PallavoloRChampions League

Page 33: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

33MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’America scopre Datome«Giocare è una liberazione»1Dopo tanta panchina, l’azzurro conferma a Miami la buona prova di Orlando«Voglio mettere la pulce nell’orecchio che ai Boston Celtics c’è bisogno di me»

� Oggi gare di ritorno in salita negli ottavi di Eurocup per Cantù e Roma. La Foxtown deve vincere di 7 punti a Kazan per passare il turno (ore 17) mentre Roma, in casa (20.45) ha il compito quasi proibitivo di ribaltare il -16 dell’andata. Tutte e due le gare sono in diretta su SportItalia.

� L’Enel Brindisi perde a Nanterre 80-68 gara-1 dei quarti di finale di Eurochallenge (al meglio delle tre partite). Partita bene (12-4) ma presto ripresa (15-15), la squadra di Piero Bucchi dal 17-15 è costretta sempre ad inseguire la seconda forza del campionato francese alle spalle dello Strasburgo. Dal 47-50 la forbice si è allargata fino al -17 del 37’. Denmon chiude con 17 punti, con 4/11 al tiro, Cournooh finisce con 10, James 8 con 9 rimbalzi. Silente Pullen (5 con 2/8), ma è sotto canestro dove i francesi sono superiori (Shuler 17, Riley, Passave, Campbell 13). Domani a brindisi, ore 20.45, gara-2.� QUARTI DI FINALE (gara-1): Energia Targu-Le Mans 84-60, Trabzon-Avtodor Saratov 94-88, Francoforte Skyliners-Enisey 77-74. Gara-2: domani a campi invertiti.

Marcus Denmon 24 EVANGELISTA

EUROCHALLENGE

Quarti: Nanterre batte Brindisi

� L’Acea Roma ha ingaggiato Ramel Curry, guardia, già in Italia con Avellino e Pesaro, che ha iniziato la stagione a Limoges. Il club ha licenziato per giusta causa Brandon Triche che non era rientrato dagli Usa dopo le Final 8.RECUPERO Pistoia-Trento, non disputata domenica, sarà recuperata il 18 marzo.

SERIE AAcea, preso CurryTriche licenziato

EUROCUPCantù e Roma su Sportitalia

Luca Chiabotti

L a cosa divertente è sentire itelecronisti americani sco-prire che «Giggi Datomi

from Rome», e su questo a Olbiapotrebbero anche arrabbiarsi, èun giocatore di pallacanestro,vero, completo, che ci sta nellaNba. Noi lo diamo per scontato,ma loro non hanno tutti i torti:prima delle ultime due partite,contro Orlando e Miami, GigiDatome era sceso in campo 5volte quest’anno, solo due perdavvero, almeno per una decinadi minuti. Ma la sorpresa, e qual-che battuta come se in campocoi Celtics ci fosse Cenerentola,per i 10 punti in 10’ contro i Ma-gic s’è trasformata in curiosità econsapevolezza di avere di fron-te un giocatore vero nella garavinta a Miami, dove l’azzurro haeguagliato il suo massimo nellaNba (13 punti), con una gestio-ne dei suoi 20’ in campo da ele-mento importante nelle rotazio-ni di coach Brad Stevens. «Erada qualche partita che mi dicevadi stare pronto e, anche se que-sta frase mi risuona da un anno emezzo nelle orecchie, è successoe sono molto felice — dice Dato-me, arrivato ai Celtics da Detroitil 19 febbraio dove era stato uti-lizzato solo 16’28” quest’anno—. So che 2 gare nella Nba nonrappresentano nulla, ma è statauna liberazione dopo il momen-to che ho vissuto, con tantissimi“non entrato” e essere finito nel-la lista degli inattivi».

Appunto: come si fa a esserepronti nella sua situazione?«Sono stato sempre sul pezzo,bisogna essere sempre coinvoltiin quello che fa la tua squadraanche se sai che non giocherai,lavorare tanto individualmente,essere il primo ad arrivare e l’ul-timo ad andare via. Ma solo lapartita ti dà la vera opportuni-tà».

Crede che sia cambiato davveroqualcosa o teme che possa torna-re tutto come prima?«Ho imparato a non aspettarmipiù niente, posso controllare so-lo quello che faccio. Nelle rota-zioni degli esterni non c’era Ave-ry Bradley vedremo cosa succe-derà contro Memphis. Mancano20 partite alla fine della stagio-ne regolare, vivrò momenti dif-ficili, ma voglio mettere la pulce

nell’orecchio che c’è bisogno dime».

E’ arrivato nella Nba da tiratore.Secondo noi è un giocatore moltopiù completo, efficace anche in difesa: a Miami ha marcato an-che le guardie... Crede che Bo-ston l’abbia capito meglio di De-troit?«In linea di massima, sì. Ai Pi-stons mi hanno preso come spe-cialista e pretendevano che ti-rassi appena ricevevo la palla,che è un modo di concepire lapallacanestro lontanissimo dalmio. Ai Celtics sanno tutto di medai tempi di Roma, anche se inAmerica tutto ciò che non haifatto nella Nba non lo sai fare».

E’ un’emozione giocare nei Bo-ston Celtics...«E’ fighissimo e un po’ speciale.Non sono i Celtics più gloriosi ma c’è il mio nome su una ma-glia storica. Ogni volta che entroal TD Garden non posso fare ameno di guardare i posti in pic-cionaia dove ho assistito alle fi-nali del 2010 con mio fratello eun mio amico, da turista. Cinqueanni fa ero lassù, adesso in cam-

po. Boston è una bella città dovevivere anche se ho poco tempoper godermela e vivo ancora inalbergo».

Un po’ di astio per come l’hannotrattata a Detroit ce l’avrà...«Come nel resto della mia car-riera, ho subito delle scelte al-trui contro di me che mi hannofatto male. E ho cercato di dimo-strare in campo che erano sba-gliate. Anche in Italia ho dovutofar ricredere delle persone sulmio conto. A Detroit non era giu-sto che non giocassi mai, mai,mai. Ma dimostrare che avessiragione, è una cosa che devo so-prattutto a me stesso».

Le ultime due gare possono cam-biare le decisioni sul suo futuro,sul ritorno in Europa?«Il mio futuro è la prossima garacon Memphis. L’obbiettivo è riu-scire, nelle partite che mancano,a suscitare l’interesse della Nbanei miei confronti così da poterscegliere, alla fine dell’anno, trail maggior numero di offertepossibili per trovare quella mi-gliore per la mia carriera».

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BRAVI&CATTIVI di VINCENZO DI SCHIAVI

LAVRINOVICDall’acqua della piscina di Cocoon a quella di Lourdes. Dove Reggio Emilia deve aver immerso Darjus. Tornato in condizioni appena decenti ha messo il timbro sulla vittoria contro Avellino. «Cosa ci siamo persi in questi mesi» sospira Menetti. Dategli torto...

7

� PUNTI 9� RIMBALZI 4� MINUTI 16

EYENGAA volte si perde in forzature insensate, ma quello che ha fatto vedere contro Roma s’incolla al profilo di un giocatore dalle doti fisiche e tecniche notevoli per il nostro campionato. Buon per Caja, che se rianima un paio dei suoi, in un amen è fuori dalla palude

7.5

� PUNTI 18� RIMBALZI 10� STOPPATE 4

UMEHMvp della Coppa Italia vinta con Verona. In finale, con 36 punti, ha steso Ferentino dispensando magie davanti a una tribù che si gonfia ogni anno di piu. A Rimini, nella tre giorni targata Lnp, sono transitati in 30 mila tra gli stand di una fiera che non sparge vanità ma certezze

8

� PUNTI 36� RIMBALZI 6� LIBERI 10/12

AVELLINOAll’8° k.o. in 9 gare, col mercato bloccato dalla Fiba, e con squadra (Gaines nella foto) e società ibernate da uno stucchevole immobilismo, gli unici a dimettersi sono stati i tifosi. «Umiliatevi da soli» hanno scritto dopo Reggio. Che caos

4

� VINTE 8� PERSE 13� K.O. DI FILA 3

CREMONA Quando l’avversario è duro fisicamente, Cremona fa fatica a fare canestro. Per questo aspettava con ansia ll rientro di Cusin (nella foto) che si è fratturato un dito in un incidente domestico. Fuori altri 40 giorni: desperate house pivot.

5

� P.TI CUSIN 7.5� RIMBALZI 6.2� GARE FUORI 3

BOLOGNALa squadra più giovane, vince tre partite di fila è pronta per la zona playoff e perde contro l’ultima. Ne vince altre due, e si arrende subito a Venezia: più che dalla penalizzazione rischia di essere penalizzata dai mancati salti di qualità. Senza White (foto) è andata in bianco.

5

� BILANCIO 11-10� ULTIME 7 5-2� PENALIZZAZ. -2

CAPO D’ORLANDOGIANLUCA BASILE 40 ANNI

Eterna giovinezza

� PUNTI 9 � ASSIST 7� DA 3 PUNTI 3/4

9

Cocoon, l’acqua dell’eterna giovinezza, Gianluca Basile l’ha trovata a Capo d’Orlando dopo un elementare ma salvifico ragionamento. In coda ad una carriera straordinaria ha detto: «Basta, adesso vivo come dico io». Cioè nel profondo sud, scandito dal trittico: pesca, mare, famiglia. E si è allungato la carriera. Con le sue triple da urlo e senza certi americani indolenti e indisponenti tra i piedi.

Gigi Datome, 27 anni, ha realizzato 13 punti contro gli Heat pareggiando il suo massimo Nba ottenuto il 23/12/2013 contro Cleveland REUTERS

� C’è poca sostanza nel derby italiano stravinto da Denver con New York: Gallinari segna 9 punti, Bargnani 12 con 7 rimbalzi ma anche 4/14 al tiro. Meglio i 43 punti con 10 rimbalzi di Anthony Davis dei Pelicans e i 35 di Stephen Curry nel successo dei Golden State. Che, con Atlanta, è arrivata a 50 vittorie. A Est, Cleveland insegue a 10 successi di distanza mentre a Ovest, lotta per il secondo posto tra menphis (45) e Houston (43). RISULTATI: Chicago-Memphis 91-101; Phoenix-Golden State 80-98; Atlanta-Sacramento 130-105; LA Clippers-Minnesota 89-76; Miami-Boston 90-100; Denver-New York 106-78; Charlotte-Washington 69-95; Milwaukee-New Orleans 103-114

Gallinari batte BargnaniDavis 43 punti

GIGI DATOMEALA DEI BOSTON CELTICS

«NON ERA GIUSTO CHE A DETROIT NON GIOCASSI

MAI, MAI, MAI»

«IL MIO OBIETTIVO? SUSCITARE

INTERESSE PER ME NELLA NBA»

BasketRLa rivincita

TACCUINO

Page 34: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

34 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

NON SOLO SPORT CONTENUTOPREMIUM

SELES E SABATINI,AMICHE CONTRO TUTTIE SERENA SFIDA I FISCHI

Quelle lady di ferroMONICA NON AMA LE ESIBIZIONI, MA PER GABRIELA TORNA IN CAMPO A NEW YORK... SERENA GIOCA A INDIAN WELLS DOPO 14 ANNI

� 1 Monica Seles (a destra), 41 anni, con Gabriela Sabatini, 44, alla presentazione del match esibizione al Madison Square Garden 2 Uno scatto che ha fatto storia: la Seles dolorante, dopo essere stata accoltellata al torneo di Amburgo il 30 aprile 1993 AFP

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LA STORIA di VINCENZO MARTUCCI

S erena e Monica. Basta il nome, come si-nonimo di dominio nel tennis donne.Cioé di strapotere, in campo, senza alcu-

na possibilità dell’avversario di interferire conil punteggio. Soffocandolo di frustrazione e impotenza, fino a portarlo al pianto e anchealla fuga. Così è Serena Williams, così era, ieri,Monica Seles. Tutt’e due uniche e inimitabili:nella potenza, l’una, nella violenza, l’altra, una panterona smodata e poco atletica, ma in-sieme estremamente efficace, e un’iradiddioche tagliava l’aria imbracciando una falciatri-ce a due mani.

SEGRETI Due portenti con la racchetta, due

personalità dirompenti, due anime inquiete esofferenti nella vita. Due campionesse cherendono facile qualsiasi impresa sportiva, mapoi inciampano in se stesse e scadono nel gial-lo. Chi ci ha capito niente dei loro amori? Chiha davvero compreso i loro stop? Chi ha inter-pretato nel modo giusto le sconfitte più clamo-rose, e i ritorni più improvvisi, e trionfali? Pernon parlare delle amicizie. Le impossibili ami-cizie fra tennisti, che le divine Serena e Moni-ca, così lontane dai mortali vivono a modo lo-ro, con personalità. Vogliamo parlare del lega-me dell’afroamericana più famosa dello sportcon la biondissima, luminosissima, CarolineWozniacki? Vogliamo dire della micidiale bi-mane e della simpatia per le generose collegheRaffaella Reggi e per Gabriela Sabatini? Storiesemplici, umanissime, nate da uno sfogo, da

una lacrima, di chi è stato abbandonato a par-tecipazioni di nozze già inoltrate (la bella da-nese, dalla stella del golf, Rory McIlroy), dichi, unico fra le «top ten», si schierò al suofianco perché la classifica venisse congelatadopo lo sgambetto del destino (la bella argen-tina, dalla vita privata da sempre «top se-cret»).

L’ALTRA VITA Già, perché, per Serena e Moni-ca, la vita è un po’ l’opposto del tennis. Povera,la milionaria Serena, ricca di 19 corone Slam,a infortunarsi al piede calpestando un bicchie-re rotto in un ristorante di Monaco di Baviera epoi rischiare la vita per embolia polmonare aMiami. Ma le cose sono andate proprio comesono state raccontate? Povera, la prima bam-bina-prodigio Monica, a essere accoltellata al-le spalle ad Amburgo da un tifoso della rivaleSteffi Graf che così la tolse di mezzo. Ma comemai la lontananza si è protratta per tre anni?Povera, ancora, Serena, colpita dal tifo piùodioso, razzista, a Indian Wells, nella sua Cali-fornia: ma che distanze siderali ci sono in real-tà fra Compton, il ghetto nero di Los Angeles, eIndian Wells, il pensionato dorato dei bianchi?Povera, Monica, a veder morire l’amatissimopapà Karoly, a soffrire di disturbi alimentari edi sconvolgenti emicranie. Povere, le due re-gine del tennis, ma talmente forti, da risolle-varsi sempre, e comunque. Ostinate, ancheun po’ cattive. Agonisticamente parlando,come dicono i tanti 6-0 che seminano neitornei, insieme alla paura nelle avversarie,stroncando carriere anche fulgide. Permostrarsi poi dolci con le amiche e ma-gnanime coi nemici.

QUIZ Così Serena torna a Indian Wells dopo14 anni, dopo il fattaccio delle semifinali2001, quando papà Richard fermò Venusper lanciare la sorella minore, e il pubblicoquasi linciò - sonoramente - i Williams, ot-tenendone il clamoroso, lunghissimo, boi-cottaggio del torneo. Perché l’auto-esilio èfinito? A) Per sentimentalismo (qui vinseil primo grande torneo, nel 1999); B) Per unbonus mostruoso (con l’obiettivo degli orga-nizzatori di arrivare a 500mila spettatori nei10 giorni); C) Perché è una delle ultime corseWilliams; D) Per il buonismo della star neraverso il bianco. Mettete voi la crocetta sulla ri-sposta giusta. E’ più chiaro il gesto di MonicaSeles, che non gioca mai esibizioni, ma per l’amica Gabriela Sabatini, fa un’eccezione alMadison Square Garden che le ricorda i gior-ni belli del Masters. Così come per RaffaellaReggi, «Raffi», l’amica del cuore.

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Campionesse di ieri e di oggi, sempre protagoniste: le numero 1 fanno discutere

Le impossibili amicizie fra tenniste di vertice, vissute con personalità. Tra top secret e gossip...

LA CHIAVE

UNA SFIDA A VIOLENZA E RAZZISMOStorie di grandi campionesse che non si piegano. C’è l’amicizia tra Monica e Gabriela, più forte della violenza. La Sabatini fu l’unica tennista, tra le top, a chiedere che venisse congelata la classifica della Seles dopo il vile accoltellamento. Nella notte al Madison Square Garden sono tornate a sfidarsi come ai giorni ruggenti del Masters. E poi il ritorno della Williams, da domani a Indian Wells dopo 14 anni da quella partita intrisa di razzismo da parte del pubblico. Donne speciali, in campo e fuori

Serena Williams, 33 anni, numero 1 del mondoAFP

TennisRTre assi in campo

Page 35: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

35MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1Risultati. Coppa del Mondo. Skeet ad Acapulco. Finale. Uomini: 1°. Hancock (Usa) 125/125, 16/16, 16/16; 2. LUCHINI 122, 15 (+4)/ 14; 3. FILIPPELLI 122/ 15 (+3)/ 16; 4. Gallardo Olivares (Mes)123/ 14/ 15; 5. LODDE 123/ 12; 6. Gil (Arg) 122/12.TUTTENOTIZIE

ATLETICA� MARCIATORI OK (si.g.) Nei campionati francesi di marcia su strada di Arles, pb per Leonardo Dei Tos, 4° in 1h25’38” nei 20 km. Prima tra le donne, fuori classifica, Valentina Trapletti in 1h34’35”.� MONDO OUTDOOR (si.g.) A Kingston (Giam), nei trials giovanili per i Carifta Games, il 15enne Christopher Taylor ha corso i 400 in 45”69, 1/100 meglio di Kirani James alla stessa età. Uomini. 400 U20: Bloomfield 45”41. 400 hs: Hyde (’97) 49”78. A Brisbane (Aus). Uomini. 110 hs (+0.1): Hough 13”52. Donne. Disco: Samuels 64.14. A Canberra (Aus). Donne. 100 (+1.5): Breen 11”23. Giavellotto: Liu Huihui (Cina) 63.90. A Wellington (N. Zel.). Uomini. Peso: Walsh 20.73; Gill 20.33.

BASEBALL� MONCADA RECORD (r.r.) Boston firma il diciannovenne interno Yoan Moncada, fuggiasco cubano, per 31.5 milioni di dollari, cifra record per i non pro’. Intanto il mancino Pavel Pino, 23 anni, un altro grande talento degli Industriales è fuggito in Dominicana. E l’esterno Rusney Castillo, il cubano con il contratto più alto in Mlb, 72.5 milioni di dollari, s’è gravemente infortunato al gomito. Infortunio grava ad una gamba nahc per Josè Iglesias (Detroit) a Lakeland.

BOXE� SIGNANI STOP PER DOPING (r.g.) Il Tribunale Nazionale Antidoping ha inflitto all’ex-campione italiano medi e titolare Ue Matteo Signani (21-4-3) la sospensione di un anno, da dicembre 2014, riducendo di tre quarti la prima richiesta, in cui si attribuiva al pugile l’uso di sostanze dopanti. Il tribunale ha accertato il semplice possesso di medicinali non consentiti. I fatti risalgono al gennaio 2010, in occasione del tricolore contro Gaetano Nespro. � DROZD (r.g.) Il campione del mondo massimi leggeri, il russo Grigory Drozd (39-1), nella prima difesa il 22 maggio a Mosca (Rus) concede la rivincita al polacco Krzysztof Wlodarczyk (49-3-1). � SZELLO (r.g.) Sabato prossimo a Cegléd (Ung), il campione magiaro dei massimi leggeri Imre Szello (4), titolare dei Thunder Italia nella WSB per tre edizioni, affronta l’esperto Shalva Jomardashvili (Geo, 40-11-2) sui 10 round, test per l’assalto alla cintura UE. � LO GRECO (r.g.) A Las Vegas, il welter Phil Lo Greco (26-1), al rientro, batte p.8 Cobos (Usa, 15-6-5), verdetto unanime.

Uomini: 200 sl Pizzetti 1’49”08; 50-100 ra Franceschi 27”86 (Broglia 27”94), 1’01”59; 50 fa teoldi 24”54; 200 mx Cova 2’02”91.� BIANCHI E GRIMALDI (al.f.) A Forlì (25 m). Uomini: 50 do Sabbioni e Pizzamiglio 24”48; 100 do Sabbioni 53”35, Pizzamiglio 53”48, Di Tora 54”19; 200 mx Pizzamiglio 1’59”96. Donne: 100 sl Bianchi 55”88; 800 sl Grimaldi 8’43”72; 100 do Barbieri 59”36; 100 ra Carraro 1’07”96, Celli 1’09”16, 200 mx Polieri 2’13”47.

OLIMPIADI2024: AMBURGO PIU’ FORTEI cittadini di Amburgo spingono la candidatura della loro città per i Giochi 2024 più di quanto i berlinesi facciano per Berlino. È quanti comunica il comitato olimpico tedesco in un sondaggio: il 64% contro 55%. Sono già candidate Roma e Boston.

PALLANUOTO� OGGI CAMPIONATO Oggi si gioca la settima di ritorno: alle 19 Canottieri Napoli-Florentia; alle 19.30 Brescia-Como, Bogliasco-Bpm Sport Management, Lazio-Roma Vis Nova (dir. RaiSport 2), Carisa Savona-Pro Recco; alle 20.30 Posillipo-Carpisa Yamamay Acquachiara. Class.: Brescia 49; Pro Recco 48; Acquachiara 38; Sport Management 35; Savona 25; Posillipo 23; Como, Can.Napoli 19; Bogliasco 18; Lazio 16; Roma Vis Nova 6; Florentia 4.� EUROLEGA DONNE C’è il ritorno dei quarti: alle 19 Ujpest (Ung)-Padova, and. 13-7; Sabadell (Spa)-Imperia, and. 8-8; Kirishi (Rus)-Vouliagmeni (Gre), and. 10-9; Szentes (Ung)-Olympiacos (Gre), and. 6-10.

SPORT INVERNALI� MONDIALI BIATHLON A Kontiolahti (Fin) oggi riprendono i Mondiali con la 15 km ind. donne: azzurre Wierer, Oberhofer, Gontier e Sanfilippo. Diretta 17.15 Eurosport.

VELA� FARR 40 (r.ra.) Enfant Terrible di Alberto Rossi (tattico Vascotto) ha vinto a San Diego il Farr 40 Midwinter Championship, primo evento del circuito internazionale di Farr 40. 2° Plenty, 3° Flash Gordon.� IN OMAN (r.ra) Inizia oggi in Oman la seconda tappa dell’Extreme Sailing Series 2015 (circuito di regate di catamarani Extreme 40) In gara 9 equipaggi 8 le nazioni rappresentate, per l’Italia gareggerà il Lino Sonego Team dello skipper Lorenzo Bressani.

� (m.c.) La selezione europea sogna per 7 riprese una storica affermazione contro i Samurai giapponesi, che ribaltano gara-1 a 6 out dalla fine. Sorretta dal 40enne olandese Rob Cordemans e dagli azzurri Maestri (3rl, 4bv, 1pgl) ed Escalona (2rl, 1bb), l’All Euro, nella prima sfida al Tokyo Dome con 25.000 spettatori, si è portata fino al 3-0, grazie al doppio di Sams al 2°, e alla lunga battuta di Angulo, non raccolta dagli esterni, che ha spinto a casa Smith e Martinez al 4°. Dopo aver accorciato, a fine 4°, con i doppi di Yumei e Yamada, i Samurai ribaltano: all’8° Martis mette in base Sakamoto e Nakata e lascia a Van Mil, costretto a subire i punti decisivi su 3 valide che passano a pochi centimetri dal guanto di Infante e Vaglio. Giappone-Europa 4-3. Punti, Europa 010.200.000: 3 (7bv-0e); Samurai 000.100.03X: 4 (8-0). Lanc.: v. Matayoshi, p. Van Mil, s. Nishino. Azzurri: Infante 5 (0/4), Vaglio 4 (0/4), Desimoni 7 (0/3). Oggi (10 ital., Eurosport 2) gara-2, partenti Marwell (Ola), Matsuba (Gia).

BASEBALL / OGGI IN TV

L’Europa sogna ma è rimontata nel finale: 4-3

L’azzurro Alessandro Vaglio

� Prima giornata del festival dei saltatori di Cheltenham nel segno di del tandem Ruby Walsh (fantino) e Willie Mullins(trainer). La coppia d’oro ha vinto tre delle quattro prove di gruppi 1 della giornata inaugurale, che ha visto in tribuna 63.249 spettatori, nuovo primato per il primo giorno. I due hanno fallito solo l’appuntamento con il Mare’s Hurdle in cui è caduta Annie Power, favorita a 1/2: se avesse vinto per i bookmaker sarebbe stato un salasso. Il successo è comunque andato a Glens Melody (P. Townend), altra allieva di Mullins che ha chiuso un poker eccezionale. La corsa più importante era il Champion Hurdle (m 3300) e Faugheen (R. Walsh) non ha tradito le attese precedendo i compagni di allenamento Arctic Fire e il commovente Hurricane Fly, il campione allevato da Giovanni Caiani che in carriera ha vinto 22 gruppi 1 (!) sugli ostacoli. Nel Supreme Novices successo di Douvan (R. Walsh), nell’Arkle Challeng di Un de Sceaux (R. Walsh). Oggi il clou è il Champion Chase (ore 16.20): favorito Sprinter Sacre.

IPPICA

Faugheen apre CheltenhamHurricane 3°

Il trionfo di Faugheen ACTION

� Oggi a Drammen (Nor) Federico Pellegrino si gioca la Coppa del Mondo sprint. L’ultimo atto è a tecnica classica. Col valdostano bronzo mondiale a coppie, in lotta 2 norvegesi: il capoclassifica Krogh (399), seguito da Federico (366) ed Eirik Brandsdal 342. «La pista è leggermente cambiata - spiega dopo l’ultimo collaudo - per quel che mi riguarda credo in meglio. È più dura rispetto agli anni scorsi, quando si partiva a spinta. Quest’anno non dovrebbe essere così, il tracciato è leggermente più lungo con una sezione nuova in cui sono state tolte alcune curve nella parte bassa per favorire la sciolina rispetto al passo spinta. Il meteo prevede 8 gradi, condizioni per me. Spero nella sfida con Krogh e Brandsdal sin dai quarti per recuperare più punti possibile». Con Pellegrino anche Maicol Rastelli (3° un anno fa), Gaia Vuerich e l’iridata u.23 valdostana di Champorcher Francesca Baudin. Qualificazioni alle 13, fase finale dalle 15 (dir. Eurosport 2 e Rai Sport 2).

SCI DI FONDO

Pellegrino oggisi gioca la Coppa sprint in classica

Federico Pellegrino, 24 anni AP

� REDIVIVO LAGANA’ (r.g.) A Madrid (Spa) Giuseppe Laganà (25-11-1), ex tricolore (2002), 44 anni, fermo dal 2012, ha incontrato Silvio Olteanu (Rom, 14-7-1) perdendo di misura sui 6 round.

CANOA� MOLMENTI (a.fr.) Da lunedì il primo dei sei raduni di Daniele Molmenti a Londra per testare il canale che a settembre ospita il Mondiale di canoa slalom.

HOCKEY GHIACCIO� MILANO PERDE Così in gara-1 delle semifinali (su 7): Asiago-Milano 5-2 (0-1, 2-1, 3-0); Val Pusteria-Renon 2-3 rig (2-1, 0-0, 0-1, 0-0, 1-2).� BOLZANO K.O.(m.l.)Bolzano perde 2-1 (0-0, 1-0, 1-1)a Linz in gara-3 (su 7) dei quarti Ebel.

HOCKEY PISTA� POSTICIPO (m.nan) Nel posticipo della 21a, Valdagno-Trissino 11-4 (p.t. 4-1; 2 Bicego, 2 Lopez, Bertoldi, 4 Ordonez, 2 Oruste; Pallares, Pasquale, Faccin, Nicoletti). Si recupererà l’8 aprile Forte dei Marmi-Breganze. Classifica: Forte dei Marmi* 54, Breganze* 47, Valdagno 46, Cgc Viareggio 44, Bassano 38, Trissino 36, Follonica 27, Lodi 26, Pieve 25, Matera 23, Giovinazzo 21, Sarzana 19, Prato 8, Correggio 6. (*: una in meno)

IPPICA� IERI 12-11-6-9-10 A Trieste (m 1660): 1 Pipino Baggins (R. Derstro jr) 1.15.8; 2 Runa Horse; 3 Regina Oz; 4 Rain del Brenta; 5 Ramira Cof; Tot.: 4,10; 1,96, 3,06, 3,92 (25,66). Quinté: 4.258,32. Quarté: 450,37. Tris: 143,96.

� OGGI QUINTÉ AD AVERSA Al Cirigliano (inizio convegno alle 15) scegliamo Poker Model (3), Rassel d’Ete (15), Mourinho Dante (10), Naval Vessel (13), Radix di Costa (2) e Pompadour (16).

� SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (14.25). Galoppo: Grosseto (15.10).

JUDO� PODI AZZURRI (e.d.d.) Tre secondi e cinque terzi posti per l’Italia a Zurigo nell’European:2° per Matteo Medves (66), Alessia Regis (57), Carola Paissoni (70); 3° per Salvatore Mingoia (66), Nicholas Mungai (90), Federico Cavanna (100), Francesca Milani (48), Margherita Truglia (70).

NUOTO� DOPPIO FRANCESCHI (al.f.) A Milano (25 m).

CONI

Il ricorso della Fin al Tar«Giunta tutta contraria»1Malagò: «Un precedentepericoloso» Barelli: «Ci stiamodifendendo»

Valerio Piccioni

«F orte dissenso ditutti». Cioè (tradu-zione nostra): Ba-

relli, stavolta l’hai fatta gros-sa. Così parlò Giovanni Ma-lagò, ieri, al termine dellagiunta, per la prima volta te-nuta nella sede del Comitatoparalimpico. Il riferimento èal ricorso al Tar della Fincontro il Coni per la cancel-lazione della squalifica delpresidente del Coni decisadal Collegio di garanzia. «Ioho parlato solo 20 secondi -dice ancora Malagò - poi tut-ti gli intervenuti hanno sot-tolineato il precedente peri-coloso. É la prima volta cheuna Federazione ricorrecontro una sentenza dellagiustizia sportiva».

PRECEDENTE CALCIO Nellontano 2002, la Figc di Car-

raro era andata al Tar contro ilConi di Petrucci. In quel caso,però, non c’era di mezzo unpronunciamento della giustiziasportiva. La materia del conten-dere del ricorso al Tar della Fe-dercalcio riguardava i contribu-ti, ma non si arrivò fino in fon-do. I soldi c’entrano anche ora,comunque, perché con il ricor-so c’è una richiesta di risarci-mento danni, non quantificata.

«CI DIFENDIAMO» Ma la Fin èdisposta al passo indietro? Ri-sponde Barelli: «La Fin da oltreun anno si sta difendendo daun’accusa infamante», dice Ba-relli. L’ipotesi di una truffa ai

danni di Coni Servizi per i la-vori alla piscina del Foro. «Equanto al collegio di garan-zia, i nostri legali sostengonoche ci siano elementi per lanullità», insiste il presidentedella Federnuoto. Mentre siattende per le prossime orela decisione del gip. Carraroha auspicato un’archiviazio-ne e l’inizio di una fase di-stensiva dei rapporti Coni-Fin. Traguardo per ora lonta-nissimo.

ROMA 2024 Tutto come pre-visto per Roma 2024: Clau-dia Bugno diventerà generalcoordinator. L’ex ferraristaSimone Perillo, sarà interna-tional relations and planningmanager. Ufficializzati an-che i commissari Coni inLombardia (Mornati, viceBuonfiglio) e Calabria (Fab-bricini, vice Cecilia D’Ange-lo).

CAROLINA Infine la Kostner.Non se n’è parlato in Giunta,ma il suo caso giudiziario-sportivo tiene sempre banco.Nel ricorso della Wada al Tassi chiede per lei una sanzionepiù severa, «da due a quattroanni». Un’altra storia chesembra non finire mai.

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Valerio Luchini, 31 anni

TIRO A VOLO

Per Luchini e Filippellidue podi che valgono RioMario Salvini

D opo la fossa, anche loskeet maschile ha fattoil pieno. Ad Acapulco

si è messo via tutte e due lecarte olimpiche disponibiliper Rio, in un colpo solo: eadesso è tranquillo. Se le so-no prese Valerio Luchini eRiccardo Filippelli, arrivando2° e 3° in Coppa del Mondo.Dove i posti disponibili erano2, ma dove ha vinto VincentHancock, che la carta cel’aveva già, grazie al successoal Cat (il continentale Ameri-cano). Così i pass sono andatial 2° e 3° classificato, e cioè idue azzurri. Un successone,quindi, per Andrea Benelli,che da Acapulco, esattamen-te come gli era già capitatodue anni fa, è dovuto tornarea casa anzitempo, senza ve-dere i suoi in gara, per via diun problema di salute, perfortuna rivelatosi meno gra-ve del temuto. Il c.t. olimpio-nico può quindi consolarsicol risultato del ritrovato Lu-chini e del sempre più sor-prendente Filippelli, 36ennedi Montecatini che ha debut-tato a livello internazionalesolo l’anno scorso (con unavittoria in Coppa del Mondo

e col bronzo all’Europeo).

GIOIA «Prima di qualsiasi cosavoglio ringraziare i miei ragazzi– ha commentato Benelli - Han-no fatto un risultato ecceziona-le, dimostrando di essere ungran gruppo. Mi hanno regalatouna grandissima gioia in un mo-mento per me non semplice. Oraci dovremo concentrare sull’al-tra metà del cielo». Gigi Lodde,campione d’Europa in carica, lacarta non ce l’ha e non potrà piùprenderla. Lodde oltretutto, adAcapulco è andato bene, arri-vando in semifinale, dove hachiuso 5°. Certo, va detto che lacarta non è nominale: i tiratori

l’acquisiscono per la loro nazio-nale, poi sta al c.t. decidere chiandrà a Rio. Si vedrà, c’è tempo.Luchini e Filippelli hanno persi-no dovuto fare lo spareggio altermine della semifinale, per en-trare in finale, vinto dal carabi-niere al 5° piattello. MostruosoHancock, che nelle qualifiche haeguagliato il record del mondoche con i piattelli accelerati dallanuove regole aveva stabilito pro-prio Luchini. Ma poi lo statuni-tense, già oro olimpico sia a Pe-chino che a Londra, ha continua-to sulla strada della perfezione,con 16/16 in semifinale e poi an-cora 16/16 in finale. Pazzesco....

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Giovanni Malagò, presidente del ConiRiccardo Filippelli, 36 anni

Page 36: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

36 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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37MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

di GIORGIO DELL’[email protected]

Ieri la Camera ha approvato ildisegno di legge Boschi di ri-forma della Costituzione: 489presenti, 357 sì, 125 no, 7astenuti. Nonostante la largamaggioranza, le polemiche po-litiche…

1 Lo so, ci sono state unmucchio di polemiche poli-tiche, le abbiamo anticipa-

te già ieri. Sarebbe però inte-ressante anche ricordare di che stiamo parlando. Legge Bo-schi, eccetera: cioè?È la legge che depotenzia il Se-nato e introduce un sacco di al-tri cambiamenti. Ma, visto cheme lo chiede, direi di comin-ciare dall’inizio. Prima di tuttostiamo parlando di una leggedi revisione costituzionale, re-golata cioè dall’articolo 138della nostra Carta. Quando sitratta di modificare la Costitu-zione, le procedure si moltipli-cano e si complicano. Intanto è

necessario che lo stesso testo siaapprovato due volte, prima dauna Camera poi dall’altra, convoto distanziato di almeno tre mesi. Mentre i primi due passag-gi sono regolati come al solito(commissione, emendamenti eapprovazione a maggioranzasemplice) i secondi due passag-gi sottostanno a regole diverse: itesti non passano più in commis-sione, ma l’aula li deve respinge-re o approvare in blocco, cioèsenza emendamenti. Bisognache l’approvazione, per esserevalida, provenga dalla maggio-ranza assoluta, cioè la maggio-ranza degli aventi diritto al vo-to: la maggioranza dei votantinon basta più. Una volta supera-to anche questo ostacolo, biso-gna ancora aspettare tre mesiprima della promulgazione: inquel lasso di tempo, infatti, unquinto dei membri di una came-ra oppure cinque consigli regio-nali oppure mezzo milione dielettori possono chiedere la re-visione della riforma. Questaprocedura è consentita solo se,al secondo giro, la legge non è

stata approvata dai due terzi de-gli aventi diritto al voto. Al refe-rendum, una volta tanto, non èprevisto quorum: anche se votauna parte minima della popola-zione, basterà che i fautori dellalegge prendano un voto in piùdegli avversari. E finalmente, aquel punto, la legge potrà esserepromulgata ed entrare in vigo-re. Per il 2018 si fa certamente intempo. Se si va a votare primainvece…

2 Che cosa stabilisce la leg-ge, che a questo punto sidovrà prendere o lasciare?

La parte più importante è il de-potenziamento del Senato. I se-natori – in numero di 95 + 5 no-minati dal capo dello Stato persette anni – non saranno piùeletti dal popolo, ma dai consigliregionali al loro interno. Questaassemblea non darà più la fidu-cia al governo e non sarà chia-mata ad approvare che le leggicostituzionali. Gli eletti di Palaz-zo Madama godranno però del-l’immunità parlamentare eavranno diritto non a uno sti-

pendio ma a un rimborso spe-se. Parteciperanno infine al-l’elezione del capo dello Stato,con una sequenza dei quorum,però, diversa dall’attuale: dueterzi dei componenti per i pri-mi tre scrutini, tre quinti deicomponenti fino al sesto scru-tinio, e tre quinti dei votantidal settimo.

3 Che altro?Mutamenti di rilievo.Abolizione delle Provin-

ce, abolizione del Cnel, possi-bilità del governo di interveni-re sulla normativa locale, sud-divisione più razionale dellematerie tra Stato e Regioni(tornano allo Stato energia,infrastrutture, grandi reti ditrasporto).

4 Che cosa non andava be-ne, alle opposizioni, diquesta normativa?

Ma intanto le opposizioni fan-no la guerra a Renzi in quantoRenzi, prima di tutto. È quellache si chiama opposizione po-litica, che non guarda tanto almerito di quello che si discutema solo al soggetto che fa laproposta. Al Senato, ricorderà,il disegno di legge Boschi fuvotato in un’aula semideserta,perché il premier aveva forza-to i tempi della discussione,costringendo i parlamentari afar notte. S’è gridato allo scan-dalo per quella procedura(«una legge costituzionale ap-provata da un Parlamento vuo-to!»), ma Renzi ha fatto spal-lucce. L’opposizione di sinistrasi straccia le vesti soprattuttoper la combinazione tra l’abo-lizione del Senato e l’Italicum:poiché la legge elettorale diRenzi lascia che almeno la me-tà della Camera sia stabilitadai partiti invece che dalle pre-ferenze, la sinistra dem, Sel,Bersani sostengono che la de-mocrazia ne esce colpita o di-mezzata. È un discorso lungo,che non abbiamo lo spazio peraffrontare qui. È un fatto che latrincea dell’Italicum è l’ultimotentativo degli avversari inter-ni del premier-segretario perbattere un colpo. Sconfitti an-che qui, avranno poche chan-ces di uscire dall’irrilevanza. Siparla infatti ormai di un «parti-to di Renzi», trasversale, chestarebbe soppiantando sia ilPd che Forza Italia.

5 Le obiezioni del centrode-stra?Berlusconi non ha quasi

argomenti: ai tempi del Pattodel Nazareno ha scritto questariforma insieme a Renzi. Infat-ti un gruppo consistente deisuoi ha votato “no” per unaquestione di affetto verso di lui. Ma ha anche scritto unalettera all’ex Cav per informar-lo che su questa riforma nonha nessuna intenzione di met-tersi di traverso.

IL FATTODEL GIORNOLA SFIDADELLE RIFORME

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano, 44 anni e quello per le Riforme Maria Elena Boschi, 34 LAPRESSE

C’è il sì della Cameraal nuovo Senato: il «partito di Renzi»è sempre più forte? 1La legge che depotenzia Palazzo Madama va avanti e superail no di Forza Italia e sinistra Pd sempre più in crisi d’identità

IL CARROCCIO DIVISO

La sentenza di Salvini: «Tosi è fuori dalla Lega»1«Ho provato ogni possibile mediazione» Così il leader rompe col sindaco di Veronache pensa a una lista con Italia Unica e Ncd

Francesco Rizzo

C osa pensi del voto regio-nale in Veneto, MatteoSalvini la aveva ripetuto

anche ieri, a modo suo: «Perquello che ha fatto, Zaia ce la faanche se mi candido io, tu, Gesùbambino e tutti quanti messi as-sieme». Ma il leader di quelloche, secondo il sondaggio Pie-poli, oggi è il terzo partito d’Ita-lia (16%, +4% su Forza Italia)ora deve fare i conti con un av-

versario in più: il sindaco di Ve-rona Flavio Tosi. Ieri Salvini loha buttato giù dal Carroccio:«Ho provato mediazioni di ognitipo ma purtroppo, ricevendosolo dei “no”, sono costretto aprendere atto delle decisioni diTosi e quindi della sua decaden-za da militante e da segretariodella Liga Veneta-Lega Nord».Proprio ieri scadeva l’ultima-tum: chi faceva parte della fon-dazione “Ricostruiamo il Pae-se”, che rimanda al sindaco diVerona, doveva lasciare il Car-

roccio. Tosi ha tentato cosìun’ultima intesa; sì alle condi-zioni poste dal leader (tra cuinessuna lista a nome Tosi alleregionali venete) tranne due:no al controllo del commissarioad hoc Gianpaolo Dozzo sulla li-sta della Liga Veneta e no al vetosulla Fondazione. Replica diSalvini: «Sono sempre pronto avalutare una proposta che ten-ga però conto di quanto stabili-to dall’ultimo consiglio federa-le». Insomma, comando io.

CAINO Adesso però il sindaco— che, al contrario del capo,considera «impraticabile»l’uscita dall’euro — rischia diaffossare la Lega in Veneto nellabattaglia per confermare Zaia

contro la Moretti (Pd). L’ex vi-cesegretario del Carroccio po-trebbe correre in uno schiera-mento con tre liste: i suoi fede-lissimi, Italia Unica di Passera eNcd. Replica di Salvini: «Se insi-sterà a candidarsi contro Zaia,ben pochi lo seguiranno». Ospi-te di Otto e mezzo su La7, il sin-daco in serata aveva anche spie-gato: «Secondo le regole dellaLega, la Liga Veneta, che rap-presento, ha facoltà di decidereliste ed alleanze nel rispettodelle autonomie regionali. Mastavolta Milano ci ha detto:“L’ultima parola è nostra”. Inol-tre non è accettabile chiedere disciogliere la Fondazione. Se laLega mi dice di lasciarla e in Ve-neto le liste le decide un com-missario, potrei candidarmi dasolo». Dopo l’espulsione, il rug-gito: «Salvini mente, è un Cainoche si traveste da Abele».

© RIPRODUZIONE RISERVATAFlavio Tosi, 45 anni, fra 2013 e 2014 è stato vicesegretario della Lega ANSA

NOTIZIE TASCABILI

� È la notizia che tanti, tantissimi fedeli nel suo Paese attendevano da tempo: nel 2016 Papa Francesco farà il suo primo viaggio pastorale in Argentina, «ma bisognerà trovare l’incastro con altre visite», ha detto lo stesso Santo Padre al «Cracova News», giornale autogestito dai ragazzi di una parrocchia della periferia di Buenos Aires che lo hanno intervistato.

LA PRIMA VISITA

Il Papa annuncia«Nel 2016 andrò in Argentina»

� Ancora un attentato compiuto da un’adolescente in nome di Boko Haram in Nigeria: una ragazzina si è fatta saltare in aria in un affollato mercato nella città di Maiduguri, nel nord-est del Paese. I morti sarebbero 12 (34 per altre fonti). L’esercito nigeriano ha però riconquistato la città di Bama, la seconda più grande dello Stato del Borno, che era controllata dagli islamisti.

ATTACCO DI BOKO HARAM

Ragazza kamikazeesplode al mercato:12 morti in Nigeria

� Lunga 330 metri, con 15 ponti per i passeggeri, 6 mila opere d’arte a bordo per un valore di oltre un milione di sterline, 13 ristoranti, quattro piscine e una spa. Costo: 473 milioni di sterline (657 milioni di euro). Sono le cifre del Britannia, il nuovo gigante dei mari della società inglese P&O: ma quella annunciata come la «più grande e migliore nave nella storia dell’industria delle crociere britannica» è stata costruita a Monfalcone (Gorizia) da Fincantieri. L’ha inaugurata ieri nel porto inglese di Southampton la regina Elisabetta con una bottiglia di vino frizzante del Sussex. Nel suo primo anno di attività, il Britannia (stesso nome dello yacht reale inglese, in servizio dal 1954 al 1997) visiterà 57 porti in 31 Paesi, navigando per quasi 145 mila km.

LA NAVE DA CROCIERA COSTRUITA A MONFALCONE

Elisabetta, 88 anni, regina d’Inghliterra, durante il varo del Britannia GETTY

Elisabetta vara il Britannia Il “gigante” inglese è italiano

� Anche l’Italia darà il suo contributo al piano Juncker. Nel giorno in cui l’Ecofin approva le regole del nuovo Fondo strategico europeo per gli investimenti (Efsi), Matteo Renzi ha annunciato infattiche il governo verserà 8 miliardi attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. L’ok dato ieri dai 28 ministri delle Finanze prevede che il contributo non finisca in un’unica cassa dalla destinazioneincerta, come da proposta

iniziale, ma sia utilizzato perprogetti di interesse nazionale, «anche se è chiaro che i criteri di allocazione dei fondi non devono essere di tipo geopolitico — ha specificato Padoan —. L’Italia ha già prodotto una lista di progetti di interesse, per un valore di circa 240 miliardi».

IL NUOVO FONDO

Ecofin: via liberaal piano JunckerDall’Italia 8 miliardi

Jean-Claude Juncker e Matteo Renzi

AltriMondiR

Page 38: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

38 MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Processo Ruby«Berlusconi assoltoora è definitivo»1La Cassazione conferma la sentenza d’appello per l’ex Cavaliere dopo una lunga camera di consiglio

Folla di cronisti ieri a Roma, davanti alla sede della Cassazione per la sentenza sul processo Ruby ANSA

Elisabetta Esposito

C ala il sipario sul processoRuby. Ieri, dopo una in-terminabile camera di

consiglio, la sesta sezione pe-nale della Corte di Cassazioneha confermato l’assoluzione,che a questo punto diventa de-finitiva, di Silvio Berlusconinel processo in cui l’ex capo delgoverno era imputato di con-cussione per induzione e pro-stituzione minorile. In primogrado era stato condannato a 7anni, in appello era arrivatauna contestata assoluzione. LaSuprema Corte doveva decide-re se accogliere o rigettare la ri-chiesta, avanzata dal procura-tore generale Eduardo Scar-daccione, sull’annullamento e

Brooks e tutto il mondo ci hariso dietro», ha detto. Sottoli-neando poi che il fatto che No-emi Letizia e Ruby fossero en-trambe minorenni «non è unacoincidenza» e rende «non cre-dibile» che solo Berlusconiignorasse l’età della giovane.Ma Franco Coppi, legale delCavaliere, si è affrettato a riba-dire che «lo avrebbe saputo so-lo successivamente». Il pg haricordato pure la telefonatadell’ex premier da Parigi al ca-po di gabinetto della Questuradi Milano, Pietro Ostuni, il 27maggio 2010: ci fu «una pres-sione irresistibile e una violen-za grave, perdurante e inam-missibile», «nessun dubbio sulfatto che ci sia stata costrizionee indebita prestazione in unsettore delicato come la custo-dia dei minori».

LE TAPPE Il 18 luglio 2014 l’Ap-pello aveva ribaltato la senten-za di primo grado (sette anni direclusione e interdizione per-petua dai pubblici uffici) assol-vendo il leader di Forza Italiadall’imputazione di concussio-ne per costrizione «perché ilfatto non sussiste» e da quelladi prostituzione minorile «per-ché il fatto non costituisce rea-to». Stanotte, la prima reazio-ne di Giovanni Toti, consiglierepolitico di Forza Italia: «Otti-ma notizia, che risarcisce soloin minima parte tutto quelloche ha subito Berlusconi. Si conclude un processo che nonsi sarebbe dovuto celebrare».

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La giovane marocchina Karima El Mahroug, nota come Ruby, 22 anni: nel 2011 è diventata mamma

BLITZ IN NOVE REGIONI

Colpo ai Casalesi:tra i 42 arrestatii figli di Sandokan

1 Sgominato il clan Schiavone Nel libro pagaai “soldati” 1500 euro al mese

Q uanto guadagnanogli af f iliati alla‘ndrangheta? Parten-do dai “soldati sem-

plici” e i “sottufficiali”, tra i1500 e i 2500 euro al mese,almeno per i detenuti. «Unostipendio più alto di quellodi un maestro», sospira ilprocuratore di Napoli, Gio-vanni Colangelo. Denaroraccolto grazie alle estor-sioni (fra il 3 e il 5% su ogniattività privata e pubblica,oltre alle slot machine im-poste dove possibile) e che,prima del suo arresto, nelgennaio 2013, era gestitoda Carmine Schiavone. Frale cui mani — secondo gliinvestigatori — scorrevano300 mila euro al mese. La“nota spese” delle cosche,con tanto di libro paga e di“pizzini” nascosti nel manu-brio di una bicicletta a Casaldi Principe (Ce), è emersagrazie all’operazione “Spar-tacus Reset”: 42 arresti (masolo 12 persone non eranogià detenute) in una decinadi province, tra cui Napoli eCaserta ma anche Cuneo,Terni e Lecce. Nei 42 nomici sono Carmine, figlio di

Francesco detto Sandokan(boss all’ergastolo dal 2008) esuo fratello Nicola.

FUOCHI I carabinieri hannoanche sequestrato kalash-nikov, fucili d’assalto, fucili apompa, una mitragliatrice equattro pistole, mentre i libricontabili scoperti — con i no-mi e le cifre appuntati a mano— hanno confermato le paroledi alcuni collaboratori di giu-stizia. Ma l’operazione ha per-messo anche di chiarire comeil clan dei Casalesi abbia reagi-to alle inchieste e agli arrestidai tempi di Francesco Bido-gnetti, incarcerato nel 1993: ilsuo potere era passato nellemani della cosca che fa capo aFrancesco Schiavone; finiti incella lui e il figlio Carmine, ilnuovo uomo forte era RomoloCorvino, il boss che, quandovenne scarcerato nel luglio2013, venne salutato dalla fa-miglia con una batteria di fuo-chi d’artificio. Lo stesso Corvi-no, tornato in cella per estor-sione nel novembre 2013,compare tra i 42 destinataridei mandati di cattura emessiieri. Gli investigatori hannoinoltre individuato e seque-strato a Villa Literno (Ce) unnascondiglio-bunker utilizza-to per la latitanza degli affilia-ti. Gli inquirenti hanno infineaccertato venti episodi diestorsione, che costavano allevittime del “pizzo” tangentidai 1500 ai 5000 euro.

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Uno dei 42 arrestati nel blitz, che ha impegnato 200 carabinieri ANSA

ASSALTO AL CALIFFATO

Offensiva irachena per liberare TikritE dall’Isis video shock del bimbo killer

IL MURATORE DI MAPELLO ROMPE IL SILENZIO IN AULA

Bossetti: «Mai visto YaraSono padre di famiglia»� «Non ho mai visto quella ragazza, non sono un assassino, sono un padre di famiglia». E poi: «Non capiscotutto questo accanimento daparte della Procura». A quel punto il tribunale gli ha chiesto di rivolgersi ai giudici e non al pubblico ministero, verso cui Massimo Bossetti fissava lo sguardo. È andata così, ieri a Brescia, l’udienza in cui si discuteva la richiesta di scarcerazione del muratore di Mapello (Bg) dopo la bocciatura da parte del gip di Bergamo, Ezia Maccora. Il pm Letizia Ruggeri, nel corso del suo intervento, durato una quarantina di minuti, ha chiesto che Bossetti rimanga in carcere. Per sostenere la richiesta dell’unico sospettato, in cella dal 16 giugno scorso per l’omicidio della tredicenne, l’avvocato Claudio Salvagni ha invece puntato sulle presunte differenze fra le tracce del Dna mitocondriale trovate sul corpo di Yara Gambirasio

(che non sono riconducibili a Bossetti) e quelle di Dna nucleare(a lui certamente attribuibili). Ma anche sulla validità di un’altra prova, i frammenti di tessuto dei sedili del furgone di Bossetti scovati sui leggings della vittima. Secondo la difesa, gli stessi tessuti sono utilizzati su un grande numero di automezzi. Quanto alle ricerche sul computer riguardanti immagini di minorenni, i legali hanno nuovamente sostenuto che potrebbero essere state generate automaticamente. La decisione del tribunale è attesa fra qualche giorno.

N el giorno in cui l’Isis pub-blica un nuovo video diun bambino in tuta mi-

metica e a volto scoperto cheuccide a colpi di pistola una pre-sunta spia del Mossad, Tikrit èufficialmente sotto assedio. Leforze di sicurezza irachene sonovicinissime a riconquistare lacittà in mano allo Stato Islamicodallo scorso giugno, che si trovacirca 150 chilometri a nord diBaghdad. Dopo aver ripreso ilcontrollo di Al Alam, ultimaroccaforte dei jihadisti prima diTikrit, l’esercito è entrato con pesanti combattimenti nella pe-riferia a sud (dove si trova an-che l’ospedale generale) e poi circondato la casa di SaddamHussein, più centrale. Circa 30mila soldati, appoggiati da mi-gliaia di miliziani sciiti e sunni-ti, si sono mossi con decine dicarri armati e veicoli blindati.Alle loro spalle il fuoco di coper-tura di artiglieria e aviazione.Già negli ultimi giorni le forzedi Baghdad avevano attaccato

Tikrit con pesanti bombarda-menti. L’avanzata è proseguitanonostante i jihadisti abbianofatto saltare in aria un ponteche collega Al Alam a Tikrit e unforeign fighter francese, Abu Alial Firansi, si sia fatto esploderecontro le barricate irachenenella provincia di Salah al Din, a

est della città assaltata. Anchela coalizione internazionale aguida americana si è mossa:due raid sui centri di comandodell’Isis a Mosul, la vera “capita-le” del Califfato, e 36 milizianiuccisi. L’assalto anti Isis è aimassimi livelli e continuerà neiprossimi giorni: ieri gli iracheni

hanno intimato alla popolazio-ne di al-Karma, sobborgo di Fal-luja, di lasciare le abitazioni in24 ore. Un ordine che prelude aun massiccio attacco.

APPELLO A RENZI Sul fronte li-bico fa discutere la richiesta cheil capo delle forze armate, il ge-nerale Khalifa Haftar, ha rivoltoal premier italiano: «A Renzichiedo di convincere la comuni-tà internazionale a rimuoverel’embargo sulle armi e di aiutar-ci a combattere per una Libia li-bera dagli estremisti. È decisivoanche per l’Italia: se dovessevincere l’Isis, sarebbe a rischiola vostra sicurezza». Sempre ie-ri, in Spagna, sono stati arresta-ti due presunti jihadisti che sta-vano pianificando un attentatoe in Egitto un ufficiale è morto etre reclute sono rimaste ferite inun’esplosione, rivendicata dal-l’Isis. Mentre è già offline dopoappena un giorno il socialnetwork 5elafabook.com, natoper i sostenitori del Califfato.

Un soldato iracheno dopo la ripresa del villaggio di Albu Ajil, vicino Tikrit AFP

Massimo Bossetti, in cella da 9 mesi

AltriMondiR

conseguente rinvio dell’assolu-zione di Berlusconi in un pro-cesso che ha fatto molto discu-tere e che ha influito anche sul-la vita politica. E ha deciso a fa-vore dell’ex-Cav, che ha attesola sentenza chiuso ad Arcore,in costante contatto con i suoiavvocati, seguendo minuto perminuto tutto quello che acca-deva a Roma dal primo pome-riggio. Non era ottimista. «Ten-teranno di farmela pagareadesso che sono pronto a tor-nare in campo», ripeteva ai fe-delissimi. Si sbagliava.

«MEL BROOKS» In mattinataScardaccione aveva tenuto lasua requisitoria: «L’episodio incui Silvio Berlusconi racconta che Ruby è la nipote di Muba-rak è degno di un film di Mel

NESSUNA PROVA CHEBERLUSCONI SAPESSE

DELLA MINOREETÀ DI RUBY

FRANCO COPPILEGALE DI BERLUSCONI

EDUARDO SCARDACCIONE PG DELLA CASSAZIONE

L’EPISODIO DI RUBY NIPOTE DI MUBARAK?

DEGNO DI UN FILMDI MEL BROOKS...

Page 39: La Gazzetta dello Sport (03-11-2015)

39MERCOLEDÌ 11 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

«ALBUM D’APRILE»

CON PAOLINITRA RUGBYE POLITICA

Cosa c’entra la palla ovale con la democrazia? «Non credo che l’esercizio della politica vada confinato ai professionisti. Stessa cosa per il rugby». Parola di Marco Paolini che in «Album d’aprile», ci offre stasera un viaggio affettuoso, ironico e amaro intorno alla generazione partita dal ‘68 e arenatasi negli Anni 80, dalla voglia di cambiare il mondo al sospetto di non esserci riusciti. DA VEDERE STASERA SU LA EFFE ALLE 21

L’umore di molti voi è sfigombroso, la vita di relazione vi stufa. E vedete drammi anche in un ambetto al lotto. Ottenete soddisfazioni suine, però.

21/3 - 20/4ARIETE

6

I ritmi si calmano e voi producete tanto. Benché non siate molto disponibili a mediare. I soldi chiedono cautela, la fornicazione is a little purgativ.

23/9 - 22/10BILANCIA

7-

La Luna è opposta, gli zebedei vi fumano come lacrimogeni. Sembrano delinearsipure noie in fatto di contratti e a sud dell’ombelico. State su, poi passa.

21/4 - 20/5TORO

6-

La Luna nel vostro segno vi rende «avanti». E vi conferisce un fiuto quasi magico. Anche nel trovare, ideare, avviare. C’è sfigopendulismo suino, però.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7,5

Il lavoro riceve gli assist della Luna che vi manda a rete con facilità. Compaiono pure sollievi economici, serenità amorosa e felicità fornicatoria. Bingo.

21/5 - 21/6GEMELLI

7

Qualche impiccio e il dovervi interfacciare con ambienti e persone non piacevoli rendono complessa la giornata. Amor e fornicazion, però, vi sorreggono.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6

Energie e fortuna s’impennano. E i successi si accavallano uno sopra l’altro. Come si accavalla il vostro corpo con altri corpi, suinally. Soldi col segno più.

22/6 - 22/7CANCRO

8

Il lavoro di squadra approda al successo e risente positivamente del vostro apporto. Un colloquio, poi, può dare sviluppi super. Desolatio suina, però.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7+

Sul lavoro forse non quagliate granché. Perché il vostro umore è una mezza ciofeca e gli altri non cooperano. Don’t mord and be suin: vi farà gioco.

23/7 - 23/8LEONE

6-

Evitate malumori ingiustificati e polemiche di pura marca acquariana: il Creato tutto ve ne sarà grato. Lavoro ni, amore e sudombelico fonti di gioia.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6-

La vostra faccia di glutei incanta e voi intarsiate meno gli zebedei altrui col punteruolo della polemica: meno male. Lavoro ok, ormone baldanzoso.

24/8 - 22/9VERGINE

7

Potete ricavare dal lavoro soddisfazioni cospicue e diver-tirvi nel privato. Plutone, poi vi fa arricchire, Nettuno trasformare, la Luna fornicare. Bingo.

20/2 - 20/3PESCI

7,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

IL REALITY DI MTV

Riecco GinnasteLe storie normalidi ragazze superDavide Marostica

S ono instancabili, tena-ci, fortissimi, eppureinsicuri, confusi, fragi-

lissimi. Sono talenti e primaancora adolescenti: straor-dinariamente abili in peda-na, straordinariamente nor-mali fuori. Tra gioie e diffi-coltà, speranze e delusioni,in questi anni abbiamo im-parato a conoscerli e da lu-nedì torneranno a raccon-tarsi, tutti i pomeriggi, con leloro storie. Sono gli atleti diGinnaste-Vite Parallele, ildocu-reality di Mtv nato nel2011 e dedicato alle giovanipromesse della ginnasticaartistica italiana. Dieci ra-gazzi alle prese con i sacrificisportivi e i problemi di ognigiorno, tra tante difficoltà eun’enorme passione per unadisciplina che dà molto echiede altrettanto. Protago-niste della nuova stagione leveterane del programmaFrancesca De Agostini, ElisaMeneghini, Alessia Praz edElisabetta Preziosa, le newentry al femminile, SophiaCampana ed Enus Mariani, ele conferme Nicola Bartoli-ni, Marco Sarrugerio, Ludo-

vico Edalli e Andrea Cingolani.Nei nuovi episodi focus puntatosugli allenamenti tra Milano,Brescia e Lissone, ma pure sullegare dei Mondiali dello scorsoottobre in Cina fino all’aperturadel campionato di serie A. «Sia-mo felici di partecipare perché,oltre a dare visibilità alla ginna-stica, il programma ci mostracome persone prima che comeatleti — dice l’italoamericanaSophia Campana —. All’inizio èstrano trovarsi le telecamereagli allenamenti ma l’importan-te è che passi il messaggio: conpassione e impegno si possonoraggiungere grandi traguardi».

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La new entry Sophia Campana

Alessandro De SimoneLONDRA

L ondra, meta di molti gio-vani italiani che cercanoqui ciò che il nostro paese

non offre più: lavoro e sicurez-ze... Un fenomeno complesso,che sta raccontando un regista,italiano, che vive da anni nellacapitale britannica, Luca Vullo,in un documentario, Influx, dicui si parla già molto e che sve-la quanto i nostri connazionalistiano dando alla cultura e al-l’economia inglese. Ricambiati,per fortuna, e il successo di Ci-nema Made in Italy, rassegnasul meglio della nostra produ-zione annuale, lo dimostra. Laquinta edizione si è appenaconclusa. Tra gli attori e registiospiti anche Valentina Lodovi-ni, talento e bellezza da espor-tazione che ha accompagnatola commedia di Gianni Di Gre-gorio, Buoni a nulla, accoltacon calore.

Valentina, una bella soddisfazio-ne.«È stata una grande emozione, ilfilm se lo merita. E poi, questa èuna città incredibile e che amo.Ho la sensazione che prima o poimi ci trasferirò. Anche se conti-nuo a pensare che l’Italia sia ilposto più bello del mondo.

Purtroppo non sei potuta restaremolto a Londra, il lavoro chiama.«Sì, proprio domani esce il filmdi Alessandro Genovesi, Ma chebella sorpresa, in cui recito conClaudio Bisio e Frank Matano. Diquesti tempi è un privilegio esse-re così impegnati».

Stai lavorando molto, anche al-l’estero, in una produzione inter-nazionale come il fantasy “The Games Maker”.«È una favola per bambini cheancora deve uscire in Italia. Ilfilm è stato presentato all’ultimoSundance Festival, nella sezionekids».

Tra i tuoi film che devono ancorauscire, c’è anche I milionari di Alessandro Piva, in cui hai un ruo-lo molto difficile.«La sceneggiatura più bella cheabbia mai letto, una sorta diQuei bravi ragazzi su un pezzo

della nostra storia che era im-portante far conoscere. L’ascesae caduta del clan camorrista deiDi Lauro racconta l’Italia di ieri equella di oggi. Rosaria Cavani, ilpersonaggio che interpreto, èuna donna controversa, che fafinta di non vedere e non saperequello che le sta succedendo,una forma di omertà anche piùgrave della menzogna. È un ruo-lo che ho amato tantissimo».

Un impegno che porti anche a te-atro, con Marco Travaglio e il suospettacolo-inchiesta, “È Stato laMafia”.«Su Marco Travaglio si sono det-te e si dicono tante cose, ma pen-so sia una persona che si deve ascoltare. Il suo spettacolo rac-conta la presunta trattativa Sta-to-mafia e per questo sono fieradi poter lavorare con lui (prossi-ma data il 20 a Campobasso,ndr), da cittadina prima che co-me attrice. “La conoscenza ci sal-verà” diceva Peppino Impastato,e anche io ne sono convinta».

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VALENTINA LODOVINIATTRICE

HO UN RUOLO MOLTO DIFFICILE

NE “I MILIONARI”: FILM SU UN CLAN

CAMORRISTA

VADO IN SCENA CON TRAVAGLIO:

SONO CERTA CHE LA CONOSCENZA

CI SALVERÀ

Valentina Lodovini, 35 anni, è nata a Umbertide (Perugia) DARREN BRADE

Stiller e Wilsonsfilano in passerellacome in Zoolander

� Che sorpresa ieri sulle passerelle parigine! Durante la sfilata di Valentino, in un’esplosione di foto con gli smartphone, ecco apparire infatti Ben Stiller e Owen Wilson, in perfetto stile Derek e Hansel, i due protagonisti della commedia tutta moda e faccette «Zoolander» che avrà presto il suo sequel, sempre con la regia di Ben Stiller.

VALENTINA LODOVINI«Faccio tante commedie, ma mi piaceimpegnarmi» 1Da domani è al cinema con Bisio e Matano E a teatro porta la trattativa Stato-mafia

� Non è certo la prima volta: la rock star Rod Stewart si fece assicurare la voce per 6 milioni di dollari; la modella tedesca Heidi Klum, invece, le gambe, per 1,3 milioni di euro, ma la sinistra valeva 125 mila euro in più della destra (la causa era una cicatrice). Oggi tocca alla cantante Usa Taylor Swift, che ha stipulato una polizza per tutelarsi nel caso un infortunio le impedisca di ballare durante i concerti.

Madonna docet, si direbbe. Valore, 40 milioni di dollari,

una cifra che avrebbe stupito la stessa Taylor

(si tratta pur sempre di oltre la sesta parte del suopatrimonio stimato). Il nuovo tour della Swift parte in maggio da Tokyo

e toccherà anche Manchester, Colonia e Dublino. Intanto la cantantesembra avere un nuovo fidanzato, il 31enne

musicista, cantante e disc jockey scozzese CalvinHarris. Assicurerà anche lui?

LA CANTANTE SI ASSICURA CONTRO LE CADUTE SUL PALCO

Swift, gambe da 40 milioni di dollari

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