la gazzetta dello sport (03-15-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 domenica 15 marzo 2015 anno LXXI - numero 11 euro 1,40 SVEGLIA POLDI! L’INTER HA FAME 9 771120 506000 50 3 1 5> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano DA NON PERDERE 1 Serie B, cade il Carpi Colpi di Lanciano e Bari Occasione per il Bologna SERVIZI ALLE PAGINE 22-23 Short track: Fontana storico oro e un bronzo Lo snowboard è azzurro BATTAGGIA ALLE PAGINE 32-33 Alla Tirreno vola Poels Nibali viene staccato: oggi Terminillo con neve BERGONZI, BETTINI, GHISALBERTI, GIALANELLA ALLE PAGINE 21-28-29 2 3 RISULTATI & CLASSIFICA 27 a GIORNATA JUVENTUS*** 64 ROMA 50 LAZIO 46 NAPOLI 46 FIORENTINA 42 SAMPDORIA 42 GENOA* 37 INTER 36 TORINO 36 MILAN 35 PALERMO*** 35 UDINESE* 31 EMPOLI*** 30 SASSUOLO 29 VERONA 29 CHIEVO 26 ATALANTA 24 CAGLIARI*** 21 CESENA 20 PARMA** (-3) 9 IERI CAGLIARI-EMPOLI 1-1 PALERMO-JUVENTUS 0-1 OGGI (ORE 15) ATALANTA-UDINESE (0-2) GENOA-CHIEVO (2-1) SASSUOLO-PARMA (3-1) VERONA-NAPOLI (2-6) ORE 18 INTER-CESENA (1-O) ORE 20,45 DOMANI FIORENTINA-MILAN (1-1) ORE 19 TORINO-LAZIO (1-2) ORE 19 ROMA-SAMPDORIA (0-0) ORE 21 *Una partita in meno **2 in meno ***1 in più BUONGIOVANNI, MELILLO ALLE PAGINE 30-31 RUGBY All’Olimpico in 60.000 Ora la Francia ha paura di noi 30 SERVIZIO A PAGINA 6 Marco Verratti, 22 anni (Psg) e Mirko Valdifiori, 28 (Empoli) NAZIONALE: DENTRO PIEDI BUONI E ORIUNDI (EDER-VAZQUEZ) Conte prepara la V2 Verratti e Valdifiori I due play convocati per Bulgaria e Inghilterra Thohir entusiasta del ritiro della maglia numero 8 di D’Antoni: «Noi ritireremo la 30 di Carrizo con lui dentro» IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w IL COMMENTO di Sebastiano Vernazza 21 CALCIO DI DOMENICA NOSTALGIA O NO? Nessuno oggi lascerebbe sola Rita Pavone. Ricordate il ritornello dell’immortale canzone? «Perché perché la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita di pallone, perché?». Correva l’anno 1962 e il campio- nato si «sentiva» alla radio, a «Tutto il calcio minuto per minu- to». All’inizio soltanto i secondi tempi e soltanto da 4 campi, col divieto di andare in onda nelle ultime giornate per evitare che l’andamento dei risultati potesse influenzare certe gare. L'ARTICOLO A PAGINA 21 L’APPROFONDIMENTO di Fausto Narducci 21 IL FILO DI ARIANNA ROMPE IL GHIACCIO Strano destino quello di Arianna Fontana, regina indiscussa dello short track. Per lei, che nel 2006 a Torino divenne la più giovane medagliata azzurra (15 anni e 314 giorni) degli sport invernali e che è rimasta sul podio anche a Vancouver 2010 e Sochi 2014, è come se il tempo si fermasse ogni volta, costringendola a ripartire daccapo alla ricerca della popolarità. L'ARTICOLO A PAGINA 21 DOMANI FIORENTINA-MILAN Montella e Pippo, che incroci E Sacchi sponsorizza Sarri 12 OLIVERO, GOZZINI A PAGINA 12 IL PERSONAGGIO Il Napoli rivede Insigne Dopo 126 giorni incubo finito 10 MALFITANO A PAGINA 10 BOCCI, CALVI A PAGINA 7 ZEMAN, PAZZO RITORNO SCUOTE IL CAGLIARI MA AL 93’ PARI-BEFFA Effetto Zdenek: segna Joao Pedro, sfiorato il raddoppio. Poi un pasticcio in difesa regala a Vecino la rete dell’1-1 dell’Empoli 7 BREGA, GUGLIELMI ALLE PAGINE 8-9 Lucas Podolski è in prestito dall’Arsenal C’è il Cesena, altra chance per Podolski che si gioca il futuro. Mancini pensa a Tourè: «E’ come un figlio, proveremo a prenderlo» 8 LA JUVE VINCE 1-0 A PALERMO LICARI, CARUSO, D’ANGELO, DELLA VALLE, IARIA, VITALE ALLE PAGINE 2-3-4-5 EURO MO R A T A UN SUPERGOL: MESSAGGIO AL BORUSSIA Lo spagnolo entra e sblocca i bianconeri con la 10 a rete stagionale Allegri va a +14 risparmiando alcuni big per mercoledì Dortmund brutto e lento in Bundesliga col Colonia: 0-0 in casa ORE 13: GAZZETTA NEWS La Schiavone ospite di lusso ORE 14: GAZZETTA LIVE La A con Galeone-Mastrangelo ORE 19: PALLAVOLO FEMMINILE Modena-Conegliano in diretta

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Page 1: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 domenica 15 marzo 2015 anno LXXI - numero 11 euro 1,40

SVEGLIAPOLDI!L’INTER HA FAME

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DA NONPERDERE

1 Serie B, cade il CarpiColpi di Lanciano e Bari Occasione per il BolognaSERVIZI ALLE PAGINE 22-23

Short track: Fontanastorico oro e un bronzoLo snowboard è azzurroBATTAGGIA ALLE PAGINE 32-33

Alla Tirreno vola PoelsNibali viene staccato:oggi Terminillo con neveBERGONZI, BETTINI, GHISALBERTI, GIALANELLA ALLE PAGINE 21-28-29

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RISULTATI & CLASSIFICA27a GIORNATA

JUVENTUS*** 64ROMA 50LAZIO 46NAPOLI 46FIORENTINA 42SAMPDORIA 42GENOA* 37INTER 36TORINO 36MILAN 35

PALERMO*** 35UDINESE* 31EMPOLI*** 30SASSUOLO 29VERONA 29CHIEVO 26ATALANTA 24CAGLIARI*** 21CESENA 20PARMA** (-3) 9

IERICAGLIARI-EMPOLI 1-1PALERMO-JUVENTUS 0-1OGGI (ORE 15)ATALANTA-UDINESE (0-2)GENOA-CHIEVO (2-1)SASSUOLO-PARMA (3-1)VERONA-NAPOLI (2-6) ORE 18INTER-CESENA (1-O) ORE 20,45DOMANIFIORENTINA-MILAN (1-1) ORE 19TORINO-LAZIO (1-2) ORE 19ROMA-SAMPDORIA (0-0) ORE 21

*Una partita in meno **2 in meno ***1 in più

BUONGIOVANNI, MELILLOALLE PAGINE 30-31

RUGBYAll’Olimpico

in 60.000Ora la Franciaha paura di noi

30

SERVIZIO A PAGINA 6 Marco Verratti, 22 anni (Psg) e Mirko Valdifiori, 28 (Empoli)

NAZIONALE: DENTRO PIEDI BUONI E ORIUNDI (EDER-VAZQUEZ)

Conte prepara la V2Verratti e ValdifioriI due play convocati per Bulgaria e Inghilterra

Thohir entusiasta del ritiro della maglia numero 8 di D’Antoni:

«Noi ritireremo la 30 di Carrizo con lui dentro»

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

IL COMMENTOdi Sebastiano Vernazza

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CALCIO DI DOMENICANOSTALGIA O NO?

Nessuno oggi lascerebbe sola Rita Pavone. Ricordate il ritornello dell’immortale canzone? «Perché perché la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita di pallone, perché?». Correva l’anno 1962 e il campio-nato si «sentiva» alla radio, a «Tutto il calcio minuto per minu-to». All’inizio soltanto i secondi tempi e soltanto da 4 campi, col divieto di andare in onda nelle ultime giornate per evitare che l’andamento dei risultati potesse influenzare certe gare. L'ARTICOLO A PAGINA 21

L’APPROFONDIMENTOdi Fausto Narducci

21

IL FILO DI ARIANNA ROMPE IL GHIACCIO

Strano destino quello di Arianna Fontana, regina indiscussadello short track.Per lei, che nel 2006 a Torino divenne la più giovane medagliata azzurra (15 anni e 314 giorni) degli sport invernali e che è rimasta sul podio anche a Vancouver 2010 e Sochi 2014,è come se il tempo si fermasse ogni volta, costringendola a ripartire daccapo alla ricercadella popolarità. L'ARTICOLO A PAGINA 21

DOMANI FIORENTINA-MILANMontella e Pippo, che incroci

E Sacchi sponsorizza Sarri

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OLIVERO, GOZZINI A PAGINA 12

IL PERSONAGGIOIl Napoli rivede Insigne

Dopo 126 giorni incubo finito

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MALFITANO A PAGINA 10

BOCCI, CALVI A PAGINA 7

ZEMAN, PAZZO RITORNOSCUOTE IL CAGLIARIMA AL 93’ PARI-BEFFA

Effetto Zdenek: segna Joao Pedro, sfioratoil raddoppio. Poi un pasticcio in difesaregala a Vecino la rete dell’1-1 dell’Empoli

7

BREGA, GUGLIELMI ALLE PAGINE 8-9 Luca

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rest

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Ars

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C’è il Cesena, altrachance per Podolskiche si gioca il futuro.Mancini pensa a Tourè: «E’ come un figlio,proveremo a prenderlo»

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LA JUVE VINCE 1-0 A PALERMO

LICARI, CARUSO, D’ANGELO, DELLA VALLE, IARIA, VITALE ALLE PAGINE 2-3-4-5

EUROMORATAUN SUPERGOL:MESSAGGIOAL BORUSSIA

Lo spagnolo entra e sblocca i bianconeri con la 10a rete stagionale Allegri va a +14 risparmiando alcuni big per mercoledì

Dortmund brutto e lento in Bundesliga col Colonia: 0-0 in casa

ORE 13: GAZZETTA NEWS

La Schiavone ospite di lusso

ORE 14: GAZZETTA LIVE

La A con Galeone-Mastrangelo

ORE 19: PALLAVOLO FEMMINILE

Modena-Conegliano in diretta

Page 2: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

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� 1 L’esultanza di Morata per il gol-vittoria, con Lichtsteiner sulle spalle 2 Il tiro dell’1-0 3 A fine gara il Palermo saluta i tifosi REUTERS-LAPRESSE-GETTY

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1 2

Signora senza misericordiaMorata entra, segna, vince1Juventus cinica a Palermo: poche occasioni, poi ci pensa il solito spagnoloAllegri lascia la Roma a -14 (per ora) e può pensare al Borussia senza distrazioni

Fabio LicariINVIATO A PALERMO

S uper-Morata dopo Wonder-Pogba. La me-glio gioventù tira ancora una volta la Juvefuori dagli impicci, manda un bel-

l’«achtung!» al Borussia, e riscrive la classificacon uno spettacolare, benché temporaneo, +14sulla Roma (aspettando che la Samp le faccia iltest post-Coppa Italia). Ma non c’è mica da esal-tarsi per l’ennesimo 1-0. Niente manovra, tre tiriin porta e una sindrome ormai consolidata chia-mata «non riusciamo più a creare occasioni dagol». E così, come contro l’Atalanta, tocca al sin-golo in odore di fuoriclasse – sì, lo spagnolo è diun’altra categoria e più gioca con continuità piùlo dimostra – regalare un successo che, con lasemplice manovra, non sarebbe mai arrivato. Perdi più contro un Palermo versione Mister Hyde:solo che, un tempo, il colto Dottor Jekyll si tra-sformava nel suo alter ego negativo soltanto intrasferta, adesso lo fa anche in casa. La testa eraalla Champions, le gambe forse, e il turnover s’èavvertito: ma che a Dortmund serva un’altra Ju-ve Allegri lo sa bene.

INDISPENSABILE TEVEZ E infatti non è un caso

che il tecnico sprema ancora Tevez. Tutti a pensa-re: ma perché non lo lascia riposare? Sicuro, ve-dersi la partita disteso in panchina avrebbe fattobene a muscoli un po’ contratti da sette mesi diiper-lavoro: ma facciamo fatica a immaginare co-sa sarebbe stata la Juve senza l’argentino. Unalagna. Se il recupero del 3-5-2 offre almeno quel-la sicurezza difensiva mancata ne-gli ultimi tempi, è anche vero che ilbaricentro medio s’abbassa tantis-simo (neanche 50 metri) e la po-vertà del centrocampo, fasce com-prese, non dà una mano né all’ar-gentino, costretto a correre e rin-correre e sfiancarsi, né a Llorente,ormai un caso per come lascia indieci i compagni. Il Palermo deitempi belli avrebbe saltato con piùfacilità le fragili opposizioni cen-trali, Vazquez avrebbe giocato disponda e Dybala si sarebbe infilatotra i giganti, ieri un po’ statici, del-la difesa. Il Palermo attuale s’è offerto alla scon-fitta senza neanche andare al tiro.

FENOMENO MORATA Tevez, dunque. E natural-mente Morata. Perché tutto lo sforzo dell’argen-tino – suoi gli altri due tiri in porta, respinti da

Sorrentino – sarebbe stato vano senza l’entratadello spagnolo «giusto». Fuori Llorente dopo un’ora, «vittima» del tipo di gioco di Allegri masoprattutto di una depressione non solo fisica,ecco un’altra Juve che aveva già cambiato aspettocon Vidal (meno frenetico di Sturaro) e soprat-tutto con la crescita di personalità e ritmo di Mar-

chisio. Invece di restare là davanti,tutto solo e in attesa di un cross chenon arriverà mai, Morata arretra acentrocampo, lotta con cattiveria esoprattutto prende di mira a turnoi difensori del Palermo: lasciandolinella polvere con le sue accelera-zioni. In più, il colpo «alla Pogba»,addirittura più voluto del gol delfrancese: un tiro alla Higuain, dafuori, a girare, sul palo lontano,imparabile. Uno spettacolo. Dopo70’ poco spettacolari.

ASPETTANDO PIRLO In prospetti-va Champions un bel sollievo arriva anche dal re-cupero di Barzagli. Nessuno può chiedergli di es-sere implacabile come un anno fa, non ancora,ma non gli è mancato un grammo di coraggio.Con Dybala tutto piuttosto facile, con i tedeschivedremo. Meno entusiasmante Pereyra, che do-

po belle partenze si spegne un po’ ma può esseredecisivo, e Bonucci al quale il 3-5-2 avrebbe do-vuto restituire fluidità di manovra e più parteci-pazione offensiva: invece no, forse anche per aiu-tare Barzagli. In Germania il trio arretrato puòessere utile pensando che il pari garantisce iquarti di finale, ma se non si ritrovano gli auto-matismi meglio pensarci bene. Senza dimentica-re che la variabile fondamentale è Pirlo. Comun-que, seconda gara senza subire gol e primo suc-cesso in trasferta dopo tre pari.

PALERMO DOVE SEI? D’altra parte il Palermo of-fre meno resistenza di Udinese (0-0), Cesena (2-2) e Roma (1-1 nel finale). Il calo di tensione egioco, probabilmente nascosto dal 3-1 al Napoli,si è ripresentato stavolta. Altro che progetti d’Eu-ropa (per la quale servirebbe il 6° posto), qui c’è ilrischio di perdere anche il titolo di bella sorpresa.Non si vedono la manovra avvolgente, le ripar-tenze veloci, l’aggressione: tutto molto normale,tendente all’«arreso». Il calo di Vazquez e Dybalac’entra di sicuro, le assenze di Gonzalez e Lazaaridem, la situazione di Barreto non aiuta. Ma oraIachini deve inventarsi qualcosa, che forse passaper Belotti, per chiudere una campionato che puòessere ancora da ricordare. Presto, però.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il 3-5-2 garantisceai bianconeri soliditàdifensiva, ma quanta fatica in attacco

Tevez si spreme ancora: impossibilelasciarlo fuori.Siciliani troppo pigri

LA PARTITA

Serie ARAnticipi 27a giornata

Page 3: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

3DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

18’ Primo sussulto della Juve È anche l’unico di una certa pericolosità. La firma è di Carlitos Tevez che spara da oltre 25 metri.Sorrentino non riesce a trattenere, ma, per sua fortuna, non c’ènessuno in agguato pronto a mettere dentro.

25’ Ecco Sturaro Il nuovo acquisto bianconero ha l’occasione pertrasformare il primo giorno da titolare juventino in serata di gloria.Lo invita Tevez, ma lui, disturbato da Masiello, calcia fuori.

42’ Schema Punizione di Marchisio, spiovente per la testa di Llorenteche la spizza, De Ceglie prova la rovesciata, ma c’è fuorigioco.

45’ Carlitos, aggiusta la mira! L’ultima occasione del tempo è suipiedi dell’argentino, sul destro, ma il numero 10 la spreca ancora.

6’ Sempre Tevez Punizione per la Juve, è la posizione per la «maledetta» di Pirlo, ma, in assenza del primo specialista, tocca aCarlitos che tira forte e un po’ centrale. La prodezza è di Sorrentinoche riesce a deviare.

25’ La perla di Morata Sembra una partita che lentamente si trascina verso lo 0-0 e invece decide di risolverla Alvaro, lo spagnoloche riceva vicino al limite dell’area, controlla, si porta la parla sulsinistro verso l’interno e fa partire una parabola a giro sulla qualenon può nulla nè il suo marcatore Andelkovic nè il portiere palermitano Sorrentino.

46’ L’occasione rosa La chance Palermo è sui piedi di Dybala che surespinta di testa di Chiellini calcia al volo, ma malissimo.

JUVENTUSPALERMO

0 1

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Morata al 25’ s.t.

ARBITRO Guida di T. Annunziata NOTE paganti 20.120, incasso 889.870; abbonati 9.730, quota 115.601. Tiri in porta 0-3; fuori 1-6. Angoli 5-4. Fuorigioco: 1-5. Rec.: 1‘ pt, 4’ st

(3-5-2)Sorrentino; Vitiello, Terzi, Andelkovic; Rispoli, Rigoni, Maresca (dal 18’ s.t Jajalo), Barreto(dal 31’ s.t. Belotti), Daprelà (dal 38’ s.t. Emerson); Vazquez, DybalaPANCHINA Ujkani, Milanovic, Ortiz, Della Rocca, Bolzoni, Chochev, Quaison, J. Silva, BentivegnaALLENATORE IachiniBARICENTRO BASSO 49,7 METRICAMBI DI SISTEMA 3-4-1-2 31’ s.t.AMMONITI Vazquez, Andelkovic per gioco falloso; Dybala per c.n.r.

(3-5-2)Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pereyra, Marchisio, Sturaro (dal 1’ s.t. Vidal), De Ceglie (dal 32’ s.t. Padoin); Tevez, Llorente (dal 15’ s.t. Morata)PANCHINA Storari, Rubinho, Ogbonna, Evra, Pepe, MatriALLENATORE AllegriBARICENTRO BASSO 49,3 METRICAMBI DI SISTEMA nessunoESPULSI nessunoAMMONITI Barzagli, Lichtsteiner, Morata, Pereyra per gioco falloso

LA MOVIOLAdi MARCO IARIA

REGOLARE L’INTERVENTODI CHIELLINI SU RIGONI

Partita senza squilli, quasi soporifera fino al capolavoro di Morata. Una passeggiata pure per l’arbitro Guida e i suoi assistenti. La squadra guidata dal giovane fischietto di Torre Annunziata non è stata sottoposta a nessun stress-test al Barbera. L’unico episodio in area su cui si è levata qualche protesta (da parte del Palermo) è stato al 34’: Rigoni lamenta un’istruzione da parte di Chiellini con il braccio, ma è tutto regolare. Nessun

problema, insomma, anche se la gestione dei cartellini da parte di Guida lascia un po’ a desiderare. Per esempio, nel primo quarto d’ora della partita erano da giallo gli interventi (simili) di Sturaro e Barreto. Par condicio per difetto. La prima ammonizione arriva al 38’ ed è corretta: giusto sanzionare Vazquez che commette fallo a gioco fermo su Marchisio. Da quel momentoGuida mette l’acceleratore: alla fine ne ammonirà sette.

fIL PROTAGONISTA

ALVARO MORATA

Ora fa gol pure da fuoriE così si è già superato1Per la prima voltain doppia cifra:10 reti. «Mi sembradi giocare alla Juve da 4-5 anni»

LA PARTITADELLO SPAGNOLO AI RAGGI X

1Alvaro Morata, prodotto del vivaio del Real Madrid, è alla prima stagione con la maglia della Juventus. A inizio preparazione ha subito un infortunio che l’ha tenuto fuori per due mesi, poi il rientro e l’esplosione REUTERS

TOCCHI PER ZONA PASSAGGI POSITIVIIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

PALLONI GIOCATI

PALLE PERSE

17

8

4’

2

FUORIGIOCO2

FALLI FATTI3

CROSS

Recupero

2

CONTRASTI VINTI1

ATTACCO

Giorgio Chiellini

Arturo Vidal

Fernando Llorente

Stephan Lichtsteiner

Alvaro Morata

14

8

8

8

1

CLASSIFICA PASSAGGI NEGATIVI MINUTI GIOCATI

30’

IL GOL

25’ ST

DA DOVE HA TIRATO

12

21

11

1

11212

1

GDS - DATI OPTA

Fabiana Della ValleINVIATA A PALERMO

L a decima sinfonia merita-va una giocata speciale,forse è per questo che Al-

varo Morata ha scelto la stradapiù difficile. Il povero Andelko-vic in fondo aveva fatto la cosagiusta, lasciandogli spazio sulpiede sbagliato, il sinistro. Maquando sei baciato dal talento,destro o mancino conta poco.Morata non ha pensato, non siè fatto problemi. Ha colpito ebasta, inventando il gol dellavittoria bianconera. Risultato:un tiro a giro dopo aver ricevu-to palla da Marchisio. Primaancora lo spagnolo aveva fattoun bel movimento per dettareil passaggio al compagno. E’ laprima volta che segna da fuoriarea, una giocata simile l’avevafatta a Empoli, ma era più a de-stra e un metro e mezzo dentrol’area. Un’invenzione, ma nonsolo quella: dal momento incui è entrato da solo ha fattoammattire la difesa del Paler-mo.

ABILITÀ E MODESTIA Otto me-si di Juve, i primi due passati acurarsi per colpa del brutto in-fortunio a inizio preparazione,già dieci reti. Morata ha se-gnato in tutte le competi-zioni: 7 in campionato, 2in Coppa Italia e uno inChampions League.Mai era arrivato indoppia cifra: l’an-no scorso al Realsi era fermato a 9.Solo Tevez nellaJuve ha fatto meglio. Merito diAllegri, che con lui alterna ba-stone e carota, merito del rapi-do ambientamento a Torino,merito di madre natura, chel’ha dotato degli strumentigiusti. «Mi sembra di essere aTorino da 4-5 anni, devo rin-graziare la Juve per l’oppor-tunità e per la fiducia. Ma nonho ancora dato il massimo:

devo lavorare ancora per mi-gliorare tatticamente e fisica-mente. Potevo segnare ancoradi più».

GOL DA CHAMPIONS «Morataha fatto un gol meraviglioso at-taccando il centrale, avrebbedovuto farlo già prima - ha det-to Allegri -. Il tiro di sinistro?Ha qualità e poi si allena bene.La speranza è che migliori». Eche al Real non venga in mentedi esercitare il diritto di riac-quisto (non prima del 2016 pe-rò). «Ora l’abbiamo noi, poi ve-dremo», ha tagliato corto il tec-nico, che ha capito subito che

cosa aveva tra le mani. Undiamante grezzo da maneg-giare con cura e soprattuttoda modellare a Vinovo.Morata è giovane e irruen-te, a volte un po’ indisci-

plinato tatticamente: am-monito per un’entrata dura

e già diffidato, verrà squalifi-cato per un turno e salterà la

prossima partita di campiona-to contro il Genoa. Per questoAllegri lo riprende spesso eama tenerlo sulla corda. «ADortmund potrei dare qualchecambio, non è detto che giochila formazione dell’andata»,aveva detto Max alla vigilia diPalermo. Messaggio indirizza-to a Morata? Chissà, forse sì.Nel dubbio, lui si è fatto trova-re pronto. E’ entrato al posto diLlorente e dopo 11 minuti hafatto gol. Risposta: adesso pro-va a lasciarmi fuori... «In Ger-mania ci aspetta una partitadifficile, è una grande squadracon tanti giocatori di qualità»,ha concluso Alvaro. Non tuttiperò sono capaci di inventaregol bellissimi con il piede sba-gliato. Morata al Borussia hagià segnato all’andata. A casaha il pallone della Champions:quattro giorni sono più chesufficienti per preparare altresorprese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 4: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

4 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Preoccupante l’involuzione del Palermo dopo tanto girone d’andata. Qualche bella manovra, ma i collegamenti con Dybala sembrano interrottie il gioco non va. Un tiraccio in 90’: Belotti serviva prima.

SORRENTINOMorata, be’, è Morata: «nada», niente da fare. Parata thriller, senza trattenere, su Tevez. Un bel riscatto sulla punizione dell’attaccante argentino.

5,5

6

IL TECNICOIACHINI

PALERMO

5,5

� PARATE 2� RINVII 9� PRESE ALTE 1

RISPOLIAvesse il coraggio, o l’incoscienza forse, di Morganella, sarebbe più utile per l’equilibrio che dà sulla fascia. E sa anche crossare.

6

� CROSS 4� RECUPERI 4� PASSAGGI 24

DYBALAUn po’ è colpa del Palermo che gli gioca lontano e non lo «vede» proprio. Un po’ però è lui, da un mese, lontano dagli standard. Un tiraccio e stop.

5,5

� TIRI 1� SPONDE 6� DRIBBLING 3

VITIELLOUno che regge e soprattutto «regge» la difesa dopo l’addio di Muñoz. Non si fa schiantare da Tevez. Poi toccherebbe a chi è davanti far gioco…

6

� CONTRASTI 2� LANCI 1� PASSAGGI 37

MARESCASe gli manca la condizione non è lui. E infatti poche geometrie e affanno su contrasti. Com-prensibile che Iachini l’abbia rischiato, ma gli è andata male.

5

� TIRI 0� RECUPERI 4� PASSAGGI 24

JAJALONon ha la regia di Maresca, ma quell’agonismo che un po’ accende il centrocampo. Solo che il ritmo è calato, e prima non c’era uno come Morata.

6

� TIRI 0� RECUPERI 3� PASSAGGI 18

TERZISi sente l’assenzain difesa di Gonzalez. Terzi faquel che può, ma quasi resuscita Llorente perdendo il tempo su un recupero. Così così.

5

� CONTRASTI 1� LANCI 9� PASSAGGI 42

BARRETONon facile giocare sapendo che deve andar via e con lo stadio che lo fischia. Qualche bell’anticipo sul mezzo destro, ma troppe pause e meno grinta.

5,5

� TIRI 0� RECUPERI 6� PASSAGGI 36

BELOTTIEnnesimo quarto d’ora finale e, come accade da tempo, inutile. Finché il Palermo andava, aveva ragione Iachini. Ora forse è tempo di recuperarlo.

s.v.

� TIRI 0� SPONDE 1� DRIBBLING 0

ANDELKOVICVero che è un po’ distante da Morata nell’azione del gol, ma questo è uno di quei casi in cui prevale il merito della punta. Qualche sofferenza.

5,5

� CONTRASTI 1� LANCI 5� PASSAGGI 35

VAZQUEZBel primo tempo, compreso tunnel a Tevez, anche se spesso non ha compagni da «assistere», poi scompare nel secondo: come succede ogni tanto. Sotto tono.

6

� TIRI 0� SPONDE 4� DRIBBLING 1

EMERSONNel finale per Daprelà. Sembra avere un po’ più di «fuoco» dentro, ma forse anche perché la Juve s’è abbassata.

s.v.

� CROSS 1� RECUPERI 1� PASSAGGI 7

RIGONI COMBATTEVAZQUEZ A METÀDYBALA ESTRANEOMALE DAPRELÀ

GUIDA Nessun errore grave, vede anzi bene sulla caduta di Rigoni in area bianconera, e quindi merita il «6». Però un po’ troppo permissivo all’inizio (e la gara infatti s’incattivisce). E qualche interpretazione da migliorare.

� CROSS 3 � RECUPERI 5� PASSAGGI 26

Poca spinta e poca copertura. La sua posizione ideale sarebbea sinistra di una difesa a 4: esterno dei cinque, invece, non trova i tempi dell’incursione e subisce un Lichtsteiner neanche troppo lucido.

5

IL PEGGIOREDAPRELA’

� TIRI 0 � RECUPERI 8� PASSAGGI 27

Se la gioca con Rispoli, senza far nulla di speciale. Ma almenocombatte, resiste al dinamismo di Sturaro e alle accelerazioni di Pereyra, tranne sul-gol.Alla lunga il suo peso si sente. Diversamente dai colleghi.

6

IL MIGLIORERIGONI

LE PAGELLE di FABIO LICARI

Solito discorso: azzecca i cambi, vince e, magari, allunga ancora. Certo che la Juve fatica da morire a trovare il tiro, non il gol. E si capisce perché non rinuncia a Tevez: troppo giù la manovra.

BUFFONNon è uno scherzo: zero tiri in porta del Palermo, uno solo fuori (e un po’ malandato). Tocca un paio di palloni su angolo, per non addormentarsi.

6,5

s.v.

IL TECNICOALLEGRI

JUVENTUS

6,5

� PARATE 0� RINVII 4� PRESE ALTE 0

LICHTSTEINERQualche affondo, più per inerzia, nervi o poca resistenza di Daprelà: in realtà è poco lucido e finisce fuori posizione. I rivali non approfittano.

6

� CROSS 5� RECUPERI 7� PASSAGGI 20

DE CEGLIEArrugginito parecchio da come non si trova con i compagni e soffre Rispoli. Senza offrire quel contributo d’attacco che era il suo forte.

5

� CROSS 2� RECUPERI 3� PASSAGGI 14

BARZAGLISembra recuperato. D’accordo che la volta che Dybala mette il turbo è costretto a farsi ammonire, ma hatempi e rischia la gamba. Può solo crescere.

6

� CONTRASTI 3� LANCI 1� PASSAGGI 40

PEREYRATipo un gioco di prestigio: c’è e poi non c’è. Bene qualche accelerazione e il pressing alto, ma troppe pause. Continuità, questa sconosciuta.

6

� TIRI 0� RECUPERI 9� PASSAGGI 41

TEVEZLontano dalla versione «top player», ma indispensabile per il movimento,la spinta anche emotiva, le soluzioni d’attac-co. E poi almeno tira in porta.

6,5

� TIRI 3� SPONDE 4� DRIBBLING 4

BONUCCISufficienza d’obbligo perché il Palermo non riesce mai a rendersi pericoloso. Però si astiene misteriosamente dal partecipare alla manovra.

6

� CONTRASTI 0� LANCI 2� PASSAGGI 20

MARCHISIOTimidezza in avvio. Poi però trova il ritmo, si carica la Juve sulle spalle e comincia a far girare palla e rivali. Meno stanco degli ultimi tempi.

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 13� PASSAGGI 43

VIDALQuello pre-Mondiale, o sarebbe meglio dire pre-infortunio, non si è ancora visto. Qui tanto mestiere e più equilibrio di Sturaro.

6

� TIRI 0� RECUPERI 3� PASSAGGI 23

CHIELLINIMomento non esaltante neanche per lui, ma Dybala è troppo isolato, e in versione «normale», per fargli del male. Gli manca un po’ di fiducia.

6

� CONTRASTI 2� LANCI 5� PASSAGGI 44

STURAROCome dovesse recuperare il tempo perduto: parte sparato e fa tanto lavoro quanta confusio-ne. Allegri pensa agli equilibri, lui prende una botta: sostituito.

5,5

� TIRI 1� RECUPERI 3� PASSAGGI 18

PADOINNel finale sostituisce De Ceglie,per chiudere meglio la fascia sinistra.Il soldatino risponde sempre «sì».

s.v.

� CROSS 0� RECUPERI 2� PASSAGGI 3

MARCHISIO C’ÈUTILITÀ TEVEZRIECCO BARZAGLILLORENTE DELUDE

� TIRI 0 � SPONDE 5� DRIBBLING 0

Non gliene riesce una. Sempre più dura, vista la retrocessionea seconda punta e il tipo di gioco di Allegri. Però è molle, impreciso, malinconico: dà l’impressione che la palla a lui sia palla persa. Che succede?

4,5

IL PEGGIORELLORENTE

� TIRI 2 � SPONDE 0� DRIBBLING 0

Dalla luna (un quarto) al sole. Entra, partecipa al gioco, è irresistibile negli allunghi. E poi, da attaccante vero, segna un gran gol (7° in A). Insomma: dà un senso alla Juve. Ma perché certe cattiverie?

7

IL MIGLIOREMORATA

CARIOLATO 6DE PINTO 6

DAMIANO 6MARIANI 6

6

«Contenere Dybala e Vazquez non è roba da poco: squadra matura e compatta. A Dortmund con l’11 migliore, ma serve pure fortuna»

AD ALLEGRI VA BENE L’1-0: «MICA FACILECONTRO QUEI DUE»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DELLA JUVE

Francesco CarusoINVIATO A PALERMO

C on pazienza e poco tur-nover, Max Allegri siporta a «più 14» in attesa

della Roma. Lo aveva detto allavigilia che la Juve non è unasquadra per giocatori stanchi.E la squadra ha ascoltato il suotecnico e lo ha assecondato conuna gara accorta e giudiziosa.«Non era semplice vincere que-

sta partita, il Palermo in casaha conquistato 26 punti su 35 econtenere Dybala e Vazqueznon è roba da nulla. Abbiamodato dimostrazione di maturi-tà, non abbiamo concesso nul-la, a parte un contropiede nelprimo tempo. Anche nella ri-presa abbiamo controllato esiamo andati in vantaggio. Mapotevamo e dovevamo gestiremeglio l’1 a 0. Alla fine abbia-mo una vittoria in più e unapartita in meno. A Dortmundperò ci vorrà una prestazionediversa tecnicamente, credoche ce la faremo». Allegri con-tinua a predicare pazienza eprudenza sullo scudetto: «Ab-biamo 64 punti e ci mancano 6vittorie e qualche pareggio. Abbiamo centrato un altro suc-cesso importante, col risultato

che piace a me, vincere 1 a 0significa che la squadra è com-patta e non prende gol. C’è sta-to il grande rientro di Barzagli,Sturaro finché è rimasto incampo ha giocato bene, poi harimediato una botta alla cavi-glia, speriamo sia recuperabi-le, così come mi auguro Pirlo».

SOSTITUZIONI Decisivi i cam-bi: «Avere l’opportunità di in-serire giocatori capaci di spac-care la partita è fondamentale,certo. Ricordo che lo fu pure alMilan quando vincemmo loscudetto, cosa che non riuscìnel secondo anno».

DIFESA A QUATTRO In Germa-nia la Juve potrebbe schierarsicon la difesa a quattro: «Biso-gnerà valutare le condizioni diBarzagli che alla fine era stre-mato, dopo otto mesi di inatti-vità non è la prima gara a pesa-re ma la seconda. Sì, è probabi-le utilizzare la linea a quattroma potremmo anche giocare atre. Contro il Borussia dovre-mo fare gol e forse uno non ba-sterà, ce ne vorranno due. Sia-mo in salute e abbiamo l’entu-siasmo giusto per affrontarequest’ottavo di finale».

TEVEZ RE DEL GOL Poi spiegaanche la scelta di Tevez titolarequi a Palermo: «Ho messo den-tro Tevez perché sennò sareb-be arrivato a Dortmund controppi giorni di inattività, colrischio di perdere la condizio-ne migliore e Carlitos inoltreha anche l’obiettivo di vincerela classifica dei cannonieri».Superato nel migliore dei modil’ostacolo rosanero, la testaadesso è tutta rivolta al Borus-sia e alla trasferta in Germa-nia: «Ci arriviamo con la squa-dra migliore, ma questo nonbasta, bisogna anche esserefortunati e nella sfida d’andataa Torino purtroppo non lo fum-mo, perché ci fu lo scivolone diChiellini».

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«Non segniamo da tre partite? Sono sereno,ci siamo concentrati di più sulla fase difensiva. E poi gli avversariora ci conoscono»

IACHININON CI STA«NOI POCO CONCRETI

MA VIVI FINO ALLA FINE»

fAREA TECNICAALLENATORE DEL PALERMO

Fabrizio VitalePALERMO

B eppe Iachini lo sapevache contro la Juve sareb-be stata dura lo stesso.

Anche se con la testa a Dort-mund, i bianconeri hanno te-nuto alta la concentrazione, esoprattutto non hanno conces-so un tiro in porta ai rosanero.La prestazione del Palermo, co-munque, gli è piaciuta. «Tuttidicevano che la Juventus nonsarebbe stata concentrata e in-vece è venuta a giocarsi la par-tita per vincere — spiega il tec-nico — Noi, tranne il gran goldi Morata, abbiamo tenuto be-ne il campo e siamo stati capacidi tenere la partita viva fino al-l’ultimo. Dal punto di vista tat-tico, abbiamo affrontato la ga-ra nel modo migliore possibile

ed è rimasta in equilibrio finoal gesto di Morata».

A SECCO Il dato che allarma èche il Palermo non segna più. Irosanero sono rimasti a seccoper la terza gara di fila. L’ulti-mo gol di Dybala (Zampariniha dichiarato di avere ricevutoun’offerta di 40 milioni) risalealla gara con la Lazio. Un fattoinedito in questa stagione. «Po-tevamo creare qualcosa in piùse fossimo stati un tantino piùcinici e concreti lì davanti —ammette —. Ci può stare in uncampionato che non riesci a se-gnare, ma abbiamo preso an-che 14 legni, e oggi avremmoqualche punto in più. È anchevero che nelle ultime tre partiteabbiamo subito un solo gol ag-giustando molto l’aspetto di-fensivo. Ci sono dei momenti incui una fase può funzionaremeglio di un’altra e viceversa.Non sono preoccupato dal fattoche non segniamo. Gli avversa-ri iniziano a conoscerci e sannoperfettamente che concederespazio a Vazquez e Dybala èmolto pericoloso. La Juventusè stata brava a limitarci».

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HANNO DETTO

MAURIZIO ZAMPARINIPRESIDENTE DEL PALERMO

«E SE SU DYBALAS’INFILA LA ROMA?

HO UN’OFFERTA DI 40 MILIONI, VEDREMO

CHI SI INSERIRA’»

ANDREA BARZAGLIDIFENSORE DELLA JUVE

BENE COSÌ:MERCOLEDÌ

A DORTMUND ARRIVERÀ UNA JUVE

SUPER CONCENTRATA

STEFANO SORRENTINOPORTIERE DEL PALERMO

RINNOVO? C’È STATO UN POUR PARLER TRA IL MIO PROCURATORE

E LA SOCIETÀ.L’IDEA È DI RESTARE

Serie ARAnticipi 27a giornata

Page 5: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

5DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

POSSESSO PALLA

JUVENTUSPALERMO

8 4

10 19

FALLICOMMESSI

18 20

CONTRASTI

136171

PALLEPERSE

30TIRI NELLO SPECCHIO

53,6% 46,4%

ANGOLI

PASSAGGI RIUSCITI

469 409PASSAGGI EFFETTUATI

JUVENTUS

BASSO 49,3 metriBARICENTRO

1526

19

17

14

27

1810

37

377% 80,7%

PALERMO

BASSO 49,7metriBARICENTRO

70

23

27

19 25 20 9

8433

fL’ANALISI TECNICA

Check up bianconeroper la ChampionsChiellini è tuttofare 1Il difensore tocca 88 palloni, ma sbaglia pure 14 passaggiLlorente, solo sponde. Lichtsteiner è sempre il re dei cross: 5

Con l’ingresso di Vidal, la Juve è tornata ad attaccare meglio la profondità, sfruttando la catena di destra compostadal cileno e Lichtsteiner. Poi con Morata dentro per Llorente, è migliorato il fraseggio in velocità e la ricerca degli spazi.Quando Morata l’ha trovato, è arrivato il gol

PASSAGGIO

MOVIMENTO

MOVIMENTO CON PALLA

LICHTSTEINER: cross 5PEREYRA: occasioni create 3

TEVEZ: dribbling positivi 4MARCHISIO: palloni recuperati 13

MARCHISIO

LICHTSTEINER

VIDAL

PEREYRA

TEVEZ

MORATA

1

2

LA MOSSA TATTICA

Vincenzo D’Angelo

M assimo risultato con il minimo sforzo.Ora la Juve può pensare esclusivamentealla trasferta di Dortmund. A Palermo i

ragazzi di Allegri hanno tenuto un ritmo non daJuve, ma era difficile immaginarsi il contrario. Ilpossesso di palla è stata lasciato per lo più agliavversari (53,6%), che però non hanno mai avu-to forza e coraggio di affondare. Altrimenti sa-rebbe difficile spiegare in altro modo lo zero nel-la casella dei tiri nello specchio. Allegri può esul-tare soprattutto per il rientro prezioso in difesa diAndrea Barzagli. Solido, senzasbavature né timori. Barzagli ha vinto tre dei quattro contrasti ef-fettuati, recuperato sei palloni ecommesso due falli (uno costato ilgiallo), giocando 90 minuti senzadifficoltà.

SOLUZIONI Così in proiezioneDortmund, Allegri ritrova uno deigiocatori più importanti della ge-stione Conte. Un campione delmondo 2006, la cui esperienza po-trebbe garantire maggior sicurez-za nel reparto difensivo, non im-peccabile nel match di andata. Il primo nodo dasciogliere sarà il modulo: 3-5-2 come ieri o il 4-3-1-2 tanto caro al tecnico? Proviamo a giocare conle ipotesi anche analizzando la prestazione di Pa-lermo dei giocatori bianconeri. In difesa ci saràChiellini, magari terzino sinistro di una difesa aquattro con Bonucci e Barzagli al centro, o terzocentrale come ieri, dove si è rivelato il biancone-ro col maggior numeri di palloni giocati, 88. IlChiello ha fatto il Bonucci, avviando quasi sem-pre la manovra, nel bene e nel male: 44 passaggipositivi (il migliore dei suoi) e 14 passaggi sba-gliati (il peggiore), cercando più di tutti la pallalunga, con 5 lanci positivi. Allegri a fine gara si è

lasciato scappare un «è probabile che giochere-mo a 4», e allora a destra ci sarà l’imprescindibileLichtsteiner. Anche ieri il «trenino» svizzero èstato il migliore nella produzione di cross (5), contrasti vinti (3, come Barzagli) e per conclusio-ni fuori dallo specchio (2). Un dato marginale,ma che rende l’idea della pericolosità delle sueincursioni, specie se confrontate con le zero con-clusioni verso la porta del centravanti Llorente.

MEDIANA La speranza di Allegri e dell’ambientejuventino è quella di riavere a disposizione con-tro il Borussia le geometrie di Andrea Pirlo. In-tanto Marchisio continua a farne le veci, con

mansioni e soluzioni differenti.Marchisio davanti alla difesa ga-rantisce più copertura: ieri 13 pal-loni recuperati, 6 intercettati e 2contrasti vinti. Di contro, la quali-tà delle giocate offensive non puòessere sui livelli di Pirlo, anche seMarchisio ha dimostrato di gradi-re il ruolo di direttore d’orchestra:72 palloni giocati, 43 passaggi po-sitivi e 3 occasioni da gol create,con la ciliegina nel suggerimentoche innesca Morata-gol. TorneràPogba (ieri out per squalifica) e Vi-dal troverà di nuovo una maglia da

titolare. Il suo ingresso dopo l’intervallo ha datouna piccola scossa, anche se il cileno non è anco-ra sui livelli delle scorse stagioni: ieri 3 palle re-cuperate a fronte di 9 perse. Col Borussia appareincerta la presenza di Pereyra, che comunque aPalermo ha garantito un po’ di verve offensiva (3occasioni da gol create) e equilibrio (9 recuperi equattro palloni intercettati). Tevez non ha ripo-sato neanche un minuto e a Dortmund sarà labocca di fuoco bianconera: ieri 3 tiri, 4 dribblingriusciti e 4 sponde per l’Apache. Llorente? Cin-que sponde e poco più. E poi come si fa a rinun-ciare a un Morata così?

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6Le vittorie della Juve a Palermo nelle ultime 6 sfidedi Serie A, tutte senza subire reti

LA STRISCIA

GDS

GAZZETTA DELLO SPORT - DATI OPTA

L’EURORIVALE

Borussia brutto e lento Solo pari con il Colonia1Vince il Bayern: Reina primo spagnolo ad aver giocato nei 4 maggiori tornei

Elmar Bergonzini

T roppo lento per essere ilBorussia di Klopp. I gial-loneri non destano una

buona impressione in casa con-tro il Colonia, pareggiando per0-0 (il secondo di fila in cam-pionato, non succedeva da 7anni). Ieri sarebbe stata la gior-nata perfetta per il Dortmundper ottenere la 700esima vitto-ria della propria storia in Bun-desliga: esattamente 10 anni fail club ebbe la certezza che nonsarebbe fallito nonostante i180 milioni di debiti. Per cele-brare la ricorrenza i tifosi, pri-ma della partita, hanno orga-nizzato una marcia col motto«Non dimenticare mai da dovevieni. Guardiamo indietro confierezza e orgoglio». A dire laverità però, il Dortmund hagiocato a ritmi talmente bassiche sembrava che pure i gioca-tori avessero preso parte allamarcia. Nonostante il risultatodeludente, che tiene i giallone-ri a 8 punti dalla zona europea,Klopp può essere soddisfattodella difesa: dopo la sfida conla Juventus, in cui la retroguar-dia era apparsa particolarmen-te ballerina, il Dortmund nonha più preso gol. Per passare ai

quarti di Champions deve peròtornare a farne. Ieri l’unico at-tivo è sembrato Kampl (assentea Torino a causa di un virus in-testinale): entrato a 30’ dallafine, si candida per una magliadi titolare per mercoledì aidanni di Mkhitaryan, anche ie-ri abulico. Immobile è rimastoin panchina fino al 76’, ma ne-anche con il suo ingresso il Bo-russia è riuscito a segnare.

FESTA BAVARESE Vola (nono-stante le assenze delle ali Rob-ben e Ribery) il Bayern Mona-co, che vince 4-0 a Brema e va,momentaneamente a +14 sulWolfsburg. Pepe Reina, ieri al-l’esordio in Bundes, è il primo

calciatore spagnolo ad avergiocato nei quattro maggioricampionati europei (Spagna,Inghilterra, Italia e Germania).Festeggia anche Pep, che ieriha rivisto correre in mezzo alcampo capitan Lahm, che a no-vembre si era fratturato la cavi-glia.

B. DORTMUND-COLONIA 0-0

BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1) Weidenfeller; Kirch, Subotic, Hum-mels, Schmelzer; Kehl, Gündogan; Mkhitaryan (dal 15’s.t. Blaszczykowski), Kagawa (dal 15’ s.t. Kampl), Reus; Aubameyang (dal 31’ s.t. Immobile). PANCHINA Langerak, Papastatho-poulos, Bender, Ramos.ALLENATORE Klopp.

COLONIA (4-4-2) Horn; Olkowski, Maroh, Mavraj, Hector; Peszko (dal 37’ s.t. Svento), Vogt, Lehmann, Risse (dal 45’s.t. Brecko); Ujah, Deyverson (dal 29’s.t. Osako).PANCHINA Kessler, Finne, Halfar, Matuszczyk.ALLENATORE Stoger.ARBITRO Schmidt.NOTE spettatori 80.667. Ammoniti: Aubameyang, Schmelzer.

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25ª GIORNATA Bayer Leverkusen-Stoccarda 4-0; Augsburg-Mainz 0-2; Eintracht-Paderborn 4-0; Her-tha-Schalke 2-2; Hoffenheim-Am-burgo 3-0; Werder-Bayern 0-4; Borussia D.-Colonia 0-0. OGGI Wolfsburg-Friburgo (ore 15.30); Borussia M.-Hannover (17.30).CLASSIFICA Bayern 64; Wolfsburg 50; Leverkusen 42; Borussia M. 41; Schalke 39; Augsburg 38; Hoffenhe-im 36; Eintracht 34; Werder 33; Dortmund 30; Mainz 29; Colonia 29; Hannover 27; Hertha 26; Amburgo 25; Paderborn 23; Friburgo 22; Stoccarda 20.

Kampl con Jurgen Klopp AFP

� Tornano le coppe europee sempre più nel vivo, con sei italiane in campo. Ecco il programma della prossima settimana con orari e televisioni. Venerdì ci sarà il sorteggio dei quarti.

CHAMPIONS LEAGUEOttavi di finale / ritorno(martedì)Monaco (Fra)-Arsenal (Ing)andata 3-1Sky Sport Plus HD, ore 20.45Atletico Madrid (Spa)-Bayer Leverkusen (Ger)andata 0-1Sky Sport 1 HD, ore 20.45(mercoledì)Barcellona (Spa)-Manchester City (Ing)andata 2-1Sky Sport 1 HD, ore 20.45Borussia Dortmund (Ger)-JUVENTUSandata 1-2Canale 5, ore 20.45

EUROPA LEAGUEOttavi di finale / ritorno(giovedì)Dinamo Mosca (Rus)-NAPOLIandata 1-3, Premium Calcio, ore 18; ROMA-FIORENTINA andata 1-1, Premium Calcio, ore 19; Dinamo Kiev (Ucr)-Everton (Ing) andata 1-2,ore 19; Ajax (Ola)-Dnipro (Ucr) andata 0-1, ore 21.05;TORINO-Zenit (Rus) and. 0-2,Premium Calcio, ore 21.05INTER-Wolfsburg (Ger) andata 1-3, Canale 5, ore 21.05Siviglia (Spa)-Villarreal (Spa)and. 1-3, ore 21.05Besiktas (Tur)-Bruges (Bel) and. 1-2, ore 21.05

DA MARTEDÌ LE COPPE

I bianconeria DortmundPoi Euroleague

PRIMAVERA

Doppio Bonazzoli, ma l’Inter pareggiaOggi Juve-Fiorentina1Pure Bari e Milan bloccate. E il Parmacontinua a vincere...

Federico Bonazzoli, 17 anni

S abato complicato perle capolista. Nel grup-po B doppio 2-2 sulla

Milano-Verona. L’Inter pa-reggia in casa del Chievo,con doppietta del solito Bo-nazzoli (una rete su rigore),che però non basta per supe-rare i campioni d’Italia, che,trascinati da capitan Yamga(un gol e un assist), impon-go il pari ai nerazzurri. Il Mi-lan conferma il momento didifficoltà: dopo il vantaggiodi Vassallo, l’Hellas rimontai ragazzi di Brocchi con duereti di Fares, poi nel finale èDi Molfetta su rigore a tro-vare il pari. Il successo del-l’Udinese sul Cesena infiam-ma questo finale di stagioneregolare. Per la lotta ai dueposti playoff, infatti, ci sonosei squadre in quattro puntia sei giornate dalla fine. Nelgirone C, il Bari viene fer-mata a Crotone sullo 0-0,sciupando l’occasione delcontrosorpasso sulla Roma.Protagonista di giornata è ilpalermitano La Gumina, au-tore di quattro reti nel 6-0all’Avellino. Oggi big matcha Torino, con la Juve cheospita la Fiorentina, primanel girone A. Un gruppomolto equilibrato, dove tuttii giochi sono ancora aperti.Un applauso al Parma di

Crespo, che vince ancora mal-grado i guai societari.

v.d’a.

COSÌ LA 20a GIORNATA GIRONE A Modena-Torino 0-1, Parma-Genoa 1-0, Spezia-Carpi 3-1, Varese-Pro Vercelli 0-1. Oggi, ore 11: Juventus-Fiorentina (diretta Rai Sport 2); ore 14.30: Trapani-Entella. Rinviata Samp-doria-Bologna (28 marzo, ore 14.30). Classifica Fiorentina p. 45; Torino 43; Spezia 42; Juventus 38; Parma 34; Sampdoria e Pro Vercelli 30; Entella 29; Bologna 25; Carpi 17; Trapani 16; Modena 15; Genoa 13; Varese 6.GIRONE B Ieri: Pescara-Cagliari 4-1, Brescia-Sassuolo 0-1, Chievo-Inter 2-2, Cittadella-Atalanta 1-2, Milan-Verona 2-2, Udinese-Cesena 3-1. Oggi, ore 14.30: Perugia-Lanciano. Classifica: Inter e Milan p.44; Cesena 32; Chievo e Udinese 31; Verona 30; Sassuolo 29; Atalanta 28; Pescara 22; Cagliari e Perugia 19; Brescia 17; Citta-della 15; Lanciano 5. GIRONE C Mercoledì: Roma-Frosino-ne 4-0. Ieri: Latina-Lazio 0-1, Ternana-Vicenza 3-3, Napoli-Catania 3-0, Cro-tone-Bari 0-0; Palermo-Avellino 6-0, Livorno-Empoli 2-3. Classifica: Bari e Roma p.46; Lazio 44; Catania 37; Em-poli 34; Palermo 33; Napoli 31; Latina e Livorno 26; Ternana e Vicenza 18; Frosinone 17; Crotone 11; Avellino 7.

Serie ARAnticipi 27a giornata

Page 6: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

6 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

V come Verratti e Valdifiori Conte prepara la V2 in regia1Il play dell’Empoli sarà la grande novità delle convocazioni per le partitecon Bulgaria e Inghilterra. Confermate anche le chiamate di Eder e Vazquez

FRANCIA

Psg, calendarioasfissiante Blanc furibondo1In 10 giorni Verratti e C. giocano 4 gare decisive, ma FFF e Lega non fanno sconti: «Immorale e illogico»

Fabio Licari

C he Verratti non sia il playideale per Conte si capi-sce anche dalla lista am-

pia di convocati per Bulgaria eInghilterra. Tra i centrali di cen-trocampo c’è anche Valdifiori,una delle rivelazioni del cam-pionato e «mente» dell’Empolidi Sarri: una chiamata merita-ta, già comunicata al club. Ilruolo sembra quasi al completose aggiungiamo Pirlo, in recu-pero con vista Borussia, Marchi-sio, che s’è preso in mano la Ju-ve accentrandosi come fosse na-to regista, più l’incognita DeRossi, però infortunato e fuoricondizione. Ma da Verratti nonsi può prescindere: il c.t. non hanessuna preclusione nei suoiconfronti e gli farebbe comodoun guerriero-pensatore comequello visto a Londra. BeppeMarotta, a Sky, ha riparlato diVerratti: «Penso che interesse-rebbe a qualsiasi squadra. E’ unottimo giocatore, lo conosciamomolto bene, avendolo trattato,però bisogna fare delle scelte».

DOVE VERRATTI? Verratti s’ècandidato con umiltà, parlandoieri alla «Gazzetta»: portiereescluso, ricoprirebbe tutti i ruo-li pur di esserci da protagonista.Senza nascondersi le difficoltàdel 3-5-2 («Nel Psg gioco in unruolo diverso»), della mezzala(«I centrocampisti di Conte gio-cano sempre senza palla») e delplay («Potrei dare molto di piùdavanti alla difesa, ma se c’è Pir-lo giocherò allora… in panchi-na»). E’ proprio da interno chepotrebbe trovare spazio nellaprossima Italia, con più facilitàse Pirlo non riuscisse proprio arecuperare: va bene profonditàe «gamba» delle mezzali contia-ne, ma non sembra così impro-ponibile una mediana con Mar-chisio play, Verratti e Vazquez alfianco, Candreva e Darmian (oPasqual) esterni. Copertura eagonismo sarebbero garantiti,con l’italo-argentino chiamato aoffrire la qualità mancata fino aoggi. Perché è il centrocampo ilreparto più in sofferenza.

DIFESA OK Non è invece la dife-sa il settore messo peggio. Purnon rivivendo l’epoca Nesta-Cannavaro, da Bonucci (leaderdi statura europea) a Chiellinipossiamo stare tranquilli, alme-

no nel breve e medio periodo.Aggiungiamo che Darmian èun’opzione in più: se la sbrigabene anche dietro e, nel proget-to finale di Conte, può fare ilcentrale che si allarga per copri-re l’esterno che si alza. Il c.t.spera di recuperare alla causaanche Barzagli, benché unaconvocazione immediata post-infortunio potrebbe creare pro-blemi diplomatici con la Juve, eper il futuro punta su Rugani eRomagnoli. In porta, da Buffona Sirigu a Perin, siamo blindati.

EDER IN ATTACCO Anche l’at-tacco ha più soluzioni. Eder, al-tro oriundo in arrivo, è una se-conda punta di gran movimentoe velocità: può integrarsi benecon Zaza, o magari comporreun’eventuale coppia di trequar-tisti con Vazquez dietro unapunta centrale. Rendendo cosìil modulo più elastico e impre-vedibile. Manca il goleador allaVieri o alla Toni: quello che nonsono Zaza e Pellè, quello chenon è neanche Destro (la cuiconvocazione dipende dallesorti nel Milan), quello che nonè più Balotelli disperso dalleparti di Liverpool. Ma per to-gliersi gli ultimi dubbi mancapoco: tra un paio di settimane lenazionali tornano in campo.

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Marco Verratti, 22 anni, del Psg e Mirko Valdifiori, 28, dell’Empoli: presto insieme in azzurro

NOMI E PROGRAMMA

(f.li.) Conte comunicherà la lista dei convocati domenica 22 marzo. Il raduno comincerà lunedì 23 a Coverciano: gli azzurri resteranno al Centro Tecnico fino a venerdì 27, quando è prevista la partenza per Sofia. Sabato 28 Bulgaria-Italia alle 21.45 locali (alle 20.45 ora italiana), gara valida per le qualificazioni all’Europeo del 2016. Nella notte rientro a Torino, dove la Nazionale resterà fino a martedì 31 per disputare l’amichevole con l’Inghilterra (Juventus Stadium, ore 20.45, arbitro il tedesco Brych). Poi liberi tutti fino a giugno quando l’Italia affronterà Croazia (il 12 a Zagabria) e Portogallo (il 16 in amichevole in Qatar): Conte spera in uno stage i primi giorni di giugno, dopo la fine del campionato.

I CONVOCATIEcco la probabile lista per Bulgaria e Inghilterra (tra parentesi quelli in preallarme o in condizioni incerte).

PORTIERI Buffon, (Juventus), Sirigu (Psg), Perin (Genoa)

DIFENSORIRanocchia (Inter), Bonucci, e Chiellini (Juventus), Rugani (Empoli), Moretti (Torino). (Barzagli, Ogbonna)

CENTROCAMPISTIDarmian (Torino), Candreva e Parolo (Lazio), Cerci (Milan), Pasqual (Fiorentina), Pirlo e Marchisio (Juve), Valdifiori (Empoli), Verratti (Psg), Vazquez (Palermo), Florenzi (Roma), Bertolacci (Genoa), Soriano (Samp) (De Rossi, Santon, Bonaventura, De Silvestri, Antonelli)

ATTACCANTIZaza (Sassuolo), Eder (Samp), Immobile (Borussia D.), Pellè (Southampton), Gabbiadini (Napoli), Destro (Milan).

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Sabato 28 a Sofia per l’EuroMartedì 31 allo Juve Stadiuml’amichevole con gli inglesi

COSI’ IN CAMPO?

BUFFON

RANOCCHIA(Darmian)

BONUCCI CHIELLINI

CON PIRLO

BUFFON

RANOCCHIA(Darmian)

BONUCCI CHIELLINI

CANDREVA MARCHISIOVAZQUEZVERRATTI

DARMIAN(Pasqual)

CANDREVA PIRLOMARCHISIOVERRATTI

DARMIAN(Pasqual)

ZAZA EDER

ZAZA VAZQUEZ

SENZA PIRLO

RCS

Laurent Blanc, 49 anni, al Psg dal 2013 AP

Alessandro GrandessoPARIGI

twitter @agrandesso

I l successo costa caro al Psg. E non solo inpremi per i giocatori. Il calendario infattisi fa asfissiante per la squadra di Verratti

che dal 5 aprile in dieci giorni si gioca un pez-zo di scudetto, un posto in finale di coppa diFrancia, la finale di coppa di Lega e l’andatadel quarto di Champions. Magari pure controil Monaco. Un intreccio velenoso che Federcal-cio e Lega non vogliono sciogliere, facendo in-furiare Blanc. Il tecnico parigino infatti nel2010 visse una situazione simile proprio con ilBordeaux che affronta oggi, sperando di trar-re profitto almeno dallo scontro di vertice traLione e Marsiglia.

IMMORALE «Cinque anni fa – ricorda Blanc –giocammo di sabato una finale di coppa di Le-ga e di martedì i quarti di Champions. Fu undisastro. Oggi è ancora peggio. E’ immorale eillogico. Ne va del calcio francese». Il suo Bor-deaux infatti non solo perse la coppa di Lega,ma uscì pure dalla Champions, battuto 3-1 al-l’andata a Lione. E infine ci fu il tracollo incampionato, andato al Marsiglia di Descham-ps. Blanc quindi se ne andò in nazionale. AlPsg quest’anno va peggio. Domenica 5 aprilesfida Bielsa a Marsiglia: una gara che potrebbedecidere lo scudetto. Mercoledì 8 ospita il StEtienne, semifinale di coppa di Francia. Saba-to 11 c’è la finale di coppa di Lega, contro ilBastia. E poi arriva la Champions. Mercoledìse va bene. O il giorno prima, magari contro ilMonaco che ha buone possibilità di liquidarel’Arsenal, battuto a Londra 3-1. Né Lega né Fe-dercalcio vogliono cambiare date per facilita-re un Psg, vetrina del calcio francese e unicoclub europeo ancora in corsa su quattro fronti.«Ci vorrebbe più buon senso – aggiunge Blanc– perché prima ti incitano a non snobbare lecoppe e poi ti penalizzano se vinci. Il calenda-rio lo fa un computer, basterebbe un po’ più didialogo tra club e istituzioni».

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29a GIORNATA Monaco-Bastia 3-0, Nizza-Guingamp 1-2, Metz-St Etienne 2-3; Lens-Tolosa 1-0, Lorient-Caen 2-1, Montpellier-Reims 3-1, Nantes-Evian 2-1. OGGI Lilla-Ren-nes (ore 14); Bordeaux-Psg (17); Marsiglia-Lione (21). CLASSIFICA Lione 57; Psg 56; Marsiglia 53; Monaco 50; St Etienne 49; Bordeaux, Montpellier 45; Nantes 39; Lilla, Guingamp, Rennes 38; Bastia 36; Reims 35; Caen, Lo-rient, Nizza 34; Evian 32; Tolosa 29; Lens 25; Metz 22.

NazionaleRLe scelte

MARCO VERRATTISULLA NAZIONALE

IL C.T. MI PROVA IN VARI RUOLI, NON SO SE SONO L’IDEALE PER LUI: FORSE MI SERVE TEMPO

PER CAPIRE COSA VUOLE

IN AZZURROVORREI FARE IL PIRLO: DAVANTI ALLA DIFESA

IO POTREI DAREMOLTO DI PIÙ

Page 7: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

7DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

CAGLIARI 1

EMPOLI 1PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Joao Pedro (C) al 20’ p.t., Vecino (E) al 48’ s.t.

CAGLIARI (4-3-3) Brkic; Balzano, Diakitè, Ceppitelli, Murru; Dessena, Crisetig, Joao Pedro; Farias (dal 31’ s.t. Caio Rangel), Sau (dal 29’ s.t. Cop), Mpoku (dal 37’ s.t. Husbauer). PANCHINA Colombi, Cragno, Rossettini, Pisano, Conti, Barella, Longo.ALLENATORE Zeman.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 48 mESPULSI nessunoAMMONITI Farias e Balzano per gioco scorretto.

EMPOLI (4-3-1-2) Sepe; Hysaj, Rugani, Barba, Mario Rui; Vecino, Signorelli, Croce (dal 14’ st Zielinsky); Saponara (dal 24’ s.t. Verdi); Mchedlidze (dal 10’ s.t. Pucciarelli), Maccarone.PANCHINA Pugliesi, Bassi, Gemignani, Somma, Laurini, Diousse, Brillante, Tavano.ALLENATORE Sarri.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MEDIO 52 m.ESPULSI nessunoAMMONITI Zielinsky per gioco scorretto.

ARBITRO Rizzoli di Bologna.NOTE paganti, incasso, abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 6 (con 2 pali)-5 Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 3-0. Angoli 4-4. Recuperi p.t. 0’ , s.t. 3’.

ZDENEK, SARRI E QUELLA FUMATA INSIEME PRIMA DEL VIA

� 1 Joao Pedro, col pallone sotto la maglia, esulta dopo il gol. A sinistra c’è Mpoku. 2 Zdenek Zeman, a sinistra, fuma insieme a Maurizio Sarri, prima dell’inizio. 3 Zeman saluta il pubblico: il tecnico boemo è tornato in panchina dopo la deludente parentesi di Gianfranco Zola ANSA

21

3

CAGLIARI 6,5

Goleador e guida. Firma una rete con giocata elegante, meriterebbe una seconda firma e sa prendere per mano la squadra anche nell’impostazione del gioco.

7

IL MIGLIOREJOAO PEDRO

BRKIC 4,5 Lento nell’uscita sul gol di Vecino. Rischia su un rinvio e talvolta resta inchiodato sulla linea di porta.BALZANO 5,5 Non argina l’ultima avanzata di Mario Rui.DIAKITE’ 6,5 Tosto in chiusura e pronto ad avviare l’azione: oscura Mchedlidze.CEPPITELLI 6,5 Non sbaglia i tempi e supporta Murru in raddoppio: decisivo un suo recupero in area su Pucciarelli.MURRU 5 Soffre in avvio, si riprende un po’ ma non c’è sul buco difensivo nel pareggio nella sua zona.DESSENA 6 Un generoso gregario. Lavoro oscuro in interdizione, tenta il tiro da fuori e detta un assist.CRISETIG 6 Gioca spesso a un tocco e dirige ogni manovra.FARIAS 6 Ribalta l’azione, va in sovrapposizione e ispira Joao Pedro (Caio Rangel s.v.).SAU 6 Piccoletto, eppure bravo a fare reparto, con sponde e aperture (Cop s.v.).MPOKU 6 Fa valere la sua forza atletica, sfortunato in zona-tiro (Husbauer s.v.).ALL. ZEMAN 6,5 Una maledizione, la caccia al primo successo casalingo. Nel primo tempo la squadra meriterebbe almeno un altro gol: ritmo alto, pressing ma tanto spreco al tiro. Poi il Cagliari si difende, barcolla e cede a un passo dalla gioia.

DISASTRO BRKICBENE CEPPITELLICROCE AI MARGINIBIG MAC VIVACE

RIZZOLIControlla la sfida,spegnendo sul

nascere gli ardori agonistici. Ben coadiuvato da La Rocca, pesca Farias in millimetrico fuorigioco e ferma l’azione del possibile 2-0. LA ROCCA 7 – MANGANELLI 6; MASSA 6 – PASQUA 6

LE PAGELLE di G.CAL.

EMPOLI 6

L’unico a cercare la conclusione, anche di prima intenzione. E nella ripresa riesce a rendersi utile anche aprendo spazi per i compagni.

6

IL MIGLIOREMACCARONE

SEPE 6 Battuto da Joao Pedro, è salvato due volte dai legni: respinge i tentativi del brasiliano, di Mpoku e Farias.HYSAJ 6 Patisce le iniziative di Mpoku e spinge poco.RUGANI 6 Non è sicuro nelle chiusure, punge in area avversaria però è murato da Diakitè.BARBA 6 Cerca di giocare d’anticipo su Sau, tenendolo lontano all’area.MARIO RUI 6 Soffre la velocità di Farias, rischia qualche avanzata ed entra nell’azione del pareggio.VECINO 6 Diventa un ex indigesto. Prima del graffio nel recupero, è sempre prevedibile, osando poche giocate in verticale. SIGNORELLI 6 Da play, è sin troppo impegnato a fare diga davanti alla difesa.CROCE 5,5 Sempre ai margini, resta quasi un’anonima comparsa.ZIELINSKY 6 Porta freschezza, risulta dinamico ed efficace.SAPONARA 6 Non trova varchi e inventa poco, ma non s’arrende.VERDI 6 Partecipa all’operazione rincorsa, portando idee e rapidità. MCHEDLIDZE 5 Solo un guizzo in avvio di gara, dopo scompare.PUCCIARELLI 6 Almeno è reattivo, arriva in area e costringe Ceppitelli a una chiusura decisiva.ALL. SARRI 6 Squadra sempre corta, portata a creare una fitta ragnatela per nascondere il pallone agli avversari: soffre nel primo tempo, poi l’Empoli cresce, trovando il pareggio sul filo di lana.

6,5

Zeman II esalta Cagliarima al 93’ arriva la beffa1Il ritorno del tecnico dà la scossa ai rossoblù, che vanno avanti con Joao Pedro, poi sfiorano il raddoppio. Vecino salva l’Empoli

Alessandra BocciINVIATA A CAGLIARI

L a ragione contro la sugge-stione, che si porta dietroanche una piccola maledi-

zione. Zdenek Zeman torna aguidare il Cagliari a sorpresa,così ha detto lui stesso, ma il ca-risma non è bastato per pren-dersi tre punti che avrebberodato un po’ d’aria a una classifi-ca appiccicosa come il peggiorescirocco. E invece nulla: negliultimi secondi la pioggia è di-ventata metaforica tempesta con un pareggio che blocca dinuovo le speranze di salvezza.Per dirla in cifre, Cagliari-Em-poli è rimasta in bilico fino allafine, anche se riempie gli occhiil Cagliari fiammeggiante cheper mezzora nel primo tempoha schiacciato l’Empoli. Sem-brava, ai frequentatori del San-t’Elia tornati numerosi anchegrazie ai biglietti scontati, che

il corso delle cose stesse davve-ro per cambiare, perché dopo ilbel tiro a giro di Joao Pedroerano arrivati due pali, unodello stesso brasiliano e uno diMpoku. L’Empoli, squadra rive-lazione della prima parte dellastagione, sembrava ingrigitodal furore zemaniano, eviden-te anche con una patina vinta-ge. Ma di Zeman è rimasta,quella sì intatta, anche la ten-denza a sprecare. In vantaggiodopo venti minuti, il Cagliarinon ha chiuso la partita e il cal-cio ragionato di Sarri ha fattoda coperta di Linus ai toscani.Sballottati, ammaccati, ma nonschiantati. Nel secondo tempo igiocatori del tecnico che piaceal Milan hanno ripreso a gioca-re il solito calcio analitico, e infondo alla serata un cross sgu-sciante di Rui ha permesso aVecino di infilare il classico goldell’ex. Tardivo e crudele.

L’UOMO DEI SOGNI Zola è ama-

to in Sardegna, ma Zeman èl’uomo dei sogni, quello cheera stato accolto con stuporel’estate scorsa e che è stato ri-chiamato per cercare di salvareil salvabile. Il Cagliari non vin-ceva in campionato da sei tur-ni, che ora sono sette. Ieri ha ti-rato nove volte soltanto nel pri-mo tempo, buttandosi avanticon il furore che lo zemanismorichiede, anche se appunto conscarsa precisione. E quandoc’era la precisione, era la sfor-tuna che rimpiccioliva la porta.Mai il Cagliari aveva preso ilpalo due volte nella stessa par-tita in questa stagione, però lecuriosità statistiche non porta-no punti, e non cancellano ladelusione cocente. «Vogliamoun Cagliari all’attacco», ha sal-modiato per tutto il tempo lacurva nord. Altro coro gettona-to: «Vogliamo un presidente».Eppure è tornato Zeman, è tor-nato la guida carismatica, è tor-nato l’allenatore che produce

suggestioni di calcio da anni eche era stato scelto per veicola-re il marchio della Sardegnanel mondo. Era tutto prontoper la festa che si è sciolta sottola pioggia. Nonostante i tantierrori tecnici l’Empoli, privodella mente Valdifiori, squalifi-cato, è rimasto attaccato al ma-tch. C’è audacia anche in que-sto e la fortuna ha premiatol’audacia.

LA CHIAVE Il Cagliari è partitosubito forte, ha trovato il goldopo venti minuti su punizionecon Joao Pedro e a quel puntosembrava aver trovato convin-zioni e autostima perse nellesecche della classifica. Ha crea-to gioco soprattutto sulla fasciadestra, mentre dalla parte op-posta era Maccarone a cercaredi approfittare delle approssi-mazioni di Murru, ma la difesacagliaritana riusciva a control-larlo. Crisetig, Mpoku, Joao Pe-dro giocavano al tiro al bersa-glio con Sepe, eppure l’Empolirestava lì, di fronte a una squa-dra che sferrava pugni ma nontrovava il kappao. Nel secondotempo il vento è girato e nei se-condi finali è diventato tempe-sta. Prima un salvataggio diDiakite su Rugani, poi il raso-terra di Rui che Brkic lascia col-pevolmente sfilare in area: unerroraccio che Vecino non per-dona. Il prossimo turno porteràil Cagliari a casa Milan: serviràl’utopia di Zeman tutta interaper fare luce nella notte.

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LA MOVIOLAdi GUGLIELMOLONGHI

GOL DI FARIASA GIOCO FERMO:E’ IN OFFSIDEGara corretta, che non dà problemi particolari a Rizzoli. All’8’ del primo tempo giusto il cartellino giallo per Farias, autore di un’entrata scomposta ai danni di Mario Rui. Al 10’ della ripresa va a segno Farias, ma il gioco era stato fermato per un (millimetrico) fuorigioco dell’esterno. Vede bene anche il guardalinee La Rocca: al 21’ è Sau in posizione irregolare. La partita s’innervosisce: al 30’ ammonito Zielinski che stende Farias.

«Peccato, però prestazioni così portano punti»1Zeman: «Sau e Balzano non hanno potuto reggere certi ritmi». Sarri: «Non dobbiamo essere timidi, ma divertirci»

Giuseppe CalviINVIATO A CAGLIARI

Z denek Zeman ormai ciaveva fatto la bocca, dav-vero si sentiva vicino al-

l’...impresa di espugnare ilSant’Elia, conquistando così laprima vittoria stagionale casa-linga alla guida del Cagliari.Tornato sulla panchina rosso-blù martedì, al posto dell’eso-nerato Zola, il boemo aveva ri-portato, almeno nel primotempo, la squadra sui ritmi ne-cessari per proporre il suo pro-

getto tattico. «Sono contentodella prestazione fornita nelprimo tempo, sul piano fisico etecnico la squadra ha dato tan-to – dice Zeman -. Certo, fa rab-bia aver subìto il pareggio a 13secondi dalla fine del recupe-ro. Nella ripresa Sau e Balzano,che erano reduci da infortuni,non hanno potuto reggere certiritmi. Abbiamo tenuto testa al-l’Empoli, che non a caso ha ot-tenuto sette risultati utili di fi-la. Prestazioni così porterannopunti, io ne sono convinto. Nel-la ripresa abbiamo perso, lo ri-peto, qualcosa a livello fisico.

Per esempio, nell’azione delpareggio magari se Balzanoavesse avuto una condizionemigliore avrebbe chiuso su Ma-rio Rui. Il gol di Vecino? Nonparlo di un errore del portiereBrkic, la palla gli è passata sot-to; no, non è colpa sua. Non houtilizzato tutti i nuovi, perchéchi già mi conosceva potevatrovarsi subito a suo agio. Pos-siamo fare 33 punti, vediamocome va la corsa con le altreconcorrenti: possiamo sperareanche noi».

LA SERIE DI SARRI MaurizioSarri può sorridere, grazie algol in extremis di Vecino il suoEmpoli ha infilato il settimo ri-sultato utile consecutivo,uguagliando la migliore stri-scia positiva in Serie A (una

volta nel 2006-2007 e l’altranel girone d’andata di questocampionato). «Quando siamotimidi, vengono fuori i nostri li-miti; invece, quando ci diver-tiamo, riusciamo a fare meglio– è l’analisi del tecnico -. Nelprimo tempo, dopo 10 minuti abuon livello e con l’occasionedi Maccarone, abbiamo con-cesso troppo alle ripartenzedel Cagliari, rischiando ancoraanche dopo la rete dell’1-0.Nella ripresa abbiamo lasciatomeno spazi, avendo un notevo-le possesso palla. Il pari ci statutto, magari è fortunato soloperché è arrivato nel recupero.Mi dispiace per Zeman, perchéproprio contro il Cagliari l’Em-poli ha segnato nei minuti fina-li, quasi una novità per noi»

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PALLONI TOCCATI

PALLE RECUPERATE

PALLE PERSE

FALLI FATTI

L’ANALISI DELLA PARTITA

Cagliari Empoli

649 878

80

11 12

81

159 181

Serie ARAnticipi 27ª giornata

Page 8: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

8 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL PATRON ROMAGNOLO

Lugaresi già festeggia: «Il Cesena vince facile»1Su facebook: «San Siro fischierà i nerazzurri». Poi: «Ho esagerato ma finirà 1-0. Gol di Djuric, per lui è un derby, si chiama Milan...»

Sveglia Lukas!L’Inter aspettail vero Podolski1Sponde, occasioni e assist: ma a Manciniservono i suoi gol. O in estate addio riscatto

DALLA PINETINA

Opzione Dodòsulla sinistraSanton: faxper il riscatto

INVIATO AD APPIANO GENTILE

D a un lato l’impegnocontro il Cesena, unturno casalingo che

aiuterebbe a rilanciarsi inclassifica. Dall’altra, il giove-dì sullo sfondo, quella seratada impresa per andare avan-ti in Europa League. Mancinivive la vigilia tra due maci-gni emotivi («Settimana de-cisiva? Pensiamo al Cese-na...»). E così i dubbi sullaformazione sono tanti. Ieripomeriggio squadra libera eserata in famiglia; questamattina rifinitura in zonaSan Siro e ritiro in albergo.Handanovic torna in porta,davanti a lui sarebbe possibi-le una difesa tutta italiana(Juan Jesus è squalificato)con D’Ambrosio, Ranocchia,Andreolli e Santon. Ma idubbi cresciuti nelle ultimeore potrebbero spingereMancini a dare un’altrachance a Dodò al posto diSanton (sullo sfondo l’ipote-si Felipe) e far riposare Ra-nocchia.

SANTON... SUBITO Santon segioca è alla 10a presenza,scatterebbe il riscatto auto-matico dal Newcastle. Intan-to, però l’Inter ha già fattopartire la richiesta via faxcon tutti i documenti neces-sari. Vada come vada, saràtutto nerazzurro. Anche Me-del avrebbe bisogno di rifia-tare, nel caso è pronto Kuz-manovic. Interni Brozovic eGuarin. Davanti dovrebbe ri-vedersi Kovacic alle spalle (oanche sull’esterno, dipende)di Icardi e Podolski. «Il futu-ro passa dalle prossime quat-tro partite di campionatoprima del derby - ha detto iltecnico in conferenza -. Nonè detto ancora nulla, il recu-pero è possibile». In mezzo,c’è l’Europa League. «Lasconfitta di Wolfsburg non èirrecuperabile, è fattibilissi-ma la qualificazione» - si di-ce certo Mancini. Il quale harecuperato almeno per lapanchina sia Campagnarosia Obi. Ma Vidic l’ha delu-sa? «No, nessuno mi ha delu-so. Quale coppia di centrali èla migliore? Ranocchia-JuanJesus». Più chiaro di così...

m.b.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo BregaINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

M odello Lukas 2014: unsinistro violento all’in-crocio e un destro mor-

bido nell’angolo basso, doppiet-ta. Modello Lukas 2015: una fo-to sul lago di Como e una in cen-tro a Milano per festeggiare i107 anni dell’Inter, doppietta.Facile trovare le differenze. Laprima doppietta è firmata aIstanbul, con la maglia dell’Ar-senal, il 9 dicembre scorso inChampions League. La secondainvece è stampata sui social,mezzo di comunicazione prefe-rito di Podolski. Perché di gol,in questi due mesi abbondantidi Inter, ancora non se ne vedo-no. Il paragone tra le due dop-piette è evidentemente ironico,ma allo stesso tempo significati-vo. Perché Podolski (fuori listain Europa League) si è sicura-mente inserito nel nuovo am-biente. Un po’ meno invece neimeccanismi del Mancio. «Dagliattaccanti ci si aspetta sempreche segnino – precisa il tecnico -Speriamo possa riuscirci anchelui».

GOL, DOVE SEI? Perché in effet-ti gli manca questo. Sono tra-scorsi 96 giorni dall’ultimaesultanza, quasi un anno se siconta l’ultimo centro in un cam-pionato. Era il 20 aprile del2014 (altra doppietta) e l’Arse-

nal vinse 3-0 in casa dell’HullCity. Sembra un’altra epoca.Oggi avrà un’altra occasione incampionato, un altro giro alMeazza per far venire qualchepensiero alla società. Perché deiquattro acquisti di gennaio lui èl’unico arrivato senza l’obbligodel riscatto. Il prestito (onero-so) dall’Arsenal prevede dei bo-nus da versare ai Gunners in ca-so di qualificazione all’EuropaLeague o alla Champions. Tuttopiù possibile se lui riuscisse asbloccarsi. E solo così facendol’Inter potrebbe iniziare a pen-sare di contattare l’Arsenal perparlare di un futuro milaneseper Lukas.

ALTI&BASSI Oggi Mancini do-vrebbe schierarlo al fianco diMauro Icardi. Un’occasione peril campione del Mondo. Vistoche Rodrigo Palacio non puògiocarle tutte, ecco allora l’oc-casione del campionato. I nu-meri soffiano contro il tedesco.Nel 2015 è il secondo interistacon più minuti nelle gambe sen-za aver segnato. Ha giocato 559minuti e non ha mai segnato,solo Gary Medel ha uno scorepeggiore (807 minuti), ma loscopo del Pitbull è ben altro. Idati Opta raccontano di un Po-dolski decisamente generoso ealtruista, ma profondamentesgonfio quando si tratta di con-cretizzare. Nel reparto assist eaffini è secondo. Del gruppo diMancini solo Xherdan Shaqiriha creato più occasioni da rete(19 contro 11). Vuol dire chec’è, significa che il tedesco remadalla stessa parte della squadra.Si sacrifica nella parte sinistra,la sua zona preferita. Nessun at-taccante interista infatti ha re-cuperato più palloni (18).

SERVE TIRARE La volata di sa-crificio la fa, gli manca l’altro la-to della medaglia, quello più fo-sforescente per un giocatore delsuo ruolo. Il gol tarda ad arriva-

re anche perché Podolski pren-de poco la porta. Infatti in cam-pionato (8 presenze finora) haindividuato lo specchio dellaporta in sole 2 occasioni sui 12tiri tentati. Troppo poco persperare di entrare in un tabelli-no. La sua partecipazione alla manovra è garantita anche daun ulteriore dato, il numero deipassaggi: 274, di cui 226 positi-vi. Nell’anno solare in corsonessun attaccante di Mancinine ha effettuati di più. Sintomodi una disponibilità alla mano-vra che forse non si conoscevaavesse al momento dell’acqui-sto. Mancini non gli chiede didiventare egoista e nemmenodi smettere di inseguire gli av-versari. Gli chiede di buttarladentro. Poi, semmai, si parleràdel suo futuro. «Sono stato io anon voler inserire il riscatto nel-la trattativa» - aveva svelatoqualche giorno fa. Il motivo, ungiorno, lo spiegherà.

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L'IDENTIKIT

LUKAS PODOLSKINATO IL: 4 GIUGNO 1985A: GLIWICE, POLONIARUOLO: ATTACCANTEPARTITE CON L’INTER: 9

Cresciuto nelle giovanili del Colonia, nel 2006 viene ingaggiato dal Bayern. Nel 2009 fa ritorno nel Colonia dove resta per altre tre stagioni. E’ il 2012 quando passa all’Arsenal.

ALL’INTERIl 5 gennaio arriva all’Inter con la formula del prestito oneroso.

LE SUE SQUADRE

COLONIA 2003-2006

BAYERN MONACO 2006-2009

COLONIA 2009-2012

ARSENAL 2012-gennaio 2015

INTER da gennaio 2015

I SUOI NUMERI

0� I gol segnati finora da Lukas Podolski con la maglia dell’Inter in 9 partite. In 559 minuti tra campionato e Coppa Italia non è ancora riuscito ad andare in rete

2� I tiri nello specchio di Podolski in campionato nelle 8 gare disputate finora. In tutto ha calciato 12 volte, ma solo in 2 occasioni ha trovato lo specchio

274� I passaggi effettuatida Podolski. È l’attaccantea disposizione di Mancini chene ha effettuati di più nel 2015.Di questi, 226 sono stati positivi.

18� I palloni recuperatida Podolski in campionato. Nessun altro attaccantedella rosa ne ha riconquistati così tanti nel 2015

10� I tiri di sinistro di Lukas Podolski nello specchiodella porta. Le altre 2 volteche ha indirizzato la palla verso la rete lo ha fatto di testa

Lukas Podolski, 29 anni, è in prestito secco dall’Arsenal ANDREOLI

Giulia Guglielmi

I l buongiorno di Giorgio Lu-garesi. «Ho appena lettotutti i quotidiani sportivi

nazionali e del Cesena non hotrovato nulla! Eppure domeni-ca sera giocheremo a Milanocontro l’Inter!». No, dai, nonscriva così presidente. Perché ilpost comparso giovedì di primamattina su Facebook ha l’effet-to della sveglia che suona nelpieno del sonno: dove mi tro-vo? «Dico che contro l’Inter fa-remo tre punti! Che dominere-mo la partita e i giocatori avver-sari usciranno dal Meazza tra ifischi!». Nel linguaggio moder-no, Giorgio Lugaresi è uno che“la tocca piano”. «È nata come

una provocazione – ha com-mentato ieri il presidente delCesena – ma dopo mi sono ac-corto di aver esagerato perchéaugurare di uscire sotto i fischidei propri tifosi è scortese. So-no dispiaciuto». Insomma, ilpresidente ingrana la retro. Masolo per parcheggiare meglio.«Abbiamo giocato da poco aSan Siro con il Milan e in quel-l’occasione i miei giocatori era-no un pelo intimiditi. Non han-no reso al cento per cento, ma èun’esperienza che ci darà la for-za di affrontare l’Inter al massi-mo delle nostre capacità».

MEGLIO SE RESTAVA WM Ave-va detto anche dell’altro, ilgiorno dopo la gara d’andatapersa 1-0. «Se fossi un dirigente

dell’Inter sarei molto preoccu-pato: li ho visti mal allenati emal messi in campo». A cento-trentotto giorni di distanza, lapensa ancora così? «Direi pro-prio di no. Allora c’era Mazzar-ri come allenatore e mi sembra-va che l’Inter avesse parecchiaconfusione in testa... Inveceadesso con Mancini è una squa-dra ben organizzata». Chissàcosa ne pensa il tecnico livorne-se. Anche se questa scelta nonse l’aspettava: «Mi ha sorpresoil cambio di panchina in corsod’opera, perché farlo in unagrande squadra non è come inuna provinciale». E a Lugaresisono bastati 24 giorni in più delcollega Thohir per prendere lastessa decisione. È l’8 dicembrequando Bisoli viene sostituito

da Di Carlo. Chi c’ha guadagna-to di più? «A essere diplomaticodirei entrambi. Ma dal momen-to che non lo sono, dico noi».

SEGNA DJURIC Sui fischi ha in-chiodato. Okay. Ma Lugaresinon ha certo paura di sgasaresull’altro concetto espresso gio-vedì a colazione: «Ci credo perdavvero nella possibilità di fareil “colpaccio”». E scala le mar-ce. «Ora siamo una squadra piùtosta, stiamo bene e abbiamobisogno di fare un colpo chenessuno si aspetta. Noi tessera-ti non possiamo scommettere,ma ci metterei ben più di un eu-ro tanto credo nella salvezza».E il giochino del “chi ruberestiall’altro” riesce facile: «Icardi.Non certo il portiere di Europa

League perché ne ha combina-te di tutti i colori…». La sinceri-tà è un dono prezioso. «Nono-stante la sconfitta, il Milan vi-sto tre settimane fa era sottoto-no, con l’Inter sarà più dura.Però questa continuità di risul-tati mi fa ben sperare. So chesembra una gufata, ma io nonsono scaramantico». E alloranulla può dividere Lugaresi daun pronostico. Secco. «Uno a zero per noi». Come nell’unicavittoria della storia bianconeranel Meazza interista, 40 annifa. E chi segna? «Gol di Djuric.Milan Djuric. Mi-lan». Fa addi-rittura lo spelling. E se la ride.Aspetta solo che gli si chieda ilperché. «Eh beh, sarebbe comevincere un derby».

© RIPRODUZIONE RISERVATAGiorgio Lugaresi, 59 anni ANSA

PERCHÉ VEDEREINTER-CESENASon passati 40 anni dall’unica vittoria dei romagnoli nel Meazza nerazzurro. Mancinilo saprà, come saprà cheDi Carlo non prende gol da 2 turni. Icardi, sentito? Meazza, ore 20.45

Serie ARIl mistero

Page 9: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

9DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Mancini: «Yaya è come un figlio»1Il tecnico dell’Inter: «Proveremo a prenderlo». Pellegrini: «Tutti lo vogliono, ma lui è felice al City»

L'IDENTIKIT

YAYA TOURÈNATO IL 13 MAGGIO 1983A BOUAKÉ, COSTA D’AVORIORUOLO CENTROCAMPISTAALTEZZA 191 CM PESO 94 KG

GLI INIZICresciuto nel settore giovanile dell’Asec Mimosas, nel 2001 viene ceduto al Beveren. Dopo due stagioni in Belgio e due in Ucraina nel Metalurg, nel 2005 si trasferisce nell’Olympiacos. L’annodopo viene ceduto al Monaco, per essere poi acquistato dal Barcellona nel 2007.

AL MANCHESTER CITYIl 2 luglio 2010 Touré firma un contratto di cinque anni. Il suo primo gol lo segna in trasferta contro il Wigan (0-2). Nel 2013 rinnova con il City fino al 2017.

LE SUE SQUADRE

ASEC MIMOSAS 2000-2001

BEVEREN 2001-2003

METALURG DONETSK 2003-2005

OLYMPIACOS 2005-2006

MONACO 2006-2007

BARCELLONA 2007-2010

MANCHESTER CITY dal 2010

Matteo BregaINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

«Y aya è come un figlio ese ci fossero le possi-bilità di prenderlo, ci

proveremo». Roberto Manciniha lo sguardo rapito dai pensieriquando parla di Tourè. L’ivoria-no è il suo punto di riferimentodel calcio contemporaneo, ilchiodo a cui appendere le altredieci maglie da assegnare. Yayaè l’ultimo della serie, a livellocronologico, dei fedelissimi dicui, in campo e fuori, il tecnicodi Jesi si circonda da sempre. ETourè sarà l’oggetto del prossi-mo mercato nerazzurro.

SOGNO YAYA Il «tuttofare» delManchester City è il colpo da so-gno dell’Inter, il giocatore per ilquale anche Erick Thohir è con-vinto si possa fare un sacrificio(nel pieno rispetto del Fair PlayFinanziario). A Manchester, pe-rò, questo continuo parlarne, hainfastidito Manuel Pellegrini,l’allenatore dei Citizens. «Nonso come Mancini abbia questeinformazioni su Tourè – ha com-mentato alla Bbc -. Forse tuttivorrebbero averlo nella propriasquadra, ma lui ha un contrattocon il City ed è felice qui, conti-nuerà a giocare per questoclub». «Se ci sarà la possibilità diprenderlo, ci proveremo, sapen-do che sarà difficile – ha dettoieri il Mancio -. Non credo diaver detto qualcosa di male…».

DA ADANI A SINISA L’opera-zione Tourè verrà approfonditanelle prossime settimane, in-

tanto in casa Inter si incassal’aritmetica certezza che se ver-rà in Italia, sarà per vestire il ne-razzurro («Credo che vogliaprovare un campionato nuovo»– aveva detto Mancini a Gazzet-taTv lunedì). E così l’allenatorepotrà avere un fedelissimo allaPinetina. Ne ha sempre avuti,ovunque abbia allenato. A parti-re da Firenze. Era Daniele Ada-ni, gradito per la sua saggezzanel saper leggere le partite dalcuore del gioco, al centro delladifesa. Una stima (reciproca)cresciuta nel tempo al punto

che lo scorso novembre lo avevascelto per fargli fare il suo vice.Adani gentilmente declinò perproseguire il suo percorso diopinionista televisivo. A Roma,quando allenava la Lazio, Man-cini si legò a Sinisa Mihajlovic eDejan Stankovic così tanto chepoi scrissero pagine di gioie an-che nella Milano nerazzurra.Con l’attuale allenatore dellaSampdoria il legame risale aitempi proprio blucerchiati.Complementari sul lavoro,complementari anche oltre conle vacanze tutti assieme alle

proprie famiglie e il tennis comesport da condividere. Molto dipiù che un semplice rapporto dilavoro.

DEKI L’immagine più significa-tiva di Stankovic e Mancini è da-tata 28 ottobre 2006, un sabatoda derby. L’Inter alla fine vince4-3 e il serbo realizza il 2-0 conun destro all’incrocio. Corsa confurore verso la panchina e strat-tonamento ferocemente gau-dioso con il Mancio per festeg-giare. È il simbolo di quell’ami-cizia. Lui in campo è sempre sta-

to il portavoce del tecnico, coluiche doveva portare gli ordini(antenato dei pizzini odierni) ecolui al quale affidare qualsiasimissione. Tanto che una volta,scherzando, disse: «Ehi Mancio,vuoi che dietro la maglia, soprail 5, mi scriva “jolly” invece cheStankovic?». Lo spirito sta tuttoqui. Nella massima disponibili-tà che l’allenatore ottiene daisuoi fedelissimi. Al City elesseYaya. E vorrebbe tanto che rac-cogliesse questo ruolo anche al-l’Inter.

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� 1 Roberto Mancini con Yaya Tourè ai tempi del Manchester City. Il tecnico lo chiese nella prima sessione estiva di mercato disponibile, ovvero nel 2010. E Il City lo pagò 30 milioni dal Barcellona 2 Mancini con Sinisa Mihajlovic, suo fedelissimo alla Lazio, tra il 2002 e il 20043 L’esultanza di Dejan Stankovic per il gol nel derby del 2006. I due si erano conosciuti a Roma nel periodo laziale del tecnico di Jesi AP-INSIDE

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Serie ARL’obiettivo di mercato

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10 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Vai Insigne, l’incubo è finitoRitrova il Napoli dopo 4 mesi1Da pochi giorni è di nuovo papà, la sua carriera riparte da Verona: ginocchio ok, oggi panchina, potrebbe giocare la prossima con l’Atalanta

PERCHE’ VEDEREVERONA-NAPOLIIl gap in classifica è colmato dai fattori ambientali: per Verona e il Verona è questa la partita dell’anno. Se vuole crescere, il Napoli deve superare anche esami così Bentegodi, ore 18

Mimmo MalfitanoINVIATO A VERONA

G li è bastato leggere il suonome nella lista dei con-vocati, affissa sulla porta

dello spogliatoio di Castelvol-turno, per convincersi che ilpeggio è ormai passato. Oggipomeriggio, Lorenzo Insigne siederà in panchina, al fiancodi Rafa Benitez, al Bentegodi.Probabilmente, vi resterà pertutta la durata della partita.«Ha lavorato tantissimo con ilfisioterapista, è un capitale im-portante, per il Napoli, ha ungrande futuro ed io dovrò ge-stirne il rientro. Lui ha tantavoglia di giocare, ma l’intensitàdella grande competizione ar-riverà. Lo porto a Verona perfarlo stare con noi», ha dettol’allenatore spagnolo, interve-nendo a KissKissNapoli e spie-gando il motivo della prematu-ra convocazione del ragazzo.In panchina, dunque, ma conpochissime possibilità di su-bentrare, anche perché il mo-mento è delicato e agli avversa-ri non si può concedere nulla.

TEMPO RECORD Gli resterà il ri-cordo di quella domenica di no-vembre, di quel Fiorentina-Na-poli e dell’infortunio che l’hatenuto fuorigioco per quattromesi, dopo l’intervento subito.Un tempo record, consideran-do che per questo tipo di infor-tunio occorrono dai 5 ai 6 mesiper avere nuovamente l’idonei-tà. Quella sera, gli saltò il gi-nocchio destro, la diagnosi fuspietata: rottura del legamentocrociato anteriore. Il giorno do-po, Lorenzo Insigne venne ope-rato dal professor Mariani, nel-la clinica Villa Stuart, a Roma.Da quel momento, l’attaccanteha cominciato la fase di recupe-ro, con lunghe sedute in pale-stra, seguito dai fisioterapistidel club e dal medico sociale,

Alfonso De Nicola. Un lavorointenso, fatto di sudore e sacri-ficio, che gli è servito per accor-ciare i tempi di recupero. Vero-na, dunque, rappresenta sol-tanto il primo passo verso ilrientro che potrebbe avvenire,invece, già dalla successiva ga-ra di campionato in program-ma al San Paolo, domenicaprossima, contro l’Atalanta.«Da qualche anno, Lorenzo eGabbiadini stanno dimostratodi essere giovani di grandissi-ma prospettiva, stanno confer-mando che possono dare tantoal calcio italiano», ha osservatoAntonio Ottaiano, l’amico-pro-curatore, presenza costante alsuo fianco.

BENE PREZIOSO L’ha definitocosì, Rafa Benitez. D’altra par-te, Lorenzo Insigne s’è fermatoin un momento esaltante dellacarriera e senza l’infortunio sa-rebbe ritornato in Nazionale.S’è dovuto arrendere quando il

suo talento stava crescendo,tanto da destare l’interesse e lacuriosità di diversi club inglesie del Psg. Ma il futuro del gio-vane attaccante è legato al Na-poli, col quale ha sottoscrittoun contratto fino al 2018. In-tanto, l’allenatore spagnolo loaspetta per lo sprint finale, dalui vorrà la freschezza ed il ta-lento necessario per chiuderein crescendo la stagione. Il ri-torno di Insigne rinforzerà lafase offensiva, già forte di Hi-guain, Callejon, Mertens eHamsik. Con lui, il Napoli ritro-verà l’uomo migliore nell’unocontro uno, il giocatore in gra-do di dribblare gli avversari ecreare la superiorità numerica.Insomma, il futuro potrà esseretutto suo, il momento gli è pro-pizio, perché oltre alla convo-cazione, è diventato papà perla seconda volta: dopo Carmi-ne, che oggi ha due anni, giove-dì è nato Christian.

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126I giorni di assenza di Lorenzo Insigne, infortunatosi il 9 novembre 2014 durante Fiorentina-Napoli

IL NUMERO

Il tecnico non vuole forzare i tempi: «E’ il nostro bene rifugio, va gestito nel modo giusto e un po’ alla volta»

Lorenzo Insigne, 23 anni, il giorno dell’infortunio al ginocchio destro e in allenamento dopo la guarigione GETTY IMAGES

ANSA

PARLA IL TECNICO

Orgoglio Rafa«Risaliamoin Europa»1Il club è 22° nel ranking UefaE dopo 2 k.o. De Laurentiis torna vicino alla squadra in trasferta

Rafa Benitez, 54 anni, al Napoli dal 2013 LAPRESSE

Gianluca MontiNAPOLI

T orna De Laurentiis al fianco del Napoliin trasferta, dopo le due sconfitte di To-rino e Palermo, e torna Insigne tra i con-

vocati, appena quattro mesi dopo la rotturadel legamento crociato del ginocchio destrorimediata durante Fiorentina-Napoli del 9novembre 2014. Due notizie che faranno pia-cere ai tifosi azzurri. Rafa Benitez, però, do-vrà fare i conti oggi pomeriggio con diverseassenze: Koulibaly, Strinic e Gargano sono in-fortunati mentre Henrique è squalificato.

LE SCELTE Almeno in difesa (aggregato il gio-vane Luperto, classe ’96) le scelte sono obbli-gate con Maggio di nuovo titolare e la coppiacentrale formata da Britos e Albiol che controla Dinamo Mosca ha funzionato bene. Per ilresto, Gabbiadini dovrebbe partire dalla pan-china con David Lopez in mediana ed uno traMertens e De Guzman al fianco di Callejon edHamsik. Higuain potrebbe rifiatare, Benitezci sta pensando. Sarà il Pipita a sciogliereogni dubbio e pare sia intenzionato a giocare.Rafa ha parlato alla radio ufficiale, Kiss KissNapoli: «Rispettiamo la squadra di Mandorli-ni, ma stiamo attraversando un buon periododi forma e andremo lì per vincere. A Veronami aspetto un ambiente caldo e i miei ragazzidovranno tenere alta la concentrazione».

BASTA REGALI La Champions passa anche daquesto tipo di partite: nel prossimo futuro ilNapoli è atteso a Cagliari, Empoli e Parma.Non bisognerà lasciare altri punti per strada:«Quando si giocano tante partite con grandeintensità è normale che capiti qualche inci-dente di percorso. Adesso, ad esempio abbia-mo alcuni infortunati - spiega Benitez -. Però,sono molto felice di portare in panchina Insi-gne e del rientro di Zuniga, un giocatore chepuò fare la differenza». Il Napoli è in corsa sutre fronti e ogni elemento della rosa dovrà da-re il suo contributo: «La concorrenza sta aiu-tando il gruppo a crescere e la squadra a benfigurare sia in campionato sia in Europa Lea-gue. Siamo arrivati al 22° posto nel rankingUefa e questo mi inorgoglisce». Adesso biso-gna ricominciare a correre anche in Italia.

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«Noi brutti, sporchi e cattivi». E il Bentegodi si riempie1Mandorlini carica citando un film, i tifosi rispondono: in 20mila allo stadio a cercare una vittoria che al Verona manca dal 2001

Matteo FontanaVERONA

G iovedì, al Bentegodi, perl’evento – cosa franca-mente rara, a queste la-

titudini – dell’allenamento incittà, a porte aperte, c’erano1.500 persone. Ne sono attese20.000, oggi, per l’assalto delVerona al Napoli: «Dovremoessere brutti, sporchi e cattivi»,dice Andrea Mandorlini, contanto di citazione cinemato-grafica di un classico eternofirmato dalla regia finissima di

Ettore Scola. Il film dell’Hellasè ripartito. Roma e Milan fer-mati, e in mezzo la vittoria ra-pace di Cagliari. A conti fatti, igialloblù si sono allontanatidalle sabbie mobili della bassaclassifica, con tanto di solcoscavato su chi insegue, e ancheper questo si presentano alconfronto con il Napoli in for-ma nella testa e nelle gambe:«Sul piano psicologico stiamobene», fa Mandorlini. Cerca ilcapolavoro, il Verona, controun avversario con cui, prece-denti alla mano, non si imponedal 2-1 del 2001, con Mutu e

Adailton a ribaltare il gol diBellucci, in un elettrico scontrodiretto in chiave salvezza, in A.

INFAUSTI PRECEDENTI Da al-lora, con il Napoli, vittorie ze-ro, e pure lo sberleffo di cinquesconfitte di fila. Le ultime due,incassate al San Paolo, e con-notate da passivi ben oltre il li-mite dell’umiliazione, tra il 5-1del maggio scorso, minima-mente lenito dal fatto che quel-la fu la serata che chiuse ilcampionato, e il 6-2 di ottobre,col Verona annientato in unsabba di streghe targato Hi-guain, Hamsik e Callejon: «Al-l’andata pagammo tutti gli er-rori che commettemmo», il ri-cordo di Mandorlini. La storia,d’altronde, racconta di una ri-valità storica, con una sfilata di

campioni che va da Elkjaer aMaradona, da Briegel a Dirceu,da Garella a Careca: «Sappia-mo quanto valga questa garaper i nostri tifosi», il commentodi Luca Toni. Si metterà allaguida dell’attacco gialloblùcon la corona parziale – e perquesto, nondimeno necessa-riamente, virtuale – di migliorcannoniere italiano di questaSerie A, con 11 gol, e cinque diquesti nel ritorno, a testimo-nianza di un evidente stato digrazia.

AGGRAPPATI A TONI Ad af-fiancarlo, secondo gli spifferidel centro Paradiso di Peschie-ra del Garda, abituale feudo incui il Verona si prepara, Juani-to Gomez e Bosko Jankovic.Niente Ionita, squalificato, e

pure ammaccato, e nienteMarquez, infortunato. Man-dorlini, al netto dei doverosigiochini della pretattica («De-vo effettuare delle valutazio-ni», la chiosa), li rimpiazzeràcon Sala, collocato in mediana(dopo aver ricoperto il ruolo diesterno alto a Cagliari e di ter-zino destro a Milano) e, dubbiodell’ultim’ora, uno tra Soren-sen e Marques, infine recupe-rato. Intanto, l’ultima cartolinaha come destinatario Jor-ginho, ex atteso, per cui Man-dorlini, che l’ha lanciato primadel remunerativo passaggio alNapoli, ha parole al miele: «Ri-vederlo sarà come riabbraccia-re un figlio». Ma il suo padreputativo ha una voglia matta difargli un dispetto.

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Andrea Mandorlini, 54 anni: ha portato il Verona dalla C alla A ANSA

Serie ARChi si rivede

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11DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Reja, tangoe difesa a tre«Udine, così mi vendico»1Tutti gli argentini per punire la squadra che gli tolse la Champions

IL CHIEVO A MARASSI

Se vede il GenoaPaloschi decollaMa chi fermail volo di Niang?

Matteo SpiniBERGAMO

U n conto aperto con i pro-pri fantasmi. Troppospesso l’Udinese si è tra-

vestita da boia dei sogni di EdyReja, che ora è pronto a passarealla cassa: per due stagioni difila, la sua Lazio ha visto sfu-mare in Friuli le proprie ambi-zioni di Champions. Stagione2010-11, Udinese-Lazio 2-1,doppietta di Di Natale e rigoresbagliato da Zarate; stagione2011-12, Udinese-Lazio 2-0,ancora Di Natale e Pereyra, conannessa rissa finale. Minimocomun denominatore: partitetiratissime e Reja disarcionatodalla Champions ad una man-ciata di turni dalla fine, con ibianconeri a festeggiare. Ora,con una ben più prosaica sal-vezza da conquistare alla guidadell’Atalanta, il tecnico gorizia-no trova ancora Di Natale ecompagni sulla sua strada:«Con l’Udinese, me la sonosempre giocata sul filo del raso-io: solitamente vincevo in casae poi perdevo in trasferta. Di-ciamo che, da questo punto divista, ho già dato e sono in cre-dito: speriamo che il conto pos-sa essere saldato in questa oc-casione», esorcizza alla vigilia,travestendosi da ghostbuster.

TANGO E 3-4-3 In vista del-l’esordio sulla panchina del Co-munale, Reja il normalizzatoreè pronto a trasformare l’Atalan-ta, rendendola sempre più sua:

plasmata con le sue idee, comequella difesa a tre che ha carat-terizzato una buona parte dellasua carriera e che potrebbe ve-dersi già oggi, in anticipo sulleprevisioni. Tango e 3-4-3, se sipensa che in formazione po-trebbero comparire tutti equattro gli argentini, nessunodei quali era partito tra i titolaria Parma: Gomez e Moralez tor-nano dagli infortuni, Scalonipotrebbe essere preferito a Be-nalouane e Biava e, soprattut-to, Denis sarà il centravanti.«Ha sempre visto la porta, ora èin condizione – ha sottolineatoReja-. L’Atalanta ha un proble-ma nelle conclusioni: non èpossibile che il suo capocanno-niere sia Moralez con cinquereti». Per il Tanque finora è unannus horribilis, con soli quat-tro gol in ventisei partite (l’ulti-mo al Milan, quasi due mesifa). Quanto al modulo, il tecni-co potrebbe stravolgere le abi-tudini passando ad un 3-4-3 (o3-4-2-1), con Moralez e Gomez(o Emanuelson) alle spalle del-la punta e con Masiello eDramé sulle fasce: «E’ un’ipote-si che sto tenendo in considera-zione, che si può utilizzare siadall’inizio che a gara in corso».

FORTINO Al di là del vestito,l’Atalanta ha bisogno di unavittoria, che finora al Comuna-le è arrivata tre sole volte: «Lostadio di Bergamo deve tornaread essere un fortino, nel qualetutti devono avere vita dura:per risalire, ci servono punti incasa. E, per raggiungerli, servo-no intensità, convinzione etranquillità dal punto di vistatattico. Voglio un’Atalantapronta a battagliare: a Parmaho visto una squadra lenta e ap-prossimativa, quasi bloccata,mentre contro l’Udinese miaspetto una prestazione atten-ta, perché sarà importante nonandare in svantaggio». Qualsi-asi cosa, pur di pareggiare iconti con il destino.

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PERCHÉ VEDEREATALANTAUDINESEInterrogativi da reduci: il pari con il Parma fu vera fifa? La vittoria con il Toro fu vera gloria? E Reja pensa alla difesa a tre: solo per specchiarsi in Strama?Azzurri d’Italia, ore 15

Edj Reja, 69 anni, ha sostituito Colantuono sulla panchina dell’Atalanta ANSA

PERCHÉ VEDEREGENOA-CHIEVOFanno più punti fuori che in casa: 20 su 37 il Genoa, 14 su 26 il Chievo. Ma Gasp l’ultima volta a Marassi ha vinto 5-2 e Maran ha perso 3-0: sarà cambiato davveroqualcosa? Ferraris, ore 15

In alto Niang, 20, sotto Paloschi, 25

Davide Marostica

Q uasi sette anni dopo,la storia si ripete. Eral’estate del 2008quando Alberto Palo-

schi, appena maggiorenne,dopo 7 presenze nel Milanimpreziosite dal gol lampoall’esordio contro il Siena,scelse Parma per diventaregrande. Dodici reti l’annosuccessivo in B, prima del ri-torno in A e delle confermein maglia Chievo. Con dueanni di «ritardo» sul collega,anche il ventenne Niang,chiuso e triste nel Milan diInzaghi, ha accettato lo scor-so gennaio di provare a ri-partire dalla provincia. Sem-pre a secco in 33 presenze inA con la maglia rossonera, alGenoa gliene sono bastate 6per firmare ben tre gol.

DESTINI INCROCIATI Stessopassato, ma presenti oppo-sti. Se la punta gialloblù in-fatti, pur restando con quat-tro reti il miglior marcatorestagionale dei veneti, nonvede la porta da dieci parti-te, Niang, al contrario, arri-va da tre gol nelle ultime treuscite. Risultato quindiscontato oggi a Marassi?Non proprio, perché quandovede rossoblù, Paloschi siscatena. La punta del Chievo— che tra le altre cose ha pu-re indossato per sei mesi lamaglia del Genoa, prima deltrasferimento a Verona — èinfatti andato in gol per ben5 volte nei sette precedenticontro il Grifone. Oggi a Ge-nova, però, ancora non sa sescenderà in campo dal primominuto. Tra lui e PellissierMaran scioglierà le riservesolo all’ultimo. E questo nonè l’unico dubbio del tecnico,

alle prese con più di qualcheproblema d’infermeria. Nell’ul-tima seduta si sono infatti bloc-cati il centrocampista MarianoIzco, fermato da un leggero ri-sentimento muscolare alla co-scia destra, e l’attaccante Ru-ben Botta, che ha accusato unproblema alla caviglia destra.L’allenatore Maran potrà peròcontare sul rientro a tempo direcord del difensore Frey al po-sto dello sfortunato Mattiello.«Giocheremo per lui, cercandol’impresa» ha detto Maran, chesi augura soprattutto di tornarea segnare dopo tre partite a di-giuno. Problema ormai risapu-to quello del gol in casa Chievo,che non a caso resta il peggiorattacco del campionato con so-lo 18 segnature all’attivo.

TORNA RONCAGLIA Poche no-vità invece per Gasperini, che indifesa recupera soltanto Ronca-glia — ancora out Ariaudo e Co-sta — Il Genoa è imbattuto dacinque giornate di Serie A, invirtù di due successi e tre pareg-gi. E allora in avanti il solito tri-dente, con Borriello ancora inpanchina, mentre a centrocam-po si rivedrà lo stesso schiera-mento di Empoli, con Edenil-son, Rincon, Bertolacci e Ber-gdich in campo dal primo mi-nuto.

(ha collaboratoGiancarlo Tavan)

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GLI AVVERSARI BIANCONERI

Strama: «Sarà battaglia»Rebus Di Natale, sos dietro

� UDINE Il rischio da scongiurare è uno solo: incappare nella prestazione scadente di Cesena. Andrea Stramaccioni lo ha ripetuto a tutti i suoi giocatori in settimana, prospettando una sana battaglia agonistica, di quelle che se solo provi a prenderla sotto gamba, finisci rullato. «Conoscendo l’ambiente, il valore dei nostri avversari e l’esperienza di Reja, sarà una vera e propria battaglia sportiva, una partita che non mi aspetto spettacolare ma dai toni agonistici alti e dalla posta in palio molto

rilevante. Per noi è un test importante, bisognerà dare continuità e l’occasione è quella ideale per essere aggressivi e non passivi, anche perché questa partita sarà più dura di quella col Torino». Di Natale sì o Di Natale no? «Con lui parlo ogni giorno, sta bene, ha svolto un lavoro pesante a inizio settimana e ieri era un po’ carico. Diciamo che quello sul reparto offensivo è un dubbio che mi porterò dietro fino alle 15». Stramaccioni sembra sincero, e poi aggiunge anche altre problematiche. «Abbiamo questa situazione di emergenza in difesa dove il solo Danilo è al cento per cento. Gli altri difensori non sono al meglio della condizione ma scenderanno in campo per difendere questa maglia contro un’Atalanta che ha aumentato di molto la sua qualità in attacco: basta pensare alla possibilità di schierare tre uomini brevilinei e abili nell’uno contro uno come Gomez, Moralez e Emanuelson alle spalle della prima punta».

Stefano Martorano

Andrea Stramaccioni, 39 ANSA

UN CLUB SENZA PACE

Parma sotto tiro dei tifosiE Reggio Emilia se la ride

Andrea SchianchiINVIATO A PARMA

N ella tana del nemico e, perdi più, nel momento piùdrammatico della propria

storia. Il destino non sta giocan-do a favore del Parma, che oggiscenderà in campo contro il Sas-suolo al Mapei Stadium di Reg-gio Emilia, cioè nella città che piùdi ogni altra è simbolo di rivalitàe oggetto di sfottò. Si divertiran-no, i reggiani che vorranno anda-re allo stadio, pensando alla fineche sta facendo la grandeur deiparmigiani, tra montagne di de-

biti, presidenti che millantano enon pagano, punti di penalizza-zione che si accumulano in clas-sifica. Si legge su un blog di tifosidella Reggiana: «Cari amici d’ol-tre Enza e da oggi cittadini delDipartimento del Taro, ricordateche la ruota gira... Per grazia al-trui s’era fermata e vi aveva evi-tato i dilettanti all’epoca del falli-mento Parmalat, ma ora visti tut-ti gli ingredienti ha ripreso deci-samente a girare a tutta velocitàgiù dal monte Olimpo». E anco-ra: «Finiti in tutto e per tutto. Cal-cio, pallavolo, politica e stazioneferroviaria... Sarete la nostra pe-riferia». Su Internet gira

l’hashtag «#compriamoli»: ungruppo di sostenitori della Reg-giana voleva riacquistare le pan-chine dello stadio Tardini pigno-rate dall’ufficiale giudiziario. Aiparmigiani è andata bene perché

non ce l’hanno fatta: sarebbe sta-to un affronto intollerabile.

SOLDI In questi giorni, di calcio,schemi e formazione si discutepoco o nulla. Tengono banco le

questioni societarie e giudiziarie.E, inevitabilmente, c’è spazio perla polemica. I sostenitori del Par-ma si sono arrabbiati perché lasquadra di Donadoni ha trascor-so la vigilia in un albergo di Reg-gio Emilia e non nel centro spor-tivo di Collecchio, come ha sem-pre fatto quando la trasferta erabreve. «Si è persa un’occasioneper compattare l’ambiente, lasquadra e i tifosi - ha dichiarato ilpresidente del Centro di Coordi-namento Angelo Manfredini -Noi andremo in massa a Reggio,sarebbe stato bello che alla testadella lunga fila di auto ci fosse ilpullman con i giocatori». Idea af-fascinante e romantica, ma i pro-prietari dell’albergo che ospita ilParma sono anche nuovi sponsordel club, e di questi tempi i soldifanno comodo soprattutto perpagare i dipendenti che da mesinon ricevono lo stipendio.

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PERCHÉ VEDERESASSUOLO-PARMANelle ultime cinque gare ha fatto più punti il disastrato Parma del Sassuolo (2-1). Più rabbia dei Di Francescoboys dopo due sconfitte in casa di fila, o più dignità di quelli di Donadoni? Mapei Stadium, ore 15

Serie ARIl personaggio

I «CUGINI» IN OFFERTA SPECIALE� Il fotomontaggio preparato dai tifosi della Reggiana: la rivalità con quelli del Parma è una delle più tradizionali del calcio italiano

Page 12: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

12 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL TECNICO NEL MIRINO

Sacchi sponsor di Sarri: quando l’idea nasce in provincia1L’ex rossonero lo ha consigliato alla dirigenza del Milan. «Ma chi mi vuole deve parlare con l’Empoli». E Galliani vede Corsi

MILANO

E ra il turno di San Valentino eper il Milan fu un colpo difulmine: a San Siro, 15 feb-

braio, l’Empoli rimontò lo svan-taggio e impose il bel gioco, parti-colare che colpì al cuore Galliani(«per organizzazione, la migliorsquadra della Serie A») e pureBerlusconi (si sussurra che la set-timana successiva, gli schermi diArcore fossero sintonizzati su Em-poli-Chievo e non su Cesena-Mi-

lan…). Poi galeotto fu Sacchi, exrossonero rimasto fedelissimoconsigliere: ecco il primo sponsordi Sarri. Sarà per la forza delleidee che arriva dalla provincia:Arrigo era allenatore in B a Parmaquando eliminò il Milan dallacoppa Italia, sbancando San Siroe facendo innamorare Berlusconi,che lo volle subito rossonero (eZaccheroni, campione al primotentativo, arrivava dall’Udinese).Più che per provare a replicareuno storico ciclo di trionfi, serieoggi impensabile, la candidatu-

ra di Sarri poggia su altre fon-damenta: la capacità di cresce-re i giovani e quella di esprime-re un gioco d’attacco. Sacchi so-stiene entrambi i presupposti,nonostante con Sarri (e l’Empo-li) i rapporti non siano semprestati amorevoli: nel 2013, congli azzurri in corsa per la A,l’Empoli e la Federazione (Sac-chi era il coordinatore delle na-zionali giovanili) entrarono incontrasto per Regini e Sapona-ra, convocati in Under 21 senzapossibilità di giocare il ritornodella finale playoff.

INCONTRO Dice Sarri, dopo il paridi Cagliari: «Del Milan non soniente, l’ho letto e per cinque mi-nuti fa piacere, ma chiuso il gior-

nale dopo la colazione penso soloalla salvezza dell’Empoli. Contat-ti? Ho due anni di contratto e sequalcuno mi vuole contattare de-ve passare dalla società. Sarebbela mia grande occasione? No, lagrande occasione me l’ha già datal’Empoli: allenare in Serie A». Del-la disponibilità a liberare Sarri,vincolato ai toscani fino al 2017,Galliani dovrebbe discutere nelleprossime ore con Corsi, presiden-te empolese: a Firenze il probabilerendez-vous. Quello che pensal’a.d. è noto da Milan-Empoli,quando incassato l’1-1 Galliani sipresentò sulla porta dello spoglia-toio ospite per omaggiare l’allena-tore, debuttante in A a 55 anni.

a.g.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella foto grande Maurizio Sarri, 56 anni, prima stagione in Serie A. Inalto Arrigo Sacchi, 68, sotto Alberto Zaccheroni, 61 GETTY IMAGES/ANSA/AFP

A sinistra Vincenzo Montella, 40 anni, dal 2012 a Firenze. A destra Filippo Inzaghi, 41, primo anno da allenatore rossonero. In mezzo insieme in Nazionale nel 2001 ANSA/BOZZANI/FORTE

Montella-Inzaghi, che storiaIn panchina c’è la prova dei 91La volata tra i cannonieri 1997, l’Europeo 2000, il gol scudetto di Vincenzonel 2001. E adesso il tecnico della Fiorentina è in corsa per guidare il Milan

G.B. OliveroINVIATO A MILANELLO (VA)

L a faccia da gol, quei due,l’hanno sempre avuta. Finda bambini. Pippo e Vin-

cenzo si sono divertiti a segna-re moltissimo per anni. Centra-vanti nel senso più classico deltermine, padroni dell’area, a caccia di un metro per colpire,a caccia di un gol come se nonci fosse un domani, come seogni rete fosse un metro in piùnel viale della gloria e ogni oc-casione sprecata fosse un’onta.Avevano talmente la faccia dagol, Pippo Inzaghi e VincenzoMontella, che quando hannosmesso di giocare e si sono se-duti in panchina qualcuno hastorto il naso: «Avranno la fac-cia da allenatore?». Ce l’han-no: Montella ha già avuto alcu-ne esperienze nelle quali l’hadimostrato ampiamente, Inza-ghi su quel viso da eterno ra-gazzo ha visto crescere all’im-provviso i segni delle preoccu-pazioni legate a un lavoro bel-l iss imo, ma logorantesoprattutto se fatto in un club

storico e attualmente in diffi-coltà come il Milan.

GLI INCROCI Domani sera nonavranno tempo di perdersi nelmare dei ricordi, ma se in Italiaci fosse l’usanza tipicamenteinglese di bere un bicchiere divino con l’avversario di giorna-ta, Pippo e Vincenzo avrebberomolte cose a cui ripensare. Lavolata per la classifica canno-nieri del 1996-97, per esempio.Una volata in provincia: Inza-ghi giocava nell’Atalanta, Mon-tella nella Sampdoria. Losprint vide trionfare Pippo: 24gol a 22. E subito il trasferi-mento alla Juve. Lo sbarco inun grande club per Montella furimandato al 1999, quandol’attaccante fu acquistato dallaRoma. E nel 2001 Vincenzo siprese una grande rivincita.Duello scudetto tra i giallorossie i bianconeri, a sei giornatedalla fine c’è lo scontro direttoa Torino. Zidane trasforma ilprimo tempo in un semina-rio di poesia applicata alcalcio: assist per Del Piero,raddoppio in proprio e 2-0per la Juve che sogna di di-

mezzare lo svantaggio da -6 a-3. Il campionato sembra ria-perto, ma Montella non è d’ac-cordo. Al 91’, dopo la rete diNakata, Vincenzo si avventa suuna corta respinta di Van derSar su un altro tiro del giappo-nese e festeggia il gol scudetto.La Juve chiuderà il campionatoa due punti dalla Roma, queidue punti sottratti da Montellacon il guizzo decisivo. Ma sepotessero davvero gustarsi un

bicchiere di vino nellostanzino del Franchi,

Pippo e Vincenzo ripen-serebbero probabilmente

alla più bella avventura vissutainsieme: l’Europeo 2000. Il so-gno svanì a causa di una rete diWiltord quando ormai si atten-deva solo la cerimonia di pre-miazione. Poi ai supplementarila Francia vinse col golden goldi Trezeguet, colui su cui la Ju-ve puntò come compagno d’at-tacco di Del Piero decidendo dicedere Inzaghi proprio dopo loscudetto 2001 della Roma.Quella sfida contro i giallorossifu la penultima partita da tito-lare di Pippo con la maglia del-la Juve. Poi andò al Milan e

vinse due volte la Champions acui adesso Montella vorrebbepartecipare da allenatore dellaFiorentina. Anche se molte vo-ci lo danno in corsa per la pan-china del Milan, che traballanonostante l’impegno di Inza-ghi.

GLI ALTRI Quanti incroci,quanti intrecci. Quella delFranchi è una notte da centra-vanti, piena di storie. C’è De-stro che cerca un gol pesantecontro la squadra a cui segnòcon la Roma rientrando da unlungo stop per infortunio. C’èPazzini che a Firenze ha lascia-to tracce importanti. C’è Gilar-dino che ha giocato e segnatodi qua e di là. C’è Babacar che èappena rientrato e spera di ri-prendersi la scena. Non ci sonopurtroppo Rossi e Gomez, lecui gemme del passato non possono essere dimenticate acausa dei rispettivi infortuni. Ma i veri, grandi centravantisaranno seduti in panchina.SuperPippo e l’Aeroplanino:quelle facce da gol ci hannofatto divertire moltissimo.

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Mattia Destro, 23 anni, da gennaioal Milan FORTE

I PRECEDENTI A FIRENZE

Il tabù è viola Pure Seedorfsi risollevò

BALOTELLI E MEXESSALVARONO CLARENCE � Ventisei marzo 2014, stagione scorsa: contro il pronostico che non lo vedeva favorito, il Milan vinse sul campo della Fiorentina per due a zero, grazie ai gol di Mexes e Balotelli, su punizione. Con questo successo esterno Seedorf riuscìa salvare la panchina: un anno dopo è il turno del traballante Inzaghi AP

Alessandra GozziniMILANO

S e considerato il momento di sconforto ros-sonero e l’armonia del gioco viola il Milanteme il pronostico di domani, ricordi il de-

cennale dell’ultima vittoria della Fiorentina: den-tro casa i viola hanno festeggiato l’ultima voltacontro il Milan nel novembre del 2005, poi solopareggi (tre) e sconfitte (cinque). Il Milan, con unallenatore traballante, si avvicina intimorito alviaggio a Firenze, e questo succedeva più o menoanche un anno fa: Balotelli e Mexes finirono perrisollevare la panchina di Seedorf. Se oggi, comeieri, Fiorentina-Milan vale il destino di un allenato-re, due stagioni fa valeva la Champions: fu 2-2, pa-ri che replicò il destino del campionato preceden-te, accoppiata che interruppe la striscia di quattrosuccessi esterni rossoneri. Dal 2007 al 2011 il Mi-lan calò il poker, sempre nel segno di Pato, in golnel 2007-2008 (match-winner), nel 2008-2009 (araddoppiare Kakà), nel 2009-2010 (con Hunte-laar) e nel 2010-2011 (in coppia con Seedorf). L’ul-tima gioia fiorentina è il 3-1 del 2005: doppietta diToni, sigillo di Jorgensen e puntura rossonera diGilardino che, fatto il giro del mondo, sarà di nuo-vo centravanti in questo incrocio.

INVERSIONE Potesse la Fiorentina chiederebbel’inversione di campo: il pari dell’andata ha peg-giorato la statistica che l’aveva vista trionfare neitre incontri precedenti. Aveva vinto il sabato di Pa-squa 2012, resuscitando la squadra di Delio Rossi,rivinto nel primo anno di Montella e fatto il tris lastagione scorsa. L’appuntamento al Franchi riapreil pronostico.

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Serie ARIncrocio di (ex) bomber

Page 13: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

13DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Ljajic e Mihajlovic, pace in serbo1Il romanista e il doriano ruppero in Nazionale a causa dell’inno, ma sono di nuovo amici

� (pug) De Rossi e Manolas non ce la faranno, Totti invece potrebbe strappare la convocazione, dipenderà dall’allenamento di oggi. Garcia, infatti, in mattinata farà le prove generali per la partita di domani sera, anche se già sa che dovrà fare a meno del mediano (problema alla caviglia) e del difensore greco, ancora alle prese con i problemi alla schiena che lo hanno costretto a lasciare il campo in anticipo contro la Fiorentina, giovedì scorso. Considerando che a centrocampo mancherà pure Nainggolan (squalificato, come nel ritorno di coppa, giovedì prossimo) domani dovrebbe tornare titolare Leandro Paredes, sperando che l’argentino stavolta ci metta più voglia e cattiveria di Verona, ad esempio. Totti, invece, dopo il risentimento alflessore della coscia sinistra, ieri ha fatto una parte di differenziato ed una parte di lavori con la palla. Se oggi replicherà, dovrebbe entrare nella lista dei convocati, poi deciderà Garcia se utilizzarlo o meno. E all’orizzonte si vede anche un raggio di luce per Victor Ibarbo, che magari un pensierino alla Sampdoria ce lo aveva anche fatto, ma dovrà accontentarsi di rientrare in gruppo giovedì prossimo, con la Fiorentina. Infine a Trigoria si sta allenando anche Joel Sanabria, classe 1998, fratello minore di Tonny. È in prova, essendo extracomunitario non può essere tesserato. Ma dal prossimo anno dovrebbe far parte della Primavera.

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QUI ROMA

De Rossi è outManolas quasiParedes dal via

Leandro Paredes, 20 anni GETTY

� BOGLIASCO Sinisa Mihajlovic ha sfruttato il sabato come giorno di scarico dalle fatiche della settimana. La seduta di allenamento mattutina, così, è stata incentrata in particolare su schemi tattici e sui particolari tecnici, insistendo soprattutto sui tiri in porta.Il tecnico blucerchiato sembra orientato a mantenere in campo una formazione piuttosto offensiva anche in una trasferta complicata come quella che lo attende domani sera all’Olimpico. Proprio grazie al suo spirito offensivo, infatti, la Sampdoria ha ottenuto i risultati che la tengono in corsa per un posto in Europa. Non a caso la squadra di Mihajlovic va in rete da nove partite consecutive.In avanti dovrebbe ritrovare un posto Okaka, molto abile a sfruttare le sue doti fisiche a favore del gioco di squadra e più pronto fisicamente alla battaglia rispetto a Muriel. Il colombiano, quindi, dovrebbe divenire l’arma tattica da utilizzare a partita in corso. Pare scontata invece la conferma in avanti di Eto’o, grande protagonista nel successo sul Cagliari. Per non far arretrare il baricentro alla squadra, però, il tecnico dovrebbe inserire a centrocampo Soriano, nella posizione solitamente occupata dallo squalificato Acquah. Duncan, così, potrebbe restare in panchina.

Alessio Da Ronch© RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI SAMPDORIA

Okaka più Eto’oC’è Sorianofuori Duncan

Stefano Okaka, 25 anni LAPRESSE

Massimo CecchiniAndrea PuglieseROMA

C i sono uomini – probabil-mente stravaganti per inostri ammalati Anni di

Cuoio – per cui idee e principivalgono più del sacro calcio.Comunque la si pensi, AdemLjajic e Sinisa Mihajlovic ap-partengono a questa catego-ria. Categoria di persone chepossono discutere, separarsi, ma poi ricomporre e stringersila mano, come accadrà doma-ni, quando Roma e Sampdoriascenderanno in campo per in-seguire (almeno?) un posto inChampions League.

L’INNO Pensateci. Il 26 maggio2012 l’attaccante giallorosso ha20 anni e già un congruo passa-to nella nazionale maggiore, vi-sto che – da buon «enfant prodi-ge» – già dal 2010 è nel giro del-la prima squadra. L’avversariodi turno è il più nobile che c’è –la Spagna campione del Mondo– e il senso di un giorno specialelo dà anche il fatto che per laprima volta Mihajlovic sieda inpanchina come commissariotecnico della Serbia. I due tral’altro si conoscono bene, vistoche Sinisa è stato allenatore diuna Fiorentina che aveva Ademcome stellina emergente e dalleenormi prospettive. Ebbene, lafrattura si consuma sul valoredelle radici, quelle che ogni in-no nazionale prova ad esaltare.Prima della partita Ljajic, mu-sulmano, nato a Novi Pazar, nelSangiaccato, zona di confinecol Kosovo e terra a maggioran-za appunto musulmana, chestoricamente ha sempre avutorapporti difficili con Belgrado,si rifiuta di cantare l’inno dellaSerbia. Scoppia un mezzo scan-dalo e così e a fine partita, ilnuovo c.t. annuncia subito chel’attaccante non sarebbe statopiù convocato in nazionale fin-ché, come da regolamento in-terno, non avrebbe intonatol’inno. Come dire, i principi so-no più importanti del calcio epazienza per chi non capirà.Nessuno dei due sarebbe torna-to più sui propri passi. Ljajicavrebbe perso la Nazionale perquasi due anni, tornandovi solonel marzo del 2014, mentreMihajlovic avrebbe concluso lasua parabola da commissariotecnico senza disporre più diuno degli attaccanti più talen-tuosi della Serbia.

ANNI VIOLA Di questo, tra l’at-

tuale allenatore della Sampdo-ria ne è sempre stato perfetta-mente conscio. Non è un casoche, nella stagione in cui era al-la guida della Fiorentina, Sini-sa stimolava l’allora dicianno-venne Adem dicendo essen-zialmente tre cose: «Deve man-giare meno cioccolata, deve giocare meno alla playstation esi deve tagliare i capelli, perchéin campo pensa più a sistemar-si il ciuffo che ad altro». Con unsergente di ferro del genere al-le costole, nessuna sorpresache per l’attaccante quella sta-gione in viola sia stata moltoimportante per la sua crescita.Non è un caso perciò che, unavolta finita la «querelle» relati-va all’inno, la pace sia stata sancita con facilità. Ljajic infat-ti di Mihajlovic ha recentemen-te detto: «È un uomo vero, chenon nasconde mai le sue ideeun giorno mi piacerebbe torna-re ad essere allenato da lui». El’allenatore ha ricambiato inquesto modo: «È un attaccantefortissimo. Paradossalmentedovrebbe solo imparare ad es-sere un po’ più egoista»

DIECI E LODE Chissà che Ademnon lo diventi già domani con-tro la Samp, inseguendo il suodecimo gol stagionale in gial-lorosso, consolidando così il suo ruolo di capocannonieredella squadra. La Roma, d’al-tronde, ne avrebbe davvero bi-sogno per resistere agli assaltial secondo posto che Lazio eNapoli stanno portando. MaMihajlovic non è tipo che fasconti. A dispetto dell’ottimorapporto che ha con capitanTotti, la cronaca racconta co-me sia uno degli allenatori piùbersagliati dagli ultrà, che nongli hanno mai lesinato pessimicori relativi all’etnia. Motivo?Facile. Storie di derby, vistoche il tecnico blucerchiato – dacalciatore – dopo due stagioniin giallorosso e quattro allaSamp, trascorse sei anni inbiancoceleste diventandoneuno degli idoli della tifoseria.Quanto basta per immaginareche anche domani all’Olimpi-co non trovi tappeti rossi.Ljajic, d’altronde, è già carico.

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Adem Ljajic (in alto a sinistra) e Sinisa Mihajlovic (in basso a sinistra). I due insieme in viola LAPRESSE, ANSA E PLPRESS

DOMANI ALLE 19

Toro-Lazio, difese opposte Chi segna tanto, chi niente1I difensori granata(10 gol) sono i più prolifici della A, i laziali invece sono ancora a quota zero

Francesco Bramardo Stefano Cieri

U na difesa che non sa se-gnare contro quella chein Serie A segna di più ed

ha il difensore-goleador del

campionato. Toro-Lazio di do-mani sera all’Olimpico di Tori-no è anche questo. Curioso ildato statistico della squadra diPioli. Ha il secondo miglior at-tacco della serie A (47 reti al-l’attivo), ha un organico in cuitanti riescono ad andare in gol(già nove i marcatori biancoce-lesti), eppure - almeno finora -i difensori non hanno dato al-cun apporto. Delle 47 reti se-gnate dai Pioli boys, 15 sonoarrivate dagli attaccanti, ben31 dai centrocampisti e nessu-na dai difensori (nel computoc’è anche un autogol a favore).Di contro il Toro ha due prima-

ti: la difesa più prolifica dellaSerie A (con dieci reti messe asegno) e il difensore-cannonie-re del campionato, il polaccoGlik, che guarda tutti i colleghidi reparto dall’alto verso il bas-so grazie ai suoi 6 gol. Glik, pe-raltro, ha anche firmato l’ulti-mo successo granata sulla La-zio: 1-0 a Torino nella gara diandata dello scorso campiona-to. Domani sera, però, il polac-co potrebbe andare in panchi-na. Il tecnico Ventura, costrettoa fare turn over in vista del de-cisivo match di giovedì con loZenit, potrebbe preferirgliJansson.

GOL FATTI E GOL PRESI La sfidaa distanza tra la difesa dal golfacile e quella incapace di se-gnare potrebbe quindi perdereil protagonista più atteso. E inogni caso, a parte le reti fatte equelle da fare, la vera sfida trale due retroguardie sarà quella

tra chi, di gol, ne prenderà me-no. Sotto questo punto di vistale difese granata e biancocele-ste sono molto meno differen-ti. Quella della Lazio, con 27gol al passivo, è la terza delcampionato, mentre quella delToro, con 28 reti sul groppone,

è la quarta insieme con Fioren-tina, Samp ed Empoli. Insom-ma, sono sufficientemente er-metiche entrambe, anche seogni tanto si dimenticano di es-serlo. La Lazio, per esempio, haavuto nella fragilità difensiva ilsuo tallone d’Achille per granparte della stagione. Ora pareessersi assestata bene, tantoche nelle ultime quattro partitedi campionato ha subito un so-lo gol. Il Toro, viceversa, dopoessere stato a lungo impenetra-bile, da un po’ di tempo a que-sta parte si è sfaldato. Nelle ul-time tre gare di Coppa i grana-ta hanno subito 6 reti, 9 con lagara di Udine di campionato.Un viatico poco confortante invista del match di domani conla Lazio e ancor di più ai finidell’impresa di giovedì con loZenit, fattibile solo a patto dimantenere la porta imbattuta.

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Kamil Glick (a sin.) , 27 anni, polacco. Stefan Radu, 28 anni, romeno LAPRESSE

Serie ARC’eravamo tanto odiati

RLa sfida in chiave Champions fra Roma e Sampdoriavive anchedel duello slavo

ROra però è tornatoil sereno. Adem: «Lui uomo vero». Sinisa: «Gli mancasolo l’egoismo»

Page 14: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

14 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Page 15: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

15DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

23. DIEGO LOPEZ

31. ANTONELLI

20. ABATE

29. PALETTA

5. MEXES

28. BONAVENTURA

15. ESSIEN

21. VAN GINKEL

7. MENEZ

9. DESTRO

10. HONDA4. RICHARDS

20. BORJA VALERO72. ILICIC

9. GILARDINO

18. DIAMANTI5. BADELJ

14. MATI FERNANDEZ

2. GO. RODRIGUEZ

19. BASANTA

23. PASQUAL

1. NETO

OCCHI PUNTATI SU...

Fiorentina-Milan, parola ai golGila e Destro vogliono stupire

PRECEDENTI IN SERIE A

RETI FATTE

Fiorentina

Milan

Fiorentina

Milan

175 7

234 6

Vittorie Fiorentina40

Girone unicoLE ULTIME VOLTE

PUNTI

Pareggi41

Vittorie Milan68

149

Nelle ultime 4 giornate

Ultima vittoria Milan fuori casa:26/3/2014, Fiorentina Milan 0-2

Ultimo pareggio:7/4/2013, Fiorentina Milan 2-2

Ultima vittoria Fiorentina in casa:20/11/2005, Fiorentina Milan 3-1

FIORENTINA MILAN

27aGIORNATA 1I rossoneri, che hanno vinto l’ultima sfida al Franchi, sperano

nel ritorno al gol di Mattia. La Fiorentina, per risollevarsi dopola batosta dell’Olimpico, dovrebbe affidarsi ai gol dell’ex rossonero

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 64 27 19 7 1 54 14

ROMA 50 26 13 11 2 38 19

LAZIO 46 26 14 4 8 47 27

NAPOLI 46 26 13 7 6 46 33

FIORENTINA 42 26 11 9 6 37 28

SAMPDORIA 42 26 10 12 4 34 28

GENOA 37 25 9 10 6 37 30

INTER 36 26 9 9 8 41 34

TORINO 36 26 9 9 8 30 28

MILAN 35 26 8 11 7 37 32

PALERMO 35 27 8 11 8 38 40

UDINESE 31 25 8 7 10 29 34

EMPOLI 30 27 5 15 7 27 29

SASSUOLO 29 26 6 11 9 29 39

VERONA 29 26 7 8 11 31 46

CHIEVO 26 26 6 8 12 18 30

ATALANTA 24 26 5 9 12 22 37

CAGLIARI 21 27 4 9 14 33 50

CESENA 20 26 4 8 14 24 47

PARMA (-3) 9 24 3 3 18 20 47

* 3 PUNTI DI PENALIZZAZIONE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 21 MARZO

CHIEVO-PALERMO ore 18 (0-1)

MILAN-CAGLIARI ore 20.45 (1-1)

DOMENICA 22 MARZO, ore 20.45EMPOLI-SASSUOLO ore 12.30 (1-3)

JUVENTUS-GENOA ore 15 (0-1)

CESENA-ROMA (0-2)

LAZIO-VERONA (1-1)

NAPOLI-ATALANTA (1-1)

PARMA-TORINO (0-1)

SAMPDORIA-INTER (0-1)

UDINESE-FIORENTINA (0-3)

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

INTER (4-3-1-2)

CESENA (4-3-1-2)

OGGI Ore 20.45 ARBITRO Gervasoni

HANDANOVIC1

D’AMBROSIO33

RANOCCHIA23

ANDREOLLI6

GUARIN13

MEDEL18

KOVACIC10

BROZOVIC77

ICARDI9

PODOLSKI11

DODÒ22

LEALI1

KRAJNC15

MAGNUSSON17

CAPELLI25

PERICO24

DJURIC18

DEFREL92

MUDINGAYI26

BRIENZA11

PULZETTI56

GIORGI5

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 15 Vidic, 14 Campagnaro, 21 Santon, 26 Felipe, 8 Palacio,17 Kuzmanovic, 20 Obi, 88 Hernanes, 28 Puscas, 91 Shaqiri. ALLENATORE Mancini. BALL. Dodò-Santon-Felipe 40-35-25%, Ranocchia-Felipe 60-40%, Medel-Kuzmanovic 55-45%. SQUAL. Juan Jesus (1). DIFF. Brozovic, Campagnaro, Dodò, Guarin, Icardi, Vidic. INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Nagatomo (8 giorni).

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 14 Volta,7 Carbonero, 8 De Feudis, 28 Gaiola, 34 Cascione, 9 A. Rodriguez, 19 Succi, 32 Moncini. ALL. Di Carlo. BALLOTTAGGI Pulzetti-De Feudis 60-40%, Brienza-Carbonero 70-30%, Defrel-A. Rodriguez 70-30%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Renzetti, Carbonero, A. Rodriguez. INDISPONIBILI Yabré (50 giorni), Marilungo (15), Tabanelli (15), Cazzola (10), Valzania (20), Zé Eduardo (35), Lucchini (3), Renzetti (3).

TV Sky Sport 1 HD, Calcio HD e Supercalcio HD; Premium Calcio e e Calcio HD

ATALANTA (3-4-2-1)

UDINESE (3-5-1-1)

OGGI Ore 15 ARBITRO Rocchi

SPORTIELLO57

A. MASIELLO13

CIGARINI21

CARMONA17

SCALONI5

STENDARDO2

DENIS19

CHERUBIN33

MORALEZ11

A. GOMEZ10

DRAMÉ93

KARNEZIS31

GABRIEL SILVA34

PIRIS89

DANILO5

WAGUE2

PINZI66

WIDMER27

ALLAN6

GUILHERME19

DI NATALE10

KONE33

PANCHINA 1 Avramov, 29 Benalouane, 20 Biava, 6 Bellini, 3 Del Grosso, 95 Grassi,28 Emanuelson, 8 Migliaccio, 16 Baselli, 99 Boakye, 9 Bianchi, 51 Pinilla. ALL. Reja. BALL. Scaloni-Benalouane 60-40%, A. Masiello-Emanuelson 65-35%, A. Gomez-Emanuelson 70-30%. SQUAL. D’Alessandro (1). DIFF. Boakye, Denis, Moralez. INDISP. Raimondi(2 mesi), Estigarribia (1), Zappacosta (5 giorni).

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 7 Badu, 18 Bubnjic, 75 Heurtaux, 21 Hallberg, 27 Geijo, 26 Pasquale 8 B. Fernandes, 77 Thereau, 9 Perica, 94 Aguirre. ALL. Stramaccioni. BALL. Di Natale-Thereau 60-30%, Gabriel Silva-Pasquale 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. B. Fernandes, Piris, Badu, Thereau, Kone, Heurtaux, Danilo. INDISP. Domizzi (7 giorni), Evangelista (15).

TV Sky Calcio 2 HD, Premium Calcio 2e Calcio 2 HD

GENOA (3-4-3)

CHIEVO (4-4-2)

OGGI Ore 15 ARBITRO Doveri

PERIN1

EDENILSON21

RINCON88

BERTOLACCI91

RONCAGLIA14

BURDISSO8

PEROTTI10

DE MAIO4

IAGO24

NIANG11

BERGDICH18

BIZZARRI1

CESAR12

ZUKANOVIC87

DAINELLI2

FREY21

HETEMAJ56

BIRSA23

RADOVANOVIC8

MEGGIORINI69

PALOSCHI14

SCHELOTTO24

PANCHINA 23 Lamanna, 40 Prisco, 5 Izzo, 2 També, 15 Marchese, 33 Kucka, 38 Mandragora, 93 Laxalt, 16 Lestienne, 19 Pavoletti, 22 Borriello. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI Burdisso-Izzo 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Iago, Rincon, Kucka, Burdisso. INDISP. Tino Costa (10 giorni), Ariaudo (5).

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 14 Cofie, 6 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 18 Fetfatzidis, 43 Paloschi, 9 Pozzi.ALLENATORE Maran.BALL. Frey-Cofie 60-40%, Paloschi-Pellissier 55-45%, Cesar-Gamberini 65-35%. SQUAL. nessuno. DIFF. Hetemaj, Meggiorini. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita), Izco e Botta (da valutare).

TV Sky Calcio 1 HD; Premium Calcio 1 e Calcio HD

SASSUOLO (4-3-3)

PARMA (4-3-3)

OGGI Ore 15 ARBITRO Cervellera

CONSIGLI47

VRSALJKO11

PELUSO31

ACERBI15

BRIGHI33

MAGNANELLI4

ZAZA10

MISSIROLI7

BERARDI25

SANSONE17

LONGHI3

MIRANTE83

LUCARELLI6

GOBBI18

COSTA15

CASSANI2

J. MAURI8

NOCERINO23

LILA3

CODA88

BELFODIL10

VARELA26

PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 20 Bianco, 23 Gazzola, 32 Natali, 6 Chibsah, 19 Taider, 8 Biondini, 14 Donis, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari.ALL. Di Francesco. BALL. Brighi-Taider-Biondini 55-25-20%. SQUAL. nessuno.DIFFIDATI Brighi, Missiroli. INDISP. Terranova, Antei (stagione finita), Pegolo (2 mesi), Cannavaro (20 giorni).

PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza, 27 Santacroce, 4 Mendes, 14 Galloppa, 13 Prestia, 21 Lodi, 31 Mariga, 80 Jorquera, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni.BALL. Lila-Mariga 55-45%, Belfodil-Palladino 55-45%, Costa-Santacroce 55-45%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Lodi, Mirante, Mendes, Gobbi, Feddal, Costa, J. Mauri, Lucarelli. INDISP. Feddal, Haraslin e Biabiany (da valutare).

TV Sky Calcio 3 HD

VERONA (4-3-3)

NAPOLI (4-2-3-1)

OGGI Ore 18 ARBITRO Banti

BENUSSI22

E. PISANO3

SØRENSEN5

MORAS18

SALA26

TACHTSIDIS77

TONI9

HALLFREDSSON10

J. GOMEZ21

JANKOVIC11

AGOSTINI33

ANDUJAR45

KOULIBALY26

GHOULAM31

ALBIOL33

MAGGIO11

INLER88

DAVID LOPEZ19

HAMSIK17

HIGUAIN9

MERTENS14

CALLEJON7

PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael, 28 Brivio,25 Marques, 2 Gu. Rodriguez, 19 Greco, 8 Obbadi, 30 Campanharo, 7 Saviola,20 Christodoulopoulos, 70 Fernandinho, 17 Nico Lopez. ALL. Mandorlini. BALL. Sørensen 60-Marques 40%, Jankovic 70-Christodoulopoulos 30%. SQUAL. Ionita (1). DIFF. Martic, Valoti, Nico Lopez, J. Gomez. INDISP. Marquez (da valutare).

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 96 Luperto, 18 Zuniga, 8 Jorginho, 6 De Guzman, 24 Insigne, 91 D. Zapata. ALL. Benitez. BALL. Mertens-De Guzman 60-40%, Inler-Jorginho 60-40%, Higuain-D. Zapata 60-40%. SQUAL. Henrique. DIFF. Ghoulam, Inler, Albiol. INDISP. Michu (40 giorni), Koulibaly (7), Gargano (15).

TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD

1

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TORINO (3-5-2)

LAZIO (4-3-3)

DOMANI Ore 19 ARBITRO Orsato

PADELLI30

BOVO5

GLIK25

MORETTI24

FARNERUD8

BENASSI94

DARMIAN36

PERES33

GAZZI14

MARTINEZ17

MAXI LOPEZ11

MARCHETTI22

MAURICIO33

RADU26

DE VRIJ3

BASTA8

BIGLIA20

PAROLO16

CATALDI32

KLOSE11

S. MAURI6

F. ANDERSON7

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo,19 Maksimovic, 18 Jansson, 21 Silva, 3 Molinaro, 4 Basha, 7 El Kaddouri, 27 Quagliarella, 22 Amauri. ALLENATORE Ventura.BALLOTTAGGI Bovo-Maksimovic 60-40%.SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Benassi, Quagliarella. INDISPONIBILI A. Gonzalez (15 giorni), S. Masiello (15), Vives (20).

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 27 Cana, 5 Braafheid, 39 Cavanda, 23 Onazi, 24 Ledesma, 19 S.Lulic, 10 Ederson, 14 B. Keita, 34 Perea. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI S. Mauri-B. Keita 80-20 %. SQUALIFICATI Candreva (1). DIFFIDATI Cavanda, De Vrij, Mauricio, Onazi. INDISPONIBILI F. Djordjevic (50 giorni), Gentiletti (20), Konko (7), Pereirinha (7), Tounkara (7).

TV Sky Calcio 3 HD; Premium Calcio 2

ROMA (4-3-3)

SAMPDORIA (4-3-3)

DOMANI Ore 21 ARBITRO Calvarese

DE SANCTIS26

FLORENZI24

YANGA-MBIWA2

ASTORI23

COLE3

S. KEITA20

PAREDES32

PJANIC15

LJAJIC8

ITURBE7

GERVINHO27

VIVIANO2

ROMAGNOLI5

REGINI19

SILVESTRE26

DE SILVESTRI29

PALOMBO17

OBIANG14

SORIANO21

OKAKA9

ETO’O99

EDER23

PANCHINA 28 Skorupski, 35 Torosidis, 33 Spolli,25 Holebas, 32 Paredes, 48 Uçan, 53 Verde, 96 Sanabria, 88 Doumbia, 10 Totti. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Florenzi-Torosids 60-40%, Cole-Holebas 60-40%. SQUAL. Nainggolan (1). DIFF. Maicon, Manolas, Torosidis, Pjanic. INDISPONIBILI Maicon (10 giorni), Ibarbo (10), Lobont (7), Manolas (3), De Rossi (3), Strootman (stagione finita), Balzaretti e Castan (da valutare).

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 Coda, 32 Marchionni, 6 Duncan, 77 Wszolek, 8 Correa, 18 Bergessio, 24 Muriel. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Okaka-Muriel 60-40%, Soriano-Duncan 60-40%. SQUALIFICATI Acquah (1). DIFFIDATI Duncan, Regini, De Silvestri. INDISPONIBILI De Vitis (4 mesi), Cacciatore (5 giorni), Muñoz (15), Rizzo (5), Mesbah (5).

TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio 1 e Calcio 2 HD

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Se vuoi restare costantemente aggiornato sulle formazioni delle squadre, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire ogni segreto per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul nostro sito rosa, un’intera sezione dedicata al gioco più amato dai calciofili italiani. Su Fantanews potrai trovare infatti i voti il giorno dopo l’ultima partita di Serie A, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, e infine anche articoli dedicati ed esclusivi di presentazione della Magic giornata di campionato.

GAZZAWEB

www.gazzetta.it

15 RETI Icardi (3, Inter); Tevez (2, Juventus).13 RETI Menez (7, Milan); Higuain (2, Napoli).12 RETI Dybala (2, Palermo).11 RETI Toni (3, Verona).10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese).9 RETI Callejon (Napoli).8 RETI Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese).7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Berardi (3, Sassuolo).

DOMANI Ore 19Stadio FranchiFirenzeAndata 1-1

ARBITRO RussoASSISTENTI Marrazzo-Crispo

QUARTO UOMO MeliADDIZIONALI Valeri-Fabbri

TV Sky Calcio 2 HD;Premium Calcio

e Calcio HD

MILAN(4-3-3)

PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 33 Alex, 25 Bonera, 19 Bocchetti, 14 Albertazzi,4 Muntari, 8 Suso, 22 Cerci, 11 Pazzini.

ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Honda-Cerci 70-30%, Menez-Cerci 70-30%.

SQUALIFICATI Poli (1).DIFFIDATI Bonaventura, Alex.

INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), De Sciglio (14 giorni),Rami (7), Zaccardo (7), Armero (7), C. Zapata (7), De Jong (20),

Montolivo (10), El Shaarawy (30), Mastour (35).ALTRI nessuno.

FIORENTINA(4-3-2-1)PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini, 28 Alonso,35 Bagadur, 6 Vargas, 38 Rosi, 10 Aquilani, 16 Kurtic, 32 Lazzari, 17 Joaquin, 74 Salah, 30 Babacar. ALLENATORE Montella.BALLOTTAGGI Gilardino–Babacar 55-45%, Badelj–Aquilani 60-40%.SQUALIFICATI Tomovic (1).DIFFIDATI Basanta.INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (7), M. Gomez (7), Pizarro (7), Tatarusanu (5), Savic (3).ALTRI Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui.

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Serie ARLa guida

SERIE A DONNE

Brescia-Torres 1-1Il Verona allunga� (m.cal.) Il pareggio tra Brescia e Torres permette al Verona (1-0 sul campo del Riviera di Romagna) di allungare. La 19a giornata: Cuneo-Pink Bari 1-0, Pordenone-San Zaccaria 1-3, Res Roma-Mozzanica 2-0, Orobica-Tavagnacco 0-1, Riviera Romagna-Verona 0-1, Brescia-Torres 1-1, Firenze-Como 0-1. Classifica (prime): Verona 49; Brescia 45; Mozzanica e Firenze 38.

EUROPEI CALCIO A 5

Italia in Poloniaper le qualificazioni� (m.cal.) Oggi l’Italia parte per Krosno (Polonia), dove da mercoledì sarà impegnata nel Main Round di qualificazione agli Europei. Dei 21 convocati di Menichelli, out Molitierno, Follador, Leggiero, Urio e Kakà. Portieri: Mammarella, Miarelli, Putano. Giocatori di movimento: Calderolli, Canal, De Luca, Ercolessi, Fortino, Giasson, Honorio, Lima, Merlim, Murilo, Patias, Romano, Schininà.

TACCUINOUNA DOMENICA CON GAZZETTATV

Luca Sidoti

Sarà una domenica all’insegna del calcio su GazzettaTv, arricchita dalla presenza di Giovanni Galeone. All’interno di «Gazzetta Live» (in onda dalle 14 alle 17.30), l’ex allenatore di Perugia, Udinese e Napoli, maestro di Massimiliano Allegri, che ne ha ereditato il gioco offensivo, analizzerà la ventisettesima giornata di campionato. In diretta con lui, al fischio finale delle partite, ci sarà anche l’ex centrale della Nazionale azzurra di pallavolo, Luigi Mastrangelo, per i commenti post-partita. Prima, ci sarà spazio per tutti gli aggiornamenti in tempo reale sui risultati di questo turno di Serie A, senza trascurare le curiosità di giornata, con il solito occhio di riguardo per le piattaforme web e social de La Gazzetta dello Sport, tramite le quali potrete interagire da casa. Ma non solo. Su GazzettaTv verranno trasmesse anche le interviste ai protagonisti, i video e le analisi tecniche dei nostri esperti.

IL PALINSESTO Il programma di questa domenica prevede un ampio pre-partita, che, a partire dalle 14, vi accompagnerà fino al fischio d’inizio delle sfide delle 15. La diretta sarà affidata a Viviana Guglielmi, in studio

con Paolo Condò e Nicola Cecere, he presenteranno le partite della giornata in corso. Poi, dalle 15 alle 17, la linea passerà allo «Studio News», dove Nino Morici e Francesca Baraghini si occuperanno della telecronaca dei match. Dopo le sfide pomeridiane, si tornerà in studio da Viviana Guglielmi, coi due ospiti d’eccezione, Galeone e Mastrangelo.

SPECIALE DERBY L’abbuffata di calcio, però, non finisce. A partire dalle 21.05, infatti, andrà in onda «Pazzi per i Derby», dove continuerà il viaggio tra le storie e le leggende che si nascondono dietro i derby tra i club più importanti del mondo. All’interno di questo terzo appuntamento, Eric Cantona andrà in Grecia per raccontare la storica rivalità tra Olympiacos e Panathinaikos, le due squadre, ma soprattutto le due tifoserie che si contendono la supremazia calcistica di Atene. Dalla giornata di Serie A allastoria del derby della capitale greca: la domenica, per gli appassionati di calcio, si gioca su GazzettaTv.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutta la serie A su «Gazzetta Live»insieme a Galeone e Mastrangelo E Cantona racconta il derby di Atene

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16 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

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17DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVASerie AR

IL FOCUS TECNICO CONTENUTOPREMIUM

BASTA DISINTERESSARSI DEL PALLONE PER NON ESSERE IN OFFSIDE

CROSSMOVIMENTOGIOCATORI IN ATTACCO GIOCATORI IN DIFESA

PUNTO DA CUI PARTE IL CROSS

PRIMA DEL CROSS QUANDO PARTE IL CROSS BLOCCO CLASSICO

BLOCCO SPORCO

GAZZETTA

Il blocco sporcoL’ULTIMA SU PUNIZIONEPARTI IN FUORIGIOCORIENTRA E OSTACOLA

EMPOLI E SAMP LE PRIME, MA SEMPRE PIÙ SQUADRE PIAZZANO GIOCATORI DIETRO LA DIFESA. ARBITRI SPIAZZATI

L’ANALISI di ALESSIO DA RONCH

I l blocco c’è ma non si dice. O almeno non sidiceva. Il calcio lo ha copiato dal basket do-po che lo stesso aveva fatto il calcio a 5: un

movimento utile soprattutto sui calci piazzati,ma non solo su quelli, buono per far perdere al-l’avversario la marcatura o il passo. Un movi-mento fantasma, tanto da non apparire mai sualcun regolamento. Al massimo fa capolino inqualche tesina dei candidati allenatori al Centrotecnico di Coverciano. Al suo posto ecco mutua-re un’altra parola, dal significato simile: ostru-zione, meno precisa forse, e per questo probabil-mente più adatta, oscura, interpretabile.

MICIDIALE Dal blocco al blocco sporco sembracambiare poco, ma in realtà a mutare è il rumo-re che si produce. Il calcio evolve, i tecnici nestudiano i particolari. Evitare un blocco è dive-nuta un’arte, cadere in trappola una colpa: chi èsveglio sa come fare, chi «dorme» abbocca al-l’amo. Nel blocco sporco no, lì la vittima è vitti-ma e basta, non ha via d’uscita. Gli allenatori lohanno studiato, senza trovare alternative, se ildifensore si oppone con forza, rischia un rigore,se ci mette cattiveria può incappare in una squa-lifica mediante prova televisiva, se evidenzia ilcontatto cadendo in maniera eclatante può aiu-tare l’arbitro a individuare la scorrettezza, ma seil fischio non arriva sono guai. Per questo a chinon lo usa, ma lo subisce, non è rimasto che ur-lare, chiedendo l’intervento arbitrale, quindisottolinearlo in maniera pubblica. Così com’è,infatti, questo espediente risulta micidiale.

COME SI FA Il blocco sporco è facilmente indivi-duabile, soprattutto nella maniera in cui lo usa-no due formazioni che ne hanno fatto un’armaacuminata: la Sampdoria e l’Empoli, ma i segua-ci aumentano: una barriera di tre o quattro ele-menti viene posta due metri dietro quella siste-mata dal portiere per difendersi da un calciopiazzato centrale, o dietro la linea dei difensorisu uno laterale. Quando il fischio avvia l’azione,

la barriera offensiva, posta in fuorigioco passi-vo, si muove verso quella difensiva e ne intercet-ta i giocatori che ne fanno parte, quantomenone blocca uno. La vittima viene colpita, oppurebloccata, se necessario usando le mani, e nonpuò partire all’inseguimento dell’avversario,che si proietta in area per ricevere l’assist. Unesempio? La rete di Gabbiadini in Cagliari-Sam-pdoria 2-2 del 19 ottobre scorso: Palombo cal-

cia, Okaka, in barriera avanzata, scatta versoAvelar e lo centra in pieno. Il difensore brasilia-no non può così inseguire Gabbiadini che realiz-za il gol. Sulle palle inattiva da posizione latera-le il meccanismo è simile: uno o più uomini sipiazzano dietro tutti, in posizione di fuorigiocopassivo, quindi si scatta verso i difensori che cer-cano di colpire la palla di testa, «aiutandolo» asbagliare. Con questo meccanismo, ad esempio,Babacar ha sbilanciato De Maio, favorendo il goldel pareggio di Rodriguez in Genoa-Fiorentina1-1 del 31 gennaio.

DENUNCIA L’ex arbitro ed ex designatore Casa-rin lo ha definito «un modo di barare”: «Quantoavviene in area in occasione di calci di punizioneo d’angolo - ha sottolineato - deve essere rivisto,come accade all’estero. Da noi c’è l’addizionaleche non interviene, come l’arbitro che è vicino.E’ un punto debole della direzione di gara nonrisolto. Queste sono situazioni assolutamente fallose». Il tecnico del Genoa Gasperini ha urlatoa perdifiato, ha chiesto agli arbitri di interveni-re, ha puntato il dito contro i blocchi, ha pun-tualmente sollecitato l’attenzione del quarto uo-mo, anticipando i movimenti degli avversari.Non ha ottenuto benefici. Tutti sembrano igno-rare quanto avviene: un’ostruzione a metà cam-po viene sempre considerata fallo, spesso provo-ca pure un’ammonizione se stoppa un’azione pericolosa. In area no. Lì è territorio franco.

ISPIRAZIONE L’idea del blocco sporco nasce daun’altra invenzione. Nel 2008 Walter Zenga, al-lenatore del Catania, inizia a piazzare una bar-riera di attaccanti alle spalle di quella dei difen-sori. Prima che il compagno dia il via all’azione,però, tutti scattano in avanti ed escono dal fuori-gioco. L’obiettivo è semplicemente quello dischermare il portiere, impedendogli di veder partire il pallone. In questo modo, ad esempio,Mascara mise a segno una rete contro il Torino.Poco dopo nacque il trenino, utile soprattuttosui calci piazzati laterali o sui calci d’angolo: treo quattro attaccanti si dispongono in fila al limi-te dell’area , tracciando una linea verticale. Chiva a marcarli rischia di cadere in un tranello:alla partenza del pallone, infatti, può trovarsidavanti uno sbarramento che gli impedisce diseguire l’uomo che deve marcare, protetto daicompagni del trenino che restano compatti. Al-legri per neutralizzare un simile espediente, po-se un trenino bis di fronte a quello avversario,ma in linea orizzontale. Alla partenza del pallo-ne i suoi difensori concedevano qualche metroagli attaccanti, ma non avevano blocchi sulla lo-ro strada. Un’idea tira l’altra, lo studio degli av-versari e delle loro tattiche ha portato a cercarestrategie nuove e letali e il 2014 diventa l’annodel blocco sporco, quello micidiale, perché an-cora senza rimedio. Il tutto nasce dalla nuovainterpretazione del fuorigioco, dalle difficoltàgià note per guardalinee e arbitri e dalla furbiziadi qualche tecnico. Pierluigi Collina, attuale de-signatore Uefa, ha già fatto presente che la nuo-va regola apre varchi difficili da individuare peril direttore di gara e i suoi collaboratori, auspi-cando cambiamenti immediati. Un incontro traarbitri e tecnici potrebbe aumentare l’attenzio-ne sul blocco sporco, aumentare almeno l’atten-zione sulla sua attuazione, ma da tempo è statomesso in programma e sempre rinviato.

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Nei due frame, da Sky, lo schema del «blocco» che lo scorso 19 ottobre ha fruttato alla Samp un gol a Cagliari. A sinistra,la posizione di partenza, con gli attaccanti in fuorigioco oltre la barriera. A destra, l’evoluzione dell’azione: sul cross gli stessi giocatori bloccano i difensori consentendo a Gabbiadini, partito da dietro, di trovarsi solo davanti al portiere.

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18 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

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19DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

Twitter @filippomricci

A Luis Enrique va tutto be-ne. Fa turnover ma vincesenza problemi a Eibar,

16° successo nelle ultime 17uscite, preparando al megliouna settimana impegnativa:mercoledì al Camp Nou arrivail Manchester City, domenicaprossima toccherà al Madrid. IlBarça ha 4 punti di vantaggiosul Real, in campo stasera colLevante. Per l’Eibar ottavasconfitta consecutiva, da sfata-re la regola che vuole sempreretrocessa la squadra che infilauna serie tanto negativa. Sem-pre sul fronte basco, peccatoaver visto in campo solo negliultimi 20’ Federico Piovaccari:l’attaccante italiano ha giocatobene, colpito una traversa emostrato di meritare più tem-po.

MESSI E PIOLA Il 2-0 è stato fir-mato ancora una volta da Mes-si: l’argentino arriva a 32 gol inLiga, due in più di Ronaldo chetre mesi fa lo staccava 25 a 13.Per Leo 43 reti stagionali, 20nel 2015: due in più della BBCdel Madrid, Bale-Benzema-Cri-stiano, tutta insieme. E in Ligasono 275: uno in più rispetto alrecordman della Serie A, SilvioPiola, se si considerano solo icampionati a girone unico. LuisEnrique senza Dani Alves e Jor-di Alba, squalificati, ha dato

spazio a Montoya e Adriano eha fatto riposare Mascherano,Mathieu e Iniesta, affiancandoBartra a Piqué e schierando uncentrocampo inedito: Rakitic-Sergi Roberto-Rafinha. L’Eibarcome di consueto ha provato asopperire con ardore e attitudi-ne a evidenti carenze tecniche,ma senza Piovaccari non hamai inciso in attacco e alla mez-z’ora è stato punito dall’arbitroche ha fischiato un rigore perun mani di Ekiza: il tiro di Messiera molto ravvicinato e la pallaprima di sbattere sul braccioaperto del difensore ha colpitoil suo piede. Messi, non una si-curezza dal dischetto, non hasbagliato e al 10’ della ripresaha raddoppiato. Può sembrareincredibile ma c’era ancoraqualcosa che Leo non aveva fat-to: ieri ha segnato per la primavolta in Liga con un colpo di te-sta su calcio d’angolo (di Raki-tic). Poco dopo è entrato XaviHernandez: per il canteranopartita numero 750 in magliablaugrana. Debutto nel 1998,da allora 16 anni e 6 mesi dimeraviglie per il Barça, e la sto-ria, a 35 anni 25 dei quali pas-sati nel club, non è ancora fini-ta.

REAL OBBLIGATO A VINCEREAl Madrid cercano la pace: conse stessi, con lo stadio, con lastampa. Il Real non vince da 3partite (un pari e due sconfittetra Liga e Champions) e con An-celotti non è mai arrivato a 4. AlBernabeu arriva il Levante: ve-

diamo come reagisce lo stadioall’appello all’unità lanciato daFlorentino Perez dopo la paurae i fischi con lo Schalke. Modricdovrebbe tornare titolare cosìcome Ramos, al rientro dopoun mese abbondante di stop.Ancelotti ieri è parso tranquil-lo, e ha ringraziato Perez per lafiducia accordata in settimana.

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27ª GIORNATA Venerdì: Valencia-De-portivo 2-0. Ieri: Espanyol-Atletico Madrid 0-0; Eibar-Barcellona 0-2; Rayo Vallecano-Granada 3-1; Celta Vigo-Atheltic Bilbao (giocata nella notte). Oggi: Almeria-Villarreal (ore 12); Malaga-Cordoba (17); Siviglia-Elche (19); Real Madrid-Levante (21). Doma-ni: Getafe-Real Sociedad (ore 20.45).CLASSIFICA Barcellona 65; Real Madrid 61; Valencia 57; Atletico Madrid 56; Siviglia 49; Villarreal 48; Malaga 41; Espanyol, Athletic Bilbao 33; Celta, Rayo 32; Real Sociedad 30; Getafe 29; Eibar, Elche 27; Deportivo, Levante 25; Almeria 24, Granada 22; Cordoba 18.

Infinito Messi Il Barça volae aspetta il Real1Facile vittoria a Eibar con 2 gol di Leo, e Xavi fa 750 partite in blaugrana. Oggi i blancos col Levante

STATI UNITI

Uccise l’arbitro, 8 anni di prigione� DETROIT (s. mar.). Dovrà passare almeno 8 anni in prigione per omicidio colposo il meccanico che la scorsa estate ha ucciso un arbitro conun pugno durante una partita amatoriale. Bassel Saad – che ha patteggiato e dovrà anche risarcire le spese del funerale – colpì John Bieniewicz perchè stava per espellerlo e dare il rigore. «Non si può morire per una partita di calcio», ha commentato la vedova di Bieniewicz, che al momento del verdetto ha sventolato un cartellino rosso all’indirizzo di Saad.

BRASILE

Cugino di Messial Vasco da Gama � RIO (m.can.) Emanuel Biancucchi, cugino di Messi, firma col Vasco da Gama fino al 31 dicembre del 2015. La mezzala di 26 anni, nata a Rosario, Argentina, era al Bahia, in cui nel 2014 segnò due reti in 30 presenze, proprio contro il Flamengo, l’arcinemico del Vasco. Biancucchi non potrà giocare col Vasco nel campionato di Rio, nel quale le iscrizioni sono già scadute, ma sarà a disposizione per la Coppa del Brasile, già in corso, e il campionato brasiliano, che comincia a maggio.

RUSSIA

Dinamo e Zenitoggi in trasferta� MOSCA Dinamo Mosca e Zenit, avversarie rispettivamente di Napoli e Torino in Europa League, giocano oggi fuori casa nella 19a giornata del campionato russo. La Dinamo è impegnata alle 11.30 italiane nel derby sul campo dello Spartak. Anche lo Zenit gioca nella capitale alle 14 contro la Torpedo.

TACCUINO

EIBAR 0

BARCELLONA 2PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Messi su rig. al 31’ p.t.; Messi al 10’ s.t.

EIBAR (5-3-2) Jaime 6,5; Bóveda 5, Ekiza 5,5, Raúl Navas 6, Lillo 6, Dídac Vilà 5,5 (dal 32’ Boateng s.t. 6); Javi Lara 5, Errasti 6 (dal 14’ s.t. Capa 5,5), Borja Fernández 6; Saúl 5,5, Manu del Moral 5 (dal 24’ s.t. Piovaccari 6,5).PANCHINA Irureta, Añibarro, Arruabarrena, Lekic.ALLENATORE Garitano 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Ekiza per comportamento non regolamentare.

BARCELLONA (4-3-3) Bravo 6; Montoya 6, Piqué 7, Bartra 6,5, Adriano 6; Rafinha 6, Sergi Roberto 6, Rakitic 7 (dal 17’ s.t. Xavi 6); Messi 7, Suárez 6,5, Neymar 5,5 (dal 25’ s.t. Pedro 6).PANCHINA Ter Stegen, Douglas, Mathieu, Mascherano, Iniesta.ALLENATORE Luis Enrique.ESPULSI nessuno.AMMONITI nessuno.

ARBITRO Del Cerro Grande 6NOTE spettatori 5.000 circaTiri in porta 3-4. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 0-1. Angoli 6-3Recuperi: p.t. 1’, st 3’.

L’Atletico non passacontro l’EspanyolValencia al 3° posto� MADRID (f.m.r.) L’Atletico Madrid ha fatto 0-0 a Barcellona con l’Espanyol e dopo 16 giornate ha lasciato il terzo posto, che vale la Champions diretta, al Valencia, 2-0 al Depor venerdì. Per la squadra del «Cholo» 3 pareggi di fila, una vittoria nelle ultime 6 gare tra Champions e Liga, appena 6 punti su 15 nelle ultime 5 di campionato. L’Atletico ha avuto due grandi occasioni, parate di Casilla su Torres (ancora 0 gol inLiga dopo 9 partite, 4 da titolare)e Raul Garcia, e giocato 45’ in 10 per l’espulsione di Miranda, che con una gomitata ha mandato all’ospedale Abraham, vittima di un trauma cranico.

Lionel Messi, 27 anni, ha segnato 2 gol anche all’Eibar GETTY

MondoRSpagna

INGHILTERRA

Disastro City, k.o. a BurnleyMatch point per il ChelseaStefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

D omanda da mezza sterli-na: se perdi a Burnley,come puoi sperare di ri-

baltare l’1-2 incassato in Cham-pions all’Etihad con il Barcello-na? La sconfitta della banda diPellegrini, in casa di un clubcoinvolto nella lotta per la so-pravvivenza, è pesantissima,ben oltre l’1-0 firmato da Boydcon un sinistro al volo al 61’. Icampioni d’Inghilterra sonosurclassati da una squadra che,sul piano della corsa e della for-ma fisica, è ai primi posti nelletabelle della Premier. L’allena-tore cileno, nel pieno della di-sperazione, inserisce anche Jo-vetic, grande escluso dalla listaChampions: il montenegrinonon può però recitare la partedel salvatore della patria per-ché il City appare allo sbando.Entrano anche Lampard e l’ac-quisto record Bony: tutto inuti-le. In attesa di una risposta, Jo-sé Mourinho ritrova fiato dopouna settimana difficile. La ca-duta del Manchester City è unassist formidabile per il Chel-sea, impegnato oggi con il Sou-thampton. I Blues, che devonoanche recuperare un gara, po-

trebbero piazzare l’allungo de-cisivo.

PELLEGRINI ADDIO? Nel giro diquattro giorni, si può consuma-re il destino di Manuel Pellegri-ni. Il k.o. di ieri è quasi la resa inPremier, l’unico torneo nel qua-le il Manchester City potevacoltivare ancora qualche ambi-zione. Mercoledì sarà la seradel giudizio nella trasferta diChampions sul campo del Bar-cellona. Se in 96 ore il naufra-gio sarà totale, Pellegrini nonavrà più una scialuppa di salva-taggio. Un flop generale con-

dannerebbe secondo logica l’al-lenatore cileno. Da tempo i diri-genti del City stanno monito-rando diverse situazioni. Ilnome più accreditato per lasuccessione era fino a pocotempo fa quello di Diego Sime-one, ma nelle ultime due setti-mane è emersa la candidaturadi Carlo Ancelotti. La difesad’ufficio di Florentino Pereznon ha turbato i boss del City.Ancelotti piace non solo per lastatura internazionale, ma an-che per le doti di gestione dellospogliatoio e per aver maturatonelle due stagioni al Chelsea

l’esperienza del calcio d’Oltre-manica. Un altro particolare darebbe un vantaggio al tecni-co italiano in un eventuale testaa testa con Simeone: la cono-scenza della lingua inglese.

ARSENAL TRIS Musica diversain casa Arsenal, dove le provegenerali in vista di Monaco so-no state una splendida sinfonia.Tre gol servono nel Principato etre gol sono stati rifilati al WestHam: potevano essere di più,ma il portiere spagnolo Adrianè stato il migliore degli Ham-mers. Il 3-0 dei Gunners blindail terzo posto e avvicina la squa-dra di Wenger al City, rendendopossibile un’inattesa volata peril secondo posto. L’Arsenal hagiocato a grandi livelli, trasci-nato dalla classe di Ozil e dal-l’orgoglio di Giroud, nella dop-pia versione di stoccatore e sug-geritore. L’1-0 è firmato propriodal francese nel recupero delprimo tempo: una fucilata al-l’incrocio, su azione avviata daOzil. La festa di Giroud ha ilsenso di una liberazione: siglala pace con i tifosi, dopo i fischirimediati la sera della disfattacon il Monaco, quando il cen-travanti divorò cinque occasio-ni. Il 2-0 di Ramsey è di una bel-lezza fulminante: triangolo conGiroud e sassata del gallese. Il3-0 di Flamini arriva dopoun’azione che coinvolge Welbe-ck, Giroud e Cazorla. Spettaco-lo vero. Un Arsenal così puòsperare nell’impresa a Monaco:il bel gioco talvolta fa miracoli.

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Il gol dello scozzese George Boyd, 29 anni, che ha condannato il City AP

TIFOSI INFEROCITI

Sunderland al tappetoe per proteggere Poyetinterviene la polizia

CORRISPONDENTE DA LONDRA

S quadra da pub e alle-natore in panchinaprotetto della polizia

per tutto il secondo tempo.Sunderland è una piazza cal-da – un esempio su tutti: lereazioni all’assunzione di Pa-olo Di Canio nel 2013 – e ieriha vissuto una giornata mo-vimentata. Lo 0-4 incassatocon l’Aston Villa dopo 44’ hascatenato la protesta dei tifo-si, obiettivo Gustavo Poyet, iltecnico che nell’autunno2013 sostituì proprio Di Ca-nio e salvò i Black Cats. L’at-mosfera, complici i risultatinegativi, è cambiata: i fan datempo invocano l’esonerodell’uruguayano. Tra insultie cori «Poyet vattene», qual-cuno ha cercato persino diaggredirlo. L’intervento deglisteward ha evitato il peggio,mentre nella ripresa Poyet èstato protetto dalla polizia.

SQUADRA DA PUB Il Sunder-land ha ribadito di essere allosbando iniziando la ripresain dieci: Larsson si è infattiattardato negli spogliatoi en-trando in campo solo dopo

3’. Una scena comica, che haportato i commentatori a defini-re i Black Cats «squadra dapub». La scena è stata vista dapochi spettatori: la maggiorparte aveva abbandonato lo sta-dio nell’intervallo. Il 4-0 del-l’Aston Villa (doppiette di Ben-teké e Agbonlahor), è stato unamazzata per un Sunderland do-ve è affondato anche l’ex interi-sta Alvarez, sostituito a fine pri-mo tempo. Poyet, che potrebbeessere esonerato, ha giustificatoi tifosi: «Al loro posto mi sareicomportato allo stesso modo».L’infortunio di Giaccherini el’arresto di Johnson – rilasciatosu cauzione, ma sospeso dalclub – sono gli ultimi eventi ne-gativi di un’annata sciagurata.

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29ª GIORNATA Ieri: C. Palace-Qpr 3-1; Arsenal-W. Ham 3-0; Leicester-Hull 0-0; Sunderland-A. Villa 0-4; Wba-Sto-ke 1-0; Burnley-City 1-0. Oggi: Chelsea-Southampton (ore 14.30); Everton-Newcastle (17); Man. Utd-Tottenham (17). Domani: Swansea-Liverpool (21). CLASSIFICA Chelsea 63; Man. City 58; Arsenal 57; Man. United 53; Liverpool 51; Tottenham 50; Southampton 49; Stoke 42; Swansea 40; West Ham 39; Newcastle 35; C. Palace, Wba 33; Hull, Everton, Aston Villa 28; Sunderland 26; Burnley 25; Qpr 22; Leicester 19.

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20 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

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21DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

NON SOLO CALCIOdi FAUSTO NARDUCCIemail: [email protected]

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CALCIOARDUCCI

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OPINIONI

S trano destino quello diArianna Fontana, reginaindiscussa dello shorttrack. Per lei, che nel 2006a Torino divenne la più

giovane medagliata azzurra (15 anni e 314 giorni) degli sport invernali e che è rimasta sul podio anche a Vancouver 2010 e Sochi 2014, è come se il tempo si fermasse ogni volta, costringendola a ripartire daccapo alla ricerca della popolarità. Lei ovviamente non se lo fa ripetere due volte e, lasciate a casa le tre medaglie che ne hanno fatta la numero uno della spedizione azzurra in Russia, eccola di nuovo da quelle parti (a Mosca stavolta) a raccogliere ieri un bottino storico (per lei) ai Mondiali: il primo oro in carriera nei 1500 e un bronzo nei 500. In questo caso, però, il resettaggio mentale non può essere una tattica vincente perché le due medaglie di ieri potrebbero portarla oggi con i 1000 e 3000 finali a centrare un’impresa storica non solo per lei ma per tutto lo short track azzurra: l’oro iridato dell’allround. Quello che sta al ghiaccio come il decathlon nell’atletica o la classifica generale del ciclismo. Quella maglia che non si infila sul campione di giornata ma sul campione dei campioni, capace di farsi valere su tutte le distanze.

«Storico» è un aggettivo che non si nega a nessuno ma mai come in questo caso facciamo sul serio, perché lo short track è una disciplina in cui almeno in Europa gli azzurri dettano legge da sempre. Eppure nessuno, da Vuillermin a Fagone, dalla Canclini a Carta, si è mai laureato campione mondiale dell’allround. Il motivo è semplice: le piste corte del ghiaccio, dove lo

spettacolo mette i brividi perché abbinato ad agilità e sprezzo del pericolo, sono il regno indiscusso degli asiatici, sudcoreani in primis maanche cinesi e giapponesi. Anzi, da quelle parti il rollerblade dei pattini è considerato una vera religione, con tanto di scommesse e fenomeni di idolatria popolare per i personaggi che ne fanno parte. E’ vero che ogni tanto c’è qualche pattinatore statunitense (Apolo Ohno su tutti) e canadese o qualche pattinatrice olandese strappata alla pista lunga a inserirsi nell’Olimpo, ma ora come ora lo scricciolo valtellinese alla soglia dei 25 anni è l’unica risposta seria al femminile che il resto del mondo può dare ai sudcoreani. Col paradosso che l’Arianna nazionale è praticamente più popolare fra i tifosi con gli occhi a mandorla che da noi.

E’ anche per questo che, insieme al marito italo-americano Anthony Lobello, la Fontana ha partorito da tempo un progetto che solo per i mancati permessi da parte dell’Isu (la federazione internazionale) non è ancora andato in porto: un documentario sul dietro le quinte della sua affascinante disciplina che potrebbe divulgare anche lontano da Bormio il fascino della velocità su ghiaccio. Il successo sarebbe assicurato perché anche chi è lontano da questi mondi non può restare indifferente alle sfide infuocate di lame condite da scontri, cadute, colpi di scena e interventi a sorpresa delle giurie che fanno parte integrante dello spettacolo. Insomma, non uno sport per puristi o addetti ai lavori. Arianna, che non ha un fisico da pin-up e neanche un linguaggio colorito che spacca il video, proprio in pista sa diventare una guerriera, per non dire una belva. Ecco, se lo short track diventasse un fenomeno di costume basterebbe guardarla sul ghiaccio per innamorarsene e non costringerla a..cominciare daccapo.

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La stella dello short track

ORA LA FONTANAÈ NELL’OLIMPODEI FENOMENI

ROBIN VAN PERSIECalciatore dello United� Un gradito regalo per arrivare a pronto a giocare una partita a freccette @Persie_Official

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N essuno oggi lascerebbesola Rita Pavone.Ricordate il ritornellodell’immortale canzone?«Perché perché la

domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita di pallone, perché?». Correva l’anno 1962 e il campionato si «sentiva» alla radio, a «Tutto il calcio minuto per minuto». All’inizio soltanto i secondi tempi e soltanto da quattro campi, col divieto di andare in onda nelle ultime giornate per evitare che l’andamento dei risultati potesse influenzare certe gare. Altro mondo. La domenica calcistica così come l’ha conosciuta chi ha più di quarant’anni- tutte le partite nel pomeriggio del giorno di festa - non esiste più da tempo. L’hanno spalmata sul week-end lungo, lunedì incluso.

Oggi alle 15 sono in cartellone appena tre partite: Atalanta-Udinese, Genoa-Chievo e Sassuolo-Parma. Si accettano scommesse su quale sarà il campo principale di «Tutto il calcio». La miseria di tre gare pomeridiane non è una novità, è l’ottava volta che succede, la quinta nel corrente campionato. E non è nulla in confronto a a quel che capiterà domenica prossima, quando alle 15 si disputerà soltanto Juve-Genoa, col grosso della giornata in notturna alle 20.45. Oggi il fidanzato di Rita Pavone dovrebbe inventarsi un’altra scusa oppure incontrare l’«altra» il sabato o la domenica sera, o il lunedì, appena uscito dal lavoro.

Non siamo qui a rimpiangere i tempi andati. Il mondo cambia e la domenica del pallone è stata frantumata perché le tv a pagamento

vogliono lo «spezzatino», in modo da offrire ai propri abbonati l’intera visione di più incontri. Supreme logiche commerciali. Se si ritornasse all’orario unico delle 15, il telespettatore di Sky o di Mediaset Premium potrebbe seguire bene un’unica gara oppure fare zapping o ancora sintonizzarsi sulle versioni televisive di «Tutto il calcio». Mugugnerebbero a migliaia. Anzi, a milioni. Indietro non si torna. In questo turno di campionato, se uno vuole, può guardare dal primo all’ultimo minuto sette incontri, il settanta per cento del programma.

La domenica pomeriggio del pallone che non c’è più è una cosa che premea chi ha radici nel secolo scorso, nel Novecento. I ventenni non capiscono bene neppure di che cosa stiamo parlando. Chi è nato nei primi anni Novanta è cresciuto con anticipi e posticipi, e oggi digerisce pure i «lunch match», all’ora di pranzo. La nostalgia dei dischi in vinile, 45 e 33 giri, strugge il cuore, ma nel 2015 «La partita di pallone» si scarica da Internet. E se uno ha il tablet, il campionato se lo vede ovunque o quasi (dipende dalla connessione), e questo è un punto di contatto col passato, anche nel ‘62 le partite si «sentivano» dappertutto.

L’immagine dell’italiano col transistor alle orecchie appartiene alla memoria collettiva. Tra le tante citazioni possibili, puntiamo su «Scusate il ritardo», film del 1983. Ricordate la scena? Massimo Troisi e Giuliana De Sio amoreggiano e discutono a letto, sul comodino gracchia una radio sintonizzata su «Tutto il calcio» e a un certo punto Troisi non ce la fa a trattenersi: «Mannaggia ‘a miseria, il Napoli sta perdendo col Cesena...». La De Sio furiosa si volta dall’altra parte. Di sicuro era domenica pomeriggio. Oggi a un momento così non potremmo dare collocazione certa.

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Oggi solo tre partite di pomeriggio

DOMENICA ALLE 15 RITO CANCELLATONOSTALGIA O NO? IL COMMENTOdi SEBASTIANOVERNAZZATwitter: @GazzaVernazza

S ette giorni alla Milano-Sanremo. Settegiorni per capire che faccia abbia ilciclismo del 2015 e quali trame faranno

da sfondo al primo Kolossal della stagione.

Ciclismo senza padroni

MILANO-SANREMO -7: CERCASI PUNTO DI RIFERIMENTOL’ANALISIdi PIER BERGONZIemail: [email protected]

twitter: @pierbergonzi

Domenica la Classicissima della Gazzetta aprirà ufficialmente la serie di gare che, per fascino e storia, valgono una carriera: le Grandi Classiche.

Si è già corso molto, ma un vero punto di riferimento non c’è. Forse ne sapremo di più oggi alla Tirreno-Adriatico che ha in menu il Terminillo. Ieri, la tappa più lunga ha partorito il, pur bravissimo, topolino Poels. Contador, Quintana e Nibali (scurissimo al

traguardo) non sono stati all’altezza delle aspettative.

Senza un «vero» padrone anche la Parigi-Nizza, che alla vigilia della cronoscalata conclusiva vede il francesce Gallopin in testa con mezzo minuto su Porte e sull’iridato Kwiatkowski. Sagan, Valverde, Gilbert e Cancellara, si sono visti a sprazzi, ma non hanno dato l’impressione di avere la zampata. Tra i velocisti brilla soprattutto il norvegese

Alexander Kristoff, ultimo trionfatore della Sanremo. I vari Cavendish, Kittel, Greipel, Degenkolb hanno già vinto senza convincere. Quanto ai nostri sono arrivati ottimi segnali da Cimolai, Viviani e Pozzato che è sulla via del miglior se stesso.

L’arrivo della Classicissima in via Roma fa pensare al volatone, ma quando i grandi giocano a nascondino o, peggio, devono nascondere le difficoltà i grandi appuntamenti diventano meno prevedibili. A sette giorni dalla Milano-Sanremo i sogni di tutti hanno la porta spalancata.

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Page 22: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

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L'ANALISIdi NICOLABINDA

I MESSAGGIPOSITIVIPER UN CLIMAPIÙ SERENO

L’ ennesima dimostra-zione che questosia l’anno del Carpi.

La capolista perde? Tre dei principali inseguitori non riescono a vincere. Cade ancora l’Avellino, che era terzo. E pareggia in casa il Frosinone, tra l’altro dopo una partita pazzesca contro l’Entella, nella quale è successo di tutto, compresa la strana denuncia del d.g. Salvini che dopo la partita ha consegnato alla Procura un pizzino sospetto: è giusto stare attenti a tut-to, ma è meglio evitare la caccia alle streghe.

Il clima è troppo teso. Guardate cosa accade al Livorno, altra squadra dei playoff sconfitta (e pesantemente). Venerdì a La Spezia, dopo una prova inguardabile e lo 0-3, la squadra ha sentito il bisogno di andare a parlare agli ultrà, prima di rientrare negli spoglia-toi dove sono volati gli stracci. Ieri addirittura il capitano Luci ha dovuto pubblicare un messaggio di scuse per la brutta prestazione... Suvvia, si può anche perdere (an-che male, come in questo caso), perché fino a pro-va contraria questo è uno sport, ed è esagerato do-versi inchinare così a una tifoseria pur appassiona-ta ed esigente.

Ci sono ben altri messag-gi positivi da questo tur-no. Intanto i 30 gol (40 in più rispetto al torneo scorso) e le solite partite decise sul filo del rasoio, tranne quella di Bari, identica nel risultato ri-spetto a quella dell’anti-cipo. E se ci sono tanti gol è soprattutto merito del Pescara, dove a gen-naio i tifosi erano scesi in piazza per contestare la cessione di Maniero: ora l’attaccante è a Catania e non vede la porta, men-tre la squadra di Baroni ha il miglior attacco del torneo. E’ stato vincente il ritorno in panchina di Serse Cosmi, che da buonperugino ha vinto il suo derby con la Ternana. Merita una citazione an-che il ritorno in campo di Riccardo Pinzani, uno degli arbitri migliori del-la categoria, che proprio nel turno dell’andata (in Pescara-Carpi) e dopo tanti sacrifici è riuscito a riprendere il suo posto. E anche qualche nostalgico juventino ha goduto, vi-sto che Mark Iuliano ha battuto Calori, l’ex difen-sore che lo fece piangere quel giorno sotto la piog-gia di Perugia.

Prepariamoci a un gran finale. Il Bologna oggi può mettere un mattone sulla A, se non ci riesce domani il Vicenza po-trebbe dargli fastidio. E i playoff? Lanciano, Peru-gia e anche il Bari ci cre-dono ancora. Rilassatevi. O vi perdete il più bello.

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Andrea TosiINVIATO A CARPI (MODENA)

I l Sindaco e il Vichingo fir-mano l’impresa della gior-nata sbancando il campo

della capolista. Marco Sansovi-ni e Birkir Bjarnason, entrambia quota sei gol in maglia bian-cazzurra, colpiscono al cuore ilCarpi con un uno-due micidialein apertura di ripresa che lanciail Pescara ad un successo pe-sante per la griglia dei playoff.La squadra abruzzese infila ilquarto successo nelle ultime 5partite, la settima vittoria ester-na nel torneo, confermando diavere cambiato completamentepelle soprattutto dopo il ritornodi Sansovini, ormai avviato avivere una seconda giovinezzain riva all’Adriatico. Questo ri-sultato fa esultare Baroni cheall’andata, sconfitto 5-0 in ca-sa, era un allenatore sfiduciatoe senza un domani mentreadesso vede un altro futuro da-vanti: «Alla 12a giornata erava-mo ultimi con 10 punti – ha det-to Baroni, ma sbagliando vistoche il Latina ne aveva 9 – oggisiamo al 7° posto con un altroobiettivo. Io ho una mia idea sucome finiremo questa stagione,ma non voglio rivelarla». Ilmessaggio neanche tanto crip-tato è questo: il Pescara crededi poter vincere i playoff.

CARPI MONOSCHEMATICO Nelsecondo tempo sul Carpi piom-

ba la stanchezza di una fuga ditesta lunga 21 giornate insiemeal vuoto offensivo per l’assenzadel cannoniere Mbakogu, fino-ra gestito bene grazie all’imbat-tibilità difensiva, caduta sotto ildestro in diagonale di Sansovi-ni dopo 677’. Gabriel deve ar-rendersi insieme ai compagnidi reparto, stavolta non impec-cabili nelle chiusure. Ma la par-tita del Carpi gira male dall’ini-zio quando Inglese spreca unregalo di Zuparic e si fa ribatte-re in angolo la palla-gol in soli-tudine dal reattivo Fiorillo. Loschema unico, palla lunga perla prima punta, con Inglese nonfunziona perché, a differenzadi Mbakogu, l’ex pescarese nonsa attaccare gli spazi e non fasalire i compagni. Così davantiil Carpi è sterile e solo all’ulti-mo secondo del recupero arrivala rete del neoentrato Sabbioneche in mischia, su punizione di

Porcari, fissa il punteggio fina-le.

PESCARA IN CRESCITA Invecela partita degli ospiti diventa concreta proprio dopo l’inter-vallo. Il primo gol è una fiam-mata improvvisa: Zampano ir-rompe sulla trequarti e serveSansovini che dal centro del-l’area non perdona. Il Pescaranon si limita a difendere il van-taggio e va al raddoppio conl’arrembante Bjarnason che de-via alle spalle di Gabriel unapunizione tagliata di Politano,contestata da Castori: «Se guar-diamo all’episodio specifico ilgol di Bjarnason è in fuorigiocoe Zampano, che doveva essereammonito al posto di Politano,andava espulso» si lamenta il tecnico di casa. Ma il Pescaranon ruba nulla e vince con me-rito.

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Marco Sansovini, 34 anni, abbraccia Bjarnason dopo il gol LAPRESSE

IL MIGLIORE

� BJARNASONCENTROCAMPISTA PESCARA

7,5

CARPI 1

PESCARA 2PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Sansovini (P) al 7’, Bjarnason (P) al 19’, Sabbione (C)al 48’ s.t.

CARPI (4-1-4-1) Gabriel 6; Struna 5,5 (dal 35’ s.t. Sabbione 6), Poli 5, Gagliolo 5,5, Letizia 5,5; Porcari 6; Pasciuti 6 (dal 15’ s.t. Lasagna 5), Molina 5 (dal 32’ s.t. Gatto s.v.), Lollo 5,5, Di Gaudio 6;Inglese 4,5. PANCHINA Maurantonio, Modolo, Pasini, Pugliese, Laner, Palmieri. ALLENATORE Castori 5,5.PESCARA (4-4-2) Fiorillo 6,5; Zampano 6,5, Salamon 7, Zuparic 6, Rossi 6; Politano 6 (dal 21’ s.t. Gessa 6), Memushaj 6, Brugman 7, Bjarnason 7,5; Melchiorri 6,5 (dal 47’ s.t. Pettinari s.v.), Sansovini 7 (dal 32’ s.t. Pasquato 5). PANCHINA Aresti, Pucino, Fornasier, Abecasis, Paolucci, Caprari.ALLENATORE Baroni 7.

ARBITRO Pezzuto di Lecce 5,5.GUARDALINEE Citro 6-Gori 6.AMMONITI Zampano (P), Sansovini (P), Memushaj (P), Pasciuti (C), Struna (C), Gessa (P) e Rossi (P) per gioco scorretto; Lollo (C) e Politano (P) per comportamento non regolamentare.NOTE paganti 1.869, incasso di 17.800 euro; abbonati 1.179, quota di 10.203 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 2-1. Angoli 8-3.Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.

E’ un Pescara da esportazioneAnche Carpi è stata conquistata1Settima vittoria in trasfertaper Baroni. Ancoraa segno Sansovini e Bjarnason

BOLOGNA (4-3-1-2)

MODENA (4-3-3)

ORE 15 ANDATA 0-0

COPPOLA35

CECCARELLI32

GASTALDELLO28

MAIETTA20

ZUCULINI14

MATUZALEM5

LARIBI21

CASARINI16

CACIA9

SANSONE11

MASINA25

PINSOGLIO12

SALIFU20

RUBIN33

ZOBOLI28

MARZORATI6

GOZZI13

MARTINELLI25

SIGNORI26

FEDATO39

GRANOCHE32

GARRITANO38

BOLOGNA PANCHINA 1 Da Costa, 2 Oikonomou, 3 Morleo, 24 Ferrari, 7 Mbaye, 23 Bessa, 17 Calabrese, 19 Troianiello, 33 Improta.ALLENATORE Lopez. SQUALIFICATI Buchel. DIFFIDATI Abero, Casarini, Garics, Maietta e Masina.

MODENA PANCHINA 1 Manfredini, 16 Zucchini, 11 Sakaj, 8 Nizzetto, 24 Marsura, 7 Acosty, 19 Beltrame, 37 Guidiala, 9 Ferrari.ALLENATORI Melotti-Pavan. SQUALIFICATI Calapai e Cionek.DIFFIDATI Fedato, Nizzetto e Signori.

ARBITRO Nasca di Bari.GUARDALINEE Carbone-Caliari.

TV Sky Sport 1 HD, Calcio 6 HD, Supercalcio e Premium Calcio 3.PREZZI 12-65 euro.

Un Galano da cinemaBari, 3 squilli da grandeIl Varese è alla deriva

Massimiliano AnconaINVIATO A BARI

T re punti e tre gol al Vareseper sperare. Il Bari ripar-te. Resta a sei punti dai

playoff. Con due gol di Galano,il migliore, e il 2-0 di Boateng. Èa quota 40. Sul campo, in 31 ga-re, ha ottenuto gli stessi puntidella squadra della scorsa sta-gione, quella partita da -3 e poiprotagonista di una «Meravi-gliosa stagione fallimentare»,la pellicola in concorso da gio-vedì al festival del film sportivodi Berlino. Il Varese? Impoten-te. Subisce la quarta sconfittadi fila, la terza incassando trereti. Il ritorno di Bettinelli, do-po i nove giorni di Dionigi, nonscuote una squadra che al SanNicola non tira mai.

GIALLO PRIMO GOL Avvio lentodopo il raccoglimento per ricor-dare l’arbitro Colosimo. Il 4-4-2del Varese argina il Bari, chepare poter affondare con Sabel-li, Schiattarella e Galano. Cosìè. Una percussione centrale diSchiattarella induce Capezzi alfallo poco fuori dell’area. Gala-no di sinistro disegna una para-bola che accarezza la traversa esi spegne ben oltre la linea diporta, ma il pallone torna incampo. Sabelli di testa ribattein rete ed esulta, anche perchéarbitro e guardalinee sembrano

non aver visto la palla entrare.Il «giallo» viene risolto da Gala-no: «Arbitro e assistente hannodetto che il gol è mio». La garasi potrebbe decidere poco pri-ma dell’intervallo (43’) se il di-rettore di gara accordasse un ri-gore (ne nega un altro a De Lu-ca sul 3-0) per doppio evidentefallo di mano di Fiamozzi. Inve-ce per il 2-0 bisogna attendereil 3’ della ripresa. Lancio diSchiattarella per Bellomo, Fia-mozzi nel tentativo di liberare,«serve» Boateng (secondo golstagionale) che segna. Il Varesepassa al 4-3-3 con Osuji el’avanzamento di Zecchin sullalinea di Capelli (classe ’95) eMiracoli. Ma non punge. Il 3-0di Galano (36’) su assist di DeLuca (uno dei due ex insieme aEbagua, squalificato) chiudeuna contesa durata mezz’ora.

CINQUE FERMI Prima della ga-ra c’è stato il fermo, in un risto-rante cittadino, di 5 sostenitoridel Bari di età compresa fra i 17e i 26 anni. Due di loro avevanouna mazza ferrata, un altro pre-cedenti per resistenza e furto.

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LA GARA DI OGGI

Bologna, il derby è l’occasioneper allungare sul terzo postoMa il nuovo Modena va forte

VENERDÌ 20 MARZO, ore 20.30PESCARA-BARI (1-1)SABATO 21 MARZO, ore 15AVELLINO-PERUGIA (0-0)CROTONE-BRESCIA (1-2)ENTELLA-CATANIA (1-5)LATINA-SPEZIA (1-1)LIVORNO-CITTADELLA (1-1)MODENA-VICENZA (2-0)PRO VERCELLI-LANCIANO (0-2)TERNANA-CARPI (1-3)TRAPANI-BOLOGNA (1-2)LUNEDÌ 23 MARZO, ore 20.30VARESE-FROSINONE (1-1)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 59 31 16 11 4 47 23

BOLOGNA (-1) 51 30 14 10 6 39 26

AVELLINO 49 31 13 10 8 31 27

VICENZA 48 30 13 9 8 34 28

FROSINONE 48 31 13 9 9 45 39

LIVORNO 47 31 13 8 10 47 36

PESCARA 46 31 12 10 9 53 41

SPEZIA 46 31 12 10 9 42 32

LANCIANO 43 31 9 16 6 44 37

PERUGIA 43 31 10 13 8 35 36

BARI 40 31 11 7 13 35 39

MODENA 37 30 8 13 9 26 25

LATINA 37 31 8 13 10 26 28

TRAPANI 37 31 9 10 12 43 54

ENTELLA 37 31 8 13 10 31 43

TERNANA 36 31 9 9 13 28 40

CITTADELLA 35 31 7 14 10 39 42

PRO VERCELLI 35 31 9 8 14 33 44

BRESCIA 33 31 8 9 14 35 43

CROTONE 32 31 8 8 15 30 40

CATANIA 31 30 7 10 13 42 46

VARESE (-3) 28 31 7 10 14 33 49

15 RETI Castaldo (5, Avellino); Calaio’ (5) e

Maniero (Catania; 12 con 7 rigori nel Pescara);

Granoche (5, Modena); Marchi (5, Pro Vercelli).

13 RETI Mbakogu (4, Carpi); Cocco (1, Vicenza).

12 RETI Vantaggiato (1, Livorno); Catellani (5,

Spezia).

11 RETI And. Caracciolo (6, Brescia); Ciano (4,

Crotone); D. Ciofani (2, Frosinone); Melchiorri

(Pescara); Curiale (Trapani; 9 nel Frosinone).

MARCATORI

BARI-VARESE 3-0BOLOGNA-MODENA oggi, ore 15BRESCIA-LATINA 1-2CARPI-PESCARA 1-2CITTADELLA-CROTONE 0-0FROSINONE-ENTELLA 3-3LANCIANO-AVELLINO 1-0PERUGIA-PRO VERCELLI 3-2SPEZIA-LIVORNO 3-0TRAPANI-TERNANA 4-2VICENZA-CATANIA domani, ore 20.30

RISULTATI

Serie BR31a giornata

BARI 3

VARESE 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Galano al 34’ p.t.; Boateng al 3’, Galano al 36’ s.t.

BARI (4-3-3) Guarna 6; Sabelli 6,5, Rinaudo 6, Contini 6,5, Calderoni 6; Schiattarella 7 (dal 37’ s.t. Defendi s.v.), Donati 6,5 (dal 24’ s.t. Romizi 6), Bellomo 6; Galano 7,5, Caputo 6, Boateng 6,5 (dal 27’ s.t. De Luca 6). PANCHINA Donnarumma, Benedetti, Minala, Filippini, Rada, Camporese. ALLENATORE Nicola 7. VARESE (4-4-2) Perucchini 5,5; Fiamozzi 4,5, Borghese 5,5, Rea 5,5 (dal 1’ s.t. Simic 5), De Vito 5; Zecchin 5,5, Corti 5,5, Capezzi 5,5, Jakimovski 5 (dal 13’ s.t. Osuji 5,5); Miracoli 5, Barberis 5,5 (dal 1’ s.t. Capello 5,5). PANCHINA Birighitti, Luoni, Blasi, Falcone, Kurtisi, Cristiano. ALLENATORE Bettinelli 5.

ARBITRO Chiffi di Padova 5.GUARDALINEE Marinelli 5,5-Santoro 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Fiamozzi (V), Bellomo (B), Osuji (V) e Rinaudo (B) per gioco scorretto. NOTE paganti 5.464, incasso di 22.226,80 euro; abbonati 11.019, quota di 81.099 euro. Tiri in porta 7 (con una traversa)-0. Tiri fuori 5-1. In fuorigioco 2-1. Angoli 3-1. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 3’.

IL MIGLIORE

� GALANOATTACCANTE DEL BARI

7,5

Reggianini-Tosi

I l Bologna ha l’occasioneper avvicinare il Carpi eallungare sul terzo po-

sto. Ma il Modena con lacoppia Melotti-Pavan è im-battuto: due vittorie e un pa-reggio senza prendere gol.

QUI BOLOGNA Lopez ripri-stina il sistema originale coirientri di Laribi e Matuza-lem mentre Sansone tornatitolare per fare coppia conCacia. Si rivede in panchinaMorleo dopo tre mesi di con-valescenza. «Stiamo bene, ilderby è una gara semprespeciale» argomenta Lopez.Al Dall’Ara attesi 18-20milaspettatori. L’ultimo successorossoblù sul Modena nellaCoppa Italia 2010-11, 3-2con doppietta di Ramirez.

QUI MODENA «I ragazzi so-no motivatissimi, si allena-no con tanta tanta intensitàe ci hanno dato molta dispo-nibilità. Questa è una partitamolto importante, ma nondecisiva». Molto probabili iritorni di Pinsoglio e Grano-che. Marzorati e Zoboli indifesa, a centrocampo c’èMartinelli che ha scontato lasqualifica, esce Nizzetto eSalifu va a sinistra. Un mi-gliaio di tifosi al seguito.

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Page 23: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

23DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

A Cittadella festasolo per l’arbitro:Pinzani è tornatodopo l’infortunio

Viviani-Mangni perle del LatinaBrescia, in casasono 3 k.o. di fila

Poker TrapaniCosmi cominciacon una vittoriaTernana stesa

Tris del Perugiae Ardemagni golLa Pro Vercellisi sveglia tardi

Gaetano ImparatoINVIATO A LANCIANO (CHIETI)

U n ceffone in pieno viso eil terzo posto a rischio.L’Avellino maledice quel

rimpallo di Pisacane che haservito – a Piccolo – la palla datre punti. E’ l’attimo che decidetutto, che permette al Bolognadi giocare oggi il derby con ilModena senza assilli. No, at-tenti: il Lanciano ha rubatonulla, anzi. Il gol, cinque azioninitide da rete (contro tre irpi-ne) e un palo con Monachelloche ha aperto la difesa di Go-mis come un apriscatole. Tuttogiusto, tutto meritato, troppolieve la reazione avellinese adinizio ripresa, con due giocatedi Trotta da applausi (4’ e 7’sgroppata e botta ribattuta, poistop e tiro a giro, di sinistro).

LA CHIAVE Gli abruzzesi nonmollano d’un millimetro. IlLanciano ha vinto perché haconcesso nulla: lotta continua,ovunque, su ogni zolla del cam-po, e a ritmi intensi. La svolta?Dal 20’ del primo tempo in poigli abruzzesi si prendono il pal-lone e fanno quel che vogliono,fino al riposo. In pratica sfon-dano a sinistra: in tre, su quel-l’asse, vanno come martellipneumatici. Mammarella tra-sporta palloni, Grossi e Thiam(impreciso in conclusione)vanno all’uno contro uno,D’Angelo traballa e Pisacanecuce toppe. La scelta di puntaresu Thiam offre a D’Aversa co-munque un tridente appuntito:incursione di Grossi, palla in

area, Pisacane la tocca e rimet-te in gioco Piccolo, al quale ar-riva il pallone (proprio dal-l’esterno irpino): solo, davantia Gomis, non sbaglia.

IL TRASFORMISTA C’era chi siattendeva un Avellino 3-5-2,ermetico, dopo il 4-3-1-2 cheaveva battuto il Bari. Un assettoformato trasferta: Rastelli no,non cambia. Né filo spinato néaltro: Schiavon dietro Castal-do-Trotta, difesa alta, linee cor-te. Quasi un 4-3-3 in un fazzo-letto di campo, pronto a riparti-re. Il gioco regge 20’, quelli ini-ziali, nei quali se non fosse perun Aquilanti provvidenziale(da terra ruba palla a Castaldoe Trotta che correvano in porta,da soli) l’Avellino poteva anchefare il colpo. Poi Monachello,col trio di sinistra, fa saltaretutto: crea spazi, serve i compa-gni, s’incunea e lascia lividi co-me al 18’ della ripresa (scattosulla trequarti e tiro, con pallasul palo). A Rastelli tocca vira-re sul 4-4-2 fino al riposo, persbarrare le fasce. L’accenno direazione arriva dopo l’interval-lo, con un 3-4-1-2, inserendoAlmici, poi Comi in avanti e ar-retrando Zito in difesa. Cambiapoco, il Lanciano oltre al palosfiora il raddoppio con Aqui-lanti (di testa). In medianaconcede niente, Bacinovic ran-della e costruisce, imposta e ri-parte senza fermarsi. L’Avellinoè accerchiato da Monachello e isuoi compagni.

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IL MIGLIORE

� MONACHELLOATTACCANTE DEL LANCIANO

7

LANCIANO 1

AVELLINO 0PRIMO TEMPO 1-0MARCATORE Piccolo al 34’ p.t.

LANCIANO (4-3-3) Aridità 6,5; Conti 6, Aquilanti 6,5, Amenta 6,5, Mammarella 6; Vastola 6 (dal 16’ s.t. Di Cecco 6), Bacinovic 6, Grossi 6 (dal 42’ s.t. Paghera s.v.); Piccolo 7 (dal 22’ s.t. Gatto 6), Monachello 7, Thiam 5,5.PANCHINA Petrachi, Nunzella, Agazzi, Pinato, De Silvetro, Cerri.ALLENATORE D’Aversa 6,5.AVELLINO (4-3-1-2) Gomis 6; Pisacane 5,5, Ely 6,5, Chiosa 6,5, Bittante 5,5 (dal 22’ s.t. Comi 5); D’Angelo 5,5 (dall’11’ s.t. Almici 5,5), Arini 5,5, Zito 6; Schiavon 5; Trotta 6,5, Castaldo 5,5 (dal 43’ s.t.Mokulu s.v.). PANCHINA Frattali, Fabbro, Regoli, Angeli, Kone, Sbaffo. ALLENATORE Rastelli 6.

ARBITRO Minelli di Varese 6,5.GUARDALINEE Alassio 6,5-Borzomì 6,5.ESPULSI nessuno.AMMONITI Zito (A) per c.n.r.; Vastola (L), Almici (A), Conti (L) e Schiavon (A) per gioco scorretto; Trotta (A) per proteste.NOTE paganti 1.893, incasso di 23.311,20 euro; abbonati 2.007, quota di 12.098,88 euro. Tiri in porta 5 (con un palo)-2. Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 1-0. Angoli 9-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

Antonello MenconiPERUGIA

I l Perugia vince, ma rischia una clamorosarimonta contro la Pro Vercelli. Gara subitovivace e umbri in vantaggio con un gol

contestato (ma regolare): cross basso di Fara-oni deviato in rete da Bani in anticipo su Arde-magni, per il quale l’assistente aveva segnalatoil fuorigioco prima che gli arrivasse la palla.Nella ripresa a segno Fossati su rigore (fallo diScaglia su Lanzafame) e Ardemagni, bravo adarpionare una palla sul corner di Fabinho. Congli ingressi di Di Roberto e Ardizzone la musi-ca è cambiata e la Pro ha segnato prima conColy di testa e poi con l’ex Sprocati, dopo cheKoprivec si era lasciato sfuggire la palla.

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PERUGIA-PRO VERCELLI 3-2

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI autorete di Bani (PV) al 20’ p.t.; Fossati (Pe) su rigore al 10’, Ardemagni (Pe) al 22’, Coly (PV) al 33’, Sprocati (PV) al 43’ s.t.PERUGIA (3-5-2) Koprivec 5,5; Goldaniga 6, Comotto 6, Hegazy 6; Faraoni 6,5, Nicco 6,5 (dal 39’ s.t. Taddei s.v.), Fossati 6,5, Verre 6 (dal 20’ s.t. Nielsen 6), Fabinho 6; Ardemagni 7 (dal 26’ s.t. Falcinelli 6), Lanzafame 6,5. (Provedel, Baldan, Mantovani, Fazzi, Vinicius, Parigini). All. Camplone 6.PRO VERCELLI (3-5-2) Russo 6; Bani 5 (8’ s.t. Di Roberto 6,5), Milesi 6, Coly 6,5; Germano 6,5, Emmanuello 5 (29’ s.t. Ardizzone 6), Castiglia 5,5, Fabiano 5,5, Scaglia 5,5; Marchi 6, Luppi 5 (dal 21’ s.t. Sprocati 6). (Viotti, D’Ales-sandro, Liviero, Beretta, Belloni, Ferri). All. Scazzola 6.ARBITRO Ghersini di Genova 6.GUARDALINEE Bolano 6-Cangiano 5.AMMONITI Fossati (Pe), Nicco (Pe) e Bani (PV) per gioco scorretto; Russo (PV) e Koprivec per c.n.r.NOTE paganti 2.142, incasso non comunicato; abbonati 7.219, quota di 62.629 euro. Tiri in porta 8-3. Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 4’.

Franco CammarasanaTRAPANI

L’ ultima volta il 17 gennaio (2-4 col Pesca-ra), poi il Provinciale era diventato un de-serto: zero gol, niente vittorie e panchina

di Boscaglia saltata. Ieri invece gol a pioggia, an-cora 6, ma stavolta per la gioia del Trapani e diSerse Cosmi che bagna così il suo esordio vin-cendo e per la prima volta (dopo 5 tentativi) hala meglio su una squadra di Tesser. Cosmi si èinventato un inedito 4-3-1-2, col giovane Aramudietro le punte, che gli ha dato ragione. E’ statolui ad aprire le marcature mentre gli altri gol (iprimi due per Curiale, dopo i 9 segnati all’andatanel Frosinone, festeggiati da fresco papà) hannocompensato le disattenzioni della difesa sullequali la Ternana ha costruito il momentaneo 2-2.

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TRAPANI-TERNANA 4-2

PRIMO TEMPO 3-2MARCATORI Aramu (Tr) al 7’, Curiale (Tr) al 10’, Ceravo-lo (Te) al 14’, Bojinov (Te) al 20’, Abate (Tr) al 39’ p.t.; Curiale (Tr) al 29’ s.t.TRAPANI (4-3-1-2) Gomis 6,5; Perticone 6, Caldara 5,5 (dal 28’ p.t. Pagliarulo 6), Terlizzi 6, Rizzato 6,5 ; Ciarami-taro 6, Zampa 6 (dal 30’ s.t. Feola 6) , Barillà 7; Aramu 6,5 (20’ s.t. Nadarevic 6); Abate 6, Curiale 7. (Marcone, Daì, Martinelli, Falco, Lombardi, Malele). All. Cosmi 6,5.TERNANA (3-5-2) Sala 5,5; Valjent 5,5, Meccariello 5,5, Popescu 5,5; Fazio 6 (dal 24’ s.t. Falletti 6), Gavazzi 6,5, Viola 6, Palumbo 5,5 (dal 30’ s.t. Russo 5,5), Vitale 6; Bojinov 6 (5’ s.t. Avenatti 5,5), Ceravolo 6,5. (Gava, Janse, Ferronetti, Dugandzic, Dianda, Crecco). All. Tesser 6.ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore 6.GUARDALINEE Mondin 6-Di Vuolo 6.AMMONITI Viola (Te), Popescu (Te), Terlizzi (Tr), Mecca-riello (Te), Perticone (Tr) e Zampa (Tr) per gioco scorr.NOTE paganti 1.887, incasso di 15.471 euro; abbonati 2.686, quota di 21.841 euro. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 7-4. In fuorigioco 1-2. Angoli 7-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 3’.

Gian Paolo LaffranchiBRESCIA

I l rilancio del Latina si specchia nei problemidel Brescia. Iuliano si gode una vittoria cheprofuma di salvezza, Calori si ritrova fra le

mani la terza sconfitta interna consecutiva. Il Ri-gamonti ormai è tabù per Zambelli e compagni,incitati a lungo dai tifosi e contestati solo a finegara. Lenti e prevedibili, tanto che a impostare èspesso un centrale difensivo. Il Latina colpisce unpalo al 36’ con Bidaoui e passa al 47’ con una pu-nizione perfetta dello specialista Viviani. AndreaCaracciolo entra nella ripresa e realizza il primogol del suo 2015 con un colpo di testa su cross diScaglia. Il Latina non si scompone e trova un golfantastico con Mangni, che si gira e infila Arcariall’incrocio dopo essersi liberato di Tonucci.

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BRESCIA-LATINA 1-2

PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Viviani (L) al 47’ p.t.; And. Caracciolo (B) al 6’, Mangni (L) al 30’ s.t.BRESCIA (4-3-2-1) Arcari 5; Zambelli 5,5, Ant. Caracciolo 6(dal 21’ p.t. Tonucci 5), Di Cesare 5,5, Scaglia 5,5; Quaggiotto 5,5, Bentivoglio 5 (1’ s.t. And. Caracciolo 6), Benali 5; Sestu 5,5, Da Silva 5,5 (dal 27’ s.t. Budel 5,5); Corvia 5,5. (Andre-nacci, Lancini, H’Maidat, Gargiulo, Ntow, Valotti). All. Calori 5.LATINA (4-3-3) Di Gennaro 6; Ristovski 6, Brosco 6, Della-fiore 6, Alhassan 6,5; Crimi 7, Viviani 7, Ammari 5,5 (dal 47’ s.t. Olivera s.v.); Oduamadi 5,5 (dal 28’ s.t. Mangni 7), Sowe 6, Bidaoui 6 (dal 24’ s.t. Bruscagin 6,5). (Farelli, Angelo, Paoluc-ci, Litteri, Nabil, Figliomeni). All. Iuliano 7.ARBITRO La Penna di Roma 6,5.GUARDALINEE Peretti 6,5-Disalvo 6,5.AMMONITI Di Cesare (B), Benali (B), Viviani (L) e Sowe (L) per gioco scorretto; Mangni (L) per c.n.r. NOTE paganti 1.220, incasso di 5.152 euro; abbonati 6.200, quota non comunicata. Tiri in porta 6-5 (con un palo). Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 0-1. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.

Simone PraiCITTADELLA (PADOVA)

U n tempo a testa, un punto per fare unpiccolo passo in avanti in classifica. E ungradito ritorno: l’arbitro Pinzani è tor-

nato a dirigere una partita dopo 140 giorni distop per la rottura del tendine d’Achille in Pe-scara-Carpi. Nessun gol tra Cittadella e Croto-ne, ma le occasioni non sono mancate: nei pri-mi 45 minuti meglio la squadra di Drago, chesfiora subito il gol, bravo Pierobon a respinge-re su Suciu da distanza ravvicinata. Occasioneanche per Dezi all’altezza dell’area piccola,colpo di testa fuori. Crotone nuovamente vici-no al vantaggio al 40’: Torregrossa in riparten-za impegna a terra Pierobon, sulla respintaMatute calcia fuori da due passi. Sgrigna portavivacità al Cittadella e al 19’ Scaglia, di testa,fallisce l’1-0 a porta vuota. Coralli e Sgrigna ciprovano ancora, senza fortuna.

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CITTADELLA-CROTONE 0-0

CITTADELLA (4-4-2) Pierobon 7; Cappelletti 5,5, Scaglia 6, Pellizzer 6, Barreca 6; Kupisz 6,5 (dal 36’ s.t. Bazzoffia s.v.), Paolucci 6, Busellato 5,5 (dal 15’ s.t. Benedetti 6), Minesso 5,5 (dal 15’ s.t. Sgrigna 6,5); Coralli 5,5, Stanco 5,5. (Valentini, Pecorini, De Leidi, Rigoni, Donazzan, Cami-gliano). All. Foscarini 6.CROTONE (4-3-3) Cordaz 6; Balasa 5,5, Dos Santos 6 (dal 26’ s.t. Cremonesi s.v.), Ferrari 6, Martella 6; Matute 5,5, Maiello 6, Dezi 6,5; Ciano 6 (dal 38’ s.t. Stoian s.v.), Torregrossa 6 (42’ s.t. Rabusic sv.), Suciu 5,5. (Stojanovic, Ricci, De Giorgio, Padovan, Salzano, Gigli). All. Drago 6.ARBITRO Pinzani di Empoli 6.GUARDALINEE Intagliata 6-Zappatore 6.AMMONITI Paolucci (Ci), Cordaz (Cr), Dos Santos (Cr) e Barreca (Ci) per gioco scorretto.NOTE paganti 1.275, incasso di 1.628 euro; abbonati 1.573, quota di 5.806 euro. Tiri in porta 3-6. Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 6-2. Angoli 2-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

Gennaro BozzaINVIATO A FROSINONE

I nvece del normale ri-scaldamento prima del-la gara, i giocatori di

Frosinone (soprattutto) ed Entella mettono le dita nellapresa della corrente ed en-trano in campo carichi dielettricità. La conseguenza èuna partita emozionante,piena di colpi di scena, mada non far vedere ai ragazzi-ni: perché è l’esempio di co-me sia facile per i giocatorimettere in difficoltà l’arbitrocon comportamenti fuoridelle righe e far degenerarelo spettacolo in una batta-glia con colpi proibiti. La ci-liegina sulla torta la mette ild.g. ciociaro Salvini che ac-cenna a un misterioso bi-glietto simile a quelli dellesostituzioni con scritto «Se-gniamo su rigore», trovatodal Frosinone e consegnatoal rappresentante della Pro-cura federale, che mettereb-be in dubbio i principi dellosport. Meglio abbassare i to-ni, soprattutto perché, al dilà del nervosismo, si metto-no in secondo piano le quali-tà di un Frosinone che con-ferma, in 10 contro 11 per 70minuti, il coraggio e la bra-vura che lo hanno portato alottare per la Serie A.

LA CHIAVE E allora, diciamoche l’unico vero errore di Au-reliano è l’espulsione di Sod-dimo, che però fa di tutto perportare l’arbitro a sbagliare.

Prima è ammonito per giocoscorretto, poi reclama anche suuna punizione a favore del Fro-sinone, infine toglie la palla aBelli e «sbraccia» colpendoglileggermente il viso con la ma-no, ma inducendo Aureliano acredere che si tratti di una go-mitata. Per il resto, azioni velo-cissime, contrasti cattivi e si-mulazioni che rendono difficilequalsiasi giudizio. A dispetto ditutto questo, le altre decisionisono regolari, a cominciare dal-l’1-0 dell’Entella al 14’: Zappinoesce male e va a sbattere suSforzini, fermo al suo posto, ilportiere reclama un fallo chenon c’è, poi Russo svirgola, lapalla si alza e Sforzini di testa labutta dentro. Il raddoppio, do-po un tiro di Masucci respintoda Zappino, ancora di Sforzini,la palla gli sbatte anche sulbraccio, ma è un tocco involon-tario, non punibile.

GRINTA Il Frosinone, con l’uo-mo in meno, ha una reazionegrintosa e segna due gran gol:Dionisi al 37’ con un bel tiro alvolo, Daniel Ciofani al 41’ conuna bomba all’incrocio. Il sor-passo ancora con Dionisi su ri-gore nella ripresa, dopo un golannullato all’Entella per fuori-gioco di Ligi, e il 3-3 su rigoredopo un contrasto tra Frara eLanini, spingono entrambi, va aterra il ligure, Sforzini realizzail rigore e fa tripletta. Poi il ca-os, assedio dei tifosi e polemi-che, a sporcare tutto.

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IL MIGLIORE

� SFORZINIATTACCANTE DELL’ENTELLA

7,5

FROSINONE 3

ENTELLA 3PRIMO TEMPO 2-2MARCATORI Sforzini (E) al 14’ e al 33’, Dionisi (F) al 37’, D. Ciofani (F) al 41’ p.t.; Dionisi (F) su rigore al 22’, Sforzini (E) su rigore al 47’ s.t.

FROSINONE (4-4-2) Zappino 5; M. Ciofani 6, Russo 5, Blanchard 5,5, Crivello 5,5; Carlini 6 (dal 36’ s.t. Sammarco s.v.), Gori 6,5 (dal 29’ s.t. Frara 6,5), Gucher 5,5, Soddimo 4,5; D. Ciofani 6,5, Dionisi 7 (dal 44’ s.t. Lupoli s.v.). PANCHINA Pigliacelli, Zanon, Pamic, Bertoncini, Cosic, Santana. ALLENATORE Stellone 6.ENTELLA (4-3-3) Paroni 6; Belli 6 (dal 31’ s.t. Lanini 6), Cesar 5, Ligi 5,5, Iacoponi 6; Volpe 6, Di Tacchio 6,5 (dal 24’ s.t. Costa Ferreira 6), Botta 5,5; Masucci 6,5, Sforzini 7,5, Mazzarani 6 (dal 20’ s.t. Cutolo 6). PANCHINA Ayoub,Russo, Lewandowski, Staiti, Troiano, Battocchio. ALLENATORE Prina 6.

ARBITRO Aureliano di Bologna 6.GUARDALINEE Calò 6-Lo Cicero 6ESPULSI Soddimo (F) per gioco scorretto al 22’ p.t.; Sforzini (E) per g.s. e Crivello (F) per proteste al 49’ s.t.AMMONITI Soddimo (F), Cesar (E), Carlini (F) e Crivello (F) per gioco scorretto; Zappino (F) e Blanchard (F) per proteste.NOTE paganti 1.253, incasso di 10.461,90 euro; abbonati 3.060, quota di 18.041,01 euro. Tiri in porta 9-8. Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 0-0. Angoli 12-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

Piccolo è un falcoe graffia l’AvellinoIl Lanciano mettei playoff nel mirino1L’esterno segna il gol della vittoria sfruttando una svista di Pisacane.D’Aversa in volo

Caos FrosinoneRigori, espulsitris di Sforzinie una denuncia1Entella avanti, poi sotto ma salva in extremis. Il d.g. Salvini segnala un biglietto strano...

Page 24: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

24

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

ALESSANDRIA 58 30 16 10 4 44 24

PAVIA (-1) 58 30 17 8 5 50 34

NOVARA 57 30 16 9 5 48 28

BASSANO 52 29 14 10 5 42 28

COMO 48 29 14 6 9 33 26

FERALPI SALO' 45 29 12 9 8 39 37

REAL VICENZA 45 30 11 12 7 39 31

SUDTIROL 42 30 11 9 10 34 30

AREZZO 41 29 11 8 10 28 26

VENEZIA 41 30 12 5 13 37 34

RENATE 39 29 10 9 10 32 39

MANTOVA (-3) 39 30 12 6 12 31 25

TORRES 36 29 9 9 11 29 32

MONZA 35 30 9 8 13 32 33

CREMONESE 35 30 8 11 11 34 38

GIANA 34 30 9 7 14 25 30

LUMEZZANE 28 29 7 7 15 27 42

ALBINOLEFFE 24 30 5 9 16 18 40

PRO PATRIA (-1) 21 29 4 10 15 30 52

PORDENONE 21 30 5 6 19 21 44

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

COSÌ OGGIOre 14 FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani; Carboni, Ranellucci, Leonarduzzi, Tantardini; Fabris, Pinardi, Palma; Bracaletti, Romero, Galuppini. (Proietti Gaffi, Codromaz, Cavion, Zerbo, Juan Antonio, Di Benedetto, Zamparo). All. Scienza.AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Guidi; Brumat, Gambadori, Carcione, Coppola, Franchino; Erpen; Montini. (Rosti, Crescenzi, Dettori, Barusso, Sabatino, Yaisien, Padulano). All. Capuano.ARBITRO Pietropaolo di Modena (Michieli-Nocenti). (andata 0-0)

Ore 14.30 TORRES (3-5-2) Testa; Aya, Marchetti, Migliaccio; Cafiero, Imparato, Cerone, Petermann, Ligorio; Scotto, Barbuti. (Costantino, Minarini, Bottone, Marinaro, Buonaiuto, Maiorino, Baraye). All. Bucchi.BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Toninelli, Bizzotto, Zanella, Stevanin; Cenetti, Proietti; Furlan, Iocolano, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Ingegneri, Semenzato, Davì, Casarini, Cortesi, Spadafora). All. Asta.ARBITRO Dei Giudici di Latina (Fraschetti-Chiocchi). (0-0)

Ore 16 RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Bonfanti, Muchetti, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Odogwu, Cocuzza. (Vannucchi, Di Gennaro, Morotti, Chimenti, Mantovani, Florian, Spampatti). All. Boldini.COMO (4-2-3-1) Crispino; Marconi, Lebran, Giosa, Fautario; Fietta, Berardocco; Casoli, Le Noci, Cristiani; Ganz. (Falcone, Ambrosini, Castiglia, Rolando, Scapuzzi, De Sousa, Maritato). All. Sabatini.ARBITRO Fanton di Lodi (Moraglia-Abruzzese). (0-0)

Ore 18 PRO PATRIA (4-3-3) Melillo; Botturi, Lamorte, Pisani, Taino; Arati, Calzi, Giorno; D’Errico, Serafini, Candido. (Perilli, Zaro, Panizzi, Bovi, Casolla, Terrani, Brunori). All. Montanari.LUMEZZANE (4-3-1-2) Bason; Mogos, Biondi, Nossa, Pantano; Franchini, Genevier, Alimi; Varas; Ekuban, Potenza. (Furlan, Pippa, Monticone, Bagnai, Meduri, Gabriel, Cruz). All. Nicolato.ARBITRO Serra di Torino (Garavaglia-Vitaloni). (2-2)

MARCATORI Germinale (Ale) al 6’, Spinelli (Alb) al 47’ s.t.ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi 6; Sosa 6, Morero 6,5, Sabato 6; Spighi 6 (dal 39’ s.t. Valentini s.v.), Vitofrancesco 6,5, Obodo 6, Mezavilla 6,5, Mora 6,5; Germinale 6 (dal 35’ s.t. Marconi s.v.), Iunco 7 (dal 19’ s.t. Rantier 6). (Poluzzi, Terigi, Sirri, Nicolao). All. D’Angelo 6.ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi 6,5; Salvi 6, Moi 6, Allievi 6, Anghileri 6; Gazo 6, Spinelli 6,5, Maietti 6 (dal 28’ s.t. Calì 5,5); Corradi 6 (dal 4’ s.t. Bradaschia 6); Momentè 5,5, Silva Reis 5 (dal 1’ s.t. Pesenti 6).(Amadori, Ondei, Pacifico, Nichetti). All. Mangone 6.ARBITRO Capilungo di Lecce 6,5.NOTE paganti 1.936, abbonati 764, incasso n.c. Ammoniti Mora, Sabato, Spinelli, Pesenti e Moi. Angoli 11-5.

� ALESSANDRIA L’Alessandria sciupa la grande occasione di rimanere solo al comando facendosi infilare, in pieno recupero, dall’AlbinoLeffe. Padroni di casa sempre a comandare la partita con i lombardi bravi a difendersi e fortunati in almeno due circostanze (ottimo intervento di Offredi su Obodo nel primo tempo e traversa di Iunco nella ripresa). Dopo la rete subita al 6’ ad opera di Germinale (primo gol con i grigi), bravo a mettere la palla alle spalle di Offredi, la reazione dell’AlbinoLeffe è stata immediata, ma solo al 47’, dopo una serie di rimpalli in area, nell’unico tiro in porta effettuato, Spinelli ha trovato l’angolino giusto.

Nicola Pilotti

E’ un Albino...beffeL’Alessandriasi mangia le mani

ALESSANDRIA 1

ALBINOLEFFE 1

MARCATORI Greco su rigore al 5’, Raimondi al 44’ p.t.; Raimondi al 6’ s.t.VENEZIA (4-3-3) Fortunato 6; Capogrosso 6, Cernuto 6, Legati 6,5, Sales 6 (dal 7’ s.t. Dell’Andrea 6); Zaccagni 6,5, Giorico 6,5, Espinal 6; Guerra 6,5, Raimondi 7,5 (dal 28’ s.t. Magnaghi 6), Greco 7 (dal 32’ s.t. Esposito 6). (D’Arsié, Scialpi, Varano, Scanferlato). All. Serena 7. CREMONESE (3-5-2) Galli 5; Gambaretti 5,5, Briganti 6, Castellini 5,5; Campagna s.v. (dal 4’ p.t. Quaini 6,5), Palermo 5,5, Jadid 6, Crialese 5, Favalli 5; Manaj 5,5 (dal 15’ s.t. Pasi 5,5), Di Francesco 5 (dal 41’ s.t. Haouhache s.v.). (Bassoli, Zieleniecki, Finazzi, Moroni). All. Giampaolo 5,5.ARBITRO Bertani di Pisa 6.NOTE paganti 448, abbonati 571, incasso di 5.462 euro. Espulsi Galli al 3’ p.t. e Cernuto al 29’ s.t.; ammoniti Zaccagni, Greco e Jadid. Angoli 4-4.

� VENEZIA Il Venezia ritrova il successo al Penzo e torna a respirare, la Cremonese riaffonda verso la zona playout. Passano 3’ e la Cremonese rimane in dieci: Raimondi viene steso da Galli, rigore ineccepibile ed espulsione; Greco non sbaglia dal dischetto. Il Venezia gestisce la superiorità e Raimondi ne segna altri due.

m.c.

Un bel Venezia va sul velluto Buio Cremonese

VENEZIA 3

CREMONESE 0

MARCATORE Scrosta al 22’ s.t.MONZA (3-5-2) De Lucia 6,5; El Hasni 4,5 (dal 36’ s.t. Carbonaro s.v.), Martinez 6,5, Giorgi 5,5; Cojocnean 5,5 (17’ s.t. D’Ambrosio 6), Conti 6, Uliano 6, Pessina 6, Pugliese 5,5; De Vita 5 (17’ s.t. Torri 6), Bernasconi 6. (Chimini, Asante, De Bode, Acampora). All. Pea 5,5.MANTOVA (4-3-3) Zima 7; Tavanti 5,5 (dal 1’ s.t. Gonzi 6,5), Trainotti 6, Siniscalchi 6,5, Pondaco 6,5; Di Santantonio 6, Scrosta 6,5, Raggio Garibaldi 6; Said 5,5 (43’ s.t. Gyasi s.v.), Caridi 6 (dal 27’ s.t. Beleck 6), Boniperti 6. (Festa, Marchiori, Zammarini, Sartore). All. Juric 6,5.ARBITRO Luciano di Lamezia 6.NOTE paganti 178, abbonati 1.100, incasso di 2.029 euro. Ammoniti Said, Scrosta, Siniscalchi, Martinez e Beleck. Angoli 6-1.

� MONZA Un’incornata di Scrosta esalta il Mantova. La vittoria nel 2015 resta un tabù per Monza, dopo una settimana movimentata nella quale il Tribunale ha dato tempo fino al 26 maggio per evitare il fallimento. Non che a Mantova vada meglio: il presidente Di Matteo sta per lasciare. Tutto il match in un minuto, il 60’: Scrosta atterra Bernasconi, ma El Hasni calcia a lato il rigore. Sul rovesciamento di fronte il gol di Scrosta, poi a blindare la vittoria del Mantova ci pensa Zima.

Matteo Delbue

Il Monza sbagliaIl Mantova noDecide Scrosta

MONZA 0

MANTOVA 1

MARCATORI Forte al 7’, Pizza al 37’ p.t.LUCCHESE (4-4-2) Di Masi 6,5; Calcagni 6 (dal 36’ s.t. Cazè s.v.), Espeche 6, Risaliti 6, Nolè 6; Ferretti 6, Mingazzini 6,5, Pizza 6 (dal 20’ s.t. Degeri 6), Pagano 6; Raicevic 6 (15’ s.t. Lo Sicco 6), Forte 6. (Pazzagli, Santeramo, Scapinello, Strizzolo). All. Galderisi 6.FORLI’ (4-3-1-2) Scotti 5,5; Casini 5,5, Fantini 5,5, Drudi 5,5, Turi 6; Hamlili 5,5, Cejas 6 (dal 13’ s.t. Pettarin 5,5), Pastore 4,5; Rosafio 5,5 (dal 31’ s.t. Fantoni s.v.); Castellani 5 (dal 19’ s.t. Morga 5,5), Melandri 6,5. (Casadei, Reato, Capellini, Gliozzi). All. Firicano 5,5.ARBITRO Proietti di Terni 6. NOTE paganti 824, abbonati 509, incasso non comunicato. Espulso Pastore al 29’ s.t.; ammoniti Drudi, Forte, Nolè, Morga, Lo Sicco e Mingazzini. Angoli 2-6.

� LUCCA In vantaggio dopo 7’ con Forte, ex col dente avvelenato che vince un contrasto e spara a rete, la Lucchese conquista 3 punti fondamentali per la salvezza. Resta invece nei guai il Forlì. Il debutto di Firicano in panchina è amaro: la sua squadra non gioca male fino ai 30 metri avversari, ma poi pecca di incisività e mostra lacune in difesa. Come dimostra il bis di Pizza, che ha tutto il tempo di prendere la mira per poi battere Scotti.

Duccio Casini

Lucchese facileForlì: Firicano partenza falsa

LUCCHESE 2

FORLÌ 0

MARCATORE Malomo al 32’ s.t.PAVIA (3-4-1-2) Facchin 6,5; Cristini 6 (dal 23’ s.t. Cardin 6), Marino 6, Malomo 7; Ghiringhelli 5,5 (dal 1’ s.t. Cogliati 6,5), Rosso 6, Carraro 6, Sereni 5,5 (dal 1’ s.t. Grbac 7); Cesarini 6,5; Marchi 5,5, Soncin 5. (Fiory, Angelotti, Biasi, Sabato). All. Maspero 6,5.PORDENONE (3-5-2) Careri 6; Rosania 6, Ferrani 6, Fissore 6,5; Placido 6, G. Migliorini 6 (dal 30’ s.t. Buratto 5,5), A. Migliorini 6, Fortunato 5,5, Bertolucci 5,5 (dal 36’ s.t. Bjelanovic s.v.); Maccan 5, Franchini 6 (dal 19’ s.t. Gatto 5). (Bazzichetto, Ghinassi, Panzeri, Ravasi). All. Rossitto 5,5.ARBITRO Rasia di Bassano del Grappa 5,5.NOTE paganti 962, abbonati 322, incasso di 10.550 euro. Ammoniti Ghiringhelli, Marino, Rosania, A. Migliorini, Soncin e Gatto. Angoli 10-2.

PAVIA 1

PORDENONE 0

MARCATORI Lapadula al 18’ p.t.; Speranza al 10’ s.t.TERAMO (5-3-2) Tonti 6; Scipioni 7, Caidi 6,5, Speranza 7,5, Perrotta 6,5, Masullo 6 (dal 31’ s.t. Di Matteo s.v.); Di Paolantonio 7,5, Amadio 7, Cenciarelli 6,5 (dal 46’ s.t. Milicevic s.v.); Lapadula 7, Donnarumma 6 (dal 41’ s.t. Petrella s.v.). (Cappa, Diakite, Brugaletta, Bucchi). All. Vivarini 7. PISTOIESE (4-3-1-2) M. Ricci I 6,5; Golubovic 6, L. Ricci 5,5, Falasco 5,5, Frascatore 5,5; Calvano 5,5, Pacciardi 6, M. Ricci II 5,5 (dal 25’ s.t. Coulibaly s.v.); Mungo 6; Romeo5 (dal 19’ s.t. Anastasi 6), Falzerano5,5 (dal 25’ s.t. Martignago 6). (Olczak, Celiento, Di Bari, Piana). All. Sottili 5,5. ARBITRO Panarese di Lecce 6.NOTE paganti 2.048, abbonati 342, incasso di circa 8.500 euro. Ammoniti Falasco e Scipioni. Angoli 6-5.

� TERAMO Giornata positiva per il Teramo. Il 2-0 alla Pistoiese consente ai ragazzi di Vivarini di proseguire la serie-utile (19 partite consecutive, ultimo k.o. nel match d’andata proprio a Pistoia) e di accorciare le distanze dalla vetta. L’Ascoli ha adesso solo 2 punti in più e all’ultima giornata sarà di scena proprio a Teramo. La gara con la Pistoiese è stata senza storia fin dal primo tempo. A sbloccarla, al 18’, è stata una punizione di Gianluca Lapadula (14 reti), deviata dalla barriera. Il raddoppio, nella ripresa, è arrivata con una pregevole conclusione del difensore Ivan Speranza, al suo primo centro stagionale. Il Teramo avrebbe potuto segnare ancora, ma prima il palo ha negato a Masullo la gioia del gol, poi è stato il portiere ospite Ricci a respingere i tentativi di Cenciarelli e Donnarumma. La Pistoiese è apparsa troppo timorosa e rinunciataria in attacco e i numeri impietosi della difesa (46 reti al passivo) rendono più difficile il cammino della squadra di Sottili verso la salvezza.

Gaetano Lombardino

TERAMO 2

PISTOIESE 0

GIRONE A

Pavia, quanta faticaper fare i tre puntiMa così è aggancio1Malomo nel finale piega il Pordenone ultimoE ora si attende l’esito per il ricorso di Arezzo

GIRONE B

Teramo che marciaSono 19 gare utilie la vetta ora è a -21Il solito Lapadula e la novità Speranza in golPistoiese piegata: la difesa di Sottili fa acqua

MARCATORE Zigoni su rigore al 35’ s.t.SPAL (5-3-2) Menegatti 6,5; Lazzari 6, Gasparetto 6, Cottafava 6, Giani 6, Di Quinzio 7; Gentile 6, Capece 6 (dal 24’ s.t. Nava 6), Togni 6; Fioretti 5,5 (dal 30’ s.t. Zigoni 6,5), Rovini 5,5 (dal 18’ s.t. Finotto 6,5). (Albertoni, Aldrovandi, Gerbaudo, Landi). All. Semplici 6,5.GROSSETO (3-5-2) Baiocco 5,5; Monaco 6, Biraschi 6,5, Legittimo 5; Formiconi 6 (dal 40’ s.t. Onescu s.v.), Verna 5,5, Della Latta 5,5, Boron 5,5, Paparusso 5,5 (dal 36’ s.t. Lugo s.v.); Fofana 6, Torromino 7. (Mangiapelo, Burzigotti, Okosun, Volpe, De Feo). All. Stringara 5,5.ARBITRO Baldicchi di Città di Castello 6,5.NOTE paganti 747, abbonati 1.737, incasso n.c. Ammoniti Biraschi, Giani, Fofana, Togni, Boron e Lazzari. Angoli 4-0.

� FERRARA Un vistoso sgambetto dell’ex Legittimo a Finotto ha regalato alla Spal, a 10’ dalla fine, un rigore trasformato da Zigoni, che ha consentito alla formazione ferrarese di superare il Grosseto, sempre più nei guai: dopo la gara è stato esonerato Stringara (tre sconfitte di fila) e richiamato Silva. Sembrava stregata per la Spal, che al 55’ nella stessa azione ha preso palo e traversa con Rovini. Poi però è arrivato il rigore.

Alessandro Sovrani

E’ Spal di rigoreCrisi Grosseto:richiamato Silva

SPAL 1

GROSSETO 0

29a GIORNATA

Lega ProR30a giornata

Guido MarianiPAVIA

«U n match poco bello emolto dispendioso.Ma alla fine ce l’ab-

biamo fatta» Maspero a finepartita tira un sospiro di sollie-vo. Il suo Pavia torna alla vitto-ria dopo due pareggi e raggiun-ge l’Alessandria in vetta, macontro il fanalino di coda la fati-ca è stata molta. Il Pordenonepuntava al pari, ma si è trovatoad avere occasioni importanti.Una gara combattuta, mai peròspettacolare. I padroni di casafanno il gioco, ma la manovranon è brillante e il muro difensi-vo friulano non cede. Nel primotempo l’occasione più limpida èperò degli ospiti con Maccanche spreca malamente in con-tropiede. Il capitano neroverde

replica l’errore a inizio ripresa:liberato da un’indecisione di-fensiva, manca il tiro decisivo.Nel Pavia l’ingresso di Garbacdà vivacità alla manovra, gli az-zurri crescono, ma latitano leconclusioni. Al 25’ altro erro-raccio degli ospiti con Fortuna-to che solo davanti a Facchinsbaglia. Decide il match al 32’Malomo con una prodezza ditesta dopo azione da calciod’angolo. Rammarico per Ros-sitto: «Bella prestazione, pur-troppo non siamo riusciti a con-cretizzare». «Non ci sono sfidefacili – spiega Maspero -. L’as-senza di Ferretti e Pederzoli si èsentita. Il campo pesante haostacolato il nostro gioco».

RICORSO Di nuovo capolista, ilPavia attende anche l’esito delricorso per l’episodio della garacontro l’Arezzo, dove un gioca-tore ammonito due volte nonha ricevuto il rosso. La giustiziasportiva sta facendo il suo cor-so. C’è chi paventa un possibileintervento della giustizia ordi-naria, che potrà però proveniresolo da qualche tifoso che si ri-tenga danneggiato dalla svistaarbitrale poiché, ha precisato lasocietà, il Pavia non può denun-ciare a un tribunale ordinarioun altro tesserato, come appun-to un arbitro.

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Page 25: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

25DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

ASCOLI 57 29 16 9 4 48 26

TERAMO 55 29 15 10 4 44 26

REGGIANA 48 27 14 6 7 37 21

PISA 47 27 13 8 6 32 18

PONTEDERA 43 29 11 10 8 36 29

ANCONA 42 28 10 12 6 34 28

L'AQUILA 39 27 9 12 6 29 24

TUTTOCUOIO 37 27 9 10 8 33 43

CARRARESE 37 29 7 16 6 36 30

LUCCHESE 37 29 9 10 10 30 31

SPAL 37 29 10 7 12 26 28

GUBBIO 36 29 8 12 9 37 35

PISTOIESE 33 28 9 6 13 31 46

GROSSETO (-1) 33 29 8 10 11 34 33

SANTARCANGELO 31 29 7 10 12 25 30

PRATO 30 29 6 12 11 32 41

SAVONA 30 29 8 6 15 28 45

FORLI' 29 29 7 8 14 25 41

PRO PIACENZA (-8) 28 29 10 6 13 27 36

SAN MARINO 23 29 5 8 16 30 43

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

SALERNITANA 64 29 19 7 3 41 20

BENEVENTO 61 29 17 10 2 44 24

CASERTANA 55 30 16 7 7 45 26

JUVE STABIA 52 29 14 10 5 40 27

LECCE 51 29 15 6 8 38 26

MATERA 50 29 14 8 7 44 30

FOGGIA (-1) 46 29 12 11 6 46 29

CATANZARO 44 30 12 8 10 36 33

VIGOR LAMEZIA 39 29 9 12 8 34 34

BARLETTA 36 29 9 9 11 26 27

MARTINA 34 29 9 7 13 33 34

COSENZA 33 29 7 12 10 31 33

PAGANESE 33 29 8 9 12 25 32

LUPA ROMA 33 29 8 9 12 33 45

MELFI (-2) 31 29 7 12 10 29 35

SAVOIA 26 30 6 8 16 27 42

AVERSA NORMANNA 25 29 5 10 14 29 40

MESSINA 25 29 5 10 14 30 46

ISCHIA 24 30 5 9 16 23 46

REGGINA (-1) 19 29 4 8 17 20 45

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

COSÌ OGGIOre 14.30 PISA (4-3-3) Pelagotti; Dicuonzo, Paci, Sini, Costa; Morrone, Caponi, Iori; Floriano, Arma, Finocchio. (Moschin, Pellegrini, Misuraca, Ricciardi, Frediani, Mandorlini, Arrighini). All. Braglia.L’AQUILA (3-4-3) Zandrini; Zaffagnini, Pomante, Carini; Scrugli, Corapi, Del Pinto, Pedrelli; Pacilli, Perna, Sandomenico. (Cacchioli, Gotti, Perpetuini, De Francesco, Triarico, Vella, Virdis). All. Zavettieri.ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta (Benedettino-Margani). (andata 4-1)Ore 16 TUTTOCUOIO (4-3-1-2) Bacci; Mulas, Falivena, Colombini, Zanchi; Deiola, Gargiulo, Konate; Serrotti; Tempesti, Colombo. (Morandi, Ingrosso, Pratali, Gioè, Vitale, Pacini, Pane). All. Alvini.REGGIANA (4-3-3) Feola; Andreoni, Spanò, De Giosa, Rampi; Parola, Vacca, Angiulli; Giannone, Ruopolo, Siega. (Messina, Sabotic, Gueye, Messetti, Bianciardi, Maltese, Petkovic). All. Colombo.ARBITRO Amoroso di Paola (Bassutti-Lipizer). (0-2)

MARCATORI Cisse (C) su rigore al 15’, Infantino (I) al 17’ s.t.ISCHIA (4-3-1-2) Mennella 6,5; Finizio 6,5, Impagliazzo 6,5, Sirignano 5,5, Bruno 6,5; Bulevardi 6 (dall’8’ s.t. Gerevini 5,5), Chiavazzo 6, Armeno 6,5; Millesi 6; Schetter 6,5 (dall’11’ s.t. Ciotola 6), Infantino 6,5. (Giordano, Bassini, Massimo, Alvino, Fumana). All. Maurizi 6.CASERTANA (4-3-3) Fumagalli 5; Idda 5,5, Mattera 6,5, Murolo 5, Tito 6; De Marco 5,5 (dal 21’ s.t. Mancosu 5,5), Rajcic 5,5 (dal 30’ s.t. Carrus s.v.), Marano 5,5; Cunzi 6, Cisse 6,5, Diakite 5 (dal 37’ p.t. Antonazzo 6). (D’Agostino, Bianco, Caccavallo, Ricciardo). All. Campilongo 6.ARBITRO Ranaldi di Tivoli 6.NOTE spettatori 1.000 circa; abbonati 529, paganti e incasso n.c. Espulsi Murolo al 35’ p.t. e Sirignano al 12’ s.t.; ammoniti Murolo, Bulevardi, Mennella, Schetter e Gerevini. Angoli 0-1.

� ISCHIA (Na) Pari in tutto nel derby degli ex: 9 compreso Campilongo. Un gol e una espulsione per parte, oltre a due episodi da moviola nelle rispettive aree. Casertana in vantaggio grazie a Cunzi che si procura un rigore: Cisse trasforma. Infantino 2’ dopo risponde raccogliendo una respinta di Fumagalli.

Giovanni Sasso

Cisse-Infantino botta e risposta nel derby degli ex

ISCHIA 1

CASERTANA 1

COSÌ OGGIOre 11 MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Dermaku, Colella, Pinna; Giacomarro, Spezzani, Agnello; Tortori; Caturano, Fella. (Gagliardini, Di Mercurio, Tundo, Nappello, Luparini, Cicerelli, Falomi). All. Bitetto.MARTINA (4-3-3) Bleve; De Giorgi, Fabiano, Patti, Tomi; Diop, Bucolo, De Lucia; Pepe, Montalto, Arcidiacono. (Modesti, Kalombo, Samnick, Memolla, Calvetti, Leto, Caruso.). All. Ciullo.ARBITRO Dionisi di L’Aquila (D’Alberto-Costantini). (andata 0-0)

Ore 12.30 COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco, Arrigoni, Caccetta, Statella; Calderini, Cesca. (Saracco, Zanini, Novello, Fornito, Tortolano, Chidichimo, De Angelis). All. Roselli.LECCE (4-3-3) Caglioni; Diniz, Vinetot, Abruzzese, Lopez; Mannini, Papini, Salvi; Gustavo, Moscardelli, Doumbia. (Scuffia, Di Chiara, Lepore, Filipe, Manconi, Herrera, Miccoli). All. Bollini.ARBITRO Tardino di Milano (Margini-Tamburini). (0-1)

VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Rapisarda, Filosa, Gattari, Malerba; Papa, Battaglia, Scarsella; Montella, Del Sante, Improta. (Forte, Di Bella, Kostadinovic, Rossini, Voltasio, Catalano, Held). All. Erra.BENEVENTO (4-4-2) Pane; Pezzi, Lucioni, Scognamiglio, Som; Melara, Vitiello, D’Agostino, Campagnacci; Eusepi, Marotta. (Piscitelli, Padella, Celjak, Porcaro, Doninelli, N’Diaye, Mazzeo). All. Brini. ARBITRO Lanza di Nichelino (Stasi-Lanotte). (1-3)

Ore 14.30 FOGGIA (4-3-3) Narciso; Loiacono, D’Angelo, Potenza, Bencivenga; Agnelli, Quinto, Minotti; Sarno, Iemmello, Maza. (Micale, Grea, D’Allocco, Sicurella, Bollino, Leonetti, Cavallaro). All. De Zerbi.MESSINA (4-4-2) Berardi; Altobello, Pepe, Nigro, Rullo; Spiridonovic, Damonte, Izzillo, Bortoli; Orlando, Corona. (Scardino, Sciotto, Donnarumma, Mancini, D’Angelo, De Paula, Bonanno). All. Di Costanzo.ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore (Annunziata-Oliviero). (1-0)

LUPA ROMA (4-3-1-2) Rossi; Frabotta, Conson, Cascone, Celli; Bariti, Capodaglio, Raffaello; Margarita; Del

Sorbo, Tulli. (Santi, Martorelli, Pasqualoni, Curcio, Cerrai, Mastropietro, Tajarol). All. Cucciari.JUVE STABIA (4-4-2) Pisseri; Cancelotti, Migliorini, Polak, Contessa; Gammone, Jidayi, La Camera, Carrozza; Di Carmine, Ripa. (Santurro, Romeo, Liotti, Burrai, Bombagi, Caserta, Gomez). All. Savini.ARBITRO Giovani di Grosseto (Hager-Badoer). (0-2)

Ore 16 AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini; Balzano, Cossentino, Magliocchetti, Amelio; Catinali, Geroni, Capua; Mangiacasale, Mosciaro, De Vena. (Despucches, Esposito, Scognamillo, Giannattasio, Giannusa, De Luca, Sassano). All. Marra.REGGINA (3-5-2) Kovacsik; Di Lorenzo, Cirillo, Aronica; Gallozzi, Armellino, Salandria, Maimone, Benedetti; Masini, Viola. (Cetrangolo, Ungaro, Ammirati, Lorefice, Velardi, Balistreri, Insigne). All. Alberti. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Diomaiuta-De Rubeis). (1-1)

Ore 18 BARLETTA (4-3-3) Liverani; Meola, Stendardo, Radi, Cortellini; De Rose, Quadri, Legras; Venitucci, Ingretolli, Fall. (Buiatti, Zammuto, Guarco, Sokoli, Kiakis, Branzani, Rizzitelli). All. Corda.PAGANESE (4-3-1-2) Casadei; Cancelloni, Perna, Moracci, Donida; Malaccari, Bergamini, Vinci; Deli; Aurelio, Girardi. (Novelli, Galoppo, Djibo, Franco, Longo, Russini, Biasci). All. Sottil.ARBITRO Pillitteri di Palermo (Malacchi-Gentilini). (1-2)

DOMANI Ore 20.45 Salernitana-Matera (2-1): arbitra Guccini di Albano Laziale.

ALTA TENSIONEBarletta, violenta contestazione� BARLETTA (m.t.) La rivoluzione del Barletta non è stata indolore. Marco Sesia, appena esonerato, ieri è stato colto da un leggero malore ma si è subito ripreso. Oggi al suo posto c’è Ninni Corda (presentazione annullata per il clima pesante allo stadio: esplosa una bomba carta) e Salvatore Casapulla è il d.s. al posto di Marco Rizzieri. Via anche il d.t. Gennaro Delvecchio. Il club ha un nuovo socio: Adelmo Berardo, già nel calcio con il Campobasso, poi fallito. Il presidente Perpignano e il nuovo staff sono arrivati allo stadio scortati dalla Digos.

SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 6; Traoré 6, Olivi 5,5 (dal 18’ s.t. Cola 6), Capitanio 6, Possenti 6,5; Obeng 6, Taugourdeau 5,5, Bisoli 6; Pedrabissi 5 (dal 6’ s.t. Garufi 6); Guidone 6, Graziani 5,5 (dal 28’ s.t. Falconieri 6). (Lombardi, Ridolfi, DeRespinis, Adorni). All. Cuttone 5,5.CARRARESE (4-3-1-2) Zanotti 6; Berra 5,5, Sbraga 6, Teso 6, Lancini 6; Gnahoré 6,5 (dal 46’ s.t. Brondi s.v.), Castagnetti 6,5, Galli 6; Gherardi 5,5 (dal 28’ s.t. Belcastro 6); Merini 5,5, Cellini 6 (dal 36’ s.t. Di Nardo s.v.). (Anedda, Battistini, Beltrame, Ademi). All. Remondina 5,5.ARBITRO Zanonato di Vicenza 6.NOTE paganti 172, abbonati 252, incasso di 4.930 euro. Ammoniti Obeng, Galli e Guidone. Angoli 1-1.� SANTARCANGELO Un solo brivido: la traversa di Castagnetti al 36’ del primo tempo. (l.z.)

Santarcangeloe Carrarese: solo una traversa

SANTARCANGELO 0

CARRARESE 0

MARCATORI Scarpa (S) al 3’ e su rigore al 12’ p.t.; Bernardo (C) al 10’, Riccio (S) al 42’, D’Appolonia (S) al 44’ s.t.SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello 6,5; Vosnakidis 6, Riccio 6,5, Sirigu 6; Giordani 6 (dal 40’ s.t. Cremaschi s.v.), Saric 6, Pizzutelli 6,5, Verruschi 6,5; Leonetti 6,5, Di Piazza 6 (dal 17’ s.t. D’Appolonia 6,5), Scarpa 7 (dal 24’ s.t. Mercadante 6).(Volturo, Checcucci, Boilini, Ferrante). All. Papagni 6,5.CATANZARO (4-4-2) Bindi 6; Daffara 6, Rigione 5,5, Ghosheh 5,5, Squillace 6; Mancuso 5,5, Badara 5,5 (dal 3’ s.t. Razziti 5,5), Zappacosta 6 (dal 36’ s.t. Ilari s.v.), Mounard 6; Bernardo 6,5, Russotto 6,5. (Migani, Calvarese, Orchi, Giampà, Caputa). All. Sanderra 5,5.ARBITRO Prontera di Bologna 6.NOTE paganti 547, abbonati 260, incasso di 5.830 euro. Espulso Di Piazza dalla panchina al 27’ s.t.; ammoniti Verruschi, D’Appolonia, Russotto, Badara, Rigione, Riccio e Mounard. Angoli 4-5.

SAVOIA 4

CATANZARO 1

GIRONE C

Savoia con il cuoreE’ senza gli stipendima cala un bel poker

� TORRE ANNUNZIATA (Na) Sembrano pagine da libro Cuore quelle che stanno scrivendo il Savoia e i suoi tifosi. Senza soldi e senza società, la squadra di Papagni gioca e vince: decisiva la doppietta iniziale del leader Scarpa. I tifosi, che contestano la proprietà che non paga i giocatori da ottobre, tornano allo stadio e spingono alla vittoria sul Catanzaro. E adesso la città raccoglie fondi e mette all’asta gagliardetti e foto storiche per devolvere il ricavato ai suoi beniamini.

Vincenzo Pinto

MARCATORI Cabeccia (S) al 21’ p.t.; Scappini (S) al 9’, Speziale (PP) al 19’ s.t.SAVONA (4-4-2) Rossini 6; Antonelli 6, Marconi 6,5, Cabeccia 7, Eguelfi 7; Giorgione 6,5, Taddei 6, D’Amico 7,5 (dal 35’ s.t. Bramati 6), Speranza 6,5 (dal 10’ s.t. Morosini 6); Scappini 7, Giovinco 6,5 (dal 43’ s.t. Frugoli s.v. ). (Addario, Biondo, Galimberti, Bramati). All. Riolfo 7.PRO PIACENZA (4-4-2) Alfonso 6; Ignico 6 (dal 9’ s.t. Sane 6), Rieti 5,5, Bini 6, Castellana 6,5 (dal 31’ s.t.Bacher 6); Matteassi 6,5, Barba 6, Schiavini 6, Porcino 5,5 (dal 15’ s.t. Caboni 6); Speziale 7, Alessandro 6. (Iali, Marmiroli, Mascolo, Giovio). All. Franzini 6.ARBITRO Formato di Benevento 6.NOTE paganti 670, abbonati 272, incasso di 1.321 euro. Espulso Giorgione al 25’ s.t.; ammoniti Giorgione, Marconi e Caboni. Angoli 9-6.

� SAVONA Dopo oltre due mesi il Savona torna alla vittoria (la prima con Riolfo in panchina) superando la Pro Piacenza e vedendo la salvezza. I padroni di casa passano al 21’: punizione di Giovinco deviata di testa da Cabeccia. Il raddoppio dei locali nella ripresa con una bella conclusione al volo di Scappini. La rete di Speziale ha riaperto la partita, ma il Savona ha difeso bene i 3 punti.

Riccardo Fabri

Il Savona sorridedopo due mesiPro Piacenza k.o.

SAVONA 2

PRO PIACENZA 1

MARCATORI Grassi (A) al 31’ p.t.; Tutino (G) al 27’, Dell’Orco (A) al 39’, Casiraghi (G) al 41’ s.t.GUBBIO (4-3-3) Iannarilli 6; Rosato 6,5 (dal 26’ s.t. Cais 6), Galuppo 6 (dal 40’ p.t. Manganelli 6), Lasicki 6, D’Anna 6,5; Guerri 6,5, Loviso 7, Casiraghi 7; Mancosu 6,5 (dal 44’ s.t. Caldore s.v.), Regolanti 6, Tutino 7,5. (Citti, Esposito, Domini, Vettraino). All. Acori 6,5.ASCOLI (4-2-3-1) Ragni 6; Avogadri 6,5, Pelagatti 5, Mengoni 6, Dell’Orco 6; Pirrone 6 (dal 29’ s.t. Chiricò s.v.), Addae 6,5; Mustacchio 6 (dal 26’ s.t. Altinier s.v.), Grassi 7,5, Tripoli 6,5; Perez 6,5 (dal 18’ s.t. Gualdi 6). (Lanni, Cinaglia, Carpani, Berrettoni). All. Petrone 6.ARBITRO Morreale di Roma 5.NOTE paganti 420, abbonati 721, incasso di 7.089 euro. Espulsi il tecnico Acori al 32’ s.t. e Pelagatti al 47’ s.t.; ammoniti Pirrone, Perez, D’Anna, Cais, Tripoli, Rosato e Addae. Angoli 2-2.

� GUBBIO (Pg) Contro l’Ascoli capolista il Gubbio va sotto due volte ma riesce a recuperare, reclama per un palo colpito da Tutino e per un presunto rigore su Cais. La capolista è andata due volte in vantaggio: prima con una magia di Grassi e nella ripresa, dopo il pari di Tutino di testa, con un tap-in di Dell’Orco. Il 2-2 finale è stato di Casiraghi e dopo la gara c’è stato qualche tafferuglio tra tifosi: la trasferta era stata vietata agli ascolani, ma alcuni erano accreditati in tribuna.

Euro Grilli

Ascoli, due scattiUn buon Gubbio gli impone il pari

GUBBIO 2

ASCOLI 2

MARCATORI Bartolomei al 6’, De Cenco al 18’ e al 27’, Cesaretti al 40’ p.t.PRATO (4-3-2-1) Gazzoli 4; Grifoni 4 (dal 38’ s.t. Bandini s.v.), Dametto 4, Sorbo 4, De Agostini 5; Coccolo 4, Urso 4,5, Romanò 4 (dal 41’ p.t. Rubino 5,5); Gabbianelli 4 (dal 41’ p.t. Rinaldi 6), Fanucchi 4,5; Bocalon 4. (Ivusic, Tassi, Pasa, Santini). All. Esposito 4.PONTEDERA (3-5-2) Anacoura 6,5; Madrigali 6,5, Vettori 6,5, Redolfi 6,5; Polvani 6,5 (38’ s.t. Ceciarini s.v.), Luperini 7, Bartolomei 7,5, Settembrini 7, Gasbarro 6,5 (dal 19’ s.t. Videtta 6,5); De Cenco 7,5, Cesaretti 7,5 (dal 28’ s.t. Disanto s.v.). (Cardelli, Bennati, Lombardo, Romiti). All. Indiani 7,5.ARBITRO Fourneau di Roma 6,5.NOTE spettatori 700 circa; abbonati 727, paganti e incasso n.c. Ammoniti Redolfi, Gabbianelli, De Cenco, Videtta e Vettori. Angoli 2-6.

� PRATO Al Pontedera riesce tutto, al Prato nulla e alla fine non si capisce se sul risultato pesino più la perfezione del Pontedera o la confusione di un Prato che Esposito (la società ribadisce la fiducia) ha nuovamente stravolto nell’assetto. Il Pontedera sistema tutto in 40 minuti con Bartolomei, Cesaretti e la doppietta di De Cenco: adesso la squadra di Indiani torna a rivedere i playoff.

Piero Ceccatelli

Gran Pontedera:4 gol in 40 minuti Disastro Prato

PRATO 0

PONTEDERA 4

MARCATORI D’Orazio al 12’, Tulli al 32’ p.t.ANCONA (4-3-1-2) Lori 6; Parodi 6, Dierna 6,5, Mallus 6,5, D’Orazio 7; Camillucci 6,5, Di Ceglie 6,5, Morbidelli 6 (dal 19’ s.t. Paoli 6); Tulli 7 (dal 43’ s.t. Bambozzi s.v.); Paponi 6 ( 31’ s.t. Lisai s.v.), Tavares 6. (Aprea, Sampietro, Cangi, Cognigni). All. Cornacchini 6,5. SAN MARINO (5-3-2) Secco 6; Bregliano 6, Benassi 5, Fogacci 5,5, Cammaroto 5 (dal 1’ s.t. Dia Pape 5,5), Bangoura 5,5; Bationo 5 (dal 27’ s.t. Stefanelli s.v.), Diawara 6, Cuffa 5,5 (dal 30’ s.t. Varone s.v.); La Mantia 5, Baldazzi 5,5. (Renzetti, Palazzi, Soligo, Magnanelli). All. Tazzioli 5,5. ARBITRO Guarino di Caltanissetta 5. NOTE paganti 713, abbonati 678, incasso n.c. Ammoniti D’Orazio, Mallus, Bangoura, Bationo, Benassi e Bambozzi. Angoli 2-1.

� ANCONA Con due mancini l’Ancona manda al tappeto il San Marino. Sono i sinistri di D’Orazio e Tulli ad affondare l’ultima in classifica. Il terzino biancorosso, sugli sviluppi di una punizione, trova l’angolino. La firma sul raddoppio la mette Tulli con una bella girata, servito da Paponi. In mezzo, la punizione di Baldazzi che va vicino al palo: è l’unico pericolo creato dal San Marino, nervoso e falloso. Nella ripresaTavares sfiora il 3-0 e Tulli protesta per un rigore che sembrava starci. Poi il ritmo cala e l’Ancona si accontenta.

Stefano Rispoli

Ancona, la forzaè tutta a sinistra San Marino giù

ANCONA 2

SAN MARINO 0

Page 26: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

26 Formula 1RGP Australia

Scintille Carlos Jr-Max? Tali padri... 1I rookie della Toro Rosso visti con gli occhi dei familiari illustri:pregi, difetti e aspirazioni

Paolo IanieriLuigi PernaINVIATI A MELBOURNE (AUSTRALIA)

U no è il due volte campio-ne del mondo rally(1990 e 1992), che ha

esaltato la Spagna a quattroruote prima che arrivasse Fer-nando Alonso. L’altro è il pilotairruento e scavezzacollo che fucompagno di Michael Schuma-cher alla Benetton. Carlos Sa-

inz e Jos Verstappen oggi se-guono al muretto le gesta deifigli Carlos Jr e Max, i «babyboomers» al debutto con la To-ro Rosso. Una coppia davveroesplosiva, che ha già fatto di-scutere (Verstappen Junior è ilpiù giovane della storia in For-mula 1, ancora minorenne) eche promette scintille. Ma an-che i padri, sempre presenti alloro fianco, non scherzano inquanto ad agonismo.

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fIL PAPÀ IRIDATO RALLY

CARLOS SAINZ«Lui veloce, buono, calmoIo invece ossessionato»È un weekend speciale per la famiglia Sainz,

col debutto di Carlos Junior.

Chi è più nervoso, papà o figlio?«Io sono il meno tranquillo, viverla da spettatorenon è facile».

Che consigli gli ha dato?«Soprattutto di divertirsi, di sfruttare al meglioquesto primo weekend. Io lo conosco, so che po-trà far bene, anche se il debutto non è facile».

In cosa siete diversi nell’approccio alle gare?«Lui è calmo, io sono ossessionato».

In che aspetto di Carle-tes si rivede?«Mah, le nostre sonodue specialità diverse.Più facile farlo con iVilleneuve, gli Hill, iRosberg. Lui ha un con-trollo dell’auto moltobuono, sotto la pioggiaè veloce. Più di me».

Dispiaciuto che non ab-bia seguito la sua stra-da?«Carletes è cresciutonei kart e a 15 anni èsalito sulle monoposto.I rally gli piacciono, vo-leva correrne uno aMadrid, ma Helmut Marko non gli ha dato il per-messo. Però è cresciuto in anni in cui in Spagna siparlava solo di Alonso e F.1, la strada era quella».

Quando ha capito che suo figlio aveva qualcosa dispeciale?«Nei kart gli ho visto fare cose sorprendenti, an-che se a volte esagerava. Ma quel che vedevo miha incoraggiato ad aiutarlo nella sua carriera».

Cosa è stato decisivo per arrivare in Formula 1?«L’anno scorso è stato eccezionale, ha conquista-to le World Series con record di pole e vittorie.Sapeva che per arrivare qui doveva vincere il

campionato. Ma poteva non bastare: quando a metà stagione la Toro Rosso ha annunciato Ver-stappen, si è trovato in un angolo. Ma anzichéandare in crisi, ha fatto il salto di qualità».

Che padre è? Severo o comprensivo?«Non è facile, lui cresce e tu devi imparare quan-do lasciargli spazio. Una cosa è il rapporto papà-figlio, un’altra quello manager-pilota. A 18-19 an-ni non ti piace sentire papà che ti dice ancora cer-te cose, vuoi mostrare che sai sbrigartela da solo.In ogni caso, gli ho sempre detto la verità: severoquando serviva».

La volta che si è arrabbiato di più?«Quando due anni fa aldebutto nelle WorldSeries a Monaco inqualifica dopo due par-ziali record ha sbaglia-to l’ultimo settore. Ave-va sprecato un’occasio-ne unica. Fuori dallapista, invece, non sa-prei. Carletes è tran-quillo e buono. Forsetroppo. E questo è unmondo dove devi stareattento».

Il momento in cui si èsentito più orgoglioso?«La prima volta su unaF.1, nei test di Silver-

stone due anni fa con la Toro Rosso».

Due papà piloti, due figli al debutto. C’è rivalità nelbox?«Per ora no. Max Verstappen è un ragazzo moltocapace e intelligente, mi piace molto. Ma noi dob-biamo guardare alla nostra strada. Jos? Non loconoscevo, mi sembra una brava persona».

A fine 2015 sarà contento se…?«L’obiettivo è imparare, essere il migliore dei roo-kie. Andrà veloce. In Red Bull non sono stupidi,se ti prendono c’è sempre un perché».

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TRENTADUE ANNI DI DIFFERENZACarlos Sainz, 52 anni, iridato rally nel 1990 e nel 1992 su Toyota, con il figlio Carlos Jr, 20 COLOMBO

fIL PAPÀ EX F.1

JOS VERSTAPPEN«Siamo due aggressiviMa mio figlio si controlla»Q uesto debutto in F.1 corona un lungo

cammino per la famiglia Verstappen.

Chi è più nervoso, papà o figlio?«Siamo rilassati, sia io sia Max. Mi sembra pro-fessionale, attento ai dettagli, coinvolto nel la-voro del team. Ho fiducia in lui. Ho visto comesi è costruito in tutti questi anni e state certiche continuerà a migliorare. Quello che sta ot-tenendo è incredibile per la sua età».

Gli ha dato qualche consiglio?«Nessuno in particolare, anche se sono semprecon le cuffie alle orecchie, interessato a sentirei suoi dialoghi con gli ingegneri. Max sa checosa fare. L’unico av-viso è stato: “Nonprendere rischi inutiliquando non serve”».

In cosa siete diversi?«Si comporta megliodi quanto facessi io.Sa controllare leemozioni. Ha uno sti-le di guida pulito».

Quale aspetto invecevi accomuna?«È aggressivo comeme in gara. Anchel’abilità nelle parten-ze e il feeling con l’au-to sono simili».

Quando ha capito che aveva un super talento?«Osservando come sorpassava gli avversari inrimonta. Con i kart è facile, ma Max ci riuscivasenza perdere nulla da chi era davanti».

L’elemento decisivo per arrivare fin qui?«È stata la stagione che Max ha fatto l’annoscorso, saltando dai kart in F.3 e vincendomolte gare dell’Europeo e il Masters di Zan-dvoort. Poi la fiducia di Helmut Marko. Ha vo-luto fortemente Max. Eravamo in trattativaanche con altri (la Mercedes; n.d.r.), ma laRed Bull ci ha garantito un contratto lungo e la

possibilità di correre subito sulla Toro Rosso».

Che padre è con Max? Duro o comprensivo?«Severo. Una volta, dopo una gara di kart (ilMondiale Kz a Sarno; n.d.r.) in cui avrebbe potu-to vincere al debutto nella categoria e che invecesprecò per un contatto con un avversario, tornò alfurgone piangendo. Io ero arrabbiatissimo, mastavo zitto. Mi chiese: “Andiamo a recuperare ilkart?”. E io: “Vai a prenderlo tu”. Nel viaggio diritorno dall’Italia all’Olanda non gli ho parlato. Eneppure per l’intera settimana successiva. Ma credo che quella lezione gli sia servita».

L’arrivo di suo figlio ha creato una rivoluzione, tan-to che dal 2016 saràvietato l’accesso in F.1a chi ha meno di 18 an-ni. È giusto?«Chi parla non cono-sce Max e non sa checosa dice. Noi non ab-biamo reagito alle po-lemiche. Per il restodeve chiedere spiega-zioni a Todt (il presi-dente Fia; n.d.r.). Iopenso che ogni perso-na sia un caso a sé.Capisco che voglianouna regola, ma nontutti siamo uguali».

Due padri ex piloti edue giovani rampanti. C’è troppa concorrenza nelvostro box?«Finora c’è stato un rapporto amichevole e aper-to, come fra i nostri figli. Entrambi stanno facen-do bene e vanno più forte che possono. Siamotutti maturi, non credo che arriverà il momentoin cui Tost (il team principal Toro Rosso; n.d.r.)manderà i padri in tribuna».

Quest’anno sarà contento se…«Se Max vincesse una gara! No, è troppo. Ma vor-rei che andasse a punti con regolarità, facendomeno errori possibili».

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VENTISEI ANNI DI DIFFERENZAJos Verstappen, 43 anni, 106 gran premi disputati e due podi in Formula 1, con il figlio Max, 17 COLOMBO

Carlos Sainz (sin.) e Jos Verstappen a Melbourne COLOMBO

Page 27: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

27DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Sono scattati così, nel GP Australia a Melbourne (differita alle 14 su Rai 1):1. Hamilton (GB-Mercedes) 1’26”3272. Rosberg (Ger-Mercedes) 1’26”9213. Massa (Bra-Williams) 1’27”7184. Vettel (Ger-Ferrari) 1’27”7575. Raikkonen (Fin-Ferrari) 1’27”7906. Bottas (Fin-Williams) 1’28”0877. Ricciardo (Aus-Red Bull) 1’28”3298. Sainz (Spa-T.Rosso) 1’28”510

9. Grosjean (Fra-Lotus) 1’28”56010. Maldonado (Ven-Lotus) 1’29”48011. Nasr (Bra-Sauber) 1’28”80012. Verstappen (Ola-T.Rosso) 1’28”86813. Kvyat (Rus-Red Bull) 1’29”07014. Hülkenberg (Ger-F.India) 1’29”20815. Perez (Mes-F.India) 1’29”20916. Ericsson (Sve-Sauber) 1’31”37617. Button (GB-McLaren) 1’31”42218. Magnussen (Dan-McLaren) 1’32”037

LEWIS IN POLE LE DUE ROSSE4a E 5a AL VIA

Raikkonen, Arrivabene, Vettel e gli ingegneri: riunione nel bel mezzo del paddock di Melbourne COLOMBO

Andrea Iannone, 25 anni, davanti ad Andrea Dovizioso, 28 MILAGRO

Sorpresa FerrariAdesso si discutealla luce del sole!1Su input di Arrivabene il briefing nel paddockVettel: «Un bel clima». Raikkonen: «Spirito migliore»

INVIATO A MELBOURNE

S arà che non succedetroppo spesso, ma vede-re Sebastian Vettel e Ki-

mi Raikkonen discutere inpubblico dopo le qualifichecon i rispettivi ingegneri dimacchina, insieme al teamprincipal Maurizio Arrivabe-ne, sorridendo come se si stes-se allegramente al bar, fa uncerto effetto. Qualcuno, pas-sando davanti all’hospitalityFerrari, ha commentato: «Alle-luja». In effetti, non capitavacon Fernando Alonso, che cor-reva a rintanarsi, e in generalenon era abitudine del Cavalli-no. Sarà un’altra delle mossestudiate dal nuovo corso Arri-vabene, come sedersi in tribu-na fra gli spettatori e firmare cappellini? Non si sa, però l’at-mosfera all’interno del team,ma anche all’esterno, apparedistesa come non si vedeva daanni.

FAME Vettel e Raikkonen con-fermano. «C’è un bel clima insquadra e anche noi piloti con-tribuiamo – spiega il tedescoquattro volte iridato con la RedBull –. Tutti siamo felici di lavo-rare a testa bassa. Siamo affa-mati. Convinti che ci sia ancoraparecchio da ottenere. Ho scel-to la Ferrari perché ci credevofermamente e mi sono bastatedue visite a Maranello per capi-re che c’era un grande poten-ziale». Kimi è sulla stessa lun-ghezza d’onda: «In pochi mesisono cambiate tante cose e an-che lo spirito è migliore. Dob-biamo progredire con l’obbiet-tivo di avvicinarci alla vitto-ria».

ESAME Siamo sinceri, moltiaspettavano questa rossa alvarco, convinti che le presta-zioni dei test invernali fosseroin qualche modo un bluff e cheWilliams e Red Bull l’avrebbe-

ro ricacciata indietro. Invece lequalifiche di Melbourne, no-nostante Arrivabene abbia det-to «sono arrabbiato perchésenza errori e paura potevamoavere due macchine in secondafila», hanno confermato chequesta è un’altra Ferrari, mi-gliore in tutto rispetto alla pre-cedente, a cominciare dal girosecco, che è stato per anni untallone d’Achille. Le Mercedesviaggiano su un altro pianeta eperciò non bisogna esagerarecon le celebrazioni. Ma pensia-mo a dove era la rossa nel2014. Adesso la speranza è le-gata soprattutto agli sviluppimotore che ci saranno durantela stagione. La Ferrari ha anco-ra 10 gettoni (sui 32 previsti)per intervenire sulle parti dellapower unit, Stoccarda invece 7(ne ha già impiegati 25) e Re-nault 12 (ma i francesi sono incrisi). Un piccolo vantaggio dacapitalizzare.

lu.pe.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La notte del Qatarè colorata di rossoTutti dietro le Ducati 1Iannone pochi millesimi meglio di Dovizioso, poi Marquez. La Yamaha fatica, Valentino (solo 8°) va subito giù

MotoGPRTest a Losail

Paolo GozziLOSAIL (QATAR)

D ucati, che notte! Sullastessa pista che tra 2settimane terrà a bat-

tesimo il Mondiale la GP15prende in contropiede Hon-da e Yamaha lanciando inorbita i due Andrea, Ianno-ne e Dovizioso. Sarebbe po-tuto uscirne un duello stella-re con Valentino Rossi se larottura di uno stelo della for-cella non lo avesse mandatoa gambe all’aria al secondogiro, complicando la giorna-ta, comunque raddrizzatanel finale.

PUNTURE Alla fine il botta erisposta tra Vale e i ducatistic’è stato comunque: a paro-le. «La cosa positiva è cheabbiamo girato forte con legomme dure», hanno pun-

tualizzato i ducatisti. «Macché,datemi retta, hanno montato lasupersoffice», ha rilanciatoRossi. Che poi però ha ammor-bidito sostenendo che «con lastessa gomma nostra vanno co-me noi. Significa che la Ducatista diventando temibile». Lacontesa riguarda il vantaggiodi gomma, più soffice, che il re-golamento concede alle Caseche non hanno vinto. Lorenzoha fatto i conti: «Hanno 6-7 de-cimi di bonus». Ma Dovizioso sela ride sotto i baffi: «Beh, se nonci credono mi spiace per loro,prima della fine gli faremo ve-dere che succede quando mon-tiamo davvero la soffice...».

GUIZZO Battute a parte, laGP15 è nata benissimo: al quar-to giorno di test è già con le co-razzate giapponesi, forse da-vanti. Ma Dovizioso e Iannonehanno percorso appena 1000chilometri. La Suzuki, tanto

per dire, si prepara da 2 anni ecomincia a vedere la luce ades-so. Così la Ducati, prima deltest, ha deciso di cancellare lacomparazione con la GP14.3: laGP15 è già pronta per debutta-re nella gara d’apertura. «La base è molto buona — dice Do-vi — e c’è la forte sensazioneche ci sia un ampio margine.Sono sorpreso anche io: in Ma-lesia non tutto era filato liscio,ma questa pista ci è favorevolee siamo partiti lanciati. Mancaun po’ di stabilità in frenata, la-voreremo sugli assetti».

FUGA Ieri si è andati forte. Ian-none è arrivato a un decimo dalrecord di Stoner, del 2008 conla Ducati 990 iridata. La sensa-zione è che il cerchio si stia perchiudere. E l’abruzzese ha fattomeglio del caposquadra: «Undecimo non significa molto.Dovi è forte e dà il massimo ingara. Ho molto da imparare dalui, ma stare davanti è una bellasensazione». Marc Marquez,imbattibile nelle precedentiuscite invernali in Malesia, sta-volta l’ha presa con un briciolodi calma in più. Terzo a tre deci-mi da Iannone, «perché qui inQatar il primo giorno la pista èsempre sporca e infida. Meglionon andare a caccia di guai», hadetto il fenomenale 22enne,già quattro volte iridato, due intop class.

GUAI Per la Yamaha è stata unagiornata complicata. Anche perJorge Lorenzo, sesto e precedu-to anche dalla sempre più inci-siva Suzuki di Aleix Espargaroe dall’altra Honda di Dani Pe-drosa. «Non avevamo grip alposteriore, eppure la nuovaBridgestone più soffice al mas-simo angolo di piega avrebbedovuto darci vantaggio — la-menta il maiorchino —. Rispet-to alla Malesia è un passo indie-tro, vedremo cosa succederànelle prossime due giornate».Spera che il vento cambi anchel’Aprilia, incappata in una gior-nataccia con Alvaro Bautista eMarco Melandri a chiuderesconsolatamente il gruppo traproblemi tecnici e la febbre cheha costretto il ravennate allecure della Clinica mobile. «Èdal mese scorso che non sto be-ne, ci mancava solo l’influen-za...».

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I TEMPII tempi della prima giornata di test a Losail (5.380 m). Il record in gara per le attuali 1.000 cmc è di Stoner (Honda): 1’55”541 (2012).1. Iannone (Ducati) 1’55”265 (50 giri) 2. Dovizioso (Ducati) 1’55”363 (48)3. M.Marquez (Honda) 1’55”554 (44)4. A.Espargaro (Suzuki) 1’55”698 (44)5. Pedrosa (Honda) 1’55”813 (33)6. Lorenzo (Yamaha) 1’55”828 (43)7. Crutchlow (Honda) 1’55”837 (38)8. Rossi (Yamaha) 1’55”938 (48)9. Smith (Yamaha) 1’55”954 (43)10. Redding (Honda) 1’56”112 (47)11. M.Viñales (Suzuki) 1’56”130 (42)12. Petrucci (Ducati) 1’56”132 (44)13. Hernandez (Ducati) 1’56”301 (38)14. P.Espargaro (Yamaha) 1’56”615 (50)15. Abraham (Honda) 1’56”638 (34)16. Di Meglio (Ducati) 1’56”719 (45)17. Hayden (Honda) 1’57”099 (47)18. Bradl (Yamaha Fwd) 1’57”146 (27)19. Miller (Honda) 1’57”228 (49)20. Baz (Yamaha Fwd) 1’57”376 (40)21. Barbera (Ducati) 1’57”405 (18)22. E.Laverty (Honda) 1’57”500 (44)23. Pirro (Ducati) 1’57”664 (53)24. De Angelis (Art) 1’58”026 (45)25. Bautista (Aprilia) 1’58”459 (34)26. Melandri (Aprilia) 1’58”990 (19)

� La tv rosa dedicherà oggi ampio spazio al GP d’Australia. Riflettori puntati sugli aggiornamenti e i risultati. In più, i commenti dei nostri due inviati a Melbourne, che analizzeranno la prima gara del Mondiale 2015 di F.1. Non solo. Potrete avere tutte le notizie sul gran premio anche collegandovi al sito Gazzetta.it: previsti,in particolare, numerosi approfondimenti nel dopo corsa.Sempre, naturalmente, con l’apporto dei giornalisti Gazzetta presenti al circuito Albert Park.

RISULTATI E COMMENTIDAI NOSTRI INVIATIALL’ALBERT PARK

clicLA PLAYLIST DI SEBDAGLI STRANGLERSFINO A BOB DYLAN

� La playlist con cui si allena Vettel twittata dalla Ferrari: Stranglers, Golden Brown; Maroon 5, Sugar; Kernkraft 400, Zombie Nation; Phillip Dittberner, Wolke4; Bob Dylan, Forever Young.

FORMULA E A MIAMI

Prost, trionfo e primato� (an.gat.) Nicolas Prost, figlio di Alain, vince la tappa di Miami della Formula E ed è il nuovo leader del campionato. Secondo Speed, terzo Abt. Male gli italiani: 15° Trulli, 16° Liuzzi.

IN UN RALLY A MAIORCA

Muore navigatore� Tragedia al rally Oris Classic a Maiorca (Spagna). Il navigatore José Lumbreras, che stava partecipando alla prova assieme al pilota Carlos Iscar a bordo di una Renault 5 Turbo del 1984, è morto in un incidente. La vettura guidata da Iscar è uscita di strada, andando a sbattere contro un albero e incendiandosi. Iscar è ricoverato in ospedale.

TACCUINO

IL DOTTORE: «SORRY, MA GUIDO IO»� Simpatico siparietto subito dopo la caduta di Valentino Rossi: il Dottore, evidentemente, non si è fidato delle doti di guida del commissario e ha deciso di mettersi lui stesso ai comandi dello scooter che doveva riportarlo al box. Seppur un po’ «ammaccato», Valentino ha dimostrato una certa sicurezza nel guidare il motorino... MILAGRO

Page 28: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

28

Poels, un giorno da Froome1Tirreno-Adriatico L’olandese, arrivato a Sky per rinforzare il gruppo di Chris, attacca a 6 km dalla fine e beffa tutti i più attesi: è leader e fa paura. Oggi il Terminillo con la neve

La vittoria di Wouter Poels, 27 anni, pro’ dal 2009: quello di ieri è il più importante dei suoi 7 successi in carriera BETTINI

Partenza alle 10.35. Il Terminillo si affronterà dal versante di Vazia. L’ultima volta qui è salito il Giro 2010, successo del danese Chris Anker Sorensen, maglia rosa a Vinokourov. L’ascesa è lunga 16,1 km, dislivello 1175 metri, media 7,3% e punte del 12% a 1800 metri dalla fine.

ARRIVO IN QUOTA: 16 KM DI SALITA

RCS

SCATTA IL BETTOdi PAOLOBETTINI

OCCASIONEPERSA: I BIGPOTREBBERORIMPIANGERLA

L a gara finiva in cimaal Gpm, cioè a 6 kmdall’arrivo. E per

questo non riesco a capire il comportamento dei big, e li metto tutti insieme: da Contador a Uran, da Quintana a Rodriguez. Hanno corso d’attesa come se mancassero ancora tre tapponi d’alta montagna stile-Giro. Hanno corso in maniera blanda, senza prendere rischi, ma la «Tirreno» si gioca in queste due tappe, caspita. E vedendo il risultato finale, il rammarico, se fossi in loro, sarebbe ancora più grande. Innanzitutto prendiamo Poels: non è fermo a cronometro, non è uno sprovveduto, l’anno scorso era in classifica al Giro prima di saltare sul Gavia, e in ogni caso la sua azione era un bellissimo trampolino. Così come l’accelerazione di Caruso e Pozzovivo. Perché nessuno dei big ne ha approfittato? Le risposte che mi do sono due: o non conosco gli avversari, o penso di essere nettamente superiore. I big hanno sottovalutato l’opportunità del finale di Castelraimondo e non hanno pensato che la salita del Terminillo, con la neve, potrebbe essere anche ridotta come lunghezza e l’arrivo abbassato: col meteo non si sa mai. Una tappa in cui gente come Contador o Quintana deve dare tutto per la classifica. Nibali? L’ho visto scivolare indietro nella parte finale della salita, è un po’ indietro come condizione.

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Luca GialanellaINVIATO A CASTELRAIMONDO (MACERATA)

L a Liegi-Bastogne-Liegi è qui, sulle collinemarchigiane, a uno sguardo da Camerino. LaTorre del Cassero, alta 38 metri, domina an-

cora la vallata, come sette secoli fa. Torre di avvi-stamento, come molte in questa zona che profu-ma di storia. Ma da lassù i big della Tirreno-Adria-tico non li ha avvistati nessuno.

ACIDO I corridori da classiche sono stati respintidal dislivello (3000 metri) e dalla durezza del cir-cuito finale, con il Crispiero da affrontare due vol-te: 3 km al 9% medio e 15% nel tratto finale. Sa-gan l’ultimo a cedere; Van Avermaet in maglia az-zurra s’era spento all’inizio del secondo giro. Piùindietro Stybar, Pozzato, Cancellara. Ricordatel’ultimo giro del Mondiale di Firenze 2013? Quei500 metri di accelerazione di Scarponi sulla salitadi Fiesole piegarono le gambe dei cacciatori daclassiche intasate dall’acido lattico, e sul palcosce-nico salirono gli uomini da giri: Nibali, Valverde,Rodriguez, Rui Costa e Uran. Così ieri. Con l’azio-ne più importante, quella di Giampaolo Caruso eDomenico Pozzovivo, che ha ricordato l’attacco incoppia alla Liegi 2014. Terreno per i protagonistidelle corse a tappe, quindi. Ma alla fine non si èmosso nessuno dei grandi. L’unico che ha attacca-to nel punto giusto ha vinto: l’olandese WouterPoels, da quest’anno a Sky, che ha conquistato an-che la maglia di leader. Non facile sfilargliela.

PAURA E DEBOLEZZE Durezza della giornata? Pa-ura del Terminillo che accoglierà oggi la tappa de-cisiva? Serbatoio giusto giusto di energie? La veri-tà sta in ognuno di questi aspetti. In tanti possonorecriminare. Uran ha vinto la volata per il secondoposto, a 14”, ma avrebbe potuto fare lui l’azione.Idem Rodriguez, terzo: la sua squadra è stata mol-to attiva. Contador temeva questa giornata, eppu-re sgambettava bene nonostante una scivolatacon cambio di bici e aveva Kreuziger al fianco: sigiocherà tutte le cartucce oggi. Quintana ha man-dato in avanscoperta Visconti: anche per lui la sa-lita laziale sarà il termometro. Chi ha pagato dipiù, e lo si vedeva in volto all’arrivo, è stato Vin-cenzo Nibali. Impeccabile fino all’ultimo chilome-tro di salita, sempre a ruota di Contador, il re delTour ha pagato il violento cambio di ritmo di Ca-ruso e Pozzovivo. E’ ancora un po’ indietro, haperso 7”, ed è rimasto solo, senza gregari: Scarpo-ni si era lanciato in fuga con Visconti al giro prima.Il tricolore non è neppure uscito dal pullman dellasquadra, circondato da centinaia di tifosi, per direla sua. Insolito per Vincenzo, che non si nascondemai: a testimonianza di quanto ci tenesse a questacorsa vinta nel 2012 e 2013.

OLANDESE VOLANTE E così, esauritosi a 300 me-

tri dal Gpm il bell’affondo di Caruso e Pozzovivo,l’unico che non ha guardato in faccia i rivali è statol’olandese Wouter Poels, in contropiede. Al tra-guardo chiude con 14” sul gruppetto di Uran ed èleader con 17” sul colombiano (suo compagnol’anno scorso all’Omega-Quick Step), 26” su Cum-mings e Pinot, 27” su Kreuziger. Nibali è a 31”,Contador a 32”, Quintana a 34”, Pozzovivo a 35”.Distacchi non minimi, perché Poels non è il signornessuno. Già 2° a Castelraimondo nel 2011 (allespalle di Gilbert), era ottavo in classifica al Giro2014 quando saltò per il freddo nella discesa delGavia. Viene dalla zona di Valkenburg, ha 27 annied è stato ingaggiato da Sky per rinforzare il grup-po in salita di Chris Froome. A proposito: a genna-io si è allenato con il britannico per tre settimane,in quota, nella zona di Johannesburg. L’ha invita-to proprio Froome, quando ha saputo che Poelsnon aveva mai fatto allenamenti in altitudine. «Iovoglio andare al Tour con Froome — spiega Poels—. Il mio vantaggio? Non è tanto ma neppure po-co, e io questa corsa posso vincerla, mi trovo benesulle salite lunghe». E allora andiamo sul Termi-nillo. Le previsioni danno neve debole dal primopomeriggio negli ultimi 4 km. Tendoni riscaldatiaccoglieranno i corridori.

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CiclismoRLa 50a edizione della corsa Gazzetta: quarta tappa

RGià 2° a Castelraimondonel 2011, Poels può dire la suaanche in chiave successo finale. Nibali si spegne sul piùbello e paga 7” ai rivali diretti

PassoSallegri

1017 m

32,6

GPM

Le Arette 1113 m

72,4

GPM

Triponzo405 m

105,7

Castelfranco624 m

178,1

PieveTorina472 m

51,9

Forcadi Arrone

509 m

147,6

ESANATOGLIA422 m

TERMINILLO1675 m

km 101970

TV TV

Page 29: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

29DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Nibali è neroE adesso Uran fiuta l’impresa1Vincenzo non parla. Rigoberto 2°: ora è lui il favorito. Ma Contador è in agguato

PARIGI-NIZZA

Gallopin, tappa e magliaAru a 23’: «Crisi di freddo»

Dall’alto: Vincenzo Nibali, 30 anni, re di Giro (2013), Tour (2014) e Vuelta (2010); lo spagnolo Alberto Contador, 32, 6 grandi giri conquistati in carriera; il colombiano Nairo Quintana, 25, vincitore dell’ultimo Giro d’Italia; l’altro colombiano Rigoberto Uran, 28, secondo al Giro 2013 e 2014 GETTY IMAGES-BETTINI-ANSA

Claudio GhisabertiINVIATO A CASTELRAIMONDO

S enza cuore o senza gam-be? L’impegnativa tappadi Castelraimondo pone

questo interrogativo: perchéquando Poels ha attaccato nes-suno dei big ha provato a reagi-re? Paura di quello che li aspet-ta oggi, con l’arrivo in cima alTerminillo (dove è prevista ne-ve), o forze non sufficienti perseguire l’olandese? Probabil-mente, non per tutti vale la stes-sa risposta.

NIBALI SCURO IN VOLTOChe per Vincenzo Nibali si pro-spettasse una giornata compli-cata lo si era capito dal mattino,dal raduno di partenza, quandolo Squalo è sceso dal bus del-l’Astana nervoso e scuro in vol-to. Poi in corsa ha cercato dicontrollare Contador e ha man-dato Scarponi in avanscopertaper marcare Visconti e Arredon-do. Ma al momento della fiam-mata nel gruppetto dei big, ai500 metri dal gpm, Vincenzo siè spento. Al traguardo Nibaliera nerissimo e, forse per la pri-ma volta in carriera, s’è chiusosul bus senza farsi vedere e sen-za volere parlare con nessuno.Difficile che la spiegazione sialegata solo al risultato, pur con-siderando che quella di ieri erala «sua» tappa. Improbabile cheoggi al Terminillo, cioè su unasalita lunga e contro avversaripiù preparati, possa fare il col-paccio e ribaltare la generale.

I GRAFFI DI CONTADOR Escluso Poels, lo spagnolo èquello che esce meglio dallatappa marchigiana. Meglio, an-che se con qualche graffio afianco e ginocchio destri dovutia una caduta nella discesa diPoggio San Romualdo: «È statasfortuna. Stavo frenando e percolpa di un po’ di acqua sul-l’asfalto mi è andata via la ruotaanteriore. Spero non sia nulla digrave. E di potermi godere ilTerminillo. Questa salita po-

trebbe essere decisiva». Alber-to, che da settimane ha messonell’obiettivo la salita laziale, temeva una frazione nervosa eun arrivo complicato comequello di ieri. Per lui era quindiimportante controllare, nonperdere terreno. Ivan Basso, inquesto, lo ha aiutato alla perfe-zione andando anche a chiude-re sull’attacco di Scarponi, Vi-

sconti e Arredondo. Oggi le ma-glie giallofluo saranno, una vol-ta di più, il faro della corsa.

INCOGNITA QUINTANA A questo punto Nairo Quintanaè l’incognita della corsa. Il re delGiro 2014 si è presentato al viadella Tirreno giusto una setti-mana dopo essere arrivato dal-la Colombia, dove vive in alturae dove ha trascorso l’inverno (agennaio aveva corso al Tour deSan Luis in Argentina). Ieri hachiuso nel gruppetto dei big,ma in classifica è quello che èmesso peggio: 14° a 34”. Se vuo-le vincere la Tirreno, data an-che la crono finale, oggi devefare un capolavoro. E non puòcerto attendere per attaccare.Ma avrà gambe? Ieri Visconti,suo compagno, s’è mosso sulprimo passaggio del Crispiero.Un’azione studiata per lanciareNairo, che invece è rimasto co-perto. O Visconti, con una scel-

ta tattica sbagliata, pensava diarrivare al traguardo?

L’OCCASIONE DI URAN Forse Rigoberto Uran, non se-guendo Poels, ha perso l’occa-sione di vincere la tappa. Però,con il 2° posto al traguardo e so-prattutto nella generale, a 17”dal leader, è il favorito per la vit-toria finale. Quella vittoria chespesso in gare importanti il co-lombiano ha accarezzato, senzaperò andare a bersaglio (e chis-sà se solo per mancanza di bra-vura…). Dalla sua parte, rispet-to a Poels, il Terminillo e anchela crono di martedì.

RODRIGUEZ NON SI ARRENDEPurito Rodrigiuez è un po’ vec-chiotto (36 anni tra due mesi),ma è sempre un leone. Anche sein salita non ha più lo scattobruciante di una volta, ha pro-vato il colpaccio. Il terreno perònon era del tutto adatto a lui.Vero che gli ultimi 1.500 metridi Crispiero erano duri, ma noncerto paragonabili a uno di queimuri (Montelupone per esem-pio) che lo hanno consacrato.Poi, dalla cima al traguardoc’erano 6 chilometri di troppo,per lui. Che non si arrendesseera da scommettere, il 3° postone è la conferma. Oggi farà ildiavolo a quattro.

PINOT VUOLE IL FREDDO Occhio al giovane francese Thi-baut Pinot, 4° a 26”. A cronome-tro non è certo un drago, ma lesalite (anche lunghe) non lospaventano. Soprattutto con ilmaltempo, come è previsto og-gi, il suo motore rende. Ha pre-parato la Tirreno a Gran Cana-ria col fratello Julien, che è an-che suo preparatore. «Il Termi-nillo mi piace — spiega —perché è una salita come quelledelle Alpi, lunghe e regolari. LaTirreno è il mio grande obietti-vo della prima parte di stagioneo, forse, di tutto l’anno. Ho lamaglia bianca dei giovani e ilfatto di dovere lottare con Quin-tana è un grande stimolo».

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T ony Gallopin era stato unodei due soli corridori (l’al-tro, il tedesco Marcel Kit-

tel) capace di indossare ungiorno la maglia gialla all’ulti-mo Tour de France, per il restoappannaggio del monarca asso-luto Vincenzo Nibali. Ieri, a Niz-za, il 26enne francese della Lot-to-Soudal, sposato con la bellacollega (e saltuariamente com-mentatrice tv) Marion Rousse,ha ripreso confidenza con il co-lore. La cavalcata solitaria nellasesta frazione della Parigi-Niz-za, incarognita da vento, fred-do e pioggia, gli è valsa infattianche il primato oltre al succes-

so di giornata. A 32” i primi in-seguitori: Spilak (credeva diavere vinto), Rui Costa e Fugl-sang. Poi a 35” Valls, a 1’ tra glialtri Porte e Thomas, a 1’02”Kwiatkowski: è stata grandebagarre tra il polacco e il duoSky, protagonista di una doppiacaduta in discesa. Gallopin oggiaffronta la cronoscalata finaleal Col d’Eze (9,6 km) con 36” suPorte, 37” su Kwiatkowski e 38”su Thomas (Eurosport 2 dalle13.30, RaiSport 2 16.30).

DIFFICILE È stata una bruttagiornata invece per Fabio Aru,che si è piazzato 62° a 23’01”

con i compagni Bozic, Tiralon-go e Taaramae. Il 24enne sardodell’Astana, al debutto stagio-nale, ha spiegato così la giorna-ta-no: «Ho sofferto il freddo,ma non è stato l’unico motivo.Ho pagato anche i ritmi altissi-mi, a cui non ero abituato, pro-prio perché per me sono i primigiorni di gara del 2015. Oltre aun terreno molto impegnati-vo». Nomi illustri (Andrew Ta-lansky e Bradley Wiggins) han-no fatto peggio di Aru. Ma so-prattutto, tra ritiri strategici invista della Milano-Sanremo didomenica 22 marzo e meteomolto avverso, hanno abbando-nato la corsa ben 48 corridorisu 154 (tra cui il friulano Davi-de Cimolai, vincitore venerdì):oltre il 30 per cento. Un nume-ro, sinceramente, un po’ ecces-sivo.

ci. sco© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA GUIDA

ARRIVO: 1. Wouter POELS (Ola, Sky) 226 km in 5.53’38”, media 38,344, abbuono 10”; 2. Rigoberto Uran (Col, Etixx-Quick Step) a 14”, abbuono 6”;3. Joaquin Rodriguez (Spa, Katusha), abbuono 4”; 4. Vuillermoz (Fra);5. Nocentini; 6. Kreuziger (Cec); 7. G. Caruso; 8. Quintana (Col); 9. Van den Broeck (Bel); 10. A. Yates (Gb);11. Contador (Spa); 12. Pozzovivo; 13. Niemiec (Pol); 14. Mollema (Ola); 15. D. Martin (Irl); 16. Pinot (Fra); 17. Nieve (Spa); 18. Reichenbach (Svi); 19. Cummings (Gb) a 21”; 20. Santaromita; 21. Nibali; 22. Castroviejo (Spa); 23. Siutsou (Bie); 24. Brambilla a 28”; 25. Losada (Spa) a 30”; 26. Sagan (Slk) a 37”; 31. D. Caruso a 46”; 32. Scarponi; 43. Visconti a 1’21”; 44. Formolo a 1’31”; 52. Basso a 3’28”; 60. Moser a 5’28”; 76. Battaglin a 7’59”; 88. Pozzato a 11’07”; 89. Cancellara (Svi); 92. Malori; 152. Betancur (Col) a 13’55”; 169. Viviani a 23’35”. Partiti 172, non partito Tuft (Can). Ritirati Bongiorno e Wagner (Ger).

CLASSIFICA GENERALE: 1. Wouter POELS (Ola, Sky) 640,5 km in 14.28’18”, media 44,250; 2. Rigoberto Uran (Col, Etixx-Quick Step) a 17”; 3. Steven Cummings (Gb, Mtn) a 26”; 4. Pinot (Fra); 5. Kreuziger (Cec) a 27”;6. Castroviejo (Spa) a 28”; 7. Mollema (Ola); 8. Sagan (Slk) a 30”; 9. Nibali a 31”; 10. Contador (Spa) a 32”;11. A. Yates (Gb) a 33”; 12. Nocentini; 13. Van den Broeck (Bel) a 34”;14. Quintana (Col); 15. Pozzovivo a 35”; 16. Siutsou (Bie) a 38”; 17. Reichenbach (Svi) a 39”; 18. Rodriguez (Spa) a 40”; 19. Niemiec (Pol) a 42”; 20. D. Martin (Irl) a 43”; 21. Santaromita a 49”;22. Boasson Hagen (Nor) a 50”;23. Losada (Spa) a 51”; 24. Brambilla; 25. Nieve (Spa) a 52”; 26. G. Caruso a 57”; 27. D. Caruso a 1’01”; 28. Monfort (Bel) a 1’03”; 29. Scarponi a 1’07”;30. Rolland (Fra) a 1’18”; 38. Formolo a 1’57”; 39. Visconti a 1’58”; 47. Montaguti a 3’30”; 48. Villella a 3’50”; 49. Salerno a 3’58”; 51. Basso a 4’35”;55. Vanotti a 5’46”; 56. Hesjedal (Can) a 5’55”; 58. Moser a 6’06”; 69. Mori a 8’47”; 70. Battaglin; 75. Pirazzi a 9’50”; 76. Zardini a 10’28”; 79. Malori a 11’06”; 80. Cancellara (Svi) a 11’07”; 83. Pozzato a 11’24”; 92. Sbaragli a 12’55”; 100. De Marchi a 13’57”; 109. Bennati a 14’43”; 121. Oss a 15’17”; 125. Quinziato a 15’37”.

LE ALTRE MAGLIE Rossa (punti): Sagan (Slk, Tinkoff-Saxo). Bianca (giovani): Thibaut Pinot (Fra, Fdj). Verde (montagna): Carlos Quintero (Col, Colombia).

OGGI Quinta tappa, Esanatoglia-Terminillo, 197 km (arrivo in salita). Abbuoni: 3”, 2” e 1” ai traguardi volanti; 10”, 6” e 4” all’arrivo. Tv: RaiSport 1 alle 14, Eurosport 2 dalle 15, Rai3 15.10, RaiSport 1 16.10.

Rodriguez è terzoBene Nocentini: 5°Pinot in bianco

Rinaldo Nocentini, 37 anni BETTINI

Record dell’ora:Larsson si fermaa 50,016 km � Niente da fare, come da pronostico, per Gustav Larsson: il 34enne svedese della Cult-Energy ieri a Manchester (Gran Bretagna) ha tentato l’assalto al record dell’ora ma non ci è andato neppure vicino, fermandosi a 50,016 chilometri. Il primato resta così all’australiano Rohan Dennis, che l’8 febbraio a Grenchen (Svizzera) aveva percorso 52,491 chilometri. Quello di Larsson è il secondo tentativo fallito consecutivo visto che a fine febbraio ad Aguascalientes (Messico) l’olandese Thomas Dekker si era fermato a 52,221 km. «Però adesso sono il primatista svedese», ha sorriso Larsson.

Moser entranella Hall of Famedel Giro d’Italia� Francesco Moser si appresta ad entrare in un club ristretto e molto esclusivo: quello della Hall of Fame del Giro d’Italia. Il primo a farne parte è stato il Cannibale belga Eddy Merckx (primatista con Coppi e Binda di edizioni vinte: 5). Il secondo è stato Felice Gimondi (3 successi col record di 9 podi). Poi l’irlandese Stephen Roche, che nell’87 fece il filotto Giro-Tour-Mondiale. Il trentino, classe 1951, vinse l’edizione ‘84, rimasta nella storia per il sorpasso a Laurent Fignon nella crono finale di Verona. E in tutto conta 23 tappe vinte. Appuntamento a Milano per venerdì 20 marzo,a due giorni dalla Sanremo. Tony Gallopin, 26 anni GETTY IMAGES

ALBERTO CONTADORSPAGNOLO, 32 ANNI

«HO SOLO QUALCHE GRAFFIO, SPERO

DI GODERMIIL TERMINILLO.

PUÒ ESSERE DECISIVO»

«LA MIA CADUTAÈ STATA QUESTIONE

DI SFORTUNA, MA NON S’È TRATTATO DI NIENTE

DI SERIO»

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Gori, caccia alla gloria«La Francia è in crisiMandiamola in tilt»1A 25 anni il n.9 è un veterano: «Io capitano? Teniamoci Parisse. Grazie ai 60.000 spettatori che tiferanno per noi»

L'ANALISIdi A.B.

VINCERE E’ POSSIBILE MISCHIA DECISIVA

Imperativo numero uno: dimenticare Edimburgo. Anzi,

capitalizzare quel successo, ma volando bassi. L’Italia ha davanti a sé una grande occasione: battere la Francia e in due settimane trasformare uno dei momenti più difficili della storia dell’ovale tricolore, in uno dei più positivi. Un nuovo successo non cancellerebbe i problemi del movimento, ma certo li renderebbe molto più facilmente affrontabili. Gli azzurri, in sedici edizioni di Sei Nazioni, solo nel 2007 hanno vinto due partite consecutive...

Il bello è che l’impresa è possibile. Perché Parisse e compagni, in casa, hanno vinto gli ultimi due precedenti. E perché i transalpini sono con le spalle al muro, con l’opinione pubblica schierata contro il c.t. Saint-André (84 giocatori utilizzati in 35 partite, troppi) e un ambiente prossimo al collasso. La squadra non ha identità: sulle ali dell’entusiasmo per l’impresa compiuta in Scozia, occorre approfittarne.

Se i Galletti si presentano con un XV rivoluzionato rispetto al k.o. interno contro il Galles (otto cambi), l’Italia (in attesa di verificare stamattina le condizioni di Haimona) avrà non più di tre novità. E solo una imposta dagli infortuni. Attenzione, però: l’assenza di Favaro rischia di essere pesante. Soprattutto se le previsioni meteo saranno confermate e se su Roma, quindi, pioverà. A quel punto il lavoro delle mischie diventerà decisivo e l’assenza del flanker veneto pericolosa. Intanto, ieri sera, più d’uno s’è messo a far di conto: l’Italia, pallottoliere e sogni alla mano, aritmeticamente può ancora vincere il Torneo. Da non credere.

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Andrea BuongiovanniROMA

A ssente (infortunato) nel2011, presente (dal 56’)nel 2013. E’ il curri-

culum di Ugo Gori negli ultimiprecedenti casalinghi contro laFrancia. Belli, bellissimi, vin-centi, incorniciati. Ma vissutiquasi marginalmente. Ingiustoper uno come lui che nell’ulti-mo quadriennio, in azzurro, èstato titolare pressoché inamo-vibile. Per chiarire: della 36partite della gestione Brunel,ne ha saltate solo cinque... Og-gi, all’Olimpico, la maglia n. 9non può che essere sua, semprepiù erede di Ale Troncon.

Gori, che partita sarà?«Dura. La Francia è sotto pres-sione. Ma è la Francia. Spetteràa noi e al nostro gioco metterliancor più in difficoltà».

Sorpreso dal ritorno di Tillous-Borde a mediano di mischia?

«Nel Tolone ha vinto tutto, an-che campionati e HeinekenCup. E’ un signor giocatore».

Sono attesi di nuovo 60.000spettatori...«Non ringrazieremo i tifosi maiabbastanza. Sono fantastici. AMurrayfield li abbiamo in parteripagati di tanti sacrifici».

Il match si ripeterà in avvio di Coppa del Mondo e sarà decisi-vo per l’approdo ai quarti...«Sarà una partita-chiave a pre-scindere da questa. RicordoFrancia 2007: nel Torneo bat-temmo la Scozia a Edimburgo ea St. Etienne, contro gli stessiavversari, mancammo la pro-mozione tra le migliori otto perun piazzato sbagliato di nulla».

Cosa rappresenta la Coppa delMondo?«Per il rugby a XV, senza Olim-piade, è il massimo. Saremo inun girone proibitivo».

Haimona, Allan, Orquera: chi

preferisce avere al fianco?«Kelly ha numeri certi, ma è nelruolo da poco e sta adattando-si. Con Tommaso ho giocatopoco. Con Lucio ho un’intesadatata: è esperto e ordinato. Miha insegnato tanto».

A proposito di esperienza: sta studiando da capitano?«Nel gruppo sono un giovanevecchio: ho appena compiuto25 anni, ma ci sono da un po’.Sempre meglio inserito, inqualche modo un piccolo riferi-mento. Ma un capitano comeParisse teniamocelo stretto».

Il gruppo si è affiatato anche grazie a Rugby Adventures...

«Oltre a Nitoglia, ne facciamoparte io, Minto e Morisi. Abbia-mo un blog e un sito. Alla basec’è la passione per la montagnae le Dolomiti in particolare. Epoi, tramite la Colonna, soste-niamo Giancarlo Volpato, l’exgiocatore reso tetraplegico daun infortunio. Appuntamento aJesolo l’1 agosto. Faremo ungrande torneo di touch».

In questi anni, intanto, è diven-tato grande in tutti i sensi...«A 19 anni pesavo 75-76 kg, orasono 86. Tutti muscoli, ma sem-pre 20-40 meno degli altri».

Ha superato i guai fisici?«Tra spalla e ginocchio, conversamenti fino a gennaio, neho passate tante, anche quattrooperazioni. Ma grazie a lavorispecifici, sono un ricordo».

E Troncon?«Lo vedo di rado, purtroppo.Gli chiede sempre qualche pas-saggio e qualche consiglio».

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Solo stamattina, dopo un provino, si scioglieranno le riserve circa l’apertura azzurra titolare. Haimona ha recuperato gli effetti del duro colpo ai genitali, ma calcia con difficoltà. La prima alternativa è Allan, ma anche se la sua distorsione a una caviglia sembra superata, non è al 100%. Ecco così che non si esclude la carta Orquera. Intanto Parisse difende Castro: «Se qualcuno dice che la sua assenza ci porta fortuna, mi fa girare le...».

� ZEBRE A PARMA (ma.p.) Le Zebre rimarranno a Parma. Il Consiglio Fir ha annunciato la proposta di acquisto del pacchetto azionario della franchigia da parte di un gruppo di investitori locali guidato da Stefano Cantoni, già consigliere Zebre in quota Fir, che ha raccolto i circa 300.000 necessari: saranno depositati entro il 3 aprile.

� ECCELLENZA (i.m.) Rovigo travolge Calvisano e va in vetta. L'arbitro White ha concesso una meta a Basson guardando le immagini Rai sul maxi schermo, pur non essendo previsto Tmo. Risultati: Rovigo-Calvisano 44-13; F. Oro-Lazio 32-21, Prato-San Donà 20-35, Viadana-L'Aquila 38-15, Mogliano-Padova 21-15. Classifica: Calvisano, Mogliano, Rovigo 51; San Donà 39; Viadana 35; F. Oro 33; Padova 28; Lazio 22; L'Aquila 5; Prato 0.

DUBBIO APERTURA

Haimona,stamattinaun provino

Edoardo «Ugo» Gori, 25 anni e 40 caps azzurri, lancia l’attacco italiano col pallone in uscita dalla mischia. Il pratese, mediano di mischia del Benetton Treviso, ha esordito in Nazionale nel 2010 con Nick Mallett c.t. AP

R«A 19 anni pesavo 75-76 kg, ora 86 Tutti di muscoli Ma sempre 20-40meno degli altri»

RugbyRSei Nazioni

60� Le migliaia di spettatori atteseoggi all'Olimpico. Per l'ultima partita dell'Italia nel Torneo, contro il Galles, si viaggia spediti verso l’esaurito: 73.000

112� I caps di Sergio Parisse, compreso quello di oggi. È il record per un azzurro (Bortolami è a 111): 64 sono da capitano, 50 nel Sei Nazioni

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31DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

OGGI ORE 16 A ROMA E SU DMAX (CANALE 52 DEL DIGITALE)

ITALIA

ALLENATORE:Brunel

A DISPOSIZIONE:16 Manici

17 Al. De Marchi

18 Cittadini

19 Geldenhuys

20 Mar. Barbini

21 Palazzani

22 Allan

23 Bacchin

Arbitro: DOYLE (Inghilterra)

FRANCIA

ALLENATORE:Saint-André

A DISPOSIZIONE:16 Kayser

17 Slimani

18 Debaty

19 Taofifenua

20 Chouly

21 Kockott

22 Plisson

23 Bastareaud

SPEDDING15

HUGET14

FICKOU13

MERMOZ12

LOPEZ10

TILLOUS-BORDE9

MAESTRI5

FLANQUART4

GOUJON8

LE ROUX7

DUSAUTOIR (cap.)6

MAS3

GUIRADO2

BEN AROUS1

NAKAITACI11

MCLEAN15

VENDITTI11

MASI12

MORISI13

GORI9

HAIMONA10

BIAGI4

FURNO5

MINTO6

VUNISA7

PARISSE (cap.)8

AGUERO1

GHIRALDINI2

CHISTOLINI3

SARTO14

RCS

IN TRE IN TESTA

Galles batte Irlanda E’ aggancio(ro.pa.) Al Millennium Stadium il Galles piega l'Irlanda e riapre il Sei Nazioni. Finisce 23-16, con gli irlandesi puniti da una meta di Scott Williams. La terza vittoria di fila del Galles porta la firma nel primo tempo dei 4 piazzati di Halfpenny e del drop di Biggar, con gli irlandesi che restano in scia grazie al giallo rimediato da Warburton e a 3 piazzati di Sexton. Galles-Irlanda 23-16Marcatori: p.t.: 2', 7', 11', 13' c.p. Halfpenny (G); 17', 29', 36' c.p. Sexton (I); 33' drop Biggar (G); s.t. 21' m. Williams (G); 28' m. tecnica (I), tr. Sexton, 34' c.p. Halfpenny.

BATTUTA LA SCOZIA

Twickenham tremaPoi è festa Inghilterra(ro.pa.) L'Inghilterra riscatta la sconfitta di Dublino, piega 25-13 la Scozia a Twickenham e va ad agganciare in testa Irlanda e Galles. Tutto si deciderà quindi all'ultima giornata, molto probabilmente con la differenza punti. Inglesi che indirizzano la partita con partenze a razzo nel primo e nel secondo tempo, quando vanno in meta con Joseph e Ford. Ma gli scozzesi fanno tremare Twickenham quando Bennett segna una bellissima meta a metà del primo tempo. E' quella di Nowell a 4' dalla fine a chiudere il match.Inghilterra-Scozia 25-13Marcatori: p.t. 4' m. Joseph (I) tr. Ford/I, 21' m. Bennett (S) tr. Laidlaw (S); 25 c.p. Ford (I)', 29', 38' c.p. Laidlaw (S); s.t. 3' m. Ford (I), tr. Ford; 5' c.p. Ford (I), 36' m. Nowell (I).

ALTRI MATCH

I Bleus si affidano a NoaAll’ala il primo figiano1Nakaitaci è l’arma in più per Saint-André travolto dalle critiche Bru: «Italia favorita? Francamente no». Otto cambi per stravincere

Nicola MelilloROMA

P aura? Non scherziamo.La Francia sbarcata a Ro-ma s'è presentata col vol-

to cattivo di chi vuol mettere lecose a posto. «Cancellare conuna grande prova di cuore, dicarattere, di qualità, tutte leparole spese in questi giorni.Francamente, molto franca-mente, l'Italia non può esserefavorita». Parole di YannickBru, assistente del c.t PhilippeSaint-André.

TUTTI CONTRO Critiche, pole-miche e timori accompagnanoil lavoro dei Bleus, con Saint-André sulla graticola dopo duek.o. in tre match di Sei Nazioni,con la trasferta di Twickenhamin arrivo che fa paura pensan-do a come potrebbe finire que-sto mese, se non si dovesse vin-cere oggi a Roma, e col fanta-sma di Fabien Galthié che aleg-g i a d a m e s i c o m e s u oimminente successore. I nume-ri parlano contro: in 35 partite

con lui, la Francia ne ha perse19, 11 k.o. nelle ultime 12 tra-sferte, il «French Flair», il fa-moso gioco spumeggiante deitransalpini s'è perso per stradae la lentezza degli avanti, sem-pre meno propositivi e attenti,ha messo sistematicamente incrisi il resto della squadra. Unasquadra di «starlette», usandole parole di un c.t odiatissimoin patria, che ha più volte at-taccato i club, ormai incapacidi proporre alla Nazionale gio-catori francesi di qualità: trop-pi soldi per un Top 14 spettaco-lare, troppe stelle da tutto ilmondo, troppo poco spazio peri giovani per le troppe pressio-ni.

TOCCA A NOA Così, spazio agliequiparati, scelta di Saint-An-dré per trovare qualità. E cosìcontro l'Italia, in una Franciarivoluzionata da infortuni esqualifiche, spunta all'ala ilprimo figiano della storia tran-salpina: Noa Nakaitaci, deva-stante metaman titolare fissodel Clermont, dove è il giocato-re col più alto minutaggio, chea 24 anni farà felici la moglie,francese, e la piccola Elize:«Voglio renderle orgogliose dime». Noa debutta dopo la seriedi infortuni che hanno costret-to Saint-André a rifare comple-tamente la linea di trequarti,ma non è a Roma per caso: cre-sciuto a Lautoka, è passato dal

rugby a 10 sulla spiaggia aquello delle scuole metodistefino alle nazionali giovanili,giocando il Mondiale junior inGiappone nel 2009, anche dacapitano. Poi è arrivata la chia-mata dell'Academy del Cler-mont, dove s'è trasferito nel2010 e ha debuttato nel 2011.«Nel 2012 mi aspettavo unaconvocazione dalle Figi. Non èarrivata. Ho detto basta e nel2013 ho detto sì alla Francia, lamia nuova patria». Il debuttoin blu in effetti c'è stato, senzacap, ad Auckland contro iBlues di Kirwan nell'estate del2013: pronti, via e due mete diNoa. La sua esplosività, la velo-cità di uno che ha messo mu-scoli e più chili dei 94 ufficiali,sono una delle armi in più del-la Francia all'Olimpico. Difetti?«Sono migliorato in fase difen-siva, col gioco al piede e nellepalle alte. Alla Coppa del Mon-do preferisco andarci con la Francia, non con le Figi».

RIVOLUZIONE Otto i cambi diSaint-André per il match odier-no. Oltre all'esperienza di Mas,che è tornato in prima linea perportare qualità e cementare ilgruppo (il pilone ha passato lasettimana a parlare tu per tucon tutti), potrebbe essere pro-prio Noa il pericolo numerouno per Parisse &C.

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Noa Nakaitaci, 24 anni, del Clermont: ha una moglie e una figlia francesi AFP

CLASSIFICA

Pt G V N P F S DiffINGHILTERRA 6 4 3 0 1 102 65 37

IRLANDA 6 4 3 0 1 79 46 33

GALLES 6 4 3 0 1 85 73 12

FRANCIA 2 3 1 0 2 39 46 -7

ITALIA 2 3 1 0 2 42 92 -50

SCOZIA 0 4 0 0 4 63 88 -25

In caso di arrivo alla pari, conta la differenza punti fatti/subiti nell’arco del Torneo

TERZA GIORNATASCOZIA-ITALIA 19-22

FRANCIA-GALLES 13-20

IRLANDA-INGHILTERRA 19-9

QUARTA GIORNATAGALLES-IRLANDA 23-16

INGHILTERRA-SCOZIA 25-13

ITALIA-FRANCIA OGGI, ORE 16

QUINTA GIORNATAITALIA-GALLES 21/3, ORE 13.30

SCOZIA-IRLANDA 21/3, ORE 15.30

INGHILTERRA-FRANCIA 21/3, ORE 18

La gioia delle azzurre FAMA

IMPRESA

Azzurre super: 17-12Battute le francesiGrandi le azzurre di Di Giandomenico: dopo il trionfo in Scozia, battuta 17-12 a Badia la Francia, leader del Sei Nazioni. Decisive due mete dell’ala Maria Magatti, la seconda all’ultimo secondo. In meta anche la Stefan.

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32 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Moioli e Fischnaller,quando l’età non contaDoppio trionfo azzurro1La 19enne vince nel cross: «Ora non diranno che è fortuna»Il 34enne primo in slalom: «I futuri papà combattono più duro»

COMBINATA NORDICA

Pittin recupera oltre 3 minuti3° a Holmenkollen

SCI: GIGANTE MASCHILE

Hirscher vince la coppettama si inchina a Pinturault1A Kranjska Gora il migliore degli azzurri è Nani, settimo

F orse pensava alla coppa digigante che era ad un pas-so ed alla generale dove

su Jansrud non ha ancora unvantaggio rassicurante, ma ieria Kranjska Gora (Slo) MarcelHirscher ha dovuto inchinarsial francese Alexis Pinturault inun gigante fra i più belli dellastagione. Il francese è statoprotagonista di una vera im-presa e in una gara finalmentesul ghiaccio ha dimostrato tut-te le finezze di un talento cheha pochi eguali. Ha rischiato,soprattutto nella prima man-che quando per due volte inpartenza si è sdraiato pratica-mente sulla neve, ma non si èspaventato, ha continuato aspingere trovando il migliorcompromesso sul ghiaccio pri-maverile fra una sciata rapida ela scorrevolezza soprattuttonella parte centrale della pistaslovena meno pendente. Hachiuso la prima manche con61/100 di vantaggio sull’au-striaco. Hirscher in questa pri-ma discesa si è dimostrato pru-dente dopo aver assistito ai pe-ricoli corsi da Pinturault, maanche nella seconda, quando èandato all’attacco non è riusci-to a fare meglio del franceseche gli ha rifilato ancora 7/100di secondo. Terzo l’altro fran-cese Thomas Fanara, protago-nista di vere acrobazie, soprat-tutto nella discesa decisiva. Di-scesa che è stata anche con-

traddistinta dalla grande provadel norvegese Kristoffersen, ri-salito dal 22° al sesto posto.

AZZURRI Ancora una volta ilmiglior piazzamento è statoconquistato da Roberto Nani,settimo alla fine. Dopo il quin-to posto della prima discesacredeva nel podio, ma un de-collo su un dosso l’ha costrettoad una manovra d’emergenzaper rimanere nel tracciato chegli ha fatto perdere molta velo-cità. Decimo Simoncelli davan-ti a Borsotti e 13° Eisath. Tuttiquesti quattro atleti si sonoqualificati per finali della spe-cialità a Meribel. Oggi aKranjska Gora è in programmalo slalom con il duello al verticeNeureuther-Hirscher. Noi pun-tiamo su Gross reduce dall’in-fortunio ai Mondiali, e Razzoli.

pa. m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Simone Battaggia

L ei ha vinto la prima garastagionale della sua spe-cialità, lui l’ultima. Lei

non ha ancora 20 anni e il suotalento si sta forgiando, luiquasi 35 e ora si sta prendendole soddisfazioni che prima glierano sfuggite. Michela Moiolie Roland Fischnaller sono aipoli opposti delle loro parabolesportive, ma ieri, insieme, han-no regalato un’altra giornatada ricordare alle tavole azzur-re. La bergamasca ha vinto ilcross di Veysonnaz, in Svizze-ra. L’altoatesino ha trionfato aWinterberg, in Germania, nel-lo slalom parallelo.

ALTRO CHE FORTUNA MichelaMoioli non vedeva l’ora di ga-reggiare. Le bizzarrie del me-teo hanno stravolto il calenda-rio, facendo saltare le primegare a dicembre e imponendo iMondiali di Kreischberg a gen-naio come primo appuntamen-to stagionale. La bergamascaveniva dal lunghissimo stopper la rottura del crociato delginocchio sinistro a Sochi2014. La sua confidenza, in ga-ra, era tutta da ricostruire. Cosìaveva portato a casa un bron-

zo, sfruttando in semifinale lacaduta di Samkova e Bankes edevitando rischi in finale. A Ve-sysonnaz è stata un’altra sto-ria, con la vittoria di tutte lerun, dai quarti alla finale. «Co-sì nessuno può dire che sonostata fortunata perché quelledavanti sono cadute — scherza—. La giornata era bella, la ne-ve molle mi si addiceva così co-me il grande pendio alla par-tenza. Mi sono divertita mol-to». Tra gli uomini: Visintin hacommesso un errore in finale e

ha chiuso sesto, mentre Godi-no in semifinale è volato oltrele reti, senza conseguenze.

DUREZZA DA PAPÀ L’11esimavittoria in carriera — tutte dal2010 in poi — chiude la stagio-ne più bella di Roland Fisch-naller. Anche lui deluso a Sochi2014, anche lui rinato fino auna medaglia iridata — l’oro inslalom di Kreischberg — cheora lo rilancia verso i Giochidel 2018, nonostante la Coppadel Mondo sfuggita — è anda-ta a Kosir — e i dolori a un gi-nocchio. «A ottobre mi sonodetto “O quest’anno vado for-te, o smetto”. Ho trovato fidu-cia già in allenamento. Se l’an-no scorso tra le porte cercavo leinsidie, ora vedo dove posso at-taccare». Se Fisch è rinato, il merito va anche alla famiglia.«La mia compagna, Elizabeth,mi renderà papà ai primi dimaggio. L’anno scorso perdem-mo un bambino, fu durissima.Ora non gareggio più per me,ma per altre due persone. Co-me dice Vitali Klitschko, i papàcombattono più duro».

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Slalom parallelo a Winterberg (Ger). Uomini: 1. FISCHNALLER; 2. Karl (Aut); 3. Shipilov (Rus); 10. CORATTI; 13. MAR-CH; 16. FELICETTI; 20. BORMOLINI; 27. MICK. Classifica: 1. Kosir (Slo) 6250; 2. Fischnaller 3180. Donne: 1. Engeli (Nor); 2. Joerg (Ger); 3. Zavarzina (Rus);20. OCHNER; 30. BOCCACINI. Classifi-ca: 1. Zogg (Svi) 4740; 2. Kreiner (Aut) 4470; 16. Ochner 1498.Cross a Veysonnaz (Svi). Uomini: 1. Eguibar (Spa); 2. Olyunin (Rus); 3. Hill (Can); 6. VISINTIN; 12. GODINO; 22. PERATHONER; 24. MATTEOTTI; 35. LEONI; 36. CORDI; 46. SOMMARIVA. Donne: 1. MOIOLI; 2. Moenne Loccoz (Fra); 3. Trespeuch (Fra); 7. BRUTTO.

Stefano Arcobelli

L’ addio alle gare del francese Jason LamyChappuis sembra quasi il passaggio di te-stimone con Alessandro Pittin, confer-

matosi re dei mega-recuperi, stavolta addirit-tura 3’19” e 22 posizioni e a questo punto pron-to a dare l’assalto alla Coppa del Mondo dicombinata nordica. Ad Holmenkollen, dove aiMondiali 2011 non ebbe fortuna dopo il bronzoolimpico di Vancouver 2010, Pitbull torna sulpodio (dodicesima volta) e avvisa gli avversariprima di andare in vacanza: il fresco argentomondiale di Falun gli ha dato la svolta definiti-va anche dal grande trampolino. Terzo dietro ilnipponico Akito Watabe e Johannes Rydzek a18”, che lo aveva battuto in Svezia. Solo 9” die-tro il tedesco e ben 4” davanti al vincitore dellaCoppa del Mondo, l’altro tedesco Frenzel. Que-

sto super Pittin suglisci sembra quasi unatentazione per il ca-po del fondo Chenet-ti: lo vedremo in una15 km tl?

FIDUCIA In verità,Alessandro sta riac-quisendo quella si-curezza e fiducia daltrampolino perdute

a causa degli incidenti, che gli hanno stravoltoanche il modo di saltare.«Sono abbastanzasoddisfatto perché c’era molto vento sul secon-do salto che mi ha condizionato. Non mi sonofatto innervosire e ho recuperato, tenendo ilritmo quando ho preso Moan. Ho anche rifiata-to. La stagione è cominciata male ma finita be-ne. Spero di essere competitivo tutta la stagio-ne e continuo dal trampolino: per stare semprecon i primi nella prossima stagione».

Risultati. Hs114 (2)+15 km: 1. A.Watabe (Gia) 38’05”1 (11); 2. Rydzek (Ger) a 92 (6); 3. Pittin a 18”6 (25); 4. Frenzel (Ger) a 22”6 (5); 5. Braud (Fra) a 23”9 (9). CdM (finale): 1. Frenzel 945; 2. A.watabe 777; 3. Rydzek 731; 11. Pittin 378.

Sopra, Michela Moioli, 19 anni, guida sulle avversarie nel run di finale a Veysonnaz. Sotto, labergamasca e Roland Fischnaller, 34 anni AP/AFP

Da sinistra Alexis Pinturault, 24 anni, e Marcel Hirscher, 26 AP

SCI: SLALOM DONNE

Uragano Shiffrin ad AreMaze male: ora è dura1Tina è a 30 punti dalla Fenninger: da mercoledì le finali

«H o affrontato le pri-me gare di questastagione in modo

abbastanza arrogante, del tipo“Ora vado a vincerle”. E invecenon l’ho fatto, non ci sono an-data nemmeno vicina». AMikaela Shiffrin devono esserepesate parecchio, le brutte fi-gure di Levi — 11a —, Aspen—5a — e quella di dicembre adAre — 4a —. Perché da allora,sullo slalom ha impresso colfuoco il proprio nome. Ieri sul-la pista svedese — ma era suc-cesso anche a Kuehtai, a Zaga-bria, a Maribor e ai Mondiali diBeaver Creek — la sua superio-rità è stata impressionante.Due manche condotte senzasbavature, danzando su unpendio dolce e su una nevemolle, le hanno permesso dichiudere con 1”41 di vantaggiosulla seconda, la slovacca VelezZuzulova. La ceca Sarka Stra-chova, ha chiuso terza a 2”15, eall’arrivo davvero soddisfatta.

CROLLO MAZE L’iridata olim-pionica statunitense, 20 anni compiuti venerdì, arriverà alloslalom di sabato a Meribel con90 punti di vantaggio sulla sve-dese Hansdotter. Solo un nau-fragio potrebbe toglierle il ter-zo titolo consecutivo nella spe-cialità. Una che non andrà inFrancia serena, invece, è TinaMaze: se il 20esimo posto divenerdì le era costato il primoposto in classifica generale, il

16° di ieri le ha permesso di ro-sicchiare solo 15 punti AnnaFenninger. L’austriaca avevafatto il pieno in gigante e ieri sene è rimasta tranquilla, nonpartecipando alle gare tra i palistretti. Alle finali la slovenaavrà comunque una gara in piùa disposizione, ma vedendolacosì scarica e sconsolata, ieri,viene da pensare che non saràun gran vantaggio.

ITALIANE IN OMBRA Bruttagiornata per le azzurre: ChiaraCostazza ha chiuso 19esimadopo due manche anonime,Manuela Moelgg 23esima sen-za acuti. Saranno loro le soleitaliane tra le 25 migliori slalo-miste al via in Francia. L’uscitanella prima manche è infatticostata a Irene Curtoni il postonella gara finale.

si.ba.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mikaela Shiffrin, 20 anni, alla 14a vittoria in Coppa AP

Alessandro Pittin, 24 anni

OGGI IN TV SLALOM UOMINI

GIGANTE MASCHILE (Kranjska Gora): 1. Pinturault (Fra) 2’19”78; 2. Hirscher a 68/100; 3. Fanara (Fra) 93/100; 4. Ligety (Usa) 1”88; 5. Neureuther (Ger) 1”98; 6. Kristoffersen (Nor) 2”01; 7. NANI 2”16; 8. G. Cavaziel (Svi) 2”45; 9. Schoerghofer (Aut) 2”50; 10. SIMONCELLI 2”79; 11. BORSOTTI 2”79; 13. EISATH 2”93; 28. BLARDONE 10”49. Non qual II m.: Tonetti, Ballerin, Casse. Rit. I m.: Moelgg, Raich (Aut).Coppa del Mondo (32 prove): 1. Hirscher (Aut) 1208; 2. Jansrud (Nor) 1084; 3. Pinturault (Fra) 862; 5. Paris 745.Coppa gigante (7 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 640; 2. Pinturault (Fra) 455; 3. Ligety (Usa) 422; 9. nani 185.SLALOM DONNE (Are): 1. Shiffrin (Usa) 1’44”56; 2. Zuzulova (Slk) a 1”41; 3. Strachova (Cec) 2”15; 4. Noens (Fra) 2”24; 5. Gagnon (Can) 2”30; 6. Hansdotter (Sve) 2”54; 7. Holdener (Svi) 2”58; 8. Thalmann (Aut) 2”93; 9. Swenn Larsson (Sve) e Schild (Aut) 3”02; 16. Maze (Slo) 3”72; 19. COSTAZZA 3”72; 23. MOELGG 4”08. Non qual. II m.: S. Fanchini, Agnelli. Rit. I m.: I. Curtoni, Brignone.Coppa del Mondo (28 prove): 1. Fenninger (Aut) p. 1341; 2. Maze (Slo) 1311; 3. Shiffrin (Usa) 900; 13. N. Fanchini 404.Coppa slalom (8 prove): 1. Shiffrin (Usa) p. 579; 2. hansdotter (Sve) 489; 3. Maze (Slo) 389; 15. Costazza 130.OGGI Slalom maschile a Kranjska Gora (Slo, manche ore 9.30/12.30).Coppa slalom (8 prove): 1. Neureuther (Ger) p. 540; 2. Hirscher (Aut) 474; 3. Dopfer (Ger) 399; 4. Gross 384; 8. Razzoli 190.Da mercoledì a domenica finali della Coppa del Mondo a Meribel (Francia).TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport alle ore 9.25.

SnowboardRCoppa del Mondo

RMichela oggi tenta il bis, Roland era all’ultima gara 2015 e punta a Pyeongchang 2018

Page 33: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

33DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Andrea Buongiovanni

U n oro (nei 1500), unbronzo (nei 500) e il pri-mato nella classifica ge-

nerale parziale: cose da grandi,cose da Arianna Fontana. La24enne valtellinese è la reginadella seconda giornata deiMondiali di Mosca: mai avevavinto un titolo iridato. In prece-denza, tra Sheffield 2011 eShanghai 2012, era arrivata atre argenti nelle singole distan-ze e a due pesanti bronzi nell’al-lround. Oggi, tra i 1000 (daiquarti, con tutte le migliori inlizza) e i 3000 finali (per le pri-me otto del lotto), può puntareal colpaccio. Senza dimenticarela staffetta: la finanziera, insie-me a Lucia Peretti, Elena Vivia-ni e Arianna Valcepina, appro-fittando della squalifica della

Russia, vola in finale (a cinque).«E’ stata una giornata intensa –commenta compassata l’allievadi Kenan Gouadec – ma per tut-te. Lotterò fino in fondo».

L’ORO Il capolavoro arriva diprimo pomeriggio. Su quei1500 che fino a qualche temponon le era così congeniale. Giàin semifinale conferma di esse-re in gran condizione. Regola lecinque avversarie con autorità,compresa la sudcoreana ShimSuk-Hee, campionessa uscentee tra le più pericolose anche inquesta occasione. La finale, me-no di un’ora più tardi, per viadei ripescaggi, è affollata, a otto(e non a sei come di solito). Conl’azzurra ci sono le tre sudcore-ane (anche Choi Minjeong eKim Alang), la cinese TaoJiaying, la russa Prosvirnova, lacanadese Boutin e la giappone-se Kikuchi. Arianna le mettetutte in fila, nell’ordine, conShim Suk-Hee seconda a80/1000. E’ più forte dei giochidi squadra, è più forte di tutte. Ilsuo 2’31”392 resterà scolpito.«Mi sono mossa bene – ammet-te – respingendo a -6 giri unadelle sudcoreane, a -5 la cana-dese e firmando l’azione decisi-va a -2».

IL BRONZO Passano 40’ e la si-gnora Lobello, calottina rossada leader di classifica, torna inpista. Ci sono i quarti dei 500.Non sembra stanca: il turno,concluso con un probante43”833, va via facile. Restano inotto, è ora di semifinali. Della fi-naliste dei 1500 è rimasta soloChoi Minjeong. Un’altra mezzo-ra, un’altra volata. Arianna sta-volta non vince. A metterle ilpattino davanti, per 63/1000, è

TennisRIndian Wells

Pennetta e Errani okEliminata la VinciLe lacrime di Serena

I l viaggio di Flavia rico-mincia con un brillantesuccesso. La Pennetta,

detentrice del titolo a IndianWells (5.000.000 euro, ce-mento), inizia la difesa do-minando l’americaninaBrengle, numero 46 delmondo e una delle rivelazio-ni di inizio stagione (finale aHobart da qualificata e otta-vi agli Australian Open).Servizio e dritto, le basi deltennis contemporaneo: lanumero 16 del mondo mette4 ace, ottiene l’82% di punticon la prima e non concedepalle break. Bene così: «Misono svegliata tranquilla —confessa Flavia — poi ho co-minciato ad avvertire la ten-sione. Dopo il successo delloscorso anno è normale, hotanto da perdere. Oggi hocercato di rimanere concen-trata su tutti i punti ed è an-data bene». Avanza anche laErrani, che tuttavia si com-plica la vita nel secondo setcontro la cinese Zhu, quellache aveva eliminato la Schia-vone dando una bella lezio-ne di codardia sportiva su unpunto irregolare; tuttavia, alterzo turno non ci sarà il der-by con la Vinci, che disputaun gran match contro la Lisi-cki ma deve arrendersi ai 13ace della tedesca.

LE LACRIME DI SERENA Ilvenerdì californiano, invece,era stato tutto dedicato al ri-torno a Indian Wells di Sere-na Williams dopo 14 anni, dal successo in finale del2001 accompagnato da fi-schi razzisti. A giudicare dal-l’accoglienza, quel triste epi-

sodio giornata è morto e sepol-to. «We love you Serena», hagridato il pubblico accogliendocon una standing ovation la nu-mero uno del mondo, che non èriuscita a trattenere le lacrime:«E’ stata una giornata fantasti-ca per me, per il tennis femmi-nile, per tutto il nostro sport eper chiunque. Sapevo che si sa-rebbe aperto un nuovo capitoloquando ho accettato la wildcard per giocare qui. Ed ora cre-do che questo sia l’inizio di unanuova sfida».

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ri.cr.Uomini, primo turno: Berrer (Ger)b. Estrella Burgos (Rep. Dom.) 6-3 5-7 6-4; Sijsling (Ola) b. Krajinovic (Ser) 6-4 3-6 6-2; Haase (Ola) b. Bolt (Aus) 6-4 6-2; Hanescu (Rom) b. Youzhny (Rus) 6-3 6-4; Istomin (Uzb) b. Krajicek (Usa) 7-6 (5) 6-4; Kyrgios (Aus) b. Kudla (Usa) 6-4 7-5; Young (Usa) b. Carreno Busta (Spa) 6-3 6-4; Klizan (Slk) b. Andujar (Spa) 7-6 (4) 6-3; Stakhovsky (Ucr) b. Querrey (Usa) 2-6 6-4 6-2; BOLELLI b. Bellucci (Bra) 6-2 6-7 (3) 6-4; Johnson (Usa) b. Granollers (Spa) 6-2 6-3; Sock (Usa) b. Lu Yen-Hsun (Taiw) 6-7 (4) 6-2 7-5; Jaziri (Tun) b. Ito (Giap) 7-5 6-1; Schwartzman (Arg) b. Janowicz (Pol) 6-4 3-6 7-6 (3); Golubev (Kaz) b. Brown (Ger) 6-7 (4) 6-3 7-6 (2). Donne, 2° turno: S. Williams (Usa) b. Niculescu (Rom) 7-5 7-5; Halep (Rom) b.Gavrilova (Rus) 2-6 6-1 6-2; Safarova (Cec) b. Barthel (Ger) 6-4 7-6 (4); Sua-rez Navarro (Spa) b. Puig (P.Ric.) 6-1 6-1; Stephens (Usa) b. Kerber (Ger) 7-6 (6) 6-2; Pliskova (Cec) b. Arruabarrena (Spa) 6-3, 7-5; Pavlyuchenkova (Rus) b. Zahlavova Strycova (Cec) 6-3 6-3; Muguruza (Spa) b. Falconi (Usa) 4-6 6-2 6-3; Kuznetsova (Rus) b. Siniakova (Cec) 7-6 (2) 6-2; Svitolina (Ucr) b. Van Uytvanck (Bel) 4-6 7-6 (4) 6-1; Le-pchenko (Usa) b. Vickery (Usa) 6-4 6-1; Bacsinszky (Svi) b. Erakovic (N.Zel.) 4-6 6-3 6-2; Diyas (Kaz) b. Vekic (Cro) 6-3 6-3; PENNETTA b. Brengle (Usa) 6-4 6-2; ERRANI b. Lin Zhu (Cina) 6-0 4-6 6-2.; Lisicki (Ger) b. VINCI 6-1 5-7 6-4.

Flavia Pennetta, 33 anni, a Indian Wells difende il titolo 2014 AFPArianna Fontana, 24 anni, guida il gruppo ai Mondiali di Mosca: oro nei 1500, bronzo nei 500 e prima nella generale AP

la britannica Elise Christie, fre-sca campionessa d’Europa eacerrima nemica. In finale, conloro, approdano l’accreditatacinese Fan Kexin e la stessa ChoiMinjeong. Quattro giri e mezzoda bere d’un fiato. Fan Kexin èd’oro (43”866), all’ultima cur-va Arianna, terza, tenta il sor-passo sulla Christie. «Devo averimpuntato – racconta – e sonofinita lunga». Cade insieme aChoi Minjeong. Si rialza e chiu-de terza (53”723), di bronzo,consolidando la leadership. Sa-ranno in cinque a contendersi iltitolo allround. «Mi aspetto ditutto dalle sucoreane e FanKexin, sui 1000, è un osso duro.Poi la Christie...». In tribuna, alKrylatskoe, anche mamma Ma-ria Luisa, papà Renato, il fratel-lo Alessandro, il presidente fe-derale Andrea Gios e il vice Ser-gio Anesi, al seguito, avranno diche divertirsi...

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LA SITUAZIONE500

1. FAN KEXIN (CINA) 43”866

2. CHRISTIE (GB) 44”139

3. FONTANA 53”723

1500

1. FONTANA 2’31”392

2. SHIM SUK-HEE (S.COR) 2’31”472

3. CHOI MINJEONG (CINA) 2’31”502

CLASSIFICA GENERALE

1. FONTANA 47

2. FAN KEXIN (CINA) 34

3. CHOI MINJEONG (S.COR) 21

4. SHIM SUK-HEE (S.COR) 21

5. CHRISTIE (GB) 21

6. KIM ALANG (S.COR) 8

7. TAO JIAYING (CINA) 5

8. HAN YUTONG (CINA) 5

Il russo Elistratovguida la classificadegli uomini� UOMINI. 500: 1. Wu Dajing (Cina); 2. Lui (Ung); 3. Han Tianyu (Cina); 18. Confortola; 26. Dotti. 1500: 1. Elistratov (Rus); 2. Knegt (Ola); 3. C. Hamelin (Can); 12. Confortola; 22. Dotti. Classifica: 1. Elistratov (Rus) 36; 2. Wu Dajing (Cina) 34; 3. Knegt (Ola) 29; 19. Confortola; 26. Dotti.� DONNE. 500: 1. Fan Kexin (Cina); 2. Christie (Gb); 3. Fontana; 21. Viviani. 1500: 1. Fontana; 2. Shim Suk-Hee (S.Cor); 3. Choi Minjeong (Cina); 16. Viviani. Classifica: 1. Fontana 47; 2. Fan Kexin (Cina) 34; 3. Choi Minjeong (S.Cor) 21; 4. Shim Suk-Hee (S.Cor) 21; 5. Christie (Gb) 21; 19. Viviani.� IN TV: diff. RaiSport 2 ore 18, Eurosport 2 ore 17.

5� Le Nazionali oggi in gara nella finale della staffetta femminile. L’Italia (Fontana, Peretti, Viviani, A. Valcepina), sfida Cina, Sud Corea, Giappone e Ungheria

GhiaccioRMondiali short track a Mosca

Fontana da urloDomina i 1500 E’ oro mondiale 1Fantastica giornata: bronzo nei 500 e primo posto nella classifica allround. Oggi punta al titolo assoluto

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34 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

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35DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

L’ANTICIPO

Venezia tiene il passodi Milano: «Ma siamosu due piani diversi»1L’Umana vince a Pistoia, Recalcati frena«Non possiamo confrontarci con l’EA7»Peric, Stone, Ortner gli uomini decisivi

Attilio Caja, 53 anni, ha debuttato in A-1 a Roma 20 anni fa: ha totalizzato 449 gare con 8 società CIAM-CAST Hrvoje Peric, 29: 25 punti e 9 rimbalzi, 2a prestazione personale 2014-15 CIA

«Noi allenatorisiamo le vittimedel pettegolezzo»1Caja, di Varese: «Chi viene a vedere come lavoriamo?Contro Milano sarà tosta, serve una grande difesa»

Mario Canfora

S ono due le gare che AttilioCaja, dal 24 febbraio nuo-vo coach di Varese, vor-

rebbe sempre vincere e le segnacol circoletto rosso nella suaagenda: con Roma (e sette gior-ni fa gli è andata bene pur conmille patemi) perché dal 2002non è mai più riuscito a sedersisulla panchina della squadradella Capitale; e con l’OlimpiaMilano di Giorgio Corbelli (qui idue punti sono più complessi,anche per il fatto che oggi si gio-ca al Forum di Assago, in questastagione imbattuto in campio-nato), allenata prima dell’av-vento in società di Giorgio Ar-mani. «Era la stagione 2007-08,fu bellissima. Lasciammo il Pa-lalido per il Forum, c’era Galli-nari che in Eurolega fu l’mvpdei giovani e in campionatocentrammo la semifinale scu-detto dove fummo eliminati daSiena: ricordo che, sempre par-lando di A, non perdemmo maidue gare di fila, a testimonian-za della grande continuità direndimento».

Oggi c’è la grande classica di un tempo: Milano-Varese. Battere quest’Olimpia appare quasi im-possibile.«Le gare vanno sempre giocate,di sicuro affrontiamo la squa-dra più forte del campionato,rinfrancata dal successo di ve-nerdì in Eurolega contro Mala-ga. Hanno più talento, sono piùfisici, ma vediamo come riusci-remo a difendere. In settimanala squadra si è allenata bene, ri-sultando spesso presente con lamente che è poi la chiave di tut-to. Dove non può il fisico, è laconcentrazione a fare la diffe-renza».

Cosa le ha chiesto la società a Varese?«Una salvezza tranquilla, senzadover penare fino all’ultimagiornata e poi di lottare semprein casa, sbucciandoci le ginoc-chia e dando la sensazione dinon avere rimpianti: abbiamo3mila abbonati, al palazzo ven-gono in 4mila. Quando dai tut-to, i tifosi ti perdonano anchegli errori perché fanno parte delgioco. Ho parlato alla squadra,tutti hanno recepito l’invito.Questi ragazzi mi danno il pia-cere di stare in palestra e miaiutano a sentirmi felice».

I tifosi seguono anche gli allena-menti? «Certamente: in 25 anni non homai fatto sedute a porte chiuse,tutti devono capire come lavorala squadra. Non alleno da ieri,la gente che segue durante lasettimana non l’ho mai vista co-sì numerosa come succede a Va-rese. Sono contento, così non siva soltanto dietro al sentito di-re. Certe volte noi allenatorisiamo bollati con dei preconcet-ti, ma nessuno neppure ti dà la

soddisfazione di seguirti. Fatecicaso: spesso tra manager eagenti si dice “vado alla tal par-tita per vedere quel giocatore”ma mai “vado a seguire quel co-ach durante la settimana”. E co-sì emerge solo il pettegolezzo,mai la qualità del lavoro».

La presenza del suo predecesso-re Pozzecco è ingombrante? «Direi proprio di no, con lui c’èstato subito un rapporto chiaro.In questa settimana, per dire, loabbiamo visto solo martedìquando tutti noi siamo andati amangiarci una pizza dopo l’alle-namento. Lui passa in palestra,vero, ma è normale. D’altrondedirei che non ha fatto un passoindietro, ma solo laterale equindi non vive tutto in manie-ra rancorosa, anzi. Varese è ca-sa sua, non dimentichiamolo».

Solito quiz: sono davvero tanti gli extracomunitari in Italia?«Sì, ed è vero che tolgono spa-zio agli italiani. Quelli più fortigiocheranno sempre, sicuro,ma sono quelli che possono re-

stare in campo 10-15 minuti adessere penalizzati. Uno dei pro-blemi attuali resta comunque ilfatto che non si fa scouting suigiovani, degli americani si satutto, dei nostri zero. Di Bella,che ho allenato, era un giocato-re medio, e non aveva mai fattoun solo minuto in una rappre-sentativa giovanile. A furia digiocare 25’ di media è cresciutoe migliorato. Ricordo che MarioBoni fu preso da Codogno chelo girò a Vigevano in B-1. Noicon la Nazionale sperimentale(i cui tecnici sono Caja e Dal-monte, ndr) stiamo cercando discovare e far fare esperienza in-ternazionale a quei talenti dalleserie inferiori, come è accadutoper Mian e Pascolo».

Domanda sull’Italia di Pianigiani:cosa prevede per l’Europeo?«Se vengono Belinelli, Gallina-ri, Bargnani e Datome ci sarà dadivertirsi. Poi, Aradori, Cincia-rini, Gentile: sono quasi tutti alclou della carriera. Verrebbequasi da dire ora o mai più».

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ATTILIO CAJAALLENATORE VARESE

POZZECCO INGOMBRANTE?NO, L’HO VISTO

MARTEDÌ, ABBIAMO MANGIATO UNA PIZZA

QUI I RAGAZZIMI DANNO IL PIACERE

DI STARE IN PALESTRA E MI AIUTANO

A SENTIRMI FELICE

Filippo LaicoPISTOIA

N on concede sconti Ve-nezia che passa sulcampo dove hanno

sofferto Milano e Sassari con una prova concreta. So-no Goss e soci la principalealterativa alla capolista EA7.«Non possiamo metterci aconfronto con loro — diceRecalcati allentando la pres-sione sui suoi — siamo sudue piani diversi, siamo naticon obiettivi diversi: loro per vincere, noi per andareai playoff». Per passare a Pi-stoia l’Umana è dovuta risor-gere dal meno 13 del 12’ so-

spinta da Peric, da uno Stone indoppia doppia (13 rimbalzi)che si accende nei momenti de-cisivi e dal prezioso Ortner. Dalsorpasso di Dulkys al 18’ (45-47) in poi la Reyer non si è fattapiù riprendere.

INATTIVITA’ La Giorgio Tesi ve-niva da un lungo periodo diinattività (tra Coppa Italia erinvio di domenica una sola ga-ra nell’arco di un mese, peraltropersa) ma non era arrugginita,anzi parte a razzo, segnando 34punti nel primo periodo tiran-do con 75% dal campo. «Forseanche per questo poi non ab-biamo attaccato il canestro —recrimina Moretti — l’errore èstato di non difendere con at-tenzione ed alcune letture in at-tacco». L’Umana s’è affidata alungo alla zona: quando è man-cato il tiro, i biancorossi inevi-tabilmente sono andati in af-fanno. Milbourne che era parti-to a mille con 9 punti in 4’ hapoi avuto un problema ad unpiede che dovrà essere valutatoin vista del match di recuperodi mercoledì con Trento. Sonoarrivate a 7 le battute a vuotointerne di Pistoia.

TRASFERTE Quarto successo infila per Venezia e 9 vittorie su11 trasferte a testimonianzadella solidità del gruppo. «Cigodiamo il momento ma senzaeuforie — dice Recalcati —.Questo è stato un successo tut-t’altro che facile, poi abbiamoaumentato l’intensità difensivae per strafare abbiamo forzatoqualche conclusione. Per fortu-na abbiamo continuato a crede-re nella nostra difesa». Ora Ve-nezia deve alzare il proprio li-vello negli scontri diretti con leprime, finora tallone d’Achilledella stagione stagione.

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PISTOIA 82

VENEZIA 90

(34-26, 47-49; 61-66)

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA:Hall 8 (3/7, 0/1), Cinciarini 20 (2/6, 3/5), Williams 8 (4/7, 0/6), Milbourne 9 (3/6, 1/3), Amoroso 8 (0/1, 2/6); Easley (0/2), Brown 16 (3/4,0/3), Filloy 13 (2/3, 3/5). N.e.: Severini, Magro, Mastellari, D. Moretti. All.: P. Moretti.

UMANA VENEZIA: Stone 14 (5/10, 0/2), Jackson 10 (2/5, 2/3), Dulkys 4 (1/1), Peric 25 (7/12, 2/6), Ortner 13 (6/8); Ress 3 (0/1, 0/1), Nelson (0/2, 0/1), Goss 14 (3/7, 2/4), Ruzzier 6 (1/1, 0/2), Viggiano 1. N.e.: Romano, Ceron. All.: Recalcati.

ARBITRI: Lanzarini, Vicino, Weidmann.

NOTE - T.l.: Pis 21/22, Ven 21/24. Rimb.: Pis 37 (Filloy 7), Ven 38 (Stone 13). Ass.: Pis 14 (Hall 5), Ven17 (Jackson 4). Progr.: 5’ 18-12, 15’ 45-36 , 25’ 54-56, 35’ 68-74. Usc. 5 f.: Williams 38’ 51” (80-85). Spett. 4000 circa.

LA GUIDA

Cremona-Trento(a.r.-c.t.) Nel ritorno della gara che all’andata regalò tre supplementari, l’unico assente è Cusin della Vanoli, operato alla mano destra. Trento al completo.Arbitri: Mazzoni, Bartoli, QuartaAvellino-Sassari(l.z.-g.d.) Sidigas Avellino al completo con il neo acquisto, l’ex Marques Green, che non sarà a disposizione in attesa del nulla osta dalla federazione turca. Nel Banco Sardegna, Sosa rischia uno stop di 3 settimane per un problema alla mano, Chessa andrà a referto ma non giocherà, nei 12 entrambi i lunghi Kadji e Mboji.Arbitri: Biggi, Attard, Ranaudo. Milano-Varese(a.f.) Dopo il D’Antoni Day, già 8300 biglietti venduti per il derby. Milano al completo, come Varese per la prima volta in stagione, compreso Rautins

che rientra dopo la virosi.Arbitri: Taurino, Bettini, Paglialunga.Capo d’Orlando-Pesaro (cam.ca) Consultinvest al completo, ma ieri Raspino (febbre) era fermo.Arbitri : Paternicò, Sabetta, Calbucci. Cantù-Caserta(p.t.-l.b.) Cantù al completo, Caserta ancora senza Henry Domercant.Arbitri: Begnis, Baldini, Aronne. Bologna-Brindisi(l.a.-g.m.) Virtus al completo anche se la settimana è stata tribolata per Reddic (schiena), Mazzola (spalla), Hazell (caviglia). White ha recuperato dalla distorsione alla caviglia. Anche Brindisi incerottata: al solito ginocchio di Eric, si sono aggiunti i problemi per Harper e Pullen (botta al ginocchio per entrambi): tutti e tre giocheranno.Arbitri: Sahin, Seghetti, Lo Guzzo. Orario e TV: 20.30, RaiSport 1 Roma-Reggio Emilia (domani)CLASSIFICA: Milano 36; Venezia* 34; Sassari, Reggio Emilia 30; Brindisi 24; Trento** 22; Cremona, Bologna (pen. -2) 20; Pistoia, Cantù 18; Capo d’Orlando, Avellino 16; Roma, Varese 14; Pesaro 12; Caserta (pen. -1) 7.

Nota: * 1 gara più.** 1 in meno

A-2 GOLDAnticipo Tezenis Verona-Givova Napoli 90-68. Oggi (ore 18): Trieste-Manital Torino (ore 12, Skysport), Orange Moon Barcellona-Fileni BPA Jesi, Moncada Energy Agrigento-Angelico Biella, Novipiù Casale-Lighthouse Trapani, Dinamica Mantova-Assigeco Casalpusterlengo. CLASSIFICA: Verona 36; Brescia 34; Torino 26; Casale, Ferentino, Biella 24; Agrigento, Trieste 20; Trapani, Mantova, Casalpusterlengo, 16; Barcellona 14; Napoli 12; Jesi 10.

A-1 DONNEIeri: Fila San Martino Di Lupari-Techmania Battipaglia 92-67 Cus Cagliari-Passalacqua Ragusa 58-64. Oggi: Ceprini Orvieto-Famila Wuber Schio, Saces Napoli-Vigarano, Acqua&Sapone Umbertide-Parma.CLASSIFICA: Ragusa 38; Schio 34; San Martino 30; Venezia 28; Umbertide 26; Napoli, Lucca 24; Battipaglia 16; Vigarano, Cagliari 14; Parma, Orvieto 10; Trieste 2.

In campo alle 18.15 Bologna-Brindisi diretta RaiSport 1

NBA

Gallinari, che barba! 24 puntiWestbrook, un’altra perla

A rrivano i primi dellaclasse, e Danilo Gallinarigioca un’altra ottima

partita: Denver batte GoldenState, che fa riposare le sue duestelle Curry e Thompson, Gallosegna 24 punti, con 7 rimbalzi e9/11 ai liberi. Nelle ultime 13partite, dopo la sosta dell’All Star game, l’azzurro, che si stafacendo crescere una folta bar-ba, ha prodotto 17.3 punti dimedia con 4.5 rimbalzi. MelvinHunt, il nuovo coach che hapreso il posto di Brian Shawdandogli carta bianca, sostieneche anche il gioco di Danilo ècambiato dopo l’infortunio,quasi avesse preso coscienza di

essere un 2.08 e di poter tiraresopra la testa degli avversari.Russell Westbrook colleziona lasesta tripla doppia in 8 gare (29punti, 10 rimbalzi, 12 assist), con 15 punti nell’ultimo quartocontro Minnesota. Ma deve an-dare a questionare, a 2’ dalla fi-ne, per farsi aggiungere un rim-balzo su tap-in per aggiungereun’altra perla alla collezione.

� RISULTATI Charlotte-Chicago 101-91;Philadelphia-Sacramento 114-107; Bo-ston-Orlando 95-88 (Datome 3 punt i in7’); Toronto-Miami 102-92; Oklahoma Ci-ty-Minnesota 113-99; LAClippers-Dallas129-99; Denver-Golden State 114-103;Phoenix-Atlanta 87-96; Portland-De-troit 118-99 Danilo Gallinari, 26 anni REUTERS

BasketRSerie A: 7a di ritorno

Page 36: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

36 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Schiacciate in rosa, c’è il primo live1Alle 19 sul canale 59 la telecronaca di Modena-Conegliano di A-1. E alle 13 ospite la Schiavone

Mario Salvini

E’ il giorno della pallavolo.Su GazzettaTv siamo aldebutto della serie A-1

femminile, con la prima telecro-naca: alle 19, in diretta, sarà Liu-Jo Modena-Imoco Conegliano.Francesca Piccinini contro JennyBarazza, la palleggiatrice France-sca Ferretti contro la sua compa-gna azzurra, nonché miglior libe-ro del mondo, Monica De Genna-ro. La prima di tante sfide traquesto finale di stagione regolaree i playoff. Siamo infatti alla 20ª eterz’ultima giornata di regularseason, con Modena che, con No-vara ormai imprendibile, vuolequantomeno mantenere il secon-do posto in classifica, e Coneglia-no che deve resistere all’attaccodi Busto Arsizio per conservare il

quarto e dunque il vantaggio delfattore campo nei quarti di finale.All’andata fu uno spettacolo, conle venete che vinsero in casa altiebreak. A raccontarla Gian LucaPasini, insieme a Rachele Sangiu-liano, campionessa del Mondodel 2002, che proprio a Coneglia-no, quattro anni fa, ha chiuso lacarriera italiana prima di un’ulti-ma stagione in Francia, a Le Can-net. Debutto in telecronaca, quin-di, per il campionato delle ragaz-ze che ci hanno esaltato duranteil mondiale di settembre in Italia.Torneo che insieme a quello ma-schile e a tutto il movimento delleschiacciate diventa materia di

talk show e approfondimenti algiovedì, alle 14.15 in «Sottorete»,condotto da Sarah Castellana.

SCHIAVONE SHOW Ma primadel volley, oggi, in Gazzetta Newsdelle 13 si parlerà di tennis, conFrancesca Schiavone ospite. Cisarà quindi modo di sentirla rac-contare del recente siparietto di-ventato virale sul web. La suaprotesta contro Lin Zhu, l’avver-saria che l’ha eliminata a IndianWells. Nel secondo set la cinese siè esibita in uno strano punto do-po aver colpito la palla al secondorimbalzo (non visto dall’arbitro).Francesca ha protestato, l’ha invi-tata ad ammettere l’irregolarità:«Questo è sport, e noi stiamo an-dando in diretta tv», l’ha avverti-ta. Invano. Il video sta facendo ilgiro del mondo.

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� A sinistra un attacco di Francesca Piccinini, 35 anni, una delle tante protagoniste della sfida di stasera tra la Liu-Jo Modena e l’Imoco Conegliano per la 20ª giornata della A-1 femminile. A destra Francesca Schiavone, 34 anni, ospite in studio a Gazzetta News delle 13 TARANTINI - EPA

LA GUIDA

MATTINA 07 11X90 07.05 Explorers : Avventure Pericolose S1 07. 35 Explorers: Avventure Pericolose 08.01 11X90 08.05 Sport Science 09 Gazzetta News 09.15 Gazzetta News 09.30 Gazzetta News 09.45 Gazzetta News 10.00 11X90 10.05 Condò Confidential 10.35Magazine Sci Alpino 11 11X90 11.05 Bomber 12 11X90 12.05 The Speedgang - la banda dei Motori 13 Gazzetta News 13.30Gazzetta News

POMERIGGIO 14 Gazzetta Live: 27ª giornata del campionato di serie A di calcio 17.35Explorers: Avventure Pericolose 18 11X90 18.05 Sport Science 19 Pallavolo donne: Modena-Conegliano (diretta)

SERA 21 11X90 21.05Pazzi per i Derby: Olimpiakos-Panathinaikos 22 11X90 22.05 Bomber 23 Gazzetta News 23.30Gazzetta News

Dalle 7 le notizieIl Live del calcioe la derby-mania

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Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciar inviata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

NOVARA PRIMABERGAMO-NOVARA 1-3(22-25, 25-20, 28-30, 22-25) FOPPAPEDRETTI BG: Blago-jevic 8, Paggi 5, Radecka 3, Loda 15, Melandri 7, Plak 23, Merlo (L), Sylla 3, Mori. N.e. Mambelli, Deesing. All. Lavarini.IGOR NOVARA: Hill 15, Chirichella 7, Barun 23, Klineman 9, Guiggi 18, Signorile 1, Sansonna (L), Bonifacio 1, Alberti, Partenio. N.e. Kim, Zanette. All. Pedullà ARBITRI: Zanussi e Gini

NOTE Spett. 2001, incasso 15.453. Durata set: 26’, 27’, 38’, 26’ tot.117’. Foppa: b.s. 10, v. 2, m. 9, s.l. 4, e. 32. Igor: b.s. 16, v. 2, m. 2, s.l. 3, e. 25. T.Gazzetta: 6 Guiggi 5 Barun 4 Sansonna 3 Merlo, 2 Pak, 1 Hill

Oggi (20ª, ore 18): Piacenza-Busto; Modena-Conegliano (ore 19); Scandicci-Casalmaggiore; Urbino-Firenze; Forlì-Montichiari. Classifica: Novara 52; Modena 42; Casalmag. 41; Conegliano 35; Busto 34; Piacenza 32; Bergamo 31; Montich. 28; Scandicci 21; Firenze 20; Forlì 5; Urbino 4.

Siamo in onda!R

Page 37: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

37DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Rolando Despaigne Jurquin, 27 anni, arrivato dall’Olimpiakos Pireo

Ecco il nuovo Despaigne:Molfetta vedei playoff vicini 1Nel finale il cubano trascina i pugliesi al 3-2 nello «spareggio» con Piacenza

Francesco VerdescaMOLFETTA (BARI)

C he passo avanti , per Mol-fetta, verso i playoff. Iltraguardo che ora per

Piacenza è sempre più lontano.Il tutto dopo una gara equili-brata, a tratti spettacolare. Intribuna, il c.t. Mauro Berruto,che si sarà gustato Bossi, il be-niamino di casa, e il piacentinoAlletti. Entrambi hanno gioca-

to benissimo. Ma una menzio-ne a parte, la merita il martellocubano Jurquin Rolando De-spaigne, 27 anni, soprannomi-nato Rolly, che è entrato defini-tivamente nel 4° set e nel tie-break ha diviso con il connazio-nale Raydel Hiererzzuelo imeriti principali del successo.Per lui 14 punti, con il 65% su20 attacchi. «Una bella partita.Combattuta. Davvero impor-tante per il Molfetta che credenei playoff». Queste le sue pri-

me parole, subito dopo la festa.

Sei ritornato anche quest’anno acampionato iniziato, cercato daidirigenti per irrobustire il repar-to degli schiacciatori...«A Molfetta mi trovo, benissi-mo. Sono stato chiamato comel’anno scorso a campionato ini-ziato. Mi hanno cercato. I diri-genti credono in me. Sono cre-sciuto, dopo aver giocato in Gre-cia con l’Olympiakos. Sono unviaggiatore a cui piace il volley.Mi impegno, lavoro sempre du-ro. Qui mi piacciono molto lacittà e l’ambiente».

C’è tanta simpatia attorno a te…«Effettivamente, anche se nongioco molto in questa squadra,ma entro a partita iniziata, forseper togliere le castagne dal fuo-co, tutti mi vogliono bene. Sonoper molti l’ancora di salvezza. Mi va bene così. Sono felice perquesta vittoria. Per i playoff an-cora un piccolo sforzo domeni-ca prossima contro Ravenna. Untraguardo davvero importanteper un cubano che torna semprein Puglia per sbalordire».

MOLFETTA-PIACENZA 3-2

(23-25, 25-19, 21-25, 25-18, 15-13)

EXPRIVIA NELDIRITTO MOLFETTA:

Piscopo, Torres 23, Sket 8, Candellaro 12, Hierrezuelo 6, Noda Blanco 14; Romiti (L), Del Vecchio, Bossi 13, Por-celli(L), Despaigne 14. N.e. Spirito, Blagojevic. All. Di Pinto.

COPRA PIACENZA: Papi 10, Tencati 8, Poey 24, Zlatanov 16, Alletti 11, Rodriguez Tavares 4; Mario (L), Marra (L), Massari 1, Ostapenko, Kohut 2. Ne: Ter Horst, Meoni. ARBITRI: Zavater, Bartolini.NOTE Spettatori 1416, incasso 3515 euro. Durata set 29’, 30’, 30’, 25’, 19’ tot. 133’ . Exprivia: battute sbagliate 19, vincenti 9, muri 14, errori 24. Copra: b.s. 9, v. 8, m. 12, e. 19. Trofeo Gazzet-ta: 6 Hierrezuelo, 5 Despaigne, 4 Poey, 3 Bossi, 2 Torres, 1 Tencati

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OGGI ORE 18

PERUGIA-MACERATA (an.me.-m.g.) E’ il remake dell’ultima finale scudetto. Perugia avrà tutti a disposizione. Staffette tra Beretta e Barone e tra Giovi e Fanuli (entrambi ex). Reduce da sette successi consecutivi, Macerata senza Baranowicz e con Monopoli palleggiatore, in panchina aggregato il baby alzatore Sitti. Kurek, che ha saltato qualche allenamento in settimana, in ballottaggio con Parodi per far coppia con Kovar. Vista la grande richiesta, il botteghino del PalaEvangelisti aprirà oggi alle 13.In tv: ore 17 diretta RaiSport 1LATINA-MODENA (p.a. - p.r.) Previsto il tutto esaurito al Pala Bianchini per l’arrivo di Modena leader imbattuta nel ritorno. Entrambe al completo, per Modena dubbio in banda: potrebbero giocare Ngapeth e Petric, con Kovacevic in panchina. RAVENNA-VERONA (s.cam-r.pu.) Ravenna dovrebbe confermare il sestetto che ha battuto Padova e Stella Rossa anche se Cester è ormai pronto, quindi al centro Mengozzi-Ricci. Verona ha perso una sola partita nelle ultimi 11 (a Trento) e punta 4° posto.TRENTO-SANSEPOLCRO (niba-an.me.) Per Trento dubbio Solé: ha rimediato una botta ad una mano in Cev in Belgio. Stoytchev deciderà in mattinata: pronto Burgsthaler. Nel Sansepolcro, con Baroti indisponibile, opposto gioca Maric. Al centro staffetta Aganits- Franceschini. In banda Della Lunga, preferito a Dolfo. MILANO-MONZA (c.mus.-giu.ma.) (c.mus.) Derby fondamentale tra Milano e Monza. Milano vuole togliersi dall’ultimo posto, Monza, vuole vendicare la sconfitta dell’andata e sogna i playoff, Vacondio ci crede.Milanesi al completo, monzesi con problemi al centro: out per infortunio Elia (al suo posto titolare lo spagnolo Vigil Gonzalez), Gotsev sarà valutato nel prepartita per una distorsioneRiposa: PADOVACLASSIFICA: Modena 54; Trento 50; Macerata 48; Verona 44; Perugia 42; Latina 35; Molfetta 29; Ravenna 28; Piacenza 22; Monza 18; Padova 12; Sansepolcro 10; Milano 7.

Perugia-Macerata:Monopoli in regiaTrento: dubbio Solé

PallanuotoRL’8a di ritorno

L’urlo della Pro Recco:sorpasso sul BresciaLa Florentia è in A-2

L’ 8a di ritorno consegna il pri-mato alla Pro Recco e certi-fica la retrocessione della

Florentia.

PRO RECCO-BRESCIA 9-8(3-2, 2-0, 3-3, 2-2)Pro Recco: Tempesti, D.Pijetlovic, Prlainovic 4, Felugo, Giacoppo 2, F.Di Fulvio 1, A.Fondelli, N.Gitto 1; Giorgetti, Aicardi, Figari 1. N.e. Barattini, Pasto-rino. All. Milanovic. Brescia: Del Lungo, C.Presciutti, Molina 1, Rizzo 1, Bodegas 1, D.Fiorentini, Napolitano 1; Bruni, Giorgi 1, Pagani 1, Nora 1, N. Presciutti 1. N.e. Dian. All. Bovo. Arbitri: Gomez e Severo. Note: sup. num. Pro Recco 7 (4 gol), Brescia 8 (5). (i.v.) La Pro Recco ipoteca il primo posto in regular season. Ma il Brescialancia il messaggio che, anche se i liguri potranno sfruttare il fattore campo, sarà battaglia. ACQUACH.-BOGLIASCO 15-12(3-2, 5-3, 3-2, 4-5)Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez, Rossi, Paskvalin 5, Scotti Galletta 1, Petkovic 1, Lanzoni 3 (1 rig.), Marziali 1, S.Luongo 3, Valenti-no, Astarita 1, M. Gitto. N.e. Lamoglia. All. Brancaccio (De Crescenzo squali-ficato). Bogliasco: Prian, De Trane, A.Di Somma 1, Gavazzi 2, E.Di Somma 3, Ravina, Loomis 2, Monari, Guidaldi 1, Novara, Deserti 3, Insollitto. All. Bettini. Arbitri: Centineo e Lo Dico. Note: sup. num. Acquachiara 12 (7), Bogliasco 10 (5). (f.nap.) SPORT M.-LAZIO 16-11(7-4, 1-3, 5-1, 3-3) Bpm Sport Management: Volarevic, M.Luongo 4, Binchi, Zimonjic, D.Filipo-vic 5, A.Di Fulvio, B.Ivovic 1, C.Di Fulvio, M.Lapenna 2, Bini 3, Razzi, Sadovyy 1, Conti. All. Averaimo. Lazio: Vespa, Samuels 2, Di Rocco 1, Africa-no 1, Gianni, Colosimo 2, Cannella 2, Vittorioso 1, Leporale, A.Calcaterra 1,

Maddaluno 1, Mele, Correggia. All. Cian-friglia. Arbitri: Pascucci e Calabrò. Note: s.num. Sport M. 13 (3), Lazio 9 (4).(giu.ma.)COMO-POSILLIPO 7-12(4-3, 1-2, 0-4, 2-3)Como: Oliva, Foti, Krizman 1, Susak, Busilacchi 1, Ferraris 2, Milakovic, Jelaca 3 (1 rig.), Pellegatta, E.Pagani, Gaffuri, Cesini, Garancini. All. Stritof. Posillipo: Caruso, Dolce, Briganti, Foglio, Klikovac 2, Radovic 5, Renzuto, Gallo 1, Russo, Bertoli 1, Mandolini 2, Saccoia 1, Negri. All. Oc-chiello. Arbitri: Ricciotti e Rovida. Note: sup. num. Como 10 (3), Posillipo 11 (1). (si.cle.)ROMA VIS NOVA-CAN.NAPOLI 7-7 (1-2, 2-1, 4-3, 0-1)Roma Vis Nova: Bonito, Pappacena, Murro,C.Mirarchi 1, Banovac, Parisi 1, Spinelli, Innocenzi 2, Vitola, Rigo 1, Reynolds 2, Cuccovillo, Nicosia. All. Ruffelli. Can.Napoli: Turiello, Buonocore, Di Costanzo, Migliac-cio, Da.Brguljan 2 rig., Borrelli 1, Ronga, Campopiano 1, G.Mattiello 1, Velotto 1, Baraldi 1, Esposito, Vassallo. All. Zizza. Arbitri: Ceccarelli e Piano. Note: sup num: Roma 12 (3), Can.Napoli 7 (2). (g.sc.)FLORENTIA-SAVONA 12-14(1-4, 4-3, 4-4, 3-3)Florentia: Mugelli, Gambacorta 1, Cop-poli 3, Panerai 2, Dani 1, Brancatello 2, Gobbi 3; E.Calcaterra, Liang Nianxiang, Bosazzi, Gragnani, Tan Feihu. N.e. Pez-zulla. All. Vannini. Carisa Savona: Anto-na, Alesiani 4, Damonte 3 (1 rig.), L.Bian-co, Mistrangelo 2, G.Bianco, G.Fiorentini 5; Colombo, Fulcheris, Tomasic, Agosti-ni. N.e. Giunta, Missiroli. All. Angelini. Arbitri: Navarra e Riccitelli. Note: sup. num. Florentia 8 (6), Savona 7 (4). (a.p.)

Class.: Pro Recco 54; Brescia 52; Ac-quachiara 44; Sport M.41; Savona 28; Posillipo 26; Can.Napoli 23; Como 19; Bogliasco 18; Lazio 16; Vis Nova 10; Florentia 4. Pr. turno (21/3): Savona- Vis Nova, Acquachiara-Como, Boglia-sco-Lazio (20/3), Can.Napoli-Sport M., Posillipo-Pro Recco, Brescia-Florentia.

PallavoloRSuperLega: anticipo della 23ª giornata

Page 38: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

38 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Page 39: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

39DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

1CAGNOTTO SENZA FINALE (al.f.) Tania Cagnotto resta fuori dalla finale dei 3 m alle World Series di Pechino: la bolzanina, 296.15 punti, non è andata oltre il 5° posto nella sua semifinale. Decisivo l’errore nel doppio e mezzo ritornato (31.50). Prime le cinesi Shi Tingmao (389.60) e He Zi (372.90), 3a Ware (335.25).TUTTENOTIZIE

IPPICA

Riapre San Siro Trotto a Padova:2 Gran Premi

ATLETICAESORDIO INDIVIDUALEPER BOLT: 46”37(si.g.) A sorpresa, Usain Bolt ha disputato ieri la seconda gara stagionale a Kingston (Giam), nel Foster Classic, vincendo la sua serie dei 400 in 46”37. Il 28 febbraio aveva corso la 4x100 coi Racers Lions a Kingston, secondi dietro l’Utech. � CROSS (g.l.g.) Con le staffette, vinte da Trieste (uomini) e da Bergamo 1959 (donne), si sono apertia Fiuggi (Fr) i Tricolori di cross. Oggi dalle 10 tutte le categorie. Attesi Lalli, De Nard e Crippa. Fra le donne Inglese-Weissteiner. Ore 13 su RaiSport 2.� RUDISHA OK (si.g.) A Sydney (Aus), 1’45”01 negli 800 per David Rudisha (Ken) all’esordio stagionale. Alto: Starc 2.30. Donne. 200 (+0.6): 3. Pearson 23”44. Disco: Samuels 66.21. � PODIO ROSA (si.g.) A Leiria (Por), in Coppa Europa lanci, podio per Chiara Rosa. Uomini. Disco. I: Kupper (Est) 66.67. II: 2. Apolloni 60.04; 3. Faloci 59.83. Martello. I: Pars (Ung) 79.24: 15. Vizzoni 68.13. U23: 9. P. Di Blasio 67.24. Donne. Peso: Leantsiuk (Bie) 18.56; 3. Rosa 17.38; 9. Nicoletti 16.36. Giavellotto. II: Jemai 55.54; 3. Bani 51.32.

BOXE� FOCOSI CAMPIONE (r.g.) A Falconara Marittima (An), Michele Focosi (20-3-2) conquista la vacante cintura leggeri Ibf del Mediterraneo, battendo ai punti (117-110, 117-110, 114-112) Bence Molnar (Ung, 11-5), al tappeto nel 7°. � BERTO C’E’ (r.g.) A Ontario (Usa), Andre Berto (Usa 30-3) conquista il vacante interim welter Wba su Josesito Lopez (Usa, 33-7) ko 6: sarà sfidante del vincitore Mayweather-Pacquiao. Il mongolo Nyambayar (1) batte ko1 Gabriel Braxton (Usa 2-8). � WSB (r.r.) Cuba batte Algeria 5-0 a L’Avana e resta in testa al girone A delle World series con 27 punti, +6 dalla Russia (5-0 ai cinesi).

CANOA � MOLMENTI PAPA’ (a.fr.) Ieri Daniele Molmenti è diventato papà: alle 12.14 a Pordenone la moglie Eleonora ha dato alla luce Martino, pesa 3.04 kg, è lungo 49 cm.

HOCKEY GHIACCIO� SEMIFINALI (m.l.) Gara-3 (su 7) delle semifinali scudetto: Val Pusteria-Renon 4-1 (0-0, 1-0, 3-1, serie 2-1); Asiago-Milano 3-2 (0-1, 2-1, 1-0, s. 3-0).� EBEL (m.l.) Bolzano a Linz per gara-5 (su 7) dei quarti di Ebel sul 2-2.

HOCKEY PISTA� CAMPIONATO (m.nan) La 22a: Cgc Viareggio-Breganze 6-2, Correggio-Bassano 3-4, Matera-Follonica 4-8, Trissino-Forte 3-2, Giovinazzo-Prato 4-2, Pieve-Sarzana 10-4, Lodi-Valdagno 6-3. Class.: Forte 54, Breganze e Cgc Viareggio 47, Valdagno 46, Bassano 41, Trissino 39, Follonica 30, Lodi 29, Pieve 28, Giovinazzo 24, Matera 23, Sarzana 19, Prato 8, Correggio 6.

IPPICA� IERI 14-3-7-4-12 A Bologna (m 2060): 1 Padania Zeta (2080 A. Gocciadoro); 2 Naxos; 3 Picolit; 4 Rublo dei Greppi; 5 Osiris d’Alfa; Tot.: 2,33; 1,71, 2,70, 3,37 (24,15). Quinté: n.v. Quarté: 695,50.Tris: 88,08. � OGGI SI CORRE A Trotto: Napoli (14.35), Padova (14.45) e Montegiorgio (15.20). Galoppo: Milano (14.40), Roma (14.30) e Pisa (15).

JUDO� CENTRACCHIO (e.d.d.) Maria Centracchio (57) vince l’African Open a Casablanca, per il ranking olimpico.

PALLAMANO� PLAYOFF (an.gal.) La 2a. Gir.A: Pressano-Cassano Magnago 25-26; Bolzano-Trieste 34-26. Classifica: Bolzano 15; Pressano, Trieste 6; Cassano Magnago 3. Gir. B: Carpi-Estense 38-24; Romagna-Ambra 19-17. Cl.: Romagna 15; Carpi 12; Ambra 3; Estense 0. Gir. C: Fasano-Fondi 29-25; Albatro-Dorica 30-23 (g. 12/3). Cl.: Fasano 15; Albatro 9; Fondi 6; Dorica 0.

PALLANUOTO� DONNE La penultima: Prato-Orizzonte 7-7, Rapallo-Firenze 15-9, Padova-Messina 5-4, Cosenza-Sis Roma 10-8, Bogliasco-Imperia 8-10. Class.: Padova 46; Messina 41;

Imperia 38; Bogliasco 27; Rapallo 25; Prato 23; Orizzonte 21; Cosenza 10; Roma 7; Firenze* 4. (*in A-2)

SPORT INVERNALI� FREESTYLE, BERTAGNA 5a A Silvaplana (Svi), nello sci slopestyle, Silvia Bertagna 5a. Uomini: 1. Stridsberg-Usterud (Nor); 28. SCHENK; 29. CANAL; 35. LASTEI; 38. SILVESTRI. Donne: 1. Sjaastad Christiansen (Nor); 5. BERTAGNA. � SKICROSS Skicross di Coppa a Megeve (Fra). Uomini: 1. Chapuis (Fra); 16. THANEI. Donne: 1. Holmlund (Sve); 10. WOLFSGRUBER; 13. PIXNER. � SNOWBOARD Slopestyle a Spindleruv Mlyn (R.Cec). Uomini: 1. Koch (Svi); 20. LAUZI; 29, MAFFEI. Donne: 1. Maas (Ola); 14. BARENGO.

VELA� VOLVO RACE (r.ra.) L’equipaggio femminile di Team SCA ha vinto la In Port Race di Auckland.

rando il record della rassegnache apparteneva da un annoper 6 centesimi in più alla sfor-tunata francese Camille Muffat.Al mattino, Fede fa vedere pro-gressi nella sua nuotata più inpresa, vira in 26”79 e tocca ter-za in 54”52: l’olimpionica Kro-mowidjojo è sui livelli dell’az-zurra (54”31), la Heemskerkconferma di essere in un moodsuper (53”79). «Femke passanei 200 sl in 56”, che sarebbeper la mia gara ideale, io sonoancora sui 58” e dunque i 100 linuoto per migliorare questoaspetto, devo velocizzare la re-sistenza ad andature più alte. Epoi sono contenta, io 54”30 lonuotavo a 15 anni, e sono anco-ra qui a lottare». Nei 400, Fedescatena l’ardore di una rilancia-ta Diletta Carli e la infilza dimezzo secondo in 4’08”29. «So-no troppo lunghi per me, forse li

nuoterò ai Primaverili, ma maipiù in gare internazionali. Vo-glio focalizzarmi solo sui 200 ele staffette» chiosa una Fede«soddisfatta» nell’impatto conla vasca lunga e al cospetto diuna Heemskerk «che è dell’87 esta dando il meglio di sé adesso.Anche io fino a Rio cercherò disuperarmi».

RANA E FARFALLA Come fa digara in gara Arianna Castiglio-ni, diciassettenne ranista d’as-salto che passa in un battibale-no dall’1’07”16 di Marsiglia aquesto 1’07”09, adesso 2° cronoitaliano alltime. «Mi aspettanodue anni importanti e questi ri-sultati sotto carico fanno spera-re bene» fa il bronzo europeodei 100, il cui obiettivo è la fina-le iridata riuscita già due annifa al compagno di allenamentiRivolta nei 100 farfalla: Matteo

Liddo. Ne esce fuori un 58”29,che è già 7° stagionale. Iaia è or-mai da 57”.

SPRINT Marco Orsi si confermail padrone dello sprint: al matti-no nei 100 in 49”36 (che di que-sti tempi ha il suo peso se ai 59virasse in 22”74 come Leonardie non in 23”01) su Filippo Ma-gnini (49”79), di pomeriggio

nei 50 sl in 22”22 facendoerrori nella respirazione. Ilbolognese si tuffa sicuro econvinto nella grande batta-glie con i compagni di staf-fetta e trova in Bocchia (2° in22”22, al mattino 22”17 nelpassaggio ai 100) il pungolonei 50. Fra un mese la veri-tà...

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Federica Pellegrini, 26 anni, nuotava 54”30 nel 2004: ieri 54”52 LAPRESSE

� E’ metà marzo e, come da tradizione, riapre il galoppo milanese. Stavolta nel segno delle novità: tribuna principale completata, un nuovo ristorante e una serie di iniziative, anche per i più piccoli. Oggi l’attesa prima stagionale (inizio alle 14.40) si regge come di consueto sul Premio d’Apertura, handicap sul miglio per gli anziani che dal 1921 segna l’inizio della nuova stagione. Sono ben 14 a sfidarsi con Screaming Eagle, Mujas e Indian Pacha tra i più attesi. Sul fronte del trotto riflettori su Padova che vive la sua giornata più importante con due Gran Premi sul miglio. Si parte con il Città di Padova (ore 16.05) per i quattro anni che ha in Saikala una netta favorita, dopo l’assolo nel Firenze, sua ottava vittoria consecutiva. Smeralda Jet, in pole, e Santiago d’Ete gli avversari. Poi il Padovanelle (ore 17.25) per gli anziani che vivrà sulla sfida tra Re Italiano Ur, che tenterà la fuga forte del numero 1, e Radiofreccia Fi (rientrata alla grande nel Ponte Vecchio) che cercherà di andarlo a prendere. Owen Cr e Orsia i terzi incomodi.

SCI DI FONDO: 50 KM

Holmenkollenal fotofinishVince Roethe

� Fino a 20 km Roland Clara ha lottato stando anche davanti nella 50 km tl come ai Mondiali 2011, poi anche lui ha patito la stanchezza ed ha chiuso con un solo punto di consolazione, 3°. Francesco De Fabiani, invece, col cambio di passo, non era quello del trionfo nella 15 km tc di Lahti ed ha chiuso 52° ma ha raggiunto un traguardo non solo simbolo: ha vinto la classifica di Coppa del Mondo under 23. Quella di specialità distance l’ha invece vinta dario Cologna, il triolimpionico svizzero e grande deluso dei Mondiali di Falun che incredibilmente ha perso solo al fotofinish la vittoria nella classica 50 km nel tempio del fondo. L’ha spuntata in spaccata il norvegese Sjur Roethe, che sale sul podio col vincitore della Coppa del Mondo assoluta (una conferma) mentre Northug, 4 ori a Falun, è solo 39° e si prepara a scontare 50 giorni di domiciliari per la condanna dell’incidente in auto di un anno fa. Oggi (10.30, dir. Eurosport) 30 km femminile con l’apoteosi norvegese: nessuna azzurra in gara.50 km tl uomini: 1. Roethe (Nor) 1h54’44”9 (ff); 2. Cologna s.t.; 3. Sundby (Nor) a 5/10; 4. Dolidovich (Bie) a 8/10; 5. Hellner (Sve) a 1”2; 6. Holund (Nor) a 2”6; 30. Clara a 5’47”3; 52. De Fabiani a 11’39”6. CdM (finale): 1. Sundby 1364; 2. Cologna (Svi) 1059; 3. Northug (Nor) 961; 14. Pellegrino 376; 18. Clara 352, 21. De Fabiani 309. C.distance: 1. Cologna) 797; 2. Sundby 696; 3. Belov (Rus) 447; 13. De Fabiani 259 (1° ranking u.23: p. 309).

BIATHLON: MONDIALI

Staffetta uominiOro GermaniaBjoerndalen fa 40

� KONTIOLAHTI (Fin) Ai Mondiali finlandesi la Germania dopo quella femminile vince anche la staffetta maschile, conquistando l’oro in un grand evento dopo 11 anni (ultimo successo a Torino 2006). Decisiva la terza frazione di un grande Peiffer. Argento alla Norvegia che aveva vinto le ultime quattro edizioni dei Mondiali, ma nuovo straordinario traguardo raggiunto da Bjoerndalen, che mette al collo la medaglia iridata numero 40. Terza la Francia dei fratelli Fourcade. Italia con le prime fino al primo poligono della terza frazione, quando un errore di Bormolini preclude ogni possibilità con un giro di penalità. Oggi si chiude con le due mass start (donne 13.30 con Wierer e Oberhofer, uomini alle 16.30 con De Lorenzi), diretta Eurosport. Uomini, staffetta 4x7.5 km: 1. Germania (Lesser, Boehm, Peiffer, Schempp) 1h13’49”5 (0+3); 2. Norvegia a 15”4 (0+6); 3. Francia a 33”6 (0+4); 12. ITALIA (De Lorenzi, Hofer, Bormolini, D. Windisch) a 3’03”2 (1+9).

Pellegrini acceleraNei 100 sl in 54”52«Come 11 anni fa»1Fede battuta solo dalle olandesi, poi vince i 400 sl: 4’08”29. Bianchi 58”29 nei 100 delfino, Castiglioni ok

NUOTO: A MILANO

L’arrivo vittorioso di Schempp AFPRiapre San Siro galoppo DE NARDIN

perde da Codia (52”47, non di-stante dal personale di 52”32)ma sembra aver ritrovato lesensazioni giuste. Che di sicuroha nella corde Ilaria Bianchi,l’ex iridata di vasca corta, finali-sta mondiale ed olimpica, sem-pre alle prese con i primi 50 me-tri («ancora un po’ lentina27”57») ma efficace e pungola-ta al punto giusto da Elena Di

Stefano Arcobelli

F ede, Arianna e Ilaria. Ledonne d’Italia che guar-dano il mondo dalla fi-

nestra nella seconda giorna-ta del 5° meeting di Milano.Che lanciano messaggi ai ri-spettivi allenatori. Che cer-cano conferme nel mezzodell’ultima fase di carichi pe-santi, a un mese dalle sele-zioni per Kazan. Dopo i 200stile libero da 1’57”49 che, sepotesse rifarli, non li condur-rebbe nella prima parte «sot-to ritmo, ma era la mia primagara», Federica Pellegriniregge al meglio il confrontonei 100 sl con velociste purecome Femke Heemskerk eRanomi Kromowidjojo, e siregala una vittoria nei 400 slsu una ritrovata Carli miglio-

LA GUIDA

(al.f.) A Milano sarebbe arrivato 2°: rientra Grant Hackett a Brisbane (Aus) a quasi 35 anni (assente da Pechino): nei 200 sl 1’50”86 dietro McKeon (1’47”86). Ha vinto i 400 sl in 3’55”68. Intanto a Edimburgo, Fabio Scozzoli nuota in 1’01”81 i 100 rana (Peaty 59”67, la Carlin 4’06”79 nei 400 sl).Uomini. 50 sl: 1. Orsi 22”22, 2. Bocchia 22”34, 3. Govorov (Ucr) 22”49. 100 sl: 1. Orsi 49”36, 2. Magnini 49”79, 3. Leonardi 50”02. 400 sl Detti 3’49”64. 50 do Pizzamiglio 25”35, Sabbioni 25”64. 100 do Sabbioni 54”99, Lestingi 56”36. 50 ra Toniato 28”22. 100 ra Fossi 1’02”35, Toniato 1’02”71. 50 fa Govorov 23”83, Codia 24”09. 100 fa Codia 52”47, Rivolta 53”35. 200 mx Lestingi 2’03”08. 400 mx Turrini 4’23”93. Donne. 50 sl: 1. Kromowidjojo (Ola) 24”69, 2. Lovtcova (Rus) 25”42, 3. Pezzato 25”65. 100 sl 1. Heemskerk (Ola) 53”79, 2. Kromowidjojo (Ola) 54”31, 3. Pellegrini 54”52. 400 sl Pellegrini 4’08”29, Carli 4’08”84. 50-100 do: Barbieri 28”81, 1’01”88. 50 ra Carraro 31”39, Castiglioni 31”41. 100 ra Castiglioni 1’07”69, Carraro 1’09”28. 50 fa Di Liddo 27”26, Bianchi 27”35. 100 fa. Bianchi 58”29, Di Liddo 59”28. 200 mx Heemskerk 2’12”90. 400 mx Pirozzi 4’41”92 Trombetti 4’44”71.

Hackett a Brisbanedopo 7 anni: 200 sl in 1’50”86

BERNARD TORNA A CASA� Forti emozioni ieri mattina al rientro in Francia dall’Argentinaper i 27 superstiti (tra cui il nuotatore Alain Bernard, Jeannie Longo, Candeloro e Marzer) del reality tragico in

cui sono morti nello scontro tra elicotteri, la nuotatrice Camille Muffat, Florence Arthaud e Aleix Vastine.

TRIBUNALE DI FIRENZEFALLIMENTO N. 71/2010

BANDO D’ASTA IMMOBILIAREVENDITA CON INCANTO (SESTA ASTA)

Il giorno 28 MAGGIO 2015, alle ore 12:30, dinanzi al GiudiceDelegato Dott.ssa Isabella Mariani, nel suo Ufficio presso ilnuovo Tribunale di Firenze in viale Guidoni 61, 4° piano, avràluogo la vendita con incanto del seguente bene immobile postonel Comune di Signa (FI), nello stato di fatto e di diritto in cuisi trova e meglio descritto nelle perizie in atti: Lotto Unico: -Unità immobiliare posta al piano secondo e terzo con accessoda via dei Colli n.c. 140/A e facente parte di un complesso im-mobiliare composto da tre abitazioni complessive. L’apparta-mento è composto da soggiorno, camera, cucina e bagno alpiano secondo e con accesso da scala in legno dal soggiornosi accede al piano sottotetto dove sono ubicati un ampio spa-zio soggiorno dal quale si accede ad una camera e ad unbagno, il tutto per una superficie lorda complessiva dimq.132,40 oltre due terrazze una frontale e l’altra tergale dicomplessivi mq.17,32 ed una soffitta di mq.11,20 con altezzamedia di mt. 0,95 . Fanno parte della proprietà un garage alpiano interrato con accesso a mezzo rampa carrabile a co-mune, una cantina ed un posto auto scoperto. Al Catasto Fab-bricati del Comune di Signa (FI) il bene è distinto: - nel fogliodi mappa 10 particella 509 sub. 3, categoria A/2, classe 3, con-sistenza vani 7,5, rendita € 542.28; - nel foglio di mappa 10particella 509 sub. 5, categoria C/6, classe 5, consistenza 37mq, rendita € 135,67; - nel foglio di mappa 10 particella 509sub. 7, categoria C/6, classe 2, consistenza 11 mq., rendita €25,00. La vendita avverrà alle seguenti condizioni: 1) prezzobase d’asta €. 160.000,00 2) aumento minimo €. 2.500,00 4)deposito per cauzione 10% €. 16.000,00. La vendita è soggettaad Imposta di registro, nonché ad imposte ipotecarie e cata-stali,come previsto dalla legge. Coloro che intendono parteci-pare all’incanto dovranno depositare presso la CancelleriaFallimentare, entro le ore 12 del giorno precedente l’udienza divendita, domanda in carta bollata accompagnata dal depositodella somma sopra determinata per cauzione a mezzo assegnicircolari N.T. intestati a: Fallimento N. 71/2010. L’aggiudica-tario dovrà versare il residuo prezzo a mani del Cancelliereentro il termine di giorni 60 dalla provvisoria aggiudicazione, amezzo di assegni circolari N.T. intestati a: Fallimento N.71/2010. Migliori informazioni presso la Cancelleria Fallimen-tare o sul sito internet www.astegiudiziarie.it, www.tribu-nale.firenze.it, www.asteimmobili.it, www.portaleaste.com,www.publicomonline.it, www.astalegale.net o presso il Cu-ratore Dr.ssa Daniela Moroni con studio in Firenze, Borgo Pinti80 (fax 055 24.79.811 - tel. 055 24.59.51).Firenze, 19/11/2014

Il Direttore Amministrativo

Page 40: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

40 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Gli annunci si ricevonotutti i giorni su:

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Milano Via Solferino, 36tel.02/6282.7555 - 7422,

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Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricercadi personale devono sempre intendersi ri-volte ad entrambi i sessi ed in osservanzadella Legge sulla privacy (L.196/03).

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Rubriche in abbinata: Corrieredella Sera - Gazzetta dello Sport:

n. 1 Offerte di collaborazione: €2,08; n. 2 Ricerche di collabora-tori: € 7,92; n. 3 Dirigenti: € 7,92;n. 4 Avvisi legali: € 5,00; n. 5 Im-mobili residenziali compravendita:€ 4,67; n. 6 Immobili residenzialiaffitto: € 4,67; n. 7 Immobili turi-stici: € 4,67; n. 8 Immobili com-merciali e industriali: € 4,67; n. 9Terreni: € 4,67; n. 10 Vacanze eturismo: € 2,92; n. 11 Artigianatotrasporti: € 3,25; n. 12 Aziendecessioni e rilievi: € 4,67; n. 13Prestiti e investimenti: € 9,17; n.14 Casa di cura e specialisti: €7,92; n. 15 Scuole corsi lezioni: €4,17; n. 16 Avvenimenti e Ricor-renze: € 2,08; n. 17 Messaggipersonali: € 4,58; n. 18 Venditeacquisti e scambi: € 3,33; n. 19Autoveicoli: € 3,33; n. 20 Infor-mazioni e investigazioni: € 4,67;n. 21 Palestre saune massaggi: €5,00; n. 22 Chiromanzia: € 4,67;n. 23 Matrimoniali: € 5,00; n. 24Club e associazioni: € 5,42.

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Page 41: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

41DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Ma la divisione nella Legafarà nascere a destraqualcosa di interessante?1Tosi si candiderà contro Salvini alle Regionali del VenetoIn futuro potrebbe allearsi con Berlusconi e sfidare Renzi

di GIORGIO DELL’[email protected]

Flavio Tosi, sindaco di Veronae fino a pochi giorni fa cavallodi razza della Lega, si candidaa governatore del Veneto con-tro il governatore uscente, ecavallo di razza leghista, LucaZaia. E contro Matteo Salvini,segretario padrone del Carroc-cio, che pochi giorni fa lo habuttato fuori dal partito per contrasti a quanto pare insa-nabili. Eravamo tutti sicurissi-mi che Tosi si sarebbe candida-to, e ieri il nostro uomo lo haannunciato una volta per tut-

te: «La decisione che abbiamopreso, ora che politicamente sia-mo uomini liberi perché qualcu-no ha forzato la mano e ha fattouna scelta diversa, con stima eaffetto e grazie all’apporto degliamici, è che siamo qui per candi-darci a governatore della Regio-ne Veneto». Poi gli sono venute lelacrime agli occhi: «Dopo 25 an-ni sono pagine difficili da chiu-dere... Però è anche vero che lecose nella Lega sono cambiate,non c’e più la Lega di Miglio oquella del vero Bossi». Chiusuracol saluto agli «amici leghisti:quando uno crede a quegli idea-li, dopo venticinque anni passa-ti in Lega, continua a credere in

quegli ideali. Io sono rimasto inLega sempre: oggi Verona è lapiù grande città governata dalcentro-destra».

1Quali ideali?Mah, suppongo, il federa-lismo, soprattutto. Perché

di secessione, ormai, non parlapiù nessuno e Tosi non ci hamai creduto. Il segretario Sal-vini ha battuto il Sud, dove loaccreditano di qualche puntopercentuale, e anche “l’uomo libero” Flavio Tosi ha battuto ilSud, a nome della sua fonda-zione, andando in Sicilia e Ca-labria e beccandosi l’accusa ditrescare con la ’ndrangheta. La

Gabanelli ci fece una seratasu Rai 3 con Report.

2 E sull’euro?Sull’euro, no: Salvinigrida continuamente

contro l’euro, Tosi invece diceche queste intemerate an-tieuropee sono baggianate, ein Europa, con la moneta uni-ca, ci vuole restare.

3Com’è che i due si sonoseparati? Tosi farà unpartito a sé? E ha qual-

che probabilità di esistere fuori dal Carroccio?È una lunga storia. Tosi, al-l’interno della Lega, ha avutoda sempre una posizione sua,un’immagine sua, consensisuoi. Bossi lo detestava e ten-tò di ridurlo al silenzio nel2011, proibendogli di parlaree cercando di impedirgli le li-ste civiche. Dovette rasse-gnarsi, perché l’uomo eratroppo forte. Lo dicono i nu-meri: eletto sindaco a Veronaper due volte e sempre al pri-mo turno, 80 mila preferenzealle ultime Europee, una retevasta di rapporti specialmen-te con il mondo bancario. Hamesso in piedi questa fonda-zione, «Ricostruiamo il Pae-se» (si chiama così anche laconvention veronese da cuiieri ha dato l’annuncio), ebatte la penisola propagan-dandola e cercando consensie alleanze con i sindaci e i va-ri potentati locali. I nemici le-ghisti lo accusano di essereun democristiano maschera-to, e lui gli dà ragione: «LaDc, a parte le degenerazionifinali, fece grandi l’Italia e ilVeneto». Si distingue dal re-sto della Lega per le posizionimoderate: non è mai stato se-cessionista, ha invitato Napo-

IL FATTODEL GIORNOIL CARROCCIOPERDE PEZZI

litano a Verona, lo stesso no-me della sua fondazione, conquel richiamo al «Paese», nonè affatto leghista. Adesso laseparazione è avvenuta anco-ra una volta sulla questionedelle liste civiche e della fon-dazione: Tosi avrebbe rinun-ciato a correre per la presi-denza della Regione, ma incambio voleva appoggiare ilgovernatore Zaia dall’ester-no, con delle formazioni sue,sparse sul territorio. Grazie aquesto avrebbe avuto più po-tere nel condizionare il go-vernatore e piazzare suoi uo-mini nei posti chiave. Salvinie Zaia hanno detto di no e lohanno espulso.

4Mossa azzardata?Abbastanza azzardata,perché Tosi è un formi-

dabile collettore di voti. I son-daggi danno ancora Zaia intesta e la Moretti, candidatadei Democratici, al secondoposto e parecchio distanzia-ta. Zaia si colloca in una for-bice compresa tra il 5 e il10%. Nonostante questo, enonostante Salvini abbia det-to che Zaia vincerebbe anchecontro Gesù Bambino, un mi-nimo di rischio rimane. Inogni caso, la spaccatura nellaLega fa nascere a destra qual-cosa di interessante.

5Che cosa?Ci sono rapporti strettitra il movimento fonda-

to da Corrado Passera (Italiaunica) e Tosi. I due si sonoscambiati forti attestati di sti-ma, anche pubblicamente.Passera ha i soldi, ma al mo-mento vale poco più dello ze-ro per cento. Invece possonoportare qualcosa a Tosi, Casi-ni e Alfano, che sul punto sisono già sbilanciati (il capodell’Ncd ha definito Salvini«destra estrema»): in Venetoappoggeranno il sindaco diVerona. In lontananza si in-travede però un movimentoancora più consistente: Ber-lusconi potrebbe decidere dimollare Salvini e mettersicon il transfuga leghista. Ilsegretario del Carroccio nonfa che insultare l’uomo di Ar-core e pretende di essere ob-bedito. Tosi invece è, cometutti i democristiani, un am-maliatore. Brunetta gli ha giàdetto: «Meglio stare con teche con Zaia». Potrebbe esse-re Flavio Tosi l’aggregatoredel centrodestra?

Il sindaco di Veronaè un moderato, federalista e contrario all’uscita dall’euro

Il governatore Zaiaresta favorito sulla dem Moretti, però adesso l’elezione è meno scontata

LA CHIAVE

AL FORUM DI CERNOBBIO

Padoan sicuro«Niente relaxOpportunità per la ripresa»

L a ripresa è a portata di ma-no e l’Italia ha l’opportunitàdi coglierla. C’è aria di ritro-

vato ottimismo, complice il re-cente avvio del Quantitative Ea-sing della Bce, al workshop Am-brosetti di Cernobbio, e gli ospitispeciali Pier Carlo Padoan e Igna-zio Visco ieri l’hanno descrittocon una lingua comune. Per il mi-nistro dell’Economia «c’è una fi-nestra di opportunità macroeco-nomica molto ampia» che puòesaurirsi o avviare un crescita, aseconda di come si muoverà il go-verno Renzi. Di certo, assicuraPadoan, «quello che non si respi-ra nel governo è un clima di rilas-samento»: «Due cose non biso-gna fare: peccare di eccesso di ot-timismo e non cogliere gli incen-tivi a fare le r iforme». Ilgovernatore di Bankitalia è anda-to a ruota: «C’è un ottimismonuovo che non c’era fino a pochesettimane fa». Poi, da parte sua,la conferma delle stime di cresci-ta del Pil: oltre lo 0,5% quest’an-no e sopra l’1,5% nel 2016. Lì aCernobbio, dallo stesso palco, siè discusso parecchio anche diGrecia attraverso una propostadel ministro delle Finanze elleni-co: al Forum Ambrosetti YanisVaroufakis ha parlato di un possi-bile Quantitative Easing lanciatodalla Banca centrale degli inve-stimenti, che meglio possa rilan-ciare la ripresa, sostenuto da ac-quisti della Bce. E il suo nome po-trebbe essere «piano Merkel», haironicamente ribadito. «Improv-visamente si comprerebbe un so-lo pezzo di carta con rating “tri-pla A” senza doversi preoccuparedei diversi titoli di Stato», l’ag-giunta di Varoufakis, critico puresullo statuto della Bce: «L’hannoscritto i tedeschi».

Il ministro delle Finanze Padoan ANSA

Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, 45 anni, ieri alla convention della sua fondazione «Ricostruiamo il Paese» ANSA

� «Noi siamo sempre con l’idea di stare con tutti i piedi nel Pd. A chi ci dice “se non siete d’accordo andate fuori”, io rispondo “no, vai fuori tu, che questa è casa mia”». Così Pierluigi Bersani è intervenu-to all’assemblea di Area riformi-sta a Bologna. E sull’Italicum: «Co-sì non voto, ma sono convinto che ci sarà disponibilità al dialogo».

L’EX SEGRETARIO

Bersani all’attacco«Non esco dal PdSi cambi l’Italicum»

� Il giorno dopo il clamoroso annuncio di Papa Francesco, Roma inizia a prepararsi all’imminente Giubileo straordinario. Spiega il sindaco Ignazio Marino: «È un evento che farà fare un grande balzo in avanti al Pil di Roma. Ora tutti si concentrano sulle centinaia di milioni di euro per migliorare viabilità e infrastrutture, ma non pensano ai miliardi di euro che arriveranno per le decine di milioni di persone che si sposteranno nella nostra città». Il tempo è pochissimo, quindi «più che a grandi opere dobbiamo pensare ad una grande organizzazione». Il Campidoglio punta dunque a migliorare trasporti, i treni in particolare, bagni pubblici, percorsi pedonali e ciclistici verso San Pietro. «I romani danno il meglio nelle grandi sfide», ha concluso Marino.

DOPO L’ANNUNCIO A SORPRESA DI BERGOGLIO

A Roma per il Giubileo del 2000 sono arrivati 67 milioni di persone ANSA

Giubileo, la ricetta di Marino :«No a grandi opere, più treni»

Maurizio Landini, 53 anni LAPRESSE

� Ritorna la pioggia. Da questa mattina un’area di bassa pressione darà vita a temporali con venti forti al Centro-nord, conqualche nevicata sul Piemonte meridionale e sull’entroterra ligure. La Protezione Civile ha emesso dunque un nuovo avviso di condizioni meteo avverse — in particolare nubifragi — su Piemonte, Liguria, Toscana, Emilia

Romagna, Sardegna e alto Lazio e in serata anche sulla Sicilia. Il maltempo, che porterà anche temperature più basse, continuerà almeno fino a domattina, risparmiando per il momento il Sud della Penisola.

VENTO E NUBIFRAGI

Torna la pioggiaAllerta meteoal Centro-nord

Alberi caduti in Versilia ANSA

� Debutto col botto per Maurizio Landini che nel presentare la sua «Coalizione sociale», alternativa alla sinistra di Renzi, si scaglia senza tanti giri di parole contro il Pd. Nel suo discorso il segretario della Fiom ha detto: «Siamo di fronte a una novità assoluta: non è mai successo prima che il governo cancellasse dei diritti senza un confronto con le associazioni sindacali e le persone interessate. Noi difendiamo i diritti di cittadinanza a partire da quello del lavoro, non solo quello salariato, ma in tutte le forme. Parte del Pd ha votato per l’abolizione dello Statuto dei lavoratori, siamo di fronte processo di fortissima svalorizzazione del lavoro». E ovviamente dal lavoro Landini vuole ripartire con la sua coalizione, che non è un «partito politico, non conosco proprio questa parola», ha concluso scherzando.

IL SEGRETARIO FIOM E L’ALTERNATIVA A SINISTRA

Landini lancia la sua Coalizione sociale«Il governo viola i diritti dei cittadini»

NOTIZIE TASCABILI

� «Fare l’insegnante è un lavoro bellissimo, ma malpagato». E an-cora: «Per i contenuti basta un pc,per capire l’armonia nella società un buon insegnante». Il Papa ha raccolto applausi nell’incontro con la Uciim, associazione cattoli-ca di dirigenti e insegnanti. E ha disegnato il sogno di una scuola dalle porte «spalancate»: «Curi gli studenti stranieri e disagiati».

MONITO DI FRANCESCO

Il Papa ai prof:«Fate un bel lavoroma è malpagato»

� Per la prima volta in 40 anni le emissioni globali di anidride carbonica si sono stabilizzate. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, nel 2014 sono state emesse 32 gigatonnellate, come nel 2013. Ma secondo gli esperti dell’Ipcc, per rallentare il surriscaldamento della Terra occorre tagliare le emissioni almeno del 40% entro il 2050.

I DATI DEL 2014

Emissioni di Co2:stop alla crescitadopo 40 anni

AltriMondiR

Page 42: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

42 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Maxi ciclone nel Pacifico«Decine di morti e danni»1Vento a 270 km e pioggia torrenziale, devastate le isole di VanuatuL’Unicef: «Almeno 130 mila persone hanno urgente bisogno di aiuto»

Francesco Rizzo

N elle immagini digitali delmeteo della Cnn, apparecome un vortice rosso e

minaccioso: si chiama Pam, èun ciclone di categoria 5, il piùdevastante secondo la scalaSaffir-Simpson e si è abbattutosu Vanuatu, uno stato compostoda 83 isole (65 abitate) a estdell’Australia. E quel vorticerosso sta lasciando una feritaprofonda nell’Oceano Pacifico:44 morti soltanto nella provin-cia nord-orientale di Penama,secondo una prima stima del-l’Onu, che calcola 2 miliardi didollari di danni; «almeno 130mila persone con urgente biso-gno di assistenza umanitaria,tra cui ben 54 mila bambini», per l’Unicef, in un Paese con258 mila abitanti. Si teme possatrattarsi della peggior catastro-fe naturale della storia del Paci-fico. Il ciclone Pam ha sconvoltoun paradiso naturale (e fiscale)che vive di agricoltura, pesca eturismo, con venti fino a 270 km orari (il picco nelle primissi-me ore di ieri) e piogge torren-ziali, smottamenti e mareggia-te. Secondo l’ong umanitaria

World Vision, nelle isole più piccole dell’arcipelago la popo-lazione è isolata, senza acquapotabile nè possibilità di comu-nicare. Nella capitale, Port Vila,manca la luce. Chi può, trova ri-fugio nelle scuole e nei centricomunitari. Il presidente Bald-win Lonsdale ha chiesto aiutoalla comunità internazionale:la Ue invierà un milione di euro.

«TERRIFICANTE» Le immaginiche arrivano dall’arcipelagomostrano case scoperchiate oabbattute, strade allagate, lineeelettriche abbattute e alberispezzati. Ma colpiscono di piùle parole dei testimoni: «Il ven-to era terrificante, non possoimmaginare il destino di chinon aveva da proteggersi sottoquel vento», dice Michael Wol-

fe, direttore locale dell’OngWolrd Vision. Ironicamente Va-nuatu — che dal 2006 segnalale conseguenze tangibili dell’ef-fetto serra sulle proprie isole —era stata votata da Lonely Pla-net, pochi anni fa, come «Paesepiù felice del mondo». Ma in-tanto il vortice rosso di Pam sisposta verso la Nuova Zelanda.

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Un’immagine dei danni causati dal ciclone Pam, che ha devastato l’arcipelago di Vanuatu, nel Pacifico REUTERS

A ROMA: È GRAVE

Gioca con l’amichettoin un campo romBimba accoltellata

Il campo rom di Castel Romano, all’estrema periferia della Capitale

P robabilmente una ba-nale lite tra bambini,un gioco pericoloso fi-

nito male che ora rischia ditrasformarsi in una trage-dia. Venerdì pomeriggio,una bambina di 11 anni delcampo rom di Castel Roma-no, periferia estrema dellaCapitale, è rimasta accoltel-lata al torace da un amichet-to ed è stata portata alla cli-nica Sant’Anna di Pomezia,dove i medici l’hanno sotto-posta ad un delicato inter-vento chirurgico per una le-sione al polmone. La feritacon un coltello da cucinamentre giocavano insiemenel campo, con gli altri duefratellini del bambino: nonè chiaro cosa sia successo,poi è spuntato il coltello.Dopo l’intervento la piccolaè stata trasferita all’ospeda-

le pediatrico Bambino Gesù,ma le sue condizioni restanocritiche. Al momento è ricove-rata nel reparto terapia inten-siva, è sedata e ha un polmoneperforato: la profonda feritaperò, fortunatamente, non hatoccato il cuore.

L’INDAGINE Mentre monta lapolemica sui campi rom, ieripomeriggio è andata a trovarela piccola anche l’assessore allePolitiche sociali del Campido-glio, Francesca Danese: «I bim-bi non devono giocare mai coni coltelli e i campi vanno sicura-mente superati». I carabinieridi Pomezia stanno cercando diricostruire la dinamica e han-no subito identificato la madredel ragazzino: è una ragazzabosniaca, che potrebbe rispon-dere di lesioni gravissime e ab-bandono di minori.

RICONOSCIUTO IN FRANCIA IL BABY-KILLER DELL’ISIS

Gli ex compagni di classe: «Il bimbo jihadista è Ryan» � I ragazzi della scuola Vauquelin di Tolosa sono convinti: il ragazzino che in un recente video dell’Isis uccide un ostaggio arabo israeliano di 19 anni si chiama Ryan e sarebbe sparito dalla scuola un anno fa. La polizia sta ancora indagando ma il ragazzino descritto come un «bravo alunno», potrebbe essere il

figliastro di Sabri Essid, lo jihadista adulto che compare nel video accanto a Ryan. Intanto in Siria le forze irachene rimandano l’ultimo assalto per strappare Tikrit alle forze del Califfato, mentre in Libia sono cominciati gli scontri fra l’Isis e le milizie libiche che tentano di entrare a Sirte. Per risolvere la situazione in Libia l’Italia preme perché il Paese torni sotto un governo di unità nazionale. Ma, intanto, da fine marzo, scatterà un piano di addestramento antiterrorismo degli agenti impiegati nei servizi di controllo del territorio. L’Isis, dal canto suo, pensa a monetizzare: reperti archeologici depredati inSiria e Iraq sono comparsi in vendita su eBay. Ma c’è la conferma: le statue distrutte dallo Stato Islamico nel Museo Ninawa a Mosul erano dei falsi.

La crisi ci ha cambiato la dietaMai mangiato così poco pane

L a crisi ci ha cambiato la vi-ta, ha capovolto perfino latavola. Mentre crescevano

disoccupazione e spread, cala-vano gli acquisti dei prodottidella cara vecchia dieta medi-terranea, dall’olio al vino, dal-l’ortofrutta fino al pane, scesoal minimo dall’unità d’Italia. In-somma, questi tempi duri han-no modificato geneticamente iconsumi italici, anche se perquest’anno è attesa una ripresi-na, dopo che gli acquisti ali-mentari del 2014 erano tornatisui minimi del 1981. Ad analiz-zare la nostra «spending» del ci-bo dal 2008 è stata ieri laColdiretti: ha registrato il crollopiù acuto nell’olio di oliva, conacquisti in calo del 25% e con-sumi a persona scesi nel 2014 a9,2 chili all’anno. Poi il vino, giùdel 19%. E c’è da preoccuparsi aleggere i numeri per frutta e

verdura fresca: con un -7%, consumi fermi a poco più di 130chili all’anno, ovvero non più di360 grammi al giorno rispettoai 400 consigliati dall’Oms. E laColdiretti aggiunge che solo il18% della popolazione sopra i 3anni consuma almeno 4 porzio-ni di frutta e verdura al giorno.

RISCHIO OBESI Ne mangiamoancora come nessuno, ma è incalo anche la pasta: circa 26chili all’anno a persona (3 voltepiù che negli Usa). Dimezzatopure il pane, precipitato nel2014 al minimo storico con cir-ca 90 grammi, due fettine mas-simo, a persona. Il tutto, som-mato, disegna un futuro foscoper la salute visto che la dietamediterranea è sempre stata unelisir di lunga vita: pane, pasta,pesce, frutta, verdura, extraver-gine e un sano bicchiere di vinohanno reso gli italiani tra i piùlongevi del mondo, 79,8 anni divita media per gli uomini, 84,8per le donne. Ma la situazionepuò cambiare in futuro ancheper via di certe cattive abitudinidei più giovani: ormai è sovrap-peso quasi un terzo dei bimbi.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Olio (dal 2008 giù del 25%) e pane, ingredienti della dieta mediterranea

È IN VENDITAIL GIGANTEDEI CASTELLI� Avete 30 milioni di euro? Potete acquistare il castello di Castellina in Chianti (Siena): sarebbe, tra quelli in vendita, il più grande al mondo. Del resto, ha “solo” 115 camere.

AltriMondiR

Il piccolo jihadista nel video ANSA

Page 43: La Gazzetta dello Sport (03-15-2015)

43DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVAAltriMondiR

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

«WILD - OLTRE NATURA»

COSÌ MYERSUNISCE SPORTE AVVENTURA

La strana coppia formata da Fiammetta Cicogna-Carlton Myers per un programma che mescola natura e sport. Fiammetta racconta storie di persone che hanno deciso di vivere al contatto con gli animali feroci, in terra e in mare, come Pete Bethune e la sua squadra di pronto intervento; Carlton intervista i campioni di varie discipline per scoprire il rapporto tra lo sport e il mondo animale.DA VEDERE STASERASU ITALIA 1 ALLE 20.30

La domenica pesa. Un cicinìn troppo. Non è che stia per capitare chissà che cosa, ci sono solo impicci e malavoglia. L’amor c’è, la fornicazione di più.

21/3 - 20/4ARIETE

6 -

Adottate un metodo preciso e non drammatizzatele possibili rogne:in questo modo sfangherete la Luna minacciosina. Fornicazionesenza brio.

23/9 - 22/10BILANCIA

6-

La Luna rende realizzabili i vostri piani domenicali, privati e lavorativi. E agevola un eventuale viaggio o gita. Aria di fantasia a sud dell’ombelico.

21/4 - 20/5TORO

7 +

Lavoro e svaghi vi procurano soddisfazioni.Ma potreste tostare gli zebedei alla gente col grill della polemica. Pure nelle suine intimità: no!

23/10 - 22/11SCORPIONE

7-

Domenica OK per incassare e/o spendere bene. Il vostro impegno vi premia, l’umore tenebroso porta sfighissima: evitate. C’è concretezza suina, però.

21/5 - 21/6GEMELLI

6,5

Spese e risparmisi alternano e un po’ di ansiave la dànno. Tutto però volge al bello, tranqui, anche nel lavoro. Però, fornicate con più concentrazione.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7

Stanchezza, forse mancanza di sonno e fatica caratterizzano la domenica. Affari e Pr in pole position, ma fornicazionee sentimentiin sfig position.

22/6 - 22/7CANCRO

6,5

Luna utile a mettervi in risalto nel lavoro: la vostrascalata è in atto, ma non è scevra di tagli e rinunce. Pure suine, probabilmente.Ma passeggere.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7+

Le idee confusee i dubbi non aiutano certoa fronteggiare gli ostacoli. Anzi. Forse attenervi alla routine è l’unica cosa utile da fare. L’ormone balla.

23/7 - 23/8LEONE

5,5

Il fatto di dover sgobbare da solivi fan forse godere poco la domenica. Ma in fattodi fornicazione siete iper reattivi: you don’t vi smentit never.

21/1 - 19/2ACQUARIO

5,5

La Luna bellae liscia vi porta successi pubblicie soddisfazioni private. Il vostro umore è al top, la forma fisica in ripresa, prodigo il sudombelico.

24/8 - 22/9VERGINE

8

Tirate e oggi farete centro in ogni porta(o quasi). Siete succulenti agli occhi di sponsor, capie gente comune.E pure muy anelati suinamente. Contenti?

20/2 - 20/3PESCI

7+

LO SPORT IN TVCONSIGLI

Elisabetta Esposito

«H o sempre lasciato ilcerto per l’incerto. Èqualcosa che mi fa sen-

tire viva. Del resto siamo capitati inun mondo in cui regna la precarie-tà, tanto vale vederla come un’oc-casione, no?». Miriam Leone, 30anni il 14 aprile, le sue occasioni leha sfruttate sempre al meglio: dal-la corona di Miss Italia conquistatanel 2008, a Unomattina, fino al de-butto da attrice. Tre film importan-ti alle spalle, uno con Fabio Voloche aspetta di uscire (La grande se-duzione), ma soprattutto tanta fic-tion di qualità. Martedì su Rai 1 l’exmadrina del Giro sarà la protagoni-sta de La Dama Velata, sei serate tramistery e melò per raccontare lastoria di una donna, Clara, strettanelle regole di fine Ottocento. Il 24marzo, Miriam arriverà su Sky conl’atteso 1992 su Tangentopoli. E ilmese prossimo inizierà a girareNon uccidere, serie in 10 episodicon set a Torino per Rai 3, in cuidiventerà una poliziotta.

Partiamo dalla sua Dama.«Clara si ribella alle convenzionidel mondo patriarcale, cerca di

non farsi guidare nelle scelte, portaavanti una rivoluzione con dolcez-za e amore come solo le donne san-no fare. Io ho avuto la fortuna dinascere in quest’epoca e in questaparte del mondo, così ho potuto vi-vere la mia vita in modo libero. Maanch’io mi sento una ribelle. Sonoandata via da Catania con una car-riera universitaria praticamentegià servita, poi ho lasciato un lavo-ro ben pagato su Rai 1... Ma quan-do davanti a una scelta apparente-mente assurda mi sento dire “chesei matta?”, state certi che io vadoin quella direzione. Vuol dire che èla direzione che porta alla vera Mi-riam, quindi quella giusta».

Dalla Dama Velata alla mezza ve-lina di «1992» il salto è grosso.«Sono due personaggi opposti macon le loro fragilità. In 1992 sonouna soubrette, Veronica, che si ven-de per fare carriera. Sembra unabanalità, ma la sfida è mostrare lasua profondità, la sua ricerca mala-ta di amore. È un antieroe che usa ilsuo corpo e ama essere esibita».

Anche lei ha dovuto esibire il suocorpo sul set. È stato imbaraz-zante?«Molto, ma certe scene erano ne-

cessarie: il corpo è la merce discambio di Veronica per la sua sca-lata verso il nulla. Io ho un buonrapporto con il mio, per questo nonl’ho mai utilizzato come un banco-mat. Ho vissuto sempre cercandola mia autonomia: se voglio andarea cena ci vado, non ho bisogno diqualcuno che mi ci porti».

Prima parlava della “vera Mi-riam”. «Sì, la vera Miriam è un’attrice.Non è una brava universitaria, nonè una miss, non è una conduttrice.Io sono un’attrice. Ho sempre sen-tito questa cosa dentro, da quandoero bambina, ma davanti a sogni del genere fai quasi fatica ad am-metterlo, anche a te stessa. Poi sen-ti una voce interiore che ti parla, ti-po Birdman... E prima ti chiamauna volta a settimana, poi due, poiogni giorno, alla fine non era possi-bile non seguirla».

Il 14 aprile compirà 30 anni. «Bilancio? Beh, positivo! Negli ulti-mi anni la mia vita è cambiata tal-mente tante volte... Ma adesso misento meno inquieta e mi fido piùdi me stessa. Ho gambe più forti etesta più leggera».

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Miriam Leone, 30 anni il 14aprile, è di Catania. È stata Miss Italia 2008 LAPRESSE

L’anima ribelle di Miriam«Amo le scelte sbagliate»1La Leone è La Dama Velata su Rai 1 e tra i protagonisti di 1992 su Sky«Ho sempre lasciato il certo per l’incerto: mi fido soltanto di me stessa»

� Imprevisto sul set di «Spectre», nuovo film della saga di James Bond che ha fatto tappa a Roma: martedì verranno girate nuovamente alcune scene di inseguimento tra le auto realizzate su via Nomentana la scorsa settimana. La via sarà chiusa al traffico dalle 22.30. «Necessità legata a motivi tecnici — spiega la produzione — non sappiamo se dovuti a un errore umano, a un obiettivo non collimato, a una macchina che non ha funzionato». In realtà il set riapre oggi: previste riprese con gli elicotteri a San Pancrazio. Martedì non ci saranno né Daniel Craig in auto salirà una controfigura né il regista Sam Mendes. Il film esce il 6 novembre.

NUOVI INSEGUIMENTI

Problemi sul setIl ciak di Bondsi ripete a Roma

INTERPRETO DUE DONNE OPPOSTE, OGNUNA CON LE

SUE FRAGILITÀ

MIRIAM LEONEATTRICE

RISPETTO IL MIO CORPO, NON L’HO MAI USATO COME

UN BANCOMAT

SHOWBIZ

� «Sono pazzi questi dell’Isis», direbbe Asterix. Che, se non altro, aiuta con le donazioni. Una tavola originale del fumetto francese (nella foto) è stata battuta all’asta ieri a Parigi per 150 mila euro, denaro che andrà interamente alle famiglie delle vittimedell’attentato jihadista contro la rivista satirica «Charlie Hebdo». Il fumetto risale al 1971 ed era quotato fino a 200 mila euro.

VENDUTO A PARIGI UN FUMETTO DEL 1971

Tavola di Asterix all’asta per Hebdo:150 mila euro ai parenti delle vittime

� Il 30 aprile, la sera prima dell’inaugurazione ufficiale dell’Expo a Milano, ci sarà un concerto in piazza Duomo con Andrea Bocelli e il Coroe l’Orchestra della Scala. Visto che il giorno dopo l’orchestrasarà impegnata nella prima della Turandot in teatro, con Mattarella e Renzi, daranno manforte all’ensemble gli alun-ni dell’Accademia scaligera.

IL CONCERTO A MILANO

Expo, alla vigiliaBocelli e la Scalainsieme in piazza

� Migliorano le condizioni del 65enne scrittore cileno Luis Sepulveda, che da venerdì sera è ricoverato per una sospetta polmonite a Pordenone, dove era ospite del Festival Dedica. «Non è stata ancora stabilita una data per le sue dimissioni, dovendo essere sottoposto alle terapie e ai controlli del caso», precisano tuttavia gli organizzatori del festival.

A PORDENONE

Luis Sepulveda resta in ospedaleMa sta meglio

� Alle 9 e 26 minuti e 53 secondi di ieri, 14 marzo 2015, è accaduto qualcosa che non avveniva dal 1915: l’allineamento delle cifre di data e ora era 3,141592653. Ovvero, le prime cifre della costante matematica detta «Pi Greco» (di cui finora conosciamo i primi dieci bilioni di numeri), il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro. E ieri si è celebrato in tutto il mondo, come ogni 14 marzo, la festa del Pi Greco, nata nel 1988 negli Usa. Quando sarà il prossimo allineamento? Basta aspettare il 2115.

LA GIORNATA CELEBRATA IN TUTTO IL MONDO

La festa dedicata al “Pi Greco” in una scuola di Pontedera (Pi) ANSA

Una festa per il “Pi Greco”Un numero pieno di segreti

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44 DOMENICA 15 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA