la gazzetta dello sport (03-16-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 16 marzo 2015 anno 119 - numero 63 euro 1,40 9 771120 506000 50 3 1 6> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano RISULTATI & CLASSIFICA 27 a GIORNATA JUVENTUS 64 ROMA* 50 LAZIO* 46 NAPOLI 46 FIORENTINA* 42 SAMPDORIA* 42 GENOA* 37 INTER 37 TORINO* 36 MILAN* 35 PALERMO 35 UDINESE* 32 SASSUOLO 32 VERONA 32 EMPOLI 30 CHIEVO 29 ATALANTA 25 CAGLIARI 21 CESENA 21 PARMA** (-3) 9 SABATO CAGLIARI-EMPOLI 1-1 PALERMO-JUVENTUS 0-1 IERI ATALANTA-UDINESE 0-0 GENOA-CHIEVO 0-2 INTER-CESENA 1-1 SASSUOLO-PARMA 4-1 VERONA-NAPOLI 2-0 OGGI FIORENTINA-MILAN (1-1) ORE 19 TORINO-LAZIO (1-2) ORE 19 ROMA-SAMPDORIA (0-0) ORE 21 *Una partita in meno **Due partite in meno. I tifosi scaligeri hanno dato del ciccione a Benitez. Il Verona verrà squalificato per 2 turni: discriminazione alimentare. IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w DA NON PERDERE 2 Collina fischia sui blocchi «Vanno puniti: non si va contro un avversario» INTERVENTO DI PIERLUIGI COLLINAA PAG. 21 Il Psg cade a Bordeaux Ibra perde le staffe «Francia paese di m...» DE CALO’ PAG. 23, GRANDESSO PAG. 25 Slalom: super Razzoli Short track: Fontana fa 5 Biathlon: Oberhofer bronzo CRIVELLI, BUONGIOVANNI, MOLINARO PAG 45-47 1 3 PASOTTO, SARDELLI A PAGINA 12 ORE 19: I ROSSONERI A FIRENZE Alta tensione Pippo Galliani va a cena e nel menù c’è Sarri Inzaghi è all’ennesimo bivio: «Le voci sul futuro? Io mi fido del Milan, con me non può bluffare» ALLIEVI, CORTINOVIS, IANIERI, PERNA DA PAG. 34 A PAG. 37 MERCEDES MARZIANA DIETRO C’E’ VETTEL IN ROSSO SPERANZA 34 IL COMMENTO di Umberto Zapelloni 23 FERRARI CONTENTA MA NON TROPPO Il podio di Vettel vuol dire fiducia. Niente di più. Possiamo davvero sostenere che la Ferrari, al traguardo con 34”5 di ritardo da Hamilton, sia finalmente tornata? La risposta è no. Al massimo possiamo affermare che la Ferrari ha invertito la rotta e sta cercando di ritornare protagonista. L'ARTICOLO A PAGINA 23 GIALANELLA, GHISALBERTI ALLE PAGINE 38-39 CONDOR QUINTANA RE NELLA TORMENTA NIBALI FUORI CAUSA 38 INTER Altra prova deludente dei nerazzurri che subiscono il gol di Defrel e soffrono contro i romagnoli. Al pari di Palacio segue il festival degli errori. Il tecnico sconfortato: «Addio terzo posto, pensavo di fare di più» BIANCHI, BIANCHIN, BREGA, CENITI, DALLA VITE, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 6 Roberto Mancini, 50 anni. ha sostituito Mazzarri ANSA L’ANALISI di Fabio Licari 23 UN’USCITA CHE PREOCCUPA Non c’è il rischio di annoiarsi, almeno. Il Napoli fa di tutto per rendere avvincente la rincorsa alla Champions con i suoi errori. L’Inter dà il suo meglio per non sfuggire al testa a testa con il Milan: il senso della resa di Mancini preoccupa più dello stesso deludente 1-1. L'ARTICOLO A PAGINA 23 ALLEGRI VARA FORT JUVE A DORTMUND BERGONZINI, GRAZIANO A PAGINA 17 ORE 22.05 «Senza Appello» con Donadoni e Tacconi Hamilton vince il GP d’Australia davanti a Rosberg. Sebastian è terzo e ora sogna Tirreno-Adriatico: sul Terminillo tappa e maglia al colombiano, k.o. pure Contador Massimiliano Allegri, 47 anni, insegue la qualificazione ai quarti MERCOLEDI’ CHAMPIONS DIFESA PIU’ COPERTA COL 3-5-2. CON O SENZA PIRLO ALLE PAGINE 8-11 E 14-15 IL NAPOLI E’ A RISCHIO CHAMPIONS L’infinito Toni ribalta Benitez e l’Eurocorsa Roma e Lazio: a voi! Festa Verona con doppietta. Oggi Garcia con la Samp per blindare il 2° posto, Pioli a Torino per il 3° solitario LA RESA DEL MANCIO COL CESENA SOLO 1-1

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 lunedì 16 marzo 2015 anno 119 - numero 63 euro 1,409

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RISULTATI & CLASSIFICA27a GIORNATA

JUVENTUS 64ROMA* 50LAZIO* 46NAPOLI 46FIORENTINA* 42SAMPDORIA* 42GENOA* 37INTER 37TORINO* 36MILAN* 35

PALERMO 35UDINESE* 32SASSUOLO 32VERONA 32EMPOLI 30CHIEVO 29ATALANTA 25CAGLIARI 21CESENA 21PARMA** (-3) 9

SABATOCAGLIARI-EMPOLI 1-1PALERMO-JUVENTUS 0-1IERIATALANTA-UDINESE 0-0GENOA-CHIEVO 0-2INTER-CESENA 1-1SASSUOLO-PARMA 4-1VERONA-NAPOLI 2-0OGGIFIORENTINA-MILAN (1-1) ORE 19TORINO-LAZIO (1-2) ORE 19ROMA-SAMPDORIA (0-0) ORE 21

*Una partita in meno **Due partite in meno.

I tifosi scaligeri hanno dato del ciccione a Benitez. Il

Verona verrà squalificato per 2 turni: discriminazione

alimentare.

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

DA NONPERDERE

2 Collina fischia sui blocchi«Vanno puniti: non si vacontro un avversario»INTERVENTO DI PIERLUIGI COLLINA A PAG. 21

Il Psg cade a BordeauxIbra perde le staffe«Francia paese di m...»DE CALO’ PAG. 23, GRANDESSO PAG. 25

Slalom: super Razzoli 2° Short track: Fontana fa 5 Biathlon: Oberhofer bronzoCRIVELLI, BUONGIOVANNI, MOLINARO PAG 45-47

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PASOTTO, SARDELLI A PAGINA 12

ORE 19: I ROSSONERI A FIRENZE

Alta tensione Pippo Galliani va a cenae nel menù c’è SarriInzaghi è all’ennesimo bivio: «Le voci sul futuro? Io mi fido del Milan, con me non può bluffare»

ALLIEVI, CORTINOVIS, IANIERI, PERNA DA PAG. 34 A PAG. 37

MERCEDES MARZIANADIETRO C’E’ VETTEL IN ROSSO SPERANZA

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IL COMMENTO di Umberto Zapelloni23

FERRARI CONTENTA MA NON TROPPOIl podio di Vettel vuol dire fiducia. Niente di più. Possiamo davvero sostenere che la Ferrari, al traguardo con 34”5 di ritardo da Hamilton, sia finalmente tornata? La risposta è no. Al massimo possiamo affermare che la Ferrari ha invertito la rotta e sta cercando di ritornare protagonista.L'ARTICOLO A PAGINA 23

GIALANELLA, GHISALBERTI ALLE PAGINE 38-39

CONDOR QUINTANARE NELLA TORMENTANIBALI FUORI CAUSA

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INTERAltra prova deludente dei nerazzurri che subiscono il gol di Defrel e soffrono contro i romagnoli. Al pari di Palacio segue il festival degli errori. Il tecnico sconfortato: «Addio terzo posto, pensavo di fare di più»

BIANCHI, BIANCHIN, BREGA, CENITI, DALLA VITE, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 6

Roberto Mancini,

50 anni. ha

sostituito

Mazzarri ANSA

L’ANALISI di Fabio Licari23

UN’USCITA CHE PREOCCUPANon c’è il rischio di annoiarsi, almeno. Il Napolifa di tutto per rendere avvincente la rincorsa alla Champions con i suoi errori. L’Inter dà il suo meglio per non sfuggire al testa a testa con il Milan: il senso della resa di Mancini preoccupa più dello stesso deludente 1-1. L'ARTICOLO A PAGINA 23

ALLEGRI VARA FORT JUVE A DORTMUNDBERGONZINI, GRAZIANO A PAGINA 17

ORE 22.05«Senza Appello»

con Donadonie Tacconi

Hamilton vince il GP d’Australia davanti a Rosberg. Sebastian è terzo e ora sogna

Tirreno-Adriatico: sul Terminillo tappa e maglia al colombiano, k.o. pure Contador

Massimiliano Allegri, 47 anni, insegue la qualificazione ai quarti

MERCOLEDI’ CHAMPIONS DIFESA PIU’ COPERTA COL 3-5-2. CON O SENZA PIRLO

ALLE PAGINE 8-11 E 14-15

IL NAPOLI E’ A RISCHIO CHAMPIONS

L’infinito Toni ribaltaBenitez e l’EurocorsaRoma e Lazio: a voi!Festa Verona con doppietta. Oggi Garcia con la Sampper blindare il 2° posto, Pioli a Torino per il 3° solitario

LA RESADEL MANCIO

COL CESENA SOLO 1-1

2

Fabio BianchiMILANO

twitter: @FabioWhites

A spetta Primavera, Mancini. L’Inter non rie-sce proprio a sbocciare. Un passo avanti,due indietro. Ma il tempo ora stringe. Se

questa è l’Inter, c’è poco da sperare in chiave Wolf-sburg. Bloccata anche dalla penultima in classifi-ca. In casa. Il bilancio piange. Un paio di certezzel’Inter le dà. La prima: un gol lo prende di sicuro.La seconda: non riesce quasi mai a giocare allostesso livello per una partita intera. In questo casosi sveglia dopo l’intervallo, o dopo le urla del tec-nico negli spogliatoi. Il Cesena fa una bella figura,

va a riposarsi con un gol di vantaggio. Nerazzurrisenza ritmo né colpi risolutivi. Poi il Mancio sicorregge e parte subito un’altra musica. Nel se-condo round entra il miglior Podolski della sta-gione che firma pure un palo. È bastato per nonperdere, ma non per vincere. Anche per un po’ disfortuna e la bravura degli avversari. Che, per dir-la tutta, sull’1-1 avrebbero potuto avere anche unrigore per un goffo intervento di Ranocchia (checon il secondo giallo andava espulso) sull’ottimoCarbonero. Gervasoni, in giornata no come l’In-ter, ha lasciato correre. Ma adesso non è che ilCesena sia diventato improvvisamente una squa-dra temibile. Se ha giocato (quasi) alla pari conl’Inter, con tutto il rispetto, non può essere solomerito suo.

POCO TURN OVER Mancini ha pensato bene dinon far riposare Palacio e dunque di far sedereancora in panchina Podolski, inutilizzabile in Eu-ropa League. Come Brozovic, anche lui a far com-pagnia al Mancio. E questa è sembrata davverouna strana idea. Quello di Palacio un po’ meno,perché il tecnico sa che in questo momento nonpuò fare a meno di lui. Di questi tempi, segna sem-pre don Rodrigo. E gli assist li fa Icardi. Un curiosocapovolgimento di ruoli. Ma visto il risultato fina-le, forse sarebbe stato meglio mantenere frescol’argentino per il giovedì bollente. Di Carlo inveceha fatto a meno di Brienza dietro le punte dandolo scettro della fantasia a Carbonero. E ci ha azzec-cato. Il Cesena, come da copione, ha puntato sullagrinta e la gestione degli spazi, cercando nelle ri-partenze il colpaccio. L’Inter ha tenuto il pallinodel gioco. Trame discrete per una ventina di minu-ti ma nessuna occasione da gol. Il solo Guarin pro-vava qualche invito verticale o il tiro. Ma c’era po-ca velocità e nessuno strappo per cercare la supe-riorità numerica e dunque degli spazi per entrarein area. In più, appunto, Mancini ha perso prestoShaqiri per un risentimento muscolare. Al suo po-sto Kovacic, che non riesce a uscire dal suo cliché.Tiene troppo palla, non prova mai il tiro e e sba-glia l’ultimo passaggio. Il Cesena controbattevabene in contropiede, grazie alla velocità di Defrel.Col passare del tempo l’impressione era che l’In-ter, specializzata nel prendere gol, rischiava se pe-scata d’infilata. Difatti su una palla persa sulla trequarti, Carbonero ha sfornato un gran lancio perDefrel che ha beffato in pallonetto Handanovic.

ECCO POLDO Nel secondo round l’Inter si è pre-sentata con Podolski al posto di Kuzmanovic perun 4-3-3, ma soprattutto è entrata con un altropiglio. Dopo due minuti Icardi ha segnato in rove-sciata ma Gervasoni ha annullato per un fuorigio-co che non c’era. Dopo tre minuti don Rodrigo hapareggiato sul cross dal fondo di Maurito. Sem-brava l’inizio di una facile rimonta invece il Cese-na ha tenuto botta e ha pure provato a colpire an-cora in contropiede. Per dire, bravo Handanovic afermare Defrel che stava per dribblarlo. Dietro pe-rò ha ballato di più. Basta un dato: l’Inter ha chiu-so il primo round senza un tiro in porta. È la se-conda volta che gli succede a San Siro. Dopo ne hafatti 6 e che uno sia finito sul palo la dice lunga sulfatto che non sia una stagione felice. Con questofanno 14 in campionato, nessuno ne ha colpiti dipiù. L’autore, Podolski, è stato vivo e pericoloso.L’ultima chance è stata ancora sua, respinta in an-golo. Poldo col Wolfsburg non ci sarà, e chissà sevedremo Shaqiri. Piovono problemi sull’Inter. Maa volte dà il meglio quando ci sono poche speran-ze.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie AR27a giornata

6’ Sinistro a giro di D’Ambrosio: pallone a lato

14’ Guarin crossa per Kuzmanovic: l’incornata è fuori

17’ D’Ambrosio fotocopia la conclusione di 11 minuti prima, ma ilsinistro è ancora impreciso

24’ Shaqiri esce per contrattura, lo sostituisce Kovacic

30’ Cesena in vantaggio! Carbonero in profondità per Defrel, checon un pallonetto in acrobazia batte Handanovic

34’ Gran botta di Guarin dalla distanza, la palla finisce a lato non dimolto

37’ Guarin da sinistra serve in area: Kuzmanovic tira a colposicuro, ma la conclusione è respinta da Magnusson

46’ Defrel si libera in area, ma il suo sinistro a rientrare è fuorimisura

PRIMO TEMPO

PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Defrel (C) al 30’ p.t.; Palacio (I) al 3’ s.t.

INTER (4-3-1-2) Handanovic; D’Ambrosio, Ranocchia, Andreolli, Dodò (dal 17’ s.t. Santon); Guarin, Medel, Kuzmanovic (dal 1’ s.t. Podolski); Shaqiri (dal 24’ p.t. Kovacic); Icardi, Palacio.PANCHINA Carrizo, Berni, Campagnaro, Obi, Felipe, Puscas, Brozovic, Hernanes.ALLENATORE ManciniESPULSI nessunoAMMONITI Ranocchia per gioco scorrettoCAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-3-3BARICENTRO MEDIO 51,8 METRI

CESENA (4-3-1-2) Leali; Magnusson, Krajinc, Capelli, Perico; De Feudis (dal 28’ s.t. Pulzetti), Mudingayi (dal 35’ s.t. Cascione), Giorgi; Carbonero; Djuric (dal 35’ s.t. Rodriguez), Defrel.PANCHINA Agliardi, Bressan, Nica, Brienza, Volta, Succi, Gaiola, Moncini.ALLENATORE Di CarloESPULSI nessunoAMMONITI Defrel per gioco scorrettoCAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO MOLTO BASSO 46,9 METRI

ARBITRO Gervasoni di MantovaNOTE Spettatori 24.589; abbonati, incasso e quota non comunicati. Tiri in porta 6 (1 palo)-3. Tiri fuori 8-3. In fuorigioco 4-2. Angoli 7-2. Recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.

CESENA

1INTER

1

1’ Defrel per Djuric, che in area per poco manca la deviazione

3’ Annullato gol a Icardi in acrobatica rovesciata (fot) per un fuorigioco che non c’è.

3’ Il pareggio dell’Inter! Icardi da destra per Palacio, che sul primopalo brucia tutti

6’ Defrel solo davanti a Handanovic, che gli ruba palla in uscita bassa

10’ Palo di Podolski con tiro dal limite, deviato da un cesenate

30’ Diagonale di Icardi: la palla attraversa tutto lo specchio. A seguire botta di Podolski: Leali coi pugni

SECONDO TEMPO

31’ Palacio da sinistra in area per Podolski, che buca la palla e falliscecosì una facile occasione

Anche il Cesena è troppo per l’InterUn punto in rimonta1Sorpresi da Defrel, i nerazzurri faticano, sprecano e trovano solo il pari nella ripresa con Palacio. Col Wolfsburg serve molto di più. Infortunato Shaqiri. I romagnoli sfiorano il colpaccio

La sequenza del gol di Defrel, che brucia D’Ambrosio sulla corsa e batte Handanovic conun pallonetto BOZZANI

Nel primo tempo nerazzurri sotto ritmoe presi d’infilatadalla squadra di Di Carlo

All’intervallo l’allenatore si è fatto sentiree l’Inter ha cambiato atteggiamento

LA PARTITA

3LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIL PERSONAGGIO

IL TECNICO NERAZZURRO

Matteo BregaMILANO

«N on ho pianto, masto soffrendomolto. Forse so-

no stato troppo ottimista».Roberto Mancini si presentacosì dopo la partita, con gliocchi un po’ arrossati e unpo’ scavati. Non ha versatolacrime, ma ha spremuto ilsuo fegato vedendo un pri-mo tempo buttato via. Inquesto stadio nel 2008 dopola gara di Champions controil Liverpool (e la seguenteeliminazione) annunciòl’addio dall’Inter. Il sensoodierno è di una resa moraledavanti all’obiettivo Cham-pions a pochi giorni dal Wol-fsburg.

LA RESA Ora si guarda laclassifica con più razionali-tà. Senza i tre punti da tre

turni (contro Fiorentina, Napo-li e Cesena) diventa rischioso parlarne. «Il terzo posto è moltodifficile, inutile parlarne e an-che non logico farlo. Non sareb-be una cosa reale. Ma questeparole non incideranno nel-l’ambiente per giovedì sera, sa-rà un’altra cosa». Bandierabianca. Nel vento milanesesventola bene adesso, quandorimbomba il triplice fischio e lapioggia si mischia ai fischi delMeazza (protagonista, ahinoi,anche di qualche «buu» indiriz-zati a Carbonero). «Il fatto chesegniamo di più nella ripresanon è un dato casuale – conti-nua il Mancio -. Il primo tempoè stato giocato molto sottotono,l’approccio non è stato quellocorretto. E il Cesena ha capitoche poteva metterci in difficol-tà». Si è complicato tutto, male-dettamente. «Battendo il Cese-na sarebbe stato tutto ancorapossibile – spiega -. Ora è diffi-cile arrivarci a quel terzo posto.

Sabato pensavo di vincere, conla sconfitta del Napoli pensavosi potessero aprire scenari mi-gliori. La speranza è semprel’ultima a morire e non sai maicosa ti può riservare la vita, maè dura. Questa squadra alternabuone prestazioni a prestazioninegative. Credere al terzo postoè un conto, arrivarci un altro.So che i tifosi sono arrabbiati,ma giovedì contro il Wolfsburgabbiamo bisogno di loro».

IL FUTURO «Serve fare meglio,non posso essere felice per unagara così che non è stata affattobuona. Sono rimasto sorpresodel primo tempo. Quando hai lapossibilità di accorciare la clas-sifica tu pensi che puoi vincere.Bisognava entrare con un pigliodiverso. Non so perché abbia-mo fatto quello nel primo tem-po». Quattro gare di fila senzavincere tra campionato ed Eu-ropa League. A Mancini manca-va questa statistica da quando ètornato all’Inter. Due sconfittee due pareggi, un totale di moltisbuffi. Come quelli intravisti inpanchina alla fine del match.Tra la mancata vittoria e la set-tima gara consecutiva di cam-pionato in cui la sua squadra concede almeno un gol, ci sonotanti pensieri. Uno anche perShaqiri subito bloccato da unproblema muscolare (risenti-mento ai flessori della coscia si-nistra, verrà valutato già oggiper capire se potrà esserci gio-vedì contro il Wolfsburg cosìcome Dodò che ha sofferto unalieve distorsione al ginocchiosinistro). Lo spirito della ripre-sa non può essere sufficiente. «Ma l’Inter l’anno prossimo lot-terà per lo scudetto, certo è chese non si raggiungerà l’Europaquest’anno servirà avere unabase per ripartire». Chi ci hasperato fino all’ultimo è statoErick Thohir a Giacarta che altriplice fischio ha subito svolta-to la mente a giovedì.

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LA MOVIOLAdi FRANCESCOCENITI

A ICARDI TOLTO UN GOL BUONONEGATO UN RIGORE A CIASCUNO

Dopo un primo tempo tranquillo, nella ripresa ci sono almeno tre errori importanti commessi da Gervasoni e i suoi collaboratori. Inizia l’assistente Iori che fa annullare un (bellissimo) gol in rovesciata di Icardi segnalando un fuorigioco dell’attaccante: l’azione era nata da un cross di Guarin (da capire se con la palla è in giocooppure no, come sembra) per Dodò e sul tiro del brasiliano la posizione di Icardi è regolare.

Al 6’ c’è un contatto in area tra Dodò e Mudingayi: c’è la spinta, si poteva dare il rigore all’Inter. Nessun dubbio all’11’ quando Carbonero cicca il tiro al volo mandando a vuoto Ranocchia che in scivolata lo travolge: rigore netto non visto che avrebbe portato anche al secondo giallo per il difensore. Nel finale Defrel lancia in area Rodriguez: contatto con D’Ambrosio e il bianconero finisce a terra. Azione fermata per fuorigioco: sì, c’era.

1,31la media punti (21 in 16 partite) di Mancini all’Inter, inferiore a quella del predecessore Mazzarri, 1,4 (16 in 11)

Roberto Mancini, 50 anni ANSA

IL NUMERO

L’amarezza di LukasPodolski, 29 anni, arrivato

all’Inter in prestitodall’Arsenal ANSA

Mancini getta la spugna«Addio al terzo postoPensavo di fare di più» 1«A 39 punti potevamo puntare alla Champions, ora... Sono stato troppo ottimista. Commettiamo ancora errori grossolani»

Occhi rossi e dolenti per Roberto Mancini durante la partita con il Cesena. Inter brutta da vedere LAPRESSE

4 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Inter, ma anche Napoli, Torino e Roma-Fiorentina. In settimana tornano le coppe europee e le partite delle italiane, cominciando da Borussia-Juve di Championsdi mercoledì.Questo invece è il programma dell’Europa League con orari e televisioni. Otto sfide su otto sono aperte, anche se soprattutto il Siviglia ha ampio margine: ha vinto 3-1 fuori casa contro il Villarreal nel derby spagnolo. Stesso punteggio (3-1, ma casalingo) per il Napoli e il Wolfsburg, due gol di vantaggio per lo Zenit dopo il 2-0 di San Pietroburgo al Torino. Il derby italiano è l’unica partita che riparte da un pari. Venerdì ci sarà il sorteggio dei quarti a Nyon, ovviamente con accoppiamenti liberi e nessuna testa di serie: possibili i derby.

EUROPA LEAGUE giovedìottavi di finale / ritorno Dinamo Mosca (Rus)-NAPOLI andata 1-3, Premium Calcio, ore 18ROMA-FIORENTINA andata 1-1, Premium Calcio, ore 19Dinamo Kiev (Ucr)- Everton (Ing) andata 1-2, ore 19Ajax (Ola)-Dnipro (Ucr) andata 0-1, ore 21.05TORINO-Zenit (Rus) and. 0-2, Premium Calcio, ore 21.05 INTER-Wolfsburg (Ger) andata 1-3, Canale 5, ore 21.05 Siviglia (Spa)-Villarreal (Spa) and. 1-3, ore 21.05 Besiktas (Tur)-Bruges (Bel) and. 1-2, ore 21.05

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EUROPA LEAGUE

Giovedì ancheToro, Napolie il derby

� Ormai vince le partite anche da solo. Dopo aver schiantato l’Inter, Kevin de Bruyne prende per mano il Wolfsburg anche in campionato col Friburgo. La squadra di Hecking vince 3-0, ma fa tutto il talento belga: prima sblocca la partita con un tiro secco dal limite dell’area, poi conquista il rigore per che Rodriguez trasforma e infine serve ad Arnold un pallone facile facile per il 3-0. Nelle 12 partite del 2015 ha realizzato 8 gol servendo 9 assist.

Elmar Bergonzini

WOLFSBURG-FRIBURGO 3-0MARCATORI De Bruyne al 19’ p.t; Rodriguez su rig. al 33’ e Arnold al 39’ s.t.WOLFSBURG (4-2-3-1) Benaglio; Träsch, Klose, Knoche, Rodriguez; Gustavo, Guilavogui; Caligiuri (38’ s.t. Schürrle), De Bruyne, Vieirinha (34’ s.t. Arnold); Dost (34’ s.t. Bendtner). All. Hecking.FRIBURGO (4-4-2) Bürki; Riether, Mitrovic, Torrejon (1’ s.t. Höfler), Günter; Klaus (38’ s.t. Schahin), Darida (1’ s.t. Höhn), Sorg, Mehmedi; Schmid, Frantz. All. Streich.ARBITRO Stegemann.

25ª GIORNATA Leverkusen-Stoccarda 4-0; Augsburg-Mainz 0-2; Eintracht-Paderborn 4-0; Hertha-Schalke 2-2; Hoffenheim-Amburgo 3-0; Werder-Bayern 0-4; Borussia D.-Colonia 0-0; Wolfsburg-Friburgo 3-0; Borussia M.-Hannover 2-0. CLASSIFICA (prime posizioni) Bayern 64; Wolfsburg 53; Borussia M. 44; Leverkusen 42; Schalke 39; Augsburg 38; Hoffenheim 36.

GLI EURORIVALI

De Bruyne super nel trisdel Wolfsburg

Certi rischi finiscono per fartene correre altri. Per esempio: Shaqiri messo dal 1’ e che si rompe. Poi è vero che la difesa prende sempre gol, ma la squadra nel primo tempo è lobotomizzata.

HANDANOVICDecisivo perché salva su Defrel (e sull’1-1) in una situazione da gol cesenate già fatto. Sullo 0-1 si fa infilare il pallonetto; sul resto controlla.

5,5

6

IL TECNICOMANCINI

INTER

5,5

� PARATE 0� RINVII 6� PRESE ALTE 2

SHAQIRI Gioca 24’. Male. Esce per un risentimento muscolare che lo mette in dubbio per il Wolfsburg: è la notizia peggiore. E Mancio se l’è cercata, eh.

5,5

� TIRI 0� SPONDE 0� DRIBBLING 0

GUARIN Il Guaro di oggi dà sempre l’impressione di avere in pugno la situazione: nel primo tempo, a Inter moscia, lui crea e tira. Cala nel lungo, ma è presente.

6

� TIRI 3� RECUPERI 6� PASSAGGI 44

RANOCCHIA Rombante all’inizio, poi quando arriva una palla avvelenata ci casca: la magia di Carbonero lo trova saltato. Poi, tappi e un quasi rigore procurato.

5,5

� CONTRASTI 3� LANCI 2� PASSAGGI 45

MEDEL Dentro al frullatore di inserimenti e punte che tornano per partire da dietro: lui mulina le gambe anche da terra e fa pure il laterale sinistro.

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 8� PASSAGGI 98

ICARDINel fare l’attaccante moderno non ha più lo spunto da killer, ma fa l’assist a Palacio. Gli annullano una rovesciata, usa fair play nel finale.

6,5

� TIRI 3� SPONDE 3� DRIBBLING 0

ANDREOLLI Anche lui è fuori posizione quando parte lo 0-1 del Cesena,ma la cosa più preoccupante succede quando Rodriguez arriva prima di lui verso la fine del match.

5,5

� CONTRASTI 0� LANCI 0� PASSAGGI 58

KUZMANOVIC Un tiro in libertà e in piena area che rimpalla addosso a Magnusson. Gioca un lato del match e lo gioca con rabbia disarticolata e spesso confusa.

5,5

� TIRI 1� RECUPERI 3� PASSAGGI 46

SANTONGli tocca entrare perché Dodò deve salutare la compagnia: gioca semplice, appoggia l’avanzata e non sfigura in un reparto sempre incerto.

6

� CONTRASTI 2� CROSS 0� PASSAGGI 20

D’AMBROSIO NON NE AZZECCA UNAKOVACIC DELUDEPODOLSKI CRESCE

GERVASONI Primo tempo sereno, ripresa catastrofica: è rigore su Carbonero, Icardi non è in fuorigioco sulla rovesciata, ci può stare il rigore su Dodò. Gli assistenti? Non aiutano.

� CONTRASTI 1 � CROSS 8� PASSAGGI 56

Spinge tantissimo ma non abbina la giusta precisione. Nel primo tempo fa tre appoggi di fila sbagliati, nella ripresa non lascia segnali oltre al fatto che le cose sbagliate continuano.

5

IL PEGGIORED’AMBROSIO

� TIRI 1 � SPONDE 6� DRIBBLING 2

Se guadagnasse a metro percorso e a cattiveria agonistica messa in ogni istante, beh, sarebbe Bill Gates. Instancabile, non ti molla mai in mezzo alla strada. Ed è tornato ad esser decisivo.

7

IL MIGLIOREPALACIO

LE PAGELLE di MATTEO DALLA VITE

La fame dal 1’, l’insistenza nel non sentirsi battuto a prescindere, il contropiede fatto con gente che sa trattarela palla (Carbonero e Defrel): insomma, il pane duro c’è, il punto a San Siro è caviale.

LEALI Primo tempo: non tocca una palla che sia una, ma viene salvato dal sedere di Magnusson. Nella ripresa, graziato dal palo e respingente su Podolski. Ok.

6,5

6,5

IL TECNICODI CARLO

CESENA

6,5

� PARATE 3� RINVII 16� PRESE ALTE 6

MAGNUSSONUn colpo di fondoschiena chiude un varco da gol a Kuzma-novic, la lotta con D’Ambrosio va bene, quella contro Guarin meno. Ma, nell’1-1, è lontano.

6

� CONTRASTI 1� CROSS 1� PASSAGGI 16

CARBONERO Tratta bene il pallone, si vede subito. Ha vellutoe sa muoversi, come nell’assist edulcorato che manda in golDefrel. Tipo che crea sempre allarmi.

7

� TIRI 0� SPONDE 1� DRIBBLING 1

PERICO Sale poco e sta attento alle giocate che avvengono da quella parte: nella ripresa arriva lungo nel chiudere su Palacio, ma è compito di altri.

5,5

� CONTRASTI 1� CROSS 3� PASSAGGI 17

GIORGI Interessato alle pascolate di Kuzmanovic: è più lui che mette i cingoli dell’altro. Tipo sveglio che sa capire le azioni e infilare il piede coi tempi giusti.

6

� TIRI 0� RECUPERI 6� PASSAGGI 37

CAPELLI Mette insieme una prima frazione da tergicristallo: spazza ovunque, di testa e rasoterra. Regge anche quando l’Inter entra in area.

6

� CONTRASTI 1� LANCI 1� PASSAGGI 9

MUDINGAYI Sta a protezione, lo spaccamonta-gne: attento, disciplinato, lavora per il collettivo tenendo sempre la testa alta e pensando cose utili e sbrigative.

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 9� PASSAGGI 19

DJURICFisicità e personalità: alla fine non tira in porta mai, però il suo lavoro è efficace soprattutto nel cercare di tenere la palla lontano dall’area.

5,5

� TIRI 0� SPONDE 3� DRIBBLING 0

DE FEUDIS Quando deve arginare Guarin sono momenti piuttosto ispidi. Ma trova il tempodi guardare avanti con le sue leve rotanti. Esce perché sfibrato dalle corse.

6

� TIRI 0� RECUPERI 1� PASSAGGI 12

RODRIGUEZSarebbe più da insufficienza perché se da unaparte appena entrato si procura un tiro, dall’altro butta via da ingenuo una seconda occasione.

s.v.

� TIRI 1� SPONDE 1� DRIBBLING 0

LUCE CARBONEROMUDINGAYI LOTTALEALI PROMOSSOKRAJNC FATICA

� CONTRASTI 0 � LANCI 0� PASSAGGI 6

E’ evaporato quando Palacio taglia sul primo palo e Perico deve andare a chiudere in diagonale disperata. Nel forcing interista perde un bel po’ di tranquillità ma non tutta la serenità.

5,5

IL PEGGIOREKRAJNC

� TIRI 3 � SPONDE 1� DRIBBLING 3

Una belva, non più un prospetto interessante: sa assistere Djuric, e creare pensieri con rapidità e grande facilità. Giocatore armonioso e pericoloso, infila il suo sesto gol e si avvicina pure al bis.

7

IL MIGLIOREDEFREL

DOBOSZ 5,5IORI 4,5

TAGLIAVENTO 5,5MANGANIELLO 5

4,5

Serie AR27a giornata

KOVACICÈ ora che cresca, davvero. Ha l’occasione di una gara quasi intera e trova uno-spunto-uno. Troppa fuffa e troppo poco per dire, appunto, sono cresciuto.

5

� TIRI 0� SPONDE 7� DRIBBLING 5

PODOLSKISubentra, dà la scossa e subitomette due palloni in verticaleoltre a quella rabbia che serviva. Colpisce un palo pazzesco. Leali lo mura. Cresce.

6,5

� TIRI 3� SPONDE 2� DRIBBLING 1

PULZETTINon deve fare tanta poesiama immetterela giusta dose di mantenimento del pallone e murate anti-assalti interisti. Ci riesce.

6

� TIRI 0� RECUPERI 1� PASSAGGI 4

CASCIONESi mette interno lavorando pure sull’esterno: contribuisce a portare a casa una pagnotta molto importante.

s.v.

� TIRI 0� RECUPERI 2� PASSAGGI 3

DODO’Qualche buon cross, matroppo spesso nel nulla. Riceve una spinta dubbia in area. Il problema è che fa piccoli irritanti errori, reiterati.

5,5

� CONTRASTI 0� CROSS 5� PASSAGGI 42

shop.swatch.it

6 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

POSSESSO PALLA

CESENAINTER

14 6

16 13

CONTRASTIVINTI

46

68

LANCI

5972

PALLERECUPERATE

14TIRI NELLO SPECCHIO

67,6% 32,4%

OCCASIONI

CROSS

642 313PASSAGGI EFFETTUATI

CESENA

MOLTO BASSO 46,9 metriBARICENTRO

34 14

INTER

MEDIO 51,8 metriBARICENTRO

1

6

2313

33

9118

178

9

22

1

15

17

2625

24

8

7 5

9218

fL’ANALISI TECNICA

Kovacic dribbla, e poi?Zero occasioni e assistMeglio Podolski: 6 tiri1Inter molto pericolosa dalle fasce: 34 cross, gol compreso Di Carlo diceva: «Giocheremo con personalità». Sì, ci è riuscito

L’Inter ha fatto male soprattutto dalle fasce, con i terzini e soprattutto il movimento degli attaccanti ad allargarsi. Il gol, nel disegno, è simbolico: Icardi si allarga e lascia il centro dell’area a Palacio e a eventuali centrocampisti. In questo caso, Kovacic. Peggio le giocate dal centro: Kovacic salta spesso un uomo, ma l’Inter non va oltre.

PASSAGGIO

MOVIMENTO

MOVIMENTO CON PALLA

INTER: giocate nell’area avversaria 40KOVACIC: dribbling positivi 5KOVACIC: occasioni create 0

LA MOSSA TATTICA

KOVACICPALACIO

ICARDI

Luca Bianchin@lucabianchin7

V ecchio trucco da Arte della Guerra: quan-do fatichi a sfondare aggira l’accampa-mento, sposta l’attenzione dal centro della

battaglia. L’Inter di ieri sera, ad ampi tratti preve-dibile, ha fatto vedere qualcosa di interessante.Minuto 30: Icardi retrocede, poi gira attorno aPalacio e crossa da sinistra. Minuto 31: Palaciocentra da sinistra su passaggio (questo sì, con itempi giusti) di Guarin. Minuto 38: palla di Po-dolski per Icardi da destra. Minuto 39: D’Ambro-sio crossa da destra. Minuto 42:palla orizzontale di Guarin da de-stra per Icardi. Quiz livello facile:trovare l’elemento in comune tra lecinque azioni pericolose del finale.

DESTRA E SINISTRA Il minimo co-mune denominatore è la zona diprovenienza del pericolo: una del-le due fasce. Quando Icardi e Pala-cio si sono allargati, il Cesena hasofferto. L’Inter ha chiuso con 34cross, dato generoso - spesso si in-cludono traversoni non pericolosi -ma indicativo. Il gol è un paradig-ma, spiega tutto: quando Icardi si sposta, Palacioe Kovacic occupano l’area. Guardare i difensoridel Cesena per credere. In quell’azione, Capelli siallarga su Icardi e Perico chiude a centro-areacon Krajnc. Non è la sua posizione naturale, infat-ti Palacio lo brucia con il taglio sul primo palo.

UN MEZZO KOVACIC L’Inter al centro ha fattomolto meno male. Kovacic salta spesso il primouomo ma in quel momento - quando l’appassio-nato si alza sul divano - dimostra di non essere(ancora?) un campione. La giocata dopo il drib-bling spesso non arriva perché Kovacic sbaglia lascelta, il tempo o la misura del passaggio. Il tifoso

in un secondo chiede una consonante: passa dal-l’«oooh» (approvazione) al «nooo» (delusione).In conclusione, Kovacic mezzala è una cosa: arri-va lanciato, faccia alla porta come piace a lui. Ko-vacic trequartista un’altra, come Inter-Cesena conferma. Il croatino ha chiuso con 5 dribblingma nessuna occasione creata, nessun assist e nes-sun tiro. I dati stagionali sono simili: 1,72 occa-sioni, 0,04 assist (!) e 0,28 tiri a partita. Comedire: sa crearsi spazio, non usarlo.

EHI, POLDI TIRA Mancini ha inserito lui per l’in-fortunio di Shaqiri e Podolski per cambiare lapartita. Qui una buona notizia: il tedesco è pia-

ciuto più del solito. Le impressionie i numeri sono con lui. Podolskiha crossato 3 volte e tentato 6 tiri:uno in porta, due fuori, tre respin-ti. Sensazione: siamo molto oltrele medie stagionali, vero? Control-lo statistico: vero, la media stagio-nale dice 2 tiri a partita o poco più.I 3 cross di ieri aggiungono unarassicurazione a Mancini: in pri-mavera anche Poldi farà comodo.

DI CARLO «ALTO» Il Cesena perònon merita di restare sullo sfondo.Di Carlo se l’è giocata ed è andato

vicino al colpo grosso a San Siro. Più di qualchevolta è andato ad attaccare l’Inter oltre il centro-campo. Ieri sera non era raro vedere Defrel e Dju-ric, magari con l’aggiunta di Carbonero, nella metà campo avversaria in fase di non possesso.Così il Cesena ha alzato il ritmo, ha recuperatoqualche pallone e ha tolto tranquillità all’Inter.Altre volte si è difesa con dieci uomini oltre lapalla ma ci sta, per una piccola a Milano spesso èun obbligo. Di Carlo nei scorsi giorni scriveva aun amico: «Proveremo a giocarcela con persona-lità e a tenere alto il ritmo». Era una speranza, èdiventata una previsione.

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5Il croato ha chiuso con 5 dribbling. Peròi dati su tiri e assist sono negativi: 0 ieri,0,32 in stagione

LA CIFRA

GAZZETTA DELLO SPORT

GAZZETTA DELLO SPORT - DATI OPTA

Esulta il tecnico dei romagnoli: «Un piacere allenare questo gruppo, i ragazzi sono stati coraggiosi, chiedo loro di esserlo anche di più»

DI CARLO«DATO TUTTO

ORA CE LA GIOCHEREMO

FINO ALL’ULTIMO»

fAREA TECNICAL’ALLENATORE DEL CESENA

Matteo BregaMILANO

M immo Di Carlo ha acca-rezzato l’idea di finiresui libri di storia del

Cesena. Era il 30 marzo 1975quando i romagnoli vinsero 1-0nel Meazza nerazzurro (unicosuccesso) e visto che la ricor-renza era stata decorata dal goldi Defrel, forse il pensiero era instato avanzato. Alla fine si pren-de un punto buono per restare a-4 da quell’Atalanta in possessodell’ultimo biglietto buono perla A. E si tiene stretta la buonastella della sua squadra che infi-la la terza gara positiva di fila(un solo k.o. nelle ultime 5, nelMeazza rossonero). «E’ un pia-cere allenare questa squadra –commenta Di Carlo - I ragazzisono stati coraggiosi, io chiedo

loro di esserlo anche di più, an-dando a pressare alti per evitaredi portarci in casa i pericoli». Ilsorriso del tecnico spiega la suasoddisfazione finale: «Con il co-raggio visto al Meazza ci gio-cheremo la salvezza fino alla fi-ne del campionato. Il gruppo,quando sono arrivato, era sfi-duciato. Ho visto una crescitacomplessiva nell’organizzazio-ne che mi lascia ben sperare».

ANIMA CESENA Il punto va be-ne («il risultato ci consente didare continuità al nostro lavo-ro»), anche se l’impresa è statalì. «La squadra sa che deve vin-cere tante partite – ammettel’allenatore dei romagnoli - Miaspettavo la reazione dell’Inter,vero è che speravo di non pren-dere gol subito». Però il pareg-gio va bene, alla fine si esce conun morale alto e si torna a lavo-rare per la salvezza con la con-sapevolezza che si potrà gioca-re fino alla fine per l’obiettivoprefissato. «Siamo stati fortu-nati e bravi – ha chiuso il tecni-co - Abbiamo rischiato sia divincere sia di perdere, ma il Ce-sena è così, ci mette l’anima».

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Serie AR27a giornata

TIRI

1OCCASIONI CREATE

3SPONDE

6

TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ICARDI

PALACIO

1

2

1

2

3

1

6

2

3

2

2

3

7

3

3

1

1

3

1

1

1

4

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1

1

1

5

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6

7

1

2

1 7

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5

1

5

2

1

1

DA DOVE HA TIRATO

TIRI

3OCCASIONI CREATE

1SPONDE

3

DA DOVE HA TIRATO

1Mauro Icardi - grazie anche alle «ripetizioni» di Mancini - si sta trasformando in attaccante completo, Rodrigo Palacio ha ritrovatola vena realizzativa: così, ieri sera, assist del primo e gol del secondo

LA NOTA LIETA

Premiata ditta Palacio&IcardiL’Inter si coccola l’unica certezzaLuca TaidelliMILANO

S periamo che si siano te-nuti i gol per il Wolf-sburg. A questo fragile

auspicio si attaccano i tifosi in-teristi dopo il triste pari col Ce-sena. Quella contro i romagnolidoveva essere la grande ripar-tenza per accendere l’impresa,giovedì in Europa League. Inve-ce nel semi deserto di San Sirol’Inter regala un tempo e si ac-

cartoccia.

EPPUR SI MUOVE A evitare labeffa ci pensa il «solito» RodrigoPalacio, mandato in porta dal«solito» Mauro Icardi. Sì, per-ché da un mese a questa parte idue si sono scambiati i ruoli.L’ex Genoa è tornato cecchino el’ex Samp si sta scoprendo at-taccante moderno che svaria econfeziona assist. Peccato chealla fine i conti non tornino, so-prattutto in classifica dove unavittoria avrebbe consentito una

notte a «soli» sette punti dal so-gno Champions. Eppure là da-vanti qualcosa si muove, anchenel secondo tempo di Lukas Po-dolski, palo compreso. Poldi pe-rò col Wolfsburg non ci sarà. Edè a rischio pure Xherdan Shaqi-ri, che ieri si è fermato dopo 20’per un affaticamento ai flessoridella coscia sinistra. Oggi gli ac-certamenti, col Mancio che in-crocia le dita. E in campo litigacon Kovacic, che anche ieri si ègiocato male il jolly. Le certezzeinsomma sono i due argentini.

Con Palacio che nelle ultimesette gare ha segnato 6 reti(sino al 15 febbraio era fer-mo a quota 2), ha ritrovato lacondizione dopo i problemialla caviglia e quella genero-sità nel pressare anche lemosche. Certo, i 33 anni sisentono e ogni tanto la luci-dità viene meno. E’ successocon la Fiorentina, quando hacercato la conclusione igno-rando Icardi, solissimo. E aWolfsburg, quando si è man-giato il gol del 2-1. Però è vi-vo e ieri è stato l’unico a lot-tare dal 1’.

MAURO AL CONTRARIO Alsuo fianco c’è un giocatorenuovo. Perché a furia di insi-stere Mancini è entrato nellatesta di Icardi, che si sta tra-sformando in punta comple-ta che partecipa alla mano-vra, fa salire la squadra. E ap-punto manda in rete i compa-gni. Ieri gli hanno cancellatola prodezza in rovesciata perun off side che non c’era e luisi è in parte rifatto apparec-chiando l’1-1. Maurito si èfatto più buono in tutti i sen-si, tanto che ieri ha addirittu-ra negato un corner ai suoinel momento di massimaspinta, ammettendo che l’ul-timo tocco era il suo. La stra-da per diventare un bombertotale è però ancora lunga.Per carità, è a 20 centri sta-gionali. Ma nell’ultimo meseha segnato solo a Cagliari e aNapoli, su rigore. Manciospera che si sia tenuto la dop-pietta per il Wolfsburg.

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LA COPPIAAI RAGGI X

7LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

8

Figuraccia BenitezToni esalta il Verona1L’Hellas vola con il suo capitano, Napoli mai in garaTurnover esasperato di Rafa, punito ancora una volta

Pierfrancesco ArchettiINVIATO A VERONA

A ndrea Mandorlini nonaveva mai vinto contro ilNapoli, forse stavolta lo

ha studiato più in dettaglio eha provato a immettere neisuoi le stesse percezioni emoti-ve dei rivali. Giovedì ha porta-to l’Hellas al Bentegodi per unallenamento aperto, mentre disolito deve farlo lavorare lonta-no, in zona lago, ai bordi di uncampo di golf. Le cifre ballanotra mille e duemila presenze,ma siccome era orario di lavo-ro, il fuoriprogramma è statoarchiviato come momento dipartecipazione eccezionale. ANapoli, nella scorsa stagioneRafa Benitez decise per i suoiuna seduta aperta al San Paolosia all’andata e sia al ritorno,prima di incontrare l’Hellas.Risultato, trentamila sui gra-doni nelle due esposizioni, stri-scioni per ricordare la «partitadell’onore», otto reti ai giallo-blù. Veronesi e napoletani si di-sprezzano e si insultano datempo, anche ieri nel sottofon-do sono emersi i consueti in-sulti, personali, «geografici» erazzisti senza che nessuno sia

esente da colpe. Però si somi-gliano, come attaccamentoestremo alla squadra, e pazien-za se il paragone potrà far pio-vere querele da entrambe lecittà. In qualsiasi tifoso presen-te ieri o giovedì al Bentegodisarà viva ora la sensazione diaver fatto qualcosa per questosuccesso, anche se nessunopuò battere Toni.

la Lazio e distanziato ancor piùdalla Roma, che tra due turniattende Rafa all’Olimpico: piùche momento delicato, sembrauno di quelli decisivi per il cam-pionato e se non viene superatofarà defluire tutto l’impegnosulle coppe. Che sembrano pre-valere nella testa dell’allenato-re, visto che tra i due euroma-tch lascia fuori Higuain (tri-pletta giovedì alla Dinamo),Gabbiadini (tre reti nel ritor-no), Callejon che poi entra permettersi in difesa dove pureMaggio viene risparmiato eKoulibaly invece è infortunato.Quando Benitez inserisce, in ri-tardo, i primi tre, il Verona è giàin vantaggio di due reti e nonpiù raggiungibile, nonostanteun palo di Gabbiadini.

I MOTIVI L’Hellas naviga sullepartenze rabbiose di entrambi itempi: segna quasi nello stessominuto, ha più aggressività, ar-riva prima sul pallone e su tuttii rimbalzi, detti anche secondee terze palle e il riferimento puòsomigliare al carattere. Dopo lereti di Toni, i gialloblù si ritira-no e vanno di contropiede: pri-ma hanno la superiorità inmezzo perché il trio Obbadi-Ta-chtsidis-Hallfredsson soverchia

i rivali in inferiorità dato che aInler (l’unico a salvarsi) e DavidLopez (ne azzecca poche) nonsi unisce Hamsik. L’Hellas, sen-za Marquez e Ionita, lascia po-co spazio in area con la coppiaMoras-Rodriguez, e regge ilpalleggio perché a Tachtsidisviene affiancato Obbadi, rivistoai livelli di inizio torneo. Il Na-poli da trasferta è questo, nonper niente è alla terza sconfittadi fila in viaggio e in generaleha vinto solo una delle ultimecinque uscite. In coppa haun’altra andatura: Benitez con

la formazione di ieri dimostradi volerla preservare.

TONI IL SINDACO Adesso cheFlavio Tosi si è proposto per leregionali, Verona potrebbe averbisogno di un nuovo sindaco eLuca Toni si è fatto avanti supe-rando uno storico candidato:Preben Elkjaer. Il danese, salu-tato ancora oggi con il coro di«Elkajer sindaco», è stato supe-rato dal capitano, arrivato aquota 33 con l’Hellas in A. Da-vanti resta solo Emiliano Ma-scetti (35) uno che non ambi-

Serie AR27a giornata

LE SCELTE Il Napoli non perde-va con il Verona dal 14 gennaio2001, Rafa Benitez aveva infila-to un tre su tre nella sua conta-bilità felice con i gialloblù, se-gnando anche 14 gol. Il 6-2 del-l’andata è il maggior punteggiodel campionato per gli azzurri,ma stavolta il passato vienescordato in fretta. Il Napoli sta-sera può venire sorpassato dal-

VERONA 2 0 NAPOLI

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Toni al 7’ p.t. e al 6’ s.t.

ARBITRO Banti di Livorno. NOTE paganti 8.361, incasso di 91.028,24 euro; abbonati 14.107, quota di 208.204,91 euro. Tiri in porta 4-8 (1 palo). Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 2-2. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

VERONA (4-3-3) Benussi; Sala, Moras, Gu. Rodriguez, E. Pisano; Obbadi (dal 26’ s.t. Christodoulopoulos), Tachtsidis, Hallfredsson; Jankovic (dal 40’ s.t. Martic), Toni, Gomez (dal 22’ s.t. Greco). PANCHINA Rafael A., Sorensen, Saviola, N. Lopez, Marques, Brivio, Campanharo, Agostini, Fernandinho.ALLENATORE Mandorlini.CAMBI DI SISTEMA dal 44’ s.t. 4-4-1.BARICENTRO MOLTO BASSO 40,6 M.ESPULSI Sala per doppia ammonizione (g.s. e c.n.r.) al 44’ s.t. AMMONITI Gomez, Tachtsidis, Christodoulopoulos per g.s.; Obbadi e Toni per c.n.r.

NAPOLI (4-2-3-1) Andujar; Mesto (dal 22’ s.t. Higuain), Albiol, Britos, Ghoulam; D. Lopez, Inler; De Guzman (dal 16’ s.t. Callejon), Hamsik (dal 37’ s.t. Gabbiadini), Mertens; Zapata. PANCHINA Rafael C., Colombo, Jorginho, Maggio, Zuniga, Insigne, Luperto. ALLENATORE Benitez.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO ALTO 56,5 M.ESPULSI nessuno.AMMONITI Ghoulam, Mesto, Albiol, Gabbiadini per gioco scorretto; Britos per comportamento non regolamentare.

9LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIL PROTAGONISTA

TONILuca a 37 anni spacca Napolie dopo 27 cancella Elkjaer

sce a diventare primo cittadino,gli basta già la gloria da d.s.nell’anno dello scudetto. Tonisembra addirittura agile quan-do sguscia tra i difensori delNapoli nell’1-0, sembra addirit-tura veloce quando chiude la ri-partenza del 2-0. Toni è sempli-cemente Toni, segna come gliriesce da quando era ragazzo.In tutte le maniere. E’ a quota13 in generale, a 7 nelle ultime6 uscite. Bastano per diventaresindaco, anche senza le prima-rie.

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Alessandra Gozzini MILANO

N on farà mai l’allenatore,ma l’uomo dei record sì.Con il tredici azzeccato in

campionato Luca Toni ha sor-passato Preben Elkjaer, il mitodanese, e si è messo lì a due passida Emiliano Mascetti, centro-campista a suo agio in area di ri-gore. Dica 33, come i gol di Toniin Serie A con il Verona, vettatoccata con la doppietta al Na-poli. Uno in più di Elkjaer, due in

meno di Mascetti che, a 35, è ildetentore di un primato fragile.«Il record di gol? Se riuscirò acentrarlo sarò ancora più con-tento, certi numeri ti consento-no di lascare un segno. Ma lamia priorità è sempre la squa-dra: ora la salvezza è più vicina,ma dobbiamo insistere».

FUTURO DA BOMBER? Toni, a37 anni, mantiene invece unasolida passione per i gol, ha fatto13 nell’ultimo turno, ed è insie-me diventato il centravanti piùpreciso del 2015. «L’età? Confer-

mo che è proprio quella! Tantoche ora mi ci vorrà un po’ di tem-po per recuperare dallo sforzofatto per questa partita». Ottoreti nel nuovo anno, una in piùdi Icardi, sette nelle ultime seipresenze, primo italiano a infi-larsi nella classifica marcatoridietro un gruppo di punte ar-gentine (e in compagnia di unfrancese, Menez). E un italo ar-gentino lo precede anche in unagraduatoria più nobile, quelladei goleador di tutti i tempi: con142 sigilli Toni è il quarto in atti-vità, il ventisettesimo in assolu-to. Ha preso Vieri, Lorenzi, DiVaio, Pulici e ora insegue Sivori,a 147.

SUPER 2015 Nel nuovo anno èstato pure un attaccante demo-cratico: ha ferito piccole e gran-di, con colpi decisi o con dolcicucchiai (rigore al Milan). Ma il2015 potrebbe anche essere l’ul-timo anno da bomber: «Non sose andrò avanti o meno. Sonoabituato a ragionarci con i mieicari quando è ora di farlo, nonprima. Quest’estate vado in va-canza con la famiglia, che è daun po’ che non lo faccio, e deci-deremo. Di fatto è da quattroanni che la mia dovrebbe esse-re l’ultima stagione e invece

siamo sempre qua, quindi chis-sà». Così Toni non farà più il cen-travanti della Nazionale («Ma seConte non mi faceva giocare nel-la Juve!») ma è ancora prestoper dire se non farà più il centra-vanti: «Vedremo, intanto fatemiandare a casa, voglio stare con lamia famiglia, con Marta e i mieibambini, Bianca e Leonardo.Starò con loro felice per unagrande vittoria, abbiamo avutopiù fame del Napoli, e meno ma-le che non c’era Higuain. Siamousciti da un momento buio e inquel momento buio non voglia-mo più tornare».

(ha collaboratoMatteo Fontana)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

1Con 33 gol ha superato i 32 del danese a Verona. Ora punta i 35 di Mascetti: «Ma chissà se continuo»

LA PARTITAAI RAGGI X

1Luca Toni ha segnato 13 gol in questo campionato, 8 dei quali nel 2015: nessuno ne ha fatti di più nel nuovo anno. In totale sono 142 quelli in Serie A come due miti del calcio italiano, Vieri e Pulici

2

2

2

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2GOL

PASSAGGI POSITIVI6

CONTRASTI VINTI1

SPONDE1

FALLI FATTI GOL CON IL VERONA IN A3

TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

FUORIGIOCO0

33

32

TONIdal 2013

ELKJAER1984-1988

Toni manda il Napoli all’inferno, girando in retedi sinistro un suggerimentodi Hallfredsson: è il 2-0 ANSA

6’ S.T.

ille.

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10 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

11LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

VERONA 7

Adesso che provi a ritirarsi: a Verona lo rinchiuderebbero al Bentegodi. Sette gol nel ritorno, crea le occasioni anche dalla palla più sporca.

8

IL MIGLIORETONI

BENUSSI 6,5 Non molto lavoro, ma reattivo su una botta di Inler e sicuro nelle prese alte.SALA 6 Esterno basso che nella ripresa non patisce più Mertens. Espulso all’89’ per doppio giallo.MORAS 6,5 Intercetta spesso l’ultimo passaggio.GU. RODRIGUEZ 7 Sostituisce Marquez, una volta che Zapata si fa spazio per il tiro lui salva tutto.E. PISANO 6 Cauto, ma in mostra con un paio di corse potenti.OBBADI 7 Ionita squalificato, tocca a lui, un altro di piede raffinato, accanto a Tachtsidis. Velocizza l’azione, esce per un malanno.CHRISTODOULOPOULOS 6 Si piazza a sinistra, va di mestiere e rimedia un giallo.TACHTSIDIS 6,5 Centrale lucido e attento su Hamsik e compagni.HALLFREDSSON 7,5 Esempio per tutto il Verona, sradica palloni e anticipa il gioco in mezzo: la volata del 2-0 è fenomenale.JANKOVIC 7 Mette in difficoltà Ghoulam, prova spesso con la botta e chiude da centrocampista (Martic s.v.).J. GOMEZ 7 Subito una palla gol sprecata, poi entra nelle due reti. Sarà squalificato.GRECO 6 Dentro per Gomez, si aggiunge alla protezione alta.ALL. MANDORLINI 7 Sporco e cattivo sì, brutto no. Questo è il suo Verona che ha carattere e contropiede.

OBBADI ISPIRATOGABBIADINI ENTRATROPPO TARDI

BANTI Direzioneall’inglese, non

giudica fallosa l’azione di Toni sull’1-0. Tiene sempre lo stesso metro e seda le risse con gialli.MUSOLINO 6 - TEGONI 6 PERUZZI 6 - CANDUSSIO 6

LE PAGELLE di PIERFRANCESCO ARCHETTI

NAPOLI 5

L’unico in mezzo che riesce a dare un minimo di linearità: una stangata fa inginocchiare Benussi, arriva a 10 tra contrasti vinti e recuperi.

6

IL MIGLIOREINLER

ANDUJAR 5 Indeciso in quattro uscite. Prima si salva tuffandosi all’indietro, dopo viene superato da Toni.MESTO 4,5 Ancora titolare, come in coppa, viene sverniciato dietro e quando crossa non è mai preciso.HIGUAIN 5,5 Dentro tardi, quasi trequartista: non gli riesce molto oltre una girata sbagliata.ALBIOL 5 Insicuro e spesso in ritardo, vedi quando non intercetta Hallfredsson sul 2-0. Sarà squalificato.BRITOS 5 Fa girare Toni che non dovrebbe essere un’anguilla, cerca rogne nel finale e viene ammonito.GHOULAM 4,5 Il Verona passa spesso nei suoi territori. Sarà squalificato.D. LOPEZ 4,5 Ansima in mezzo e regala il contropiede del 2-0.DE GUZMAN 5 Un cross totalmente sbagliato è l’ultima cosa, in linea con la sua partita. Poi Benitez lo cambia.CALLEJON 5 Dentro dopo un’ora, da terzino destro. Non funziona.HAMSIK 4,5 Soverchiato in mezzo e poco utile in avanti.GABBIADINI 6 Un palo dalla trequarti, un giallo cattivo. Doveva entrare prima.MERTENS 5,5 All’inizio va in profondità. Manca un gol di testa e poi viene limitato.ZAPATA 5 Una girata che rimbalza su Rodriguez è la scena migliore: l’unica.ALL. BENITEZ 4,5 Le scelte lasciano dubbi poi confermati, pure la reazione dopo il 2-0 è lenta.

6,5

Benitez frusta la squadra«Immaturi per alti livelli»1Lo spagnolo furioso: «Incapaci di mantenere la stessa intensità per tre gare di seguito». E intanto in Inghilterra lo danno al City

Mimmo Malfitano INVIATO A VERONA

A rrabbiato e contrariato.È scuro in volto, Rafa Be-nitez, nel dopo partita.

La terza sconfitta di fila in Alontano dal San Paolo gli bru-cia, gli provoca un malesseredifficile da gestire. Altrimentisarebbe inspiegabile l’attacco frontale portato alla squadra.La sua analisi è stata un attod’accusa ai giocatori, incapacidi dare continuità al rendimen-to e ai risultati. «Evidentemen-te non sono capaci di mantene-re la stessa intensità per tre ga-

re consecutive, in loro manca lamaturità necessaria per compe-tere a certi livelli». Parole dure,che rimbomberanno nello spo-gliatoio di Castelvolturno, giàstamattina. Un Napoli cosìbrutto e inconsistente non s’eramai visto, nemmeno contro Pa-lermo e Torino, le ultime duesquadre che l’hanno battuto.

SCELTE SCIAGURATE L’approc-cio molle e poco deciso ha evi-denziato i limiti di un collettivoche Benitez continua a mortifi-care con le sue scelte, talvoltadifficili da condividere. «Abbia-mo iniziato male sia il primo siail secondo tempo e abbiamo pa-

gato. Avevo avvertito la squa-dra dell’ambiente che avremmotrovato, ma abbiamo commes-so degli errori incredibili. Sottoper 2-0 è diventato tutto più dif-ficile. Chiaramente mi aspetta-vo una partita diversa, ma nonsiamo stanchi. Dobbiamo con-tinuare a lavorare e fare moltomeglio», ha detto il tecnico spa-gnolo che ha motivato nellamaniera più banale le scelte fat-te, che hanno condannato il Na-poli alla sconfitta. «Dovevamonecessariamente cambiarequalcosa in formazione vistoche giochiamo tanto. ControLazio, Inter e Dinamo avevamofatto bene. Manca ancora la ne-

cessaria maturità. Sono arrab-biato per questo motivo. Mal ditrasferta? Lo scorso anno ab-biamo vinto fuori dieci volte».

CHAMPIONS IN BILICO Lasconfitta di Verona peserà co-me un macigno, soprattutto sela Lazio stasera dovesse effet-tuare il sorpasso: le basterà pa-reggiare a Torino per balzare dasola al terzo posto. E il contrac-colpo potrebbe essere forte perlo spogliatoio napoletano, giàdevastato dai rimproveri del-l’allenatore. D’altra parte, non èda tutti regalare agli avversarigente come Higuain, Callejon,Gabbiadini e Maggio. I giocato-ri di Mandorlini hanno tratto ilmassimo del vantaggio dalleconcessioni fatte loro da Beni-tez: le sue responsabilità sonoaltrettante chiare, basti rivede-re le sconfitte di Palermo e Tori-no e compararle con quella diVerona per avere un’idea chiarasugli errori commessi dall’alle-natore, il cui futuro è semprepiù lontano da Napoli. Da Man-chester, sponda City, è arrivataun’indiscrezione: potrebbe es-sere proprio lui il sostituto diPellegrini.

© RIPRODUZIONE RISERVATARafael Benitez, 54 anni LAPRESSE

Serie AR27a giornata

12 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Pippo, nervi tesi«Con me il Milan non può bluffare»1Inzaghi: «Voci sul futuro? Non c’è rispetto»Oggi incontro tra Galliani ed Empoli per Sarri

ZUPPINGdi VINCENZOCITO

MAUROE L’INUTILEATTESADI BENITEZ

S ono finite le partitedel pomeriggio, a«90° minuto» (Rai

Due) Marco Mazzocchi legge la classifica di serie A. «Sampdoria 42, Genoa 37, Inter e Torino 36, Milan 35». Qualcuno lo ferma, prima che a Genova festeggino la doppia qualificazione in Champions. Si è dimenticato le prime sei.

Un indispettito Giuseppe Galati (Raisport) sgrida in diretta i giocatori del Lecce «Fanno esattamente il contrario di quello che stavo raccontando, hanno concesso alla Juve Stabia di salire in contropiede!». Sai che sfuriata, dopo, negli spogliatoi.

L’amarezza di Michele Gallerani (Sky, Modena-Catania) «Tiro di Garritano e palo. Al 99% dei casi quella palla va dentro…». Dopo il replay (non se ne fa una ragione) «Nel 99 per cento dei casi quella pallava dentro». Al 99% dei casi, Gallerani simpatizza per il Modena…

Un ammirato Andrea Agostinelli (Zenit Torino, Mediaset Premium) «Sto guardando Danny, una mentalità incredibile, ha 35 anni». No, 4 di meno. «Volevo farvi notare come corre ancora Danny, a 35 anni». Ne ha sempre 31. «E comunque Danny a 35 anni, fa ancora la differenza». Chissà che dirà fra 4 anni…

Un epico Fabrizio Ferrero (Mediaset Premium) a San Pietroburgo tenta di imitare Nicolò Carosio. «Chiamatela campagna di Russia! Eccoli i tifosi del Torino che per essere qui hanno sfidato i rischi, i costi, la burocrazia e il freddo!».

Zvonimir Boban (Sky) trova il problema «Il Napoli sta pagando questa discontinuità continua».

Dopo essersi sentito dare del golfista, politico e tifoso juventino, da due settimane Massimo Mauro attende al varco Benitez, con la faccia di uno che aspetta al parcheggio chi gli ha rigato l’auto. La scorsa settimana il Napoli ha risposto a Sky col silenzio stampa personalizzato. Ieri Benitez (che Mauro aveva definito «disonesto, sportivamente parlando» dopo Torino-Napoli) ha parlato solo in conferenza stampa e non con le tv. Prossimo tentativo: Napoli-Atalanta, domenica sera. Abbiamo il leggerissimo sospetto che in studio Sky manderà ancora Massimo Mauro....© RIPRODUZIONE RISERVATA

FIORENTINA (4-3-2-1)

MILAN (4-3-2-1)

OGGI Ore 19 ARBITRO Russo

NETO1

RICHARDS4

G.RODRIGUEZ2

M. ALONSO28

BORJA VALERO20

KURTIC16

GILARDINO9

AQUILANI10

ILICIC72

DIAMANTI18

PASQUAL23

DIEGO LOPEZ23

ANTONELLI31

MEXES5

PALETTA29

ABATE20

BONAVENTURA28

ESSIEN15

DESTRO9

VAN GINKEL21

HONDA10

MENEZ7

PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini, 19 Basanta, 35 Bagadur, 6 Vargas, 38 Rosi, 5 Badelj, 32 Lazzari, 14 Mati Fernandez, 17 Joaquin, 74 Salah, 30 Babacar. ALLENATORE Montella.BALLOTTAGGI Gilardino-Salah 51-49%Kurtic-Mati Fernandez 60- 40%, Alonso-Basanta 60-40%.SQUALIFICATI Tomovic (1).DIFFIDATI Basanta.INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (7), M. Gomez (7), Pizarro (7), Tatarusanu (5), Savic (3).ALTRI Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui.

PANCHINA 32 Abbiati, 66 Gori, 33 Alex, 25 Bonera, 19 Bocchetti, 14 Albertazzi, 4 Muntari, 8 Suso, 22 Cerci, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi. BALLOTTAGGI Honda-Cerci 70-30%, Menez-Cerci 70-30%.SQUALIFICATI Poli (1).DIFFIDATI Bonaventura, Alex. INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), De Sciglio (14 giorni), Rami (7), Zaccardo (7), Armero (7), C. Zapata (7), De Jong (20), Montolivo (10), El Shaarawy (30), Mastour (35).ALTRI nessuno.

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10� i punti del Milan nel 2015. I rossoneri hanno vinto solo 2 partite sulle dieci disputate

Destro torna dal primo minutoIl tecnico: «Scelte solo mie»� MILANELLO (Va) Dentro Pazzini e fuori Destro: una scelta che nove giorni fa prima della partita stupì, e che al termine fu motivo di malumori presidenziali. Oggi l’esperimento non si ripeterà e le gerarchie torneranno a essere quelle consuete: Mattia riprenderà il posto al centro dell’attacco e proverà a ricucire il suo rapporto con il gol, che manca da un mese (Milan-Empoli del 15 febbraio, chissà che le squadre toscane non gli portino bene). Anche perché Inzaghi ha preannunciato una partita di spirito offensivo e quindi Destro dovrà essere bravo a capitalizzare tutto ciò che gli passerà vicino ai piedi. E si sa, di questi tempi al Milan i centravanti fanno una gran fatica. Quando ieri è stato nuovamente chiesto a Inzaghi lumi sulla scelta del

centravanti contro il Verona, e se per caso si fosse confrontato con la società, il tecnico ha risposto energicamente: «E’ stata una decisione mia, non ho bisogno di parlare con nessuno delle mie scelte. Gli allenatori non si pentono mai quando prendono una decisione. Ma tanto qui ogni volta si rimpiange chi resta fuori. Succederà anchedopo la partita con la Fiorentina. Se mi date un regolamento in cui si può giocare in 13, ne faccio giocare 13». Oggi intanto gli indisponibili scendono – si fa per dire – a dieci. In difesa rientra Abate, la mediana sarà molto sperimentale con Van Ginkel, Essien e Bonaventura, e in avanti a supporto di Destro ci saranno Honda e Menez. Un ibrido fra 4-3-3 e 4-3-2-1, per provare a bloccare le fonti di gioco viola.

m.pas.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Filippo Inzaghi, 41 anni, prima stagione sulla panchina rossonera AFP

Marco PasottoINVIATO A MILANELLO (VARESE)

S e il destino del Milanavesse un colore, negli ul-timi anni la tonalità sa-

rebbe sul viola. Quando davantiai rossoneri si presenta la Fio-rentina, spesso infatti ballaqualcosa di grosso. In un casopersino uno scudetto (stagione2011-12), ma più che altro lesorti della panchina. Ne sa qual-cosa Allegri, che c’è incappatodue volte: a novembre del 2012e quello successivo. Due scon-fitte a San Siro, cui seguironolunghi conciliaboli ad Arcore(e, la seconda volta, pure il pro-fondo strappo fra Barbara eGalliani) sulla sua permanenza.La stagione scorsa il copione èstato lo stesso: Milan a Firenze eSeedorf con un piede nello stra-piombo. Quest’anno ci risiamo,ma magari Inzaghi può trovarespunti confortanti: i suoi prede-cessori l’hanno sfangata in tuttie tre i casi.

RISPETTO E NOTIZIE Il succocomunque non cambia: la sfidadi stasera si presenta di nuovocruciale per la panchina di Pip-po. Galliani, peraltro, in setti-mana ha fatto tutto ciò che po-teva e doveva: è andato a Mila-nello per parlare di persona conl’allenatore e con la squadra, eha detto pubblicamente che lapartita del Franchi non sarà de-cisiva per il futuro del tecnico,in modo da togliergli un po’ dipressione. Il fatto è che in questigiorni ha preso forma il nome diSarri come potenziale successo-re – inoltre oggi Galliani si ve-drà col presidente empoleseCorsi – e quindi restare tran-quilli è praticamente impossibi-le. Inzaghi pesca a piene manidalla consueta zuccheriera («Imiei ragazzi mi fanno staretranquillo», «Sento la fiduciadel club»), ma è logico scorgerela tensione nei suoi lineamenti.E una certa conflittualità (an-

che questa non è una novità diieri) con i media nelle sue paro-le: «Io mi preoccupo per lasquadra, il resto mi fa ridere.Però non è carino, non è rispet-toso, mi spiace soprattutto per itifosi che leggono cose non ve-re». Probabilmente ai tifosispiace di più vedere un Milanche fino a ora non è riuscito areagire e fatica a fare gioco, maintanto la missione del club èassolutamente palese: arrivarea tutti i costi con Pippo in pan-china alla fine del campionato.Tradotto: stasera l’importante ènon combinare disastri, pro-vando a muovere la classifica epossibilmente esibire uno spiri-to nuovo.

BLUFF «I discorsi sulla panchinanon mi interessano – raccontaPippo –. Non sono mai statopreoccupato perché sento l’af-fetto del presidente tutti i gior-ni, e poi non penso che con unocome me la società possa bluf-fare». Frase piuttosto interes-sante, questa. Da un lato c’è tut-to l’orgoglio di un allenatoreche sa di essere stato un ingra-naggio molto importante delMilan; dall’altro si potrebbe in-terpretare quasi come un avver-timento-appello: non fatemischerzi, eh... Quindi, avanti conla serenità allora. Di facciata omeno, serve esserne convinti inmodo da trasferirla ai giocatori.«Sono sereno perché mancanododici partite, perché ho uncontratto e perché il club è con-scio di tutti i problemi. Io sonoconvinto di andare dritto per lamia strada». Al momentol’obiettivo primario è cercare direcuperare il Milan del tardoautunno. E quindi: «In settima-na ho fatto vedere alla squadratutta la serie di partite fatte be-ne. Occorre tornare a quei livel-li. Purtroppo il risultato col Ve-rona ha condizionato tutta lasettimana, ma a Firenze c’è bi-sogno di una grande partita,giocando in modo spensierato eall’attacco».

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FIORENTINA

E Montella ci scherza su«Io a Milano? Ci va Sarri...»1Il tecnico si affida a Borja Valero, già due volte in gol contro i rossoneri

Giovanni SardelliFIRENZE

Q uando affronta il Milanvede rosso più che ros-sonero. Anche se la cor-rida è materia del con-

nazionale Joaquin, Borja Vale-ro ha un conto aperto con la so-cietà di Berlusconi. Lui, chebomber non è, ha segnato alMilan il suo primo gol in viola.Era il novembre del 2012 e finì3-1 per la Fiorentina. Ripeten-dosi esattamente un anno do-po quando la Viola espugnò dinuovo San Siro (0-2, ndr) an-che grazie al raddoppio diBorja.

RISALITA E dire che i numeri ele circostanze non sono soltan-to favorevoli. Perché la stagio-ne in corso è forse la più tortuo-sa dello spagnolo da quando

sta a Firenze. Un inizio di sta-gione complicato, una risalitae poi il nuovo stop. Il 19 febbra-io contro il Tottenham ha ri-portato un terribile taglio sullacaviglia. Sono serviti sette pun-ti di sutura e quasi un mese distop per tornare in campo.

COMPLICAZIONI AL FRANCHIOggi servirà tutto il suo talen-to. In una formazione rebusche potrebbe vedere Gilardinopartire dal primo minuto conl’amico Diamanti alle sue spal-le, la rotazione non sembratoccare proprio Borja. Vistoche, per i suoi gusti, ha già sal-tato troppe partite. Ventisettecomunque quelle giocate. Condue gol all’attivo. Dovrà sem-mai aiutare la squadra a distri-carsi dalle inattese difficoltàche da inizio stagione la aggro-vigliano nelle partite in casa.Al Franchi, in campionato, le

vittorie sono state appena 4.Una miseria considerando laclassifica ed il potenziale dellasquadra.

COLLEGHI La passata stagioneun Milan in difficoltà vinse aFirenze. Le possibili sinistreanalogie non distraggonoMontella. Così come le voci dimercato, peraltro sempre me-no insistenti. «Io al Milan? Leg-go che si parla di Sarri (sorri-de, ndr). La mia attenzione è solo su di noi e quello che ciaspetta». Poi su Inzaghi. «Per diventare allenatori importan-ti si devono passare varie fasi.Anche quelle difficili. Magari siaspettavano un po’ di più, madover affrontare subito alcuneproblematiche può diventareun vantaggio per lui. Superarele difficoltà ci migliora comeallenatori».

© RIPRODUZIONE RISERVATABorja Valero, 30 anni LAPRESSE

Serie ARPosticipi 27a giornata

13LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

14 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Attenti a Klose e Maurii vecchietti infallibili1I due attaccanti della Lazio sommano 71 anni e 16 gol: a questa età nessuno nei maggiori campionati europei ha fatto meglio nel 2014-15

Stefano CieriROMA

Q uasi 72 anni (in due) enon sentirli. La Laziosbarazzina di Pioli haun’anima antica. Che le

fornisce il maggior contributoin termini di gol. Eh sì, perchése è vero che a spingere l’aquilaverso quote impensabili è statala freschezza di giovani comeAnderson e De Vrij, unita allamaturità di Biglia, Candreva eParolo, è altrettanto vero cheanche l’esperienza sta avendo ilsuo peso. A garantirla provve-dono Stefano Mauri e Miro Klo-se: quasi 72 anni in due (35,compiuti a gennaio, il brianzo-lo; 37 a giugno il tedesco), magià 16 gol in questo campiona-to. Equamente divisi: 8 il capi-tano, 8 il campione del mondo.Due vecchietti che non smetto-no di segnare. Tanto che, conquegli 8 gol a testa, sono i mi-gliori marcatori laziali.

PRIMATO DI LONGEVITÀ Nes-sun’altra squadra, nei maggioricampionati europei, può vanta-re una coppia-gol così attempa-ta. Ci si avvicina quella dell’Udi-nese, composta da Di Natale eThereau. I due friulani hannoanche segnato più dei laziali(18 gol contro 16), ma sono unacoppia decisamente più giova-

ne: ai 37 anni di Totò fanno in-fatti da contraltare i «soli» 31del francese. Anche nei mag-giori campionati europei l’uni-ca coppia che si avvicina è quel-la dello Stoke City con Crouch(34 anni) e Walters (31) en-trambi a quota 7 gol in Premier.

MACCHÉ TRAMONTO Giovin-celli, insomma, al cospetto diMauri. Che, avviato sul viale deltramonto, ha riscoperto il fee-

ling col gol. Ne segnava parec-chi a inizio carriera. Poi, colpassare degli anni, aveva persocerte abitudini. Che ha ritrova-to ora, grazie ad una posizionein campo che lo rende spessouna seconda punta a tutti gli ef-fetti. Così sono arrivati gli 8 gol,cifra record per lui (il preceden-te primato era di 7, realizzato col Brescia). «Quando sei giova-ne corri tanto, spesso a vuoto, epoi sei poco lucido sotto porta.

Adesso invece vado in area soloquando so di poter incidere», ri-velò tempo fa il capitano. Il suo«gemello» Klose, invece, i gol liha sempre fatti. A tutte le età e atutte le latitudini. Il titolo dicampione del mondo, conqui-stato la scorsa estate in Brasile,sembrava averlo definitiva-mente appagato. E invece no,dopo qualche mese di pausa, haripreso a segnare come e più diprima. Undici gol finora in que-sta stagione (8 in campionato,altri 3 in Coppa Italia), una cifrache rende possibile l’attacco alsuo primato italiano, che è di 16reti (15 in campionato e 1 in Eu-ropa League) realizzato nel suoprimo anno di Lazio.

TORO AVVISATO Anche oggi aTorino Pioli si affiderà alla pre-miata ditta dei vecchietti delgol. Nella partita che, dopo ilk.o. di ieri del Napoli, può isola-re la Lazio al terzo posto. Ai gra-nata Klose ha già rifilato 2 gol inquesta stagione: uno nella sfidadi andata di campionato e unaltro nel match di Coppa Italiadi 2 mesi fa a Torino. Mauri inquesta stagione non ha «puni-to» il Toro, ma in passato gli hafatto 4 gol, tutti con la Lazio. Unfeeling col colore granata chené l’uno né l’altro ha intenzionedi interrompere. Nonostante i(quasi) 72 anni in due.

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Miro Klose, 36 anni LAPRESSE Stefano Mauri, 35 anni LAPRESSE

GLI AVVERSARI

C’è MorettiAnche il Torova sul sicuro

Francesco BramardoTORINO

I l futuro è adesso. In seigiorni il Toro si gioca unbel pezzo della stagione,

dentro o fuori l’Europa Lea-gue e la zona coppe in cam-pionato. Il rischio imbarcata(dopo il tonfo di Udine e loZenit) è tutt’altro che scon-giurato. Questa sera controla Lazio, il Toro dovrà ritro-vare gioco e punti.

VECCHIETTI Di fatto saran-no comunque i «vecchietti» asobbarcarsi gli straordinari,su tutti Emiliano Moretti, 33anni e 36 partite giocate adoggi, 3240 minuti, un gol pe-sante all’Inter e 2 assist neltabellino personale, lostakanovista del gruppo. Aruota Matteo Darmian ha su-perato i 3000 minuti, oltre lasoglia dei 2500 Glik e Qua-gliarella (37 partite, primati-sta, anche se non tutte finoal 90’). A Moretti l’allenatoredel Torino potrebbe chiede-re nelle prossime ore un ulti-mo sforzo, ancora in campodopo 13 gare consecutivecontro Lazio e Zenit per poirifiatare a Parma visto chedurante la sosta il difensoreromano vestirà ancora l’az-zurro, in odore di convoca-zione. Amauri, Bovo, Farne-rud e Maxi Lopez completa-no il quadro degli over 30chiamati in quattro giorni aun supplemento di impiego.

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8� i gol fatti dalla Lazio tra il 76’ e il 90’, una fetta di partita nella quale il Torino ne ha subiti 7.

TORINO (3-5-2)

LAZIO (4-3-3)

OGGI Ore 19 ARBITRO Orsato

PADELLI30

BOVO5

PERES33

GONZALEZ15

DARMIAN36BENASSI

94FARNERUD

8

JANSSON18

MORETTI24

MARTINEZ17

MAXI LOPEZ11

MARCHETTI22

PAROLO16

BIGLIA20

CATALDI32

MAURICIO33

RADU26

DE VRIJ3

BASTA8

S.MAURI6

KLOSE11

F.ANDERSON7

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo, 19 Maksimovic, 25 Glik, 21 Silva, 4 Basha, 7 El Kaddouri, 27 Quagliarella, 22 Amauri.ALLENATORE Ventura.BALLOTTAGGI Bovo-Maksimovic 60-40%, Gonzalez-Basha 60-40%, Maxi Lopez-Amauri 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Benassi, Quagliarella.INDISPONIBILI Gazzi (3 giorni), Molinaro(2 giorni), S. Masiello (15), Vives (20).

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha, 85 Novaretti, 2 Ciani, 5 Braafheid, 39 Cavanda, 23 Onazi, 24 Ledesma, 19 S.Lulic, 10 Ederson, 14 B.Kieta, 34 Perea. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI S.Mauri-B.Keita 80-20%. SQUALIFICATI Candreva (1). DIFFIDATI Cavanda, De Vrij, Mauricio, Onazi. INDISPONIBILI F. Djordjevic (50 giorni), Gentiletti (20), Konko (7), Pereirinha (7), Tounkatra (7), Cana (5).

TV Sky Calcio 3; Premium Calcio 2

Serie ARPosticipi 27a giornata

15LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Nuovo Pjanicse il genioè anchemaratoneta1Roma in emergenza in mediana: lo stakanovista stringe i denti

GLI AVVERSARI

Il Romagnoli-derbyGarcia se lo studiaFerrero lo rivuole1La Samp lavora per averlo dalla Roma per un altra stagione, intanto ne ha fatto il baluardo della difesa

Massimo CecchiniROMA

I l luogo comune vuole chegli artisti debbano essere li-berati dal peso della creati-

vità forzata. Insomma, si diceche il genio inventa proprio per-ché centellina il suo talento. Ve-ro? Se pittura e la letteratura cihanno regalato tanti esempicontrastanti sul tema (uno persettore: Giorgione e Tiziano;Salinger e Simenon), in casaRoma a tagliare la testa al toroadesso ci ha pensato MiralemPjanic che, pur dotato di piedifatati, è diventato il giallorossopiù schierato, con l’ovvia ecce-zione del portiere Morgan DeSanctis. Il centrocampista bo-sniaco, con 1831 minuti, ha su-perato Radja Nainggolan comeutilizzazione, oltre a esserequello che percorre più chilo-metri. Probabilmente lo aspettaper lui una settimana di superlavoro, visto che stasera la Ro-ma scenderà in campo contro laSampdoria e giovedì dovrà af-frontare la Fiorentina per la ga-ra di ritorno di Europa League.

GARCIA IN EMERGENZA Inutiledire che Pjanic in qualche mododovrà stringere i denti, perchéda tempo soffre di acciacchi va-ri alle caviglie, oltre a soffrire inparticolar modo la preparazio-ne. I piedi, in ogni caso, sonodelicati. Non a caso, ad esem-pio, come media punizioni cal-ciate-gol realizzati il bosniaco,da quando è arrivato in Italia(2011) su cifre congrue duellaaddirittura con Pirlo. Stavoltapoi, davanti a Sua MaestàMihajlovic, chissà che gli stimo-li non siano addirittura superio-ri,. Una cosa è certa: oggi Gar-cia avrà bisogno di lui perché ilcentrocampo – orfano di Naing-golan (squalificato) e De Rossi(infortunato) – potrebbe esserein sofferenza. Tra l’altro, vistoche l’azzurro è al centro di unaspaccatura tra la tifoseria,ieril’allenatore è intervenuto per

difenderlo. «Daniele è uno deimigliori giocatori italiani, è an-cora giovane e sa fare tutto. AFirenze ha sbagliato un passag-gio e si è infortunato in quel-l’azione, può succedere ma aimiei occhi non cambia nulla.Resta un giocatore importante eci aiuterà nel futuro, e non parlosolo per questa stagione». Qua-si un appello a stemperare lepolemiche, che si sono riaccesedopo la pubblicazione della no-tizia di un incontro, la scorsasettimana, fra ultrà e squadra. Esul tema Garcia ha detto: «Ci so-no cose che riguardano societàe squadra e non riguardanonessun altro, come le cose che sidicono nello spogliatoio. Ci so-no delle cose sacre e lo spoglia-toio è una di queste». Fra le cosemisteriosamente «sacre», forse,c’è anche la situazione diDoumbia. L’attaccante è convo-cato, ma su di lui il tecnico spie-ga: «Sta bene, sta migliorandosu tutti i punti di vista. Penso alfatto della preparazione fisica,che abbiamo ricominciato quasida capo». Chissà perché allora,appena arrivato, è stato schie-rato subito titolare, prima cheuna lombalgia lo fermasse.

FURBO MIHA Al momento, co-munque, l’ivoriano non è laprincipale preoccupazione, vi-sto che la Samp incalza. «Stan-no facendo molto bene e hannoun buon allenatore. Che è unpo’ furbo, nel senso positivo deltermine, quando dice che Ljajicdeve essere un po’ egoista. Ma-gari si aspetta che non dia lapalla al giocatore piazzato me-glio di lui… Ma Mihajlovic è ve-ramente un grande. L’ho ammi-rato da giocatore, specie per lesue punizioni, e a Genova sta fa-cendo grandi cose». Tutto vero.Per questo – soprattutto se Tottisarà risparmiato – c’è bisognodel miglior Pjanic per far decol-lare la Roma. In questi tempi dipsicologicamente non facili, ilsecondo posto a Trigoria lo con-siderano d’obbligo.

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Miralem Pjanic, 24 anni, è alla quarta stagione alla Roma LAPRESSE

� Nel curioso rapporto di amore e tensione che a volte si crea fra Sky e le società di Serie A – pur beneficiate da munifici diritti televisivi – va registrato un nuovo, singolare episodio. Ieri è andato in onda un botta e risposta fra il centro sportivo di Trigoria e lo studio di Milano, da cui è stato lanciato scherzosamente un servizio sugli allenamenti degli attaccanti della Roma. In realtà, invece, le immagini erano tratte dalla celebre serie tv statunitense «The walking dead», nelle quali si vedevano zombie in cammino con la loro caratteristica, lentissima andatura. Risultato? Sul web è scoppiata in fretta una bufera, che ha portato la dirigenza giallorossa a chiedere spiegazioni ai vertici della tv satellitare. «Si voleva solo fare ironia e non offendere», è stata la naturalerisposta, ma dinanzi alla rabbia dei tifosi è probabile che oggi arriveranno delle scuse nei confronti di coloro che si sono sentiti offesi. Si spera che basti.

ma. cec.

«Punte zombie»E lo scherzo Skyirrita i giallorossi

ROMA (4-3-3)

SAMPDORIA (4-3-3)

DE SANCTIS26

TOROSIDIS35

YANGA-MBIWA2

ASTORI23

COLE3

PJANIC15

KEITA20

PAREDES32

GERVINHO27

LJAJIC8

ITURBE7

VIVIANO2

OBIANG14

PALOMBO17

SORIANO21

ROMAGNOLI5

REGINI19

SILVESTRE26

DE SILVESTRI29

EDER23

OKAKA9

ETO’O99

OGGI Ore 21 ARBITRO Calvarese (0-0)

PANCHINA 28 Skorupski, 24 Florenzi, 33 Spolli, 25 Holebas, 32 Paredes, 48 Uçan, 53 Verde, 96 Sanabria, 88 Doumbia, 10 Totti. ALL. Garcia. BALL. Paredes-Florenzi 60-40%, Cole-Holebas 60-40%, Ljajic-Totti 60-40%. SQUAL. Nainggolan (1). DIFF. Maicon, Pjanic, Manolas, Torosidis. IND. Strootman, Balzaretti, Castan, Maicon, Ibarbo, Lobont, Manolas, De Rossi.

PANCHINA 33 Romero, 88 Frison, 25 Coda, 32 Marchionni, 6 Duncan, 77 Wszolek, 8 Correa, 27 L. Djordjevic, 18 Bergessio, 24 Muriel. ALL. Mihajlovic. BALL. nessuno. SQUAL. Acquah (1). DIFF.Duncan, Regini, De Silvestri. IND. De Vitis, Cacciatore, Munoz, Rizzo, Mesbah.

TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HD e Supercalcio HD; Premium Calcio 1 e Calcio 2 HD.

SINISA MIHAJLOVICIERI HA CITATO ROCKFELLER

«CI SONO PERSONECHE SOGNANO

IL SUCCESSO E PERSONE CHE RESTANO SVEGLIE

PER OTTENERLO»

Filippo GrimaldiGENOVA

I n un giorno ormai lon-tano (era ancora l’iniziodella stagione), quando

questa Samp delle meravi-glie era soltanto nei sognidei blucerchiati e del presi-dente Ferrero, e forse anchenelle certezze inconfessatedi Mihajlovic, proprio il tec-nico della Samp uscì a sor-presa con un’affermazione(«Romagnoli è il nuovo Ne-sta») che certificava le po-tenzialità di un giocatoreparcheggiato dalla Roma aGenova, sponda doriana,per farlo crescere in attesadi riportarlo a casa.

IO CI PROVO In quell’occa-sione, Mihajlovic disse an-che un’altra cosa, e cioè chea lui non piace lavorare pergli altri, immaginando già ilgiorno in cui, fra tre mesi,dovrà (forse) dirgli addioper rimandarlo a casa. Maidire mai, anche perché, so-prattutto nel caso in cuiMihajlovic prolunghi la suaunione con la Samp targataMassimo Ferrero, il ds Osti eil club di Corte Lambruschi-ni si muoveranno nel tenta-tivo di prolungare la perma-nenza del difensore sotto laLanterna. È presto per par-larne, ma lo stesso cammi-no di Alessio nella Samp di-

mostra come la fiducia intornoa lui non sia mai mancata e,semmai, sia cresciuta con iltempo. Riassumendo: un otti-mo inizio di stagione, quindiun periodo in chiaroscuro conqualche incertezza di troppo eun ballottaggio al centro delladifesa che si è venuto a crearecon Gastaldello. Ceduto il capi-tano, Romagnoli si è ripreso ilposto. Neppure il tempo di ria-prire la contesa con Munoz,l’ultimo arrivato alla corte di Mihajlovic, che l’argentino s’èbloccato (stiramento) lascian-dogli (definitivamente?) via li-bera.

STAKANOVISTA Un altro datoda non sottovalutare è il nume-ro dei minuti giocati: 1.551 indiciannove partite per il gioca-tore di proprietà della Roma.Soltanto Okaka, De Silvestri,Eder, Obiang e Soriano hannofatto meglio di lui, ma a frontedi premesse ben diverse daquelle di Romagnoli. Ferrero,cuore romanista della primaora, nel frattempo ha già getta-to l’amo, sostenendo una tesiquantomeno ardita, ma che vi-sta dalla prospettiva di ungrande club come la Roma po-trebbe funzionare. Secondolui, un altro anno per il gioca-tore a Genova farebbe felicenon solo la Samp, ma persino igiallorossi, «perché potremmovalorizzarlo ulteriormente».

CREDERCI Discorsi per ora fu-turibili. L’unica cosa certa chemai come in questo momentol’autostima dei blucerchiati èstata così alta. «Non andiamoall’Olimpico a fare le vittime»:la frase di Mihajlovic detta allavigilia suona tanto come unmonito per la squadra di Gar-cia. Roma avvisata...

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Alessio Romagnoli, 20 LAPRESSE

Serie ARPosticipi 27a giornata

16 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

17LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Parola d’ordine: 3-5-2Pirlo o no, sarà Fort Juve1Allegri orientato verso il modulo che garantisce di più la difesa

1Il regista tenta il miracolo. In caso di rombo, Pereyra trequartista

COSI’ IN CAMPO

BUFFON

BARZAGLI BONUCCI CHIELLINI

LICHTSTEINER MARCHISIO EVRA

POGBAVIDAL

MORATA TEVEZ

3-5-2

GDS

Mirko GrazianoMILANO

M assimiliano Allegri staseriamente valutandol’ipotesi di confermare

il 3-5-2 anche a Dortmund (2-1Juve all’andata), ingolositodall’ottimo rientro da titolaredi Andrea Barzagli. Una sceltatattica che fra l’altro non sem-bra dipendere dal recupero omeno di Andrea Pirlo.

FINO ALL’ULTIMO Ieri il35enne fuoriclasse bresciano ha continuato con un program-ma a parte, lavoro da tempomirato alla trasferta tedesca e aun recupero che avrebbe quasidel miracoloso. Lo staff medi-co parla di una situazione damonitorare ora dopo ora e di

una decisione che potrà esserepresa solo a ridosso della gara.Va detto, non si respira gran-dissimo ottimismo, l’infortu-nio coinvolge d’altronde unazona insidiosissima a livello diricadute (stiramento di primogrado al polpaccio destro) e ri-sale a meno di tre settimane fa(gara d’andata con la bandaKlopp), ma Pirlo è un duro ve-ro, e con lui è meglio non sbi-lanciarsi mai in negativo.

3-5-2 A PRESCINDERE? In ognimodo Allegri dovrebbe appun-to puntare sulla difesa a tre,con o senza il Genio. Anzi, amaggior ragione se Pirlo do-vesse recuperare in extremis equindi con una condizione ine-vitabilmente non al top: il 3-5-2 «protegge» infatti meglio ilregista davanti alla difesa. Daoggi via alle prove tattiche, do-mani rifinitura sempre a Tori-no, poi partenza per la Germa-nia. Ecco, al momento, il possi-bile undici anti Borussia: Buf-fon in porta; Barzagli, Bonuccie Chiellini dietro; Lichtsteinered Evra sulle fasce; Marchisioin regia; Vidal e Pogba interni;Morata e Tevez di punta. In ca-so invece di rombo, Lichtstei-ner retrocederebbe sulla lineadei difensori, fuori uno fra Bar-zagli e Bonucci, dentro il tutto-fare argentino Pereyra cometrequartista.

PRECEDENTI A TRE... C’è unmomento ben preciso in cui Al-legri decise di ribaltare le gerar-chie a livello di sistema di gio-co: 4 novembre 2014, giornodello scontro decisivo conl’Olympiacos, Max sceglie la li-nea a quattro dietro e sistemaVidal alle spalle di Morata e Te-vez. Arriva un 3-2 in rimontache di fatto spiana la strada ver-so gli ottavi di finale di Cham-pions League. Da allora, solo intre occasioni il tecnico livorneseha fatto ricorso al 3-5-2: a Fi-renze, a Udine e appunto a Pa-lermo, sempre in campionato.Ebbene, tre gare in cui la Juven-tus ha messo insieme due pa-reggi e la vittoria di sabato scor-so, soprattutto tre gare nellequali i bianconeri non hannosubito reti. E se in Germanianon si subiscono gol, l’ingressonel G8 del calcio che conta è co-sa fatta. A gara in corsa si fa poisempre in tempo a cambiare.«Vedremo, deciderò solo mar-tedì sera (domani, ndr) - ha det-to Allegri nel dopo gara di Pa-lermo - Abbiamo qualche pro-blema fisico in mezzo al campo.Non solo: è da valutare con unacerta prudenza anche Barzagli,che è rientrato dopo nove mesie va gestito».

LE CERTEZZE Sono tre gli uomi-ni su cui puntare invece senzamezze misure: Carlos Tevez, Al-varo Morata e Paul Pogba. Chepoi sono anche i migliori mar-catori stagionali dei campionid’Italia, avendo firmato 40 dei73 gol bianconeri ufficiali: 21centri per l’Apache, 10 quellitimbrati dal baby prodigio exReal Madrid, 9 le prodezze(quasi tutte decisive) del22enne centrocampista france-se. Quest’ultimo, oltretutto,nell’ultima settimana ha potutolavorare a Vinovo senza altredistrazioni: a Palermo, infatti,non c’era perché squalificato.

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Andrea Pirlo, 35 anni: ha vinto 2 Champions League con il Milan LAPRESSE

QUI DORTMUND

Un BorussiaimpermeabileRete inviolatada 407 minuti

Elmar Bergonzini

C ome sempre si può sce-gliere se essere ottimistio pessimisti. Il Dort-

mund ha poggiato il bicchieresul tavolo, Allegri deve capirese è mezzo pieno o mezzo vuo-to. L’ultima volta che il Borus-sia restò tre gare senza segna-re era il 2007. Con Klopp inpanchina, insomma, non èmai successo: il fatto che negliultimi 180’ i gialloneri non ab-biano segnato è un brutto se-gnale. Con la Juve potrebbeperò ritrovare spazio Immobi-le, anche perché Aubameyang(che verrebbe spostato sullafascia) è alle prese con guai al-la schiena. Non solo: la retedei tedeschi non viene violatada 407’. L’ultimo a riuscirci?Morata. Quella sera i problemidifensivi del Dortmund eranoevidenti, ma il tecnico è corsoai ripari. C’è pure il rovesciodella medaglia: sabato i giallo-neri sono scesi in campo con laformazione più anziana del-l’era Klopp: età media, 28,2anni. Nell’anno del primo tito-lo (2011) era di 24 anni. Un ca-so che il Dortmund appaia(molto) più lento? L’unico av-versario di livello affrontato dal Borussia in queste settima-ne è lo Schalke, quindi anchel’imbattibilità difensiva va ri-valutata. Klopp è tranquillo:«Sono fiducioso semplicemen-te perché possiamo farcela».

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� Sotto di un uomo e di un gol, la Fiorentina ribalta la Juventus e allunga in testa al girone A, dove adesso comanda con cinque punti sul Torino e sei sullo Spezia. La Juventus recrimina per l’occasione sciupata: la squadra di Grosso, quarta in classifica, perde la possibilità di restare a stretto contatto con chi la precede in chiave qualificazione alle Final Eight, pur mantenendo quattro punti di vantaggio sul Parma quinto, nella corsa ai playoff.A Vercelli la Fiorentina parte più determinata e trova il gol del vantaggio al 28’ con Minelli. Ma pochi minuti più tardi, la Viola resta in 10 per l’espulsione di Bagadur per somma di ammonizione. Inizia così una nuova partita, con la Juve che spinge e la Fiorentina che prova a sfruttare la velocità dei suoi attaccanti. Ma in pieno recupero la Juve trova l’1-1 con Clemenza. Nella ripresa, la Juve completa la sua rimonta al 20’ con Macek, che infila all’incrocio dei pali. Finita? Neanche per sogno, perché dopo appena 4’ Bangu trasforma il rigore procurato da Minelli, spiazzando Audero per il 2-2. La Juve sfiora il nuovo vantaggio ancora con Macek, ma Diakhate salva sulla linea. Così al 38’ Bandinelli al volo trova il definitivo 3-2 che fa volare la Viola. I risultati di ieriGirone A: Juventus-Fiorentina 2-3, Trapani-Entella 0-2. Girone BPerugia-Lanciano 0-0.

PRIMAVERA

I bianconericrollano in casaÈ 3-2 Fiorentina

IL RIENTRO

Barzagli: «In Coppa servirà tanta testa»E Conte lo chiamaMILANO

L a notizia è un pieno di en-tusiasmo, per Massimilia-no Allegri e anche per il c.t.

azzurro Antonio Conte: AndreaBarzagli è tornato, e lo ha fattoalla grande, tanto da mettersiseriamente in corsa per una ma-glia da titolare nella gara senzaritorno di Dortmund. «Ho gio-cato a Dortmund tante volte,ma non ho mai vinto - raccontaBarzaglione -. È uno degli stadipiù belli in cui abbia mai gioca-to, con la curva che assomiglia aun vero muro, tutto giallonero.Clima eccezionale, ma a questilivelli lo stadio non può condi-zionare o intimorire. A Dort-mund, servirà una partita di te-sta, dobbiamo cercare di non la-sciare troppi spazi, tenendoconto che in Champions le par-tite sono più aperte. Andiamo lìcon un piccolo vantaggio, il 2-1dell’andata, nulla di rassicuran-te. In Germania, statene certi,arriva una Juve super concen-trata. Segnali di stanchezzanelle ultime gare? Dopo tantepartite ci può stare un momentodi leggero appannamento, mafinora non abbiamo mai sba-gliato le partite importanti». Esulla condizione personale:«Non giocavo da nove mesi, nonso quanto ci metterò a recupe-rare al cento per cento, ma cer-cherò di rimettermi al meglio infretta». Nel frattempo, ha argi-nato una delle stelle di questocampionato: «Dybala ha colpiinteressanti - conclude Barzagli

-, sta dimostrando di essere dagrande squadra». Dortmund ela gara interna con il Genoa sa-ranno il trampolino anche per ilritorno in Nazionale, anche seConte ha di fatto già deciso: inassenza di malaugurati guai fi-sici, il 33enne gigante di Fiesoleriprenderà il suo posto da tito-lare insieme ai compagni disempre, Bonucci e Chiellini.

AGNELLI A VINOVO Ieri ad assi-stere all’allenamento si è pre-sentato Andrea Agnelli: succe-de spesso, soprattutto a ridossodelle gare che contano. C’è in-tanto ottimismo sulle condizio-ni di Coman, ai box da qualchegiorno per una forte contusionealla tibia: il francesino sarà qua-si certamente a disposizioneper la Champions. Oggi accer-tamenti per Sturaro e De Ce-glie: il primo ha rimediato unadistorsione alla caviglia destra,mentre De Ceglie deve fare i conti con un trauma contusivoal ginocchio destro.

m.gra.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Andrea Barzagli, 33 anni LAPRESSE

Verso la ChampionsR

DA DOMANI RITORNO DEGLI OTTAVIIl calendario del ritorno degli ottavi di Champions League dopo quelli della scorsa settimana (già qualificate PSG, Real Madrid, Bayern Monaco e Porto).

DOMANI (ORE 20.45)Monaco (Fra)-Arsenal (Ing); and. 3-1; arb. Moen (Nor); tv Sky Sport Plus HD

Atl. Madrid (Spa)-Bayer Lever.(Ger); and. 0-1; arb. Rizzoli; tv Sky Sport 1 HD

MERCOLEDÌ (ORE 20.45)Barcellona (Spa)-Manchester City (Ing); andata 2-1; tv Sky Sport 1 Borussia Dortmund (Ger)-JUVENTUS andata 1-2; tv Canale 5

18 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GENOA 5,5

Contiene Birsa e spinge con continuità sulla destra proponendosi con efficacia al cross. Bene anche in fase di recupero palla.

6,5

IL MIGLIOREEDENILSON

PERIN 6 Una parata importante, qualche brivido nei disimpegni.RONCAGLIA 4,5 Parecchi errori, alcuni pesanti, uno fondamentale quando tiene in gioco Paloschi sull’1-0.BURDISSO 5,5 Sbaglia molti passaggi e fallisce l’intervento nell’azione del 2-0.DE MAIO 6 Collabora in negativo con Burdisso sul 2-0, ma è più preciso nel gestire la palla.KUCKA 6 Gioca pochi minuti, ed entra nel momento più difficile della gara.BERTOLACCI 6 Sbaglia più del solito, ma è anche quello che cerca maggiormente di cambiare inerzia alla partita.RINCON 6 Sempre prezioso a forza di contrasti.BERGDICH 5,5 Fa davvero poco. BORRIELLO 6 Entra con vigore. Bizzarri gli nega il gol del pareggio.IAGO 5,5 Sbaglia spesso scelte importanti.NIANG 5,5 Da centravanti non incide.PAVOLETTI 5,5 Non fa meglio di Niang.PEROTTI 6 Poco brillante, ma sforna comunque alcuni cross invitanti.ALL. GASPERINI 5,5 Da apprezzare per la voglia di vincere e inseguire l’Europa, proprio per quella, però, rischia troppo e sbilancia la squadra.

RONCAGLIA MALEEDENILSON TURBOBIZZARRI RISOLVEMEGGIORINI SERVE

DOVERI Noncommette erroriparticolari, ma

spezzetta molto il gioco alternando una severità esagerata a momenti di maggior libertà per i giocatori in campo. FIORITO6-STALLONE 6; TOMMASI 6- ABBATTISTA 6

LE PAGELLE di A.D.R.

CHIEVO 7

Spietato, La sua precisione è davvero incredibile: cinque tiri, tutti nello specchio della porta. Quello del 2-0, poi, è davvero spettacolare.

8

IL MIGLIOREPALOSCHI

BIZZARRI 7 Una sola parata difficile, ma fondamentale, neutralizzando un colpo di testa potente e angolato.FREY 5,5 Alla lunga Perotti lo mette in difficoltà.DAINELLI 5,5 Qualche errore banale in avvio di azione, limita i danni con forza ed esperienza.GAMBERINI 6 Entra quando il più è fatto ma non si distrae.CESAR 6 Ruvido e spigoloso si fa sentire in area.ZUKANOVIC 6 Non concede troppo spazio a Iago.SCHELOTTO 6 Grande corsa, soprattutto all’indietro, si doppia su Bergdich e Bertolacci. RADOVANOVIC 6,5 Domina gli spazi aerei a centrocampo, divenendo assoluto punto di riferimento in entrambe le fasi di gioco.HETEMAJ 6 Si fa male dopo una mezzora senza acuti particolari ed è costretto a uscire.CHRISTIANSEN 6 Entra a freddo ma non si scompone e, soprattutto, non cerca di strafare.BIRSA 6 Va a folate ma qualche pericolo lo crea.MEGGIORINI 7,5 Sono suoi gli assist per Paloschi e a quelli aggiunge uno straordinario lavoro in fase di copertura (BIRAGHI s.v.).ALL. MARAN 7 Il suo Chievo chiude ogni spazio e riparte come una molla.

6

� GENOVA Peggio di così non si può. Il Chievo doveva essere un ideale trampolino di lancio verso le limpidissime acque europee, ma la piscina stavolta era asciutta. La botta sul fondo è stata dura, inaspettata. «Abbiamo subito due gol da Subbuteo - afferma un deluso Preziosi -. Ora speriamo di riuscire a reagire per evitare un finale piatto come quello di altre stagioni». Gasperini non ci sta. Il suo Genoa non è stato brillante, ma le occasioni da rete non sono mancate. I rossoblù, tra l’altro, hanno visto interrompere a 10 anche la serie di partite nelle quali sono andati in gol consecutivamente. Quel che ferisce maggiormente il tecnico, però, è il fatto di aver bruciato l’opportunità per creare entusiasmo tra i tifosi, quello su cui puntava per rendere il calendario favorevole e il Ferraris trascinante: «Purtroppo ci ritroviamo per vari motivi a marzo a fare degli esperimenti. Borriello è stato una delle note positive, si è reso pericoloso e ha giocato per la squadra. Con il suo ingresso abbiamo aumentato la vivacità offensiva, esponendoci però a dei rischi. E questi li abbiamo pagati subito, alla prima occasione. Al contrario noi non siamo riusciti a colpire quando è stato il nostro momento. Il loro secondo gol, poi, ci ha tagliato le gambe. Peccato, perché ci tenevamo in maniera particolare. Adesso sarà importante restare concentrati e pensare a riscattarci subito».

a.d.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

I ROSSOBLÙ

Preziosi deluso:«Prese due reti da Subbuteo»

LA BESTIA NERA

Alberto il cacciatore di Grifoni: 8 gare, 7 golAlessio Da RonchGENOVA

«Q uanti bei ricordi».Alberto Paloschiera entrato al Ferra-ris sospirando così.

Probabilmente, però, si riferi-va più alla sua abitudine a faregol al Genoa che non alle im-prese compiute con la magliarossoblù, anche se lui non po-trà mai dimenticare un pome-riggio di quattro anni fa, quan-do il 20 febbraio 2011 entrò incampo al Ferraris a 25 minuti

dalla fine di un Genoa-Roma inquel momento sull’1-3 e conuna doppietta contribuì alla ri-monta e al 4-3 finale. Uno deirisultati più straordinari nel-l’epoca recente del Genoa.

PRECISIONE Al termine diquella stagione Paloschi fu la-sciato partire perché giudicatomeno promettente di Destro.Lui non fece polemiche, né nefa adesso: «Questo - dice - è unrisultato importante perché ciregala un po’ di respiro nellacorsa alla salvezza. Siamo riu-sciti a fare bene quello che ave-

vamo preparato: aspettare e ri-partire». Lui lo ha fatto allaperfezione: cinque volte haavuto un pallone appetitososul piede, cinque volte ha cen-trato la porta. In tre occasioniPerin ha avuto la meglio, indue no, ha trionfato lui e haesultato il Chievo. L’1-0 è unmovimento perfetto, il 2-0 unaconclusione da campione, de-stro al volo in corsa, incrocian-do la traiettoria sul secondopalo.

MALEDIZIONE Paloschi evi-dentemente preferisce i fatti

alle parole. La sua vendetta sulGenoa non arriva a freddo, maè diluita nel tempo. In questiultimi quattro anni ha lasciatosegni profondi sul Grifone: alBentegodi, dove ha firmato ladoppietta che il 9 marzo 2014ha schiantato il Genoa di Ga-sperini per 21, ma anche e so-prattutto al Ferraris. Questadoppietta è clamorosa, ma luiaveva già rifilato tre reti al Ge-noa di Delneri a Marassi il 2 di-cembre 2012. Otto sfide, settegol, forse per il Grifone era me-glio averlo dalla propria parte.

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Paloschi ce l’ha col GenoaChievo, scatto salvezza1A secco da 10 turni, l’attaccante fa una doppietta all’ex squadraGasp osa il 4-2-4 ma i rossoblù soffrono la trappola tattica di Maran

Filippo GrimaldiGENOVA

L’ amuleto di Paloschi,(sette gol al Genoa in ot-to sfide di serie A), e un

Grifone capovolto. Genoa-Chievo sta tutta qui, fra un exche vede benissimo la portacontro i rossoblù (ieri doppiet-ta sontuosa, e il raddoppio èstato da favola), i quali dappri-ma finiscono imbrigliati neltrappolone del centrocampoospite e poi nella ripresa cado-no nella tagliola delle loro stes-se ambizioni europee, con un4-2-4 che se da una parte rendemerito al coraggio del Gasp,dall’altra si è rivelato l’abiuradi una manovra ragionata e,nei fatti, la condanna di Perottie compagni.

RISIKO CHIEVO Spieghiamomeglio: manca la controprova,ma difficilmente lo sfiancantelavoro degli uomini di Maranper metà gara si sarebbe potu-to protrarre a ritmi così india-volati sino alla fine, contro unGenoa che nel primo tempopoco o nulla aveva costruito,ma senza correre grandissimipericoli. Il giochino iniziale diMaran ha sorpreso i padroni dicasa, con Birsa che s’inventavaa tratti fantasista della squa-dra, accentrando la sua posi-

zione e costringendo Edenil-son a faticosi recuperi. Risulta-to: un’autostrada per Hetemaj,sino al momento del suo infor-tunio, e Burdisso obbligato auscire dalla difesa per tampo-nare il buco. Una superioritànumerica ospite quasi conti-nua in mediana. In quella fase,dopo un salvataggio di Perin su

Meggiorini, il Genoa s’è visto poco in avanti, soprattutto per-ché il suo tridente non ha fattomirabilie. Il Chievo ha retto be-nissimo l’urto grazie a una fisi-cità travolgente e a una capaci-tà di lettura della gara che haavuto soprattutto in Paloschiun interprete perfetto. Un datosu tutti: l’attaccante — bravo ad approfittare delle incertez-ze difensive rossoblù — è an-dato al tiro in porta cinque vol-te, e nessuno in questo campio-nato ha saputo fare altrettanto.

SPREGIUDICATI A metà dellacontesa, Gasperini si è trovatoa un bivio. Proseguire in unasorta di partita a scacchi confi-dando in un rallentamento delChievo, oppure osare. E peruna squadra accusata in passa-to di viaggiare sempre e co-munque a fari spenti e senza altro obiettivo che il domanipiù prossimo, la scelta di butta-re subito nella mischia Borriel-lo a inizio ripresa, passando auno spregiudicato 4-2-4, hafatto pensare a una riscossa ge-noana. Invece lo spettacolo incampo c’è stato, ma grazie airagazzi di Maran. Bravi e cinicia colpire subito con Paloschi(Roncaglia, un altro errore),che non segnava da dieci turni,e poi aiutati dalla buona sortesu un diagonale velenoso diBorriello (14’) e da una pro-dezza di Bizzarri sullo stessoattaccante (18’), nel primo tiroin porta per i padroni di casadopo 64 minuti di gioco.

LA RESA Non era finita. PerchéBurdisso s’è perso Meggiorini,il cui cross è diventato per Pa-loschi l’assist per un gol di con-trobalzo da favola. Due a zero eGrifone al tappeto, mentre ilChievo, a secco da tre turni, sigode adesso un’accelerata for-se decisiva rispetto alla zonarossa della classifica.

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7� I gol di Alberto Paloschi in otto partite contro il Genoa in Serie A. L’attaccante, cresciuto nel Milan, ha giocato in rossoblù da gennaio a giugno 2011

Alberto Paloschi, 25 anni, sei gol finora in questo campionato ANSA

GENOA 0

CHIEVO 2PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Paloschi al 4’ e al 23’ s.t.

GENOA (3-4-3)Perin; Roncaglia, Burdisso, De Maio; Edenilson (dal 32’ s.t. Kucka), Rincon, Bertolacci, Bergdich (dal 1’ s.t. Borriello); Iago, Niang (dal 25’ s.t. Pavoletti), Perotti. PANCHINA Lamanna, Prisco, Tambè, Izzo, Marchese, Lestienne, Mandragora, Laxalt. ALLENATORE Gasperini.CAMBIO DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-2-4. BARICENTRO MEDIO 53,5 M. AMMONITI Bertolacci, Rincon e De Maio per g.s., Iago per c.n.r.

CHIEVO (4-4-2)Bizzarri; Frey, Dainelli (dal 23’ s.t. Gamberini), Cesar, Zukanovic; Schelotto, Radovanovic, Hetemaj (dal 30’ p.t. Christiansen), Birsa; Meggiorini (dal 35’ s.t. Biraghi), Paloschi. PANCHINA Seculin, Pozzi, Cofie, Fetfatzidis, Pellissier. ALLENATORE Maran.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 45,8 M.AMMONITI Hetemaj, Dainelli e Birsa per gioco scorretto.

ARBITRO Doveri di Roma.NOTE pag. 1.128, inc. di 20.842 euro. Abb. 16.502, quota di 170.781 euro. Tiri in porta 2-6. Tiri fuori 10-8. In fuorigioco 2-5. Angoli 3-5. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t..

Serie A R27a giornata

19LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATALANTA 0

UDINESE 0ATALANTA (3-4-3)Sportiello; Biava (dal 27’ s.t. Scaloni),Stendardo, Cherubin; A. Masiello, Cigarini, Carmona, Dramé; Moralez (dal 20’ s.t. Emanuelson), Denis, A. Gomez (dal 33’ s.t. Migliaccio).PANCHINA Avramov, Benalouane, Bellini, Del Grosso, Grassi, Baselli, Boakye, Bianchi, Pinilla. ALLENATORE RejaCAMBI DI SISTEMA dal 31’ s.t. 4-3-1-1BARICENTRO MEDIO 51,7 METRI ESPULSI Carmona al 31’ s.t. g.s.AMMONITI Biava e Cigarini g.s.

UDINESE(3-3-3-1) Karnezis; Wague, Danilo, Piris; Widmer, Pinzi, Pasquale; Allan (dal 36’ s.t. Badu), Guilherme, Fernandes (dal 43’ s.t. Geijo); Di Natale (dal 22’ s.t. Thereau).PANCHINA Scuffet, Meret, Heurtaux, Bubnijc, Gabriel Silva, Hallberg, Kone, Perica, Aguirre.ALLENATORE StramaccioniCAMBI DI SISTEMA dal 1’ s.t. 4-1-4-1 BARICENTRO BASSO 50,4 METRIAMMONITI Pasquale e Pinzi per c.n.r., Badu per gioco scorretto

ARBITRO Rocchi di FirenzeNOTE Paganti 3.395, incasso euro 26.898,30, abbonati 10.678, quota gara di euro 110.406,98. Tiri in porta 5-0. Tiri fuori 9-6. In fuorig. 0-2. Angoli 5-3. Recuperi 3’ e 3’.

ATALANTA 5

Se i muscoli gli danno tregua, sarà l’uomo in più: almeno lui rischia qualcosa (e infatti perde 21 palloni), fa riflettere Strama, sfiora l’1-0. Poi cala

6,5

IL MIGLIOREA. GOMEZ

SPORTIELLO 6 Domenica da quasi spettatoreBIAVA 5,5 Si allarga per proteggere Masiello: cambio da nervosismo (era ammonito)SCALONI 6 Gli basta mantenere la posizioneSTENDARDO 6 Thereau è più fisico, ma non soffre granché neppure luiCHERUBIN 5,5 Un solo vero rischio, ma di un rigore (su Widmer)A.MASIELLO 5,5 Prende coraggio a sprazzi, ma non è il suo ruolo (quanto servirebbe Zappacosta...)CIGARINI 5,5 La fatica di essere il crocevia del gioco: primato di squadra di passaggi positivi (47) e negativi (11)CARMONA 5,5 Rincorre chiunque e poi paga l’inferiorità numerica in mezzo, non solo per il rosso su AllanDRAMÉ 5 Cavallone disordinato: che rischio quando lascia scoperto un taglio di Widmer (palo)MORALEZ 5,5 Più vicino a Denis di Gomez, ma è arrugginito. EMANUELSON 6 Perché non metterlo prima?DENIS 5 A digiuno da 8 gare: ci prova subito di testa, poi si affloscia. E sbattersi (5 falli) non bastaMIGLIACCIO 6 In 10 servono muscoliALL. REJA 5 Perché per 90’ tre centrali contro una punta e soltanto Denis? Era la gara giusta per restare ggrappato al 3-4-3?

CIGARINI AFFANNATO, MORALEZ OPACOWAGUE NON... MOLLA, DI NATALE SOLITARIO

ROCCHI Il fallo di Cherubin su Widmer è da rigore, il rossoa Carmona è fiscale. E non vede un fallo su Allan e forse unaltro giallo per Biava.

PETRELLA 6 - GAVA 6IRRATI 6 - ROCA 6

LE PAGELLE di A. E.

UDINESE 6

Ancora davanti alla difesa: da buon equilibratore, dispensa esperienza, lucidità e un aiuto per tutti, come confermano anche le 11 palle recuperate

6,5

IL MIGLIOREPINZI

KARNEZIS 6,5 Bene sul colpo di testa di Denis, in uscita, e quando si accartoccia su Gomez. WAGUE 6 Non... Molla un cavolo, tantomeno i palloni aerei.DANILO 6,5 A Denis lascia un colpo di testa, poi diventa sentenza, anche se si ritrova uno contro unoPIRIS 6 Permette poco a Moralez, poi scivola a destra e si allargaWIDMER 6,5 Gomez prova a tenerlo basso, ma si concede un palo, un sospetto rigore subìto e un quasi assist per Allan: non pocoPASQUALE 6 Masiello non gli dà grandi pensieriALLAN 6 Il calo è testimoniato dai 20 palloni persi, ma lotta, prova a star vicino a Di Natale e sfiora il colpaccio (Badu s.v.)GUILHERME 6,5 Gioca quasi in asse con Di Natale, arretrando per fare il primo tessitore: il più lucido (46 passaggi positivi), non solo quando mostra la porta a Widmer (palo)FERNANDES 5 Fa rimpiangere Kone: decentrato a sinistra, vaga quasi trasparente (Geijo s.v.)DI NATALE 5,5 In trasferta non fa il killer (solo un gol), anche perché soffredi solitudine: una mezza girata, e stopTHEREAU 6 Mezz’ora scarsa provando a fare a sportellateALL. STRAMACCIONI 6,5 Con il 4-1-4-1 incarta definitivamente la gara.

5

Andrea ElefanteINVIATO A BERGAMO

S e lo striscione degli ultrànerazzurri (solidarietà aColantuono, il tecnico dei

record) è stato un mezzo mes-saggio alla società, la vittoriadel Chievo a Genova e il pari delCesena a San Siro con l’Inter so-no stati due segnali pieni perReja: questa Atalanta non basta,per non rischiare. Perché i re-cord cominciano a essere al con-trario, e neanche pochi: secon-do 0-0 per il nuovo tecnico e se-sto di questo campionato per

l’Atalanta, che non vince da seipartite. Perlomeno, da fine set-tembre in poi, in casa avevasempre segnato (ultimo digiunocontro la Juve): è una consola-zione insufficiente aver chiusola porta dopo otto gare internedi fila con almeno un gol subìtoe non basta neanche provare atirare tanto, perché quei 14 ten-tativi, più 5 bloccati, sono statila foto di una squadra «vorreima non posso», che procede atentoni e a un certo punto cercail gol un po’ così, come viene.

MERITI UDINESE L’Udinesenon ha fatto di più, dal punto di

vista offensivo, e per questo ne ènata - si sarà capito - una partitabruttina assai, dal livello quali-tativo molto basso. Ma a Stra-maccioni un pareggio andavaanche bene, per ritrovare un po’di continuità dopo la vittoriacon il Torino: meno gli sarà pia-ciuto lo zero alla casella tiri inporta (quest’anno era successosolo contro il Milan), ma i rischidi una sconfitta sono stati ridot-ti quasi totalmente, e anzi resta-no i mezzi rimpianti per un palodi Widmer nel primo tempo eper il mantenimento del prima-to di zero rigori a favore, nono-stante un sospettissimo fallo diCherubin sullo svizzero. Di si-curo il tecnico dell’Udinese hapresentato una squadra piùconsapevole della partita chevoleva giocare, più tonica (per-centuale dei contrasti vinti 71-54) e ha vinto la sua sfida tatticacon Reja: ha provato ad aggre-dire alto l’Atalanta con una sor-ta di 3-3-3-1 fondato sulla verti-cale centrale Pinzi-Guilherme-Di Natale, con Allan e il grigioFernandes larghi; poi ha ridise-gnato la squadra con il 4-1-4-1quando ha capito di rischiaretroppo contro Gomez. La mossaha capovolto il possesso palla:nel primo tempo 59.3-40.7%per l’Atalanta, nella ripresa58.3-41,7% per l’Udinese.

IMMUTABILE Reja è rimastoprigioniero del suo 3-4-3, contre centrali difensivi inutili per ilsolo Di Natale (e poi Thereau),poco contributo dagli esterni,Cigarini e Carmona inghiottitidalla densità bianconera inmezzo al campo e Pinilla dimen-ticato in panchina, nonostanteun Denis ancora una volta lonta-no ricordo del Tanque che fu. Unrosso forse esagerato a Carmo-na è stato solo l’ultimo colpo allesperanze, in realtà già molto fle-bili. Troppo, per non cominciarea preoccuparsi davvero.

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L’espulsione di Carmona: per il nerazzurro primo rosso in campionato LAPRESSE

Atalanta ancora malata la cura Reja non basta L’Udinese si accontenta1Pochi squilli nerazzurri e la classifica in coda preoccupa. Per i bianconeri palo di Widmer e rigore negato. Espulso Carmona

Serie AR27a giornata

20 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sansone è un finimondoAl Parma resta l’orgoglio1Poker Sassuolo: l’attaccante fa doppietta, serve un assist e si procura un rigore (che non c’è). I gialloblù chiudono in 10 ma osannati dai tifosi

SASSUOLO 6,5

In certe giornate sembra un piccolo Ribery, dal quale ha studiato al Bayern: due gol, un rigore provocato e un assist. Più di così... (Floccari 6)

8

IL MIGLIORESANSONE

CONSIGLI 6 Affronta due soli tiri: sul primo lo beffa Magnanelli, sul secondo chiude bene l’angolo.GAZZOLA 6 Match pari con Varela.ACERBI 6 Ordinaria amministrazione, qualche sofferenza con Coda. PELUSO 5,5 Paga il via libera a Belfodil sul gol del Parma.LONGHI 5,5 Soffre il caracollare di Belfodil che si allarga dalla sua parte.TAIDER 6,5 Suo il cross dell’1-0, mezzala da inserimento.MAGNANELLI 6 Tanto lavoro oscuro bilancia la spizzatina che inganna Consigli.MISSIROLI 7 Svaria a sinistra e contribuisce allo sfondamento, destro secco per chiudere la partita. (Biondini 6)BERARDI 7 Glaciale sul rigore, un paio di aperture da applausi.FLORO FLORES 6 Quando entra il Sassuolo ormai si è fermato.ZAZA 5,5 Le occasioni non gli mancano, quella che non dovrebbe ciccare è un colpo di testa da solo a centro area: niente, palla alta.ALL. DI FRANCESCO 6,5 Ritrova il successo dopo quattro k.o. di fila con una partita saggia: un buon modo per festeggiare le cento panchine con il Sassuolo.

MISSIROLI DINAMICO, BERARDI GLACIALEMENDES SPEGNE ZAZA, PRIMA GIOIA LILA

CERVELLERA Il rigore su Sansone è farlocco (e dunqueanche l’espulsione di Mirante), come non c’è il fuorigioco diCoda sul gol annullato. Poco aiutato dai collaboratori.

SCHENONE 5-COLELLA 5,5GIACOMELLI 6-DI PAOLO 5

LE PAGELLE di A.F.

PARMA 6

Anche per caratteristiche fisiche, ricorda Verratti. Randella e costruisce, da un’area all’altra. Sbaglia ancora qualcosa, ha tempo di crescere.

7

IL MIGLIOREMAURI

MIRANTE 6 Gli manca un po’ di reattività sui gol, bravo su Zaza. Sul rigore non avrebbe colpe.SANTACROCE 4 Fuori posizione: Sansone gli fa girare la testa.CASSANI 5,5 Bruciato da Zaza in un paio di allunghi.MENDES 6 Mette le redini a Zaza, anche con modi ruvidi.LUCARELLI 6 Il più acclamato dalla curva, regge l’urto.GOBBI 6 Non si fa pregare se c’è da spingere, dalla sua parte il Sassuolo non sfonda.GALLOPPA 5,5 Fa il compitino.LILA 6 Sufficiente solo per il primo gol italiano. Aiuta pochissimo in copertura e Santacroce ne avrebbe bisogno vitale, perde la palla del 2-1.CODA 6,5 Un gol in dubbio fuorigioco, un altro negato da Consigli.NOCERINO 5,5 Finché c’è partita incide poco.VARELA 6 Sprinta a fasi alterne.IACOBUCCI 5,5 Non fa in tempo a scaldarsi e ha già preso due gol. BELFODIL 6 Il solito fumo, stavolta però aggiunge qualche giocata utile, come quella che innesca Lila.ALL. DONADONI 6 Giocare è già un miracolo. Riesce a dare ordine tattico alla squadra condannata più dagli episodi che dal gioco. E contro i limiti individuali può poco.

5

Ironia Donadoni: «Il rigore?Mirante fa fallo di faccia...»� REGGIO EMILIA «Sul primo gol non ho esultato perrispetto dei miei ex tifosi, ma sul secondo non ho potuto trattenermi. Reti del genere si fanno di rado, quindi….». Quindi Nicola Sansone ha strappato il protocollo, improvvisando anche un balletto dopo la rete che ha mandato in fuga i neroverdi. L’ex più atteso ha poi messo il timbro sulla gara anche nella ripresa, andandosi a prendere il rigore che Berardi ha trasformato nel 3-1 che ha messo in ghiaccio il match. Donadoni, che ha tenuto a lungo il Sassuolo sulle corde pagando dazio giusto agli estri del suo ex giocatore (mai troppo

considerato, ai tempi di Parma) ha da ridire proprio sull’episodio che ha spaccato la gara. «Se Mirante ha fatto fallo lo ha fatto di faccia, perché ha preso una scarpata. Lì è cambiato il match: sotto di due gol e con un uomo in meno è diventato tutto più difficile. Il futuro? Aspettiamo il 19», il commento del tecnico del Parma, mentre Di Francesco, alla centesima panchina con il Sassuolo, parla di vittoria meritata. «Partita semplice? Adesso – dice il tecnico neroverde - è facile dirlo, ma la gara nascondeva parecchie insidie: merito nostro avere costruito tanto, ritrovando gol e vittoria».

Stefano Fogliani© RIPRODUZIONE RISERVATA

SASSUOLO 4

PARMA 1PRIMO TEMPO 2-1MARCATORI Sansone (S) al 24’, Lila (P) al 26’, Sansone (S) al 36’ p.t.; Berardi (S) su rigore al 16’, Missiroli (S) al 20’ s.t.

SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Gazzola, Acerbi, Peluso, Longhi; Taider, Magnanelli, Missiroli (dal 24’ s.t. Biondini); Berardi (dal 24’ s.t. Floro Flores), Zaza, Sansone (dal 28’ s.t. Floccari). PANCHINA Pomini, Polito, Chibsah, Donis, Bianco, Natali, Lazarevic, Brighi, Fontanesi. ALL. Di Francesco.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO BASSO 50,1 METRIAMMONITI Acerbi e Berardi per gioco scorretto.

PARMA (4-2-3-1) Mirante; Santacroce (dal 1’ s.t. Cassani), Mendes, Lucarelli, Gobbi; J. Mauri, Galloppa; Lila (dal 13’ s.t. Coda), Nocerino, Varela (dal 16’ s.t. Iacobucci); Belfodil. PANCHINA Bajza, Ghezzal, Prestia, Costa, Palladino, Lodi, Feddal, Mariga, Jorquera. ALLENATORE Donadoni.CAMBI DI SISTEMA dal 13’ s.t. 4-4-2, dal 17’ s.t. 4-3-2BARICENTRO MOLTO BASSO 45,3 METRIESPULSI Mirante al 15’ s.t. per g.s.AMMONITI Gobbi, Santacroce, Mauri, Galloppa per g.s.

ARBITRO Cervellera di Taranto.NOTE paganti 2.778, incasso 22.621 euro; abbonati 7.747, quota 91.529 euro. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 4-2. In fuorigioco 1-4. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 2’.

Alex Frosio INVIATO A REGGIO EMILIA

C hi ha parlato di campio-nato falsato, consideran-do le condizioni disa-

strate del Parma, dovrebbedelle scuse alla squadra giallo-blù, al suo allenatore e ai suoitifosi. La banda di Donadoni fi-nirà per retrocedere - e sarà ilmale minore - e il 19 conosceràil proprio futuro (c’è l’udienzaper il fallimento) ma nel frat-tempo avrà di sicuro salvato lafaccia. Poche volte, in Italia, siè vista una squadra ultima inclassifica così applaudita daisuoi tifosi: al termine del pokersubìto dal Sassuolo, i giocatoridel Parma vanno sotto la curvae lanciano le magliette accoltida un boato. Se si potesse an-cora ricorrere a un po’ di iro-nia, nella triste e corrotta vi-cenda del club, si potrebbe direche sono soldi di lavanderia ri-sparmiati. Invece, e non è po-co, è «soltanto» onore. Tantoper dire: sotto quello stesso set-tore, molti lo ricorderanno, unmese e mezzo fa le maglie del-l’Inter furono rigettate indietrodai sostenitori nerazzurri.

ERRORI E RASSEGNAZIONE Ilmiglior complimento che sipossa fare al Parma è che hagiocato una partita «normale»:in condizioni che di normale

ormai hanno pochissimo. Per la diciannovesima volta incampionato l’ha persa. E’ un re-cord negativo eguagliato, solol’Udinese nel 1961-62 aveva glistessi k.o. dopo 25 giornate,ma giustamente Donadoni di-ce: «Non sarà l’ultimo dei pri-mati negativi, ma me ne fre-go». Il tecnico parmense sorvo-la anche sull’arbitraggio, chepure ha avuto un peso non in-differente: l’episodio che difatto chiude la partita - rigoresu Sansone ed espulsione diMirante - è un grosso erroredell’arbitro Cervellera e deisuoi collaboratori. Ed è l’unicomomento in cui si può leggereuna certa rassegnazione. Per-ché altrimenti il Parma lotta,mena (32 falli, mai così tanti inuna partita della Serie A 2014-15), ha la forza di reagire allosvantaggio replicando con Li-la, aiutato da una deviazionedi Magnanelli, al primo gol diSansone, ragiona con ordineintorno al 4-2-3-1 di Donado-ni, il cui solo difetto è la cattivainterpretazione degli esterni infase di non possesso (lo stessoLila non aiuta mai Santacroce)e nei cronici problemi a trovaresbocchi offensivi. E ci si metteanche il guardalinee: col Par-ma già in dieci, annulla perfuorigioco inesistente un gol ditesta di Coda, centravanti che,causa infortunio, tanto è man-cato a Donadoni.

SUPER SANSONE Chi proprionon ha problemi del genere èDi Francesco, che non vincevaproprio da quella partita conl’Inter ricordata sopra. Tra par-tite rinviate e prestazioni d’or-goglio, il Parma non prendevagol da un mese esatto (0-1 colChievo, poi due 0-0 con Romae Atalanta). Beh, il Sassuoloriesce a fargliene quattro: re-cord stagionale dei neroverdi.In una giornata così così di Za-za e a intermittenza di Berardi,splendente solo una voltasbloccatosi, il tecnico nerover-de, che festeggiava le 100 par-tite alla guida del Sassuolo,trova le prodezze di NicolaSansone, il meno sponsorizza-to del tridente del Sassuolo maimprendibile. Il giovanotto cre-sciuto nel Bayern e passato daParma sblocca in mischia, rad-doppia con un gran destro dalontano, provoca il rigore del3-1 e serve a Missiroli il poker,dopo il quale il Sassuolo mollala presa. Però in generale nonbrilla, la squadra di Di France-sco: quando deve costruire dadietro fa fatica a servire i tre at-taccanti da cui dipende tutto -a Magnanelli non si possonochiedere guizzi di genio - men-tre funziona quando riesce a pressare alto, perché il palloneè più vicino ai suoi finalizzato-ri. E quando giocano loro, ètutto più semplice.

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Nicola Sansone, 23 anni, ha fatto impazzire i suoi ex compagni del Parma ITP

Serie AR27a giornata

21LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL FOCUS TECNICO CONTENUTOPREMIUM

L’ESEMPIODI HAMSIK:GOL ANNULLATO� Il gol annullato al Napoli a Palermo nel 2009: blocco in movimento partendo da una posizione di fuorigioco. Collina spiega: «In pre-campionato avevamo parlato di questa tattica: gli arbitri erano pronti su casi simili»

Fischia Collina «BLOCCHI IRREGOLARI

SE IN MOVIMENTO»

IL CAPO DEGLI ARBITRI UEFA: «NON SI PUÒ

ANDARE CONTRO UN AVVERSARIO.

REGOLARI I MURI DA FERMO CON IL NUOVO

FUORIGIOCOMA IL BUON SENSO SPINGE A PUNIRLI»

L’INTERVENTO di PIERLUIGI COLLINA*

I eri mattina ho letto l’articolo di Alessio DaRonch sul cosidetto «blocco», situazione tat-tica legata alle palle inattive che si è molto

diffusa negli ultimi anni, e ho talmente apprez-zato l’idea della Gazzetta di approfondire un ar-gomento tecnico/regolamentare che non ho po-tuto sottrarmi all’offrire un mio contributo perun maggiore chiarimento. Pur comprendendol’interesse mediatico a utilizzare l’aggettivo«sporco», ritengo sia più corretto limitarsi a de-scrivere il blocco come regolare o irregolare. Laregola 12 dice espressamente che «tutti i gioca-tori hanno diritto a prendere una posizione sulterreno di gioco», quindi creare una situazionedi gioco con un attaccante che porta il propriodifensore su un blocco creato da un compagno disquadra è un’azione regolare se quest’ultimo ri-mane fermo. Diventa un’azione fallosa se inveceil giocatore che fa il blocco si muove dalla sua

posizione e va nella traiettoria del difensore, e inquesto modo lo fa rallentare, gli fa deviare lacorsa o gliela ostruisce bloccandolo. L’episodioaccaduto in Cagliari-Sampdoria citato da DaRonch è un chiaro esempio di blocco irregolareperché Okaka va nella traiettoria di corsa del-l’avversario ostacolandolo.

LA DIFFICOLTA’ DI VEDERE Fino a qui tutto sem-plice, almeno sulla carta. Nella pratica, e cioè sulterreno di gioco, per gli arbitri vedere queste si-tuazioni e valutarle in maniera corretta è certa-mente più difficile. Per poterlo fare occorre «es-sere un passo avanti» e sapere prima quanto staper succedere. La conoscenza delle tattiche uti-lizzate dalle squadre fa parte della preparazionedell’arbitro moderno ed è un fattore indispensa-bile per farsi trovare pronto quando un episodiosi verificherà e una decisione dovrà essere presa.Se invece l’arbitro si farà trovare sorpreso dal ve-rificarsi di un episodio, le possibilità che la deci-sione presa sia corretta sono molto scarse.

HAMSIK E IL BENFICA L’adozione di tattiche oschemi particolari viene analizzata nel corso de-gli stage per gli arbitri organizzati dalla UEFA e,ritengo, anche in quelli organizzati dalle singoleFederazioni. Forse qualcuno ricorderà un golannullato da Rosetti ad Hamsik in un PalermoNapoli, prima giornata del campionato 2009-10: calcio di punizione laterale e Campagnaroche parte da una posizione di chiaro fuorigioco eostacola il difensore che doveva marcare Ham-sik. In pre-campionato avevamo parlato di que-sta tattica e gli arbitri erano pronti al verificarsidi simili episodi. E ancora nel 2013 a tutti gliarbitri UEFA è stata inviata una clip che eviden-ziava proprio la tattica utilizzata dal Benfica inoccasione dei calci di punizione laterali, con al-meno due-tre attaccanti che avevano il solocompito di bloccare in maniera irregolare gli av-versari. La raccomandazione data ad arbitri, as-sistenti e addizionali è stata quella di essere par-ticolarmente attenti quando su una palla inatti-va gli attaccanti di una squadra si posizionano inchiaro fuorigioco, perché a quella posizione faràcertamente seguito un movimento che influen-zerà lo svolgimento dell’azione. In altre paroledeve scattare una sorta di allarme per esserepronti a vedere e valutare un’eventuale azionefallosa.

BLOCCO E FUORIGIOCO Con il blocco irregolareperò il fuorigioco c’entra poco o nulla. C’entrainvece, e molto, con il blocco regolare. Se invecedi muoversi verso l’avversario, l’attaccante inposizione di fuorigioco resta fermo nella sua po-sizione ed è il difensore ad essere «portato» ver-so di lui, il blocco è regolare e quindi non puòessere punito in base alla regola 12. E’ innegabi-le però che il difensore viene comunque ostruitonel suo movimento da un avversario in posizio-ne di fuorigioco e questa posizione era conside-rata punibile in quanto «ostruire in manierachiara il movimento» di un avversario era unodei casi di interfering con un avversario. Dal 1luglio 2013, quando sono entrate in vigore lemodifiche apportate dall’IFAB al fuorigioco, laregola 11 non prevede più fra i casi di interferen-za l’ostruire in maniera chiara il movimento del-l’avversario, avendo mantenuto solamente l’ostruire in maniera chiara la linea di visione,oltre naturalmente al «challenging an opponentfor the ball». Quindi oggi un blocco regolare fat-to da un attaccante in posizione di fuorigioconon può essere punito, almeno in base alle rego-le del gioco. Il buon senso porta comunque a pu-nirlo, magari facendo intravvedere all’arbitro unminimo movimento, ma sarebbe opportuno chea renderlo punibile fosse una adeguata modificadella regola del fuorigioco. Fuorigioco che haanche altri aspetti che meriterebbero di essereattentamente considerati e modificati, al fine dipoter chiedere agli assistenti di applicare una re-gola scritta per «uomini» e non per «marziani». *responsabile degli arbitri UEFA

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LA NOSTRA PAGINA SUI BLOCCHI

La pagina di sabato scorso della Gazzetta con il servizio di Da Ronch che illustrava la nuova moda tattica in A: usare i blocchi «sporchi» per arrivare al gol su palla inattiva

CalcioR

Un blocco utilizzato dal Benfica in Champions e mostrato da Collina agli arbitri Uefa come esempio da punire

22 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

C osì così la domenica della squadraarbitrale, ma il bilancio definitivodipenderà dalle 3 gare di stasera.

ATALANTA-UDINESE 0-0 Rocchi di FirenzeNel primo tempo dubbi sul contatto (ir-regolare) tra Cigarini e Allan: sembraappena fuori area. Manca un rigore al-l’Udinese: Cherubin affossa Widmer. Al31’ della ripresa rosso diretto a Carmo-na: entrata a forbice, l’espulsione non èsbagliata.GENOA-CHIEVO 0-2 Doveri di RomaBravo l’addizionale Tommasi a segnala-re la simulazione di Iago: ammonito,salterà la Juve. Regolare il vantaggiodel Chievo: Paloschi non è in fuorigio-co. SASSUOLO-PARMA 4-1 Cervellera di TarantoSembra buona la posizione di Sansonesull’1-0. Nella ripresa sbaglia l’arbitro(male assistito da Di Paolo) a dare unrigore che in diretta sembrava netto: alreplay si scopre che non c’è fallo di Mi-rante (anche espulso) in uscita su San-sone, anzi è l’attaccante che si lascia pri-

ma cadere per poi trovare il contatto. Al38’ tolto un gol valido a Coda. VERONA-NAPOLI 2-0 Banti di LivornoIn avvio Andujar sceglie bene il temposu Gomez: non c’è rigore. Regolare il goldi Toni: non fa fallo su Mesto. Bene Ban-ti sul 2-0: dà il vantaggio in avvio diazione non fermandola per l’irregolari-tà su Gomez. Ed è da considerare inin-fluente il fuorigioco di Pisano sulla gira-ta vincente di Toni. Al 28’ gomito alto diAlbiol su Tachtsidis, ci stava il giallo. Okil secondo giallo a Sala dopo un diverbiocon Gabbiadini. INTER-CESENA A PAGINA 3

LA MOVIOLAdi FRANCESCO [email protected]

PARMA, NON C’ERA IL RIGORE CONTROE PER MIRANTE LA BEFFA DEL ROSSOMANCA UN PENALTY ALL’UDINESE

TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTEX-2-1-1-X-X-2-1-2-1-2-2-X-2

TOTOGOL - COLONNA VINCENTE3 - 9 - 2 - 12 - 5 - 13 - 4

Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni delle squadre, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire ogni segreto per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul nostro sito rosa, un’intera sezione dedicata al gioco più amato dai calciofili italiani. Su Fantanews potrai trovare infatti i voti il giorno dopo l’ultima partita di Serie A, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, e infine anche articoli dedicati ed esclusivi di presentazione della Magic giornata di campionato.

GAZZAWEB

www.gazzetta.it

RISULTATI CLASSIFICA MARCATORI

CONCORSI N. 22 DEL 15/03/2015

SABATO 21 MARZO

CHIEVO-PALERMO ore 18 (0-1)

MILAN-CAGLIARI ore 20.45 (1-1)

DOMENICA 22 MARZO, ore 20.45EMPOLI-SASSUOLO ore 12.30 (1-3)

JUVENTUS-GENOA ore 15 (0-1)

CESENA-ROMA (0-2)

LAZIO-VERONA (1-1)

NAPOLI-ATALANTA (1-1)

PARMA-TORINO (0-1)

SAMPDORIA-INTER (0-1)

UDINESE-FIORENTINA (0-3)

PROSSIMO TURNO

ATALANTA-UDINESE 0-0

CAGLIARI-EMPOLI 1-1Joao Pedro (C), Vecino (E)

FIORENTINA-MILAN stasera, ore 19

GENOA-CHIEVO 0-2Paloschi (C), Paloschi (C)

INTER-CESENA 1-1Defrel (C), Palacio (I)

PALERMO-JUVENTUS 0-1Morata (J)

ROMA-SAMPDORIA stasera, ore 21

SASSUOLO-PARMA 4-1Sansone (S), Lila (P), Sansone (S), Berardi

(S) rigore, Missiroli (S)

TORINO-LAZIO stasera, ore 19

VERONA-NAPOLI 2-0Toni (V), Toni (V)

SQUADRE PT PARTITE RETI RIGORI PUNTI'13-14

E DIFFERENZA

POSIZIONESTAGIONE

13-14 IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF.

RETI FAVORE CONTRO

G V N P G V N P G V N P F S F S F S T. R. T. R.

JUVENTUS 64 13 11 2 0 14 8 5 1 27 19 7 1 33 7 21 7 54 14 40 5 4 2 1 72 (-8) 1

ROMA 50 13 7 6 0 13 6 5 2 26 13 11 2 24 8 14 11 38 19 19 4 3 3 3 61 (-11) 2

LAZIO 46 13 9 0 4 13 5 4 4 26 14 4 8 27 13 20 14 47 27 20 3 2 4 4 38 (+8) 8

NAPOLI 46 13 7 4 2 14 6 3 5 27 13 7 7 30 19 16 16 46 35 11 5 3 1 1 55 (-9) 3

FIORENTINA 42 12 4 6 2 14 7 3 4 26 11 9 6 16 11 21 17 37 28 9 3 0 3 3 45 (-3) 4

SAMPDORIA 42 13 6 7 0 13 4 5 4 26 10 12 4 19 10 15 18 34 28 6 2 2 5 4 34 (+8) 12

GENOA 37 13 4 5 4 13 5 5 3 26 9 10 7 17 16 20 16 37 32 5 5 3 5 2 35 (+2) 11

INTER 37 13 5 4 4 14 4 6 4 27 9 10 8 25 16 17 19 42 35 7 5 4 4 1 44 (-7) 5

TORINO 36 13 5 6 2 13 4 3 6 26 9 9 8 15 9 15 19 30 28 2 5 2 5 4 36 (0) 9

MILAN 35 14 6 4 4 12 2 7 3 26 8 11 7 20 13 17 19 37 32 5 8 8 2 1 35 (0) 10

PALERMO 35 14 7 5 2 13 1 6 6 27 8 11 8 21 14 17 26 38 40 -2 4 3 3 3 in B in B

UDINESE 32 13 5 4 4 13 3 4 6 26 8 8 10 19 16 10 18 29 34 -5 0 0 8 7 31 (+1) 14

SASSUOLO 32 13 4 6 3 14 3 5 6 27 7 11 9 17 15 16 25 33 40 -7 6 5 3 2 18 (+14) 20

VERONA 32 13 5 3 5 14 3 5 6 27 8 8 11 17 18 16 28 33 46 -13 4 3 5 4 40 (-8) 7

EMPOLI 30 14 4 6 4 13 1 9 3 27 5 15 7 14 13 13 16 27 29 -2 3 3 2 1 in B in B

CHIEVO 29 14 2 6 6 13 5 2 6 27 7 8 12 10 15 10 15 20 30 -10 0 0 3 1 24 (+5) 16

ATALANTA 25 13 3 5 5 14 2 5 7 27 5 10 12 14 20 8 17 22 37 -15 2 1 5 3 34 (-9) 13

CAGLIARI 21 14 2 4 8 13 2 5 6 27 4 9 14 15 26 18 24 33 50 -17 7 4 1 1 29 (-8) 15

CESENA 21 14 3 6 5 13 1 3 9 27 4 9 14 15 23 10 25 25 48 -23 5 4 8 5 in B in B

PARMA (-3) 9 13 2 2 9 12 1 1 10 25 3 3 19 12 21 9 30 21 51 -30 1 1 5 4 43 (-34) 6

A parità di punti e di partite giocate, la classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti e differenza reti negli scontri diretti se tutti giocati 2) differenza reti globale 3) gol segnati 4) ordine alfabetico Le ultime tre retrocedono in serie B.

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

Sansone cade prima del contatto SKY

15 RETI Icardi (3, Inter); Tevez (2, Juventus)13 RETI Menez (7, Milan); Higuain (2, Napoli); Toni (3, Verona)12 RETI Dybala (2, Palermo)10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese)9 RETI Callejon (Napoli)8 RETI Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria); Berardi (4) e Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese)7 RETI Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo)6 RETI Defrel (Cesena); Paloschi (Chievo); Iago (1, Genoa); Vidal (2, Juventus); Felipe Anderson e Parolo (Lazio); Destro (5 nella Roma) e Honda (Milan); Glik (Torino)5 RETI Moralez (Atalanta); Brienza (2, Cesena); Guarin, Kovacic, Osvaldo (ora al Boca Jrs) e Palacio (Inter); Llorente (Juventus); Candreva (2, Lazio); Hamsik e Zapata (Napoli); Belotti (1) e Rigoni (Palermo); Cassano (1, Parma); Totti (2, Roma); Sansone (Sassuolo); Nico Lopez (Verona)4 RETI Denis (1) e Pinilla (Atalanta; 3 nel Genoa); Avelar (3), Ekdal, Joao Pedro e Sau (Cagliari); Rodriguez (1, Cesena); Tonelli (Empoli); Cuadrado (ora al Chelsea)e Rodriguez (Fiorentina); Antonelli (3 nel Genoa) e Bonaventura (Milan); Okaka (Sampdoria)3 RETI Boakye e Zappacosta (Atalanta); Farias (Cagliari); Meggiorini e Pellissier (Chievo); Pucciarelli e Rugani (Empoli); Salah (Fiorentina); Niang e Perotti (1, Genoa); De Ceglie (3 nel Parma), Lichtsteiner e Pirlo (Juventus); Lulic (Lazio); De Guzman (Napoli); Nainggolan e Pjanic (Roma); Obiang (Sampdoria); Acerbi e Missiroli (Sassuolo); Tachtsidis (Verona)2 RETI Stendardo (Atalanta); Cossu (1), Donsah e Rossettini (Cagliari); Djuric (Cesena); Fetfatzidis (2 con 1 rigore nel Genoa), Izco e Zukanovic (Chievo); Barba, Tavano (1) e Vecino (Empoli); Basanta, Borja Valero, Fernandez, Gomez, Pasqual e Savic (Fiorentina); Bertolacci (Genoa); Hernanes e Ranocchia (Inter); Bonucci e Marchisio (Juventus); Biglia (Lazio); De Jong e Muntari (Milan); Mertens (1, Napoli); Barreto e Quaison (Palermo); Coda e Palladino (Parma); Florenzi, Gervinho, Ibarbo (2 nel Cagliari) e Keita (Roma); Gastaldello (ora al Bologna) e Muriel (Sampdoria); Floccari e Taider (Sassuolo); Benassi, Bruno Peres, El Kaddouri, Martinez e Maxi Lopez (Torino; 1 nel Chievo); Danilo, Fernandes e Widmer (Udinese); Gomez e Ionita (Verona)1 RETE 92 giocatoriRETI SEGNATE in questo turno 14 (1 rigore); RETI TOTALI 683 (55 rigori, 19 autoreti)

Serie AR27a giornata

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Morata al 25’ s.t.

PALERMO (3-5-2) Sorrentino 6; Vitiello 6, Terzi 5, Andelkovic 5,5; Rispoli 6, Rigoni 6, Maresca 5 (18’ s.t. Jajalo 6), Barreto 5,5 (31’ s.t. Belotti s.v.), Daprelà 5 (38’ s.t. Emerson s.v.); Vazquez 6, Dybala 5,5. All.: Iachini 5,5JUVENTUS (3-5-2) Buffon s.v.; Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichtsteiner 6, Pereyra 6, Marchisio 6,5, Sturaro 5,5 (1’ s.t. Vidal 6), De Ceglie 5 (32’ s.t. Padoin s.v.); Tevez 6,5, Llorente 4,5 (15’ s.t. Morata 7). All.: Allegri, 6,5

ARBITRO Guida di Torre AnnunziataNOTE Ammoniti: Vazquez, Andelkovic, Dybala,Barzagli, Lichtsteiner, Morata, Pereyra

PALERMO 0

JUVENTUS 1

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Joao Pedro (C) al 20’ p.t.; Vecino (E) al 48’ s.t.

CAGLIARI (4-3-3) Brkic 4,5; Balzano 5,5, Diakitè 6,5, Ceppitelli 6,5, Murru 5; Dessena 6, Crisetig 6, Joao Pedro 7; Farias 6 (31’ s.t. Caio Rangel s.v.), Sau 6 (29’ s.t. Cop s.v.), Mpoku 6 (37’ s.t. Husbauer s.v.). All.: Zeman 6,5

EMPOLI (4-3-1-2) Sepe 6; Hysaj 6, Rugani 6, Barba 6, Mario Rui 6; Vecino 6, Signorelli 6, Croce 5,5 (14’ s.t. Zielinsky 6); Saponara 6 (24’ s.t. Verdi 6); Mchedlidze 5 (10’ s.t. Pucciarelli 6), Maccarone 6. All.: Sarri 6

ARBITRO Rizzoli di BolognaNOTE Ammoniti: Farias, Balzano (C), Zielinsky (E)

CAGLIARI 1

EMPOLI 1

GLI ANTICIPI DI SABATO

23LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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L’ANALISIdi FABIO LICARItwitter: fabiolicarigaz@

CARIgaz@

OPINIONI

Non c’è il rischio diannoiarsi, almenoquesto. Il Napoli fa ditutto per rendereavvincente la rincorsa

alla Champions con i suoi errori. L’Inter dà il suo meglio per non sfuggire al testa a testa con il Milan (perde chi arriva ultimo nel lato sinistro della classifica): il senso della resa di Mancini preoccupa più dello stesso deludente 1-1. E Verona centra un «uno-due» così esaltante che giurano d’aver visto Romeo e Giulietta baciarsi all’Arena ieri notte. Così pazzo da essere quasi divertente questo campionato, e la 27a giornata «televisiva» non è finita:oggi splendono tre sfide che possono riscrivere la classifica dal secondo al decimo posto. Con Roma che può sognare una strana coppia all’inseguimento della Juve (e dell’Europa che distribuisce milioni).

D’altra parte, con lo scudetto che a due terzi del percorso sembra già assegnato, un motivo andrà pur trovato. E il motivo è che — Juve esclusa pur con tutti i suoi limiti contingenti — si avverte un equilibrio impressionante. Verso il basso, per la verità. Con le piccole che non si ammorbidiscono nel girone di ritorno, come tradizione, ma ti complicano la vita. Al punto che dalla zona Champions all’esclusione dall’Europa League le distanze si accorciano sempre più. E se poi cedi ai rivali per scelta tecnica il tuo top player (Higuain), o lo perdi per infortunio (Shaqiri), be’, tutta questa differenza con le suddette piccole non si vede più.

Se qualcuno si chiedeva ancora perché Allegri non avesse

risparmiato Tevez a Palermo, per esempio, da Verona è arrivata una risposta indiscutibile: perché non può permetterselo. Figurarsi se può farlo Benitez che invece «regala» l’argentino al Verona e lo inserisce nei disperati 20’ finali, ormai condannato allo 0-2. Questo, ci si permetta la critica, è un errore, e 4 punti nelle ultime 5 partite non sono più un caso.

Somma beffa, il Napoli cade per la doppietta dell’Higuain di Verona, Luca Toni campione del mondo non per caso e, con tutto il rispetto, simbolo, con Totti, Pirlo e altri, di un’Italia paese per vecchietti (non è un complimento). O almeno per ex giovani, prendi Paloschi, l’altro veronese, giustiziere di un Genoa che ha fatto infuriare i suoi tifosi. Non è fuori dalla lotta salvezza il Chievo, ma il break è di quelli che fanno male alle concorrenti. Tutto può succedere. Ma sembra che, retrocesso ormai il Parma, siano in tre a giocarsi l’unico posto utile: e mentre l’Atalanta vive (male) alla giornata, e il Cagliari è in crisi d’identità, il Cesena almeno gioca, ha gente che dà del «tu» al pallone e ci crede, eccome.

L’ultima immagine negli occhi è lo sguardo quasi sperduto di Mancini: al di là del confronto con la media-punti rispetto al predecessore Mazzarri, le sue parole sono un messaggio sincero, traducibile in «non siamo da vertice», che rischia però di deprimere ancor di più l’Inter a poche ore dall’assalto obbligato al Wolfsburg. O magari esaltarla, chissà. Poi aspettiamo i flash di stasera: Roma-Samp, Fiorentina-Milan e Torino-Lazio possono valere le coppe, almeno una panchina (Inzaghi), e il titolo di tecnico più interessante dell’anno conteso da Montella, Pioli e Mihajlovic. Tutto questo è divertente, no?

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L’Inter non decolla

LA RESA DI MANCINIPREOCCUPA PIÙDEL PASSO FALSO

FEDERNUOTO Federazione italiana � Grazie al pubblico dell’Olimpico per lo splendido silenzio e l’applauso in ricordo degli atleti francesi #ITAvsFRA@FINOfficial_

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USAIN BOLTOlimpionico di atletica� Grrrrrr, sono sul set e non posso vedere il mio @ManUtd@usainbolt

RONALDINHO Calciatore brasiliano� Ragazzi, grazie mille per tutte le schede e i messaggi che ricevo da voi che amate il mio calcio! 10Ronaldinho

I l podio di Vettel vuol direfiducia. Niente di più. Possiamo davvero sostenereche la Ferrari, al traguardocon 34”5 di ritardo da

Hamilton, sia finalmente tornata? La risposta è no. Al massimo possiamo affermare che la Ferrari ha invertito la rotta e sta cercando di ritornare protagonista di un Mondiale ricominciato, come previsto, sotto il prepotente segno della Mercedes. Un dato su tutti per spiegare che è meglio non esagerare con lo champagne: un anno fa il distacco sul traguardo di Alonso (4° dopo la squalifica di Ricciardo) era stato di 35”284, praticamente identico a quello accusato ieri da Seb.

L’atmosfera che si respira in Ferrari è però decisamente diversa. Non solo perché Vettel sorride più di Alonso e Kimi non si immusonisce neppure quando ai box non riescono a montargli una gomma. La differenza la fa soprattutto il fatto che, Mercedes a parte, sono spariti gli avversari e la Ferrari può tranquillamente puntare al secondo posto in campionato. L’obbiettivo di inizio stagione è insomma a portata di mano anche se la certezza assoluta la avremo dopo il GP di Malesia che si correrà su una pista vera. In Australia la Williams ha perso per un problema fisico Bottas che è la sua prima punta e Vettel ha avuto gioco facile a lasciar dietro Massa, cosa che avrebbe potuto fare anche Raikkonen senza la bottarella iniziale e i problemi ai pit stop. Gli altri non sono esistiti. Red Bull a un giro, McLaren Honda a due, Lotus fuori subito.

Di buono c’è che la Ferrari ha avuto un week end senza problemi tecnici, con i due piloti praticamente identici nella prestazione in qualifica (33 millesimi) e la macchina che ha reagito bene alle modifiche. Ha addirittura giocato fin troppo di conserva in qualifica invece di prendersi un rischio in Q2 che avrebbe consentito di attaccare di più in Q3 e magari di battere Massa. Ha insomma un piccolo potenziale ancora non espresso in qualifica.

L’inizio della Ferrari è stato buono, promettente. Non trionfale (il distacco dalle Mercedes è ancora altissimo). Una Ferrari allegra, ma non troppo, potremmo sintetizzare. La strada è quella giusta. Merito della prima macchina degli ultimi anni nata nella Galleria del vento di Maranello, di un progetto partito bene sotto la vecchia gestione e proseguito altrettanto bene con la nuova. Ci sono insomma dei concreti segnali di ripresa, ma come dice bene il nuovo «grande incontentabile» della Formula 1, ossia Maurizio Arrivabene, la strada da percorrere è ancora lunghissima. Per legittimare il concetto, paragonate i migliori tempi in gara ottenuti da Mercedes e Ferrari. Hamilton, con gomme medium, ha girato in 1’30”945. Raikkonen con gomme soft in 1’31”426. Quasi mezzo secondo di differenza, nonostante l’aiuto della mescola più tenera della Pirelli.

L’ultimo pensiero è per la Formula 1. Solo 15 macchine al via, ridotte a 13 dopo un giro, rendono l’idea di uno sport in crisi. Se a questo aggiungiamo che di sorpassi non se ne sono visti, capirete perché sarebbe meglio inventarsi qualcosa prima che gli ultimi spettatori rimasti spengano la tv.

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Formula 1 al via

FERRARI ALLEGRAMA NON TROPPOROTTA INVERTITAIL COMMENTOdi UMBERTO ZAPELLONIemail: [email protected]

twitter: @uzapelloni

LLONI

L a Champions lascia qualcosa di tossico neimatch dei campionati che si giocano dopoi turni di coppa: tossine che restano in

circolo, entrano nella testa. La questione

Sconfitte, delusioni, arbitri e insulti

LE TOSSINE CHAMPIONS, MOU E IL MAL DI PANCIA DI IBRALO SPUNTOdi ALESSANDRO DE CALÒ

riguarda vincitori e vinti, attraversa i tornei più importanti e si aggiunge ai mille condizionamenti legati alle partite che verranno. Ibra, per dire. Se la prende goffamente con un intero Paese per la rabbia di una sconfitta maturata negli ultimi minuti a Bordeaux, dopo che una sua doppietta pareva averla scongiurata. Le scuse non cancellano la notazione («Paese di m... non si merita il Psg») ispirata da un evidente errore arbitrale che ha preceduto l’azione del definitivo 3-2 per i

girondini. Parole tanto pesanti, esprimono uno stato di malessere più generale dello svedese che – già in altre occasioni – ci ha abituati ai suoi rumorosi mal di pancia. Spesso annunciavano la voglia di un trasloco, vedremo in questo caso che cosa succederà. Certo è che dopo l’impresa col Chelsea di Mou, in 10 contro 11 (per l’espulsione di Zlatan), Ibra ha perso un pelo di centralità nel Psg. Come dire: Thiago Silva, Cavani e compagni possono farcela anche senza di lui. Purtroppo per loro, svedese

compreso, hanno perso la possibilità di scavalcare il Lione in vetta: chance buttata. Anche Mourinho, per dirla tutta, ha perso l’occasione per aggiungere 3 punti ai 5 di vantaggio sul malconcio City. Mou vincerà la Premier, ma il gioco del Chelsea non entusiasma (chiedere a Souness per conferma). Spesso le ricadute della Champions assicurano una spinta uguale e contraria. Il Real di Ancelotti non fa eccezione. E se nella scampagnata col Levante, al Bernabeu, il vituperato Bale va in gol col piede destro, è inevitabile pensare che tutto può succedere. Almeno la Liga non è una partita chiusa.

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24 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CHELSEA 1

SOUTHAMPTON 1PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Costa (C) all’11’, Tadic (S) su rigore al 19’ p.t.

CHELSEA (4-2-3-1) Courtois 7; Ivanovic 5,5, Cahill 6, Terry 6, Azpilicueta 6,5; Fabregas 5, Matic 5,5 (dall’8’ s.t. Ramires 6); Willian 5,5 (dal 38’ s.t. Cuadrado s.v.), Oscar 5 (dal 37’ s.t. Remy), Hazard 6,5; Costa 6,5.PANCHINA Cech, Filipe Luis, Zouma, Drogba.ALLENATORE Mourinho 6.AMMONITI Matic, Ivanovic e Cahill per gioco scorretto.

SOUTHAMPTON (4-2-3-1) Forster 7; Clyne 6, Fonte 5,5, Alderweireld 6, Bertrand 6; Wanyama 6,5, Schneiderlin 6,5; Davis 6 (dal 26’ s.t. Ward-Prowse 6), Mané 6,5, Tadic 6,5 (dal 26’ s.t. Djuricic 6); Long 6 (dal 38’ s.t. Pellè s.v.).PANCHINA Davis, Yoshida, Gardos, Targett.ALLENATORE Koeman 7.AMMONITI Mané, Wanyama e Djuricic per gioco scorretto.

ARBITRO Dean 5,5.NOTE spettatori 41.624. Tiri in porta 10 (1 palo)-5. Tiri fuori 8-5. In fuorigioco 2-4. Angoli 9-2. Recuperi: 1’ pt; 4’ st

Pari Chelsea Mou sprecaun’altraoccasione11-1 con il Southampton e niente allungo sul City: è un momentaccio

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

I giornali lo strapazzano, ilcantante Noel Gallagher lodefinisce un «idiota», il

Chelsea rimedia l’ennesimo pa-reggio in casa sprecando l’occa-sione di aumentare il distaccosul Manchester City, ma JoséMourinho spiazza tutti. Uncomportamento insolitamentedistaccato in panchina e poi, afine gara, la politica del bicchie-re mezzo pieno: «Abbiamo seipunti di vantaggio sulla secon-da e una gara da recuperare.L’unico dispiacere è non avervinto questo match. Il rigore checi hanno fischiato contro? Lamia opinione non conta. È unascelta dell’arbitro. Posso dire

che c’era un penalty per noi».

STRATEGIA L’atteggiamento diMourinho ha una sua logica.Dopo la botta rimediata conl’uscita dalla Champions Lea-gue, bisogna chiudere il forti-no. Il castello del Chelsea è benprotetto. Il City continua a per-dere colpi e non è credibile unarimonta fantascientifica del-l’Arsenal, ma da almeno un me-se i Blues sono in riserva. I pro-blemi di gioco e di brillantezzacontro il Southampton appaio-no solari, nonostante la giorna-ta di pioggia. Il calo di energienon è l’unico problema: anchela testa appare stanca. Troppostress? Chissà, ma il Chelsea co-mincia ad avere il complessoStamford: non vince nello sta-dio amico dall’1-0 all’Everton,

11 febbraio scorso.

IL FILM Il gol di Diego Costa do-po appena 11’ è un’illusione: lazuccata del centravanti spagno-lo, su cross di Ivanovic, affonda iSaints al primo assalto dei Blues.La squadra di Southampton, conPellé parcheggiato in panchina,è viva e lotta. Courtois compieun miracolo su Mané ed è lo stes-so senegalese a procurarsi il ri-gore, abbattuto in area dallacoppia Ivanovic-Matic. Il tiro diTadic è centrale, ma Courtois,che si tuffa a sinistra, riesce soloa sfiorare il pallone con il piede.Un tocco di mano di Cahill in pie-na area potrebbe portare al se-condo penalty dei Saints, ma De-an non interviene. Courtois è ilmigliore dei Blues: altri inter-venti straordinari su Tadic,Mané e, in apertura di ripresa,sulla sassata di Alderweireld. Ilpalo di Costa è quasi casuale: untocco da giocatore di poker.

110 ANNI Il Chelsea viaggia albuio perché Fabregas è fuori re-gistro e Tadic, penalizzato dal-l’ammonizione, gioca con le pan-tofole. Mou prova a dare la scos-sa inserendo Ramires, ma la ve-rità è che solo Hazard ha il genioper inventare qualcosa. Long di-vora il 2-1. Nell’ultimo quartod’ora, trascinato dall’orgoglio, ilChelsea alza la voce. Forster èbravissimo su Cuadrado, poi lasfortuna ferma Terry. Entra Pel-lè, tanto per dimostrare che ilSouthampton non abbassa losguardo. Una botta di Azpilicue-ta fa calare il sipario. Oggi ilChelsea festeggia i 110 anni: au-guri, ma il punto con il Sou-thampton è come brindare conl’acqua minerale.

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REAL M. 2

LEVANTE 0PRIMO TEMPO 2-0MARCATORI Bale (R) al 18’ e al 40’ p.t.

REAL MADRID (4-3-3) Keylor Navas s.v.; Carvajal 6, Pepe 6, Sergio Ramos 6,5, Marcelo 6; Modric 7 (dal 33’ s.t. Illarramendi 6), Lucas Silva 6,5, Isco 6,5 (dal 24’ s.t. Jesé 6); Bale 7, Benzema 6,5 (dal 37’ s.t. Hernandez 6), Cristiano Ronaldo 6,5.PANCHINA Casillas, Nacho, Varane, Kroos.ALLENATORE Ancelotti 6,5AMMONITI Modric, Sergio Ramos per gioco scorretto.

LEVANTE (4-4-2) Mariño 6,5; Iván 6, Ramis 5,5, David Navarro 5, Toño 6; Xumetra 6 (dal 14’ s.t. El Zhar 5,5), Camarasa 5,5, Simao 6, Morales 5,5 (dal 14’ s.t. Rubén 6); Kalu Uche 6 (dal 30’ s.t. Victor Casadesús 6), Barral 5.PANCHINA Jesús Fernández, Juanfran, Sissoko, José Mari.ALLENATORE Alcaraz 6AMMONITI nessuno

ARBITRO Perez Montero 6,5NOTE spettatori 62.000 circaTiri in porta 8-0, tiri fuori 8-6, angoli 10-4, fuorigioco 5-0Recuperi 0‘ p.t. 3‘ s.t.

Real in sciadel BarçaSuper Balefa due gol1Caso Neymar, il club rischia l’esclusione dalla Liga?

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

I l Madrid aveva disperatobisogno di una vittoria eha battuto 2-0 il Levante

dopo un pari e 2 sconfittenelle ultime 3 partite. Il Ma-drid cercava Bale e ha trova-to una doppietta del gallese.Il Madrid voleva la pace colsuo stadio, e ha strappatouna tregua armata: fischi adAncelotti prima dell’inizio edi parte dello stadio quandola curva gli ha dedicato uncoro, fischi sparsi ma ripetutidi una minoranza a Ronaldoe Benzema per errori nongraditi dal volubile popoloblanco, fischi e applausi allafine.

CRISTIANO FRUSTRATO Ro-naldo anelava gol per la sua corsaal Pichichi contro Messi, e si ègonfiato di frustrazione: ha ini-ziato con un tiro sul palo, poi unasua mezza rovesciata è stata pa-rata sulla linea dal terzino Toño:Cristiano ha continuato a smoc-colare mentre Bale segnava e fe-steggiava. Quindi il portogheseha tirato malissimo una punizio-ne arrivando a 53 calci piazzatisenza gol. E la beffa: un suo tiro èentrato per il 2-0, Cristiano è cor-so verso la bandierina a festeg-giare solo per ricevere la docciagelata dallo speaker: il gol è diBale, che ha deviato la palla.

BALE POLEMICO Da qui la dop-pietta del gallese, che non ne fa-ceva una dal 20 settembre (aRiazor) e soprattutto non se-

gnava da 9 partite (e da 8 nonoffre un assist). Era l’uomo piùatteso: Carlo ha insistito col pu-pillo del presidente, e dai e dai ilsuper atleta si è sbloccato. E si èfatto sentire: dopo il primo golha portato le mani a tapparsi leorecchie, messaggio stizzito alBernabeu, e poi ha dato unarabbiosa zampata alla bandieri-na del corner. Il gallese ha sba-gliato l’occasione per l’hat-tricke in generale si è mostrato un fi-lo più interessato alla manovradella squadra.

RIECCO MODRIC Il Real ieri haritrovato Ramos (fuori dal 4 feb-braio) e Modric, titolare per laprima volta dall’8 novembre e incampo per 78’. Il croato ha datoaria, ispirazione e gioco al Ma-drid. Ancelotti ha fatto riposareKroos, spremuto e diffidato e arischio di perdersi il Clasico, eCasillas. Il Madrid ha ridotto a 1punto la distanza dal Barça, mo-strato solidità generale, sbava-ture solo tardive, momenti dolci(magnifica traversa di Benzemacon un tacco-scorpione) e so-prattutto riguadagnato il mini-mo sindacale di morale per af-frontare la trasferta al CampNou di domenica prossima.

LA SPARATA In attesa del Clasi-co, intanto, da Barcellona ilMundo Deportivo la spara gros-sa: secondo il quotidiano sporti-vo catalano il pm del caso Ney-mar avrebbe intenzione di chie-dere al giudice di squalificare ilBarcellona dalla Liga per una odue stagioni. Sinceramente èimpossibile pensare a un cam-pionato senza il Barça per milleragioni, e ancor di più per un re-ato fiscale.

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José Mourinho, 52 anni, seconda stagione al Chelsea GETTY IMAGES Gareth Bale, 25 anni, ha segnato una doppietta al Levante GETTY

MondoR

25LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Alessandro GrandessoPARIGI

Twitter @agrandesso

L a furia è andata in onda afine gara. Quando ZlatanIbrahimovic a petto nudo,

rientrando dal campo, ha incro-ciato il quarto uomo. Lo svede-se, ripreso dalle telecamere, hamandato a quel paese lui, i suoicolleghi e il loro paese di origi-ne. Cioè la Francia. «Non diri-gete dei dilettanti – ha urlatol’ex rossonero — datevi unasvegliata, specie di idioti. Inquindici anni di carriera mai vi-sto arbitri come in questo paesedi m…, che non merita di avereil Psg». Sfogo diventato subitoun caso, con la richiesta di scu-se del Ministro dello Sport, arri-vate poi via comunicato dellosvedese, comunque protagoni-sta con una doppietta nellasconfitta di Bordeaux. Ibra, for-se ancora innervosito dal-l’espulsione rimediata mercole-dì nella battaglia di StamfordBridge, è andato fuori giri perun retropassaggio al portierenon fischiato, appena prima delgol vittoria del Bordeaux (3-2).Resa meno amara in classificadal pari del Lione a Marsiglia.Ma alla squadra di Bielsa man-ca un gol fantasma.

MINISTRO Già a Londra, dopola qualificazione contro il Chel-

TOP 11: TRIS DI ORIGI E RUIZ

COURTOIS Chelsea

7

BOYDBurnley

7

BALEReal Madrid

7 FELLAINIManchester U.

7,5KHAZRI

Bordeaux

7,5

PIQUEBarcellona

7

ALABABayern

7,5 MATIPSchalke

7

RUIZOstenda

8

ORIGILilla

8 GIROUDArsenal

7,5

CENTIMETRI

Nella Scarpa d’Orosorpasso di MessiMeier non si ferma

� 1) 64 punti, Messi (Barcellona/Spa), 32 gol2) 60 punti, C. Ronaldo (Real Madrid/Spa) 30 gol 3) 38 punti, Meier (Eintracht/Ger) 19 gol;4) 36 punti, Diego Costa (Chelsea/Ing), 18 gol5) 34,5 punti, Lacazette (Lione/Fra) 23 gol;

Per Messi 32 gol in Liga LAPRESSE

ITALIANI ALL’ESTERO

Cannavaro-Napoli, la panchina è d’oroCon Guangzhou e Iasi soltanto vittorie

Davide Longo

S olo vittorie per Fabio Can-navaro (7) e Nicolò Napoli(8). Per il napoletano (2-1

al Chongqing) 2 su 2 all’avviodella Super League cinese, perNapoli (1-0 all’Astra) 4 successidi seguito. Va peggio, invece, aMarco Simone (5): i tanti assen-ti non bastano a giudicare la pe-sante sconfitta esterna del suoLosanna a Winterthur (1-4). InPremier, Balotelli e Borini (Li-verpool) giocano questa sera,Mannone e Giaccherini non sonocoinvolti nel disastro del Sun-derland, mentre Pellè disputapochi minuti a Stamford Bridge.

A farsi onore è invece in ScoziaPascali (7). Il capitano del Kil-marnock non concede nulla indifesa e guida i suoi all’1-0 col StMirren. Nel Psg battuto a Borde-aux Sirigu (6), alterna paratesalvifiche a imprecisioni di rin-vio. Motta (6), è nervoso e rime-dia un giallo per proteste inutili.Così il migliore è ancora Verrat-ti (6,5), l’unico a provare a rove-sciare la gara. In Germania Do-nati (Leverkusen) e Caldirola(Werder) restano in panchina,mentre Immobile (6) gioca po-chi minuti senza incidere nello0-0 contro il Colonia. Si salva,invece, Di Matteo (6,5) con loSchalke che strappa un pareg-gio in extremis a Berlino. Pareg-

gio nel finale, ma amaro, ancheper Criscito (6) che viene rag-giunto con lo Zenit dalla Torpe-do. In Spagna, Ancelotti (7) tor-na al successo, Fausto Rossi (6)entra dalla panchina ma puòpoco nella sconfitta del Cordo-ba a Malaga, Piovaccari (6,5)mostra in mezzora contro il Bar-cellona di poter dare un buoncontributo all’Eibar: per lui an-che una traversa. In Grecia, Na-poleoni (Atromitos, 6,5) è fon-damentale nel 2-0 al Pan-thrakikos: fornisce l’assist del2-0. Mls amara, infine per Gio-vinco. Tira 5 volte ed è il miglio-re del Toronto (6,5) ma non ba-sta a evitare la sconfitta (2-0).

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La rabbia di Zlatan Ibrahimovic, 33 anni, nei confronti dell’arbitro di ieri (Bordeaux-Psg 3-2) e della Francia

Psg k.o. e furia Ibra«Che paese di m...»Dopo però si scusa 1La rabbia dello svedese contro l’arbitro esplode davanti alla tv dopo la brutta sconfitta a Bordeaux

andata giù la squalifica di dueturni inflitta con la prova tv perun’entrata scomposta su un gio-catore del St.Etienne: «Capita-no cose strane in questo paese».A fine gennaio aveva criticato ipropri tifosi, colpevoli di fi-schiare il Psg nei momenti didifficoltà, con una frustata sar-castica: «Si vede che erano abi-tuati al caviale». La polemicatra Psg e arbitri invece risale aitempi di Leonardo. Nel 2012,dopo un pari a Montpellier, l’al-lora d.s. si era ribellato in tonopiù soft: «Mi chiedo se sianoprofessionisti, se si preparino eci siano controlli». Evidente-mente, Ibrahimovic è sempreconvinto del contrario.

GOL FANTASMA In ogni caso, lasconfitta diventa meno gravegrazie al Marsiglia che frena ilLione. Anche se Bielsa può re-criminare per un gol non datoal 38’ della ripresa quando, sucorner, Fanni allunga sul paloopposto: Ocampos tocca in mi-schia il pallone che il portiereLopes intercetta, portandoseloperò dentro. L’arbitro è lontanoe in Ligue 1 non c’è il collega diporta. Né tanto meno la movio-la in campo. Così al Marsiglianon resta che accontentarsi diun punto che sta stretto ancheper il palo di Gignac (27’ st). Po-lemico Ayew a fine gara: «Non èla prima volta che ci capita».

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LE CLASSIFICHE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

ARGENTINAOsvaldo ancora in golcon il Boca JuniorsBUENOS AIRES Il momento positivo di Pablo Osvaldo continua. L’attaccante ha firmato, con la maglia del Boca Juniors, il primo gol in campionato nel 2-1 con cui gli Xeneizes hanno superato il Defensa y Justicia alla Bombonera nell’incontro valido per la quinta giornata del campionato argentino. Per Osvaldo si tratta del quarto centro in cinque match.

SCOZIACoppa di LegaVince il CelticGLASGOW Il Celtic ha vinto il primo titolo della stagione permettendo a un tifoso eccellente come la rockstar Rod Stewart di sollevare la Coppa di Lega scozzese, per poi consegnarla ai giocatori dell’amato club. È il 15° successo in questa competizione, arrivato battendo il Dundee Utd 2-0 nella finale giocata all’Hampden Park.

RUSSIAZenit, solo pariInsulti razzisti a HulkSAN PIETROBURGO Lo Zenit San Pietroburgo, avversariogiovedì del Torino all’Olimpico nel ritorno degli ottavi di Europa League, viene bloccato sull’1-1 a Mosca dalla Torpedo. Lo Zenit resta comunque al primo posto in classifica con 45 punti dopo 19 giornate, a +5 sul Cska. Nel corso della partita ci sono stati cori razzisti contro l’attaccante brasiliano dello Zenit, Hulk.

EURORIVALIDinamo Moscasconfitta nel derbyMOSCA La Dinamo Mosca, prossimo avversario del Napoli nella gara di ritorno degli ottavi di Europa League, è stata sconfitta per 1-0 nel derby con lo Spartak. La Dinamo resta al terzo posto con 35 punti in 19 giornate ma con una gara da recuperare.

QATAR 2022Blatter: «Proteggerei lavoratori»DOHA «Il Qatar si sforzi per garantire più protezione per gli operai impegnati nei cantieri per il Mondiale 2022»: lo ha chiesto il presidente Fifa, Joseph Blatter, che ha reso visita allo sceicco Tamimbin Hamad Al Thani.

TACCUINO

MondoRFrancia

sea, l’attaccante aveva criticatogli avversari e l’arbitro olande-se Kuipers che l’aveva mandatoin spogliatoio dopo 31’ per untackle. Rosso esagerato che nonha compromesso la qualifica-zione. A Bordeaux invece il Psgha perso, stremato dai 120’ diChampions e punito da erroridifensivi. E magari penalizzatodall’arbitro Jaffredo che a 2’dalla fine non ha fischiato unretropassaggio al portiere Car-rasso, sotto gli occhi di un Ibraincredulo. Un minuto dopo èarrivato il gol vittoria di Rolan,a vanificare la doppietta dellosvedese che aveva raddrizzatoper due volte la gara. Al fischiofinale lo svedese ha perso la cal-ma e sono scattati gli insulti an-che alla Francia, poco apprez-zati da Patrick Kanner, ministrodello Sport che ha twittato: «Ladelusione non giustifica gli in-sulti all’arbitro e al paese che loha accolto. Che si scusi». Detto,fatto, sul sito del Psg: «Non cel’avevo né con la Francia né coni francesi, parlavo di calcio. Ac-cetto la sconfitta, ma non quan-do un arbitro non segue le rego-le e non è la prima volta chesuccede. Mi sono espresso a cal-do e si sa che si possono dire co-se che non si pensano. Mi scusocon chi si sia sentito offeso».

PRECEDENTI Non si tratta co-munque del primo incidente. Direcente a Ibrahimovic non era

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Su GazzettaTv le verità di Donadoni 1A «Senza Appello» il tecnico del Parma e Tacconi. Juve regina di «Offside», calcio estero su «Extra Time»

Gabriella Mancini

U n’altra giornata ricca di ap-puntamenti e ospiti su Gaz-zettaTv, in onda sul canale

59. Si parte con il calcio estero e sifinisce nella notte con i commentidei posticipi e la sentenza di SenzaAppello.

LIGA E PREMIER Alle 14, all’in-terno di Gazzetta News, c’è ExtraTime: Andrea Berton e il giornali-sta della Gazzetta dello Sport Ste-fano Cantalupi ci aggiornano suicampionati di calcio all’estero, inparticolare sulla Liga e la PremierLeague. Mezz’ora dopo, e in repli-ca alle 18.30, via alla rubrica Offsi-de: Nino Morici e Luigi Garlandopartiranno dalla sfida della Juvecontro il Palermo per proiettarsisulla sfida dei bianconeri di mer-

coledì contro il Borussia Dort-mund. In primo piano anche il ri-torno di Zeman sulla panchina delCagliari, dopo l’esonero di Gian-franco Zola, l’Inter che non ha as-sorbito il k.o. contro il Wolfsburg(1-1 col Cesena) e la situazionesempre calda del Milan. Non man-cano le presentazioni, in chiavetattica, delle partite di questa se-rai: Fiorentina-Milan, Torino-La-zio e Roma-Samp, un Monday ni-ght davvero ricco.

PUYOL E PIQUE’ Alle 15.30 Explo-rers racconta le avventure più af-fascinanti del mondo e poco dopoCampioni a confronto punta

l’obiettivo sul duello tra i campionispagnoli Carles Puyol e Gerard Pi-qué, tra gli inglesi Steven Gerard eJack Wilshere e tra i tedeschi Jur-gen Klinsmann e Mario Gomez.Poi Sport Science svela i segretidello sport attraverso la scienza.

FRECCERO Serata scoppiettante aSenza Appello, dalle 22.05 con Vi-viana Guglielmi e Luigi Garlando,firma della Gazzetta dello Sport. Inprimo piano la 27a giornata con unocchio particolare ai posticipi inprima serata, alla fine vedremotutti i gol. Gli ospiti sono l’allena-tore del Parma, Roberto Donado-ni, Stefano Tacconi e l’autore tele-visivo Carlo Freccero. I lettori diGazzetta.it possono partecipare alsondaggio rispondendo a doman-de e sondaggi e Garlando chiude-rà con la posizione della Rosea.

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� 1 Lo studio di Gazzetta Tv con i nostri, da sinistra, Nicola Cecere e Luigi Garlando, e la conduttrice Viviana Guglielmi 2 Roberto Donadoni, 51 anni, bergamasco, allenatore del Parma, questa sera sarà l’ospite di «Senza Appello», e racconterà come vive questo periodo di crisi ANSA

LA GUIDA

MATTINA7 Gazzetta News7.15 Gazzetta News7.30 Gazzetta News7.45 Gazzetta News8 Gazzetta News8.15 Gazzetta News8.30 Gazzetta News8.45 Gazzetta News9.05 Campioni a confronto9.30 Explorers10.05 Bomber11.05 Campioni a confronto11.30 Campioni a confronto12.05 Sport Science13 Gazzetta News13.30 Gazzetta News

POMERIGGIO 14 Gazzetta News Extra Time14.30 Offside15.05 Explorers15.30 Campioni a confronto16.05 Sport Science17.05 Pazzi per i derby18.05 Explorers18.30 Offside19.00 Gazzetta News19.30 Gazzetta News

SERA20 Gazzetta News20.30 Gazzetta News21.05 Bomber22.05 Senza appello0.05 Campioni a confronto0.30 Senza appello

Le news dalle 7Serata dedicataai posticipi di A

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Siamo in onda!R

Stefano Tacconi, 57 anni OMEGA

30 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PURA LUCE,PURA ENERGIA.

www.citize

n.it

31LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Bologna, casa nemicaIl Modena è un bunkere gli manca pure un gol1La squadra di Lopez a secco al Dall’Ara da 461’: derby pariAnnullata una rete a Granoche, imbattuti Melotti e Pavan

BOLOGNA O

MODENA 0BOLOGNA (4-3-1-2) Coppola s.v. (dal 27’ p.t. Da Costa 7); Ceccarelli 5, Gastaldello 6, Maietta 6, Masina 5,5; Zuculini 6,5, Matuzalem 5,5, Casarini 5,5 (dal 32’ s.t. Bessa s.v.); Laribi 5 (dal 16’ s.t. Sansone 5,5); Cacia 6, Improta 5.PANCHINA Oikonomou, Mbaye, A.Ferrari, Morleo, Troianiello, Calabrese.ALLENATORE Lopez 5.

MODENA (4-3-3) Pinsoglio 6; Gozzi 6,5, Marzorati 6, Zoboli 6, Rubin 6; Signori 6 (dal 39’ s.t. Schiavone s.v.), Salifu 6 (dal 1’ s.t. Martinelli 6), Nizzetto 6; Fedato 6,5, Granoche 6 (dal 31’ s.t. N. Ferrari s.v.), Garritano 6,5.PANCHINA Manfredini, Zucchini, Sakaj, Beltrame, Acosty, Marsura.ALLENATORI Melotti-Pavan 6,5.

ARBITRO Nasca di Bari 5.GUARDALINEE Carbone 4-Caliari 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Gastaldello (B), Gozzi (M), Martinelli (M), Signori (M), Zoboli (M), Ceccarelli (B), Casarini (B) e Schiavone (M) per gioco scorretto.NOTE paganti 11.865, incasso di 84.277 euro; abbonati 9.571, quota di 62.549 euro. Tiri in porta 4 (con un palo)-3. Tiri fuori 9-3. In fuorigioco 2-4. Angoli 4-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.

IL CASO

L’Entella spiega, ma Frosinone non ci sta1«Il biglietto solo un’annotazione di gara». Ma Stirpe: «Malafede con noi»

VICENZA (4-3-3)

CATANIA (3-5-2)

OGGI ore 20.30 ANDATA 1-3

VIGORITO22

SAMPIRISI31

BRIGHENTI7

GENTILI23

MORETTI4

DI GENNARO21

CINELLI8

LAVERONE27

PETAGNA24

GIACOMELLI10

D'ELIA3

GILLET1

MAZZOTTA43

CAPUANO24

CECCARELLI45

SCHIAVI5

ODJER39

PARISI28

SCIAUDONE44

ROSINA10

CALAIÒ9

CASTRO19

VICENZA In attacco al posto di Cocco squalificato ci sarà Petagna. In difesa rientro di D’Elia; potrebbe essere Gentili a far coppia con Brighenti visto che Manfredini è ancora fermo. Buone notizie da Ragusa che torna tra i convocati dopo l’infortunio al crociato. Ieri clima di festa attorno alla squadra: ben 500 tifosi alla rifinitura. PANCHINA 1 Bremec, 26 Camisa, 14 Garcia Tena, 2 Edge, 6 Alhassan, 20 Sbrissa, 16 Vita, 28 Ragusa, 11 Spinazzola. ALLENATORE Marino. SQUALIFICATI Cocco. DIFFIDATI Ragusa, Sciacca, Laverone, Cinelli, D’Elia, Petagna, Di Gennaro e Garcia Tena.

CATANIA Dubbio Maniero-Castro in attacco: deciderà all’ultimo istante Marcolin che rinuncia a Del Prete, Chrapek, Martinho, Gyomber, Coppola e Belmonte infortunati. In campo i giovani Parisi esterno e Odjer mediano al posto di Rinaudo, squalificato. PANCHINA 22 Terracciano, 2 Lovric, 15 Sauro, 8 Escalante, 27 Jankovic, 25 Piermarteri, 14 Barisic, 7 Maniero, 34 Rossetti. ALLENATORE Marcolin. SQUALIFICATI Rinaudo. DIFFIDATI Ceccarelli, Del Prete, Gyomber, Odjer, Rosina e Sciaudone.

ARBITRO Gavillucci di Latina.GUARDALINEE De Troia–Tolfo. TV Sky Calcio 4 HD PREZZI14-40 euro

LA GARA DI STASERA

Nel Vicenza c’è PetagnaBaby Catania

Andrea TosiBOLOGNA

I l derbissimo della via Emi-lia doveva essere l’occasio-ne buona per il Bologna di

provare l’allungo sul terzo po-sto e invece si rivela l’ennesimoflop interno, il quinto di filasenza trovare il gol (il digiunocasalingo è oggi di 461 minu-ti), che fa andare via il chair-man Joey Saputo visibilmentecontrariato ma ancora dispo-sto a dare fiducia al tecnico Lo-pez: «Calma ragazzi - dice ilmagnate canadese ai cronisti -,siamo ancora secondi in classi-

fica». Alla fine è il Modena adovere recriminare su un pa-reggio che sta molto stretto aigialloblù, più meritevoli dellavittoria negata dalle decisiveparate di Da Costa, il portiereesordiente in corso d’opera perun guaio muscolare di Coppo-la, e soprattutto dalla svista delduo Nasca-Carbone, arbitro eguardalinee mediocri correi,che annulla un gol buono comeil pane di Granoche nel finaledel primo tempo. Sul tap-invincente di testa, il bombermodenese è dietro la linea del-la palla al momento del tiro diFedato respinto da Da Costa.Così Lopez, prima di mostrare

la sua sicumera in sala stampa,deve convenire che il punto èguadagnato, invece il collegaMelotti sfoggia grande fairplay misto ad una sottile ironiariguardo all’episodio contesta-to: «Se il guardalinee ha vistoche per 1,7 millimetri il piededel Diablo era oltre la linea delfuorigioco ha fatto bene a fi-schiarlo, non ho problemi conlui - argomenta l’allenatoredella squadra ospite -. Peccatoperché a noi quel gol è sembra-to valido»

BOLOGNA NEI DUBBI Le sceltedi Lopez continuano a genera-re dubbi. Dopo avere ripropo-sto Zuculini titolare (il miglio-re dei rossoblù dopo Da Costa),adesso panchina Sansone. Inuna squadra che in casa non se-gna nemmeno con la matita,lasciare fuori l’unico attaccan-te in grado di creare pericolicoi calci piazzati sembra unnon-sense. Infatti, con Sanso-ne a languire tra le riserve, ilBologna calcia malamente 4punizioni invitanti mentre alsuo posto Improta vaga per ilcampo senza un’idea. Nelloscore del Bologna troviamo ilpalo di Cacia e poco altro dibuono.

MODENA IMBATTUTO Il nuovosistema con un tridente vero harigenerato il Modena, che è inserie positiva da quattro gior-nate con l’avvento del nuovostaff tecnico e ancora imbattu-to alla voce dei gol subiti. Nelprimo tempo i gialloblù posso-no vincere la partita, primacon un colpo di testa di Garri-tano su invito di Fedato desti-nato sotto l’incrocio dei pali,respinto con un balzo prodi-gioso da Da Costa, e poi conl’episodio della rete ingiusta-mente annullata a Granochedal guardalinee Carbone cheva su con la bandierina dopoaverci pensato sopra qualche secondo. Una chiamata erratache falsa il risultato della parti-ta.

© RIPRODUZIONE RISERVATa

IL MIGLIORE

� DA COSTAPORTIERE DEL BOLOGNASubentrato a freddo, sventa due occasioni salvando su Garritano e Fedato.

7

Alessandro Catapano

I l giorno dopo, a Frosinonecontinuano a sentire puzzadi bruciato. Il presunto piz-

zino premonitore rinvenuto a fi-ne partita nei pressi della pan-

china dell’Entella — che il clubligure classifica come normale«annotazione di gara» — nelleaccuse dei dirigenti ciociari è so-lo un tassello di un complotto or-dito contro le velleità di promo-zione del Frosinone (che ieriavrebbe registrato un altro pas-saggio con il gol annullato alModena...). Il presidente Mauri-zio Stirpe racconta di aver «chia-mato Tavecchio, chiedendogli difare chiarezza». L’arbitraggio diAureliano, per cui «parlare dimalafede è un eufemismo», loha indignato a tal punto da fargli

venire «voglia di mollare questocalcio». Ma chi starebbe traman-do contro il Frosinone? A pensarmale si fa peccato, ma spesso cisi azzecca. E infatti pure alla se-natrice Pd Maria Spilabotte, or-gogliosamente frusinate, sonovenuti brutti pensieri... «Gli ar-bitri possono sbagliare, ma nonvorrei che dietro la direzione digara di Aureliano, curiosamentedi Bologna, ci fossero quelle fra-si di Lotito sulla promozione diCarpi e Frosinone...». Allusioniche vanno molto oltre la storiadel bigliettino, sulla quale il d.g.

ciociaro Ernesto Salvini, il pri-mo a denunciarla, precisa: «Il vi-gile del fuoco lo ha raccolto neipressi della panchina dell’Entel-la nel consueto giro finale degliaddetti alla sicurezza. C’erascritto “Segniamo su rigore”. Ilbiglietto è stato poi consegnatoal nostro presidente, che l’hamesso nelle mani del collabora-tore federale, il quale — raccon-ta Salvini — ha voluto identifi-care il vigile».

E LE SCUSE? Oggi sapremo sequesta storia finirà sul tavolo di

Palazzi. E domani sapremo purese il giudice sportivo stangheràil Frosinone (preoccupato nontanto per Varese, quanto per ilderby col Latina). Intanto, il te-am manager dell’Entella Mauri-zio Podestà ammette l’esistenzadel biglietto, ma precisa di aver«annotato su un foglio a parte“segniamo su rigore”», poi diaver «accompagnato negli spo-gliatoi Sforzini che era stato espulso, lasciando il biglietto inpanchina. Né pizzino, né cabala,solo un’annotazione di gara co-me tante». «Spiace doversi giu-stificare — dichiara il d.g. Mat-teo Matteazzi — mi sarei aspet-tato delle scuse per quanto acca-duto nel post partita».

© RIPRODUZIONE RISERVATAMauro Stirpe, 57 anni CARDARELLI

Serie BRIl posticipo della 31ª giornata

VENERDÌ 20 MARZO, ore 20.30PESCARA-BARI (1-1)SABATO 21 MARZO, ore 15AVELLINO-PERUGIA (0-0)CROTONE-BRESCIA (1-2)ENTELLA-CATANIA (1-5)LATINA-SPEZIA (1-1)LIVORNO-CITTADELLA (1-1)MODENA-VICENZA (2-0)PRO VERCELLI-LANCIANO (0-2)TERNANA-CARPI (1-3)TRAPANI-BOLOGNA (1-2)LUNEDÌ 23 MARZO, ore 20.30VARESE-FROSINONE (1-1)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 59 31 16 11 4 47 23

BOLOGNA (-1) 52 31 14 11 6 39 26

AVELLINO 49 31 13 10 8 31 27

VICENZA 48 30 13 9 8 34 28

FROSINONE 48 31 13 9 9 45 39

LIVORNO 47 31 13 8 10 47 36

PESCARA 46 31 12 10 9 53 41

SPEZIA 46 31 12 10 9 42 32

LANCIANO 43 31 9 16 6 44 37

PERUGIA 43 31 10 13 8 35 36

BARI 40 31 11 7 13 35 39

MODENA 38 31 8 14 9 26 25

LATINA 37 31 8 13 10 26 28

TRAPANI 37 31 9 10 12 43 54

ENTELLA 37 31 8 13 10 31 43

TERNANA 36 31 9 9 13 28 40

CITTADELLA 35 31 7 14 10 39 42

PRO VERCELLI 35 31 9 8 14 33 44

BRESCIA 33 31 8 9 14 35 43

CROTONE 32 31 8 8 15 30 40

CATANIA 31 30 7 10 13 42 46

VARESE (-3) 28 31 7 10 14 33 49

Le proteste per il gol annullato a Granoche, primo a destra LIVERANI

32

MARCATORE Le Noci al 26’ s.t.RENATE (3-5-2) Cincilla 6; Adobati 6,5, Di Gennaro 6, Riva 6; Muchetti 5, Chimenti 5,5 (dal 30’ s.t. Mantovani s.v.), Perini 5,5, Scaccabarozzi 5,5, Iovine 7; Odogwu 6 (dal 19’ s.t. Spampatti 6), Cocuzza 5,5 (dal 10’ s.t. Radrezza 5,5). (Vannucchi, Morotti, Malgrati, Mira). All. Boldini 6.COMO (4-2-3-1) Crispino 6; Marconi6,5, Lebran 6, Giosa 6, Fautario 5,5; Fietta 6,5 (dal 43’ p.t. Castiglia 6), Berardocco 6,5; Casoli 5,5 (dal 22’ s.t. Rolando 6), Le Noci 7, Cristiani 5,5 (dal 7’ s.t. De Sousa 5,5); Ganz 6. (Falcone, Ambrosini, Scapuzzi, Maritato). All. Sabatini 6,5.ARBITRO Fanton di Lodi 6,5.NOTE spettatori 550 circa; abbonati 60, paganti e incasso n.c. Ammoniti Radrezza, Adobati e Muchetti. Angoli 2-6.

� MEDA (Mb) Per terza volta in questa stagione il Como riesce a spuntarla sul Renate: alle vittorie in campionato i lariani infatti aggiungono anche quella in coppa Italia. Questa volta, a sbloccare il risultato di una partita dominata dal tatticismo, è stata una prodezza di Le Noci, bravo a finalizzare un calcio piazzato di Berardocco. Il Renate, sempre generoso e combattivo, reagisce con veemenza ma al 40’ un tiro di Adobati finisce sul palo.

Franco Cantù

Decide Le Noci Como, che colpoIl Renate al palo

RENATE 0

COMO 1

FERALPI SALO’ (4-2-3-1) Branduani 6; Tantardini 6,5, Leonarduzzi 6, Ranellucci 6, Carboni 6; Fabris 6, Pinardi 6; Bracaletti 5,5, Juan Antonio 5,5 (dal 12’ s.t. Gulin 6), Galuppini 6,5 (dal 35’ s.t. Zerbo s.v.); Romero 5,5 (dal 40’ s.t. Di Benedettos.v.). (Proietti Gaffi, Codromaz, Palma, Cavion). All. Scienza 6.AREZZO (3-5-1-1) Benassi 7; Villagatti 6,5, Panariello 6,5, Guidi 6,5; Franchino 6, Dettori 6,5, Carcione 6, Gambadori 6, Sabatino 6; Yaisien 5 (dal 21’ s.t. Erpen 6); Montini 5. (Rosti, De Martino, Crescenzi, Cucciniello, Coppola, Testardi). All. Capuano 6.ARBITRO Pietropaolo di Modena 6.NOTE spettatori 450 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Sabatino e Fabris. Angoli 6-1.

� SALÒ (Bs) La Feralpi Salò a trazione anteriore rallenta nella prima delle tre gare interne consecutive. A Beppe Scienza non basta schierare dall’inizio tre rifinitori (Bracaletti, Juan Antonio e Galuppini) alle spalle di Romero. L’Arezzo si difende bene e chiude con un bilancio lusinghiero la sua settimana bresciana: 3 punti mercoledì nel recupero di Lumezzane e lo 0-0 di ieri sul Garda. Gara priva di emozioni. La Feralpi Salò impegna severamente Benassi solo nel primo tempo, con Galuppini (24’ e 36’) e Romero (45’).

Giulio Tosini

Feralpi in avantisenza sostanzaArezzo, pari ok

FERALPI SALÒ 0

AREZZO 0

MARCATORE Terrani al 27’ p.t.PRO PATRIA (4-3-3) Melillo 6,5; Botturi 6, Lamorte 6,5, Pisani 6,5, Taino 6; Bovi 6, Arati 6,5, Giorno 6 (dal 31’ s.t. Romeo s.v.); Candido 6,5 (dal 47’ s.t. Zaro s.v.), Serafini 6, Terrani 7 (dal 26’ s.t. D’Errico 6).(Perilli, Panizzi, Casolla, Brunori ). All. Montanari 6,5.LUMEZZANE (4-3-3) Bason 5,5; Bagnai 5,5 (dal 34’ s.t. Franchini s.v.), Biondi 6, Nossa 6, Pantano 5,5; Gatto 5,5 (dal 29’ s.t. Pippa 6), Genevier 6, Alimi 5,5 (dal 20’ s.t. Cruz 5,5); Varas 5,5, Ekuban 6, Potenza 6.(Furlan, Meduri, Monticone, Ribeiro). All. Nicolato 5,5.ARBITRO Serra di Torino 6.NOTE paganti 378, abbonati 474, incasso di 3.947 euro. Espulso Ekuban al 16’ s.t.; ammoniti Taino, Botturi, Candido, D’Errico e Pantano. Angoli 7-2.

� BUSTO ARSIZIO (Va) Un super gol di Terrani, dopo 27’, dà la seconda vittoria di fila alla Pro Patria che lascia l’ultimo posto al Pordenone. La squadra di Montanari, dopo una buona partenza del Lumezzane, ha giocato un bel primo tempo e, dopo alcuni tentativi che hanno messo in difficoltà la difesa bresciana, ha trovato il successo con undestro a giro di Terrani che si è infilato all’ incrocio dei pali. Nella ripresa, parte meglio la Pro Patria che va vicina al raddoppio (palo di Candido). Poi, la squadra di Nicolato resta in inferiorità per l’espulsione di Ekuban (doppia ammonizione), attacca con insistenza ma non crea situazioni pericolose.

Aldo Restelli

Terrani è super Pro Patria vivaLume: sono guai

PRO PATRIA 1

LUMEZZANE 0

� Ecco il regolamento della nuova Lega Pro unica, che prevede quattro promozioni in Serie B (con una nuova formula dei playoff) e nove retrocessioni in Serie D.

PROMOZIONI Salgono in Serie B le prime di ciascun girone. Le seconde e le terze più le due migliori quarte (si guardano i punti conquistati, poi la differenza reti, o il maggior numero di reti segnate, ecc...) accedono ai playoff, nei quali (il primo turno sarà a gara unica) la miglior seconda riceve la peggior quarta, la seconda miglior seconda riceve l’altra quarta, la peggior seconda riceve la peggior terza, la miglior terza riceve la seconda delle terze. In caso di parità si va a supplementari e poi eventualmente ai calci di rigore. Poi ci sono le semifinali e le finali con andata (in casa delle peggio classificate) e ritorno: anche qui in caso di parità supplementari e rigori.

RETROCESSIONI Scendono in Serie D le ultime classificate di ogni girone. Ai playout vanno 16a, 17a, 18a e 19a di ogni girone con la seguente formula: 19a contro 16a, 18a contro 17a. Sono partite di andata e ritorno: in caso di parità di punteggio si salva la squadra meglio classificata in campionato.

MARCATORI Ruopolo (R) al 7’ p.t.; Tempesti (T) al 6’ s.t.TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci 6; Colombini 6, Falivena 6,5, Ingrosso 6; Mulas 6 (dal 16’ s.t. Pacini 6), Deiola 7, Gargiulo 6, Serrotti 6 (dal 33’ s.t. Konate 6), Zanchi 6,5; Colombo 6,5, Tempesti 7 (dal 30’ s.t.Civilleri 5,5). (Morandi, Pratali, Pane, Gioè). All. Alvini 6.REGGIANA (4-3-3) Feola 6; Andreoni 6, Spanò 6, De Giosa 6,5, Rampi 6 (dal 26’ p.t. Sabotic 6); Vacca s.v. (dal 14’ p.t. Maltese 6), Parola 6,5, Angiulli 6; Messetti 5,5 (dal 38’ s.t. Petkovic s.v.), Ruopolo 6,5, Siega 6. (Messina, Bianciardi, Gueye, Giannone). All. Colombo 6.ARBITRO Amoroso di Paola 6.NOTE paganti 382, abbonati 138, incasso di 4.078 euro. Ammoniti Angiulli, De Giosa, Gargiulo, Colombini e Parola. Angoli 2-4.

� PONTEDERA (Pi) I due gol in apertura dei due tempi decidono Tuttocuoio-Reggiana. Finisce 1-1 unapartita equilibrata, il cui risultato va bene a tutti. Iniziano meglio gli emiliani che passano dopo sette minuti con Ruopolo (colpo di testa su cross di Siega). Poi si scuotono i neroverdi e Colombo colpisce il palo. Nella ripresa Tempesti pareggia e Zanchi subito dopo si mangia il gol del ribaltone. Poi più niente fino alla traversa nel finale su punizione di Ruopolo.

Luca Calò

Scatto ReggianaPari TuttocuoioUn legno a testa

TUTTOCUOIO 1

REGGIANA 1

MARCATORI Pacilli al 2’, Virdis al 9’ s.t.PISA (4-3-3) Pelagotti 5,5; Dicuonzo 6 (dal 33’ p.t. Mandorlini 5,5), Paci 5,5, Sini 5,5, Costa 5,5; Ricciardi 5, Caponi 6, Iori 5; Arrighini 5, Arma 5,5 (dal 38’ s.t. Frediani s.v.), Floriano 5 (dal 14’ s.t. Finocchio 5,5). (Moschin, Samba Benga, Misuraca, Pellegrini). All. Braglia 5.L’AQUILA (4-2-3-1) Zandrini s.v.; Scrugli 6, Pomante 6,5, Zaffagnini 7, Pedrelli 6,5; De Francesco 7,5 (dal 22’ s.t. Perpetuini 6), Del Pinto 6; Pacilli 6,5 (dal 29’ s.t. Sandomenico 6), Corapi 6,5, Triarico 6 (dal 39’ s.t. Vella s.v.); Virdis 6,5. (Cacchioli, Carini, Gotti, Perna). All. Zavettieri 7.ARBITRO Lacagnina di Caltanisetta 6,5.NOTE paganti 1.706, abbonati 2.975, incasso di 35.922 euro. Espulso Ricciardi al 1’ s.t.; ammoniti Sini, De Francesco e Mandorlini. Angoli 2-4.

� PISA Il Pisa perde in casa con L’Aquila e Piero Braglia in serata viene esonerato. Ora è possibile una soluzione interna con Amoroso della Berretti, altro nome possibile è quello di Aglietti. Braglia era entrato in ritardo a inizio del secondo tempo e prima ha scoperto dell’espulsione di Ricciardi dopo appena 10” incrociandolo nel tunnel; poi mentre si dirigeva alla panchina, il Pisa prendeva gol sul cross di Pacilli che finiva direttamente in rete. Per i padroni di casa è stata una mazzata che li ha tramortiti, così come la contestazione di un’Arena Garibaldi diventata terra di conquista (5 sconfitte casalinghe) e tomba del sogno promozione diretta. Per gli ospiti è stato l’episodio che ha fatto capire di poter osare. Infatti subito è arrivato il raddoppio di testa di Virdis da cross di Corapi.

IL VINCITORE Zavettieri aveva scelto un modulo inedito per far massa in mezzo al campo e isolare l’attacco del Pisa: Zandrini non dovrà fare nemmeno una parata. Nonostante un insistito possesso palla di cui De Francesco era il fulcro, però, gli ospiti sembravano accontentarsi del pari: «Perché i nostri difetti rimangono – dice Zavettieri – anche se è stata una bella prestazione». Bocche cucite al Pisa, col presidente Carlo Battini uscito subito dallo stadio: stava meditando l’esonero di Braglia.

Alessio Carli

Il Pisa crollaBraglia esoneratoL’Aquila si rialza

PISA 0

L’AQUILA 2

� (r.c.) A Cuneo (A) c’è stata una nevicata e la gara con il Derthona è stata rinviata: in vetta balza quindi la Caronnese, approfittando del pari di sabato della Pro Settimo (raggiunta dal Bra al 90’) e della sconfitta del Chieri a Lavagna. Il Seregno (B) ne fa sei al malcapitato Montichiari e avvicina (-2) il Castiglione, sconfitto in casa dal Sondrio. Torna a vincere il Padova (C): lo fa a Trieste, nel derby numero 77 tra due grandi del Nord-Est e tiene lontano (-8) l’Altovicentino. Anche il Rimini (D) mantiene a debita distanza (-9) la Correggese: entrambe vincono fuori casa. Pareggiano in trasferta sia il Siena (E) che il Poggibonsi, mentre il Rieti si porta a -3 e domenica va a Siena. Nell’F tutto rimane come prima tra Maceratese e Fano (-8). Aumenta il già grande divario della Lupa Castelli (G, +11) sulla Viterbese. Restano 6 i punti tra Fidelis Andria (H) e Potenza, scendono a 5 quelli tra l’Akragas (I, che pareggia fuori) e il Torrecuso. Segna una doppietta Manuel Pera del Rimini e si porta a 27 gol in 28 presenze, lo seguono França del Cuneo con 22, Nohman della Lupa Castelli a 21, mentre a 20 il suo compagno di squadra Siclari è raggiunto da Galizia (Torrecuso). � Vi ricordiamo che i risultati e le classifiche li potete trovare sul nostro sito www.gazzetta.it.

GIRONE B (29a)IL RICORDOdi NICOLABINDA

LA LEZIONECHE CI LASCIAL’ARBITROCOLOSIMO

I l mondo del calcio haricordato Luca Colosimo con un

minuto di raccoglimento. Questa mattina a Torino, nella parrocchia di Sant’Alfonso Maria De Liguori, ci sono i funerali dell’arbitro morto una settimana fa in un incidente stradale dopo

aver diretto una gara di Lega Pro. Una tragedia che ha colpito un ragazzo di 30 anni che a giugno si sarebbe dovuto sposare. E che rientrava di notte per non perdere il lunedì di lavoro. Il rimborso per una partita di Lega Pro è di 100 euro, tanto per chiarire... Avete visto, in questo fine

settimana, gli arbitri. Dai sei della Serie A a quelli dei dilettanti: tutti abbracciati durante il minuto di silenzio. L’immagine era emblematica. In campo sono sempre soli, loro contro tutti. Eppure, da Calciopoli in poi, sono loro la parte più sana e meno retribuita del sistema. Ma sono sempre il bersaglio più facile da colpire. Chi arriva in Lega Pro ha superato la dura gavetta dei dilettanti. Chi emerge in Lega Pro si lancia verso la A. Il designatore Rosetti dirige un bel gruppo di arbitri, tra i più promettenti c’era proprio Colosimo. Almeno loro, difendono la tradizione italiana. Oppure in Serie A vorranno anche gli arbitri stranieri?

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Luca Colosimo aveva 30 anni AP

Gian Mario SiasSASSARI

I l Bassano impiega un’oraper fare propria la sfidacon la Torres e lanciare un

segnale chiaro ai piani alti del-la classifica. Dopo aver conces-so un tempo ai sassaresi, gli uo-mini di Tonino Asta trovano ilgol che fa infuriare i sassaresi eporta all’espulsione del tecnicorossoblù Bucchi e del suo vice.Complici anche gli altri risulta-ti, con i tre punti conquistati aSassari il Bassano rientra incorsa per la promozione: lavetta è a sole tre lunghezze.

LA PARTITA Bucchi schierauna Torres più coperta, Astaprova a sorprenderlo con un 3-4-3 che concede troppo allaTorres e non accresce la perico-

losità offensiva dei suoi, chenel primo tempo subisconol’aggressività dei sassaresi, ai quali non basta però il caratte-re per nascondere l’inspiegabi-le involuzione tecnica e tatticadell’ultimo mese e mezzo. LaTorres controlla il campo eguadagna metri, ma i pericoliper la porta di Rossi sono dav-vero rari. Al 23’ la prima occa-sione capita a Cerone, ma sullasua conclusione dalla distanzail portiere ospite è bravissimo adeviare in angolo. Al 37’ il pri-mo episodio che fa saltare inervi ai sassaresi: Barbuti inarea entra in rotta di collisionecon Zanella, per Dei Giudici ètutto regolare. La rabbia esaltaper qualche minuto la Torres,che chiude in avanti la primafrazione, ma Rossi non correaltri pericoli. Nella ripresa Astacambia assetto e i risultati sivedono subito. Al 13’ Furlan favalere il fisico su Ligorio, cheresta a terra e sarà poi costrettoa lasciare il campo. Il Bassanoprosegue tra le proteste, Furlanpennella al centro per il como-do tap-in aereo di Pietribiasi.Bucchi insorge e viene caccia-to, seguito subito dopo da l viceSavini. Da quel momento laTorres si spegne e il Bassano le-gittima una vittoria preziosis-sima.

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MARCATORE Pietribiasi al 13’ s.t.TORRES (3-5-2) Testa 6; Aya 6, Marchetti 6,5, Migliaccio 6 (dal 20’ s.t. Buonaiuto 5,5); Cafiero 6, Imparato 6, Cerone 6,5, Marinaro 6, Ligorio 6 (dall’8’ s.t. Minarini 6); Scotto 6,5, Barbuti 6 (dal 15’ s.t. Maiorino 5,5). (Costantino, Bottone, Petermann, Baraye). All. Bucchi 5,5.BASSANO (3-4-3) Rossi 7; Toninelli 6,5, Zanella 6,5, Bizzotto 6; Semenzato 6,5, Cenetti 6, Proietti 6,5, Stevanin 6,5 (dal1’ s.t. Cattaneo 6); Furlan 6,5, Pietribiasi 7 (dal 30’ s.t. Davì 6), Iocolano 6,5. (Grandi, Ingegneri, Casarini, Cortesi, Spadafora). All. Asta 6,5.ARBITRO Dei Giudici di Latina 5,5.NOTE spettatori 500 circa; abbonati 200, incasso 4.500 euro, paganti n.c. Espulso il tecnico Bucchi al 14’ s.t.; ammoniti Cenetti, Cerone, Imparato, Iocolano e Bizzotto. Angoli 8-5.

TORRES 0

BASSANO 1

GIRONE A

Risveglio BassanoPietribiasi rimetteil trio nel mirino1Asta si rilancia: il gruppo in vetta è più vicinoProteste della Torres per il gol: espulso Bucchi

REGOLAMENTOSALGONO IN 4:

UNA AI PLAYOFFSCENDONO IN 9:SEI AI PLAYOUT

SERIE DPADOVA, TRIONFODALLA TRIESTINA

ORA IL RIETIINSIDIA IL SIENA

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

ALESSANDRIA 58 30 16 10 4 44 24

PAVIA (-1) 58 30 17 8 5 50 34

NOVARA 57 30 16 9 5 48 28

BASSANO 55 30 15 10 5 43 28

COMO 51 30 15 6 9 34 26

FERALPI SALO' 46 30 12 10 8 39 37

REAL VICENZA 45 30 11 12 7 39 31

SUDTIROL 42 30 11 9 10 34 30

AREZZO 42 30 11 9 10 28 26

VENEZIA 41 30 12 5 13 37 34

RENATE 39 30 10 9 11 32 40

MANTOVA (-3) 39 30 12 6 12 31 25

TORRES 36 30 9 9 12 29 33

MONZA 35 30 9 8 13 32 33

CREMONESE 35 30 8 11 11 34 38

GIANA 34 30 9 7 14 25 30

LUMEZZANE 28 30 7 7 16 27 43

ALBINOLEFFE 24 30 5 9 16 18 40

PRO PATRIA (-1) 24 30 5 10 15 31 52

PORDENONE 21 30 5 6 19 21 44

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

VENERDÌ 20 MARZOFERALPI SALO’-MANTOVA (ore 19.30) (0-1)SABATO 21 MARZOLUMEZZANE-MONZA (ore 15) (0-3)PORDENONE-COMO (ore 15) (1-3)ALBINOLEFFE-SUDTIROL (ore 16) (1-1)BASSANO-PRO PATRIA (ore 17) (2-2)CREMONESE-REAL VICENZA (ore 17) (1-1)GIANA-VENEZIA (ore 19.30) (1-2)NOVARA-RENATE (ore 19.30) (3-1)DOMENICA 22 MARZOAREZZO-ALESSANDRIA (ore 11) (0-1)TORRES-PAVIA (ore 14.30) (1-1)

16 RETI Bruno (4, Real Vicenza).

13 RETI Ferretti (Pavia).

12 RETI Maiorino (2, Torres).

11 RETI Momente’ (3, AlbinoLeffe); Pietribiasi (Bassano); Corazza e Gonzalez (Novara); Fischnaller (1, Sudtirol).

10 RETI Brighenti (1, Cremonese); Evacuo (3, Novara); Cesarini (3, Pavia).

9 RETI Marconi (1, Alessandria); Nole’ (4, Bassano); Soncin (4, Pavia).

8 RETI Rantier (1, Alessandria); Ganz (Como); Vita (2, Monza; ora è nel Vicenza); Serafini (4, Pro Patria); Bellazzini (6) e Raimondi (1, Venezia).

7 RETI Le Noci (1, Como); Jadid (1, Cremonese); Ranellucci (Feralpi Salo’); Cocuzza (Renate); Magnaghi (Venezia).

6 RETI Guazzo e Mezavilla (Alessandria); Erpen (2, Arezzo); Iocolano (1, Bassano); Romero (Feralpi Salo’); Candido (Pro Patria).rdenone); Cristini (Real Vicenza); Jovine (Renate); Marras (Sudtirol); Greco (2, Venezia).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIALESSANDRIA-ALBINOLEFFE 1-1FERALPI SALO'-AREZZO 0-0MONZA-MANTOVA 0-1PAVIA-PORDENONE 1-0PRO PATRIA-LUMEZZANE 1-0REAL VICENZA-GIANA 1-3RENATE-COMO 0-1SUDTIROL-NOVARA 1-1TORRES-BASSANO 0-1VENEZIA-CREMONESE 3-0

MERCOLEDÌ 18 MARZOFORLI’-PRATO (ore 15) (1-3)

PISTOIESE-SANTARCANGELO (ore 15) (0-3)

PRO PIACENZA-TERAMO (ore 18) (1-1)

L’AQUILA-SPAL (ore 19) (3-0)

ANCONA-TUTTOCUOIO (ore 20.30) (2-0)

PONTEDERA-ASCOLI (ore 20.30) (0-1)

REGGIANA-GUBBIO (ore 20.30) (1-3)

SAN MARINO-PISA (ore 20.30) (0-1)

CARRARESE-SAVONA (ore 20.45) (0-1)

GROSSETO-LUCCHESE (ore 20.45) (1-2)

16 RETI Donnarumma (4, Teramo).15 RETI Cellini (5, Carrarese).14 RETI Arma (4, Pisa); Lapadula (1, Teramo).13 RETI Bocalon (2, Prato).12 RETI Altinier (3, Ascoli).11 RETI Torromino (1, Grosseto).10 RETI Grassi (8 con 1 rigore nel Pontedera) e Perez (2, Ascoli).9 RETI Loviso (3, Gubbio); Sandomenico (L’Aquila); Forte (1, Lucchese; 2 nel Forli’); Ruopolo (Reggiana).8 RETI Pichlmann (1, Grosseto); Regolanti (Gubbio); Fioretti (3, Spal); Colombo (1, Tuttocuoio).7 RETI Tavares (2, Ancona); Merini (Carrarese); Melandri (Forli’); Lo Sicco (Lucchese); Alessandro (3, Pro Piacenza); Guidone (Santarcangelo); Scappini (2, Savona).6 RETI Tulli (Ancona); Docente (1, Forli’); Pacilli (1, L’Aquila); Fanucchi (Prato); Matteassi (Pro Piacenza); Graziani (Santarcangelo).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIANCONA-SAN MARINO 2-0GUBBIO-ASCOLI 2-2LUCCHESE-FORLI' 2-0PISA-L'AQUILA 0-2PRATO-PONTEDERA 0-4SANTARCANGELO-CARRARESE 0-0SAVONA-PRO PIACENZA 2-1SPAL-GROSSETO 1-0TERAMO-PISTOIESE 2-0TUTTOCUOIO-REGGIANA 1-1

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

ASCOLI 57 29 16 9 4 48 26

TERAMO 55 29 15 10 4 44 26

REGGIANA 49 28 14 7 7 38 22

PISA 47 28 13 8 7 32 20

PONTEDERA 43 29 11 10 8 36 29

ANCONA 42 28 10 12 6 34 28

L'AQUILA 42 28 10 12 6 31 24

TUTTOCUOIO 38 28 9 11 8 34 44

SPAL 37 29 10 7 12 26 28

LUCCHESE 37 29 9 10 10 30 31

CARRARESE 37 29 7 16 6 36 30

GUBBIO 36 29 8 12 9 37 35

PISTOIESE 33 28 9 6 13 31 46

GROSSETO (-1) 33 29 8 10 11 34 33

SANTARCANGELO 31 29 7 10 12 25 30

PRATO 30 29 6 12 11 32 41

SAVONA 30 29 8 6 15 28 45

FORLI' 29 29 7 8 14 25 41

PRO PIACENZA (-8) 28 29 10 6 13 27 36

SAN MARINO 23 29 5 8 16 30 43

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

Lega ProR30a giornata

33LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� La vittoria del Benevento a Lamezia ha riacceso il testa a testa con la Salernitana, che dopo il sorpasso e lo scatto al primo posto è stata riagganciata e stasera gioca in casa contro un Matera in rimonta verso i playoff dopo aver conquistato 12 punti nelle ultime 5 partite. Ci saranno circa 10.000 spettatori per accompagnare la squadra di Menichini, concentrata per tornare da sola in vetta. I campani devono fare a meno dello squalificato Gabionetta, mentre è in dubbio Caetano che potrebbe partire dalla panchina a causa di un affaticamento muscolare. Nel Matera invece sono indisponibili Di Noia e Madonia.

Così in campo questa sera, con inizio alle ore 20.45:SALERNITANA (4-3-3) Gori; Colombo, Lanzaro, Trevisan, Franco; Moro, Pestrin, Favasuli; Nalini, Mendicino, Negro. (Russo, Bocchetti,Tuia, Bovo, Grillo, Cristea, Caetano). All. Menichini.MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, De Franco, Mucciante; Ferretti, Coletti, Iannini, Mazzarani; Carretta, Diop, Letizia. (Russo, Ashong, Flores, Faisca, Pagliarini, Albadoro, Bernardi). All. Auteri.ARBITRO Guccini di Albano Laziale (Pellegrini-Loni). (andata 2-1)

MARCATORI Vinci (P) al 24’, Fall (B) al 30’, Turchetta (B) al 32’ s.t.BARLETTA (4-3-3) Liverani 6; Meola 6, Stendardo 5,5, Radi 6, Cortellini 6; De Rose 6, Quadri 6, Legras 5,5 (dal 29’ s.t. Branzani 6); Venitucci 5,5 (dal 44’ p.t. Ingretolli 6), Fall 6 (dal 37’ s.t. Zammuto s.v.), Turchetta 6,5. (Buiatti, Guarco, Palazzolo, Rizzitelli). All. Corda 6,5.PAGANESE (4-3-1-2) Casadei 5,5; Donida 6, Perna 6, Moracci 5,5, Djibo 6; Malaccari 5,5, Bergamini 6, Vinci 6; Deli 5,5 (dal 13’ s.t. Russini 5,5); Aurelio 5,5 (dal 35’ s.t. Longo s.v.), Girardi 5,5. (Novelli, Galoppo, Franco, Bussi, Biasci). All. Sottil 6.ARBITRO Pillitteri di Palermo 5.NOTE paganti 530, abbonati 1.194, incasso di 6.551 euro. Ammoniti Stendardo, Turchetta, Radi, Vinci e Aurelio. Angoli 4-3.

� BARLETTA Esordio con vittoria per Corda. Tre punti che sono ossigeno puro per morale e classifica del Barletta. La Paganese si morde le mani per aver buttato via una gara che dopo il vantaggio non ha saputo difendere. Le emozioni tutte nella ripresa. Al 24’ Vinci sfrutta di testa un angolo e batte Liverani. I locali sembrano alle corde ma nel giro di due minuti ribaltano il risultato. Alla mezz’ora Fall risolve una mischia e batte Casadei, poi dopo 120” Turchettas’inventa la rete della vita e mette la palla all’incrocio da fuori area.

Matteo Tabacco

Barletta rinato:Corda parte bene Paganese stesa

BARLETTA 2

PAGANESE 1

MARCATORE Viola su rigore al 9’ s.t.AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini 6; Balzano 5,5, Esposito 6, Magliocchetti 5,5, Amelio 6; Catinali 6 (dal 46’ s.t. Scognamillo s.v.), Geroni 6, Capua 5,5 (dal 13’ s.t. De Vena 5,5); Mangiacasale 6, Sassano 6, Mosciaro 6 (dal 13’ s.t. De Luca 5,5). (Granata, Castellano, Giannusa, Giannattasio). All. Marra 5,5.REGGINA (3-5-2) Kovacsik 6; Di Lorenzo 6, Cirillo 6,5, Aronica s.v. (dal 4’ p.t. Ungaro 6); Gallozzi 6,5, Armellino 6,5, Salandria 6,5, Mainone 6, Benedetti 6,5; Viola 6,5 (dal 22’ s.t. Masini 5,5), Insigne 7 (dal 48’ s.t. Velardi s.v.). (Cetrangolo, Ammirati, Balistrieri, Magri). All. Alberti 6,5.ARBITRO Paolini di Ascoli 6.NOTE spettatori 500 circa; abbon. 150, paganti e incasso n.c. Amm. Esposito e Armellino. Angoli 4-3.

� AVERSA (Ce) E’ la domenica dei fratelli Insigne. Lorenzo è tornato in panchina con il Napoli dopo l’infortunio, Roberto è stato il grande protagonista della vittoria della Reggina ad Aversa. Al 9’ della ripresal’attaccante si è liberato di due avversari, è entrato in area, ha crossato e la palla è stata toccata di mano da Magliocchetti: il rigore di Viola adesso avvicina la Reggina ai playout (Ischia a 2 punti) e ferma l’ascesa dell’Aversa.

Giovanni Aruta

Insigne splendee Viola segna La Reggina è viva

AVERSA NORMANNA 0

REGGINA 1

MELFI (4-3-1-2) Perina 6,5; Annoni 6 (dal 38’ s.t. Di Mercurio s.v.), Dermaku 6, Colella 6, Pinna 5,5; Giacomarro 5,5 (dall’11’s.t. Nappello 6), Spezzani 5,5, Agnello 6; Tortori 6; Caturano 6, Fella 5,5 (dal 45’ s.t. Tundo s.v.). (Gagliardini, Luparini, Cicerelli, Falomi). All. Bitetto 5,5.MARTINA (4-3-3) Bleve 7; De Giorgi 5,5, Fabiano 6, Patti 6, Memolla 6; Bucolo 5,5, De Lucia 6, Tomi 5,5; Arcidiacono 6, Pepe 5,5 (dal 23’ s.t. Caruso 5,5), Montalto 6 (dal 45’ s.t. Pivkovski s.v.). (Modesti, Samnick, Kalombo, Diop, Leto). All. Ciullo 5,5.ARBITRO Dionisi di L’Aquila 6.NOTE spettatori 1.000 circa; abbonati 500, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Spezzani, Annoni, Pepe, De Lucia e Fabiano. Angoli 5-3 .

� MELFI (Pz) Pareggio senza reti tra Melfi e Martina al termine di una gara giocata a ritmi bassi dalle due squadre che, complice la stanchezza (tre partitein una settimana), hanno difettato anche di precisione. Poche le occasioni degne di nota. Al 33’ è il Melfi ad andare vicino al gol con Spezzani che, con una conclusione di destro, chiama Bleve alla deviazione. Allo scadere del primo tempo ci prova Giacomarro, ma il numero 1 del Martina è attento. Nella ripresa sono gli ospiti a rendersi più pericolosi: prima Perina para una insidiosa conclusione di Memolla, poi devia in angolo un sinistro teso di Montalto. Finisce 0-0.

Gianluca Tartaglia

Ritmi troppo bassiMelfi e Martina pari senza squilli

MELFI 0

MARTINA 0

MARCATORE Eusepi al 43’ p.t.VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte 6,5; Rapisarda 6, Filosa 5 (dal 18’ s.t. Kostadinovic 6), Gattari 6, Malerba 6 (dal 38’ s.t. Catalano s.v.); Papa 5,5 (dal 12’ s.t. Voltasio 5,5), Battaglia 6,5, Scarsella 6; Montella 7, Del Sante 6, Improta 6. (Piacenti, Di Marco, Di Bella, De Giorgi). All. Erra 6.BENEVENTO (4-4-2) Pane 6,5; Padella 6, Lucioni 6,5, Scognamiglio 6,5, Som 6; Pezzi 6 (dal 32’ s.t. Melara s.v.), Vitiello 6, D’Agostino 6 (dal 40’ s.t. Ndiaye s.v.), Campagnacci 6; Marotta 7, Eusepi 7 (dal 39’ s.t. Mazzeo s.v.). (Piscitelli, Celjak, Doninelli, D’Angelo). All. Brini 6,5. ARBITRO Lanza di Nichelino 6.NOTE paganti 959, abbonati 243, incasso di 8.495 euro. Ammoniti Eusepi, Malerba, Padella, Improta, Som e Del Sante. Angoli 5-2.

VIGOR LAMEZIA 0

BENEVENTO 1

GIRONE C

Riecco il BeneventoIl solito Eusepi in golE il duello ricomincia1La squadra di Brini ritrova la vittoria e la vettaPalla alla Salernitana. La Vigor cade dopo 8 turni

IL BELLO DI QUESTA FORMULA?LE RIVALI DELLE TRE VOLATESONO ANCHE DI ALTRI GIRONI

M ercoledì terzo turnoinfrasettimanale.Stavolta è in campo

il girone B, poi i tre gruppi saranno allineati, al netto del posticipo di stasera del girone C e dei tre recuperi, tutti sempre del B. E in Lega non si sono ancora ricordati di fissare la data di Reggiana-Pisa, rinviata per neve il 6 febbraio: meglio darsi una mossa, così come sarebbe meglio (utopia) conoscere presto le classifiche definitive al netto delle penalizzazioni (vedi Novara). Non solo per le singole volate, ma anche

per l’incrocio con gli altri gironi. La peggiore tra le tre quarte sarà esclusa dai playoff e una potrebbe essere Reggiana o Pisa.

Guardate le tre classifiche. I gironi A e C hanno vissuto 30 giornate: a Nord al quarto posto c’è il Bassano con 55 punti, rincorso dal Como a quota 51; al Sud a quota 55 ci sono Casertana e Juve Stabia (terza e quarta), con il Lecce fuori dai giochi a -4 e il Matera a -5 ma in campo stasera a Salerno. Invece il girone B vede la Reggiana terza a quota 49 e il Pisa

quarto a quota 47 ed entrambe hanno giocato 28 partite; visto che Ascoli e Teramo (29) sono lontani, si devono contendere il terzo posto e cercare di arrivare quarte con più punti delle quarte degli altri gironi.

Chi ce la farà? La nuova formula regala questo aspetto intrigante e sembra il

girone B quello che potrà mandare solo due squadre ai playoff, in quel girone infernale a 8 che promette scintille. Non basta guardare alle rivali del proprio girone, ma bisogna curare anche le altre due graduatorie. Se il campionato finisse oggi, con Alessandria, Ascoli e Salernitana dirette in B, il primo turno dei playoff

sarebbe: Benevento-Juve Stabia, Pavia-Bassano, Teramo-Reggiana e Novara-Casertana. Curioso: tre sfide tra club dello stesso girone. E’ molto difficile che sarà così, viste le distanze; pensate che oggi il Bassano è davanti alla Juve Stabia soltanto per un gol nella differenza reti. Figurarsi: con tutte le partite che mancano...

Non finiremo però di ripeterlo, fino alla nausea. Bisogna fare in fretta: penalizzazioni, recuperi, tutto quello che è extra campo va chiarito in fretta. Per favore, non rovinateci il campionato. Il bello della categoria ormai è soltanto quello...

ni.bin.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alberto Colombo allena la Reggiana AP

IL POSTICIPOA SALERNO

SONO IN 10.000PER LA SFIDA

CON IL MATERA

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

SALERNITANA 64 29 19 7 3 41 20

BENEVENTO 64 30 18 10 2 45 24

CASERTANA 55 30 16 7 7 45 26

JUVE STABIA 55 30 15 10 5 43 27

LECCE 51 30 15 6 9 38 27

MATERA 50 29 14 8 7 44 30

FOGGIA (-1) 49 30 13 11 6 48 29

CATANZARO 44 30 12 8 10 36 33

BARLETTA 39 30 10 9 11 28 28

VIGOR LAMEZIA 39 30 9 12 9 34 35

COSENZA 36 30 8 12 10 32 33

MARTINA 35 30 9 8 13 33 34

LUPA ROMA 33 30 8 9 13 33 48

PAGANESE 33 30 8 9 13 26 34

MELFI (-2) 32 30 7 13 10 29 35

SAVOIA 26 30 6 8 16 27 42

AVERSA NORMANNA 25 30 5 10 15 29 41

MESSINA 25 30 5 10 15 30 48

ISCHIA 24 30 5 9 16 23 46

REGGINA (-1) 22 30 5 8 17 21 45

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

VENERDÌ 20 MARZOCASERTANA-BENEVENTO (ore 20.45) (0-1)SABATO 21 MARZOMESSINA-COSENZA (ore 14.30) (0-0)PAGANESE-SAVOIA (ore 14.30) (1-0)MATERA-VIGOR LAMEZIA (ore 15) (0-1)LECCE-AVERSA NORMANNA (ore 16) (1-0)REGGINA-MELFI (ore 16) (0-2)DOMENICA 22 MARZOCATANZARO-SALERNITANA (ore 12.30) (1-2)LUPA ROMA-FOGGIA (ore 12.30) (0-1)JUVE STABIA-ISCHIA (ore 14) (2-1)LUNEDÌ 23 MARZOMARTINA-BARLETTA (ore 20.45) (1-2)

17 RETI Eusepi (4, Benevento).

14 RETI Di Carmine (3, Juve Stabia); Caetano (4, Salernitana).

12 RETI Iemmello (Foggia); Moscardelli (2, Lecce); Caturano (5, Melfi).

10 RETI De Vena (5, Aversa Normanna); Cisse (2, Casertana); Montalto (4, Martina); Iannini e Madonia (1, Matera).

9 RETI Cavallaro (5) e Sarno (1, Foggia); Arcidiacono (3, Martina); Corona (1, Messina); Del Sante (1, Vigor Lamezia).

8 RETI Marotta (Benevento); Calderini (3, Cosenza); Ciotola (3, Ischia); Carretta (Matera; 3 nel Martina); Scarpa (5, Savoia); Montella (Vigor Lamezia).

7 RETI Fall (Barletta); Raffaello (1, Lupa Roma); Insigne (Reggina).

6 RETI Floriano (1, Barletta; ora è nel Pisa); Alfageme (Benevento); Caccavallo (Casertana; 4 con 1 rigore nella Paganese); Russotto (4, Catanzaro); Ripa (1, Juve Stabia); Letizia (1) e Mucciante (Matera); Orlando (Messina); Scarsella (Vigor Lamezia).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

RISULTATIAVERSA NORMANNA-REGGINA 0-1BARLETTA-PAGANESE 2-1COSENZA-LECCE 1-0FOGGIA-MESSINA 2-0ISCHIA-CASERTANA 1-1LUPA ROMA-JUVE STABIA 0-3MELFI-MARTINA 0-0SALERNITANA-MATERA oggi, ore 20.45SAVOIA-CATANZARO 4-1VIGOR LAMEZIA-BENEVENTO 0-1

MARCATORI Di Carmine al 36’ p.t.; Caserta al 37’, Di Carmine al 39’ s.t.LUPA ROMA (4-3-1-2) Rossi 5,5; Frabotta 6, Cascone 5,5, Pasqualoni 6, Celli 5,5; Bariti 6,5, Capodaglio 6 (dal 35’ s.t. Mastropietro s.v.), Raffaello 5,5; Margarita 6,5 (dal 18’ s.t. Prevete 6); Del Sorbo 5,5, Tulli 5. (Santi, Conson, Martorelli, Cerrai, Tajarol). All. Cucciari 5,5.JUVE STABIA (4-4-2) Pisseri 6; Cancellotti 6, Polak 6,5, Migliorini 6,5, Contessa 5,5; Gammone 6, Jidayis.v. (dal 6’ p.t. Burrai 6), La Camera 6,5, Carrozza 5,5 (dal 20’ s.t. Caserta 6,5); Ripa 6 (dal 40’ s.t. Gomez s.v.), Di Carmine 7. (Santurro, Romeo, Liotti, Bombagi). All. Savini 6,5.ARBITRO Giovani di Grosseto 5,5.NOTE paganti 410, abbonati 100, incasso n.c. Espulso Celli al 33’ s.t.; ammoniti Cascone, Margarita, Del Sorbo, Raffaello, La Camera, Gammone e Polak. Angoli 6–3.

� APRILIA (Lt) La Juve Stabia, alla prima uscita con Savini dopo il divorzio da Pancaro, passeggia sul campo della Lupa Roma. Segna Di Carmine, lesto a ribadire in rete un palo di Ripa. Nella ripresa la Lupa cerca la reazione, ma a tagliare le gambe alla formazione di Cucciari è l’espulsione di Celli per doppia ammonizione. Dopo pochi minuti, infatti, arrivano le reti di Caserta (tiro al volo) e ancora Di Carmine con un’azione personale.

f.gr.

Di Carmine bise la Juve Stabiasbrana la Lupa

LUPA ROMA 0

JUVE STABIA 3

MARCATORE Sarno al 35’ p.t. e al 4’ s.t.FOGGIA (4-3-3) Narciso 6; Loiacono 6, D’Angelo 6, Potenza 6,5,Bencivenga 6; Agnelli 6,5, Quinto 6, Minotti 6 (dal 16’ s.t. D’Allocco 6); Sarno 7 (dal 43’ s.t. Sicurella s.v.), Iemmello 6, Maza 6,5 (dal 29’ s.t. Cavallaro 6). (Micale, Grea, Bollino, Leonetti). All. De Zerbi 6,5.MESSINA (4-4-2) Berardi 6; Altobello 5,5, Pepe 6, Nigro 6, Rullo 5,5; Spiridonovic 6 (dal 27’ p.t. Donnarumma 5,5), Damonte 6, Izzillo 5,5, Bonanno 5,5 (dal 36’ s.t. Mancini s.v.); Orlando 5,5, Corona 5,5 (dal 21’ s.t. De Paula 6). (Scardino, Sciotto, D’Angelo, Bortolo). All. Di Costanzo 5,5.ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore 6,5.NOTE paganti 1.353, abbonati 1.295, incasso non comunicato. Ammoniti Izzillo e Orlando. Angoli 6-1.

� FOGGIA Un super Sarno trascina il Foggia contro il Messina. La doppietta del fantasista fa tornare alla vittoria la squadra di De Zerbi. Non è fortunato l’esordio di Di Costanzo sulla panchina siciliana. Gara bloccata fino al 35’, quando su schema d’angolo il Foggia passa: assist di Minotti per Sarno e tiro a girare. In apertura di ripresa (4’) Agnelli ancora per l’attaccante che sigla il 2-0. Per il Messina è la sesta sconfitta consecutiva.

Emanuele Losapio

Sarno bum bumIl Foggia volaMessina: 6 k.o.

FOGGIA 2

MESSINA 0

MARCATORE Calderini al 10’ p.t.COSENZA (4-4-2) Ravaglia 6,5; Corsi 6,5, Tedeschi 6,5, Carrieri 7, Ciancio 6; Criaco 6,5 (dal 26’ s.t. Zanini 6), Arrigoni 6, Caccetta 6,5, Statella 5,5 (dal 32’ s.t. Fornito 6); Calderini 7 (dal 41’ s.t. Tortolano s. v.), De Angelis 6. (Saracco, Novello, Chidichimo, Cesca). All. Roselli 7.LECCE (4-3-3) Caglioni 6; Diniz 6, Vinetot 6 (dal 29’ s.t. Miccoli 5,5), Abruzzese 6, Lopez 6,5; Mannini 6,5, Papini 6, Filipe 5,5 (dall’11’ s.t. Salvi 5); Embalo 6, Moscardelli 5, Manconi 5,5 (dal 1’ s.t. Gustavo 5,5). (Scuffia, Beduschi, Di Chiara, Lepore). All. Bollini 5,5.ARBITRO Tardino di Milano 6.NOTE paganti 2.216, abbonamenti non

validi, incasso di 22.369 euro. Ammoniti

Vinetot e De Angelis. Angoli 2-5.

� COSENZA Chi passa dal San Vito ci lascia le penne. Specie in quest’ultimo periodo, specie se si tratta di squadre di alta classifica: era già successo al Matera, si è ripetuto con il Lecce. Il Cosenza vince e blinda la salvezza mentre per i salentini comincia a materializzarsi un altro flop: i playoff sono sempre più lontani. E non basta dire che il Cosenza è andato in gol sfruttando al massimo quello che gli

riesce meglio: chiudere ogni varco e sfruttare le ripartenze. Che stavolta è stata da applausi: Criaco allunga per Calderini il quale dalla trequarti si beve chi gli capita di fronte a suon di dribbling e appena dentro l’area tira fuori dal cilindro un diagonale sul quale Caglioni non può fare nulla. Una vera e propria beffa per il Lecce: Calderini a gennaio doveva andare in Salento, ha fatto un braccio di ferro il Cosenza e alla fine è rimasto. E adesso il fantasista ha punito proprio il Lecce, segnando l’ottavo centro stagionale che vale per il Cosenza il quinto risultato utile consecutivo (terza vittoria di fila in casa) nel corso dei quali ha subito soltanto un gol. Permanenza in Lega Pro sempre più vicina per i calabresi, con Roselli che davanti al proprio pubblico non ha mai perso una partita: con quella di ieri sono 7 vittorie e 4 pareggi.

LECCE ABULICO E il Lecce? Reazione affidata a un colpo di testa di Abruzzese (18’) su assist di Filipe da calcio di punizione e una conclusione a fil palo di Embalo (25’) dal limite. Nel secondo tempo il nuovo entrato Gustavo prima colpisce male di testa (9’) poi regala un assist a Mannini (14’) la cui conclusione sfiora ancora una volta il palo. Troppo poco per una squadra che punta alla promozione.

Valter Leone

COSENZA 1

LECCE 0

Calderini, da sognoa incubo del LecceIl Cosenza è in festa

Francesco Saverio CarusoLAMEZIA TERME (CZ)

O perazione aggancio riu-scita. Il Benevento vincein Calabria con la Vigor

Lamezia (la squadra di Erra eraimbattuta da 8 turni e nelle ul-time 12 gare aveva perso solouna volta) e aggancia in vetta laSalernitana, che gioca staseracon il Matera. Una vittoria altermine di un match moltocombattuto che poteva finirecon più gol (per entrambe) enel quale il Benevento ha ritro-vato una sua identità, caratte-riale e di gioco, dopo dieci gior-ni difficili in cui la squadra diBrini aveva colto due miseri pa-reggi interni (Barletta ed Aver-sa) inframmezzati dal k.o. a Sa-lerno. Insomma al D’Ippolito ilBenevento ha dimostrato di es-

serci con una prova di squa-dra solida, che sa il fatto suoe al cospetto di un Lameziache non è uscito ridimensio-nato e che ha giocato a visoaperto.

ANCORA EUSEPI E’ statauna perla di Eusepi (17° golsegnatura stagionale: coi la-metini aveva, peraltro, se-gnato due reti all’andata), apochi secondi dall’interval-lo, a spezzare l’equilibrio. Ilcapocannoniere del campio-nato riceveva in area un pal-lone da Marotta dalla lineadi fondo, eludeva, proteg-gendo palla, Filosa, e beffa-va Forte. Gli ospiti reclama-vano (4’) un rigore (inter-vento goffo di Forte su Ma-rotta). Poco dopo Paneprima parava su insidiosaconclusione di Improta e poi(24’) era costretto a salvarsialla disperata chiudendo inuscita su Del Sante. Poi la re-te di Eusepi e, nella primametà, della ripresa Bene-vento sprecone: prima conMarotta (7’) che spediva dipoco al lato; poi con unadoppia parata di Forte suD’Agostino e Pezzi. Poi arri-vava anche il palo del bian-coverde Del Sante (21’) conun bolide dal limite.

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Domenico Toscano allena il Novara AP

34

PUNTO DI VISTAdi PINO ALLIEVI

DIVARIOIDENTICOSIGNIFICATODIVERSO

C’ è un sospetto chealeggia sulla garadi Melbourne:

sino a che punto la Mercedes è andata al limite? E gli avversari le sisono davvero avvicinati?

Cominciamo dal primo punto. Hamilton, scattato in testa, ha fatto gara a sé, allungando ad ogni tentativo di attacco di Rosberg. Così sino alla fine, fra messaggi più o meno in codice dal box (a proposito, non dovevano essere vietati?) e gli ammonimenti sulla benzina che avevano il sapore di un avvertimento a non forzare. L’impressione è che Lewis e Nico siano andati a spasso per 58 giri abbastanza noiosi, con rischi zero.

Il nuovo campionato è quindi cominciato allo stesso modo in cui era finito il vecchio. La differenza è che ora la seconda forza in campo è la Ferrari. Una notizia bella, incoraggiante, perché ammirare Vettel sorridente sul podio è stata una gioia che i tifosi del Cavallino non assaporavano da tempo. Sebastian ha rimediato a una brutta partenza con un sorpasso a Raikkonen da manuale. Kimi avrebbe potuto forzare nella staccata e rendere la vita difficile al compagno, ma non ha voluto mettersi in una situazione di pericolo. Ed è sembrato di tornare agli anni in cui i compagni di Schumacher cedevano supinamente la posizione al capitano. Intendiamoci, Raikkonen ha fatto bene a comportarsi in quel modo.

Dopo di che la strategia Ferrari ha permesso a Vettel di avere la meglio su Massa, mentre sui pit stop fatali a Kimi non sono ancora chiare le responsabilità. Peccato, il finlandese era in forma e «sentiva» il risultato. Vettel è giunto staccato da Hamilton di 34’’5. Un anno fa Alonso, 4°, rimediò dal vincitore Rosberg 35’’2. La differenza è poca ma è tanta nella sostanza, perché la macchina promette molto più della F14 T e a spingerla c’è un gruppo affiatato dopo la rivoluzione di Marchionne. Piano tuttavia con le speranze esagerate: la Mercedes è nettamente davanti e ieri la Williams, che schierava un solo pilota, ha sbagliato tattica con Massa. Questa la fotografia di Melbourne. Un’istantanea, niente più. Ma se sarà così anche in Malesia, tra due domeniche, la Ferrari potrà davvero dire di aver svoltato. Nel frattempo, tratteniamo il respiro.

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Riecco Terminator

Hamilton piega RosbergVettel debutta col podio1 Mercedes imprendibilie pure Schwarzenegger festeggia Lewis. Rossa seconda forza, ma Kimi...

Paolo Ianieri INVIATO A MELBOURNE (AUS)

C hissà cos’è passato per latesta di Fernando Alon-so, collegato in diretta

via radio da Dubai col box dellaMcLaren-Honda, nell’assistereal GP di Australia. La Ferrari,che lo scorso anno balbettavain pista, subito sul podio al-l’esordio in rosso del mai sop-portato Sebastian Vettel, men-tre la MP4-30, sulla quale lospagnolo ha scommesso per ilfuturo, arrancava all’ultimoposto con Jenson Button chegirava a 3-4” dalle astronaviMercedes di Lewis Hamilton eNico Rosberg. Per non parlaredi Kevin Magnussen, cheuscendo dai box per schierarsisulla griglia, vedeva esplodereil motore (uno dei 4 di Fernan-do per la stagione), andandoad aumentare, con Kvyat, ap-piedato nello stesso momentodal cambio k.o. della Red Bull-

Renault, l’elenco degli assentia questo debutto di Mondiale.

IN POCHI Solo 15 vetture al viasu 20, visto che alle Manor chenon hanno percorso un metro,si è aggiunta la Williams di Bot-tas, k.o. per la discopatia rime-diata sabato in qualifica: dopouna notte in ospedale, il finlan-dese è stato fermato dai dotto-ri. Senza contare la farsa di In-dianapolis 2005, quando i pilo-ti equipaggiati con gli pneuma-tici Michelin furono costretti aritirarsi dopo il giro di riscalda-mento per problemi di sicurez-za (corsero solo in 6), si deverisalire a Imola 1982, il GP deltradimento di Pironi a Ville-neuve, per trovare meno mo-noposto al via: 14, per il boicot-taggio dei team inglesi.

UBER ALLES Erano altri tempi,però, mentre questo inizio diMondiale, il più assurdo degliultimi anni tra liti in tribunale,team al collasso finanziario e

litigi tra squadre e fornitori dimotori, deve far riflettere sulfuturo. Il presente, invece, è una conferma dello strapoteredella Mercedes. Che chiuso il2014 con un vantaggio supe-riore al secondo, se l’è ritrovato(se non aumentato) su uno deitracciati più insidiosi. Hamil-ton e Rosberg hanno fatto cor-sa a sé, col campione del mon-do bravo a non concedere laminima opportunità all’ex ami-co per una doppietta decisa-mente noiosa. Più vivace forseil dopo corsa con il duetto sulpodio tra Schwarzenegger(protagonista di Terminator) eLewis.

SECONDA FORZA A cambiare,semmai, sono gli inseguitori:se fino a novembre erano RedBull e Williams, ora il ruolosembra della rossa. «La Ferrariè tornata. Che c’è di meglio perla F.1 di una lotta tra Mercedese Ferrari?». Niki Lauda, presi-dente non operativo Mercedes,nel godersi la doppietta («LaF.1 deve offrire il meglio in fat-to di piloti e tecnologia, noi ab-biamo fatto il 110 %, impossibi-le far meglio di così»), applau-de la rinascita del Cavallino edi Vettel. «Mi aspettavo la Fer-rari sul podio. Sebastian puòessere contento, ma ancheRaikkonen è andato bene».

FESTA A METÀ La faccia sorri-dente, le battute da vero show-man di Vettel nel dopo gararaccontano quanto l’esordiofosse atteso. Seb ha avutoun’incertezza solo al via, maha recuperato subito: alla pri-ma curva non ha avuto pauraad attaccare Raikkonen per il4o posto mandandolo largo ecostringendolo – dopo un lievecontatto con Nasr, che nel rim-balzare su Maldonado spedivala Lotus a muro —, a una garadi rincorsa, finita al 41° giro,dopo il secondo pit stop, per ildado della ruota posteriore si-nistra spanato. Vettel, invece,dopo un inizio nella scia dellaWilliams di Massa, si è scate-nato quando Felipe è entratoai box per il cambio gomme,recuperando il secondo e mez-zo di ritardo e guadagnando-gliene un altro. A quel punto,con una Ferrari più veloce sulpasso con le gomme medie,per il 4 volte iridato con la RedBull si è solo trattato di non fa-re errori, andando a conqui-stare il 3o posto. Ottimo il piaz-zamento, meno il distacco, vi-sto che la rossa ha chiuso a34”5 da un Hamilton che nonè mai sembrato tirare al massi-mo. Alonso un anno fa avevachiuso 4° con lo stesso distacco(35”2) da Rosberg. In un annoè cambiato tutto. Ma in fondonon è cambiato niente.

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In alto Lewis Hamilton, 30 anni, con Arnold Schwarzenegger, 67, protagonista al cinema della saga Terminator. Qui sopra il podio: da sinistra Nico Rosberg (2o), 29 anni, Lewis Hamilton (1°) e Sebastian Vettel (3°), 27 IPP

IL FILM DELL’ALBERT PARK

LA PARTENZA CON SOLE 15 MONOPOSTO� NICO LENTO, LEWIS SUBITO IN FUGASono solo in 15 allo spegnimento del semaforo: il più lesto a scattare è Hamilton, mentre Rosberg viene affiancato da Massa. Neppure Vettel è impeccabile e Raikkonen ne approfitta COLOMBO

IL CONTATTO ALLA PRIMA CURVA� KIMI SUBITO NEI GUAI Vettel affonda subito la frenata e costringe Kimi ad andare largo: Raikkonen, tamponato da Sainz, entra in collisione con Nasr e perde posizioni IPP DA TV

PASTOR SUBITO FUORI� MALDONADO FINISCE A MURONasr, dopo il contatto con Raikkonen, colpisce Maldonado, il quale perde il controllo della propria Lotus e sbatte: il suo GP finisce subito così COLOMBO

Formula 1RGP Australia

35LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ni?». Una replica così inattesa e sincera che l’al-tro è rimasto imbarazzato: «Sì, lo dico per lospettacolo». E Vettel: «Allora, se non ti dispiace,primo suggerimento: apriamo il tuo garage alpubblico in Malesia in modo da dare un’occhia-ta…». Nico ha insistito: «Puoi venire quandovuoi, sei invitato». E Seb: «Ok, ci vediamo ve-

nerdì, stanza de-gli ingegneri.Sarò lì alla riu-nione».

RINASCITA Unsiparietto fanta-stico, con Vettelspumeggiante.C’è da capirlo,pensando a doveera sprofondatol’anno scorsocon la Red Bull:«Dodici mesi fa,

a quest’ora, ero in aeroporto con uno statod’animo molto diverso — confessa il quattrovolte iridato —. Ma la nuova sfida con la Ferrarimi rende felice e orgoglioso. Sul podio ho avutosensazioni speciali. Sono sempre stato segreta-mente tifoso della Ferrari e ci sono arrivato almomento giusto. A Maranello hanno fatto ungran lavoro, l’auto è molto meglio della prece-dente sia di telaio sia di motore. Siamo motivati,sappiamo cosa fare, la vita non sarà facile per idue della Mercedes, anche se ora sono lontani.Raggiungerli non è impossibile. Nelle prossime

tre gare capiremo i veri valori. Mi dispia-ce solo per Kimi, che andava forte e si èdovuto ritirare». «Lo pensi davvero?»,ha incalzato allora Rosberg cercandodi sorprenderlo a sua volta. Ma Vettel èstato lesto: «Beh, non so se tu e Hamil-

ton andiate d’accordo, ma io e Kimisì. Perciò sono sincero. Per esseresicuri di acciuffarvi, dobbiamo fare

punti con due macchine».© RIPRODUZIONE RISERVATA

bene: «So che la gente a Maranello lo avrebbeascoltato». Vettel si è presentato così.

PUNGENTE Un incitamento a crederci, a partireda questa prima pietra (l’anno scorso erano ar-rivati solo due podi in Cina e Ungheria conAlonso) per lanciare la rincorsa alle imprendibi-li Mercedes. Sa-rà ancora unMondiale fra idue cavalli Ha-milton e Ro-sberg? «Innanzi-tutto loro nonhanno il Cavalli-no sulla macchi-na, ma una stel-la. Ho imparatoche è una belladif ferenza…»,ha risposto Seb.È andato forte inpista e a parole. Rimediando alla dormita al viacon un sorpasso «cattivo» sul compagno KimiRaikkonen (che fa capire come il tenero Vettel alvolante sia un duro) e con un ritmo di gara mar-tellante nella seconda parte, per tenersi dietrola Williams di Felipe Massa. Ma anche dandospettacolo davanti alle telecamere, quando hamesso in ridicolo Rosberg, che usava frasi di cir-costanza augurandosi «una Ferrari più vicinanelle prossime gare». «Sii onesto. Davvero losperi? — ha ribattuto Seb —. Siete finiti trentasecondi davanti a noi e speri di vederci più vici-

SAFETY CAR PER LA LOTUS� GARA CONGELATA PER TRE GIRIPer pulire la pista dai detriti della Lotus del venezuelano, entra in pista la Safety Car, ci resta sino alla fine del terzo passaggio COLOMBO

CHE SPORTELLATE� PEREZ NELLA TRAPPOLA DI BUTTON Dopo la Safety, Perez deve restituire la posizione a Ericsson: Sergio si ritrova dietro pure a Button. I due si toccano e Sergio va fuori: finirà 10o REUTERS

IL DADO ROVINATO� KIMI SECONDO GUAIO, STAVOLTA AI BOXRaikkonen si ferma ancora al 41° giro ma il dado della posteriore sinistra si era rovinato al primo pit: Kimi riparte ma è costretto a ritirarsi IPP

IL TRIONFO DEL CAMPIONE � HAMILTON CONCEDE IL BIS Hamilton conquista la 34a vittoria iridata: per lui si tratta della seconda all’Albert Park. Ci riuscì nel 2008 poi vinse il Mondiale LAPRESSE

Luigi PernaINVIATO A MELBOURNE

È fin troppo facile innamorarsi di un Seba-stian Vettel così. Sorridente e leggero co-me chi vola su una nuvola, avendo realiz-

zato il sogno di correre per la Ferrari e di ripor-tarla sul podio alla prima gara in rosso. «Non èuna vittoria, però per noi ha lo stesso sapore».Ma anche semplice e umano, al punto di rivol-gere subito il pensiero alla nonna influenzata,che lo guardava da casa. Un Vettel felice e informa strepitosa, rinato come la macchina cheguida, così di buon umore da prendere perfinoin giro Nico Rosberg in conferenza stampa, conironia e sincerità inusuali in F.1.

CUORE CALDO Sebastian è un tedesco dal cuorecaldo. E per questo risulta simpatico, vicino anoi. Capace di battute sorprendenti («Con uningegnere che si chiama Adami, la mia rossa po-teva chiamarsi solo Eva») e di grandi slanci d’af-fetto, come ieri abbracciando la portavoce per-sonale Britta Roeske e il team principal Mauri-zio Arrivabene. Sul podio ha voluto parlare initaliano: «Grazie mille. Abbiamo una macchinabella per la qualifica ma anche per la gara». Tut-to d’un fiato, con la pronuncia perfetta di chi s’èmesso a studiare perché vuole farsi capire dameccanici e tifosi. Dopo il traguardo, via radio siè sentito: «Ragazzi, forza Ferrari». E alle tv tede-sche ha confessato che il messaggio se l’era pre-parato ed era nervoso perché ci teneva a dirlo

8� Le gare senza podi per la rossa: l’ultimo ferrarista a chiudere nei primi 3 era stato Alonso in Ungheria nel 2014 (2°). Ieri è toccato a Vettel qui sulla rossa LIVERANI

L’UNICO NEO

Kimi deluso:«Il dado? Al pitil dito è finitosulla frizione»1 Così si è rovinata la filettatura Arrivabene: «Niente rimproveri,dentro il box ho calmato i ragazzi»

Maurizio Arrivabene parla con un meccanico COLOMBO

INVIATO A MELBOURNE

L o stop di Raikkonen è stato l’unico neodi un nuovo inizio molto promettenteper la rossa. La faccia imbronciata di Ki-

mi era l’opposto di quella di Vettel. Costrettoad allargare al via dal sorpasso del compa-gno, toccato da Sainz Jr e finito addosso aNasr, il finlandese è stato costretto a una garadi rimonta. Rovinata e poi distrutta dallostesso inconveniente nelle due soste ai box.«Nella prima, il cavalletto davanti si è abbas-sato e per il contraccolpo mi è scivolato il ditodalla frizione», racconta Raikkonen. A quelpunto il dado della ruota posteriore sinistradella Ferrari si è incastrato, rovinando la fi-lettatura. E al ritorno ai box per il secondocambio gomme, l’incolpevole meccanico nonè riuscito a riavvitarlo del tutto, tanto che ilteam dopo poche curve ha dovuto fermarel’auto per sicurezza, evitando almeno la pe-nalizzazione. «Purtroppo non si poteva farenulla per rimediare al problema — spiega Ar-rivabene —. Sono andato nel garage per cal-mare i ragazzi, non per rimproverarli. Kimistava andando fortissimo, perciò mi dispiacee sono contento solo a metà del risultato.Questo non è un punto d’arrivo. Dobbiamopuntare più in alto. Smettere di pensare dasecondi».

lu.pe.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Formula 1RGP Australia

Sul podio parla in italiano: «Macchina bella per la qualifica e anche per la gara»

«Terzo posto che sa di vittoria. La Mercedes? Non è impossibile raggiungerla» Sebastian Vettel, 27 anni EPA

MESSAGGI

Gioia Seb: «In segreto tifavo sempre Ferrari» 1Siparietto con Nico: «Se speri davvero che ci avviciniamo, apri il tuo box. Sì? Bene, venerdì in Malesia vengo al briefing»

36 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Quando è cosìbatterlo diventaquasi impossibile

Chi pensava che la finedella storia con Nicole ele discussioni sul rinnovo conla Mercedes potessero influiresul suo rendimento, ha avutola prima risposta. Fuori dal box Lewis sarà anche arrogante, ma una volta indossato il casco, si trasforma una macchinada guerra. Tra pole e gara, Rosberg non è mai riuscito ad avvicinarsi. Quando è in questo stato, batterlo è (quasi) impossibile AP

9NASRUn weekend iniziato senza sapere se avrebbe guidato per i guai giudiziari della Sauber e finito al 5O posto, migliore tra i debuttanti. LAPRESSE

8

MASSA Unica punta Williams per il k.o. di Bottas, si tiene Vettel alle spalle fino al cambio gomme, poi, scavalcato, non riesce mai a tentare il recupero AFP

6,5

RAIKKONEN Una gara tutta in salita, dal via, quando è spinto fuori da Vettel, ai problemi nei due pit stop che gli costano il ritiro. Ma è un altro Kimi rispetto al 2014 GETTY

7,5

MCLAREN Un inverno disastroso, Magnussen (s.v.) col motore k.o. già nel giro di allineamento, Button (nella foto,7 per la pazienza) ultimo a 2 giri COLOMBO

3

ROSBERG Battuto di brutto in qualifica, ridimensionato in gara da Hamilton. Ogni volta che si avvicinava, Lewis lo respingeva. Mondiale già in salita COLOMBO

7

RENAULT Motori che si rompono, pro-gressi inesistenti, progetti abortiti. Visto l’anno di esperienza alle spalle, Renault fa peggio della Honda. Sopra Kvyat LAPRESSE

3

SAINZ A punti al debutto dopo una bella gara. Si tiene dietro Verstappen fin quando il box gli fa perdere oltre 30” al pit stop, ma risale con tenacia EPA

7

FIA-ECCLESTONE Un team iscritto che non fa un metro in pista, tribunali che scelgono i piloti, auto ferme ai boxper risparmiare, 15 auto al via. La F.1 si svegli LAPRESSE

2

GIRI VELOCIPOS PILOTA TEMPO (GIRO)

LEWIS HAMILTON1’30”945 (50°)

LE PAGELLE di PAOLO IANIERI

IL MIGLIORELEWIS HAMILTON 30 ANNI

Questo Raikkonen è davvero rinato1Kimi appare trasformato. Nasr, Sainz e Verstappen: buona la prima. Che disastro Honda e Renault

ZOOM SULLA CORSA

VETTEL Il podio al debuttocon la rossa non lo scorderà mai. Incerto al via, poi non sbaglia nulla. I sorrisi nel dopo gara fanno capire quanto sentisse l’esordio COLOMBO

8,5

VERSTAPPEN Alla faccia del ragazzino: parte con le medie e risale con l’autorevolezza, prima che il Renault lo freghi. La scommessa Toro Rosso è vinta EPA

7

GLI ALTRI ERICSSON 7 Bella rimonta, la Sauber conferma la bontà della power unit Ferrari. RICCIARDO 6 Per l’eroe di casa, castrato dal motore Renault, gara anonima nel gruppo. HÜLKENBERG 6 La F. India è lontana parente di quella 2014. Fa quel che può. PEREZ 5 Gara con troppi errori. GROSJEAN e MALDONADO s.v. Per il duo Lotus la gara finisce senza colpe alla prima curva.

LA STATISTICA

Una grigliada Anni 50Quasi recordl’arrivo in 11

Giovanni Cortinovis

L e 15 vetture che hannopreso il via ieri in Au-stralia rappresentano

il valore più basso degli ulti-mi 9 anni e mezzo. Per tro-vare una griglia più miserabisogna infatti andare al ce-lebre GP Usa del 19 giugno2005: per un problema di si-curezza causato dai pneu-matici Michelin, consideratiinadatti alle curve sopraele-vate di Indianapolis, le 15vetture con le gomme fran-cesi rientrarono ai box dopoil giro di allineamento. Cosìpresero il via solo 6 mono-posto: 2 Ferrari, 2 Jordan e2 Minardi.

PREISTORIA Limitandocialla gara d’apertura, l’ulti-ma volta che c’erano statimeno partenti fu nel 1958:al GP Argentina, complice lalontananza dall’Europa perl’epoca proibitiva , preseroil via solo 10 vetture. Sem-pre in Argentina, nel 1957furono 14 le auto partenti el’anno prima 13. All’oppo-sto, la gara inaugurale conpiù vetture fu il GP Brasile1989: 38 auto, ma 8 nonpassarono le pre-qualifichee altre 4 estromesse in qua-lifica.

INIZIO Ieri, dopo il primogiro sono rimaste in gara so-lo 13 monoposto: dagli An-ni 90 il solo precedente è ilgià citato Indy 2005 con 6partenti. Battuto il recorddel GP Australia 2002: dei22 partenti solo 14 chiuseroil 1o giro, complice la caram-bola al via che costò il ritiroa Barrichello, Fisichella,Massa, Ralf Schumacher,Button, Panis, Heidfeld eMcNish. Infine, gli 11 pilotiall’arrivo sono il valore piùbasso per una gara inaugu-rale dal 2008, quando al GPAustralia solo 7 tagliarono iltraguardo.

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CAMBI GOMMEIl primo dato indica la gomma di partenza. SN=soft nuove; SU=soft usate; MN=medie nuove; MU=medie usate; NC=non classificato. Tra parentesi il giro della sosta. L'ultimo dato, per ogni pilota, indica il numero totale di pit stop.

HAMILTON SU MN (25) 1ROSBERG SU MN (16) 1VETTEL SU MN (24) 1MASSA SU MN (21) 1NASR SN MN (25) 1RICCIARDO SU MN (23) 1HÜLKENBERG SN MN (21) SU (44) 2ERICSSON MN SN (1) SN (26) SN (43) 3SAINZ SU MU (24) 1PEREZ MN SN (38) 1BUTTON SN MN (27) 1RAIKKONEN SU SU (16) MN (40) NCVERSTAPPEN MN NCGROSJEAN SU NCMALDONADO SU NC

MONDIALEGARA

LA PROSSIMA GARA

Il 29 marzo - GP Malesia (Sepang)

Formula 1RGP Australia

ARRIVOPOS PILOTA NAZ SCUDERIA TEMPO/DISTACCO

(PIT STOP)

1. HAMILTON GB Mercedes in 1h31'54"067 (1)

media 200,807 km/h

2. ROSBERG GER Mercedes a 1"360 (1)

3. VETTEL GER Ferrari a 34"523 (1)

4. MASSA BRA Williams-Mercedes a 38"196 (1)

5. NASR BRA Sauber-Ferrari a 1'35"149 (1)

6. RICCIARDO AUS Red Bull-Renault a 1 giro (1)

7. HÜLKENBERG GER Force India-Mercedes a 1 giro (2)

8. ERICSSON SVE Sauber-Ferrari a 1 giro (3)

9. SAINZ SPA Toro Rosso-Renault a 1 giro (1)

10. PEREZ MES Force India-Mercedes a 1 giro (1)

11. BUTTON GB McLaren-Honda a 2 giri (1)

� RITIRATI: al 1° giro GROSJEAN (FRA/Lotus-Mercedes) perdita di potenza; al 1° giro MALDONADO (VEN/Lotus-Mercedes) incidente; al 33° giro VERSTAPPEN (OLA/Toro Rosso-Renault) motore; al 41° giro RAIKKONEN (Fin/Ferrari) dado ruota posteriore sinistra � NON PARTITI: BOTTAS (FIN/Williams-Mercedes) problema fisico; KVYAT (RUS/Red Bull-Renault) cambio; MAGNUSSEN (DAN/McLaren-Honda) motore � DISTANZA GARA: 58 giri pari a 307,574 km � GIRO PIÙ VELOCE: il 50° di HAMILTON in 1’30”945, media 209,915 km/h

� LEADER DELLA CORSA: dal 1° al 24° giro HAMILTON; il 25° e il 26° giro ROSBERG; dal 27° giro al traguardo HAMILTON � NOTE: Safety Car dal 1° al 3° giro

PILOTIPOS NOME NAZ PUNTI AUS MAL BAH CIN

1. HAMILTON GB 25 25 - - -

2. ROSBERG GER 18 18 - - -

3. VETTEL GER 15 15 - - -

4. MASSA BRA 12 12 - - -

5. NASR BRA 10 10 - - -

6. RICCIARDO AUS 8 8 - - -

7. HÜLKENBERG GER 6 6 - - -

8. ERICSSON SVE 4 4 - - -

9. SAINZ SPA 2 2 - - -

10. PEREZ MES 1 1 - - -

11. BUTTON GB 0 - - - -

12. RAIKKONEN FIN 0 - - - -

13. VERSTAPPEN OLA 0 - - - -

14. GROSJEAN FRA 0 - - - -

15. MALDONADO VEN 0 - - - -

16. KVYAT RUS 0 - - - -

17. MAGNUSSEN DAN 0 - - - -

18. BOTTAS FIN 0 - - - -

COSTRUTTORI1. MERCEDES 43 43 - - -

2. FERRARI 15 15 - - -

3. SAUBER 14 14 - - -

4. WILLIAMS 12 12 - - -

5. RED BULL 8 8 - - -

6. FORCE INDIA 7 7 - - -

7. TORO ROSSO 2 2 - - -

8. MCLAREN 0 - - - -

9. LOTUS 0 - - - -

2. NICO ROSBERG 1’31”092 (47°)

3. KIMI RAIKKONEN 1’31”426 (36°)

4. SEBASTIAN VETTEL 1’31”457 (52°)

5. MARCUS ERICSSON 1’31”560 (51°)

6. FELIPE MASSA 1’31”719 (50°)

7. SERGIO PEREZ 1’31”959 (46°)

8. NICO HÜLKENBERG 1’31”970 (48°)

9. FELIPE NASR 1’32”612 (46°)

10. DANIEL RICCIARDO 1’32”797 (46°)

11. CARLOS SAINZ 1’32”872 (49°)

12. JENSON BUTTON 1’33”338 (56°)

13. MAX VERSTAPPEN 1’34”295 (30°)

37LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il Mondiale in famigliaNico: «Comeguida Lewis»1Rosberg: «Ma non gli darò tregua». Hamilton: «Ho gestito»

Luigi PernaINVIATO A MELBOURNE (AUS)

I l mitico Arnold Schwarze-negger, arrivato a Mel-bourne per il festival del

fitness «Arnold Classic», ne fa-rebbe lo spot ideale per uno deisuoi film. Perché lo strapoteredelle Mercedes ha sul Mondia-le lo stesso effetto di un Termi-nator. Ieri le Frecce d’argentonon le ha viste nessuno. Né i ri-vali in pista né gli spettatori intv, se è vero che sono state in-quadrate al via, durante i cam-bi gomme e negli ultimi 10 giri.

CONTROLLO Lewis Hamilton eNico Rosberg sono stati infattisempre vicinissimi, ma mai ve-ramente in lotta, viaggiando suun altro pianeta con le loroastronavi. E il tedesco è sem-brato arrendevole. «In realtà ciho provato — si difende Ro-sberg — ma Lewis non ha fattoerrori, ha guidato da campio-ne, e non ho potuto avvicinar-mi di più per tentare il sorpas-so, anche perché avevamo unastrategia di consumo simile».

RILASSATO Così Hamilton sulpodio ha potuto festeggiare laprima vittoria dell’anno assie-me a Schwarzy, recitando a tuper tu con la star del cinema:«Ehi, come va? Che onore. Pen-savo fossi più alto però! In Ter-minator lo eri». E l’ex campio-ne di culturismo: «Stavoltanon ho messo i tacchi». Insom-ma, proprio lo spirito di chi si èliberato di colpo di tutte lepressioni e si gode il trionfo,anche se a dividerlo con Lewisnon c’era l’ormai ex fidanzatacantante Nicole Scherzinger.Diciamolo, Hamilton era il piùatteso al via di questo Mondia-le e la tensione manifestata al-la vigilia, l’umore rabbuiato,forse si spiegano. «Nico era ve-loce, io cercavo di gestire gom-me e benzina, ma quando si èfatto sotto, a meno di due se-condi, sono stato bravo a reagi-re — racconta il due volte iri-dato inglese —. Una gara feno-menale per entrambi».

INSIDIE È solo il primo rounddi un duello in famiglia desti-nato a durare tutta la stagione,come accadde l’anno scorso.

PROTAGONISTI INATTESI

Ehi, ma quello è Nasr! La Sauber risorge1Il brasiliano (5°) ed Eriksson (8°) portano a punti un team fino a venerdì a rischio sequestro. Sainz Jr è 9°

INVIATO A MELBOURNE

A lzi la mano chi si sarebbeaspettato di vedere Feli-pe Nasr chiudere al 5°

posto con una Sauber che fino avenerdì è stata a rischio seque-stro. Nessuno. E invece il de-buttante brasiliano è statogrande protagonista all’AlbertPark, portando a punti, egua-gliato dal compagno Marcus

Ericsson (8°), una Sauber chelo scorso anno non ne aveva to-talizzato nemmeno uno. Buonamonoposto, quella elvetica, co-me evidenziato dai test inver-nali, che conferma anche il pro-gresso della power unit Ferrari.

QUI FAENZA Ma si sono com-portati benissimo anche gli al-tri due debuttanti in F.1, CarlosSainz Jr e Max Verstappen conla Toro Rosso. Sainz ha chiuso

9°, dopo essere stato penalizza-to da un problema al pit stopche lo ha fatto precipitare al-l’ultimo posto, mentre Verstap-pen, che stava effettuando unagran rimonta dopo essere scat-tato con le gomme medie (erarisalito fino al 6° posto), è statocostretto al ritiro per un proble-ma al motore subito dopo il pitstop.

p.i.© RIPRODUZIONE RISERVATA Felipe Nasr, 22 anni GETTY Carlos Sainz Jr, 20 anni GETTY

Il duo Mercedes in azione all’Albert Park. Lewis Hamilton ha chiuso con 1”360 di vantaggio su Nico Rosberg GETTY

«Spingerò sempre al massimoper batterlo. Gli renderò la vitadifficile», promette Rosberg.Però Hamilton dà la sensazio-ne di avere piazzato subito uncolpo psicologico che si faràsentire. Non è un caso che ab-bia inseguito questo successocon ferocia, dominando findalle qualifiche. Gli unici pen-sieri potrebbero arrivare dalrinnovo del contratto con laMercedes (ma la trattativa conToto Wolff è già in fase avanza-ta) e dalla Ferrari. Almeno cosìdice Lewis, forse per pretatti-ca: «È evidente che la Ferrariha fatto il salto più grande.Quindi non possiamo mollare.Prevedo che quest’anno inqualche occasione dovremolottare con loro».

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FERNANDO ALONSOSU TWITTER

CONGRATULAZIONI A SAINZ PER IL WEEKEND E A LEWIS E MERCEDES

PER LA VITTORIA.CI VEDIAMO IN MALESIA

Red Bull alla Fia:«Nuove regoleo lasciamo la F.1»� «Inguidabile»: Christian Horner non si trattiene e per giustificare il deludente GP della Red Bull accusa la Renault. «È frustrante vedere che siamo persino più indietro di dove eravamo l’anno scorso ad Abu Dhabi per potenza e guidabilità». Intanto Helmut Marko invoca un intervento della Fia per riequilibrare le forze in campo e minaccia: «Potremmo anche lasciare la F.1 se il rapporto tra valore e costi non dovesse più essere vantaggioso».

Dovi primo.Marquez:«La Ducati può vincere»

Paolo GozziLOSAIL (QATAR)

A ltro che fuoco di pa-glia: la Ducati volaper il secondo giorno

di fila e stringe nella morsala Honda di Sua MaestàMarc Marquez. Stavoltal’Andrea più veloce è statoDovizioso: 1’54”907, 2 deci-mi sotto il record di Stonercon la Ducati 2008. Prossi-mo bersaglio il primato inqualif ica di Marquez(1’54”507), che ora è preoc-cupato: «Se si corresse do-mani, la Ducati potrebbevincere, soprattutto con Do-vizioso».

POTENZIALE Ormai per lafantastica GP15 niente sem-bra impossibile. Che un pilo-ta da sole 2 pole in 7 stagionicome Dovi sia così incisivosul giro secco è un altro indi-zio del potenziale che ormaifa vacillare perfino la Hondadi Marquez, staccato di 184millesimi e incalzato dall’al-tra rossa di Iannone, a 13millesimi. Sulla GP15 di Do-vi sono comparsi anche duealettoncini sul davanti. «Nonho sentito differenze, ma idati dicono che la moto siimpenna meno». Oggi nuovaverifica con due GP15 a di-sposizione per i due Andrea,che faranno anche un GP si-mulato.

INSEGUIMENTO La Yamahasembra in affanno. Le dueM1 sono parcheggiate a seidecimi, con Lorenzo quartodavanti a Rossi, risalito solonel finale di una sessionecomplicata. «Avevamo persola strada — dice Valentino— ma nell’ultima ora siamotornati a posto: ho guidatoveloce, divertendomi». Og-gi, con pista attesa più gom-mata, la prova della verità.

I TEMPI: 1. Dovizioso (Ducati) 1’54”907 (38 giri)2. M.Marquez (Honda) 1’55”091 (54)3. Iannone (Ducati) 1’55”104 (46)4. Lorenzo (Yamaha) 1’55”500 (51)5. Rossi (Yamaha) 1’55”581 (61)6. Pedrosa (Honda) 1’55”582 (40)7. Crutchlow (Honda) 1’55”624 (42)8. Smith (Yamaha) 1’55”648 (49)9. P.Espargaro (Yamaha) 1’55”658 (46)10. Abraham (Honda) 1’55”765 (41)19. Pirro (Ducati) 1’56”476 (32)22. Petrucci (Ducati) 1’56”762 (32)24. De Angelis (Art) 1’57”390 (45)26. Melandri (Aprilia) 1’57”982 (23)

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Quintana apre le ali: è il padrone1Tirreno-Adriatico Straordinaria prova di forza del colombiano nella bufera: attacca ai meno 5, arriva da solo sul Terminillo, è maglia azzurra. Contador a 55” , Nibali a 2’16”

Luca GialanellaINVIATO AL TERMINILLO (RIETI)

I l condor delle Ande affonda gli artigli nellaneve e torna il signore della montagna. Sen-za guanti, senza occhiali, quegli occhi da in-

dio bucano la tempesta di neve che colpisce lasalita del Terminillo negli ultimi due chilometridella tappa regina della Tirreno-Adriatico. NairoQuintana solo, davanti a tutti. Straccia AlbertoContador nel testa a testa, lui che dallo spagnoloera stato sempre battuto l’anno scorso: 6-0. Pri-ma nella Corsa dei Due Mari, con l’umiliazione aGuardiagrele, quindi due volte alla Vuelta. Ma daallora la situazione è cambiata, Nairo si è vestitodi rosa al Giro d’Italia. E adesso ha la maglia az-zurra di leader, che nessuno potrà togliergli a duetappe dalla fine: 39” su Mollema, 48” su Uran,57” su Pinot e 1’03” su Contador. Quella casaccache Alberto, il re uscente, aveva indicato comeprimo obiettivo della stagione.

NO POLEMICHE Il Terminillo come le Tre Cime diLavaredo del Giro 2013, quando Nibali esaltò conun’impresa da grandissimo la maglia rosa, e latappa dello Stelvio al Giro 2014, con Quintanache si buttò in discesa dal gigante innevato (tra leaccuse di non aver rispettato la bandiera rossa) ein Val Martello mise le mani sulla corsa. La neve è

una situazione estrema, lo sappiamo. Due anni faha diviso in due anche la Sanremo. Verso l’arrivo,le bici disegnano traiettorie che i fiocchi cancella-no subito. Quintana sfida l’equilibrio precario e sialza sui pedali nell’ultimo chilometro. I corridoriinterpretano la giornata nel modo più professio-nale, senza polemiche. Tranne i 3 km finali, tuttala tappa si svolge all’asciutto e l’arrivo è in salita:la neve colpisce nell’arco di una ventina di minu-ti, a cavallo della vittoria del colombiano. «Nonabbiamo fatto fare una tappa da tregenda a nes-suno — dice Mauro Vegni, direttore ciclismo diRcs Sport —. Volevo ringraziare tutte le squadre,e soprattutto i corridori, per il loro comporta-mento corretto, nonostante le difficoltà e l’arrivo.Li ho visti arrivare stremati e infreddoliti, ma sen-za che nessuno dicesse alcuna frase contro qual-cuno. Segno di grande maturità». Il Terminillo in-nevato (1675 metri), poi, non è una novità. Guar-date le immagini del Giro 1991: Chioccioli in ma-glia rosa tra due muri di neve sulla salita laziale.

I GRANDI Quintana, Nibali, Contador: nel 2014,re di Giro, Tour e Vuelta. Quale altra gara potràpresentarli nel 2015? Solo il Tour. Capito? Pur-troppo il siciliano è solo spettatore, ha una condi-zione inferiore agli altri due, che si sono prepara-ti con stage in quota: il colombiano a casa sua, ilmadrileno due settimane alle Canarie. Vincenzoha già lasciato il palcoscenico a 6,5 km dall’arri-

vo, sotto l’accelerazione di Brambilla. Il tricolorestaccato, per il secondo giorno di fila. Sappiamoquanto gli debba costare. Dietro agli occhialic’era il volto di un combattente, che le gambe nonpotevano seguire. Mai, da quando è diventato ungrande del ciclismo, Nibali aveva dovuto subirel’onta di guardare le ruote dei rivali. Nairo controAlberto, allora. Col contorno di Uran, Rodriguez,Pinot, Pozzovivo. Mancano 5 km all’arrivo quan-do Quintana dipinge il capolavoro. Contador sci-vola verso la coda del gruppetto, all’interno dellastrada. Il gregario Kreuziger ha appena smesso ditirare. Quintana si sposta tutto sulla sinistra, fiutal’occasione e parte con una fucilata in contropie-de. E’ fatta. Contador ci mette dieci pedalate pertrovare la strada libera, ci proverà altre cinquevolte, ma niente. Il condor spicca il volo. Sale a 17km all’ora. Sullo spagnolo ha 15” a - 4 km, 34” ai- 3 km, 40” ai 1500 metri.

IN CARROZZINA L’ordine d’arrivo regala il futu-ro: Quintana ha 25 anni, il francese Pinot 24, l’in-glese Adam Yates 22. Il migliore dei nostri è Poz-zovivo, 8° a 55”, poi Damiano Caruso, 10° a 1’10”.Nibali a 2’16”. E c’è un altro vincitore: Luca Pani-chi, l’ex dilettante umbro arrivato in cima in car-rozzina, con la sola spinta delle mani. Vanotti, sotto la neve, l’ha affiancato e accompagnato. Sì,è questo il ciclismo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

SCATTA IL BETTOdi PAOLOBETTINI

GREIPEL, HAI SBAGLIATO

M i ha fatto male leggere il tweet diGreipel che ha criticato il finale.Non era nemmeno alla corsa e

non doveva essere lui a dire quelle cose. Che vengano fuori dal bar, ma non da un professionista del suo spessore che non ha cognizione di quello che dice. Io ho fatto tutto il percorso e le temperature sono sempre state intorno a una media di 10°. Si parla tanto di sicurezza, di nuovi regolamenti: si parla troppo in momenti non idonei. Il periodo giusto va da ottobre a Natale, dopo si corre. E’ stata una giornata non da inserire tra quelle più difficili che un atleta può trovare in carriera. Ho visto ragazzi che, all’arrivo, si sono coperti e sono tornati indietro ai bus. Non ci sono state situazioni di panico. E’ stata una grande tappa, qui si è espresso il grande ciclismo.

CiclismoRLa 50a edizione della corsa Gazzetta: quinta tappa

Il condordelle nevi

39LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� 1, 2 e 3 Tre momenti dell’assolo di Nairo Quintana, 25 anni: il colombiano si invola sotto la neve del Terminillo; si volta per controllare i rivali; trionfa a braccia alzate 4 Il bielorusso Kanstantsin Siutsou, 32, sfinito dopo il traguardo 5 Vincenzo Nibali scortato dal massaggiatore Michele Pallini 6 Un’immagine del gruppo sotto la neve 7 Luca Panichi, ex dilettante umbro, arrivato in cima al Terminillo in carrozzina FOTO BETTINI

2 3 4

5 6

MAURO VEGNIDIRETTORE CICLISMO RCS SPORT

«SONO ARRIVATI STREMATI E

INFREDDOLITI, MA SENZA POLEMICHE»

«GRAZIE A SQUADRE E CORRIDORI PER IL

COMPORTAMENTO TENUTO»

7

LA GUIDA

ARRIVO: 1. Nairo QUINTANA (Col, Movistar) 199 km in 5.26’03”, media 36,620, abbuono 10”; 2. Bauke Mollema (Ola, Trek) a 41”, abbuono 6”; 3. Joaquin Rodriguez (Spa, Katusha) a 55”, abbuono 4”; 4. Uran (Col); 5. Contador (Spa);6. Pinot (Fra); 7. A. Yates (Gb);8. Pozzovivo; 9. Niemiec (Pol) a 1’05”; 10. D. Caruso a 1’10”; 11. Cummings (Gb); 12. Kreuziger (Cec) a 1’12”; 13. Vanden Broeck (Bel); 14. G. Caruso a 1’30”; 15. Nieve (Spa) a 1’37”; 16. Poels (Ola); 17. Serpa (Col); 18. Scarponi (abb. 6”); 19. Losada (Spa) a 1’50”; 20. Castro-viejo (Spa) a 2’08”; 21. Siutsou (Bie) a 2’15”; 22. Nibali a 2’16”; 23. Brambilla a 2’23”; 24. Santaromita a 2’34”;25. Vuillermoz (Fra); 26. Reichenbach (Svi); 27. Martin (Irl); 28. Visconti a 2’43”; 29. Mentijes (Saf) a 2’44”;30. Cano (Col); 34. Formolo a 5’08”; 39. De Marchi a 7’43”; 42. Basso a 9’; 160. Bennett (Irl) a 34’51”. Partiti 169, non partito Viviani. Tra i 9 ritirati Westra (Ola) e Ruffoni.

CLASSIFICA GENERALE: 1. Nairo QUINTANA (Col, Movistar) 786,4 km in 19’54’45”, media 39,487; 2. Bauke Mollema (Ola, Trek) a 39”; 3. RigobertoUran (Col, Etixx-Quick Step) a 48”;4. Pinot (Fra) a 57”; 5. Contador (Spa) a 1’03”; 6. A. Yates (Gb) a 1’04”;7. Pozzovivo a 1’06”; 8. Rodriguez (Spa) a 1’07”; 9. Cummings (Gb) a 1’12”; 10. Poels (Ola) a 1’13”; 11. Kreuziger (Cec) a 1’15”; 12. Van den Broeck (Bel) a 1’22”; 13. Niemiec (Pol) a 1’23”; 14. D. Caruso a 1’47”; 15. G. Caruso a 2’03”; 16. Nieve (Spa) a 2’05”; 17. Castroviejo (Spa) a 2’12”; 18. Scarponi a 2’14”; 19. Losada (Spa) a 2’17”; 20. Nibali a 2’23”;21. Siutsou (Bie) a 2’29”; 22. Reichen-bach (Svi) a 2’49”; 23. Brambilla a 2’50”; 24. Martin (Irl) a 2’53”; 25. Santaromita a 2’59”; 29. Visconti a 4’17”; 32. Formolo a 6’41”; 43. Nocentini a 12’45”; 44. Basso a 13’11”; 74. Moser a 26’27”; 82. Malori a 29’11”; 93. Pozzato a 32’01”; 147. Betancur (Col) a 48’52”; 152. Cavendish (Gb) a 52’13”; 160. Ventoso (Spa) a 1.07’01”;

LE ALTRE MAGLIE Bianca (giovani): Quintana; Verde (montagna): Carlos Quintero (Col, Colombia). Rossa (a punti): Peter Sagan (Slk, Tinkoff).

COSì OGGI Sesta tappa, Rieti-Porto Sant’Elpidio, 210 km per velocisti o attaccanti. Ritrovo in Piazza Mazzini alle 9.40, partenza alle 11.10. Abbuoni: 3”, 2” e 1” ai traguardi volanti, 10”, 6” e 4” all’arrivo. TV: diretta RaiSport 1 14.10, Eurosport 14.30, Rai3 15.10, RaiSport 1 16.10.

IN OLANDA Secondo successo 2015 per Manuel Belletti: il 29enne romagnolo della Southeast, già 1° a Donoratico, ieri ha vinto in volata la Dwars door Drenthe.

Mollema è secondo,poi RodriguezBravo Adam Yates

Manuel Belletti, 29 anni, 1° in Olanda

fIL VINCITORE

NAIRO QUINTANA«Ero pronto a tuttoRealizzo i miracolicon il lavoro duro»1Il re del Giro d’Italia 2014: «Sapevo che ci sarebbe stato freddo.Se sei un leader devi avere testa e gambe forti in ogni clima»

Claudio GhisalbertiINVIATO AL TERMINILLO (RIETI)

«Imiracoli esistono, cer-to, ma bisogna aiutarlicon il lavoro duro af-

finché si realizzino». L’atteso ca-polavoro di Nairo Quintana co-mincia a prendere forma a 5chilometri dalla vetta del Ter-minillo, quando il piccolo co-lombiano decolla come se gliavversari, e la bufera di neveche da lì a pochi minuti avrebbeavvolto il gruppo, non esistesse-ro. Nairo, con il viso congelatoin una curiosa smorfia, vola leg-gero sull’asfalto bianco, conqui-sta la tappa regina e ipoteca la

vittoria finale. Un trionfo in so-litario per certi versi simile aquello di nove mesi fa al Giro,quando nella discesa del Gavia,tra acrobazie e successive pole-miche, andò a mettere le manisul Giro. «Questa è stata unatappa dura, al Giro fu moltopeggio», spiega. Quello di ieri,per il modo in cui è stato costru-ito, ovvero stroncando avversa-ri dal calibro di Nibali e Conta-dor, è anche un chiaro segnalein chiave futura: chi vorrà vin-cere il Tour, quest’anno dovràfare i conti con il colombiano.

Quintana, ci spiega come è natol’attacco?«Sapevo che avremmo incon-

trato un clima molto freddo. eropsicologicamente preparato. Lasquadra s’è presa grande cura dime in queste tappe e anche sta-volta mi ha lasciato sulla salitafinale nelle condizioni idealiperché ho potuto risparmiareenergie tutto il giorno. Sky ha ti-rato un pochino, poi si è messala Tinkoff e infine la Etixx, peròtutti mi controllavano. Eravamorimasti davanti in troppi e quan-do ho visto che il gruppo ha ral-lentato e tutti si controllavano,ho provato ad attaccare. Poi, da-to che il vantaggio saliva, ho in-sistito».

Quando è scattato s’è girato.Controllava Contador?

«No, non stavo guardando Con-tador in particolare. Tutti siguardavano a vicenda e ho pen-sato che qualcuno volesse parti-re. Sabato, quando è successo lostesso, è partito Poels. Non vole-vo che si ripetesse».

Mercoledì a Lido di Camaiore,dopo la crono d’apertura, lei nonsembrava in forma eccellente.Qui non ha avuto rivali. Com’èstata la sua preparazione?«In Colombia mi sono allenatomolto duramente. Qui nei primigiorni ho soffertoper la mancanzadi ritmo gara, macon le tappe la si-tuazione è mi-gliorata. L’ultimaè stata un’annatamolto dura, com-plicata dalla ca-duta alla Vueltacon la fratturadella spalla. Mi ciè voluto tempoper recuperare,qualche dolorem’è rimasto. Poi al campionatocolombiano sono caduto e nonho potuto partecipare alla Rutadel Sol. Però grazie alla vicinan-za della mia famiglia ho supera-to questi momenti difficili, ed èvenuta questa vittoria».

Al freddo sembra che lei sia di unaltro pianeta rispetto ai rivali, praticamente imbattibile.«Non so se è così. Ma non è laprima volta che vinco in questecondizioni. Oltre al Giro dello

scorso anno, ricordo la vittoria aVallter nel Catalogna 2013 (pie-gò Valverde, Rodriguez e Wig-gins, ndr). I grandi, Nibali eContador per esempio, hannovinto in situazioni estreme op-poste, sia col caldo torrido, siacol freddo pungente. Se sei unleader devi avere testa e gambeforti con qualsiasi clima».

In questi giorni, in gruppo, si èmolto parlato di condizioniestreme oltre le quali non si puòcorrere. Il sindacato corridori

vorrebbe fissaredei limiti. Che co-sa ne pensa di unatappa come que-sta?«Penso che la si-curezza dei corri-dori dovrebbe es-sere un problemada analizzare conmaggiore atten-zione. Il tema ri-guarda anche icircuiti, dovespesso mettiamo

a rischio la nostra vita. Gli orga-nizzatori devono mettersi unamano sul cuore. Che pensinoanche a noi. Però questa era unatappa fattibile perché l’arrivoera in salita. Ci fossero state an-che discese, sarebbe stato diver-so». Ma nel maggio scorso non fu lostesso Quintana che, incurantedella «safety moto», nella disce-sa innevata del Gavia s’involòverso il trionfo al Giro?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’impresa di ieriha un po’ ricordato quella nella corsa rosa a Val Martello

Quest’anno Nairo punta sul Tour:tutti dovranno farei conti con lui

LA CHIAVE

IL SICILIANO

Delusione Nibali:«E alla Sanremoche vado a fare?»VincenzoNibali30 anniBETTINI

«A questo punto, con-siderando che nonc’è neppure la sali-

ta delle Manie, mi chiedo checosa ci vado a fare alla San-remo». Le sconfitte allaTirreno-Adriatico lascianoil segno in Vincenzo Nibali.«Qui ho provato a tenereduro — spiega — ma è inu-tile girarci attorno: non po-tevo fare di più. Non ho laforma di chi ha preparatoquesta corsa con i ritiri inaltura. Però mi girano. Hoprovato a stare davanti ilpiù possibile. La cosa che

mi consola è che non sono arri-vato finito». Per come si eramessa la corsa, con la fuga diScarponi e Grivko, due compa-gni, ci si aspettava un attaccodi Vincenzo. «No, volevamovincere la tappa con Scarpo-ni», dice. Lo Squalo, poi, ci tie-ne a chiarire un concetto sullasua condizione: «Tutto proce-de regolarmente verso il miogrande obiettivo, il Tour». Pe-rò, con questa forma, con qualiambizioni può schierarsi al viadella Classicissima? «Ma lì ildiscorso cambia. In una corsadi un giorno è diverso, si partecon energie integre. Qui spen-di molto. Anche il fatto di ave-re due o tre chili in più del pesoideale non è un problema. Ilpunto è un altro, il percorso.Senza le Manie che ci vado afare alla Sanremo?».

c. ghis.© RIPRODUZIONE RISERVATA

LO SPAGNOLO

Contador sincero«Nessuna scusaNon ho reagito»AlbertoContador32 anniBETTINI

O biettivo fallito. AlbertoContador manca netta-mente il primo bersa-

glio stagionale, quello postoin cima al Terminillo, cioè lamaglia azzurra della Tirreno-Adriatico. Ma la sua è unasconfitta da campione. Sullastrada ha lottato, cercandodi spremere dalle gambeenergie che evidentementeper ora non ci sono. Neldopotappa, poi, non si èarrampicato sui muri pergiustificare la debacle.«Non è il momento dicercare scuse — dichiara

subito dopo avere tagliato lalinea del traguardo in quintaposizione a 55” da NairoQuintana —. Sabato è statoun giorno complicato e qui meglio di così non sono riusci-to a fare. Più avanti di così eraimpossibile». C’è anche laconfessione di un piccolo er-rore: «Lo scatto di Quintanami ha sorpreso un po’ dietro, enon ho potuto reagire. Poi tut-ti mi marcavano, e nessuno miha dato una mano per inse-guire». Prima di puntare versoil bus della Tinkoff-Saxo, Al-berto (nella generale ora è 5°a 1’03”) esprime la sua opi-nione sulla tappa e sulle rela-tive condizioni meteo: «Nes-sun problema. Con un arrivoin salita anche questa neve non era certo una condizioneestrema».

c. ghis.© RIPRODUZIONE RISERVATA

� Colpo doppio di Richie Porte alla Parigi-Nizza. L’australiano di Sky, 30 anni, ha vinto la cronoscalata al Col d’Eze (9,6 km), suo abituale luogo di allenamento, e anche la classifica finale, detronizzando Tony Gallopin. Per il tasmaniano il bis del 2013 e un messaggio chiaro: tra i favoriti del Giro d’Italia ci sarà anche lui. Sul podio finale anche Kwiatkowski e Spilak, entrambi a 30” come Rui Costa, quarto: sono stati separati dai centesimi. Fabio Aru si è piazzato 38° a 1’55” nella cronoscalata e 39° a 24’48” nella classifica finale. Leggi il servizio completo su Porte su Gazzetta.it.

Parigi-Nizza:Porte chiudeda dominatore

in cimmagliaAdriatsconfistradadi spenerperdoparrgi«Nce

40 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

41LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Italia, uno zero in tutto La Francia passeggia1Nessun punto, palloni buttati e mischia travolta: squadra irriconoscibile 15 giorni dopo Murrayfield. Brunel: «Non abbiamo sfruttato i primi 20'»

Andrea BuongiovanniROMA

A desso si può anche ricor-dare che, per una que-stione di storia e di cul-

tura, il divario ovale tra Italia eFrancia è sempre stato decisa-mente ampio. E citare i 35 pre-cedenti, con 32 vittorie transal-pine. Eppure, alla vigilia, pen-sare a un successo azzurro nonera stato azzardato. Per tantimotivi. La realtà, invece, è mol-to cruda. Les Bleus passano al-l’Olimpico da dominatori, l’Ita-lia — dopo la festa di Edimbur-go — viene bruscamente ridi-mensionata. Il 29-0 finale (duemete) è pesantissimo. Gli az-zurri, solo una volta, nel Sei Na-zioni, avevano chiuso un incon-tro senza realizzare punti. A Pa-rigi nel 2004 (25-0). E solo inun’altra occasione, in sediciedizioni di Torneo, c’era statoun cappotto, quello subito della

Scozia la scorsa stagione, in ca-sa contro l’Inghilterra (20-0).

LIMITI Quello di ieri è figlio diuna partita che, trofeo Garibal-di in palio, Parisse e compagni,esclusi forse i primi 20-25’, han-no mal interpretato. Di gioco,da parte azzurra, se n’è vistopochissimo. Gli errori, in com-penso, di varia natura, sonostati un’infinità. Soprattutto infase di possesso. «Non abbiamoconcretizzato la superiorità ini-ziale — ammette il c.t. Brunel—: loro a quel punto han presofiducia e tutto, anche per colpadi una difesa che ha subito due

mete in quattro partite, è diven-tato più difficile». Non che laFrancia, reduce da 11 k.o. negliultimi 12 match in trasferta, ab-bia fatto chissà cosa: quanto èbastato però per asfaltare unasquadra, quella di casa, impal-pabile. E per tornare a veder laluce in fondo al tunnel di unacrisi che pareva irreversibile. Altro che terza vittoria internaconsecutiva contro i Galletti: itrionfi del 2011 e del 2013 orasono un lontano ricordo.

ACCIACCHI È stata un’Italiagrigia come il cielo di Roma. E— non sia un alibi — falcidiatadagli infortuni. Haimona (cin-que punti di sutura ai genitalidopo il duro colpo subito in set-timana), ha alzato bandierabianca prima del via. Nel primotempo, una dopo l’altro, si sonpersi per strada Allan (stira-mento all’adduttore della gam-ba destra già nel riscaldamen-to), Aguero (lesione al costato)

e Morisi (concussione con man-camento in campo). Parisse,non bastasse, per una botta alpiede destro, è uscito claudi-cante 6’ prima del fischio fina-le. Che brutto modo di celebra-re il record di cap azzurri (112),per il capitano... Fa male pensa-re che la stessa sfida, il 19 set-tembre a Twickenham, deter-minerà probabilmente il desti-no azzurro in Coppa del Mon-do.

CALCI Cosa salvare? Poco onulla: a tratti la touche e qual-che sprazzo di un Gori efferve-scente. Per il resto, qualità dellaconquista ed efficienza dellamischia in testa, un pianto. Conla conferma che Orquera,escluso dal giro e richiamato inextremis per gli acciacchi deipari ruolo, in questo momentonon è all’altezza. Resta poi, gra-vissimo, il problema del calcia-tore: con lo 0 su 1 di entrambele aperture di giornata (in av-vio, quando il match non si eraancora incanalato), il totale at-tuale del Sei Nazioni è di 5 su16, pari a un 31% che si com-menta da solo. «I calciatori de-signati — dice Brunel — neiclub lavorano con tecnici spe-cializzati e così fanno durante inostri raduni. Non abbiamo al-ternative». Sabato, di fronte aun’Olimpico che si preannuncianuovamente esaurito, arriveràun Galles assetato di punti neltentativo di vincere il Torneo.Sarà un’altra giornata difficile.

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RAncora problemi in mediana: Allan eOrquera sprecanodue calci in avvioSabato il Galles

Cinque calci e due mete per i 67.000 dell’Olimpico

ITALIA 0

FRANCIA 29MARCATORI: p.t. 28’ c.p. Spedding, 34’ c.p. Lopez, 40’ c.p. Spedding; s.t. 2’ Plisson, 7’ m. Maestri tr. Plisson, 16’ c.p. Plisson, 42’ m. Bastareaud tr. Plisson.ITALIA: McLean; Sarto, Morisi (37’ p.t. Bacchin), Masi, Venditti; Allan (13’ p.t. Orquera), Gori (32’ s.t. Palazzani); Parisse (34’ s.t. Barbini), Vunisa, Minto; Furno, Biagi (11’ s.t. Geldenhuys); Chistolini (11’ s.t. Cittadini), Ghiraldini (16’ s.t. Manici), Aguero (33’ p.t. Alb. De Marchi). All. Brunel.FRANCIA: Spedding; Huget, Fickou (29’ s.t. Bastareaud), Mermoz, Nakaitaci; Lopez (1’ s.t. Plisson), Tillous-Borde (23’ s.t. Kockott); Goujon (33’ s.t. Chouly), Le Roux, Dusautoir; Maestri (24’ s.t. Taofifenua), Flanquart; Mas (11’ s.t. Slimani), Guirado (13’ s.t. Kayser), Ben Arous (16’ s.t. Debaty). All. Saint-André.ARBITRO: Doyle (Irlanda).NOTE: p.t. 0-9. Spettatori 67.127. Gialli: nessuno. Calci: Allan e Orquera 0 su 1; Spedding 1 su 2 (3 punti), Lopez 2 su 2 (6 punti), Plisson 4 su 4 (10 punti). Mischie vinte/perse: Italia 5/2, Francia 9/2. Touche vinte/perse: Italia 17/2, Francia 8/4. Penalità concesse: Italia 11, Francia 17. Placcaggi: Italia 104, Francia 79. Possesso: Italia 47%, Francia 53%. Territorio: Italia 43%, Francia 57%. Uomo del match: Dusautoir.

CRONACA IN PILLOLE

Primo tempo7’: La Francia commette il quarto fallo: supremazia Italia14’: Palo di Orquera, secondo errore azzurro dalla piazzola. Non ci saranno altre occasioni.28’: Contrattacco sbagliato di McLean, sottomano di Furno, calcio di Spedding: 0-334’: Ingresso laterale, calcio di Lopez: 0-640’: Crolla la mischia azzurra, calcio di Spedding: 0-9

Secondo tempo2’: Tenuto di Parisse, calcio di Plisson: 0-127’: Contrattacco di Spedding, meta al largo di Maestri, trasforma Plisson: 0-1916’: L’Italia è sparita: «non rotola via», altro calcio di Plisson: 0-2242’: Ultima azione del match: metaBastareaud, trasforma Plissen:0-29

L'ESTREMO

McLean scuro: «La troppa frenesia è stata fatale»1«Euforia dopo la Scozia? No, non avevamo mai lavorato così bene. Ma se perdi la palla ogni volta dopo due fasi...»

Nicola MelilloROMA

«M i sento una m...Cosa vuoi che sipossa dire, dopo

una partita persa così?». Avevala faccia scurissima, tirata, di quelle che si avviava a una not-te insonne, Luke McLean. Mvpa Edimburgo nel trionfo sullaScozia, due settimane dopol'estremo azzurro ha una smor-fia completamente diversa.

INSPIEGABILE «Se adesso do-vessi dire, a caldo, cosa è suc-cesso fra la partita di Murray-field e questa persa con la Fran-cia, non saprei proprio trovareuna spiegazione. Però voglioprendermi le mie responsabili-tà, perché se non avanzavamo,se non siamo stati capaci di ave-re efficacia in attacco, se nonsiamo stati in grado di gestire

gli 80 minuti con la freddezzagiusta, è anche colpa mia. Leuscite dal nostro campo, pallain mano, non sono state all'al-tezza del livello della Francia.Così si perde. E non tiriamo inballo la pioggia col terreno e lapalla scivolosa. Perché la piog-gia è caduta sull'Italia comesulla Francia».

CONTINUITÀ' Alza, lo sguardo,Mclean e rilegge la partita: «Ilpiano di gioco era mettere pres-sione, calciare lungo e creareproblemi nella sua metà campoa una squadra che di problemine aveva tanti. Troppa euforianel nostro spogliatoio dopo lavittoria in Scozia? Vi prego,credetemi: assolutamente no.Non abbiamo lavorato mai cosìbene, tanta concentrazione,tanta applicazione, gruppo unito. Però - dice uno dei vete-rani del gruppo, che ieri ha gio-cato la sua 32ª partita nel Sei

Nazioni - è vero: ogni volta cheabbiamo vinto non siamo maistati capaci di ripeterci in quel-la successiva. E questo è un pro-blema».

FRENESIA L'Italia ha chiuso laFrancia per 20 minuti nella suametà campo, nell'ora seguente

è sparita. Numeri alla mano, c'èda chiedersi come sia possibileche a fine partita i metri guada-gnati dagli azzurri siano stati201 contro i 506 della Francia,chiamata a fare 79 placcaggicontro i 104 dell'Italia. McLeanpuntualizza: «Il primo tempo,finito 9-0, l'abbiamo fatto e di-sfatto noi: di fronte c'era la mi-glior difesa del Torneo, e que-sto lo sapevamo. Ma eravamoin partita e potevamo rimedia-re. Poi, nella ripresa, c'è statatroppa frenesia, troppa vogliadi fare. Attaccavamo e dopodue fasi perdevamo il pallone.E non era più una questione digran difesa, sbagliavamo noicose semplici, non siamo staticapaci di trovare altre soluzioniin attacco. Noi trequarti nonsiamo stati capaci di farlo e nonha funzionato il raccordo franoi con gli avanti e la mediana.Abbiamo fatto una quantità dierrori individuali che non sonoaccettabili nel Sei Nazioni. Ec-co: in certe situazioni la testadeve rimanere sul pezzo e inve-ce la frenesia è stata fatale».

IL GALLES Adesso arriva il Gal-les che vorrà stravincere per

puntare al trionfo nel Torneo:«Sai che c'è? In queste situazio-ni di solito tiriamo sempre lapartita giocata sopra le righe.Non vedo l'ora che arrivi saba-to. Perché io adesso vorrei gio-care subito e dimostrare chequesta non è l'Italia».

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George Biagi, 29 anni, si distendeper conquistare una touche lanciata da Ghiraldini REUTERS

Luke McLean tenta di fermare Lopez. Dietro, De Marchi e Parisse ACTION IMAGES

RICORDATALA TRAGEDIAIN ARGENTINA� Roberto Cammarelle, Alessandra Sensini e Massimiliano Rosolino in campo prima del match: un pugile, una velista e un nuotatore per ricordare Vastine, Arthaud e Muffat

CLASSIFICA

Pt G V N P F S DiffINGHILTERRA 6 4 3 0 1 102 65 37

IRLANDA 6 4 3 0 1 79 46 33

GALLES 6 4 3 0 1 85 73 12

FRANCIA 4 4 2 0 2 68 46 22

ITALIA 2 4 1 0 3 42 121 -79

SCOZIA 0 4 0 0 4 63 88 -25

In caso di arrivo alla pari, conta la differenza punti fatti/subiti nell’arco del Torneo

TERZA GIORNATA SCOZIA-ITALIA 19-22

FRANCIA-GALLES 13-20

IRLANDA-INGHILTERRA 19-9

QUARTA GIORNATAGALLES-IRLANDA 23-16

INGHILTERRA-SCOZIA 25-13

ITALIA-FRANCIA 0-29

QUINTA GIORNATAITALIA-GALLES SABATO, ORE 13.30

SCOZIA-IRLANDA SABATO, ORE 15.30

INGHILTERRA-FRANCIA SABATO, ORE 18

2� Per la seconda volta nella storia del Torneo, l’Italia chiude un match senza punti. Avvenne anche nel 2004, sempre con la Francia: a Parigi finì 25-0

RugbyRSei Nazioni

42

L'ANALISIdi LUCACHIABOTTI

PESARO, SALVEZZA AL REPLAYMA NON SIAMO ALL’AVANGUARDIA

D ieci anni fa, l’instantreplay assegnò unoscudetto. Ieri ha

probabilmente certificato la salvezza di Pesaro confermando che, sulla rimessa a 43/100 di secondo dalla fine della Consultinvest sotto di un punto a Capo d’Orlando, il fallo su Ross di Campbell fosse prima della sirena. L’arbitro Paternicò non ha avuto dubbi, in una situazione talmente delicata per la salvezza che avrebbe potuto sollevare polemiche (Griccoli peraltro sostiene non fosse fallo, ma non è una decisione che si può verificare o cambiare con le immagini tv). E’ la prima volta che l’utilizzo dell’instant replay, adottato da quest’anno in tutte le gare di campionato, risulta decisivo. E fa passare sopra

al fatto che si sono registrati almeno in 15 casi nei quali le apparecchiature non funzionassero. Non è una menomazione dell’equità competitiva banale, soprattutto ora che parte la volata playoff. Dove nessuno, a parte Milano, potrà più accampare scuse per il doppio impegno Italia-Coppe: sono tutti fuori. Quante volte avete sentito dire da chi era stato appena eliminato: «Ci concentriamo sul campionato» oppure «Avremo finalmente più tempo per allenarci»? Bene, adesso vediamo chi lo farà davvero e quali frutti porterà la possibilità di allenarsi per una settimana intera e il maggior riposo che il singolo impegno comporterà. Quasi archiviata una delle peggiori stagioni internazionali del nostro basket di club, con nessuna italiana nei quarti di

Eurocup e alle Final Four di Eurochallenge alle quali si sono qualificate 4 squadre russe, 2 spagnole, 2 turche, 2 francesi, 1 tedesca e 1 rumena (e qualche domanda la Legabasket e i club di A sulla necessità di migliorare il nostro prodotto tecnico prima ancora della sua visibilità dovrebbero farsela), adesso vogliamo vedere grandissimi miglioramenti di Sassari, Brindisi, Roma, Cantù. Vogliamo che i club di vertice provino a ribaltare il concetto dell’ineluttabilità delle superiorità dell’EA7 approfittando di questo vantaggio e che, in generale, la lotta per i playoff possa godere di un miglioramento del gioco e dello spettacolo offerto da parte di chi, finora, era stato sballottato in giro per l’Europa (o ne è uscito troppo presto come Reggio Emilia). Proviamo, dopo le delusioni di coppa, a costruire un campionato migliore. Purtroppo non basta avere l’instant replay come la Liga spagnola per essere un movimento all’avanguardia e di primo livello. Anche se funziona.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milano prendeil derby e scappaVarese c’è alla fine 1EA7, 16 vittorie di fila. Banchi: «Un bel segnale nella seconda gara in 48 ore». E Caja è ottimista

BROOKSEntra sul +11, nel primo quarto, e firma il decollo con canestri di puro talento. Quando vede Varese si esalta (ricordate i 37 dell’andata?). I 5 assist confermano l’evoluzione verso il profilo dell’uomo squadra

7,5

LE PAGELLE

SAMUELSDice d’esser conscio di poter dominare in Italia. E ha ragione. All’inizio stritola Jefferson di fisico e talento.Il suo lavoro, davanti e dietro, è insostituibile. Il gap con la concorrenza si fa ogni giorno più netto

7MOSSGli tocca un Diawara acciaccato e lui torna il mastino dei bei tempi, togliendolo dalla partita. Squaderna i primi 10’ tirando in modo egregio anche da tre e facendo vedere la sua grande reattività a rimbalzo

7EYENGASubisce Gentile all’inizio. Poi prende le misure al target fisico della partita, mostrando di saper far male in contropiede. Decente anche in difesa. Un solo neo: le 4 perse

6,5MAYNORParte bene con due triple, ribadendo le sue doti di tiratore. Riemerge nell’ultimo quarto guidando la rimonta di Varese con letture lucidee dando al match il ritmo che vuole

6,5

MarShon Brooks, 26 anni, all’andata contro Varese aveva realizzato 37 punti: totale 52 in 2 gare CIAM-CAST

Vincenzo Di SchiaviMILANO

I l derby numero 170 servesolo a strofinare le lucci-canti, italiche, strisce vin-

centi di Milano. Le vittorie in-terne consecutive nella stagio-ne regolare diventano 29 (l’ulti-ma a violare il Forum fu ladefunta Montegranaro due an-ni fa), mentre 16 sono quelle fi-late considerando anche le tra-sferte. Più di un girone senzasconfitte per la banda Banchi.

OPULENZA C’è un solo dato chestona in cotanta opulenza. I 6punti dell’ultimo quarto, quan-do Varese si mette a zona e Mi-lano smarrisce completamenteil senso del match dopo 30 mi-nuti in cui dà sfoggio di onnipo-tenza: «Abbiamo alzato le manidal manubrio troppo presto —spiega Banchi —, sbagliandoqualche tiro aperto di troppo eindugiando le palleggio senzamotivo. Ma non mi sento di bia-simare i miei: abbiamo giocatodue gare in meno di 48 ore e iprimi 20’ sono emblematici e unsegnale importante di come lasquadra abbia curato ogni mini-mo dettaglio. Il finale non ren-de giustizia dello sforzo prodot-to, ma ci insegna che bisognamantenere lo stello livello ditensione, indipendentementedai quintetti in campo e dal ri-sultato». Solo così peraltro Mi-lano può sperare, venerdì aIstanbul, di riaprire clamorosa-mente il discorso Eurolega.

FICO Le due triple di Maynor equella di Kangur sono la fogliadi fico che nasconde per un atti-mo le nudità di una Verese, im-potente di fronte allo strapotere

fisico e tecnico milanese. Il tem-po, per Caja, di constatarel’inefficacia di Jefferson controSamuels e sparare in campo unquintetto light con Callahan da5, Kangur, Diawara, Maynor e ilrientrante Rautins. La speranzaè quella di correre e colpire dalontano. Vana, perché Milanonon perdona il gap strutturale.Samardo è implacabile in postbasso e fa pure da boa per le ve-lenose penetrazioni del resto della banda: Gentile, Melli e ilMoss dei tempi migliori. Il +13(23-10) dopo 8 minuti, Milanolo spreme con un 7/11 al tiro,figlio dello strapotere a rimbal-zo: 10-3. Che diventa 20-13 al-l’intervallo. Quando i campionid’Italia sono già volati via (50-26, al 18’) con Brooks che guidale seconde linee all’allungo.

MARSHON Ne fa 11 nel secondoquarto MarShon, accompagna-to dalle triple di Kleiza, le folatedi Cerella e gli schiaccioni diElegar, imbeccato da Hackett.Varese non può che ammirare,sedotta da cotanta intensità checongela l’estro di Diawara, do-lorante al polpaccio, e quelli deitiratori varesini. Sul +26 (62-36) al minuto 24, non c’è il mi-nimo sentore di una risalita va-resina. Che invece, arriva nel-l’ultimo quarto. «La loro vittorianon è mai stata in discussione— ammette Caja — ma io sonocontento di come siamo entratinella partita e, dopo il passag-gio a vuoto nei due quarti cen-trali, della reazione finale dalpunto di vista fisico e atletico.Ora speriamo di recuperare perbene Rautins e Diawara, chenon ho voluto forzare perchéper noi è troppo importante, esfruttare la crescita di Maynor.Sono ottimista».

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I MIGLIORI DELLA GIORNATA

PUNTI

261. David Logan

SASSARIguardia32 anni

2. Hrvoje PericVENEZIA 25

3. O.D. AnosikeAVELLINO 24

4. Michele AntonuttiCASERTA 21

4. Ronald MooreCASERTA 21

RIMBALZI

161. Jeff Brooks

SASSARI25 anniala

2. Dejan IvanovCASERTA 13

2. Julyan StoneVENEZIA 13

2. James MaysBRINDISI 13

5. Jamarr SandersSASSARI 12

TIRI DA DUE

7/81. David Logan

SASSARIguardia32 anni

2. Davide PascoloTRENTO 6/7

3. O.D. AnosikeAVELLINO 10/12

4. M.AntonuttiCASERTA 5/6

5. Benjamin OrtnerVENEZIA 6/8

TIRI DA TRE

4/51. David Cournooh

BRINDISIplay24 anni

2. Michele AntonuttiCASERTA 3/4

3. Daniele CinciariniPISTOIA 3/5

3. Ariel FilloyPISTOIA 3/5

3. Matteo ImbròBOLOGNA 3/5

CALLAHANBocciamo lui e non lo zero al tiro di Diawara perché infortunato. Non ingannino gli 8 rimbalzi, il lungo di Varese viene travolto nel primo tempo quando si decide il match

5

MILANO 79

VARESE 69

(25-15, 52-31; 73-50)

EA7 MILANO: Ragland 10 (1/1, 2/7), Gentile 10 (1/2, 1/1), Moss 10 (2/4, 2/8) Melli 5 (1/1, 1/3), Samuels 8 (3/4, 0/1); Hackett 5 (1/2, da tre), Cerella 4 (2/2, 0/1), Kleiza 8 (1/2, 2/8), Elegar 2 (1/2), James 2 (1/2), Brooks 15 (2/2, 3/6). N.e.: Gigli. All.: Banchi.

OPENJOBMETIS VARESE: Maynor 17 (2/4, 4/7), Eyenga 10 (5/9), Diawara (0/1, 0/1), Kangur 5 (1/1, 1/2), Jefferson 15 (6/11); Lehto (0/3, 0/1), Callahan 13 (3/5, 1/7), Casella 3 (0/1, 1/3), Rautins 6 (0/4, 2/4). N.e.: Balanzoni, Pietrini, Lepri. All.: Caja.

ARBITRI: Taurino, Bettini, Paglialunga.NOTE - T.l. Mil 13/16, Var 8/13. Rim.: Mil 38 (Samuels, Elegar 6), Var 34 (Callahan 8). Ass.: Mil 18 (Hackett 7), Var 14 (Kangur 4). Usc. 5 f.: Eyenga 39’40” (77-69). Progr.: 5’ 12-10, 15’ 43-24, 25’ 62-43, 35’ 73-59. Spett.: 9000.

BasketRSerie A: 7a di ritorno

Alle 20 Roma-ReggioPosticipo RaiSport2

� (f.p.-a.pit.) Alle 20 Roma riceve Reggio Emilia nel posticipo (diretta RaiSport 2, arbitri Lamonica, Di Francesco, Filippini). Reggio sempre senza Silins e con Cinciarini non al top: il play ha un’infiammazione ai muscoli peronei e ha ripreso gli allenamenti solo sabato. Acea senza il neo acquisto Curry (il nulla osta da Limoges non è arrivato in tempo) e con Freeman in forte dubbio per problemi fisici.

43LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE ALTRE PARTITE

AVELLINO 70

SASSARI 83

(26-24, 37-41; 56-61)

SIDIGAS AVELLINO: Gaines 6 (0/4, 2/6), Banks 17 (5/10, 1/3), Hanga 7 (2/4, 1/6), Harper 15 (3/5, 3/5), Anosike 24 (10/12); Cadougan (0/3), Cavaliero 1 (0/3 da tre), Trasolini (0/1), Lechthaler, Cortese (0/1). All.: Vitucci.BANCO DI SARDEGNA SASSARI: Logan 26 (7/8, 4/8), Dyson 11 (2/5, 1/4), Sanders 10 (3/5, 1/4), Brooks 8 (1/4, 1/1), Lawal 6 (3/5); Mbodj 1, Devecchi 2 (1/2), Kadji 6 (3/11, 0/1), B. Sacchetti 13 (3/5, 1/2). All.: R. Sacchetti.ARBITRI: Biggi, Attard, Ranaudo.NOTE – T.l.: Ave 9/18, Sas 13/19. Rimb.: Ave 28 (Hanga 9), Sas 48 (Brooks 16). Ass.: Ave 17 (Hanga 7), Sas 11 (Dyson 5). Progr.: 5’ 11-7, 15’ 28-35, 25’ 49-51, 35’ 64-70. Tec.: Sanders 8’33” (19-17), Lechtaler 14’02’’ (28-30). Spett. 2500.

AVELLINO - Aspettando il figliol prodigo Marques Green, Avellino continua a perdere in un clima sempre più freddo con i tifosi in silenzio nel primo tempo. Sassari, senza l’infortunato Sosa, vince con merito in una gara bella ed intensa firmata da uno strepitoso Logan (26 punti e 28 di valutazione) e da Brian Sacchetti. «Una vittoria preziosa – dice Meo Sacchetti – in cui una buona difesa e i rimbalzi hanno fatto la differenza». Avellino accusa il nono ko in 10 gare, il settimo interno con coach Vitucci contestato ed invitato a farsi da parte. «Ormai non commento la cosa — dice il tecnico — spero solo di invertire la rotta visto che contro Sassari non è stato tutto da buttare. Con l’aggiunta di Green non andrà via nessuno». La Sidigas è avanti al 26’ (52-51), ma quando la panchina produce un solo punto e,contro avversari di maggiore fisicità (28-48 nei rimbalzi), lo sforzo si paga. E Sassari dilaga.

Luigi Zappella

Logan: Sassarivince, Avellino 9o k.o. in 10 gare

C. D’ORLANDO 69

PESARO 70

(28-19, 45-34; 55-54)

UPEA CAPO D’ORLANDO: Archie 7 (2/3, 1/2), Hunt 16 (8/12), G.Basile 7 (0/3, 2/4), Henry 14 (4/6, 2/4), Campbell 13 (3/6, 1/4); Pecile (0/2, 0/1), Karavdic 2 (1/2), McGee 10 (2/3, 2/6). N.e.: Motta, Sahinovic e Bianconi. All. Griccioli.CONSULTINVEST PESARO: Ross 19 (3/10, 3/3), Myles 10 (2/6, 2/9), Wright 19 (5/13, 2/2), Judge 8 (4/8), Lorant 4 (1/5 da 3); N.Basile (0/1), Musso 10 (0/1, 2/5), Raspino (0/1 da 3), Crow (0/1). N.e. Tortù. All. R. Paolini.ARBITRI: Paternicò, Sabella, Calbucci.NOTE - T.l.: CdO 5/10, Pes 12/16. Rimb.: CdO 37 (Hunt 12), Pes 34 (Judge 9). Ass.: CdO 17 (Henry 5), Pes 14 (Musso e Wright 4). Progr.: 5’ 13-8, 15’ 34-24, 25’ 52-46, 35’ 62-64. Spett. 2.900.

CAPO D’ORLANDO (Me) Incredibile al PalaFantozzi: con due liberi di Ross a tempo scaduto, Pesaro conquista una vittoria-salvezza. Tutto è accaduto mentre i tifosi dell’Orlandina erano in estasi per la tripla di McGee a 43/100 dalla fine: 69-68. Sull’ultima rimessa, il fallo di Campbell sul tiro sbagliato di Ross da sotto, permette all’ala di fare 2/2 in una bolgia pazzesca. Pesaro vince grazie soprattutto ad una terza frazione imponente, con un parziale di 16-2 in meno di 7’. Ross, Wright e Musso determinanti, per i locali, positivo inserimento di McGee e Campbell. Pesante contestazione a fine match per gli arbitri da parte del pubblico. «All’intervallo abbiamo parlato stimolando l’orgoglio – dice Paolini - Capo è calata un po’, è stata sempre punto a punto, vanno riconosciuti i meriti a tutti». Fatica a parlare Griccioli: «Non ho nulla da dire ai miei, Campbell non ha fatto fallo. Perdere così fa male».

Salvatore Pintaudi

Fallo a 43/100Pesaro passa arbitri contestati

CANTÙ 83

CASERTA 72

(27-26, 44-38; 61-52)

ACQUA VITASNELLA CANTU’: Johnson-Odom 13 (5/7, 1/5), Gentile 16 (3/8, 3/3), Jones 4 (1/4, 0/1), Buva 16 (7/11), Shermadini 6 (3/5); Feldeine 19 (2/2, 3/6), Abass 2 (1/3), Williams 7 (3/5). N.e.: Bloise, Laganà, Hollis, Maspero. All.: Sacripanti.PASTA REGGIA CASERTA: Vitali 5 (1/7, 1/5), Tommasini (0/4, 0/1), Moore 23 (8/13, 2/6), Scott 9 (2/3, 1/5), Ivanov 11 (2/7, 1/3); Mordente (0/5, 0/1), Antonutti 19 (4/5, 3/4), Michelori 5 (1/3), Tessitori (0/1). N.e. Domercant. All.: Esposito.ARBITRI: Begnis, Baldini, Aronne.NOTE - T.l.: Can 12/17, Cas 12/16. Rimb.: Can 34 (Gentile e Buva 6), Cas 43 (Ivanov 13). Ass.: Can 17 (Johnson-Odom 5), Cas 18 (Moore 7). Progr.: 5’ 12-13, 15’ 38-32, 25’ 51-45, 35’ 73-62. F. tecn.: Esposito al 16’05” (37-32) e al 33’01”(76-67, espulso), Vitali al 24’56” (49-43) e al 36’13” (73-62, espulso), Antonutti 25’15” (49-43), Shermadini 25’15” (49-43). Usc. 5f.: Willams 34’43” (71-62), Shermadini 35’05” (71-62). Spett. 3573 per 41.750 euro.

CANTU’ - Cantù interrompe a 4 la striscia di sconfitte di fila. «Dopo la trasferta di Kazan siamo rimasti concentrati 40’ sui nostri principi difensivi, lucidi nell’attaccare le loro difese», dice Sacripanti. «In futuro vorrei capire meglio certe decisioni specie sul flopping. Poi se non si fa canestro è dura restare attaccati», dice Esposito, espulso per doppio tecnico. Nonostante la vena di Antonutti e Moore (suoi i primi 10 punti), Caserta ha sbagliato troppi secondi tiri nonostante il dominio a rimbalzo di Ivanov, grazie anche ai falli di Williams e Shermadini. Ma con Buva centro, Cantù è scappata in velocità con Gentile e Feldeine.

Pietro Terraneo

Piccola e veloceCantù ripartecontro Caserta

ASSIST

71. Daniel Hackett

MILANOplay27 anni

1. Ronald MooreCASERTA 7

1. Adam HangaAVELLINO 7

1. Luca VitaliCREMONA 7

5. Abdul GaddyBOLOGNA 6

VALUTAZIONE

281. Hrvoje Peric

VENEZIAala29 anni

1. David LoganSASSARI 28

3. O.D. AnosikeAVELLINO 26

4. Jeff Brooks SASSARI 24

4. Julyan StoneVENEZIA 24

Tutti americani in campo? Imbrò fa volare Bologna

BOLOGNA 75

BRINDISI 68

(21-14, 38-33; 57-53)

GRANAROLO BOLOGNA: Gaddy 4 (0/3, 0/2), Ray 17 (1/3, 2/7), Hazell 8 (1/2, 1/8), White 16 (3/10), Reddic 10 (5/7); Mazzola (0/3), Fontecchio 11 (4/5, 1/4), Cuccarolo, Imbrò 9 (3/5 da 3). N.e.: Benetti. All.: Valli.

ENEL BRINDISI: Pullen 15 (4/8, 2/7), Denmon 8 (2/4, 0/3),Turner (0/1, 0/2), James 2 (1/1, 0/2), Mays 16 (6/9, 1/3); Zerini 3 (1/4 da tre), Cournooh 16 (1/3, 4/5), Eric 3 (1/3), Harper 2 (1/5, 0/2), Bulleri 3 (1/1 da 3). N.e.: Altavilla e Morciano. All.: Bucchi.

ARBITRI: Sahin, Seghetti, Lo Guzzo.NOTE – T.l.: Bol 26/32, Bri 9/13. Rimb.: Bol 39 (Reddic e White 9), Bri 38 (Mays 13). Assist: Bol 16 (Gaddy 6), Bri 11 (Denmon 3). Usc. 5 f.: James 23’59” (42-39). F. Tec: James 3’54” (9-2). Progr.: 5’ 11-4, 15’ 25-23, 25’ 48-41, 35’ 69-59. Spett.: 6780.

Matteo Imbrò, 21 anni CIAM

Luca AquinoBOLOGNA

I n una gara cominciata condieci americani in camponei primi quintetti, la quinta

vittoria casalinga consecutivadella Virtus porta il marchio diMatteo Imbrò, che gioca unquarto periodo di grande matu-rità e lucidità in regia realizzan-do anche le due triple della fuga.Brindisi, alla quarta partita inotto giorni, crolla nel finale mala Granarolo merita al terminedi una partita nella quale haavuto la triade americana Ray-Hazell-White a 8/30 al tiro, macapace di rendersi utile in tantimodi come ha sottolineato Valli.«Sono contento perché abbiamovinto la partita contro una squa-dra superiore tirando male –spiega il coach della Virtus -. Inuna giornata così tutti si sono sa-crificati, a cominciare da Hazellche è stato bravissimo a passarela palla ai compagni più in rit-mo. Non siamo diventati gli

Spurs, però mi piace il nostrospirito».

PERCENTUALI La Virtus scattadai blocchi a tutta velocità, colpasso felpato di White in campoaperto (19-6 all’8’), ma si fa ri-succhiare dal grande impatto diCournooh (8 punti in fila) e del-la panchina della Enel, che fat-tura 16 punti al momento del pa-reggio (23-23) con James inpanchina a 4 falli dopo 4’. L’ener-gia fra le due squadre è però dif-ferente, Ray attacca e Reddic vo-la a schiacciare per il nuovo miniallungo della Granarolo all’in-tervallo (38-33) in un primotempo da 39% per i padroni dicasa e 33% per gli ospiti. Le per-centuali non migliorano nella ri-presa (si chiude al 36% e al 40%rispettivamente), Pullen con 13punti nel terzo periodo scalda lamano e tiene Brindisi a contatto(54-53), ma le energie sono allumicino e nel quarto periodo leincursioni di Ray e White a pro-curarsi valanghe di liberi (19/21in due) e le triple di Imbrò scava-no il solco decisivo (74-61).Brindisi salva almeno il +11 del-l’andata: «Abbiamo fatto fatica arecuperare le energie soprattut-to mentali e James è lo specchiodi questa situazione. Se giochia-mo la coppa, come abbiamo fat-to, dobbiamo essere consapevolidi questi inconvenienti».

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Trento se ne vanel terzo quartoCremona cade

CREMONA 77

TRENTO 82

(21-20, 40-35; 56-65)

VANOLI CREMONA: Vitali 9 (1/4, 1/3), Hayes 6 (1/11), Bell 20 (1/3, 6/11), Clark 12 (4/13, 0/1), Campani 13 (3/5, 2/2); Gazzotti (0/1), Mian 5 (1/4, 1/3), Ferguson (0/3 da 3), Daniel 12 (6/8). N.e.: Mei. All.: Pancotto.

DOLOMITI ENERGIA TRENTO: Forray 1 (0/2 da 3), Sanders 9 (1/4, 2/4), Mitchell 17 (2/9, 3/11), Pascolo 13 (6/7), Owens 13 (5/12); Grant 6 (0/1, 2/3), Flaccadori 3 (1/2 da 3), Baldi Rossi 14 (4/5, 2/2), Armwood (0/1, 0/1), Spanghero 6 (3/3, 0/2). All.: Buscaglia.

ARBITRI: Mazzoni, Bartoli, Quarta.NOTE - T.l.: Cre 13/17, Tre 10/13. Rimb.: Cre 45 (Daniel 12), Tre 37 (Sanders 12). Ass.: Cre 15 (Vitali 7), Tre 12 (Baldi Rossi 4). Progr.: 5’ 15-6, 15’ 29-28, 25’ 47-53, 35’ 62-73. F. Ant.: Bell 8’46” (19-16). Usc. 5 f.: Owens 38’46 (68-80). Spett. 3300.

Tony Mitchell, 25 anni CIAM-CAST

Alessandro RossiCREMONA

C on un terzo quarto da 30punti (e 6/8 da tre),Trento sbanca Cremona,

alla terza sconfitta casalinganelle ultime quattro gare. Laneopromossa, passa al PalaRa-di con una prova solida degliitaliani, autori di 37 degli 82punti: «Siamo felicissimi per-ché sappiamo chi siamo e dadove veniamo — commenta co-ach Buscaglia —. Conquistaredue punti di questo peso speci-fico, in un momento chiave del-la stagione, ci dà una energiaparticolare. La nostra partita ècambiata dopo l’intervallo. Ab-biamo sistemato qualche detta-glio e siamo scesi in campo piùconcentrati ed intensi». Due learchitravi su cui Trento ha con-quistato un successo meritatis-simo. La perfetta transizione di-fensiva del secondo tempo, cheha tolto ritmo a Cremona, e lamarcatura di Sanders su Hayes,

non al meglio per una formavirale.

IMPATTO Eppure i lombardigiocano un primo tempo ga-gliardo (40-35), alimentatodal robusto impatto vicino acanestro della coppia Cam-pani-Daniel, (19 punti e 12rimbalzi in due). L’inerzia gi-ra al rientro dalla pausa lun-ga. Mitchell e Sanders nonsbagliano un colpo, la Dolo-miti Energia tira una primaspallata con un break di 13-0(47-58) ed una secondaquando i lombardi tornati ameno 4 (54-58, 28’) vengo-no ricacciati indietro (56-65, 30’). In un finale sconta-to, Mitchell, che accennauna danza per festeggiare lavittoria, provoca la reazionedel pubblico di casa.

PANCOTTO Pancotto, allena-tore di Cremona, va dritto alproblema: «La partita si èdecisa nel terzo periodo.Siamo stati egoisti nel gioco,ci è mancata energia per cor-rere ed accoppiarci in transi-zione. Non generosità e cuo-re, però quando contava lasquadra non ha avuto la giu-sta lucidità. Siamo arrabbia-ti, non delusi. Nulla si com-plica, anzi siamo ancor piùdecisi e determinati».

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CLASSIFICASQUADRA PT G V P F S

EMPORIO ARMANI MILANO 38 21 19 2 1843 1531

UMANA VENEZIA 34 22 17 5 1736 1608

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 32 22 16 6 1904 1764

GRISSIN BON REGGIO EMILIA 30 21 15 6 1682 1593

DOLOMITI ENERGIA TRENTO 24 21 12 9 1711 1710

ENEL BRINDISI 24 22 12 10 1682 1632

GRANAROLO BOLOGNA (-2) 22 22 12 10 1682 1720

VANOLI CREMONA 20 22 10 12 1659 1685

ACQUA VITASNELLA CANTU' 20 21 10 11 1669 1666

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 18 21 9 12 1582 1603

SIDIGAS AVELLINO 16 22 8 14 1663 1720

UPEA CAPO D'ORLANDO 16 22 8 14 1548 1626

CONSULTINVEST PESARO 14 22 7 15 1583 1801

OPENJOBMETIS VARESE 14 22 7 15 1760 1830

ACEA ROMA 14 21 7 14 1496 1563

PASTA REGGIA CASERTA (-1) 7 22 4 18 1632 1780

PLAYOFF RETROCESSIONE

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA 82UMANA VENEZIA 90VANOLI CREMONA 77DOLOMITI ENERGIA TRENTO 82UPEA CAPO D'ORLANDO 69CONSULTINVEST PESARO 70SIDIGAS AVELLINO 70BANCO DI SARDEGNA SASSARI 83

EMPORIO ARMANI MILANO 79OPENJOBMETIS VARESE 69ACQUA VITASNELLA CANTU’ 83PASTA REGGIA CASERTA 72GRANAROLO BOLOGNA 75ENEL BRINDISI 68ACEA ROMA

GRISSIN BON REGGIO EMILIA (OGGI, 20)

RISULTATI

PROSSIMO TURNO DOMENICA 22/3, ORE 18.15REGGIO EMILIA-BOLOGNA (21/3, 20.30 GAZZETTA TV) BRINDISI-CANTU'SASSARI-CAPO D'ORLANDO TRENTO-AVELLINOROMA-PISTOIA CASERTA-VENEZIA (20.30)VARESE-CREMONA PESARO-MILANO (23/3, 20)

A-2 Gold: Trieste supera Torinouna big in crisi� A-2 GOLD Perde Torino e la posizione di Bechi è critica. Risultati: Tezenis VR-Givova NA 90-68 (sabato), Trieste-Manital TO 73-66, Orange Moon Barcellona-Fileni Jesi 86-68, Moncada AG-Angelico BI 76-70, Novipiù Casale-Lighthouse TP 88-63, Dinamica MN-Assigeco Casalpusterlengo 91-78. CLASSIFICA: Verona 36; Brescia 34; Torino; Casale 26; Ferentino, Biella 24; Trieste, Agrigento 22; Mantova 18; Trapani, Casalpusterlengo, Barcellona 16; Napoli 12; Jesi 10. � A-1 DONNE Ceprini Orvieto-Famila Schio 48-83, Saces NA-Vigarano 71-49, Acqua&Sapone Umbertide-Parma 80-69. Sabato: Fila San Martino-Techmania Battipaglia 92-67, Cagliari-Passalacqua RG 58-64. CLASSIFICA: Ragusa 38; Schio 36; San Martino 30; Venezia, Umbertide 28; Napoli26; Lucca 24; Battipaglia 16; Vigarano, Cagliari 14; Parma, Orvieto 10; Trieste 2. � L’Umana Venezia ha vinto la Lega Adriatica battendo il Radivoj Korac 69-52 in finale.

Nba: fa riposarei titolari, Kerr si scusa via mail� Westbrook guida i Thunder al successo sui Bulls ma manca la consueta tripla doppia (36 punti, 11 rimbalzi, 6 assist) nel matinée di ieri. Steve Kerr, allenatore di Golden State, al vertice dell’Ovest, ha risposto a delle mail di tifosi arrabbiati perché, contro Denver, ha fatto riposare Curry e Thompson, le sue due stelle, perdendo la partita. Una era di una famiglia andata in macchina dal South Dakota a San Francisco per vedere i gli Splash Brothers giocare. «Capisco i tifosi delusi — dice Kerr — non ho discusso con loro perché c’erano due tesi opposti egualmente valide: il calendario con troppe partite ravvicinate e la necessità di far riposare i giocatori è qualcosa di cui il Commissioner Silver deve ragionare». I Warriors hannogiocato 5 partite in 7 giorni: si sono rifatti sabato quando al completo hanno distrutto i Knicks nonostante i 18 punti in 28’ di Bargnani. Gioca solo 5’ Gigi Datome nella vittoria dei Celtics contro Indiana: Boston, con 7 vittorie nelle ultime 10 gare, è arrivato a contatto di Bobcats e Pacers nella lotta per l’ottavo posto ei playoff e «rischiare» su Gigi è più difficile per Stevens.RISULTATI: Ieri: Chicago-Oklahoma City 100-109. Sabato: Indiana-Boston 89-93, Washington-Sacramento 113-97, Philadelphia-Brooklyn 87-94, Memphis-Milwaukee 96-83, Utah-Detroit 88-85, Golden State-New York 125-94.

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5 DOMANDE A...

RAIMONDPLANCKERRESPONSABILE SLALOM

� Se l’aspettava a inizio stagione un Razzoli così?«No. E vi dico di più. Venne con noi ad allenarsi in Svezia a novembre prima dello slalom di Levi dopo 3 mesi di stop per il tendine rotuleo. Era indietro, eravamo persino in dubbio se schierarlo in Coppa del Mondo. Partiva con il 29, l’abbiamo mandato in gara per non fargli perdere il gruppo».

� Poi è cresciuto...«Alla grande. Ha cominciato a spingere davvero a Zagabria, ma negli allenamenti delle vacanze di Natale era spettacolare. E non è stato fortunato, come ai Mondiali».

� Pochi come lui sanno fare velocità.

«A volte è il suo problema. Quando apre il gas va forte come pochissimi, a volte troppo, soprattutto all’entrata delle figure, dove rischia poi di sbagliare».

� Il suo assetto chi le ricorda?«Senza dubbio il suo vicino di casa, Alberto Tomba. Ora ha la sua centralità sugli sci e in comune ha pure la potenza».

� Questo Razzoli cosa può ancora migliorare?«Tecnicamente c’è. Deve soltanto credere più in se stesso, non arrovellarsi troppo dopo gli errori. Se ce la farà per lui le vittorie potranno arrivare in serie».

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«Giuliano ha l’assetto sci di TombaPuò cominciare a vincere in serie»

Il podio: da sinistra Razzoli, 30 anni, Kristoffersen, 20, e Hargin, 29 AP

Kranjska riscopre il vero Razzoli1Giuliano secondo nello slalom alle spalle di Kristoffersen. «Me lo sono meritato»

Pierangelo Molinaro

D opo i Mondiali GiulianoRazzoli era giù di mora-le. Era in una condizione

strepitosa, avrebbe potuto vin-cere l’oro, ma, nella primamanche mentre filava come unmissile, si è trovato sotto gli scidei pallini di ghiaccio che lohanno fatto deragliare. Dopodi lui hanno fermato la gara epulito la pista... Ieri a KranjskaGora si è preso la rivincita risa-lendo su quel podio che nonfrequentava più dal 19 dicem-bre 2011, quando si piazzò se-condo nello slalom dell’AltaBadia. Secondo alle spalle delnorvegese Kristoffersen. «Melo sono meritato, nessuno miha regalato niente», affermaGiuliano. Sì, non è stato fortu-nato prima di ieri. Una stagio-ne iniziata in salita dopo tremesi di stop in estate per un’in-fiammazione al tendine rotu-leo della gamba destra, le pri-me gare a cercare di rimanerenei primi trenta. Solo a genna-io ha aperto il turbo. «Unamanche a Zagabria, ma sonouscito a 4 porte dal traguardo.però ho capito che potevo spe-rare di tornare fra i migliori.Ma mi è mancata la fortuna,due quarti posti, un sesto. Spe-ravo nei Mondiali perché è unagara secca in cui non devi farecalcoli, ma è andata come sa-pete».

ALL’ATTACCO Ieri Giuliano eraispirato: secondo nella prima

manche a 19/100 da Hargin pur partendo quando la pistaslovena era già segnata. «Nonho voluto strafare, ho cercatodi sciare ordinato. E lo confes-so: neppure nella seconda so-no andato a tutta, volevo arri-vare. E se Kristoffersen prova ascendere come ha fatto nellaseconda ancora 10 volte... Ame va bene così». Adesso Raz-zoli sa che in slalom può sfida-re chiunque e ci proverà dome-nica nella finale a Meribel. «Lamia sciata è questa, so che pos-so spingere di più anche se il li-vello in questa specialità è al-tissimo». Certo una sciata «allaTomba», quando Cotelli dicevache Alberto era l’unico con latrazione integrale. Il suo stile èessenziale, non un gesto fuoriposto, e dà l’impressione diavere ancora dei margini.

IL DUELLO Kristoffersen ha vin-to con merito. Il ventenne nor-vegese aveva dominato a no-vembre il primo slalom a Levi,ma è bastata un’uscita per far-gli perdere la freschezza men-tale che l’aveva portato la scor-sa stagione sino al podio olim-pico. Si è risvegliato sabato conuna grande seconda manchenel gigante. Ieri nella prima èritornato felino, ma qualcheerrore l’ha portato al terzo po-sto alle spalle dell’azzurro nel-la classifica guidata dallo sve-dese Hargin, alla fine terzo.Nella seconda il norvegese hasparato tutto e gli è andata be-ne. Sotto le attese si è dimo-strato Hirscher, sesto alla fine,

penalizzato da un grave errorenella prima tornata. Ma l’au-striaco sta pensando alle clas-sifiche e per lui era importantearrivare al traguardo.

GLI ALTRI AZZURRI Comun-que dopo la prima manchequella di Kranjska poteva di-ventare una giornata ancorapiù azzurra, Con Thaler, alquinto posto, Gross al sesto eMoelgg all’11°. Tutti e tre cihanno provato, hanno sciato

con coraggio, ma nella secon-da hanno sbagliato. Solo Moe-lgg ha raggiunto il miglior ri-sultato stagionale, 13°, Gross,partito dolorante all’anca stira-ta nell’inforcata ai Mondiali,ha voluto a tutti i costi gareg-giare, ma non ha potuto com-petere ad armi pari a questi li-velli. La speranza è che recupe-ri per le finali. La sua splendidastagione meriterebbe un altrosquillo.

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R«Non ho spinto al massimo in nessuna delle duemanche, volevo arrivare»

TRE ANNI E TRE MESI DOPOGiuliano Razzoli, 30 anni, torna sul podio: l’ultimo in Alta Badia il 19 dicembre 2011

LA GUIDA

SLALOM MASCHILE (Kranjska Gora): 1. Kristoffersen (Nor) 1’41”26; 2. RAZZOLI a 24/100; 3. Hargin (Sve) 86/100; 4. Larsson (Sve) 1”02; 5. Khoroshilov (Rus) 1”07; 6. Hirscher (Aut) 1”13; 7. Pinturault (Fra) 1”47; 8. Foss Solevaag (Nor) 1”52; 9. Neureuther (Ger) 1”55; 10. Dopfer (Ger) 1”60; 11. Yule (Svi) 1”73; 12. LIzeroux (Fra) 1”75; 13. MOELGG 1”79; 14. Zampa (Slk) 1”97; 16. Muffat Jeandet (Fra) 2”25, 25. GROSS 3”17; 30. THALER 5”34. Non qual. II m.: Tonetti, Deville, Nani. Coppa del Mondo (33 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 1248; 2. Jansrud (Nor) 1084; 3. Pinturault (Fra) 898; 5. paris 745.Coppa slalom (9 prove): 1. Neureuther (Ger) p. 569; 2. Hirscher (Aut); 3. Kristoffersen 427; 6. Gross 379.

IL PROGRAMMA DI MERIBEL Questo il programma delle finali di Coppa del Mondo in programma a Meribel, in Francia. Mercoledì 18: discesa: uomini ore 9.30, donne 11.30. Giovedì 19: superG: uomini 9.30, donne 11.30. Venerdì 20: team event 10.30. Sabato 21: slalom donne (9/11.30) e gigante uomini (10/12.30). Domenica 22: slalom uomini (9/11.30) e gigante donne (10/12.30).INNERHOFER K.O. Christof Innerhofer rinuncia alle finali di Coppa dove si era qualificato per il superG. «Il ginocchio che ho picchiato nella combinata dei Mondiali mi fa ancora male nonostante le cure e poi non mi sto allenando da cinque settimane. Sarebbe un viaggio inutile in queste condizioni».

Mercoledì via alle finali di CoppaInnerhofer rinuncia

SciRCoppa del Mondo

46 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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47LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Una Fontanadi medaglieSono cinquein due giorni1Arianna chiude con i bronzi di 1000 e staffetta. Argento storico nell’allround

Fognini e Bolelli fuori, l’Italia è Seppi1Fabio crolla nel 2° turno, Simone cede a Raonic.Sfortunato Kyrgios:grazia Dimitrov

TennisRA Indian Wells

C lamoroso epilogo nelderby fra due protagoni-sti al vertice di domani

nel primo Masters 1000 dellastagione, sul cemento di In-dian Wells (6,7 milioni di eu-ro). Sul dritto che gli dà il bre-ak del 5-4 al terzo set, il 19enneNick Kyrgios (n. 37 del mon-do), tutto fisico e coraggio, sistorce la caviglia destra, rimet-te in partita il 23enne Grigor

Dimitrov (n. 11) e poi perde altie-break. Simone Bolelli ritro-va Milos Raonic che, a febbra-io,a Marsiglia, gli ha consenti-to di interrompere il tabù «topten» dopo 35 porte in faccia.Stavolta il numero 49 del mon-do nulla può contro il potentebattitore montenegrino di ban-diera canadese allenato dallacoppia Piatti-Ljubicic: il nume-ro 6 Atp ottiene l’89% di punticon la prima, il 75% con la se-conda. Più facile il compito diAndreas Seppi (n. 33) che, al-l’esordio, direttamente nel 2°turno, supera il veterano VictorHanescu (n. 146), passato at-traverso le qualificazioni. E ri-mane l’unico azzurro supersti-te, perché, nella notte di sabatoitaliana, Fabio Fognini (n. 22

del mondo) è andato in tilt do-po un combattuto primo setcontro il mancino Adrian Man-narino (n. 38), col quale avevagià patito una brutta sconfittaagli ultimi Us Open. Il ligure hamancato 5 set-point — 2 sul5-4 e 3 nel tie-break, suicidan-dosi poi col doppio fallo sul-l’8-8 -, s’è eclissato fino allo 0-5per poi recuperare tre games,senza però evitare il 6-3 decisi-vo. Oggi, nel 3° turno, Errani-Lisicki (1-2 nei precedenti) ePennetta-Stosur (5-0).

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Donne, 3° turno: Watson (Gbr) b. A. radwanska (Pol) 6-4 6-4; Svitolina (Ucr) b. Safarova (R.Cec) 7-6 (5) 7-5; secondo turno: Bencic (Svi) b. Jova-novski (Ser) 6-2 7-6 (2); Ivanovic (Ser)

b. Putintseva (Kaz) 6-3 6-1; Tsurenko (Ucr) b. Petkovic (Ger) 6-3 4-6 6-4; Wozniacki (Dan) b. Jabeur (Tun) 7-6 (3) 6-4; Azarenka (Bie) b. Flipkens (Bel) 6-2 6-4: Jankovic (Ser) b. Davis (Usa) 6-7 (5) 6-0 6-4; Bouchard (Can) b. Hradecka (R.Cec) 6-2 6-2; Sharapo-va (Rus) b. Wickmayer (Bel) 6-1 7-5; Stosur (Aus) b. Townsend (Usa) 6-4 6-2.Uomini, 2° turno: SEPPI b. Hanescu (Rom) 6-4 6-4; Mannarino (Fra) b. FOGNINI 7-6 (8) 6-3; Raonic (Can) b. BOLELLI 6-4 6-4; Dimitrov (Bul) b. Kyrgios (Aus) 7-6 (2) 3-6 7-6 (4); Young (Usa) b. Chardy (Fra) 6-4 6-2; Dolgo-polov (Ucr) b. Giraldo (Col) 6-1 7-6 (4); Anderson (S.Af) b. Del Bonis (Arg) 7-5 6-4; Monaco (Arg) b. Cilic (Cro) 6-4 6-4; Kokkinakis (Aus) b. Garcia-Lopez (Spa) 7-5 5-7 6-3; Murray (Gbr) b. Pospisil (Can) 6-1 6-3; Gulbis (Lat) b. Gimeno-Traver (Spa) 6-4 6-1; Cuevas (Uru) b. Nieminen (Fin) 4-6 7-5 6-0; Nishikori (Gia) b. Harrison (Usa) 6-4 6-4; F.Lopez (Spa) b. Roger-Vasselin (Fra) 6-7 (3) 6-4 6-4; Djokovic (Ser) b. Baghdatis (Cip) 6-1 6-3; Isner (Usa) b. Melzer (Aut) 6-3 6-4; Ferrer (Spa) b. Dodig (Cro) 4-6 6-1 7-6 (6); Tomic (Aus) b. Coric (Cro) 6-3 6-4.

Arianna Fontana, 24 anni, vanta un argento e 4 bronzi olimpici IPP L’arrivo di Karin Oberhofer, 29 anni: un bronzo storico GETTY IMAGES

Oberhofernella storiaUn bronzomai visto1Karin terza nella mass start: primo podio individuale femminile ai Mondiali

Andrea Buongiovanni

C inque medaglie mondia-li in due giorni: un oro,un argento e tre bronzi.

Arianna Fontana torna da Mo-sca con un bottino che scintil-la. La 24enne di Polaggia è aivertici da ormai una decinad’anni: lo sport azzurro, a unacosì, deve una lunga serie digrazie. La finanziera, al primoposto nei 1500 (storico risul-tato) e al terzo nei 500 di saba-to, ieri ha aggiunto il terzo nei1000 e, soprattutto, il secondonella classifica generale. Dasommare a un’altra splendidaterza piazza, quella conquista-ta in staffetta (specialità olim-pica, così come lo sono le tresingole distanze) insieme aElena Viviani, Lucia Peretti eArianna Valcepina, valtelline-si come lei. In una rassegnache nell’occasione ha celebra-to il 40° compleanno, l’argentoallround va addirittura a

eguagliare il miglior piazza-mento italiano (Fabio Carta,Vienna 1998) e il migliore diun’europea (l’olandese JoelleVan Koesveld, Amsterdam1990). Da libro dei record. Eda sommare ai bronzi di Shef-field 2011 e Shanghai 2012, acinque podi olimpici e ad al-trettanti ori continentali al-lround.

GARE Dopo i 1000, vinti dallasudcoreana Choi Minjeongsulla britannica Elise Christie,tutto si decide nei 3000 finali,ai quali hanno accesso solo lemigliori otto di graduatoria.Arianna ha ancora un marginedi 5 punti sulla stessa ChoiMinjeong, 18 sulla Christie e25 sulla cinese Fan Kexin. Il di-scorso medaglie è ristretto aloro. E l’allieva di Kenan Goua-dec, per mettersi l’oro più am-bito al collo, non può che fini-re davanti alla sudcoreana osperare finisca non meglio diquarta. I primi dei 27 giri sonodi controllo: Arianna sta nelleretrovie. A -10 tornate è anco-ra sesta. Poi l’andatura sale.L’azzurra non può più stare aguardare. E infatti: a -8 è quar-ta, a -5 addirittura seconda. «Aquel punto – racconta – con letre sudcoreane a far corsa su dime, ho tentato di sorpassareFan Kexin, nell’azione l’ho toc-cata e ho perso decimi prezio-si». Choi Minjeong, studentes-sa 16enne, si invola. E il titoloè suo. Arianna chiude quarta,quanto basta per conquistareun favoloso argento. «Quandosei a un soffio dall’impresa e fi-nisse così, un po’ ti rode – am-mette – ma sono felicissima.La medaglia più bella? Quellasui 1500». La prima d’oro.

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Riccardo Crivelli

L e tigri nascono anche danoi, tra l’aria che profumadi resina di pino sopra la

Valle d’Isarco. Hanno artigli affi-lati e nessuna paura, anche selassù a Caerna di Velturno, unpaesino di 200 abitanti, nel tem-po libero si dedicano a hobby ri-lassanti come la pittura e il giar-dinaggio. Ma dall’ultimo poligo-no della mass start, la gara dellegare del biathlon perché è unconfronto faccia a faccia dal pri-mo all’ultimo metro, Karin Obe-rhofer è uscita con la furia di-rompente di una belva a caccia.Di gloria e di storia.

IMPRESA Sugli sci delle sette le-ghe, la soldatessa dell’Esercito siavventa presto sulla ceca Souka-lova e soprattutto sulla bielorus-sa Domracheva, due califfe chepagano gli errori in piedi, laddo-ve Karin resta immacolata steri-lizzando le due pecche a terra.

Dopo due poligoni, era 19a, eadesso si ritrova a battagliare perla medaglia. Forse Domracheva,la regina di Coppa, paga l’avviofolle e resta senza gas, però laprogressione dell’azzurra rac-conta di un’impresa memorabi-le: il bronzo dietro la Semerenkoe la tedesca Preuss (che è ancorajunior...) è la prima medaglia in-dividuale di sempre al femminiledell’Italia nel biathlon.

TRE GIORNI Alla soglia dei tren-t’anni, Karin completa così unacrescita graduale e costante: finqui solida e affidabile soprattut-to in staffetta, dopo la delusionedel quarto posto nella sprint al-l’Olimpiade di Sochi ha trovatola forza di maturare ancora equest’anno è arrivata finalmentesul podio individuale in Coppa,seconda nella sprint di Hochfil-zen a dicembre. Nulla, rispettoalla fenomenale rincorsa di ieri:«Nell’ultimo giro ci ho provato,soprattutto quando mi sono resaconto che recuperavo sullaDomracheva. Dopo il quarto po-sto a Sochi, non avevo nessunavoglia di concedere il bis. Dietroquesta medaglia c’è un grandelavoro di tutti, dal c.t. Curtaz checi ha fatto fare un grande salto diqualità, fino agli skiman, ecce-zionali». E pensare che l’avviodei Mondiali, lassù nella desola-ta Kontiolahti, aveva preso unachina d’ombra: «Sono stati mo-menti difficili, i risultati non ar-rivavano ma i tecnici mi hannosempre stimolata a credere in me. C’è stato il bronzo della staf-fetta, e adesso questo altro podioincredibile. Sono felice, il bia-thlon è la mia vita, ora mi sonocompletata come atleta. Pensa acome può cambiare la vita in tregiorni». Le 72 ore della tigre.

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Allround uominiL’olandese Knegtbatte gli asiatici� UOMINI. 1000: 1. Park Se Yeong (S.Cor); 2. C. Hamelin (Can); 3. Shi Jingnan (Cina); 17. DOTTI; 27. CONFORTOLA. 3000:1. Knegt (Ola); 2. Park Se Teong (S.Cor); 3. Wu Dajing (Cina). Classifica: 1. Knegt (Ola) 63; 2. Park Se Teong (S.Cor) 63; 3. Wu Dajing (Cina) 55. Staffetta: 1. Cina; 2. Ungheria; 3. Olanda.DONNE. 1000: 1. Choi Minjeong (S.Cor); 2. Christie (Gb); 3. FONTANA; 22. VIVIANI. 3000: 1. Choi Minjeong (S.Cor); 2. Shim Suk-Hee (S.Cor); 3. Kim Alang (S.Cor); 4. FONTANA. Classifica: 1. Choi Minjeong (S.Cor) 89; 2. Fontana 68; 3. Shim Suk-Hee (S.Cor) 47; 4. Christie 45. Staffetta: 1. Sud Corea; 2. Cina; 3. Italia (Fontana, Peretti, Viviani, A. Valcepina).

Tra gli uominivince in volatalo sloveno Fak� UOMINI, 15 km mass start: 1. Fak (Slo) 36’24”9 (1); 2. Moravec (Cec) a 1”0 (1); 3. T. Boe (Nor) a 3”7 (1); 4. Bjoerndalen (Nor) a 10”2 (0); 18. DE LORENZI a 51”6 (2). Coppa: 1. M. Fourcade (Fra) 933; 2. Shipulin (Rus) 822; 3. Fak (Slo) 800. DONNE, 12.5 km mass start: 1. Valj Semerenko (Ucr) 34’32”9 (0); 2. Preuss (Ger) a 6”2 (1); 3. OBERHOFER a 12”6 (2); 4. Domracheva (Bie) a 14”7 (2); 5. Soukalova (Cec) a 26”2 (1); 27. WIERER a 3’19”2 (6). Coppa: 1. Domracheva 957; 2. Makarainen (Fin) 936; 7. WIERER 646; 9. OBERHOFER 542.

Andreas Seppi, 31 anni, numero 33 del mondo. L’anno scorso a Indian Wells l’allievo di Sartori ha perso con Wawrinka nel 3° turno AP

I PODI ALLROUNDANNO PIAZZAMENTO ATLETA

1998 ARGENTO CARTA

1996 BRONZO FAGONE

1999 BRONZO CARTA

2002 BRONZO CARTA

2011 BRONZO FONTANA

2012 BRONZO FONTANA

2015 ARGENTO FONTANA

PODI DI EUROPEIANNO PIAZZAMENTO ATLETA

1990 ARGENTO V. KOESVELD (OLA)

2001 BRONZO RADANOVA (BUL)

2002 BRONZO RADANOVA (BUL)

2011 BRONZO FONTANA

2012 BRONZO FONTANA

2015 ARGENTO FONTANA

2015 ORO KNEGHT (OLA)

I PODI AZZURRIANNO PIAZZAMENTO ATLETA

1979 3° WEISS SP U

1985 3° PASSLER SP U

1986 3° ITALIA ST U

1990 1° ITALIA ST U

1991 1° ITALIA SQ U

1993 1° ZINGERLE IN U

1993 1° ITALIA ST U

1994 1° ITALIA SQ U

1996 3° CATTARINUSSI SP U

1996 3° ITALIA SQ U

1997 1° PALLHUBER SP U

1997 2° CATTARINUSSI SP U

1997 3° ITALIA ST U

1999 2° FAVRE SP U

2000 3° CATTARINUSSI SP U

2001 2° CATTARINUSSI SP U

2011 3° HOFER MS U

2013 3° ITALIA ST D

2015 3° ITALIA ST D

2015 3à OBERHOFER MS D

LEGENDA SP=SPRINT; ST=STAFFETTA;

SQ=GARA A SQUADRE; IN=

INDIVIDUALE; MS=MASS START

GhiaccioRShort track BiathlonR

48 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

dedicare a loro questa vittoria».

Comunque una bella emozione…«Devo ammettere che ho provatodelle sensazioni importanti. An-che alla mia età non ci si abituamai, e quelle di stasera (ieri, ndr)sono state bellissime».

Ora viene il bello…«Personalmente sono sereno enon so quello che mi aspetterà,

ma non voglio nemmeno pensar-ci. Il nostro spirito è quello dipensare non solo ad una partitaper volta, ma addirittura ad unallenamento per volta e quindinella nostra mente non ci sono néi playoff e nemmeno la prossimagara di Latina, ma solo la ripresadella preparazione settimanale.Andiamo avanti cercando di otte-nere sempre il massimo e poi alla

Ci pensa Monopoli Perugia non passa neanche dal via 1Il 39enne sostituto di Baranowicz trascina Macerata: «Non ci si abitua mai a emozioni così»

Antonello Menconi PERUGIA

P ur senza riuscire a impor-re una netta supremazia,Macerata ha fatto bottino

pieno contro una Sir Safety cheinevitabilmente ha pagato le fa-tiche europee delle ultime duesettimane e la delusione perl’eliminazione dalla Cham-pions. La squadra di AlbertoGiuliani ha comunque trematonel primo set, soprattutto quan-do si è trovata sotto sul 24-20. Adare la svolta al PalaEvangelistici ha pensato Podrascanin, condue ace ed un attacco di vincen-te, che hanno spianato la stradaverso il successo non solo dellafrazione, ma del match stesso.Ma l’eroe di giornata è stato sen-za dubbio Natale Monopoli, chealle soglie dei quarant’anni (lìcompirà il 28 maggio) è tornatoad essere assoluto e lucidissimoprotagonista, non facendo af-fatto rimpiangere Baranowicz.Alla fine anche i tifosi bianco-rossi lo hanno osannato. «Nonera facile per me giocare questagara e nemmeno per la squadra,ma il merito di come è andata ècertamente dei miei compagni,che mi hanno permesso di gio-care con la massima tranquilli-tà. Non solo in partita, ma so-prattutto in settimana durantegli allenamenti sono stati fanta-stici, facendomi arrivare a gio-care questa gara nelle condizio-ni migliori. Li ringrazio e voglio

fine tireremo le somme».

Sono tre punti utili più alla classifi-ca o al morale?«Certamente per entrambi. An-che se non è una vittoria che spo-sta più di tanto il nostro modo dipensare e quindi nemmeno vo-gliamo guardare la classifica, an-che se vincere è sempre bello. So-prattutto con una squadra del va-lore di Perugia».

Nel primo set avete temuto di nonfarcela?«Ovviamente vincere quel set èstato fondamentale e se l’avessi-mo perso poi sarebbe andata in-dubbiamente in maniera diversa.Per noi il successo nella frazioneè arrivata quasi inaspettato e poiabbiamo trovato la spinta percontinuare a giocare bene nel re-sto della gara».

Ma è stato un set perso soprattut-to da Perugia o vinto da voi?«Nella pallavolo quando capita-no queste situazioni ci stanno en-trambe le cose. Certamente Peru-gia lo aveva in pugno e se lo è la-sciato sfuggire».

La sconfitta in Champions di Peru-gia ha influito su questa gara?«Per esperienza posso conferma-re che quando si perdono certegare in campo europeo poi si pa-gano ed occorre qualche giornoin più del solito per recuperaresia sul piano fisico ed anche psi-cologicamente».

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I MIGLIORI DELLA GIORNATA

PUNTI

291. W. Padura Diaz

VERO VOLLEY MONZA

2. Milan Bencz REVIVRE MILANO 24

2. Raydel Poey COPRA PIACENZA 24

4. Maurice Torres EXPRIVIA MOLFETTA 23

5. Vinicius REVIVRE MILANO 19

ACE

51. Raydel Poey

COPRA PIACENZA

2. Matey Kaziyski ENERGY T.I. TRENTO 4

3. Alen Sket 33. Sasha Starovic 3. Milan Bencz3. Stefano Patriarca 3. Maurice Torres

MURI

61. Elia Bossi

EXPRIVIA MOLFETTA

2. Andrea Semenzato TOP VOLLEY LATINA 5

2. Matteo Piano PARMAREGGIO MO 5

2. Simone Buti SIR SAFETY PG 5

2. W. Padura Diaz VERO MONZA 5

BEST SCORER

4531. Al. Atanasijevic

SIR SAFETY PG

2. Sasha Starovic TOP VOLLEY LATINA 431

3. Klemen Cebulj CMC RAVENNA 337

4. Stefano Giannotti TONAZZO PADOVA 336

5. Tine Urnaut TOP VOLLEY LATINA 334

LA CADUTA DEI GIALLIINFIAMMA IL FINALE

E alla decima Modenainciampa nella primasconfitta del ritorno.

I battitori di Latina costringono i Gialli alla peggior performance in ricezione del girone (28%) e a uno stop che riapre il campionato. Con qualche preoccupazione per Lorenzetti, perché adesso vengono le tre sfide (Trento, Verona e Macerata) in cui all’andata raccolse solo tre punti. Già il crocevia di sabato in casa coi trentini promette di lasciare il segno, forse decisivo, nella corsa al primo posto. Che è tutt’altro che platonico, visto che vale la Champions League. Ancora per il prossimo anno infatti (grazie a 7 punticini di vantaggio sulla Polonia nel ranking Cev: 403-396) conserviamo tre posti. Spetteranno alle due finaliste scudetto, e poi, tolte loro, alla miglior piazzata della stagione regolare. Ed è la ragione per cui a Macerata farebbero bene a fare un mezzobusto a Monopoli. Con l’infortunio a Baranowicz il turno di ieri sembrava fatto apposta per avvicinare Verona ai marchigiani. Invece è successo il contrario: la Lube consolida il terzo posto. Che di per sé non garantisce la Champions, ma di certo, in caso di mancata finale, è l’ultimo utile per qualificarsi.

PERUGIA 0

MACERATA 3

(25-27, 21-25, 22-25)

SIR SAFETY PERUGIA: Vujevic 8, Buti 7, Atanasijevic 17, Fromm 9, Barone 2, De Cecco 1; Giovi (L), Sunder, Tzioumakas, Beretta 1, Paolucci 2. N.e Maruotti, Fanuli (L). All. Grbic.

LUBE MACERATA: Stankovic 10, Monopoli 1, Kurek 9, Podrascanin 10, Fei 4, Kovar 3; Henno (L), Parodi 5, Sabbi 8, Paparoni (L), Bonacic. N.e. Sitti, Shumov. All. Giuliani

ARBITRI: Boris e Satanassi NOTE Spettatori 4000. Durata set: 31’, 30’, 27’; tot. 88’. Sir Safety: b.s. 19, v. 4, m. 10, s.l. 1, e. 27. Lube: b.s. 14, b.v. 5, m. 9, s.l. 2, e. 21. Trofeo Gazzetta: 6 Monopoli, 5 Stankovic, 4 Atanasijevic, 3 Podrascanin, 2 Buti, 1 Kurek (an.me.)

TABELLINI

LATINA 3

MODENA 1

(25-18, 25-20, 18-25, 25-21)

TOP VOLLEY LATINA: Semenzato 12, Sottile 1, Urnaut 15, Van de Voorde 12, Starovic 17, Skrimov 8; Manià (L), Rauwerdink, Pellegrino. N.e. Rossi, Davis, Ferenciac, Tailli (L). All. Blengini.

PARMAREGGIO MODENA: Verhees 8, Bruninho 4, Ngapeth 17, Piano 11, Vettori 12, Kovacevic 4; Rossini (L) Petric 9, Boninfante, Casadei, Ishikawa. N.e. Sala, Donadio (L). All. Lorenzetti.

ARBITRI: Santi-Cappello. NOTE Spettatori 2500. Durata set: 24’, 29’, 28’, 30’; tot. 111’. Top Volley: b.s. 14, v. 6, m. 12, s.l. 5, e. 19. Parmareggio: b.s. 14, v. 7, m. 10, s.l. 5, e.28. Trofeo Gazzetta: 6 Sottile, 5 Semenzato, 4 Urnaut, 3 Piano, 2 Van de Voorde, 1 Starovic. (p.a.)

Latina riportaa terra ModenaBravo Sottile

TRENTO 3

SANSEPOLCRO 0

(25-16, 25-19, 25-19)

ENERGY T.I. DIATEC TRENTO: Zygadlo 4, Lanza 14, Birarelli 6, Nemec 11, Kaziyski 13, Burg-sthaler 3; Colaci (L), Mazzone, Fedrizzi 1. N.e. Nelli, Giannelli, Galassi, Thei (L). All. Stoytchev.

ALTOTEVERE SANSEPOLCRO: Mazzone 5, Corvetta, Della Lunga 12, Aganits 3, Maric 13, Randazzo 6; Tosi (L), Lensi (L), Dolfo, Kaszap 1. N.e. Franceschini, Teppan, Daldello. All. Polidori.

ARBITRI: Tanasi e Pozzato.NOTE Spettatori 3.078, incasso 17.188. Durata set: 20’, 22’, 22’; tot. 64’. Energy T.I.: b.s. 12, v. 9, m. 9, s.l. 9, e. 18. Altotevere: b.s. 13, v. 3, m. 4., s.l. 4, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6 Lanza, 5 Kaziyski, 4 Zygadlo, 3 Maric, 2 Nemec, 1 Colaci. (niba)

La dura leggedel PalaTrentosu Sansepolcro

RAVENNA 3

VERONA 0

(25-18, 25-17, 25-15)

CMC RAVENNA: Cebulj 16, Ricci 4, Renan 17, Koumentakis 10, Mengozzi 7, Cavanna 1; Bari (L), Goi (L), McKibbin, Jeliazkov. N.e. Cester, Zappoli, Gabriele. All. Kantor.

CALZEDONIA VERONA: Coscione 2, Sander 9, Anzani 6, Gasparini 5, Deroo 7, Zingel 5; Pesaresi (L), White 4, Blasi, Bellei. Ne: Gitto, Centomo, Borgogno. All. Giani

ARBITRI: Sampaolo e Cesare.NOTE Spettatori 1836, incasso 7810. Durata set: 25’, 26’, 24’; tot. 75’. Cmc: b.s. 8, v. 6, m. 7, s.l. 6, e. 19. Calzedonia: b.s. 8, v. 1, m. 6, s.l. 3, e. 28. Trofeo Gazzetta: 6 Cavanna, 5 Renan, 4 Cebulj, 3 Koumentakis, 2 Mengozzi, 1 Bari. (s.cam.)

Cavanna ispiraRavenna volaVerona stesa

MILANO 2

MONZA 3

(20-25, 25-18, 25-19, 34-36, 11-15)

REVIVRE MILANO: Veres 18, De Togni 1, Bencz 24, Vinicius 19, Patriarca 7, Kauliakamoa; Rizzo (L), Valsecchi 10, Mattera 1, Preti, Temponi. N.e. Bermudez, Cerbo (L). All. Maranesi.

VERO MONZA: Botto 12, Gotsev 10, Padura Diaz 29, Galliani 8, Vigil Gonzales 8, Jovovic; De Pandis (L), Botin 7, Bonetti 5, Wang 3, Tiberti 2. N.e. Bonola, Procopio (L). All. Vacondio.

ARBITRI: Goitre e Sobrero.NOTE Spettatori 1348, incasso 2396 Durata set: 26’, 26’, 30’, 44’ 19’; tot. 145’ Revivre: b.s. 16, v. 8, m. 8, s.l. 17, e. 29. Vero: b.s. 20, v. 5, m. 10, s.l. 19, e. 35. Trofeo Gazzetta: 6 Padura Diaz, 5 Botto, 4 Bencz, 3 Tiberti, 2 Vinicius, 1 Botin (c.mus.)

Padura Diaztrascina Monzail derby è suo

ALBERTO GIULIANIALLENATORE MACERATA

UNA VITTORIACHE VALE TANTO

PER LA CLASSIFICA: QUESTI TRE PUNTI

SONO FONDAMENTALI

CLASSIFICA SQUADRE PT G. V. P.

MODENA 54 21 18 3

TRENTO 53 21 18 3

MACERATA 51 21 17 4

VERONA 44 22 15 7

PERUGIA 42 21 14 7

LATINA 38 22 12 10

RAVENNA 31 22 10 12

MOLFETTA 29 21 11 10

PIACENZA 22 21 7 14

MONZA 20 21 6 15

PADOVA 12 21 4 17

SANSEPOLCRO 10 21 3 18

MILANO 8 21 3 18

PLAYOFF

PROSSIMO TURNODOMENICA 22 MARZO, ore 18LATINA-MACERATAMONZA-PERUGIAMODENA-TRENTO (sabato 21/3)MOLFETTA-RAVENNAPIACENZA-PADOVASANSEPOLCRO-MILANORiposa:VERONA

RISULTATITOP VOLLEY LATINA 3PARMAREGGIO MODENA 1

CMC RAVENNA 3CALZEDONIA VERONA 0

SIR SAFETY PERUGIA 0LUBE MACERATA 3

EXPRIVIA MOLFETTA 3COPRA PIACENZA 2

ENERGY T.I.TRENTO 3ALTOTEVERE SANSEPOLCRO 0

REVIVRE MILANO 2VERO MONZA 3Riposava: TONAZZO PADOVA

Natale Monopoli, 39 anni, palleggia davanti all’allenatore (ed ex collega) di Perugia Nik Grbic LUBE/SPALVIERI

L'ANALISIdi MARIOSALVINI

PallavoloRSuperlega, 23a giornata

� (ni.ba.) Qualche giorno di stop per Sebastian Solè, il centrale argentino della Energy T.I. Diatec ha subìto una frattura alla base della falange ungueale del secondo dito della mano sinistra durante la gara di Coppa Cev con il Roeselare. Ma tornerà a disposizione già sabato in vista della trasferta di Modena, contro il Parmareggio nel match fra prima e seconda in classifica. IN TURCHIA (a.a.) Nel campionato maschile l’imbattuto Halkbank Ankara di Lorenzo Bernardi (Caponeri 2° allenatore, Contrario statistico, Giolito preparatore) senza l’infortunato Osmany Juantorena (è in Italia a curarsi) ha vinto la sfida tra italiani con il Ferenbahce di Wout Wijsmans (18, 46%, 2 muri) 1-3, mentre il Galatasaray di Flavio Gulinelli espugna il terreno del Bursa 2-3.DANZICA KO — (a.a.) Il Belchatow di Fabio Storti (2°) pareggia le serie vincendo gara-2 di semifinale playoff 3-1 battendo a Danzica la squadra di Andrea Anastasi eMarco Falaschi. Martedì è prevista l’altra gara con il Resovia 1-0 sullo Jastrzebski Wegiel di Piazza, Miale e Michal Lasko.

INFORTUNIO

Solè tornaper Modena

49LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1CANOA: TRICOLORI MARATONA A Torino, ai tricolori di canoa maratona, nel K2 uomini Balsamo-Moroni vincono su Bazzani-Graziani. Nel C2 vince Daher-Calvi. Nel K2 donne titolo alle sorelle Cicali, Stefania e Susanna.TUTTENOTIZIE

ATLETICAMARCIA: SUZUKI MONDIALENELLA 20 KM(si.g.) E’ durato solo una settimana il primato mondiale di Diniz nei 20 km di marcia su strada. A Nomi (Giap), città in cui vive, il 27enne Yusuke Suzuki ha vinto il suo 3° titolo asiatico con il nuovo record di 1h16’36” (38’05” ai 10 km), 26” meglio del francese. Classifica: 2. Kim Hyun Sub (Cor. S.) 1h19’13: 3. B. Singh (India) 1h22’58”.� SUPER BROMELL (si.g.) Ben 7 mpm ‘15 nei campionati Ncaa indoor di Fayetteville (Usa): su tutti il 20”19 del 19enne Trayvon Bromell nei 200, dopo 20”23 in batteria, tempo che lo porta al 3° posto nelle liste mondiali all time. In batteria è caduto, dopo 32 anni, il primato mondiale jr dei 60 hs donne ad opera di Dior Hall (8”01). Uomini. 60: Baker 6”52. 200. I: Bromell 20”19 (mpm ‘15). II: De Grasse (Can) 20”26 (r.n.). 400: Norwood 45”31; Taplin (Gren) 45”55. 800: E. Koech (Ken) 1’46”05. Batt: 8. LAHBI 1’51”91. 60 hs: McLeod (Giam) 7”45 (mpm ‘15=). Asta: Barber (Can) 5.91 (r.n.). Lungo: Dendy 8.28; Lawson 8.27. Triplo: Dendy 17.37 (mpm ‘15). Peso: Zunic (Cro) 21.11 (r.n.). 4x400: Texas A&M 3’02”86 (mpm ‘15). Donne. 60: Burchell (Giam) 7”12. 200: Jefferson 22”63. Batt: Prandini 22”55 (mpm ‘15). 400: Okolo 51”12 (mpm ‘15). 60 hs: K. Harrison 7”87. 4x400: Texas 3’28”48 (mpm ‘15). � MARATONA DI BARCELLONA (pe. m.) Il keniano Cheruyot e l’etiope Kassahero hanno vinto la maratona di Barcellona. Uomini: 1. Cheruyot (Ken) 2h08’16”; 2. Tolesa (Eti) 2h09’41”. Donne 1. Kassahero (Eti) 2h28’20”; 2. Dire (Eti) 2h29’10”.

BOXEWSB, ITALIA OKCONTRO GLI STATI UNITI(r.g.) Rotondo 5-0 dell’Italia Thunder sugli Usa nella seconda di ritorno delle Wsb a Roseto degli Abruzzi (Te), che consolida il quarto posto nel girone. Positivo rientro del massimo Fabio Turchi, fermo da due mesi. Prosegue la striscia vincente degli irlandesi e del capitano Mangiacapre. Kg 49: Barnes (Irl) b. Melik (Usa); 56: Conlan (Irl) b. Martinez; 64: Mangiacapre b. Pettis; 75: Cavallaro b. Campbell; 91: Turchi b. Temple. Situazione. Girone A. Marocco-Messico 2-3; Cuba-Algeria 5-0; G.B.-Ucraina 1-4; Russia-Cina 5-0. Classifica: Cuba 27; Russia 21; Ucraina 17; Messico 16; Marocco 10; G.B. 9; Cina 8; Algeria 3. Girone B. Italia-Usa 5-0; Azerbajan-Venezuela 5-0; Kazakistan-Polonia 5-0; Portorico-Argentina. Classifica: Kazakistan 27; Azerbajan 20; USA 19; Italia 16;, Portorico 14; Venezuela 11; Polonia 10; Argentina 1. � FIORDIGIGLIO (r.g.) A Siena il superwelter Orlando Fiordigiglio (21) batte Szabo (Ung. 14-9) sui sei round, ultimo test prima di battersi col francese Cedric Vitu (41-2) per il vacante Europeo. Altri match. Medi: Traversi (4) b. Voros (Ung, 7-19-2) kot 2. Gallo: c. Genovese (1-7) b. Marceddu (7-3)

EQUITAZIONESUPER TRUPPAVITTORIA A VIDAUBANA Vidauban (Francia) prestigiosa vittoria di Valentina Truppa. In sella a Fixdesign Chablis l’amazzone azzurra si è aggiudicata il Grand Prix Freestyle della tappa francese del World Dressage Masters con una percentuale del 74,925%. Battuto il tedesco Thomas Wagner (Amoricello) che ha avuto la stessa percentuale ma con la peggior prestazione artistica. Terza l’altra tedesca Bernardette Brune (Spirit of the age-73,575%).

FOOTBALL � IFL (m.l.) IFL 2015 (I Divisione). Week 2. Il derby di Roma va ai Marines Lazio. Risultati: Seamen Milano-Lions Bergamo 34-0; Giaguari Torino-Panthers Parma 14-28; Giants Bolzano-Rhinos Milano 36-27; Dolphins Ancona-Aquile Ferrara 41-7; Marines Lazio-Grizzlies Roma 34-12; Warriors Bologna-Briganti Napoli 24-6. Classifiche. Nord: Parma, Bolzano 1000 (2-0); Seamen Milano, Rhinos Milano 500 (1-1); Bergamo, Torino 0 (0-2). Sud: Lazio, Ancona, Bologna 1000 (2-0); Ferrara, Roma, Napoli 0 (0-2).

GINNASTICASERIE A ARTISTICABRIXIA PROTAGONISTA

Al MandelaForum di Firenze la terza tappa di serie A di ginnastica artistica, importante momento di verifica sulla strada degli Europei di Montpellier di metà aprile. Tra le donne si conferma la Brixia Brescia (166.450), grazie agli expoloit di Erika Fasana al volteggio (14.800) e alle parallele (14.450) e a una Vanessa Ferrari in recupero dalla mononucleosi ma ottima alla trave con il personale di 14.250. Bene anche la GAL (161.500) trainata sul secondo gradino da Carlotta Ferlito (55.900) ed Elisa Meneghini (54.700). Terzo posto per l’Artistica 81’ Trieste (159.250). Nella gara maschile la Ginnastica Pro Carate vince con 167 punti davanti a Ginnastica Meda ( 166.500) e Virtus Pasqualetti (164.250) orfana di Paolo Principi fermo per infortunio.

GOLFMOLINARI 15° A PRETORIAIl sudafricano George Coetzee ha vinto con 266 colpi (67 66 69 65, -14) lo Tshwane Open (European Tour)al Pretoria CC (par 70), a Waterkloof, dove Edoardo Molinari si è classificato 15° con 275 (66 66 71 72, -5) e Marco Crespi 63° con 285 (67 70 74 74, +5). Insieme a Molinari anche il Darren Clarke, capitano della squadra europea nella prossima Ryder Cup (2016).

HOCKEY GHIACCIO PLAYOFF SERIE AMILANO-ASIAGO SUB JUDICE(m.l.) All’Odegar sabato gara-3 della semifinale scudetto tra Asiago e Milano si era chiusa a favore degli Stellati padroni di casa 3-2 avanti 3-0 nella serie e quindi a un passo dalla finale. Ma l’incontro è sub judice e per il ricorso del Milano a seguito di un presunto errore tecnico di arbitri e cronometristi all’ 8’ del terzo periodo quando il risultato era già sul 3-2. Gara-4 domani all’Agorà milanese.� EBEL (m.l.) Il Bolzano avanti 4-1 perde 5-4 a Linz in gara-5 (su 7) dei quarti di finale. Il crollo nel terzo periodo. Adesso il team austriaco conduce 3-2 la serie con due match point a disposizione. Ieri Linz-Bolzano 5-4 (0-3, 1-1. 4-0). Reti del Bolzano: p.t. 5’22” Zisser, 8’20” Nesbitt, 17’08” Keller (3-0); s.t. 10’33” s.n. Nesbitt (4-1). Serie 3-2.

IPPICA� OGGI QUINTÉ A TARANTO Al Paolo Vi (inizio convegno alle 14.55) scegliamo Syrma (16), Sansicario (5), Special Pride (13), Seven Eleven Pink (10), Stella del Nord (14) e Seven (9). � SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica (15.05), Palermo (14.40). Galoppo: Varese (15).

NUOTO� CINQUINA VAN ROUWENDAAL (al.f.) L’olandese Sharon Van Rouwendaal, allieva di Lucas, vince 50-200 sl (26”53, 2’01”16), 50-200 dorso (29”31-2’12”43), 200 farfalla (2’15”10) a Sarcelles (Fra).� SCOZZOLI E PEATY (al.f.) A Edimburgo (Gb), Fabio Scozzoli nuota i 50 rana in 28”38 dopo aver toccato in 27”75 nelle batterie; vince Peaty in 27”47 (b. 27”11).

SPORT INVERNALIFONDO: BJOERGEN TRIONFA NELLA 30 DI HOLMENKOLLENMarit Bjoergen conquista per la quinta volta (prima donna a riuscirci) la 30 km di Holmenkollen (ieri a skating) di fondo e fa l’en plein della Coppa del Mondo assoluta, distance e sprint. La norvegese e’ la prima donna a riuscrci per due volte. Risulati. 30 km tc donne: 1. Bjoergen (Nor) 1h14’10”5; 2. Johaug (Nor) a 11”6, 3. Jacobsen (Nor) a 44”5. CdM (finale): 1. Bjoergeb 2172 (distance 962), 2. Johaug 1388 (857), 3. Weng (Nor) 1332 (692); 54. Debertolis 108.SNOWBOARDCROSS: MOIOLI QUINTA A Veysonnaz (Svi), nel secondo snowboardcross di Coppa, Michela Moioli chiude quinta e dopo la vittoria di sabato è terza in classifica generale, dietro a Moenne Loccoz (Fra) e Maltais (Can). Decisiva la gara di sabato prossimo a La Molina (Spa). Donne: 1. Maltais (Can); 2. Moenne Loccoz (Fra); 3. Trespeuch (Fra); 4. Gerber (Svi); 5. MOIOLI; 12. BRUTTO. Uomini: 1. Pullin (Aus); 2. Eguibar (Spa); 3. Hill (Can); 9. VISINTIN; 12. SOMMARIVA; 16. LEONI; 22. PERATHONER; 28. GODINO; 30. CORDI; 37. MATTEOTTI.

F ino all’ultimo Elisa DiFrancisca è stata indubbio se partire o no

per Cuba, per via dell’infor-tunio alla caviglia sinistrache le aveva fatto saltare latappa algerina. Adesso cheha trionfato quasi tre annidopo in Coppa del Mondo,la biolimpionica del fiorettoa Londra, non si è pentita diaver optato per il sì al viag-gio a L’Avana. «Sono feliceper questa vittoria e peraver vinto in un’isola che mipiace per il sole, l’ambientee le persone. Le emozioniforti stanno tornando, sobene che ad ogni torneo sa-rà sempre più difficile spun-tarla visto che per i giochiconterà solo arrivare tra leprime 2 del ranking e con lecompagne italiane sarà unalunga battaglia» affermaraggiante la trentaduennejesina dopo la finale domi-nata contro la russa Deri-glazova 15-5.

DA LONDRA L’ultimo suc-cesso di Elisa risaliva a pri-

ma del doppio trionfo olimpi-co, il 6 giugno 2012, quandoconquistò il successo a San Pie-troburgo.

DOMINIO A livello individuale,Elisa aveva vinto oltre ai Giochisoltanto agli Europei di Zaga-bria 2013 e Strasburgo 2014con il dominio iridato di Arian-na Errigo, assente a Cuba conl’altra infortunata Martina Ba-tini. Una prova straordinariaper la marchigiana che nel tor-neo ha concesso solo 8 stocca-te. Elisa ha iniziato la sua gior-nata superando 15-1 la giappo-nese Maki Ito, poi le compagneValentina De Costanzo, supe-rata per 15-7 e Carolina Erba inun assalto vinto con lo stessopunteggio. Ai quarti è poi giun-ta la vittoria contro la russa Ai-da Shanaeva 15-8, quindi l’as-salto di semifinale contro lasud coreana Hee Sook Jeon,vinto 15-6. E’ rimasta ai piedidel podio invece Valentina Vez-zali. La pluricampionessa ita-liana ha chiuso al 5° posto do-po essere stata sconfitta aiquarti dalla francese YsaoraThibus col 15-9.

r.r.

Risultati. Fioretto donne. Finale: Di Francisca b. Deriglazova (Rus) 15-5; semifinali: Di Francisca b. Jeon (S.Cor) 15-6; Deriglazova b. Thibus (Fra) 15-10. Quarti: Di Francisca b. Shanaeva (Rus) 15-8, Kiefer (Usa) b. Jeon (S.Cor) 15-14, Deriglazova (Rus) b. Prescod (Usa) 14-13, Thibus (Fra) b. Vezzali 15-9; ottavi: Di Francisca b. Erba 15-7, Jeon b. Cipriani 12-9,Vezzali b. Zagidullina (Rus) 15-10; sedicesimi: Di Francisca b. De Costanzo 15-7, Erba b. Golubytskyi (Ger) 15-8, Jeon (S.Cor) b. Volpi 15-7, Cipriani b. Rashidova (Rus) 14-13, Kiefer (Usa) b. Teo 15-14, Vezzali b. Varga (Hun) 13-1.

© RIPRODUZIONE RISERVATAElisa di Francisca, 32 anni BIZZI

SCHERMA

La Di Franciscatorna alla vittoriadopo tre anni1La fiorettista trionfa a Cuba in coppa del Mondo, non accadeva dal giugno 2012

� Andrea Lalli domina a Fiuggi (Fr) il cross tricolore e conquista il titolo, trascinando le Fiamme Gialle al successo di società, scudetto che in campo femminile va all’Esercito. Per le ragazze è l’ottavo titolo consecutivo. Le due squadre rappresenteranno l’Italia il prossimo anno nelle Coppa Campioni di club. Individualmente tra le donne ad imporsi è la triathleta Dossena, una conferma, considerando che già l’anno passato la bresciana si era classificata seconda. Soddisfatto alla fine l’azzurro delle Fiamme Gialle: «Il cross mi è sempre piaciuto, riesco ad esprimermi al meglio. Stavo bene ma non sapevo fino a che punto perché sto lavorando per la maratona di Rotterdam. Domenica a Roma farò un test fra i 25 e 30 km, per capire anche la situazione». Nella classifica

ATLETICA

Il cross tricolore a Fiuggi lancia Lalli Test a Roma e maratona a Rotterdam Titolo donne alla triathleta Dossena

Andrea Lalli, 28 anni è stato campione europeo di cross COLOMBO

� La pista piccola di Padova non fa sconti a chi deve girare all’esterno e così chi è andato al comando non ha lasciato scampo agli avversari. Prima è stata la volta di uno scatenato Santiago d’Ete (da Daguet Rapide) che ha dominato il Città di Padova al record della corsa di 1.11.5: Saikala nella sua scia non è riuscita a tenere il ritmo ed è finita 4ª, battuta da Sharon Gar e Superbo Capar. Stesso schema nel Padovanelle: Re Italiano Ur al comando a ritmo proibitivo, Radiofreccia Fi all’esterno presto in crisi e Royal Blessed buon secondo. 4ª corsa - GP Città di Padova - m 1640: 1 Santiago d’Ete (R. Andreghetti) 1.11.5; 2 Sharon Gar; 3 Superbo Capar; 4 Saikala; Tot.: 2,80; 2,05, 2,67 (12,18) Trio: 287,09. 7ª corsa - GP Padovanelle - m 1640: 1 Re Italiano Ur(E. Bellei) 1.12.4; 2 Royal Blessed; 3 Per Amore Gual; 4 Orleans Om; Tot.: 3,09; 2,00, 5,67, 9,50 (52,42) Trio: 1.051,70� SAN SIRO VIA Partita la stagione del galoppo di San Siro (quasi 5mila in tribuna) e vittoria di Morrocoy (F. Bossa) su Screaming Eagle nel Pr. d’Apertura (hand.-m 1600).

IPPICA

A Santiago d’Etee Re Italianoi GP di Padova

La vittoria di Santiago PERRUCCI

MODENA-CONEGLIANO 3-0(27-25 25-17 25-20)LIUJO: Piccinini 8, Folie 9, Fabris 16, Rosseaux 18, Heyrman 9, Ferretti 1,;Arcangeli (L), Rondo, Crisanti, Maruotti, Petrachi. Ne Kostic, Ikic. All. Beltrami. IMOCO: Barcellini 8, Adams 11, Glass 2, Oszoy 13, Barazza 3, Nikolova 7; De Gennaro (L), Vasilantonaki 2, Furlan, Fiorin. N.e. Katic, Boscoscuro. All. Chiappini. ARBITRI: lese e Braico.NOTE Spettatori 3500; Durata set 28’ 22’ 24’; totale 74’. Liu Jo b.s. 5, v. 2, muri 15, s.l. 2, e.p. 17; Imoco: b.s. 17, v. 3, m. 4, s.l. 5, e. 28. T. G.: 6 Rosseaux, 5 Fabris, 4 Ferretti, 3 Folie, 2 Oszoy, 1 Heyrman. (p.r.)PIACENZA – BUSTO 3-0(25-19, 25-22, 25-16)REBECCHI NORDMECCANICA: Sorokaite 15, Leggeri 6, Van Hecke 17, Di Iulio 11, Wilson 5, Dirickx 3; Cardullo (L), Valeriano. Ne: Borgogno, Angeloni, Poggi (L), Caracuta, Kozuch. All. GaspariUNENDO YAMAMAY: Wolosz, Havelkova 9, Pisani 2, Diouf 3, Marcon 5, Lyubushkina 9; Leonardi (L), Perry 11, Camera, Aelbrecht 1, Degradi. Ne: Rania. All. ParisiARBITRI: La Micela e PianaNOTE Spettatori 2700, inc. 13000. Durata set: 28’, 28’, 25’; tot. 81’. Rebecchi Nordmeccanica: b.s. 9, v.2, m. 9, 2a l. 8, e. 18. Unendo Yamamay: b.s. 9, v. 3, m. 6, 2a l. 2, e. 17. T.G. 6 Van Hecke, 5 Sorokai-te, 4 Di Iulio, 3 Perry, 2 Leggeri, 1 Lyubushkina (m.mar)SCANDICCI-CASALMAGGIORE 1-3 (14-25, 27-25, 18-25, 22-25) SAVINO DEL BENE: Lipicer Samec 14, Stufi 11, Vincourova 2, Usic 5, Garzaro 5, Vanzurova 6; Ruzzini (L), Perinelli , Scacchetti, Muresan 15. N.e.: Lussan, Menghi. All.: Bellano.POMÌ CASALMAGGIORE: Tirozzi 12, Stevanovic 7, Skorupa 4, Gennari 17, Gibbemeyer 13, Bianchini 20; Sirressi (L), Ortolani 1. N.e.: Quiligotti, Klimovic, Agrifoglio. All.: Mazzanti. ARBITRI: Turtù e Valeriani.NOTE Spettatori 1200. Durata set: 20’, 30’, 24’31’: totale 105’. Savino del Bene: b.s. 8, b.v. 2. m. 12, s.l. 4, e. 26. Pomì: b.s. 10, b.v. 5, m. 16, s.l. 5, e.23. Ammonita Sirressi 2°. T. Gazzetta: 6 Bianchini, 5 Gennari, 4 Muresan, 3 Stufi, 2 Gibbemeyer, 1 Lipicer Samec. (a.p.)FORLI’ –MONTICHIARI 0-3(19-25; 18-25; 18-25)VOLLEY 2002 FORLI’: Ventura 9, Neriotti 10, Stoltenborg 3, Guasti 7, Nazarenko 3, Koleva 9; Filipova (L), Lancellotti, Potokar 2. All. Vercesi.METALLEGHE SANITARS: Dalia 2, Brinker 11, Olivotto 11, Tomsia 17, Vindevoghel 4, Gioli 7; Carocci (L), Serena 1, Mingardi 1, Milani. All. Barbieri.ARBITRI: Frapiccini, Saltalippi.NOTE Durata set: 23’, 23’, 21’; tot: 67’. Forlì: b.s. 5, v. 6, m. 6, s.l. 3, e. 24. Montichiari: b.s. 6, v. 5, m. 10, s.l. 1, e. 18. T. Gazzetta: 6 Tomsia, 5 Olivotto, 4 Neriotti, 3 Brinker, 2 Koleva, 1 Gioli. (s. col.) URBINO-FIRENZE 1-3(16-25, 22-25, 25-23; 26-28)ZETA SYSTEM: Santini 9 , Leggs 14, Fresco 2, Lestini 14, Walker 4, Agostinetto; Bruno (L) , Vujko 5, Giacomel Zecchin 3 Spelman 13, All. De BrandtIL BISONTE: Pietrelli 10, Mastrodicasa 8 , Petrucci 1, Negrini 10, Bertone 11, Turlea 18; Parrocchiale (L), Liliom 3, Pascucci 5,Vingaretti N.e. Poggi, Savelli All. Vannini.ARBITRI: Bellini e PulettiNOTE Spettatori 402 circa. Incasso 864. Durata set: 23’, 27’,26’, 32 tot. 108’. Zeta System Urbino: battute sbagliate 13, , muri , 2ª linea 9, errori 15 Il Bisonte San Casciano b.s. 2 b.v. 6 muri 6 2ª linea 12, e. 18 Trofeo Gazzetta: 6 Negrini 5 Santini, 4 Turlea, 3 Pietrelli, 2 Spelman, 1 Lestini (m.n.f.)Novara ha conquistato il primo posto in regular season con anticipo. CLASSIFICA Novara 52; Modena 45; Casalmaggiore 44; Piacenza, Conegliano 35; Busto 34;Bergamo, Montichiari 31; Firenze 23; Scandicci 21; Forlì 5; Urbino 4. PROSSIMO TURNO Sabato 21: Casalmaggiore-Piacenza. Domenica 22: Conegliano-Novara; Forlì-Bergamo; Busto-Modena; Montichiari-Urbino; Scandicci-Firenze.

VOLLEY FEMMINILE

totale gli uomini della Trieste Atletica e le donne dell’Atletica Brescia 1950 (già vincitrici nel 2014) si aggiudicano la combinata ed il titolo di club campioni italiani di corsa campestre. Nella junior maschile conferma dei campioni uscenti de La Fratellanza 1874 Modena con 14 punti. Ancora Atletica Brescia 1950, prima nella femminile con 10 punti. Per finire negli Allievi successo dell’Atl. Lecco-Colombo Costruzioni con 67 punti. Scudetto Allieve infine alle ragazze dell’Atl. Bergamo 1959 Creberg.

Giorgio Lo Giudice

UOMINI: 1. Andrea Lalli (FFGG) 29’55”, 2. Irabaruta, 3. Chatbi, 4, Ndiema, 5. El Otmani, 6. Koech. Junior: 1. Crippa. Allievi: Mfamara. DONNE: 1. Jepkurgat, (Rcs Roma Sud) 27’21”, 2. Mukasakindi, 3. Dossena, 4. Dal Ri, 5. Wessteiner, 6. Maraoui. Junior: 1. Reina. Allieve: 1. Zenoni.

50 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il sindacalista Landini ha creato un movimentoo solo un altro partito?1Leader della Fiom, pensa a una “coalizione sociale” anti-Renzi Ma nella sinistra c’è tanta concorrenza e troppa confusione

di GIORGIO DELL’[email protected]

Qual è l’interpretazione au-tentica dell’espressione «coali-zione sociale» o forse «Coali-zione sociale» (con la maiu-scola) messa in circolo daMaurizio Landini, leader del-la Fiom, l’altro giorno? Eccoquello che si chiedono militan-ti, intellettuali e giornalistiche tentano di capire.

1 L’altra sera, nella tra-smissione di Fabio Faziosu RaiTre, Gramellini ha

letto le definizioni di wikipedia

e stabilito che «coalizione so-ciale» = partito.Landini dice di no e credo cheabbia ragione. L’idea è quelladi aggregare tutti quelli che so-no già organizzati in qualchemodo nella società e che nonsono d’accordo con le cose cheMatteo Renzi fa e con quelleche vuole fare. Questo insiemedi realtà, sapendo già che nonpotrà influire sugli apparatiperché degli apparati Renzi osi è già impossessato o avràbuon gioco a impossessarsipresto, intende agire da fuori.Nelle piazze o con strumentiextra-parlamentari, come il re-ferendum. È già stata annun-

ciata l’intenzione di indire unreferendum per l’abolizionedel Jobs Act, cioè la riforma dellavoro appena varata dal go-verno. La Cgil s’è molto irritataperché andare in piazza sottole insegne di “Coalizione socia-le”, così come vuol fare Landi-ni con la sua nuova alleanza oaggregazione di sigle, non saràcome andare in piazza sotto leinsegne della Cgil. A sinistrac’è concorrenza. E del resto: asinistra c’è sempre stata con-correnza.

2 La Camusso, la segretariadella Cgil a cui la Fiom (inteoria) fa capo, dice che

non ne sapeva niente.Ieri, ospite della trasmissionetelevisiva di Lucia Annunziata,Landini ha detto che invece sa-peva e che, fino ad ora, non sisono sentite obiezioni. Quelliche se ne intendono diconoche Landini punta alla segrete-ria, dove si insedierebbe allascadenza del mandato dellaCamusso (2018) o magari an-che prima. Far politica da fuo-ri, far politica senza farsi eleg-gere. Può essere un’astuzia,anche per non andare mai allaverifica numerica o percentua-le dei consensi effettivi.

3 Landini ha pochi consen-si?Landini è il segretario dei

metalmeccanici Cgil. Ha persola battaglia contro Marchion-ne alla Fiat. Ha indetto uno sciopero a Pomigliano d’Arco egli sono andati dietro in cinque(cinque di numero). Ha indet-to uno sciopero a Melfi e han-no aderito il 2,8% dei lavorato-ri. L’idea del referendum abro-gativo del Jobs Act, del resto,Susanna Camusso l’aveva lan-ciata prima di Landini e Landi-ni, insinuandola nei discorsi diquesti giorni, gliela sta pratica-mente scippando da sotto il na-so. Il fatto è che nel mondo so-no seducenti i movimenti allaSyriza o alla Podemos (il movi-mento di sinistra nato in Spa-gna sulla scia degli indigna-dos) e nella nostra sinistra c’èmolta voglia di andar dietroagli Tsipras e ai Varoufakis. InItalia esiste pure un’infelicitàprovocata dall’attivismo delsegretario-premier del Pd e an-che di questa infelicità si vor-rebbero raccogliere i frutti:smania Landini, ma si agita an-che la Boldrini, e abbiamo Ci-vati, e abbiamo Fassina e ab-

IL FATTODEL GIORNOLA NUOVA INIZIATIVA

biamo Bersani, e abbiamoVendola e di sicuro mi sto di-menticando qualcuno perchécomunque in quel vasto mon-do girano ancora i Marco Riz-zo, gli Oliviero Diliberto, gliAngelo Bonelli, ogni tanto ri-spunta persino Luca Casarini(quello dei movimenti noglobal). Landini ha tiratodentro Gino Strada, per nonparlare di Antonia Ingroiache prese il 2% e a quanto pa-re crede nel fatto che il movi-mento di Landini potrebbedargli una seconda occasio-ne. Per non parlare di Vene-zia, dove l’ex magistrato, og-gi senatore, Felice Casson,appoggiato dall’ala civatia-na, Rifondazione e Sel, havinto le primarie e avrà lacandidatura democratica asindaco (battuti i renzianiPellicani e Molina).

4Ma tutti questi non po-trebbero mettersi insie-me, senza dividersi, e

andare all’attacco dell’odiatoRenzi?E chi comanderebbe questasimpatica armata rossa? Per-ché è purtroppo necessariorassegnarsi al fatto che a sini-stra, da un certo momento inpoi, è stata sempre una que-stione di leadership, e sia pu-re di leadership mascherata.Per tutti questi anni, i capi (ocavalli di razza) della sinistrasi sono battuti obbedendo al-la filosofia: non importa chenon possa vincere io, ma disicuro non permetterò chevinca tu. L’antiberlusconismogeneralizzato ha in parte na-scosto questo vizio di fondo.Il renzismo lo ha reso visibi-le: chi impugnerà la bandieracontro il segretario dei de-mocratici in nome della lottaantifascista? Questo è il pro-blema.

5Quando l’altro giornoLandini ha lanciato il suomovimento, chi ha par-

tecipato ai lavori?Soltanto i più fidati dei suoisostenitori. Quelli di Sel sonostati fatti uscire dalla sala dicorso Italia (la sede della Cgila Roma), idem quelli delM5S. Non parliamo dei gior-nalisti, lasciati sotto la piog-gia, ammessi nell’andronesolo per pietà e accompagna-ti dalle guardie Fiom anche alcesso. Un modo singolare difare coalizione sociale eaprirsi alla coesione sociale.

Gli esempi a cui ispirarsi in Europa non mancano, dai greci di Syriza agli spagnoli di Podemos

È evidente la frattura con la Cgil della Camusso In ballo, forse, c’è anche la sfida per la segreteria

LA CHIAVE

ERA AI DOMICILIARI

Suicida giudicecalabrese: aveva rapporticon le cosche

N ell’ultima intervista ave-va continuato a dirsi in-nocente: «Sono stato leg-

gero. Mi pento di aver infangatola toga, ma non sono un corrot-to». Ieri, poi, l’ex gip del Tribu-nale di Palmi, Giancarlo Giusti,48 anni, ha deciso di farla finitae si è impiccato nella sua abita-zione di Montepaone, nel Ca-tanzarese. In quella casa era aidomiciliari dopo essere statoarrestato due volte nel 2012 enel 2014 su richiesta della Ddadi Milano prima e dei giudici diCatanzaro dopo. E in carcere, aOpera vicino Milano, aveva giàprovato a togliersi la vita senzasuccesso. Sospeso e infine al-lontanato dalla magistratura,era stato condannato e destina-to agli arresti domiciliari, rifu-giandosi nel piccolo centro do-ve viveva una sorella. Le accuseerano state pesanti: aver favori-to Lampada e, successivamen-te, aver ricevuto 120 mila europer consentire la scarcerazionedi tre elementi di spicco diun’altra cosca, quella dei Bel-locco. La botta definitiva era ar-rivata con la conferma in Cassa-zione di una condanna a 4 anni.

NEGAVA Giusti continuava a negare, spiegando di aver fre-quentato Lampada ignorandoche fosse un boss: «C’era unrapporto affettivo amicale, glivolevo bene (...) Ho sbagliatoad accettare che mi pagassedonne e cena ma non gli ho con-cesso nulla in cambio». Neppu-re una parola, però, su quellaseconda accusa giunta in segui-to: aver fatto scarcerare in cam-bio di soldi altri ‘ndranghetisti.

m.a.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giancarlo Giusti aveva 48 anni ANSA

Maurizio Landini, 53 anni, leader della Fiom dal 1°giugno 2010. Ha iniziato a lavorare a 17 anni come saldatore

� Il senatore civatiano Felice Casson ha vinto ieri le primarie del centrosinistra a Venezia e sarà il candidato sindaco: percentuali oltre il 50%, battuti glialtri due candidati, anche loro di area Pd ma vicini a Renzi, Jacopo Molina e Nicola Pellicani. Buona l’affluenza: circa 13 mila i voti, in linea con le primarie del 2010.

IL SENATORE CIVATIANO

Primarie a VeneziaVince Casson Buona l’affluenza

� Il 9 gennaio scorso Amedy Coulibaly, detto “Doly”, fa irruzione sparando con due kalashnikov nel supermercato di prodotti kosher Hyper Cacher di Parigi. In quelle ore la capitale francese è sconvolta dall’assalto a «Charlie Hebdo», avvenuto il 7 gennaio. Coulibaly uccide 4 persone, prende alcuni ostaggi e viene poi ucciso dalla polizia. Ieri il supermarket ha riaperto i battenti, interamente rinnovato e una lunga fila di clienti si è formata davanti alle casse fin dal mattino. Il personale è cambiato: i precedenti commessi e cassieri sono ancora in gran parte sotto shock. «Con questa riapertura vogliamo sottolineare che la vita sarà sempre più forte della barbarie», ha spiegato Laurent Mimoun, dirigente del gruppo Hyper Cacher.

L’ASSALITORE IL 9 GENNAIO FECE 4 VITTIME

L’esterno del market Hyper Cacher che ha riaperto a Parigi ANSA

Parigi, 2 mesi dopo la strage riaperto il market kosher

I pm Boccassini e Bruti Liberati

� Prova di forza delle opposizio-ni in Brasile che hanno portato ieri in piazza più di un milione di persone in quasi 50 città per pro-testare pacificamente contro il governo di sinistra, la corruzione e per chiedere l’impeachment della presidente Dilma Rousseff. Una galassia con ideologie diffe-renti ma unita nella lotta dopo l’ultimo scandalo di tangenti ver-

sate dal monopolista petrolifero pubblico Petrobras a politici (sotto inchiesta in 54, tra governo e opposizione). La marcia più imponente a San Paolo, feudo del centrodestra sconfitto alle presidenziali dello scorso ottobre.

CHIESTO L’IMPEACHMENT

Proteste in BrasileUn milione in piazza contro la Rousseff

Proteste anti-Dilma a Brasilia AP

� Ilda Boccassini è stata «attaccata spesso in modo vergognoso» per il caso Ruby, «dimenticando che a lei e ai suoi collaboratori della dda diMilano si devono in questi anni le più importanti indagini sulla ‘ndran-gheta che siano state fatte a livello nazionale». Dopo qualche giorno di silenzio, il procuratore della Repubblica, Edmondo Bruti Liberati, è sce- so in campo per difendere l’aggiunto che 4 anni fa ha coordinato l’in-chiesta sulle feste di Arcore. Inchiesta per cui Silvio Berlusconi è stato condannato a 7 anni in primo grado, mentre in secondo e in terzo è stato assolto. Mercoledì scorso, all’indomani del verdetto definitivo, la Boccassini è stata ancora bersagliata da critiche del centrodestra per aver «dato vita a un processo sul nulla». «Indagine doverosa», ha repli-cato Bruti Liberati dicendo che il costo è stato solo di 66 mila euro.

IL PROCURATORE CAPO DI MILANO: «INDAGINE GIUSTA»

Bruti Liberati in difesa della Boccassini«Attacchi vergognosi sul caso Ruby»

NOTIZIE TASCABILI

� «Dobbiamo parlare con Assad»per una soluzione politica in Siria. Parole del segretario di Stato Usa John Kerry che segnano la svolta:per la prima volta l’America non definisce il regime di Damasco come «illegittimo» e ammettela necessità di «negoziare» per combattere l’Isis. In un’intervista alla Cbs, ha detto che si sta già lavorando in questa direzione.

L’ANNUNCIO DI KERRY

Svolta americana«Bisogna negoziarecon Assad in Siria»

� Un omosessuale di 21 anni venerdì notte è stato aggredito su un bus a Torino, mentre tornava a casa assieme ad un amico dopo una serata passata in discoteca. Alcuni ragazzi hanno iniziato a insultarli, quindi uno dei giovani ha colpito il 21enne con un pugno in faccia, ferendolo all’occhio. Il ragazzo ha denuncia-to l’aggressione alla polizia.

FERITO ALL’OCCHIO

Insulti e pugni a un ragazzo gay sul bus a Torino

AltriMondiR

51LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

REALITY: «ALTAINFEDELTÀ»

LE TRE VERSIONIDELLE CORNA:LUI, LEI, L’ALTRO

Dopo la falsa lettera di un marito tradito apparsa sul «Corriere della Sera» e diventata virale sui social network, parte stasera su Real Time «Alta infedeltà», 20 episodi sul tema dei tradimenti. Storie vere riprodotte attraverso ricostruzioni e interviste ad attori che parlano in prima persona e ricostruiscono la vicenda da tre punti di vista: lui, lei, l’altra (o l’altro). DA VEDERE STASERA SU REAL TIME ALLE 20.40

La Luna del mattinovi ammoscia un cicinìn: reagite e siate più pratici. Da metà giornata tutto migliora e emana afror di successo. E di piacer suino.

21/3 - 20/4ARIETE

6

Mattinata un cicinìn inversa e di impicci, pomeriggio, però, di piaceri, anche legati a viaggi. Fornicazione con partecipazione intensa.

23/9 - 22/10BILANCIA

6

Creatività e brio sono (quasi) massimi in mattinata. Da metà giornata lavoro e/o family potrebbero mettervi gli zebedei nel mixer. Prevenite, magari.

21/4 - 20/5TORO

6 +

Mattinata di relax, consensi, soddisfazioni. Ma nel pomeriggio certa gente potrebbe essere scorretta e ammosciare il suino inside you.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6 +

La mattina sembrerebbe ingrippata da ansie e spese: occhio. Il pomeriggio, invece, ristora mucho. Meraviglie amorosee danze sudombelicali.

21/5 - 21/6GEMELLI

6 +

Lavoro, finanze, amore: tutto vi gratifica mucho, tutto dipinge di rosa il vostro inizio di settimana. Il sudombelico valuta intanto numerose proposte.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7,5

La settimana inizia con la marcia bassina. Così, lavoro, affetti e quattrini vi provocano qualche fitta colitica. E ci son latitanze suine. Be pazient.

22/6 - 22/7CANCRO

6

Fino a metà giornata gestirete benissimo il lavoro, eventuale faccende finanziarie, cose d’amore. Pomeriggio e sera pragmatici, edonistici, placidi.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6,5

Gli zebedei annaspano nelle sabbie mobili. State su: lavoro e amore saranno presto favoriti. Il sudombelico sonnecchia, stranamente.

23/7 - 23/8LEONE

5,5

L’umore sfigoplumbe, stamani, potrebbe nuocere al lavoro: dribblate chi ha scarsi neuroni. Pomeriggio vincente su tutta la linea, pure suina.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6

Il lavoro stamani è premiato dalla Luna. Ma nel pomeriggio potreste vedere tragedie, presagi di sfighe e minacce di autopsia ovunque. Ussignùr, state su.

24/8 - 22/9VERGINE

6

Con creatività e disinvoltura potete approdare a risultati brillanti nel lavoro. Dal pomeriggio evitate le sfigolagne. Sudombelico mucho vorace.

20/2 - 20/3PESCI

6,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

Kamikazein due chieseÈ strage in Pakistan1Talebani in azione: uccisi in 15Il Papa: «Cristiani perseguitati»

BOICOTTAGGIO SOCIAL

Elton John attaccaDolce & GabbanaLite sui figli dei gay

A UN ANNO DALLA CRISI

Putin: «In Crimea ero pronto all’atomica»1Il leader russo in un’intervista alla tv di Stato«Il rischio c’era se gli Usa fossero intervenuti» Intanto continua il mistero sulla sua assenza

Filippo Conticello@filippocont

Q uelli di Jamat-ul-Ahrar,integralisti intrecciati aitalebani, fanno ormaiconcorrenza all’Isis:

hanno rivendicato l’ennesimastrage di cristiani, nuovo san-gue sparso sul Pakistan. I ka-mikaze hanno colpito due chie-se a Lahore, capitale del Punjabe grande centro universitario eculturale: uccisi 15 fedeli cheassistevano alle messa, feritealtre 78 persone e 30 sono gra-vissime. Tutto a pochi minuti emetri di distanza: colpite lachiesa cattolica St John’s Chur-

ch e la cristiana Christ Church.Poteva andare peggio perchégli attentatori sono stati primabloccati dagli agenti e c’erano350-400 persone in zona.

NEL MIRINO Ancora una voltaecco esibita al mondo la duris-sima vita delle minoranze reli-giose perseguitate in Pakistan e

la minaccia dell’estremismoislamico che vorrebbe portarela Sharia anche da quelle parti.Stavolta, però, gli attentati han-no avuto un’ulteriore coda vio-lenta: dopo il panico ed il fuggifuggi, una folla di manifestantiinferociti ha preso possesso del-le strade di Lahore, sottraendoagli agenti due sospetti terrori-sti. Hanno fatto una brutta fine:torturati in strada, bruciati vivitra i flash. E migliaia di perso-ne, esasperate e armate di maz-ze, hanno danneggiato le vetri-ne dei negozi e le auto in sosta,assaltando anche una stazionedella metro. Altro gesto insolitoper una comunità piuttosto pa-cifica, ma la comunità cristia-

na, per lo più povera ed emargi-nata, ha visto crescere l’ostilitàtra attentati e accuse di blasfe-mie. Lo ha ribadito anche Fran-cesco, addolorato durante l’An-gelus: «Prego il signore perchéquesta persecuzione contro icristiani, che il mondo cerca dinascondere, finisca», ha detto ilPapa. Intanto, le autorità han-no deciso tre giorni di lutto e ilpremier Nawaz Sharif, origina-rio proprio del Punjab, ha par-lato di un attacco «a tutto loStato». Eppure moltissimi cri-stiani pachistani lo accusano difare poco per proteggerli: vedo-no un governo veloce soltanto afare le condoglianze.

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Le proteste dei cristiani a Lahore dopo gli attacchi talebani di ieri AP

E cco la frase che ha fattoscatenare il putiferio:«Non mi convincono i

figli della chimica, i bambinisintetici, uteri in affitto, semiscelti da un catalogo. L’hadetta Domenico Dolce inun’intervista, riferendosi aifigli in provetta. Una fraseche non è proprio andata giùa Elton John, che dai suoi ac-count social ha lanciato unacampagna di boicottaggiocontro il marchio Dolce &Gabbana cui hanno aderitoartisti come Ricky Martin eCourtney Love e pure la extennista Martina Navratilo-va. «Come vi permettete didire che i miei meravigliosi fi-

gli sono sintetici?», ha scritto ilcantante, che ha due figli otte-nuti con la fecondazione in vitrocon il marito David Furnish, inti-mando a Dolce e Gabbana di«vergognarsi»: «Il vostro pensie-ro arcaico è fuori tempo: propriocome le vostre creazioni di mo-da». Sul profilo Instagram di El-ton John è comparso il commen-to “Fascist!”, firmato da quelloche sembrava Stefano Gabbana,subito cancellato. Dalla Thailan-dia, dove sono in vacanza, i duestilisti hanno smorzato la pole-mica: «Sono siciliano — spiegaDolce — e sono cresciuto con unmodello di famiglia tradiziona-le(....) Ho parlato per me, senzagiudicare le decisioni altrui».

SCONTRO FRA JET: PILOTI SALVI� Terrore nei cieli della Malesia: due jet di un pattuglia acrobatica indonesiana si scontrano in esercitazione e i piloti si lanciano con il paracadute, riuscendo a salvarsi. Il filmato, caricato su Instagram, ha fatto il giro del mondo (foto Epa).

«E ravamo preparati alpeggio». Ovvero, usa-re le armi atomiche in

Crimea. Parola del leader russoVladimir Putin in un’intervistache la tv Russia 1 ha trasmessoieri ma che è stata registratanei giorni scorsi. A un anno didistanza dal referendum concui la penisola sul Mar Nero de-cise l’annessione alla Russia,Putin spiega: «Dissi franca-mente ai miei colleghi occiden-

tali che la Crimea è nostro sto-rico territorio». E, nella tensio-ne di quei giorni, il Cremlinonon avrebbe escluso una esca-lation nucleare se gli Stati Unitied i loro alleati fossero interve-nuti. Ma Putin si “limitò” a in-viare militari senza simboli sul-le divise, che occuparono sitistrategici. Il presidente ha an-che parlato della crisi in Ucrai-na, accusando Washington diaver addestrato i nazionalisti: sono gli Usa, per il presidente,«i “burattinai” del golpe a Kievche portò lo scorso anno alladestituzione di Ianukovich».

FEBBRE O GOLPE Intanto, però,

Putin non appare in pubblicodal 5 marzo: oggi è in agendaun summit con il presidente delKirghizistan, ma le voci si rin-corrono. Secondo un quotidia-no austriaco il leader ha pro-blemi alla schiena e viene cura-to da uno medico viennese,mentre la tv russa dell’opposi-zione Dozhd parla di «bruttainfluenza». Il Cremlino nonfornisce indicazioni e così c’èchi, come l’ex ambasciatoreisraeliano a Mosca, Zvi Magen,azzarda: «Il movimento dei mi-litari a Mosca indica che c’è uncambio di governo».

f.riz.© RIPRODUZIONE RISERVATA

RDopo l’attentato, nel Punjab violenzein strada. Due sospettati bruciativivi dalla folla

Domenico Dolce e Stefano Gabbana; Elton John e David Furnish

Vladimir Putin, 62 anni ANSA

52 LUNEDÌ 16 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT