la gazzetta dello sport (03-29-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 domenica 29 marzo 2015 anno LXXI - numero 13 euro 1,40 9 771120 506000 50 3 2 9> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Vendetta di Conte. Ieri ha costretto gli azzurri della Juve a leggere tutti i libri di Alain Elkann. IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 L’Under diventa grande Da Kane a Draxler sarà un Europeo di stelle BIANCHIN A PAGINA 13 2 Basket: è Mettamania A Pistoia in coda per lui E Brindisi gela Varese DI SCHIAVI, ORIANI ALLE PAGINE 32-33 3 Oggi e domani su Rai 1 la fiction su Mennea da Barletta alla leggenda PICCIONI A PAGINA 40 BOLDRINI A PAGINA 10 Fabio Capello, 68 anni, c.t. della Russia 10 CAPELLO: «COSTRETTI DALL’UEFA A GIOCARE IN MEZZO AL CAOS» Il c.t. accusa: «Montenegro-Russia andava sospesa subito» D’ANGELO, TOSI ALLE PAGINE 20-21 SERIE B Carpi in volo Vince anche Vicenza Risveglio Bologna 20 Un mare di news E dalle ore 20 c’è l’iridata di spada Rossella Fiamingo È scattata l’ora legale Vi siete ricordati di spostare le lancette avanti di un’ora? EURO 2016: IN BULGARIA L’ITALIA ACCIUFFA IL 2-2. I TORMENTI RIMANGONO L’ORIUNDO E’ CON...TE Eder, al debutto, entra e salva una brutta Nazionale. Verratti delude Tavecchio: «Il c.t. si sente vilipeso, ma resta». L’addio però è possibile Dopo le polemiche tra Conte e la Juve, gli azzurri giocano la peggior partita della nuova era. Il tecnico: «Più offeso o deluso? Fate voi». E martedì c’è l’Inghilterra. Proprio a Torino CECCHINI, FROSIO, GRAZIANO, LICARI, MAURO SCHIANCHI, VERNAZZA ALLE PAG. 2-3 E DA PAG. 6 A PAG. 9 L’EDITORIALE di Andrea Monti 19 OCCASIONE D’ORO ALLO JUVE STADIUM Per fortuna che Eder c’è. L’abbraccio dell’oriundo azzurro, fortemente voluto tra molte polemiche, trasporta un Conte assai torvo nella dimensione minimale in cui può ritrovare un po’ di pace: un pareggino che non chiude le porte dell’Europeo. Degno suggello di una settimana da dimenticare. Al netto di una brutta serata di calcio ripresa per la coda, la tendenza resta quella di farsi male da soli. E non parliamo tanto del povero Marchisio quanto del mondo che gli sta intorno... L'ARTICOLO A PAGINA 19 BROZO-GOL CI ASPETTA UNA CROZIA DA PAURA BOCCI, BREGA ALLE PAGINE 8 E 11 L’esultanza di Eder (abbracciato da Conte) dopo la rete del pareggio ACTION IMAGES GRAZIANO, LICARI A PAGINA 5 IL CASO Marchisio sabato già in campo Il dubbio di Castellacci. Il medico della prima risonanza «Mai parlato di operazione Forse problemi Juve-Figc» 5 CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 24-25 Una tigre in Malesia: Ferrari in prima fila Ma Kimi litiga col team VETTEL FALSAPERLA, IANIERI, ZAMAGNI ALLE PAGINE 28-29 Un lampo nel deserto: Ducati parte in pole Rossi soltanto ottavo DOVIZIOSO PREZZO VALIDO SOLO PER L’ITALIA L’infortunio di Claudio Marchisio venerdì sul campo di Coverciano SEPANG ORE 9 QATAR ORE 20 È sola in vetta: l’interista trascinatore, 5-1 alla Norvegia. Huntelaar al 92’ risolleva l’Olanda contro la Turchia (1-1) 12 1 11 10 2 3 9 4 8 5 7 6 12 1 11 10 2 3 9 4 8 5 7 6

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 domenica 29 marzo 2015 anno LXXI - numero 13 euro 1,40

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ilano

Vendetta di Conte. Ieriha costretto gli azzurri

della Juve a leggere tuttii libri di Alain Elkann.

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE

1 L’Under diventa grandeDa Kane a Draxlersarà un Europeo di stelleBIANCHIN A PAGINA 13

2 Basket: è MettamaniaA Pistoia in coda per lui E Brindisi gela VareseDI SCHIAVI, ORIANI ALLE PAGINE 32-33

3 Oggi e domani su Rai 1la fiction su Menneada Barletta alla leggendaPICCIONI A PAGINA 40

BOLDRINI A PAGINA 10 Fabio Capello, 68 anni, c.t. della Russia

10

CAPELLO: «COSTRETTI DALL’UEFAA GIOCARE IN MEZZO AL CAOS»

Il c.t. accusa: «Montenegro-Russia andava sospesa subito»

D’ANGELO, TOSIALLE PAGINE 20-21

SERIE BCarpi in volo

Vince anche VicenzaRisveglio Bologna

20

Un mare di newsE dalle ore 20

c’è l’iridata di spada Rossella Fiamingo

È scattata l’ora legaleVi siete ricordati

di spostare le lancetteavanti di un’ora?

EURO 2016: IN BULGARIA L’ITALIA ACCIUFFA IL 2-2. I TORMENTI RIMANGONO

L’ORIUNDO E’ CON...TEEder, al debutto, entra e salva una brutta Nazionale. Verratti delude

Tavecchio: «Il c.t. si sente vilipeso, ma resta». L’addio però è possibile Dopo le polemichetra Conte e la Juve, gli azzurri giocano la peggior partita della nuova era. Il tecnico:«Più offeso o deluso?Fate voi». E martedì c’è l’Inghilterra.Proprio a TorinoCECCHINI, FROSIO, GRAZIANO, LICARI,MAURO SCHIANCHI, VERNAZZA ALLE PAG. 2-3 E DA PAG. 6 A PAG. 9

L’EDITORIALEdi Andrea Monti

19

OCCASIONE D’OROALLO JUVE STADIUM

Per fortuna che Eder c’è. L’abbraccio dell’oriundo azzurro, fortemente voluto tra molte polemiche, trasporta un Conte assai torvo nella dimensione minimale in cui può ritrovareun po’ di pace: un pareggino che non chiude le porte dell’Europeo. Degno suggello di una settimana da dimenticare. Al netto di una brutta serata di calcio ripresaper la coda, la tendenza resta quella di farsi male da soli.E non parliamo tanto del povero Marchisio quanto del mondo che gli sta intorno... L'ARTICOLO A PAGINA 19

BROZO-GOLCI ASPETTA

UNA CROZIADA PAURA

BOCCI, BREGA ALLE PAGINE 8 E 11L’esultanza di Eder

(abbracciato da

Conte) dopo la rete

del pareggio

ACTION IMAGES

GRAZIANO, LICARI A PAGINA 5

IL CASO

Marchisiosabato

già in campoIl dubbio di Castellacci.

Il medico della prima risonanza«Mai parlato di operazioneForse problemi Juve-Figc»

5

CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 24-25

Una tigre in Malesia:Ferrari in prima fila

Ma Kimi litiga col team

VETTEL

FALSAPERLA, IANIERI, ZAMAGNI ALLE PAGINE 28-29

Un lampo nel deserto:Ducati parte in pole

Rossi soltanto ottavo

DOVIZIOSO

PREZZO VALIDO SOLO PER L’ITALIA

L’infortunio di Claudio Marchisiovenerdì sul campo di Coverciano

SEPANGORE

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QATARORE

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È sola in vetta: l’interistatrascinatore, 5-1 alla Norvegia.

Huntelaar al 92’ risolleval’Olanda contro la Turchia (1-1)

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12 11110 2

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2 NazionaleRIl caso

Muro attorno a «Attacchi mai vistiSi sente vilipesoma non ci lascerà»1Tavecchio ieri ha incontrato e rincuorato il c.t.: ora farà di tutto per evitare le sue dimissioni e trattenerlo

Sebastiano VernazzaINVIATO A SOFIA (BUL)

@GazzaVernazza

C on te. Anzi, con Conte. La federazione fa mu-ro attorno al commissario tecnico, che nellacupa conferenza stampa della vigilia di Bul-

garia-Italia era sembrato incavolato (ci sta) e abban-donato a se stesso (non ci sta). Unico «federale» se-duto al tavolo della sala dello stadio Levski il capoufficio stampa Paolo Corbi. Il presidente Carlo Ta-vecchio aveva rimediato a tarda sera, con una di-chiarazione scritta pro Conte. Ieri mattina Tavec-chio ha «convocato» il professor Enrico Castellacci,responsabile dello staff medico, e il c.t. Prima si èconfrontato coi due in tandem sulla vicenda Marchi-sio, poi si è appartato con Conte e gli ha rinnovato lasua stima e fiducia. A seguire, il presidente della Figcha così parlato ai media.

VILIPESO «Facciamo gli auguri aMarchisio per una pronta guarigio-ne, ma il problema della Nazionalenon va messo in secondo piano. Mipare che su un incidente fortuito sistia costruendo un castello che nonha motivo di essere. Da tanto seguola Nazionale, ho visto numerosi inci-denti anche gravi, ma non ho mai vi-sto attaccare l’allenatore come inquesto caso. Non capisco questo ac-canimento. Non credo proprio cheConte ci lascerà: state tranquilli, faràl’Europeo. Antonio è il meglio che potevamo pren-dere per la Nazionale, è un bene per il nostro movi-mento. Stiamo risalendo il ranking Fifa e stiamo ot-tenendo la qualificazione all’Europeo, eppure siamocapaci di farci del male da soli. Sono stato vicino aConte venerdì sera, ho parlato con lui a lungo oggi(ieri per chi legge, ndr). Non è sereno e questo non cifa piacere. Tutti questi fatti hanno provocato tensio-ni, sui social network si sono scatenati. Lui si sentevilipeso per una colpa che non ha». Chiusura su JohnElkann, il presidente di Fca (Fiat-Chrysler) protago-nista venerdì del botta e risposta con Conte: «Non hoappelli da fare a Elkann, una persona sufficiente-mente corretta da capire che cosa vuole comunicare.Stiamo lavorando per restituire alla federazione ilprestigio che merita e questo ci basta. Noi abbiamorispetto e considerazione della Juventus, la prima

squadra italiana e la più importante nel ranking eu-ropeo. E poi finisce lì: ci sono altre 19 squadre nelcampionato italiano».

SCENARI Incombe l’amichevole con l’Inghilterra,martedì sera allo Juventus Stadium di Torino. Ap-puntamento di per sé già difficile perché arriva unasettimana dopo la sentenza della Cassazione su Cal-ciopoli, verdetto che ha certificato l’esistenza diun’associazione a delinquere che faceva capo a Mog-gi e Giraudo (reato estinto per prescrizione). Sareb-be stato comunque complicato per la Nazionale en-trare allo Stadium, e con la deflagrazione del «Mar-chisio-gate» la cosa è diventata improba. Le due vi-cende si accavallano e potrebbero attivare uncortocircuito pazzesco, rischio già corso per una pre-sunta frase attribuita a Tavecchio («Conte è stato mi-nacciato di morte»): in realtà solo un equivoco, vistoche il presidente Figc non l’ha mai pronunciata, an-

che se sui social qualche idiota ha au-gurato al c.t. di morire. Tavecchiospera solo che prevalga il buon sen-so, che lo Stadium si appresti a vivereItalia-Inghilterra per quello che è,una festa, un’amichevole di alto li-vello, e che nessuno ci speculi sopra,ma in Figc mettono in conto fischi econtestazioni, anche se una cosa so-no i social, Twitter e Facebook, coideliri da tastiera dei tifosi o presuntitali, e un’altra le dinamiche delle ti-foserie negli stadi.

CONTRATTO SPONSOR A giorni sa-rà ufficializzato il rinnovo del contratto tra la Nazio-nale e il suo sponsor tecnico, la Puma. Accordo pro-lungato fino al 2022, l’anno del Mondiale in Qatar.La Puma contribuisce al ricco ingaggio di Conte e leeventuali dimissioni creerebbero un danno al-l’azienda tedesca, che ha investito molto sulla figu-ra dell’attuale commissario tecnico. Però ci sarebbemodo di uscirne, ci penserebbero gli avvocati e via,liberi tutti. Non c’è contratto che non si possa risol-vere. Tavecchio farà il possibile per trattenere Con-te, ma nessuno resta contro la sua volontà. La parti-ta è aperta e col senno di poi viene da pensare cheItalia-Inghilterra di martedì sarebbe stato megliofissarla altrove. Col senno di poi. Chi l’avrebbe maiimmaginato che a Sofia si sarebbe scatenata una si-mile bufera?

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«Antonio non è sereno e questo non ci piace. Tranquilli: farà l’Europeo»

«A Elkann non dico nulla: rispettiamo la Juve e stop, ci sono altre 19 squadre»

HA DETTO

Da novembre a marzo, tutti i maldi pancia di Conte da c.t.9 NOVEMBRE 2014 Convoca Balotelli che sta giocando poco emale e si insinua che lo faccia perpressioni della Puma. La replica:«Sciocco anche solo pensarlo»18 NOVEMBRE J’accuse diConte: «Tutti dicono che bisogna cambiare, ma la Nazionale vienevista come un fastidio». Ma intanti gli ricordano che «quandoallenava la Juve non era felice sela Nazionale chiamava i suoi»

16 DICEMBREC o n t e

incontra

a Milano i tecnici di Serie A, ha unbattibecco con Allegri, chiede piùcollaborazione nel lavoro settimanale (che vorrebbe più intenso, per migliorare lacondizione dei giocatori) esoprattutto almeno uno stage ainizio febbraio e l’anticipo dellafine della prossima Serie A.18 DICEMBRE La Lega lascia aiclub impegnati nelle coppe europee la facoltà di concedere ipropri giocatori per il richiestostage di febbraio.3 FEBBRAIO 2015 La Figc, su indicazione di Conte, annulla lo stage di inizio febbraio. «Viste lerisposte ricevute - dice il c.t. -abbiamo scelto di non procederecon un raduno che rischiava dinon essere utile né alla Nazionalené ai club». 6 FEBBRAIO Il Consiglio di Legaconcede di anticipare la fine delprossimo campionato al 15maggio 2016, ma non la certezzadell’anticipo della finale di Coppa Italia. Conte fa trapelare la possibilità di lasciare l’incarico,poi nega questa ipotesi.27 MARZO L’infortunio di Marchisio fa scoppiare un’altra lite fra Conte e la Juve. Elkann:«Perché li fa lavorare tanto?». Ilc.t.: «Perché non diceva queste cose quando allenavo la Juve?».

CINQUE MESI DIFFICILI

Da Balotellial no agli stageI mal di panciadi Antonio c.t.

Antonio Conte, 45 anni, è c.t. della Nazionaledal 19 agosto 2014, dopo tre stagioni sulla panchina della Juve GETTY

«NON CAPISCO TANTO ACCANIMENTONEI SUOI CONFRONTI,CI SI FA MALE DA SOLI»

Carlo Tavecchio, 71 anni, è stato eletto presidente della Figc l’11 agosto 2014: è sua la scelta di Conte c.t. azzurro GETTY

#

3DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL RITORNO DEL C.T.

Lo Stadium era casa sua: martedì sarà freddissimo1Attesi anche i fischi per Antonio: gli ultrà non saranno molti però sono i più risentiti Zoff: «È una bandiera, per lui solo applausi»

Alberto MauroTORINO

C’ eravamo tanto amati.Ma ora come ora sonoaltri i sentimenti che

animano la maggioranza dei ti-fosi juventini nei confronti diAntonio Conte, a poche ore dalsuo ritorno allo Stadium, in ve-ste di c.t.: l’accoglienza di unaparte degli juventini sarà piut-tosto fredda, qualche fischionon mancherà, e il raffreddarsi

dell’amore pare reciproco.«Che accoglienza mi aspetto aTorino? L’abbraccio di mia fi-glia». Antonio Conte ha taglia-to corto, i rapporti con l’univer-so bianconero hanno iniziato afarsi difficili dopo l’abbandonoestivo, le continue polemichetra Nazionale e club (con laquestione degli stage in pri-mis) hanno inasprito ulterior-mente i toni. I più scatenati so-no gli ultrà, molti non hannodigerito il «tradimento» di me-tà luglio, ma la maggioranza

dei gruppi organizzati non sa-rà allo Stadium per Italia-In-ghilterra.

LA CURVA I tifosi si sfogano suisocial network: «Conte è stra-pagato, dia il massimo e si la-menti di meno», twitta un tifo-so. «Ma che cosa vuole? Che glisi dica che è bravo, bello e satutto lui?». «Qualcuno ha il vi-deo del tackle di #Conte suMarchisio?», scherza un altro,«Gli abbiamo dato tutto, havinto tanto, ma esagera». In-qualificabili e vigliacche, inve-ce, le minacce di morte recapi-tate al c.t. via web.

L’EX COMPAGNO Alessio Tac-chinardi è pessimista. «Conte

meriterebbe solo applausi perquello che ha fatto, i fischi sa-rebbero immeritati. Purtrop-po, però, le polemiche degli ul-timi giorni hanno peggiorato lecose. Mi aspetto un’accoglien-za neutra, senza applausi o fi-schi, ma se la situazione doves-se peggiorare nei prossimigiorni, i fischi non manchereb-bero».

IL MONUMENTO Dino Zoff hafiducia nel popolo juventino.«Credo che le ultime polemi-che non possano cancellare itre scudetti e i successi di Con-te giocatore. Era e rimane unabandiera bianconera, le ban-diere non si fischiano, riceveràgli applausi che merita».

LA TIFOSA ILLUSTRE EvelinaChristillin, presidente del Mu-seo Egizio di Torino, vota Anto-nio. «Sono sua amica da quasiventi anni, confido in un’acco-glienza più che affettuosa daparte della città. A Conte noi

juventini dobbiamo tantissi-mo. Le polemiche? Non voglioentrare nel merito. I suoi meto-di funzionano, come quelli diMassimiliano Allegri. Lo ab-braccio».

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Conte acclamato dallo Juventus Stadium ai tempi dei trionfi bianconeri IPP

Conte: terrà?Figc e giocatori con luiperò l’addio è possibile1Conte: «Chiedo solo di essere lasciato in pace ma alcune cose

non possono scivolare via così. E io ho la memoria di un elefante»

Massimo CecchiniINVIATO A SOFIA (BULGARIA)

S otto la pioggia, allargan-do le braccia e urlando alcielo. Per Antonio Conte il

pari di Sofia è sì il ritrovare lasana adrenalina del calcio gio-cato, ma anche un graffio allecertezze tecniche maturate fi-nora. Il c.t. è lapidario: «Il pri-mato nel girone della Croazianon mi fa innervosire perché hadimostrato di essere più fortedell’Italia: lavoreremo per col-mare il gap». Per ora quindi ilfuturo resiste, anche se incrina-to. La cerimonia degli addii,

d’altronde, è arte più complessarispetto a quella repentina del-l’innamoramento, anche se ilgusto finale che ne resta è spes-so quello di una sconfitta dicoppia. Così in effetti appari-rebbe se il rapporto tra il c.t. e laNazionale dovesse interrom-persi. Chi gli è stato vicino inquesta «due giorni» bulgara,racconta di non averlo mai vistocosì letteralmente furioso. Alnetto delle presunte minaccedel web, Conte si sente «sottoattacco permanente», crede dinon avere neppure un giornali-sta dalla sua parte, ritiene chegli attacchi della dirigenza ju-ventina siano un modo di riscri-

vere la storia quasi orwelliano,fatto cioè per cancellare le radi-ci, così da schierargli contro ilbacino di tifo più grande del cal-cio italiano. Perciò non ci si puòsorprendere che le dimissionisiano uno scenario da conside-rare almeno fino a giugno,quando l’Italia affronterà lapartita forse decisiva contro laCroazia. E non è un caso che ilc.t. dica: «Alcune cose non pos-sono scivolare: rimangono e fe-riscono. Io ho sempre lavoratosodo e duro, a volte ho portatorisultati. Chiedo di essere la-sciato in pace. Non voglio sub-dole affermazioni. Quelle nonscivolano, e poi io ho la memo-ria di elefante»: Elkann è servi-to.

«VOGLIO PACE» Tre comunquesono le sue certezze di fondo: laFederazione (anche se debole)è dalla sua parte; i giocatori so-no tutti schierati con lui (Buffonè stato chiaro, e Conte aggiunge«la squadra con me è abituataad avere intorno casino»); il suoappeal di allenatore non è scal-fito, e sotto traccia possono es-serci almeno due club pronti adaccoglierlo qualora le cose an-dassero in un certo modo: Mi-lan e Psg. Attenzione però aimeteoriti. Un mese fa il p.m. diCremona, Roberto Di Martino,ha chiesto il rinvio a giudizioper frode sportiva, su cui ilg.u.p. - tra giugno e settembre -dovrà decidere. Al netto dei 4mesi già patteggiati con la giu-stizia sportiva, forse è propriola tutela dell’immagine a farcredere a Conte che il ruolo dic.t. (per definizione sempre sot-to assedio) non sia il miglioreper proteggersi. Anche se certiatteggiamenti sopra le righe -l’ultima l’intervista Rai di due giorni fa, in cui l’allenatore si èallontanato dopo domande noncerto cattive - non lo agevolano,così come farebbero riflettere leseconde dimissioni in meno diun anno.

GUIDOLIN, ZAC E GIOVANI Alnetto dell’accordo con la Puma,modulato anche in funzionedell’ingaggio di Conte, la Fede-razione potrebbe dover pensareanche a un piano B qualoraConte andasse via. E allora tor-nano a galla due nomi, che in-carnerebbero quel ruolo di tu-tor gradito a Tavecchio: Guido-lin e Zaccheroni. Nomi d’espe-rienza, utili a far rinascerequella (economica) scuola fe-derale che vedrebbe in prima fi-la uno tra Antonio Cabrini e Gi-gi Di Biagio pronti dal 2016 algrande salto. A cancellare que-sto progetto potrebbe essere Lu-ciano Spalletti, ma è possibile

che club di prima fascia lo sedu-cano più di un progetto azzurroin effetti ricco d’incognite. Co-me un po’ si è visto anche a So-fia. «Dispiace - ha detto ancoraConte - perché per lo sforzo fat-to e le occasioni create avrem-mo meritato la vittoria. La squa-dra mi è piaciuta sotto tutti ipunti di vista: abbiamo giocatoa una porta e costruito diverseoccasioni, ma abbiamo raccoltoil minimo». Il finale è amaro. «Più offeso o deluso dopo que-ste 24 ore tormentate? Fate voile vostre considerazioni». Di-remmo un bella miscela di en-trambe. E per sapere se siaesplosiva o meno dovremoaspettare ancora un po’.

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«Per le occasioni create dovevamo vincere: abbiamo giocato a una porta e raccolto il minimo»

«La Croazia per ora dimostra di essere più forte di noi, lavoriamo per colmare il gap»

HA DETTO

le partite di Conte sulla panchina della Nazionale: due amichevoli e cinque gare di qualificazione all’Europeo. Bilancio complessivo: cinque vittorie, e due pareggi

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«PIÙ OFFESO O PIÙ DELUSODOPO QUESTE 24 ORE COSÌ

TORMENTATE? FATE VOILE VOSTRE CONSIDERAZIONI»

Proprio alla vigilia della gara di ieri in Bulgaria, Conte si è ritrovato al centro di polemichecon il suo ex club. Ed è tornata attuale l’ipotesi di un addio anticipato alla Nazionale GETTY

4 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

5DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Mirko GrazianoINVIATO A SOFIA

C laudio Marchisio lavoragià a Vinovo. Terapie ecarichi parecchio legge-

ri, anche per testare la tenutadel ginocchio destro: legamen-to crociato parzialmente lesio-nato per la clinica di riferimen-to dello staff medico azzurro,assolutamente a posto inveceper la Juventus. Un giallo chedi fatto continua nelle dichia-razioni dei protagonisti, e chesui social ha scatenato polemi-che e ironie a non finire. Il cam-po sembra però dare ragione alclub bianconero. Ulteriori con-trolli svolti nel pomeriggio diieri, hanno infatti confermatol’ottimismo emerso venerdìnotte a Torino, al termine dellamaratona di esami alla clinicaFornaca. Di fatto, il Principinoè disponibile addirittura per la

gara di sabato prossimo, control’Empoli. Poi, toccherà natural-mente a Massimiliano Allegrigestire la situazione, di certocon un occhio di riguardo per iprimi novanta minuti della sfi-da di Champions col Monaco,in programma il 14 aprile a To-rino. Sette giorni prima, a Fi-renze, ci sarà la semifinale di ri-torno di Coppa Italia, altro tro-feo al quale tengono molto incorso Galileo Ferraris. Arriva-no intanto notizie piuttostoconfortanti anche dal ritiro del-la nazionale svizzera: StephanLichtsteiner, uscito al 78’ diSvizzera-Estonia 3-0 (qualifi-cazioni europee), ha riportatosolo una botta. Niente di preoc-cupante, fanno sapere da Tori-no. Insomma, in poche oresono tornati sorriso e sere-nità in casa Juve.

CHIARIMENTO «Non devo

giustificare lo staff azzurro,perché sull’estrema correttezzae linearità del nostro compor-tamento non c’è nessun dubbio- ha detto ieri il professor Enri-co Castellacci a proposito delcaso Marchisio -. Ho profondastima per i colleghi radiologi,quelli di Torino e quelli di Fi-renze. I referti sono diversi, èvero, un po’ di dubbio consenti-temi però di mantenerlo: se ilsecondo referto dice una cosa,non è detto che il primo siacompletamente sbagliato. Ionon ho comunque mai parlatodi lesione o operazione, ho soloreso pubblico il referto del-l’ospedale Fanfani».

LA DINAMICA Ecco i fatti se-condo il responsabile medicoazzurro: «Il giocatore si è pro-curato da solo l’infortunio, fuo-ri allenamento, con un movi-mento maldestro. Essendo unginocchio già operato ed essen-doci dei timori, era nostro com-pito mandare il ragazzo a fareun controllo, cosa che è avve-nuta nel giro di dieci minuti. Ilreferto radiologico parlava dilesione subtotale. Lo abbiamocomunicato alla Juve, chieden-do e ottenendo il permesso didivulgarne il contenuto ai me-dia. È paradossale che ne nascauna polemica». E ancora: «Cipossono essere lesioni recenti ocroniche, tante cose possononascondersi dietro pareri di-versi, serve estrema serenità.Se Marchisio soffre meno, se lalesione è inferiore al previsto ose non c’è proprio, se ha avutoqualcosa nel passato non evi-denziato finora, siamo solo feli-ci. Vorrà dire che Claudio rien-trerà prima, o che perlomeno si

seguirà una tera-pia che gli con-

senta di noncadere più ine p i s o d i

sciocchi. Per-ché lui, vener-

dì, un traumadistorsivo l’ha

avuto».

IRONIA Castellacci è stato unodei bersagli principali dell’iro-nia sul web. Va allora ricordatoche siamo in presenza di un fiordi professionista, dell’artefice principale, per esempio, del re-cupero lampo di Gattuso a Ger-mania 2006. In prossimità del-la partenza, Ringhio era di fat-to fuori causa per un bruttoguaio muscolare, Lippi non vo-leva però rinunciarci e trovò inCastellacci prima un “compli-ce” nel nascondere ai media lareale entità dell’infortunio, epoi un vero mago nel rimetterein gruppo uno dei grandi prota-gonisti di quella fantastica ca-valcata.

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Marchisioè già abileE Castellacciha un dubbio1Lo juventino in campo sabato. Il medico azzurro: «Non è detto che ilprimo referto sia del tutto sbagliato»

IL DOTTOR FANFANI

«Mai parlatodi operazioneForse problemitra Juve e Figc»1Il medico della prima risonanza:«Lesione parziale.Comunicato Juvenon ineccepibile»

Fabio LicariINVIATO A SOFIA

«N ella nostra dia-gnosi sul ginoc-

chio di Marchisio non c’è er-rore. L’hanno valutata quat-tro specialisti esperti che neconfermerebbero anche oggiil contenuto: una risonanzanon è soggettiva. Però preci-siamo: mai parlato di lesionetotale. Mai. Soltanto parzia-le, una forte sollecitazione.Cosa molto diversa. Ma certonon poteva giocare in Bulga-ria». Al telefono da Firenzerisponde il professor FabioFanfani, alla cui clinica si ri-volge la Figc per gli infortu-ni. Così è stato venerdì,quando a Marchisio s’è gira-to il ginocchio. Poi, però, inserata è arrivato il comunica-

to della Juve.

Com’è possibile la differenza tra idue comunicati?«Quello della Juve è inconsueto,di medico ha poco, non stareb-be né in cielo né in terra. Duerighe alle 11 di sera per dire cheil crociato non è da operare. Manessuno aveva parlato di inter-vento».

Quindi...«Quindi restiamo della nostraopinione, non c’è ombra di dub-bio. Non abbiamo mai sbaglia-to, non dipendiamo da nessuno,neanche dalla Figc. Siamo liberiprofessionisti».

La Juve dice anche che «non c’èlesione».

«La Juve ha altri specialisti, manon è detto che abbiano ragionee noi torto. Come possiamo direche l’esame non è negativo? Cisono le immagini della risonan-za e la Juve le conosce. Forse c’èqualche problema con la Figc ela forma non è stata ineccepibi-le: potevano usare altre parole.Noi non ci siamo mai comporta-ti così».

Ma Marchisio può tornare subi-to in campo?«Se fosse stata lesione totale,no: quella totale, più facile davedere, obbliga a uno stop di 4-6mesi. Quella parziale, o subtota-le come l’ha definita Castellacci,è diversa e va quantificata: sottoil 50%, il ginocchio può tenere.Sopra, meglio operare».

Insomma, voi avete «visto» una lesione.«Noi svolgiamo un primo esameveloce, una risonanza che ri-chiede test clinici. Non è ano-malo che dai test poi arrivinoprecisazioni. Ma non si può direche non sia successo nulla».

Come sta Marchisio?«Sono contento che il ginocchiosia stabile: se la lesione è mini-ma può bastare un po’ di riposoper recuperare. Potrebbe averavuto qualche problema lì, inpassato: non abbiamo le suecartelle. Ma se, dopo la nostra, aTorino hanno fatto due risonan-ze, non tutto era chiaro neancheper loro…».

Un «non» caso allora?«Forse se il giocatore non si fos-se chiamato Marchisio sarebbeandata diversamente. Stamat-tina (ieri, ndr) un quinto radio-logo ha rivisto la risonanza enon ci sono stati dubbi neancheper lui».

© RIPRODUZIONE RISERVATAIl dottor Fabio Fanfani

RIl dottore: «Ci sono lesioni croniche o recenti, tante cose possono celarsi dietro pareri diversi»

Claudio Marchisio,29 anni, cresciuto nella Juventus. Ha giocato a Empoli nel 2007-2008In Nazionale 51 garee 4 gol SYNC

Dall’alto: il dottor Enrico Castellacci, 64 anni; la foto postata da Claudio Marchisio su Instagram per ringraziaretifosi e amici ANSA

NazionaleRIl caso

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Oriundo, salvaci tu!Eder entra e risollevauna brutta Italia1Poche idee: contro la Bulgaria c’è la peggiore prova dell’era Conte. Il pari in rimonta però allontana la Norvegia

1’ Subito Italia La Bulgaria dietro è tutt’altro che solida: Alexandrovscivola e lascia Immobile solo davanti al portiere: tiro di destro deviato in angolo da Mihaylov.

4’ Azzurri in vantaggio Cross dalla sinistra di Bertolacci, Minev nel tentativo di anticipare Zaza spedisce goffamente la palla nellapropria rete con il petto.

11’ Pareggio inaspettato Alla prima azione la Bulgaria pareggia:Manolev serve Popov che con un gran diagonale dai 25 metri batteSirigu.

19’ Bulgaria avanti Il secondo gol dei bulgari arriva ancora dalladestra: Milanov crossa per Micanski che con perfetto colpo di testaanticipa Barzagli e infila il pallone nell’angolo alla destra di Sirigu.

36’ Popov incubo degli azzurri Punizione dai 25 metri per i padronidi casa: ancora Popov pericolosissimo: traversa.

46’ Pressione italiana Tiro-cross di Immobile, la palla attraversatutto lo specchio della porta bulgara ma si spegne sul fondo.

PRIMO TEMPO

PRIMO TEMPO 2-1MARCATORI aut. Minev (B) al 4’, Popov (B) al’11, Micanski (B) al 19’ p.t.; Eder (I) al 39’ s.t.

BULGARIA (4-2-3-1)Mihaylov; Manolev, Aleksandrov, Bodurov, Minev; Gadzhev, Dyakov; Milanov (dal 43’ s.t. V. Vasilev), Popov (dal 39’ s.t. Slavchev), Alexandrov; Micanski (dal 28’ s.t. Bojinov).PANCHINA Mitrev, Stoyanov, Bandalovski, Stoychev, Terziev, Malinov, Chochev, Tonev, R. Vasilev.ALLENATORE Petev.CAMBI SISTEMA nessuno.BARICENTRO MOLTO BASSO 41,9 METRIESPULSI nessuno.AMMONITI Dyakov per gioco scorretto.

ITALIA (3-5-2)Sirigu; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Candreva, Verratti, Bertolacci (dal 27’ s.t. Soriano), Antonelli (dal 32’ s.t. Gabbiadini); Zaza (dal 13’ s.t. Eder), Immobile.PANCHINA Marchetti, Moretti, Ranocchia, Cerci, Valdifiori, Parolo, Pellè, Vazquez.ALLENATORE Conte.CAMBI SISTEMA 3-4-3 dal 32’ s.tBARICENTRO MOLTO ALTO 59,7 METRIESPULSI nessunoAMMONITI Immobile per c.n.r., Soriano e Darmian per gioco scorretto.

ARBITRO Skomina (Slovenia).NOTE spettatori 20mila circa. Tiri in porta 4-5. Tiri fuori 0-10. Angoli 1-17. In fuorigioco 2-2. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’.

ITALIA

2BULGARIA

2

23’ Senza sbocchi Immobile recupera palla e tenta un destro dallimite dell’area dopo un doppio dribbling: conclusione centrale respinta da Mihaylov. La palla finisce a Bertolacci che di prima nontrova la porta.

39’ Ci pensa il debuttante Italia salvata dall’oriundo Eder: Chiellinidalla sinistra serve al limite il sampdoriano che con uno strepitosodestro a giro infila il pallone nell’angolo alla sinistra di Mihaylov.

41’ Gabbiadini noooo Su cross dalla destra di Barzagli, Immobile ditesta prolunga il pallone in mezzo a Gabbiadini che, tutto solo, ingirata col sinistro manda il pallone a sfiorare il palo. Italia vicinissimaal gol vittoria.

SECONDO TEMPO

Fabio LicariINVIATO A SOFIA (BULGARIA)

C on la forza della dispe-razione. E con il gol del-l’oriundo che oscura la

prima polemica pretestuosadi questo giro, non l’unica na-turalmente. Eder fa il «brasi-liano» ed entra come meglionon potrebbe nella storia del-la sua Nazionale: un gran gola giro, da fuori, nel finale. Ac-chiappando così un 2-2 chevale tantissimo in classifica –visto il 5-1 della Croazia allaNorvegia che allontana la ter-za (e l’eventuale playoff) –,ma un po’ meno dal punto divista del gioco e dello svilup-po di questa squadra. Al 39’del secondo tempo sembravaormai finita, dopo la peggiorpartita del ciclo Conte: squa-dra scombinata, con un cen-trocampo senza collegamenti,colpa dei nuovi interpreti manon solo, e con una serie di er-rori individuali e collettivi,anche in attacco, da non cre-derci. Una partita da chiuderenel primo quarto d’ora e inve-ce in bilico fino alla fine. Inpiù, la delusione Verratti, in-vestito di un ruolo che, alme-no in Nazionale, non sembrapronto a ricoprire. E noi, conmolta umiltà, ritorniamo al-l’idea di una posizione damezzala, come nel Psg. Lì sì equi no?

CHE ERRORI! Mai vista co-munque un’Italia così sperdu-ta, senza linee di passaggio,tatticamente scoordinata. Econ tanti errori individuali co-sì decisivi. Errori tipo quello diBonucci che, in uscita, spianala strada all’irresistibile Popovche tira da fuori (1-1). Erroricome quello di Zaza, che per-de palla a centrocampo, e poidi Barzagli che sul veloce con-

tropiede bulgaro si fa beffare,di testa, da Micanski (2-1). Er-rori che coinvolgono la difesanon più tutta juventina, vistala febbre di Buffon che lanciaSirigu, e non più blindata: ilportiere è l’ultimo dei respon-sabili, mentre Bonucci sembradeconcentrato e Barzagli ri-sente della lunga assenza. Dipari valore, però, i problemi inattacco: Immobile due volte sitrova palloni da appoggiaredentro, più facile che sbagliar-li, e invece fallisce il 2-0 e il2-2. Troppi in 45’. Cancellan-do così il suo gran movimen-to. Errori che fanno rabbia,considerata la bella partenza,come doveva essere: Italia ag-gressiva, prepotente, a spa-ventare rivali sull’orlo di unacrisi (di risultati e gioco). Non

NazionaleRQualificazioni Euro 2016

L’esultanza degli azzurri dopo l’autogol del bulgaro Minev EPA

clicEURO QUALIFICAZIONI:ITALIA 2a NEL GIRONEDOPO QUASI 8 ANNI

� L’Italia con il pari di ieri in Bulgaria è stata superata dalla Croazia (prima del match era a pari punti). E questo non accadeva da quasi 8 anni: infatti l’Italia era in testa ai gironi europei di qualificazione dal 17 novembre 2007, quando con Donadoni c.t. vincendo in Scozia per 2-1 (Toni e Panucci), superò gli scozzesi: 25 punti Italia, 24 Scozia.

Antonio Conte, 45, allenatore dell’Italia dall’estate 2014 REUTERS

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7DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

è un caso che il gol immedia-to, al 3’, sia un autorete di Mi-nev su Zaza in arrivo. Bastavaspingere un po’ di più e restarecompatti. Invece no.

EQUIVOCO VERRATTI Errori e,purtroppo, equivoci: il primodei quali coinvolge natural-mente Verratti, play designatodopo la «caduta», in rapidasuccessione, di Pirlo, De Rossie Marchisio, sì, proprio lui, lacui assenza si sapeva sarebbestata drammatica. A centro-campo lo juventino era l’unicoin grado di aiutare Verratti, unpo’ come succede nel Psg doveil «piccolo» del Parco dei Prin-cipi si piazza mezzala in fasedifensiva e poi, quando c’è daimpostare, gestisce il giocoprotetto da Thiago Motta. Qui

invece è tremendamente solo,spesso «tagliato» dalle linee dipassaggio dei tre centrali ju-ventini, e oltretutto lontanissi-mo dalle mezzali che si tengo-no così larghe da creare il vuo-to nel quale le ripartenze dellaBulgaria sembrano trascinateda Messi e CR7 (benché Popovsia un signor numero 10). Dipiù: Verratti soffre in costru-zione ma anche in copertura,visto che Popov, di cui nonregge il ritmo, sarebbe suo.Deficit di personalità, ma an-che tipo di gioco diverso dalplay cui Pirlo, ma lo stessoMarchisio, ci hanno abituati(mentre De Rossi ha altra pre-stanza fisica).

I CAMBI DI CONTE Poi, men-tre ci si chiede se Conte stiaperdendo troppo tempo per ilcambio, ecco spuntare Eder aun quarto d’ora dalla fine, perZaza lontanissimo dagli stan-dard di inizio ciclo (ma vicinoa quelli del Sassuolo oggi).Sembra andar peggio, perchéalmeno Zaza tornava a pren-dere palla, mentre il sampdo-riano resta in attesa: Conte sene accorge e ci mette nel suoin questo pari, inserendo So-riano (per l’enigmatico Can-dreva) e Gabbiadini (per Ber-tolacci) e trasformando il 3-5-2 in un 3-4-3 che costringefinalmente la Bulgaria, a subi-re. Un assedio che potrebbe sublimarsi in un 3-2 se Gab-biadini non fallisse un’occa-sione ancora più facile. E tan-ta rabbia per un portiere av-versario davvero di secondacategoria: occasione persa.Da novembre 2013 l’Italia nonsubiva 2 gol, da quasi 8 anni(novembre 2007) non perde-va il primo posto in un gruppoper l’Europeo. Restiamo im-battuti con Conte, qualificarsinon sarà un dramma, ma la fa-se di costruzione continua. Astrappi.

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fIL PERSONAGGIO

EDER«Sono felice per il golLa mia dedica va a chinon ci vuole in azzurro»1 L’attaccante della Samp però smorza subito la polemicasugli oriundi in Nazionale: «Non è il caso di continuare a litigare»

LA SITUAZIONE

LA SUA GARAAI RAGGI X

Mirko GrazianoINVIATO A SOFIA (BULGARIA)

R ingraziamo il bisnon-no di Éder CitadinMartins, con buona

pace di chi fatica a digerirel’ingresso degli oriundi inNazionale. Il 29enne italo-brasilaino ha salvato la ba-racca e lo ha fatto con un ca-polavoro di tecnica e preci-sione: controllo spalle allaporta, finta rapida e destro agirare dal limite dell’area.Gol da manicomio, gol allaEder, ormai si può dire. Que-sto ragazzo dalla distanza famalissimo e raramente noncentra la porta . Pochi giornifa aveva mandato a casa l’In-ter con una fucilata impres-sionante. Gelato proprioquel Mancini che aveva con-testato (educatamente, vadetto) l’idea di giocatori inazzurro senza essere nati inItalia. Ebbene, anche alMancio ieri non sarà sfuggi-to il cuore con cui Eder è en-trato nella mischia. Poco più

di mezz’ora a rincorrere ognipallone, a rientrare, a chiederepalla, a suggerire e a prendere scarpate. Il tutto fino alla magiadel 39’ e a quella corsa verso unapanchina che lo ha travoltod’amore e gratitudine con un ab-braccio. «Sì — commenta — so-no l’uomo più felice del mondo.Una gioia incredibile, sono con-tento di aver aiutato il gruppo, edopo il mio pareggio c’è stata an-che l’occasione di andare a pren-derci i tre punti. Esordire col golè un qualcosa che tutti sognano,e quando sono entrato ero sicurodi poter fare la mia parte. La po-lemica sugli oriundi? Io non ave-vo detto niente a Mancini, unapolemica inutile. In ogni modonon è stato per nulla difficile en-trare nel gruppo azzurro. Rin-grazio tutti per come mi hannoaccolto». E poi una stoccata: «Ilgol è per tutti quelli che non so-no contenti degli oriundi in na-zionale. Rispetto le opinioni ditutti, non credo che chi è contra-rio cambierà idea dopo stasera,ma d’altra parte ci sono tanti fa-vorevoli. Non mi sembra il casodi litigare ancora». Certo è che

Eder ha portato una ventata diaria fresca là davanti, dove inve-ce hanno deluso Immobile e Za-za, generosi, ma non certo killernell’area avversaria.

IL CHIELLO Non proprio impec-cabile a dire il vero pure la no-stra retroguardia, colpevole(con Bonucci) sul primo gol bul-garo, non perfetta nemmeno sulsecondo. «E’ stata una vigiliatormentata — spiega Chiellini—, l’allenatore e la squadra nonsi meritano questa situazione.Tutti ci devono aiutare a cresce-re in un percorso comune». Perquanto riguarda la gara «dicoche il gruppo deve migliorare,ma il cambio di generazione c’è,serve però una mano anche dal-l’ambiente attorno a noi, mediacompresi. Antonio Conte è il no-stro primo capitano, credo chepossa far benissimo anche in Na-zionale come alla Juventus, cheera rinata proprio grazie a lui.Faccio un appello anche al pub-blico di Torino: qualsiasi strasci-co va messo da parte per il benecomune del calcio italiano».

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TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

2

1

1

1

1

1

2

3

1

PASSAGGI POSITIVI

9

PASSAGGI NEGATIVI

2

PALLE PERSE

2

9Giocatori a segno con ConteCon il gol di ieri di Eder sono novei giocatori andati a segno nell’era Conte. Gli altri sono Immobile, De Rossi, Zaza, Bonucci, Chiellini, Pellé, Candreva e Okaka

1I tiri in porta di EderEder ieri sera ha trovato il gol che ha permesso all’Italia di pareggiare con il primo tiro in porta effettuato con la maglia della Nazionale

GAZZETTA DELLO SPORT - DATI OPTA

1 Eder Citadin Martins, 28 anni, attaccante della Sampdoria. In Italia ha giocato anche con Empoli, Frosinone, Brescia e Cesena

Eder, 28 anni, corre ad abbracciare il c.t. Antonio Conte, 45, dopo aver segnato il 2-2 EPA

39’ S.T.

GRUPPO H � PARTITE GIOCATEAZERBAIGIAN-BULGARIA 1-2CROAZIA-MALTA 2-0NORVEGIA-ITALIA 0-2BULGARIA-CROAZIA 0-1ITALIA-AZERBAIGIAN 2-1MALTA-NORVEGIA 0-3CROAZIA-AZERBAIGIAN 6-0MALTA-ITALIA 0-1NORVEGIA-BULGARIA 2-1AZERBAIGIAN-NORVEGIA 0-1BULGARIA-MALTA 1-1ITALIA-CROAZIA 1-1AZERBAIGIAN-MALTA 2-0CROAZIA-NORVEGIA 5-1BULGARIA-ITALIA 2-2

CLASSIFICA PT G V N P GF GSCROAZIA 13 5 4 1 0 15 2

ITALIA 11 5 3 2 0 8 4

NORVEGIA 9 5 3 0 2 7 8

BULGARIA 5 5 1 2 2 6 7

AZERBAIGIAN 3 5 1 0 4 4 11

MALTA 1 5 0 1 4 1 9

�LE PROSSIME PARTITE CROAZIA-ITALIA 12/06/15MALTA-BULGARIA 12/06/15NORVEGIA-AZERBAIGIAN 12/06/15

Il destro a giro di Eder che si andrà a infilare alle spalle del portiere bulgaro Mihaylov: è il 2-2 RAMELLA

Simone Zaza, 23 anni, esulta dopo l’1-0 azzurro, al 4’ del primo tempo GETTY

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Troppe tensioni e l’assenza di Marchisio a scombiccherare il centrocampo. Buona Italia all’inizio e verso la fine. Nel mezzo confusione e preoccupazione. Da metter via soltanto il risultato in rimonta.

SIRIGUPiglia due gol su cui poco può combinare. Per capirci, pensiamoche li avrebbe incassati anche Buffon. Per il resto inattivo e contemplativo.

5

6

IL C.T.CONTE

ITALIA

5

DARMIANNon manda impulsi, Damian in modalità off. L’anonimato come scelta di gioco. La controfigura dell’esterno travolgente visto a Bilbao.

5ANTONELLIA sinistra soffriamo, Milanov si incunea, ma quella è anche la fascia in cui spingiamo di più. Una sufficienza algebrica. Calante nella ripresa.

6

BARZAGLILe immagini lo inchiodano sulla scena del 2-1: è lui a commettere su Micanski l’ultimo errore di una sciagurata filiera. Rientrantesofferente.

5,5

ZAZANervosetto, fallosetto. Forse i bulgari lo provocano, forse capisce che la trippa scarseggia. Perde il pallone da cui origina il 2-1. No Zaza.

5

BONUCCILo sbilanciamento della mediana lo costringe a uscite spensierate, così la miglior difesa del mondo (ipse dixit) imbarca acqua a ogni ondata.

5

VERRATTILasciato in balia di Popov, nessuno lo aiuta e però lui in verità poco si aiuta. Non è Pirlo, ma forse lo stesso Pirlo avrebbe fatto molta fatica.

5

IMMOBILEQuel che la squadra crea, lui lo spreca: devolve un paio di gol in beneficenza. Gli sbagli lo condizionano, gli tolgono baldanza.

5

CHIELLINIIl più positivo dei tre dietro, perché non va di cesello come Bonucci, ma usa il martello e stop, anche se pure lui è coinvolto nel 2-1.

6

BERTOLACCICapisce che la mediana è assemblata male e si vota al puro sacrificio. A sinistra fa discreta comunella con Antonelli, suo ex compagno al Genoa.

6

SORIANOPiù utile di Candreva, forse perché a maggiore agio nel ruolo. Con Soriano il piano inclinato si rovescia, la Bulgaria si appiattisce e l’Italia cresce.

6

SIRIGU ASSOLTOIMMOBILE SPRECAGABBIADINICHE ERRORACCIO

SKOMINA Non ci possiamo lamentare dell’arbitraggio. Di solito è un classico ma con lo sloveno, che parla italiano, stavolta la Uefa non ci ha remato contro. Anzi...

Sicuri che sia al posto giusto, mezzala in un 3-5-2?Tende ad allargarsi, non si stringe a Verratti e cosìsi creano le correnti ascensionali pro Popov. Inesistente in fase di spintae al tiro, le sue specialità.

5

IL PEGGIORECANDREVA

Siamo messi proprio male se per salvare la ghirba in Bulgaria dobbiamo aggrapparci al tiro a giro di un brasiliano. Grazie Eder, oltre al passaporto un giorno le daremo un cavalierato, che in Italia non si nega a nessuno.

7

IL MIGLIOREEDER

LE PAGELLE di SEBASTIANO VERNAZZA

Se organizza meglio la fase difensiva e cambia il portiere, può riportare la Bulgaria a un livello decente. Discreto giropalla, cura delle palle inattive e ripartenze ben congegnate. Sì, è un allenatore.

6

IL C.T.PETEV

BULGARIA

6POPOV CI FAANCORA MALEMIHAYLOV VAA FARFALLE

Portiere svolazzante e

sfarfallante, il che accresce il

rammarico. Con un portiere

così incerto di fronte,

dovevamo tirare e crossare di

più. Suo padre è stato il grande

numero 1 della Bulgaria di Usa

’94, lui non ne è all’altezza

5

IL PEGGIOREMIHAYLOV

Lo conoscevamo, ci aveva infastidito nelle qualificazioni per Brasile 2014, eppure ci ha fatto male lo stesso. Per un tempo imprendibile e molto bello a vedersi: elegante, prestante, galoppante. Che Popov di giocatore. (Slavchev s.v.)

7

IL MIGLIOREPOPOV

PRAPROTNIK 6VUKAN 5,5

JUG 6VINCIC 6

MANOLEV 6 Piede lesto Manolev arretrato a terzino. Nelle precedenti puntate faceva l’ala, ora l’hanno arretrato. Se la cava, ma non spinge più come una volta.A. ALEXANDROV 5,5 Pronti via, da un suo liscio clamoroso sgorga la più clamorosa delle palle gol: peccato che Immobile, sorpreso da tanto ben di Dio, vada in confusione. BODUROV 6 Compito facilitato dalla giornata no dei nostri attaccanti, Eder a parte. Traballante in coda, quando l’Italia va all’assalto, ma Bodurov la sfanga.Y. MINEV 6 Forse Petev gli ha fatto una testa così sulle doti da incursore di Darmian. Lui non fa altro che aspettare come il tenente nel Deserto dei Tartari.GADZHEV 6 Petev piazza due poliziotti davanti alla difesa. Lui è quello buono, propositivo, quello che fa girare di più e meglio il pallone.DYAKOV 6 Dei due mediani interpreta la parte dell’agente cattivo, quello che più pressa e più si dedica al recupero del pallone. Una coppia affiatata. MILANOV 6,5 Dal suo piede partono diverse iniziative che nel primo tempo mettono in difficoltà il nostro fianco a sinistro. Un’ala di raccordo vecchio stile, che si sdoppia tra attacco e ripiegamenti. (V. Vasilev s.v.)M. ALEXANDROV 6 Meno visibile di Milanov, l’«altro» Alexandrov disbriga però importanti funzioni tattiche. Le cose migliori la Bulgaria le fa vedere in questo quadrilatero offensivo. MICANSKI 7 Gran rompiscatole, portatore sano di dosi massicce di pressing alto. Bellissimo il gol di testa. Mica male, ‘sto Micanski.BOJINOV 5,5 Entra nel momento sbagliato, quando la Bulgaria entra in stand by. Non si vede, non si sente. Più che altro sfortunato, se fosse partito dall’inizio… (ma Micanski ha strameritato il posto da titolare)

KOVAC AL PRIMO POSTO

La Croazia ha il vero BrozovicAnche in 10, manita alla Norvegia1A Zagabria si vede la bella copia dell’interista: suo il primo dei 5 gol agli scandinaviRosso a Corluka ma Odegaard & co. combinano poco e sbagliano anche un rigore

� La serata di gloria dei croati è andata in scena anche più a est di Zagabria. Robert Prosinecki, fantasista croato negli Anni Novanta, debuttava infatti sulla panchina dell’Azerbaigian al posto del tedesco Berti Vogts, e lo ha fatto vincendo subito: 2-0 a Malta del c.t. italiano Ghedin, con un gol in apertura e uno in chiusura di partita. Gli azeri non conquistavano tre punti in una partita ufficiale dal settembre 2011, quando nelle qualificazioni all’Europeo sconfissero il Kazakistan. A Malta non è bastato il debutto dall’inizio (dopo i 12’ in amichevole con la Georgia)di Effiong, 30enne nazionale nigeriano naturalizzato maltese, Paese in cui gioca da ormai dieci anni.AZERBAIGIAN-MALTA 2-0MARCATORI Huseynov al 4’ p.t.; Nazarov al 47’ s.t.AZERBAIGIAN (4-1-4-1) Agayev; Medvedev, Guseynov, Sadygov, Dashdemirov; Qarayev; Alaskarov (dal 22’ p.t. Gurbanov), Amirguliyev, Huseynov, Ismayilov (dal 25’ s.t. Nazarov); Nadirov (dal 36’ s.t. Israfilov). All. Prosinecki.MALTA (4-4-1-1) Hogg; Caruana, Camilleri (dal 36’ p.t. Z. Muscat), Agius, Bezzina (dal 1’ s.t. Pisani); P. Fenech, Borg, Schembri (dal 36’ s.t. R. Fenech), R. Muscat; Briffa; Effiong. All. Ghedin.ARBITRO Ozkahya (Tur).NOTE ammoniti Amirguliyev (A), Nazarov (A), Caruana (M).

L’ALTRA PARTITA

Azerbaigian okcon ProsineckiMalta battuta

CROAZIA 5

NORVEGIA 1PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Brozovic (C) 30’ p.t.; Perisic (C) 9’, Olic (C) 21’, Tettey (N) 36’, Schindelfeld (C) 42’, Pranjic (C) 48’ s.t.

CROAZIA (4-2-3-1) Subasic; Srna, Corluka, Vida, Pranjic; Brozovic, Modric; Olic (dal 25’ s.t. Kramaric), Rakitic (dal 31’ s.t. Schindelfeld), Perisic; Mandzukic (dal 43’ s.t. Badelj). PANCHINA Kalinic, Vargic, Vrsaljko, Halilovic, Pjaca, Rebic, Sharbini, Mitrovic, Leovac. ALLENATORE Kovac.ESPULSO Corluka (doppia ammonizione, entrambe per giocoscorretto) al 29’ s.t.AMMONITI nessuno.

NORVEGIA (4-4-1-1) Nyland; Linnes, Nordtveit, Forren, Hogli; Skjelbred (dal 19’ p.t. Samuelsen), Tettey, Johansen, Daehli (dal 16’ s.t. Nielsen); Elyounoussi (dal 35’ s.t. Abdellaoue); Odegaard. PANCHINA Grytebust, Hansen, Hovland, Gabrielsen, Henriksen, Hedenstad, Singh, Konradsen. ALLENATORE Hogmo.ESPULSI nessuno.AMMONITI Linnes, Elyounoussi per proteste; Nordtveit, Samuelsen per gioco scorretto.

ARBITRO Velasco Carballo (Spa)NOTE Spettatori 23.912. Tiri in porta 5-5 (un palo). Tiri fuori 3-1. In fuorigioco 1-1. Angoli 5-3. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 3’.

Matteo BregaINVIATO A ZAGABRIA (CROAZIA)

L a scacchiera del Maksimirsi muove compatta. Primanel caricare la squadra di

Niko Kovac, poi nel fischiare ilpresidente federale Davor Sukerentrato in campo per premiare il«centenario» Ivica Olic. A Zaga-bria è così, per una volta si puòanche pensarla tutti insieme allostesso modo. Anche perché poi ilcampo va in soccorso della scac-chiera croata.

ASSE DI CLASSE Kovac ha lafortuna di poter schierare la bat-teria dei piedi buoni, quell’asseda Clasico che viaggia sulla lineaMadrid-Barcellona. Modric eRakitic hanno tutta un’altra sto-ria da disegnare con quelleestremità. Attorno al loro pen-siero basterebbe metterci intelli-genza tattica per goderne. E’quello che fa per lunghi trattiMarcelo Brozovic. Al netto delfumo, i segni lasciati sul taccui-no portano tutti la sua firma nelprimo tempo. Il gol del 30’ è l’au-tografo che gli viene meglio.Sponda di Rakitic e destro d’in-terno che supera Nyland. Ci ave-va provato altre due volte con lastessa tecnica. Palla bassa che viene centrifugata nel mezzo,apertura sull’esterno per le corsedi Olic e Perisic e ritorno all’in-terno. Brozovic, prima del gol,

raccoglie due corner e tanti ap-plausi. L’interista sembra un al-tro rispetto a Milano. O meglio,sembra la prima versione interi-sta, quella di Napoli in CoppaItalia per esempio. Qui con certagente in mediana la sua naturadi interno che legge benissimoogni situazione, emerge. Se tro-va anche il gol, si fa tombola.

LEZIONE NELLA RIPRESA L’im-pressione è che la Croazia nonmetta mai fino in fondo la Norve-gia con le spalle al muro. Hog-mo, nel suo 4-4-1-1, mostra subi-to le intenzioni di coprirsi atten-dendo le briciole delle riparten-ze. Un piano semplicistico chefinisce per disperdere anche lequalità di Odegaard (16 anni, iltitolare più giovane nella storiadelle qualificazioni europee)troppo solo per qualsiasi cosa. Laqualità croata decide di chiuderela pratica a inizio ripresa. Un pal-lone innocuo gestito da Rakiticfinisce a Perisic che rientra sul si-nistro e a giro ancora una voltasupera Nyland. Ma non è festacompleta, perché il Maksimirchiede da oltre un’ora un gesto alvenerato Olic. Quel cross dallasinistra del 21’ è nella terra dinessuno. Hogli e Nyland giocanoa bandiera, Olic li anticipa in sci-volata. Nel romanzo popolare diun 3-0 a senso unico mancal’emozione del rigore contro. Corluka si mostra ancora acerboquando spinge Elyounoussi inarea. Rigore che lo stesso 10 nor-vegese stampa sul palo. Il Maksi-mir si ammutolisce solo quandoTettey indovina il destro giusto.E’ il 3-1, non c’è timore di perde-re nonostante l’espulsione diCorluka. Ma i croati, sulle tribu-ne, si spengono. La perfezionenon esiste. I gol finali di Schin-delfeld e Pranjic restituisconoquesto piacere alla scacchierache gode di una manita buonaper il morale. Questa Norvegianon è un vero esame.

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IL MIGLIORE

� BROZOVICA chi serve un Brozovic? Medicinale efficace che passa inosservato. Va miscelato con i simili per valorizzarlo.

7

IL PEGGIORE

� ODEGAARDEleganza, tocchi di classe, visione di gioco. Ma quando deve arrotolarsi le maniche, sparisce. La strada è lunga.

5

Marcelo Brozovic, 22 anni, in azione contro la Norvegia EPA

NazionaleRQualificazioni Euro 2016

Marco Verratti, 22 anni,ieri ha giocato registaal posto di PirloFORTE

GABBIADINISbaglia un gol clamoroso: solo davanti a Mihaylov mette a lato il pallone del 2-3. Vale il metro applicato a Immobile: gol sbagliato, voto ribassato.

5

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9DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

BULGARIA ITALIA

MOLTO BASSO 41,9 metriBARICENTRO

MOLTO ALTO 59,7 metriBARICENTRO

PASSAGGI RIUSCITI

6 11

3 3

106 130

17 14

TIRI NELLO SPECCHIO

PALLE PERSE

FALLI COMMESSI

CONTRASTI

247 557PASSAGGI EFFETTUATI

29,5% 70,5%

POSSESSO PALLA

ANGOLI

1 17

68,8% 87,6%

12

15

3

10

64

7

21

5

919

135

1821

6 7

1910

1711

23

GDS - DATI OPTA

Andrea Schianchi

L a qualità del gioco non èfiglia del possesso-palla,spesso inutile, ma della

capacità di vedere prima deglialtri (compagni e avversari) lasoluzione vincente. AndreaPirlo, della materia, è professo-

re a livello mondiale. MarcoVerratti, stando a quello che siè visto a Sofia, più che salire incattedra ha ancora bisogno diprendere lezioni. Schieratonella classica posizione di regi-sta, imposta poco, non detta itempi e, soprattutto, si fa trova-re fuori posizione sui frequenticontropiede dei bulgari. Quan-

do si gioca con la difesa a tre,come l’Italia di Conte, il contri-buto del mediano in fase difen-siva è fondamentale: se non c’èlui a fare da schermo, è costret-to a uscire uno dei «centraloni»lasciando pericolosi varchi da-vanti al portiere. Troppe volteVerratti viene saltato in veloci-tà dalle sgommate dei bulgari e

gli azzurri vanno in apnea.

POCHI DUETTI Se la cosiddetta«pars destruens» non gli riescebenissimo, Verratti non brillanemmeno nella «pars con-struens». Il numero 10 dovreb-be prendere per mano la squa-dra, guidare i compagni, inven-tare la manovra, tocchettare elanciare. Non si vede nulla ditutto ciò. Anche perché Contegli mette ai fianchi due mezzaliche mezzali non sono, comeCandreva e Bertolacci, e il ra-gazzo del Psg fatica a calarsinella parte. Pochissimi duetti,pochissimi triangoli, pochissi-mi smarcamenti, troppi lanciimprecisi e troppe soluzionicervellotiche. Verratti tocca106 palloni, effettua 8 lanci po-sitivi, ma ne sbaglia parecchi,perde 15 volte la sfera e questodato, per uno che gioca nellasua posizione, è un handicap.Da sottolineare i 10 recuperi e i4 palloni intercettati.

A UOMO I margini di migliora-mento ci sono, ci mancherebbealtro, ma l’impressione è chelui non sia un regista classico e,di conseguenza, si debba cam-biare qualcosa a livello d’impo-stazione tattica. Pirlo va incon-tro al pallone, lo reclama, lo pretende; Verratti no, non èancora un condottiero e, pro-babilmente, non ne ha le carat-teristiche. Un regista, in fase didisimpegno, ha l’obbligo di far-si vedere dai compagni, di of-frirsi al passaggio, di pensareallo sviluppo dell’azione. Lui,invece, si nasconde e i bulgarinon fanno fatica a marcarlo(con il trequartista o con l’at-taccante centrale). Pirlo vieneservito anche quando è seguitoa uomo da un avversario, Ver-ratti ancora no. Evidentementenon gli riconoscono la leader-ship che un regista deve posse-dere.

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fLA PARTITA AI RAGGI X

Verratti alla Pirlo?Non è ancora prontoManca di leadership1Il regista azzurro del Psg non ha la personalità del bianconeroe deve assimilare la posizione nel 3-5-2. Perde 15 palloni: troppi

L’AMICHEVOLE DI TORINO

L’Inghilterra perde altri pezziOut Welbeck, Milner e Sterling1 Hodgson costretto a convocare Bertrand: con lui ha soltanto 17 giocatori. In attacco ci sarà Kane dall’inizio

U na comoda vittoria per4-0 – la quinta in altret-tante gare del gruppo –

che blinda la qualificazione al-la fase finale di Francia 2016 eil gol del predestinato, Harry Kane, appena 78 secondi dopoil suo ingresso in campo, cherappresentava anche l’esordioassoluto con la maglia dei Leo-ni. Il day after dell’Inghilterra è

all’insegna della celebrazione,e le uniche notizie negative perRoy Hodgson arrivano dall’in-fermeria.

A TORINO IN 17 Nell’amichevo-le di martedì a Torino control’Italia, il c.t. inglese dovrà in-fatti fare a meno di diversi gio-catori, usciti acciaccati dal ma-tch, primo fra tutti l’attaccantedell’Arsenal Danny Welbeck,migliore in campo contro i li-tuani, che ieri ha lasciato il riti-ro a causa di un infortunio alginocchio subito nel secondo tempo. Oltre a Welbeck, Hodg-son dovrà fare a meno anchedell’attaccante Sterling (Liver-pool) e del centrocampista Mil-

ner (Manchester City). Fuoricausa anche l’esterno Baines(Everton). A disposizione diHodgson restavano così soltan-to 16 giocatori, circostanza cheha costretto l’ex allenatore del-l’Inter a correre ai ripari convo-cando il difensore Bertrand delSouthampton. Vista anche l’as-senza di Sturridge, in attacco dovrebbe esserci l’esordio dalprimo minuto di Kane, celebra-to ieri con grande evidenza daimedia di Sua Maestà: «Non cisono parole per descrivere co-me mi sento», ha twittato Kaneche con il gol segnato ai lituaniha raggiunto la quota comples-siva di 30 reti in stagione.

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L’Italia cerca di sfruttare i movimenti in profondità degli attaccanti per mettere in difficoltà la difesa della Bulgaria. Importante, in questo senso, il possesso-palla dei tre difensori centrali che evitano il pressing avversario e poi lancianoin verticale. Immobile e Zaza si alternano: uno va incontro e l’altro si butta nello spazio. Spesso le punte azzurre vanno all’uno-contro-uno

PASSAGGIO

MOVIMENTO

CHIELLINI: passaggi sbagliati 11IMMOBILE: palloni persi 7

ZAZA: palloni toccati 21

LA MOSSA TATTICA

ZAZA

IMMOBILE

BONUCCI

BARZAGLI

CHIELLINI

GAZZETTA DELLO SPORT

� A Lindabrunn (Austria), l’Under 19 ha pareggiato 0-0 con la Scozia nella seconda gara della Fase Elite di qualificazione all’Europeo. Dopo il 2-2 al debutto con la Croazia (che ieri ha perso 2-0 con l’Austria), per l’Italia di Alessandro Pane ora la qualificazione si fa durissima. Alla Fase Finale accede solo la vincente del girone: gli azzurrini nell’ultima giornata dovranno vincere contro l’Austria (a Vienna martedì alle ore 13) sperando che la Scozia non batta la Croazia. La classifica attuale: Scozia 4 punti; Austria 3; Italia 2; Croazia 1.

EUROPEO, FASE ELITE

U19, altro pariOra si fa dura

� SOFIA La comitiva azzurra ha fatto ritorno nella notte in Italia, atterrando direttamente a Torino, dove oggi pomeriggio svolgerà una leggera seduta di allenamento, in vista dell’amichevole in programma martedì contro l’Inghilterra allo Juventus Stadium. A Torino gli azzurri troveranno l’interista Davide Santon, convocato in extremis da Conte per compensare le defezioni degli ultimi giorni. Domani Buffon saràimpegnato insieme al presidente Tavecchio nella presentazione del nuovo accordo con la Puma, main sponsor della Nazionale, che sarà della durata di 4-5 anni. Il programma torinese, poi, sarà

arricchito anche dalla iniziativa federale coordinata da Fiona May: «I razzisti? Una brutta razza», che prevede un incontro al Teatro Regio con i settori giovanili. Alla iniziativa (17.30) saranno presenti, tra gli altri, anche Walter Veltroni e Gianluca Pessotto con Mauro Berruto, Cristian Molinaro, Vittorio Oreggia, Kossi Komla Ebrì e la stessa Fiona May. Dopo la tappa di Torino l’iniziativa continuerà in tutto il Paese per cercare di coinvolgere migliaia di ragazzi, su temi importanti quali l’integrazione, l’accettazione della diversità e la piaga del razzismo.

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OPERAZIONE INGHILTERRA

Nella notte il rientro in ItaliaA Torino gli azzurri trovano Santon

10 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Capello accusala Uefa: «Costrettia giocare nel caos» 1Il c.t. della Russia dopo la sospensione della gara con il Montenegro: «Andava chiusa prima» Il razzo che ha colpito il portiere russo Igor Akinfeev col Montenegro. Sotto, il c.t. della Russia Fabio Capello, 68 anni

Stefano Boldrini

L a prima cosa, la più impor-tante, è che Igor Akinfeev,28 anni, portiere della na-

zionale russa e del Cska Mosca,sta bene dopo essere stato col-pito alla testa con un fumogenoacceso dopo ventidue secondidella gara disputata venerdì se-ra a Podgorica, Montenegro, esospesa a metà del primo tem-po dopo un lancio di oggetti cheha costretto l’arbitro tedescoAyketin a interrompere defini-tivamente il match. Akinfeev èrientrato a Mosca con il restodella squadra.

PROTESTE Il referto dell’ospe-dale di Podgoriça, dove è statotrasportato subito dopo l’inci-dente, parla di ustioni al collo etrauma cranico. Ieri mattinaAkinfeev ha rilasciato una di-chiarazione: «Ringrazio tuttiper il sostegno che ho ricevuto.Adesso sto meglio. Mi auguroche episodi come questo nonaccadano più». La federazionerussa ha scritto una nota di pro-testa all’Uefa. Il presidente del-la federazione russa, Nikolaj

Toltstych, ha raccontato: «Biso-gnava fermare la partita subito.Non si doveva continuare dopol’incidente del nostro portiere.Il delegato Uefa era con noi intribuna e ha visto tutto». «Sperosolo che le sanzioni non sianotroppo pesanti, i russi parevanon aspettassero altro per po-tersi lamentare con l’arbitro»,fa la stella montenegrina Jove-tic.

INTERROGATIVI Qui si apronodue gialli. Il primo riguarda lalinea dell’Uefa, che ha cercatoin tutti i modi di far giocare ilmatch. Il delegato inglese Bar-ry Bright ha ordinato di tornarein campo dopo una prima so-spensione di trentacinque mi-nuti e anche dopo l’inizio ritar-dato della ripresa, sempre per illancio di oggetti, ha provato acondurre in porto la gara. Soloal 22’ della ripresa si è arreso. Ilmessaggio di continuare sareb-be arrivato dall’alto: Brightavrebbe parlato con il presiden-te dell’Uefa, Michel Platini, du-rante la prima sospensione.L’altro mistero riguarda unapresunta bandiera bruciata nelsettore dei tifosi russi: secondo

il tifoso montenegrino che hafatto circolare il video, aveva icolori della Nato. E come spes-so accade nelle cose, c’è ancheil risvolto comico: nella cartellastampa diffusa dall’Uefa primadella gara, al posto della schedadi Fabio Capello c’è quella di Di-ck Advocaat, ex ct della Serbia,attuale manager del Sunder-land. Con Fabio Capello ovvia-mente si parla d’altro.

La sua valutazione su quanto è accaduto?«La partita andava sospesa su-bito, dopo il lancio del fumo-geno che ha colpito il nostro

portiere. Il delegato Uefa nonha però voluto sentire ragioni».

Perché l’Uefa ha cercato in tuttii modi di portare avanti il match?«Non lo so, è una domanda darivolgere a Platini. Pochi giornifa ha parlato di rigore contro laviolenza e poi alla prima occa-sione si sceglie questa linea».

Ha avuto paura?«No, paura no, anche perchél’atmosfera dentro lo stadio po-co prima del match è stata mol-to bella. Le tifoserie hanno ap-

plaudito gli inni dei due paesi.Purtroppo c’è sempre qualchescemo che rovina tutto lo spet-tacolo».

Qual è stato il comportamentodei giocatori e dei dirigenti del Montenegro durante il caos?«Tutti i calciatori erano dispia-ciuti per l’episodio. Vedere unloro collega colpito e costretto auscire dal campo è stato doloro-so per tutti. Dejan Savicevic, ilpresidente della federazionemontenegrina, non voleva piùgiocare».

Ha pensato a possibili questionipolitiche?«Ma non diciamo sciocchezze.Tutto quello che è accaduto aPodgorica, dal lancio del fumo-

geno che è arrivato addosso alnostro portiere a quello deglioggetti ripreso nel finale dellapartita, fa parte del solito teppi-smo da stadio. Non c’eranoneppure precedenti tra le due squadre. Era la prima volta chele due nazionali si affrontava-no».

Akinfeev è tornato con voi. Qualierano le sue condizioni subito dopo l’episodio?«Akinfeev è stato colpito a tra-dimento, senza avere la possibi-lità di proteggersi e ciò significache ha subito in pieno la botta.Akinfeev era stordito e non sen-tiva una parte del corpo, è statotrasportato in ospedale e si è ri-preso. Alla fine quindi si può di-re che sia andato tutto bene, maè stato un episodio davveromolto brutto».

Qual è la situazione attuale delvostro portiere?«È tornato a casa e ora riposeràqualche giorno. Anche gli altrigiocatori sono liberi perché perl’amichevole con il Kazakhstandi martedì proverò diversi ra-gazzi della Under 21».

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FABIO CAPELLOSUGLI INCIDENTI DI VENERDI’

IL NOSTRO PORTIEREÈ STATO COLPITO

A TRADIMENTO.ANCHE SAVICEVIC

VOLEVA LO STOP

Euro 2016RQualificazioni

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11DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL REGOLAMENTOIn Francia le prime 2 di ogni gironepiù la migliore 3a e le 4 dai playoff � Le nove vincitrici dei rispettivi gironi, le nove seconde classificate e la migliore terza si qualificheranno direttamente per la fase finale dell’Europeo, che si disputerà in Francia nel 2016. Le rimanenti otto terze classificate parteciperanno agli spareggi, di queste solo quattro passeranno il turno. Questo il regolamento per i playoff del prossimo autunno: le quattro squadre con il miglior coefficiente

Uefa saranno nominate teste di serie con un sorteggio, che determinerà gli accoppiamenti e l’ordine delle sfide da giocare in casa e trasferta. Le partite di andata saranno giocate il 12, 13 e 14 novembre 2015, mentre quelle di ritorno il 15, 16 e 17 novembre. La Francia, qualificata di diritto perché Paese ospitante, si unirà alle 23 squadre qualificate, con le nazionali suddivise in sei gironi da quattro. La fase finale dell’Europeo si disputerà dal 10 giugno al 10 luglio 2016

GRUPPO E � PARTITE GIOCATEESTONIA-SLOVENIA 1-0SAN MARINO-LITUANIA 0-2SVIZZERA-INGHILTERRA 0-2INGHILTERRA-SAN MARINO 5-0LITUANIA-ESTONIA 1-0SLOVENIA-SVIZZERA 1-0ESTONIA-INGHILTERRA 0-1LITUANIA-SLOVENIA 0-2SAN MARINO-SVIZZERA 0-4SVIZZERA-LITUANIA 4-0INGHILTERRA-SLOVENIA 3-1SAN MARINO-ESTONIA 0-0INGHILTERRA-LITUANIA 4-0SLOVENIA-SAN MARINO 6-0SVIZZERA-ESTONIA 3-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSINGHILTERRA 15 5 5 0 0 15 1

SVIZZERA 9 5 3 0 2 11 3

SLOVENIA 9 5 3 0 2 10 4

LITUANIA 6 5 2 0 3 3 10

ESTONIA 4 5 1 1 3 1 5

SAN MARINO 1 5 0 1 4 0 17

�LE PROSSIME PARTITE ESTONIA-SAN MARINO 14/6/15SLOVENIA-INGHILTERRA 14/6/15LITUANIA-SVIZZERA 14/6/15

GRUPPO F � PARTITE GIOCATEUNGHERIA-IRLANDA DEL NORD 1-2ISOLE FAR OER-FINLANDIA 1-3GRECIA-ROMANIA 0-1ROMANIA-UNGHERIA 1-1FINLANDIA-GRECIA 1-1IRLANDA DEL NORD-ISOLE FAR OER 2-0ISOLE FAR OER-UNGHERIA 0-1FINLANDIA-ROMANIA 0-2GRECIA-IRLANDA DEL NORD 0-2GRECIA-FAR OER 0-1UNGHERIA-FINLANDIA 1-0ROMANIA-IRLANDA DEL NORD 2-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSROMANIA 10 4 3 1 0 6 1

IRLANDA DEL NORD 9 4 3 0 1 6 3

UNGHERIA 7 4 2 1 1 4 3

FINLANDIA 4 4 1 1 2 4 5

FAR OER 3 4 1 0 3 2 6

GRECIA 1 4 0 1 3 1 5

�LE PROSSIME PARTITE IRLANDA DEL NORD-FINLANDIA OGGIROMANIA-FAR OER OGGIUNGHERIA-GRECIA OGGIFINLANDIA-UNGHERIA 13/6/15FAR OER-GRECIA 13/6/15IRLANDA DEL NORD-ROMANIA 13/6/15

GRUPPO G � PARTITE GIOCATERUSSIA-LIECHTENSTEIN 4-0AUSTRIA-SVEZIA 1-1MONTENEGRO-MOLDAVIA 2-0LIECHTENSTEIN-MONTENEGRO 0-0MOLDAVIA-AUSTRIA 1-2SVEZIA-RUSSIA 1-1AUSTRIA-MONTENEGRO 1-0RUSSIA-MOLDAVIA 1-1SVEZIA-LIECHTENSTEIN 2-0AUSTRIA-RUSSIA 1-0MOLDAVIA-LIECHTENSTEIN 0-1MONTENEGRO-SVEZIA 1-1LIECHTENSTEIN-AUSTRIA 0-5MOLDAVIA-SVEZIA 0-2MONTENEGRO-RUSSIA SOSPESA

CLASSIFICA PT G V N P GF GSAUSTRIA 13 5 4 1 0 10 2

SVEZIA 9 5 2 3 0 7 3

RUSSIA 5 4 1 2 1 6 3

MONTENEGRO 5 4 1 2 1 3 2

LIECHTENSTEIN 4 5 1 1 3 1 11

MOLDAVIA 1 5 0 1 4 2 8

�LE PROSSIME PARTITE LIECHTENSTEIN-MOLDAVIA 14/6/15RUSSIA-AUSTRIA 14/6/15SVEZIA-MONTENEGRO 14/6/15

GRUPPO I � PARTITE GIOCATEDANIMARCA-ARMENIA 2-1PORTOGALLO-ALBANIA 0-1ARMENIA-SERBIA 1-1ALBANIA-DANIMARCA 1-1DANIMARCA-PORTOGALLO 0-1SERBIA-ALBANIA 3-0 A TAVOLINOPORTOGALLO-ARMENIA 1-0SERBIA-DANIMARCA 1-3

CLASSIFICA PT G V N P GF GSDANIMARCA 7 4 2 1 1 6 4

PORTOGALLO 6 3 2 0 1 2 1

ALBANIA 4 3 1 1 1 2 4

SERBIA* (-3) 1 3 1 1 1 5 4

ARMENIA 1 3 0 1 2 2 4

*PENALIZZATA PER SENTENZA UEFA

�LE PROSSIME PARTITE ALBANIA-ARMENIA OGGIPORTOGALLO-SERBIA OGGIRIPOSA DANIMARCAARMENIA-PORTOGALLO 13/6/15DANIMARCA-SERBIA 13/6/15RIPOSA ALBANIA

GRUPPO A � PARTITE GIOCATEKAZAKISTAN-LETTONIA 0-0REP. CECA-OLANDA 2-1ISLANDA-TURCHIA 3-0LETTONIA-ISLANDA 0-3OLANDA-KAZAKISTAN 3-1TURCHIA-REP.CECA 1-2KAZAKISTAN-REP.CECA 2-4ISLANDA-OLANDA 2-0LETTONIA-TURCHIA 1-1OLANDA-LETTONIA 6-0REP. CECA-ISLANDA 2-1TURCHIA-KAZAKISTAN 3-1KAZAKISTAN-ISLANDA 0-3REP.CECA-LETTONIA 1-1OLANDA-TURCHIA 1-1

CLASSIFICA PT G V N P GF GSREP. CECA 13 5 4 1 0 11 6

ISLANDA 12 5 4 0 1 12 2

OLANDA 7 5 2 1 2 11 6

TURCHIA 5 5 1 2 2 6 8

LETTONIA 3 5 0 3 2 2 11

KAZAKISTAN 1 5 0 1 4 4 13

�LE PROSSIME PARTITE KAZAKISTAN-TURCHIA 12/6/15ISLANDA-REP.CECA 12/6/15LETTONIA-OLANDA 12/6/15

GRUPPO C � PARTITE GIOCATELUSSEMBURGO-BIELORUSSIA 1-1SPAGNA-MACEDONIA 5-1UCRAINA-SLOVACCHIA 0-1BIELORUSSIA-UCRAINA 0-2MACEDONIA-LUSSEMBURGO 3-2SLOVACCHIA-SPAGNA 2-1UCRAINA-MACEDONIA 1-0BIELORUSSIA-SLOVACCHIA 1-3LUSSEMBURGO-SPAGNA 0-4LUSSEMBURGO-UCRAINA 0-3MACEDONIA-SLOVACCHIA 0-2SPAGNA-BIELORUSSIA 3-0MACEDONIA-BIELORUSSIA 1-2SLOVACCHIA-LUSSEMBURGO 3-0SPAGNA-UCRAINA 1-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSSLOVACCHIA 15 5 5 0 0 11 2

SPAGNA 12 5 4 0 1 14 3

UCRAINA 9 5 3 0 2 6 2

BIELORUSSIA 4 5 1 1 3 4 10

MACEDONIA 3 5 1 0 4 5 12

LUSSEMBURGO 1 5 0 1 4 3 14

�LE PROSSIME PARTITE UCRAINA-LUSSEMBURGO 14/6/15BIELORUSSIA-SPAGNA 14/6/15SLOVACCHIA-MACEDONIA 14/6/15

GRUPPO D � PARTITE GIOCATEGEORGIA-IRLANDA 1-2GERMANIA-SCOZIA 2-1GIBILTERRA-POLONIA 0-7IRLANDA-GIBILTERRA 7-0SCOZIA-GEORGIA 1-0POLONIA-GERMANIA 2-0GIBILTERRA-GEORGIA 0-3POLONIA-SCOZIA 2-2GERMANIA-IRLANDA 1-1GEORGIA-POLONIA 0-4GERMANIA-GIBILTERRA 4-0SCOZIA-IRLANDA 1-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSPOLONIA 10 4 3 1 0 15 2

IRLANDA 7 4 2 1 1 10 3

SCOZIA 7 4 2 1 1 5 4

GERMANIA 7 4 2 1 1 7 4

GEORGIA 3 4 1 0 3 4 7

GIBILTERRA 0 4 0 0 4 0 21

�LE PROSSIME PARTITE GEORGIA-GERMANIA OGGISCOZIA-GIBILTERRA OGGIIRLANDA-POLONIA OGGIPOLONIA-GEORGIA 13/6/15IRLANDA-SCOZIA 13/6/15GIBILTERRA-GERMANIA 13/6/15

GRUPPO B � PARTITE GIOCATEANDORRA-GALLES 1-2BOSNIA-CIPRO 1-2ISRAELE-BELGIO (RINV. 31/3/15)BELGIO-ANDORRA 6-0CIPRO-ISRAELE 1-2GALLES-BOSNIA 0-0ANDORRA-ISRAELE 1-4BOSNIA-BELGIO 1-1GALLES-CIPRO 2-1BELGIO-GALLES 0-0CIPRO-ANDORRA 5-0ISRAELE-BOSNIA 3-0ANDORRA-BOSNIA 0-3BELGIO-CIPRO 5-0ISRAELE-GALLES 0-3

CLASSIFICA PT G V N P GF GSGALLES 11 5 3 2 0 7 2

ISRAELE 9 4 3 0 1 9 5

BELGIO 8 4 2 2 0 12 1

CIPRO 6 5 2 0 3 9 10

BOSNIA 5 5 1 2 2 5 6

ANDORRA 0 5 0 0 5 2 20

�LE PROSSIME PARTITE ANDORRA-CIPRO 12/6/15BOSNIA-ISRAELE 12/6/15GALLES-BELGIO 12/6/15

LA SITUAZIONE

Euro 2016RQualificazioni

OLANDA 1

TURCHIA 1PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Yilmaz (T) al 37’ p.t.; Huntelaar (O) al 47’ s.t.

OLANDA (4-3-3) Cillessen; Van der Wiel, De Vrij, Martins Indi (dal32’ s.t. Willems), Blind; Wijnaldum (dal 1’ s.t. Narsingh), De Jong (dal 18’ s.t. Dost), Sneijder; Afellay, Huntelaar, Depay.PANCHINA Krul, Vermeer, Janmaat, Veltman, Bruma, Clasie, Klaassen, Promes, L. De Jong. ALLENATORE Hiddink.ESPULSI nessuno.AMMONITI Van der Wiel.

TURCHIA (4-4-2) Babacan; Gonul, Aziz (dal 24’ s.t. Gulum), Balta, Erkin; Tufan, Topal, Inan, Tore; Yilmaz (dal 34’ s.t. Kazim-Richards), Sen (dal 16’ s.t. Calhanoglu).PANCHINA Gunok, Tekin, Ozabayraki, Belozoglu, Altintop, Ekici, Bulut, Erdinc, Sahan. ALLENATORE Terim.ESPULSI nessuno.AMMONITI Tore.

ARBITRO Bryck (Ger).NOTE spettatori 55 mila circa.

Brivido Olanda Huntelaar al 92’salva Hiddink 1La Turchia sfiora il colpaccio: avanti con Yilmaz, resiste fino al recupero. Arancioni terzi nel girone

Alessandra Bocci

C’ è sempre lui quandopassa l’ultimo tram,quello che di solito si

chiama desiderio. C’era luil’estate scorsa al Mondialequando l’Olanda di Van Gaalstava per salire sull’aereo e tor-nare a casa, così come c’era luia guidare la rimonta sul Brasilein Sudafrica. Wesley Sneijder,l’ultimo dei mohicani se avessela cresta. Wesley Sneijder eKlaas Jan Huntelaar, che com-pletò la rimonta sul Messico aFortaleza e che ieri contro laTurchia ha messo la testa sullatraiettoria di un imperioso tirodel numero dieci oranje. Il pa-reggio con la Turchia, in van-taggio a lungo con un gol diYilmaz, compagno di squadradi Sneijder al Galatasaray, nonvale quanto quella di qualchemese fa, ma consente di con-servare il terzo posto in ungruppo equilibrato.

SCARSA LUCIDITA’ Robben acasa infortunato, come VanPersie, Van Bommel a casa per-ché non più in attività, Nigel deJong in panchina nella fase fi-nale, Stekelenburg non perve-nuto. Dei leoni oranje vicecam-pioni del mondo nel 2010 è ri-masto giusto Wesley Sneijder,di nuovo capitano e leader. Chicontestava la mancanza di or-todossia di Van Gaal all’ultimoMondiale sarà forse soddisfat-to del 4-3-3 del c.t. di ritorno

Hiddink. Peccato che sia servi-to a poco di fronte a un altroc.t. di ritorno, Fatih Terim, checon la sua Turchia stava perprendersi tre punti all’Amster-dam Arena. L’ultima volta aAmsterdam i turchi avevanocombattuto ma perso, invecequesta volta sono usciti imbat-tuti. La differenza è nella posi-zione in classifica degli oranje,che a differenza di quello che èaccaduto nell’ultimo decennioin varie qualificazioni non èbuona: l’Olanda ha fatto flopall’ultimo Europeo, ma anchenel biennio che portava inUcraina e Polonia aveva galop-pato, ora arranca. Hiddink ave-va chiesto battaglia contro laTurchia e di battaglia se n’è vi-sta poca: molto possesso palla,

poca verve, poca incisività emolta confusione.

LA CHIAVE L’inserimento con-tinuo di attaccanti e presunticreativi ha costretto Sneijderad agire lontano dalla sua posi-zione naturale, così come gliaccadeva in estate nell’abbot-tonatissima nazionale di VanGaal. Ma ieri come allora Wesha fatto di testa sua, come

spesso gli capita, e ha trovatola zampata nel finale dispera-to. Ordinata più di quanto sialecito aspettarsi da una squa-dra allenata da Terim, la Tur-chia stava per compiere l’im-presa che avrebbe condannatol’Olanda a rincorrere anche laposizione play-off: un pastic-cio della solita evanescente li-nea difensiva di Hiddink haconsentito a Yilmaz di battereun non impeccabile Cillessen eregalare tranquillità ai compa-gni per gran parte del match.Poi è arrivato Sneijder. Quelloche di solito riporta l’Olandaalla fermata del tram giusto. Ma la strada per la Francia èancora lunghissima, e piena dibuche.

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Galles su con Bale e Ramsey Islanda: Bjarnason due gol� Nelle altre gare del gruppo A, quello dell’Olanda, pareggio a sorpresa per la capolista Repubblica Ceca in casa con la Lettonia: 1-1 con gli ospiti in vantaggio dopo mezz’ora con Visnakovs, abile a finalizzare un contropiede su un errore di Plasil nella metà campo avversaria. La capolista riesce a recuperare soltanto al 90’ con Pilar che infila approfittando di una respinta del portiere Vanins. I cechi rimangono primi ma vengono avvicinati dall’Islanda che passa in Kazakistan per 3-0. Il 36enne Gudjohnsen torna al gol dopo il rientro in nazionale (nel novembre 2013 aveva dato l’addio, poi ci ha ripensato), ma il protagonista è Bjarnason del Pescara. Per lui una doppietta con un colpo di testa e un tiro deviato. � GRUPPO B Vittoria e sorpasso. Il Galles passa 3-0 ad Haifa e scavalca Israele portandosi al primo posto del girone B. I gallesi stanno

cercando la prima qualificazione alla fase finale del torneo europeo e in Israele gli assi del tecnico Chris Coleman non sbagliano. Gli ospiti vanno in vantaggio al 46’ del primo tempo con un colpo di testa di Aaron Ramsey. Il giocatoredell’Arsenal viene servito sempre di testa di Gareth Bale. Nella ripresa arriva poi la doppietta del madridista che al 5’ segna un gran gol su punizione, poi al 32’ fissa il risultato sul definitivo 0-3 con una volata delle sue. Da rilevare anche che il giocatore madridista aveva fatto espellere il difensore israeliano Tibi, costretto al fallo da rosso per fermarlo. Dietro però salgono anche Belgio e Bosnia. Con una tripletta di Dzeko i bosniaci passano ad Andorra (3-0), mentre i belgi stendono Cipro (5-0): doppietta di Fellaini, gli altri gol di Benteke, Hazard e Batshuayi.

A LONDRAVidal e Medelsfidano il BrasileLONDRA La sconfitta contro l’Iran ha lasciato il segno. Stavolta il c.t. Sampaoli non potrà abusare con il turnover. Per il Cile la sfida contro il Brasile è un test fondamentale in vista della prossima Coppa America. Probabile quindi l’impiego di Vidal e Medel. Quattro-cinque novità, invece, nel Brasile, reduce dal 3-1 alla Francia. Probabile che Dunga dia spazio all’ex interista Coutinho e a Robinho, sempre protagonista contro la Roja. Così a Londra, ore 16. BRASILE (4-2-3-1)Jefferson; Danilo, Miranda, Thiago Silva, Marcelo; Fernandinho, Luiz Gustavo; Robinho, Coutinho, Neymar; Firmino. All. Dunga.CILE (4-3-3)Bravo; Isla, Medel Jara, Cornejo; Vidal, Pizarro, Valdes; Aranguja, Sanchez, Vargas. All. Sampaoli.ARBITRO White (inghilterra).

OLIMPICAFelipe Anderson okcontro il Paraguay CARIACICA (m.can.) Il Brasile olimpico travolge il Paraguay: 4-1. Buona partita del laziale Felipe Anderson, anche se non sfrutta due palle gol; bravi anche Maicon (Livorno) e Ely (Avellino). Lucas Silva, Vitinho (doppietta) e Talisca in rete per il Brasile.

AMICHEVOLE L’Uruguay va con CavaniVittoria dell’Uruguay nel test in Marocco: 1-0, gol di Cavani su rigore.

MERCATOXavi all’Al SaddOra è ufficialeL’Al Sadd ha ufficializzato di aver raggiunto un accordo con Xavi: il regista del Barcellona giocherà in Qatar dalla prossima stagione

TACCUINO

39� i gol di Huntelaar con la nazionale olandese in 70 presenze. L’attaccante ha debuttato con gli oranje il 16 agosto 2006 (4-0 all’Irlanda)

Un tackle del turco Serdar Aziz sull’olandese Klaas Huntelaar, autore del gol del pareggio con una deviazione REUTERS

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13DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

PICCOLI MA GRANDI CONTENUTOPREMIUM

Se l’Under si fa Over

DA KANEA DRAXLERE’ IN ARRIVOUN EUROPEODI STELLELE FINALISTE DI GIUGNO HANNO TANTI BIG IN ETÀ DI CONVOCAZIONE, ITALIA COMPRESA

GERMANIA 4-2-3-1

TER STEGEN

VOLLAND

KORB MUSTAFI GINTER

MEYER GÖTZE DRAXLER

GEIS LEITNER

DURM

CENTIMETRI

INGHILTERRA 4-4-2

BUTLAND

CHAMBERS JONES STONES

KANE BERAHINO

SHAW

STERLING BARKLEY WILSHERE OXLADE C.

CENTIMETRI

SERBIA 4-2-3-1

DMITROVIC

PANTIC SPAJIC NASTASIC

MARKOVIC PESIC

MITROVIC

KOSTIC

CAUSIC JOJIC

PETROVIC

CENTIMETRI

ITALIA 4-4-2

PERIN

ZAPPACOSTA BIANCHETTI RUGANI

BELOTTI TROTTA

DE SCIGLIO

BERARDI STURARO VERRATTI EL SHAARAWY

CENTIMETRI

L’ANALISI di LUCA BIANCHININVIATO A BENEVENTO

Twitter @lucabianchin7

«A s» ieri lo ha scritto in corpo XL in primapagina: «¡GOL DE MORATA!», nel casoqualcuno non si fosse accorto che la

Roja ha evitato il processone grazie al ragazzo colgel. Il Guardian invece ha iniziato il suo articolo suKane con due parole: «Oh, Harry». Altro stile, verybritish. E a proposito di frasi eleganti, questa è perti-nente: «Si può scoprire di più su una persona inun’ora di gioco, che in un anno di conversazione». Lodiceva Platone ma va bene per Harry Kane: con luibastano due minuti. Venerdì è entrato in Inghilterra-Lituania e ha segnato dopo 78’’, confermando la ten-denza del fine settimana: in Europa c’è una genera-zione di giovani attaccanti pronta a salire di livello.

BARNSLEY CAPITALE L’Italia U21 nelle stesse orepareggiava 2-2 in trasferta contro la Germania e ilnostro attaccante da titolo era Marcello Trotta, chenon giocherà mai col 10 ma di sicuro è piaciuto alpubblico di Paderborn. A suo modo, è un attaccantedi culto: mette sempre il fisico, dà fastidio a tutti evive per l’Under 21. «Ho firmato all’Avellino per gio-carmi l’Europeo», ha detto ieri, ribadendo un con-cetto antico. La Repubblica Ceca è il suo primo obiet-tivo e l’unica competizione al mondo in cui Trottapuò guardare Kane alla pari. Uno è capocannonierein Premier, l’altro ha vissuto l’Inghilterra di Barn-sley, in terza serie. Di Biagio giovedì mattina ragio-nava di convocazioni: «Bisognerà fare le scelte giu-ste, non sarà semplice». Sa che potrebbe chiamare

Perin, El Shaarawy e De Sciglio. Per questo metteràsulla bilancia vantaggi e svantaggi. Potrebbero de-stabilizzare il gruppo? Chi sarebbero gli esclusi? Ilproblema è comune perché l’Europeo di giugno sul-la carta è un torneo cinque stelle. Possono esserechiamati quelli nati dopo il 1 gennaio 1992, tutte lenazionali favorite hanno un mazzo con due o tre jol-ly e devono decidere se usarli.

INGHILTERRA Gli inglesi potenzialmente sono im-pressionanti. Kane e Berahino, due dei primi settenella classifica marcatori di Premier. Un giocatoreda 30 milioni come Wilshere. Luke Shaw, l’esternopiù caro al mondo: è stato sopravvalutato ma, comedicono loro, money talks, i soldi parlano. Sterling,che un anno fa dominava con il Liverpool. Jones eStones, coppia centrale quotata. In più, dalla pan-china, Shelvey, Tom Ince, Caulker, Zaha.

GERMANIA Qui arriva il jolly. Teoricamente Hrube-sch potrebbe convocare Götze, che 8 mesi fa decide-va la finale mondiale. Poi Geis e Leitner, i due cen-trocampisti centrali, che venerdì hanno comandatola prima mezz’ora contro l’Italia. Davanti tre tre-quartisti come Meyer, Götze e Draxler. O Goretzka,un altro pezzo del futuro dello Schalke che piacevatanto anche alla Juve. In omaggio, due centrali cam-pioni del mondo come Mustafi e Ginter. In porta an-drebbe benissimo la seconda scelta: Ter Stegen è ilportiere di coppa del Barça, Leno il titolare al BayerLeverkusen.

SERBIA Il nome ha meno impatto ma se non sono ifavoriti dell’Europeo, i serbi ci vanno vicino. Control’Italia a settembre non c’erano Markovic, Mitrovic e

Nastasic, un tre per uno che vale una cinquantina dimilioni. La stessa squadra che ha perso a Pescara pe-rò ha negato il visto d’ingresso all’Europeo alla Spa-gna, eliminata in due partite: impressionante. La fe-dercalcio serba un paio di mesi fa ha fatto sapere cheall’Europeo ci saranno tutti i fenomeni. Nel dubbio,occhio a Kostic e Pesic, bravi anche contro l’Italia, ea Dmitrovic, il portiere. Gioca poco nel Charlton e lapartita di Pescara ha lasciato un indizio: se c’è unpunto debole, è lui.

LE ALTRE Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia ePortogallo hanno meno dubbi, meno scelta. Il Porto-gallo è più quotato ma la Danimarca potrebbe fare ilgrande salto. Eriksen è in età ma non andrà con l’Un-der 21: troppo forte per gli standard danesi. Hojbjerg, il ’95 dell’Augsburg che ha già giocato 17partite con il Bayern in Bundes, quasi sicuramente cisarà. Resta in dubbio Fischer, passato in un campio-nato da prossimo fenomeno dell’Ajax a infortunatocronico.

E L’ITALIA? Un Europeo con Wilshere, Götze e Fi-scher è irreale ma indicativo: in Repubblica Cecanon li vedremo ma fanno capire che il calcio corre. Ameno di 23 anni, sono già decisivi. Ter Stegen, forseBerahino e Hojbjerg ci saranno, per Kane e i serbi cisono possibilità. L’Italia deve pensarci su – Verrattinon andrà con Di Biagio e al momento non è proba-bile nemmeno un ingresso di Perin o El Shaarawy –e come sempre giocherà contro la matematica. Con-tiamo le presenze in Serie A delle formazioni ipotiz-zate: Inghilterra 203, Germania 189, Serbia e Italia180. Eppure alla fine facciamo partita pari con tutti.

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Marco Verratti (5 novembre 1992) ha 10 presenze e 1 gol nella Nazionale maggiore.Ha esordito il 15 agosto 2012 nel match contro l’Inghilterra LIVERANI

� EL SHAARAWY (27 ottobre 1992)Per il milanista 11 presenze e una rete con la Nazionale maggiore FORTE

� PERIN (10 novembre 1992)Il genoano ha esordito in Nazionale il 18 novembre 2014 contro l’Albania

� GÖTZE (3 giugno 1992)Con la nazionale di Löw (42 presenze)ha segnato il gol nella finale in Brasile

� STERLING (8 dicembre 1994)L’ala (13 gare con l’Inghilterra) è una delle star del Liverpool e della Premier

� MITROVIC (16 settembre 1994)Per il centravanti dell’Anderlecht quest’anno 2 reti in Champions

CalcioRUnder 21

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dalla portata della BalenaBianca. E allora il club brasilia-no potrebbe proporre a Gallia-ni un’opzione su due-tre talentidi Vila Belmiro. Due i nomi nelmirino: il centrocampista Lu-cas Lima e il bomber Gabriel, omeglio, «Gabigol». «Sono gran-di talenti – osserva Robinho –ma la A è dura. Bisogna arrivar-ci al momento giusto. Il Milansegua il Santos con attenzio-ne». Gabigol è l’astro nascente.Classe ’96, il gol nel sangue, ildna del campione. Non a caso idirigenti gli hanno consegnatola maglia numero 10, quella deifuoriclasse. E per dare un’ideadel personaggio, è stato appe-na blindato con una clausolarescissoria da 50 milioni di eu-ro. La stessa cifra fissata, a suotempo, per Neymar. Robinho èil padre putativo. La settimanascorsa Gabriel gli ha chiesto

pubblicamente di restare alSantos per aiutarlo a diventareun fuoriclasse. Lucas Lima,24anni, centrocampista con atti-tudini offensive, è già stato aun passo dall’Europa. Insegui-to dal Benfica e, l’estate scorsa,anche dal Torino. Pare che il Porto abbia offerto 12 milioniper il cartellino. Il Milan co-minci a studiarli. E si prepari adire addio a Robinho, un talen-to che non è riuscito a dimo-strare in rossonero tutto il suovalore. O Rei do Drible consi-dera la A il passato. Il futuro,invece, è già oggi, l’amichevolecol Cile. Dunga è tentato dipromuoverlo titolare visto checontro la Roja ha numeri da pa-ura: 7 partite, 7 vittorie, 9 gol.Robinho non vuole interrom-pere la tradizione positiva an-che perché deve convincere ilc.t. a convocarlo per la prossi-ma Coppa America. Dove o Reido Drible vuole andarci da gio-catore del Santos.

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Cerci, ora o mai piùSe ti prendi il Milan,lui poi prenderà te1L’azzurro finora non ha brillato: deve convincere il club a confermarlo, intanto Suso chiede spazio

Alessandra GozziniMILANO

I l prossimo sorpasso a de-stra potrebbe essere il piùpericoloso: se anche Suso

si portasse avanti sarebbe poidifficilissimo per Cerci ricon-quistare la pole nelle scelte diInzaghi. Suso è sfrecciato aReggio Emilia dove in amiche-vole ha segnato due gol prege-voli: certi gesti hanno valoreanche quando la partita non neha. Per Cerci, che è stato titola-re indiscusso nel breve periodoin cui non c’erano troppi avver-sari in carreggiata, è un ostaco-lo in più: l’ex Atletico è rimastoper sole due volte in campo no-vanta minuti, contro Parma eJuventus, cioè nelle gare suc-cessive all’infortunio di ElShaarawy. E aveva giocato dal-l’inizio con l’Atalanta, quandoHonda era a giocarsi la Coppad’Asia, e poi di nuovo contro ilVerona a inizio marzo, dopo untris consecutivo di panchine.Per dirla con i numeri sono un-dici le presenze rossonere incampionato, sette da subentra-to, per un totale di 453 minuti

giocati: sull’ultimo dato (non)pesano tutte le volte in cui è en-trato dall’ottantesimo in poi,5,5 la media voto generale.

ACCORDO Cerci è stato uno de-gli innesti gratuiti di gennaio,arrivato in prestito da Madridper diciotto mesi: la trattativache lo ha portato in rossoneroha coinvolto anche Torres, tor-nato in Spagna, ed è stata dun-que articolata e complessa, ol-tre che difficilmente rivedibile.

Non che il Milan avesse defini-tivamente corretto il tiro: entu-siasta per la vittoria nel derbydi mercato con l’Inter a iniziogennaio e ora già sgomento.Cerci resta un nazionale azzur-ro ed è netta la sensazione dipoterlo recuperare in pieno allacausa: nel giudizio potrà sem-mai pesare la scelta dell’even-tuale nuovo allenatore. DaVentura a Mihajlovic, per Cerci,ci sarebbe una bella differenza.

A PALERMO Nel frattempo, an-che se nei soliti minuti finali,contro il Cagliari ha dato se-gnali di risveglio: puntando Ze-man in contropiede ha primaportato alla figuraccia Pazzini,che ha sprecato da due passi, epoi il guardalinee che ha con-cesso il rigore dopo averlo vistocadere su fallo (fuori area) diCeppitelli: in mezzo anche luinon ne è uscito benissimo spa-rando su Brkic. Resta l’impe-gno messo anche da subentra-to, dopo le voci su uno scontrosul tema con Inzaghi e dopo ilparere espresso dalla fidanzataFederica («Ha senso farlo en-trare solo nel finale?»), che re-centemente è tornata sulla fa-mosa uscita «del calcio checonta» chiedendo pubblica-mente la cortesia di non tirarlapiù in ballo. Alla ripresa, nellatrasferta di Palermo, verrà in-vece richiamato in causa Cerci:l’utilizzo è probabile conside-rato che Honda, dopo la partitacontro la Tunisia (un assist e ungol) giocherà anche martedì inGiappone contro l’Uzbekistan,per poi rientrare in Italia a pocopiù di quarantotto ore dal cam-pionato. Dopo le lodi, Suso sipropone per entrare al massi-mo in ballottaggio mentre Cer-ci, conclusa a Torino la paren-tesi azzurra, si ripresenterà rin-cuorato a Milanello. Volando aSud potrà iniziare la personalerisalita.

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DALLA NAZIONALE

Robinho: «Pipponon arrenderti Futuro? Voglio stare al Santos» 1L’attaccante è in prestito: «Parlerò con Galliani e troveremo un accordo: ci sono già tante punte di valore»

Luca CalamaiINVIATO A LONDRA

«I nzaghi sta soffren-do ma non deve ar-rendersi. Caro Pip-

po, ricordati che noi attac-canti siamo capaci di far golanche all’ultimo secondo.Ho visto la classifica dellaSerie A. Il Milan se finiscealla grande può ancora con-quistare l’Europa». Qualchefilo bianco tra i capelli noncambia l’aria da eterno ra-gazzino. Robinho è sempreRobinho, un’esplosione disimpatia. O Rei do Drible stavivendo in Brasile una se-conda giovinezza. E il San-tos è il suo elisir. Sei gol in17 partite e continui numerida funambolo. Un percorsoche ha convinto Dunga a ri-chiamarlo in nazionale. Delresto, Robinho è sempre sta-to il figlioccio del c.t. fin daquando vinsero la CoppaAmerica 2007 in Venezuela.«Sono orgoglioso di aver in-dossato la maglia del Milan»spiega nella zona mista del-l’Emirates Stadium. «Al mo-mento giusto parlerò conGalliani. Ma il Santos è lamia casa. Se sono tornato adesibirmi a certi livelli lo de-vo a Dio, alla mia famiglia eai giocatori del Santos». Ro-binho ha un contratto che lolega al club rossonero fino algiugno 2016. Ma non hanessuna intenzione di tor-nare. Il suo agente MarisaRamosa ha incontrato qual-che settimana fa i dirigentidella Balena Bianca. La stra-tegia è chiara: cercare di al-lungare di un anno il presti-to. O Rei do Drible non hapiù voglia di vivere con lavaligia. Negli ultimi mesi harifiutato offerte dagli StatiUniti e anche da un paio diclub europei. «Non italiani,però». Lui vuole chiudere lacarriera nel Santos. «Manon ci sarà guerra. Trovere-mo un accordo, il Milan hatanti attaccanti di valore.Ho visto le immagini di alcu-ni gol di Menez, fa la diffe-renza».

CONTROPARTITE Il proble-ma è come «coprire» l’ingag-gio. Robinho guadagna 3milioni netti. Una cifra fuori

Binho: «Se il Milan chiudealla grande, può davvero conquistare l’Europa. Menez fa la differenza»

LO SCENARIO

Neymar, 23 anni, con Robinho, 31, sul volo per Londra TWITTER

5,5� la media voto generale di Cerci in questi primi tre mesi di esperienza rossonera: per il finale di campionato Inzaghie il Milan pretendono di più.

11� le presenze in campionato di Cerci, di cui solo quattro da titolare: 453 i minuti giocati, nessun gol all’attivo e nessuna ammonizione rimediata.

Serie ARIl nodo

Per averlo nuovamente i brasiliani potrebbero offrire un’opzione sui talenti Lima e Gabriel

Alessio Cerci, 27 anni,al Milan da gennaio GETTY IMAGES

15DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 67 28 20 7 1 55 14

ROMA 53 28 14 11 3 39 21

LAZIO 52 28 16 4 8 51 27

SAMPDORIA 48 28 12 12 4 37 28

NAPOLI 47 28 13 8 7 47 36

FIORENTINA 46 28 12 10 6 41 31

TORINO 39 28 10 9 9 32 30

MILAN 38 28 9 11 8 41 35

GENOA 37 27 9 10 8 37 33

INTER 37 28 9 10 9 42 36

PALERMO 35 28 8 11 9 38 41

UDINESE 33 27 8 9 10 31 36

EMPOLI 33 28 6 15 7 30 30

SASSUOLO 32 28 7 11 10 34 43

CHIEVO 32 28 8 8 12 21 30

VERONA 32 28 8 8 12 33 48

ATALANTA 26 28 5 11 12 23 38

CAGLIARI 21 28 4 9 15 34 53

CESENA 21 28 4 9 15 25 49

PARMA (-3) 9 26 3 3 20 21 53

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 4 APRILE, ore 15ROMA-NAPOLI (ore 12.30) (0-2)

ATALANTA-TORINO (0-0)

CAGLIARI-LAZIO (2-4)

GENOA-UDINESE (4-2)

INTER-PARMA (0-2)

PALERMO-MILAN (2-0)

SASSUOLO-CHIEVO (0-0)

VERONA-CESENA (1-1)

FIORENTINA-SAMPDORIA (ore 18.30) (1-3)

JUVENTUS-EMPOLI (ore 21) (2-0)

PROSSIMO TURNO

16 RETI Tevez (2, Juventus).

15 RETI Icardi (3, Inter); Menez (8, Milan).

13 RETI Higuain (2, Napoli); Toni (3, Verona).

12 RETI Dybala (2, Palermo).

10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese).

9 RETI Felipe Anderson (Lazio); Callejon (Napoli); Eder (1, Sampdoria).

8 RETI Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Berardi (4) e Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese).

7 RETI Paloschi (Chievo); Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Vazquez (Palermo).

MARCATORI

Serie ARLe strategie nerazzurre

TEST IN FAMIGLIA

Icardi è scatenato: due gol e due assistCamara, che numeriINVIATO A APPIANO GENTILE

I n una forma splendida,Maurito Icardi: 2 gol, 2 as-sist ma soprattutto il pen-

siero che contro il Parma man-cherà perché squalificato.Scattante, preciso e in gol an-che Rodrigo Palacio, ma i piùforti colpi di luce li ha sparsi ildiciottenne guineano GastonCamara, segnando pure un golcon dribbling e astuzia annes-se. Il Torino, si sa, lo vorrebbeper l’anno prossimo.

DUE 4-3-3 MISTI Ieri mattina(l’amichevole è cominciata alle10), Roberto Mancini (assiemeal tecnico della Primavera Vec-chi e davanti agli occhi di Ma-rio Corso), ha schierato duesquadre miste secondo un dop-pio 4-3-3. La prima: Carrizo;D’Ambrosio, Vidic, Juan Jesus,Felipe; Hernanes, Gnoukouri,Obi; Camara, Icardi, Palacio.La seconda: Berni; Donkor,Campagnaro, Andreolli, San-ton; Delgado, Tchaoulé, Roc-ca; Correia, Rapaic, Baldini.Ha vinto la prima per 4-0 con

gol di Palacio, Icardi, Camara eancora Icardi.

PROFETA OK, E FELIPE... Nonmale alcuni spunti di Herna-nes, il tutto mentre Nagatomocontinua il suo recupero a par-te e Felipe prosegue verso ilraggiungimento del ritmo da gara: magari uno spezzonecontro il suo ex Parma ci sarà.«Ora - dice Felipe a Interchan-nel - abbiamo tutte finali, cre-do che si possa ancora centrarel’obiettivo di entrare in Euro-pa. San Siro? Uno stadio che tidà sensazioni pazzesche, gio-care con l’Inter lì sarebbe incre-dibile. Mi sto allenando perquesto. La prossima gara? IlParma ha dimostrato finora diavere tanta voglia, li conoscopersonalmente e so che cer-cheranno di fare la partita».

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LA RIPARTENZA

Sedute gpse intensitàper decollare1Senza coppe, il preparatore Carminati mira al recupero dellabrillantezza per 10 gare sprint

Inter, bottino da 25 milioniper prendere Vida e Dragovic1Gli addii di Alvarez, Pereira, Schelotto e Mbaye, oltre all’ingaggio risparmiatose Mazzarri trovasse un altro club: ecco come arrivare alla coppia di difensori

IN CINQUE VALGONO UN TESORETTO DORATO

� Ecco i protagonisti del tesoretto: 1. Ricky Alvarez, 26 anni, ora al Sunderland. 2. Alvaro Pereira, 29 anni, in prestito all’Estudiantes. 3. Se Walter Mazzarri, 53 anni, trova squadra, l’Inter risparmia 3,3 milioni. 4. Ezequiel Schelotto, 25 anni, ora al Chievo. 6. Ibrahima Mbaye, 20 anni, Bologna. ANSA LAPRESSE LIVERANI

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Matteo Dalla ViteINVIATO A APPIANO GENTILE

Che poi, volendo, si può«leggere» anche così:l’Inter tifa un po’ qua,

un po’ là e pure per qualcu-no che diventi un fan di Wal-ter Mazzarri, ancora a libropaga. Concretamente pro-iettata al raggiungimento diun posto in Europa, il clubnerazzurro ha sparso il pro-prio tifo silenzioso a tutte lelatitudini. La sostanza è pre-sto detta: se tutto va a dama,l’Inter a giugno potrebbe in-cassare 25,3 milioni di euro.E dare l’attacco a due difen-sori: Dragovic e Vida, colos-si titolari della Dinamo Kievper i quali avrebbe offertoun pacchetto fra i 15 e i 18milioni.

GLI 11 IN BILICO Con ordine.I soldi di cui sopra sono tuttiaccordi presi dal ds Ausilioin sede di cessioni estive.Così come l’Inter ha i «pa-gherò» di alcuni giocatori(da Shaqiri a Dodò), cosìanche gli altri club hanno lostesso impegno nei confron-ti dei nerazzurri. Il bottinopiù ingente riguarda RickyAlvarez: l’estate scorsa èstato ceduto al Sunderlandin prestito con riscatto ob-bligatorio a 11 milioni in ca-so di salvezza. Il tifo dell’In-ter per i Black Cats è inten-so: in questo momento ilclub inglese è ai limiti dellazona rossa con 26 punti;dietro, nel cono-retrocessio-ne, ecco il Burnley a 25, ilQpr a 22 e il Leicester a 19.

SCHELOTTO A MENO 5 Poi ec-coci, in Italia: la vittoria delBologna di ieri ha rinfranca-to un po’, perché il riscattodi Ibrahima Mbaye è legatoalla promozione degli uo-mini di Lopez e porterà 3milioni nelle casse neraz-zurre. Alvaro Pereira: 11 ga-re per lui da titolare, dovràraggiungere il 20% degliimpegni totali stagionali esaranno 5 milioni obbliga-tori che l’Estudiantes pa-gherà all’Inter. Verona, ora:su Schelotto gli step sono due, perché se da una partec’è in ballo la salvezza delChievo ecco che dall’altra

servono almeno 25 presen-ze. Oggi Ezequiel ha 20«caps», nelle prossime 10 nebasterà la metà oltre allapermanenza in A.

WM: O TROVA O RISOLVE EMazzarri? Gira: è stato daAncelotti a Madrid, assiemeallo staff a Barcellona, at-tende una chiamata ma lavuole con progetto di livel-lo. Anche in Europa, ed èper questo che prende quel-le lezioni di inglese che nonapprofondì all’Inter. L’inten-zione è quella di tornare inpanca, ma se non arrivasseun disegno gradito potreb-be restare ancora fermo. E ilcontratto di 3,3 milioni? Aquel punto, post 30 giugno,l’Inter gli offrirà una risolu-zione contrattuale.

IL DUO DINAMO Il bottino,quindi, potrebbe essere di25,3 milioni di euro(11+3+3+5+3,3). Nonmale. Di certo una parte an-drebbe reinvestita, peresempio per un’idea chefrulla nella testa di Mancini:quella di chiedere alla Dina-mo Kiev sia l’austriacoAlexandar Dragovic (cen-trale difensivo) e sia il croa-to Domagoj Vida (lateraledestro col club, centrale innazionale). Un pacchettoper il quale l’Inter è dispostaa offrire fra i 15 e i 18 milio-ni. Se il tesoretto entra, ildoppio colpo si potrà fare.Puntando poi anche al cen-trale cinese Zhang Linpeng(Guangzhou), nel mirino dadue mesi.

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Roberto Mancini, 50 anni LAPRESSE

INVIATO A APPIANO GENTILE

I van Carminati, fra i più navigati prepara-tori atletici del mondo del calcio, cono-sce Mancini da anni. Sa cosa vuole e in-

sieme sanno (come hanno sempre saputo)che a un certo punto l’Inter deve mettersi asprintare, volare. E quel... punto è adesso.

PROGRAMMAZIONE Perché adesso l’Internon può più nemmeno sbagliare una virgola:Erick Thohir vuole almeno uno spicchio d’Eu-ropa per l’anno prossimo, e le 10 partite cherestano da qui alla fine del campionato do-vranno essere catapulta per un finale di sta-gione fulminante. La domanda molto sempli-ce è: adesso che gli impegni di coppa sonoesauriti, come torna ad essere il lavoro quoti-diano della squadra? Abbraccia vari aspetti:naturalmente c’è la parte tattica ma anchequella atletica, ancor più basilare oggi perchéla squadra ha modo di programmare meglio.

GPS PER TUTTI E programmare significa ap-profondire quel lavoro che veniva «rubato»dagli impegni infrasettimanali. Per andarenel dettaglio, l’Inter fa svolgere ogni allena-mento col Gps, un sistema (inserito in unasorta di custodia dietro la schiena) che rac-conta nel dettaglio tutti i dati (metri percorsi,diverse velocità) di ogni giocatore. Questi nu-meri permettono a Carminati e al propriostaff (e ovviamente anche a Mancini) di avereun panorama preciso e completo lungo l’arcodelle settimane dell’attività dei singoli. Il tut-to viene raccolto in una banca-dati.

10 AL MASSIMO E i dati, da un po’ di tempo,raccontano che l’Inter (nonostante i risultatinon arrivino) viaggia a velocità identica e avolte anche superiore a molte squadre di A.Un dato confortante, il tutto mentre la squa-dra aumenta i carichi (senza eccesso) lavo-rando su forza, resistenza ma soprattutto sul-la brillantezza fisica per la volatona finale. Perché è quello l’obiettivo: 10 giornate almassimo. «Da Inter» sussurrano in Pinetina.

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Erick Thohir, 44 anni, presidente indonesiano dell’InterANSA

� Noel Gallagher, ex membro degli Oasis e grande tifoso del M.City, non crede che Yaya Touré lascerà i Citizens pur abbracciando idealmente il «suo» ex allenatore Mancini. «Roberto - dice il cantante a Sky — un po’ mi manca: Pellegrini è bravo ma un po’ noioso, Mancini è anche “selvaggio”, salta, grida, si agita. Touré all’Inter? Non succederà. Il futuro? Penso ci siano più possibilità che Mancini torni ai Citizens che gli Oasis tornino insieme». Si vedrà.

� PARMA (s.p.) Pullman e auto private, con tanto di autorizzazione richiesta alla Questura di Brescia: i tifosi del Parma oggi saranno a Carpenedolo, il paese di Tommaso Ghirardi, per contestare il vecchio presidente del club e dare visibilità alla situazione fallimentare in cui ha lasciato il Parma. I tifosi del Parma, organizzati (Coordinamento e Boys) e non, avevano chiesto di sfilare in corteo per le strade ma le autorità hanno dato loro il via libera per un semplice presidio in Piazza Martiri della Libertà. Partenza da Parma alle 10.

QUI PARMA

Presidio ultrà anti Ghirardi a Carpenedolo

NOEL GALLAGHER

«Mancio al Cityha più chancedegli Oasis uniti»

16 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Il Napoliè al lavoroper un futuromade in Italy 1Lottatori e «nostrani»: da Zaza a Valdifiori, De Laurentiis li vuole così

Gianluca MontiNAPOLI

C i sono poche certezze aCastelvolturno in proie-zione futura: il Napoli ha

un allenatore con il contratto inscadenza e una classifica chenon permette di fare troppi pro-grammi. Si naviga a vista, si la-vora su piani diversi. Il grupposcouting (in scadenza di con-tratto, al pari di Benitez) e il dsBigon non sono però fermi alpalo. Anzi, stanno provando acostruire la squadra per il pros-simo anno in base alle recentichiacchierate con Rafa. Logicoche sia così, meno logico che iltecnico spagnolo non abbia an-cora deciso il dà farsi. Dal cantosuo, De Laurentiis sta portandoavanti una strategia che percerti versi sembra discostarsiun po’ da quella di chi opera incampo e sul mercato. Il presi-dente ha contattato in via infor-male qualche allenatore libero

(Spalletti in primis) e sta riflet-tendo sul budget per la prossi-ma campagna acquisti. Ovvia-mente, molto dipenderà dall’in-gresso in Champions, che sa-rebbe la migliore medicinaanche per evitare un’emorragiadi nomi eccellenti.

SCHIZZINOSI Tuttavia, un pun-to di incontro tra le parti c’è: ilNapoli del prossimo anno pun-terà di più sull’Italian style, nonsolo perché lo impongono lenuove normative federali. Chein panchina ci sia Benitez oqualcun altro, non cambieràmolto. Così De Laurentiis (cheieri ha partecipato ai funerali diPasquale D’Angelo, leader dellaCurva B morto di infarto duran-te Dinamo Mosca-Napoli) si èmosso per Valdifiori, una dellerivelazioni della Serie A nono-stante il regista dell’Empoli nonsembri adatto al 4-2-3-1 di Ra-fa. Per un torneo lungo e stres-sante servono giocatori chesappiano lottare anche sui cam-

pi di provincia, dove spesso glischizzinosi stranieri hanno sba-gliato approccio alla gara.

EX JUVENTINI Valdifiori nonavrà il profilo internazionale diJavi Martinez (il sogno di Beni-tez) ma viene dalla gavetta equesto piace al presidente. Nonè giovanissimo, ma non impor-ta. La linea verde andrà avanti aprescindere, anche questa al-l’insegna del made in Italy. Za-za e Darmian sono due vecchipallini di Bigon. Il primo è statogià vicino al Napoli quando gio-

cava nell’Ascoli ed ora c’è lapossibilità di soffiarlo alla Ju-ventus, un po’ come è successocon Gabbiadini che tante soddi-sfazioni sta regalando al pub-blico del San Paolo. Darmian,invece, rappresenta da tempo ilsostituto ideale di Maggio (inscadenza al pari di Mesto). Cer-to, il prezzo è alto: circa 15 mi-lioni. Questo è l’unico proble-ma che presenta l’idea autar-chica. Comprare vicino casa co-sta tanto, ma potrebbe valernela pena.

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Presente e (forse) futuro del Napoli made in Italy: in alto Manolo Gabbiadini, 23 anni, azzurro da gennaio; sotto, Mirko Valdifiori, 28, e Luigi Sepe, 23: i due empolesi potrebbero arrivare questa estate LAPRESSE

IL CERVELLO VIOLA

Da Firenze al Cile Pizarro no stop: addio rimandato

David Pizarro, 35 LAPRESSE

Giovanni SardelliFIRENZE

A ddio rimandato. Da-vid Pizarro, che com-pirà 36 anni l’11 set-

tembre, ha troppa voglia dipallone per dire basta finquando il fisico regge. Conti-nuerà a giocare, questo è in-dubbio. A Firenze? Forse. Levariabili sono infinite e diffi-cilmente una decisione ver-rà presa prima del terminedella stagione. Da quandoveste viola è sempre stato co-sì. Prima si pensa al campo,poi al contratto. La Fiorenti-na ne conosce pregi e difettialla perfezione. Soprattuttograzie alla coppia Montella-Pradè, che con il Pek hannovissuto anche l’esperienza diRoma. E proprio l’eventualeconferma di tecnico e d.s.nella prossima stagione,agevolerebbe un quarto an-no al momento difficile dapronosticare. Una cosa è cer-

ta: la rinascita viola del 2012 ènata con l’idea del centrocam-po di qualità. In mezzo lui, cer-vello di una squadra con la vo-glia di proporre gioco. L’allena-tore ne conosce il valore e hasempre accettato l’idea di cor-rere dei rischi. Perché non get-tare via la palla comporta an-che la possibilità di perderla.Montella dixit: «David ha una controindicazione: quando cel’hai in squadra, non puoi piùfarne a meno». Del resto la ri-cerca viola di un vice Pizarro èsempre naufragata. Meglio tro-vare centrocampisti con carat-teristiche diverse.

ROJA Ventotto le partite gioca-te in stagione dal regista (conl’86% di passaggi riusciti), 20delle quali da titolare. Ottimonumero anche se il mese dimarzo lo ha portato a fermarsispesso per problemi muscolari.Lo stesso mese però l’ha vistotornare in nazionale. Rapportocomplicato quello del Pek con ilCile. Prima le gioie, con l’esor-dio nel 1999 e il bronzo olimpi-co a Sydney 2000. Poi il ritironel 2005 e 8 anni di assenzadalla Roja. Fino al rientro delgiugno 2013. Durato un lampoe niente convocazione per ilMondiale in Brasile. Adesso ciriprova. Ventisette minuti incampo contro l’Iran qualchegiorno fa, possibile titolare oggia Londra contro il Brasile. Unaterza giovinezza.

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Serie ARLa tendenza

L’OGGI E IL DOMANI

PURA LUCE,PURA ENERGIA.

www.citize

n.it

17DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

La Roma ha il mal di golGarcia si affida a Ibarbo1Nel ritorno peggio solo il Parma tra reti e percentuale realizzativaL’allenatore pensa al colombiano, che dice: «Voglio farmi riscattare»

Davide StoppiniROMA

M i è sparita la Roma. Miè sparito l’attacco. Ru-di Garcia legge questa

tabella e si spaventa: penulti-mo reparto del girone di ritor-no, 7 reti in 9 partite, peggio inSerie A ha fatto solo il Parma,che oggettivamente ha proble-mi ben più seri da affrontare. Èun crollo verticale, neppuretroppo annunciato, se è veroche al termine del girone d’an-data le reti segnate erano 32,quarto attacco del campionato.E non è finita. Dice Garcia: «Ar-riviamo a conquistarci tanteoccasioni da gol, significa chenon abbiamo un problema digioco». Come a dire: sono gliattaccanti a dover segnare. Eun’altra tabella dà ragione al-l’allenatore. La Roma era pri-ma nel girone d’andata perpercentuale realizzativa, ovve-ro il rapporto tra tiri e gol se-gnati: 17,02%, contro il 17%netto della Juventus. Nel ritor-no, dunque nelle ultime 9 gior-nate, la squadra è crollata al penultimo posto: oggi segnasolo il 7,07% delle occasioniche arriva a crearsi. Così, aquesta andatura, come riuscirea centrare la Champions Lea-gue? Impossibile.

SI CAMBIA Serve un’inversio-ne di rotta, magari pure a U.Tanto non si offende nessuno,perché nessuno ne ha il diritto.Non ce l’ha Iturbe, l’uomo delsogno estivo ma pure degli in-cubi invernali. Non ce l’ha Ger-vinho, che è rimasto in Africa afesteggiare la Coppa e ha spe-dito a Roma il fratello, quelloche tanto Garcia lo manda incampo comunque, filosofiache ha creato scompiglio purenello spogliatoio di Trigoria.Non ce l’ha in fondo neppureDoumbia, già divorato da giu-dizi tranchant, tanto che oggiscommettere su un suo futuroa Roma — lui che è arrivato daun mese e mezzo — non è poicosì semplice. L’inversione a Uè doverosa. E porta il faccione

di Victor Ibarbo, il rinforzo delmercato di gennaio pronto adesplodere con l’ora legale, sot-to Pasqua. L’infortunio-chocappena arrivato in giallorossoè dimenticato. I pochi minutidisputati a Cesena hanno datola sensazione di un attaccantepronto a giocarsi tutte le chan-ce di una conferma a Roma.«Sono qui per fare grandi cose,non solo per 4 mesi — ha dettoa Roma Radio —. Voglio vince-re titoli, trofei, voglio giocarein Champions». Per farlo, deveconvincere la Roma a versare12,5 milioni di euro a giugno alCagliari, dopo i primi 2,5 giàpagati per il prestito. La vita èadesso, l’occasione sta per arri-vare. Perché Garcia è tentato dilanciarlo dal primo minutocontro il Napoli, sabato prossi-mo. In settimana il colombianosi è allenato bene, ha guada-gnato punti praticamente su

tutti: Totti è ai box per i postu-mi di un problema muscolare,Iturbe è ora nelle retrovie, glialtri sono in giro per il mondocon le nazionali. Ibarbo no.«Vorrei giocare da esterno, mase Garcia ha bisogno faccio an-che il centravanti — ha dettoancora il colombiano —. Dob-biamo fare di tutto per qualifi-carci alla Champions, il mo-mento è difficile, i tifosi noncredono più in noi. Ma con al-legria, umiltà e sacrificio se neesce». Ricetta semplice, comepure quella di un tridente for-mato da lui, Ljajic e Totti. Sa-rebbe un inedito. Ma in fondodi cose sconosciute ha bisognola Roma. Le strade battute nonsono quelle giuste. Ibarbo è ilpiano d’emergenza. Con qual-che mese di ritardo, ma ancorain tempo per l’ultima svoltaChampions.

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Victor Ibarbo, 24 anni, colombiano, è alla Roma in prestito dal Cagliari: in Italia è arrivato nel 2011 MANCINI

12,5� i milioni di euro che la Roma dovrà versare al Cagliari a giugno, se vorrà riscattare il cartellino di Ibarbo. Il prestito è già costato 2,5 milioni

2� le reti di Ibarbo con il Cagliari nella prima parte di questo campionato, prima della cessione alla Roma: una al Napoli, l’altra al Milan

STRATEGIE

Nostalgia del LillaIl tecnico punta Mavuba e Digne

Rio Mavuba, 31 anni, e Lucas Digne, 21: Garcia ha allenato entrambi AFP

ROMA

S e lo conosci, lo ricom-pri. Rudi Garcia hauna debolezza che il

d.s. Walter Sabatini faticaun po’ a digerire: si innamo-ra dei suoi giocatori. Al pun-to di non staccarsene più,quantomeno a livello dicontatti. Se poi i contattiportano a ritrovarsi insie-me, magari in un altro club,meglio ancora. È stato cosìcon Gervinho, poteva esseree non è stato per un soffiocon Basa. Magari accadràcon Rio Mavuba e Lucas Di-gne, centrocampista e di-fensore che Garcia ha alle-nato al Lilla e che potrebbe-ro essere due facce della ri-voluzione giallorossa alleviste in estate.

IL CENTROCAMPISTA Pren-di il centrocampista: è più diun nome sul taccuino. ConGarcia i contatti sono fre-quenti, l’ha ammesso lostesso Mavuba in una recen-te intervista. Il suo cartelli-no è in scadenza a giugno,con il Lilla le trattative per ilrinnovo si sono interrotte datempo. Per la Roma è un’oc-casione a parametro zero, icontatti sono già stati avvia-ti. Non è un affare chiuso,non può esserlo almeno finoa quando non si chiarirannoal meglio le strategie dellaRoma a centrocampo. Re-parto che è tutto un rebus: il

riscatto di Nainggolan, il rin-novo di Keita, il futuro di DeRossi, la stessa situazione diPjanic, i dubbi vanno sciolti. Esolo dopo, semmai, sarà possi-bile concludere l’operazioneMavuba.

IL LATERALE L’altro affare è piùcomplesso. Perché Digne piacea parecchi. Per esempio all’Ar-senal, che su di lui ha messo gliocchi da un po’. Al Psg il terzi-no sinistro, che Garcia al Lillaha lanciato in prima squadra,ha trovato meno spazio diquanto immaginasse, di quan-to il prezzo pagato per il suocartellino — 15 milioni di euronell’estate 2013 — facesse pen-sare. E poi il recente rinnovo diMaxwell non ha fatto che au-mentare i dubbi di Digne, oltreche le tentazioni di Garcia. Infondo, non è un mistero cheuna delle priorità della Romache verrà è la ricerca di due la-terali. Lì dove Maicon e Colevanno considerati al capolinea(si cercherà di convincerli astrappare i loro accordi fino al2016 con una buonuscita), lìdove il d.s. Sabatini ha messonel mirino anche Bruno Peresdel Torino. Uno che Garcia nonha allenato, ma che ha impara-to lo stesso ad apprezzare daavversario. Magari più di John-son, altro parametro zero daLiverpool: a Trigoria si sonogià scottati con Cole. Meglio fi-darsi di altri. Di chi si conoscegià, per esempio.

stop-zuc© RIPRODUZIONE RISERVATA

fLA COLONNA

COL BRASILIANO 6 VITTORIE DI FILALa Lazio si gode Mauriciolo sceriffo della difesaNicola BerardinoINVIATO A FORMELLO (ROMA)

C on lo sceriffo non si passapiù. L’arrivo di Mauricioha completato la difesa

della Lazio. Anzi, numeri allamano, l’ha proprio blindata vi-sto che nelle ultime sei gare,quelle del ritorno del brasilianoda titolare, è stato incassato ap-pena un gol, mentre la classificaè decollata con sei vittorie di fi-la. Non ha, ovviamente, la bac-chetta magica il 26enne arriva-to a gennaio dallo Sporting Li-sbona, dove si era meritato il so-prannome di «sceriffo» non soloper il suo volto che potrebbe an-dare benissimo in un film we-

stern, quanto piuttosto per lasua efficacia a protezione delladifesa. La Lazio diventata unafortezza difensiva fa parte di unprocesso di crescita collettiva.Ma con l’innesto di Mauricio,Pioli ha trovato la tessera giustaper il suo mosaico. E non faniente se l’unico gol incassatonelle sei partite d’oro della La-zio sia scaturito da uno svarionedel brasiliano che ha innescatoil guizzo di Dybala del Palermo.

IMPATTO Mauricio ha affianca-to De Vrij al centro del pacchet-to arretrato. Il suo apprendista-to nel calcio europeo in una sta-gione e mezza in Portogallo do-po tanto Brasile tra Palmeiras,Portuguesa, Victoria e Recife. A

Roma è arrivato con entusia-smo. Il suo connazionale Cesar,ex biancoceleste, lo ha aiutatoanche a trovare casa. Mauricioè un tipo che fa gruppo. Hasempre un sorriso per tifosi. Staimparando l’italiano, ma sa giàmolte frasi colorite, in romane-sco compreso. Così alcuni gior-ni fa in un’intervista a un sitobrasiliano, ha definito una «fi-gata» la Lazio a un solo puntodal secondo posto della Roma.Sogna di riassaporare quella Champions già vissuta con loSporting. Il suo idolo è Herna-nes, non per il ruolo (diversissi-mo), quanto per i trascorsi la-ziali e per la maglia della nazio-nale indossata in Coppa delMondo. La Selecao è il suo gran-

de obiettivo da cercare di con-quistare proprio attraversol’esperienza della serie A, da luiritenuta un vero test sul pianotattico per un difensore di certilivelli.

CHANCE Da tempo il d.s. Igli Ta-re lo seguiva. Poi la svolta im-provvisa per portarlo a Roma(contratto sino al 2019). Ingag-giato per puntellare un repartoin perenne emergenza dopol’infortunio di Gentiletti (duegiorni fa stiramento quando eravicino al rientro dopo sei mesidi stop, mentre ieri ha ripresoun altro difensore, Radu). In-tanto, Mauricio, «lo sceriffo», siè piazzato in difesa e dalle sueparti non si passa. Ha esorditosubentrando nel successo colMilan.È stato poi travolto nelnaufragio di Cesena, ma ha sa-puto rialzarsi con tutta la squa-dra. «È la mia opportunità», co-si ha definito il suo arrivo a Ro-ma. Lo sceriffo sa che non devemai abbassare la guardia.

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Serie ARIl personaggio

1� il gol subito dalla Lazio nelle ultime sei partite, che hanno rivisto Mauricio titolare finitoin panchina nella gara persa contro il Genoa

1Il primo è in scadenza, avviati i contatti Il laterale è scontento al Psg: Rudi «chiama»

Mauricio, 26 anni LAPRESSE

AMICHEVOLI SERIE AChievo, altro show� Due gol di Paloschi (più Pellissier), il Chievo batte 3-0 il NovaGorica (A slovena). Poker Cagliari al San Teodoro (Eccellenza), bis di Avelar più Cop e Joao Pedro. Atalanta a valanga (7-0) sull’Aurora (D), tris Moralez. L’Empoli ne fa 11 alla Gallianese (1a Categoria), poker per Tavano e Saponara.

CALCIO A 5Oggi derby d’Abruzzo(m.cal.) Kaos ok (3-1) sul Latina. Oggi: Rieti-Sestu (16), Pescara-Acqua&Sapone (18), Luparense-Lazio (19.30, RaiSport 2).

DONNEPoker Brescia(m.cal.) La 21a giornata: Torres-Tavagnacco 0-1, Pordenone-Como 0-0, Roma-Firenze 2-2, Orobica-Bari 1-1, Brescia-Verona 4-2, Riv. Romagna-Mozzanica 0-2, Cuneo-San Zaccaria 2-1. Class. (prime): Verona 52; Brescia 51; Mozzanica 47.

TACCUINO

18 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Fiamingo, la scherma si fa bella in tv1L’iridata di spada ospite di Gazzetta News dalle 20. E nel pomeriggio la maratona di The Speedgang

Rossella Fiamingo, 23 anni, al mare e in pedana REUTERS

U na campionessa delMondo di scherma ospi-te della nostra tv. Rossel-

la Fiamingo, oro nella spadaindividuale (e bronzo nella ga-ra a squadre) alla rassegna iri-data di Kazan del 2014, sarà in-fatti negli studi di GazzettaNews nell’edizione delle 20. Lafuoriclasse catanese, che allastraordinarie doti tecniche e agonistiche in pedana abbinaqualità fisiche da miss, parleràdella stagione appena avviata,delle ambizioni per questo2015 e del sogno della vittoriaolimpica da inseguire dopo ilsettimo posto di Londra.

A TUTTO COULTHARD Ma oggiè anche il giorno della marato-na televisiva di The Speed-gang, dalle 12.05 alle 18.05.L’ex campione di F1 DavidCoulthard cercherà di trasfor-mare i suoi leggendari amiciMark Webber, Sebastian Vet-tel, Sebastian Loeb, WalterRöhrl e Heinz Kinigadner inuna banda che si muove a tuttavelocità. Tra duelli selvaggi al-l’ultima sgommata e prove diveicoli straordinari ci si ritro-verà subito in un mondo di av-venture mozzafiato, tra appas-sionati di auto e piste da capo-

MATTINA7.05. Explorers: avventure pericolose7.35.Explorers: avventure pericolose8.05.Sport Science9 Gazzetta News9.15 Gazzetta News9.30 Gazzetta News9.45 Gazzetta News10.05 Condo’ Confidential

10.30 Magazine Sci Alpino11.05 Bomber12. 05 The Speedgang 13 Gazzetta News13.30 Gazzetta News

POMERIGGIO14.05 The Speedgang 15.05 The Speedgang

16.05 The Speedgang 17.05 The Speedgang 18.05 The Speedgang

SERA19.05 Campioni a confronto19.30 Campioni a confronto20 Gazzetta News20.30 Gazzetta News

21.05 Condò Confidential21.35 The Speedgang 22.30 Campioni a confronto23 Gazzetta News23.30 Gazzetta News0.05 +3 Fantanews0.30 Gazzetta News1 Gazzetta News1.30 Gazzetta News

2 Gazzetta News2.30 Gazzetta News3. Gazzetta News3.30 Gazzetta News

PRIMA SERATAC’E’ BENITEZ DA CONDO’

clicCOME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORIE VEDERE IL CANALE 59 � Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

Siamo in onda!R

giro da affrontare con il pedaledell’acceleratore sempreschiacciato. Adrenalina puraper un appuntamento che si ri-peterà alle 12.05, 14.05, 15.05,16.05, 17.05 e 18.05. In primaserata, alle 21.05, GazzettaTvripropone invece la puntata diCondò Confidential con l’alle-natore del Napoli Rafa Benitez.L’occasione per rivedere unodegli allenatori più vincenti epreparati di questa epoca rac-contarsi in una confessione a

tutto campo e senza segreti.

SOGNI DI MEZZANOTTE Cin-que minuti dopo la mezzanotteandrà in onda invece la rubricadi fantacalcio «+3 Fantanews»in versione Best of, che riper-correrà tutti gli highlights dellepuntate della settimana. Aquell’ora, non è proibito sogna-re lo scudetto per la squadracreata dalla propria fantasia.

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19DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

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DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

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VICEDIRETTORE VICARIOGianni Valenti

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Testata di proprietà de “La Gazzettadello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICE PRESIDENTE Roland Berger

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Fulvio Conti,Teresa Cremisi,Luca Garavoglia,Attilio Guarneri,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

I l tema degli Stati generalidell’Educazione Fisica, che sisono tenuti a Milano in duegiornate davanti a 350insegnanti, non si è

discostato dalle argomentazioni che accomunano le assemblee dei professori della materia: alla fine sono stati approvati due documenti ufficiali che dovrebbero servire a sviluppare il disegno di legge sulla «Buona Scuola». Il progetto del governo Renzi prevede l’inserimento dell’educazione fisica nelle scuole elementare ma in maniera limitata: un’ora alla settimana dalla terza in poi. Capdi ed Edumoto, associazioni di docenti e laureati, chiedono invece di arrivare a due ore settimanali a partire dalla prima classe, in linea col resto d’Europa.

Eppure quello che ci ha colpito di più assistendo al dibattito che ha chiamato in causa dirigenti, giornalisti e politici all’Auditorium Tortora di Milano è lo scontro fra le due anime del movimento: da una parte quelli che vedono la materia soprattutto come sviluppo psicofisico («le menti senza corpo» del Cyber-Circus), dall’altra quelli che affidano l’insegnamento dell’educazione motoria anche alla creazione dei campioni del domani. Nell’occasione Bruno Mantovani, storico divulgatore in rappresentanza di Edumoto, ha cavalcato gli umori degli insegnanti rilanciando l’idea di uscire dal Coni, in pratica aprendo la strada a una pratica sportiva al di fuori delle federazioni. Posizione evidentemente condivisa dalla platea che lo ha applaudito a lungo ma stoppata in maniera articolata e appassionata da Antonio Latorre, advisor tecnico della Fidal e consulente del Coni, che ha parlato non solo nella sua veste di docente universitario ma anche di

affermato tecnico della marcia. Un discorso che dovrebbe essere diffuso in tutte le scuole per scardinare la pericolosa deriva della categoria verso quelle parole che nessuno osa pronunciare: «abolizione dell’agonismo».

Sull’argomento abbiamo sentito di tutto: che è proprio l’agonismo (non nella sua esasperazione, badate bene, ma nella sua essenza) il nemico dell’educazione fisica e che è giusto far svolgere in ambito scolastico tornei e partite estemporanee rigorosamente senza punteggi. Come se il male fosse tutto lì: nello scegliere un vincitore e uno sconfitto. E chi volesse provare a sognare le Olimpiadi? Che vada il pomeriggio a fare pratica nelle società sportive, tenendosi lontano da quel luogo eletto e sacro che è la scuola. Come ha giustamente sottolineato Latorre, richiamandosi anche alla Gazzetta, non solo questa guerra all’agonismo toglierebbe linfa al nostro sport di vertice già in grave crisi di risultati proprio in coincidenza con l’abolizione dei Giochi della Gioventù a partire dal 2000, ma lo sport a pagamento gli toglierebbe la sua democraticità: molto calzante l’esempio degli studenti meno abbienti (spesso extracomunitari) che, mentre i compagni vanno in palestra, dopo la scuola restano a casa davanti al computer ad aspettare i genitori che tornano dalle fabbriche. Lo sappiamo, noi della Gazzetta siamo di parte, ma ci sembrava un concetto acquisito quello della povera ginnastica scolastica come avvio di un percorso naturale che può portare (in casi selezionati) all’agonismo. Questi professori chiusi nella torre d’avorio in cui si diffondono asetticamente «sani stili di vita» ci sembrano tanti Don Chisciotte che combattono contro i mulini a vento. Togliere a un ragazzo la gioia e il dolore, l’adrenalina e l’emozione del risultato equivale a escludere ogni stimolo e ogni divertimento. E’ come invitarli a non fare più sport.

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Educazione fisica

SPORT E AGONISMONON SONO NEMICI

ELISA SANTONIEx ginnasta azzurra � #marathon #key #sombrero @elysantoni

La vignettadi Lorenzo Castellani

Twitter

CLEMENTE RUSSOPugile azzurro � Fine allenamento. Buona domenica delle Palme amici miei! @valentino_mirko e il grande #GianfrancoRosi @ClementeRusso

MAURO ICARDIAttaccante dell’Inter� SeaLife Aquarium Family Tour @wandaicardi @MauroIcardi

NON SOLO CALCIOdi FAUSTO NARDUCCIemail: [email protected]

twitter: @Ammapp1

CALCIOARDUCCI

@rcs.it

p1

P er fortuna che Eder c’è.L’abbraccio dell’oriundoazzurro, fortemente volutotra molte polemiche,trasporta un Conte assai

torvo nella dimensione minimale in cui può ritrovare un po’ di pace: un pareggino che non chiude le porte dell’Europeo. Degno suggello di una settimana da dimenticare. Al netto di una brutta serata di calcio ripresa per la coda, la tendenza resta quella di farsi male da soli. E non parliamo tanto del povero Marchisio quanto del mondo che gli sta intorno. Il calcio italiano sembra afflitto da autolesionismo cronico, una sindrome che sfiora la nevrosi. Dopo la farsa di venerdì, ieri la replica con nuovi colpi di teatro. Contrastanti dichiarazioni dei medici, pareri di luminari, ipotesi radiologiche assortite. In una società che ossequia la privacy sanitaria fino a mettere un pazzo suicida ai comandi di un Airbus, il ginocchio di un calciatore, cioè il suo strumento di lavoro, diventa oggetto di pubblico dibattito. Intanto, tra una discussione legamentosa e l’altra, si registrano nell’ordine: l’intervento duro di Tavecchio a difesa della Nazionale e del suo allenatore, le voci insistenti di un possibile abbandono del Conte «vilipeso» e infine le indiscrezioni da Torino che danno il Principino risorto addirittura pronto per la prossima partita. Il tutto mentre la premiata BBC - Bonucci, Barzagli e Chiellini («la difesa più forte del mondo») - balbetta mettendo a rischio la qualificazione. Molière incontra Tafazzi: spettacolo surreale.

Visto che il giocatore sta bene, l’intero caso Marchisio potrebbe anche essere derubricato alla stregua di un diversivo. Il calcio langue? Proviamo col varietà. Ma il pasticciaccio costruito sul nulla nasconde tensioni profonde che vanno affrontate e risolte in fretta. Per il bene della Nazionale e della nazione.

Evidentemente, Conte e la Juve si sono lasciati male e procedono ancor peggio nell’era Allegri («con me i punti di vantaggio sarebbero venti»). Altrettanto sicuramente i rapporti tra la Federcalcio e la dirigenza bianconera rimangono ai minimi termini, gravati da un contenzioso legale da 443 milioni di euro. Sullo sfondo l’idea che i metodi d’allenamento del c.t. siano troppo rudi e che la Juve rischi di pagare un tributo pesante alla Nazionale proprio nell’anno in cui ha una grande occasione in Champions.

La materia è incandescente e stimola la natura pugnace dei protagonisti. Elkann gioca di fioretto ma la lama è affilata e può far male. Conte, al postodi schivare, risponde a sciabolate. C’eravamo tanto amati: il fascino cinematografico del duello rischia però di farci perdere di vista due fatti fondamentali. Conte è l’allenatore vincente a cui la Federazione ha affidato il compito di risollevare la bandiera azzurra dopo il disastro brasiliano, il che fa di lui l’amministratore delegato del nostro patrimonio calcistico. La Juve è la più forte squadra italiana e quindi della Nazionale è, piaccia o non piaccia, l’azionista di riferimento. Azionista e amministratore possono non amarsi. Ma devono trovare una sintonia perché l’eventuale abbandono del c.t. segnerebbe la sconfitta di tutti.

Nonostante il clima teso, crediamo che l’intelligenza, l’esperienza e gli interessi dei protagonisti finiranno per convergere. Martedì sera, a Torino, il destino ha apparecchiato un’occasione d’oro: la Nazionale incontrerà l’Inghilterra allo Juventus Stadium. I tifosi bianconeri, per passione e lealtà, sono lontani anni luce dagli odiatori seriali dei social network: facciano sentire a Conte la riconoscenza per le gioie e la dedizione che ha dispensato alla loro squadra. E Conte risponda con un gesto, possibilmente due o tre, di gratitudine per tutto quanto ha ricevuto dalla Juve e dai suoi dirigenti. Dopo tanto amore, non è difficile tornare amici.

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Dopo le polemiche tra bianconeri e Conte

OCCASIONE D’OROALLO JUVE STADIUML'EDITORIALEdi ANDREA MONTI

LEMONTI

P are essere proprio il rosso, il famosorosso Italia, il colore di moda in questoinizio del 2015 nel Motorsport. Perché

se i tifosi della Ferrari festeggiano il ritorno

MotoGP e Formula 1

LA POLE DUCATI, LA FERRARI... IN PRIMAVERA SI PORTA IL ROSSO IL COMMENTOdi VITO SCHEMBARIemail: [email protected]

twitter: @VitoSchembari

con Sebastian Vettel in prima fila dopo 37 GP, non sono da meno quelli della Casa di Borgo Panigale (una quarantina di km da Maranello) dopo la pole position straordinaria ottenuta ieri da Andrea Dovizioso sotto i riflettori del circuito di Losail, in Qatar. Un risultato atteso dagli addetti ai lavori dopo gli straordinari test pre stagionali, ma che pareva destinato a essere ancora rimandato vista la verve mostrata nel deserto da Marc Marquez e Dani Pedrosa e data la gioventù del progetto GP15: appena 8

giorni in pista, meno di 1500 km di sviluppo.

In realtà questa pole ha radici lontane. Il progetto di rilancio iniziato con l’acquisizione da parte del gruppo Audi ha avuto una svolta nel febbraio 2014 con l’arrivo come d.g. di Gigi Dall’Igna, artefice di tanti successi mondiali con l’Aprilia. Il matrimonio con Valentino era stato uno tsunami. Ci sono stati momenti di empasse, risultati opachi, ma mai scoramento. Piuttosto impegno, in pista come in fabbrica. E

adesso se ne raccolgono i frutti con Andrea Dovizioso, forlivese onesto, maniacale nella messa a punto, mai contento di se stesso, con una classe che in carriera forse avrebbe meritato di più. Accanto a lui l’altro Andrea, Iannone. Abruzzese di Vasto, coraggioso, talentuoso: uno col carattere da Ducati insomma. La coppia giusta e un team diretti da un grande tecnico. Se la rifondazione non è completata, poco ci manca. Il tempo è galantuomo. E uno sport individualista come il motociclismo applaude stavolta non un asso (Marquez, Valentino...), ma una squadra. Brava Ducati, comunque vada stasera.

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ALESSANDRO DEL PIEROLeggenda della Juve� Alle volte si può essere molto, molto felici per un errore... @ClaMarchisio8 @delpieroale

20 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Maurizio Di RienzoFROSINONE

T anta attesa per niente.Oggi si sarebbe dovutogiocare il derby tra il Fro-

sinone e il Latina, ma i cancellidel Matusa non apriranno. Lapartita non si gioca per disposi-zione del prefetto Emilia Zar-rilli, per gravi motivi di ordinepubblico. La decisione è arriva-ta al termine di una riunionedel Comitato per la sicurezza.Per i fatti accaduti nella garacon l’Entella, il giudice sporti-vo aveva sanzionato il Frosino-ne con l’obbligo di disputaredue gare con tribuna centrale edistinti chiusi. Nel ricorso delclub è stata bocciata la richie-sta di sospensiva, ma venerdìla Corte d’Appello ha ridotto lasanzione a una sola gara. Ilderby si sarebbe dovuto gioca-re in un Matusa semivuoto, concirca 2.000 tifosi del Latina su-gli spalti e non più di 3.500(anziché 7.000) del Frosinone.Proteste a non finire. «O tutti onessuno» l’eloquente striscio-ne apparso in vari punti dellacittà e clima andato surriscal-dandosi con il passare dei gior-ni. Il Prefetto quindi ha rinvia-to il derby «perché gli animi ri-trovassero la serenità». Ma hascontentato tutti.

LE REAZIONI «Ci dissociamo,non siamo per niente contenti,anzi riteniamo che la decisionepossa danneggiarci, oltre a co-stituire un pericoloso prece-dente - commenta il presidenteMaurizio Stirpe - mi ero impe-gnato a tranquillizzare i tifosi ela Questura era pronta per sal-vaguardare la sicurezza. Inquesta vicenda sono stati com-messi molti errori». Deluso An-drea Abodi, presidente della B:«E’ una decisione che rispettoanche se non la condivido.Pensavo prevalesse il buonsen-so, credevamo che bastasserole garanzie espresse dal Que-store e la volontà di giocare dei

due club, ma così non è stato».Ironico Pasquale Maietta, pre-sidente del Latina: «Il Frosino-ne ha ottenuto tutto ciò che vo-leva. Neanche in un campiona-to dilettanti si sarebbe permes-so tanto. A differenza diLatina, a Frosinone hanno fat-to quadrato». Poi in una nota ilclub «ritiene inaccettabile chele istituzioni non siano state ingrado di garantire la sicurezzain una gara di serie B. Si è crea-to un pessimo precedente, leistituzioni non hanno saputoopporsi al comportamento mi-naccioso dei tifosi. Gli ultràhanno vinto con le minacce. IlLatina calcio si ritiene danneg-giato e la nostra tifoseria si eramobilitata acquistando i bi-glietti e noleggiando numerosipullman, sostenendo costi chenessuno ora andrà a risarcire».Per Nicola Ottaviani, sindacodi Frosinone, «non è la miglio-re delle decisioni, ma il rinvioera diventata l’unica soluzionepraticabile».

IL RECUPERO Singolare, nel-l’ordinanza del Prefetto, la ri-chiesta di recuperare la gara«in un congruo lasso tempora-le non inferiore ai 15 giorni»,quando già lo prevede il rego-lamento della B. La richiestadel Prefetto però è tesa a fargiocare prima la gara internadel Frosinone col Pescara (sa-bato 11), in modo che vengascontata la sanzione. In ogni caso la Lega parlerà con le so-cietà e deciderà, ricordandoche il 21 al Matusa ci sarà l’Un-der 20 con la Germania. Abodiconclude: «L’imposizione deitempi del recupero va a incide-re in maniera significativa sul-la regolarità del torneo».

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PERUGIA (3-5-2)

CROTONE (4-3-3)

OGGI ore 12.30 ANDATA 1-2

KOPRIVEC1

HEGAZY5

COMOTTO25

MANTOVANI44

CRESCENZI15

LANZAFAME28FOSSATI

19

NICCO8FARAONI

2

FABINHO11

FALCINELLI9

CORDAZ1

STOIAN39

PADOVAN18

CIANO28

SUCIU21

MAIELLO17

MATUTE14

BALASA30

DOS SANTOS3

FERRARI13

MARTELLA24

PERUGIA Mancheranno gli azzurri Goldaniga (Under 21) e Parigini (Under 19), oltre agli infortunati Lo Porto e Rizzo. Recuperati Giacomazzi, Hegazy e Taddei. PANCHINA 32 Amelia, 20 Baldan, 29 Giacomazzi, 33 Vinicius, 10 Taddei, 7 Verre, 4 Nielsen, 17 Fazzi, 45 Ardemagni. ALL. Camplone. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Falcinelli, Fazzi, Nicco e Parigini.

CROTONE Assente Torregrossa per squalifica, toccherà a Padovan giocare centravanti. Torna Dos Santos, in dubbio Dezi. PANCHINA 22 Stoianovic, 5 Cremonesi, 23 Gigli, 4 Galardo, 6 Dezi, 20 Salzano, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 19 Rabusic. ALLENATORE Drago. SQUALIFICATI Torregrossa. DIFFIDATI Ferrari.

ARBITRO Minelli di Varese.GUARDALINEE Marinelli-Oliveri.TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD e Calcio 1 HD. PREZZI 12-55 euro.

BARI (4-3-3)

PRO VERCELLI (4-4-2)

OGGI ore 15 ANDATA 0-3

GUARNA1

SCHIATTARELLA23

RINAUDO8

CONTINI15

CALDERONI27

DONATI5

BELLOMO33

ROMIZI4

EBAGUA17

DE LUCA9

GALANO10

RUSSO22

GERMANO3

MILESI 6

COSENZA5

SCAGLIA25

D’ALESSANDRO2

SCAVONE8

MUSACCI20

DI ROBERTO30

MARCHI9

FABIANO10

BARI Nicola deve rinunciare a Sabelli, via con l’Under 21 azzurra. Al suo posto arretra Schiattarella. PANCHINA 22 Donnarumma, 3 Salviato, 16 Filippini, 21 Rada, 13 Benedetti, 25 Defendi, 14 Minala, 7 Boateng, 18 Caputo. ALLENATORE Nicola. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Caputo, Calderoni, De Luca, Camporese, Defendi e Sabelli.

PRO VERCELLI Coly out per un problema muscolare: in difesa rientra Cosenza. Ballottaggio tra D’Alessandro e Ardizzone. Di Roberto spalla di Marchi. PANCHINA 1 Viotti, 4 Bani, 11 Liviero, 29 Ferri,19 Ronaldo, 17 Ardizzone, 14 Emmanuello, 16 Sprocati, 7 Luppi. ALLENATORE Scazzola. SQUALIFICATI Castiglia. DIFFIDATI Ronaldo, Fabiano, Ferri, Ardizzone e Belloni.

ARBITRO Gavillucci di Latina.GUARDALINEE Borzomì-Intagliata.TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 12-50 euro.

CATANIA (4-3-3)

AVELLINO (3-5-2)

OGGI ore 15 ANDATA 0-1

TERRACCIANO22

DEL PRETE18

CECCARELLI45

SAURO15

MAZZOTTA43

RINAUDO21

ODJER39

SCIAUDONE44

CALAIÒ9

MANIERO7

ROSINA10

GOMIS22

BITTANTE20D’ANGELO

8

ARINI4KONE

21

CASTALDO10

COMI9

ZITO3

CHIOSA27

FABBRO6

PISACANE19

CATANIA Marcolin torna al tridente, con Maniero titolare e Castro in panca; a centrocampo rientra Odjer dalla squalifica. Gillet in nazionale: in porta c’è Terracciano. PANCHINA 12 Ficara, 24 Capuano, 28 Parisi, 8 Escalante, 25 Piermarteri, 19 Castro, 14 Barisic, 30 Di Grazia, 34 Rossetti. ALLENATORE Marcolin. SQUALIFICATI Schiavi. DIFFIDATI Ceccarelli, Del Prete, Gyomber, Rosina e Sciaudone.

AVELLINO Rastelli deve fare a meno degli squalificati Sbaffo ed Ely. Indisponibile anche Trotta, con l’Under 21. Zito è ok. PANCHINA 1 Frattali, 12 Bavena, 14 Regoli, 25 Almici, 23 Angeli, 26 Filkor, 18 Schiavon, 15 Soumarè, 30 Mokulu. ALL. Rastelli. SQUAL. Ely e Sbaffo. DIFFIDATI Fabbro, Pisacane, Castaldo, Schiavon e Almici.

ARBITRO Baracani di Firenze.GUARDALINEE Segna-Prenna.TV Sky Calcio 2 HD. PREZZI 9-79 euro.

LANCIANO (4-3-3)

ENTELLA (4-3-3)

OGGI ore 15 ANDATA 0-0

NICOLAS12

AQUILANTI2

TROEST5

AMENTA6

MAMMARELLA3

PAGHERA20

GROSSI23

VASTOLA17

MONACHELLO8

GATTO28

THIAM9

PARONI1

BELLI24

LIGI27

VOLPE4

DI TACCHIO6

BOTTA23

CUTOLO31

SFORZINI9

MASUCCI19

CESAR16

CECCHINI3

LANCIANO Con Bacinovic squalificato, Paghera torna titolare. Vastola, Di Cecco e Grossi per due posti a centrocampo. In avanti Monachello al centro e Thiam a destra se Piccolo non recupera. PANCHINA 1 Aridità, 18 Conti, 19 Ferrario, 21 Nunzella, 24 Di Cecco, 32 Pinato, 15 De Silvestro, 10 Piccolo, 27 Cerri. ALLENATORED’Aversa. SQUAL. Bacinovic. DIFFIDATI Ferrario, Di Cecco, Paghera, Grossi e Conti.

ENTELLA Rientra Sforzini. A centrocampo in dubbio Botta. In difesa probabile utilizzo dal primo minuto di Cecchini. PANCHINA 36 Coser, 5 Russo, 15 Zigrossi, 7 Staiti, 17 Costa Ferreira, 8 Troiano, 10 Mazzarani, 20 E. Lanini, 19 Rozzi. ALLENATORE Prina. SQUALIFICATI Iacoponi DIFFIDATI Cutolo.

ARBITRO Abbattista di Molfetta.GUARDALINEE Avellano-Zappatore.TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 13-45 euro.

MODENA (4-3-3)

VARESE (4-1-4-1)

OGGI ore 15 ANDATA 1-2

PINSOGLIO12

GOZZI13

MARZORATI6

ZOBOLI28

RUBIN33

SCHIAVONE23

MARTINELLI25

SIGNORI26

GRANOCHE32

MARSURA24

GARRITANO38

PERUCCHINI1

FIAMOZZI13

BORGHESE5

CAPEZZI28

ROSSI14

DE VITO3

ZECCHIN 24

BLASI6

MIRACOLI9

OSUJI15

CULINA30

MODENA Senza Fedato e Cionek, sono in nazionale, e con Salifu infortunato, scelte obbligate in difesa (Gozzi favorito su Calapai). PANCHINA 1 Manfredini, 16 Zucchini, 2 Calapai, 27 Manfrin, 11 Sakaj, 31 Besea, 7 Acosty, 19 Beltrame, 9 Ferrari. ALLENATORI Melotti-Pavan. SQUALIFICATI Nizzetto. DIFFIDATI Fedato, Schiavone e Zoboli

VARESE Bettinelli conferma il 4-1-4-1 ma mette davanti alla difesa Capezzi invece di Barberis. De Vito favorito su Jebbour. PANCHINA 22 Birighitti, 2 Luoni, 27 Jebbour, 21 Barberis, 23 Cristiano, 7 Falcone, 32 Jakimovski, 17 Kurtisi, 18 Capello. ALL. Bettinelli SQUALIFICATI Corti. DIFFIDATI Falcone, De Vito, Neto Pereira, Capezzi, Borghese e Miracoli.

ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore.GUARDALINEE Disalvo-Santuari. TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 12-75 euro.

BRESCIA (3-5-1-1)

TRAPANI (4-3-1-2)

OGGI ore 20.30 ANDATA 2-3

ARCARI1

DI CESARE6

ANT. CARACCIOLO3

SCAGLIA8H'MAIDAT

18

BUDEL5BENALI

17

SESTU19

ZAMBELLI15

SODINHA34

CORVIA7

GOMIS1

PERTICONE15

PAGLIARULO4

CIARAMITARO14

ZAMPA6

BARILLÀ17

ABATE9

ARAMU28

CURIALE11

TERLIZZI33

RIZZATO29

BRESCIA Di Cesare, Antonio Caracciolo e H’Maidat sono recuperati. Biglietti a metà prezzo. PANCHINA 22 Andrenacci, 2 Lancini, 4 Tonucci, 24 Coly, 21 Quaggiotto, 29 Bentivoglio, 9 And. Caracciolo, 11 Da Silva, 28 Valotti. ALLENATORE Calori. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI And. Caracciolo, Morosini e Tonucci.

TRAPANI Domis dopo l’infortunio di sabato scorso giocherà con una maschera protettiva. Si è bloccato Nadarevic. PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 5 Scozzarella, 7 Basso, 19 Martinelli, 20 Falco, 21 Feola, 25 Lombardi, 31 Malele. ALLENATORE Cosmi. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Aramu, Curiale, Daì, Lo Bue, Nadarevic, Perticone, Rizzato e Zampa.

ARBITRO Maresca di Napoli.GUARDALINEE Citro-Santoro.TV Sky Calcio 3 HD e Premium Calcio. PREZZI 1-35 euro.

CITTADELLA (4-4-2)

TERNANA (3-5-2)

OGGI ore 15 ANDATA 1-1

PIEROBON1

CAPPELLETTI25

CAMIGLIANO32

DE LEIDI4

BARRECA3

KUPISZ30

RIGONI8

BUSELLATO17

MINESSO11

CORALLI7

STANCO31

BRIGNOLI22

MECCARIELLO6

BASTRINI16

POPESCU17

AVENATTI20

FAZIO13GAVAZZI

7

VIOLA10CRECCO

26

VITALE3

CERAVOLO9

CITTADELLA Foscarini non ha la coppia difensiva Scaglia-Pellizzer per infortunio. Al loro posto Camigliano e De Leidi. ConvocatoSignorini dopo tre mesi. PANCHINA 22 Valentini, 18 Donazzan, 9 Gerardi, 23 Paolucci, 20 Bazzoffia, 2 Pecorini, 10 Sgrigna, 6 Signorini. ALLENATORE Foscarini. SQUALIFICATI BenedettiDIFFIDATI Barreca, Coralli e Sgrigna.

TERNANA Modulo obbligato per la Ternana, che ha perso per infortunio Falletti. In difesa tornano Meccariello e Popescu con Bastrini. PANCHINA 1 Sala, 2 Janse, 5 Ferronetti, 14 Gagliardini, 23 Russo, 24 Dianda, 33 Tascone, 19 Dugandzic, 31 Milinkovic. ALLENATORE Tesser . SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fazio, Falletti, Bastrini e Bojinov.

ARBITRO Nasca di Bari.GUARDALINEE Bellutti-Calò.TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 12-45 euro.

MERCOLEDÌ 1 APRILE, ore 20.30CARPI-BOLOGNA (0-0)GIOVEDÌ 2 APRILE, ore 20.30AVELLINO-MODENA (2-1)CROTONE-SPEZIA (1-2)ENTELLA-PERUGIA (1-2)LATINA-CITTADELLA (1-1)LIVORNO-LANCIANO (0-1)PESCARA-BRESCIA (3-1)PRO VERCELLI-VICENZA (1-2)TERNANA-BARI (1-0)TRAPANI-FROSINONE (1-4)VARESE-CATANIA (1-2)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 65 33 18 11 4 50 24

BOLOGNA (-1) 56 33 15 12 6 41 26

VICENZA 52 33 14 10 9 37 31

FROSINONE 51 32 14 9 9 49 40

SPEZIA 50 33 13 11 9 46 35

AVELLINO 49 32 13 10 9 32 29

PESCARA 48 33 12 12 9 55 43

LIVORNO 47 33 13 8 12 47 39

PERUGIA 46 32 11 13 8 37 37

LANCIANO 43 32 9 16 7 45 39

BARI 41 32 11 8 13 35 39

ENTELLA 40 32 9 13 10 33 43

MODENA 38 32 8 14 10 27 27

CITTADELLA 38 32 8 14 10 40 42

PRO VERCELLI 38 32 10 8 14 35 45

TRAPANI 38 32 9 11 12 43 54

LATINA 37 32 8 13 11 27 30

TERNANA 36 32 9 9 14 28 41

CROTONE 35 32 9 8 15 32 41

CATANIA 32 32 7 11 14 42 48

BRESCIA (-6) 27 32 8 9 15 36 45

VARESE (-4) 27 32 7 10 15 34 53

IL CASO

Frosinone-Latina:il derby è rinviatoE tutti sono delusi1La capienza ridotta dello stadio e il clima hanno fatto decidere il Prefetto per lo stop. Lega e club polemici

Maurizio Stirpe, 57 anni JPEG

Andrea TosiBOLOGNA

I l Bologna non fallisce lapartita della verità, comeera stata dipinta la sfida

col Livorno dopo un digiuno digol e di vittorie al Dall’Ara chedurava dal 19 gennaio: il gol diOikonomou in mischia su pa-perissima di Mazzoni chiude a521’ la carestia offensiva nellepartite interne. I rossoblù ritro-vano la vittoria con una ripresaall’attacco, complici gli errori della squadra toscana, semprepiù in caduta libera e con un iplayoff a rischio: se oggi il Pe-rugia vince, gli amaranto sonofuori. La cura Panucci non fun-

ziona, il terzo allenatore cam-biato dal presidente Spinellideve incassare il secondo k.o.in due partite della sua gestio-ne. «La mia squadra è bloccatamentalmente - ha detto l’ex di-fensore - e fatica a giocare per-ché non ha brillantezza. Ma so-no certo che entreremo nelleprime otto». Funzionano inve-ce i cambi di sistema e di uomi-ni voluti da Lopez che all’im-provviso rinnega la difesa a 4,da sempre il suo baluardo, e iltrequartista, chiamando Laribinella mediana a cinque, permettersi a specchio con l’avver-sario e riproponendo il capita-no Morleo nella formazione ti-tolare. «Non mi piace giocarecon la difesa a tre. Mi sonoadattato alle qualità dei mieigiocatori in una situazioned’emergenza, l’idea di gioco èrimasta uguale» ha spiegatol’allenatore uruguaiano.

BOLOGNA CORRETTO La sceltadi rivoltare la squadra ripagaLopez, infatti sono i giocatoriche erano stati declassati inpanchina a decidere la partita:dapprima Zuculini dà la carica

IL MIGLIORE

� SANSONEATTACCANTE DEL BOLOGNARiesce a spezzare l’equilibrio guadagnando la punizione che innesca il primo gol e poi chiude il match firmando il raddoppio

7

Lopez cambia, il Bologna vincePlayoff a rischio per il Livorno1Il tecnico passa al 3-5-2 e ritrova il gol in casa dopo 521’: altra sconfitta per Panucci

BOLOGNA 2 0 LIVORNO

ARBITRO Ghersini di Genova 6.GUARDALINEE Lo Cicero 6-De Meo 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Vantaggiato (L) e Jelenic (L) per gioco scorretto.NOTE paganti 5.460, incasso di 44.757 euro; abbonati 9.571, quota di 62.549 euro. Tiri in porta 4-3 (con un palo). Tiri fuori 5-4. In fuorigioco 1-0. Angoli 6-2. Recuperi: p.t. 0’; s.t. 4’

BOLOGNA (3-5-2) Da Costa 6; Oikonomou 7, Gastaldello 6, Maietta 6 (dal 24’ s.t. Ferrari 6); Casarini 6, Zuculini 6,5 (dal 38’ s.t. Bessa s.v.), Matuzalem 6,5, Laribi 5,5, Morleo 6 (dal 31’ s.t. Masina s.v.); Cacia 5,5, Sansone 7. PANCHINA Coppola, Ceccarelli, Perez, Buchel, Troianiello, Improta. ALLENATORE Lopez 7.

LIVORNO (3-5-2) Mazzoni 4,5; Ceccherini 6, Emerson 5, Lambrughi 5,5; Jelenic 5,5, Moscati 5, Appelt 5, Djokovic 5,5, Gemiti 5,5 (dal 31’ s.t. Luci s.v.); Vantaggiato 5,5 (dal 28’ s.t. Galabinov 6), Siligardi 5.PANCHINA Bastianoni, Rafati, Jefferson, Belingheri, Gonnelli, Empereur. ALLENATORE Panucci 5.

giocando uno contro tutti, poiOikonomou sblocca il risultatonel secondo tempo appoggian-do in rete una palla sfuggita aMazzoni su punizione di Lari-bi. Infine Sansone va a siglareil raddoppio col suo mancinotagliente. Per il difensore grecosi tratta del quarto sigillo sta-gionale, per l’attaccante arri-vato dalla Samp a gennaio è ilterzo. Volendo, il primo gol èmolto casuale, come sottolineacon onestà Lopez, ma a questopunto della stagione non è ilcaso di essere troppo sofisti.

LIVORNO SBAGLIATO Gli ospi-ti si rivelano l’avversario mi-gliore che oggi il Bologna po-tesse affrontare per tornare alsuccesso. Il Livorno infatti è vi-vo solo nel primo tempo, men-tre si affloscia senza reagiredopo lo svantaggio. Da Costafa solo una parata su Vantag-giato prima della pausa, nel fi-nale Galabinov colpisce il palocon un colpo di testa. Panuccidovrà lavorare tanto per riani-mare una squadra che sembraspenta e con la testa altrove.

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PRIMO TEMPO 0-0

MARCATORI Oikonomou al 15’, Sansone al 33’ s.t.

Serie BR33a giornata

21DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Vincenzo D’AngeloINVIATO A VICENZA

C laudio Lotito se ne facciauna ragione. Difficile im-maginare oggi la prossi-

ma Serie A senza il Carpi. E nonsoltanto per lo scatto – forse de-cisivo – in classifica dopo il suc-cesso di Vicenza, che ha portatola squadra di Castori momenta-neamente a più tredici dal terzoposto in attesa del Frosinone. IlCarpi è squadra vera, capace diriflettere in campo l’anima delsuo allenatore: umile, feroce,organizzatissima e con una fa-me di vittoria fuori dal comune.Il Vicenza veniva da undici ri-sultati utili, ma i soli due puntinelle ultime tre gare internehanno rallentato la grande rin-corsa al vertice dei ragazzi diMarino, che fino a ieri, sotto lasua gestione, avevano ottenutoaddirittura un punto in più del-la capolista. Il k.o. del Vicenza èfiglio di un avvio sciagurato infase difensiva, della straordina-ria forza fisica di Lasagna – bra-vo a costruirsi da solo in veloci-tà due gol in soli 16’ – e delleparate di Gabriel, decisivo suCocco prima e su Giacomellipoco dopo il 2-1 veneto. Il Vi-cenza recrimina un arbitraggionon all’altezza, eppure Marinodeve guardare il bicchiere mez-zo pieno: la reazione dei suoinella ripresa è stata da grandesquadra e il ritorno di Ragusa acinque mesi dalla rottura delcrociato gli regala un jolly pre-

zioso in vista della volata fina-le.

LA GARA L’avvio del Carpi è di-sarmante. Due tiri, due gol, condue ripartenze che rischiano difar prendere a Lasagna unamulta per eccesso di velocità.Sul primo gol (3’) è anche aiu-tato da tre errori della difesadel Vicenza: Gentili si fa saltarea metà campo da uno stop a se-guire di petto della punta, chepoi si beve in velocità Brighenti(in ritardo nel raddoppio) e ful-mina Vigorito (uscita timida). Vicenza frastornato e Carpispietato: Porcari (16’) trovadalla sua metà campo il corri-doio per Lasagna, che raddop-pia. Il Vicenza reagisce più dipancia che di testa, ma Gentiliin mischia calcia debolmente eCocco esalta Gabriel. Nella ri-presa Marino arretra Laveroneterzino inserendo Vita nel tri-dente, trovando vivacità. Coccoriaccende la speranza su assistinvolontario di Di Gennaro(messo giù da Gabriel in uscita,senza il tocco di Cocco sarebbestato rigore e rosso per il portie-re), ma quando Gabriel vola amettere in angolo un grandegiocata di Giacomelli il messag-gio è chiaro. Il Carpi è prontoper il grande salto.

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IL MIGLIORE

� LASAGNAATTACCANTE DEL CARPI

7,5

VICENZA 1

CARPI 2PRIMO TEMPO 0-2MARCATORI Lasagna (C) al 3’ e al 16’ p.t.; Cocco (V) al 6’ s.t.

VICENZA (4-3-3) Vigorito 5,5; Sampirisi 6, Brighenti 5, Gentili 5, Garcia Tena 5 (dal 1’ s.t. Vita 6); Moretti 5,5 (dal 32’ s.t. Ragusa s.v.), Di Gennaro 6, Cinelli 6; Laverone 6, Cocco 6, Giacomelli 6,5. PANCHINA Bremec, Edge, Alhassan, Spinazzola, Manfredini, Camisa, Mancini. ALLENATORE Marino 6.CARPI (4-4-1-1) Gabriel 7; Struna 5,5, Romagnoli 6,5, Gagliolo 7, Letizia 6; Pasciuti 6 (dal 36’ s.t. Sabbione s.v.), Porcari 6,5, Bianco 6,5 (dal 41’ s.t. Modolo s.v.), Di Gaudio 6; Lollo 6; Lasagna 7,5 (dal 24’ s.t. Mbakogu 6). PANCHINA Maurantonio, Inglese, Gatto, Torelli, Laner, Pasini. ALLENATORE Castori 7.

ARBITRO Di Paolo di Avezzano 5,5.GUARDALINEE Valeriani 6-Liberti 5,5.AMMONITI Moretti (V) e Cocco (V) per comportamento non regolamentare; Sampirisi (V), Di Gennaro (V), Pasciuti (C), Sabbione (C) e Lollo (C) per gioco scorretto.NOTE paganti 10.019, incasso di 111.339 euro; abbonamenti non validi. Tiri in porta 8-4. Tiri fuori 4-3. In fuorigioco 2-5. Angoli 8-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 7’.

Alessio Da RonchINVIATO A LA SPEZIA

S e il coraggio farà ladifferenza in questa B,difficilmente lo Spe-

zia non lotterà fino all’ulti-mo per la promozione. Lasquadra di Bjelica pareggiacon il Pescara, lo fa soffren-do per un tempo, ritrovan-dosi in inferiorità numericaper più di 45’ e rimontandodue volte. Soprattutto lo faattaccando sempre, senzapaura, anche con un uomoin meno. Anzi, proprio la vo-glia di imporre il gioco an-che in dieci ha rischiato ditradire i liguri, che hannosubito il 2-1 facendosi trova-re scoperti.

LA MOSSA DI BARONI Lasfida mostra due volti, pa-recchi errori e tante emo-zioni. Lo Spezia palleggia, ilPescara chiude tutti i var-chi, anche perché deve farea meno di Memushaj e Bjar-nason, sostituiti con Zupa-ric e Zampano, due difenso-ri, a centrocampo. Appenaperò può la formazioneospite scatta con lanci lun-ghi a scatenare gli attaccan-ti. Questo fino ai primi mi-nuti del secondo tempo e al-l’espulsione di Giannetti,che commette due falli dagiallo su Zuparic. Il risulta-to, a quel punto, è sull’1-1,con Fiorillo capace di stop-

pare Giannetti e Fornasier abi-le nel ribattere la conclusioneseguente di Catellani. Con larete di Melchiorri, dopo erroredi Juande: assist di Brugman egiocata rapida di Melchiorri,che anticipa Datkovic. E il paridi Brezovec, con una punizioneperfetta dal limite dopo un fal-lo di Rossi su De las Cuevas.

CORAGGIO BJELICA L’espul-sione cambia le carte in tavola.Lo Spezia reagisce con rabbia esi getta in avanti, sfiorando larete don Datkovic, ma subendoil 2-1, con Melchiorri lanciatoalla perfezione da Sansovini,bloccato in uscita da Chichizo-la, ma lucido quando basta perinnescare Brugman in manieraletale. Il Pescara va due voltevicino al colpo del k.o.: Polita-no colpisce di testa su angoloma vede la palla finire sul palo,poi Melchiorri sbaglia un golincredibile (su cross di Zampa-no anticipa uno sciaguratoChichizola, ma a un passo dal-la porta vuota fallisce l’impattocol pallone). Lo Spezia trasfor-ma la sfida in assedio, anchegrazie ai cambi azzeccati e co-raggiosi di Bjelica, e trova il pa-ri con Stevanovic, che tocca inrete per rendere perfetta unaconclusione sporca di Nenè.

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IL MIGLIORE

� BRUGMANCENTROCAMPISTA PESCARA

7

Lasagna per dueIl Carpi s’abbuffaVicenza furibondo

Pescara, 2 scattiLo Spezia è salvoanche in dieci

1Castori a +13 sul terzo posto, i venetiaccusano l’arbitro

SPEZIA 2

PESCARA 2PRIMO TEMPO 1-1

MARCATORI Melchiorri (P) al 33’, Brezovec (S) al 46’ p.t.; Brugman (P) all’11’, Stevanovic (S) al 35’ s.t.

SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 5; Milos 6, Datkovic 5,5, Valentini 5,5, Luna 5 (dal 22’ s.t. Nenè 6,5); Brezovec 6,5, Juande 5,5; De las Cuevas 6 (dal 31’ s.t. Kvrzic 6,5), Catellani 6,5, Situm 6 (dal 27’ s.t. Stevanovic 6,5); Giannetti 5. PANCHINA Nocchi, Madonna, De Col, Cisotti, Gagliardini, Piccolo. ALLENATORE Bjelica 6,5.

PESCARA (4-4-2) Fiorillo 6; Pucino 5,5, Salamon 6, Fornasier 6, Rossi 5,5 (36’ s.t. Pasquato s.v.); Politano 6 (dal 27’ s.t. Gessa 6), Zuparic 6, Brugman 7, Zampano 5,5; Sansovini 6 (dal 20’ s.t. Pettinari 5,5), Melchiorri 6,5. PANCHINA Aresti, Caprari, Abecasis, Selasi, Torreira, Paolucci. ALLENATORE Baroni 6.

ARBITRO Candussio di Cervignano 5.GUARDALINEE Del Giovane 6-Carbone 6.ESPULSI Giannetti (S) al 2’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto).AMMONITI Juande (S), Salamon (P), Brugman (P) e Gessa (P) per g.sc.; Catellani (S) per c.n.r.NOTE paganti 2.464, incasso di 24.967 euro; abbonati 4.313, quota di 6.777 euro. Tiri in porta 5-4 (con un palo). Fuori 2-2. Juorigioco 0-2. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

1L’espulsione di Giannetti pesa: parie tante emozioni

Serie BR33a giornata

22

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

BASSANO 61 32 17 10 5 49 32

NOVARA 60 31 17 9 5 50 28

PAVIA (-1) 60 32 17 10 5 50 34

ALESSANDRIA 59 32 16 11 5 47 28

COMO 54 32 16 6 10 39 29

FERALPI SALO' 47 31 12 11 8 39 37

REAL VICENZA 46 31 11 13 7 40 32

AREZZO 44 32 11 11 10 31 29

VENEZIA 43 32 12 7 13 40 37

SUDTIROL 43 32 11 10 11 35 32

MANTOVA (-3) 40 31 12 7 12 31 25

RENATE 39 31 10 9 12 32 42

CREMONESE 39 32 9 12 11 36 39

TORRES 37 31 9 10 12 29 33

GIANA 36 32 9 9 14 25 30

MONZA (-2) 34 31 9 9 13 32 33

LUMEZZANE 30 32 7 9 16 27 43

ALBINOLEFFE 28 32 6 10 16 23 44

PRO PATRIA (-1) 25 32 5 11 16 35 57

PORDENONE 21 31 5 6 20 23 49

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

Francesco PioppiREGGIO EMILIA

L a Reggiana lascia a sec-co l’attacco atomicoformato dalla coppia

Lapadula-Donnarumma(33 reti in due, miglior bot-tino di tutti i campionatiprofessionistici), ma il Tera-mo colleziona il ventiduesi-mo risultato utile e tiene co-sì gli uomini di Colombo adebita distanza (otto pun-ti), lasciando di fatto al-l’Ascoli il ruolo di unica in-seguitrice per il primo po-sto. Va detto che la presta-zione dei padroni di casa èstata fortemente condizio-nata dai forfait per proble-mi muscolari di FrancescoRuopolo e Andrea Parola,due cardini della formazio-ne granata, costretti ad ar-

MARCATORI Terrani (PP) al 4’, Panariello (A) al 16’, Yaisien (A) al 18’ p.t.; Lamorte (PP) al 2’ s.t.AREZZO (3-5-1-1) Benassi 6; Villagatti 5,5, Panariello 6, Guidi 5 (dal 23’ s.t. Padulano s.v.); Franchino 5,5, Cucciniello 6, Carcione 6, Gambadori 6, Sabatino 6,5; Yaisien 6,5 (dal 1’ s.t. Erpen 5,5); Montini 5,5 (dal 9’ s.t. Bonvissuto 6). (Rosti, Crescenzi, Dettori, Brumat). All. Capuano 6.PRO PATRIA (4-3-3) Melillo 6,5; Guglielmotti 6, Lamorte 6, Pisani 6, Taino 6; Giorno 6 (dal 31’ s.t. Bovi s.v.), Calzi 6,5, Arati 6; Candido 6,5, Serafini 6, Terrani 6 (dal 20’ s.t. D’Errico s.v.). (Perilli, Zaro, Panizzi, Brunori, Baclet). All. Montanari 6.ARBITRO Prontera di Bologna 5,5.NOTE paganti 852, abbonati 1.093, incasso non comunicato. Ammoniti Giorno, Pisani, Arati, Cucciniello e Calzi. Angoli 8-3.

� AREZZO E’ un Arezzo strano e insolito quello che ha fa infuriare Capuano: «Nel secondo tempo siamo rimasti negli spogliatoi, qualcuno dovrà dare spiegazioni». Ospiti in vantaggio al 4’ con Terrani complice una difesa imbambolata. Gara ribaltata tra il 16’ e il 18’: pari di Panariello e sorpasso di Yaisien. La Pro è alle corde, ma a inizio ripresa arriva il pari di Lamorte per un’altra amnesia difensiva.

Stefano Brandini Dini

La Pro Patriaferma l’ArezzoFuria Capuano

AREZZO 2

PRO PATRIA 2

MARCATORI Greco (V) al 1’ p.t.; Bellazzini (V) al 5’, Magnaghi (V) al 20’,Bradaschia (A) al 31’, Pesenti (A) al 33’, Momentè (A) su rigore al 47’ s.t. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi 6; Salvi 6, Moi 6, Allievi 6, Anghileri 6; Bentley 6 (dal 19’ s.t. Pesenti 7), Spinelli 6,5, Maietti 6,5; Girasole 6 (dal 37’ p.t. Bradaschia 7,5); Momentè 6,5, Silva Reis 6. (Amadori, Ondei, Cortinovis, Nichetti, Calì). All. Facciolo 6,5 (Mangone squalificato).VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato 6; Capogrosso 6, Cernuto 6, Legati 6, Sales 6; Zaccagni 6, Giorico 6, Bellazzini 7 (dal 24’ s.t. Esposito 6); Guerra 7,5; Magnaghi 7, Greco 7,5 (dal 26’ s.t. Varano 6). (D’Arsiè, Dell’Andrea, Callegaro, Panfilo, Espinal). All. Serena 6. ARBITRO Catona di Reggio C. 6,5.NOTE paganti 84, abbonati 1.014, incasso di 1.684 euro. Ammoniti Guerra, Giorico, Salvi, Zaccagni, Fortunato e Spinelli. Angoli 9-7.

� BERGAMO L’AlbinoLeffe non finisce mai, approfitta del masochismo del Venezia, passa da 0-3 a 3-3 negli ultimi 16’ e trova un punto insperato. I gol di Greco, Bellazzini e Magnaghi non bastano: l’AlbinoLeffe scopre d’avere una panchina letale: Bradaschia dà il via alla rimonta proseguita da Pesenti e conclusa da Momentè su rigore.

Federico Errante

Suicidio VeneziaL’AlbinoLefferimonta tre reti

ALBINOLEFFE 3

VENEZIA 3

LUMEZZANE (4-3-3) Bason 6; Mogos 6,5, Belotti 6, Biondi 6,5, Pantano 6,5; Baldassin 6, Gatto 6 (dal 39’ s.t. Meduri s.v.), Pippa 6 (dal 21’ s.t. Franchini 6); Varas 6,5, Sarao 6, Potenza 6 (dal 29’ s.t. Ekuban 6). (J. Furlan, Bagnai, Cruz, Monticone). All. Nicolato 6.SUDTIROL (4-3-3) Melgrati 5,5; Peverelli 6, Mladen 6 (dal 2’ s.t. Kiem 6,5), Tagliani 6, Martin 5,5; Tait 6, Bertoni 6,5, Cia 6 (dal 17’ s.t. A. Furlan 6); Marras 6, Novothny 6, Fischnaller 6,5 (dal 30’ s.t. Campo 6). (Miori, Ientile, Allegra, Shekiladze). All. Sormani 6.ARBITRO Piscopo di Imperia 6,5.NOTE spettatori 250 circa; paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulso Martin al 47’ s.t.; ammoniti Biondi, Novothny, Tagliani, Kiem, Martin e Meduri. Angoli 5-5.

� LUMEZZANE (Bs) Un gol annullato a Kiem del Südtirol per fallo di mano a inizio ripresa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e un tiro di Ekuban del Lumezzane finito sull’esterno della rete nel finale: sono tutte qui le emozioni di una partita nella quale hanno prevalso i tatticismi e la paura di perdere rispetto ai contenuti tecnici. Il punto fa, comunque, più felice il Südtirol che vede più vicina la salvezza, mentre con ogni probabilità il Lumezzane dovrà giocarsela ai playout.

Sergio Cassamali

Südtirol, puntoche fa comodoLume rassegnato

LUMEZZANE 0

SÜDTIROL 0

COSÌ OGGIOre 11PORDENONE (3-5-2) Careri; Salvatori, Ferrani, Fissore; Placido, Fortunato, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Simic, Maccan. (Bazzichetto, Ghinassi, Panzeri, G. Migliorini, Bjelanovic, Franchini, Ravasi). All. Rossitto.MANTOVA (3-4-3) Zima; Trainotti, Marchiori, Scrosta; Gonzi, Paro, Raggio Garibaldi, Blaze; Said, Caridi, Boniperti. (Festa, Todisco, Di Santantonio, Zammarini, Pondaco, Beleck, Gyasi). All. Juric.ARBITRO Di Ruberto di Nocera Inf. (Abruzzese-Lombardo). (andata 0-1)

Ore 12.30TORRES (4-3-3) Testa; Imparato, Marchetti, Migliaccio, Ligorio; Buonaiuto, Cerone, Foglia; Baraye, Scotto, Maiorino. (Costantino, Aya, Schiavino, Bottone, Marinaro, Petermann, Barbuti). All. Bucchi.MONZA (3-5-2) De Lucia; Giorgi, Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti, Pessina, Uliano, D’Ambrosio; Torri, Carbonaro. (Chimini, De Bode, Corduas, Toskic, Asante, Bernasconi, Grandi). All. Pea.ARBITRO Capilungo di Lecce (De Rubeis-D’Alberto). (0-3)

Ore 16FERALPI SALO’ (4-3-3) Branduani; Tantardini, Ranellucci, Leonarduzzi, Broli; Fabris, Pinardi, Cavion; Bracaletti, Romero, Galuppini. (Proietti Gaffi, Carboni, Palma, Juan Antonio, Gulin, Di Benedetto, Gullotta). All. Scienza.RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Muchetti, Mantovani, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Odogwu, Florian. (Vannucchi, Di Gennaro, Morotti, Chimenti, Florian, Radrezza, Spampatti). All. Boldini.ARBITRO Maggioni di Lecco (Bandettini-D’Annibale). (2-1)

Ore 18NOVARA (3-5-2) Tozzo; Vicari, Gavazzi, Bergamelli; Dickmann, Faragò, Buzzegoli, Pesce, Foglio; Evacuo, Gonzalez. (Montipò, Beye, Freddi, Bianchi, Garufo, Corazza, Della Rocca). All. Toscano.REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Carlini, Polverini, Piccinni; Lavagnoli, Cristini, Dalla Bona, Malagó, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Bonato,Beccaro, Solini, Quintavalla, Pavan, Margiotta, Gomes). All. Marcolini. ARBITRO Formato di Benevento (Zinzi-Ceravolo). (0-3)

MARCATORE Fofana al 29’ s.t.GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco 7,5; Monaco 6, Biraschi 6,5, Legittimo 6,5; Formiconi s.v. (dal 23’ p.t. Albertini 6), Onescu 5,5, Della Latta 6, Paparusso 6; Gambino 5,5 (dal 19’ s.t. Volpe 5,5); Fofana 6,5 (dal 34’ s.t. Pichlmann s.v.),Torromino 7. (Mangiapelo, Burzigotti, Boron, Okosun). All. Silva 6,5.PONTEDERA (3-5-2) Cardelli 6,5; Romiti 6, Madrigali s.v. (dal 7’ p.t. Ceciarini 6), Redolfi 6; Videtta 6, Lombardo 5,5 (dal 31’ s.t. Cesaretti s.v.), Bartolomei 6, Settembrini 6,5, Galli 6; De Cenco 5,5, Disanto 5,5. (Anacoura, Bennati, Francesa, Giordani, Segoni). All. Indiani 6.ARBITRO Vailante di Nocera Inf. 5.NOTE paganti 267, abbonati 460, incasso di 6.031 euro. Ammoniti Romiti e Videtta. Angoli 5-8.

� GROSSETO Il Grosseto sbatte per due volte sul palo, ma alla fine ritrova il successo che mancava dall’8 febbraio (2-0 a Pistoia). I maremmani sono stati inesistenti per 35’, poi hanno iniziato a creare occasioni (con i legni di Torromino e Onescu), prima di trovare il gol partita con Fofana, l’ultimo a toccare una palla partita da Paparusso e spizzata di testa da Onescu. Il Pontedera recrimina per un paio di occasioni gettate al vento e per le parate di Baiocco.

Maurizio Caldarelli

Grande Baioccoe segna Fofana:Grosseto esulta

GROSSETO 1

PONTEDERA 0

MARCATORI Marconi (Sav) al 9’, Cicarevic (SM) al 34’ p.t.; Scappini (Sav) su rigore al 28’ s.t.SAN MARINO (4-3-1-2) Secco 5; Bregliano 5,5 (dal 32’ s.t. Bangal s.v.), Benassi 6, Cammaroto 6, Cruz 6; Magnanelli 5 (dal 1’ s.t. Varone 6), Diawara 6, Cuffa 5; Cicarevic 6 (dal 19’ s.t. Baldazzi 5); Musetti 6, La Mantia 5. (Vivan, Bangoura, Fogacci, Soligo). All. Tazzioli 5.SAVONA (3-4-1-2) Rossini 5,5; Antonelli 6, Galimberti 6 (dal 45’ p.t. Marchetti 6,5), Marconi 6,5; Giorgione 6, Taddei 6, D’Amico 6,5, Cabeccia 6,5; Demartis 7 (dal 38’ s.t. Carta s.v.); Scappini 6, Giovinco 6 (dal 17’ s.t. Frugoli 5,5). (Addario, Morosini,Tonon, Munarini). All. Riolfo 6,5.ARBITRO Cifelli di Campobasso 6.NOTE spettatori 200 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Magnanelli, Cammaroto, La Mantia, Diawara e Rossini. Angoli 3-5.

� SAN MARINO Il Savona prende 3 punti pesanti per la salvezza e lascia all’ultimo posto il San Marino. Savona avanti con Marconi, abile a sfruttare la torre di Cabeccia sul corner di Demartis. Al 34’ Musetti innesca Cicarevic (forse con un braccio) che segna l’1-1. A decidere la sfida ci pensa Scappini, che trasforma il rigore concesso per fallo di Bregliano su Marchetti.

Giorgia Bertozzi

Savona, colpoche fa sperareSan Marino giù

SAN MARINO 1

SAVONA 2

MARCATORE Di Francesco al 37’ s.t.CREMONESE (3-5-2) Galli 6,5; Gambaretti 6, Briganti 7, Castellini 6,5; Marchi 5,5, Moroni 6 (dall’11’ s.t. Di Francesco 7), Palermo 7,5, Jadid 6 (dal 46’ s.t. Finazzi s.v.), Crialese 6; Brighenti 5,5, Pasi 6 (dal 22’ p.t. Ciccone 6,5). (Quaini, Zieleniecki, Campagna, Bassoli). All. Giampaolo 6,5.COMO (4-3-1-2) Crispino 6,5; Marconi 6, Giosa 6, Cassetti 5, Fautario 5; Casoli 6, Fietta 6, Berardocco 5,5; Le Noci 6 (dal 42’ s.t. Cristiani s.v.); De Sousa 6,5 (dal 31’ s.t. Defendi s.v.), Ganz 6 (dal 44’ p.t. Lebran 5,5). (Falcone, Castiglia, Ambrosini, Maritato). All. Sabatini 5,5.ARBITRO Baroni di Firenze 6.NOTE paganti 598, abbonati 2.494, incasso non comunicato. Espulsi Cassetti al 41’ p.t. e Fautario al 41’ s.t.; ammoniti Gambaretti, Marchi, Berardocco e Lebran. Angoli 4-1.

� CREMONA La Cremonese si conferma bestia nera del Como. I grigiorossi, dopo avere vinto 3-1 all’andata si ripetono sotto il Torrazzo. Decide un bolide di Di Francesco al 37’ della ripresa sugli sviluppi di un angolo battuto da Jadid e palla respinta dalla difesa fuori dall’area. Di Francesco ha infilato Crispino con un tiro centrale ma potente. Il Como, in dieci dal 41’ p.t. (doppia ammonizione a Cassetti) ha resistito fino a metà ripresa per poi cedere metri sotto gli attacchi dei padroni di casa. Nel finale i lariani sono rimasti in nove per l’espulsione di Fautario (anche lui doppio giallo).

Giorgio Barbieri

Di Francesco-golLa Cremoneseindigesta al Como

CREMONESE 1

COMO 0

REGGIANA (4-3-1-2) Feola 6,5; Andreoni 6, Spanò 7, Sabotic 6,5, Mignanelli 6,5; Parola 6 (dal 1’ s.t. Messetti 6), Vacca 6,5, Angiulli 6,5; Alessi 6,5; Petkovic 6, Ruopolo 6 (dal 37’ p.t. Maltese 6). (Messina, Gueye, De Biasi, Vernocchi, Tremolada). All. Colombo 6.TERAMO (5-3-2) Tonti 6; Scipioni 6, Caidi 6,5, Speranza 6,5, Perrotta 6, Masullo 6 (dal 26’ s.t. Di Matteo 6); Di Paolantonio 6,5 (dal 45’ s.t. Fiore s.v.), Amadio 6,5, Cenciarelli 6 (dal 35’ s.t. Petrella s.v.); Lapadula 5,5, Donnarumma 5. (Narduzzo, Diakite, Brugaletta, Bucchi). All. Vivarini 6.ARBITRO Dei Giudici di Latina 6.NOTE paganti 4.775, abbonati 1.176, incasso di 38.685 euro. Ammoniti Perrotta, Petkovic e Caidi. Angoli 7-3.

REGGIANA 0

TERAMO 0

GIRONE B

La Reggiana giocaIl Teramo spaventaManca solo il gol...1Donnarumma e Lapadula, stavolta è un flopOggi la capolista attende la risposta dell’Ascoli

GIRONE A

GIANA (4-4-1-1) Paleari 7; Perico 6,5, Bonalumi 6, Montesano 6,5, Solerio 6,5; Rossini 7, Marotta 6,5, Biraghi 6,5, Pinto 7; Gasbarroni 6,5 (dal 20’ s.t. Perna 6); Sinigaglia 6 (dal 33’ s.t. Spiranelli s.v.). (Ghislanzoni, Di Lauri, Augello, Crotti, Recino). All. Albé 7.PAVIA (4-2-3-1) Facchin 7; Cardin 7 (dal 42’ s.t. Ghiringhelli s.v.), Biasi 6, Marino 6, Sereni 6; Pederzoli 6,5, Rosso 6; Cogliati 6,5 (dal 46’ s.t. Abbate s.v.), Cesarini 6,5, Grbac 6,5; Soncin 5,5 (dal 25’ s.t. Marchi 6). (Fiory, Angelotti, Carotti, Sabato). All. Maspero 6,5.ARBITRO Paolini di Ascoli 6.NOTE paganti 1.831, non ci sono abbonati, incasso di 16.123 euro. Ammoniti Gasbarroni, Cardin, Solerio e Cogliati. Angoli 4-10.

� GORGONZOLA (Mi) Una ottima Giana, davanti a un bel pubblico, mette i brividi a un buon Pavia e lo costringe al pareggio. Bellissima gara, ricca di azioni e occasioni. La Giana aveva segnato al 6’ della ripresa con Montesano di testa, ma l’arbitro ha annullato per un fallo del difensore. Facchin impegnato da Sinigaglia e Rossini; Paleari bravo a volare sui tiri di Grbac e Cardin. Nella ripresa respinta una girata di Rossini.

Stefano Spinelli

È grande GianaPavia, arrivaun’altra frenata

GIANA 0

PAVIA 0

MARCATORI Cattaneo (B) al 18’, Morero (A) al 46’ p.t.; Pietribiasi (B) 16’ e 20’, Vitofrancesco (A) al 25’ s.t.BASSANO (4-2-3-1) Rossi 6; Toninelli 6,5, Priola 7, Bizzotto 7, Semenzato 7; Cenetti 7, Davì 6,5; Furlan 6,5, Iocolano 7,5 (dal 42’ s.t. Zanella s.v.), Cattaneo 7 (dal 26’ s.t. Proietti 6); Pietribiasi 7,5 (dal 33’ s.t. Nolè s.v.). (Grandi, Stevanin, Cortesi, Spadafora). All. Asta 7.ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi 6; Sosa 6 (dal 34’ s.t. Spighi s.v.), Sirri 6, Morero 6,5; Vitofrancesco 6,5, Mezavilla 6, Obodo 6,5 (dal 35’ s.t. Valentini s.v.), Rantier 6, Mora 6 (dal 22’ s.t. Sabato 6); Germinale 6, Iunco 6. (Poluzzi, Cavalli, Terigi, Picone). All. D’Angelo 6.ARBITRO Rapuano di Rimini 6.NOTE spettatori 2.100 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Toninelli, Rantier, Iunco e Mora. Angoli 7-5.

� BASSANO (Vi) Pietribiasi è il braccio e Iocolano la mente del Bassano, al comando in attesa del Novara. Un’inzuccata di Cattaneo propizia l’1-0 e nel recupero del primo tempo Morero approfitta di un’uscita fuori tempo di Rossi inchiodando la parità. Nella ripresa si scatena Pietribiasi, autore di una doppietta: sono 13 reti in tutto per lui. Vitofrancesco da un passo accorcia rapido e nel finale Rossi si riabilita murando Germinale e sventando il 3-3.

Vincenzo Pittureri

Pietribiasi lanciail Bassano in altoAlessandria k.o.

BASSANO 3

ALESSANDRIA 2

Lega ProR32a giornata

23DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

TERAMO 62 32 17 11 4 49 26

ASCOLI 59 31 16 11 4 49 27

REGGIANA 54 31 15 9 7 42 24

PISA 48 31 13 9 9 33 23

L'AQUILA 48 31 12 12 7 34 26

ANCONA 45 30 11 12 7 36 30

PONTEDERA 44 32 11 11 10 36 31

SPAL 43 31 12 7 12 31 28

LUCCHESE 41 31 10 11 10 33 33

TUTTOCUOIO 41 31 10 11 10 36 47

GUBBIO 39 31 9 12 10 40 39

CARRARESE 38 31 7 17 7 39 34

GROSSETO (-1) 38 32 9 12 11 36 34

PRATO 35 32 7 14 11 36 44

SAVONA 35 32 9 8 15 32 48

SANTARCANGELO 34 30 8 10 12 26 30

PISTOIESE 33 29 9 6 14 32 48

FORLI' 30 31 7 9 15 28 45

PRO PIACENZA (-8) 28 31 10 6 15 27 43

SAN MARINO 26 32 6 8 18 32 47

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

SALERNITANA 70 32 21 7 4 45 23

BENEVENTO 68 32 19 11 2 47 24

MATERA 57 32 16 9 7 47 30

JUVE STABIA 56 31 15 11 5 44 28

CASERTANA 56 31 16 8 7 45 26

LECCE 54 32 16 6 10 42 29

FOGGIA (-1) 50 31 13 12 6 49 30

CATANZARO 47 32 13 8 11 39 36

BARLETTA 42 32 11 9 12 29 31

VIGOR LAMEZIA 40 31 9 13 9 34 35

COSENZA 37 31 8 13 10 32 33

MARTINA 35 31 9 8 14 33 35

MELFI (-2) 35 32 8 13 11 33 37

LUPA ROMA 35 32 8 11 13 35 50

PAGANESE 34 32 8 10 14 28 38

MESSINA 27 32 5 12 15 31 49

SAVOIA 27 32 6 9 17 29 46

AVERSA NORMANNA 26 32 5 11 16 30 45

ISCHIA 26 32 5 11 16 25 48

REGGINA (-4) 22 32 6 8 18 24 48

PROMOSSE PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSA

rendersi durante i primi 45’di gioco. Nonostante il paria reti inviolate le occasioninon sono mancate, con ilTeramo che ha sfiorato ilcolpo del k.o. due volte ne-gli ultimi due minuti, primacon Lapadula e poi con Don-narumma. Le altre chancenel primo tempo al 14’ e al26’ per la Reggiana, che conRuopolo non è fredda quan-to basta per portarsi in van-taggio. Al 20’ e al 40’ sonoinvece gli uomini di Vivarinia sprecare, prima con un ti-ro a colpo sicuro di Di Pao-lantonio (bravo Feola) e poicon Donnarumma, che su-gli sviluppi di un calciod’angolo mette clamorosa-mente alto sopra la traversadopo la torre di Speranza.

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COSÌ OGGIOre 14.30FOGGIA (4-3-3) Narciso; Bencivenga, Potenza, Gigliotti, Agostinone; Agnelli, Quinto, Minotti; Sarno, Iemmello, Cavallaro. (Addario, D’Angelo, Loiacono, D’Allocco, Barraco, Maza, Leonetti). All. De Zerbi.JUVE STABIA (4-4-2) Pisseri; Cancelotti, Polak, Migliorini, Liotti; Nicastro, Burrai, La Camera, Carrozza; Ripa, Di Carmine. (Santurro, Romeo, Maiorano, Bombagi, Caserta, Lepiller, Gomez). All. Savini.ARBITRO Amoroso di Paola (Camillucci-Costantini). (andata 2-2)

Ore 16VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Spirito, Rapisarda, Gattari, Malerba; Puccio, Battaglia, Scarsella; Improta, Del Sante, Montella. (Forte, Di Bella, Filosa, Voltasio, Papa, Catalano, De Giorgi). All. Erra.COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco, Arrigoni, Caccetta, Tortolano; Calderini, Cesca. (Saracco, Zanini, Blondett, Fornito, Statella, Cori, De Angelis). All. Roselli.ARBITRO Ranaldi di Tivoli (Pepe-Annunziata). (0-2)

IL RINVIOMartina: danni allo stadio, anzi noCon la Casertana si gioca il 15� MARTINA FRANCA (Ta) Sono stati i danni provocati dal maltempo nei giorni scorsi a una delle torri dell’impianto di illuminazione dello stadio Tursi ad indurre il Prefetto di Taranto a vietare la disputa della gara Martina-Casertana prevista per questo pomeriggio. Alla base della decisione ci sono soprattutto alcuni pannelli in metallo rimasti in bilico e ritenuti, dopo una ispezione dei vigili del fuoco, pericolosi ai fini dell’agibilità dell’impianto. La vicendaperò è diventata un giallo, perché ieri sera è arrivata la comunicazione di revoca dell’ordinanza di divieto di giocare il match. Comunque la Lega Pro, opportunamente informata della decisione, aveva già disposto l’immediato rinvio della gara stabilendo il suo recupero per il pomeriggio (ore 15) di mercoledì 15 aprile.

COSÌ OGGIOre 12.30L’AQUILA (4-2-3-1) Zandrini; Scrugli, Pomante, Zaffagnini, Pedrelli; De Francesco, Perpetuini; Pacilli, Corapi, Sandomenico; Virdis. (Cacchioli, Carini, Karkalis, Djuric, Triarico, Pozzebon, Perna). All. Zavettieri.SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Cola, Capitanio, Rossi; Obeng, Taugourdeau, Bisoli; Argeri; Guidone, De Respinis. (Lombardi, Olivi, Possenti, Garufi, Ballardini, Pedrabissi, Graziani). All. Cuttone.ARBITRO Capraro di Cassino (Grossi-Vettorel). (andata 1-0)

Ore 14.30ANCONA (3-4-3) Lori; Dierna, Mallus, Paoli; Parodi, Sampietro, Di Ceglie, D’Orazio; Morbidelli, Tavares, Tulli. (Aprea, Cangi, Camillucci, Lisai, Paponi, Bondi, Cognigni). All. Cornacchini.SPAL (5-3-2) Menegatti; Lazzari, Gasparetto, Cottafava, Giani, Nava; Gentile, Capece, Di Quinzio; Zigoni, Finotto. (Albertoni, Aldrovandi, Filippini, Togni, Gerbaudo, Fioretti, Rovini). All. Semplici.ARBITRO Viotti di Tivoli (Trovatelli-Macaddino). (0-0)

PISTOIESE (4-3-3) M. Ricci I; Golubovic, L. Ricci, Di Bari, Frascatore; Calvano, Mungo, Vassallo; Falzerano, Romeo, Martignago. (Olczak, Celiento, Piana, Falasco, M. Ricci II, Coulibaly, Anastasi). All. Sottili.LUCCHESE (4-2-3-1) Di Masi; Calcagni, Espeche, Calistri, Nolè; Mingazzini, Pizza; Ferretti, Lo Sicco, Scapinello; Forte. (Pazzagli, Risaliti, Cazè, Degeri, Santeramo, Strizzolo, Raicevic). All. Galderisi.ARBITRO Marinelli di Tivoli (Stasi-Lanotte). (2-1)

Ore 16FORLI’ (4-3-1-2) Scotti; Casini, Catacchini, Drudi, Pastore; T. Arrigoni, Pettarin, Fantoni; Rosafio; Melandri, Docente. (Casadei, Fantini, Turi, Capellini, Morga, Castellani, Gliozzi). All. Firicano.ASCOLI (4-2-3-1) Lanni; Avogadri, Cinaglia, Mengoni, Dell’Orco; Addae, Gualdi; Nardini, Berrettoni, Chiricò; Tripoli. (Ragni, Mori, Pelagatti, Barison, Mustacchio, Giovannini, Minnozzi). All. Petrone.ARBITRO Serra di Torino (Benedettino-Barbetta). (0-4)

Ore 18PRO PIACENZA (4-3-3) Alfonso; Ignico, Sall, Bini, Castellana; Silva, Bacher, Barba; Matteassi, Speziale, Alessandro. (Iali, Sane, Marmiroli, Schiavini, Mascolo, Caboni, Giovio). All. Franzini.CARRARESE (4-4-2) Zanotti; Berra, Sbraga, Teso, Lancini; Belcastro, Gnahoré, Castagnetti, Gherardi; Cellini, Merini. (Anedda, Massoni, Beltrame, Disabato, Brondi, Di Nardo, Ademi). All. Remondina.ARBITRO Mantelli di Brescia (Meozzi-Scarpa). (0-4)

TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci; Colombini, Falivena, Balde; Ingrosso, Deiola, Serrotti, Vitale, Zanchi; Tempesti, Gioè. (Micheli, Agrifogli, Mancini, Bachini, Civilleri, Gelli, Gargiulo). All. Alvini.GUBBIO (4-3-3) Iannarilli; Luciani, Manganelli, Rosato, D’Anna; Guerri, Loviso, Casiraghi; Vettraino, Regolanti, Tutino. (Citti, Lasicki, Caldore, Domini, Castelletto, Bentoglio, Cais). All. Acori.ARBITRO Sprezzola di Mestre (Saccenti-Biasini). (0-4)

INFRASETTIMANALELunedì non c’è il posticipoSi gioca mercoledì e giovedì� La 32a giornata della Lega Pro non prevede il posticipo al lunedì perché il prossimo turno, a causa della Pasqua, è stato anticipato a mercoledì e giovedì, con le 30 partite del calendario divise 15 e 15 nelle due giornate, in più fasce orarie tra le 14.30 e le 20.45; mercoledì alle 20.45 in diretta su Raisport sarà trasmessa la delicatissima sfida Lecce-Benevento.

MERCATOPro Piacenza e Pordenone:arrivano due svincolati� Due squadre di Lega Pro in difficoltà di classifica in settimana sono corse ai ripari ingaggiando due calciatori svincolati. La Pro Piacenza ha tesserato il difensore Cristopher Petrini, classe 1994, l’anno scorso alla Lucchese, mentre al Pordenone è arrivato l’attaccante croato Marko Simic, classe 1988, reduce da un’esperienza con il NK Inter Zapresic nella seconda serie della Croazia.

MARCATORI Caturano all’8’ e all’11’ p.t.; Tortori al 6’ s.t.MELFI (4-3-1-2) Perina 6; Annoni 6,5, Dermaku 6,5 (dal 36’ s.t. Di Mercurio s.v.), Di Filippo 6,5, Colella 6,5; Agnello 7, Spezzani 6,5, Gallo 6,5 (dal 33’ s.t. Giacomarro s.v.); Tortori 7; Caturano 7,5 (dal 41’ s.t. Falomi s.v.), Fella 6,5. (Gagliardini, Luparini, Nappello, Cicerelli). All. Bitetto 6,5.BARLETTA (3-5-2) Liverani 6,5; Zammuto 5, Stendardo 5, Radi 5; Meola 5,5, Branzani 5 (dal 1’ s.t. Rizzitelli 5), Quadri 4,5, Cortellini 5,5 (dal 26’ s.t. Kiakis 5,5), Guarco 5,5; Fall 5, Turchetta 5,5 (dal 39’ p.t. Ingretolli 5). (Demartino, Core, Sokoli, Giannarelli). All. Corda 5,5.ARBITRO Pietropaolo di Modena 6,5.NOTE spettatori 1.000 circa; abbonati 500, paganti e incasso n.c. Espulso Quadri all’8’ s.t.; ammoniti Branzani, Colella, Fella e Zammuto. Angoli 4-2.

� MELFI (Pz) Il Melfi riscatta la sconfitta con la Reggina e ritorna al successo battendo uno spento Barletta. All’8’ Caturano supera di sinistro Liverani, che all’11’ deve arrendersi nuovamente al bomber gialloverde (14 gol). Gli ospiti ci provano con Meola e Cortellini, ma a inizio ripresa Tortori porta il Melfi sul 3-0 e Quadri viene espulso.

Gianluca Tartaglia

Super CaturanoBarletta spentoe il Melfi dilaga

MELFI 3

BARLETTA 0

MARCATORI Mosciaro (AN) al 38’, Nigro (M) al 40’ s.t.AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini 4,5; Del Prete 6, Cossentino 5,5, Magliocchetti 5,5, Amelio 6,5; Catinali 5,5, Geroni 5, Castellano 5,5 ( dal 12’ s.t. Capua 5,5); Mangiacasale 6, De Vena 4,5 (dal 31’ s.t. Personè s.v.), Sassano 5 (dal 10’ s.t. Mosciaro 7). (Despucches, Scognamillo, Esposito, Giannusa). All. Marra 5,5.MESSINA (4-4-2) Berardi 6; Silvestri5,5, Pepe 5,5, Stefani 6, Benvenga 6; Cane 5,5 (dal 21’ s.t. Corona 6), Damonte 6, Nigro 6,5, Mancini 5,5 (dal 29’ s.t. Ciciretti s.v.); Izzillo 6, Orlando 6 (dal 43’ s.t. Bonanno s.v.). (Scardino, Donnarumma, Altobello, De Paula). All. Di Costanzo 6.ARBITRO Marini di Roma 6.NOTE spettatori 800 circa; abb. 150, paganti e incasso n.c. Amm. Cossentino, Geroni, Mancini, Pepe, Castellano, Benvenga, Cane, Damonte e Stefani. Angoli 3-3.

� AVERSA (Ce) Pareggio che non serve a nessuno tra Aversa e Messina, gara degli ex. Nel primo tempo De Vena si fa parare un rigore, nella ripresa occasioni per entrambe, poi le due reti: prima Mosciaro di testa su cross di Amelio e poi il pari immediato di Nigro sempre di testa su corner.

Giovanni Aruta

De Vena sbagliaBotta e rispostaper l’inutile pari

AVERSA NORMANNA 1

MESSINA 1

MARCATORI Infantino (I) al 24’, Pasqualoni (L) al 45’ s.t.ISCHIA (4-3-1-2) Giordano 6; Finizio 6, Impagliazzo 6, Sirignano 6, Bruno 6; Bulevardi 6,5, Massimo 5 (dal 24’ s.t. Chiavazzo 6), Millesi 6; Schetter 5 (17’ s.t. Alvino 5,5); Infantino 6,5, Ciotola 6 (33’ s.t. Armeno s.v.). (Ioime, Formato, Gerevini, Verachi). All. Maurizi 6.LUPA ROMA (3-5-2) Rossi 6,5; Martorelli6 (dal 34’ s.t. Margarita s.v.), Pasqualoni 6,5, Cascone 6,5; Bariti 6, Capodaglio 6, Cerrai 5,5, Raffaello 6, Faccini 6 (dal 12’ s.t. Celli 6); Del Sorbo 5 (dal 46’ s.t. Frabotta s.v.), Tulli 5,5. (Di Mario, Prevete, Santarelli, Scibilia). All. Cucciari 6.ARBITRO Mastrodonato di Molfetta 6.NOTE spettatori 1.000 circa; abbonati, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Massimo, Martorelli, Millesi, Armeno e Infantino. Angoli 7-0.

� ISCHIA (Na) Un gol in mischia del difensore Pasqualoni gela l’Ischia, pronto a festeggiare il ritorno alla vittoria che sarebbe stata meritata. La squadra di Maurizi ha sfiorato il gol nella ripresa due volte con Bulevardi, prima di testa sbagliando da due passi e poco dopo Rossi si è superato. Poi al 24’ Infantino ha sfruttato una giocata di Ciotola per insaccare di destro. Allo scadere però una corta respinta della difesa isolana ha consentito a Pasqualoni di piazzare il tap-in che tiene la Lupa Roma in zona salvezza.

Giovanni Sasso

Gioia Pasqualoniall’ultimo minutoIschia, che beffa

ISCHIA 1

LUPA ROMA 1

MARCATORI Razzitti (C) al 5’ p.t.; Mancuso (C) al 27’, Lepore (L) su rigore al 42’ s.t. CATANZARO (4-4-2) Bindi 7; Daffara 5,5, Rigione 6, Ghosheh 6, Squillace 6; Mancuso 6, Giandonato 6 (dal 34’ s.t. Sarr s.v.), Zappacosta 6, Ilari 5,5 (dal 25’ s.t. Giampà 5,5); Razzitti 6,5, Bernardo 6 (dal 35’ p.t. Mounard 5). (Migani, Orchi, D’Orsi, Caputa). All. D’Urso 6 (Sanderra squalificato).LECCE (4-3-3) Caglioni 5; Beduschi 6 (dal 33’ s.t. Gustavo s.v.), Diniz 6, Vinetot 5, Lopez 6; Mannini 4, Filipe 5,5 (dal 1’ s.t. Embalo 5), Salvi 6,5; Lepore 5, Moscardelli 5, Miccoli 6,5 (dal 10’ s.t. Doumbia 5,5). (Scuffia, Abruzzese, Di Chiara, Herrera). All. Bollini 6,5.ARBITRO Lanza di Nichelino 5.NOTE paganti 611, abbonati 1.760, incasso di 23.150 euro. Espulsi Moscardelli al 9’ p.t., Di Chiara dalla panchina all’11’ p.t., Mannini al 38’ s.t. e Lepore al 44’ s.t.; ammoniti Beduschi, Diniz, Razzitti e Rigione. Angoli 3-5.

� INVIATO A CATANZARO Bastano due tiri in porta – testa di Razzitti e destro di Mancuso – e il Catanzaro stende per 2-1 il Lecce (finale rigore di Lepore). La squadra di Bollini chiude in 8 per le espulsioni di Moscardelli, Mannini e Lepore (più Di Chiara dalla panchina e il team-manager Lillo). I salentini hanno dominato, colpendo due traverse (Diniz e Mannini) e sprecando con Mannini, Beduschi, Miccoli e Lopez. Lite Mounard-Razzitti per un mancato passaggio del francese al compagno.

Giuseppe Calvi

Il Lecce resta in 8domina ma perdeGode il Catanzaro

CATANZARO 2

LECCE 1

GIRONE C

MARCATORI Insigne (R) al 28’, Moro (S) al 31’, Negro (S) al 37’ p.t. SALERNITANA (4-3-1-2) Gori 6; Colombo 6, Tuia 6,5, Trevisan 5, Bocchetti 5,5; Moro 7, Pestrin 5,5, Favasuli 5,5 (dal 24’ s.t. Bovo 6); Caetano 5,5 (dal 22’ s.t. Gabionetta 5,5); Negro 7, Cristea 6,5 (dal 44’ s.t. Mendicino s.v.). (Russo, Penta, Tagliavacche, Perrulli). All. Menichini 6,5.REGGINA (3-5-2) Kovacsik 5,5; Ungaro 6, Cirillo 5,5, Di Lorenzo 6; Ammirati 6 (dal 27’ s.t. Balistreri 6), Armellino 6, Salandria 6, Maimone 6 (dal 36’ s.t. Karagounis s.v.), Benedetti 6; Viola 6,5 (dal 14’ s.t. Di Michele 6), Insigne 6,5. (Cetrangolo, Masini, Mazzone, Scionti). All. Alberti 6.ARBITRO Di Martino di Teramo 6.NOTE paganti 7.260, abbonati 2.950, incasso n.c. Espulso Cirillo al 46’ s.t.; ammoniti Trevisan, Ammirati e Pestrin. Angoli 7-5.

� SALERNO Vince in rimonta la Salernitana e torna prima. Contro la volenterosa Reggina, la squadra di Menichini soffre nella prima mezz’ora e va anche sotto di un gol (bravo Insigne), ma la reazione è immediata: vittoria costruita con i gol di Moro e Negro e poi amministrata nella ripresa.

Roberto Guerriero

Brivido InsignePoi la Salernitanaritorna in testa

SALERNITANA 2

REGGINA 1

MARCATORI Iannini al 5’, Diop al 48’ s.t.SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello 6; Riccio 6, Checcucci 6 (dal 14’ s.t. Mercadante 6), Sirigu 6; Giordani 5,5 (dal 19’ s.t. Leonetti 5,5), Saric 6, Pizzutelli 6, Verruschi 6; D’Appolonia 5,5, Di Piazza 5,5 (dal 27’ s.t. Boilini 5,5), Scarpa 6. (Volturo, Cremaschi, Vosnakidis, Partipilo). All. Papagni 6.MATERA (3-4-3) Bifulco 6; D’Aiello 6, Flores 6, Mucciante 6,5; Ferretti 6, Iannini 7 (dal 41’ s.t. Faisca s.v.), Coletti 6,5, Mazzarani 6; Carretta 6,5, Letizia 6 (dal 31’ s.t. Diop 6,5), Madonia 6 (dal 23’ s.t. Di Noia 6). (Russo, Albadoro, Ashong, Bernardi). All. Auteri 6,5.ARBITRO Piccinini di Forlì 6.NOTE ingresso consentito solo ai 260 abbonati, quota di 2.260 euro. Amm. Pizzutelli, Di Piazza, Scarpa, Flores e Mazzarani. Angoli 6-7.

� TORRE ANNUNZIATA (Na) La decisione del prefetto di consentire ai soli abbonati l’ingresso allo stadio ha scatenato indignazione e proteste. «Così muore il calcio e muoiono le società», ha detto Auteri. La gara è iniziata con 28’ di ritardo per permettere alla polizia di sgombrare la curva dove si erano introdotti abusivamente un centinaio di tifosi. In campo vittoria meritata del Matera, che ora rivede i playoff, con i gol di Iannini e Diop epalo di Carretta.

Vincenzo Pinto

Abusivi in curvae gara ritardataVince il Matera

SAVOIA 0

MATERA 2

24

LA GARA ALLE 9 DIRETTA SKY, DIFFERITA RAI 1 ALLE 14.15, LIVE SU GAZZETTA.IT, COLLEGAMENTI SU GAZZETTATV 1ª FILA 2ª FILA 3ª FILA 4ª FILA 5ª FILA 6ª FILA 7ª FILA 8ª FILA 9ª FILA 10ª FILA

*retrocesso di 2 posizioni per non aver rispettato l’ordine di uscita dalla pit lane nella Q2 **ammesso alla gara anche se non ha rispettato il limite del 107% del miglior tempo (Q1) ***ammesso alla gara nonostante non abbia fatto segnare alcun tempo in qualifica

8 1’53”179

BOTTASWilliams-Mercedes

77

5 1’51”951

KVYATRed Bull-Renault

26

11 1’42”173

RAIKKONENFerrari

7

15 1’43”701

SAINZToro Rosso-Renault

55

16 1’41”308

NASRSauber-Ferrari

12

14 1’43”469

PEREZForce India-Mercedes

11

12 1’42”198

MALDONADOLotus-Mercedes

13

4 1’51”541

RICCIARDORed Bull-Renault

3

2 1’49”908

VETTELFerrari

5

10 1’52”981

GROSJEAN*Lotus-Mercedes

8

9 1’53”261

ERICSSONSauber-Ferrari

9

19 1’46”677

MERHI**Manor Marussia-

Ferrari

98

13 1’43”023

HÜLKENBERGForce India-Mercedes

27

6 1’51”981

VERSTAPPENToro Rosso-Renault

33

18 1’41”746

ALONSOMcLaren-Honda

14

17 1’41”636

BUTTONMcLaren-Honda

22

7 1’52”473

MASSAWilliams-Mercedes

19

1 1’49”834

HAMILTONMercedes

44

ROSBERGMercedes

3 1’50”299

6

20 -

STEVENS***Manor Marussia-

Ferrari

28

Media:181,681 km/h

METEO: RISCHIO TEMPORALI. TEMPERATURA SUI 26°

Lunghezza pista: 5.543 mGiri: 56Distanza gara: 310,408 kmCurve: 15 Prima edizione del GP: 1999Giro record: 1’34”223 (Montoya 2004)

I TEMPI

QUALIFICHE 1

1. HAMILTON 1’39”269

2. ROSBERG 1’39”374

3. VETTEL 1’39”814

4. SAINZ 1’39”814

5. BOTTAS 1’40”249

6. GROSJEAN 1’40”303

7. ERICSSON 1’40”340

8. MALDONADO 1’40”361

9. RAIKKONEN 1’40”415

10. RICCIARDO 1’40”504

11. MASSA 1’40”543

12. KVYAT 1’40”546

13. VERSTAPPEN 1’40”793

14. HÜLKENBERG 1’40”830

15. PEREZ 1’41”036

ELIMINATI:

16. NASR 1’41”308

17. BUTTON 1’41”636

18. ALONSO 1’41”746

19. MERHI 1’46”677

20. STEVENS -

QUALIFICHE 2

1. ROSBERG 1’39”377

2. VETTEL 1’39”632

3. BOTTAS 1’40”650

4. RICCIARDO 1’41”085

5. GROSJEAN 1’41”209

6. MASSA 1’41”230

7. VERSTAPPEN 1’41”430

8. HAMILTON 1’41”517

9. KVYAT 1’41”665

10. ERICSSON 1’41”748

ELIMINATI:

11. RAIKKONEN 1’42”173

12. MALDONADO 1’42”198

13. HÜLKENBERG 1’43”023

14. PEREZ 1’43”469

15. SAINZ 1’43”701

QUALIFICHE 3

1. HAMILTON 1’49”834

2. VETTEL 1’49”908

3. ROSBERG 1’50”299

4. RICCIARDO 1’51”541

5. KVYAT 1’51”951

6. VERSTAPPEN 1’51”981

7. MASSA 1’52”473

8. GROSJEAN 1’52”981

9. BOTTAS 1’53”179

10. ERICSSON 1’53”261

40� Pole di Hamilton, 4° nella classifica all time. Al 3° posto c’è Vettel, a quota 45

Podio, prima fila...Vettel è partitomeglio di Schumi1Seb 2° in qualifica a un soffio da Hamilton: erano 37 GPche una Ferrari non stava così avanti in griglia. Michael nel ‘96 iniziò più cauto, ma a fine anno contò tre vittorie

Luigi PernaINVIATO A SEPANG (MALESIA)

S ul podio alla prima gara,in prima fila alla seconda.Neppure Michael Schu-

macher era riuscito a ottenerequanto Sebastian Vettel al suodebutto con la Ferrari. Avevadovuto aspettare un gran pre-mio in più, per arrivare così inalto nelle classifiche. Era unanno di rifondazione comequesto, l’epoca in cui laWilliams dominava la F.1come fa oggi la Merce-des, e anche allora larossa veniva da stagio-ni amarissime. Sem-brava difficile scom-mettere su una resur-rezione immediata, in-vece Schumi in quel1996 colse tre vittorie(compresa Monza) e solo do-dici mesi dopo lottava con Jac-ques Villeneuve per il titolomondiale. È lecito sognare cheil passato ritorni?

CHE GIRO Seb è il primo a cre-derci. Ieri, dopo aver sfiorato lapole position sotto la pioggia «con un giro da paura» (copyri-ght Maurizio Arrivabene), haseminato speranze per la gara.«C’è mancato solo un decimo daHamilton. Ma abbiamo unamacchina che va bene sul ba-gnato e sull’asciutto – assicuraVettel –. Questo non è un episo-dio isolato. Possiamo renderedura la vita alle Mercedes». Larossa era a digiuno di prima filada 37 GP: l’ultima volta era ca-pitato a Felipe Massa nel 2013,sempre in Malesia. C’è senz’al-tro molto del talento di Vettel

nell’impresa («Seb ha tiratofuori fino all’ultimo centesimodalla macchina», ha confessatoil d.t. James Allison). Ma non ètutto qui.

RIVINCITA Proprio come di-ciannove anni fa, quando Schu-mi sbarcò a Maranello, l’ariache tira è cambiata. Si avvertela stessa voglia di rivincita, im-personata oggi come allora daun tedesco campione del mon-do capace di trascinare il teamcon la grinta e la ferocia sul la-voro. Bastava guardare la cari-ca che ieri Vettel trasmettevanell’abbracciare dopo le qualifi-che il d.s. Massimo Rivola, i sor-risi e le strette di mano con isuoi meccanici fuori dal garage.E anche quello che succede die-tro le quinte somiglia alla svoltache si realizzò a quei tempi sot-to la direzione di Jean Todt.Con una figura chiave al co-mando (ieri era Ross Brawn,ora Allison) e un enorme sforzoeconomico profuso dai verticidell’azienda per tornare a vin-cere. «Vi meravigliate del no-stro inizio di stagione? Forse di-menticate – dice Allison – che infabbrica ci sono centinaia dipersone che hanno lavorato du-ramente per mesi».

PROGETTI Per questo Vettel èconvinto che il podio di Mel-bourne e la prima fila di Sepangsiano solo l’inizio. Seb sa beneche cosa si muove a Maranello.È rimasto colpito dal primogiorno, visitando la fabbrica,osservando i nuovi banchi pro-va per le power unit e i simula-tori di cui la Ferrari si è dotatanell’ultimo anno, ascoltando iprogetti a lungo termine del

presidente Sergio Marchionnee del team principal MaurizioArrivabene. Resta solo da capi-re quando Sebastian Vettel faràla prima pole position e coglie-rà la prima vittoria. Ma nonsembra più impossibile che ac-cada già quest’anno, conside-rando le qualità della SF15-T.Una vettura, in pieno stile Alli-son, che martella sul passo garagrazie al consumo contenutodelle gomme e va forte anche inqualifica, come non succedevaalle rosse da anni. Insomma,senza difetti. Seb è abituato ascalare le montagne. Una volta,in gita con gli amici sul Vesuvio,spaventò i compagni di cordatascavalcando le recinzioni, peressere il primo ad arrivare sullacima del cratere. Tutti pensava-no che avrebbe dovuto fare lostesso alla Ferrari, affrontandouna salita impervia. Ma que-st’inizio, finora, gli ha regalatopiacevoli sorprese.

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LA GUIDAOggi a Sepang (5.543 m) si corre il GP Malesia, 2a tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 56 giri per 310,408 km. Programma Gara alle 9 italiane in diretta su Sky Sport F1 HD, che prevede anche due repliche alle 12.30 e 16.30. Differita alle 14.15 su Rai 1.Classifiche Piloti: 1. Hamilton 25 punti; 2. Rosberg 18; 3. Vettel 15; 4. Massa 12; 5. Nasr 10; 6. Ricciardo 8; 7. Hülkenberg 6; 8. Ericsson 4; 9. Sainz 2; 10. Perez 1.Costruttori: 1. Mercedes 43; 2. Ferrari 15; 3. Sauber 14; 4. Williams 12.Gazzetta.it Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità da Sepang.GazzettaTv Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri inviati in Malesia.

Formula 1RGP Malesia

ma gara,seconda.el Schu-ottenereel al suori. Avevagran pre-re così inEra uncome

ui laF.1e-a

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edes». Larima filaa era ca-

nel 2013,è senz’al-di Vettel

In alto e a sinistraSebastian Vettel, 27

anni. Sopra, con LewisHamilton, 30, iridato in

carica LAPRESSE-COLOMBO

IL D.T. ALLISON:«SEB HA TIRATO FUORI

FINO ALL’ULTIMO CENTESIMO DALLA

SUA VETTURA»

IL FERRARISTA: «CI MANCA UN DECIMO DAL

LEADER, MA ORA LA MACCHINA

VA BENE SEMPRE»

25DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL PUNTO SULLE PROVE

Sul bagnato volano i campioni: Lewis e Seb1Williams a picco. La Red Bull risorge: Ricciardo 4°, Kvyat 5°. Solo la proroga alle Manor salva Alonso dall’ultimo posto

Andrea CremonesiINVIATO A SEPANG

L a pioggia ci ha messo lozampino perché il divariotra Mercedes e Ferrari

non è cosi sottile come sem-brano indicare quei 74 millesi-mi che separano SebastianVettel da Lewis Hamilton, ov-vero dalla gloria della pole.Quando la pista diventa visci-da tutto si complica come ha

provato sulla propria pelle Ki-mi Raikkonen e anche chi di-spone di una macchina superpuò sbagliare valutazione: è ilcaso del campione del mondoe di Rosberg che col secondoset di intermedie hanno tem-poreggiato, attendendo un mi-glioramento della pista e sot-tovalutando il degrado dellecoperture. Hamilton ne è usci-to alla grande (consideratoche i guai avuti venerdì lo han-no penalizzato nel bilancia-

mento della monoposto) conun giro super, Nico no. È la dif-ferenza che passa tra il buonpilota e il campione. Discorsoche vale pure per Vettel.

CRESCITA Detto della pioggia,è giusto sottolineare come laFerrari abbia fatto, però, un fi-gurone pure sull’asciutto con-fermandosi nettamente la se-conda forza del campionato.Vettel in Q2, ad esempio, era ameno di tre decimi da Rosberg.E con un ultimo guizzo ha sca-valcato Nico: in fondo sino al2013 non era il re del sabato?Pilota, squadra e una rossa ingrado di sfruttare al massimopure le gomme da bagnato: unmix promettente. Certo non

tutto è ancora perfetto comedimostra un Raikkonen incertonel gestirsi quando si è trovatodietro la Sauber di Ericsson e lapioggia stava incombendo alpunto da prendersi una tiratad’orecchie da Maurizio Arriva-bene. Ma si può cominciare asognare.

COINCIDENZE Proprio su que-sto circuito due anni fa FelipeMassa aveva regalato l’ultimaprima fila ferrarista. Anche al-lora si arrivava da un podio - ilsecondo posto di Alonso a Mel-bourne – e il dominio Red Bullsembrava vacillare. Poi cam-biarono le gomme e le cose an-darono diversamente, ma sta-volta, chissà.

ALTRI Naufragate sul bagnatole Williams («stesse difficoltàdi un anno fa», ha riconosciutoMassa 7°), il sabato ha segnatola resurrezione della Red Bullcon Ricciardo 4° e Kvyat 5°,bravi a sfruttare una situazioneche ha ridotto il gap di macchi-na e motore dai primi. E che di-re di Verstappen che a soli 17anni non ha sbagliato nulla,premiandosi con la terza fila?

ALONSO Il sorriso stirato diAlonso contrasta con quello ra-dioso di Vettel: il tedesco maiamato è là davanti, lui in fondoe solo la proroga concessa alleManor gli ha risparmiato l’ontadi partire ultimo.

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Lewis Hamilton, 30 anni, due volte iridato LAPRESSE

IL CASO SUI SOCIAL

Rosberg ha ostacolatoil compagno? 1Scenetta del tedesco che si finge giornalista con l’inglese: «Nico ti ha bloccato?». «Chiedetelo a lui»

INVIATO A SEPANG

«C ome parte la Ferrari? Franca-mente non ricordo, è tanto tem-po che non bazzica dalle mie par-

ti!!!». La battuta di Lewis Hamilton dà lamisura di quanto fosse inaspettata la pre-senza di Vettel in prima fila a spezzare ilmonopolio della Mercedes dopo dieci gare.Ma è lo stesso campione del mondo a riba-dire un concetto già stato più volte espressoprima ai test e poi in Australia: «La Ferrari ècresciuta, ha un ottimo passo gara e nellepassate stagioni scattava pure bene. La ten-go in considerazione eccome per la gara esono contento che ci sia un quattro volteiridato al mio fianco al via. Sarà interessan-te vedere che cosa accadrà alla prima cur-va». E Nico Rosberg che solo 15 giorni fainvocava una rossa più vicina per lo show eora se la ritrova persino già davanti? «Beh,se do ascolto al mio ego, dovrei essere felicesolo quando ho una macchina che sia 1” piùveloce, ma per lo spettacolo mi auguro dav-vero una Ferrari competitiva, anchese…non troppo. Il piano? Scavalcare Vettele affiancare subito Hamilton. Se rimanessidietro Seb sarebbe un problema perché noiabbiamo ancora un leggero vantaggio sulpasso gara».

LA QUALIFICA In qualifica invece qualcosaè andato storto: «Non abbiamo capito – af-ferma Toto Wolff – che la gomma interme-dia durava un solo giro e noi, col secondotreno, abbiamo insistito nel farne due».L’obiettivo era restare in pista, sfruttando ilprogressivo asciugarsi del tracciato, manon ha funzionato. Lewis si è salvato graziea un primo giro eccezionale nel Q3, Nico siè visto scavalcare appunto da Vettel. «Èsempre difficile – spiega Lewis alla secondapole consecutiva – quando giri sul bagnatosenza riferimenti, devi stare attento a nonrischiare troppo, però un tempo lo devimettere in cassaforte».

GIALLO IN RETE C’è stato poi anche un pic-colo giallo durante le qualifiche, esplososui social network: ovvero un presunto«ostruzionismo» di Rosberg ai danni di Ha-milton. Un episodio che ha dato il pretestoa una scenetta durante il question time se-rale. «Sorry, è vero che Nico l’ha blocca-ta?», ha chiesto il tedesco, confondendositra i giornalisti, dal fondo della sala. «Devechiederlo a lui», è stata la furba replica delpoleman, suscitando una risata generale.Un episodio marginale, ma che mostra co-me il rapporto tra i due galletti Mercedesresti sempre precario e sospettoso. E tuttociò può fare molto comodo a Vettel e allaFerrari da qui alla fine del campionato.

a.cr.© RIPRODUZIONE RISERVATA

� 1. Sebastian Vettel sulla SF15-T � 2. Il podio del sabato: da sinistra Rosberg (3°), Hamilton (1°) e Seb (2°) � 3. Il team principal della rossa Maurizio Arrivabene si complimenta col pilota tedesco LAPRESSE-AP-COLOMBO

21

3

L’altra faccia del CavallinoFrizione Kimi-Arrivabene 1Il finlandese, eliminato nella Q2, attacca: «Mandato in pista troppo tardi»Ma il team principal lo striglia: «Si concentri». Poi smussa: «Visioni differenti»

INVIATO A SEPANG

L a prima crepa in un rap-porto? Magari no. Ma ècerto che ieri fra Kimi

Raikkonen e il team principalMaurizio Arrivabene c’eranovedute parecchio contrastantisull’episodio costato al ferrari-sta l’esclusione dai primi dieciposti. Kimi ha dato la colpa allasquadra: «È stato commesso unerrore. Avrebbero dovuto farmiuscire prima dai box». Cosa cheaveva esclamato anche via ra-dio all’ingegnere Dave Gre-enwood: «Mi avete mandato inpista troppo tardi». Ma Arriva-bene non ha avuto dubbi, soste-nendo il contrario: «Nessun er-rore. Kimi è uscito dai box in quarta posizione, aveva davan-ti Ericsson e dietro Hamilton,che sono entrambi passati inQ3, quindi fate voi…».

A CALDO Come se non bastas-se, il capo della Gestione spor-tiva ha tirato le orecchie al fin-landese: «Kimi deve concen-trarsi di più». Salvo smussarela polemica più tardi, nel co-

municato ufficiale della Ferra-ri, in cui ha ribadito la stimamanifestata molte altre volteper il pilota: «Non credo allafortuna o alla sfortuna riguar-do all’episodio di Kimi. A caldoci possono essere versioni con-trastanti, ma ora voltiamo pa-gina». Fatto sta che Raikkonenè rimasto sempre sulla sua ver-sione, ritenendosi danneggia-to dalla strategia: «È stata unascelta di tempo sbagliata. Hocercato di superare Ericsson,

senza riuscirci, allo stesso tem-po non potevo rallentare più ditanto per lasciare strada fra mee lui, perché dietro c’erano al-tre macchine che spingevano».

PASSO O NO? D’accordo, si puòribattere come Arrivabene cheHamilton è riuscito a passaresia Kimi sia Ericsson, mentre ilferrarista ha dormito un po’. Emagari è vero. Ma è anche veroche sull’asciutto Lewis potevacontare su parecchi decimi di

vantaggio grazie alla Merce-des, mentre Raikkonen avevadavanti la Sauber motorizzatacon la stessa power unit di Ma-ranello e quindi altrettanto ve-loce sui rettilinei. «Raikkonendoveva decidere se lasciare spazio fra sé ed Ericsson, con ilrischio di trovare pioggia nellaparte opposta del circuito, op-pure avvicinarsi, per accorcia-re i tempi», aggiunge Allison.

POVERO KIMI Una situazioneconfusa e non facile da gestire,negli attimi concitati dellequalifiche, in cui sarebbe statomeglio che Raikkonen non fi-nisse. Per la rossa, che a Mel-bourne era stata troppo pru-dente, utilizzando due treni dimescole morbide già in Q2, èun altro episodio che pesa. E lostesso vale per il povero Kimi,ritirato a Melbourne per undado sfilettato nel primo pitstop e ancora costretto a unagara di rincorsa qui in Malesia,dove il suo passo era uguale senon addirittura migliore diquello di Vettel.

lu.pe.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kimi Raikkonen,35 anni, nel box Ferrari, sembra nascondersi al passaggiodi EcclestoneCOLOMBO

26 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

27DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Renault su Toro Rosso«Ma senza progettilasciamo il Mondiale»1 Il d.g. Cyril Abiteboul sul futuro dei francesi: «La Casa emiliana? Sarebbe un buon affare per noi. Però valutiamo diverse possibilità, come passare a un’altra categoria»

Andrea Cremonesi INVIATO A SEPANG (MALESIA)

S ettembre, prima o subitodopo Monza. È la datache Renault Motorsport

fissa per stabilire il proprio de-stino nel mondo dei GP doveha conquistato 35 vittorie e 4Mondiali da costruttore più al-tri come fornitore della Wil-liams. Ventiquattro ore dopoCyril Abiteboul, il responsabi-le della Casa francese, ribadi-sce che la exit strategy non èuna minaccia campata in aria,frutto degli attriti con la RedBull. «Prima di tutto abbiamoun accordo con Red Bull sino afine 2016 e il nostro obiettivo èquello di tornare a vincere conloro. E sono certo che acca-drà».

Già qui ci sono stati diversi pro-gressi.«Basta guardare le prestazioniin qualifica sull’asciutto. Ab-biamo guadagnato 7 decimi.

Dobbiamo lavorare ancora,ma ora siamo dove dovrebbeessere la Renault».

In quali aree avete recuperato?«Abbiamo ottimizzato le map-pature, risolto certi guai di af-fidabilità che ci costringevanoa girare a regime ridotto e so-prattutto migliorato la guida-

bilità. Abbiamo un piano ag-gressivo, a Montecarlo saremoa posto».

E allora i propositi di ritiro?«Per investire abbiamo biso-gno di un progetto a lungo ter-mine. È tutto aperto: da unarelazione ancora più strettacon un team o alla sua acquisi-zione. Oppure impegnarci inun’altra categoria del motor-sport. Ci sono diverse opzio-ni».

Sappiamo che emissari dellaRenault sono già stati alla ToroRosso.«Beh, per la verità ci andiamospesso, visto che siamo forni-tori. Però posso dire che l’ac-quisto sarebbe un buon affare,Red Bull a Faenza ha fatto in-vestimenti importanti, le strut-ture sono di prim’ordine. ToroRosso ha un budget che forse èmetà dei loro «fratelli» e ha pu-re due piloti giovanissimi, ep-pure è lì davanti. Un lavorofantastico».

Cyril Abiteboul, 37 anni, a sinistra, e Christian Horner, 41, team principal della Red Bull GETTY

Ma cosa è cambiato da quandoavete deciso di vendere Ensto-ne per tornare eventualmentecon un team?«Tanto. Eravamo nel 2009,c’era stato il crashgate di Sin-gapore, Alonso alla Ferrari,Briatore fuori e la crisi econo-mica. E poi c’è un altro aspetto:noi, per la verità, volevamo fa-re solo un passo indietro e ven-dere soltanto il 25% del team aGenii. Poi le cose non hannofunzionato con loro e abbiamopreferito uscire del tutto».

E oggi anche volendo non potre-ste di nuovo acquistare la vec-chia squadra per via dell’accor-do con la Mercedes.«Sì, loro (come la Force India;n.d.r.) hanno firmato una inte-sa con i tedeschi (sino al 2020,ultimo anno della formula ibri-da con le regole attuali; n.d.r.)e possono correre solo con queimotori (anche se il team doves-se cambiare proprietà ha sotto-lineato Toto Wolff; n.d.r.)».

Parlava di crisi ma questa c’èancora: tutti si lamentano deglialti costi delle Power Unit, lagente fatica a vedere la F.1. È co-sì appetibile tornarci?«Sì perché rispetto a quandolasciammo, la Fom ora dà piùsoldi».

Crede davvero che la Red Bullpossa farsi un proprio motore ofornirsi altrove?«Non so. Se fossi loro mi guar-derei attorno anche se non cre-do che possano ricevere forni-ture da Mercedes e Ferrari».

Può chiarire qual è il ruolo diMario Ilien?«Semplicemente abbiamo uncontratto di fornitura con la sua Illmor, parti che riguarda-no la camera di combustione».

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IL GOMMISTA

Le idee di Pirelli«Rimettere i pilotial centro di tutto»1Hembery: «Ai tifosi interessanole gesta dei campioni, non le autoE le decisioni siano più rapide»

INVIATO A SEPANG

R imettiamo i piloti al centro del villag-gio. L’appello parte da Paul Hembery,che al termine della settimana in cui il

pacchetto di maggioranza della Pirelli è pas-sato nelle mani di ChemChina, conferma l’in-tenzione della propria azienda di restare inF.1 a medio e lungo termine. Ma non a tutti icosti: «Uno degli obiettivi è rimettere i pilotial centro dell’attenzione – spiega il capo dellaMotorsport milanese – e su questo ha ragioneEcclestone, l’unica vera superstar è Lewis Ha-milton. Ma alla gente al bar non interessatanto la macchina, quanto chi la guida. Lagente si ricorda le gesta dei campioni, non laWilliams dell’81». Idee al proposito, suggeri-sce Hembery ce ne sono tante: «Io ad esem-pio porterei i piloti sullo schieramento primadi calarsi nell’abitacolo». Il guaio è che anchei progetti intelligenti vengono bloccati. E quiparte una seconda richiesta da parte del for-nitore degli pneumatici: «Ma ci piacerebbeche le decisioni venissero prese più veloce-mente. Credo che sia giusto chiedere a tutti iprotagonisti un parere, ma ogni volta che c’èuna strategia viene bloccata. Così si mina lastabilità, c’è poca chiarezza e non si incentivachi vuole entrare».

a.cr.© RIPRODUZIONE RISERVATA

SANGUE AL NÜRBURGRING MORTO UNO SPETTATORE� (an.gat.) Uno spettatore è morto e diversi sono rimasti feriti in un incidente durante una gara di Endurance sul circuito del Nürburgring in Germania. L’incidente ha visto protagonista la Nissan GT-R Nismo GT3 del pilota Jann Mardenborough (illeso): l’auto si è capovolta e dopo un volo di 30 metri è finita sugli spalti scavalcando le recinzioni.

RITORNO DELUDENTE

La triste commedia di Fernando«La McLaren sta migliorando»1In crisi di risultati, Alonso si mostra sorridente con Dennis: «Avanti così, andremo in pole»

Luigi PernaINVIATO A SEPANG

L a foto che Fernando Alon-so ha postato su twitter ie-ri notte racconta di una ce-

na di Teppanyaki nel ristorantegiapponese del suo albergo as-sieme a un Ron Dennis sorri-dente. La realtà però non corri-sponde al cliché iconografico

messo in rete dallo spagnolo edal gran capo della McLaren.Tutti nel paddock sanno quantosia stata tesa la situazione dopoil misterioso incidente di Alon-so nei test al Montmelò (sem-bra che Lewis Hamilton abbiachiesto la verità al delegato FiaCharlie Whiting durante la riu-nione dei piloti, mentre Alonsotaceva) e non serve molto a im-maginare il disappunto di Den-nis quando dovette chiederescusa per certe dichiarazionisull’episodio che non erano pia-ciute all’entourage dello spa-gnolo.

FRECCIATA DA EX Ma il matri-monio deve andare avanti – senon altro per i contratti in ballo– e così meglio fingere disten-

sione e voltare pagina. Lo stessoAlonso per ora si è calato nellaparte. Tanto da elogiare i pro-gressi della McLaren rispetto al-la gara di Melbourne, stenden-do un velo pietoso sul fatto chele vetture motorizzate Hondaanche ieri siano finite ultime nelle qualifiche (Manor esclu-se) con distacchi abissali di cir-ca 2”5 sull’asciutto. «Abbiamomigliorato tantissimo. Se conti-nuassimo così, saremmo in poleposition fra tre gare», ha dettoAlonso per rendere il senso.Fernando si era ritrovato tantoindietro solo al primo anno inF.1, quando correva con la Mi-nardi. Difficile non fargli notarecome Sebastian Vettel sia in pri-ma fila, con una Ferrari rinata.«Ma io voglio essere primo, nonsecondo – replica Alonso –. Perbattere la Mercedes, non bastacopiare, bisogna inventarsiqualcosa di speciale. C’è moltastrada da fare, ma ho fiducia.Quando alla fine torneremo sulpodio, proveremo più gusto».

© RIPRODUZIONE RISERVATAFernando Alonso, 33 anni, iridato 2005 e 2006 GETTY

Formula 1RGP Malesia

Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli LAPRESSE

Temperature elevatissimee rischio disidratazioneQuante insidie per Lewis&Co� Disidratazione e mancanza di riflessi. Il clima umido e le alte temperature della Malesia (fino a 40°) possono costituire un serio problema per i piloti. Come spiega l’esperto - il dottor Massimo Corbascio della Clinica Mobile Superbike - lo sforzo della gara metterà a dura prova il fisico di Hamilton e compagni: pulsazioni fino a 180 battiti, salivazione aumentata. In queste condizioni sarà fondamentale idratarsi molto e curare l’alimentazione. Per correre a Sepang, insomma, serve un fisico bestiale...

CYRIL ABITEBOULCAPO RENAULT SPORT F1

PER INVESTIRE ANCORA IN QUESTA CATEGORIA

ABBIAMO BISOGNODI UN PROGETTO

A LUNGO TERMINE

FAENZA HA UN BUDGET CHE È LA METÀ

DI QUELLO RED BULL, EPPURE È LÌ DAVANTI:

FANTASTICO

28 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

LA GARA ALLE 20 DIRETTA SU SKY SPORT MOTOGP HD, LIVE SU GAZZETTA.IT, DIFFERITA ALLE 23 SU CIELO 9ª FILA8ª FILA7ª FILA6ª FILA5ª FILA4ª FILA3ª FILA2ª FILA1ª FILA

M. MARQUEZSpa-Honda

93

LORENZOSpa-Yamaha

99

DOVIZIOSOIta-Ducati

4

PEDROSASpa-Honda

26

IANNONEIta-Ducati

29

V. ROSSIIta-Yamaha

46

CRUTCHLOWGB-Honda

35

A. ESPARGAROSpa-Suzuki

41

P. ESPARGAROSpa-Yamaha

44

SMITHGB-Yamaha

38

M. VIÑALESSpa-Suzuki

25

BRADLGer-Yamaha Forward

6

REDDINGGB-Honda

45

HERNANDEZCol-Ducati

68

HAYDENUsa-Honda

69

PETRUCCIIta-Ducati

9

ABRAHAMR.Cec-Honda

17

BARBERASpa-Ducati

8

DI MEGLIOFra-Ducati

63

MILLERAus-Honda

43

E. LAVERTYIrl-Honda

50

BAUTISTASpa-Aprilia

19

MELANDRIIta-Aprilia

33

BAZFra-Yamaha Forward

76

DE ANGELISRsm-Art

15

1 1’54’’113 4 1’54’’521 7 1’54’’732 10 1’55’’004 13 1’55’’246 16 1’55’’729 19 1’55’’848 22 1’56’’287 25 1’57’’934

2 1’54’’330 5 1’54’’675 8 1’54’’851 11 1’55’’035 14 1’55’’428 17 1’55’’756 20 1’55’’892 23 1’56’’454

3 1’54’’437 6 1’54’’711 9 1’54’’876 12 1’55’’123 15 1’55’’604 18 1’55’’791 21 1’56’’187 24 1’56’’793METEO: POCO NUVOLOSO, TEMPERATURA SUI 22°

MOTO21. S.LOWES (SPEED UP) 1’59”423

MEDIA 162,1 KM/H

2. ZARCO (KALEX) 1’59”755

3. RABAT (KALEX) 1’59”813

4. CORTESE (KALEX) 1’59”845

5. FOLGER (KALEX) 1’59”938

6. SIMEON (KALEX) 2’00”232

7. LUTHI (KALEX) 2’00”284

8. MORBIDELLI (KALEX) 2’00”396

9. RINS (KALEX) 2’00”479

10. CORSI (KALEX) 2’00”584

11. PONS (KALEX) 2’00”593

12. A.MARQUEZ (KALEX) 2’00”604

13. L.ROSSI (TECH 3) 2’00”605

14. CARDUS (TECH 3) 2’00”713

15. L.SALOM (KALEX) 2’00”791

16. KALLIO (KALEX) 2’00”844

17. SCHROTTER (TECH 3) 2’00”948

18. NAKAGAMI (KALEX) 2’00”985

19. SYAHRIN (KALEX) 2’01”000

20. BALDASSARRI (KALEX) 2’01”030

21. SIMON (SPEED UP) 2’01”112

22. WEST (SPEED UP) 2’01”267

23. SHAH (KALEX) 2’01”397

24. KRUMMENACHER (KALEX) 2’01”465

3� Ducati nelle prime cinque posizioni, a testimoniare la forza di Borgo Panigale: Dovi in pole, Iannone quarto ed Hernandez quinto.

16� Pole di Andrea Doviziosonel Motomondiale: 9 in 125, 4 in 250, 3 in MotoGP (Giappone 2010, Giappone 2014 e Qatar 2015)

Dovi, un lampo nel desertoLa Ducati mette tutti in fila1Pole del romagnolo che rifila due decimi a Pedrosa e tre a Marquez. In ritardo i piloti Yamaha penalizzati dalla moto: Lorenzo è 6°, Rossi 8°

Filippo Falsaperla INVIATO A LOSAIL (QATAR)

F errari seconda? Si può fa-re di più! E la Ducati ci rie-sce in un sabato sera da

febbre rossa. Andrea Doviziosomeglio di Sebastian Vettel a Se-pang, soprattutto davanti alleHonda di Dani Pedrosa, peruna volta esplosivo, e MarcMarquez, per una volta un po’impacciato, ma solo nel mo-mento della qualifica. E poi èun festival di Desmosedici: An-drea Iannone è il primo dellaseconda fila e subito dietro dilui c’è Yonny Hernandez con laGP14.2, mentre il suo compa-gno di squadra Danilo Petrucci(GP14) fa sognare dominandola Q1. Poi, con la prima gommanella Q2, prende la scia di Pe-drosa per un 2° posto che hafatto sognare il suo box per unbel po’. E, per non farsi manca-re nulla, ecco il miglior tempodi Hector Barbera (15°) tra leOpen.

ORGOGLIO Praticamente untrionfo che Gigi Dall’Igna, capodelle corse di Borgo Panigale,si gode con un sorriso mai vi-sto: «Pensare che questa GP15è passata dall’esordio di Se-pang (soltanto 33 giorni pri-ma! n.d.r.) alla pole position: èun sogno. Adesso vediamo co-sa succederà, ma in ogni casoper noi è la conferma che sia-mo sulla strada giusta e chequesta moto è quello che cerca-vamo».

RISPETTO La gara di questa se-ra non è nuovo esame, ma forseè l’incoronazione. Lo dice Mar-quez, che se ne intende e, inogni caso, rimane il favoritonumero uno per la vittoria. Seai test di due settimane fa Marcaveva assicurato che «questaDucati può puntare al podio,soprattutto con Dovizioso», ie-ri ha reso omaggio alla rossa,dicendo preoccupato: «Mi de-vo guardare più da loro che dalmio compagno di squadra».

SUPER Il campione incassa:nell’ultima gara del 2014 a Va-lencia aveva perso la pole permano di Valentino Rossi, l’an-no nuovo è invece cominciatocon Dovi che gli ha fatto loscherzetto. Lo stesso gesto cheAndrea era riuscito a fare la scorsa stagione a Motegi. Unaprestazione di forza: 4 decimimeglio della pole 2014 di Mar-quez e a soli 2 dalla miglioreprestazione assoluta di Loren-zo su questa pista. Ma in quellaoccasione c’erano le gomme daqualifica. E nessuno oggi può

dire che la pole sia solo meritodella gomma morbida. LaGP15 è solida, come ha dimo-strato soprattutto l’ultimo tur-no di libere, con Andrea Ianno-ne più veloce di tutti e AndreaDovizioso in scia. Ma il forlive-se nell’ideal time (il giro perfet-to in base agli intermedi) erastato il più veloce e anche il piùcostante, vicino e forse perfinomeglio di Marquez.

CONTROLLO Oggi la verifica,unico dubbio di Andrea. Per-ché questa Ducati, sia con lui,

sia con Iannone, non ha maiavuto il tempo di fare una si-mulazione di gara e nemmenodi portare a fine vita (22 giri) lagomma posteriore. Un’inco-gnita tutta da scoprire, soprat-tutto contro i molossi che gliscatteranno dietro.

INCERTEZZE La vera incognitaè la Yamaha. Questa doveva es-sere la pista sua e dei suoi pilo-ti, che invece sono stati quellipiù in difficoltà. Il 6° posto diLorenzo e l’8° di Valentino nonprospettano nulla di buono.

Soprattutto perché entrambimai sono riusciti a trovare il rit-mo giusto e sono in crisi con lagomma posteriore. In partico-lare Valentino, perché la mediaquest'anno è cambiata ed è piùmorbida sulla destra. Il Dottorepensa che questo potrebbemetterlo in difficoltà a fine ga-ra. Tutti lasciano una portaaperta alla «resurrezione», perché sia Jorge, sia Vale suquesta pista sono andati sem-pre forte. Ma serve la moto, efinora non sembra che la M1voglia assecondarli.

RESTO La gara sarà senza sor-prese: già ce ne sono abbastan-za nel «pacchetto di mischia»di cui sopra. La Suzuki aveva lesue carte migliori da giocarsi inprova, ma lo specialista AleixEspargaro è soltanto 11°, die-tro al fratello Pol, che non sem-bra aver fatto il salto in avantidopo un anno di apprendista-to. Discreto per l’Aprilia il 21°posto di Alvaro Bautista.

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Andrea Dovizioso,29 anniMILAGRO

LA GUIDA

Oggi a Losail (5.380 m) si corre in notturna il GP Qatar, prima prova (su 18) del Motomondiale 2015. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD. Questi gli orari italiani (-1 ora rispetto a Losail). Programma Warm up: 14.50-15.10 Moto3; 15.25-15.45 Moto2; 16-16.20 MotoGP. Gare: alle 17 la Moto3 (18 giri, 95,8 km); alle 18.20 la Moto2 (20 giri, 107,6 km); alle 20 la MotoGP(22 giri, 118,4 km). Differite alle 20.15, 21.35 e 23 su Cielo.Gazzetta.it Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità.GazzettaTv Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri inviati a Losail.

MotomondialeRGP Qatar

MOTO31. MASBOU (HONDA) 2’06”170

MEDIA 153,5 KM/H

2. I.VIÑALES (HUSQVARNA) 2’06”237

3. ANTONELLI (HONDA) 2’06”245

4. BAGNAIA (MAHINDRA) 2’06”253

5. MCPHEE (HONDA) 2’06”254

6. QUARTARARO (HONDA) 2’06”293

7. LOCATELLI (HONDA) 2’06”323

8. OLIVEIRA (KTM) 2’06”378

9. KENT (HONDA) 2’06”426

10. VAZQUEZ (HONDA) 2’06”465

11. LOI (HONDA) 2’06”551

12. NAVARRO (HONDA) 2’06”574

13. B.BINDER (KTM) 2’06”729

14. HANIKA (KTM) 2’06”815

15. ONO (HONDA) 2’06”829

16. AJO (KTM) 2’06”891

17. FENATI (KTM) 2’07”099

18. DANILO (HONDA) 2’07”195

19. GARDNER (MAHINDRA) 2’07”235

21. BASTIANINI (HONDA) 2’07”308

23. TONUCCI (MAHINDRA) 2’07”325

29. MIGNO (KTM) 2’08”350

30. FERRARI (MAHINDRA) 2’08”497

33. BEZZECCHI (MAHINDRA) 2’09”757

29DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

LE ALTRE CLASSI

Antonelli 3°e Bagnaia 4°:è grand’Italiain Moto3

Giovanni ZamagniLOSAIL

V olano gli italiani inMoto3 con NiccolòAntonelli 3°, Pecco

Bagnaia 4° e Andrea Loca-telli 7°, solo 30 centesimipiù lento del nuovo poten-ziale fenomeno Fabio Quar-tararo, splendido debuttan-te nel motomondiale. Fati-cano Romano Fenati (17°) eEnea Bastianini (19°), peruna rimonta che si annun-cia complicata.

SPERANZE Ma Antonelli eBagnaia fanno sognare,specie per il passo gara.«Ero sotto di 0”364 al T3 –racconta euforico Antonelli– quando ho dovuto rallen-tare per il traffico: sonopronto». Decisamente piùsereno rispetto al 2014, Nic-colò può finalmente punta-re al podio che insegue datre anni, così come Bagnaia:il passaggio alla Mahindradel team Martinez lo ha ri-generato. «Ho un anno inpiù di esperienza, contamolto: sarà una gara digruppo» dice Pecco, stacca-to di appena 0”083 dallapole di Alexis Masbou, conIsaac Viñales a completarela prima fila. Ma la più bellasorpresa è quella di Locatel-li: nel 2014 il suo miglior ri-sultato in qualifica era stato20°. «Sono messo bene an-che per la gara» gioisce il18enne Andrea. In Moto2,prima, pole per Sam Lowes,con l’italiana Speed Up diLuca Boscoscuro. 8° FrancoMorbidelli, 10° Simone Cor-si, 20° Lorenzo Baldassarri.

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Cross in ArgentinaCairoli davantidopo le qualifiche � NEUQUEN (Arg) — (m.z.) Un Tony Cairoli (Ktm) in gran spolvero precede Ryan Villopoto (Kawasaki) nella manche di qualifica del GP Argentina, terza tappa del Mondiale cross MxGP. Il leader iridato Clement Desalle (Suzuki) è 4°. In Mx2 la spunta Jeffrey Herlings (Ktm). Oggi Italia 2 trasmette in diretta le due corse MxGP (18.10 e 21.10) e gara-2 Mx2 (20.10).

LA TECNICAdi FILIPPOFALSAPERLA

LA FRIZIONE APRILIA,«STRADALE»E INADEGUATA

A ltro che «2001 Odissea nello Spazio», come

assicura il presidente Roberto Colaninno. L’Aprilia MotoGP è indietrocome tempi e come idee. La Rs-Gp è l’unica con la frizione in bagno d’olio e comando a filo, non a secco/idraulico, come le altre. «Come utilizzo – spiega Jan Witteveen, ex dt di Gilera, Cagiva e Aprilia – se è ottimizzata non c’è gran differenza». Ma le differenze ci sono. «Il cavo ha i limiti di un sistema meccanico. È più difficile trovare i giusti passaggi lungo il suo percorso. Ma è anche più delicato nei confronti degli elementi atmosferici e l’usura dei componenti può alterare la sensibilità nell’utilizzo». Ancora più anacronistico il discorso sul sistema in bagno d’olio. «Il punto negativo della frizione a secco è che risulta un po’ più larga, perché serve un paraolio di separazione dal carter. Però è più piccola e leggera. Il sistema ad olio, richiede più lubrificante nel motore, con problemi di sbattimento. Poi il pacco deve essere più grande perché l’olio riscaldato fa perdere efficacia. Ma l’olio diminuisce anche la capacità del materiale d’attrito, che deve essere più grande o con più dischi: se in una frizione in bagno d’olio ne servono 10, per una a secco ne bastano 7».

«Ora Marc ci teme?Accettiamo la sfida,mi va bene un podio»1Dovizioso esulta per il risultato della Desmosedici: «Merito di Gigia e Azzurra, così chiamo le mie moto»

Paolo IanieriINVIATO A LOSAIL

«A bbiamo fatto la pole,messo tre Ducati neicinque, siamo i pri-

mi tra le Open e anche tra i te-am satellite. Direi che come ini-zio non è stato per niente male eper la gara potremo far sorride-re i ducatisti». Gigi Dall’Ignasembra fluttuare mentre conun’aria beata va in parco chiusoad abbracciare Andrea Dovizio-so. In quegli stessi minuti, al-l’aeroporto di Doha è atterratoClaudio Domenicali. «Andiamoin hotel?», gli chiede l’autista.«Circuito» è la risposta seccadell’a.d. Ducati dopo la telefo-nata di Paolo Campinoti, pro-prietario della Pramac.

GODIMENTO La giornata magi-ca delle rosse italiane, iniziatacon il secondo posto di Seba-stian Vettel e la Ferrari in Male-

sia, si è chiusa sotto le luci di Lo-sail con il giro perfetto del Dovi.«Fare quello che vuoi, aprire ilgas, mettere la moto lì e vedereche ci resta… sono sensazioniche non provi spesso. Me la so-no proprio goduta - racconta fe-lice Andrea -. Io la sognavo que-sta prestazione. Con 5 giorni ditest alle spalle provare queste sensazioni è speciale, soprattut-to battere un Marc che fa recordsu record. Quindi il futuro lo ve-do bene, ogni volta che salgo insella provo sensazioni buone che so che non si cancelleran-no». Se Vettel ha chiamato Evala sua SF15-T, Dovizioso non èda meno: nel box può sceglierese salire sulla Gigia («il nome èin onore di Gigi») o su Azzurra(«perché siamo un team moltoitaliano»), con risultati che inogni caso sa che saranno d.o.c.«In passato sul giro secco anda-vamo fortissimo, ma poi sape-vamo che in gara non avremmoavuto possibilità. La velocità

adesso ce l’abbiamo anche sulpasso, anche se l’ultimo puntointerrogativo lo toglierà solo lagara. Ma questa moto un mesefa non aveva ancora fatto unmetro, dopo 5 giorni di test cisiamo presi la pole, vuol direche c’è margine. Quanto grossonon lo sappiamo ancora, macombattiamo contro Honda eYamaha, non dimenticatelo».

CONTRO MARC Per Marquez, ilDovi sarà l’avversario sul qualefare la gara. E Andrea accetta lasfida: «Se guardiamo al passodelle quarte libere non possoche rispondere di sì. Ma la real-tà della gara sarà diversa, gli al-tri si avvicineranno. In ogni ca-so, più che la pole, per me è molto, molto, molto più impor-tante quello che ho fatto vederein FP4: ho avuto un passo esa-gerato, come quello di Mar-quez, il terzo era lontano parec-chi decimi». Centrata la pole, ilpodio adesso potrebbe persino

risultare stretto? «Il podio èpossibile, ma non facile. E co-munque non sarebbe stretto,perché so benissimo cosa pos-sono fare gli altri» conclude Do-vi. Lanciato però in orbita an-che da Andrea Iannone, 4° conl’altra GP15. «Soprattutto conDovizioso stiamo dimostrandodi poter stare avanti - spiegal’abruzzese -, io sono a 3-4 deci-mi da lui e Marc, proverò a mi-gliorare nel warm up. La primafila sarebbe stata meglio, ma lamoto non era perfetta, avevotroppa potenza e non avevo maiprovato la gomma morbida: laqualifica è stata una sorpresa.Abbiamo lavorato molto per lagara, forse un po’ troppo perchéin qualifica non eravamo cosìpronti. Ma sono molto tranquil-lo, la moto ha un gran potenzia-le. Posso giocarmi il podio».

PRAMAC OK, YAMAHA GIÙ Lagran serata di Borgo Panigale sicompleta con il 5° tempo di Yon-ni Hernandez («Sono felicissi-mo, abbiamo fatto un gran pas-so avanti») e il 9° di Danilo Pe-trucci: «Ero nella scia di Mar-quez, ma un errorino alla curva9 mi è costato due decimi. Maper la mia prima vera gara inMotoGP è un bell’inizio». Piùdeluso il duo della Yamaha. Jor-ge Lorenzo assicura che «se gui-do molto bene posso puntare alpodio», Valentino Rossi si fameno illusioni: «Marc e Dovihanno qualcosa in più, io son lìcon Iannone, Lorenzo e Pedro-sa. Mi sento più veloce che nel2014, ma allora avevo una gom-ma posteriore che sulla destrami piaceva molto. E soprattuttoci sono le Ducati. Non siamo piùin quattro ma in sei».

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La frizione dell’Aprilia MILAGRO

Tutta la Ducati festeggia Dovizioso MILAGRO

MotomondialeRGP Qatar

30 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

� 1. Valentino Rossi, 36 anni e 9 titoli mondiali vinti (1 in 125, 1 in 250, 1 in 500 e 6 in MotoGP) � 2. Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo nelle classi 350 e 500 con MV Agusta e Yamaha � 3. L’inglese Mike Hailwood (1940-1981) ha vinto nove titoli in carriera: 3 in 250, 2 in 350 e 4 in 500 � 4. L’australiano Mick Doohan, mattatore della 500 tra il 1994 e il 1998, quando ha vinto cinque mondiali di fila EPA/GUIDETTI

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1

Gli angeli delle due ruote: Vale, Ago & co. 1Settant’anni di vittorie, sconfitte, gioie e dolori raccontati attraverso le prime pagine della Gazzetta Nel libro la storia dello sport e dei piloti che lo hanno reso leggendario. A forza di pieghe e staccate

I primi anni del Motomondiale sono stati segnati dai trionfi di MotoGuzzi, Gilera e Mondial

Tra l’era di Agostini e quella di Rossi, solamente Lucchinelli e Uncini si sono imposti in 500

MADE IN ITALY

Marco Gentili@marcogentili80

L a domanda è oziosa ma fino a un certo pun-to. Chi è il più grande motociclista di tutti itempi? La risposta dipende molto dall’età.

Gli appassionati più datati diranno sicuramenteGeoff Duke, l’inglese che ha portato in trionfoNorton e Gilera negli anni ‘50. Altri invece opte-ranno per un altro grandissimo delle due ruote,quel Mike Hailwood soprannominato «theBike» per il suo straordinario feeling con le mo-to. Altri ancora propenderanno invece per Gia-como Agostini, il più titolato di tutti i tempi coni suoi 15 successi iridati ottenuti in 350 e 500con MV Agusta e Yamaha. Moltissimi invece ti-fano per Valentino Rossi, perché ha vinto tantis-simo «e in anni in cui correre era davvero piùdifficile». I più lungimiranti invece potrebberoguardare in prospettiva e dire senza ombra didubbio Marc Marquez, il 22enne spagnolo cheha dominato con apparente facilità e la sicurez-za del campione consumato le ultime due sta-gioni della MotoGP.

QUESTIONE DI CUORE Tutto qui? No, perché nelgiudizio su chi sia stato il migliore conta moltol’affezione a questo o quel pilota. Chi è cresciutonegli anni ’80 e ’90 non può prescindere daigrandi americani. A cominciare dal primo, quelKenny Roberts che sconvolse le regole del giococol suo stile di guida rivoluzionario, che nasce-va sulle piste di dirt track statunitensi e sfrutta-

va le gomme lisce allo spasimo. Passando per«cavallo pazzo» Freddie Spencer, Eddie Lawsone Wayne Rainey. Per finire poi al re incontrasta-to degli anni ’90, quel Mick Doohan che di titoline ha vinti cinque di fila. In questa discussione siinserisce anche la Gazzetta dello Sport. Che nonpretende di dare delle risposte, ma solamente dimettere a disposizione uno strumento utile a fa-re chiarezza su che cosa è stato il Motomondia-le. Alla vigilia della 67a edizione, la Gazzettapubblica «Motociclismo! L’epopea della moto».Si tratta di un volume-strenna che racconta lagrande storia delle due ruote da un osservatorioprivilegiato. Ovvero quello delle pagine rosa, sucui il Motomondiale è stato seguito con atten-zione sin dai suoi primi vagiti.

L’OPERA Una collezione di oltre 200 tra prime epagine interne attraverso cui raccontiamo l’evo-luzione, i personaggi, la storia e le curiosità diuno sport che ha sempre visto gli italiani e lemoto tricolori protagoniste. Si parte dagli annid’oro, quelli in cui Gilera, Guzzi e Mondial do-minavano le tre classi fino al loro ritiro nel 1957,passando per i protagonisti che hanno segnatola storia dello sport. Ognuna delle quattro sezio-ni del volume (in vendita in libreria a 39,90 eu-ro) racconta una storia. Si parte da quella di Va-lentino Rossi, il nove volte iridato capace di vin-cere con Aprilia, Honda e Yamaha in 125, 250,500 e MotoGP. Si prosegue poi col grande Gia-como Agostini (che per l’occasione ha anche fir-mato la prefazione del volume), per finire al-l’epoca dei grandi stranieri che hanno dominato

gli anni ’80 e ’90 delle due ruote sulle scalpitantie spesso ingestibili 500 a due tempi, oltre all’on-data spagnola che ha travolto tutto e tutti negliultimi anni.

LACRIME E TALENTO Senza però dimenticare glialtri piloti italiani che, tra alterne fortune, han-no scritto pagine indelebili di quello che unavolta si chiamava Continental Circus: lo sfortu-nato talento di Renzo Pasolini(morto in pista insieme all’al-tra grande promessa JarnoSaarinen nel tragico GP delleNazioni che si corse a Monzadel 1973), Walter Villa, MarcoLucchinelli e Franco Uncini,che fino all’esplosione di Va-lentino Rossi per lunghi annisono stati gli ultimi iridati della500. E ancora, i campioni madein Italy come Max Biaggi, redella 250, e Loris Capirossi. Ilvolume non dimentica peròuno dei piloti più amati dalpubblico, Marco Simoncelli, tragicamente scomparso a Sepang nel 2011. Per molti sarebbestato l’erede di Valentino Rossi. Di lui ci restanon solo il ricordo del sorriso e la sua esuberan-te fisionomia, ma soprattutto la grande passio-ne per il mestiere che faceva. La stessa passioneche, come una sottile linea rossa, unisce tutti icampioni che hanno dato vita al Circus dal 1949a oggi.

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STORIA SU DUE RUOTESi chiama «Motociclismo! L’epopea della moto» il libro della Gazzetta dello Sport in vendita in libreria a 39,90 euro 67

Le edizioni del Motomondiale disputate dal 1949 al 2015 (compresa quella che sta per iniziare)

IL NUMERO

Passione Motomondiale

MotoriRL’iniziativa

PAGINE MONDIALIIl 15° titolo di Ago (25 agosto 1978), il primo di Lucchinelli (17 agosto ‘81)e il 9° di Vale (26 ottobre 2009) sulla Gazzetta

31DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

1 - IN BELGIO77a GAND-WEVELGEM� Scatta alle 11.20 la classica belga con 9 Muri (tra cui Cassel e Kemmel): 240 km. Favorito Degenkolb (1° nel 2014), re della Sanremo; poi Kristoff, Sagan e Cavendish. Tv: Bike Channel alle 14.15

2 - IN SPAGNACATALOGNA: PORTE-POZZOVIVO� Oggi gran finale sul Montjuich, a Barcellona. Ieri vittoria del russo Chernetski (Katusha). Classifica: guida Porte (Aus, Sky) con 5” su Pozzovivo e 7” su Contador. Tv: Eurosport, 12.45

3 - IN CORSICACRITERIUM: PERAUD-PINOT� Sfida tra uomini da Tour: oggi tappa decisiva con arrivo in salita al Col L’Ospedale (14,1 km al 6,2%) dopo altri 5 colli. Sfida tra Péraud (1° nel 2014) e Pinot. Tv: Eurosport, 15.30

4 - IN ITALIACOPPI&BARTALI IN SALITA� Oggi conclusione con la tappa più dura: Pavullo-Roccapelago, km 141, metri 1050. In classifica comanda il britannico Ben Swift (Sky) con 41” sul croato Kvasina. Tv: RaiSport 2 alle 17.45

5 - DONNE COPPA DEL MONDO A CITTIGLIO � Il 17° Trofeo Alfredo Binda è la secondaprova di Coppa del Mondo donne: 123 kmda Laveno Mombello a Cittiglio (Varese). Tutte le big per il Mondiale di primavera. Tv: sintesi su RaiSport 1 a mezzanotte

DOMENICACON 5 GARE!

Il pavé ha perso i re: e adesso?1Dal 2002, uno tra Boonen e Cancellara c’era sempre stato. Nelle classiche la stellasarà Wiggins. Ma incombe la generazione di Degenkolb e Sagan: già oggi alla Gand

Claudio Ghisalberti

I l pavé è senza re e anche ilprincipe sta poco bene. Laparafrasi di Woody Allen

rende bene l’idea della situa-zione nella quale ci si avvicinaalle classiche del Nord, intro-dotte oggi dalla Gand-Wevel-gem. Tom Boonen, dio del ci-clismo fiammingo, è fuori cau-sa per le conseguenze della ca-duta nella prima tappa dellaParigi-Nizza: lussazione di ter-zo grado dell’articolazioneacromioclavicolare della spallasinistra (operato) e frattura delgomito (ingessato), ora è alleprese con la riabilitazione emettere una data per il suorientro agonistico è impossibi-le. Lo stesso discorso vale perFabian Cancellara, caduto ve-nerdì ad Harelbeke con la dia-gnosi di frattura di due verte-bre lombari.

LA STORIA TornadoTom eSpartacus sulle pietre del Nordhanno scritto la storia del cicli-smo dominando gli anni Due-

mila. Il belga si è rivelato almondo nel 2002, da neopro’ inmaglia Us Postal, proprio conun terzo posto nella Roubaix.Un segno del destino per quel-lo che è diventato il più grandeinterprete del pavé di tutti itempi. Spianando Muri e vo-lando sul porfido, ha messo nelsuo palmares 4 Roubaix, 3Fiandre, 5 Harelbeke e 3 Gand.Mostruoso. Lo svizzero, che hatrionfato in 3 Fiandre (tra cuile ultime due edizioni) e altret-

tante Roubaix e Harelbeke, èstato «il» rivale. Ricordate ladevastante accelerazione sulGrammont al Fiandre 2010 conla quale staccò, o umiliò, Boo-nen? Si parlò pure di bici con ilmotorino (argomento tornatodi moda alla Sanremo, ma conaltri corridori nel mirino). E l’anno prima quando sul Kop-penberg ruppe la catena, se lamise al collo e salì a piedi con labici in spalla? Gladiatore. Rias-sumendo: in due hanno tota-

IL BORSINO DEGLI EREDI

COPPA DEL MONDO

«Iridata e donna» Ferrand Prevotstella di Cittiglio Ciro ScognamiglioINVIATO A TERNATE (VARESE)

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«S i può essere cam-pionesse senza ri-nunciare alla

propria femminilità». Paro-la di Pauline Ferrand Pre-vot. La francese guarda il la-go di Comabbio e riflette avoce alta. Il movimentofemminile non potrebbeavere volto migliore di que-sta 23enne francese di Rei-ms, che l’anno scorso a Pon-ferrada fece saltare il ban-

co: era dal 2009 che il Mondia-le lo vincevano o le italiane oMarianne Vos. Poi è arrivataPauline ed è cambiato tutto.Oggi, al Trofeo Binda di Citti-glio, seconda prova di coppadel Mondo (preceduta dal Tro-feo Da Moreno, internazionaleper junior), sfoggia la magliairidata in linea e la specifica-zione non è causale, visto chenel frattempo si è presa anchequella del ciclocross.

PERSONAGGIO «Fare una soladisciplina non fa per me — di-ce il capitano della Rabobank-Liv, stessa squadra della Vos

che oggi è assente—. Ogni spe-cialità si completa con le altre emi aiuta a migliorare. Il miopallino, oltre alla strada, è lamountain bike e ho lasciato ilmio vecchio allenatore perchénon pensava che potessi fareentrambi ad alto livello. Io in-vece ai Giochi di Rio, l’annoprossimo, inseguirò la doppiamedaglia. Non a caso sul-l’avambraccio sinistro ho fattoil tatuaggio dei cinque cerchiolimpici». Pauline ama l’Italia(sarà anche al Giro donne, adifferenza della Vos) e al Tro-feo Binda ha partecipato altrevolte senza però mai lasciare ilsegno. Il numero uno sulla schiena laobbliga almeno a provarci an-che se la concorrenza — in tut-to 138 atlete di 24 team — èqualificatissima: e c’è anche lanostra Elisa Longo Borghini, lapiemontese che fu regina a Cit-tiglio sotto il diluvio nel 2013.

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IL CONFRONTOBoonen e Cancellara padroni del pavé:13 trionfi in 20 edizioni tra Fiandree Roubaix dal 2005 a oggi

Dal 2005al 2014

TomBoonen(Bel), 34 anni

FabianCancellara(Svi), 34 anni

Fiandre

Roubaix

Fiandre

Roubaix

F - Giro delle Fiandre

R - Parigi-Roubaix

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

24ºAssente

3ºAssenteF R

25º73º

24ºRitiratoF R

25º42º

9º4ºF R

1º62º

1º8ºF R

1º6º

2º1ºF R

12º53º

6º19ºF R

17º23º

1º2ºF R

20ºRitirato

1º48ºF R

2º1º

5º1ºF R

4º3º

Ritirato2ºF R

1ºRitirato

1ºAssenteF R

Ritirato1º

Assente1ºF R

7º1º

10º3ºF R

7 (altri)

3

3

3

4

GDS

FORTI COME PIETREQuesta foto del 2008 è il simbolo di una generazione: da sin. Fabian Cancellara e Tom Boonen, entrambi 34 anni ROBERTO BETTINI

DEGENKOLB tedesco, 26 anni1° Sanremo 20151° Gand, 2° Roubaix ‘14

� SÌ VELOCE � NO SQUADRA

SAGAN slovacco, 25 anni4° Sanremo 2015e 2° Fiandre 2013

THOMAS inglese, 28 anni1° Harelbeke 20157° Roubaix 2014

� SÌ FORMA� NO SKY PER WIGGO

KRISTOFFnorvegese 27 anni 1° Sanremo 2014, 5° Fiandre 2014

� SÌ VELOCE� NO I MURI

STYBAR ceco, 26 anni7° Sanremo 2014, 5° Roubaix 2014

� SÌ TECNICA � NO PRESSIONE

CiclismoRIl tema

COPPI&BARTALISI RIVEDE CHICCHI� (al. conti) «E’ stata una liberazione». Francesco Chicchi (Androni) definisce così la vittoria in volta a Crevalcore (Bologna) nella 3a tappa della Coppi&Bartali. Il 34enne lucchese, iridato under 23 a Zolder 2002 il giorno prima di Cipollini, batte Manuel Belletti (Southeast) e Daniele Colli (Nippo–Fantini): fino a gennaio era senza contratto. Oggi conclusione in salita con la Pavullo-Roccapelago, km 141, la più dura. In classifica guida l’inglese Swift (Sky) con 41” sul croato Kvasina FOTO BETTINI

CRITERIUM IN CORSICA FELLINE A CRONOMETRO� Quinta vittoria da pro’, ma sicuramente la più importante. Fabio Felline, piemontese dellaTrek, 25 anni oggi, ha centrato la crono di7 km nella giornata inaugurale del Criterium International in Corsica. Con 9’11” ha battuto di 1” il lussemburghese e compagno di squadra Bob Jungels e di 2” Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo). In classifica guida l’americano Benjamin King (Cannondale Garmin), primo nella semitappa in linea: è il primo successo stagionale per il team di Vaughters BETTINI

lizzato 13 vittorie nelle ultime20 edizioni delle due classiche.

L’EREDE E veniamo al principe.In gruppo c’è un corridore che,per caratteristiche tecniche ecarisma, potrebbe raccogliere l’eredità dei due: Peter Sagan.Lo stesso Cancellara, sotto ilpodio della Tirreno-Adriatico,lo aveva investito dell’eredità:«E’ un grande, sarà il numero 1delle classiche». Talento lo slo-vacco ne ha, ma nelle classi-

che-monumento non riesce asbloccarsi. Alla Sanremo s’eratrovato in una comoda posizio-ne ma ha sbagliato la volata ese n’è assunto la responsabili-tà. Kreuziger e Breschel, chehanno la stessa maglia, non sisono dati molto da fare. Vener-dì ad Harelbeke era nella situa-zione ideale, in fuga con Stybare Thomas, ma a 4 km dal tra-guardo gli si è spenta la luce,come gli era già capitato alleStrade Bianche. In inverno itecnici della Tinkoff-Saxo glihanno cambiato, in peggio, laposizione in sella: troppo alto espostato in avanti con una pe-dalata ancora più ovale che inpassato. Ma il suo è anche unproblema tattico. Peter ha unavoglia pazzesca di vincere equesto gli fa commettere erroritanto che sembra in involuzio-ne. Avrebbe anche bisogno, nelfinale, di avere vicino un com-pagno forte e scaltro, uno chelo aiuti tatticamente. Paolinisarebbe il suo uomo perfetto.

IN AGGUATO In questa situa-zione sono in tanti a volereprendersi la scena. Il primo no-me sulla lista è quello di JohnDegenkolb, vincitore domeni-ca della Sanremo, che venerdìad Harelbeke ha saputo na-scondersi bene; poi GeraintThomas, al successo proprio adHarelbeke, quindi Zdenek Sty-bar, Alexander Kristoff e SeppVanmarcke, già più volte vici-no al colpaccio. La condizionedi Niki Terpstra, conquistatoredell’ultima Roubaix, non sem-bra al top, anche se qualcunosostiene si stia nascondendo. Aseguire c’è Greg Van Avermaet,che ha tutta la Bmc per lui an-che se l’uomo nettamente piùin forma è il nostro Daniel Oss.Ma nella settimana santa delciclismo, tutti gli occhi sarannosu Sir Bradley Wiggins, in garagià oggi prima di Fiandre eRoubaix: domenica 12 aprile,nel velodromo, concluderà lasua magica carriera ad altissi-mo livello su strada. Con un as-so nel manica.

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Sagan per consacrarsi deve vincere una corsa monumento. Più da Fiandre che da Roubaix

Wiggins concluderà la carriera alla Parigi- Roubaix: il suo ultimo grande sogno su strada

LA CHIAVE

� SÌ TALENTO� NO TATTICA

32 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

E’ scoppiata la MettamaniaA Pistoia tutti in fila per lui1L’effetto Artest sul campionato: tutto esaurito al PalaCarrara per il posticipo di domaniCantù dovrebbe spostare al PalaDesio il derby con Milano del 16 aprile (su Gazzetta Tv)

Massimo Oriani

E ffetto Metta. Uno tsunamiche ha travolto la pallaca-nestro italiana, sollevan-

dola da un lungo sonno, met-tendo in un angolino – almenoper qualche giorno – le beghe dicortile. Tutti insieme, appassio-natamente, ad applaudire Can-tù (come ha fatto anche il presi-dente Fip Gianni Petrucci ieri inConsiglio Federale) per aver

portato da noi il Personaggiocon la P maiuscola. Non sa-

rà il più forte americanomai visto in serie A (ilsondaggio di Gazzet-ta.it è un plebiscito perBob McAdoo, che si

prende il 50% delle pre-ferenze, ma World Peaceè secondo col 10.8%, pre-

cedendo di un soffio Do-minique Wilkins, 10.2%),

ma di certo è quello che piùdi ogni altro ha colpito la

fantasia collettiva, non soloquella degli appassionati.

PISTOIA Guardate la foto chepubblichiamo sopra. Se do-mani al PalaCarrara, ovvia-mente esaurito, si fosse gio-cato il posticipo tra Pistoia eCantù senza l’ex Ron Artest,

senza nulla togliere agli altriprotagonisti, non ci sarebbecerto stata una fila infinita peraccaparrarsi i biglietti dellapartita. Ci fossero stati i tempitecnici, c’era l’idea di spostare

la partita a Firenze. Tutti vo-gliono vedere all’opera coluiche ha non solo vinto un titoloNba, ma è stato un protagonistaunico per il suo modo di essere,a volte purtroppo anche in ne-gativo, e che oggi, cresciuto ematurato, conquista grandi epiccini con la sua semplicità. Lepizze portate in spogliatoio alprimo allenamento con l’AcquaVitasnella, sono solo un esem-pio, ma raccontano chi sia dav-vero «The Panda’s Friend».

DAGLI USA C’è chi dagli Stati Uniti chiede come poter acqui-stare merchandising della Pal-lacanestro Cantù, ovviamentela maglia numero 37 di Artest.Lui stesso consiglia ai suoi se-guaci di salire in aereo e venirea vederlo giocare: «Siamo a soli25 minuti d’auto da Milano e al-trettanti dalla Svizzera!». L’En-te di promozione turistica loca-le dovrebbe farne il suo porta-voce... Nella sede dei brianzoli

intanto le maglie numero 37vanno a ruba, tra grandi e picci-ni.

PIANELLA E poi c’è l’aspettostrettamente logistico, ma che èinevitabilmente influenzatodalla sua presenza. Povero Pia-nella: quasi non bastava a con-tenere l’entusiasmo dei tifosi biancoblù venuti solo per vede-re due giri di campo di Metta.Parliamo di uno scatolone co-struito nel 1974 che dopo 41 an-ni è praticamente identico e cheCantù già riempie di suo. Oradiventa giocoforza inadeguato.Al punto che l’Acqua Vitasnella

sta pensando di trasferirsi al Pa-laDesio per le sfide con Milano(giovedì 16/4) e Cremona (lu-nedì 19/4). Oggi più che mai c’èil rimpianto per quel dannatopalazzetto mai sorto e ora inmacerie. Così come i tanti pro-getti mai diventati realtà. Il pro-blema, come testimonia la codadi Pistoia, c’è anche in trasferta.Cantù, dopo il posticipo tosca-no di lunedì, andrà ancora a Ve-nezia, Reggio Emilia e Roma,tutti impianti non certo da10.000 posti. La Rai ha poi ri-nunciato a Bologna-Pesaro permandare Metta in tv controCremona lunedì 20 aprile.

TWEET Lui intanto continua atwittare, entusiasta: «Mettalini(sì, proprio così, il nomignoloitaliano che si è scelto, ndr.) ar-riva a Pistoia. Eccitato dall’ideadi giocare della grande pallaca-nestro contro e con squadre ditalento». Siamo solo all’inizio.

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16� Numero con cui Artest è stato scelto, dai Chicago Bulls, al draft del ‘99 dopo aver giocato al college con la maglia di St. John’s (a New York)

Sulla maglia n.37 ci sarà ilnome World Peace e non «Panda’s Friend». La Fip non ammette soprannomi

Ma ci sono i precedenti di Giovannoni (Guy), Vidili(Bip) e della Virtus a cui ci si potrebbe appellare

NIENTE PANDA

World Peace o Panda’s Friend?

La trionfale accoglienza che il Pianella ha riservato a Metta. Il debutto casalingo avverrà sabato su Gazzetta Tv contro Capo d’Orlando CIAM

� Sopra: la coda ai botteghini del PalaCarrara per acquistare i biglietti della sfida con Cantù. Sotto, Metta World Peace durante il primo allenamento con l’Acqua VitasnellaCIAMILLO

BasketRSerie A: il personaggio

33DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

IppicaRLa corsa da 10 milioni di dollari

Dubai Cup a Prince BishopAtzeni niente gloria: penultimo

Matteo Pierelli

B uona parte dei 10 milionidi dollari in palio reste-ranno a casa. La 20ª edi-

zione della Dubai World Cup èandata a sorpresa a PrinceBishop, l’8 anni (è il vincitorepiù vecchio) travestito da Go-dolphin che ufficialmente portai colori del 32enne Hamdan AlMaktoum, campione del mon-do in carica di endurance e unodei 12 figli di Sheikh Moham-med, il padrone di casa che sul

traguardo si è stretto in un lun-go abbraccio con il giovane ere-de. La famiglia reale del Dubaiha fatto piangere gli americani.Il favorito California Chrome(V. Espinoza) è finito secondo aquasi tre lunghezze dopo unpercorso impossibile, al largo inquarta corsia dal primo metro,con Lea al terzo posto. E AndreaAtzeni? Il suo Side Glance eratra gli outsider (33/1), è appar-so subito in difficoltà ed è finitoottavo e penultimo, lontanissi-mo dai primi. Non è stato unesordio fortunato. In tutt’altro

modo è andata a William Buick:James Doyle ha scelto il re del2014 African Story (ieri sesto)lasciandogli Prince Bishop. Cheè stato alla finestra durante laprima parte di gara violentissi-ma e in retta d’arrivo ha sorvo-lato tutti. Per Buick, nato inNorvegia, è la prima vittorianella Dubai World Cup, mentreSaeed bin Suroor è addiritturaal settimo trionfo. Forse il piùinaspettato: il figlio di Dubawiera addirittura al 4º tentativo:10° nel 2011, 7° nel 2012 e 9°nel 2014.

VINCE OWEN Nel convegno al-cuni piazzamenti per i fantini italiani: Cristian Demuro è fini-to terzo nello Sheema Classiccon il giapponese One andOnly. Stesso piazzamento perDettori nello Sprint e nel Turf.L’ex calciatore Michael Owenha vinto la Gold Cup (gr. 2, m

3200) con Brown Panther delquale è allevatore e compro-prietario.

Dubai World Cup - gr. 1 - $ 10.000.000, m 2000: 1 Prince Bishop (W. Buick); 2 California Chrome; 3 Lea; 4 Candy Boy; Tot. in Italia: 9,11; 1,83, 1,25, 1,67 (7,58) Trio 155,25

Dubai Cup: Prince Bishop (W. Buick) domina California Chrome ACTION

NBA

Lotta a cinquea Est pergli ultimi due posti playoff

A poco più di due setti-mane dal via deiplayoff (15 aprile),

la stagione regolare offreormai pochi spunti. GoldenState, dominando a Mem-phis, è ora aritmeticamentetesta di serie n.1 a Ovest. At-lanta è quasi certa di esserloa Est, con Cleveland secon-da. Chicago e Toronto sicontendono 3° e 4° posto,Washington difficilmente liinsidierà, coi Bucks sesti.

ULTIME DUE Ma per il 7° e 8°posto c’è invece lotta vera.Miami (33-39) col k.o. adAtlanta, si è fatta avvicinareda Boston (32-40) vittorio-sa a NY. Entrambe sono tut-t’altro che sicure di centrarei playoff, con Brooklyn (31-40) in grande rimonta colmiglior Brook Lopez dellastagione (21 e 9 di medianelle ultime 10 gare), India-na (31-41) ancora lì, e Char-lotte (30-41)che invece per-de colpi. La verità è che lamediocrità di queste cinquesquadre dimostra come sianecessario rivedere il siste-ma, dato che a Ovest NewOrleans (38-34) e Phoenix(38-35) resteranno fuoridalla postseason, essendo iThunder (41-31) difficil-mente raggiungibili. Re-stando a Ovest, chi fa paurason gli Spurs (12-3 nelle ul-time 15) che stanno giocan-do come nelle finali 2014. Sempre più probabile peròuno derby texano con Hou-ston al 1° turno. Ci sarebbeda divertirsi.

Risultati: Orlando-Detroit 97-111; Philadelphia-LA Clippers 98-119; Washington-Charlotte 110-107 d2ts; Atlanta-Miami 99-86; Broo-klyn-Cleveland 106-98; New York-Boston 92-96 (Bargnani 25; Dato-me 0 in 5’); Toronto-LA Lakers 94-83; Houston-Minnesota 120-110; Memphis-Golden State 84-107;New Orleans-Sacramento 102-88; San Antonio-Dallas 94-76 (Belinelli 4); Denver-Utah 107-91 (Gallinari 13); Phoenix-Portland 81-87.

Gigi Datome contro i Knicks AP

ORE 18.15

MILANO-SASSARI(Ore 20.30, RaiSport 1)Arbitri: Seghetti, Sahin, Caiazza.(g.d.) Milano al completo. Ancora ai box Edgar Sosa, Kadji ha smaltito l’attacco influenzale che lo aveva colpito in settimana e sarà abile e arruolato.CREMONA-ROMAArbitri: Di Francesco, Lamonica, Lo Guzzo.(a.r.-a.p.) Cremona con il dubbio Hayes, colpito da un malore nella notte di giovedì. Una decisione definitiva sul suo impiego verrà presa nella tarda mattinata. Recupera invece Daniel, fermo ai box ad inizio settimana a causa di una forma influenzale. Acea al completo, per il turnover resterà fuori Morgan. TRENTO-CASERTAArbitri: Aronne, Sardella, Quarta.(c.t.-l.b.) Trento, al completo. Il PalaTrento darà il via all’abbraccio collettivo, iniziativa simbolica da record di Aquila Basket For No Profit. Pasta Reggia Caserta al completo, recuperato Henry Domercant.AVELLINO-BOLOGNAArbitri: Chiari, Biggi, Weidmann.(l.z.-l.a.) Esordio in panchina per Fabrizio Frates dopo la risoluzione con Vitucci. Sidigas al completo, con Cadougan in tribuna per sceltatecnica. Virtus al completo, Gaddy ha saltato un paio di allenamenti a inizio settimana per una botta alla coscia destra rimediata a Reggio Emilia ma ha poi ripreso regolarmente e sarà in campo.VENEZIA-PESAROArbitri: Martolini, Rossi, Attard.(m.c.-cam.ca.) Consultinvest senza Raspino, la cui broncopolmonite è in via di miglioramentoPISTOIA-CANTU’(Domani, ore 20, RaiSport 1).CLASSIFICA Milano* 40; Sassari, Venezia 34; Reggio Emilia 32; Brindisi 28 Trento 26; Bologna (-2) 22; Cremona, Pistoia, Cantù* 20; Roma 18; Capo d’Orlando, Varese, Avellino 16; Pesaro 14; Caserta (-1) 9. * una gara in meno.

A-2 GOLD Ieri l’anticipo della 27a giornata Verona-Casalpusterlengo 96-82. Oggi, ore 18: Casale Monferrato-Ferentino; Trapani-Biella; Barcellona PdG-Torino; Agrigento-Brescia; Napoli-Jesi 76-74 (25/3). Classifica: Verona 40 (20 vinte-4 perse); Brescia 34 (17-5); Torino 28 (14-9); Casale, Biella 26 (13-10); Ferentino 24 (12-10); Agrigento 22 (11-11); Trieste 22 (11-12); Mantova 20 (10-13); Casalpusterlengo (9-14), Trapani 18 (9-13); Barcellona PdG 16 (8-14); Napoli 14 (7-16); Jesi 10 (5-18).

DONNE Ultima giornata di regular season: Orvieto-Umbertide 41-69; Vigarano-Cagliari 79-81; Parma-San Martino di Lupari 62-72; Lucca-Venezia 51-62; Ragusa-Trieste 78-51; Schio-Napoli 91-60. Classifica: Schio 42; Ragusa 40; San Martino, Venezia 34; Umbertide 32; Napoli, Lucca 26; Cagliar, Battipaglia 18; Parma 14; Vigarano (-3) 13; Orvieto 10; Trieste 2. La griglia playoff (dal 3/4): Schio-Cagliari; Ragusa-Lucca; San Martino-Napoli; Venezia-Umbertide.

Stasera (20.30)il big matchMilano-Sassari

Super Denmom e MaysIl gran finale di Brindisi rovina la festa di Varese

1Niente successo nella gara n.2000La guardia segna 29 punti, il lungo ne fa 23 con 14 rimbalzi.

A TRAPANI

Polonara trascina Reggio EmiliaCapo d’Orlando lotta ma cade1L’ala chiude con 18 punti e 16 rimbalzi, Grissin Bon subito a +16, l’Upea torna a -1 ma fallisce il sorpasso

Franco CammarasanaTRAPANI

L’ onda lunga della vittorianel derby con la Virtusspinge sempre più in alto

Reggio Emilia che affonda ul-teriormente l’Orlandina. Me-

netti è privo di Cinciarini ma inregia Mussini fa cose strepito-se. Dienier gli da una mano ecosì, pur soffrendo non poconell’ultimo quarto, la squadrabiancorossa fa sua la partita.L’Orlandina, reduce dalle duesconfitte con Pesaro e Sassari,scende sul parquet del neutrodi Trapani eccessivamentecontratta e paga subito dazio.

HUNT Ci vogliono più di 4’ per-ché Hunt metta a segno il 1° ca-nestro dei suoi. Il primo veroaccenno di reazione nel 2°quarto, con un 8-0, quando pe-rò gli emiliani erano già a +16

(12-28 al 13’). Nella ripresa 2triple di Archie e Hunt (37-44)ridanno speranza all’Upea cheaccorcia ancora (55-57) conNicevic). Reggio Emilia perdelucidità, trema, ma rimane inpiedi con un super Polonara. «Davvero bravi i miei a vincerenelle condizioni in cui siamo.Abbiamo sofferto solo quandoCapo d’Orlando ha aumentatol’intensità» dirà Menetti. «Nelsecondo tempo abbiamo fattociò che dovevamo fare per 40minuti – dice da parte sua Gric-cioli – Abbiamo avuto un avviotroppo soft».

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Vincenzo Di SchiaviINVIATO A VARESE

D enmon e Mays non san-no proprio cosa sia il bonton e prendono a schiaf-

fi, nella gara numero 2000 inSerie A, una delle dame più ari-stocratiche del nostro basket.Scherzi a parte, Brindisi espu-gna Masnago con merito per-ché, negli ultimi 5’, non sbaglianulla in difesa e in attacco. Me-rito soprattutto dei due ameri-cani: la guardia è incontenibiledavanti, mentre il pivot pianto-na le due aree nel finale e chiu-de con una possente doppiadoppia (23 punti, 14 rimbalzi):«E’ la sua quinta quest’anno –ricorda Bucchi –. Purtroppo ciè mancato a lungo durante lastagione causa infortuni. Ora siallena con continuità e poteteconstatare tutti che razza digiocatore sia».

CHIARO Mays infatti mette su-bito in chiaro le cose con Jef-ferson per un 2-7 che Varese ri-balta in 5’ con un 11-2 timbratoproprio dal pivot ex Mantova edalle folate di Eyenga, lanciatodal solito Maynor padrone de-gli assist (13 alla fine). Il +5(24-19) Varese però non vuoldire nulla perchè Pullen e Den-mon castigano le lente chiusu-re difensive dei lombardi e il+2 (24-26) della prima sirenapotrebbe essere più corposo sel’Enel non si incaponisse dallalunga (2/8 in 10’) ma coinvol-gesse i lunghi come ad iniziomatch. Quando Harper imbu-ca il +6 (27-33), Caja fa bene aributtare nella mischia Maynored Eyenga ed è fortunato a tro-vare 2 triple dell’ottimo Kan-gur che dà la nuova parità (33-33). Chi può dunque tirare unascudisciata su questo godibileequilibrio? Pare Denmon, lacui tripla vale il +7 Brindisi(36-43) e il punto numero 17

per la guardia dell’Enel chenon sbaglia quasi nulla (6/8 altiro e 4/4 ai liberi). Il+9 (43-52) di Mays sa di spallata pe-sante e invece Varese si mette azona (2-3) e risale con il pode-roso Eyenga e la tripla di Kan-gur. Quando l’ala varesina puòcorrere in transizione diventadevastante. L’estone invecesembra nelle percentuali (solodue errori) il freddo killer deitempi di Siena. Facile poi vede-re il canestro se il gioco lo met-

te in piedi uno come Maynor. E’la triade che dà a Varese l’illu-sione (71-67) di poter vincere.Prima che Brindisi la riportisulla terra:«Siamo rimasti inpartita per 35 minuti – spiegaCaja –. Poi Brindisi ha meritatodi vincere perché nel finale hasbagliato meno di noi. Abbia-mo fatto uno buona gara, forsecon qualche palla persa di trop-po (19, ndr.). Per portarla a ca-sa la dovevamo fare perfetta».

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Marcus Denmon, 25 anni, 29 punti in 28 minuti contro Varese CIAM

VARESE 82

BRINDISI 93

(24-26, 43-47; 66-67)

OPENJOBMETIS VARESE: Maynor 11 (5/11, 0/5), Rautins 17 (2/4, 3/8), Eyenga 27 (8/13), Kangur 14 (2/3, 3/4), Jefferson 8 (3/5); Lehto, Callahan (0/2 da tre), Diawara 5 (0/1, 1/4). N.e.: Casella, Balanzoni, Pietrini, Lepri. All.: Caja. ENEL BRINDISI: Pullen 14 (4/4, 2/6), Denmon 29 (3/6, 5/12),Turner 9 (375, 1/5), James 3 (0/1, 1/4), Mays 23 (9/14); Harper 2 (1/2, 0/2), Cournooh (0/1), Eric 5 (1/1), Zerini 8 (1/1, 1/2). N.e.: Bulleri, Morciano, De Gennaro. All.: Bucchi. ARBITRI: Begnis, Baldini, Borgioni. NOTE – T.l. Var 21/27, Bri 19/23. Rim.: Var 31 (Maynor, Jefferson 6), Bri 39 (Mays 14). Ass.: Var 17 (Maynor 13), Bri 4 (quattro con 1). Tecn.: Eyenga 16’23” (34-35), Pullen 24’22” (52-57), panchina Brindisi 34’35” (73-78), Maynor 36’24” (76-84). Antisp.: Maynor 22”31’ (71-67) . Usc. 5f.: James 23’09” (73-71) . Progr.: 5’ 13-11, 15’ 30-33, 25’ 52-57, 35’ 74-78. Spett.: 3925.

C. D’ORLANDO 67

REGGIO E. 73

(10-20, 28-41; 50-57)

UPEA CAPO D’ORLANDO: Archie 13 (4/6 , 1/5), Henry 16 (4/10, 1/2), McGee 12 (3/4, 2/11), Hunt 11 (5/11) Campbell 2 (1/1, 0/2); Basile (0/1, 0/1), Nicevic 11 (3/4), Pecile 2 (0/1, 0/2). N.e.: Bianconi, Karavdic, Munastra. All.: Griccioli. GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Mussini 7 (1/4, 1/3), Polonara 18 (6/9, 1/3), Lavrinovic 8 (3/6, 0/3), Della Valle 5 (2/2, 0/2) Pechacek 3 (0/1, 1/1); Pini 2 (1/1), Kaukenas 14 (2/7, 2/4), Silins 3 (1/1 da 3), Diener 13 (2/4, 3/7). N.e.: Cinciarini e Rovatti. All.:Menetti. ARBITRI: Lanzarini, Vicino, Morelli.NOTE – T.l.: Orl 15/24, Re 12/16. Rimb.: Orl 34 (Archie 6), Re 42 (Polonara 16). Ass.: Orl 11 (Henry 5), Re 14 (Mussini 5). Usc 5f.: Nicevic 37’44”(62-66), Diener 39’51” (64-71), Mussini 39’43” (64-71) . Progr.: 5’ 4-8, 15’ 20-33, 25’ 37-48, 35’ 58-63 . Spett.: 3200.

BasketRSerie A: 9a giornata di ritorno

Oggi il Premio PisaTutti contro Brex

A Pisa c’è la 125ª edizione del Premio Pisa (ore 18, listed, metri 1600). Il favorito è Brex Drago (con Christian Demuro, in arrivo dal Dubai) 4° nel Gran Criterium e primo nel Criterium di Pisa. � IERI 10-9-5-12-8 A Torino (m 1600): 1 Sybylle Inn Ronco (G. Casillo) 1.16.1; 2 Sandy Roc; 3 Samyr Taba; 4 Sultano del Rio; 5 Silventony Like; Tot.: 3,83; 1,97, 1,89, 2,42 (21,38). Quinté: 4.283. Quarté: 354,89. Tris: 60,47� OGGI SI CORRE Galoppo: Milano (14.45), Roma (14.35) e Pisa (15). Trotto: Bologna (14.40), Napoli (14.40) e Trieste (15.20). � RIECCO NESTA Oggi a Trieste c’è il GP Giorgio Jegher (m 1660) in cui rientra Nesta Effe. Louvre e Real Mede Sm gli avversari.

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34 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Trento ritroval’aria della finaleE aspetta Zaytsev1Battuti anche al ritorno i polacchi dello ZaksaOra si decide con la Dinamo Mosca dell’azzurro

Nicola BaldoTRENTO

L a Trentino Volley torna a re-spirare l’aria di una finalis-sima. L’ultima volta che gio-

cò per una coppa era gennaio, at-to conclusivo della Coppa Italiacontro Modena, poi persa. Per ri-trovare una finalissima vinta bi-sogna tornare all’ottobre 2013,con la Supercoppa Italiana vintain casa contro la Lube Maceratacon Serniotti allenatore. Ora ar-riva anche una «new entry», unafinalissima che mancava, quelladella Coppa Cev che la EnergyT.I. si è conquistata ieri sera do-po una combattuta semifinale diritorno contro i polacchi delloZaksa Kedzierzyn-Kozle. Alla fi-ne i trentini la spuntano in quat-tro set, andando così a raggiun-gere nell’atto conclusivo della seconda coppa europea la Dina-mo Mosca di Ivan Zaytsev, vitto-riosa 3-0 sull’Asse-Lennik. Unafinalissima che prenderà il via alPalaTrento il prossimo 7 aprile,con ritorno in Russia sabato 11aprile. Un traguardo che manca-va nella storia della TrentinoVolley, giunta con questa a qual-cosa come 24 finali: ma il prece-dente in Coppa Cev era amaro.Perché oltre un decennio fa,quando sulla panchina sedevaancora Silvano Prandi, la squa-dra trentina fu eliminata prema-turamente per mano dell’Halk-bank Ankara, con cui poi la sto-ria di Trentino Volley si sarebbeintrecciata negli anni seguenti.

FORTINO PALATRENTO Trentoche può aggiornare le statistichedelle sue partecipazioni alle fi-nali ed anche la striscia vincentedel PalaTrento: 17esima vittoriain altrettanti incontri in questa

stagione ed inviolabilità mante-nuta. Ora per poter disputare,dopo Pasqua, questa finalissimadi Coppa Cev la squadra diStoytchev dovrà rinviare la pro-pria gara-1 dei quarti di finaleplayoff, mentre mercoledì sera sirecupererà la gara interna nondisputata ovviamente quest’oggicontro Monza.

CHE BATTUTE Una semifinale,quella di ieri sera, che ha fattovedere, una volta in più, quantobattuta e ricezione siano ormaifondamentali nel volley moder-no. Oltre al discorso di sbagliare

poco: i trentini sono stati menofallosi dello Zaksa. Quando rie-scono a mettere una grandepressione addosso ai polacchi, per almeno un set e mezzo, i ra-gazzi di Stoytchev hanno le redi-ni dell’incontro in mano. Quan-do, però, Swiderski indovina ilcambio inserendo Abdel-Aziz –positivo in regia ed al servizio –ecco che lo Zaksa riesce a rialza-re la testa. Alla fine la Energy T.I.per vincere si aggrappa al pro-prio talismano PalaTrento ed alduo Kaziyski-Nemec.

SAN KAZIYSKI Il bulgaro si por-ta a casa il premio di Mvp chiu-dendo a terra 18 punti con il45% in attacco, un muro e qual-cosa come 8 ace. Lo slovacco sene intasca 17 con il 56% in attac-co e due ace, ma ottima presta-zione anche per Sebastian Solè,con il centrale argentino chechiude con 15 punti e l’astrono-mico 89% in attacco e ben 6 mu-ri. Il primo set Trento se lo risol-ve con un marchio di fabbrica daanni ormai: la battuta. Nemec eKaziyski fanno quattro ace chespaccano il parziale a favore deipadroni di casa. Il secondo par-ziale rappresenta il grande ram-marico per i padroni di casa:avanti 16-12 e con il set in manola ricezione trentina inizia ascricchiolare. Abdel-Aziz in bat-tuta ed in regia cambia il voltodello Zaksa, che in un tiratissimofinale vince il set e riapre l’incon-tro. Nel terzo venticinque è bat-taglia palla su palla e punto supunto ed il colpo di reni sotto lostriscione del traguardo è dei po-lacchi. Nel quarto venticinque ilcanovaccio dell’incontro noncambia, con i due sestetti a brac-cetto fino alla fine. QuandoTrento si dimostra più cinica

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SUPERLEGA

Oggi alle 18, la 25ª e penultima giornata VERONA-MODENA (r.pu.-p.r.) Verona non batte Modena al PalaOlimpia dal 2010, ma Calzedonia in casa, quest’anno, ha battuto Trento, Macerata e Perugia e vuole il poker contro le grandi oltre a tenere viva la speranza di un quarto posto in classifica nel caso di passo falso di Perugia. Giani ha tutti a disposizione. . Lorenzetti abbandona turn over e dovrebbe scegliere Ngapeth e Petric come martelli titolari e Kovecevic in panchina. Tutti presenti gli altri, tranne Ishikawa tornato in Giappone.In tv: ore 17 diretta RaiSport 1 MACERATA-MOLFETTA (m.g.-f.v.) Lube a caccia del decimo successo consecutivo in Superlega che eguaglierebbe la serie dalla squadra di Giuliani nel 2013. Organico che torna al completo, con sia Kurek che Bonacic assenti nell’ultima trasferta di Latina. Sarà anche la prima di Ricardinho davanti ai suoi nuovi tifosi. Unico assente nel Molfetta Rolando Despaigne che non ha recuperato. Di Pinto schiererà Torres opposto, in banda Sket e Noda Blanco. . Prima della gara si rinnoverà a pranzo il gemellaggio tra le due tifoseriePERUGIA-SANSEPOLCRO (an.me.) Tutti a disposizione per Grbic, che ha recuperato anche Paolucci, assente domenica a Monza. Ballottaggio al centro tra Barone e Beretta. Per sansepolcro non ancora recuperato Baroti (caviglia). Come opposto è previsto il ballottaggio tra Maric e Teppan. All’inizio dovrebbero giocare Corvetta-Maric, Mazzone-Aganits, Della Lunga-Randazzo, Tosi libero. PADOVA-LATINA (ma.s.-p.a.) .) Ingresso unico a 5 euro per l’ultima partita in casa della stagione della Tonazzo. Baldovin partirà con Orduna-Giannotti, Volpato-Mattei, Rosso-Quiroga e Balaso libero. Latina senza Semenzato appena operato agli occhi. Il tecnico Blengini dovrebbe iniziare l’incontro con Sottile-Starovic, Van de Voorde-Rossi, Skrimov-Urnaut, liberi che si alternano Manià e Tailli. MILANO-PIACENZA (c.mus.-m.mar.) Ultima in casa per Milano, Maranesi schiera tutti i titolari per cercare di allontanare l’ultimo posto e salutare al meglio i propri tifosi. Nel Piacenza problema al tendine rotuleo per Alletti, che si è allenato a singhiozzo e oggi dovrebbe partire in panchina lasciando spazio a Kohut. Anche Ter Horst non è al massimo (dolore alla spalla), ma l’inserimento di un centrale straniero limiterebbe comunque il suo utilizzo.TRENTO-MONZA Si gioca mercoledì 1° aprile Riposa: RAVENNA

CLASSIFICA Trento 56; Modena 54, Macerata 54; Perugia 45; Verona 44; Latina 38; Ravenna 32; Molfetta 31; Piacenza 22; Monza 20; Padova 15; Milano 11; Sansepolcro 10.

Modena e Maceratascontro a distanzaper il secondo posto

TRENTO 3

ZAKSA 1

(25-17, 23-25, 25-22, 25-18)

ENERGY T.I. DIATEC TRENTINO: Zygadlo, Lanza 10, Solè 15, Nemec 17, Kaziyski 19, Birarelli 10; Colaci (L), Fedrizzi, Giannelli, Nelli. N.e: Burgsthaler, Mazzone. Allenatore: Stoytchev.

ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE: Ruciak 2, Gladyr 8, Van Dijk 17, Kooy 14, Rejno 6, Zagumny 1; Zatorski (L), Abdel-Aziz 8, Witczak 1, Loh 7, Kazmierczak. Ne: Zaplacki. Allenatore: Swiderski.

ARBITRI: Geukes (Ger) e Mylonakis (Gre)NOTE- Spett. 2310. Durata set: 24’, 29’, 29’, 28’; tot. 110’. Energy T.I.: b.s. 10, v. 13, m. 11, s.l. 9, e. 23. Zaksa: b.s. 16, v. 7, m. 5, s.l. 9, e. 39.

24� Le finali giocate da Trento. Che mai però era arrivata a quella di Cev: nell’unica partecipazione era stata eliminata dall’Halkbank Ankara

Matey Kaziyski, 31 anni, ieri sera mvp con ben 8 battute punto TRABALZA

La finale di Champions Leagueoggi a Berlino è Kazan-Resovia � (a.a.) A Berlino oggi la finale di Champions League sarà Zenit Kazan (Rus)-Resovia (Pol). Ieri nelle semifinali i russi hanno battuto i padroni di casa del Recycling Berlino 3-1 (26-24, 21-25, 25-22, 25-15), mentre i polacchi hanno vinto il derby con lo Skra Belchatow di Falascae Conte per 3-0 (25-23, 25-23,

25-22). Finale oggi alle 15.45. CHALLENGE (s.cam) Oggi alle 18 a Forlì ritorno della semifinale di Challenge tra Ravenna e Benfica. All’andata a Lisbona i portoghesi si sono imposti 3-0, stasera quindi i romagnoli devono vincere 3-0 o 3-1 per andare al golden set. Ingresso unico a 10 euro.

DONNE

Casalmaggiore passa a Modena e la sorpassa1Le lombarde vincono al tie-break e si prendono il secondo posto. Conegliano davanti a Montichiari per le vittorie

clicDA SABATO I QUARTIPIACENZA TROVA BUSTONOVARA CON BERGAMO

� Questi gli accoppiamenti dei quarti: Novara (1)-Bergamo (8); Piacenza (4)-Busto Arsizio (5); Casalmaggiore (2)-Montichiari (7); Modena (3)-Conegliano (6). I quarti al meglio delle 3 iniziano sabato alle 20.30, con gara-2 prevista sabato 11 ed eventuale bella in programma martedì 14; le semifinali al meglio delle 5 inizieranno venerdì 17 aprile; finale al meglio delle 5 da sabato 2 maggio.

PallavoloRCoppa Cev: semifinale

NOVARA-FORLI’ 3-0

(25-16, 25-14, 25-16)IGOR GORGONZOLA NOVARA: Chiri-chella 8, Signorile 2, Hill 10, Bonifa-cio 8, Barun 18, Klineman 13; San-

sonna (L), Kim, Alberti, Zanette 3,

Partenio 2, Schirò. All. Pedullà.

VOLLEY 2000 FORLI’: Stoltenborg 5, Aguero 6, Neriotti 12, Koleva 4, Ventura 2, Nazarenko 3; Filipova (L),

Lancellotti, Potokar 1, Guasti, Ferrara.

All.: Vercesi.

ARBITRI: Florian e Fretta.

NOTE Spett. 2200 circa. D.s. .: 24’, 22’,

22’. tot.: 68’. Igor Novara: battute

sbagliate 9, vincenti 5, muri 9, errori

3. Volley 2000 Forlì: b.s. 4, v. 2, m. 5, e.

7. T.G. 6 Barun, 5 Bonifacio, 4 Neriotti,

3 Chirichella, 2 Signorile, 1 Hill. (a.cri.

PIACENZA-CONEGLIANO 3-0

(25-22, 26-24, 25-20)NORDMECCANICA REBECCHI PIA-

CENZA: Dirickx 2, Sorokaite 20, Leggeri 1, Kozuch 15, Di Iulio 6, Wilson 10; Cardullo (L), Valeriano,

Caracuta. Ne: Van Hecke, Borgogno,

Angeloni e Poggi (L). All. Gaspari

IMOCO CONEGLIANO: Fiorin 1, Adams 14, Glass, Ozsoy 14, Barazza 3, Nikolova 3; De Gennaro (L), Nico-

letti 2, Barcellini 5. N.e. Furlan, Ari-

mattei, Katic e Boscoscuro (L). All.

Chiappini

ARBITRI: Bartolini e Boris

NOTE: Spett. 2500, incasso 13000.

Durata set: 28’, 29’, 26’; tot. 83’. Nor-

dmeccanica: b.s. 9, v. 4, m. 8, e. 24.

Imoco: b.s. 6, v. 2, m. 6, e. 22. T. G.: 6

Sorokaite, 5 Kozuch, 4 Adams, 3

Wilson, 2 Cardullo, 1 Ozsoy (m.mar.

FIRENZE–BUSTO 1–3

(18-25,25-17,16-25, 15–25)IL BISONTE FIRENZE : Negrini 7, Calloni 11, Turlea 12, Pietrelli 2, Ma-strodicasa 7, Petrucci 1 ; Parrocchia-le (L). Vingaretti 2, Pascucci 7, Poggi, Savelli (L). N.e. Liliom, Bertone. All. F. Vannini. UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO : Wolosz 2, Havelkova 14, Pisani 2, Diouf 11, Degradi 16, Lyubushkina 7 ; Leonardi (L). Aelbrecht 1, Perry 14, Camera 1, Marcon, Michel 1. All. C. Parisi.ARBITRI : Luciani e Turtù NOTE Spettatori 1800. Durata set: 22’, 25’, 25’, 19’: tot. 91’. Il Bisonte: b.s. 8, v. 0, m. 7, e. 23. Unendo Yamamay: b. s. 19, v. 6, m. 6, e. 24. Trofeo Gazzetta : 6 Degradi, 5 Havelkova, 4 Calloni, 3 Vingaretti, 2 Perry, 1 Diouf. (a.pr.)

URBINO-SCANDICCI 2-3

(25-16, 15-25, 19-25, 28-26, 10-15)ROBUR TIBONI URBINO: Agostinet-to 3 Santini 16 , Walker 8, Fresco 13,Lestini 17, Vujko 1, Bruno (L) , Giacomel Zecchin 16 Spelman 16 ne.Leggs All. De BrandtSAVINO DEL BENE SCANDICCI: Lipicer 15, Garzaro 2 , Vanzurova 2, Perinelli 3, Stufi 11, Vincourova 2, Lussana (L), Usic 13 ,Muresan 21,Ruz-zini L Menghi 7 , Scacchetti, All. Bel-lano.

ARBITRI: Oranelli e Frapiccini

NOTE Spettatori 412, incasso 884

Durata set: 22’, 24’,25’, 30’ 16’ tot. 117’.

Zeta System: battute sbagliate 7, bv.3

, muri , 4ª linea 12, errori 15 Savino

Del Bene b.s. 7 b.v. 3 muri 15 2ª linea

12, e. 18 Trofeo Gazzetta: 6 Spelman

5 Lipicer, 4 Santini, 3 Muresan, 2

Lestini, 1 Garzaro (m.n.f.)

BERGAMO-MONTICHIARI 1-3

(25-18, 23-25, 17-25, 18-25)

FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Paggi 6, Radecka 3, Loda 11, Melandri 11, Plak 24, Blagojevic 11, Merlo (L),

Sylla 6, Mori, Mambelli. Non entrata:

Deesing. All. Lavarini.

METALLEGHE MONTICHIARI Dalia 3, Brinker 11, Olivotto 11, Tomsia 15, Vindevoghel 13, Gioli 14, Carocci (L),

Saccomani, Milani, Serena. Non

entrate: Alberti, Mingardi, Zampedri.

All. Barbieri

Arbitri: Pozzato e Goitre

NOTE : spettatori 2000, incasso

16.758 euro. Durata set: 27’, 32’, 25’,

27’ totale 111’. Foppapedretti: battute

sbagliate 8, vincenti 3, muri 13, errori

25, seconda linea 4. Igor: battute

sbagliate 2, vincenti 2, muri 13, errori

11, seconda linea 5. Trofeo Gazzetta:

6 Olivotto 5 Brinker 4 Tomsia 3 Gioli

2 Plak 1 Merlo. (f.err.)

MODENA-CASALMAGG. 2-3

(25-27, 20-25, 25-13, 25-20, 8-15)

LIU-JO MODENA: Rosseaux 15, Heyrman 3, Ferretti 2,Piccinini 15, Folie 11, Fabris 30, Arcangeli (L),

Ikic 2, Maruotti, Crisanti 7, n.e.

Petrachi (L2), Kostic; all.: Beltrami.

POMI’ CASALMAGGIORE: Gennari 13, Gibbermeyer 11, Ortolani 9, Tirozzi 23, Stevanovic 11, Skorupa 5, Siressi (L1), Bianchini 4, Klimovic,

n.e. Quiligotti (L2), Agrifoglio; all:

Mazzanti

ARBITRI: Sampaolo e Longo

NOTE - Spett. 1.500; Durata set 29’

28’ 20’ 26’ 14’ per un totale di 157’.

Liu-Jo: b.s. 9, v. 3, m. 8, s.l. 10, e. 15.

Pomì: b.s. 5, b.v. 3, muri 14, s.l. 10, e.

11. Ammonito Mazzanti per prote-

ste. T. Gazzetta: 6 Fabris, 5 Tirozzi,

4 Stevanovic, 3 Gibbermeyer, 2

Piccinini, 1 Siressi. (p.r.)

CLASSIFICA Novara 56; Casalmag-

giore 46, Modena 46; Piacenza 41;

Busto 40; Conegliano 37; Montichiari

37; Bergamo 34; Scandicci 26; Firen-

ze 23; Forlì, Urbino 5.

AZZURRINE (a.a.) Comincia nel

migliore dei modi l’Europeo Under 18

donne: le ragazze di Marco Menca-

relli hanno superato 3-0 (25-18,

25-12, 25-13) la Slovenia,

C olpi di scena finali e arri-vi a pari merito. Con lavittoria al tiebreak di Ca-

salmaggiore a Modena le cre-monesi e le emiliane chiudonocon gli stessi punti, 46, ma lelombarde sono secondo perchéhanno 2 vittorie in più (16 con-tro 14) . Discorso simile per as-segnare il 7° posto tra Cone-gliano e Montichiari, entrambecon 37 punti: le venete hanno13 vittorie, le bresciane 12. Allapari, in fondo, anche Forlì e Ur-bino: ha deciso il quoziente set.

35DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

ATLETICARCross

MONDIALI IN CINA

Kamworor-TiropDoppietta KenyaMa l’Etiopia c’è

Geooffrey Kamworor, 22 anni, ha 2h06’12” sulla maratona GETTY

Fausto Narducci

C ambiano gli scenari mail copione resta lo stes-so. A Guiyang in Cina,

con caldo quasi torrido e ter-reno ondulato, Etiopia e Ken-ya si danno battaglia comesempre e possono legittima-mente sentirsi vincitori: la pri-ma con tre titoli a squadre suquattro (manca solo quello ju-nior maschile), il Kenya con ladoppietta individuale senio-res, cioè con i due titoli piùprestigiosi. Yeman Crippa e lasquadra junior, unici rappre-sentanti dell’Italia, si confer-mano leader europei come av-venuto in Bulgaria nell’ultimarassegna continentale ma aquesti livelli devono acconten-tarsi rispettivamente del 20° edell’8° posto.

DOMINATORE Il cross seniorlaurea secondo pronostico il22enne Geoffrey Kamworor,iridato di mezza maratona aCopenaghen 2014 e di crossjunior 4 anni fa, che si involainsieme all’altro favorito ke-niano Bedan Karoki Muchiridopo aver piegato per ultimele resistenze dell’etiope Muk-tar Edris, vecchia conoscenzaitaliana reduce dalla vittoriaalla Cinque Mulini. Ma nellaclassifica senior è beffa per ikeniani che a parità di punti(20) vengono scavalcati dal-l’Etiopia per il miglior piazza-mento del 4°: 7° Tsegay e 12°Lagat. Ma era proprio il casodi relegare al ruolo di riserva

l’iridato uscente Japhet Korir?

DONNE L’unica vittoria in solitu-dine della giornata arriva nellagara seniores femminile daAgnes Tirop, 19enne keniana giàargento junior nel 2013 e duevolte bronzo mondiale under 20nei 5000 in pista, che diventa lapiù giovane campionessa iridatadi cross da quando, nel 1985, fuZola Budd a vincere. Anche qui,però, per soli due punti il titolo asquadre va all’Etiopia. Nelle garejuniores spicca invece l’impresadell’etiope Yasmin Haji, già ar-gento mondiale juniores dei5000 la scorsa estate a Eugene,che dopo una gara attendisticanel plotone keniano, a 250 metridalla fine infila Korir. Fra le ju-nior, poco prima, neanche un er-rore finale di percorso aveva fer-mato la 17enne Letesenbet Gi-dey, capofila delle dominatricietiopi. Per il 2017 appuntamentoa Kampala in Uganda.

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JUNIORES. Donne (km 6): 1. Gidey (Eti) 19’48”. Squadre: 1. Eti 11; 2. Ken 33; 3. Bahrain 52. Uomini (km 8): 1. Haji 23’42; 20. CRIPPA 24’52”; 33. CHIAPPINELLI 25’44”; 46. ETTADY 26’07”; 77. GIACOBAZZI 26’59”; 82- BOUIH 27’15”; 92. COLOMBINI 27’29”. Squadre: 1. Ken 19; 2. Eti 33; 3. Eritrea 52; 8. Italia 176. SENIORES. Donne (8): 1. Tirop (Ken) 26’01”; 2. Teferi (Eti) 26’06”; 3. Gudeta (Eti) 26’11”. Squadre: 1. Eti 17; 2. Ken 19; 3. Uganda 101. Uomini (12): 1. Kamwo-ror (Ken) 34’52”; 2. Muchiri (Ken) 35’00”; 3. Edris (Eti) 35’06”; 4. Ge-brhiwet (Eti) 35’15”; 5. Barsoton (Ken) 35’24”; 6. Tola (Eti) 35’33”; 7. Tsegay (Eti) 35’47”; 8. Kibet (Uga) 35’53”. Squadre: 1. Eti 20; 2. Ken 20; 3. Bahrain 54.

Il ghiacciodiventa calienteFernandez showStorica prima della Spagna

1Impresa dell’uomo dei quadrupli273.90 di punteggio per battere

il fenomeno nipponico Hanyu,con cui condivide l’allenatore:

«Un sogno. Dopo tanto lavoro»

Javier Fernandez, 23 anni, durante il libero di ieri, è stato campione europeo negli ultimi tre anni REUTERS

LA GUIDA

L’oro donne è russo: Elizaveta Tuktamysheva, dopo il corto con quel triplo axel da annali, non sciupa l’occasione. Il libero, su musiche orientaleggianti, è un concentrato di cose belle. Per lei, che un anno fa pareva persa, è l’ottavo successo stagionale in dieci gare. E per il 74enne coach Alexei Mishin, camicia a scacchi colorati, il quarto titolo iridato dopo i tre conquistati con Evgeny Plushenko. La Russia torna in vetta dopo il trionfo di Irina Slutskaya a Mosca 2005. L’argento va alla 17enne giapponese Satoko Miyahara, il bronzo alla 16enne russa Elena Radionova. Roberta Rodeghiero scivola dal 17° al 20° posto, Giada Russo resta al 24°.

Uomini. Finale: 1. (2.2.) Fernandez (Spa) 273.90; 2. (1.3.) Hanyu (Giap) 271.08; 3. (3.1.) Ten (Kaz) 267.72; 4. (6.5.) Brown (Usa) 84.32; 5. (9.4.) Nguyen (Can) 242.59; 6. (8.7.) Ge (Uzb) 234.89; 7. (16.6.) Kovtun (Rus) 230.70; 8. (11.8) Rippon (Usa) 229.71; 9. (7.11.) Amodio (Fra) 229.26; 10. (5.13) Han Yan (Cina) 229.15; 25. Righini 63.05.Donne. Finale: 1. (1.1.) Tuktamysheva (Rus) 210.36; 2. (3.4.) Miyahara (Giap) 193.60; 3. (2.6.) Radionova (Rus) 191.47; 4. (8.2.) Gold (Usa) 188.96; 5. (11.3.) Wagner (Usa) 181.01; 6. (5.5.) Hongo (Giap) 184.58; 7. (4.8.) Murakami (Giap) 179.66; 8. (7.7.) Edmunds (Usa) 177.83; 9. (6.11.) Zijun Li (Cina) 165.22; 10. (12.10.) Meite (Fra) 162.75; 20. (17.21.) Rodeghiero 134.74; 24. (24.24.) Russo 120.11.Medagliere: 1. Canada, Russia 1 oro e 1 bronzo; 3. Francia, Spagna 1 oro; 5. Giappone 2 argenti; 6. Cina 1 argento e 1 bronzo; 7. Stati Uniti 1 argento; 8. Kazakistan 1 bronzo.Oggi (orario italiano) - Ore 8: Gala (Cappellini-Lanotte). In tv: diff. RaiSport 1, ore 13; diretta Eurosport, ore 8.

Tuktamyshevacompleta l’opera: oroOggi gala di chiusura

Andrea BuongiovanniINVIATO A SHANGHAI (CINA)

V amos, Javier! Uno spa-gnolo in cima al mondo.Inaudito, senza prece-

denti. Javi Fernandez, 23ennedi Madrid, in chiusura della ras-segna iridata n. 106, regala alproprio Paese un oro che profu-ma di storia. Sia chiaro, il ragaz-zo non arriva così in alto dalnulla: nel curriculum vantavagià due bronzi mondiali, a Lon-don 2013 e a Saitama 2014 e gliultimi tre trionfi europei conse-cutivi, come non accadeva dal1987-1989 col sovietico Alexan-der Fadeev. Ma l’impresa con unpunteggio di 273.90 ha lo stessodel clamoroso. Il campioneolimpico e iridato uscente, ilgiapponese Yuzuru Hanyu(271.08) deve accontentarsidell’argento, il bronzo va al ka-zako Denis Ten (267.72), secon-do due stagioni fa e qui vincito-re del libero. Il tutto di fronte aun Oriental Sports Center in-candescente ed esaurito da ol-tre 14.000 spettatori.

FENOMENO Il miracolo di Fer-nandez è il miracolo di BrianOrser. Il canadese argento a cin-que cerchi a Sarajevo 1984 e aCalgary 1988, dopo aver guida-to l’immensa sudcoreana Yu-NaKim, oggi allena lo spagnolo, al-lena Hanyu e, splendido quinto,pure il connazionale NamNguyen, coi suoi sedici annil’uomo più giovane di tutta lamanifestazione. Il luogo del de-stino si chiama Cricket, Skatingand Curling Club e ha sede a To-ronto: è la società presso la qua-le lavora la squadra dei sogni. E’lì che Fernandez, dopo una pa-rentesi con il russo Nikolai Mo-

rozov, si è trasferito nella pri-mavera 2011. E’ lì che il suosconfinato talento è definitiva-mente sbocciato. Javier, oltre atanto altro, è l’uomo dei qua-drupli. Nel suo esuberante«Barbiere di Siviglia» ne propo-ne tre (più sette tripli) e, cadutosul primo salchow, gliene rie-scono due. A precederlo nella«tripletta», riuscitagli la prima volta alla finale di Grand Prix diQuebec City 2011, solo lo statu-nitense Tim Goebel (1999) e ilfrancese Brian Joubert (2006).

LA SFIDA Javier, secondo dopoil corto con un ritardo su Hanyudi 2.46 punti, sfrutta al megliola serata imperfetta dell’amiconipponico sulle note del Fanta-sma dell’opera (il quadruplosalchow è solo doppio, sul toe-

loop cade) e si spinge là dove inSpagna forse nemmeno imma-ginavano si sarebbe spinto: ilPaese, nella disciplina, non haalcuna tradizione. Benché aiGiochi di Sochi 2014 proprio alui avesse affidato il ruolo diportabandiera e la prossimastagione, per il secondo conse-cutivo – è notizia di ieri – orga-nizzerà a Barcellona la finale diGrand Prix. «Non riesco a cre-dere a quel che ho realizzato –dice il fidanzato della giappo-nese Miki Ando, ex campiones-sa del mondo – ho lavorato tan-to per arrivare sin qui, ma misembra un sogno. Yuzuru ed iosiamo compagni di squadra, ciaiutiamo, tra noi c’è però unasana rivalità ed essere riuscito aprecederlo in un’occasione cosìè un onore enorme».

LO SCONFITTO Hanyu, un baci-no largo come quello di unazanzara, non ha avuto una sta-gione facile, con una buonaparte trascorsa a casa, in Giap-pone, con Orser ad allenarlo viae-mail... Prima un infortunio al-la schiena, con la rinuncia alFinlandia Trophy, prevista garad’esordio. Poi, in novembre, loscontro col cinese Han Yan nelriscaldamento del corto dellaCup of China, proprio sulla pi-sta iridata. Quindi, pur domina-ta la finale del Grand Prix (inSpagna, appunto...) e stravintoi campionati nazionali, un in-tervento in artroscopia per ri-muovere una rara cisti alle vieurinarie e uno stop di cinquesettimane. Al ritorno un guaio auna caviglia. Insomma: non po-teva essere al massimo. E Fer-nandez ne ha approfittato. Inpatria diventando, per qualcheora, popolare come un giocato-re del Barça o del Real Madrid.

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Lo stupore di Javier Fernandez

BOXERWorld Series a Milano

Mangiacapre guida l’en-plein italiano con l’Argentina1Alcatraz ancora esaurito: il casertano domina Sanchez e spiana la stradaal 5-0 che vale il terzo posto dei Thunder

Riccardo Crivelli

I l sabato dell’Alcatraz è ilgiorno delle grandi star. Dal-la musica alla boxe, il passo è

breve, in un altro appuntamentodelle Wsb che riempie il tempiomeneghino delle note fashion:perciò non può che essere Vin-cenzo Mangiacapre, il capitanodei Thunder e bronzo olimpicodei welter, a portare in dote al-l’Italia il terzo punto della vitto-

ria contro i Condor argentini.

FESTIVAL Un incrocio sulla cartasemplice, perché i sudamericanisono ultimi nel gruppo B con unasola vittoria e invece i nostri, conil successo, tornano al terzo po-sto davanti agli Usa Knockout,sempre in cerca di un posto al so-le per i playoff. Eppure lo spetta-colo non manca, e in fondo insie-me ai tre punti era questo che sichiedeva ai ragazzi di Damiani eBergamasco, anche perché i

Condor saranno un po’ spennac-chiati ma da tradizione dei gau-chos con i guantoni, non molla-no un centimetro. Mangiacapreè brillante per quattro round,scattante con il marchio di fab-brica del montante e rapido aportare colpi in serie quando rie-sce ad inquadrare il bersaglio delcoraggioso Sanchez. Certo, a Murzyv non si può chiedere di ri-nunciare a qualche guasconatadi troppo, e quindi gli si devonoperdonare i 30 secondi a metàdel 5° round in cui, a guardia ab-bassata, subisce un destro e ri-mane in balia di un paio di sven-tole successive, prima di ricom-porsi. Prima di lui, festival irlan-dese con i due punti ottenuti da

Barnes, piuttosto opaco, e daConlan, invece assai pimpante con la sua boxe varia e sempre inspinta offensiva. Il cappotto ècompletato dai successi del me-dio Munno e del massimo Tur-chi, figli d’arte cui è affidato ildifficile compito di rinnovare undecennio azzurro sempre al top.Che la forza sia con loro.

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ITALIA THUNDER-ARGENTINA CONDORS 5-0. Kg 49: BARNES (Irl) b. L. Zarate 3-0 (50 45, 50-45, 50-45); 56: CONLAN (Irl) b. Perrin 3-0 (50-45, 50-45. 50-45); 64: MANGIACAPRE b. Sanchez 3-0 (50-45, 50-45, 50-45); 75: MUNNO b. C. Zarate 3-0 (50-45, 49-46, 49-46); 91: TURCHI b. Alcapan 3-0 (50-45, 50-44, 50-45)Un diretto destro di Vincenzo Mangiacapre, 26 anni, colpisce Sanchez BOZZANI

GhiaccioRSi chiudono i Mondiali di figura

RIl giapponese 2°a 271.08 dopo un anno travagliato

RSono entrambi allievi del tecnicocanadese Orser

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Come sta il ginocchio?Serena ballasui dubbi1Sette giorni dopo il forfeit, rientroda dominatrice contro Niculescu

Giuseppe Nigro

E rano bastate le movenzeaggressive e felpate delsuo balletto apparse sul

sito di Vogue a far capire che ilginocchio destro di Serena Wil-liams infortunato una settima-na fa a Indian Wells ora sta be-nissimo. La numero uno almondo lo ha confermato suicampi di casa, a un’ora e mezzodi macchina dalla sua Palm Be-ach Gardens: la difesa del tor-neo di Miami, vinto sette voltein carriera, è cominciata do-mando senza esitazioni fisichein un’ora e 21 minuti 6-3 6-1 la27enne romena Monica Nicu-lescu, numero 70 al mondo,battuta con molto più pathoscon un doppio 7-5 due settima-ne fa proprio nel commossomatch in cui tornava a IndianWells dopo 14 anni di assenza.Una settimana dopo nel tabel-lone californiano era arrivato ilforfeit prima della semifinalecon l’altra romena Simona Ha-lep, poi vincitrice del torneo,per un infortunio al ginocchiodestro. Ma la numero uno ha

detto che sarebbero bastati unpaio di giorni di riposo, e così èstato, anche se la pioggia di ve-nerdì aveva rinviato il rientro sul cemento di Key Biscayne.Tra l’altro, Serena deve ancoradecidere se partecipare alla sfi-da di Fed Cup del 18-19 aprile aBrindisi contro l’Italia per lapermanenza in Serie A.

ORA CICI Combattuto il primoset fino al break sul 5-3 soprat-tutto per i meriti della romena,il secondo set è filato sul vellu-to col momento simbolo sul3-1: nonostante quattro rispo-ste sbagliate, Serena è semprerimasta in controllo grazie allesue giocate, chiudendo il gio-co, il set e il match, infastiditapiù dal vento che da difficoltàtecniche. E men che meno fisi-che, come esibito poche oreprima danzando a ritmo di ten-nis sulle note di «7/11» diBeyonce, filmato con una Go-Pro fissata sulla racchetta e po-stata sul sito di Vogue dopol’annuncio del servizio di co-pertina a lei dedicato sul nume-ro di aprile del magazine gla-mour americano. «Adoro gio-care qui, è casa mia, bello esse-re qua», ha commentatoSerena il successo di ieri senzagrossi slanci dialettici, attesa oggi al terzo turno del torneoin Florida dallo scontro genera-zionale con CiCi Bellis. La quin-dicenne statunitense rivelatasial mondo l’anno scorso agli UsOpen, dove è stata la più giova-ne vincitrice di una partita dal1986, ci arriva dopo aver battu-to 6-2 6-1 proprio la kazaka Za-rina Diyas che allora la eliminòal secondo turno a FlushingMeadows. Sempre in ottica FedCup, ieri Sloane Stephens havinto 6-2 6-2 lo scontro stelle estrisce con la 20enne MadisonKeys. Per Flavia Pennetta si de-linea invece per oggi una sfidaal terzo turno con la bielorussaVictoria Azarenka, che ha sor-preso 6-1 6-1 la serba Jankovic.

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� Le quasi sette ore di match tra il brasiliano Joao Souza e l’argentino Leonardo Mayer, che ha lasciato il campo per andare in ospedale, hanno colmato il vaso: stop agli interminabili quinti set in Coppa Davis, si passa al tie-break. «L’idea è di introdurlo il prossimo anno», ha detto al quotidiano La Nacion il presidente della federazione internazionale Francesco Ricci Bitti. Ad approvare il cambio dovrà essere l’assemblea generale della Itf che si riunirà a settembre in Cile.

L’IDEADall’anno prossimosi pensa al tie-break al 5° set di Davis

LA GUIDA

Eliminati Fabio Fognini e Simone Bolelli, le sole soddisfazioni di ieri arrivano nel tabellone femminile, dove Sara Errani segue Giorgi e Pennetta al terzo turno con il 6-1 7-6(5) sulla russa Anastasia Pavlyuchenkova alla ripresa del match sospeso venerdì sul 4-1 nel 2° set: trova ora la spagnola Muguruza. Perso il 1° set al tie-break, Fognini è crollato 6-1 nel 2° in un’ora e 18’ con l’americano Sock. Bolelli ha ceduto 7-5 3-6 6-4 in due ore e 11’ al serbo Trojcki. A Miami (Usa, 5.381.235 $, cem.). Uomini, 2° turno: Ferrer (Spa) b. Delbonis (Arg) 6-1 6-1, Falla (Col) b. Karlovic (Cro) 6-4 6-2, Monfils (Fra) b.Krajinovic (Ser) 3-6 6-2 7-6(4), Isner (Usa) b. Rublev (Rus) 6-3 6-4, Trojcki (Ser) b. BOLELLI 7-5 3-6 6-4, Tsonga (Fra) b. Smyczek (Usa) 6-4 3-6 6-3, Sock (Usa) b. FOGNINI 7-6(4) 6-1,

Monaco (Arg) b. Gulbis (Let) 6-2 6-4, , Simon (Fra) b. Kukushkin (Kaz) 6-3 6-7(5) 6-0, Rosol (R.Cec) b. Zverev (Ger) 7-6(0) 6-3, Nishikori (Giap) b. Youzhny (Rus) 6-2 6-1; Nadal (Spa) b. Almagro (Spa) 6-4 6-2, Wawrinka (Svi) b.Berlocq (Arg) 6-7(9) 7-5 6-2.Donne, 3° turno: Williams (Usa) b. Niculescu (Romania) 6-3 6-1, Gavrilova (Rus) b. Nara (Giap) 6-0 7-6(5), Petkovic (Ger) b. Mladenovic (Fra) 6-0 6-2, Wozniacki (Dan) b. Kanepi (Est) 4-6 6-1 6-3, Suarez (Spa) b. Cornet (Fra) 6-0 6-4, Makarova (Rus) b. Svitolina (Ucr) 6-0 6-4. 2° turno: Kerber (Ger) b. Watson (Gb) 7-5 3-6 6-4, Maria (Ger) b. Bouchard (Can) 6-0 7-6(4), ERRANI b. Pavlyuchenkova (Russia) 6-1 7-6(5);Ivanovic (Ser) b. Falconi (Usa) 7-5 6-7 (4) 6-3, Azarenka (Bie) b. Jankovic (Ser) 6-1 6-1.

Errani va avanti, fuori Fognini e Bolelli

� 1 Serena Williams, 33 anni, tornata in campo ieri dopo il forfeit per l’infortunio al ginocchio a Indian Wells AFP � 2 Sara Errani, 27, ha battuto Pavlyuchenkova EPA � 3 Simone Bolelli, 29, fuori con Trojcki EPA

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1 RUGBY: PRO 12

Rincorse inutiliTreviso e Zebresempre più sole1I veneti fanno fuggire i Dragons, bianconeri mai in gara dagli Ospreys Restano ultimi

Spironello-Pia

D ragons corsari con bo-nus a Monigo ma i tre-vigiani — con il c.t. iri-

dato Eddie Jones a bordo-campo dopo il primo periododi stage in Ghirada — rim-piangono una gara giocatanella metà campo avversariarestando però 47’ senza se-gnare. Quattro mete, due diqueste con volate coast to co-ast sul finire dei due tempi.Un primo tempo in cui Trevi-so vantava un altissimo mi-nutaggio nella metà campoavversaria ma lo chiudevasotto 17-0. Il calcio di Prydiea inizio ripresa dava il 20-0che sembrava chiudere il ma-tch, ma il Benetton con Gorirecuperava 17 punti con lemete di Bacchin e la tecnicaottenuta dalla mischia. Masul più bello un ribaltamentocon Tovey fruttava la marca-tura di Prydie che poco dopootteneva la quarta meta.

SOLO OSPREYS Si può diresia durata 7’ la sfida di Swan-sea tra Ospreys e Zebre.Quanto è bastato ai gallesiper andare sul 14-0 con lameta di Baker sull’errore infase di disimpegno al piededella franchigia e con la faci-le marcatura di Matavesi su-gli sviluppi di una mischia ai5 metri. Su questo vantaggiogli Ospreys hanno costruitola partita controllando conuna solida difesa le sfuriatedelle Zebre. Saranno 7 le me-te gallesi; l’intercetto di To-niolatti e la marcatura diChillon hanno reso menoampio il divario.

TREVISO – DRAGONS 17-32

MARCATORI: p.t. 19’ m. Evans tr. Prydie, 33’ c.p. Prydie, 40’ m. Amos tr. Prydie; s.t. 3’ c.p. Prydie, 7’ m. Bacchin tr. Hayward, 15’ m. tecnica Treviso tr. Hayward, 26’ c.p. Hayward, 31’ m. Prydie, 39’ m. Prydie tr. Prydie.TREVISO: Hayward; Ragusi, Cam-

pagnaro (5’ s.t. Pratichetti), Bacchin, Nitoglia; Christie, Lucchese (1’ s.t. Gori); Luamanu, Minto, Barbini (35’ p.t. Budd); Van Zyl (37’ s.t. Swanepoel), Pavanello (6’ s.t. Fuser); Harden, Giazzon (8’ s.t. Anae), Zanusso (20’ s.t. Acosta). All. Casellato.DRAGONS: Tovey (27’ s.t. Meyer); Prydie, Leach (12’ s.t. Morgan), Dixon, Amos; D. Jones, Evans; Crosswell (25’ s.t. Griffiths), Benjamin, J. Thomas; Hill (25’ s.t. Faletau), Coombs; Harris (40’ s.t. Buckley), Rhys Thomas (27’ s.t. Gustafson), Price (22’ s.t. Way).ARBITRO: Davies (Galles)NOTE: p.t. 0-17, spett. 3413. Calci: Hayward 3/3 (7 p.); Prydie 5/7 (12).

OSPREYS-ZEBRE 53-22

MARCATORI: p.t. 2’ m. Baker tr. Davies, 7’ m. Matavesi tr. Davies, 10’ c.p. Garcia, 16’ e 22’ c.p. Davies, 35’ m. Baldwin tr. Davies, 40’ m. Berryman; s.t. 11’ m. Baker tr. Davies, 23’ m. Webb tr. Davies, 28’ m. Toniolatti tr. Mi. Bergamasco, 31’ m. tecnica tr. Biggar, 34’ m. Dirksen, 38’ m. Chillon tr. Mi. Bergamasco.OSPREYS: Evans; Grabham, Spratt, Matavesi (18’ s.t. John), Dirksen; Davies (27’ s.t. Biggar), Habberfield (14’ s.t. Webb); Baker, Tipuric (20’ s.t. Lydiate), King; Ardron, Peers (27’ s.t. Jones); Jarvis (10’ s.t. Arhip), Baldwin (20’ s.t. Otten), Bevington (1’ s.t. Smith). All. Tandy.ZEBRE: Palazzani; Berryman (2’ s.t. Visentin), Mi. Bergamasco, Garcia (22’ s.t. Pratichetti), Toniolatti; Orquera (22’ s.t. Chillon), Leonard; Vunisa (16’ s.t. J. Sarto), Cristiano, Bernabò; Bortolami (18’ s.t. Mahu), Geldenhuys; Redolfini (16’ s.t. Romano), Fabiani (18’ s.t. Mani-ci), De Marchi (27’ s.t. Leibson). All. Jimenez.ARBITRO: Clancy (Irlanda).NOTE p.t. 27-8, spett. 6545. Gialli: s.t. 31’ Visentin. Calci: Davies 7/8 (16 p.), Biggar 1/2 (2); Garcia 1/1 (3), Orquera 0/1, Mi. Bergamasco 2/2 (4). Altre: Leinster-Glasgow 34-34; Ulster-Cardiff 36-17; Scarlets-Edimburgo 15-26; Munster-Connacht 42-20. Classifica: Glasgow 60; Ulster, Munster 58; Ospreys 56; Leinster 52; Connacht, Edimburgo 43; Scarlets 40; Dragons 32; Cardiff 30; Treviso 18; Zebre 14.

Nitoglia placcato da Prydie BREGANI

TennisRA Miami

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39DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

1BAGNO TRAGICO (si.g.) Un 24enne velocista canadese, Daundre Barnaby, è annegato a St. Kitts e Nevis, dove si stava allenando. Entrato in mare per un bagno, è stato trascinato al largo dalla corrente. Di origini giamaicane, 45”47 di pb nei 400 (2013), aveva partecipato a Londra 2012TUTTENOTIZIE

ARCO � GRAND PRIX (gu.l.g.) L’Italia chiude il Grand Prix di Maratona (Gre) sbancando il podio olimpico.Nelle finali individuali Claudia Mandia si impone su Sara Violi 7-1. Terzo posto per Guendalina Sartori che supera Elena Tonetta 6-2. È secondo Pasqualucci superato allo spareggio da Ivashko (Ucr): 7-10. Bronzo per Morello che ha la meglio su Max Mandia per 7-3.

ATLETICA� DIBABA MAMMA (si.g.) Tirunesh Dibaba, 29 anni, la più vincente delle tre sorelle etiopi, è diventata mamma del piccolo Natan Seleshi ad Atlanta (Usa), al Northside Hospital.� MARCIA TRICOLORE (si.g.) Oggi a Cassino (Fr) si assegnano i titoli italiani dei 20 km di marcia su strada. Tra i favoriti Tontodonati e Stano tra gli uomini, Trapletti e Curiazzi tra le donne.� PISTA MONDO (si.g.) Due mpm ‘15 venerdì ad Austin (Usa) nelle Texas Relays, 10”02 (-0.1) in batteria nei 100 di Trayvon Bromell e 48”44 di Michael Stigler nei 400 hs. A Buenos Aires (Arg) primo più 80 stagionale nel martello del polacco Fajdek (80.13).� BELLUNO-FELTRE(d.m.) Oggi la 30 km Belluno-Feltre (ore 9.30). Al via il marocchino Lahcen Mokraji, i keniani Daniel Kipkirui Ngeno e Julius Kipngetich Rono , Said Boudalia e Giorgio Calcaterra. Fra le donne in gara la marocchina Hanane Janat.� UNESCO MARATHON (m.m.) Oggi (ore 9.30) la 3a Unesco Cities Marathon da Cividale del Friuli, passaggio a Palmanova e arrivo ad Aquileia, circa 1500 iscritti (570 nella 42 km) in un percorso che unisce due città patrimonio dell’Unesco.

BASEBALLSORPRESA AL PRIMO TURNOPADOVA PASSA A BOLOGNA (m.c.) Un grande slam di Massimiliano Sartori regala al Padova una sorprendente vittoria sul campo del Bologna campione d’Italia nella gara d’apertura. 1° turno, gara-1: Bologna-Padova 4-6 (v. Quevedo, p. Fleming; hr Sartori 4p. al 5°), Parma-Godo 4-3 (10°, hr Sanchez 1p al 4°), a Roma: Nettuno2-San Marino 1-4, Rimini-Città di Nettuno 5-2.

BOXETRICOLORE SUPERWELTERDELLA ROSA BATTE DI FIORE(g.l.g.) Il Tricolore dei superwelter è andato a Della Rosa dopo un incontro bello all’inizio poi caotico nelle ultime riprese con il romano che aveva problemi alla mano destra, a partire dalla quarta ripresa non riusciva ad affondare i colpi e aveva anche una lieve ferita al sopracciglio sinistro nelle ultime tre riprese. Il successo è comunque meritato. Risultati – Welter: Geografo (1-0-0) b. Marongiu (0-3-0) p 4. Superwelter: Diego Di Luisa (2-0) b. Feher (Ung 3-4) k.o. 1. Leggeri femminili: Monica Gentili (4-2) b. Bogucanin (Tur 2-3) p 6. Superpiuma: Boschiero (36 (18 ko)-3-1-) b. Fiko (11-10 kot 1 t. Massimi leggeri: Sinacore (10-0-0) b. Oleg Fedotov (Let 19-20) p 8. Superwelter (campionato italiano): Della Rosa (35-2) b. Di Fiore (17-120-3) p. 10. Arbitro: Poggi. Giudici: Cardullo 97-93, Paolucci 96-94, Massimi 93-97.

CANOTTAGGIO� SECONDA TRIO Seconda giornata di finali per la TRio 2016, che ha visto impegnati a Piediluco gli atleti di interesse nazionale nelle barche lunghe, quattro di coppia e otto. Nel quattro di coppia femminile, vittoria per l’armo pesante di Gobbi, Schiavone, Bertolasi e Magnaghi, con il secondo posto per l’equipaggio leggero di Pollini, Sancassani, Sala e Masserano. Nel quattro di coppia maschile Agamennoni, Battisti, Fossi e Cardaioli battono il quadruplo leggero di Luini, Miani, Micheletti e Ruta. L’otto va a Ferrarese, Abbagnale, Abagnale, Di Costanzo, Lodo, Montrone, Vicino, Castaldo, tim. Riva.

EQUITAZIONEELEZIONI FISE: CISI SI RITIRA Restano in quattro in corsa per l’elezione del presidente Fise (domani a Roma): Amos Cisi ha ritirato la propria candidatura. Restano dunque in corsa Massimo Arcioni, Marco Di Paola, Alessandro Galeazzi e Vittorio Orlandi.

GOLF� MANASSERO SCENDE Dopo il terzo giro del Trophée Hassan II, torneo dell’European Tour in corso ad Agadir, in Marocco (par 72), Matteo Manassero è sceso dal 33° al 42° posto con -1 (72 71 72). Al comando con -7 il francese Wattel e gli scozzesi McArthur e Ramsay; inseguono a -6 Grillo (Arg), Kjeldsen (Dan), gli inglesi Horsey e Bland, i sudafricani Van Zyl e Coetze e l’irlandese Phelan. Oggi ultimo giro dalle 15 su Sky Sport Plus.

HOCKEY PISTA � PER FORTE (m.nan) Sarà Jorge Valverde il tecnico dell’Alimac Forte dei Marmi fino alla fine della stagione. L’allenatore spagnolo, ex giocatore del Forte negli anni ‘80, prende il posto dell’esonerato Roberto Crudeli.

HOCKEY PRATO� AMSICORA K.O. (g.l.g.) Nella 2a di ritorno, la capolista Amsicora perde in casa contro la penultima e neopromossa San Vito ed è agganciata dal Bra in vetta: Amsicora-San Vito 0-1; Monfalcone-Bra 0-3; Bonomi-Tevere EUR 0-0; De Sisti Roma-Cus Cagliari 1-0, Suelli-Ferrini 1-2. Classifica: Amsicora, Bra 26; Bonomi 19; De Sisti Roma 18; Ferrini, HC Suelli 17; Tevere Eur 15; Monfalcone 10; San Vito 7; Cus Cagliari 0.

JUDO� EUROPEAN CUP JUNIOR (e.d.d.) Brilla il primo posto di Giovanni Esposito nei 66 kg dell’European Cup Junior a Lignano Sabbiadoro, torneo con 416 atleti da 25 nazioni.

PALLAMANO� BOLZANO E FASANO OK (an.gal.) dopo la 4a giornata dei playoff, Bolzano e Fasano hanno conquistato la semifinale con 2 giornate di anticipo. Girone A: Trieste-Cassano Magnago 31-23; Bolzano-Pressano 33-21. Classifica: Bolzano 21; Trieste 9; Cassano Magnago, Pressano 6. Gir. B: Ambra-Estense 25-27; Romagna-Carpi 22-21. Cl.: Romagna 18; Carpi 15; Estense 6; Ambra 3. Gir. C: Fasano-Albatro 29-13; Fondi-Ancona 26-22 (g. il 25/3). Cl.: Fasano 16; Albatro 12; Fondi 9; Dorica 3.

RUGBY� ROVIGO IN TESTA (i.m.) Nel 15° turno di Eccellenza Rovigo fa il bonus mete a differenza del Calvisano e vola da solo in testa. Oggi alle 15 (dir. RaiSport 1) spareggio per l’ultimo posto play-off Fiamme Oro-San Donà. Risultati: Rovigo-Viadana 32-22, Calvisano-Petrarca 16-6, Mogliano-L’Aquila 53-8, Prato-Lazio 7-52. Classifica: Rovigo 61; Calvisano 60; Mogliano 58; San Donà 39; Fiamme Oro, Viadana 37; Petrarca 33; Lazio 27; L’Aquila 5; Prato 0.� UNDER 18 CON LA GEORGIA (i.m.) L’Italia under 18 martedì in semifinale all’Europeo in Francia sfiderà la Georgia che ha battuto l’Irlanda ai calci (3-1) dopo l’8-8 dei tempi regolamentari. Altri quarti: Inghilterra-Portogallo 85-5, Francia-Scozia 22-10.� RECORD (i.m.) A Wembley, prestato per un giorno dal calcio, nuovo record mondiale di spettatori per un match di club: 84.068 in Saracens-Halequins 42-14 di Premiership inglese; a Marsiglia, in 64.819 per Tolone-Tolosa 24-34, record per il Velodrome.

SCHERMA� SCIABOLA DI COPPA Un solo eliminato tra gli azzurri nella fase di qualificazione di Coppa del Mondo di sciabola a Seul. Alle già ammesse Gregorio e Vecchi si sono aggiunte Sinigaglia, Petraglia, Bianco, Lucchino e Gulotta. Nella prova maschile. a Montano, Berrè e Samele si sono aggiunti Repetti, Curatoli, Murolo, Nuccio, Marino, Giani e Miracco.

TIRO A VOLO� SKEET Nella seconda prova di Coppa del Mondo di skeet a Al-Ain (Eau), dopo il trionfo al femminile, azzurri fuori dalla semifinale. Vittoria al francese Terras. Skeet: 1. Terras (Fra) 122/125 (+10) – 16/16 – 15/16; 2. Hansen (Dan) 124 – 16 – 13; 3. Chasikos (Cip) 122 (+10) – 15 – 15; 19. Cassandro 120; 28. Tazza 119; 53. Falco 117.

Fabrizio NapoliNAPOLI

D ifese allo stremo, tan-ti errori, mani addos-so, ma grande corret-

tezza. La finale d’andata diEuro Cup tra Posillipo e Ac-quachiara si risolve in underby che riempie all’inve-rosimile la Scandone (pre-sente anche il c.t. Campa-gna), addobbata come aitempi dei trionfi rossoverdi,e regala un finale spettaco-lare oltre che un risultatoche lascia tutto aperto per ilritorno dell’11 aprile. Posil-lipo più in partita nella pri-ma parte, ma Caprani tiene

in gara l’Acquachiara, che nelfinale rimonta e sorpassa. DiPerez, a 1’26’’, l’ultimo vantag-gio: Klikovac agguanta il pari in superiorità a 2” dalla fine.

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POSILLIPO-ACQUACHIARA 6-6(1-0, 1-1, 1-3, 3-2)

Posillipo: Negri, Dolce, Foglio, Klikovac 2, Radovic 1, Renzuto 1, Gallo, E.Russo, Bertoli 2, Mandoli, Saccoia. N.e. Bri-ganti, Caruso. All. Occhiello. Carpisa Yamamay Acquachiara: Caprani, Perez 2, Rossi, Paskvalin 1, Scotti Galletta, Petkovic 2 (1 rig.), Lanzoni 1, Marziali, S.Luongo, Valentino, Astarita, M.Gitto. All. De Crescenzo. Arbitri: Franulovic (Cro) e Galindo (Spa). Note: sup. num. Posillipo 9 (2 gol), Acqua-chiara 11 (1). Usc. 3 f. Bertoli 28’14’’, Lanzoni 31’31’’. Caprani para un rigore di Radovic al 16’49’’. Spett. 4.000.

Amaurys Perez (Acquachiara), 39 anni, argento olimpico LAPRESSE

� (s.f.) Agli Assoluti di Tarvisio-Sella Nevea (Udine) discesa maschile (senza Innerhofer) con i primi 13 racchiusi in un secondo. È Matteo Marsaglia a conquistare il suo secondo titolo italiano nella specialità, in volata su Klotz; bronzo per Heel, lo scorso anno oro ex aequo con Fill (ieri ottavo) mentre Paris ha chiuso quinto dietro a Varettoni. Nel gigante femminile primo, netto successo tricolore nella specialità per Nadia Fanchini, al terzo podio in tre gare nell’edizione di quest’anno dopo l’oro in superG e l’argento in discesa, davanti a Irene Curtoni e a Marta Bassino, campionessa uscente; fuori Federica Brignone. Oggi sipario con superG e combinata uomini e slalom donne.Discesa uomini: 1. Marsaglia, 1’05”86; 2. Klotz a 4/100; 3. Heel a 27/100; 4. Varettoni a 39/100; 5. Paris a 40/100; 8. Fill a 67/100. Gigante donne: 1. N. Fanchini, 2’07”73; 2. I. Curtoni a 72/100; 3. Bassino a 96/100; 8. Marsaglia a 2”24; 10. E. Curtoni a 2”38; Brignone rit.

PALLANUOTO

Euro Cup, è pareggio in gara-1 Posillipo-Acquachiara per 4.000

SCI ALPINO

Assoluti: discesaa Marsaglia Paris solo quinto

Matteo Marsaglia, 29 anni EPA

� (i.b.) Grande spettacolo a Jesolo nell’VIII Trofeo Internazionale che ha visto lo strapotere delle americane che hanno occupato i primi quattro posti dell’All-Around davanti a Erika Fasana, leader azzurra. Pazzesco il 62,100 con cui l’iridata Simone Biles si è aggiudica l’ambito dragone jesolano davanti a oltre 3.500 appassionati: prima in tutti gli attrezzi ha ottenuto al volteggio e al corpo libero un incredibile 15.950. E’ andata a lei la prima sfida con l’olimpionica connazionale Gabrielle Douglas che al 4° posto (58,900) è stata preceduta anche da Key (59,500) e Raisman (59,100).«Per me è stato un ottimo inizio di stagione - ha detto la Biles - ma voglio sottolineare il 2° posto di Baile Key, la mia junior preferita». Gabrielle Douglas si associa per la Key: «Ma il grande acquisto per le Fierce Five è proprio Simon. Amo l’Italia e questo Trofeo». Fra le azzurre Erika Fasana che non è mai scesa sotto i 14 punti migliorando di due decimi la sua routine al corpo libero: «Al corpo libero ho aumentato la nota di

partenza, con l’aggiunta dello Tsukahara avvitato che a Dallas non avevo portato. Al volteggio ho fatto il mio esercizio, la parallela un po’ più imprecisa delsolito ma è andata bene. Trave: finalmente un punteggio sopra al 14». In chiave Europei Martina Rizzelli sostituirà l’infortunata Enus Mariani mentre Arianna Rocca è in preallarme per l’acciaccata Ferrari. Confermata invece Carlotta Ferlito, terza azzurra dopo Fasana (57,550) e Rizzelli (55,500) con 13,900 alla trave nonostante una caduta. Nella classifica per Nazioni gli Usa (241,300) precedono Italia (224.350) Canada (221.750), Francia (219.650) e Australia (171.100). Oggi le finali di specialità junior e senior. RITMICA Le Farfalle, alla prima uscita internazionale hanno vinto il Concorso generale della Coppa del Mondo di Lisbona. Nonostante il programma tecnico rinnovato (ai 5 nastri e a 6clavette e 2cerchi) rispetto al 2014, Pagnini, Stefanescu, Patriarca, Lodi, Maurelli e Centofanti hanno concluso una gara impeccabile, senza errori, in vista dei Mondiali di settembre a Stoccarda. Class: 1. Italia p. 34,650; 2. Israele 34,000; 3. Spagna 34,000.

GINNASTICA

A Jesolo Biles svetta sulla DouglasFasana si conferma regina azzurra:non è mai scesa sotto i 14 punti

Lo squadrone americano con 3 elementi della squadra olimpionica

A Novara (piscina Terdoppio, 50 m) si svolge il 21o trofeo Biancorosso organizzato dal Team Insubrika. A sorpresa Federica Pellegrini ha deciso di partecipare per un ultimo test prima delle selezioni mondiali di Riccione dal 14 aprile. Fede e’ iscritta nei 400 sl e 200 dorso, mentre FilippoMagnini e Gianluca Maglia nuoteranno nei 100 e 200 sl.Ai campionati open spagnoli (50 m) di Malaga, Marco Orsi ancora in evidenza col terzo crono mondiale del 2015 (21”96”). A Malaga (50 m). Uomini. 50 sl Orsi 21.96; Czerniak (Pol) 22.14; 100 ra Alvarez Caraballo 1:02.04; Puig Garrich 1:02.68; Pizzolla 1:02.76; 200 fa Quah (Sin) 1:56.85; Quintanilha (Por) 1:57.55; 200 do Turrini 2:00.29; Gonzalez de Oliveira 2:00.93; Tsmyh (Bie) 2:01.00; Donne. 50 sl Herasimenia (Bie) 24.98; Touretski (Sui) 25.52; 100 ra Vall Montero 1:07.62; Scarcella 1:08.21; De Ascentis 1:11.69; 200 fa Belmonte 2:05.86 (rec.camp); 200 do Costa Schmid 2:10.25; Panziera 2:10.83.A Copenaghen (Dan), 50 sl Govorov (Ucr) 22”10 (10o t. 2015).

NUOTO: A NOVARA

Pellegrini, test nei 400 sl e 200 dorso

Federica Pellegrini, 26 LAPRESSE

� (m.l.) Il Renon Tricolore non riesce a bissare in casa il successo di gara-1 in trasferta. Ieri gli altoatesini sono stati battuti 4-3 in gara-2 dall’Asiago che rimette in parità la serie di finale (al meglio delle 7). A Collalbo (Bz) i vicentini fanno valere il peso dell’attacco più forte del torneo: Layne Ulmer realizza la doppietta decisiva e vanno a segno anche Sean Bentivoglio e Anthony Nigro. Ipadroni di casa avanti 2-1 nel primo periodo con i gol di Simon Kostner (fratello minore di Carolina) ed Emanuel Scelfo subiscono il ritorno degli ospiti. Quindi è il portiere Marozzi a chiudere la gabbia dell’Asiago fino al pareggio in power play dell’ex Nhl Patrick Rissmiller. Un’illusione perchè Ulmer indossa i panni del match winner e chiude i conti. A pesare nelle file del Renon le assenze per squalifica di Luca Ansoldi e Markus Spinell.Gara-2: Renon-Asiago 3-4 (2-3, 0-0, 1-1). Marcatori: p.t. 6’00” Bentivoglio (A), 7’09” S. Kostner (R), 14’40” Scelfo (R), 16’05” Ulmer (A), 17’22” Nigro (A); t.t. 5’54” s.n. Rissmiller (R), 9’43” Ulmer (A). Serie 1-1.Gara 3: martedì ad Asiago (ore 20, diretta RaiSport 2).

HOCKEY GHIACCIO

Asiago super: espugna Renone rimette in parila serie finale

IN A-1

(si.cle.) Due gare del 18 aprile vengono anticipate per gli impegni di Champions. Ieri è toccato alla Pro Recco che ha dilagato, venerdì il Brescia ospiterà la Sport Management.

COMO-PRO RECCO 7-17(2-4, 1-5, 3-3, 1-5)

Como: Oliva, Fusi, Krizman, Susak, Busilacchi, Ferraris 1, Milakovic 3, Jelaca 3, Pozzi, Pellegatta, Gaffuri, Cesini, Garancini. All. Stritof. Pro Recco: Tempesti, D.Pijetlovic 2, Prlainovic 2 (1 rig.), Figlioli 1, Giorgetti, Felugo, Giacoppo 5, F. Di Fulvio 3, Figari 2, A.Fondelli 1, Aicardi, Gitto 1, Pastorino. All. Milanovic. Arbitri: Calabro e Pascucci. Note: sup. num. Como 6 (1 gol), Pro Recco 6 (2).

Class.: Pro Recco* 60; Brescia 55; Acquachiara 47; Sport M. 44; Savona 31; Posillipo 26; Can.Napoli 23; Como*, Lazio 19; Bogliasco 18; Roma Vis Nova 10; Florentia 4. (*una partita in più)� DONNE Si è chiusa la stagione regolare: Despar Messina-Bogliasco 14-7, Sis Roma-Padova 0-12, Firenze-Cosenza 10-11, Mediterranea Imperia-Prato 10-7 ,Orizzonte-Rapallo 10-8 (venerdì). Class.: Padova 49; Imperia, Messina 44; Bogliasco 27; Rapallo 25; Orizzonte 24; Prato 23; Cosenza 13; Roma* 7; Firenze* 4. (* in A-2).Playoff: Padova e Imperia alle semifinali; nei quarti (1, 18, ev. 19/4) Orizzonte-Messina e Rapallo-Bogliasco.

Recco batte Comoe va a +5 sul Brescia che gioca venerdì

40 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

UN MITO IN TV CONTENUTOPREMIUM

Mennea

IL VOLO DI PIETRO DA PALLAMOLLAA TOMMIE SMITH

OGGI E DOMANI SU RAI 1 LA FICTIONISPIRATA AL CAMPIONE PUGLIESE:

DA BARLETTA AL RECORD MESSICANO,DAL PRIMO AVVERSARIO AI TRIONFI.

LA MOGLIE: «RICORDAVA TUTTO»

VALERIO PICCIONI

S tasera Pietro Mennea correrà fra Sal-vatore Pallamolla e Tommie Smith. Adue anni e otto giorni dalla sua morte,l’olimpionico tornerà in prima seratasu Rai 1. L’itinerario della miniserie

Pietro Mennea - La freccia del Sud», parte e arrivaa Mosca, il giorno dell’oro, e attraversa a lungoFormia, la casa dei suoi allenamenti, i mille«compiti» in pista assegnati dal professor Vittori.Ma ci sono due luoghi che scatenano un’emozio-ne speciale: la più grande delle megalopoli e unpezzo di Sud italiano, quello che il professorFranco Mascolo, il suo primo allenatore (dopoche Pietro era stato «scoperto» a scuola dal suoinsegnante, Alberto Autorino), definisce l’«hu-mus senza il quale non ci sarebbe stato Mennea».Barletta, insomma. Dove tutto cominciò con quelprimo, all’inizio imbattibile avversario dal co-gnome curioso, fra il cortile di scuola e il velo-dromo che faceva le veci della pista.

IL MITO E IL VIAGGIO Barletta che a un certopunto diventa Città del Messico. Le sfide nottur-ne alle auto sono state sostituite dal bambino portafortuna che Mennea aveva conosciuto alloStadio Universitario. Il sogno è diventato realtà.Ma il tragitto è stato lunghissimo. «Ne parlavasempre di quella notte di Tommie Smith, il modoin cui l’aveva seguita, in trasferta per una gara,l’esserne rimasto affascinato, la domanda “chis-sà se un giorno…”, poi la cabala dell’11, gli annie i centesimi che dividono il record di TommieSmith dal suo». Chi racconta è Manuela OlivieriMennea, la moglie di Pietro, che ha collaborato eseguito l’impresa tv. Michele Riondino, l’attoretarantino che stasera e domani vedremo con ildito alzato e gli occhi sempre in cerca di un tra-guardo, è stato a lungo con lei per cercare di en-trare il più possibile dentro il personaggio e il suocarattere. Manuela, però, non ama la ribalta.Stasera lei non sarà davanti alla tv: è all’estero, invacanza. «Ma era tutto già prenotato, io l’ho giàvista», spiega con dolcezza. Forse un modo perproteggersi dall’emozione.

LA NOTTE PRIMA Si tratta di una fiction, non diuna biografia, meglio chiarirlo subito. Le «licen-ze» spettacolari sono svariate. Ma quella notte, il16 ottobre del 1968, Città del Messico, finale dei200 metri, unisce i due percorsi e si merita il ruo-lo di scena madre del racconto, così umano e cosìunico. Perché avvenne proprio così. Alla vigiliadelle gare di Termoli, 300 metri e 4 x 100, gliocchi di Mennea furono rapiti dalla tv, dove an-davano in scena la rimonta e l’arrivo a bracciaalzate di Smith. Poi sarebbe arrivato il guantonero sul podio per prendere a schiaffi il razzismoin mondovisione. Pietro aveva 16 anni. «Io nonsapevo niente della sua storia sportiva, l’ho co-nosciuto quando aveva già smesso di gareggiare.Ma a lui piaceva raccontare dell’atletica, attra-verso di me parlava anche con se stesso. Il ricor-do, però, non era mai fatto di nostalgia o di tri-stezza», dice ancora Manuela.

LA MITICA STAFFETTA Tommie Smith si mischiacon i suoi primi compagni di atletica. Da una par-te c’è il poster sul podio, che somiglia a un giura-mento. Dall’altra, una compagnia simile a unafilastrocca da tv dei ragazzi. «Pallamolla, Gam-batesa, Acquafredda, Mennea. Pietro mi raccon-tava sempre che quando lo speaker annunciavala formazione dell’Avis Barletta tutti morivanodal ridere per quei quattro cognomi. Non persedi vista i suoi compagni, li ha rivisti anche negliultimi anni». Come Tommie Smith, che un gior-no a Roma, alla Casa del Cinema di Villa Borghe-se, presentò proprio il libro che Pietro Menneaaveva intitolato al record del mondo strappato.

NUOVI SOGNI La Manuela della fiction non è na-turalmente la Manuela che Pietro Mennea sposòa Santa Prisca, nel cuore dell’Aventino, nel gior-no del suo quarantacinquesimo compleanno.Anche se certe volte la ricorda, anticipando l’in-contro agli anni dell’atletica e risucchiandolanell’agitata storia dell’Italia di allora. In fondodeve essere stata una prova pure quella, unadelle tante vissute in questi anni di dolore edi celebrazione. «Ogni giorno che passa misorprendo a scoprire l’affetto che circon-da Pietro, anche di persone che non loconoscevano da vicino, o lontane dalsuo ambiente. Sapete che dei musici-sti, che non l’hanno mai visto correre, si so-no ispirati a lui? Mi hanno scritto una lette-ra molto carina, quasi scusandosi…». Il brano si chiama «Il nuovo viaggio» di Mi-sta B & Gionathan. Ma ecco, non c’è statoin questo tempo il rischio di rimanereschiacciata dalla potenza del ricordo, daun’invasione pubblica quotidiana? I pro-getti della Fondazione, i libri, i film, le ga-re, le intitolazioni. «Porto avanti il sognodi Pietro, è stato lui a chiedermelo quan-do mi diceva “se non dovessi farcela”.Ma ho la mia vita. È stato un privilegiostare accanto a lui tutto questo tempo, seci fosse una possibilità su un miliardoche tornasse mi chiuderei in un buco adaspettarlo. Però bisogna andare avanti:me l’ha detto sempre, fino all’ultimo».

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Il record del mondo di Mennea, quel 19”72 sui 200 del 1979, è rimasto imbattuto per 17 anni. È ancora oggi record europeo

Una doppia serata:Riondino nei pannidel grande sprinter� «Pietro Mennea - La Freccia del Sud» andrà in onda su Rai 1 questa sera e domani alle 21.10. La regia è di Ricky Tognazziche ha scelto per interpretare l’italiano più veloce di sempre il tarantino Michele Riondino. Per diventare Mennea si è allenato tre ore al giorno per quasi tre mesi, rispettando una dieta ferrea. Il professor Carlo Vittori, altro personaggio chiave per il successo di Mennea, ha il volto di Luca Barbareschi, che con Casanova Multimedia è anche produttore di questa miniserie Rai.

Michele Riondino, 36 anni, interpreta Pietro Mennea nella miniserie di Rai 1 in onda questa sera e domani

AltriMondiR

41DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

Ma Landini può davverocreare problemi a Renzicon il suo movimento?1Metalmeccanici in piazza a Roma con la Cgil contro il Jobs ActIl leader Fiom punta a scalare il sindacato ed a unire la sinistra Pd

di GIORGIO DELL’[email protected]

Ieri a Piazza del Popolo, a Ro-ma, c’erano 15 mila persone(secondo la questura), moltedi più secondo gli organizzato-ri, anche se gli annunci dellavigilia avevano un suono mi-rabolante: 300 pullman datutt’Italia, bandiere rosse, un obiettivo dichiarato di cin-quantamila manifestanti.

1 Stiamo parlando dellamanifestazione del leaderdella Fiom, Landini.

Sì, una manifestazione per

questo nuovo movimento, dalui fondato, che si chiama “Co-esione sociale” e che non vuoletrasformarsi in partito, ma solomobilitare le associazioni e igruppi che nella società condu-cono battaglie per il lavoro e lademocrazia («i diritti»). Faccia-mo un piccolo elenco: Libera,Arci, Anpi, Articolo 21, GinoStrada per Emergency che haparlato attraverso un video.Quelli di Libertà e Giustizia(Zagrebelsky, la Bonsanti)hanno fatto sapere che lorostanno con Landini. E sta conLandini pure Rodotà che ha fat-to dal palco tutto un discorsosui diritti («garantire l’esisten-

za dignitosa è un obbligo costi-tuzionale»).

2 Piattaforma di Landini?Ha gridato dal palco:«Siamo stanchi di spot e

slide, Renzi è peggio di Berlu-sconi. Se vuoi risolvere i pro-blemi, devi fare milioni di as-sunzioni, il problema non sonoquelle di gennaio e di febbra-io», alludendo alle 76 mila sti-molate dal Jobs Act, la nuovalegge sul lavoro che promettedi togliere per tre anni l’oneredei contributi alle imprese cheassumono a tempo indetermi-nato. «Noi abbiamo delle pro-poste molto precise e che han-

no un consenso — ha dettoLandini — Vi ricordate di tut-ti quegli anni in cui ci raccon-tavano che avrebbero tolto idiritti a qualcuno per darli aqualcun altro? Oggi siamo difronte alla prova provata chela precarietà nel lavoro è ser-vita unicamente per toglierediritti a tutti. C’è una svaloriz-zazione del mondo del lavoroche non ha precedenti. Noi in-vece vogliamo riunire tutto illavoro, questa è la propostache facciamo, abbiamoun’idea di futuro, non stiamoqui a difendere cose che nonci sono più, pensiamo di averepiù consenso di quello che hail governo, daremo battagliasui luoghi di lavoro e sul terri-torio». Landini ha parlato an-che della Legge Fornero:«Dobbiamo riaprire la batta-glia: dobbiamo ottenere al ri-duzione dell’età pensionabilee ripristinare le pensioni dianzianità» e chiesto di ragio-nare sulla riduzione degliorari di lavoro.

3Ma è vero che Landini hapiù consensi di Renzi?Gli ultimi sondaggi da-

vano Renzi saldamente al36%. Ma Landini adopera laparola «consenso» in un sen-so diverso dal nostro perchénon vuole portare “Coesionesociale” alle elezioni. Nonvuole fondare l’ennesimopartitino e bacchetta severa-mente chi lo insinua (pratica-mente tutti).

4Questo l’ho capito: vuoleunire i lavoratori. Maper unire i lavoratori

non basterebbe la Cgil?Intervistato dai cronisti inpiazza, Landini ha, senza ci-tarla, attaccato la Cgil: «Noi

IL FATTODEL GIORNOIL SABATO DELLE TUTE BLU

stiamo pagando anche i no-stri errori. La precarietà, lafrantumazione del mondo dellavoro noi l’abbiamo sottova-lutata e non l’abbiamo affron-tata adeguatamente». Dopodi che, sul palco, ha baciato laCamusso, appena arrivatadalla Calabria e che ha con-cordato sul fatto che in questomomento i discorsi del sinda-cato hanno più presa sugli ita-liani di quelli che fa Renzi.

5Come si colloca questavicenda, e sia pure con lamanifestazione non oce-

anica di ieri, all’interno della discussione e dei conflitti cheavvengono alla sinistra di Ren-zi?Innanzi tutto il primo obietti-vo di Landini è conquistare laCgil. Quindi, programma dastilare entro aprile, conven-tion a maggio e poi scalata inqualche modo del sindacato.Intanto saranno aperte alcu-ne sedi regionali e se qualcu-no, autonomamente, vorràcandidarsi avendo come re-troterra “Coesione sociale”ben venga. C’è poi, di sicuro,il progetto di fornire comun-que un approdo ai dissidentidel Pd, del tutto divisi al lorointerno. Renzi li ha chiamatialla battaglia annunciandoche la legge elettorale andràal voto prima delle Regionali.È una mossa che rischia dipolverizzare una volta pertutte bersaniani, dalemiani,civatiani, cuperliani e tutto ilresto. Ieri, alla manifestazio-ne, c’erano Fassina, la Bindi,Aldo Tortorella, il leader delmovimento no-global LucaCasarini. Se le correnti di sini-stra dem non riusciranno amodificare in qualche puntol’Italicum e a riportarlo al Se-nato (dove potrebbero avere inumeri per farlo cadere ostravolgerlo), la loro sconfittasarà pressoché definitiva.Landini potrà essere, allora, ilpunto di raccolta di questiprofughi? Il Pd sembra preoc-cuparsene pochissimo: «Loroparlano di consenso, noi par-liamo di contratti», tuona laSerracchiani. E Renzi, alla vi-gilia, ha detto: «Una manife-stazione di Landini contro ilgoverno? Non è una notizia».Va capito: se andasse alla bat-taglia elettorale avendo comeprincipali competitor Salvinidella Lega Nord a destra eLandini a sinistra, sarebbe acavallo, e per molto tempo.

Duro attacco al governo:«Siamo stanchi di spot e slide, questo premier è peggio di Berlusconi»

Poi arriva la replica dei democratici: «Loro parlano di consenso, noi parliamo di contratti»

LA CHIAVE

CARICHE SUGLI ATTIVISTI

Torino, scontrial corteoanti-SalviniOtto i fermati

P etardi, bombe carta, fu-mogeni, scontri e mo-menti di tensione si so-

no vissuti ieri in centro a Tori-no durante la manifestazioneanti-Lega «Mai con Salvini».Il corteo è stato organizzatodagli antagonisti e dagli anti-razzisti, in risposta alla mani-festazione «Chiamparino acasa», organizzata dal leaderdel Carroccio Matteo Salviniper chiedere le dimissioni delPresidente della Regione. Gliattivisti hanno cercato di av-vicinarsi alla zona di piazzaSolferino dove era stato alle-stito il palco, forzando il cor-done degli agenti. La poliziaha risposto con una carica dialleggerimento. Sono statiusati scudi e manganelli. Ne-gli scontri due persone sonorimaste ferite: si tratta di unmanifestante e di una passan-te scivolata nella concitazio-ne. Otto, invece, le personefermate e accompagnate inquestura per accertamenti.

LA RISPOSTA Dal canto suo,Salvini ha commentato gliscontri, durante il comizio:«Spero che i fermati restino incarcere qualche settimanacosì la prossima volta ci pen-sano prima di manifestareviolentemente». Prima, il lea-der del Carroccio si era la-mentato perché il palco delcomizio era circondato e pro-tetto dalla polizia: «È una co-sa triste dover manifestareprotetti da grate di ferro. Hogirato piazze difficili senza problemi — ha aggiunto Sal-vini —, ma non è possibileche a Torino finisca semprecosì».

Gli scontri di ieri a Torino LAPRESSE

Il bacio di Maurizio Landini, 53 anni, al leader della Cgil Susanna Camusso, 59: ma fra i due è gelo ANSA

� Silvio Berlusconi, intervenendo,telefonicamente alla convention di Forza Italia a Milano, ha dato, ieri la carica ai militanti azzurri in vista delle Amministrative del 2016. «Dobbiamo riconquistare Palazzo Marino con un sindaco emblema della nostra storia, io sarò con voi e vinceremo». Il partito, intanto, rimane diviso.

FI E LE AMMINISTRATIVE

Milano, la sfidadi Berlusconi:«Sarà nostra»

� Quella dell’Expo è «una sfida che non può andare delusa». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha caricato l’ambiente intervenendo nel Palazzo Vecchio di Firenze a «Expo delle Idee». «Non è, e non potrebbe essere, un appuntamento di routine — ha continuato —. Si tratta di una grande responsabilità: il compito che ci siamo assunti va esercitato con il massimo impegno. L’Italia intera guarda ad Expo 2015, che può essere paragonato ad un grande convoglio che fa irruzione sulla scena nazionale, e mondiale, per disseminare intorno a sé messaggi positivi, come una pubblica amministrazione tenace e trasparente». Sui ritardi, il commissario Sala ha detto: «C’è sempre un po’ questo concetto del rush finale, ma ci stiamo rimettendo a posto».

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A FIRENZE

Sergio Mattarella ieri a Palazzo Vecchio per «Expo delle Idee» EPA

Mattarella ”benedice” l’Expo«Mostriamo un’Italia diversa»

L’automobile dell’aggressore ANSA

� Grande paura ieri al Cairo, dove una bomba è esplosa proprio davanti a una stazione della metro dell’Università di Giza facendo otto feriti, tra cui quattro poliziotti. L’attentato è avvenuto proprio alla partenza del vertice della Lega Araba di Sharm El Sheikh, dove si è discusso di Isis e di Yemen. Per il presidente iracheno Fuad Masum «i terroristi

saranno eliminati in un anno». Il leader egiziano al Sisi ha parlato di «necessità di una forza d’intervento congiunta». Il re saudita Salman ha detto che «l’operazione in Yemen continueràfino al ritorno della stabilità».

VIA AL VERTICE SULL’ISIS

Terrore in Egitto : al Cairo bombadavanti alla metro

Il n.1 Onu Ban Ki-moon a Sharm EPA

� Per sparare due colpi di pistola in aria a 20 metri dal teatroCilea, dove si svolgeva il congresso di Magistratura democratica, Fausto Bortolotti, sessantunenne di Cene (Bergamo) residente a Ventimiglia (Imperia), ha viaggiato in auto fino a Reggio Calabria. Restando a bordo, ha fatto fuoco verso il cielo con un’arma detenuta illegalmente, in mezzo agli agenti in servizio di vigilanza, mentre al congresso partecipava il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Bortolotti sarebbe uno squilibrato; ubriaco, viaggiava su un’auto che gli investigatori hanno definito «una cuccia», con resti di cibo e profilattici. Potrebbe aver sparato per protesta: l’uomo è già noto alle forze dell’ordine per furto e danneggiamento. «Era solo un poveraccio che è stato trovato in stato di alterazione mentale», ha detto Orlando.

REGGIO CALABRIA: L’UOMO ERA A BORDO DI UN’AUTO

Paura al convegno col ministro Orlando Uno squilibrato spara in aria: arrestato

NOTIZIE TASCABILI

� Nella Via Crucis del Venerdì Santo il Papa pregherà anche per le vittime degli abusi, a partire dai bambini, invocando il loro perdo-no: «Tu ci spingi a chiedere perdono a quanti subiscono questi oltraggi e a pregare perché finalmente si svegli la coscienza di chi ha oscurato il cielo nella vita delle persone», recita il testo preparato per lui.

NELLA VIA CRUCIS

Il Papa pregheràper il perdono da vittime di abusi

� Un’altra azienda italiana finisce in mani straniere: la svizzera Dufry si è infatti comprata World Duty Free, catena di negozi degli aeroporti con un giro di 3,6 miliardi di euro. I Benetton hannoraggiunto un accordo vincolante per cedere al gruppo di Basilea la propria partecipazione (50,1%). Si parla di un corrispettivo di 1,3 miliardi (10,25 euro per azione).

CATENA AEROPORTUALE

Via i Benetton,la Duty Freediventa svizzera

42 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

I parenti delle vittime davanti alla lapide eretta a Le Vernet, sulle Alpi francesi, nella zona della tragedia. A destra, Andreas Lubitz REUTERS/AFP

Lubitz, nuovi indizi«Problemi agli occhiRischiava il posto»1Il copilota dell’Airbus temeva di non poter più volare A una sua ex confidò: «Tutti ricorderanno il mio nome»

Francesco Rizzo

C’ è chi, come il signor Mi-chael, scovato dalla Bi-ld, si interroga sul peri-

colo scampato. Era sull’airbusdella Germanwings martedì mattina, ma nel volo di andatada Dusseldorf a Barcellona e havisto il comandante andare inbagno. Il copilota Andreas Lubi-tz avrebbe potuto far schiantareil jet già in quel momento, inve-ce lo ha fatto poche ore dopo,tornando in Germania: «Per-ché?», si chiede Michael. E chicome Frank Woiton, pilota dellastessa compagnia, ha volato ac-canto a Lubitz, che gli racconta-va «quanto fosse felice» e parla-va «del fatto che volesse diven-tare comandante». Un sognoche però, secondo una ex fidan-zata di Andreas, a sua volta in-tervistata dalla Bild, era «irrea-lizzabile a causa dei suoi pro-blemi di salute». Insomma, lapista della personalità del copi-lota — assicura la Gendarmeria

francese — non è la sola nelleindagini sullo schianto dell’Air-bus Germanwings, martedìscorso sulle Alpi, eppure conti-nuano a sgorgare indizi che ri-mandano ai problemi del copi-lota 27enne. Che, secondo la exfidanzata — Maria, hostess26enne — era frustrato («Trop-po poco denaro, paura per ilcontratto, troppa pressione») esi svegliava di notte gridando«stiamo precipitando!». L’uomosarebbe stato sotto trattamentopsichiatrico e, a dar retta a uninvestigatore, «soffriva di fortesindrome da stress soggettiva».

PRIVACY Ma, secondo il NewYork Times, che ha raccolto indi-screzioni in Germania, Lubitzavrebbe avuto anche problemialla vista, compromettenti perla sua carriera. E che potrebbe-ro essere stati di natura psicoso-matica: l’uomo era stato visitatoin febbraio in un ospedale diDusseldorf (che, per ragioni diprivacy, non fornisce dettagli),ma non lo ha riferito alla com-

pagnia aerea. Lufthansa, nellabufera, chiarisce: «Non cono-sciamo le malattie dei piloti,certifichiamo l’idoneità al volocon visite annuali». La prossi-ma, per Lubitz, sarebbe stata ingiugno ma l’azienda ora potreb-be verificare passate responsa-bilità su mancati controlli. Ementre in Germania si riflettesul «mito della sicurezza tede-sca ormai caduto» (Der Spiegel),in Francia centinaia di personelavorano nell’area dove l’aereoè caduto. Ieri, davanti alla lapi-de in memoria delle vittime a LeVernet, sono arrivati anche i pa-renti del pilota dell’Airbus Patri-ck Sonderheine, che ha cercatodi fermare il collega. Mentre aDignes-les-Bains, a 50 km di di-stanza, è stata celebrata unamessa, con 150 candele accese.Una anche per Lubitz, l’uomoche — svela la sua ex — diceva«un giorno farò qualcosa checambierà completamente il si-stema, e tutti conosceranno ilmio nome e se lo ricorderanno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

� Il piccolo Lorenzo Bacci aveva appena concluso la gara di sci «Diamo una manche a Telefono Azzurro» sulle piste di La Thuile, in Val d’Aosta. Piste che conosceva bene, perché lui, un bimbo milanese di appena sette anni, veniva qui con la sua famiglia da sempre. Ma ieri la sua montagna l’ha tradito. Dopo la gara Lorenzo è rimasto con i suoi amichetti in fondo al tracciato per giocare un po’ con la neve, come ogni bambini di sette anni ama fare. Poi il gruppetto si è spostato senza gli sci di qualche centinaio di metri. Secondo le prime ricostruzioni, il bambino sarebbe rimasto, per qualche motivo ancora da chiarire, da solo e sarebbe poi precipitato in un ripido bosco: una caduta di circa 40 metri tra rami, rocce e alberi, prima di un brusco stop contro un paravalanghe, in cui è rimasto incastrato. Una volo del genere non lascia scampo: Lorenzo è morto a causa delle gravi lesioni riportate. Sul posto è intervenuto il soccorso alpino valdostano, ma è stato chiaro da subito che per il bambino non c’era nulla da fare. Sul punto del ritrovamento anche la polizia, che sta indagando su questa tragica scomparsa. Il corpo del piccolo Lorenzo già ieri è stato trasportato ad Aosta dove, se le condizioni lo permetteranno, gli verranno espiantati gli organi. Un ultimo dono generoso di un bambino che voleva soltanto giocare con la neve.

IN VAL D’AOSTA

Gioca sulla neve Bimbo di 7 annicade e muore

Il soccorso alpino al lavoro

NEI TOUR A PALERMO

Il figlio di Provenzanoracconta la mafiaai turisti americani

S e andate a visitare Pa-lermo, non perdete Pa-lazzo dei Normanni, il

Teatro Massimo e il mercatodella Vucciria. Se poi venitedagli Stati Uniti e vi appog-giate a un tour operator diBoston, potete anche chiede-re di inserire nella vostra gitasiciliana un bell’incontro conAngelo Provenzano. Già, ilfiglio 39enne del superbossdi Corleone da mesi incontradecine di turisti americaniogni settimana per racconta-re le sua vita e il suo rapportocon il padre Bernardo.

UN VERO SUCCESSO Questeriunioni decisamente parti-colari iniziano con una brevestoria della mafia illustratada uno degli organizzatori.Poi tocca ad Angelo che, ri-spondendo alle decine di do-mande dei turisti, raccontaquanto sia stato difficilechiamarsi Provenzano e gliaspetti più insoliti della vitadel padre. Gli incontri, orga-

nizzati come si diceva da untour operator di Boston, sonopartiti con una fase «sperimen-tale» a settembre per poi essereinseriti come tappa fissa nella visita di Palermo. E quando ar-riverà l’estate, le riunioni dauna a settimana diventerannodue. Il successo è infatti enor-me: sono centinaia le persone,generalmente professionisti eintellettuali da ogni parte degliStati Uniti, che chiedono diprendere parte all’incontro. EProvenzano jr sembra moltosoddisfatto dell’iniziativa: «Perme si tratta di una opportunitàlavorativa importante in un set-tore, quello turistico, nelle cui potenzialità ho sempre creduto— ha commentato Angelo —. Epoi confrontarmi con una cultu-ra diversa dalla nostra e scevrada pregiudizi mi pare un’avven-tura molto stimolante. Resta ilfatto che vorrei una vita piùnormale possibile. Ma mi rendoconto che non c’è speranza».

e.e.© RIPRODUZIONE RISERVATA

NIGERIA, ELEZIONI NEL SANGUE� Sotto gli occhi di 360mila agenti, si vota anche oggi in Nigeria (nella foto Ap, la fila in una sezione a Yola), decisione presa ieri in seguito a problemi tecnici per l’iscrizione ai seggi: aumenta l’attesa per le elezioni presidenziali nel Paese più popoloso e leader economico dell’Africa. Favoriti l’attuale leader Goodluck Jonathan, cristiano e Muhammadu Buhari, musulmano. Hanno diritto al voto 46 milioni di persone. Ma intanto, per contrastare il voto, i terroristi islamici di Boko Haram hanno ucciso 24 persone nello Stato di Borno.

IL DELITTO DI MEREDITH

La gioia di Amanda e Raffaele: «Torniamo alla vita»1Assolti in via definitiva, potrebbero chiedere un risarcimento. La famiglia Kercher: «Siamo sotto shock. Nostra figlia merita rispetto»

Daniele Vaira@danvaira

S orpresa, rabbia, increduli-tà. Il giorno dopo l’assolu-zione di Amanda e Raffae-

le è stato il tempo delle parole amente fredda e delle emozioni. Ifamiliari di Meredith, 22enneuccisa a Perugia nel 2007, nonhanno gridato il loro dolore. Sisono detti «scioccati», ma hannoscelto il silenzio. A spiegare la lo-ro forza d’animo è stato uno deilegali di parte civile, l’avvocatoFrancesco Maresca. Dopo la sen-tenza della Cassazione di vener-dì, la famiglia ha ora «bisogno ditempo. Per elaborare e ricordareMeredith, la vittima al centro ditutto questo», ha concluso l’av-vocato. Per Raffaele Sollecito,invece, si apre ora la possibilitàdi «vivere la sua vita», ha spiega-to il padre Francesco. «Noi sia-mo stati messi alla gogna perquesta storia. Un risarcimentonon si potrebbe nemmeno quan-

tificare». «Sono felice, ma nonseguitemi più, è stata, invece, larichiesta ai giornalisti del figlio,ora libero. Gioia anche a Seattle,a casa di Amanda Knox. La27enne ha ripetuto la sua «grati-tudine per la giustizia e il soste-gno ricevuto. Sono grata di po-ter tornare a vivere». Intanto lagiovane potrebbe chiedere un ri-

sarcimento per un anno di ingiu-sta detenzione. Ne ha scontati 4(tre dei quali per calunnia).

IL NODO A giocare un ruolo de-cisivo nell’assoluzione di Aman-da Knox e Raffaele Sollecito sa-rebbero stati i dubbi sulla validi-tà dei test del Dna eseguiti du-rante le indagini. A criticare le

conclusioni degli investigatoriitaliani, ricorda la rivista NewScientist, sono stati diversiesperti su entrambe le spondedell’Atlantico. In particolare adincriminare i due erano statetracce di Dna trovate su un col-tello nell’appartamento di Sol-lecito, sul cui manico c’era ma-teriale genetico di Amanda

mentre sulla lama c’era quellodi Meredith. Su un ferretto delreggiseno della ragazza uccisac’era invece il Dna di Sollecito.Nel 2009 un’associazione diesperti statunitensi aveva scrit-to una lettera alla corte metten-do in dubbio le conclusioni deitest. Alcuni hanno ipotizzatoche i campioni fossero contami-

nati, perché l’analisi è stata con-dotta con altri reperti. L’unicocolpevole del delitto di Perugiarimane così Rudy Guede con-dannato a 16 anni per omicidio«in concorso». Per la Cassazionel’omicidio è stato frutto del«contributo di più persone». Ilmistero, dunque, rimane.

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Amanda Knox, 27 anni, sorride con il fidanzato dopo l’assoluzione nella sua casa a Seattle. A destra, Raffaele Sollecito, 31 anni, ieri all’uscita da un hotel di Bari ANSA

LE REAZIONI

La stampa estera«Indagini sbagliate»Dopo il verdetto i media divisi

� L’assoluzione di Amanda ha avuto risalto sulla stampa e sui siti internazionali, in particolare in Gran Bretagna. Il Mirror punta sullo shock della famiglia di Meredith. Un verdetto «drammatico» per l’Independent. Negli Usa il Washington Times hacriticato gli errori nelle indagini. Usa Today cita, invece, le parole di Amanda: «Sono fortunata».

AltriMondiR

43DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL TALENT«HAIR»

ECCO LA SFIDACHE TI CAMBIAACCONCIATURA

Una sfida tra giovani aspiranti hair stylist, tutti accomunati da un talento creativo straordinario, fondamentale per aggiudicarsi il titolo di Miglior parrucchiere amatoriale d’Italia. Debutta su Real Time «Hair - Sfida all’ultimo taglio», il talent condotto da Costantino dellaGherardesca, Charity Cheah e Adalberto Vanoni. In ogni puntata la prova creativa, la tecnica e quella “show”. DA VEDERE STASERA SU REAL TIME ALLE 21.10

Un bottino piuttosto ricco di successi (in ogni ambito) vivacizzano la domenica. E in fatto di fornicazione siete avanti, come un’ora legale. Grandi.

21/3 - 20/4ARIETE

8

Il morale è festosino, voi potete rilassarvi, le vostre idee sono vincenti. Amici e squadra, poi, cooperano, vigore e ardore suino crescono non poco.

23/9 - 22/10BILANCIA

7+

Potreste vincere il campionato dei rompizebedei più abili, oggi. Non polemizzate con chiunque, riflettete. Il suino inside you è bravo, ma si ponemalino.

21/4 - 20/5TORO

6-

Sport, lavoro e viaggi stentano, gli zebedei vi girano come ruotine col criceto dentro. Ussignùr, prendetevi una pausa, fornicate: è domenica!

23/10 - 22/11SCORPIONE

5,5

Domenica briosa, con incontri e vita sociale interessanti. Sport e attività fisica vi giovano, a sud dell’ombelico c’è un mix di fantasia e operosità.

21/5 - 21/6GEMELLI

7+

Gestirete bene ogni impegno, privato, sportivo, lavorativo. Le soluzioni più adeguate ai problemi si stagliano, ma il sudombelico immagina e non fa.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7+

Il senso pratico e l’utilizzo dell’esperienza vi fanno ottenere molto, oggi, anche in fatto di soldi, volendo. Tutto si avvia verso il trionfo, pure suino.

22/6 - 22/7CANCRO

7,5

Lavoro e soldi chiedono concentrazione, grinta, volontà. Se siete a casa pensate a oziare. E a fare i suini, perché rendete meglio del solito.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6

Il vostro intuito non ha pari, il lavoro rende. Ma concentratevi di più e niente scleri. Forma fisica OK, ormoni come uova di cioccolata, con sorpresa.

23/7 - 23/8LEONE

7+

Evitate i «frontali» nei rapporti, applicatevi e relaxatevi, almeno oggi. L’amore chiede decisioni, la fornicazione è meravigliosamente indecorosa.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6-

Staccate la spina, se potete, anche perché nessuno v’aiuta e voi v’affatichereste troppo. Siate pure cauti alla guida. Goffaggine a sud dell’ombelico.

24/8 - 22/9VERGINE

5,5

Domenica stressantina. Ma se fate la tara alle rogne e date lo stop al rotear degli zebedei ottenete risultati concreti, nel lavoro e suinamente.

20/2 - 20/3PESCI

6+

LO SPORT IN TVI CONSIGLI

AltriMondiR

SHOWBIZ

� Atmosfere decisamente dark per il nuovo film della saga di 007, «Spectre», il cui debutto nelle sale del film è previsto per il prossimo 6 novembre. Almeno stando al lancio pubblicitario, da ieri online, che mostra l’agente muoversi in ambienti cupi e tra architetture geometriche. Ma l’ultima immagine ci ricorda che sarà pur sempreun film d’azione. Nel cast, accanto a Daniel Craig (a sinistra), Lea Seydoux e Monica Bellucci.

IL NUOVO EPISODIO ESCE IL 6 NOVEMBRE

Atmosfere “dark” nel prossimo 007Il promo di «Spectre» arriva sul web

� Sarà Riccardo Muti a «ricordare» Luciano Pavarotti, il prossimo 12 ottobre: il maestro dirigerà l’orchestra giovanile Luigi Cherubini di Ravenna da lui fondatae i cantanti dell’Accademia Pavarotti, nell’ottantesimoanniversario della nascita del tenore. L’evento si svolgeràal Teatro Comunale di Modena, intitolato a Pavarotti.

LA FESTA DEL TENORE

Il maestro Mutiper Pavarotti: dirige il concerto

� È morto a 85 anni, a Milano, Gianmaria Buccellati, simbolo dell’alta oreficeria italiana ed erede di una delle più note famiglie di gioiellieri. La notizia è arrivata dalla Reggia di Venaria, dove è in corso una mostra dedicata proprio alle sue creazioni. Quarto di cinque fratelli, Gianmaria seguì la carriera del padre Mario, orafo di D’Annunzio e di Eleonora Duse.

È MORTO A 85 ANNI

Milano, addioa Buccellati,il «re» dei gioielli

� Ieri sera alle 20,30 i monumenti più importanti d’Italia, e non solo, sono rimasti al buio per un’ora. Merito dell’iniziativa del Wwf «Earth Hour», l’Ora della Terra, in cui tutti sono stati invitati a spegnere le luci di case, monumenti ed edifici pubblici per 60 minuti per sensibilizzare il mondo ai problemi ambientali: lo slogan è infatti «Change climate change», cambia il cambiamento climatico.Al buio sono rimasti luoghi simbolici e importanti come la Tour Eiffel a Parigi, il Golden Gate a San Francisco e il Colosseo a Roma.

L’INIZIATIVA DEL WWF IN TUTTO IL MONDO

La celebrazione dell’Ora della Terra ieri sera a Berlino AFP

L’Ora della Terra spegnele luci per l’emergenza clima

NANNI MORETTI

Claudia CatalliBARI

N essuna domanda. Né dalpubblico, né dalla stam-pa. A differenza dei ma-

estri che l’hanno preceduto alleLezioni di cinema del Bari In-ternational Film Festival, daAlan Parker a Costa Gavras,Nanni Moretti non si è conces-so alle curiosità della platea diun gremito Teatro Petruzzelli.Ha preferito un monologo a due con l’amico critico france-se Jean Gili, per poi ritirare inserata il Fellini PlatinumAward per l’eccellenza artisti-ca. Curiosa la sua dichiarazio-ne sul regista de La dolce vita:«Una delle poche cose di cui va-do fiero è non aver mai invitatoné costretto Fellini a vedere unmio film: era totale il suo disin-teresse per i film altrui. La suadimensione di spettatore cine-matografico era inesistente, alcontrario dell’enorme dimen-sione di lettore. Parlava forse dime come personaggio, non co-me regista». Lui stesso, nel ri-leggere appunti stilati durantela lavorazione di Caro Diario, ilfilm a episodi del 1993, confes-sa di aver dubitato delle pro-prie capacità: «Spesso penso che non ho grande talento perfare questo mestiere. Suppliscocon ironia, lavoro molto sullarecitazione, tento di non farefilm pretenziosi, eppure qual-che qualità credo di averla».

Sono passati quattro anni dalsuo ultimo lavoro, HabemusPapam, in cui profetizzava ledimissioni del Papa e il nuovoMia madre, che lo rivede ac-canto a Margherita Buy, èpronto. Il trailer ufficiale è di-sponibile in rete, l’appunta-mento al cinema è per il 16aprile e i più ipotizzano il pas-saggio a Cannes, festival che hasempre dimostrato di amare ilregista de Il caimano che, nean-che a dirlo, si guarda bene dalfarne cenno. «Gli incontri ser-vono anche a preservare il mi-stero di un regista», chiosacomplice Gili, Moretti annuiscee intanto spiega come il tempotra un film e l’altro gli sia neces-sario: «Un film esaurisce, scari-ca. Per alcuni miei colleghi è unlavoro automatico, finisce unfilm e ne fanno subito un altro.Io devo ricaricarmi prima di af-frontare il successivo».

PIZZERIA Non ama (più) scri-vere da solo, da La stanza delfiglio in poi si circonda di sce-neggiatori: «La scrittura è il

momento più difficile: una tra-versata personale, non soloprofessionale. Non scrivere dasolo è anche piacevole: persinonei momenti più dispersivi, tranoia e chiacchiere, può arriva-re un’idea». E, tra una traversa-ta e l’altra, si impegna su piùfronti: «Produttore, distributo-re, esercente, direttore di festi-val (a Torino per due anni,ndr), ho attraversato i mestieridel cinema non per dovere, maper piacere. Mi sembrava unbel modo di completare la miafigura di regista». L’attenzioneai giovani non manca: oltre aorganizzare la «rassegna diesordienti che promuovo»(“Bimbi belli”, all’Arena NuovoSacher di Roma), confessa direstare ogni volta stupito cheun ragazzo gli si avvicini «inpizzeria» e pronunci ammic-cando «parole che non capi-sco». Sono battute di suoi filmche Nanni non ricorda. Ironiadella sorte, fu proprio lui a in-segnarlo: le parole sono impor-tanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Gran talentoper il cinemanon ce l’ho...Sono ironico»1La lezione del regista a Bari «Com’è difficile scrivere un film»

Nanni Moretti, 61 anni, ieri a Bari; a sinistra, con Margherita Buy, 53, in una scena di «Mia Madre», ultimo film di Moretti, che esce il 16 aprile

NANNI MORETTIATTORE E REGISTA

«NON HO MAI COSTRETTO FELLINI A

VEDERE UNA MIA OPERA: NON ERA INTERESSATO

AI LAVORI DEGLI ALTRI»

«QUANDO SONO SUL SETLAVORO MOLTO

SULLA RECITAZIONE,TENTO DI NON FARE

NULLA DI PRETENZIOSO»

44 DOMENICA 29 MARZO 2015 LA GAZZETTA SPORTIVA