LA GESTIONE COMMISSARIALE, LO SCIOGLIMENTO D’AUTORITA’ E LA

LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA DELLE

COOPERATIVE

(artt. 34 e segg. L.R. 9.7.2008, N. 5 – artt. 2545 terdecies, sexiesdecies e septiesdecies, Cod. Civ. –

artt. 194 e segg. L. Fall.)Bolzano, 18 settembre 2017

PROVVEDIMENTI DELLA ADV CONSEGUENTI AI CONTROLLI SULLE COOPERATIVE

L’ART. 34 DELLA L.R. 5/2008 FISSA QUELLI DI MAGGIOR RILIEVO RICHIAMANDO QUANTO DISPOSTO DAL CODICE CIVILE CHE PREVEDE:

• ART. 2545-TERDECIES: IN CASO DI INSOLVENZA LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA (SALVO INTERVENGA PRIMA LA DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO – «PRINCIPIO DI PREVENZIONE»)

• ART. 2545-SEXIESDECIES: IN CASO DI IRREGOLARE FUNZIONAMENTO LA NOMINA DI UN COMMISSARIO

• ART. 2545-SEPTIESDECIES: IN CASO DI MANCATO PERSEGUIMENTO DELLO SCOPO MUTUALISTICO E/O DI IMPOSSIBILITA’ DELLO SCOPO SOCIALE E/O PER 2 ANNI DI MANCATO DEPOSITO DEL BILANCIO O DI MANCATO COMPIMENTO DI ATTI DI GESTIONE LO SCIOGLIMENTO

CONTROLLO AMMINISTRATIVO E GIUDIZIARIO

• L’ART. 2545-QUATERDECIES C.C. RIMANDA PER LE AUTORIZZAZIONI, LA VIGILANZA E I CONTROLLI SULLA GESTIONE DELLE COOPERATIVE ALLE LEGGI SPECIALI (E QUINDI ALLA ADV)

• PERO’ L’ART. 2545-QUINQUIESDECIES C.C. MANTIENE LA POSSIBILITA’ DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO SULLE COOPERATIVE PER I FATTI PREVISTI DALL’ART. 2409 C.C. (ANCHE IN QUESTO CASO E’ PREVISTO IL «PRINCIPIO DI PREVENZIONE»)

ART. 2409 C.C.: PREVEDE IN CASO DI GRAVI IRREGOLARITA’, CHE POSSANO ARRECARE DANNO ALLA SOCIETA’ O A CONTROLLATE, L’ISPEZIONE O L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA

LA GESTIONE COMMISSARIALE/1

• SIA L’ART. 2545-SEXIESDECIES C.C. SIA L’ART. 35 DELLA L.R. 5/2008 LA PREVEDONO «IN CASO DI IRREGOLARE FUNZIONAMENTO» DELL’ENTE COOPERATIVO (GRAVITA’…)

• COMPORTA LA REVOCA DEGLI AMMINISTRATORI; QUELLA DEI SINDACI E’ EVENTUALE

• IL COMMISSARIO HA I POTERI DETERMINATI DAL PROVVEDIMENTO DI NOMINA (NELLA PRASSI: L’ORDINARIA AMMINISTARZIONE, MENTRE LA STRAORDINARIA E’ RISERVATA A UN PROVVEDIMENTO DELL’ODV)

• PUO’ ESSERE NOMINATO UN VICECOMMISSARIO (CHE COLLABORA E SOSTITUISCE IN CASO DI IMPEDIMENTO)

LA GESTIONE COMMISSARIALE/2

• RIMANE IN CARICA L’ASSEMBLEA CHE CONTINUA AD ESERCITARE I SUOI POTERI (SALVO ATTRIBUZIONE DI QUESTI PER DETERMINATI ATTI AL COMMISSARIO CON APPROVAZIONE DELL’ODV – ART. 35 CO. 2)

• LE SPESE DEL COMMISSARIAMENTO (STABILITE DALL’ODV IN GENERE CON RIFERIMENTO AL DECRETO MISE 22.01.2002) SONO A CARICO DELLA COOPERATIVA (ART. 35, CO. 4)

• VEDI ART. 12, CO. 75 E 76 DL. 95/2012 CHE DEFINISCE L’INCARICO DI COMMISSARIO MONOCRATICO

• LA DURATA MASSIMA DEL COMMISSARIAMENTO E’ DI UN ANNO, PROROGABILE PER UN PERIODO NON SUPERIORE AD UN ANNO (ART. 34, CO.1 LETT. C)

• L’ART. 106 DISP.ATT. C.C.PREVEDE L’APPLICAZIONE ARTT. 92. 93 E 94 DISP. ATT. (CHE RIGUARDANO L’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO 2409; E’ PUBBLICO UFF.)

LA GESTIONE COMMISSARIALE/CASE IPROVV. GIUNTA PROVINCIALE DI TRENTO DEL 21 MAGGIO 2012

• PROVVEDIMENTO DISPOSTO SU RICHIESTA DELL’ODR PER «GRAVI IRREGOLARITÀ DI CARATTERE FINANZIARIO/ GESTIONALE RISCONTRATE NEL CORSO DELL’ULTIMA REVISIONE COOPERATIVA BIENNALE»

• CONFERMA DELLA VALUTAZIONE DA PARTE DELL’ODV E PROPOSTA DI NOMINA DI UN COMMISSARIO E DI UN VICECOMMISSARIO PER 12 MESI CON POTERI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE, I SECONDI PREVIA AUTORIZZAZIONE DELL’ODV

• REVOCA DEL SOLO CDA IN QUANTO LA COOP ADOTTAVA IL SISTEMA MONISTICO

LA GESTIONE COMMISSARIALE/CASE I

• CONCRETAMENTE LA COOPERATIVA OPERANTE NEL SETTORE ELETTRICOAVEVA RAGGIUNTO UN INDEBITAMENTO FINANZIARIO DI QUASI 16 MIL.CONTRO RICAVI DI CA. 5 MILIONI

• AVEVA UN UTILIZZO PIENO DELLE LINEE DI CREDITO E CIRCA 1,5 MIL. DIPAGAMENTI NON COPERTI NEI 30/40 GIORNI SUCCESSIVI

• TRA QUESTI PAGAMENTI LA RICHIESTA DI RIMBORSO DI PARTE DELPRESTITO SOCI; IL PRESTITO COMPLESSIVAMENTE AMMONTAVA A CA.3,3 MILIONI

• INOLTRE IL CDA NON AVEVA PREDISPOSTO UN PROGETTO DIRISTRUTTURAZIONE

• AVEVA MANIFESTATO LA STRATEGIA DI AUMENTARE L’INDEBITAMENTO EDI CONTENERE IL PATRIMONIO NETTO

LA GESTIONE COMMISSARIALE/CASE I

ATTIVITA’ SVOLTA DURANTE IL COMMISSARIAMENTO:

• MESSA IN SICUREZZA FINANZIARIA DELLA COOPERATIVA CON PRESTITOBRIDGE E AUMENTO DI CS DESTINATO A SOVVENTORI

• CONTENIMENTO DEGLI INVESTIMENTI E DESTINAZIONE DEL CASH FLOWDELLA GESTIONE A RIDUZIONE DELL’INDEBITAMENTO (OGGI DOPO 2 ANNIDI COMMISSARIAMENTO E 3 DEL NUOVO CDA E’ A 9 MILIONI)

• LIQUIDATE LE 2 SRL CONTROLLATE

• RIVISTO STATUTO SOCIETARIO E REGOLAMENTI

• INTRODOTTI TERMINI E PLAFOND AL PRESTITO SOCIALE (A 4 MILIONI)

• TENUTA ASSEMBLEA DI NOMINA NUOVI ORGANI SOCIALI (CDA E CS)

LA GESTIONE COMMISSARIALE/CASE IIPROVV. GIUNTA PROVINCIALE DI TRENTO DEL 27 OTTOBRE 2014

• PROVVEDIMENTO DISPOSTO SU RICHIESTA DELL’ODR PER «CRITICITA’ GESTIONALI …IN PARTICOLARE..SPECIFICHE DIFFICOLTA’ … NELL’ASSUMERE CON TEMPISMO E DECISIONE SCELTE GESTIONALI AUTOREVOLI, CREDIBILI E CONDIVISE…VIOLAZIONI STATUTARIE IN MERITO AL RISPETTO DEI RUOLI E DELLE COMPETENZE ASSEGNATE A CIASCUN ORGANO … »

• CONFERMA DELLA VALUTAZIONE DA PARTE DELL’ODV E PROPOSTA DI NOMINA DI UN COMMISSARIO E DI UN VICECOMMISSARIO PER 12 MESI CON POTERI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE, I SECONDI PREVIA AUTORIZZAZIONE DELL’ODV

• REVOCA DEL SOLO CDA IN QUANTO NESSUNA CRITICA ERA DIRETTA AL COLLEGIO SINDACALE

LA GESTIONE COMMISSARIALE/CASE II

• CONCRETAMENTE LA COOPERATIVA COMMISSARIATA OPERAVANEL SETTORE DEL CONSUMO ED AVEVA CHIUSO GLI ULTIMI 2ESERCIZI IN PERDITA

• IL CDA NON RIUSCIVA A DELIBERARE UN PIANO DI RILANCIO DIFRONTE ALLE NUOVE PRESSIONI CONCORRENZIALI

• IL PRESIDENTE RIVESTIVA DI FATTO IL RUOLO DI AD SENZAAVERE RICEVUTO DAL CDA LE RELATIVE DELEGHE

• IL DIRETTORE SI ERA DIMESSO A CAUSA DI QUESTA SITUAZIONE

LA GESTIONE COMMISSARIALE/CASE II

ATTIVITA’ SVOLTA DURANTE IL COMMISSARIAMENTO:

• INDIVIDUATO E NOMINATO IL NUOVO DIRETTORE

• TRANSATA LA CAUSA DI LAVORO CON L’EX DIRETTORE

• VARATA UN NUOVO PIANO INDUSTRIALE E DI INVESTIMENTO PER LAREALIZZAZIONE DI UN NUOVO MODERNO E GRANDE NEGOZIO

• AVVIATO L’ACCORPAMENTO DEL SETTORE INGROSSO (CAUSA PRINCIPALEDELLA PERDITA)

• RIVISTI ALCUNI REGOLAMENTI

• INTRODOTTI TERMINI E PLAFOND AL PRESTITO SOCIALE

• CONVOCATA ASSEMBLEA PER RINNOVO CDA

LO SCIOGLIMENTO PER ATTO DELL’AUTORITA’/1

• L’ART. 2545-SEPTIESDECIES C.C. PREVEDE LA POSSIBILITA’ DI SCIOGLIMENTO DELLA COOP DA PARTE DELL’ODV NELLA CASISITICA ELENCATA E LA CONSEGUENTE NOMINA DI UNO O PIU’ LIQUIDATORI (MA L’ART. 12, CO. 75, D.L. 6.7.2012 N. 95 PREVEDE CHE I COMMISSARI SIANO ORGANO MONOCRATICO)

• CASISITICA: MANCATO PERSEGUIMENTO DELLO SCOPO MUTUALISTICO E/O DI IMPOSSIBILITA’ DELLO SCOPO SOCIALE E/O PER 2 ANNI MANCATO DEPOSITO DEL BILANCIO O MANCATO COMPIMENTO DI ATTI DI GESTIONE

• L’ART. 36 DELLA L.R. 5/2008 RIMANDA SOSTANZIALMENTE A QUESTA NORMA

LO SCIOGLIMENTO PER ATTO DELL’AUTORITA’/2

• SI APPLICANO LE NORME PREVISTE PER LA LIQUIDAZIONE ORDINARIA DELLE SOCIETA’ DI CAPITALI (ARTT. 2484 – 2496) DAL C.C. SALVO CHE PER LA NOMINA/REVOCA DEL LIQUIDATORE (ART. 37 L.R.) E PER LA DETERMINAZIONE DEL COMPENSO (ART. 36, CO. 2 E 3)?

• IN GENERE SI RITIENE CHE, IN FORZA DELL’ART. 1 DELLA L. 17.07.1975, N. 400, SI DEBBANO APPLICARE ANCHE IN QUESTO CASO LE NORME SULLA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA (ARTT. 194 – 215 L. FALL.)

• SE IL LIQUIDATORE RILEVA UNA SITUAZIONE DI INSOLVENZA DEVE CHIEDERE ALLA ADV DI DISPORRE FORMALMENTE LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMNISTRATIVA

• LA SOSTITUZIONE DEL LIQUIDATORE E’ REGOLATA, ANCHE PER RINVIO PREVISTO DALL’ART. 37 L.R., DALL’ART. 2545-OCTIESDECIES

LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA/1

• L’ART. 2545-TERDECIES PREVEDE CHE IN CASO DI INSOLVENZA LA ADVDISPONE LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA (LCA)

• QUESTA E’ UNA PROCEDURA CONCORSUALE PUNTUALMENTE REGOLATADALLA LEGGE FALL. (ARTT. 194 – 215), PREVISTA PER ALCUNI TIPI DI IMPRESECHE ESERCITANO UN’ATTIVITA’ IN SETTORI SOGGETTI AL CONTROLLOPUBBLICO

• E’ APPLICABILE NON SOLO IN CASO DI INSOLVENZA, MA ANCHE PERL’IRREGOLARE FUNZIONAMENTO DELL’IMPRESA O PER MOTIVI DI INTERESSEPUBBLICO

• L’INSOLVENZA E’ SEGNALATA ALLA ADV DAGLI AMMINISTRATORI, DAI SINDACIE DALLA ADR (ANCHE DA TERZI? CREDITORI?)

• LE COOPERATIVE CHE NON SVOLGONO ATTIVITA’ COMMERCIALE SONOSOGGETTE SOLO ALLA LCA

LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA/2

• LE COOPERATIVE CHE SVOLGONO ATTIVITA’ COMMERCIALE SONO SOGGETTE SIA ALLA LCA SIA AL FALLIMENTO, SECONDO IL PRINCIPIO DI PREVENZIONE (VEDI ART. 2545-TERDECIES CC. – ARTT. 2 E 196 L.FALL.)

• ALCUNE COOP CHE SVOLGONO ATTIVITA’ COMMERCIALE SONO ESCLUSE DAL FALLIMENTO DA LEGGI SPECIALI: ES. LE BCC

• AL DI SOTTO DEI LIMITI DIMENSIONALI PREVISTI PER IL FALLIMENTO (ART. 1 L.FALL.) SI APPLICA LA LCA, IN QUANTO NON SONO PREVISTI LIMITI DIMENSIONALI PER LA SUA APPLICAZIONE

• GLI ORGANI PREVISTI SONO (ART. 198): COMMISSARIO LIQUIDATORE (MONOCRATICO), COMITATO DI SORVEGLIANZA (DA 3 A 5 COMPONENTI E FACOLTATIVO PER LE COOP) E ADV; IL TRIBUNALE INTERVIENE PER L’EVENTUALE ACCERTAMENTO DELLO STATO DI INSOLVENZA (ARTT. 202 E 203) E PER LE CONTESTAZIONI AL BILANCIO FINALE E AL PIANO DI RIPARTO (ART. 212)

LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA/3

• IL CL E’ PUBBLICO UFFICIALE ED E’ ASSIMILATO SOSTANZIALMENTE AL CURATORE DEL FALLIMENTO (ART. 199)

• COLLA LCA CESSANO DI OPERARE GLI ORGANI SOCIALI (ART. 200)

• SI APPLICANO INOLTRE GLI STESSI EFFETTI DEL FALLIMENTO NEI CONFRONTI DEI CREDITORI E SUI RAPPORTI GIURIDICI PREESISTENTI (ART. 201)

• PER APPLICARE LE AZIONI REVOCATORIE FALLIMENTARI (ART. 203 - NON QUELLA ORDINARIA) E LE SANZIONI PENALI RELATIVE AI REATI PREVISTI DALLA L.FALL. IN RELAZIONE AL FALLIMENTO (ART. 237) E’ NECESSARIO L’ACCERTAMENTO DELLO STATO DI INSOLVENZA DA PARTE DEL TRIBUNALE

LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA/4• LA FASI DELLA LCA SONO REGOLATE DAGLI ARTT. 204 – 213 L.FALL. (VEDI

RELAZIONE DOTT. FRIZZI)

• GLI ULTIMI 2 ARTICOLI DEDICATI ALLA LCA (214 E 215) REGOLANO IL CONCORDATO CON CUI SI PUO’ CHIUDERE LA PROCEDURA E LA RELATIVA RISOLUZIONE

• L’EVENTUALE CONCORDATO E’ GESTITO DAL TRIBUNALE E NON DALLA ADV

• SI APPLICANO LE PRINCIPALI NORME DEL CONCORDATO FALLIMENTARE

• SE IL CONCORDATO NON VIENE ESEGUITO IL TRIBUNALE, SU RICORSO DEL CL O DI UNO O PIU’ CREDITORI, NE PRONUNCIA LA RISOLUZIONE E SI RIAPRE LA LCA

LE PROCEDURE CONCORSUALI MINORI/1

• L’ART. 3 L.FALL. CHIARISCE CHE IN GENERALE LE IMPRESE SOGGETTE A LCA POSSONO ESSERE AMMESSE ALLA PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO

• SI RITIENE CHE L’AMMISSIONE AL CONCORDATO PREVENTIVO SIA POSSIBILE SONO SE NON SIA GIA’ APERTA LA LCA (PRINCIPIO DI PREVENZIONE, COME PER IL FALLIMENTO)

• AL CONTRARIO SE E’ IN CORSO L’ISTRUTTORIA PER LA DICHIARAZIONE DELLA LCA, ESSA DOVREBBE ESSERE INTERROTTA SOLO DALL’AMMISSIONE AL C.P. E NON ANCHE DALLA SEMPLICE DOMANDA DI AMMISSIONE E ANCOR MENO DALLA RICORSO PER IL PRECONCORDATO EX ART. 161, CO. 6

LE PROCEDURE CONCORSUALI MINORI/2

ALLE SOCIETA’ COOPERATIVE SONO APPLICABILI:

• SIA LE NORME SUL PIANO ASSEVERATO DI CUI ALL’ART. 67, COMMA 3, LETT. D) L. FALL.

• SIA LE NORME SUGLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI DI CUI ALL’ART. 182-BIS L.FALL.

• SIA COME GIA’ DETTO LE NORME SULLE ISTANZE DI PRECONCORDATO (ART. 161, CO. 6, L.FALL) E DI PREACCORDO (ART. 182-BIS, CO. 6).