la governance delle esperienze turistiche negli ecosistemi turistici esperienziali 16.02.2013
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BIT 2013 - Convegno FERPI del 16.02.2013 - La governance delle esperienze turistiche negli ecosistemi turistici esperienziali - Nuovi modelli di governance e gestione del turismo delle esperienze turisticheTRANSCRIPT
La governance delle esperienze turistiche negli ecosistemi
turistici esperienziali
BIT – 16.02.2013
Andrea Rossi
1. Spostamento di potere dall’offerta alla domanda
2. Il turista oggi è il re
3. Vuole esperienze specifiche e “seamless” e sfrutta il viaggio come momento di costruzione e affermazione del sé
4. Conosce l’offerta dei concorrenti che innovano e ci confronta con quella
5. Il web e il mobile hanno dato un potere di conoscenza e di scelta senza precedenti
6. Il web e il mobile hanno cambiato le aspettative, la mentalità e i comportamenti dei turisti
Il mondo è cambiato… e i turisti lo sanno molto bene
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1. Concezione ormai superata del turismo , cha oggi è esperienziale
2. Scarso orientamento al turista, che passa da ospite a cliente
3. Individualismo e campanilismo, sia tra territori e regioni, sia tra operatori , e scarsa propensione all’impegno comune
4. Perdita di credibilità della politica
5. Avversione al cambiamento e all’innovazione
6. Innovazione, spesso scambiata per la sola tecnologia
7. Logica del finanziamento a pioggia che ha snaturato l’imprenditore (intuizione, rischio, investimento)
8. Limitato indirizzo e supporto
9. Dibattito tra libero mercato e approccio gerarchico,, che è superato dai nuovi approcci ai sistemi complessi e dalle teorie delle reti
10.Mancanza di trasversalità con altri settori (ad es. arte e cultura, commercio, …) che fanno parte integrante dell’esperienza turistica
11.Mancanza di integrazione dell’offerta turistica (sia tra territori e regioni, sia tra operatori)
12.Burocrazia
13.Mancanza di un accordo super-partes su un piano strategico e operativo
Alcune criticità dello scenario del turismo italiano
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1. Professionalità della P.A.
2. Alcuni operatori “virtuosi”
3. Maggiore interesse della politica al tema del turismo
4. Presenza di buone pratiche nazionali, ma da evidenziare e diffondere maggiormente
5. Alcune buone competenze e professionalità del turismo, sia tra gli operatori, sia tra i professionisti
6. Università di buon livello, anche se numericamente insufficienti
7. Crisi economica
8. Cambiamento strutturale
9. Potenziale turistico dell’Italia abbondantemente sottoutilizzato
10.Possibilità di ottenere parte dei risultati anche in tempi brevi
11.Il piano Turismo Italia 2020 è una base di partenza per la discussione e la condivisione
Alcune opportunità dello scenario del turismo italiano
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Un esempio di Destination Management Organisation (DMO)
5 Fonte: IULM Milano
Esempi di partnership pubblico-privata
6 Fonte: IULM Milano
Esistono numerosi archetipi di governance
7 F. d’Angella, M. De Carlo, R. Sainaghi (IULM MIlano) “Archetypes of destination governance:
a comparison of international destinations” Tourism Review, 2010, Vol. 65 Iss: 4, pp.61 - 73
Quale governance delle esperienze turistiche? /1
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Il turismo deve essere visto come un ecosistema, oltre il modello fordista-taylorista e al di là della dicotomia gerarchia-mercato Bisogna creare snodi gestionali per gestire la complessità
Ci vuole una DMO Italia, un sistema di DMO regionali e un sistema di Reti di Imprese coordinate. Servono partnership pubblico-privati, pubblico-pubblico, privati-privati e co-finanziamento delle iniziative
Nuovo approccio al turismo post-moderno Serve un cambiamento culturale sia nella politica, sia negli imprenditori e sia nei cittadini
Il turista e l’esperienza che questo vuole vivere deve essere al centro della governance, questo modifica l’approccio tradizionale alla governance
Governance delle esperienze turistiche. Integrazione degli operatori pubblici e privati. Integrazione dei settori trasversali (arte e cultura, commercio, enograstronomia, artigianato, trasporti, …). Tutto è esperienza
Bisogna innovare continuamente le esperienze turistiche
Best practices nazionali ed internazionali. Disseminazione. Metodi lavoro e di innovazione condivisi. Formazione a tutti i livelli e su nuove competenze. Creatività
Serve una forte capacità manageriale Separazione tra politica e management: indirizzo deve essere politico, ma l’attuazione deve essere eseguita da manager
Scarsità di risorse economiche Concentrazione su progetti innovativi e su operatori virtuosi, creando esempi da seguire Co-finanziamento delle iniziative
Bisogno di continuità strategica Il piano strategico e le azioni devono essere concordati da tutte le forze politiche le quali devono dare continuità ad un progetto comune che possa perdurare nel tempo, al di là dei differenti governi
Quale governance delle esperienze turistiche? /2
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DMO Italia
Turisti
Concorrenti Macro-Ambiente
Reti di Imprese, Sistemi di Reti di Imprese ed Ecosistemi Turistici
Fornitori
Il ruolo della DMO Italia, in sinergia con le DMO regionali, è fondamentale per favorire l’aggregazione degli operatori e per
presidiare i processi di interfaccia con l’ambiente esterno
Adattato da: Andrea Rossi, in
R. Garibaldi, R. Peretta “Facebook in
tourism”, FrancoAngeli, 2011
Reti di Imprese, Sistemi di Reti di Imprese ed Ecosistemi Turistici
DMO e/o organi di meta-management regionali
(Schema di principio)
Quale governance delle esperienze turistiche? /3
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Regione
Reti
Esperienziali
Livello
Ambito Strategia Operations Innovazione
e Sviluppo
Knowledge
Management
e Metriche
Obiettivi e strategie di Ecosistema Regionale
Singolo
operatore
Obiettivi e strategie delle
Reti Esperienziali
Obiettivi e strategie del
singolo operatore
Innovazione di Ecosistema Regionale
Innovazione nelle Reti
Esperienziali
Innovazione del singolo operatore
Operations di Ecosistema Regionale
Operations delle Reti
Esperienziali
Operations del singolo
operatore
KM di Ecosistema Regionale
KM delle Reti
Esperienziali
KM del singolo
operatore
Governance multi-livello e multi-ambito
Obiettivi e strategie di Ecosistema Nazionale
Innovazione di Ecosistema Nazionale
Operations di Ecosistema Nazionale
KM di Ecosistema Nazionale
Nazione
Adattato
da: A
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“Facebook in
tourism
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ngeli,
2011
(Schema di principio)
Quale governance delle esperienze turistiche? /4
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Strategia • Centralità dei turisti e
orientamento alle esperienze turistiche e all’innovazione
• Posizionamento strategico del brand Italia, dei brand regionali e dei brand esperienziali e co-creazione dei brand con i turisti e con la popolazione
• Trasversalità a tutti i settori legati al turismo
• Piano strategico condiviso e azioni concrete
• Co-finanziamento pubblico-privato di progetti condivisi
• Gestione del cambiamento culturale
Innovazione e sviluppo • Capacità di innovazione costante
e di progettazione di esperienze turistiche specifiche per i sotto-segmenti esperienziali
• Metodi di innovazione e di innovation management condivisi
• Orientamento alla creatività collaborativa e alla co-progettazione
• Creazione di concept esperienziali
• Robuste capacità di project management
Adattato da: Andrea Rossi, in
R. Garibaldi, R. Peretta
“Facebook in tourism”,
FrancoAngeli, 2011
Quale governance delle esperienze turistiche? /5
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Knowledge Management e metriche
• Capacità di analisi e di ascolto dei sotto-segmenti turistici, dei loro immaginari, delle sotto-culture di riferimento e dei trend
• Analisi permanente dei competitor internazionali
• Diffusione delle best practices nazionali ed internazionali
• Formazione a tutti i livelli e su nuove competenze
• Consulenza • Definizione dei requisiti di qualità
e misura delle performance, prime fra tutte quelle di soddisfazione dei turisti e della coerenza con le proposte di valore
• Misure e verifiche
Operations • Capacità di integrazione e di
engagement di tutti gli operatori e della popolazione locale
• Gestione della complessità, attraverso le reti di imprese e le reti di reti per esperienze “seamless”
• Value for money • Robuste capacità di project
management • Comunicazione online e offline • Promozione • Supporto alla
commercializzazione • Impiego delle tecnologie 2.0
anche per la connessone di tutti i soggetti dell’eco-sistema turistico (Enterprise 2.0)
Adattato da: Andrea Rossi, in
R. Garibaldi, R. Peretta “Facebook in tourism”, FrancoAngeli, 2011
La governance del turismo è fondamentale per il rilancio del settore, sfruttando appieno tutte le possibilità ancora inespresse
Il turista e le esperienze che questo vuole vivere devono essere al centro dell’attenzione
L’innovazione continua dell’esperienza è un imperativo categorico
Trasversalità e integrazione sono indispensabili
La gestione della complessità può avvenire facendo leva sulle reti di imprese e sulle reti di reti
E’ necessaria la condivisione di un progetto comune
Il trust e l’engagement è indispensabile, sia internamente, sia verso i turisti
Occorrono forti capacità di leadership, di management e di project management e una forte tensione ai risultati
C’è bisogno di un salto culturale (change management), nuove competenze e un nuovo slancio alla formazione
Utilizzare le nuove tecnologie (Enterprise 2.0) per rendere efficienti gli scambi informativi e le decisioni all’interno dell’ecosistema turistico
La gestione delle relazioni è fondamentale in sistemi così complessi
Ci sono molti validi modelli di governance nel mondo, bisogna progettarne uno specifico per l’Italia, sulla base delle best practices delle DMO internazionali, ma adattate alle nostre specificità
Conclusioni
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Andrea Rossi
Grazie per l'attenzione!
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