la morfologia linguistica generale, parte ii a.a. 2006-2007
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La morfologia
Linguistica Generale, parte II
a.a. 2006-2007
Uno strano fenomeno: i lapsus
Work is the curse of the drinking classes (Rev. Spooner)
Uno strano fenomeno: i lapsus
Ho le taschi in chiava
Ho le chiavi in tasca
chiav+e/i tasc+a/e
• La morfologia studia la struttura interna e le regole di formazione delle parole.
• I parlanti hanno una competenza morfologica: cliccabile / * computerabile
La morfologia
Definizioni di base
• Il morfema è la più piccola parte di una lingua che è dotata di significato:
boy+s ragazz+idormi+v+o
Il lessema è una unità di analisi linguistica che appartiene a una determinata categoria sintattica (N, V, A...), ha un particolare significato o funzione grammaticale, e modifica sistema-ticamente la sua forma secondo il contesto sintattico in cui è inserita.
am+o, am+i, am+av+o, am+er+ò, am+are...
Definizioni di base
• La morfologia derivazionale crea lessemi a partire da altri lessemi
canta(+re) cantabil(+e)
• L’insieme delle forme che un lessema può assumere costituisce il suo paradigma flessi-vo. La morfologia flessiva crea il paradigma a partire da una forma-base, la base lessicale.
am+o, am+i, am+av+o, am+er+ò, am+are...
Definizioni di base
Criteri di distinzione
• Cambiamento di significato lessicale e/o di categoria sintattica
mangia(+re) mangia+bil(+e)
libr(+o) libr+ett(+o)
cyclic cyclic+al
mangi+o mang+erò
• Dipendenza dal contesto sintattico
un palazzo antico (*antica/ antichi/ antiche)
un palazzo/ palazzetto antico
Criteri di distinzione
• Sistematicità: la flessione crea paradigmi (tendenzialmente) completi, mentre le regole derivazionali si applicano in modo sporadico
bimbetto ? bimbino
libretto ? librino / libriccino
* telefonetto telefonino
Criteri di distinzione
• Regolarità semantica
amo / amai / amerò
papa / papabile
terror / terrific
dividere / condividere (le idee di q.no)
vinaio, giornalaio, verduraio / orologiaio / formicaio, pollaio, granaio
Criteri di distinzione
• Chiusura: le regole derivazionali si possono applicare in successione, mentre la flessione “chiude” la parola.
conta(+re)
conta+bil(+e) contabil+izza(+re)
contabilizza+zion(+e)
Criteri di distinzione
Tabella riassuntiva
criterio derivazione flessione
cambiam. cat./signif. + -
dip contesto sint. - +
sistematicità - +
regolarità sem. - +
chiusura - +
Ipotesi della “morfologia scissa”
• I processi derivazionali hanno luogo nel lessico, i processi flessivi nella sintassi.
• La morfologia derivazionale ha il ruolo di strutturare il lessico mentale; la morfologia flessiva ha il ruolo di esplicitare le relazioni sintattiche della parola.
La flessione
• La struttura dei paradigmi flessivi varia da lingua a lingua, secondo le proprietà morfosintattiche che ogni lingua seleziona per ciascuna categoria.
es: flessione dell’aggettivo
ital. genere [maschile/femminile]
numero [singolare/plurale]
ingl.
• Accordo: un lessema condivide le proprietà morfosintattiche di un altro lessema, in base ad una relazione sintattica
• Reggenza: un lessema assume alcune proprietà morfosintattiche determinate (ma non condi-vise) dal membro reggente della relazione sintattica
• Proprietà inerenti
Tipi di flessione
• Per il nome: genere (maschile, femminile, neutro...) numero (singolare, plurale, duale/paucale) definitezza (arabo: kalbun ‘un cane’ al-kalbu ‘il cane’) caso grammaticale (per reggenza)
• Per il verbo: tempo (presente, futuro, passato...) aspetto (progressivo, compiuto...) voce (attivo, medio, passivo) modo (indicativo,congiuntivo,imperativo, ...) persona,numero,genere (per accordo con un argomento)
Categorie flessive
• Per l’aggettivo: grado (positivo, comparativo, superlativo) funzione attributiva vs. predicativa, ad. es. in russo:
nóvaja kníga 'un libro nuovo'
kníga nóva 'il libro è nuovo' genere, numero, caso (per accordo)
Categorie flessive
La derivazione
1. Ogni regola di morfologia derivazionale si applica ad una base appartenente ad una certa categoria (N, V, A)
2. La categoria di output di una regola deve corrispondere alla categoria di input della regola successiva
3. Il morfema derivazionale più esterno determina la categoria in base alla quale il lessema verrà flesso
[dubita]V
[ [dubita]V bil(e)]A
[in [dubitabil(e)]A ]A
[indubitabil(e)]A mente]Avv
[dubita]V
* [in [dubita]V] V
* [indubita]V bil(e)]A
La derivazione
Tipologia dei morfemi
morfemi
liberi legati
lessicali funzionali lessicali funzionali
(affissi)ieri, camion e, poi,con
boy, drink pensa- -bile, in-
L’affissazione
•prefissi: in-, ri-, dis-,…
•suffissi: -mente, -tore, -zione, -bile,…
•infissi (tagalog: ganda 'bello' g-um-anda 'imbellire')
•circumfissi (parasintesi): in+A+are/ire
s+N+ato
ingl.en+light+en
La morfologia non concatenativa
La base è un pattern consonantico, i morfemi derivazionali o flessivi sono pattern vocalici che si inseriscono tra le consonanti √ktb (connesso alla scrittura)
kita:b (libro)
kataba (egli scrisse)
ka:tib (scrittore)
apofonia (ingl. drive/drove/driven; lat. tˇego/tˇ oga)
Altri processi morfologici
• Reduplicazione
dakota puza 'asciutto', puspuza 'essere asciutto'
• Modificazione prosodica
ingl. [survéy]V[súrvey]N, [suspéct]V[súspect]N
• Conversioneingl. [water]N (to) [water]V
ital. [vecchio]A (un) [vecchio]N
Tipologia morfologica
• lingue isolanti (vietnamita, cinese,…): ogni parola coincide con uno e un solo morfema.
tôi 'io', chúng tôi 'noi’ (vietnamita)
• lingue agglutinanti (turco, bantu...), in una parola si combinano più morfemi invarianti, chiaramente segmentabili. adam 'uomo' (nom. sing.) (turco)
adam-lar (nom.plur.)
adam-lar-dan (abl. plur.)
Tipologia morfologica
• lingue flessive (gran parte delle lingue indo-europee): una parola contiene più morfemi che non sono invariabili e segmentabili in modo trasparente
in+regolare irregolare
in+logico illogico
in+maturo immaturo
in+trepido intrepido
Il morfema: alcuni problemi
Il morfema è la più piccola parte di una lingua che è dotata di significato…
… ma è veramente così (nelle lingue flessive)?
• Allomorfia: la stessa unità di significato ha realizzazioni diverse, dipendenti dal contesto e in distribuzione complementare
ingl. s [+plurale]
[-s] [-z] [-iz]ital. il,i / lo, gli
Il morfema: alcuni problemi
• Suppletivismo: in un paradigma flessivo (o in una famiglia derivazionale) si trovano basi diverse, senza evidenti rapporti formali
vado, vai, va, vanno / andiamo, andate
buono/ migliore / ottimo (cf. buonissimo)
go / went (cf. % goed)
acqua/ acquatico/ idrico
Il morfema: alcuni problemi
• Esponenza cumulativa: lo stesso morfema esprime simultaneamente due pezzi di significato
ital. bell+i: [+maschile], [+plurale]
parla+i: [+ passato], [+1a persona] [+sing]
Il morfema: alcuni problemi
• Esponenza ridondante: lo stesso "pezzo di significato" è espresso da due morfemi
reg+o (latino)
reg+s+i
Il morfema: alcuni problemi
• Morfemi multifunzionali: lo stesso segmento fonetico esprime significati diversi
mang+i (indicativo/congiuntivo, 2a sg.)
mang+i (congiuntivo, 1a e 3a sg.)
Il morfema: alcuni problemi
• Morfemi zero: ad un “pezzo di significato” non corrisponde alcun esponente morfo-fonologico
[vecchio]A (un) [vecchio]N (conversione)
parl++a (membro non marcato del paradigma)
parl+av+a
parl+er+à
Il morfema: alcuni problemi
Tabella riassuntiva
esponenza cumulativa,
forma morfemi multifunzionali
allomorfia, suppletivismo
(esponenza ridondante) significato
morfemi zero significato
Morfologia e fonologia
• I morfemi morfo-fonol. trasparenti si applicano alla base senza modificarla
ingl. –ness (dry dryness, fair fairness...)
• Altri morfemi provocano alternanze morfo-fonologiche: ingl. –ion (decide decis+ion, deride deris+ion)
ital. –i in amik+o amit∫+i
Morfologia e fonologia
• Alcuni morfemi hanno restrizioni fonologiche sulle basi cui possono applicarsi
ingl. –al (V N): solo basi con accento sulla sillaba finale (ar'rive' ar'rival, re'fuse re'fusal, de'velop *de'velopal)
ingl. –er/-est: solo basi aggettivali monosillabiche o bisillabiche “leggere” (calm calmer, happy happiest, curious *curioser)
altrimenti, la forma perifrastica con morfemi liberi: more, most+A
Alcune regole derivazionali
• La prefissazione non sposta l’accento, non modifica la categoria morfosintattica
A [in+A]A ‘qualità contraria’
N [ex+N]N ‘qualifica rivestita in passato’
V [ri+V]V ‘azione ripetuta (ma: rimettere...)’
V [dis+V]V ‘causare un processo/stato negativo’
ordine di applicazione: ri+dis+V, * dis+ri+V
Alcune regole derivazionali
• La suffissazione sposta l’accento, e di norma modifica la categoria morfosintattica
N V -izza(re), -eggia(re), -ifica(re)
N A -oso, -ale, -ario, -ico, -ese
N N -aio, -ería, -ista, -ismo, -iere
Alcune regole derivazionali
• Suffissazione
V N -zione, -ata, -aggio, -mento, -tore
V A -bile, -tivo, -torio, -evole
A N -are/-ire, -ifica(re), -eggia(re) -izza(re)
A Avv -mente
Alcune regole derivazionali
A quali restrizioni è soggetto il suffisso -bile?
V A ‘che può essere V-to’
lava+bile, leggibile, fattibile, godibile,modernizzabile, preferibile...
*dormibile, *partibile, *andabile, *moribile …
(Ma: camionabile, papabile, fallibile, immancabile, affidabile, vivibile…)
La composizione
• Forma parole nuove a partire da due parole esistenti:
capo, stazione capostazione
tele+visione, antropo+fago, lacrimo+geno (basi legate)
• Le parole composte possono essere input di regole derivazionali:
croce, rossa croce rossa croceross+ina
vero, simile verosimile in+verosimil+mente
La composizione
• Il significato dei composti non deriva dal significato delle parti in modo sempre “trasparente” (composizionale)
rompiscatole, piedipiatti, voltagabbana, pescecane…
lavapiatti, ferro da stiro, sottopassaggio...
Tipi di composti in italiano
N+N crocevia, capostazione, …
A+A pianoforte, dolceamaro, …
N+A camposanto, cassaforte
P+N dopobarba, oltretomba
V+V saliscendi, dormiveglia…
V+Avv buttafuori, cacasotto, viavai...
N+V manomettere, crocefiggere...
V+N lavapiatti, apriscatole, prendisole…
* V+P, *N+P, * P+A, *V+A
Composizione vs. sintassi
• Non si può inserire materiale* ferro pesante da stiro, * butta-tutti-fuori
• I costituenti non sono “visibili” alle regole sintattiche* questa lavapiatti è costosa ma non li lava bene
La testa dei composti
• Test operativo: “… è un …”
N
campoN santoA
• Il composto eredita dalla testa la categoria
La testa dei composti
• Il composto eredita dalla testa i tratti sintattico-semantici
N [+maschile], [+animato]
capoN stazioneN
[+maschile] [-maschile]
[+animato] [-animato]
La testa dei composti
• In italiano la testa è normalmente a sinistra, nei composti produttivipescecane, camposanto, capostazione, …
• La testa può trovarsi a destra se il composto ha origine da un’altra linguaterremoto << terrae motus (latino)
overdose << overdose (inglese)
scuolabus << school bus (inglese)
La testa dei composti• Nei composti esocentrici nessuno dei due
costituenti determina sia la categoria, sia i tratti sintattico-semantici
N [+maschile], [+animato], [-plurale]
portaV lettereN
[-maschile]
[-animato]
[+plurale]
La testa dei composti
• Nei composti dvandva entrambi i costituenti sono teste sia categoriali che semantiche
N [-maschile], [-animato], [-plurale]
cassaN pancaN
[-maschile] [-maschile]
[-animato] [-animato]
[-plurale] [-plurale]
Composizione e flessione
• La flessione si trova normalmente sulla testa
capostazione capistazione, nave traghetto navi traghetto, ferrovia ferrovie, capogiro capogiri
• Nei composti dvandva entrambe le teste possono essere flesse
cassapanca cassepanche
Composizione e flessione
• Nel corso del tempo i composti perdono trasparenza la testa a sinistra non viene più identificata si flettono alla fine della parola
camposanto camposanti,pescecane pescecani
I composti sintagmatici
• Il composto sembra avere una struttura più sintattica:
A [pipe and slipper] husband
An [ate too much] headache
Una donna [tutta casa e chiesa]
un proposta [prendere o lasciare]
La composizione in inglese
• E’ liberamente ricorsiva
[[Turkish literature] professor ]
[Turkish] [literature professor]
[[[[Truck driver] insurance] company] director]
• L’accento cade sulla penultima sillaba’black bird ‘merlo’black 'bird ‘uccello nero’
’black board 'lavagna’ black 'board ‘tavola nera’
Argomenti per le regole morfologiche
• Applicabilità a nuove parole
• Iper-regolarizzazioni nel corso dell’acqui-sizione del linguaggio
• Economia della memorizzazione
Morfologia e afasia
• Danno selettivo alla morfologia flessiva, preservata quella derivazionale (Miceli e Caramazza 1988)
• Parafasie limitate alla morfologia flessiva e alla morfologia derivazionale produttiva (Badecker & Caramazza 1991)
• Morfologia flessiva preservata nella jargonaphasia (“Those are waggots, they have to be fribbed in”)
A person with semantic jargonaphasia produces utterances like
And I say, this is wrong. I'm going out and doing things and getting ukeleles taken every time and I think I'm doing wrong because I'm supposed to take everything from the top so that we do four flashes of four volumes before we get down low ... Face of everything. This guy has got tohis thing made out in order to slash immediately to put all of the wind-pails... (1988, p.73)
Neologistic jargonaphasia, on the other hand, leads to comments like "Your patebelin like the mother ... and his mothers of to go in his stanchen," or "Those are waggots, they have to be fribbed in." Finally, there is phonemic jargonaphasia, in which the patient utters sounds in unrecognizable combinations, not even forming words. Gordon & Breach, The evolving mind, 1993, ch. 7
A person with semantic jargonaphasia produces utterances like
And I say, this is wrong. I'm going out and doing things and getting ukeleles taken every time and I think I'm doing wrong because I'm supposed to take everything from the top so that we do four flashes of four volumes before we get down low ... Face of everything. This guy has got tohis thing made out in order to slash immediately to put all of the wind-pails... (1988, p.73)
Neologistic jargonaphasia, on the other hand, leads to comments like "Your patebelin like the mother ... and his mothers of to go in his stanchen," or "Those are waggots, they have to be fribbed in." Finally, there is phonemic jargonaphasia, in which the patient utters sounds in unrecognizable combinations, not even forming words. Gordon & Breach, The evolving mind, 1993, ch. 7
Approfondimenti
Spencer, A. & Zwicky, A. 1998. The Handbook of Morphology. Blackwell.
Laudanna, A. & Voghera, M. 2006. Il linguaggio: strutture linguistiche e propcessi cognitivi. Laterza (cap.5 e 6).