la nuova certificazione unica dei compensi

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IL CONGUAGLIO DI FINE ANNO E LA CERTIFICAZIONE UNICA DEI COMPENSI Relatore Dott. Enzo Cuzzola _______________________________________________________________________ comPAfvg - centro di competenza per la pubblica amministrazione / Sede Legale - Piazza XX Settembre, 2 - 33100 Udine 1

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IL CONGUAGLIO DI FINE ANNO

E LA CERTIFICAZIONE UNICA DEI

COMPENSI

Relatore Dott. Enzo Cuzzola

_______________________________________________________________________

comPAfvg - centro di competenza per la pubblica amministrazione / Sede Legale - Piazza XX Settembre, 2 - 33100 Udine

1

LA DEFINIZIONE FISCALE DEI REDDITI DI

LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI

Reddito Di Lavoro Dipendente

Sono definiti redditi da lavoro dipendente “i

compensi corrisposti per prestazioni di lavoro

subordinato” considerate tali secondo le norme

della legislazione sul lavoro, le pensioni, gli assegni

equiparati, le indennità di anzianità, di previdenza,

di preavviso e le altre indennità di fine rapporto

(Tuir, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 art. 49).

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IMPONIBILE FISCALE E PREVIDENZIALE

L’imponibile fiscale è l’importo su cui viene

calcolata l’imposta sui redditi delle persone fisiche

(IRPEF). L’imponibile fiscale annuo non é null’altro

che la sommatoria di tutti gli imponibili fiscali

mensili.

Con il termine imponibile previdenziale si

intende l’importo di retribuzione, derivante da

Libro Unico del Lavoro (L.U.L.), sul quale vengono

calcolati i contributi previdenziali e assistenziali a

carico del lavoratore dipendente e dell’azienda.

DEFINIZIONE 3

RITENUTE SUI REDDITI DI LAVORO

DIPENDENTE

La ritenuta sui redditi di lavoro dipendente è

commisurata a tutti i compensi ed emolumenti

corrisposti nel periodo di imposta.

Fanno eccezione i contributi assistenziali e

previdenziali obbligatori per legge , di contratto

collettivo o di accordo aziendale e le altre fattispecie

individuate nell’articolo 51 del Tuir.

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REDDITI ASSIMILATI A QUELLI DI LAVORO

DIPENDENTE

I redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente

sono tutti i redditi che non risultano da un vero e

proprio lavoro dipendente ma vanno dichiarati

nel quadro RC del Modello UNICO insieme a

quelli da lavoro dipendente.

Sono disciplinati dall’art. 50 del D.P.R. 917/1986

5

RITENUTA SUI REDDITI ASSIMILATI A QUELLI DI

LAVORO DIPENDENTE

Sono assimilati al lavoro dipendente i compensi, le

indennità, gli assegni, le rendite e le somme

indicati dalla lettera A alla lettera L dell’art. 50 del

Tuir.

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Tra le lettere indicate nell’articolo 5° del Tuir rivestono particolare importanza per gli enti locali:

Lett. b: i compensi e le indennità corrisposti a prestatori di lavoro subordinato dipendenti da altri soggetti;

Lett. c: le somme corrisposte a titolo di borsa di studio, assegno, premio o sussidio;

Lett. c-bis : i compensi corrisposti a soggetti aventi con l’Ente rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;

Lett. f : le indennità, i gettoni di presenza o altri compensi corrisposti per l’esercizio di pubbliche funzioni;

Lett. g :l le indennità per cariche elettive;

Lett. l : i compensi percepiti dai lavoratori impegnati, per effetto di specifiche disposizioni normative, in lavori socialmente utili;

Lett. I : i compensi liquidati, per sentenza, dall’ente al coniuge separato del dipendente.

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COMPENSI E INDENNITÀ A LAVORATORI

DIPENDENTI DA TERZI

Rientrano in tale categoria (lett. B art. 50 del Tuir) le

indennità ed i compensi dei dipendenti comunali per

incarichi svolti a favore di terzi, in funzione del loro

rapporto di dipendenza e della loro qualifica.

8

LE BORSE DI STUDIO

Ex art. 50 del Tuir, lett. c, sono assimilabili ai

redditi da lavoro dipendente le “somme da chiunque

corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno,

premio o sussidio per fini di studio o di

addestramento professionale, se il beneficiario non è

legato da rapporti di lavoro dipendente nei

confronti del soggetto erogante”.

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COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE

Le collaborazioni coordinate e continuative rientrano

tra quelle tipologie di lavoro che non instaurano un

rapporto di subordinazione tra datore di lavoro e

lavoratore, ma stabiliscono le modalità, la durata e il

corrispettivo retributivo di una prestazione lavorativa

svolta da un prestatore d’opera per conto di un

committente.

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INDENNITÀ PER L’ESERCIZIO DI PUBBLICHE

FUNZIONI

Fanno parte di questa categoria, art. 50 lett. f Tuir,

le indennità e i gettoni di presenza corrisposti ai

componenti (non amministratori locali) di

commissioni, che non siano professionisti (nel qual

caso devono emettere parcella per il gettone).

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INDENNITÀ PER CARICHE ELETTIVE

A tale fattispecie vengono ricondotti i compensi, c.d.

gettoni di presenza o indennità, dei componenti i

consigli e le commissioni consiliari previsti dall’art.

82 del Tuel, nonché l’indennità di fine mandato dei

sindaci prevista dall’art. 23 della legge 265/1999.

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L’ASSEGNO AL CONIUGE SEPARATO

Ex art. 10 Tuir lett. C, sono deducibili dal reddito

complessivo “gli assegni periodici corrisposti al coniuge,

ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli,

in conseguenza di separazione legale ed effettiva, di

scioglimento o annullamento del matrimonio o di cessione

dei suoi effetti civili, o nella misura in cui risultano da

provvedimenti dell’autorità giudiziaria”.

13

COMPENSI PERCEPITI DAGLI LSU

I lavori socialmente utili sono attività che mirano alla

realizzazione di opere e alla fornitura di servizi di

utilità collettiva.

Con la modifica apportata all’art. 47 del Tuir dal

decreto legislativo n. 314/97, tra i redditi assimilati a

quelli di lavoro dipendente rientrano anche quelli

derivanti dai lavori socialmente utili.

A seguito della modifica della normativa dal 1°

gennaio 1998 i compensi percepiti a seguito di LSU

diventano quindi imponibili ai fini fiscali con le

relative detrazioni d’ imposta per lavoro dipendente.

Anche per tali redditi l’Inps svolge la funzione di

sostituto di imposta.14

IL CONGUAGLIO DI FINE ANNO

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IL CONGUAGLIO DI FINE ANNO

OBBLIGHI DATORE DI LAVORO

ART. 23 DPR 600/73

Ex art. 23 Dpr 600/73, ogni datore di lavoro, in

qualità di soggetto che si sostituisce all’Ufficio

Imposte al fine operare le ritenute fiscali, a

mezzo cedolino di busta paga, ha l’obbligo, entro

il 28 febbraio dell’anno successivo, di effettuare il

conguaglio fiscale, ovvero il ricalcolo su base

annuale, delle imposte dovute dai propri

lavoratori e pagate mensilmente nella forma

della ritenuta d’acconto.

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IL CONGUAGLIO DI FINE ANNO

In sostanza, ogni mese, il datore di lavoro o, in caso di

pensionati, l’INPS , trattiene in busta paga delle percentuali

di IRPEF che però sono quote non definitive.

Pertanto con il conguaglio IRPEF si procede al calcolo certo e

definitivo delle imposte Irpef dovute dal dipendente o dal

pensionato Inps.

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DPR 600/73

Nonostante la Legge preveda la possibilità di

concludere le operazioni di conguaglio entro il 28

febbraio dell’anno successivo, normalmente , per

prassi, tali operazioni amministrative e contabili, si

chiudono entro fine anno, facendo coincidere il

conguaglio con la busta paga del mese di Dicembre.

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LE OPERAZIONI DI CONGUAGLIO

La procedura di conguaglio consiste nel sommare gli

emolumenti che costituiscono il reddito ovvero gli

imponibili fiscali delle retribuzioni mensili

comprese le mensilità aggiuntive, qualora spettino

al lavoratore, determinando così il reddito fiscale

annuo.

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LE OPERAZIONI DI CONGUAGLIO

In pratica si sommano tutti gli imponibili fiscali

da gennaio a dicembre comprese la tredicesima,

l’eventuale quattordicesima o altre somme

aggiuntive corrisposte a titolo di prestazioni

assistenziali (esempio malattia, maternità, Cassa

Integrazione ecc.) se dovute per contratto e si

ottiene il reddito fiscale annuo.

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Il risultato ottenuto dalle precedenti operazioni

rappresenta l’imponibile fiscale annuale sul quale

poi sarà applicata l’aliquota determinando così

l’imposta effettivamente dovuta dal lavoratore

dipendente o pensionato che sia, ovvero l’imposta

che grava sul reddito delle persone fisiche e cioè

sui redditi da lavoro dipendente e

parasubordinato meglio conosciuta come IRPEF.

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L’IRPEF

L’ Irpef si applica sulla base del principio

normativo della progressione dell’imposta in

base al quale tanto maggiore è il reddito

conseguito dal lavoratore tanto maggiore sarà

l’imposta dovuta allo Stato e di conseguenza

maggiore sarà anche la trattenuta sulla

retribuzione.

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IL CALCOLO IRPEF

L’Irpef si calcola applicando delle percentuali,

fissate dalla Legge, che sono le c.d. aliquote

IRPEF e che saranno diverse o meglio progressive

in base alla fascia di reddito colpita.

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CONGUAGLIO NEGATIVO O POSITIVO

Va osservato che tuttavia da tale calcolo non sempre

scaturirà un debito o un credito nei confronti dello

Stato.

Si parla pertanto di conguaglio negativo o positivo

di fine anno.

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Infatti se l’imposta dovuta risulta maggiore rispetto a quella

che il lavoratore ha già versato, allora il conguaglio Irpef sarà

negativo e il lavoratore avrà nella busta paga di dicembre un

importo minore.

Se invece l’imposta versata mensilmente è maggiore di quella

effettivamente dovuta, allora il conguaglio Irpef sarà positivo e

il lavoratore a dicembre avrà una busta paga più alta.

CONGUAGLIO NEGATIVO O POSITIVO

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IL CASO DI PIÙ RAPPORTI DI LAVORO NELLO

STESSO ANNO

In presenza di più rapporti di lavoro nello stesso anno, in sede di

conguaglio, il sostituto d’imposta deve tenere conto delle somme e

dei valori complessivamente corrisposti allo stesso nel corso dei

diversi periodi lavorativi dell’anno, indipendentemente dal fatto

che il lavoratore ne abbia fatto richiesta.

Se necessario inoltre, nel caso in cui si deve tenere conto di altre

somme e valori non considerati in precedenza, il conguaglio potrà

essere ripetuto purché, in ogni caso, i relativi effetti economici si

concludano entro il mese di febbraio dell’anno successivo ( Dpr

600/73).

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IL CONGUAGLIO E LA RICHIESTA DI

APPLICAZIONE DI UN’ALIQUOTA PIÙ ELEVATA

Con risoluzione n.199/E del 30 Novembre 2001,

l’Agenzia delle Entrate ha confermato la possibilità,

già riconosciuta nella circolare n. 326/E/1997, che il

sostituto d’imposta, su richiesta del sostituto, effettui

una ritenuta con un’aliquota superiore rispetto a

quella dovuta.

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CONGUAGLIO PER LE SOMME EROGATE DA TERZI

AI PROPRI DIPENDENTI IN COMANDO

I sostituti d’imposta che corrispondono a dipendenti di

terzi compensi e retribuzioni non aventi carattere fisso e

continuativo, come ad esempio nell’utilizzo di personale

proveniente in comando da altra amministrazione,

devono comunicare agli Uffici che procedono al

conguaglio, entro la fine dell’anno, e in ogni caso non

oltre il 12 gennaio dell’anno successivo, l’ammontare

delle somme corrisposte.

28

IL CONGUAGLIO DELLE ADDIZIONALI

Nello svolgimento delle operazioni di conguaglio di

fine anno, il sostituto d’imposta deve considerare

anche l’addizionale regionale e l’addizionale

comunale, la c.d. aliquota aggiuntiva,

relativamente ai comuni che ne abbiano deliberato

la variazione.

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LA CERTIFICAZIONE UNICA DEI

COMPENSI

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DECRETO LEGISLATIVO 21 NOVEMBRE 2014 N. 175

Il Decreto Legislativo n.175/2014 introduce una

nuova certificazione volta a sostituire sia il Cud

sia la certificazione rilasciata ai contribuenti ogni

anno dal sostituto di imposta.

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PRIMA DELLA NUOVA NORMATIVA

Fino al 2014, ad eccezione dei lavoratori autonomi,

i lavoratori dipendenti e i pensionati ricevevano

dai propri datori di lavoro un documento, il Cud,

nel quale venivano riepilogati e certificati tutti i

redditi incassati nell’anno precedente dal

lavoratore.

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NUOVO MODELLO CU

A partire dal 2015, con l’introduzione della nuova

normativa, il CUD è stato sostituito dal modello

della “Certificazione Unica”, c.d. CU.

Questo nuovo modello differisce dal precedente

sia nella forma sia nel contenuto.

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LA CERTIFICAZIONE UNICA

Nella Certificazione Unica, sono indicate le detrazioni di

imposta spettanti al contribuente per i familiari a carico

e le somme versate dal datore di lavoro nei fondi della

previdenza integrativa.

Questo modello fiscale non è più riservato solo ai

lavoratori dipendenti ed ai pensionati ma anche al alcune

categorie di lavoratori autonomi.

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CU PER I LAVORATORI AUTONOMI E

LAVORATORI PARASUBORDINATI

Pertanto la nuova Certificazione Unica comprende

non solo i redditi da lavoro dipendente e quelli

derivanti da pensione ma anche i redditi derivanti

da lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi.

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In particolare rientrano in queste categorie i

professionisti con partita iva e i lavoratori

parasubordinati che, a seguito della riforma sono

obbligati a comportarsi come il sostituto d’imposta

e quindi, sono obbligati ad applicare sui compensi

erogati delle ritenute d’acconto da versare poi al

fisco.

CU PER I LAVORATORI AUTONOMI E LAVORATORI

PARASUBORDINATI

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CU PER I LAVORATORI AUTONOMI E LAVORATORI

PARASUBORDINATI

Quindi ricevono la certificazione unica anche i liberi

professionisti che offrono delle collaborazioni

occasionali e continuative a imprese o enti vari,

mentre sono esclusi i commercianti e gli artigiani che

fatturano i propri compensi a clienti finali.

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TERMINI PER L’INVIO DELLA

CERTIFICAZIONE UNICA

Il termine per l’invio della Certificazione Unica

dei compensi pagati a dipendenti e collaboratori vari

è la fine di febbraio di ogni anno con l’obbligo di

spedirla all’Agenzia delle Entrate entro il 7

marzo successivo.

Per i lavoratori autonomi l’invio della

Certificazione Unica potrebbe subire dei ritardi non

essendo previste delle sanzioni a carico delle aziende

e degli enti che non rispettano il termine ultimo

stabilito dalla legge.

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CERTIFICAZIONE UNICA CON DOPPIO INVIO

In base a recenti orientamenti dell’Agenzia delle Entrate,

a partire dal prossimo anno, sulla Certificazione Unica

dovrebbero essere anticipate una serie di informazioni

finora trasmesse con il modello 770.

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L’obbligo di presentare la Certificazione Unica entro

il 7 marzo sarà limitato alle dichiarazioni contenenti

dati utili per la predisposizione della dichiarazione

precompilata con differimento, per le restanti

certificazioni uniche, alla data del 31 luglio, ossia

alla data di presentazione del modello 770.

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