la piazza della riviera ovest - 2012giu n78

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 78 www.lapiazzaweb.it della Riviera ovest Lezioni online contro la leucemia Dolo pag. 8 Nuovo ricorso contro l’elettrodotto Vigonovo pag. 10 pagg. 4-5 Rischio idraulico, è ancora emergenza Con i nubifragi di giugno colpite dagli allagamenti 300 famiglie a Mira e 80 a Dolo P iove, grandina, alza un forte vento. Mez- za Riviera e Miranese vanno sott’acqua e subiscono danni per milioni di euro. E’ successo a metà giugno e verso le fine del mese. Partiamo dalla Riviera investita massicciamente dal primo evento con danni e disagi per centinaia di famiglie a Mira, Dolo e Fiesso. Il paese più colpito è stato il primo e soprattutto la frazione di Mira Taglio. Sono finite sott’acqua intere strade, garage e semin- terrati di tanti condomini. Sono state attivate diverse squadre della protezione civile con la pioggia caduta in modo eccezionale, con una fortissima grandinata (danni a colture e auto in sosta). A Mira la pioggia si è concentrata nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello forse più densamente abitato. Il Comu- ne, ha attivato la protezione civile uscita con una trentina di volontari. Hanno avuto disagi e danni oltre 300 famiglie. Hanno perso elettro- domestici, mezzi, oggetti di valore. Nello spe- cifico sono state investite: via Cesare Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandie- ra, via Alfieri, via Gramsci, via Verga. A Oriago la zona di via Lago di Misurina e le laterali. Sono andate sott’acqua anche via Valmarana a Mira Porte e i sottopassi sulla Miranese fra Marano e Mira e quello fra Borbiago e Oriago in via Valdarno. Secondo tanti residenti invipe- riti si tratta ancora una volta delle stesse zone andate sott’acqua nel 2007. Zone che ora dovrebbero essere state messe in sicurezza grazie ai tanti interventi, anche da milioni di euro, finanziati e coordinati con il commissario straordinario Mariano Carraro. Addio a Dino Gibellato Pianiga pag. 12 CALCIO, IL DOLO RESTA IN ECCELLENZA Il Calcio Dolo parteciperà al cam- pionato di Eccellenza anche il prossimo anno. La formazione biancogranata del presidente Moreno Volpe e del direttore sportivo Roberto Tonicello si è gua- dagnata questo diritto battendo nella doppia sfida dei playout la formazione vicentina del Romano d’Ezzelino. pag. 17 ESTATE FIESSESE, DIVERTIMENTO IN PIAZZA Un’estate di musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio. Anche quest’anno, il Comune di Fiesso d’Artico, in collaborazione con la Provincia di Venezia, la Regione del Veneto, Arteven, Veneto Jazz e la Pro Loco organizza l’attesa rassegna dell’Estate Fiessese sul Naviglio... pag. 13 LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 EDITORIALE Veneto Sviluppo fra poltrone & idee di Nicola Stievano I n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel con- siglio d’amministrazione di Veneto Svilup- po, che “bandierina” piantare su ogni sin- gola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carroz- zoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre in- vischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessu- to imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politi- che che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria. continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio L a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province. Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico *Presidente della Provincia di Venezia di Francesca Zaccariotto* Trolese coperture il tetto dalla A alla Z Rifacimento tetti Impermeabilizzazioni Isolamenti termoacustici Tetti in legno ventilati Lattoneria Piattaforma aerea Bioedilizia Tel: 335 364215 Fax: 049/9725429 E-mail: [email protected] www.trolesecoperture.it

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La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

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Page 1: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 78 www.lapiazzaweb.it

della Riviera ovest

Lezioni online contro la leucemia

Dolo

pag. 8

Nuovo ricorso contro l’elettrodotto

Vigonovo

pag. 10

pagg. 4-5

Rischio idraulico, è ancora emergenzaCon i nubifragi di giugno colpite dagli allagamenti 300 famiglie a Mira e 80 a Dolo

Piove, grandina, alza un forte vento. Mez-za Riviera e Miranese vanno sott’acqua e subiscono danni per milioni di euro.

E’ successo a metà giugno e verso le fi ne del mese. Partiamo dalla Riviera investita massicciamente dal primo evento con danni e disagi per centinaia di famiglie a Mira, Dolo e Fiesso. Il paese più colpito è stato il primo e soprattutto la frazione di Mira Taglio. Sono fi nite sott’acqua intere strade, garage e semin-terrati di tanti condomini. Sono state attivate diverse squadre della protezione civile con la

pioggia caduta in modo eccezionale, con una fortissima grandinata (danni a colture e auto in sosta). A Mira la pioggia si è concentrata nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello forse più densamente abitato. Il Comu-ne, ha attivato la protezione civile uscita con una trentina di volontari. Hanno avuto disagi e danni oltre 300 famiglie. Hanno perso elettro-domestici, mezzi, oggetti di valore. Nello spe-cifi co sono state investite: via Cesare Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandie-ra, via Alfi eri, via Gramsci, via Verga. A Oriago

la zona di via Lago di Misurina e le laterali. Sono andate sott’acqua anche via Valmarana a Mira Porte e i sottopassi sulla Miranese fra Marano e Mira e quello fra Borbiago e Oriago in via Valdarno. Secondo tanti residenti invipe-riti si tratta ancora una volta delle stesse zone andate sott’acqua nel 2007. Zone che ora dovrebbero essere state messe in sicurezza grazie ai tanti interventi, anche da milioni di euro, fi nanziati e coordinati con il commissario straordinario Mariano Carraro.

Addio a Dino Gibellato

Pianiga

pag. 12

CALCIO, IL DOLO RESTA IN ECCELLENZA

Il Calcio Dolo parteciperà al cam-pionato di Eccellenza anche il prossimo anno. La formazione biancogranata del presidente Moreno Volpe e del direttore

sportivo Roberto Tonicello si è gua-dagnata questo diritto battendo nella

doppia sfi da dei playout la formazione vicentina del Romano d’Ezzelino.

pag. 17

ESTATE FIESSESE, DIVERTIMENTO IN PIAZZA

Un’estate di musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio. Anche

quest’anno, il Comune di Fiesso d’Artico, in collaborazione con la Provincia di

Venezia, la Regione del Veneto, Arteven, Veneto Jazz e la Pro Loco organizza

l’attesa rassegna dell’Estate Fiessese sul Naviglio...

pag. 13

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee di Nicola Stievano

In politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi.

Più che chiedersi chi nominare nel con-siglio d’amministrazione di Veneto Svilup-po, che “bandierina” piantare su ogni sin-gola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della fi nanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carroz-zoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere.

Il problema è che si trova sempre in-vischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessu-to imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politi-che che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della fi nanziaria.

continua a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla

Giunta regionale sulle funzioni delle Province.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

di Francesca Zaccariotto*

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Page 5: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

Riviera Provincia RegioneRegione

A MiraFESTA PER LA

MAESTRA MARGHERITA

Una festa per salutare il pen-

sionamento della maestra

Margherita Mion. E’

l’iniziativa che si è tenuta a

Mira a giugno, organizzata dai genitori degli alunni della classe IV C della

elementare Ugo Foscolo. Margherita Mion, 61 anni per 38 ha insegnato

alle elementari. E’ fi glia del noto Giulio Mion, il “Maestro di Mira“, che si è

spento pochi mesi fa e che per genera-zioni dal dopoguerra aveva insegnato

ai bimbi del paese”.A Mira Taglio

VIA ALFIERI A SENSO UNICO

Via Alfi eri una delle strade principali del quartiere di Mira Taglio è diventata

strada a senso unico. Ai lati della strada ci sono 33 nuovi parcheggi liberi. Il

percorso è stato completato con nuova segnaletica e modifi ca defi nitiva della

viabilità su via Alfi eri.A Fiesso

INTIMIDAZIONE AI LEVAK

Pesante intimidazione ai danni della famiglia Levak in via Mazzini a Fiesso

D’Artico nelle scorse settimane. Due bombole del gas e una tanica unite da un nastro adesivo con dei fi li metallici che uscivano dal nastro adesivo, sono

state trovate davanti alle abitazioni dei nomadi. Stanno indagando i carabinieri

della Compagnia di Chioggia.

StraNUOVO TETTO PER LA PISCINA

Al via a giugno i lavori per il rifacimento del tetto della piscina comunale. L’investimento ammonta a 1,4 milioni di euro, e sarà a “costo zero” per il Comune che ha raggiunto un accordo con il “Centro Nuoto Stra”, società concessionaria dell’impianto, che si accollerà l’intera spesa tramite un mutuo dell’Istituto del Credito Sportivo. Il Centro Nuoto avrà la gestione della piscina fi no al 2032.

A CamponogaraECCO LE TASSE DEL 2012

A Camponogara, per le abitazioni principali l’aliquota quest’anno sarà quella base del-lo 0,4 % come pure per i fabbricati rurali strumentali allo 0,2%. mentre, per tutti gli altri immobili è stata adottata l’aliquota dello 0,96%. Fino al 2011 l’addizionale comunale Irpef è stata applicata con l’aliquota unica del 0,6%. Quest’anno, per rendere l’imposta più aderente al principio costituzionale di capacità contributiva, è stata modellata su scaglioni di reddito con aliquote progressive.

Allarme AvisL’APPELLO: “SERVE PIÙ SANGUE”

Per i prossimi anni in Riviera del Brenta servono più donatori di sangue. A lanciare l’allarme sono stati a Dolo i responsabili dell’Avis del comprensorio. Le donazioni del sangue, infatti, sono diminuite di oltre il 10 %. La causa? Forse la crisi economica.

STRA

pag. 6

Il comandante Paolo Ferraresso va in pensione

DOLO

pag. 9

Lavori conclusi in via Argine Sinistro

CULTURA

pag. 16

Villa Venier si mette in mostra

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Dolo, Fiesso, Stra, Vigonovo, Fossò, Pianiga per un numero complessivo di 12.179 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMAURO GAMBIN [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

FelicitazioniIL NOSTRO DIRETTORE

SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gam-bin che lo scorso 23 giugno è convolato a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la

redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le diffi coltà di un rapporto piuttosto

sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i fi nanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La fi nanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”.

I tecnici osservano però che la fi nanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fi no alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”.

Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa.

“Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntua-lizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma effi ciente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

segue da pag. 1

Nicola Stievano

VACANZE

pag. 18

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

PERSONAGGIO

pag. 22

Graziano Edi Corazza, il collezionista di concerti

CULTURA

pag. 23

A Ca’ Rezzonico e al museo Guggehneim, arte d’estate

FENOMENI SOCIALI

pag. 27

La crisi riaccende l’emigrazione in Veneto

REGIONE

pag. 28

Avviata la riorganizzazione di Veneto Agricoltura

MODA ESTATE

pag. 29

Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

A MIRA LA POLEMICA

“Serve un piano delle acque”

“Serve urgentemente un piano delle acque per evitare allagamenti come quelli che si sono verifi cati.

A lanciare l’allarme è l’assessore comunale alla protezione Civile Michele Gatti, che spie-ga anche che sarà fatto tutto il possibile per poter completare questo importante strumen-to di pianifi cazione del territorio che è legato all’approvazione del Pat. La constatazione

arriva dopo i danni provocati dal nubifragio che ha mandato sott’acqua circa 300 famiglie a Mira e una ottantina a Dolo. “Se fosse stato completato il piano delle acque – dice Gatti – avremo uno strumento in più per organizzare inter-venti complessivi in grado di mettere in sicurezza il territorio comunale. Quello che è certo è che nell’area di via Gramsci ex quartiere Lissandrin la rete fognaria e idrica è ancora troppo fragile. E’ un’area con 6-7 mila persone che ogni volta che c’è un nubifragio è a rischio danni”. Una risposta a Gatti arriva dall’ex sin-daco Michele Carpinetti che invita la nuova amministrazione a non fare il gioco dello scarica barile. “Il Piano delle acque è uno strumento burocratico – spiega Carpinetti. L’assessore pensi invece a capire se le pompe sono state messe in azione in tempi rapidi”. A.A.

Piove, grandina, alza un forte vento. Mezza Riviera e Mi-ranese vanno sott’acqua e subiscono danni per milioni di euro. E’ successo a metà giugno e verso le fi ne del mese.

Partiamo dalla Riviera investita massicciamente dal primo even-to con danni e disagi per centinaia di famiglie a Mira, Dolo e Fiesso. Il paese più colpito è stato il primo e soprattutto la frazione di Mira Taglio. Sono fi nite sott’acqua intere strade, garage e seminterrati di tanti condomini. Sono state attivate diverse squadre della protezione civile con la pioggia caduta in modo eccezionale, con una fortissima grandinata (danni a colture e auto in sosta). A Mira la pioggia si è concentrata nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello forse più densa-mente abitato. Il Comune, ha attivato la protezione civile uscita con una trentina di volontari. Hanno avuto disagi e danni oltre 300 famiglie. Hanno perso elettrodomestici, mezzi, oggetti di valore. Nello specifi co sono state investite: via Cesare Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandiera, via Alfi eri, via Gramsci, via Verga. A Oriago la zona di via Lago di Misurina e le laterali. Sono andate sott’acqua anche via Valmarana a Mira Porte e i sottopassi sulla Miranese fra Marano e Mira e quello

fra Borbiago e Oriago in via Valdarno. Secondo tanti residenti inviperiti si tratta ancora una volta delle stesse zone andate sott’acqua nel 2007. Zone che ora dovrebbero essere state messe in sicurezza grazie ai tanti interventi, anche da milioni di euro, fi nanziati e coordinati con il commissario straordinario Mariano Carraro. La zona più colpita a Dolo è stata quella a nord est cioè via San Pio X, via Saffi , Piazzale Collodi via Tin-toretto. Le famiglie coinvolte in allagamenti e disagi sono state un’ottantina. Allagamenti anche a Fiesso nell’area di via Milano e via Botte, mentre ci sono state poche segnalazioni a Fossò e Stra. Una decina di casi di allagamento a Pianiga nella frazione di Cazzago. Risparmiata dal maltempo l’area sud della Riviera: Campolongo Maggiore, Campagna Lupia e Camponogara. Nel miranese grandine e acqua per oltre un’ora e mezza ha mes-so in crisi la rete idrica minore, con fossati esondati in aperta campagna tra Mirano e S. Maria di Sala, come in via Bollati a Zianigo e nella zona di Campocroce. Interventi dei pompieri in via Pertini, nella zona degli impianti sportivi e in via Matteotti a Mirano, dove diverse sono state le richieste d’intervento per l’allagamento della strada e di alcuni scantinati e anche alla

scuola materna Collodi in via Battisti, a causa di infi ltrazioni d’acqua. Allagamenti di strade e piste ciclabili anche a Salzano, Scorzè e Martellago, con disagi segnalati in particolare su via Chiesa, via Dosa, via Selvanese, via Sauro e via Baracca oltre che nella zona industriale di Olmo. Strade sott’acqua anche nel Salese. Ma il Miranese purtroppo dopo il 13 giugno ha avuto il bis, il 24 giugno. Un nubifragio con fortissimo vento ha colpito il comprensorio nella zona di Mestre. Ha provocato danni alle strutture delle aziende ad esempio a Olmo di Martellago, dove è stato scoperchiato un capannone. Per ripararlo ci vorranno decine di migliaia di euro. Dai 130 ai 150 mila euro è invece il conto per il rifacimento del tetto della palestra di Sant’Angelo di Santa Maria di Sala. Qui ci si è già da fare e si conta di rendere agibile la palestra entro venti giorni. Tra i comuni più colpiti c’è stato anche Salzano. Il municipio si è allagato ma gli interventi immediati hanno permesso di renderlo agibile in poche ore, permettendo a una coppia di sposi di convolare a nozze senza problemi. Problemi, nel parco di Villa Jacur, dove diversi alberi sono caduti.

di Alessandro Abbadir

A Dolo sono state colpite: via San Pio

X, via Saffi , Piazzale Collodi

via Tintoretto

Allagamenti anche a Fiesso

nell’area di via Milano e via Botte

RISCHIO IDRAULICOA Mira la pioggia si è concentrata

nelle zone dell’ex “quartiere Lissandrin” cioè quello più

densamente abitato del comune. Hanno avuto disagi e danni oltre

300 famiglie. Molte persone hanno perso elettrodomestici, mezzi,

oggetti di valore. Nello specifi co sono state investite: via Cesare

Pavese, via Toti e le strade laterali, via Fratelli Bandiera, via Alfi eri,

via Gramsci, via Verga Nubifragi, Riviera e Miranese in ginocchio

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Page 7: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

Agricoltura

Cia e ColdirettiDanni per milioni di euroLe grandinate e i nubrifragi che si sono abbattuti a metà giugno in Riviera hanno

messo in ginocchio l’agricoltura. L’allarme è stato dato da Cia e Coldiretti. Par-tiamo dalla Cia. Per questa Associazione interviene il presidente Venezia, Paolo

Quaggio. “Le zone più colpite - spiega - sono quelle di Dolo, Pianiga e Vetrego di Mi-rano, con epicentro a Cazzago di Pianiga. Valutiamo una perdita media del 60-70% delle produzioni vegetali, in particolare il frumento, allo stato di maturazione cerosa avanzata, ha subito perdite superiori al 70%. Per il mais si stimano perdite del 50% ma anche superiori laddove è stato allettato dai forti venti. La soia, le cui semine sono state concluse da poche settimane, dovrà in alcune aree essere riseminata. Uni-ca nota di speranza è che non si segnalano danni alle strutture agricole”. Quaggio aggiunge che fenomeni di questo genere “sono sempre più frequenti e più estremi, a causa dei cambiamenti climatici. Purtroppo è l’agricoltura a farne le spese per prima. Paradossalmente, è proprio l’agricoltura, nelle politiche Ue, ad essere chiamata in prima fi la nella lotta ai cambiamenti climatici”. Stessa analisi con sfumature diverse la fanno Paolo Capuzzo e Fabio Livieri referenti di area di Coldiretti in Riviera e Miranese. La Coldiretti fa anche una stima economica dei danni: a causa dei nubifragi e della grandine tre milioni di euro sono stati perduti in coltivazioni e non saranno rimborsabili come calamità naturale. È stata colpita duramente la zona di Dolo, Mira, Fiesso D’Artico, Fossò e nel miranese ad esempio Cappella di Scorzè, l’area di Martellago e alcune frazioni di Mirano come Vetrego e Campocroce. Le colture più colpite? Con mais e granoturco che hanno avuto danni per il 70% dei raccolti, sono state quasi letteralmente cancel-late le produzioni di tabacco che si concentrano a Fiesso D’Artico, Pianiga e Mirano. Queste produzioni specifi che hanno avuto danni per l’85% e andrà male anche per i vitigni che erano in fase di fi oritura e sviluppo, e che sono stati semidistrutti dalle grandinate. I danni però non potranno essere rimborsati. “Se le aziende non hanno stipulato specifi che assicurazioni - spiegano dalla Coldiretti i funzionari Fabio Livieri e Paolo Capuzzo - visto che non ci sono stati danni alle strutture agricole, non sarà concesso lo stato di crisi, e in questo modo non sarà possibile ricevere contributi per i danni subiti”. Una speranza di ripresa per le colture c’è ed è stato paradossalmente il periodo di caldo afoso, che è seguito ai nubifragi. Dopo la tanta pioggia l’ondata di caldo africano ha permesso soprattutto alle viti di riprendersi e fare vino di buo-na qualità, ma resta da sperare che i fenomeni negativi non si ripetano nel corso dell’estate. L’incubo per gli agricoltori è soprattutto, che queste grandinate non si ripetano nel periodo estivo. Colpirebbero mais e barbabietole e viti, praticamente distruggendo tutto prima della raccolta. Hanno avuto danni anche gli alberi da frut-to. Per questo sempre più a causa dei cambiamenti climatici fare agricoltura con prodotti tradizionali sta diventando davvero diffi cile.

Sono state distrutte per l’85% le coltivazioni di tabacco a Pianiga e Fiesso

A.A.

555Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

“Bisogna trovare i fondi per gli interventiIntervento Parla l’ex commissario straordinario Mariano Carraro

Nubifragi in Riviera del Brenta e Miranese a giugno, interviene l’ex commissario straordinario per gli allagamenti Mariano Carraro. “Molto si è fatto - dice Carraro - ma degli interventi che avevo programmato dal 2007 in poi, ne sono stati realizzati solo il 25% n Riviera del Brenta e nel Miranese”. Carraro per 4 anni si è occupato di quella parte provincia di

Venezia che dal 2007 in poi (l’evento maggiore è del settembre 2007) aveva mostrato gravi squilibri nell’assetto idrogeologico con tracimazioni e danni per migliaia di famiglie. “A Mira e Dolo, ma anche a Campagna Lupia, Campolongo, Camponogara, Fiesso, nel miranese in realtà come Santa Maria di Sala e Mirano Noale, Scorzè e Martellago – spiega l’ex commissario Mariano Carraro – ho cercato di far attivare tutti i fondi a disposizione per realizzare interventi idraulici come il risezionamento di canali, la realizzazione di aree di golenaggio, l’impianto di nuove pompe idrovore, della realizzazione di vasche di laminazione, e di nuove botti sifone. Ho risarcito in parte i danni subiti. I fondi che sono stati utilizzati sono quelli destinati dalla Legge Speciale per Venezia al disinquinamento della laguna, ciò è servito a mitigare i danni del maltempo e del nubifragio visto che senza questi interventi si sarebbero ripetuti quelli del 2007”. Però non si può andare avanti in questo modo. Due nubifragi e danni per milioni di euro. Carra-ro lancia un monito a comuni e Consorzi di bonifi ca. “Dal 2008 in poi, a causa della crisi in molti casi i lavori in programma per la sistemazione idraulica del comprensorio di Riviera e Miranese in molti casi non sono più partiti - conclude Carraro – si deve capire invece che questi lavori vanno completati altrimenti i danni che produrranno i mancati interventi saranno maggiori dei risparmi”.

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6 Stra66 Stra

Paolo Ferraresso, storico comandante della Polizia locale di Stra, è andato in pensione il 31 maggio scorso dopo

trent’anni di onorata carriera a servizio del comune rivierasco. Il comandante, 57 anni, era entrato nella polizia locale nel 1982 e in questi decenni è diventato un cardine degli uffi ci comunali di Stra, e un riferimento sem-pre presente e attento per tutte le ammini-strazione comunali che si sono succedute a Stra e per tutti i cittadini del comune rivie-rasco che in lui hanno sempre trovato una spalla pronta ad ascoltarli e aiutarli. Paolo Ferraresso è sempre stato appassionato di sport e ha ricoperto anche il ruolo di direttore generale della società di calcio dello Stra – Riviera del Brenta dopo la sua rifondazione da parte del grande presidente Diego Rossi. In questi anni ha anche sostenuto numerosi progetti benefi ci e sociali delle associazioni del territorio, rendendosi disponibile, as-sieme anche agli altri agenti della Polizia locale, per svolgere anche compiti di con-trollo della viabilità e della sicurezza. Gran-

de attenzione c’è sempre stata anche nei confronti delle scuole, dove gli agenti della Polizia locale hanno svolto delle lezioni sulla sicurezza stradale per gli alunni. In questi anni il comandante Paolo Ferraresso aveva creato anche una fattiva collaborazione con la caserma dei Carabinieri di Stra per il controllo del territorio e dei cittadini. Paolo Ferraresso, sentito pochi giorni prima del pensionamento, non nasconde la sua emo-

zione e ricorda i primi momenti quando ha preso servizio a Stra. “Per un anno fi no al 1983 sono rimasto l’unico agente della po-lizia locale di Stra – ricorda – poi è arrivato un collega e assieme siamo rimasti per dieci anni in due. Negli anni abbiamo formato un comando formato da cinque agenti tutt’ora in servizio che in questi anni si è dimostrato valido, molto affi atato e attivo nel territo-rio”.

di Giacomo Piran

“Nel 1983 ero l’unico agente in servizio nel comune, ora sono in cinque”

Amministrazione Cambio al vertice della polizia locale, se ne va Paolo Ferraresso

Il comandante va in pensione

Il comune di Stra

Quattro progetti per il rilancio turistico della Riviera sono stati studiati dal Tavolo per il Turismo della Riviera del

Brenta, organismo che riunisce nove comu-ni del Mandamento oltre alle associazioni di categoria Confcommercio e Confi ndustria – Gruppo Imprenditori Turistici, le associa-zioni “Un Fiume di Ville tra Padova e Ve-nezia” e “Nelle Ville Venete”, le Pro Loco di Dolo, Fiesso d’Artico, Mira e l’Apt di Ve-nezia. Interessanti i primi risultati raggiunti dal gruppo di lavoro, nato con il proposito di mettere in rete un sistema propulsivo per lo sviluppo turistico della Riviera, con una sinergia tra pubblico e privato. A settembre sarà pronto il primo “Book Turistico” del-la Riviera, iniziativa che vedrà il sostegno dell’Acrib: una vera guida per il turista re-alizzata anche in inglese con il contributo dei comuni coinvolti, nella quale troveranno spazio informazioni storiche e culturali sulle singole cittadine ma anche una dettagliata cartografi a degli itinerari ciclopedonali in Ri-viera. I percorsi illustrati saranno tematici: risalto all’interesse naturalistico, alle opere di ingegneria idraulica e architettonica, ai luoghi di culto, all’offerta gastronomica, all’artigianato e alle “vie dello shopping”. Sempre a settembre in un importante magazine di turismo sarà pubblicata una monografi a sulla Riviera, con il dettaglio sull’offerta turistica complessiva. Sempre più concretamente vicina alla defi nizione anche la “Bassa Ciclabile”. La domenica il tratto della via che costeggia il Naviglio Brenta da Stra a Mira, sarà prossimamente

interdetto al traffi co veicolare (con esclusio-ne dei frontisti), così da consentire la per-correnza in sicurezza per i ciclisti. I Comuni di Stra e Dolo hanno già deliberato riguardo l’apposizione della cartellonistica stradale. Allo studio c’è anche il “City Sightseeing” lungo la Riviera del Brenta, servizio di bus scoperto che permetterà ai turisti di ammi-rare le ville del territorio con la possibilità di fermata libera lungo il tragitto Padova – Venezia. “Tanta passione, tanta energia e voglia di rimboccarsi le maniche per sco-prire e far scoprire fi nalmente al meglio il nostro territorio – spiega Mario Vescovi, assessore al Turismo dell’Unione dei Comu-ni e fondatore del tavolo del turismo – il primo bilancio del Tavolo per il Turismo per la Riviera del Brenta, nato quasi per scom-messa, ci fa ben sperare”.

TURISMO QUATTRO PROGETTI PER LA RIVIERA

In breveAccordo Veritas –Acrib sull’energia

E’ stata siglata una partnership commerciale tra Acrib (Associazione calzaturieri della Riviera) e Veritas Energia Consentirà alle 568 aziende associate (143 calzaturieri,

333 accessori, 53 modellisti, 39 ditte commerciali) di ridurre i costi sui consumi di energia elettrica e gas.

Incidente in via Chiesa a San PietroTerribile incidente a giugno fra S.Pietro di Stra e Galta di Vigonovo. Un giovane di 25 anni in sella a una potente moto, una Kawasaki 750, ha perso il controllo del mez-zo ed è fi nito fuori strada ferendosi in modo gravissimo.

Il giovane solo per un miracolo non è morto.

Troppi pregiudicati, chiude il bar MelodyUn bar di Stra diventa il ritrovo di pregiudicati di mezza

Riviera del Brenta e i carabinieri e il questore Fulvio Della Rocca lo ha fatto chiudere per 7 giorni. Il locale in questione è il bar Melody che si trova al civico 20 di via

Don Orione. Il locale, gestito da alcuni cinesi, a detta di tanti residenti era diventato il punto di ritrovo di ex

malavitosi di tutto il comprensorio.

G.P.

I battelli sul Naviglio

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8 Dolo88 Dolo

Un’importante progetto a favore di una giova-ne ammalata di leucemia, è stato promosso dall’Ail (associazione italiana contro la leuce-

mia) della Riviera del Brenta. Il gruppo ha fornito alla giovane un computer dotato di webcam che le permetterà di seguire le lezioni assieme ai suoi compagni. A raccontare il progetto è Roberta Nalon, presidente dell’Ail Riviera del Brenta. “Alcuni mesi fa – spiega Roberta Nalon – siamo stati contattati dalla famiglia di una bimba di dodici anni ammalata di leucemia. La loro preoccupazione era rivolta alla piccola perché soffriva per l’isolamento che questa malattia purtroppo comporta. Premetto che è un problema importante nei pazienti che seguiamo, in quanto non possono frequentare posti affollati perché immunodepressi ed ogni infezione compro-mette, in qualche modo, l’effi cacia delle terapie”. Il problema era che la giovane, che seguiva dei corsi a casa, era distante dai suoi compagni di classe e non “viveva” la scuola. “Abbiamo quindi pensato - prosegue - di portarla virtualmente a scuola e per prima cosa abbiamo chiesto ai genitori se ritenesse-ro opportuno creare un collegamento con la classe per permetterle di seguire le lezioni. La loro rispo-sta è stata di grande entusiasmo e subito ci siamo attivati”. Il gruppo dell’Ail ha quindi contattato la scuola, gli insegnanti, i genitori e i com-pagni di classe della giovane. “Abbiamo trovato una Preside e dei docenti straordinari, - racconta - che ci hanno dato una risposta di grande professionalità e sensibilità insieme ad una fattiva collaborazione. I genitori e gli alunni poi ci hanno supportato al massimo nel nostro progetto”.

A questo punto si doveva procedere con la parte

tecnica. “Abbiamo incaricato - conclude Nalon un tec-nico informatico, procurato il computer per la scuola

dotato di webcam, casse e mi-crofoni direzionali; e sistemato il computer della giovane. Così a fi ne maggio la nostra giovane amica ha iniziato a collegarsi venendo salutata con grande affetto e calore sia dai suoi

insegnanti che dai compagni. Desidero ribadire di aver trovato una preside e docenti straordinari e per questo mi sento in dovere di ringraziarli per la pre-ziosa collaborazione. Ringrazio il tecnico informatico Giovanni Guastamacchia che ci ha seguito in modo

gratuito in tutto il percorso e che ci ha aiutato a rea-lizzare un piccolo sogno”.

Insomma davvero una bella storia che insegna quanto la solidarietà sia di casa in Riviera del Bren-ta. Solidarietà che in queste ultime settimane si è espressa non solo con iniziative pro malati di leuce-mia, ma anche in favore dei terremotati dell’Emilia. Per questo si sono attivate diverse sagre e anche partiti politici che alla fi ne hanno raccolto fondi e materiali che sono stati consegnati ad organizzazio-ni come Caritas o direttamente ai comuni. Organiz-zazioni e enti che a loro volta provvederanno alla consegna a chi è rimasto senza nulla.

di Giacomo Piran

Iniziativa a Dolo dell’Ail Riviera del Brentra Per combattere l’isolamento di una ragazzina malata di leucemia

Lezioni on line e la classe è vicina

La bimba al computer ha potuto partecipare virtualmente alla vita in classe

Installata a fi ne maggio una web cam per una dodicenne ammalata

Roberta Nalon “Abbiamo trovato grande entusiasmo fra i compagni e genitori”

La storia

Un doppio evento sul tema “cibo - cultura” si è svolto nell’ultimo mese all’istituto alberghiero Ce-sare Musatti di Dolo. Il primo ha visto la presenza

del professor Massimo Montanari, docente di Storia Medievale e di Storia dell’Alimentazione, Direttore del Master Europeo “Storia e cultura dell’alimentazione” presso la Facoltà di Lettere e Filosofi a dell’Università di Bologna, che ha svolto un’interessate conferenza dal ti-tolo “Cultura alimentare ed identità nazionale”. Nel suo

intervento Montanari ha rilevato che la particolarità e la specialità della cucina italiana sta certamente nelle ricet-te ma anche nei suoi prodotti. Gli studenti dell’istituto alberghiero sono stati molto interessati dal convegno e dal connubio “cibo e cultura” soprattutto per le implica-zioni pluridisciplinari che consentono di collegare l’area professionalizzante con l’area degli studi generali, nelle tesine per l’esame di Stato. Il 24 maggio si è poi tenuta l’inaugurazione del concorso di fotografi a, poi divenuto

mostra all’Ex Macello, che ha visto impegnati gli stu-denti del Musatti. Sono stati assegnati quattro premi dei quali uno intitolato al maestro Fulvio Roiter che era presente all’inaugurazione. Il maestro veneziano, dopo la presentazione dell’attività da parte del dirigente sco-lastico, ha intrattenuto i partecipanti tra ricordi e consigli per i giovani oltre a concedersi per fotografi e e autografi con gli studenti e con i cittadini presenti. I due eventi si sono conclusi con grandi pranzi realizzati e serviti dagli

studenti dell’alberghiero seguiti dai docenti Arianna Gia-comin, Giuseppe Guttà, Federico Baretta, Riccardo Bel-lomo. Un’altra novità è che dal prossimo anno l’istituto Musatti completerà l’offerta didattica attivando il corso di Alberghiero anche per i corsi serali.

NEWS Convegno al MusattiCIBO E CULTURA, CONNUBIO VINCENTE

G.P.

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

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999Dolo

Sono stati ultimati a fi ne maggio i lavori di sistemazione di via Argine Sinistro, importante strada che collega Dolo con

Sambruson. L’arteria ha subito lavori per la sistemazione delle feritoie e l’innalzamento dei tombini, per la posa della nuova rete fognaria per la raccolta delle acque meteo-riche, per la parziale asfaltatura nelle aree più bisognevoli, oltre al taglio dei rami dei platani nel tratto da via Badoera a via Mo-nache. I residenti nei mesi scorsi avevano effettuato una raccolta fi rme, ottenendo oltre 100 sottoscrizioni, per chiedere maggiori in-

terventi, più sicurezza e la messa in sicurez-za della strada. “Come anticipato ai cittadini - spiega Alessandro Ovizach, assessore ai Lavori pubblici - entro fi ne maggio abbiamo completato con l’asfaltatura i lavori che riguardano via Argine Sinistro oltre ad aver sistemato i tombini, la rete fognaria e mi-gliorato la viabilità stradale potando i platani lungo l’arteria”. Sempre in tema di strade, ma in questo caso di piste ciclabili, arriva la richiesta di chiarimento sulla pista ciclabile di via Cazzaghetto ad Arino da parte di Gianni Casarin, portavoce del “Comitato Arino per il

Futuro”. L’opera, che dovrebbe sorgere lungo la Strada Provinciale 28, è attesa da anni dai cittadini che in passato avevano anche for-mato un comitato, oltre a fare una petizione popolare. Via Cazzaghetto è molto traffi cata e in passato era stata teatro di numerosi incidenti. “Apprendiamo con soddisfazione - commenta Casarin - che sono stati affi dati i lavori per la realizzazione della pista ciclabile di via Cazzaghetto. Vorremmo sapere però quando effettivamente inizieranno i cantie-ri”. Casarin e tutti i membri del comitato credono nella ciclabile. “E’ molto importante

per tutti i cittadini - commenta Casarin, a nome del Comitato - visto l’ampliarsi del pa-ese e la nascita di nuovi quartieri. Speriamo che la pista ciclabile venga completata nella sua interezza non come quella di via Arino che da decenni attende di essere ultimata nell’ultimo tratto”. Insomma questi primi ri-

sultati del Comune di Dolo sono stati salutati con apprezzamento dai residenti che però incoraggiano l’amministrazione comunale a continuare su questa strada, senza perdere di vista le istanze che di volta in volta salgo-no dal territorio comunale, soprattutto dalle frazioni, risolvendole in tempi rapidi.

di Giacomo Piran

I residenti nei mesi scorsi avevano fatto una raccolta fi rme per chiedere più sicurezza

Lavori pubblici L’assessore Alessandro Ovizach illustra l‘intervento

Argine Sinistro, lavori conclusi

L’assessore Alessandro Ovizach

Grande azione di solidarietà svolta dal gruppo “Amici di Dolo” capitanato da Massimo Ceccon, assieme a tre soci del Club Biancoceleste “Fabio e Fabio” di Sambruson,

Luciano Trevisan, Tonino Francioso e Ugo Dittadi. Questi uomini si sono recati nel maggio scorso, assieme all’Arpa (Associa-

zione Regina della Pace) di Alberto Bonifacio, a Medjugorje in Bosnia per portare aiuti alle popolazioni del paese. L’as-sociazione Arpa dal 1995 ogni mese porta viveri e beni di prima necessità a tutte le popolazioni della Bosnia a seconda delle necessità e dei bisogni. Nella missione di maggio, infatti, erano presenti 26 furgoni carichi di aiuti, 3 pulmini e un auto di appoggio oltre a 105 volontari. Il gruppo “Amici di Dolo” e il Club Biancoceleste “Fabio e Fabio” hanno consegnato 22

quintali di prodotti alimentari, vestiario, prodotti per la casa e per l’igiene personale, e farina. Questi prodotti sono stati do-nati da commercianti e acquistati con gli eventi organizzati dal Club Biancoceleste “Fabio e Fabio”. “Vogliamo ringraziare di cuore tutti i commercianti di Sambruson – spiegano i volontari – la Reckitt Benckiser di Mira e il mulino “Fratelli Rossetto” di Pontelongo per il supporto e l’aiuto che ci hanno dato”.

G.P.

“AMICI DI DOLO”, UN VIAGGIO IN AIUTO DELLA BOSNIA

NEws

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

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10 Fossò - Vigonovo1010 Fossò - Vigonovo

È trascorso il primo anno dall’insediamento dell’amministrazione guidata da Federica Boscaro. È tempo di bilanci anche da par-

te delle opposizioni: lo fa Gabriele Riondato, capogruppo della lista “Patto per il paese” e candidato sindaco alle comunali del 2011.

Riondato, come giudica il lavoro svolto fi nora dall’Amministrazione?

“Secondo noi sono partiti con una certa presunzione, vedi le indennità di carica portate subito al massimo consentito e ora riviste su importi simili all’amministrazione precedente, come dimostrano le delibere di giunta. Non si vede una grande coerenza neppure da atti più importanti, come la vendita di Villa Caffrè, prima smentita in più occasioni, con dichiara-zioni di volerla mettere in sicurezza per poi recuperarla, e adesso, invece, all’improvviso, confermata tra i beni da mettere all’asta. Una scelta che non condividiamo poi è quella di uti-lizzare i benefi ci dell’importante accordo con la ditta che aveva vinto il ricorso al Tar, equiva-lente ad un valore di quasi 500.000 euro, per avere un asilo nido al grezzo avanzato. Una

struttura utile ma che non era tra le priorità, e che genera ulteriori costi di funzionamento annuali che in un periodo economico come quello attuale era meglio evitare”.

Voi come avreste agito? E quali sono le vostre proposte?

“Al posto dell’asilo nido avremmo cer-cato di recuperare il patrimonio immobiliare esistente. A tal proposito, c’è una scuola a Sandon priva di palestra: vista la crescita della frazione, va quanto prima realizzata una struttura funzionale, da usare anche in orario extrascolastico come punto di incontro. Un’altra priorità è poi il completamento della pista ciclo-pedonale sulla Provinciale Sud vici-no l’argine del Brenta, di cui manca il tratto fi nale, in un punto molto pericoloso per l’in-columità delle persone che vi transitano. Noi avremmo messo subito in programma questo intervento, magari tramite un accordo con la Provincia”.

Invece i lati positivi della nuova ammi-nistrazione quali sono secondo voi?

“Nonostante la scarsa esperienza di par-

tenza a livello politico, va riconosciuto che la giunta ci sta mettendo impegno, anche se ci sembra che il sindaco tenda a lasciare poca au-tonomia ai suoi giovani assessori, accentrando su di sè la maggioranza delle decisioni”.

C’è dialogo tra maggioranza e oppo-sizioni?

“Il dialogo è più di facciata che di sostan-za: ad esempio, le iniziative che abbiamo proposto contro la realizzazione della Camio-nabile e a favore dell’Idrovia non sono state

nemmeno prese in considerazione. Secondo noi c’è poi pregiudizio verso l’identità locale a favore di un eccessivo nazionalismo tricolore: lo dimostrano continue suonate dell’inno di Mameli, esposizione di coccarde, striscioni, bandiere, addobbi, dentro e fuori le sedi isti-tuzionali, sulle fi nestre e sugli abiti dei con-siglieri. Censura invece per i simboli millenari del popolo veneto, in particolare per il Leone di San Marco, per la tradizione, il folklore e la lingua veneta”.

di Antonio Tosi

“Su Villa Caffrè e indennità di carica non c’è stata la necessaria chiarezza”

Politica Gabriele Riondato di “Patto per il paese” traccia un bilancio di un anno di amministrazione

“Maggioranza incoerente e contraddittoria”

Il municipio di Fossò e Gabriele Riondato

La Mafi a è radicata anche al Nord, e va combattuta. È il messaggio lanciato dal senatore ed ex magi-

strato Felice Casson e dal giornalista e scrittore Maurizio Dianese, invitati dal Comune di Fossò a una serata di dibat-tito da “tutto gremito” sulle infi ltrazioni mafi ose nel Nord Italia, nel ventenna-le dalla tragica morte per mano della Mafi a dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

“Parlare oggi di Mafi a in Veneto è diffi cile quanto lo era per la mafi a della Riviera del Brenta negli anni ‘80 – ha spiegato Dianese –. La crisi economica sta favorendo il radicarsi nei nostri ter-ritori delle organizzazioni criminali: nel Veneto Orientale si muovono i Casalesi, la ‘Ndrangheta e la mafi a russa; nel veronese la mafi a siciliana e nel pado-vano un gruppo organizzato legato ai Casalesi. Un fenomeno in ascesa ma sottovalutato”.

Felice Casson ha posto un positivo accento sulla consapevolezza dimostra-ta dalle nuove generazioni e ha eviden-ziato le priorità: continuare a studiare e indagare la criminalità.

NEWS

DibattitoIL PERICOLO DELLE MAFIE

A.T.

Il Comune di Vigonovo “spinge” verso le iniziative volte alla tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente: l’Amministrazio-

ne ha dato piena collaborazione all’Arpav per due campagne di monitoraggio sulla qualità dell’aria, al fi ne di evidenziarne le caratteristiche e prendere in esame eventuali problematiche o aspetti critici. I due interven-ti prevedono altrettanti periodi di monitorag-gio di 45 giorni ciascuno, il primo dei quali si concluderà con la fi ne del mese di giugno. La seconda tranche di rilevamenti scatterà invece ad ottobre per concludersi il mese successivo. Le operazioni verranno condotte attraverso l’impiego di un laboratorio mobile sito in via Veneto tra la biblioteca comunale e la sala polivalente, in prossimità di quella che è la strada più traffi cata di Vigonovo e quindi dell’area che maggiormente può dare responsi attendibili circa lo stato di eventua-le inquinamento atmosferico. Il laboratorio mobile è adibito alla misurazione continua delle sostanze inquinanti solitamente pre-senti nell’aria, quali il monossido di carbonio e il biossido di zolfo, e di quelle invece non convenzionali (chiamate così perché la loro misurazione è iniziata solo in anni recenti) come benzene e polveri sottili; queste ultime tendono ad accumularsi nell’atmosfera so-prattutto nei mesi estivi, o nei periodi in cui si registrano scarse precipitazioni. I risultati ottenuti dalle due campagne di monitorag-gio dell’aria serviranno ad avere un quadro esaustivo di eventuali problemi per studiare poi soluzioni e provvedimenti ad hoc. Per so-stenere l’intera operazione, il Comune dovrà

farsi carico solo dei costi dell’energia elet-trica necessaria ad alimentare il laboratorio mobile nei periodi di rilevamento. Sempre in campo di tutela ambientale, l’amministra-zione ha reso noto che a partire dal mese di luglio, gli ispettori di Veritas, in collabora-zione con la polizia locale, attueranno una serie di controlli e verifi che sulle modalità di differenziazione dei rifi uti messe in atto dai cittadini e sulla effettiva realizzazione del compostaggio domestico. “Sviluppare e applicare le giuste norme per la raccol-ta differenziata – fa sapere l’assessore all’Ambiente Filippo Fogarin – favorisce la diminuzione della produzione dei rifi uti da avviare allo smaltimento fi nale, assicurando maggiori garanzie di protezione ambientale e conseguentemente un positivo rapporto costi-benefi ci. Differenziare correttamente i rifi uti, dunque, è un vantaggio per tutti, per il Comune e gli stessi cittadini”. Chi venisse pizzicato dagli ispettori a non rispettare le regole, sarà costretto a pagare una san-zione che va da 25 a 500 euro, valutate secondo la gravità delle irregolarità in merito all’abbandono, la dispersione e la mancata separazione delle frazioni e all’errata espo-sizione dei rifi uti.

AMBIENTE MONITORAGGIO DELL’ARIA

A.T.

“Ricorreremo al Consiglio di Stato contro la realizzazione per via aerea dell’elettrodotto ad alta

tensione Camin – Dolo”. Lo annuncia il sindaco di Vigonovo Damiano Zecchinato dopo che pochi giorni fa il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dai Comitati del Cat, dai cittadini e dai Comuni della Riviera del Brenta interessati al passaggio dell’opera, con cui chiedevano la revisio-ne del progetto e l’interramento totale dell’elettrodotto. Il documento era stato presentato due anni fa contro i Ministeri

dell’Ambiente, dei Beni Culturali, dello Sviluppo Economico, il presidente del Con-siglio e la Regione Veneto e l’esito della sentenza del Tar era una delle tappe più attese di questo lungo braccio di ferro. “Ho già convocato i sindaci di tutti i Comuni in-teressati – spiega Zecchinato – per dare poi mandato ai nostri legali di preparare un nuovo ricorso al Consiglio di Stato. Questa è l’ultima strada percorribile, ma abbiamo intenzione di giocare le nostre carte fi no in fondo, come abbiamo fatto fi no ad oggi”. La salvaguardia della salute dei cittadini,

del territorio, della cultura e della storia della Riviera del Brenta sono sempre stati i punti fermi su cui comitati, cittadini e forze politiche hanno fatto leva per chiedere l’in-terramento della linea da 380 kw, lungo poco meno di 15 chilometri, che collegherà Dolo con Camin passando per i Comuni di Camponogara, Fossò, Stra, Vigonovo, Sa-onara. “Fin dall’inizio è mancata qualsiasi forma di dialogo e collaborazione tra noi e Terna (la società che ha progettato e che realizzerà l’elettrodotto), e non certo per nostra volontà – chiarisce Zecchinato –. Nonostante le nostre continue richieste di incontri e chiarimenti, Terna ha fi n dall’ini-zio preso decisioni unilaterali e spesso non giustifi cate, non spiegando mai se il rifi uto all’interramento dell’elettrodotto sia dovu-to a motivi tecnici, mancanza di spazio o se le ragioni, come si dice da più parti, siano invece altre. Il benestare alla realizzazione per via aerea dell’opera dato dall’ex Giun-ta regionale ha poi fatto il resto”. Anche i comitati del Cat, che più volte hanno sotto-lineato come le logiche del profi tto e degli interessi economici stiano prevalendo sulla salvaguardia del territorio, presenteranno un proprio ricorso al Consiglio di Stato. Si profi la dunque la dirittura d’arrivo per una delle questioni più spinose degli ultimi anni riguardanti la Riviera del Brenta.

Vigonovo

Interviene il sindaco

“ELETTRODOTTO, NUOVO RICORSO”

A.T.

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Zecchinato: “Chiederemo il parere del Consiglio di Stato”

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Se ne va dalla scena politica di Pianiga uno dei maggiori protagonisti della vita pubblica del paese degli ultimi decen-

ni, Dino Gibellato. La scomparsa di Gibellato storico esponente di opposizione e centrosi-nistra è avvenuta dopo una lunga malattia, a metà giugno. Una malattia contro cui l’esponente ha sempre lottato con dignità. Lo stesso Gibellato non è mai rimasto fuori dalla politica e anche negli ultimi mesi si era interessato a temi come la sicurezza strada-le, la lotta alla realizzazione di Veneto City. Gibellato, 75 anni, ha calcato per decenni la scena politica di Pianiga come consigliere comunale di opposizione. Era stato in consi-glio comunale negli anni ottanta e novanta fi no al 2003, ma non aveva smesso di in-teressarsi poi ai problemi del territorio. In paese tutti lo ricordano per la sua grande compostezza e dignità, e capacità di indivi-duare i problemi della gente e della “sua” Mellaredo (di cui era originario).

“Gibellato – spiega Luigino Basso ex consigliere comunale di opposizione che ne è stato un grande amico – capiva i proble-mi della gente, perché parlava il linguaggio delle persone comuni. Per lui buona ammi-nistrazione, era sinonimo di marciapiedi in ordine strade non dissestate, lampioni fun-zionanti, reti fognarie a posto. Non ha mai voluto cariche importanti, anche se, se le sarebbe meritate di più di tanti altri”.

Gibellato ha lavorato per anni nelle Ferrovie come macchinista (fra gli ultimi a condurre treni con macchine a vapore), ed è stato fra i fondatori della Polisportiva di

Mellaredo. La notizia della sua morte ha rattristato il sindaco attuale di Pianiga (Pdl) Massimo Calzavara. “Gibellato – spiega Calzavara – era una persona innamorata del suo territorio. Sollevava istanze e problemi concreti. Ci sono stati dei momenti di scontro politico, ma i rapporti personali erano ottimi. Posso dire che mi ha addirittura dato consigli all’avvio della mia carriera di amministratore locale”. Il comune di Pianiga ha partecipato ai funerali dell’esponente politico, in forma uffi ciale, con il gonfalone del Comune e i Vigili. L’anziano esponente politico risiedeva da qualche anno in via Don Sante Ferronato a Rivale di Pianiga. Al suo funerale hanno partecipato tantissime persone che hanno riconosciuto con un ultimo omaggio la genui-nità dell’interesse di Gibellato per le persone e i problemi del territorio. “Di Gibellato – dice l’ex sindaco di Pianiga della Lega Nord Antonio di Luzio – a volte si poteva conte-

di Alessandro Abbadir

L’omaggio del centrodestra: “Un uomo che capiva i problemi della gente”

Lutto Se n’è andato a 75 anni lo storico esponente del centrosinistra

Addio a Dino Gibellato, politico del territorio

Il municipio di Pianiga e Dino Gibellato

stare l’irruenza nel porre le questioni, ma in alcune occasioni è sembrato essere davvero l’unico esponente del centrosinistra in grado di stimolare su temi concreti la maggioranza di centrodestra che da sempre governa il paese”.

A ricordare Gibellato in chiesa, c’erano anche i tanti esponenti del centrosinistra che si sono succeduti a Pianiga nel corso degli anni. Ha lasciato la moglie Luciana, i fi gli Stefano, Betty e Nicola.

Era stato fra i fondatori della polisportiva nella frazione di Mellaredo

E’ stato in consiglio comunale negli anni ‘80, ‘90 e fi no al 2003

E’ partito da qualche settimana a Pianiga il nuovo sistema di viabilità e sensi unici per po-

tenziare la sicurezza davanti agli edifi ci scolastici. Il comune rivierasco ha deciso di procedere con l’istituzione di un sen-so unico da via Roma a via Patriarcato in direzione sud-nord, con il blocco della circolazione davanti alle scuole elemen-tari e materne del capoluogo negli orari di entrata e uscita dei bimbi dagli istituti scolatici. La circolazione è bloccata per-ciò dalle 8.15 alle 8.40 e dalle 17.15 alle 17.40 in entrambi i sensi di marcia creando di fatto un’isola pedonale nelle ore di punta.

Il sindaco di Pianiga spiega il mo-tivo della scelta. “Abbiamo invertito – spiega Massimo Calzavara – anche il senso unico di marcia in via Onesti per permettere ai ragazzi delle scuole medie di uscire in sicurezza. I nuovi sensi unici nel centro del paese hanno carattere sperimentale. Valuteremo anche all’ini-zio del prossimo anno scolastico 2012-2013 gli effetti sulla circolazione viaria ed eventualmente effettueremo delle modifi che. Siamo pronti ad accogliere tutti i suggerimenti, che arriveranno da genitori e cittadini”.

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Page 15: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

Un’estate di musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio. Anche quest’anno, il Comune di Fiesso d’Artico, in collaborazione con la Pro-

vincia di Venezia, la Regione del Veneto, Arteven, Veneto Jazz e la Pro Loco organizza l’attesa rasse-gna dell’Estate Fiessese sul Naviglio, che fi no al 27 luglio porterà particolarissime occasioni di incontro e di divertimento, proposte artistiche che spaziano dal teatro di strada alla danza urbana, dal teatro bril-lante al grande concerto promosso da VenetoJazz. La rassegna ha aperto sabato 30 giugno, con una performance del Centro Studi Danza Riviera del Bren-ta. Piazza Marconi sarà inoltre palcoscenico urbano dei tre appuntamenti di teatro di strada: il primo, a cura del gruppo veneziano Progetti e Bagliori, svoltosi il 2 luglio. All’insegna della comicità e della gag, invece, l’appuntamento di giovedì 12 luglio, Sconcerto d’Amore, di Nando e Maila, anche se non mancheranno acrobazie e giocolerie. Per chiudere in grande la rassegna, venerdì 27 luglio, il teatro di strada sarà un’occasione di omaggio a Federico Felli-ni. Ricreando un’atmosfera incantevole con giochi di luce e di acqua, acrobazie e musica, la compagnia romana Teatro Ondadurto ha ispirato la sua “Fel-

liniana” alle grandi opere del registra, dalla Dolce Vita ad Amarcord, dalle Notti di Caribia a Boccaccio ’70. Per gli appassionati della classica commedia, non potevano mancare due appuntamenti con il te-atro brillante: venerdì 13 luglio il gruppo Il Sorriso presenta la commedia in dialetto veneto El patrono del paese - Ovvero scherza con i fanti ma assa stare i Santi. Più sperimentale invece la performance di Beatrice Zuin, che, con la sua Pocket Juliet, mette in scena la fi gura, rivisitata e “tascabile”, della Giu-

lietta Capuleti rediviva, adolescente e smaliziata, che racconta le sue vicende nei dialoghi con buffi pupazzi animati. Entrambe le commedie avranno inizio alle 21questa volta il luogo di ritrovo è il giardino del Palazzo Municipale. Per gli appassionati di musica, l’appuntamento da non perdere è quello di venerdì 20 luglio, con il tributo a Jimi Hendrix a cura del quartetto Tamburini & Righini, nel giardino del Palaz-zo Municipale alle 21.

di Silvia Tessari

Per gli appassionati della classica commedia non mancano due appuntamenti con il teatro brillante

Aggregazione Rassegna in programma fi no al 27 luglio

Estate fi essese, divertimento sul Naviglio

Uno spettacolo all’aperto

Iniziano le vacanze scola-stiche, la scuola chiude, ma per i bambini c’è

una nuova occasione di incontro, aggregazione, formazione e divertimento: si tratta dei Centri estivi promossi dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Fiesso d’Artico e dall’associazione Uno a Cento. Pensati per bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni, i Centri estivi hanno risposto alle necessità di molte famiglie negli anni precedenti, e dunque, per scelta dell’associazione e dell’assessorato, quest’estate attiveranno alcuni servizi ag-giuntivi: da un lato le attività termineranno più tardi del so-lito, alle 16, anche per i bambini della scuola dell’Infanzia, dall’altro, il servizio verrà erogato per una settimana in più rispetto allo scorso anno. I centri estivi si svolgeranno fi no al 3 agosto per i bambini della scuola dell’Infanzia, presso la scuola Il bosco incantato, per i ragazzi della scuola Primaria e Secondaria di primo grado, presso la scuola Secondaria Carlo Goldoni. I costi medi per una settimana variano dai 41 euro ai 73, in base alla scelta dell’orario (si può scegliere l’uscita prima di pasto, dopo pasto o alle 16), ma la cifra scende per chi sceglie di prenotare anche per i fratelli. Per informazioni, contattare l’associazione “Uno a Cento” al 347.1359476 o l’Uffi cio Pubblica Istruzione del Comune allo 041.5137121.

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Page 16: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

di Alessandro Abbadir

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I mutui le banche di fatto non li concedono più. La gente gli affi tti fatica a pagarli, e fi occano gli sfratti ma le case ci sono, sono

sfi tte e invendute. E’ quello che succede in Riviera del Brenta e Miranese, una situazio-ne testimoniata anche dai dati che arrivano dalla Conferenza dei sindaci dell’Ulss 13: gli appartamenti sfi tti in Riviera del Brenta e nel Miranese circa 6500 a cui se ne aggiungono altri 4000 in vendita da parte delle aziende costruttrici.

Gli sfratti esecutivi invece sono quasi 600 nel 2012, nei 17 comuni del comprensorio, e il 60 % di questi sono di immigrati con fi gli. Gli alloggi Ater sfi tti, da sistemare perché in preca-rie condizioni igienico sanitarie, non sono più di una cinquantina in tutta l’area.

Si tratta di famiglie di extracomunitari con fi gli a carico. I lavoratori erano impiega-ti soprattutto in edilizia e sono stati i primi a perdere il lavoro dal 2008 in poi. In centinaia, forse i più avveduti, sono tornati al loro paese. Qualche soluzione c’è.

“Le case sfi tte nel comprensorio – assicura

Livieri – da alcune stime sono 6500, se ne ag-giungono altre 4000 mila invendute da parte delle aziende costruttrici. E’ chiaro che bisogna lavorare a livello comprensoriale per mettere in circolazione questo patrimonio a prezzi non esorbitanti, vista anche la crisi.

Ottimo sarebbe trovare un accordo con i proprietari per fare ad esempio affi tti agevolati,

annullando il pagamento dell’Imu sull’immobi-le”.

I comuni possono comprare poi aree agri-cole da destinare alla realizzazione di edilizia agevolata per l’emergenza abitativa, in cui il costo del terreno in questo caso sarebbe il 20% di quello sul mercato, ma devono agire tutti assieme. Una proposta da valutare insomma.

Sono 6500 le case non affi ttate, altre 4000 sono in vendita da parte delle aziende costruttrici

Emergenza abitazione L’allarme della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss 13

Diecimila case sfi tte nel comprensorio

Una casa in un quartiere popolare

A seguito del pagamento della pri-ma rata dell’Imu, e della prote-sta generale da parte degli am-

ministratori locali contro la tassa, la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto è intervenuta. “Questa protesta contro l’Imu da par-te del territorio veneziano e dei suoi amministratori è più che giustifi cata – dice la Zaccariotto – è un’imposta che colpisce le famiglie e i Comuni, ri-dotti a fare gli esattori per conto dello Stato. Arriva in un momento dramma-tico della nostra economia, colpendo un bene che è profondamente legato al costume, una delle poche sicurezze rimaste ai cittadi-ni, con il lavoro oggi costantemente a rischio, e il paese in fase recessiva. La prima rata ormai è stata versata, ma quello che propongo come contropartita è che il governo istituisca una commissione apposita, utilizzando i tecnici già disponibili, per effettuare da subito dei controlli seri ed immediati sul corretto versamento dell’Imu da parte di tutte le regioni, province e comuni italiani. Credo che, anche per l’Imu, il rischio sia proprio questo, un paese come sempre diviso in due. Propongo di pagare le rate successive solo dopo che sarà stato concluso il controllo da parte dello Stato, e avremo la certezza che fi no all’ultimo centesimo sia stato recuperato, in modo equo, da tutto il paese”. E vanno fatti i controlli per la Zaccariotto, anche in relazione al numero di abitanti e densità abitativa, perché altrimenti il problema di fondo restano le case abusive o non accatastate, sulle quali l’Imu è ininfl uente. E “per il nord questa sarà l’ennesima imposta maledetta, e per il sud continuerà ad essere un’imposta come tante altre, vissuta senza obblighi, nella totale indifferenza”.” L’altra proposta operativa - prosegue la Zaccariotto - riguarda invece le nostre piccole-medie imprese, tassate fi nora da un sistema iniquo ed eccessivo in un mercato compromesso da costi di produzione su cui grava una tas-sazione che vanifi ca sempre di più i vantaggi della qualità dei nostri prodotti, e della creatività dei nostri imprenditori. L’idea è la seguente: detassare, defi scalizzare ogni intervento di messa in sicurezza delle strutture produttive e pubbliche, affi nché non si debba correre nuovamente il rischio di subire le devastazioni che tante parti del nostro territorio, e recentemente l’Emilia ed il Rodigino, hanno subito a seguito del terremoto. Case e imprese distrutte per una carente applicazione della normativa antisismica; bene, chi investe in sicurezza deve ottenere un vantaggio fi scale”.

IMU DETASSARE L’ANTISISMICO

A.A.

Senza lavoro e sfrattati? Arrivano le occupazioni. E’ il fenomeno che sta

verifi candosi a Mira dove, sia una famiglia di immigrati tunisini, che una di maroc-chini hanno occupato due case Ater sfi tte. La famiglia di immigrati tunisini che ha occupato settimane fa una casa dell’ Ater da anni sfi tta in via Nazionale, resterà an-cora per un bel po’ all’interno dell’alloggio senza essere sloggiata come invece avrebbe voluto fare il comune di Mira con il sindaco Alvise Maniero. L’Ater per facilitare lo sgombero, ha deciso di non procedere alla querela contro gli occupanti dell’immobile, ma di puntare a fornire la mas-sima documentazione sull’inagibilità degli appartamenti. Non facendo querela la procedura con lo sgombero per problemi igienico-sanitaria si è sperato, fosse più rapida. Dentro l’appartamento occupato da settimane ci sono un ex operaio licenziato della Sirma, di fatto senza reddito dal 2008 con moglie e tre fi gli. Questa famiglia insieme a un’altra originaria del Marocco sono state aiutate dal Comune di Mira per 4 anni con l’erogazione di vari contributi e la sistemazione nella “Casa a colori” di Dolo. Da questa sistemazione provvisoria però una delle famiglie, ha deciso di occupare un alloggio dell’Ater. Dal comune di Mira una amara constatazione. “Stiamo seguendo tutti i passi necessari - dicono gli uffi ci comunali - per ristabilire la legalità violata dall’occupazione abusiva dell’alloggio Ater. Ci vorranno settimane”. E intanto, proprio a fi ne giugno, è arrivata la seconda occupazione, stavolta in via Borromini da parte di una famiglia di marocchini. Qui tutto si è complicato per la decisione di una donna di bere un bicchiere di candeggina per protesta.

Sociale Il fenomeno GLI IMMIGRATI OCCUPANO GLI ALLOGGI POPOLARI

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A maggio e per una intera giornata, si sono aperte gratuitamente le porte di Villa Venier Contarini a Mira, e preci-

samente in località Mira Vecchia. L’iniziati-va è stata promossa dall’Irvv e dalla Regio-ne del Veneto, con il patrocinio del Comune di Mira e con il contributo progettuale e il coordinamento dell’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Venezia; hanno collaborato, inoltre, l’EcoMuseo Le Terre del Brenta, l’I.T.C.S. Maria Lazzari, La Picciona-ia – I Carrara e la Proloco di Mira.

Durante la giornata è stato proposto un programma con visite guidate e audio-guide multimediali, giri in carrozza, concerti e proiezioni esplicative del restauro. Gli spettacoli si sono tenuti in diverse aree del complesso di edifi ci e del parco: spettacoli di giovani talenti della danza, della musica, del canto e del teatro conosciuti nel territo-rio veneto.

Si sono esibiti alcuni allievi dello “Show, Scuola per le arti dello spettacolo” di Dolo, cimentandosi nel canto e altri por-tando in scena un’opera teatrale. I ragazzi della “Cooperativa Alia” di Villafranca Pa-dovana hanno recitato “L’albero parlante”, una rappresentazione teatrale interattiva che riscuote sempre molti consensi. Infi ne, il “Centro studi Riviera del Brenta” ha rea-lizzato un laboratorio didattico per i bam-bini dai 6 agli 11 anni. La villa e le due barchesse, del complesso Venier Contarini, sono rimaste aperte interamente offrendo lo spettacolo degli affreschi restaurati raffi -guranti alcuni episodi mitologici e favolistici.

Nel 2005 è stato abbattuto un ca-pannone che si trovava nel parco storico. L’enorme struttura in cemento (misurava 700 metri quadri e 3.600 metri cubi) fu realizzato negli anni Sessanta, per farla si rovinò la bellezza del giardino che ospitava alcune specie arbustive e arboree rare, via-letti e piccoli prati. Il capannone era stato costruito per ospitare una palestra-teatro (all’epoca Villa Venier era adibita a scuola privata) ed era diventato, in seguito, un deposito.

L’abbattimento fu deciso dall’Istituto Regionale Ville Venete (di cui la villa è sede), che gestisce il complesso di pro-prietà della Regione Veneto, attraverso un restauro che l’ha riportata alla sua bellezza originaria con documenti e riproduzioni che attestavano l’aspetto originario degli edifi ci e del parco.

di Roberta Pasqualetto

Nel 2005 era stata abbattuta una palestra realizzata nel parco

Patrimonio storico Iniziativa dell’istituito Ville Venete

Villa Venier, un gioiello in mostra

L’interno di villa Vernier

La nostra cultura locale è legata alla terra perché per tradizione questa zona è sempre stata la risorsa prin-

cipale. Ed è proprio ispirandosi a questo principio che si è tenuta la quarta edi-zione di Agri-cultura, fi no a mercoledì 4 luglio, nel parco di Villa Levi Morenos a Mira. La novità di questa edizione è stata l’organizzazione, quest’anno affi data alla Proloco di Mira che, in col-laborazione con Cia, Coldiretti e Confa-gricoltura, ha organizzato un calendario ricco di appuntamenti.

Durante la manifestazione sono stati esposti prodotti tipici delle nostre terre, con laboratori didattici per i bam-bini, serate di cabaret, musica di ballo liscio e degustazioni di prodotti tipici lo-cali. Presso il parco della villa, un’orche-stra per il ballo liscio. Non è mancata la musica per i più giovani, martedì 3 luglio, con una band tributo agli U2 e mercoledì 4 si esibiranno i Fichi d’India. Domenica sono stati presenti gli animali da cortile e da stalla e, sono potuti os-servare una trentina di mestieranti che hanno indossato gli usi e i costumi di una volta. Sabato pomeriggio 30 giu-gno è stata la volta dei cavalli andalusi e spagnoli e una dimostrazione di come si lavorava il grano.

Per quanto riguarda la gastrono-mia, si è preparato il toro cotto allo spiedo. Domenica mattina si è esibita la banda Città di Mira e gli sbandieratori di Noale, nel pomeriggio lo spettacolo dei Diavoli della Frusta e, di seguito, un’e-sercitazione di cani da salvataggio nel Naviglio. “Voglio ringraziare la cinquan-tina di volontari della Proloco che da mesi si sono impegnati per realizzare la festa – dice il presidente della Prolo-co di Mira Michele Campalto – siamo partiti da zero per creare un calendario molto ricco e non era facile. Ringrazio anche le amministrazioni per la loro collaborazione e gli sponsor”.

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Il Calcio Dolo parteciperà al campionato di Eccellenza anche il prossimo anno. La formazione biancogranata del presi-

dente Moreno Volpe e del direttore sportivo Roberto Tonicello si è guadagnata questo diritto battendo nella doppia sfi da dei pla-yout la formazione vicentina del Romano d’Ezzelino. La partita d’andata, giocata in trasferta, era fi nita con un pareggio per 1-1 (Dalla Gasparina per il Romano, e autorete di Gallina a favore del Dolo) mentre nel ri-torno, giocato al “Walter Martire”, il Dolo si è scatenato vincendo per 3-1 con reti di Minto, Favaro su rigore e Tartalo per i padroni di casa e di Antoniol, sempre su rigore, per il Romano. La formazione gra-nata si è confermata specialista dei playout uscendo indenne per il quarto anno conse-cutivo dagli spareggi per la salvezza. Dopo LiventinaGorghense, Edo Mestre e Rossano a farne le spese è stato il Romano che non ha potuto niente contro lo strapotere della squadra di casa. Si prospetta quindi la sesta

partecipazione nel Campionato di Eccellen-za che lancia il Dolo nell’elite del calcio pro-vinciale e regionale e la pone come prima squadra della Riviera del Brenta. Adesso si apre la discussione per il futuro societario e tecnico della squadra che ha deciso di confermare per la prossima stagione l’alle-natore Sebastiano Romano, esperto tecnico che è subentrato a Francesco Minto nel novembre scorso. Sul fronte dei giocatori si dovrà decidere quali giocatori conferma-

re e chi lasciar partire. I dirigenti vogliono costruire una squadra composta fra un mix di giocatori esperti e di giovani talenti. Di certo questo campionato ha fatto emergere delle belle novità come i giovani (Memmo, Minto, Ballotta e Lorenzetti), i nuovi arrivati Favaro (capocannoniere stagionale con 18 reti), Vianello, Terrassan, Infanti, Caco e Tartalo, e le conferme dei “vecchi” Bellan, Zuanti, Palmieri, Fontolan, Vio e Ronchin.

di Giacomo Piran

Il Dolo agguanta la salvezza NEWS

Il club sommozzatori Riviera del Brenta ha partecipato alla festa delle associazioni che si è tenuta

il 2 giugno in piazzetta dello Squero a Dolo. L’interesse da parte del pub-blico è stata notevole e molti hanno voluto provare a immergersi nelle piscina allestita appositamente dal club. L’associazione ha compiuto quindici anni e ha ottenuto sempre maggiori iscritti che apprezzano questo tipo di sport. Le altre uscite del gruppo si sono tenute sabato 7 luglio a Kostrena in Croazia con 2 immersioni in occasione degli esami open.

Domenica 22 luglio si terrà un’uscita assieme alla famiglia a Salò (Lago di Garda); per i soci la bombola di ossigeno sarà offerta dal club. Sabato 4 agosto, si terranno delle pomeridiane e una notturna su Evdokia. “Non mancheranno delle uscite anche dopo l’e-state – dice un responsabile del Club sommozzatori Toni Battaglieri – la seconda setti-mana di settembre andremo a Ustica, poi dal 13 al 20 di ottobre andremo in Mar Rosso e organizzeremo sicuramente altre uscite in base alla disponibilità dei soci”. Il ritrovo del club si trova presso l’Open Gate pub, a Fiesso d’Artico, per maggiori informazioni si può scrivere a [email protected]. Ogni mercoledì, nella sede del Club, si tengono delle proiezioni video e delle discussioni su tematiche legate al mondo subacqueo.

CLUB SOMMOZZATORI, TUTTE LE USCITE ESTIVE

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La società di calcio Gambarare-Mira mette a segno la seconda vittoria e, dopo quella del campionato pro-

vinciale della squadra di Giovanissimi, è la volta della prima squadra che vince il campionato e passa in seconda categoria. Per i più fatalisti è interessante notare che le due categorie del Gambarare-Mira hanno vinto entrambe l’ultima partita con lo stesso punteggio: 3 a 2. La prima squadra, domenica 13 maggio, ha gio-cato l’ultima partita di campionato, nel campo sportivo comunale di Mira, contro il Pellestrina, la giornata non era delle mi-gliori e sembrava dovesse piovere da un momento all’altro ma il tempo ha tenuto fi no alla fi ne. Il primo tempo si chiudeva male per il Gambarare-Mira che perdeva 0 a 1. Il Pellestrina aveva segnato un gol con l’unico tiro in porta e le prospettive non erano delle migliori si cominciava a percepire il malumore tra i tifosi. Il secon-do tempo ha preso una piega diversa, ed è terminato con un pareggio di 2 a 2. Poi, si sono giocati due tempi supplementari di 15 minuti, che sono sembrati infi niti, ma hanno premiato le sofferenze dei tifosi e dei giocatori e il Gambarare-Mira ha vinto 3 a 2, vittoria che è valsa il passaggio nella seconda categoria. “Questi ragazzi dimostrano di avere carattere – dice il presidente dell’A.S.D. Gambarare-Mira Savino Scantamburlo – non si sono fatti scoraggiare neanche dai due rigori sba-

gliati. Che non perdessero la concentrazio-ne lo avevamo già visto in altre situazioni diffi cili ma qui la posta era davvero alta. Risultati come questo cancellano ogni om-bra e ogni sacrifi cio perché premiano ogni singolo elemento della società”. Alla fi ne della partita, il presidente della società, è stato portato in trionfo dai ragazzi che lo hanno lanciato in aria più volte, poi i giocatori hanno indossato le maglie con stampato il numero 2 a indicare il passag-gio di categoria. I tre gol del Gambarare sono stati segnati due da Diallo Abdou e uno da Rossi Nicolò; due ragazzi prove-nienti dal vivaio giovanile della società. Nonostante la giornata fredda e disturba-ta da un vento imperturbabile, sugli spalti c’erano quasi 500 persone a tifare le due squadre che hanno dimostrato tutto il loro sostegno alle squadre con trombe e stri-scioni appesi in tutto il campo sportivo. Ed è forse quando si guardano giocare partite come queste, che si riscopre il vero gusto del gioco del calcio.

CalcioIL GAMBARARE PROMOSSO IN SECONDA CATEGORIA

Calcio Eccellenza Obiettivo raggiunto per la formazione di mister Romano

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Sommozzatori in azione Momenti di esultanza per il risultato degli spareggi

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ADOTTAMILucky. Maschio. Taglia media, circa 15 kg, solo 7 mesi. Quando è arrivato in rifugio aveva una targhetta al collo

con scritto: non posso più rimanere dov’ero. Ora Lucky cerca casa e una famiglia.

Orfeo. Bellissimo maschio di circa 3 -4 mesi; futura taglia media. E’ un cucciolo triste ,tutti i suoi fratellini sono stati adottati. Orfeo trascorre le giornate sdraiato dentro una buca e gioca ogni tanto con il cucciolo di turno che arriva.

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Ozy e Ody. Due meravigliosi fratelli di 4-5 mesi, maschietti. Belli come il sole, buoni come il pane ed

esuberanti come i cuccioli che si rispettino…Incrocio pointer-bracco, portamento elegante. Cerchiamo adozio-

ne se possibile in coppia. Astenersi cacciatori.

Atene. Femmina drathar, circa 2-3 anni. E’ stata trovata in un bosco che girovagava senza meta. E’ stata trovata da una ragazza e portata in canile. E’ docile e mansueta. Verrà sterilizzata presto. Cerchiamo per lei una famiglia. Astenersi cacciatori.

Spagna è una setter femmina bellissima, di 4-5 anni. Trovata assieme a sua sorella in campagna. Spagna è molto remissiva e si sottomette con estrema facilità.

Nei suoi occhi il terrore e la tristezza.Astenersi cacciatori.

Parte l’estate e la voglia di far festa all’aperto, magari in piazza nei vari locali delle “movide paesane”, o anche nei tanti appuntamenti rappresentati da sagre,

eventi culturali manifestazioni musicali, “notti bianche”. A Venezia l’appuntamento tradizionale è per metà luglio (il 14) con la notte del Redentore e i tradizionali “foghi” in laguna. A parte la città lagunare che come ogni anno ospiterà decine di migliaia di turisti per l’occasione, anche da altre parti della provincia le occasioni per divertirsi, occupare una serata in modo originale e divertente non mancheranno. Spinea aderirà all’appuntamento delle “Notti Bianche del Miranese”: negozi aperti, concerti e attrazioni di ogni tipo porteranno un clima di festa il 7 luglio. Notti bianche nel comune di Martellago il 21 luglio a Olmo e si concluderà, come da tradizione, nel capoluogo il 28 luglio. Come sempre negozi aperti fi no tarda notte di sabato. A Mirano ci sarà il Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare nel piazzale degli impianti spor-tivi. L’evento quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio, allungando così la durata della manifestazione. Ci saranno concerti le migliori tribute band uffi ciali italiane dei più importanti artisti di fama nazionale ed internazionale, dai

Negramaro a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd. Ma anche le selezioni di Miss Italia, il concorso Miss e Mister Summer Festival, il cabaret con i beniamini di casa, Carlo e Giorgio. Quest’anno il Mirano Summer Festival ospita anche un concorso musicale, il Coorsal Music Summer Contest, che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografi ca curata nei minimi particolari. A Salzano da venerdì 20 a domenica 22 luglio si terrà il “Salzano Rock Show”, terza edizione della manifesta-zione locale organizzata dall’Associazione Tosi De Salsan voluta da Alessio Mazzocco. Chioggia diventerà “capi-tale” del jazz con l’arrivo del Summer Jazz Workshop, il seminario internazionale di didattica jazz organizzato da Veneto Jazz per avvicinare sempre più pubblico alla musica jazz, a cominciare dai bambini. E’ in programma dal 15 al 22 luglio, negli spazi della scuola elementare G. Marchetti, si svolgerà secondo una nuova formula di otto giorni di full immersion, con lezioni giornaliere, sabato e domenica inclusi e esibizioni fi nali. In luglio a Chioggia è prevista da venerdì 13 a domenica 22 la tradizionale “Sagra del pesce” che si svolgerà, lungo Corso del Popolo.

E’ la 75esima edizione di questa storica festa dedicata ai prodotti del mare Adriatico. Dieci giorni dedicati alla gastronomia locale con un ricco calendario di spettacoli, mostre e appuntamenti culturali. In Riviera musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio con la rassegna “Estate Fiessese sul Naviglio”, che fi no al 27 luglio porterà par-ticolarissime occasioni di incontro e di divertimento, pro-poste artistiche dal teatro di strada alla danza urbana, dal teatro brillante al grande concerto. Nel Veneto orientale a Musile va ricordata il 20 luglio la pedalata ecologica “Notte da Lupi”.

di Alessandro Abbadir

Nel capoluogo il Redentore il 14 luglio, notti bianche nel miranese, sagra del pesce a Chioggia, festival del rock a Salzano, “Estate lungo il Naviglio” a Fiesso

Eventi Tanti appuntamenti con il divertimento in provincia di Venezia

Musica, feste in piazza, parte l’estate

Una sagra paesana

E’ partito il “Village” nel parco Panorama a Marghera: l’evento è organizzato dall’o-monima associazione culturale che propo-

ne spettacoli fi no a domenica 26 agosto. La ma-nifestazione si intitola: “una festa che …è la fi ne del mondo” ispirata alla profezia dei Maya che prevede la fi ne del mondo il 21 dicembre 2012 . E’ alla quattordicesima edizione. Non mancheranno le bancarelle etniche e gli stand gastronomici. Gli spettacoli iniziano alle 21 a ingresso libero; le aree ristorante e i mercatini aprono alle ore 19. Giorni di chiusura: lunedì 2 e 30 luglio. Martedì 3 Ska-j Venice Ska Jazz “Cielo! Mio marito! 10 anni con gli Ska-J”; il 4 “Marghera Salsera” e poi il 5 “Balla che ti passa”; il 6 “Country Nights”, il Alex Masi e Hard Revue. Il 9 Herman Medrano e Groovy Monkeys rap nostrano; martedì 10 Joyful Go-spel Group Gospel e Spiritual; 11 “Marghera Salsera”. Venerdì 13 “Country Nights”; sabato 14 Redentore in jazz; e lunedì 16 gruppo tri-buto a Vasco Rossi: Fronte del Vasco. Martedì 17 Magical Mystery Orchestra; il 18 “Marghera Salsera” e giovedì 19 “Serata Swing!”. Il 23 Dusk E-Band. Martedì 24 “L’Italia è uno stivale da ballo” Domo Emigrantes musiche del sud Italia e il 25 “Marghera Salsera”. Il 31, “La mente di Tetsuya” con le sigle dei cartoni ani-mati giapponesi.

NEWS

A Marghera fi no al 26 agostoECCO IL VILLAGE 2012

A.A.

3Spazi aperti2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Una offerta sanitaria effi cace e rapida ai turisti che scelgono Chioggia e le sue spiagge per la villeg-giatura. E’ l’obiettivo che si propone il progetto,

non a caso battezzato “Vacanze sicure”, messo a punto dall’Ulss 14, grazie al contributo della Regione Veneto e alla stretta collaborazione del Comune di Chioggia e delle associazioni di categoria.

Si tratta di una serie di azioni e servizi - attivati a giugno fi no al prossimo 15 set-tembre - volti a rendere effi ciente e consona alle esigenze dei vil-leggianti la sanità locale. Proprio nei mesi estivi in cui il bacino d’utenza cresce smisuratamente, passando dalla popolazione resi-dente - circa 53mila abitanti - a oltre 300mila persone. Non solo. In questi mesi si ampliano le necessità e si diversifi cano le richieste.

Il Piano sviluppa le sue risposte in due direzioni. “Innanzitutto - spiega il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben - portando la sanità fuori dall’ospe-dale, sul territorio per agevolare gli utenti”.

In questo ambito si collocano i tre “Punti salute” in

spiaggia, ambulatori attrezzati per il primo soccorso - in zona Diga dotati di un quoad per velocizzare e ottimiz-zare gli interventi - ma anche per medicazioni e per il controllo della pressione arteriosa, posti in posizioni strategiche lungo il litorale. Essi si trovano all’altezza dei Bagni Clodia, Granso Stanco e zona Diga ai quali si aggiunge il presidio di Isola Verde.

Altro obiettivo del progetto - è sempre il direttore generale ad illustrarne le po-tenzialità - è quello di fornire al turista un percorso ad hoc di accesso alla struttura ospedalie-ra, diversifi cato da quello dell’u-tenza locale. In questo modo se ne facilita l’accesso, la fruibilità,

garantendo tempi contenuti e risposte effi cienti nell’ero-gazione dei servizi. Il tutto senza ostacolare la normale attività sanitaria destinata alla popolazione del posto.

Da qui l’attivazione dell’ambulatorio medico e in-fermieristico per il turista - assoluta novità dell’estate 2012 - situato accanto al Pronto soccorso, cui si ag-giunge anche la segnaletica orizzontale nelle strutture ospedaliere per indirizzare meglio gli utenti in villeg-

giatura che non conoscono bene le strutture. Risponde a questa esigenza anche lo sportello attivato al piano terra dell’ospedale di Chioggia e al Pronto soccorso nei giorni festivi e prefestivi, proprio allo scopo di aiutare i turisti ad orientarsi con più facilità. Il potenziamento di alcuni servizi ospedalieri come Dialisi, Diabetologia, Laboratorio e Cardiologia, nella fondata previsione di un maggior utilizzo durante l’estate, rappresenta un altro dei punti qualifi canti del progetto “Vacanze sicure”. Così come lo è il servizio di interpretariato e traduzione multilingue dedicato prevalentemente all’area Urgenza ed emergenza ma anche per sostenere i turisti stranieri nelle pratiche di tipo amministrativo-contabile.

Numerose le professionalità coinvolte nel progetto cui hanno in particolare lavorato il primario del Pronto soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimen-to di prevenzione Massimo Boscolo Nata.

Compiaciuto è il commento del sindaco Giusepppe Casson che ha elogiato in particolare lo spirito di colla-borazione fra enti e associazioni di categoria grazie al quale è stato possibile realizzare questo ambizioso e va-lido progetto consentendo a Chioggia di presentarsi sul mercato turistico con un’offerta ancora più allettante.

Dello stesso tono le osservazioni dei consiglieri re-gionali “chioggiotti” Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tes-serin. Quest’ultimo ha osservato: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca ai turisti decidere per le nostre spiagge, belle e sicure”. Il riferimento è alla psicosi da terremoto che ha provocato non poche disdette anche in Veneto, senza contare gli effetti della crisi...

di Ornella Jovane

Tre ambulatori nel litorale per le emergenze, un quoad (in zona Diga)per interventi di primo soccorso, potenziamento dei serivizi e accesso ad hoc in ospedale riservato ai turisti: alcuni dei punti qualifi canti del Piano

“Vacanze sicure” Il Progetto dell’Ulss 14 insieme con Comune, associazioni di categoria e Regione Veneto

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

“Scegliete ancora le spiagge dell’Alto Adria-tico. Sono ospitali e sicure”. E’ l’appello congiunto che i tre governatori di Veneto,

Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia - rispettivamen-te Luca Zaia, Vasco Errani e Renzo Tondo - hanno rivolto ai turisti stranieri per rassicurarli a seguito della psicosi che si è diffusa a seguito del sisma che ha colpito il nord Italia. Una iniziativa che vuole in qualche modo rispondere alle sollecitazioni degli operatori turistici

dell’Alto Adriatico, molto preoccupati dopo le disdette di prenotazioni di turisti stranieri, per lo più tedeschi e austriaci, svizzeri, olandesi e belgi, persino francesi. Confturismo e Federalberghi hanno, dunque, chiesto anche agli amministratori regionali di rassicurare i turisti provenienti d’oltralpe. Un invito subito colto. Di qui l’i-niziativa condivisa volta a garantire la sicurezza di una vacanza serena e la qualità offerta dal sistema turistico delle coste nell’Alto Adriatico.

“Nei mesi scorsi - sono le parole di Vasco Errani - alcuni territori italiani sono stati toccati da terribili even-ti, ma le nostre coste non sono state coinvolte e sono, come sempre, ben attrezzate e pronte a ospitare tutti coloro che, dall’Italia e dall’estero, vorranno trascorrere qui le loro vacanze”.

“Rivolgiamo - ha incalzato il presidente veneto Luca Zaia - un appello ai nostri ospiti stranieri affi nché continuino a visitarci per evitare una ingiusta penalizza-

zione, che aggiungerebbe danno a danno. Il turismo è una tra le principali industrie dell’Alto Adriatico e incide per svariati punti sugli indicatori economici. Il modo mi-gliore per aiutare chi oggi soffre è di scegliere le nostre località per le proprie vacanze, certi di trovare qui un ambiente sicuro e ospitale. Come sempre”. O.J.

PSICOSI DA TERREMOTO L’APPELLO DI ZAIA AI TURISTI STRANIERI: “LE NOSTRE SPIAGGE SONO SICURE”

In alto uno dei Punti salute situati in spiaggia. Sotto simulazione di un intervento di primo soccorso in spiaggia con il quoad

Attivo uno sportello per aiutare i villeggianti ad orientarsi e un servizio di traduzione per gli stranieri

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Page 21: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

ADOTTAMILucky. Maschio. Taglia media, circa 15 kg, solo 7 mesi. Quando è arrivato in rifugio aveva una targhetta al collo

con scritto: non posso più rimanere dov’ero. Ora Lucky cerca casa e una famiglia.

Orfeo. Bellissimo maschio di circa 3 -4 mesi; futura taglia media. E’ un cucciolo triste ,tutti i suoi fratellini sono stati adottati. Orfeo trascorre le giornate sdraiato dentro una buca e gioca ogni tanto con il cucciolo di turno che arriva.

Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus3289620233

Ozy e Ody. Due meravigliosi fratelli di 4-5 mesi, maschietti. Belli come il sole, buoni come il pane ed

esuberanti come i cuccioli che si rispettino…Incrocio pointer-bracco, portamento elegante. Cerchiamo adozio-

ne se possibile in coppia. Astenersi cacciatori.

Atene. Femmina drathar, circa 2-3 anni. E’ stata trovata in un bosco che girovagava senza meta. E’ stata trovata da una ragazza e portata in canile. E’ docile e mansueta. Verrà sterilizzata presto. Cerchiamo per lei una famiglia. Astenersi cacciatori.

Spagna è una setter femmina bellissima, di 4-5 anni. Trovata assieme a sua sorella in campagna. Spagna è molto remissiva e si sottomette con estrema facilità.

Nei suoi occhi il terrore e la tristezza.Astenersi cacciatori.

Parte l’estate e la voglia di far festa all’aperto, magari in piazza nei vari locali delle “movide paesane”, o anche nei tanti appuntamenti rappresentati da sagre,

eventi culturali manifestazioni musicali, “notti bianche”. A Venezia l’appuntamento tradizionale è per metà luglio (il 14) con la notte del Redentore e i tradizionali “foghi” in laguna. A parte la città lagunare che come ogni anno ospiterà decine di migliaia di turisti per l’occasione, anche da altre parti della provincia le occasioni per divertirsi, occupare una serata in modo originale e divertente non mancheranno. Spinea aderirà all’appuntamento delle “Notti Bianche del Miranese”: negozi aperti, concerti e attrazioni di ogni tipo porteranno un clima di festa il 7 luglio. Notti bianche nel comune di Martellago il 21 luglio a Olmo e si concluderà, come da tradizione, nel capoluogo il 28 luglio. Come sempre negozi aperti fi no tarda notte di sabato. A Mirano ci sarà il Summer Festival, organizzato dall’associazione Volare nel piazzale degli impianti spor-tivi. L’evento quest’anno si svolgerà dal 6 al 23 luglio, allungando così la durata della manifestazione. Ci saranno concerti le migliori tribute band uffi ciali italiane dei più importanti artisti di fama nazionale ed internazionale, dai

Negramaro a Vasco Rossi, dai Queen ai Pink Floyd. Ma anche le selezioni di Miss Italia, il concorso Miss e Mister Summer Festival, il cabaret con i beniamini di casa, Carlo e Giorgio. Quest’anno il Mirano Summer Festival ospita anche un concorso musicale, il Coorsal Music Summer Contest, che offre agli artisti emergenti un vero trampolino di lancio per entrare nel mondo della musica, con in palio una produzione discografi ca curata nei minimi particolari. A Salzano da venerdì 20 a domenica 22 luglio si terrà il “Salzano Rock Show”, terza edizione della manifesta-zione locale organizzata dall’Associazione Tosi De Salsan voluta da Alessio Mazzocco. Chioggia diventerà “capi-tale” del jazz con l’arrivo del Summer Jazz Workshop, il seminario internazionale di didattica jazz organizzato da Veneto Jazz per avvicinare sempre più pubblico alla musica jazz, a cominciare dai bambini. E’ in programma dal 15 al 22 luglio, negli spazi della scuola elementare G. Marchetti, si svolgerà secondo una nuova formula di otto giorni di full immersion, con lezioni giornaliere, sabato e domenica inclusi e esibizioni fi nali. In luglio a Chioggia è prevista da venerdì 13 a domenica 22 la tradizionale “Sagra del pesce” che si svolgerà, lungo Corso del Popolo.

E’ la 75esima edizione di questa storica festa dedicata ai prodotti del mare Adriatico. Dieci giorni dedicati alla gastronomia locale con un ricco calendario di spettacoli, mostre e appuntamenti culturali. In Riviera musica, danza, teatro sulle sponde del Naviglio con la rassegna “Estate Fiessese sul Naviglio”, che fi no al 27 luglio porterà par-ticolarissime occasioni di incontro e di divertimento, pro-poste artistiche dal teatro di strada alla danza urbana, dal teatro brillante al grande concerto. Nel Veneto orientale a Musile va ricordata il 20 luglio la pedalata ecologica “Notte da Lupi”.

di Alessandro Abbadir

Nel capoluogo il Redentore il 14 luglio, notti bianche nel miranese, sagra del pesce a Chioggia, festival del rock a Salzano, “Estate lungo il Naviglio” a Fiesso

Eventi Tanti appuntamenti con il divertimento in provincia di Venezia

Musica, feste in piazza, parte l’estate

Una sagra paesana

E’ partito il “Village” nel parco Panorama a Marghera: l’evento è organizzato dall’o-monima associazione culturale che propo-

ne spettacoli fi no a domenica 26 agosto. La ma-nifestazione si intitola: “una festa che …è la fi ne del mondo” ispirata alla profezia dei Maya che prevede la fi ne del mondo il 21 dicembre 2012 . E’ alla quattordicesima edizione. Non mancheranno le bancarelle etniche e gli stand gastronomici. Gli spettacoli iniziano alle 21 a ingresso libero; le aree ristorante e i mercatini aprono alle ore 19. Giorni di chiusura: lunedì 2 e 30 luglio. Martedì 3 Ska-j Venice Ska Jazz “Cielo! Mio marito! 10 anni con gli Ska-J”; il 4 “Marghera Salsera” e poi il 5 “Balla che ti passa”; il 6 “Country Nights”, il Alex Masi e Hard Revue. Il 9 Herman Medrano e Groovy Monkeys rap nostrano; martedì 10 Joyful Go-spel Group Gospel e Spiritual; 11 “Marghera Salsera”. Venerdì 13 “Country Nights”; sabato 14 Redentore in jazz; e lunedì 16 gruppo tri-buto a Vasco Rossi: Fronte del Vasco. Martedì 17 Magical Mystery Orchestra; il 18 “Marghera Salsera” e giovedì 19 “Serata Swing!”. Il 23 Dusk E-Band. Martedì 24 “L’Italia è uno stivale da ballo” Domo Emigrantes musiche del sud Italia e il 25 “Marghera Salsera”. Il 31, “La mente di Tetsuya” con le sigle dei cartoni ani-mati giapponesi.

NEWS

A Marghera fi no al 26 agostoECCO IL VILLAGE 2012

A.A.

3Spazi aperti2

VIAGGIO IN PROVINCIAVENEZIA

Una offerta sanitaria effi cace e rapida ai turisti che scelgono Chioggia e le sue spiagge per la villeg-giatura. E’ l’obiettivo che si propone il progetto,

non a caso battezzato “Vacanze sicure”, messo a punto dall’Ulss 14, grazie al contributo della Regione Veneto e alla stretta collaborazione del Comune di Chioggia e delle associazioni di categoria.

Si tratta di una serie di azioni e servizi - attivati a giugno fi no al prossimo 15 set-tembre - volti a rendere effi ciente e consona alle esigenze dei vil-leggianti la sanità locale. Proprio nei mesi estivi in cui il bacino d’utenza cresce smisuratamente, passando dalla popolazione resi-dente - circa 53mila abitanti - a oltre 300mila persone. Non solo. In questi mesi si ampliano le necessità e si diversifi cano le richieste.

Il Piano sviluppa le sue risposte in due direzioni. “Innanzitutto - spiega il direttore generale dell’Ulss 14 Giuseppe Dal Ben - portando la sanità fuori dall’ospe-dale, sul territorio per agevolare gli utenti”.

In questo ambito si collocano i tre “Punti salute” in

spiaggia, ambulatori attrezzati per il primo soccorso - in zona Diga dotati di un quoad per velocizzare e ottimiz-zare gli interventi - ma anche per medicazioni e per il controllo della pressione arteriosa, posti in posizioni strategiche lungo il litorale. Essi si trovano all’altezza dei Bagni Clodia, Granso Stanco e zona Diga ai quali si aggiunge il presidio di Isola Verde.

Altro obiettivo del progetto - è sempre il direttore generale ad illustrarne le po-tenzialità - è quello di fornire al turista un percorso ad hoc di accesso alla struttura ospedalie-ra, diversifi cato da quello dell’u-tenza locale. In questo modo se ne facilita l’accesso, la fruibilità,

garantendo tempi contenuti e risposte effi cienti nell’ero-gazione dei servizi. Il tutto senza ostacolare la normale attività sanitaria destinata alla popolazione del posto.

Da qui l’attivazione dell’ambulatorio medico e in-fermieristico per il turista - assoluta novità dell’estate 2012 - situato accanto al Pronto soccorso, cui si ag-giunge anche la segnaletica orizzontale nelle strutture ospedaliere per indirizzare meglio gli utenti in villeg-

giatura che non conoscono bene le strutture. Risponde a questa esigenza anche lo sportello attivato al piano terra dell’ospedale di Chioggia e al Pronto soccorso nei giorni festivi e prefestivi, proprio allo scopo di aiutare i turisti ad orientarsi con più facilità. Il potenziamento di alcuni servizi ospedalieri come Dialisi, Diabetologia, Laboratorio e Cardiologia, nella fondata previsione di un maggior utilizzo durante l’estate, rappresenta un altro dei punti qualifi canti del progetto “Vacanze sicure”. Così come lo è il servizio di interpretariato e traduzione multilingue dedicato prevalentemente all’area Urgenza ed emergenza ma anche per sostenere i turisti stranieri nelle pratiche di tipo amministrativo-contabile.

Numerose le professionalità coinvolte nel progetto cui hanno in particolare lavorato il primario del Pronto soccorso Andrea Tiozzo e il responsabile del Dipartimen-to di prevenzione Massimo Boscolo Nata.

Compiaciuto è il commento del sindaco Giusepppe Casson che ha elogiato in particolare lo spirito di colla-borazione fra enti e associazioni di categoria grazie al quale è stato possibile realizzare questo ambizioso e va-lido progetto consentendo a Chioggia di presentarsi sul mercato turistico con un’offerta ancora più allettante.

Dello stesso tono le osservazioni dei consiglieri re-gionali “chioggiotti” Lucio Tiozzo e Carlo Alberto Tes-serin. Quest’ultimo ha osservato: “Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca ai turisti decidere per le nostre spiagge, belle e sicure”. Il riferimento è alla psicosi da terremoto che ha provocato non poche disdette anche in Veneto, senza contare gli effetti della crisi...

di Ornella Jovane

Tre ambulatori nel litorale per le emergenze, un quoad (in zona Diga)per interventi di primo soccorso, potenziamento dei serivizi e accesso ad hoc in ospedale riservato ai turisti: alcuni dei punti qualifi canti del Piano

“Vacanze sicure” Il Progetto dell’Ulss 14 insieme con Comune, associazioni di categoria e Regione Veneto

Sanità a misura di turista nelle spiagge di Chioggia

“Scegliete ancora le spiagge dell’Alto Adria-tico. Sono ospitali e sicure”. E’ l’appello congiunto che i tre governatori di Veneto,

Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia - rispettivamen-te Luca Zaia, Vasco Errani e Renzo Tondo - hanno rivolto ai turisti stranieri per rassicurarli a seguito della psicosi che si è diffusa a seguito del sisma che ha colpito il nord Italia. Una iniziativa che vuole in qualche modo rispondere alle sollecitazioni degli operatori turistici

dell’Alto Adriatico, molto preoccupati dopo le disdette di prenotazioni di turisti stranieri, per lo più tedeschi e austriaci, svizzeri, olandesi e belgi, persino francesi. Confturismo e Federalberghi hanno, dunque, chiesto anche agli amministratori regionali di rassicurare i turisti provenienti d’oltralpe. Un invito subito colto. Di qui l’i-niziativa condivisa volta a garantire la sicurezza di una vacanza serena e la qualità offerta dal sistema turistico delle coste nell’Alto Adriatico.

“Nei mesi scorsi - sono le parole di Vasco Errani - alcuni territori italiani sono stati toccati da terribili even-ti, ma le nostre coste non sono state coinvolte e sono, come sempre, ben attrezzate e pronte a ospitare tutti coloro che, dall’Italia e dall’estero, vorranno trascorrere qui le loro vacanze”.

“Rivolgiamo - ha incalzato il presidente veneto Luca Zaia - un appello ai nostri ospiti stranieri affi nché continuino a visitarci per evitare una ingiusta penalizza-

zione, che aggiungerebbe danno a danno. Il turismo è una tra le principali industrie dell’Alto Adriatico e incide per svariati punti sugli indicatori economici. Il modo mi-gliore per aiutare chi oggi soffre è di scegliere le nostre località per le proprie vacanze, certi di trovare qui un ambiente sicuro e ospitale. Come sempre”. O.J.

PSICOSI DA TERREMOTO L’APPELLO DI ZAIA AI TURISTI STRANIERI: “LE NOSTRE SPIAGGE SONO SICURE”

In alto uno dei Punti salute situati in spiaggia. Sotto simulazione di un intervento di primo soccorso in spiaggia con il quoad

Attivo uno sportello per aiutare i villeggianti ad orientarsi e un servizio di traduzione per gli stranieri

191919Spazi aperti

Page 22: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

5Scuola

Gli alunni della V A della scuola prima-ria Nazario Sauro di Maerne, quest’anno si sono cimentati con il testo giornalistico nelle sue varie sfaccettature. Alla fi ne di un percorso hanno prodotto un giornalino e da esso hanno estratto questo articolo di cronaca che ospitiamo volentieri nel nostro giornale.

Il 27 maggio scorso si è svolta la Pas-seggiata ecologica al Parco Laghetti di Martellago, promossa dal Comitato

Genitori degli istituti comprensivi Goldoni e Matteotti.

Verso le 10.45, dopo i discorsi delle autorità, i partecipanti hanno cominciato a camminare, seguendo un percorso di 4,5 chilometri, 2,5 per i più piccoli. Quest’an-no era la diciassettesima edizione e hanno partecipato più di 1500 persone, un record per la manifestazione che quest’anno era dedicata ai temi ambientali, in particolar modo alle energie ecosostenibili. Molte le associazioni di volontariato che, con i loro gazebo, erano presenti, tra queste Libera, l’associazione di Don Ciotti contro le mafi e.

Alle 12.30 ci sono state le premiazioni. Per le scuole più numerose è stata premiata la materna statale e la paritaria Virtus et Labor, entrambe di Martellago, la scuola elementare di Olmo e le medie di Maerne.

Per le classi più numerose invece il pre-mio è stato assegnato alle materne sezione Blu della comunale di Martellago, la terza B delle elementari di Martellago, la prima C delle medie di Maerne.Poi c’è stato il pranzo. Nel pomeriggio ci sono state molte attrazioni: orientiring, i cavalli, spettacoli, laboratori e gara fotografi ca.

Alla fi ne i partecipanti sono stati entu-siasti: un’esperienza divertente - raccontano alcuni - e veramente bella. Il ricavato dall’i-niziativa servirà a fi nanziare alcuni progetti didattici delle scuole del territorio.

Il concorso scolastico? Ora premiano i ra-gazzi con l’iPhone. E’ giunto alla secon-da edizione il concorso artistico-creativo

organizzato dalla municipalizzata di Jesolo Jtaca S.r.l dal titolo “Sapere è Potere”. Le opere (pittoriche e scultoree) giunte alla commissione giudicatrice dai ragazzi, di età compresa tra i 9 e i 13 anni, sono state 65 e le vincitrici dei sei iPhone promesse sono tutte alunne della media “Michelangelo” di Jesolo. Le opere vincitrici saranno pubbliciz-zate sugli scuolabus di Jtaca e pubblicate sul sito www.faceschool.it. La decisione di premiare con un iPhone però è stata rite-nuta da qualche insegnante e genitore nel Veneto Orientale non del tutto educativa.

Intanto si è concluso con il progetto sperimentale “Il Bello e la Musica” pro-mosso da febbraio a giugno, dall’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia con il Ministero dell’Istruzione, assieme alla Provincia, al Comune e alle associazioni musicali con l’aiuto di insegnanti e volonta-ri. L’iniziativa ha inteso promuovere il be-nessere dello studente a scuola, attraverso varie attività legate alla musica, anche con il sostegno della musicoterapia didattica, un’idea nuova e non convenzionale.

Sono stati coinvolti 750 studenti che hanno realizzato oltre 100 incontri e 10 concerti pubblici.

Concorsi scolastici

A.A.

Ragazzi premiati con iPhone

La manifestazione raccontata dalla V A della scuola elementare N. Saurio di Maerne Il 27 maggio scorso la 17esima edizione

Una “Passeggiata ecologica” da record

La passeggiata ecologica: l’arrivo e la premiazione nel grande prato dei Laghetti

Oltre 1500 partecipanti alla manifestazione di Martellago, quest’annodedicata ai temi ambientali

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Page 23: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

5Scuola

Gli alunni della V A della scuola prima-ria Nazario Sauro di Maerne, quest’anno si sono cimentati con il testo giornalistico nelle sue varie sfaccettature. Alla fi ne di un percorso hanno prodotto un giornalino e da esso hanno estratto questo articolo di cronaca che ospitiamo volentieri nel nostro giornale.

Il 27 maggio scorso si è svolta la Pas-seggiata ecologica al Parco Laghetti di Martellago, promossa dal Comitato

Genitori degli istituti comprensivi Goldoni e Matteotti.

Verso le 10.45, dopo i discorsi delle autorità, i partecipanti hanno cominciato a camminare, seguendo un percorso di 4,5 chilometri, 2,5 per i più piccoli. Quest’an-no era la diciassettesima edizione e hanno partecipato più di 1500 persone, un record per la manifestazione che quest’anno era dedicata ai temi ambientali, in particolar modo alle energie ecosostenibili. Molte le associazioni di volontariato che, con i loro gazebo, erano presenti, tra queste Libera, l’associazione di Don Ciotti contro le mafi e.

Alle 12.30 ci sono state le premiazioni. Per le scuole più numerose è stata premiata la materna statale e la paritaria Virtus et Labor, entrambe di Martellago, la scuola elementare di Olmo e le medie di Maerne.

Per le classi più numerose invece il pre-mio è stato assegnato alle materne sezione Blu della comunale di Martellago, la terza B delle elementari di Martellago, la prima C delle medie di Maerne.Poi c’è stato il pranzo. Nel pomeriggio ci sono state molte attrazioni: orientiring, i cavalli, spettacoli, laboratori e gara fotografi ca.

Alla fi ne i partecipanti sono stati entu-siasti: un’esperienza divertente - raccontano alcuni - e veramente bella. Il ricavato dall’i-niziativa servirà a fi nanziare alcuni progetti didattici delle scuole del territorio.

Il concorso scolastico? Ora premiano i ra-gazzi con l’iPhone. E’ giunto alla secon-da edizione il concorso artistico-creativo

organizzato dalla municipalizzata di Jesolo Jtaca S.r.l dal titolo “Sapere è Potere”. Le opere (pittoriche e scultoree) giunte alla commissione giudicatrice dai ragazzi, di età compresa tra i 9 e i 13 anni, sono state 65 e le vincitrici dei sei iPhone promesse sono tutte alunne della media “Michelangelo” di Jesolo. Le opere vincitrici saranno pubbliciz-zate sugli scuolabus di Jtaca e pubblicate sul sito www.faceschool.it. La decisione di premiare con un iPhone però è stata rite-nuta da qualche insegnante e genitore nel Veneto Orientale non del tutto educativa.

Intanto si è concluso con il progetto sperimentale “Il Bello e la Musica” pro-mosso da febbraio a giugno, dall’istituto comprensivo “Dante Alighieri” di Venezia con il Ministero dell’Istruzione, assieme alla Provincia, al Comune e alle associazioni musicali con l’aiuto di insegnanti e volonta-ri. L’iniziativa ha inteso promuovere il be-nessere dello studente a scuola, attraverso varie attività legate alla musica, anche con il sostegno della musicoterapia didattica, un’idea nuova e non convenzionale.

Sono stati coinvolti 750 studenti che hanno realizzato oltre 100 incontri e 10 concerti pubblici.

Concorsi scolastici

A.A.

Ragazzi premiati con iPhone

La manifestazione raccontata dalla V A della scuola elementare N. Saurio di Maerne Il 27 maggio scorso la 17esima edizione

Una “Passeggiata ecologica” da record

La passeggiata ecologica: l’arrivo e la premiazione nel grande prato dei Laghetti

Oltre 1500 partecipanti alla manifestazione di Martellago, quest’annodedicata ai temi ambientali

Festival BeerC. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)

13VENERDÌ SABATO DOMENICA

14 15

TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO - INFO: andrea 333.6506899Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita”

DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)

ORE 22.00 ORE 22.00

U2 TRIBUTE BANDTHE GIFT VELVET DRESSELISA TRIBUTE BAND

LUGLIO 2012

APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00 APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00 APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00

VENICE’S RING

ORE 19,00LOVERDRIVE

ORE 20,00DEPTFORD SOUNDTRIBUTE BAND DIRE STRAITS

SPETTACOLO DIDANZA ORIENTALE

con LAURA ANDREOTTI

AUGUSTO DAYGIORNATA IN MEMORIA

DI AUGUSTO E DANTE

ORE 17.30SEGNALI CAOTICI

ORE 18.30MERCANTI E SERVI

ORE 19.30ORADARIA

ORE 21.00AIRONI NERI &STATUS SYMBOL

PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONEROSANNA FANTUZZIwww.augustoperlavita.itOSPITE DELL’EVENTOSALVATORE RANIERI IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ

Music CompanyAssociazione di Promozione Sociale Ricreativa CulturaleCell. +39 333 6506899 - [email protected]

P. IVA 01441290291

con la collaborazione del Comune di Cavarzere

Assessorato allo sport e al tempo libero

Music Company

Page 24: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

6 Personaggio

C’è chi colleziona auto, chi scarpe, chi quadri, chi farfalle e chi, come Gra-ziano Edi Corazza, cavarzerano doc,

conteggia i concerti a cui ha partecipato. Il traguardo è già alto e si attesta sui

1000 concerti, il primo assistito in terra pole-sana, il millesimo ad Adria. Sorride Graziano, giornalista di EcoVeneto, nel suo studio pieno di foto e biglietti attaccati alle pareti.

“Il primo concerto è stato nel 1979: sul palco del Milleluci di Contarina c’era Iva-no Fossati; era il tour della ‘Banda suona il rock’. L’ultimo, quello con il numero tondo, ossia mille, è stato Il Generale, cantastorie del reggae italiano, allo Scirocco di Adria, il 2 giugno 2012”.

Nel mentre ce ne sono molti altri, dei quali Edi conserva foto, biglietti, autografi . “Non sono il primo che lo fa. La mia non è una corsa ad un record anche perché conosco

Mario Luzzatto Fegiz del Corriere, Giò Alajmo del Gazzettino, Gino Castaldo di Repubblica, che sono attorno ai tremila concerti! Ma è bello ricordare i miei, parlarne con altri e dire ‘anch’io c’ero’ ‘’.

Il suo gruppo italiano preferito è la Pre-miata Forneria Marconi; quello inglese i King Crimson; quello americano i Jefferson Airpla-ne.

”I gruppi preferiti appartengono sempre ad esperienze uditive provate tra i 10 ed i 20 anni” spiega Edi, che poi rifl ette sul più emo-zionante live-show cui ha assistito in prima fi la, quello degli U2 ad Assago, nel 1991, a cui seguono i Pink Floyd a Modena nel 1994, i Rolling Stones in Austria nel 1995. “Poi ci sono quelli prettamente fi sici, come i Ramo-nes o i Sonic Youth a Reggio Emilia. Ma ce ne sono alcuni che defi nisco storici: I Velvet Un-derground nel 1993 a Bologna, Bob Dylan,

Van Morrison sempre a Bologna, De Andre’ a Venezia, i King Crimson a Mestre, Emer-son Lake & Palmer a Verona nel settembre 1992 con l’incontro con la mia compagna, i Jefferson a Conegliano e i Police a Mestre nel 2008”.

“Altri live mi hanno fatto toccare con mano il fanatismo fi no a dove può arrivare – prosegue nel racconto - Allo stadio di Udine, il 22 giugno 1991, vidi Vasco Rossi: l’avevo visto altre volte prima, ma lì sentii per un’ora cantare il suo nome prima del live. Ero sotto il palco per fare le foto. Iniziò il concerto e Vasco, come è solito fare, diede il “cinque” proprio a me. A quel punto molte ragazzine intorno mi bersagliarono per quel gesto”.

A proposito dei prezzi dei biglietti, Coraz-za nota come siano ormai molto cari, anche se a suo avviso “non è solo colpa degli or-ganizzatori: di solito è l’intero spettacolo che

guadagna il 90% dell’incasso. Ci sono cachet artistici incredibili e non solo per artisti noti; chiami magari un gruppetto che è appena passato in televisione e noti che ha aumen-tato il costo da 800 euro a 10.000. A questo dato bisogna poi aggiungere la Siae e il servi-ce e i costi lievitano”.

Infi ne, Corazza parla di un suo sogno nel cassetto: un concerto rock targato donna con

rockers femminili. “Penso ad Emma, Dolcenera, Grandi,

Bertè, Nannini: una kermesse in un teatro di almeno 800 posti a sedere; il teatro di Adria o il Gran Teatro Geox di Padova andrebbero bene”. E conclude con un’anticipazione: nel 2014 sarà stampato il suo libro di 700 pagine sulla storia del rock, con i dischi più interessanti del genere.

di Melania Ruggini

Lo scorso 12 giugno ad Adria ha toccato quota 1000. Il primo live fu a Contarina nel 1979

Musica Il giornalista-editore cavarzerano coltiva un insolito hobby

Graziano Edi Corazza, il collezionista di... concerti

Graziano Edi Corazza nel suo studio

Il sogno nel cassetto: un grande concerto rock al femminile con le star italiane

7Cultura provinciale

Nel mese di luglio l’attività espositiva di Venezia non si ferma, e propone alcune mostre interessanti. A Cà Rez-

zonico, da domenica 22 luglio a domenica 14 ottobre, una mostra dedicata all’opera grafi ca e alle matrici incise del grande ma-estro Tiepolo: “Tiepolo nero”. La mostra, nata dalla collaborazione di tre istituzioni, è curata da Lionello Puppi e Nicoletta Osan-na Cavadini. Inaugurata al m.a.x. museo di Chiasso nel tardo inverno di quest’anno e trasferita nel mese di aprile all’Istituto Nazionale della Grafi ca di Roma, approda a Venezia, nelle sale di Ca’ Rezzonico. Si tratta di un’importante occasione di appro-fondimento su dei materiali artistici tutto sommato ancora poco noti, eppure di as-soluta rilevanza per lo studio della storia dell’arte. Matrici e incisioni, le prime, quelle in rame, tutte di proprietà della Fondazione Civici Musei di Venezia e fatte oggetto di un attento restauro da parte dell’Istituto Nazionale della grafi ca, saranno messe tra loro a confronto, per permettere di valutare

la qualità dei risultati raggiunti da questo straordinario e raffi nato autore.

Sempre a Venezia, la fondazione Peggy Guggheneim, ospita due mostre: “Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40”. La mostra dedicata al ci-clismo cubo-futurista è curata da Erasmus Weddigen ed è costruita intorno al dipinto

di Jean Metzinger Al velodromo del 1912, una delle più importanti opere cubiste del-la collezione Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, saranno esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sul-lo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzin-ger, così la mostra unisce la passione per

il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia di Metzinger. Saranno esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Ein-stein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografi co del velodromo di Rou-baix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti legati al dipinto di Metzinger. In mostra anche una scultura sul tema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer. La seconda mostra è dedica-ta a Charles Seliger ed è curata da Jonathan Stuhlman ed è la prima, in Italia, intitolata agli innovativi dipinti che Charles Seliger (1926 – 2009) realizzati durante il pri-mo decennio della sua carriera, ispirati dal Surrealismo europeo che aveva spostato il suo centro d’interesse da Parigi a New York. L’esposizione riunisce oltre trenta dei miglio-ri lavori degli anni Quaranta, provenienti da collezioni pubbliche e private, per tracciare l’evoluzione artistica di Seliger ed esplorare il percorso che lo portò allo stile più maturo

degli inizi degli anni Cinquanta. Entrambe le mostre termineranno do-

menica 16 settembre. Il costo del biglietto intero è dodici euro; con il biglietto della mostra sul ciclismo si ha diritto a uno sconto sull’ingresso al Museo del Ciclismo-Madon-na del Ghisallo in provincia di Como.

di Roberta Pasqualetto

La Fondazione Peggy Guggheneim ospita “Ciclismo cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Selinger negli anni ‘40”

Venezia A Cà Rezzonico dal 22 luglio fi no al 14 ottobre “Tiepolo nero”

L’arte in mostra durante l’estate

Il dipinto di Jean Metzinger “Al velodromo” del 1912, acquistato da Peggy Guggheneim nel 1945 su cui s’incentra la mostra a cura di Erasmus Weddigen

Entrambe le mostre ospitate presso la Fondazione Guggheneim termineranno il 16 settembre prossimo

Anche la musica con i suoi spettaccoli può essere un effi cace veicolo promo-zionale di cultura e di valorizzazione

delle “ricchezze” locali da far conoscere e apprezzare ad ampia scala. Ne è convinto l’assessore provinciale alle Attività produttive Lucio Gianni che ha affi dato al “Festival Show”, spettacolo musicale di consolidato successo, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, la promozione delle produzioni tipiche locali nell’ambito del progetto “Lasciati incantare”. La Provincia si impegna con un investimento di 10mila e 500 euro per far circolare, assieme agli artisti del panorama musicale nazionale e internazionale in tournèe in Veneto per tutta l’estate, il messaggio che “veneziano è buono e bello”. “E’ nostro interesse - ha commentato l’assessore - sviluppare un’azione di promozione e marketing dell’intero territorio provinciale, non solo delle produzioni tipiche locali, ma anche delle peculiarità storiche, culturali e turistiche che qualifi cano la nostra provincia al primo posto in Italia per numero di turisti, meta preferita di livello internazionale”. La manifestazione, dopo Treviso e Padova, sarà a Belluno, Vicenza, Piove di Sacco, Bibione, Lignano, Mestre, Castelfranco e il 5 settembre a Verona.

NEWS“Lasciati incantare”: il Festival Show promuove il Veneziano

Pacchea, Mesabiga, Ghitarin sono solo tre dei 400 nomignoli personali rilevati da Pier Giorgio Tiozzo nel

corso delle sue ricerche sull’onomastica chioggiotta.

I risultati del suo lavoro sono stati pubblicati in un corposo repertorio: “Fami-glie e soprannomi. Saggio di onomastica chioggiotta dal 1700 al 2010”, che rac-coglie stemmi, cognomi, detti e nomignoli del territorio comunale.

Chioggia costituisce un caso estre-mamente interessante e unico a livello nazionale per due motivi: per l’uso dei soprannomi legati alla pesca e per i detti anagrafi ci di Boscolo e Tiozzo, divenuti dal 2010 parte integrante del cognome. I soprannomi, affi bbiati per attinenza col mestiere, per le abitudini o l’aspetto di chi li portava, veniva ereditato di padre in fi glio. Riconoscerli, capirne l’origine, cata-logarli, diventa un veicolo per conoscere la storia della propria gente, il suo ambiente, le caratteristiche sociali del luogo.

Tra i cognomi con più di 500 residenti compaiono al primo posto i Boscolo, con 7755 persone, seguiti dai Tiozzo (2403), dai Penzo, Nordio, Perini, Zennaro, Doria, Bullo, Padoan, Vianello, Bellemo, Scarpa, Ballarin, Voltolina, Pagan, Veronese, Va-ragnolo.

Tra i detti più diffusi per i Boscolo vi sono Cegion (641 abitanti), Meneguolo (591 abitanti), Anzoletti (280) e Con-

tadin (276). I detti dei Tiozzo vedono spiccare Brasiola (406 abitanti), Fasiolo (294), Netti (225 abitanti).

Tiozzo ha utilizzato fonti storiche ma anche il corrente archivio dell’anagrafe per un’analisi approfondita che ha gene-rato una possente mole di dati, comples-sivamente quasi 3000 voci, precedute da un saggio che descrive con accuratezza le peculiarità della nostra comunità.

Marta Boscolo

Onomastica, nomignoli e curiosità

“FAMIGLIE E SOPRANNOMI” A CHIOGGIA

Dal vivo Teatro, musica, cultura e danza

Ha debuttato a Chioggia con la Città dei ragazzi gli scorsi 21 e 22 giugno e interesserà tutta il territorio provinciale nel corso dell’intera estate - fi no al prossimo settembre - la rassegna di

eventi dal vivo organizzati dal circuito teatrale regionale Arteven in collaborazione con i Comuni di Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Concordia Sagittaria, Fiesso D’Artico, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Mirano, Noale, San Stino di Livenza, Scorzè, Spi-nea, Torre di Mosto e Vigonovo.

Settanta in tutto gli spettacoli che s’inseriscono nell’ambito del-la programmazione estiva di Reteventi Cultura, Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto-Province del Veneto.

Teatro, musica, cultura e danza: è ricca la varietà di proposte che intende compiacere un po’ tutti i gusti, da quelli degli adulti a quelli dei più piccoli.

E proprio per questi ultmi è pensato il calendario di “Favole sul Ponte. Siediti e ascolta: c’era una volta...” che iniziato lo scorso 25 giugno sul Ponte di Vigo a Chioggia proseguirà fi no a 27 ago-sto prossimo. Cinque storie, non solo per i più piccoli, raccontate e “interpretate” da il Piccolo Teatro Città di Chioggia. Il prossimo 30 luglio si racconta “Le tre melarance”.

Il 13 agosto poi sarà la volta de “Le baruffe chiozzotte”: C’era una volta... e ci sono ancora, due buffi personaggi che raccontano una versione completamente riadattata per il giovane pubblico dalle celebri “Baruffe Chiozzotte” di Carlo Goldoni.

Infi ne il 27 agosto si concluderà con “I mistero della ragnatela” tratto dalla favola dello scrittore chioggiotto Mario Chiereghin.

Sono quattro gli spettacoli in cartellone nei giovedì di luglio, con inizio alle 21.15, a Fossalta di Portogruaro presso Villa Mo-cenigo, tra questi da ricordare il 19 “Orlando in Purgatorio ovvero il terzo luogo” interpretato da Silvio Orlando accompagnato dalle musiche dal vivo di Pejman Tadayon e il 26 chiude la rassegna La Piccionaia/I Carrara Teatro Stabile di Innovazione con “L’Avaro in blues” liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière.

A Noale sarà la Rocca dei tempesta a fare da suggestivo sfondo ai due appuntamenti, tutti da ridere, del circuito.

Dopo Natalino Balasso, il 6 luglio, nel suo nuovo spettacolo “Stand up Balasso”, sarà la “Serata del disonore” di Paolo Rossi e della sua autobiografi a non autorizzata ad andare in scena il 3 agosto con inizio alle 21.15.

Si snoda tra comicità e poesia lo spettacolo che verrà propo-sto a Cavarzere il prossimo 3 agosto alle 21.15 in Piazza Vittorio Emanuele da Circo Puntino di e con Andrea Castiglia e Elisa Zanlari. S’intitola “Effetto caffeina” e si muove tra il genere teatrale e quello del circo, in un curioso e affascinante connubio.

Questi soltanto alcuni accenni di un corposo programma che può essere scaricato da internet alle pagine www.arteven.it o www.culturavenezia.it Giovanni Giovetti

Estate, pioggia di spettacoli in provincia di VeneziaLa locandina degli eventi che fi no a settembre animeranno l’estate dei comuni veneziani

Il saggio di Pier Giorgio Tiozzo

22 Personaggio2222 Personaggio

Con il patrocinio:

Comune diS. ANGELO DI PIOVE

Provincia diPADOVA

Regione Veneto

ASSOCIAZIONE FIERA DEGLI UCCELLI

Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Domenica 29 Luglio 2012

Fiera degli Uccelli36a

E DEGLI ANIMALI DA CORTILE, ACQUATICI, TRAMPOLIERI, UCCELLI DA RI-CHIAMO, CANORI, IBRIDI, ESOTICI, CICOGNE, GRU, PAPPAGALLI E TUCANI

VENERDÌ 27 LUGLIO

SABATO 28 LUGLIO

DOMENICA 29 LUGLIO

LUNEDÌ 30 LUGLIO

MARTEDÌ 31 LUGLIO

Ballo liscio con RENATO E GLI AMICI

Ballo liscio con RENZA GLAMOUR

Ballo liscio con CRISTINA ROCCA

Ballo liscio con I SABIA

Ballo liscio con CHECCO B. BAND

A.S.D. Il Socialeper la Solidarietà

info 334 2966743 - 368 7535075

Ore 6.00 - Apertura giudizio e gara cnora, al pubblico ore 6.30Ore 6.30 - Mercato cani, cuccioli e adulti,

non inferiori a 120 giorni e vaccinati, con box preparatiOre 10.30 - Chiusura gara canoraOre 11.00 - Gara di chioccolo con ricchi premiOre 11.30 - PremiazioniOre 14.30 - Inizio iscrizioni rassegna cinofilaOre 16.00 - Inizio giudizio. Rassegna cinofila.

Al termine the Best Ring d’onore e premiazioneOre 19.00 - Grande spettacolo di FALCONERIAOre 19.30 - Dimostrazione di Karate organizzata dalla ASD C.S.K.S. di S. Angelo

con partecipazione di atleti medagliati in campo nazionale e internazionale con trofeo alla memoria di Simone Furlanetto

SAND GASTRONOMICO dalle ore 19.00

con specialità locali gazebo con stuzzichini e aperitivi bar

frittura di pesce, birreria, gelateriaStand gestiti in collaborazione con

U.S. Santagiolese e parrocchia

Page 25: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

6 Personaggio

C’è chi colleziona auto, chi scarpe, chi quadri, chi farfalle e chi, come Gra-ziano Edi Corazza, cavarzerano doc,

conteggia i concerti a cui ha partecipato. Il traguardo è già alto e si attesta sui

1000 concerti, il primo assistito in terra pole-sana, il millesimo ad Adria. Sorride Graziano, giornalista di EcoVeneto, nel suo studio pieno di foto e biglietti attaccati alle pareti.

“Il primo concerto è stato nel 1979: sul palco del Milleluci di Contarina c’era Iva-no Fossati; era il tour della ‘Banda suona il rock’. L’ultimo, quello con il numero tondo, ossia mille, è stato Il Generale, cantastorie del reggae italiano, allo Scirocco di Adria, il 2 giugno 2012”.

Nel mentre ce ne sono molti altri, dei quali Edi conserva foto, biglietti, autografi . “Non sono il primo che lo fa. La mia non è una corsa ad un record anche perché conosco

Mario Luzzatto Fegiz del Corriere, Giò Alajmo del Gazzettino, Gino Castaldo di Repubblica, che sono attorno ai tremila concerti! Ma è bello ricordare i miei, parlarne con altri e dire ‘anch’io c’ero’ ‘’.

Il suo gruppo italiano preferito è la Pre-miata Forneria Marconi; quello inglese i King Crimson; quello americano i Jefferson Airpla-ne.

”I gruppi preferiti appartengono sempre ad esperienze uditive provate tra i 10 ed i 20 anni” spiega Edi, che poi rifl ette sul più emo-zionante live-show cui ha assistito in prima fi la, quello degli U2 ad Assago, nel 1991, a cui seguono i Pink Floyd a Modena nel 1994, i Rolling Stones in Austria nel 1995. “Poi ci sono quelli prettamente fi sici, come i Ramo-nes o i Sonic Youth a Reggio Emilia. Ma ce ne sono alcuni che defi nisco storici: I Velvet Un-derground nel 1993 a Bologna, Bob Dylan,

Van Morrison sempre a Bologna, De Andre’ a Venezia, i King Crimson a Mestre, Emer-son Lake & Palmer a Verona nel settembre 1992 con l’incontro con la mia compagna, i Jefferson a Conegliano e i Police a Mestre nel 2008”.

“Altri live mi hanno fatto toccare con mano il fanatismo fi no a dove può arrivare – prosegue nel racconto - Allo stadio di Udine, il 22 giugno 1991, vidi Vasco Rossi: l’avevo visto altre volte prima, ma lì sentii per un’ora cantare il suo nome prima del live. Ero sotto il palco per fare le foto. Iniziò il concerto e Vasco, come è solito fare, diede il “cinque” proprio a me. A quel punto molte ragazzine intorno mi bersagliarono per quel gesto”.

A proposito dei prezzi dei biglietti, Coraz-za nota come siano ormai molto cari, anche se a suo avviso “non è solo colpa degli or-ganizzatori: di solito è l’intero spettacolo che

guadagna il 90% dell’incasso. Ci sono cachet artistici incredibili e non solo per artisti noti; chiami magari un gruppetto che è appena passato in televisione e noti che ha aumen-tato il costo da 800 euro a 10.000. A questo dato bisogna poi aggiungere la Siae e il servi-ce e i costi lievitano”.

Infi ne, Corazza parla di un suo sogno nel cassetto: un concerto rock targato donna con

rockers femminili. “Penso ad Emma, Dolcenera, Grandi,

Bertè, Nannini: una kermesse in un teatro di almeno 800 posti a sedere; il teatro di Adria o il Gran Teatro Geox di Padova andrebbero bene”. E conclude con un’anticipazione: nel 2014 sarà stampato il suo libro di 700 pagine sulla storia del rock, con i dischi più interessanti del genere.

di Melania Ruggini

Lo scorso 12 giugno ad Adria ha toccato quota 1000. Il primo live fu a Contarina nel 1979

Musica Il giornalista-editore cavarzerano coltiva un insolito hobby

Graziano Edi Corazza, il collezionista di... concerti

Graziano Edi Corazza nel suo studio

Il sogno nel cassetto: un grande concerto rock al femminile con le star italiane

7Cultura provinciale

Nel mese di luglio l’attività espositiva di Venezia non si ferma, e propone alcune mostre interessanti. A Cà Rez-

zonico, da domenica 22 luglio a domenica 14 ottobre, una mostra dedicata all’opera grafi ca e alle matrici incise del grande ma-estro Tiepolo: “Tiepolo nero”. La mostra, nata dalla collaborazione di tre istituzioni, è curata da Lionello Puppi e Nicoletta Osan-na Cavadini. Inaugurata al m.a.x. museo di Chiasso nel tardo inverno di quest’anno e trasferita nel mese di aprile all’Istituto Nazionale della Grafi ca di Roma, approda a Venezia, nelle sale di Ca’ Rezzonico. Si tratta di un’importante occasione di appro-fondimento su dei materiali artistici tutto sommato ancora poco noti, eppure di as-soluta rilevanza per lo studio della storia dell’arte. Matrici e incisioni, le prime, quelle in rame, tutte di proprietà della Fondazione Civici Musei di Venezia e fatte oggetto di un attento restauro da parte dell’Istituto Nazionale della grafi ca, saranno messe tra loro a confronto, per permettere di valutare

la qualità dei risultati raggiunti da questo straordinario e raffi nato autore.

Sempre a Venezia, la fondazione Peggy Guggheneim, ospita due mostre: “Ciclismo, cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40”. La mostra dedicata al ci-clismo cubo-futurista è curata da Erasmus Weddigen ed è costruita intorno al dipinto

di Jean Metzinger Al velodromo del 1912, una delle più importanti opere cubiste del-la collezione Guggenheim. Per far luce sul soggetto dell’opera, saranno esposti altri due dipinti e un disegno di Metzinger sul-lo stesso tema, oltre a numerosi dipinti sul tema del ciclismo. Come il quadro di Metzin-ger, così la mostra unisce la passione per

il ciclismo alla questione sulla natura della quarta dimensione, argomento d’interesse e dibattito nella cerchia di Metzinger. Saranno esposti diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, insieme alla bicicletta di Ein-stein per illustrare la teoria della relatività. Materiale fotografi co del velodromo di Rou-baix, biciclette da corsa vecchie e nuove e altri oggetti legati al dipinto di Metzinger. In mostra anche una scultura sul tema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer. La seconda mostra è dedica-ta a Charles Seliger ed è curata da Jonathan Stuhlman ed è la prima, in Italia, intitolata agli innovativi dipinti che Charles Seliger (1926 – 2009) realizzati durante il pri-mo decennio della sua carriera, ispirati dal Surrealismo europeo che aveva spostato il suo centro d’interesse da Parigi a New York. L’esposizione riunisce oltre trenta dei miglio-ri lavori degli anni Quaranta, provenienti da collezioni pubbliche e private, per tracciare l’evoluzione artistica di Seliger ed esplorare il percorso che lo portò allo stile più maturo

degli inizi degli anni Cinquanta. Entrambe le mostre termineranno do-

menica 16 settembre. Il costo del biglietto intero è dodici euro; con il biglietto della mostra sul ciclismo si ha diritto a uno sconto sull’ingresso al Museo del Ciclismo-Madon-na del Ghisallo in provincia di Como.

di Roberta Pasqualetto

La Fondazione Peggy Guggheneim ospita “Ciclismo cubo-futurismo e la quarta dimensione” e “Una visione interiore: Charles Selinger negli anni ‘40”

Venezia A Cà Rezzonico dal 22 luglio fi no al 14 ottobre “Tiepolo nero”

L’arte in mostra durante l’estate

Il dipinto di Jean Metzinger “Al velodromo” del 1912, acquistato da Peggy Guggheneim nel 1945 su cui s’incentra la mostra a cura di Erasmus Weddigen

Entrambe le mostre ospitate presso la Fondazione Guggheneim termineranno il 16 settembre prossimo

Anche la musica con i suoi spettaccoli può essere un effi cace veicolo promo-zionale di cultura e di valorizzazione

delle “ricchezze” locali da far conoscere e apprezzare ad ampia scala. Ne è convinto l’assessore provinciale alle Attività produttive Lucio Gianni che ha affi dato al “Festival Show”, spettacolo musicale di consolidato successo, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, la promozione delle produzioni tipiche locali nell’ambito del progetto “Lasciati incantare”. La Provincia si impegna con un investimento di 10mila e 500 euro per far circolare, assieme agli artisti del panorama musicale nazionale e internazionale in tournèe in Veneto per tutta l’estate, il messaggio che “veneziano è buono e bello”. “E’ nostro interesse - ha commentato l’assessore - sviluppare un’azione di promozione e marketing dell’intero territorio provinciale, non solo delle produzioni tipiche locali, ma anche delle peculiarità storiche, culturali e turistiche che qualifi cano la nostra provincia al primo posto in Italia per numero di turisti, meta preferita di livello internazionale”. La manifestazione, dopo Treviso e Padova, sarà a Belluno, Vicenza, Piove di Sacco, Bibione, Lignano, Mestre, Castelfranco e il 5 settembre a Verona.

NEWS“Lasciati incantare”: il Festival Show promuove il Veneziano

Pacchea, Mesabiga, Ghitarin sono solo tre dei 400 nomignoli personali rilevati da Pier Giorgio Tiozzo nel

corso delle sue ricerche sull’onomastica chioggiotta.

I risultati del suo lavoro sono stati pubblicati in un corposo repertorio: “Fami-glie e soprannomi. Saggio di onomastica chioggiotta dal 1700 al 2010”, che rac-coglie stemmi, cognomi, detti e nomignoli del territorio comunale.

Chioggia costituisce un caso estre-mamente interessante e unico a livello nazionale per due motivi: per l’uso dei soprannomi legati alla pesca e per i detti anagrafi ci di Boscolo e Tiozzo, divenuti dal 2010 parte integrante del cognome. I soprannomi, affi bbiati per attinenza col mestiere, per le abitudini o l’aspetto di chi li portava, veniva ereditato di padre in fi glio. Riconoscerli, capirne l’origine, cata-logarli, diventa un veicolo per conoscere la storia della propria gente, il suo ambiente, le caratteristiche sociali del luogo.

Tra i cognomi con più di 500 residenti compaiono al primo posto i Boscolo, con 7755 persone, seguiti dai Tiozzo (2403), dai Penzo, Nordio, Perini, Zennaro, Doria, Bullo, Padoan, Vianello, Bellemo, Scarpa, Ballarin, Voltolina, Pagan, Veronese, Va-ragnolo.

Tra i detti più diffusi per i Boscolo vi sono Cegion (641 abitanti), Meneguolo (591 abitanti), Anzoletti (280) e Con-

tadin (276). I detti dei Tiozzo vedono spiccare Brasiola (406 abitanti), Fasiolo (294), Netti (225 abitanti).

Tiozzo ha utilizzato fonti storiche ma anche il corrente archivio dell’anagrafe per un’analisi approfondita che ha gene-rato una possente mole di dati, comples-sivamente quasi 3000 voci, precedute da un saggio che descrive con accuratezza le peculiarità della nostra comunità.

Marta Boscolo

Onomastica, nomignoli e curiosità

“FAMIGLIE E SOPRANNOMI” A CHIOGGIA

Dal vivo Teatro, musica, cultura e danza

Ha debuttato a Chioggia con la Città dei ragazzi gli scorsi 21 e 22 giugno e interesserà tutta il territorio provinciale nel corso dell’intera estate - fi no al prossimo settembre - la rassegna di

eventi dal vivo organizzati dal circuito teatrale regionale Arteven in collaborazione con i Comuni di Camponogara, Cavarzere, Chioggia, Cona, Concordia Sagittaria, Fiesso D’Artico, Fossalta di Portogruaro, Martellago, Mira, Mirano, Noale, San Stino di Livenza, Scorzè, Spi-nea, Torre di Mosto e Vigonovo.

Settanta in tutto gli spettacoli che s’inseriscono nell’ambito del-la programmazione estiva di Reteventi Cultura, Provincia di Venezia Assessorato alla Cultura per l’Accordo di programma Regione del Veneto-Province del Veneto.

Teatro, musica, cultura e danza: è ricca la varietà di proposte che intende compiacere un po’ tutti i gusti, da quelli degli adulti a quelli dei più piccoli.

E proprio per questi ultmi è pensato il calendario di “Favole sul Ponte. Siediti e ascolta: c’era una volta...” che iniziato lo scorso 25 giugno sul Ponte di Vigo a Chioggia proseguirà fi no a 27 ago-sto prossimo. Cinque storie, non solo per i più piccoli, raccontate e “interpretate” da il Piccolo Teatro Città di Chioggia. Il prossimo 30 luglio si racconta “Le tre melarance”.

Il 13 agosto poi sarà la volta de “Le baruffe chiozzotte”: C’era una volta... e ci sono ancora, due buffi personaggi che raccontano una versione completamente riadattata per il giovane pubblico dalle celebri “Baruffe Chiozzotte” di Carlo Goldoni.

Infi ne il 27 agosto si concluderà con “I mistero della ragnatela” tratto dalla favola dello scrittore chioggiotto Mario Chiereghin.

Sono quattro gli spettacoli in cartellone nei giovedì di luglio, con inizio alle 21.15, a Fossalta di Portogruaro presso Villa Mo-cenigo, tra questi da ricordare il 19 “Orlando in Purgatorio ovvero il terzo luogo” interpretato da Silvio Orlando accompagnato dalle musiche dal vivo di Pejman Tadayon e il 26 chiude la rassegna La Piccionaia/I Carrara Teatro Stabile di Innovazione con “L’Avaro in blues” liberamente tratto da “L’Avaro” di Molière.

A Noale sarà la Rocca dei tempesta a fare da suggestivo sfondo ai due appuntamenti, tutti da ridere, del circuito.

Dopo Natalino Balasso, il 6 luglio, nel suo nuovo spettacolo “Stand up Balasso”, sarà la “Serata del disonore” di Paolo Rossi e della sua autobiografi a non autorizzata ad andare in scena il 3 agosto con inizio alle 21.15.

Si snoda tra comicità e poesia lo spettacolo che verrà propo-sto a Cavarzere il prossimo 3 agosto alle 21.15 in Piazza Vittorio Emanuele da Circo Puntino di e con Andrea Castiglia e Elisa Zanlari. S’intitola “Effetto caffeina” e si muove tra il genere teatrale e quello del circo, in un curioso e affascinante connubio.

Questi soltanto alcuni accenni di un corposo programma che può essere scaricato da internet alle pagine www.arteven.it o www.culturavenezia.it Giovanni Giovetti

Estate, pioggia di spettacoli in provincia di VeneziaLa locandina degli eventi che fi no a settembre animeranno l’estate dei comuni veneziani

Il saggio di Pier Giorgio Tiozzo

232323Cultura provinciale

Page 26: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle diffi coltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori.

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Page 27: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle diffi coltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori.

CONSIGLI ON LINE, TAGLI E TASSE

A.A.

252525Il Veneto in primo piano

Page 28: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

8 Il Veneto in primo piano

Il terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame si-

smico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pen-sare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così.

“Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terre-moti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Pa-dova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofi sica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico.

Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente?

“In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terre-moti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari.

Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verifi cati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del re-sto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una stru-mentazione e le conoscenze idonee a cal-colare l’effettiva dimensione dei terremoti.

Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli.

Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che inte-ressano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo.

E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la se-quenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi.

E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”.

Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di ma-gnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete?

“Il nostro territorio è sismico e il terre-moto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”.

E’ possibile prevedere i terremoti?“Nonostante le conoscenze sulla fi sica

dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti.

Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella proba-bilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifi ca è di tipo probabilistico.

E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore del-le ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

di Ornella Jovane

E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo

L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto

Il terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle perso-ne, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un

rassicurante equilibrio.“Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino

Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”.

La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fi sico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”.

“La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi fl ash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’e-sperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”.

La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una si-tuazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifi ca lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”.

Eppure, nonostante le diffi coltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza - spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”.

C’è infi ne l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazio-ni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo.

“Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifi ca con chi soffre e si fi nisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.

Il trauma della terra che manca sotto i piediLE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

Il professor Giulio Di Toro

Lino Busato

O.J.

26 Il Veneto in primo piano2626 Il Veneto in primo piano 9Il Veneto in primo piano

La crisi economica, che attanaglia l’Italia e non risparmia il Veneto, sta innescando un nuovo fenomeno mi-

gratorio dalla nostra regione verso Paesi in crescita. Ha caratteristiche molto diverse da quelle dell’epopea del secolo scorso: non è di massa, ma riguarda singole persone, perlopiù giovani, con scolarità elevata (lau-rea o diploma) e spiccate professionalità che cercano all’estero sbocchi lavorativi e, con sempre più frequenza, si rivolgono ai circoli e associazioni dei Veneti nel Mondo operanti all’estero per ottenere appoggio logistico ed informazioni sulle caratteri-stiche economiche dell’area nella quale agiscono. Questa nuova realtà è stata al centro della prima giornata di lavori del VII° Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo, apertasi alla fi ne di giugno a Villa Giovannina a Carità di Villorba (Treviso), alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai fl ussi migratori Daniele Stival, del presidente della compe-tente Commissione del Consiglio regionale Luca Baggio, del sindaco di Villorba Marco Serena, del presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin e di quello dei Trevisani nel Mondo Giuseppe

Zanini. A confrontarsi con loro, e tra loro, 26 giovani delegati equamente divisi tra rappresentanti delle Associazioni venete e di quelle operanti in Australia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Ca-nada e Svizzera. Al centro del confronto, la prospettiva di sviluppare contatti e rapporti di tipo economico tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi all’estero attraverso specifi ci progetti, il rafforzamento dei con-tatti quotidiani sfruttando anche le nuove tecnologie messe a punto dalla Regione (il sito internet Veneti nel Mondo, Facebook e Youtube), la revisione della legge regio-nale di settore, approvata dalla Giunta in prima lettura. Intervenendo in apertura e portando il saluto del presidente Luca Zaia, l’assessore Daniele Stival ha proprio posto l’accento sulla nuova emigrazione che sta affacciandosi in Veneto: “E’ una realtà che purtroppo tocchiamo con mano sempre più di frequente – ha detto – e che rende se possibile ancora più preziosa la presenza e l’attività delle organizzazioni dei nostri gio-vani oriundi in tanti Paesi del mondo. Voi – ha sottolineato Stival rivolgendosi ai dele-gati – siete di fatto vere e proprie antenne territoriali: chi meglio di voi può supportare

questi nostri giovani che cercano all’este-ro la possibilità di mettere a frutto le loro conoscenze e professionalità?”. Parlando della nuova legge di settore, Stival ne ha tracciato il quadro generale, sottolineando che vi si prevede tra l’altro l’istituzionaliz-zazione del Meeting ed il riconoscimento formale anche per gli oriundi di quinta generazione. “Il bilancio regionale – ha ag-giunto – è oramai assorbito per il 98% da sanità, sociale, lavoro e trasporto pubblico ma, d’accordo con il presidente Zaia, siamo riusciti a mantenere dei fi nanziamenti dedi-cati al settore, razionalizzando al massimo possibile, tagliando molta parte della spesa per costosi viaggi da e per l’estero e sosti-tuendoli con le modalità di dialogo del terzo millennio, che viaggiano sul web, dove ci si può vedere, sentire, confrontare tutti i gior-ni senza spostarsi dalle proprie sedi e senza spendere un euro. Grazie a questa azione – ha concluso – la Regione c’è e continuerà ad esserci a supporto dei nostri emigrati e dei nostri giovani oriundi, per i quali non vo-gliamo essere come un’invadente chioccia, ma uno strumento facilitatore per il raggiun-gimento degli obiettivi”.

Non è più un fenomeno di massa come alla fi ne dell’Ottocento ma interessa soprattutto i giovani con scolarità elevata

Fenomeni sociali VII Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo

La crisi riaccende l’emigrazione

Il Veneto è la regione che vanta il maggior numero di migranti, dal 1876 al 1976

furono ben 3.300.000 i veneti che fuggirono

dalla povertà

Il sito dedicato ai Veneti nel Mondo (http://venetinelmondo.regione.veneto.it), attivato dalla Regione per dialogare

on line con i propri emigrati, ha totalizzato ad oggi più di 100 mila visite, 243 iscrit-ti a Facebook e 3.821 visualizzazioni su Youtube, dove sono presenti 27 video. Lo ha reso noto l’assessore ai fl ussi migratori Daniele Stival, durante l’incontro di Villorba in occasione del VII° Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo. “Desidero ringraziare le migliaia di veneti nel mondo che ci scrivono e che seguono il nostro sito con costanza ed entusiasmo. Molti veneti – sottolinea Stival – mi contattano quotidianamente e grazie a questo mezzo possono farlo in tempo reale e a costo zero, senza dover allestire costose

missioni da e per l’estero”. “I contatti – ag-giunge Stival – sono notevolmente cresciuti rispetto al 2011. Nel giugno dell’anno scor-so, infatti, i contatti erano a quota 15.000 e le visualizzazioni erano poco più di 900. Oggi, a distanza di un anno, siamo arrivati a più di 100 mila visite e questo vuol dire che i veneti ci sono e che hanno voglia di dialo-gare con la nostra isti-tuzione, di approfondire le loro radici, di risco-prire le proprie tradizioni, di allacciare nuovi rapporti anche sul piano economico e della formazione dei giovani. E non posso che es-sere soddisfatto di questo bel traguardo”. “Il

sito è motivo di orgoglio – aggiunge Stival - perché grazie alle risorse interne dell’am-ministrazione siamo riusciti a realizzare e a mantenere uno strumento pratico e vicino ai giovani ed alle associazioni, diventando così

un mezzo effi cace per tutti gli operatori ed i volontari del mondo dell’associazionismo che ogni giorno si impegnano per pro-muovere e divulgare l’i-

dentità veneta a livello internazionale. Voglio nuovamente – conclude Stival – ringraziare tutti i veneti nel mondo, ricordando che la nostra istituzione è sempre vicina a tutti loro, ovunque essi siano”.

Network Cresce il numero di contatti nel sito dedicato ai Veneti nel Mondo

Dalla Regione la prospettiva di sviluppare dei contatti tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi

Più di 100mila visite, 243 iscritti a Fb e 3821 visualizzioni su Youtube

L’assessore ai fl ussi migratori Daniele Stival

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Page 29: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

8 Il Veneto in primo piano

Il terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame si-

smico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pen-sare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così.

“Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terre-moti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Pa-dova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofi sica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico.

Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente?

“In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terre-moti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari.

Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verifi cati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del re-sto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una stru-mentazione e le conoscenze idonee a cal-colare l’effettiva dimensione dei terremoti.

Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli.

Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che inte-ressano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo.

E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la se-quenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi.

E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”.

Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di ma-gnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete?

“Il nostro territorio è sismico e il terre-moto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”.

E’ possibile prevedere i terremoti?“Nonostante le conoscenze sulla fi sica

dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti.

Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella proba-bilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifi ca è di tipo probabilistico.

E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore del-le ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

di Ornella Jovane

E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo

L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto

Il terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle perso-ne, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un

rassicurante equilibrio.“Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino

Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”.

La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fi sico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”.

“La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi fl ash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’e-sperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”.

La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una si-tuazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifi ca lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”.

Eppure, nonostante le diffi coltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza - spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”.

C’è infi ne l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazio-ni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo.

“Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifi ca con chi soffre e si fi nisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.

Il trauma della terra che manca sotto i piediLE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

Il professor Giulio Di Toro

Lino Busato

O.J.

272727Il Veneto in primo piano 9Il Veneto in primo piano

La crisi economica, che attanaglia l’Italia e non risparmia il Veneto, sta innescando un nuovo fenomeno mi-

gratorio dalla nostra regione verso Paesi in crescita. Ha caratteristiche molto diverse da quelle dell’epopea del secolo scorso: non è di massa, ma riguarda singole persone, perlopiù giovani, con scolarità elevata (lau-rea o diploma) e spiccate professionalità che cercano all’estero sbocchi lavorativi e, con sempre più frequenza, si rivolgono ai circoli e associazioni dei Veneti nel Mondo operanti all’estero per ottenere appoggio logistico ed informazioni sulle caratteri-stiche economiche dell’area nella quale agiscono. Questa nuova realtà è stata al centro della prima giornata di lavori del VII° Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo, apertasi alla fi ne di giugno a Villa Giovannina a Carità di Villorba (Treviso), alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai fl ussi migratori Daniele Stival, del presidente della compe-tente Commissione del Consiglio regionale Luca Baggio, del sindaco di Villorba Marco Serena, del presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin e di quello dei Trevisani nel Mondo Giuseppe

Zanini. A confrontarsi con loro, e tra loro, 26 giovani delegati equamente divisi tra rappresentanti delle Associazioni venete e di quelle operanti in Australia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Ca-nada e Svizzera. Al centro del confronto, la prospettiva di sviluppare contatti e rapporti di tipo economico tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi all’estero attraverso specifi ci progetti, il rafforzamento dei con-tatti quotidiani sfruttando anche le nuove tecnologie messe a punto dalla Regione (il sito internet Veneti nel Mondo, Facebook e Youtube), la revisione della legge regio-nale di settore, approvata dalla Giunta in prima lettura. Intervenendo in apertura e portando il saluto del presidente Luca Zaia, l’assessore Daniele Stival ha proprio posto l’accento sulla nuova emigrazione che sta affacciandosi in Veneto: “E’ una realtà che purtroppo tocchiamo con mano sempre più di frequente – ha detto – e che rende se possibile ancora più preziosa la presenza e l’attività delle organizzazioni dei nostri gio-vani oriundi in tanti Paesi del mondo. Voi – ha sottolineato Stival rivolgendosi ai dele-gati – siete di fatto vere e proprie antenne territoriali: chi meglio di voi può supportare

questi nostri giovani che cercano all’este-ro la possibilità di mettere a frutto le loro conoscenze e professionalità?”. Parlando della nuova legge di settore, Stival ne ha tracciato il quadro generale, sottolineando che vi si prevede tra l’altro l’istituzionaliz-zazione del Meeting ed il riconoscimento formale anche per gli oriundi di quinta generazione. “Il bilancio regionale – ha ag-giunto – è oramai assorbito per il 98% da sanità, sociale, lavoro e trasporto pubblico ma, d’accordo con il presidente Zaia, siamo riusciti a mantenere dei fi nanziamenti dedi-cati al settore, razionalizzando al massimo possibile, tagliando molta parte della spesa per costosi viaggi da e per l’estero e sosti-tuendoli con le modalità di dialogo del terzo millennio, che viaggiano sul web, dove ci si può vedere, sentire, confrontare tutti i gior-ni senza spostarsi dalle proprie sedi e senza spendere un euro. Grazie a questa azione – ha concluso – la Regione c’è e continuerà ad esserci a supporto dei nostri emigrati e dei nostri giovani oriundi, per i quali non vo-gliamo essere come un’invadente chioccia, ma uno strumento facilitatore per il raggiun-gimento degli obiettivi”.

Non è più un fenomeno di massa come alla fi ne dell’Ottocento ma interessa soprattutto i giovani con scolarità elevata

Fenomeni sociali VII Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo

La crisi riaccende l’emigrazione

Il Veneto è la regione che vanta il maggior numero di migranti, dal 1876 al 1976

furono ben 3.300.000 i veneti che fuggirono

dalla povertà

Il sito dedicato ai Veneti nel Mondo (http://venetinelmondo.regione.veneto.it), attivato dalla Regione per dialogare

on line con i propri emigrati, ha totalizzato ad oggi più di 100 mila visite, 243 iscrit-ti a Facebook e 3.821 visualizzazioni su Youtube, dove sono presenti 27 video. Lo ha reso noto l’assessore ai fl ussi migratori Daniele Stival, durante l’incontro di Villorba in occasione del VII° Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo. “Desidero ringraziare le migliaia di veneti nel mondo che ci scrivono e che seguono il nostro sito con costanza ed entusiasmo. Molti veneti – sottolinea Stival – mi contattano quotidianamente e grazie a questo mezzo possono farlo in tempo reale e a costo zero, senza dover allestire costose

missioni da e per l’estero”. “I contatti – ag-giunge Stival – sono notevolmente cresciuti rispetto al 2011. Nel giugno dell’anno scor-so, infatti, i contatti erano a quota 15.000 e le visualizzazioni erano poco più di 900. Oggi, a distanza di un anno, siamo arrivati a più di 100 mila visite e questo vuol dire che i veneti ci sono e che hanno voglia di dialo-gare con la nostra isti-tuzione, di approfondire le loro radici, di risco-prire le proprie tradizioni, di allacciare nuovi rapporti anche sul piano economico e della formazione dei giovani. E non posso che es-sere soddisfatto di questo bel traguardo”. “Il

sito è motivo di orgoglio – aggiunge Stival - perché grazie alle risorse interne dell’am-ministrazione siamo riusciti a realizzare e a mantenere uno strumento pratico e vicino ai giovani ed alle associazioni, diventando così

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dentità veneta a livello internazionale. Voglio nuovamente – conclude Stival – ringraziare tutti i veneti nel mondo, ricordando che la nostra istituzione è sempre vicina a tutti loro, ovunque essi siano”.

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Page 30: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

11Voci da palazzo

La ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del Consi-glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente

del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valuta-zione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefi ci previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

L’opinioneL’opinione

“Apprezziamo l’assessore Manza-to per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua propo-

sta di riorganizzazione di Veneto Agricol-tura, ma alcune questioni devono essere chiare fi n da ora: l’operazione si dovrà con-ciliare con la salvaguardia dei posti di lavo-ro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profi li - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”.

Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

L’assessore veneto all’Agricoltura, Franco Manzato, lo aveva promesso qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha

dato avvio all’iter di smantellamento di Ve-neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto a precisare si è trattato del primo atto, un pronunciamento in consiglio non c’è anco-ra stato a breve invece dovrebbe essere la Giunta a votare un disegno di legge con il quale iniziare l’iter e nominare un commis-sario liquidatore che procederà con l’azze-ramento dei vertici dell’ente strumentale.

“In questo momento – infatti ha preci-sato - c’e’ solo un primo testo che ho con-segnato ai colleghi as-sessori per una analisi del suo contenuto. Per ogni approfondimento di contenuto voglio attendere la formale decisione di Giunta’’. Comunque sia le linee si azione con le quali si interverrà su Veneto Agricoltura sono già defi nite: la gestione delle aree forestali, il settore dello sviluppo economico e l’area della formazione torneranno in capo alla Regione, mentre per quanto riguarda le quote e le partecipazioni verranno liquidate e l’intero patrimonio venduto.

Secondo l’assessore non è soltanto il ridimensionamento di un ente per ricavar-ne una riduzione di spesa ma una vera e propria rivoluzione che toccherà da vicino il

settore primario. ‘’Ricordo che la Legge fi nanziaria - ha

proseguito nel suo intervento Manzato - pre-vede espressamente che la Giunta presenti un disegno di legge di riordino di questa azienda regionale che, attraverso interven-ti di razionalizzazione e di miglioramento dell’effi cienza delle funzioni e dei servizi, consenta di conseguire signifi cativi risparmi nelle spese di funzionamento.

Si tratta peraltro solo di una delle tappe del complessivo processo di rinnovamento del sistema pubblico agricolo del Veneto, con il quale vogliamo alleggerire apparati,

burocrazia e la rela-tiva spesa, liberando risorse per gli investi-menti fi nalizzati alla competitivita’ delle aziende agricole. Que-sto signifi ca – ha ag-

giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti strumentali regionali che operano in ambito agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto Avepa e le strutture regionali periferiche, da ultimo la costituzione dello Sportello Unico Agricolo che proseguirà con la riforma degli Enti parco, secondo criteri di effi cienza, di contenimento dei costi, di eliminazione di duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in coerenza con quanto ha previsto per gli Enti Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’.

Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore con-ta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffi ci agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di fi nanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero.

“E’ urgente liberare più risorse possibi-li”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle ec-cellenze che Veneto Agricoltura rappresenta-va nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”.

Mentre per il futuro dell’ente strumenta-le Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più effi ciente”.

di Fortunato Marinata

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura?La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro

Attenzione, la fretta è cattiva consi-gliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua

sporca. Lo precisano, in una nota, il capo-gruppo del Pd Laura Puppato e il vice-presidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganiz-zazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’en-te”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori inten-zioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

Puppato e Azzalin, Partito Democratico

Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

Clodovaldo Ruffato

Laura Puppato e Graziano Azzalin

Dario Bond e Davide Bendinelli

“Nessuno dei 170 dipendenti occupati perderà il posto di lavoro”

28 Voci da palazzo2828 Voci da palazzo 10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

Page 31: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

11Voci da palazzo

La ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del Consi-glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente

del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valuta-zione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefi ci previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

L’opinione

“Apprezziamo l’assessore Manza-to per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua propo-

sta di riorganizzazione di Veneto Agricol-tura, ma alcune questioni devono essere chiare fi n da ora: l’operazione si dovrà con-ciliare con la salvaguardia dei posti di lavo-ro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profi li - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”.

Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

L’assessore veneto all’Agricoltura, Franco Manzato, lo aveva promesso qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha

dato avvio all’iter di smantellamento di Ve-neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto a precisare si è trattato del primo atto, un pronunciamento in consiglio non c’è anco-ra stato a breve invece dovrebbe essere la Giunta a votare un disegno di legge con il quale iniziare l’iter e nominare un commis-sario liquidatore che procederà con l’azze-ramento dei vertici dell’ente strumentale.

“In questo momento – infatti ha preci-sato - c’e’ solo un primo testo che ho con-segnato ai colleghi as-sessori per una analisi del suo contenuto. Per ogni approfondimento di contenuto voglio attendere la formale decisione di Giunta’’. Comunque sia le linee si azione con le quali si interverrà su Veneto Agricoltura sono già defi nite: la gestione delle aree forestali, il settore dello sviluppo economico e l’area della formazione torneranno in capo alla Regione, mentre per quanto riguarda le quote e le partecipazioni verranno liquidate e l’intero patrimonio venduto.

Secondo l’assessore non è soltanto il ridimensionamento di un ente per ricavar-ne una riduzione di spesa ma una vera e propria rivoluzione che toccherà da vicino il

settore primario. ‘’Ricordo che la Legge fi nanziaria - ha

proseguito nel suo intervento Manzato - pre-vede espressamente che la Giunta presenti un disegno di legge di riordino di questa azienda regionale che, attraverso interven-ti di razionalizzazione e di miglioramento dell’effi cienza delle funzioni e dei servizi, consenta di conseguire signifi cativi risparmi nelle spese di funzionamento.

Si tratta peraltro solo di una delle tappe del complessivo processo di rinnovamento del sistema pubblico agricolo del Veneto, con il quale vogliamo alleggerire apparati,

burocrazia e la rela-tiva spesa, liberando risorse per gli investi-menti fi nalizzati alla competitivita’ delle aziende agricole. Que-sto signifi ca – ha ag-

giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti strumentali regionali che operano in ambito agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto Avepa e le strutture regionali periferiche, da ultimo la costituzione dello Sportello Unico Agricolo che proseguirà con la riforma degli Enti parco, secondo criteri di effi cienza, di contenimento dei costi, di eliminazione di duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in coerenza con quanto ha previsto per gli Enti Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’.

Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore con-ta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffi ci agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di fi nanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero.

“E’ urgente liberare più risorse possibi-li”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle ec-cellenze che Veneto Agricoltura rappresenta-va nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”.

Mentre per il futuro dell’ente strumenta-le Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più effi ciente”.

di Fortunato Marinata

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura?La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro

Attenzione, la fretta è cattiva consi-gliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua

sporca. Lo precisano, in una nota, il capo-gruppo del Pd Laura Puppato e il vice-presidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganiz-zazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’en-te”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori inten-zioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

Puppato e Azzalin, Partito Democratico

Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

Clodovaldo Ruffato

Laura Puppato e Graziano Azzalin

Dario Bond e Davide Bendinelli

“Nessuno dei 170 dipendenti occupati perderà il posto di lavoro”

10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

292929Intorno a noi

COMUNE DI MARTELLAGO

Fiera affiliata all’A.O.R.f.u. F.I.M.O.V. aderente al Trofeo Regionale Venetocon il patrocinio del Comune di Martellago e della Provincia di Venezia

TRENOLocalità raggiungibile a mezzo:

(Linea Venezia - Trento)

Linea Venezia - NoaleAUTOBUS

47a

5 AGOSTO 2012

COMUNE DI MARTELLAGO PATROCINIOPROVINCIA DI VENEZIA

APERTURA ORE 5.00UCCELLI CANORI - IBRIDI - DA RICHIAMO MOSTRA ANIMALI DA CORTILE - ACQUATICI STRUZZI - FAGIANI - COLOMBI - PAVONI ESPOSIZIONE RAZZE EQUINECAVALLI - PONY - ASINELLIMOSTRA CAVALLI TPR (in collaborazione conAssociazione Allevatori Provincia di Venezia)RASSEGNA CINOFILAMOSTRA ANIMALI - UCCELLI ESOTICI GRU (varie specie) - CICOGNEPAPPAGALLI - LAMA - TARTARUGHE MOSTRA RAPACI DIURNI E NOTTURNIMOSTRA FILATELICA “I SIGNORI DELL’ARIA”

DALLE TRASMISSIONI TELEVISIVEPIÚ IMPORTANTI DELL’ANNO

RITORNA, ANCORA TRA NOI, FRANCOE LE SUE GAZZE GIOCHERELLONE.

ORE 17.00SPETTACOLO ACROBATICO

CON CAVALLI DA SELLA

RASSEGNA CINOFILAORE 14.00 - ISCRIZIONI

ORE 16.00 INIZIO GIUDIZIAL TERMINE PREMIAZIONI

PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A:MAERNEFIERE 30030 MAERNE / VENEZIA

TEL. 041 90  60 25 - TEL. 041 64  01 94TEL. 334 33 61 530 - TEL. FAX SEDE 041 50 30 089www.maernefiere.it     e-mail: [email protected]

5 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 20125 AGOSTO 2012

[email protected]

Page 32: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

30 Cultura veneta3030 Cultura veneta 13Cultura veneta

di Alain Chivilò

Con l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografa-

re pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’ester-no. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nel-le chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fi no al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni princi-palmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fi orai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infi latrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizio-ne a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografi e illustra-no un reportage dell’epoca.

Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”

Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fi no al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900La Fondazione

Benetton Studi e Ricerche dal

2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vor-remmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla con-divisione tra chi indica e chi usufruisce della lista fi nale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifi co Mar-coni di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratifi cazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luo-ghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fi n qui svolto.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

LA MARCA DI VALORE

Al.Ch.

Ketra, al secolo Elena Pizzato, Bassa-nese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto

di più. Conosciuta al pubblico per i suoi ri-chiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium foto-grafi co e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua fi rma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva.

Cosa rappresenta per lei il fetish?“Il fetish rappresenta un’estetica accat-

tivante e originale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assie-me creano un’armonia. Inizialmente, sin da-gli studi accademici, sono partita dall’analisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fi li per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimen-sione fetish. Comunque la mia attrazione è puramente estetica”.

Che materiale utilizza e c’è un richia-mo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Ap-prezzo anche Bonalumi con le sue estrofl es-sioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’am-biente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticizzato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cromatico e tattile che amo. Considero però maggior-mente il concetto d’introfl essioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione opposta a quanto studiato. L’effetto bombato che in-serisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque corpi contenuti di gomma morbida che inserisco”.

Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti?

“Ora mi sto concentrando nello studio di materiali, quali il plexiglass e in tecniche fotografi che cogliendo dettagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato

a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento fi gurativo unito al pannello di rife-rimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità.

Le bambole sono assemblate o già precostituite?

“Le bambole essendo fi gurative sono più provocatorie, ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e partico-lari. Operativamente prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspetto che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elaborazione, allegando una carta d’identità

descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

di Alain Chivilò

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano

Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Appuntamenti

Stiamo vivendo un periodo di completa trasfor-mazione, in cui tutto è in evoluzione e le cer-tezze di un tempo vengono quotidianamente

messe alla prova. Partendo da questa constata-zione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per rifl ettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fi l rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, ter-re del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio rifl ettendo at-torno a “Il cambiamento, antica sfi da per l’umani-tà” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di ap-profondimento anche dal punto di vista scientifi co, musicale, medico, fi losofi co, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e diretto-re d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffi di, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’As-sociazione AriaNova, l’astrofi sico Massimo Ramel-la; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibi-zioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fi ne estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabi-li di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifi che. In Friuli Ve-nezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di pri-ma grandezza”.

Terre del Canova e della DuseParlare in piena estate di

un evento che si svolge a settembre può dar

modo di pensare al famo-so motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta fi nendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 set-tembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva fi nale: “SmartCity-SmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si co-lorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, fi guratamente contenitori di rifi uti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifi utare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i tra-sporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito.

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

Al.Ch. V.M.B.

La giovane artista e alcune delle sue opere

Page 33: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

13Cultura veneta

di Alain Chivilò

Con l’avvento della rivoluzione industriale la tematica del lavoro ha assunto negli artisti una nuova possibilità di fotografa-

re pittoricamente le persone comuni intente nella loro mansione. Indicativamente dal 1850 alla prima metà del 1900 l’arte sente la necessità di descrivere quello che accadeva negli ambienti lavorativi al chiuso e all’ester-no. Un invito parte proprio dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, nella persona di Pietro Selvatico, che esorta i pittori a entrare “nel-le chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”. In quest’ambito s’inserisce la mostra “Nobiltà del Lavoro. Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900” al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra, fi no al 4 novembre. Settanta opere provenienti da collezioni private e da musei, fondazioni princi-palmente del Veneto inquadrano il mondo del lavoro dell’epoca. Milesi, Tito, Rosso, Bianco, Bosa, Serena, Zandomeneghi, Brombo, Ciar-

di sono alcuni degli artisti, mentre Venezia, Badoere, Serravalle, Chioggia e le campagne sono i luoghi in cui fi orai, carbonai, venditori di caldarroste, suonatori, impiraresse (infi latrici di perle), ricamatrici, merlettaie, lavandaie, fabbri, suonatori, pelatrici di noci e via dicendo testimoniano il loro lavoro. Un’altra esposizio-ne a corredo della principale, presso la casa del giardiniere di Villa Pisani, è “Arti e mestieri nell’obiettivo di Tomaso Filippi” fotografo veneziano che a cavallo di 800 e 900 ha scattato usi e costumi di una Venezia ormai scomparsa. Una trentina di fotografi e illustra-no un reportage dell’epoca.

Dalla metà dell’Ottocento ai primi anni del Novecento ha luogo una sorta di “Neorealismo” della pittura. A Venezia Pietro Selvatico esorta i pittori a entrare “nelle chiese, negli ospedali, nelle offi cine” e a “mordere gli errori sociali”

Al Museo Nazionale di Villa Pisani a Stra fi no al 4 novembre

Arti e mestieri nella Pittura Veneta tra 800 e 900La Fondazione

Benetton Studi e Ricerche dal

2006 promuove il progetto “Luoghi di valore, come li viviamo, come li vor-remmo”, nel quale invita i cittadini della provincia di Treviso a segnalare descrivendo uno o più luoghi che considerano importanti, fornendo nel contempo una motivazione e delle azioni concrete necessarie e utili per i luoghi indicati. Proprio quest’ultimo aspetto è la novità del 2012 che vede indicare dai partecipanti volontà e idee per il futuro dei siti segnalati. L’individuazione dei luoghi implica un concetto molto importante e d’attualità, dato dalla con-divisione tra chi indica e chi usufruisce della lista fi nale, come del resto dimostrano i social network nella nostra società. In questa VI edizione, 102 sono state le segnalazioni ricevute da 87 nominativi “nominali” includendo scolaresche come la III classe della scuola primaria “Ciardi” di Treviso e gli studenti del Liceo Scientifi co Mar-coni di Conegliano e gruppi di cittadini. Una ricerca collettiva che proviene da stratifi cazioni sociali e culturali ed esigenze quotidiane diverse, innestando di conseguenza questioni sia di abbandono e degrado, sia di riutilizzo e riappropriazione di un’identità che non vuole essere perduta. Dal 2006, anno di partenza, sono 788 i luo-ghi indicati da oltre 600 segnalatori. Nella lista attuale compaiono per esempio siti in Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto, Gaiarine, Pederobba, Spresiano, Carbonera, Crocetta del Montello e altri 28. In autunno è prevista anche una mostra a testimonianza del lavoro fi n qui svolto.

Fondazione Benetton Studi e Ricerche

LA MARCA DI VALORE

Al.Ch.

313131Cultura veneta

ORAFO

LABORATORIO ORAFO PASQUALETTO Via Garibaldi, 10 - DOLO (Ve) - Tel./Fax 041 5103222 - [email protected]

Isola Bassa Dolo

Page 34: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

24 Sì, viaggiare

Passi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografi e di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman,

Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presen-tare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato so-ciale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramifi cato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti.

E di queste la Svezia sembra particolar-mente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastro-nomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cuci-na ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e

di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti bio-logici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cot-ture e tecniche semplici ma di grande effi cacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata tra-smissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove

i cibi prendono forma come per magia, propo-nendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confi t o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine.

Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di que-sta nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo di-cono le classifi che internazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allie-vo danese-macedone di Ferran Adrià, ha por-tato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del

Stoccolmaora c’è più gusto

SVEZIA

IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO

CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI.

POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI

VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA

Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazio-ni a buon mercato poi non è diffi cile, vedi la ca-tena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate signifi ca innanzitutto vivere il fascino del-le notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografi a e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un fi lmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it

Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fi abesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confi denza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non fi ltrata. Oltre ad aver dato alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tosta-te. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Ab-biamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano:

Stefano Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che com-prende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Ope-rakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza. Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazio-nali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.

LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEAVIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESEALLA SCOPERTA DI TRE CHEF(MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDTE L’ITALIANO STEFANO CATENACCI)CHE SONO FRA GLI INTERPRETIDI QUELLO STILE NATURALECHE HA CONQUISTATO LA CRITICAANCHE CUCINANDO A LEGNA

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32 Sì, viaggiare3232 Sì, viaggiare

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24 Sì, viaggiare

Passi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografi e di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman,

Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presen-tare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato so-ciale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramifi cato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti.

E di queste la Svezia sembra particolar-mente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastro-nomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cuci-na ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e

di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti bio-logici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cot-ture e tecniche semplici ma di grande effi cacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata tra-smissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove

i cibi prendono forma come per magia, propo-nendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confi t o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine.

Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di que-sta nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo di-cono le classifi che internazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allie-vo danese-macedone di Ferran Adrià, ha por-tato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del

Stoccolmaora c’è più gusto

SVEZIA

IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO

CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI.

POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI

VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA

Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazio-ni a buon mercato poi non è diffi cile, vedi la ca-tena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate signifi ca innanzitutto vivere il fascino del-le notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografi a e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un fi lmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it

Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fi abesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confi denza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non fi ltrata. Oltre ad aver dato alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tosta-te. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Ab-biamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano:

Stefano Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che com-prende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Ope-rakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza. Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazio-nali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.

LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEAVIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESEALLA SCOPERTA DI TRE CHEF(MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDTE L’ITALIANO STEFANO CATENACCI)CHE SONO FRA GLI INTERPRETIDI QUELLO STILE NATURALECHE HA CONQUISTATO LA CRITICAANCHE CUCINANDO A LEGNA

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i nostri Esperti

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%L’ARCHITETTO

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

Alla fi ne è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei fi nanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fi ne fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.

C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane.Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene defi nito come auting.Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto.Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza.La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico.Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero.Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

AFFARI DI FAMIGLIA

Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.

Page 37: La Piazza della Riviera ovest - 2012giu n78

353535I nostri esperti

i nostri Esperti

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%L’ARCHITETTO

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

Alla fi ne è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei fi nanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fi ne fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.

C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane.Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene defi nito come auting.Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto.Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza.La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico.Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero.Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

AFFARI DI FAMIGLIA

Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.

DOTT. VALERIO CREPALDI Ospedale S.Antonio Padova [email protected]

Estate, tempo di vita all’aperto, di sport, di sole. Il consiglio degli esperti è di proteggere gli occhi dai raggi solari. Attenzione però: senza protezione delle lenti si può danneggiare la vista con conseguenze sia immediate, sia a lunga scadenza. In ogni caso usare occhiali di scarsa qualità può provocare danni ancora più gravi. Siamo i maggiori produttori d’occhiali e forse anche i maggiori utilizzatori. Secondo gli esperti per la salute degli occhi in spiaggia le lenti blu non sono adatte; al contrario, per fi ltrare i raggi nocivi, l’ideale sono lenti che vanno dall’ambra al marrone. Spesso noi oculisti mettiamo in guardia dall’eccessiva invadenza della moda nel settore, a discapito di quella che dovrebbe essere la funzione principale dell’occhiale: proteggere i nostri occhi dai raggi dannosi. Quando ci si avvicina all’acquisto di un paio di occhiali vanno seguite regole precise a partire proprio dal colore delle lenti, per passare poi alle classi di fi ltro e alla forma. Dobbiamo imparare a capire che le lenti hanno il colore della quota di raggi solari che lasciano passare. Per questo quelle da evitare senza ombra di dubbio sono le lenti azzurre e blu che lasciano fi ltrare proprio i raggi “blu” che, insieme a quelli ultravioletti, sono quelli più dannosi per la retina (degenerazione maculare senile). Bocciatura totale anche per le lenti specchiate poiché la specchiatura serve solo a ridurre la quantità di raggi senza garantire l’incolumità dell’occhio. Al contrario si devono considerare tra le migliori lenti quelle che vanno dal giallo ambra al marrone perché fi ltrano proprio i raggi solari pericolosi senza alterare la percezione dei colori e quindi la visione. Tra questi due estremi esiste poi una grandissima varietà, che troviamo in ogni negozio di ottica, di lenti verdi e grigie che danno una buona protezione. Le lenti gialle sono indicate in presenza di nebbia perché aumentano la percezione dei contrasti. Le lenti arancione assorbono bene i raggi dannosi per la retina, ma se un po’ troppo scure rendono diffi cile la guida dell’auto. Le lenti rosa si possono defi nire totalmente voluttuarie e cioè con funzione puramente estetica e in nessun caso protettiva. Oltre ai colori va tenuta presente anche la classe di “fi ltro”. La classifi cazione del fi ltro corrisponde alle caratteristiche tecniche dell’occhiale. Gli occhiali in classe 0 e 1 sono riposanti e non proprio da sole, con fi ltro leggero. E’ passando alle classi 2 e 3 che si ha un vero e proprio occhiale da sole che fi ltra oltre il 50% dei raggi solari. Ed è la classe 4 che assorbe quasi il 100% dei raggi e che va bene sia per chi va sulla neve sia per chi va in barca in mare aperto. Un aiuto può arrivare dalle lenti polarizzanti che eliminano i rifl essi, soprattutto in spiaggia o sulle strade assolate. Altra cosa sono le lenti fotocromatiche che variano da sole il potere fi ltrante in funzione della quantità di irradiazione solare. Il giusto occhiale da sole assorbe le radiazioni negative e cioè raggi ultravioletti UVA e UVB, radiazioni

Occhio e occhiali da soleL’OCULISTA

violette/blu, senza disturbare la visione. La scelta dell’occhiale deve essere conforme alle disposizioni CE. Bisogna verifi care la marcatura CE indelebile sulla montatura, la presenza della nota informativa che contiene le caratteristiche della montatura e delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso, l’indicazione del grado di protezione dagli UV. D’estate occhiale da sole anche per i bimbi. I più piccoli ancora in culla e fi no ad un anno di vita non devono essere esposti alla luce del sole. Quando iniziano a camminare dovrebbero essere protetti da cappellino e occhiali. Non si deve trattare di occhiali “giocattolo” ma di lenti che rispondono ai requisiti delle norme europee. Vanno evitati acquisti al di fuori dei negozi specializzati (bancarelle, cartoleria, edicole, ecc.) perché trattasi di occhiali non conformi alle prescrizioni di legge, che presentano grossi difetti, tali da provocare danni alla vista. Per cui attenzione a non cadere nella trappola del basso prezzo.

Valentino Micaglio

OTTICA MICAGLIO NOALE >[email protected]<

Retinopatia diabetica L’OTTICO

oculare, della malattia diabetica. La reti-nopatia diabetica è la vasculopatia dei capillari retinici e si sviluppa attraverso va-rie fasi. Inizialmente nelle pareti dei capil-lari si creano delle zone di indebolimento, alternate a zone di ispessimento. Quando i vasi capillari hanno la parete indebolita possono dilatarsi localmente, formando dei microaneurismi, possono far trasuda-re la parte liquida del sangue formando un ispessimento della retina detto edema, oppure possono lasciare fuoriuscire delle sostanze grasse che si accumulano nella retina sotto forma di chiazze giallastre dette essudati duri. In altri casi possono rompersi causando emorragie nella retina o nel corpo vitreo, all’interno del globo oculare.La retinopatia diabetica può essere suddi-visa in due tipi principali.1. Retinopatia diabetica non proliferativa: si verifi ca quando sono presenti perdite di sostanze dai capillari, anche suffi cienti a causare edema maculare, piccole emor-ragie e zone di capillari occlusi.2. Retinopatia diabetica proliferativa: è caratterizzata nello stadio iniziale da oc-clusione dei capillari con macchie retini-che a fi occo di cotone. Nella fase proli-ferativa vera e propria i capillari anormali si sviluppano, stimolati dalla occlusione dei piccoli vasi retinici. A questo punto si possono verifi care emorragie, anche gra-vi, per rottura dei capillari neoformati, e la formazione di tessuto fi broso che con-traendosi può esercitare una trazione sulla retina fi no a distaccarla. In questa fase può formarsi un’emorragia vitreale.Altri problemi oculariLa cataratta è una opacità del cristallino. Le persone affette da diabete possono svi-luppare una cataratta più precocemente rispetto ad altri individui della stessa età. In alcuni casi la presenza di una retinopatia diabetica può richiedere particolari accor-gimenti in caso di intervento di cataratta e, purtroppo, la sua presenza può rende-re meno effi cace questa chirurgia. In altri casi, invece, l’estrazione della cataratta è raccomandabile proprio per poter visua-lizzare la retina e trattare la retinopatia.Il glaucoma è una malattia del nervo otti-co che viene danneggiato dalla pressio-ne oculare troppo elevata. In alcuni casi la retinopatia diabetica può insorgere in pazienti già affetti da glaucoma; in altri, la presenza di una retinopatia diabetica può da sola scatenare forme di glaucoma secondario. Pertanto, il controllo della pressione ocu-lare, è quindi una parte molto importante dell’esame specialistico oculistico a cui i pazienti diabetici devono sottoporsi perio-dicamente.

Bibliografi a: Per gentile concessione del Dr. A.Appiotti

Il diabete è una malattia in cui il valore della glicemia (ossia la concentrazione nel sangue di uno zucchero chiamato glucosio) è superiore alla norma e necessita quotidianamente di essere ridotto con una dieta o speciali terapie. Queste si basano sull’uso di inie-zioni di insulina o di sostanze, dette ipoglicemizzanti, in pastiglie. Il diabete causa un’alterazione dei vasi sanguigni in tutto il corpo, con una particolare predilezione per i vasi capillari, vale a dire i vasi più piccoli del nostro sistema arterioso. I vasi capillari sono importanti, in quanto portano il sangue ai tessuti scambiando con essi ossigeno e nutrimenti. Il danno che subiscono con il diabete è determinato dall’interazione fra i costituenti della loro parete e lo zucchero circolante in eccesso nel sangue.La retinopatia diabetica è perciò una manifestazione localizzata,

DAL DENTISTA SENZA PAURA

È frequente sentire, da parte dei pazienti, che vi sia molta ansia verso le cure odontoiatriche. Al giorno d’oggi i dentisti, in ogni parte del mondo, sono molto attenti all’aspetto della paura e del dolore. Ogni paziente è diverso e ci sono individui ipersensibili; qualcuno resiste ad infezioni gravi e a dolori acuti oppure resta senza denti per anni pur di evitare il dentista. Noi medici abbiamo sentito quindi una necessità clinica di sopperire a queste difficoltà avvalendoci, tra le terapie del dolore, della sedazione cosciente.Si tratta di una tecnica anestesiologica praticata da uno specialista che collabora con l’odontoiatra riuscendo ad annientare l’ansia, la paura, la fobia del dentista.Si possono eseguire in tranquillità riabilitazioni di intere arcate con estrazioni dentarie ed impianti in poche ore posizionando subito i denti fissi estetici. Dopo aver eseguito una attenta analisi delle strutture ossee e nervose attraverso la Tac Dentale si procede in un’unica seduta a fare l’intervento chirurgico e la parte protesica, dando al paziente il comfort di non restare mai senza denti.

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ARRIVA LA

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

NARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · SALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO PREFER-

ITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI

BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · SALUTE I PIÙ CORAG-GIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ES-TETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUEN-

TARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · SALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUAL-CHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA VITA IN

COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STAC-CARVI! · SALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

· SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNO-VEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO CERTI

RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · SALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ALCUNE DIS-PUTE VI RENDONO AG-

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · SALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PRO-PRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORODAL 21/04

AL 20/05F A S C I N O

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRON-TATE · SALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AU-

DACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALI-ANDO CHIUNQUE · SALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI

E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-TENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO GRANDI OC-CASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RI-USCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON

IL PARTNER · SALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ES-ERCIZI DI FITNESS

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO NON ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENE-

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-PRESI DEI RISULTATI · SALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIA-MENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEG-GERA

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08

AL 22/09AL 22/09FASCINOFASCINO

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08FASCINOFASCINO

DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · SALUTESALUTE

AL 22/07AL 22/07FASCINOFASCINO

DELLE SITUAZIONI PASSIONALI E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE

PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-

GEMELLIGEMELLIDAL 21/05DAL 21/05

OGNI SFIDA E SIATE AU-

TOROTORODAL 21/04DAL 21/04

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE

DAL 20/02 AL 20/03

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02FASCINOFASCINOSTRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO

SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

CAPRICORNOCAPRICORNO

COPPIA È UNA MAGIA

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

CERCATE DI FREQUEN-

SCORPIONESCORPIONE

FASCINOFASCINOITE I LEGAMI PIÙ

CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA

BILANCIABILANCIADAL 2 3/09DAL 2 3/09

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI

ALL’ISTINTO PIÙ CHE AL CUORE

36 Oroscopo3636 Oroscopo

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ARRIVA LA

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

NARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · SALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO PREFER-

ITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI

BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · SALUTE I PIÙ CORAG-GIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ES-TETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUEN-

TARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · SALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUAL-CHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA VITA IN

COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STAC-CARVI! · SALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

· SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNO-VEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO CERTI

RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · SALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ALCUNE DIS-PUTE VI RENDONO AG-

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · SALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PRO-PRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORODAL 21/04

AL 20/05F A S C I N O

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRON-TATE · SALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AU-

DACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALI-ANDO CHIUNQUE · SALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI

E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-TENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO GRANDI OC-CASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RI-USCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON

IL PARTNER · SALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ES-ERCIZI DI FITNESS

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO NON ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENE-

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-PRESI DEI RISULTATI · SALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIA-MENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEG-GERA

OroscopoPERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI

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