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C. Xodo, M. Bortolotto
LA PROFESSIONALITÀ EDUCATIVA NEL PRIVATO SOCIALE
Università degli Studi di Bergamo
PEDAGOGIA GENERALE 1 – Modulo B
Prof.ssa GIULIANA SANDRONE
A.A. 2015-2016
Il testo indaga le diverse componenti tecniche e i profili di competenze che definiscono ecostruiscono la professionalità dell’educatore, mettendo anche a fuoco il mutamento delmercato delle professioni, che nel caso delle professioni educative, ha a che fare con losviluppo del settore del Privato Sociale come ambito principale di domanda di professionalitàeducative e di offerta di servizi educativi.
LA STRUTTURA DEL TESTOla prospettiva osservativa al tema
La professionalità educativanel Privato Sociale
Il livello teorico
Identità professionale dell’educatore
Relazionalità dell’azione educativa
Analisi delle competenze dell’educatore
La ricerca empirica
Analisi dei servizi del Privato Sociale
Analisi del profilo dei Responsabili Risorse Umane (RRU)
Analisi del profilo degli educatori per aree di competenza
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Sono diversi i fattori alla base del quadro di instabilità professionaleche caratterizza l’erogazione dei servizi educativi. I fattori piùpromettenti per lo sviluppo di questa professionalità sono:
1. Il nucleo teorico-ideale costitutivo della professione educativa
2. Le potenzialità educative del Privato sociale nell’offerta edorganizzazione di servizi
DUE IDEE-GUIDA HANNO ORIENTATO LE RIFLESSIONI E IL LAVORO DI RICERCA PROPOSTO NEL TESTO
Frattura interna tra identitàsanitaria e identitàpedagogico/sociale a favoredella prima che sembraottenere maggiore credibilitàe legittimazione
Alcuni fattori che rendono complesso il riconoscimento della specificità della figura dell’educatore professionale
Mutamento culturale nel mercato delle professioni educative
Difficoltà occupazionale
Debole riconoscimento dell’educatore rispetto ad altre figure di operatore sociale (psicologo, assistente sociale, sociologo..)
Status di genericità delle funzioni educative
Asimmetria tra settore privato e pubblico
Frattura interna tra identità sanitaria e pedagogico/sociale
L’ambito pubblico permette all’educatore di operare in un contesto regolamentato e riconosciuto, l’ambito delPrivato Sociale è soggetto a maggiore discrezionalità in termini di formazione e di ruolo
Esposte a rischio di influenze econdizionamenti da parte diprofessioni e ruoli più consolidati econ più elevato potere dispecializzazione, professionisti chedovrebbero essere in posizionecomplementare e finiscono peressere sostitutivi della professionalitàeducativa
Lo sviluppo del Privato Sociale rappresenta uno degli effetti positivi della crisieconomico politico-organizzativa del sistema di Welfare statale.
IL SIGNIFICATO DEL PRIVATO SOCIALE NELL’OFFERTA DI SERVIZI
Privato Sociale: Organizzazioni che operano nell’ambito del welfare eche si costituiscono come possibili alternative osostegno ai servizi pubblici. Sono iniziative a gestioneprivata con scopi sociali.Privato sociale sinonimo di NON PROFIT e terziario.
•Ciclo produttivo, agricoltura, allevamento, pesca
SETTORE PRIMARIO
•Settore secondario (trasformazione delle materie prime in oggetti)
SETTORE SECONDARIO
SETTORE TERZIARIO O DEI SERVIZI
Servizi destinati alla vendita (commercio, trasporti, comunicazioni)
Servizi non destinati alla vendita (istruzione, giustizia, sanità)
hanno un prezzo e sono soggetti al mercato
sono finanziati con tasse e contributi degli utenti
CLASSIFICAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO
I servizi sanitari e quelli di istruzione/educazione possono rientrare tanto in una classe quanto nell’altra, aseconda che siano venduti o offerti gratuitamente dallo Stato
DUECLASSI DI SERVIZI
La complessità della realtà del Privato Sociale rende difficile definire inmodo specifico i diversi servizi educativi e la professionalitàdell’educatore sociale che in essi vi opera.
Anche il Privato Sociale può rientrare sia nella prima classe di serviziche nella seconda, in quanto può essere espressione di volontariato edazioni sia non destinate alla vendita che rientranti nel mercato. Lospecifico del Privato Sociale è nel modo e nelle finalità delle sueattività; non rientra nei suoi obiettivi la distribuzione degli utili e lafinalità è solo sociale.
Nei servizi socio-educativi del Privato Sociale può essere presente una professionalitàeducativa centrata sull’agire competente?
FONDAMENTI PEDAGOGICI DELLA PROFESSIONALITA’ DI EDUCATORE
« Operatore sociale e sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, attua specificiprogetti educativi e riabilitativi, nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato da un équipemultidisciplinare, volti a uno sviluppo equilibrato della personalità con obiettivi educativo/relazionaliin un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana; cura il positivo inserimento ereinserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà».
DEFINIZIONE LEGISLATIVA DEL PROFILO DELL’EDUCATORE
D.M. 520/1998Istituzione giuridica dell’educatore come professionista
Programma, gestisce e verifica interventi educativi mirati alrecupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti indifficoltà
Contribuisce a promuovere e organizzare strutture e risorsesociali e sanitarie al fine di realizzare il progetto educativointegrato
Programma, organizza, gestisce e verifica le proprie attivitàprofessionali all’interno di servizi sociosanitari e strutturesociosanitarie riabilitative e socioeducative, in modocoordinato con altre figure professionali
Opera sulle famiglie e sul contesto sociale dei pazienti, alloscopo di favorire il reinserimento nella comunità
Centratura sull’aggettivo professionale
agire educativo ≠ agire spontaneistico= agire competente
acquisibile attraverso una formazione insieme di saperi e conoscenze
traducibili in azione sul campo
Vengono istituiti in 25 Atenei italiani corsi dilaurea per la formazione dell’educatoreprofessionale
Alcuni corsi di laurea finalizzati alla formazione delprofilo dell’educatore professionale sono attivati insinergia tra più facoltà, con la presenza prioritariadella facoltà di Medicina e Chirurgia
I PRINCIPALI NODI PROBLEMATICI
• Difficile attuabilità formativa di un profilo unico per l’educatore professionale ≠ educatore sociale
• Quale formazione specifica in termini di conoscenze, abilità e competenze professionali?
• Quali prospettive di inserimento lavorativo al conseguimento del titolo di laurea?
A.A. 2001-2002
EDUCATORE PROFESSIONALE =
OPERATORE SANITARIO
- Ruolo centrale della Facoltà di medicina echirurgia anche in presenza dicollaborazione tra più facoltà
- Numero iscritti programmato in base alfabbisogno annuo di educatori a livelloregionale
- Valore abilitante del titolo per eserciziodella professione in ambito sanitario
- Accesso ai concorsi pubblici in ambitosanitario
- Attività dirette alla prevenzione, cura,riabilitazione, valutazione funzionale in etàevolutiva, adulta e geriatrica
L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione – Educazione Professionale
- Acquisizione di conoscenze di base e sviluppo dicompetenze in ordine alle scienze pedagogiche emetodologico-didattiche, integrate da conoscenze ecompetenze nelle discipline filosofiche, sociologiche epsicologiche, centratura sulle aree educative
- Conoscenze e abilità atte a valutare e gestire progettieducativi orientati ai servizi alla persona e allecomunità
- Competenze
L 19 Scienze dell’educazione e della formazione
A.A. 2002-2003
DUE DIVERSI PERCORSI DI LAUREATRIENNALE PER L’EDUCATORE
classe delle Lauree in Scienze dell’Educazione edella Formazione
classe delle Lauree in Professioni sanitarie dellariabilitazione
Pedagogico-progettuali Metodologico-didatticheComunicativo-relazionaliOrganizzativo-istituzionali
La formazione delle competenze dell’educatore
professionale nei servizi sanitari si distingue da quella
dell’educatore professionale nei servizi socio-educativi e
si differenzia anche sul piano epistemologico.
La riduzione dei crediti formativi riservati alle discipline
pedagogiche a favore di un aumento dei crediti in
discipline biomediche ha avviato un processo di
omologazione dell’educatore professionale nei servizi
sanitari ai profili curriculari di altre professioni della
riabilitazione e questo non rende manifesta la specificità
professionale della cultura educativa.
PERCEZIONE DIFFUSA DI INTERSCAMBIALITA’ TRA
FIGURA DELL’EDUCATORE PROFESSIONALE NEI
SERVIZI SANITARI
PROFILI CURRICULARI DI ALTRE PROFESSIONI
SANITARIE
EDUCATORE PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO
LE COMPETENZE DELL’EDUCATORE IN LETTERATURA
Operando una ricognizione bibliografica della produzione chenell’ultimo ventennio ha affrontato il tema delle competenze inriferimento alla professione dell’educatore, emerge conchiarezza una certa variabilità terminologica: singolare«competenza», plurale «competenze», «capacità», «tecniche».
EVOLUZIONE LINGUISTICA E CONCETTUALE RISPETTO AL TEMA DELLA PROFESSIONALITA’ DELL’EDUCATORE E
DELLE SUE COMPETENZE
Primi anni Novanta gli studi iniziano a focalizzaremaggiormente le riflessioni e le analisi sui costrutti di«tecniche» e «capacità».
COMPETENZA
COMPETENZE
CAPACITÀ
TECNICHE
VARIABILITÀ TERMINOLOGICA
AUTONOMA REALIZZAZIONE DI FORME ORGANIZZATIVE E ASSOCIATIVE
PRODUZIONE
SCIENTIFICA
FORMAZIONE
ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI
IL CONTRIBUTO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI
All’interno di ogni professione costituisce un fattoredi qualificazione in quanto ne favorisce l’identitàattraverso l’autorappresentazione comune e ilcontrollo sulla formazione dei professionisti
Rappresenta il punto di riferimento di un pensierocollettivo intorno all’identità professionale, storicizzaun modello di identità professionale.MODELLO DI IDENTITÀ
PROFESSIONALE
RUOLO DELL’ASSOCIAZIONISMO NELLE PROFESSIONI EDUCATIVE
Promozione di un’idea diprofessionalità aperta e fortementeimpegnata sul piano sociale ed etico
Analisi e promozione delle competenzepedagogiche che le mutate esigenzesociali e la trasformazione delleprofessionalità esigono
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Significativo contributo delle associazioni professionali alriconoscimento e alla legittimazione della professionalitàeducativa attraverso l’elaborazione di documenti che, centratisull’analisi delle competenze, hanno delineato quadriconcettuali e strumenti di lettura dell’agire professionale.
AIEJIAssociazione Internazionale
degli Educatori sociali
Framework concettuale sulle competenze dell’educatore sociale. Ildocumento, pubblicato nel 2006 e tradotto in diverse lingue, rispondeall’esigenza di stabilire dei criteri comuni per definire i livelli di competenzanecessari all’esercizio della competenza. La sistematizzazione dellecompetenze elaborata dall’AIEJI individua competenze fondamentali ecompetenze centrali (si veda il prospetto sulle competenze, p. 76).
COMPETENZE: il potenziale d’azione dell’educatore sociale rispetto a undeterminato compito, situazione o in relazione ad uno specifico contesto.
Un lavoro di ricerca del Centro, condotto alla fine degli anni Novanta suun campione di educatori in diversi contesti di intervento, offre unsignificativo contributo alla riflessione sulle competenze dellaprofessionalità educativa, inserendosi in un progetto europeo finalizzato arealizzare il Diplôme européenne d’éducateur spécialisé.Vengono mappate 11 funzioni declinate in attività e competenze. Ognisingola competenza è tematizzata secondo cinque elementi:- Contesto operativo- Saper agire- Obiettivi- Saper fare sociale e relazionale
CRÉDOCCentre de Recherche pour l’étude et l’observation des
condition de vie
CRÉDOCCentre de Recherche pour l’étude et
l’observation des condition de vie
Stabilire una relazione diagnostico-educativaAccompagnare educativamente la persona o il
gruppoConcepire e condurre un’azione socio-
educativa in seno ad un’équipeCostruire un quadro di analisi e una raccolta
delle pratiche educative e sociali
I diplomati secondo questo documentodovrebbero essere in grado di:
Accompagnamento educativo e socialespecializzatoIdeazione e conduzione del progetto
educativo specializzatoComunicazione professionaleImplicazione nelle dinamiche istituzionali e
di partenariato
COMPETENZEFUNZIONI
L’IDENTITÀ PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE
Che cosa definisce il concetto di educazione che rappresenta il nucleo centrale dell’identità dell’educatore?
La stratificazione di significati si ricompone oggi nella condivisione diffusa chel’educazione è una dimensione che attraversa tutto l’arco della vita (lifelongeducation) e che riguarda tutte le età, nei diversi momenti evolutivi e di crisiche caratterizzano la formazione dell’identità personale.
DIMENSIONI DELL’EDUCABILITA’ DELLA PERSONA
AFFERMAZIONE DI NUOVI BISOGNI DELLA PERSONA
ESPANSIONE DELLE POLITICHE SOCIALI EDEI SERVIZI CORRELATI AI NUOVI BISOGNI
AMPLIAMENTO DELLO SPAZIO DI INTERVENTO DELL’EDUCATORE
PROFESSIONALE
IDENTITÀ PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE
IDENTITÀ PROFESSIONALE
Livello di analisi Fattori
PRASSICO Contesti professionali
Destinatari dell’azione educativa
Significati dell’azione educativa
METODOLOGICO Metodologie educative e strumenti professionali
FORMATIVO Pluralità dei percorsi formativi
(iniziali e in itinere)
EPISTEMOLOGICO I saperi dell’educatore
(dichiarativi, procedurali, operativi)
Contesti, destinatari e significati
Il primo livello che identifica una professione èrappresentato dai contesti lavorativi in cuiopera.
PLURALITÀ CONTESTI PROFESSIONALI IN CUI È PREVISTA LA FIGURA DELL’EDUCATORE
VARIABILITÀ DELLE SUE DECLINAZIONI OPERATIVE
che cambiano in base ai destinataridell’azione educativa, all’età degli educandie in funzione della natura preventiva,promozionale o riabilitativa dell’azionestessa
3 AREE DI INTERVENTO DELL’EDUCATORE:
• AREA SANITARIA, disabilità, psichiatria, tossicodipendenze e persone affette da HIV, ecc…• AREA SOCIALE, minori, disabilità di competenza locale, multiculturalità, prima infanzia, anziani• AREA PENITENZIARIA, istituti penitenziari minorili o per adulti
EPISTEMOLOGICO I saperi dell’educatore
(dichiarativi, procedurali, operativi)
… IDENTITÀ PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE
Livello di analisi Fattori
Sul piano epistemologico
SAPERI AFFERENTI ALL’AREA DELLESCIENZE UMANE E DELL’EDUCAZIONE
La professione dell’educatore disponedi molteplici saperi veicolati dal suoprofilo formativo multidisciplinare
Strutturano le rappresentazioni e i modellioperativi che orientano l’agire professionaleche presuppone, sempre e in ogni caso, una
concezione della vita e dell’uomo
IDENTITÀ PROFESSIONALE
Livello di analisi Fattori
PRASSICO Contesti professionali
Destinatari dell’azione educativa
Significati dell’azione educativa
METODOLOGICO Metodologie educative e strumenti
professionaliFORMATIVO Pluralità dei percorsi formativi
(iniziali e in itinere)
EPISTEMOLOGICO I saperi dell’educatore
(dichiarativi, procedurali, operativi)
Il modello di analisi del livello prassico,metodologico, formativo ed epistemologico vatradotto ulteriormente in un modello che prendain considerazione gli aspetti trasversali dellaprofessione educativa, cioè gli aspetti ontologicidell’identità professionale, che sono trasversali aidiversi contesti e specificità di interventoeducativo
IDENTITÀ PROFESSIONALE
Livello di analisi Ontologici
PRASSICO
Saper agire
Servizio educativo come risposta
personalizzante
METODOLOGICO
Saper fareNatura relazionale dell’azione
educativa
EPISTEMOLOGICO-
FORMATIVO
Sapere
Pedagogia come sapere aggregante
altri saperi
SERVIZIO
CAMPO DI AZIONE, servizi socio-sanitari,riabilitativi o socio-educativi. LUOGO in cui laprofessionalità educativa è chiamata ad intervenireall’interno di strutture fisiche
Servizio come RELAZIONE, servitium = atto delservire ed effetto del servizio generato da unoscambio
tòpos
lògos
ANALISI DESCRITTIVA DELLE AREE DI COMPETENZA
LE COMPETENZE DELL’EDUCATORE
Concepirla esclusivamente come unavocazione, una missione
DUE FORME DI RIDUZIONISMOSPESSO PRESENTI QUANDO SIDEFINISCE LA PROFESSIONALITÀEDUCATIVA
INTEGRAZIONE DELLE DUE DIMENSIONIVOCAZIONE E COMPETENZA
Identificarla con l’esercizio asettico dicompetenze tecniche
LA QUALITÀ PROFESSIONALE, LEGATA CERTAMENTE A TRATTI
PERSONALI, NON PUO’ TUTTAVIA ESSERE RIDOTTA AD UN TALENTO
SPONTANEO PERCHÈ RICHIEDE IL POSSESSO DI COMPETENZE CHE
SOSTENGONO IL RICONOSCIMENTO DI UN’IDENTITA’ PROFESSIONALE
AREE DI COMPETENZA
LE AREE DI COMPETENZA PROPRIE DI UNA PROFESSIONALITA’ EDUCATIVACARATTERIZZANO IN MODO SPECIFICO LA SUA IDENTITA’ PROFESSIONALE EDISTINGUENDOLA DA ALTRE PROFESSIONI SOCIALI
• Competenze organizzativo-gestionali• Competenze giuridiche
• Competenze progettuali• Competenze metodologiche• Competenze comunicativo-relazionali• Competenze etico-deontologiche
• Competenza pedagogica
SERVIZIO COME RISPOSTA PERSONALIZZANTE
NATURA RELAZIONALE DELL’AZIONE EDUCATIVA
PEDAGOGIA COME SAPERE AGGREGANTE
COMPETENZE ORGANIZZATIVO-GESTIONALICOG
Corso di Laurea L-19«Competenze per elaborare, realizzare, gestire e valutare progettieducativi, al fine di rispondere alla crescente domanda educativaespressa dalla realtà sociale e dai servizi alla persona e alla comunità»
PRATICHE EDUCATIVE ATTIVITA’ DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE
Capacità di concertare con equilibrio imolteplici aspetti che compongono ognirealtà educativa allo scopo di renderneefficace l’azione (saper individuare contesti,soggetti, risorse, legami, interazioni,elementi amministrativi).
Occorre possedere specifiche conoscenze propedeuticheall’esercizio delle COG, da tradurre in capacità ad agire• Struttura organizzativa• Insieme delle procedure che caratterizzano la struttura• Flussi informativi• Risorse umane impiegate• Cultura aziendale (sintesi etica dei valori che un
servizio educativo rappresenta)
Ai fini dell’esercizio di una COG, la corretta gestione dei flussiinformativi permette all’educatore di gestire in modo funzionale ilmantenimento della relazione educativa, garantendone rispetto,privacy e sicurezza
FORMAZIONE DELLE COG
VALORIZZAZIONE DELLA RISORSA UMANA, SIA ESSACONSIDERATA NELLA PERSONA DESTINATARIADELL’INTERVENTO EDUCATIVO, SIA ESSA INDIVIDUATANELLA COLLABORAZIONE CON FIGURE CHEACCOMPAGNANO IL LAVORO EDUCATIVO
RICONOSCIMENTO E ADESIONE AD UNA CULTURAORGANIZZATIVA, RAPPRESENTATIVA NON SOLO DIVALORI, MA ANCHE DELLA STORIA DI UN SERVIZIOEDUCATIVO
ESEMPIO DELL’ISTITUTO
DELLA «MESSA ALLA PROVA»
COMPETENZE GIURIDICHE
• comportamenti permessi• comportamenti prescritti• comportamenti vietati
IL RUOLO DELL’EDUCATORE VIENE NON SOLO RICONOSCIUTO MAANCHE NORMATO E INQUADRATO ALL’INTERNO DI PRASSICONVENZIONALI, SEPPURE INEDITE E CONTESTUALIZZATE
LA PRATICA EDUCATIVA E’ CORRELATA AL DIRITTO POICHE’ NECESSITADI MISURARSI CON RISORSE E VINCOLI CHE DETERMINANO CONFINI EAMBITI DI INTERVENTO IN CUI L’EDUCATORE OPERA
Conoscenze che si traducono in capacità ad agirerispetto alle diverse situazioni e in competenzespecifiche
OGNI COMPORTAMENTO RAPPRESENTA L’OGGETTO SPECIFICO DI UNA REGOLA
ACCEZIONE ETIMOLOGICA (diréctum)Principio di giustizia dal quale prendononorma e misura gli atti della libertà umana
SIGNIFICATO CORRENTEComplesso di norme legislative oconsuetudinarie che disciplinano i rapportisociali
Conoscenza di:
RUOLO FONDAMENTALE DELLE COMPETENZE GIURIDICHE DELL’EDUCATORE CHE COGESTISCE IL PERCORSO RIEDUCATIVO
COMPETENZE PROGETTUALI
CENTRALITA’ DELLA PROGETTAZIONE NEL LAVORO EDUCATIVO
• RAZIONALITA’ (LOGOS) DELL’AZIONE• CARATTERE IDIOGRAFICO (SEMPRE SINGOLARE) DELL’INTERVENTO EDUCATIVO• CARATTERE DINAMICO E PARTECIPATIVO DELL’APPRENDIMENTO
PROGETTUALITA’ = categoria pedagogica che ci consente di intendere lapersona e la sua educazione in termini di POSSIBILITA’ D’ESSERE
EDUCABILITA’ INTENZIONALITA’ EDUCATIVA
Dimensione creativa
Dimensione operativa
PROGETTO CAPACITA’ DIAGNOSTICA E RIGORE DELLA PROGETTAZIONE• Attività di raccolta e analisi di dati informativi• Predisposizione di griglie, schemi e modelli per rappresentare la situazione
educativa (ruolo fondamentale della capacità di accogliere l’altro)• Progettazione dell’intervento• Valutazione degli esiti dell’intervento educativo
COMPETENZE METODOLOGICHE
ASPETTO INTERNO DELLE COMPETENZE PROGETTUALIEVIDENZIA L’ESTREMA VARIABILITA’ DELL’ATTIVITA’ DELL’EDUCATORE E LA VERSATILITA’
RICHIESTA
AZIONE EDUCATIVA = AZIONE SITUAZIONALE
REPERTORIO STRUMENTI PROFESSIONALI DELL’EDUCATORE:
• DIDATTICA DELL’ANIMAZIONE• LAVORO DI GRUPPO• GESTIONE DELLA QUOTIDIANITA’• CONDUZIONE DI COLLOQUI STRUTTURATI
LA COMPETENZA METODOLOGICA E’ ANCORATA ALLA STRUMENTALITA’ PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE, MA SI SOSTANZIA NELL’USO FINALIZZATO E
CONSAPEVOLE DI STRUMENTI E METODI
COMPETENZE COMUNICATIVO-RELAZIONALI
L’EDUCATORE OPERA SEMPRE NELLA E ATTRAVERSOLA RELAZIONE CON L’ALTRO
MOLTEPLICI SIGNIFICATI DI COMUNICAZIONE
• Attività cognitiva e sociale• Dimensione relazionale che produce e
sostiene la definizione di sé e dell’altro
Nella COMUNICAZIONE risiede la possibilità di instaurare una RELAZIONE
L’AGIRE DELL’EDUCATORE E’ UN AGIRE PROPRIAMENTE COMUNICATIVOCARATTERIZZATO DALL’INTERAZIONE DI ALMENO DUE SOGGETTI CAPACI DISTABILIRE UNA RELAZIONE INTERPERSONALE
«STARE DENTRO» LE RELAZIONI LE COMPETENZE COMUNICATIVE NONSONO SCINDIBILI DALLE COMPETENZE RELAZIONALI
COMPETENZA COMUNICATIVA
ASSETTO RELAZIONALE
• Educando• Sistema relazionale dell’educando
(genitori, parenti, insegnanti, coetanei)• Colleghi• Altri professionisti
(assistente sociale, psicologo, medico)
VALENZA TRASFORMATIVA DELL’AZIONE
COMUNICARE = AGIRE
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COMPETENZE ETICO-DEONTOLOGICHE
Ethos educativo: l’etica rappresenta la disciplina generale che ha a che vedere con le REGOLE e VALORI che governano le AZIONI UMANE
DEONTOLOGIA = complesso delle regole di condotta da osservarsi nell’attività professionale che attengono all’ETICA, alla PRASSI, al DIRITTO
La DEONTOLOGIA diventa essa stessa oggetto di COMPETENZA. Le competenze etico-deontologiche, come le altre competenze sono composte da SAPERI e CONOSCENZE ed hanno una NATURA COGNITIVA perché mettono in moto un processo di apprendimento funzionale all’interazione tra teoria e prassi
COMPETENZA PEDAGOGICA
Un educatore pedagogicamente competente si manifesta subito sul piano della pratica professionale (agire in situazione)
MA tali capacità si legano ad ulteriori articolazioni della competenza pedagogica: il saper progettare, saper comunicare e relazionarsi, saper riflettere
ARTICOLAZIONI DELLA COMPETENZA PEDAGOGICA
COMPETENZE DI BASE ARTICOLAZIONI
ORGANIZZATIVO-GESTIONALI
GIURIDICHEagire
PROGETTUALI
METODOLOGICHEprogettare
COMUNICATIVO-RELAZIONALI
ETICO-DEONTOLOGICHE
comunicare
relazionarsi
TEORICHE riflettere sulla prassi a
partire dal sapere e
ritorno
La dimensione pedagogica della COMPETENZA rappresenta dunque la SPECIFICITA’ RPFOESSIONALE in senso stretto dell’ EDUCATORE, tanto da poter assumere questa competenza come strategica perché
definisce l’azione esperta del professionista, l’expertise, l’agency intesa come CAPACITA’ di AZIONE come sintesi di SAPERE – FARE - AGIRE