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LA PROSPETTIVA ECOLOGICA DELLO SVILUPPO: DA LEWIN A BRONFENBRENNER Urie Bronfenbrenner Kurt Lewin

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LA PROSPETTIVA ECOLOGICA DELLO SVILUPPO: DA LEWIN A BRONFENBRENNER

Urie Bronfenbrenner Kurt Lewin

è  Da Lewin a Bronfenbrenner

è  Il modello cronosistemico

è  Il modello bioecologico

è  Dal microsistema al macrosistema

Teoria ecologica dello sviluppo

Ü  Scienze sociali

Si pone in un punto di convergenza fra le discipline

Ü  Biologiche

Ü  Psicologiche

Un precursore Kurt Lewin

L’ambiente psicologico deve essere descritto in termini psicologici

Lewin: l’ambiente psicologico individuale

È anzitutto quello percepito e vissuto dal singolo individuo,

in relazione alle sue caratteristiche personali,

in un momento dato.

Rappresentazioni topologiche

Lewin rappresenta il rapporto

fra la persona e l’ambiente con grafici

di carattere topologico.

Una prima distinzione è fra persona (P) e tutto ciò che è fuori di essa (non-p)

P

non p

non p

Una seconda zona è costituita dall’ambiente (a)

P non p

non p

a a

l’ambiente a non coincide con non-p

P non p

non p

a a

Persona + ambiente costituiscono lo spazio di vita (P+A=S)

L’equazione di Lewin:C=f(P,A)

Il comportamento (C) è una funzione congiunta della persona e dell’ambiente, in un momento dato. Ma anche l’ambiente risente delle caratteristiche della persona.

Fattori di ecologia psicologica

Pnon p

non p

a a ° +

*

Al margine dell’ambiente si collocano fattori di ecologia psicologica (fisici, sociali, ecc.) che non fanno parte dell’ambiente psicologico...

Pnon p

non p

a a °

+

*

...ma possono influenzarlo ad un momento dato o più durevolmente.

Pnon p a a

° +

*

Un compito dell’ecologia psicologica è di studiare come gli eventi della zona di confine

influenzano lo spazio di vita

non p

-Nella concezione di ambiente di Lewin si distingue tuttavia l’ambiente psicologico individuale da un «ambiente medio» condiviso da più soggetti ( per es. l’appartenenza di un gruppo di bambini a uno stesso livello sociale)

-l’ambiente psicologico individuale di Lewin si avvicina a quello di ambiente non condiviso formulato da S.Scarr in relazione alla genetica comportamentale: « Differenti persone, a differenti stadi di sviluppo, interpretano propri ambienti e agiscono si di essi in differenti modi che creano differenti esperienze per ogni persona» (Scarr,1992)

Studiare i processi psicologici in diversi contesti

Il metodo della ricerca ecologica

Centralità del concetto di validità ecologica

1

Indagare non solo se ma anche come i processi studiati si

modificano in contesti diversi

2

Modificabilità dei processi in contesti

diversi

Il ricercatore deve avere informazioni sul come i soggetti

studiati percepiscono la situazione in cui sono osservati

o partecipano a un esperimento

3

Raccogliere dati sui soggetti utilizzando

molteplici punti di vista

4

persone che hanno differenti competenze e ruoli nei confronti di soggetti, e possono osservarli

in contesti diversi

Implicazioni ed esempi

Importanza di usare osservazioni e dati

di più operatori che hanno angolature professionali

diverse

che vengono studiati

Coinvolgere attivamente nelle indagini e nelle osservazioni non solo specialisti, ma operatori

che hanno un’esperienza quotidiana dei contesti e dei soggetti

“Il tempo non appare meramente come un attributo dell’essere umano, ma anche come una proprietà dell’ambiente”. ( Bronfenbrenner,1998)

MODELLO CRONOSISTEMICO

Viene sostituita l’equazione di Lewin C=f(P,A) con

S=f(PA)

dove S è il prodotto di un processo di sviluppo (per es. l’acquisizione di una capacità, o l’insorgere di un disturbo)

(t-p)= la durata del periodo in cui hanno operato congiuntamente i fattori personali (P) e ambientali (A)

Formula estesa

(t)= tempo in cui viene osservato un risultato dello sviluppo (S)

S(t)=f(t-p)(PA)(t-p)

Il processo che porta a S non è istantaneo, ma si svolge nel tempo

S(t)=f(t-p)(PA)(t-p)

f(t-p) significa che

Il peso relativo delle due variabili P e A può cambiare lungo lo sviluppo

Formula estesa

Formula estesa

S(t)=f(t-p)(PA)(t-p)

I fattori relativi a P e A non agiscono congiuntamente in modo additivo

Per es.difficoltà di base biologica e fattori di svantaggio sociale possono avere congiuntamente effetti moltiplicativi

Così difficoltà limitate ma significative sul piano biologico ( per esempio presenza di impulsività e iperattività temperamentali) incontrandosi con fattori socioculturali avversi (condizioni di svantaggio socioculturale) possono produrre effetti moltiplicativi negativi nello sviluppo sociale successivo ( a scuola e nel comportamento sociale)

Regioni dell’ambiente che sono particolarmente favorevoli o sfavorevoli per lo sviluppo di individui che hanno particolari caratteristiche

L’azione congiunta di P ed A porta al concetto

di nicchia ecologica

Dal microsistema al macrosistema

microsistema

mesosistema

esosistema

macrosistema

Microsistemi contesti ambientali che il soggetto sperimenta direttamente (famiglia, scuola, gruppo dei compagni)

Il microsistema di Bronfenbrenner non si identifica con l’ambiente psicologico individuale di Lewin, che è l’ ambiente vissuto descrivibile solo in termini psicologici Il microsistema di Bronfenbrenner è sì l’ambiente sperimentato da un singolo soggetto, ma è anche descrivibile in termini di ruoli, attività, relazioni interpersonali (Bronfenbrenner,1979)

microsistema

mesosistema

esosistema

macrosistema

Mesosistemi sistema di microsistemi. Es:rapporti fra scuola e famiglia

Esosistemi hanno influenze indirette sui sistemi più interni (es:lavoro dei genitori)

microsistema

mesosistema

esosistema

macrosistema

Macrosistemi valori, ideologie, culture, istituzioni, risorse sociali ed economiche

microsistema

mesosistema

esosistema

macrosistema

Questo tipo di modelli grafici ( compreso quello di Bronfenbrenner) vanno comunque considerati come tentativi di rappresentare processi che sono molto più complessi, e sono stati criticati da alcuni studiosi

Alcuni studiosi hanno modificato e ampliato e sviluppato diversi aspetti della concezione di Bronfenbranner, e proposto rappresentazioni grafiche di modelli più complessi ( Ford e Lerner, Teoria dei sistemi evolutivi.1992 ).

Altri contributi hanno sottolineato gli aspetti transazionali e dinamici della prospettiva ecologica: Transazionali: a differenza del concetto di interazione ( due entità si infuenzano senza modificarsi reciprocamente nel corso del tempo) nella transazione le due entità si modificano continuamente nelle loro reciproche relazioni nel corso del tempo (Transactional Model of Development (Sameroff & MacKenzie, 2003) Dinamici: i processi evolutivi si svolgono in sistemi che hanno la proprietà di un campo dinamico ( vedi Kurt Lewin) (Ecological and Dynamic Model of Transition ( Rimm-Kaufman & Pianta, 2000)

L’ultimo sviluppo della prospettiva ecologica:

LA TEORIA BIOECOLOGICA ( Bronfenbrenner e Morris, 2006)

La persona nelle sue dimensioni influenzate biologicamente assume nuovo e maggiore rilievo nelle relazioni con i contesti ambientali

Si accentuano le caratteristiche di sistema complesso nelle relazioni fra i diversi contesti ambientali

MACROSISTEMA Contesto culturale,

valori, credenze

ESOSISTEMA Contesto

socioeconomico, istituzioni

MESOSISTEMA

PERSONA CONTESTO BIOLOGICO

MICROSISTEMA Famiglia, scuola, gruppo pari

Bronfenbrenner,Teoria bioecologica. (adattato da Boyd e Bee, 2006)

La teoria di Bronfenbrenner rimane un riferimento importante in particolare per:

- il modello cronosistemico dei rapporti fra individuo e ambiente e il successivo sviluppo della teoria bioecologica

- Il sistema e la caratterizzazione dei livelli di contesti ambientali interdipendenti nella dimensione della ecologia psicologica

Al modello cronosistemico di Bronfenbrenner e alla teoria bioecologica si possono collegare sviluppi più recenti del dibattito teorico sulle relazioni fra fattori individuali e contesti ambientali

MODELLO diatesi-stress (Monroe e Simons, 1991; Zuckerman, 1999; Dodge e Rutter, 2009): Alcuni soggetti, a causa di specifiche vulnerabilità individuali, sono più sensibili a condizioni ambientali avverse, (relazione con un genitore maltrattante o trascurante, piuttosto che ad eventi di vita traumatici, con possibili esiti di sviluppo a rischio o maladattivi).

Al contrario altri, pur in presenza di condizioni ambientali sfavorevoli, mostrerebbero resilienza, ossia riuscirebbero con più successo a resistere ai fattori negativi incontrati nel corso del loro sviluppo mantenendo adeguati livelli di funzionamento e di relativo benessere (Masten e Obradović, 2006, Cicchetti e Rogosch, 2012).  

Modello della suscettibilità differenziale/permeabilità Permeabilità. Secondo questa concezione elaborata da Belsky (2007) e Belsky e Pluess (2009) gli individui, per una motivazione evoluzionistica connessa alla sopravvivenza della specie, differirebbero nel loro grado di permeabilità all’ambiente

Alcuni individui si mostrano più suscettibili alle influenze ambientali in cui crescono ( permeabilità) sia nei termini di una accresciuta plasticità adattiva in un ambiente favorevole sia nei termini di un rischio maggiore in un ambiente di sviluppo sfavorevole.

-Bambini con temperamento difficile presentano i migliori esiti di sviluppo comportamentale quando si trovano in contesti di crescita positivi, e in misura superiore esiti disadattivi quando collocati in contesti di crescita più a rischio. - Sono più permeabili alle influenze del contesto. Lo stesso non accade ai loro pari con temperamento facile. ( vedi concetto di nicchia ecologica di Bronfenbrenner))

A quali fattori può essere dovuta la variabilità interindividuale nella plasticità? Secondo Pluess e Belsky , sulla base dalla ricerca finora disponibile possono operare ed interagire diversi fattori: -  di ordine temperamentale -  di base genetica -  di carattere fisiologico ( Pluess e Belky, 2013)

Secondo Boyce e Ellis( 2005) è la reazione a specifici contesti ambientali - piuttosto che una predisposizione innata di natura evoluzionistica - alla base della diversa plasticità.

Boyce ed Ellis,(2005): Biological sensitivity to the context (BSC) -Sia per chi cresce in contesti di rischio, sia per coloro che vivono in contesti favorevoli, la tendenza generale dell’organismo è di massimizzare la reattività al contesto ambientale - nel primo caso per riuscire ad affrontare tempestivamente eventuali pericoli, nel secondo per trarre il maggior beneficio da un contesto di crescita favorevole

«Vantage model»( Vantage sensitivity) Studi recenti suggeriscono che i bambini con temperamento e più difficile e reattivo sono anche capaci di beneficiare maggiormente di un ambiente positivo come l'esperienza di un genitore sensibile e responsivo (Juffer, Bakermans-Kranenburg e van IJzendoorn, 2008; Pluess e Belsky, 2012)

In contesti ambientali favorevoli alcuni fattori, ad esempio il grado di reattività temperamentale, che concorrono alla permeabilità, possono essere incrementati. La permeabilità può quindi essere soggetta alle influenze ambientali.