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La protesta contro il Disegno di legge Gelmini DDL 1905/2009 La situazione dell’Università Italiana Investimenti per la DIDATTICA (confronto Italia media Paesi UE/OCSE) - spesa pro-capite per studente (Italia: 6900; media OCSE:9600€) - rapporto studenti/docente (Italia: 20; media OCSE: 15) - numero laureati (Italia: 12%; media OCSE: 26%) Investimenti in RICERCA -Italia: circa 0.8% PIL – media OCSE 1.3% - I tagli della legge 133 (Gelmini 2008) riducono il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università di 1,4 miliardi (su circa 7 totali) in 4 anni (2009- 2013) (taglio solo parzialmente ridotto per il 2010 da 400 milioni da scudo fiscale) -le spese fisse per il personale (che per legge non dovrebbero superare il 90%) già ora coprono il 100% del F Milano DDL 1905 “Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario” Il DDL si compone di 15 articoli - sono stati presentati circa 800 emendamenti attualmente in esame – il voto del DDL in Senato è previsto per il 18 Maggio 2010, l’obiettivo del Principali elementi di criticità 1.Riforma a costo zero unita ad attuale sottofinanziamento impossibilità di perseguire le finalità degli Atenei in merito di RICERCA e FORMAZIONE violazione di impegni internazionali/comunitari stipulati dal nostro paese (Lisbona 2) 2. Sistema di governo degli Atenei: il potere di governo viene concentrato nel Consiglio di Amministrazione non elettivo in cui è prevista la presenza di almeno il 30% di membri esterni all’Ateneo perdita autonomia Università scarsa rappresentanza componenti universitarie 3. Messa ad esaurimento del ruolo di Ricercatore unita a tagli al turnover e finanziamenti leggi 133/08 e 1/09 mancato riconoscimento giuridico ed economico attività didattica svolta blocco possibilità di carriera 4.Sistema di reclutamento: solo contratti a tempo determinato (3+3) per i nuovi Ricercatori senza fondi allocati in partenza per eventuale assunzione (tramite concorso da Professore II fascia) Nelle attuali condizioni di sottofinanziamento e blocco turn-over: Precarizzazione ricerca ed estensione periodo di precariato Nessuna garanzia concreta di inserimento stabile indipendentemente dal merito (dopo il 3+3 potrebbe non esserci il concorso, e si è fuori dall’Università) Conflitto con la possibilità di progressione di carriera degli attuali ricercatori assunti a tempo indeterminato Mobilitazione Le componenti universitarie (Ricercatori, Precari, Professori, Tecnici/amministrativi e Studenti) ritenendo che lo sviluppo dell’Università statale e della ricerca scientifica sia un elemento essenziale per il benessere economico e sociale del Paese: -riconoscono la necessità di una profonda ristrutturazione del sistema universitario nazionale; -esprimono forte preoccupazione per i contenuti del ddl 1905 -proclamano lo stato di agitazione e aderiscono alla settimana di mobilitazione nazionale indetta da tutte le sigle sindacali prevista dal 17 al 22 maggio. I ricercatori dichiarano l’indisponibilità a tutte le forme di didattica frontale non obbligatoria 3 Ruoli = livelli concorsuali: .Ricercatori .Professori Associati (II fascia) .Professori Ordinari (I fascia) 3 ruoli sono attualmente ttivamente impegnati in attività i didattica e ricerca Ricercatori sono tenuti a compiti idattici integrativi e possono icevere l’affidamento di corsi e moduli In quanti sono a protestare? L’iniziativa di astensione dalla didattica coinvolge i ricercatori di più di 40 atenei italiani. A Torino quasi 600 ricercatori su 900 totali hanno dichiarato lo stato di agitazione, e 365 di essi hanno già consegnato la dichiarazione di indisponibilità a tenere corsi l’anno prossimo. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% A graria Farm acia G i urispr Let tere Medicina M ed.V eterinaria Scien ze Scien ze m o torie Scienze politi che O rdinari A ssociati Ricercatori

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Page 1: La protesta contro il Disegno di legge Gelmini DDL 1905/2009 La protesta contro il Disegno di legge Gelmini DDL 1905/2009 La situazione dellUniversità

La protesta contro il Disegno di legge Gelmini DDL 1905/2009

La protesta contro il Disegno di legge Gelmini DDL 1905/2009

La situazione dell’Università Italiana

Investimenti per la DIDATTICA (confronto Italia media Paesi UE/OCSE)

- spesa pro-capite per studente (Italia: 6900; media OCSE:9600€)- rapporto studenti/docente (Italia: 20; media OCSE: 15)- numero laureati (Italia: 12%; media OCSE: 26%)

La situazione dell’Università Italiana

Investimenti per la DIDATTICA (confronto Italia media Paesi UE/OCSE)

- spesa pro-capite per studente (Italia: 6900; media OCSE:9600€)- rapporto studenti/docente (Italia: 20; media OCSE: 15)- numero laureati (Italia: 12%; media OCSE: 26%)

Investimenti in RICERCA

-Italia: circa 0.8% PIL – media OCSE 1.3%

- I tagli della legge 133 (Gelmini 2008) riducono il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) delle Universitàdi 1,4 miliardi (su circa 7 totali) in 4 anni (2009-2013)(taglio solo parzialmente ridotto per il 2010 da 400 milioni da scudo fiscale)

-le spese fisse per il personale (che per legge non dovrebbero superare il 90%) giàora coprono il 100% del F

Ateneo di Milano

DDL 1905 “Norme in materia di organizzazione delle Università,di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”

Il DDL si compone di 15 articoli - sono stati presentati circa 800 emendamenti attualmente in esame – il voto del DDL in Senato è previsto per il 18 Maggio 2010, l’obiettivo del relatore è arrivare all’approvazione prima dell’estate.

DDL 1905 “Norme in materia di organizzazione delle Università,di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”

Il DDL si compone di 15 articoli - sono stati presentati circa 800 emendamenti attualmente in esame – il voto del DDL in Senato è previsto per il 18 Maggio 2010, l’obiettivo del relatore è arrivare all’approvazione prima dell’estate.

Principali elementi di criticità

1.Riforma a costo zero unita ad attuale sottofinanziamento

impossibilità di perseguire le finalità degli Atenei in merito di RICERCA e FORMAZIONE violazione di impegni internazionali/comunitari stipulati dal nostro paese (Lisbona 2)

2. Sistema di governo degli Atenei: il potere di governo viene concentrato nel Consiglio di Amministrazione non elettivo in cui è prevista la presenza di almeno il 30% di membri esterni all’Ateneo

perdita autonomia Universitàscarsa rappresentanza componenti universitarie

3. Messa ad esaurimento del ruolo di Ricercatore unita a tagli al turnover e finanziamenti leggi 133/08 e 1/09

mancato riconoscimento giuridico ed economico attività didattica svolta blocco possibilità di carriera

4.Sistema di reclutamento: solo contratti a tempo determinato (3+3) per i nuovi Ricercatori senza fondi allocati in partenza per eventuale assunzione (tramite concorso da Professore II fascia)

Nelle attuali condizioni di sottofinanziamento e blocco turn-over:

Precarizzazione ricerca ed estensione periodo di precariatoNessuna garanzia concreta di inserimento stabile indipendentemente dal merito (dopo il 3+3 potrebbe non esserci il concorso, e si è fuori dall’Università)Conflitto con la possibilità di progressione di carriera degli attuali ricercatori assunti a tempo indeterminato

5.Diritto allo studio: indicazioni generiche, rinvio a deleghe esecutivo uniti a taglio finanziamenti

Abbassamento qualitàAumento tasse universitarie

Principali elementi di criticità

1.Riforma a costo zero unita ad attuale sottofinanziamento

impossibilità di perseguire le finalità degli Atenei in merito di RICERCA e FORMAZIONE violazione di impegni internazionali/comunitari stipulati dal nostro paese (Lisbona 2)

2. Sistema di governo degli Atenei: il potere di governo viene concentrato nel Consiglio di Amministrazione non elettivo in cui è prevista la presenza di almeno il 30% di membri esterni all’Ateneo

perdita autonomia Universitàscarsa rappresentanza componenti universitarie

3. Messa ad esaurimento del ruolo di Ricercatore unita a tagli al turnover e finanziamenti leggi 133/08 e 1/09

mancato riconoscimento giuridico ed economico attività didattica svolta blocco possibilità di carriera

4.Sistema di reclutamento: solo contratti a tempo determinato (3+3) per i nuovi Ricercatori senza fondi allocati in partenza per eventuale assunzione (tramite concorso da Professore II fascia)

Nelle attuali condizioni di sottofinanziamento e blocco turn-over:

Precarizzazione ricerca ed estensione periodo di precariatoNessuna garanzia concreta di inserimento stabile indipendentemente dal merito (dopo il 3+3 potrebbe non esserci il concorso, e si è fuori dall’Università)Conflitto con la possibilità di progressione di carriera degli attuali ricercatori assunti a tempo indeterminato

5.Diritto allo studio: indicazioni generiche, rinvio a deleghe esecutivo uniti a taglio finanziamenti

Abbassamento qualitàAumento tasse universitarie

MobilitazioneLe componenti universitarie (Ricercatori, Precari, Professori, Tecnici/amministrativi e Studenti) ritenendo che lo sviluppo dell’Università statale e della ricerca scientifica sia un elemento essenziale per il benessere economico e sociale del Paese:-riconoscono la necessità di una profonda ristrutturazione del sistema universitario nazionale;

-esprimono forte preoccupazione per i contenuti del ddl 1905

-proclamano lo stato di agitazione e aderiscono alla settimana di mobilitazione nazionale indetta da tutte le sigle sindacali prevista dal 17 al 22 maggio.

I ricercatori dichiarano l’indisponibilità a tutte le forme di didattica frontale non obbligatoria richiamando i nuclei di valutazione a non considerare i ricercatori per la formulazione dell’offerta formativa. La loro protesta non cesserà fino a quando non verranno presi provvedimenti per accogliere le loro richieste.

MobilitazioneLe componenti universitarie (Ricercatori, Precari, Professori, Tecnici/amministrativi e Studenti) ritenendo che lo sviluppo dell’Università statale e della ricerca scientifica sia un elemento essenziale per il benessere economico e sociale del Paese:-riconoscono la necessità di una profonda ristrutturazione del sistema universitario nazionale;

-esprimono forte preoccupazione per i contenuti del ddl 1905

-proclamano lo stato di agitazione e aderiscono alla settimana di mobilitazione nazionale indetta da tutte le sigle sindacali prevista dal 17 al 22 maggio.

I ricercatori dichiarano l’indisponibilità a tutte le forme di didattica frontale non obbligatoria richiamando i nuclei di valutazione a non considerare i ricercatori per la formulazione dell’offerta formativa. La loro protesta non cesserà fino a quando non verranno presi provvedimenti per accogliere le loro richieste.

3 Ruoli = livelli concorsuali:

1.Ricercatori2.Professori Associati (II fascia)3.Professori Ordinari (I fascia)

I 3 ruoli sono attualmenteattivamente impegnati in attivitàdi didattica e ricerca

I Ricercatori sono tenuti a compitididattici integrativi e possono Ricevere l’affidamento di corsi e moduli

In quanti sono a protestare?L’iniziativa di astensione dalla didattica coinvolge i ricercatori di più di 40 atenei italiani.

A Torino quasi 600 ricercatori su 900 totali hanno dichiarato lo stato di agitazione, e 365 di essi hanno già consegnato la dichiarazione di indisponibilità a tenere corsi l’anno prossimo.

In quanti sono a protestare?L’iniziativa di astensione dalla didattica coinvolge i ricercatori di più di 40 atenei italiani.

A Torino quasi 600 ricercatori su 900 totali hanno dichiarato lo stato di agitazione, e 365 di essi hanno già consegnato la dichiarazione di indisponibilità a tenere corsi l’anno prossimo.

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