la religione egizia aprirsi agli altri , vol.i, pp. 15-17
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La religione egizia Aprirsi agli altri , vol.I, pp. 15-17 Il più grande desiderio , vol. I, pp. 41-42 http://digilander.libero.it/altromond/altro_materiale.htm (Egitto). Cultura egizia: dal 3000 al 525 aC . - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
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La religione egizia
Aprirsi agli altri, vol.I, pp. 15-17Il più grande desiderio, vol. I, pp. 41-42
http://digilander.libero.it/altromond/altro_materiale.htm (Egitto)
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Cultura egizia: dal 3000 al 525 aC.L’Egitto nacque dall’unione, realizzata dal primo faraone Menes, di tante piccole province, (nòmi, circa 40), della fertile valle del Nilo. Ognuna aveva i suoi dèi, per cui tanti ‘doppioni’.
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LA CIVILTÀ EGIZIA
Era una società agricola, molto ricca grazie al Nilo, che faceva fare molti raccolti abbondanti. Il Nilo era tutto.Era però una società molto ingiusta: il faraone era considerato un dio, non ti potevi ribellare. Tantissimi schiavi, o meglio, il popolo poteva essere ridotto in schiavitù (corvèe).Le piramidi, p.es., furono costruite usando la manodopera di decine di migliaia di persone ridotte in semi-schiavitù.
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POLITEISMO EGIZIO
La principale caratteristica della religione egizia è di essere un politeismo: credevano in molti dèi. I più noti sono 32 (tra questi, 9 in particolare erano la “sacra enneade”). Di questi, i più importanti:
Osiride: dio dell’aldilàSeth: cattivo, fratello di OsirideIside: moglie di OsirideHorus: figlio di Osiride e Iside.Anubi: testa di sciacallo, dio della mummificazioneAmon-Ra-Ptah-Atum-Aton: dèi associati al sole in diverse città, vennero poi unificati in un solo dio. Dal dio Amon deriva forse il nome Lamone: soldati romani portarono in questa vallata il culto del dio (Pieve Tho).
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Una caratteristica degli dèi egizi: moltissimi erano zoomorfi, cioè un misto tra uomini e animali, cioè erano dipinti o scolpiti come animali o con la testa di animali:
Amon, ariete;Anubi, sciacallo;Bastet, gatto;Horus, falco;Khepris, scarabeo;Seth, sciacallo (?);Selkis, corpo di scorpione;Sobek, coccodrillo;....
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LA CREAZIONE
Ci sono diversi racconti della creazione che vengono da diverse città, associati a diversi dèi, più o meno diffusi a seconda delle varie epoche:
- Ptah chiama le cose per nome ed esistono (v. Bibbia);- Khnum crea i viventi dall’argilla (v. Bibbia);- Atum crea il mondo dal suo corpo;...
Gli egizi credevano nei diversi racconti nonostante fossero diversi.
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LA MORTE E LA MUMMIFICAZIONE
Gli egizi credevano nella vita dopo la morte: quando l’uomo muore continua a vivere il suo ka (di fatto la sua anima, invisibile e incorporea).
La vita ultraterrena è simile a quella normale, per cui se marcisce il corpo ‘di qua’ marcisce anche ‘di là’. Di qui la mummificazione.Il corpo era: svuotato delle interiora (che marciscono presto), messe nei vasi cànopi; messo ‘sotto sale’ 60 giorni; cosparso di oli profumati; fasciato; chiuso nel sarcofago.
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LA TOMBA
Più bella e grande la tomba, più bella e grande la vita di là: da qui le piramidi.Per i poveri niente piramidi: unti, buco per terra, un po’ di cibo, qualche soldino.
La vita nell’aldilà è, come detto, uguale a quella dell’aldiquà.Nella tomba si mettono cose utili: cibo, vestiti, denaro, e il Libro dei morti, ‘istruzioni’ sul mondo aldilà.
I più ricchi, che non avevano mai lavorato, si facevano seppellire con statuette di omini (ushabti) che lavoravano loro per loro.
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LA VITA NELL’ALDILA’
Il morto arriva subito davanti a un tribunale, presieduto da Osiride.Elenca 42 leggi, una per ogni provincia.Per ognuna: “Sei stato ...?”. Pesano il cuore: se è colpevole o mente buttano il cuore in pasto alla divoratrice e muore per sempre.
Se invece passa l’esame va nel Campo dei Giunchi, dove la vita è praticamente come nell’ aldiquà. Di fatto, è il loro Paradiso.
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IL CULTO
Il culto era molto importante per 2 motivi:- con i sacrifici propizi gli dèi, cioè ti fai loro simpatico e ti
aiutano nella vita. Così in tutte le religioni;- con i sacrifici mantieni continuamente in vita i morti
nell’aldilà.
Per questo i sacerdoti egizi furono ricchissimi. Al massimo della ricchezza, possedevano il 25% delle ricchezze dell’Egitto: 1 su 4 di campi, case, schiavi...
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IL MONOTEISMO DI ATON
Il faraone Amenofi IV (1372-1354 aC), anche per limitare il potere dei tanti sacerdoti, impose il monoteismo: esiste solo il dio Aton, dio del sole, a lui solo va il culto. Si rinomina Akhenaton.
La gente però, e soprattutto i sacerdoti dei vari templi, non accolsero la novità, e alla sua morte tutto come prima.
Freud: il monoteismo ebraico viene da quello egizio di Aton. Oggi però nessuno studioso lo pensa.