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La Salute al Centro Il Periodico di LA SALUTE AL CENTRO - ASTI - NUMERO 00 - GIUGNO 2017 - COPIA OMAGGIO IMPIANTI: "QUASI" COME RIAVERE I DENTI PERSI La differenza tra denti “veri” e quelli artificiali si fa quasi nulla. Pag. 4 MENOPAUSA: DAL MEDICO PER AFFRONTARLA IN SALUTE Affrontiamo i cambiamenti naturali della donna. Pag. 8 LA PELLE: COME CURARLA AL MEGLIO Scopri i consigli degli esperti per prenderti cura dell’organo più sensibile del corpo. Pag. 7 PSORIASI: PUO' ESSERE LA "SPIA" DI PATOLOGIE PIU' COMPLESSE Il 3% della popolazione è affetto da questa malattia, scopriamo le cause e le cure. Pag. 10 Numero 00 - Giugno 2017 COPIA OMAGGIO

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La Salute al Centro Il Periodico di

LA SALUTE AL CENTRO - ASTI - NUMERO 00 - GIUGNO 2017 - COPIA OMAGGIO

IMPIANTI: "QUASI" COMERIAVERE I DENTI PERSILa differenza tra denti “veri” e quelli artificiali si fa quasi nulla.

Pag. 4

MENOPAUSA: DAL MEDICO PER AFFRONTARLAIN SALUTEAffrontiamo i cambiamenti naturali della donna.

Pag. 8

LA PELLE: COME CURARLA AL MEGLIOScopri i consigli degli esperti per prenderti cura dell’organo più sensibile del corpo.

Pag. 7

PSORIASI: PUO' ESSERE LA "SPIA" DI PATOLOGIE PIU' COMPLESSEIl 3% della popolazione è affetto da questa malattia, scopriamo le cause e le cure.

Pag. 10

Numero 00 - Giugno 2017

COPIA OMAGGIO

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La Salute al Centron° 00 - Giugno 2017

Sede PeriodicoASTI CLINICCorso Alfieri,80 - 14100 Astitel. 0141 [email protected]

Direttore ResponsabileLaura Calosso

EditoreAsti Clinic

RedazioneAsti Clinic

Grafica e ImpaginazioneAndrea Crimiwww.consulentegrafico.itResponsabile MarketingRoberto Lombardowww.consulenteweb.it

La Propietà della rivista è riservata.

Vietata la riproduzione anche parziale di testi, foto ed ogni parte grafica.

Ringraziamo tutto lo staff per la preziosacollaborazione.

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EDITORIALE 3

Asti Clinic compie un anno. Il bilancio del lavoro svolto in questi dodici mesi è davvero positivo.Gli astigiani hanno dimostrato di apprezzare la mia idea di

un centro di servizi medici e odontoiatrici dove l’alta qualità degli specialisti si abbina alla comodità di prenotare nella stessa gior-nata più visite, riducendo il tempo e il disagio degli spostamenti a vantaggio delle cure da dedicare a se stessi.Con lo stesso spirito ho pensato a questo giornalino in cui potrete trovare informazioni importanti per la vostra salute.La professionalità dei medici che lavorano in Asti Clinic è la garan-zia su cui si fonda il mio progetto.

� Grazie�allo�staff�e�a�tutti�i�miei�pazienti.

Dott. Giorgio Sabbione

SOMMARIOImpianti: “Quasi” come riavere i denti persi.............................................................4Con Invisalign addio all’odiato apparecchio.............................................................5Odontoiatria Estetica................................................................................................6La Pelle: come curarla al meglio, alcuni consigli......................................................7Menopausa: dal medico per affrontarla in salute................................................... 8Terapie mini invasive per le patologie urologiche................................................... 9Psoriasi: può essere la “spia” di patologie più complesse...............................104 7 9

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Parliamo degli impianti, ovvero dei “den-ti artificiali” che sostituiscono in tutto e per tutto quelli naturali persi nel corso

degli anni a causa di malattie o eventi trau-matici, una soluzione che più si avvicina alla condizione iniziale di denti naturali. Grazie ad esami diagnostici accurati e precisi come la Tac, (può essere eseguita su aree dentali limi-tate riducendo così l’esposizione ai raggi X) la differenza fra i denti “veri” e quelli artificiali degli impianti si fa quasi nulla.

«Non tutti sanno – spiega il dottor Giorgio Sab-bione, direttore sanitario di Asti Clinic, il cen-tro in corso Alfieri 80 altamente specializzato nelle cure dentali e dotato di apparecchiature per la Tac - che gli impianti non sostituiscono necessariamente i denti persi ma spesso so-no parte di protesi rimovibili.Grazie a innovative tecniche di fissaggio so-no più sicuri dal punto di vista della stabilità e migliori sotto il profilo estetico».Per fare chiarezza sulle modalità di utilizzo degli impianti, di seguito riportiamo le do-mande più frequenti che i pazienti rivolgo-no ad Asti Clinic con le relative risposte de-gli specialisti.

CHE COS’È UN IMPIANTO? Un impianto è una protesi che permette la riabilitazione di zone in cui si sono persi i denti. Un impianto denta-rio copia la natura: esso infatti è studiato per ancorarsi saldamente all’osso e per sostene-re una corona. Un impianto dentario è in tita-nio, un materiale generalmente ben tollerato dall’organismo umano che permette la perfet-ta integrazione nell’osso.

DOPO L’INTERVENTO DEVO RIMANERE SENZA PROTESI? PER QUANTO TEMPO? E’ comunque possibile realizzare un provvisorio, che si può appoggiare agli elementi dentari adiacenti (ti-po il ponte fisso tradizionale). Questo provvi-sorio potrà essere portato dal paziente anche subito dopo l’intervento. Se l’arcata è comple-tamente senza denti o quasi, sarà necessario realizzare una protesi rimovibile e in alcuni casi anche un provvisorio fisso. L’unico caso in cui non si può portare la protesi per qual-che tempo su indicazione del chirurgo è quel-lo in cui siano realizzati degli innesti ossei che potrebbero essere destabilizzati dalla pressio-ne della protesi.

MI È STATO ESTRATTO UN DENTE; QUANTO TEM-

PO DEVO ASPETTARE PRIMA CHE POSSA ESSE-RE INSERITO UN IMPIANTO? E’ possibile inse-rire immediatamente l’impianto o attendere un minimo tempo di guarigione dopo l’estra-zione. Per una ricostruzione ossea adeguata e completa sarà però necessario attendere un tempo variabile tra i 45 e i 90 giorni per l’arca-ta inferiore e 90 giorni per l’arcata superiore.

CHIUNQUE PUò RICORRERE AGLI IMPIANTI? SE HO PRObLEMI DI SALUTE COME POSSO fARE? Una persona in condizioni normali di salute può sicuramente far ricorso a impianti. Nel caso di malattie particolari Asti Clinic si av-varrà della consulenza di qualificati speciali-sti interni per un consulto cardiologico o mul-tidisciplinare, in modo da rendere sicuro ogni intervento.

C’È UN LIMITE DI ETà PER GLI IMPIANTI? Si pos-sono impiantare da quando è stata comple-tata la crescita ossea in poi. Non c’è un limi-te superiore di età: l’importante è un normale stato di salute del paziente.

E’ DOLOROSO INSERIRE GLI IMPIANTI? No, inseri-re un impianto è molto meno traumatico che estrarre un dente: l’anestesia locale durante l’intervento, il ghiaccio applicato in zona e gli analgesici rendono il disagio molto contenuto.

E’MEGLIO UN PONTE O UN IMPIANTO PER SOSTI-TUIRE UN DENTE? Dipende. Sei i denti adiacenti

a quello da sostituire hanno già subito ingenti cure puo’ essere più indicato il ponte che pre-serva le corone compromesse. Se sono integri è meglio l’impianto. Tra questi due casi clinici vi sono molte situazioni da valutare singolar-mente in base alle condizioni orali e generali, nonché alle esigenze e alle aspettative del pa-ziente. Da un punto di vista economico i costi sono circa gli stessi.

IL CARICO IMMEDIATO (IL DENTE VIENE RIMESSO SUbITO) SI PUò fARE IN TUTTI I CASI? Come re-gola generale, bisogna preliminarmente effet-tuare indagini radiografiche accompagnate da una visita che permette di prevedere a grandi linee se è possibile o meno effettuare il carico immediato, diagnosi che sarà poi conferma-ta durante l’intervento chirurgico. La possibi-lità di effettuare il carico immediato dipende essenzialmente dalla buona stabilità primaria che l’impianto possiede al momento del suo avvitamento nell’osso che, a sua volta, dipen-de da diversi fattori quali la qualità e la quan-tità ossea, la posizione dell’impianto, la quan-tità dei tessuti molli e, non ultimo, la capacità clinica dell’operatore.

IL fUMO INfLUISCE SULLA SOPRAVVIVENZA DELL’IMPIANTO? Il fumo può determinare la perdita precoce di un impianto, quindi è fon-damentale che chi si sottopone a terapia im-plantare riduca il numero di sigarette e curi molto bene l’aspetto dell’igiene orale.

Impianti: “Quasi” come riavere i denti persi.

Un settore in cui l’odontoiatria e la tecnologia applicata alla cura dentale ha fatto passi da gigante, tanto da consentire, oggi, di proporre svariate soluzioni in un ampio ventaglio di disponibilità economiche.

DENTI FINTI COME QUELLI ORIGINALINella foto un’immagine che rende bene l’idea di come un impianto sostituisca un dente originale.

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ti che sta incontrando un grande successo – commenta il dottor Giorgio Sabbione, diret-tore sanitario di Asti Clinic, dove si trattano molti pazienti con l’Invisalign – anche se va sottolineato che è fondamentale la collabo-razione del paziente. La mascherina va tenu-ta sempre, notte e giorno e si toglie solo per mangiare e lavarsi i denti. Ma, vista la sua “discrezione”, è abbastanza facile rispettare il cronoprogramma del trattamento».

Invisalign si può utilizzare solo su denti per-manenti, quindi su pazienti dai 12-13 anni in avanti. Sono molti gli adulti, sottolineano ad Asti Clinic, che decidono un trattamento con le mascherine per correggere la posizione di “denti storti” che non erano mai stati af-frontati da ragazzini e che ora, con un senso estetico e una cura della persona sempre più importanti, rappresentano un problema di re-lazione sociale.

Con Invisalign addio all’odiato “apparecchio”.

Le nuove tecnologie disponibili in campo ortodontico facilitano la vita di tutti i giorni, scopriamo insieme una nuova scoperta rivoluzionaria che cambierà per sempre il pen-siero rivolto all’apparecchio ortodontico.

Poter dire addio all’odiatissimo “apparec-chio per i denti” è una delle più gran-di conquiste in campo ortodontico de-

gli ultimi anni. Fino a qualche anno fa, infatti, l’unica soluzione per riallineare la dentatura era quella di applicare gli apparecchi rimovi-bili che erano altamente invasivi, non consen-tivano una corretta igiene orale e, soprattutto, erano causa di vergogna nel presentarsi agli altri. Soprattutto se ad indossarli erano bam-bini o adolescenti.

Grazie alla ricerca medica, l’apparecchio (in molti casi) può andare in pensione.Lo si deve all’invenzione di Invisalign, un si-stema di mascherine trasparenti quasi invi-sibili che, “calzate” sull’arco dentale, rialli-neano gradatamente i denti fuori posto, con assoluta precisione.Invisalign è infatti il frutto dell’applicazione della tecnologia digitale agli studi di ortodon-zia con l’utilizzo di materiali all’avanguardia.

Tutto inizia con una visita nello studio denti-stico che si traduce in un programma ad hoc per ogni diversa “bocca” da riallineare. Ogni paziente, grazie alla tecnologia di imaging di-gitale in 3D, avrà il suo percorso di riallinea-mento personalizzato, partendo dallo stato di fatto per arrivare all’obiettivo finale.

Per ogni fase intermedia, un complesso software calcola ogni singola mascherina da indossare per circa due settimane; in questo lasso di tempo, ogni aligner “lavora” spostan-do gradatamente i denti per portarli nella po-sizione prevista per la mascherina successiva e così via. Si parte da un minimo di 10 ma-scherine per arrivare ad un massimo di 40, per i casi più complessi.

Una grandissima novità che offre molti van-taggi rispetto al tradizionale apparecchio. In-tanto è quasi invisibile, dunque non interferi-sce nei rapporti sociali con gli altri; poi si può rimuovere per mangiare, consentendo così al paziente di lavarsi i denti correttamente pri-ma di reindossarlo. Inoltre, rispetto agli ap-parecchi tradizionali fissi, non ci sono fili me-tallici e, essendo studiati e “disegnati” su misura per ogni singolo paziente, si abbatte notevolmente il rischio di adattamenti duran-te il trattamento.

«E’ un sistema per il riallineamento dei den-

Lo sapevi che...

INVISALIGN

• GlI allIneatorI sono pratIcamente InvIsIbIlI

• comodI allIneatorI In plastIca

• FacIle rImozIone e pUlIzIa deGlI allIneatorI

• manGIa cIò che preFerI-scI, senza problemI

APPARECCHIO TRADIZIONALE

• antIestetIcI FerrI e placchette

• dIFFIcIle pUlIzIa dentale

• I FerrI possono IrrItare la bocca

• notevolI restrIzIonI sU cIò che sI pUò manGIare

LA RIVOLUZIONE DELL’APPARECCHIONella foto un’immagine in dettaglio di Invisa-glin, l’apparecchio completamente invisibile.

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SbiancamentoIl sorriso è il biglietto da visita più importante nel relazionarsi con le persone che ci circondano, è pertanto fondamentale preservare o, se necessario, migliorare la sua estetica.Una delle metodiche principali e non invasiva per arrivare a questo risultato è lo sbiancamento den-tale; si realizza applicando sulla superficie dei denti un gel a base di sostanze chimiche sbian-canti (perossidi).Nel momento in cui il paziente deciderà di sottoporsi al trattamento, l’igienista denta-le o l’odontoiatra provvederanno a isolare adeguatamente gengive e labbra al fine di prevenire irritazioni e applicheranno quin-di sulla superficie dentale il gel che verrà poi attivato mediante l’utilizzo di una lam-pada fotopolimerizzatrice.La durata della seduta è di circa un’ora con due applicazioni, anche se i tempi e il nu-mero di applicazioni pssono variare in base alla colorazione dei denti e alla sensibilità del paziente.Al fine di ottenere i massimi risultati è bene evitare, nei primi giorni dopo il trattamento, so-stanze pigmentanti come tè e caffè. Anche il fumo è sconsigliato.Il risultato è duraturo ma se nel tempo l’effetto dello sbiancamento si perdesse, il trattamento potrà essere ripe-tuto senza creare danni ai denti.

ODONTOIATRIA ESTETICAMolti si rivolgono all’odontoiatra per prestazioni mi-

rate a migliorare l’aspetto estetico della propria dentatura. Gli attuali progressi nell’odontoiatria

estetica permettono di restituire un bel sorriso a chi lo ha perso a causa di denti macchiati, frattu-

rati, affollati, mancanti o separati da spazi.L’estetica dentale è rivolta a ricostruire o migliorare

il sorriso, armonizzando il colore, la forma e le pro-porzioni dei denti, nel rispetto della funzione ma-sticatoria.

Faccette in ceramicao resina compositaLe faccette sono dei sottili gusci di ceramica o di altro materiale dello stesso colore dei denti naturali che vengono cementati sui denti ante-

riori e ne ricoprono la parte frontale.Possono essere fatte per ma-

scherare spazi tra i denti o eliminare macchie perma-

nenti, correggere difetti dello smalto e piccole ir-regolarità ortodontiche, rivestire denti anteriori scheggiati o usurati.

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corpo introducendo sostanze “amiche” quali il selenio (si trova nei pesci grassi come il sal-mone e in verdure come broccoli e cavoli), il silicio (presente nella frutta secca e nei legu-mi), le vitamine A e D (in latte e uova), C (in agrumi, pomodori e kiwi) ed E (in forte con-centrazione nell’olio extravergine di oliva con-sumato a crudo).

I NEMICI PIù TEMIbILI. La nutrizionista Binello vi insegnerà anche come difendervi dai “ne-mici” della pelle ovvero dalle diete squilibrate che fanno registrare forti dimagrimenti in po-co tempo e che provocano però la perdita di tono muscolare (effetto che si ripercuote sul-la perdita del tono cutaneo). E’ infatti la ca-renza di nutrienti importanti a causare pelle spenta, non tonica, e nei casi per esempio di diete iperproteiche si può arrivare addirittura alla comparsa di peluria dovuta agli squilibri ormonali che ne derivano.

COME INTERVENIRE SUGLI INESTETISMI. Nel cen-tro medico di Asti il dottor Spaziante risolve gli inestetismi della parte alta del volto im-piegando la tossina botulinica, efficace nel ri-durre gli effetti della contrazione muscolare concentrati prevalentemente sulla fronte e in-torno agli occhi, dove si formano piccole ru-ghe che conosciamo come “zampe di galli-na”. Con una sola seduta potrete ottenere un miglioramento immediato che durerà fino a 6 mesi. Stessi effetti duraturi si hanno con l’im-piego dei filler a base di acido ialuronico, to-talmente riassorbibile dall’organismo umano che lo produce.

I fILLER. I filler servono a riempire i solchi, in particolare quelli che vanno dal naso ai lati della bocca e a ripristinare i volumi del volto. Anche in questo caso basterà un’unica seduta

Siamo abituati a pensare alla pelle come a un semplice “rivestimento” del nostro corpo che necessita “solo” di qualche

crema cosmetica o di piccoli trattamenti per rimediare all’invecchiamento, all’esposizione prolungata al sole e agli eventi atmosferici. Invece la pelle ha la stessa importanza de-gli organi interni quindi sovrintende al buon funzionamento del nostro intero organismo e merita cure appropriate di tipo medico.A differenza degli altri organi (reni, fegato, cuore etc.) la pelle può essere trattata sia dall’esterno con trattamenti di medicina este-tica sia dall’interno mediante una nutrizione adeguata. Qualora decidiate di prendervi cura della vostra pelle, ad Asti Clinic troverete pro-fessionisti qualificati pronti ad aiutarvi.Il dottor luca spaziante, specialista in Chirur-gia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, è a vo-stra disposizione per fornire una consulenza personalizzata sui trattamenti medico-esteti-ci più idonei. Per prolungare gli effetti positivi dei trattamenti estetici è però necessario agi-re innanzitutto dall’”interno”con una corretta alimentazione.La dottoressa monica binello, biologa nutrizio-nista dello staff di Asti Clinic saprà prendersi cura della vostra pelle aiutandovi a disintos-sicare l’organismo con alimenti e metodi di cottura che stimolino e sostengano adegua-tamente l’attività del fegato, suggerendo ci-bi che favoriscano l’attività renale per un effi-ciente drenaggio delle tossine.

LA CUTE È LO SPECCHIO DEL NOSTRO CORPO. La cute, spiega la dottoressa Binello, rispec-chia la funzionalità del nostro organismo per-tanto se tutti gli organi funzionano attiva-mente anche la pelle sarà luminosa, sana e bella sotto il profilo estetico. Alimentare l’or-ganismo in maniera completa con l’apporto di tutti i nutrienti fondamentali (carboidra-ti, proteine e lipidi) e della giusta quantità di acqua (pura o derivante da frutta e verdu-ra) è un’autentica autostrada per la bellezza. Se adotterete i consigli della dottoressa Binel-lo non solo periodicamente in funzione di un “obiettivo stagionale”, ma in modo regolare, raggiungerete risultati sorprendenti. La cute, infatti, si rinnova ogni 14-15 giorni circa e si avvantaggia molto di un’alimentazione corret-ta e bilanciata continua.

LA DIETA “PER LA PELLE”. La pelle, insomma, va nutrita come ogni altra parte del nostro

da ripetere ogni sei mesi circa.LA bIORIVITALIZZAZIONE. Altra tecnica che ga-rantisce buoni risultati è la biorivitalizzazione, che leviga le piccole rughe superficiali del vol-to nell’area delle guance e intorno alla boc-ca; il ciclo completo comprende 6 sedute ogni 7-14 giorni da ripetere ogni 6-12 mesi.

TECNICA LASER. Ad Asti Clinic il dottor Spa-ziante impiega anche la tecnica laser utile per la rimozione di capillari, per le macchie del-la pelle e per un generale ringiovanimento del volto. In questo caso il numero di sedute va-ria in base al tipo di inestetismo da trattare.

IL TRATTAMENTO PRP. Sfruttando le proprietà delle cellule staminali è possibile sottoporsi anche a un trattamento di “PRP ”, ovvero con Plasma Arricchito di Piastrine. I fattori di cre-scita possono essere iniettati direttamente sul volto per favorirne il ringiovanimento e anche a livello dei capelli per il rinfoltimento.

IL PEELING. Altro trattamento spesso richiesto al dottor Spaziante è il peeling, ovvero l’esfo-liazione e la rimozione degli strati superficia-li della cute del volto attraverso alcuni acidi specifici opportunamente dosati e applicati.La scelta del trattamento viene concordata do-po un’accurata visita, al termine della quale viene definito un programma personalizzato.

APPROCCIO INTEGRATO PER RISULTATI CHE RE-SISTONO. Per riassumere, il suggerimento è di adottare l’approccio estetico e quello nutrizio-nale in modo integrato, ottenendo così uno strumento indispensabile per raggiungere un risultato ottimale. L’attenzione a questi due aspetti vi permetterà di ridurre efficacemente i segni del tempo e dello stress che compro-mettono la qualità della vostra pelle.

La Pelle: come curarla al meglio, alcuni consigli.

La pelle è esposta alle aggressioni degli agenti esterni, dal freddo al sole, dal vento all’inquinamento. Seguiamo alcuni consigli dei nostri esperti per prendersi cura del nostro organo più sensibile.Do

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La Salute al Centro8

L’Italia, dopo il Giappone, è il Paese dove le donne vivono più a lungo, in media 88 anni; rappresentano circa il 30% della po-

polazione e per questo è importantissimo la-vorare alla loro buona salute anche dopo un momento di grande cambiamento quale quel-lo della menopausa. Una svolta, nella vita di una donna, che avviene intorno ai 50 anni e che provoca sia disturbi immediati che altri, asintomatici, che emergono a distanza di anni.

Quali consigli dare, dunque, alle signore che stanno attraversan-do questo momento per assicu-rarsi una buona salute futura?

«Si tratta di un passaggio asso-lutamente naturale – risponde il dottor Kambiz Tavassoli, gine-cologo, esperto in menopausa e autore di numerosi lavori scien-tifici, fra gli specialisti dello staff di Asti Clinic – Ma è importante per la donna sottoporsi ad una visita ginecologica specialisti-ca per una terapia personaliz-zata che contrasti i disturbi im-mediati più comuni e prevenga quelli destinati a manifestarsi anche fino a 10 anni più tardi».

I disturbi immediati sono le vampate di ca-lore, la copiosa sudorazione, l’ansia, le pal-pitazioni, la facile affaticabilità, la perdita di concentrazione, la psicolabilità, l’insonnia, la cefalea, le vertigini e un diffuso senso di ma-lessere che viene percepito come depressio-ne. A questi si aggiungono anche l’atrofia de-gli organi genitali con insorgenza di secchezza e prurito vaginale, dolore durante il rapporto sessuale, irritazioni locali e ancora l’infiam-mazione pelvica e l’atrofia dell’uretra che a sua volta determina disturbi urinari.

Per ognuno di questi problemi legati diretta-mente alla menopausa, è praticabile una tera-pia che, agendo sulla somministrazione estre-mamente controllata di estrogeni a seconda delle condizioni di ogni paziente, va ad atte-nuare il loro impatto sulla donna, consenten-dole di attraversare questo importante cam-biamento con serenità, mantenendo un buon grado di attività sociale e di relazione.Terapia ormonale sostitutiva importante an-

che e soprattutto per i disturbi “a lungo ter-mine”.

«Studi consolidati e affidabili hanno dimostra-to che le modificazioni che avvengono durante la menopausa – spiega ancora il professor Ta-vassoli – possono successivamente portare ad un aumento del colesterolo con conseguen-te arteriosclerosi e rischio di infarto oltre alla

demenza senile che è provocata, per oltre un terzo delle cause, da una carenza estrogenica. E poi l’accertato rischio di osteoporosi, ovve-ro la riduzione progressiva del tessuto osseo fino all’indebolimento dello scheletro al pun-to che non riesce più a sostenere il corpo e va soggetto a continue fratture. Oggi, una donna su 4, a dieci anni dalla menopausa va incon-tro all’osteoporosi».Con gravi costi che pesano sulla sanità pub-

blica (fra i 75 e i 150 milioni di euro l’anno) e una qualità di vita molto compromessa per le donne affette da questa patologia. Grazie alla disponibilità di mezzi diagnostici nel ricono-scere precocemente l’osteoporosi, è possibile avviare una terapia farmacologica, sotto stret-to controllo medico, entro i tre anni dall’insor-genza della menopausa.Eppure basterebbe una visita ginecologica da

uno specialista durante l’avvio della menopausa per evitare, con terapie mirate, dai distur-bi più fastidiosi ai rischi di pa-tologie più gravi.

Ma il professor Tavassoli non si occupa solo di donne che hanno raggiunto la maturità; ad Asti Clinic è in grado di of-frire servizi di diagnosi pre-natale non invasiva che con-sentono, ad esempio, con un semplice prelievo di san-gue, una ricerca di Dna fetale, senza sottoporre le puerpere all’amniocentesi pur ottenen-do la stessa certezza di risul-tati. E, ancora, test integrati e combinati previsti nel percor-so di una gravidanza medical-mente controllata.

Per saperne di più è possibile visitare il sito www.proftavassoli.it

Menopausa: dal medico per affrontarla in salute

A che età si va in menopausa? Quali sono i sintomi? Quali sono i disturbi?Affrontiamo il periodo caratterizzato da notevoli cambiamenti nell’organismo di una donna.

A distanza di 10 anni regi-strati rischi

di infarto, di osteoporosi e demen-

za senile che si pos-sono però evitare con

una cura mirata

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La Salute al Centro 9

E’ una delle specialità mediche in cui le tecniche chirurgiche mini invasive han-no fatto passi da gigante, risparmiando

ai pazienti lunghi, rischiosi e debilitanti inter-venti in sala operatoria.

Parliamo dell’Urologia, settore medico dove, oggi, il 95% degli interventi viene eseguito in endoscopia, laparoscopia o per via percu-tanea. L’endoscopia consente di arrivare nel punto da curare attraverso orifizi naturali; in laparoscopia il medico va ad operare effet-

tuando 2-3 buchi e agendo con ferri operatori dall’esterno mentre per via percutanea (tecni-ca utilizzata solitamente per la cura del rene), si riesce a risolvere tutto attraverso un solo buco che arriva all’interno della cavità renale.Per arrivare agli interventi mini invasivi è ne-cessaria una meticolosa diagnosi accompa-gnata da una adeguata terapia medica che si

possono incontrare al centro medico Asti Cli-nic dove, ad occuparsi dei pazienti conproblemi urologici è il dottor cesare marco scoffone, primario di Urologia dell’Ospedale Cottolengo di Torino.

QUALI SONO LE PATOLOGIE UROLOGICHE PIù DIf-fUSE? «Negli uomini sicuramente l’ipertrofia prostatica benigna – risponde il dottor Scoffo-ne – con problemi di tipo ostruttivo nelle min-zioni. I sintomi più evidenti sono l’aumento della frequenza minzionale diurna, il bisogno

di alzarsi anche di notte per urinare e diminuzione del getto minzionale.E’ importante – prosegue il dottor Scoffone – interve-nire all’insorgere dei primi segni con una terapia medi-ca o un interven-to mininvasivo per riallargare il cana-le prima di arriva-re a danni seri alla vescica. Trascura-re questi segni si-gnifica provocare un aggravamento della patologia ri-schiando problemi

di incontinenza».Nelle donne la patologia urologica più diffusa è invece la cistite, legata a molti fattori fra i quali errate abitudini in tema di igiene intima e cattivi stili di vita. «Uomini e donne, indif-ferentemente, possono manifestare calcolosi delle vie urinarie – sottolinea ancora il prima-rio del Cottolengo – risolvibili con una terapia

mininvasiva a laser».Patologie più gravi sono quelle invece le-gate alle forme tumorali.Negli uomini è il cancro alla prostata il peggior nemico urologico mentre nelle donne i rischi più alti sono legati al can-cro del rene.Ma anche qui, c’è una grave patologia che accomuna i due sessi, soprattutto se fu-mano, e riguarda il cancro alla vescica: studi clinici hanno appurato che il 95% dei pazienti affetti da questa forma tumorale sono fumatori.

Terapie mini invasive per le patologie urologiche.

Parliamo delle nuove procedure che ci permettono di trattare varie condizioni pa-tologiche attraverso una chirurgia più “dolce”. Una chirurgia che non reca troppo disturbo agli organi sani che circondano la parte malata.

Tecniche a minimo

accesso.Piccoli ta-

gli e piccole cicatrici, recupero più veloce con gli interventi in

laparoscopia

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Oltre 125 milioni di persone, ovvero il 2-3% della popolazione mondiale, sono colpite dalla psoriasi, una malattia del-

la pelle a carattere cronico e recidivante che può presentarsi, a seconda dell’estensione e delle lesioni, nelle forme a placche, pustolo-sa, guttata o eruttiva.

In Italia i malati sono oltre 1 milione e 600 mi-la e di questi circa un terzo soffre di psoriasi moderata che, a differenza di quella lieve che interessa esclusivamente la pelle, “coinvolge estesamente la cute e anche altri organi e ap-parati, principalmente le articolazioni”, affer-ma il Dr. paolo dapavo – Dermatologo presso A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Tori-no, struttura diretta dalla Prof.ssa Maria Te-resa Fierro.“La psoriasi - spiega - dipende da fattori gene-tici sui quali si innescano fattori scatenanti. È causata da un’alterazione del sistema immu-nitario, innato o acquisito, che induce un’ac-celerazione del processo di ricambio delle cel-lule epidermiche: traumi, infezioni, farmaci e stress emotivi possono provocare o ri-scate-nare un episodio di psoriasi.Soprattutto nelle forme più gravi - aggiunge

Dapavo - può accompagnarsi ad altre pato-logie, e anzi, è spesso la “spia” di problemi più complessi ma meno evidenti quali l’ar-tropatia, la cardiopatia, l’ipercolesterolemia, l’obesità, l’ipertensione arteriosa, la depres-

sione, il diabete o la malattia di Crohn,

che possono essere diagnosticati in seguito ad accertamenti prescritti dal dermatologo”.

Maschi e femmine vengono colpiti dalla psori-asi con egual frequenza nell’età adulta e, seb-bene l’età di comparsa sia variabile, la for-ma “giovanile” si presenta prima dei 46 anni, quella “dell’adulto” fra i 57-60 anni. Anche i bambini ne sono interessati: tra i 5 e i 9 anni sono più colpite le femmine, tra i 15 e i 19, invece, i maschi. Nel Centro torinese per la diagnosi e la cura della patologia psoriasi-ca l’équipe del Dr. Dapavo effettua interven-

ti diagnostici e terapeutici farmacologici, stru-mentali o chirurgici per diagnosticare e curare la psoriasi, ridurre la sintomatologia correla-ta, allungare i periodi di remissione della ma-lattia, prevenire e individuare le co-morbilità

che provocano disabilità nei pazienti. Ai malati viene assicurato il miglior iter dia-gnostico-terapeutico che, a seconda dei casi, può svolgersi in regime ambulatoriale, di de-genza o day hospital. All’iniziale analisi dello stato del paziente seguono l’impostazione del piano terapeutico e la verifica della sua effica-cia, le visite di controllo, il followup con scre-ening per le valutazioni funzionali e psicologi-che, i consulti multidisciplinari per risolvere le eventuali co-patologie e i quadri più comples-si dei pazienti affetti da psoriasi.

Psoriasi: può essere la “spia” di patologie più complesse.Il parere del Dr. Paolo Dapavo - Responsabile del Centro per la diagnosi e la cura della patologia psoriasica della Struttura Complessa Dermatologia U del Presidio Ospedaliero San Giovanni di Torino - e Dermatologo in Asti Clinic.

3% della popolazione colpita da psoriasi

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Dott. Giorgio SabbioneDIRETTORE SANITARIO

In Asti Clinic si occupa della prima visita, della protesi fissa e mobile, su denti naturali e su im-pianti.

Dott. Alessio RizzatiODONTOIATRA

In Asti Clinic si occupa di Implantologia e chi-rurgia.

Dott. Andrea MoiraghiMEDICO CHIRURGO

In Asti Clinic si occupa di Ortodonzia.

Dott. Alessandro ViottiODONTOIATRA

Dott. Elisabetta TorchioODONTOIATRA

In Asti Clinic si occupa di Ortodonzia.

Dott. Fabrizio FerrettiODONTOIATRA

Dott. Martina MerialdiIGIENISTA DENTALE

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Dott. Simona NegroIGIENISTA DENTALE

Dott. Paolo DapavoMEDICO CHIRURGO

In Asti Clinic si occupa di Dermatologia.

Dott. Mauro AlciatiMEDICO CHIRURGO

In Asti Clinic si occupa di Cardiologia.

Dott. Kambiz TavassoliMEDICO CHIRURGO

In Asti Clinic si occupa di Ginecologia e ostetri-cia.

Fabrizio BaglieriINFERMIERE

In Asti Clinic si occupa delll’ambulatorio e servi-zio infermieristico.

Dott. Marco ScaglioneCARDIOLOGO

In Asti Clinic si occupa di Cardiologia.

Dott. Cesare ScoffoneUROLOGO

In Asti Clinic si occupa di Urologia.

Dott. Tommaso DeboliMEDICO CHIRURGO

In Asti Clinic si occupa di Dermatologia.

Dott. Maria Teresa Brusa

In Asti Clinic si occupa di Malattie Infettive.

Massimiliano BottelloINFERMIERE

In Asti Clinic si occupa delll’ambulatorio e servi-zio infermieristico.

Dott. Sara BonelloLOGOPEDISTA

In Asti Clinic si occupa di Logopedia su pazienti in età evolutiva, adulta e geriatrica.

Dott. Luca SpazianteMEDICO CHIRURGO

In Asti Clinic si occupa di Chirurgia Plastica e ricostruttiva, Medicina Estetica.

Dott. Monica BinelloNUTRIZIONISTA

In Asti Clinic si occupa di Nutrizione.

Dott. Antonio La GrottaMEDICO CHIRURGO

In Asti Clinic si occupa di Endocrinologia e Iper-tensione arteriosa.

Il nostroSTAFF MEDICO

ASTI - Corso Alfieri, 80

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