la scuola ticinese nel 1993 - stato e organizzazione
TRANSCRIPT
La Scuola ticinese nel 1993
(stralci dal Rendiconto annuale 1993 del Consiglio di Stato)
1. Divisione della scuola
1.1 Considerazioni generali Si è assestata la nuova organizzazione del Dipartimento, strutturata ora su quattro unità principali e un ufficio indipendente. A ciascuna delle prime - tre divisioni e una sezione indipendente - fanno capo direttamente da quattro a nove uffici o istituti culturali più singole funzioni di staff. Si è pertanto evitato di sovrapporre divisioni a sezioni, conseguendo una via di servizio breve tra la direzione dipartimentale e i vari uffici e istituti, con la sola eccezione degli istituti scolastici. Il collegamento con questi ultimi resta mediato attraverso uffici, collegi di direttori, esperti di materia e altri organi che hanno maturato, sulla base di regolamentazioni e prassi sovrappostesi nel tempo, spazi d 'azione parecchio variegati. E' proseguita nel 1993 l'elaborazione e l'approfondimento di norme della Legge della scuola, fra l'altro con il Regolamento, entrato in vigore, concernente l'entità e le modalità di assegnazione del monte ore. A fine giugno il Consiglio di Stato ha assegnato a undici istituti scolastici cantonali un credito complessivo di 80 ore lezione per realizzare progetti innovativi in campo pedagogico e didattico. Gli istituti del settore medio che hanno presentato un loro progetto si sono orientati verso la sperimentazione di nuove modalità di funzionamento dei consigli di classe; di formule innovative di studio assistito; di interventi atti ad agevolare l'accoglienza e l' integrazione degli allievi alloglotti, il cui numero sembra essersi stabilizzato. Le attività suggerite dagli istituti dei settori medio-superiore e professionale riguardano prevalentemente la ricerca per il miglioramento della metodologia d'insegnamento in alcune materie. Con l'anno scolastico 1993/94 è entratain vigore la nuova procedura che regola l'organizzazione dell' insegnamento religioso sulla base della Convenzione lO febbraio 1993. L'applicazione non ha determinato inconvenienti, grazie anche alla collaborazione istauratasi fra responsa-
bili scolastici ed Autorità ecclesiastiche. Si sono conclusi i lavori della Commissione incaricata di elaborare il progetto di regolamento dell'Istituto cantonale per l'abilitazione e l'aggiornamento dei docenti. La proposta è attualmente all'esame del Dipartimento, in particolare per quanto attiene alle ripercussioni di natura finanziaria e alle possibilità di collaborazione con gli esistenti istituti di formazione magistrale. E' pure pronto un progetto dipartimentale di Legge sulla scuola dell'infanzia e sulla scuola elementare. Fra le iniziative di rinnovamento citiamo la prosecuzione delle esperienze, nelle scuole elementari e nelle scuola medie, volte ad assicurare la completa parificazione dell'insegnamento per allieve e allievi nei settori del lavoro manuale, dell' educazione visiva, dell'educazione tecnica e dell' abbigliamento. Inoltre l'assistenza agli allievi alloglotti, l'elaborazione di progetti d'istituto dedicati al tema della «non violenza», l' applicazione completa nei licei della griglia oraria, l'estensione alle classi IV del nuovo programma di matematica applicata e - in alcune sedi -l'avvio di «classi per sportivi di élite» dove sono accolti, in prevalenza, allievi che accanto allo studio sono impegnati in discipline sportive e artistiche. Nella scuola media sono proseguiti i lavori di valutazione con la diffusione di tre rapporti: - una pubblicazione contenente la
sintesi delle sollecitazioni e delle proposte formulate da docenti, direzioni scolastiche, genitori, ecc. sull' organizzazione e sui contenuti· ,
- un documento di carattere statistico in cui si presentano gli indicatori relativi a questa scuola (allievi, docenti, modalità di passaggio da una classe all' altra, costi, risultati scolastici, ecc.);
- un fascicolo contenente le proposte di modifica e di possibile sviluppo.
Le proposte sono attualmente in consultazione presso gli operatori scolastici. Nel settore medio superiore si stanno
seguendo i lavori di elaborazione di un nuovo Regolamento federale per il riconoscimento degli attestati di maturità cantonali, mentre è terminata la prima stesura, sempre a livello svizzero, del Piano quadro degli studi liceali. Questi documenti avranno una ripercussione sull' organizzazione degli studi liceali del nostro cantone. N elI' ambito dell' edilizia scolastica vanno segnalati gli approfondimenti relativi ad un nuovo assetto delle sedi scolastiche del Luganese, in concomitanza conIa prossima apertura della sede di Pregassona, estesi ad alcune sedi di scuola media, del liceo e del settore professionale; lo stanziamento di un credito per l'ampliamento del Liceo cantonale di Locarno, di crediti d'investimento per il risanamento della SM di Losone 1, per la costruzione della SM di Lugano-Besso, e di sussidi per l'edilizia scolastica comunale per complessivi 5,043 mio. di franchi.
1.2 Educazione prescolastica Dati statistici (cfr. Tabelle 1 e 2)
Tabella 1
Anno Variazioni 1993/94 rispetto al
1992/93
Allievi 7'272 +272 Sezioni l) 347 + 4 Media per sezione 21 + 0.6
l) sono comprese tre sezioni in due istituti privati.
Le 344 sezioni di scuola dell' infanzia sono raggruppate in 186 sedi, di cui il 57% nel Sottoceneri e il 43% nel Sopraceneri. Più della metà delle sedi (53%) è costituita da una sola sezione; i137% da due e tre sezioni; il 10% è formato da quattro a sei sezioni. Le sezioni con doppia docenza sono 28, pari al1'8% delle sezioni. Le sezioni istituite sono state 5 (di cui due nuove sedi per due nuovi comuni) e quelle soppresse 1; nessuna sede scolastica è stata chiusa e la soppressione non ha comportato licenziamenti. Quattro sezioni (II e IV circondario), in rapporto agli effettivi, sono esistenti a metà tempo (08.45-11.45). Il 94,6% (+3,6%) delle sezioni presenta effettivi compresi tra il numero minimo (15) e il numero massimo (25) di allievi previsto dall' art. 27 LS 1958 (non abrogato).
3
Tabella 2 J\llievipersezione Sezioni % Variazioni in %
rispetto al 1992/93 inferiori a lO 1 0.3 -0.3 lO .iscritti - - -0.3 tra 11 e 15 18 5 -2 tra 16e20 93 27 -6 tra 21 e25 230 67.6 +9.6 tra26e30 *2 0.1 +0.1 Totale 344 100 * 2 Comuni banno ottenuto una deroga per aumentare da 25 a 26 gli effettivi delle sezioni.
Tabella 3 }\ono 1993/94 Variazioni in % rispetto a11992/93
scuole scuole private scuole scuole private pubbliche parificate pubbliche parificate
e non par. e non par. Allievi 13657 599 Sezioni 729 42 Media 18.7 13.3
I bambini rinviati dall'obbligo scolastico (art. 6, cpv2LS 1990) sono 274, pari all' Il %; rispetto all' anno precedente i valori sono costanti, ma rispetto al 1983 si riscontra un aumento del 5%. Nell'ambito dell'aggiornamento, dopo il ciclo di corsi obbligatori legati all' educazione fisica e all' educazione linguistica, è continuato quello di approfondimento dell ' area musicale. Alle docenti del settore è stato trasmesso il fascicolo di carattere pedagogico-didattico «Per un progetto musica nella scuola dell'infanzia» . La formazione delle insegnanti relativa al progetto definito di «lettura d'ambiente» si è conclusa con i corsi-base di giugno e di ottobre (50 maestre). L'obiettivo futuro è quello di consolidare l'esperienza sia attraverso la verifica delle attività sul «terreno» sia con l'approfondimento dei presupposti teorici. TI Collegio delle ispettrici si è riunito 9 volte. .Argomenti maggiormente approfonditi: 'aggiornamento dei quadri e delle docenti; il nuovo «programma» per la scuola dell 'infanzia; il rapporto sugli studi magistrali postliceali e le implicazioni per il settore; il disadattamento nella scuola; la refezione nella scuola dell' infanzia.
1.3 Insegnamento primario Dati statistici (cfr. Tabella 3) Tenuto conto delle nuove sezioni istituite (+5) e di quelle soppresse (-13), il saldo negativo è di 8 unità, nonostante un aumento della popolazione sco-
4
+ 171 (1.2%) -30(5%) - 8 (1.0'%) - 1 (2.8%) + 0.4 + 0.2
lastica di 171 allievi. Nessuna scuola è stata chiusa. La media degli allievi per sezione è salita da 18,3 a 18,7. TI numero delle sezioni affidate al doppio docente è passato da 81 a 94. L'interesse per questa formula sembra riprendere, dopo il periodo di stabilità degli ltimi anni. Nell'ambito dell'applicazione dei programmi d'insegnamento sono state promosse varie iniziative tendenti a migliorare la formazione dei docenti e la produzione di materiali didattici. In particolare sono stati organizzati: - incontri circondariali sull'inse
gnamento della lettura e della scrittura, della matematica (problemi) e dello studio d'ambiente; diversi incontri con gruppi di docenti (1-2 sedi per circondario) sul tema della violenza infantile e giovanile.
Sono pure stati consegnati ai docenti i seguenti documenti: - monografia «TI problema» (pre
sentazione mediante un corso di una giornata);
- itinerari didattici per l'insegnamento del francese nelle sezioni pluriclassi (<<La grande roue»).
B' continuata la preparazione di due nuove pubblicazioni: una sull'insegnamento della lettura/scrittura, l'altra sull' educazione stradale. Si è dato avvio al potenziamento della raccolta di letture in francese denominata «Bolte à histoires». Oltre ai corsi di aggiornamento organizzati dalla Scuola magistrale e
alle iniziati"e citate in precedenza sono stati tenuti corsi di francese, attività tessili, informatica, studio d'ambiente, educazione musicale, matematica. La procedura per l'istituzione dei corsi di lingua italiana per allievi alloglotti è stata confermata. I corsi sono stati istituiti in 54 comuni o consorzi, per un totale di 417 allievi. Rispetto all'anno precedente si è registrata una diminuzione complessiva di 160 unità. TI Collegio dei capigruppo del Servizio di sostegno pedagogico si è regolarmente riunito con i Capi degli uffici prescolastico e primario per il coordinamento dell' attività nei circondari. Sono state tenute 7 riunioni. il Collegio degli ispettori si è riunito 14 volte, occupandosi in particolare dei seguenti argomenti: sul piano pedagogico, l'essenzialità nei programmi d'insegnamento, l ' educazione alla non violenza, l' utilizzazione degli strumenti didattici in classe, l'informatica, l'educazione stradale, le attività sportive, le competenze matematiche nel il ciclo, i programmi di attività manuali e tessili; sul piano amministrati vo-organizzativo, il progetto di Legge della scuola dell' infanzia e della scuola elementare, la vigilanza sugli spettacoli teatrali, la regolamentazione per i futuri istituti comunali, l'insegnamento religioso, i trasporti scolastici.
1.4 Insegnamento medio Dati statistici (cfr. Tabella 4) Sono stati messi a disposizione delle scuole la seconda parte del nuovo edificio di Viganello, il corpo palestra della sede di Cadenazzo, le nuove aule della sede di Tesserete e il corpo palestra della sede di Stabio. I lavori per la costruzione della sede di Pregassona e per il completamento di quelle di Stabio e Tesserete procedono regolarmente. Per le sedi di Bellinzona si è proceduto allo studio di una nuova soluzione ubicativa. Sono proseguiti gli approfondimenti intesi a identificare i comprensori scolastici delle scuole medie del Luganese in concomitanza con la prossima apertura di Pregassona e con la nuova collocazione di scuole postobbligatorie (Liceo Lugano 2 e Scuola propedeutica). Per ridurre del 5 % il personale sono state introdotte alcune restrizioni nell'ordinamento: il riconoscimento per la docenza di classe in ID e IV è stato ridotto a un'ora settimanale (in
ID nel 1993-94, in ID e IV nel 1994-95) e alcune nonne per la formazione dei gruppi d'insegnamento sono state modificate. Altre misure sono previste nei prossimi due anni. Con quelle fin qui adottate, si è ottenuto una diminuzione del 2,5% circa dei docenti, rapportati allo stesso numero di allievi. Per l'anno scolastico 1993/94 sono stati assunti e regolannente incaricati 17 nuovi docenti. Non ci sono stati licenziamenti o perdite di posti d'incarico per diminuito fabbisogno. In base ai saldi cantonali delle ore d'insegnamento si sono potuti nominare alcuni docenti nelle materie con saldo positivo; nelle altre permangono le situazioni di docenti incaricati da diversi anni, ma senza nomina; per effetto di congedi concessi a colleghi. Nel 1992/93 i candidati all'abilitazione sono stati 24 (19 nuovi - di cui 5 di scuole private e 5 già iscritti l'anno precedente). Hanno ottenuto l'abilitazione 18 docenti (di cui 6 di scuole private). 9 docenti già abilitati negli anni scorsi hanno esteso la loro abilitazione ad altre materie. N e11993/94 sono stati iscritti 17 nuovi docenti (di cui 6 di scuole private), mentre 2 (di cui l di scuola privata) devono concludere l'abilitazione iniziata nell' anno precedente. Per quanto riguarda l'abilitazione quali docenti di sostegno pedagogico e di corso pratico, nel 1993 hanno ottenuto l'abilitazione 3 candidati. 2 docenti sono al secondo anno di abilitazione e 5 hanno iniziato con il corrente anno scolastico. La prima fase della valutazione interna si è conclusa con la pubblicazione in dicembre di tre fascicoli: - «Sintesi delle osservazioni espres
se dalle componenti della scuola media», USR 93,05;
- «La scuola media attraverso indicatori statistici e dati di ricerca», USR93,06;
- «Proposte per un progranuna di interventi e di iniziative», UIM 93,14.
TI terzo fascicolo ha visto impegnati le presidenze dei quadri della scuola media, in collaborazione con l'UIM, in una riflessione intensa sulle possibilità di miglioramento della scuola, tenendo conto naturalmente dei vincoli esistenti. N e è uscito un corpo organico di proposte, fondato, oltre che su alcuni correttivi normativi e strutturali, sull'idea di lavorare in profondità sui programmi e sull'insegna-
mento (attraverso la ristesura dei programmi) e di predisporre un piano per favorire la crescita pedagogica ed educativa degli istituti scolastici, considerati come le unità fondamentali del sistema scolastico medio.
Nag Amoldi, Atelier N. l (disegno a matita)
Il testo consente di aprire una nuova e larga discussione all'interno della scuola media e con i responsabili degli altri ordini scolastici, in modo da verificare e affmare le stesse proposte. Come previsto, la valutazione avrà una seconda tappa di tipo esterno, con la nomina di una commissione apposita.
1.5 Insegnamento medio superiore Dati statistici (cfr. Tabella 5) Nel passaggio dal1'.anno scolastico
1992/93 al 1993/94 il settore medio superiore ha registrato alcune variazioni del numero degli iscritti. Dopo tre anni d'applicazione del nuovo Regolamento degli studi liceali, entrato in vigore con l'anno scola-
stico 1990/91 , si è constatato in gene~ rale un sensibile aumento degli insucèessi nelle classi di seconda e terza liceo. Anche per le classi di prima, dopo una sensibile diminuzione dei non promossi registrata al primo anno d'applicazione del Regolamento, la percentuale dei non promossi è di nuovo aumentata. Una delle cause di questo peggioramento è sicuramente da ascrivere all'aumento del numero di studenti che dalla scuola media passano al liceo. L'attuale cri-
5
si economica porta infatti molti studenti, poco interessati a studi di lunga durata, a dover scegliere una scuola a tempo pieno a causa delle difficoltà incontrate nel trovare una sistemazione adeguata nel settore commerciale. La percentuale di giovani che al termine della scuola media hanno scelto questo settore è infatti passata dal 18,4% nell'anno scolastico 1988/89 alI' 11,8% nel 1992/93. Per lo stesso periodo si può osservare che gli iscritti al liceo sono invece aumentati dal 22,9% al 28,6%. La mancanza di motivazione di molti di questi giovani, che in genere hanno saputo trarre scarso beneficio dall'insegnamento della scuola media, tende a vanificare ogni sforzo prodotto per rendere più agevole il passaggio al liceo. Un'analisi più approfondita della si-
Nag A.'"lloldi, TI giocoliere (disegno a cera)
6
tuazione dovrà comunque essere fatta al termine del quarto anno di applicazione del nuovo Regolamento. TI Collegio dei direttori del settore medio superiore si è riunito, durante l'anno scolastico in questione, una ventina di volte. In particolare ha preso posizione sul progetto di riforma del Regolamento per il riconoscimento degli attestati di maturità cantonali. Un problema che ha occupato e preoccupato i direttori delle scuole medie superiori è stato senza dubbio quello delle misure di risparmio. Si è pure preparata la modifica dei Regolamenti che riguardano le scuole medie superiori. Sono stati affrontati temi di vario genere, come ad esempio la questione delle deleghe di gestione del personale docente alle direzioni degli istituti,
"
la questione dell ' informatizzazione delle biblioteche scolastiche, ecc.
1.6 Educazione speciale Dopo molti anni di stabilità si assiste attualmente ad un aumento delle ammissioni di allievi sia nelle classi speciali cantonali sia negli internati specializzati: è prematuro sapere se si tratta di un avvenimento eccezionale oppure di un cambiamento di tendenza, condizionata dalla maggior eterogeneità della scuola pubblica e dalla presenza di bambini stranieri con chiari segni traumatici che hanno influenzato il loro sviluppo. Per quanto riguarda le scuole pubbliche, va segnalato l'aumento della sede di Minusio: si tratta di tre sezioni che accolgono globalmente 17 bambini colpiti in modo grave: nel Locarnese infatti persiste l'impossibilità dell'Istituto Miralago di Brissago di accogliere nuovi allievi per cui le scuole speciali si sono dovute assumere anche questo compito, delegato in altre zone agli istituti Provvida Madre di Balerna e Ospizio di Sorengo. Nel Sottoceneri va notata l'apertura di due sezioni presso la scuola media di Mendrisio e di una nuova sede a Lamone, per bambini piccoli all'inizio di scolarità. Nel Sopraceneri si è aperta una sezione presso la scuola media di Locamo, via Varesi e una presso lascuola elementare di Bellinzona. Per il resto il consistente aumento (da 247 a 291 allievi) è stato assorbito aumentando il numero di allievi per sezione. Nelle scuole speciali private la situazione non è sostanzialmente mutata rispetto allo scorso anno: permane la difficoltà dell' Istituto Miralago, impossibilitato ad accogliere nuovi ospiti mentre si mantiene soddisfacente l'occupazione delle altre istituzioni specializzate. Va segnalato come nel settore dell'educazione speciale le istituzioni private (sussidiate in maniera completa dall'Assicurazione invalidità e dal cantone) rappresentano una parte importante della risposta ai bisogni dei bambini invalidi e delle loro famiglie: infatti non esistono internati cantonali e l'utente che fa capo alla struttura privata non resta finanziariamente svantaggiato. Durante l'anno scolastico in corso solo una bambina beneficia della scolarizzazione individuale a domicilio.
Gli allievi audiolesi, con diversi gradi di perdita uditiva, seguiti nelle scuole pubbliche erano 22; 4 gli allievi ciechi o ipovedenti; 14 gli allievi con invalidità fisiche o psichiche importanti. Queste cifre indicano unicamente gli allievi per i quali sono state richieste misure particolari di sostegno: la pratica del mantenimento nella classe comune di allievi di intelligenza normale con invalidità sensoriali o fisiche anche importanti è più estesa di quanto queste cifre indichino: l'intervento è assunto direttamente dai docenti, dal servizio di sostegno pedagogico o da servizi privati. Nel settore del Servizio ortopedagogico itinerante si nota un aumento consistente delle segnalazioni: va inoltre sottolineato come si tratta in genere di bambini molto piccoli colpiti in maniera impot:t:ante per cui è da prevedere che questo aumento di casistica si manterrà costante nei prossimianni.
1.7 Educazione fisica scolastica In tutti gli ordini di scuola è stata promossa attività di assistenza e di aggiornamento. Di particolare importanza il Convegno sullo Sviluppo motorio, che ha offerto l'opportunità agli insegnanti di educazione fisica di ogni ordine e grado scolastico di vivere un momento di aggiornamento obbligatorio altamente qualitativo. Nelle scuole elementari è proseguito il Corso cantonale di abilitazione per docenti di educazione fisica. Hanno avuto luogo i regolari corsi di abilitazione e di aggiornamento nelle attività dello sci, del pattinaggio, del nuoto e dell' escursionismo. Gli assistenti di educazione fisica hanno garantito la consulenza e la sorveglianza e organizzato periodici corsi di aggiornamento nei loro rispettivi comprensori. Nelle scuole medie è pure continuata l'assistenza didattica degli esperti. Nelle scuole medie superiori gli esperti provenienti dalle università svizzere hanno promosso alcuni corsi di aggiornamento di sede. Nelle scuole professionali l'esperto ha consigliato e sorvegliato l'operato dei rispettivi docenti. E' continuata la consulenza per la costruzione di infrastrutture sportive e per la dotazione di materiale adeguato. Particolare attenzione è rivolta alla revisione delle attrezzature e alla sostituzione del materiale nelle palestre cantonali.
Tabella 4
Istituti pubblici Allievi istituti pubblici I
II ID IV tot.
Media allievi per istituto Istituti privati Earificati e non Allievi istituti privati
Tabella 5 1992/93 ·
Licei cantonali TipoA+B 726 Tipo C 1'264 Tipo D 689 Tipo E 527 Totale 3'206 Scuola magistrale Sezione A 119 SezioneB 49 Scuola di commercio commercio 857 amministrazione 108
Con buoni auspici sono state introdotte nelle scuole medie superiori, a titolo sperimentale, classi di sportivi d'élite con orario speciale, rispettivamente presso il liceo di Bellinzona e di Lugano 1. E' auspicata l'estensione nei restanti istituti liceali e nelle scuole medie. Continuazione dell'azione «fair play» nella scuola, con la distribuzione nelle palestre del Cantone di fascicoli e di striscioni appositamente creati dall'associazione svizzera dello sport. Continua la collaborazione di alcuni docenti ticinesi allo sviluppo dei manuali federali, la cui pubblicazione è prevista per il 1996. Si sono svolti alcuni corsi di aggiornamento facoltativi con la collaborazione tecnica di alcune federazioni sportive ticinesi. A partire dal lO gennaio 1993 la gestione dello sport scolastico facoltativo spetta ai singoli istituti. L'Ufficio dell'educazione fisica scolastica si è occupato del promovimento e dell' organizzazione delle manifestazioni cantonali e nazionali, senza dimenticare la consulenza per le attività facoltative di sede. Le gare per il
Inizio Inizio Variazioni 1992/93 1993/94
36 36 2'668 2763 +95 2'755 2'697 -58 2'722 2'753 +31 2'699 2'716 + 17
10'844 10'929 +85 30i 304 T 3
lO lO 952 950 - 2
1993/94 Variazioni %
732 + 6 + 0.8 1'272 + 8 + 0.6
769 +80 +11.6 520 - 7 - 1.3
3'293 +87 + 2.7
112 - 7 - 5.9 59 +10 +20.4
774 -83 - 9.7 121 + 13 + 12.1
settore medio sono state nove. Due sono state annullate all'ultimo momento: lo sci alpino per mancanza di neve e il cross a seguito dell' alluvione che ha sommerso le pedane del Centro sportivo nazionale di Tenero. Solo una competizione (il torneo di pallavolo) è stata svolta per il settore medio superiore, mentre è caduta quella dello sci. Due, invece, le manifestazioni per il settore professionale: quella di calcio indoor e quella di pallavolo. Buona come sempre la partecipazione ed esemplare il comportamento dei giovani a tutte le manifestazioni. Nel campo della ginnastica correttiva, l'anno scolastico 1992/93 è stato cm;atterizzato dall' estensione delle prestazioni anche alle scuole private elementari e medie del Cantone. I diversi istituti hanno dimostrato apprezzamento e si sono impegnati mettendo a disposizione le infrastrutture necessarie e collaborando attivamente con i docenti di ginnastica correttiva nell'organizzazione delle diverse attività. La Commissione di vigilanza composta da medici e direttori scolastici ha avuto modo di visitare le attività di
7
prevenzione animate dai docenti per un corretto atteggiamento posturale e per le correzioni ai difetti di portamento. I due interventi della Commissione hanno permesso inoltre di conoscere i contenuti dei corsi di aggiornamento regolarmente organizzati durante l'anno scolastico dal capo Servizio. Grazie a una massiccia operazione di assorbimento e ristrutturazione dei comprensori, l'estensione è avvenuta praticamente senza aumento di personale. Oltre al programma di profilassi con lezioni in classe per tutti gli allievi della scuola elementare, l'attività del Servizio ha interessato 26'060 allievi, per un totale di 28 ' 41 O controlli e 4' 212 ragazzi e ragazze assegnati alle lezioni di gruppo.
1.8 Orientamento scolastico e professionale Nel corso del 1993 si è ulteriormente accentuata la tendenza rivelatasi negli anni precedenti e consistente in una considerevole crescita delle richieste di orientamento scolastico e professionale. Si è di fronte ad un mutamento radicale della natura di questo servizio, che viene oggi inteso quale processo continuo che investe l'individuo lungo tutto l'arco della vita attiva e quindi non limitato all' uscita della scuola dell' obbligo. Nel ciclo di orientamento della scuola media (III e IV) seguendo un modello ormai collaudato, è stata promossa:
8
l ' informazione scolastica e professionale, avente lo scopo di portare il giovane ad una migliore conoscenza di sé stesso (interessi, attitudini, desideri, personalità) e delle diverse vie di formazione; l'organizzazione di pomeriggi e serate informative (45 incontri nel 1993) sui settori professionali, nel tentativo di promuovere un'informazione professionale attinta direttamente dall' esperienza ili esperti attivi nelle professioni desiderate; le visite aziendali (72), organizzate sotto la diretta responsabilità delle direzioni scolastiche interessate, intese quale prezioso complemento delle informazioni teoriche e quale verifica della scelta professionale; gli incontri di informazione individuale; gli stage preprofessionali presso un' azienda.
Nelle scuole professionali, artigianali e industriali, oltre ad occuparsi, come fmora, degli apprendisti che necessitano di una consulenza individuale, con l'anno scolastico 1993/94 si informano sistematicamente i giovani sui curricoli di studio e sulle possibilità di perfezionamento offerte al termine del tirocinio. Nelle scuole medie superiori, come per il passato, si è potuto offrire, presso le singole sedi, la consulenza individuale, la documentazione specialistica ed occasioni di informazione -in classe o per gruppi di interesse - sui diversi indirizzi di studio accademico o preaccademico, come pure sulle future prospettive occupazionali. Anche se facoltativa, la consulenza individuale - limitata pertanto a chi ne fa richiesta - costituisce l'attività che maggiormente impegna gli orientatori. Consiste in uno o più colloqui che possono venir completati, con il consenso dell'interessato, da esami psicotecnici e pedagogici ed ha lo scopo di mettere a fuoco le attitudini e gli interessi personali, come pure le esigenze delle diverse vie di formazione.
1.9 Studi e ricerche Fra le molteplici attività (concluse o in corso) si segnalano:
Valutazione della sperimentazione della «scuola a blocchi» alla Scuola Professionale Artigianale e Industriale di Locamo (attività in corso) La valutazione della nuova esperienza della «scuola a blocchi» è proseguita su due fronti: da un lato è stata completata la messa a punto dell'assetto prettamente organizzativo della sperimentazione. L'esito di questa modifica strutturale si rivela interessante per tutte le componenti implicate. D'altro canto, si sono gettate le basi di un approfondimento conoscitivo delle forme di insegnamento associate a questa nuova struttura, grazie ad una serie di colloqui ed osservazioni con un campione di docenti della SPAI di Locarno. Tornano così alla ribalta gli obiettivi pedagogici iniziali che, grazie a quest' esperienza, dovranno trovare una formulazione pratica e concreta.
Immagini della scienza: Indagine svolta, tra gli studenti dei licei e della Scuola cantonale di commercio (attività conclusa) Nel corso del mese di gennaio 1992 si è proposto a 140 studenti di 9 classi
delle scuole medie superiori un questionario tendente a evidenziare le loro immagini della scienza, immagini intese come patrimonio mentale di rappresentazioni e idee che ciascuno porta in sé. L'obiettivo è stato quello di approfondire la prob1ematica della trasmissione del sapere scientifico nell'attuale civiltà dell ' informazione. Questo lavoro costituisce un complemento allo studio sulle immagini della scienza dei docenti presentato durante l'anno scolastico 1991/92, il quale aveva mostrato il prevalere di una visione della scienza intesa soprattutto come sistema di conoscenze, patrimonio di sapere, «cosa oggettiva» totalmente distinta dal soggetto; parallelamente era però emersa tra i docenti la coscienza del ruolo educativo dell' insegnamento scientifico, con in primo piano la prospettiva dell'attività umana, vista come costruzione responsabile della realtà. Gli esiti del lavoro si iscrivono nel segno di una chiara corrispondenza: anche gli studenti vedono le scienze soprattutto come nozioni scolastiche, come patrimonio di conoscenze. Tuttavia essi avvertono la presenza importante di una dimensione culturale.
I bambini e la rv.. Analisi del rapporto tra infanzia e televisione nel Cantone Ticino (attività conclusa) Lo studio, condotto in collaborazione con il servizio educazione ai mass media, fornisce un quadro descrittivo della situazione per poter proseguire un discorso pedagogico aggiornato nel campo dell' educazione ai mass media. I risultati dell'indagine, alla quale hanno partecipato 280 bambini di scuola dell' infanzia e più di 800 allievi delle scuole elementari, confermano l'esistenza di un rapporto molto intenso tra bambini e TV. Nel documento si presentano e si commentano una moltitudine di informazioni tra le quali si citano ad esempio: la diffusione degli apparecchi audiovisivi nelle famiglie ticinesi, le abitudini famigliari e individuali nell 'uso del mezzo televisivo, i canali privilegiati, il tempo dedicato quotidianamente alla TV e i momenti della giornata nei quali si preferisce guardare la televisione. I dati e le analisi proposte dovrebbero diventare uno strumento di riflessione, di confronto e di ulteriori approfondimenti da parte di educatori, genitori e addetti alle pro-
o duzioni televisive.
Valutazione interna della scuola media: Sintesi delle osservazioni espresse dalle componenti della scuola media (attività conclusa) TI documento si colloca nella serie di pubblicazioni dedicate alla valutazione interna della scuola media promossa nel 1991 dal Dipartimento. Nella prima fase della valutazione sono stati coinvolti gli operatori e gli organi del settore medio, ai quali è stato chiesto di esprimere le loro opinioni e le loro osservazioni sulla struttura e sul funzionamento della scuola media. In particolare, sono stati discussi e analizzati l'ordinamento interno, l'insegnamento, la valutazione del profitto scolastico, gli adattamenti dell'insegnamento, i provvedimenti disciplinari, le condizioni di lavoro pedagogico e la vita d'istituto. TI documento raccoglie e sintetizza tutte le osservazioni espresse dai quadri scolastici (direttori d'istituto, esperti di materia e capigruppo del servizio di sostegno pedagogico), dal corpo insegnante e dalle associazioni dei genitori. Si tratta essenzialmente di un documento di lavoro, destinato alle diverse componenti scolastiche, sulla base del quale potranno venir elaborate concrete misure d'intervento, atte a migliorare l'attuale struttura della scuola media.
1.10 Centri didattici L'informatizzazione delle 4 sedi dei centri didattici è ormai una realtà. Le apparecchiature necessarie sono operative e il personale bibliotecario è stato formato all'utilizzazione delle stesse. La catalogazione dei libri è completata per quanto riguarda gli acquisti degli ultimi anni e l'automazione delle altre funzioni biblioteconomiche (prestito, richiami, acquisti, statistiche) è a sua volta quasi conclusa. I diversi settori della mediateca dei centri sono stati aggiornati e potenziati, soprattutto per quanto riguarda gli audiovisivi che occupano una grossa percentuale nei prestiti. Analogamente agli scorsi anni infatti, l'interesse dei docenti di tutti gli ordini di scuola si concentra sempre più su questi mezzi. I bibliotecari che hanno frequentato il corso di formazione hanno sostenuto gli esami finali durante la scorsa primavera. Tutti i candidati promossi hanno potuto iniziare la loro attività in una biblioteca scolastica. Anche il centro ha potuto contare sull' apporto di una nuova bibliotecaria: è stato
Nag Arnoldi, Il circo (disegno a cera)
possibile recuperare molto lavoro nella catalogazione dei libri e offrire una consulenza più puntuale agli utenti. Nell'ambito dell'educazione ai mass media è proseguita anche nel corso di quest' anno l'assistenza ai docenti nella scelta e nella preparazione di mezzi didattici audiovisivi e sono stati potenziati i contatti con i docenti responsabili di questi mezzi nelle singole sedi scolastiche. I corsi proposti dal servizio hanno fatto registrare una buona partecipazione. L'organizzazione di «Cinema e Gioventù» è stata potenziata anche grazie al sostegno di enti esterni. Di conseguenza la struttura stessa delle giornate è risultata più articolata ed ha permesso ad esempio di organiz-
zare un numero lIDiggiore di incontri con personalità del mondo cinematografico e di redigere un giornale murale. Va segnalato che anche quest' anno si è dovuto operare una selezione tra gli iscritti, in quanto il numero delle richieste superava i posti a disposizione. Fra i numerosi compiti svolti dal centro di coordinamento e documentazione informatica per le scuole obbligatorie, particolare attenzione è stata dedicata alla raccolta di documentazione relativa alle esperienze e al materiale presenti nelle diverse sedi scolastiche. In proposito il servizio sta allestendo una banca dati che dovrebbe permettere ai docenti interessati di reperire informazioni sulle esperienze svolte, sui materiali pro-
9
Mario Marioni, Autunno (inchiostro)
dotti su supporto cartaceo e sui programmi utilizzati. È inoltre iniziata la pubblicazione di <<Display», un bollettino d'informazione destinato ai docenti. Dopo 60, rispettivamente 30 anni si è conclusa l'attività di radioscuola e telescuola secondo la tradizionale impostazione. TI no. 190 di ~ Scuola ticinese» evidenzia le tappe significative e l'evoluzione di questo supporto didattico. Con l'inizio dell'anno scolastico 1993/94 è entrato in vigore il nuovo Decreto sulla Radiotelescuola. E' stata istituita una nuova commissione composta di 7 membri ed una segretaria. Attualmente è in fase d'elaborazione un nuovo concetto di radiotelescuola.
2. Divisione della formazione professionale L' anno 1993 è stato ancora marcato dalle difficoltà occupazionali e in particolare dalle difficoltà d'accesso al primo impiego. Si sono pertanto intensificati gli sforzi congiunti con le associazioni professionali, per far fronte ai disagi, con numerosi programmi occupazionali, periodi di stages organizzati anche fuori Cantone, corsi di perfezionamento e di riqualificazione. Ciò a profitto dei molti giovani giunti al termine della loro formazione e impossibilitati a entrare nell'attività professionale, come pure di adulti in disoccupazione.
lO
E' continuato l'impegno per rendere più attrattivo il settore professionale nei confronti degli studi liceali, con misure che hanno toccato sia la formazione di base sia quella superiore. Nel grado secondario superiore, sulla scia dei lavori preparatori in corso da un paio d'anni, si è dato concretamente avvio ai corsi di scuola·media professionale di preparazione alla maturità professionale tecnica. L'innovazione ha raccolto l ' interesse di non pochi giovani, legata anche all'intento di prolungare la formazione in assenza di possibilità immediate di lavoro. Anche l'offerta della Scuola propedeutica per le professioni sanitarie e sociali è stata ampliata quantitativamente. Nel grado terziario si è ormai perfezionato il deciso sforzo di estensione degli indirizzi di studio. Per le professioni regolamentate dalla Legge federale sulla formazione professionale, si sono istituite due nuove scuole specializzate superiori, la Scuola superiore di informatica di gestione (SSIG) e la Scuola superiore per i quadri del settore alberghiero e del turismo (SSQAT), quale sviluppo di vie di formazione cantonali già esistenti. A tale sviluppo si è accompagnata l'istituzione della nuova sezione di elettrotecnica della STS, ubicata con l'esistente sezione di informatica, nello stabile del Centro svizzero di calcolo scientifico. Nel corso dell'anno hanno pure preso avvio i progetti di ricerca nell' ambito del programma federale d'impulso MI-
CROSWISS nel settore dellamicroelettronica. Nel settore sociosanitario lo sforzo si è concretizzato nella convenzione con la Croce Rossa Svizzera per istituire a pieno titolo la Scuola superiore per le formazioni infermieristiche, con sede a Stabio. Nel frattempo sono continuati i lavori preparatori per lo sviluppo delle scuole specializzate superiori in scuole universitarie professionali. TI Centro di formazione CIM della Svizzera italiana ha conosciuto un'importante revisione delle strutture gestionali e degli obiettivi, per coprire tutti i settori d ' attività e per rendere operativa la nuova sede di Manno entro i primi mesi del 1994. Sono stati affrontati anche i problemi derivanti dall ' arrivo nel Cantone di migliaia di alloglotti in età dai quindici ai venti anni. I corsi per la loro integrazione, già offerti a titolo sperimentale nel settore professionale, sono stati consolidati da una modifica della Legge sulla scuola. L'offerta varia da corsi intensivi, che durano da tre settimane a tre mesi per nuovi arrivati, a corsi regolari settimanali il sabato mattina per giovani che sono già a tirocinio. Inoltre, si è dato l'avvio a corsi di pretirocinio per alloglotti, che prevedono la frequenza settimanale di due giorni di scuola, mentre il resto è dedicato all' attività pratica in azienda o nei corsi d'introduzione a titolo di orientamento.
3. Divisione della cultura La ristrutturazione della Divisione della cultura ha comportato una distinzione tra gli istituti culturali, distribuiti sul territorio e dotati di una relativa autonomia, e l'istanza dipartimentale a cui compete il coordinamento e la vigilanza di quegli istituti come pure la messa in atto della politica di sussidiamento delle attività culturali promosse da terzi o la gestione dei programmi di ricerca. Per i diversi istituti, i dati contabili dei relativi centri costo offrono un'immagine dell'impegno del Cantone. A partire dal 1993 è stata introdotta una voce anche per il Centro di ricerca per la storia e l' onomastica ticinese (CRT) che registra però unicamente l'apporto del Cantone alla gestione dell'omonimo istituto dell 'Università di Zurigo, con il quale sono stati avviati i contatti per un' esplicita convenzione tra le parti,
che precisi gli impegni rispettivi. Per gli altri istituti la base legale è chiara, anche se potrà meglio essere riformulata nell' ambito di una generale revisione delle disposizioni legislative attualmente in corso. Gli interventi a beneficio di terzi sono finanziati grazie alle risorse del sussidio federale al Cantone Ticino per il promovimento della sua cultura e a quelle attinte dal Fondo della lotteria intercantonale. A partire dal 1994 anche l'intervento nel settore della cinematografia sarà del tutto affidato alla Divisione della cultura (invece che alla Divisione degli interni) e sarà finanziato con una quota del prelievo fiscale sull' entrata ai cinematografi. L'anno 1993 ha permesso di definire gli obiettivi a medio termine dell'intervento nel settore, tenuto conto del fatto che l'impegno finanziario, dopo la crescita importante del decennio passato, non dovrebbe venir meno, ma non potrà neppure conoscere ulteriori significativi sviluppi, almeno per quanto riguarda i servizi e le prestazioni in agenda. Da qui la preoccupazione di mirare ad una razionalizzazione nella gestione grazie ad una più precisa definizione degli obiettivi operativi di ciascun istituto, l'esame accurato della possibilità di autofinanziamento (ridotte ma non impossibili), l'introduzione di strumenti di gestione adeguati e di criteri di apprezzamento e valutazione delle prestazioni rese. Per quanto riguarda i mezzi erogati nella forma del sussidio, la riduzione del contributo federale (pur contenuta nel 5% invece della normale riduzione del l 0%) e la necessità di gestire con cautela le risorse disponibili presso il Fondo lotteria hanno indotto a muoversi con prudenza e ad affmare i criteri di allocazione. Complessivamente gli importi assegnati non sono diminuiti, a differenza di quanto è avvenuto nell'ambito del sostegno privato ( sponsoring). La distinzione tra gestione diretta e sostegno a terzi non è sempre agevole, ma i dati disponibili e documentati nel rendiconto permettono di affermare che l'impegno del Cantone a favore di attività promosse da enti locali o associazioni risulta molto importante in tutti i settori culturali. Tale intervento si fonda su un esame metodico e accurato delle domande documentate presentate alla Divisione della cultura e sottoposte ad una delle competenti commissioni (in
particolare alla Commissione culturale cantonale) che preavvisano le decisioni al Consiglio di Stato. A questo tipo di intervento si deve aggiungere quello ricorrente e più strutturato della partecipazione a fondazioni: da quello a beneficio della Fondazione per l'orchestra della Svizzera italiana (per circa tre milioni) a quello riconosciuto alla Fonoteca nazionale (fr. 180'000.-). Da parte sua la Fondazione Monte Verità è riuscita a chiudere i conti praticamente a pareggio, risparmiando così al Cantone il contributo a copertura del deficit previsto nell' atto istitutivo.
4. Progetto universitario Nel 1993 sono stati defmiti gli indirizzi della politica universitaria (cfr. Secondo aggiornamento delle linee direttive, ottobre 1993,pagg. 25-26).
Mario Marioni, L'acquafortista (inchiostro)
L'anno precedente le Scuole politecniche federali, d'intesa con il Dipartimento federale dell'Interno, avevano dato mandato all' architetto Mario Botta per un progetto di Scuola d'architettura in Ticino. TI progetto era stato consegnato nel febbraio 1992. Il committente si era allora trovato confrontato con le improvvise difficoltà finanziarie della Confederazione e con problemi di natura politica, soprattutto dopo che la creazione di una scuola d'architettura in Ticino era stata collegata con le voci di chiusura della facoltà di architettura di Ginevra. TI progetto Botta avrebbe avuto pure qualche difficoltà di inserimento nel quadro normativo dei Politecnici federali. A partire dal maggio 1993, avuta conferma delle intenzioni della Confederazione - che pure avevano sollevato aspettative e qualche comprensibile temporeg-
11
Pietro Chiesa, Bimba al piano (silografia)
giamento nel portare avanti un progetto proprio - il Consiglio di Stato ha inserito il progetto Botta nelle proprie valutazioni e, costatati i positivi riscontri interni e l'indubbio richiamo internazionale, ne ha promosso l'elaborazione ulteriore in tempi rapidi, inserendolo positivamente nella propria politica universitaria. Questa decisione esigeva un riesame delle proposte del Delegato ai problemi universitari (luglio 1992, Risultati della consultazione e conclusioni operative) e la modifica dell'assetto organizzativo. TI nuovo orientamento della politica universitaria portava alla soppressione della funzione di Delegato ai problemi universitari e alla creazione dell'Ufficio degli studi universitari, al quale sono stati assegnati i seguenti compi1i: a) coordinare gli interventi del Can-
12
I
tone relativi all' accesso agli studi universitari: l'orientamento, le condizioni d'ammissione, le borse di studio, i concordati, i riconoscimenti;
b) promuovere attività di ricerca e corsi di grado universitario in Ticino, in collaborazione con istituzioni cantonali o esterne;
c) assicurare il supporto amministrativo alla prevista costituzione, da parte del Cantone, di enti ed istituti di carattere universitario;
d) mantenere i contatti con gli organismi federali e intercantonali, con gli enti e categorie interessati.
Si vuole con questo cambiamento dare maggiore importanza ai compiti realizzativi rispetto ai precedenti compiti di ricerca e approfondimento. Durante il 1993 sono continuate le attività tradizionali d'organizzazione o di sostegno a corsi universitari, ad at-
!
I
tività e a istituti di ricerca attivi nel Cantone.
5. Sezione amministrativa Come già è stato rilevato in occasione del Rendiconto 1992, anche il confronto con i dati di fine anno 1993 permette di confermare la validità del lavoro svolto in comune tra le Direzioni degli Istituti scolastici e lo speciale Gruppo di lavoro istituito dal Consiglio di Stato: in generale la media di allievi per sezione è ulteriormente cre ciuta in quasi tutti gli ordini di scuola o si è mantenuta costante. L'incremento costante della media di allievi per sezione ha perciò contribuito a ridurre ulteriormente e complessivamente il numero delle sezioni, nonostante l'incremento del numero degli allievi. Tutto questo, unito anche a una serie di misure relative alle ore opzionali applicate dall'inizio dell'anno scolastico 1993/94, ha causato un 'ulteriore riduzione del numero dei docenti (in unità a tempo pieno) in misura superiore all'obiettivo di risparmio dell'l %. Durante il 1993 l'Ufficio della refezione e dei trasporti scolastici ha ampliato il proprio settore di attività assumendo anche la gestione delle due Case dello studente di Locarno (37 posti letto, occupati da studentesse maggiorenni che frequentano la Scuola Magistrale cantonale) e di Lugano (42 posti letto, 28 reparto maschile, 14 reparto femminile) e dei trasporti di allievi delle scuole cantonali. Per quanto riguarda Gioventù e sport, il 1993 è stato un anno particolarmente ricco di attività e di eventi, conclusosi con la decisione del Consiglio degli Stati e del Consiglio Nazionale di abbassamento dell'età G+S a lO anni (finora 14 anni). La modifica del Regolamento sulle borse di studio dell' Il novembre 1992, che ha adattato i limiti di reddito e le nuove condizioni per i prestiti, ha comportato una diminuzione della spesa per gli assegni di studio rispetto all'anno precedente e un aumento importante delle decisioni respinte (dal 21,48% del 91/92 al 26,64% del 92/93). Per il dettaglio dei dati statistici si rimanda all' Annuario statistico ticinese. Si ricorda che il testo completo del rendiconto del Consiglio di Stato relativo all'anno 1993 può essere consultato presso i Centri didattici, le Biblioteche e l'Archivio cantonale.