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[LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE]
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La seconda rivoluzione industriale
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Indice generale
Prefazione pag. 2
1. Contesto storico pag. 3
2. Sviluppi tecnologici generali pag. 7
3.
pag.15
4. Motori a vapore, a combustione e turbine pag.31
5. Impatto sociale pag.49
6. Realismo, naturalismo e verismo(cenni storici) pag.55
i. APPENDICE 1 pag.59
ii. APPENDICE 2 pag.69
iii. APPENDICE 3 pag.77
iv. APPENDICE 4 pag.83
v. APPENDICE 5 pag.97
Bibliografia
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La seconda rivoluzione industriale
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Prefazione
La seguente tesina verte sulla nascita e lo sviluppo di particolari invenzioni
durante la Seconda rivoluzione industriale, e sugli effetti sociali ed economici
In particolare saranno prese in esame le turbine in relazione alla produzione
di energia elettrica, il motore a scoppio e pi succintamente lo sviluppo dei
generatori e dei motori elettrici utilizzati in ambito manifatturiero, ieri come
oggi.
Non verranno tralasciati gli aspetti economici e sociali di questo particolare
periodo storico che ha inciso cos tanto con il cambiamento degli stili di vita e
delle potenzialit produttive e creative delle societ occidentali.
Scopo della tesina non soffermarsi su particolari macchine, situazioni
storiche rel
tutti questi tre elementi per avere una panoramica generale del periodo
storico preso in esame.
Marco Daga
01/04/2013 , MODENA
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La seconda rivoluzione industriale
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1 CONTESTO STORICO
La seconda rivoluzione industriale si colloca in un periodo il cui inizio viene cronologicamente riportato al
periodo compreso tra il Congresso di Parigi (1856) e quello di Berlino (1878) e che giunge a pieno sviluppo
nell'ultimo decennio del 1800 fino agli inizi del 1900.
Il periodo considerato vede in Europa il passaggio da una borghesia liberista ad una imperialista.
Precisamente si deve distinguere la fase che va dal 1849 al 1873 dalla successiva. Infatti fra il 1849 e il 1873
si assiste ad un forte sviluppo economico promosso dalla borghesia fedele ai princpi del liberismo e perci
sostenitrice del libero scambio e della concorrenza, senza controlli statali. Questo tipo di borghesia entra in
crisi al momento della grande depressione (1873-1895). tenta di uscire dalla
depressione con una politica antiliberista e imperialistica che s
formano grandi concentrazioni industriali monopolistiche che limitano la libera concorrenza; lo Stato
costituisce la base economica di ripresa dello sviluppo economico: pu prendere avvio cos lo sviluppo della
seconda rivoluzione industriale che si sviluppa a cavallo dei due secoli.
la cui guida nelle mani
del potere monopolistico e del ceto medio. Essa diretta prevalentemente alla conquista di nuove colonie in
Africa e in Asia; tuttavia, sviluppando la concorrenza tra gli Stati, ognuno dei quali protegge le proprie
aziende sino ad identificarsi con esse, acuisce anche le contraddizioni internazionali tra le grandi potenze,
sino a produrre la Guerra Mondiale del 1914-18.
Come gi detto sopra questo periodo pu essere suddiviso in due fasi principali, la prima che va dalla met
de
depressione. Vi anche una terza cronologicamente pi sfumata che dal 1896 arriva al 1908 e corrisponde
ad un forte balzo in avanti dal punto di vist
La prima fase (1849-1873
cresce del 500%. Il settore trainante quello dello sviluppo ferroviario, strettamente con nesso alla diffusione
delle macchine a vapore. Il settore ferroviario favorisce lo sviluppo di una serie di industrie ad esso
necessario alla costruzion
delle macchine a vapore.
Nel periodo della grande depressione (1873-1895), provocata dalla crisi del settore ferroviario e dalla
concorrenza dei prodotti agricoli prove
Inghilterra, Francia, Germania, Stati Uniti e Giappone) reagisce con tre misure:
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aziende nazionali;
grandi concentrazioni monopolistiche, che si spartiscono il mercato riducendo drasticamente i
margini della libera concorrenza; La costruzione di vasti imperi coloniali in Asia e in Africa in modo da allargare il mercato per i propri
politico e militare.
i interi paesi in Africa e in
Asia. Questa situazione determina anche un nuovo modo di vedere il mondo, e cio la diffusione di ideologie che
civilt e come soluzione dei problemi demografici europei.
Anche le innovazioni tecnologiche contribuiscono a porre le basi per una ripresa dello sviluppo. Si diffondono
il telefono, il microfono, il grammofono, il telegrafo senza fili, la fotografia e poi vers o la fine del secolo, il
cominciano a circolare i primi tram elettrici. Ne consegue il lento declino delle macchine a vapore,
progressivamente sostituite da quelle elettriche.
la
alla propria individuale abilit, ma si trasforma in addetto alla manutenzione della macchina, venendo a
costruire una sorta di aristocrazia operaia, mentre la maggior parte del lavoro viene svolta da operai comuni
che eseguono solo operazioni elementari, monotoni e ripetitivi al servizio della macchina e sono perci
facilmente sostituibili.
el lavoro, teorizzata da Tylor, d un contributo
fondamentale alla seconda rivoluzione industriale. Questa pu svilupparsi a partire dal 1896, soprattutto
grazie alla diffusione delle nuove forme di energia elettrica e petrolifera ed ad una articolata soci et di massa
basata sui consumi.
conc
sua arretratezza cronica). Un momento storico risulta essere la fondazione della FIAT, ad opera di Giovanni
Agnelli nel 1899.
Bisogna sottolineare c
medesimo secolo riguarda solo distretti limitati del territorio nazionale tra Genova Milano e Torino.
Il resto del paese rimane in condizioni prevalentemente agricole e arretrate, specialmente nel Meridione.
Fattori di crisi e di arretratezza del Meridione furono:
Lo squilibrio dello sviluppo a vantaggio del Nord ( la Banca Nazionale del Nord godette di condizioni
di privilegio che penalizzarono le banche meridionali)
applicazione, da parte della destra, che tenne il potere dal 1861 al 1876, di un duro sistema fiscale
che colpiva soprattutto le masse di contadini (come la tassa sul macinato introdotta nel 1868)
La diffusione del brigantaggio e il conseguente regime di occupazione militare in cui vennero tenute
intere regioni del sud.
debiti.
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Questi fattori che determinarono la situazione di degrado e arretratezza, sono peraltro, in qualche forma,
ancora presenti nel territorio meridionale come pesanti strascichi di et passate, nei secoli precedenti,
sedimentate nel substrato culturale e istituzionale non statale, laddove condizioni di sfruttamento e
dominazione hanno compresso le forze sociali e civiche delle popolazioni prese in esame.
dagli scritti di Villari e Fortunato.
Per quanto riguarda la politica interna il peri odo della grande depressione, come gi detto, e della nascita
conservatrici. La comparsa del protagonismo delle masse (soprattutto cattoliche e socialiste) e lo
spauracchio della rivoluzione socialista, divenuto attuale in Europa dopo la Comune parigina del 1871,
del nuovo, si assiste a un in
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2 SVILUPPI TECNOLOGICI GENERALI
Galleria delle macchine all'Esposizione universale del 1900 a Parigi
Il termine industria deriva dal latino industria ( -ae), parola composta da endo- (dentro) e -struo (costruisco). Il significato originario di operosit, attivit , diligenza acquista alla fine del Novecento l'accezione di "settore manifatturiero".
La rivoluzione industriale un processo di trasformazione economica che da un sistema agricolo-artigianale-commerciale porta ad un sistema industriale moderno caratterizzato dall'uso generalizzato di macchine
azionate da energia meccanica, dall'utilizzo di nuove fonti energetiche (come ad esempio il petrolio e
l'elettricit) e dalla diffusione della fabbrica come principale luogo di produzione nel quale si concentrano i mezzi di produzione (forza lavoro e capitale). Ne consegue un notevole incremento, quantitativo e
qualitativo, delle capacit produttive di un Paese.
All'interno della pi generica definizione di rivoluzione industriale va fatta una distinzione fra prima e seconda rivoluzione industriale. La prima, iniziata alla fine del settecento, riguarda prevalentemente il settore tessile -metallurgico ed connessa all'introduzione della macchina a vapore.
La seconda rivoluzione industriale, che sia pure in tempi diversi a seconda dei paesi, prende avvio attorno
alla met del secolo XIX, si sviluppa con l'introduzione dell'acciaio, l'utilizzo dell'elettricit, dei prodotti chimici
e del petrolio.
La rivoluzione industriale comporta una profonda ed irreversibile trasformazione che parte dal sistema
economico fino a coinvolgere il sistema produttivo nel suo insieme e l'intero sistema sociale. L'apparizione
della fabbrica e della macchina modifica i rapporti fra gli attori produttivi. Nasce il capitalista industriale,
imprenditore proprietario della fabbrica e dei mezzi di produzione, che mira ad inc rementare il profitto della
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propria attivit e conseguentemente si viene a formare la classe operaia che riceve, in cambio del proprio
lavoro e del tempo messo a disposizione per il lavoro in fabbrica, un salario.
L'accelerazione della storia
Oltre che per le grandi innovazioni tecnologiche e scientifiche, la seconda rivoluzione industriale si
caratterizza in modo incisivo rispetto alla prima perch pi rapidi furono i suoi effetti, pi prodigiosi i
risultati che determinarono una trasformazione rivoluzionaria nella vita e nelle prospettive dell' uomo.
Avvenimenti di rilievo prima dilatati nello spazio e nel tempo ora si concentrano in uno spazio temporale
ristretto che rende pi veloce e concitata la vita dell'uomo .
Lo storico e sociologo tedesco Wolfang Schivelbusch ha osservato come la rivoluzione dei mezzi di trasporto
abbia modificato non solo la zone dove essa si verificata ma anche la "geografia mentale" degli uomini, il
loro modo di percepire lo spazio e il tempo.
Inizia quel fenomeno che porter, per effett o della contrazione dello spazio e del tempo, conseguenza dei
nuovi pi veloci mezzi di trasporto e comunicazione, alla globalizzazione dei mercati, delle tecnologie e dei
li .
Le innovazioni tecnologica
Convertitore Bessemer
Dal 1870 in poi, si ebbe in Europa e negli Stati Uniti uno sviluppo tecnologico senza precedenti, che assicur
ai paesi Occidentali la supremazia tecnica in tutto il mondo. La caratteristica che differenzia maggiormente la
seconda rivoluzione industriale dalla precedente sta nel fatto che le innovazioni tecnologiche non sono frutto
di scoperte occasionali ed individuali, bens di ricerche specializzate in laboratori scientifici e nelle universit
finanziate dagli imprenditori e dai governi nazionali per il miglioramento dell'apparato produttivo.
I settori in cui si ebbero i maggiori risultati furono quello agricolo, quello manifatturiero e quello alimentare.
Nel settore metallurgico, giocarono un ruolo fondamentale la realizzazione del Convertitore Bessemer e il
Forno Martin-Siemens. Essi permisero la realizzazione di macchine e utensili pi robusti e resistenti del ferro
che causava problemi per la sua tendenza ad usurarsi rapidamente.
Nel 1878 con l'adozione del "processo Thomas" poterono essere utilizzati materiali di ferro con alta
percentuale di fosforo. Fu proprio questo metodo di defosforazione che consent alla Germania ricca di questi
minerali di trasformarsi da paese agricolo a industriale sino a superare, con uno sfruttamento pi organizzato
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