la semeiotica classica, la semeiotica strumentale: ciò che dobbiamo conservare, ciò che dobbiamo...
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La semeiotica classica, la semeiotica strumentale: ciò che dobbiamo conservare, ciò che dobbiamo lasciare.
Raffaele Laureano
Medicina Interna: futuro e prospettive
18 Giugno 2011 Ospedale San Giovanni di Dio . Firenze
Caso clinico
Donna di 78 anni .Buona salute. Non patologie rilevanti salvoipertensione arteriosa in terapia con Doxazosina Il 8/3/2011 viene ricoverata ed operata per isteroannessectomia per Ca infiltrante la portio.In fase post operatoria oliguria trattata con incremento della idratazione. Viene dimessa il 15/3/2011 e segnalato gemizio di liquido sieroso dalla ferita chirurgica . Controllo ginecol. 23/3: sutura in ordine; drenaggio di modica quantità di siero. Viene medicata. Invitata a incrementare la deambulazione per modici edemi pretibiali. Il 25/3 accede nuovamente all’ambulatorio ginecologico e viene inviata al DEA .
EO addome dolente e dolorabilità in sede di ferita chirurgica,disteso, con fuoriuscita di abbondante liquido dalla ferita;PA 140/70 fc 78/R, Temp. 36
ECO FAST: abbondante ascite ; colecisti distesa con fango biliare. Raccolta sierosa della ferita. Vescica depleta.
Vis. Ginecol: sutura ben adesa, presenta solo piccola diastasi da cui sgorga liquido citrino chiaro (sieroma). Si consigliaImpacchi caldo umidi.
ESAMI: Creatinina 3,13GR 3.230.000Hb 9,5GB 12,700
EGA pH=7,48, PCO2=32, PaO2=111 HCO3=25,5
Applicato sacchetto di raccolta in sede di ferita Ricoverata in Medicina Interna con la seguente diagnosi:
Insufficienza renale acuta a probabile genesi prerenale in paziente con versamento ascitico ed esteso sieroma addominale in recente intervento per carcinoma squamoso infiltrante la portio
Si recuperano esami del 9 marzo:Creatinina 0,82; Hb 10,3
Si approfondisce l’anamnesi: non storia di epatopatia; Il figlio riferisce diuresi contratta e edemi declivi da alcuni gg.
In medicina: abbondante liquido giallo citrino nel sacchetto.DOLORE Addominale; Non altri rilievi . Peristalsi presente. Alvo aperto a gasCHIESTI: EGA VENOSO; esami ematici. ECO ADDOME .
TERAPIA: Albumina, Furosemide, liquidi, antibiotici
NO febbre
Normale Pressione arteriosa
Non reperti cardio-polmonari patologici
Normale equilibrio acido base ed elettroliti
Ascite a rapida insorgenza
Dolore addominale diffuso (> in sede di ferita chir. ; deiescenza con abbondante liquido sieroso)
Diuresi Contratta con Creatinina elevata (normale 15 gg prima). Modici edemi decliviASCITE , OLIGURIA E INSUFFICIENZA RENALE
RECENTE INTERVENTO CHIR. Add.
La IR è prerenale ? NO IPOTENSIONE/SHOCK, NO FEBBRE. NO SEPSI . NO DISIDRATAZIONE; Ostruttiva? RENI NORMALI; NO IDRONEFROSI;
Secondaria alla rapida ascite con conseguenze emodinamiche e renali (s. epatorenale?)E l’ascite ? è dovuta a epatopatia (cirrosi misconosciuta scompensata acutamente (dall’intervento ? Tempi compatibili ?)NO EPATOPATIA. ANAMNESI NEGATIVADECORSO INUSUALE (rapido); ESAMI NORMALI salvoCreatininemia; lieve ipoalbuminemia; PCR lievemente elevata; Urine : alb 100 mg, GR 1100; Leuoc 450; cristalli; alcuni cilindri
DOLORE ADDOMINALE DIFFUSO
ECO ADDOME CONTROLLO : ASCITE, RENI OK, NO IDRONEFROSI. NON ALTRI RILIEVI
DIURESI : 400 IN 24 ORE + 700 DI PERDITA DAL DRENAGGIO. CREATININA 4,1
DOLORE ADD. E DISTENSIONE INGRAVESCENTE
NECESSITA DI ANTIDOLORIFICI
26/3 DECORSO
CONSULTO CHIRURGICOrettoclisi + sonda rettale
PARACENTESI : LDH 108, Prot. 0,5, Amilasi 8, Leucociti 0,690
27/3 TC Add. Diretta: EPATOPATIA CRONICA !!! (fegato ridotto a profili bozzuti come per epatopatia in evoluzione cirrotica anche in confronto con indagine del 14/2). Distensione meteorica del colon senza livelli; coprostasi al sigma-retto; non alterazioni anse né tumefazioni pelviche
Verificare retroperitoneo (raccolte / spandimenti)
IPOTESI DIAGNOSTICHE ALTERNATIVETROMBOSI PORTALE ? ALTRA PATOLOGIA ADDOMINALE ? : perforazione - Peritonite, pancreatite, ischemia intestinale, neoplasiaNon peritonismo; Liquido ascitico giallo citrino; NON sangue.
paracentesi evacuativa con netto ma transitorio miglioramento dei sintomi
28/3Tc ADDOME DIRETTA URG (controllo)NORMALE RETROPERITONEO (NO RACCOLTE)ASCITE DIFFUSA. NO ALTERAZIONI PORTALINO IDRONEFROSI. NO EPATOPATIA. NO ALTERAZIONI VASCOLARI PORTALI O RENALI. NO PATOLOGIE INTESTINALI
NB : TC SOLO DIRETTA : Viene suggerito di valutare di ripetere esame con mdc + eventuale angiografia
Prosegue idratazione + furosemideRAPIDO NUOVO INCREMENTO DELL’ASCITE dopo la riduzione transitoria a seguito di paracentesi.PERSISTE RELATIVA OLIGURIA (DIURESI 900 CC) + 800 cc dren. CREATININA 4,1 - 4,7 - 5,1. Azoto 152
Dobbiamo considerare Dialisi ??? Anche per mdc ???
29/3 PARACENTESI CON DOSAGGIO AZOTO E CREATININA SU LIQUIDO ASCITICO
CREATININA 11 (ematica 6) Azoto 186
UroperitoneoIl quadro viene confermato da cistoscopia +
ureteropielografia con spandimento bilaterale in peritoneo; drenaggio completo ascite e
posizionamento pig tail bilaterale.Creatinina 30/3 0,82, Azoto 96
All’intervento vengono anteriorizzati gli ureteri e in questo caso, lesionati, diffondono in peritoneo.Forzando la diuresi, in parte mantenuta anche per via naturale, si incrementava l’uroperitoneo; il riassorbimento determinava l’ipercreatininemia. Normale funzione emuntoria renale. Normale il fegato. No ipertensione portale.
GLI ELEMENTI CLINICI SONO STATI RILEVANTIAI FINI DIAGNOSTICI
ANAMNESI: CONTRAZIONE DIURESI E EDEMI CHE HANNO PRECEDUTO IL QUADRO CONCLAMATO
ASSENZA DI PATOLOGIA EPATICA E DECORSOINUSUALE DELL’ASCITE
DECORSO CLINICO ANCHE IN RISPOSTA ALLATERAPIA
ASSENZA DI FRANCA PERITONITE O DI ELEMENTI A SOSTEGNO DI ALTRA PATOLOGIA ( FEBBRE ….)
DOLORE ADDOMINALE (FATTORE CONFONDENTELA RECENTE CICATRICE CHIRURGICA)
LA DIAGNOSTICA STRUMENTALE HA PERMESSO DI INDEBOLIRE (NON DI ESCLUDERE DEL TUTTO)ALCUNE IPOTESI MA NON DI DEFINIRE LA DIAGNOSI
IN UNA FASE E’ STATA ADDIRITTURA FUORVIANTE (PER ALTRO IN CONTRADDIZIONE CON LA CLINICA)
IL LABORATORIO ( E LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI) SONO DI AIUTO SOLO SE GUIDATE DALLA CLINICAE SEMPRE SE CONCORDI CON QUESTA
ELEMENTI DI RIFLESSIONE SUL CASO
Criteri per la definizione di Scompenso Cardiaco
1. Sintomi di scompenso a riposo o durante sforzo +
2. Segni obiettivi di disfunzione cardiaca a riposo+
3. Risposta alla terapia adeguata
Per la diagnosi sono indispensabili i criteri 1 e 2.Il solo criterio 3 non è sufficiente
Diagnosi EP: Score di Wells• SCORE > 6 → Alta probabilità di EP• SCORE 2-6 → Moderata probabilità di EP• SCORE < 2 → Bassa probabilità di EPWells, Anderson, Rodger et al. Excluding pulmonary embolism at the bedside without diagnostic
imaging: management of patients with suspected pulmonary embolism presenting to the emergency department by using a simple clinical model and D-dimer. Ann Intern Med 2001;135:98
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Palareti G. IJLaM, Vol. 1, N. 1, 2005Palareti G. IJLaM, Vol. 1, N. 1, 2005
D-DIMER TESTD-DIMER TEST
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D-D e probabilità clinica per diagnosi di TEVD-D e probabilità clinica per diagnosi di TEV
Fancher T.L. BMJ Fancher T.L. BMJ 2004;329:8212004;329:821
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Ecocolordoppler Vascolare : Ecocolordoppler Vascolare : CUS CUS , B- mode , , B- mode ,
color e power dopplercolor e power doppler
Sensibilità 94% Specificità Sensibilità 94% Specificità 94%94%
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Integrated strategies for the diagnosis of Venous Integrated strategies for the diagnosis of Venous Thromboembolism Thromboembolism
P.S.Wells P.S.Wells JTH 2007, 5(Suppl 1) : 41-50JTH 2007, 5(Suppl 1) : 41-50
Le strategie integrate applicano il teorema di Bayes
o della probabilità a posteriori
Iter diagnostico integra strategie per escludere e per
confermare il TEV
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Diagnosi di TVP - AlgoritmoDiagnosi di TVP - Algoritmo
Zierler K. B. Circulation 2004Zierler K. B. Circulation 2004
D-dimero
NegativoSTRATEGIA DIAGNOSTICA BASATA SULLA CLINICA
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Embolia Polmonare : Geneva Score Embolia Polmonare : Geneva Score
Wichi J et al Arch Int Med Wichi J et al Arch Int Med 20012001
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Età > 65 anni 1 punto
Pregressa TVP o EP 3 punti
Chirurgia o frattura entro 1 mese 2 punti
Cancro attivo 2 punti
Dolore di un arto 3 punti
Emottisi 2 punt i
Frequenza cardiaca compresa fra 75 e 94 battiti / min 3 punti
Frequenza Cardiaca = > 95 battiti /min 5 punti
Dolore ad un arto alla palpazione della vena ed edema unilaterale 4 punti
Probabilità Clinica : Bassa 0-3 ; Intermedia 4-10 ; Alta > = 11
EP : Geneva score rivisitatoEP : Geneva score rivisitato
STRATEGIA DIAGNOSTICA BASATA SULLA CLINICA
NECESSITA’ DI METODOLOGIA SCIENTIFICA
Probabilitàa priori
Nuovainformazione
Probabilitàa posteriori
Teorema di
Bayes
Teorema di Bayes in Teorema di Bayes in medicina medicina
test
P(M+/T+)=
sensibilità x prevalenza
sens. x preval +(1-specificità) x (1-prevalenza)
Se un test diagnostico dà un risultato
positivo o negativo, la probabilità che
il paziente abbia o meno la malattia non dipende solo dalla
sensibilità e specificità del test, ma anche dalla probabilità che la ma anche dalla probabilità che la
malattia sia presente o meno.malattia sia presente o meno.
Approccio Bayesiano alla Approccio Bayesiano alla diagnosi diagnosi
Calcola la probabilità dell’esistenza di
una malattia, allorché note le frequenze dei
sintomi e dei segni clinici, in soggetti malati
e nella popolazione sana.
la distinzione tra sani e malati è stata fatta impiegando un valore soglia che consente, pur classificando un certo numero di sani come malati (falsi positivi), di classificare tutti i malati come tali: abbiamo privilegiato la sensibilità del test, a scapito della sua specificità.
la distinzione tra sani e malati è stata fatta impiegando un valore soglia che consente, pur classificando un certo numero di malati come sani (falsi negativi), di classificare tutti i sani come tali: abbiamo privilegiato la specificità del test, a scapito della sua sensibilità.
la distinzione tra sani e malati è stata fatta impiegando un valore soglia che rappresenta un compromesso tra le due scelte precedenti. In particolare il valore soglia presescelto è quello che contemporaneamente massimizza i pazienti classificati correttamente (veri negativi VN e veri positivi VP) e minimizza i pazienti classificati in modo errato (falsi negativi FN e falsi positivi FP).
→ VP / (VP+FN) = sensibilità (positività del test nei malati); → VN / (VN+FP) = specificità (negatività del test nei sani); → (VP+FN) / (VP+FN+FP+VN) = prevalenza (numero dei malati); → (VP / (VP+FP) = valore predittivo del test positivo (probabilità di essere malato se il test è positivo); → VN / (VN+FN) = valore predittivo del test negativo (probabilità di essere sano se il test è negativo).
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La bassa prevalenzaprevalenza richiede un test ad alta alta
sensibilitàsensibilità per escludere la patologia
La elevata prevalenzaprevalenza richiede test ad alta alta
specificitàspecificità per confermare la patologia Sensibilità : capacità di essere positivo in presenza di malattia (percentuale dei veri positivi )
Specificità : capacità di essere negativo in assenza di malattia (percentuale dei veri negativi)
VPP e VPN: esprime il grado di certezza con cui , di fronte a un esito negativo si può escludere la presenza della patologia o, in presenza di un esito positivo , si può affermare la presenza della
patologia.
Specificità, Sensibilità, PrevalenzaSpecificità, Sensibilità, Prevalenza
Sensibilità
Specificità
Prevalenza
Valore predittivo del test positivo
Valore predittivo del test negativo
1,000 1,000 0,003 1,000 1,000
1,000 0,999 0,003 0,751 1,000
1,000 0,990 0,003 0,231 1,000
1,000 0,900 0,003 0,029 1,000
Come si vede se, a fronte di una specificità (stimata) del 99,5%, la specificità “vera” fosse del 99,9% il valore predittivo del test positivo sarebbe del 75,1%, mentre se la specificità “vera” fosse del 99,0% il valore predittivo del test positivo sarebbe del 23,1%. Particolarmente interessante al nostro scopo il fatto che una misura che ha una incertezza originaria che va dal 99,0% al 99,9%, quindi di circa una parte su cento, porta a una conclusione (il valore predittivo del test positivo) con una incertezza che va dal 23,1% al 75,1%, che è oltre 50 volte l’incertezza iniziale!
E’ stato messo a punto un nuovo test per la diagnosi prenatale per una malattia con prevalenza di 3 su mille neonati. Il test ha una sensibilità del 100%. Per la specificità del test, che è pari al 99,5% ; limiti di confidenza da 99,0% a 99,9%. Quale è il grado di incertezza che può essere attribuito al valore predittivo del test positivo? La risposta può essere ricavata dalla seguente tabella, nella quale il valore predittivo del test positivo è stato calcolato per i due valori di specificità (99,9 e 99,0%) che rappresentano i limiti superiore e inferiore dell’incertezza all’interno dei quali si colloca il valore di specificità del 99,5%.
“Ci sono tre tipi di menzogne: le bugie, le bugie sfrontate, e le statistiche.”
(Mark Twain)
NON TUTTO CIO’ CHE PUO’ ESSERE CONTATO, CONTA.
NON TUTTO CIO’ CHE CONTA PUO’ ESSERE CONTATO
“Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.”
(Bertrand Russell)
MA
Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse.”
(Benjamin Franklin)
E in medicina ? L’ EBM
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Given the rising costs of health care, the rational use of resources is a necessity. Evidence-based medicine assists physicians in providing the right care to the right patient at the right time. Familiarity with scientific literature and clinical experience are also important in decision making. Janis M. Miyasaki, Neurologic Clinics - Volume 28, Issue 2 (2010)
Dopo il Metodo Bayesiano LA METODOLOGIA CLINICA si arricchisce della forza delle prove;E su queste si basano le Linee Guida che aiutano nelle situazioni complesse ed utilizzano algoritmi decisionali.
Even guidelines that synthesize large volumes of information do not provide simple algorithms for each situation. Most guidelines state that the information does not replace clinical judgment and decision making by individual clinicians and their specific patients. Therefore clinical judgment remains an essential part of decision making for patient care.
MA ::::
NB l’EBM nasce nel 1991 con fini didattici e trova grande utilizzo per aiutare nelle scelte, soprattutto terapeutiche; più limitato l’uso nella diagnosi
… Al clinico, tuttavia, «resta, e non dovrebbe rinunciarvi né dovrebbe ritenere il fatto come qualcosa di secondario, il compito di inserire quel determinato reperto nel contesto del malato.In sostanza, se una tecnica può offrirci la diagnosi della malattia, soltanto il clinico può darci la diagnosi del malato.
V. Cagli
… per quanto sofisticate, le metodiche diagnostiche ….. frequentemente conducono, per vari motivi, a diagnosi non precise o persino errate, quando impiegate per eccesso di entusiasmo oltre i confini del loro dominio oppure allorché i dati offerti sono accettati come validi, in modo acritico, anche se contrastanti con i rilievi clinici.…. l’impossibilità economico-tecnica di una loro applicazione, non diciamo routinaria, ma su di una sufficientemente vasta scala, comporta una necessaria selezione dei pazienti; questa selezione è attuabile esclusivamente in modo “clinico”, cioè con una corretta raccolta anamnestica e con un affidabile esame obiettivo del malato.
Un altro aspetto: uso delle risorse
Ma che cos’è, davvero, l’occhio clinico? È occhio “logico”, occhio “magico”, occhio “acritico”, o occhio “fortunato”? Occorrono cultura e esperienza, flessibilità argomentativa e forza logica e «la capacità di richiamare alla mente rapidamente anche aspetti meno frequenti della patologia e di essere stimolati da piccole sfumature o da particolari quasi impercettibili» (C.SCANDELLARI, il medico dall’occhio clinico non differisce affatto dal medicoesperto, da un medico cioè che ha sapere, esperienza, fantasia e logica. L’occhio clinico, pertanto, non esiste, se con esso pensiamo ad un occhio magico o divinatorio. Esso esiste solo per il medico presuntuoso o per il paziente impaziente. Fare diagnosi, diceva Murri, significa riconoscere, ricostruire. E «tutto questo lavoro di ricostruzione – egli affermava – è opera della ragione … necessaria, oltre forza logica nella critica, una mente pullulante di ipotesi: una mente pullulanteD. Antiseri
…. il progresso tecnologico-scientifico ha favorito enormemente sia la diagnosi che la terapia di molte malattie, ma … le capacità diagnostiche del medico al letto del malato si sono inaridite. Sorge così l’attuale crisi del rapporto medico-paziente,…. Del tutto appropriato è l’aggettivo “desolante” per una situazione in cui l’uomo progressivamente si è annullato ed il momento strumentale ha preso il sopravvento su quello individuale, basato sulla cultura, esperienza ed acume critico del medico: avanzamento della tecnologia ma involuzione clinica ed umana. In altre parole, il progresso tecnologico ha portato con sé il distacco del medico dal malato, e viceversa, e la disumanizzazione della Medicina.
Sergio Stagnaro
E l’aspetto umano ?
Certamente sono numerose le cause di questa innegabile e desolante realtà, la crisi del rapporto medico-malato, che “nell’attuale conduzione burocratica dell’assistenza sanitaria ha perduto le qualità essenziali del rapporto tradizionale trasformandosi da relazione interpersonale a relazione impersonale”(Casson F.F., Dignità della professione medica, Feder. Med., XXXVII, 936, 1984.)
Permettetemi di aggiungere
La clinica è osservare, ascoltare, toccare , ipotizzare, verificare …prendersi cura …..
Noi ci mettiamo la nostra esperienza, cultura , passione e impegno
Dobbiamo prenderci ( e pretendere) il giusto tempo
per stare vicino al malato
“Ce serve ’a Tac e pure ’a Risonanza,ce vò ’na prova che dà l’evidenza,
ma, sempe, ……parlann’ cu crianza,ce serve … ’nu Miedeco……
.…che pensa”
Cecco Gambizzato, 2000
che mette ’nsieme ogni informazione,che nun trascura manco ’nu sospetto
e nun se scorda mai d’ ’a lezione,ch’ ’a diagnosi se fa… affianco ’o lietto.
Cecco Gambizzato, 2000
“L’importante è non smettere di farsi delle domande”
(Albert Einstein)
GRAZIE