la settimana n. 23 del 17 giugno 2012

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Via del Seminario, 61 57122 Livorno tel. e fax 0586/210217 [email protected] Notiziario locale Direttore responsabile Andrea Fagioli Coordinatore diocesano Nicola Sangiacomo Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983 17 giugno 2012 Q uando ci facciamo gli auguri guardiamo lontano, pensia- mo al futuro. A noi piace pensare al futuro, spesso lo so- gniamo nel desideri di realizzare i nostri progetti e ci mettiamo in cammino chiedendo anche l’aiuto di Dio per raggiungere le nostre mete. L’uomo e la donna guardano lontano, per natura tendono al futuro, non ci basta l’oggi anche se è prezioso, ma serve per prepararci al domani. Coloro poi che sono cristiani guardano addirittura oltre il tempo, quando questo cederà il posto ad una vita senza fine. Gli sposi cristiani non hanno paura del “per sempre”, sono abituati a pensare al futuro come a qualcosa che va oltre il tem- po. Un anno di Progetto culturale DI NICOLA SANGIACOMO emografia, lobby per i poveri, welfare amico della famiglia, concezioni antropologiche contemporanee, le nuove frontiere giuridiche del matrimonio civile, il rapporto scienza e fede alla luce delle più recenti scoperte spaziali sono questi i temi trattati e lanciati nel dibattito culturale cittadino dall’equipe del Progetto Culturale diocesano, sapientemente guidata dal Vescovo monsignor Giusti. È stato un anno pastorale molto intenso per il Progetto Culturale diocesano che ha promosso numerose iniziative ricche di significato e riguardanti ambiti diversi. Uno spettro di questioni rilevanti che attirato l’attenzione di tanti, anche non abituati a frequentare le iniziative dalla diocesi. DEMOGRAFIA E WELFARE PER LA FAMIGLIA Le iniziative pubbliche aperte alla città si sono aperte in ottobre con l’intervento del giornalista Dino Boffo (nella foto), direttore di TV2000, che è venuto a Livorno per presentare il Rapporto sulla demografia appena pubblicato a cura del Progetto Culturale nazionale. Una questione strategica per il futuro del nostro Paese che i numeri segnalano in costante declino demografico. Da questa prima analisi è scaturita un’altra questione fondamentale, quella di ripensare anche a Livorno un nuovo welfare per la famiglia. Per proporre le ragioni sulle quali fondare questo percorso è stato invitato il professor Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, un esponente di rilievo di quel movimento cattolico che si sta impegnando, a livello nazionale, per rimettere la famiglia al centro dell’attenzione della politiche governative. Il suo intervento ha assunto un significato particolare visto che si è svolto, straordinariamente, nella sala del Consiglio Comunale, alla presenza del Sindaco e del Vescovo, oltre che di numerosi consiglieri comunali ed altri esponenti politici cittadini. LA LOBBY PER I POVERI A dicembre il Vescovo, monsignor Giusti ha lanciato ufficialmente l’idea di promuovere la cosiddetta lobby per i poveri, un movimento in cui raccogliere la partecipazione di tutti coloro che, in ambiti diversi, possono offrire un proprio contributo costruttivo per affrontare e risolvere i problemi dei tanti poveri che vivono sul nostro territorio. Nei mesi successivi l’idea ha raccolto parecchie adesioni e si sono cominciati a vedere realizzati i primi passi concreti. Nel mese di febbraio, all’interno del programma della Settimana della Vita, è intervenuto a Livorno, il professor Stefano Semplici che ha esposto in forma critica le diverse concezioni antropologiche che si confrontano nel dibattito filosofico contemporaneo. Sempre nello stesso mese ha cominciato a prendere concretezza l’idea di realizzare a Livorno un consultorio diocesano che possa aiutare i genitori che sono in attesa di un figlio. Si è così arrivati alle iniziative più recenti, quelle che si sono svolte nel mese di maggio all’interno del ricco programma di festeggiamenti della festa patronale: prima il convegno giuridico sui possibili sviluppi normativi che potrebbero interessare l’istituto del matrimonio civile vista l’attuale crisi che lo caratterizza, poi quello scientifico che ha affrontato il rapporto scienza e fede alla luce delle più recenti scoperte legate al mondo dello spazio, in particolare quelle che portano gli scienziati ad osservare numerosi nuovi pianeti, potenzialmente simili alla terra, al di fuori del sistema solare. Oltre a queste iniziative, promosse direttamente dal Progetto Culturale, ci sono state molte altre realizzazioni in cui l’ispirazione o la collaborazione dell’equipe del Progetto Culturale diocesano è stata significativa LE NOVITÀ PROPOSTE DAI MEDIA DIOCESANI A rinforzare il messaggio proposto da ciascun ambito ci ha pensato poi l’Ufficio diocesano delle Comunicazioni Sociali che ha lanciato, proprio in quest’anno, una trasmissione televisiva quindicinale, in collaborazione con Granducato Tv, che ha diffuso, attraverso il potente mezzo televisivo, gli eventi e le iniziative diocesane. Una novità, curata da Chiara Domenici insieme a Martina Bongini e Giulia Sarti, che ha avuto un successo notevole per l’attenzione che hanno suscitato le sedici puntate realizzate fino ad oggi. Sempre in ambito comunicativo é entrato in funzione a pieno regime anche il sito internet della diocesi, con la regia di Roberto Franchi e aggiornato con grande regolarità da Giusy D’Agostino, sul quale si registrano contatti sempre maggiori, soprattutto nella sezione che ospita le pagine del settimanale diocesano. Ancora nell’ambito dei nuovi media, molto cliccato anche il nuovo canale YouTube della diocesi di Livorno che ripropone le trasmissioni televisive quindicinali e le rende disponibili in rete a chi non fosse in grado di vederle alla TV. Per rendere maggiormente popolari le principali feste religiose cittadine poi l’Ufficio diocesano delle Comunicazioni Sociali ha proposto un’altra novità di rilievo: la realizzazione di due fascicoli speciali che hanno raccontato, con la tecnica e la fantasia dei fumetti, le storia di com’è nata la festa del Voto dei livornesi alla Madonna di Montenero e le vicende, in parte avvolte nella leggenda, della giovane Santa Giulia, diventata patrona della diocesi e della città. Ma per la commissione dei coordinatori del Progetto Culturale diocesano è già tempo di progettare il futuro; sono tante le idee nuove che già bollono in pentola: nelle prossime settimane si cominceranno a delineare le linee di fondo per rendere anche nel prossimo futuro questo percorso sempre più utile alla comunità ecclesiale diocesana e alla città tutta. D onostante il meteo minaccioso e la partita della Nazionale in Tv sono stati tanti i fedeli che hanno partecipato alla processione del Corpus Domini dalla chiesa di S. Maria del Soccorso alla Cattedrale. Il vescovo Simone, nella sua omelia ha ricordato come Gesù non ci lasci soltanto con la fede, ma con il suo corpo e il suo sangue, con tutta la struttura che forma il suo corpo, che è la Chiesa. «Questo –ha detto monsignor Giusti - significa che noi dobbiamo andare a lui come a qualcuno che è esterno a noi, non solo come a qualcuno che è vivo nell’intimo di noi stessi. C’è sempre, nella vita spirituale, la tentazione di credere che tutto avvenga nell’intimo dell’anima e che le cose esteriori siano prive di importanza. Invece Gesù insiste sull’adesione anche esterna a lui. Non possiamo da soli darci il corpo e il sangue di Gesù per avere la vita: dobbiamo riceverli dall’esterno. È importantissimo: la fede ha una espressione esterna. Mangiare la carne e bere il sangue del Figlio dell’uomo non corrisponde alla teoria di chi, con la secolarizzazione, vorrebbe far scomparire ogni segno di realtà sacra come la processione di questo sera». «È certo – ha continuato il Vescovo nella sua riflessione - che l’Eucaristia non può essere secolarizzata: è la presenza tra noi del corpo e del sangue di Gesù, e noi dobbiamo farle un grande spazio nella nostra vita. Non la pensiamo come un puro rito, ma come una realtà che riceviamo dall’esterno e diventa nostro nutrimento interiore: è una esistenza nuova: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui... Colui che mangia di me vivrà per me”. Domandiamo al Signore che la nostra vita testimoni sempre la verità di queste parole, che noi viviamo “per lui”, a causa di lui e che insieme a tutti i cristiani sappiamo ricevere Gesù come egli si presenta nel mondo di oggi». N Ripercorriamo insieme i passi compiuti Dal Matrimonio civile alle nuove scoperte nello spazio; il dibattito culturale cittadino cresce IL CORPO E SANGUE DI CRISTO: UNA REALTÀ SACRA Le parole delVescovo alla celebrazione diocesana in Santa Maria del Soccorso IL GRANELLO DI SENAPE per gli sposi di mons. Ezio Morosi

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Settimanale della Diocesi di Livorno

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Page 1: La Settimana n. 23 del 17 giugno 2012

Via del Seminario, 6157122 Livornotel. e fax0586/[email protected]

Notiziario locale Direttore responsabileAndrea Fagioli

Coordinatore diocesanoNicola Sangiacomo

Reg. Tribunale Firenze n. 3184 del 21/12/1983

17 giugno 2012

Quando ci facciamo gli auguri guardiamo lontano, pensia-mo al futuro. A noi piace pensare al futuro, spesso lo so-

gniamo nel desideri di realizzare i nostri progetti e ci mettiamoin cammino chiedendo anche l’aiuto di Dio per raggiungere lenostre mete.L’uomo e la donna guardano lontano, per natura tendono alfuturo, non ci basta l’oggi anche se è prezioso, ma serve perprepararci al domani. Coloro poi che sono cristiani guardanoaddirittura oltre il tempo, quando questo cederà il posto aduna vita senza fine. Gli sposi cristiani non hanno paura del “per sempre”, sonoabituati a pensare al futuro come a qualcosa che va oltre il tem-po.

Un annodi Progetto culturale

DI NICOLA SANGIACOMO

emografia, lobbyper i poveri, welfareamico dellafamiglia, concezioni

antropologichecontemporanee, le nuovefrontiere giuridiche delmatrimonio civile, ilrapporto scienza e fede allaluce delle più recentiscoperte spaziali sonoquesti i temi trattati elanciati nel dibattitoculturale cittadinodall’equipe del ProgettoCulturale diocesano,sapientemente guidata dalVescovo monsignor Giusti.È stato un anno pastoralemolto intenso per ilProgetto Culturalediocesano che ha promossonumerose iniziative ricchedi significato e riguardantiambiti diversi. Uno spettrodi questioni rilevanti cheattirato l’attenzione ditanti, anche non abituati afrequentare le iniziativedalla diocesi.

DEMOGRAFIA E WELFAREPER LA FAMIGLIALe iniziative pubblicheaperte alla città si sonoaperte in ottobre conl’intervento del giornalistaDino Boffo (nella foto),direttore di TV2000, che èvenuto a Livorno perpresentare il Rapporto sullademografia appenapubblicato a cura delProgetto Culturalenazionale. Una questionestrategica per il futuro delnostro Paese che i numerisegnalano in costantedeclino demografico. Daquesta prima analisi èscaturita un’altra questionefondamentale, quella diripensare anche a Livornoun nuovo welfare per lafamiglia. Per proporre leragioni sulle quali fondarequesto percorso è statoinvitato il professor Belletti,presidente del Forum delle

associazioni familiari, unesponente di rilievo di quelmovimento cattolico che sista impegnando, a livellonazionale, per rimettere lafamiglia al centrodell’attenzione dellapolitiche governative. Il suointervento ha assunto unsignificato particolare vistoche si è svolto,straordinariamente, nellasala del ConsiglioComunale, alla presenzadel Sindaco e del Vescovo,oltre che di numerosiconsiglieri comunali edaltri esponenti politicicittadini.

LA LOBBY PER I POVERIA dicembre il Vescovo,monsignor Giusti halanciato ufficialmentel’idea di promuovere lacosiddetta lobby per ipoveri, un movimento incui raccogliere lapartecipazione di tutticoloro che, in ambitidiversi, possono offrire unproprio contributocostruttivo per affrontare erisolvere i problemi deitanti poveri che vivono sulnostro territorio. Nei mesisuccessivi l’idea ha raccoltoparecchie adesioni e si sonocominciati a vedererealizzati i primi passiconcreti.Nel mese di febbraio,all’interno del programmadella Settimana della Vita, èintervenuto a Livorno, ilprofessor Stefano Sempliciche ha esposto in formacritica le diverse concezioniantropologiche che siconfrontano nel dibattitofilosofico contemporaneo.Sempre nello stesso meseha cominciato a prendereconcretezza l’idea direalizzare a Livorno unconsultorio diocesano chepossa aiutare i genitori chesono in attesa di un figlio.Si è così arrivati alleiniziative più recenti,quelle che si sono svolte

nel mese di maggioall’interno del riccoprogramma difesteggiamenti della festapatronale: prima ilconvegno giuridico suipossibili sviluppi normativiche potrebbero interessarel’istituto del matrimoniocivile vista l’attuale crisi chelo caratterizza, poi quelloscientifico che haaffrontato il rapportoscienza e fede alla lucedelle più recenti scopertelegate al mondo dellospazio, in particolare quelleche portano gli scienziatiad osservare numerosinuovi pianeti,potenzialmente simili allaterra, al di fuori del sistemasolare. Oltre a questeiniziative, promossedirettamente dal ProgettoCulturale, ci sono statemolte altre realizzazioni incui l’ispirazione o lacollaborazione dell’equipedel Progetto Culturalediocesano è statasignificativa

LE NOVITÀ PROPOSTE DAIMEDIA DIOCESANIA rinforzare il messaggioproposto da ciascunambito ci ha pensato poil’Ufficio diocesano delleComunicazioni Sociali cheha lanciato, proprio inquest’anno, unatrasmissione televisivaquindicinale, incollaborazione conGranducato Tv, che hadiffuso, attraverso ilpotente mezzo televisivo,gli eventi e le iniziativediocesane. Una novità,curata da Chiara Domeniciinsieme a Martina Bongini

e Giulia Sarti, che ha avutoun successo notevole perl’attenzione che hannosuscitato le sedici puntaterealizzate fino ad oggi.Sempre in ambitocomunicativo é entrato infunzione a pieno regimeanche il sito internet delladiocesi, con la regia diRoberto Franchi eaggiornato con granderegolarità da GiusyD’Agostino, sul quale siregistrano contatti sempremaggiori, soprattutto nellasezione che ospita le paginedel settimanale diocesano.Ancora nell’ambito deinuovi media, moltocliccato anche il nuovocanale YouTube delladiocesi di Livorno cheripropone le trasmissionitelevisive quindicinali e lerende disponibili in rete achi non fosse in grado divederle alla TV. Per rendere maggiormentepopolari le principali festereligiose cittadine poil’Ufficio diocesano delleComunicazioni Sociali haproposto un’altra novitàdi rilievo: la realizzazionedi due fascicoli specialiche hanno raccontato,con la tecnica e la fantasiadei fumetti, le storia dicom’è nata la festa delVoto dei livornesi allaMadonna di Montenero ele vicende, in parte avvoltenella leggenda, dellagiovane Santa Giulia,diventata patrona delladiocesi e della città.Ma per la commissione deicoordinatori del ProgettoCulturale diocesano è giàtempo di progettare ilfuturo; sono tante le ideenuove che già bollono inpentola: nelle prossimesettimane si comincerannoa delineare le linee difondo per rendere anchenel prossimo futuro questopercorso sempre più utilealla comunità ecclesialediocesana e alla città tutta.

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onostante il meteo minaccioso e la partita della Nazionale in Tvsono stati tanti i fedeli che hanno partecipato alla processionedel Corpus Domini dalla chiesa di S. Maria del Soccorso allaCattedrale.

Il vescovo Simone, nella sua omelia ha ricordato come Gesù non ci lascisoltanto con la fede, ma con il suo corpo e il suo sangue, con tutta lastruttura che forma il suo corpo, che è la Chiesa. «Questo –ha dettomonsignor Giusti - significa che noi dobbiamo andare a lui come aqualcuno che è esterno a noi, non solo come a qualcuno che è vivonell’intimo di noi stessi. C’è sempre, nella vita spirituale, la tentazione dicredere che tutto avvenga nell’intimo dell’anima e che le cose esteriorisiano prive di importanza. Invece Gesù insiste sull’adesione anche esterna alui.Non possiamo da soli darci il corpo e il sangue di Gesù per avere la vita:dobbiamo riceverli dall’esterno. È importantissimo: la fede ha unaespressione esterna. Mangiare la carne e bere il sangue del Figliodell’uomo non corrisponde alla teoria di chi, con la secolarizzazione,vorrebbe far scomparire ogni segno di realtà sacra come la processione diquesto sera».«È certo – ha continuato il Vescovo nella sua riflessione - che l’Eucaristianon può essere secolarizzata: è la presenza tra noi del corpo e del sangue diGesù, e noi dobbiamo farle un grande spazio nella nostra vita. Non lapensiamo come un puro rito, ma come una realtà che riceviamodall’esterno e diventa nostro nutrimento interiore: è una esistenza nuova:“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui...Colui che mangia di me vivrà per me”.Domandiamo al Signore che la nostra vita testimoni sempre la verità diqueste parole, che noi viviamo “per lui”, a causa di lui e che insieme a tutti icristiani sappiamo ricevere Gesù come egli si presenta nel mondo di oggi».

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Ripercorriamo insieme i passi compiuti

Dal Matrimonio civile alle nuove scoperte nello spazio;il dibattito culturale cittadino cresce

IL CORPO E SANGUEDI CRISTO:UNA REALTÀ SACRALe parole del Vescovo alla celebrazionediocesana in Santa Maria del Soccorso

IL GRANELLODI SENAPEper gli sposi

di mons. Ezio Morosi

Page 2: La Settimana n. 23 del 17 giugno 2012

LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 giugno 2012II

La conferenza scientifica «ALLA SCOPERTA DEI PIANETI EXTRA SOLARI»

Nella sala del Vescovado,ma con gli occhi rivolti al cielo

DI ELENA CERINI

arlare di «ufo», diforma di vita supianeti diversi dalnostro un po’ ci

affascina, un po’ cispaventa. Siamodavvero gli unici esseriviventi nell’universo? Aqueste domande, inmodo scientifico eprofondo hannocercato di fornire alcunerisposte il prof. PieroBenvenuti docente diastrofisica all’Universitàdi Padova e ValfredoZolesi, fondatore dellaKaiser Italia, aziendaleader nel settore aereospaziale che ha sede aLivorno. Dopo una breveintroduzione del dott.Nicola Sangiacomo,responsabile delProgetto culturalediocesano, che hapresentato i relatori, hapreso la parola il prof.Benvenuti tracciando lastoria di quello che èstato, anche nel passato,lo studio del cosmo. La relazione diBenvenutiBenvenuti ha parlato dicosa pensassero, i nostripredecessori, riguardoalla terra e alla luna,prima degli studi diGalilei. Ha esposto leteorie di TommasoCampanellanell’"Apologia diGalileo" che supponel’esistenza dell’acquasulla Luna. Il docente haillustrato anche qualche"bufala" in merito aquesti argomenti, comequando, nel 1935, ilNew York Sun scrisseche c’erano esseriviventi su Marte, oppurecome quando, inseguito alla produzionedella prima mappascientifica di Martetracciata daSchiapparelli che scoprei canali, qualcunocomincia a dire che imarziani sono unpopolo di ingegneri checostruiscono canali. «Inrealtà, almeno fino adoggi - afferma Benvenuti- non si è trovata vitabiologica su Marte.Ma passiamo dallafantasia allascienza. Oggiabbiamo deisofisticatissimistrumenti perl’osservazione.Nuovi strumenticome il telescopioHabbot. Neglianni gli studiosi sisono resi contoche i pianetiintorno ai sistemisolari sonocentinaia. Ogginon si studia soloil sistema solare.Gli studi attuali efuturi sonoproiettati verso i sistemiextrasolari. Esistonoparecchi pianetiextrasolari che hannouna massa simile aquella della terra. Cisarà un pianeta nelquale esistonocondizioni simili aquelle della terrà? Si èsviluppata una scienzache studia l’abitabilitàdi un pianeta. Ma checosa significa? Significache un pianeta nondeve essere né troppovicino, né troppolontano da una stella

P

affinché si possanosviluppare molecolecomplesse. Quello checi interessa è capire cosaha portato allaformazione del nostropianeta e in questo cipuò aiutare lo studio dialtri pianeti con similicondizioni. Per lascienza: la prossimafrontiera sarà quella dicercare la vita sugli altripianeti fotografandolidirettamente,analizzandol’atmosfera. Insomma ilcompito degli scienziatiè quello di cercare traccedi vita biologica su altripianeti. Per la teologia:è necessario ripensare alconcetto di creazione afronte di un mondo cheevolve. È necessarioaccettare il concetto diuna "umanizzazionecosmica": un utileesercizio per riscoprirela teologia dellarivelazione».

L’intervento di ZolesiValfredo Zolesi haaperto la sua relazionecon una provocazione:«Come terra non siamosoli. Ma come vitasiamo soli? Cosa è lavita? Proviamo a darneuna definizione. lo daròuna definizione daingegnere, quale sono.La vita è un processo.Ma cosa è un processo?È un sistema. Ma cosa èun sistema? È un

insieme di elementiorganizzati che hannolo scopo di raggiungereun determinatoobiettivo. Nell’universol’entropia aumentasempre e la vita è unapresenza che tende adorganizzare. Ma come èiniziata l’affascinantecorsa dell’uomonell’universo? Il 3novembre 1957 lacagnetta Laika vienelanciata nello spazio;nel 1961 è la volta delprimo uomo nellospazio: Yuri Gagarin; il

20 luglio 1969 l’uomoarriva sulla Luna».«Sapete perché fuinventato il primocalcolatore? - chiede allaplatea Valfredo Zolesi -Fu costruito perrisolvere un problemadi calcolo sulle rotte deisommergibili tedeschi efu costruito dagliamericani che, inseguito, perfezionaronoquesta scopertaallargandone il campodi utilizzo». «E perchéColombo ha scoperto leAmeriche - domanda

nuovamente Zolesi- perché ai suoitempi non c’eranoil frigorifero el’orologio». Laplatea sorrideinterrogandosi. EValfredo riprende:«Colombo cercavale Indie per trovarele spezie cheservissero perconservare i cibi,ma sbagliò rottaperché non avevaorologio. Sicercano delle cose,si inventanostrumenti , siesplorano terre espesso si trova, si

scopre, si inventanocose diverse da quelleche ci eravamo prefissi equesto è moltoaffascinante. Ènecessario saperguardare lontano. Sevogliamo riuscire adandare su Marte, e ciarriveremo, bisognacominciare a pensarci intempo. Noi bisognalavorare per continuarela Creazione.Ricordiamoci che siamousciti dall’Eden. Tuttaquesta premessa per farcapire che anche gli

studi che vengono fattidurante le missionispaziali, per le qualispesso ci sentiamo direche si spendono troppisoldi, sono studifondamentali. Lo spazioci permette diindividuare alcuniprotocolliestremamente utili sullaterra. Infatti gliesperimenti fatti conl’aiuto degli astronautici hanno permesso diavere maggioriconoscenze rispettoall’evoluzionedell’osteoporosi inassenza di gravità; distudiare l’atrofiamuscolare. Pensate cheun uomo che vive inassenza di gravità per 6mesi perde il 40% dellasua forza muscolare.Queste scopertepossono essereapplicate, nel settoremedico, agli studi sullepersone che sonoallettate per lungotempo; in assenza digravità si sono studiati imovimenti degli artiche poi hannopermesso di applicare irisultati allo studio delmorbo di Parkinson cheporta il malato allariduzione delmovimento». E mentreZolesi spiega questiconcetti scorrono leimmagini delle variemissioni spaziali e deivari esperimenti a cui laKaiser ha partecipato:astronauti cheutilizzano arti artificiali;interni di navettespaziali; movimentifluttuanti in assenza digravità. «Tutte questeesperienze ci fannocomprendere quantedifficoltà ci siano nel

portare l’uomo nellospazio. Possiamoandare su Marte con latecnologia, ma abbiamoancora difficoltà a farvivere l’uomo lontanodalla Terra».

La fisica e lametafisicaAlla fine dell’interventodi Valfredo Zolesi,Sangiacomo haproposto unariflessione: «lo studiodei fenomeni fisiciporta a molte scoperte,ma non mette in crisi ilmetafisico?».E Valfredo rispondendocon un aneddoto haraccontato che «dopoaver lavorato sodo per lapreparazione di unamissione, prima dellapartenza delle stazionispaziali -qualche volta silavora anche 48 oresenza mai fermarsi - cicapita spesso di riunirciper rilassarsi, andando abere qualcosa. In questecircostanze, parlandodel lavoro fatto, sifinisce sempre perparlare di Dio».Mons. Giusti hatracciato le conclusionidi questainteressantissima serata,affrontata da due deimassimi esperti diquesti argomenti, inmodo chiaro con unlinguaggio cosìcomprensibile e tipicosolo di coloro cheveramente «sonoappassionati» di quelloche fanno. Il Vescovo haconcluso con lasperanza che incontricome questo possanoessere estesi nei varipercorsi educativi: nelpercorso catechistico, inquello scolastico. «Nonsi può aver paura dellaricerca, però èimportante nonideologizzarla. Laricerca va affrontata perquello che è e leideologie devonolasciare il passo allostupore della scoperta».

Nei giorni di festa dedicati a Santa Giulia,l’appuntamento con i professoriZolesie Benvenuti

Lo spazio ci permette di individuarealcuni protocolli estremamente utilisulla terra, come lo studio delle malattie dei muscoli e delle ossa

Le conferenzedell’Associazione Borsi

Livorno sconosciuta:gli illusionisti

i sono cose e argomenti della nostra città che non siconoscono, che si stenta a credere che ci siano o

che ci siano stati, l’Associazione Culturale Borsi ha ilmerito di scoprire e rendere palesi tanti fatti e cose chealtrimenti rimarrebbero sconosciute.Per il ciclo di conferenze di primavera, Enrico Zucchi,che è stato presentato dal presidente del Borsi, CarloAdorni, come un ex dirigente chimico, ricercatore ecollezionista di documenti storici, ha trattato il tema:“Illusionisti a Livorno. 1850-1914”. Così abbiamosubito appreso che a Livorno esiste attualmente una“Corte dei miracoli”, un teatro di magia, gestito da ungruppo di esperti professionisti, unico in Italia nel suogenere; uno dei suoi membri al termine dell’incontro hafatto un gioco con tre corde di lunghezza uguale chealla fine sono risultate diverse tra l’incredulità deipresenti.Zucchi ha chiarito la differenza tra illusionista egiocoliere, il giocoliere fa sfoggio della sua abilitàmentre l’illusionista fa di tutto senza mostrare l’abilitàperché quella dell’illusionista è l’unica arte che “esistesolo nella mente di chi guarda”, l’occhio guarda manon percepisce ciò che realmente accade sulla scena.Nel corso degli anni Livorno è stata meta di maghifamosi, italiani e stranieri, come Bartolomeo Bosco,Henry Henderson, Carl Herrmann, Robert Houdin. I lorospettacoli avvenivano specialmente nelle arene estivedato che a quel tempo Livorno era una rinomata cittàturistica frequentata dalla ricca borghesia, grazie poi aiteatri gli illusionisti e i maghi potevano eseguire effettiparticolari come quello di far apparire dei fantasmi.A Livorno venne anche il figlio di Bosco, un illusionistapuro, che farà i suoi giochi alla Fiera di Piazza Mazzinidove c’era un teatro molto rinomato; un ipnotizzatorefrancese il Ronet, fu poi di scena al Teatro Goldoni. IlRegio Teatro dei Floridi nel marzo 1872 vide lapresenza dell’Herrmann, prestigiatore e notomanipolatore di carte, mentre il greco Melides dettespettacoli al Teatro degli Avvalorati. All’ArenaLabronica, Giuseppe De Stefani e Emma Jutan diederol’illusione di un personaggio che volava, un temaripreso anni dopo dal Watry che ai Casini Granducali diArdenza riuscì a mostrare il volo di una donna. Nel1896 venne proiettato a Livorno “L’uomo dalla testa dicaucciù”, un breve filmato di Georges Melies, amico deifratelli Lumiere, inventore di quelli che chiameremmooggi “effetti speciali”.Tra le cose interessanti messe in mostra in una bacheca,posta vicino alla sala della conferenza, un libro daltitolo “Saputello”, stampato in Livorno nel 1859 dallaTipografia Ernesto Vignozzi, uno dei primi manuali digiochi di prestigio per gli amanti di questa arte.

Gi. Gi.

C

cco gli ultimi appuntamenti delleiniziative organizzate per la manife-

stazione Sanità Amica, all’ospedale diLivorno.GIOVEDÌ 14 GIUGNOOre 7,30 – 12 “Ogni donatore è uneroe” (Centro trasfusionale)Ore 12–13 Combattere il dolore inuti-leDott.ssa Costanza Galli, Direttore Cu-re Palliative (Ospedale, 1P, Sala Cecca-rini)Ore 16 “Muoviamoci tutti insieme…”Esibizione AFA dell’UISP (Giardinoospedale)

VENERDÌ 15 GIUGNOOre 10– 13 I professionisti sanitari aconfronto con i cittadini. Medici, in-fermieri e altri professionisti della sa-lute a disposizione per consulenze gra-tuite (atrio ospedale)Ore 11–13 Una fiaba persognare…L’Accademia Navale dona li-bri ai bambini del padiglione Mater-no-InfantileOre 16 Oggi,Domani, oltre…dell’o-spedale di Livorno (Ospedale, 1P, SalaCeccarini); Pronto Soccorso, Materno-Infantile, Nuovo OspedaleOre 16 Calcetto - Bicicletta(Giardinoospedale)Ore 18 Gospel - Aquiloni - Merendabiologica Terra Pura e Gonfiabili(Giardino ospedale)

SABATO 16 GIUGNOStand associazioni presso atrio ospe-dale mattina e pomeriggioOre 09,30–12,30 Tutto sport! Pet the-rapy, Arti Marziali (Giardino ospeda-le)Ore 10–11marcia di apertura dell’e-vento “Festa dei Popoli”Ore 17 Festa dei popoli (piazza XX set-tembre)

E

Le iniziativein programmapromosse dalla ASL

Sanità Amica

Page 3: La Settimana n. 23 del 17 giugno 2012

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI17 giugno 2012 III

DI FABIO FIGARA

rmai è un costantepunto di riferimentoper la struttura dellaCaritas di Torretta;

sempre presente, ad ogni ora delgiorno e della notte, pronto adaccogliere chi ha bisogno epreparato a risolvere qualsiasiproblema: è Liborio Panvini,classe 1964 e originario di Enna,giunto in Caritas grazie algruppo dei volontari livornesi diS. Egidio.La sua è stata una vita difficile,vissuta spesso per strada, in giroper l’Italia – salvo un breveperiodo in Spagna - dopo laperdita degli affetti più cari.Nonostante tutto, il suodesiderio di rendersi utile aglialtri non si è assolutamenteaffievolito.«Ero molto piccolo quando coni miei genitori mi trasferii inGermania – racconta – aDarmstadt, nei pressi diFrancoforte. Dovevo essereoperato d’urgenza per unangioma e, purtroppo, in Italia imiei genitori non riuscirono atrovare un centro per la miapatologia. Ma a Francoforte,invece, erano ben attrezzati.Contemporaneamente miopadre, che era un medico,tramite conoscenze, ottenne unposto di lavoro alla Marck, unaditta satellite della Bayer. E cosìfeci tutte le scuole a Darmstadt:ero molto bravo in Tedesco, e losono tuttora, ma in casacontinuavamo a parlareitaliano, pertanto ho continuatoa parlare in entrambe le lingueindistintamente».All’età di quindici anni entra inun istituto professionale perdiventare panettiere epasticciere, ottenendo ildiploma; in seguito decideinvece di intraprendere il lavorodi magazziniere e addetto allespedizioni presso la fabbricaGökel. Purtroppo dall’Italia èrichiamato a prestare il serviziomilitare per ben tredici mesi.Tornato in Germania, scopre diaver perso il posto di lavoro infabbrica. Il padre, giunto all’etàdella pensione, gli chiede di

Otornare in Italia insieme a lui ealla madre. «Vissi per un po’ adEnna – continua – aiutando unmio zio nel suo negozio dialimentari ma, di lì a poco, morìmia madre, a cui ero moltolegato. Dopo un periodo didepressione, riuscii ariprendermi e feci domanda allaFIAT di Mirafiori, entrando alavorare come apprendistaoperaio». Purtroppo,contemporaneamente al suoingresso in FIAT, muore anche ilpadre, e Liborio è vittima di ungrave incidente sul lavoro che glicapita in scadenza di contratto.«Sconvolto per questa serie diavvenimenti, capitati nell’arco dicirca due anni, decisi, zaino inspalla, di girare per le cittàvivendo alla giornata. Con dueamici torinesigirammo a piedi laSpagna per otto mesi,facendo lavorettilegati all’agricolturacome la raccolta deipomodori, dell’uva, emolti altri, dormendoper strada, sotto iporticati dei palazzi osotto i ponti». Tornati in Italia, i tre si dividonoe Liborio riprende a girare perl’Italia. Nel 1990 è a Viareggiodove impara a modellare lasabbia con un collante, creandopiccole sculture raffigurantimeraviglie architettoniche qualiil Colosseo e il Duomo diMilano, esponendole sullungomare e vivendo deicontributi lasciati dai turisti. «Ebbi un po’ di stabilità quandomi trasferii a Pisa, vivendopresso amici, e lavorando comecameriere. Da lì in poi, dato checonoscevo bene il tedesco, hopotuto lavorare, sempre comecameriere stagionale, in moltelocalità turistiche italiane.L’esperienza più interessante èstata a Bibione, a LignanoSabbiadoro, dove ho trascorso

cinque stagioni estive, e dovesinceramente non midispiacerebbe tornare, magaristavolta da turista!»Purtroppo per Liborio stabilità esicurezza economica nonarrivano, e continua a girare perl’Italia, dormendo dove capita.«Fortunatamente avevo uncagnolino che chiamai Floyd perla grande passione che avevo peri Pink Floyd, e fu mio compagnodi varie avventure. Una volta, eraun Capodanno, mi ritrovai adormire sotto un ponte, a Roma:un ubriaco che dormiva insiemea tutti noi senzatetto cercò diaggredirmi con un coltello dacucina, e Floyd, cominciando adabbaiare, lo fece fuggire. Quellavolta ho avuto veramente moltapaura. Una volta invece miarrestarono perché dormii in

una casermaabbandonata,un’altra volta ancoradei poliziotti – aquel tempo ero aPesaro - mipicchiarono perchédicevano che nonpotevo dormire inun porticato vicinoad una Banca.

Tuttavia, nonostante tutte questeesperienze negative, ho semprecercato di darmi da fareoccupandomi di qualsiasi tipodi lavoro, soprattutto presso levarie Caritas parrocchiali doveho sempre potuto trovaresostegno e conforto».E proprio perché ha vissutoesperienze di estrema difficoltà,Liborio non ha mai smesso dioccuparsi dei bisogni degli altri,sapendo cosa si provi ad essereemarginati dalla società. Successivamente, dopo un breveperiodo trascorso tra Rosignanoe Castiglioncello e qualchelavoretto, nel 2006 arrivadefinitivamente in via delleCateratte, iniziando comeaiutante alla mensa, e poidivenendo custode della

struttura. Presso il “Porto di Fraternità”livornese, dove abitastabilmente, si interessa di varitipi di attività che gli occupanocompletamente le giornate:organizza il magazzinaggio ed iltrasloco dei mobili offerti dallacomunità alle famigliebisognose; si occupa dellaraccolta dei vestiti ed aiuta ivolontari nella distribuzione; ècostantemente reperibile percoloro che abitano nelle casefamiglia al primo piano; aiutapresso il servizio mensa e regolagli ingressi nelle sale d’attesa;effettua costantemente i lavori digiardinaggio e di pulizia deibagni adiacenti la mensa;compie tutti i lavori diriparazione riguardantil’impianti elettrico ed idraulico,occupandosi anche dei lavori dimuratura.«Qui non ci sono orari –continua – in qualunquemomento qualcuno puòbussare alla porta chiedendoaiuto. Così come, senzapurtroppo rispettare gli orari diapertura ufficiali, molti portanoi sacchi pieni di vestiti inqualsiasi momento, e di certonon possono essere lasciati fuoriper strada. Inoltre, essendo inpossesso di quasi tutte le chiavidella struttura, devo supportarele attività dei volontari chestanno qui tutti i giorni, perqualsiasi esigenza».Liborio è molto felice della suaattività in Caritas, anche se èconsapevole che non potràdurare per sempre. «Vorreicomunque provare aricostruirmi una vita, magaritrovando un lavoro fisso ed unacasa, pur continuando a servirein Caritas come volontario.Sono molto riconoscente a tuttele persone che mi hanno aiutatoe con le quali continuo ad avereuno splendido rapporto diamicizia, sia in Caritas che fuorida essa».

Dopo una vitapiena di

difficoltà,Liborio arriva

nella nostracittà e divienecustode della

struttura di via delle

Cateratte

el cinquantesimo anniversariodel Concilio Vaticano II, la

parrocchia dei Salesiani ha ritenutoopportuno interrogarsi su questoavvenimento che, per molti, è ancorasconosciuto. Dopo la relazioneintroduttiva del prof. RiccardoBurigana “Il Vaticano II, storia eattualità di un Concilioentusiasmante”, la prof. Maria EnricaSenesi ha preso in esame laCostituzione Dogmatica LumenGentium. Il parroco, don Gino Berto,nel presentare la relatrice, ha dettoche il Vaticano II° è stato unConcilio “fuori serie” perché non èstato incentrato nel ridefinire leverità di fede, ma ha sollecitato laChiesa a diventare una Chiesa aperta,missionaria, presentando uno “stilenuovo”, quello del dialogo con ilmondo, con lo scopo di rivolgersi,come diceva Papa Giovanni, ai noncattolici, ai non cristiani, ai noncredenti. La Lumen Gentium -haesordito la relatrice- vuole risponderealla domanda: Che cos’è la Chiesa?Cosa pensa di se stessa? Conl’enciclica Ecclesiam Suam, Paolo VI°ne proponeva una letturaconiugando il rinnovamento deglistudi teologici con il recupero dellesue origini e delle sue tradizioni. Lastruttura della Lumen Gentiumevidenzia la complessità dellaChiesa, una Chiesa visibile dove ilconcetto di “popolo di Dio”, checomprende dunque “tutta la Chiesa”,viene privilegiato su quello dellagerarchia, perché la vocazione allasantità è propria di “tutti” i credenti.La Chiesa -ha proseguito- radicata inCristo è segno visibile ed efficace nelmondo dove svolge un processo diumanizzazione dell’uomo, unaChiesa capace di crescere e di far

crescere, in unaparola: dieducare. UnaChiesa capace dipromuoverel’unità, lafraternità e lapace, che rivolgeuna attenzioneparticolare aibisogni delnostro territorioperché “lafedeltà a Cristo èfedeltà almondo”. Chiesacome “popolo diDio” dovel’appartenenza aDio ci identificanella storia.Popolo di Dio,naturalmente

nel rispetto delle distinzioni, quindisenza omologazioni ma nel rispettodelle pluralità degli apporti e deicarismi. Maria Enrica Senesi ha poitrattato “del sacerdozio comune e delsacerdozio ministeriale”, che sono,nel rispetto dei ruoli, “l’uno ordinatoall’altro”, perché l’uno e l’altropartecipano dell’unico sacerdozio diCristo, tutto questo nella dimensionedi una reale “corresponsabilità” chedeve essere propria dell’interaChiesa.La piena appartenenza al popolo diDio -ha concluso la relatrice- deveessere manifestata attraverso una“fedeltà profonda” che non può chevenire “dal cuore”. Bisogna perciòriscoprire il nostro “essere cristiani”,una identità spesso perduta a causadei molteplici condizionamenti. LaChiesa deve saper accogliere tutte leculture, nelle loro diversità, che ciprovengono dai diversi popoli,dunque “unità nella pluralità”. Pertutto questo ci vuole allora una“Chiesa coraggiosa” che va incontroall’uomo e insieme a lui ricerca laverità. Una Chiesa che non si lasciaintimorire e che propone all’uomo lasperanza al di fuori delle tantebanalità che ci condizionano, unaChiesa che si prende cura della realevocazione dell’uomo.

Gianni Giovangiacomo

N

50 anni di Concilio Vaticano II

UNA CHIESACORAGGIOSAUn punto

di riferimentoper chi arriva al Porto...di Fraternità

«La Chiesadeve saperaccoglieretutte leculture,nelle lorodiversità,che ciprovengonodai diversipopoli,dunque“unità nellapluralità”»

Gli incontri allaparrocchia dei Salesiani

Dalla Sicilia a Livornopassando per laGermania e la Spagna

L’INTERVISTA A Liborio Panvini

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 giugno 2012IV

VENERDÌ 15 GIUGNO9.30 ritiro spirituale del clero con pa-dre Sorge in vescovado17.00 Giornata delle comunicazionisociali, S. Messa per gli operatori dellacomunicazione in vescovado (vedi lo-candina in pagina)18.00 “A viva voce” con padre Sorge invescovado (vedi locandina in pagina)

SABATO 16 GIUGNO8.00 pellegrinaggio mensile diocesanoa Montenero, conclusione della visitapastorale al I vicariato, e benedizionedei fidanzati10.00 inaugurazione della sezione diLivorno dell’Ordine dei Cavalieri diMalta a Montenero11.00 in vescovado, consulta di pasto-rale familiare18.00 S. Messa in ricordo di Maria Ba-gnasco, moglie del dott. Alberto Rossialla chiesa di N.S. di Fatima

DOMENICA 17 GIUGNO 11.00 S. Messa per gli immigrati allachiesa di SS. Pietro e Paolo

LUNEDÌ 18 GIUGNONella mattina, udienze sacerdoti invescovado20.00 chiusura dell’anno del SerraClub al ristorante “La Barcarola”

MARTEDÌ 19 GIUGNONella mattina, udienze clero in vesco-vado18.00 tavolo dell’oggettività con i pri-mari dell’ospedale

MERCOLEDÌ 20 GIUGNO9.30 incontro con i vicari foranei invescovado12.00 saluto al nuovo questore Mar-cello Maria Orioni Cardona, in vesco-vado21.00 processione della Madonna delBuon Rimedio dalla chiesa di San Fer-dinando alla Capitaneria di Porto, aseguire benedizione

GIOVEDÌ 21 GIUGNONella mattina udienze clero in vesco-vado12.00 incontro all’azienda PEC a Rosi-gnano Solvay per l’inaugurazione deinuovi locali18.00 in cattedrale, S. Messa per il 70°anniversario dell’ordinazione dimons. Lelio Bausani, a seguire concer-to21.00 incontro con l’équipe pastorale“Tre Arcangeli” alla parrocchia dellaSS.ma Annunziata dei Greci

VENERDÌ 22 GIUGNONella mattina, udienze laici in vesco-vado19.00 Consiglio pastorale diocesano epresbiterale alla parrocchia di SantaLucia ad Antignano

SABATO 23 GIUGNO11.30 all’Istituto Nautico, consegnadelle borse di studio “T.Neri”18.00 S. Messa alla chiesa di SS Gio-vanni Battista e Ilario a Rosignano Ma-rittimo

DOMENICA 24 GIUGNO17.00 A Reggio Emilia, incontri spiri-tuali

Agenda del VESCOVO

DAL 4 AL 7 SETTEMBREVolo con partenza da Pisa

4 Settembre: ITALIA - LOURDES:Ritrovo all’aeroporto e partenza per Lourdes.Arrivo e trasferimento all’albergo.sistemazione. Apertura del Pellegrinaggio esaluto alla Grotta. Partecipazione allecelebrazioni religiose. Cena epernottamento.

5 e 6 Settembre: Permanenza a LourdesTrattamento di pensione completa inalbergo. Giornata dedicata allapartecipazione alle celebrazioni religiose edalla visita dei luoghi di Santa Bernardetta.

7 Settembre: LOURDES - ITALIA.Colazione. Trasferimento in pullmanall’aeroporto e partenza per il rientro.

Quota di partecipazione: euro 630,00 per persona Quota individuale gestione pratica: euro35,00 per persona

Supplementi: camera singola euro 35,00 a notte

La quota comprende:Passaggio aereo in classe turistica Italia / Lourdes / Italia con voli noleggiati -Tasse d’imbarco - Trasferimento da e per l’aeroporto di Lourdes in pullman -Alloggio in alberghi di 3 stelle in camere a due letti con bagno o doccia -Pensione completa in base all’orario dei voli (6 pasti per 4 giorni) -Assistenza sanitaria, assicurazione bagaglio e annullamento viaggio EuropAssistance.

La quota non comprende:Bevande / Mance/ Ingressi/ Extra Personali /tutto ciò non specificato in "laquota comprende".

INFO: segnaliamo che il costo del carburante incide per il 20% sul prezzodella quota base di partecipazione. Esso è calcolato utilizzando il valore di800 USD/tonnellata metrica al cambio di 1 euro = 1,35 USD

BREVI DALLA DIOCESIIncontro DiaconiSABATO 16 GIUGNO ALLE 16.30Nella sala Fagioli del vescovado incontro deidiaconi con don Severino Dianich dal titolo“La diaconia di Gesù nella diversità deiministeri”, a seguire cena.

Pio Alberto Del Corona

GIOVEDÌ 21 GIUGNO ALLE 17.30Primo Centenario della morte (1912-2012)del Servo di Dio Mons. Pio Alberto DelCorona O.P., Vescovo di San Miniato,Arcivescovo di Sardica, Fondatore delleSuore Domenicane dello Spirito Santo.Presso la cappella del Convento (viaBolognese, 111, Firenze) Santa Messapresieduta dall’Arcivescovo di Firenze, S. Em.R. Card. Giuseppe Betori. A conclusioneverrà offerto un ristoro fraterno

50 anni di Concilio

LUNEDÌ 18 GIUGNO ALLE 21.00Alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù,incontro dal titolo “Solo una vita celebrata puòdiventare una vita vissuta? Alla scoperta dellaSacrosantum Concilium” relatore diaconoEnrico Sassano, cultore di liturgia

GIOVEDÌ 21 GIUGNO ALLE 21.00Alla parrocchia del Sacro cuore di Gesù,incontro dal titolo “Una comunità che vuoledire il Vangelo nell’uomo di oggi”, relatore donGino Berto

Pellegrinaggio a Lourdes

Libri da LEGGEREdi Mo.C.

Bissi A. – Essere e diventare figli. La vocazionedell’uomo- E. Paoline, pp. 186, euro 13,00

Che l’uomo abbia innata la propria vocazio-ne ad essere figlio, è una condizione incon-trovertibile. Alla luce della Scrittura questoviene detto in modo molto chiaro. Ad es. l’e-vangelista Matteo (6,8) dice: “ Il Padre vostrosa di quali cose avete bisogno”, oppure Gio-vanni “Quale grande amore ci ha dato il Pa-dre per essere chiamati figli di Dio..” (1 Gv3,1). E’ questo un contatto col misteroespresso attraverso il rimando ad un’espe-rienza particolare, quella della relazione trapadre e figlio; esperienza a tutti nota ma cheAnna Bissi ci presenta come manifestazionedi un grande amore. Essa, nell’introdurci inquesta esperienza, parte dal basso; dall’espe-rienza psicologica, nella convinzione chepossa rappresentare una via d’accesso privile-giata alla relazione con Dio dove cercherà dioffrire qualche semplice risposta a due inter-rogativi fondamentali della nostra esistenza:“che cosa vuol dire essere figli” e “che cosa si-gnifica diventarlo”. Ci viene dunque offerta lapossibilità di liberare il nostro sguardo dallepercezioni distorte che impediscono la ricer-ca del volto di Dio e di apprendere nuovi mo-di per crescere nella fiducia e nella pienezzadi una vita orientata al Padre.

Le proposte di PHARUS VIAGGI

Diocesiinforma

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n attesa della nomina delnuovo vescovo venne elettoVicario Capitolare ilCanonico Eugenio Poggi.

Dopo cinque mesi di CuriaCapitolare venne designatovescovo il Vicario generale diPrato Mons. LeopoldoFranchi.Era nato a Prato il 23 gennaio1826. All’età di dodici annientrò in Seminario. Fuordinato il 24 settembre 1848.Insegnò al Cicognini di Pratoe in seguito ricoprì la cattedradi Retorica. Nel 1862 venneeletto Canonico Arcipretedella cattedrale di Prato. Neglianni della soppressione dimolti beni ecclesiastici siadoperò per salvarne moltidalla confisca. Fondò ilPiccolo Oratorio di S. Annaper i fanciulli abbandonati.Venne eletto nel 1885 Vicariogenerale.Venne consacrato vescovo aRoma in S.Alfonso de’Liguoriil 15 agosto 1886. Scrisse lostesso giorno la sua primalettera pastorale in latino, mala fece subito tradurre initaliano. La lettera espone ilprogramma pastorale delVescovo venuto per predicareCristo a tutti e che si dichiarapronto a incoraggiare leiniziative di carità dei cattolicilivornesi. Prese possesso delladiocesi attraverso il suo Pro

Vicario il 21 novembre e fecel’ingresso solenne arrivando intreno a Porta S.Marco il 7dicembre per recarsi poi inCattedrale, accolto danumerosissimi fedeli.Il Vescovo Franchi presecontatto con le numeroseassociazioni laiche cattolichepresenti in Diocesi: la societàCattolica Livornese; la società

Promotrice di Buone Opere;l’Opera della scuola di Carità;l’Opera di insegnamento dellaDottrina cristiana; l’Opera delSS. Nome di Dio le cuisocie erranoimpegnate aprocurare arredialle chiesepovere; leConferenze diS.Vincenzo. Dallaunificazione delledue prime societàcreò la societàCattolicaOperaia dicarità ePromotrice diBuone Opereche siproponeva didifendere gli interessireligiosi ,morali e civili deglioperai e degli artisti.Mons. Franchi si dedicòall’organizzazione giovaniledell’Azione Cattolica. In unConvegno di donne delleassociazioni Cattolichecaritative tenne un efficacediscorso sulla missione delladonna. I movimenti presential convegno eranoprincipalmente tre: le Dame dicarità, il ramo femminile dellasoc. Promotrice di buoneOpere, la Pia Unione dellemadri cristiane: la riunione sitenne nella chiesa di S.Benedetto il 23 maggio 1887.Per il vescovo un altroproblema pastorale era quellodella famiglia che trattò in unalettera pastorale. Si dedicòanche alla questione socialesulla scia della RerumNovarum. Nel 1891 scoppiò ilcolera che durò circa due mesi.Poche le vittime: 150 i morti370 i colpiti. Per la cessazionedel morbo si tenne un triduoin cattedrale. Sulla porta della

chiesa fu posta un‘iscrizionedi ringraziamento allaMadonna di Montenero.Evento importante fu il primo

congresso nazionalemariano che si

tenne adagosto 1895nella chiesadi S. Mariadel Soccorso.

Le principaliproposteemerse dalcongressofurono ilritornoall’unionedelle chiesacristiane; ilposto delladonna nella

società; la richiesta didefinire il dogma dellaAssunzione di Maria SS. IlPapa omaggiò il congressocon il dono della statua dellaDivina Pastora che si trovaoggi nella chiesa di Torretta.Terminato il congresso vi fuun pellegrinaggio a Roma.Dopo un pellegrinaggio alVolto Santo di Lucca la salutedel Vescovo peggiorò. Avevadifficoltà a camminare e inbreve si paralizzò. La malattialo costrinse a chiedere il 23marzo 1898 di poterrinunciare alla sede vescoviledi Livorno. Prima di partirevolle donare una villetta che sitrovava proprio di fronte alSeminario, in via delSeminario 10, di proprietà delVescovado, per istituire unoratorio festivo per i ragazziche fu affidato ai PadriSalesiani.Mons. Franchi si ritirò a Pratosua città, dove morì il 16ottobre 1902.

a cura di Maria Luisa Fogolari

I

LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI17 giugno 2012 V

Il Vescovo che valorizzòle Associazioni e le donne

MONSIGNOR LEPOLDO FRANCHI..... ....

«Creò la societàCattolica Operaia

di carità e Promotrice

di Buone Opere che si proponeva

di difendere gli interessi

religiosi, morali e civili degli operai

e degli artisti»

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 giugno 2012VI

ono nato nel 1949, così a vent’anniho vissuto diversi fatti epocali che

hanno cambiato la storia recente diquesto pianeta. Oltre la “famosa”contestazione giovanile, il ’69 e’statol’anno della conquista della luna, chenoi giovani di ieri abbiamo vissutodavanti allo schermo televisivo la nottedel 21 Luglio, appena concluso l’esamedi maturità. Un’altra rivoluzione,questa volta meno appariscente è statala rivoluzione informatica. Saràproprio in quel famoso anno ’69 che aPisa si aprirà la facoltà di Scienze delleInformazioni, la prima in Italia ed ioero tra i pochi studenti che sedevanosui banchi della mitica sede di ViaSanta Maria. Anche noi studenti nonsapevamo bene quello che ci aspettava.Ci avvicinammo così al CANE(Calcolatore Alfa NumericoElementare) e apprendemmo le primenozioni di informatica del Prof.Griselli, imparando a trasformare laricetta dei biscotti della nonna in unprogramma da far digerire, dopoinnumerevoli prove, al CANE.Nessuno di noi si sarebbe certoimmaginato che pochi decenni dopoquell’oggetto misterioso avrebbecambiato la vita del mondo.Oggi tutti noi possediamo un PC,anche questo articolo che stateleggendo è stato scritto così,mandando in soffitta la macchina dascrivere. Con il computer si è passatipresto al mondo di internet scoprendola realtà virtuale che trasforma tutti in“internauti”. Questo nuovo mondoporta i sè tutti i pregi ed i difetti diquello reale. A tale riguardo ricordouna frase del Prof. sopra citato che mi èsempre rimasta impressa nella mente:il computer è un oggetto “stupido” mamolto veloce. Dietro questaaffermazione c’è la consapevolezza cheè l’uomo che pensa per il computer,esso fornisce solo la velocità alla menteumana per compiere in un attimomigliaia di operazioni, oggi milionima è sempre l’uomo che deve saperecome usare questa “stupida”macchina.Ma veniamo a noi: come conciliare lafede con le nuove tecnologie? La miaidea è che non possiamo escluderci daquesto mondo che avanza, se cichiudessimo rimarremmo indietro enon più al passo dell’uomo del nostrotempo. Esserci non vuol dire che tuttodebba o possa passare attraversoquesto mezzo. L’incontro personale è esarà sempre indispensabile pertrasmettere la fede, è questa la Via cheDio ha scelto con l’Incarnazione delsuo Figlio Gesù. Internet sarà, cosicome la TV o la radio o il giornale unmezzo per amplificare il messaggio delVangelo. Togliereste i microfoni dallechiese perchè mezzi troppo moderni?Fin dalle origini della Chiesa gliApostoli hanno adottato vari metodi evarie strategie, pur di annunciareCristo.Nasce così la “Parrocchia on line” dauna sollecitazione del vescovo Simonea cui io ho dato risposta. Esistono altreesperienze simili alle quali mi sono giàcollegato per rafforzare la propostadivulgativa. Lo scopo è quello diraggiungere quellepersone, giovani eadulti, che possonoessere avvicinateanche con questocanale. Quello cheho fatto è solol’inizio, uncontenitore chedovrà essereriempitocostantementeanche con ilcontributo dicollaboratori. Levarie sezioni (dicarattere sportivo,spirituale, dedicatoai giovani e alle famiglie, e anche uncollegamento con un Monastero diclausura) andranno ampliate secondole necessità che nasceranno. A questopunto vi chiedo solo di venire a vederesolo per curiosità e chissà che anche tunon possa diventare parrocchiano diquesta realtà o perfino collaboratore….Allora accendi il tuo computercollegati a internet e digita questoindirizzo:http://parrocchiaonline.blogspot.comvieni e vedi!

G.B. Il tuo Parrocco on line

S

Un’associazione per gli operatori sanitari cattolici

ll’IstitutoCasa SanGiuseppe diQuercianella

si è svolto il primoincontro del gruppodiocesano di Livornodell’ACOS appenacostituito. L’ACOS èuna sigla che sta perAssociazione CattolicaOperatori Sanitari consede nazionale a Roma.È composta da personeche operanonell’ambito socio-sanitario a tutti i livelli,comprendendo anchecoloro che sono nellafase formativa. Lospirito è quello diimpegnarsi aperfezionare gli aspettietici delle professionisanitarie alla ricerca disoluzioni conformi alprogresso sociale escientifico, nel rispettodella giustizia e delladignità della personaumana. I soci siimpegnano ad agire perl’affermazione deivalori cristiani nellalegislazione e nelleistituzioni, costituendogruppi per l’animazionecristiana degli ambientisocio-sanitari, passandoanche attraverso latestimonianza el’esempio personali.L’incontro ha visto lapartecipazione dimons. Simone Giusti, ilquale ha da sempre

Asostenuto l’importanzadi una testimonianzaforte dei valori cristianiin ambito sanitario.Questa iniziativa, comemolte altre, quali adesempio il Tavolodell’Oggettività, ha loscopo di mettere inrisalto ciò che unisce - ilvalore della vita umana,il rispetto dellapersona, la tutela deipiù deboli - in modo dagettare un ponte tradiverse culture. IlVescovo ha inoltresottolineato comel’ACOS sia importantenell’ambito delle varieiniziative dellaPastorale SanitariaDiocesana (costituendoconsultorio familiarediocesano, le attività diformazione eorientamento inambito scolastico).Monsignor Giusti hanominato comeAssistente Spirituale delgruppo diocesano DonPlacido SalvatoreBevinetto, Cappellanodell’Ospedale e parrocodella Chiesa della

Madonna. Avrà compiticonsultivi per letematiche ecclesiali, ecurerà la vita spiritualedei membridell’Associazione.La Presidente AnnalisaPistoia ha illustratocome si articoleràl’anno socialedell’Associazione: anovembre vi saràl’inaugurazione delnuovo anno scolasticodel Polo Didattico diLivorno del Corso diLaurea in scienzeinfermieristichedell’Università di Pisa,diretto da Suor ErnestaAlberto, che darà inizioall’anno socialedell’Associazione; adicembre ci sarà unincontro con il vescovoSimone per scambiarsigli auguri di Natale,incontro che si ripeteràad aprile per la Pasqua;a gennaio e a maggio siterranno incontri diaggiornamentoaccreditati ECMnell’ottica di unaformazioneprofessionale orientata

ai valori cristiani. I temispazierannodall’obiezione dicoscienza, al consensoinformato, alletematiche di fine vita,alla relazione di aiuto.La Presidente haricordato come spessogli operatori sanitari, ipazienti e i lorofamiliari si trovino solidavanti a scelte difficilie come ci sia bisogno diuna formazione etico-deontologica cheillumini l’animo dellepersone.Gli interventi dei socihanno sottolineatomolti aspetti importantidell’attività sanitaria:come i valori umanisiano comuni a personedi diversa estrazione eprovenienza culturale;la necessità diapprocciarsi versocoloro che soffrono conamore, riconoscendo lapresenza di Gesù Cristonel malato, veroTabernacolo Vivente delSignore; il valoredell’umiltà, attraversola quale riconosciamoche tutto il nostroessere e il nostro agirenon è merito nostro madono del Signore; comesia necessariocondividere le proprieesperienze e farnepartecipi gli altri;l’importanza che icristiani comprendano

che la comunità deicredenti è la Chiesa delSignore e che attraversola comunione che sirealizza nelleparrocchie e nei gruppisi rende reale la suapresenza. L’incontro è statoveramente coinvolgenteed è stato seguito dallacelebrazione dellaMessa, alla qualeabbiamo partecipatocon la consapevolezzadi un gruppo unito diamici, che condividonol’amore per Cristo e ilprossimo. Infine presso la mensadell’istituto Casa SanGiuseppe, che ci haaccolto con calore evera fraternità, si èsvolto un momento diagape fraterna. La cenaha rinsaldato i vincolidi amicizia e ilproposito di dare uncontributo fattivo alletante idee emerse dallediscussioni.

Luca Mastrosimone,segretario ACOS

gruppo della Diocesidi Livorno

Chi volesse avvicinarsiall’Associazione alla

quale possono iscriversitutti coloro che

lavorano in ambitosocio-sanitario e che siriconoscono nei valori

cattolici può scrivere a:[email protected]

Una nuova realtà importantenell’ambito delle varieiniziative della PastoraleSanitaria Diocesana

La fede viaggia in rete

La tuaparrocchia online

Il 21 giugno alle 18in cattedrale

Don Lelio Bausanifesteggia i suoi 70anni da sacerdote

iovedì 21 giugno alle ore 18, incattedrale, sarà celebrata da monsignorGiusti una Santa Messa per ilsettantesimo anniversario di sacerdozio

di monsignor Lelio Bausani, da anni impegnatonella diocesi livornese . Non mancherà la Coraleche proprio mons. Bausani fondò nel 1965 e cheper l’occasione canterà anche alcuni braniscritti dallo stesso don Lelio.Molti sacerdoti concelebreranno con il vescovo etutti coloro che vorranno festeggiarel’amatissimo monsignor Lelio potrannopartecipare a questo evento speciale.

G

Il primo incontro dell’ ACOS

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LA SETTIMANA DI LIVORNO TOSCANA OGGI17 giugno 2012 VII

ella sala conferenzedella Circoscrizione 2si è tenuto un caffècreativo per parlare

del crocierismo nella nostracittà. Il significativo titolodell’incontro, “Turismocrocieristico a Livorno: ètempo di agire”, fa capire che èarrivato il momento di avviareiniziative concrete per far siche i turisti che arrivano aLivorno per imbarcarsi sullenavi da crociera, possanofinalmente ammirare lebellezze delle nostre piazze,passeggiare sul lungo mare emagari poter prendere parte aqualche visita guidata neiluoghi più caratteristici dellanostra città. Per discutere diquesta tematica è statoappunto proposto un caffècreativo, organizzatodall’associazione dipromozione sociale LabLab(Laboratorio Labronico) percreare un’interazione tracittadini ed esperti e cercare diportare chiarezza ad un temada molto tempo dibattuto.

Dopo il lancio del temaaffidato ad un “provocatore” ipartecipanti si distribuisconointorno ai vari tavoli e si dàinizio alla discussione, cheprevede l’individuazione discenari positivi e negativi, e leiniziative per migliorarli.Dopo una pausa caffè,importante per scambiarsi ideee opinioni, si procede con laseconda sessione di tavolodedicata alla proposta diazioni. Durante la giornata, unfacilitatore, anch’esso seduto altavolo, mette per iscritto leproposte dei partecipanti, inmodo tale da poter alla finestipulare un report per farconoscere a tutti le riflessioniemerse. Non c’è dubbio che

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negli ultimi anni le navi chehanno scelto lo scalolabronico come approdo e ilnumero di passeggeri siaaumentato enormemente, mala città non ha ancora offertopossibili attrazioni ai turisti,che preferiscono dirigersi intutta fretta verso la stazione eprendere il treno per le vicinecittà d’arte di Pisa, Firenze eLucca.

Le proposte del tavolo 1 sisoffermano soprattuttosull’individuazione di un enteche possa essere l’interlocutoredei temi del turismo, in gradocosì di vendere il “prodottocittà”. Magari un soggettoprivato che possa dare vita aduna fondazione dipartecipazione. Si dovrebberoinoltre valorizzare i punti diforza della città, come lafortezza Vecchia e quellanuova; si potrebbe sfruttaremeglio il turismo religioso,puntando soprattutto sulSantuario di Montenero, crearepercorsi eno-gastronomici etrovare un Tour Operator chelavori su Livorno. Non si deveperò solo guardare all’aspetto

storico e culturale, ma cercaredi presentare anche lecaratteristiche sociali, quelledell’area mercatale e quelledella cucina locale.

Dalle proposte del tavolo 2 edel tavolo 4 è emerso chesarebbe necessario un pianoregolatore portuale el’approvazione del pianostrutturale comunale, perrendere possibile lacostruzione del terminal el’individuazione di aree estrutture di servizio. Perintrattenere i turistipotrebbero essere inauguratidei “percorsi di conoscenzadella città”, magari conautobus d’epoca, differenziatisu due itinerari: musei eacquario e urbanistica earchitettura. Si potrebberoattivare così convenzioni conpunti di ristoro e negozi.Risulta assolutamentenecessario l’attivazione di unacabina di regia dell’offertaturistica, che potrebbe essere laPorto 2000, oppure un entepubblico, come la provincia,in grado di governare la retedei soggetti sul territorio,

focalizzare i progetti e le idee.Bisogna lavorare con i touroperator, intercettare i turisti efornire offerte convenienti,vendere i pacchetti a bordodelle navi e a terra, conpersonale formato in modospecifico.

Il tavolo 3 propone di creareuna direttrice che parte da viaGrande per poi delinearsi invari percorsi. Livorno non hauna cultura di accoglienza alturista, questa va creata estimolata facilitando adesempio gli iter burocratici perl’occupazione del suolopubblico, in modo daadornare le strade e le piazzecon sedie e tavoli nellavicinanza di bar e ristoranti,dove sarebbe interessanteascoltare musica dal vivo diallievi dell’istituto Mascagni odelle band livornesi; e allestireall’aperto mostre di pittorilocali che espongono odipingono sul posto i loroquadri, sullo stile diMontmartre a Parigi.Infine il tavolo 5 propone unarivalutazione del Museo civicoFattori per promuovere l’artecontemporanea, lariqualificazione delseminterrato del Mercatocentrale per la realizzazione diun museo permanente emercatini dell’artigianato.Inoltre all’interno del Mercatopotrebbe essere allestita unadegustazione dei prodottitipici della nostra città, comecacciucco, triglie alla livornesee vini della costa. Dovrebbeessere poi realizzata unamappa che indichi i principalimonumenti presenti nelcentro città, come le chiesestoriche e i locali caratteristicidella Venezia.

Alice Carpentiere

Tante idee per dare nuovo impulso al turismo lleluja, Gesù è il Signore: con questo gridonel cuore e sulle labbra il gruppo del

rinnovamento “Gesù e Maria” di Livorno,accompagnato dalla sua guida spirituale PadreDamioli, parroco di San Sebastiano si è recato aRimini dove si è svolta la 35ª ConvocazioneNazionale dei Gruppi del Rinnovamento delloSpirito (RNS, ndr). Il tema di quest’anno èstato: «Nello Spirito gridiamo - Gesù è ilSignore!» (cf 1 Cor 12,3). Il convegno ha inoltrecelebrato il 40° anniversario della nascita delRinnovamento in Italia. Più di ventimilapersone si sono radunate per lodare il Signorenello spirito dinamico e gioioso tipico di questomovimento; tanti sono stati i relatori eccellentipresenti alla manifestazione e nella comunionedei Santi un segno speciale ha accompagnatoquesti giorni: il Reliquiario contenente i sanguedel Beato Giovanni Paolo II, il pontefice che hailluminato e accompagnato per 27 anni ilcammino dell’RNS.Di queste giornate ci piace ricordare le parole diPadre Ronchi, che parlando della DivinaMisericordia ha detto: «Non è il sempliceperdono dei peccati ma molto di più esprime ilcompito di madre che Dio ha nei nostriconfronti»; «il paradiso non è pieno di Santi madi peccatori perdonati, gente come noi. Noncolpevolizziamoci, quindi, ma riconosciamo lenostre colpe e cantiamo la misericordia diDio!». «La misura dell’amore è amare senzamisura, perdonare senza misura».Durante questo Roveto Ardente, alla presenzadi Gesù vivo e vero, il cardinale Ivan Dias eSalvatore Martinez, hanno guidato la preghieradi liberazione e guarigione. Un intera folla inprofonda preghiera ha potuto «toccare il suomantello». La mano del Signore ha fattomeraviglie! Anche noi come Lazzaro eravamobendati, il Signore ha tolto le bende che cilegavano e ci impedivano di camminarerinnovati verso di Lui. Siamo stati testimoni diun momento molto toccante che ha dato subitoi suoi frutti: un mare di folla si è messa in fila insilenzio per confessarsi. Anche PadreCantalamessa, figura molto familiare alRinnovamento ci ha invitato a gridare forte echiaro nello Spirito che Gesù è il Signore: «Seconfesserai con la tua bocca che Gesù è ilSignore e crederai con il tuo cuore che Dio lo harisuscitato dai morti, sarai salvo». Solo daquesta consapevolezza può nascere la spinta aduna nuova evangelizzazione. Col suo modosemplice e coinvolgente ci ha datoun’immagine originale del famoso verso di Ap3,20 «Ecco, sto alla porta e busso...»spiegandolo, «Gesù bussa per uscire! Vuoleraggiungere tutti, non teniamolo prigioniero neinostri cuori, perché diffonda la sua parola diVerità nelle case, nei gruppi nelle città» Nella sua relazione finale Martinez hasintetizzato l’essenza del credente affermando:«noi siamo il profumo di Cristo!» ribadendonela missione evangelica nei confronti del mondointero, e ha concluso affermando «c’è unasoluzione alla crisi, viene dallo Spirito Santo checi fa gridare Alleluia! Gesù è il Signore!»Ricordiamo il nostro appuntamento fisso del 25di ogni mese presso la Parrocchia di SanSebastiano con l’adorazione e la Santa Messa, apartire dalle ore 21.

Marusca Del ChiaroGruppo RNS Livorno

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Livorno-Rimini, il convegnodi Rinnovamento dello Spirito

ALLELUIA,GESÙÈ IL SIGNORE

Fermarea Livorno i turistidelle crociere

Il 17 giugno Benedetto XVI proclamerà beata Cecilia Eusepi,la giovane suora dell’Ordine dei Servi di Maria.La famiglia dei Servi di Maria ed in particolare le suoreMantellate presenti a Livorno si recheranno alla celebrazione di beatificazione a Roma per festeggiare questa loro consorella.La storia di suor Cecilia

ecilia Eusepi nasce a MonteRomano il 17 febbraio

1910, nella festa dei Sette SantiFondatori dell’Ordine dei Servidi Maria, ultima di undici figli. Isuoi genitori sono AntonioEusepi e Paolina Mannucci,semplici e buoni, poveri maricchi di fede.Appena un mese e mezzo dopola sua nascita rimane orfana delpadre e viene affida allo ziomaterno. Bambina vivace esensibile, molto buona eubbidiente, già da piccolaportata alla preghiera. Il 6gennaio 1915, all’età di cinqueanni, insieme a sua madre,lascia Monte Romano e si reca aNepi dove lavora lo zio; nel1915 entra come educanda nelMonastero di San Bernardo. Inmonastero riceve la Cresima ela Comunione: in quel giornocorrendo ai piedi della VergineSanta, la piccola Cecilia offre aLei, insieme al giglio, anche ilsuo cuore, promettendole difarsi santa ad ogni costo. A solidieci anni decide di iscriversi alTerz’Ordine dei Servi di Maria.

Viene ammessa nella Fraternitàdi Nepi il 14 febbraio 1922 e fala sua promessa. Matura inquesto tempo la decisione didonarsi a Dio e di farsi suoraMantellata Serva di Maria.Ottenuta dal Vescovo ladispensa per la sua età, il 19novembre 1923 entra tra leaspiranti delle Mantellate Servedi Maria di Pistoia. Andrà astudiare a Roma e a Zara, oltreche a Pistoia. Purtroppo,costretta dalla malattia, doposolo tre anni lascia le suore perritornare in famiglia, dove“abbracciata alla sua croce”,vive in modo straordinariol’ultimo breve e dolorosopercorso della sua vita, segnatodal manifestarsi e acutizzarsidella tubercolosi intestinale. Èguidata spiritualmente da PadreGabriele M. Roschini, dei Servidi Maria. Fino alla fine nonverrà meno alla sua semplicità ealla sua unione profonda conGesù.È il 16 ottobre 1928, festa di S.Teresa del Bambin Gesù. Sicompiva così la profezia che S.

Teresa stessa le aveva fatto unanno prima nello stesso giorno,preannunciandole la mortel’anno successivo. La fama disantità si diffuse subitoarrivando fino a MonteRomano. Nel 1944, per pauradei bombardamenti, la suasalma venne esumata e portatanel convento dei Serviti, inquell’occasione fu fatta la primaricognizione del corpo che futrovato intatto, come se fosse ilgiorno della morte. Questocontribuì alla fama di santità. Apartire da questo momentoiniziarono i primi pellegrinaggiper pregare sulla sua tomba. Poil’inizio del processo, il miracolo,le virtù eroiche riconosciute daGiovanni Paolo II il 16 giugno1987, il riconoscimento delmiracolo da parte dellacommissione scientifica prima eteologica dopo, l’approvazionedella commissione dei vescovi ecardinali il 4 maggio e il 16luglio 2011, la firma del decretoche ne autorizza labeatificazione, da parte delPapa Benedetto XVI.

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Agendadella speranzaper LIVORNO

«VOGLIO FARMI SANTAA TUTTI I COSTI!»

DAGLI SCRITTI DI SUOR CECILIA

16 Marzo 1928 Ho letto sulla carità, è proprio ciò che iopensavo. Io ho detto che si ama con l’esseregenerosi e che l’amore è generosità, infatti,l’amore è il dono di sé, in tutto e per tutto, si fapresto a dirlo ma a praticarlo costa sacrificio,costa sangue, il sangue del cuore, bisognaquindi essere generosi. Riguardo poi al perchéio amo, non lo so, so solo che Gesù mi attrae,che lo amo, e l’amerei anche se non avesse fattonulla per me.A volte stupita mi domando, che cosa abbiapotuto trovare in me Gesù, così di attraente, daattirarlo verso il mio nulla, da ricolmarmi delleSue più affettuose cure. La mia debolezzaestrema, ecco la risposta. Gesù prevedeva che ilsuo fiorellino dal fragile gambo, ad un leggerosoffio di vento si sarebbe piegato verso terra eforse anche spezzato, e perciò ha voluto, nonappena sbocciato, toglierlo dal mondo etrapiantarlo in un’aiuola del Suo grandegiardino, ha voluto circondarlo di gigli affinchénon respirando che il grato profumo di questifiori, non contemplando che la loro bellezza, sene innamorasse, e a loro somiglianza volgesse ilaltro la sua corolla, verso il cielo. Se grande è lamisericordia che ha usata a me preservandomidel peccato, quindi, come dovrebbe esseregrande il mio amore, per Lui!

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LA SETTIMANA DI LIVORNOTOSCANA OGGI17 giugno 2012VIII