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LA SOCIETA’
Industrial S.p.A.
Centro Aziendale Quercete
81016 San Potito Sannitico (CE)
P. iva e iscrizione al Registro Imprese di Caserta 03962030619
R.E.A. di Caserta 287271
Capitale sociale: Euro 2.000.000 i.v.
ORGANI SOCIALI E D I
CONTROLLO
Amministratore Unico Ing. Vittorio Civitillo
Collegio sindacale
Presidente ANTONUCCI Alessandra Rosaria
Sindaci effettivi BERNARDO Vincenzo
CERCONE Lucio
Azionisti SE.R.I. S.p.A. 100%
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Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
ai sensi dell’art. 2428 c.c.
L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 registra ricavi per Euro 164.291 migliaia, un Margine Operativo Lordo
pari ad Euro 19.137 migliaia ed un risultato netto consolidato pari a Euro -2.388 migliaia, dopo aver
effettuato ammortamenti e svalutazioni per complessivi Euro 18.613 migliaia.
Conto Economico riclassificato 2018 2017
IAS /IFRS IAS /IFRS
Ricavi delle vendite (Rv) 150.444.487 155.291.193
Altri ricavi e proventi 13.846.980 7.097.949
Totale Ricavi 164.291.467 162.389.142
Incrementi immobilizzazioni per lavori interni 5.338.270 4.367.595
Produzione interna (Pi) (4.819.953) 12.515.379
A. VALORE DELLA PRODUZIONE (VP) 164.809.785 179.272.116
Consumo materie prime, sussid. di consumo e merci (Cm) 115.605.183 132.388.164
Altri costi operativi esterni (Coe) 1.903.781 1.254.404
B. Costi esterni 117.508.964 133.642.568
C. VALORE AGGIUNTO (VA) (A-B) 47.300.820 45.629.548
D. Costi del personale (Cp) 28.163.526 27.376.717
E. MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) (C-D) 19.137.295 18.252.831
Ammortamenti (Amm) 13.454.544 7.919.305
Accantonamenti e svalutazioni (Acc) 5.658.570 2.219.202
F. Ammortamenti e svalutazioni 19.113.114 10.138.507
G. RISULTATO OPERATIVO (RO) (E-F) 24.180 8.114.324
Proventi extra-caratteristici (P e-c)
Oneri extra-caratteristici (O e-c) 0
H. RISULTATO DELL'AREA EXTRA-CARATTERISTICA 0 0
I. RISULTATO ORDINARIO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (ROGP) (G+H)
24.180 8.114.324
Proventi straordinari (Ps)
Oneri straordinari (Os)
L. RISULTATO DELL'AREA STRAORDINARIA (RS) 0 0
M. RISULTATO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (RGP) (I+L) 24.180 8.114.324
Oneri finanziari (Of) 6.872.117 4.713.573
N. FINANZIAMENTO DELLA PRODUZIONE 6.872.117 4.713.573
O. RISULTATO LORDO (RL) (M-N) (6.847.937) 3.400.751
P. Imposte sul reddito (I) (3.972.655) 2.776.846
Q.RISULTATO ATTIVITA' IN ESERCIZIO (RA) (O-P) (2.875.282) 623.905
R.RISULTATO NETTO DI ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE (13.145) (1.137.202)
S.RISULTATO PRIMA DELLE MINORANZE (Q-R) (2.888.427) (513.297)
RISULTATO DI PERTINENZA DELLE MINORANZE 440.107 736.990
RISULTATO NETTO DEL GRUPPO (3.328.533) (1.250.287)
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Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018
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Osservazioni degli amministratori sull’andamento della gestione e sua evoluzione
Ricavi e valore della produzione
Descrizione 31/12/2018 31/12/2017
Ricavi 150.444 155.291
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati -4.820 12.515
Incrementi immobilizzazioni per lavori interni 5.338 4.368
Altri ricavi 13.847 7.098
TOTALE 164.810 179.272
Si registra un lieve incremento (+Euro 1.903 migliaia) del Totale Ricavi (Ricavi + Altri Ricavi) malgrado la cessione
della partecipata Glass Industries S.r.l. (che registrava ricavi per complessivi Euro 7.960 migliaia nel 2017) e la
riduzione dei ricavi nella partecipata cinese Yibf, che è stata oggetto di una profonda riorganizzazione manageriale
nel corso dell’anno 2018, completata solo a luglio 2019 (la Yibf ha registrato ricavi nel 2018 per Euro 8.030 migliaia
rispetto a complessivi Euro 13.884 migliaia nel 2017, in linea con gli anni precedenti). A parità di perimetro e non
considerando la riduzione dei ricavi (non ricorrente e straordinaria) registrata nella partecipata cinese, il gruppo ha
registrato un incremento del totale ricavi per complessivi Euro 15.716 migliaia.
Margine operativo lordo
Descrizione 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
SERI INDUSTRIAL 19.248 16.246 3.003
INIZIATIVE INDUSTRIALI 297 2.283 - 1.985
INDUSTRIAL - 408 - 276 - 133
TOTALE 19.137 18.253 885
Si registra un lieve incremento (+Euro 885 migliaia) del Margine Operativo Lordo Consolidato malgrado la
cessione della partecipata Glass Industries S.r.l. (che registrava un Margine Operativo Lordo per Euro 128 migliaia
nel 2017) oltre che per la riduzione della marginalità, per i motivi sopra evidenziati, nella partecipata cinese Yibf
(la Yibf ha registrato un Margine Operativo Lordo nel 2018 per negativi Euro 130 migliaia rispetto a complessivi
Euro 1.674 migliaia nel 2017) e nella partecipata Coes Company S.r.l. (d’ora in seguito “Coes”), successivamente
posta in liquidazione, a seguito delle inefficienze registrate nello stabilimento di Levate (Bg), per il quale si è avviata
la chiusura nel corso dell’ultimo trimestre 2018, completandola nel corso dei primi mesi del 2019 (la Coes ha
registrato un Margine Operativo Lordo nel 2018 per negativi Euro 120 migliaia rispetto a complessivi Euro 2.171
migliaia nel 2017, in linea con gli anni precedenti). A parità di perimetro e non considerando la riduzione registrata
nella partecipata cinese e nella Coes, per eventi imprevedibili e non ricorrenti, il gruppo ha registrato un
incremento del Margine Operativo Lordo per Euro 5.108 migliaia.
Risultato di esercizio
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Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018
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In riferimento al risultato di esercizio si evidenziano ammortamenti per Euro 13.455 migliaia, svalutazioni per
Euro 5.658 migliaia ed oneri finanziari netti per Euro 6.872 migliaia:
Descrizione 31/12/2018 31/12/2017 Variazione
Ammortamenti 13.455 7.919 5.536
Svalutazioni/Accantonamenti 5.659 2.219 3.440
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 19.114 10.138 8.976
Oneri finanziari netti 6.872 4.714 2.159
Totale 19.114 14.852 4.262
In riferimento agli oneri finanziari si registra un incremento per complessivi Euro 2.159 migliaia dovuti (i) agli
interessi derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16, per complessivi Euro 685 migliaia e (ii) agli
interessi passivi sui finanziamenti bancari erogati per gli investimenti in essere presso il sito di Teverola (Ce).
Si registra un incremento di circa Euro 8.976 migliaia degli ammortamenti e svalutazioni per effetto di:
− maggiori ammortamenti per complessivi Euro 5.536 migliaia, nel 2018 pari a complessivi Euro 13.455
migliaia, in seguito agli importanti investimenti in corso nel sito di Teverola (Ce) con particolare riferimento
alle attività di ricerca e sviluppo sperimentale ed all’applicazione del principio contabile IFRS 16 (relativo
ai contratti di locazione degli immobili);
− maggiori svalutazioni delle rimanenze e lo stanziamento di maggiori accantonamenti, che nel 2018 sono
pari a complessivi Euro 5.659 migliaia.
In riferimento alle svalutazioni e ai maggiori accontanamenti si segnala che:
− dal gruppo SERI Industrial si rileva, tra fondi rischi accantonati e fondi rilasciati, un provento netto di Euro
375 migliaia;
− dal gruppo Iniziative Industriali si rileva, invece, in riferimento alla sola controllata Coes Company S.r.l. in
liquidazione (d’ora in seguito “Coes”):
o una svalutazione del magazzino per complessivi Euro 1.900 migliaia;
o una svalutazione crediti per Euro 730 migliaia;
o un accantonamento rischi per contenziosi per Euro 637 migliaia.
Tali fondi sono stati rilevati a seguito dell’avvio del processo di liquidazione di Coes e della cessione in affitto di
azienda del ramo operativo (di seguito anche “Affitto di Ramo”) alla società Industrie Composizione Stampati S.r.l.
(d’ora in seguito “ICS”), controllata al 100% da SERI Industrial SpA. Il magazzino reso disponibile con il fitto di
azienda a ICS è stato valorizzato, e per gran parte prelevato nel corso del 2019, al costo standard, non recependo
i maggori costi effettivi rilevati da Coes. Ciò ha permesso e permetterà a ICS di registrare maggiori margini dalla
cessione del magazzino prelevato rispetto a quelli rilevati da Coes nel corso dell’esercizio della sua attività. Al pari,
però, nel 2018, questo maggior margine, in parte, ha determinato una svalutazione sul magazzino Coes; che ha
dovuto, altresì, registrare, prudenzialmente, anche un minor valore di realizzo del suo magazzino residuo non
trasferito con il contratto di affitto di azienda, che, causa mancanza di una struttura operativa, solo a partire da
luglio è stato posto in vendita con l’ausilio di agenzie incaricate.
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Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018
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Flussi di Cassa
Nel 2018 si evidenzia un flusso di cassa operativo per Euro 6.637 migliaia, in crescita, grazia al miglioramento
della gestione del capitale circolante netto, rispetto al precedente esercizio, in cui si era registrato un flusso di
cassa operativo per Euro 1.118 migliaia.
Tale maggior flusso ha finanziato i maggiori investimenti in attività materiali per Euro 16.333 migliaia, riferiti, per la
maggior parte, al sito di Teverola (Ce).
Posizione Finanziaria Netta Consolidata
PFN CONSOLIDATA 31/12/2018
Disponibilità liquide 15.609
Crediti finanziari & Cash equivalent 43.565
Indebitamento bancario (74.219)
Prestito Obbligazionario (37.983)
Leasing (incluso IFRS 16) (18.746)
Debiti verso parti correlate (260)
TOTALE (72.035)
Nel 2018 si è applicato, anticipatamente, il principio contabile IFRS 16, anticipata nell’esercizio 2018 che ha
determinato un maggior valore, nella voce Leasing, di debiti finanziari per complessivi Euro 17.840 migliaia.
PFN CONSOLIDATA NORMALIZZATA SENZA EFFETTI IFRS 16 31/12/2018
Disponibilità liquide 15.609
Crediti finanziari & Cash equivalent 43.565
Indebitamento bancario (74.219)
Prestito Obbligazionario (37.983)
Leasing (906)
Debiti verso parti correlate (260)
TOTALE (54.195)
In riferimento ai Crediti finanziari & Cash equivalente si evidenzia che la voce accoglie i seguenti valori:
crediti verso fondi di investimento per complessivi Euro 22.973.500, regolarmente incassati nei primi mesi del
2019;
disponibilità liquide in escrow account per Euro 700.000, regolarmente svincolate alla data di approvazione del
presente bilancio;
crediti verso banche per finanziamenti concessi a società consociata (che ha ceduto, per il tramite di altre società
del gruppo, il relativo credito alla Industrial S.p.A.) per Euro 6.466.718, di cui abbiamo incassato, alla data di
approvazione del presente bilancio, Euro 5.494.749;
polizze bancarie per le quali era stato chiesto lo svincolo nel 2018, regolarmente incassate nel corso del 2019, per
complessivi Euro 303.727,14;
crediti finanziari verso la consociata PM Immobiliare S.r.l. per Euro 1.094.006, regolarmente incassati alla data di
approvazione del presente bilancio;
crediti finanziari verso la controllante SE.R.I. S.p.A., per la precedente gestione della tesoreria centralizzata, per
complessivi Euro 12.026.435.
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STRUTTURA DEL GRUPPO
Il Gruppo Industrial, in data 31.12.2018, è costituito dalle seguenti società:
Denominazione Valuta Capitale sociale
posseduto
Sede % di Controllo
Tramite % di Gruppo
Controllo
Seri Plant Division S.r.l. Euro 1.739.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00
Seri Plast S.r.l. Euro 1.945.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00
Industrie Composizione Stampati S.r.l.
Euro 1.000.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Plast S.r.l. 100,00
ICS EU SAS Euro 10.000,00 Peronne - Francia 100,00 Industrie Composizioni Stampati S.r.l.
100,00
PLASTAM EU SAS Euro 2.376.000 Arras - Francia 100,00 Industrie Composizioni Stampati S.r.l.
100,00
Plast Research & Development Srl
Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Industrie Composizione Stampati Srl
100,00
FIB Srl Euro 8.000.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Sei Industrial SpA 100,00
FS Srl Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 FIB Srl 100,00
FL Srl Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 FIB Srl 100,00
FIB Sud Srl Euro 10.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 FIB Srl 100,00
Lithops Srl Euro 6.000,00 San Potito Sannitico (CE) 60,00 FIB Srl 60,00
FAAM Asia Limited HKD 31.046.800,00 Hong Kong 100,00 FIB Srl 100,00
Yixing Faam Industrial Batteries Ltd. Oppure YIBF
USD 7.000.000,00 Yixing - Repubblica Popolare Cinese
100,00 FAAM Asia Limited 100,00
Carbat Srl Euro 10.000,00 Milano (MI) 100,00 Cordusio Società Fiduciaria S.p.A.: 100%
100,00
Repiombo Srl Euro 6.000,00 San Potito Sannitico (CE) 60,00 Seri Industrial SpA1 60,00
Iniziative Industriali Srl Euro San Potito Sannitico (CE) 100,00 Industrial SpA 100,00
Coes Company in liquidazione Euro San Potito Sannitico (CE) 100,00 Industrial SpA 100,00
Altre Parteciazioni
Sei Industrial SpA Euro 65.000.000,00 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00
Tolo Energia Srl Euro 207.119,11 San Potito Sannitico (CE) 100,00 Seri Industrial SpA 100,00
Kre Wind Srl In liquidazione Euro 500.000,00 Milano 100,00 Tolo Energia Srl 100,00
FDE Srl Euro 55.000,00 Roma 55,00 Tolo Energia Srl 55,00
Sogef Srl Euro 588.143,00 Frosinone (FR) 58,81 FDE Srl 32,35
Si ricorda che Industrial nell’esercizio precedente, unitamente ad IMI Fondi Chiusi SGR (o “IMI”), quale società di
gestione del fondo comune di investimento di tipo chiuso denominato “Fondo Atlante Private Equity”, ha realizzato
un’operazione di conferimento di una partecipazione pari complessivamente al 100% del capitale sociale di Sei
Industrial SpA (già “Seri Industrial SpA”), in esecuzione dell’Accordo Quadro sottoscritto il 21 aprile 2017 tra i due
conferenti (Industrial e IMI) e la società Seri Industrial SpA (già “Krenergy SpA”), sottoscrivendo un Aumento di
Capitale in natura deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti in data 25 maggio 2017.
Sulla base dell’Accordo, Industrial ha conferito a Seri Industrial la proprietà di n. 50.000.000 di azioni pari al 76,92%
del capitale sociale di Sei Industrial SpA del valore complessivo di euro 146.361.153,60, mentre IMI la proprietà
di n. 15.000.000 di azioni pari al 23,08% del capitale sociale di Sei Industrial SpA del valore di complessivi euro
43.908.346,08.
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Nel corso dell’esercizio 2018 il Gruppo, tramite la sub-holding Seri Industrial, ha concluso due importanti
operazioni straordinarie:
• l’offerta in opzione ai titolari di azioni ordinarie e all’ammissione alle negoziazioni di azioni ordinarie di
nuovaemissione e la quotazione di warrant (denominati Warrant Due SERI 2018 – 2019) abbinati
gratuitamente alle azioni ordinarie di nuova emissione; l’ammissione alle negoziazioni di azioni ordinarie
derivanti dalla conversione delle azioni speciali emesse nel 2017 a fronte del conferimento del 100% del
capitale di Sei Industrial S.p.A. nella Società e l’ammissione alla quotazione dei Warrant Uno SERI 2017
– 2022;
• La dismissione degli asset detenuti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili (o anche “il
Ramo Energy Solutions”).
Per quanto concerne il primo punto, a fine giugno 2018 la controllata Seri Industrial ha lanciato un’offerta in opzione
ai titolari di azioni ordinarie e l’ammissione alle negoziazioni sul mercato telematico azionario organizzato e gestito
da Borsa Italiana S.p.A. di azioni ordinarie, di nuova emissione, senza indicazione del valore nominale, con
godimento regolare ed aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli aventi
diritto ai sensi dell’art. 2441, comma 1, del Codice Civile, nel rapporto nel rapporto di n. 17 azioni ordinarie di nuova
emissione ogni n. 5 azioni ordinarie possedute, ad un prezzo unitario pari ad Euro 3,71, di cui Euro 1,71 a titolo di
sovrapprezzo, con abbinati gratuitamente warrant, denominati Warrant Due SERI 2018 –2019, nel rapporto di n.
1 Warrant Due SERI 2018 – 2019 ogni n. 1 azione ordinaria di nuova emissione sottoscritta. Al termine del offerta
sono state sottoscritte numero 3.949.780 azioni ordinarie per un controvalore di Euro 14.653.683,80.
Di seguito l’attuale struttura del Gruppo Industrial, con l’indicazione delle sole partecipazioni di controllo:
Ramo in dismissione
100%
100%
100%
100% 100% 100%
100% 60% 100 100%
55% 100% 100%
58,81% 100% 100%
99% 100%
100% 100%
60%
100%
100%
I N D U S T R I A L S P A
65,56%
Iniziative Industriali Srl
SERI INDUSTRIAL SPACoes Company Srl in liqudazione
SERI PLANT DIVISION SRL SERI PLAST SRL FIB SRL
KRE WIND SRL in liquidazione REPIOMBO SRL I C S S R L FAAM Asia Limited
TOLO ENERGIA SRL
FDE SRL ICE Eu Sas YIBF
SOGEF SRL Plastam Eu Sas Fs Srl
Lithops Srl
Carbat Srl
Faam Research Center Srl
ICS Poland Sp. z
o.o.Fl Srl
Plast Research &
Development Srl
Fib Sud Srl
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Rispetto alla configurazione del Gruppo esistente alla chiusura dell’esercizio 2018, l’organigramma societario a
decorrere dal 1° gennaio 2019 si è modificato in quanto le quote di partecipazione detenute nelle società
Repiombo Srl, Seri Plant Division Srl, Seri Plast Srl e Fib Srl sono state trasferite da Sei industrial SpA direttamente
sotto la capogruppo Seri Industrial SpA. In aggiunta, la quota di partecipazione detenuta in ICS Srl è stata trasferita
da Sei Industrial SpA a Seri Plast Srl, con l’obiettivo di arrivare ad una aggregazione delle due realtà industriali in
un unico complesso aziendale.
Il Gruppo, alla fine dell’esercizio 2018, controlla:
• con una partecipazione del 65,56%, la società Seri Industrial SpA, holding di partecipazioni quotata sul
mercato MTA di Borsa Italiana, operante lungo l’intera filiera degli accumulatori elettrici, dalla produzione dei
materiali plastici per il settore automotive, idrotermosanitario e delle batterie, alla realizzazione in-house del
piombo rigenerato da batterie esauste, fino alla produzione di batterie al piombo-acido e litio-ione. Seri
Industrial detiene partecipazioni nelle seguenti società:
- Seri Plant Division Srl (di seguito “Seri Plant” e/o “Impianti”), attiva nella progettazione e realizzazione di
impianti innovativi per il riciclo di batterie esauste;
- Repiombo Srl (di seguito “Repiombo” e/o “Smelter”), attiva nella produzione di piombo secondario e scarti
plastici dal riciclo di batterie esauste;
- Seri Plast Srl (di seguito “Seri Plast” e/o “Recupero e riciclo di materiale plastico”), attiva nella produzione
di granuli plastici e compound in polipropilene rigenerati da scarti plastici;
- Industrie Composizioni Stampati Srl (di seguito “ICS” e/o “Stampaggio di materiali plastici”), attiva nello
stampaggio di materiali plastici per il mercato della componentistica per batterie ed idrotermosanitario;
- FIB Srl (di seguito “FIB” o“Gruppo FIB” e/o “Accumulatori Elettrici”), attiva nella realizzazione di batterie al
piombo acido e litio ione per applicazioni Motive Power, storage e specialties.
- Seri Industrial detiene un’ulteriore partecipazione al 100% nella società Tolo Energia Srl (di seguito anche
“Tolo”), società con partecipazioni nel mercato delle energie rinnovabili, in fase di dismissione(già
completata l’attività di dismissione delle partecipazioni più significative).
Il restante azionariato è composto da Neuberger Berman AIFM S.à.r.l. per il 19,47%, da City Financial Investment
Company Limited per il 5,39% ed il restante dal mercato.
• Con una partecipazione del 100%, la società Iniziative Industriali Srl (già Iniziative Industriali SpA, di seguito
“Iniziative Industriali”), sub-holding costituita nel 2014 e destinata all’acquisizione e successiva valorizzazione
di società industriali acquisite nell’ambito di operazioni da turnaround. La società ha ceduto le proprie
partecipazioni detenute in Omniafibre Srl e Glass Industries Srl, rispettivamente in data 4 dicembre 2017 (per
un controvalore di Euro 9,50 milioni) ed in data 25 giugno 2018 (per un controvalore di Euro 3,21 milioni). Ad
oggi la società detiene una partecipazione in Coes Company Srl in liquidazione (di seguito “COES”),
attualmente in liquidazione poiché il ramo d’azienda è stato trasferito in affitto (di seguito anche “l’Affitto di
Ramo”) alla ICS, parte del Gruppo Seri Industrial, nell’ottica di integrare le società del Gruppo attive nel
mercato dei materiali plastici.
Il Gruppo sta proseguendo la realizzazione del proprio piano industriale che prevede:
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Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018
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• la crescita dell’attuale business, con maggiore focalizzazione all’integrazione della filiera produttiva,
attraverso il controllo di tutti i processi, al fine di customizzare i prodotti alle esigenze della clientela;
• lo sviluppo di progetti di ricerca e sviluppo lungo tutta la filiera finalizzati a realizzare nuovi prodotti;
• la semplificazione della struttura societaria, in modo da rendere i processi interni più efficienti e flessibili;
• un piano di investimenti presso il sito di Teverola (Progetto Litio) che consentirà alla controlalta Seri
Industrial di essere il primo produttore, tramite la società FIB Srl, di celle al litio per accumulatori trazione
e storage in Europa.
Per quest’ultimo punto, la società ha in corso il progetto per la realizzazione del primo impianto di produzione
europeo di celle litio-ione per applicazioni storage, motive power e specialties.
Il gruppo intende proseguire nel suo intento di presidiare l’intera value chain (così come fatto per la filiera degli
accumulatori al piombo), producendo in-house le celle (oggi acquistate unicamente in Asia) al fine di realizzare un
prodotto altamente customizzato. In aggiunta la società ha in corso lo sviluppo di un nuovo processo di produzione
della materia attiva (Litio Ferro Fosfato) a costi inferiori e senza l’utilizzo di solventi organici (con preparazione a
base acquosa) e di materali che contengono metalli tossici (come il cobalto e/o il nickel).
L’investimento è in corso di realizzazione nell’area cd. ex Indesit di Teverola (CE) in relazione al quale in data 5
giugno 2017 IB, Whirlpool EMEA S.p.A. e FIOM Cgil, FIM Cisl e UILM Uil hanno sottoscritto presso la sede di
Confindustria Caserta un verbale di accordo (l’“Accordo Whirlpool”) ai sensi del quale – nell’ambito dell’esecuzione
dell’accordo relativo alla re-industrializzazione del sito di Teverola (in relazione al quale in data 6 marzo 2017 è
stato siglato presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra aziende (tra cui la controllante SE.R.I), organizzazioni
sindacali e istituzioni un verbale di incontro relativo al predetto piano di re-industrializzazione) - FIB si è impegnata,
tra l’altro, a procedere, direttamente o per il tramite di società specializzate, alla selezione di almeno 75 unità
lavorative da assumere tra tutti i lavoratori oggetto del piano industriale di Whirlpool. Nella voce altri ricavi sono
iscritti benefici pari a € 3.750 migliaia ricevuti a fronte di detto impegno. In data 20 aprile 2017 FIB ha presentato
al Ministero dello Sviluppo Economico e ad Invitalia S.p.A., tra l’altro, una richiesta di agevolazione ai sensi dell’art.
9 del D.M. 9 dicembre 2014, successivamente modificata in data 4 maggio 2017 con l’integrazione di dati tecnici
riguardanti il progetto, finalizzata ad ottenere un contributo pubblico (a fondo perduto e sotto forma di
finanziamento agevolato) per il Progetto Litio. In data 11 agosto 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico, la
Regione Campania e FIB hanno sottoscritto un accordo di sviluppo - sottoscritto altresì da Invitalia S.p.A. in data
23 agosto 2017 - che prevede, a fronte di un investimento agevolabile complessivo di € 55.419.000, una
agevolazione massima concedibile, tra fondo perduto e finanziamento agevolato, per complessivi € 36.696.486.
Nel dicembre 2017 Invitalia S.p.A. ha deliberato favorevolmente in merito alla concessione delle agevolazioni
sopra illustrate per complessivi € 36,7 milioni, di cui € 16,8 milioni a fondo perduto ed € 19,9 mutuo agevolato. Il
relativo provvedimento è stato comunicato a FIB nel mese di gennaio 2018. In data 26 aprile 2018 FIB ha
sottoscritto con Invitalia la determina per l’erogazione delle summenzionate agevolazioni. A fine luglio è stato
sottoscritto il contratto di mutuo agevolato. Alla fine dell’esercizio sono state erogate anticipazioni da parte di
Invitalia per complessivi € 11 milioni di cui € 5,03 milioni a titolo di contributo a fondo perduto e € 5,98 milioni a
titolo di acconto sul mutuo agevolato.
Dal punto di vista strategico sono attualmente in corso di definizione contratti con partner strategici per la
realizzazione di accumulatori al litio per applicazioni speciali.
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Per quanto riguarda il progetto di semplificazione societaria, come già descritto in precedenza, sono in corso delle
aggregazioni societarie che permetteranno al Gruppo di affrontare le sfide del mercato con maggiore flessibilità.
L’affitto del Ramo d’azienda di COES e l’integrazione delle attività della plastica permetteranno di:
- Raggiungere un volume d’affari consolidato maggiore (superiore agli Euro 100 milioni);
- Realizzare sinergie produttive in termini di stampaggio del materiale plastico e relativo sfruttamento degli
stampi e delle presse;
- Realizzare sinergie in termini di R&D accentrata;
- Approvvigionamento del compound plastico realizzato dalla consociata Seri Plast;
- Maggiore potere contrattuale verso i primari fornitori di materiale plastico.
Questa operazione rientra in una più ampia operazione di semplificazione della struttura, come già visto uno dei
principali obiettivi del Gruppo, da realizzarsi attraverso la fusione di società operanti nelle medesime business unit
e con l’accorciamento della catena di controllo. A seguito di tali operazioni, il Gruppo sarà configurato come segue:
Un’unica partecipazione detenuta nella holding Seri Industrial, che a sua volta controllerà Seri Plast, come
risultante della fusione tra Seri Plast Srl ed ICS Srl, incluso anche il ramo d’azienda di COES, e FIB, con
semplificazione delle proprie partecipazioni.
Il Gruppo sarà in grado di gestire in modo efficiente il modello di business di Economia Circolare, come di seguito
esposto:
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Il Gruppo e le attività
Il Gruppo svolge le seguenti attività:
Per il tramite di Seri Industrial SpA:
‐ Line di business “Impianti” – Seri Plant Division: progettazione e costruzione, su commessa, di impianti chiavi
in mano per la produzione di piombo secondario e scarti in materiale plastico recuperati dal riciclo di batterie
esauste. Le commesse hanno ad oggetto la realizzazione di impianti completi, disingole sezioni di essi e il c.d.
revamping (adeguamenti alle nuove normative ambientali – incremento di capacità produttiva – realizzazione di
nuove linee di produzione) di impianti esistenti anche in conseguenza dell’evoluzione della tecnologia.
stabilimento in Alife (Ce)
‐ Linea di business “Recupero e riciclo materiale plastico” – SERI Plast: compound dal recupero e riciclo
di scarti di materiale plastico provenienti dal recupero e riciclo delle batterie. Seri Plast è uno dei principali
operatori in Europa in tale settore attraverso due linee di prodotti: il Serilene che viene impiegato per lo
stampaggio di cassette e coperchi per batterie avviamento e trazione, ed il Serifill utilizzato per lo stampaggio
di componenti nel settore automotive. La società vende i propri prodotti per una parte significativa alla
consociata ICS e per la restante parte ai principali Tier 1 automotive;
stabilimento in Alife (Ce)
‐ Linea di business “Smelter” – Repiombo: l’impianto è stato avviato ad inizio 2019 ed è costituito da una
sezione di frantumazione e recupero di batterie esauste, da una sezione di fusione della parte metallica e da
una sezione di raffinazione del piombo grezzo. La società ha reso definitivamente operativo lo stabilimento
per la sezione di frantumazione e recupero delle batterie esauste ed ha in corso di avvio le due ulteriori sezioni.
Repiombo potrà garantire l’approvvigionamento di piombo alla consociata Fib e di scarti in materiale plastico
alla consociata SERI Plast. Allo stato attuale fornisce cliente terzi che poi forniscono il piombo raffinato alla
consociata FIB. Entro il 2019 è prevista l’entrata a pieno regime di tutte le sezioni dell’impianto, che utilizzerà
un innovativo processo produttivo capace di non fare ricorso ad un processo termico bensì ad un innovativo
processo “a freddo” con notevole risparmio energetico e riduzione dell’impatto ambientale;
stabilimento in Calitri (Av)
‐ Linea di business “Stampaggio materiale plastico” – ICS, Plastam EU, ICS EU, ICS Poland: produzione,
mediante stampaggio, di cassette, coperchi ed accessori in plastica per la produzione di batterie per uso
automotive e industriale. La società opera a livello internazionale ed ha come principale cliente il gruppo Exide,
uno dei primari produttori mondiali di accumulatori elettrici, a seguito dell’acquisizione dei suoi stabilimenti in Italia
e Francia ed alla contestuale stipulazione di contratti di fornitura pluriennali e garantiti. Dallo 01.01.2019 la società
è attiva nello stampaggio ed estrusione di turbi e raccordi per il settore navale, termo sanitario e infrastrutturale, in
seguito all’affito del ramo d’azienda della consociata COES Company;
stabilimenti in Canonica D’Adda (Bg), Avellino, Arras (Francia), Peronne (Francia) e Varsavia (Polonia)
Centro di ricerca e sviluppo -Plast Research & Development
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‐ Linea di business “Accumulatori elettrici” – Fib – Fib Sud – Fs – Fl – Yibf –– Carbat: l’azienda è specializzta
nella produzione di accumulatori elettrici al piombo e al litio per uso trazione, storage, truck heavy duty e
avviamento con il marchio “FAAM”. Opera a livello internazionale, prevalentemente nel settore After Market e
minoritariamente nell’Original Equipment. È specializzata, con prodotti altamente innovativi e performanti, nella
realizzazione di batterie per carrelli elevatori e macchine di movimentazione (trazione elettrica), per centrali di
accumulo come le telecomunicazioni, UPS, impianti per la produzione di energia elettrica (Stazionario/Storage),
nelle batterie avviamento per il settore truck heavy duty e di batterie litio-ione. L’azienda opera tramite uno
stabilimento in Cina dove si realizzano batterie piombo-acido per la trazione.
stabilimenti in Monterubbiano (Fm), Monte Santangelo (Fg), Nusco (Av), Yixing (Cina), Torino, Teverola (CE) varie
sedi per i FAAM Services (Puglia-Lazio-Marche-Emilia Romagna-Lombardia-Veneto-Campania)
Centri di ricerca e sviluppo – Lithops – FAAM Research Center
‐ recupero e smaltimento di batterie esauste (linea di business “Smelter” – Repiombo).
stabilimento in Calitri (Av)
‐ produzione di energia rinnovabile, attraverso la sub holding di partecipazioni Tolo Energia Srl (linea di business
“Energy Solutions in corso di dismissione” – Tolo Energia Srl).
Per il tramite di Iniziative Industriali SpA:
‐ produzione di tubi e raccordi in materiale plastico per il settore idrotermosanitario (divisione “building”), per il settore
infrastrutture (acquedotti e fognature) e per il settore navale (linea di business “Tubi e Raccordi” – Coes in
liquidazione). Attualmente questa attività è svolta da ICS, che ha affittato il ramo d’azienda, incluso il contratto di
locazione degli stabilimenti, di COES.
stabilimenti in Pioltello (Mi), Levate (Bg – attualmente dismesso per razionalizzare la struttura produttiva) e Gubbio
(Pg)
Di seguito una rappresentazione del footprint geografico del Gruppo:
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Andamento della gestione
Andamento economico generale
Contesto internazionale
Dalla lettura delle pubblicazioni economiche rilasciate periodicamente dalla Banca d’Italia (Bollettino Economico
1/2019) emerge quanto segue.
Sono peggiorate le prospettive del commercio mondiale
Negli ultimi mesi è proseguita la crescita dell’economia mondiale, ma si sono manifestati segnali di deterioramento
ciclico in molte economie avanzate ed emergenti; continuano a peggiorare le prospettive del commercio mondiale,
dopo il rallentamento nella prima parte dello scorso anno. Le incertezze sul quadro congiunturale hanno avuto
ripercussioni sui mercati finanziari internazionali, con una flessione dei rendimenti a lungo termine e la caduta dei
corsi azionari. Sulle prospettive globali gravano i rischi relativi a un esito negativo del negoziato commerciale tra
gli Stati Uniti e la Cina, al possibile riacutizzarsi delle tensioni finanziarie nei paesi emergenti e alle modalità con
le quali avrà luogo la Brexit.
Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito che manterrà elevato lo stimolo monetario
Nell’area dell'euro la crescita si è indebolita; in novembre la produzione industriale è diminuita significativamente
in Germania, in Francia e in Italia. L'inflazione, pur restando su valori ampiamente positivi, è scesa per effetto del
rallentamento dei prezzi dei beni energetici. Il Consiglio direttivo della BCE ha ribadito l’intenzione di mantenere
un significativo stimolo monetario per un periodo prolungato.
In Italia prosegue la debolezza dell’attività produttiva
In Italia, dopo che la crescita si era interrotta nel terzo trimestre, gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono
che l’attività potrebbe essere ancora diminuita nel quarto. All’indebolimento dei mesi estivi ha contribuito la
riduzione della domanda interna, in particolare degli investimenti e, in misura minore, della spesa delle famiglie.
Secondo il consueto sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d’Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore,
nel 2019 i piani di investimento delle imprese dell’industria e dei servizi sarebbero più contenuti a seguito sia
dell’incertezza politica ed economica sia delle tensioni commerciali.
Resta ampio l’attivo di parte corrente
L’andamento delle esportazioni italiane è risultato ancora favorevole nella seconda metà dell’anno; il
rallentamento del commercio globale ha però influenzato le valutazioni prospettiche delle imprese sugli ordinativi
esteri. Resta ampiamente positivo il saldo di conto corrente; continua a migliorare la posizione debitoria netta
sull’estero del Paese, che si è ridotta alla fine di settembre a poco più del 3% del PIL.
Aumentano le ore lavorate ma non l’occupazione; prosegue la crescita moderata dei salari
Nel trimestre estivo sono aumentate le ore lavorate mentre il numero di occupati è lievemente diminuito; secondo
i primi dati disponibili, in autunno l’occupazione sarebbe rimasta sostanzialmente stazionaria. È proseguito
l’incremento delle retribuzioni contrattuali in tutti i comparti.
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L’inflazione è scesa e la componente di fondo è rimasta debole
L’inflazione complessiva si è ridotta in dicembre all’1,2 per cento, soprattutto per effetto del rallentamento dei
prezzi dei beni energetici; la dinamica della componente di fondo si è mantenuta debole (0,5 per cento). Sono
state riviste lievemente al ribasso le aspettative delle imprese sull’andamento dei prezzi.
Vi sono stati sviluppi favorevoli sul mercato dei titoli di Stato
I premi per il rischio sui titoli sovrani sono scesi, per effetto dell’accordo tra il Governo italiano e la Commissione
europea sui programmi di bilancio; il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e di quelli tedeschi a
metà gennaio era di circa 260 punti base, 65 in meno rispetto ai massimi di novembre. Le condizioni complessive
dei mercati finanziari restano tuttavia più tese di quelle osservate prima dell’estate.
Le proiezioni macroeconomiche per l'economia italiana nel triennio 2019-2021
La proiezione centrale della crescita del PIL è pari allo 0,6 per cento quest’anno, 0,4 punti in meno rispetto a
quanto valutato in precedenza. Alla revisione concorrono: dati più sfavorevoli sull'attività economica osservati
nell'ultima parte del 2018, che hanno ridotto la crescita già acquisita per la media di quest’anno di 0,2 punti; il
ridimensionamento dei piani di investimento delle imprese che risulta dagli ultimi sondaggi; le prospettive di
rallentamento del commercio mondiale. Sono invece moderatamente positivi gli effetti sulla crescita dell’accordo
raggiunto dal Governo con la Commissione europea: l'impatto favorevole della diminuzione dei tassi di interesse
a lungo termine compensa ampiamente quello degli interventi correttivi apportati alla manovra. Le proiezioni
centrali della crescita nel 2020 e nel 2021 sono dello 0,9 e dell’1,0 per cento, rispettivamente. La dispersione della
distribuzione di probabilità attorno a questi valori centrali è particolarmente ampia.
L'inflazione aumenterebbe gradualmente, dall’1,0 per cento quest’anno all’1,5 nella media del biennio successivo,
a seguito dell’incremento delle retribuzioni private e del graduale allineamento delle aspettative di inflazione.
I rischi per la crescita sono al ribasso
Oltre ai fattori globali di incertezza già ricordati, i rischi al ribasso per la crescita sono legati all'eventualità di un
nuovo rialzo dei rendimenti sovrani, a un più rapido deterioramento delle condizioni di finanziamento del settore
privato e a un ulteriore rallentamento della propensione a investire delle imprese. Un più accentuato rientro delle
tensioni sui rendimenti dei titoli di Stato potrebbe invece favorire ritmi di crescita più elevati.
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Andamento economico dei settori in cui operano le società controllate
I mercati di riferimento del Gruppo sono quello delle batterie, delle componenti in plastica per l’automotive ed
il settore idrotermosanitario. Di seguito una rappresentazione grafica dei principali mercati di riferimento:
Fonte: Euromonitor, HIS, Avicienne Energy 2018.
a) Mercato Accumulatori Elettrici
Il mercato mondiale degli accumulatori elettrici nel 2017 è pari a circa 73,5 dollari/Bn (69 dollari/Bn registrato
nel 2016) ed ha mostrato un incremento dell’8,7% tra il 2015 e 2017. Di seguito una rappresentazione del trend
storico di crescita (Fonte: Avicienne Energy 2018):
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La tecnologia piombo-acido nel 2017 risulta essere quella più utilizzata in termini di MWh, con volumi per circa
390 GWh, contro i 125 GWh della tecnologia litio. Di seguito un breakdown delle vendite per settore (in MWh),
suddivise tra tecnologia piombo-acido e litio-ione (Fonte: Avicienne Energy 2018):
Di seguito si riporta l’andamento del mercato delle batterie valore, suddiviso per tipologia di tecnologia e
settore (Fonte: Avicienne Energy 2018):
A differenza delle vendite per volume, nel 2017 vi è il sorpasso della tecnologia litio-ione (attestatasi ad un
valore di mercato di circa 37 dollari/Bn) su quella al piombo-acido (circa 36,5 dollari/Bn) per quanto riguarda il
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valore di mercato. La crescita del litio si è avuta soprattutto nel settore degli EV (Electric Vehicles) che
costituiscono circa il 57% dei volumi complessivi nel 2017, oltre che Industriale e Consumer. Le tecnologie litio
e piombo-acido rappresentano gran parte del mercato complessivo delle batterie nel 2017 (circa 73,5
dollari/Bn).
In termini di forecast, il mercato è previsto passare a 109,5 dolalri/Bn nel 2020 (+24,5% CAGR 2015-2020) e 153,7
dollari/Bn nel 2025 (+18,5% CAGR 2020-2025).
In termini di volumi (MWh)il mercato mostra un outlook positivo (+10,5% CAGR 2015-2020 e +9,5% CAGR 2020-
2025), in gran parte trainato dall’incremento del litio.
Di seguito una rappresentazione grafica del trend (Fonte: Avicienne Energy 2018):
In termini di MWh, il 54% del mercato complessivo nel 2025 è costituito dalla tecnologia piombo-acido, mentre
in termini di valore (BN$) la tecnologia litio-ione rappresenta oltre il 64% del mercato, ad indicazione di prezzi
medi di vendita più elevati.
Come già detto, la tecnologia litio-ione sarà l’elemento trainante della crescita nel periodo 2020-2025.
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Di seguito il forecast delle vendite:
Il mercato del litio mostra un outlook estremamente positivo per il futuro (+24,4% CAGR 2015-2020 e +18,5%
cagr 2020-2025), con le applicazioni Electric Vehicles a far da traino. Nelle applicazioni Others sono incluse
applicazioni speciali come applicazioni medicali, e-bikes, ecc.
La controllata FIB, per quanto riguarda la tecnologia litio-ione, si focalizzerà nei seguenti settori:
- Motive Power – Industrial: applicazioni per carrelli elevatori, macchine movimentazione terra, light
traction vehicles, e-bus;
- Applicazioni Stazionario: telecomunicazioni, UPS;
- Energy Storage Systems (ESS): Large e Small Systems, accumulatori per la stabilizzazione della rete,
storage residenziale;
- Specialties: applicazioni per il settore militare e navale.
È pertanto utile mostrare i trendi di crescita degli end market principali:
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I trend global nel mercato dello storage riguardano principalmente la necessità di rispetttare gli impegni
assunti, a livello europeo, per la decarbonizzazione. Concetti come le smart-grid, smart cities e storage
residenziale sono la base per raggiungere gli obiettivi.
I trend globali nel mercato Militare e Difesa riguardano soprattuto la necessità di innovare in Ricerca e
Sviluppo, tramite progetti ambiziosi in partnership con player in grado di customizzare il prodotto.
Fonte: NATO, A&D Top Management Issues Radar 2018
Fonte: World Industrial Truck Statistics, Market Watch
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La produzione globale di carrelli elevatori è aumentata in modo significativo negli ultimi anni (+11,8% CAGR
2015-2018).
Il trend principale riguardo lo shift da Combustione Interna ad Elettrico. Tale shift è e sarà possibile grazie alle
forti partnership tra produttori di batterie litio-ione (in grado di customizzare il prodotto) e OEM.
Il mercato nazionale è in crescita negli ultimi anni, in termini di registrazione di nuovi veicoli. Un aspetto
fondamentale nei prossimi anni sarà l’opportunità di revamping dei mezzi a motore termico (con installazione
del motore elettrico), con un importante saving sul costo ed una oculata gestione dell’Economia Circolare.
Mercato delle batterie piombo-acido: focus Italia
Nel 2018 il mercato nazionale degli accumulatori elettrici si è attestato su un valore di 1.145 milioni di euro, in
riduzione del 3% rispetto all'anno precedente. L'andamento del mercato è stato influenzato dal segmento delle
batterie per avviamento, il cui giro d'affari si è ridotto dell’8,9% rispetto al 2017. Gli accumulatori per
avviamento rappresentano la maggior parte del mercato (58,1%), seguiti da quelli per trazione (19,7%), in
crescita del 7,1%, dagli stazionari (13,4%), in aumento del 10%, e dagli ermetici (8,8%), in crescita dell'1%.
Le importazioni, veicolate soprattutto dalle grandi multinazionali, si sono portate a 855 milioni di euro (-2,8%
sul 2017). L'incidenza dell'import sul mercato interno è leggermente aumentata, attestandosi sul 74,7% (74,6%
nel 2017).
La produzione di accumulatori elettrici ha registrato un calo dell'1% sul 2017, portandosi su un valore di 1.030
milioni di euro, dovuto a una minore produzione di accumulatori per avviamento, a fronte di una crescita delle
tipologie industriali e professionali. Tra i principali player che sono cresciuti nel 2018, si possono segnalare
MIDAC, FIB, ENERSYS e NUOVA BRESCIA ACCUMULATORI. La produzione degli altri operatori è stata
invece tendenzialmente in calo e, in alcuni casi, con riduzioni a doppia cifra.Le esportazioni, destinate
principalmente ai Paesi Europei, si sono attestate su 740 milioni di euro, stabili sul 2017, e hanno accresciuto
leggermente la propria incidenza sulla produzione (dal 71,2% del 2017 al 71,8% del 2018); si sono ridotti i
Fonte: “Sintesi statistica: L’Auto 2018“ UNRAE
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flussi verso l'Europa, il Nord America (anche se è aumentata leggermente l’incidenza sul totale export), il
Medio Oriente e l’Oceania, mentre sono aumentati quelli verso l’America centro-meridionale, l'Africa e l’Asia
centro-orientale.Va evidenziato che i livelli di fatturato delle singole imprese e, di conseguenza, l'andamento
complessivo del settore sono influenzati dall'elevata competizione tra gli operatori, dall'andamento volatile del
piombo e dal cambio euro/dollaro; in particolare, le oscillazioni dei tassi di cambio e gli aumenti del costo della
materia prima non sempre possono essere adeguatamente compensati con una revisione dei listini di vendita.
Dal punto di vista del posizionamento competitivo, il Gruppo Seri Industrial, tramite la controllata FIB, è un
operatore che impiega le principali tecnologie (piombo e Li-ion) e che è presente su entrambi i segmenti
Automotive ed Industrial.
Mercato della Plastica: focus su Automotive e settore Idrotermosanitario
Il mercato delle componenti in plastica per l’Automotive mostra un forecast in crescita con un CAGR 2018-2023
del +10,9% (Fonte: Markets and Markets), come di seguito rappresentato:
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Il mercato è trainato soprattutto dalla crescita in APAC. La produzione dei veicoli è in ripresa, con tassi di crescita
pari al +2,8% CAGR 2013-2018 e +2,3% CAGR 2018-2023, più contenuti rispetto al passato, come mostrato di
seguito (Fonte: Euromonitor):
La crescita è trainati soprattutto dai mercati emergenti (come ad esempio Asia).
Il mercato delle componenti in plastica per il settore idrotermosanitario vale $57,908.8 milioni nel 2017 ed è
previsto raggiungere i $104,507 milioni nel 2025 con un CAGR 2017-2025 del +7,7%. La domanda di componenti
in plastica per i settori building ed infrastrutture sono in rapida crescita, grazie agli investimenti nel residenziale e
nelle infrastrutture commerciali. Di seguito una rappresentazione grafica dei trend (Fonte: Navigant Consulting,
Bloomber, Statista, Businessweek, etc.):
Si prevede un incremento soprattuto nell’area Rest of The world (Paesi Emergenti), dove è prevista una crescita
2017-2025 con un CAGR del +12,3%, mercato oggetto delle politiche espansive del Gruppo.
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Andamento del Gruppo
a) Principali dati economici
Il conto economico riclassificato del Gruppo è il seguente (valori in Euro):
Conto Economico riclassificato 2018 2017
IAS /IFRS IAS /IFRS
Ricavi delle vendite (Rv) 150.444.487 155.291.193
Altri ricavi e proventi 13.846.980 7.097.949
Totale Ricavi 164.291.467 162.389.142
Incrementi immobilizzazioni per lavori interni 5.338.270 4.367.595
Produzione interna (Pi) (4.819.953) 12.515.379
A. VALORE DELLA PRODUZIONE (VP) 164.809.785 179.272.116
Consumo materie prime, sussid. di consumo e merci (Cm) 115.605.183 132.388.164
Altri costi operativi esterni (Coe) 1.903.781 1.254.404
B. Costi esterni 117.508.964 133.642.568
C. VALORE AGGIUNTO (VA) (A-B) 47.300.820 45.629.548
D. Costi del personale (Cp) 28.163.526 27.376.717
E. MARGINE OPERATIVO LORDO (MOL) (C-D) 19.137.295 18.252.831
Ammortamenti (Amm) 13.454.544 7.919.305
Accantonamenti e svalutazioni (Acc) 5.658.570 2.219.202
F. Ammortamenti e svalutazioni 19.113.114 10.138.507
G. RISULTATO OPERATIVO (RO) (E-F) 24.180 8.114.324
Proventi extra-caratteristici (P e-c)
Oneri extra-caratteristici (O e-c) 0
H. RISULTATO DELL'AREA EXTRA-CARATTERISTICA 0 0
I. RISULTATO ORDINARIO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (ROGP) (G+H)
24.180 8.114.324
Proventi straordinari (Ps)
Oneri straordinari (Os)
L. RISULTATO DELL'AREA STRAORDINARIA (RS) 0 0
M. RISULTATO DELLA GESTIONE PRODUTTIVA (RGP) (I+L) 24.180 8.114.324
Oneri finanziari (Of) 6.872.117 4.713.573
N. FINANZIAMENTO DELLA PRODUZIONE 6.872.117 4.713.573
O. RISULTATO LORDO (RL) (M-N) (6.847.937) 3.400.751
P. Imposte sul reddito (I) (3.972.655) 2.776.846
Q.RISULTATO ATTIVITA' IN ESERCIZIO (RA) (O-P) (2.875.282) 623.905
R.RISULTATO NETTO DI ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE (13.145) (1.137.202)
S.RISULTATO PRIMA DELLE MINORANZE (Q-R) (2.888.427) (513.297)
RISULTATO DI PERTINENZA DELLE MINORANZE 440.107 736.990
RISULTATO NETTO DEL GRUPPO (3.328.533) (1.250.287)
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Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2018 conseguendo ricavi consolidati per Euro 164,2 milioni; si seguito la
suddivisione per linea di business:
RICAVI Settore 31/12/2018 ELISIONI 31/12/2018
Aggregato IC Consolidato
SERI Plant Progettazione e costruzione impianti 25.537 -22.493 3.044
SERI Plast Recupero e riciclo di materiale plastico 20.269 -11.282 8.987
ICS Stampaggio di materiali plastici 50.831 -2.189 48.642
FIB Accumulatori elettrici 64.996 -2.209 62.787
Repiombo Smelter 0 0 0
COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture 40.030 -2.502 37.527
Tolo Energy Solutions 2.353 275 2.629
Altri servizi Corporate - altro 2.852 -2.176 676
TOTALE 206.867 -42.576 164.291
A livello consolidato, i ricavi 2018 hanno registrato un incremento di circa Euro 1,9 milioni. Tale incremento non
riflette la variazione del perimetro diconsolidamento legato alla cessione della società Glass Industries Srl; a parità
di perimetro, si evidenzia una crescita dei ricavi per Euro +9,8 milioni (+6.4%), come mostrato nella tabella di
seguito riportata:
RICAVI Settore 31/12/2018 31/12/2017 Delta
SERI Plant Progettazione e costruzione impianti 3.044 1.036 2.008
SERI Plast Recupero e riciclo di materiale plastico 8.987 10.375 -1.388
ICS Stampaggio di materiali plastici 48.642 47.266 1.376
FIB Accumulatori elettrici 62.787 54.874 7.913
Repiombo Smelter 0 0 0
COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture 37.527 39.941 -2.414
Tolo Energy Solutions 2.629 858 1.770
Altri servizi Corporate - altro 676 79 597
TOT.PERIMETRO COSTANTE 164.291 154.429 9.862
Glass Industries Produzione di supporti in fibra di vetro 0 7.960 -7.960
TOTALE 164.291 162.389 1.903
In termini di ricavi per area geografica si conferma il contributo della quota export pari a circa il50% dei ricavi
complessivi.
Ricavi per area geografica 31/12/2018 % 31/12/2017 %
Euro/mln
ITALIA 84 51% 77 48%
EUROPA 58 35% 61 38%
AFRICA 6 3% 4 2%
ASIA 13 8% 17 10%
AMERICA 4 2% 3 2%
OCEANIA 0 0% 0 0%
Totale 164 100% 162 100%
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L’incremento a livello consolidato è stato trainato in larga parte da un aumento dei ricavi, rispetto al precedente
esercizio, per Euro 7,91 milioni della linea di business “Accumulatori Elettrici (FIB)”, per la crescita nelle
applicazioni per la trazione elettrica. Nell’incremento è compreso, nella voce altri ricavi, l’iscrizione del beneficio
per Euro 3,750 milioni, ricevuti da Whirlpool nell’ambito degli accordi di reindustrializzazione del sito di Teverola.
Nello specifico tale beneficio riguarda il reimpiego e la formazione delle 75 unità lavorative selezionate da FIB.
Inoltre il 2018 è stato caratterizzato da un andamento negativo delle attività nel settore asiatico dove si opera
attraverso la controllata YIBF a seguito di una riorganizzazione della struttura manageriale, completata nel primo
trimestre 2019. Pertanto l’incremento, a parità di condizioni, risulterebbe ancor più significativo.
In aggiunta si è registrato un incremento dei ricavi per Euro 1,4 milioni nella linea di business “Stampaggio di
Materiali Plastici (ICS)” e per Euro 2,0 milioni nella linea di business “Progettazione e costruzione di Impianti (SERI
Plant)”.
Si è registrata una diminuzione per Euro 1,4 milioni nella linea di business “Recupero e riciclo di materiale plastico
(SERI Plast)” a causa di un ordine ritardato da un cliente Tier 1 dovuto a problematiche di omologazione specifiche
del cliente. Tale cliente è stato completamente recuperato nel corso del 2019 ed è in linea con le previsioni di
budget. Si è registrata una contrazione anche nella linea di business “Idrotermosanitario (COES)” dovuto al ritardo
di alcuni ordini per la linea termo sanitaria.
Per quanto concerne la linea di business “Smelter (Repiombo)”, il 2018 è stato l’anno di avvio delle attività, pertanto
non è significativo. Le attività sono iniziate nei primi mesi del 2019.
Tenuto conto dell’impatto del costo delle materie prime sui ricavi segue una analisi nel dettaglio maggiormente
esplicativa.
− Piombo: l’andamento dei prezzi del piombo è un fattore importante per il Gruppo, sia per la linea di
business Accumulatori elettrici, il cui prezzo di vendita è indicizzato al prezzo del piombo comunicato
dall’LME (London Metal Exchange), sia per la linea di business Progettazione di Impianti, considerando
che il recupero delle batterie esauste diviene sconveniente per quotazioni del piombo primario al di sotto
di 1.700 $/ton. Il prezzo medio del piombo ha registrato una diminuzione rispetto all’esercizio 2017 (dove
il valore si era attestato a circa 2.053 €/ton), attestandosi a 1.895 €/ton. Pertanto il Gruppo ha registrato
un aumento delle quantità vendute rispetto al valore di fatturato.
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Per il 2019-2020 le stime mostrano ulteriori incrementi nei livelli di prezzo come ampiamente confermato alla data
attuale.
✓ Plastica (polimero polipropilene C3): le quotazioni del polipropilene C3 hanno registrato un incremento del 9% nel
periodo dicembre 2017 – dicembre 2018. Essendo il mercato delle cassette per batterie sostanzialmente
“indicizzato” all’andamento dell’ICIS – la cui quotazione si ottiene applicando uno spread a quelle del polipropilene
C3 – il citato andamento del prezzo del C3 ha comportato un conseguente riallineamento dei prezzi di vendita
delle cassette per batterie, rispetto l’esercizio precedente.
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Nella seguente tabella viene riportato il contributo al Margine Operativo Lordo (MOL) consolidato di ciascuna linea
di business facente capo al Gruppo Industrial:
Margine Operativo Lordo Settore 31/12/2018 31/12/2017
Seri Plant Progettazione e costruzione impianti 2.306 624
Seri Plast Recupero e riciclo di materiale plastico 4.151 4.688
ICS Stampaggio di materiali plastici 5.023 5.106
FIB Accumulatori elettrici 9.210 7.846
Repiombo Smelter - 67 - 18
COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture - 120 2.171
Glass Industries Produzione di supporti in fibra di vetro - 128
Tolo Energia Energy Solutions 687 - 1.345
Altro Altro (holding) - 2.052 - 948
TOTALE 19.137 18.252
Per quanto riguarda i trend più significativi, si evidenzia quanto di seguito:
SERI Plant, come descritto in precedenza, ha migliorato i livelli di fatturato rispetto lo scorso esercizio, mostrando
un forte incremento della marginalità (+1.7 milioni);
SERI Plast mostra una marginalità percentuale in aumento (pari a circa il 20%), mentre è in leggera contrazione
in termini di valore assoluto dovuto al minor fatturato registrato;
ICS mostra una marginalità allineata;
FIB mostra una marginalità in miglioramento (+1,4 milioni)continuando la propria focalizzazione non soltanto
sull’incremento dei volumi di fatturato ma ponendo anche attenzione ai livelli di marginalità;
REPIOMBO nel corso dell’esercizio ha vissuto una fase di start-up e pertanto mostra una marginalità pari a zero;
COES mostra una marginalità inferiore rispetto l’esercizio precedente dovuto alle inefficienze dello stabilimento di
Levate (Bg) che è stato chiuso nel corso dei primi mesi del 2019 e non è stato trasferito a ICS.
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Principali dati patrimoniali-finanziari
Di seguito viene esposta la situazione patrimoniale e finanziaria riclassificata del Gruppo al 31 dicembre 2018:
Stato Patrimoniale "finanziario" Anno Anno
31/12/2018 31/12/2017
ATTIVO
ATTIVO FISSO (AF) 128.195 99.742
Immobilizzazioni immateriali 7.673 7.555
Goodwill 57.538 58.044
Right of use 17.534
Immobilizzazioni materiali 45.369 34.071
Investimenti finanziari 82 71
ATTIVO CIRCOLANTE (AC) 193.135 169.469
Magazzino (M) 57.980 65.597
Liquidità differite (Ld) 89.103 85.090
Liquidità immediate (Li) 46.053 18.790
ATTIVITA' IN CORSO DI DISMISSIONE (Adismiss) 0 39.576
CAPITALE INVESTITO (CI) 321.331 308.787
MEZZI PROPRI E PASSIVITA’ 0
MEZZI PROPRI (MP) 111.056 96.034
Capitale sociale (CS) 2.000 2.000
Riserve (R) 109.056 94.034
PASSIVITA’ CONSOLIDATE (Pcons) 39.313 46.694
Finanziarie (PconsF) 18.152 39.204
Non finanziarie (PconsNF) 21.161 7.490
PASSIVITA’ CORRENTI (Pcorr) 170.961 134.609
Finanziarie (PcorrF) 96.144 60.986
Non finanziarie (PcorrNF) 74.817 73.623
PASSIVITA’ IN CORSO DI DISMISSIONE (Pdismiss) 0 31.450
CAPITALE DI FINANZIAMENTO (CF) 321.331 308.787
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Posizione Finanziaria Netta (PFN)
Il valore della PFN consolidata al 31/12/2018 risulta essere a debito per un importo pari a Euro 72,0 milioni. Nelle
seguenti tabelle i dati riepilogativi della PFN (espressa in milioni di Euro) ed il dettaglio delle poste che la
compongono:
Posizione Finanziaria Netta Euromln 31/12/2018 31/12/2017
Debiti finanziari non correnti 31,8 39,2
Debiti finanziari correnti 99,4 61,0
Passività Finanziarie 131,2 100,2
Attività finanziarie correnti 43,6 24,5
Disponibilità liquide 15,6 18,8
Attività Finanziarie 59,2 43,3
Totale Posizione Finanziaria Netta 72,0 56,9
L’aumento della PFN al 31 dicembre 2018 rispetto al precedente esercizio è collegato all’applicazione del principio
contabile IFRS 16 che ha comportato l’iscrizione di una passività finanziaria al 31 dicembre pari a Euro 17,8 milioni,
nonché ai significativi investimenti industriali per Euro 21,4 milioni relativi prevalentemente al Progetto Litio.
Di seguito il dettaglio della PFN con separata aggregazione delle divisioni operative e delle holding:
PFN €mln Settore 31/12/2018 31/12/2017
SERI Plant Progettazione e costruzione impianti -11,4 3,3
SERI Plast Recupero e riciclo di materiale plastico -9,1 -9,1
Repiombo Smelter 4,5 2,7
ICS (group) Stampaggio di materiali plastici 11,0 2,1
FIB (group) Accumulatori elettrici 51,8 13,3
COES Idrotermosanitario - building e infrastrutture 10,4 13,2
TOLO Energie Rinnovabili 0,2 0,9
Glass Industries Produzione di supporti in fibra di vetro 0,0 2,5
Sub Totale Operative 57,4 28,9
CORPORATE Altro (holding) 14,6 28,0
TOTALE 72,0 56,9
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Rendiconto finanziario
RENDICONTO FINANZIARIO
Euro 31/12/2018 31/12/2017
ATTIVITA' DI ESERCIZIO
Risultato prima delle minoranze (2.888.427) 623.905
Ammortamenti e svalutazioni 19.113.114 10.138.507
Variazione netta imposte differite e altri fondi (742.073) 909.047
Variazione di altre attività e passività non correnti (5.678.466) (3.890.700)
Variazione del capitale circolante netto (3.167.321) (6.662.559)
Flusso monetario da attività operative 6.636.827 1.118.201
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
(Investimenti)/Disinvestimenti in attività materiali (22.986.194) (6.480.713)
(Investimenti)/Disinvestimenti in attività immateriali (7.942.257) (4.837.658)
(Investimenti)/Disinvestimenti in attività finanziarie (11.151) 814.813
(Acquisizioni)/Dismissioni di imprese 8.853.542 (5.224.351)
Flusso monetario da attività di investimento (22.086.060) (15.727.909)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Incremento/(Decremento) debiti finanziari verso parti correlate 7.897.075 12.832.680
(Incremento)/Decremento attività finanziarie (30.443.945)
Incremento/(Decremento) finanziamenti a medio e lungo termine (22.497.118) (7.164.007)
Incremento/(Decremento) dei debiti finanziari a breve 42.158.146 22.593.341
Operazioni relative a non controlling interest 15.153.680 498.538
Flusso monetario da attività di finanziamento 12.267.838 28.760.552
Incremento (decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti (3.181.395) 14.150.844
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio periodo 18.790.361 4.639.517
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti fine periodo 15.608.966 18.790.361
Si evidenzia quanto segue:
➢ la controllata SERI INDUSTRIAL ha effettuato un’operazione di aumento del capitale sociale concluso
con una raccolta di Euro 15 milioni;
➢ sono stati dismessi asset del settore delle energie rinnovabili per circa Euro 13,0 milioni;
➢ sono stati effettuati investimenti per circa Euro 31,0 milioni.
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INFORMATIVA SULLA PRIVACY
In relazione agli adempimenti previsti dal D. Lgs. 196/2003 e successive modifiche si precisa che il documento
programmatico della sicurezza, già redatto al momento della prima applicazione della normativa, è stato oggetto
di revisione e adeguamento.
ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
Ai sensi del comma 5 dell'art. 2497-bis del Codice Civile si attesta che la capogruppo non è soggetta ad attività di
direzione e coordinamento.
COMPOSIZIONE DEL PERSONALE
Di seguito viene riportato il numero dei dipendenti del Gruppo Industrial al 31 dicembre 2018:
Descrizione 2018 2017
Dirigenti 3 6
Quadri 47 47
Impiegati 237 249
Operai 374 438
Totale 661 740
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RAPPORTI CON PARTI CORRELATE
I rapporti con le parti correlate sono avvenutI a normali condizioni di mercato.
Sono di seguito esposte le tabelle riepilogative dei rapporti economici e patrimoniali, rimandando alle note
esplicative per maggiori dettagli.
Nella seguente tabella sono esposti i rapporti di natura economica:
Rapporti economici con parti correlate (importi in Euro Migliaia) Ricavi Costi
AZIENDA AGRICOLA QUERCETE A.R.L. 6 20
ELEKTRA SRL 23 521
FINVANVITELLI s.r.l. 4 0
PMIMMOBILIARE 89 1.492
RENTAL SRL 0 126
RISE SPA 0 100
SE.R.I. SPA 1.931 789
SERI GREEN ENERGY & REAL ESTATE 42 0
SERI GREEN ENERGY SRL 2 0
SERI INNOVAZIONE DEVELOPMENT SRL 10 288
SERI LAB SRL 1 12
TOTALE 2.109 3.348
Nella seguente tabella sono esposti i rapporti di natura patrimoniale:
Rapporti patrimoniali con parti correlate (importi in Euro Migliaia) CREDITI DEBITI
AZIENDA AGRICOLA QUERCETE ARL 1 400
COES AUSTRALIA 169 0
ECOPIOMBO SRL 2.707 463
ELEKTRA SRL 4 183
FAAM RESEARCH CENTER SRL 0 10
FINVANVITELLI SRL 1 0
ICS POLAND Z.O.O. 0 0
PMI SRL 2.691 16.527
RENTAL SRL 0 0
RISE SPA 62 141
SE.R.I. SPA 14.532 1.838
SERI GREEN ENERGY & REAL ESTATE SRL 13 0
SERI GREEN ENERGY SRL 1 0
SERI INNOVAZIONE DEVELOPMENT SRL 3 94
SERI LAB SRL 194 1
TOTALE 20.377 19.657
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GESTIONE DEI RISCHI
Di seguito si riportano i rischi ritenuti prioritari dalla Società e dal Gruppo, che vengono monitorati per cercare di anticiparne i potenziali effetti negativi e intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
Rischi finanziari
Preliminarmente si forniscono informazioni in relazione all’uso da parte della Società e del Gruppo di strumenti
finanziari, rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico di periodo
della stessa, fornendo indicazioni sulle politiche della Società e del Gruppo in materia di gestione del rischio
finanziario, comprese le politiche di copertura, per ciascuna categoria di operazione prevista. Si forniscono altresì
indicazioni sull’esposizione della Società e del Gruppo al rischio di prezzo, al rischio di credito e al rischio di
liquidità.
I principali strumenti finanziari del Gruppo comprendono i finanziamenti bancari sia a breve che a medio lungo
termine. L’obiettivo principale di tali strumenti è di finanziare le attività operative del Gruppo. Il Gruppo ha diversi
altri strumenti finanziari, come debiti e crediti commerciali, derivanti dall’attività operativa.
I rischi principali generati dagli strumenti finanziari del Gruppo sono il rischio di credito, il rischio di mercato e il
rischio di liquidità. Il rischio di mercato derivante dalla fluttuazione dei cambi delle valute non è significativo per il
Gruppo, in quanto la quasi totalità delle transazioni è condotta in Euro, fatta eccezione per la società che opera in
Cina.
In particolare:
o il rischio di credito, sia in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti, sia alle attività di
finanziamento evidenzia la possibilità di insolvenza (default) di una controparte o l’eventuale
deterioramento del merito creditizio assegnato;
o il rischio di mercato deriva dall’esposizione alla fluttuazione dei tassi di interesse;
o il rischio di liquidità e di mancato reperimento di risorse finanziarie, fa riferimento alle disponibilità di risorse
finanziarie presenti ed all’accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari.
Nelle note al bilancio sono illustrate le attività e passività finanziarie richieste dall’IFRS 7 nell’ambito delle categorie
previste dallo IAS 39, e indicazioni qualitative e quantitative sull’incidenza di tali rischi sul Gruppo. I dati quantitativi
non hanno valenza previsionale, in particolare la sensitivity analysis sui rischi di mercato non può riflettere la
complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato. Si rimanda
alle relative note illustrative al bilancio in relazione agli importi iscritti nelle singole voci di rischio.
Rischio di credito
La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo è rappresentata dal valore contabile delle attività
finanziarie rappresentate in bilancio. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni per le quali si rileva
un’oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L’ammontare delle svalutazioni tiene conto di una stima
dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso, degli oneri e spese di recupero futuri.
Per le valutazioni in merito ai rischi di credito si rimanda ad apposita sezione del bilancio, ove sono indicati i crediti
scaduti separati per singola attività sia essa finanziaria, commerciale o di altra natura.
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I crediti di natura commerciale maturati dalle società sono ripartiti tra un elevato numero di clienti fatta eccezione
per alcuni settori, quale quello dello produzione di cassette per batterie dove la clientela è concentrata su un
numero molto limitato di clienti, aventi una classe di merito creditizio elevata.
I crediti commerciali scaduti sono oggetto di costante monitoraggio e gli stessi sono stati espressi al valore di
presumibile realizzo.
Per le “attività finanziarie a breve”, quali depositi bancari, il rischio massimo di esposizione è pari al valore
contabile.
Rischio di mercato
Le passività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari connessi a variazioni nei tassi di interesse. Variazioni nei
livelli di tassi d’interesse di mercato influenzano il costo delle varie forme di finanziamento, incidendo pertanto sul
livello degli oneri finanziari del Gruppo.
Il Gruppo valuta se fare ricorso a strumenti derivati, per gestire il rischio di fluttuazione del tasso di interesse, che
rientrano nella categoria contrattuale degli “Interest Rate Swap”. In particolare è politica del Gruppo verificare se
convertire una parte dei suoi debiti a base variabile in tasso fisso al fine di normalizzare gli esborsi finanziari. Tali
strumenti sono designati come strumenti “cash flow hedges”.
Come stabilito dallo IAS 39 gli strumenti derivati, qualora siano adottati, sono misurati al fair value, corrispondente
al valore mark to market valutato dal mercato di riferimento e attraverso modelli e strumenti di valutazione, se ne
verifica la congruità e l’efficacia. I contratti derivati sono stipulati con primarie controparti bancarie al fine di ridurre
il rischio di inadempienza contrattuale. Per quegli strumenti derivati dove la strategia di stabilizzazione del tasso
variabile è stata fissata fino ad un livello prefissato e non si prevede copertura su livelli di tassi sopra tali soglie il
fair value del derivato non garantendo l’integrale copertura dal rischio di tasso viene imputato a conto economico.
Rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si può manifestare con l’incapacità di reperire, a condizioni economiche, risorse finanziarie
sufficienti a coprire tutti gli obblighi in scadenza.
I due fattori principali che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate
o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall’altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito
o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato. Il Gruppo opera una diversificazione delle proprie
fonti di finanziamento, e si adopera per aver accesso a fonti di finanziamento in grado di soddisfare i fabbisogni
programmati.
Nelle note illustrative al bilancio sono illustrati il profilo temporale delle passività finanziarie del Gruppo sulla base
dei piani di pagamento contrattuali non attualizzati.
Le passività finanziarie includono debiti connessi a contratti di finanziamento, mutuo e di leasing, alla cui copertura
sono destinati i flussi finanziari derivanti dalla vendita di prodotti e servizi.
I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità delle società del Gruppo sono monitorati o gestite
centralmente sotto il controllo della tesoreria di Gruppo, con l’obiettivo di garantire un efficace ed efficiente gestione
delle risorse finanziarie.
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Il management del Gruppo ha in essere una serie di politiche e processi di monitoraggio delle condizioni
prospettiche della liquidità in relazione al processo di pianificazione aziendale ed al reperimento delle risorse
finanziarie che consentano di prevedere i fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale
circolante e di rimborso dei debiti in essere, tenuto conto dei piani previsionali elaborati.
Rischi di cambio
Il Gruppo opera sui mercati internazionali concludendo operazioni in valute diverse dall’Euro, in particolare in
Dollari USA e in Renminbi e pertanto esposto al rischio di fluttuazioni dei tassi di cambio tra le diverse divise che
potrebbero causare condizioni economiche più onerose. In particolare, l’esposizione al rischio deriva dalla
distribuzione geografica delle attività industriali del Gruppo rispetto alla distribuzione geografica dei mercati e, più
specificamente, dal fatto che l’acquisto e vendita di beni e servizi siano effettuati in divise diverse dall’Euro, valuta
funzionale del Gruppo (cosiddetto rischio di cambio economico), così come i debiti e i crediti commerciali in valuta
possono essere impattati dai tassi di conversione utilizzati con effetti sul risultato economico (cosiddetto rischio di
cambio transattivo). In generale, il Gruppo può contenere il rischio relativo alle fluttuazioni dei tassi di cambio
connesso all’acquisto e alla vendita di beni e servizi fissando, solo ove possibile, in Euro il prezzo di acquisto di
alcuni componenti dai fornitori, ove il prodotto finito sia destinato all’Europa e, limitatamente, mediante strumenti
finanziari derivati di copertura del rischio di cambio quali contratti a termine od opzioni in valuta.
Con riferimento alle vendite effettuate dal Gruppo sul mercato cinese e denominate in valuta locale (Renminbi), il
Gruppo risulta esposto a un rischio di prezzo dovuto all’andamento del tasso di cambio con il Dollaro statunitense
(moneta di acquisto delle materie prime). Considerato che la Società predispone il proprio bilancio consolidato in
Euro, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle società controllate
originariamente espressi in valuta estera potrebbero influenzare i risultati del Gruppo.
Rischi esterni, di processo e strategici
Si segnalano i seguenti rischi esterni, di processo e di natura strategica.
Rischi esterni:
- Rischi connessi ai rapporti con partner strategici;
- Rischi connessi all’approvvigionamento e all’andamento dei prezzi delle materie prime;
- Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo relativo ai settori in cui il Gruppo Opera;
Rischi di processo:
- Rischi connessi a problematiche ambientali;
- Rischi connessi alla responsabilità da prodotto e servizi e rischi reputazionali;
- Rischi connessi ad eventuali interruzioni o ritardi dei cicli produttivi;
Rischi strategici:
- Rischi connessi all’operativa internazionale del Gruppo;
- Rischi connessi alla competizione;
- Rischi connessi all’evoluzione tecnologica.
Tali rischi vengono monitorati costantemente in modo da valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi ed
intraprendere le opportune azioni per mitigarli.
RISCHI ESTERNI
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Rischi connessi ai rapporti con partner strategici
Alcune Società del Gruppo, nello svolgimento delle loro attività di impresa, hanno come clienti uno o pochi soggetti
con i quali hanno sottoscritto contratti per la fornitura di specifici prodotti. L’eventuale cessazione di tali accordi, ivi
incluso l’inadempimento di una delle parti, e/o il mancato rinnovo di tali accordi potrebbero incidere sull’attività del
Gruppo e sulla sua situazione economica e finanziaria. Nello svolgimento della propria attività di impresa il Gruppo
ha, inoltre, come principali clienti, nel settore della progettazione e realizzazione di impianti, aziende che operano
quali “smelters”. L’attività di impresa prevede la sottoscrizione di contratti “chiavi in mano” per la realizzazione di
impianti per il recupero di batterie esauste al piombo che necessitano di complesse e articolate autorizzazioni per
l’esercizio della propria attività. L’eventuale mancata esecuzione dei contratti con i clienti per il ritardo nel rilascio
di tali autorizzazioni potrebbe determinare, anche se temporaneamente, una riduzione dei ricavi e delle marginalità
che potrebbero incidere sull’attività del Gruppo.
Rischi connessi all’approvvigionamento e all’andamento dei prezzi delle materie prime
L’incremento dei prezzi delle merci e delle materie prime utilizzate dal Gruppo ovvero la mancanza di adeguati
strumenti a copertura delle fluttuazioni di prezzo di tali materiali sui mercati finanziari potrebbero comportare per il
Gruppo un incremento dei costi sostenuti per l’attività produttiva. I costi di produzione del Gruppo sono influenzati
dall’andamento dei prezzi delle seguenti materie prime: litio e piombo; come pure delle materie plastiche, in quanto
direttamente trasformate dal Gruppo, che potrebbero subire rilevanti oscillazioni a causa di diversi fattori non
controllabili dal Gruppo stesso. Il Gruppo valuta se porre in essere, seppur limitatamente, politiche di hedging del
rischio di oscillazione del prezzo del piombo mediante impiego di strumenti derivati di copertura. Non è possibile
escludere che significative oscillazioni dei prezzi delle materie prime, utilizzate direttamente dal Gruppo possano
generare decrementi del fatturato e riduzione conseguente del margine in valore assoluto.
Rischi connessi all’evoluzione del quadro normativo relativo ai settori in cui il Gruppo opera
Il Gruppo opera in un settore di attività altamente regolamentato e è soggetto a normative europee, nazionali e
locali che incidono sulle modalità di svolgimento della propria attività industriale. In particolare, per quanto riguarda
l’operatività del Gruppo, assume particolare rilevanza la normativa in materia di accumulatori elettrici.
Il Gruppo ritiene di operare nello svolgimento della sua attività in conformità alla normativa vigente, fermo restando
e dovendosi comunque tenere presente che l’applicazione delle norme primarie e regolamentari è soggetta a
costante evoluzione giurisprudenziale ed evoluzione sia nell’applicazione, sia nell’interpretazione anche da parte
delle Autorità di Vigilanza. In particolare, modifiche legislative e regolamentari che incidono, inter alia, sulle
modalità di produzione di accumulatori di energia (ad esempio vietando l’utilizzo di un determinato componente,
ad oggi utilizzato) potrebbero comportare limitazioni all’operatività del Gruppo (ad esempio riconsiderando alcune
delle linee produttive attualmente sviluppate) o un incremento dei costi.
RISCHI DI PROCESSO
Rischi connessi a problematiche ambientali
Il settore della produzione degli accumulatori elettrici è esposto a rischi ambientali quali, a titolo esemplificativo,
inquinamento dell'aria, del suolo e delle acque, derivanti da smaltimento dei rifiuti, emissioni tossico-nocive e
versamenti di materiali tossico-nocivi. Peraltro, eventuali irregolarità e/o violazioni di prescrizioni stabilite in base
alle autorizzazioni o alla normativa in materia ambientale (incluse le disposizioni in materia di gestione dei rifiuti)
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Industrial S.p.A. Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018
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possono portare a sanzioni tanto di carattere amministrativo che penale. Sebbene le società del Gruppo pongano
in essere i necessari adempimenti al fine di conformarsi ai provvedimenti di legge e regolamentari applicabili non
si può escludere che possano essere rinvenute irregolarità e che il Gruppo possa essere chiamato a sostenere
costi o investimenti significativi per sanare tali situazioni. Non si può escludere che in futuro il Gruppo possa essere
chiamato a sostenere costi o investimenti significativi o essere assoggettato a responsabilità di natura ambientale
in relazione alle attività svolte, per eventuale inosservanza delle suddette disposizioni e/o in ragione di ogni
eventuale modifica normativa che si traduca in vincoli più stringenti, con possibili effetti sull’attività, nonché sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo.
Rischi connessi alla responsabilità da prodotto e servizi e rischi reputazionali
Con particolare riferimento all’attività di produzione e commercializzazione di cassette e coperchi per batterie (per
i produttori di accumulatori avviamento) e di accumulatori di energia, nonché di costruzione di impianto per il
recupero di batterie esauste, il Gruppo, come tutti gli operatori del settore, è esposto al rischio di azioni di
responsabilità da prodotto nei Paesi in cui sono commercializzati i propri prodotti.
Al fine di coprire eventuali rischi derivanti da responsabilità da prodotto e professionale, il Gruppo ha
cautelativamente stipulato apposite polizze assicurative con primarie compagnie di assicurazione. Tuttavia, se la
Società fosse tenuta a risarcire danni per un ammontare superiore al massimale previsto da tali polizze, per
responsabilità da prodotto e per responsabilità professionale, - evento possibile anche in considerazione
dell’eventuale ricorso ad azioni collettive promosse da consumatori (le c.d. “class actions”) – si potrebbero
determinare effetti sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della Società e del Gruppo.
In aggiunta, il coinvolgimento del Gruppo in questo tipo di eventi o di controversie e l'eventuale soccombenza
nell'ambito di queste ultime potrebbero esporre il Gruppo a danni reputazionali, che potrebbero intaccare la
percezione dell’immagine di mercato e del marchio del Gruppo presso gli attuali o potenziali nuovi clienti
pregiudicandone la commercializzazione dei prodotti, con conseguenti effetti sull'attività, le prospettive e la
situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Rischi connessi ad eventuali interruzioni o ritardi dei cicli produttivi
Qualora attività sindacali, eventi naturali o altri eventi di forza maggiore non prevedibili pregiudichino la piena
operatività dei cicli produttivi, è possibile che il Gruppo si trovi a dover sostenere oneri aggiuntivi dovuti, ad
esempio, al maggior costo della manodopera derivante dalla necessità di ricorrere alla forza lavoro al di fuori degli
orari contrattualmente stabiliti. Inoltre qualora l’interruzione dei cicli produttivi avesse durata rilevante, si potrebbero
verificare ritardi nella produzione, dai quali potrebbero conseguire inadempimenti contrattuali e,
conseguentemente, costi ulteriori derivanti da obblighi di pagamento di penali o di risarcimenti.
RISCHI STRATEGICI
Rischi connessi all’operatività internazionale del Gruppo
La presenza e