la sordita e le tappe dello sviluppo del linguaggio dr. giuseppe tola u.o. di neuropsichiatria...
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LA SORDITA’ E LE TAPPE DELLO LA SORDITA’ E LE TAPPE DELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIOSVILUPPO DEL LINGUAGGIO
Dr. Giuseppe TolaDr. Giuseppe Tola
U.O. di Neuropsichiatria InfantileU.O. di Neuropsichiatria Infantile
Azienda Ospedaliero-Universitaria SassariAzienda Ospedaliero-Universitaria Sassari
ALGHERO 27-28 MAGGIO 2011
UNIVERSITA’ DEGLI STUDISASSARI
AOUSASSARI
SOMMARIO
Il linguaggio– Caratteristiche costitutive– Tappe dello sviluppo
Teorie interpretative dello sviluppo del linguaggio I disturbi del linguaggio Lo sviluppo del linguaggio nel bambino sordo
– Storia naturale Principi di abilitazione
– Protesizzazione– Diversi approcci abilitativi
Conclusioni
LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIOLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
Il linguaggio è un sistema comunicativo di straordinaria Il linguaggio è un sistema comunicativo di straordinaria complessità che poggia su diverse abilità:complessità che poggia su diverse abilità:
Analizzare e segmentare i suoni linguistici che vengono Analizzare e segmentare i suoni linguistici che vengono prcepiti cosi da identificare le componenti del linguaggio prcepiti cosi da identificare le componenti del linguaggio (fonemi, morfemi, parole e frasi)(fonemi, morfemi, parole e frasi)
Padroneggiare i pattern articolatori necessari a produrre i Padroneggiare i pattern articolatori necessari a produrre i singoli fonemi e le sequenze di fonemisingoli fonemi e le sequenze di fonemi
Acquisire e amplificare il vocabolarioAcquisire e amplificare il vocabolario Padroneggiare le regole morfologiche e sintattichePadroneggiare le regole morfologiche e sintattiche Utilizzare le diverse funzioni comunicative del linguaggio in Utilizzare le diverse funzioni comunicative del linguaggio in
funzione del contesto e dell’interlocutorefunzione del contesto e dell’interlocutore Padroneggiare le abilità necessarie a produrre un discorso Padroneggiare le abilità necessarie a produrre un discorso
che ne garantiscono la coerenza, l’organizzazione interna e che ne garantiscono la coerenza, l’organizzazione interna e l’adattamento all’ascoltatorel’adattamento all’ascoltatore
LINGUAGGIOSISTEMA COGNITIV
O
PROCESSORE
SEMANTICO-LESSICALE
PROCESSORE
MORFO-SINTATTICO
PROCESSORE
FONOLOGICO
FILTRO
USCITA
FILTRO USCITA
FILTRO INGRESS
O
FILTRO INGRESSO
ANALISI UDITIVA
REALIZZAZIONE FONETICA
co
mp
ren
sio
ne
pro
du
zion
e
STADI DI SVILUPPO DEI SUONI LINGUISTICI PREVERBALI SECONDO OLLER
(1980)
STADIOSTADIO ETA’ COMPARSAETA’ COMPARSA TIPO DI TIPO DI ESPRESSIONEESPRESSIONE
FonazioneFonazione Nascita-1 meseNascita-1 mese Nuclei quasi risonantiNuclei quasi risonanti
Suoni gutturaliSuoni gutturali 2-3 mesi2-3 mesi
Nuclei quasi risonanti Nuclei quasi risonanti anche con costrizione anche con costrizione
posterioreposteriore
EspansioneEspansione 4-6 mesi4-6 mesi
Nuclei di risonanza Nuclei di risonanza completi: pernacchie, completi: pernacchie,
gridolini, strilli, borbottii, gridolini, strilli, borbottii, marginali lallazionimarginali lallazioni
Lallazione tipicaLallazione tipica
((babbling canonico)babbling canonico)
7-10 mesi7-10 mesi CVCV con caratteristiche CVCV con caratteristiche temporali precisetemporali precise
Lallazione variataLallazione variata
(babbling variato)(babbling variato)
10-12 mesi10-12 mesi Ampia varietà di Ampia varietà di consonanti e vocali, consonanti e vocali, discorsi inarticolatidiscorsi inarticolati
Stadi di sviluppo del linguaggio nel bambino normale
Lallazione generica 3-7 mesi3-7 mesiLallazione canonicaLallazione canonica 8-9 mesi8-9 mesiLallazione variataLallazione variata 9-10 mesi9-10 mesi
Inizio comparsa Inizio comparsa comprensionecomprensione di di paroleparole
9-12 mesi9-12 mesi
Comparsa Comparsa produzioneproduzione delle prime delle prime paroleparole
13-15 mesi13-15 mesi(12/20 parole intorno ai 18 mesi)(12/20 parole intorno ai 18 mesi)
““Esplosione” del vocabolario; dal Esplosione” del vocabolario; dal riferimento alla predicazioneriferimento alla predicazione
Dai 18-20 mesiDai 18-20 mesi
Combinazione di paroleCombinazione di parole 20-22 mesi20-22 mesi““Esplosione” della grammatica; Esplosione” della grammatica;
comparsa delle prime frasicomparsa delle prime frasi24-30 mesi24-30 mesi
Progressiva efficienza sul piano Progressiva efficienza sul piano lessicale, grammaticale e lessicale, grammaticale e
sintatticosintattico
24-36 mesi24-36 mesi
LO SVILUPPO MORFO-SINTATTICO
(CHILOSI-CIPRIANI ’91)
ETA’ (mesi) LMELME
FASE PRESINTATTICA
- Parole singole in successione 19-261.2-1.6
- Enunciati telegrafici
FASE SINTATTICA PRIMITIVA 20-29 1.6-2.8
- Enunciati nucleari semplici
FASE DI COMPLETAMENTO 24-331.9-3.0
DELLA FRASE NUCLEARE
- Frasi complete (verbo)
FASE DI CONSOLIDAMENTO 27-382.5-5.1
E GENERALIZZAZIONE DELLE REGOLE
IN STRUTTURE E COMBINAZIONI COMPLESSE
- Completamento con i funzionali
GESTI E LINGUAGGIO
Gesti deittici– Pointing (indicare)
Richiestivo dichiarativo
– Dare– Mostrare
Gesti rappresentativi– Routines convenzionali o sociali
Ciao con le mani “non c’è più”
– Azioni su oggetti “Telefono”
Gesti pragmatici
COME NASCE LA PRIMA PAROLA
2010
Progetto “Speechome”•Monitoraggio primi 3 anni del figlio•Dalle 8 del mattino alle 10 di sera•Casa cablata con 1 Km di fili elettrici•11 telecamere •14 microfoni
LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIOLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
Lo studio scientifico del linguaggio (anni 50) genera un vivace Lo studio scientifico del linguaggio (anni 50) genera un vivace dibattito teorico relativamente ad alcune questioni dibattito teorico relativamente ad alcune questioni fondamentali che restano aperte sino ai nostri giorni:fondamentali che restano aperte sino ai nostri giorni:
Maturazione vs apprendimento (dibattito Chomsky-Maturazione vs apprendimento (dibattito Chomsky-Skinner)Skinner)
Linguaggio e cognizione (dibattito Chomsky-Piaget)Linguaggio e cognizione (dibattito Chomsky-Piaget) Linguaggio e interazione sociale (dibattito Piaget-Vygotsky)Linguaggio e interazione sociale (dibattito Piaget-Vygotsky) Linguaggio e comunicazioneLinguaggio e comunicazione Innato e acquisito nello sviluppo del linguaggioInnato e acquisito nello sviluppo del linguaggio Dominio-specifico e dominio-generale nello sviluppo del Dominio-specifico e dominio-generale nello sviluppo del
linguaggiolinguaggio
LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIOLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO
INNATOINNATO
DOMINIO-SPECIFICODOMINIO-SPECIFICO DOMINIO-DOMINIO-GENERALEGENERALE
ACQUISITOACQUISITO
ChomskyPinker Hyams
Karmiloff-Smith PiagetSinclair
NEUROCOSTRUTTIVISMONEUROCOSTRUTTIVISMO MODELLO COSTRUTTIVISTA DI PIAGETMODELLO COSTRUTTIVISTA DI PIAGET
– Lo sviluppo cognitivo è garantito da processi generali Lo sviluppo cognitivo è garantito da processi generali (assimilazione, accomodamento e equilibrazione) che (assimilazione, accomodamento e equilibrazione) che costruiscono progressivamente una mente strutturata e costruiscono progressivamente una mente strutturata e gerarchica lavorando sui dati esperenzialigerarchica lavorando sui dati esperenziali TOP-DOWNTOP-DOWN
MODELLO MODULARISTA DI FODORMODELLO MODULARISTA DI FODOR– Il sistema cognitivo è visto costituito da moduli Il sistema cognitivo è visto costituito da moduli
specializzati, geneticamente determinati, indipendenti e specializzati, geneticamente determinati, indipendenti e dominio specificidominio specifici BOTTOM-UPBOTTOM-UP
NEUROCOSTRUTTIVISMONEUROCOSTRUTTIVISMO
NEUROCOSTRUTTIVISMO NEUROCOSTRUTTIVISMO (Karmiloff-Smith 98,06; Mareschal 07; Westermann 07)(Karmiloff-Smith 98,06; Mareschal 07; Westermann 07)
– Il modello sostiene che le posizioni del costruttivismo piagetiano e Il modello sostiene che le posizioni del costruttivismo piagetiano e quelle del nativismo modularista fodoriano non siano del tutto quelle del nativismo modularista fodoriano non siano del tutto incompatibili e che i loro punti forti siano integrabili in un modello incompatibili e che i loro punti forti siano integrabili in un modello unicounico
– Secondo questi autori l’attività genetica è regolata dai segnali Secondo questi autori l’attività genetica è regolata dai segnali provenienti dall’ambiente interno ed esterno all’organismo il quale provenienti dall’ambiente interno ed esterno all’organismo il quale adatta le strutture neurali all’esperienza con una graduale adatta le strutture neurali all’esperienza con una graduale specializzazione interattiva delle diverse aree corticalispecializzazione interattiva delle diverse aree corticali
– Secondo questa visione i disordini evolutivi dipendono da vincoli, Secondo questa visione i disordini evolutivi dipendono da vincoli, biologici e ambientali, alterati che portano il sistema ad adattarsi ed biologici e ambientali, alterati che portano il sistema ad adattarsi ed evolversi secondo una traiettoria diversa da quella normaleevolversi secondo una traiettoria diversa da quella normale
NEUROCOSTRUTTIVISMONEUROCOSTRUTTIVISMO(Westermann et al 2007)(Westermann et al 2007)
ANATOMIA DEL LINGUAGGIOANATOMIA DEL LINGUAGGIO
ANATOMIA DEL LINGUAGGIOANATOMIA DEL LINGUAGGIO
ANTOMIA DEL LINGUAGGIOANTOMIA DEL LINGUAGGIO
Ann N.Y. Acad Sci 2010
ANTOMIA DEL LINGUAGGIOANTOMIA DEL LINGUAGGIO
LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIOLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO(PLASTICITA’ CEREBRALE)(PLASTICITA’ CEREBRALE)
EPIDEMIOLOGIA
Sordità infantile– 1,2-1,7 casi 1000 nati vivi
20/30% hanno una sordità profonda (>90 dB) (A.
Kral 2010)
Disturbi del linguaggio– 3-14% (Silva 87; Tomblin 97; Stella 02)– 3% Disturbi persistenti DSL
I DISTURBI DEL LINGUAGGIO
SECONDARI Sordità Lesioni del SNC
– PCI– Afasie acquisite– Sdr. Landau Kleffner
Ritardo mentale– Sdr di Down– Sdr X fragile
Psicopatologia affettivo relazionale– Autismo– Mutismo elettivo
SPECIFICI Disturbo Specifico di Linguaggio
(DSL)– Abilità linguistiche (> -1,5 ds)– Q I (= o > 85)– Non deficit uditivi– Non deficit neurologici
Epilessia PCI
– Assenza anomalie strutturali apparato orale
– Assenza disturbi motricità oro-bucco-linguale
– Assenza importanti disturbi della vita di relazione
DSL
ICD-10 Disturbo specifico
dell’articolazione e dell’eloquio Disturbo del linguaggio
espressivo Disturbo del linguaggio recettivo Afasia acquisita con epilessia
(sdr Landau Kleffner)
Rapin e al (1996-2006) Disturbi misti recettivi/espressivi
– Agnosia uditivo-verbale– Sdr da deficit fonologico-
sintattico Disturbi espressivi
– Disprassia verbale– Disturbo da deficit di
programmazione fonologica Disturbi da deficit dei processi di
integrazione centrale– D. da deficit lessicale– D. da deficit semantico
pragmatico
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO SORDO
Ai bambini sordi non manca la capacità di acquisire una lingua
Manca la capacità di imparare in modo spontaneo la lingua parlata perché essa viaggia nella modalità sensoriale deficitaria
I bambini sordi che nascono in famiglie in cui uno dei genitori è sordo sono circa il 5%
Concetto di “Handicap condiviso”
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO SORDO (linguaggio)
Ritardo Atipie
– Deficit ad iniziare dalla lallazione canonica (>8m)
– Diminuzione delle consonanti prodotte – Prevalenze delle consonanti labiali– Mancata “Esplosione del vocabolario”– Generale ridotto sviluppo della lingua orale
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO SORDO (comportamento)
Iperinvestimento del canale visivo Rischio elevato di disturbi precoci della
relazione e della regolazione emotiva legati alla difficoltà di fruire dei segnali vocali regolatori “a distanza”
Maggiore impulsività e distraibilità Isolamento sociale Sviluppo di un forte grado di autonomia
La condizione di sordità comporta una riorganizzazione dei network cerebrali che sottendono ai processi di adattamento cognitivo e relazionale– Cambiamenti nella via dorsale-visiva– Funzioni Esecutive– Teoria della Mente (ToM)– Riconoscimento dei volti– Riconoscimento delle azioni
SORDITA’ : STORIA NATURALESORDITA’ : STORIA NATURALE
•ABSL (Al-Sayyid Bedouin Sign Language) messo a punto in uno sperduto villaggio del deserto del Negev
•NSL (Nicaraguan Sign Language) sviluppatosi spontaneamente dopo anni 80nella popolazione infantile del Nicaragua dopo un processo di scolarizzazione
RIABILITAZIONE DEI SORDI E RIABILITAZIONE DEI SORDI E COMUNICAZIONE GESTUALECOMUNICAZIONE GESTUALE
Abate de l’Epée(1712-1789)“SISTEMA DEI SEGNI METODICI”
Tommaso Silvestri(1744-1789)1784 Istituto Statale dei Sordomuti
RIABILITAZIONE DEI SORDI E RIABILITAZIONE DEI SORDI E COMUNICAZIONE GESTUALECOMUNICAZIONE GESTUALE
Atti del Congresso di Milano del 1880:Atti del Congresso di Milano del 1880:
““Il congresso, considerando la non dubbia Il congresso, considerando la non dubbia superiorità della parola articolata sui gesti per superiorità della parola articolata sui gesti per restituire il sordomuto alla società e dargli una più restituire il sordomuto alla società e dargli una più perfetta conoscenza della lingua,perfetta conoscenza della lingua,
DICHIARADICHIARA
che il metodo orale deve essere preferito a quello che il metodo orale deve essere preferito a quello della mimica per l’educazione e l’istruzione dei della mimica per l’educazione e l’istruzione dei sordomuti”sordomuti”
Il termine “Segni”
Le lingue dei segni sono i codici visivo-gestuali in uso presso le diverse comunità sorde del mondo.
Il termine “Segni” si afferma nel corso degli anni ’70 come un’etichetta che sostituisce altre denominazioni: “gesti”, “forme mimico-gestuali”.
Si vuole marcare una differenza tra forme di gestualità che accompagnano le parole e un sistema comunicativo paragonabile alla lingua vocale.
SIGN LANGUAGE STRUCTURE: WILLIAM STOCKOE
Nel libro di William Stockoe (1960) si pone l’accento sulla possibilità di applicare i metodi della linguistica allo studio dei segni.
Fino agli anni ’90 è prevalso il desiderio di sottolineare le caratteristiche delle lingue dei segni simili a quelle delle lingue vocali.
Paul Jouison pone le basi per uno studio che colga i caratteri essenziali e la struttura dei segni in piena autonomia.
LINGUAGGIO DEI SEGNI LISLINGUAGGIO DEI SEGNI LIS
Doppia articolazione: Cheremi e Fonemi
I cheremi sono le unià minimali di cui è composto un segno e appartengo a quattro tipi:
Essi sono paragonati ai fonemi, unità di seconda articolazione della lingua vocale
• Luoghi sul corpo• Configurazioni della mano• Orientamenti di questa• Tipo di movimento
Ad esempio il segno cane viene articolato con la configurazione a mano aperta, sul mento del segnante,con il palmo della mano rivolto verso il basso e con unMovimento di contatto
Esempio di sintassi
Questo ordine sintattico (SOV) è uno dei più frequenti nella LINGUA ITALIANA dei SEGNI
I Neuroni specchio
La base neuropsicologica delle attività linguistiche in segni, coinvolge un tipo di neuroni che facilitano la presenza di tratti iconici: i Neuroni Specchio.
(Rizzolatti e Arbib 1998) Essi sono specializzati in compiti percettivi legati ad
attività manipolative e strumentali. Nell’area di Broca corrispondente all’area F5 della
scimmia sono collocati i N S che costituiscono una componente chiave nella comparsa ed evoluzione della capacità umana di comunicare a gesti prima e a parole poi ( The gestural theory; Corballis 02, 09).
I Neuroni Specchio
I Neuroni Specchio
2008
Le lingue dei segni inscritte nel nostro codice genetico
Studi sull’ontogenesi del linguaggio confermano che in una prima fase dell’acquisizione della lingua i bambini udenti si servono di un sistema misto, vocale-gestuale, che lascia spazio alla lingua vocale solo intorno ai venti mesi.
Le lingue dei segni sarebbero un sistema comunicativo inscritto nel nostro codice genetico, caratterizzante le nostre prime forme di comunicazione, oggi prima lingua nelle persone sorde
EVOLUZIONE PROTESIEVOLUZIONE PROTESI
PROTESI TRADIZIONALI
IMPIANTO COCLEARE
PROTESIZZAZIONE
IMPIANTO COCLEAREIMPIANTO COCLEARE
YAMA, April 21, 2010
IMPIANTO COCLEARE
ABILITAZIONE DEL BAMBINO SORDOABILITAZIONE DEL BAMBINO SORDO
METODO ORALEMETODO ORALE– Abolisce qualsiasi uso dei segni e basa l’educazione esclusivamente sul Abolisce qualsiasi uso dei segni e basa l’educazione esclusivamente sul
canale acustico con il supporto degli ausili acustici e sulla labioletturacanale acustico con il supporto degli ausili acustici e sulla labiolettura METODO BIMODALE METODO BIMODALE
– E’ una ripresa del metodo di De L’Epée, mantiene la struttura sintattica E’ una ripresa del metodo di De L’Epée, mantiene la struttura sintattica dell’italiano e utilizza come supporto didattico o l’IS (Italiano Segnato) o dell’italiano e utilizza come supporto didattico o l’IS (Italiano Segnato) o l’ISE (Italiano Segnato Esatto) due sistemi gestuali artificialmente l’ISE (Italiano Segnato Esatto) due sistemi gestuali artificialmente inventati sfruttando dove possibile il lessico della LIS (Lingua Italiana inventati sfruttando dove possibile il lessico della LIS (Lingua Italiana dei Segni)dei Segni)
EDUCAZIONE BILINGUEEDUCAZIONE BILINGUE– Rappresenta una vera e propria educazione dove oltre Rappresenta una vera e propria educazione dove oltre
all’apprendimento dell’italiano vi è l’acquisizione della LIS che vi entra all’apprendimento dell’italiano vi è l’acquisizione della LIS che vi entra quindi a pieno titolo come lingua vera e propria appartenente ad una quindi a pieno titolo come lingua vera e propria appartenente ad una specifica comunitàspecifica comunità
CONCLUSIONICONCLUSIONI
Precocità della diagnosi Intervento di protesizzazione Tener conto della lingua naturale per il bambino
sordo Approccio bilingue Approccio multidisciplinare
– Specialista ORL– Specialista Audiologo– Specialista NPI– Logoterapista