la tecnologia edi: un esempio di “grande ios” un esempio di sistema ce b2b
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La tecnologia EDI: un esempio di “grande IOS” un esempio di sistema CE B2B. EDI è la tecnologia che consente lo scambio tra imprese di documenti (amministrativi, commerciali,ecc.) direttamente da un computer all’altro senza la necessità di intermediazione umana. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
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La tecnologia EDI:- un esempio di “grande IOS”
- un esempio di sistema CE B2B
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EDI:una definizione ‘generale’
EDI è la tecnologia che consente lo scambio tra imprese di documenti (amministrativi, commerciali,ecc.)
direttamente da un computer all’altro senza la necessità di intermediazione umana
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connessione“manuale”
CLIENTE FORNITORE
connessione“manuale”
-Senza l’utilizzo di sistemi informatici, lo scambio di informazioni a supporto delle transazioni commerciali tra un cliente e un fornitore viene gestita attraverso operatori manuali (ufficio acquisti impresa cliente, ufficio vendite impresa fornitore)
-Anche se le due imprese disponessero entrambe di un sofisticato sistema informativo interno, senza la connessione diretta tra i due sistemi lo scambio informativo richiede comunque l’intermediazione di operatori umani
L’EDI ha come obiettivo il superamento di questi limiti
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EDI: origini e sviluppo
– ‘precursori’: blocco di Berlino? (1948). Standardizzazione dei documenti a supporto dei flussi informativi interorganizzativi
– anni ‘60: prime applicazioni nei settori trasporti e prod. auto– fine anni ‘60: sviluppo reti di calcolatori; comparsa prime
società di servizi per la trasmissione dati (VAN)– ‘60 e ‘70:sviluppo dei sistemi ‘cliente-fornitore’ (auto;
elettronica)– anni ‘70 - 80’: sviluppo standard EDI– anni ‘80 e ‘90: diffusione in altri settori (es. distribuzione);
implementazione di ‘grandi’ reti EDI– metà anni ‘90 in poi: Internet EDI (?)
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Il messaggio EDI:formati e procedure
obiettivo: comunicazione diretta senza intermediazione umana struttura e contenuto dei messaggi devono essere predefiniti
perfetto accordo tra le imprese su:– significato dei messaggi– procedure per l’invio/ricezione– decisioni che determinano l’invio o che sono conseguenti alla ricezione
IN PRATICA: STANDARDIZZARE LA TRANSAZIONE
Data (gg.mm.aa) Codice prodotto (****.####) quantità (****) data consegna (gg.mm.aa) ……………..
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Standardizzare la transazione
Quando si può fare? Quando e a chi conviene? Quali precondizioni sono necessarie? Quali sono le conseguenze?
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VARIETA’ DI CONFIGURAZIONI(in relazione al settore, al prodotto, all’impresa, alle strategie, ecc.)
tipi di documenti:– commerciali-amministrativi (ordine, fattura, ..), – ‘gestionali’ (piani d’ordine, livello delle scorte, ...)– finanziari (ordini di pagam., note accr./add., ...)
settori/catene del valore coinvolti:– EDI “intrasettoriale” (es: componentistica auto)– EDI “intersettoriale” (es: Grande Distribuzione)
ruolo delle imprese:– “promotore” e partner
“coinvolgimento” dell’organizzazione:sistemi “stand alone” o all’estremo opposto: sistemi integrati (“fully EDI”)
piattaforme tecnologiche (e servizi EDI) diversi
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0
50000
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150000
200000
250000
300000
350000
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003
VAN-based
mail-based EDI
Web-based EDI
I-EDI total users
total EDI users
UTENTI (fully) EDI (stime indicative)
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EDI: SETTORI DI IMPIEGO
La componentistica auto La componentistica elettronica La grande distribuzione La supply chain degli elettrodomestici
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il concetto di RETE In senso tecnico-tecnologico:
– piattaforma ICT, sistemi collegati, software, protocolli, ecc. In senso informativo:
– quali messaggi tra quali attività/utenti In senso (inter)organizzativo
– ruoli delle imprese, processi connessi, compiti e mansioni In senso economico
– strutture di mercato, competizione nella rete, ecc.
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rete aperta rete chiusa
tecnologico protocolli di connessione standardinfrastrutture di rete a facile accessoprotezioni accesso modeste
protocolli di connessione proprietari o specificiinfrastrutture di rete privateprotezioni all’accesso elevate
informativo messaggi standardizzati per vaste tipologie di utenticodifiche diffuse e condivise
messaggi ad alta specificitàformati e codifiche private e “proprietarie”
economico-organizzativo
relazioni anche occasionali e di mercatomercati elettronici
elevata integrazione e/o relazioni di tipo ripetuto e continuativo; spesso quasi-gerarchia
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RETI “HUB-SPOKE”
relaz. stabili, di lungo periodo
alta efficienza dei flussi (informativi, fisici, finanziari)
rapporti esclusivi o quasi
scarsa flessibilità (tecnica ma anche organizzativa)
fornitore
fornitore
fornitore
fornitore
HUBes. FIAT
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EDI: PROBLEMI/LIMITI rigidità delle condizioni di applicazione
– elevati volumi di transazioni standardizzabili irrigidimento dei rapporti tra le imprese
– reti “hub-spoke” difficoltà di implementazione
– interfacciamento sistemi informativi esistenti– riformulazione procedure organizzative e routine– processi di apprendimento– investimenti consistenti e specifici
difficoltà di valutazione di un progetto EDI– costi e benefici ‘intangibili’ (difficoltà metodi ‘tradizionali’ - VAN, etc.)– valutazione benefici ‘strategici’ (quali metodi?)– distribuzione di costi e benefici tra i ‘partecipanti’
il problema degli “standard EDI”
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Edi “hub spoke”: esempi italiani
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IL PROBLEMA DEGLI “STANDARD EDI” standard EDI: insieme delle regole per la costruzione e l’uso del messaggio EDI
tra i partecipanti alla rete standard EDI: elemento non (solo) tecnico ma organizzativo il problema si pone al crescere del numero di connessioni (standard come ‘condizione’ per la diffusione su vasta scala) tipologie di standard:
– proprietari: reti chiuse– settoriali: reti parzialmente interconnesse (ODETTE)– pubblici: reti parzialmente interconnettibili (EDIFACT, ANSI X.12)
problemi di sviluppo di standard a “larga diffusione”:– difficoltà di definire standard validi ‘per tutte le esigenze’– competizione con standard esistenti– interessi conflittuali degli utenti– sviluppo di ‘subset’ non del tutto compatibili
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European projects based on subsets of EDIFACT
EDI CEFIC chemicals
EDIFICE electronicEDITEX textile-clothingEDITRANS transportationEDIWHITE household appliancesEANCOM retailingRINET insurance
American projects based on subsets of ANSI X.12
CIDX chemicals
PIDX petroleumUCS groceryVICS retailingTDCC transportationTCIF telecommunicationsAIAC automotiveEIDX electronics
NON-EDIFACT standards
ODETTE Europe - automotiveGALIA France - automotiveVDA Germany - automotiveTRADACOMS UK - retailingGENCOD France - retailingBSL Germany - retailingIDS Germany - retailingSEDAS Germany - retailingSWIFT World - banksIDX UK - banksSETIF Italy - banksTELEKURSSwitzerland - banksETEBAC France - banksSITA World - transportation
LA PROLIFERAZIONE DEGLI STANDARD
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PROSPETTIVE (?)
“flessibilizzazione” delle reti EDI– forme di EDI ibrido (EDI-to-mail, EDI-to-fax, ecc.)– interconnessione tra reti “compatibili”
trasferimento a Internet-EDI (mail-based EDI; web EDI)
incorporazione della tecnologia in altre tipologie di CE