la trasformazione e il riposizionamento delle imprese nel sistema produttivo italiano dal 2007 al...

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Global Competitiveness Index 2008-2009 e 2009-2010 Paese Rank 09-10 Rank 08-09 Paese Rank 09-10 Rank 08-09 Svizzera 1 2 Irlanda 25 22 Stati Uniti 2 1 Islanda 26 20 Singapore 3 5 Israele 27 23 Svezia 4 4 Arabia Saudita 28 27 Danimarca 5 3 Cina 29 30 Finlandia 6 6 Cile 30 28 Germania 7 7 Repubblica Ceca 31 33 Giappone 8 9 Brunei Darussalam 32 39 Canada 9 10 Spagna 33 29 Olanda 10 8 Cipro 34 40 Hong Kong SAR 11 11 Estonia 35 32 Taiwan 12 17 Tailandia 36 34 Inghilterra 13 12 Slovenia 37 42 Norvegia 14 15 Bahrain 38 37 Australia 15 18 Kuwait 39 35 Francia 16 16 Tunisia 40 36 Austria 17 14 Oman 41 38 Belgio 18 19 Porto Rico 42 41 Corea, Rep. 19 13 Portogallo 43 43 Nuova Zelanda 20 24 Barbados 44 47 Lussemburgo 21 25 Sud Africa 45 45 Qatar 22 26 Polonia 46 53 Emirati Arabi 23 31 Slovacchia 47 46 Malesia 24 21 Italia 48 49 Fonte: elaborazione su dati Word Economic Forum

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veDrò - Osservatorio permanente sulle imprese, PRIMO RAPPORTO. Una formula per fare ripartire il manifatturiero, volano dell’economia italiana. Una ricetta di sviluppo che porti alla creazione di nuove imprese. È quanto è accaduto lo scorso anno, quando è stata registrata una crescita del 5,5% nella natalità delle aziende dell’industria dopo un biennio, il 2008-2009, all’insegna dei saldi negativi.I comparti che si sono rivelati più prolifici sono alimentare, beni in metallo, abbigliamento, energia e sostenibilità. In queste aree si è concentrato poco più del 53% delle imprese nate nel 2010. Sul fronte dell’occupazione, poi, si è assistito a un trend decrescente nella riallocazione dei posti di lavoro, tecnicamente il Gross job turnover (Gjt) dato dalla somma dei posti di lavoro creati e distrutti rapportato al numero medio dei lavoratori.A dirlo è l’Osservatorio permanente sulle imprese italiane promosso da “veDrò″ in collaborazione con le Università di Milano e Stanford. Questa mattina la presentazione del rapporto all’apertura dei lavori di “veDrò 2011″, laboratorio di scambio di idee e think tank bi-partisan che si svolge fino a mercoledì nella centrale Fies di Dro, in Trentino.Una possibile via che porta alla crescita potrebbe proprio essere quella del manifatturiero, perché «la globalizzazione e la crisi in atto mettono a nudo le debolezze del nostro sistema industriale», spiega Marco Zanotelli, docente di Econometria dell’Università di Milano e direttore dell’Osservatorio insieme a Ursula Huws, della Metropolitan University di Londra. «Non ho dubbi – prosegue – che l’industria sia il motore della crescita e ora si debba andare alla ricerca di un modello di manifatturiero italiano da recuperare».Oltre all’espansione dell’industria alimentare, la seconda per numero di imprese nel manifatturiero, il rapporto evidenzia l’aumento delle imprese attive nell’industria del recupero e della preparazione al riciclaggio, nicchia relativamente giovane della green economy che vale lo 0,6% del totale, in sviluppo grazie alla maggiore sensibilità verso la protezione dell’ambiente. Nel complesso però lo scenario nazionale registra una contrazione del numero delle aziende attive. La crisi ha colpito duro quelle imprese che fabbricano prodotti in metallo, macchine e apparecchiature meccaniche, mobili e legno.«È l’istantanea di come e dove la tempesta colpisce la nostra economia – dice Benedetta Rizzo, presidente di “veDrò″ –. Si tratta di capire se e come si muove l’industria italiana. Solo così è possibile immaginare misure di politica economica e industriale in grado di incidere davvero sulla competitività generale del Paese». Da IL SOLE 24 ORE del 29 agosto 2011, "Alimentare e metallurgia leader nelle start up" di Enrico Netti

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Page 1: La trasformazione e il riposizionamento delle imprese nel sistema produttivo italiano dal 2007 al 2010

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della dinamica demografica di impresa con un particolare focus sul manifatturiero. Nel medio e lungo periodo l’espansione dell’economia italiana è stata inferiore a quella delle maggiori economie industrializzate. Dal 1996, in particolare, il nostro apparato produttivo è apparso meno dinamico rispetto al complesso dei Paesi europei, soprattutto nelle “fasi espansive del ciclo”. Nel periodo 2000-2003 la diminuzione della produttività totale dei fattori ha sottratto poco meno di un punto percentuale all’anno alla crescita del prodotto, spiegando una parte significativa della debole performance di crescita del prodotto della nostra economia. Sotto il profilo della struttura produttiva, il confronto con il resto dei Paesi UE conferma la persistenza di due elementi critici del nostro apparato produttivo: l’elevato numero di imprese attive in Italia e la loro dimensione media estremamente ridotta.

Global Competitiveness Index 2008-2009 e 2009-2010  

Paese Rank 09-10

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09-10 Rank 08-09

Svizzera 1 2 Irlanda 25 22 Stati Uniti 2 1 Islanda 26 20 Singapore 3 5 Israele 27 23 Svezia 4 4 Arabia Saudita 28 27 Danimarca 5 3 Cina 29 30 Finlandia 6 6 Cile 30 28 Germania 7 7 Repubblica Ceca 31 33 Giappone 8 9 Brunei Darussalam 32 39 Canada 9 10 Spagna 33 29 Olanda 10 8 Cipro 34 40 Hong Kong SAR 11 11 Estonia 35 32 Taiwan 12 17 Tailandia 36 34 Inghilterra 13 12 Slovenia 37 42 Norvegia 14 15 Bahrain 38 37 Australia 15 18 Kuwait 39 35 Francia 16 16 Tunisia 40 36 Austria 17 14 Oman 41 38 Belgio 18 19 Porto Rico 42 41 Corea, Rep. 19 13 Portogallo 43 43 Nuova Zelanda 20 24 Barbados 44 47 Lussemburgo 21 25 Sud Africa 45 45 Qatar 22 26 Polonia 46 53 Emirati Arabi 23 31 Slovacchia 47 46 Malesia 24 21 Italia 48 49

Fonte: elaborazione su dati Word Economic Forum

Page 2: La trasformazione e il riposizionamento delle imprese nel sistema produttivo italiano dal 2007 al 2010

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L’imprenditorialità diffusa e la specializzazione nei settori manifatturieri delle filiere dei beni per la persona e la casa (il cuore del made in Italy) e nella meccanica strumentale hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo economico del Paese ancora in tempi recenti. Eppure, le difficoltà del sistema produttivo italiano a fronteggiare il mutamento dello scenario competitivo degli ultimi anni sembrano derivare in buona parte dagli aspetti di dimensione e specializzazione.

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dimensioni d’impresa; b) il secondo – più tipico dei sistemi della meccanica e di quelli del Nord-Est – vede uno spostamento verso un sistema d’impresa più strutturato (crescono sia la densità di addetti sia la dimensione media) e dunque maggiormente in grado di cogliere economie di scala: produttive, organizzative e di presenza sui mercati.

Addetti delle imprese dei Paesi dell'Unione europea per macrosettore e classe di addetti

Fonte: Eurostat, Strutturai Business Statistics

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Percentuale di addetti sul totale per classe dimensionale

Micro (1-9 addetti) Piccola (10-49 addetti) Media (50-249 addetti) Grande (250+ addetti)

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Fonte: elaborazione su dati UE Con riferimento alle dinamiche occupazionali emerge come tra il 1991 e il 2001 sono stati i sistemi del made in i taly , concentrati soprattutto nel Nord-Est a far registrare la crescita più sostenuta, in una ottica di più lungo periodo (1971-2001) emergono due percorsi evolutivi : a) il primo, che riguarda soprattutto le filiere del tessile-abbigliamento e del cuoio-calzature, si distingue per una crescita della densità di addetti senza un rafforzamento della

Page 3: La trasformazione e il riposizionamento delle imprese nel sistema produttivo italiano dal 2007 al 2010

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Specializzazione settoriale per Paese in termini di numero di occupati sul totale degli occupati per Paese (%)

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Fonte: elaborazione su dati UE

Il legame tra sottodimensionamento e rilevanti aspetti della competitività riguarda la produttività, la specializzazione produttiva e commerciale, la penetrazione sui mercati esteri, la propensione alla ricerca e all’innovazione, l’utilizzo di capitale umano.

Il profilo strutturale delle imprese italiane si modifica con estrema lentezza. Negli ultimi anni la sua evoluzione ha seguito due direttrici principali: terziarizzazione e concentrazione. Nel primo caso si tratta di tendenze di lungo periodo, anche se l’Italia rimane a vocazione manifatturiera più forte della media UE. L’aumento del peso delle grandi imprese è invece una tendenza più debole e recente emersa dopo il 2001.

Per quanto riguarda la demografia delle imprese, negli anni a seguire si è manifestato un declino nella nascita di nuove imprese, sistematico a partire dal 2000 ancorché contenuto. Il tasso di mortalità, al contrario, mostra un andamento ascendente arrivando nel 2002 a superare quello di natalità.

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Che il presidio sui mercati esteri rappresenti un’opportunità di crescita importante per le imprese è ormai ampiamente riconosciuto: le analisi prodotte segnalano che le imprese esportatrici sono mediamente più grandi, più produttive, investono di più e remunerano meglio il fattore lavoro, hanno una profittabilità più elevata rispetto alle imprese non esposte sui mercati internazionali. Nei momenti di espansione del ciclo della domanda estera, le imprese più grandi hanno colto più rapidamente e con maggiore intensità le opportunità di crescita. Sotto il profilo dimensionale degli operatori d’esportazione, emergono segnali di un aumento del peso relativo degli operatori di grandi dimensioni.

Principali beni esportati dall'Italia (%) Beni esportati

Macchine di impiego generale 5,7 Altre macchine per impieghi speciali 5,4 Altre macchine di impiego generale 5,3 Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 4,1 Autoveicoli 4,0 Articoli di abbigliamento, escluso l'abbigliamento in pelliccia 3,8 Prodotti chimici di base 3,2 Parti ed accessori per autoveicoli 3,2 Medicinali e preparati farmaceutici 2,8 Altri prodotti in metallo 2,6 Articoli in materie plastiche 2,5 Mobili 2,5 Calzature 2,0 Motori, generatori e trasformatori elettrici 1,8 Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi 1,8

Fonte: elaborazione su dati Osservatorio Economico Ministero Sviluppo Economico (2009) La tavola seguente fornisce un quadro di insieme della distribuzione territoriale delle imprese che risultano così ripartite sul territorio nazionale.

11

Distribuzione per regione delle imprese italiane

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A.BC1915

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DFG<415

H12CI85

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M/02415

N1B4<4C1:15

H.<4B85

71<<853OJ.B:15

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

La ricerca dell’Osservatorio presentata quest’anno, ha preso in esame le imprese italiane del settore manifatturiero attive con dipendenti. Si è considerato come riferimento l’anno 2007 (base 2007 = 100) e sono state analizzate le variazioni del numero di imprese nei successivi tre anni.

I risultati evidenziano nel 2008 un incremento delle imprese di tutti i settori produttivi pari al 2,2% rispetto al 2007, mentre nel 2009 l’inizio della crisi economica internazionale ha fatto registrare una contrazione delle imprese pari all’1%. Nel 2010 vi è stato ancora un calo, seppure inferiore al precedente pari allo 0,7%. Data l’entità della crisi, le contrazioni si possono dire contenute, e ciò è dovuto anche all’utilizzo intensivo, da parte delle aziende, della cassa integrazione guadagni.

98,599,099,5

100,0100,5101,0101,5102,0102,5

2007 2008 2009 2010

Totale imprese Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

9293949596979899

100101

2007 2008 2009 2010

ATTIVITA' MANIFATTURIERE Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò 11

Distribuzione per regione delle imprese italiane

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M/02415

N1B4<4C1:15

H.<4B85

71<<853OJ.B:15

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

La ricerca dell’Osservatorio presentata quest’anno, ha preso in esame le imprese italiane del settore manifatturiero attive con dipendenti. Si è considerato come riferimento l’anno 2007 (base 2007 = 100) e sono state analizzate le variazioni del numero di imprese nei successivi tre anni.

I risultati evidenziano nel 2008 un incremento delle imprese di tutti i settori produttivi pari al 2,2% rispetto al 2007, mentre nel 2009 l’inizio della crisi economica internazionale ha fatto registrare una contrazione delle imprese pari all’1%. Nel 2010 vi è stato ancora un calo, seppure inferiore al precedente pari allo 0,7%. Data l’entità della crisi, le contrazioni si possono dire contenute, e ciò è dovuto anche all’utilizzo intensivo, da parte delle aziende, della cassa integrazione guadagni.

98,599,099,5

100,0100,5101,0101,5102,0102,5

2007 2008 2009 2010

Totale imprese Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

9293949596979899

100101

2007 2008 2009 2010

ATTIVITA' MANIFATTURIERE Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Page 4: La trasformazione e il riposizionamento delle imprese nel sistema produttivo italiano dal 2007 al 2010

13

Ripartizione delle imprese manifatturiere per sottosettore produttivo 2010

Settore di attività Prodotti in metallo (escluse macchine e impianti) 20,5% Alimentari e bevande 17,6% Fabbricazione macchine e apparecchi meccanici 7,8% Fabbricazione mobili e altre industrie manifatturiere 6,8% Confezione vestiario 6,3% Industria del legno (esclusi i mobili) 5,6% Fabbricazione prodotti da minerali non metalliferi 5,0% Editoria e stampa 4,6% Fabbricazione macchine elettriche 4,1% Industrie tessili 4,0% Industria cuoio e calzature 3,7% Fabbricazione gomma e plastica 2,9% Fabbricazione apparecchi medicali, ottici, orologi 2,9% Prodotti chimici e di fibre sintetiche 1,8% Fabbricazione apparecchi TV e telecomunicazioni 1,3% Produzione di metalli e leghe 1,2% Fabbricazione altri mezzi trasporto 1,2% Industria della carta 1,1% Recupero e preparazione riciclaggio 0,6% Fabbricazione macchine ufficio e sistemi informatici 0,5% Fabbricazione Autoveicoli e rimorchi 0,5% Coke, petrolio e combustibili 0,1% Industria del tabacco 0,0% Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Ripartizione delle imprese manifatturiere per sottosettore produttivo 2010

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I40<:1.273068317A7;;/

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

14

Di seguito si evidenziati i risultati ottenuti dalla ricerca, rispetto ai sottosettori delle attività manifatturiere.

9698

100102104106108110

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

75

80

85

90

95

100

105

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

86889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

8486889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

86889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Industria legno (esclusi mobili)

90

92

94

96

98

100

102

2007 2008 2009 2010

Industria della carta

88909294

9698

100102

2007 2008 2009 2010

Editoria e stampa

93949596979899

100101

2007 2008 2009 2010

Coke, petrolio e combustibili

93949596979899

100101

2007 2008 2009 2010

Prodotti chimici e fibre sintetiche

15

88

9092

9496

98100

102

2007 2008 2009 2010

Fabbricazione gomma e plastica

86889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Fabbricazione prodotti da minerali non metalliferi

90

92

94

96

98

100

102

2007 2008 2009 2010

Produzione metalli e leghe

90

92

94

96

98

100

102

2007 2008 2009 2010

Prodotti in metallo (escluse macchine e impianti)

94

95

96

97

98

99

100

101

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine e apparecchi mecc.

86889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine ufficio e sistemi informatici

88

90

92

94

96

98

100

102

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine elettriche

80

85

90

95

100

105

2007 2008 2009 2010

Fabbr. apparecchi TV e telecom.

94

95

96

97

98

99

100

101

2007 2008 2009 2010

Fabbr. apparecchi medicali, ottici, orologi

88

90

92

94

96

98

100

102

2007 2008 2009 2010

Fabbr. autoveicoli e rimorchi

11

Distribuzione per regione delle imprese italiane

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-./0123415

-164.5

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A.BC1915

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E4C4<415

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E1238G915

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J02F66.5

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M/02415

N1B4<4C1:15

H.<4B85

71<<853OJ.B:15

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

La ricerca dell’Osservatorio presentata quest’anno, ha preso in esame le imprese italiane del settore manifatturiero attive con dipendenti. Si è considerato come riferimento l’anno 2007 (base 2007 = 100) e sono state analizzate le variazioni del numero di imprese nei successivi tre anni.

I risultati evidenziano nel 2008 un incremento delle imprese di tutti i settori produttivi pari al 2,2% rispetto al 2007, mentre nel 2009 l’inizio della crisi economica internazionale ha fatto registrare una contrazione delle imprese pari all’1%. Nel 2010 vi è stato ancora un calo, seppure inferiore al precedente pari allo 0,7%. Data l’entità della crisi, le contrazioni si possono dire contenute, e ciò è dovuto anche all’utilizzo intensivo, da parte delle aziende, della cassa integrazione guadagni.

98,599,099,5

100,0100,5101,0101,5102,0102,5

2007 2008 2009 2010

Totale imprese Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

9293949596979899

100101

2007 2008 2009 2010

ATTIVITA' MANIFATTURIERE Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Page 5: La trasformazione e il riposizionamento delle imprese nel sistema produttivo italiano dal 2007 al 2010

16

85

90

95

100

105

110

2007 2008 2009 2010

Fabbr. altri mezzi trasporto

828486889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Fabbr. mobili e altre ind. manifat.

96

98

100

102

104

106

108

2007 2008 2009 2010

Recupero e preparazione riciclaggio

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Sempre nel campo dell’attività manifatturiera, molto significativa si è rivelata

l’analisi sulle imprese nate, le cui variazioni possono essere considerate un differenziale doppio rispetto alle imprese attive, fornendo quindi un segnale predittivo e amplificato sull’evoluzione e sulla dinamica delle imprese. Nel periodo temporale considerato, prendendo sempre come base 100 l’anno 2007, la ricerca ha evidenziato che già nel 2008 si registra un calo dell’8,5% che diventa del 15,2% nel 2009 per assumere poi una variazione positiva nel 2010 del 5,5% indice di una ripresa che lascia ben sperare. Andamenti differenziati hanno avuto le nuove imprese nei vari sottosettori produttivi dell’attività manifatturiera.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

17

80

85

90

95

100

105

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

8486889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

0,0

20,0

40,0

60,0

80,0

100,0

120,0

2007 2008 2009 2010

Industria legno (esclusi mobili)

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Industria della carta

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Editoria e stampa

020

4060

80100

120140

2007 2008 2009 2010

Coke, petrolio e combustibili

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Prodotti chimici e fibre sintetiche

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbricazione gomma e plastica

18

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbricazione prodotti da minerali non metalliferi

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Produzione metalli e leghe

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Prodotti in metallo (escluse macchine e impianti)

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine e apparecchi mecc.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine ufficio e sistemi informatici

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine elettriche

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. apparecchi TV e telecom.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. apparecchi medicali, ottici, orologi

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. autoveicoli e rimorchi

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. altri mezzi trasporto

18

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbricazione prodotti da minerali non metalliferi

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Produzione metalli e leghe

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Prodotti in metallo (escluse macchine e impianti)

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine e apparecchi mecc.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine ufficio e sistemi informatici

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. macchine elettriche

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. apparecchi TV e telecom.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. apparecchi medicali, ottici, orologi

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. autoveicoli e rimorchi

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. altri mezzi trasporto

19

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. mobili e altre ind. manifat.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Recupero e preparazione riciclaggio Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Per quanto riguarda il tasso di natalità delle imprese manifatturiere, la

ricerca ha evidenziato che nel periodo temporale considerato esso si attesta al 10% nel 2007, al 9,1% nel 2008, al 7,9% nel 2009 e all’8,6% nel 2010.

Di seguito si riportano i risultati della valutazione del tasso di natalità delle imprese nei sottosettori dell’attività manifatturiera.

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%1%2%3%4%5%6%7%8%

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

0%

5%

10%

15%

20%

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

19

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. mobili e altre ind. manifat.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Recupero e preparazione riciclaggio Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Per quanto riguarda il tasso di natalità delle imprese manifatturiere, la

ricerca ha evidenziato che nel periodo temporale considerato esso si attesta al 10% nel 2007, al 9,1% nel 2008, al 7,9% nel 2009 e all’8,6% nel 2010.

Di seguito si riportano i risultati della valutazione del tasso di natalità delle imprese nei sottosettori dell’attività manifatturiera.

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%1%2%3%4%5%6%7%8%

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

0%

5%

10%

15%

20%

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

20

0%2%4%6%8%

10%12%14%

2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

Per il tasso di mortalità delle imprese manifatturiere, invece, la

ricerca ha rilevato che nel periodo 2007-2010 esso è stato 5,9% nel 2007, 5,3% nel 2008, 5,1% nel 2009 e 4,2% nel 2010.

Di seguito si riportano i risultati della valutazione del tasso di mortalità delle imprese nei sottosettori dell’attività manifatturiera.

0%1%2%3%4%5%6%7%

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0%

2%

4%

6%

8%

10%

2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%1%2%3%4%5%6%7%8%

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

0%

2%

4%

6%

8%

10%

12%

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

16

85

90

95

100

105

110

2007 2008 2009 2010

Fabbr. altri mezzi trasporto

828486889092949698

100102

2007 2008 2009 2010

Fabbr. mobili e altre ind. manifat.

96

98

100

102

104

106

108

2007 2008 2009 2010

Recupero e preparazione riciclaggio

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Sempre nel campo dell’attività manifatturiera, molto significativa si è rivelata

l’analisi sulle imprese nate, le cui variazioni possono essere considerate un differenziale doppio rispetto alle imprese attive, fornendo quindi un segnale predittivo e amplificato sull’evoluzione e sulla dinamica delle imprese. Nel periodo temporale considerato, prendendo sempre come base 100 l’anno 2007, la ricerca ha evidenziato che già nel 2008 si registra un calo dell’8,5% che diventa del 15,2% nel 2009 per assumere poi una variazione positiva nel 2010 del 5,5% indice di una ripresa che lascia ben sperare. Andamenti differenziati hanno avuto le nuove imprese nei vari sottosettori produttivi dell’attività manifatturiera.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

19

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Fabbr. mobili e altre ind. manifat.

0

20

40

60

80

100

120

2007 2008 2009 2010

Recupero e preparazione riciclaggio Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Per quanto riguarda il tasso di natalità delle imprese manifatturiere, la

ricerca ha evidenziato che nel periodo temporale considerato esso si attesta al 10% nel 2007, al 9,1% nel 2008, al 7,9% nel 2009 e all’8,6% nel 2010.

Di seguito si riportano i risultati della valutazione del tasso di natalità delle imprese nei sottosettori dell’attività manifatturiera.

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%1%2%3%4%5%6%7%8%

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

0%

5%

10%

15%

20%

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0%

2%

4%

6%

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10%

12%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Page 6: La trasformazione e il riposizionamento delle imprese nel sistema produttivo italiano dal 2007 al 2010

20

0%2%4%6%8%

10%12%14%

2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

Per il tasso di mortalità delle imprese manifatturiere, invece, la

ricerca ha rilevato che nel periodo 2007-2010 esso è stato 5,9% nel 2007, 5,3% nel 2008, 5,1% nel 2009 e 4,2% nel 2010.

Di seguito si riportano i risultati della valutazione del tasso di mortalità delle imprese nei sottosettori dell’attività manifatturiera.

0%1%2%3%4%5%6%7%

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0%

2%

4%

6%

8%

10%

2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%1%2%3%4%5%6%7%8%

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

0%

2%

4%

6%

8%

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12%

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0%

1%

2%

3%

4%

5%

6%

7%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

21

0%

2%

4%

6%

8%

10%

2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

La ricerca fornisce un altro interessante elemento di osservazione che ci

permette di rilevare il movimento delle imprese del manifatturiero. E’ il tasso lordo di turnover (indicatore dato dalla somma dell’indice di natalità con quello di mortalità delle imprese).

Nel periodo temporale considerato, il tasso risulta essere pari a 15,9% nel 2007, a 14,5% nel 2008, a 13,1% nel 2009 e a 12,9% nel 2010. Andamenti differenti sono stati rilevati negli specifici sottosettori.

0%

5%

10%

15%

20%

25%

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

0,0%

5,0%

10,0%

15,0%

20,0%

25,0%

30,0%

2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

22

0%

5%

10%

15%

20%

2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

La ricerca ha consentito, inoltre, di analizzare il tasso netto di turnover dato dalla differenza tra il tasso di natalità e di mortalità. Tale indicatore fornisce

il dato sulla crescita reale dell’industria manifatturiera nel periodo temporale considerato. E’ stato rilevato che il tasso è stato nel 2007 del 4,1%, nel 2008 del 3,7%, nel 2009 del 2,8%, nel 2010 del 4,4%. Segue l’analisi nei sottosettori dell’attività manifatturiera. * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

Posti di lavoro creati e dismessi *in completamento i dati di sintesi sui posti di lavoro creati e dismessi

Un altro interessante indicatore che la ricerca ha esaminato è costituito dal Gross Job Turnover (GJT) definito dalla somma dei posti di lavoro creati e distrutti rapportato al numero medio dei lavoratori. Tale indicatore fornisce per l’industria manifatturiera un andamento come evidenziato nella tavola seguente.

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

23

Gross Job Turnover (GJT)

2007 9,6% 2008 9,2% 2008 8,7% 2010 8,0%

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

Il manifatturiero nelle regioni * in completamento i dati di sintesi del manifatturiero nelle regioni.

22

0%

5%

10%

15%

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2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

La ricerca ha consentito, inoltre, di analizzare il tasso netto di turnover dato dalla differenza tra il tasso di natalità e di mortalità. Tale indicatore fornisce

il dato sulla crescita reale dell’industria manifatturiera nel periodo temporale considerato. E’ stato rilevato che il tasso è stato nel 2007 del 4,1%, nel 2008 del 3,7%, nel 2009 del 2,8%, nel 2010 del 4,4%. Segue l’analisi nei sottosettori dell’attività manifatturiera. * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

Posti di lavoro creati e dismessi *in completamento i dati di sintesi sui posti di lavoro creati e dismessi

Un altro interessante indicatore che la ricerca ha esaminato è costituito dal Gross Job Turnover (GJT) definito dalla somma dei posti di lavoro creati e distrutti rapportato al numero medio dei lavoratori. Tale indicatore fornisce per l’industria manifatturiera un andamento come evidenziato nella tavola seguente.

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%

2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

20

0%2%4%6%8%

10%12%14%

2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

Per il tasso di mortalità delle imprese manifatturiere, invece, la

ricerca ha rilevato che nel periodo 2007-2010 esso è stato 5,9% nel 2007, 5,3% nel 2008, 5,1% nel 2009 e 4,2% nel 2010.

Di seguito si riportano i risultati della valutazione del tasso di mortalità delle imprese nei sottosettori dell’attività manifatturiera.

0%1%2%3%4%5%6%7%

2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

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2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%1%2%3%4%5%6%7%8%

2007 2008 2009 2010

Industria tessile

0%

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2007 2008 2009 2010

Confezioni vestiario

0%

1%

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5%

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2007 2008 2009 2010

Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò

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4%

6%

8%

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2007 2008 2009 2010

Industria cuoio e calzature

Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò * in fase di completamento l’andamento dei singoli sottosettori

La ricerca fornisce un altro interessante elemento di osservazione che ci

permette di rilevare il movimento delle imprese del manifatturiero. E’ il tasso lordo di turnover (indicatore dato dalla somma dell’indice di natalità con quello di mortalità delle imprese).

Nel periodo temporale considerato, il tasso risulta essere pari a 15,9% nel 2007, a 14,5% nel 2008, a 13,1% nel 2009 e a 12,9% nel 2010. Andamenti differenti sono stati rilevati negli specifici sottosettori.

0%

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2007 2008 2009 2010

Alimentari e bevande

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25,0%

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2007 2008 2009 2010

Industria del tabacco

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%

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Industria tessile

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Confezioni vestiario

0%2%4%6%8%

10%12%14%16%18%

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Complesso attività manifatturiere Fonte: Osservatorio permanente sulle imprese di veDrò