la turchia ride - disegnatori turchi della rivista le man
DESCRIPTION
I disegnatori turchi della rivista Le Man , una vera e propria istituzione della satira in Turchia. Da 15 anni ogni settimana 150.000 copie di Le Man vengono distribuite in maniera capillare da Diyarbakir a Istanbul. I due fondatori della rivista, che saranno ospiti di Komikazen, sono personaggi amati dalla gente come beniamini. Pur essendo stati in passato molto invisi al potere, tanto da non potere ottenere il passaporto per diversi anni, i disegnatori di Le Man non hanno mai smesso di essere sarcastici, ironici, iconoclasti. La loro rivista ogni settimana attacca con il suo humour caustico i vizi e le ipocrisie della società turca con incredibile libertà espressiva. http://www.mirada.itTRANSCRIPT
Turchia ride
La
Ramize Erer
Mehmet Çağçağ Tuncay Akgün
Güneri Içoğlu
a cura di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini
Turchia ride
La
Ramize Erer
Mehmet Çağçağ Tuncay Akgün
Güneri Içoğlu
a cura di Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini
8-16 settembre 2007
Ancona, Mole Vanvitelliana
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Associazione Culturale Mirada
Via Mazzini n.8348100 Ravenna, Italia
Tel. 0544.217359email: [email protected]
http://www.mirada.it
http://www.galleriamirada.com
Coordinamento organizzativo e progetto a cura di: Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini
Traduzioni: Aylin Attar
Collaboratori: Viola Giacometti, Barbara Colombo, Linda Landi, Leonardo Guardigli, Tania Pavirani
Ideazione grafica: Associazione Culturale Mirada
A.M. Adriatico/Mediterraneo
Via Veneto n.11
60110 Ancona, Italia
tel. 071.203045
email: [email protected]
http://www.adriaticomediterraneo.eu
5
Gian Mario Spacca Presidente Regione Marche
L’ iniziativa Adriatico-Mediterraneo, è un progetto di du-rata triennale ideato dalla Regione Marche in collaborazio-ne con la Provincia e il Comune di Ancona, per sviluppare un confronto istituzionale e uno scambio culturale “dif-fuso”, che sottolinei il ruolo di primo piano delle Marche nello stabilire nuovi e profondi legami di pace e sviluppo tra le comunità dell’Adriatico e del Mediterraneo.Il richiamo a questi mari che, nel corso della Storia, hanno consentito l’incontro, non sempre facile, di differenti culture (cristianesimo cattolico ed ortodosso, islam ed ebraismo), di-venta elemento fondamentale e rappresenta il valore identi-tario dell’Iniziativa. In questo quadro, la mostra “La Turchia ride” rappresenta uno dei momenti più significativi dell’ini-ziativa Adriatico-Mediterraneo, perché non si tratta di una semplice mostra di fumetti, ma di un efficace strumento per conoscere l’odierna Turchia e per riflettere sulle questioni della modernità, della politica, della tolleranza in un Paese che attualmente vive tra isolamento e integrazione.
La Regione Marche, attraverso la realizzazione di questo evento, dà concretezza al modello di cooperazione interna-zionale costruito in questi anni, un modello capace di far crescere e sviluppare le comunità locali costruendo concreti percorsi di democrazia contro tentazioni integraliste e nazionaliste che sono sempre portatrici di violenza.E’ questo un punto centrale del programma di governo della Regione Marche: la cooperazione è lo strumento insostituibile di quella politica di pace a cui la nostra regione è particolarmente chiamata.
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Sento l’odore di una donna senza velo!
Si!
ABBASSA GLi OCCHi! … è una di noi!
Ops, scusi....
Mehmet Çağçağ
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Patrizia Casagrande Esposto Presidente Provincia di Ancona
“Chi fa satira vede sempre più avanti rispetto agli altri”. Lo dice Mehmet Çagçag, uno dei fondatori e condirettore di LeMan, la rivista di satira più famosa della Turchia, un vero e proprio settimanale di attualità politica completa-mente a fumetti, i cui personaggi sono ormai punti di rife-rimento per tutta la società turca. Con “La Turchia Ride” ci è offerta l’occasione di ospita-re ad Ancona le opere di alcuni suoi autori. È un evento importante, parte integrante e significativa di “Adriatico Mediterraneo Klezmer 2007”, manifestazione ambiziosa e innovativa. Alla Mole Vanvitelliana, circondati da un mare che deve saper unire popoli e culture, gli autori di LeMan ci apro-no gli occhi - e la mente - su un grande Paese che attra-versa ora una fase delicata, fatta di grandi cambiamen-ti sociali e di una controversa candidatura europea, al quale forse ci lega un’immagine carica di troppi luoghi comuni.
La mostra offre molti spunti di riflessione: sul possibile concetto di modernità, sulla politica, sullo scontro religio-so e sul conflitto tra uomini e donne. Il quotidiano turco viene letto e desacralizzato, le abitudini comportamentali e politiche messe in discussione. È lo spazio della libertà quello in cui si muovono gli artisti di LeMan ed è un dovere, ancor prima che un grande pia-cere, ospitarli nella nostra Provincia.
Carlo Maria Pesaresi Assessore alla Cultura Provincia di Ancona
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Chi si e’ seduta qui,
Nazli? Ooohhh... la poltrona e’
caldissima... che bello!
Sono sempre stata gelosa di tutte le donne di mio marito ma non avrei mai
pensato di ingelosirmi per il calore del culo gigante della signora Makbule
Macchè! mi ci sono seduta io!!
Ramize Erer
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Ramize Erer
Fabio Sturani Sindaco Comune di Ancona
Questo catalogo è un documento importante per gli esperti e per gli appassionati del mondo della satira e del fumetto. “La Turchia ride” è, infatti, una mostra dedicata alla tra-dizione vignettistica e satirica turca, che, come noto agli esperti, è di grande qualità e ampiezza. E i disegnatori della rivista LeMan, protagonisti in prima persona dell’evento anconetano, sono conosciuti, non solo in patria, come in-tellettuali liberi e impegnati nella politica e nella società.Per Ancona, però, questo volume ha una valenza in più: è, e sarà ricordato in futuro, anche come uno dei primi docu-menti di questo nuovo percorso che, con il festival “adria-tico Mediterraneo Klezmer”, che ospita la mostra e che quest’anno è alla sua prima edizione, vuole alimentare il circolo virtuoso di idee, di scambi e di esperienze tra popoli accomunati dallo stesso mare.L’Amministrazione comunale crede in questa formula, che rispecchia profondamente la natura di Ancona: centro dell’Adriatico e del Mediterraneo, porta dell’Est, punto di
passaggio e di compenetrazione di culture e tradizioni di-verse. E la Turchia si pone, in questo contesto, come Paese centrale nell’ottica di allargamento a Oriente dell’Europa, per il quale anche la nostra città e il mare Adriatico sono sempre più strategici.La nostra ambizione è quella di dar vita a un appuntamento stabile, a un’occasione per approfondire, anno dopo anno, la nostra storia e il nostro presente.L’auspicio, dunque, è che il lavoro che ha portato a realizzare la mostra e, poi, queste pagine, prosegua nel tempo, contri-buendo a far crescere questa grande e composita comunità del Mediterraneo, le cui frontiere, come afferma lo scrittore Predrag Matvejevic, “non sono né statali, né nazionali”.
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Tuncay Akgün
Bekir che cosa mi hai fatto? sono venuto nel tuo paese per tre giorni, sono passato da te due minuti per un tè, sono qui ormai da tre mesi... non ho scritto un articolo, nè fatto un seminario o una ricerca scientifica! Amico, nemmeno la cia o il pentagono mi hanno ridotto cosi...
eehh, ma dai Chomsky, lo
salverai tu il mondo? Riposati
un po’...
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Andrea Nobili Presidente A.M. Adriatico/Mediterraneo
Qualcosa di più di una semplice mostra di fumetti: un modo diverso e originale per tentare di conoscere l’odierna Turchia.La satira è uno strumento straordinario per riflettere sulle questioni della modernità, della politica, dello scontro re-ligioso e del conflitto tra uomini e donne. In questo caso ci viene offerto un vero e proprio spaccato sociale di un Paese in bilico tra isolamento e integrazione.Guardando questo vignette si scopre una realtà nascosta all’Occidente. Idee in movimento per una Turchia in grado di tollerare le diversità, senza discriminazioni sessuali, per una Turchia in cui i conservatori islamici non possano co-stringere la parte di popolazione più moderna a fare ciò che non vuole, per una Turchia in cui ci siano soldi a sufficienza per tutti e più sicurezza per i bambini.Sappiamo che la miopia dell’Europa rischia di consegnare la Turchia al fondamentalismo islamico. Perché le strade a disposizione di quel Paese sono solo due: da una parte
l’aggancio con l’Unione Europea e con quegli ordinamenti liberali che governano le nostre nazioni, dall’altra l’isola-mento nazionalista che precede la vittoria del fondamen-talismo. Quest’ultima ipotesi sarebbe una sconfitta storica. La Tur-chia, ad oggi, rappresenta una delle poche incarnazioni geopolitiche di quell’Islam moderato e democratico di cui tutti a parole diciamo di avere un gran bisogno.Nel nostro piccolo abbiamo deciso da che parte stare, cre-dendo nel processo di integrazione europea della Turchia e nella possibilità di una nazione insieme islamica e demo-cratica. Per questo sosteniamo con convinzione l’impegno di chi, anche con disegni e caricature, si batte per la libertà, l’emancipazione sociale e la democrazia.
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ehi, bello, non uscire di casa, fuori c’è la bufera... pioggia, neve...
ho rischiato la vita mentre venivo qua... AAAHH... MA CHE CAVOLO
SUCCEDE??? COS’è???
Oh mio Dio, hai aperto un corridoio di tranquil-lita’, hai manipolato
il clima!!!
Tuncay Akgün
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Tuncay Akgün
Aspetta un attimo Egemen, ho visto il mio ex marito!!!
Bekir!!!
OH! Ma che stronzo che sei! Non ci siamo mai piu’ rivisti dal divorzio. Io sono sempre in giro, ma sono sicura che tu non esci di casa! Sei un pantofolaio. Come potevamo vederci?? Dammi un a abbraccio...
MEHTAP!!!
Guarda ti presento il mio nuovo marito, Egemen..Siamo anime gemelle. Sono
felicissima con lui!..
Lui e’ il tuo ex marito, il poltrone
nullafacente di cui mi parli sempre, vero?
Ciao amico!!Piacere!
Tesoro, il nostro matrimonio E’ passato come la primavera del ‘68... finito il movimen-to, finito anche l’amore... io sono una donna dal sangue caliente, non potevo sopporta-re la tua pigrizia. Stavi li’ solo per frenarmi ora con il mio Egemen stiamo da dio... non ci fermiamo mai, finiamo di sciare e corriamo a fare trekking...
questa estate gireremo le isole greche con un jet ski ! E siamo appena tornati dal giro dell’India in moto. E poi mostre, concerti, non ne perdiamo nemmeno uno!
Quest’anno al Film Festival vedro’ 40 film. Ci credi? Egemen per il festival va in ferie per 20 giorni. Nelle Nelle discoteche, quando ci vedono ballare, i teenagers ci lasciano la pista!!
HI HO HA !! Quei bastardi di teenagers possono fare a gara con noi???
Cioe’, come avrai ben capito, siamo sempre in azione. Pensa un po’, se io fossi ancora con te, non avrei fatto nulla di quello che sto facendo...
Comunque, caro, vieni che ti accompagniamo a casa!
No, no, grazie. Ho l’auto.
Che auto?
La mia vecchia Due Cavalli. Forse ti ricordi di lei?
AhAHAHAHA!!!! da 20 anni con la stessa suto di merda... anche quando era ancora nuova, dopo due passi...
sigh! sob! Come era bello girare
con quell’auto... andavamo in campagna.... io la spingevo sempre....
UHE! UHE!...
Tesoro, non essere ridicola!! Qui c’è una Harley
Davidson di 1500 cc ! Ma! Ma! Ma!
Tuncay Akgün
14 Ehi amico! Chi è quel matusa che dorme nella tenda? Non ho capito se siamo qui per proteg-gere le tartarughe, oppure per dormire dalla mattina alla sera? Il tipo dorme da 3 giorni...
il matusa si è portato anche la copertina con sè... Parassiti del genere si vedono in tutte le manifestazioni... fottitene!!!
Se avesse il sacco a pelo non mi avrebbe dato fastidio. Anzi. invece quel coglione
ha la coperta coi fiorellini ...
E hai notato il pigiama di infima qualita’ che non si toglie mai!!
Se le tartarughe si mettono a trombare questo stronzo non se ne accorge di certp. E poi pretende di venire qui a proteggere le uova...
Ma fottitene, lascialo perdere... La prossima volta sceglieremo i volontari con piu’ attenzione...
Vado a pisciare
Vengo anch’io...
Mah!... Queste uova ancora non si sono
schiuse.
Non so le uova delle
caretta caretta, ma le mie palle
stavano per schiudersi dal
piscio...
Ma cosa fa
quel tizio??
Ma dove
va?????
Hei! Matusa baffutooooo! torna indietrooooo....per favore
tornaaaa.... tornaaaaa
ecco una razza,
Bezginetta Bekiratta.*
*(B
ezgi
n B
ekir
è il
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e de
l per
sona
ggio
, sto
rpia
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lla C
aret
ta C
aret
ta. N
.d.T
)
Tuncay Akgün
15
Tuncay Akgün Tuncay Akgün
Lo ha fatto per colpa tua capisci? Era l’inventore del tuo orologio Seiko Kinetic che prende energia
dal corpo umano e dai suoi movimenti...
non ha potuto sopportare la vista di un orologio fermo su un braccio umano vivo...
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Tuncay Akgün
Ma dove stara’
andando?
Scende in cantina... ma
che suc-cede? Forse... nooo... dopo tanti anni....
Non ci metteva mano da tre anni
e ora l’accende di
nuovo....
Mamma, dove va papino?
Tesoro mio, tuo padre va in Portogallo,
Marocco, Algeria e poi a Katmandu, in Nepal, Cina,
Sri Lanka.....
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Tuncay Akgün
Ti prego perdonami, i freni non
funzionavano in discesa... sono sotto choc, perdonami ti prego
perdonami....
Ma figurati! è Dio che ti ha mandato, per favore portami la maglia che sta di là.....
Tuncay Akgün
18Papino papino, dai, fammi un pupazzo di neve, daiii daiiii....
Mazhar!
Daii daiii, mettiti questo, anche la
sciarpa.. guarda, là fuori tutti stanno facendo dei pupazzi di neve per i loro
figli...
Guarda! Anche il papà di Ahmet e il papà di Suat stanno
facendo pupazzi di neve...
Dai daiii, vestiti che usciamo anche
noi!Fammene uno bellissimo,
ok? Uno bel-lissimo!
Grande papino! Tieni figliolo!..
Che peccato...quest’opera ha lo
stesso valore artistico di quelle di
Picasso e di Dali’ ma non avrà mai un posto nella
storia dell’arte....
Tuncay Akgün
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Ahh, la natura! Gli uccelli, gli
alberi, gli insetti, le farfalle...
Le farfalle sono una meraviglia della
natura...vedi come sono belle?
Peccato che vivano solamente per tre
giorni... una bellezza cosi’ eccezionale e una
vita cosi’ breve!
Quando guardi la natura ti viene voglia di essere
una farfalla, spe-cie con un tempo cosi’ bello... Ma vorresti vera-
mente essere una farfalla? Cosa
faresti se lo fossi veramente?
Dai, svegliati, svegliati!! Stai dor-mendo da
tre giorni, tra un po’ creperemo, svegliati
vola un po’...
Tuncay Akgün
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Tuncay Akgün
Bekir! Amico mio, è dal ‘68 che non ti vedo...Bekir Erbezmis... il tempo non ti ha cambiato
per niente...
Sei rimasto ancora all’era
preistorica, mentreil mon-do è cambiato tantissimo!
Vieni alla mia nuova ditta di
computer, ti offro un caffè!
Sei stato sempre un uomo lento, amico mio, ma il mondo va avanti velocemente.. guarda la mia
ditta, lavora con i computer più
innovativi...dai, ti spiego un po’
come funziona..
Tu siediti qua, io intanto ordino i
nostri caffè. con poco zucchero, se non ricordo male...
Questo è un mira-colo!!!
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Tuncay Akgün Ramize Erer
E’ facile amare uno quando è tutto curato e pulito... ma bisogna vedere se riusciamo ad amarci ugualmente anche quando siamo sfatti...
dai, forza, lasciati andare....
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Ramize Erer Ramize Erer
Non esagerare, era solo la scopata di una notte... di che amore ti metti a parlare ora? ehi, ragazzina, sei proprio demodè!
Non mi sarei dovuta fare tutti quegli interventi chirurgici, non mi è rimasta nemmeno una ruga per farmi rispettare... guarda questo bastardo che mi parla come se fossi una sua coetanea!...
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Ramize Erer
Cosa?!? Pensi di uscire con le tette di fuori?!?
Ho già avuto dei ragazzi gelosi, ma questo supera ogni limite...
no, non ce la posso fare....
Ramize Erer
25
Ramize Erer Ramize Erer
Oggi non me ne frega niente della nostra
relazione, Koray, io esco, che c’è aria di
flirtaggio!
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Mehmet Çağçağ Mehmet Çağçağ
Lei era una ragazza giovane, piena di vita, cari telespettatori, ed era venuta a Yalova per fare una vacanza dai suoi parenti. Con lei c’era come al solito il suo miglior amico, cioè il suo diario... sentite queste frasi: “Questo posto è noiosissimo e pieno di vecchi, invece a Mersin era bellissimo perchè c’era anche lui... il mio amore... chissà ora che fa?”
Ahhaa! sono
arrivati pure loro, male-detti ladri di vita pri-
vata!!!
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Mehmet Çağçağ
Devo fare dei fumetti sulla muraglia cinese, sugli aborigeni e sul deserto per il prossimo numero
della rivista... dovrei girare un po’ per raccogliere materiali...
Ahii, quando ho saputo che
eri un fumettista
sono schiattata dall’invidia!
Mi sono detta Questo starà
sempre al tavolo a
disegnare!. Non avevo pensato a questo
aspetto della faccenda...poverino...
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Mehmet Çağçağ Mehmet Çağçağ
Offf.. puuuffff....
Sehriye... prima quando mettevo
la testa sul cuscino mi
addormentavo di botto... che diavolo mi succede?
Ora comprendo gli orsi... non mi lamentero’ più dei prezzi, giuro che non lo faro’...
Con la depilazione laser bastano 3000 euro e sul corpo non rimane neanche un pelo...
Stasera non te l’ho data,
percio’ ti senti cosi’... non hai niente... dai ad-
dormentati!
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Mehmet Çağçağ
Uhuhuhuhu... fai schifo... stronzo...
crepa!!
Ehi...Ma cosa succede,
Timsah? Chi è la tipa che piange nel salotto?
Cos’ha?
Ma fottitene di
quella mignotta... l’ho trovata su Msn
con il profilo da Paris Hilton, ma la foto era falsa... pensa di fregarmi!
Piange perchè non me la sono
fatta...
E’ che tu hai cercato di imbrogli-
arlo... Ma
anche lui mi ha
fregato... aveva messo la foto di questa villa come fosse sua, e invece è tua... è uno senza soldi, gran figlio
di puttana!
perchè ho le tette molto piccole e le labbra sottili... nessuno mi caga...
vorrei operarmi ma mio padre fa l’operaio in fabbrica... non posso permettermelo... io mi suicido... i maschi sono
tutti uguali...uuhuhuhuhu!!
Dai su, non piangere, te
la faccio fare io la plastica...
e piantala con la
menata del suicidio!
continua >>
Mehmet Çağçağ
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Mehmet Çağçağ Mehmet Çağçağ
Non ci posso credere! Me la
farai fare davvero?! Sai quanti lavori ho
perso... modella, conduttrice di pro-
grammi TV.. la mia faccia è bella ma le tette sono piccole... piango sempre... sono
anche andata da uno psichiatra...
ho un ospedale... ho avvisato gia i medici.. vai subito da loro... io devo fare un viaggio... quando
torno ci vediamo....
sei un angelo
come posso ripagarti?
certo siete puttane voi
donne! Gli hai fatto pagare un intervento che
costa 8000 euro, almeno avresti
potuto fare il test con lui.. che
razza di stronza!
MMHHH... proprio la taglia che piace a me... puttana... sei proprio una puttana....Lui non era pro-
prio il mio tipo....
NO NOOO! MIO DIOOO
VOGLIO PIANGERE PER 40 GIORNI E 40 NOTTI.....
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Mehmet Çağçağcontinua >>
La tua stanza è molto bella, Beril... dov’è la cucina? Ti faccio un caffè, sarai stanca con tutte quelle lezioni...
Dai, fallo
...
Ehi, fare cosa?!
E il caffè?!
H!
Non lo voglio...
dai, fallo.. mi annoio.. dai, facciamolo subito! fanculo!!!
Ma questa qua è
vergine!!!
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Mehmet Çağçağ
Ma... non ci baciamo? Niente preliminari? Girati verso di me...
Nooo.. mi vergognooo ...fallo cosi’...
ok!
Ma.. ma! no, non è possibile... nooo!
Cosa c’è? Cosa è
successo?
Cosa è successo, Timsah? Io
volevo che tu fossi il primo..
ho fatto qualche sbaglio?
No amore, non c’è niente di sbagliato, solo che devo andare.. parliamone dopo...
Lo sbaglio l’ho hofatto io... ma tutti e due
dobbiamo ringraziare questa mutanda di cotone... mi ha salvato da un gravissimo
errore... tu hai al massimo 16 anni... tu e la tua generazione siete cresciute cosi’ in fretta che a noi maschietti ci parte la testa... a veder sempre mutande da femme fatale abbiamo dimen-ticato quanto è innocente la
mutanda di cotone...ti ringrazio, bambina, che me l’hai ricordato... possano cadere le mani che ti
toccano... bambina... bambina mia...
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Mehmet Çağçağ Mehmet Çağçağ
IL POPOLO TURCO SI PROCURA IL 44% DELLA SUA ENERGIA DAL PANE:
DAI, SALTA SU CHE TI
PORTO DOVE VUOI!
GRAZIE MILLE
FRATELLO... SE NON CI
FOSSI TU....
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Ecco un altro rifiuto
chimico!
Güneri Içoğlu
Per colpa di questi rifiuti ho imparato quasi tutte le lingue che esistono...vediamo, questo
cos’è? Hmmm... è di una nave italiana... allora leghiamolo bene, farà un
lungo viaggio!
Ah! Ecco una nave italiana.. allora
fatti ve-dere, caro
rifiuto chimico!
Ecco fatto!
Allora buon viaggio, caro rifiuto chimico! Gira
anche nelle coste del tuo paese di provenienza... arrivederci! Scorra
il Tevere, arriva Antonius!!!
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Güneri Içoğlu
Dai, questo è l’ultimo...
non rompete!
Ok, mettiamolo per bene... leghiamolo per bene che non si rompa!
Capitano, mi sa che abbiamo calpestato le ville
che stanno al Bosforo...ma ma ma... sono solo dei
pannelli!... Ohh ci siamo sal-vati per un pelo... avevamo
sbagliato tragitto...
Ah ah ah!!! I pannelli hanno funzionato, cosi’ abbiamo salvato
le ville!!!
Güneri Içoğlu
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Capitano Salih, cosa è successo ai nomi delle barche???
Güneri Içoğlu
Ma che ne so io, mio
caro Yekta... secondo me vanno a pescare da altre
parti... non ci capisco più
niente neanche io....
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Güneri Içoğlu
Mi sa che c’è un problema... la barca non si muove più!
Güneri Içoğlu
è entrato un gab-
biano nel remo, Jean
Pierre!
Ma che dici?!? I gabbiani
entrano nei motori degli
aerei!!!
Non ti preoccupare, sono solo stanchi e
affamati, tra un po’ se ne
vanno....
40
Güneri Içoğlu
Guardi monsieur Jeremi,
Istanbul è una città cosi’ grande e varia che quando ti sposti da una
parte all’altra puoi vedere dov’eri prima e puoi anche mostrarlo
col dito e puoi dire: ahh, io ero là poco fa...
Non posso credere che siamo venuti
dall’altra parte fin qua solo
per sentir dire questa cosa!
OOHHH!
41
Güneri Içoğlu Güneri Içoğlu
Queste case di legno da settentrione prendono i venti del nord... dove ci sono i legni più
fragili hanno accettato queste pubblicità...anche prima coprivano quelle pareti con altre cose e facevano pubblicità
gratis... almeno ora vengono protetti dai venti del nord e guadagnano anche due soldi... ma gli abitanti del quartiere
sono più felici perchè riescono a proteggere i legni malandati delle loro case... cosi’ dicono...
Ollallà!... Dopo questa scena sono veramente convinto che la pubblicità ormai controlla tutto...
è l’impero della pubblicità...
42
Güneri Içoğlu
Ma dove sono?
Il giorno della festa religiosa siamo a casa di Zio Cevdet:
Mancano solo loro... le altre volte a quest’ora
erano già qui con noi...
chissà se gli è successo qualcosa
di brutto...
Eccoli, sono arrivati!
Yekta, fratello mio, buone
feste... vieni che
ti abbraccio!
Oh grazie, Mihailovic,
grazie!
Quando è festa da voi non è possibile che io non blocchi il timone e non finisca qui! dammi la mano da baciare, Zio Cevdet... Buone feste!
Ehh, baciala, capitano Alekovicka... buone feste anche a te... sei un buon
figliolo, non ci hai dimenticato!
Güneri Içoğlu
43
Güneri Içoğlu
Ma guarda che auto... da queste parti non si vedono mai auto del genere...
Güneri Içoğlu
Entra da questa
stradina e poi gira a sinistra...
Gira, gira a
sinistra...
Oh signore, siamo
bloccati...
Mah... che sfi-gato!
Ma signore, mi ha detto di girare di qua e io l’ho
fatto... la stradina è stretta...
Senta, scusi, non è pos-sibile che
una macchina cosi’ grande passi da una
stradina cosi’ stretta!
Yekta, Yekta... fratello mio... mio ottimo amico... son vo-luto tornare al quartiere dove sono cresciuto per
rivederlo, per rivedere voi... ma tu sei ancora povero? Non sei riuscito a con-
cludere niente?
Hulusi, sei proprio tu!! Se sei venuto per vedere noi perchè non
parcheggi la tua auto e cammini? Hai dimenticato che qui le strade sono
strette?
Hulusi, sei proprio uguale a com’eri un
tempo... anche allora facevi delle stron-zate... legavi delle scatolette alle code dei gatti
e riempivi i rospi con l’acqua...
Allora tagliamo in due la macchina cosi’ puo’ uscire fuori...
Tagliate! Su tagliate, cosi’ esco e ti abbraccio... quanto mi sei
mancato!!!
Ehi, ma cosa fai? La malattia di
questo qua è sempre tagliare e sgomberare!!!
44
Güneri Içoğlu
Signore e signori, siamo al Bosforo e
queste sono le case tipiche di Istanbul e
del Bosforo...
Ollallà! Jean Pierre carissimo, hai fatto benissimo a
organizzare questo giro per noi al Bosforo!
Perchè queste case sono tutte di legno?
Ma guarda, quella
non lo è!
Oh, ma quella non è una casa, è il palazzo di
beylerbeyi!
E questa è la moschea di beylerbeyi!
Tra poco passeremo di
fronte alla casa di Sadullah.
continua >>
Güneri Içoğlu
45
Güneri Içoğlu Güneri Içoğlu
Ma quello che è??? Che suc-cede là???
Amico!!!
Quello è il fascino della fame... è il signor Yekta ovvero
l’uomo di cuore!... anche lui come i traghetti, come le case tipiche
è una caratteristica del Bosforo... sta sfamando i
gabbiani con pane e simit...
Ollallà... un centinaio di
gabbiani... molto interessante... hai detto che li sta sfamando? Ma che cos’è il simit??
Aspettate, facciamo delle foto di questo particolare!!! Gerard, ripren-
dilo con la telecamera!!!
Lo so, lo so... anch’io sono rimasto sbalordito la prima volta che l’ho visto... non mi stupisco che anche voi siate
interessati più a lui che al
resto ...
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Güneri Içoğlu
Tu non hai capito niente,
mio caro Hudayi, questo non è un gioco, e purtroppo non ci sarà un modo per recuperare...
ridagli il suo vecchio nome!
Ma mio caro Yekta, lo sai che gli affari non
vanno più bene da un pezzo, ho cambiato il nome
dell’hamam con la speranza di attirare
un po’ di clienti... devo ammettere che non ha aiutato molto, ma è un cambiamento
recente, chissà magari col tempo!...
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Güneri Içoğlu
Elettra Stamboulis Associazione Culturale MIRADA
Nel nostro immaginario la Turchia è un Paese in cui si por-tano ostinatamente i baffi, si fuma liberamente il narghilé, la mattina ti sveglia il muezzin e il caffè ha un fondo denso che per noi diventa un problema quando lo beviamo ve-locemente come un espresso… La Turchia ha però molte facce, molte identità e una storia fatta di molti incontri. In-contri tra culture, lingue, etnie diverse. Il nostro incontro ha avuto luogo, come spesso accade, in un bazar, quello di Bursa. Vagando tra le bancarelle di pic-cola oggettistica e spezie ci siamo imbattuti in un vendi-tore di libri usati, una delle nostre passioni, anche se non conosciamo neanche una parola di turco. E oh! Sorpresa! In mezzo a tante copertine decorate, spiccavano moltissimi fumetti. Ma non riviste di fumetti con personaggi tradot-ti, per bambini o ragazzini che amano l’avventura, come succede da noi. Riviste che si capiva erano per adulti, con scene evidentemente hard: la forza comunicativa del dise-gno sta proprio in questo. Anche se non capivamo le parole,
era chiarissimo qual era l’impostazione generale di queste storie. Parlavano della contemporaneità, della vita di tutti i giorni, satireggiando e ironizzando su tutto, senza paura. Ne abbiamo comprate dieci, costavano 50 centesimi l’una. Il giorno dopo abbiamo scritto alla redazione, dicendo che ci sarebbe piaciuto conoscere gli autori. E così è stato.
Leman è una rivista che esce dal 1985 anni in Turchia ogni settimana: si tratta di un fenomeno editoriale inesplorato in Europa. Nessuno dei nostri amici amanti del fumetto lo conosceva, e questo la dice lunga sulla distanza che ancora ci separa da questo Paese che aspira ad entrare in Europa. Ogni settimana Leman analizza e critica e ironizza quanto avviene a livello politico e sociale nel Paese. L’avventura di Leman ha costituito il seguito della rivista storica Girgir, il cui animatore Oğuz Aral è morto 2 anni fa. Questo dise-gnatore è considerato il maestro sia da Mehmet Çağçağ che dall’altro co – fondatore Tuncay Akgün, ma è un maestro
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un po’ per tutti coloro che hanno spirito critico nel Paese della mezzaluna. Oltre a Leman, il gruppo edita anche libri che raccolgono le strisce dei personaggi fissi della rivista, stampano altre due riviste (una mensile sempre solo a fu-metti e un mensile di politica con articoli e foto), gestisco-no un café che si trova vicino alla centrale piazza Taksim e hanno anche il tempo di perdere tempo bevendo thé nel locale sotto gli uffici della redazione. A volte penso che sia-no clonati. È molto divertente osservare chi legge Leman per strada o sul tram: innanzitutto chi lo compra lo mette bene in vista. È come una sorta di passaporto identitario. Per leggerlo lo spiega davanti a sé come un lenzuolo, così anche i vicini possono dargli un’occhiata. E ovviamente ride. Non con la risata a squarciagola, ma con la risata dell’intelligenza. Inoltre la buona educazione prevede che, se finisce di leg-gerlo prima di scendere dal mezzo, lo lasci sul sedile, così qualcun altro lo potrà leggere. Questa pratica di lasciare le copie sulle panchine, nei bar, sugli autobus, è molto comune: tanto che le copie lette sono stimate essere molto di più di quelle vendute. E comunque le copie distribuite sono 100.000, con una media di vendu-to di 50/60.000 copie. Certo, l’epoca di Girgir che vendeva 500.000 copie è finita, spazzata via dalla velocità di Inter-net. Ma è anche vero che questa rivista era molto più soft di Leman, doveva piacere a tutti, e quindi la satira in un certo senso si autocensurava. Inoltre era molto legata all’oppo-sizione alla giunta militare: finita la giunta, sembrava che fosse finita la sua ragion d’essere, mentre Leman è critica non solo contro i fascismi, ma anche verso gli islamici radi-cali, i taboo, le feudalità, la cultura della conservazione…
L’impianto è molto caricaturista. I personaggi rappresen-tano una sintesi eccessiva della società turca: il militante lento e sempre a riposo Bekir, il rivoltante tassista Kozalak, non sono altro che macchiette di personaggi effettivamente esistenti. Difatti i nomi dei personaggi a fumetti sono di-ventati aggettivi utilizzati in modo popolare per definire un certo modo di essere e di comportarsi. LeMan è anche una fucina per le nuove leve: l’ultima pa-gina è sempre dedicata agli autori in erba e alle vignette dei lettori. La redazione riceve proposte anche dai villag-gi sperduti dell’Anatolia, e questo è molto importante per comprendere quanto la rivista è trasversale socialmente nel Paese. Recentemente Tayyip Erdoğan, il Primo Ministro turco, ha avviato un azione legale contro il direttore della rivista in cui chiede 26.000 euro di risarcimento per la sua cari-catura. Ma il mondo del disegno turco è ormai allenato al boicottaggio e alle aule dei tribunali: Tuncay è vissuto come fuggitivo per 15 anni, mentre Guneri è stato imprigionato per il suo lavoro. Il potere non ama mai che si rida di lui ed attua le tattiche che meglio conosce per emarginare la critica. Nell’occidente “civilizzato” si usa l’arma della morte commerciale, in Turchia dove l’autoritarismo è più a briglia sciolta, si usa l’arma legale, in Paesi come l’Algeria dove c’era una guerra civile si usava l’estinzione fisica, l’omici-dio. I disegnatori algerini sopravvissuti sono quelli espa-triati in Francia.L’importante è sapere che nel Paese dei muezzin e del caffè turco, c’è chi ancora resiste, usando l’intelligenza e la mati-ta, per raccontare una versione della realtà che non è quella edulcorata dei canali del potere. Scusate se è poco.
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Bezgin Bekir:Personaggio creato da Tuncay Akgün. È lento, calmo. È sempre seduto o steso sui cuscini con i suoi gatti e il suo narghilé. È un buontempone, un conforto per chi si sente vinto dalla velocità dei nostri tempi. È anche un attivista politico, ma forse il termine “attivista” è poco adeguato ai suoi tempi lunghi. È un intellettuale, ma questo lo percepiamo non dalle sue parole, ma dalle sue azioni e dalla sua attitudine verso gli eventi. “Bezgin Bekir” è diventato oggi un aggettivo nel linguaggio parlato per descrivere un certo tipo di persone, quelli che sono molto lenti nel fare le cose, che vogliono cambiare il mondo seduti sul loro sofà.
Daral & Timsah:Personaggi creati da Mehmet Çağçağ.Anche il nome di questi personaggi è usato come aggettivo nel linguaggio quotidiano.Daral è il figlio di un padre molto ricco che cerca il senso della vita. Sua madre è morta quando era bambino, l’ha allevato suo padre. Ha un grande buco nell’anima, non può riempirlo, si annoia e non sa cosa fare. Timsah invece è un fallito, ma per saltare in una classe sociale più alta, vive come un borghese. Non è un intel-lettuale, il suo mondo si basa sulle marche, il lusso e il sesso. È un Casanova. Quando Daral e Timsah si incontrano, anche se non hanno nulla in comune, Daral si lega a Timsah moltissimo. Tim-sah è diventato uno dei personaggio più popolari tra i giovani. Nei primi anni di creazione, era un po’ estremo e im-maginario. Ma oggi questo personaggio non è per niente originale, perché milioni di giovani sono di fatto come lui.
Kozalak:Personaggio creato da Mehmet Çağçağ.È un tassista. È ignorante, rude, volgare ma anche coraggioso e aggressivo. Viene da un villaggio e insiste nel vivere in città seguendo le sue regole. È immorale, ma è molto moralista. Ha una ragazza, Şehriye che porta il capo coperto dal velo e ha anche un amante travestito, Fethi. Ogni settimana ha un’avventura differente. È uno dei personaggi più divertenti.
Gönül Adamı:Personaggio creato da Güneri İçoğlu.È un vecchio gentleman di Istanbul, un musicista, un “neyzen” (un suonatore di flauto ad ancia). Vive in un vecchio quartiere di Istanbul sul Bosforo, attorniato di vecchie case di legno.. Gönül Adamı e il suo amico francese Jean Pierre litigano sempre su Occidente e Oriente. Getta del simit (pane tondo turco con il sesamo) ai gabbiani mentre viaggio sul Bosforo in vaporetto, aiuta i pescatori vecchio stile, corre al salva-taggio se c’è una vecchia casa in legno che va a fuoco...C’è sempre una lacrima sul suo viso perché non può sopportare i grandi edifici che crescono uno dopo l’altro accanto alle vecchie case. Anche Gönül Adamı è diventato un aggettivo nel linguaggio comune per descrivere le persone che vivono sempre nella nostalgia del fascinoso passato di Istanbul, che cercano i luoghi “veri” e un po’ rattoppati, emozionandosi di fronte a catapecchie e lacerti di passato.
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Ramize Erer è nata nel 1963. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Istanbul, ma ha cominciato a realizzare fumetti già dalle Scuole Superiori. Il suo primo fumetto è stato pubblicato sulla più prestigiosa rivista di comics turca ovvero GirGir! e, insieme ad altre fumettiste donne, ha creato una striscia a fumetti chiamata Senza baffi. Il suo personaggio Partner Nadide è stato all’inizio pubblicato sulla rivista, fondata da lei e da altri amici, Hibir, nata dopo che avevano deciso di chiudere GirGir!. Più tardi ha cominciato a disegnare per molte riviste, tra cui la rivista femminista Paravfesi e Leman. Per dieci anni ha disegnato la striscia giornaliera per uno dei principali quotidiani turchi, Radikal. Il titolo della striscia era Dangerous liaisons e veniva disegnato dal lunedì al venerdì, mentre sabato e domenica usciva la striscia chiamata Cattiva ragazza. I libri a fumetti da lei pubblicati includono Senza baffi, Partner Nadide, Dangerous liaisons, Cattiva ragazza e Matrimoni. Quest’ultimo raccoglie una serie di strisce ironiche e disincantate sui matrimoni turchi, laici e non: una sorta di spaccato sociale dell’odierna turchia osservata dal punto di vista della camera da letto. Ramize Erer è sposata con Tuncay Akgin, anch’egli fumettista e fondatore della rivista Le man. Vivono ad Istanbul
Güneri İçoğlu è nato nel 1965. Da bambino, ha cominciato a disegnare fumetti come allievo di Oğuz Aral, fondatore della famosa rivista GirGir. Ha lavorato in numerose riviste tra cui Girgir, Firt, Limon, Leman, Lemanyak.È stato incarcerato nel 1989: uno dei suoi fumetti è stato considerato “un insulto per la tradizione turca” ed è stato condannato a dieci mesi di prigione. Dopo un mese è stato rilasciato grazie ad un’amnistia generale. Al momento è un disegnatore e scrittore fisso di Leman. In questo periodo il suo personaggio più noto è Gönül Adamı e Dumur. Il suo per-sonaggio Gönül Adamı è un musicista classico turco ed un suonatore di strumenti musicali mistici tradizionali: egli rimpiange tutto ciò che è passato e cerca continuamente nella modernità tracce di retrò. Gli fa da spalla l’amico francese Jean Pierre, che lo prende continuamente in giro per questa sua inguaribile nostalgia. È di fatto un alter ego dell’autore, che oltre a disegnare, suona e canta anche canzoni tradizionali greche e turche.
Mehmet Çağçağ co – fondatore della rivista LeMan, è la vera anima editoriale di questa importante realtà turca. Considerato lui stesso un personaggio della cultura critica della Turchia, segue da vicino tutti i progetti (quattro riviste editate, una serie di libri, un bar caffè a due piani nell’antica Pera…e molte altre cose) senza perdere mai la bussola. Il suo personaggio più famoso è Kozalak: è un tassista ignorante, rude, volgare, tanto da diventare a volte aggressivo. Viene da un villaggio e insiste nel vivere in città seguendo le sue regole. La sua vita è immorale, ma lui al contrario è molto moralista. Difatti ha una ragazza, Şehriye che porta il capo coperto dal velo e con la quale è molto moralista, ma ha anche un amante travestito, Fethi. Ogni settimana ha un’avventura differente e rappresenta tutto quanto Mehmet non ama nel suo Paese. È ovviamente un personaggio molto divertente.
Tuncay Akgün è uno dei fondatori della rivista Le man. Di carattere schivo, non ama stare sotto i riflettori e continua la sua vita lenta di quartiere frequentando assiduamente il “cafenion”: questo aspetto del suo carattere, si riflette nel suo personaggio più famoso, Bezgin Bekir, che è sempre seduto o steso sui cuscini con i suoi gatti e il suo narghilé. È un buontempone, un conforto per chi si sente vinto dalla velocità dei nostri tempi. È anche un attivista e un intellettuale, elemento che non emerge dalle parole, ma dalle azioni del personaggio. “Bezgin Bekir” è un personaggio paradigmatico, diventato oggi un aggettivo nel linguaggio parlato per descrivere un certo tipo di persone. Tuncay è stato considerato persona non grata durante gli anni della giunta militare, in cui è vissuto senza passaporto in semi clandestinità.