la valutazione interna ed esterna dellistituzione solastia · elena vaj la valutazione interna ed...
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Elena Vaj
La valutazione interna ed esterna dell’istituzione scolastica
Percorso di formazione per docenti neoassunti
nella Provincia di Bergamo a.s. 2013-14
7 maggio 2014
Elena Vaj
Elena Vaj
“La scuola italiana ha molti problemi a cui porre rimedio (divari territoriali degli apprendimenti/
elevati tassi di abbandono/corpo docente anziano, senza incentivi di carriera/pratiche
didattiche arretrate/edilizia scolastica, ecc.).”
La valutazione della scuola è davvero necessaria o sarebbe meglio occuparsi d’altro?
febbraio 2014
Elena Vaj
“Da molti anni in Italia si parla di costruire un sistema nazionale di valutazione, che in altri paesi
funziona da tempo. Ma non si riesce a farlo.”
Perché in Italia la valutazione incontra
resistenze così forti soprattutto da parte
degli insegnanti?
febbraio 2014
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pur comprendendone l’importanza la scuola non si fida della valutazione ? Quali le ragioni di uno ‘stato d’animo’ così polemico nei confronti dell’Invalsi?
Come mai
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VERSO UNA ‘CULTURA’ DELLA VALUTAZIONE
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I provvedimenti normativi
• 2007: generalizzazione delle prove invalsi (censuarie) e inserimento di una prova nazionale nell’esame al termine del 1° ciclo (Legge 176/2007)
• 2008/2009: certificazione delle competenze, valutazione del comportamento (Legge 169/2008- DPR
122/2009)
• 2009: valutazione delle Pubbliche Amministrazioni e
delle performances individuali e organizzative (D.lgs
150/2009, c.d. decreto Brunetta)
• 2011 e 2013: riconfigurazione del SNV con
valutazione “esterna” di scuole e dirigenti (Legge 10/2011 e DPR 80/2013).
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Il Regolamento che rinnova il Sistema Nazionale di
Valutazione:DPR 28 marzo 2013, n. 80 [in Gazz.Uff.
n. 155 del 4-7-2013]
Quali obiettivi?
Il miglioramento della qualità dell’offerta formativa
Il miglioramento degli apprendimenti
La valorizzazione del ruolo delle scuole nel
processo di autovalutazione
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DPR 80/2013
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di fatto la valutazione permette …
… la rendicontazione
– Verticale e Orizzontale
… una diagnosi per progettare il miglioramento
– Individuare punti di forza e criticità
– Miglioramento organizzativo e didattico
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La valutazione permette di individuare le criticità delle scuole e del sistema scolastico e pone le premesse per il miglioramento organizzativo e didattico.
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Che cosa/chi viene valutato?
• l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione
• i dirigenti scolastici
(L'S.N.V. fornisce i risultati della valutazione ai direttori generali degli uffici scolastici regionali
per la valutazione dei dirigenti scolastici)
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DPR 80/2013
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Tre diversi soggetti per il S.N.V.
Il SNV è costituito da:
• Invalsi: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione e formazione (D.lgs 286/2004)
• Indire: Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (D.L. 98/2011 e L.111/2011)
• Contingente ispettivo: dirigenti con funzione tecnico-ispettiva (MIUR) che svolgono l'attività di valutazione nei nuclei di valutazione esterna
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DPR 80/2013
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Concorrono all’attività di valutazione:
a) la conferenza per il coordinamento funzionale dell'S.N.V.
b) i nuclei di valutazione esterna: nuclei costituiti da un dirigente tecnico del contingente ispettivo e da due esperti scelti da un apposito elenco
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Una prima consapevolezza:
Test e dati servono ma non bastano per valutare una scuola:
occorre una osservazione in situazione da parte di esperti valutatori
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Compiti e funzioni
MINISTRO - PRIORITA’ STRATEGICHE DELLA VALUTAZIONE - CRITERI GENERALI - MODALITA’ DI VALUTAZIONE
INVALSI
- coordina - propone i protocolli di valutazione e le visite alle istituzioni scolastiche
mette a disposizione delle singole istituzioni scolastiche strumenti relativi al procedimento di valutazione
definisce gli indicatori per la valutazione dei DS
Formazione nucleo esperti
Redazione rapporti Indagini internazionali
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Compiti e funzioni
INDIRE
-supporto alle istituzioni scolastiche definizione e attuazione dei piani di miglioramento
- della qualità dell'offerta formativa - dei risultati degli apprendimenti degli studenti
autonomamente adottati dalle stesse
sostegno ai processi di innovazione centrati sulla diffusione e sull'utilizzo TIC
consulenza e formazione in servizio docenti, ATA, DS anche sulla base di richieste specifiche delle istituzioni scolastiche
Progetti per il miglioramento della didattica
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Compiti e funzioni
IL CONTINGENTE
ISPETTIVO
concorre a realizzare gli obiettivi dell'S.N.V. partecipando ai nuclei di valutazione
Effettua interventi di verifica esterna in situazione
partecipa alla conferenza
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è componente dei Nuclei di valutazione esterna
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L’interesse dell’opinione pubblica per la valutazione della scuola
• In Italia nasce circa 10 anni fa (dopo Ocse Pisa 2003)
• quattro principali fattori:
1. La “sindrome” di Ocse Pisa
2. l’autonomia scolastica
3. la filosofia del New Public Management
4. i riflessi della cultura di Internet LA
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Gli strumenti per la valutazione esterna
Nelle esperienze internazionali tre principali strumenti della valutazione «esterna»:
• ESAMI CENTRALIZZATI
• PROVE STANDARDIZZATE
• VISITE ISPETTIVE ALLE SCUOLE
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ESAMI CENTRALIZZATI • Uguali per tutti gli studenti al termine di un ciclo
• Basati su curricoli e quadri di riferimento nazionali (su quasi tutte le discipline)
• Rilevano il livello degli apprendimenti
• Sono comparabili a livello nazionale
• Sono utili alla valutazione di sistema
In Italia per il 1^ e il 2^ ciclo non ci sono esami centralizzati
Si sostengono, per esempio, in Germania, nella Repubblica Ceca, Olanda, Slovacchia, Galles , Turchia. Sono affrontati alla fine del percorso scolastico in un grado, (es. alla fine della primaria o della secondaria superiore).
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PROVE STANDARDIZZATE
• In diversi momenti del percorso scolastico
• Solo in alcune discipline
• Uguali procedure per tutti (somministrazione, correzione)
• Utilizzate principalmente per la valutazione di sistema
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Sono utilizzate in Inghilterra, Danimarca, Svezia, Belgio ( Comunità Fiamminga,), Norvegia, Austria, Olanda, Spagna, Italia, Lituania, Lussemburgo e Islanda.
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PROVE STANDARDIZZATE
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Anche in paese extraeuropei quali, ad es., Canada, Corea, Australia, Stati Uniti
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4 possibili livelli di valutazione: -Sistema -Scuole -Insegnanti - Studenti
4 possibili scopi/utilizzi dei risultati: -Monitoraggio del sistema -Rendicontazione delle scuole -Valutazione formativa - informazione all’utenza
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combinazione esami centralizzati/ prove standardizzate LA
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In alcuni paesi le scuole devono render conto ai poteri locali (Belgio, Ungheria, Paesi Bassi) -gli organizzatori locali dell’istruzione sono anche gli attori principali del processo di valutazione; - quadro di riferimento nazionale per l’accountability delle scuole
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Il contesto: qual è il contributo effettivo della scuola?
Il Valore Aggiunto:
misura il progresso nel tempo degli studenti sulla base di prove standardizzate
punto di partenza dello studente +
contesto socioculturale
Il VA permette di valutare l’effettivo contributo dato dalla scuola al netto degli altri fattori
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VISITE ISPETTIVE ALLE SCUOLE
Per valutare la qualità della scuola occorrono altri elementi
- visite periodiche nelle scuole di team di osservatori:
– osservazioni dirette (con protocolli strutturati e colloqui con docenti, DS,genitori e studenti)
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VISITE ISPETTIVE ALLE SCUOLE
Francia: -forte centralizzazione - valutazione delle scuole del personale scolastico affidata a due ispettorati territoriali e a due corpi di ispettori generali - diretta responsabilità del Ministero
Inghilterra: -OFSTED (Office for Standards in Education) potente ispettorato a livello nazionale -griglia di ispezione trasparente e condivisa
Spagna : -Ministero dell’educazione, tramite un suo dipartimento, l’Instituto de Evaluaciòn, -ispettorati dell’istruzione presenti nelle Comunità autonome -propri piani di valutazione Germania: - valutazione è di responsabilità del Ministero dell’educazione del Land - ispettorati scolastici
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Il procedimento di valutazione in quattro punti:
a) autovalutazione delle istituzioni scolastiche
1. analisi e verifica del proprio servizio (dati dal sistema informativo del MIUR, rilevazioni sugli apprendimenti, elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi) - ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola;
2) elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro di riferimento predisposto dall'Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento
b) Valutazione esterna
1) individuazione da parte
dell'Invalsi delle situazioni da
sottoporre a verifica (indicatori di efficienza ed efficacia)
2) visite dei nuclei (programma e
protocolli di valutazione adottati dalla conferenza)
3) ridefinizione da parte delle istituzioni scolastiche dei piani di miglioramento in base agli esiti dell'analisi effettuata dai nuclei
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La valutazione in quattro punti: c) Azioni di miglioramento
1. definizione e attuazione da parte delle istituzioni scolastiche degli interventi migliorativi
2. Supporto di Indire /università / enti di ricerca, associazioni professionali e culturali
d) Rendicontazione sociale
1. pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al miglioramento del servizio con la comunita' di appartenenza
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Valutazione esterna vs valutazione interna
Due consapevolezze:
1. senza valutazione «esterna» non c’è vera valutazione
2. l’autovalutazione è utile, ma senza comparazione diventa autoreferenziale e autoassolutoria.
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Perché la maggioranza degli insegnanti è ostile alla valutazione? (dal Rapporto FGA)
• Perché si sentono «sotto tiro» e sono convinti che la valutazione possa danneggiarli, portando a sanzioni, a tagli del personale e delle risorse.
• Perché scopi, metodologie e strumenti della valutazione non sono loro chiari né sono stati loro spiegati efficacemente dal Miur. Non comprendendola, la temono e sospettano arbitrii.
• Perché non hanno ricevuto alcuna formazione alla valutazione.
• Perché il giusto principio costituzionale della libertà d’insegnamento è male interpretato («Nessuno mi può giudicare»).
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Valutazione esterna – valutazione interna:
un intreccio inscindibile
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Valutazione interna
Valutazione esterna
Apprendimento e
comportamento
Autovalutazione d’istituto
Fine e scopo dell’ agire
educativo
Il manda
to istuzionale della
scuola
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• E allora se parliamo di Valutazione interna:
– Quali sono i soggetti della valutazione? Chi valuta
– Quali gli oggetti? Chi è valutato (studenti, docenti, scuola e DS, sistema scolastico)
– Con quali strumenti? Dipende !
• Dal mandato istituzionale, al POF alla programmazione del Cdcl, alla programmazione del docente, al POF, al mandato istituzionale nel processo di autovalutazione
• Se nel POF dichiaro competenze come posso promuoverle e valutarle?
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Gli oggetti della valutazione interna:
• Il raggiungimento degli obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa
• La qualità dell’offerta formativa
• Gli apprendimenti e le competenze degli studenti
• I modelli organizzativi
• …
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Come procedere per …
1. l’ analisi e verifica del servizio (dati dal sistema informativo del MIUR, rilevazioni sugli apprendimenti, elaborazioni sul valore aggiunto restituite dall'Invalsi) - ulteriori elementi significativi integrati dalla stessa scuola;
2. l’elaborazione di un rapporto di autovalutazione e la formulazione di un piano di miglioramento
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Un processo di autovalutazione orientato al miglioramento: perché?
L’autovalutazione è un processo da promuove e costruire all’interno della comunità professionale che non può essere chiuso e concluso all’interno di indicatori e dati comparati a livello nazionale.
È una riflessione sull’Istituto ed una sua rappresentazione sostenuta da evidenze e dai dati disponibili.
Tale rappresentazione è già un processo di valutazione e di miglioramento, inoltre costituisce la base necessaria e ineludibile per individuare alcune priorità di sviluppo e miglioramento.
MIUR
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… è responsabile
dei risultati del servizio
rendere conto ai cittadini
…economico
Le nuove parole della scuola
•Legge 59/97 art. 21
•DPR 275/99
•D.lgv 165/2001
•L.C. 3 del 18/10/2001
•Legge 53/03
•Direttiva del 17/02/2006
•…
produttività scolastica
Valutazione
Piano dell’offerta formativa
Obbligo di adottare
procedure e strumenti
raggiungimento degli obiettivi
riflettere le esigenze del contesto …
Il diritto ad apprendere
Il dirigente scolastico…
…culturale
…sociale assicurare la qualità dei
processi formativi
Responsabilità delle scelte
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Dove si colloca la responsabilità della valutazione?
il docente
il Consiglio di classe
il Collegio dei docenti
la scuola dell’autonomia
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Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.122 Art.1, c. 2: La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche.
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Il docente
• CCNL scuola 2006/2009
Art. 27- profilo professionale docente:
Competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione… nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa della scuola LA
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Il Collegio dei docenti
• definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento. Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell’offerta formativa.
• delibera le eventuali deroghe alla frequenza richiesta per la validità dell’anno scolastico, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione
• delibera le modalità di formulazione del giudizio/voto del comportamento LA
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L’istituzione scolastica
• DPR 275/1999: Regolamento dell’autonomia scolastica
Art.4, c.4: Le istituzioni scolastiche individuano le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati.
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Il Ministro della pubblica istruzione • DPR 275/1999: Regolamento dell’autonomia scolastica
Art.8, c.1:definisce gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi
Art. 10, c.1:Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e degli standard di qualità del servizio il Ministero della pubblica istruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche
c.3:. Con decreto del Ministro della pubblica istruzione sono adottati i nuovi modelli per le certificazioni, le quali, indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate.
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… quindi: • L’istituzione scolastica…
• il Collegio dei docenti, criteri e modalità…
• Il Consiglio di classe…
• I docenti, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento e dei vincoli contrattuali…
• gli allievi (italiani e stranieri), tenendo conto anche dei disturbi specifici di apprendimento e della disabilità
• Le famiglie, alle quali va garantita una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione
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Uno strumento per la rendicontazione della scuola: il Bilancio sociale
• Ricondurre ad una visione unitaria di scuola la pluralità dei centri di elaborazione delle politiche sull’istruzione (dallo Stato, alle Regioni, agli Enti locali)
Dal Profilo educativo, culturale e
professionale (D.lgv 59/2004)
al Profilo di scuola: quale studente in questa scuola,
in questo territorio?
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• il POF l’intenzionalità educativa della scuola
• il Programma annuale il versante finanziario della progettazione
• il Regolamento la condivisione di regole della vita comune nella scuola
• il Conto consuntivo le scelte finanziarie effettivamente compiute
Per promuovere un percorso che metta in correlazione:
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La responsabilità rispetto ai risultati: alcune domande
• Quali sono i risultati attesi?
• Chi li definisce?
• Quali scelte per raggiungerli?
• Quale coerenza tra il dichiarato e l’agito?
una prima consapevolezza:
non è significativo valutare a
posteriori ciò che non è stato
condiviso a priori
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I limiti del Piano dell’offerta formativa quale strumento di
responsabilità e comunicazione sociale
della scuola
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i “legami mancanti” tra:
obiettivi dichiarati e azioni
concrete per realizzarli;
offerta e domanda;
attese di partecipazione da parte
degli interlocutori sociali al
processo di elaborazione del POF
e loro effettiva capacità di incidere
sulla progettualità culturale della
scuola.
Il POF spesso contiene le cose che non si possono non dire: dal richiamo ai valori della Costituzione,
all’osservanza delle leggi e si trasforma in un lungo elenco di obiettivi difficilmente perseguibili
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• Valutare e comunicare comportamenti, risultati e impatti delle proprie scelte e del proprio agire in rapporto al mandato istituzionale ed ai valori etici posti a fondamento dell’attività istituzionale.
Tutti valutano … tutto e sempre: il problema è come
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Ogni soggetto ha interessi e bisogni diversi
Il Consiglio di Istituto si chiede:
investo ancora su questo progetto?
Il dirigente scolastico …?
il docente si chiede: val la pena lavorare su
questo progetto? serve ai miei studenti? il mio
lavoro serve?
Le famiglie …?
I soggetti del territorio …?
Gli studenti …?
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Con alcune attenzioni …
• l’oggetto che si intende valutare e la specifica prospettiva assunta (pedagogica, amministrativa, gestionale…)
• i criteri intesi come riferimenti per l’attribuzione della qualità dell’oggetto valutato
• gli strumenti per osservare e rilevare gli elementi utili alla valutazione in riferimento ai criteri scelti.
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Il comportamento
• Conoscenze
• Abilità
• Competenze
DPR 22 giugno 2009, n. 122: Il Regolamento per la valutazione degli alunni
Gli studenti: la valutazione di …
Il processo di apprendimento
Il rendimento scolastico
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DPR 22 giugno 2009, n. 122
Articolo 1, c. 5
Il collegio dei docenti definisce
modalità e criteri per assicurare
omogeneità, equità e trasparenza della valutazione…
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Alcune consapevolezze
Ogni strumento per ha delle caratteristiche specifiche
Con uno stesso strumento non si può rilevare e valutare tutto
Occorre intenzionalmente progettare percorsi ed individuare strumenti funzionali a ciò che si intende valutare
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Dalla teoria alla prassi didattica: da dove incominciare?
Una riflessione sulla esperienza di questi incontri di formazione:
- Abbiamo seguito delle ‘lezioni frontali’
- Abbiamo partecipato ai ‘laboratori’
che cosa è possibile valutare e con quali strumenti?
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Potrei chiedervi di …
• Stendere una relazione su quanto trattato nell’incontro di oggi
• Preparare una tesina sulla questione della valutazione oggi nella scuola
Oppure:
Predisporre una breve presentazione in .ppt per illustrare al Collegio dei docenti di settembre i contenuti del corso di formazione sulla valutazione
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Potrei chiedervi di …
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Oppure …
Scrivere tre cose nuove che ciascuno ha imparato oggi, poi confrontare a gruppetti di tre/quattro quello che avete scritto spiegando il perché della scelta. Individuare, tra quanto indicato, ciò che il piccolo gruppo ritiene essere il più importante apprendimento acquisito oggi.
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o ancora …
• organizzare, sulla base di quanto appreso nel corso di formazione, un incontro con il Consiglio di una classe prima per:
– illustrare le connessioni tra la valutazione interna e la valutazione esterna
– proporre possibili modalità con cui utilizzare la valutazione degli allievi per contribuire all’autovalutazione di istituto LA
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Che cosa potremmo osservare e valutare?
• le conoscenze apprese …
… ma non solo
È possibile rilevare anche:
- il tipo di conoscenze (dichiarative, procedurali,
‘immaginative’ …)
- come le nuove conoscenze sono ‘agganciate’ a quelle già possedute
- il grado di sintesi
- il livello di approfondimento
- …
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• capacità di analisi e confronto
• modalità di organizzazione del proprio apprendimento
• individuazione di categorie di contenuti
• capacità di argomentazione
• elaborazione di nuove conoscenze
• …
Che cosa potremmo osservare e valutare?
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• capacità di riflessione critica
• categorizzazione/classificazione delle conoscenze
• capacità argomentativa
• capacità di confronto con i colleghi
• …
potremmo osservare e valutare …
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… non solo conoscenze ma anche abilità, competenze, comportamento
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Se … il mandato istituzionale della scuola è di promuovere il profilo professionale dello studente Il POF dichiara quali obiettivi formativi la scuola intende raggiungere Allora … La progettazione del Consiglio di classe La progettazione disciplinare del docente devono dichiarare quali attività didattiche intenzionalmente sono scelte, strutturate, realizzate, valutate per raggiungere gli obiettivi del POF
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Per concludere
La valutazione permette di individuare le criticità delle scuole e del sistema scolastico e pone le premesse per il miglioramento organizzativo e didattico.
Elena Vaj
Per concludere
La cultura della valutazione (a livello di sistema educativo) richiede di chiarire il rapporto tra autovalutazione (o valutazione interna) e valutazione esterna, di affrontare lo “snodo” tra valutazione e miglioramento.