la via del karate (1e, 2013/14)

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a.s. 2013 / 2014 Classe 1E Scuola secondaria di 1° Fra Salimbene

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Page 1: La via del Karate (1E, 2013/14)

a.s. 2013 / 2014 Classe 1E

Scuola secondaria di 1° Fra Salimbene

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Questa piccola pubblicazione raccoglie immagini e parole di un progetto che abbiamo avviato quest’anno con la classe 1E della Fra Salimbene, grazie alla disponibilità del maestro Salvatore Giambertone e di suo figlio Jacopo, di Claudio Cattani, docente di educazione fisica, di tutto il consiglio di classe e delle famiglie dei nostri alunni. In un’ora di pratica settimanale i ragazzi hanno potuto muovere i primi passi in un’arte marziale che affonda le sue radici nella più antica tradizione orientale, di cui voglio qui richiamare brevemente la grande attualità educativa. Il karate, secondo gli insegnamenti del maestro Egami - che Giambertone ci ha fatto rivivere nella loro gioiosa essenzialità - è anzitutto una “via" (DO, in giapponese): non (solo) una tecnica di difesa, meno che mai una pratica di offesa o di violenza, ma una disciplina fisica e interiore finalizzata alla scoperta e al rafforzamento della nostra umanità profonda. Praticando il karate con il maestro si (ri)scoprono il rispetto e le regole, la solidarietà con i compagni, il senso del limite e la voglia di superarlo, la forza che si nasconde in noi, la gioia dello stare insieme, il silenzio, la semplicità, il legame che abbiamo con la Terra. Sono principi questi che fondano ogni azione educativa, gli stessi a cui tende la scuola e ogni singola materia di studio, ma che spesso non si riescono a vivere in aula, tra i banchi: il karate diventa così anche un'esperienza complementare alla vita scolastica, a cui dà un contributo essenziale.Il secondo concetto che voglio sottolineare è la radice stessa del karate, termine che in giapponese significa "mano nuda": la mano nuda è quella senza le ‘cose’ che tendono a prender possesso della nostra vita (l’ultimo cellulare, il vestito firmato, i soldi, ecc.). In palestra, di fronte a un attacco, tutto questo non serve: serve invece essere veloci, autentici, diretti, aperti agli altri, fiduciosi in se stessi. Virtù che si portano dentro per tutta la vita, nello studio, nel lavoro, nelle relazioni sociali. Tra l’altro uno dei pochi modi in cui oggi i nostri ragazzi possono difendersi davvero dal microbullismo che imperversa nelle aule come nei social network: quell’atteggiamento discriminatorio che si rivolge a una ‘vittima’ di turno, perché non è bello, non è magro, non è firmato, non ha le cose giuste, non è del colore giusto, non parla il dialetto di qui e così via. Il karate ci insegna che siamo tutti ‘giusti', purché ci crediamo noi per primi e siamo capaci di comunicarlo agli altri.Auguro alle ragazze e ai ragazzi di 1E di continuare a percorrere per molto tempo la via che quest'anno hanno conosciuto.

Pier Paolo Eramo

[email protected]

A scuola, sulla via del karate

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KarateDo alla scuola Fra Salimbene

La pratica con i ragazzi della 1E durante le lezioni di Educazione Fisica presso la loro scuola e durante l’esperienza fatta al Budokwaj, mi ha particolarmente colpito. E’ molto interessante leggere le impressioni dei ragazzi su questa esperienza e per me è stata ed è una grande opportunità portare il messaggio del KarateDo ai ragazzi. Mi riempie di entusiasmo sapere che ognuno, a modo proprio, ha compreso i principi dell’arte marziale:

Essere lealiRispettare il prossimoStimolare l’amicizia

Avere cura delle proprie cose Riflettere prima di agire

Leggere e ascoltare i loro pensieri, è per me una conferma che i ragazzi sono disponibili e interessati a conoscere e sperimentare con gli altri cose nuove, per poi capire meglio se stessi. E’ nostro dovere, come maestri ed educatori, aiutarli a conoscere meglio questo cammino (Do) e condividere con loro la passione della pratica. Ho visto nei loro occhi il piacere di vedere me e mio figlio Jacopo praticare insieme con l’intento di divertire, insegnando.L ’esperienza al Budokwaj è stata molto positiva, devo ringraziare tutti i genitori che hanno aderito a questa iniziativa e permesso perciò ai loro ragazzi di venire in palestra. I ragazzi delle 1E si sono sentiti molto gratificati dall’invito e nel vedere altri ragazzi che li hanno accolti nella palestra quel Sabato mattina. Insieme hanno creato uno “scambio”.Agli insegnanti un sincero grazie per avere condiviso il mio pensiero. Far capire i principi di questa pratica, che è più di un semplice sport, per me è molto importante. Mi sono sentito a casa, accolto e rispettato. A voi il merito nel proporre ai ragazzi esperienze per la loro crescita, che un giorno faranno parte del loro bagaglio. Un complimento a Pier Paolo per l’esempio di spontaneità e semplicità.Vorrei concludere con un pensiero del maestro Egami:

Ognuno di noi è una piccola luce,Dieci, cento persone si uniscono

E diventano una grande luceQuesta è la verità di un mondo sublime. 

Un abbraccio da Salvatore e Jacopo

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Controlla le tue emozioni o quelle controlleranno te

Detto cinese

Il punto di vista degli insegnanti 

Proporre lezioni di Karate è stata una sfida, una bella scommessa sulle capacità di attenzione e comprensione dei nostri alunni. Il preconcetto Karate = violenza, aggressività, è andato distrutto già ai primi incontri col Maestro Salvatore Giambertone. I ragazzi hanno scoperto, con meraviglia, che il Karate-do è insegnamento di Vita, è l’indicazione di una Via che ci permette di costruire una nostra identità, forte e serena, tenera e aperta alle infinite possibilità che il mondo ci offre.Le riflessioni scaturite dagli alunni durante una conversazione-stimolo in classe, ci sembrano molto acute e ci dimostrano quanto i ragazzi siano recettivi e capaci di intuire ciò che va al di là dell’apparenza.Valutiamo in modo molto positivo il percorso compiuto dai nostri alunni. Abbiamo notato che è cresciuta in loro la consapevolezza e la competenza nel gestire le relazioni e le loro emozioni e questo ha avuto riflessi importanti sulla vita di classe. Valori come il rispetto, l’ascolto, la stima, la pazienza, la comprensione, tanto calpestati nella nostra società, sono stati riaffermati con vigore. Auguriamo ai nostri ragazzi di rispettarli e viverli sempre e ringraziamo il Maestro Salvatore e Jacopo per la grande opportunità e l’esperienza che ci hanno offerto.

Gli insegnanti Claudio Cattani e Stefania Rastelli

La tenerezza trionfa sulla durezza. La debolezza sulla forza. Ciò che risulta duttile è superiore a ciò che è immutabileLao Tsu

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Tommaso

Fare karate a scuola mi diverte molto perché mi piace e perché imparo cose nuove, insegnamenti di vita e anche a combattere. Mi ha colpito molto il

rispetto che si ha dell’avversario e il combattimento senza farsi male.

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Nicole

Le cose che ho imparato dal karate sono: schivare bastoni, pera e pugni; fare la

lotta ma senza violenza; saltare ostacoli; fare le capriole.

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Maria Camilla

Il combattimento inizia e finisce con il saluto perché il valore più grande nel

karate è il rispetto del nemico. Il karate è disciplina e insegna a conoscere meglio

noi stessi.

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Guido

Conoscere se stessi significa anche controllare la propria forza. Conoscere bene noi stessi ci aiuta a conoscere gli

altri.

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Leone

• Salutare il “nemico” alla fine del combattimento significa dirgli “è stato bello combattere con te”, significa stima e rispetto. A lezione di karate io ho imparato un po’ a difendermi, a trovare il rispetto degli altri. Una cosa che sto imparando è il controllo dei miei gesti e sto scoprendo la pace interiore nel mio corpo.

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Chiara

Io ho capito che il karate è uno stile di vita, perché insegna a pensare prima di agire.

Inoltre non è una disciplina di attacco, ma di difesa. Ho imparato anche che non è un modo

per picchiare, ma una disciplina di pace. Il karate mi fa pensare agli eroi omerici: anche

nell’Iliade il valore più importante era il rispetto, gli eroi erano nemici e combattevano, ma riconoscevano l’uno il valore dell’altro.

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Edoardo

       Non puoi praticare il karate se non hai rispetto dell’ altro, altrimenti non è più karate. Ho imparato che prima di giudicare gli altri devi giudicare te stesso e che il karate è una disciplina mentale, che allena la mente, perché quando combatti devi pensare alla

mossa. Il karate ti cambia perché ti insegna una via per

crescere, per vivere al meglio la tua vita. E’ forza e dolcezza allo stesso tempo.

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Jomari

        Secondo me, la lezione comincia e termina con il saluto perché significa rispetto verso il Maestro e l’ambiente in cui di pratica il karate. Il Maestro Salvatore ci ha insegnato che durante lo sbilanciamento, quando metti a terra l’avversario, è come se gli facessi un massaggio e se si rialza sorridendo vuol dire che si è divertito. E questo è importante.

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Enrico

        Ho imparato a rispettare chi ho davanti, a fare attenzione, ma anche a comprendere che il karate è una disciplina sia di combattimento che mentale.

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Simone

Quest’anno a scuola ho praticato il karate, ma non bisogna usare il karate per

litigare

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Brando

      Questa attività è stata una grande occasione, mi è piaciuta fin dall’inizio. Il karate mi insegna che con l’impegno e lo sforzo è possibile superare le difficoltà

della vita, mi insegna a conoscere gli altri e a fare amicizia. Io ringrazio tanto il

Maestro Salvatore e suo figlio perché mi hanno fatto conoscere un’arte bellissima.

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Dien In Cina conoscevo il karate. A scuola a

Parma l’ho praticato e mi sono divertito soprattutto nell’esercizio della pera da

schivare. Non era facile!

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Matteo

      A me il karate ha insegnato che è un’arte che va usata solo per la difesa e non per fare male a un’altra persona.

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Cristina

Ho capito che ci vuole sempre rispetto per il Maestro che ti insegna, occorre essere leali e capire le persone che ti stanno

intorno.

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Matilde

      L’attività di karate mi piace molto, ho imparato a conoscere le persone in un

modo nuovo, attraverso il corpo e imparo a rispettarle. Mi piacciono molto gli

esercizi che facciamo perché sono molto divertenti, soprattutto l’esercizio con le

palle.

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Georg

    Per me l’attività di karate ci vuole insegnare il rispetto per se stessi e per il nemico, a riflettere e a difendersi.

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Giulia

     Il saluto è un momento molto importante, è il simbolo del rispetto. Il Maestro

insegna all’allievo e l’allievo è contento di imparare. Il karate ti aiuta a conoscere te

stesso, perché ti fa capire i tuoi limiti, quello che puoi fare e quello che non puoi.

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Niccolò

   Ho imparato a difendermi contro mio fratello, ho aumentato i riflessi. Mio

fratello mi invidia perché riesco a fare una specie di capriola all’indietro e lui no.

Facendo karate scopri molto bene i tuoi limiti e capisci dove puoi migliorare e

quando ti confronti con gli altri capisci dove può arrivare l’avversario.

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Giacomo

        In questi mesi ho imparato molte cose: a rispettare gli altri, i numeri in giapponese fino a dieci, a saltare più in alto, a essere più agile, varie posizioni…ma la cosa che mi ha colpito di più è stato rendermi conto che il karate non è, come pensavo prima,

tirare calci e pugni, ma è una disciplina di rispetto e di amicizia.

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Alessandro

        Noi a karate abbiamo due maestri che hanno davvero la stoffa per insegnare e per farci

imparare mosse straordinarie. La mossa che mi piace di più è quella in cui ti devi proteggere i

capelli con il braccio. Prima e dopo la pratica di quest’arte impegnativa, c’è sempre un momento di pace e di ringraziamento al grande Maestro Egami

e al nostro Maestro Salvatore.

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Sara

        Nel karate bisogna essere un po’ “psicologi”, capire l’altro, leggere i

suoi pensieri, adattarsi a lui. E’ un po’ come nelle amicizie: ci vuole pazienza e

disponibilità

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Desara

   In Albania non conoscevo il Karate, mi è piaciuto praticarlo perché

penso sia utile per capire meglio gli altri.

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Catherine

All’inizio il karate mi spaventava un po’, ma poi ho capito che non è un’arte

violenta e mi sono divertita

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