la voce libera - anno 5 - n. 10 - ottobre 2015

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Direttore Responsabile: Mario Coralluzzo - Direttore Editoriale: Matteo Russo - ANNO V - N° 10 - OTTOBRE 2015 A PER GLI EFFETTI DELLA LEGGE SEVERINO LA CAMPANIA E’ A RISCHIO CAOS ISTITUZIONALE QUI SALTA TUTTO!

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IL MAGAZINE GRATUITO DI BELLIZZI E DEI COMUNI SALERNITANI

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Page 1: LA VOCE LIBERA - ANNO 5 - N. 10 - OTTOBRE 2015

Direttore Responsabile: Mario Coralluzzo - Direttore Editoriale: Matteo Russo - ANNO V - N° 10 - OTTOBRE 2015

A

PER GLI EFFETTI DELLA LEGGE SEVERINOLA CAMPANIA E’ A RISCHIO CAOS ISTITUZIONALE

QUI SALTATUTTO!

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LA VOCE LIBERA - Pag.2 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

L Corte Costituzionale ha rigettato il provvedimento del Tara favore del sindaco De Magistris, sullenorme relative allo stop per gliamministratori locali condannati, anche invia non definitiva, per determinati reati.La legge Severino è costituzionale, ilricorso di De Magistris è infondato. E perNapoli e la Campania  è in arrivo il caos,perché se con questa decisione DeMagistris va verso la sospensione, lastessa sorte, per un effetto domino,potrebbe toccare (il suo caso è comunquediverso) anche al Governatore VincenzoDe Luca. La norma contestata  èquella  relativa alla sospensione degliamministratori locali condannati, anchein via non definitiva, per reati contro lapubblica amministrazione. La questioneera stata sollevata per il caso del primocittadino di Napoli, condannato nel 2014a un anno e tre mesi per abusod’ufficio.  Nel suo ricorso alla Cortecostituzionale, il TAR  della Campaniasollevava il tema della legittimitàcostituzionale dell’articolo della leggeSeverino che prevedel’applicazione retroattiva  dellasospensione dalle cariche di sindaco oamministratore in caso di condanna anchenon definitiva. L’avvocatura dello Stato, sumandato del governo, è andata allaConsulta per difendere la legge. L’esito èstato quasi devastante. Sullaquestione  della irretroattività i giudici

sembrano hanno fatto propria la tesi delgoverno, secondo cui la sospensione nonè una sanzione ma una tutela degli organielettivi e dell’interesse pubblico. Da qui ilparere negativo circa la violazione delprincipio di irretroattività, che impediscel’applicazione di una sanzione per reaticompiuti prima dell’approvazione dellalegge, data la natura “non sanzionatoria”della sospensione. La decisione dellaConsulta è arrivata alla vigiliadel processo di appello a carico dell’ex pm,condannato nell’ambito della vicenda Whynot. Per De Magistris si aprono duepossibilità: assoluzione o prescrizione. Ilsindaco ha fatto sapere di nonavere alcuna intenzione dirinunciare.  Diverso, invece, il caso DeLuca, il cui ricorso poggia non solo sullaincostituzionalità dell’applicazioneretroattiva della Severino, ma anche sualtre due questioni: la disparità ditrattamento tra parlamentari e consiglieriregionali e l’eccesso di delega da partedel governo. La reazione di Palazzo SantaLucia non si è fatta attendere: “Ladecisione della Corte Costituzionale nonha alcun rilievo giuridico per il presidenteDe Luca - dice il comunicato della Regione-sono ben più numerosi  e didiverso  spessore giuridico  i rilievi dicostituzionalità che la Corte sarà chiamataa valutare nella diversa vicendariguardante il Governatore. È penoso epropagandistico il tentativo di fare

confusione fra le due distinte vicende.Questa decisione ne ha ritenuto infondatosolo uno, peraltro non fra i più rilevanti.Fino alla pronuncia della Cortecostituzionale sul suo specifico caso (allostato si è ancora in attesa della fissazionedell’udienza) il presidente DeLuca continuerà ad esercitareregolarmente e legittimamente  lesue funzioni”.Fin qui i fatti e le posizioni dei protagonistima, mi chiedo, che razza di Paese è questoin cui è legittimo condannare una personain base ad una legge che al momento incui si è commesso il reato, neancheesisteva? E poi la demenza di chi scrivecerte leggi è ancora maggiore, sepensiamo che, ai sensi della stessa LeggeSeverino, una persona, ancorchécondannata, può candidarsi ad una caricapubblica ma poi, una volta chedemocraticamente è stata eletta daicittadini, la si vuole mandare a casa. Maperchè, se proprio volete applicareretroattivamente la legge, non specificateanche la non candidabilità della persona?

Non so a voi, ma a ‘mme me’ pare proprio‘na strunzata! Ma questo è!

EDITORIALE

DERIVA GIUDIZIARIA DELLA LOTTA POLITICA

LA CAMPANIA A RISCHIO CAOS

LA

Mario Coralluzzo

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LA VOCE LIBERA - Pag.4 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

C’è una buona notizia per le imprese meridionali: lo strumentodei contratti di sviluppo si dota di un nuovo plafond di risorse:ben 300 milioni di euro in più, provenienti dal ProgrammaOperativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020. Ladecisione del Ministero dello Sviluppo Economico - pubblicatadalla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 25 settembre 2015 - punta afinanziare nuovi programmi d’investimento finalizzati a favorirelo sviluppo economico in Basilicata, Calabria, Campania, Pugliae Sicilia. Le iniziative agevolabili possono essere di tipoindustriale, turistico o di tutela ambientale. La particolarità deiContratti sta però nell’essere composti da uno o più progetti diinvestimento, eventualmente integrati da progetti di ricerca,sviluppo e innovazione e da interventi infrastrutturali di pubblicointeresse. Grazie al nuovo stanziamento deciso dal governo, lerisorse assegnate ai Contratti di sviluppo salgonocomplessivamente a 550 milioni di euro: una decisione assuntaper andare incontro alle numerose richieste provenienti dalmondo imprenditoriale del nostro Mezzogiorno. I programmi disviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italianeo estere, anche mediante il ricorso al contratto di rete. Leagevolazioni potranno essere concesse sotto forma difinanziamento agevolato, contributo in conto interessi,contributo in conto impianti e contributo alla spesa.i settori agevolatiIl Contratto di Sviluppo è il nuovo strumento (DM 9 dicembre2014) che sostituisce i Contratti di programma e dilocalizzazione, al fine di favorire la realizzazione di investimenti,anche esteri, di rilevanti dimensioni, soprattutto nelle areesvantaggiate e nel Mezzogiorno. La nuova normativa dellostrumento agevolativo ha introdotto evidenti semplificazioniprocedurali a vantaggio delle imprese beneficiarie e consentela presentazione di programmi di sviluppo nei settori dellatutela ambientale, del turismo e dell’industria.Nel settore della tutela ambientale possono accedere allaagevolazione gli interventi che innalzano il livello di tutelaambientale risultante dalle attività dell’impresa, consentono diottenere una maggiore efficienza energetica o portino allarealizzazione di impianti di cogenerazione ad alto rendimento odi riciclaggio. Tra le spese ammissibili ci sono quelle per lasistemazione del suolo aziendale e per le opere murariestrettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali.

Invitalia gestisce il Contratto di Sviluppo: riceve ledomande, valuta i progetti, concede ed eroga leagevolazioni. L’impresa (o la rete di imprese)proponente potrà presentare domanda esclusivamenteonline attraverso il suo rappresentante legale o unprocuratore speciale, tramite la piattaforma dedicata.CONTATTI:Email [email protected] indirizzi di posta ordinaria non PECNumero azzurro 848.886 886(*) disponibiledal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00.

Nel settore turistico e industriale possono accedere allaagevolazione i seguenti interventi: 1) creazione di una nuovaunità produttiva; 2) ampliamento della capacità di un'unitàproduttiva esistente; 3) riconversione di un'unità produttivaesistente; 4) ristrutturazione di un’unità produttivaesistente; 5) acquisizione di un'unità produttiva esistente.Tra le spese ammissibili: l'acquisto di suolo aziendale e leconseguenti sistemazioni, la realizzazione di opere murariee infrastrutture necessarie, l'acquisto di macchinari, impianti,programmi informatici, brevetti, licenze, know-how ecc.

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LA VOCE LIBERA - Pag.5 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

Il mondo del lavoro, sia pubblico sia privato, si trova a doveraffrontare, a breve, un appuntamento sempre più complessoqual è il rinnovo contrattuale. Un rinnovo che non è connessosolo a un problema di risorse, ma a esigenze di riordino delsistema e di disciplina di istituti che il legislatore ha volutorinviare alla contrattazione. Il settore pubblico si trova oggi adover affrontare il rinnovo contrattuale in un contesto dispending review, e soprattutto dopo il «decreto Brunetta»(Dlgs 150/2009) che ha radicalmente rivisto il rapporto tralegge e contratto. Non è solo un problema finanziario, o non lodovrebbe essere. Servirebbe allora far emergere, come avvienenel privato, le esigenze del datore di lavoro di miglioramentodei servizi. Ma il modo in cui il settore pubblico ha gestito ilcontratto collettivo ha portato il legislatore, diversamente daquanto sta avvenendo nel privato, a ridurre l’autonomia delleparti, considerando il secondo livello di contrattazione un“sorvegliato speciale” e non lo strumento per coniugareretribuzione, efficienza e occupazione. Eppure il secondo livellopotrebbe essere lo strumento giusto anche per la Pa, se nonavesse dato le pessime prove da tutti conosciute, peraccompagnare processi di razionalizzazione e riconoscere lamaggiore produttività dei lavoratori. Il rinnovo deve fare i conticon la riduzione dei comparti, che genera non pochi dolori adalcuni sindacati, sulla rappresentatività. Ma poi deve affrontaregli scogli rinviati da anni. C’è il grande tema della retribuzioneaccessoria e della gestione dei fondi, oggetto più di denunce

della Corte dei conti che di studi sul management. Gli istituti sullaperformace del “decreto Brunetta” sono rimasti sulla carta,iniziando dalla discutibile norma sulle tre fasce per andare aipremi. A monte si pone il problema che di fatto la retribuzioneaccessoria non è mai stata subordinata a valutazione maconsiderata, a partire dalla dirigenza, sostanzialmente fissa econtinuativa. La prossima contrattazione potrebbe esserel’occasione per azzerare un’esperienza infelice, consolidando unaparte della retribuzione accessoria e gestendo il resto in manieraveramente selettiva: come disse già il legislatore nel 1993,«secondo i poteri del privato datore di lavoro». Anche le formedi partecipazione sindacale potrebbero essere meno ambigue epiù semplici. Infine, vi sono tutti i rinvii che la normativa suicontratti flessibili fa alla contrattazione collettiva. Difficile ormairecuperare l’occasione offerta dal Dlgs 276/2003 di armonizzarenel settore pubblico le norme di diritto del lavoro pensate per ilprivato, ma, in attesa della delega contenuta all’articolo 17 dellariforma Madia, Si potrebbero disciplinare le esigenze di flessibilitàconnesse ad esempio al lavoro a tempo determinato, superandole prassi note di rinnovi e durate illegittime. Proprio in mancanzadi risorse adeguate, il prossimo rinnovo potrebbe esserel’occasione per non esaurire il dibattito in un problema distanziamenti , ma per organizzare al meglio il lavoro. Non sarebbesolo un approccio aziendale, ma anche un segnale importante difiducia nel settore pubblico.

LE MODALITA’ DI LAVORO CONTANO PIU’ DELLE RISORSE

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LA VOCE LIBERA - Pag.6 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

In via Pisacane, strada stretta a senso unico perpendicolare aVia Roma, (dove una volta c’era la storica “Radio DiffusioneBellizzi”), l’amministrazione comunale ha fatto installare, sullato sinistro, dei paletti parapedonali al fine di garantire i pedonie le attività o residenti in quel tratto urbano, dove tra le altrecose, imperversava la sosta selvaggia e la mancanza di ogniminima segnaletica che ne disciplinasse il parcheggio. Fin quitutto bene. Ma diversi cittadini hanno segnalato alla nostraredazione che forse sarebbe stato meglio creare un marciapiedea destra e sinistra della stradina, anche perché, è stata eliminatala sosta (erano solo quattro o cinque i posti disponibili) ma èaltrettanto vero che nessun pedone utilizza il passaggiopedonale appositamente creato con i paletti. Forse colpadell’abitudine o per comodità. Tra le altre cose, nelle precedentiamministrazioni Volpe, c’era l’allora assessore alla Viabilità cheaveva in mente di pedonalizzare gran parte di queste piccoletraversine, compresa via Pescara ovvero la strada davanti allascuola media, per capirci, pavimentandole e creando dellepiccole oasi cittadine a servizio delle attività di ricreazione e deltempo libero, sullo stessa onda del centro storico di Salerno.L’auspicio è che si tratti di un provvedimento temporaneo e chequella strada non rimanga sempre così. Anche in Via Genovafurono installate, tanti anni fa, delle barriere parapedonali cheancora oggi, mezze arrugginite per mancanza di idoneamanutenzione, sostituiscono quel marciapiede che non è statomai realizzato. Con conseguenze anche negative sotto il profilodell'arredo urbano. Con qualche marciapiede in più e qualchepaletto in meno Bellizzi si avvicinerebbe di più a quell’Europache ora sembra un pò lontana.

PALETTI AL POSTO DEI MARCIAPIEDIdi Luigi DI TORE

Chissà quale soddisfazione si prova a morire per un malesenza sapere di essere malato? In tanti la pensano così epreferiscono non sapere una eventuale diagnosi a seguito diun malessere. Per venire incontro a questi soggetti ci hapensato il governo Renzi tramite la sua ministra Lorenzin,detta Beatrice, per dirla alla De Luca. In buona sostanza laLorenzin fa un piacere a chi è malato ma non vuole saperlo.Alcune malattie, che in presenza di sintomi, possono (opotevano) essere curate e sconfitte tramite una buonaprevenzione, ora saranno sconfitte dalla morte di chi ne èaffetto, magari anche improvvisa, del soggetto che fino aquel momento prima viveva tranquillo. Grande ministroLorenzin, grazie….!! Perché dovremmo soffrire o essere inansia per il risultato di una TAC o di una risonanza magneticacon una diagnosi che potrebbe essere una neoplasia? Dai…meglio non sapere!E così, toma toma e cacchia cacchia, la ministra buona perogni governo ci ha fatto il suo regalo di natale. Ben 208esami, in buona parte diagnostici, non verranno piùerogati se non sotto la responsabilità del medico che potràessere sanzionato economicamente in caso di valutazionedi "non necessità". Supponiamo che il medico non prescrivauna tac per sfuggire a eventuali sanzioni. Cosa farà ilpaziente? O rinuncia, con gravi rischi per la sua salute, o sirivolge a una clinica privata se può permetterselo. E’superfluo ricordare che la maggior parte dei pensionati, deidisoccupati e degli esodati non può. La ministra Lorenzin,che come background per il ruolo di ministro della Salute haun diploma di liceo classico, dice che le misure sarannocondivise con i medici. E' una presa per il culo. Prima decidepoi si consulta con la categoria. Qualunque medico sa cheuna diagnosi, oltre a salvare la vita al malato, costa meno diun intervento quando la malattia è già sviluppata. Quindiquesti tagli, inseriti con linguaggio burocratico-curiale in undocumento dal titolo "Individuazione delle condizioni dierogabilità e delle condizioni di appropriatezza prescrittiva"aumenteranno i costi della Sanità, non li diminuiranno, maavranno però il vantaggio di favorire la sanità privata. Lariforma punta a ridurre gli "sprechi" con tagli che arriverannoa sette miliardi entro il 2017. Chi si ammala è perduto, peròpuò far finta di essere sano.

di Matteo RUSSO

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LA VOCE LIBERA - Pag.7 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

Non è una cosa astratta ma una possibile realtà che si potrebbeconcretizzare, anche in tempi brevi, se si ha la volontà (politicae gestionale) di realizzarlo. Si tratta di un ambulatorio dicardiologia, che al momento è mancante nel poliambulatoriobellizzese.Nella nuova (ci auguriamo) struttura si potrebbero eseguire granparte esami specialistici attinenti alla cardiologia e allariabilitazione del cardiopatico avendo già avuto la disponibilitàdi due cardiologi, e di un'assistente, già in forza alla ASL, percuiil Comune non avrebbe alcuna spesa.Si tratterebbe, in buona sostanza, solo di individuare lo spazioonde permettere al nascente ambulatorio di cardiologia di poterlavorare tranquillamente. E’ semplice e di rapida esecuzione.Screening della popolazione anziana, riduzione di tempi diattesa, e immediata consulenza specialistica.. Le attrezzaturesaranno donate da case farmaceutiche e messe ha disposizionedell'ASL.ECG (elettrocardiogramma); visita Cardiologica: dopo avereseguito l’elettrocardiogramma il paziente viene sottoposto avisita medica dal cardiologo con la misurazione dei parametrivitali, l’esame obiettivo, la visione di eventuali esami in possessodel paziente. Il medico provvederà a prescrivere, quandonecessario, ulteriori accertamenti che, verranno prenotati altermine della visita allo sportello. Ambulatorio dello scompensoconsiste in una visita cardiologia specialistica per pazienti affettida scompenso cardiaco acuto o cronico di varia origine. Siaccede su prescrizione del cardiologo dopo il primo evento. ECGDinamico secondo Holter delle 24/48 ore consiste nellaregistrazione dell’elettrocardiogramma, per un tempo di 24 o48 ore in base alla richiesta del cardiologo utilizzando unospeciale registratore che il paziente porta con se. Holterpressorio, monitoraggio nelle 24 ore della pressione arteriosa.Ecocardiografia colordoppler transtoracica consente divisualizzare su un monitor il movimento del muscolo e dellevalvole cardiache attraverso una sonda ad ultrasuoni che vieneappoggiata sul torace. E’ semplice e di rapida esecuzione.Ecco… queste sono solo alcune delle cose che l’ambulatorio dicardiologia potrebbe fare in caso di una sua realizzazione. Sieviterebbero così appesantimenti alla struttura Asl oall’ospedale e sarebbe un buon servizio per la cittadinanza.Speriamo bene….

POLIAMBULATORIO ASL: PERCHE’ NON CREARE UN SERVIZIO DI CARDIOLOGIA?di Sabatino LONGOBARDI

L’IMPRENDITORE CARLO VITOLOCONSULENTE DEL COMITATO PARLAMENTAREPER LA LEGISLAZIONE

Nuovo incarico per l’imprenditore battipagliese, patron delCentro San Luca, Carlo Alberto Vitolo. Il deputato NelloFormisano, presidente del Comitato per la Legislazione, hachiamato il patron del San Luca come consulenteparlamentare. Un incarico prestigioso per Vitolo che ha ricevutola lettera di “chiamata” alla collaborazione proprio dal deputatodel gruppo misto. «Ti sarei grato – scrive Nello Formisanoall’imprenditore Carlo Vitolo - sulla base della tua pregressaesperienza, se volessi iniziare un rapporto di collaborazionecon il Comitato per la Legislazione da me presieduto». Si trattadi un incarico prestigioso per il quale l’imprenditorebattipagliese presterà la sua opera in forma gratuita. Nei giorniscorsi Carlo Vitolo è entrato anche a far parte del gruppo didelegati della Provincia di Salerno in seno al Consorzio diBonifica in Destra Sele. Una nomina la sua, fortementesostenuta dal consigliere provinciale del Pd e Sindaco di Bellizzi,Mimmo Volpe.Non ci resta che augurare a Carlo Vitolo, un buon lavoro,nell’ambito dei suoi nuovi e prestigiosi incarichi.

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LA VOCE LIBERA - Pag.8 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

Su circa 500 milioni di abitanti dei 29 Paesi membri dell'UnioneEuropea, solo il 16% , pari a 80 milioni di abitanti, hanno menodi 30 anni. Viceversa, su circa 500 milioni di abitanti della spondaorientale e meridionale del Mediterraneo, sommando lepopolazioni dei 22 Stati arabofoni, più quelle della Turchia edell'Iran, ben il 70% ha meno di 30 anni, pari a 350 milioni diabitanti. Quando si mettono su un piatto della bilancia 80 milionidi giovani europei, cristiani in crisi d'identità con una consistenteminoranza musulmana, e sull'altro 350 milioni di giovanimediorientali, al 99 per cento musulmani, convinti che l'Islamsia l'unica «vera religione», il risultato è che gli europei sonodestinati ad essere sopraffatti demograficamente e colonizzatiideologicamente dagli islamici. Ad un certo punto i musulmaninon avranno più bisogno di farci la guerra o ricorrere alterrorismo. Potranno sottometterci limitandosi ad osservare leregole formali della nostra democrazia, che premia il soggettopolitico più organizzato e influente, in grado di condizionare edi accaparrare il consenso della maggioranza, astenendosidall'entrare nel merito dei contenuti delle ideologie e dellereligioni, soprattutto dell'islam.Nel 1974, il presidente algerino Boumedienne previde chel'Europa sarà conquistata con il «ventre delle nostre donne».Nel 2006 il leader libico Gheddafi disse che «50 milioni dimusulmani in Europa la trasformeranno in un continente

CI SIAMO ARRESI GIA’ ALL’ISLAMIZZAZIONE?Siamo in guerra! La Jihad è da tempo scatenata contro l’Occidente, dal terrorismoislamico. Ma ci conquistano, giorno per giorno, imponendoci la legittimazione dei loro costumi,delle loro leggi, della loro religione. L’arma vincente della efficace strategia diislamizzazione e di conquista dell'Europa è l'invasione demografica senza regole.

musulmano in pochi decenni». Ebbene sconvolge che, a frontedell'evidenza della conquista demografica da parte degli islamiciche costituiscono la stragrande maggioranza dei clandestini checi invadono, a partire dalla Libia e dalla Turchia, l'Onu, l'UnioneEuropea, l'Italia e la Chiesa concordano sul fatto che dobbiamospalancare incondizionatamente le nostre frontiere, non solo achi legittimamente fugge dalle guerre. Il presidente dellaCommissione Europea Juncker, il 9 settembre. ha detto: «Glieuropei devono prendersi carico di queste persone, abbracciarlie accoglierli». Papa Francesco, il 14 settembre, ha esaltatoquesta invasione: «Gli immigrati ci aiutano a tener viva la nonnaEuropa». Di questo passo, l'uomo occidentale del futuro sarà unislamico, padrone a casa nostra. Le specificità di oggi sarannovittime della crescente esplosione del fenomeno migratorio dipopoli arabi e musulmani verso quel che resta della civiltàoccidentale. La naturale evoluzione porterà alla lenta mainesorabile scomparsa dei popoli indo-europei, vecchi e pocoprolifici, soppiantati da un popolo negroide-eurasiatico, similein aspetto a quello dell'Egitto antico. Ecco perché èfondamentale conoscere la verità di ciò che sta accadendodentro e fuori di casa nostra e prenderne coscienza. Soprattuttoè vitale essere consapevoli che siamo in una sorta di guerra, chedovremo combattiamo per vincere, come Occidente. , di Sante GUARINO

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LA VOCE LIBERA - Pag.9 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

Alzare sempre la posta, rilanciare in continuazione percostringere gli avversari all’inseguimento: è lo stile di governodi Matteo Mimmo Volpe, dal primo giorno della sua avventura.C’è sempre una prova di forza da mettere in atto, una sfidafinale da lanciare. Questo atteggiamento, politico e psicologico,ha un lato positivo. Ha trasmesso a una città, paralizzata daiveti incrociati e dalla burocrazia, il senso dell’urgenza. È unbene, a questo punto, che si avvii una riflessione e un dialogonella vita politica della città. Non tanto perché sia importanteandare incontro alle richieste dell’opposizione, di cui penso chealla maggior parte della gente non importi granché, ma per lanatura del percorso politico amministrativo che stiamoattraversando.Ci sono tre questioni che dovrebbero spingere a un percorsodiverso. La prima e più rilevante riguarda il modo in cui sicambiano, o meglio si declinano, le regole del gioco politico. Èsempre un errore (valeva prima e vale oggi) modificare lapropria valutazione delle regole, solo perché queste, in questomomento storico, non ci soddisfano. Stiamo parlando, non solo,di rapporti tra maggioranza e minoranza, ma del processostesso di governo del territorio, delle norme che, secondoalcuni, definiscono le scelte e gli atteggiamenti della politica.Sono “cambiamenti” che non possono essere lasciati alloscontro tra l’opposizione ed il Sindaco, con inevitabili cadute distile che nascondono soltanto il desiderio di regolare i conti. Leregole, quando sono fatte per piacere ad una parte sola,diventano sono state molto deludenti e, talvolta,spregiudicate, nascondendo dentro di esse delle insidie. Nondimentichiamo che un Regolamento, è stato “bocciato”…La seconda questione riguarda i contenuti. È sicuramente unpunto, su cui tutti dovrebbero essere d’accordo, cheun’Amministrazione debba mettere in esecuzione ilprogramma con cui si è presentata al corpo elettorale,ottenendo la fiducia. Aiutare la rapidità del processopermetterebbe un’azione più spedita ed efficace, ed è unanecessità irrinunciabile, se si vuole davvero bene alla città. Cosìcome indirizzare gli interventi nei vari territori e nei quartieri.

Ma arrivarci, con la promozione di una classe politica litigiosaed astiosa, è davvero molto difficile. Noi ci confrontiamo,quotidianamente con i nostri lettori e, quindi, con i cittadini diBellizzi, che hanno detto chiaramente cosa pensano… hannooperato una scelta, alle ultime amministrative, e pretendonoil rispetto, da tutti e da ognuno, maggioranza ed opposizione.Basta con le liti ed i personalismi. Spazio alla politica seria ecoerente. Resta infine la terza questione, di etica politica: lacontinua minaccia di denuncie, a qualsiasi atto prodotto, èun’arma che la minoranza sta usando abbondantemente, masortisce, a mio avviso, soprattutto un rallentamento delleprocedure, senza che mai nessun atto sia concretamente, finqui, stato censurato da qualsiasi organismo di controllo. Servesoprattutto a tenere “la pancia” degli antivolpiani, chealtrimenti si sentirebbero esclusi dal gioco politico. Ma è utilealla città? Francamente non penso. Interessa alla solaminoranza che si trova di fronte ad un forteridimensionamento del suo “peso” politico e ad un destino,perlomeno, incerto. Mimmo Volpe ha tutto l’interesse aproseguire, celermente, nella sua azione di governo perdimostrare che è davvero in grado di produrre la scossapromessa, quando è tornato alla guida della città. Ma,soprattutto, c’è una comunità che non ha alcun desiderio dicontinuare a bruciare, nelle beghe personalistiche, l’occasionedi una ripresa, che si sta timidamente affacciando. Le suerichieste sono il taglio delle tasse, l’occupazione, lamodernizzazione della macchina comunale, la lottaall’evasione e la fine degli sprechi.Non è certo la battaglia finale tra Volpiani e Salvioliani. Ma c’èancora tempo per «cambiare verso» ed occuparsi delle verepriorità e indirizzare il percorso politico della città di Bellizziverso una moderna democrazia? Noi pensiamo che, con labuona volontà di tutti ed un pizzico di buon senso, ci si possariuscire…anche in tempi brevi. Vedremo…

LE REGOLE DEL GIOCOPER UN CORRETTO E PROFICUO RAPPORTO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

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LA VOCE LIBERA - Pag.10 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

Il Movimento bellizzese torna a parlare di se dopo il ConsiglioComunale e risponde a muso duro a chi parlava di un suoscioglimento. Nel mirino la giunta Volpee gli atti fin quiprodotti. “Siamo vivi più che mai, cari amici bellizzesi”. E conquesta premessa che il Movimento “Insieme per la Bellizzi chevogliamo” si è presentato alla città in occasione della festa didue giorni tenutasi a Bivio Pratole e a Bellizzi, in piazza GiovanniXXIII°. “Non si può parlare di un ritorno perché non siamo maiandati via, nonostante un maldestro tentativo di seppellimentopolitico del Movimento in generale e di alcuni ex assessori dellagiunta Salvioli in particolare, da parte della maggioranzaconsiliare e del sindaco Volpe”. ci dice il già assessore ValterEsposito. Il Movimento ha infatti continuato a lavorare, purtra mille e comprensibili difficoltà procedurali e operative.Dalla “Festa Insieme” è partita una nuova fase per gli“insiemini”, secondo i quali “i morti (politicamente, s’intende,)ovvero i consiglieri della maggioranza volpiana, voglionoseppellire il movimento e i suoi rappresentanti.<<Non ce la faranno mai.  – dicono dal quartier generale delMovimento - State attenti, perché non ci facciamo crocifiggereassolutamente da questi mediocri qua. Ma anzi reagiremo e lanostra reazione sarà durissima e straordinaria>>.Sono tanti i ricorsi fatti dal Movimento degli “Insieme”. Al Tar,alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica. Non si puòquindi parlare di inerzia o di abbandono, così come le propostealternative a diversi procedimenti voluti dall’amministrazioneVolpe. I tempi della giustizia ordinaria e amministrativa èrisaputo che sono lunghi, ma prima o poi arrivano a conclusione.Nel frattempo il Movimento serra le file e sta programmandouna serie di iniziative da sottoporre al vaglio della città. Novitàin vista, dunque. La “Festa Insieme” è passata. Ora si passeràdalle parole ai fatti. Ne sapremo di più!

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

SIAMO VIVI E VEGETI. NESSUN PASSO INDIETRO…

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LA VOCE LIBERA - Pag.11 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

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del consorzio agrario e della destinazione dell’area è stato un cavallodi battaglia di Città Possibile, in forte contrasto con la precedente

AREA CONSORZIO AGRARIO

REFERENDUM POPOLAREPER LA SCELTA DEL PROGETTO DA REALIZZARE

amministrazione Salvioli, che aveva intenzione di cedere l’area ad una società privata per realizzare un palazzo con alloggi privatie pubblici e servizi sia per privati che per l’Ente con ovvie entrate per le casse comunali. Il progetto della giunta Salvioli è statorevocato dall’amministrazione Volpe. Pensieri politici e amministrativi diametralmente opposti. Il referendum potrà essere indettodopo l’approvazione del Piano triennale delle Opere Pubbliche 2016/2019. Ovviamente, per dovere di cronaca, sarà un referendumconsultivo. E per realizzarlo, qualunque esso sia, ci vorrà un fiume di denaro e non certo le poesie.Ma era proprio quello che noi, dalle pagine del nostro giornale, e tanti cittadini di Bellizzi, nel passato, chiedevamoall’Amministrazione Comunale. Siamo convinti che quando si lascia decidere la comunità, è sempre un fatto positivo. I soldi spesiper un esercizio di democrazia diretta, non sono mai sprecati…e se proprio si deve risparmiare, si può farlo da qualche altra parte.

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LA VOCE LIBERA - Pag.12 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

Una lunga lista di grazie, per una festa di quartiere che hadavvero entusiasmato. E' quella del Comitato Padre Pio di ViaT. Paraggio. Un Comitato, ci sia permesso, che è partito davverocon il piede giusto. Non tanto e non solo dal punto di vistaorganizzativo, ma soprattutto per quel che riguarda ilcoinvolgimento della città. Adesso serve proseguire su questastrada, non facile ma l'unica da poter percorrere: unire le forze,del resto, è l'unica soluzione possibile.-“Dopo un mese per ritemprarsi e ragionare sulla buona riuscitadella festa, vorremmo condividere un bilancio dellamanifestazione e ringraziare tutti. -ci dice Franco Ciuccio, vicepresidente del Comitato Padre Pio.- Considerando i numerosiattestati di stima ricevuti non possiamo che essere soddisfatti!Tutti non si possono ovviamente accontentare ma pare che i piùsiano soddisfatti! In particolare gli eventi principali, nonostantele avversità meteo, sono andati ben al di là delle aspettative siacome risultato sia come partecipazione popolare. Accettiamovolentieri critiche e consigli per migliorare ulteriormente... anzi,invitiamo chi volesse, a partecipare alle nostre riunioni peresprimerli”-Il presidente Oreste Merola, invece, ringrazia il sindaco e la suaamministrazione che ha dato fiducia al Comitato e la strutturacomunale per il fondamentale sostegno operativo e l’aiuto nellaselva burocratica. Dal Comitato un grazie a tutti quelli chehanno sgobbato per far funzionare le cose e che non possiamoelencare perché sono troppi... è stato davvero bello vederesparire le sedie dalla piazza in men che non si dica con l'aiuto ditanti! Un ringraziamento alla Protezione Civile ed alla PoliziaLocale per l’impegno profuso.Un grazie “particolare” il Comitato lo riserva agli sponsor grazieai quali, detto praticamente, hanno reso possibile lamanifestazione.La due giorni dedicata a san Pio è iniziata con la santa messa eproseguito con due eventi musicali e terminata con i classicifuochi pirotecnici. Il complesso musicale “I Cugini di campagna”,il cui concerto fu spostato al giorno successivo a quelloprogrammato per colpa della pioggia, hanno portato sotto alpalco tantissima gente, arrivata anche dall’entroterrasalernitano che si erano informati tramite la pagina facebookdel comitato.

Nato qualche anno fa, il comitato è composto da una decina dicomponenti che si impegnano con passione, coraggio, fede,caparbietà; alcune volte trascurano anche i loro interessi e leloro famiglie, solo per la buona riuscita della festa, rischiandoanche di tasca propria. Va detto, ad onor del vero, si prodiganoper la buona riuscita della festa, e visti i tempi che corrono e letante feste e festicciole a cui i sponsor e i cittadini sono “invitati”a contribuire, non è certo cosa da poco.Va altresì detto che i proventi della “lotteria” della festasono stati donati in beneficenza ad una associazioneumanitaria di Battipaglia.

di Matteo RUSSO

FESTA DI SAN PIO: UN SUCCESSO ANNUNCIATO

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Cari amici bellizzesi, ve lo ricordate Tonyo, il cane di cuiparlammo ampiamente qualche mese fa?Tonyo è un cane razza setter originale, vittima di un abbandono,che trovo rifugio nel cantiere della costruenda palazzina dellafamiglia Toriello, in via D’Annunzio, accudito dai residenti e dalpersonale tutto del supermercato operante in quella strada.Tonyo, (questo il nome che gli misero i cittadini di viaD’annunzio) non si lasciava avvicinare, ne toccare. Aveva pauradell’umano, forse era stato picchiato. Ma era bello ed elegante.Negli ultimi tempi si era innamorato di una cagnolina in ViaParaggio e si allontanava sempre più spesso per andare atrovarla e diverse volte non ha fatto più ritorno a ViaD’Annunzio. La nostra redazione fu chiamata da un paio difamiglie residenti nei pressi della statua di Padre Pio e ciinformarono del loro nuovo ospite di quartiere, che davano damangiare ma che non si lasciava avvicinare.Fu così che una signora, di concerto con un veterinario, misedell’anestetico nei croccantini. Tonyo crollò mezzoaddormentato e fu facile prenderlo, ripulirlo, vaccinarlo e viadicendo. Ora, grazie ai residenti di Via Paraggio, Tonyo è statoadottato da una famiglia battipagliese che hanno casa in unterreno agricolo. Ora Tonyo corre felice ed è amato dai suoinuovi padroni. Pardon, dai suoi familiari umani.Buona vita Tonyo.

di Matteo Russo

Anche a Bellizzi, dopo  Salerno, i supermercati Etè hannorealizzato la loro isola ecologica che, dopo il conferimento dibottiglie di plastica o di lattine di alluminio, garantiranno scontialla clientela del supermercato. Il compattatore, realizzato daGarby, è posizionato presso il punto vendita Etè di via Roma e,al conferimento dei rifiuti riciclabili, darà un buono sconto chesarà utilizzabile da un minimo di 80 centesimi per una spesa dialmeno 10 euro."Bellizzi è sempre stata un esempio tra le città in Campania perquanto riguarda la gestione dei rifiuti - spiega Ivano Avallone,concessionario Garby nella zona - non poteva, quindi, non avereun ecopoint Garby al servizio dei propri cittadini. Siamo moltosoddisfatti, infine, della collaborazione instaurata con la catenadi supermercati Eté. E' un   partner molto importante che dàvalore alla politica di ecomarketing di Garby" conclude. Il compattatore è stato inaugurato sabato 17 ottobre.Un altro passo, davvero importante, in direzione dello sviluppodella coscienza civile per il riciclaggio ed il recupero dei materiali.Un segnale che acquista ancora più valore se realizzato daun’azienda che, pur in presenza di precise strategie di marketing,investe nel futuro della nostra città.Grazie, a nome della redazione e dei cittadini di Bellizzi, perquesto bel segno di amore per l’ambiente.

A Bellizzi la plastica valesconti al supermercato

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In un contesto di progressiva riduzione dei trasferimenti stataliai Comuni e di conseguente ulteriore prelievo fiscale sullapopolazione residente, anche gli Amministratori comunalipotrebbero, coerentemente, disporre una sospensione delleindennità percepite, in una logica di "sacrificio" comune, voltoad assicurare servizi indispensabili per la collettività, specie in unmomento di crisi economica come l'attuale. Si tratta di destinarele economie derivanti al finanziamento di politiche sociali delcomune di Bellizzi, come ad esempio esenzione ticket mensa perfigli di disoccupati, lavoratori in mobilità, cassintegrati, aiuti afamiglie bisognose o altro. E’ pur vero che a Bellizzi, già da anni,gli assessori percepiscono una indennità molto ridotta rispettoa quella prevista per Legge, ma è altrettanto vero che siamo inun momento particolare della vita sociale e la rinuncia delleindennità di funzione per vice sindaco, assessori e presidente delconsiglio, per finanziare politiche sociali del comune di Bellizzi,con il Natale che bussa alle porte, sarebbe un gran bel gesto disolidarietà. D’altronde, parliamo di stimati e “arrivati”professionisti e imprenditori che dispongono di un buon redditopersonale e che non hanno certo bisogno della indennitàassessoriale per mettere “’a caccavella”. Basterebbe unasemplice delibera di indirizzo, almeno per questo fine anno.Considerato che la somma totale si aggira sui 3 mila euro mensili,con novembre e dicembre (6 mila euro) si consentirebbe diaiutare diverse situazioni, a tutti ben note, di emergenza sociale.E per la ricorrenza del Santo Natale, si eroghi quindi, subito unsostegno economico straordinario alle famiglie indigenti. Sonotantissimi i Comuni italiani che hanno adottato questa scelta.Sarebbe bello aggiungere Bellizzi a questo lungo elenco. Un belsegnale che vi farebbe onore e vi aiuterebbe a trascorrere moltomeglio le festività, sapendo che, grazie ad una vostrainsignificante rinuncia, una famiglia in più sta pranzando!

UN SEGNO DI SOLIDARIETA’RINUNCERESTE A DUE MESI DI INDENNITA’ PER FINI SOCIALI?

di Antonio LATRONICO

Cara RAI, ti ringrazio per le continue missive che mi spedisci;peccato si riferiscano alla richiesta del canone per il possesso diun apparecchio televisivo. Eh si, perché anche se ti spiego che èlungi da me sintonizzarmi con i tuoi programmi, non te neimporta nulla e pretendi l’esosa gabella. Anzi, siamo al punto chevorrai il canone, come se fosse un servizio come la luce elettrica.Vedremo nei Tar, in Consiglio di Stato e in Corte Costituzionalese si può asserire un’assurdità così palese. Vedi, cara RAI, ci sonostati tempi in cui valeva la pena pagare. Il tuo palinsesto offrivauna vasta scelta: sport, spettacolo, politica, storia, teatro, film,inchieste, programmi per i più piccini, documentari, sceneggiati,tratti da capolavori letterari che ci facevano crescere nel modogiusto, un modo per fare cultura e informazione a domicilio. Eraperò il tempo in cui il canone non lo pagavo io, giovane difamiglia, ma mio padre. Ma poiché oggi ho una mia famiglia toccaa me e, purtroppo per te, cara RAI, non ci sono più le condizioni.Manca la soddisfazione dell’utente, la qualità ed i programmiche mi “ispirano” ed è per questo che sono indeciso, se pagartio meno. Tanto più che quegli spazi di cui ti parlavo. sono sparitia beneficio di uno solo, e sai a chi mi riferisco: “l’uomo solo alcomando” che ha lottizzato tutto a suo favore e per il quale staideformando l’informazione a suo uso e consumo. Hai lasciatoandare via artisti e giornalisti di qualità, facendo la fortuna dellaconcorrenza. Per questi motivi, mi sa che dovrai ancora aspettareperché ti arrivi il mio contributo, che qualora ti arrivasse non saràun riconoscimento al “servizio pubblico” che per il pubblico e dipubblico non ha più nulla, ma probabilmente perché davanti allatua disonestà, cara RAI, prevarrà il mio senso civico e la miaonestà. Mia e di tanti altri “fessi” sui quali punti regolarmente edai quali regolarmente prelevi qualcosa che non meritiassolutamente di incassare. E che infatti, ora, per decreto,proverai a estorcere senza averne diritto!

di Matteo RUSSOCOSÌ MI DISTRAGGO UN PÒ

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La destra è in cammino. Qualche giorno fa, tra morsi e sguarditesi, si chiudeva la parentesi della Fondazione AN, mentreBerlusconi si reinventa, Salvini affonda i canini e Verdini va conRenzi. Si chiude una parentesi e se ne aprono centinaia.Continuamente si ridisegna la strada che ridefinisce chi è l’uomodi destra e che cos’è la destra, all’alba della scoperta dell’acquasu Marte. Quella dal passato immenso, capace di tagliare leepoche, e dal futuro che terrorizza. Il presente a destra sembraun tempo dimenticato, mai adatto ad un’area costantementein fibrillazione. Eccone una visuale semiseria in macro blocchi…L� ������������� ����� ����� ������Candida, moderata, lenta nel parlare, ipertattica nel ragionare.È un lancio di dadi, un freddo calcolo di probabilità: carri armati,truppe cammellate, uomini e risorse si spostano verso ilcontinente migliore da conquistare in quel momento. Al diavolol’etica, l’amicizia, i valori: in guerra tutto è concesso. Giammaiprenderebbe posizione senza profitto. Ovattata e perspicacecome Sandro Bondi.I ���� ��� ���� - Vanno molto di moda, specie negli ultimianni. No immigrazione, no Euro, sì ordine, sì giustizia sociale edimprovvisamente si è “destra”. Nell’universo della politicatakeaway, che si nutre del momento, spopolano nel versantedestro ma di quella storia, di quella identità, di quellacoscienza, visione, battaglia, di quei padri non condividononulla e non poggiano lì le loro fondamenta. Salvini ne offre unricco esempio. Seppur il suo movimento sia strumentalmenteaperto alle destre italiane, sia nella vicinanza tematica, sianell’aspetto elettorale futuro (ammesso che si vada al voto entro

MA QUANTE BELLE DESTRE, MADAMA DORE’

il 2094, ma ho i miei dubbi!) la federalista Lega Nord non puòdirsi propriamente di destra. Eppure, il loro moto aggressivoverso la tutela della sovranità fa un favore all’anima stessadell’identità politica della destra, perchè la destra o è sovranitànazionale o non è!L� �������� - Né destra, né  sinistra: sinestra, appunto. Non losfondamento a sinistra della destra, non l’accezione più nobiledi destra sociale. Non il Fronte della Gioventù degli anni ’80,eclettico, moderno e multiforme, non la vena rautiana di‘andare oltre’. Non l’eresia, tra Bombacci e Prezzolini. Piuttosto,tra “Nazareni” che salvano uomini sull’orlo di una crisi digradimento e resuscitano un passato da scudo crociato. Bianchi,rossi e Verdini, verrebbe da dire o Verdini (poi) rossi e bianchi.Dal trasformismo allo scambismo, la ricetta italica è servita:invertendo l’ordine degli addendi, il risultato, non cambiaR������ �� ������ – Non rinnegano, non restaurano maneanche inventano, al limite riscoprono, rispolverano, mixano.Sono i fascisti del terzo millennio, D’Annunziani del primobiennio, un pò futuristi, un pò avanguardisti… vedono più inprofondità e quando una teoria o un padre culturale è statosviscerato, rimescolano le carte. Dissidenti, intellettuali,rivoluzionari. L’ego risuona dalle Alpi a Calabria: infaticabilianalisti, incommensurabili scrittori, attenti filosofi, inarrivabilipensatori, fulminei giornalisti. Ragazzi normali, papillonati orasati, con baffetto stilizzato o giacca e cravatta , si nutrono dimistica dell’azione, ravvivando spesso piazza e militanza;indiscutibile presenza, verso le nuove frontiere dello spirito, colpregio di fungere da cuscinetto tra passato e presente e, alcontempo, tra tradizione e linearità teorica.L� ������ ������ – Fatta di instancabili militanti di periferia,sempre lì da quarant’anni. Onesta perché pura e coraggiosa,che s’incazza ancora, si riunisce ancora, si cerca ancora. Militae vive, vive e milita parallelamente. Quella fatta di piccoliconsiglieri comunali di Paese…solidi fondamenta che nonvedranno mai il capitello della colonna ma che ne reggono ilpeso. Qui mi fermo, per non incappare in grida fameliche oessere considerato di parte…tanto sarebbe la verità…perchè conquesta destra sono cresciuto e mi sono formato. A questiantichi valori mi sono ispirato nella mia vita di uomo, di padre,di cittadino e, davvero mi piange il cuore a vederla ridotta cosìmale…Ma davvero sono orgoglioso di esserne stato parte,insieme a tanti…molti dei quali hanno dato la vita per la fede.

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Giovedì 22 ottobre, intorno alle 11:30, un ordigno, risalente allaseconda guerra mondiale, rinvenuto durante i lavori diristrutturazione della Scuola Media “Gaurico”, nei presi dellarampa d’accesso alla scuola, è stato rimosso dagli artificieridell’esercito. Appena scattato l’allarme, una vasta area è stataevacuata e la zona messa in sicurezza e delimitata dalle Forzedell’Ordine e dal Nucleo Comunale di Protezione Civile. Sudisposizione del Sindaco, sono stati chiusi, in manieraprecauzionale, tre istituti scolastici che si trovano nei pressi: laScuola Elementare “G. Rodari”, la Scuola Media “L.Gaurico” el’Istituto Tecnico “E. Mattei”. L’ordigno bellico, avrebbe potutocausare danni nel raggio di qualche centinaia di metri. Per evitareogni rischio, è stata anche chiusa, al transito di auto e persone,tutta l’area, tra piazza De Curtis e la piscina comunale di viaPescara. Quindi, la bomba è stata trasportata in una cava, dagliArtificieri dell’Esercito, e fatta brillare.E’ terminato, così, il disagio, causato dal ritrovamentodell’ordigno, risalente al secondo conflitto mondiale, che videil territorio di Bellizzi e l’intera Piana del Sele, teatrodell’Operazione Avalanche, durante lo sbarco degli alleati, sullaspiaggia di Picciola. Il nostro territorio, per la posizionegeografica favorevole all’avanzata degli alleati e per la presenza,tra Macchia, San Martino, Rovella e Pugliano, di un grossocontingente tedesco, subì un bombardamento lungo emassiccio. La nostra stazione ferroviaria era un nodo moltoimportante per lo spostamento delle truppe e nessuno volevarinunciarvi. Inoltre, nel nostro territorio (all’epoca MontecorvinoRovella), si trovava “il campo di aviazione”, oggi AeroportoSalerno Costa d’Amalfi. Motivo in più per cannoneggiarecontinuamente, con ogni mezzo, e bombardare con “le fortezzevolanti” alleate. E’ naturale, quindi, che spesso si rinvenganoancora, dopo oltre 70 anni, “simpatici ricordini”. Non è la primavolta! Durante i lavori per la bonifica dell’area delle“Casermette”, mentre gli operai procedevano agli scavi per larealizzazione degli alloggi destinati alle famiglie ospitate nelle“baracche”, venne ritrovata una grossa bomba, sganciata,appunto, da una “fortezza volante” ed inesplosa. L’intera zona aSud della S.S. 18 (via Roma) fu evacuata; su decisione del Prefettodi Salerno, venne fermata anche la circolazione ferroviaria e lefamiglie vennero indirizzate nel centro di accoglienza realizzatopresso la Palestra della Scuola Elementare. Anche quella volta,la macchina dell’emergenza, guidata da un giovane MimmoVolpe, al suo primo mandato di Sindaco di Bellizzi, si mosse conprontezza ed efficienza e tutto filò liscio. “Ancora una volta, lagrande capacità di reazione all’emergenza, da parte dell’interamacchina comunale, delle forze dell’ordine, della ProtezioneCivile Comunale e dei vari enti ed istituzioni coinvolte –commenta con soddisfazione il Sindaco - è stata ammirevole,come testimoniato dalla immediata messa in sicurezza dell’areae con la risoluzione definitiva del problema, nel giro di meno di24 ore. Come Sindaco di questa città, sono orgoglioso del lavorosvolto da tutte le componenti chiamate in causa. Ringrazio tutti,ma in particolare il Prefetto di Salerno, per la grandedisponibilità, le Forze dell’Ordine che hanno garantito lasicurezza ed accompagnato le operazioni di messa in sicurezza,

il Nucleo di Protezione Civile, come sempre, pronto a dare unamano, con grande spirito civico. Voglio anche, ringraziare –puntualizza il Primo Cittadino - il personale docente e nondocente delle scuole di Bellizzi, per la collaborazione offerta, glistudenti degli istituti scolastici interessati da questo evento ma,soprattutto, i cittadini, le famiglie, gli esercizi commercialidell’area sottoposta ad evacuazione, per il modo composto ecollaborativo con il quale hanno risposto all’emergenza edall’inevitabile disagio arrecato. Ogni cosa si è risolta per ilmeglio, grazie alla sinergia tra le istituzioni ed alla preparazionee professionalità del personale dell’Esercito, intervenutoimmeditamente. Da domani, 23 ottobre, le scuoleriprenderanno in piena normalità le attività didattiche. Lamacchina dell’emergenza ha funzionato benissimo e la cittàpuò riprendere la sua normalità quotidiana.”

ANCORA UN “SIMPATICO RICORDINO” DELLO SBARCO ALLEATO

di Daniele CORALLUZZO

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Il Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio nasce a Salernonel luglio del 2014 ed è presente, attraverso le struttureprovinciali, in tutte le Regioni italiane e riunisce oltre 130categorie, appartenenti ai diversi settori di commercio, turismo,servizi e piccole e medie imprese di Confcommercio.A Salerno il nostro Consiglio è composto da 7 giovaniimprenditori, più il Presidente; un Consiglio snello che raccoglievolti nuovi e di esperienza. I dati statistici rilevano che la metàdegli under 42 di Confcommercio è imprenditore di primagenerazione e ha fondato da sé la propria azienda.

In Italia oltre un milione di imprenditori ha un'età inferiore ai42 anni, oltre 400mila operano nel terziario e più di un quartoha un'età inferiore ai 30 anni. Pochi sintetici numeri chepongono in luce il ruolo innovativo che viene svolto dai giovaniimprenditori. Seguendo le linee guida degli organi nazionalianche il GGI Salerno aggrega le forze imprenditoriali giovanidel nostro territorio incentivando la giovane imprenditoria inquesto difficile contesto, un lavoro di rappresentanza sindacalepresso i nostri interlocutori politici di tutti gli schieramenti,

sensibilizzando i mezzi di informazione alle istanze dellacategoria.Il Gruppo Giovani Imprenditori è già considerato unpunto di riferimento di sostegno per gli associati. L'obiettivo èquello di favorire la crescita professionale supportandol'imprenditore in ogni fase: dallo start-up d'impresa, alconsolidamento delle competenze manageriali, al passaggiogenerazionale. Gli interventi sono realizzati in diversi ambiti: dallaformazione dell'imprenditore a quella del personale dipendente,dagli aspetti legislativi e burocratici all'accesso al credito, dalleproblematiche energetiche all'informazione sulle opportunitàriservate ai giovani in ambito provinciale.Le nostre imprese possono crescere e resistere agli effettidevastanti della “crisi” ponendo in campo strategie ed azioni disviluppo innovative e vincenti. Dobbiamo essere bravi nelpassaparola, dobbiamo invitare alla partecipazione i nostricolleghi superando le vecchie logiche di bottega. Dobbiamoglobalizzare le nostre energie e le nostre menti.….poi le nostreaziende.“Un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso”.

GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DI CONFCOMMERCIO

ll Presidente Giuseppe Venturiello (Mediatoreimmobiliare); Edoardo Crispo (Gestore impianticarburante), Paolo Ferro (Prodotti petroliferi);Francesco Di Lascio (Logistica e trasporti); NunzioGiordano (Mediatore Immobiliare); Mario Sottolana(Mediatore Creditizio); Giuseppe Gagliano(Albergatore); Maurizio D’Agostino (Albergatore).

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Una gran bella iniziativa quella messa in campo dall’Andos diBellizzi, in perfetta sintonia con le azioni di altre associazioninazionali. Una corsa/passeggiata per le strade cittadine allo scopodi sensibilizzare le donne ad una maggiore attenzione al problemae alla sua possibile prevenzione. “Questo il nostro scopo- ha dichiarato la presidente Alba Farina-  far sì che le donne possano sperimentare come soprattuttodurante la malattia, non siano lasciate sole. E come si possainsieme combattere, con le opportune cure e la prevenzione, unapatologia un tempo stimata letale.”L’Associazione, dopo il gemellaggio con l’Andos di Parma, di cuiparlammo nel numero scorso, ha così dato vita alla prima di unaserie di iniziative volte a fare informazione sul delicatissimoproblema del cancro al seno. L’Andos e le sue iscritte hanno giàraggiunto lusinghieri successi grazie al loro impegno e dedizione,e con puntuale cadenza organizzano, presso la loro sede, incontrie visite mediche (non solo oncologiche) con medici specialisti deitanti rami della medicina.La manifestazione “Corri in rosa” ha avuto il patrocinio delComune di Bellizzi e, soprattutto, la partecipazione di tanta gente.L’importante è partire. E l’Andos è partita col piede giusto.Sarebbe doveroso ringraziare l’organizzazione per quanto stafacendo, sia per le donne che per la città.

CAMMINATA ANDOSMANIFESTAZIONE PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI AL SENO

di Luigi DI TORE

Dai fondi di caffè si potrà stoccare combustibile, con costiridotti e benefici per l’ambiente. L’esperimento è stato ideatoda ricercatori della Corea del Sud, dove un gruppo di scienziati

ha sviluppato un processo per trattare i fondi derivanti dalloscarto della comune bevanda. Attraverso l’ammollo eriscaldamento dei fondi del caffè si  potrà produrre carbonioattivato che permette di inglobare e trattenere in modosicuro il gas metano. Immagazzinare metano attraverso ilcarbonio attivato derivante dai fondi di caffè, fornisce undoppio ritorno ambientale: rimuovono dall’atmosfera un gasnocivo che provoca effetto serra e lo immagazzinanocorrettamente in modo da poterlo utilizzare comecombustibile, più pulito rispetto a carbone e petrolio. Ilprocesso è stato realizzato dai ricercatori dell’IstitutoNazionale della Scienza e della Tecnologia (UNIST) di Ulsan, inCorea del Sud. In tal modo viene ridotto il tempo difabbricazione e vengono usati materiali a basso costo. Il rifiutoè una materia prima gratuita che, trattato nel modo corretto,può diventare una ricchezza e contribuire, notevolmente,alla salvaguardia dell’ambiente.

LE NUOVE FRONTIERE DEL RICICLOdi Daniele CORALLUZZO

DAL RICICLO DEI FONDI DI CAFFE’ SI PUO’ STOCCARE METANO

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Forse (??) la telenovela dell’aeroporto fantasma di Salerno sta perterminare. La Regione Campania vuole rilevare lo scalo salernitanoper imprimere, una volta e per tutte, la sua svolta di funzionalità eoccasione di sviluppo. De Luca lo ha pubblicamente dichiarato inoccasione della inaugurazione del “Boat Show” al Marina d'Arechi.Dopo anni di stallo e milioni di euro bruciati lo scalo di Salerno èancora una pista fantasma. Ora la regione Campania, con il controllototale della società di gestione, punta al rilancio. Mentre la vigilanzadi Enac frena: solo voli privatiDe Luca ha detto, senza tanti giri di parole, che la regione Campaniasi farà carico della struttura insieme alla regione Basilicata,soffermandosi a lungo sul futuro dello scalo salernitano. “Nell’arcodi due o tre anni avremo un aeroporto di livello superiore in grado diaccogliere tre, quattro milioni di viaggiatori l’anno”. Come? E’ prestodetto: “La Camera di Commercio - ha rivelato De Luca - ci hacomunicato che non è in grado di reggere la struttura per i costi cheha, quindi credo lo rileverà la Regione Campania con la Basilicata, einsieme faremo decollare questa infrastruttura che sarà, decisiva,vitale. Capodichino non potrà andare oltre i 6 milioni di viaggiatori equindi - ha concluso - è essenziale per il nostro territorio avere unsecondo scalo”.Dopo le ben cinque inaugurazioni di un aeroporto che non è maidecollato, serviva una svolta autorevole poiché si è già perso troppotempo, è ora di fare il bene del territorio e dei cittadini.Il De Luca Airport è tristemente chiuso, in attesa di prendere il volo,dopo anni di stallo, 9 milioni di euro bruciati e pochissimi passeggeriatterrati nello scalo Costa d'Amalfi-Cilento. La rinascita grazie alloSblocca Italia di un anno fa, che ha inserito tra gli aeroporti diinteresse nazionale inserendo nel decreto 40 milioni di euro perl’allungamento della pista di Pontecagnano, i lavori alla torre dicontrollo e tutte le opere necessarie per trasformare una ex pista di

atterraggio per i mezzi antincendio in un moderno hub.Salerno, a soli 60 chilometri da Napoli e dal suo scaloaereo, sogna in grande per sfruttare i flussi turistici inarrivo sulla costiera amalfitana e dare uno sbocco al cieloalla vicina Basilicata (appena 600 mila abitanti) e tuttal'area non servita che arriva fino a Bari.I risultati sono però disastrosi: dal 2007 l'aeroporto ad oggiè stato chiuso per tre volte.E anche la gara per affidarlo ai privati è andata deserta.L’ultimo stop and go nell’estate 2012, quando sul primovolo diretto a Milano Malpensa era presente un solopasseggero mentre lo scalo napoletano continuava acrescere. A Salerno i contributi pubblici per incentivi a fondoperduto sono finiti a compagnie come Alitalia che facevanocollegamenti poco produttivi con Milano.Forse ci siamo.Conoscendo De Luca, c’è da crederci!

LO GESTIRA’ LA REGIONE CAMPANIA

di Matteo RUSSO

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LA VOCE LIBERA - Pag.21 Anno 5 - N° 10 - OTTOBRE 2015

Aperto il varco, la gara ad infilarsi è cominciata. Il primo a buttarlalì, è stato il delegato «energia e rifiuti» dell'Anci, l'associazione deiComuni. Se nella bolletta elettrica ci può andare il canone dellaRai, è la sintesi del suo ragionamento, perché non caricarci sopraanche la Tari, la tassa sui rifiuti. In fin dei conti non è che i Municipihanno meno evasori della Tv pubblica. Al di la della proposta, chelascia il tempo che trova, si mette in luce uno dei primi nodi cheandranno sciolti dal governo nell'operazione «canone inbolletta». Le società elettriche dovranno trasformarsi in esattoriper lo Stato. Molte di loro, Enel compresa, sono società quotatein Borsa, e difficilmente potranno prestare «gratis» i loro sistemidi fatturazione e di riscossione. È solo una delle questioni che sonoancora sul tappeto e che la norma inserita nella legge di Stabilitàrimanda ad un decreto attuativo che dovrà essere emanato entro45 giorni dall'approvazione della manovra. E qui sorge un secondointerrogativo. Rilevante. Ce la farà il governo ad introdurre ilcanone in bolletta già nel 2016? A Palazzo Chigi ne sono convinti.Ma la Rai incassa le somme a gennaio di ogni anno, e la legge diStabilità entra in vigore il primo giorno dell'anno. Servirà una corsacontro il tempo per addebitare sulla prima bolletta del primobimestre del 2016, quella che scade a febbraio, la prima rata delcanone. L'importo è chiaramente stabilito nella norma: 100 euroche scenderanno a 95 nel 2017. Essendo la cifra spalmata su seibollette bimestrali, ogni volta che si pagheranno i consumi elettricibisognerà aggiungere al conto altri 16,66 euro. Ma cosa succedese chi riceve la bolletta ritiene che il canone della Tv non siadovuto? E non è un'ipotesi di scuola, perché ogni nucleo familiareè tenuto a pagare la tassa una sola volta, ma una stessa personapotrebbe avere più bollette intestate: casa delle vacanze, garage,persino quella di una cappella del cimitero. Nel caso in cuil'addebito del canone dovesse arrivare su due bollette, ilconsumatore dovrà seguire un iter non semplicissimo. Prima ditutto dovrà compilare un nuovo bollettino postale scomputandodal costo dell'energia quello del canone. Poi dovrà comunicare allasocietà elettrica che la tassa non è dovuta. Questo potrebbeavvenire anche se in casa non ci sono televisori o «altri apparecchiatti a ricevere il segnale televisivo», come può essere anche un

IL GOVERNO DECIDE CHE IL CANONE RAI SI PAGHERA’ NELLA BOLLETTA DELLA CORRENTE, IN SEI RATE DA € 16,66

computer. Mentire in questa comunicazione saràparticolarmente rischioso, perché diventerà un reato, con unapena fino a due anni prevista dal codice per le dichiarazionimendaci. Toccherà alle società elettriche comunicare al Fiscochi sono i «morosi». Nelle prime bozze del provvedimento eraprevista una sanzione di 300 euro per i gestori che noneffettuano questa segnalazione. Poi la multa è stata ridotta a30 euro e, infine, nelle ultime bozze è del tutto scomparsa.Salta, invece, per adesso, la sanzione di 500 euro per chi evadeil canone, ma rimarrà la formulazione attuale, una sanzioneda due a sei volte, quindi fino a 600 euro. Ma anche su questoil testo non è ancora chiuso. Ai morosi, comunque, in caso dimancato pagamento del solo balzello sulla televisione, nonsarà staccata la corrente elettrica. Nel decreto attuativo chedovrà essere scritto dal Ministero dello Sviluppo, il nodo piùdelicato da sciogliere sarà quello della banca dati unica perla fatturazione. Una questione molto delicata per le societàenergetiche. Dovranno mettere in comune i nominativi e laresidenza dei propri clienti. Un'informazione commerciale chefino ad oggi hanno custodito gelosamente. Tutto questocomporterà anche una completa ristrutturazione dei softwaredi fatturazione. Per la Rai, invece, i vantaggi sono evidenti. LaTv pubblica ha un'evasione stimata in circa il 25-28%. Dei 22milioni di famiglie che possiedono un televisore, solo in 16,5milioni pagano il canone. Una voce dalla quale, nel 2014 haincassato circa 1,6 miliardi di euro. Con la fatturazione inbolletta, secondo alcune stime, potrebbe portare a casa finoa 600 milioni in più.

DIVENTA REATO PENALE MENTIRE SUL POSSESSO DI UN TELEVISORE

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Il Comune di Bellizzi, nei giorni scorsi, ha donato un  nuovosistema elimina code,  al  Poliambulatorio  di via Cavour, peragevolare il flusso e la gestione dell’utenza agli uffici. Ladonazione, per la quale si è molto impegnato il ConsigliereArmando Napolitano, è finalizzata al miglioramento dellastruttura poliambulatoriale, per garantire, oltre a standard ,qualitativi elevati, la possibilità di gestire al meglio le inevitabiliattese. Un segno, piccolo ma importante, dell’attenzioneverso i nostri concittadini che, quotidianamente, per le piùvarie necessità, devono confrontarsi con i tempi dei servizi delPoliambulatorio. La mancanza di questo semplice strumentopuò portare, talvolta, a situazioni di tensione, col risultato diaumentare il disagio di tutti ed allungare, inevitabilmente, itempi di attesa; perché anche un semplice strumento, chenormalmente neanche consideriamo, può incidere sullaqualità del lavoro e sulla fruizione dei servizi da parte deicittadini. “La fornitura, da parte dell’AmministrazioneComunale, dell’elimina code al Poliambulatorio di Bellizzi -dichiara il Consigliere Delegato Armando Napolitano  –dimostra la volontà di migliorarne la gestione dei servizi,nell’esclusivo interesse della nostra comunità.” “L’esperienza dicollaborazione – sottolinea il Sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe- fra Comune e Distretto Sanitario, deve essere di esempio, pergli altri Enti Pubblici che gravitano sul territorio. Credo che unaseria collaborazione tra le varie Amministrazioni, possacondurre a risultati apprezzabili per il miglioramento dei servizi

alla comunità. Basti ricordare, il positivo risultato ottenuto, diconcerto con l’Amministrazione Provinciale di Poste Italiane, perl’apertura pomeridiana dell’ufficio postale. D’altra parte –aggiunge il Primo Cittadino - il Poliambulatorio di Bellizzi è unasplendida realtà che, attraverso la competenza e laprofessionalità del suo personale, medico, paramedico edamministrativo, offre quotidianamente, risposte ed assistenzaall’intero territorio. Una struttura che, in sinergia con l’Asl,tenteremo di potenziare ulteriormente, per dare sempre piùservizi alla nostra cittadinanza, grazie alla grande sensibilità edattenzione per il nostro territorio, sempre dimostrata dai verticidell’Asl e sostenuta dalla Regione Campania.”

di Daniele CORALLUZZO

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C'era una volta l'amore per la musica che unì due persone in unconnubio perfetto, da qui nasce la nuova ASSOCIAZIONEMUSICALE E CULTURALE "FARE MUSICA".Lo scopo, di questa Associazione è di promuovere l'arte dellospettacolo in tutte le sue sfumature come la musica, la danza eil teatro in tutto il territorio italiano, soprattutto nelle localitàdel Sud Italia. L'associazione “FARE MUSICA” nasce, nel 1998,per promuovere e non disperdere l'arte derivante dall’anticarivista teatrale e dal vecchio varietà televisivo, mettendo in scena,ogni anno, spettacoli musicali itineranti per le feste di piazza. Ilfondatore di "FARE MUSICA" è il maestro Guido Salsano,rinomato trombettista della provincia di Salerno, dal 1978 hainiziato a collaborare in rinomate orchestre spettacolo fino al1998, anno in cui decise di crearne una tutta sua.Così nacque "FARE MUSICA" e la prima orchestra "PANORAMAIN MUSICA". Le loro tecniche d'intrattenimento sono di anno inanno migliorate, avvicinandosi  sempre più alle esigenze delpubblico, con la collaborazione di professionisti del mondo dellamusica e della danza,  con un resoconto finale di 80-120 serateall'anno e avvalendosi della collaborazione di vari artisti famosi.Da un’idea della prof.ssa Serena La Barbera nasce la “SHOWACCADEMY”. Serena si è Diplomata in sassofono  alConservatorio G. Martucci di Salerno, presso il quale, hasuccessivamente conseguito con il massimo dei voti e con lode, lalaurea in  Musicologia in qualità di Managerdell'Impresa Culturale e dello spettacolo. Si è, inoltre, diplomatadopo vari studi di danza, in Coreographic Team alla A.N.M.B. Daanni cavalca l'onda del mondo dello spettacolo e da tantaesperienza e voglia di dare, nasce l'idea  di  creare una piccolascuola, nuova e fresca, dando la possibilità ai piccoli e ai grandi di

avvicinarsi alla musica nei suoi lati migliori, quali il cantare, ilsuonare e il ballare, facendo in modo che le varie arti nonrimangano isolate l'una dall'altra, ma  interagiscano  tra lorodando vita a qualcosa di divertente e piacevole. Lo scopo nonlucroso della SHOW ACCADEMY è quello di coltivare talentied evitare che i ragazzi crescano in strada, dando loro cultura,istruzione ed anche, un’ opportunità di lavoro. Nella SHOWACCADEMY troviamo laboratori di musica (vari strumenti),laboratori di canto dizione e recitazione, e laboratori didanza. Da quattro anni, dal gruppo che segue il corso "IOCANTO ...BALLANDO", è nata la corale in stile americano“RAINBOW CREW”che sta riscuotendo grandi successi,soprattutto nel periodo Natalizio, in cui l’ha vista esibirsi inmini tour locali.La RAINBOW CREW è stata protagonista in concerti al CentroCommerciale Maximall e più volte al rinomato ChristmasMarket a Pontecagnano organizzato da Pippo Pelo. Essa ècomposta da bambini e ragazzi che vanno dai 6 ai 20 anni e illoro repertorio va da brani natalizi a brani di musica leggera eclassic rock. In questo periodo sono iniziate le selezioni, se c’èqualche bambino/a o Ragazzo/ appassionato di canto e ballo,questo è il coro in cui potrà esprimersi, ma soprattuttodivertirsi. Ricordiamo che alla SHOW ACCADEMY vi sonoanche corsi agevolati per hobbisti e vi è la possibilità difrequentare più corsi contemporaneamente per divertirsimaggiormente con l’arte e la cultura.

di Serena LA BARBERA

ECCELLENZE DEL TERRITORIO, POCO CONOSCIUTE MA DI QUALITA’ E DI VALORE

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