laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare università di padova la partecipazione...
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Laboratorio di Ricerca e Intervento in
Educazione Familiarewww.educazione.unipd.it/labri
ef
Università di Padova
LA PARTECIPAZION
E DELLE FAMIGLIE:dalla teoria alla
pratica
PARTECIPAZIONE DELLA FAMIGLIA?
PARTECIPAZIONE DELLA FAMIGLIA?
DIFFUSO RICONOSCIMENTO NELLA LETTERATURA INTERNAZIONALE CHE
LA PARTECIPAZIONE DELLE PERSONE E' UN FATTORE PREDITTIVO DI SUCCESSO
DEGLI INTERVENTI
Good parenting – good outcomes:
“The best predictor of success
is the engagement of families”
(Berry, 2010)
Riflessività sulla pratica e nel corso della pratica
per la praticaSchon D.A. (1993)
“Gli eventi inattesi hanno per l'agire educativo e per la riflessione
educativa la valenza di
oggetti scientifici in grado di innescare
preocessi di cambiamento, di
revisione delle pratiche”Milani L. (2013)
UN'IDEA ARTICOLATA DI
PARTECIPAZIONE
UN METODO PER FAVORIRE LA
PARTECIPAZIONE
DEGLI STRUMENTI PER
FAVORIRE PARTECIPAZIONE
TEORIA PRATICA
UN'IDEA DI PARTECIPAZIONEDELLE FAMIGLIE
La decisione viene presa dai professionisti, le famiglie sono informate.
Le opinioni delle famiglie sono considerate, ma la decisione è assunta dai professionisti.
Si raggiunge un accordo attraverso il dialogo e la negoziazione con le famiglie
Viene riconosciuta alla famiglia la capacità di prendere le decisioni per sé.
Relazioni deleganti, richiedenti e compiacenti
Relazioni collaborative e coinvolgenti
FAVORIRE LA PARTECIPAZIONEDELLE FAMIGLIE IN BASE A:al tipo di attività, ai suoi contenuti e obiettivi, alla situazione della famiglia in quel momento, alla relazione che intercorre tra il professionista e la famiglia.
LA VALUTAZIONE PARTECIPATIVA E LA VALUTAZIONE PARTECIPATIVA E TRASFORMATIVA: TRASFORMATIVA:
UN METODO PER LA PARTECIPAZIONEUN METODO PER LA PARTECIPAZIONE Serbati Serbati S., S., Milani P. (2013), La tutela dei bambini. Teorie e pratiche di Milani P. (2013), La tutela dei bambini. Teorie e pratiche di
intervento con le famiglie vulnerabili, Carocci, Romaintervento con le famiglie vulnerabili, Carocci, Roma
UNA METAFORA PER ENTRARE NEL “SENSO” DEGLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I…..
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... ENTRIAMO IN UNA “VECCHIA” OFFICINA ...
... TROVIAMO UN “VECCHIO” MECCANICO CHE CERCA DI RIPARARE
UN'AUTO ...
... ENTRIAMO IN UN'OFFICINA “MODERNA” ....
... L'AUTO-TESTER! ....
Quando hai a disposizione solo un martello, tutti i
problemi assomigliano a chiodi
(proverbio)
GLI STRUMENTI
IL “SENSO” DEGLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.:MEDIATORI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
SERVONO A “DARE LA PAROLA” AI GENITORI E I
BAMBINILabRIEF - 2014 - P.I.P.P.I.
PROMUOVONO NELLE FAMIGLIE IL SENSO DI POTER AGIRE SULLA
PROPRIA VITA
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IL “SENSO” DEGLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.:MEDIATORI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
FACILITINO UNA MAGGIORE COMPRENSIONE DELLA
SITUAZIONE E I PROCESSI DECISIONALI COME UN “AFFARE”
DI TUTTILabRIEF - 2014 - P.I.P.P.I.
IL “SENSO” DEGLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.:MEDIATORI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
GLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.: GLI OBIETTIVI
MIGLIORARE LA QUALITA’:
Delle informazioni disponibili
nell’equipe dei professionisti
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GLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.: GLI OBIETTIVI
MIGLIORARE LA QUALITA’:
Della conoscenza si sé e delle proprie
capacità e possibilità da parte dei genitori
e dei bambini
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GLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.:GLI OBIETTIVI
MIGLIORARE LA QUALITA’:
Delle relazioni tra i genitori e i
figli
(e tra gli stessi genitori)
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GLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.: GLI OBIETTIVI
MIGLIORARE LA QUALITA’:
DELLA RELAZIONE TRA LA FAMIGLIA E GLI OPERATORI
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GI STRUMENTI: ATTENZIONI METODOLOGICHE
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GLI STRUMENTI NON HANNO VALORE IN SÉ, MA IN BASE ALLE INTENZIONI E ALLE “CAUTELE” DI CHI LI UTILIZZA
GI STRUMENTI: ATTENZIONI METODOLOGICHE
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SE IL PROFESSIONISTA RIMANE FERMO SUGLI ASSUNTI SECONDO CUI LA PERSONA HA IL PROBLEMA E IL PROFESSIONISTA HA LA RISPOSTA, QUALSIASI STRUMENTO SARÀ UTILIZZATO PER CONTINUARE A VEICOLARE IL PUNTO DI VISTA DELL‘”ESPERTO”
GLI STRUMENTI NON “SI SOMMINISTRANO”:
ATTENZIONE AGLI ASPETTI DI RELAZIONE E DI COMUNICAZIONE
NEL MODO IN CUI VENGONO PROPOSTI
GLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.:ATTENZIONI METODOLOGICHE
GI STRUMENTI: ATTENZIONI METODOLOGICHE
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IL PROFESSIONISTA NON USA GLI STRUMENTI DA SOLO:
LA DECISIONE DI USARLI È DELL’INTERA EM E QUINDI L'ESITO È CONDIVISO E DISCUSSO SEMPRE ALL'INTERNO
DELL'EM E CON LA FAMIGLIA
osservare, documentare, descrivere e narrare
confrontare le diverse narrazioni fra tutti i soggetti coinvolti nell’EM e soprattutto
costruire una nuova narrazione INTERSOGGETTIVA E LONGITUDINALE con la famiglia in cui lei stessa sia protagonista del cambiamento possibile per lei in questo tempo
prendere decisioni (decision making) superando l’emergenza, la soggettività, la solitudine, l’emotività
documentare il cambiamento e quindi
costruire la valutazione
Gli strumenti ci servono quindi per:
GLI STRUMENTI SI UTILIZZANO IN MANIERA FLESSIBILE IN TUTTE LE FASI DEL PROGRAMMA
ASSESSMENT: coinvolgere la famiglia nella fase di valutazione, al fine di individuare e discutere i fattori di rischio e quelli di protezione.
PROGETTAZIONE: costruire una progetto condiviso tra operatori e con la famiglia, discutendo i risultati attesi, le azioni, le responsabilità e i tempi di implementazione.
INTERVENTO: in una prospettiva formativa, promuovere la consapevolezza dei genitori e dei bambini sulle proprie risorse e rinforzare la relazione di fiducia tra famiglia e operatori.
GLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.:ATTENZIONI METODOLOGICHE
GLI STRUMENTI IN P.I.P.P.I.:ATTENZIONI METODOLOGICHE
…E “CERCARE”TROVARE…..
RICONOSCERE LA DIFFERENZA TRA:
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I QUESTIONARI
IL FUMETTO DI P.I.P.P.I.
IL KIT “SOSTENERE LA GENITORIALITA’”
L’ECOMAPPA
“IL PENTOLINO DI ANTONINO” E “EDUCAZIONE, PENTOLINI E RESILIENZA”
“ANCH’IO VADO A SCUOLA” E “UN TEMPO PER INCONTRARSI”
LA “LINEA DEL TEMPO” O “LINEA DELLA VITA”
IL QUESTIONARIO SOCIOMETRICO
IL “MOSAICH APPROACH”
GLI STRUMENTI “UTILI”
GRAZIE!